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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno I • n. 8 • SABATO 22 FEBBRAIO 2014
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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In arrivo nuove telecamere: in totale saranno oltre 40. Bordi: «Stiamo lavorando per affrontare l’emergenza»
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CITTA’ SEMPRE PIU’ CONTROLLATA
Germanà (Polizia Municipale): «Abbiamo coperto tutti gli accessi del centro e anche alcune zone periferiche in cui si sono registrate situazioni di criticità» L’EDITORIALE
Renzi, rischia molto, ha bisogno di auguri
UN POPOLO DI FUMATORI
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A CREMONA
OLTRE 800 FAMIGLIE IN STATO DI POVERTA’
di Daniele Tamburini
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Elezioni: per la Curia è importante partecipare al voto
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PROGETTUALITA’
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I dipendenti dal fumo in Italia sono 12 milioni. La psicologa Paola Conti: «Un ruolo chiave lo gioca la ritualità del gesto» Contro Pistoia la Vanoli non può più sbagliare
Cremo in trasferta a Lumezzane per sognare ancora
IL 23 FEBBRAIO LE PRIMARIE
L’appello al voto dei candidati: Viola Galimberti, Carletti
Tante medaglie per le canottieri sul Po alla regata di Torino pagina 26 paginaa 26
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CASALASCO
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CANOTTAGGIO
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CALCIO LEGA PRO
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Ex monasteri? Un’idea che si può recuperare
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BASKET SERIE A
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LO SPORT
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Disoccupazione: i consigli per trovare lavoro
POLITICA
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Domani all’ingresso del PalaRadi torna il Magazine della Vanoli in regalo ai tifosi
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PRIMA DEL MATCH CONTRO PISTOIA
INFORMAGIOVANI
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l logorio di anni di crisi incide negativamente anche sulla stessa capacità di reagire, per cui, vista dal basso, anche una discesa somiglia a una salita. Qualcuno commenta che, pur di uscire dai nostri guai, gli italiani si affiderebbero anche a Belzebù (senza nessuna voglia di resuscitare Andreotti, sia chiaro … o, magari, sì). Chissà che, oggi che leggete queste parole, Renzi non sia davvero riuscito a formare il suo governo. Ovviamente gli facciamo gli auguri: questo Paese ha bisogno di governo. Forse ha anche bisogno di stabilità, perché devo confessare una cosa: ci sarà stata una sostanziale palude nelle scelte, nei tempi di attuazione di ciò che viene detto, ma non è che il mare politico di questi ultimi anni sia stato contrassegnato dalla calma piatta, anzi. Premier su premier: Berlusconi, Monti, Letta, ora Renzi. A parte Berlusconi, gli altri sono stati premier annuali o meno. È successo per molti motivi che qui non sto a spiegare, perché sarebbe troppo lungo e io troppo inadeguato, ma come si fa a pensare di tirar fuori questa povera nave Italia dal mare procelloso in cui è, avendo a disposizione poco, pochissimo tempo? Il sindaco di Firenze e premier incaricato dice di essere in grado di distruggere le palle al piede che ci impediscono di riprendere il cammino. Glielo auguriamo, ripeto, per il bene di tutti noi. E lui ha puntato tutto per sbancare, o la va o la spacca. Non so che dire. La fretta, a volte, è cattiva consigliera. Il Paese è allo stremo, ma sono ancora tanti i privilegi. Abbiamo ascoltato tanti di quegli obiettivi da perseguire, che ormai li sappiamo a memoria, ma, sempre, molta nebulosità su come perseguirli. Ricordate il discorso di insediamento di Letta? Un libro dei sogni, così ci era sembrato. Ci si scontra soprattutto con un problema: dove trovare i fondi necessari. Vanno tolti a qualcuno, su questo non c'è dubbio. A chi? Riuscirà a mettere d'accordo su un programma preciso la maggioranza ex Letta? Di nuovo c'è la “profonda intesa” con Berlusconi, che ride sotto i baffi. Davvero, auguri.
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Senza aiuti e lavoro si consegna: «Meglio il carcere»
CREMONA
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Sabato 22 Febbraio 2014
Altre undici telecamere in città
Furti, borseggi, danneggiamenti alle cose: il Comune aumenta la sicurezza. Ora sono oltre 40 gli occhi elettronici che “sorvegliano” Cremona LA PREFETTURA
«Per contrastare gli atti predatori e le molte truffe»
La Prefettura si riunisce, di consueto, settimanalmente con le Forze dell’Ordine (Questore, Comandante provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per effettuare un’analisi delle situazioni più critiche o urgenti nonché per definire azioni di prevenzione di lungo periodo sulle tematiche più varie. Essa sta infatti a capo del coordinamento interforze, che mette in contatto le forze di polizia di tutto il territorio per il contrasto alla delinquenza. «Al momento, le preoccupazioni del Prefetto si rivolgono alle strategie mirate al potenziamento dei servizi di controllo del territorio, realizzati dalle forze di polizia, soprattutto per contrastare gli atti predatori» fanno sapere dagli uffici della prefettura. Altro argomento sempre attuale è quello delle truffe. «Il Prefetto, oltre a promuovere la divulgazione e la pubblicazione di appositi vademecum in materia di furti e truffe, ha sensibilizzato le Forze di Polizia affinchè promuovano periodici incontri con la cittadinanza allo scopo di fornire utili indicazioni con finalità di prevenzione».
LA MAPPA DELLE TELECAMERE
NUOVE • 2 in via Palestro • 1 in piazza Sant'Agostino • 1 corso XX Settembre • 1 corso Garibaldi (fronte Cittanova) • 1 in via Mortara (San Camillo) • 1 quartiere Zaist (fronte chiesa)
• 1 Cristo Re (fronte chiesa) • 1 via Fabio Filzi (fronte Banca) • 1 Porta Romana • 1 piazza Marconi • 1 di fronte all'anagrafe (palazzo Ala Ponzone) • 4 Nuova rotatoria di via Mantova
VECCHIE • Sant'Ambrogio • piazza Libertà • Porta Milano • Galleria XXV Aprile • Cimitero • Piazza S. Antonio Maria Zaccaria
• piazza Roma • Parco Sartori • piazza Stradivari • piazza del Comune • via Platina • via Verdi • Stazione
Il comandante dei vigili urbani, Germanà: «Con questa nuova programmazione siamo riusciti a coprire tutti gli accessi più vicini al centro storico»
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di Laura Bosio
er fronteggiare l’aumento di microcriminalità e di danneggiamenti che si è verificato nel corso degli ultimi mesi, il Comune adotta alcuni provvedimenti a tutela della sicurezza dei cremonesi: 11 nuove telecamere per controllare la città, che portano a oltre 40 il numero complessivo di questi dispositivi. In particolare, due saranno poste in via Palestro, allo scopo di inchiodare i numerosi writers che imbrattano i muri; una verrà messa in piazza Sant'Agostino, sempre per arginare il fenomeno dei writers; una in corso XX Settembre; una in corso Garibaldi (fronte Cittanova) che sarà la prima ad essere installata; una in via Mortara (di fronte a di San Camillo), zona in cui si esercita la prostituzione; una nel quartiere Zaist (fronte chiesa), dietro specifica richiesta del comitato di Quartiere; una presso la chiesa di Cristo Re, che contribuisca alla sicurezza
dell'oratorio; una in via Fabio Filzi, proprio di fronte alla banca; una di fronte all'anagrafe (palazzo Ala Ponzone), una a Porta Romana, una in piazza Marconi. «Queste nuove telecamere si vanno a sommare a quelle già installate: in questo modo la città sarà coperta da oltre 40 occhi elettronici: più di quelli che si trovano a Brescia» spiega il comandante della polizia municipale, Fabio Ballarino Germanà, che sta gestendo in prima persona la situazione. «Altre quattro telecamere verranno invece installate prossimamente presso la nuova rotatoria di via Mantova. Inoltre tutte quelle vecchie, di tipo analogico, verranno sostituite da telecamere digitali, nuove. Con questa nuova programmazione siamo riusciti a coprire tutti gli accessi più vicini al centro storico e alcuni quartieri dove le situazioni sono particolarmente critiche. Ma non ci ferme-
remo qui: un domani, risorse permettendo, vorremmo implementare una serie di punti di sorveglianza anche lungo l'anello più esterno della città e verso il ponte sul Po». Il contratto di noleggio stipulato per l'installazione delle telecamere consente inoltre di mantenere gli apparecchi sempre in efficienza, con intervento entro le 24 ore in caso di guasto. Questi nuovi "occhi" vanno a sommarsi a quelli già presenti in numerose aree della città: Piazza S. Antonio Maria Zaccaria, Sant'Ambrogio, piazza Libertà, Porta Milano, Galleria XXV Aprile, Cimitero, piazza Roma, parco Sartori, piazza Stradivari, piazza del Comune, via Platina, via Verdi, la stazione. Il progetto delle telecamere, voluto con forza dal sindaco Oreste Perri, si inserisce in un più ampio progetto del Comune
«Sotto controllo alcuni quartieri con situazioni particolarmente critiche»
Fabio Ballarino Germanà
di Cremona sui temi della sicurezza. «Per quest'anno impegneremo nuove risorse su questa partita, proprio per la messa in opera di telecamere che da un lato devono rappresentare un deterrente alla criminalità e dall'altro uno strumento per avere un riscontro nel momento in cui si verifichino reati di vario genere – evidenzia l’assessore alla polizia municipale Francesco Bordi. “Stiamo cercando di intervenire a 360 gradi per garantire la tranquillità dei cittadini e far fronte a un fenomeno che è
Francesco Bordi
sempre più un’emergenza”. Le telecamere non sono tuttavia l'unico strumento con cui verrà affrontata la questione: il Comune ha infatti predisposto delle ronde di quartiere che vedono impegnati tre vigili dalle 17 alle 21. Accanto a questo, vanno avanti le azioni di lotta all'abusivismo, che sono partite dal mercato cittadino e che continueranno in tutte le principali piazze e i principali parcheggi della città, tra cui quello dell'Ospedale e di piazza Lodi: un servizio che viene fatto al di fuori del tradizionale orario la-
vorativo dei vigili, attraverso dei progetti mirati. Questo è solo il primo fronte su cui il Comune sta lavorando. Poi c'è quello della sicurezza stradale: a questo proposito sul territorio sono in arrivo «nuovi speed check, come quello di via Persico e altri che verranno messi in funzione in varie zone, oltre alla posa di nuovi dissuasori della velocità» evidenzia l'assessore. Tuttavia esiste un forte problema di organico, che l'assessore non nasconde: «Si dovrà bandire al più presto un concorso per effettuare nuove assunzioni, almeno una ventina, tanto più che nei prossimi anni andranno in pensione numerosi agenti. E' necessario investire di più sul tema della sicurezza: ora stiamo facendo fronte alle emergenza, ma è necessario riuscire a garantire una copertura della città 24 ore su 24». Inoltre, nei prossimi giorni, si terrà in Prefettura un tavolo interforze, per impostare un'azione coordinata di tutte le forze dell'ordine del territorio.
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
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Povertà: sempre più gli italiani in difficoltà Don Pezzetti, Caritas: «I numeri sono drammatici: l’8% della popolazione è in condizione di povertà conclamata, e un altro 7% è a forte rischio»
“Alleanza contro la povertà”: un progetto comune nel sociale
Il progetto «Alleanza contro la povertà in Italia» è stata presentata nelle scorse settimana alle Acli. A illustrare il progetto, che vede riuniti soggetti sociali che intendono contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese, è stato l’ideatore di questa iniziativa, il professor Cristiano Gori, docente di Politica sociale all’Università Cattolica di Milano. Se nel 2005 le persone che vivevano in povertà assoluta erano il 4,1%, nel 2012 sono diventate l’8%. «Povertà assoluta», ha precisato il docente della Cattolica, che non è da confondere con «impoverimento»: "povertà assoluta" significa non poter raggiungere uno standard di vita minimamente accettabile, calcolato secondo i parametri Istat, legato a un’alimentazione adeguata, una situazione abitativa decente e altre spese basilari, come per la salute, gli abiti e i trasporti. L’attenzione del docente della Cattolica si è spostato quindi sulle possibili risposte a tale situazione, mettendo sotto la lente da un lato il diritto nazionale e dall’altro la sussidiarietà locale, con nella mente le sempre minori spese cui i Comuni possono far fronte alle situazioni di disagio dati i minori finanziamenti statali. Eppure in realtà si tratta di cifre ridotte se si pensa che le spese sociali dei Comuni corrispondo allo 0,46% del Pil, a fronte di una spesa del capitolo socio-sanitario che è del 29% del Pil e quello per la spesa pubblica che del 50%. Infine la riflessione ha guardato alla necessità di un’Alleanza che sappia coinvolgere tutti i soggetti interessati a formare una sorta di “poverty lobby”. Da qui tre parole d’ordine per formare un’Alleanza anche a livello cremonese: proposta, progettazione e informazione.
Nel 2013 erogati 185mila euro, più altri 26mila per il Sostegno a vicinanza. Rifugio notturno sempre pieno
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di Laura Bosio
irca 60 famiglie ogni mese, per un totale di 800 famiglie in un anno, di cui il 70% italiane e il 30% straniere, ricorrono all’aiuto della Caritas: è lo sconfortante quadro della povertà nel nostro territorio. «La situazione è sempre più difficile e il problema più grosso è quello del lavoro: sempre più numerose sono le famiglie che si presentano per la prima volta ai nostri sportelli per chiedere aiuto - evidenzia don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas di Cremona -. Famiglie che prima d'ora non avevano mai neppure pensato di doverci venire a chiedere aiuto. Proprio l'altro giorno si è presentato un ragazzo rumeno che è in Italia da 15 anni e che ha sempre lavorato. Purtroppo a settembre scorso aveva chiesto un'aspettativa di due mesi, perché aveva bisogno di seguire sua figlia, che è malata. L'azienda non ha però voluto concedergliela, e così ha perso il lavoro. Ora si trova in difficoltà, perché le risorse che aveva da parte stanno finendo e non riesce a trovare un nuovo lavoro». Una situazione sempre più difficile, che in inverno si aggrava anche a causa del problema del pagamento delle utenze. «Il vero problema sono coloro che non sono con Aem - spiega don Pezzetti -. Chi infatti ha il contratto con la municipalizzata locale, anche attraverso i servizi sociali, è più facilmente gestibile e soprattutto l'azienda ci viene incontro. Chi però ha contratti con altre aziende esterne è sottoposto ad un forte rigore: se non si paga per tempo, infatti, procedono allo stacco, così poi oltre alla bolletta arretrata si devono pagare anche i costi del riallaccio». Ogni settimana, una quindicina le persone bussa alle porte della Caritas, ma questa è solo la punta che
Don Antonio Pezzetti, Caritas
emerge di un fenomeno molto più vasto: «Quelli che vengono da noi non sono la totalità dei poveri, perché molti vanno nelle parrocchie e qui non li vediamo - spiega don Pezzetti. «Dai dati più generali emerge che circa l'8% della popolazione è in condizione di povertà già conclamata, e un altro 7% è a forte rischio di caderci». Preoccupante è anche l'estensione territoriale del fenomeno della povertà: mentre prima era più che altro concentrato in città, «sono sempre
più frequenti le e-mail che mi arrivano dai servizi sociali dei paesi della provincia, che ci chiedono un supporto». Anche il lavoro del rifugio notturno nel 2013 e nei primi mesi del 2014 è stato molto intenso: «Eravamo sempre pieni - spiega il responsabile del Centro d'ascolto della Caritas, Alessio Antonioli -, e nel periodo più freddo abbiamo spesso dovuto intervenire con soluzioni di emergenza, aggiungendo posti all'ultimo minuto per poter accogliere tutti». La risposta da parte della popolazione del territorio, nonostante la crisi, è stata generosa: 185.550 euro sono stati raccolti per il Fondo di solidarietà, e altri 26.600 sono quelli pervenuti nell'ambito del progetto "Adozione a vicinanza", fortemente voluto dal Vescovo Dante Lafranconi, che ha permesso di aiutare una quarantina di famiglie. Altri 53.500 euro sono stati impiegati nell'ambito del progetto sul microcredito, con i quali sono stati erogati 32 prestiti. Ma il lavoro continua e nelle prossime settimane il Vescovo lancerà la nuova iniziativa di solidarietà per la Quaresima 2014.
Un'altra importante iniziativa, presentata nelle scorse settimane, è stata quella della “Alleanza contro la povertà in Italia”, un progetto che vede riuniti soggetti sociali che intendono contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese. «Si tratta di una sorta di "lobby buona" composta da associazioni, sindacati e altri attori del sociale, che cercherà di sollecitare il Governo ad avere una maggiore attenzione al sociale - spiega il direttore Caritas -. Basta pensare che le spese sociali dei Comuni corrispondono allo 0,46% del Pil, a fronte di una spesa del capitolo socio-sanitario che è del 29% del Pil e quello per la spesa pubblica che è del 50%. Speriamo che insieme si riesca ad avere un peso maggiore, anche chiedendo alla Regione di intervenire, per quanto non sia una sua competenza diretta, anche sul sociale». A pesare ulteriormente sulla gente c'è anche il grosso problema delle ludopatie: «Capita sempre più spesso che le persone si trovino in difficoltà perché, già poveri, sprecano nel gioco le loro poche risorse».
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Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
Manifestazione di Roma, c’era anche la Cna di Cremona
Anche alcune associazioni di categoria cremonesi hanno preso parte alla grande mobilitazione dei piccoli imprenditori, commercianti e artigiani, avoltasi martedì scorso a Roma, su iniziativa di Rete Imprese Italia, sotto i simboli di Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. Una manifestazione fatta per chiedere “fatti concreti, subito, al Governo e alla politica” per rilanciare il mondo delle imprese (“senza imprese non c’è Italia”) stremato, oltre che per colpa della crisi, a causa di “burocrazia, fisco, tassazione locale”. «La mobilitazione di Roma – dichiara Giovanni Bozzini, presidente di Cna Cremona – è stata una manifestazione di protesta sì, ma soprattutto di proposta. Rete Imprese Italia vuole fortemente che il 2014 sia l’anno della svolta, che si vada oltre il sentiero dell’austerità, con azioni che rilancino realmente l’attività economica. Niente di complicato ma azioni semplici ed efficaci. Abbiamo presentato un decalogo di proposte per riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità; attuare la riforma fiscale; far ripartire le imprese uscendo dall’emergenza occupazionale; erogare il giusto credito alle imprese; proseguire nell’azione di semplificazione; tornare alla legalità; portare a competere il maggior numero di imprese possibile sui mercati internazionali: innovare il sistema dei trasporti e della logistica; ridurre i costi energetici per le piccole e medie imprese; superare il Sistri. Tutte proposte che abbiamo messo sulla carta e sono utili per far ripartire il nostro Paese iniziando dalle imprese e per riflesso dalle persone e dalle famiglie. Abbiamo bisogno di questo”.
Disoccupazione drammatica: i consigli per cercare un lavoro
Sono 28mila gli accessi effettuati ogni anno all’Informagiovani. Russo: «Siamo assediati dalle richieste»
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di Laura Bosio
gni anno, lo sportello Informagiovani registra circa 28.000 accessi: un segnale tangibile della disoccupazione che colpisce i giovani. «Negli ultimi anni abbiamo dovuto volgere la nostra attenzione soprattutto sul supporto alla ricerca di lavoro, in quanto siamo assediati dalle richieste» spiega Carmen Russo, coordinatrice del servizio. Ma l'orientamento deve partire a monte, nei confronti dei giovanissimi, per la scelta del corso di studi: «Una strada imboccata correttamente potrebbe garantire un disoccupato in meno in futuro. Oggi la scelta del corso di studi, per quanto debba tenere conto delle aspirazioni personali del ragazzo, non può prescindere dalla realtà occupazionale del territorio. Per questo, nel prendere la decisione bisogna fare una attenta valutazione sulle caratteristiche del territorio, sulla necessità di flessibilità che oggi il mondo del lavoro richiede e soprattutto delle richieste occupazionali. È fondamentale anche la disponibilità a muoversi e a fare delle esperienze fuori confine: a volte sono queste le cose che fanno la differenza per non vanificare gli sforzi fatti in fase di studio». Non solo giovani: anche moltissimi adulti che bussano alla porta dell'Informagiovani, con la speranza di ottenere una indicazione utile per trovare lavoro. «La nostra porta è aperta a tutti, tanto più che ci stiamo occupando di gestire il sistema lombardo per il ricollocamento dei lavoratori. Vi sono anche degli incentivi specifici per chi assume lavoratori appartenenti alle categorie più deboli» spiega l'esperta. Le aziende oggi hanno delle richieste specifiche, a partire da una spic-
I DATI
I colloqui specialistici di orientamento e accompagnamento al lavoro presso lo sportello (affiancamento alla stesura del curriculum, sostegno e consulenze per la ricerca del lavoro) sono mediamente 900 all’anno (nel 2013 sono stati quasi 1.000, di cui oltre 400 incontri finalizzati al supporto alla stesura del curriculum e delle lettere di candidatura). I curriculum inseriti in Banca Dati sono più di 2000. 28mila sono invece gli accessi registrati ogni anno. I giovani che frequentano l’Informagiovani aumentano in modo costante, sia per le difficoltà sempre maggiori incontrate nel tentativo di inserirsi nel mondo del lavoro, che per l’attività capillare di orientamento svolta dall’Informagiovani nelle scuole e in luoghi da loro frequentati, oltre che attraverso i social media e gli strumenti di videocomunicazione.
Non solo giovani: numerose richieste anche dagli adulti. Molti sono i servizi erogati, a partire dall’orientamento agli studi fino alla compilazione del curriculum cata specializzazione: «Il profilo generico non è ben visto: il candidato deve dimostrare la sua effettiva capacità operativa» evidenzia Russo. I settori in cui ancora vi sono richieste di lavoro sono quelli dei servizi alla persona, ma anche tutti quelli che caratterizzano il territorio, come l'agroalimentare. Altra cosa fondamentale è non cedere alla depressione: «Gli atteggiamenti disfattisti sono nocivi e piangersi addosso non serve a nulla. Non bisogna piangersi addosso perché non si trova lavoro, ma essere attivi e strategici, ma soprattutto competenti: cercare lavoro è un lavoro a sua volta». Quindi niente curricula a pioggia mandati a tutte le aziende indistintamente: «per attirare l'attenzione delle aziende bisogna fare un lavoro mirato, preparando il curriculum ad hoc, sulla base delle esigenze dell'azienda a cui si vuole chiedere lavoro». Poi ci vuole la capacità di mettersi in gioco, di reinventarsi, cogliendo le occasioni: «Se uno non trova lavoro nel settore per cui ha studiato, deve
avere la capacità di adeguare le proprie competenze ad altri settori, anche intraprendendo percorsi formativi diversi - spiega ancora Russo -. Spesso sono le aziende stesse ad occuparsi della formazione dei propri dipendenti, ma ci vuole una buona base». I servizi messi a disposizione dall'Informagiovani per chi cerca lavoro sono numerosi, a partire dal nuovo CVqui: «Si è voluto rinnovare la vecchia banca dati Informagiovani realizzata circa dieci anni fa, creando uno strumento al passo con i tempi, che parla il linguaggio dei giovani ed offre servizi all’avanguardia. E’ stato messo a disposizione dei ragazzi l’ultimo modello di curriculum disponibile, quello in Europass, uscito proprio all’inizio di quest’anno, e sono stati introdotti dei video tutorial per accompagnare i ragazzi, passo a passo, nella stesura del loro curricula. Oltre che ad un continuo aggiornamento sulle notizie disponibili sul mercato del lavoro, la visibilità degli annunci attivi presenti in banca dati, la possibilità di condivisione sui prin-
cipali social network: facebook, twitter, ecc. Inoltre facciamo un'azione di matching tra aziende e utenti, attraverso un sistema all'avanguardia. Il nostro scopo è creare delle progettualità, anche attraverso una rete di soggetti che va dalle associazioni di categoria ai sindacati, per non disperdere risorse». «La situazione lavorativa oggi è davvero drammatica - dice Jane Alquati, assessore comunale -. L'azione degli enti locali è in primis quella di creare dei contesti per favorire gli insediamenti produttivi; dall'altra parte, è fondamentale il servizio di orientamento, che parte fino dalla scuola: esso consente da un lato di ridurre l'abbandono scolastico, dall'altro di ridurre il numero dei futuri disoccupati». Il servizio Informagiovani, peraltro, è riuscito a pesare ben poco sui bilanci comunali: «Anzi, ha portato ben 1.200.000 euro di sponsorizzazioni esterne, sia attraverso la partecipazione a bandi europei o regionali sia grazie al contributo di sponsor privati». conclude l'assessore.
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
In un documento le linee per il contributo dei cattolici alla vita poltica locale e all’integrazione europea
“Agire politico per il bene comune”
La Diocesi di Cremona: “Partecipare con il voto all’amministrazione della cosa pubblica è diritto e dovere di ogni credente”
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di Giulia Sapelli
i avvicinano le elezioni - europee e amministrative - e la diocesi di Cremona, in documento preciso e circostanziato, lancia un appello alla politica, esprimento importanti concetti, che vanno dalla necessaria partecipazione dei cattolici alla vita politica fino ai temi specifici, come il bene comune, le nuove forme di famiglie e l'identità sessuale. Il documento della Commissione diocesana ha come titolo “Il contributo dei cattolici al governo delle comunità locali e per l’integrazione europea”, e consiste in “Una riflessione pastorale in vista delle prossime elezioni amministrative ed europee”. La partecipazione occupa la prima parte dello scritto. Si evidenzia anzitutto come “partecipare con il voto all’amministrazione della cosa pubblica è diritto e dovere di ogni cittadino e per i credenti è parte integrante della loro vocazione di laici cristiani”. “Ci troviamo all’interno di un panorama politico e istituzionale nazionale bisognoso da troppo tempo di riforme – prosegue il documento – e nell’ambito di un processo d’integrazione europea troppo lento”. Da qui l’invito “a riscoprire le motivazioni per andare a votare e per prepararci a un impegno serio e gratuito a favore delle nostre comunità”. Proprio in questo senso, nel secondo capitolo (“Per un rinnovato impegno dei cristiani in politica”) le comunità parrocchiali sono sollecitate a svolgere un’azione di sensibilizzazione dei credenti, con l’obiettivo di compiere scelte informate e mature. Il documento è stilato in altre due versioni più agili: una destinata ai Consigli pastorali, l’altra per una più capillare diffusione, attraverso i bollettini e i siti parrocchiali. Ma come deve comportarsi un politico cristiano? La Curia lo dice nel terzo capitolo del documento, che focalizza l’attenzione su quattro aspetti: “La persona al centro dell’azione politica”, “La ricerca del bene comune”, “I principi di solidarie-
Dante Lafranconi, Vescovo
tà e sussidiarietà” e “L’inclusione sociale degli ultimi”. Proprio questi contenuti sono individuati come criteri per la scelta dei candidati e dei programmi elettorali. Nello specifico è chiesto a coloro che si candidano per il Parlamento europeo di salvaguardare l’unicità e la grandezza della persona umana: nel suo assetto genetico non manipolabile, in ogni sua età, dal concepimento al suo naturale tramonto, e in ogni etnia, nazionalità, stato o credo religioso, e che si esprima nel rispetto della legalità. Ricordando che l’agire politico ha la finalità di perseguire il bene comune, il documento sottolinea come l’individuazione e l’edificazione del bene comune sia un compito che, attraverso i meccanismi di partecipazione e confronto, deve impegnare e coinvolgere tutti i membri della società. "Anche la Chiesa – si precisa ancora – nell’occuparsi del bene della società umana deve agire non per preservare un “interesse cattolico”, bensì per offrire il suo peculiare contributo “nel costruire il futuro della comunità sociale in cui vive e alla quale è legata da vincoli profondi”. Dunque, il primo modo per promuovere il bene comune è indirizzare, al momento di esercitare il diritto di voto, il proprio consenso verso candidati che non abbiano interessi personali, e che siano intenzionati a favorire la partecipazione democratica nell’amministrare la
cosa pubblica. La quarta parte concentra l’attenzione in particolare su coloro che intendono candidarsi, ponendo “alcune questioni importanti”. Concetto chiave è l’integrazione”: europea prima, territoriale e “sociale” poi. In chiusura, quindi, l’attenzione a “la tutela, l’accesso e l’uso dei beni comuni”. Guardando alla realtà locale, il documento evidenzia come "anche le comunità cristiane, chiamate all’integrazione pastorale, debbano educare alla collaborazione e promuovere l’integrazione sociale e territoriale". Il documento, evidenziando come il territorio cremonese presenti storicamente una forte frammentazione amministrativa, guarda poi ai prossimi amministratori locali nella consapevolezza che "dovranno essere loro a scegliere con quali realtà limitrofe aggregarsi per formare una unità territoriale funzionale a garanzia dei bisogni della loro comunità (gestione dei servizi essenziali, scolarizzazione, sicurezza, viabilità, assistenza sociale ecc.) e quale forma giuridica adottare per raggiungere questi obiettivi". L’obiettivo della società inclusiva – precisa ancora il documento – vede oggi, come soggetti privilegiati, la famiglia e gli immigrati. La famiglia è il soggetto destinatario privilegiato di ogni scelta politica. Alla famiglia, infatti, per la Commissione
diocesana per la pastorale sociale, vanno riconosciuti l’identità di soggetto sociale e un ruolo sociale fondamentale per il benessere dell'intera comunità. In questo senso la famiglia va, in primo luogo, definita giuridicamente, sia a livello europeo che locale, come unione matrimoniale tra uomo e donna con un progetto generativo, distinta da forme di convivenza di individui che decidono di vivere assieme e sono titolari di altra soggettività. La famiglia, per il suo ruolo sociale, dovrà essere considerata anche come “soggetto fiscale” per riconoscerle una condizione di priorità. Ai fini del calcolo delle imposte locali e nella compartecipazione ai costi dei servizi alla persona, il documento invita a "considerare la situazione reddituale della famiglia con l’applicazione di coefficienti in modo crescente secondo il numero dei componenti della famiglia stessa, seguendo l’indicatore di situazione economica Isee". Riguardo all’immigrazione, la Curia chiede di "affrontare la tematica con politiche di accoglienza accompagnate da politiche di integrazione, mirate alla relazione e allo scambio culturale". Al riguardo, la scuola risulta essere luogo profetico d’incontro con l’altro, di educazione al confronto e di fraternità: "E' ormai necessario – sottolinea il documento – riconoscere la cittadinanza a chi è nato in Italia e ha percorso l’iter scolastico obbligatorio”. Infine, le amministrazioni che usciranno dalla prossima tornata elettorale "saranno chiamate a esercitare la loro responsabilità gestionale dei beni comuni nel contesto della crisi economica attuale. I casi frequenti di famiglie che non riescono a pagare le utenze esigono scelte di diversificazione delle tariffe, proporzionate alle possibilità economiche certificate di ogni famiglia in difficoltà. Infine il dibattito intorno ai rifiuti, alla qualità dell’aria nella pianura padana, alla vocazione agricola del territorio, richiede politiche coraggiose in favore di un impiego sostenibile delle risorse, in grado di tutelare l’ambiente in cui viviamo dal degrado e da un progressivo depauperamento".
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Un pacchetto di servizi per attrarre sul territorio nuove imprese Incentivare nuovi insediamenti produttivi è una delle priorità per l'amministrazione comunale di Cremona, che nei giorni scorsi ha approvato un Pacchetto localizzativo che contiene misure di natura amministrativa ed economica da offrire ai potenziali investitori esterni. Il progetto è stato presentato venerdì mattina nella Sala Mercanti della Camera di Commercio, il cui presidente, Giandomenico Auricchio ha individuato nel Pacchetto localizzativo un valido contributo a rafforzare la capacità competitiva del territorio, un tassello importante per attrarre nuove imprese. Oggi sono infatti cambiate le ragioni che spingono le imprese a stabilirsi in un’area piuttosto che in un’altra. «Il Piano di insediamento produttivo utilizzati in passato per accompagnare lo sviluppo produttivo del territorio, risulta oggi inadeguato alle mutate condizioni economiche e organizzative - fa sapere l'assessore Federico Fasani - e può essere sostituto da forme di partenariato tra pubblico e privato da attuarsi nella forma di convenzione che non richieda interventi eccessivamente invasivi (economici e organizzativi) da parte dell’ente locale». Obiettivi fondamentali sono, di conseguenza: la valorizzazione del polo produttivo al Porto Canale; il completamento del polo produttivo di Ca’ de’ Berenzani; la realizzazione del polo produttivo di San Felice; il recupero e la riqualificazione delle aree dimesse dell’ex Armaguerra e dell’ex Piacenza; riqualificazione urbana per lo sviluppo del terziario avanzato nell’area ex Annonaria. All’interno del Pacchetto vengono istituiti e predisposti vantaggi per le imprese che scelgono di insediarsi nel comune di Cremona, agevolazioni specifiche per gli insediamenti efficaci solo su questo territorio. I vantaggi possono essere di natura urbanistica (oneri di urbanizzazione), di edilizia amministrativa, fiscali e tributari (tenendo conto dell'evoluzione normativa in corso), finanziari, di supporto all’attività delle imprese.
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Cronaca
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GLI INTERVENTI
Viola: «Attivarsi a vari livelli per trovare risorse» «Un po’ di marketing è stato fatto, non da ultimo anche in occasione dell’EXPO 2015, ma ci si è creduto veramente in questo progetto? Servono investimenti consistenti per recuperare tutto il complesso, e il periodo non è certamente facile, ma non è ammissibile che tale patrimonio storico e architettonico sia lasciato in stato di abbandono o peggio sottratto pezzo a pezzo alla città, penso alla ex Caserma Vecchi e al maneggio di via Bissolati venduti ai privati in un’ottica speculativa e con destinazione residenziale. E’ un peccato non fare niente con il pretesto di non poter fare tutto. E’ necessario riprendere il progetto e attivarsi a vari livelli, anche come cittadini, per trovare le risorse economiche per gli interventi oltre a spendere meglio quelle che già ci sono. Per esempio lastricare le strade di “materiale pregiato” è stata un’assurdità, esteticamente inutile, visto che ci transitano le auto, e non i pedoni o le biciclette».
Carletti: «Riattivare il progetto al più presto» «La rinuncia al progetto del parco dei monasteri è una sciagura politica e svela da sola la miopia di una giunta mai in grado di seguire progetti sistemici. In vista di expo 2015 avere a disposizione il patrimonio dei monasteri sarebbe stato importante per poter coordinare attività di promozione musicale e culturale. Quel progetto dev’essere ripreso in mano al più presto e messo in pratica velocemente se non vogliamo per l'ennesima volta perdere una grande occasione».
Galimberti: «Un volàno per cultura e occupazione» «A Cremona, anche nel cuore della città, ci sono ferite profonde, da anni e anni. L'area ex Monasteri, il Vecchio Ospedale e via Goito, solo per citarne alcune. Queste aree dismesse e abbandonate devono essere inserite in piano generale di recupero: si devono valorizzare grandi spazi dentro un progetto ampio, chiaro e concreto di sviluppo della città. Abbiamo alcune esigenze forti: Cremona deve diventare sempre di più un polo di alta formazione e ricerca negli ambiti della liuteria e dell'agroalimentare/zootecnia. Se così sarà avremo bisogno di alloggi e nuovi spazi per musicisti, ricercatori, studenti universitari, dottorandi, imprenditori e agricoltori di tutto il mondo. E ancora, poichè la nuova amministrazione, cui daremo vita, punterà sui giovani e sul lavoro, dovremo pensare a spazi per incubatori in cui imprenditori giovani e non solo possano lavorare insieme per vivere e per crescere. Dunque nell'arco della prossima legislatura mettiamo in campo un piano per la rivalorizzazione di queste aree, dentro un progetto complessivo di rilancio della nostra città».
Parco ex Monasteri, idea da recuperare
Il piano inaugurato dalla giunta Bodini può fare di Cremona un centro culturale del circuito nazionale ed internazionale
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di Michele Scolari
tto ettari di ex caserme, un tempo grandi monasteri risalenti al XV secolo, ora in stato di totale abbandono da decenni e posizionati in pieno centro città, tra via Massarotti, via dei Mille, via Bissolati, via Chiara Novella e via Giovanni Carnevali: questo complesso di gioielli architettonici, strutturati organicamente nel progetto di recupero “Parco dei Monasteri” (commissionato nel 2001 dal Comune di Cremona all’architetto Lamberto Rossi), doveva costituire il vanto ed il fiore all’occhiello della città. E non solamente come «grande cerniera urbana con la duplice funzione di “ponte” tra centro storico, città moderna e parco del Po», come spiegava Rossi nel piano del progetto, ma anche in qualità di formidabile volàno di sviluppo. Proprio tra queste mura avrebbe dovuto trovare posto la Cittadella della Musica, un’imponente complesso liutario e musicale suddiviso in due settori: nel primo, ad opera della Provincia di Cremona, avrebbero trovato posto l'insediamento del campus universitario della Facoltà di Lettere e Musicologia dell’Università di Pavia con BibliotecaFonoteca e Archivio Storico Musicologico (in progetto nel monastero di S. Monica poi Caserma Goito) assieme al recupero del Magazzino Carri ottocentesco come centro per la Liuteria; nel secondo, a opera del Comune di Cremona, il recupero della ex Cavallerizza (l’antico maneggio ottocentesco) e delle due chiese come sale per la cameristica e la danza; a ciò va aggiunto, per iniziativa della Fondazione Stauffer, il restauro del monastero di S. Benedetto (poi Caserma Pagliari) come Istituto Internazionale di Liuteria con annesso college. Le funzioni previste erano, per la ex Cavallerizza, un auditorium per la musica sinfonica da circa 600 posti con palco per complessi da 120 elementi, sala prove e annessi; per la chiesa del Corpus Domini (poi Caserma Sagramoso) una sala per la cameristica da 192 posti con annessi. Il piano intendeva valorizzare la tradizione liutaria degli Amati, Guarneri, Stradivari, e il legame con Soprattutto in tempi di crisi, quello dei fondi costituisce un problema primario per il progetto. «Sino al passaggio di testimone nel 2009 - commenta Giuseppe Torchio - i fondi c'erano»: risorse di bilancio, il finanziamento da 1 milione di euro da parte del Fondo Arcus presso il Ministero dei Beni Culturali, e il finanziamento con fondi Fas da parte del programma Valle del Po finanziato dal Gover-
I candidati del centrosinistra: «Progetto da riprendere al più presto. Inutile svendere i gioielli di famiglia» Comparto 2B Caserma Pagliari/Monastero San Benedetto Istituto Internazionale Liuteria e College Universitario - Fondazione Stauffer
Comparto 2A/1 Caserme Pagliari/Sagramoso, Cavallerizza e Corpus Domini Auditorium, Sala da Musica e Ridotto Comune di Cremona
Comparto 1B Caserma Goito/Monastero S. Monica Campus Universitario di Lettere e Musicologia Provincia di Cremona/Università di Pavia
SETTORE 2 Caserme Austroungariche Comparto 2A/2 Caserma Sagramoso/ Corpus Domini Centro Artigianale e College Universitario Privati
SETTORE 1 Caserme Goito
Comparto 1A Caserma Goito/Magazzino Carri Centro per la Liuteria e L’Artigianato Artistico Provincia di Cremona
Monteverdi, Verdi, Ponchielli. E proprio il comparto liutario rappresenta oggi uno degli asset su cui Cremona può, e deve, puntare per Expo, assieme all’agroalimentare. Ma il grandioso progetto, per il quale la Giunta di Giancarlo Corada aveva già messo a bilancio 460mila euro quali risorse da impegnare nella progettazione, è attualmente stato accantonato. Proprio in questo periodo si sarebbe dovuto completare il primo lotto dei lavori (che sarebbe costato 4 milioni e 600mila euro). Tuttavia numerose valutazioni hanno gettato il progetto in un deprimente stato di abbandono: dall’impossibilità ad impegnarsi per i costi del progetto (stimato in oltre 50 milioni di euro), alla decisione da parte del presidente della Provincia Massimiliano Salini di fare dell’ex convento di S. Monica la nuova sede della provincia (nonostante il destino tutt’ora incerto dell’Ente) sino all’ampliamento della facoltà di Musicologia in un altro palazzo. Oggi si può ancora puntare a questo obiettivo? Sì secondo i tre candida-
Immagine per gentile concessione della Lamberto Rossi Associati
ti del centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative. Tra l’altro quel progetto vide d’accordo la maggioranza di centrosinistra con l’opposizione di centrodestra. Per Rosita Viola, candidata di Sel, è tempo non di «svendere i gioielli di famiglia nel silenzio assoluto» ma di «riprendere il piano e attivarsi a vari livelli, anche come cittadini, per trovare le risorse economiche per gli interventi oltre a spendere meglio quelle che già ci sono». Sulla stessa lunghezza d’onda si pone Paolo Carletti, candidato sindaco per i socialisti, che giudica l’abbandono del progetto come «una sciagura politica che svela da sola la miopia di una giunta mai in grado di seguire progetti sistemici». Lo stesso per Gianluca Galimberti, della lista civica “Fare Nuova la Città” sostenuta dal Partito Democratico, che punta ad un «piano generale di recupero» in grado di «valorizzare grandi spazi dentro un progetto si sviluppo ampio, chiaro e concreto», per far rinascere Cremona come «un polo di alta formazione e ricerca». Certo, gli ostaco-
li non mancano. Alcune cose sono cambiate da quando il piano era stato concepito: il recupero di S. Monica è stato cancellato per farci la nuova sede della Provincia, mentre la nuova sede della scuola di liuteria è stata individuata altrove. E in tempi di crisi economica, anche il recupero dei fondi necessari (già difficile in tempi di vacche grasse) diviene ancor più problematico. Per questo, spiega Viola, «è necessario attivarsi a vari livelli, anche come cittadini, per trovare le risorse economiche per gli interventi», senza trascurare «i bandi europei e privati per ottenere finanziamenti e denaro». «Cremona è morente», osserva Galimberti. Ed allora «è tempo di crederci – conclude Viola - e di rivitalizzare questo spazio, ricominciare ad averne cura e soprattutto farlo conoscere ai cremonesi che dovrebbero avere la possibilità di vedere, percepire, attribuire valore al proprio territorio, alle sue memorie, alla sua realtà attuale e al suo sviluppo futuro».
Torchio: «Coinvolgere le fondazioni e l’Ue» no Prodi, ministro dello sviluppo economico Bersani, oltre ai fondi Cariplo per il “Distretto culturale”». Dunque tutto è perduto? «Penso che la volontà politica, ribadita in questi giorni dai 3 candidati alle primarie per il Sindaco di Cremona – prosegue l'ex presidente del-
la Provincia - si fondi sulla opportunità di confermare un percorso strategico per la città. La stessa decisione di Fondazione Arvedi di privilegiare il “Museo del Violino” è stata motivata dall’abbandono del “Parco dei Monasteri” da parte delle istituzioni. Penso che la ricandidatura del “Parco
dei Monasteri” ai fondi europei, delle Fondazioni bancarie e delle altre realtà regionali e nazionali non troverà insensibili le fondazioni “Citta di Cremona” e “Arvedi” e “Stauffer”. Ma, ripeto, con Regione Lombardia che avrà a disposizione 1,7 miliardi di euro sui fondi comunitari da qui al 2020, sareb-
be folle non ricandidare il Parco dei Monasteri su quei capitoli, tirando fuori, una buona volta, dai cassetti quei progetti così significativi per lo sviluppo della nostra città. Importante é non chiudere, come ha fatto, invece, Salini, gli uffici Europa e Patto dello Sviluppo e, invece, riaprirli per ricandudare adeguandosi, quei progetti che sono costati tanta inventiva, passione e ambizione».
Cronaca
Fumo, una cattiva abitudine ancora troppo diffusa
L’Istat individua 12 milioni di fumatori in Italia, circa il 23% della popolazione adulta
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di Michele Scolari
n Italia almeno una persona su quattro è un fumatore. E’ l’Istat a rivelarlo, in un sondaggio i cui risultati destano preoccupazione riguardo al fenomeno del tabagismo nel nostro paese. Si tratta di 12 milioni di fumatori su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, circa il 23% della popolazione adulta, percentuale che sale ancora tra i giovanissimi che fanno uso di tabacco: oggi fuma il 30% dei giovani. «Questi ultimi sono certo la fascia più esposta al rischio di accendere la prima sigaretta - commenta la dottoressa Paola Conti, che riceve presso il Medicenter in via Giuseppina 29 ed è stata per anni in prima linea nei gruppi di aiuto dell’Asl. – Per questo, nei loro confronti l’arma più potente è la prevenzione. Nel caso degli adolescenti, entra in gioco un discorso di “acquisizione del ruolo” che ne fa dei bersagli relativamente facili. L’adolescenza è il momento in cui ci si stacca dalla famiglia e si entra a far parte di un gruppo prima di trovare la propria individualità. Proprio la fase di appartenenza al gruppo rappresenta il momento più critico. In questa fase il giovane può iniziare a fumare per uniformarsi al gruppo, o per altri motivi simili». Iniziare a fumare in giovane età, secondo alcuni studi recentemente pubblicati aumenterebbe i rischi di malattie polmonari, ma gli effetti dannosi del fumo non colpiscono solamente i polmoni. Secondo la Società Italiana di Otorinolaringoiatria, il fumo è la causa del 76% di tumori alla bocca, dell’86% alla gola e dell’82% alla laringe. Eppure, per molti italiani smettere di fumare è una delle imprese più difficili. Gli stessi dati Istat rivelano che il 12% dei fumatori negli ultimi hanno ha cercato di smettere senza riuscirci. Le teorie cognitivo comportamentali individuano, tra i fattori che innescano e mantengono l’abitudine al fumo, i fat-
La psicologa Paola Conti: «Oltre alle cause “biologiche” un ruolo chiave è giocato dalla ritualità del gesto» tori scatenanti (cioè quei fattori o situazioni che portano ad iniziare a fumare). Molte persone riferiscono di avere iniziato a fumare nell’età adolescenziale, e, una volta iniziato, soprattutto se in giovane età, è estremamente complicato abbandonare la sigaretta. Ma perché è così difficile? «E’ un problema alla radice del quale stanno più cause – prosegue Conti. - Si può iniziare da una causa di tipo biologico, individuata nell’alto potere di dipendenza della nicotina, che crea un legame con l’organismo molto difficile da recidere. A questa causa sono legati anche i sintomi fisici avvertiti durante i primi giorni dopo che si è smesso di fumare: nausea, giramenti di testa, fatica a concentrarsi, ecc. In realtà, però, superati i primi quattro o cinque giorni, il corpo ha eliminato una certa quantità di nicotina dal corpo. Per
Iniziare da giovani aumenta il rischio di malattie
Tra i consigli degli esperti per eliminare il fumo (in tutte le sue forme), c’è anzitutto la volontà e una strategia di azioni. Ad esempio, si rende utile una lista di 10 obiettivi, non troppo impegnativi ma da rispettare rigidamente. Scrivere una lista di ragioni per smettere di fumare e individuare i vantaggi trasformandoli in comportamenti. Annotare quali sono le situazioni in cui si fuma maggiormente e in cui è difficile rinunciare alla sigaretta. Dopodiché, fissare un giorno
questo, cerotti e chewingum servono a poco per smettere di fumare, dato che continuano a dare al corpo un quantitativo di nicotina». Una volta reciso il legame “chimico” comunque, entrano in scena altri problemi di natura psicologica. «Il legame psicologico si individua nella ritualità del gesto. Si fuma per rilassarsi, per nervosismo oppure per riempire i classici “5 minuti”». Non so cosa fare? Accendo una sigaretta. Anche per questo, «quando una persona smette di fumare, si ritrova solitamente un sacco di tempo libero, proprio perché la sigaretta spesso è utilizzata come riempitivo». Il legame psicologico è forse ancor più complicato da recidere di quello della nicotina. «Va detto che, per quanti rimedi ci possano essere, al primo posto serve una grandissima forza di volontà. Secondaria-
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mente, occorre cambiare radicalmente il nostro stile di vita, evitando i gesti che erano connessi all’accensione della sigaretta (la pausa caffè, la Tv, l’aperitivo, ecc». Un buon metodo per smettere di fumare, quindi, comincia dalla forte volontà del fumatore a dare un taglio il più possibile netto. «Meglio smettere di colpo, anche se è difficile. E magari aiutarsi con qualcosa, come un bastoncino di liquirizia o della verdura cruda. Contestualmente, bisogna trovare qualcosa con cui occupare il tempo che prima si occupava con le sigarette». E la forza di volontà deve essere costante e prolungata nel tempo, perché «gli automatismi talvolta ritornano anche a distanza di anni. Ricordo una persona che, dopo circa 10 anni senza sigarette, una sera ebbe l’istinto di tastare il giubbotto alla ricerca del pacchetto».
Gli automatismi possono ripresentarsi anche dopo anni
Dieci consigli per abbandonare la sigaretta «Anzitutto occorre forza di volontà»
per smettere di fumare (e rispettarlo), buttando via, la sera prima, tutto ciò che si usava per fumare. I vantaggi sono numerosi: da quelli fisici (inclusa una riscoperta sensoriale in cui si torna ad sentire meglio odori e sapori) a quelli economici o estetici (il fumo danneggia i capelli, le unghie, i denti, la pelle
ecc), oltre ai vantaggi per la salute (diminuisce il rischio di contrarre un tumore. Un fumatore ha una probabilità 70 volte maggiore di sviluppare un tumore; smettere riduce le malattie cardiocircolatorie, diminuisce il rischio di osteoporosi nelle donne, migliora la funzionalità dei polmoni, migliora l’alito, il senso del gusto e del olfatto migliorano e di conseguenza migliora anche la percezione soggettiva di benessere psicofisico. Smettere di fumare è possibile.
in breve
Visita guidata alla collezione Carutti Domenica 23 febbraio, in collaborazione con il Sistema Museale di Cremona, Target Turismo organizza la visita della pregiata Collezione Carlo Alberto Carutti inaugurata il 13 Dicembre scorso presso la Pinacoteca di Via Ugolani Dati. La collezione rappresenta una delle più importanti raccolte di strumenti a corda per la qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti che la costituiscono. La collezione ripercorre quattro secoli di liuteria ed è formata da oltre sessanta strumenti alcuni dei quali appartenuti a noti collezionisti, musicisti ed esponenti dell'aristocrazia. Oltre ad interessanti esemplari di violini, viole, viole d'amore, pochettes e ghironde, sono presenti una cinquantina di strumenti a corde pizzicate fra cui chitarre, english-guitars, mandolini e liuti, costruiti dai principali artigiani europei attivi nei secoli XVII, XVIII e XIX. Fra questi ricordiamo alcuni rappresentanti di prestigiose dinastie di liutai quali i Voboam, Fabricatore, Guadagnini, Pons, Panormo, Stauffer, e formidabili costruttori fra cui Fedele Barnia, Gérard Deleplanque, Jean-Nicolas Lambert, Réne Lacôte, Nicolas Grobert e Antonio de Torres. E’ esposta inoltre la chitarra costruita dal liutaio francese Aubry-Maire, appartenuta al cantante spagnolo Lorenzo Pagans che è ritratto nell'atto di suonarla in un dipinto di Edgar Degas.
“La fatica di credere” secondo appuntamento Nel pomeriggio di sabato 22 febbraio, alle 17, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona (via S. Antonio del Fuoco 9A), continua il percorso di confronto e dialogo tra credenti e non “La fatica di credere”. Dopo l’incontro introduttivo dell’8 febbraio scorso con il professor Alberto Oliverio che ha aiutato a fare il punto riguardo agli studi sulle neuroscienze, l’edizione 2014 dal titolo “Noi siamo il nostro cervello?” prosegue interrogandosi su che cos’è la coscienza. Ad approfondire la tematica sarà il professor Luca Grion, docente di Filosofia morale all’università di Udine e direttore del Centro Studi Maritain. «Il rapporto tra scienza e fede – spiegano gli organizzatori –, per quanto abbia trovato occasioni di dialogo e di mutuo rispetto, viene costantemente ridefinito dal progredire della scoperte scientifiche. Tema di stretta attualità, il mondo delle neuroscienze non può non interrogare anche i credenti, chiamati a confrontarsi con i recente studi riguardanti il cervello e il funzionamento della mente umana». Il percorso continuerà a marzo con gli incontri “Chi è l’uomo? Dalle neuroscienze una nuova antropologia” (sabato 1) e “Inter-forze divine. Quale spazio per Dio nella vita dell'uomo?” (sabato 15).
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Cronaca
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politica in breve
Ncd, gruppi di lavoro tematici sul territorio Partiranno la settimana prossima i gruppi di lavoro tematici voluti dal Nuovo Centrodestra per la costruzione del programma elettorale. Gli appuntamenti, fissati per martedì 25 e giovedì 27 febbraio, serviranno a raccogliere idee, spunti e suggerimenti che potranno eventualmente confluire nella proposta alla città dell’Ncd a sostegno del sindaco uscente Oreste Perri. Gli assessori Federico Fasani e Jane Alquati coordineranno i gruppi di lavoro, partecipati da quanti hanno già dichiarato la loro disponibilità e da tutti i cittadini che intendono farlo con l’obiettivo di costruire un programma capace di continuare l’opera di rilancio di Cremona avviate cinque anni fa. In particolare martedi 25 febbraio (ore 18) si terrà un gruppo di lavoro servizi alla persona e promozione territoriale, in cui si discuterà nello specifico di: istruzione, welfare, politiche per la famiglia, cultura, Expo 2015, turismo e commercio. Giovedi 27 (ore 18.30) sarà la volta del gruppo di lavoro territorio, qualità della vita e sviluppo economico, in cui si parlerà di: patrimonio, lavori pubblici, urbanistica, ambiente, sicurezza e qualità urbana, lavoro, attrattività territoriale e fiscalità locale.
Zagni: «Puntare sul turismo alimentare» Alessandro Zagni, Candidato sindaco della Lega Nord
In vista delle prossime elezioni amministrative il candidato Sindaco della coalizione Cremona Cambia Volto (che include la Lega Nord e la lista civica Cremona Libera con Zagni) Alessandro Zagni ha incontrato l’assessore Regionale all’Agricoltura Gianni Fava. Entrambi, durante il colloquio, hanno sottolineato il ruolo che la città di Cremona riveste quale contenitore e capoluogo agricolo di una provincia importante nel comparto dell’agricoltura regionale. Zagni ha inoltre illustrato all’Assessore Regionale la propria idea per il rilancio turistico della città. «Ad esempio a Milano – ha commentato il candidato del Carroccio – proprio in questo periodo ed in vista dell’Expo 2015 si stanno svolgendo iniziative su impulso dell’assessorato regionale all’agricoltura, come “Good Food in Good Fashion”. Ricordo che il cibo è la seconda principale motivazione che spinge gli stranieri a visitare l’Italia. Per questo motivo, con l’aiuto dei principali partner locali, istituzionali e privati, mi impegnerò come sindaco a valorizzare tutte le eccellenze agroalimentari Cremonesi per renderle protagoniste della strategia di richiamo turistico della nostra città». La visione ed i progetti illustrati da Zagni sono stati condivisi dall’Assessore Fava, il quale ha ricordato che «la Lombardia è la prima regione agricola d'Italia, con una produzione agroalimentare che sfiora il 20% del totale nazionale».
CAMBIO DEL NOME Io, Singh Balbir, residente in Strada Bassa Nuova, 188 43123 Pilastrello (PR) Dichiaro che il nome di mio padre è Malkit Singh invece di Malkit 22 febbraio 2014
Primarie, una sfida a tre Appello al voto dei candidati
Domenica 23 febbraio elettori e simpatizzanti del centrosinistra al voto: si sceglie tra Galimberti, Viola e Carletti
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di Laura Bosio
omenica 23 febbraio si svolgeranno, per la prima volta a Cremona, le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. Si presentano in tre: Gianluca Galimberti, che si presenta con "Fare nuova la città", è il candidato sostenuto dal Partito Democratico; Rosita Viola, supportata dal comitato "Energia civile in Comune", è la candidata di Sel; Paolo Carletti, il candidato del Psi. Li abbiamo sentiti per un ultimo appello al voto. Gianluca Galimberti. «Per la prima volta i cremonesi possono scegliere un candidato sindaco alle amministrative. Le primarie, per questo, rendono domenica una giornata che può definirsi storica per la città. Per me e per il progetto civico 'Fare nuova la città' che mi sostiene, fare politica, proprio quando è più difficile, rappresenta un valore per il bene comune e per il futuro dei nostri figli. Incontrare persone, condividere idee per fare scelte, il nostro metodo. In un mese e mezzo, dunque, abbiamo incontrato circa 800 persone in oltre 45 incontri. Quattromila sono stati gli utenti unici al sito. 1.040 i "mi piace" sulla pagina Facebook. Questi numeri raccontano di un grande entusiasmo e di una grande positività. E allora, insieme, costruiamo un progetto per Cremona. Stiamo perdendo treni importantissimi come l'Expo, il Polo Tecnologico, l'agroalimentare: riprendiamoli. Avviamo motori di sviluppo, costruiamo un forte welfare di comunità, curiamo l'ambiente. Recuperiamo finanziamenti, riorganizziamo l'amministrazione secondo un'efficienza che crea risparmio, apriamo lo sguardo di Cremona al territorio, adottiamo il metodo della trasparenza e della programmazione. Servono grandi progetti per riaccendere i motori di avviamento
Il 23 febbraio (ore 8-20) i cremonesi, per la prima volta, possono scegliere il candidato sindaco. Chi può votare. Hanno diritto di voto le persone che alla data delle primarie abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e che, cittadine e cittadini italiani, cittadine e cittadini dell’Unione Europea, studenti universitari, nonché cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, siano residenti nel Comune di Cremona. Cosa serve per votare. Bisogna portare la tessera elettorale (per chi ne è in possesso) e un documento di identità. E’
Gianluca Galimberti
della città. Dobbiamo coinvolgere e costruire partecipazione. Con i piedi per terra e una nuova concretezza, creiamo un progetto alto di città che guardi al futuro. Per tutto questo, io e il progetto civico, chiediamo di partecipare al voto e di scegliere Gianluca Galimberti per fare nuova la città». Rosita Viola. «Innanzitutto voglio invitare tutti a partecipare alle primarie, che sono una straordinaria opportunità e che permettono alla gente, per la prima volta, di scegliere il proprio candidato sindaco. Perché votarmi? Sostanzialmente per tre motivi. Primo perché sono una donna, e vedo che l'attenzione ai tanti temi cari alle donne non è ancora ben sviluppata nei candidati di sesso maschile: mi riferisco al problema della violenza di genere, alla conciliazione dei tempi e degli orari, ecc. Inoltre è dimostrato che la partecipazione delle donne nella vita amministrativa porta risultati positivi. Un secondo motivo è che rappresento una sinistra nuova, diversa. Ho intercettato l'interesse di molte persone che non appartengono al mio schieramento politico. Vedo molte aspettative e una grande mobilitazione intorno alla nostra lista, e non me l'aspettavo. Forse colpisce il
Rosita Viola
Paolo Carletti
fatto che il mio impegno nel sociale e nella società civile non è propaganda elettorale, ma qualcosa che da sempre fa parte del mio stile di vita. I temi che seguo ora sono quelli a cui mi interesso da sempre. Terzo ed ultimo motivo, è il fatto di aver messo sempre in primo piano la discussione sul lavoro, sull'economia del sistema territoriale e sulla necessità di fare rete. Dopo le primarie mi auguro che, comunque vadano le cose, noi tre candidati riusciremo a lavorare tutti insieme. Ma più di tutto auspico che da parte di tutti vi sia un approccio laico su qualsiasi questioni: non solo quelle più lampanti, come i diritti civili, ma su tutto. Vi deve essere un'impostazione laica, come del resto prevede la Costituzione mettendo al centro il benessere collettivo». Paolo Carletti. «Insomma, i socialisti fanno le primarie. Non nascondo che non è stato facile decidere di buttarsi in un affare del genere, un po' perché il nostro gruppo di fedelissimi è numericamente imparagonabile ai gruppi di pressione che sostengono gli altri due candidati, un po' perché con le primarie non è che abbiamo una gran confidenza e un po' perché sono il candidato più giovane e con
meno referenze, ma a campagna elettorale quasi terminata posso dire di essere felicissimo per aver speso anima e corpo in questa grande esperienza. Le primarie possono diventare quello strumento di democrazia diretta che avvicina i cittadini ad istituzioni che sembrano sempre più distanti anche a causa di leggi elettorali che frustrano il diritto di scelta dei propri rappresentanti, possono davvero diventare quel banco di prova per avanzare proposte da porre al tavolo della coalizione e per dar forza ad un progetto. Chiediamo a tutti di partecipare alle primarie, perchè non diventino una gara muscolare, ma perchè divengano davvero primarie di opinione, perché questo noi cerchiamo: cerchiamo il consenso per quel che diciamo e non per il nome dei gruppi che ci sostengono. I socialisti sono forti della loro concretezza, della loro fantasia e del loro senso di governo, per questo chiediamo alla gente di leggere il nostro programma su Facebook alla pagina ‘Paolo Carletti sindaco’ e nel caso in cui esso venisse apprezzato, chiediamo alla gente di andare a votare alle primarie di domenica prossima e di votare Paolo Carletti».
Primarie del Centrosinistra: come e dove si vota richiesto un versamento di un euro di contributo per le spese organizzative. Prima di prendere la scheda elettorale all'elettore sarà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle primarie e la normativa sulla privacy. Come si fa a votare. Basta barrare sulla scheda il nome del candidato sindaco che intendi sostenere. Dove si vota. Ecco l’elenco dei seggi in base a dove votate: • 1, 2, 3, 13 Capra Plasio Saletta possono votare presso Cittanova (corso Garibaldi)
• 4, 5, 24, 25, 29 Bissolati possono votare presso Ingresso Istituto Einaudi (via Bissolati, 96) •6, 7, 8, 9, 26, 27, 28 Trento Trieste Vacchelli possono votare presso Circolo Acli ‘Bruno Chiari’ (via Palestro, 34) •10, 15, 46, 47 A. Ponzone possono votare presso Sede Arci (ingresso via XX Settembre, 60) • 38, 40, 41, 42, 48, 57 Mazzolari possono votare presso Saletta di fianco Unipol Ass. (via Mantova, 29) • 12, 51, 52, 53, 54 Realdo
Colombo Aporti possono votare presso Centro Anziani. • 16, 17, 18, 19, 21, 14, 20, 22, 23 Monteverdi possono votare presso Ingresso Scuola Monteverdi. • 11, 36, 37, 39, 43, 72 Stradivari possono votare presso Palazzo Duemiglia. • 45, 7 3 Maristella possono votare presso Ex Asilo Maristella. • 30, 31, 35 S. Ambrogio possono votare presso Circolo Signorini. • 62 Bagnara possono votare presso Centro Anziani.
• 32, 33, 34 Itis possono votare presso Sede Pd (via Nuvolone, 2). • 49, 50, 55, 56 A. Frank possono votare presso Federazione Pd (Via Ippocastani, 2). • 58, 59, 60, 61, 63 Cascinetto possono votare presso Centro Civico Cascinetto (via Maffi, 2/a). • 64, 74 San Felice Centro possono votare presso Civico San Felice (San Felice). • 65, 66, 67 Boschetto Migliaro possono votare presso Centro Civico Boschetto (via Bianchi, 2). • 70, 71 Cavatigozzi possono votare presso Sala Civica (via Abbadia, 26).
IN BREVE
“Ho ucciso Hallo Khitti”, presentazione del libro Domenica 23 febbraio alle ore 18.30, alla Birreria Argonauta di Pontevico, sarà presentato "Ho ucciso Hallo Khitti", l’ironico e tagliente nuovo romanzo di Stefano Bellini. La serata sarà moderata da Guido Taietti, che porrà alcune domande all'autore. Già disponibile nelle librerie, racconta le spettacolari fughe di un uomo chiamato Verso Contrario e del suo cane Mozart. Il protagonista è accusato in un primo tempo di aver rapito un pupazzo e successivamente di aver ucciso la gatta Hallo Khitti, idolo di tutti i bambini. Contro quest'ultimo si scaglieranno la magistratura, le forze dell'ordine, l'opinione pubblica ed i mass media. Mai come questa volta uniti nel giustizialismo e dalla voglia di liberarsi di uno “scomodo mostro”, nonché di difendere uno status quo dove tutti si devono dimostrare uguali, uniformati ed allineati. Il romanzo non è solo una storia d'azione, che ruota attorno a situazioni esilaranti, grottesche e surreali nonché ad interessanti divagazioni artistiche. L'autore, infatti, usando volutamente una prosa che si fa beffa della sintassi passatista, ci parla di globalizzazione, massificazione, lobby di potere e massoneria. Contro questo enorme ed invincibile Golia c'è solo un popolo dell' Africa, alcuni animali sindacalmente riuniti e sopratutto un Mohicano, un Don Chisciotte: l'ultimo dei Futuristi alias Verso Contrario.
Si presenta Mirko Seniga, candidato Pdac Sabato 22 alle 15 il partito di Alternativa Comunista (Pdac) presenterà il proprio candidato sindaco, Mirko Seniga, in piazzetta Antonella n.3, alla presenza del coordinatore del comitato centrale, Francesco Ricci. «La Giunta comunale di centro-destra del sindaco Perri si è resa responsabile della devastante situazione della nostra città: privatizzazioni e svendita del bene pubblico, finanziamenti alle scuole private, sfratti, concessioni a forze dichiaratamente fasciste e razziste e una criminale gestione del problema ambientale (Tamoil ed inceritore in primis) portando Cremona ad essere tra le prime città più inquinate d'europa - evidenziano i vertici del partito. «Tutto questo in perfetta continuità con le politiche della precedente Giunta Corada (sostenuta anche dalla cosiddetta sinistra radicale, come Sel e Rifondazione). Lo sapevamo e lo abbiamo sempre denunciato nelle numerose lotte che, come partito, abbiamo intrapreso negli ultimi anni. Entrambi gli schieramenti rispondono solamente alle esigenze dei poteri forti: industriali, banchieri, Chiesa ecc; sia localmente sia nazionalmente, come dimostrano i vari governi Letta o Renzi che vedono i vecchi (finti) nemici del centro destra e del centro sinistra tutti fraternamente uniti nel tentativo di fare pagare la crisi ai lavoratori, studenti e disoccupati. Il partito di alternativa comunista si è sempre battuto contro queste politiche ed è sempre a fianco di chi si batte per difendere i propri diritti o per un altro mondo possibile... Il socialismo».
CREMA
Sabato 22 Febbraio 2014
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I dirigenti non hanno dubbi: i 118 interinali assunti per far fronte a un picco di produzione. Numeri dell’azienda
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di Gionata Agisti
a notizia pubblicata dalla «Provincia», giovedì scorso, con il titolo «Chromavis, in 118 restano a casa», li aveva sorpresi e fatti arrabbiare. L’hanno confessato in conferenza stampa: Michele Marini, amministratore delegato della società, e Roberto Petrucci, responsabile amministrativo. Non si aspettavano un messaggio mediatico così negativo. Non perché l’informazione fosse falsa. Ma perché li ha messi in difficoltà: i «118 a casa» possono significare una cosa sola nell’immaginario collettivo: Chromavis è in crisi. Per parare il colpo, Marini ha indetto una conferenza stampa.
Chromavis: tutti sapevano tutto
Nella quale ha voluto specificare sei questioni. La prima: nessun cliente ha messo Chromavis in difficoltà ritirando un ordine. La seconda: questi 118 interinali sono stati presi in azienda per far fronte a un picco produttivo che durava da mesi e anche i sindacati (come i lavorarori) sapevano che il picco si sarebbe concluso il 3 marzo; quindi, nessuna sopresa. La terza: l’azienda ha previsto nel 2014 una crescita del 5-10% di fatturato. La quarta: Chromavis è passata da 364
Come aveva già messo in chiaro, al momento di assumere l’incarico, Gianfranco Ervin si è dimesso da amministratore unico di Scs Servizi locali, ruolo che aveva assunto da poco più di un anno, nell’autunno 2012. L’occasione: una conferenza stampa, nella sede della patrimoniale Scrp, di cui Scs è una controllata, alla presenza del sindaco, Stefania Bonaldi, del presidente della stessa Società Cremasca Reti e Patrimonio, Pietro Moro, del suo direttore generale, Giovanni Soffiantini e di Dino Martinazzoli, amministratore unico Cremasca Servizi, società controllata al cento per cento dal Comune di Crema, a sua volta socio di Scrp. «Per motivi personali, non posso più garantire di riuscire a “stare sul pezzo” e, quindi, a seguire con la necessaria continuità la gestione di “Scs Servizi locali”», ha dichiarato Ervin. «Cosa che ritengo necessaria per poter riuscire a far bene il proprio lavoro. Personalmente, ritengo di aver contribuito a fare in modo che gli asset societari siano ora in buone condizioni per poter esse-
una fabbrica che chiude. Stipendi e bocche da sfamare. Chromavis sostiene che, se ci saranno altri picchi, le persone verranno richiamate. Può darsi. Ma il mondo della cosmesi cremasco, in generale, ha avuto una crescita dal 20 al 25%, e non ha lasciato a casa nessuno. E anche per il 2014, si prospettano fatturati a due cifre. E’ evidente a tutti, dunque, che i «118 a casa» della Chromavis non lasciano tranquilli per un’azienda che conta molto per questo territorio.
a 476 dipendenti dal 2009 al 2013, e in questi anni ha investito 30 milioni. La quinta: se questi sono i numeri e le previsioni, è evidente, ha sottolineato Marini, che Chromavis vuole restare e crescere a Crema, anche se ha aperto unità produttive in Brasile e in Polonia. La sesta questione: Chromavis ha fatto crescere anche le aziende dell’indotto procurando loro lavoro da 5 a 7 milioni negli ultimi quattro anni. Tutto bene, dunque? Diffide dirlo: 118 persone a casa, sono
Dopo il pareggio, il mercato Conferenza stampa: ora che i conti tornano, servizi affidati ai privati: piscina e parcometri
re, eventualmente, messi sul mercato. Un risultato che non era scontato». È proprio questa, a parte le dimissioni, l’altra novità annunciata in conferenza stampa: la possibilità, molto
concreta, che per due dei tre asset di Scs - centro natatorio e gestione parcheggi a pagamento - sia indetto un bando per individuare un soggetto gestore. Quanto agli impianti tennistici, la
relativa concessione verrà presa in carico dal Comune. Lo ha confermato lo stesso sindaco: «Ora che i conti sono stati rimessi in ordine, non intendiamo fermarci qui. Abbiamo in mente un piano di valorizzazione dei servizi e la ricerca di partner per la loro gestione va proprio in questa direzione. Per quanto riguarda i dipendenti saranno previste una serie di garanzie e di cautele e faremo in modo che la regia degli indirizzi presi dalla società rimanga in qualche modo in mano pubblica». Si è parlato di conti: ricordiamo che la «Scs servizi locali», fino a un anno fa, si trovava in condizioni disastrose. Come ha ricordato sempre il sindaco, se
Ervin, il supermanager salvatore della patria? Non esageriamo, per favore Gianfranco Ervin, amministratore unico della «Scs servizi locali», dimessosi alcuni giorni fa dalla società, e il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, così come il presidente di Scrp (Piero Moro) e l’amministratore di Cremasca Servizi (Dino Martinazzoli) hanno fatto il loro dovere esaltando, nell’apposita conferenza stampa, il lavoro svolto dal comune e da Ervin in particolare che ha portato a un sostanziale pareggio di bilancio, dopo anni di conti in rosso. Ervin è stato davvero l’artefice del risanamento della Scs Servizi locali, il supermanager, l’uomo con la «bacchetta magica»? Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia ed ex essessore non è d’accordo. Non è d’accordo con il sindaco quando sostiene: «Ervin ha preso in mano una società disastrata e ha perseguito il suo mandato con determinazione. Le perdite del 2011 e 2012 erano note e rilevanti. Siamo intervenuti. Abbiamo seguito un percorso
serrato di risanamento». Avverte Beretta: «Ervin ha semplicemente portato a buon fine un compitino ormai scritto dal precedente Cda di Scrp guidato dal centrodestra e già avviato dal presidente di “Scs servizi locali”, Ercole Barbati». Chi ha ragione? Il sindaco o Beretta? Alcune righe dal passato, per capire meglio. Bisogna, infatti, ricordare che in principio c’era la «Scs Gestioni» - presieduta prima da Renato Strada e poi da Bruno Baratti - fondata ai tempi della prima giunta Ceravolo. Poi, «Scs Gestioni» divise il suo business su due fronti: quello dove c’era tanto grasso che colava (con dentro i rifiuti, tanto per intenderci) fu ceduto alla multiutilities LGH per averne in cambio almeno il 14% delle azioni del gruppo, mentre le attività meno redditizie (piscina, illuminazione, parcometri) furono inserite in una azienda chiamata «Scs servizi locali» (detenuta per il 65% da Scrp, società che riunisce reti e patri-
monio dei comuni cremaschi, e per il 35% dal Comune di Crema) che partiva con 5 milioni di debiti da ammortizzare. I bilanci dei primi anni furono ottimi e gli investimenti anche, finché l’Ato (l’azienda speciale per la pianificazione e la regolazione dei servizi idrici) è riuscita ad appaltare lavori alla società cremasca per 20 milionidi euro, ma quando non fu più possibile perché la legge proibì l’affidamento diretto, «Scs servizi locali» cominciò ad entrare in sofferenza. In poche parole, per dirla pane e salame, i servizi erogati (soprattutto la piscina) non erano remunerativi. La situazione fu aggravata anche da uno statuto che non permetteva (e non permette) alla società di agire sul mercato libero, ma solo se il lavoro le viene commissionato esclusivamente dai soci di Scrp, cioè dai comuni cremaschi, i quali però si sono ben guardati dall’affidarsi a «Scs servizi locali», forse anche perché le tariffe praticate da que-
Il passaporto si fa a Crema Segre: «E’ un’ opportunità» Da oggi il passaporto si fa a Crema, mentre fino ad ora per la stampa era necessario mandare la documentazione a Cremona, che nell’arco di una decina di giorni preparava il tutto e poi inviava a Crema. Un totale di due o tre settimane per un passaporto che ora si riducono a una settimana. Il vice questore Segre è soddisfatto: «E’ una nuova opportunità per i cittadini che finalmente siamo riusciti ad ottenere. Soprattutto per coloro che dovevano fare il documento d’urgenza e che prima erano costretti ad andare di persona fino a Cremona».
sta società non erano tra le più competitive. E, quindi? I sindaci del nostro territorio decisero che la società andava praticamente chiusa (anche il Pd fu dello stesso parere). Dopo essere riusciti, ovviamente, a portare il bilancio in pareggio: non bisogna dimenticare, infatti che nel 2011 il conto economico si era chiuso con una perdita di 437.438 euro, e quello del 2012 con un “rosso” di 144.812 euro. Il compito di pareggiare i conti venne affidato all'allora Consiglio di amministrazione che era composto da Ercole Barbati (presidente), Enrico Piacentini (vice presidente) e Gianfranco Verdelli (consigliere). E il Cda di quel tempo (rimasto in carica fino al 2012) portò a termine tutti i tagli possibili e immaginabili. Per esempio? Vendita di rami d’azienda; vendita dei macchinari e delle attrezzature; il ricollocamento a Padania Acque del personale che aveva il contratto «industria-edile»; forte ri-
duzione dei costi generali con la rescissione anticipata di alcuni contratti, eliminazione di alcuni contributi ed erogazioni (San Domenico e Pallavolo Reima, come ci si ricorderà); divieto al personale di svolgere ore straordinarie; la messa in affitto di alcuni immobili e la rinegoziazione di alcune convenzioni (e tariffe). E via dicendo. I documenti ci sono. Il bilancio del 2012 lo fece praticamente Barbati. Far passare Ervin come il supermanager che in un anno ha saputo risanare «Scs servizi locali» non rende merito neppure allo stesso Ervin perché le carte raccontano altro. Nessuna medaglia. Nessuna fanfarata. Voliamo bassi. E' meglio. Per tutti.
non si fosse intervenuti quanto prima, il rischio di arrivare a 800mila euro di perdita sarebbe stato molto concreto. Le azioni di contenimento messe in atto da Ervin, di concerto con Comune e Scrp – ha raccontato sempre Stefania Bonaldi - sono risultate efficaci per rimettere in carreggiata l’azienda: rinegoziazione delle convenzioni con lo stesso Comune, riduzione dei costi di gestione e dismissione dell’attività costruzioni, ricollocazione del personale e lotta agli sprechi. Il consuntivo 2013 parla di un utile totale, netto, pari a 40.445 euro, in positivo, dopo aver toccato i meno 437.438 euro nel 2011. I ricavi - 2milioni e 400mila euro circa – superano i costi – 1 milione e 820mila euro. L’unico segno meno rimane davanti all’utile proveniente dal settore impianti sportivi, di cui il centro natatorio rappresenta la componente maggiore. Qui, i vecchi investimenti pesano ancora ma i segnali di ripresa ci sono e perciò, anche in questo caso, Ervin si ritiene soddisfatto: «Negli anni scorsi, le perdite sono state più ingenti. Abbiamo fatto un grande lavoro nella gestione dei costi ma, purtroppo, non siamo riusciti a intervenire a livello strutturale, il che sarebbe strategico, perché almeno una parte del centro si presenta ormai datata. L’ideale sarebbe preservare la funzione sociale del centro natatorio, esercitata nei confronti di tutto il territorio cremasco e non solo, aprendo nel contempo ai contributi esterni. Idee per valorizzare il parco acquatico in modo più proficuo non mancano». Molto positivi ed elogiativi del lavoro svolto da Ervin i commenti del presidente di Scrp, Moro e dell’amministratore unico di Cremasca Servizi, Martinazzoli: «Ervin ha saputo incarnare davvero al meglio il concetto di spirito di servizio» ha sottolineato Moro. «L’obiettivo della mission di Ervin era riuscire a mettere in ordine i conti della società» ha aggiunto Martinazzoli. «Direi che ci è riuscito ed è da qui che occorre procedere per migliorare».
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo
OPERAIE CON PREGRESSA ESPERIENZA NEL CONFEZIONAMENTO E PRODUZIONE SETTORE COSMETICO PER DIVERSE AZIENDE DEL CREMASCO. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA. IMPIEGATA, ISCRITTA ALLE CATEGORIE PROTETTE (L. 68/99), PER UFFICIO ESTERO. RICHIESTA L’OTTIMA CONOSCENZA DELLA LINGUA INGLESE. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA. INGEGNERE ELETTRONICO PER AZIENDA DEL CREMASCO OPERANTE NEL SETTORE DELLA RICAMBISTICA INDUSTRIALE. MANSIONE RICERCATA: TECNICO DI PRODOTTO/COMMERCIALE INTERNO.
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Crema
Sabato 22 Febbraio 2014
Castelleone: il controllo a tappeto dei carabinieri Cinque persone segnalate
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Gionata Agisti
aura Zanibelli, capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio comunale, è uno dei consiglieri più precisi e puntuali nel loro servizio pubblico, nonché uno dei più combattivi. Ex assessore all’Istruzione, nella precedente giunta Bruttomesso, ha scelto recentemente di aderire alla nuova formazione, in rottura con la linea politica di Silvio Berlusconi e della rinata Forza Italia. Con lei abbiamo voluto commentare l’operato dell’amministrazione Bonaldi dal punto di vista dell’opposizione, dopo aver dato spazio allo stesso sindaco, Stefania Bonaldi, in uno degli ultimi numeri del nostro giornale. Partiamo da un punto spesso sottostimato nella discussione politica: la cultura. Lei è stata una dei primi a sollecitare chiarimenti in merito all’iniziativa «I Manifesti di Crema», risalente all’estate scorsa e di cui, a distanza di tempo, non si conoscono ancora cifre precise, riguardo a costi e ricavi. «Ci era stato detto che la manifestazione estiva dei “Manifesti” era stata scelta sulla base di un progetto presentato all’amministrazione un anno fa e ricorretto dalla stessa. L'amministrazione - e il sindaco in primis - si sono fatti carico di trovare gli sponsor necessari: una cifra considerevole, pari a 17mila euro, è andata direttamente dall’Associazione Banca popolare per il territorio alla manifestazione, anziché a possibili progetti comunali». E il resoconto economico? «Risulta che a gennaio ancora non fosse disponibile una rendicontazione puntuale costi/ ricavi della manifestazione che tanto ha impegnato l’amministrazione. Nel frattempo, si sono tenuti in città altri eventi e con ottimi risultati, senza bisogno di impegnare economicamente il Comune. Se si intende ripercorrere la stessa strada, come sembra dalle dichiarazioni del sindaco in Consiglio comunale, come si giustificherà la scelta? E vedremo le prossime iniziative programmate, ad
Continua in maniera serrata l’offensiva dei carabinieri della compagnia di Crema contro i furti in abitazione. Ieri sera i militari dell’arma sono stati impegnati nel territorio di Castelleone con sei pattuglie più un equipaggio del nucleo operativo in borghese per cogliere gli atteggiamenti sospetti delle persone
Bonaldi, che cosa non va L’intervista a Laura Zanibelli, capogruppo del Nuovo Centrodestra. Le questioni
Laura Zanibelli
esempio i progetti per l'infanzia che, nella manifestazione di ottobre, non hanno certo avuto quel numero di presenze che era atteso. Soprattutto in momenti di grave difficoltà di bilancio, come quelli attuali, non è compito dell'amministrazione sostituirsi ai cittadini né per quanto riguarda la ideazione di momenti culturali né per la loro sponsorizzazione». Quali sono gli interventi prioritari che avete proposto con più insistenza e che non trovano sponda nella maggioranza? «Partendo ancora dall’ambito culturale, è eclatante l’immobilità dell’amministrazione rispetto alla verifica di fattibilità del trasferimento della biblioteca al museo, che consentirebbe un risparmio di costi di gestione oltre che una sinergia ottimale, entrambi effetti importanti per bilanci in sofferenza, in una prospettiva strategica di medio-lungo termine. O meglio, prima l’assessore alla Cultura, Paola Vailati, aveva aperto uno spiraglio
al confronto, poi il sindaco ha chiuso e quindi la Vailati ha chiuso a sua volta, ma tutto tramite dichiarazioni a mezzo stampa, perché noi non abbiamo ancora visto né ipotesi né uno straccio di progetto o fattibilità a supporto». Quanto agli altri ambiti? «Possiamo ricordare la nostra proposta di riqualificazione della Pierina, sia per quanto riguarda l’università che per l’area industriale. Oppure, parlando di bilancio, la proposta di conferimento del patrimonio comunale al Fondo immobiliare della Provincia, liberando così importanti risorse sia per investimenti che per manutenzioni. Anche su questi versanti tutto tace, salvo continuare a ripetere che, a causa del Patto di stabilità, occorre mettere le mani nelle tasche dei cittadini. O, ancora, il tema sicurezza, rimandato sempre a competenze altrui, come se polizia locale o altri interventi non dipendessero dall’amministrazione, magari insieme alle altre amministrazioni del territorio». Quali sono stati, secondo voi, gli errori più significativi commessi dall'amministrazione comunale? «Dopo aver costruito una Giunta che continua a presentarsi debole, con un sindaco con troppe deleghe (e qualcuna ne paga le conseguenze, una per tutte l’istruzione: sarà interessante vedere come chiuderanno le iscrizioni a fine mese), l'inizio non è stato dei migliori, con la bocciatura della Cittadella dell'anziano, senza alcuna valutazione né motivazione portata in discussione. Per di più, dalla stampa, si è poi appreso che la bocciatura non era condivisa neppure dal vicesindaco, Angela Beretta. Ciò che, da lì in poi, si è progettato o realizzato è stato possibile
Imprese, proteste a Roma Hanno manifestato martedì scorso in piazza del Popolo, a Roma, in 60-70mila. Un incredibile colpo d’occhio. A portare nella capitale artigiani, commercianti e piccoli imprenditori è stata Rete Imprese Italia, la sigla che coalizza Casartigiani (la Confederazione di cui fa parte anche la Libera Artigiani di Crema), Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. Sigle che rappresentano un esercito di 4.383.500 unità produttive che occupa più di 24 milioni di persone, dà lavoro a oltre 17 milioni di dipendenti e crea un valore aggiunto di 1 miliardo e 400 milioni di euro. Sono state tre le principali richieste partite dal palco di piazza del Popolo ai palazzi del potere e delle istituzioni centrali: taglio delle tasse perché la pressione fiscale sulle Pmi è arrivata al 54%, 20 punti percentuali oltre la media europea; taglio della burocrazia che costa 7mila euro ad azienda; più facilità di accesso al credito che, invece, rispetto al 2009, è crollato dell’6-7% per le micro e piccole aziende. «Se non si cambia rotta, a rischio è la pace sociale» hanno detto i responsabili delle cinque associazioni di categoria.
Marco Bressanelli
che percepivano a distanza il posto di blocco. Nel corso del servizio sono stati controllati poco più di 50 veicoli, 3 esercizi pubblici, cinque persone sono state segnalate per stupefacenti, elevate tre contravvenzioni per petulanti e moleste richieste di elemosine nei pressi di esercizi pubblici in centro.
Moretti, Massari, Cavagnoli, Ratini
Un altro degli obiettivi della protesta era quello di farsi ascoltare, perché è questo che lamentano commercianti e piccoli imprenditori: non essere presi in considerazione da chi governa. «La manifestazione andava fatta» commenta il presidente della Libera artigiani, Marco Bressanelli. «Siamo gente abituata a lavorare, non a perdere tempo, ma, arrivati a questo punto, è giusto attirare l’attenzione perché rappresentiamo una bella fetta del Paese. Quando chiude o emigra una multinazionale, ci si straccia le vesti e si corre ai ripari; invece, quando a chiudere sono tantissime piccole imprese, con gli stessi effetti in termini occupazionali, non succede un bel niente, ad l’eccezione degli enti locali e della regione Lombardia con cui stiamo, faticosamente, lavorando per tutelare la libera impresa. Al contrario, la politica nazionale, nonostante i ripetuti buoni propositi, di fatto non ha ancora fatto nulla per noi, che siamo pur sempre l’ossatura del sistema economico di questo Paese» «La manifestazione di oggi a Roma» ha affermato Giovanni
Bozzini, presidente di CNA Cremona, è stata una manifestazione di protesta sì, ma soprattutto di proposta. Rete Imprese Italia vuole fortemente che il 2014 sia l’anno della svolta, che si vada oltre il sentiero dell’austerità, con azioni che rilancino realmente l’attività economica. Niente di complicato ma azioni semplici ed efficaci. Abbiamo presentato un decalogo di proposte per riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità; attuare la riforma fiscale; far ripartire le imprese uscendo dall’emergenza occupazionale; erogare il giusto credito alle imprese; proseguire nell’azione di semplificazione; tornare alla legalità; portare a competere il maggior numero di imprese possibile sui mercati internazionali: innovare il sistema dei trasporti e della logistica; ridurre i costi energetici per le piccole e medie imprese; superare il Sistri. Tutte proposte che abbiamo messo sulla carta e sono utili per far ripartire il nostro Paese iniziando dalle imprese e per riflesso dalle persone e dalle famiglie. Abbiamo bisogno di questo».
solo grazie a progetti di altri, comprese Provincia e Regione». Ci può fare alcuni esempi? «Certo: ciclabile di Offanengo, finanziamento regionale per le ciclabili, mensa alla scuola elementare di Ombriano, sottopasso di via Indipendenza, fino all'ipotesi di progetto di riqualificazione per gli ex Stalloni, con un progetto che vede pubblico e privato soggetti attuatori, secondo linee che prima il centrosinistra contestava. Se invece consideriamo le ultime scelte: dal registro delle unioni di fatto - di nessun valore effettivo, vista la non competenza del Comune in materia -, alle dichiarazioni del sindaco, a giustificazione dei comportamenti della dottoressa Vailati, in ambito No Tav, e del consigliere comunale di Rifondazione comunista, Camillo Sartori, riguardo alla giornata in ricordo delle vittime delle foibe, si capisce quale scotto debba pagare la cittadinanza a causa della compagine amministrativa che ci governa. Per lo stesso motivo sarà da vedere come verrà effettuato il riordino delle partecipate: la delibera, sventolata come una grande rivoluzione, in realtà non indica né tempi né modi e tanto meno costi, oltre a non essere stata condivisa con gli altri attori principali, cioè i sindaci del territorio. Già ne vedremo gli effetti nel caso di Scs Servizi locali». Passiamo alle questioni di casa vostra: quali sono le prospettive nei confronti del gruppo consiliare di Forza Italia, alla luce delle recentissime dichiarazioni offensive del vostro leader
nazionale, Alfano, nei confronti dei vostri naturali alleati? Procederà la vostra collaborazione? In questo frangente, il centrosinistra cremasco sembra dare l’impressione di una maggiore compattezza. «Le dichiarazioni di Alfano, che seguono altrettante offese ricevute da Ncd, si situano in un contesto molto più ampio di considerazioni politiche che non possono essere trascurate. Sono stati posti da noi, come condizione di un governo di larghe intese, temi come il rilancio dell’imprenditoria, la riforma della giustizia, del mercato del lavoro, della fiscalità e della burocrazia, tutela della famiglia: tutte tematiche tipiche della cultura liberale di centrodestra». In ambito locale? «Cerchiamo di declinare questi stessi temi e lo facciamo, non solo esercitando una funzione di controllo, ma anche un’azione propositiva, proseguendo quindi nel solco di quella posizione culturale in cui entrambe le forze politiche di centrodestra si riconoscono. Non sarei così sicura che il centrosinistra cittadino si possa dire più unito: sulle partecipate o sul Registro unioni di fatto e persino sulla fornitura di servizi ai disabili hanno dimostrato divisione. E, in particolare, se guardiamo in casa Pd, i risultati delle sue consultazioni dimostrano differenze tra classe dirigente e iscritti, ma questi sono problemi loro, se non fosse che purtroppo, a livello nazionale, le tensioni interne ai Democratici stanno impattando da troppo tempo i livelli istituzionali più alti».
«I manifesti», non presentato ancora alcun resoconto
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Crema
Sabato 22 Febbraio 2014
Sono studenti dell’Itis «Galilei», 17 anni a testa. Sbaragliano tutti con un progetto innovativo
Sono i migliori: i primi delle start-up
L’
assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, ha ricevuto a Palazzo Lombardia alcuni studenti, tutti di 17 anni, e insegnanti dell’Itis di Crema, vincitori, con il progetto «Keep my Stuff dell'edizione italiana dello «Startup Weekend», la più grande iniziativa al mondo di startup competition. «Keep my Stuff» è una soluzione innovativa, destinata alla videosorveglianza e all'antitaccheggio, che sfrutta la tecnologia 3D. «Il sistema evoluto per la sicurezza che avete progettato è certamente di grande interesse, soprattutto se si riuscirà a tradurlo in un'apposita “app”per gli smartphone» ha
spiegato l'assessore Aprea. Che ha aggiunto: «Il Galilei di Crema è una delle realtà di eccellenza attive in Lombardia, ha partecipato a tutti i bandi di “Generazione Web” finanziati dalla Regione, ha progettato e realizzato finora 17 “Learning Week” ed è partner della Long Eaton School (UK). Infine ha avviato un percorso di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) sulla cosmesi». Gli Ifts sono percorsi formativi di livello post-secondario di tipo non universitario e si rivolgono a giovani e adulti diplomati, sia occupati che in cerca di occupazione, con l'obiettivo di far acquisire competenze rispondenti ai fabbisogni del mondo del lavoro.
Rosario Emanuel Diliberti, Enrico Fasoli, Ravinder Pal Singh, Michele Guerini Rocco
Umberto Pirelli, presidente Fidicom: «Accessi più favorevoli aumentano le erogazioni di finanziamenti anche se la vera inversione deve arrivare innanzitutto dalle banche»
Credito più facile grazie al fondo centrale Fidicom Asvifidi Antali supporta aziende e professionisti nella richiesta di accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI che, di recente, ha comunicato la volontà di rivedere i criteri di selezione che acconsentono l’accesso a garanzie a un maggior numero di imprese. Con la contro garanzia dello Stato, infatti, sarà possibile elevare la garanzia all’80%, anche per i professionisti. Buone notizie anche per chi vuole investire in attrezzatura, macchinari, beni strumentali e tecnologie digitali grazie all’uscita di una nuova misura di credito agevolato, denominata Sabatini bis. Ne abbiamo parlato con Umberto Pirelli, presidente del confidi Fidicom Asvifidi Antali espressione di Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona. Il Fondo Centrale di Garanzia e il supporto di Fidicom Asvifidi Antali «Sono provvedimenti fondamentali in questo momento» riferisce Pirelli. «Per quanto riguarda le misure del Fondo Centrale di Garanzia, due considerazioni: da un lato criteri di accesso più favorevoli possono consentire di aumentare le limitatissime erogazioni di finanzia-
menti; resta sempre inteso che attendiamo dal sistema bancario un’inversione di tendenza». Prosegue Pirelli: «Dall’altro anche i professionisti, iscritti agli Ordini professionali di riferimento oppure alle Associazioni professionali non ordinistiche comprese nell’elenco ministeriale, potranno beneficiare di un rafforzamento della garanzia».
nali e territoriali, grazie a personale qualificato e dedicato». Situazione generale PMI Le novità arrivano in uno dei momenti peggiori per le PMI; infatti i dati comunicati dalla BCE evidenziano la stretta record sui prestiti del novembre 2013, in cui la restrizione sulle imprese italiane è stata del 5,9% rispetto al 3,9% della media europea. «Il calo record di novembre è l’apice del calo registrato nell’autunno 2013; tanto è vero che rappresenta il maggior arretramento dall’avvio delle registrazioni statistiche, iniziate 10 anni fa. Siamo stati ‘battuti’ solo dalla Spagna, dove il calo è stato pari al 13,9%» segnala Pirelli. «Anche dal nostro piccolo osservatorio è emerso un brusco rallentamento: sono diminuite le richieste ed i nostri dati statistici hanno evidenziato che al 30 novembre 2013 risultavano erogate il 41,17% delle richieste di finanziamento deliberate, contro il 52,31% del 30 novembre 2012». A tutto questo vanno aggiunti i dati Abi sulle sofferenze lorde al 31 dicembre 2013: 156 miliardi, ben il 25% in più rispetto all’anno precedente. I soggetti coinvolti sono un milione 205 mila.
Sabatini bis - Finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinati, impianti e attrezzature Nei giorni scorsi, inoltre, è uscita anche una nuova misura di credito agevolato per coloro che avessero la necessità di investire in macchinari e tecnologie digitali. Si tratta della Sabatini-bis. «Per mezzo di questa misura» ha aggiunto Pirelli «le imprese che investono e che ampliano la propria attività potranno beneficiare di un contributo in abbattimento tassi pari al 2,75%. Per supportare le imprese socie, il confidi ha attivato una collaborazione con un partner che segue tutto il credito agevolato» riferisce il presidente di Fidicom. «In tal modo ogni impresa potrà rivolgersi ai nostri uffici per agevolare l’accesso al credito e per intercettare eventuali agevolazioni nazionali, regio-
Umberto Pirelli
PREVISIONI «Ne consegue che il 2014 sarà un anno ancora molto difficile, dal momento che il nostro confidi sarà chiamato a migliorare l’assistenza per le imprese socie; per questo stiamo continuamente ampliando le iniziative per facilitare l’accesso al credito, che comunque – è corretto sottolinearlo - resterà sempre difficile» conclude il presidente. «Faremo quanto possibile per sostenere le imprese».
«Dillo alla Lega»: gli abitanti di Santa Maria hanno chiesto più sicurezza Nella mattinata di domenica è stato aperto, nell’ambito della campagna di ascolto «Dillo alla Lega» un gazebo a Santa Maria.,Ad ascoltare e discutere con i cittadini per conoscere i problemi del loro quartiere, oltre al segretario cittadino Dino Losa, erano presenti anche l’assessore provinciale Matteo Soccini ed il consigliere regionale Federico Lena. Diversi i temi ed i problemi emersi nel corso dei colloqui che saranno portati all’attenzione dell’amministrazione comunale, attraverso interrogazioni al sindaco ed ai vari assessori competenti quali la sicurezza stradale lungo il viale di Santa Maria, il deposito dei mezzi di SCS nella zona industriale, l’annosa questione della barriera ferroviaria, oltre che la costante questione della sicurezza sulla quale molta preoccupazione ha destato l’episodio della rapina avvenuta in un appartamento del quartiere in pieno giorno marte-
dì della scorsa settimana. Sempre la sicurezza è al centro dell’interrogazione, annunciata nel comunicato di venerdì scorso a
commento dei dati sulla criminalità forniti dalla Polizia di Stato, stilata anche grazie ai suggerimenti dei cittadini e pronta per la presentazione in Consiglio Comunale. Un testo con poche ma chiare domande nelle quali la Lega chiede al sindaco Bonaldi: ritiene i dati forniti dalla polizia meritevoli di attenzione e tali da non essere sottovalutati? Ritiene di richiedere, sulla base dei dati citati, la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, da svolgersi eccezionalmente a Crema, nel quale esaminare la situazione? Ritiene di sollecitare il consiglio comunale ad addivenire a una decisione sul “luogo” in cui affrontare e discutere di sicurezza (“commissione” o “tavolo”)? Quali interventi ritiene di mettere in campo come amministrazione comunale in tempi brevi sul tema della sicurezza?
CINEMA Programmazione settimanale CREMONA
Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Sotto una buona stella • Saving Mr.Banks • 12 anni schiavo • The lego movie
• Belle & Sebastien • Lone Survivor • Storia d'inverno • Monuments men • Pompei 3D • Zoran, il mio nipote scemo
Chaplin (0372-453005) • 12 anni schiavo
Filo (349.8310931) • Tango libre CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Monuments men • 12 anni schiavo • Storia d'inverno • Sotto una buona stella • Pompei • The lego movie
Cinemimosa • Sotto una buona stella Cineforum • Disconnect PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Lone Survivor • Monuments Men • Pompei • Sotto una buona stella • Storia d'inverno
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Imprenditori cremaschi
Nasce il progetto «Made by Italians»
Da un’idea progettuale di imprenditori cremaschi nasce il progetto “Made by Italians”, che intende dichiarare, valorizzare e certificare che un determinato prodotto/servizio viene costituito interamente da maestranze qualificate operanti secondo la tradizione artigianale, progettuale e culturale italiana. Infatti il marchio “Made in Italy” non basta più a garantire l’autenticità della qualità produttiva italiana. Molte aziende -straniere e non- producono in Italia per poter appiccicare -su un capo di abbigliamento, prodotto alimentare o bene di consumo e industrialeil logo “made in italy”, che pure è soggetto a massicce e gravi contraffazioni che finiscono con l’inquinare l’immagine della qualità originale italiana nel mondo. D’altra parte ormai molte aziende italiane producono all’estero gran parte dei loro manufatti e riservano al loro territorio solo le fasi finali o accessorie del lavoro di rifinitura o confezionamento. Anche in questo caso per potersi avvalere dell’immagine “Made in Italy”. Vi sono tuttavia imprese che hanno scelto di non delocalizzare fuori dal paese le loro strutture produttive, consapevoli del fatto che la qualità industriale non è clonabile. Naturalmente non basta un marchio o due a garantire la qualità della lavorazione artigiana. Il concept Made by Italians sposta però l’attenzione dal luogo di produzione a chi produce, che diviene protagonista prima ancora del territorio, del paese in cui opera. La maestria risiede nella capacità progettuale, nell’esperienza e nella perizia degli artigiani e dei produttori, dei progettisti e dei professionisti, non in un mero contesto geografico. In un mondo globalizzato la capacità artistica e produttiva può del resto spostarsi a piacere nel mondo. Non è più vincolata ad una zona specifica. L'intelligenza, l'esperienza, sono diventate "mobili". La tecnologia le ha rese ubiquitarie. Questo vale soprattutto per le imprese che producono servizi, dalla consulenza e formazione alla capacità progettuale logistica. Il proprio imprinting culturale e antropologico può quindi essere espresso e valorizzato ovunque. Si può produrre in Italia utilizzando bassa manovalanza o insediare valenti operatori in Cina: quel che conta è l’italianità intesa come tradizione professionale, sensibilità, maturità esperienziale. Ma questo nuovo marchio, del quale potranno dotarsi solo le imprese che rispettano il nuovo “protocollo di garanzia” della artigianalità e progettualità italiana, vuole essere anche uno stimolo alla creazione di un percorso di certificazione vero e proprio per garantire ai clienti finali una reale qualità, non più vincolata a un luogo, ma all’operatore, al creatore, all’artigiano, al produttore, alla qualità e continuità dell'intera filiera produttiva. E’ un marchio pensato per l’intera categoria dei produttori italiani. Il messaggio è dunque chiaro: le persone non valgono meno del territorio nel quale lavorano. Non si possono ridurre a realtà geografica, a luogo, a “terroir”. Il marchio Made by Italians intende valorizzare il fattore umano e il grande patrimonio di esperienza, tenacia, sensibilità e capacità produttiva degli artigiani, degli industriali e dei progettisti italiani. Ma il Made by Italians non si limita a pura immagine. Nel corso dei prossimi mesi, infatti, con la realizzazione di un sito web si verrà a creare una vera e propria agenzia di servizi autonoma per le imprese italiane che intendono valorizzare i loro prodotti/servizi e la loro specificità produttiva, innovativa e culturale nel mondo. L’agenzia offrirà, oltre al percorso inerente il protocollo di garanzia Made by Italians, formazione ad hoc, consulenza di marketing e comunicazione, servizi di traduzione e molto altro.
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Crema
Sabato 22 Febbraio 2014
Rossoni, chiesti 100 mila euro a Corlazzoli
Al tribunale di Cremona si è svolta la terza udienza del processo che vede Alex Corlazzoli, ex assessore del comune di Crema ed ex consigliere comunale a Offanengo, sul banco degli imputati con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Gianni Rossoni, ex vice presidente nonché assessore della regione Lombardia, difeso dagli avvocati Ermete Aiello e Angelo Branchi. che ha chiesto 100mila euro di risarcimento per l’offesa ricevuta. Corlazzoli è difeso da Umberto Ambrosoli.
Per la rapina a Conad, fermato offanenghese
I carabinieri hanno fermato e condotto in caserma un tossicodipendente di 33 anni di Offanengo. Sul suo conto graverebbero gravi indizi di responsabilità in ordine alle rapine commesse l’8 novembre 2013 ed il 10 febbraio 2014 al supermercato Conad del paese. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione del giovane sono state trovati, in una cassapanca, l’abbigliamento, gli accessori, il casco integrale da motociclista, il coltello da cucina in ceramica e la borsa in plastica verde, il tutto identico in ogni particolare al materiale utilizzato per le le due rapine. Non sono stati trovati, invece, i 4.800 euro, somma che sarebbe risultata utilizzata per impellenti acquisti di eroina per uso personale.
Finanza e cani antidroga al liceo artistico Munari Al liceo artistico Munari c’è stata, nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Crema con i cani antidroga giunti da Orio al Serio e da Bresso. Passati al setaccio i bagni e il cortile della scuola. Probabilmente una soffiata oppure la richiesta è arrivata dallo stesso istituto. Operazioni simili, negli anni passati, ci sono state in altre scuole di Crema: molti ricordano, probabilmente, i cinque studenti denunciati grazie alle telecamere installate nei bagni.
Il pericolo di pioggia rovina la prima puntata dell’evento. Novità
Carnevale, seconda puntata L
Schiavini e Paola Vailati, e con loro la coppia speaker che racconta la manifestazione: Marco Gipponi e Gianluca Savoldi; liberato un bouchet di palloni bianchi con un cuore con scritto «Piero». Tre le new entry: il gruppo folk boliviano, l’Arlecchino bergamasco e il carro allegorico dell’Istituto Marazzi di Crema. Rimangono ancora tre appuntamenti. Il primo è quello di domenica 23 febbraio. Ricordiamo che la sfilata del Carnevale Cremasco si dipana nel tradizionale percorso con epicentro in piazza Giovanni XXIII e nelle vie adiacenti a porta Ombriano. Il Carnevale ha il suo inno. Si spera in un grande pubblico. Presenti ancora il Carnevale dei bambini, con gonfiabili, truccabimbi, e col trenino «Beniamino» in largo Falcone e Borsellino, i mercatini in piazza Aldo Moro il 23 febbraio e il 2 e 9 marzo.
a prima domenica di carnevale è andata così e così, complice il maltempo. Ma non è stato un insuccesso. Un centinaio di persone all’inizio della sfilata, il doppio a manifestazione inoltrata. Hanno aperto il Gaget e le sue quattro oche, la banda di S. Bassano e il gruppo Arlecchino di Bergamo. Poi il carro dei Barabet, con «Sua maestà il re Carnevale», quindi tutti i carri in gara «Il misterioso mondo del bosco» del gruppo Quade e S. Bernardino, «Siamo alla frutta» dei Pantelù, «Siamo tutte marionette» del gruppo Amici, «Lo sceicco bianco» dei Barabet. C’è stato il commosso il saluto a Piero Vailati, morto qualche settimana fa. Lo ha ricordato il presidente del Carnevale cremasco, Eugenio Pisati, con tutti gli ospiti sul palco, dal sindaco Stefania Bonaldi agli assessori Giorgio
Firme per una via intitolata a Pietro Erba Il presidente del Consiglio comunale di Crema, Vincenzo Cappelli, ha ricevuto nei giorni scorsi in Comune Lina Francesca Casalini e Francesco Andrea Maestri. I due poeti cremaschi hanno consegnato una raccolta di oltre 700 firme finalizzata alla richiesta di intitolazione di un luogo in Crema alla memoria del poeta Piero Erba, a più di dieci anni dalla sua scomparsa. Il quartiere di Castelnuovo, dove Erba ha vissuto a lungo, si è fatto particolarmente attivo per la loro raccolta. «Ciò che apprezzo da sempre nell’opera di Piero Erba» ha commentato commenta il presidente Cappelli, «è la sua genuinità nell’esprimere i fatti. Una mente vivace, arguta anche nel cogliere contraddizioni. Una rara capacità di esprimere i sentimenti». «Erba amava definirsi il “poeta versatolo” e aveva una innata dote alla rima facile» ha ricordato Maestri, «ma non era mai banale. Le sue poesie seguivano il rigoroso schema dell’ende-
casillabo. Il suo ispiratore è stato Federico Pesadori, considerato il padre della poesia dialettale cremasca. Dedicare un luogo a Crema a
Piero Erba, così come è già stato fatto in passato con il Pesadori, è un dovere morale verso l’arte poetica della nostra terra».
Fotoclub Ombriano: è partito il corso per saper fotografare bene E’ partito il corso base di fotografia organizzato dal Fotoclub OmbrianoCrema. Ben 44 gli iscritti che, alla prima lezione di lunedì scorso, hanno riempito la sala messa a disposizione dal museo di Crema. Il docente, Alberto Prina ha iniziato la lezione introducendo i concetti generali della co-
Sabato 22 10.20 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 01.00
linea verde orizzonti. Att concistoro per la nomina di nuovi cardinali la prova del cuoco. var Tg1 telegiornale easy driver. Attualità Le amiche del sabato. Att Tg1 telegiornale a sua immagine. Attualità passaggio a nord ovest l'eredità. game show tg1 telegiornale/tg sport 64° festival della canzone italiana tg1 telegiornale
domenica 23 06.00 06.30 09.55 11.30 12.00 12.20 13.30 14.00 15.30 20.00 20.40 21.10 23.30 00.35 01.05
rai parlamento. Att unomattina in famiglia santa messa a sua immagina. Att recita dell'angelus Linea verde. Att tg1 telegiornale l'arena. Talk domenica in. Varietà tg1 telegiornale/tg sport affari tuoi. Game show braccialetti rossi. fiction speciale tg1. Att tg1 notte/che tempo fa testimoni e protagonisti
municazione e mostrando come essi possano essere applicati anche all’ambito fotografico. Cosa vogliamo comunicare con la fotografia? Quali sono i mezzi per rendere la comunicazione fotografica efficiente? Queste sono solo due delle domande a cui il corso ha iniziato a dare risposta.
Sabato 22
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rai parlamento. Att SULLA VIA DI DAMASCO. Att cronache di animali. doc mezzogiorno in famiglia tg2 giorno/ rai sport rai sport dribbling sea patrol. telefilm voyager factory. Doc sereno variabile. Att 90° minuto serie b razza umana. Doc Squadra speciale Cobra 11 tg2 20.30 castle. film body of prof. Telefilm
08.30 09.05 10.30 11.30 13.00 13.45 15.40 17.10 18.10 19.30 20.30 21.00 21.45 22.40 01.00
Voyager Factory il nostro amico charly.Tf cronache di animali. doc mezzogiorno in famiglia tG2 giorno/tg motori quelli che aspettano.Var quelli che il calcio. Var stadio sprint 90° minuto squadra spec. cobra11.tf tg2 20.30 ncis unita' anticrimine.tf hawaii five-0. tf la domenica sportiva. Sport tg2 notizie
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09.30 11.00 12.00 12.25 13.00 14.00 15.00 16.55 17.55 19.00 20.00 20.30 23.10 23.30 00.20
l'elisir del sabato. Att tgr bellitalia. attualità tg3/sport notizie/meteo3 tgr il settimanale. att tgr ambiente italia tg regione/tg3 rai educational-tv talk per un pugno di libri. Quiz un caso per due. Tf tg3/tg regione/meteo blob. varietà armageddon. Film tg3/tg regione libri a metà. Doc tg3
07.45 08.00 09.45 10.45 11.10 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05 19.00 20.10 22.45
il fidanzato e lo scapolo. f c'è un sentiero nel cielo. f correva l'anno. Att telecamere. att tgr estovest TG3/meteo3 tgr mediterraneo. att 12 idee per la crescita. Att fuori quadro. att tg regione/tg3 in 1/2 ora. Attualità kilimangiaro. Att tg3/tg regione/meteo/blob che tempo che fa. Att masterpiece. Talent
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magazine champions league donnavventura. Att ricette all'italiana. att tg4 Telegiornale/meteo un detective in corsia. Tf la signora in giallo. tf lo sportello di forum. att don giussani. Doc Le indagini di Padre Castell poirot. Film tg4 Telegiornale/meteo Il segreto.Tf tempesta d'amore. soap c'era una volta in america. F tg4 Telegiornale
La serata si è conclusa, dopo le due ore di lezione, con la visione di alcune immagini di Alberto Prina e relativa discussione. Ora il corso proseguirà con le lezioni tecniche su composizione, tempi e diaframmi; seguiranno le tre uscite sul campo per mettere in pratica
quanto imparato in aula. Quella del corso è solo una delle tante attività organizzate dal circolo cittadino. Per rimanere informati consigliamo di visitare il sito ufficiale www.fotoclubombriano.it, la pagina Facebook o di diventare follower su Twitter (@ FCOmbriano).
domenica 23 08.30 09.20 10.00 10.50 11.30 13.00 13.55 14.45 16.30 18.55 19.35 20.30 21.15 23.35
mondo sommerso. tf don giussani. Doc santa messa pianeta mare. Attualità tg4/meteo ricette all'italiana. Att donnavventua. Doc ursus nella terra di fuoco. f uomini d'amianto contro l'inferno.F tg4 telegiornale/meteo Il segreto.Tf tempesta d'amore. soap i 2 superpiedi quasi piatti.f sognando l'africa. Film
traffico/meteo.it tg5 mattina superpartes. Attualità melaverde. Attualità forum. Attualità Tg5 Telegiornale/meteo beautiful. Soap amici. Talent verissimo. Attualità avanti un altro! Quiz Tg5 Telegiornale/meteo striscia la notizia. Var mrs.doubtfire. film speciale tg5 supercinema. Att
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traffico-meteo. Attualità tg5 mattina le frontiere dello spirito il grande nilo. doc le storie di melaverde. Att melaverde. Att tg5 telegiornale/meteo l'arca di noè. attualità Domenica Live. attualità avanti un altro! Quiz tg5 telegiornale/meteo paperissima sprint. Varietà il segreto. Soap matrix. attualità tg5 notte
Cyber Girls. Tf True Jackson, VP. Tf glee. telefilm The secret circle. telefilm studio aperto/sport batman & robin. Film amore con interessi. Film alla fine arriva mamma. Sit studio aperto/meteo tom & jerry. cartoni monster house. film harry potter. film in viaggio per il college. f g.p. d'australia. Superbike sport mediaset
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super partes. Att my dad says. Sit padre in affitto. Sit scooby doo. film animaz. poliziotto a 4 zampe 2. F studio aperto/sport g.p. d'australia. Superbike twister. f studio aperto/meteo così fan tutte 2. Sitcom x-men. Film Lucignolo 2.0. Attualità le morti di ian stone. Film studio mediaset studio aperto
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Tg La 7 omnibus. Attualità coffee break. Att otto e mezzo. Att op center. Film tg la7 tg la7 cronache. attualità le strade di san francisco.tf un re per quattro regine. f l'ispettore barnaby. f tg la7 otto e mezzo. Att exodus. film tg la7 sport
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rassegna stampa omnibus. Attualità l'aria che tira. Attualità otto e mezzo. Att un tocco di classe. F tg la7 tg la7 cronache. attualità salomone e la regina di saba. film the district. Tf l'ispettore barnaby. f tg la7 mondo senza fine. Fiction la7 doc tg la7 sport
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Il giorno del Signore Borghi d’Italia. Rubrica Cosa bolle in pentola Speciale Gran Carnevale Cremasco Tg cremona “La piazza”. Talk Telegiornale Gioielli sotto casa Gran Carnevale Cremasco Ciak! Motore! tg cremona/nazionale Il giorno del Signore il concerto
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Il Concerto Speciale Gran Carnevale Cremasco Santa Messa. dA Cremona Angelus Il giorno del Signore Anteprima la Grande Domenica tg della domenica Lumezzane - Cremonese “La piazza”. Talk tg della domenica Lumezzane - Cremonese Pergolettese - Rimini Vanoli Cremona Giorgio tesi Group Pistoia
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Sabato 22 Febbraio 2014
Salone internazionale del mobile
A Milano appuntamento dall’8 al 13 aprile e con tutte le manifestazioni collaterali: in arrivo circa 24mila espositori
C
Tutto è pronto per la 53a edizione del Salone internazionale del mobile che, insieme alle biennali EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno, oltre al SaloneSatellite, porterà a Milano tutte le novità in fatto di arredo con circa 2.400 espositori. Ad animare i padiglioni di Fiera Milano, Rho - dall’8 al 13 aprile - contribuirà anche un’importante proposta culturale che vedrà coinvolti otto grandi nomi dell’architettura internazionale. Doppio appuntamento con il grande pubblico che potrà visitare la manifestazione sia sabato sia domenica. Milano, ancora una volta, si conferma capitale internazionale dell’arredo, l’unica città al mondo che ospita una manifestazione in grado di attirare oltre 300.000 visitatori provenienti da 160 Paesi. Suddivisa in tre tipologie stilistiche – il settore Classico, Moderno e Design – la 53a edizione del Salone Internazionale del Mobile, insieme al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, vedrà scendere in campo oltre 1.400 espositori tra italiani ed esteri. Il Salone Internazionale del Mobile vanta non solo la consolidata presenza delle aziende di settore più importanti, ma anche il nuovo ingresso di aziende del mondo dell’arredo, quali Hästens, Kvadrat, Iittala, Tom Dixon, e del settore moda, come Ferré, Pierre Cardin, Ungaro, di fama mondiale che vanno a rendere ancora più ricca la già ampia offerta merceologica. Tornano a esporre anche significativi nomi: Flötotto, Gebr. Thonet, SCP, Thonet, Treca, Wittmann. Protagoniste della 20ª edizione di EuroCucina le migliori realtà italiane ed estere, distribuite su oltre 25.000 metri quadrati, nei quattro padiglioni dedicati: 9-11, 13-15. Nell'ambito della Fiera, come dicevamo, c'è anche il Salone internazionale del bagno, che porterà in mostra tutte le novità in
EuroCucina: in mostra il meglio delle proposte
fatto di accessori e mobili per bagno, cabine doccia e impianti sauna, porcellana sanitaria, radiatori, rivestimenti, rubinetteria sanitaria e/o da cucina, vasche da bagno e idromassaggio. La biennale dedicata al bagno, sempre più ampia e completa e nella quale torneranno a esporre i propri prodotti Gessi e Sicis, per la prima volta occuperà interamente i padiglioni 22-24 del quartiere fieristico di Rho. Cambiamenti in vista anche per il SaloneSatellite – dedicato ai giovani creativi – che sarà collocato nei padiglioni 13-15, ai quali si potrà accedere molto agilmente da Cargo 4 con ingresso libero. Viene riproposto per il 5o anno il concorso SaloneSatellite Award che premia i 3 progetti migliori attinenti alle merceologie presenti in fiera e che ha lo scopo di favorire contatti mirati tra gli under 35 e le aziende espositrici del
Salone. All’importante e completa proposta commerciale del Salone viene affiancato, come da tradizione, un altrettanto prestigioso evento collaterale, curato da Francesca Molteni e Davide Pizzigoni, dal titolo: “Dove vivono gli architetti”. Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain/Studio Mumbai, otto importanti nomi dell’architettura internazionale, apriranno le porte delle loro “abitazioni private”, raccontate al padiglione 9. Lo spunto per una riflessione trasversale su modalità, esperienze e tendenze dell’abitare contemporaneo con l’obiettivo di raccontare cosa significa oggi progettare una casa. Anche quest’anno il Salone del Mobile offrirà l’ingresso gratuito
ai musei civici di Milano. I visitatori del Salone, ma anche i cittadini milanesi e i turisti, potranno entrare gratuitamente al Museo del Novecento, Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Musei del Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Acquario Civico, Galleria d’Arte Moderna e Museo del Risorgimento. E' stato siglato per il secondo anno anche l’accordo tra Salone del Mobile, Fiera Milano e Atm grazie al quale i visitatori del Salone del Mobile potranno usufruire di un biglietto integrato, valido sia per il trasporto urbano sia per l’ingresso in Fiera. È disponibile una ulteriore offerta speciale che, grazie all’intesa con Trenitalia, metterà a disposizione dei visitatori circa 230 treni a prezzi scontati per raggiungere Milano durante i giorni della manifestazione, purché si sia muniti di biglietto di ingresso al Salone.
Vetrina internazionale di riferimento per tutti coloro che non vogliono solo arredare, ma anche cucinare e mangiare con stile, la 20a edizione di EuroCucina va in scena dall’8 al 13 aprile presso Fiera Milano, Rho. In mostra il meglio in fatto di cucine. EuroCucina torna con il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, il Salone Internazionale del Bagno e il SaloneSatellite ad animare gli spazi espositivi di Fiera Milano Rho dall’8 al 13 aprile. Fiera di settore di riferimento a livello internazionale occuperà un’area di oltre 25.000 metri quadrati ripartiti nei padiglioni 9-11 e 13-15 all’interno dei quali 130 espositori - a oggi -, sia italiani che esteri, presenteranno tutte le novità dal mondo della cucina. Si spazia dalle cucine classiche a quelle di design, da quelle in muratura, a quelle in metallo e in legno, con un’attenzione particolare ai materiali naturali, grande ritorno e tendenza di questi ultimi anni. Spazio anche al particolare e alle finiture: il dettaglio è fondamentale per la riuscita del progetto. Architetti, designer, interior decorator, buyer e anche il grande pubblico – al quale la manifestazione apre le porte sabato 12 e domenica 13 aprile – troveranno a EuroCucina il meglio del mondo delle cucine, per progettare, arredare e personalizzare il luogo della casa di aggregazione, condivisione e ritualità per eccellenza. Conferma il prestigio della più grande vetrina di settore a livello globale il ritorno di importanti nomi, quali Alno, Cesar, Dada, Mobalpa, Pedini, Schiffini, Valcucine. La riprova dell’interesse sempre crescente per le cucine italiane è confermata anche dai dati delle esportazioni che da gennaio ad agosto 2013 hanno registrato complessivamente un +5,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. Si assiste a una crescita significativa nell’export di cucine made in Italy non solo nei principali mercati come il Regno Unito (+90%), gli Stati Uniti (+62,7%), la Turchia (39,2%), la Svizzera (+22,8%) e la Russia (+9,4%), secondo mercato di destinazione con 49,5 milioni di euro, ma anche in mercati nuovi come gli stati di Panama (+114,2%), Singapore (+113,3%), Hong Kong (+60,4%) e l’Australia (+47,8%).
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Speciale Arredamento
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Cucina, il cuore della casa
Nella scelta dei mobili bisogna tenere conto delle proprie necessità e del proprio gusto personale Quando lo spazio e’ ridotto
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Se le dimensioni delle case sono sempre più ridotte, anche l'arredamento deve adattarsi di conseguenza, cercando di sfruttare al meglio lo spazio. Questo vale soprattutto per la cucina, in cui occorre tenere tutto in ordine e a portata di mano. Per rendere più gradevole e funzionale l'arredamento, sono state ideate pratiche soluzioni, in seguito alle quali negli ultimi anni vengono realizzate delle moderne cucine monoblocco; esse consistono in particolari composizioni, formate da una solo agglomerato: qui vengono inseriti in maniera ordinata gli elementi indispensabili per cucinare e conservare gli alimenti. Si tratta di strutture i cui elettrodomestici e le varie altre parti, sono in grado di svolgere perfettamente e normalmente i loro compiti, anche se inseriti in minimi spazi. Generalmente partono da una lunghezza minima di circa 130 centimetri, in cui vengono collocati frigorifero, fornelli elettrici o funzionanti a gas, cappa aspirante, lavello e sgocciolatoio. Il piano di lavoro è di tipo idrorepellente e resistente al calore, ma in alcuni casi è possibile chiedere che esso venga realizzato in materiali diversi, come il granito o il marmo. Possiamo definire le modernissime cucine monoblocco delle pratiche minicucine che, una volta chiuse, diventano praticamente simili ad un mobile-armadio: si aprono e si chiudono più o meno come un libro e sono delle vere e proprie cucine, perfettamente funzionali e di colorazioni diverse. Essendo solitamente inserite in piccoli ambienti, le cucine monoblocco sono generalmente realizzate con elementi ben precisi ed essenziali, ma se si intende personalizzarle secondo le proprie preferenze ed esigenze, è molte volte possibile scegliere ad esempio se far applicare ai mobiletti delle ante battenti, o se chiederne un tipo scorrevole, oppure 'a pacchetto'. Inoltre, chi desidera 'nascondere' completamente la propria zona cottura, può sfruttare la soluzione che caratterizza questa tipologia di cucine: consiste in apposite grandi ante da chiudere quando si finisce di cucinare: in questo modo, i fornelli e tutti gli altri componenti 'spariscono' offrendo alla stanza un aspetto maggiormente ordinato: l'ambiente può così eventualmente trasformarsi in soggiorno o direttamente in zona-notte.
rredare la casa non è una operazione semplice: bisogna avere un'idea abbastanza chiara di quello che si vorrà ottenere alla fine. Per questo è particolarmente importante partire con dei disegni di come si sogna l'arredamento della propria casa, o semplicemente di una stanza. Prendiamo ad esempio la cucina, uno degli ambienti più intensamente vissuti di una casa, in grado di mostrare tanto della personalità di chi la possiede: l'arredamento, i soprammobili, gli elettrodomestici, i colori: tutto parla di chi vi abita. Molte sono le tipologie di cucine esistenti, tutte molto diverse tra loro: ci sono cucine super moderne, dotate di ogni elettrodomestico, capolavori nel design, ed esistono cucine più tradizionali, dominate dal calore del legno e da dettagli più classici. Come scegliere allora? Innanzitutto per prendere questa decisione dovrete aver chiaro lo stile con cui vorrete arredare tutta la casa. Tuttavia non sempre la cucina deve essere in linea con il resto del mobilio: la fantasia può viaggiare liberamente quando si arreda. Con qualche piccolo accorgimento questa stanza può diventare un luogo di incontri con gli amici, i familiari o le persone speciali. L'ambiente dovrebbe presentarsi come funzionale ma al contempo dovrebbe ispirare emozioni positive, come per esempio l'allegria e la gioia. Per questo sarebbe meglio scegliere delle luci calde, con un design in armonia con il resto del mobilio ed utilizzare dettagli pieni di colore. Gli spazi esterni e gli spazi interni della cucina (come cassetti e credenze) devono essere ordinati e ben organizzati, gli elettrodomestici più utilizzati posizionati in modo da poter essere comodamente presi per essere usati. Anche i vari componenti della tavola devono essere in armonia tra loro: tovaglie, piatti, bicchieri e non solo devono riproporre uno stesso stile o colori che si accordino bene insieme. E' importante che il tavolo, una volta apparecchiato, ispiri una sensazione di ordine e di cura. Nelle cucine non dovrebbero mai comparire ampi spazi vuoti, quindi se ci sono porzioni di pareti libere è bene scegliere stampe, quadri, orologi da muro originali, che si accordino con il resto dell'arredamento e conferiscano alla cucina un ulteriore tocco di stile. Se si è cuochi appassionati sarebbe un'ottima idea dedicare un angolo dell'ambiente ai libri di ricette.
LE CUCINE MODERNE Le cucine moderne sono curate nell'estetica, hanno top e ante che utilizzano materiali tecnologici, innovativi e sempre più ecologici, adatte alla donna che non ha mai tempo; per questo sono anche rapide da pulire e da gestire. La loro funzionalità arriva a livelli sempre più alti e competitivi, grazie a interni superorganizzati e superaccessoriati per gestire al meglio ogni singolo angolo a disposizione. Con ampie e nuove modularità, accostano in maniera non del tutto casuale, la linearità e la pulizia delle forme a una praticità e una una comodità che rendono la cucina un ambiente sempre più living, talvolta unendosi in un ambiente unico e trasformandosi così in un icona di uno stile sempre più contemporaneo. Dietro ante curate nei dettagli e nelle finiture, si nascondono armadiature funzionali, capienti e accessoriate. Si tratta di complementi d'arredo perfetti anche per le composizioni a vista sul soggiorno. Le armadiature reinterpretano in chiave moderna il concetto di dispensa, assu-
mendo ora una nuova valenza. L'utilizzo di moduli a colonna, in una composizione, permette di diminuire o addirittura eliminare i pensili, ottenendo così maggiore spazio per contenere. Ma non solo: il fatto di ricorrere a questo tipo di elementi, magari per arredare intere pareti, è particolarmente indicato quando la cucina è a vista sul soggiorno. Nell'arredamento di questo spazio aiutano molto i cosiddetti "mobili salvaspazio": estremamente flessibili, possono essere attrezzati in base alle proprie necessità. Le ante a battente, grazie ad ammortizzatori e paracolpi, prevedono una chiusura decelerata, con movimento morbido e silenzioso, che preserva anche l'integrnità dei mobili stessi. Quelle a libro permettono l'apertura totale del vano con minimo ingombro esterno. Risultano perciò funzionali negli elementi angolari. I modelli scorrevoli sono spesso utilizzati in composizioni di dimensioni importanti. Esistono poi, ante a scomparsa che, aprendosi, rientrano ai lati della struttura e permettono una visuale completa dell'interno.
Speciale Arredamento
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E’ un po’ la “piazza” della casa e ha diverse funzioni: dal relax per tutta la famiglia al ricevimento degli ospiti
Spazio living: l’area più vissuta dell’abitazione N egli ultimi anni è cambiato molto il modo con cui solitamente si vivono gli spazi della casa. Oggi infatti l'area più importante è quella denominata "living", un tempo nota come soggiorno. E' quello spazio che rappresenta il biglietto da visita di una casa, quello in cui si accolgono gli ospiti e in cui si fa vita sociale. Insomma, è un po' la "piazza" di una casa. Proprio per questo motivo il suo arredamento deve essere scelto con cura e attenzione e curato in ogni dettaglio. Prima di tutto è importante scegliere come locale del soggiorno un ambiente luminoso, con ampie finestre. La scelta del mobilio è la più rilevante ma anche quella degli altri complementi d'arredo ha grande importanza e non può quindi essere trascurata. Oltre ad essere il primo ambiente della casa che viene visitato, il soggiorno può essere vissuto in molteplici modi, diventando un luogo ricreativo, per trascorrere del tempo con la famiglia e con gli amici, per guardare film e per leggere libri, ma anche un luogo di rigenerazione e relax dopo una lunga giornata trascorsa fuori casa. Un soggiorno deve quindi essere prima di tutto accogliente e confortevole ma anche funzionale alle proprie esigenze e rispecchiare in qualche modo la personalità di coloro che lo abitano. Esistono soggiorni più tradizionali, con un mobilio classico, magari in legno ed oggetti scelti con grande cura e soggiorni più moderni, provvisti di complementi appartenenti al mondo del design contemporaneo. In un soggiorno che si rispetti non può mancare un comodo divano, rivestito in pelle o in tessuto, con cuscini o senza, a penisola o lineare, per due o più persone. Essendo il divano uno dei mobili principali va scelto con cura e va coordinato agli altri elementi presenti nel locale. Un divano bianco, per esempio, si pre-
sta perfettamente ad un ambiente molto moderno, sui toni del ghiaccio, del nero e del rosso, del marrone, del verde. Produce un effetto armonioso anche in presenza di mobili in legno. Ovviamente non bisogna considerare solo il colore del divano ma anche il suo stile e la sua forma. Altri elementi tipici di un soggiorno ben arredato sono uno o più tavolini accanto al divano, lampadari e lampade, una credenza nei soggiorni più tradizionali, mensole di forme differenti e di diverse dimensioni nei soggiorni più moderni. Per dare personalità a questo spazio possono essere appesi quadri alle pareti, stampe ed orologi di differenti colori, forme e dimensioni, tappeti creati con materiali originali e all'avanguardia. Sulle mensole si possono poggiare vasi con piante e fiori, cornici con foto, originali soprammobili. Per gli appassionati di lettura il soggiorno può ospitare un angolo lettura, provvisto di una libreria, una poltrona ed un tavolino con lampada annessa, per abbandonarsi, in totale relax, alle pagine di un libro.
l’importanza degli infissi
I serramenti sono una componente fondamentale per la casa, specialmente nell'area living, che è quella più vissuta: essi poichè illuminano la casa e contribuiscono ad isolarla dal punto di vista termico. L’acquisto di nuove finestre rappresenta dunque una scelta importante e di valore, per questo è bene valutare pregi e difetti delle varie offerte commerciali, in modo da essere pienamente soddisfatti del nuovo acquisto. L’alluminio è il materiale più utilizzato nella produzione di finestre, dopo il legno. E’ molto versatile, può essere utilizzato per la produzione di infissi di qualsiasi tipologia, anche di dimensioni extra. In più è molto leggero e resistente, e ha un’ottima tenuta agli agenti atmosferici. Il pvc, invece, è un materiale di origine plastica. Resistente e altamente isolante, sia dal punto di vista termico che acustico. Le finestre in pvc hanno un’estetica molto gradevole e possono essere personalizzate per forma, profilo e finiture. Tutte le colorazioni, a differenza dell’alluminio, hanno una garanzia di almeno 10 anni. I serramenti in pvc non hanno bisogno di alcuna manutenzione nel tempo, hanno costi più vantaggiosi rispetto agli altri e la pulizia può essere effettuata con i tradizionali detergenti.
Dal soggiorno componibile all’abbinamento di ogni singolo pezzo di mobilio Vi sono tre modi principali di base per arredare il vostro soggiorno: potete scegliere soggiorni componibili a pezzo unico, come ad esempio i combinati mobile-Tv e parete attrezzata, oppure a più pezzi singoli facenti parte di un set, o acquistare singolarmente ogni pezzo di mobilio, da abbinare sapientemente con gli altri, per realizzare uno stile unico. Il divano va scelto con molta cura, nelle misure, sulla base di quanti siete in famiglia, nel colore, che deve abbinarsi con quello delle pareti e con lo stile scelto, nei tessuti che possono essere più o meno delicati. Se ci sono bambini ad esempio, preferite un colore scuro, il bianco si sporca con troppa facilità, e scegliete tessuti resistenti, facilmente lavabili. Il comfort non è un dato da sottovalutare, il divano che volete comprare va provato, anche più di una volta prima di procedere all’acquisto, perché dovrà essere bello nel-
le linee, ma soprattutto comodo! I tavoli sono un altro elemento del soggiorno, che difficilmente manca nell'arredo, si tratta di superfici d’appoggio d’indiscussa utilità. Se non avete spazio sufficiente per un tavolo, potete optare per un tavolino basso da fumo, oppure per tavolini
movibili dotati di ruote o addirittura per un pouf. Vi capiterà sicuramente d’avere ospiti e avrete la necessità d’appoggiare bicchieri e bottiglie, per averli a portata di mano. Inoltre non dimenticate che quando in famiglia c’è più di un figlio che studia, il soggiorno può diventare una stanza riservata anche a quest’attività, quindi il tavolo diventa un elemento essenziale. Le sedie che sceglierete per il tavolo devono ovviamente essere in sintonia con esso, e risultare belle nel design ma soprattutto comode ed ergonomiche. La libreria è il modo migliore per arredare e arricchire una parete, e ottimizzarne l’utilizzo, con una libreria potrete, infatti, sistemare libri, cd, soprammobili cui tenete, e sfruttare eventuali parti chiuse per inserirvi molti altri oggetti e materiali che non hanno bisogno d’essere lasciati a vista.
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Per la scelta dei mobili per la camera da letto si dovrà prestare grande attenzione agli spazi disponibili
Zona notte: lo spazio dedicato al relax
discorso vale anche per il comò, che può assumere diverse forme, a seconda del design della camera da letto e che può essere considerato anche come un elemento accessorio, eventualmente da non prendere neanche in considerazione se lo spazio di cui si dispone è ristretto. La "nota dolente" nella scelta dell'arredamento per la propria camera da letto è rappresentata dall'armadio. Elemento essenziale dell'arredo, esso deve essere realizzato nelle giuste misure, per evitare di trovarsi poi ad avere problemi al momento del montaggio. I parametri che devono essere presi in considerazione sono l'altezza e la lunghezza della parete alla quale l'armadio deve essere addossato. Naturalmente anche qui la scelta dovrà dipendere dalle necessità e dal gusto individuali, per personalizzare il mobile come si preferisce. Si potranno ad esempio inserire, sempre compatibilmente con lo spazio a disposizione, degli elementi angolari, oppure dei veri e propri angoli che fungano da cabina armadio. La cameretta invece, luogo di allegria ritrovata, gioco, svago e studio, è completata da arredi quali scrivanie, librerie e molti contenitori per i giochi, colorati, allegri e spensierati. Particolarmente importanti sono i colori che decidiamo di attribuire alle pareti: attenzione a come li scegliamo e li utilizziamo. La colorimetria della zona notte deve essere pacata e rilassante con toni in tinta pastello.
a zona notte è un'area essenziale della casa: quella del riposo, del relax, quella in cui chiudere i conti con la giornata che termina e prepararsi ad affrontare un giorno nuovo. E' un'area che, in base alle dimensioni, può però articolarsi in più ambienti, come camere da letto matrimoniali, camerette, cabine armadio o armadi. Elemento essenziale dell'arredo della casa, la camera da letto è un ambiente importante, il cui arredo va scelto e posizionato con accuratezza, in base ai propri gusti personali e ad alcune considerazioni pratiche che possono tornare sempre utili. Ovviamente si tratta di una stanza che va scelta nel suo insieme e non ci si può soffermare solo su alcuni degli elementi che la compongono. Fondamentali sono infatti, almeno dal punto di vista estetico, gli abbinamenti dei colori e dei materiali. Se si decide di acquistare una camera il cui mobilio sia interamente in legno, si dovrà scegliere il colore e riflettere sulla possibilità di abbinare anche due tonalità differenti, come il laccato bianco associato al laccato nero, oppure il wengè abbinato al canapa e così via. Mentre la misura del letto è in genere più o meno standard e quindi non crea grossi problemi, i comodini possono avere le dimensioni più disparate e soprattutto possono presentarsi delle forme più diverse, da quelli arrotondati a quelli quadrangolari, più classici nel loro genere. Stesso
Nel bagno e’ indispensabile occupare al meglio gli spazi Il bagno è il locale della casa in cui ci si prende cura di sè: spesso sottovalutato nella progettazione odierna degli spazi abitativi, in realtà si presta a differenti e funzionali soluzioni di arredo. Oramai sono disponibili ampie gamme di articoli per arredare il proprio bagno. Indispensabili sono senza ombra di dubbio i sanitari. Realizzati nelle linee più classiche e tradizionali alle forme più stravaganti e, perché no, anche sospesi alla parete, requisito non solo estetico ma anche pratico per le pulizie domestiche. Il lavabo segue l’evoluzione di gusto e tendenze stilistiche e viene proposto incassato, semi incassato, con la
vasca da appoggio, dalle linee curve a quelle squadrate, oppure con la vasca a filo con il piano del mobile in cui è incassato. La progettazione del lavabo ha dato largo sfogo alla creatività di più designer, come la predisposizione e la progettazione di piatti e cabine doccia dalle più semplici a quelli più accessoriati, simili a mini spa domestiche, di ogni forma e dimensione, in ceramica e in pvc. In bagno c'è anche l'esigenza di ordinare e contenere tutto il necessario alla cura del corpo. Andranno scelti quindi per la sala da bagno mobili che assolvano a tale funzione. E infine tutti i complementi: il portasapone e il porta-
spazzolino, gli scaldasalviette, ecc. Molte case dispongono di uno bagno di servizio per gli usi quotidiani degli abitanti della casa e un bagno più grande, accogliente e curato da riservare agli ospiti. E' sempre e comunque d'obbligo optare per soluzioni che riescano a coniugare la funzionalità e il comfort con una certa piacevolezza estetica. E' buona regola occupare qualsiasi spazio vuoto o angolo nascosto con mensole, cassettiere e canestri dove riporre tutti gli oggetti utili per l'igiene e la cura della persona e i piccoli elettrodomestici che generalmente utilizziamo. Se lo spazio lo consente è consigliato avere in
bagno un piccolo armadio dove riporre pettini, trucchi, saponi non ancora utilizzati e piccole scorte di cose utili. Giocare con colori, abbinamenti e specchi è un buon trucco per creare l'illusione di spazi più grandi o diversi. Ovviamente per riuscire a ritagliare questi spazi è necessaria uno studio accorto delle metrature e la conseguente scelta di sanitari e suppellettili adatti per forma e dimensione alla sala. Anche di oggetti semplici come lavabi e servizi ne esistono diverse forme e dimensione e perciò anche questa scelta apparentemente facile deve essere fatta con metodo e razionalità.
Lettere & Opinioni "
crema
Servizio idrico, la politica deve occuparsene in modo trasparente Egregio direttore, lunedì in Consiglio comunale a Crema si discuterà di un tema molto importante per il nostro territorio. Verrà votato lo statuto della società neocostituita Padania Acque Gestione spa, il gestore che dovrebbe ricevere in modalità diretta l’affidamento del servizio idrico integrato di tutta la provincia di Cremona. La notizia non sta avendo il risalto che merita ed alcuni Comuni del territorio hanno già approvato lo statuto, senza porre troppe storie e in uno strano silenzio. A Crema, il Movimento 5 Stelle ha invece rilevato importanti elementi di perplessità su alcune parti dello statuto proposto e proporrà decisive modifiche per la tutela dei cittadini. Prima fra tutte: perché questa società, che deve svolgere solo servizio pubblico, che vive delle tasse dei cittadini, dovrebbe restituire utili ai Comuni soci? Perché il cittadino dovrebbe pagare una tariffa dell’acqua maggiore, per dare ulteriori utili nelle casse dei Comuni? Non ci sono già abbastanza tasse? Non sarebbe opportuno, in caso di utili della società (già molto difficili, se vogliamo dell’acqua “buona”), che venissero semplicemente diminuite le tariffe? Per quale motivo, il Comitato di controllo analogo, organismo di controllo indispensabile affinchè esista questa società totalmente pubblica, sarebbe di fatto nelle mani della Provincia? Perché 6 membri su 11 sarebbero designati dall’Ente provinciale? Secondo quale normativa? Perché nelle altre società simili della Regione Lombardia invece, il comitato è scelto interamente dall’assemblea dei sindaci-soci? Perché le assemblee dei soci non possono essere pubbliche, visto il carattere, l’oggetto e le condizioni di “monopolio di fatto” in cui opera questa società? Questi ed altri gli argomenti sul Tavolo: gli interessi in gioco sono tanti, sarà bene che la politica se ne occupi in fretta ed in modo trasparente. Movimento 5 Stelle Cremasco ***
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in regione
Non bisogna perdere la memoria degli eventi della Grande Guerra Egregio direttore, il Consiglio regionale della Lombardia ha dato il via, ufficialmente martedì scorso alle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. E lo ha fatto approvando a maggioranza la modifica a una precedente legge lombarda del 2008 di promozione e valorizzazione del patrimonio storico del conflitto. Abbiamo contribuito a mettere nero su bianco ciò che può essere fatto per ricordare quanto accadde in quegli anni e dunque il nostro voto è stato favorevole. Tut Tavia, abbiamo espresso una perplessità che è stata raccolta poi da tutti i gruppi: la posta a bilancio per il recupero dei manufatti dell’epoca presenti in Lombardia, per il restauro dei monumenti, per le eventuali opere di studio e approfondimento e la perpetuazione della memoria, a partire dalle scuole, è veramente risicata. Nonostante siano tempi di crisi, quello che si decide di fare va fatto bene. Ci siamo, perciò, augurati e lo abbiamo chiesto alla stessa assessore Cappellini, che negli anni a venire la Regione incrementi i finanziamenti. In aula il Pd ha ricordato come il lavoro sulla legge fosse già stato sviscerato in Commissione, compreso l’invito a rifinanziare e sostenere la legge originaria. La tragedia della prima guerra mondiale rimane fortemente scolpita: non bisogna perdere la memoria di quegli eventi, ma affidarla alle nuove genera-
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Acquisti online più tutelati Buongiorno avvocato, ho acquistato un ventilatore su internet che non mi è mai stato consegnato. Vorrei sapere quali tutele ho come consumatore. Gianluigi *** L’acquisto online è un vero e proprio contratto tra un consumatore che acquista un bene e un professionista che deve consegnare la merce in cambio del pagamento del corrispettivo in denaro. Nel caso in cui la merce acquistata non venga consegnata al cliente, la legge predispone diverse soluzioni a tutela del consumatore. In particolare, se nel contratto accettato dall’utente non è contenuto nessun termine per la consegna, occorre riferirsi alla disciplina generale del Codice del Consumo. Quest’ultimo stabilisce che se il professionista entro trenta giorni dalla data del pagamento non esegue l’or-
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
dinazione della merce, è tenuto a rimborsare al cliente le somma già corrisposte per l’acquisto del bene. In materia di acquisti on-line, il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria (2011/83/Ue) sulle nuove tutele per i consumatori in caso di acquisti a distanza. Fra le novità spicca il recesso: si tratta del diritto di ripensamento, in forza del quale il consumatore senza necessità di motivazione e
zioni. E’ un compito che dobbiamo prendere a cuore perché costituisce parte dell’identità italiana. Ma il rischio è che significative iniziative e grossi investimenti per la manutenzione e la fruizione dei beni diventino occasioni perdute. Ci ha dato fastidio che la Giunta abbia modificato in itinere al ribasso lo stanziamento. E’ vero che dallo Stato arriveranno risorse, ma dovranno essere distribuite su tutto l’arco alpino dove si sono svolte le battaglie. Su un tema come questo, è importante che troviamo delle risorse. Non si tratta di uno sfizio, ma di dare corpo alla nostra memoria collettiva e di far passare ai più giovani il concetto del ricordo di chi ha combattuto per dare un contributo e una crescita valoriale e umana al nostro Paese. Agostino Alloni Consigliere regionale del Pd ***
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approvazione
Cooperazione agricola, approvato il Progetto di Legge in Regione
Egregio direttore, esprimo soddisfazione per il Progetto di Legge, approvato dal Consiglio regionale, sulla cooperazione agricola. La cooperazione nel settore agricolo e agroalimentare in Lombardia è un’importante realtà che investe tutti i comparti ed in particolar modo quello lattiero-caseario. Si tratta di uno strumento che merita di essere incentivato in tutta la Regione (al momento aderiscono ad organizzazioni cooperative il 32% delle imprese agricole) come opportunità per i produttori per superare la crisi economica. Nel solo settore lattiero, questa forma di associazionismo, ci svincolerebbe dalla dipendenza dai grandi gruppi esteri della trasformazione del latte. Costoro condizionano al ribasso il prezzo del latte lombardo, costringendo alla chiusura molti allevatori. Per contro, la cooperazione rappresenta un volano che può reindirizzare i giovani disoccupati verso il mondo agricolo. Ma l’obiettivo principale della cooperazione è fare in modo che il valore aggiunto prodotto lungo tutta la filiera vada agli agricoltori soci di queste cooperative, garantendo al consumatore finale un prodotto sano, genuino e al giusto prezzo. Questo Pdl mira a promuovere e sostenere la coo-
senza il consenso del venditore/fornitore, può ritornare sui propri passi e far saltare il contratto. Il recesso diventerà possibile entro il termine più ampio di 14 giorni, contro gli attuali dieci giorni. Un’altra novità consentirà al consumatore di restituire il bene anche se in parte deteriorato, perché il consumatore sarà responsabile della diminuzione del valore solo se farà un uso indebito dei beni. Se, invece, il consumatore si limita a togliere l’imballaggio e
perazione per migliorare l’efficienza e la redditività delle imprese lombarde valorizzando le produzioni agricole a denominazione di origine; favorendo il processo di associazione delle imprese cooperative e promuovendo l’accesso ai mercati internazionali; valorizzando lo sviluppo dell’agricoltura professionale nelle zone montane; sostenendo infine l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Federico Lena Consigliere regionale della Lega Nord ***
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presidio a cremona
Mobilitazione contro la Tav, un’opera costosa e inutile Signor direttore, il 22 febbraio ci saranno mobilitazioni in numerose città d’Italia in risposta all’appello lanciato dalla valle che resiste per condannare la criminalizzazione e la repressione che in questi anni colpisce le lotte sociali e il movimento “No Tav”. Nello specifico sono assurde le accuse di terrorismo accollate a Chiara, Claudio, Mattia e Nico, compagni arrestati per la loro generosità e disponibilità alla lotta. Chi brucia un compressore è un terrorista, chi affama e devasta territori continua a farla franca nell’impunità di cui notoriamente godono i potenti. Condanniamo inoltre lo sperpero di denaro pubblico per un’opera inutile e nociva. Ricordiamo infatti che una linea Torino-Lione esiste già e che il traffico merci su tale tratta ha subìto negli anni un calo drastico. Come se tutto ciò non bastasse quelle montagne sono piene di amianto e di uranio... costruiscono la Tav e chiudono gli ospedali, evidentemente la salute di tutti non è prioritaria di fronte alla possibilità di lauti profitti! A Cremona si usano fondi pubblici destinati a tamponare l’emergenza abitativa per coprire gli affitti ai palazzinari che non riescono a sbattere in strada famiglie incolpevolmente morose, in Val di Susa per attuare un progetto criminale di devastazione ambientale. Vogliamo una sola grande opera: casa e reddito per tutti! Invitiamo quindi tutti i cremonesi a partecipare al presidio sotto la prefettura che si tiene sabato 22 febbraio dalle ore 10 alle ore 12.30 Comitato Antisfratto e “No Tav” Cremona
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a verificare se il prodotto funziona, non c’è responsabilità. Per favorire il diritto di recesso il decreto inoltre mette a disposizione un modello tipo di recesso valido per tutti i Paesi Ue. Pagamenti. Il decreto vieta al venditore di applicare maggiorazioni sulle tariffe in caso di pagamenti con carte di credito o bancomat. Queste e altre novità, operative dal 14 giugno 2014, valgono solo per gli acquisti effettuati a distanza (es. al telefono, via internet) e per quelli fuori dei locali commerciali (es.vendite porta a porta). *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it
quartiere po
Via Mincio e via Oglio necessitano di interventi stradali in tempi brevi Egregio direttore, le scrivo per sottoporre alla sua attenzione un argomento verso il quale il vostro giornale ha sempre dimostrato una certa sensibilità: mi riferisco alle strade dissestate. In più servizi vi siete spesi per denunciare questo problema. Il rifacimento di via S. Francesco è stato un buon punto di partenza, ma ora ci chiediamo se il Comune vorrà intervenire anche in via Mincio e via Oglio, nel quartiere Po: credo siano sotto gli occhi di tutti le condizioni di queste due strade, con tratti talmente sconnessi da costringere le auto a scendere sotto i 20 km/h. Non è la polemica che vogliamo portare avanti. Chiediamo solo, come residente nelle zone indicate, se e quando è previsto un intervento. Adamo Fabbri Cremona ***
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lombardia
Sempre più a rischio l’occupazione nella Sanità Egregio direttore, «purtroppo è in arrivo una circolare che riporta le assunzioni del personale ai livelli del 2004. Questo potrebbe comportare una riduzione di quasi 4mila persone nel comparto sanità in Lombardia». A lanciare l’allarme è il vice presidente e assessore alla Salute della Regione, Mario Mantovani, che al termine della seduta di Giunta a Pavia ha comunicato la “doccia fredda” in arrivo, in occasione di un incontro con le rappresentanze sindacali del Policlinico San Matteo sulla situazione dell’Irccs. Il taglio, spiega Mantovani, è l’effetto «dell’applicazione di una legge del 2010 in cui è stata deliberata una riduzione del personale pubblico. Eravamo convinti che sarebbe stato escluso il personale sanitario, come avevo chiesto anche io ai tempi in cui ero senatore. Ma oggi, quando è il momento di procedere con l’applicazione della legge, ci dicono che nella misura è compresa anche la sanità ed è previsto un taglio di 240 mln di euro». La norma in questione è nel decreto legge 78 del 2010 (poi convertito in legge). In sintesi
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il provvedimento prevede che la spesa per il personale sanitario si riduca dell’1,4% rispetto al 2004. La legge è stata poi declinata in altre norme e il rispetto di questo dato è diventato obbligatorio da subito per le Regioni sotto piano di rientro, mentre per quelle in equilibrio diventa cogente dal 2015. Oggi in Lombardia il costo del personale è superiore a quello del 2004 e, applicando la norma in questione, la cifra da tagliare sarebbe di 240 milioni di euro circa. In pratica l’equivalente di più di 4mila addetti. Va però precisato che ogni anno, fra pensionamenti e uscite a vario titolo, il settore perde fisiologicamente dalle 3.500 alle 3.800 persone. Il che significa che in due anni, a fronte di circa 7.500 uscite, la Lombardia per restare nei livelli di spesa richiesti dalla legge potrebbe autorizzare solo 3mila nuovi ingressi. Questa è la politica leghista? Sergio Denti Cremona ***
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raccolta firme
Servono strumenti efficaci contro la crisi economica Egregio direttore, è in corso la raccolta firme per il “Piano per il lavoro e l’economia ecologica e solidale”. Si tratta di una Proposta di Legge d’iniziativa popolare promossa da Rifondazione Comunista e sottoscritta da diversi esponenti del mondo del lavoro e dell’economia che individua strumenti efficaci per lottare contro la crisi economica e per combattere il precariato e la disoccupazione. Centralità dell’intervento pubblico per rilanciare l’economia contro la svendita del patrimonio pubblico e le privatizzazioni dei servizi. E’ necessario mettere in campo nuove forme d’intervento pubblico che tutelino i posti di lavoro esistenti, che creino nuovo lavoro e eliminino le pesanti discriminazioni che oggi colpiscono i lavoratori, i disoccupati e i pensionati. Con quali risorse? Le risorse ci sono e vanno cercate dove si accumulano grandi ricchezze: recupero dell’evasione fiscale, imposta sui grandi patrimoni, aumento della tassazione sui redditi più alti, innalzamento al 23% dell’imposta sulle rendite finanziarie. Per liberare altre importanti risorse è necessario fare scelte precise: sopprimere l’acquisto dei caccia F35, ridurre le spese per gli armamenti, rinunciare alle missioni militari, cancellare le grandi opere inutili e devastanti come la Tav, stabilire un tetto massimo agli stipendi del settore pubblico, utilizzare i fondi europei a disposizione ed istituire un apposito fondo presso la Cassa Depositi e Prestiti. Quale economia? Il piano per il lavoro deve essere orientato su scelte economiche sostenibili, improntato a criteri di solidarietà prevedendo anche forme di autorganizzazione popolare e dei lavoratori. La proposta di legge promuove la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore dell’industria a basso impatto ambientale e punta sulla riconversione ecologica delle produzioni, sull’agricoltura di qualità, sulla salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza del territorio; il piano per il lavoro investe nella scuola, nell’università e nella ricerca, nel settore della cultura e dei beni culturali, nella protezione sociale. Quale lavoro? La Proposta di Legge amplia ed estende i diritti e le tutele dei lavoratori: modifica in modo sostanziale i principi della riforma Fornero; introduce il reddito minimo garantito a sostegno dei lavoratori disoccupati o sottoccupati, il salario orario minimo per combattere lo sfruttamento e la riduzione dell'orario di lavoro a parita' di salario per lavorare tutte e tutti. La crisi non si combatte con le armi che l’alimentano! Basta austerity, basta tagli agli investimenti pubblici, basta privatizzazioni, basta profitti sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori! Francesca Berardi Circolo Prc Rosa Luxemburg Cremona
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 11 gennaio
Domenica 12 gennaio
Lunedì 13 gennaio
MArtedì 14 gennaio
Mercoledì 15 gennaio
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Sabato 22 Febbraio 2014
COME CREARE I BIJOUX Il Museo del Bijou di Casalmaggiore organizza l’annuale corso di creazione di bijoux, sotto la docenza di Norma Piccioni e con l’appoggio di altre giovani creative. Il corso si svilupperà su 8 lezioni, ed il costo di iscrizione (comprensivo di materiali) è di 120 euro. Le lezioni si terranno il sabato pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 a partire dal 1° marzo fino al 26 aprile. Info e iscrizioni presso l'Ufficio Cultura del Comune di Casalmaggiore (mattino: 0375/284423) e il sabato pomeriggio presso il Museo (via Porzio 9; 0375/205344). Il corso è realizzato in collaborazione con l'Associazione Amici del Museo del Bijou, e si propone di espandere la conoscenza degli strumenti, dei materiali e delle metodologie per la creazione di ornamenti personali, favorire l’analisi degli elementi compositivi (forma, colore, peso, equilibrio, accostamenti) al fine di progettare e realizzare bijoux con materiali sia tradizionali che di recupero, come tappi, stoffa, uncinetto e collant.
AVIS TEATRO AL COMUNALE Prosegue la rassegna di Teatro Amatoriale presso il Comunale di Casalmaggiore. Questa sera alle ore 21 la Compagnia AvisTeatro di Casalmaggiore proporrà “Casa di bambola? Mei costa!”, una libera trasposizione in dialetto di “Meglio questa!” di Giancarlo Loffarelli, traduzione e adattamento di Erminio Zanoni. Ingresso palchi e platea 10 euro, ridotti e loggione 5 euro. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0375/284496 o rivolgersi a csc@comune.casalmaggiore.cr.it.
SCANDOLARA DIALETTALE Quinto e ultimo appuntamento con la rassegna/concorso “Da sganasas dal rider”, organizzata da ArciBassa col patrocinio dei Comuni di Gussola e Scandolara. Domani, 23 febbraio, alle 16,30 i “Nati per caso” di Gussola proporranno la commedia “La lüna giüsta”, di Franco Zaffanella. Anche questo spettacolo si terrà presso la Sala Polivalente di Scandolara, che domenica 9 marzo ospiterà uno spettacolo che comprenderà la cerimonia di premiazione del concorso. Oltre alla apposita giuria, saranno gli spettatori a contribuire alla proclamazione della compagnia vincitrice, apporrendo il giudizio su una scheda che sarà consegnata all’ingresso.
TOMBOLA PER L’AUSER GUSSOLA – Sabato sera, tempo di giocare a tombola a Gussola, almeno per i soci del circolo AuserInsieme che si ritroverano questa sera alle ore 21 presso il Centro Culturale per una serata in compagnia.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Gemelli di nascita e di tesi Fabio e Anna Chiesa di Vicobellignano laureati entrambi con una tesi su Casalmaggiore
G
di Giovanni Gardani
emelli sì, e nemmeno troppo diversi. Perché d’accordo che il fatto che siano eterozigoti si nota subito dal genere (uno è maschio, l’altra è femmina) ma le idee e l’ispirazione sono, per così dire, genetiche. Fabio e Anna Chiesa da Vicobellignano sono nati il 1° febbraio 1987: a differire è la loro data di laurea. Il 17 dicembre 2013 Anna chiude il proprio percorso quinquennale in Architettura a Mantova, distaccamento del Politecnico di Milano; il 10 febbraio 2014 Fabio si laurea in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni (CPO) a Pesaro, distaccamento dell’Università di Urbino. Sin qui nulla di strano, se non fosse che entrambi, a distanza di un paio di mesi l’una dall’altro, hanno presentato e ottenuto ottimi voti (104 su 110 lei, 105 lui) su una trattazione che riguarda Casalmaggiore. «Ho parlato dell’uso del colore per la riqualificazione urbana racconta Anna - e dopo avere analizzato come il colore, nel corso della storia
dell’architettura, sia stato utilizzato con finalità quasi psicologiche e come strumento urbanistico, ho preso ad esempio la ditta Marcegaglia di Casalmaggiore: come potrebbe ridurre l’impatto ambientale e risultare più compatibile con il territorio che la circonda? Un ambito produttivo a contatto con un’area residenziale deve poter limare proprio l’impatto e così ho formulato una proposta». Anna si è laureata con i professori Umberto Carlo Demichelis, Maria Cristina Treu (sorella di Tiziano, Ministro del Lavoro sotto il Governo Prodi) e Adelmina Dall’Acqua. Fabio, invece, a febbraio ha analizzato Casalmaggiore in ottica turistica. «Ho parlato di Casalmaggiore e del Casalasco come di un potenziale distretto culturale racchiuso tra due fiumi. Si tratta di marketing territoriale: ho cercato di capire, cioè, quali caratteristiche potrebbero rendere il Casalasco un distretto unitario, come accade a Cremona per la musica. Le basi sono il legame del cittadino col territorio, l’identità culturale che deve emergere, il rapporto tra beni materiali e immateriali, le infrastrutture, le eccellen-
Fabio e Anna Chiesa
ze, la collaborazione tra commercianti e cittadini con gli enti locali. Ho cercato di porre le basi per un progetto fattibile. L’ho fatto perché sapevo di avere parecchio materiale in casa e un po’ per la fierezza di sentirmi Casalasco». La tesi è stata discussa con il professor Roberto Alessi di Bologna. Progetti realizzabili, chiediamo ai due
gemelli? «Così su due piedi non saprei spiega Fabio, quasi timido - non vorrei passare per saccente. Però sono idee non impossibili, quindi chissà». «La mia proposta è un punto di partenza - afferma Anna - e so che non è di facile applicazione. Ma sarebbe interessante testarla». Detto che anche Laura Chiesa, la maggiore dei tre fratelli, si laureò con una tesi su Casalmaggiore (a Mantova nel 2009 con una tesi sulla certificazione energetica dell’allora nascente polo scolastico della materna e delle elementari in zona Baslenga), esiste un altro punto in comune. Entrambe le tesi hanno una copertina realizzata graficamente da Maria Elena Tentolini, sorella dell’artista casalese Giorgio. «Sono presentati i fiumi Oglio e Po con le loro anse e i cinque cerchi delle arti figurative che identificano la cultura. L’idea ci è piaciuta e così l’abbiamo scelta per entrambe le copertine, anche se gli argomenti appartengono ad ambiti distanti» spiegano Fabio e Anna. Gemelli diversi (ma non troppo) anche a livello accademico.
A Martignana scoppia il caso Tares: calcoli sbagliati Sulle cifre già elevate la quota variabile è stata calcolata più volte. Il sindaco Gozzi ammette: «Qualche errore c’è stato»
La Tares a Martignana è un problema. Lo è principalmente per un errore di calcolo che ha portato alcuni cittadini a pagare cifre troppo alte rispetto a quanto prevede la legge. Un errore che il sindaco Alessandro Gozzi ha ammesso, precisando di non voler scaricare le colpe solo su Casalasca Servizi, nonostante questa società fosse deputata a formulare i calcoli tecnici. «Senza dubbio qualche disguido c’è stato - spiega Gozzi senza nascondersi - anche da parte dei nostri uffici, se non altro perché compete ad ogni comune consegnare l’elenco di utenze alla stessa Casalasca. Certo, poi è subentrato un errore tecnico che riguarda la parte variabile della Tares». Un errore che qualche martignanese ha fatto notare in particolare su Facebook, invitando i concittadini a non pagare la Tares. In cosa consiste l’inghippo? «La Tares spiega un cittadino evidentemente esperto in una delle note pubblicate - si compone di una parte fissa e di una parte variabile. La prima è calcolata in base ai metri quadrati delle unità abitative, la seconda in base a chi vive in quelle unità. Il problema è che a Martignana il calcolo sulla parte variabile è stato fatto in modo errato. Ponia-
mo il caso di un edificio con casa e garage, ossia due unità abitative: sono stati moltiplicati i residenti per ogni singola unità. Quindi, se in quell’edificio vivono due persone, in realtà queste devono pagare per quattro, perché vengono considerati due residenti per la casa e due residenti per il garage. E questo va contro la misurazione puntuale di rifiuti prodotti». Un errore di calcolo che, in un caso specifico ad esempio, ha portato un cittadino a sborsare 230 euro in più del previsto. «Io capisco che si possa sbagliare - risponde uno dei diretti interessati - ma la mia critica all’amministrazione è un’altra: si dovevano controllare i calcoli di Casalasca prima di emettere i bollettini e, comunque, in seconda battuta si potevano ritirare le bollettazioni delle utenze imponendo a tutti di non pagare e distribuendo una nuova bolletta corretta. Così non è stato». Si avanza anche una critica di stampo politico. «Avrei preferito che il comune controllasse eventuali evasori: con l’esplosione demografica che ha avuto Martignana negli ultimi anni, è possibile che qualche pagamento si
sia perso per strada, per così dire. Dunque, prima di fare pagare di più, dato che tutte le tariffe sono state aumentate e la Tares è raddoppiata, era meglio controllare in modo capillare che tutti pagassero veramente». Gozzi risponde alle accuse precisando che «non appena ci siamo accorti dell’errore abbiamo subito stampato e spedito in ogni cassetta della posta un volantino, che invitava i cittadini che avessero dubbi a recarsi in comune. Da venerdì scorso c’è la fila nei nostri uffici e a tutti rispondiamo. Chiunque abbia pagato più del dovuto riceverà una nota di credito e verrà rimborsato. Proprio oggi (ieri, ndr) abbiamo spedito un nuovo volantino raggiungendo 750 utenze: se arriveranno, come sembra, 2-300 reclami li accoglieremo senza problemi. Si tratta di tasse comunali, quindi non si va incontro a sanzioni: ce la giochiamo e la risolviamo in casa, insomma». Anche se qualcuno evidenzia che per gli anziani, questo sistema di comunicazione mediante volantino, potrebbe essere inefficace o tardivo… «Non tutti hanno la possibilità di recarsi con facilità negli uffici comunali: era meglio eliminare il problema alla radice».
Listone: una lista a sostegno per l’assessorato al territorio Casalasco VICOMOSCANO – Una lista civica che pone Casalmaggiore nel cuore del territorio Casalasco e ne sottolinea il legame. Potrebbe essere “Casalmaggiore per il Casalasco”, o meglio ancora “Il Casalasco per Casalmaggiore”, il nome di una lista civica ai nastri di partenza per le prossime amministrative. Casalmaggiore in definitiva non può più essere inteso come comune a se stante, ma come traino di un territorio intero, il Casalasco. Se sin qui l'idea poteva sembrare buona semplicemente per il lancio di una campagna elettorale, stavolta il progetto prova a passare da un percorso politico più concreto, che il Listone di Casalmaggiore, seconda forza
nel 2009 con 2300 voti, intende portare avanti. Giovedì sera durante la riunione plenaria delle cinque commissioni del Listone che nell'ultimo mese hanno portato avanti il programma elettorale, puntando molto su Lavoro e Sicurezza e suggerendo proposte anche per Turismo, Famiglia, Frazioni e non solo, dal quartier generale di Casa Lana a Vicomoscano è emersa proprio questa idea: proporre una figura amministrativa nuova, non ancora esistente a Casalmaggiore, istituendo l'assessorato per le Frazioni e il Casalasco. Gianmario Magni, sindaco uscente di Scandolara Ravara, aveva suggerito, o meglio caldeggiato, questa possibilità
nel recente convegno alla «Festa del Pipén”: il Listone, presente nell’occasione con alcuni esponenti, ha colto al balzo l'occasione. E ha provato a suggerire concretamente come arrivare all'istituzione di questa figura. «L'intenzione - ha spiegato Carlo Gardani - è di istituire una lista civica in appoggio al Listone alle prossime elezioni, che non avrà un candidato sindaco proprio ma che raccoglierà ex sindaci o amministratori dei comuni del Casalasco, non più candidabili, che vorranno appoggiare la nostra corsa». Non si tratta, secondo Gardani, di una lista “civetta”. «Non è uno specchietto per le allodole per il semplice fatto che
una lista così pensata, dato che raccoglie uomini dal Casalasco e non da Casalmaggiore, rischia di non prendere troppi voti e di non fare la differenza a livello di meri numeri. Però è un segnale, un messaggio politico che diamo: da quella lista, per la quale abbiamo già avuto qualche adesione, uscirà se avremo la fortuna e la bravura di amministrare, l'assessore al Territorio, o meglio al Casalasco». Il tutto per ripensare il ruolo di Casalmaggiore, che dovrà farsi guida di un territorio: un ruolo che secondo molti (lo disse lo stesso Magni, ad esempio, sempre in quel famoso convegno), il comune casalese ha perso negli ultimi anni.
Casalmaggiore
Sabato 22 Febbraio 2014
Disperato, senza aiuti e lavoro si arrende: «Meglio il carcere»
Trentenne ai domiciliari evade deliberatamente per protestare in Comune con l’assistente sociale
U
na vicenda triste, che nasce dalla disperazione per la mancanza di lavoro e dalla sorte che a volte ti prende di mira, e ti ritrovi in un vortice da cui non riesci ad uscire. L’epilogo alcune settimane fa, ma il fatto è rimasto ignoto sino ad oggi. E’ la storia di un ragazzo casalasco trentenne che in pratica ha preferito andare in prigione piuttosto che vivere in condizioni che ritiene inaccettabili. Ma per raccontare questa storia serve partire da lontano, da quando il ragazzo in questione fu incarcerato, poco più che maggiorenne, per un reato che gli fu attribuito sino a che il giudice decise di scagionarlo. Mesi di carcere che non si possono cancellare come se nulla fosse successo, e un marchio, per di più involontario, che la nostra società fatica ad accettare. Inutile chiedere un’occupazione stabile, ogni tanto qualche lavoretto saltuario saltava fuori, ma la crisi ha
peggiorato tutto, e il vortice l’ha spinto a commettere qualche reato. Lungi da noi tentare di giustificare gli errori. Gli errori si pagano, e per questo è arrivata la condanna, agli arresti domiciliari. Ovviamente la situazione è precipitata, trovare lavoro è diventato impossibile e la speran-
za che qualche comune dei dintorni potesse affidargli lavori in collaborazione coi servizi sociali è pressoché sfumata. Da parecchi mesi infatti il giovane aveva inoltrato domanda per svolgere quei lavori che vengono affidati temporaneamente dai comuni ai disoccupati: ogni
tanto sembrava che si affacciasse la possibilità di avere un impiego, sebbene temporaneo e mal pagato, ma sistematicamente la speranza veniva delusa. Al culmine della disperazione, appunto, qualche tempo fa il ragazzo si è presentato in un comune del casalasco per poter parlare con un’assistente sociale. Senonché il solo recarsi presso il comune costituiva reato, proprio per l’obbligo dei domiciliari. Giunto in municipio, all’ennesimo no ha perso il controllo ed ha minacciato l’assistente sociale alla presenza di alcuni testimoni. Questa ha contattato i Carabinieri della più vicina stazione che sono giunti in comune, e il loro arrivo non ha placato l’ira del giovane, che anzi ha minacciato la donna affermando che sarebbe stato preferibile essere condotto in carcere piuttosto che vivere negli stenti e sentirsi preso in giro continuamente dalle istituzioni. Il giovanotto è tuttora in carcere, probabilmente presto uscirà, ma quali ri-
E la lingerie sexy finisce in un fosso
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sposte potrà trovare in alternativa a nuovi reati? Ripetiamo che chi sbaglia deve pagare, ed anzi spesso le critiche al sistema vanno nella direzione opposta: reati reiterati e, in caso di arresto, denunce a piede libero che spesso indignano i cittadini. Qui però le domande che dobbiamo porci riguardano la capacità del sistema di rispondere a richieste di umanità, urla disperate di giovani che cercano un’occupazione anche precaria, o almeno risposte che non siano sistematicamente disattese. Non è nemmeno il caso di alzare barriere o frontiere: il ragazzo in questione è italiano. E chiedeva lavoro, non sussidi o beneficenza. Uscendo di casa già sapeva a cosa sarebbe andato incontro, e ribadirlo di fronte ai testimoni ha enfatizzato la tragica situazione. Di fronte ad un ragazzo che sceglie deliberatamente la prigione ad una vita senza prospettive non possiamo scrollare le spalle.
Sacco nero a bordo strada a Vicomoscano: un documento fa risalire al gestore di un locale notturno Altro esempio di malcostume scoperto dalle Guardie Ecologiche Volontarie di Casalmaggiore, e stavolta l’inciviltà ha anche risvolti pruriginosi. Un sacco nero è stato rinvenuto in un fosso lungo la strada bassa verso Vicomoscano. Al suo interno (come si vede nelle due foto a destra) un po’ di tutto, in barba alle norme sulla raccolta differenziata. A colpire l’attenzione delle guardie, che erano accompagnate da operatori di Casalasca Servizi, una serie di indumenti decisamente sexy, capi di intimo che sembravano riconducibili ad un night club. E di un night club proprio si
trattava, dato che nel sacco era presente anche un bollettino postale che, guarda caso, riportava nominativo ed indirizzo di un gestore di locali notturni. Nessun problema di privacy ovviamente, dato che il sacco era in un luogo non idoneo allo smaltimento e non è stato necessario contattare agenti di polizia municipale per aprirlo. E un doppio ammonimento per il trasgressore: lasciare sacchi della spazzatura lungo i fossi è un comportamento inaccettabile, lasciarveli con nome e indirizzo scritti all’interno non è nemmeno da furbi.
Il contenuto del sacco rinvenuto. A sinistra il bollettino postale
IN BREVE
L’addio al giovane Davide
Diabete, quali prospettive?
Spineda ricordi Ginetto Boni
Domani l’assemblea Avis
Un vasto cordoglio ha accolto la notizia della morte prematura di Davide Lunardini, scomparso in settimana a seguito di una lunga malattia all’età di soli 27 anni. Giovedì la chiesa di San Francesco era gremita di amici e compagni di avventura negli sport che Davide prediligeva (calcio nella Casalese e tennistavolo). A celebrare la funzione religiosa con Angelo Bravi, don Bruno Galetti e don Alberto Martinelli. Davide era occupato presso un’azienda informatica di Cremona, e lascia il padre Carlo, la madre Silvana Ravara e la sorella Barbara.
“Il Diabete oggi: riflessioni e prospettive per migliorare la vita del diabetico". Questo il titolo della conferenza in programma oggi, sabato 22 febbraio, dalle 15 alle 17 presso la Sala Riunioni dell'Ospedale Oglio Po, organizzata dall'Associazione Diabetici Territorio Oglio Po in collaborazione con il Cisvol. Il programma dell'incontro prevede, alle 15, la registrazione dei partecipanti. A seguire la presentazione della neonata associazione diabetici da parte del presidente Giuseppe Visioli, la relazione del dottor Giovanni Rignanese, medico endocrinologo e la relazione del dottor Paolo Marconi, medico specialista in Scienze dell'Alimentazione. Seguiranno i lavori di gruppo e alle 17 le conclusioni ed i saluti. Per informazioni e contatti: Associazione Diabetici Territorio Oglio Po (333/1839327 martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12), Associazione Centro Anziani Primavera, via Aldo Formis 14 Casalmaggiore (referente Giancarla Zuelli), Ristorante La Tavernetta via Federici, Casalbellotto (referente Gian Mario Castoldi), Ambulatorio CO.ME.TE Piadena (Vanna o Edda).
SPINEDA – In occasione del 70° anniversario della tragedia del piroscafo Oria, affondato in Grecia con oltre 4000 prigionieri italiani il 12 febbraio 1944, il gruppo “Vita in Campagna” nella persona di Paolo Panni invita il Comune di Spineda a ricordare uno dei suoi cittadini che morì in quella occasione, intitolandogli magari una via o una sala. Si tratta di Ginetto Boni, che aveva 21 anni, e lui, come gli altri compagni di disavventura, meriterebbe qualcosa di più dell’anonimato che in pratica ha circondato quei tristi eventi. Il piroscafo Oria, requisito dai tedeschi, partì da Rodi ed era diretto al porto del Pireo, trasportava italiani che avevano rifiutato di aderire al nazismo o alla Repubblica Sociale a seguito dell’armistizio. Dal naufragio si salvarono solo alcune decine tra prigionieri e componenti l’equipaggio.
Bilancio e non solo nell’assemblea ordinaria dell’associazione Avis di Casalmaggiore, che è stata fissata per domani, domenica 23 febbraio, alle ore 10 presso la sede sociale. L’ordine del giorno prevede l’analisi della situazione della sezione, la relazione morale, la relazione sanitaria, l’attività relativa al 2013, il bilancio consuntivo 2013 e quello preventivo 2014 e infine alcune comunicazioni. All’appuntamento si invitano tutti i soci: è importante infatti la partecipazione del maggior numero possibile di volontari per una migliore comprensione delle dinamiche della sezione casalese.
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Salute
Sabato 22 Febbraio 2014
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
RIFACCIAMOCI... LE OSSA!
O
A cura di Rita Brunelli
gni tipo di attività fisica che ci permette di muoverci interagendo con la gravità, ottiene dei risultati positivi sulla salute dell’osso: sulla densità, sull’elasticità, sulla tonicità dei muscoli che sostengono il lavoro dello scheletro. Tutte le attività in cui l’organismo interagisce con la forza di gravità sono da preferire: camminare, correre, salire le scale, ballare, ecc. I massmedia e le palestre ci presentano modelli idealizzati di forma fisica perfetta attraverso un allenamento rigoroso con l’obiettivo di raggiungere un modo di muoverci standardizzato. Ci sono anche molte persone che non amano questo tipo di attività in quanto pensano che sia un sacrificio, faticoso, frustrante. La problematica allora è come aiutare le persone ad avvicinarsi a un movimento che le aiuti a produrre forza, come renderle consapevoli della distinzione tra l’idealizzazione della forma fisica e la capacità di acquisire una forma personalizzata imparando in modo autonomo ad “allenare” le capacita del proprio corpo a sostenere movimenti atti a sviluppare quella forza benefica per le nostre ossa? La rigenerazione del tessuto osseo risponde allo stimolo creato da un movimento naturale dinamico e all’allineamento della postura!
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Carnevale: attenzione ai trucchi. I consigli del Ministero Carnevale è in arrivo, per la gioia dei più piccoli. Tuttavia bisogna prestare attenzione, in quanto dietro costumi, gadget e accessori possono nascondersi diversi pericoli. Arriva allora dal ministero della Salute un decalogo che invita i genitori a vigilare affinché ci si possa divertire in sicurezza. 1. Non spruzzare schiume e stelle filanti spray negli occhi. Non sono giocattoli e si rischiano gravi danni alla cornea. Attento anche a non spruzzarle addosso alle persone o sui vestiti: potrebbero comunque raggiungere la pelle e il viso. 2. Non usare schiume e spray in vicinanza di fiamme, anche piccole come le candeline per le torte. Molti di questi articoli sono infiammabili ma spesso l’etichetta non riporta correttamente l’indicazione di infiammabilità. 3. Controlla le maschere decorate con glitter e brillantini colorati (i brillantini possono staccarsi e penetrare facilmente negli occhi, nel naso e nella bocca) e le sostanze coloranti contenute, che possono provocare irritazione cutanea. 4. Attento alle piccole parti dei costumi come i bottoni, che sono facilmente staccabili (se ingoiati possono provocare soffocamento, soprattutto nei bambini più piccoli) o
i laccetti presenti nella zona del collo (se afferrati e stretti inavvertitamente possono provocare strangolamento). 5. Annusa il tessuto del costume e i materiali dei gadget. Se danno cattivo odore, non farli indossare al tuo bambino: potrebbero contenere sostanze chimiche tossiche se inalate o ingerite dal bambino. 6. Quando acquisti un costume leggi bene l'etichetta e fai attenzione che sia classificato come giocattolo (marchio CE). Solo così avrai la garanzia di "non infiammabili-
tà". Il pericolo maggiore dei vestiti è legato proprio a tessuti e materiali che prendono fuoco facilmente. 7. Scegli con attenzione gadget e accessori delle maschere (spade, lance, cappelli, caschi, occhiali, bacchette magiche, coroncine, fasce). Possono presentare bordi affilati e parti metalliche taglienti. 8. Trucca il tuo bambino con cosmetici sicuri e non scaduti. Preferisci prodotti ipoallergenici, adatti all'età. Controlla sempre l’etichetta (data di scadenza o "Pao", periodo di tempo in cui il prodotto può essere utilizzato una volta aperto); i trucchi a basso prezzo e non acquistati nei canali di vendita autorizzati danno minori garanzie di sicurezza. 9. Prima di truccare il tuo bambino, testa il prodotto su un lembo della sua pelle (generalmente dietro l'orecchio) per saggiare un'eventuale sensibilità. Per rimuovere tutto, meglio utilizzare uno struccante delicato e, subito dopo, sciacquare il viso del bambino con abbondante acqua. 10. Evita di applicare il trucco sulla pelle non pulita bene e sulle parti delicate del bambino (occhi e bocca) per evitare che venga ingerito inavvertitamente o irritare la congiuntiva e le mucose.
Matteo Rossi: «Si tratta di patologie di tipo autoimmune, che vanno trattate adeguatamente»
Quando i reumatismi colpiscono i bambini S Laura Bosio
i pensa spesso che quelli che comunemente chiamiamo "reumatismi" siano solo un problema dell'età adulta. In realtà si tratta di un problema che si presenta anche in età pediatrica. «Si tratta di una cosa molto più comune di quanto si possa pensare - evidenzia il dottor Matteo Rossi, pediatra specializzato in reumatologia dell'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore -. Una delle forme più comuni è la patologia reumatica, ossia un processo ifiammatorio che dipende da una risposta del sistema immunitario quando entra in contatto con un microorganismo chiamato streptococco (quello della scarlattina). Tale patologia non interessa necessariamente solo le articolazioni: può infatti influire sui reni, sul cuore, sul sistema nervoso centrale e sul tessuto connettivo. Oltre a questa vi sono anche altre patologie che come comune denominatore hano una particolare reattività del sistema immunitario. Un'altra patologia frequente è l'artrite reumatoide, che in età pediatrica viene definita artrite idiopatica giovanile e riguarda
Il dottor Matteo Rossi, pediatra specializzato in reumatologia dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore
le articolazioni. Non se ne conosce però una causa esterna. Essa condivide le caratteristiche dell'artrite reumatoide di tipo adulto e anche i meccanismi di origine e di sviluppo sono simili. Tale patologie è quella più frequente tra quelle di tipo autoimmune per l'età pediatrica, anche se naturalmente ve ne sono molte altre, come il lupus, la sclerodermia, ecc. Sempre in quest'ambito vi sono le malattie rare, che meritano particolare attenzione. Vi sono poi le vasculiti, che colpiscono i vasi sanguigni e portano a diverse patologie». Come vengono trattate que-
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate, Test del DNA (Lattosio, Celiachia, Breath Test) Master in Nutrizione, Fitness e Sport Presidente ALIAC Onlus di Cremona Gentilissima dottoressa Subacchi, mi chiamo Antonella ho 60 anni e da circa 5 anni sono in menopausa. In questo periodo ho visto il corpo cambiare e sono anche aumentata di peso pur mangiando molto poco. E’ normale? Come mi devo comportare? Grazie. Gentilissima Antonella, la menopausa è una fase molto delicata per le donne, la fine di un periodo fertile, è un cambiamento non solo fisiologico ma anche il silenziamento di una serie di ormoni sessuali. Di norma si nota nelle donne spossatezza, l’insorgenza di vampate di calore, emicranie, nervosismo, alterazione di stati di umore (tristezza e gioia nel breve tempo), depressione ed ansia. Esisto anche problematiche fisiche e metaboliche correlate all’insorgenza della menopausa: osteoporosi, aumento di colesterolo, aumento di grasso addominale fino ad assumere la caratteristica forma a “pera”, con il grasso concentrato a livello delle anche e cosce, aumento della glicemia, ipertensione. Che fare? Correggere l’alimentazione potrebbe essere una buona soluzione. Infatti le solite diete che vengono proposte in età fertile sono poco utili. Il metabolismo rallenta percio’ abbassare drasticamente le calorie sperando di dimagrire come quando eravamo fertili è solo una perdita di tempo. Rischiamo di abbassare ancora di più il metabolismo e di rallentarlo senza perdere peso. Un’alimentazione equilibrata, senza privarsi dei carboidrati aiuta a perdere peso. A volte consiglio pasta o riso alla sera per conciliare il sonno, per rilassarci un po’. Limitare l’assunzione di formaggi ed insaccati, molto ricchi di sale che porterebbe ad un aumento della ritenzione e della pressione. Consumare frutta e verdura e legumi, ceci, fagioli cornetti, molto ricchi di vitamina B e che aiutano a mantenere la memoria in buono stato. Non dimenticatevi dell’attività sportiva, anche 30 minuti di camminata al giorno, per mantenere “vitale” il metabolismo. Poi…..godetevi il nuovo periodo della vita!!!
La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: Ambulatorio MEDICENTER Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988 CREMONA: Ambulatorio MED Gadesco Pieve Delmona tel. 0372/803801 CREMA: Ambulatorio Santa Claudia Via La Pira n.8 cell. 366 4759134 MANERBIO: Poliambulatorio MINERVIUM Via Verdi 64 – 030 9937552
ste patologie autoimmuni nei bambini? “Per il trattamento vi sono specifiche linee guida, che prevedono un trattamento comune di tipo anti-infiammatorio, trattandosi appunto di patologie infiammatorie. Inoltre bisogna portare avanti un approccio terapeutico che prevede la possibilità di modulare il funzionamento del sistema immunitario, per impedirgli di aggredire l'organismo. Per questo si utilizzano appositi farmaci che agiscono in questo senso. Per di più da oltre un decennio sono in commercio farmaci definiti "biologici", che inibiscono certi recettori e molecole del sistema immu-
nitario. Essi permettono di tenerne sotto controllo il funzionamento». Si può guarire da queste patologie? «Si tratta di malattie croniche, per le quali non vi è una vera possibilità di eliminazione della causa. Tuttavia possono essere tenute sotto controllo al punto da consentire al bambino di vivere una vita perfettamente normale e di mantenere nel tempo tale risultato. Naturalmente se non adeguatamente trattare, tali patologie possono diventare fortemente invalidanti. Per questo motivo è fondamentale un percorso diagnostico accurato».
Taccuino
Sabato 22 Febbraio 2014
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numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via volontari del Sangue, Via del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio
Via Livrasco, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 Via Mosa Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Febbraio
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Via Zani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Aprile
• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 28 febbraio). • Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 giugno).
numeri utili Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
numeri utili Casalmaggiore
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Via Mosa - cantiere per la realizzazione degli allacci alla condotta del gas metano, della rete di distribuzione energia elettrica e della fognatura (fine prevista 22 febbraio).
•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 28 febbraio).
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Zani - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano (fine prevista 4 aprile).
• Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo).
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Santi della settimana
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
San Romano
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Sabato
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Domenica
S. Renzo, Livio, Teo, Sereno, Romina, Romana
AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
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lunedì
S. Edilberto re
Storia: La Vita Patrum Jurensium, scritta da un suo seguace, ci racconta che Romano per primo ebbe l’idea di isolarsi in prossimità delle foreste Giura. Per la sua fama , il vescovo Ilario di Besancon, lo ordinò sacerdote. Con il fratello Lupicino ed altri seguaci, Romano fondò un grande monastero a Condat, un secondo a Leuconne e un monastero femminile di clausura a le Beaume, di cui fu badessa una loro sorella.
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martedì
S. Cesario, S. Vittorino, Costanza
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mercoledì
S. Romeo, Nestore
Etimologia: Romano = nativo di Roma, dal latino
Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
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giovedì
S. Leandro, Onorina
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venerdì
S. Romano abate, Antonietta, Erminio, Romano, Teresio
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
S. Margherita, Isabella, Greta
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Emblema: Bastone pastorale Martirologio Romano: Sul massiccio del Giura in Francia, deposizione di san Romano, abate, che, seguendo il modello degli antichi monaci, per primo condusse in quel luogo vita eremitica, divenendo poi padre di moltissimi monaci.
Farmacie di turno Dal 1 al 7 Febbraio
Distretto di Cremona OLMENETA BAIONI DR. PIERPAOLO Piazza Volpari, 3 26010 Olmeneta Tel. 0372-924057
Cremona GALLI Via Bissolati, 78 26100 Cremona Tel. 0372 30293
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
ORARI DI APERTURA
SAN DANIELE PO CASTELLINI LOANA In appoggio fino alle 24.00 Via Marconi, 2 26046 San Daniele Po Tel. 0372-65545 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: NO
Distretto di Casalmaggiore
Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale Lunedì mattina
Farmacie di turno e orari dei distretti sono consultabili sul sito: www.aslcremona.it
Calvatone ANTOLINI LUCIA Via Umberto I, 1 26030 Calvatone Tel. 0375 97039
casalmaggiore BONISOLI ALQUATI CLAUDIA Via Cavour, 28 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42551
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale mercoledì mattina
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale
Distretto di Crema
SABATO
PIERANICA comunale pieranica Via Vilate, 13 26017 Pieranica Tel. 0373 288770
Montodine BARBATI TERESA CATERINA Via Benvenuti, 28 26010 Montodine Tel. 0373 66109
CREMA XX SETTEMBRE VIA XX SETTEMBRE, 60 26013 Crema Tel. 0373 256246
SONCINO - Gallignano FARM. COMUNALE Via Covi, 6 Tel. 0374 770375 Soncino
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio:15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio:15,00-19:00
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale Sabato
Giorno di chiusura settimanale NO CHIUSURA
Giorno di chiusura settimanale NO CHIUSURA
Cultura&Spettacoli Il Coro Ana si esibisce oggi alle 17
DaCru stasera danza sul palco del Ponchielli
Per la rassegna “La Danza”, stasera alle 20.30 sul palco fel Ponchielli, DaCru Dance Company si esibisce in “Kaze Mononoke”. Il progetto DaCru nasce nel 1996 dall’unione artistica dei due danzatori e coreografi più rappresentativi del panorama della danza urbana italiana, Marisa Ragazzo e Omid Ighan. E’ la prima formazione italiana a danzare negli spazi performativi black delle capitali europee in tournée nel ’98 e nel ’99. Da qui inizia la spinta verso la sperimentazione della danza urbana mescolata al concetto del teatro come spazio fisico, decisamente estraneo alla street culture. In questa zona di confine, i coreografi danno vita ad un singolare percorso di hip hop theatre spaziando ovunque possa giungere la contaminazione dell’hip hop, fondendone il gesto tecnico con quello dell’house, della danza contemporanea, del jazz rock e del breaking più innovativo.
Giacobazzi in scena con “Un po’ di me”
Il comico Giuseppe Giacobazzi, lanciato da Zelig, si esibisce domani sera alle 21 al Ponchielli con lo spettacolo “Un po’ di me”. «Per lungo tempo ho pensato - rivela Giacobazzi - al titolo da dare a questo spettacolo, cercando qualcosa che già nel nome, nascondesse o meglio rivelasse, il cuore dello spettacolo stesso. Dopo 20 anni di carriera, ho deciso di aprire il cassetto dei ricordi e di raccontare un po’ del mio privato. Non è un racconto retrospettivo, semmai è una lucida analisi su quello che è stato, su quello che è e su quello che forse sarà. Lo farò a modo mio, senza fronzoli, in maniera schietta e sincera, lasciando però sempre un piccolo spazio aperto alla poesia, spesso ignorata nella vita di tutti i giorni».
Stasera alle ore 17, nell’Auditorium della Camera di Commercio di Cremona, esibiziomne del Coro Ana (Associazione Nazionale Alpini), diretto da Carlo Fracassi Il Coro Ana della sezione di Cremona è nato nel 2002 grazie alla passione di un piccolo gruppo di
alpini, che hanno ben presto contagiato altri alpini ed amici accrescendo il numero dei componenti e la qualità del canto. Nel 2005, con il maestro Carlo Fracassi, c’é stato il “battesimo del fuoco”, in occasione dell’adunata mazionale di Parma.
Tra le formazioni invitate ci sono anche la “Giuseppe Anelli” e la “Giuseppe Verdi”
Torna a Milano la rassegna “A tutta banda”
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dalla redazione
opo il successo dello scorso anno, l’Auditorium di largo Mahler a Milano torna ad ospitare la rassegna “A tutta banda!”, stagione concertistica espressamente dedicata ai gruppi musicali bandistici del territorio lombardo, in programma il primo semestre dell’anno presso l’Auditorium “Fondazione Cariplo” di Milano, uno dei più prestigiosi fori milanesi della musica colta, organizzata dalla Filarmonica Paganelli ’79 di Cinisello Balsamo, in collaborazione con laVerdi di Milano. Tra le formazioni invitate vi sono due tra le bande più antiche ed attive che operano nel territorio provinciale: il corpo bandistico “Giuseppe Anelli” – Orchestra di fiati di Trigolo, diretto da Vittorio Zanibelli ed il corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano-Crema, diretto da Eva Patrini, curiosamente ambedue formazioni nate nel lontano 1848 che vantano nel proprio curriculum un’intensa attività concertistica svolta an-
che al di fuori del nostro territorio provinciale. Il progetto di allestire una rassegna completamente dedicata alle bande nasce dall’intento di valorizzare i corpi bandistici, che non solo rappresentano un bene culturale di inestimabile valore, profondamente inseriti nella tradizione italiana e specificamente del nostro territorio, ma costituiscono ancora oggi uno strumento essenziale per l’educazione
musicale dei giovani e giovanissimi e per la trasmissione diretta tra generazioni diverse di un patrimonio ricco di valori e contenuti. Va ricordato infatti che le bande, presenti spesso anche nei più piccoli Comuni della Lombardia e d’Italia, nascono, vivono e crescono quasi esclusivamente grazie all'opera e all'ingegno di volontari di ogni età ed estrazione, svolgendo un vero e proprio servizio so-
ciale, oltreché culturale. Si tratta insomma di un patrimonio storico che trova nella musica un impareggiabile mezzo di aggregazione sociale, che dovrebbe essere ulteriormente sviluppato, a cominciare dalle scuole con la formazione di corpi bandistici interni agli istituti, specialmente nelle realtà metropolitane di recente formazione (periferie ed hinterland), quale veicolo di lotta al degrado e creazione di una nuova identità multiculturale. La rassegna riproporrà la stessa formula vincente del 2013, che aveva visto la presenza di otto formazioni provenienti dalle province di Como, Milano, Monza e Varese, si estenderà fino a maggio, con altrettanti appuntamenti (uno in più della scorsa edizione) che vedranno esibirsi complessivamente sul palco dell’Auditorium di largo Mahler dieci corpi bandistici. L’appuntamento con la formazione diretta da Vittorio Zanibelli è per stasera alle ore 20.30, mentre quello con quella diretta da Eva Patrini è per sabato 15 marzo, sempre alle 20.30.
Acquerelli e dipinti su foglia d’argento e d’oro in mostra
Acquerelli e dipinti su foglia d’argento e d’oro. Queste le due interessanti sezioni della mostra di Riccardo Bozuffi che s’inaugura domani alle ore 18 presso l’Associazione Concordia a Pieve San Giacomo. Nato a Cremona nel 1955, figlio d’arte, già dalla giovane età la sua passione per il disegno e la pittura lo portano a frequentare la bottega d’arte del padre dove negli anni matura la sua vena artistica. Conosce vari esponenti della pittura cremonese che contribuiscono ad accrescere la sua passione per le diverse tecniche, come l’olio, l’acrilico, la tempera, l’acquerello e il trompe l’oeil. I viaggi compiuti negli anni e i paesaggi visitati
sono da spunto per le sue innumerevoli opere ad acquerello. I giornali hanno particolarmente evidenziato la sua facilità ed immediatezza esecutiva, quasi come naturale conseguenza di una dote innata. Ha esposto con successo in importanti sedi, tenendo dimostrazioni, anche per i bambini, dell’antica e affascinante tecnica dei colori ad acqua. Riccardo Bozuffi è un artista veramente eclettico: ama infatti spaziare, con sorprendente continuità stilistica, dall’acquerello a opere sperimentaliste. Con i colori ad acqua dipinge intensi e coinvolgenti paesaggi, in cui spesso i colori della campagna cremonese, ora ammantata dalle luci
Le “perturbazioni” poetiche di Alberto Mori
Si intitola “Meteo tempi” l’ultimo lavoro del poeta performer e artista cremasco di Tiziano Guerini “Meteo tempi” è l’ultimo lavoro poetico del cremasco Alberto Mori, poeta performer e artista, che sperimenta una personale attività di ricerca nella poesia, utilizzando di volta in volta altre forme d’arte e di comunicazione: dalla poesia sonora e visiva, alla performance, dall’installazione al video ed alla fotografia. Le “perturbazioni” poetiche di Alberto Mori sono un segno potente, sonoro, ma anche visivo per la sapiente scansione con cui il “silenzio” degli spazi bianchi e delle pause e la musica delle parole evocate dalle strofe vengono miscelati. Possiamo così immedesimarci «nell’insetto che insiste nel fango, dove cede e quasi emulsiona la sua lot-
ta scivolosa», o nella «pressione salente, luce freddata», o magari in «colui che scomparendo nel viaggio assenterà la vita». “Meteo tempo” è poesia fulminante e discreta, attenta ai mutamenti climatici, all’ambiente violato, al lavoro latitante e precario, alle sperequazioni sociali… mette in evidenza i tic e i malesseri del nostro quotidiano così tragicamente globalizzato. Come osserva Maria Grazia Martina nella Prefazione al libro: «La maniera in cui il poeta manipola ciò che raccoglie dalla realtà è sempre ponderata anche quando tra la parola, l’oggetto individuato, l’immagine che li evoca, si stabilisce un corto circuito». Questa raccolta offre scosse salutari e provoca per recuperare umanità consapevole e solidale.
aurorali dell’autunno, in altri casi battute dalla forza del sole estivo. Gli ultimi lavori sono invece connotati da una ricerca fatta sui materiali. Questi pezzi, su foglia d’argento e foglia d’oro e per questo riuniti sotto il titolo “Silver&Gold”, vedono l’artista cremonese impegnato nella realizzazione di intriganti figure, ora di personaggi molto noti, ora di persone qualunque o di familiari ed amici. Essi sono caratterizzati da un’armonia perfetta di forme e da tinte usate in modo puro, alla maniera dei pop artists inglesi e statunitensi, ma con quella cifra originalissima che è propria di Bozuffi. L’esposizione è aperta al pubblico fino all’11 aprile.
Dai Pmt un omaggio a Paul McCartney
Domani pomeriggio, alle ore 18 sul paolco del teatro di Soresina, il Teatro del Viale per la rassegna “Aperitivo in musica” presenta “Paul McCartney dopo i Beatles” con Pmt. Ci sono artisti che nascono per lasciare il segno! Un segno indelebile nelle menti e nei cuori, che sanno donare al mondo il proprio talento trasformandolo in arte, storia, cultura. Paul McCartney è uno di questi. Estimatori del grande Paul, suoi irriducibili fan, Roberto Bollani al basso, Emmanuele Dicembrino al pianoforte, Pier Francesco Tarantino alla batteria e Domenico De Giglio voce e chitarra, hanno ideato un nuovo progetto acustico, per raccontare il dopo Beatles del “baronetto”. La straordinaria somiglianza vocale di Domenico De Giglio, voce dei Pmt, a quella di Paul, valorizza ulteriormente la classe compositiva dell’autore portandoci a gustarne tutte le sfumature.
Marcovaldo in scena Claudio Martelli parla del suo ultimo libro al Caffè Letterario al San Domenico La locandina
Trent’anni di storia italiana intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica con l’ironia disincantata: li ripercorrerà al Caffè Letterario di Crema Claudio Martelli, socialista, delfino di Bettino Craxi, ministro della Giustizia e vicepresidente del Consiglio negli anni delle stragi mafiose e del crollo della Prima Repubblica. Li ha raccolti in un libro, “Ricordati di vivere” pubblicato da Bompiani del quale parlerà con
Questa sera alle ore 21.15 al Teatro Galilei Galilei di Romanengo, Elena Guerrini, attrice e regista presenta in anteprima regionale “dellalluvione 12.11.2012”. Assistente alla regia Stefania Anzidei, musica di Davide Muccini. L’attrice è in scena con il suo museo di fango (libri, dischi, fotografie) per raccontare un’alluvione, una come tante ormai, ma questa l’ha toccata da vicino. Ai racconti delle persone che l’hanno vissuta, Elena alterna le
il giornalista Vittoriano Zanolli, a partire dalle 20.45 di mercoledì 26 febbraio al Teatro San Domenico (ingresso libero). Le parole saranno intervallate dalle incursioni musicali di Gabriele Durante, virtuoso del pianoforte, giovanissimo talento di casa nostra. Senza astio e senza sconti – tanto meno a se stesso – Martelli racconta in presa diretta il labirinto delle intenzioni, delle responsabilità della politica, per riannodare il filo spezzato di una storia con i suoi
bagliori di gloria e i suoi fallimenti, le sue grandezze e le sue miserie, per gettare una luce nuova su quel passato più recente da cui tutti veniamo e sui perché di una crisi politica che non ci ha più lasciato. Una conversazione utile alla conoscenza ed alla comprensione di un periodo della storia e della vita di molti di noi che ha lo scopo di gettare nuova luce e di spronare ad una operazione verità senza la quale non potrà esserci futuro positivo.
L’attrice Elena Guerrini porta in scena un’alluvione
gag di una trasmissione televisiva che ricostruisce le vicende: la pubblicità all’acqua alluvionella, l’acqua che ti fa bella, gare per “cuochi alluvionati”. Ma è il desiderio di una nuova rinascita a farla da padrona. E alla fine si può tornare a sperare, magari danzando sulla musica travolgente di “A perfect day” di Lou Reed. Si può andare oltre quello che
è stato, e ritrovare il sorriso. OPEN HEART L’ assessorato alla Cultura del Comune di Crema, in occasione dei 20 anni di Emergency, ospita per venerdì 28 febbraio allo ore 20.45 nella sala Pietro da Cemmo al Centro Culturale S. Agostino, piazzetta W. De Gregory, la proiezione del filmato “Open Heart” nominato agli Accademy Awards 2013. L’in-
contro vede la presenza di Manuela Valenti coordinatrice della Paedriatic Division di Emergency. Il film “Open Heart” racconta la storia di otto bambini ruandesi che lasciano le loro famiglie per andare in Sudan a sottoporsi a un delicato intervento al cuore al Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency a Khartoum. L’ingresso è libero.
Per la rassegna “Junior” mercoledì 26 febbraio alle ore 10 al teatro San Domenico di Crema (per la fascia d’età fra 8 e 13 anni), appuntamento con “Marcovaldo” da Italo Calvino, riduzione e regia di Marco Coppello, interpreti Roberto Macchi, Matteo Pozzobon, Andrea Bellacicco. Venti novelle per “le stagioni in città” era il sottotitolo del libro di Italo Calvino, per raccontare “la città immensa e frenetica, fatta di rumori, smog, insegne luminose, pubblicità, scarpe che percorrono strade che sembrano non aver fine”. Marcovaldo, uomo di città, di spirito libero, stralunato, “osserva tutto e tutti cercando di carpire tra le crepe del cemento, lo spuntare di un fungo”. Il mutamento delle stagioni arriva anche in città, ma non tutti se ne accorgono, perché il rischio è di rimanerne deluso!
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it ECCELLENZA
Le cremasche tornano a sperare
Turno positivo per le due cremasche. Il Crema ha battuto la Trevigliese (1-0) e ora torna a sperare nella salvezza diretta. Ma domani servirà fare punti a Villa d’Almè. La Rivoltana, dopo il 3-2 sul Verdello, cerca almeno un pari a Mariano per puntare ai playout.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (19ª giornata) Sondrio 45; Ciserano 44; Galbiatese Oggiono 36; Cavenago, Fanfulla 28; Mariano, Verdello 27; Desio 26; Ardor Lazzate, Trevigliese 25; Real Milano 22; Crema 21; Villa d’Almè 18; Cisanese 17; Rivoltana 15; Base 96 13.
Cremo, riaccendi il Lume della speranza
La capolista appare in calo e i giochi per la promozione sono ancora aperti. Ma battere i bresciani non sarà facile
di Matteo Volpi
n Val Gobbia per continuare a macinare punti. Dopo una settimana di riposo, la Cremonese torna in campo domani a Lumezzane con gli obiettivi in testa di dimenticare al più presto l’ultima brutta uscita in Coppa contro il Monza e soprattutto continuare a non perdere terreno nella corsa ai playoff. Al momento tra il terzo posto e i grigiorossi si è inserito il Vicenza (che senza la penalizzazione dei 4 punti sarebbe secondo a due punti dall’Entella capolista) e facile vincitore sul Feralpi Salò nel recupero disputato domenica scorsa (4-1 il risultato finale per i biancorossi). A Torrente e i suoi ora spetta il compito di confermarsi sui buoni livelli di questo inizio di 2014, puntando a prolungare la striscia di risultati utili in campionato, salvaguardando il nuovo equilibrio tattico finalmente trovato con il più pratico 4-4-2. Con Abbate out per squalifica, Torrente dovrebbe riproporre al centro della difesa la coppia formata da Moi e Minelli, con la conferma di due terzini arcigni (e un po’ adattati) come Caracciolo e Bergamelli. Per il resto si andrà verso la conferma delle formazioni già viste nel corso delle ultime uscite in campionato, con Campo e Palermo a supportare i due attaccanti partendo dalle corsie esterne per allargare la retroguardia avversaria. Sul campo dello stadio “Saleri”, di
PRIMA DIV. 21ª GIORNATA AlbinoLeffe-Virtus Entella
3-1
Como-Cremonese
3-3
Pavia-Carrarese
1-1
Reggiana-Pro Patria
0-1
San Marino-Lumezzane
0-1
Savona-Pro Vercelli
1-1
SudTirol-Unione Venezia
1-4
Vicenza-Feralpi Salò
rinv.
CLASSIFICA GIRONE A
I
LEGA PRO Vincendo domani in Val Gobbia i grigiorossi resterebbero in corsa per il primo posto La Casalese ci riprova in Baslenga PROMOZIONE
Virtus Entella 41 Pro Vercelli 38 Cremonese 34 U. Venezia 33 Como 32 Vicenza* (-4) 32 Savona 31 SudTirol 30 AlbinoLeffe (-1) 30 Lumezzane 26 Feralpi Salò* 26 Reggiana 22 Pro Patria (-1) 22 Carrarese 19 Pavia 15 San Marino 14
IL PROSSIMO TURNO (23-02 h 14.30) AlbinoLeffe-Reggiana, Feralpi Salò-Pavia, LumezzaneCremonese, Pro Patria-Vicenza, Pro Vercelli-Como, Savona-San Marino, Unione Venezia-Carrarese, Virtus Entella-SudTirol. fatto, sarà anche sfida a distanza tra due dei principali bomber del girone: Torregrossa da un lato e Brighenti dall’altro. Ernesto Torregrossa, prima punta mancina id origine siciliana, classe ’92, al momento in comproprietà tra Lumezzane e Verona, ha segnato si qui 12 reti di cui 3 su rigore, confermando quanto di buono si è detto sul suo conto. A sfidarlo domani sarà Andrea Brighenti, ve-
Hugo Cristophe Bargas in allenamento (foto foto © Ivano Frittoli)
ronese di Bussolengo classe ’87, con una lunga gavetta nelle serie minori e goleador più vero, se vogliamo, con le sue 11 reti “pure” (nessun rigore all’attivo), realizzate peraltro con a disposizione un centinaio di minuti in meno rispetto al più giovane collega di reparto, più volte titolare nella stagione in corso. Per i ben informati, vale la pena sottolineare che un certo Prisciandaro, l’anno
della promozione dalla C1 alla B ne segnò 19 complessivamente. A buon intenditor… PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Galli; Caracciolo, Moi, Minelli, Bergamelli; Campo, Bruccini, Armellino, Palermo; Dell Rocca, Brighenti. All. Torrente. MERCATO Nei giorni scorsi è stato presentato l’attaccante argentino Hugo Bargas, classe 1986.
Dopo il ko di Mantova, la Pergolettese ha esonerato Giunta e si è affidata all’ex difensore per restare in Lega Pro
Il nuovo tecnico Firicano crede nella salvezza di Tiziano Guerini
La novità, subito dopo la partita persa della Pergolettese a Mantova, è il cambio dell’allenatore: Salvatore Giunta è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato il siciliano Aldo Firicano (46 anni), ex giocatore di Udinese, Cagliari e Fiorentina. Nell’ultima esperienza da allenatore ha vinto il campionato di Seconda Divisione con la Pro Patria. Lasciamoci allora alle spalle il passato – dopo aver reso l’onore delle armi a Salvatore Giunta – e dopo aver sottolineato la buona prova del primo tempo dei gialloblù a Mantova che lascia intravedere margini di reazione e di ripresa della squadra. Nel suo primo incontro con la stampa Firicano non ha nascosto le difficoltà del momento, ma si è anche detto fiducioso nel caricare moralmente la squadra per un’impresa-salvezza non impossibile. Cesare
Aldi Firicano
Fogliazza, il direttore generale che lo accompagnava nell’incontro con la stampa, ha detto che il cambio di allenatore vuole favorire uno scatto mentale e nello stesso tempo maggiore tranquillità per la squadra, lamentando alcuni giudizi ingenerosi che si sono sentiti negli ultimi tempi. Ha chiarito che le scelte tecniche saranno di assoluta com-
petenza dell’allenatore a partire da oggi che considera “giorno zero”. «Bisogna assolutamente - ha esordito Firicano - non accettare passivamente la difficile situazione in cui si è venuta a trovare la squadra; qualche idea ce l’ho, ma saranno soprattutto i risultati a determinare un nuovo entusiasmo per i tifosi e la città e l’autostima per giocatori che ci permetteranno di riaccendere i motori. Bisogna ripartire dal bel primo tempo che la Pergolettese ha mostrato a Mantova, certo evitando il calo di tensione e di fiducia che è poi scattato nella ripresa». Alla domanda su come abbia trovato i giocatori, risponde: «Certamente un poco abbattuti, per questo c’è bisogno di una reazione immediata, soprattutto da parte dei più esperti». Non a caso l’unico giocatore che Firicano ha citato durante l’intervista sia stato Jeda. Il miracolo che attendevamo dalla trasferta a Mantova non
c’è stato. O meglio, c’è stato, si diceva, solo per il primo tempo… ma, come si sa, le partite finiscono al 90’ e nel frattempo il Mantova, che era sotto di un gol, ha potuto rifilarne due all’incerta truppa gialloblù. Il nuovo assetto della squadra, concesso nell’ultima sua partita alla guida del Pergo dall’allenatore Giunta quasi a furor di popolo, con un uomo a far da cerniera fra centrocampo ed attacco – nel caso specifico Jeda – ha però funzionato sia pure solo per 45 minuti. Ora la Pergolettese è in piena zona retrocessione; eppure bisogna pur dare un senso alle dieci partite che ancora mancano alla fine del campionato. Si è chiusa l’avventura del Pergo targato Giunta, nasce il Pergo targato Firicano, uomo dalle tante salvezze. Vedremo subito domani al “Voltini” contro il quotato Rimini, come e se le cose sono cambiate e se possono rappresentare una inversione di tendenza. Come
ha detto il nuovo allenatore: “E’ probabilmente l’ultima occasione per riaccendere i motori!». ***
SECONDA DIVISIONE
24ª GIORNATA BassanoVecomp Verona 1-0, Bra-Spal 0-3, Delta Porto Tolle-Cuneo 0-0, Forlì-Castiglione 1-0, Mantova-Pergolettese 2-1, Monza-Bellaria 5-0, Renate-Real Vicenza 2-0, Rimini-Alessandria 0-0, Santarcangelo-Torres 1-1. 24ª GIORNATA (16-02 h 14.30) Alessandria-Renate, BellariaBassano, Castiglione-Mantova, Cuneo-Forlì, Pergolettese-Rimini, Real Vicenza-Delta Porto Tolle, Spal-Santarcangelo, Torres-Bra , Vecomp-Monza. CLASSIFICA Bassano 48; Santarcangelo 42; Spal 39; Renate, Real Vicenza, Monza 38; Alessandria 37; Mantova, Forlì 35; Rimini, Vecomp 34; Torres 30; Delta Porto Tolle 29; Pergolettese 28; Cuneo 26; Castiglione 23; Bellaria 12; Bra 8.
Sembra che tutto soffi contro il tentativo di rimonta della Casalese, che domenica scorsa ha subìto la prima sconfitta del 2014. Dopo essere passata in svantaggio grazie ad un rigore molto dubbio, la Casalese ha saputo pareggiare grazie al solito capitan Mari-niello (7ª rete stagionale per il centrocampista) e quando sembrava che potesse completare la rimonta, ha subito l’1-2 dalla Castelnovese. Dopo l’arbitro, ci ha messo lo zampino un ex biancoceleste, il terzino Mario Domi, che ha “ringraziato” il club (e il mister) che lo ha allevato in tutto il settore giovanile segnando all’andata la rete del definitivo 2-1 per i reggiani, e ripetendosi pari pari al ritorno. Un colpo durissimo alle speranze dei maggiorini di evitare i playout, dato che la zona salvezza si è spostata di un altro gradino: ora è a 8 punti. Il vantaggio di 11 punti sulla zona retrocessione attenua solo in parte l’amarezza. Domani nuovo impegno casalingo, contro il Montecchio che è 10 punti avanti e che all’andata fu sconfitto a domicilio (1-0, gol di Paltrinieri) dalla Casalese pimpante di ottobre. Nota positiva il rientro di Favalli, in campo per 90 minuti giocati a buon ritmo. Per le altre cremonesi, giornata dolce solo per il Casalbutano che è uscito con un prezioso punto dalla tana della Paullese seconda, mentre la Luisiana è stata fermata in casa sul nulla di fatto dal Codogno, e la Soresinese ha dovuto inchinarsi al passaggio della super capolista Accademia Sandonatese, che ha già 11 punti di vantaggio sul 2° posto. CLASSIFICA (23ª giornata) Termolan Bibbiano 52; Carignano 47; Castellana 43; Terme Monticelli, Castelnovese 34; Medesanese 33; Montecchio, Traversetolo 32; Ciano, Cadelbosco, Fontana Audax, Brescello 30; Biancazzurra 27; Soragna 23; Casalese 22; Basilica 2000 18; Valtarese 11; Povigliese 6.
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Sport
Sabato 22 Febbraio 2014
Serie A I granata spaventano la Juventus nel derby
Serie B: il Palermo rischia Rugby: l’Italia sfida contro uno Spezia in crescita la Scozia oggi a Roma
DALL’ITALIA & DAL MONDO
Fari puntati su Torino
(F.V.) Dopo la due giorni europea con poche soddisfazioni (solo Juventus e Fiorentina hanno vinto), nel fine settimana torna il campionato con il derby della Mole come piatto forte. Da anni il Torino non era così competitivo, tanto da destare qualche preoccupazione in casa juventina soprattutto per le defezioni in difesa. Con la Roma favorita a Bologna, un eventuale passo falso della capolista potrebbe riaprire ulteriormente il campionato. Molto interessante è anche il monday night di Parma tra i ducali (reduci da 12 risultati utili consecutivi) e la Fiorentina, che rischia di abbandonare in anticipo la lotta per un posto in Champions. In coda spicca lo scontro diretto tra Chievo e Catania. 24ª GIORNATA Atalanta-Parma 0-4, Cagliari-Livorno 1-2, Catania-Lazio 3-1, Genoa-Udinese 3-3, Fiorentina-Inter 1-2, Juventus-Chievo 3-1, Milan-Bologna 1-0, Roma-Sampdoria 3-0, Sassuolo-Napoli 0-2, Verona-Torino 1-3. 25ª GIORNATA (23-02 h 15) Bologna-Roma (22-2 h 20.45), Chievo-Catania, Inter-Cagliari, Juventus-Torino (h 18.30), Lazio-Sassuolo (h 20.45), LivornoVerona (h 12.30), Napoli-Genoa (24-2 h 21), Parma-Fiorentina (24-2 h 19), Sampdoria-Milan, Udinese-Atalanta. CLASSIFICA Juventus 63; Roma* 54; Napoli 50; Fiorentina 44; Inter 39; Parma*, Torino, Verona 36; Milan, Lazio 32; Genoa 31; Sampdoria 28; Udinese, Atalanta 27; Cagliari 24; Bologna 21; Livorno 20; Catania 19; Chievo 18; Sassuolo 17.
Sono tante le partite interessanti nel 26° turno, ma il big match è sicuramente quello di Palermo tra la capolista e lo Spezia, una delle squadre più attrezzate della categoria. Più facile, almeno sulla carta, l’impegno dell’Empoli a Padova, mentre il Cesena rischia parecchio a Carpi. Il Lanciano, infine, superata la crisi di risultati, sembra tornato quello delle prime giornate e chiede strada al Latina. 25ª GIORNATA Avellino-Virtus Lanciano 1-3, Brescia-Ternana 1-1, Cesena-Palermo 0-0, Empoli-Carpi 1-1, Latina-Cittadella 1-0, Modena-Bari 4-0, Padova-Novara 1-0, Pescara-Varese 1-0, Reggina-Trapani 1-1, Siena-Juve Stabia 1-0, Spezia-Crotone 3-1. 26ª GIORNATA (22-01 h 15) Bari-Pescara, Carpi-Cesena, CrotoneBrescia (21-2 h 20.30), Juve Stabia-Cittadella, Novara-Reggina, Padova-Empoli, Palermo-Spezia (h 18), Ternana-Siena, Trapani-Modena, Varese-Avellino, Virtus Lanciano-Latina. CLASSIFICA Palermo 46; Empoli 42; Virtus Lanciano 40; Cesena, Avellino 39; Trapani, Latina, Spezia 38; Brescia 37; Crotone 36; Carpi* 35; Pescara, Siena (-7) 34; Modena, Varese 32; Ternana 30; Bari (-3) 26; Novara 24; Reggina 22; Padova*, Cittadella 21; Juve Stabia 14. *Una partita in meno.
Italia all’assalto della Scozia per evitare il “cucchiaio di legno”. Nella 3ª giornata del Sei Nazioni di rugby, gli azzurri ospitano i britannici oggi alle 14.30 allo stadio Olimpico di Roma (diretta su DMax, con prepartita da studio a partire dalle ore 13.50). «Non possiamo dire che la partita con la Scozia sarà basata e decisa esclusivamente dai calci di punizione – ha spiegato il ct azzurro Jacques Brunel sul sito della Federazione – ma è sicuramente vero che dobbiamo migliorare la nostra percentuale realizzativa. Tommaso Allan ha avuto una buona percentuale dalla piazzola in stagione ed è giusto continuare a dargli fiducia. Ma come ho detto, la partita non sarà solo calci di punizione e gioco al piede, dobbiamo ricordarci che un anno fa a Murrayfield contro la Scozia abbiamo preso 34 punti e che nel tour estivo, a Pretoria, abbiamo perso 30-29. Ci saranno tanti aspetti da prendere in considerazione nel match di Roma».
Vanoli, sono vietati altri passi falsi
Il calendario si annuncia molto difficile e per non sprofondare in classifica alla squadra di Pancotto servono i due punti
B
di Giovanni Zagni
anco di Sardegna 95-Vanoli Cremona 61. Abbiamo cominciato dal risultato finale che spiega molto di quel che si deve commentare. La peggior prestazione stagionale della squadra cremonese sotto la gestione Pancotto. Nessuna reattività difensiva, attacchi monocorde con palla troppo ferma, scarsa propensione alle coperture difensive in contrasto alla velocità di esecuzione dei sardi, addirittura dando l’impressione di essere lì a fare da “sparring-partner” per celebrare le recenti imprese della Dinamo (tra l’altro qualificatasi anche in Eurocup) e non di un complesso che cerca di salvarsi in un campionato nel quale non si è lì per caso, ma per provare a portare a casa “la pelle”. Un disastro, insomma! Peccato perché ci si attendeva ben altra consistenza da Ndoja e compagni, parsi l’ombra di quella squadra determinata e volitiva che aveva inanellato 4 successi consecutivi. Voltiamo pagina, sperando la voltino anche i protagonisti in campo, che
LEGA A 19ª GIORNATA Avellino-Varese
83-63
Brindisi-Venezia
88-78
Cantù-Roma
83-80
Caserta-Reggio Emilia
74-68
Montegranaro-Bologna
86-84
Pistoia-Milano
79-88
Sassari-Cremona
95-61
Siena-Pesaro
80-70
CLASSIFICA
SERIE A Reduci da due ko di fila i biancoblu devono vincere domani lo scontro diretto con Pistoia Milano 28 Brindisi 28 Cantù 26 Siena 24 Roma 22 Sassari 22 Avellino 20 Reggio Emilia 18 Caserta 18 Venezia 18 Pistoia 16 Varese 16 Bologna 16 Cremona 12 Montegranaro 12 Pesaro 8
BASKET A2
La Tec-Mar cerca riscatto oggi pomeriggio a Viterbo
Spralja a canestro contro Brindisi (foto Mario F. Rossi)
IL PROSSIMO TURNO (23-02 h 18.15)
Avellino-Cantù, Cremona-Pistoia, Milano-Bologna, Pesaro-Montegranaro, Reggio Emilia-Brindisi (22-2 h 20.30), Roma-Caserta, Varese-Sassari (h 16.30), Venezia-Siena (h 20.30 Rai Sport 1). è quel che più interessa a Cremona cestistica tutta, perché già domani, quando al PalaRadi salirà Pistoia, si farà sul serio in chiave salvezza. Guardando in tv la gara dei toscani al
cospetto dell’Armani Milano, ne abbiamo tratto indicazioni molto positive sulla pericolosità dei nostri ospiti. Del resto la classifica parla chiaro in loro favore. Non per questo il risultato non
COSI’ ALL’ANDATA
Biancoblu sottotono cedono di misura a Pistoia La Vanoli non ha certo offerto una buona prestazione a Pistoia ed ha ceduto 65-60. I biancoblu hanno faticato tanto a stare in partita e quando vi sono riusciti, le basse percentuali al tiro e qualche pallone sprecato di troppo nei momenti decisivi della gara, hanno consentito ai toscani di portare a casa i primi due punti in campionato. Nelle file dalla Vanoli un po’ tutti sono apparsi sottotono. PISTOIA-VANOLI CREMONA 65-60 (13-15, 34-30; 51-41) GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Daniel 6 (3/8 da due),
Piadena ancora sconfitta E domani gioca a Imola
Ancora una sconfitta per Piadena, che si avvicina al fondo della classifica e vede complicarsi sempre più la rincorsa alla zona playoff. Dopo un primo tempo estremamente equilibrato, Pisogne ha preso il largo, mettendo le basi per il successo. E domani è in programma la proibitiva trasferta di Imola, contro una delle due capoclassifica. Anche se vincere sarà dura, i piadenesi dovranno cercare di non farsi travolgere. 16ª GIORNATA Bergamo-Murri Bologna 79-72, Bernareggio-Reggio Emilia 60-68, Calolziocorte-Crema 65-68, Milanotre-Virtus Imola 73-72, Piadena-Pisogne 60-79, San Lazzaro di Savena-Nerviano 83-80, SaronnoLissone 54-59. 18ª GIORNATA (23-02 h 18) CalolziocorteSaronno, Crema-Bernareggio (22-2 h 21), Lissone-Milanotre (22-2 h 21), Nerviano-Bergamo, Pisogne-San Lazzaro di Savena, Reggio Emilia-Murri Bologna, Virtus Imola-Piadena. CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 28; Milanotre 26; Saronno, Lissone 24; Nerviano, Murri Bologna, Crema 20; San Lazzaro di Savena, Pisogne 16; Piadena, Reggio Emilia 12; Bernareggio, Calolziocorte 10.
Meini (0/3 da tre), Galanda 7 (2/3, 1/4), Wanamaker 6 (3/7 da due), Washington 15 (1/2, 4/6), Cortese 7 (1/4, 1/4), Evotti ne, Bozzetto ne, Gibson 6 (1/6, 0/5), Johnson 18 (9/16 da due). All.: Moretti. VANOLI CREMONA: Andrea Conti ne, Marchetti ne, Woodside 7 (2/5, 1/4), Tripkovic (0/2 da due), J. Jackson 15 (4/5, 2/7), Spralja 8 (1/5, 1/5), Ariazzi ne, Kalve 3 (1/5 da tre), Fiorentini ne, Kelly 2 (1/5 da due), Rich 18 (8/5, 0/1), Ndoja 7 (1/2, 1/1). All.: Gresta.
è irraggiungibile per un gruppo che vuole provare a salvarsi. Gli avversari incalzano pur essendo ancora in svantaggio, ma sia Montegranaro che Pesaro stanno migliorando il loro rendimento anche in trasferta e vogliono provare a farci lo sgambetto nella volata finale. Il calendario non aiuta, poiché dopo questa partita, la Vanoli sarà due volte in trasferta (con Roma e Cantù) per cui si rischia grosso. Le occasioni “possibili” vanno colte tutte se si vuole arrivare alla fine col risultato raggiunto. Speriamo bene. EUROLEGA Battendo nettamente l’Unicaja Malaga (70-59), l’Olimpia Milano comsolida il terzo posto nella Top 16 e resta in corsa per il passaggio del turno.
Soffrendo forse più del previsto, Brindisi ha vinto a Crema, ma il Basket Team è escito a testa alta. Con qualche rammarico di troppo forse per le tante amnesie che in serie hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi 5’ del match, quando la squadra non è riuscita più a trovare quell’equilibrio, sia nella fase difensiva che in quella offensiva, che per larghi tratti aveva messo in seria difficoltà le pugliesi, brave però a trovare nell’orgoglio e in una grande voglia di prevalere la forza per mettere alle corde Cac- Martina cialanza & C., costringen- Capoferri dole ad un finale di pura sofferenza. A questo punto si deve ripartire, metabolizzando una sconfitta più che onorevole, che deve dare comunque la convinzione e la determinazione giusta in vista dei prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di oggi a Viterbo per poi chiudere nel modo migliore con Civitanova questo girone di andata che può ancora indirizzare nel modo migliore il proseguo della stagione. 3ª GIORNATA Crema-Brindisi 51-59, Salerno-Ferrara 77-73, Viterbo-Civitanova Marche 60-58. 4ª GIORNATA (22-02) Brindisi-Ferrara (h 18), Civitanova Marche-Salerno (23-2 h 18), Viterbo-Crema (h 18.30). CLASSIFICA Brindisi 14; Salerno, Ferrara 8; Crema 6; Civitanova Marche 4; Viterbo 2.
Anche se a fatica, l’Erogasmet è tornata a vincere BASKET DNC
Anche se un po’ a fatica, l’Erogasmet Crema si è imposta sul Calolziocorte, al quale però ha concesso la chance per portare il match ai supplementari. Un eccezionale Cardellini ed un Denti tornato ai migliori livelli hanno consentito ai biancorossi di interrompere la serie negativa che durava da quattro incontri e di riprendere la corsa verso le posizioni di testa. La cronaca: Crema rinuncia a Galiazzo, infortunato alla caviglia, mentre nelle file lecchesi si segnala l’assenza del centro Giacchetta. Assente anche coach Bertari, coinvolto per fortuna senza gravi conseguenze in un incidente stradale nelle ore precedenti il match, con la squadra condotta dal capitano Paduano. L’Erogasmet parte subito ispirata, la difesa ringhia sugli avanti di casa ed a metà frazione c’è il primo time-out per Calolziocorte, sotto di sette lunghezze (5-12). L’interruzione frena l’agonismo dei biancorossi che consentono agli avversari di issarsi fino al meno due di fine quarto (16-18), con i padroni di casa che trovano i punti di un ispirato Milan. L’avvio del secondo quarto vede il primo vantaggio per Calolziocorte, grazie al tiro da tre di Corbetta. La zona 2-3 di Crema viene ripetutamente bucata dalle penetrazioni della squadra di casa, che cerca il primo allungo portandosi sul +7 (29-22). Crema rimane attaccata con tre triple consecutive di Car-
Persico a canestro
dellini e Colnago ed il secondo quarto si chiude col punteggio di 34-33. L’inizio del terzo quarto vede Crema che grazie ad una difesa ad uomo molto aggressiva riesce a scappare in contropiede e portarsi nuovamente sul più 7 dell’inizio dell’incontro, ma Calolziocorte non ci sta e con due triple di Corbetta e Milan si riporta sotto. L’Erogasmet vive il proprio momento migliore, mettendo a segno in
parziale di 10-0 che dilata il vantaggio fino alla doppia cifra (39-49) con due triple consecutive di Cardellini e due canestri di Denti. Dopo un libero avversario il canestro di Persico fissa il punteggio sul massimo vantaggio per Crema che tocca il +13 (4053). Nel finale di quarto un antisportivo contro Crema fischiato a Degli Agosti ed un tecnico comminato a Colnago consentono ai lecchesi di ridurre lo svantaggio. Si va all’ultimo quarto sul 47-55 ed un’Erogasmet che non riesce a chiudere il match. Molto nervosismo nell’ultima frazione, ne fa le spese la precisione ai tiri liberi, con diversi viaggi a vuoto in lunetta da parte di Tagliaferri, Anzivino e Cesana. Il match sembra deciso quando a 40” dal termine Crema si trova avanti di cinque con palla in mano, ma fatica ad uscire e perde palla regalando il meno tre agli avversari. Nell’azione successiva il mondo crolla addosso ai tifosi cremaschi dopo il fallo fischiato in attacco ad 11” dal termine, ma un immenso Cardellini riesce addirittura a rubare palla sull’ultima azione chiudendo di fatto il match sul 68-65. I biancorossi raggiungono così in classifica Castiglione Murri e Nerviano, rilanciandosi in chiave playoff, ma devono battere domani il Bernareggio, altra squadra di bassa classifica, che però venderà cara la pelle. Marco Cattaneo
Sport
25 Le casalasche torneranno in campo mercoledì 5 marzo contro Urbino in uno scontro diretto per accedere ai playoff Sabato 22 Febbraio 2014
Pomì, un lungo riposo per ricaricarsi
VOLLEY A1 Tra pausa e turno di riposo la squadra di Beltrami resterà ferma per due fine settimana Crema sale al terzo posto Casalmaggiore in crescita RUGBY
fermeria sono arriare buone notizie su Imma Sirressi. Il libero della Pomì, uscita dal campo domenica scorsa con la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza a causa di un duro colpo rimediato all’anca nel corso del finale di secondo set, rientrerà presto nei ranghi. Gli accertamenti del caso hanno escluso qualsiasi tipo di complicazione a livello osseo, confermando la diagnosi dello staff sanitario della squadra che aveva evidenziato da subito un trauma da compressione dovuto ad una forte botta che la giocatrice pugliese si era procurata in occasione di un intervento difensivo. Imma ha osservato qualche giorno di riposo precauzionale e da fine settimana tornerà nel gruppo: considerata la pausa dalle gare ufficiali, avrà tutto il tempo per recuperare in vista del prossimo impegno della Pomì in programma a Viadana mercoledì 5 marzo con la Robur Tiboni Urbino. Infatti, niente campionato per la Pomì Casalmaggiore nei prossimi due weekend. Oggi e domani il torneo osserva la pausa per permettere lo svolgimento della final four di Coppa Italia, mentre domenica 2 marzo la formazione di Alessandro Beltrami resterà alla finestra osservando il turno di
Bene la Vis Trescore, oggi tocca a Grandi e Pieranica
Il ritorno del primo turno del Campionato italiano per società hanno già fatto due vittime: sorride la Vis Trescore mentre sono al capolinea la Scannabuese e l’Achille Grandi. VIS TRESCORE Sulle corsie del bocciodromo di Lainate suona una dolce e veloce sinfonia la bocciofila trescorese che in poco più di un’ora chiude la pratica “La Primavera”. Nella specialità individuale Guglieri vince entrambi i set con i punteggi di 8-6 e 8-2, mentre sull’altra corsia Frattini-Pedrignani-Comizzoli si sbarazza della terna milanese con un perentorio 8-6 e 8-0. Dopo il successo dell’andata (1-0) inutile proseguire il match. Prossimo avversario la “Madonnina” che ha eliminato la “Codognese”: incontro di andata sabato 8 marzo al bocciodromo di via Indipendenza. SCANNABUESE Non deve abbattersi la bocciofila del presidente Lanzi che paga lo scotto dell’esordio in questa manifestazione e, dopo il pareggio in trasferta, deve assaporare la sconfitta e l’eliminazione. La terna BoiocchiBelli-Lanzi perde i due i set mentre Conforte, perso il primo vince il secondo. Disco rosso per la coppia Conforte-Belli e l’incontro di Baiocchi-Lanzi, con i scannabuesi avanti, viene sospeso. ACHILLE GRANDI Dura mezz’ora il match di ritorno (2°categoria) contro l’Orobica, il tempo necessario per Mussini-CazzamalliQuaranta di perdere il primo set per 8-3! Sconfitta all’andata (4-0), sulle corsie di casa la partita di fatto non è mai iniziata. Ora l’interesse della bocciofila si sposta in 1°categoria dove oggi Visconti e compagni affrontano al comunale la “Cadoraghese”. Sempre questo pomeriggio esordio in trasferta della “Pieranica” a Ternate. La bocciofila del presidente Agostino Testa sarà formata da Benzoni, Carelli, Giana, Gritti, Lotti e Tresoldi. M.M.
Le giocatrici della Pomì dopo un punto
riposo. Come detto, il ritorno sui campi di gioco in gare ufficiali è previsto per la sera del 5 marzo quando al PalaPomì Lipicer e compagne ospiteranno la Robur Tiboni Urbino. Per mantenere il ritmo partita la squadra ha sostenuto ieri a Viadana un test amichevole contro la formazione della Beng Rovigo. Le venete, tra le quali milita l’ex rosa Daniela Nardini, per due stagioni a Casalmaggiore, occupano da neo promosse il sesto posto nel campionato di A2. Le casalasche si sono imposte 4-0 (2522, 25-23, 25-21, 15-9 i parziali).
14ª GIORNATA SERIE A1 Busto Arsizio- Ornavasso
2-3
Casalmaggiore-Piacenza
3-0
Frosinone-Bergamo
3-0
Modena-Forlì
3-0
Novara-Urbino
3-0
CLASSIFICA
L
otta, soffre ma alla fine nulla ha potuto fare la Pomì Casalmaggiore al cospetto della ca-polista Rebecchi Nordmeccanica Piacenza che si impone sul campo delle rosa in tre set. «Ci abbiamo provato, è innegabile – ha commentato il tecnico Beltrami – ma Piacenza si è dimostrata più forte e più cattiva nei momenti topici. Noi sbagliamo e regaliamo quando non dovremmo e alla fine i passaggi a vuoto fanno la differenza, specie quando si arriva da un recupero e si deve dimostrare di dover restare incollati all’avversario. Fra l’altro i nostri errori non sono sempre accompagnati da un’elevata percentuale di rischio per cui pesano ancora di più». Quali i fondamentali che si possono definire soddisfacenti? «Siamo andati abbastanza bene a muro e in difesa, la ricezione si è assestata su buoni livelli nei primi due set poi è calata progressivamente. Non vorrei che il fatto di non vincere di fronte ai nostri tifosi divenisse una pecca, per noi giocare in casa è un piacere e non un problema, se le imprese sono arrivate sinora solo fuori casa non vedo perché non si possa pensare di fare punti anche tra le mura amiche, ci arriveremo». Intanto, dall’in-
Piacenza 33 Modena 28 Conegliano 27 Bergamo 26 Busto Arsizio 23 Novara 21 Casalmaggiore 15 Urbino 14 Ornavasso 13 Frosinone 6 Forlì 4
IL PROSSIMO TURNO (02-03 h 18)
Bergamo-Busto Arsizio, Forlì-Ornavasso, Novara-Modena, Piacenza-Frosinone, Urbino-Conegliano (01-03 h 20.30 Rai Sport 1). Riposa: Pomì Casalmaggiore.
Vittoria con brivido finale e sorpasso in classifica: così si può riassumere la trasferta meneghina del Rugby Crema, che ha piegato 5-3 il Cus Milano. Missione compiuta dunque e terzo posto raggiunto in attesa dell'altro scontro diretto tra Dalmine ed Elephant. Si può dire che i neroverdi hanno superato il primo esame contro gli universitari del Cus. Ora una settimana di riposo, poi un altro difficile e decisivo esame contro il Dalmine, sul campo amico del Pesadori, per raggiungere l’agognata laurea chiamata C1. La Witor’s Cremona, invece, ha aperto il girone di ritorno del campionato di serie C con una sconfitta. I grigiorossi hanno ceduto domenica scorsa a Desenzano del Garda per 26-10. Era un match importante in quanto i locali sono una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere. L’impegna non è mancato agli uomini di Bossi, che però non sono stati in grado di superare lo sbarramento dei padroni di casa a difesa della loro zona di meta. Dopo la domenica di riposo, il 2 marzo a San Sigismodo è in programma il match contro il Valle Camonica. Bella affermazione, infine, per Casalmaggiore, che ha piegato 19-3 l’Iride Cologno, al quale ha inflitto la 2ª sconfitta in campionato. Dopo la pausa i casalaschi saranno impegnati a Cernusco.
Nel campionato provinciale in quattro a punteggio pieno BOCCE
GRUPPO A - 2° Turno
Risultato
BALDESIO
vs FLORA
0-3
BISSOLATI
vs SIGNORINI
4-0
STRADIVARI
vs FADIGATI
0-1
GRUPPO B - 1° Turno
Risultato
ASTRA
vs LE QUERCE
TRANQUILLO
vs DLF
SOMS
vs CASC
CLASSIFICA GRUPPO A BISSOLATI FADIGATI FLORA BALDESIO SIGNORINI STRADIVARI
6 6 6 0 0 0
3-0
di Massimo Malfatto
1-1 (2-3) 1-2 CLASSIFICA GRUPPO B ASTRA CASC LE QUERCE DLF TRANQUILLO SOMS
6 5 3 3 1 0
PROSSIMO TURNO
Gruppo A (24 febbraio) Stradivari-Baldesio Fadigati-Bissolati Signorini-Flora
Gruppo B (24 febbraio) Soms-Astra Casc-Tranquillo Dlf-Le Querce
Non sono mancate le conferme, ma anche qualche sorpresa nella seconda giornata del campionato provinciale a squadre. GRUPPO A Bissolati, Flora e Fadigati danno continuità a quanto fatto nella prima giornata, cola a picco la Baldesio. La bocciofila bissolatina si impone d’autorità sul Signorini grazie ai successi di Pompini, della terna BassottiReghenzani-Miglioli e delle coppie Bassotti-Reghenzani e di Vitali (poi sostituito da Cavagnari) con Pompini. Perde malamente ed esce con le ossa rotte la canottieri Baldesio contro il Flora. Per i rivie-
raschi di via Riglio successi di Francisco nell’individuale ed in coppia con Gerevini e della terna Zinetti-Luccini-Domaneschi. Vittoria di stretta misura del Fadigati sullo Stradivari grazie al successo di Ricini nell’individuale mentre tutti gli altri match si erano chiusi senza nulla di fatto. GRUPPO B L’Astra si conferma la squadra da battere, note positive anche per il Casc, mentre il Dlf va (ancora) ai “pallini”, ma questa volta sono i soresinesi a leccarsi le ferite. Ricco di emozioni, anche se tecnicamente scarso, il match tra il Dlf e la Tranquillo conclusosi in parità. Nella specialità individuale Caterina Bono supera Di Marco mentre per i
“ferrovieri” note positive per Bonetti-Ziglioli-Bergamaschi che vincono entrambi i set. In parità terminano i due incontri di coppia e si deve ricorrere ai “pallini” dove Di Marco colpisce quello decisivo. Manda un messaggio chiaro l’Astra che si sbarazza delle Querce con facilità. Senza problemi la terna Ferrari-Cabrini-Trombini e Botta, prima nell’individuale e poi con Trombini. Infine più sofferto del previsto il successo del Casc sulla Soms. Per i “sanitari” arrivano i successi di Benna e Daguati e della terna Tamagni-Pagliari-Boselli mentre tra gli avversari tanto bravo Giovanni Blasco quanto poco smaliziati i suoi compagni.
Trofeo Bocciodromo, show di Guglieri e Gusmini
Ancora lui, Paolo Guglieri sul gradino più alto del podio. Non è un titolo di venti giorni fa, ma quanto è successo nel trofeo “Nuova Bar Bocciodromo” organizzato dall’omonima bocciofila cremasca dove il trescorese si è divorato gli avversari. Qualche punto interrogativo nasce dai numeri: terza gara del calendario cremasco, altrettanti successi di Guglieri (uno in coppia con Pedrignani) e gli avversari che tornano a casa rassegnati. Vera gloria? Dopo aver superato Stefano Guerrini, Guglieri s’imponeva nettamente sull’amico Pedrignani ed in finale aveva la meglio su Gianbattista Defendenti. Quarto posto per Antonio Bruni eliminato sul filo di lana dal “bagnolese”.
HOCKEY PISTA SERIE A2
Nella categoria C/D in grande forma Giovanni Gusmini. Il casiratese eliminava nei quarti Agostino Meleri (12-5) ed in semifinale Angelo Degli Agosti per 12-10. Approdava in finale Matteo Brandi che prima infliggeva un “cappotto” a Sergio Martelli e successivamente aveva la meglio sul bresciano Giovanni Oneda per 12-9. Niente da fare in finale per il portacolori della A.Grandi nettamente sconfitto da Gusmini con il punteggio finale di 12-6. Pubblico sempre numeroso a presenziare alla gara diretta da Francesco Lanzi, arbitri di finale Ermanno Barbati ed Evaristo Padovani. M.M.
I quattro semifinalisti
PALLANUOTO SERIE C
Pieve 010 impegnata a Sandrigo La Bissolati cerca gloria a Legnano
(M.R.) Dopo il riposo nel turno precedente, la Pieve 010 vuole proseguire con determinazione il cammino per arrivare al termine della stagione regolare al secondo posto in classifica e giocarsi la promozione ai playoff. I rossoblu di Ariano Civa si sono allenati con intensità per non perdere il ritmo agonistico e stasera sono impegnati nella delicata trasferta adi Sandrigo, contro la terza forza della classifica, comandata sempre dal Valdagno Pordenone, reduce però dall’inatteso pareggio contro il Montecchio Precalcino. 15ª GIORNATA Eboli-Bassano 4-5, SandrigoScandiano 4-3, Thiene-Castiglione 3-6, Valdagno Pordenone-Montecchio Precalcino 4-4, VercelliModena 13-5. Ha riposa: Pieve 010.
CLASSIFICA Valdagno Pordenone 35; Pieve 010 28; Sandrigo 24; Scandiano, Bassano 22; Castiglione 21; Montecchio Precalcino 19; Vercelli 18; Thiene 14; Eboli 11; Modena 0. 16ª GIORNATA (22-02) Bassano-Modena, Castiglione-Montecchio Precalcino, Eboli-Vercelli, Sandrigo-Pieve 010, Scandiano-Thiene. Riposa: Valdagno Pordenone. *** NUOTO Oggi e domani si completano i campionati regionali di categoria a Monza ed a Desenzano del Garda. Sono impegnati i migliori nuotatori della provincia sia tesserati per le canottieri che per i team d’alto rango nazionale tra i quali le Rane Rosse Milano.
In formazione rimaneggiata a causa delle squalifiche, con giocatori acciaccati ed a corto di allenamento, la Canottieri Bissolati si è inchinata sabato scorso alla Comunale al Po nei confronti della Canottieri Milanom compagine favorita al passaggio in serie B, per 5-7. Otre a coach Uberti Manfredi erano assenti Piazzi (out un mese) e Pini squalificato per due turni. Ha diretto le operazioni l’allenatore delle giovanili Bolzonetti. I locali sono andati in svantaggio 1-4 dopo il secondo periodo, ma non si sono disuniti. Hanno reagito tanto da ribaltare il punteggio sul 5-4 con le reti di Bartiloro, Felissari e Zoppi. L’arbitraggio ha poi innervosito i biancoazzurri che, complice la stanchezza per lo sforzo prodotto, non sono più andati in rete ed i milanesi, facendo forza sull’esperienza e sulla superiore caratura tecnica,
hanno insaccato tre rete determinanti ai fini del successo. Stasera a Legnano alle 21 match contro lo Sporting club Milano 2 squadra alla portata della Bissolati. 4ª GIORNATA Bissolati-Canottieri Milano 6-7, Busto Arsizio-Varese 8-7, Milano 2C-Aragno Rivarolesi 6-21, Monza-Aquatica Torino 8-5, Vigevano-Treviglio 12-4. CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 12; Canottieri Milano, Vigevano, Monza 9; Varese, Busto Arsizio 6; Bissolati, Milano 2C, Treviglio 3; Torino 0. 5ª GIORNATA (22-02) Aragno Rivarolesi-Vigevano (h 20.30), Canottieri Milano-Busto Nuoto (h 19), Milano 2C-Bissolati (h 21), Treviglio-Monza (h 20), Varese-Torino (h 19.30). Marco Ravara
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Sport
Sabato 22 Febbraio 2014
D’inverno sul Po con tante medaglie
CANOTTAGGIO Le canottieri provinciali hanno raccolto tante soddisfazioni nella tradizionale regata torinese
I
di Carlotta Ludovica Tamburini
l 15 e 16 febbraio scorsi si è svolta a Torino la 31ª edizione della regata “D’inverno sul Po”, in cui abbiamo visto gareggiare tutte le canottieri cremonesi. Bene la Canottieri Baldesio che ha aperto la tradizionale regata con 3 bronzi, il primo arrivato dal doppio Michele Manzoli e Lorenzo Cortesi, dietro a Sisport Fiat ed Esperia, nella specialità del doppio Ragazzi a 10 secondi dai primi. Sul podio anche Marcello Caldonazzo e Matteo Mazzolini ed infine Lorenzo Bonetta e Michele Manfredini nel doppio Allievi C. La Canottieri Bissolati continua il suo trend positivo ottenendo due ben due ori e un argento: il primo oro è arrivato dal doppio di punta bissolatino composto da Valentina Rodini e Francesca Fava, seguito dal singolista Andrea Cattaneo e dall’argento di Giacomo Gentili. La Canottieri Flora ha però recuperato nel corso della seconda giornata, conquistando un oro nel 4x Under 43 composto da Daniele Signore, Alessandro Corni,
L’equipaggio di Manzoli
Rodini e Fava nel doppio
Paolo Pinardi e Danilo Lattari, l’argento nell’8 misto della Vittorino SC, al quale hanno contribuito Clarice Cloutier, Alessandra Cotti e Alice Rossi. Anche nella seconda giornata la Canottieri Bissolati si è aggiudicata più medaglie grazie alle
barche miste di Selene Gigliobianco nell'8 (con la Grenoblois), di Andrea Cattaneo nel 4x Junior con Alberto Dini (Viareggio), Pietro Cattane (Tritium SC) e Lorenzo Fontana (Menaggio SC). Infine l’ultimo bronzo bissolatino è arrivato dall’8 lombardo cate-
Sono già 200 gli iscritti al Circuito del Porto 2014
goria Junior con Francesca Fava. La Baldesio ha concluso la sua esperienza a Torino con l’oro di Michele Manzoli nel 4x misto Elpis Genova con Davide Mumolo e Federico Garibaldi (Elpis) e Andrea Crippa (Lecco SC).
CICLISMO
di Fortunato Chiodo
Valigie colme di sogni e speranze, ammiraglie pronte e con al loro interno biciclette già minuziosamente sistemate. Corridori smaniosi di cominciare e noi con loro, siamo felici di mettercela tutta a raccogliere simili sentimenti di un’annata di ciclismo che si preannuncia entusiasmante, anche nel calendario dilettantistico. La favola del calendario nazionale è pronta a salpare: a spiegare le vele oggi è la classica ”Coppa San Geo» (giunta alla 90ª edizione) che si corre a Gavardo (Bs), e l’indomani è il “Memorial Lorenzo Mola” a Botticino, sempre nel Bresciano. Lasciata la fascinosa Gardesana, la carovana punterà al “48° Giro delle Tre Province” a Limito (Mi) e l’8 marzo farà tappa per il “38° Trofeo Balestra” a San Pancrazio di Palazzolo Sull’ Oglio (Bs). Nessuno potrà togliercelo mai, è il nostro marchio, il nostro
Il podio dell’edizione 2013
essere. E’ il “made in Italy” che in tutto il mondo si affanna a copiare, siamo leader nel ciclismo di marchi di biciclette (Pinarello, Colnago e Bianchi, tanto per citarne qualcuna), maglie disegnate dai designer (Castelli, Versage e Santini), accessori e chi più ne ha ne metta.
Senza girare troppo intorno, il sogno di tutti i corridori è quello di essere un gradino sopra tutti i coetanei e di farsi trovare a puntino alle classicissime “99° Popolarissima di Treviso” (16 marzo), “55° Gran Premio San Giuseppe” a Montecassiano (Mc) il 23 marzo,
“Piccola Sanremo” a Sovizzo-Vicenza (30 marzo) e togliersi qualche sassolino, varcare la soglia e la fame, soprattutto per coloro che hanno lavorato bene in inverno... Chi uscirà indenne sugli arrivi in quota, infatti, correrà con serenità al Porto. Incredibile a dirsi, emozioni a parte, il ciclismo ci prospetta una grande edizione della corsa di Cremona: intorno all’evento i dirigenti del CC Cremonese 1891 si muovono come satelliti, con crescente autorevolezza sulle strade del “47° Circuito del Porto-Trofeo Arvedi”. Non è facile a dirsi, ci sarà una partenza soft – ci ha detto Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale della Fedeciclismo e direttore di corsa - a farla da padroni saranno i velocisti, anche se la distanza può giocare brutti scherzi: 200 sono i corridori già iscritti, con nove squadre straniere a giocarsi la palma lungo l’ampio rettifilo di Viale Po a Cremona il prossimo 4 maggio.
Guarnieri protagonista nelle prime volate stagionali
L’olandese Niki Terpstra (Omega Pharma Quick Step), ha vinto il Giro del Qatar. Nell’ultima tappa successo del francese Arnaud Demare davanti a Daniele Bennati. Jacopo Guarnieri, velocista del team kazako dell’Astana, è stato protagonista nelle volate grandi firme, al Dubai Tour e al Giro del Qatar. Senza treno, è rimasto sui mozzi, duellando all’ultimo respiro e centrando due sesti posti d’onore, alle spalle dei velocisti dei due mondi, il “ciclone” tedesco Marcel Kittel della Giant Shimano e il “tornado” belga Tom Boonen dell’Omega, che hanno vinto allo sprint la scommessa. IL CT CASSANI OSPITE D’ONORE Martedì 18
marzo, alle ore 20.45 nella sala del Palazzo comunale di Montanaso (Lodi) sarà presentato il “31° Giro del Lodigiano”, riservato alla categoria Juniores (17-18 anni), in programma domenica 30 marzo, corsa di apertura del calendario lodigiano. Francesco Bernardelli, presidente del Comitato Lombardo della Federciclismo, per rendere più importante la serata, ha invitato due ospiti d’onore: Davide Cassani, commissario tecnico della Nazionale di ciclismo ed ex telecronista della Rai e il cantante lirico lodigiano Leo Nucci, uno dei più grandi baritoni del mondo ed appassionato di ciclismo, un reality senza precedenti.
Sono ventuno e nuovi professionisti lombardi
Jacopo Guarnieri (a destra ) in una volata
La Lombardia è la regione con il maggior numero di tesserati alla Federciclismo nelle varie categorie, con ventuno neoprofessionisti al debutto nel 2014. Come avevamo già avuto modo di scrivere, Piero Baffi (figlio e nipote d’arte) ha fatto il salto di qualità passando nelle file della Trek, mentre papà Adriano è direttore sportivo di Spartacus di Cancellara (l’ultima curiosità riguarda un possibile tentativo di record dell’ora, anche se il discorso è in stand by). La grande speranza è Davide Villella, 22enne bergamasco, svezzato dal Team Colpack, diventato leader del Giro della Val d’Asta e 6° al Mondiale di Firenze, è di sicuro il più talentuoso, in grado di dire la sua nelle classiche in linea e nelle gare a tappe ha fatto irruzione nella serie “A” dell’ Uci World Tour, guida il gruppo dei neoprofessionisti nella americana Cannondale. Dalla Colpack hanno fatto il gran salto anche l’altro bergamasco Gianfranco Zilioli, 23 anni e il bresciano Nicola Ruffoni, entrambi classe 1990, accasati all’AndroniVenezuela e alla Bardiani-Csf. Zilioli, promettente scalatore, ha vinto otto gare, tra le quali una cornice magnifica nel Gran Premio di Prato tra i professionisti. Ruffoni ha caratteristiche completamente diverse, trattandosi di velocista, scaltro e potente, che pure si presenta nel nuovo mondo con una dose pesante di dieci affermazioni nell’ultima annata da dilettante, tra cui l’oro ai Giochi del Mediterraneo. A chiudere il quartetto dei debuttanti lombardi c’è infine il comasco Samuele Conti, 22enne, che esce dalla Pool Cantù e ha trovato sistemazione nella toscana “Neri Sottoli”. C’è poi il folto gruppo di coloro che faranno parte dei Team Continental, le squadre di terza fascia. Il Team Idea getterà nella mischia otto lombardi: il varesino Mirko Tedeschi (due vittorie nel 2013), i suoi conterranei Fabio Gadda e Kabir Lenzi, i comaschi Matteo Serafico, Davide Ballerini e Simone Nespoli, il valtellinese Daniele Mossini e il brianzolo Simone Carantoni.
Davide Martinelli super in pista Dieci anni fa “perdavamo” Pantani
Superba affermazione dell’azzurro Davide Martinelli del Team Colpak, 21enne bresciano, figlio dell’ex professionista Beppe, tricolore nella crono Under 23, sulla pista di Montichiari (Bs) nel Trofeo Agrifood ha vinto l’Omnium battendo Emanuele Capati (Bike Lazio). Tra le donne successo Di Marta Tagliaferro (Fiamme Azzurre), mentre Elena Cecchini( Estado de Mexico Farn Kuota), pilotata da Cordiano Dagnoni, si è imposta nel Derny. IL TEAM COLPACK 2014 Ecco a voi l’agguerrito Team Colpack di “patron” Beppe Colleoni, compagine orobica della categoria Elite e
Under 23, che nell’annata lasciata alle spalle ha collezionato trentadue successi, diretta dagli ex professionista Gianluca Valoti e Antonio Bevilacqua e del team manager Rossella Dileo. Diciannove gli atleti al debutto: Pietro Andreoletti, Simone Bettinelli, Giulio Ciccone, Damiano Cima, Simone Consonni, Andrea Di Corrado, Iuri Filosi, Francesco Lamon, Davide Manzoni, Davide Martinelli (campione italiano crono Under 23), Fausto Masnada, Davide Orrico, Luca Pacioni, Edward Ravasi, Francesco Rosa, Manuel Senni, Michele Senni e Oliviero Troia. F.C.
Il 14 febbraio del 2004, giorno di San Valentino, nel residence “Le Rose” di Rimini, fu trovato morto Marco Pantani, 34 anni di Cesenatico, scalatore che aveva incantato il mondo intero e delle sue imprese si parla ancora. La montagna ha perso il suo re, e noi con lei… Del “Pirata” romagnolo, rimane la triste fine, iniziata a Madonna di Campiglio, su quel test, non un controllo antidoping, ma a tutela della salute dell’atleta: a distanza di quasi 15 anni continuano i dubbi, dei valori fuori norma dell’ ematocrito ( 51,9): era il reale risultato oppure un fattore esterno, in buona o in malafede. Chi è perché aveva interesse a “fregare” Pantani? Quel 5 giugno 1999, Pantani precipitò dall’Olimpo sul quale
si era issato con i suoi successi memorabili, nell’abisso della cocaina. Dal suo smisurato orgoglio, una dote che poi si è rivelata un limite, tra imprese e cadute è stato un eroe fragile. Inevitabile: non sarà il più forte di sempre, ma rimarrà unico, oltre ai brividi del campione restano le imprese, un Giro e un Tour, che all’Italici mancava da 33 anni conquistati nella stessa stagione come nessuno è più riuscito a fare. Alla commemorazione del decennale della mosrte di Marco Pantani, il Comune di Cesenatico ha dedicato un monumento al Pirata e alla serata-ricordo in nome di Marco, sono saliti sul palco Ullrich, Berzin, Franco Baresi, Guerrini, Garzelli, Adorni, Scarponi, Ballardini e l’abitro Rosetti.
Torna ad aprile la “24 ore di mtb di Cremona”
Si terrà sabato 26 e domenica 27 aprile la 12ª edizione della “24 ore di mountain bike di Cremona”, organizzata dal gruppo Kula Mula di Massimo Ansoldi. La location di svolgimento sarà ancora il Parco al Po (area Colonoie Padane-Ponte Autostrada) in cui si snoderà il percorso ampiamente collaudato. Partenza ed arrivo all’interno della Pista Ciclabile. Oltre ai fedelissimi team di Cremona sono attesi anche quelli divenuti stretti amici e collaboratori del sodalizio organizzatore e “new entries”. Obiettivo
primario dei Kula Mula è confermare i numeri del 2013 con circa 600 iscritti e 320 team rappresentanti sia squadre che singoli. Oltre alla classifica generale e di categoria come da regolamento del Challenge Nazionale, saranno stilate anche quella della “12 ore” e “6 ore nougat”, due eventi che da qualche anno registrano un certo interesse da parte di appassionati ed agonisti anche in virtù di una riduzione dei costi per la permanenza a Cremona un paio di giorni. RADUNO AZZURRO A MONTECHIARI In pre-
visione dei Campionati del mondo su pista a Calì (Columbia), il commissario tecnico della nazionale femminile Edoardo Salvoldi, ha radunato al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari (Bs) le azzurre Elena Cecchini, Maria Giulia Confalonieri e Arianna Fidanza del team Estrado de MexicoFaren Kuota di Cornaredo, Chiara Vannucci (Vaiano Fondriest), Simona Frapporti e Michela Maltese (Astana-Be Pink) e Barbara Guarischi (Alè Cipollini). Chiodo-Ravara
Speciale Sochi 2014 a cura di Fabio Varesi
Meglio di Vancouver, ma di poco Sono aumentate le medaglie, ma manca l’oro. In ogni caso la svolta rispetto a quattro anni fa non c’è stata
L’
impresa è riuscita solo a metà. Il bottino di medaglie della spedizione azzurra a Sochi ha superato quello di Vancouver, anche se manca l’oro. E’ vero che ci sono ancora due giornate di gare, ma le chance di podio sono davvero poche per l’Italia. La speranza è che si ripeta quanto accaduto quattro anni fa, con il miracolo nello slalom compiuto da Razzoli. Ma anche i miracoli sportivi non sempre si ripetono. Analizzando le prove degli azzurri, balza all’occhio che a medaglia sono andati gli atleti più attesi, mentre sono mancate le sorprese, se si eccettua la staffetta mista del biathlon, che ha colto un bronzo significativo. Gli staffettisti azzurri Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windish e Lukas Hofer sono giovani e possono crescere ancora, riportando il biathlon azzurro in cima al mondo. Dicevamo delle punte che non hanno tradito: l’eterno Armin Zoeggeler ha chiuso a Sochi una carriera strepitosa, salendo sul podio per la sesta volta in altrettante edizioni olimpiche. Anche Arianna Fontana, che ieri ha fallito la prova nei 1000, è stata superlativa nello short track. A soli 24 anni (da compiere) è già alla terza Olimpiade e alla quinta
Carolina Kostner dopo l’esibizione
medaglia. Fra quattro anni sarà lei l’alfiere azzurro ai Giochi. A Sochi, dopo l’argento (con rimpianti) nei 500, la Fontana ha conquistato altri due bronzi e la sua spedizione olimpica merita un 10. Speriamo che il suo esempio spinga tanti giovani ad avvicinarsi a una disciplina in costante ascesa. Brava anche Carolina Kostner, che nel pattinaggio di figura ha finalmente sfatato il tabù olim-
pico. Dopo due delusioni cocenti (Torino e Vancouver), Carolina non ha sbagliato nulla e ha avuto solo la sfortuna di imbattersi in due atlete super, come la russa Adelina Sotnikova (premiata con generosità dai giudici) e la coreana Yuna Kim (oro a Vancouver), che erano inarrivabili. Ma il suo bronzo pesa come un macigno nel medagliere azzurro. Anche Christof Innerhofer ha mantenuto le
grandi attese, sfiorando l’oro nella discesa libera (argento a soli 6 centesimi dal vincitore) e bronzo nella supercombinata con una prova in slalom sorprendente. A quasi 30 anni “Inner” è una certezza, ma non sarà facile ritrovarlo fra quattro anni ai vertici. E visto che Zoeggeler si ritira e che la Kostner al massimo pattinerà un altro anno, non resta che augurarsi la crescita di nuovi talenti per presentarsi a Pyeongchang (Corea del Sud) nel 2018 con una spedizione competitiva. Dando un’occhiata al medagliere, purtroppo l’Italia è nelle parti basse della classifica, superata da Nazioni che non hanno mai brillato ai Giochi invernali, ma che hanno saputo crescere in discipline nuove, poco considerate nel nostro Paese. Alla fine, visti i timori della vigilia, non è andata così male, ma chi sperare in un’inversione di rotta rispetto a Vancouver, è rimasto deluso. In conclusione, possiamo dire che c’è stato grande equilibrio in quasi tutte le discipline, tranne due: nello slittino la Germania ha conquistato quattro ori e un argento in quattro gare, mentre l’Olanda si è imposta in quasi tutte le prove nel pattinaggio di velocità, con un dominio senza precedenti. Bravi loro.
IL MEDAGLIERE
oro argento bronzo Norvegia 10 4 8 Russia 9 10 7 Canada 9 10 5 Stati Uniti 9 6 11 Germania 8 4 4 Olanda 6 7 9 Svizzera 6 3 2 Bielorussia 5 0 1 Francia 4 4 7 Polonia 4 0 0 Cina 3 3 1 Sud Corea 3 2 2 Austria 2 7 3 Svezia 2 6 6 Rep. Ceca 2 4 2 Slovenia 2 1 4 Giappone 1 4 3 Finlandia 1 3 0 Gran Bretagna 1 1 2 Ucraina 1 0 1 Slovacchia 1 0 0 ITALIA 0 2 6 Australia 0 2 1
LE ULTIME MEDAGLIE
A 18 anni oro alle Olimpiadi. Il fenomeno statunitense Mikaela Shiffrin, dopo la vittoria ai Mondiali nel 2013, si è ripetuta ieri a Sochi al termine di due manche dominate. Alle sue spalle la veterana austraiaca Marlies Schild, che ha vinto tutto in carriera, tranne l’oro olimpico. Anche a Vancouver arrivò seconda, ma stavolta l’argento vale come una vittoria. Sul podio è salite pure l’altra autriaca Kathrin Zettel, mentre è arrivata solo quarta la campionessa in carica Maria Riesch (seconda nella prima manch), che ha abdicato non senza rimpianti, ma che lascioa Sochi comunque soddisfatta con un oro e un argento al collo. Male anche Tina Maze, ma dopo due ori (in discesa e in gigante) era impossibile chIederle di più. Ora manca solo la prova maschiel di slalom
Oggi tocca a Moelgg nello speciale spaciale, per chiudere lo sci alpino ai Giochi Olimpici: vedremo se l’austriaco Marcel Hirscher, dominatore nelle ultime stagioni, saprà riscattare la delusione patita in gigante. Sulla carta dovrebbe dominare come la Shiffrin al tedesco Felix Neureuther e all’agguerrita pattuglia svedese. L’Italia si aggrappa a Manfred Moelgg (bronzo a Schladming 2013), mentre Giuliano Razzoli difficilmente difenderà il titolo conquistato quattro anni fa. Ecco la lista di partenza (prima manche alle 13.45 e seconda alle 17.15): 1 Andre Myhrer, 2 Mattias Hargin, 3 Mario Matt, 4 Marcel Hirscher, 5 Henrik Kristoffersen, 6 Patrick Thaler,
7 Felix Neureuther, 8 Ivica Kostelic, 9 Fritz Dopfer, 10 Alexis Pinturault, 11 Reinfried Herbst, 12 Jean-Baptiste Grange, 13 Benjamin Raich, 14 Markus Larsson, 15 Manfred Moelgg, 16 Ted Ligety, 17 Stefano Gross, 18 Steve Missillier, 19 Naoki Yuasa, 20 David Chodounsky, 21 Luca Aerni, 22 Giuliano Razzoli, 23 Axel Baeck, 24 Alexander Khoroshilov, 25 Mitja Valencic. Sempre oggi è in programma la 30 km femminile di sci di fonda con partenza tutti insieme. Ancora una volta la favorita è Marit Bjørgen, 5 ori olimpici di cui 2 a Sochi. Attenzione però alle svedesi, in particolare Charlotte Kalla, in
grande forma tanto da dominare la staffetta. Poi gran finale domani con la 50 km dello schi di fondo, che non vedrà al via Giorgio Di Centa, oro a Torino, che soffre di problemi alla schiena. Con ogni probabilità lo sci di fondo italiano tornerà a casa senza medaglie: non succedeva da Sarajevo 1984, ma la cosa non deve stupire. Del resto, anche un anno fa ai Mondiali in Val di Fiemme non arrivò neppure un podio, a conferma delle difficoltà di rinnovare una nazionale, che a Torino nel 2006 diede il meglio di sé. SABATO 22 FEBBRAIO 10.30 SCI DI FONDO: 30 km mass start fem-
minile. 10.59 SNOWBOARD: parallelo slalom (finale maschile). 11.58 SNOWBOARD: parallelo slalom (finale femminile). 13.45 SCI ALPINO: slalom speciale (1ª manche maschile). 14.51 SPEED SKATING: inseguimento a squadre (finali maschile). 15.14 SPEED SKATING: inseguimento a squadre (finale femminile). 15.30 BIATHLON: staffetta maschile. 17.15 SCI ALPINO: slalom speciale (2ª manche maschile). DOMENICA 23 FEBBRAIO 08.00 SCI DI FONDO - 50 km mass start maschile. 12.00 BOB: quattro maschile (ultima manche). 13.00 HOCKEY GHIACCIO: finale maschile.
Gli orari fanno riferimento al fuso italiano