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PICCOLO
Giornale
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Edizione del Mercoledì
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Anno XII • n° 8 • MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO 2012
Bastonate e prostituzione Una 20enne rumena bastonata ed obbligata a prostituirsi sulla caorsana. I responsabili: due fratelli, entrambi rumeni, di 30 e 26 anni residenti a Cremona. I due sono finiti ieri nella rete della Squadra Mobile e della Polizia Locale di Piacenza, al termine di una serie di appostamenti e intercettazioni ambientali. Arrestato a Cremona, il 30enne si trova in carcere con l'accusa di sfruttamento alla prostituzione. Denunciato invece 19enne. La giovane, per paura di ritorsioni, è fuggita all'estero.
ENTRO L’ANNO INIZIERANNO I LAVORI
VIA I PASSAGGI A LIVELLO A pagina 5
Stanziati i finanziamenti per 11 milioni di euro. Francesco Zanibelli, assessore ai lavori pubblici: «I progetti sono pronti, ora andremo a gara. Priorità ai sottopassi di via Brescia e via Persico»
SMOG: ORA TARGHE ALTERNE. MA BASTERA’?
IL PICCOLO RADDOPPIA
Gli auguri dai sindaci di Cremona e Casalmaggiore ▲
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alle pagine 3 e 8
INTERNET
Per gli over 70 difficile usare i servizi online ▲
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NUOVE ASSUNZIONI
Nel 1° trimestre 2012 in arrivo 620 posti di lavoro ▲
Ma, commentano da Fiab, se è indubbio che la geografia non aiuta Cremona, senza vento e sul fondo di un avvallamento, questo non deve diventare una scusa. E fanno l'esempio dell'Area C milanese, dalla cui istituzione sono migliorati non poco i trasporti urbani, la qualità dell'aria e le condizioni di vivibilità delle strade. «Occorre un intervento più radicale commenta Piercarlo Bortolotti - occorre ripensare la mobilità. O scatta la molla, o si continua ad essere fatalisti». Intanto parte la circolazione del traffico a targhe alterne (prevista sino al rientro nei limiti dei valori degli inquinanti atmosferici), che ammette la circolazione dei veicoli con targa pari nei giorni pari e
di quelli con targa dispari nei giorni dispari (la natura della targa è determinata dall’ultima cifra a destra del numero e lo zero è considerato numero pari). Mercoledì 22, la circolazione è concessa ai veicoli con targa pari, oltre che agli autoveicoli ad emissione nulla ossia con motore elettrico, alla categoria Euro 3 benzina ed Euro 3 diesel (purché dotati di sistema di riduzione della massa di particolato allo scarico - Fap), agli Euro 4 ed Euro 5, e ai motori alimentati a gas: metano e gpl e quelli con motore ibrido-elettrico e termico, inoltre sono autorizzati a circolare i veicoli con a bordo almeno 3 persone (car pooling), e di servizio (car sharing). Michele Scolari
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CASALMAGGIORE
L’atleta nigeriano Fausto Desalu è ora cittadino italiano ▲
di un giorno il blocco totale del traffico di domenica (quando la capannina di via Fatebenefratelli ha toccato i 200 microgrammi). Sull’efficacia del blocco permangono tutt’ora forti dubbi: un successo o un palliativo? «Un successo», secondo l’Assessore comunale all’ambiente Francesco Bordi che domenica, a fine giornata, parlava di «segnale culturale ai cittadini in una situazione molto seria», soggiungendo che «sarebbe l'ideale se ogni sabato e domenica la città fosse chiusa alle auto per aprirsi ai pedoni e alle biciclette. Lo stesso sindaco è stato il primo a volere questo blocco e a impegnarsi per trovare una via d'uscita dallo smog».
BASKET SERIE A
La Vanoli Braga ha ora un roster più “Rich” ▲
iciotto sforamenti consecutivi della soglia massima alle tre centraline cremonesi dove, per oltre una settimana, si sono duplicati, triplicati (e domenica quadruplicati, toccando quota 200) i 50 microgrammi per metrocubo consentiti dall’Unione Europea: l’inquinamento a Cremona non era mai stato così alto dall’inizio dell’anno. Una parte sempre più consistente della città è ormai stufa di promesse non mantenute o di sterili soluzioni dettate da logiche prossime al fatalismo. Lo dimostrano i 250 partecipanti all’iniziativa su due ruote, organizzata sabato pomeriggio da una nutrita schiera di associazioni cremonesi, una fiumana colorata che si è snodata per le contrade cittadine in un degregoriano pomeriggio «d’altri tempi, prima del motore», quando «si correva per rabbia o per amore». Ma qui il distacco tra i due non cresce, anzi: lo scampanellio di disappunto per una situazione ormai insostenibile si fonde con l’amore per la propria città tradotto in interesse civico, voglia di ‘fare’ e proporre, non solamente di parlare. A dimostrare che la cultura del pedale non appartiene solamente alla ‘piccola Olanda’, quella fascia di terra tra il Po e l’Appennino delle province di Parma, Modena e Reggio Emilia, con le sue interminabili reti di piste ciclabili. Un’ora sui pedali per chiedere all’amministrazione politiche efficaci, concrete e reali per incentivare l'uso della bicicletta, rispetto a quanto fatto finora; una manifestazione che ha preceduto
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
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ARRESTATO
Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato
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22 febbraio, mercoledì delle Ceneri
Mercoledì 22 febbraio, con il rito dell’imposizione delle ceneri, inizierà il tempo della Quaresima. Il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, presiederà la solenne Eucaristia in Cattedrale
alle ore 18.15. Con il presule concelebreranno il vicario generale mons. Mario Marchesi, i delegati episcopali e i canonici della Cattedrale. Presteranno il servizio liturgico i seminaristi diocesani.
CREMONA
“il Piccolo” raddoppia, gli auguri di Perri
«Il giornale rappresenta una risorsa per la città, questo ulteriore sforzo è da apprezzare»
O
di Laura Bosio
ggi “Il Piccolo” inizia una nuova avventura: raddoppiamo le uscite settimanali, il mercoledì e il sabato. Un augurio per il nostro giornale arriva dal primo cittadino di Cremona, Oreste Perri, secondo cui «questo ulteriore sforzo del “Piccolo” rappresenta una risorsa per la nostra città, in quanto andrà ad arricchire l’opera di informazione che già da tempo il giornale sta portando avanti, con un maggior spazio sia per i cittadini che per il mondo istituzionale. Per noi è importante avere modo di comunicare non solo le nostre scelte ma anche le ragioni che ci spingono a compierle; troppo spesso, infatti, si rimane alla superficie di un'azione amministrativa senza cercare di comprenderne la ragione. Compito della stampa è proprio quello di aiutarci nella missione di rendere comprensibili le nostre decisioni, oltre a permetterci di informare tutti i cittadini. I giornali sono l’unico mezzo che abbiamo per comunicare, ma non solo: quello che scrivete ci è anche utile per capire meglio quello che la gente vuole da noi, quali sono i problemi da risolvere e quali sono le priorità». Lei parla di priorità ... quali sono oggi, a Cremona? «Sono sostanzialmente due: il lavoro e il trasporto ferroviario. Il primo è messo duramente alla prova dalla crisi globale che ha travolto anche il nostro territorio, con una perdita di posti di lavoro davvero notevole e senza precedenti. Le amministrazioni hanno l'obbligo di rispondere mettendosi d'impe-
Presente e futuro di Cremona: l’amministrazione ha tra le priorità l’emergenza occupazione gno per trovare delle soluzioni. A questo proposito, stiamo creando sinergie con le altre istituzioni locali e con le categorie economiche del territorio, per superare insieme questa fase difficile. La crescita economica del territorio di Cremona si rivela oggi fondamentale per rispondere al problema della disoccupazione, e questo ci spinge a valutare la necessità di promuovere nuovi insediamenti produttivi; ciò è possibile mettendo a disposizione delle aree a prezzi competitivi, per favorire l’accesso alla città di nuove aziende, che porterebbero nuovi posti di lavoro. Il problema dei pendolari è un’altra questione che mi sta molto a cuore. Purtroppo come Amministrazione comunale non abbiamo la competenza per intervenire direttamente, ma stiamo lavorando con Provincia e Regione per sollecitare interventi, attraverso lettere, rimostranze e reclami. Il problema va arginato al più presto: non si potranno
risolvere tutti i problemi, ma è necessario che ci sia la volontà di fare qualcosa, affinché i viaggiatori possano tornare ad avere almeno un minimo di decoro e di dignità. Questo ci chiedono tutti i cremonesi che lavorano fuori città, e che sono costretti a viaggiare al freddo o al caldo, in vagoni sporchi e con mille disagi». È soddisfatto dei risultati raggiunti sinora? «Ci siamo impegnati per raggiungere gli obiettivi che erano presenti nel programma, nonostante le difficoltà economiche notevoli di questi tempi. Purtroppo abbiamo avuto anche problemi imprevisti lungo il percorso, come la chiusura della Tamoil e le forti difficoltà di molte altre aziende del territorio. Problemi che hanno rallentato la messa a punto dei nostri programmi, creando emergenze che dovevano essere risolta prima possibile».
CANONE: LA RAI FA MARCIA INDIETRO
Non si paga l’abbonamento per computer e smartphone Dopo le polemiche dei giorni scorsi, rientra la polemica sul pagamento del “canone Rai” a carico delle aziende: l'Azienda pretendeva, basandosi su una norma contenuta nel Regio Decreto del 21 febbraio 1938, secondo cui chiunque detenga apparecchi atti alla ricezione delle radiodiffusioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento. La Rai, con questo pretesto, pretendeva quindi il pagamento del canone, oltre che per il possesso di televisori, anche per qualsiasi dispositivo atto o adatta-
bile a ricevere il segnale tv, inclusi monitor per il Pc, videofonini, videoregistratori, Ipad e, addirittura, sistemi di videosorveglianza. Nei giorni scorsi forte si era sollevvata la protesta della Cna contro quella che era ritenuta un'ingiustizia. L'associazione aveva infatti inviato una lettera al presidente del consiglio Mario Monti e al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, in cui veniva sollecitato un intervento. E decisiva è stata proprio la presa di posizione del ministero allo Sviluppo Economico che ha
mandato alla Rai una propria interpretazione del Regio Decreto del 1938 escludendo perentoriamente quei prodotti dal pagamento. «Siamo soddisfatti» afferma la Cna di Cremona «perché il pagamento del canone Rai era un inutile balzello chiesto alle imprese in un periodo in cui non potevano permettersi inutili sprechi. Venivano tassati strumenti di lavoro e per di più, veniva tassato anche chi con quegli strumenti non lavorava direttamente come autotrasportatori, imprese di pulizie ecc».
Parliamo di alcune questioni. Nei giorni scorsi è stato sollevato il problema della raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti: come mai c’è questo ritardo? «Si tratta di un meccanismo che comporta costi notevoli e abbiamo bisogno di tempo per creare una condizione di equilibrio tra ciò che si fa e ciò che si fa spendere ai cittadini». Quali sono gli interventi a breve termine? «Sicuramente dovremo risolvere il nodo di via Dante e la questione dei passaggi a livello. Sono interventi primari per lo sviluppo della città, e ci siamo imposti di procedere più velocemente possibile su questi due fronti». Dopo due anni e mezzo di mandato, qual è la cosa di cui è più soddisfatto e quella che invece la soddisfa meno? «Sicuramente aver chiuso piazza Marconi è stata una grande vittoria, quando nessuno ci credeva. Grazie alla disponibilità del cavaliere Arvedi siamo anche riusciti a costruire il Museo del violino, un’eccellenza di cui andare fieri. Sono meno contento del fatto che non sono ancora riuscito a realizzare tanti degli obiettivi che mi ero posto, ma visto che c’è ancora del tempo mi permetto di essere moderatamente ottimista. La cosa importante, secondo me, è lasciare un'immagine positiva dell’impegno che si è messo nel realizzare le cose. E’ un po’ come nello sport: si può vincere ma si può anche perdere. Tuttavia l’impegno è d’obbligo.
IN COMUNE
UpCremona, progetto culturale per i giovani
Un nuovo modello culturale per coinvolgere i giovani in attività che suscitino il loro interesse ed abbiano una capacità di aggregazione. Questo è UpCremona, il progetto promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili, destinato a tutti i ragazzi e giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni. La novità dell’iniziativa sta proprio nel fatto che il Comune non svolge più il ruolo di organizzatore, ma di promotore, mentre la gestione è affidata alle cooperative sociali Altana, Iride, L’Umana Avventura e Nazareth. «Si è puntato alla valorizzazione dell'esistente», ha sottolineato l’assessore Jane Alquati, «mettendo insieme esperienze e modi di azioni diversi tra loro ma che hanno trovato un punto di convergenza». I servizi di riferimento di UpCremona sono due: il Polo per le attività Ghisiotto, in via Calatafimi, sede del progetto in cui vengono proposte attività di laboratorio, sportelli di accompagnamento ai servizi della città, performance creative, eventi culturali; il Servizio di educativa territoriale, composto da educatori che hanno il duplice compito di contattare gli adolescenti e i giovani della città per coinvolgerli in attività di promozione e di costruire sinergie per coordinare ed implementare le proposte e le opportunità che la città mette a disposizione dei giovani.
Ca’del Ferro, si toglie la vita a un anno dalla libertà A una settimana dal dramma del 58enne suicidatosi lo scorso giovedì nella casa circondariale di Milano Opera e a circa 24 ore dal suicidio, a Formia, del ‘basco blu’, assistente di polizia penitenziaria che si è tolto la vita nel carcere romano di Rebibbia, lo scorso venerdì 17 la piaga delle morti in carcere ha toccato anche il carcere cremonese di Ca’ del Ferro, quando un detenuto 45enne ha deciso di farla finita impiccandosi nella sua cella. Stando alle prime ricostruzioni, il detenuto in questione, di origine straniera, soffriva di profonde patologie psichiche già da prima dell’ingresso nella struttura carceraria (ed ancora un anno circa lo separava dall’uscita). La tragedia andata in scena nel carcere all’ombra del Torrazzo, «la prima dopo molti anni di relativa tranquillità», commenta Sergio Ravelli, segretario dell’Associazione radicale Piero Welby, «è il segno
del disagio e della sofferenza derivanti da un degrado crescente della struttura penitenziaria di Cremona vessata da numerosi problemi». Problemi legati al «sovraffollamento», per il quale il decreto cosiddetto “svuotacarceri”, incassato dal governo lo scorso 13 febbraio con il via libera del senato, “libererà” solamente 3300 posti, con il passaggio alla detenzione domiciliare per i detenuti, a fronte di una necessità ben più ampia che si assesta sui 22mila posti. Zoomando su Cremona, Ca’ del Ferro verrà “alleggerito” di una quarantina di detenuti, che passeranno ai "domiciliari”. Ma il problema del sovraffollamento rimane, dato che la quota soglia di detenuti è fissata a 192 mentre il numero effettivo ad ottobre si assestava a 377 e negli ultimi tempi dovrebbe aver superato i 400, con un esubero irrisolto di circa 180 unità. mi.sco.
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Cremona
Mercoledì 22 Febbraio 2012
INPS E PAGAMENTI
Pensioni sopra i mille euro da marzo solo su conto corrente L'informatizzazione dei principali servizi erogati ai cittadini non è l'unica novità che l'Inps si prepara ad introdurre: a partire dal 7 marzo 2012 le pensioni di importo superiore ai 1000 euro non potranno più essere erogate in contanti. Ai pensionati è dunque richiesta l'apertura di un conto corrente o l'attivazione di una carta ricaricabile per poter ricevere i versamenti. Più precisamente, quattro sono le opzioni a disposizione dei cittadini per poter ricevere la propria pensione: la scelta sarà da effettuarsi tra conto corrente postale, conto corrente bancario, libretto postale e carta ricaricabile. Sono circa 450.000 i cittadini interessati da questa novità, debitamente avvertiti tramite lettera dall'Inps. I pensionati che stanno ricevendo la lettera dell'Istituto potranno comunicare entro la fine del mese di febbraio le nuove modalità di riscossione, scegliendo tra l'accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. La richiesta di variazione della modalità di pagamento potrà essere inoltrata attraverso il sito istituzionale da parte dei soggetti in possesso di pin, oppure direttamente ad una Struttura Territoriale dell'Istituto. In alternativa, la richiesta potrà essere fatta presso gli uffici bancari o postali, secondo le consuete modalità. Non sono mancate, per questo, le proteste da parte di chi si vede costretto a sostenere le spese di un conto corrente appositamente per poter ricevere la propria pensione. Per venire incontro ai cittadini, però, sia gli istituti di credito bancario sia le Poste hanno creato offerte rivolte proprio a tutti i pensionati che si trovano di fronte alla necessità di aprire un conto corrente, con
agevolazioni e costi ridotti: per essere certi di individuare la soluzione più in linea con le proprie esigenze è consigliabile dunque informarsi presso più istituti, per poter confrontare le diverse offerte e proposte. Coloro che, entro la fine del mese, non si adeguano comunicando i nuovi estremi per ricevere i versamenti si vedranno invece sospesa l'erogazione della pensione fino a comunicazione avvenuta: la rata di marzo sarà dunque l'ultima che potrà essere riscossa in contanti. Tre le principali motivazioni che hanno portato a questa decisione da parte dell'ente previdenziale: da una parte la riduzione dell'evasione fiscale e l'aumento della sicurezza, evitando che gli anziani conservino in casa o nel portafogli grandi quantità di denaro, che spesso sono causa di truffe, raggiri o fatti ancor più tragici. Dall'altra parte, la consegna direttamente su conti correnti bancari o postali permetterà all'ente stesso di ridurre notevolmente i costi, che attualmente raggiungono i 10 miliardi di euro annuali. Diretta conseguenza, inoltre, è l'incentivo all'utilizzo di carte di credito e bancomat anche per effettuare i pagamenti, riducendo ulteriormente i rischi legati alla circolazione con cifre consistenti di denaro in contante. Lo stop ai pagamenti in contanti per cifre al di sopra ai 1.000 euro riguarda anche quei pensionati che, solo in uno o più mesi dell'anno, riscuotono somme sopra i 1.000 euro per effetto del pagamento degli arretrati o, ad esempio, della tredicesima mensilità. Tutti coloro che percepiscono una pensione mensile inferiore ai mille euro potranno invece continuare a ritirare regolarmente la rata in contanti presso gli uffici postali.
Sempre più servizi solo online penalizzano gli “over settanta” Cresce in Europa l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie anche nella terza età
Inps, entro due anni previsto il passaggio totale alla rete telematica per richieste e istanze
A
di Martina Pugno
oltre cinquant'anni dalla nascita di internet, poterne fare a meno si rivela oggi impensabile. Cresce, in Europa e nel mondo, l'utilizzo del web, al quale si delegano sempre più di frequente operazioni per i servizi pubblici e privati relativi ad utenti di ogni fascia d'età. E' il caso, in Italia, dei servizi Inps, dal 1 gennaio 2012 fruibili solamente tramite internet: tra essi rientrano le domande di invalidità civile, di congedo parentale, di disoccupazione, le richieste per l'iscrizione alla gestione separata, nonché tutto ciò che riguarda le pensioni e i servizi al patronato. Proprio quest'ultima tipologia di servizi, relegata al web, è quella che sta creando maggiore scompiglio, in quanto rivolta ad una fascia d'età che ancora raramente ha dimestichezza con le nuove tecnologie. Complici dei disagi e dei disservizi anche le modalità repentine del passaggio alla totale informatizzazione dei servizi, come denunciato anche dai patronati delle varie associazioni sindacali. La diretta conseguenza di questo cambiamento, infatti, è stato un esponenziale aumento delle persone che si sono rivolte ai patronati per ottenere consulenza e assistenza nella presentazione delle domande e nella compilazione di tutta la modulistica necessaria per la richiesta dei sin-
goli servizi, da quelli prettamente pensionistici sino alle domande di invalidità o di maternità. L'obiettivo dell'ente è la totale informatizzazione delle domande e delle istanze entro due anni. Una richiesta di assistenza alla quale non sempre è possibile fare fronte agilmente, in particolare se si tiene conto dei ritardi nelle risposte causati da una modalità di gestione evidentemente non ancora del tutto efficace. A farne le spese, dunque, sono proprio le fasce d'età più avanzate, in particolare gli 'over 70', che lamentano l'impossibilità, o meglio, le evidenti difficoltà nel riuscire ad accedere autonomamente ai diversi servizi erogati dall'Inps. Tra le principali critiche mosse all'ente che ha optato per l'informatizzazione vi è l'impossibilità di fare riferimento, per dubbi o richieste, a sportelli diretti e operatori, come sottolinea Vincenzo, 74 anni: “Io non ho un
computer e non lo so usare: possibile che per qualsiasi cosa ormai mi debba rivolgere a mio figlio? Ormai da solo non posso fare più niente. Se ho bisogno di qualche informazione, poi, non c'è più la possibilità di rivolgersi a nessuno, bisogna sempre fare ricorso al computer o a qualcuno che ne sia in possesso”. Stesse difficoltà anche per Maria: “Ho dovuto fare domanda per la pensione d'invalidità ed è stato un calvario: non è più possibile rivolgersi agli sportelli dell'Inps, neppure per avere qualche chiarimento. Mi sono rivolta ai patronati, ma con questo nuovo sistema anche i tempi sembrano allungarsi molto prima di avere delle risposte”. Dello stesso avviso anche Giulio, 70 anni: “Sono sempre di più i servizi ai quali è possibile accedere solamente tramite internt: per fortuna che ci sono i miei figli a darmi una mano quando mi ser-
ve. Va a finire che devo mettermi a settant'anni a imparare a usare il computer!". Una soluzione, per la verità, che gli over 70 stanno adottando in tutta Europa, mentre l'Italia resta ancora fanalino di coda dal punto di vista dell'informatizzazione. Non mancano, però, alcune voci fuori dal coro, come Giovanni, 72 anni, che racconta: "Ho due nipotini che vogliono sempre giocare con il computer: con loro sto imparando anche io ad usarlo. Non so fare molto, ma migliorerò!". Figli e nipoti, dunque, e più in generale le nuove generazioni, sembrano essere la risorsa principale per i meno giovani che necessitano di approcciarsi al web e usufruire dei servizi telematici: "Una volta erano gli anziani ad insegnare ai ragazzini, adesso con il computer sta diventando il contrario! Per molte cose devo chiedere aiuto ai miei nipoti, che sanno fare di tutto con il computer. A volte cerco di farmi spiegare qualcosa, ma alla mia età non è facile", racconta Teresa. Eppure, il futuro pare nel web, anche per i nonni: dal 2005 al 2007, secondo le stime dell'Eurispes, infatti, gli over 60 in rete sono passati dal 13,8% al 17,5%. Tra le attività maggiormente svolte ci sono gli scambi di comunicazione con parenti lontani, la creazione di album fotografici, la consultazione di servizi della pubblica amministrazione e il pagamento delle utenze online.
Cremona
Mercoledì 22 Febbraio 2012
«Entro il 2014 via 7 passaggi a livello» Con lo stanziamento dei fondi Por-Fesr da parte della Regione, il Comune accelera. Lavori al via entro fine anno
L’assessore Zanibelli: «Siamo pronti per andare a gara». Priorità ai sottopassi di via Brescia e di via Persico
E
di Laura Bosio
eliminazione dei passaggi a livello entro il 2014 è l'obiettivo che il Comune di Cremona si è posto, ora che dalla Regione sono arrivati i fondi europei Por-Fesr, su impulso dell'Amministrazione provinciale, che si è adoperata perché la quota dei fondi destinati al territorio cremonese venisse dirottata sul progetto, redatto in accordo con il Comune di Cremona, per la soppressione dei passaggi a livello. Un'operazione giudicata come intervento prioritario per il territorio. Tuttavia, la Provincia di Cremona, e qualcuno lo fa notare in modo un po’ malizioso, non sborserà di tasca propria un solo euro per il progetto. Infatti gli stanziamenti previsti sono 5,5 milioni di euro di fondi Fesr, ai quali si aggiungeranno altri 3 milioni di euro che verranno messi a disposizione da Rfi, mentre i restanti 2,5 milioni di euro verranno tutti messi a disposizione dal Comune di Cremona, per un costo totale del progetto pari a 11 milioni di euro. Come si procederà adesso? Quali saranno gli interventi prioritari e i tempi? Ne abbiamo parlato con Francesco Zanibelli, assessore alla Viabilità e Lavori Pubblici del Comune di Cremona.
Tempo fa aveva dichiarato, in un'intervista a "Il Piccolo", che per riuscire a iniziare avreste avuto bisogno di nuovi finanziamenti. Ora che sono arrivati, come procederete? «In effetti i soldi che sborserà Rfi sottostanno alla condizione di eliminare tutti e sette i sottopassi problematici indicati nel progetto. Ora che ci sono i fondi, possiamo iniziare a
Quali vantaggi porterà quest'opera alla viabilità? «Da un lato un indubbio miglioramento della viabilità cittadina: i passaggi a livello sono spesso causa di incidenti molto gravi, come accadde qualche tempo fa in via Brescia. Dall'altro, i lavori permetteranno di velocizzare il transito dei treni, che recupereranno circa 7 minuti, non dovendo più rallentare, come è d'obbligo normalmente in presenza del passaggio a livello. Dunque questi lavori non porteranno vantaggi solo a livello territoriale, ma anche a tutti i viaggiatori del tratto Mantova-Milano.».
Per reperire i soldi stiamo rivedendo il Piano delle opere pubbliche, cambiando le priorità d’intervento preparare il bando di gara. I progetti sono già tutti pronti e completi. A questo proposito un plauso va agli uffici del Comune, che hanno messo in piedi in breve tempo un notevole impegno progettuale, con la collaborazione di Autostrade Centropadane». Quali saranno le opere principali da mettere in cantiere? «Sicuramente i sottopassi di via Brescia e di via Persico. Il primo, tra l'altro, in una fase progettuale della precedente amministrazione, era risultato impossibile da realizzare, a causa della presenza dei cavi Cerca e Robecco, che si incrociano proprio sotto il passaggio a livello. I nostri predecessori avevano ipotizzato di eliminare quel passaggio a livello chiudendo via Brescia, ma a noi è sembrata una soluzione non realizzabile. Siamo quindi riusciti a studiare la realizzazione di un sottopasso che non venisse compromesso dal passaggio dei due cavi. Ciò comporterà una rampa piuttosto ripida di discesa
e salita, ma per il resto il limite è stato superato. Anche in via Persico si è studiata la realizzazione di un sottopasso. Inizialmente sembrava un problema di difficile soluzione, a causa della presenza di molti sottoservizi, ma siamo riusciti a superare tutti i limiti che si sono presentati in fase progettuale. Per quest'opera si prevede anche una modifica alla viabilità: all'ingresso del sottopasso, dalla parte dello stadio, verrà infatti realizzata una rotonda per ottimizzare i flussi di traffico. Gli altri quattro passaggi a livello da eliminare sono tutti in zona San Felice. Qui verranno costruiti degli appositi sovrappassi, di dimensioni ridotte, in quanto si tratta di piccole strade». Da quale via si inizierà? «Con ogni probabilità da via Persico, il cui progetto è per ora quello più completo. I lavori ai due sottopassi saranno realizzati con tempistiche diverse, per evitare problemi di viabilità».
I tempi di realizzazione? «Il protocollo prevede che le opere vengano completate entro il 2014, e quindi entro la fine del nostro mandato. Questo comporterà sforzi notevoli, ma ci permetterà anche di consegnare alla città un risultato visibile in breve tempo. Ora i progetti sono stati consegnati a Rfi, che dovrà approvarli. L'avvio dei lavori si ipotizza invece entro settembre-ottobre di quest'anno, dopo una gara che, per legge, avrà un'estensione europea. A questo proposito mi auguro che possano vincere delle aziende cremonesi, in quanto la realizzazione dell'opera porterà sicuramente un incremento di posti di lavoro e darà un impulso positivo all'economia territoriale». In che modo il Comune riuscirà a reperire le risorse per finanziare la sua parte? «Ci serve reperire risorse immediatamente disponibili. Per questo motivo, stiamo rivedendo il Piano delle opere pubbliche, cambiando le priorità d'intervento. Si sta preparando una bozza di documento, che dovrà essere sottoposta alla Giunta».
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IN BREVE
Confidò all’amico di voler rapinare una banca
E’ arrivata lunedì mattina la sentenza per il 38enne cremonese che progettava una rapina per ovviare ai seri problemi economici in cui si trovava. Da mesi disoccupato, disperato e senza l’ombra di un quattrino, l’uomo s’era buttato a progettare il "colpo", rivelandone all’amico il luogo, la filiale Unicredit di piazza Roma, e persino data e ora, il 4 ottobre (2010). Ma l’amico, preoccupato, aveva anonimamente chiamato la polizia informandola della conversazione appena sostenuta con il 38enne. Posta la banca sotto stretta sorveglianza nella mattina del giorno indicato, gli operatori in borghese della Questura avevano fermato nelle vicinanze il 38enne indicato loro dal confidente, trovandogli addosso un paio di forbicine, un sacchetto bianco ed un foglio con la scritta «consegnate i soldi in quindici secondi e silenzio». Negli uffici della questura la successiva ammissione: «ero disperato». Arrivato a processo con l’accusa di tentata rapina, lunedì il cremonese è stato condannato ad una pena di otto mesi e 200 euro di multa. L'avvocato Fabio Galli farà appello: «non si puo' processare un uomo solo per le sue intenzioni», ha commentato il legale.
Università popolare Auser, in partenza i nuovi corsi L’Auser, informa che sono in partenza nei prossimi giorni i seguenti corsi (presso l'Università popolare): dal 23 febbraio Giardinaggio, per conoscere le tecniche di coltivazione delle piante ornamentali sia in piena terra che in vaso, per acquisire competenze utili per l’allestimento e la manutenzione di giardini o piccoli spazi, terrazze e balconi; dal 27 febbraio Inglese conversazione, per chi, avendo già un minimo di dimestichezza con la lingua, voglia acquisire maggiori capacità nella lingua parlata; dal 28 febbraio fotografia e alfabetizzazione informatica. Si ricorda inoltre la possibilità di partecipare ai seminari (gratuiti per gli iscritti alla Scuola di Pace): il primo in programma per il prossimo giovedì 23 febbraio ore 18.30 è: «Come andare meno possibile dal dentista».
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Cremona
Mercoledì 22 Febbraio 2012
Assunzioni previste in complesso nella provincia di Cremona Assunzioni previste
Assunzioni previste per classe di età Assunzioni previste
Scomposizione assunzioni in % a tempo indeterminato
a tempo determinato
apprendistato
altri contratti
TOTALE
620
28,4
66,9
2,2
2,4
INDUSTRIA E COSTRUZIONI
260
32,2
62,8
2,7
2,3
Metalmeccanica-elettronica
100
25,5
68,4
4,1
2,0
Altre industrie
130
33,6
61,9
1,5
3,0
Costruzioni
30
--
--
--
--
SERVIZI
370
25,8
69,9
1,9
2,5
Commercio
160
12,2
82,7
3,2
1,9
Turismo e ristorazione
30
--
88,0
--
--
Servizi operativi
50
33,3
60,8
2,0
3,9
Servizi alle persone
50
55,6
37,8
2,2
4,4
Altri servizi
90
34,1
63,6
0,0
2,3
TOTALE
260
27,9
70,2
1,9
0,0
50 dipendenti e oltre
360
28,8
64,5
2,5
4,2
oltre 29 anni
indifferente
44,1
19,6
36,3
620
Assunzioni previste secondo la preferenza di genere Assunzioni previste TOTALE
Per genere %
620
femminile
maschile
indifferente
18,5
38,2
43,3
Assunzioni previste secondo il livello di istruzione
TOTALE
Assunzioni non stagionali
laurea
diploma
qualifica professionale
nessuna formazione specifica
530
8,1
47,3
12,9
31,6
di cui (%):
Assunzioni previste secondo la difficoltà di reperimento Assunzioni previste
CLASSI DIMENSIONALI 1-49 dipendenti
Per classe di età % sino a 29 anni
TOTALE
620
di cui (%): di difficile reperimento
con specifica esperienza
personale immigrato
27,4
45,9
11,7
Servizi e industria al top. Posti di lavoro per giovani e donne, ma resta bassa la richiesta di laureati e dirigenti
620 nuove assunzioni nel primo trimestre 2012
S
di Michele Scolari
i parla di 28mila nuove assunzioni in Lombardia per il primo trimestre 2012, tra tempi determinati, indeterminati e altre forme contrattuali, e, di queste, 620 sono previste nella provincia di Cremona. E’ quanto emerge da una elaborazione e da una stima dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Sistema Informativo Excelsior e Registro Imprese (tabelle da Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2011) Con tale volume di assunzioni, Cremona si posiziona 8° nella graduatoria regionale (con un lieve incremento rispetto all’ultimo trimestre 2011: da 460 a 620) ma
solamente 93esima nella graduatoria delle 110 province italiane. Sul fronte delle tipologie contrattuali, la nostra provincia figura nella parte bassa della classifica anche per i contratti a tempo indeterminato (28%) e d’apprendistato (2,2%), mentre oltre il 60%, circa due terzi del totale, sarà destinato ai contratti a termine, che si configurano sempre più come un “rapporto di primo impiego”. Prova ne sia che le entrate a tempo determinato si articolano in un 29% finalizzato a “testare” nuovo personale che potrà essere inserito stabilmente in seguito nell'organico aziendale, in un 23% destinato a
far fronte ad attività stagionali e in un 49% realmente legato a esigenze di breve periodo. Particolare importanza avranno anche le precedenti esperienze lavorative: le imprese cremonesi risultano interessate soprattutto a persone con esperienza nel proprio settore (30% del totale), per il 16% delle assunzioni previste è stata richiesta un’esperienza specifica nella professione da svolgere mentre i settore dei servizi sembra quello maggiormente disponibile ad inserire personale senza esperienza. Dal punto di vista settoriale, sono i servizi a far la parte del leone, con quasi il 59% delle assunzioni pro-
In pole position personale di vendita e operai metalmeccanici
grammate e concentrate in questo grande comparto: più opportunità offre il commercio, destinato a assorbire il 25% del totale (circa 160 assunzioni), seguito dai servizi operativi e dai servizi alle persone, dal turismo e dalla ristorazione. Nell’industria invece, l’altro comparto che attua un cospicuo assorbimento, le assunzioni si concentrano attorno al polo metalmeccanico ed elettronico (16%), mentre l'insieme degli altri settori industriali dovrebbe inserire circa 130 persone nel corso del trimestre. Sul versante dei profili richiesti nei prossimi mesi, in pole position figureranno i commessi e il personale di vendita, mentre al secondo posto sono gli operai metalmeccanici e elettromeccanici. Nella maggioranza dei casi, l'inserimento di questi due principali profili avverrà con contratti a tempo determinato, ma per gli operai meccanici questi si tratterebbe di un primo passo per l'inserimento stabile. In picchiata invece (appena il 16%, inferiore di 7 punti alla media nazionale e di 14 a quella regionale) la richiesta di dirigenti, professioni specializzate e tecnici, i profili “high skill”, che migliorano tuttavia la propria posizione rispetto all’ultimo trimestre 2011 nella classifica nazionale. Tra le prime cinque professioni più richieste nella provincia che con-
centrano la metà delle assunzioni programmate nel trimestre si conta una sola professione "high-skill", quello degli specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari. Anche sul terreno dei titoli di studio a nostra provincia perde quota, retrocedendo al 73esimo posto nella graduatoria nazionale con il 47% di diplomati e solamente il 4% di laureati richiesti. E’ invece sulle assunzioni “under 30” che la provincia cremonese decolla, collocandosi al nono posto nella graduatoria nazionale. Le imprese cremonesi riserveranno infatti esplicitamente ai giovani con meno di 30 anni oltre il 40% delle assunzioni previste nel 1° tri-
Le principali posizioni richieste,per gruppo professionale
Assunzioni previste v.a.
%
mestre (con i magazzinieri e gli spedizionieri, il personale di segreteria e gli operai nell'industria metalmeccanica ed elettronica come posizioni più gettonate). Per le donne, la quota di assunzioni si aggirerebbe sul 19% ma, se si tiene conto delle assunzioni per cui non è stata espressa una preferenza riguardo al genere dei candidati, e si suppone che esse si ripartiscano in proporzione a quanto espressamente dichiarato, la nostra provincia potrebbe spiccare in regione con il 40% di assunzioni femminili, soprattutto nei settori del personale di segreteria, dei dei tecnici amministrativi e finanziari e degli operai dell'industria alimentare.
Assunzioni previste di cui % di difficile reperimento
con specifica esperienza
classe di età sino a 29 anni
indifferente
personale immigrato
TOTALE
620
100,0
27,4
45,9
44,1
36,3
11,7
Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici
100
16,1
30,0
64,0
53,0
15,0
5,0
Impiegati, professioni commerciali e nei servizi
220
34,5
22,3
51,6
58,6
25,6
5,1
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine
180
29,1
23,8
43,1
47,5
34,8
14,9
Professioni non qualificate
130
20,4
39,4
26,0
7,9
73,2
23,6
di cui INDUSTRIA
260
100,0
32,2
53,9
58,1
23,6
11,2
Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici
50
18,2
23,4
83,0
61,7
17,0
6,4
Impiegati, professioni commerciali e nei servizi
40
15,9
70,7
92,7
87,8
4,9
0,0
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine
160
62,8
26,5
36,4
51,2
31,5
16,0
Professioni non qualificate
--
--
--
--
--
--
--
di cui SERVIZI
370
100,0
24,1
40,3
34,2
45,2
12,1
Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici
50
14,5
35,8
47,2
45,3
13,2
3,8
Impiegati, professioni commerciali e nei servizi
170
47,7
10,9
42,0
51,7
30,5
6,3
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine
--
--
--
--
--
--
--
Professioni non qualificate
120
32,6
42,0
25,2
6,7
78,2
25,2
Cremona
Mercoledì 22 Febbraio 2012
7
GAETANO CESARI
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
Musicologo e musicista Studioso cosmopolita, di dimensione europea, riscoprì la tradizione musicale italiana
La strada si apre su un lato del teatro Ponchielli, per arrivare poi fino in piazza S. Pietro. Chiamata, nel 1788, vicolo San Pietro, nel 1871 il nome cambiò in vicolo del Teatro, che tale rimase fino agli anni delle Repubblica sociale (1943-1945),
G
quando fu intitolata alla medaglia d’oro della guerra d’Etiopia, Tito Minniti. Alla fine della II Guerra mondiale, tale nome fu modificato dal Comune, in uno dei suoi primi provvedimenti, in Gaetano Cesari, insigne critico musicale cremonese.
di Laura Bosio
aetano Cesari nacque a Cremona il 24 giugno 1879 da Ambrogio e da Carolina Bonaretti. Fu inizialmente avviato agli studi, ma in terza media dovette interrompere per motivi di famiglia, entrando a lavorare nell’officina meccanica di proprietà del padre. Qualche anno dopo riprese gli studi, iscrivendosi all'istituto tecnico e frequentandovi per qualche tempo i corsi di disegno. Tuttavia già all’ora il suo principale interesse era la musica. Entrò così in conservatorio a Milano nel 1887, diplomandosi in violoncello nel 1891. Nel frattempo intraprese anche lo studio della composizione. Nello stesso anno entrò nell'orchestra del teatro alla Scala, e iniziò un periodo di attività concertistica che, garantendogli l'indipendenza economica, gli permetteva di dedicarsi ai suoi studi. Dal 1894 fu ad Amburgo, dove suonava in orchestra, e nello stesso tempo completava gli studi di composizione. Nel periodo di Amburgo, che lo stesso Cesari ricordò - in una lettera alla moglie - come particolarmente felice e fruttuoso sul piano delle esperienze musicali, ebbe modo di fre-
quentare molti concerti. Rimasero indimenticabili per lui le esecuzioni di Wagner e dei grandi classici tedeschi, dirette da Gustav Mahler. Con la sua attività concertistica si spostò dapprima in Svizzera, poi a Monaco - fra il 1904 e il 1907 - dove si dedicò ad approfondire lo studio della composizione e del clavicembalo alla Akademie der Tonkunst. Fu durante gli anni in Germania che prese la licenza liceale, a Pavia. Tornato a Monaco, si
iscrisse alla facoltà di filosofia per frequentarvi in particolare le lezioni di acustica, estetica, paleografia musicale e storia della musica. Nel 1908, al suo ritorno in Italia, Cesari aveva raccolto un notevole materiale relativo al periodo da lui studiato, e stava già affrontando lo studio della musica monteverdiana. In Italia Cesari si impegnò in un'intensa attività di critico, collaborando con periodici italiani (Il Secolo, Il Cor-
Portò a termine numerosi incarichi di prestigio per conto del ministero della Pubblica istruzione
riere della Sera, La Rivista musicale italiana) e stranieri (Revue des pays latins, Bulletin de la Société internationale de musicologie), di musicologo e di docente. All’epoca di Cesari, la musica italiana dei secoli precedenti era quasi sconosciuta non solo al pubblico ma anche alla maggior parte dei cultori, ed era totalmente estranea ai programmi degli esecutori. Fu in questo contesto che Cesari divenne professore di storia della musica, prima al Conservatorio di Milano e poi all'Università. Negli anni del lungo soggiorno milanese, Cesari svolse un prezioso lavoro di tutela e schedatura del patrimonio musicale locale; studiò i manoscritti di teoria musicale della Biblioteca Ambrosiana, pubblicandone il «Catalogo» ragionato (1911); nel 1917, per incarico del ministero della Pubblica Istruzione, si occupò della tutela delle partiture originali di Casa Ricordi (collezione di importanti autografi). A lui inoltre furono affidati altri numerosi incarichi dal Ministero della Pubblica Istruzione e da istituzioni ed enti culturali: fu commissario nel concorso per bibliotecario al conservatorio di Napoli, membro effettivo e permanente della commissione governativa per la libera docenza in storia della musica, commissario del Museo teatrale alla Scala, membro del consiglio della Fabbrica del duomo di Milano, e
rappresentante del teatro alla Scala. Tra i lavori di maggior impegno progettati dal critico c'è la serie delle «Istituzioni e monumenti dell'arte musicale in Italia», pubblicati a Milano dall'editore Ricordi tra il 1931 e il 1956, in collaborazione con altri studiosi. Sua è anche la prefazione al secondo volume «Origini della canzone strumentale detta alla francese» (1932). Al fecondo filone di studi sulla cultura musicale milanese e lombarda appartengono inoltre «Musica e musicisti alla corte sforzesca»; l'edizione anastatica della «Theoria Musicae» di Gafurio. Ma il progetto di gran lunga più importante da lui avviato negli ultimi anni di vita - pensato, desiderato e concepito sin dal 1907 - fu l'edizione delle opere complete di Monteverdi. Un progetto che si fermò al primo volume, postumo nel 1939: «La musica in Cremona nella seconda metà del sec. XVI e i primordi dell'arte monteverdiana...». Altre iniziative da ricordare furono la traduzione del testo della bachiana «Passione secondo Matteo», per darne una adeguata versione italiana, e la traduzione della «Storia della musica attraverso l'immagine» di Kinsky, corredata di una sua introduzione. Gaetano Cesari morì nella sua casa di Sale Marasino (Brescia) il 21 ottobre 1934.
Entrò in conservatorio a Milano, nel 1887
Gaetano Cesari - Giovanni Pierluigi da Palestrina (1 giugno 1920, Fascicolo 6) parte di "La lettura : Rivista mensile del Corriere della Sera"
22 FEBBRAIO 1943 - LA FINE DELLA ROSA BIANCA
Il martirio degli studenti universitari che istigarono alla resistenza contro il regime nazista Era il 22 febbraio 1943 quando iniziò la fine dello storico gruppo denominato «La rosa bianca», che in tutti i modi cercò di ostacolare il regime nazista. Operativo a Monaco di Baviera, il gruppo pubblicò sei opuscoli, che chiamavano i tedeschi a ingaggiare la resistenza passiva contro il nazismo. Il gruppo era composto da cinque studenti: i fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, tutti poco più che ventenni. Ad essi si unì un professore, Kurt Huber, che stese gli ultimi due opuscoli. Essi rigettavano la violenza della Germania nazista di Adolf Hitler e credevano in un'Europa federale che aderisse ai principi cristiani di tolleranza e giustizia. Si
appellarono a quella che consideravano "l'intellighenzia" tedesca, credendo che si sarebbe intrinsecamente opposta al Nazismo. In un primo momento, gli opuscoli vennero spediti in massa verso differenti città della Baviera e dell'Austria. A seguito di un lungo periodo di inattività, dopo il luglio 1942, la Rosa Bianca prese una posizione più vigorosa contro Hitler nel febbraio 1943, distribuendo gli ultimi due opuscoli e dipingendo slogan anti-hitleriani sui muri di Monaco, e addirittura sui cancelli dell'università. Il sesto opuscolo venne distribuito nell'università il 18 febbraio 1943, in coincidenza con la fine delle lezioni. Sophie Scholl prese la coraggiosa decisione di salire in cima alle scale dell'atrio e lanciare da lì gli ultimi
volantini sugli studenti sottostanti. Venne individuata da un bidello nazionalista che la bloccò e la consegnò assieme al fratello alla polizia di regime. Gli altri membri attivi vennero subito fermati e il gruppo, assieme a tutti quelli a loro associati, venne sottoposto a interrogatorio da parte della Gestapo, che torturò Sophie Scholl per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943. I fratelli Scholl e Probst furono i primi ad affrontare il processo, il 22 febbraio 1943 presso il Volksgerichtshof («tribunale del Popolo»). Nel corso di un breve dibattimento furono reputati colpevoli e ghigliottinati il giorno stesso. Gli altri membri chiave del gruppo, processati il 19 aprile 1943, furono anch'essi trovati colpevoli e decapitati nei mesi successivi.
Una nuova voce da oggi in tutto il casalasco
E’ un giorno importante per il Piccolo, e per il territorio casalasco, che acquista una voce libera in un momento mai così delicato per le sorti della carta stampata. Libera sia nella forma che nella sostanza, essendo il nostro giornale distribuito
gratuitamente, come ormai ben sanno gli affezionati lettori cremonesi e cremaschi. Il Piccolo sbarca a Casalmaggiore e in parecchi paesi (non ancora tutti, un po' per volta...) mentre raddoppia le uscite. Un Piccolo sempre più grande.
CASALMAGGIORE
Il benvenuto del sindaco Claudio Silla
Intervista al primo cittadino di Casalmaggiore, dai temi di attualità alle tante risorse di un territorio di periferia Lo sguardo non solo a Cremona ma anche al mantovano. Sulla crisi: «Casi drammatici, ma guardiamo avanti»
C
di Vanni Raineri
laudio Silla, 45enne sindaco di Casalmaggiore dal 2009, accoglie così l’approdo de Il Piccolo in città e nel casalasco: "Vi faccio il mio personale in bocca al lupo; ogni progetto editoriale va salutato positivamente e rappresenta un contributo al pluralismo. Più l'informazione ha la possibilità di esprimersi e più ne guadagna la società".
Sindaco, lei amministra in una terra di confine, periferia provinciale e regionale. Un territorio che richiede interventi che spesso cozzano contro la logica di linee di demarcazione burocratiche. L’ospedale del casalasco-viadanese fu un grande progetto riuscito, almeno finché le Aziende Sanitarie non furono provincializzate. Ed è solo un esempio. «Da un punto di vista amministrativo siamo nel cremonese, ma non deve sfuggire a nessuno che in realtà c’è un’omogeneità territoriale che va oltre. E che, essendo suddivisa tra due province, ha rappresentato un limite. Ma una parte di questa realtà è fatta di progetti condivisi. Partiamo proprio dall’ospedale: i servizi di carattere ospedaliero che gravitano su Casalmaggiore competono all’Azienda Ospedaliera di Cremona (così come l’ospedale Oglio Po, per pochi metri in territorio cremonese, ndr), quelli di Viadana si riferiscono al Carlo Poma di Mantova. Ebbene, due mesi fa si è tenuto un consiglio comunale aperto nel quale le autorità sanitarie hanno presentato un progetto che prevede che la gestione dei servizi sanitari e ospedalieri passi di competenza all’Azienda di Cremona, il che ci ha consentito di bypassare le rigidità della dimensione provinciale». Il caso più recente è quello del giudice di pace. «Già, ed in questo caso al casalasco e al viadanese, ognuno
dei quali conta circa 40.000 abitanti, si aggiunge l’area di Asola e Bozzolo, che ha la stessa dimensione. Tre aree che da sole non potranno mantenere la presenza del giudice di pace, ma che assieme potrebbero riuscirci con un utilizzo congiunto a rotazione. Un altro importante esempio è la seconda fetta della tangenziale Casalmaggiore-Viadana: si è trovata una combinazione per realizzare i due lotti, uno dei quali già concluso ed uno appaltato». Il tema caldo dell’occupazione. Si è sempre detto che il non essere legato ad un solo settore o ad una singola grande azienda ha salvaguardato il casalasco. Si sono avute conferme anche in questa gravissima crisi? «Ci sono singole situazioni drammatiche, quali le aziende Cogeme e Siderimpex e nel territorio la Bini di Scandolara Ravara. Si spera in questi casi di trovare soluzioni che salvaguardino i lavoratori. Ma nel complesso la mancata dipendenza da un settore specifico continua a dimostrarsi positiva. Nel metalmeccanico ad esempio c’è la Cogeme ma anche la Marcegaglia, il cui ampliamento ha comportato un investimento di 150 milioni con 60 nuove assunzioni. Casalmaggiore ha una grossa base produttiva, ma non solo: ha molti servizi con parecchi occupati nel terzo settore, poi c’è il settore primario di trasformazione che sta af-
frontando bene il delicato momento, e il tecnologico con la bella realtà di Fabbrica Digitale. Il territorio complessivamente sta tenendo. Resistiamo, ma con una linea di sviluppo». Anche il Comune resiste? Come vivete i vincoli del patto di stabilità e le necessità dello Stato che strangolano le municipalità? «C’è uno spartiacque secondo me, e risale alla Finanziaria del 2010 con tagli di una consistenza mai vista. Oggi lo Stato rischia molto, è inevitabile che Comuni, Province e Regioni siano toccati pesantemente. Tra minori trasferimenti dallo Stato e la crisi congiunturale (ad esempio il crollo degli oneri di urbanizzazione) il Comune in due anni ha avuto a disposizione un milione e mezzo in meno, che avrebbero fatto comodo per le opere pubbliche». Ci sono temi ricorrenti che non trovano solu-
zione. Ad esempio le incertezze riguardo alla realizzazione della TiBre vincolano da anni le scelte legate alla viabilità locale. «Ad oggi Autocisa sostiene che il tratto della bretella tra Fontevivo (Parma) e il Po si farà, compresa l’opera accessoria della nostra tangenziale. Nel frattempo lavoriamo per alleggerire la viabilità e razionalizzarla, come nel recente caso della rotatoria delle scuole medie». Con una squadra di volley in serie A femminile (la Pomì) l’esigenza di un palazzetto all’altezza è un altro tema caldo. «Questa è un’esigenza non legata solo alla presenza di una squadra di vertice. Si pensava ad un impianto presso le nuove scuole, ma oggi è un sogno, se escludiamo l’intervento del privato. C’è un progetto di ampliamento del palazzetto esistente in Baslenga che prevede un sistema modulare con gradinate a scomparsa. So che c’è un altro progetto che comporta un am-
Sopra il Palazzo Municipale in piazza Garibaldi A fianco il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla (foto Michele Piech)
pliamento strutturale ma mi sembra troppo impegnativo a livello economico». Quali i lavori in agenda? «I prossimi saranno l’intervento alla facciata del Palazzo Municipale e di Palazzo Martinelli, entrambi con il supporto di Fondazione Cariplo, quindi l’impianto fotovoltaico sul tetto delle nuove scuole. Ci piacerebbe aggiungere la rotatoria in zona Lidl per completare l’eliminazione dei semafori sulla Statale
Asolana». Una ricorrente critica afferma che Casalmaggiore è un paese per vecchi. «In questi anni si è cercato di avvicinare alcuni mondi, ad esempio con la musica. Ritengo però che le politiche giovanili, più che creare singoli eventi, debbano stimolare il protagonismo dei giovani, e qualcosa si muove. Per fare un caso c'è la bella esperienza del gruppo storico Il Torrione».
Qui trovate la vostra copia GRATUITA de Bar Giulia Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Panetteria Paroli Bar Tavola Calda Bar La Nuova Luna Portici del Comune Bar Pizzeria Il Vesuvio Caffè Roma Bar Sport Bar Time Out Fermata KM
angolo Conad Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore via Trento 18 Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Buschini 16 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Grasselli Barni San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola
Casalmaggiore
Desalu, il giorno più Fausto Adesso è cittadino italiano Nel pomeriggio di ieri la cerimonia di assegnazione della cittadinanza in Municipio
E’
di Simone Arrighi
nato in Italia 18 anni fa da genitori nigeriani, ha sempre vissuto su suolo italico ma, per la legge tricolore, è cittadino italiano soltanto da ieri: Eseosa Desalu, astro nascente dell'Atletica Interflumina E' Più Pomì e dell'intero panorama nazionale, dalle 16,30 di martedì 21 febbraio 2012 è italiano anche per l'anagrafe. Lo era già per amici, allenatori e professori, ieri presenti nella sala consigliare di Casalmaggiore, dove a pochi giorni dal compimento della maggiore età Fausto (libera traduzione di Eseosa) ha formalizzato la richiesta di cittadinanza di fronte al sindaco Claudio Silla e ad una rappresentanza comunale. Introdotta dal professor Carlo Stassano, che ha ringraziato tutte le autorità coinvolte, la cerimonia ha registrato diversi interventi: la professoressa Saviola, direttrice scolastica dell’Istituto Tecnico Commerciale Sanfelice di Viadana, scuola frequentata da quattro anni da Desalu, ha ribadito quanto "Fausto sia sempre stato, a tutti gli effetti, italiano". Mancava solo un "doveroso riconoscimento formale" (così Saviola) per godere dei diritti e doveri della Costituzione italiana. Alla responsabilità sociale s'è richiamato invece il presidente dell'Atletica Interflumina E' Più Pomì, Bonfatti Paini: "Continueremo a seguire il processo di crescita di Fausto, a livello sportivo, umano e civile". Legato al ricordo dei primi folgoranti scatti di Desalu è invece il mentore sportivo del giovane atleta, il professor Gian Giacomo Contini: è
Al compimento del 18° anno il promettente atleta casalasco può finalmente sventolare il tricolore e sognare le Olimpiadi
Due momenti della bella cerimonia di ieri in Comune
anche grazie ai propri allenatori che Fausto sta bruciando le tappe. O meglio, i tempi: 6,92'' sui 60 metri piani indoor è l'ultima impresa del velocista casalese, pardon, da ieri, italiano. Ma lo scatto più bruciante, Desalu l'ha compiuto a livello burocratico: l'istanza di richiesta per la cittadinanza italiana è stata pronunciata sabato scorso, di fronte alla tribuna del Pala Indoor di Ancona dove Fausto e altri 15 atleti di punta dell'atletica italiana sono stati premiati dal presidente nazionale Fidal Franco Arese in quanto selezionati per gli allenamenti che li condurranno alle Olimpiadi brasiliane del 2016. A soli tre giorni di distanza, la richiesta di Fausto è stata esaudita: "È un momento importante per tutta la nostra comunità”, ha spiegato il sindaco Silla, mentre Desalu stringeva il tricolore in mano.
Mantovani e Ghizzardi: baby talenti casalesi crescono anche nel calcio Giovani e talentuosi, oltre che casalesi doc: Filippo Ghizzardi, classe 1997 e Matteo Mantovani, ’93, in comune hanno la passione per il calcio e una maglia, quella crociata del Parma, che li sta portando dritti dritti nella storia recente dello sport più amato. Per il quindicenne Filippo, ad ottobre si sono aperte le porte della nazionale azzurra: di storico c’è il fatto che l’Under 15 italiana, la selezione per cui il giovane Ghizzardi sta giocando in questi giorni in Belgio, non è mai esistita prima d’ora. Agli ordini di mister Antonio Rocca, il casalese Filippo, difensore dall’inna-
to talento, indossa la prima maglia azzurra della propria carriera, oltre che la prima divisa ufficiale della nazionale italiana Under 15. Salendo con l’età, l’impresa compiuta dalla Primavera del Parma al torneo di Viareggio (Coppa Carnevale 2012) è valsa a Matteo Mantovani una vetrina internazionale: i gialloblu allenati da Fausto Pizzi (vecchia conoscenza grigiorossa) sono arrivati fino alla semifinale, battuti di misura dalla Juventus, poi vincitrice del torneo. La diretta RaiSport non ha fatto altro che certificare l’ottima prestazione del giovane centrale maggiorino.
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Mercoledì 22 Febbraio 2012
IN BREVE
Suor Lina, 1232 firme raccolte non bastano per farla restare in città Don Alberto, nel salutarla durante la messa in San Francesco di domenica scorsa, l'ha ribattezzata "il nostro vicario femminile": per le migliaia di casalesi cresciuti alla scuola dell'infanzia San Giuseppe di via Guerrazzi, casa sua dal 1975 a lunedì scorso, è e resterà sempre la suor Lina di tutti. L'addio alla comunità maggiorina, dopo giornate di mobilitazione cittadina culminate con una raccolta firme (ben 1232!) contro il trasferimento della religiosa, è divenuto ufficiale nella mattinata di lunedì, quando suor Lina Albani ha preso la via di Travagliato, nel bresciano, dove è già stata accolta in una comunità religiosa con annessa scuola materna. A Casalmaggiore, la cooperativa Cittanova (presidente don Irvano Maglia) che gestisce l'asilo San Giuseppe ha già provveduto alla sostituzione della sorella: alle tre suore delle Ancelle della carità rimaste, ne è stata affiancata da lunedì una quarta.
Andar per musei con “Paesaggi della Bassa” e “Bijoux d’autore” - Fino al 4 marzo sarà possibile partecipare ad un evento di portata nazionale organizzato nella Sala Zaffanella del Museo del Bijou di Casalmaggiore (via Azzo Porzio). 'Bijoux d'Autore' è il titolo della mostra, inaugurata sabato scorso, che permetterà al museo casalese di esporre le migliori creazioni (ben quaranta) di alcuni giovani artisti italiani selezionate e premiate nel concorso 'Bijoux d'Autore', giunto nel 2011 alla terza edizione. La mostra è aperta da lunedì a sabato (orario: 10-12, 15-18) e la domenica pomeriggio (ore 15-19). Ingresso libero. - Inaugurata domenica scorsa, presso la Sala Rossari del Museo Diotti di Casalmaggiore (in via Aldo Formis), la mostra 'Paesaggi della Bassa', dipinti di Francesco Favagrossa. L'esposizione è aperta da martedì a venerdì (ore 8-13), sabato e festivi (ore 15,30-18,30). Ingresso libero.
10
Taccuino
Mercoledì 22 Febbraio 2012
NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Cappucini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Febbraio 2012
Via Romanino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881
Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 2 Marzo 2012
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Via Battaglione Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012
• Via Macello (tratto da V.Cappuccini a V.Mantova): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (fine lavori: 2 marzo). • Via Battaglione (tratto da V.Giuseppina a V.S.Rocco): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (fine lavori: 30 aprile). • Via Cappuccini incrocio Via del Macello: cantiere per la realizzazione della rotatoria; (fine lavori: 29 febbraio).
NUMERI UTILI
METEO WEEK-END
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Viale Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 30 aprile). La via attualmente interessata è Via Romanino.
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
Casalmaggiore
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona
CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213
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CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Martedi 21 Febbraio alle ore 22
FARMACIE DI TURNO Dal 17 al 24 Febbraio 2012 Distretto di Cremona
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
CREMONA LEGGERI PAOLO GIUSEPPE CORSO MATTEOTTI, 22 In appoggio fino alle 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-22210 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA - FARMACIA 10 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GHINAGLIA, 97 26100 Cremona Tel. 0372-23534
GADESCO P. DELMONA CERIALI PIERLUIGI SNC VIA BERLINGUER c/o Centro Commerciale “Cremona Due” 26030 Gadesco P. Delmona Tel. 0372-838429 ORARI DI APERTURA Mattino: 9:00 - 12:30 Lunedì: 15:00 - 19:40 Sabato: 09:00 - 19:40 Pomeriggio: 15:00 - 19:40 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA
Distretto di Casalmaggiore
SORESINA SOLZI DI ANNIGONI VIA GENALA, 72 26015 Soresina Tel. 0374-342228 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO SAN DANIELE PO CASTELLINI LOANA In appoggio fino alle 24.00 Via Marconi, 2 26046 San Daniele Po Tel. 0372-65545
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale: SABATO
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PIADENA PRIORI LUIGIA VIA LIBERTÀ, 29 26034 Piadena Tel. 0375 98146
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
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Cultura&Spettacoli
Protagonista sul palco l’Orchestra Filarmonica Italiana Il maestro Arigoni torna a dirigere dopo anni nella sua città L’Orchestra Filarmonica Italiana
Madama Butterfly di Puccini in scena al Filodrammatici L’ di Federica Ermete
Orchestra Filarmonica Italiana mette in scena, al Teatro Filodrammatici di Cremona, quattro opere del grande repertorio lirico. Giovedì 23 febbraio, alle ore 21, la stagione d’opera 2012 viene inaugurata con la “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini. Il compositore di Lucca era convinto di aver trovato personaggi affascinanti; stessa certezza che mantenne anche per la musica, nonostante il famoso insuccesso della prima rappresentazione (Milano al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904). Ripresentata a Brescia il 28 maggio dello stesso anno, l’opera ebbe un enorme successo: a quel giorno risale l’inizio della sua costante popolarità. La vicenda è essenzialmente incentra-
ta sul personaggio di Butterfly, all’ombra della quale si muove delicatamente l’ancella Suzuki. Gli altri sono solo pallide figure o macchiette come Goro e Yamadori. Il carattere della protagonista, che domina assoluta sulla scena, ha invece uno sviluppo coerente. Attento all’atmosfera esotica del dramma, Puccini ricorse talvolta a ritmi e motivi giapponesi liberamente reinventati. L’Orchestra Filarmonica Italiana, da molti anni, porta in numerose città rassegne liriche di grande interesse sotto la direzione musicale di Alessandro Arigoni, avvalendosi di prestigiosi interpreti. Il cast che si esibisce nella tragedia giapponese, su libretto di Illica e Giocosa, è costituito da: Gianna Queni, Rosy Zavaglia, Mikeil Sheshaaberidze, Ivan Marino, Veronica Esposito, Nicola Zagni, Gabriele Feo e Marcel Furnika. La
regia e le scenografie sono affidate a Christian Piovano con i disegni di luce di Paolo Nuzzo. L’Orchestra Filarmonica Italiana, costituita nel luglio 1988 a Trento e con sede operativa a Torino, ha tenuto concerti cameristici e sinfonici in molte città italiane e, da anni, organizza il Festival delle Dolomiti. La stagione d’opera di quest’anno al Teatro Filodrammatici, segna anche il ritorno del maestro Alessandro Arigoni nella sua città dopo oltre trent’anni di assenza. Dopo l’esperienza strumentale nell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, Arigoni è stato direttore musicale dell’Orchestra Fodri, dell’Orchestra Stradivari e dell’Orchestra Boccherini. Nella sua attività ha avuto modo di collaborare con prestigiosi solisti del calibro di Severino Gazzelloni, Cristiano Rossi e Paolo Bordoni.
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Mercoledì 22 Feabbraio 2012
Nei locali di “Immagini, Spazio, Arte”
Mostra con sette artisti della corrente informale Fino a sabato 25 febbraio, i locali di “Immagini, Spazio, Arte” (in via Beltrami), ospitano la mostra dal titolo “Dall’informale all’astrattismo”, con le opere di sette artisti italiani rappresentativi della corrente artistica informale caratterizzata dall’uso predominante del colore rispetto alla forma. «Nata negli anni ’40 la corrente informale continua a sfornare artisti di valore anche nel nostro Paese», ha confermato il critico d’arte bresciano Gianluigi Guarneri. Negli spazi espositivi cremonesi si possono apprezzare le ultime creazioni della milanese Rosida Mandruzzato, artista che continua a dimostrare un’assoluta padronanza del mezzo espressivo con le sue suggestive composizioni cromatiche; le opere materiche della bergamasca Emanuela Fera: piccoli gioielli intrisi di poesia e frutto di una tecnica costruttiva del tutto originale. Il torinese Alberto Masoero, invece, fa dell’astrattismo il mezzo efficace per affrontare temi qualificanti come l’origine stessa della vita e dell’esisten-
za, ricavando dipinti dal forte impatto evocativo. Il romano Alessandro Meschini si muove nell’ambito delle “visioni architettoniche” dalle potenti tonalità scure per andare alla scoperta dei valori fondanti la società contemporanea. Il suo collega laziale, Fabio Santori, trasfigura la realtà concreta di tutti i giorni trasferendo sulla tela la varietà di un mondo che, nelle sue mille sfaccettaure, sfugge continuamente ad una comprensione esaustiva. Con Lorena Ulpiani, originaria di Cortina d’Ampezzo, si entra in una realtà dai toni delicati e dove la geometria delle cose pare suggerire risposte certe all'esigenza di senso che emerge dalla vita quotidiana. La collettiva si chiude con le sculture dell’ebanista Ruggero Pallaoro; i suoi vasi, rigorosamente in legno, raccontano della straordinaria abilità dell'artista trentino nel cogliere l'essenza stessa della materia trattata. Oraio: feriali ore 16.30-19.30, sabato e domenica anche al mattino, dalle 10.30 alle 12.30.
L’esposizione è aperta fino al 25 febbraio
RETIFICA
L’opera è dell’artista Alba D’Alpaos
Fino allo scorso 28 gennaio, i locali di “Immagini, Spazio, Arte” hanno ospitato la collettiva “Tutti i volti del realismo”, con le opere di 9 artisti. Erroneamente abbiamo attribuito l’opera a lato all’ucraina Irina Bugoslawska, mentre invece è stata realizzata dall’artista Alba D’Alpaos (con la quale ci scusiamo). Nata a Caracas, Alba D’Alpaos ha viaggiato molto (Italia, Hong Kong e Spagna) e gli anni trascorsi a contatto con culture diverse sono stati fondamentali per la sua formazione pittorica.
Venerdì sono in programma le canzoni degli anni ’30 e ’40
Riprendono giovedì alle 18 gli appuntamenti dell’iniziativa “Art & Drink”
Venerdì 24 febbraio alle ore 15 il Teatro Ponchielli propone un nuovo appuntamento con la rassegna “La grande età”. L’Orchestra Maniscalchi (nella foto) è protagonista di “Diamoci del tu – Nuove fantasie musicali degli anni ’30 e ’40”, concerto-spettacolo con testi di Giorgio Bozzo e la voce di Gianluca De Martini. Sul palcoscenico i protagonisti sono un’orchestra composta da dieci elementi in smoking, esattamente come quelle che ben settant’anni fa si esibivano nei locali alla moda e la voce di De Martini, che tanto ricorda quella di Alberto Rabagliati o Ernesto Bonino. Gli artisti interpretano canzoni bellissime di un’Italia in bilico fra il fascismo e la seconda guerra mondiale, ma con una gran voglia di ballare. Tra i molti pezzi proposti, si possono ascoltare “Maramao perché sei
Sono ripresi gli appuntamenti dell’iniziativa “Art & Drink”. Si tratta di conversazioni intorno ad alcuni temi di storia dell’arte, per iniziare la serata in modo insolito, con un aperitivo al museo, passeggiando tra le opere esposte. Lo scopo è quello di valorizzare e di presentare al pubblico, con un approccio informale, gli autori più rappresentativi presenti nella Pinacoteca del museo “Ala Ponzone”. Giovedì 23 febbraio alle ore 18, nelle sale del Museo civico, il conservatore della Pinacoteca Mario Marubbi affronta il tema “Boccaccino e il Rinascimento padano”. “Art & Drink” si inserisce tra le molteplici iniziative messe in campo dall’assessorato alla Cultura per fare in
Tuffo nel passato al Ponchielli Il Rinascimento padano nel museo
morto”, “Il pinguino innamorato” e poi tanto, tanto swing, per completare la magia di questo tuffo nel passato. La direzione e gli arrangiamenti musicali sono tutti curati da Christian Schmitz, che siede al pianoforte.
modo che i musei siano visti e percepiti non solo come luoghi di conoscenza, di trasmissione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale, ma anche come luoghi di socializzazione, come parte
integrante della città. Richiesta la prenotazione (ingresso di 7 euro e comprende la visita guidata e l’aperitivo). Info: 0372-803622 dalle 9 alle 18 (escluso il lunedì) - bookshopcr@gmail.com
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Cinema & Televisione
Mercoledì 22 Febbraio 2012
CINEMA
“Qualcosa di straordinario” è incentrato sul salvataggio delle balene
Una storia vera sul grande schermo
Basato su una storia vera che ha rapito il cuore di persone di tutto il mondo, “Qualcosa di straordinario” racconta l’incredibile vicenda di un reporter di una piccola città (John Krasinski) e di una volontaria di Greenpeace (Drew Barrimore) che, spalleggiati dalle superpotenze rivali, decidono di salvare una famiglia di gigantesche balene grigie rimaste intrappolate sotto i ghiacci del Circolo Polare Artico. Il cronista locale Adam Carlson non vede l’ora di lasciare l’Alaska per un mercato migliore. Ma proprio nel momento in cui la sua carriera sembra avviarsi, ecco che il mondo intero inizia a stargli alle costo-
le. Tra un magnate del petrolio, capi di stato e giornalisti affamati di notizie arrivati fino al gelido avamposto, chi lo preoccupa maggiormente è Rachel Kramer, che non solo è un’ambientalista senza peli sulla lingua, ma è anche la sua ex ragazza. Con poco tempo a disposizione, Rachel e Adam sono costretti a organizzare un’improbabile coalizione di compagnie petrolifere, militari russi e americani, accantonando le loro divergenze personali per riuscire a liberare le balene. Nel momento in cui l’attenzione del mondo intero si rivolge a nord, salvare questi animali in pericolo diventa una causa comune per
Regia: Ken Kwapis Durata: 107 minuti. Produzione: Universal Pictures, Anonymous Content, Working Title Films. Cast: Drew Barrymore, John Krasinski, Kristen Bell, Dermot Mulroney, Vinessa Shaw, Tim Blake Nelson. Genere: drammatico.
cinema - Programmazione settimanale Cremona Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Paradiso amaro • War Horse • In Time • Jack e Jill • Com'è bello far l'amore 3D • Star Wars - Episodio I - 3D • 40 carati • I Muppet (The Muppets) • Millennium • Mission: Impossible Filo (0372 411252) • Tre uomini e una pecora
CineChaplin (0372 453005) • Albert Nobbs pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Hugo Cabret in 3D • Tre uomini e una pecora • Com'è bello far l'amore • In Time • War hourse • Benvenuti al nord • Immaturi:Il viaggio • I muppet • Star Wars 3D
crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Com'è bello far l'amore • 3 uomini e una pecora • Paradiso amaro • In time • Hugo: cabret 3D • The help Cineforum • Polisse • L'arte di vincere Over 60 • Paradiso amaro
nazioni normalmente schierate una contro l’altra, per portare ad una momentanea interruzione della Guerra Fredda.
Programmi tv Mercoledì 22
la 7
Giovedì 23
unomattina. Attualità linea verde - meteo Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1 champions league 90° minuto champions porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa sottovoce. attualità
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi il giovane montalbano.fic porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa sottovoce. attualità
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.25 00.25
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità Tg1 telegiornale l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi attenti a quei due. varietà tv7. Attualità l'appuntamento
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Mercoledì 22
Venerdì 24
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Giovedì 23 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 16.30 18.55 19.35 20.30 21.10 23.05 00.05 02.35
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Venerdì 24 08.20 09.40 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 16.35 18.55 19.35 20.30 21.10 24.00 02.35
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08.00 tg5 mattina 08.50 mattino cinque. attualità 11.00 forum. attualità 13.00 Tg5 Telegiornale - meteo 5 13.40 beautiful. soap 14.10 centovetrine. soap 14.45 uomini e donne. Reality 16.15 amici. Talent Show 16.20 pomeriggio cinque.attualità 18.00 tg5 / 5 minuti meteo 5 18.50 the money drop. Quiz 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 striscia la notizia. Var 21.10 souvenirs. Film 23.40 matrix. attualità
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08.40 10.35 12.25 13.40 15.30 16.20 16.45 17.45 18.30 19.20 19.50 20.20 21.10 23.40 01.10
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La vita di Walter Chiari su Raiuno
ll 26 e 27 febbraio su Raiuno va in onda in prima serata la miniserie dal titolo “Walter Chiari, fino all’ultima risata” che ha come protagonista Alessio Boni. Nella prima puntata, subito dopo le nozze con Alida Chelli (Dajana Roncione) nel 1970, Walter Chiari (Alessio Boni) viene arrestato per vicende di droga e resterà cento giorni in prigione. E’ l’occasione per ripercorrere la sua vita in un flashback, ad iniziare dall’amicizia con Valeria Fabrizi (Bianca Guaccero)
per arrivare all'amore con Lucia Bosè (Caterina Misasi). Nella seconda ed ultima puntata, Walter Chiari esce dal carcere, ma nessuno gli offre più lavoro; intanto viene condannato a due anni che però non sconta per via della condizionale. Torna pian piano a lavoricchiare e cerca di riprendere i rapporti col figlio Simone Annicchiarico (impersonato da Federico Costantini). Il popolare attore riprende però a fare uso di droga...
Afterhour
Musica e inseguimenti al Babalula Il locale cremasco ospiterà venerdì sera le colonne sonore dei Calibro 35, sul palco con un nuovo album
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di Martina Pugno
enerdì 24 febbraio a partire dalle 22.30 il Babalula di Crema propone un tuffo negli anni Settanta: non quelli delle leggendarie rock band che infiammavano i palcoscenici di tutto il mondo, ma quelli fatti di sparatorie e rapine, almeno sul piccolo schermo. Protagonisti della serata saranno, infatti, i Calibro 35, formazione il cui sound si ispira alle colonne sonore dei film polizieschi di ormai quattro decenni fa. Musicisti incredibili e strumenti vintage per ricreare una Milano vissuta tra cocktail e malavita, Alfa Giulia e Punt e Mes: i Calibro 35 calcheranno il palco del Babalula per presentare la loro ultima fatica discografica, dal titolo “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti accaduti è puramente casuale”, pubblicato lo scorso 7 febbraio. Il disco, composto e registrato di getto a Brooklyn, ancora una volta non tradisce le radici della formazione e tra le dieci tracce vanta ospiti illustri: tra gli autori dei brani spiccano Piero Piccioni ed Ennio Morricone. ”Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti accaduti è puramente casuale”, si apre a più ampie influenze e a melodie marcatamente pop, senza però tradire le radici musicali della band milanese, che ha fatto del funk e delle contaminazioni la ricetta base delle proprie composizioni.
IL WEEK END A MILANO
St Vincent, rock made in Usa
Il week end milanese si anima con concerti ed appuntamenti per soddisfare ogni palato musicale: venerdì sera alle 20 al Tunnel Club si esibirà St Vincent, cantautrice americana che presenterà la sua terza produzione discografica dal titolo “Strange Mercy”. Tre appuntamenti, invece, spiccano nel corso del sabato sera: il poliedrico artista Roy Paci farà ballare il pubblico dell’East End Studios, mentre il blues e il country dei Mandolin Brothers saranno i protagonisti della serata al Nidaba Theatre a partire dalle 22.30. Lo Spazio Concept ospiterà invece la formazione indie bolognese Lo stato sociale. Domenica sera alle 21 appuntamento con Mauro Ermanno Giovanardi, che calcherà il palco del Blue Note in compagnia dell’attrice e cantante Violante Placido.
I Calibro 35 sono un progetto nato dalla passione per il dimenticato repertorio italiano delle colonne sonore anni Settanta, con l’intento di riproporne suoni e atmosfere. La commistione di funk, jazz e prog rock che caratterizzava le colonne sonore di “Milano Calibro 9”, “Il Gatto a Nove Code” e “La Mala Ordina” rivive grazie ai musicisti coinvolti: Enrico Gabrielli, fiati e organi (Mariposa), Massimo Martellotta, chitarre e lap steel (Stewart Copeland), Fabio Rondanini, batteria e percussioni (Niccolò Fabi, Collettivo Angelo Mai), Luca Cavina, basso (Zeus!, Transgender) e Tommaso Colliva, produzione (Muse, Afterhours). Non è un caso che i primi riconoscimenti per il progetto siano avvenuti all’estero: concerti in Belgio e Lussemburgo, webzine e blog americani e il Funk & Soul Show della Bbc rivelano
una crescente attenzione nei confronti della formazione, che esordisce discograficamente nel 2008 con l’album omonimo “Calibro 35”, subito esaurito. Segue, l’anno successivo la riedizione, anch’essa caratterizzata da un notevole successo di vendite mentre i live della band conquistano sempre più crescente numero di spettatori in giro per l’Italia. Dopo oltre quaranta date estive la band intraprende il suo primo viaggio negli Stati Uniti per partecipare all’HitWeek Festival di Los Angeles e suonare a New York nei prestigiosi club Nublu e Zebulon. “Ritornano quelli di…”, il secondo disco di Calibro 35 esce in tutta Europa su Ghost Records nel febbraio 2010 ottenendo unanimi recensioni positive e suscitando notevole interesse su tutta la stampa italiana e estera. Nel luglio 2010 “Ritornano quelli di…”
esce anche negli Stati Uniti su Nublu Records: il disco entra subito nelle classifiche di numerose radio del circuito Cmj dove rimane per diverse settimane; a fine anno otterrà il 25° posto nella classifica statunitense World Music. Il matrimonio con il mondo cinematografico è scritto nel dna di un gruppo come Calibro 35 e anche da questa parte dell’Oceano qualcuno se ne accorge. Due delle più importanti produzioni italiane del 2010, “Romanzo Criminale” e “Vallanzasca, Gli Angeli Del Male”, utilizzano brani della band all’interno delle loro colonne sonore ed il gruppo è chiamato per un cameo durante le riprese del film di Michele Placido. Nel dicembre 2010 esce “Rare”, raccolta di musiche da film, bside, versioni alternative e inediti dell’archivio sonoro della band e per tutto l'anno seguente Calibro 35 continua a calcare i palchi internazionali. Il nuovo disco, “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti accaduti è puramente casuale”, promette ora di eguagliare il successo dei precedenti lavori e confermare ancora una volta il ruolo preminente della band nel panorama musicale e italiano e straniero. Al termine del concerto prenderà il via il dj set del dj Dario Piana che da 25 anni propone house, con contaminazioni deep, afro, elettroniche, jazz, funk, prestando sempre molta attenzione al groove e tutto ciò che rientra nel vasto mondo della black music.
Omar Pedrini, lo “zio rock” al Latte Più
Omar Pedrini torna a casa e lo fa con un live al Latte Più di Brescia: venerdì sera alle 22 l’artista calcherà il palco per ripercorrere le tappe principali della propria carriera, fino al più recente album La capanna dello zio rock. Pubblicato nel 2010, il disco celebra i vent'anni di carriera dell'artista bresciano e propone la rilettura di alcuni dei più noti successi dei Timoria e della successiva carriera solista. All’interno del “La capanna dello zio rock” anche due inediti: il singolo “Zio rock” e “Il figlio del vento”, che fa parte della colonna sonora del film “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati in cui il cantante è presente con un piccolo cameo. Immancabili, nell’album, i brani dei Timoria “Sangue impazzito”, “Senza vento” e “Sole spento”, ma anche alcuni capitoli della successiva carriera solista, come “Shock” e “La follia”. I fan bresciani possono inoltre aspettarsi qualche piccola sorpresa: l’artista è infatti al lavoro su un nuovo album di inediti e chissà che qualche anticipazione non venga regalata proprio in occasione dello show nella sua città natale. Riguardo al disco di prossima uscita, Pedrini ha recentemente dichiarato: «E’ un album molto inglese: lo registrerò un po' in Italia e un po’ a Manchester. La novità sarà che si tratterà di un disco con un suono più internazionale, per questo ho deciso di farne una grossa parte in Inghilterra, anche con qualcuno dei miei miti, che poi rivelerò al momento opportuno». Nuovi brani, dunque, e nuovi ospiti per questa diciassettesima fatica discografica che si preannuncia come un punto di svolta nel percorso artistico del cantautore. «In questo album è presente la mia esperienza fortemente rock, è un disco forte, dal punto di vista dell’impatto
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Per segnalarci eventi o concerti scriveteci o inviateci un link all’indirizzo appuntamenti@ilpiccologiornale.it
Tendenze d’inverno per il Fillmore Club
Week end all’insegna delle nuove sonorità al Fillmore Club di Cortemaggiore (PC): venerdì 24 e sabato 25 andrà in scena il Festival Tendenze d’Inverno, realizzato in collaborazione con l'associazione “29cento factory”. Oltre venti band si avvicenderanno sul palco di questa diciottesima edizione della rassegna volta a promuovere la musica originale, alternativa e indipendente. Più di cinquecento sono le band del territorio e delle province limitrofe che nel corso degli anni sono state protagoniste della manifestazione in costante crescita, accanto ad ospiti italiani ed internazionali. Le serate, ad ingresso gratuito, avranno inizio a partire dalle 19.30 con aperitivo a buffet. Il locale effettua servizi di bus navetta da Piacenza, con partenza dal liceo scientifico Respighi alle ore 19.
Vincenzo Fasano al circolo Arci
Sabato 25 febbraio a partire dalle 21 il Circolo Arcipelago di Cremona ospiterà il concerto di Vincenzo Fasano, artista mantovano che presenterà i brani tratti dal disco d'esordio “Il sangue”. La sua musica è fortemente influenzata dalla mescolanza di culture, di Nord e Sud e dalle esperienze che hanno accompagnato le sue origini. Il tango caratterizza l’origine delle sue calde sonorità, accompagnato da atmosfere che scivolano in modo latente su panorami diversi, come il folk più sofisticato e il pop-punk dei tardi anni ’70. Una musica dai richiami complessi, eppure immediata e graffiante nella sua semplicità. Una scrittura non diretta alla politica ma all'etica. Pubblicato lo scorso 11 ottobre, l’album si avvale della partecipazione di Manuele Fusaroli per la produzione artistica (Le luci della centrale elettrica, Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti), Riccardo Sinigallia (moog in “Non ritiro quel che ho detto”), Gionata Mirai (Teatro Degli Orrori – chitarra e voce nella title track “Il sangue”) e Dino Fumaretto (piano in “Se fossi in me”).
Rezophonic a Parma, musica per l’acqua
sonoro, però con un approccio nuovo grazie a queste collaborazioni inglesi». A ripercorrere gli anni di successi con i Timoria ci sarà sul palco anche un altro ex componente della formazione, il tastierista Enrico Ghedi. Nel corso della serata, l’esibizione di Omar Pedrini sarà inframezzata da un reading poetico all’americana in cui il maestro Ghedi, che reciterà alcune opere tratte dall'ultimo libro “La scatola con gli insetti e altri versi”.
Il progetto Rezophonic approda a Parma: il concerto è previsto per sabato 25 presso il circolo Arci Mu. Rezophonic è un progetto musicalesociale nato nel febbraio 2006 per mano di Mario Riso, noto batterista rock nonché cofondatore dell'emittente satellitare Rock TV. Il progetto si basa sulla realizzazione di dischi in cui i brani scritti da Mario vengono interpretati dai più famosi e talentuosi artisti italiani; i ricavati sono devoluti all'African Medical and Research Foundation (Amref) per un progetto idrico nella regione dai Kajiado tra Kenya e Tanzania, che ha ottenuto il patrocinio della Fondazione pubblicità e progresso. Tra gli artisti che nel corso degli anni hanno preso parte al progetto anche Caparezza, con il quale Mario riso ha scritto e pubblicato il brano Nell'acqua, incentrato sul tema lo spreco di acqua nelle società occidental. Hanno militato nei Rezophonic anche Enrico Ruggeri, Pau dei Negrita, Morgan, The Bastard Sons of Dioniso, Stef Burns e Roy Paci.
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OBIETTIVO: ENTRO IL 2020 20% DI EMISSIONI IN MENO
Speciale Edilizia
Bollino blu anche per le caldaie Nuove norme dalla Regione per ridurre l’inquinamento
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Pagine a cura di Martina Pugno
Aumentano i controlli, ma anche il risparmio
Le misure anti traffico si sono rivelate, ad oggi, insufficienti per rispolvere il problema dell'inquinamento. Il blocco del traffico e la suddivisione in aree con diverse norme di circolazione sono misure necessarie, ma che da sole non bastano a contrastare i livelli di inquinamento dell'aria nelle città lombarde. La battaglia dunque si amplia, concentrandosi anche sulla riduzione delle emissioni prodotte dalle caldaie e dagli impianti di riscaldamento. Regione Lombardia si impegna infatti a maggiori controlli in seguito all'emanazione delle recenti normative relative al controllo delle caldaie, in vigore a partire da quest'anno. Obiettivo dell'ente: dimezzare la percentuale di emissioni arrivando ad una riduzione del 20% entro il 2020. Il lavoro da fare è tanto: il riscaldamento domestico e civile è responsabile del 3035% delle emissioni e, su 3 milioni di caldaie censite, il 20% in Regione non è ancora a norma. Sostituire la caldaia può costituire una spesa ingente per le famiglie, che possono per questo essere tentate di posticipare l'intervento. Attenzione, però, perchè aumentano anche i controlli su tutto il territorio: da gennaio è in vigore il bollino blu sulle caldaie e chi non si adegua alle nuove norme anti inquinamento riceverà multe salate. Per ora i tecnici stanno semplicemente mettendo in guardia i vari condomini. Poi sarà la volta delle sanzioni, da 500 a 3mila euro a seconda delle dimensioni dell'impianto. Scatta anche l'obbligo del termoregolatore intelligente negli appartamenti, mentre Regione Lombardia tranquillizza i cittadini, sottolineando come sia possibile rientrare presto nelle spese proprio grazie ai nuovi impianti, che permetteranno di risparmiare fino al 70% dei consumi, per un notevole risparmio anche economico, riscontrabile sin dalle prime bollette. Passo dopo passo, la Regione Lombardia intende estendere il controllo computerizzato dei consumi anche ai condomini e alle abitazioni private. Per ora il monitoraggio on line viene effettuato, 24 ore su 24, solo sugli impianti industriali.
econdo il più recente rapporto del Joint Research Center, il 29% circa dell'inquinamento atmosferico prodotto è causato dal riscaldamento degli edifici. Un dato significativo, che porta in primo piano la necessità di ridurre l'impatto ambientale dei sistemi di riscaldamento degli edifici pubblici e privati. Per arginare il fenomeno, Regione Lombardia ha introdotto a partire da quest'anno alcune importanti novità, tra le quali l'obbligo, a partire dal 1 agosto, di termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore in tutta la regione. A breve sarà introdotta una nuova disciplina sulla certificazione energetica ed è stato sancito l'obbligo dell'indicazione della classe energetica negli annunci immobiliari.
Si sono poi aggiunti nuovi incentivi per la diffusione del teleriscaldamento, mentre il nuovo piano casa prevede il raddoppio volumetrico (dal 5 al 10%) se si aumenta la percentuale di fonti rinnovabili per il riscaldamento dell'edificio. A tutti questi provvedimenti si aggiungerà a breve la nuova certificazione per gli impianti di riscaldamento ed il controllo di efficienza. La manutenzione della caldaia consiste in due diverse operazioni: la pulizia e il controllo dei fumi. Questo permetterà di ridurre ulteriormente l'inquinamento dovuto al riscaldameto delle case e, cosa altrettanto importante, controllare l'efficienza degli impianti. Una caldaia ed un impianto efficienti permetteranno al consumatore anche di risparmiare sulla bolletta, perché un impianto in regola secondo le normative vigenti, consuma molto me-
no di un impianto la cui manutenzione viene trascurata. Ad ogni modo, sono esenti da controlli lo scaldabagno (ossia la caldaia che serve solo l'acqua sanitaria e non il riscaldamento), le stufette ed i generatori di ca-
trolli per 2 anni. Nel caso in cui sussistano motivi per cui il cittadino ritiene che l'unità immobiliare non richieda il controllo della caldaia (appartamento vuoto, riscaldamento mediante stufette e generatori
lore di potenza inferiore ai 4 KW. Chi ha il teleriscaldamento non deve fare la dichiarazione, compito che compete al responsabile dell'Impianto (Amministratore). Le caldaie nuove, se viene consegnata all'Ente Locale la scheda identificativa dell'impianto entro trenta giorni dall'installazione/prima accensione, unitamente al rapporto di manutenzione, saranno esenti dai con-
di calore di potenza inferiore ai 4 KW), è necessario inoltrare l'autodichiarazione utilizzando l'apposito modulo presente sul sito web del Comune. Esiste la possibilità di usufruire della detrazione del 55%del costo dall'imponibile Irpef in 10 anni (Finanziaria 2011) per la sostituzione della caldaia entro il 31/12/2012 con caldaia a condensazione, pompa di calore o stufa a pellet.
Speciale Edilizia interventi efficaci e agevolazioni fiscali Installare vasche da bagno o docce che possano facilitare l'autonomia e la mobilità delle persone anziane o con qualche difficoltà motoria non è solo un'operazione consigliata, ma anche incentivata dallo Stato, che anche per gli interventi nel privato garantisce la possibilità di accedere ad appositi contributi ed agevolazioni fiscali. Questo tipo di intervento rientra, infatti, nell'ambito dell'eliminazione delle barriere architettoniche, e come tale è regolato dalla relativa normativa: la legge del 9 gennaio 1989 n. 13, infatti, stabilisce l'erogazione da parte dello Stato di contribuiti a fondo perduto per la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Secondo la normativa attualmente in vigore, hanno diritto ai contributi i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità e/o coloro i quali abbiano a carico i citati soggetti. Per poter usufruire di tali agevolazioni è necessario presentare apposita domanda presso il proprio Comune di residenza, che previa attestazione delle condizioni fisiche necessarie, provvederà ad erogare i finanziamenti entro l'anno in base alle risorse disponibili. I costi da sostenere saranno, in questo caso, notevolmente ridotti, dal momento che l'azienda potrà applicare uno sconto richiedendo il pagamento del 4% di iva sulla manodopera, mentre resterà al 21% sul costo dei materiali. Ai fini di poter presentare apposita richiesta presso gli uffici comunali, l'azienda potrà fornire un preventivo e tutta la documentazione necessaria. I contributi comprendono tutti quegli interventi volti a garantire massima mobilità anche alle persone con limitate possibilità motorie o handicap fisici, dalla sostituzione della tradizionale vasca da bagno con modelli ad apertura laterale, che non comportano dunque la difficoltà di movimento legata al dover scavalcare il bordo della vasca stessa, sino all'installazione di seggiolini che, azionati meccanicamente, possono favorire la salita e la discesa all'interno della vasca senza richiedere complessi movimenti. Questo tipo di intervento, soggetto ad agevolazioni fiscali, può inoltre essere accompagnato dall'installazione di maniglioni e sistemi di supporto che possano offrire maggiore stabilità nell'utilizzo dei sanitari, nonchè all'interno di docce e vasche stesse, in modo tale da aumentare la sicurezza del bagno e creare un ambiente su misura per le persone che andranno ad utilizzarlo. L'installazione di vasche da bagno e docce ad accesso facilitato permetterà ad ogni membro della famiglia di poterne fare uso mantenendo la massima autonomia e potendosi affidare all'utilizzo quotidiano in totale sicurezza e praticità.
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Docce e vasche alla portata di tutti
Come abbattere le barriere architettoniche anche nell’ambiente domestico
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ostituire la propria vasca da bagno può rivelarsi un intervento impegnativo e costoso, eppure alle volte si tratta di una necessità imprescindibile. Non sempre, però, è necessario intervenire in modo invasivo e provvedere alla sostituzione dell'intero impianto: è possibile optare per la sovrapposizione della vasca. Senza dover effettuare operazioni dispendiose, è possibile anche trasformare la vasca in doccia, con strutture universali adattabili a tutte le vasche esistenti. Questo tipo di intervento va a beneficiare molte tipologie di persone e di famiglie quali: persone che non possono cambiare la vasca in mancanza di piastrelle, famiglie che hanno componenti con difficoltà di deambulazione, come anziani o portatori di handicap. L'installazione può essere effettuata attraverso semplici operazioni: i tecnici provvederanno innanzitutto alla rimozione del cassone e della vasca già esistenti, sostituendo poi il tubo a pavimento con tubazioni flessibili. A questo punto si può passare al posizionamento del piatto doccia in acrilico, di misura corruspondente al vecchio cassone della vasca, effettuando il fissaggio e il collegamento al sistema di scarico. Si provvede, a questo punto, al posizionamento della lastratura acrilica a copertura della parete intonacata della precedente vasca. Infine, si concludono le operazioni con l'installazione del box doccia e dei relativi accessori, dai miscelatori alle colonnine pr l'idromassaggio. E' consigliabile affidarsi a ditte in grado di fornire un preventivo gratuito ed effettuare un sopralluogo per poter dare indicazioni e suggerimenti relativamente alle operazioni che è possibile effettuare in base alle caratteristiche della
vasca e del bagno. Per facilitare la mobilità di tutti i membri della famiglia, in particolare dei più anziani o dei disabili, è possibile optare per l'installazione di maniglioni o seggiolini per facilitare l'ingresso e l'uscita dalla vasca e dalla doccia. Ai maniglioni e
Prima
ai vari sistemi di supporto e facilitazione per l'ingresso e l'uscita dalla vasca e dalla doccia, è fondamentale posizionare anche tappetini o adesivi antiscivolo sul fondo della struttura, in modo tale da evitare qualsiasi rischio. In alternativa alla tradizionale
Dopo
vasca, è possibile optare per vasche con ingresso laterale: si tratta di strutture che presentano la possibilità di apertura e di ingresso senza dover compiere movimenti difficoltosi per scavalcare il bordo della vasca stessa. Se invece non vi è possibilità di compiere interventi invasivi o intere sostituzioni, vi è la possibilità di acquistare seggiolini appositi che possono essere sollevati ed abbassati tramite motore: in questo modo sedersi ed alzarsi all'interno della vasca sarà un'operazione semplice e priva di sforzi. Posizionare un seggiolino antiscivolo anche all'interno della doccia può costituire, per le persone con ridotta mobilità, una ulteriore comodità ma anche una sicurezza maggiore, da abbinare ai maniglioni e al tappetino antiscivolo, per fornire un valido supporto anche con la doccia o la vasca bagnate e dunque più scivolose. In questo modo, sarà possibile garantire ad ogni membro della famiglia la massima autonomia.
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Speciale Edilizia
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Spazio al colore e alla fantasia Le linee guida per la scelta delle tinte più adatte ai singoli ambienti
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er la propria abitazione si desidera poter ricreare atmosfere accoglienti e dare vita ad ambienti che riflettano la personalità di chi li vive nel quotidiano: si curano quindi tutti i dettagli, dalla scelta dell'arredamento ai complementi puramente estetici. Riveste un ruolo altrettanto importante la scelta del colore delle pareti, in grado di conferire una personalità definita agli ambienti sin dal primo impatto. Essendo un intervento pensato per durare nel tempo, la scelta dei colori delle pareti deve essere accuratamente valutata, sulla base dei gusti personali ma anche delle caratteristiche proprie degli ambienti interessati. Il consiglio primario è quello di affidarsi ad esperti, che siano in grado di guidare il cliente nella decisione e soprattutto di realizzare lavori di qualità dal punto di vista tecnico ed estetico. La prima fondamentale distinzione da compiere, nel momento in cui ci si accinge a scegliere il colore, è stabilire se si desidera una casa monocromatica o policromatica. Le case monocromatiche possono essere poi personalizzate con dettagli di diverse tonalità o con giochi di contrasto tra le pareti e gli elementi d'arredo, per un insieme elegante ed armonico. Gli amanti del colore possono invece optare per le case o perfino le stanze policromatiche, stando però attenti ad effettuare abbinamenti che possano valorizzare gli spazi. Solitamente si opta per la scelta di un colore unico o predominante per ogni ambiente, creando così nette distinzioni a seconda della funzionalità della singola stanza. Nel caso scegliate più colori e scegliate di abbinarne due insieme, le possibilità sono diverse: accostare colori fra loro molto contrastanti, come un colore freddo con uno caldo, oppure accostare colori fra loro complementari, che abbiano cioè una tinta primaria in comune o che siano uno una sfumatura dell’altro. Per stanze policromatiche, le opzioni di maggiore impatto e gradevolezza sono la realizzazione di una parete di un colore e le altre tre di un altro, oppure la realizzazione di coppie di colori su pareti opposte o contigue. Nel caso si scelga di effettuare una parete singola di un colore, essa dovrà presentare la tinta più intensa, che verrà poi stemperata
dalle altre pareti evitando un effetto di soffocamento e di rimpicciolimento degli ambienti. Questa soluzione lascia ampio spazio ai forti contrasti, mentre per pareti colorate a due a due si consiglia di prediligere delle cromature complementari. va sempre tenuta presente, infine, la funzione della stanza e in base ad essa si può scegliere il colore o i colori da applicare: meglio tinte
rilassanti per camere da letto e aree adibite al relax, mentre per la zona giorno è possibile sbizzarrirsi maggiormente anche su tinte più accese, tenendo sempre presente l'effetto di luminosità che si andrà a creare, per evitare di dare vita ad ambienti troppo cupi e oscuri. Una volta scelto il colore, si può lasciare spazio alla fantasia per quanto riguarda la tecnica realizzativa.
Decorare con gli stucchi Per personalizzare le pareti della propria abitazione, le soluzioni disponibili sono davvero infinite: si va dalla scelta cromatica fino alla scelta della tecnica realizzativa, in grado di influire notevolmente sul risultato finale. La cura del dettaglio, poi, fa la differenza: per un tocco ulteriore di eleganza e creatività è possibile valutare l'applicazione di stucchi decorativi. Solitamente realizzati in gesso, gli stucchi decorativi possono venire sfruttati per dare vita a cornici o decorazioni alle pareti o al soffitto: una volta scelta la realizzazione è possibile colorare gli stucchi con le stesse tinte delle pareti, creando un effetto unitario ed omogeneo, oppure optare per cromature che diano vita ad originali contrasti. La decorazione a stucco era conosciuta già dai romani, che ne facevano largo uso nell'abbellimento e nella personalizzazione di ville, palazzi e terme, impreziosendo pareti e soffitti. Non si tratta quindi una scoperta dei nostri giorni ma una tradizione millenaria frutto dell'ingegno di maestri artigiani, ancora oggi estremamente attuale. Mentre negli anni Cinquanta e Sessanta si preferivano stucchi dall'andamento più elaborato e ricco di dettagli, oggi si prediligono linee più essenziali, in grado di adattarsi a spazi di design, anche se non vi sono limiti al gusto e alla fantasia. Lo stuccatore deve avere competenza nelle tre arti che interessano il decoro architettonico (la pittura, la scultura e l’architettura) trovando nella costruzione di stucchi a rilievo una continuità naturale che eleva la figura dell’artigiano e l’importanza della sua opera ( si parla infatti sempre di artigianato artistico). Oggi come ieri il decoro in gesso rappresenta un arricchimento, che il gusto dei tempi moderni vuole molto spesso anche per ambienti moderni, dalle linee dritte, di puro design. Oggi si prediligono stucchi lisci, gusci e cornici, che non appesantiscono gli ambienti con decori particolari, anche se in un ambiente ricercato stucchi elaborati potranno fornire ulteriori elementi di decoro e valore all'intero ambiente. L’importante, come in ogni ambito, è saper dosare per ottenere il giusto effetto, la giusta combinazione in grado di personalizzare una stanza secondo il vostro modo d’essere e in linea con la tipologia di arredo presente.
Speciale Edilizia
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LE COMBINAZIONI IDEALI PER OGNI TIPO DI EDIFICIO
Antifurti e barriere per una protezione totale La protezione della propria casa passa attraverso più elementi, che uniti ai tradizionali impianti antifurto possono garantire la massima sicurezza. Proprio perchè ogni abitazione ha caratteristiche diverse e legate alle esigenze dei suoi abitanti, anche la sua protezione deve essere pensata sulla base delle caratteristiche effettive degli ambienti. Si distingue, in questo caso, tra protezione attiva e protezione passiva; nella prima categoria rientrano i vari sistemi antifurto perimetrali e volumetrici, volti a individuare e segnalare qualsiasi possibile effrazione. Nella seconda categoria rientrano invece le ulteriori barriere fisiche che è possibile creare per rendere ancor più difficoltoso qualsiasi tentativo di effrazione. Tra questi, sempre più diffuse sono le porte blindate, che possono essere selezionate all'interno di sei diverse classi di sicurezza a seconda della protezione ritenuta necessaria. Sistemi di sicurezza passi-
va estremamente diffusi sono, inoltre, le persiane, che oltre a schermare il passaggio della luce costituiscono un impedimento al tentativo di penetrare nell'abitazione attraverso le finestre, che a loro volta possono essere realizzate con doppi o tripli vetri. Alle finestre si possono trovare, inoltre, inferriate metalliche, per la massima sicurezza. Sulle porte e sulle finestre è possibile installare dei rilevatori di vibrazione o dei contatti magnetici, in grado di segnalare movimenti o tentativi di manomissione ed effrazione. All'interno delle singole stanze possono essere aggiunti dei sensori ad infrarossi che registrano le variazioni di calore, oppure quelli a microonde o ad ultrasuono. I sistemi di sicurezza possono essere studiati su misura per l'abitazione del cliente ed abbinati a sistemi di videosorveglianza, meglio se collegati con le forze dell'ordine per poter segnalare tempestivamente qualsiasi violazione della proprietà.
La scelta dell’impianto deve avvenire sulla base delle caratteristiche dell’abitazione
Sistemi di protezione per una casa sicura
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e 'prevenire è meglio che curare' è un detto valido per molti aspetti della vita, ancor di più ciò vale quando si parla di sicurezza: proteggere se stessi e i propri cari è una prerogativa dalla quale non si può prescindere. Proprio per questo scegliere il tipo di impianto di sicurezza per la propria abitazione è un'operazione delicata e da valutare con attenzione. Non esistono, infatti, impianti e soluzioni migliori in assoluto, ma solo il miglior sistema possibile per la singola abitazione. Ogni casa e ogni famiglia presenta infatti esigenze differenti e caratteristiche individuali delle quali tenere conto. I principali tipi di impianto sono fondamentalmente tre, suddivisi in base al sistema di funzionamento. Gli impianti elettrici sono collegati con una rete di cavi elettrici ed hanno il vantaggio che, tagliando i fili, scatta subito l’allarme, ma i costi di installazione sono piuttosto elevati, specialmente se sono necessarie opere murarie. Gli impianti a onde radio sono invece senza fili e vengono alimentati a batterie a lunga durata. Essi non richiediono lavori di muratura, l’installazione è rapida, si risparmia in manodopera, ma possono presentare problemi d’interferenze radio. Infine, è
possibile optare per impianti in parte via cavo, in parte via radio. Di solito, la posa dei cavi è prevista solo al fine di alimentare la centrale d’allarme e le sirene, mentre gli altri componenti funzionano a onde radio. Anche il tipo di protezione assicurata varia, in base alle esisenze, che dipendono molto dalla tipologia di abitazione (villa isolata, appartamento, ecc.). I principali sistemi di protezione sono due: nel caso di impianto perimetrale, esso può proteggere l'abitazione dall'esterno e si attiva solamente in caso di effrazione attraverso finestre o porte. L'impianto volumetrico sfrutta invece appositi sensori installati in punti strategici all’interno della casa; esso è in grado di rilevare la presenza di una persona, un movimento e anche una temperatura corporea, facendo scattare la sirena o il collegamento con la Polizia. Questo tipo di impianto ben si adatta a coloro che richiedono un elevato livello di sicurezza, ma è da escludersi per coloro che posseggono cani, gatti o animali domestici all'interno dell'abitazione, poichè il loro movimento verrebbe comunque rilevato e farebbe scattare l'allarme. Ad ogni modo, è possibile installare un
allarme volumetrico solamente nelle stanze alle quali gli animali non hanno accesso: non di rado si sceglie di studiare sistemi di protezione misti, ai quali unire anche impianti di videosorveglianza, che prevedano un funzionamento in parte perimetrale e in parte volumetrico, realizzato su misura per la casa del cliente, garantendo così la massima sicurezza. Importante quanto la scelta dell'impianto èp anche la scelta dell'azienda alla quale affidarsi, che deve poter garantire prodotti di qualità e fornire la giusta consulenza al fine di individuare le soluzioni ottimali per ogni tipo di abitazione. Il lavoro deve dunque essere affidato ad aziende specializzate e abilitate a rilasciare al termine dei lavori la "certificazione Imq dell’impianto", che garantisce l’utilizzazione di apparecchiature certificate e conformi alle norme del Comitato elettrotecnico italiano (CEI), oltre che l’esecuzione dei lavori in conformità alla normativa tecnica nazionale. Ai sistemi di protezione contro furti ed effrazioni è possibile inoltre affiancare altri dispositivi importanti per la sicurezza delle persone, come impianti antincendio e rilevatori di fumo e di gas, per evitare incidenti domestici che possono avere risvolti anche di notevole entità.
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Mercoledì 22 Febbraio 2012
SPORT
Una Cremo con tante alternative
Peccato per Coralli fermato da una contrattura, ma Brevi può stare tranquillo con Filippini e Possanzini
Prima Divisione - Dopo la pausa i grigiorossi stanno preparando il big-match con la capolista
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I NUMERI
di Matteo Volpi
opo la domenica di sosta, la Cremonese si concentra sul big match contro il lanciatissimo Trapani. Una sfida importante, quella contro la capolista, che verrà trasmessa in diretta televisiva su RaiSport 1 nella serata di lunedì e che, pertanto, andrà preparata con saggezza e pazienza, ricaricando a dovere le batterie, oppure tenendole cariche, a seconda dei punti di vista. In casa grigiorossa, tuttavia, rimane complicata la situazione legata a squalifiche e infortuni. Lunedì sera mancherà Pestrin e questo è il primo dato di fatto importante su cui lavorare, vista l’importanza del giocatore nel cuore dello scacchiere di Brevi. Al suo posto scalpita già il baby Degeri, che già nelle passate uscite si è ben destreggiato dando saggio delle sue qualità di regista. Come carisma, rientrerà anche capitan Fietta, che pare pienamente recuperato, senza dimenticare la grinta di gente come Dettori e Tacchinardi. L’amichevole “di riserva” contro la Primavera del Vicenza (dopo il forfait del Milan junior di Dolcetti) ha dato anche altri spunti positivi, tra cui, in modo particolare il pieno recupero di Favalli, a cui manca però ancora il ritmo partita dopo i tre mesi di assenza. Ancora da valutare le condizioni di Minelli e Sales, un’altra brutta tegola è invece
Un attacco della Cremo contro il Siracusa (foto L. Dassi)
quella che riguarda Claudio Coralli. L’attaccante toscano, giunto al fotofinish del mercato di riparazione di gennaio, è già fermo. Una contrattura al bicipite femorale destro maturata in allenamento rischia di tenerlo fermo ai box per una quarantina di giorni. Al Cobra tanti auguri per un rientro scoppiettante prima del previsto. Anche in questo caso, non mancano i sostituti. Filippini e Possanzini, al momento, sembrano i favoriti vista la loro versatilità sul fronte offensivo, ma per sostituire Coralli non resta che
scegliere tra i vari Musetti, Le Noci, Nizzetto, Rabito e Samb. Nomi e schemi a parte, l’importante sarà arrivare all’appuntamento con l’approccio migliore. Lunedì sera contro il Trapani, in una partita che potrebbe valere una stagione in quanto in grado di riaprire i giochi anche per la promozione diretta, vogliamo tutti la migliore Cremo possibile. QUI TRAPANI Ma qual è il segreto della capolista? «E’ sicuramente il gruppo - ha rivelato Giacomo Tedesco, il centrocampista siciliano con alle spalle tanti
Con il Trapani mancherà anche Pestrin
AMARCORD
campionati di serie A -. Appena arrivato a Trapani avevo avvertito la sensazione di trovarmi all’interno di un gruppo costruito in modo impeccabile da un allenatore che mi ricorda tanto Walter Mazzarri. Pensavamo di affrontare un campionato tranquillo, adesso siamo primi, anche se non ci interessa la nostra posizione in classifica. Viviamo alla giornata, partita dopo partita, ed alla fine della stagione tireremo le somme». CLASSIFICA In attesa degli ultimi recuperi, il Pergocrema ha riavuto il tre punti del mach contro il Bassano ed è salito così in piena zona playoff.
CLASSIFICA Trapani 46 Siracusa (-5) 40 Cremonese (-6) 35 Spezia 35 Barletta 35 Portogruaro 35 Pergocrema (-2) 35 Carrarese* (-1) 34 Lanciano* (-1) 33 SudTirol 32 Triestina 27 Prato 25 Latina 23 Frosinone* 23 Andria 21 Piacenza* (-6) 20 Bassano 19 FeralpiSalò 17
0-0 0-0 2-1
Prossimo Turno (26-2 h 14.30) Andria-Carrarese Bassano-Portogruaro Cremonese-Trapani (27-2) Latina-Prato Piacenza-FeralpiSalò Siracusa-Pergocrema Spezia-Lanciano SudTirol-Barletta Triestina-Frosinone
Sconfitta con rimpianti per il Pizzighettone nel big-match con il MapelloBonate. Nel primo tempo meglio i bergamaschi, passati in vantaggio con il gol di Mangili, al quale ha fatto seguito l’autorete di Esposito per il momentaneo pareggio. Nella ripresa il Pizzighettone gioca bene sfiora più volte il gol, ma a 10’ dalla fine resta in 10 per la espulsione di Chiurato e il MapelloBonate lo punisce con la rete di Romanini siglata al 90’. CLASSIFICA (25ª giornata) Castiglione* 48; Mapello* 46; Olginatese, Caronnese 44; Pizzighettone* 42; Ponte San Pietro-Isola* 41; Voghera* 37; Castellana* 35; Seriate 33; Gozzano 32; Darfo Boario*, Pro Piacenza*, AlzanoCene* 31; Colognese, Rudianese* 29; Carpenedolo* 27; Seregno** 26; Fidenza* 25; Fiorenzuola* 24; Gallaratese* 19.
Vent’anni fa Rampulla segnava all’Atalanta in carriera per tre stagioni alla Cremonese) aveva realizzato sei gol su calcio di rigore (di cui tre in serie A), ma segnare di testa era tutta un’altra cosa. Dopo quella prodezza, che non è servita alla Cremonese per evitare la retrocessione, Rampulla si è trasferito alla Juventus, disputando in maglia bianconera dieci stagioni e vincendo numerosi trofei. Un portiere di riserva con i fiocchi, spesso utilizzato dagli allenatori della Juve. Nato a Patti in provincia di Messina, aveva debuttato giovanissimo in serie B nel Varese, passando al Cesena e quindi alla Cremonese. In maglia grigiorossa ha disputato sette stagioni ad alto livello, conquistando due promozioni in serie A. Quel gol a Bergamo gli ha regalato molto popolarità, ma più volte Rampulla ha ribadito di voler essere ricordato per il suo rendimento tra i pali e non solo per quella zuccata che ha fatto epoca e che comunque resta indimenticabile.
Lanciano-Frosinone Piacenza-Portogruaro Prato-Andria
Serie D - Pizzighettone, amaro ko
Il 23 febbraio 1992 l’estremo difensore della Cremonese fu il primo portiere italiano a segnare su azione
Un exploit entrato nella storia del calcio italiano, che giovedì compie vent’anni. Domenica 23 febbraio 1992, giornata numero 22 del campionato di serie A. A Bergamo arriva la Cremonese per un delicato scontro salvezza. I nerazzurri dell’Atalanta sono in vantaggio 1-0 grazie a un rigore trasformato al 41’ dal brasiliano Bianchezi e hanno la partita in pugno. Non succede molto fino al 90’, quando accade l’incredibile. Alviero Chiorri si appresta a battere un calcio di punizione da destra, la Cremonese si getta in massa alla disperata ricerca del pareggio, compreso il portiere Michelangelo Rampulla. Il sinistro del “magico” Alviero pesca proprio il portiere grigiorosso, che tutto solo mette in rete di testa, lasciando di stucco l’intera difesa atalantina. Un pareggio insperato, con un gol storico che fa il giro d’Europa. Mai in passato, infatti, un portiere italiano aveva segnato su azione. Negli anni ’70, Antonio Rigamonti (all’epoca in forza al Como e
Recuperi
Casalese in campo dopo un lungo stop
PROMOZIONE
(S.A.) Congelati calendario e classifica da tre rinvii consecutivi, dettati in Emilia da campi innevati prima e ghiacciati poi, la Casalese prova a riaccendere i motori. All’orizzonte c’è il ritorno in campo di domenica ad Arceto di Scandiano. Nel Reggiano, i biancocelesti di mister Mantovani proveranno a riscattare la pessima uscita sorbolese con la Biancazzurra (sconfitta per 2-1) del 29 gennaio, data dell’ultima gara regolarmente disputata. Da allora, overdose di allenamenti in Baslenga: l’ora di riprendere la marcia da secondo posto, per la Casalese, sta per scoccare. CLASSIFICA (20ª giornata) Libertaspes 44; Casalese, Sampolese 40; Brescello 33; Castellana 33; Langhiranese 31; Meletolese 31; Lentigione 30; Medesanese 28; Povigliese 26; Castelnovese, Montecchio 25; Arcetana, Falk 21; Biancazzurra 20; Valtarese 16; Fiore 15; Fontana Audax 13.
Sport
Mercoledì 22 Febbraio 2012
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Vanoli Braga, il roster ora è più Rich
Dopo la sosta i biancoblu tornano in campo domenica a Biella, trasferta sicuramente difficile ma non impossibile
Serie A - L’ultimo arrivato ha dato sicuramente qualità alla squadra di Caja nella corsa alla salvezza
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ermo il campionato, lo scorso fine settimana i riflettori hanno illuminato le final eight di Coppa Italia. Come lo scorso anno, si sono contese il trofeo Siena e Cantù, ma se nel 2011 il team di Trinchieri aveva sfiorato l’impresa (79-72), stavolta sul parquet di Torino, la Montepaschi ha travolto Cantù, confermando di essere tornata sui livelli stellari delle passate stagioni. I toscani hanno sofferto solo in semifinale contro Milano, ma durante tutta la manifestazione hanno dato la sensazione di superiorità, con un super Andersen, mvp delle final eight. Un turno di stop in serie A che ha sicuramente fatto bene alla Vanoli Braga, costretta a giocare per alcuni turni con poche rotazioni e quindi bisognosa di riposo. Il successo su Bologna ha riacceso l’entusiasmo, quasi completamente sparito dopo il suicidio sportivo compiuto contro Casale Monferrato. E la prestazione super di Tabù è stata il segnale delle volontà del gruppo di conquistare una salvezza che appare alla portata dei biancoblu, soprattutto dopo l’ingaggio di Rich. L’ultimo arrivato ha dimostrato qualità tecniche e caratteriali non comuni e il suo impatto sul campionato è stato decisamente diverso da quello di Roderick. Con l’imminente
VOLLEY A2
Prossimo Turno (26-2 h 18.15) Biella-Cremona Bologna-Teramo Cantù-Treviso Caserta-Varese Milano-Casale Monferrato Roma-Siena Sassari-Avellino (25-2 h 16.10) Venezia-Pesaro (26-2 h 20.30) Riposa: Montegranaro COPPA ITALIA Quarti Siena-Sassari 70-60 Milano-Bologna 82-77 Pesaro-Venezia 90-70 Cantù-Avellino 99-70 Semifinali Siena-Milano 67-65 Cantù-Pesaro 71-64 Finale SIENA-Cantù 88-71
CLASSIFICA Siena 30 Milano 24 Bologna 24 Sassari 24 Venezia* 22 Pesaro* 22 Cantù* 22 Avellino* 22 Varese 20 Caserta 18 Biella 18 Roma 18 Treviso 16 Teramo* 14 Montegranaro* 14 Cremona 12 Casale M. 10
recupero di Tusek, coach Caja può disporre di un roster all’altezza della categoria, soprattutto se Milic continuerà a fare faville sotto le plance come contro Bologna. Il successo nel recupero di Teramo su Biella ha ingarbugliato ancor di più lo zona bassa
della classifica, ma la Vanoli Braga deve pensare soprattutto a se stessa, cercando di vincere a Biella: impresa non facile, ma neppure impossibile. (F.V.) ALTRO BASKET In serie B femminile, Crema ha vinto anche a Cantù (67-41),
mentre l’Assi Manzi si è riscattata battendo il quotato Valmadrera (67-58). In serie C maschile l’Erogasmet Crema è stata sorprendentemente battuta in casa dal Lecco (77-86), mentre l’Mg.K Vis ha piegato il fanalino di coda Bergamo (67-59).
Coppa Italia Juniores: Cremona passa il turno Celardo, Ferri, Luccini e Visconti splendidi protagonisti al bocciodromo di Salò
di Massimo Malfatto
Cremona che vince la terzina di Coppa Italia Juniores e si qualifica per la fase finale è una gran bella emozione. Sapevamo del rilevante livello tecnico dei nostri giovani, ma non potevamo aspettarci una prestazione ineccepibile come quella effettuata dai boys guidati da Roberto Dilda che si sono esaltati sul palcoscenico del bocciodromo di Salò e sotto gli occhi estasiati del presidente Giovanni Piccioni. Primo avversario per Cremona è Brescia Centro. La terna Luccini-Ferri-Visconti perdono entrambi i set per 8-5 e 8-7, ma rimedia “Pippo” Celardo che non dà scampo agli avversari e prima vince nell’individuale per 8-5 e 8-6 e successivamente, in coppia con Luccini, s’impongono per 8-1 ed 8-5. Chiude il match Mattia Vi-
sconti che supera il bresciano con un doppio 8-4. Contro Legnano predominio della formazione grigiorossa. La terna non ha problemi mentre un Celardo rilassato perde inopinatamente il primo set per 8-5 (era avanti 5-0!), ma vince il successivo per 8-2. Nell’individuale Visconti si sbarazza del lilla con un perentorio 8-0 e 8-2 e l’incontro di coppia con Ferri-Celardo (avanti 8-4) si ferma. Accompagnatore della formazione cremonese Gianfranco Ghirardi ed anche per lui una giornata lunga ed estenuante iniziata alle prime ore del mattino e conclusasi a tarda serata. Prossimo impegno la finale in programma a Salerno (o Caserta!) nel mese di aprile e non sarà una Coppa come le altre. Si nota un vero cambio di vento in questa squadra anche grazie all’arrivo di un leader come Visconti: sognare è vietato?
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Flora che, dopo aver eliminato Bocchi-Rotta, infliggevano un “cappotto” a Visconti-Rossi ed in semifinale si sbarazzavano di Cantarini-Reghenzani con un perentorio 12-3. Approdavano in finale anche “Gibe” De Stefani e Pierantonio Comizzoli al termine di un cammino irresistibile dove concedevano solo 8 punti agli avversari in tre partite; negli ottavi
Vittoria importante sia per la classifica, che per il morale colta al tie break da una positiva Pomì Casalmaggiore sul campo temibile del Busnago (25-19, 16-25, 25-17, 21-25, 15-18). POMÌ: Petrucci 3, Zago 21, Nardini 11, Olivotto 10, Lugli 19, Kucerova 13, Paris (L), Tomasevic 1, Masotti 1, Trabucchi, Giorgi ne, Bertone. All.: Milano-Bolzoni. Ancora bene l’Icos Crema, passata con autorità a Frosinone (3-1), mentre è caduta malamente Loreto a Santa Croce. CLASSIFICA (20ª giornata) Giaveno 50; Loreto 49; Crema 48; Santa Croce 41; Casalmaggiore*, Busnago 39; Soverato 30; Montichiari* 28; Sala Consilina 24; Frosinone* 23; San Severino 21; Fontanellato 19; San Vito* 18; Pontecagnano* 15; Forlì* (-3), Matera 9.
RIUNIONE DELLE SOCIETÀ
Calendario estivo: sabato la bozza
La formazione cremonese Juniores con Dilda (Ct) e Ghirardi
Massarini e Zinetti vincono il trofeo San Zeno Un inizio di annata frustrante e a dir poco deludente (un solo girone eliminatorio vinto!) per le loro qualità e caratura tecnica: stiamo parlando di Pierino Zinetti ed Edoardo Massarini. Eccoli protagonisti in una manifestazione e splendidi vincitori del trofeo “San Zeno” giunto alla sua quarta edizione. Frizzanti ed incontenibili come non mai i portacolori della canottieri
Casalmaggiore torna a sorridere
Rich a canestro Contro Bologna (foto Castellani)
si sbarazzavano dei bissolatini Ferrari-Sordini (12-2), nei quarti superavano Dalmiani-Pollastri (12-4) e quindi avevano la meglio sui piacentini Morni e Marzolini per 12-2. Finale a senso unico e netto successo di ZinettiMassarini su De Stefani-Comizzoli (crollati!) per 12-3. Si conferma quindi ancora stregata questa manifestazione per i portacolori della “Delma”, secondi classificati anche lo scorso anno dove furono sconfitti dai campioni italiani Boselli e Gaetti. MM
Presso il bocciodromo comunale è stata convocata per sabato 25, con inizio alle ore 20.45, una riunione delle società affiliate al comitato di Cremona. Un tradizionale appuntamento di metà annata dove verrà presentata la bozza del calendario estivo, come sempre affollato e dove toccherà alla bocciofila “Le Querce” inaugurarlo. Ci saranno inoltre alcune comunicazioni del presidente del comitato Giovanni Piccioni, qualche novità di regolamento e si parlerà anche delle partite ai punti 10, argomento che sta tenendo banco in questi giorni. Questa decisione, presa per venire incontro alle problematiche (di luce e riscaldamento!) dei bocciodromi, verrà adottata solamente per queste ultime gare del calendario invernale e partirà dal trofeo “papà Angelo”. Ricordiamo che questa regola sarà valida solamente nei gironi eliminatori, ma non nella fase finale dove tutto rimarrà invariato. Nessuna variazione ci sarà invece per le gare del calendario cremasco, come ci ha confermato il presidente Franco Stabilini: ”Se ci sarà qualche decisione da prendere lo farà il prossimo anno il nuovo consiglio direttivo. Partite ai punti 10? Non mi convince molto! ”. La riunione di sabato prossimo prevede temi interessanti e si spera nella presenza compatta dei presidenti o loro delegati delle 18 bocciofile cremonesi affiliate.
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Sport
Mercoledì 22 Febbraio 2012
SCHERMA
Il veronese Magnani vince il ‘Lino Rossini’
Il “Memorial Lino Rossini”, gara open nazionale di spada, è andata in scena nella palestra di Cavatigozzi con l’11ª edizione. L’Accademia d’Armi ha visto la partecipazione di un centinaio di schermitori provenienti da tutto il Nord Italia. Ha vinto Cristiano Magnani della Verona Scherma, che ha regolato dopo in un combattuto incontro 15-10 Carlo Tosi della Pro Patria, di 14 anni più giovane. Terzo Alessandro Fedeli della Mangiarotti Milano e quarto Pietro Rossi della Scherma Lecco. Il cremonese Vittorio Bedani tesserato per la Scherma Lecco è giunto 18°. In campo femminile ha vinto la milanese Caterina Rovati (Cds Mangiarotto) davanti alla compagna di colori Stefania Di Loreto e alla pavese Luana Mazzetto (Lomellina Scherma).
Storico pari per la Witor’s a Codogno
RUGBY
La squadra grigiorossa è in crescita e domenica sfida Casalmaggiore (C.C.) E’ quasi un’impresa per il Cremona Rugby la conquista del primo punto in trasferta. E’ avvenuto domenica e sul campo di una delle squadre più quotate della serie C, il Rugby Codogno, terzo in classifica alle spalle di Mantova e Casalmaggiore e che all’andata aveva vinto per 39-7. Allora si era inneggiato alla prima meta segnata in campionato. Oggi ad una decina di giornate di distanza, il gap coi lodigiani è stato completamente colmato e si può dire che i progressi della formazione di Daldoss sono assolutamente evidenti e che l’innesto di Varrella, autore dell’assit ad Assandri che ha permesso di agguantare il pareggio, è stata una mossa vincente. Codogno in vantaggio dopo una decina di minuti grazie ad una disattenzione difensiva della formazione di Daldoss. Fortunatamente Codogno fallisce la trasformazione e Cremona comincia ad esercitare
una certa pressione sugli avversari che accusano un calcio di punizione messo a segno da Fantoni per il 5-3, punteggio con cui si conclude il primo tempo. Un’altro calcio di punizione permette addirittura a Cremona di andare in vantaggio. Prontissima la reazione codognese: punizione ben realizzata ed una meta danno ai padroni di casa il netto vantaggio sul 13-5. Cremona non demorde e dimostra una eccezionale tenuta atletica, riuscendo a superare la difesa del Codogno a pochi minuti dal termine con un’azione partita da Begiri per Assandri che ha servito un eccellente assist proprio al debuttante in maglia grigiorossa Varrella, il quale non ha fallito la meta. Assandri ha poi realizzato la trasformazione dello storico pareggio. Casalmaggiore è non ha giocato a causa dell’impraticabilità del campo e domenica sfida la Witor’s a Cremona in un atteso derby.
PALLANUOTO
La Bissolati strappa il pareggio a Monza
La Bissolati è tornata da Monza con qualche rimpianto, anche se il punto conquistato nella piscina di Monza non è da gettare via, visto che i biancazzurri venivano da due sconfitte consecutive: 5-5 il punteggio finale di una partita giocata bene da entrambe le difese e caratterizzata anche da molti errori in attacco. Subito in vantaggio, i cremonesi hanno subìto il ritorno degli avversari e son0 riusciti a riportarsi in vantaggio prima della sirena grazie a due prodezze di Costantino. Secondo tempo a reti inviolate, poi la Bissolati ancora in vantaggio, ma incapace di concretizzare quanto fatto di buono a causa di parecchi errori al tiro, tanto che il Monza è riescito a pareggiare sfruttando al meglio le occasioni da gol.
Il Milan di Robinho è tornato a correre
SERIE A - I rossoneri del ritrovato attaccante brasiliano mettono pressione sulla Juventus, che però non molla
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e due grandi del nostro calcio hanno fatto il vuoto. Come negli anni ’70 si contendono lo scudetto non senza polemiche, proprio alla vigilia di uno scontro diretto che può valere una stagione. Il duello tra Milan e Juventus sta impreziosendo un campionato non certo esaltante, ma che per merito dell’indomita squadra di Conte è quantomai incerto. Il Milan campione d’Italia a un quarto d’ora dalla fine del match di Udinese sembrava quasi fuori dai giochi, ma la rimonta messa a segno sul terreno friulano ha ridato slancio ai rossoneri, che da allora sono tornati a stravincere. Imprevedibilità del calcio, che tanto affascina i tifosi. Nell’ultimo turno la Juve è apparsa più in difficoltà e la vittoria sul Catania è frutto anche di un po’ di fortuna e di alcune scelte discutibili del direttore di gara, che stavolta non ha certo penalizzato i bianconeri. Tutto facile, invece, per il Milan che ha passeggiato a Cesena con un super Robinho e un Maxi Lopez comunque utile ad aprire gli spazi. Giovedì sapremo se Ibra sarà in campo sabato, ma in caso venisse confermata la squalifica, Allegri ha tante soluzioni per far male alla Juve. Alle spal-
Porta del Brescia off limits Samp sempre in difficoltà SERIE B
24ª Giornata Cesena-Milan 1-3 Fiorentina-Napoli 0-3 Genoa-Chievo 0-1 Inter-Bologna 0-3 Juventus-Catania 3-1 Lecce-Siena 4-1 Novara-Atalanta 0-0 Palermo-Lazio 5-1 Roma-Parma 1-0 Udinese-Cagliari 0-0 Prossimo Turno (26-2 h 15) Atalanta-Roma Bologna-Udinese (h 20.45) Cagliari-Lecce Catania-Novara Chievo-Cesena Genoa-Parma (25-2 h 18) Lazio-Fiorentina (h 20.45) Milan-Juventus (25-2 h 20.45) Napoli-Inter (h 20.45) Siena-Palermo
CLASSIFICA Milan 50 Juventus* 49 Udinese 42 Lazio 42 Roma 38 Napoli 37 Inter 36 Palermo 34 Cagliari 31 Chievo 30 Genoa 30 Fiorentina* 28 Bologna* 28 Parma* 28 Atalanta (-6) 28 Catania** 27 Siena* 23 Lecce 21 Novara 17 Cesena* 16
le delle due dominatrici, come dicevamo, c’è il vuoto. Cinque squadre restano in lizza per il terzo posto, anche se Lazio e Inter sono in caduta libera, mentre l’Udinese sta rallentando vistosamente. Di questa situazione potrebbere approfittarne il Napoli, tornato in forma Champions e la Roma, che però ha ancora un andamento altalenante. Di sicuro a rischiare di
dal nostro inviato
Robinho del Milan
più è l’Inter, un punto in quattro partite e tredici gol al passivo. Dopo il fanalino di coda Novara, a S. Siro è passato anche il Bologna, che alla fine ha umiliato i nerazzurri, ormai senza benzina. Ranieri ha salvato la panchina solo perché mercoledì c’è l’impegno in Champions, ma il suo futuro sembra segnato. Le colpe del tecnico romano sono però minime: se la squa-
dra è logora e non è stata adeguatamente rinforzata a gennaio, la responsabilità è della società, che tra l’altro ha imposto l’impiego di Sneijder, rivelatosi un fiasco. Vedremo se il ritorno al 4-4-2 basterà per tenere a bada il Marsiglia... RECUPERO (21ª giornata) Bologna-Fiorentina 2-0. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
Volley, Trento vince anche la Coppa Italia in un match stellare ZOOM
Se Siena è imbattibile o quasi nel basket, Trento è la squadra cannibale del volley italiano. In pochi anni ha conquistato due scudetti, tre Champions League, tre Mondiali per Club, una Supercoppa e due Coppe Italia, l’ultima domenica al termine di una finale thriller con Macerata. Ma andiamo con ordine. Le semifinali di Coppa Italia sono state vinte agevolmente da Trento con Belluno (3-0) e da Macerata con Modena (3-1). Nella finale di Roma tutti si aspettavano i campioni d’Italia, ma a partire a razzo è stata Macerata, che ha dominato i primi
due set (25-21, 25-22) e si stava avviando ad imporsi anche nel terzo. Poi il black out e la reazione di Trento, che prima ha accorciato le distanze (2522), poi si è guadagnata il quinto set (25-21). Tie break stellare, con Trento trascinata da un immarcabile Osmany Juantorena (22 punti) e da un positivo Kaziyski (12), sempre ripresa però da Macerata che non si è mai data per vinta. Trento da avuto tante palle match e solo al quinto tentativo ha fatto sua la coppa, ma Macerata merita un grande applauso e la rivincita in campionato e in Champions.
Osmany Juantorena
BRESCIA - Secondo pareggio casalingo per il Brescia di Calori, che dal suo arrivo ha comunque conquistato 20 punti in otto partite. Un ruolino da favola, al quale si aggiunge l’imbattibilità di una difesa diventata imperforabile. Nel calcio moderno non prendere gol per otto partite è un grande merito, che va ascritto a un tecnico di buon senso, che ha capito come uscire dalla crisi: per prima cosa coprirsi le spalle. Contro il Modena la squadra è apparsa un po’ stanca e ha patito la scarsa vena della coppia Jonathas-El Kaddouri, protagonista di tante vittorie dell’era Calori. Ma il pari è merito anche di un Modena molto combattivo, che ha concesso poche palle-gol alle rondinelle e che più volte ha spaventato Arcari (imbattuto da 720 minuti). Nel finale di gara il tecnico del Brescia ha giocato la carta Piovaccari, Michele Arcari (Brescia) che si è subito reso pericoloso. L’ingaggio dell’ex punta della Samp potrà risultare molto utile nella rincorsa ai playoff. LE ALTRE GARE In vetta hanno rallentato Sassuolo e Pescara, mentre il Verona continua stupire per il suo cinismo. Ma le tante partire da recuperare rendono la classifica poco veritiera. Nel posticipo di lunedì sera, infine, il Torino ha infertwo un colpo quasi mortale alle ambizioni di playoff della Sampdoria, sempre più in difficoltà in classifica. F.V. 28ª GIORNATA AlbinoLeffe-Pescara 1-1, Ascoli-Grosseto 0-2, Brescia-Modena 0-0, Juve Stabia-Reggina 2-1, LivornoBari 1-2, Nocerina-Cittadella 0-1, Padova-Empoli 1-1, SassuoloVarese 0-0, Verona-Gubbio 1-0, Vicenza-Crotone 1-1, TorinoSampdoria 2-1. CLASSIFICA Torino* 56; Sassuolo*, Verona 54; Pescara** 52; Padova* 46; Varese 45; Reggina*, Bari (-2), Brescia* 39; Sampdoria*, Cittadella, Grosseto 37; Juve Stabia* (-4) 36; Livorno 30; Vicenza 29; Crotone (-1) 28; Modena** 26; AlbinoLeffe 25; Empoli* 24; Gubbio* 23; Ascoli* (-7) 22; Nocerina 18. RECUPERI Modena-AlbinoLeffe 0-0, Pescara-Reggina (24-2 h 20.45), Sassuolo-Ascoli, Gubbio-Modena (25-2 h 15), Brescia-Torino (26-2 h 12.30).
A proposito di...
Mercoledì 22 Febbraio 2012
Coccole d’inverno... dalla Spa di Mascognaz a Bratislava Da questa settimana parte una nuova rubrica: “Piccoli viaggi con Micky Fonty”. Ho pensato di proporvi alcune destinazione diverse fra loro ma accomunate da un aspetto: godersi gli ultimi momenti d’inverno. Per chi ama la tranquillità e la natura propongo Mascognaz, minuscola frazione di Walser del 1600, a 1.800 mt d’altezza in Val d’Aosta. Le vecchie dimore del paese sono diventate un lussuoso albergo, l’Hotellerie di Mascongaz, dove potrete soggiornare in
splendide e deliziose suite. Un week end all’insegna del relax, nuotando nella splendida piscina coperta ammirando la bellezza del Monte Rosa, coccolandosi con sauna, i fanghi e i massaggi della prestigiosa Spa. Comprando un low cost perché non volare a Bratislava, una città interessante e poco inflazionata? Tra le capitali del Centro Europa è a misura d’uomo: il centro storico è chiuso al traffico e si può tranquillamente girare a piedi curiosando qua e là. Tra i numerosi mercatini
L’uomo, il territorio, il vino L
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di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza
Micky Fonty si trovano oggetti vintage, le vie sono disseminate di antiquari, librerie e galleria d’arte. E’ obbligatoria almeno una sosta alla pasticceria Kaffè Meyer per gustare un ottimo strudel con semi di papavero e cioccolatini fatti a mano dal sapore deciso.
a cura di Damiano Domenico Palumbo
a vite, l’uomo, il territorio sono tre elementi inscindibili per la qualita’ di un vino. Il vino è l’espressione dell’uomo che lo produce, è legato al territorio dove si coltiva la vite. Il vino dà valore ad un territorio ed il territorio caratterizza e valorizza il vino. Ad esempio lo spumante Franciacorta è grande grazie all’uomo e al territorio dove si produce. La Franciacorta oggi è conosciuta, ha acquistato valore, grazie al vino che qui si produce.
Il vino è una delle grandi eccellenze del nostro Bel Paese, ogni regione italiana e quasi tutte le province sono interessate dalla coltivazione della vite. La viticoltura è una delle voci più attive e remunerative del settore agricoltura. Grazie al vino oggi molte persone appassionate si spostano alla ricerca di vini di qualità anche in zone poco conosciute e in questo modo creano interesse per un territorio e le sue bellezze naturali. Visitano i borghi, conoscono le bellezze architettoniche in alcuni casi, altrimenti, poco visibili e riscoprono i prodotti tipici della zona con le sue tradizioni enogastronomiche, fermandosi nelle osterie e ristoranti locali. Il vino in questo modo può diventare, e in alcuni casi lo è già, il volano dell’economia di un territorio. Ho fatto questa premessa perché ritengo che quando si degusta un vino dobbiamo porci nei suoi confronti con una certa umiltà e senza pregiudizi alcuno ad ascoltarlo e assaporarlo. Il buon bicchiere di vino è il risultato dell’impegno di un uomo che lavora per un anno intero, che fa dei progetti , degli investimenti, coinvolge la sua famiglia, si impegna cercando di dare il meglio in base alle sue conoscenze, capacità e possibilità. il vino non
è frutto della casualità ma del duro lavoro del vignaiolo nel territorio in cui opera. Quando degusto un vino penso a tutto questo e cerco di essere il più sereno e obbiettivo possibile, il mio giudizio è legato a tre fattori molto importanti quali: l’età del vino, la temperatura e la correttezza nel servirlo. E’ importante imparare a conoscere quando è l’età giusta per bere un determinato vino, ossia la stagione in cui esso vive l’evoluzione ottimale, per esempio un rosso importante aperto troppo giovane si presenterà non equilibrato, con acidità e tannino elevati; uno spumante metodo Charmat, invece, aperto dopo anni si presenterà non armonioso, con poco perlage dal colore abbastanza carico e con dei profumi troppo evoluti. In entrambi i casi non è il vino non buono, ma presenta delle anomalie in quanto aperto al momento sbagliato.
E’ molto importante che il vino sia servito ad una temperatura giusta altrimenti non si riesce ad apprezzare le sue qualità, per esempio un rosso servito freddo si presenterà sgradevole e scontroso, viceversa un vino bianco servito a temperature elevate perderà le sue caratteristiche. Ogni vino deve essere servito in un determinato modo: un vino giovane può essere aperto alcuni minuti prima, un vino affinato richiede un’ apertura anticipata anche di diverse ore, ed una metodologia di servizio diversa, cioè dovrà essere decantato avendo cura di utilizzare un apposito filtro ed una candela e fermarsi nella mescita quando questo presenta dei sedimenti. Di questi tre argomenti vi parlerò e mi dilungherò nel prossimo articolo. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato sabato 20 Febbraio alle ore 20:15.
IL FICO
(ficus carica) Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. GRIGNOLINO DEL MONFERRATO CASALESE DEL 2010 E’ prodotto con uva Grignolino in purezza con una gradazione di 13 gradi dall’”Azienda Pio Cesare. Il vino è stato servito ad una temperatura di 17 gradi e la bottiglia è stata aperta 15 minuti prima. Il vino presenta un bel colore rubino con riflessi granati, molto limpido, un profumo intenso, fresco, vinoso, di frutta rossa. In bocca è intenso, asciutto, leggermente tannico, persistente con retrogusto leggermente amarognolo. E’ un buon bicchiere di vino pronto, molto versatile a tavola ben accompagna i primi piatti con ragù di carne, carni bianche, coniglio, pollame, arrosti non impegnativi, oppure anche un buon piatto di salumi del territorio cremonese. Questo vino non si presta ad essere affinato, consiglio di consumarlo abbastanza giovane , entro 2/3 anni. Il Grignolino oggi poco prodotto e noto, un tempo godeva di molti estimatori. Ho iniziato presentandovi il Grignolino perché anche mio padre, grande conoscitore di vini, lo apprezzava. Buona degustazione.
Pianta antichissima, conosciuta dall'uomo fin dai tempi remoti, resistente e longeva grazie alle sue salde radici. Appartiene alla famiglia delle Moracee, la stessa del Banyan, albero dove il Buddha ha avuto l'illuminazione. Per gli antichi Greci rappresentava l'albero sacro. Racconta la leggenda che in origine crescesse solo sull'Olimpo e che gli dei fossero gli unici ad avere il privilegio di cibarsi di questi dolci frutti. Un giorno Demetra donò questo frutto prezioso ad un contadino che l'aveva ospitata con gentilezza, egli riuscì a far nascere la pianta da quei piccoli semini e, a poco a poco, si diffuse in tutta la Grecia. Il fico era prezioso per i Greci oltre che per la bontà dei suoi frutti, anche perché la sua vendita costituiva un commercio che rendeva bene. Nell'Antico Testamento Adamo ed Eva usarono le foglie di fico per coprire le loro nudità, successivamente, insieme alla vite, divenne simbolo di fertilità e vita gioiosa. Il fico è una pianta lunare e, come tutte le erbe officinali governate dalla luna, ha proprietà anti-ansia e concilia il sonno. I frutti tagliati a metà con tutti i loro semi, ricordano l'interno dell'intestino tenue, con i suoi villi intestinali, motivo per cui si considera il frutto del fico utile come lassativo. Nel frutto sono presenti flavonoidi e vitamina A, mucillagini emollienti e lassative, enzimi digestivi, zuccheri nutrienti, per questo è considerato un frutto lassativo, emolliente e digestivo. Le sue gemme, sotto forma di macerato glicerico sono considerate anti-ansia, antistress, disinfiammanti delle mucose dello stomaco e intestinali e contrastano le allergie. Secondo la medicina popolare il Lattice, contenuto nelle foglie, è un rimedio per l'eliminazione di porri e verruche. Si applica limitatamente sulla zona da trattare con molta cautela perché può essere irritante. In Liguria viene chiamato: Figo o Mescigu, in Piemonte e Lombardia: Fich, in Veneto: Figher, in Friuli: Fijar, in Emilia: Figh, in Abruzzo: Fichera, in Sardegna: Figu.
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Mercoledì 22 Febbraio 2012
Gite Fuori Porta
CASTELLARQUATO
25 febbraio: il Carnevale alla Veneziana
Grande festa a Castell'Arquato in occasione del Carnevale. L'appuntamento è il 25 febbraio con una manifestazione davvero originale: il Carnevale alla Veneziana. All'insegna del motto «Che la bellezza inganni la Morte», che riecheggia il motto di Lorenzo de' Medici «chi vuol essere lieto sia del domani non v'è certezza», lo splendido borgo medievale si trasformerà in un palcoscenico dalle mille occasioni e sfaccettature. La manifestazione è aperta a tutti, purché mascherati - preferibilmente alla veneziana ma senza vincoli - e il programma è ricchissimo, a partire dalla possibilità di noleggiare i costumi. I negozi rimarranno aperti sino a
Mappa
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tarda sera e vivranno l'occasione a loro volta sotto le mentire spoglie di una nuova identità. I bar e le sale da tè serviranno a prezzi identici brunch e aperitivi, i ristoranti del borgo promuoveranno la cena in costume (30 euro bevande escluse). Ma non potrebbe essere una
piccole Venezia se non ci fossero anche i mitici balli, che si terranno nella Piazza Medievale - in cui sarà allestito un grande impianto con luci e audio - e ancora nel Palazzo del Podestà e nelle Grotte di Santo Spirito. Si tratta di un'esperienza da vivere lasciando libere le emozioni, come vuole la tradizione dell'antico Carnevale di Casanova, e facendosi coinvolgere da danze, commedia dell'arte e varietà dei costumi. Non manca nemmeno il concorso finale, che premierà le 12 maschere più belle. In premio 3 weekend per 2 persone, 4 cene per due in ristoranti tipici, 4 buoni acquisto in atelier del borgo e un cesto di prodotti tipici del luogo.
Un borgo che domina il paesaggio Una fortificazione dal sapore medioevale arroccata sulla collina
a qualsiasi lato lo si guardi, il borgo di Castell'Arquato appare come una fortificazione arroccata sulla collina, il cui centro storico si è sviluppato sulla riva sinistra del torrente Arda. Avvicinandoci possiamo ammirare una struttura che è esattamente quella dei borghi medioevali, rimasta pressoché intatta nel corso degli anni. Un luogo che sembra essersi fermato nel tempo, in una dimensione onirica di cultura, storia, e gastronomia, dove ogni elemento si fonde in un’armonia perfetta. Castell'Arquato offre numerose attrattive per tutti: gli appassionati di arte, gli
il Palazzo Pretorio
INFORMAZIONI UTILI COME ARRIVARE Da Brescia/Cremona autostrada A21 uscita Fiorenzuola d’Arda, seguire indicazione per Castell’Arquato Distanza dall’uscita: 10km. In treno: Stazioni di Fiorenzuola d’arda o Fidenza; da li bus pubblici (info orari: Tempi spa tel.0523 390788 www.tempi.piacenza.it) oppure taxi privati da piazza Caduti in Fiorenzuola (100 metri dalla stazione FS) radio taxi: 0523 983396. PARCHEGGI Parcheggio n.1 (Viale Remondini). Posto appena prima dell'ingresso del paese si estende costeggiando il torrente Arda. Parcheggio n.2 (P.zza S.Carlo). Posto all'ingresso del paese può essere un punto di partenza per la visita completa al borgo. L'accesso é vetato ai mezzi pesanti ed ai pulman. Parcheggio n.3 (Piazzale Riorzo). In posizione centrale equidistante dalla parte alta e dalla parte bassa del borgo, si trova leggermente decentrato rispetto alle vie principali di Castell'Arquato. Parcheggio n.4 (Piazzale del Cimitero). Posto accento alla struttura del cimitero é il parcheggio posto nella parte più alta del paese. Può essere un ottima partenza per chi desidera fare una visita esclusivamente alla parte alta del borgo.
amanti dell'archeologia, i cultori della storia non resteranno delusi. Non a caso questo piccolo borgo è stato scelto come palcoscenico per un importante film come "Lady Hawke", ma anche come protagonista di alcune trasmissioni televisive di rilevanza nazionale. Numerosi sono i monumenti in cui sono racchiusi degli autentici capolavori d'arte. I musei raccontano la storia e la cultura del territorio: c'è quello dell'Arte sacra, quello geologico, quello della civiltà medioevale e il Museo Luigi Illica. Da vedere anche la Collegiata, il Palazzo del Podestà, il Torrione, il Palazzo del Duca, le mura e naturalmente la splendida Rocca.
Anolini in brodo e salumi Dop La gastronomia tipica di Castell'Arquato è quindi piacevolmente eccellente, versatile e variegata e affonda le sue radici nella tradizione culinaria del Ducato di Parma e Piacenza. Il borgo emiliano vanta un'antica tradizione culinaria, che abbina ottimi piatti ad eccellenti vini. La cucina è un'arte che viene tramandata di generazione in generazione nei vari ristoranti e trattorie. Diversi sono i piatti che si possono gustare: i tradizionali primi, come i ben noti "pisarei e fasò", i tortelli alla piacentina, o ancora i tipici anolini in brodo. Quest'ultimi differiscono da quelli del resto della provincia per l’impiego del formaggio (Grana Padano amalgamato con pane grattato uova e odori) in sostituzione dell’abituale stracot-
Un po' di storia...
Le origini di Castell'Arquato non sono storicamente provate. Si presume fosse un "castrum" militare risalente ai tempi della colonizzazione romana della zona. In epoca imperiale si sviluppò come piccolo capoluogo rurale, grazie alla posizione favorevole di dominanza sulla rete viaria. Le prime notizie riguardanti la pieve di Castell'Arquato sono dell'VIII secolo d.C. costruita da un “nobile e potente Signore nomato Magno”. Magno fece edificare il castello a base quadrata e una chiesa in onore della gran Madre di Dio (756-758). Ai tempi Castell'Arquato aveva una organizzazione militare “castrum”, la sua curtis (organizzazione agricola del territorio), la sua curia (amministrazione della giustizia), la sua pieve (amministrazione religiosa).
LA CUCINA
to. Il brodo è rigorosamente triplo, ovvero fatto con parti di gallina, manzo e vitello. I salumi hanno sempre rivestito una grande importanza nella storia alimentare locale; nella provincia di Piacenza sono addirittura tre quelli che hanno ricevuto la certificazione Dop: Coppa Piacentina, Pancetta Piacentina e Salame Piacentino, tutelati, valorizzati e garantiti dal Consorzio salumi tipici piacentini.
L’EVENTO Pernottamento Durante il weekend, da venerdì 24 a domenica 26 febbraio 2012, resort, agriturismi, hotel e B&B del borgo piacentino hanno confezionato pacchetti ad hoc che partono da 164 euro a coppia, e comprendono: un pernottamento per due con sistemazione in camera doppia, una cena in costume per 2 persone, un aperitivo per 2 persone, Trucco e parrucco per 2 persone, partecipazione al ballo. Sono previste anche offerte solo per l'aperitivo, la cena, il noleggio di mantelli e cappelli, trucco e parrucco e partecipazione al ballo. Nelle settimane precedenti l'evento sarà organizzato anche un mini-corso gratuito di balli settecenteschi se verrà raggiunto un adeguato numero di partecipanti.
ITINERARI
In sella alla bicicletta nella valle dell’Arda
PERCORSO N. 1 (bicicletta) Castell'Arquato - Bacedasco Alto Bacedasco Basso - Orsi - Trinità - Ranca Vernasca - Lugagnano - Castell'Arquato. IL TRAGITTO: Passato il torrente Arda all'altezza di Castell'Arquato, si pedala verso Bacedasco, famosa per le preziose acque termali e la verde distesa dei campi da golf. Attraversando una campagna disseminata di vigneti si raggiunge Vigoleno, suggestivo borgo medioevale. Alle sue porte, il Parco Regionale Fluviale dello Stirone: lungo 15 Km, è punteggiato da macchie di bosco ceduo, pioppi, querce, salici e biancospino, e abitato da circa 40 specie di uccelli. Il canyon formato dallo Stirone, inoltre, è molto interessante dal punto di vista geologico, per lel stratificazioni argillose ricche di fossili marini. DISTANZA: 60 Km. DISLIVELLO: 260 mt. DIFFICOLTA': media PERCORSO N. 2 (mountain bike) Castell'Arquato - Lugagnano - Ronchi Antognano - Gropparello - Sariano - Magnano - Castell'Arquato. IL PERCORSO: Un percorso classico della Val d'Arda, che si snoda a partire da Castell'Arquato. Il borgo medioevale è in grado di incantare tutti i visitatori con il suo profilo inconfondibile, caratterizzato dalla Rocca Viscontea, e con lo splendore della Collegiata romanica. roseguendo si incontrano i calanchi, formazioni geologiche note come "argille di Lugagnano" e ricche di fossili. Strade panoramiche che attraversano le colline portano infine a Gropparello: da non perdere è il castello, dalla particolare pianta irregolare, circondato da un bosco secolare e dal "Parco dellle fiabe".