Il Piccolo Giornale di Cremona

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Edizione del Mercoledì

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Anno XII • n°82 • MERCOLEDÌ 28 NOVEMBRE 2012

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

L’INTERVISTA Il segretario provinciale del Partito Democratico si mette in gioco: «Candidarmi? Ci sto pensando»

MAGNOLI PRONTO A CORRERE PER IL PIRELLONE NASCONDEVANO DROGA NEI TAPPETI IN MANETTE ANCHE UN CASALASCO

IL COMMENTO DEL PROF. ANTOLDI

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CREMONA BOCCIATA DAL SOLE24ORE... SARA’ VERO? INTERVISTA A FIORELLA BELPOGGI

«Tamoil, bisogna fare specifici controlli sulla falda»

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OCCUPAZIONE

cautelare emesse dalla Dda milanese tra le province di Milano, Monza e Brianza, Cremona, Brescia, Bergamo, Varese, La Spezia e Reggio Calabria. Un arresto è stato effettuato anche in provincia di Cremona, a Casalmaggiore, dai carabinieri guidati dal capitano Cristiano Spadano, unitamente ai colleghi di Sesto San Giovanni. L’uomo era da tempo dedito alla coltivazione di canapa indiana e alla conseguente produzione e commercializzazione di marijuana. Nel corso

della perquisizione della sua casa, sono state rinvenute una decina di piante di marijuana e circa 2,2 chilogrammi di analoga sostanza stupefacente pronta all’uso. Nell’abitazione è stata di fatto scoperta una vera e propria piantagione “fai da te” con un piccolo sistema di serre per la creazione del microclima ideale alla coltivazione della marijuana, nonché un piccolo laboratorio artigianale per la successiva lavorazione. Michele Scolari

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I settori in cui i lavoratori sono introvabili

CASALMAGGIORE

Cambia la fermata del bus, ma scatta la protesta

chimico venezuelano, in un appartamento-raffineria). E proprio dall’episodio accaduto ad un corriere dell’organizzazione ha preso nome l’operazione, significativamente battezzata “Pollicino”: nel trasportare 6 kg di cocaina in uno zaino e a bordo di un motociclo, infatti, aveva perso lo stupefacente per strada ed è riuscito a recuperarlo seguendo le tracce di parte della sostanza dispersa sul selciato. In totale sono 58 le persone raggiunte dalle ordinanze di custodia

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GRIGIOROSSI IN ZONA PLAYOUT

ecine di arresti tra Lombardia, Liguria e Calabria per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, riciclaggio, ricettazione: è il bilancio dell’operazione che, conclusa nella giornata di ieri dai carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni e dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, con la collaborazione del nucleo antiriciclaggio della Guardia di Finanza, ha colpito un importante giro del traffico di droga internazionale. Di nuovo Milano e la Lombardia si confermano l’hub logistico attraverso il quale i narcotrafficanti fanno entrare in Europa enormi quantità di eroina e cocaina. Le indagini sono durate 4 anni e sebbene da queste siano emersi collegamenti con soggetti con possibili contatti con la ‘ndrangheta (che gestisce l’80% del narcotraffico europeo), gli inquirenti escludono per ora l’appartenenza della banda all’organizzazione criminale. All’alba di ieri sono scattati gli arresti, che hanno permesso di smantellare una struttura criminale italiana che importava droga in Italia dalla Colombia: una gran quantità di stupefacenti che giungeva nel nostro paese attraverso canali diretti con grandi cartelli colombiani del narcotraffico internazionale, per essere poi smistata attraverso un’articolata rete di corrieri sull’intero territorio italiano. Ingegnoso uno degli stratagemmi usato dai narcos per occultare la droga: la lana per tessere i tappeti veniva impregnata di cocaina disciolta chimicamente (poi recuperata a Milano da un

Successo per le Primarie: «Sono la risposta migliore a chi è convinto che la politica sia solo cattivo esempio»

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Cremo in difficoltà Resta poco tempo per rimediare


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Lombardia

Mercoledì 28 Novembre 2012

CENSIMENTO

Nutrie, si cerca di capire quante sono in regione

Un censimento degli scivoli usati dalle nutrie per accedere ai canali, per definire l'effettiva consistenza della popolazione del temibile roditore sudamericano. E' il sistema messo a punto dalla Regione Lombardia, in collaborazione con l'Università degli Studi di Pavia, per avere un quadro preciso della diffusione sul territorio di quello che rappresenta un vero flagello per gli agricoltori e per gli argini dei canali. Le attività di monitoraggio e contenimento della specie, obbligatorie per tutte le Province dal 2002, sono finanziate anche dalla Regione Lombardia, che, per il 2012, ha stanziato 300.000 euro. La popolazione delle nutrie è attualmente stimata nell'ordine dei 500.000 esemplari. «Entro aprile del prossimo anno contiamo di avere i dati aggiornati sulla consistenza della popolazione e, di riflesso, le prime valutazioni sull'efficacia dei piani di contenimento adottati dalle Province» ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Elias.

BILANCIO AGRICOLO

25 miliardi in meno, «proposta inaccettabile» Herman Van Rompuy Presidente del Consiglio europeo

«Le notizie provenienti da Bruxelles rispetto al possibile taglio del bilancio agricolo di 25 miliardi di euro sono allarmanti. La proposta di Van Rompuy è inaccettabile ed evidenzia l'assoluta miopia di certi ambienti politici comunitari». Sono le parole dell'assessore all'Agricoltura Giuseppe Elias in merito alla proposta del presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy di tagli al budget 2014-2020 dell'Unione europea. «La politica agricola è stata da sempre il punto di congiunzione della Comunità Europea. I temi agricoli - ha proseguito l'assessore - sono stati infatti il terreno sul quale è si è cementata l'unione tra gli Stati membri. Demolire questo sistema in questo momento significa non aver compreso il valore economico, sociale e ambientale dell'agricoltura. Tutti gli indicatori evidenziano che le esigenze alimentari mondiali stanno crescendo in modo esponenziale e, continuando di questo passo, anche la ricca Europa rischia di dover affrontare seri problemi di approvvigionamento alimentare».

a cura di Laura Bosio

Fronte unico per i reati ambientali

La Proposta della Regione Lombardia: semplificazione normativa per prevenire illeciti di tipo colposo

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emplificazione normativa, coinvolgimento di tutti gli stakeholders che hanno a che fare con l'ambiente, compreso il mondo agricolo e chi si occupa della gestione del territorio e della tutela ambientale, anche in ottica regolatoria, funzione tipica degli Enti parco. Poggia su questi capisaldi la messa a punto di un "fronte comune" per prevenire e, quindi, contrastare tutte le specie di reati ambientali, a partire da quelli più circoscritti, che minano le sorti del nostro territorio. E' quanto hanno sottolineato a Lecco, gli assessori regionali all'Ambiente, Energia, Reti, Sistemi Verdi e Paesaggio Leonardo Salvemini e all'Agricoltura Giuseppe Elias, intervenendo al convegno di apertura delle "Giornate dell'ambiente e dell'energia", organizzate, con il contributo della Camera di Commercio e della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Lecco. «Con 31.000 aziende e un milione di ettari» ha detto l'assessore Elias «l'agricoltura ha bisogno di terreno sano per nutrire». E se oggi il settore copre il 40 per cento del fabbisogno alimentare lombardo, «in futuro sarà ancora più determinante, con la produzione mondiale che tende più verso la scarsità di prodotti alimentari. Anche il mondo agricolo può, quindi, fare la sua parte, aiutando chi si occupa di tutela ambientale e ordine pubblico a completare il processo di

«C’è un aspetto della piccola criminalità che sfugge al controllo di routine» raccolta di informazioni sugli illeciti ambientali. Stiamo pensando, insieme agli assessori Salvemini e Nazzareno Giovannelli (Territorio), a un sistema molto semplice di denuncia di grandi e piccoli episodi di illeciti ambientali. Prevenirli, tuttavia, è essenziale, quando si applicano strumenti di repressione vuol dire che il danno è fatto». «In un contesto complesso e anche confuso sotto il profilo tecnico e normativo» ha detto Salvemini «la semplificazione amministrativa è una delle chiavi per aiutare le imprese a pre-

venire tutta una serie di illeciti ambientali di tipo colposo, a negligenze evitabili». Processo che comporterebbe una riduzione di costi per le aziende stesse, alleggerite da ulteriori carichi burocratici e procedimentali. «Questa semplificazione» ha aggiunto Salvemini «deve sposare il principio di precauzione e di tutela dell'ambiente: aspetto che ispira l'azione di Regione Lombardia sui tavoli di confronto sia ministeriali che europei, perché si arrivi concretamente a una semplificazione coerente con la tutela dell'ambiente». C'è poi l'aspetto della

Aziende agricole sempre più green 20 MILIONI DI PAGAMENTI AGROAMBIENTALI

Tecniche colturali a basso impatto ambientale e rispettose della biodiversità. E' la nuova frontiera green delle aziende agricole lombarde, come si rileva dai dati diffusi dall'Organismo pagatore regionale, che sta provvedendo a liquidare oltre 20 milioni di euro a 7.200 aziende agricole lombarde come anticipo del 50 per cento sui pagamenti agroambientali. Sono gli ecoincentivi della Misura 214 del Programma di sviluppo rurale che favoriscono una gestione agronomica sostenibile dell'attività agricola e che hanno avuto adesioni record in particolare sul fronte dell'agricoltura blu (Azione M), la tecnica di minima lavorazione del suolo a bassa emissione di CO2, e della conservazione della biodiversità nelle risaie (Azione I). «"Le misure agroambientali incentivate dalla Regione» ha spiegato l'assessore all'Agricoltura Giuseppe Elias, «oltre all'effetto immediato che hanno sull'ambiente, indirizzano gli operatori verso le tipologie di agricoltura che rispondono ai principi della nuova Pac». «Gli agricoltori lombardi - ha ag-

IN BREVE

L’innovazione va in Fiera Offrire aggiornamenti continui sui trend internazionali emergenti, proporre casi di successo di cross fertilisation tra fiere ed eventi, fiere e spettacoli e fiere e altri media, presentare realtà che sperimentano l’integrazione con le tecnologie digitali nelle loro diverse forme. Nasce così Exhibitionist, il ciclo di incontri tra innovatori di fiere e di eventi aperti agli operatori del settore. Caratterizzato da un format innovativo, Exhibitionist è pensato con lo scopo di condividere innovazioni di pratiche e di pensiero e per concepire e realizzare eventi business. Il primo appuntamento è fissato per il prossimo 27 novembre alle 18.30 al Grattacielo Pirelli. Maria Grazia Mattei, ideatrice di Meet the Media Guru, intervisterà Luc Courchesne, Direttore Ricerca al Society Art of Technology di Montreal, per fare il punto sulle tecnologie immersive che possono dare nuovo impulso al settore e sull’integrazione delle nuove tecnologie con i media tradizionali.

«Gli agricoltori lombardi hanno saputo cogliere le sfide ambientali» giunto Elias» hanno dato prova di saper accogliere le sfide ambientali come un'opportunità e non un vincolo. E questo anche grazie all'efficienza della macchina regionale che, dopo una complessiva revisione informatica della procedura, ha anticipato di un mese il flusso dei pagamenti rispetto agli anni precedenti. In una

“La serenata al vento” Grazie ad un progetto patrocinato da Regione Lombardia e all'impegno sinergico di Galdus, Accademia delle Opere e The Jerusalem Foundation, l’opera "La Serenata al vento" di Aldo Finzi verrà rappresentata in prima mondiale il 1° dicembre 2012 al teatro Donizetti di Bergamo. L'opera del compositore ebreo è stata individuata come emblematica per promuovere integrazione e cultura attraverso il linguaggio universale della musica e ha visto il coinvolgimento attivo di giovani appartenenti a diverse etnie, operanti in parte a Milano, in parte a Gerusalemme. I giovani, infatti, guidati e coordinati dalle professionalità dei promotori del progetto, hanno realizzato scenografie, costumi, gioielli e parteciperannno quali comparse alla rappresentazione finale dell’opera.

fase in cui gli agricoltori faticano a salvare i margini di reddito è più che mai necessario semplificare gli adempimenti amministrativi e accelerare l'accesso alla liquidità e al credito, a maggior ragione a beneficio di tutti gli agricoltori che hanno investito risorse per migliorare l'impatto della propria azienda sull'ambiente».

Pagamento dell’ecotassa

Con d.g.r. n. 4274 del 25 ottobre 2012, sono state approvate nuove modalità per l'ammissione al pagamento dell'ecotassa in misura ridotta. Il provvedimento aggiorna: le tipologie di impianti e le percentuali minime di recupero al fine di promuovere un elevato livello di efficienza delle attività di recupero di materia le modalità per l'inserimento dei soggetti conferitori nell'elenco regionale degli impianti ammessi al pagamento del tributo in misura ridotta.

piccola criminalità, «che sfugge al controllo di routine» ha osservato Salvemini «ma che diventa oggetto di attenzione da parte della criminalità malavitosa. Occorre, pertanto, tra le varie misure, mappare il territorio ed evidenziare i siti di conferimento preferiti dalla microcriminalità, che hanno un impatto sull'ambiente estremamente pregiudiziale. Su questi ambiti giocheremo la nostra partita anche con la collaborazione di associazioni ambientaliste, come ad esempio Legambiente, che sono molto attive su questo fronte».

Fondi per migliorare la fruibilità degli oratori Con delibera di Giunta n. IX/3846 del 25 luglio 2012 è stata approvato il Bando Frisl (Fondo ricostituzione infrastrutture sociali lombardia) per gli oratori lombardi che prevede l'erogazione di 4 milioni di euro per il 2013 per realizzare nuove strutture a servizio delle attività degli oratori, compresi gli impianti tecnologici migliorare l’accessibilità e la fruibilità delle strutture esistenti attraverso la ristrutturazione, il recupero conservativo, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa a norma degli impianti nelle strutture esistenti negli oratori, compresi gli impianti tecnologici. Obiettivo del fondo è quello di promuovere e sostenere iniziative a favore delle parrocchie mediante azioni di sostegno e valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta negli oratori. L'istanza online va presentata all’indirizzo web https://gefo.servizirl.it/frisl/, a partire dalle ore 10 di martedì 4 settembre 2012 e fino alle ore 16 di martedì 4 dicembre 2012, mentre la documentazione cartacea di progetto, a cui dovrà essere allegata l'istanza on-line deve essere presentata entro martedì 11 dicembre.

Pioppicoltura, 2 incontri Due incontri dedicati alla pioppicoltura nelle provincie di Mantova e Pavia si terranno rispettivamente a Mantova il 28 novembre ed a Mortara il 4 dicembre prossimi. L’iniziativa ha lo scopo di illustrare l’analisi e le prospettive della filiera produttiva del pioppo, all’interno del “Progetto quadriennale per il rilancio ed il consolidamento della filiera pioppo-legno” finanziato dalla Camera di Commercio di Mantova. Fra gli interventi è prevista la partecipazione della Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio per illustrare i dati dei primi quattro anni di applicazione della misura 221 del PSR 2007-2013, che ha introdotto tra le opportunità di finanziamento la realizzazione degli impianti di pioppo a ciclo medio lungo. L’incontro è l’occasione per un confronto tecnico tra situazione regionale e panorama nazionale finalizzato a delineare nuove opportunità per la filiera, anche in relazione agli effetti della Certificazione forestale.


CREMONA ITIS TORRIANI

Premiato a Salò il progetto sul lavoro

L’Itis Torriani si è meritato in questi giorni un importante primo premio a Salò: il progetto voluto da Augusta Busico, consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri e animatrice della manifestazione nota come “Il filo di Arianna” è stato in-

centrato sull’idea che la scuola possa stimolare l’imprenditorialità. Il titolo del lavoro presentato da Giorgio Maggi, docente Itis è stato: “ Didattica, imprenditorialità e territorio a Cremona fra tradizioni liutarie e innovazioni industriali e tecnologiche”.

Aziende e lavoratori “introvabili”

Il 16,1% delle assunzioni non stagionali rischiano di restare scoperte: tra i più cercati gli informatici

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di Martina Pugno

rovare lavoro al giorno d'oggi è difficile, ma per molte aziende è altrettanto difficile trovare lavoratori e professionisti: questa è la dicotomia fotografata dal recente studio presentato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Sono 65.000 in tutta Italia i posti di lavoro che quest'anno rischiano di rimanere vacanti a causa della mancanza di candidati in grado di ricoprire il ruolo richiesto, ovvero il 16,1% delle assunzioni non stagionali programmate dalle aziende. In cima alla lista delle figure professionali “introvabili” spiccano profili dalla formazione medio alta, come progettisti meccanici, ricercatori chimici, sviluppatori e progettisti di software (in Lombardia è un dramma: 9 progettisti informatici su 10 sono difficili da trovare), addetti a sportelli bancari, infermieri. Un fenomeno che, va detto, non è del tutto esente dalla crisi: nel 2011 la percentuale si attestava infatti al 20%. L'elenco delle posizioni a rischio di rimanere vacanti rientrano prevalentemente nell'ambito dell'informatica: tra le prime venti posizioni degli introvabili risultano, accanto a quella dello sviluppatore di software,vicina al 40% anche quella dei diplomati nell'indirizzo delle telecomunicazioni (230 gli introvabili su 600). Tra le principali cause denunciate da Unioncamere spicca lo scollamento tra il mondo del lavoro e quello della formazione, rea di non creare un concreto legame con la realtà territoriale. Il problema, denuncia Stefano Allegri, vice presidente del Gruppo Giovani dell'Associazione Industriali,riguarda anche il territorio: «Il sistema scolastico deve formare delle professionalità spendibili sul territorio. Per quanto riguarda la nostra zona, le carenze non riguardano più di tanto le figure legate all'informatica, quanto piuttosto quelle tecniche professionali e in grado di svolgere mansioni operative. Le aziende locali cercano prevalentemente progettisti, ingegneri, personale con preparazione tecnica, segretarie qualificate per la gestione di buste paga». Parte delle responsabilità in questo scollamento tra scuola e lavoro, dunque, si deve anche a un inadeguato percorso di orientamento e alla tendenza a scegliere percorsi di studio in netta controtendenza rispetto alle esigenze di mercato.

SCUOLA

Sicurezza edile, formazione per geometri

GENERAZIONE MILLE EURO: LAUREATI AUTONOMI MA POCO VALORIZZATI

Sono autonomi nello svolgimento del proprio lavoro, hanno elevate professionalità ma i loro stipendi restano bassi e i contratti a tempo determinato non consentono di fare progetti per il futuro: questa è la fotografia della "generazione mille euro" in questi anni di difficoltà economica e lavorativa, tracciata da una ricerca condotta dall'Università di Padova e presentata da Martina Gianecchini, docente di Gestione delle risorse umane, e Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale e delegato al placement dell'ateneo, in occasione del 'Forum delle risorse umane', organizzato a Milano da Comunicazione Italiana. Lo studio è stato condotto prendendo in esame 4.500 giovani che si sono laureati tra il 2007 e il 2008 e si sono dunque affacciati nel mondo del lavoro nel periodo di maggiore intensità della crisi economica. I neolaureati sono stati intervistati più volte nel corso dei tre anni di analisi in modo tale da monitorarne la crescita e i percorsi professionali. I dati relativi agli occupati, che a tre anni dalla laurea rappresentano circa l'85% del campione, mentre costituivano il 56% a soli sei mesi dal conseguimento del titolo, mostrano un deciso orientamento verso il settore privato (servizi di consulenza alle imprese, servizi finanziari, settore manifatturiero), spesso con contratti a tempo determinato oppure con collaborazioni autonome. Tra i principali obiettivi dei giovani «Oggi sono richieste figure che sappiano “usare le mani” e realizzare progetti produttivi. Si arriva però da un periodo nel quale tutti volevano fare gli impiegati; si punta su studi umanistici nonostante il mercato sia già saturo e il territorio sia costituito in prevalenza da attività legate alla produzione e alla manifattura, con imprese di piccole e medie dimensioni. Se uno ha una vocazione, naturalmente, è giusto che la segua, ma per scoprirla occorre sapere effettivamente in che cosa consiste anche, ad esempio, fare il falegname». Scelte basate su stereotipi e aspettative, talvolta genitoriali, possono portare a un brillante percorso scolastico che non troverà poi spendibilità sul territorio: «Spesso sono i genitori stesso - prose-

La scuola deve formare professionalità spendibili nel territorio

laureati rientranti nella cosiddetta "generazione mille euro" risultano l'autonomia lavorativa e l'acquisizione di professionalità: queste rappresentano, inoltre, le voci nei confronti delle quali i giovani laureati si sono rivelati più soddisfatti. All'acquisizione di competenze si accompagnano, però, scarse possibilità di crescita professionale, nonché le difficoltà di coniugare la vita privata con quella lavorativa, proprio a causa delle scarse retribuzioni. All'interno di un quadro difficoltoso, la mancanza di opportunità porta alla scelta di accettare lavori che gli intervigue Allegri - a spingere i giovani a scegliere percorsi di studi umanistici nella speranza di un futuro "diverso", senza nemmeno sapere diverso da cosa. Allo stesso modo, in seguito agli studi, non si può pretendere di entrare necessariamente in grandi realtà multinazionali, quando l’Italia in generale è caratterizzata da imprese di piccole dimensioni». Una guida sicura e in grado di fornire ai giovani i giusti mezzi per la scelta del proprio percorso formativo dovrebbe essere fornita, in primis, dal sistema scolastico: «Non basta informare a livello teorico, i giovani devono avere la possibilità di conoscere dal vivo le realtà lavorative che caratterizzano il territorio. Lavoriamo molto proprio in questa direzione, sin dalla prima importante scelta, quella del passaggio tra la scuola secondaria inferiore e la scuola secondaria superiore». Ulteriore pecca del sistema scolastico, o meglio, delle singole strut-

stati hanno riconosciuto come inferiori alla proprio profilo professionale e alle proprie competenze: mentre il 40% ha dichiarato di avere accettato lavori inferiori alle proprie aspettative, solo il 15% ha rifiutato proposte precarie e poco remunerate. Questo, talvolta, a scapito della crescita singola: dalla ricerca emerge, infatti, che coloro che hanno effettuato uno stage prima della laurea trovano più facilmente occupazioni nelle quali possono esprimere le competenze sviluppate durante gli studi, generando un vantaggio immediato per le imprese in cui sono impiegati. ture, consiste poi nella carenza di strumentazioni e strutture adeguate e al passo con i tempi: «I programmi dovrebbero presentare meno ore teoriche e più ore pratiche, in linea con le esigenze specifiche dei singoli percorsi di studio. Non è neppure pensabile di fare formazione all'interno degli istituti tecnici con mezzi superati, che poi non saranno applicabili nel mondo professionale. Anche se gli informatici sono figure particolarmente richieste, studiare informatica con programmi ormai obsoleti e non aggiornati equivale a perdere tempo, tanto vale non studiarla affatto». Programmi aggiornati e percorsi specifici possono costituire una delle soluzioni per la riduzione dello scollamento evidente tra formazione e lavoro: «Faccio l'esempio del settore agrario: servono a poco, in queste zone, corsi dedicati alla produzione del vino, quando il settore qui si concentra soprattutto sull'allevamento».

E' stata ufficialmente presentata la nuova edizione del progetto di formazione per i giovani degli Istituti tecnici per Geometri sui temi della sicurezza e dell’igiene nel lavoro nel settore edile: “Cultura della sicurezza ed igiene del lavoro nel settore edile". L’inail Cremona nella sua funzione istituzionale con Cpt e Scuola Edile Cremonese (enti paritetici per la sicurezza e la formazione del settore istituiti dal Ccnl Edile) e il contributo di Ance Cremona hanno anche quest’anno deciso di coordinare gli sforzi e mettere a disposizione le proprie competenze per favorire la formazione dei futuri geometri sui temi della sicurezza di cantiere. La formazione, che si terrà presso le scuole stesse, si rivolge in particolare ai futuri geometri delle classi quinte degli Istituti: Itg Vacchelli di Cremona, Itg Pacioli di Crema, Itg Romani di Casalmaggiore, Itg Ponzini di Soresina. Anche in questa nuova edizione del progetto si vuole garantire il raccordo fra gli enti attuatori e l’Ufficio Scolastico territoriale di Cremona per condividere gli obiettivi del progetto, le modalità di formazione e la valutazione, unitamente agli Istituti superiori coinvolti. L’attività formativa prevista fra gennaio e maggio 2013, si rivolge a due classi quinte dell’istituto Vacchelli di Cremona, a due classi quinte dell’Istituto Pacioli di Crema, ad una classe del Ponzini di Soresina ed una al Polo Romani di Casalmaggiore. Ciascun corso avrà carattere teorico pratico per una durata di 16/18 ore. Gli argomenti trattati saranno: il Testo Unico sulla sicurezza (D. Lgs 81/08), i rischi specifici in edilizia, i dispositivi di protezione individuale, le opere provvisionali, i piani di sicurezza e le figure di riferimento in impresa.


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Cremona

Mercoledì 28 Novembre 2012

LE NOVITà SULLA RIFORMA DEL CONDOMINIO

(DDL definitivamente approvato dalla Commissione Giustizia del Senato il 20 novembre 2012)

Fonte: Altalex

Amministratore

Per fare l’amministratore è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Niente registro (previsto dallla disciplina transitoria) ma restano alcuni requisiti necessari (godimento dei diritti civili, titolo di studio, formazione, assicurazione professionale). La durata in carica dell’amministratore passa da uno a due anni. La revoca dell’amministratore può essere deliberata in ogni tempo dall’assemblea, con la maggioranza prevista per la sua nomina oppure con le modalità previste dal regolamento di condominio. Sono inoltre elencati nel dettaglio i casi in cui condomini, anche singolarmente, possono chiedere la convocazione dell’assemblea per far cessare eventuali violazioni e revocare il mandato all’amministratore (quele, ad esempio, la mancata apertura o la mancata utilizzazione del conto corrente condominiale)

Animali

L’articolo 16 del disegno di legge stabilisce espressamente che “Le norme del regolamento non possono porre limiti alle destinazioni d’uso delle unità di proprietà esclusiva né vietare di possedere o detenere animali da compagnia”.

Assicurazione amministratore

L’amministratore, all’atto della nomina deve presentare ai condomini una polizza individuale di responsabilità civile per gli atti compiuti nell’esercizio del mandato i cui oneri sono posti a carico dei condomini.

Conto corrente condominiale obbligatorio

Secondo il comma 7 dell’articolo 1129 (modificato dall’articolo 9 del disegno di legge) l’amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio; ciascun condomino può accedervi per prendere visione ed estrarre copia, a proprie spese, della rendicontazione periodica.

Destinazioni d’uso e sostituzione parti comuni

Il nuovo articolo 1117-ter (introdotto dall’articolo 2 del disegno di legge) prevede che in caso di attività che incidano negativamente e in modo sostanziale sulle destinazioni d’uso delle parti comuni, l’amministratore o i condomini, anche singolarmente, possano diffidare l’esecutore e chiedere la convocazione dell’assemblea per far cessare la violazione, anche mediante azioni giudiziarie.

Riscaldamento e impianti comuni

E’ prevista la possibilità per il condomino di rinunciare all’utilizzo delle parti comuni, come l’impianto di riscaldamento e di condizionamento, qualora dalla sua rinuncia non derivino notevoli squilibri di funzionamento né aggravi di spesa per gli altri condomini.

Sito internet

Su richiesta dell’assemblea l’amministratore è tenuto ad attivare un sito internet del condominio (aggiornato mensilmente salvo diversa previsione dell’assemblea), ad accesso individuale protetto da una parola chiave, che consente agli aventi diritto di consultare ed estrarre copia in formato digitale di atti e rendiconti mensili. Le spese per l’attivazione e la gestione del sito internet sono poste a carico dei condomini.

Tabelle millesimali

Il valore proporzionale di ciascuna unità immobiliare è espresso in millesimi in apposita tabella allegata al regolamento di condominio. Tali valori possono essere rettificati o modificati, anche nell’interesse di un solo condomino, con la maggioranza prevista dall’articolo 1136, secondo comma, del codice, nei seguenti casi: 1) quando risulta che sono conseguenza di un errore; 2) quando, per le mutate condizioni di una parte dell’edificio, in conseguenza di sopraelevazione, di incremento di superfici o di incremento o diminuzione delle unità immobiliari, è alterato per più di un quinto il valore proporzionale dell’unità immobiliare anche di un solo condomino. In tal caso il relativo costo è sostenuto da chi ha dato luogo alla variazione. Ai soli fini della revisione dei valori proporzionali espressi nella tabella millesimale allegata al regolamento di condominio ai sensi dell’articolo 68, può essere convenuto in giudizio unicamente il condominio in persona dell’amministratore. Questi è tenuto a darne senza indugio notizia all’assemblea dei condomini. L’amministratore che non adempie a quest’obbligo

Videosorveglianza

Le deliberazioni concernenti l’installazione sulle parti comuni dell’edificio di impianti volti a consentire la videosorveglianza su di esse sono approvate dall’assemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.

Gli amici a quattro zampe trovano casa nei condomini Tra i punti salienti della riforma anche la possibilità di staccarsi dalla caldaia centralizzata

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a tanto attesa riforma del condominio finalmente ha preso forma ed è legge. «Le novità sono tantissime - spiega l’avvocato Emilia Codignola - e l’intento cui sono volte è quello di consolidare in norme le decisioni più recenti della Corte di Cassazione in materia condominiale. In particolare, provando a sintetizzare le principali novità, la riforma valorizza la figura dell’amministratore qualificato, che dovrà aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado e frequentare un corso di formazione. Requisiti questi non contemplati nella precedente disciplina. La riforma è intervenuta anche a favore degli amici a quattro zampe, prevedendo espressamente che il regolamento condominiale non potrà vietare di possedere animali domestici nel proprio appartamento. Estrema chiarezza che, invece, mancava nella vec-

chia disciplina. In precedenza, infatti, il regolamento di condominio poteva vietare la detenzione di animali domestici nel proprio appartamento. In tali casi, si doveva adire l’autorità giudiziaria (con tutti i costi che ne conseguono) per farne dichiarare la nullità. Secondo costante giurisprudenza della Cassazione, infatti, tale regolamento era illegittimo in quanto lesivo dei diritti personali ed individuali e limitativo del diritto di proprietà. Oggi, semplicemente, per poter tenere fido in casa, non sarà più necessario avviare la macchina della giustizia, cosa non da poco. La riforma semplifica anche la procedura richiesta in merito al distacco dall’impianto centralizzato di riscaldamento. Stabilisce espressamente che il condomino possa rinunciarne all’utilizzo, sempreché non derivino squilibri o aggravi di spesa per gli altri condomini. In precedenza, per potersi distaccare dall’impianto era,

invece, necessaria una delibera assembleare adottata con la maggioranza prescritta dall’art. 1120 c.c. Come in passato, il condomino, una volta operato il distacco, continuerà a pagare solamente le spese di manutenzione straordinaria dell’impianto. Forte segnale di civiltà che ci porta al passo coi tempi, rappresenta l’abbassamento del quorum richiesto per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Nello specifico, è ora prevista la maggioranza indicata dal 2° comma dell'art. 1136 c.c., ossia basterà un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio. In precedenza invece, occorreva la maggioranza qualificata (maggioranza dei partecipanti al condominio e i 2/3 del valore dell'edificio). Anche in tema di videosorveglianza il quorum previsto sarà quello semplificato di cui all’art. 1136, 2° comma.


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Cremona

Mercoledì 28 Novembre 2012

A Cremona si vive peggio: ma è vero? Il professor Antoldi: «La classifica del Sole 24 Ore è statisticamente rigida, non si presta a strumento per giudizi politici»

La pagella FINALE

TENORE DI VITA

pos.

provincia

punti

1

diff. pos.

Milano

761

2

Trieste

709

3

Belluno

700

13

Piacenza

666

40

Mantova

637

42

Cremona

632

49

Lodi

613

106

Salerno

452

107

Napoli

446

Affari e LAVORo pos.

diff. pos.

1

provincia Cuneo

2

Reggio Emilia

3

Bolzano

10

Mantova

punti 676 667 636 585

22

Lodi

539

23

CREMONA

537

Piacenza

25

Oristano

105 106

-

Reggio C - Agrigento

534 327 325

Servizi - Ambiente - salute pos.

provincia

punti

1

diff. pos.

Bologna - Lucca

753

3

Ravenna

752

31

Mantova

639

45

Piacenza

618

46

CREMONA

616

50

Lodi

614

105

Isernia

438

106

Vibo Valentia

472

107

Crotone

413

pos.

POPOLAZIONE provincia

punti

1

Piacenza

777

2

Siena

747

615,9

3

Trento

682

24

Mantova

620

44

CREMONA

574

diff. pos.

provincia

punti

1

+1

Bolzano

626,3

2

+6

Siena

pos.

3

+3

Trento

603,7

12

+4

Piacenza

574,5

49

Lodi

568

34

+3

Mantova

540,7

105

Cagliari

387

51

-8

Cremona

515,1

106

Medio Campidano

377

107

Carbonia Iglesias

366

67

-2

Lodi

490,9

106

-1

Napoli

404,5

107

-7

Legenda:

Migliora

Taranto Stabile

N

di Michele Scolari

ella provincia di Cremona la qualità della vita è crollata rispetto al 2011? L’ormai consueta classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore (la cui versione 2012 è stata pubblicata lunedì) sembrerebbe confermare il peggioramento. La classifica è stata articolata su sei settori: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico. Nella pagella finale, la nostra provincia si è classificata 51esima su 107, perdendo, rispetto all’anno precedente, ben otto posizioni. In crescita risulterebbero invece Piacenza, al 12esimo posto con 4 posizioni guadagnate, e Mantova, al 34esimo posto con 3 posizioni conquistate. Ma quali sono le ragioni di quello che è stato subito definito un vertiginoso “crollo”? Salvatasi al pelo nel settore Affari e lavoro, dove il punteggio medio degli indicatori le ha fatto raggiungere il 23esimo posto (non senza qualche calo in alcuni indicatori, soprattutto nello Spirito di iniziativa - al 98esimo posto), i primi problemi per la nostra provincia arrivano nel settore Tenore di Vita (dove ci siamo classificati 42esimi, in calo rispetto al 2011): ad allarmare tra gli indicatori è senz’altro quello dei Risparmi (relativo ai depositi per abitante in euro), dove Cremona scende al 65esimo posto. Contestualmente, la nostra provincia scende per il Costo della vita che aumenta, classificandosi al 62esimo posto. Le cattive notizie proseguono nel set-

ORDINE PUBBLICO pos.

390,7 Peggiora

tore Servizi Ambiente e Salute (scendendo al 46esimo posto) nonché in quello del Tempo Libero (dove, rispetto al 2011, precipita al 63esimo posto). Nel primo caso, Cremona perde quota per la connessione veloce della Banda Larga (73esima) e per la Pagella Ambiente (da 27esima nel 2011 a 42esima nel 2012). Nel secondo caso si registrano peggioramenti soprattutto negli indicatori relativi alla presenza di Librerie (99esima), all’Appeal Turistico (addirittura 98esima) ed all’Indice di sportività (32esima). Un altra insufficienza la nostra provincia la colleziona per quanto riguarda la Popolazione, dove è discesa alla 44esima posizione. In particolare, valori bassi sono stati riscontrati negli indicatori della Densità Demografica (66esima), al numero di laureati ogni 1000 giovani tra i 20 e i 30 anni (83esima) e delle Coppie in crisi, dove addirittura Cremona si colloca al fondo della classifica (98esimo posto). Sempre secondo il quotidiano milanese, peggioramenti si registrano nel settore dell’Ordine pubblico (dove Cremona perde quota scendendo al 62esimo posto) a causa di truffe e frodi informatiche (75esima, con 180 frodi ogni 100mila abitanti), appartamenti svaligiati (52esimo posto). Dunque, Cremona risparmia poco, legge ancor meno, respira aria peggiore, fa poco sport ed è più pericolosa quanto a ordine pubblico? Le conclusioni non sembrerebbero così

certe e i dati della classifica non mancano di suscitare più di una perplessità. «Leggendo questa indagine, assieme ad altre dello stesso tipo, condotte da altri quotidiani - fa sapere Fabio Antoldi, docente di strategia e politica aziendale dell'Università Cattolica di Cremona e codirettore del Cersi (Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale) - non dovremmo trarre conclusioni nette». C’è più di una ragione per prendere con le pinze i dati di una classifica segnata, secondo il professor Antoldi, da più d’un vizio di forma. «Tanto per cominciare, Cremona arriva 51esima con una strana distribuzione territoriale nei risultati: abbiamo province come Mantova e Piacenza che si sono posizionate nettamente meglio. Sono così differenti questi territori? L’impressione è che vi sia qualcosa di strano, legato ad una ponderazione non del tutto obiettiva». Ma le anomalie non si fermano qui. «Anche la metodologia utilizzata per l’indicatore dello Spirito d’impresa - nel settore Affari e Lavoro - lascia perplessi: si è adottato il numero di imprese ogni 100 abitanti. Ma cosa ci indica quel dato? Tutt’al più il numero di partite Iva, ma non misura lo spirito d’intraprendenza perché ci dice poco sull’effettiva “salute” delle aziende». Altra perplessità sorge riguardo al Tempo Libero, relativamente all’indice di sportività. «A meno che non si siano basati sul numero di iscritti alle società sportive, risul-

Cremona finisce 51esima perdendo 8 posizioni

CRONACA NERA

Nigeriano rapinato, 4 arresti Preso a calci e pugni in via Postumia per una catenina. In manette alcuni connazionali

Preso a calci pugni e rapinato di una catenina d’oro. E’ successo la notte tra domenica e lunedì in via Postumia, a Cremona. La vittima, Cristopher Azobu Osaigbovo, 26enne cittadino nigeriano, stava camminando assieme alla sorella quando, erano circa le 22.30, è stato aggredito da quattro connazionali. Si tratta del 26enne O.M. e dei 29enni A. M. O., O. A. e M. A. I quattro hanno chiesto all’uomo di consegnare loro la sua catenina d’oro. Rifiutatosi, questi è stato atterrato e preso a calci e pugni. Poi i quattro gli hanno strappato il monile, lasciando il 26enne sanguinante e contuso a terra e dileguandosi in fretta. Come riferito in sala stampa dal capitano Livio Propato assieme al luogotenente Angelo Foglia ed al maresciallo Eugenio Ferro, la vittima (alla quale, in ospedale, sono state riscontrate ferite per otto giorni di prognosi), nonostante lo shock dell’aggressione, è riuscita ad avvertire immediatamente i carabinieri di Viale Trento Trieste per denunciare l’episodio. Le indagini sono scattate subito, da parte del Nucleo Radiomobile guidato dal maresciallo Ferro. Basando-

diff. pos.

diff. pos.

provincia

punti

1

Oristano

831

2

Belluno

710

3

Crotone

660

43

Piacenza

390

62

Lodi - CREMONA

355

64

Mantova

354

105

Milano

285

106

Prato

273

107

Littoria

271

TEMPO LIBERO pos.

provincia

punti

1

diff. pos.

RImini

844

2

Siena

678

3

Bolzano

628

55

Mantova

409

63

CREMONA

377

99

Lodi

253

105

Crotone

210

106

Isernia

191

107

Caltanisetta

180

ta strana la 32esima posizione di Cremona, dato l’alta concentrazione di dotazioni sportive che può vantare e che ha influito sulla sua elezione a Città europea dello sport». Contestualmente, vi sono comunque indicatori oggettivi, che si prestano a spunti di riflessione: come la bassa posizione registrata nei risparmi da Cremona, che denuncia la sofferenza del sistema bancario locale di una città da sempre considerata patria dei risparmiatori». In sostanza comunque, «fare media di medie è un’operazione statisticamente rigida senza alcun tipo di ponderazione. Per questo non credo che le alchimie di dati della classifica possano rivelarsi strumento adeguato per un giudizio obiettivo ed elastico sui territori e sull’operato delle amministrazioni».

Robecco, rubati pannelli solari per 100mila euro

Hanno agito nottetempo portandosi via un ingente quantitativo di pannelli solari, già pronti per essere montati. E’ accaduto a Robecco d’Oglio nella notte tra lunedì e martedì in un’azienda agricola nei pressi dell’Autostrada. Il proprietario, l'imprenditore agricolo Paolo Gazzina, ha scoperto il furto solamente nelle prime ore di ieri mattina, quando avrebbero dovuto iniziare le operazioni di montaggio dei pannelli. Il danno è assai ingente: si parla di un centinaio di migliaia di euro. Le indagini proseguono a carico dei carabinieri, che hanno già raccolto numerosi elementi utili per risalire ai responsabili. mi.sco.

Cicognolo, barista in manette per droga si soprattutto sull’identikit fornito dal giovane e da sua sorella i carabinieri sono riusciti in breve tempo a rintracciare tre dei quattro aggressori. L’ipotesi dei militari è che stessero per allontanarsi dalla città ma non è escluso che confidassero nel silenzio della vittima. Il

quarto aggressore invece è stato fermato lunedì. Per gli aggressori, nessuno dei quali risulta avere dei precedenti, sono dunque scattate le manette e il trasporto al carcere di Ca’ del Ferro.. mi.sco.

Un barista di Cicognolo risulterebbe arrestato nel corso della mattinata di ieri dalla Guardia di Finanza di Brescia nell’ambito di un’operazione finalizzata a contrastare il traffico degli stupefacenti. Ancora non sono stati resi noti dettagli inerenti l’operazione da parte delle Fiamme Gialle bresciane. Stando a quanto si apprende, l’uomo finito in manette potrebbe non essere l’unico soggetto raggiunto da provvedimento restrittivo in territorio cremonese. Si prevede che nei prossimi giorni vengano forniti ulteriori dettagli dal comando bresciano sull’operazione antidroga condotta ieri mattina. mi.sco.


6

Cremona

Mercoledì 28 Novembre 2012

Fiorella Belpoggi, direttore del Centro di ricerca sul cancro Maltoni: «Una persona su due rischia di ammalarsi»

C’è correlazione certa tra inquinanti e tumori

S

di Laura Bosio

i tratta di una questione su cui sono stati scritti testi capaci di riempire una biblioteca intera, ma l'interrogativo è ancora drammatico e gravido di conseguenze: come coniugare la produzione industriale, il progresso tecnologico, e la salvaguardia della salute di lavoratori e cittadini? Ne parliamo con la dottoressa Fiorella Belpoggi, direttore del Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” dell’Istituto Ramazzini di Bologna (Onlus), la scorsa settimana a Cremona su invito del circolo Ambientescienze. «La situazione ambientale, nel mondo occidentale, è decisamente allarmante: il cancro infatti, così come molte altre patologie, è correlato direttamente con le alterazioni ambientali. Originariamente il tumore era una malattia tipica delle persone anziane, le cui cellule sono più soggette alla perdita della capacità di controllo. Tuttavia, con l'immissione nell'ambiente di sostanze tossiche, anche gli organismi giovani perdono gradualmente la capacità di controllare i danni da esse provocati. Il quantitativo delle sostanze chimiche presenti nell'ambiente è dunque tra le cause dirette di una patologia che ancora oggi porta spesso alla morte». Qual è la strategia migliore per la cura di questa patologia? «Oggi si punta sulla diagnosi precoce, perché grazie a essa si riescono a salvare molte vite. Intervenire su un tumore già in metastasi, invece, nella maggior parte dei casi non porta grandi risultati. Ma la cosa più importante sarebbe agire a monte del problema, evitando l'immissione nell'ambiente di quelle sostanze cancerogene che vanno a scatenare certe patologie. Negli Usa, negli ultimi 30 anni, sono state immesse nell'aria ben 10 milioni di sostanze chimiche; di queste 2.800 vengono prodotte nella misura di oltre 300mila tonnellate l'anno. Si tratta di sostanze talmente diffuse che è praticamente impossibile non venirne a contatto. Di queste sostanze, peraltro, sono poche quelle di cui si sa

Possibili rischi di sversamento di Mtbe in falda nell’area Tamoil? «Le autorità dovrebbero fare specifici controlli»

Fiorella Belpoggi

qualcosa: solo il 7%. In 40 anni il nostro istituto ne ha studiate circa 210, di cui 52 sono risultati cancerogeni, e di questi 8 hanno dimostrato di scatenare leucemie e linfomi». Quali sono i rischi per le nuove generazioni, rispetto alle sostanze inquinanti? «I bambini di oggi sono esposti agli inquinanti fin dal loro con-

cepimento, con un conseguente incremento dei rischi per la salute. Del resto, i dati sono indicativi: la mortalità per tumore dei bambini aumenta di un punto all'anno. Ora sono 180 su un milione mentre l'anno prima erano 179; l'incremento, anche se sembra esiguo, è costante, e questo ci preoccupa». Non si fa niente, a livello isti-

tuzionale, per eliminare la produzione di sostanze tossiche? «Si fa ben poco, anche se finalmente l'Europa si è mossa, mettendo in campo un progetto - progetto Reach - secondo cui dal 2015 sarà obbligatorio registrare i nuovi componenti che verranno prodotti, accompagnandoli da un apposito dossier, supportato da una ricerca scien-

tifica che venga pagata dall'industria stessa. A questo proposito sono stati nominati degli ispettori Reach che andranno a verificare quanto verrà fatto. Da parte delle istituzioni italiane, invece, è urgente una politica della salute che sposti le risorse verso la prevenzione ma che allo stesso tempo faccia informazione. Del resto anche la ricerca viene spesso fatta su richiesta dell'industria, e non è quindi libera. Il nostro istituto inizialmente faceva parte del sistema pubblico nazionale, poi i laboratori vennero privatizzati e noi entrammo nel sistema cooperativo. Questo ci permette di svolgere una ricerca libera: siamo l'unico esempio al mondo di cooperativa che autofinanzia la ricerca pubblica». Esiste, quindi, un forte rischio tumori… «La mortalità per tumori è purtroppo molto elevata in tutta Italia e nel mondo industrializzato: basti pensare che oggi una persona su due rischia di ammalarsi di cancro, e una su tre di morire. La terra non ha più aria da respirare, non ha più acqua buona da bere né terra da consumare. Ciò nono-

Polveri sottili oltre la soglia di allarme Non accenna a diminuire la concentrazione di polveri sottili nell'aria, che ormai da dieci giorni tengono in scacco la città, con valori che si sono spinti fino a oltre 90 microgrammi per metro quadrato (quando la soglia di allarme è a 75). Un problema che riguarda naturalmente tutta la Pianura Padana e che come ogni autunno si ripresenta. A poco sembrano servire anche le misure definite nel Piano d'azione antismog - definito da Regione Lombardia e recepito dalla Giunta comunale -, in vigore dallo scorso 15 ottobre e valide sino al 15 aprile 2013. Le misure del Piano prevedono il divieto della circolazione da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 - per gli autoveicoli a benzina euro 0; per i veicoli diesel euro 0, euro 1 ed euro 2: il divieto vale anche per i ciclomotori (tutto il giorno) euro 0, agli autobus euro 0, euro 1 ed euro 2 diesel. L'obbligo di apposizione di vetrofanie o adesivi che identificano la classe euro di appartenenza del veicolo, peraltro, è stato prorogato a da data da definirsi. La Regione Lombardia non ha ancora emanato i provvedimenti con i quali si definiranno i colori e i formati delle vetrofanie stesse.

Sottopasso tra Cremona Po e Cambonino

Domenica 2 dicembre, alle 11, sarà inaugurato, nella sua nuova veste, il sotopasso che collega il Centro commerciale CremonaPo ed il quartiere Cambonino. Lo spazio è stato infatti riqualificato grazie alla realizzazione, da parte di giovani artisti cremonesi, di graffiti basati sul tema della legalità. A seguire nella sala riunioni della sede direzionale del Centro commerciale, si terrà la premiazione degli autori alla presenza dell’assessore Jane Alquati e del direttore del Centro CremonaPo Angelo Ferri. Dopo la cerimonia di premizaione sarà presentata la mostra fotografica che racconta il percorso dell’iniziativa.

“Insieme per il volontariato”, convegno "Insieme per il volontariato: fare sistema per un progetto comune a favore della comunità locale": questo il titolo del convegno - organizzato da Cisvol, Fondazione comunitaria e Comitato di gestione del Fondo Speciale per il volontariato in Lombardia -, che si terrà giovedì 29 novembre a partire dalle ore 17 presso il Centro Culturale San Vitale di piazza Sant'Angelo 1, a Cremona. L'incontro mira ad aprire una riflessione sulle potenzialità della cultura del dono e sulle opportunità per le forze solidali in campo nel nostro territorio.

Il Piano si applica su tutti i tratti stradali ricadenti all'interno della Zona Ex-A1, come il Comune di Cremona, comprese le strade provinciali e statali. Oltre al comune di Cremona, il Piano interessa questi altri comuni della provincia di Cremona ricadenti in zona Ex-A1: Bonemerse, Castelverde, Dovera, Gadesco, Gerre de' Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed

Uniti, Spinadesco. Nessuna iniziativa di blocco del traffico è stata invece assunta, almeno per ora, dalla Giunta comunale, che oltre al Piano regionale non ha messo in atto nessun altra misura. In ogni caso, come sottolineano anche le previsioni Arpa per i prossimi giorni, le piogge dovrebbero abbattere, almeno un po', la concentrazione di polveri.

stante il tema della salute è quello più disatteso. Spesso le istituzioni sostengono che bonificare un'area contaminata costa troppo, senza rendersi conto che un ammalato di cancro, se diagnosticato in fase iniziale, costa allo Stato dai 7 ai 70.000 euro ogni anno, e se diagnosticato già in metastasi costa 1.200.000 ogni anno». Parliamo del Metil-t-butil etere (Mtbe), un additivo inquinante di cui lei si è occupata parecchio in passato, anche in merito a un processo avvenuto negli Stati Uniti (il caso della Exxon Mobil Corporation, per cui i cittadini statunitensi sono stati risarciti per una cifra pari a 1,5 miliardi di dollari, Ndr). «Si tratta di un prodotto di sintesi che viene realizzato in diversi stabilimenti, e aggiunto alla benzina verde in sostituzione del piombo che si usava un tempo. Esso si utilizza in concentrazioni fino al 15%, e ha una particolarità che lo differenzia dalle altre componenti: è solubile in acqua. Quindi quando si verifica uno sversamento di benzina nel sottosuolo, l'Mtbe viene portato molto più in fondo di quanto accada per le altri componenti, e spesso finisce in falda». Quali sono gli effetti dell'Mtbe sulla salute? «In un nostro studio, effettuato sui ratti, abbiamo verificato un incremento dei linfomi e delle leucemie nelle femmine, e del tumore al testicolo nei maschi. Peraltro questo additivo può provocare danni alla salute anche a distanza di anni. Infine consideriamo che l'Mtbe bruciando produce formaldeide, e visto che le marmitte catalitiche iniziano a funzionare solo quando sono calde, nell'aria vi sono grandi quantità di questa sostanza». Lei ha parlato del rischio che comporta lo sversamento di Mtbe. A Cremona c'è in corso un processo alla raffineria Tamoil per sospetti sversamenti di benzina nel sottosuolo... «A questo proposito, ritengo che le istituzioni dovrebbero fare dei controlli specifici nelle acque di falda rispetto a questo inquinante, in quanto esso comporta gravi rischi per la salute».

Grande successo per la conferenza svoltasi venerdì presso l’Ance di Cremona

Terremoto e ricostruzione: quali interventi da effettuare? Come intervenire rispetto ai danni provocati dal terremoto? Una riflessione importante, che è stata argomento di un incontro svoltosi venerdì scorso presso l'Ance. In particolare si è parlato dei danneggiamenti prodotti dal terremoto in Emilia Romagna e Lombardia e delle relative verifiche post sismiche. L’appuntamento, organizzato da Ance Cremona in collaborazione con Cqop Soa, ha visto quale relatore l’ingegner Gian Ermes Massetti, che si occupa di consolidamento edifici storici, monitoring, sismica, strutturistica. Nel corso dell’incontro sono stati evidenziati gli interventi effettuati dopo il sisma su edifici industriali e prefabbricati in cemento armato, su edifici residenziali con struttura in cemento armato, con particolare riferimento anche agli edifici storici e in muratura, con la successiva illustrazione del percorso progettuale e dei metodi di messa in

Da sinistra: il dottor Conti, l'architetto Soana e l'ignerner Massetti

sicurezza definitiva e miglioramento sismico, con l’ausilio di un’attenta e puntuale ricostruzione grafica e fotografica degli interventi effettuati nelle zone terremotate.

Con l’ingegner Massetti erano presenti il dottor Michele Conti, geologo esperto di zone sismiche, che ha partecipato alle operazioni nelle zone del terremoto con l’ingegner Massetti e che ha

illustrato aspetti pratici di dettaglio delle analisi svolte e le tematiche fondamentali sui fenomeni di liquefazione dei terreni che si sono evidenziati a Moglia (Mantova) e che hanno avuto rilevanza nazionale, e l’architetto Leonardo Soana, che ha relazionato in merito al miglioramento sismico della Basilica di San Lorenzo in Cremona. L’incontro ha riscosso un notevole successo tra il pubblico presente anche grazie alla professionalità dei Relatori e alla disponibilità dell’ingegner Massetti e dei suoi collaboratori, che si sono prestati alle domande degli imprenditori e dei professionisti. Data la complessità della materia, per rispondere alle esigenze degli operatori del settore, è stato deciso di proseguire la collaborazione, organizzando un secondo incontro che si svolgerà nel mese di gennaio 2013, sempre presso la Sala Conferenze di Ance Cremona.


Cremona

Mercoledì 28 Novembre 2012

7

L’intervista «Primarie, la miglior risposta a chi pensa che la politica sia solo cattivo esempio»

Magnoli pronto a correre con Alloni per il Pirellone Regionali, il segretario del Partito Democratico si mette in gioco: «Candidarmi? Ci sto pensando»

A

di Federico Centenari

l di là dei conteggi “bilancino alla mano” e dei raffronti con le precedenti primarie, al centrosinistra va dato atto di aver riacceso un interesse vero per la partecipazione politica. In attesa del ballottaggio tra Renzi e Bersani, ne parliamo con il segretario provinciale del Pd, Titta Magnoli. Nell’intervista che segue, Magnoli commenta questo primo turno delle primarie non senza allargare lo sguardo alle prossime regionali. A proposito delle quali il segretario regala una anticipazione non di poco conto, là dove lascia chiaramente intendere la sua volontà di scendere in campo per la corsa al Pirellone.

«Tutte le primarie sono state vere, giocate con le stesse regole del gioco e partecipate, anche quando il Pd ha perso, come a Milano o a Genova. Queste sono state più vere, perché più vivaci, più apparentemente aperte a ogni risultato». Non vi siete fatti mancare grandi polemiche sulle regole prima delle primarie e polemiche dopo, sul conteggio dei voti. L’establishment del partito teme forse il confronto? «Se l’establishment temesse il confronto non farebbe le primarie. Le polemiche sono parte della campagna elettorale di qualcuno, ma vere menomazioni del diritto di voto non se ne sono viste. Sembrava dovesse succedere chissà cosa, e invece ai seggi è filato tutto liscio. Meno nei conteggi, e questo mi può solo innervosire. Penso sia stata più incapacità organizzativa romana che timore».

«In Italia c’è una grande voglia di esprimersi»

Primo turno per le primarie. Che ne pensa? «So che sembra una litania, ma la soddisfazione è per i nostri volontari che si danno da fare per consentire alle persone di esprimere democraticamente il proprio voto. E’ la miglior risposta a chi pensa che la politica faccia schifo, a chi confonde il volontariato con i Fiorito, i Lusi e altri cattivi esempi». Secondo lei cosa insegnano queste primarie? Quale messaggio danno al Pd e quale agli italiani? «Al Pd che non si sbaglia mai a sentire direttamente gli elettori. Al Paese che c’è una grande voglia di democrazia, di decidere direttamente, di esprimersi. E’ il più grande patrimonio che questa esperienza consegna a tutti noi». Secondo alcuni commentatori, queste sono le prime “vere” primarie del centrosinistra. E’ d’accordo?

Lei ha votato Bersani. Cosa l’ha convinta del segretario e cosa non la convince di Renzi. «Io ho votato Bersani e lo rivoterò. Detto questo rimando le analisi sui candidati a dopo il voto. Non voglio condizionare con le mie considerazioni, pur legittime, un buon clima che si è instaurato a Cremona. Diciamo solo che se uno sceglie un candidato è perché lo convince di più». Renzi ha vinto in regioni “rosse” e in comuni feudo del vecchio PCI. A dire che il sindaco di Firenze non fa presa solo sui moderati o sull’area di centrodestra. Come se lo spiega? «A parte che definire quelle regioni ancora “rosse” vuol dire non cogliere i fermenti che proprio lì stanno nascendo

da anni. Detto questo, c’è una richiesta di cambiamento forte. Le “regioni rosse” sono in mano al Pd, partito di Renzi. Un Pd che forse chiede maggiormente un cambiamento di schemi. Renzi doveva sfondare in Lombardia, e invece qui il cambiamento forse è già iniziato». Già il fatto di portare Bersani al ballottaggio cambia gli equilibri nel Pd. Secondo lei Renzi rischia davvero di stravolgere il partito? «Sinceramente penso di no. Chi è stato con Renzi è un pezzo del partito parimenti affidabile a chi è stato con Bersani. Cambiano solo le modalità politiche e alcune visioni programmatiche». Tabacci e Puppato: idee interessanti, bene il fatto di allargare la competizione. Ma le loro basse percentuali erano prevedibili. Dispersione di voti che si poteva evitare? «Non c’è mai dispersione, soprattutto se c’è un secondo turno. Puppato, fra l’altro, a Cremona ha avuto un ottimo risultato. Solo chi non fa politica non può cogliere la fatica enorme che si fa a conquistarsi un pur minimo spazio, soprattutto per una donna, purtroppo». Guardiamo un momento al centrodestra: primarie in forse e nuova scesa in campo di Berlusconi. Come giudica le vicende in “casa altrui”? «Diciamo che non invidio il travaglio che stanno attraversando. L’Italia ha bisogno di una destra seria e forte. Vederli così in difficoltà non fa bene alla democrazia nel suo complesso e, da avversario, non ne traggo alcun piacere». Cosa sente di dire al centrodestra? «Che devono liberarsi definitivamente da Berlusconi. Quando un grande uomo di potere allunga l’agonia del suo abbandono, fa solo dei danni ai suoi. L’uomo ha

gemellaggio Daniele Bonali (Pd): «Proposta dalla

città di Kazanlak ignorata dal sindaco. Un fatto grave»

Un ponte culturale con la Bulgaria. Ma alla Giunta comunale non interessa

Un ponte tra Cremona e la Bulgaria. Un ponte, in particolare, per la liuteria cremonese e quella di Kazanlak, cittadina bulgara gemellata con Cremona da oltre trent’anni. Ma di tutto questo, al Comune di Cremona interessa ben poco. Al punto da ignorare – non degnandola di risposta – una lettera del primo cittadino di Kazanlak. La vicenda è triste, quantomeno sotto il profilo delle relazioni istituzionali. A denunciarla è il consigliere comunale del Pd, Daniele Bonali, che sull’argomento ha depositato un’interrogazione a risposta scritta insieme alla capogruppo Maura Ruggeri. Commenta Bonali: «Il sindaco della città bulgara di Kazanlak, Galina Stoyanova – centro cittadino di quasi centomila abitanti, da oltre 30 anni gemellato con la nostra città – ha scritto al nostro primo cittadino, Oreste Perri, per proporgli di riallacciare le relazioni culturali tra le due comunità». La proposta del sindaco di Kazanlak, prosegue Bonali, è semplice: dare vita ad una mostra congiunta di liutai delle due città. «Ricordiamo – dice Bonali - che a Cremona ci sono liutai bulgari che hanno addirittura costituito un’associazione e che Kazanlak è l’unica città della Bul-

Daniele Bonali

garia in cui si fabbricano strumenti ad arco. Inoltre i contatti fra i liutai professionisti delle due città non si sono mai interrotti nel tempo, a partire dagli anni Settanta». Contatti che la giunta di Cremona, evidentemente, ha dimenticato. «Dopo numerose missive – osserva infatti il consigliere del Pd -, rimbalzate da una scrivania all’altra, e nonostante l’interessamento del presidente dell’Anlai Gualtiero Nicolini, il sindaco di Kazanlak non ha ricevuto, ad oggi, alcuna risposta. Nessuno, evidentemente, ha preso in considerazione la proposta per valu-

tarne l’opportunità. Non il sindaco, la maggior figura istituzionale del Comune, al quale il suo omologo bulgaro si era in prima istanza rivolto. E nemmeno l’assessore De Bona, che detiene, tra le altre, anche la delega ai gemellaggi». Duro il commento dell’esponente del Pd: «Siamo di fronte all'ennesimo esempio di insensibilità istituzionale, oltre che di assenza totale di lungimiranza in ambito culturale. Mi auguro che il sindaco si renda contro del pessimo ritorno di immagine provocato alla nostra città. Al contempo, auspico che si impegni a rinverdire le relazioni istituzionali, tra due città tanto lontane quanto vicine, nel nome della liuteria e della musica». Nell’interrogazione, Bonali e Ruggeri chiedono al sindaco “per quale motivo, al ricevimento della seconda missiva, non si è interessato in prima persona per capire le ragioni della mancata risposta e per evitare una pessima figura istituzionale”. Il Pd chiede quindi a Perri “se si rende conto delle conseguenze negative per la nostra città nel caso in cui le suddette mancanze si rivelassero reali” e “cosa intende fare per rimediare a tali eventuali gravi mancanze”.

stra o di destra, io credo nella differenza».

Titta Magnoli

fatto la sua stagione, ma non se ne andrà per generosità, va aiutato a uscire di scena. La gente non ne può più di quel periodo». Passiamo alle Regionali. Alleanze. Bersani apre all’Udc, Renzi no, ritiene il Pd autosufficiente. «Non collegherei il tema alle regionali. Non credo che Renzi abbia titolo di definire le alleanze in Lombardia. Bersani di più, è il segretario, ma mantengo una certa gelosia autonomista. Penso che in Lombardia occorra una fase costituente per uscire dal formigonismo e questo richiede un consenso elettorale ampio». E lei con chi vede il Pd? Con Sel e la sinistra radicale o con il centro e l’area moderata dei tanti movimenti nati di recente (Giannino, Montezemolo, ecc)? «Se lei ritiene Giannino un moderato e Giuseppe Azzoni di Sel un pericoloso radicale, le dico che sto mille volte dalla parte del radicalismo. Le due categorie non sono più in appalto a singole forze politiche. Io stesso su alcuni temi sono molto moderato, su altri eccessivamente radicale. Quello che conta è se si è di sini-

E del Movimento 5 Stelle cosa pensa? In Lombardia ripeterà l’exploit siciliano o si ridimensionerà dopo questa prova di democrazia offerta dal centrosinistra? «Credo che il M5s andrà molto bene anche in Lombardia. E’ un movimento lontano dal mio modo di concepire la società e la politica ma non per questo non ne trovo tratti di senso. Apprezzo chi si dà da fare in politica, qualsiasi sia la strada che più lo convince. Detesto solo gli apatici». Chi vorrebbe come candidato presidente del Pd per la Lombardia? «Guardi, da quando ho conosciuto Umberto Ambrosoli mi sono convinto che lui è l’uomo giusto al posto giusto e lo sostengo senza se e senza ma. E’ un uomo intelligente, onesto e parla una lingua nuova, diversa da chi è ormai impelagato da una vita nella politica tradizionale». Chiudiamo con i candidati cremonesi. Alloni è sicuro. Già individuati gli altri? «Alloni è una grande risorsa per tutti noi, è un lavoratore infaticabile, sempre a disposizione del territorio, un uomo che fa politica perché ha dei valori in cui crede ed ha la testa dura. Per gli altri decideremo insieme: vorrei una lista molto competitiva, che mobiliti tutti. Non è più il tempo di candidati ‘designati’ e di altri di puro contorno. Voglio una gara vera come è stata nel 2010, il Pd ne ha solo giovato». Titta Magnoli al Pirellone. Un pensierino l’ha fatto? «Perché escluderlo…». Ah. Il segretario si candida, allora. «Ci sto pensando…».


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Cremona

Mercoledì 28 Novembre 2012

Pietro Maria Grandi vincitore del concorso Zont@Web Pietro Maria Grandi, 25 anni, di Cremona, è il vincitore del bando di concorso Zont@web, promosso e coordinato dall’assessorato alle Politiche Educative in collaborazione con Zonta International Club Cremona. L'iniziativa era mirata ad individuare giovani, di età compresa tra i 18 e 25 anni, in grado di predisporre un progetto per la realizzazione del sito web dello Zonta Club di Cremona. Il vincitore, al quale va un premio di 400 euro, avrà l’opportunità di partecipare alla realizzazione vera e propria del sito sotto la guida esperta dei tecnici del portale Vivere Cremona curato da Cassapadana.

Pescarolo festeggia il patrono Sant’Andrea

La ricorrenza della festività di S. Andrea, patrono di Pescarolo, in programma per la prima domenica di dicembre, è fulcro di numerose iniziative. Tra queste la mostra delle bandiere delle coscrizioni, che verranno esposte nella sala al primo piano del Centro Anziani. L’inaugurazione dell’iniziativa, nel pomeriggio di sabato 1 dicembre, verrà preceduta, alle 16.30, da un ritrovo presso la sala Camozzi della Cassa Padana. Presso le scuole elementari si potrà visitare una mostra attraverso l’esposizione di foto sulla vita di un tempo e i nostri monumenti. Infine presso la sede Avis di via Ruggeri i cittadini potranno trovare la tradizionale pesca di beneficienza, il cui ricavato andrà all’associazione. Sulla piazza sara invece invitata tutta la cittadinanza a visitare le interessanti collezioni degli hobbisti che, come l’anno scorso, saranno in piazza Garibaldi.

Salute, incontro sulla malattia di Parkinson

“Malattia di Parkinson”, questo il titolo del quarto incontro della rassegna a ingresso libero, “Un filo di…salute”. L’argomento verrà trattato venerdì 30 novembre, alle ore 18:30, presso la Sala conferenze del Circolo Filodrammatici di Cremona (Piazza Filodrammatici 2), grazie alla partecipazione della dottoressa Francesca Mancini. Continuano quindi le serate all’insegna della salute in cui i medici del territorio, con un linguaggio semplice e divulgativo, spiegano ai cittadini alcune delle patologie più diffuse, rispondendo alle loro domande e chiarendo i loro dubbi. Ogni venerdì sera, da novembre a marzo 2013, primari, esperti di diverse discipline, ma anche fisioterapisti e dietisti si avvicenderanno sul palcoscenico del Circolo Filodrammatici, promotore dell’iniziativa. La settimana scorsa grande successo per il terzo incontro, presieduto dal dottor Guido Garavelli che ha toccato le varie tematiche relative all'ipertensione dal punto di vista del paziente.

Alle radici del pensiero unico Ospitiamo una breve riflessione sul primo turno delle primarie del centrosinistra

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di Francesco Agostino Poli

i è svolto il primo turno delle primarie del centrosinistra, ed è finita come sappiamo: un gioco giocato quasi tutto su uno scontro interno al Pd, Vendola che ottiene un terzo posto attorno al 15% e Puppato e Tabacci assai lontani. Vorrei condividere alcune riflessioni, cercando di essere breve. Per una mia convinzione ho avuto dubbi sino all'ultimo sul partecipare alle primarie. Mi sembrava un meccanismo partecipativo efficace solo sulla carta, con ottimi intenti (scegliere il candidato premier), ma, in realtà, destinato ad affogare, tanto per dirne una, in un sistema politico caratterizzato da questo sistema elettorale. Per dirla in modo brusco: mi si chiede di scegliere chi dovrebbe essere il candidato premier, e poi mi si impedisce, de facto, di scegliere il deputato? Ma, alla fine, ho versato l’obolo e contrassegnato il nome di Vendola. Per svariati motivi, che non intaccano di un ette quanto ho detto prima. Il primo: ho visto molte persone giovani illuminarsi sinceramente davanti alla storia dei grandi fili, percorsi di idee, pratiche, relazioni del ‘900 raccontata da lui. Ragazzi e ragazze cresciuti con Berlusconi imperante, i media per come sono, le menzogne storiche lanciate come sortilegio sulle menti, che ascoltavano un senso della storia recente tale da poterne dare anche al futuro. Questo mi è molto piaciuto. Poi, alcune parole non lanciate lì a caso, ma messe in programma: lavoro, cultura, bellezza, solidarietà, eguaglianza. E adesso? Come stupirsi per il risultato di Vendola, a mio parere buono,

Matteo Renzi

Pierluigi Bersani

«Non stupiamoci del voto a Matteo Renzi nelle regioni “rosse”: è un voto conformista» sic stantibus rebus? Abbiamo presente come sono ridotti pensiero, cultura, idea del presente e del futuro in questo Paese? Il berlusconismo preparato da prima di Berlusconi, da molto prima, e non solo da Craxi e dai suoi, ma anche da una certa idea di cultura che stava nel conformismo delle scelte, che seccava i laghetti ed i ruscelli in cui nuotava il pensiero creativo, controcorrente, le altre idee del mondo, della vita, dei rapporti, il pensiero che va in direzione ostinata e contraria, operazione alla quale non fu estraneo il Pci. Sono laggiù, le radici del pensiero unico. Quello che oggi nutre il renzismo, per usare un brutto neologi-

smo, ma insomma, ci capiamo. Quel Renzi che usa a destra e a manca il termine “rottamare”, parola orribile quando la si usa per le persone, quindi anche per i politici, deriva pari pari dall’incultura violenta che per prima la applicò, ricordate in che ambito? Nel mondo del lavoro, non a caso: i “rottamati”. Quanti anni ci vorranno, se ce ne saranno le condizioni, per decostruire piano piano il pensiero unico, dico come schema di pensiero e quindi di azione? Per decostruire la pratica conformista? Non stupiamoci del voto per Renzi. Non stupiamoci del voto per Renzi in Toscana. Ho studiato là, a Siena, ospite di parenti, molti anni fa;

Rottamare, parola orribile quando viene usata per le persone

ci torno spesso, e posso dire che si tratta di un voto conformista, che appartiene cioè al conformismo dello stucchevole “nuovismo”. «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», dice Tancredi Falconeri, nipote del Principe Fabrizio, ne "Il Gattopardo". Mi chiedo quanto tempo e quanta fatica saranno necessari per mostrare in tutta la loro violenta pochezza i Renzi di turno (cito anche, per memoria di ognuno, la sua delibera sul cimitero dei non nati...), così come i Berlusconi di turno, o i Grillo di turno? Per creare una cultura che contrasti i virus della semplificazione, della sguaiataggine, del linguaggio violento, delle parole falsamente partecipative e democratiche, ma, in realtà, totalitarie?

Il Pd riporta la questione in Commissione vigilanza. Ruggeri: «Chiediamo all’amministrazione cosa intende fare»

Assunzioni in Comune, ci sono rischi per il rapporto di lavoro?

Il Pd torna a intervenire sulla questione della questione delle assunzioni a tempo indeterminato Si tratta di personale precario già in carico all'amministrazione comunale che aveva maturato i requisiti per partecipare ai concorsi riservati previsti dalla legge.. Nei giorni scorsi il presidente della commissione vigilanza Giovanni Gagliardi ha infatti messo all'Ordine del giornodella riunione di mercoledì 28 novembre il suddetto tema. «Questo ci consentirà di avere una informazione completa sulla situazione venutasi a creare a seguito della messa in discussione, da parte della Procura della Corte dei Conti, della legittimità di tali assunzioni e della richiesta di acquisizione, da parte della stessa Procura, di aggiornamenti circa l'entità del danno erariale che ne sarebbe derivato» dichiara Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in Consiglio provinciale. Con una interrogazio-

Maura Ruggeri

ne dei consiglieri Guerreschi e Corradi il Pd aveva già portato in Consiglio Comunale la questione, ma alla luce dei recenti sviluppi, ritiene necessario

ed urgente un approfondimento. «L'assunzione a tempo indeterminato del personale precario risponde ad un indirizzo che le amministrazio-

IN BREVE borse di studio

Aids, giornata mondiale

Come ogni anno l'Istituto d’Istruzione Superiore “Antonio Stradivari” assegna le borse di studio “Ferraroni” e “Grandi-Taglietti” ai migliori diplomati e qualificati del precedente anno scolastico. L'appuntamento è previsto per il 5 dicembre - ore 17 - a Palazzo Cittanova. Dopo la consegna si svolgerà il concerto di Natale dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Stradivari”, sotto la direzione del maestro Marco Fracassi.

Il vescovo Dante Lafranconi, in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Aids, il primo dicembre (ore 16) visiterà la Casa della Speranza, la struttura di Caritas Cremonese per l’accoglienza di persone sieropositive. La sera di venerdì 30 novembre, alle 21 presso il teatro Monteverdi di Cremona, Caritas cremonese promuove, invece, un convegno informativo e riflessivo sull’Aids, con la presenza di monsignor Robert Vitillo, sacerdote italo-americano rappresentante della Santa Sede presso l’Area salute delle Nazioni Unite. La scuola “Teatro Danza” scandirà l’incontro con la rappresentazione di alcune particolari momenti della vita delle persone sieropositive.

ni precedenti avevano attuato (non appena la normativa nazionale, con la legge finanziaria del 2006, aveva aperto questa possibilità per il personale già in possesso di determinati requisiti) e che l'attuale amministrazione poteva completare, dopo la maturazione dei requisiti previsti dalla legge, da parte del restante personale» fa notare Ruggeri. «Come possono aver inciso le sanzioni previste dal mancato rispetto del patto di stabilità nel 2009 sull'assunzione di detto personale? Ci possono essere rischi per il mantenimento del rapporto di lavoro? Quale strada intende seguire ora l'amministrazione? Queste le domande più urgenti che ci auguriamo possano avere risposte rassicuranti in Commissione, anche a seguito degli approfondimenti e degli incontri che la Giunta ha promosso in questi giorni con sindacati e il personale interessato».

convenzione con gli asili nido

Torna “un dicembre di fiabe”

L’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Cremona ha deciso di rinnovare la convenzione con gli asili nido privati a sostegno di tutta l'offerta educativa presente in città. Giovedì 29 novembre, alle ore 12, nella Sala Eventi di SpazioComune, l'assessore Jane Alquati illustrerà nel dettaglio i termini della convenzione. Intervengono Silvia Toninelli, responsabile del Servizio Politiche Educative, Giovanna Pellizzoni (coop.Il Cortile), Silvia Corbari (coop.L'umana Avventura) e Anna Zanin (responsabile amministrativa del Sacro Cuore).

Torna anche quest'anno il tradizionale ciclo di incontri pensati per i bambini ed i loro famigliari “Un dicembre di fiabe” giunto alla sua dodicesima edizione. Gli appuntamenti con i libri e le fiabe daranno la possibilità ai genitori ed ai bambini di trascorrere del tempo insieme condividendo la magia dell’ascolto ed il piacere di guardare e sfogliare bei libri. Nell'accogliente cornice del Museo Civico di Storia Naturale (via Ugolani Dati, 4) sarà possibile stimolare la fantasia dei bambini attraverso la lettura e la condivisione dei propri sogni e speranze. Il primo appuntamento è domenica 2 dicembre, alle ore 11, con “La Piccola Biblioteca cresce: buon compleanno!”. Segue domenica 9 dicembre, alle ore 11 “Una città di regali” – il dono: aspettando Santa Lucia. Domenica 16 dicembre, alle ore 11 “Luccichio di stelle” – le stelle e i desideri, chiude il ciclo di incontri domenica 30 dicembre, alle ore 11 “Aspettando il 2013: buoni propositi per il nuovo anno”.


Cremona

Si torna ai verbali scritti a mano

La Cgil: «In tribunale manca personale, mancano magistrati, mancano le risorse per sostenere le spese di base» L’indicazione in una circolare del ministero. Catapane: «Nell’era della tecnologia stiamo tornando agli anni ’50»

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di Laura Bosio

l funzionamento della giustizia italiana è in forte crisi da tempo, ma adesso la situazione è assai pesante, visti i tagli operati con la spending review. L'ultimo episodio è una circolare che il ministero della Giustizia ha fatto pervenire ai tribunali nei giorni scorsi, in cui li si invita a tornare ai "vecchi sistemi", ossia a far trascrivere a mano i verbali delle udienze. Motivo della sollecitazione è appunto la carenza delle risorse, tanto che gli uffici spesso si trovano nella condizione di non poter acquistare un toner o le cartucce della stampante. «Una situazione sempre più tragica» sottolinea Carlo Catapane, segretario della funzione pubblica della Cgil Cremona. «Con un bilancio già ai minimi termini, è assurdo che chiedano ai tribunali ulteriori sacrifici, come quello di scrivere a mano i verbali. Manca personale, mancano magistrati, mancano le risorse per sostenere le spese di base. Nell'era della tecnologia stiamo tornando agli anni '50! La macchina della giustizia dovrebbe invece essere potenziata, con nuove risorse che le permettano di funzionare meglio. Perché non ci si può lamentare del fatto che la giustizia è troppo lenta, se poi non si mette mano al portafogli e si tolgono fondi invece di fornirli. Altrimenti rischiamo ulteriori rallentamenti e che si interrompa il funzionamento degli uffici e i servizi ai cittadini». Anche la carenza di organico è un problema urgente: basti pensare al tribunale di Cremona, dove «siamo sotto organico di circa il 30-40 per cento» spiega Catapane. Quindi, i tagli colpiranno anche il servizio di stenotipia. In attesa di fondi da

destinare alle ditte che hanno in appalto il servizio di registrazione e trascrizione, infatti, il ministero «raccomanda di valutare fin da ora l'opportunità di limitarne l'utilizzo ai soli procedimenti nei quali non sia praticabile la redazione di un verbale in forma integrale manuale». Addirittura circola l'ipotesi che dal primo dicembre tale servizio possa addirittura essere sospeso, in quanto, se non arriveranno i fondi, il Ministero dovrà rescindere i contratti stipulati con le aziende. La verbalizzazione manuale, comunque, per il momento non è consigliata in caso di «udienze penali nei processi con rito direttissimo, con imputati in stato di fermo o detenzione, ovvero nei procedimenti in cui si decide in merito a provvedimenti restrittivi della libertà personale». «Va bene la spending review e siamo tutti d'accordo che gli sprechi vadano eliminati, ma questi tagli lineari che colpiscono tutti indiscriminatamente non sono certo la strada migliore». Ma il problema non riguarda solo il tribunale. Dopo lo sciopero della fame promosso dai Radicali, anche dal carce-

«A Cremona sotto organico di circa il 30-40 per cento»

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Mercoledì 28 Novembre 2012

re di Cremona, e in particolare dagli agenti di polizia penitenziaria, si leva una voce di protesta. Lo afferma il Sinappe, rappresentativa maggioritaria del personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Cremona. «Allo stato attuale presso la struttura di via Ca’ del Ferro sono reclusi circa 420 detenuti metà dei quali condividono pochi metri quadrati in tre per cella» fa sapere Vincenzo Martucci, segretario cremonese del sindacato. «Nulla, allo stato attuale, è stato fatto per quanto riguarda le copiose infiltrazioni d’acqua che oramai sono all'ordine del giorno, sia nelle camere detentive, sia nelle postazioni di lavoro, sia nella caserma agenti dove le infiltrazioni d’acqua, dopo la chiusura del secondo piano, sono arrivate ad interessare anche il primo piano, a quanto pare sotto la totale indifferenza dei responsabili di questo scempio; un vero e proprio disastro che ogni giorno si consuma sotto gli occhi dei lavoratori e degli stessi reclusi, mettendo a repentaglio la sicurezza. Più volte abbiamo sollecitato l’intervento dei preposti alla sicurezza, ma a quanto pare a nessuno interessa il carcere e

tutto ciò che vi ruota intorno». Ma non è tutto: secondo il sindacato, infatti, nulla ancora si sa in merito all'apertura del nuovo padiglione. Struttura che, peraltro, «si trova nelle stesse condizioni di quello attualmente utilizzato: è infatti già interessato da copiose infiltrazioni d’acqua sia nelle camere detentive sia nei quadri elettrici». Un altra nota dolente è quella degli automezzi riservati al trasporto dei detenuti presso aule di giustizia, visite specialistiche presso presidi sanitari esterni, trasferimenti presso altri istituti, «privi da tempo di manutenzione ordinaria e straordinaria per mancanza di fondi sui capitoli di bilancio» dice Martucci. Sotto organico sono anche gli educatori, soprattutto «considerato l’aumento esponenziale della popolazione detenuta. Questo crea spesso malumore. Per non parlare della carenza di personale di Polizia Penitenziaria: siamo è in attesa a giorni dell’ultimazione del 165° corso allievi agenti per rivendicare, come già fatto con forza in precedenza, l’assegnazione di altro personale presso la Casa Circondariale di Cremona».

«Gli automezzi sono da tempo privi di manutenzione»

cremona-fidenza

Pendolari e disagi, interviene Zaffanella Situazione pesante per i pendolari della linea Cremona-Fidenza, che nei giorni scorsi hanno raccolto numerose firme chiedendo nuovi orari e nuove corse sulla linea Cremona-Fidenza, che attualmente versa in condizioni piuttosto incerte e. In particolare essi chiedono di riconsiderare la proposta - presa dai Comuni si Castelvetro, Villanova, Busseto e Fidenza - di posticipare il treno delle 6.30 alle 6.40: una misura simile, infatti, renderebbe impossibile a molti il raggiungimento del posto di lavoro in tempi utili. Sul tema interviene anche Giacomo Zaffanella, consigliere comunale di Cremona, secondo cui in questa decisione si sarebbe dovuto coinvolgere anche il suddetto Comune. «I comuni di Castelvetro, Villanova e Busseto non hanno ritenuto di dover fare questo passaggio fondamentale, andando a generare conflitti fra diverse esigenze e grandi disagi a chi prende il treno da Cremona per recarsi a Parma, Bologna, Modena e Reggio Emilia per lavoro quotidianamente» sottolinea. «A questo proposito ho chiesto un intervento all'amministrazione cremonese, affinché chiedesse un incontro urgente con i suddetti comuni e l'assessore alla partita della Regione Emilia Romagna per provvedere a bloccare le modifiche effettuate senza aver pensato alle esigenze del maggior numero di pendolari su quella tratta, ovvero quelli cremonesi». Tuttavia ancora il nostro Comune non si è mosso. Per questo Zaffanella ha agito in prima persona, chiedendo e ottenendo un tavolo di confronto con gli amministratori dei comuni emiliani coinvolti. «Entro fine settimana riuniremo un tavolo al quale porterò le istanze dei pendolari cremonesi. Sono profondamente deluso da questa Amministrazione, ho segnalato il problema da 10 giorni e non ho ancora ottenuto una minima risposta».


CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

COMUNE E “MIA”

Cineforum in biblioteca

Ultimo dei tre appuntamenti della rassegna di cineforum dal titolo “Segreti di donna. Tre film sulla vita che nessuno conosce”, curato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Casalmaggiore con il gruppo

MIA. La proiezione si terrà domani sera, giovedì 29 novembre, presso la Biblioteca Civica Mortara di Casalmaggiore, con inizio alle 20,30 ed ingresso libero. Il film proiettato è “Le donne del sesto piano”, di Philippe Le Guy.

Alla fondazione Busi illustrata la figura dell’amministratore di sostegno Amministratore di sostegno per anziani ricoverati in residenze sanitario assistenziali: questo il tema dell’incontro tenutosi lunedì pomeriggio presso il salone della Fondazione Busi, a Casalmaggiore. Ad illustrare l’istituto giuridico entrato nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004, le dottoresse Ilaria Giordano e Marilisa Pisati dell’Ufficio Protezione Giuridica dell’Asl di Cremona. Presenti anche il presidente della Fondazione Busi, dottor Paolo Bini, il direttore amministrativo dottor Luciano Taracchini e il direttore sanitario dottor Alberto

Zanoni. «L’amministratore di sostegno risponde alle problematiche legate alla protezione giuridica delle persone cosiddette fragili»: ha spiegato la dottoressa Giordano. Una fragilità che, per dirla con Zanoni, non è solo fisica, ma può essere anche psichica, cognitiva, sociale. Nel caso degli anziani che non hanno più la capacità di agire, intendere o volere, l’amministratore di sostegno risulta essere una figura d’affiancamento: ad esempio, presta il consenso per prestazioni sanitarie invasive, interventi chirurgici o anche per l’ingresso del soggetto beneficiario in una RSA.

L’istanza per diventare amministratore di sostegno di un congiunto può essere compilata presso gli uffici del Concass di Casalmaggiore o rivolgendosi all’accettazione della Fondazione Busi, che informerà direttamente l’Ufficio Protezione Giuridica dell’Asl di Cremona. Non sono previste spese legali perché non serve un avvocato: basta una marca da bollo da 8 €. Il ricorso va presentato quindi al giudice tutelare, insieme alla documentazione medica e sociale attestante le motivazioni della richiesta. In 60 giorni il giudice redigerà il decreto di nomina, elencando tutti gli

atti che l’amministratore di sostegno potrà compiere nei confronti del proprio beneficiario. L’istanza può essere presentata da un famigliare fino al quarto grado od affine fino al secondo, da un Pubblico Ministero, dal tutore o curatore della persona che abbisogni di assistenza. Esiste anche un albo degli amministratori di sostegno e dei corsi di formazione per persone interessate a ricoprire quest’incarico: a Casalmaggiore sono già stati fatti due incontri presso il Concass, dov’è possibile contattare la figura di riferimento, l’assistente sociale Chiara Sanfelici.

Virus, Silla al contrattacco

Replica del sindaco in Consiglio comunale. Sull’Ici la discussione più animata

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di Simone Arrighi

a replica del sindaco Claudio Silla in merito all’inghippo del virus telematico che ha fatto malignare alcuni esponenti delle minoranze non si è fatta attendere: il consiglio comunale di lunedì sera ha fatto da cassa di risonanza per la relazione sui fatti esposta dal primo cittadino casalese in apertura della seduta. «Si è trattato di un problema tecnico – ha spiegato Silla –. La convocazione del consiglio è stata spedita per tempo e ci sono le prove. Ad alcuni non è arrivata per colpa di un virus, come accertato dai nostri tecnici. Non è vero che, come scritto sul giornale, il virus è “caduto a pennello” per la concomitanza dell’incontro col presidente della Provincia Salini in auditorium. E non avrebbe originato incidenti diplomatici come invece riportato. Chi ha organizzato l’incontro sul riassetto delle province sapeva della convocazione del consiglio ed ha deciso comunque di fissare l’appuntamento per il 23 novembre. Questo per rigoroso dovere di cronaca». Chiaro il riferimento a quanto pubblicato dal il Piccolo settimana scorsa: un approfondimento che ha dato voce alle

In questa foto un momento del consiglio comunale di lunedì sera Sopra Il Piccolo di 7 giorni fa

minoranze e alla segretaria Gorini. «Ci manca solo che si dica ai giornali cosa scrivere»: è intervenuto Carlo Sante Gardani del Listone, dai banchi della minoranza. Proprio sull’asse Silla-Gardani si è acceso il dibattito in merito all’interrpellanza presentata dal consigliere del Listone, su segnalazione di diversi cittadini casalesi. Tema: la correttezza degli accertamenti svolti dalla società concessionaria (con sede a Mondovì, in provincia di Cuneo) affidataria dell’incarico di riscossione degli arretrati Ici del 2006, per Gardani già in pre-

GUSSOLA – Paola Ferrari è stata confermata presidente del circolo Auser di Gussola al termine dell’assemblea che si è tenuta sabato scorso. Nel corso della riunione tenutasi presso la Casa del Popolo sono stati affrontati vari temi: per quanto riguarda l’attività dell’associazione, i fondi raccolti attraverso le tombole hanno mostrato una grande solidarietà nei confronti delle zone terremotate dell’Emilia. Un altro tema importante trattato ha riguardato la gestione, da parte dell’Auser, del Centro Anziani: la trattativa col Comune prosegue e sfocerà con ogni probabilità in un accordo che consentirà ai volontari Auser di mantenere aperto il centro, suddividendosi gli incarichi e le presenze giornaliere.

QUESTA MATTINA IL TEATRO RAGAZZI

CASALMAGGIORE - Torna quest’oggi la Rassegna di Teatro Ragazzi, che da tempo coinvolge le scuole di ogni ordine e grado provenienti dal territorio casalasco ma anche dalle vicine sedi del cremonese, mantovano e parmense. Le enormi richieste pervenute hanno costretto a replicare lo spettacolo, che quindi verrà proposto alle ore 9 e riproposto alle 10,30 presso il Teatro Comunale di Casalmaggiore. Andrà in scena “Piccole inquietanti meraviglie”, partitura fisica per tre attori e 20 palloncini gonfiati ad elio, con la regia di Anna Fascendini, che sarà sul palco accompagnata da Giulietta Debernardi e Marco Mazza. Si narra la vicenda di due bambini, entrambi oggetto di ironia e scherzi da parte dei coetanei ma che si alleano per trarre forza dall’amicizia e da quelle che all’apparenza sono le loro debolezze.

al consigliere Gardani: «I ricorsi sarebbero venticinque», ha fatto sapere ieri il capogruppo del Listone. Punto due all’ordine del giorno, la comunicazione di prelievo di 8305 € dal Fondo di Riserva (deliberazione giuntale n. 254 dell’8 novembre scorso), per far fronte alle spese legali riguardanti il ricorso alla Corte d’Appello rispetto alla sentenza contro il comune nell’annosa questione legata all’edificazione del teatro nel parco di via Corsica. «Facciamo appello perché nella sentenza non è evidenziata la demolizione della struttura, che

BANCO ALIMENTARE NEL CASALASCO

Nonostante il periodo di crisi i casalaschi hanno risposto positivamente all’appello dei tanti volontari che anche quest’anno hanno consentito la raccolta del Banco Alimentare. Tanti i chili di merce che i clienti di molti supermercati della zona hanno acquistato per consegnarli ai carrelli destinati ai più bisognosi. Ben 12 i punti di raccolta gestiti dai volontari nel casalasco: a Casalmaggiore presso Conad, Famila, Lidl, U2, Italmark, Eurospin e Dico, a Piadena presso Conad, Coop e Italmark, a San Giovanni in Croce al Billa e a Gussola alla Coop (nella foto due volontarie a Gussola).

comprende i privati»: ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Ronda. Sull’assestamento generale del bilancio di previsione del 2012 ha relazionato l’assessore alla partita, Carla Visioli: «La previsione si è rivelata sostanzialmente corretta nonostante le incognite Imu e Spending Review. L’abbattimento delle spese non è un’opinione, è un dato di fatto». Punto approvato, ma le minoranze hanno votato contro. Non favorevole al rinnovo della convenzione col Concass per l’espletamento del servizio di trasporto di alunni disabili presso la Casa del Sole di Curtatone il solo consigliere Ferroni: «Credo che dovremmo impegnarci per creare a Casalmaggiore una struttura che accolga questi bambini». Difficile raggiungere gli standard qualitativi della Casa del Sole: hanno spiegato dai banchi della maggioranza. «I soldi per il teatro li trovate»: il ritornello di Ferroni.

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA A TEATRO SAN GIOVANNI IN CROCE - “Innovazione e tecnologia. La rete fattore di sviluppo del territorio” è stato il tema del terzo dei quattro incontri che fanno parte del ciclo “Venerdi della politica” organizzato nel territorio piadenese/casalasco dalle associazioni Visione Contemporanee e Democratici nel mondo. Sul palco del teatro Gallerani il manager Francesco Meneghetti, di Fabbricadigitale di Casalmaggiore, ed il professor Gianni Ferretti, prorettore della sede di Cremona del Politecnico di Milano. A moderare il giornalista Marco Bazzani (nella foto tra Meneghetti e Ferretti). Il ruolo della politica nel sostenere la ricerca e le imprese nel difficile compito di far ripartire l'economia è stato il fulcro dell'analisi della serata. L'ultimo incontro il 7 dicembre: “Emergenza giovani/ lavoro. Come creare occupazione”, con Sergio Parazzini (Università Cattolica di Cremona) e Mimmo Palmieri (Sindacato Cgil).

In Breve

GUSSOLA, CENTRO ANZIANI ALL’AUSER

scrizione e secondo l’amministrazione in prescrizione a fine 2012. Questione intricata dai tecnicismi della materia e ulteriormente complicata da una mancanza ascrivibile all’amministrazione Toscani, che nel 2003 – come ribadito da Carlo Sante Gardani – non comunicò alla cittadinanza le variazioni urbanistiche sulla natura di alcune aree, passate da agricole a fabbricabili. «Crediamo nella buona fede dei cittadini»: ha risposto Silla. «A fronte di ottocento procedimenti avviati, in comune sono pervenute zero istanze d’interpello». Dato non reale stando

esporrebbe l’interesse pubblico ad un danno considerevole»: così Silla. Orlando Ferroni, di Casalmaggiore per la Libertà, è intervenuto sulla questione: «I cittadini mi chiedono: se il comune dovesse perdere l’appello, chi paga?». «Le spese ad oggi sono quantificabili in 40mila euro – ha conteggiato Silla –. Abbiamo le coperture assicurative necessarie». Sempre Ferroni, in merito alle rate dei mutui accesi dal comune con la Cassa Depositi e “congelate” con l’inserimento nel decreto-Terremoto di Casalmaggiore in quanto cittadina confinante con le aree più colpite dal sisma («operazione che ci permette di ridurre lo stock d’indebitamento e alleggerire temporaneamente le rate dei mutui per 800mila euro»: ha precisato Silla), ha chiesto all’amministrazione: «I cittadini possono usufruire di questi vantaggi? Perché non sono ancora stati informati?». «Il provvedimento non


Casalmaggiore

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Mercoledì 28 Novembre 2012

Il Comune sta valutando lo spostamento da via Trieste, ma i commercianti protestano e anche per gli studenti i problemi sarebbero tanti

Fermata pullman in via Petofi? Tanti i problemi «L’idea era valida ma oggi non più» L’ di Giovanni Gardani

autista dei pullman di linea compra due panini al bazar alimentare di via Trieste. Presto potrebbe farlo altrove. Fa discutere la proposta di spostare la fermata dei pullman da via Trento, dov'è attualmente situata, a via Petofi, di lato al Wine and Coffee Bar. Da un lato le ragioni dei commercianti e degli studenti, favorevoli al mantenimento dello status attuale; dall’altro quelle dei residenti che vorrebbero liberarsi di inquinamento e, a detta loro, maleducazione. COMMERCIANTI – Il Bar Trieste, storico esercizio di via Trento, riceve tutte le mattine e attorno a mezzogiorno, almeno 300 ragazzi. Colazioni, pranzi, merende volanti: un volume di affari che copre l’80% dell’intero incasso giornaliero. «Se spostano la fermata, noi moriamo: manterremmo sì la clientela dalle 12 alle 14, soprattutto per chi ha i rientri pomeridiani, ma perderemmo tutti i ragazzi della mattina. Il danno vero è per gli studenti: devono farsi quei 3-400 metri a piedi in zone trafficate e pericolose, senza contare chi va all’Istituto Santa Chiara. Perché dunque non chiudere al traffico via Trento negli orari più critici? A detta degli autisti a Cremona questa soluzione funziona». Altro problema è la mancanza di senso civico di alcuni automobilisti: c’è chi parcheggia negli spazi riservati ai pullman, che dunque sono costretti a piazzarsi in doppia fila. Allora

Un pullman in sosta in via Trieste

sì, il traffico si congestiona. E il Panificio Paroli? «Il comune fa quello che vuole» lamenta il titolare «ma noi abbiamo fatto valere le nostre ragioni: se spostano i pullman, perdiamo il 30% della clientela». RESIDENTI – L’altra campana è quella di chi in via Trento ci abita. «Non ne possiamo più, dell’intasamento, dell’inquinamento, della maleducazione di certi ragazzi». Lo dice un residente, che scende nel dettaglio. «Gli autisti lasciano i motori accesi durante la sosta e noi dobbiamo chiudere le finestre a causa dell’odore di nafta. In più i ragazzi sporcano i muretti e i cancelli mettendoci i piedi sopra, a volte per dispetto. Io devo

pitturare una volta l’anno il muretto, ma nessuno mi paga, né il comune manda qualcuno a pulire. Sarebbe interessante se qualche vigile multasse gli atteggiamenti maleducati, così come consiglierei alla preside della scuola, già informata, di mandare qualche operatore scolastico a controllare come si comportano certi studenti. Il danno ai commercianti? I ragazzi potrebbero sfogarsi lungo i 300 metri di tragitto e prendersi comunque il panino o la bibita al Bar Trieste o da Paroli». CAMBIO DI PROGRAMMA – La polizia locale sta valutando se il cambio di fermata sia attuabile. Il comandante Silvio Biffi spiega: «Ora parliamo di un po-

lo e non più solo di un liceo come trenta anni fa, quindi il volume di studenti e pullman è aumentato. Ci sono fasce orarie con sei pullman e tante macchine dei genitori: e parliamo di una zona residenziale. Dopo diverse segnalazioni stiamo cercando una soluzione: la messa in sicurezza degli studenti lungo il tragitto è una priorità e l’idea di via Petofi si riallaccia al passato, poiché lì si trovava un capolinea-deposito dei pullman. Ora sarebbe zona di passaggio, dunque servono misure conformi al codice della strada e spazi di attesa adeguati per 3-400 alunni. Proprio per questo abbiamo scartato l’ipotesi del parco di via Corsica: i pullman lì non riuscivano a manovrare». IL POLO ROMANI – E la scuola? Da che parte sta? Risponde Marino Alessandretti, dirigente amministrativo del polo. «Ho sentito parlare di una possibile diminuzione di iscrizioni a fronte dello spostamento della fermata. Questo è esagerato, perché la concorrenza è poca e il nostro ventaglio di proposte è ricco. Tuttavia il vero dilemma sarebbe sul nostro schema orario, tale per cui qualche ragazzo dovrebbe perennemente uscire in anticipo o entrare in ritardo, proprio a causa della distanza dalla nuova fermata. Gli orari del pullman, decisi a livello provinciale, non potranno infatti mai accontentare tutti. Ricordo che abbiamo 737 iscritti e che più della metà arrivano da fuori Casalmaggiore: qualcuno con mezzi propri, moltissimi in pullman».

La fermata in via Petofi? Già alla fine degli anni ’80, in fase di campagna elettorale, il gruppo dei Verdi, del quale facevano parte tra gli altri il compianto Umberto Chiarini e i fratelli Ernesto e Paolo Antonini, propose il trasloco del quale oggi tanto si discute. «Furono portate in consiglio diverse interpellanze» spiega Paolo Antonini «ma nessuno le accolse. L’idea era di creare attorno al deposito dei pullman ormai in dismissione, un centro di scambio gomma-ferrovia, con parcheggio auto, che fosse comodo per tutti i fruitori di qualunque mezzo pubblico. La stazione ferroviaria era vicina, il centro cittadino non lontano. Oggi tale progetto non ha senso: lì è sorto un bar e lo spazio di manovra è ridotto. Purtroppo all’epoca l’intervento urbanistico venne cassato: non si è pensato abbastanza, io credo, al futuro della città e oggi per riprendere in mano questa idea, con l’assetto anche viabilistico ormai variato, è troppo tardi. Per i ragazzi non è un problema farsi due passi a piedi: il vero nodo gordiano è sulla sicurezza degli studenti e sul traffico».

Andrea Visioli nel gotha europeo Sinistra Ecologia e Libertà di Gussola E’ l’unico italiano nel team che detterà le regole dell’Adventure Race

Un casalese tra Losanna, Londra e Oslo. Si tratta di Andrea Visioli, unico rappresentante italiano in una cerchia ristretta di livello europeo chiamata ad ampliare la grande famiglia dell’orienteering. La scelta azzurra di puntare su Visioli, casalese doc pur essendo affiliato al Cus Parma, non è casuale: Andrea, oltre ad essere consigliere nazionale responsabile per i tecnici della Fiso, è stato infatti il primo a vincere, assieme ai compagni Roberto Mattioli e Michele Sartori, la Rewoolution raid lo scorso 23 settembre 2012. Si tratta della più importante gara mai disputata sul suolo italiano di Adventure Race. E proprio di Adventure Race si è parlato a Londra, dove ha sede la IOF, federazione internazionale dell’orienteering. Il nodo da sciogliere è presto spiegato: l’Adventure Race è l’ultima branca di questo sport, il quarto più praticato a livello didattico, e prevede diverse tipologie di discipline condensate in un unico percorso: skyrunning, mountain bike, kayak, arrampicata, canyoning, nuoto, equitazione e roller. Il raid avventura è, appunto, un mix di tutto questo, mescolato con un pizzico di competitività. Cosa manca? Regole standard, accettate uniformemente in tutta Europa: al momento, infatti, ogni competizione di questo tipo non ha un format ben preciso e sono gli organizzatori a stabilire distanze, tempi minimi, soglie per la partecipazione e quant’altro.

L’intenzione, per la commissione internazionale di sviluppo che dovrebbe riunirsi a Oslo nelle prossime settimane, è di codificare un regolamento univoco. «In questo modo» spiega Visioli «gli sponsor sarebbero maggiormente stimolati e si potrebbe per la prima volta parlare di un campionato del mondo unico di Adventure Race. Il massimo sarebbe arrivare a stabilire una distanza olimpica: in quel caso otterremmo un risultato storico». Serve, insomma, una strada maestra, anche se un primo importante passo nella direzione dell’accettazione dell’Adventure Race come disciplina riconosciuta a livello internazionale è stato fatto: l’Assemblea Generale di Losanna, infatti, ha approvato a maggioranza l’Adventure Race, passaggio indispensabile per arrivare al titolo ufficiale di disciplina IOF. A Visioli e soci il compito di completare l’opera.

chiede lumi sulla gestione della lanca

GUSSOLA – Il Circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Gussola ha inviato una missiva al sindaco Marino Chiesa e al responsabile tecnico del comune in merito al piano di gestione della lanca di Gussola. “Abbiamo in questi giorni – afferma il testo di SEL a firma Sante Gerelli - riletto con attenzione i voluminosi documenti relativi alle voci in oggetto, abbiamo notato che i contenuti sono molto importanti, parlano di difesa dell’ambiente, delle acque, del territorio, di come ci si deve comportare in rapporto all’oasi, del possibile turismo che può crearsi attorno a questa realtà, documenti molto importanti, ma mai applicati. Come importante è il Piano di governo del territorio, il Parco locale di interesse sovracomunale (PLIS), documenti presentati in un'assemblea pubblica dove non sono mancati gli accenni critici da parte di tanti cittadini gussolesi. Ebbene questi strumenti dovrebbero

essere alla base di uno sviluppo ambientale non indifferente per il nostro paese, senza dimenticare il notevole costo per lo studio delle varie documentazioni e per la loro realizzazione. Costi sostenuti direttamente e indirettamente dalla comunità”. “In questi giorni – prosegue Gerelli - abbiamo notato strani movimenti attorno alla strada che divide i due specchi d’acqua della lanca, ovvero costruzione di due muri adiacenti ai pilastri esistenti, e per evitare il passaggio nell’acqua di eventuali passanti la messa in opera in acqua di pali che sostengono una rete in ferro che penetra nello specchio della lanca di almeno 2/3 metri; inoltre dove termina detta recinzione è stata effettuata con escavatore una profonda buca per far desistere chi volesse arrivare ai bordi della strada. Quindi siamo a chiedere se per dette lavorazioni presso l’ufficio tecnico comunale sia stato presentato, e in che data, un

progetto esecutivo. Se è stato approvato dall’ufficio tecnico e dall’assessore ai lavori pubblici, e in che data. Se tale opera è stata sottoposta all’approvazione degli uffici provinciali competenti in merito al piano di Gestione dei Siti rete Natura 2000. Facciamo presente che al punto 3.3 dello studio in oggetto si dice “la realizzazione, la manutenzione e il ripristino di opere e manufatti devono di norma prevedere l’impiego di tecniche di ingegneria idraulica”. Al punto 6.1 comportamento generale, non si possono costruire recinzioni fisse senza aver acquisito la valutazione di incidenza positiva dall’EG. Al punto 6.2 si parla di accessi all’OASI, percorribilità e transito”. La nota si chiude sollevando anche il problema dei pescatori: la lanca di Gussola è indicata come Zona di Protezione e ripopolamento. Si chiede infine che l’argomento venga discusso in un prossimo Consiglio comunale.


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Taccuino

Mercoledì 28 Novembre 2012

numeri utili Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via Ossalengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Arata Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Piazza Stradivari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Dicembre 2012

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 Via Postumia Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012

Via dei Navaroli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012

POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511

Via san Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012

• Via San Rocco (dal ponte Cavo Cerca a Via Diritta): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (Fine lavori: 14 dicembre). • Piazza Stradivari: cantiere per la posa dei dissuasori d'accesso alla piazza; (Fine lavori: 7 dicembre).

numeri utili

• Via Navaroli (incrocio Via Arenili): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori: 30 novembre). • Via Ossalengo: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori 30 novembre).

PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Arata: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica: (Fine lavori: 30 novembre). • Via Postumia: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori 30 novembre).

METEO

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Farmacie di turno Dal 30 Novembre al 7 Dovembre Distretto di Cremona

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA sant’ambrogio S.N.C. VIA FILZI, 40/E 26100 Cremona Tel. 0372-22327

SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO Via Roma, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212

CORTE DE’ FRATI BODANA ALESSANDRO Piazza Roma, 17 26010 Corte de´ Frati Tel. 0372-93123

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CREMONA - FARMACIA 4 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA MONTEVERDI, 12 26100 Cremona Tel. 0372-21450

ISOLA DOVARESE PASQUALI GIUSEPPINA Via Garibaldi, 83/84 26031 Isola Dovarese Tel. 0375-946126

CASALBUTTANO TAIETTI MARCO Via Jacini, 21 26011 Casalbuttano Tel. 0374-362183

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ

Casalmaggiore ZANELLA AURELIO Via Cairoli, 2 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42322

cingia de’ botti ROLLI MARINO Via XXIV Aprile, 17 26042 Cingia de' Botti Tel. 0375 96579

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale lunedì

Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


Rubriche

Insidie stradali e responsabilità dell’ente

Considerata l'imminenza del periodo invernale, e sulla scia delle esigenze ultimamente avvertite nella nostra città, emerge la necessità di affrontare l'annosa questione inerente i danni causati dalle insidie stradali quali, ad esempio, le buche che sempre più frequentemente caratterizzano le nostre strade. In linea di massima la responsabilità va ascritta a chi deve conservare la corretta manutenzione delle strade. Così, in caso di danno cagionato da una buca, la natura pubblica della strada non esclude l'applicazione della responsabilità da cose in custodia nei confronti del Comune o di altro ente gestore. La giurisprudenza ha ormai statuito che le Pubbliche amministrazioni sono sempre responsabili per le anomalie sui tratti di strade di centri abitati e, pertanto, sono tenute a risarcire i danni. Gli enti proprietari della strada, infatti, devono evitare che il manto urbano presenti fonti di pericolo. Si evince così che in generale, l’ente proprietario della strada è sempre responsabile quando: sia stato esso stesso a creare la fonte di pericolo, per esempio quando una strada è sprofondata per difetti di costruzione; abbia di fatto la possibilità di esercitare un potere di immediato intervento e custodia sulla strada e ciò in virtù dell’estensione della strada, della posizione, delle dotazioni e dei sistemi di assistenza che la connotano. Posta la vicinanza e la sorvegliabilità delle pubbliche vie, si presume la possibilità dell’amministrazione di prevenire o riparare immediatamente i danni, salvo la prova del caso fortuito. La responsabilità della amministrazione viene meno, o in alcuni casi viene alleggerita, quando il danno si verifica per un comportamento colposo dell’utente della strada. In tal caso gli enti riconosciuti come “negligenti” potranno essere considerati esenti da responsabilità o obbligati a risarcire solo una parte del danno. Luca Curatti e Luca Tonoli

Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali.Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, desidererei delucidazioni in merito al collocamento a riposo dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il superamento del limite di età, previsto dai rispettivi ordinamenti per il collocamento a riposo d’ufficio, per il personale dipendente delle pubbliche amministrazioni iscritto alle Casse per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (Cpdel) e per gli insegnanti d’asilo e di scuole elementari parificate (Cpi), comporta l’applicazione della normativa relativa alla media ponderata sul trattamento pensionistico, qualora la retribuzione annua contributiva spettante alla data di cessazione effetti-

Pubblica amministrazione, il collocamento a riposo va risulti superiore a quella riferibile alla data in cui sarebbe dovuta avvenire la risoluzione del rapporto per raggiunti limiti di età. Non si applica, invece, agli iscritti alla Ctps (Gestione separata dei trattamenti pensionistici ai dipendenti dello Stato) e alla Cpug (Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari). Il limite massimo di età per il personale iscritto alla Cassa per le pensioni ai sanitari (Cps) è previsto: compimento del 65° anno di età; 40° anno di servizio effettivo e nel limite di 70 anni di età. A chi chiede l’applicazione del trattenimento in servizio fino alla maturazione del 40° anno di servizio effettivo e sempre nel limite di 70 anni di età non si applica il principio della media ponderata, applicabile in tutti gli altri casi di trattenimento in servizio oltre il limite ordinamentale di 65 anni di età. Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811). • CREMA Via Macello, 34 (0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (0372.732990).

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

Il precariato nel giornalismo Quanti sono i precari in Italia? Tanti viene subito da rispondere, troppi ovviamente. Questa settimana vogliamo parlarvi del mondo del giornalismo, dove sono moltissimi i lavoratori senza tutele. Traiamo queste informazioni dal sito Lsdi (Liberà di stampa, Diritto all'informazione). Ci sembrano dati su cui riflettere. I giornalisti iscritti all’Ordine in Italia sono oltre 112.000, ma solo il 45% sono attivi “ufficialmente” e solo 1 su 5 (il 19,1% degli iscritti) ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che dà un reddito, in media, 5 volte superiore a quello di un freelance (e 6,4 volte maggiore nel caso dei co.co.co.). Una conferma del crescente divario nei redditi fra i due segmenti della professione, anche in questo settore. I giornalisti attivi visibili, cioè quelli con una posizione presso l’istituto di previdenza del

settore continuano ad aumentare: dai 43.300 del 2009 ai 46.243 della fine del 2011. Ma la crescita è dovuta al lavoro autonomo, visto che l’area di quello dipendente continua a restringersi. Oltre al processo di contrazione del numero di rapporti, il rapporto di Lsdi segnala diverse altre criticità: diversi stati di crisi (sono stati trattati solo nel 2011 55 accordi, di cui una decina ancora aperti), il sostanziale blocco del turn over (i praticanti sono scesi da 1.306 del 2009 a 868, mentre dal 2007 al 2011 solo nei tre maggiori gruppi, Rcs, Espresso e Mondadori, sono stati tagliati quasi 3300 posti, il 21% circa del totale). Una situazione che sta producendo un progressivo invecchiamento della professione. Un altro settore in cui il precariato sta producendo effetti molto negativi. Chiara Rizzi

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it

Piazza Stradivari Cremona Via S. Antonio del Fuoco 9/A Cremona C.So V. Emanuele 14 Cremona C.So V. Emanuele 84 Cremona Corso Campi 39 Cremona C.so Garibaldi 228 Cremona Corso Garibaldi 114 Cremona Corso Garibaldi 219 Cremona Corso Garibaldi 38 Cremona Corso Garibaldi 85 Cremona Via S. Barbara 19 Cremona Ospedale Cremona Piazza San Michele 2 Cremona Piazza IV Novembre 17 Cremona Piazza Cadorna 1 Cremona Piazza Cadorna 17 Cremona Piazza Del Comune Cremona Piazza Della Pace 2 Cremona Piazza Fiume 6 Cremona Piazza Marconi 15/A Cremona Piazza Roma 20 Cremona Piazza Roma 29 Cremona Piazza Roma 7/B Cremona Piazza Stradivari 17 Cremona Viale Po 83 Cremona Via Bergamo 221 Cremona Via Bergamo 91 Cremona Via Bergamo 47 Cremona Via Boschetto 93 Cremona Via Brescia 128 Cremona Via Brescia 219 Cremona Via Brescia 189 Cremona Via Brescia 27 Cremona Via Cappuccini 8 Cremona Via Castelleone 29/A Cremona Via Castelleone Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona

Sister Caffe’ Angolo Del Gusto Farmacia Leggeri Bar le torri Oggi Pizza Torrione Cafe’ Dico Caffe’ghisleri Esselunga Tango Bar Pasticceria Caffe’ Betti Crai Bonseri Fornaio Bar I 3 Gradini Dimeglio Bar - Figlie Di San Camillo Bibi Bar Farmacia Leggeri Farmacia Ziliotti Bar Pasticceria S. Remo Camera Del Lavoro Bet Fish Bottega Del Gusto Panificio Usberti Agip Cafe’ Gio’ Bar Associazione Commercianti Montecarlo - Slot Machine Caffe’ Parking Bar Roma Bar Mincio Bar Il Cantuccio Edicola Caffe’ Boldori Panetteria Patty Fitness Time Panetteria Quarantani Bar Gallo Smeg Centro Sportivo Sanzeno Coffee Time Q.In Forneria Pan&Piu La città del Sole

www.aclicremona.it

WELFARE E TERZO SETTORE Come Acli, siamo per la riforma del welfare, non per il suo smantellamento. Vogliamo uno stato più efficiente, meno invadente e più società: un welfare non assistenziale ma neanche residuale. Un nuovo welfare promozionale, che aiuti le persone responsabilizzandole e mettendole nella condizione di poter scommettere su se stesse. Due le emergenze. Il contrasto alla povertà e la tutela della non autosufficienza. Noi siamo l’unico paese dell’Unione, con la Grecia , a non avere una misura universale di contrasto alla povertà assoluta. E l’emergenza ci dice che dobbiamo assolutamente impostare in Italia un piano serio per la non autosufficienza. Non esiste nuovo welfare, non esiste neanche nuova economia, senza un grande e autonomo Terzo Settore. Un patrimonio straordinario di questo Paese, una tradizione italiana di cui essere orgogliosi, pilastro di un nuovo modello di economia civile e responsabile, frontiera di una nuova presenza dello Stato e della società accanto agli ultimi, per la loro promozione umana e sociale. 475mila organizzazioni, 750mila occupati, 5 milioni di volontari, 50 milioni il bacino di utenza, 67 miliardi di euro il valore economico. Per l’autonomia di questo settore è necessario stabilizzare quanto di buono è stato fatto, a partire dal 5 per mille e la deducibilità delle donazioni al mondo non profit. Ma non basta: bisogna considerarlo vero soggetto sociale, con cui confrontarsi, e non solo esecutore di politiche fatte lontano dai problemi e senza tener conto delle comunità.

www.welfarecremonanetwork.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it

ILLEGITTIMO IL LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE CHE RIFIUTA IL PART TIME canizzazione del mondo del lavoro attraverso la Art.8/2011. Questo articolo è contenuto nella competizione azienda per azienda, in una spirale al manovra finanziaria dell’agosto 2011 proposta dal ribasso senza fine di condizioni e diritti. Governo Berlusconi. L’obiettivo del Referendum Art.18/2012. Il Referendum si pone l’obiettivo di abrogativo è quello di cancellare per intero l’art.8. abrogare il nuovo art.18/2012 proposto dal GoverI promotori sostengono che in questo articolo si no Monti tramite la Ministra Elsa Fornero. Secondo sono poste le premesse per la cancellazione tanto i promotori il nuovo articolo 18, che modifica il testo del contratto collettivo nazionale quanto dell’intero della legge 300/1970 e mette tutti i lavoratori nella complesso della legislazione a tutela del lavoro, condizione di non poter esercitare più alcun diritto. rendendo contratto e leggi derogabili dalla contratTutti ricattabili dalla minaccia del licenziamento, tazione di secondo livello e dunque dall’accordo tutti precari perché in qualsiasi momento e senza con qualsiasi sindacato di comodo a livello aziengiustificazione il rapporto di lavoro si può interromdale o territoriale. Un’operazione che intende soppere, a discrezione del padrone. Tutte e tutti pura primere la contrattazione collettiva ed importare il merce. modello americano di relazioni industriali, della bal-

SALTO IN ALTO! Saltare addosso alle persone è uno di quei comportamenti canini che risulta inaccettabile nella società umana, tuttavia è un gesto del tutto normale, che rientra nel linguaggio comunicativo del cane. Il cucciolo, già dalla terza settimana di vita, usa il salto come forma di sollecitazione e di gioco. Ad esempio, salta verso la testa della madre per leccarle il muso. Questo gesto agli occhi umani potrebbe essere interpretato come un ‘bacino’, ma in realtà il cucciolo sta

La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Pit Stop -Distributore ENI Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi Bar Lancia Bar San Giorgio Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè

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Mercoledì 28 Novembre 2012

Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Corso Matteotti 20 Cremona Piazza Della Liberta’ 4 Cremona Piazza Della Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Buoso da Dovara 6 Cremona Via Eridano 15 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona Via XX Settembre 32/A Cremona Via XX Settembre 5/A Cremona

sollecitando la madre a rigurgitargli il pasto. Quando il cane cresce mantiene questo comportamento rituale e lo re-inscena nei nostri confronti facendoci le ‘feste’ quando rientriamo a casa. Ciò accade perché il branco si è momentaneamente diviso e gli umani che hanno lasciato la ‘tana’ vengono accolti come i ‘genitori’ che tornano con il pasto. Ovviamente il cane sa che non gli viene dato cibo ogni volta che il suo umano ritorna, ma si tratta di un comportamento istintivo. Tuttavia, questo comportamento può risul-

tare fastidioso e pericoloso, nel caso siano coinvolte persone anziane o bambini. Esistono svariati metodi per trasformare questa ‘cattiva abitudine’ in un gesto più educato, ma ricordiamoci sempre che probabilmente abbiamo involontariamente incoraggiato noi stessi il cane a saltarci addosso. Pensiamo a quando era cucciolo e rientrando a casa abbiamo risposto al suo buffo salto di ‘bentornato’ con carezze e attenzioni. Il comportamento è stato premiato. [continua…] Elisa Giudici eli.giudici@yahoo.it

la trovate QUI Bar Dragone Distributore Agip Non Solo Piada Uil sindacato Bar Zanzibar A.E.M. Cisl sindacato Fattorie del gusto Tabacchi Universita’ Cattolica Politecnico Di Milano Il Beccofino Cremona Po Bar Greco Linea Junior Seven Caffè Latteria Plac Politiche Educative Farmacia Zamboni Noemi Panetteria Tosi Bar Smile Macalli Medic Center Pane E Amore Caffe’ Noir Bar Tabacchi Edicola Ortenilla Edicola Compiani Panetteria Merlini Panetteria Merlini Farmacia Leggeri Tabaccheria Immobiliare B&G Osteria del Mento Palabosco Bar caffetteria Les Pailles Farmacia Bonfanti Bar Guru Ottica Ravanelli Bar Ghinaglia

Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 27/B Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Viale Trento Trieste 54 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe’ Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 4 Cremona Via Bella Rocca Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Cremona Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Via Boschetto Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 - San Savino Persichello Piazza Garibaldi Pescarolo Piazza Roma 8 Vescovato Bosco Ex Parmigiano Bosco Ex Parmigiano Via Marconi 27 Pizzighettone Largo Vittoria Pizzighettone Via Matteotti 5 Soresina Piazza Garibaldi Soresina Sospiro


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lo

Mercoledì 28 Novembre 2012

SPORT

a cura di Fabio Varesi

SERIE A La capolista è stanca e non appare più imprendibile. L’Inter si è sgonfiata

La Juve annaspa, Napoli torna sperare

Walter Mazzarri

Dopo 14 giornate, vengono confermati i pronostici della vigilia di campionato: il Napoli è l’unica squadra in grado di impensierire la Juve. Bianconeri non più imbattibili come la scorsa stagione, anche perché l’impegno della Champions logora i punti cardine della squadra, raramente soggetti al turn over. E’ bastato un Milan discreto e ordinato, ma soprattutto super motivato per mettere in difficoltà la squadra di Conte, quasi mai pericolosa e confusionaria a centrocampo. Ironia della sorte, il gol decisivo è arrivato grazie a un rigore “generoso”, che fa il paio con la rete non concessa a Muntari nove mesi fa. Per questo motivo non ci sono state polemiche nel dopo partita, bensì un fair play raro nel nostro calcio. Del tonfo bianconero, ne ha approfittato solo il Napoli, cinico e spietato a Cagliari anche senza Cavani e questo è un segnale importante nella candidatura partenopea allo

scudetto. E’ finita, invece, la bella favola di Stramaccioni, letteralmente passato dalle stelle alle stalle in tre settimane. Dopo il successo di Torino, l’Inter ha racimolato un solo punto in tre gare, incassando anche un pesante ko in Europa League. Ripartire non sarà facile... 14ª GIORNATA Atalanta-Genoa 0-1, Cagliari-Napoli 0-1, Chievo-Siena 0-0, Lazio-Udinese (28-11), Milan-Juventus 1-0, Palermo-Catania 3-1, Parma-Inter 1-0, Pescara-Roma 0-1, Sampdoria-Bologna 1-0, Torino-Fiorentina 2-2. CLASSIFICA Juventus 32; Napoli 30; Fiorentina, Inter 28; Lazio, Roma 23; Parma 20; Catania 19; Milan, Atalanta (-2) 18; Udinese, Cagliari, Sampdoria (-1) 16; Torino 15; Palermo 14; Genoa, Chievo 12; Siena (-6), Bologna, Pescara (-1) 11. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Serie B Sassuolo super Il Livorno resta in scia

Prosegue la marcia vincente di Sassuolo e Livorno, che approfittano dello stop (per nebbia) del Verona, sotto 2-1 a Cittadella al momento dell’interruzione. Gli scaligeri rischiano anche a Brescia, sabato nel big match del 17° turno. 16ª GIORNATA Ascoli-Vicenza 0-0, Bari-Modena 2-0, Cesena-Spezia 1-1, Cittadella-Verona (sospesa all'82 sul 2-1 per nebbia), Crotone-Padova 0-1, Grosseto-Brescia 2-2, Juve Stabia-Empoli 1-2, Novara-Livorno 0-1, Sassuolo-Reggina 3-1, Ternana-Virtus Lanciano 2-2, VaresePro Vercelli 2-0. CLASSIFICA Sassuolo 38; Livorno 35; Verona 32; Padova (-2) 25; Juve Stabia 24; Brescia, Varese (-1) 23; Modena (-2) 22; Cittadella, Empoli (-1) 21; Spezia 20; Bari (-7), Ternana 18; Crotone (-2), Vicenza, Ascoli (-1) 17; Cesena 15; Reggina (-3) 14; Lanciano 13; Pro Vercelli 11; Novara (-4) 10; Grosseto (-6) 8.

Cremo, ora servono scelte forti

Per il momento la società ha confermato il tecnico Scienza, che si trova a lavorare con molti elementi che hanno deluso

RETE: 67’ Campo. SÜDTIROL (4-3-3): Marcone; Cappelletti, Kiem, Bassoli, Martin; Bontà (1’ st Furlan), Bertoni, Uliano; Campo (38’ st Fink), Thiam, Pasi (16’ st Maritato). A disposizione: Grandi, Rubin, Tagliani, Branca. All.: Stefano Vecchi. CREMONESE (3-5-2): Grillo; Cremonesi, Moi, Sales; Cangi, Baiocco, Degeri, Buchel (16’ st Magallanes), Visconti (26’ st Armenise); Djuric, Marotta (26’ st Bonvissuto). A disposizione: Quaini, Tedeschi, Previtali, Martinez. All.: Giuseppe Scienza. ARBITRO: Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore. NOTE: Espulsi Cangi (C) al 34’ st e Djuric (C) al 43’ st per doppia ammonizione. “cimitero di elefanti” con ormai poche motivazioni e poca attitudine a sudare per questi colori. In tutto questo, chi rischia maggiormente è mister Scienza, tecnico preparato e volonteroso che tuttavia si trova a

Grigiorossi arrabbiati con l’arbitro che ha diretti Südtirol-Cremonese (foto © Ivano Frittoli)

dover fronteggiare poca professionalità da parte di alcuni dei suoi effettivi. Tempo per rimediare qualcosina c’è. Ma servono scelte forti e in tempi brevi, per ripianificare ciò che resta della stagione. Tenere in rosa

gente che ha acciacchi incurabili o scarse motivazioni, significa sperperare denaro e tenersi in pancia elementi dannosi per il resto del gruppo. Matteo Volpi

13ª Giornata

SÜDTIROL-CREMONESE 1-0

Carpi-FeralpiSalò 3-0 Como-Cuneo 1-4 Lecce-Reggiana 2-1 Pavia-Trapani 2-2 Portogruaro-AlbinoLeffe 1-4 San Marino-Virtus Entella 2-2 SudTirol-Cremonese 1-0 Tritium-Treviso 2-0 Riposa: Lumezzane

Classifica

C

ara Cremo, che disastro. La sconfitta di Bolzano condanna la formazione grigiorossa a specchiarsi ancora una volta nei playout e pone tutto l’ambiente davanti ai soliti, inevitabili, quesiti. Farà bene il Cavalier Arvedi a continuare ad investire in questa squadra? Una domanda a cui è difficile rispondere, specie in un momento del genere. Dopo la gara di domenica scorsa, il diesse Moreno Zocchi si è preso tutte le colpe, difendendo il lavoro di mister Scienza e mettendo alla gogna l’operato di alcuni giocatori da lui stesso scelti durante il mercato estivo. Aperta parentesi: allo Spezia, nella passata stagione, dall’allontanamento di Zocchi in poi la squadra vinse tutte le gare sino a conquistare la meritata promozione. Chiusa parentesi. Sarcasmo a parte, l’impressione, in realtà, è che per l’ennesima volta si sia dato troppo retta a quella miriade di procuratori che ogni settimana bussano alla porta di via Persico per piazzare pseudofenomeni o simil-mercenari da cui poter ricavare stipendi generosi e sicuri. Non facciamo nomi, ma senza dubbio l’elenco dei giocatori (e sono tanti, vista la rosa così ampia) che anche quest’anno stanno deludendo le attese è ricco. Così la Cremonese che doveva essere tra le favorite insieme al Lecce, torna ad essere vista come un

Lecce Carpi SudTirol Trapani Virtus Entella Pavia San Marino Lumezzane Portogruaro Como (-1) Cuneo Reggiana Cremonese (-1) Feralpi Salò Tritium AlbinoLeffe (-10) Treviso (-1)

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE Anche a Bolzano i grigiorossi hanno deluso e il tempo per rimediare è poco

AlbinoLeffe-Pavia Cremonese-Tritium Cuneo-Carpi FeralpiSalò-Lecce Lumezzane-Como Reggiana-Portogruaro Trapani-San Marino Virtus Entella-SudTirol Riposa: Treviso

29 24 21 19 19 18 17 17 16 15 15 12 12 12 7 6 2

PROMOZIONE

SERIE D

Pergolettese, altro stop inatteso La Casalese è in risalita e vede la zona playout

Secondo ko di fila per la Pergolettese, che scivola addirittura al quarto posto. 14ª GIORNATA Alzano Cene-Pro Sesto 1-1, Caravaggio-Trento 1-0, Darfo BoarioPontisola 2-4, Fersina Perginese-Castellana 1-2, Lecco-Caronnese 2-0, MontichiariOlginatese 1-1, Pergolettese-MapelloBonate 0-1, Sant’An-gelo-Seriate 2-2, St. Georgen-

Mezzocorona 2-0, Voghera-Seregno 1-0. CLASSIFICA Caronnese, Pontisola 33; Voghera 32; Pergolettese 30; Olginatese 26; Lecco (-3) 24; Caravaggio 23; MapelloBonate 20; St. Georgen 19; Seregno, Montichiari 18; Seriate, Pro Sesto Alzano Cene, Castellana 17; Fersina Perginese 15; Mezzocorona, Darfo Boario (-1) 13; Sant’Angelo 12; Trento 6 (-1).

Il saldo resta positivo, ma all’appello mancano un paio di punti: la Casalese fa un figurone con la terza in classifica, l’Arcetana, meritando il successo ma non andando oltre lo 0-0. La prova di sostanza del team di mister Agazzi dà continuità alla vittoria di Fabbrico: non era mai successo in questo campionato che i biancocelesti evitassero la sconfitta in due gare filate. Per di più, dopo le versioni colabrodo d’inizio stagione, la difesa maggiorina s’è infilata l’armatura:

nelle ultime due domeniche nessuno ha sfondato la Maginot casalese. La zona playout ora dista solo due lunghezze. CLASSIFICA (13ª giornata) Meletolese 29; Castellana 26; Arcetana 24; Montecchio 22; Castelnovese 20; Medesanese 19; Falk, Brescello, Povigliese 18; Cadelbosco, Carignano 17; Ciano 16; Borgonovese, Langhiranese 15; Bobbiese 14; Fabbrico, Traversetolo 11; Casalese 9. Simone Arrighi


Sport

Mercoledì 28 Novembre 2012

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MOTORI Il nove volte campione del mondo di motociclismo si è imposto nel Monza Rally davanti a 40mila persone Erano circa 40mila gli spettatori presenti all’Autodromo di Monza per il Monza Rally Show, ormai classica kermesse rallystica che conclude l’attività agonistica dell’impianto brianzolo. Una stagione particolare per la ricorrenza dei 90 anni di attività del circuito costruito dall’Automobile Club di Milano nel 1922. L’ultimo fine settimana agonistico della stagione si è dipanato nel segno di Valentino Rossi che con una Ford Fiesta Wrc ha vinto sia il Monza Rally Show, partito venerdì sera e concluso nella mattinata di domenica, sia il Monza Master Show di domenica pomeriggio, gara a eliminazione diretta dedicata a Marco Simoncelli e vinta ancora dal 9 volte campione del mondo di motociclismo. Con quella appena conquistata, sono tre le vittorie

Show di Vale Rossi sulle quattro ruote

di Valentino Rossi nel Monza Rally Show, tutte conquistate alla guida di auto Ford e sempre con Carlo Cassina come navigatore. Alle spalle di Valentino Rossi si è classificato, in entrambe le corse, Dindo Capello con la Citroen DS3 Wrc, con navigatore Luigi Pirollo, l’auto con la livrea dedicata ai 90 anni dell’Autodromo che ha mancato il primo posto assoluto per 2,8 secondi. Il duello tra Rossi e Capello ha caratterizzato le 9 prove speciali su cui si articolava la manifestazione e il Master Show finale. Al terzo posto del Monza Rally Show ha concluso Piero Longhi su Citroen C4 Wrc (navigatore Luca Cassol, il Capitan

Ven-tosa di Striscia la notizia), che ha preceduto Marco Bonanomi e l’alpinista Marco Confortola su Citroen C4 e Andrea Dovizioso. Decimo posto per il campione del mondo MotoGP Jorge Lorenzo, prossimo compagno di squadra di Valentino Rossi nel Mondiale. Michele Piech FORMULA 1 Dopo Massa, anche Fernando Alonso perde il mondiale sul filo di lana in Brasile. Inutile il secondo posto del ferrarista, perché Sebastian Vettel (6°) ha recimolato i punti necessari per vincere il suo terzo mondiale di fila (con solo tre punti di vantaggio sullo spagnolo). Il tedesco è stato bravo, ma anche un po’ fortunato, soprattutto nell’ultima parte del campionato.

I piloti sul podio

Dopo gli applausi ora servono i punti

LEGA A Bella reazione della Vanoli a Sassari, dove ha perso solo sul filo di lana. La vittoria contro Venezia è d’obbligo

9ª Giornata

SASSARI-VANOLI 80-78 (22-25, 43-41; 62-65)

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Devecchi 2 (1/1 da due), Thornton 7 (0/3, 1/4), Ignerski 13 (4/10, 1/4), T. Diener 23 (7/11, 3/8), B. Sacchetti, Spissu ne, D. Diener 16 (4/10, 2/3), Vanuzzo 7 (1/3, 1/3), Pinton 3 (1/2 da due), Di Liegro, Easley 9 (3/7 da due). All.: R. Sacchetti. VANOLI CREMONA: Vitali 9 (6/9, 1/2), Peric 17 (1/6, 1/3), Kotti ne, Jackson 10 (5/7, 0/4), Belloni ne, Conti ne, Ruini, Johnson 2, Harris 18 (8/13, 0/3), Huff 6 (2/3 da tre), Stipanovic 16 (8/12 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta. ARBITRI: Cicoria, Giansanti e Terreni. lavoro della squadra. Una menzione in particolare: grazie a Jackson che ha giocato ed ha dimostrato di avere gli attributi». Attestati di stima arrivano anche da Meo Sacchetti, coach della sempre più sorprendente Sassari: «Sono davvero molto contento per questa vittoria, avevo già detto che non sarebbe stato facile, in campo giochi contro l’avversario, Cremo-na è squadra tosta, per questo il successo

Classifica

M

algrado la sconfitta, la Vanoli ha reagito e questo è un dato importante. Senza l’esonerato Caja in panchina, i biancoblu hanno sfiorato l’impresa sul difficile parquet di Sassari contro il più quotato Banco Sardegna. E’ finita 80-78 per i padroni di casa (con Harris che ha fallito il tiro del pareggio), ma la Vanoli di Gigio Gresta, al suo esordio come head coach, è stata in partita per tutta la gara, chiudendo in vantaggio il primo ed il terzo quarto. Da registrare ancora una buona prova di Stipanovic, in doppia doppia (16 punti e 12 rimbalzi), così come Harris (18 punti e 10 rimbalzi) e Peric (17 punti). Tra i padroni di casa buone le prove dei cugini Diener: per Travis 23 punti e 7 assist) e per Drake 16 punti. Peccato, perché la vittoria avrebbe avuto un valore inestimabile per la classifica della Vanoli, che comunque ha dimostrato di essere viva e di avere le carte in regola per centrale la promozione. «Rimangono la rabbia per una partita che abbiamo giocato e potevamo anche vincere - ha rivelato coach Luigi Gresta - e l’orgoglio per averla giocata in uno dei palazzetti più caldi d’Italia, contro una squadra forte e ricca di talento. Due sentimenti che vanno nella stessa direzione e che mi auguro convergano nel

Jackson in difesa (foto Castellani)

di oggi è importante. Però voglio ricordare a tutti chi siamo e per cosa giochiamo, che non è lo scudetto. Nessuno si doveva aspettare di battere la Vanoli con scarto di 50 punti e non mi piace per niente che sull’errore di un mio giocatore, ci siano dei mugugni, questo proprio non lo accetto. Il match si è deciso quando in campo abbiamo giocato con Vanuzzo e Ignerski, ma è stata una vittoria dell’intero gruppo,

Avellino-Brindisi Biella-Venezia Bologna-Roma Cantù-Siena Pesaro-Caserta Montegran.-Milano Sassari-Cremona Varese-Reggio E.

Varese Siena Sassari Cantù Emilia Bologna Roma Milano Brindisi Caserta Biella Avellino Venezia Cremona Pesaro Montegranaro

81-71 68-59 85-79 54-67 63-77 76-82 80-78 91-78

18 14 14 12 10 10 10 10 8 8 6 6 6 4 4 4

come tutte del resto». Ora però, dopo i complimenti, servono i punti per alimentare le speranze di salvezza. A questo punto diventa di vitale importanza il match di domenica al PalaRadi contro l’Umana Vene-zia, che dopo l’exploit di Milano, ha incassato due ko di fila e non sembra la squadra brillante della scorsa stagione. Se Vanoli giocherà come a Sassari, può sperare di vincere. dalla redazione

Riscatto di Assi e Crema che vincono in trasferta SERIE A2

Il bello dello sport è che nessun risultato è scontato. L’Assi Manzi non vinceva un match da due mesi e sul parquet di Milano appariva la vittima sacrificale, anche perché la Lops Arredi Sanga era reduce da sei successi consecutivi e in classifica vantava 12 punti di vantaggio sulle cremonesi. Invece, l’Assi ha sovvertito il pronostico, sfoderando una grande prestazione, che le ha permesso di vincere 59-57. Due punti preziosissimi per la classifica, ma soprattutto per il morale della squadra di Anilonti, che ora guarda con maggiore fiducia al prosieguo del campionato. ASSI MANZI CREMONA: Smaldone 7, Rizzi, Racchetti 7, Flauret 2, Mistò 8, Brusadin, Maffenini 16, Scarsi 5, Zagni 5, Bona 9. All.: Anilonti. Torna a sorridere anche la Tec-Mar Crema, che con autorità ha espugnato il campo del San Salvatore Selargius con un netto 62-78. La formazione di coach Giroldi, grazie a un grande secondo tempo ha avuto la meglio della formazione cagliaritana che ha giocato alla pari con il team cremasco solo 20’. Per Crema bene la solita Losi autrice di 21 punti, ben sostenuta da una positiva Capoferri e sotto canestro dalla Picotti, autrici entrambe di 15 punti. TEC-MAR CREMA: Conti, Biasini, Capoferri 15, Sforza 2, Caccialanza 3, Losi 21, Cerri 2, Gibertini 8, Rizzi 12, Picotti 15. All.: Giroldi. CLASSIFICA (9ª giornata) San Martino di Lupari 18; Venezia 16; Milano, Marghera 14; Tec-Mar Crema 12; Muggia 10; Alghero, Broni Udine 8; San Salvatore, Valmadrera 6; Assi Manzi Cremona 4; Biassono 2, Virtus Cagliari 0.

Vittorie preziose per Piadena e Crema Vince solo Cremona, anche se non brilla RUGBY

DNC

Prova di carattere dei ragazzi di coach Pedroni, che si sono imposti a Lissone per 60-53, in un match dominato dalle difese. Tante palle perse da entrambe le squadre, soprattutto in attacco dall’MgK Vis, non hanno comunque impedito ai piadenesi di centrale la preziosa vittoria. Dopo un primo quarto chiuso sotto di due punti, Piadena è sempre rimasta avanti nel punteggio, fatto salvo un breve sorpasso dei locali ad inizio quarto, subito però annullato da un nuovo allungo. Altalenante il metro arbitrale, al quale le due squadre hanno dovuto adeguarsi.

Bene anche l’Erogasmet Crema, che dopo due sconfitte consecutive, è tornata a sorridere contro il Bernareggio (battuto 91-83). Positivo l’esordio di Benedetto Persico, centro di due metri che ha portato chili, centimetri e quella rotazione in più che sarebbe servita nelle due partite precedenti e che risulterà molto ultile nel resto della stagione. CLASSIFICA (7ª giornata) Montichiari, San Bonifacio 12; Cantù, Crema, Pisogne 10; Milanotre Basiglio, Piadena Lissone 8; Orzinuovi, Bernareggio 6; Bergamo 4; Cittadella, Bancole 2; Arzignano 0.

(C.C.) Domenica abbastanza positiva per le squadre impegnate in serie C. La Witor’s Cremona ha superato l’Orobic Rugby con il punteggio 13-8, ma senza brillare particolarmente. Ha infatti rischiato un po’ troppo la formazione di Daldoss che, dopo un ottimo primo tempo concluso in vantaggio per 13-0, si è troppo rilassata ed ha subito la rimonta dei bergamaschi che sono arrivati vicini al pareggio finendo per perdere solo per 13-8. Contro una formazione al suo primo campio-

nato, dal Rugby Cremona ci si attendeva, in vero qualcosa in più. Nello stesso girone, il Crema Rugby ha dovuto affrontare, in casa i Caimani del Po, primi in classifica a quota 30 punti contro i 12 soltanto del Crema che attualmente occupa la seconda posizione. Ha vinto la capolista per 12-40 esibendo una superiorità schiacciante e consolidando così la loro posizione in classifica. Nell’altro girone, il Rugby Casalmag-giore ha dovuto abbassare bandiera in casa del Cus Milano per 40-10.

Alessio Brugna cerca gloria con l’Otelli Caseifici Zani

CICLISMO

Alessio Brugna, figlio d’arte e velocista di Rivolta d’Adda, ha fatto piccoli passi quest’anno tra gli Junior e ora vuole crescere e riscattarsi con la società bresciana della Otelli Caseifici Zani di Sarezzo. Alberto Bombelli, campione provinciale Esordienti del 2° anno, puledrino dell’Imbalplast di Soncino era corteggiato da svariate società, ha firmato anche lui per la Otelli e farà l’esordio nella categoria Allievi. CICLOMERCATO Trova collocazione Fabio Taborre, 27 anni: lascia il team Acqua & Sapone e approda alla Vini Fantini (altro marchio della Farnese Group), team Professional di Luca Scinto, il direttore sportivo responsabile che nelle ultime due stagioni ha collezionato la bellezza di 21 vittorie con Andrea

Guardini, astro nascente tra gli sprinter puri, passato all’Astana Pro Team, che avrà a disposizione un treno di valore con Jacopo Guarnieri in testa. Fiducia ai nuovi del team Fantini: il venezuelano Jonatta Monsalve, Ramon Carretero (neoprofessionista), Francesco Chicchi, Mauro Finetto, Michele Merlo, Luigi Miletta (neoprofessionista), Mattia Pozzo (neoprofessionista), il giapponese Junya Sano, Mauro Santambrogio, proveniente dalla Bcm Racing Team. Confermati Matteo “Rambo” Rabottini ( ì25 anni), autore di una impresa eroica al Giro nella tappa a Pian dei Resinelli. L’altro big è Oscar Gatto (miglior azzurro al Mondiale di Valkenburg e nella Sanremo, che è il suo pallino), Rafael Andriato (Brasile),

Stefano Borchi, Pier Paolo De Negri, Francesco Failli, Leonardo Giordani, Kevin Hulsmans (Belgio), Luca Mozzanti, Cristiano Monguzzi e Alessandro Proni. Per ora la rosa della Fantini è composta da 22 corridori, ma potrebbero diventare 23 con l’ingaggio di Danilo Di Luca (si vocifera che sia un’operazione da 300mila euro) . MOSER E NIBALI PREMIATI Nel Monastero della Castellina (Firenze), Moreno Moser ha ricevuto il premio “Coraggio ed avanti”, mentre a Pontenuovo di Calenzano, Vincenzo Nibali è stato premiato con il 39° “Giglio d’oro” riservato al miglior ciclista del 2012. Attestati pure al tricolore Franco Pellizotti. Fortunato Chiodo

Alessio Brugna


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Sport

Mercoledì 28 Novembre 2012

SERIE A1

Tereza Rossi-Matuszkova

Icos Crema, grande impresa a Conegliano (3-2) Possiamo tranquillamente definirla una impresa quella della Icos Crema, che a Conegliano ha conquistato la prima vittoria stagionale lontano dal PalaBertoni, tra l’altro con una formazione priva delle due bande titolari (Lehtonen e Okaka out per infortunio) e dopo essersi trovata in svantaggio 2-1. Due punti che valgono moltissimo, sia in chiave salvezza, ma soprat-

tutto per il morale della squadra. Naturalmente raggiante è il tecnico Leo Barbieri: «Sono contento, tutte le ragazze hanno dato il loro contributo, la vittoria è ancora più importante perché conquistata con la squadra incompleta; a questi problemi abbiamo saputo sopperire con umiltà e spirito di squadra. Questo significa giocare per la squadra». Da incorni-

ciare la prova di Tereza Rossi-Matuszkova, capace di prendere in mano la squadra e mettere a terra ben 40 palloni. Il vice presidente Fabio Riboli ha aggiunto: «Tereza ha giocato una grandissima partita, ma la squadra non è stata da meno, tutte hanno dimostrato il loro valore». ICOS CREMA: Paolini 17, Nucu 15, Portalupi, Nicolini, Dalia 1, Garcia Zuleta,

Rossi-Matuszkova 40, Saccomani 9, Marc 8, Paris (L), Okaka ne, Lehtonen ne. All.: Barbieri. 6ª GIORNATA Bologna-Chieri 1-3, Busto Arsizio-Piacenza 3-0, ConeglianoIcos Crema 2-3 Giaveno-Villa Cortese 3-2, Modena-Urbino 3-0, Pesaro-Bergamo 1-3. CLASSIFICA Bergamo, Busto Arsizio 13; Piacenza 12; Chieri, Modena 11; Conegliano, Villa Cortese 10; Giaveno, Crema 8; Pesaro 7; Urbino 4, Bologna 1.

La Pomì passa con autorità a Pavia 8ª Giornata

L

a Pomì Casalmaggiore vince e convince sul campo della Riso Scotti Pavia, con un netto 3-1 (18-25, 19-25, 25-21, 20-25 i parziali) che non ammette repliche. Il tecnico della Pomì si è affidato alla formazione che nel turno precedente aveva affossato Montichiari, con Corna in regia, Guatelli sostituta di Zago, le centrali Olivotto e Repice, le bande Beier e Bacchi, il libero Gibertini. Le pavesi hanno proposto la formazione, con le due straniere, l’esotne Kajalina e l’olandese Renke-ma a guidare l’attacco, ma non c’è stato nulla da fare contro lo strapotere della casalasche, che con questi tre punti, sono saldamente al terzo posto in classifica,a quattro lunghezze dalla vetta. La tedesca Heike Beier ha così commenta la gara: «Abbiamo giocato bene, partendo determinate e coronando il nostro impegno con due primi set perfetti. Un nostro leggero calo, unitamente ad una crescita delle nostre avversarie, sono state alla base della sconfitta del terzo parziale. Era prevedibile che loro avrebbero reagito, sono una buona squadra, hanno una efficace organizzazione di gioco. Fortunatamente nel quarto parziale la squadra è ritornata in campo

Cadelbosco-Soverato 1-3 Marsala-San Casciano 3-1 Mazzano-Fontanellato 3-2 Montichiari-Sala Consilina 3-0 Novara-San Vito 3-0 Ornavasso-Frosinone 3-1 Pavia-Casalmaggiore 1-3

Classifica

VOLLEY A2 Prosegue la crescita delle ragazze di Gianfranco Milano, che hanno subito dimenticato il ko nel test di Monza

Novara Ornavasso Pomì Casalmaggiore Mazzano Montichiari San Casciano Pavia Frosinone Cadelbosco Soverato Sala Consilina Fontanellato Marsala San Vito

SERIE B1

Reima, il punto di Asti dà speranza per il futuro

23 20 19 15 13 13 12 11 10 10 8 6 5 3

concentrata e convinta dei propri mezzi, decisa a chiudere il match e così è stato. Per noi è stata una settimana molto difficile, intensa dal punto di vista degli allenamenti e contraddistinta dalla sconfitta in amichevole contro il Monza. Questo test però ci ha fatto capire che occorreva cambiare registro e così è stato». Concorda con la sua giocatrice il tecnico Gianfranco Milano: «Faccio i complimenti alla squadra, hanno

Le giocatrici del Pomì esultano dopo un punto

imparato presto la lezione di Monza, dove non abbiamo offerto un gran bello spettacolo. Ma da questa sconfitta, seppur in amichevole, abbiamo tratto la carica giusta per affrontare questa trasferta e conquistare tre punti che per noi rappresentano tanto. Siamo in crescita e volgiamo confermarci nelle prossime gare». Prossimo impegno, ancora in trasferta, che vedrà la Pomì impegnata a Fidenza contro il Terre

Verdiane Fontanellato, terzultimo in classifica con soli sei punti, ma piegato solo al tie break a Mazzano. Una sfida, quindi, solo sulla carta agevole e servirà massima concentrazione per portare a casa i tre punti, indispensabili per continiare la rincorsa alla vetta del girone. POMÌ CASALMAGGIORE: Corna 7, Guatelli 13, Repice 10, Olivotto 9, Bacchi 16, Beier 15, Gibertini (L), Nasari, Agrifolgio ne, D’Ambros ne, Zago ne, Nardini ne. All.: Milano.

Sconfitta agrodolce per la Reima Crema. Al PalaSanquirico di Asti, tana dell’Hasta Volley, i blues di Vittorio Verderio hanno conquistato un punto che muove la classifica e fa intravedere uno spiraglio di luce nel cielo tetro del fondo classifica. La luce arriva dal rientro a tempo pieno di Giulio Silva, uscito dal tunnel di un infortunio molto lungo. Nel primo set i cremaschi partono con il piede giusto e dettano legge sino al 11-16. Asti recupera ed impatta sul 21-21, ma Corti sale in cattedra e chiude il set a favore della Reima. Nel secondo i padroni di casa reagiscono (1410), il muro di Silva permette a Crema di rientrare, ma alla fine è Asti a chiudere a proprio favore. I piemontesi proseguono a costruire gioco e produrre punti sino al 13-11; i blues nelle azioni seguenti capovolgono il punteggio (14-16) e grazie ai punti di Corti e Bonizzi, chiudono 22-25. Il quarto set ha visto la squadra di casa avanti per tutto il tempo, che si è imposta 25-18. Un punto che muove e fa morale in attesa della prossima gara di campionato contro Sant’Antioco (che da poco ha tesserato il veterano Mikael Cardona, schiacciatore italocubano): i tre punti sono d’obbligo per uscire dalle paludi della zone retrocessione. La partita si giocherà sabato 1° dicembre alle ore 21 al PalaBertoni e in un momento di difficoltà, la società chiama a raccolta tutti i tifosi dei blues per sostenere la squadra. CLASSIFICA (7ª giornata) Cantù 19; Genova, Milano 16; Bergamo 15; Asti 14; Cuneo 11; Olbia 10; S. Antioco 9; Brescia, Brugherio 8; Cagliari, Iglesias 6; Reima Crema 5; Cisano 4.

RICONOSCIMENTI

Stelle d’oro del Coni a Sozzi e a Garozzo

Due stelle d’oro del Coni arrivano ad impreziosire un medagliere dello sport cremonese già ricco di riconoscimenti da parte dello stesso Coni. Sono quelle che il massimo ente sportivo nazionale ha attribuito, rispettivamente per gli anni 2010 e 2011 a due figure eminenti dello sport cremonese, vale a dire Giorgio Sozzi (nella foto) ed Alberto Garozzo, due personaggi che per quasi mezzo secolo hanno tenuto le redini delle rispettive discipline, il judo ed il nuoto, ponendosi da dirigenti come punti fermi per tutti i praticanti e vestendo anche le cariche di rappresentanti provinciali del Coni. Giorgio Sozzi è venuto a mancare solo qualche mese fa, ma ha lasciato un eredità

sportiva di primaria importanza come fondatore del Kodokan, come educatore e come maestro di vita e di sport. Altrettanto dicasi di Alberto Garozzo, da anni alla testa del movimento natatorio cremonese al quale ha dato un contributo di esperienza e di passione ineguagliabili. Segnalati, naturalmente dal presidente del Coni povincile, Achille Cotrufo, altri importanti riconoscimenti saranno riservati a dirigenti ed atleti cremonesi. Le stelle d’argento sono andate alla società Cannisti Campione di Cremona (Pesca sportiva), all’Atletica Arvedi ed al segretario provinciale della Figc, Giovanni Monteverdi. Le stelle di bronzo sono state assegnate alla Canottieri Flora, ad Emilio

Concari, presidente della Figc di Cremona, ad Albino Ferla, presidente dell’Unione Ciclistica Cremasca e ad Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale della Federazione Ciclistica italiana. Cesare Castellani

CALCIO A 5 Su un campo dove neppure l’attuale capoclassifica Aurora è uscita indenne, il Videoton ha raccolto un punto prezioso (2-2 con il Laveno Mombello) in vista dell’incrocio micidiale del prossimo turno, nel quale tutte le big si daranno battaglia tra di loro, preannunciando uno scossone nella graduatoria. I cremaschi ospiteranno il temibilissimo Rho del capocannoniere De Gennaro.

BOCCE

Nel fine settimana spazio Il gruppo si presenta al via con diciotto elementi e saluta con soddisfazione l’ingresso della tecnologia alla gara regionale organizzata dal Ferroviario

(M.M.) Il leit motiv del fine settimana boccistico sarà la finale del 7° memorial “Pietralunga” e 5° memorial “Ghiraldi”, regionale organizzata dal “Ferroviario” ed in programma sabato 1° dicembre. A questo terzo appuntamento del calendario cremonese hanno preso parte 170 formazioni, due ettimane di batterie caratterizzate da una discreta presenza di pubblico. Nella categoria A, tra gli altri, sugli scudi GhiraldiCremonesi, i bresciani Geroldi-Savani e i piacentini Morni-Marzolini. Nelle altre categorie note positive per Cesena-Ricini, Pozzali-Zorza, Modica-Penotti, ManfrediniCavagnoli, Mariotti-Varesi, Sarzi-Cordani, Visioli-Pagliari e Barbieri-Lanzi. Si inizierà alle ore 17 (con gli spareggi) e si giocherà sulle corsie del Palabosco e del Dlf di via Bergamo, sede della fase finale.

La squadra degli arbitri si rinforza per migliorare

Sono spesso nella bufera, messi in discussione e criticati: stiamo parlando della categoria degli arbitri che nello sport delle bocce non hanno delle particolari problematiche e sono apprezzati per il lavoro che svolgono. Il gruppo arbitrale cremonese si presenta al via con un organico di 14 arbitri di corsia e quattro direttori di gara. «Rispetto agli anni scorsi osserva il responsabile Ennio Clementi - quando gli appuntamenti richiedevano una turnazione molto ravvicinata, il costante calo delle gare in calendario ci permette un certo respiro nel rapporto tra incarichi e manifestazione. Il gruppo si è rafforzato nel rapporto interpersonale, sul quale ho da sempre puntato». Da quest’anno qualche

novità di organico? «E’ vero - prosegue Clementi - in quanto per raggiunti limiti di età dobbiamo salutare Annibale Barbisotti, Franco Bassetti e Gabriele Ceriati e tutto il gruppo coglie l’occasione per ringraziarli pubblicamente per quanto hanno dato al

nostro settore, non solo nell’insegnamento sportivo ma anche nel rapporto umano. Resteranno in veste di arbitri benemeriti, così come Giuseppe Zanibelli, pronti a rientrare in caso di necessità. Nel delicato compito di direzione gara verranno sostituiti da Vanni Capelli e Carlo Spadafora con il sottoscritto e Giuseppe Mosconi a completare il poker». L’informatica è entrata anche nello sport delle bocce? «Devo dire che finalmente c’è questa evoluzione sottolinea il neo vice-presidente del comitato - e questo ci permette di poter operare in modo più veloce ed accurato anche nel reparto arbitrale a livello di sorteggi, pur ancora con alcune critiche rivolte al programma

federale e gestione punteggi. Volevo ricordare che ormai da qualche anno è prevista la possibilità d’iscrizione “on line” da parte di tutte le società alle gare federali, sia a livello cremonese che sul territorio. Il vantaggio è la sicurezza della registrazione e l’esatta assegnazione di categoria. Il presidente Giovanni Piccioni, a questo proposito, ricorda che il Comitato è sempre a disposizione per fornire la password e l’aiuto per muovere i primi semplicissimi passi in questi innovativi servizi». Appuntamento per tutti gli arbitri cremonesi la mattina di sabato 8 dicembre al bocciodromo di Soresina con la festa del gruppo e con la tradizionale sfida bocciofila. Massimo Malfatto


Cultura&Spettacoli In scena «Inseguendo le lucciole”

Sabato 1° dicembre alle ore 16, il Teatro Filodrammatici ospita un nuovo appuntamento della rassegna “Il… Filo dei Bambini”. Giorgio Gabrielli porta in scena “Inseguendo le lucciole”. Protagoniste le vite di un pesciolino sogna-

tore, di una rana giramondo, del camaleonte Variopinto, della lumachina ambiziosa e di un lupo ed una capretta che in una notte di temporale… Storie preziosamente custodite nel baule delle meraviglie!

Al Ponchielli “L’italiana in Algeri” opera della trilogia giocosa di Rossini V di Federica Ermete

enerdì 30 novembre alle ore 20.30 (turno A) e domenica 2 dicembre alle ore 15.30 (turno B), la stagione lirica del Teatro Ponchielli, porta in scena “L’italiana in Algeri”, dramma giocoso in due atti, su libretto di Angelo Anelli, musicato da Gioachino Rossini. L’opera, che insieme a “Cenerentola” e a “Il barbiere di Siviglia” costituisce una sorta di “trilogia giocosa” nella produzione del compositore di Pesaro, porta a compimento l’excursus rossiniano intrapreso dal Ponchielli nelle passate stagioni. Definita da Stendhal, rossiniano doc, una “folie organisée et complète” (un’organizzata e totale follia), “L’italiana in Algeri” è, a buon diritto, considerata uno dei maggiori capolavori di Rossini, scritta in appena 18 giorni. E’ pur vero che il libretto di Anelli era preesistente, ma ciò che colpisce nella musica del compositore pesarese è il perfetto bilanciamento tra momenti buffi, al limite del surreale, e momenti languidi, con l’aggiunta di dimensioni timbriche adeguate a rendere la turquerie dell’argomento. Rossini trattò la farsa, gli schemi “buffi”, con tale virtuosismo paradossale, tale trascinante realismo comico, da infondere nuova vita e arguzia all’ormai stanca opera italiana. Si ritiene che l’argomento sia ispira-

Un momento dello spettacolo

Appuntamento con la lirica venerdì e domenica

to alle disavventure di una signora milanese, Antonietta Frapolli, catturata dai corsari nel 1805, finita nell'harem del pascià di Algeri e ritornata poi in patria. L’opera, che manca dal palcoscenico cremonese da 10 anni, viene proposta nello storico allestimento di Pier Luigi Pizzi, ripreso dal regista

Massimo Gasparon. Sul podio di Cremona debutta il giovane direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti, che l’anno passato si è distinto in una Traviata pocket, realizzata da Aslico. Nel cast si annoverano alcuni dei più interessanti giovani interpreti rossiniani dell’attuale panorama: Car-

Domani sera a Castelleone va in scena “Chi ha ucciso Oscar Wilde?”

Una “yellow comedy” a Sifasera

Giovedì alle 21, la rassegna “Sifasera” propone un appuntamento con la prosa. Al teatro di Castelleone va in scena “Chi ha ucciso Oscar Wilde? Un delitto senza importanza” di Alessandro Fullin, per la regia di Roberto Piana. Cosa aspettarsi quando l’estro e il talento comico di tre protagonisti della scena come Alessandro Fullin (l’ex signora Coriandolo di Zelig), Anna Meacci e Filippo Pagotto, s’incontrano? La risposta è in questa allegra “yellow comedy”, un contenitore di spassose citazioni e raffinati aforismi che, in un vorticoso girotondo di personaggi, situazioni paradossali ed immancabili colpi di scena, garantisce al pubblico un divertimento intelligente. Oscar Wilde morì di malattia a Parigi nel 1900 nella stanza di un albergo d'infima categoria circondato da pochi amici e molti debiti. Stravolgendo la verità storica Alessandro Fullin immagina, per il celebre scrittore irlandese, una morte per mano di un misterioso assassino durante un party nella residenza di Lady Windermere...

Al Monteverdi il film Aleksandr Nevskij, rimusicato da Giorgio Li Calzi

Musica sperimentale a teatro

Nell’ambito dei programmi “Municity” e “Arte contemporanea e territorio”, domani alle 21, al Teatro Monteverdi, è in scena un concerto all’insegna della sperimentazione multidisciplinare con Giorgio Li Calzi (nella foto) e il film “Aleksandr Nevskij”. Nuova musica elettronica e fonosfera espressionista quindi per “Aleksandr Nevskij”, capolavoro della cinematografia sovietica diretto da Sergej Ejzenstejn nel 1938. Il film, originariamente musicato da Prokofiev, è stato rimontato e ridotto a 55 minuti da Giorgio

Li Calzi, che lo ha sonorizzato ex novo con i suoi strumenti: elettronica, vocoder e tromba. Il nuovo montaggio ha voluto

privilegiare «le scene epiche e geometrico-costruttiviste della battaglia e dello schieramento dell'esercito».

men Topciu, Enea Scala ed Abramo Rosalen; nonché il ritorno di un cantante dalla grande esperienza e vivacità scenica come Bruno Taddia, nel ruolo di Taddeo. Da citare la presenza di Davide Luciano, vincitore categoria Esordienti al concorso Aslico, che veste i panni di Haly.

Malika Ayane live conquista il pubblico

Non ha paura di sbagliare, Malika Ayane. Lo fa, e nemmeno lo nasconde: così è stato anche lunedì sera, quando la cantautrice ha calcato il palco del teatro Ponchielli a due anni di distanza dalla precedente apparizione in città. Da quel concerto all’Arena Giardino, Malika ha compiuto molti passi, proseguendo il cammino in bilico tra orecchiabili e leggere melodie pop e atmosfere più sofisticate e ricercate. Malika scivola con disinvoltura dai brani cantati in inglese a quelli italiani, passando pure, seppur con qualche tentennamento, attraverso il francese: lingue usate come abiti da scegliere accuratamente per vestire le parole e i significati nel modo ad essi più congeniali. Dopo un inizio un po’ in sordina, Malika ha rapidamente conquistato il pubblico con un riuscitissimo mix di atmosfere e brani estratti dalle prime pubblicazioni, fino ai successi del più recente “Ricreazione”: il nuovissimo “Tre cose” trascina nel canto il pubblico così come “Feeling Better”, canzone che ha fatto conoscere l’artista al grande pubblico. Il canto dei presenti si trasforma in una vera e propria sfida tra le due ali del teatro sulle note de “La prima cosa bella”: la simpatia di Malika e il suo affiatamento con i musicisti che la accompagnano sul palco fanno il resto e la serata si rivela un successo, tanto che, per una volta, sono gli artisti a fotografare il pubblico e non solo viceversa. «Voglio immortalare tutto questo entusiasmo», spiega la cantante, che aggiunge una promessa: «Spero che lo spettacolo vi sia piaciuto, dato che ormai abbiamo imparato bene la strada per Cremona». Martina Pugno


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Afterhour

Mercoledì 28 Novembre 2012

di Luca Ferrari

Il quartetto sarà in concerto a Milano martedì 4 dicembre per l’unica tappa italiana del tour

M

di Martina Pugno

Musica, discografia e altre spiacevoli amenità contemporanee

Nel palinsesto TV prossimo venturo pensato a misura di mutanti, Xfactor avrà senz’altro un posto di primo piano. Ma con alcune lievi, sostanziali varianti, s’intende. Cos’è il “fattore X” se non la capacità di adattarsi al gioco manipolatorio dei quattro giudici/coach? Come pupazzi nelle mani del ventriloquo, gli sfidanti della trasmissione devono adattarsi alle proposte di Elio (cantante/musicista), Ventura (?), Arisa (cantante?) e Morgan (cantante?/musicista), demiurghi sadici di un gioco di ruolo che vorrebbe creare la futura star, e sottoporsi al giudizio del pubblico di casa. Una star modellata sull’idea di artista duttile che sappia cantare, ovviamente, ma che si dimostri capace di tenere il palco, adattandosi alle coreografie, pronto a registrare un disco su indicazione del produttore (perché lui sa benissimo qual è il gusto del pubblico!) e sfondare sul mercato (anche se quello discografico non esiste ormai quasi più…). Le carte scoperte del ‘talent show’, a saperle leggere, dicono che non è tanto importante il risultato finale quanto lo spettacolo in sé, perché il meccanismo della sfida/eliminazione prevede tautologicamente che la futura star sia scelta da quello stesso pubblico che si immagina comprerà i suoi dischi. Niente a che vedere con la musica vera, con il talento autentico, con la sfida reale, insomma. Con l’innovazione e la provocazione. Con il rischio del flop e la fatica di costruirsi – perdendo – una propria identità, come nella biografia reale di ognuno… Così, non è poi tanto difficile immaginare un “Xfactor” del futuro in cui i concorrenti per vincere dovranno corrispondere all’immagine estetica dei giudici e del pubblico, intervenendo di volta in volta, a suon di operazioni chirurgiche, direttamente sul proprio corpo. Fino al punto di aderire al gusto medio del pubblico che eleggerà il Concorrente Ideale a cui assegnare il contratto milionario: un talento… mostruoso.

CREMONA

A teatro con Stefano Cenci

L'associazione Laboratorio di Restauro (affiliata Aics) presenta il laboratorio intensivo di teatro "One day after", condotto da Stefano Cenci: l'evento si svolgerà domenica 2 dicembre presso il Centro per le Famiglie di Largo Madre Carelli 5 (ex Via Brescia). Il laboratorio teatrale rientra nel programma di attività rivolte al benessere psicofisico della persona, in particolare all'utilizzo dell'espressione artistica e del processo creativo come auto-cura. Il laboratorio costituirà un'esperienza singolare e formativa, io stessa l'ho vissuta nell'ambito della scuola d'arte evolutiva Kotoba di Emanuele Perelli (psicoterapeuta) di Lucca. Il costo dell'intera giornata è di 40 euro + 10 euro di tessera associativa. Il laboratorio si svolgerà dalle 10.30 alle 18.30, con un'ora di pausa. Per partecipare è necessaria prenotazione al numero 3334916974.

artedì 4 dicembre gli Hives saranno in concerto all'Alcatraz di Milano per l'unica tappa italiana del loro tour. Sofisticati e schizzati, gli Hives sono i damerini del punk-rock scandinavo. Corre l'anno 1993 quando cinque adolescenti, Nicholaus Arson, Chris Dangerous, Dr. Matt Destruction, Vigilante Carlstroem e Howlin Pelle Almqvist, tutti residenti nella cittadina industriale di Fagersta, in Svezia, ricevono ognuno una lettera indicante una data e un luogo. 12 mesi dopo, guidato dal genio del manager Randy Fitzsimmons, un manipolo di bizzarri personaggi dal look dannatamente impeccabile (camicia bianca, giacca nera, mocassini e taglio di capelli stile Beatles prima maniera) appare senza preavviso in luoghi diversi, scatenando ondate di inferno rock'n'roll per poi riscomparire nel nulla. Dietro di loro una scia di curiosità, caos, eccitazione e testimonianze esterrefatte. Il mito cresce e si diffonde col passaparola. Risale appena a qualche mese fa la loro partecipazione al Rock in Idrho preview; quest'anno sono tornati anche negozi di dischi con la loro legge: “Lex Hives“, 12 brani di puro garage rock uniti sotto un’espressione che rimanda all’epoca romana e alla pratica di promulgare un corpus di leggi da imporre come standard. Gli Hives producono, suonano, pubblicano e promuovono nel loro modo originale, inedito e sempre innovativo che li ha resi famosi grazie alle loro precedenti opere “Tyrannosaurus Hives” e “The Black And White Album“. E i

“The Hives” all’Alcatraz: il meglio del rock svedese

frutti del proprio lavoro sono ampiamente raccolti dai cinque rocker svedesi: "Lex Hives" sta infatti ricevendo elogi in tutto il mondo: dalla stampa e dal pubblico. Si sa esattamente cosa aspettarsi dalla band: alta energia e garage rock estremamente divertente. Se "Lex Hives" ha un difetto è che fa

Tim Burton’s Night con la Spleen Orchestra Gli amanti del brivido e delle atmosfere oscure si segnino questa data: venerdì sera a partire dalle 23.39 la Spleen Orchestra calcherà il palco del Live Club di Trezzo d’Adda. Le atmosfere gotiche, l’universo freak, la commistione di malinconia e dolcezza del compositore Danny Elfman appartengono al mondo di Silvano Spleen che vanta un percorso artistico profondamente segnato da questo immaginario. Inizia così il reclutamento di personaggi in linea con l’originalità del progetto che si sta delineando; vecchi soci di gavetta dell’underground musicale, ma anche artisti, artigiani saltimbanchi e poeti. L’idea è quella di raccontare il celebre regista attraverso un proprio linguaggio musicale e scenico mantenendo intatto lo spirito poetico delle pellicole. Cercando di riproporre, con un taglio “indie”, l’immaginario musicale e visivo di estrema ricchezza e complessità per un vero e proprio viaggio attraverso i film di Tim Burton. Una band di 9 elementi. Un allestimento scenico imponente. Trucchi, costumi, scenografie, ed “effetti speciali” in un viaggio attraverso il mondo visionario del geniale regista. Uno spettacolo musicale e visivo di grande impatto emotivo e straordinaria ricchezza scenica sulle note del compositore Danny Elfman. Un miscrocosmo sospeso nel tempo e nello spazio costellato da felici malinconie, atmosfere gotiche, neve, caramelle e strane creature… Dopo lo spettacolo della Spleen Orchestra la serata continua con la NosNop Events e con il dark Dj Set by FunkBlaster Bros & Mr G. Il costo del biglietto è di 12 euro.

CINEMA Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Paranormal Activity 4 • Il peggior Natale della mia vita • The Twilight Saga: Breaking Dawn part 2 • Hendrix 70: Live at Woodstock • Sky fall • Venuto al mondo • Hotel Transylvania 3D • Argo • Dracula 3D

venir voglia di spegnerlo e catapultarsi fuori di casa per andare a vedere gli Hives dal vivo. E' l'occasione per il pubblico italiano sarà unica il prossimo 4 dicembre all'Alcatraz di Milano, quando i The Hives saranno protagonisti di un live set da headliner contenente tutte le hit

Chaplin (0372-453005) • I giorni della vendemmia PIEVE FISSIRAGA Cinelandia

CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it

(0371-237012)

• The Twilight saga

www.cinelandia.it

• Un mostro a Parigi

• 007 Skyfall

• Argo

• Dracula 3D

• Hotel Transylvania

• Il peggior Natale della mia vita

• Venuto al mondo

• Paranormal Activity 4

• Vasco - Live Kom 011

• The Twilight Saga

• Oltre le colline

• Il peggior Natale della mia vita

storiche e i nuovi brani. Uno show per tutti i gusti che non lascerà deluso nessuno, e chi ha già avuto modo di assaporare di cosa sono capaci, sicuramente non si farà scappare questa nuova occasione di vedere cinque rocker svedesi in Tuxedo saltare e scatenarsi sul palco.

PIACENZA

Sul palco del Baciccia le melodie dei Luise Pop

Giovedì sera il Baciccia presenterà il live dei Luise Pop, band di quattro musicisti con sede a Berlino e Vienna. Sono l’ultima firma dell’etichetta indipendente Siluh. Il loro album “Time is a habit” è uscito il 13 Gennaio 2012 offrendo irresistibili melodie di chitarra di surf noir e un approccio plasmato con la loro dedizione alla politica il loro amore per la poesia. Rock ‘n’roll ed elettronica si uniscono in una melodia a cascata di fuochi d’artificio, di noir surf che finisce per sbattere contro suoni di synth brillanti in Technicolor come se The Drums, le Tigre, Patti Smith e New Order si riunissero per una serenata al chiaro di luna al Carnival of Souls.

Nella terza prova alla regia di Ben Affleck, c’è ancora l’impegno politico

“Argo”, la finzione al servizio della verità

Iran. 1979. La contestazione delle forze di opposizione allo Scià Mohammad Pahlavi, in fuga negli Stati Uniti, dà inizio alla rivoluzione islamica iraniana. Le forze rivoluzionarie prendono d'assalto l'ambasciata americana di Teheran, sequestrando impiegati e cittadini statunitensi. Sei di questi, però, riescono a fuggire trovando rifugio nella residenza dell'ambasciatore canadese. La Cia, per evitare fughe di notizie e pesanti ritorsioni, progetta un rocambolesco piano di esfiltrazione per i sei clandestini. Tony Mendez, esperto in questo genere di missioni, progetta quindi la finta realizzazione del

film di fantascienza "Argo", dove i sei americani interpretano le maestranze in perlustrazione del set. Alla sua terza opera come regista, Ben Affleck si conferma una voce solida, arguta e politicamente impegnata del panorama cinematografico americano. Argo è un'opera dove ritroviamo una perfetta commistione di generi cinematografici: dalla tipica spy story al più popolare melodramma, passando per un inusuale cinema d'autore, dove storia e finzione si mescolano per offrire allo spettatore una visione nitida e obiettiva di eventi realmente accaduti, nei quali è tuttavia difficile capire dove stia real-

Regia: Ben Affleck

Durata: 120 minuti Cast: Ben Affleck Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber. Genere: Drammatico mente la verità. Affleck, apprezzabile anche per la sua interpretazione lineare ma espressiva, coglie nel segno sotto due aspetti: presentando anzitutto un racconto fluido e senza intoppi; in secondo luogo offrendo allo spettatore una visione che, seppur amara e “ignobile”, rappresenta la pura e semplice verità. Federica Palmisano


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A proposito di... Crostini di branzino nel pane carasau Tempo di preparazione: 10 Minuti Tempo di cottura: 10 Minuti Difficoltà: Molto Facile

• In una ciotola mettiamo il pesce, un filo d'olio, foglie di timo, prezzemolo tritato, sale, pepe nero, pepe rosa e limone. Lasciare marinare mezz'ora in frigo e servire molto freddo.

Ingredienti • • • • • • • •

PER 8 PERSONE 3 filetti di branzino 4 foglie di pane carasau Pepe rosa in salamoia Olio Extravergine Limone Prezzemolo Timo Pepe nero e sale

C

Preparazione

• Mettiamo a cuocere a vapore il pesce con qualche rametto di timo. Dopo cotto lasciamo raffreddare e poi lo sfilacciamo.

petitCHEF

Mercoledì 21 Novembre 2012

• Con cura tagliare a 6 quadretti ogni pane Carasau (se volete più quantità basta farli piccoli). Versare un filo d'olio per ogni crostino ed unire il composto di branzino. • Per ultimo potete ancora macinare un po di pepe ed unire un ultimo filo d'olio. A scelta aggiungere qualche goccia di tabasco al posto del pepe nero

di Ermanna Allevi, naturopata, master in cristalloterapia, AdiC Castelnuovo Del Garda.

Moldavite

a cura di Damiano Domenico Palumbo

ontinuiamo nella presentazione dei principali vitigni italiani:

IL CILIEGIOLO: fa parte dei vitigni minori della Toscana ed è chiamato anche Ciliegino, concorre nell’uvaggio di molti vini toscani. IL COLORINO: tipico toscano, concorre in tanti vini rossi toscani, l’uva può essere messa anche ad appassire. IL CORTESE: tipico dell’alto Monferrato ma è presente anche in Oltrepò Pavese si ottiene da questo vitigno il famoso Bianco Cortese di Gavi. LA CORVINA VERONESE: storico vitigno veronese, della Valpolicella concorre alla produzione del Bardolino, del Valpolicella, dell’Amarone, del Recioto. Vinificato in purezza è un ottimo vino. LA CROATINA: tipico dell’Oltrepò Pavese dove viene chiamato Bonarda, Crosta o Crovattina, è un vitigno molto generoso produce tanta uva. DOLCETTO: storico del Piemonte, non si ottiene un vino dolce ma un buon bicchiere di vino rosso secco. Il suo nome deriva da Dosset (dosso collinare). Diversi sono i dolcetti: d’Alba, delle Langhe Monregalesi, d’Asti, d’Acqui, di Ovada e lo storico eccellente Dolcetto di Dogliani. ERBALUCE: tipico del Piemonte delle province di Torino e di Vercelli, si produce un ottimo bianco l’Erbaluce di Caluso. LA FORASTERA: vitigno storico ischitano, concorre nella produzione dell’ Ischia Bianco, ma è vinificato anche in purezza con buoni risultati. FREISA: storico vitigno piemontese da cui si ottiene la Freisa d’Asti Secca o Amabile piacevole vino da compagnia è la Freisa di Chieri. IL GAGLIOPPO:storico vitigno calabrese da cui si ottiene il famoso Cirò Rosso, è presente anche nelle regioni Umbria, Marche, Abruzzo. LA GARGANEGA: vitigno principe del Veneto da cui si ottiene il buonissimo vino Soave, Gambellara e concorre nel Bianco di Custoza. IL GIRO’: vitigno della Sardegna, chiamato anche Girone di Spagna per le sue origini, si produce il Girò di Cagliari.

VITIGNI ITALIANI

GRECHETTO: vitigno diffuso in Umbria ed in altre regioni, vinificato da solo si ottiene il Grechetto di Todi, concorre nei vitigni dell’Orvieto e del Tornigiano. GRECO: vitigno campano, ma è presente anche in Calabria e in Sicilia, si ottiene il famoso Greco di Tufo. GRIGNOLINO: vitigno piemontese chiamato anche Barbesino, Verbesino, Balestra o Arlandino, si ottiene lo storico Grignolino d’Asti. IL GRILLO:storico vitigno Trapanese, originario della Puglia, è vinificato in purezza e si ottiene un buon bianco, concorre nella produzione di molti vini siciliani. LAGREIN: vitigno tipico dell’Alto Adige, chiamato anche Lagarino da cui si ottiene il Lagrein scuro e il Rosato. LAMBRUSCO: storico vitigno diffuso in Emilia e nel Basso Mantovano, vitigno generoso nelle produzioni, le principali varietà sono: il Sorbara diffuso in provincia di Modena è il più noto e il più conosciuto . Il Grasparossa diffuso a Castelfranco Emilia e Castelnuovo Rangone, si ottiene un Lambrusco dal colore scuro, carico con un profumo intenso. Il Lambrusco Maestri diffuso in provincia di Parma, chiamato anche Lambrusco di Spagna, il Lambrusco Salamino detto anche Lambrusco di Santa Croce è tipico della zona di Carpi.

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. LA MALVASIA DI CANDIA: vitigno diffuso in Emilia ed in diverse regioni meridionali, concorre nella produzione di molti vini. MALVASIA DEL CHIANTI: storico vitigno toscano anche Malvasia Toscana o Malvasia Bianca Lunga, è coltivato da secoli in questa regione. MALVASIA DEL LAZIO: chiamato anche Malvasia Gentile o Malvasia Nostrale concorre nella produzione di tanti bianchi laziali come il famoso Frascati, il Marino, il Colli Albani. MALVASIA DI SARDEGNA: chiamato anche Malmazia o Malvagia, concorre nella produzione di diversi vini il più conosciuto la Malvasia di Cagliari nella versione secca o dolce o in versione liquorosa. MALVASIA ISTRIANA: storico vitigno, da cui si ottiene un raffinato vino bianco.

IL MARZEMINO: storico vitigno Trentino è presente anche nelle regioni confinanti, vitigno di buona produzione che concorre in molti vini, vinificato da solo si ottiene il buon Marzemino Trentino. MOLINARA: storico vitigno veronese che concorre nella produzione del Bardolino e dei vini rossi della Valpolicella. MONICA: storico della Sardegna nel cagliaritano chiamato anche Monaca o Passale, concorre in diversi vini sardi. Per questa settimana ci fermiamo nella presentazione dei vitigni, continueremo la prossima settimana, ed ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato Domenica 25 Novembre alle ore 13:00.

FRANCIACORTA BLANC DE BLANCS DOCG È ottenuto da uva Chardonnay al 100%. Ha una gradazione alcolica di 13 gradi ed è prodotto dall’azienda agricola Cavalleri di Erbusco (BS). Il vino è stato servito ad una temperatura di 8 gradi e la bottiglia è stata aperta al momento. Il vino presenta un colore giallo paglierino, molto limpido, un perlage fine persistente con numerose bollicine, il profumo è intenso e persistente molto fine, ben si percepisce la frutta bianca matura , confettura, ananas, agrumi, pesca , la vaniglia avvolge in modo elegante, si percepiscono profumi terziari. Questo spumante è ottenuto da una cuvee di Chardonnay, il 65% vendemmia 2009, il 25% del 2008 ed il rimanente105% del 2007. La fermentazione avviene in acciaio per il 90%, in botte grande di legno per il 5% ed in barrique vecchie per il 5%. Il remuage è manuale. In bocca è secco intenso, di giusto corpo, fresco di buona mineralità e molto lungo decisamente equilibrato e fine. Questo Blanc de Blancs è pronto da bersi ben si accompagna con risotti, piatti di pesce al forno, formaggi stagionati, è un tutto pasto. L’azienda agricola Cavalleri è azienda storica della Franciacorta, questo vino viene prodotto da molti anni con grande successo, attualmente le bottiglie prodotte sono 132.000. Buona degustazione

La Moldavite fa parte di una classe di oggetti vetrosi naturali denominati Tectiti (dal greco: tektos, che significa fuso), di colore verde bottiglia traslucido, si formò circa 15 milioni di anni fa a seguito della caduta di un enorme meteorite nell'attuale Repubblica Ceca. L'impatto fu violentissimo (dando origine all'altopiano di Boemia) e scagliò a oltre 400 chilometri di distanza schegge di roccia fusa che, raffreddandosi in volo, finirono nel territorio dell'odierno fiume Moldava, dal quale prende il nome questa gemma. La Moldavite era considerata dagli antichi un grande strumento per per lo sviluppo spirituale e l'espansione della consapevolezza e ritenuta il più potente membro del regno minerale, perché porta con sé i misteri del cielo e la sapienza della Terra. L'alta vibrazione della Moldavite rimuove i blocchi di ogni chakra e accelera la crescita spirituale. Narra la leggenda che la Moldavite è associata alla Pietra del Sacro Graal, che si riteneva fosse uno smeraldo caduto dal cielo. Questa magica pietra pare fosse custodita dagli angeli, i quali attendevano un “Cavaliere molto Eccellente” che la scoprisse e la utilizzasse con amore come talismano per le guarigioni. La leggenda racconta che l'esposizione alla Pietra del Graal, accelerasse l'evoluzione spirituale e questa caratteristica è spesso associata alla Moldavite. Esistono reperti risalenti al Paleolitico e al tardo Neolitico che attestano quanto l'uomo abbia da sempre apprezzato questa pietra. La Moldavite crea una combinazione di energia sinergica con il Quarzo, l'Ametista, il Quarzo Rosa, la Sugilite, il Larimar, la Ciaonite, il Lapislazzuli, la Fenacite, la Danburite, la Tanzanite, l'Azeztulite, la Serafinite e numerose altre e gli antichi utilizzavano questa sinergia energetica per la cura di molte malattie. Pietra dall'energia velocissima, a livello fisico, se utilizzata in meditazione, aiuta ad individuare la causa delle malattie, accelera e sostiene il processo di guarigione. Efficace per superare i malesseri da fuso orario, aiuta nei traumi muscolari ed è benefica per il cuore. A livello psicologico e mentale la sua luce verde e la sua vibrazione liberano dai pensieri stagnanti, dalle influenze esterne, dalle suggestioni e dagli assilli materiali. Porta nell'inconscio profondo senza imprigionare, facendo affiorare e consapevolizzare ciò che permetterà di penetrare le nebbie dei perché esistenziali. A livello spirituale l'alta qualità vibrazionale della Moldavite consente di attraversare velocissimamente lo stato fisico, psichico ed emozionale, per entrare in stretta correlazione con il nostro Sé superiore e permetterci di raggiungere uno stato di elevata spiritualità. In cristalloterapia si utilizza sul chakra del cuore (4°), sul sesto occhio (6°) e sul chakra della corona (7°).



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