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VENERDI’ 28 OTTOBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 41 de “Il Piccolo Giornale”
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ANCHE L’UDC DECIDERÀ IN COMPLETA AUTONOMIA
BOSCHIROLI, UN ALTRO STRAPPO Il capogruppo del partito in Comune dice: «Siamo stanchi di un sindaco che non mantiene quello che dice, o non dice nulla di quello che poi fa». L'assessore Capetti (stessa formazione) resta al suo posto. Questa è ora la situazione: maggioranza e opposizione 14 a 14 L’INTERVENTO/1
Macchietta Italia
T
di Roberto Poli erre.poli@yahoo.it
utti i popoli sono vittima di uno stereotipo, di un’etichetta. Noi italiani come siamo visti dai popoli europei ed occidentali? Con un misto di diffidenza e simpatia. Simpatia per l’immagine di un popolo solare, allegro e burlone. Un popolo che vive in un Bel Paese, dove si mangia bene e si vive bene. Ma al contempo l’immagine è offuscata perché gli italiani sono considerati scarsamente affidabili, poco rispettosi delle regole e dei principi, pronti a risolvere i problemi con delle “furbate”, magari a danno degli altri. Come tutti gli stereotipi, per definizione, si tratta di opinioni precostituite, generalizzate e semplicistiche, che enfatizzano alcuni tratti del popolo, non tenendo conto che la stragrande maggioranza degli italiani non corrisponde alle caratteristiche con cui viene etichettata. Tuttavia gli stereotipi sono duri a morire. Secondo alcuni sociologi già nel Settecento, all’epoca del «Grand Tour», il viaggio dei giovani aristocratici europei che comprendeva l’Italia, si erano formati dei pregiudizi legati al fatto che l’Italia era oggettivamente arretrata. In tempi più recenti, da fine Ottocento alla metà del Novecento, gli emigrati italiani in Europa e negli USA hanno dato luogo ad altri pregiudizi. Come spesso accade gli immigrati sono visti con sospetto: gli italiani emigrati erano generalmente poveri, culturalmente arretrati e talora analfabeti. Si sono poi inseriti fenomeni malavitosi con l’esportazione di modelli mafiosi. Insomma tutti ingredienti che hanno portato alle varie definizioni di «spaghetti pizza mandolino mafia». La storia purtroppo continua. Avremmo voluto toglierci l’immagine di macchiette europee, ma l’attuale immagine all’estero dell’Italia, a prescindere da valutazioni politiche, non può che alimentare gli stereotipi più radicati. Forse anche involontariamente il presidente del Consiglio finisce per incarnarne molte caratteristiche. Infatti, come si diceva: burloni, giocosi, allegri, dediti alla bella vita, ma poco responsabili, poco inclini al rispetto delle regole e pronti a trovare espedienti ed escamotages. Le risatine di Sarkozy e della Merkel lo hanno certificato.
A
di Tiziano Guerini
bbiamo sempre difeso il sindaco, anche quando era difficile farlo, ma ora è proprio impossibile». L’Udc in consiglio comunale, con il proprio capogruppo Martino Boschiroli, dà un ennesimo colpo alla maggioranza di centrodestra: «Ci riprendiamo la nostra autonomia, siamo stanchi di essere costantemente tenuti al margine delle scelte politiche per la città e per il territorio, e siamo stanchi di un sindaco che non mantiene quello che dice, o non dice nulla di quello che poi fa». Il riferimento esplicito è alla decisione del sindaco di Crema di votare in assemblea Scrp la scelta per la NewCo per i rifiuti nella forma del coinvolgimento diretto nella gestione del servizio. Boschiroli continua: «Stavamo discutendo della NewCo in commissione, il sindaco si era impegnato a chiedere tempo prima della decisione finale. Poi va in assemblea e, come se nulla fosse, decide di votare. Così è un azzardo nel quale non vogliamo
essere coinvolti». Chiederete le dimissioni del vostro assessore Luciano Capetti? «In settimana ho convocato il direttivo del mio partito che prenderà una decisione. A mio parere non è strettamente necessario che Capetti dia le dimissioni perché non escludiamo di esprimere un voto favorevole per le decisioni che volta a volta la giunta ci sottoporrà; diciamo soltanto che il nostro consenso non è più garantito, né ci sentiamo vincolati alla logica della coalizione di centrodestra, con un Pdl diviso e - come ha dichiarato il vicesindaco Piazzi con un vertice di partito inadeguato». E’ comunque il caso di sottolineare la stranezza di un partito che da una parte annuncia con il proprio capogruppo e segretario cittadino di uscire dalla maggioranza, e dall’altra continua ad essere rappresentata in giunta. Un equivoco che verrà probabilmente sciolto nei prossimi giorni. Comunque anche l’Udc si unisce al partito degli scontenti della maggioranza di centrodestra del comune di Crema, che si allunga sempre di più. Del resto anche il sindaco Brut-
L’INTERVENTO/2
Siamo alla frutta: fresca o secca? di Enrico Tupone tuponee@alice.it Martino Boschiroli
tomesso mostra di non crederci più: in una intervista a «La Provincia» ha affermato il proprio disappunto per un’amministrazione che non sta portando a termine nessuna delle grandi opere promesse: non l’area degli Stalloni, non le nuove caserme, non il sovrappasso alla ferrovia di viale S. Maria, ed ora si rassegna a dire che anche il sottopasso di via Indipendenza non è il massimo delle soluzioni possibili. Questi i numeri di maggioranza e opposizione: 14 contro 14; le due astensioni faranno d'ora in poi la differenza.
IORI, IL TRIBUNALE DECIDE SE SCARCERARLO O NO
la sera tra il 20 e 21 luglio scorso hanno perso Oggi, venerdì 28 ottobre, è un giorno imporla vita Claudia Ornesi e la figlia. «Interessante tante per Maurizio Iori, 49 anni, il medico in e utile» è stata definita la perquisizione dal vice carcere a Cremona da venerdì 14 con l’accusa di questore Daniel Segre. Gli investigatori sarebavere ucciso la figlia Livia, di 2 anni, e la madre bero usciti con documenti e materiale che podi lei, e sua ex amante, Claudia Ornesi di 42 trebbe delinearsi importante per l’inchiesta. Ma anni: il tribunale del riesame deciderà se scarceil condizionale è d’obbligo perché sull’indagine rarlo (o no) come è stato richiesto dai due avvoviene mantenuto il più totale riserbo. cati del primario di oculistica dell’ospedale, Terza notizia: c’è stato un rinvio della data Marco Giusto e Cesare Gualazzini. Oggi, quinMaurizio Iori di presentazione dei risultati dell’autopsia sui di, il professionista potrebbe tornare a casa; in corpi di madre e figlia perché il perito ha chiesto e ottenucaso contrario sarebbe costretto a rimanere ancora a lungo to di effettuare esami ancora più approfonditi per sapere nel carcere di Ca’ del Ferro a Cremona. esattamente quali sono le cause della loro morte. La doSe questa è la notizia più importante della settimana, manda a cui si cerca una risposta certa è questa: il killer è l’altra non è da meno: venerdì scorso, per tre ore, gli uostato davvero il gas butano? Forse nei prossimi sette giormini della Scientifica di Milano e del commissariato di ni ne sapremo di più. Crema sono tornati nell’appartamento di via Dogali dove
S
cusate la battuta ma ormai esauriti per noi cittadini antipasti, primi, secondi e contorni resta da capire se riusciremo almeno a mangiare ancora frutta e, nel caso, se frutta fresca o frutta secca. E, considerando i prezzi pagati dai nostri parlamentari per nutrirsi, se possiamo chiedere un accesso di massa alle mense di Camera e Senato. Scrivo mentre ci pende sul capo il famigerato «Decreto Sviluppo», decreto frutto di un ultimatum dell’Europa, ormai stanca di vedere un governo infierire con aliquote che fra imposte dirette ed indirette, comunali e regionali, ticket e bolli, viaggiano ormai verso il 60%, senza aver messo in piedi l’ombra di un provvedimento per il rilancio economico. Forse qualcuno in questo governo si è dimenticato che per raccogliere fondi tramite le imposte è necessario che ci sia qualche cosa da tassare, una base imponibile che sta sparendo sia per la crisi sia per il dileguarsi di investitori, ossia di gente disposta a mettere soldi in un Paese con una classe politica incapace non solo di fare sacrifici, ma anche di rinnovarsi. I mali di questo Paese non sono nati con Berlusconi, ma vengono da anni di scelte politiche perlomeno inadeguate od eccessivamente generose, ma sicuramente Berlusconi non ha fatto nulla di ciò che ci si aspettava per porre rimedio a tale situazione ed ha fatto di tutto per dare all’estero una immagine negativa dell’Italia. Dunque noi ci aspettiamo, e l’Europa si aspetta, un cambiamento di rotta, una virata verso l’attuazione di riforme liberali, verso una nuova classe politica rispettata e credibile, verso un Paese che ridia certezza delle regole e rispetto delle stesse. L’Italia non è come Grecia o Spagna o Portogallo; l’Italia è una grande economia e un grande Paese che ora ha bisogno di cambiare, di eliminare l’eccessivo peso dello Stato, di un governo credibile, di ritrovare il rispetto internazionale che gli compete.