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VENERDI’ 28 OTTOBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 41 de “Il Piccolo Giornale”
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ANCHE L’UDC DECIDERÀ IN COMPLETA AUTONOMIA
BOSCHIROLI, UN ALTRO STRAPPO Il capogruppo del partito in Comune dice: «Siamo stanchi di un sindaco che non mantiene quello che dice, o non dice nulla di quello che poi fa». L'assessore Capetti (stessa formazione) resta al suo posto. Questa è ora la situazione: maggioranza e opposizione 14 a 14 L’INTERVENTO/1
Macchietta Italia
T
di Roberto Poli erre.poli@yahoo.it
utti i popoli sono vittima di uno stereotipo, di un’etichetta. Noi italiani come siamo visti dai popoli europei ed occidentali? Con un misto di diffidenza e simpatia. Simpatia per l’immagine di un popolo solare, allegro e burlone. Un popolo che vive in un Bel Paese, dove si mangia bene e si vive bene. Ma al contempo l’immagine è offuscata perché gli italiani sono considerati scarsamente affidabili, poco rispettosi delle regole e dei principi, pronti a risolvere i problemi con delle “furbate”, magari a danno degli altri. Come tutti gli stereotipi, per definizione, si tratta di opinioni precostituite, generalizzate e semplicistiche, che enfatizzano alcuni tratti del popolo, non tenendo conto che la stragrande maggioranza degli italiani non corrisponde alle caratteristiche con cui viene etichettata. Tuttavia gli stereotipi sono duri a morire. Secondo alcuni sociologi già nel Settecento, all’epoca del «Grand Tour», il viaggio dei giovani aristocratici europei che comprendeva l’Italia, si erano formati dei pregiudizi legati al fatto che l’Italia era oggettivamente arretrata. In tempi più recenti, da fine Ottocento alla metà del Novecento, gli emigrati italiani in Europa e negli USA hanno dato luogo ad altri pregiudizi. Come spesso accade gli immigrati sono visti con sospetto: gli italiani emigrati erano generalmente poveri, culturalmente arretrati e talora analfabeti. Si sono poi inseriti fenomeni malavitosi con l’esportazione di modelli mafiosi. Insomma tutti ingredienti che hanno portato alle varie definizioni di «spaghetti pizza mandolino mafia». La storia purtroppo continua. Avremmo voluto toglierci l’immagine di macchiette europee, ma l’attuale immagine all’estero dell’Italia, a prescindere da valutazioni politiche, non può che alimentare gli stereotipi più radicati. Forse anche involontariamente il presidente del Consiglio finisce per incarnarne molte caratteristiche. Infatti, come si diceva: burloni, giocosi, allegri, dediti alla bella vita, ma poco responsabili, poco inclini al rispetto delle regole e pronti a trovare espedienti ed escamotages. Le risatine di Sarkozy e della Merkel lo hanno certificato.
A
di Tiziano Guerini
bbiamo sempre difeso il sindaco, anche quando era difficile farlo, ma ora è proprio impossibile». L’Udc in consiglio comunale, con il proprio capogruppo Martino Boschiroli, dà un ennesimo colpo alla maggioranza di centrodestra: «Ci riprendiamo la nostra autonomia, siamo stanchi di essere costantemente tenuti al margine delle scelte politiche per la città e per il territorio, e siamo stanchi di un sindaco che non mantiene quello che dice, o non dice nulla di quello che poi fa». Il riferimento esplicito è alla decisione del sindaco di Crema di votare in assemblea Scrp la scelta per la NewCo per i rifiuti nella forma del coinvolgimento diretto nella gestione del servizio. Boschiroli continua: «Stavamo discutendo della NewCo in commissione, il sindaco si era impegnato a chiedere tempo prima della decisione finale. Poi va in assemblea e, come se nulla fosse, decide di votare. Così è un azzardo nel quale non vogliamo
essere coinvolti». Chiederete le dimissioni del vostro assessore Luciano Capetti? «In settimana ho convocato il direttivo del mio partito che prenderà una decisione. A mio parere non è strettamente necessario che Capetti dia le dimissioni perché non escludiamo di esprimere un voto favorevole per le decisioni che volta a volta la giunta ci sottoporrà; diciamo soltanto che il nostro consenso non è più garantito, né ci sentiamo vincolati alla logica della coalizione di centrodestra, con un Pdl diviso e - come ha dichiarato il vicesindaco Piazzi con un vertice di partito inadeguato». E’ comunque il caso di sottolineare la stranezza di un partito che da una parte annuncia con il proprio capogruppo e segretario cittadino di uscire dalla maggioranza, e dall’altra continua ad essere rappresentata in giunta. Un equivoco che verrà probabilmente sciolto nei prossimi giorni. Comunque anche l’Udc si unisce al partito degli scontenti della maggioranza di centrodestra del comune di Crema, che si allunga sempre di più. Del resto anche il sindaco Brut-
L’INTERVENTO/2
Siamo alla frutta: fresca o secca? di Enrico Tupone tuponee@alice.it Martino Boschiroli
tomesso mostra di non crederci più: in una intervista a «La Provincia» ha affermato il proprio disappunto per un’amministrazione che non sta portando a termine nessuna delle grandi opere promesse: non l’area degli Stalloni, non le nuove caserme, non il sovrappasso alla ferrovia di viale S. Maria, ed ora si rassegna a dire che anche il sottopasso di via Indipendenza non è il massimo delle soluzioni possibili. Questi i numeri di maggioranza e opposizione: 14 contro 14; le due astensioni faranno d'ora in poi la differenza.
IORI, IL TRIBUNALE DECIDE SE SCARCERARLO O NO
la sera tra il 20 e 21 luglio scorso hanno perso Oggi, venerdì 28 ottobre, è un giorno imporla vita Claudia Ornesi e la figlia. «Interessante tante per Maurizio Iori, 49 anni, il medico in e utile» è stata definita la perquisizione dal vice carcere a Cremona da venerdì 14 con l’accusa di questore Daniel Segre. Gli investigatori sarebavere ucciso la figlia Livia, di 2 anni, e la madre bero usciti con documenti e materiale che podi lei, e sua ex amante, Claudia Ornesi di 42 trebbe delinearsi importante per l’inchiesta. Ma anni: il tribunale del riesame deciderà se scarceil condizionale è d’obbligo perché sull’indagine rarlo (o no) come è stato richiesto dai due avvoviene mantenuto il più totale riserbo. cati del primario di oculistica dell’ospedale, Terza notizia: c’è stato un rinvio della data Marco Giusto e Cesare Gualazzini. Oggi, quinMaurizio Iori di presentazione dei risultati dell’autopsia sui di, il professionista potrebbe tornare a casa; in corpi di madre e figlia perché il perito ha chiesto e ottenucaso contrario sarebbe costretto a rimanere ancora a lungo to di effettuare esami ancora più approfonditi per sapere nel carcere di Ca’ del Ferro a Cremona. esattamente quali sono le cause della loro morte. La doSe questa è la notizia più importante della settimana, manda a cui si cerca una risposta certa è questa: il killer è l’altra non è da meno: venerdì scorso, per tre ore, gli uostato davvero il gas butano? Forse nei prossimi sette giormini della Scientifica di Milano e del commissariato di ni ne sapremo di più. Crema sono tornati nell’appartamento di via Dogali dove
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cusate la battuta ma ormai esauriti per noi cittadini antipasti, primi, secondi e contorni resta da capire se riusciremo almeno a mangiare ancora frutta e, nel caso, se frutta fresca o frutta secca. E, considerando i prezzi pagati dai nostri parlamentari per nutrirsi, se possiamo chiedere un accesso di massa alle mense di Camera e Senato. Scrivo mentre ci pende sul capo il famigerato «Decreto Sviluppo», decreto frutto di un ultimatum dell’Europa, ormai stanca di vedere un governo infierire con aliquote che fra imposte dirette ed indirette, comunali e regionali, ticket e bolli, viaggiano ormai verso il 60%, senza aver messo in piedi l’ombra di un provvedimento per il rilancio economico. Forse qualcuno in questo governo si è dimenticato che per raccogliere fondi tramite le imposte è necessario che ci sia qualche cosa da tassare, una base imponibile che sta sparendo sia per la crisi sia per il dileguarsi di investitori, ossia di gente disposta a mettere soldi in un Paese con una classe politica incapace non solo di fare sacrifici, ma anche di rinnovarsi. I mali di questo Paese non sono nati con Berlusconi, ma vengono da anni di scelte politiche perlomeno inadeguate od eccessivamente generose, ma sicuramente Berlusconi non ha fatto nulla di ciò che ci si aspettava per porre rimedio a tale situazione ed ha fatto di tutto per dare all’estero una immagine negativa dell’Italia. Dunque noi ci aspettiamo, e l’Europa si aspetta, un cambiamento di rotta, una virata verso l’attuazione di riforme liberali, verso una nuova classe politica rispettata e credibile, verso un Paese che ridia certezza delle regole e rispetto delle stesse. L’Italia non è come Grecia o Spagna o Portogallo; l’Italia è una grande economia e un grande Paese che ora ha bisogno di cambiare, di eliminare l’eccessivo peso dello Stato, di un governo credibile, di ritrovare il rispetto internazionale che gli compete.
CREMONA
Venerdì 28 Ottobre 2011
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Violenza contro le donne, fenomeno di triste attualità Maltrattamenti tra le mura domestiche, stalking e molestie sessuali sul lavoro sono i casi più frequenti
Monica Pedroni, Aida: abbiamo organizzato un corso di autodifesa e forniamo sostegno e consulenza, il bisogno di sicurezza è forte
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di Laura Bosio
el XXI secolo la violenza contro le donne è ancora una triste realtà, che mette in luce una società in cui la parità tra i sessi rimane un miraggio. «E' un problema ancora molto attuale» spiega Monica Pedroni, presidente di Aida (Associazione incontro donne antiviolenza). «Anzi, in questi ultimi anni abbiamo addirittura assistito a una recrudescenza del fenomeno, anche se forse essa dipende da una maggior presa di coscienza da parte delle donne della loro situazione. Il ruolo della nostra associazione sta proprio in questo: accompagnare le donne in un percorso che le porti a rendersi conto del problema che devono affrontare. Questo le porta ad avere la consapevolezza che non sono più sole, ma che c'è qualcuno che le può capire senza giudicarle». Quanto fa male il giudizio, in questi casi? «Molto, anche perché la paura di essere giudicate è uno dei primi deterrenti all'esternare i propri problemi» Come può allora difendersi, una donna? «L'Aida, in collaborazione con il Comune di Cremona, ha organizzato anche quest'anno il corso di autodifesa rivolto alle donne, che negli anni scorsi ha avuto grande successo. Il bisogno di sicurezza è forte, anche se le violenze commesse in strada sono quelle che incidono in percentua-
le minore. Tuttavia vi sono anche queste, e un corso come questo serve per aiutare le donne ad apprendere certi meccanismi di difesa, ma soprattutto a fare in modo che essi emergano in modo automatico. E' importante che di fronte al tentativo di violenza la donna non resti bloccata e incapace di reagire. Si tratta non solo di preparazione fisica, ma anche di una questione mentale». Quali sono invece le violenze più frequenti? «Purtroppo quelle domestiche. I maltrattamenti avvengono troppo spesso tra le mura di casa, e non sono solo di tipo fisico: alle
botte spesso si affiancano infatti le violenze psicologiche ed economiche, che sono quelle più difficili da esternare. Quando la donna non è indipendente economicamente è ancora peggio. A questo proposito abbiamo in atto un protocollo di intesa con tutti i soggetti che entrano in contatto con la donna vittima di violenza: dai servizi sociali alle forze di polizia, al pronto soccorso). La volontà è quella di coordinarsi per seguire meglio ogni situazione». Quanti sono i casi a Cremona di donne vittime di violenza? «L'anno scorso sono stati una
«A Cremona quest’anno già 50 casi di violenza»
Al via il corso di autodifesa
cinquantina, e quest'anno siamo già arrivati a 50, anche se il 2011 non è ancora terminato. Questo dimostra l'incremento di cui parlavo prima. Le persone che fanno denuncia sono le più svariate, e prescindono da classe sociale, età o nazionalità. Si va da ragazze giovani addirittura a donne anziane. Quest'ultime spesso sono donne che dopo una vita di sopportazione decidono di prendere atto della loro situazione». Cosa fa una donna quando decide di svincolarsi dalle violenze? «Si rivolge a noi, viene ascoltata in colloquio da due volontarie, poi si compila una scheda. Seguono altri colloqui, in cui la donna decide cosa fare della sua vita. Potrà avere consiglio da nostre volontarie legali e psicolo-
Sono aperte le iscrizioni al terzo corso di autodifesa personale per le donne organizzato da Comune, Aida e dalla Scuola Funakoshi Karate Cremona. Il corso si terrà nella palestra della ex scuola Media Campi di via Palestro a Cremona. Esso è tenuto dagli istruttori Giovanni Gaia (Polizia Locale Cremona) e da Bruno Rossi (Funakoshi Karate Cremona) e prevede 16 incontri all'interno dei quali le partecipanti saranno coinvolte in un lavoro finalizzato ad imparare a gestire le emozioni e ad agire correttamente. Alle allieve verranno forniti gli strumenti più efficaci per chiedere aiuto, per destabilizzare l'aggressore, per svincolarsi e per sfuggire nel modo più efficiente possibile. Si tratta di tecniche semplici e di facile esecuzione realizzate a mani nude o con oggetti della quotidianità: penne, chiavi, ombrelli, borsette, persino riviste. Gli incontri si svolgeranno il mercoledì dalle ore 19.30 alle ore 21.00 nei seguenti giorni: 9-1623-30 novembre, 7-14-21 dicembre, 11-18-25 gennaio, 1-8-15-22-29 febbraio, 7 marzo. Il corso prevede una donazione di 60 euro ad Aida. IT80E0845411401000000121720. Per le iscrizioni si può telefonare o scrivre all'Associazione A.I.D.A (338 -- 9604533 - autodifesadonne.cr@libero.it) oppure recarsi direttamente in palestra negli orari e nelle giornate del corso.
Monica Pedroni
ghe, poi potrà fare i suoi passi successivi in autonomia, scegliendo se richiedere il servizio di un avvocato, se rivolgersi alle forze dell'ordine o se chiedere l'assistenza di uno psicologo. Aida accompagna queste donne, ma sono loro a scegliere il proprio
percorso in autonomia». Qualche storia a lieto fine? «Ci sono donne che sono riuscite a prendere pienamente coscienza della loro situazione e ad allontanarsene, trovando anche un lavoro». Tra le violenze sono annoverate anche le molestie sessuali da parte di superiori o colleghi? «Si, e purtroppo i casi sono parecchi. Lo stalking è sempre più frequente, e spesso il luogo di lavoro diventa un incubo a causa delle attenzioni eccessive da parte di un collega o del capo. Questo tipo di violenza non sempre viene denunciato: spesso le donne si vergognano, temono di essere giudicate o semplicemente hanno paura di perdere il lavoro». E le straniere come si comportano in caso di violenza? «Anche loro iniziano ad avere il coraggio di denunciare i soprusi, anche se la maggioranza delle nostre utenti è comunque italiana». Perché, secondo lei, in un'epoca civilizzata come la nostra accadono ancora episodi di violenza nei confronti delle donne? «Perché non è ancora in atto un cambiamento culturale. Purtroppo ancora oggi la donna è molto spesso vista come oggetto. Anche per questo stiamo portando avanti un progetto con le scuole, per cercar di creare una diversa mentalità nei ragazzi in merito alla differenza di genere, in modo che la donna inizi ad essere considerata un soggetto titolare di diritti a tutti gli effetti».
Cremona
Emergenza casa: 744 famiglie in lista d’attesa per un alloggio popolare. Don Pezzetti (Caritas): «I posti disponibili sono troppo pochi»
CASE POPOLARI, LUNGA L’ATTESA L’emergenza abitativa è la seconda per importanza dopo la carenza dei posti di lavoro
E
di Laura Bosio
mergenza casa anche a Cremona: sono ben 744, nella nostra città, le persone in lista d'attesa per avere una casa popolare. Numeri che crescono con l'aumentare delle difficoltà economiche, che a causa della crisi stanno interessando un numero sempre maggiore di famiglie. Certo non è detto che tutte le persone in lista d'attesa abbiano effettivamente i requisiti per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica, cosa che viene verificata dal Comune di volta in volta, quando il richiedente viene convocato per l'assegnazione, secondo l'ordine della graduatoria. Ma intanto, centinaia di persone restano in attesa
di una risposta positiva, magari faticando per arrivare a fine mese, o rivolgendosi agli sportelli della Caritas, della San Vincenzo e di tutte le altre associazioni di volontariato che si occupano di offrire un sostegno chi è nel bisogno. «Ai nostri sportelli sono sempre più numerose le persone che vengono a chiedere aiuto perché non riescono a pagare l'affitto dell’abitazione privata, e sono in attesa di avere una casa del Comune» spiega don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas di Cremona. «Peggio ancora, ci sono persone che vengono sfrattate e che non sanno come fare, perché di case popolari non ce ne sono a sufficienza. Tanto che l'emergenza abitativa è la seconda per importanza, subito dopo quella della carenza di posti di lavoro».
I numeri
Nel 2011 assegnati 106 alloggi
Nel 2011 l'Ufficio preposto ha assegnato 106 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di cui 9 di proprietà del Comune e 98 di proprietà dell'Aler. Attualmente sono ancora 19 gli alloggi pronti da assegnare, tutti con una metratura idonea ad ospitare una o due persone. Sono invece una cinquantina le case comunali in attesa di sistemazione, sparse in diversi condomini. Le ristrutturazioni in corso invece riguardano il complesso di Largo Pagliari (piano terra e primo piano) per un totale di 55 unità abitative. Infine sono in fase di completamento i collaudi di 60 alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale e 38 a canone moderato, ma non tutti potranno essere utilizzati per le assegnazioni da graduatoria. Il regolamento regionale prevede che almeno il 10 sia riservato ai cambi, ma in base alle richieste agli atti degne di considerazione positiva la percentuale è destinata ad aumentare e potrebbe arrivare al 30-40%.
Ai nostri sportelli sempre più persone vengono a chiedere aiuto per pagare l’affitto mensile L'assessore Luigi Amore
La disponibilità di case popolari scarseggia, ma viceversa, c’è abbondanza di alloggi privati sfitti, i cui prezzi sono troppo elevati per essere accessibili alle famiglie in difficoltà, soprattutto in città. «Non parliamo poi di certe case private che si trovano in condizioni pessime, costringendo al disagio gli inquilini che le abitano, i quali però non se ne vanno perché non possono permettersi di meglio» racconta ancora don Pezzetti. «La crisi sta mettendo tutti in ginocchio, e troppo spesso le famiglie non arrivano a fine mese. Pagare un affitto di 400 euro, il minimo per una città come Cremona, diventa difficile, se non impossibile, quando viene meno il lavoro. Se poi pensiamo che a tutto ciò si sommano le bollette di luce, gas eccetera, la situazione diventa an-
cora più complicata». Tanto che gli sportelli della Caritas faticano a far fronte a tutte le richieste di aiuto e di prestiti per riuscire a pagare appunto bollette e affitti. La soluzione? Trovare nuovi spazi abitativi a canone di edilizia residenziale pubblica. «Il Comune non ha un numero sufficiente di case per rispondere a tutte le esigenze, ne servirebbero molte altre. Tra l'altro, anche nelle famiglie in difficoltà si verifica una grande disparità tra chi paga cifre irrisorie nelle case popolari e chi invece deve pagare i canoni di affitto dell'edilizia privata. Ci vorrebbe una via di mezzo, forse, ossia degli affitti calmierati per chi si trova in difficoltà». A testimoniare quanto detto, la storia di Gabriel (nome di fantasia, ndr), giovane straniero che vive a Cremona ormai da 10 anni e che,
«Invece in città ci sono molte case private sfitte»
non essendo riuscito a ottenere una casa popolare, ha dovuto stabilirsi presso parenti. «Ho lavorato per parecchio tempo come muratore, ma negli ultimi due anni, per colpa della crisi, ho lavorato solo saltuariamente, e tirare avanti fino a fine mese è diventato un problema, così come il pagare l'affitto. Purtroppo però, nonostante questo, non possiedo i requisiti per accedere all'abitazione popolare, e questo per me è un problema».
Situazione molto simile quella di Michele, giovane cremonese che deve fare i conti con uno stipendio da fame e un affitto troppo alto, ma senza i requisiti per accedere a una casa del Comune. «Purtroppo le leggi italiane non danno un vero sostegno a chi si trova in difficoltà» racconta il giovane. «Si è costretti a dare fondo a tutti i propri risparmi, a raschiare il barile finché non resta più nulla. Come me sono tante le persone nella stessa situazione».
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«Non tutti hanno i requisiti necessari» Intervista all’assessore comunale ai servizi sociali Luigi Amore
«Alloggi vuoti per manutenzione: servirebbe una maggiore cura da parte degli inquilini»
L
a lista d'attesa è lunga, ma non tutti i richiedenti hanno i requisiti necessari ad accedere agli alloggi di edilizia popolare. Ne è convinto l'assessore comunale ai servizi sociali Luigi Amore, che, dalla sua posizione, ha un panorama abbastanza chiaro di quali siano le realtà delle persone che chiedono una casa popolare. «Saranno la metà circa ad avere i requisiti necessari. Certo, non nego che qualche alloggio in più disponibile ci farebbe comodo, anche se bisogna considerare che tra gli alloggi del Comune e quelli dell'Aler si arriva circa a 2mila abitazioni: un numero notevole. Il problema è che le esigenze sono in aumento. Forse sarebbe comodo che avessimo la possibilità di avere appartamenti di pronta emergenza, da utilizzare laddove ci sono problemi transitori per persone seguite dai servizi sociali, relativi a persone che hanno bisogno di una casa per pochi mesi». Esiste comunque una crisi abitativa: quali provvedimenti adotta il Comune?
«Ricordiamo che nei prossimi mesi ci saranno importanti percorsi di assegnazioni di case: mi riferisco alle abitazioni site in Borgo Loreto, in via Divisione Acqui, dove ci sono 40 appartamenti liberi, anche se non tutti andranno assegnati, per rispetto alla legge regionale sui cambi». Con quali criteri vengono assegnati gli alloggi? «Non è solo la graduatoria che va valutata. Ogni situazione è diversa e ogni nucleo familiare ha le proprie esigenze. Ad esempio, non posso assegnare un alloggio per due persone a una famiglia di quattro. Nè posso assegnare una casa al quarto piano senza ascensore a un disabile. Insomma, sono tante le cose da valutare». Si dice che vi siano tanti alloggi sfitti. «Questo non è vero. Su circa 900 abitazioni, sono solo 50 quelle attualmente vuote, perché sono in attesa di ristrutturazione. D'altro canto anche la risistemazione degli appartamenti è un costo notevole, soprattutto se si considera che purtroppo vi è una minoranza
di inquilini che quando lascia gli alloggi non li lascia certo in buono stato, e quindi si rendono necessari interventi straordinari, lunghi e costosi. Con le nuove assegnazioni stiamo facendo un percorso più puntuale, che prevede anche di fotografare gli alloggi prima che gli inquilini nuovi ne prendano possesso, e si chiede loro di lasciarli in buone condizioni come li hanno trovati. Purtroppo non tutti hanno questa responsabilità. Fortunatamente la maggior parte degli inquilini si comporta bene, ma quella ristretta minoranza che non lo fa è sufficiente a metterci in difficoltà, e diventa anche uno spreco di risorse. Ci sono poi le persone che non si accontentano: dicono di avere un'emergenza abitativa ma quando gli si propone un alloggio spesso hanno delle pretese e delle aspettative che noi non siamo in grado di soddisfare. Molti rifiutano una casa al Cambonino, ad esempio, dicendo che è troppo fuori mano o che si tratta di un quartiere problematico. Purtroppo però le disponibilità sono quelle
Il protocollo con l’Aler migliorerà la gestione delle case e il tenore di vita delle famiglie L'assessore Luigi Amore
che sono, e spesso bisognerebbe accontentarsi». Tra i richiedenti sono molti gli stranieri? «La maggioranza restano sempre gli italiani. Gli stranieri sono circa il 30%, e ancora meno coloro che entrano in graduatoria». C'è stata polemica, recentemente, in merito alla convenzione stipulata tra Comune e Aler. Cosa risponde? «Che questo protocollo sociale aiuterà molto a migliorare il tenore
di vita delle famiglie, e la gestione delle case. Del resto, avere due gestioni separate era inutile. Senza contare che questo protocollo prevede qualcosa che prima non c'era, ossia un momento di confronto tra tutte le parti in causa, per verificare la situazione ogni sei mesi. Al Comune resterebbe comunque la gestione sociale, senza contare che anche molti degli inquilini dell'Aler sono persone seguite dai servizi sociali del Comune».
Esternalizzazione all’Aler, Pd: «A rischio la gestione sociale dell’emergenza abitativa»
La decisione adottata dalla Giunta comunale di Cremona di affidare l’intero patrimonio di edilizia residenziale pubblica all’Aler è fortemente contestata dall'opposizione. Prima di tutto dal Pd, secondo cui «come solito le decisioni vengono prese prima, e dopo si pensa a consultare il Consiglio comunale», dice la
capogruppo Maura Ruggeri. «L'edilizia residenziale pubblica è un grande tema che richiede di integrare vari aspetti: gestione degli immobili, programmazione della manutenzione, gestione dell'inquilinato sia dal punto di vista amministrativo, che sociale per cui occorre predisporre adeguati strumenti.
E il nostro timore è che non si riesca a gestire al meglio l'aspetto sociale. Per questo chiediamo al Comune quali strumenti intende darsi per poter effettivamente governare le politiche dell'Erp, dal momento che l'esternalizzazione della gestione della maggior parte degli alloggi comporterà presumibilmente la rinuncia a
darsi una struttura interna dedicata di progettazione/programmazione degli interventi sull'Erp. Ci chiediamo inoltre di quali strumenti di governance sociale intende dotarsi per integrare l'aspetto della manutenzione degli immobili con quello della gestione sociale dell'inquilinato».
Maura Ruggeri
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Cremona
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DALLA CURIA
Stati Generali per la Chiesa cremonese
Indiani sikh protagonisti nelle stalle del territorio
Fiamenghi: «Sono persone serie e operose, ma la presenza dell’imprenditore agricolo in stalla è indispensabile»
Sono prevalentemente questi che portano avanti l’arte del bergamino
Sabato 29 ottobre presso il Seminario vescovile di Cremona, il vescovo Dante Lafranconi incontrerà, durante un’assemblea plenaria, sacerdoti, religiosi, operatori pastorali e fedeli laici per tracciare il cammino pastorale dei prossimi anni alla luce dell’esperienza della visita pastorale iniziata nell’autunno del 2005 e conclusa nella primavera del 2011. Le concrete linee d’azione che il Vescovo proporrà sono il risultato di un lungo cammino che in questi mesi ha visto impegnati i consigli e le commissioni pastorali zonali, le singole parrocchie, le aggregazioni, le associazioni e i movimenti ecclesiali, nella riflessione, nella verifica e nella progettazione a partire da tre schede preparate da alcuni uffici di Curia. Tali schede erano focalizzate su tre “fronti” individuati dal Vescovo nel suo documento: ri-evangelizzazione, educazione e formazione dei laici adulti. I sacerdoti, invece, hanno riflettuto sul tema della comunione nella Chiesa con un’attenzione particolare alla costituzione di unità pastorali, alle collaborazioni interparrocchiali, alla fraternità all’interno del clero e all’utilizzo a fini pastorali delle case canoniche ormai disabitate. L’ultima grande assemblea diocesana si svolse nel settembre 2003, voluta da mons. Lafranconi per introdurre l’iniziazione cristiana secondo il cammino catecumenale: un progetto innovativo che in pochi anni ha rivoluzionato non soltanto l’educazione alla fede dei ragazzi, ma l’intera pastorale parrocchiale.
I
di Elisa Milani
mmigrati protagonisti dell'agricoltura cremonese. E' questa la fotografia di un territorio che nel corso degli anni ha sempre più fatto affidamento sugli stranieri, specialmente nel campo dell'allevamento dei bovini. Sono infatti in maggioranza gli indiani Sikh a lavorare nelle stalle, portando avanti l'antica arte dei bergamini, figure di rilievo dell'agricoltura nostrana. Una situazione che nei giorni scorsi ha addirittura suscitato l'attenzione della stampa americana, tanto che un inviato del New York Times si è recato nelle nostre campagne per un reportage. La provincia di Cremona, con oltre mille allevamenti ed un patrimonio stimato in 151.256 vacche da latte, garantisce una produzione di latte che supera un milione di tonnellate annue, e rappresenta il dieci per cento del totale nazionale. Prendiamo ad esempio l'’azienda agricola San Giacomo della famiglia Fiamenghi, che nella propria stalla può contare su 7 lavoratori sikh. «Non possiamo negare che il contributo della manodopera straniera sia diventato negli anni sempre più importante, in agricoltura» afferma il titolare. «Ero inizialmente partito con un solo lavoratore indiano, assunto per sostituire un lavoratore che andava in pensione. Poi pian piano gli italiani hanno smesso di interessarsi a quel tipo di lavoro, e i lavoratori sono diventati tutti sikh. Una scelta di cui non mi pento: le cose funzionano be-
Il contributo della manodopera straniera è sempre più importante Sopra Simone Solfanelli, dierttore di Coldiretti Cremona. A lato Gianluigi Fiamenghi, titolare dell’azienda
ne, e gli indiani lavorano al meglio. Si dimostrano persone serie, capaci, operose. Naturalmente la presenza dell'imprenditore agricolo in stalla è sempre necessaria perché l'esperienza dell'allevatore italiano non è sostituibile. Si crea così un connubio ben funzionante, l'abilità unita all'esperienza». Quindi nelle stalle cremonesi e lombarde, leader nel fornire la materia prima a uno dei prodotti "made in Italy" per eccellenza, ossia il Grana Padano, predominano i lavoratori stranieri. D'altro canto a contare è la qualità dell'impresa agricola, come ha sottolineato lo stesso Fiamenghi. «La qualità made in Italy può nascere solo dal latte munto nelle nostre stalle, dove si opera con le strumentazioni migliori e sotto i controlli più rigorosi e più efficaci del mondo». A sottolineare l'importanza del la-
Indiani al lavoro in una foto di repertorio
voro italiano nell'agricoltura è il direttore di Coldiretti Cremona, Simone Solfanelli. «E' vero che gli indiani sono da tempo particolarmente presenti sul territorio, e che, su 3mila lavoratori agricoli gli stranieri sono circa la metà, 1.500. Gli indiani sono circa 500, ossia il 15% del totale. Tuttavia bisogna ricordare che ci sono anche italiani che fanno i bergamini, così come è innegabile l'esperienza italiana nell'agricoltura locale, anche se è vero che l'offerta di lavoro in questi ambiti non soddisfa al 100% i nostri giovani, che preferiscono orientarsi su altri lavori. Con questo però non si può dire che senza gli stranieri la nostra agricoltura non andrebbe avanti». A fotografare la situazione degli immigrati nelle nostre campagne è proprio un'analisi della Coldiretti, secondo cui nelle campagne italiane lavorano regolarmente 95.584 immigrati extracomunitari, dei quali 14.182 con contratti a tempo indeterminato, che contribuiscono in modo strutturale all’economia agricola del Paese e rappresentano una componente senza dubbio importante, per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo. Le nazionalità di provenienza degli immigrati più numerosi sono nell’ordine Albania (15.792), Marocco (15.591) e India (15.374), paese dal quale si sono registrati i tassi di migrazione crescita più elevati.
Cremona
Venerdì 28 Ottobre 2011
«Tutto è avvenuto in modo trasparente»
L’assessore risponde sul caso consulenza e sulla scelta di restare in giunta: «Il concorso in Provincia?»
Parla Jane Alquati: anche nei confronti della Lega, ho scelto di rispettare il mio ruolo istituzionale
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di Laura Bosio
iscussa, contestata, messa sotto tiro dall’opposizione, in rotta con il suo partito: stiamo parlando di Jane Alquati, assessore alle Politiche Educative del Comune di Cremona, ancora una volta protagonista assai controversa della cronaca politica ed amministrativa cittadina. Ultimo episodio, la questione consulenze: l'assessore ha infatti vinto un bando indetto dalla Provincia di Cremona per una consulenza presso il Centro di formazione professionale di Casalmaggiore. Situazione che ha dato il via ad una serie di polemiche, specialmente da parte dell'opposizione, che parla di un ennesimo caso di consulenze "sospette", dopo la ben nota vicenda Pasquali. Nell’intervista che pubblichiamo, Jane Alquati vuota il sacco e dà la sua versione dei fatti su quanto accaduto. «Ci tengo a sottolineare quanto hanno dichiarato sia l'assessore provinciale Paola Orini sia il dirigente Dario Rech, ossia che il mio incarico è di tipo gestionale e non politico» spiega Alquati. «Tutto è avvenuto in modo trasparente, con una selezione pubblica a cui ho partecipato come comune cittadina. Tra l'altro, tengo a sottolineare che è già dal 2002 che saltuariamente collaboro con la Provincia, quando ancora c'era un'amministrazione di centro sinistra, e peraltro avevo già collaborato con il centro per l'impiego di Casalmaggiore. Il mio incarico non prevede una consulenza generica, ma specifica e documentata». Tuttavia molti l'hanno attaccata, definendo il suo atteggiamento "inopportuno". «A queste persone rispondo che è giusto che come assessore io non abbia più diritti degli altri, ma neppure che debba averne meno. Senza contare che per coerenza, da dipendente precaria del Comune di Cremona quale sono, ho rinunciato a un concorso che mi avrebbe stabilizzato, proprio perché sono assessore dello stesso ente. Proprio per questo ho riaperto la
Come assessore non ho maggiori diritti degli altri, ma non è giusto che ne abbia meno mia partita Iva e ho ricominciato a lavorare facendo quanto ho sempre fatto, dal 2002 fino al 2009». (Pur essendo senz'altro degno di stima il richiamo alla necessità di coerenza da parte dell'assessore Alquati, c'è da dire che la legge stabilisce l'incompatibilità tra essere dipendente di un Comune e esserne consigliere o assessore. Ndd) Cosa ribatte rispetto al rischio di “rubare” ore di tempo alla carica di assessore? «La consulenza sarà diluita, dal punto di vista orario, e l'impegno richiesto non supererà mai le 20 ore settimanali. Dunque l'assessorato godrà comunque di un impegno costante. Peraltro la figura dell'assessore non richiede un tot di ore di presenza, ma conta quello che viene concretizzato. In due anni e mezzo ho messo in campo tantissime attività, ho portato avanti una vera e propria rivoluzione culturale nelle politiche giovanili e ho riorganizzato completamente le politiche educative, anche grazie al sostegno di collaboratori estremamente validi, tra dirigenti e posizioni organizzative, che mi tranquillizzano rispetto al fatto che i progetti verranno portati avanti. Intanto nell'orda delle polemiche è sfuggito che proprio in questi giorni abbiamo concluso la delicata partita del Monteverdi, cosa per la quale il mio ringraziamento va a Ivana Iotta». C'è chi dice che accettare consulen-
«La Lega deve restare nella maggioranza»
ze quando già si hanno altri incarichi remunerati sia immorale, in quanto si toglie il posto ad altri che magari ne avevano più bisogno. «Io sono per il merito, e credo che sia solo quello il metro di giudizio da utilizzare nello scegliere l'una o l'altra persona per un determinato incarico, tanto più se si parla di una mansione delicata come questa». Parliamo invece della questione Lega. Il partito ha dato un ultimatum a voi assessori leghisti: o lasciare la giunta o venire estromessi dal partito. Lei ha deciso di rimanere in Giunta. Come mai? «E' stato un momento difficile, ma ho voluto rispettare fino in fondo il mio ruolo istituzionale, considerando anche il fatto che in quei giorni avevo da concludere un progetto che era frutto di mesi di lavoro». Qual è ora la sua posizione nei confronti del partito, visto che rischia di esserne estromessa? «Sono dieci anni che faccio parte di questo movimento, e sono fiduciosa che tutto questo impegno non verrà cancellato da una discussione. Attualmente sono ancora responsabile amministrativo del movimento e continuo a svolgere le funzioni che sono di mia competenza; nel frattempo attendo quanto deciderà il consiglio nazionale (la Alquati fa parte del direttivo nazionale, ndr)».
Cosa pensa della scelta dell'assessore Zagni di lasciare il posto in Giunta? «La cosa che più di tutto mi ha amareggiato è che lui non abbia fatto neppure una telefonata a me o a De Micheli per avvisarci della sua decisione. D'altro canto si sa che l'amicizia in politica è difficile da portare avanti. In questa vicenda comunque voglio ringraziare le persone che mi sono state vicine in questi momenti di difficoltà, soprattutto il sindaco Perri. Per quanto mi riguarda continuo a portare avanti il mio lavoro». Come ha vissuto questa vicenda dal punto di vista emotivo? «E' stato un periodo difficile e doloroso, perchè non mi si può chiedere di scegliere tra due cose che fanno parte di me, ossia il mio ruolo istituzionale e il mio partito. Noi assessori non avremmo mai dovuto trovarci nelle condizioni di dover scegliere. Mi sento molto dispiaciuta, di quanto accaduto». Cosa suggerirebbe ora al suo partito? «Sono convinta che la Lega debba restare in maggioranza, perché ha sostenuto la campagna elettorale del sindaco e in due anni e mezzo siamo riusciti a fare moltissime cose. Del resto per riuscire a fare i cambiamenti bisogna stare al Governo e non all'opposizione. Bisogna andare avanti insieme e auspico che al più presto il sindaco incontri il commissario cittadino Volpi». Qualcosa da rimproverare alla giunta? «Direi proprio di no. Abbiamo lavorato tantissimo e in condizioni tutt'altro che favorevoli, considerando il periodo di crisi e la scarsità di risorse che c'è». Concludo con un'ultima provocazione: chi ha giudicato la sua scelta di restare ha detto che lei preferisce la poltrona al partito. «Le poltrone degli amministratori pubblici sono tutt'altro che comode. Quelle appetibili e ben remunerate sono altre poltrone, tipo quelle dei consigli di amministrazione...»
«Le poltrone degli amministratori pubblici sono tutt’altro che comode»
Ex Inam, l’opposizione chiede a gran voce un confronto
Si torna a parlare del futuro del poliambulatorio ex Inam, che da un paio di mesi è al centro dell'attenzione dell'opposizione, sia in Comune che In Provincia. In particolare è dei giorni scorsi la sollecitazione, da parte del gruppo consigliare del Pd in Comune, «di promuovere a livello istituzionale un confronto sul futuro del poliambulatorio, attraverso la
convocazione di una vommissione congiunta Comune-Provincia in forma aperta ai contributi di tutti i soggetti che hanno fatto pervenire osservazioni e proposte sul progetto presentato in Regione in data 3 ottobre» affermano i consiglieri. «L'Amministrazione comunale è il riferimento a cui compete attivare il dialogo tra le istituzioni sui progetti che ri-
guardano la salute e non può restare indifferente alle numerose sollecitazioni che pervengono da tutti coloro che in modo costruttivo hanno fatto pervenire proposte che richiedono un confronto ed una valutazione». Anche a livello provinciale la richiesta di intervento arriva dall'opposizione, in particolare dal consigliere Giuseppe Tor-
chio, che lancia un appello al presidente Massimiliano Salini. «C'è uno scostamento forte tra il volere della gente e le decisioni per preposti» dice Torchio. «Non sono bastate le migliaia di firme dei cittadini e nemmeno la posizione avversa alla chiusura, annunciata dalla stessa Amministrazione cittadina. Regione e Direzione Generale hanno già deciso a pre-
scindere da medici e specialisti, dagli utenti e dalla città». Torchio richiama quindi l'amministrazione provinciale per non aver ancora trattato l'ordine del giorno presentato dalla minoranza sul tema già parecchio tempo fa. «Diverrà inutile parlarne se la sua eventuale approvazione avviene fuori tempo massimo e quando tutto è già stato deciso».
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L’editoriale
Efficientamento?
Promozione e valorizzazione del capitale umano; efficientamento del mercato del lavoro; apertura dei mercati in chiave concorrenziale; sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione; semplificazione normativa e amministrativa; modernizzazione della pubblica amministrazione; efficientamento e snellimento dell’amministrazione della giustizia; accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia; riforma dell’architettura costituzionale dello Stato. Sono punti specifici della lettera del governo alla Unione europea, il documento che sembra aver dato un po’ di respiro al pressing congiunto dell’Europa e delle borse. Gli obiettivi sopra richiamati stanno nella parte intitolata “Creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita”. Su questi non potrebbe esserci che largo consenso. E bisogna dire che l’italiano è una gran lingua, capace di funambolismi degni di un prestigiatore: pensiamo a quell’efficientamento. Adesso, però, dobbiamo cercare di capire cosa c’è di concreto: e qui, le cose si fanno un po’ meno chiare. Tanto è vero che il ministro Tremonti forse l’ha firmata, ma forse no: il funambolismo ora riguarda l’aver preso la penna in mano o meno. Intanto, il presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso avverte: "E' imperativo che l'Italia concretizzi gli impegni e lo faccia con un calendario chiaro". A ben vedere, c’è qualcosa di concreto: l’innalzamento dell’età pensionabile, un’altra stretta sui dipendenti pubblici ( mobilità obbligata, esuberi, cassa integrazione e licenziamento) e privati, e qui si arriva ad un punto che non abbiamo molto capito: “una riforma della legislazione del lavoro funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa, anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato”. Ecco che si individua come mezzo per favorire la propensione ad assumere la possibilità di licenziare per motivi economici. Davvero non capisco. È questo lo sviluppo? Il presidente Napolitano ha parlato del coraggio di assumere decisioni impopolari, e va bene, ma quanto ancora si potrà insistere a torchiare la gente che lavora, con l’ulteriore effetto di deprimere sempre più i consumi? Ma non basta: non mi sembra di individuare niente che riguardi la lotta agli sprechi, ai costi della politica, all’elusione e alla corruzione. Si vede che questo non è efficientamento. Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it
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Cremona
Venerdì 28 Ottobre 2011
Del maiale non si butta via niente
Interrogazione del Pd
E' dei giorni scorsi l'interrogazione presentata in Comune dal Pd sulla festa dal titolo «Del maiale non si butta via niente», iniziativa gastronomica sponsorizzata dall’assessorato alle Periferie. «La domanda che sorge naturale è: era proprio necessaria un’altra manifestazione sul tema "maiale" visto che a Cremona si è appena conclusa la festa del salame?» si chiedono le consigliere comunali Elena Guerreschi, Caterina Ruggeri e Alessia Manfredini. «In occasione di questa nuova edizione, inoltre, restano senza risposta alcune domande già avanzate in precedenza all’assessore De Micheli. Per questo chiediamo nuovamente per quale motivo l’assessorato alle periferie organizza un momento partecipativo senza coinvolgere il neo comitato del quartiere Po, che invece avrebbe dovuto avere parte integrante nell'organizzazione. Ci chiediamo poi chi sono i privati che collaborano all’organizzazione e la realizzazione della festa? Chi sponsorizza economicamente la manifestazione? Come mai sul volantino di un evento pubblico è assente il logo del Comune e la dicitura di chi organizza? Chi ha richiesto i necessari permessi e chi li ha rilasciati?» La richiesta del Pd va nella direzione di una maggiore trasparenza su quanto viene organizzato. «Da due anni non riceviamo risposte, e questo ci fa pensare che la Festa del maiale sia in realtà una festa di parte mascherata da evento pubblico». L'interrogazione presentata dalle consigliere, a risposta orale, chiede «come mai, a dispetto del protagonismo dell’assessore De Micheli, il volantino diffuso non riporta alcun logo del Comune, ne l’indicazione del privato che organizza, ne di chi ha la responsabilità dell’iniziativa?» si chiede il Pd. I consiglieri vogliono inoltre sapere chi sono i soggetti privati che sono stati coinvolti nell'organizzazione e nella sponsorizzazione dell'iniziativa. «Infine, chiediamo di sapere in quale pagina del bilancio 2011 è inserita la voce e il Peg di riferimento all’iniziativa in oggetto» conclude il documento.
Zanibelli: «Dopo un percorso lungo e ragionato, ora via al confronto» Vede la luce il progetto per la nuova viabilità di via Dante, pista ciclabile, illuminazione e alberi
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di Giulia Sapelli
inalmente, il progetto per la nuova viabilità di via Dante è una realtà, dopo mesi e mesi di discussioni e incertezze. Si tratta, naturalmente, di una bozza preliminare di progetto, che dovrà essere valutata a vari livelli. «Si è cercato di considerare via Dante non come una direttrice a sé stante, ma come una strada inserita nel tessuto urbano della città, e quindi abbiamo tenuto conto della complessa viabilità di Cremona, e di tutte le interconnessioni con il tessuto viario circostante» spiega Francesco Zanibelli, assessore alla viabilità del Comune di Cremona. Quale sarà dunque il nuovo volto di via Dante? La strada resterà a senso unico, valutato che tornare indietro ormai non è più possibile, oltre al fatto che con questa sistemazione gli incidenti si sono drasticamente ridotti. Il numero delle corsie varietà in base ai tratti di strada (che è più larga in alcuni punti e meno in altri). Lungo tutta la via sarà presente una pista ciclabile, nell'ottica di promuovere una mobilità sostenibile. La presenza di verde sarà un altro dei capisaldi del progetto, insieme ai posti auto, che non dovranno mancare. E' previsto anche il rifacimento integrale dell'illuminazione. «Il percorso per arrivare alla predisposizione di questa bozza è stato lungo e ragionato» spiega Zanibelli. Innanzitutto ci siamo avvalsi della collaborazione dei tecnici di Autostrade Centropadane, che sono abituati sì a costruire altri tipi di strade, ma che
Il problema dei tagli di spesa. «Serve una gestione del trasporto pubblico efficace, ma a costi ridotti»
hanno anche una visione più precisa rispetto a determinate soluzioni tecniche, visto che hanno già potuto sperimentarle non solo nel nostro territorio ma anche fuori dall'Italia. Ora che è stata costruita una proposta progettuale inizia la fase di condivisione. Che non si concluderà, come qualcuno ha scritto, con la presentazione del progetto in giunta il 3 novembre: quello sarà il punto di partenza. Seguiranno incontri e momenti di approfondimento, sia all'interno della maggioranza che all'interno della commissione. Una volta terminati i passaggi istituzionali, si potrà partire con l'affidamento dei lavori, con modalità ancora da definire, per arrivare ad aprire il cantiere con l'inizio dell'anno prossimo».
I lavori in via Dante sono anche legati alla necessità di sfoltire il traffico dei mezzi pesanti in transito sulla direttrice cittadina. «A questo proposito, tra le opere previste c'è anche un par-
«I lavori partiranno a inizio anno»
L'assessore Francesco Zanibelli
cheggio da 700 posti che dovrà essere realizzato dove si trova l'attuale stazione dei pullman. Esso verrà poi collegato, attraverso un ponte, alla via Boschetto. Questo permetterà di portare tutto il traffico direttamente verso la tangenziale, decongestionando via Dante. L'unica perplessità sono i trasferimenti di fondi da parte di Regione e Stato: se fino a metà di quest'anno avevamo delle certezze rispetto al finanziamento delle opere pubbliche, ora esse non ci sono più, soprattutto se si pensa che ad ogni Finanziaria le risorse continuano a diminuire». C'è poi il capitolo del trasporto pubblico urbano: con il bando di Km ormai in scadenza, il Comune di Cremona, insieme a quello di Crema e alla Provincia, sta predisponendo una gara per la gestione del trasporto pubblico, che tiene conto di tutte le criticità attuali. «Chiediamo che vi siano dei cartelli che indichino con chiarezza il percorso degli autobus, gli orari e i tempi di attesa, e soprattutto chiediamo che alcune linee vengano razionalizzate, in modo da ottimizzare la rete di trasporto. Un'altra cosa che non deve mancare, nella gestione del trasporto pubblico, è l'informazione rispetto al servizio e alle corse: molta gente mi ha detto che non usa gli autobus perché non sono chiare né le fermate né gli orari. Allo stesso tempo, stiamo facendo un'analisi dei servizi incomprimibili (i trasporti legati al cimitero, all'ospedale e alle scuole). Purtroppo, come ho già detto, dobbiamo fare i conti con drammatici scenari di tagli, e questo ci spinge a cercar di mettere in piedi il miglior servizio pubblico possibile, che preveda efficienza ma anche costi ridotti, e con mezzi che siano più adatti al trasporto nella nostra città rispetto a quelli che ci sono ora».
Liberi professionisti, quale futuro e quale ruolo in Italia Incontro su contratti pubblici Un importante evento sulla situazione attuale e sul futuro dei liberi professionisti in Italia potrà cambiare le sorti di questa classe di lavoratori. Tutto questo è avvenuto alla Camera di commercio di Cremona, nell’incontro intitolato «Il futuro delle libere professioni in Italia: ruolo e prospettive nel paese che cambia», dove è stata istituita una tavola rotonda con le più importanti personalità del settore sia locale sia nazionale per affrontare al meglio il momento di crisi e aumentare le possibilità per il futuro. Difatti, tra gli ospiti illustri vi erano senatori (Galperti, Caliendo e Fontana), esperti del settore (Rossi e Longoni), esponenti politici locali (Malvezzi) e il presidente della Camera di Commercio Giandomenico Au-
e validazione dei progetti
ricchio. Quest’ultimo, nel suo intervento d’introduzione, ha rivelato che l’associazionismo è importante per i liberi professionisti che hanno un ruolo determinante nella società. E’ stato inoltre sottolineato che la recente riforma tanto attesa dalle libere professioni va nella direzione voluta. I punti salienti riguardano la libertà d’esercizio, l’obbligo
di avere una formazione continua, facilitazione ai tirocini, l’assicurazione garantita ai professionisti e la libertà di pubblicità. La riforma soddisfa tutti i liberi professionisti, i quali dal 1998 ad oggi in Italia sono più che raddoppiati, ed anche a Cremona gli iscritti all’associazione sono aumentati esponenzialmente negli ultimi anni. Michael Guerini
Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sede di Ance Cremona, l’incontro tecnico sul tema «Ultime novità del Regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici – Validazione dei progetti». Il relatore, Davide Epicoco, consulente di Ance Brescia e Cremona, ha fatto il punto della situazione e delineato i profili innovativi del regolamento generale del Codice degli appalti, alla luce delle recenti innovazioni apportate dal Decreto sviluppo. Particolare attenzione è stata rivolta all’argomento «Validazione
dei Progetti» e relativa verifica del progetto, finalizzata ad accertare la conformità della soluzione progettuale prescelta alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali, normative e tecniche contenute nello studio di fattibilità. L’evento, organizzato da Ance Cremona, ha visto la partecipazione degli iscritti al Collegio dei geometri e agli ordini professionali di architetti, ingegneri e periti industriali della Provincia di Cremona, è stato introdotto dalla relazione del direttore generale della Cqop Soa, Antonella Romelli.
Cremona
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Morte di Gheddafi, quali ripercussioni? Nostra intervista a Maurizio Vernassa, docente di Storia e Istituzioni africane presso l’università di Pisa «E’ stato vanificato un cinquantennio di sforzi che garantivano una certa credibilità all’Italia presso il mondo arabo»
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di Daniele Tamburini
rmai, non possiamo più dirci estranei a qualsiasi avvenimento accada nel mondo. L'interconnessione e l'interdipendenza sono la cifra che segna questo nostro mondo, a partire dai fenomeni di tipo climatico e ambientale, fino all'economia e alla finanza, passando per i fenomeni di tipo sociale e culturale. E anche i grandi rivolgimenti politici, a partire da quelli che avvengono sulle sponde del Mediterraneo, un'area in cui il nostro Paese è immerso, fortemente intrecciata alla nostra storia. Le rivoluzioni nel mondo arabo, l'intervento in Libia, la morte tragica di Gheddafi sono tutti elementi che, modificando in profondità le condizioni politiche di questa zona, avranno sicuramente conseguenze sulla nostra economia, e quindi anche sulla nostra vita quotidiana, a partire dalle questioni dell'energia e del
mente evidente nella specificità libica. Subito dopo il forte trauma conseguente al decreto di confisca dei beni italiani del 21 luglio 1970 da parte della nuova leadership rivoluzionaria, tale orientamento di collaborazione e di ripresa del dialogo si manifestò concretamente, nella primavera del 1971, attraverso l’azione dell’intelligence italiana, che consentì di sventare un complotto controrivoluzionario di esuli libici (Operazione Hilton). Allo stesso periodo vanno fatti risalire i primi rapporti politici informali che videro protagonista l’allora ministro degli esteri, Aldo Moro. Da allora un fitto reticolo di connessioni economiche e commerciali ha costituito il dato strutturale su cui avviare il tentativo di risolvere gli innumerevoli problemi politici rimasti sul tappeto nei rapporti bilaterali. Giulio Andreotti, Bettino Craxi, Lamberto Dini, Romano Prodi, Massimo D’Alema avevano poi, in epoche diverse, promosso iniziative di avvicinamento.
«Nel bene e nel male è stato un protagonista della storia contemporanea»
petrolio. Ne parliamo con Maurizio Vernassa, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Professor Vernassa, la fine tragica di Muammar Gheddafi è un avvenimento che certamente modificherà l’assetto degli equilibri politici, economici e sociali del Mediterraneo. Quali saranno le ripercussioni per il nostro Paese? «Non solo gli ultimi drammatici avvenimenti libici, ma l’intero processo innescatosi a partire dal dicembre 2010 in Tunisia (e poi allargatosi a macchia d’olio ad Algeria, Yemen, Marocco, Egitto, Libia, Siria), presentato in modo suggestivo dai media internazionali come la “Rivoluzione dei gelsomini” o “primavera araba”, sono inevitabilmente destinati a produrre profonde modificazioni nei rapporti geopolitici che l’Italia post-bellica era riuscita ad intessere con il mondo arabo. In altre parole è stato, credo in modo irreversibile, vanificato un cinquantennio di sforzi e iniziative che avevano garantito una considerevole credibilità dell’Italia in tutta l’area. Malgrado le restrizioni imposte dalla Guerra Fredda era stato, infatti, a volte consentito, in altre suggerito dai nostri alleati di fungere da ponte nei rapporti euro mediterranei. Tale funzione appare particolar-
L’ultimo anello della catena di questa paziente e faticosa opera di costruzione di un sistema positivo è stato rappresentato dalla stipula, su iniziativa di Silvio Berlusconi, del trattato italo-libico di amicizia, partenariato e cooperazione del 30 agosto 2008. Esso aveva segnato la definitiva conclusione del contenzioso storico tra i due Paesi ed avviato una stagione di positiva collaborazio-
ne, il cui elemento di maggiore criticità era rappresentato dal fatto che il sistema libico continuava a ruotare essenzialmente intorno alla figura di Gheddafi, punto di equilibrio, allora apparentemente insostituibile, alle dinamiche interne ed ai conflitti fra fazioni e personalità che cominciavano a manifestarsi con sempre maggiore evidenza anche agli occhi degli osservatori esterni. Si è trattato di una scommessa che la politica italiana ha perso ed i cui effetti dirompenti sono, a mio parere, destinati ad essere aggravati, ora che la crisi libica pare arrivata al suo epilogo, dalle ambiguità che hanno contraddistinto fin dall’inizio l’atteggiamento della politica italiana sulla adozione e sulla applicazione della risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu». La Libia è stata teatro dell’occupazione coloniale italiana: una pagina molto complessa. Recentemente, un membro del nuovo governo libico l’ha in un certo senso rivalutata, in opposizione al dominio di Gheddafi. Qual è la sua opinione?
«Personalmente ritengo che non possa essere modificato il giudizio storico complessivamente negativo da assegnare all’epoca coloniale ed ai fenomeni ad essa connessi, soprattutto in relazione alla costituzione dei cosiddetti “imperi formali” da parte delle Potenze europee a partire dal 1894 in poi. Ciò premesso, aggiungo che, come già auspicato da numerosi ed auto-
Per molto tempo il nome e il ricordo di Gheddafi continueranno ad animare la politica interna libica revoli storici, sembrerebbe giunto il momento per dare avvio, in relazione alla esperienza coloniale italiana in Libia dal 1911 in poi (ma sarebbe più corretto dire in Tripolitania ed in Cirenaica), una nuova stagione di studi e di analisi, che risultino più dettagliati ed approfonditi di quelli sinora sviluppati e che soprattutto riescano a rappresentare l’intera complessità dei fenomeni senza rifugiarsi in semplificazioni e/o omologazioni stereotipate. Faccio un paio di esempi al riguardo. Il primo attiene al tentativo, da parte dell’Italia di Giolitti, di varare nel 1919 un nuovo modello di governance coloniale, fortemente innovativo della prassi coloniale allora in uso nelle colonie francesi e britanniche, attraverso la concessione dei cosiddetti Statuti libici, uno per la Tripolitania e l’altro per la Cirenaica, che rappresentarono una prima azione di sostanziale apertura alle esigenze locali. In estrema sintesi gli statuti prevedevano l’elezione di due parlamenti locali e particolari diritti alle popolazioni indigene attraverso il superamento della «sudditanza» coloniale. Nella realtà solo in Cirenaica l’accordo con la Senussia garantì l’esistenza di un discreto grado di ordine, simile a quello esistente durante la dominazione turca, mentre in Tripolitania la persistenza di forti
contrasti tra i clan locali ed il conflitto tra arabi e berberi impedirono il funzionamento di una repubblica tripolitana, la Giumhurriya et-Trabulsia con base a Misurata, proclamata dai ribelli nel novembre del 1919, favorendo nei fatti la successiva riconquista territoriale da parte dell’Italia. Il secondo esempio di tema da approfondire, con forti legami alla situazione attuale, è relativo alle attitudini che l’articolata composizione etnica (e tribale) dei territori libici (arabi e berberi sulla costa, tuareg o nomadi sahariani all’interno) nutrirono nei confronti dell’occupazione italiana. Basti ricordare che, nel corso della drammatica riconquista della Libia in epoca fascista, a fianco delle truppe italiane operarono reparti di libici musulmani e che i berberi sostennero fedelmente il Governo coloniale». La domanda che tutti ci poniamo: il petrolio? Approvvigionamento, costi: cosa cambierà, se cambierà? «Un aspetto relativamente poco noto al grande pubblico italiano è sicuramente la relativa importanza nel sistema petrolifero mondiale della produzione libica, come puntualmente osservava “Limes” nel luglio di questo anno. Più volte, dall’inizio della crisi libica, l’Eni, per bocca del suo amministratore delegato Paolo Scarone, aveva rassicurato in merito il mercato italiano: la diversificazione degli approvvigionamenti, da tempo praticata strategicamente dal nostro Paese, non ci avrebbe esposto nell’immediato a situazioni di grande difficoltà. Ovviamente il prolungarsi della situazione di emergenza avrebbe alla fine generato problemi rilevanti, tanto che nel corso dell’estate era stata preannunciata dall’Eni per il mese di novembre la decisione di ricorrere alla cassa integrazione per sei mesi dei lavoratori di Porto Marghera. L’evoluzione degli avvenimenti ha comunque consentito all’Eni, già nel mese di settembre, di riavviare la produzione petrolifera in Libia con la riapertura di quindici pozzi nel giacimento di Abu-Attifeel, situato a circa 300
km a sud di Bengasi, portando il prelievo a 31.900 barili al giorno, che con la riattivazione di altri pozzi di produzione consentiranno in tempi relativamente brevi di raggiungere i volumi minimi necessari per riattivare l’oleodotto che trasporta il greggio al terminale di Zuetina. Vi sono quindi tutti gli ingredienti per motivare un atteggiamento ottimista almeno per quanto riguarda gli aspetti squisitamente tecnici». Un suo giudizio sul personaggio di Gheddafi. «Gheddafi è stato, nel bene e nel male, un protagonista di rilievo della storia politica contemporanea ed è facile pronosticare che di lui si continuerà a parlare ancora per molto tempo e che per molto tempo il suo ricordo ed il suo nome continueranno ad animare la politica interna libica e forse, mi sento di aggiungere, anche quella africana. Non si spiegherebbe altrimenti la volontà del Cnt di seppellirlo in una località segreta del deserto, rifiutando la consegna del suo corpo alla tribù di appartenenza. Ciò che è stato sommariamente descritto come pittoresco e soprattutto inconcepibile per un’ottica occidentale rispondeva in gran parte alla necessità di dare vita ad un sentimento nazionale libico che emergesse dalla fusione di tradizioni, usi, modernità e, soprattutto, rispetto dei precetti religiosi legati all’Islam. In questa prospettiva dovremmo rileggere con attenzione i tre volumi del cosiddetto Libro Verde, in cui Gheddafi aveva tentato di dettagliare i fondamenti teorici della sua Terza Teoria Universale. Con la scomparsa di Gheddafi termina uno degli ultimi esperimenti di nazionalismo socialista arabo, che aveva avuto come suo principale riferimento e ispiratore Nasser. Si chiude, in sostanza, un’epoca storica, la cui caratteristica fondamentale era stata la volontà di traghettare, attraverso un forte autoritarismo, verso la modernità un mondo eccessivamente ancorato alle tradizioni ed al passato».
«Una scommessa che la politica italiana ha perso»
ggio
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Cremona
Venerdì 28 Ottobre 2011
CRONACA GIUDIZIARIA
Licenziato un tecnico radiologo: faceva doppio lavoro (massaggi) E’ stato licenziato per aver svolto senza autorizzazione un’altra attività lavorativa al di fuori della casa di cura San Camillo, dove da 35 anni svolgeva la professione di tecnico radiologo. Quando si toglieva il camice, si dedicava a praticare massaggi con oli essenziali. Per questo motivo lo scorso 2 settembre è stato allontanato dalla struttura. Motivo: svolgeva un’attività «in modo professionale, continuativo e retribuito» in violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro. Per la difesa, invece, «un’attività hobbistica fatta a titolo amichevole e gratuito». Le parti si sono ritrovate in tribunale davanti al giudice del lavoro Giulia Di Marco per discutere la causa intentata dalla parte offesa contro il presidio medico di via Mantova. Presenti il medico licenziato, difeso dall’avvocato Marialuisa D’ambrosio, e Maria Cristina Calanchi, il direttore centrale delle risorse umane della fondazione, assistita dal legale di Milano Nicola Luciani. Nel corso della prima udienza, la casa di cura si è costituita in giudizio, ma prima di entrare nel merito il giudice ha chiesto di poter esaminare più a fondo la memoria di costituzione. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 11 novembre, quando, molto probabilmente, il giudice del lavoro proporrà un tentativo di conciliazione. La vicenda aveva fatto insorgere la Cgil, che in un comunicato stampa aveva parlato di “situazione paradossale”. «La fondazione Opera San Camillo», recitava la nota del sindacato, «ha avviato il procedimento adducendo, a sostegno della propria posizione, anche pendenze di carattere penale a carico del lavoratore, violando la sfera privata e causandogli disagi psico fisici e sociali. Sono stati richiesti i documenti o le prove che hanno indotto la fondazione a contestare gli addebiti, ma il risultato si è tradotto in risposte vaghe e totalmente prive di fondamento».
Tenta di rubare una bici al liceo, ma viene arrestato
Denunce e controdenunce. Interviene anche l’associazione Antiracket di Brescia. Si ipotizza l’estorsione
Scoppia la “guerra dei maiali” a rischio 80 posti di lavoro
E’
di Sara Pizzorni
ipotizzato il reato di estorsione nella denuncia querela presentata presso la procura della Repubblica di Cremona da Giovanni Gavazzoni, titolare, con il fratello Giuliano e la nipote, di tre aziende suinicole con sede a Castelleone e Pizzighettone contro un'azienda di Parma che si occupa di forniture di mangimi. A raccontare come si sono svolti i fatti è stata Emanuela Colusso, presidente dell’associazione Antiracket di Brescia, alla quale la famiglia di agricoltori si è rivolta per avere aiuto. «I Gavazzoni erano in difficoltà, così l’amministratore dell’azienda di fornitura di mangimi si è proposto come salvavita, e ha fatto sottoscrivere alle tre società tutta una serie di pegni, scritture private, titoli e cambiali, con la promessa che avrebbe fornito mangime in cambio dell’acquisizione dei circa 50mila maiali di Gavazzoni».
E' finito in manette per furto di bicicletta S.F., giovane 27enne di Sesto ed Uniti, già pregiudicato. Il reato si è svolto presso il Liceo Scientifico Aselli. Il giovane è stato colto in flagranza da due collaboratori scolastici mentre manometteva la catena della bicicletta, appartenente ad uno studente. Immediatamente sono stati allertati i carabinieri del radiomobile di Cremona che lo hanno arrestato con l’accusa di furto aggravato. Il 27enne è stato accompagnato in camera di sicurezza fino alla direttissima, prevista per venerdì 28. La bicicletta restituita al proprietario.
AFFITTANSI
Il tribunale di Cremona
Locali arredati e corredati
«Dopo qualche mese», ha spiegato la Colusso, «la stessa azienda di fornitura è entrata in difficoltà e non è stata più in grado di fornire il mangime, obbligando Gavazzoni ad avvalersi di altri fornitori, subendo esborsi ingenti di denaro, e paralizzando ulteriormente la struttura aziendale».
Per studi medici e/o paramedici in possibile contesto plurispecialistico. Zona centro Cremona / No Agenzie Tel. 338 5047109 paolo.magni@unimi.it
Trenta dipendenti delle aziende Gavazzoni con il titolare
«A questo punto», ha continuato la presidente dell’Antiracket, «l'azienda incriminata ha fatto emettere dal tribunale un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, ottenendo il sequestro immediato di tutti i maiali». Con la denuncia in procura, Gavazzoni ed Emanuela Colusso hanno chiesto l’immediata sospensione dei termini, con la speranza di impedire che i suini venissero portati via e per far sì che i trenta lavoratori delle tre società non si trovassero dall’oggi al domani senza lavoro. La prefettura di Cremona si è quindi attivata chiedendo al presidente del tribunale che fosse firmata immediatamente la sospensione dei termini per dare la possibilità all’imprenditore di rientrare in possesso dei propri beni. Non è stato così: il presidente Grillo ha infatti dato parere negativo, ma il prefetto ha comunque deciso di sospendere il provvedimento per una settimana, il tempo necessario per Gavazzoni di dimostrare quanto dichiarato nella denuncia querela. Intanto a «Regonetta», una delle tre aziende dei fratelli Gavazzoni, sono arrivati i camion dell'azienda di fornitura di mangimi per portarsi via i maiali in forza del decreto ingiuntivo emesso dal tribunale in favore della ditta parmense, creditrice di Gavazzoni. L’amministratore delegato dell'azienda parmense, però, non aveva ancora ricevuto comunicazione che il decreto era stato momentaneamente congelato. I camion sono
Rapinava gli studenti delle superiori, denunciato 29enne pregiudicato
Aveva creato attorno a sé un clima di terrore, collezionando diverse rapine ai danni di alcuni studenti degli istituti scolastici superiori di Cremona, molti dei quali minorenni. Ora per le vittime l’incubo è finito grazie al lavoro degli uomini della terza sezione della squadra Mobile della Questura guidati dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti. L’autore delle rapine è stato infatti individuato e denunciato a piede libero. Si tratta di un pregiudicato di 29 anni al quale sono stati attribuiti sei colpi messi a segno in pochi giorni. Magro il bottino.
A volte il giovane, che ha alle spalle precedenti per reati specifici e per stupefacenti, si accontentava anche degli spiccioli. Le vittime venivano prese di mira alla stazione degli autobus o al piazzale della stazione ferroviaria. Venivano avvicinate, afferrate per il bavero, minacciate e costrette a consegnare tutti i loro averi. Andavano bene anche le monetine. Terrore e paura erano all’ordine del giorno tra gli studenti cremonesi: il timore di essere le prossime vittime del
quindi ripartiti senza i maiali, ma il responsabile della ditta di mangimi si è precipitato in prefettura per avere chiarimenti. «Qui c’è in ballo una sentenza del giudice che ci dà ragione», ha detto l’avvocato Carlo Alquati, che insieme al collega di Parma Alberto Guareschi difende gli interessi dell'azienda parmense. «A suo tempo», ha precisato il legale, «la società emiliana ha sporto denuncia nei confronti di Gavazzoni per appropriazione indebita e ricettazione. Ed ora stiamo pensando di procedere per il reato di calunnia». Alquati ha spiegato che all’interno dell’allevamento c’è anche una parte di maiali che erano di proprietà della Zep, società di Merate che commercia suini, a sua volta in debito con la società di mangimi. «Una sentenza del tribunale ha assegnato all’azienda di Parma la proprietà dei maiali della Zep, dislocati presso le aziende di Gavazzoni in forza di un contratto di soccida. Per questi maiali il prefetto non ha disposto nulla, e di conseguenza i suini, per un valore di un milione e mezzo di euro, possono essere portati via». «Tutti gli accordi commerciali fatti dalla società emiliana con i Gavazzoni sono regolari», ha sostenuto sempre l’avvocato. I Gavazzoni erano in difficoltà economiche, ma lo era anche l'impresa di mangimi. «L’azienda è andata in crisi per non aver ricevuto i pagamenti», ha concluso l'avvocato Alquati. «Ricordo che dà occupazione a cinquanta dipendenti».
rapinatore era forte. «Il fenomeno, che si verificava con una certa cadenza», ha commentato Lo Presti, «aveva assunto aspetti preoccupanti». A risolvere il problema sono stati i quotidiani servizi di controllo effettuati in prossimità delle scuole dagli agenti della polizia, e la collaborazione degli stessi ragazzini rapinati, nonché dei loro amici, che, come ha ribadito il capo della Mobile, «hanno fornito agli investigatori elementi fondamentali». Qualcuno, addirittura, aveva immortalato il responsabile sul telefonino. Le indagini hanno fatto il resto e chiuso il cerchio. Il 29enne è stato bloccato, identificato e denunciato per il reato di rapina. Per gli studenti cremonesi l’incubo è proprio finito.
Individuato dagli uomini della Questura
Sergio Lo Presti
Soresina, inaugurato il nuovo Centro medico La nuova sede si trova in via Aldo Moro
Sarà inaugurata in questi giorni la nuova sede del Centro della medicina generale di Soresina, situata in via Aldo Moro al numero 32. Ponendosi come obiettivo quello di fornire un servizio sempre più all’avanguardia, la dirigenza della cooperativa ha deciso di spostare la nuova sede presso uno stabile di 850 mq,
cercando in questo modo di unire in un unico consorzio sempre più medici generici per permettere loro di non restare soli e di non autofinanziarsi. Il primo centro naque a Soresina nel 1998, in via Mazzini, dove i medici generici potevano godere di un piccolo spazio di 130 metri quadrati grazie alla Fondazione Zucchi Falcina.
Nel 2003 è avvenuto il primo trasferimento del centro, in un nuovo ambiente ampio 430 mq per permettere un migliore svolgimento delle attività e quest’anno vi sarà appunto il secondo trasloco. All’inaugurazione di sabato 5 novembre in via Aldo Moro presso la sala congressi della Fondazione Zucchi Falcina, saranno presenti il sindaco di So-
resina Giuseppe Monfrini, il presidente della provincia Massimiliano Salini, il direttore generale dell’Asl di Cremona Gilberto Compagnoni e il presidente della Fondazione Zucchi Falcina Veronica Fiamenghi, più altre importanti figure, sia locali che nazionali. Finita questa prima parte congressuale, che avrà inizio alle ore
La questura di Cremona
9 e vedrà impegnati tutti i relatori precedentemente elencati, i partecipanti andranno di fronte all’ingresso del nuovo centro sanitario polifunzionale per l’inaugurazione vera e propria (prevista per le ore 12). Si inizierà con il consueto taglio del nastro e la benedizione da parte del parroco locale. A seguire, i partecipanti all’evento potranno finalmente entrare nel locale e, per i più interessati, sarà anche organizzata un’eventuale visita guidata del centro. Infine, sarà allestito per tutti i presenti un buffet per l’occasione.
Cremona
Venerdì 28 Ottobre 2011
giardini di Porta Mosa sono uno dei parchi storici di Cremona, percorsi dalle antiche mura, e nei pressi dei quali sorgeva l'antica Porta Mosa, appunto, una delle cinque antiche porte di Cremona. Eppure la loro antica origine non impedisce che essi versino nella trascuratezza. A partire dalle mura che li circondano, e che in alcuni punti sembrano pronte a crollare. Per non parlare dei rifiuti che giacciono abbandonati a terra e sui tavoli in legno, o alle asperità del terreno, decisamente poco curato. A riportare l'attenzione sul problema è Giancarlo Schifano, consigliere comunale dell'Italia dei Valori, che ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione in Consiglio comunale chiedendo al Comune di non trascurare lo spazio verde. «Il parco dei bastioni di Porta Mosa con le sue imponenti mura cinquecentesche di notevole prestigio storico è in piena decadenza a causa dell’assoluta incuria e ab-
Interrogazione di Giancarlo Schifano (IdV): è un patrimonio in abbandono
Parco Bastioni di Porta Mosa, giardini non curati ed arredo insufficiente
bandono da parte dell’amministrazione Comunale» si legge nel documento, che attacca duramente l'atteggiamento di noncuranza dell'amministrazione comunale. «Tra l'altro all’ingresso del giardino di fianco alla porta un cartello ricorda che si tratta di un giardino scolastico che comunque può essere utilizzato da tutta la cittadinanza». Motivo in più, questo, per assicurare al giardino un'adeguata manutenzione, soprattutto «considerato che la scuola dell’infanzia San Giorgio non utilizza il suddetto giardino proprio a causa delle sue pessime
condizioni» si legge ancora nel documento. Anche le strutture presentano diversi problemi. «L’arredo interno al giardino presenta dei lastroni rotti e sporgenti, che possono costituire un pericolo costante per i bambini e per le persone che decidono di incamminarsi nel vialetto» sottolinea Schifano. «Inoltre nel 2004 l’assessore alle politiche ambientali aveva previsto un progetto di recupero e di riutilizzo di questa area verde particolarmente suggestiva: mi chiedo che fine abbia fatto. A questo punto diventa un atto doveroso
sensibilizzare l’attuale maggioranza di centro-destra a recuperare una zona che ora è relegata all’oblio». «Si impegna il Sindaco e la Giunta» si legge nella mozione «a un intervento immediato e urgente per evitare il crollo di una parte delle mura in via Gaspare Pedone». Mura che in effetti versano in pessime condizioni. Si chiede inoltre di «rendere fruibile il giardino attraverso la sistemazione del vialetto perimetrale; di valorizzare lo storico parco attrezzandolo con delle adeguate panchine in legno e con dei giochi facilmente accessibili ai bambini».
Guastatori cremonesi nei paesi alluvionati
Liguria e Lunigiana in ginocchio. I militari: «Situazione molto critica, paesi distrutti e sommersi dal fango»
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di Laura Bosio
ifficile togliersi dalla mente le immagini di devastazione che in questi giorni scorrono incessantemente su ogni schermo: quei fiumi di fango e detriti che hanno messo in ginocchio parte della Liguria, distruggendo impietosamente una delle perle della costa italiana, le Cinque Terre, e tutti i vicini paesi costieri, specialmente quelli che si trovano lungo il Magra, che con la sua esondazione ha invaso Ameglia e Fiumaretta. Per non parlare del crollo del ponte della Colombiera, che fungeva da collegamento tra le due sponde del Magra. Immagini di disperazione, per quello che molti hanno definito come "un disastro annunciato", per una situazione che si trascina
ormai da troppi anni. Già da tempo su Facebook è nato un gruppo intitolato «No alluvione fiume Magra», dopo il precedente del 2009. E da tempo si scriveva che la situazione del letto del fiume era tutt'altro che positiva. Intanto i soccorsi hanno iniziato a riversarsi nelle zone colpite dal disastro, provenienti da tutta Italia, Cremona compresa: i genieri
Un immagine dell’alluvione in Liguria e nella Lunigiana (foto Meteoweb.eu)
il 10 novembre 2011. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del primo gennaio 2011, non abbiano superato il trentaduesimo anno di età e siano in possesso di un diploma di laurea o di laurea specialistica o magistrale.
soccorso via mare. Attualmente la situazione è confusa. Non appena arrivati i militari si sono impegnati per portare a termine le operazioni di evacuazione, facendo passare casa per casa e cercando altri eventuali dispersi». Gli uomini dell'esercito sono quindi partiti per una ricognizione tecnica, al fine di rimuovere gli smottamenti e rendere possibile ai soccorsi di raggiungere i luoghi alluvionati. L'impressione che i militari cremonesi hanno avuto percorrendo quelle strade è stata di un grande disastro. «I ragazzi che sono sul posto stanno lavorando davvero moltissimo e hanno riferito che la situazione è davvero brutta, soprattutto in certe zone» continua Mannino. «Ora imperativo è riuscire a salvare quanto possibile, sia in termine di vite umane che in termini di beni. Tra l'altro in al-
cremonesi della 132ª Brigata Corazzata “Ariete”, circa una ventina, con due mezzi operativi, si sono recati in Liguria e Toscana. I militari del 10° Reggimento Genio Guastatori, ormai specializzati in interventi di soccorso per pubbliche calamità, hanno infatti raggiunto nella notte tra mercoledì e giovedì la zona di Aulla, uno dei piccoli centri urbani della Lunigiana maggiormente colpiti dall’ondata di piena del Magra. Dopo una prima valutazione dei danni e degli interventi necessari, nelle prossime ore altre unità potrebbero partire da Cremona per raggiungere le zone colpite. «Sono circa una cinquantina le persone pronte a muoversi, anche se per decidere dobbiamo attendere gli ordini della Prefettura di La Spezia, che coordina le operazioni» spiega Pasquale Marco Mannino, portavoce dei guastatori cremonesi. «Abbiamo anche pronti dei battelli, in quanto Aulla è ancora sommersa e il Magra non è rientrato, e quindi potrebbe essere necessario un
Guardia di Finanza, concorso per 16 tenenti
Pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta ufficiale n. 81 dell’11 ottobre 2011 - il bando di concorso per il reclutamento di 16 tenenti in servizio permanente effettivo del ruolo tecnico-logistico-amministrativo della Guardia di Finanza. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro
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cune zone sono già iniziati fenomeni di sciacallaggio, che bisogna arginare. C'è una nave della marina militare che fa la spola tra Vernazza e Monterosso, perché alcuni paesi sono raggiungibili solo dal mare. In alcune zone è rimasto in piedi davvero ben poco, il fango ha distrutto tutto». La priorità per l'esercito, ora, è di riuscire a raggiungere le zone più isolate, e ripristinare la viabilità, che da molte parti è interrotta. Poi c'è un ponte sulla Cisa che è in pessime condizioni, e saranno necessari interventi. «Il lavoro da fare è davvero tanto, senza contare che vi sono ancora parecchie zone a rischio di smottamento e frane, che devono essere ancora monitorate» conclude Mannino. «Per ora hanno stimato 90 milioni di danni, ma credo sia una valutazione ancora molto parziale».
«Alcune zone sono raggiungibili solo via mare»
In mostra fino al 6 novembre
La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata mediante procedura informatica disponibile sul sito www. gdf.gov.it – area concorsi e inviata al Centro di Reclutamento della Guardia di Finanza, via della Batteria di Porta Furba n.34, 00181 Roma/Appio.
Adafa festeggia i 60 anni Fino al 6 novembre all'Adafa di via Palestro, a Cremona, sono in mostra gli scatti della mostra che festeggia i 60 anni del Gruppo Fotografico Cremonese: una grande antologica con immagini realizzate dai componenti dello
storico gruppo di ieri e di oggi. L'Adafa, senza fini di lucro, ha come scopo la diffusione della cultura, prevedendo la presenza di Commissioni che svolgono attività in settori artistici specifici.
Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 6 novembre Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. x• 3 e 4 dicembre Weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Merano e di Livigno con la possibilità di dedicarsi allo shopping in convenientissimi negozi. • 8 dicembre Una giornata dedicata al ‘Natale delle Meraviglie’ a San Marino con shopping tra i Mercatini del centro storico e le caratteristiche contrade ricche di luci e addobbi. • Dal 08 all’11 dicembre Un tour dedicato alla visita delle città della Germania: Augusta, Ulm e Rothenburg con l’aggiunta dei caratteristici Mercatini Natalizi. Fatevi avvolgere dalle atmosfere fiabesche e accattivanti nelle quali sono immersi questi luoghi. • Dal 09 al 11 dicembre Un viaggio dedicato alla scoperta della suggestiva ‘Festa delle Luci’ a Lione. Si visiteranno inoltre Chambery e Annecy con i loro caratteristici Mercatini di Natale. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 11 dicembre Visita guidata al “Cenacolo” di Leonardo da Vinci sito nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. • 17 e 18 dicembre Un weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Cortina d’Ampezzo e Brunico con la possibilità di dedicarsi allo shopping in un’incantevole atmosfera. • 18 dicembre Una giornata dedicata ai Mercatini Natalizi di Lugano; shopping e magiche atmosfere accoglieranno tutti i partecipanti. • Dal 28 dicembre 2011 al 02 gennaio 2012 Un Capodanno in Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Blanes. • Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
turisti per i fasulin
agitazione per fita cna
unita’ d’italia a soresina
Il 28 ottobre alle 16.30 il Centro Pastorale Diocesano di via S. Antonio del Fuoco a Cremona ospita l'incontro pubblico «Crisi e povertà. Quale welfare domani?». Al tavolo dei relatori siederanno Vittoria Boni, responsabile dipartimento welfare delle Acli nazionali, Cristiano Gori, docente di politica sociale Università Cattolica. I pilastro del sistema di welfare, appaiono oggi quanto mai fragili e instabili. La proposta delle Acli di un Piano contro la povertà assoluta si colloca all’interno di questo dibattito a partire dal fatto che il nostro è uno dei pochi Paesi europei privo di un intervento nazionale a sostegno di chi si trova in queste difficili condizioni. Sono previsti interventi di rappresentati delle Istituzioni pubbliche e del Terzo Settore verso gli Stati generali del volontariato cremonese.
In occasione dell’appuntamento con la cucina pizzighettonese (I fasulin de l’öc cun le cudeghe), questo fine settimana, i turisti potranno degustare le specialità locali e fruire della bellezza monumentale della realtà fortificata lungo l’Adda, con tutte le attrattive culturali e naturalistiche che sa offrire. Saranno, pertanto, offerti pacchetti turistici che prevedono una permanenza sul territorio per due giorni con visita della città di Cremona e di Pizzighettone, oltre a visite organizzate ai vari luoghi artistici, di culto ed ambientali. Inoltre, Domenica 30 ottobre alle ore 15.30, a Pizzighettone vi sarà la possibilità di una visita guidata gratuita nel centro storico, con ritrovo davanti alla Chiesa romanica di San Bassiano, dove si visiterà tale Chiesa, approfondendone gli aspetti storico-culturali, e il Museo Civico locale che conserva elementi artistici del periodo rinascimentale.
In relazione alle ultime determinazioni del Governo sui temi specifici dell'autotrasporto la Cna Fita ha deciso di proclamare lo stato d'agitazione dei suoi associati. «In un Decreto di prossima emanazione sarebbero contenute disposizioni relative al recepimento del Regolamento europeo sull'accesso alla professione e da dove si evincerebbe che la nostra rappresentanza è stata completamente inascoltata» affermano da Fita Cna. Si parla, come requisito d'ingresso, di mantenimento dell'esenzione dal Regolamento europeo 1071/2009 fino ai 3,5 tonnellate per le sole imprese monoveicolari e che non si adeguerà la capacità finanziaria ai 9 mila euro per tutti, bensì unicamente per chi lavora con autoveicoli fino ai 35 quintali.
Soresina si prepara a celebrare i 150 anni dell'unità d'Italia. Lo farà venerdì 4 novembre e sabato 5 novembre alle ore 20.45 al teatro Sociale per una commedia storica di Luigi Bisicchia, con video-lirica di Patrizia Sudati, Teatro Chiroli, Teatro Ermicama, Amici del Teatro Franco Arcari, Asd Arte e Movimento, ASD Fortes in Bello, Dance of Life, Fit-Ball Center, Danzarte, Coro Psallentes, Operazione Musical. 150 anni si storia insieme a Soresina è la storia dell'unità d'Italia vista con gli occhi delle associazioni del territorio, unite, per l'occasione, come si unirono 150 fa tutte le forze sparse in un'Italia divisa per dar vita a un nuovo corso. E' anche la risposta della città per ricordare alcuni importanti eventi che, nel corso degli anni, hanno fatto la storia di tanti cittadini italiani. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza a favore di un progetto interamente dedicato al territorio soresinese.
In Breve
incontro alle acli sulla crisi
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Cremona
Venerdì 28 Ottobre 2010
ALTOBELLO MELONE
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
Artista cremonese del ‘500 Pittore di talento, decorò anche la Cattedrale della città
Via Altobello Melone è vicina al cuore della città, proprio dietro piazza Marconi. Si snoda da piazza Sant’Angelo fino a sfociare in via Giordano. Il nome attuale le fu dato nel 1871, quando il consiglio comunale deliberò di riunire sotto lo stesso nome tre tratti di strada: la contrada San Geroldo, la piazza San Pantaleone, la Stretta di San Pantaleone. I nomi dei santi che prima definivano alcuni tratti della via derivano dalle omonime chiese: all’inizio della strada, affacciata con un lato su piazza Sant’Angelo, stava la chiesa di San Vitale, che ora è utilizzata come sala riunioni ed eventi. L’altra chiesa, sulla piazzetta di San Pantaleone, era dedicata all’omonimo santo, e fu chiusa nel 1772. Su via Melone si affaccia, a sinistra, l’alto muro di cinta del palazzo Mina Bolzesi, mentre a destra vediamo via Larga e piazzetta San Pantaleone.
P
di Laura Bosio
assiamo ora a qualche notizia su Altobello Melone. Nacque a Cremona, nel 1491, e si distinse come artista, anche se la documentazione che lo riguarda è di scarsa entità, così come sono poche le notizie certe sulla sua vita. Certo è che la sua formazione avvenne proprio nella nostra città, che all'epoca si distingueva per essere una città di frontiera, e che in quegli anni era caratterizzata da un'arte di tipo nordico, influenzata dalla produzione tedesca. L'arte del Melone, però, non fu esente neppure da contaminazioni della pittura veneziana, nonché della pittura ferrarese, di Ludovico Mazzolini e del Garofalo. LE OPERE Una delle primissime opere attribuite al Melone è la «Madonna col Bambino e s. Giovannino» dell’Accademia Carrara di Bergamo. Viene inoltre attribuita al Melone la piccola «Adorazione del Bambino» della Galleria del Palazzo ducale di Mantova, già nota sotto il nome del cremasco Vincenzo Civerchio (Moro), nonché due pannelli di polittico con S. Giovanni Battista e un Santo vescovo in una collezione privata. In questi ultimi due si ravvisa per la prima
volta l’influenza dello stile del Romanino. Proprio la questione della conoscenza e della frequentazione tra i due artisti è uno dei nodi cruciali e più intricati della vicenda artistica lombarda di inizio Cinquecento. In effetti, Melone venne spesso in contatto con il Romanino, artisticamente parlando, anche se non sono note le circostanze del loro incontro. Nel febbraio del 1512, dopo la sconfitta inflitta ai Veneziani dalle truppe francesi di Gaston de Foix duca di Nemours, Brescia fu sottoposta a un tragico saccheggio. Fu forse in quella occasione che i due artisti, il Melone e il Romanino, fuggirono dalla città e cercarono riparo nei paesi delle montagne che dividono le valli dell’Oglio e del Mella. Sembra infatti possibile riconoscere entrambe le loro mani negli affreschi del piccolo eremo di S. Onofrio a Bovezzo nella Val Trompia.
ricusato dal Melone stesso. Quattro giorni dopo, i due stabilirono nuove condizioni, molto più vantaggiose per Melone: l’impegno sarebbe durato infatti un solo anno, con uno stipendio giornaliero. La società doveva servire al Boccaccino per impegnare il Melone come aiuto nell’impresa decorativa della cattedrale cremonese, che sarebbe stata iniziata infatti subito dopo, nella primavera del 1514, con la serie di affreschi sulla parete sinistra della navata centrale raffiguranti le “Storie di Maria”. Tuttavia risulta difficile riscontrare in queste scene una mano diversa da quella del Boccaccino e, tanto meno, una mano avvicinabile a quella del Melone. Si può datare intorno al 1513 il cosiddetto “Cesare Borgia” dell’Accademia Carrara di Bergamo, sempre a firma di Altobello Melone. In questo breve giro di anni (1513-15) è possibile datare anche il «Cristo portacroce» della National Gallery di Londra (già collezione Philip Pouncey), il «S. Gerolamo» del Museo civico di Verona, il “S. Prospero» di collezione privata inglese, il «Compianto» dell’arcivescovado di Milano, la «Madonna col Bambino e s. Giovannino» del Fitzwilliam Museum di Cambridge e la «Coppia di amanti» della Gemäldegalerie
La via prese l’attuale nome nel 1871
IL LAVORO IN CATTEDRALE Da un documento del 5 novembre 1513 si evince che l’artista cremonese Camillo Boccaccino aveva assunto come socio il giovane Melone, il quale, in base all’accordo, avrebbe dovuto aiutarlo nei lavori della cattedrale di Cremona per un periodo di due anni. Il contratto fu però
Due dipinti di Altobello Melone. Sopra “La coppia di Amanti”. A lato, Ritratto di Gentiluomo (detto “Cesare Borgia”)
La stagione dei lavori nel Duomo di Cremona si aprì nel 1516 commissionata dai Massari di Dresda (Gregori, 1955; Frangi, 1985). Nel 1516 si aprì per Melone la breve ma intensa stagione della decorazione della cattedrale cremonese. L’11 dicembre 1516, infatti, mentre erano ancora attivi il Boccaccino e Giovan Francesco Bembo, i massari della cattedrale presero accordi con il Melone per gli affreschi del settimo arcone a sinistra della navata maggiore, che avrebbero dovuto raffigurare la ”Fuga in Egitto” e la “Strage degli innocenti”. Secondo quanto indicato dal dettagliato contratto, il Melone era obbligato a rifarsi, sia per la composizione sia come termine di paragone qualitativo, agli affreschi eseguiti dal Boccaccino nelle campate precedenti. Non solo, ma il contratto prescriveva anche il senso e il tipo della narrazione, i dettagli e i motivi simbolici, l’adesione a tradizioni e formule visive appropriate ai temi iconografici. Il risultato sarebbe poi stato sottoposto al giudizio concorde di due giudici, uno scelto dalla committenza e l’altro dall’artista, per verificarne la superiorità o la non inferiorità rispetto agli affreschi del Boccaccino, pena il raschiamento, a proprie spese, dell’affresco stesso. Le scene erano sicuramente finite per il 15 agosto 1517, come richiesto dai committenti, e il primo ottobre il Romanino, probabilmente chiamato dal Melone, insieme con due giudici scelti dai massari era presente in duomo per dare una valutazione sugli af-
freschi. Il giudizio fu favorevole, tanto che, pochi mesi dopo, il 13 marzo 1518, i massari rinnovarono l’accordo col Melone per gli affreschi con “Storie della Passione”, da eseguirsi sulla parete destra della navata maggiore entro il settembre di quell’anno: «l’Ultima Cena», «la Lavanda dei piedi», «l’Orazione nell’orto», «la Cattura di Cristo» e «Cristo davanti a Caifa». Questi lavori sono, non c’è dubbio, il punto più alto della carriera del Melone; ma in un certo senso ne rappresentano anche il punto di arrivo, dopo il quale non solo non si conoscono altre committenze pubbliche di pari o di minore importanza, ma nemmeno altre opere documentate.
La data di morte è incerta, si pensa prima del 1543
GLI ANNI DI “BUIO” Negli anni successivi all’impresa della cattedrale il nome del Melone diventa praticamente introvabile nei documenti: si sa soltanto che nel dicembre del 1523 era a Cremona, in cattedrale, come testimone, il che induce a credere che in quegli anni il pittore gravitasse ancora nella città natale. Dopo di che non si hanno più notizie sicure né opere firmate. Solo su stretta base stilistica è infatti possibile assegnare al Melone una serie di opere databili a cavallo tra secondo e terzo decennio. Tra queste si segnala il «Trittico» di Torre de’ Picenardi, degli anni 1518-20. Non si conosce la data di morte del M., certamente anteriore al 3 maggio 1543.
News & Rubriche 29 ottobre 1929 Grande depressione Il crollo definitivo della Borsa, nella grande depressione, detta anche crisi del 1929, si concretizzo il 29 ottobre (noto come martedì nero) con il crollo definitivo della borsa valori, a pochi giorni dalla borsa di Wall Street (avvenuta il 24 ottobre). Fu una drammatica crisi economica che sconvolse l'economia mondiale alla fine degli anni venti, con gravi ripercussioni durante i primi anni del decennio successivo.
1 novembre 1897 Nacque la Juventus La Juventus nacque il primo novembre del 1897 a Torino come società civile «per gioco, per divertimento, per voglia di novità» su iniziativa di alcuni giovani studenti della terza e quarta classe del Liceo classico "Massimo d'Azeglio" che si ritrovavano nella vicina Piazza d'Armi, allo scopo di giocare a calcio.
2 novembre 1975 Il delitto Pasolini Nella notte tra il primo e il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini venne ucciso in maniera brutale: percosso a colpi di bastone e travolto dalla sua stessa auto sulla spiaggia dell'idroscalo di Ostia, località del Comune di Roma. Il cadavere massacrato venne ritrovato da una donna alle 6 e 30 circa. Sarà l'amico Ninetto Davoli a riconoscerlo.
Venerdì 28 Ottobre 2011
28 ottobre 1922: la marcia su Roma
l medico, come ogni professionista, è soggetto, nell’esercizio della propria attività, a responsabilità civile e penale. Ciò significa che egli risponderà in sede civile dei danni causati al paziente nell’esercizio della propria attività ed in sede penale per i reati eventualmente commessi nell’esercizio dell’attività stessa; il presente articolo tratterà brevemente i profili più rilevanti della responsabilità civile, fermo restando che da una responsabilità penale possono essere comunque fatti valere interessi civili. Negli ultimi anni la giurisprudenza, è passata dall'affermazione della natura extracontrattuale della responsabilità medico-sanitaria a quella contrattuale con modificazione delle regole sul
nesso di causalità e sull'onere della prova. Ha riconosciuto la responsabilità del medico e/o della struttura sanitaria-ospedaliera in tutti quei casi in cui la terapia sia stata inadeguata, o quando il medico abbia omesso le cure appropriate o commesso un errore terapeutico ovvero un'errata diagnosi. La teoria della responsabilità contrattuale nasce dal fatto che il privato, quando si reca nella struttura sanitaria o dal medico curante, compie un'attività negoziale. La giurisprudenza utilizza i termini “contatto sociale” e “contratto di spedalità”, per qualificare come contrattuali, quei rapporti che si instaurano tra il paziente ed il medico, e tra il paziente e la struttura sanitaria. Tali rapporti sono costituiti dalla richiesta di erogazione di un ser-
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Egregio Responsabile Patronato Epaca, come opera la normativa vigente in merito alle decorrenze dei trattamenti pensionistici per il personale del comparto scuola? Dal primo gennaio 2012 si modifica la disciplina delle decorrenze iniziali, in pratica le finestre, dei trattamenti pensionistici, sia di vecchiaia che di anzianità, per il personale del comparto scuola, introducendo anche per tali soggetti una decorrenza notevolmente posticipata rispetto al momento della maturazione dei requisiti. In particolare, è previsto che i trattamenti decorrano dall’inizio dell'anno scolastico e accademico, che ricade nell'anno solare successivo rispetto a quello in cui si siano maturati i requisiti. Prima invece la decor-
Tipologie di contratti - 1ª parte 1) Atti di divieto di concorenza. La legge stabilisce che il dipendente non può compiere atti di concorrenza ai danni del proprio datore di lavoro. L’art. 2125 del Codice civile consente al datore di lavoro di tutelarsi anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro, prevedendo la possibilità di stipulare con il lavoratore un apposito patto di non concorrenza, in forza del quale il datore di lavoro si obbliga a corrispondere una somma di denaro al lavoratore e questi, a sua volta, si obbliga a non svolgere attività concorrenziale con quella del proprio datore una volta cessato il rapporto. 2) Lavoro stagionale (contratto a tempo determinato) Il lavoro stagionale è, solitamente, un lavoro a tempo determinato che si svolge in certi periodi dell'anno. I lavoratori stagionali hanno diritto ad essere richiamati l’anno sucessivo.I Ccnl regolamentano le modalità. 3) Contratto di lavoro a tempo parziale Il contratto di lavoro a tempo parziale è quello in cui l'orario di lavoro, convenuto individualmente, risulta inferiore a quello del contratto a tempo pieno previsto dalla legge o dal contratto collettivo, vale a dire inferiore alle 40 ore settimanali. La riduzione dell'orario di lavoro può avvenire secondo tre modelli: tipo orizzontale: orario giornaliero ridotto; tipo verticale: orario giornaliero a tempo pieno, ma riduzione dei giorni di lavoro; tipo misto: combinazione di riduzioni verticali e orizzontali all'interno della settimana lavorativa. Il lavoro a tempo parziale cioè prevede lo svolgimento dell'attività limitata in un determinato periodo temporale. Il Lavoro Part Time può essere sia a tempo determinato che indeterminato.
“Marcia su Roma”, quadro del celebre futurista Giacomo Balla con la violenza di alcuni edifici pubblici. La notte tra il 27 e il 28 il presidente del Consiglio fu svegliato per essere informato che le colonne fasciste erano partite verso Roma, sui treni che erano stati requisiti. Alle 6 del mattino del giorno 28 si riunì al Viminale (allora sede della presidenza del Consiglio) il consiglio dei ministri che decise di proclamare lo stato di assedio. Il ministro dell’interno Taddei stilò un proclama sulla falsariga di quello che Luigi Pelloux aveva stilato nel 1898, e lo diede immediatamente alle stampe, diffondendolo alle prefetture. Verso le 8.30, il presidente
della Repubblica Luigi Facta si recò al Quirinale per la ratifica del proclama, ma - con sorpresa del primo ministro il re si rifiutò e Facta si dimise. Alle 8 di sera Mussolini partì alla volta di Roma, dove sarebbe giunto alle 11.30 del 30 ottobre. Benito Mussolini parlò per circa un'ora col Re promettendogli di formare entro sera un nuovo governo con personalità non fasciste e con esponenti di aree politiche “popolari”. Alle 18 presentò il governo, comprendente soltanto tre fascisti di orientamento moderato. Fu così che iniziò un funesto ventennio.
A proposito di responsabilità civile del medico
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it).
www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it
Partì da sotto il Torrazzo un giorno prima. «Cremona e Mantova non possono rinviare» citava un telegramma inviato da Roberto Farinacci a Mussolini
ll 28 ottobre 1922, alcune decine di migliaia di militanti fascisti si diressero verso la capitale rivendicando la guida politica del Regno d'Italia e minacciando, in caso contrario, la presa del potere con la violenza. La manifestazione eversiva si concluse con successo quando, il 30 ottobre, il re Vittorio Emanuele III cedette alle pressioni dei fascisti e decise di incaricare Benito Mussolini di formare un nuovo governo. Quattro giorni prima della marcia, il 24 ottobre, a Napoli si tenne una grande adunata di camicie nere, raduno che doveva servire da prova generale. In quell’occasione, Mussolini proclamò pubblicamente: «O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma». La stessa sera, all’Hotel Vesuvio, si riunì il Consiglio nazionale del partito che stabilì le direttive e i dettagli della marcia. La mattina dopo Michele Bianchi avrebbe lanciato ai suoi uomini il segnale convenuto: «Insomma, fascisti, a Napoli piove, che ci state a fare?» mentre Mussolini sarebbe prudentemente andato ad attendere a Milano gli sviluppi successivi. Il 27 ottobre a Cremona, a Pisa e a Firenze erano già in azione gli squadristi, che prendevano possesso
vizio e dall'accettazione di tale richiesta. Dunque, per effetto di detta teoria, il paziente danneggiato dovrà limitarsi a provare, il contratto e l’aggravamento della patologia o l’insorgenza di un’affezione e allegare l’inadempimento del medico, in astratto suscettibile a provocare il danno lamentato. Comporterà al medico dimostrare che tale inadempimento non vi è stato ovvero che, pur esistendo, non è stato causalmente rilevante. Luca Curatti e Alessandro De Nittis
Assoutenti delegazione di Cremona tel.328.1547751 • viaTrecchi 25 e-mail: assoutenticremona@libero.it
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
I permessi per motivi personali L’art. 4 della L. 8 marzo 2000 n. 53 prevede che i lavoratori possano fruire di permessi retribuiti e congedi per motivi personali specificamente previsti. Durante l’astensione dal lavoro i lavoratori conservano il posto di lavoro e al termine del periodo hanno diritto, salvo rinuncia espressa, di rientrare nella medesima unità produttiva o altra ubicata nello stesso comune e di essere adibiti alle mansioni da ultimo svolte o a mansioni equivalenti. In sintesi, è previsto che il lavoratore possa godere di un permesso retribuito pari a tre giorni all’anno qualora si verifichi il decesso ovvero la grave infermità del coniuge, di un parente entro il secondo grado ovvero di un convivente. Il lavoratore è tenuto al preavviso rispetto sia all’evento che dà titolo al permesso sia in riferimento ai giorni pianificati per l’astensione dalla presta-
Pensioni per il personale del comparto scuola
renza era prevista dall'inizio dell'anno scolastico e accademico, che ricadeva nell'anno solare di maturazione dei requisiti per il trattamento; es.: maturazione dei requisiti pensionistici nel febbraio 2012, accesso al trattamento pensionistico dal 1/9/13 (scuola) o dal 1/11/13 (università). Resta ferma l'applicazione della disciplina previgente per i soggetti che abbiano conseguito o conseguano entro il 31/12/11 i requisiti per il trattamento. La norma è intesa ad armonizzare le regole di decorrenza del pensionamento del settore della scuola, fino ad ora sempre escluso dalle misure sulle finestre pensionistiche introdotte con i vari interventi normativi adottati dal 1995 al 2011, a quello degli altri settori produttivi, per i quali il termine di dilazione per i lavoratori dipendenti è pari a 12 mesi, decorrenti dalla data di maturazione dei requisiti per il trattamento. Si tenga presente che la finestra d’uscita per il personale della scuola rimane comunque fissata al 1° settembre di ogni anno, pertanto il posticipo del pensionamento non sarà, come per la generalità dei dipendenti, di 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti per la pensione, ma
sarà variabile, a seconda del mese di maturazione, per ogni singolo soggetto, dei requisiti richiesti. Pertanto, lo slittamento del momento del pensionamento subìto dal personale della scuola potrà andare da un minimo di 9 mesi, per chi maturi i requisiti pensionistici nel mese di dicembre e andrà quindi in pensione dal mese di settembre dell’anno successivo, ad un massimo di 20 mesi per chi maturi i requisiti in gennaio ed andrà quindi in pensione dal mese di settembre dell’anno successivo. Vi è stato nuovamente un intervento anche sulla corresponsione dei trattamenti di fine servizio dei dipendenti pubblici. In primis si introduce un posticipo di 6 mesi per i trattamenti di fine servizio riconosciuti per il raggiungimento dei limiti di età o di servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza, per collocamento a riposo d’ufficio a causa del raggiungimento dell’anzianità massima di servizio, prevista dalle norme di legge o di regolamento applicabili nell’amministrazione (per i quali nella normativa previgente non era previsto alcun posticipo). Inoltre, si incrementa a 24 mesi il posticipo (dai 6 previsti dalla legisla-
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zione previgente) per i trattamenti di fine servizio a seguito di pensionamento anticipato. Resta ferma l'applicazione della normativa previgente per i soggetti che abbiano maturato i requisiti per il pensionamento prima della data di entrata in vigore del presente Decreto, cioè 13 agosto 2011, e per i dipendenti del comparto scuola che maturino i medesimi requisiti entro il 31/12/2011. Non si applica inoltre tale disposizione nei casi di decesso del dipendente o di pensione di inabilità. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:
• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it
zione lavorativa, nonché a fornire idonea certificazione; in ogni caso i permessi (o l’eventuale riduzione di orario alternativa) dovranno essere utilizzati entro il termine di sette giorni dalla data del decesso ovvero dall’insorgenza della grave infermità. Nel caso di permessi richiesti in occasione dell’insorgenza di gravi infermità, il lavoratore dovrà fornire idonea documentazione medica entro il termine di cinque giorni dalla ripresa dell’attività lavorativa. In tale caso è previsto altresì che il lavoratore, mediante una procedura azionata dal lavoratore stesso e che prevede il recepimento in accordo scritto, possa optare per il godimento, in alternativa al permesso, di riduzioni di orario per un monte ore complessivamente non inferiore ai giorni di permessi sostituiti.
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
www.aclicremona.it
Crisi e povertà, quale welfare domani Il Welfare State è nato nel secolo scorso, in un momento storico in cui lo Stato nazionale era il centro decisionale delle politiche monetarie, economiche e sociali. Il peso dell’economia reale (produzione di beni materiali) era preponderante negli assetti produttivi nazionali e internazionali a fronte di un’economia finanziaria ancora lontana dal carattere invasivo assunto oggi. Ebbene, questi due pilastri del sistema di welfare, appaiono oggi quanto mai fragili e instabili unitamente al perdurare di una crisi che continua a generare povertà e impoverimento; si tratta di una crisi che colpisce sia quei soggetti che in passato erano maggiormente protetti (il ceto medio) sia le giovani generazioni, mettendo a rischio la tenuta e la coesione sociale del nostro Paese. Il confronto sul futuro del sistema di welfare in Italia deve tenere conto di tale contesto globale e soprattutto misurarsi con l’intera gamma delle vecchie e nuove povertà
all’interno della quale la connessione tra lavoro e inclusione sociale rivela tutta la sua problematicità. La proposta delle Acli di un Piano contro la povertà assoluta si colloca all’interno di questo dibattito a partire dal fatto che il nostro è uno dei pochi Paesi europei privo di un intervento nazionale a sostegno di chi si trova in queste difficili condizioni. Per approfondire questi argomenti venerdì 28 ottobre alle ore 16,30 al Centro Pastorale Diocesano di Cremona ne parleremo con due esperti: Vittoria Boni, responsabile dipartimento welfare delle Acli nazionali e Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università Cattolica di Milano. L’iniziativa, programmata in preparazione agli stati generali del volontariato cremonese, gode del patrocinio di: Cisvol, Acli, Forum provinciale e territoriale Terzo Settore di Cremona, Lega Autonomie Locali di Cremona, Caritas Cremonese, Asl di Cremona, Comune di Cremona e Azienda Sociale Cremonese.
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Venerdì 28 Ottobre 2011
TESTIMONIANZA
Viaggiare sulla Paullese è un autentico incubo Egregio direttore, dopo varie insistenze e dopo non poca titubanza, nei giorni scorsi mi sono deciso e finalmente ho affrontato il viaggio da Spinadesco a Rivolta d’Adda. Lo so, posso stare antipatico a qualcuno, molti sarano stufi di leggere le mie lettere, ma, io francamente, sono certo di aver purgato tutti i miei peccati dopo quel viaggio. Un vero massacro, un insulto alla pazienza degli automobilisti ed in particolare ai conducenti di mezzi pesanti che sono costretti a fare veri e propri miracoli per districarsi fra deviazioni, strettoie ed improvvisate nuove rotonde, pericolosissime con segnalazioni di direttive latenti. Nella riunione dei sindaci tenutasi a Pandino nel maggio 2011 erano molti gli assenti, tanto che il sindaco Venturelli asserisce che da tutte le parti spingono affinché i sindaci lottino ma, a quanto pare, c’è chi va a raccontare in giro le favole (ovvero, che i fondi arriveranno). Fronte cremonese e milanese devono essere uniti, peccato che a Cremona vi sia in una situazione diciamo - usando un eufemismo - nebulosa (leggasi Salini). Manca un vero e proprio piano e se i fondi del secondo lotto non arrivassero? Grida di appello arrivano da tutte le parti: «E’ la Provincia che deve occuparsi in primo luogo della Paullese». Ragazzi, avete ben presente come è conciata la nostra Provincia? Qui vale il motto “la Regione dispone e la Provincia abbassa i pantaloni”, vedasi discarica di amianto e nuovo Ponte sul Po! A proposito... invece di iniziare una nuova avventura con il ponte, non era forse meglio finire prima tutti i lavori sulla Paullese-Rivoltana? Ivan Loris Davò Spinadesco ***
PUNTO DI VISTA
Assurdo che Castelli nuove critiche all’Europa Egregio direttore, assurde le contestazioni mosse da Castelli all’Europa. L’Italia deve essere orgogliosa di contribuire al sostegno delle istituzioni europee, che non sono affatto una “baracca”, come dice lui. L’Europa eroga moltissimi finanziamenti che sostengono l’economia italiana, le nostre imprese, le nostre iniziative sul territorio; fondi che, purtroppo, come è emerso anche dalle cronache recenti, vengono utilizzati troppo poco nel nostro Paese (soprattutto dalle Regioni del Sud che, invece, sarebbero quelle che ne hanno maggiore necessità) e di questo scarso utilizzo delle risorse che l’Unione Europea mette a disposizione la colpa è nostra che non vogliamo o non sappiamo muoverci per richiedere quanto occorre. Anziché accusare l’Europa per quello che prende dall’Italia, Castelli farebbe bene ad accusare il governo italiano e gli amministratori per come non sono in grado di utilizzare quanto, invece, l’Europa concede. L’Europa è la nostra patria, è il luogo in cui si deve stare per contare qualcosa nello scenario globale e per affrontare le sfide future, troppo grandi e complesse per essere superate dai singoli Stati da soli. Se poi Castelli ritiene che l’Italia debba ottenere ulteriori finanziamenti, chieda al suo governo di impegnarsi per ottenerli, invece di lamentarsi o di assistere in silenzio alle figuracce che il presidente del Consiglio fa fare all’Italia ogni volta che si presenta alle istituzioni europee. Anche perché se abbiamo così pochi finanziamenti é perché non siamo capaci di contribuire con il cofinanziamento. Patrizia Toia Deputato europeo del Pd ***
LA POSIZIONE DI SEL
Un consiglio a Jane Alquati: restituisca la tessera leghista Egregio direttore, si levano gli scudi di tutte le forze politiche sulla vicenda della consulenza esterna affidata dalla Provincia all’assessore Jane Alquati. Ma le stoccate più profonde provengono proprio dalla Lega, il partito che la candidò alle scorse elezioni amministrative e che ora
Per dire la vostra, scrivete a: pretende le sue dimissioni. Non voglio qui accodarmi alle critiche (che condivido) sulla scelta di partecipare al concorso per portarsi a casa la superconsulenza della Provincia. Sarebbe come sparare sulla croce rossa. L’assessore Alquanti sa bene che il suo tempo è contato e il rischio, ironia della sorte, di tornare precaria tra i precari e altissimo. Fedele al sindaco Perri, rischia l’espulsione dal partito e la poltrona per aver partecipato al Consiglio comunale contro l’ordine di scuderia che imponeva “lo sciopero dei consiglieri”. Trovare un’altra occupazione prima dell’ostracismo è una necessità. La questione, che vista da fuori coinvolge considerazioni di opportunità, o meglio di inopportunità, politica sulle scelte dell’assessore, dall’interno evidenzia lo scollamento che ormai si manifesta in tutt’Italia tra la base leghista e la dirigenza del partito, che predica bene e razzola male. La corsa alle poltrone, i giochi di potere rappresentano un vero tradimento per il leghista duro e puro, per il leghista delle valli, per chi ha creduto nella favola della diversità della Lega. Ormai, ad ogni livello, la parabola politica del carroccio sembra essersi compiuta. La Lega, da movimento di popolo, si è trasformata in grigio partito di apparato. Da Varese a Verona, da Cremona in ogni dove, si impone il centralismo e il dirigismo delle segreterie di partito con un solo leit-motiv: l’occupazione dei posti chiave, quelli che rendono, anche rischiando lo scontro con le altre forze della coalizione. Ormai il malumore della base si è trasformato in sdegno. L’immagine del senatore Bossi che sbadiglia sui banchi del Governo accanto ad un Berlusconi solo, che ulula alla luna, in un parlamento semideserto non si coniuga più con l’iconografia del senatur in canottiera osannato dal popolo celto-padano e col sogno secessionista. La commedia si è conclusa. Assessore Alquati, non attenda la decisione dei suoi ex compagni di partito. Restituisca la tessera. Ciò le costerà probabilmente il posto di assessore, ma fornirebbe la soluzione a due suoi problemi: uno di ordine pratico, sottraendola dal giudizio del suo partito; uno di ordine etico, liberandola da ogni sospetto di bulimia da incarichi. Lapo Pasquetti Sinistra Ecologia Libertà di Cremona ***
LEGGE SOTTO ACCUSA
Vivisezione, l’abolizione non risparmia i randagi Egregio direttore, è stato approvato in Commissione Affari Sociali alla Camera un emendamento al disegno di legge di recepimento della direttiva europea n. 63 del settembre 2010 in materia di vivisezione. Da più parti, anche in seguito a dichiarazioni del ministro Brambilla, la notizia è stata accolta con un’ondata di trionfalismo: vivisezione abolita e allevamenti di cani e gatti destinati alla vivisezione vietati. Assolutamente non è così! Non solo perché l’iter non è ancora concluso, ma anche per il contenuto stesso dell’emendamento. Innanzitutto, ci ha colpito la totale assenza da questo emendamento di una questione molto importante, quella dei cani e dei gatti randagi che, secondo la direttiva europea, possono essere utilizzati nella vivisezione. Per loro, quindi, non vi sarebbe nessuna tutela, anzi con le (poche) limitazioni agli allevamenti di animali per i laboratori, potrebbero essere proprio i randagi a subire la vivisezione che questo emendamento non limita e non rifiuta. Non solo, ma le uniche specie di cui si occupa sono i primati, i cani e i gatti; tutte le altre numerose specie utilizzate nella vivisezione non vengono nemmeno prese in considerazione! La proposta si basa sulle cosiddette “3R” (comma a), ossia sulle linee guida elaborate da vivisettori inglesi negli anni ’50, che prevedono di “raffinare” (ossia cercare di limitare il dolore), “ridurre” e “rimpiazzare” gli esperimenti, ma le statistiche indicano da allora un continuo aumento di animali vivisezionati. Il divieto di sperimentazione su scimmie antropomorfe, cani, gatti e specie in via di estinzione (comma b) ha eccezioni riguardanti obblighi nazionali o internazionali di effettuare esperimenti e le ricerche finalizzate alla salute dell’uomo o delle specie coinvolte, casi nei quali la vivisezione è
Lettere
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
Focus Il monumento incatenato... Egregio direttore, approfittando di una bella giornata di sole autunnale scopro una cosa curiosa: guardi bene la foto, non riesco a capire a cosa deve essere incatenato il monumento o meglio ancora se i ciclisti di Cremona vogliono essere sicuri di ritrovare la bicicletta quando vanno in visita al Duomo! Ad ogni lettore la libera interpretazione... Lettera firmata
ammessa. Anche il divieto di allevamento di primati, cani e gatti sul territorio nazionale (comma c) sembra debba interpretarsi in senso ristretto in quanto, facendo riferimento al comma b, pare che qualora gli animali siano destinati a esperimenti permessi dalle eccezioni precedenti possano continuare ad essere allevati. L’assicurazione di una “misura normativa sufficientemente cautelare nei confronti degli animali geneticamente modificati” (comma d) non ci soddisfa affatto, e non solo perché quello che noi chiediamo non è una condizione migliore, ma l’abolizione della vivisezione! Gli animali geneticamente modificati vengono creati appositamente per la vivisezione e ciò non può che avere ripercussioni sul ‘benessere’ degli animali (unico aspetto che sembra interessare ai legislatori, mentre di rispetto e di diritti di questi animali non si parla affatto!). Il divieto di utilizzare animali “negli ambiti sperimentali di esercitazioni didattiche” (comma e) probabilmente cambierà poco la situazione: da un lato, è prevista l’eccezione dell’alta formazione dei medici e dei veterinari, che potranno continuare con i loro numerosi esperimenti; dall’altro, potrebbe esserci il rischio di una interpretazione che permetta ancora anche esperimenti su animali nelle università e nelle scuole, se non considerate di “ambito sperimentale”, ossia se, come spesso accade, si ripetono esperimenti già condotti. Le stesse considerazioni valgono anche per gli esperimenti bellici. Il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia ha un’eccezione non indifferente, ossia “qualora provochino dolore all’animale”, condizione non sempre di fatto riscontrabile, oltre al fatto che dovrebbe essere rilevata dagli stessi sperimentatori. Quello che noi chiediamo non sono gabbie più grandi o condizioni migliori, ma bensì niente gabbie e abolizione della vivisezione per motivi etici e scientifici. Una Cremona ***
IL PARERE DEI VERDI
Indagine elettromagnetica Bravo il Comune di Vailate Egregio direttore, senza interferire con le decisioni politiche del Consiglio comunale di Vailate di affidare a un’esperto tecnico per l’effettuazione di un’indagine di impatto elettromagnetico, allo scopo di conoscere e valutare e quindi tutelare al meglio la salute e la sicurezza dei cittadini, come Verdi riteniamo questa delibera di notevole importanza. In tutta Europa i Verdi applicano in ogni caso il principio di precauzione e non sono disponibili a dare appoggi a misure che presentino potenziali minacce alla salute umana o al benessere ambientale. Non accettiamo ritardi nelle implementazioni di nuove misure precauzionali sulla sola base del fatto che gli studi scientifici a sostegno non sono sufficientemente numerosi. In ogni campo, pace, energia, alimentazione e agricoltura, scienze biologiche, trasporti, tecnologia, medicina, le decisioni e le azioni devono perseguire sistematicamente l’opzione meno dannosa. In tutto il territorio esistono aree dove questo principio di precauzione non viene considerato e questo non aiuta sia lo sviluppo economico che la tutela ambientale. Queste problematiche dei campi elettromagnetici sono
molto sentite in particolare anche nel comune di Crema dove la collaborazione e le richieste di verifiche o spostamenti di antenne sono state oggetto di interpellanze o comunicati, cercando di trovare soluzioni accettabili. Pertanto, il comune di Vailate sta applicando questo principio che dovrebbe essere da esempio quando sussistono problematiche di non facile soluzione, consapevole di mettere in grado l’opinione pubblica di essere informata e quindi migliorata sotto l’aspetto culturale e ambientale. Le aree soggette nel Comune di Vailate hanno già avuto un riscontro importante come quello dell’Arpa e dunque di elevata certificazione, ma proprio per questo avere ulteriori elementi dovrebbe rassicurare non solo l’amministrazione, ma l’intera popolazione, evitando facili definizioni e contraddizioni che creano solo incomprensioni e contrasti. Gianemilio Ardigò Consigliere comunale Verdi di Crema ***
UN PENSIONATO
I sindacati devono essere uniti contro il governo Egregio direttore, mi rivolgo a Cisl, Uil e Governo, che stanno “massacrando” lavoratori e pensionati dentro e fuori delle fabbriche. Mancano i servizi sociali per le famiglie, anziani e disabili. Aumenta il costo della vita e diminuiscono gli stipendi e le pensioni. In Italia esiste un sistema che non dà futuro stabile e dignitoso ai giovani, né nel mondo del lavoro né quando decidono di costruire una famiglia. Smettetela di ruffianarvi padroni e governo per garantire un’esistenza certa alle vostre strutture sindacali e burocratiche. Organizzate meno processioni e presidi e dichiarate uno sciopero generale contro chi vuol far pagare ai soliti (lavoratori e pensionati), per non far pagare o garantire i privilegi ai ricchi, a chi ruba, a chi sfrutta, a chi non paga le tasse! Dovete ritornare ad essere un vero sindacato, ricordandovi che i vostri “datori di lavoro” sono i lavoratori e i pensionati e non il governo o i padroni! In tutta Europa i sindacati sono uniti in una politica di contrasto a quanto sopra detto; muovendo in tal senso... vi spettiamo! Decidetevi a difendere realmente gli interessi di lavoratori-pensionati e delle loro famiglie; con legalizzare la prostituzione (25 miliardi di euro), patrimoniale e tasse sui giochi slot e aumento tassa auto nel 2012 e 2013 da 2000 di cilindrata in su. Sergio Denti Cremona ***
AMICICANI
Nessuno ci ha dato una mano Chiudiamo l’associazione Egregio direttore, con immenso dispiacere e con molta delusione e rammarico, siamo costretti a scrivere questo comunicato. Ce l'abbiamo messa davvero tutta, abbiamo dato cuore e anima per questa associazione. Forse non siamo all’altezza, forse avremo sbagliato qualcosa… Ci siamo buttati letteralmente a capofitto in quella che per noi è stata letteralmente una missione. Abbiamo cercato di aiutare, quando abbiamo potuto, volontari e ca-
nili in difficoltà, ma purtroppo siamo giunti al termine delle forze economiche e psicologiche. Non vogliamo fare vittimismo, non è questo il nostro intento, ma cercando di fare il nostro dovere morale, denunciando molte situazioni di maltrattamenti, esponendoci noi in prima persona in quanto molte persone preferiscono sempre non farlo per paura, abbiamo ricevuto in cambio molte contro denunce che, anche se risolte, ci hanno portato spese legali ingenti e inaspettate che potevano andare a favore di nostri cani attualmente in pensione, che per questo e per altre cause non riusciamo più a mantenere. Considerando che l’associazione AmiciCani è formata attivamente (come gestione e forza lavoro-economica) da 2 persone che siamo io sottoscritto Luca Radici e mia moglie Sabrina Silva e considerando che le quote associative scarseggiano perché non rinnovate e che molte persone che si erano offerte a contribuire per mantenere alcuni cani in pensione (comprese le cure) sono misteriosamente scomparse lasciandoci e lasciando soprattutto i cani in un forte disagio, siamo costretti con tanto dolore a chiudere l’associazione, ovviamente non prima di aver sistemato i nostri cani attualmente in varie pensioni. [...] Purtroppo non abbiamo la bacchetta magica… Ci siamo in passato fidati di persone che ad oggi sono scomparse nel nulla. Pensavamo di potercela fare, pensavamo ingenuamente che le cose fossero diverse e che le parole date fossero tali, pensavamo in una maggior collaborazione, insomma pensavamo… Se qualcuno vuole darci una mano (0521-1854185) a portare a termine la nostra missione, gli saremmo molto grati, dando qualsiasi tipo di informazione su ogni cosa e su qualsiasi cane vorrà adottare a distanza, tenendo conto che noi non sappiamo davvero come mantenerli e non vogliamo riportarli in canile, considerando che sono cani che arrivano da canili lager con situazioni alle spalle non bellissime. Nonostante questo continuano a rimanere invisibili, malgrado le nostre richieste di condivisione degli appelli. Luca Radici e Sabrina Silva Associazione AmiciCani ***
PROTESTA
Il governo non ha più soldi e allunga l’età pensionabile Egregio direttore, il governo dice di non avere più soldi per favorire lo sviluppo e per rimediare, allunga l’età per la pensione: non può essere. Basterebbe tassare di un centesimo ogni sms o mms e incasserebbe più di un milione al giorno. Basterebbe imporre maggiori tasse sui prodotti palsemente nocivi alla salute, oggi purtroppo ancora liberamente in vendita. Basterebbe ridurre gli introiti dei politici e loro accoliti per dare il buon esempio a chi paga le tasse; mi risulta che lo promettono sempre, ma non lo fanno mai. Deplorevole la gazzarra in parlamento per l’enunciazione di una verità storica: ai tempi della Dc si poteva andare in pensione prima dei 40 anni. Deplorevole invece, per noi lombardi, pagare profumatamente “il trota” per fare la badante al padre (basta vedere qualche telegiornale). Marco Riccardo S. Cremona
CREMA
Venerdì 28 Ottobre 2011
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Casa riposo: all’ospedale o nell’ex Misericordia?
Consiglio comunale incandescente: il sindaco fa infuriare Lega e Udc. Ma c’è stato un altro tema importante
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di Tiziano Guerini
l solito il consiglio comunale di Crema inizia in ritardo: la solita e ormai stucchevole contestazione dei sostenitori della “casa per tutti” costringe all’interruzione dei lavori per circa mezz’ora; il tempo perché arrivino le forze dell’ordine chiamate dal presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi e tutto rapidamente torna alla normalità con l’allontanamento volontario dei manifestanti. Ma ormai l’atmosfera è calda e l’argomento - per quanto non figuri all’ordine del giorno - non manca: il sindaco Bruno Bruttomesso ha dato, con altri sindaci, il proprio assenso alla NewCo voluta dal presidente di Scrp nonostante avesse dichiarato pubblicamente e ad alcuni componenti la propria maggioranza (Udc e Lega) che bisognasse chiedere ulteriore tempo per una valutazione più approfondita. Tensione politica massima a cui il sindaco intende rispondere con una sua dichiarazione all’inizio di seduta. «L’ho fatto» dice, «perché i tempi per decidere per la nuova società che si occuperà dei rifiuti sono stretti, perché ho
Walter Donzelli
avuto assicurazioni tecniche, perché non voglio che eventuali mie richieste possano essere interpretate come dilatorie e strumentalizzate politicamente». Le giustificazioni non hanno convinto nessuno. Felice Tosoni, capogruppo della Lega, lamenta di non essere stato informato del cambio di linea del sindaco: «E’ stato uno sgarbo» dice. «Meritavamo almeno una corretta informativa». Martino Boschiroli, capogruppo dell’Udc è più duro e ne trae una conseguenza pesante: «Non ci consideriamo più vincolati agli impegni della maggioranza di centrodestra perché troppe sono state le occasioni in cui il nostro parere o non è stato nemmeno chiesto o è stato
snobbato. Non vogliamo essere figli di un dio minore». Gianni Risari capogruppo di «Crema Amica e Solidale» ha chiesto che sulla questione si apra un dibattito. Messa ai voti, la richiesta ottiene 14 voti contrari e 14 favorevoli (le minoranze più Federico Pesadori e Martino Boschiroli) con due astensioni di Fulvio Lorenzetti (Pdl) e Luigi Doldi (Obiettivo Crema): non passa. Se ne discuterà in un prossimo consiglio comunale. Segue, secondo ordine del giorno, l’intervento di Walter Donzelli, presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi per relazionare circa l’ultimo bilancio dell’ente e - fatalmente della proposta ormai da tempo in campo, della costruzione di una nuova sede per la Fondazione. Il consiglio comunale non deve esprimersi con un voto, ma solo commentare e valutare. Nessun problema quanto al bilancio 2010 nonostante presenti ancora circa 500 mila euro di disavanzo; molte invece le valutazioni critiche in riferimento alla nuova sede che il Consiglio di amministrazione della Fondazione intende dare all’ente. Walter Donzelli difende la proposta: «Inutile intervenire con le migliorie all’attuale stabile di via Ken-
nedy che la regione Lombardia ci chiede: sarebbero 7 milioni circa di euro che comunque non migliorerebbero sensibilmente la qualità di vita dei ricoverati e soprattutto non ci permetterebbero di avviare quelle sinergie di organizzazione interna e di rapporto con l’ospedale che potrebbero determinare un salto di qualità e
«però bisogna che prima si verifichino due condizioni indispensabili: l’assenso della regione Lombardia per la istituzione di nuovi posti (ad esempio per l’hospice), e un discorso preciso quanto alle possibilità di alienare l’attuale proprietà, altrimenti come dare un assenso motivato? Ma entrambe le condizioni a tutt’oggi
La casa di riposo di via Zurla
avviare una politica di risparmi». Qualcuno dalla maggioranza interviene per sostenere il progetto (Emilio Pini, Antonio Patrini, Martino Boschiroli, Felice Tosoni), ma dalla minoranza si avanzano serie riserve. «Non siamo contrari aprioristicamente alla nuova sede della Fondazione» dice Claudio Ceravolo (Pd),
non sono presenti». Anche Gianni Risari capogruppo di «Crema Amica e Solidale» è critico: «Non tutta l’assistenza agli anziani avviene all’interno delle strutture: non dimentichiamo l’assistenza domiciliare. E non dimentichiamo il tema degli anziani ricoverati ma autosufficienti: per loro essere ricoverati in una struttura
fuori dal centro storico significherebbe una sorta di morte civile. Perché, quindi, non riaprire il tema della ristrutturazione degli edifici della ex Misericordia?». Per Stefania Bonaldi, capogruppo del Pd, attualmente prevalgono le perplessità rispetto alle certezze. Alcuni aspetti di conduzione attuale dell’ente, a suo parere, presentano delle ombre: va bene, per esempio, ridurre i costi ma non a scapito dei degenti e dei dipendenti. Il progetto della nuova costruzione è stato ridimensionato rispetto alle ipotesi iniziali: bene, ma occorrono ulteriori riflessioni come ad esempio la possibile ristrutturazione dell’area dell’ex Misericordia. «Il nostro è un atteggiamento positivo, ma riflessivo». La mezzanotte è passata; rimane il tempo per aggiornare la situazione di alcune commissioni consiliari: Antonio Patrini lascia la commissione «Ambiente e Territorio» per lasciare il posto al collega di gruppo Emilio Pini. Così si ricompone la polemica che aveva visto Emilio Pini dichiarare la propria fuoriuscita dal gruppo Pdl per poter continuare la propria battaglia a favore dell’area ex Stalloni al servizio della città. Formalmente tutto a posto; nel merito si vedrà.
Risari chiede le dimissioni di Beretta Barbati: «Bruttomesso ci ha tradito» L’assessore: «Non ci penso proprio» NEWCO: LEGHISTI INFURIATI
«Constatando con rammarico il persistere di una situazione che vede l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Crema far contemporaneamente parte del Consiglio di amministrazione di Scrp, se ne chiede le immediate dimissioni, per evitare in futuro censurabili situazioni di conflitto tra gli interfessi del Comune e quelli di Scrp». Durante i lavori del consiglio comunale Gianni Risari capogruppo di «Crema Amica e Solidale», dà avvio alla procedura che porterà il consiglio comunale a doversi esprimere ufficialmente sulle dimissioni dell’assessore Beretta. «L’avevo detto e lo faccio» ha sottolineato Risari. Oltretutto, le disposizioni previste dal decreto legge 78 del 2011, già convertito in legge, in materia di incompatibilità per gli amministratori pubblici è chiarissimo: nessuno può contemporaneamente far parte della giunta e del Cda di una società partecipata dallo stesso comune». La mozione riceve l’appoggio dei capigruppo del Pd, di Sel, dei Verdi, di «Viva Crema Viva», dell’Udc e del consigliere Federico Pesadori: ben 14 voti cui potrebbe aggiungersene altri in sede di votazione.
Come l’ha presa l’assessore interessato? «L’approvazione da parte dell’assemblea di Scrp della scelta per la NewCo così come è stata» risponde Simone Beretta, «è stata talmente importante da valere qualunque sacrificio da parte mia». Anche quella delle dimissioni da assessore? «Non esageriamo; e comunque non sarà Gianni Risari a costringermi alle dimissioni. Anche, ribadisco, perché da che pulpito viene la predica: non Gianni Risari ricorda di essere stato anche lui assessore e componente del Cda di Scrp? Fu, a quei tempi, costretto a restituire il doppio appannaggio che indebitamente riceveva. E allora non era il solo. Io in Scrp sono a costo zero». Allora, però, non c’era la norma dello scorso agosto che definisce ufficialmente l’incompatibilità…«La norma 78 del 2011 non parla di retroattività; quindi non mi considero incompatibile. E comunque qualsiasi decisione dovessi prendere, non lo farò certo per la mozione Risari, ma - semmai - per una decisione che prenderò autonomamente in accordo con la mia maggioranza di centrodestra».
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La votazione con cui l’assemblea dei sindaci in Scrp ha approvato - con 15 astensioni, quasi tutte di sindaci vicini al centrosinistra - la proposta della costituzione di una NewCo per i rifiuti con coinvolgimento diretto nel servizio della stessa Scrp, ha lasciato strascichi polemici che sono ben lungi dall’essere risolti nella Lega. L’atteggiamento favorevole dei sindaci di espressione leghista pare essere stato in contrasto con quanto ripetutamente dichiarato dal segretario provinciale Angelo Barbati. Lo stesso segretario non nega qualche problema all’interno del partito, ma sulla questione NewCo ne fa una questione di forma più che di sostanza. «Quando ho saputo che il sindaco di Crema, che mi aveva assicurato di concordare con me per chiedere, in assemblea Scrp, il rinvio della decisione, è stato invece subito d’accordo per votare, confesso che ci sono rimasto male, perché - politica o non politica – quando fra persone si spende una parola la si mantiene, oppure, se non è possibile farlo, ci si sente anco-
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa. it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
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Angelo Barbati
ra. Per questo ho vissuto la vicenda – lo ribadisco – come un tradimento nei miei confronti da parte del sindaco. E per questo, se fossi stato presente, avrei chiesto ai sindaci che fanno riferimento alla Lega (che hanno votato a favore n.d.r.) di espri-
mersi con un’astensione. Ho ritenuto, e ritengo, che ai sindaci che dovranno poi portare la questione davanti al loro consiglio comunale, non sia stata data tutta l’informazione necessaria. Detto questo devo però aggiungere che, nel merito, la posizione della Lega è sostanzialmente favorevole alla NewCo di diretta responsabilità gestionale che è stata votata». Avrebbe ritenuto utile, allora, che in consiglio comunale a Crema si fosse svolta, il giorno dopo, una discussione sulla questione. Il capogruppo Felice Tosoni della Lega ha invece, e in modo determinante, votato contro l’apertura del dibattito. “Fossi stato presente o fossi stato informato» ribatte però Barbati, «avrei certamente suggerito ai sindaci della Lega presenti di esprimersi a favore dell’apertura del dibattito».
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Crema
Venerdì 28 Ottobre 2011
Patrocinato dal Polo della cosmesi
Dibattito sul lavoro: articolo 8, cosa cambia
Cabini: «Fisco, gli sgravi utili»
Convegno al San Domenico organizzato dagli industriali. Ospiti. Redditometro. Evasione.
I
di Gionata Agisti
mprenditori e commercialisti chiedono un fisco più equo e di supporto alla crescita economica. Al convegno di mercoledì scorso, al teatro San Domenico, era presente anche il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Befera, che ha illustrato il nuovo redditometro.
Luci e ombre dell’articolo 8 all’esame del convegno organizzato dall’agenzia per il lavoro Articolo 1 e patrocinato dal Polo della Cosmesi. Tra i relatori, il segretario nazionale di Felsa-Cisl, Degli Innocenti e il giuslavorista Giampiero Falasca Lunedì sera, nella sala Pietro da Cemmo del museo civico Sant'Agostino, si è tenuto un seminario dedicato al mercato del lavoro: prospettive e nuove opportunità, organizzato dall’agenzia per il lavoro «Articolo 1», di cui erano presenti il direttore generale, Domenico Di Gravina, Isabella Giarrizzo, responsabile della divisione chimico-cosmetica dell’agenzia e Francesco Lamacchia, operation manager di Unoeffe, società di formazione del gruppo UnoHolding Family, di cui fa parte la stessa «Articolo 1». Il seminario era patrocinato da Reindustria e dal Polo tecnologico della cosmesi, impegnato fin dalla sua fondazione, nel 2005, a supportare le imprese che ne fanno parte, con l'organizzazione di convegni, workshop e corsi di formazione, cercando di far incontrare i bisogni delle aziende con le offerte formative del territorio. Dopo i saluti del presidente del Polo, Opimio Chironi, della direttrice di Reindustria, Alessandra Ginelli e di Daniele Boiardi, coordinatore dell'area sindacale di Confindustria cremonese, il convegno è entrato nel vivo con i due ospiti della serata: Silvia Degli Innocenti, segretaria nazionale di FelsaCisl, che si occupa della tutela delle forme di lavoro atipico, in particolare della somministrazione, e Giampiero Falasca, giuslavorista e partner dello studio legale Dla Piper, invitati a
parlare dell'articolo 8 dell'ultima manovra finanziaria, e quindi di deroghe ai contratti nazionali. «Dal momento che la somministrazione è forse l'unica forma davvero flessibile di lavoro in Italia - tutto il resto fa parte del precariato - è un peccato che se ne parli così poco» ha sottolineato Degli Innocenti. «Detto questo, però, l'introduzione dell'articolo 8, con il rafforzamento della contrattazione decentrata, rischia di essere un problema per la somministrazione, perché c'è poca chiarezza sul ruolo del sindacato aziendale in merito. Permettere alle Rsu, che finora non hanno mai contrattato la somministrazione, di avere voce in capitolo nelle deroghe al contratto nazionale, rischia di rovinare tutto il percorso fatto fin qui. Si tratta, infatti, dell'intrusione di estranei, chiamati a contrattare per un settore del mercato del lavoro che non li riguarda». L'avvocato Falasca ha invece sviscerato l'articolo 8, mettendone in luce vizi e virtù: «In un contesto italiano fatto di flessibilità complessa e legislazione incoerente in materia di lavoro, l'articolo 8 è una norma rivoluzionaria che, a certe condizioni, consente di derogare ai contratti nazionali, dando alle aziende gli strumenti per regolarsi autonomamente. È una norma interessante, che va sperimentata ma presenta un problema: potrebbe risultare incostituzionale, in quanto interviene in modo vago su una materia molto vasta e con vincoli troppo scarsi. Inoltre, incontrerà la ferma opposizione di una parte consistente del sindacato: la Cgil ha già annunciato che non darà la sua disponibilità a modificare alcunché”. Gionata Agisti
Come liberare le aziende e sollevare l'economia? Attraverso un fisco efficiente e non feroce. Lo aveva suggerito qualche giorno prima il presidente nazionale dell'Ordine dei Commercialisti, Claudio Siciliotti, e lo hanno ripetuto anche gli industriali cremonesi, che mercoledì pomeriggio si sono dati appuntamento al San Domenico per affrontare il tema del fisco e della necessità di una sua riforma. Tra gli invitati, il direttore nazionale dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera e lo stesso Siciliotti, sostituito all'ultimo dal consigliere, Giulia Pusterla. A fare gli onori di casa, il presidente degli industriali cremonesi, Mario Caldonazzo, il presidente dei piccoli industriali di Confindustria, Umberto Cabini e, infine, il presidente dei commercialisti, Mario Tagliaferri. «Sono decenni che in Italia si parla della necessità di una riforma fiscale» ha esordito Cabini nella sua introduzione, «ma finora si è sempre preferito far leva solo sulle tasse, per sostenere un sistema costruito sul debito e sulla spesa pubblica senza limiti. È ora di voltare pagina e di fare della crescita e del rigore i pilastri della nostra ripartenza. Il fisco va reso semplice e comprensibile e, soprattutto, giustificabile, quale contropartita di un sistema di servizi efficace». Quello che imprenditori e commercialisti chiedono al Governo è un nuovo rapporto tra imprese e fisco, in una logica di collaborazione e di reciproco rispetto.
La tavola rotonda del progetto
«Non ha più ragione un sistema che sprechi risorse a pioggia» ha proseguito Cabini. «Serve un fisco che agevoli quelle imprese che dimostrano vitalità e progetti di sviluppo. Dunque, sgravi fiscali per chi assume giovani, investe in ricerca e cerca di aumentare le proprie dimensioni anche con progetti di reti di impresa. Parallelamente, occorre l'attuazione della riforma federale, purché non significhi nuove tasse, e la lotta all'evasione e al sommerso». Proprio la lotta all'evasione è stato il tema della tavola rotonda, moderata dal caporedattore di Radio24, Sebastiano Barisoni, a cui hanno preso parte Befera, Pusterla e Andrea Manzitti, responsabile del progetto fisco di Confindustria. Al direttore dell'Agenzia delle Entrate il compito di illustrare il nuovo redditometro, che ha l'obiettivo di confrontare quanto dichiarato dal contribuente con le proprie spese e il proprio patrimonio, per verificare eventuali incongruenze. «Niente di oppressivo» ha provato a tranquillizzare Befera. «Sarà un modo per responsabilizzare il contribuente, che verrà incentivato a dichiarare una cifra non troppo distante dalla sua capacità di spesa. L'accertamento non sarà automatico ma verrà preceduto da una serie di fasi intermedie, in cui sarà
Il presidente di Piccola industria: «Imprese e tasse: nuovo rapporto»
dato modo di chiarire la situazione con grande disponibilità da parte dell'Agenzia». Soddisfatti i commercialisti, come ha dichiarato il consigliere Pusterla: «Se il redditometro sarà effettivamente quanto indicato dal direttore Befera, è proprio quanto abbiamo sempre chiesto: uno strumento più democratico, perché l'evasione non si annida solo tra il popolo delle partite Iva. La nostra preoccupazione riguarda però i funzionari locali dell'Agenzia, che non sempre dimostrano lo stesso spirito e forse anche la stessa cultura dei loro vertici e con cui io e i miei colleghi dobbiamo confrontarci quotidianamente». Riguardo a quest'ultimo punto, Befera ha rassicurato che l'Agenzia sta già intervenendo: lo ha già fatto con l'immissione di 8mila nuovi giovani operatori, per modernizzare la struttura e «sta lavorando per rivedere la modalità di avanzamento di carriera, finora improntata soprattutto alla quantità di accertamenti eseguiti”. Le conclusioni del convegno sono state affidate al presidente nazionale della Piccola Industria, Vincenzo Boccia: «Confindustria ha presentato il suo manifesto programmatico, è ora che anche il governo faccia la sua parte. Non vogliamo più una politica fatta di scambi ma un'azione efficace per liberare le potenzialità del Paese».
Cronaca nera
Specchietti rotti Avevano rubato telefonini Banda sgominata Denunciati cinque giovani
I carabinieri di Castelleone hanno deferito in stato libertà, alle procure della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Brescia, ed a quella di Cremona, cinque giovani di Castelleone, Soresina, Casalmorano e Robecco d’Oglio, poiché ritenuti responsabili in concorso tra loro, del furto o della ricettazione dei cinque telefoni rubati, dal 21 settembre al 14 ottobre presso l’oratorio maschile di Castelleone. Era prima sparito un «Iphone4G della Apple», poi dei «Samsung» e dei «Nokia», e in caserma erano passati i giovani o i loro genitori per sporgere denuncia per la sparizione dei gioielli tecnologici. Avviate le indagini, tre telefoni sono stati recuperati nelle mani di altrettanti giovani acquirenti: un minore 17enne e due operai di 22enne
di Robecco e di 21anni di Casalmorano. Tramite loro e le testimonianze dei giovani frequentatori derubati sono stati identificati i responsabili dei furti, due 17enni che hanno dovuto restituire i telefoni ancora in loro possesso.
I recenti episodi di tentate truffe registrate lungo la Paullese che destano preoccupazione per gli automobilisti, a volte donne o persone sole in difficoltà, avvicinate da uomini sconosciuti alterati e poco rassicuranti, che pretendono risarcimenti per presunti danni allo specchietto, forse hanno trovato una soluzione. I carabinieri di Gorgonzola hanno sorpreso tre pregiudicati, tra i 18 e i 30 anni, provenienti dal campo nomadi di Milano via Idro, proprio mentre chiedevano una somma a una pensionata di 66 anni che impaurita si era fermata e molto probabilmente per l’aspetto poco rassicurante dei truffatori sarebbe stata indotta a consegnare quanto preteso. I tre erano stati visti scendere dallo loro Fiat Uno, mentre si avvicinavano alla Mini della signora, dai carabinieri che avevano sospettato la condotta illecita. Questi cercavano di scappare ma venivano raggiunti e trovati in possesso degli arnesi utilizzati per danneggiare l’auto della malcapitata.
Crema
Venerdì 28 Ottobre 2011
Continua il tour di Stefania Bonaldi, candidata alle primarie del centrosinistra
San Carlo: dialogo con i giovani Crema Nuova: nodo sottopasso
S
tefania Bonaldi continua nel proprio impegno di candidata alle elezioni “primarie” del centrosinistra previste per domenica 20 novembre, contattando i cittadini quartiere per quartiere. Oggi, venerdì 28 ottobre, sarà in zona Pergoletto-San Bartolomeo-porta Ombriano, dalle 10 alle 19. Domani, sabato 29 ottobre, Stefania Bonaldi sarà al mattino al mercato di via Verdi, al pomeriggio in piazza Duomo. La scorsa settimana, gazebo in piazza di fronte alla chiesa, per incontri con associazioni e cittadini nel quartiere di S. Carlo. Poi di corsa a Crema Nuova. Un paio d’ore per girare per il quartiere di S. Carlo e parlare con le persone: l’argomento principale è quello della piazza nelle ore serali, con gruppi di ragazzi che disturberebbero il quartiere. Qualcuno parla apertamente di degrado e fa notare lampioni rotti, cestini divelti, pavimentazione rovinata; altri lamentano l’assenza di forze dell’ordine e vigili urbani. Tutti chiedono maggiore controllo nelle ore notturne. Chiaro che la struttura urbanistica del quartiere, che ha sbocco solo sulla Via Indipendenza, lo rende isolato e non di passaggio
Non c’è nessuno nei due quartieri che condivida il progetto sul futuro di via Indipendenza Stefania Bonaldi
e questo acuisce la sensazione di abbandono. Il cuore pulsante di San Carlo è solo la parrocchia. La versione del parroco sulla “piazza” è meno drammatica: è consapevole che il clima è esasperato, ma ritiene che per superare il problema sia necessaria maggiore disponibilità al dialogo e alla reciproca accettazione da entrambe le parti in causa, abitanti del quartiere da un lato e giovani dall’altro. Peraltro, invece, secondo don Maurizio il vero problema è che San Carlo invecchia a vista d’occhio, con un saldo annuo sempre in negativo. Servirebbe un impegno forte da parte del Comune sulle politiche giovanili. Iniziative di consul-
Due le scuole storiche: perché non sperimentare proprio qui il Piedibus?
tazione, di aggregazione, di responsabilizzazione dei giovani al fine di renderli protagonisti di proposte di impegno concreto nel volontariato, nella progettazione e gestione di eventi per i giovani, fino a pensare anche a una scuola di cittadinanza attiva e partecipazione amministrativa. Già ora però nel quartiere c’è una realtà che lo anima ed è la società sportiva che del quartiere porta il nome. Forse si può partire da qui, per riportare nel quartiere vivacità e ottimismo. Poi, ecco Crema Nuova: è un quartiere popoloso e vivace, con una marcata identità. Un quartiere con due scuole: quelle storiche in via Curtatone-Montanara e quelle di via Braguti. «Perché non sperimentare il Piedibus anche qui?» dal momento che l’entrata e l’uscita dalle scuole avviene con numerose, troppe macchine.
I problemi del quartiere sono spesso quelli che riguardano l’intera città, segno che Crema Nuova si sente parte ben radicata nella città: maggiore dialogo con i cittadini; un Ufficio relazioni con il pubblico più efficace ed efficiente; criteri più equi per la permanenza nelle case popolari; più pulizia in città, a cominciare dalla cura degli spazi verdi e delle rive delle rogge. Ma l’argomento principale è il sottopasso di Via Indipendenza. Non c’è nessuno, nel quartiere, che condivida il progetto in corso d’opera e le motivazioni, più volte riportate all’amministrazione e alla giunta. Il sottopasso, secondo gli abitanti, porterà più traffico, l’aumento di rumorosità e smog, l’inadeguatezza della via Picco a sostenere auto e camion; i problemi di ordine tecnico come la presenza di una falda a pochissima profondità. Qualcuno si chiede se questa scelta sia propria irreversibile, se sia proprio detta l’ultima parola, anche tenuto conto della pendenza di un ricorso al Tar e di una segnalazione alla Corte dei Conti per lo strumento del leasing in costruendo. Gran parte della città ritiene che se è vero che le barriere ferroviarie rappresentano un problema per la viabilità, questo sottopasso in via Indipendenza è la peggiore soluzione che si poteva trovare. Tiziano Guerini
«Finalmente!» l’assessore Cattaneo ha risposto alle sollecitazioni di Alloni
Paullese, il tavolo è stato riaperto il 15 novembre
Con un «Finalmente!», Agostino Alloni, consigliere regionale del PD, commenta la decisione dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, di convocare il prossimo 15 novembre il tavolo per la Paullese ufficializzato a margine del Collegio di vigilanza della Tangenziale est esterna di Milano (Tem). «Apprendo con soddisfazione» dichiara Alloni, «che la Regione abbia risposto, seppur non direttamente, alle sollecitazioni che io stesso avevo rivolto in un lettera inviata due settimane fa all’assessore». Nella nota emanata dalla Regione si comunica inoltre che giovedì 10 novembre l’assessore Cattaneo, durante una visita sul territorio cremonese, incontrerà i comuni interessati dal tracciato tra Spino d’Adda e Dovera. «L’incontro» conclude il consigliere del PD, «sarà la giusta occasione per fare il punto della situazione sui lavori in corso che da tempo creano disagi e rallentamenti del traffico lungo la Paullese. Ma soprattutto si
Assistenza a domicilio: uno Sportello delle Acli
Si è tenuto in settimana un convegno alla sede dell’Acli di Crema sul tema «Assistenza domiciliare». Relatori Luciano Capetti, assessore ai Servizi sociali, Adelio Zucchelli e Susan Dotti dell’Acli Crema , Raffaella Maioni, responsabile nazionale di Acli Colf. Queste le principali tematiche emerse specialmente dalla relazione di Susan Dotti: il numero di anziani in aumento, la crescente saturazione delle Case di riposo, il fatto che sempre meno donne italiane si dedicano all’assistenza di congiunti, hanno fatto emergere una carenza di servizi nel territorio. La promozione del servizio di assistenza a domicilio è la risposta a questa carenza. A supporto di questo servizio nel territorio cremasco, «Comunità Colbert» da tempo svolge funzione di aggancio sia verso i nuclei familiari in situazioni di bisogno, sia verso persone che intendono dedicarsi alla professione di assistenza ai malati e disabili; dal 2008 anche Acli ha attivato un apposito sportello (acli colf) per l’incontro domanda-offerta. Lo Sportello svolge le seguenti attività: accoglienza delle domande di lavoro delle collaboratrici familiari, raccolta delle richieste delle famiglie, registrazione e archiviazione dei dati, incrocio domanda- offerta, incontri famiglie- badanti A questo proposito, da febbraio 2010 è stata avviata l’iniziativa di un «corso per assistenti familiari» nata dalla sinergia tra assessorato ai Servizi sociali del comune di Crema, Fondazione Benefattori Cremaschi, Acli, Enaip Lombardia. Il corso di 160 ore, completamente gratuito per i partecipanti, si concluderà a dicembre 2011. Le domande sono state
ben oltre le 30 selezionate. Il corso prevede una parte teorica di 100 ore in aula, una parte di tirocinio di 60 ore in famiglia e presso i reparti delle case di riposo e recepisce le indicazioni di un apposito decreto della Direzione generale istruzione, formazione e lavoro del 2008. Fornisce le conoscenze di base su tematiche legate all'assistenza agli anziani: le principali patologie, le tecniche di aiuto nell'igiene personale, la gestione degli alimenti e preparazione dei pasti, la cura degli ambienti, la gestione delle emergenze, la prevenzione dei rischi domestici, la comunicazione. Al termine del corso viene conseguita la qualifica di «assistente familiare», prevista dalla normativa regionale. Dall’iniziativa sono emerse alcune criticità, quali il numero elevato di persone in cerca di lavoro, la scarsa professionalità, competenze troppo generiche nel ruolo di assistente familiare di numerose candidate, la difficoltà a regolarizzare il rapporto di lavoro, da parte di parecchie famiglie, per motivi economici. Per questo, si sono immaginate alcune proposte per il futuro, fra le quali: la stabilità dello Sportello, la costituzione di un luogo di incontro meglio strutturato per una migliore gestione della domanda di assistenti familiari da parte di nuclei familiari in condizione di bisogno, l’istituzione di corsi di formazione per le assistenti familiari, l’aiuto alle famiglie, anche da un punto di vista economico, a regolarizzare il rapporto di lavoro, l’istituzione di un’associazione professionale che garantisca la famiglia e le istituzioni sull’affidabilità dell’assistente familiare e sul monitoraggio continuo della sua attività.
Tribunale di Crema
potrà discutere direttamente con l’assessore dei finanziamenti che, nonostante sia necessari per la conclusione dei lavori dell’opera e di cui io stesso avevo chiesto conto in un
emendamento, non trovano specifica collocazione all’interno della manovra di assestamento di bilancio regionale del 2011 votato nel luglio scorso».
Ammortizzatori sociali
Consigliere Pd: «Chiediamo la proroga dei voucher di conciliazione per aiutare le famiglie in difficoltà» Lo strumento dei voucher di conciliazione emessi da regione Lombardia a favore dei lavoratori, che ne hanno diritto, e delle loro famiglie, già prorogato in precedenza su richiesta del Pd in modo che un numero sempre più significativo di persone in stato di necessità ne potesse beneficiare, ora rischia di non poter più essere utilizzato dopo il 31 ottobre. Questa, infatti, è la
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data di scadenza prevista dall’assessorato per usufruire dei servizi di conciliazione previsti come nidi, micronidi, baby sitting, servizi di accompagnamento, eccetera. Anzi, già oggi, come segnalato da diversi soggetti, risulta essere stato respinto agli sportelli comunali per problemi di natura burocratica. Un esempio tra gli altri, in particolare, segnala an-
che l’impossibilità di consumare il bonus rimasto per pagare anticipatamente i servizi di diritto. «Abbiamo già chiesto all’assessore di prorogare questa misura importante per molte famiglie cremonesi oltre la fine del mese» spiega Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, «augurandoci che la richiesta venga accolta visto che le famiglie in stato di difficoltà, non in
Agostino Alloni
grado di pagare senza l’ausilio dei voucher, chiederanno proprio ai comuni stessi di farsi carico delle rette».
Esec. Civ. n. 1/2010 – Reg. Incarichi 110/10 G.E. dott. Cappelleri ESTRATTO DI AVVISO DI VENDITA-IV ESPERIMENTO Professionista delegato: avv. Alberto Borsieri, con studio in Crema – Via Frecavalli n. 21 Vendita senza incanto: 9 gennaio 2012, alle ore 16,30, presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Castel Gabbiano – Via Roma n. 1/A, appartamento al piano terra con porzione di cortile esclusivo, composto da cucina, disimpegno, due camere, bagno e ripostiglio. Custode giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e dell’Asta S.r.l. ,ipalta Cremasca (telefono 0373.80250 telefax 0373.82039 e.mail ivgcrema@astagiudiziaria.com). PREZZO BASE euro 59.062,50, con offerte in aumento pari ad euro 5.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa nella competente cancelleria del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla procedura esecutiva n. 1/2010. Vendita all’incanto: 25 gennaio 2012 alle ore 16,30, sempre nello studio dell’avv. Alberto Borsieri, al prezzo base di euro 59.062,50, con offerte in aumento pari ad euro 5.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione di euro 5.906,25, intestato come sopra. In ogni caso sui siti www.astagiudiziaria.com e www.astegiudizirie.it è pubblicata la relazione di stima dell’immobile per cui è la presente procedura di vendita. La presentazione dell’offerta implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata di quanto contenuto nella relazione peritale e nei suoi allegati, negli atti del fascicolo processuale, nonchè nell’avviso affisso, in forma integrale, all’Albo del Tribunale di Crema. Crema, 26 ottobre 2011. (avv. Alberto Borsieri)
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Crema
Venerdì 28 Ottobre 2011
VECCHIA SOCIETÀ CONTADINA
«C'era una volta...»: la mostra inaugurata sabato a Camisano «C’era una volta» era l’avvio di ogni pastocia delle nostre nonne, racconti sospesi tra storia e leggenda, quasi sempre permeati da situazioni di vita fatta di piccole cose. C’era una volta. Sì perché, dopo decenni e decenni di riti sempre uguali, capitò che le donne della casa non separarono più il leadél per fare il pane; arrivarono i giorni in cui i forni a legna non fumigarono più per l’ultima cocia; arrivò l’estate in cui i ragazzi attesero invano la machina; arrivò un autunno in cui più nessuno si mosse per andare a scartusà. Si chiuse un’epoca e il primo desiderio fu quello di dimenticare tutto. Poi, decantate le asprezze, è tornata la nostalgia della memoria, quando ci si è accorti che le nuove generazioni non riuscivano nemmeno a immaginare come fosse la vita dei loro nonni e quale sia stata, anche solo 50 fa, la realtà delle comunità in cui vivono. E dentro le case e dentro le cascine sono riemersi tanti oggetti che fotografano e colorano la vita di un tempo, metti il tempo vissuto dal primo dopoguerra agli anni Sessanta. E’ questo il periodo che la mostra «C’era una volta…», organizzata dalla biblioteca di Camisano, vuole ripercorrere in modo lieve, con piccoli spunti legati a “reperti” che parlano e del lavoro dei campi, preminente, mezzo secolo fa, nel nostro paese, e della vita nelle case di allora. E
Il rischio: rifiuti più costosi
Nuovo cospicuo investimento in uomini e mezzi che graverà sui Comuni soci
P l’itinerario è dato proprio dagli appuntamenti dell’annata agricola: lo sfalcio dell’erba per il fieno, dal maseng al quartirol; la stagione del frumento, allora centralissima, con i riti della trebbiatura e dei cruelì; l’appuntamento con il melgòt e con le straordinarie sere passate a scartusà; la vita della stalla. Poi, la sosta nella cà di una volta, centro della vita domestica, e nel suler, il luogo più intimo dove si nasceva e si moriva e dove si passavano le notti sotto la protezione della statuetta di Maria Bambina, il regalo che ogni suocera faceva alla nuora: ed ecco, allora, bernas e muieta, basgia e coguma, muschirola e gremula, cüna e cifù, tutto di assoluta autenticità e perciò tutto doverosamente in quel dialetto cremasco sciasec, ma assolutamente espressivo. La mostra, allestita nella sala consiliare, in piazza Maggiore, verrà inaugurata sabato prossimo, 29 novembre, alle 20,30. Potrà essere visitata, sempre nel corso della serata di sabato, fino alle 23 e poi domenica 30 e martedì primo novembre dalle 8,30 alle 12, 30 e dalla 14 alle 21.
di Tiziano Guerini
esante o leggera, targata Pdl o Pd, scelta concordata o d’imperio? Ai cittadini interessa di fatto una cosa sola: come diventerà, con la nuova società, la qualità e il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Difficile fare previsioni precise, però ci sono delle considerazioni che si impongono. La scelta della NewCo direttamente operativa, compiuta a maggioranza dall’assemblea dei sindaci lo scorso lunedì, prevede che Scrp, assieme al futuro socio minoritario che uscirà vincitore dalla gara di appalto, si doti di una operatività a partire da zero tramite l’acquisizione di un ramo di azienda. Questo comporterà un cospicuo investimento in uomini e mez-
zi che graverà per anni sui Comuni soci. Questo per i costi. Dal punto di vista politico, il sindaco di Crema si è preso tutti i rischi: votando la scelta indicata dal vertice della Scrp per la NewCo direttamente operativa, senza chiedere ulteriori approfondimenti, si è tirato addosso le ire della Lega
(«un tradimento» l’ha definito il segretario provinciale Angelo Barbati), le perplessità del consigliere Udc, Martino Boschiroli, oltre all’avversione delle minoranze, con la conseguenza che quando la proposta arriverà in consiglio comunale per l’approvazione il rischio di una bocciatura sarà elevato.
L’Avis comunale di Trigolo festeggia il 40° con un libro Nel fine settimana la sezione comunale Avis Trigolese celebra i 40 anni di fondazione con una serie di cerimonie dedicate all’evento. Venerdì 28, alle ore 21, nel complesso dei «Disciplini» sarà presentato il libro, fortemente voluto dall’attuale consiglio direttivo, «1971-2011 Quarant’anni di Vita dell’Avis di Trigolo». Domenica 30, alle ore 9.40, soci e simpatizzanti, unitamente alle rappresentanze delle sezioni consorelle del circondario ed ai vertici provinciali dell’associazione, raggiungeranno in corteo, accompagnati dal corpo bandistico «Giuseppe Anelli» diretto dal maestro Vittorio Zanibelli, prima il lo-
cale cimitero, dove saranno ricordati i soci ed i sostenitori defunti e, successivamente, la chiesa parrocchiale dove, alle ore 10.30, il parroco don Giuseppe Ferri celebrerà la santa messa animata dalla corale «Monsignor Corrado Moretti» diretta dalla maestra Giovanna Stanga e accompagnata all’organo da Marco Dossena. Alla cerimonia parteciperanno anche i membri della locale sezione Aido, dedicata al volontario Giuseppe Biaggi già fondatore dell’Avis comunale, che celebra il 27° anniversario di fondazione. Al termine è fissato il pranzo sociale presso un noto ristorante del circondario, dove si terranno anche i discorsi celebrativi.
Ha urtato un ciclista e non l’ha soccorso, ma i carabinieri lo scoprono Martedì scorso, a Castelleone un’auto, lungo la provinciale, ha urtato un ciclista provocandone la caduta; il guidatore, senza prestare soccorso, si è allontanato. Il ciclista inve-
stito, 36 anni, veniva medicato e dimesso, dopo le cure. I carabinieri di Castelleone, eseguito un ulteriore sopralluogo, hanno ritenuto responsabile un artigiano di 39 anni, resi-
dente in paese, quale conducente di un'auto intestata alla ditta di Trigolo di cui è contitolare, della fuga dopo l’incidente con feriti, omissione soccorso e lesioni personali colpose.
Rischio che si correrà anche in altri comuni, quelli il cui sindaco si è espresso con una astensione (e sono ben 15 fra i quali Pandino, Bagnolo e Castelleone, Pizzighettone, Romanengo e Montodine, per citare i comuni di significativa dimensione). L’astensione si trasformerà in un’approvazione o in una bocciatura? Infatti la decisione presa in assemblea di Scrp deve ora essere votata espressamente da tutti i 51 comuni che vi fanno parte. Un rischio elevatissimo. Con il pericolo concreto che qualche Comune si chiami fuori dall’accordo, cambiando quindi profondamente la fisionomia del servizio da mettere a gara, che non varrebbe più ciò che vale attualmente, con tutti i 51 Comuni, cioè 16 milioni all’anno per una durata di vent’anni.
Capralba: incontri con la fotografia Il comune di Capralba, in collaborazione con l'associazione Fulminarte, organizza «Incontrando la fotografia», tre serate per approcciarsi al mondo della fotografia. Il corso sarà presentato giovedì 3 novembre, dalle 20,30 alle 22, presso la sala consiliare del comune di Capralba. Tre serate per approfondire le linee guida e le tecniche per migliorare le fotografie. Il corso partirà se sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti (10 persone). Costo: 80 euro. Le iscrizioni dovranno pervenire in biblioteca entro il 6 novembre. Per informazioni rivolgersi alla bibliotecaria 0373-452127.
Crema
Venerdì 28 Ottobre 2011
Rotary, risorse per i lavori del Duomo
Il contributo consegnato a monsignor Francesco Manenti. Crocefisso resta al suo posto
I
l presidente del Rotary, Ferdinando Bettinelli, dà un tocco alla campana e parte la conviviale con all’ordine del giorno l’illustrazione dei lavori di ristrutturazione e di consolidamento in atto nel Duomo di Crema, dopo che negli anni ’50 il monumento era stato riportato dal barocco settecentesco all’originale romanico. Sono presenti in qualità di ospiti l’architetto Vania Zucchetti componente la commissione vescovile che presiede e coordina i lavori nel Duomo e monsignor Francesco Manenti vicario vescovile. Lodevole la volontà dei rotariani di essere informati su quanto si sta facendo per restituire ai cittadini e ai visitatori la Cattedrale in tutta la sua bellezza, ma soprattutto lodevole il fatto che si siano attivati per offrire un loro significativo contributo economico a lavori che richiedono con la professionalità necessaria anche adeguati finanziamenti. L’architetto Vania Zucchetti, con
l’aiuto della proiezione di chiare immagini, illustra gli interventi fatti e quelli ancora da fare. Il tetto che si presentava piuttosto ammalorato è ormai completamente risanato e sono scongiurati pericoli di umidità se non di vere e proprie infiltrazioni
Capralba: attestati corso cucina
Nella foto, i partecipanti al corso di cucina organizzato dal comune di Capralba in collaborazione con la locale società di catering Gustoemozioni. Al corso hanno partecipato 23 persone. Nel corso dell'ultima serata lo chef Renato Cantoni e l'assessore Annalisa Andreini hanno consegnato ai presenti l'attestato di partecipazione. Durante il corso, svoltosi nel mese di ottobre, sono state sperimentate ricette con carni alternative ed erbe spontanee delle nostre campagne. Due lezioni a tema natalizio saranno proposte a fine novembre, inizio dicembre.
d’acqua dannose e pericolose. Sono attualmente in atto significative opere di pulizia sui marmi e sulle statue che stanno portando alla luce anche alcuni interessanti aspetti policromi che si erano deturpati. Ormai praticamente definito il nuo-
vo assetto del presbiterio con una nuova collocazione della cattedra vescovile, mentre viene confermato che il Crocefisso miracoloso rimarrà al suo posto attuale sopra l’altare di sinistra. Ancora allo studio invece la collocazione dell’organo, attualmente in fase di ripulitura. A breve partiranno i lavori per il consolidamento e la pulitura della pavimentazione. Opere che saranno terminate per la festa patronale di S. Pantaleone del prossimo anno. Almeno questa è la speranza e l’auspicio di tutti. E’ toccato a monsignor Francesco Manenti, a nome del vescovo Oscar Cantoni, ricevendo la munifica offerta del Rotary cremasco, ringraziare tutti sottolineando l’utilità se non l’urgenza dell’intervento di ristrutturazione che sta interessando il Duomo, e ricordare il senso di appartenenza e di affetto che lega la cittadinanza alla chiesa principale simbolo della diocesi. Tiziano Guerini
Lions Crema Gerundo: premiata Ombretta Cè Giardini da contemplare e da percorrere, luci ed ombre, Paesi da viaggiare e popoli da amare, in breve «il grande libro del mondo», per dirla con un’espressione di S. Agostino. Questo è stato l’argomento della conviviale di ottobre del Lions Club Crema Gerundo a Villa Toscanini. Nel corso della serata Pupilla Bergo, presidente del sodalizio ha consegnato alla past presidente, Ombretta Cè, una targa a titolo di ricordo e di omaggio per le sue iniziative e per le fatiche con cui ha brillantemente guidato il club nell’anno precedente. L’architetto Giovanni De
Lucchi, amico della presidente, nonché tra i massimi esponenti dell’architettura internazionale, ha offerto ai presenti la possibilità di percorrere con gli occhi della
mente e del cuore un percorso “sensoriale” di grande finezza in cui si sono attraversati luoghi e popoli particolarmente significativi, ognuno ad un titolo diverso.
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Lions Club Soncino, serata delle eccellenze
Lo scorso 21 ottobre si è tenuta la tradizionale cena delle eccellenze eno-gastronomiche che annualmente raduna i soci del Lions Club Soncino per una piacevole e interessante serata dai tipici sapori autunnali. La serata, al ristorante Il Fondaco dei Mercanti di Moscazzano, è stata condotta con familiarità e garbo dal presidente Paolo Perolini ed ha visto la partecipazione numerosa di soci ed ospiti e di tutti i presidenti dei Clubs Lion di Crema e del circondario. Erano infatti presenti: Marco Giovanni Migliorini, presidente di Zona, Antonio Rossini, presidente Lions Club Pandino, Paolo Doldi, presidente Lions Club Castelleone, Camillo Cugini, presidente Lions Crema Host, Fausto Locatelli, presidente Lions Club Serenissima, Pupilla Bergo, presidente Lions Club Crema Gerundo. La serata ha visto inoltre la partecipazione dell’officier distrettuale Primo Podestà, del presidente de CAI (Club Alpino Italiano) sezione di Crema Marco Costi, e di Pietro Tinelli, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Soncino. I relatori e sponsor della serata hanno fornito il substrato culturale e motivazionale ideali per promuovere una spontanea e generosa raccolta di fondi da destinare a futuri services: si è infatti tenuta una lotteria con in palio i prodotti generosamente offerti dagli stessi. L’abbinamento dei vini ai piatti di portata è stato sagacemente commentato da Luca Bandirali, sommelier di Crema e titolare dell’omonima Enoteca Fuori Porta, che ha saputo trasmettere ai presenti gusti ed emozioni enunciando inoltre i principi e le tecniche da seguire per diventare sommelier. L’aspetto gastronomico è stato invece trattato dal socio Lion Vanni Paioni Lucini, titolare della Società Il Gigante di Pianengo, che oltre ad aver fornito prodotti di eccellenza, ha esaurientemente trattato il difficile argomento della conservazione dei prodotti alimentari. La serata si è infine conclusa con un breve ed intenso intervento della socia Lion dottoressa Paola Villani (medico cremasco, nonché studiosa e ricercatrice), che ha intrattenuto i commensali con dotte considerazioni circa lo stile di vita e le abitudini alimentari. L’intervento è stato seguito con grande attenzione e con molto interesse da parte di tutti.
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Crema
Venerdì 28 Ottobre 2011
Nuova operazione da 8 milioni
Un grande polo scolastico e auditorium per le scuole
La nuova sede per l'istituto scolastico Racchetti potrebbe essere pronta per il 2014. Sorgerà a San Bartolomeo, accanto all'Artistico e allo Sraffa, dando vita a una sorta di campus. Martedì, la giunta provinciale ha dato il via libera al progetto preliminare per la realizzazione del polo scolastico di San Bartolomeo, che prevede la costruzione ex novo di un'unica sede per il Racchetti, attualmente diviso in tre diversi stabili, di una palestra per le scuole del complesso: liceo artistico, Sraffa e i vicini Itis e Pacioli e di un'eventuale auditorium. Un'opera da otto milioni di euro solo per il primo lotto dei lavori, quelli per la costruzione dell'edificio scolastico. «L'obiettivo è strategico» ci spiega l'assessore provinciale all'Istruzione, Paola Orini, entusiasta sostenitrice del progetto, insieme al collega ai Lavori pubblici, Giuseppe Fontanella, «perché va a razionalizzare una situazione difficilmente gestibile da più punti di vista, anche per via dell'affitto di una delle sedi del Racchetti, che costa alla Provincia centinaia di migliaia di euro l'anno. Una sede nuova, inoltre, potrà essere costruita rispettando i più moderni criteri di efficienza e sicurezza».
Sistemando la questione Racchetti, si aggiusterebbero di conseguenza altre situazioni pendenti: quella del liceo scientifico Da Vinci che, liberata la sede di via Palmieri, potrebbe a sua volta unificarsi e quella delle medie Vailati, che troverebbero sistemazione nella sede di largo Falcone e Borsellino. «Riguardo ai tempi, possiamo fare solo previsioni» continua l'assessore Orini. «La più ottimistica dice che, se tutto andrà per il verso giusto, la scuola dovrebbe essere pronta tra due o tre anni, diciamo per il 2014. In seguito, occorrerà provvedere anche alla viabilità, visto che quello di San Bartolomeo diventerà un polo scolastico di dimensioni notevoli e numerosi saranno i pullman che vi saranno diretti; infatti, è prevista anche la realizzazione di un parcheggio. L'auditorium, a disposizione degli istituti per diversi tipi di attività, anche artistiche, andrebbe a completare il tutto, dando vita a quello che, nelle nostre intenzioni, verrà a configurarsi come una sorta di campus. La mia esperienza di insegnante mi suggerisce che si renderà necessario anche un coordinamento tra Provincia, Comune e dirigenti scolastici, visto che ci saranno occasioni di incontro e strutture utilizzate da diverse scuole». Gionata Agisti
Romanengo: assistenza fiscale gratis Il comune di Romanengo ha deciso di dare continuità al servizio gratuito di assistenza fiscale istituito in primavera in via sperimentale. Sono stati i positivi riscontri ottenuti al varo dell’iniziativa a far propendere per la riconferma della proposta. Ogni 1° e 3° martedì di ogni mese dalle ore 9 alle 10.30, Laura Maccalli (dottor commercialista) sarà a disposizione, presso gli uffici comunali, per dare assistenza gratuita per la prima consulenza orientativa. Per informazioni, rivolgersi alla segreteria (0373-72117).
I camion passano da Pianengo Risolto, al momento, lo stop ai Tir che devono entrare e uscire dalla ex Olivetti
P
ianengo cede alle pressioni degli imprenditori e consente il transito ai mezzi pesanti diretti alla Pierina ma si prepara a trattare con Crema in vista dell’aumento di traffico che il paese subirà con la chiusura di via Indipendenza per il sottopasso
Ivan Cernuschi, sindaco di Pianengo
Da diverso tempo, ormai, uno dei problemi principali che si trovano a dover fronteggiare gli imprenditori della zona industriale di Crema è il transito degli autotrasportatori diretti alle loro aziende, visto che i Comuni limitrofi stanno adottando misure restrittive. Dopo Cremosano e Campagnola, si era messo di traverso anche Pianengo, con un’ordinanza che vietava il passaggio per l’arteria principale di via Roma. La levata di scudi di imprese e associazioni di categoria ha però convinto il sindaco, Ivan Cernuschi, a un
passo indietro. Giuseppe Zucchetti, segretario della Libera Artigiani, ci ha riferito tutto il suo sconcerto per il comportamento dei Comuni coinvolti. «Quella di Pianengo» ha commentato, «è rimasta l'unica via di accesso per la zona industriale di Crema, dopo che Campagnola e Cremosano hanno deciso di impedire il passaggio. Dobbiamo registrare un'assenza di coordinamento da parte delle amministrazioni comunali, che ci sconcerta e spaventa anche un po'. Capisco le esigenze di sicurezza, ma non è possibile che un singolo paese pensi solo per sé, senza interessarsi della zona industriale del territorio vicino, come se non fossero legati da interessi comuni. Gli imprenditori sono imbufaliti: siamo arrivati al punto che se contattano un trasportatore, questo risponde che non viene, perché non sa da che parte passare, per non prendere una multa». Giorni fa, proprio a Pianengo, si è tenuta una conferenza di servizi, a cui hanno preso parte rappresentanti di Campagnola, della Cna, della Libera Artigiani e le aziende interessate, dove si è deciso per una deroga: «Abbiamo deciso di concedere il passaggio ai camion diretti a Crema» fa sapere il sindaco Cernuschi, «ma non accetto l’idea che, siccome Cremosano e Campagnola hanno messo il divieto, Pianengo
debba sentirsi obbligato ad accollarsi tutto il traffico pesante. Per questo motivo, dalla conferenza è emersa anche una solu-
Giuseppe Zucchetti, segretario della Libera Artigiani di Crema
ROMANENGO
Anni d’argento in festa: una forte partecipazione
Grande partecipazione ad «Anni d’Argento in Festa» iniziativa promossa dall’amministrazione comunale per dare la possibilità agli ultrasettantenni di Romanengo e agli ospiti della Fondazione «Vezzoli» di ritrovarsi a vivere una giornata insieme. All’ormai tradizionale appuntamento, tenutosi domenica scorsa nella palestra comunale, agli ospiti della locale casa di riposo e agli oltre 120 anziani romanenghesi, per i quali il pranzo è stato offerto dal Comune, si sono uniti 30 invitati tra amministratori pubblici, sacerdoti, medici e rappresentanti delle associazioni che operano a sostegno e assistenza degli anziani, non solo a Romanengo ma anche nel territorio.
La giornata ha preso avvio con la messa, celebrata nella parrocchia da don Paolo Tomasi, e si è conclusa, dopo il pranzo, con una merenda offerta dalla Vezzoli. Il tutto allietato da buona musica.
Inizio dei lavori all’impianto di trattamento acque
Con un intervento di 150mila euro, che verrà sostenuto interamente da Padania Acque, Romanengo avrà un nuovo impianto per il trattamento dell’acqua. Continuano a ritmo sostenuto i lavori per consegnare, come l’accordo prevede, fra il 15 e il 20 novembre i lavori di manutenzione straordinaria del potabilizzatore dell‘acquedotto. Gli inter-
venti prevedono, oltre al miglioramento complessivo della qualità dell’acqua, l’eliminazione del deterioramento della struttura del container di alloggiamento dei filtri, la riduzione di rumori all’esterno, l’abbassamento dei costi di gestione connessi alla periodica sostituzione di carboni attivi, l’incremento della portata di produzione potenziale ed il
miglioramento del software di automazione. Mentre i lavori di manutenzione continuano il comune e Padania Acque stanno valutando la possibilità realizzare un’opera della quale Romanengo potrebbe presto sentirne la necessità: si tratta di un nuovo pozzo che vada ad integrare e sostituire in parte quello attualmente in funzione .
zione a lungo termine, su cui dovremo coinvolgere necessariamente la Provincia: una bretella che, da Campagnola, arrivi fino a Crema, aggirando il paese. Poi, c’è un altro problema: quando, a Crema, via Indipendenza verrà bloccata per i lavori del sottopasso, anche i camion provenienti da Milano e che abitualmente percorrono la Gronda Nord potranno passare solo attraverso Pianengo, aumentando così il nostro livello di traffico. È evidente che va trovata una via di uscita e abbiamo intenzione di discuterne con l’amministrazione della città». Gionata Agisti
Festa dello sport: bilancio positivo Un bilancio positivo quello della festa dello sport che ha caratterizzato, con una serie di iniziative, il mese di agosto e che è stato presentato qualche giorno fa nell’auditorium Galilei alla presenza di decine di volontari. A parlare sono le cifre: all’incasso delle serate di manifestazione, 52.200 euro, vanno sommati 2.100 euro ricavati dalla lotteria e 3.500 euro del contributo comunale, per arrivare ad un totale complessivo di 57.800 euro al quale vanno detratti 39.460 euro, per spese di allestimento e di organizzazione dei vari appuntamenti. Si ottiene così un utile di 18.340 euro. L’organizzazione, coordinata dalla Commissione Sport, ha deciso di mantenere circa 2.000 euro come fondo cassa per eventuali fabbisogni, andando a suddividere in quote, fra le varie associazioni sportive del paese, i rimanenti 16.000 euro.
P
roseguono le iniziative da parte dell'amministrazione comunale per la valorizzazione e il recupero del Cimitero monumentale di Cremona,. Dopo la recente presentazione di un piano volto ad ampliare la disponibilità del cimitero, tramite la realizzazione del 'Campo 6', un nuovo spazio pronto ad accogliere 62 tombe romane a quattro posti e 16 cappellette a cinque posti da integrare con successivi ampliamenti, questa settimana è stata presentata la "Guida al cimitero monumentale di Cremona", realizzata dall'associazione culturale CrArT (Cremona Arte e Turismo) con il patrocino del Comune di Cremona e dell'Assessorato alle Aree e Servizi Cimiteriali. La pubblicazione, utile per chi vorrà visitare il Civico Cimitero e scoprire i tesori d'arte in esso custoditi, tra cui importanti monumenti funebri, rientra così nel progetto di valorizzazione dello spazio adibito all'ultimo riposo dei cittadini ed allo stesso tempo pone l'accento sulla conservazione dell'area ricca di monumenti storici di straordinaria rilevanza artistica e culturale. Realizzata in italiano, francese ed inglese, la guida è al momento disponibile presso la sede dell'Associazione Cremon Arte Turismo, in via Pecorari 4, mentre verrà prossimamente messa in vendita allo Iat di piazza del Comune. La guida presenta una breve introduzione al cimitero monumentale di carattere storico, per ripercorrerne la genesi e gli sviluppi, approfondendo in seguito una serie di percorsi suggeriti al visitatore allo scopo di guidarlo ed accompagnarlo attraverso le realizzazioni più significative. La guida, pensata anche come uno strumento didattico e per future visite guidate, è corredata da una piantina per una lettura immediata e scorrevole del luogo che si sta visitan-
Speciale Defunti
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Una guida in tre lingue per conoscere il cimitero monumentale di Cremona Venerdì 28 Ottobre 2011
Curata dal CrArT (Cremona Arte e Turismo), il volume si rivolge a cittadini e turisti
Approvata la costruzione del nuovo forno crematorio
Nella foto: Tommaso Giorgi, presidente CrArT, l'assessore Claudio De Micheli, il sindaco Oreste Perri, Laura Antonioli, segretaria amministrativa della CrArT
do. I percorsi al momento proposti all'interno della guida sono suddivisi per aree tematiche: Lo scrigno della memoria è un itinerario in ricordo dei caduti delle diverse guerre che hanno segnato la storia anche della città; Le chiese per scoprire i tesori architettonici custoditi all'interno del cimitero civico; Ricchezza ed eleganza, un percorso tematico di importanza tanto storica quanto artistica incentrato sulle cappelle gentilizie; L'estro degli scultori, preminentemente dedicato alle realizzazio-
Nel progetto di rilancio del cimitero monumentale di Cremona rientra anche la costruzione di un nuovo forno crematorio, che andrà a sostituire quello attualmente presente. L’intervento, che avrà un costo complessivo di un milione e 700mila euro, permetterà la realizzazione di una struttura più funzionale e rispetto alla precedente, risalente al 1992. La situazione attuale risente inoltre di una grave carenza di spazi, limitati ed angusti non solo per le funzioni di cremazione ma anche per quelle accessorie, mentre la nuova struttura presenterà
ni scultoree che arricchiscono il cimitero; Negli occhi e nel cuore, corredato di galleria fotografica. Il volume è arricchito dalle foto di Luigi Briselli, Stefania Piccioni e Alessandra Scaltriti. Sulla copertina si è scelto di riprodurre l'Angelo che si trova all'ingresso del viale del Cimitero, mentre sul retro è stata apposta un'opera a mosaico di E. Rizzi. L'Associazione culturale CrArT- Cremona Arte e Turismo, nata nel 2010 con l’intento di arricchire la proposta culturale della città di Cremona, è composta da storici dell’arte con l’abilitazione di guide turistiche. L’attività del CrArT è rivolta quindi non solo ai turisti, ma anche a tutti i cittadini che vogliono approfondire la conoscenza del luogo in cui vivono e nel quale passeggiano quotidianamente. Proprio in quest'ottica rientra anche la Guida al cimitero monumentale di Cremona, rivolta non solo ai turisti, ma anche ai cittadini, affinché possano riscoprire un angolo poco noto della città, testimone del passaggio e dello sviluppo di stili e forme d'arte nel tempo. Martina Pugno
deposito con celle frigorifere e uno spazio d'attesa esterno coperto, tutti elementi finora troppo ristretti o assenti. Il forno crematorio permetterà inoltre di ridurre i tempi d'attesa, grazie al suo avanzamento tecnologico, e di poter accettare così anche le salme provenienti dai territori limitrofi, che permetterebbero maggiori introiti proprio a vantaggio del cimitero stesso, per coprire gli alti costi di manutenzione richiesti da una struttura così ampia e ricca di elementi artistici, quale appunto il cimitero monumentale cittadino.
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Venerdì 28 Ottobre 2011
La ricetta: Pan dei morti Ingredienti • Farina 00, 100 gr • 200 gr di biscotti secchi (residui, briciole) • Zucchero semolato, 120 gr • Cacao amaro, 2 cucchiai rasi • Uvetta, 100 gr • Ciliegie candite, 50 gr • Mandorle pelate, 50 gr • Pinoli, 50 gr • Lievito chimico, mezzo cucchiaino • Vino bianco, 2 dl circa • Un albume di un uovo piccolo • Spezie: cannella 1 cucchiaio raso, 3 chiodi di garofano, un pizzico di noce moscata • Sale, un pizzico
Mettete l'uvetta in ammollo nell'acqua epr un paio d'ore. Tritate i biscotti, uniteli alla farina con il lievito, lo zucchero, le mandorle leggermente tritate, i pinoli, il cacao amaro, le ciliegie candite, anch’esse tritate, e l’uvetta strizzata. Ora aggiungete il sale e il misto di spezie. Mescolate bene. Aggiungete il vino bianco e l’albume. Mescolate con le mani. Create dei salsicciotti di 5/7 cm di diametro e tagliateli ogni 3/4 cm. Prendete questi pezzi e schiacciateli con le mani allargandoli in modo che assumano la caratteristica forma ovoidale. Infornate a 180° fino a che non si saranno formate delle crepe (dopo circa 15 minuti), poi aprite leggermente lo sportello del forno (potete usare come fermo un cucchiaio di legno), abbassate a 160° la temperatura e lasciate cuocere altri 30 minuti. A cottura ultimata togliete i pani dal forno e spolverateli di zucchero a velo. Lasciate riposare per qualche ora.
Speciale Defunti
Ognissanti e festa dei morti, le tradizioni anche in cucina I dolci che da sempre accompagnano le ricorrenze novembrine
L’
inizio di novembre segna un momento importante per la ritualità cristiana: in tutto il mondo il primo del mese si celebra la festività di Ognissanti, mentre il giorno successivo si ricordano i defunti. Questa tradizione, diffusa con varianti rituali in tutto il mondo, ha origini antichissime e si lega a credenze e tradizioni locali assumendo caratteri specifici a seconda della zona geografica. In particolar modo, come la maggior parte delle festività, anche quelle di Ognissanti e del giorno dei morti si legano, a seconda del territorio, a precise usanze culinarie. Ogni festa ha le sue specialità e le ricette tipiche, e così è anche per queste due celebrazioni novembrine. Ad incidere sulle diverse varianti della tradizione dal punto di vista culinario sono naturalmente diversi fattori, di cui il principale è proprio la zona geografica: non solo da nazione a nazione si consumano dolci e pietanze tipiche differenti, ma anche le diverse aree d'Italia riflettono tradizioni uniche e personali. Vi sono, però, alcuni alimenti che vengono ormai associati alle festività di Ognissanti e del giorno dei morti in maniera preminente, in particolare per quanto riguarda i dolci. n linea con la disponibilità dei prodotti di stagione, molti di essi condividono caratteristiche comuni, quali l'utilizzo di frutta secca e a tratti abbastanza calorici, tipici delle ricette dei periodi più freddi. Tra i più diffusi c'è il pane dei morti, del quale si conoscono infinite varianti a seconda della zona di preparazione; in tutte, però, ricorrono alcuni elementi: in primo luogo l'utilizzo di bi-
scotti o avanzi di dolci nell'impasto che simboleggia la trasmutazione del vecchio nel nuovo. Il cacao è una acquisizione moderna per portare il colore scuro, e così pure lo zucchero (che per la verità in questo dolce è molto poco). In precedenza, le ricette tradizionali prevedevano l'utilizzo del miele come dolcificante naturale, e dunque al posto dello zucchero, che costituisce un'acquisizione relativamente recente. Nell'antichità si utilizzava il miele brunito sul fuoco con poco burro per avere il medesimo risultato di colore e dolcezza offerti anche dalle ricette moderne. Le "fave dei morti morbide", sono invece un dolce diffuso in tutta Italia, ma particolarmente amato in Romagna, mentre con le "ossa dei Morti" si ritorna in Lombardia: si tratta di dolcetti bianchi e friabilissimi, che ricordano le fave (altra antica offerta rituale ai defunti) e le ossa sbiancate e rese friabili dal tempo. Accanto a questi dolci tradizionali, ve ne sono inoltre moltissimi che differiscono a seconda del territorio, mentre la sempre maggiore diffusione delle celebrazioni relative ad Halloween sta portando al radicamento, anche in Italia, di un altro insieme di usanze dolciarie: l'ormai celebre 'dolcetto o scherzetto', raccolta di dolciumi di casa in casa che i bambini effettuano in costume la sera del 31 ottobre, favorisce al diffusione di dolcetti e caramelle confezionate realizzate con forme tipiche legate al tema della serata: immancabili le zucche scavate, ma anche scheletri, zombie, streghe e tutto ciò che può avere a che fare con il mondo del sovrannaturale. Mara Guzzon
Fiera di San Carlo
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Casalmaggiore tra tradizioni culinarie e culturali
L’
Venerdì 23 Ottobre 2011
Sagre e Fiere, eventi tipici della stagione autunnale
autunno è la stagione ideale per sagre e fiere, momenti di piacevole aggregazione che avvengono in cornici paesaggistiche dalle tinte calde e romantiche. L’atmosfera che si vive assaggiando specialità tipiche o ripercorrendo storie avvenute nel passato è decisamente favorita dalla compagnia e dal periodo che precede il grande freddo invernale. Le fiere paesane solitamente nascono per celebrare ricorrenze storiche o religiose, e per valorizzare le tradizioni storiche e gastronomiche del luogo in cui si organizzano. Ed è su questo filone che anche quest’anno si festeggerà, presso il Comune di Casalmaggiore, la Fiera di San Carlo – patrono del paese. Durante la prima decade di novembre infatti, la Pro Loco in collaborazione con il Comune, presenteranno quello che è considerato il più importante evento casalasco dell’anno nonché il momento in cui l’affluenza turistica aumenta in
La storia di Casalmaggiore
modo evidente. Nata come festa agricola, la Fiera di S.Carlo oggi ha un calendario ricco di eventi ricreativi e iniziative di ogni tipo. E proprio per le origini rurali di
questa festa - ovvero derivanti dalle antiche celebrazioni dedicate alla fine di una stagione di raccolta e all’inizio di un nuovo ciclo di vita per i terreni coltivati – che a fare da protagoniste di questa manifestazione saranno le tradizioni culinarie tipiche del territorio. Per tutta la durata della fiera infatti – dall’1 al 6 novembre – si terrà la Sagra del cotechino e dei “blisgon”, cioè i tortelli di zucca casalaschi tipici della gastronomia locale: la degustazione è prevista tutti i giorni a partire dalle ore 17.00 nel Cortile delle Opere Pie in Piazza Garibaldi. Oltre ad avere la possibilità di assaggiare un pasto tipico, presso la sagra si potranno riscoprire le gioie semplici che esistevano in un passato non troppo lontano, ma che ogni tanto, grazie alle iniziative dei Comuni e alle loro ricorrenze, tornano a farci compagnia in queste domeniche autun-
nali: trascorrere momenti di convivialità, musica e spettacoli lungo le vie del paese, esplorare i metodi ormai purtroppo caduti in disuso di costruzione artigianale presso le bancarelle o le esposizioni di merce antica. Casalmaggiore, luogo di indubbio interesse turistico, sarà quindi la cornice di sfondo do questo evento, e potrà essere visitato tra bellezze architettoniche, e tradizioni sia culturali che culinarie sempre presenti, ma che in questo periodo dell’anno vengono valorizzate ulteriormente. Anche quest’anno i cittadini e le istituzioni si uniscono a riscoprire e valorizzare il luogo in cui vivono, regalando sia agli abitanti che ai numerosi visitatori che giungono dalle zone e dalle province limitrofe, una serie di iniziative differenti tra loro e volte ad accontentare tutti i gusti e tutte le generazioni. Mara Guzzon
Alcuni paesi hanno avuto vicissitudini storiche importanti e sono stati protagonisti di numerosi cambi di potere o di stato sociale: è proprio questo il caso di Casalmaggiore, che è passato attraverso infinite dominazioni ed è stato insignito dei ruoli di Città e di Provincia. I principali cenni storici sulla nascita di Casalmaggiore, suggeriscono che esistono ancora molti dubbi e pareri discordanti sulle sue origini. Sia il ritrovamento della “Stazione Enea” avvenuto presso il Santuario della Fontana nel 1970, che quello dei reperti rinvenuti nella frazione di Fossacaprara, farebbero pensare alla presenza di alcuni insediamenti già a partire dell’età del bronzo. La prima documentazione scritta che citi Casalmaggiore è contenuta nell’iscrizione presente sotto l’immagine della Beata Vergine presso la Chiesa di San Giovanni Battista. Nell’anno 100 il Casalmaggiore era costituito da un castello fortificato e si trovava sotto il dominio Estense; in seguito è passato alla
dominazione veneziana nel secolo XV ed ha confermato nel tempo la propria vocazione commerciale derivante da una posizione geografica molto favorevole. A causa di questa ubicazione invidiata da molti, nel ‘500 la città è stata oggetto di contesa tra molti potenti tra i quali il Duca di Milano e i Marchesi di Mantova, oltre che delle truppe francesi e spagnole. In seguito, nel 1974, Maria Teresa d’Austria ha regalato a Casalmaggiore il titolo di città e ha quindi permesso alla comunità locale di ospitare l’Imperatore d’Austria Giuseppe II. Nel secolo XVIII Casalmaggiore è diventato anche provincia, la cui zona corrispondeva all’odierno OglioPo. Infine, dopo essere stato sia sotto la dominazione napoleonica che sotto quella asburgica, il Comune di Casalmaggiore ha ricevuto la visita di Giuseppe Garibaldi a seguito dell’unità d’Italia. Il fiume Po, che da sempre scorre accanto alla città, è stato anche causa delle terribili alluvioni degli anni 1951, 1994 e 2000.
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Fiera di San Carlo
Venerdì 28 Ottobre 2011
Il programma: arte, cucina e artigianato
Esposizione dei Bijou, mostre di artisti contemporanei e fotografiche, e l’immancabile luna park
Storia della Fiera di San Carlo, evento dalle antiche origini
Le fiere sono manifestazioni di antiche origini legate al passato: è molto utile per le nuove generazioni potersi affacciare su una piccola parte di quello che è stato il loro passato, in un mondo che altrimenti resterebbe loro sconosciuto. A Casalmaggiore questo è ancora possibile anche grazie alla Fiera di San Carlo, l’evento che si svolge nella prima decade di novembre, dedicato al patrono della città. Proprio in questo periodo infatti, la Pro Loco coadiuvata dall’Amministrazione Comunale crea quello che viene considerato il più importante evento casalasco dell’anno e anche l’attrazione che attira il maggior numero di turisti. La tradizione di questa celebrazione è da considerarsi prevalentemente agricola: nata come fiera dell’agricoltura, del bestiame e dello scambio, oggi è divenuta una ricorrenza incentrata sul divertimento. Questo momento di aggregazione è atteso dagli abitanti come fenomeno di costume e svago che permette loro di staccare dalla vita quotidiana per immergersi in momenti di vita scanditi da antiche abitudini. Da sempre questo evento è inteso come motore di scambio sia economico che sociale, che favorisca il diffondersi di usi passati che altrimenti andrebbero perduti. Da qualche anno la Pro Loco ha inventato la “Sagra del cotechino”, per permettere a tutti di gustare i piatti tipici della tradizione culinaria casalasca e prenatalizia. Questa ed altre attività sono al centro delle celebrazioni che si susseguono nei giorni e ormai da anni, grazie anche a tante piccole novità che per ogni nuova edizione tengono vivo l’interesse dei visitatori: quest’anno ci saranno esposizioni automobilistiche ed artistiche oltre che fotografiche. Ai più piccoli sono diventati tanti divertimenti, ma anche ai genitori che li accompagnano e a chiunque voglia trascorrere qualche ora piacevole tra le vie di una città piena di storia e fascino.
L
a Sagra di San Carlo che si tiene ogni anno a Casalmaggiore a novembre, anche per l’edizione di quest’anno presenterà una serie di eventi che si susseguiranno a partire da fine ottobre fino a metà novembre. Le iniziative spazieranno tra molti ambiti: dalle creazioni artigianali, alle creazioni d’epoca, dalle degustazioni dei prodotti tipici della cucina locale, alle mostre d’arte e di fotografia. Da anni ormai la Fiera è motivo di movimento per molti visitatori, che durante le passate edizioni hanno contribuito al successo della riuscita della manifestazione sotto tutti gli aspetti. Il primo evento presentato da Pro Loco e comune è il “Bijou in Fiera”, ovvero una mostra di creazioni artigianali, che si terrà ad ingresso gratuito, ogni giorno dal 29 ottobre al 6 novembre a partire dalle ore 15.30 fino alle 18.30. L’esposizione, che permetterà di riscoprire gli antichi metodi di lavorazione dei gioielli fatti a mano, si terrà presso il “Museo del Bijou” situato in Via Azzo Porzio n°9. L’arte in ogni sua forma avrà ampio
spazio durante tutta la durata della manifestazione: sempre con le stesse modalità (orari, date e ingresso gratuito) sarà realizzata la Mostra “’15 – ’18, l’ultimo atto del Risorgimento. La vita quotidiana dei militari al fronte”. L’esposizione ripercorrerà i momenti salienti di un momento storico tragico e indimenticato come quello della prima Guerra Mondiale. Dal 30 ottobre al 6 novembre invece,
sarà allestita la Mostra personale di pittura dell’artista Ariano Artoni. Le rappresentazioni continueranno con una Mostra collettiva di Pittura che troverà la sua locazione tra l’Istituto Santa Chiara e la Chiesa Monastica. Dall’1 al 6 novembre infatti, un gruppo di artisti esporrà le proprie opere, ecco i loro nomi: Arrighi Simonetta, Bandini Nicole; Pezzini Claudio, Lena Elisa, Magni Mara, Minelli Bruna e Rossi Santina.
Anche i più piccoli avranno il loro spazio, infatti il Luna Park sarà presente per tutto il periodo della Fiera, mentre il 3 novembre sarà la “Giornata del bambino” in Piazza Garibaldi. I biglietti per la manifestazione dedicata ai bambini, offerti da Pro Loco, Amministrazione Comunale e dai gestori del Luna Park e distribuiti presso le scuole di Casalmaggiore, saranno venduti durante la giornata stessa dalle ore 14 alle 19. Le forze dell’ordine daranno spazio al dialogo con i cittadini, offrendo la presenza di uno “Stand dell’arma dei Carabinieri” – che campeggerà dall’1 al 6 novembre in Piazza Garibaldi – pronto a dispensare suggerimenti e consigli ai cittadini che ne avvertissero il bisogno. La festa è stata pensata da e per gli abitanti, ma anche realizzata considerando le esigenze di coloro che verranno da zone esterne: per questo, chi avesse problemi nel trovare un posto auto, potrà contare su un parcheggio custodito presso il Campo Sportivo “G.Maffei” (Duomo), in via Guerrazzi. Mara Guzzon
Fiera di San Carlo
Venerdì 28 Ottobre 2011
Gli appuntamenti proseguono con le mostre di Guareschi a Santa Chiara e le fotografie sull’alluvione del ’51. Ci sarà anche la sagra del cotechino e del risotto alla casalasca
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ontinuano gli eventi della Fiera di San Carlo, e a Casalmaggiore l’arte e le tradizioni si uniscono regalando iniziative interessanti e irripetibili a chi vorrà sfruttarle. Le numerose mostre in programma ospiteranno dipinti, ma anche gioielli ed altri soggetti. Diverse le tipologie di protagonisti a cui le installazioni artistiche verranno dedicate: presso la Chie-
sa esterna di Santa chiara ad esempio, dall’1 al 6 novembre si terrà la mostra sullo scrittore Giovannino Guareschi, padre di Don Camillo e Peppone. Curata da Paolo Gulisano, l’esposizione è stata intitolata appunto “Non muoio neanche se mi ammazzano, l’avventura umana di Guareschi”. Di tutt’altra natura l’altra esposizione che partirà da Piazza Turati invece, visto che sarà dedicata ad una serie di oggetti caratteristici dell’età moderna. Autovetture, veicoli industriali, attrezzature agricole e artigianali, stufe e caminetti a legna e pellets sono solo alcuni di quelli che si potranno ammirare tra le varie vie della città.
Anche all’arte piuttosto recente della fotografia saranno dedicati molti eventi. Presso l’Auditorium santa Croce continueranno dall’1 fino al 13 novembre ben due mostre fotografiche: la prima intitolata “Campane a martello 1951 – 60° dall’alluvione”, a cura di Luigi Briselli con il patrocinio della Pro Loco; la seconda invece chiamata “Un autore a tema” realizzata a cura dei soci del “Fotocine Germani”.
Oltre a stand gastronomici e all’attesissima “Sagra del cotechino” – che proprio il 7 novembre avrà una giornata speciale con il “Servizio cucina con risotto alla Casalasca” - alle specialità gastronomiche sarà dedicata una grossa parte degli eventi in programma. Presso l’Istituto di Santa Chiara si terrà anche una mostra sulle specialità biologiche, proprio dall’1 al 6 novembre: la mostra-mercato con relativa degustazione sarà intitolata “Piante, verdi, prodotti biologici e tipici”. E per chiudere l’elenco di eventi che si susseguiranno durante le giornate di celebrazione del patrono di San Carlo, due eventi molto
importanti: lunedì 7 novembre alle ore 21.00 ci sarà la “Gara di Briscola” in memoria di Ugo Garavaldi, a cui tutti sono invitati a partecipare. Infine, l’associazione noprofit Andos Oglio-Po Onlus, organizzerà una Pesca di beneficenza dal 23 ottobre al 6 novembre, il cui ricavato sarà devoluto all’acquisto di apparecchiature sanitarie per la diagnosi precoce del tumore al seno. Eventi, mostre, iniziative ed esposizioni, cibo, tradizioni e novità per i più piccoli: il Comune di Casalmaggiore, considerato una
delle mete più interessanti della provincia cremonese per la sua posizione strategica e il paesaggio caratteristico che presenta, rappresenta una tappa obbligata per gli amanti di tutto ciò che include arte, specialità in cucina, artigianato, svago e beneficenza. Queste giornate piene di eventi inizieranno questo weekend e si protrarranno fino a metà novembre, non resta che scegliere quando immergersi in questo luogo pieno di iniziative e vitalità per trascorrere un piacevole pomeriggio in compagnia. Mara Guzzon
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Tradizioni culinarie i celebri “Blisgon”
La cucina è considerata, dagli abitanti di Casalmaggiore e non solo, un’arte, e come tale un patrimonio che a tutti i costi va salvaguardato. Siccome sia arte che cucina nascono in un certo senso da “un bisogno interiore”, gli abitanti del luogo hanno stabilito quanto sia importante rivalorizzarne l’importanza. Le ricette tradizionali sicuramente raccontano molto di luoghi, persone e prodotti della terra da cui provengono e contribuiscono ad arricchire la “memoria storica” del territorio. Ecco perché anche durante la Fiera di San Carlo la Pro Loco dedicherà ampio spazio al cibo e ai suoi ingredienti: degustazioni di cotechino, formaggi, e dei celebri “blisgon” (tortelli di zucca casalaschi, specialità del luogo), uniti ad altri prodotti provenienti dalla tradizione gastronomica locale, proseguiranno ogni giorno dall’inizio della Fiera. Questi piatti tramandati di famiglia in famiglia negli anni, vengono preparati secondo ricette che nel corso del tempo sono state personalizzate pur mantenendo gli stessi ingredienti, ecco perché i cibi prodotti da queste parti sono ancora più particolari e saporiti. Stand gastronomici e una mostra dedicata ai prodotti biologici potranno accontentare anche i gusti dei più critici in fatto di cibo. Territorio dei mille sapori e dei gusti intensi, la zona casalasca deve molto per i suoi elementi più ricorrenti anche alla presenza del Po, oltre che alla cucina tipica della pianura padana.
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Venerdì 28 Ottobre 2011
Il Duomo di Casalmaggiore
Fiera di San Carlo
Casalmaggiore e i suoi monumenti: il territorio e l’itinerario turistico
Come arrivare
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Ecco una breve descrizione su come raggiungere la ridente cittadina cremonese di Casalmaggiore, situata vicino alle province di Parma e Mantova: si tratta dell’ultima città a sud della Provincia di Cremona, che sorge sulla riva sinistra del fiume Po. Il fiume fa da confine naturale con la provincia di Parma e ad est il territorio casalasco confina con la provincia di Mantova. La Statale 358 Castelnovo-Viadana collega Casalmaggiore a Reggio Emilia; la Ss 343 Asolana, BresciaParma, crea un accesso al territorio da uno dei frandi ponti del Po e la SS 420 Sabbionetana la unisce a Mantova. Casalmaggiore è collegata anche alla rete Ferroviaria grazie alla linea Brescia-Parma, ed è situata a circa 1 km da Piazza Garibaldi.
opo aver confermato che l’autunno è la stagione ideale per dedicarsi alle sagre, riscoprire i sapori e le tradizioni del passato, e tastare il fascino di paesaggi dagli orizzonti romantici e rimasti intatti rispetto a molti anni fa, possiamo anche decidere di unire alla nostra meta un percorso con intenti più turistici e interessanti. Se, infatti, la Fiera di San Carlo è un’ottima scusa per visitare il Comune di Casalmaggiore, e per assaporare le atmosfere tipiche di questa stagione, i potenziali visitatori della città potrebbero anche percorrere un interessante giro turistico tra i monumenti e le bellezze architettoniche che essa offre. Il luogo più importante della città, presso il quale si svolgeranno anche molti degli eventi durante la fiera, è sicuramente Piazza Garibaldi. Progettata nel ‘600, era originariamente stata costruita in terra battuta. Fu poi modificata nel 1813 ed assunse
l’aspetto attuale: è una delle più grandi piazze del Nord Italia e ospita, oltre alle Fiere di S. Carlo e di Piazza Spagna, il mercato del sabato mattina al quale partecipano sempre moltissime persone. Anche il Palazzo municipale ricopre un ruolo importante tra i monumenti principali da osservare durante una visita completa. Edificio di stile neogotico, fu costruito tra il 1891 e il 1895, e presenta una costruzione su due piani con mattoni a vista e motivi in marmo bianco sormontata da una torre campanaria. Una tappa obbligata per i più curiosi è quella rappresentata dal Museo del Bijou, ovvero un’esposizione permanente della bigiotteria del passato, realizzata nell’ex-collegio dei Barnabiti. L’edificio, che durante la Fiera di San Carlo ospiterà anche una mostra temporanea, è sempre aperto al pubblico ed è una delle principali attrazioni turistiche del Comune di Casalmaggiore. Tra volte di mattoni e teche di La chiesa di Santa Chiara
Il palazzo comunale e il “Listone”
vetro sono presenti oltre 35.000 piccoli oggetti, che testimoniano l’evoluzione della moda di oltre mezzo secolo. Orecchini, anelli, spille, medaglie e bracciali, ciondoli, distinti e attrezzi da lavoro, sono solo alcuni degli oggetti, di diverse forme, presenti nel Museo – al quale è annesso anche un laboratorio didattico per far apprendere ai ragazzi le varie tecniche di lavorazione e di realizzazione dei gioielli. Tra gli altri monumenti importanti spiccano l’Arco trionfale - unico rimasto tra i quattro eretti nel XVIII secolo per onorare gli Asburgo – e il Duomo di Santo Stefano, Chiesa che fu costruita a partire dal 1840 ed aperta 20 anni più tardi, con una cupola di 60 metri ed una struttura a croce greca. Numerose le altre chiese presenti: Santa Chiara, San Sebastiano, Santa Maria del Popolo, Santa Maria Immacolata, San Leonardo ed infine la Chiesa di San Francesco. Come in ogni città che si rispetti, a Casalmaggiore sorge anche un Teatro
Comunale, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1782 grazie ai soldi donati da alcuni cittadini facoltosi. Nel 1783, dopo che i lavori furono terminati, la struttura fu inaugurata. Dopo alcuni lavori di ristrutturazione il Teatro è stato riaperto al pubblico durante il secolo scorso. Infine, in pieno centro cittadino, sorge il Parco Urbano nato nell’estate del 2002, uno spazio verde con fiori e piante creato in base alle esigenze avvertite dai cittadini casalaschi: un enorme spazio all’aperto che stimola l’attività motoria, il relax e il gioco sia per adulti che per bambini. Quindi, andare a Casalmaggiore tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre potrebbe valere una doppia motivazione: ritornare al passato tra un evento e l’altro durante la Fiera di San Carlo, e vedere i monumenti e i musei che questa città, seppur di modeste dimensioni, accoglie e valorizza portandone avanti il valore culturale e sociale. Mara Guzzon
Alimentazione
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Una dieta per combattere l’influenza
L’
autunno è ormai arrivato; con esso, anche la tipica influenza di stagione. Raffreddore, mal di gola e tosse sembrano proprio disturbi ai quali nessuno riesce a sottrarsi, complice l’improvviso calo delle temperature e l’arrivo delle prime piogge. Ma davvero al raffreddore di inizio stagione non c’è possibilità di fuga? Forse, ma qualcosa si può fare per cercare di prevenire i disturbi o quantomeno per evitare che essi si manifestino in maniera particolarmente pesante. Ricordando che non tutte le forme influenzali possono essere sottoposte a cure, ma necessitano di svolgere il proprio decorso naturale, è evidente come la migliore via per la prevenzione passi attraverso l’alimentazione: come non citare, tra gli alimenti universalmente noti come valido aiuto per la prevenzione dell’influenza, le arance? Frutta di stagione ricca di vitamina C, da sempre viene riconosciuta come una preziosa risorsa. Non si tratta, però, degli unici alimenti consigliati. In linea generale, la dieta quotidiana dovrebbe mutare per accogliere un maggior numero di calorie rispetto ai mesi
Venerdì 28 Ottobre 2011
Frutta e verdura di stagione: cosa consumare?
Gli alimenti più efficaci contro i mali di stagione
precedenti. Latte, miele e marmellata costituiscono parte della colazione ideale per garantire le energie neces-
sarie per iniziare la giornata, che deve poi proseguire con frequenti dosi di verdura e frutta, meglio se agrumi, ricchi di vitamina C, in grado di rafforzare il sistema immunitario. Oltre a frutta e verdura, ricca di antiossidanti, per sconfiggere l’influenza nella dieta non devono latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici, quali yogurt. Non vanno inoltre trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche), perché contengono ferro e sono ricchi di fibre, che aiutano l’organismo a migliorare le funzionalità intestinali e a facilitare la digestione. Via libera anche a zuppe e minestroni, gustosi e di facile digestioni, nonché ricchi di elementi utili all’organismo. Alcuni alimenti comuni offrono un certo grado di protezione; ad esempio il brodo di pollo: il calore provoca vasodilatazione ed un effetto fluidificante su muco e catarro. A queste proprietà si somma un’attività antinfiammatoria in-
trinseca di recente dimostrata da uno studio scientifico pubblicato sulla rivista internazionale Chest: nel brodo di pollo vi sono proteine che accelerano il rinforzo della membrana dei globuli bianchi e di altre cellule del sistema immunitario. Se anche in questo modo non è possibile avere la garanzia di poter scampare alle grinfie dei fastidiosi sintomi influenzali, è pur vero che essi sicuramente si faranno sentire in modo meno intenso e meno duraturo: secondo uno studio della Federsalus che ha interpellato 100 esperti, oltre all'esposizione diretta con il virus dell'influenza i principali fattori di rischio nel contrarre le malattie tipiche di questo periodo sono nel 35% dei casi una vita irregolare; il frequente passaggio da ambienti caldi a freddi, quindi sbalzi di temperatura per il 21%; un'alimentazione scorretta per il 18% e un 11% legato a diete povere di vitamine. Martina Pugno
Nei supermercati e nei negozi è ormai regola: in qualsiasi stagione, è possibile trovare pressoché qualsiasi tipo di frutta e di verdura pronto all’acquisto, indipendentemente dal periodo di maturazione naturale, grazie alle importazioni a livello globale. Il risultato è che, talvolta, diviene difficile ricordare e distinguere i prodotti propri della stagione in corso. Eppure, consumare frutta e verdura di stagione apporta benefici all’organismo, che trae da essi il miglior nutrimento in relazione al tipo di clima che ci si ritrova ad affrontare (senza contare il costo mediamente inferiore rispetto a prodotti importati da grandi distanze). Quali sono, dunque, gli alimenti tipici del mese di novembre in arrivo? Cominciando dalla verdura, in questo mese è possibile comprare nel pieno del loro periodo di maturazione broccoli, cardi, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli cappuccio, cavoli verze, porri, rape e sedano con bietole, coste, carote, cicoria, cicoria belga, finocchio come ‘residui’ del mese passato. Inizia a maturare anche il carciofo, che ci accompagnerà poi fino a maggio. Per quanto riguarda la frutta è possibile acquistare pere, mele, uva, melograni, cachi, castagne, noci, nocciole, clementine e si cominciano ad avvistare i primi mandarini e le prime arance, anch’esse pronte ad accompagnare la dieta quotidiana anche nel corso dei mesi successivi. In linea generale, si tratta di alimenti proteici e ricchi di fibre e di vitamine, in particolare vitamina C, efficace contro le influenze di stagione e utile per rafforzare le difese immunitarie.
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Alimentazione
Si ritorna agli antichi sapori tradizionali Venerdì 28 Ottobre 2011
La dieta mediterranea
La dieta mediterranea è un modo di alimentarsi che si basa sul consumo di alimenti delle terre del Mediterraneo (pasta, pane, olio extravergine di oliva, carni magre, vino rosso, frutta fresca, pesce azzurro, formaggi, uova, legumi, ortaggi e cereali). Questo “percorso alimentare” abbonda di alimenti di origine vegetale riduce l’assunzione di zucchero, burro e grassi animali. E’ ritenuta la dieta più equilibrata e completa al mondo, oltre che un esempio da seguire per una sana alimentazione: essa favorisce il corretto bilanciamento di entrate caloriche e spese energetiche, aiutando la prevenzione di tumori, infarti, obesità, ipertensione e disturbi cardio-circolatori. Seguire la dieta mediterranea è molto più facile di quanto si possa pensare: gli alimenti di cui si dovrebbe fare maggior consumo sono cereali, pane, pasta e riso. Poi ci sono frutta, ortaggi, verdure e olio di oliva da consumare giornalmente come contorno o condimento ma con moderazione. Da assumere in modica quantità quotidiana ci sono poi latte e yogurt. Infine esistono cibi da consumare settimanalmente ma non tutti i giorni: pesce, carni bianche, formaggi freschi, uova e legumi. Controllandosi, si possono assaggiare anche zuccheri, dolci, salse, grassi e vino. Nella piramide alimentare mediterranea infatti non esistono prodotti proibiti ma soltanto cibi che vanno mangiati più o meno spesso. Mara Guzzon
Cresce l’attenzione per la qualità e la produzione artigianale
N
egli ultimi anni la grande distribuzione sta prendendo sempre più piede, mettendo spesso a rischio la sopravvivenza stessa per piccoli e medi esercizi commerciali. I quali, a loro volta, hanno però ancora una potente arma a disposizione: la qualità offerta dalla lavorazione artigianale e secondo metodi naturali dei propri prodotti, per alimenti dal grande sapore e più salutari di quelli frutto di lavorazioni su larga scala. La crescente apertura, anche negli scaffali della grande distribuzione, nei confronti del biologico è specchio della maggiore attenzione degli acquirenti, che non cercano solamente prodotti a portata di qualsiasi tasca, ma anche e soprattutto alimenti che possano venire definiti di qualità. 'Qualità' è proprio la parola d'ordine per molti produttori locali, tra i quali l'azienda Apiflor, di Esterina Mariotti, situata a Pescarolo e specializzata nella produzione di miele. Presso l'Apiflor è possibile acquistare miele di ottima qua-
L’azienda agricola Apiflor
lità, frutto dell'allevamento di api secondo le tecniche più tradizionali e del confezionamento manuale. Disponibili, presso l'azienda agricola, anche
degustazioni dei prodotti in vendita, in particolare delle diverse tipologie di miele, distinte a seconda a seconda del nettare che le api bottinano nelle province di Cremona e di Piacenza. Nell'azienda apiflor, il miele viene sottoposto solamente alle operazioni di lavorazione strettamente necessarie per l'estrazione e il confezionamento, mantenendo così tutti i principi nutrivi e il pieno gusto del prodotto. A disposizione dei clienti anche la cera, per sculture e candele, e molti altri prodotti di coltivazione biologica tra i quali il mais, i cereali, l'erba medica e i crisantemi, in vendita proprio in questo periodo in seguito alla coltivazione estiva. I fiori sono a disposizione dei clienti, recisi e in vaso, in particolar modo in vista delle festività di inizio novembre. Analogamente, il gusto e la lavorazione artigianale sono al primo posto tra i requisiti dei tanti prodotti messi in vendita presso il negozio Fattorie del gusto, in via Massarotti 46, specializzato in prodotti tipici e
provenienti dalle aziende agricole locali, tra cui i salumi, le carni, i formaggi, le paste, le salse, i dolci e molto altro. Un negozio che presta particolare attenzione non solo alla soddisfazione dei clienti, con gustosi prodotti di lavorazione artigianale, ma anche all'impatto ambientale: coltivazioni e lavorazioni all'insegna del rispetto ambientale, nonché un'ampia offerta di cibi a 'chilometri 0' sono pronti a soddisfare gli acquirenti in negozio o con servizi di consegna a domicilio. La Società Agricola Fattore del gusto nasce, infatti, proprio dal desiderio degli allevatori locali di dare vita ad un market place in grado di connettere i cittadini con la produzione locale, offrendo loro il meglio dei prodotti della propria terra. Un modo, dunque, di far conoscere le specialità della produzione locale a tutti gli amanti della buona cucina, offrendo una vetrina e un punto di contatto con le aziende del territorio. Martina Pugno
Cultura&Spettacoli
Lo spettacolo è in programma sabato al Bellini di Casalbuttano
di Federica Ermete
abato 29 ottobre, alle ore 21, al Teatro Bellini di Casalbuttano va in scena Paolo Cevoli con “La penultima cena”, per la regia di Daniele Sala. Lo spettacolo è un monologo storico–comico-gastronomico. Paolo Cevoli, al suo quarto spettacolo teatrale, dopo le commedie “Motonave Cenerentola”, “Ah, che bel vivere!” e “Disco Paradise 77”, veste i panni del cuoco romano Paulus Simplicius Marone. Saltando di palo in frasca e da un fornello all’altro, parla di cucina, religione, amore e politica, in una performance teatrale che va ben oltre le sue apparizioni cabarettistiche in tv. Ambientata nella Roma imperiale, la vicenda si svolge nella cucina di una villa patrizia dove il cuoco Paulus
Simplicius Marone, mentre allestisce un sontuoso banchetto, racconta la sua vita avventurosa. Le umili origini ad Ariminum, l’adozione da parte una famiglia nobile che lo porta a Roma dove apprende l'arte culinaria alla scuola di Apicio. Al tempo stesso arrotonda le entrate con affari più o meno leciti ideati nel negozio del barbiere Filone. Tutto fila liscio fino a quando succede un patatrac durante una cena a casa del ricco commerciante di bighe Gitone Sulpicio. Paulus fugge in Palestina e, a Cana, si imbatte in un matrimonio. Qui accade l'imprevisto. Paulus assiste al miracolo di Gesù. E da buon romagnolo Paulus ha subito un'idea imprenditoriale: quello lì deve diventare mio socio! Per giorni segue la comitiva di Gesù e individua la persona che potrebbe permettergli di parlare col maestro: Giuda. In attesa di
contattare il futuro socio, Paulus cerca di trarre profitto nel soddisfare l’appetito della moltitudine che segue il profeta. Un giorno, però, gli affari non vanno tanto bene, perché qualcuno distribuisce gratis pani e pesci. Così Paulus, arrabbiato, chiede a Giuda la possibilità di rifarsi economicamente. Concordano per una cena privata in occasione della Pasqua ebraica dove purtroppo si presentano solo in tredici. Da quel momento tutto va a rotoli: Gesù viene catturato, Giuda si fa di nebbia e Paulus Simplicius, preso dallo sconforto, torna a Roma. Ma le cose non andranno più come il nostro cuoco romagnolo aveva pensato. Dall’incontro con Gesù, Paulus Simplicius Marone non è più lo stesso. E quando per le strade di Roma ritrova alcuni commensali di quella famosa Ultima Cena.
In sala Alabardieri la mostra del pittore originario del Kenya
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E’ stato creato dal grafico Corrado Testa
Il Museo del violino ha un nuovo logo
PAolo Cevoli In “La penultima cena”xx
La comicità di Paolo Cevoli con “La penultima cena” S
Venerdì 28 Ottobre 2011
Il Museo del violino, che sta sorgendo all’interno di Palazzo dell’Arte, ha un nuovo logo (nella foto). Il progetto grafico del nuovo marchio è sostenuto dall’approccio concettuale che il graphic designer Corrado Testa ha condiviso con l’architetto Giorgio Palù, progettista del Museo e di Piazza Marconi. Testa ha creato un logo che sintetizza l’acronimo Mdv e il ricciolo dello strumento in una forma essenziale, strutturalmente declinabile e fortemente caratterizzata. Per il progetto, il grafico si è basato sui concetti che la Fondazione Arvedi Buschini e il Comune di Cremona ritenevano dovessero esser messi in rilievo: notorietà e rilevanza internazionale. Il nuovo marchio è costituito da due parti simmetriche e modulari che suggeriscono i concetti di ‘sintesi’ per il lettering Mdv e di ‘forma’ per il visual del ricciolo dello strumento. Anche la scelta dei colori non è casuale. Il rosso (della V) rappresenta la vitalità, la dinamicità e la potenza del suono degli ‘stradivari’; il viola, invece, (che sottintende la M) evoca il mistero e la magia che vengono profusi dall’estetica dello strumento. La rappresentazione del ricciolo è, come si dice in gergo, a ‘forma aperta’; questo crea un effetto quasi tridimensionale in cui il gioco di luci, ombre e tagli tende anche a raffigurare l’idea di movimento concentrico ondulato. Lo stile del logo richiama i lettering di alcuni dei più importanti musei nazionali ed internazionali d’arte contemporanea, (il Mart di Trento-Rovereto, il Macro e il Maxxi di Roma e il MoMa di New York). Questo perché al Museo del violino è prevista una sezione dedicata all’esposizione di opere di alcuni dei più importanti e rappresentativi esponenti d'arte contemporanea al mondo. Al tempo stesso, il profilo ‘cosmopolita’ del marchio preannuncia l’alto livello della programmazione artistica e concertistica che l’Auditorium Giovanni Arvedi – all’interno del Museo - intende organizzare.
Aperito con l’opera domenica al Rodotto
Si terrà nella nel Ridotto del Teatro Ponchielli domenica 30 ottobre alle ore 11 il terzo appuntamento di “Aperitivo con l’opera” dedicato a “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota (che sarà poi rappresentato al Ponchielli venerdì 4 e domenica 6 novembre), la regista Elena Barbalich e il musicologo Francesco Rocco Rossi offriranno una chiave di lettura dell’opera. Al termine dell’incontro sarà servito un aperitivo a tutti gli intervenuti. La partecipazione è libera.
Sabato sera va in scena all’Auditorium la commedia “Pensaci, Giacomino!”
Le opere africane di Onyango L’opera di Pirandello a Sospiro
Fino a domenica 30 ottobre, presso Palazzo comunale, rimane allestita la mostra di pittura “Tales: racconti” di Richard Onyango. Cremona Fore Kenya, Caritas e Acli espongono, in sala Alabardieri, una selezione di opere del pittore kenyota. Dal punto di vista stilistico, Onyango non sembra lasciarsi suggestionare dalla necessità di dipingere “africano”, con stilemi e modi di una négritude forzata; ma, al contrario, usa un linguaggio cristallino, in cui la leggibilità attinge piuttosto al Pop. Due restano, tuttavia, gli elementi che collega-
no l’artista alla sua matrice culturale originaria: la ricchezza cromatica ed il gusto per il racconto, due elementi che arricchiscono uno stile schietto e concreto. Richard Onyango ha così spiegato la genesi del-
la sua produzione artistica: «Per mantenere impresse le immagini nella mente ho dovuto disegnarlo visto che non avevo una macchina fotografica per registrarle nella mia memoria». L’ingresso è gratuito .
Sabato 29 ottobre alle 21, presso l’Auditorium di Sospiro, la rassegna “Sospiro a teatro” presenta la commedia pirandelliana “Pensaci, Giacomino!”, portata in scena dalla Nuova Compagnia Teatrale, per la regia di Enzo Rapisarda. «Un lavoro audacissimo», così l’autore siciliano descrive al figlio quest’opera, che ci fa divertire nel guardare da vicino legami famigliari paradossali e tumultuose relazioni con un perbenismo di facciata. Attraverso questo testo, apparentemente comico e irriverente, la nostra attenzione si focalizza sulla famiglia e sugli squilibri che possono esplodere al suo interno. LA TRAMA Agostino Toti, vecchio professore anticonformista, si “vendica” contro il governo – che lo ha costretto a una vita solitaria
a causa di uno stipendio da fame – sposando una ragazzina che beneficerà a vita della pensione che lo Stato sarà costretto a versarle in
quanto sua vedova... Per prenotazioni (posti numerati): 329-2333470 - 0372-621245. Ingresso 7 €.
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Cultura & Spettacoli
Venerdì 28 Ottobre 2011
I fasulin sono protagonisti a Pizzighettone Come ogni anno Pizzighettone propone la maratona gastronomica dei “Fasulin de l’òc cun le cudeghe”, iniziativa rivolta a chi ama riscoprire i sapori di una volta. La manifestazione, dedicata al piatto tipico pizzighettonese delle solennità dei defunti, ha luogo nei giorni 29, 30, 31 ottobre e 1° novembre, dalle ore 11 alle 23 (27 e 28 ottobre dalle ore 19 alle 23). Proposta per il 19° anno consecutivo dal Gruppo Volontari Mura per riscoprire i sapori perduti del territorio, con fondi de-
H
di Federica Ermete
alloween ha ormai valicato i confini del mondo anglosassone, approdando anche qui da noi. Ed è per questo che per la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, festa di Ognissanti, ci prepariamo a festeggiare una delle ricorrenze più attese dai bambini e anche dai meno giovani. Dopo il successo degli anni scorsi, anche quest’anno l’associazione Castrum Soncini, in collaborazione con la cooperativa “Il Borgo”, organizza, per la sera di sabato 31 ottobre, un itinerario nel quale gastronomia, mistero, storia, leggende e un pizzico di paura sono gli ingredienti basilari. La suggestiva ed imponente Rocca Sforzesca, che domina il borgo con le sue torri merlate, si presta quale ambientazione magistrale per “la notte dei morti viventi”. Tra visite guidate, spettacoli di giocoleria, magie, animazioni suggestive, leggende, laboratori e trucchi per bambini, si possono effettuare anche degustazioni di bevande e dolci a tema. Il tutto allietato da un sottofondo di musica medioevale eseguito dal vivo. All’interno della Torre del Capitano e nei sotterranei si può assistere ad animazioni di leggende locali e divinazioni ad opera di streghe e fattucchiere; mentre i bambini possono partecipare a laboratori e venire truccati da streghe e maghi. Il gruppo Focoleria è prota-
voluti al prosieguo del recupero delle mura, la rassegna si svolge all’interno delle Casematte, che si trasformano in una grande osteria di un tempo con panche e tavoloni in legno. I posti a sedere sono oltre 600; quasi 300 i volontari al lavoro;, circa 12mila le porzioni di “fasulin” (piatto con marchio e logo depositato e a mm 0) cucinate secondo un’antica ricetta locale e servite in fumanti scodelle con pane fresco e buon vino. In tavola sono previsti anche altri prodotti tipici dell’autunno con-
tadino pizzighettonese: lardo e salame nostrano, polenta, provolone Valpadana dop con mostarda Cremona, raspadùra e la ‘Torta rustica dei morti’. Negli stessi giorni, sempre nelle casematte, torna l’edizione 2011 di “BuonGusto”, rassegna enogastronomica promossa da Pizzighettone Fiere dell’Adda, che dal 29 ottobre al 1° novembre propone un viaggio all’interno dei gusti e dei sapori del Bel Paese alla scoperta delle eccellenze e delle produzione tipiche lombarde e regionali italiane.
Spettacoli, animazione e visite guidate organizzate da “Il Borgo”
La notte dei morti viventi nella Rocca Sforzesca La Rocca Sforzesca di Soncino
In esposizione le incisioni di Rachele Paloschi Ulivi
gonista di uno spettacolo di giocoleria con sottofondo di musica di percussioni dal vivo ed inoltre, propone danze etniche ed un suggestivo spettacolo conclusivo. Per tutta la serata, a orari prestabiliti, è possibile usufruire di visite guidate all’interno della Rocca Sforzesca
tra sotterranei e racconti di leggende del territorio. Le origini della festa di Halloween sono antichissime e provengono dall’Irlanda, nonostante sia generalmente conosciuta come una tradizione americana. La notte in cui, secondo la leggenda, gli spiriti tornano sulla terra,
viene celebrata con travestimenti, zucche intagliate e decorazioni arancio e nero. E nessuno si stupisce se alla porta di casa piccoli vampiri, streghe e fantasmi minacciosamente intimano “Dolcetto o scherzetto?”. Per informazioni: info@castrumsoncini.com
Domenica 30 ottobre alle 11, al Museo della Stampa di Soncino, è inaugurata la mostra di incisioni “I miei ricordi”, a cura di Rachele Paloschi Ulivi. Vittoria Allemand ha così introdotto lo stile dell’artista: «Rami, radici, fronde: la scelta di ritrarre alberi è profondamente radicata nelle origini stesse di Rachele Paloschi Ulivi. L’infanzia nella campagna lombarda, in una terra di fossi, campi, stradine e alberi... ha formato il linguaggio, e il repertorio iconografico dell’artista. Materia visiva e interiore che ha trovato la sua forma espressiva, soprattutto nel periodo della maturità, prima attraverso olii ed acquerelli, poi, da qualche anno, attraverso l’incisione dove il segno si fa memoria di un passato vissuto e perduto, ma instancabilmente ricercato. Quella di Rachele Paloschi Ulivi è una ricerca che porta ad affidare alla “saggezza” dell’albero il ritrovato senso dell’esistenza». La mostra è aperta fino al 20 novembre
Domenica alle ore 11 nella Sala San Domenico del museo
Tornano i Matinée musicali con “Omaggio alle due B”
Tornano gli appuntamenti con i Matinée musicali al Museo civico. Domenica 30 ottobre alle ore 11, nella sala San Domenico, ha luogo il primo concerto della rassegna che ha per sottotitolo “L’Ottocento in musica”. «Usciti a far due passi nella sera illuminata dal plenilunio, allo svoltar d’un angolo di strada ci trovammo il Duomo davanti. Brahms fu sopraffatto dall’aspetto grandioso della facciata marmorea che incombeva con favolosi contorni romantici e non si saziava di guardare». Era il 1887 quando il musicista di Amburgo, accompagnato dal letterato J. V. Widmann, visitò Cremona, restando incantato dalla bellezza della città. Al grande musicista tedesco è in gran parte dedicato il programma del nuovo ciclo di matinée affidato, nella realizzazione, all’istituto superiore di studi musicali “Claudio Monteverdi”. Il tema sotteso a questo ciclo di incontri è l’Ottocento, mare magnum da cui si possono pescare perle musicali di sublime bellezza ma, la presenza del geniale Johannes è determinante, anche per un altro motivo: il gioiello più prezioso della collezione d’archi del Comune di
Cremona è, oggi, “Il Cremonese 1715” di Stradivari, appartenuto a Joseph Joachim, il celebre virtuoso che di Brahms fu amico e ispiratore, tanto che le maggiori opere violinistiche del maestro sono a lui dedicate. Non è quindi casuale il fatto che, nel programma del primo concerto, “Omaggio alle due B”, compaia la deliziosa Sonata in la maggiore op. 100, conosciuta
anche come Thuner-Sonate perché composta nel 1886, durante la vacanza sul lago di Thun, in Svizzera. Il concerto, che vede protagonisti la violinista Lena Yokoyama e Diego Maccagnola al pianoforte, si apre con la Sonata in Sol maggiore op. 30 n. 3 di L. van Beethoven. Ingresso con biglietto del museo fino ad esaurimento posti. Info e prenotazioni: 0372-803622.
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Cultura Spettacoli
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Pensare visivamente
Il “visual thinking” è quella pratica di studi e di ricerca con cui si comprende, si analizza e si decide, utilizzando le immagini. Le idee vengono pertanto rappresentate utilizzando simboli e parole. Gli studiosi di questa pratica cognitiva ne ravvisano una grande utilità proprio nel mondo di oggi, in cui velocità e complessità del cambiamento pretendono nuovi strumenti. Inoltre, scrive Tom Wujec, un’autorità indiscussa nel campo, “l’aumento di strumenti digitali a basso costo rende più semplice pensare per immagini”. Animazioni, simulazioni, immagini in tridimensionale: la materia è questa, apprezzata proprio in quanto l’immagine genera chiarezza. Ma qualche riflessione si impone: ho
imparato a mie spese quanto sia vano opporsi al mutare degli strumenti cognitivi ed alla “ratio” di nuove tecniche di produzione e di diffusione del sapere. Però … Osservavo con un collega, proprio qualche giorno fa, che, leggendo alcuni elaborati di giovani studenti ero rimasto colpito da uno stile comune, fatto di frasi rapide, periodi secchi, quasi troncati. Insomma, l’assenza quasi totale di ipotassi. Ne individuavamo le cause nella civiltà dell’immagine rapida in cui le ultime generazioni sono cresciute: clip, video, musica rap, house, hip hop, un fraseggio breve, sin-
copato, veloce. Anche la narrativa si evolve in questa direzione. Ricordo che rammentavo - con una nostalgia, devo dire, nutrita a posteriori dalla consapevolezza - quel fraseggio ampio e articolato del grande romanzo dell’Ottocento: lo stesso Manzoni, “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien quasi a un tratto, tra un promontorio a destra e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive par che renda ancor più sensibile all'occhio
questa trasformazione e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni...”, o Dostoevskij, o Stendhal, “La sua anima era assorta; rispondeva distrattamente alla viva tenerezza che Mathilde gli dimostrava; rimaneva silenzioso e cupo. Mai era sembrato così grande, così adorabile agli occhi di lei, timorosa però che qualche sottigliezza del suo orgoglio rovinasse tutta la situazione”. Mi perdevo in reminiscenze di grande letteratura
to, sempre a inseguire i suoi pensieri, l’ispettore cerca di mettere insieme le tessere di un puzzle complicato. Un paio di veggenti si contendono la visione della Madonna, uno scheletro senza piedi riaffiora dallo smottamento di un’alluvione, strane lettere che irridono i maschi di Treviso compaiono qua e là... e a questo si aggiunga un cane che ride, un ragazzo che scompiglia i docu-
menti in questura e lo stesso Stucky innamorato...”. Per la serata è prevista una colonna sonora d’eccezione: i Calicanto. Gruppo di musica folk tra i più popolari in Europa, impegnato nella ricerca, divulgazione e sviluppo di percorsi artistici e creativi legati alla musica tradizionale e alla cultura veneta, il gruppo vanta molte partecipazioni nel cinema e in spettacoli teatrali.
Fulvio Ervas
Appuntamento sabato sera al San Domenico con la parodia dell’opera di Rossini
Elio il barbiere apre la stagione teatrale
S
Una scena dello spettacolo
abato 29 ottobre alle 21 al teatro San Domenico di Crema “Elio il barbiere” inaugura la stagione teatrale 2011-2012. La serata dell’inaugurazione è sempre un passaggio delicato ed importante che può influire sul prosieguo della programmazione, attirando simpatie e consensi: è quello che ci si auspica anche stavolta come sempre è successo in passato. «Spettacolo raro e speciale che ben si intona con la vocazione teatral-musicale del nostro teatro», così presenta il primo appuntamento della stagione Enrico Coffetti, consulente artistico della Fondazione San Domenico. “Elio il barbiere” è una proposta in versione cameristica de “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. Alla musica del grande artista pescarese “si unisce
e sono stato riportato sulla terra: “ma secondo te, oggi, chi legge Stendhal?”. Ai lettori, se vogliono, la risposta. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
Ecco i nuovi eventi del Caffè Politico
Il Caffè Letterario ospita lunedì Fulvio Ervas Torna il Caffè Letterario a Crema lunedì 31 ottobre alle ore 20.45 al teatro San Domenico con “un giallo dove il sangue scorre più nelle vene dei protagonisti che sui marciapiedi delle città. Lo scrittore Fulvio Ervas presenta il suo ultimo romanzo “L’amore è idrosolubile” (ed. Marcos & Marcos) con protagonista l’ispettore veneto-iraniano Stucky. “Distratto, stropiccia-
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un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi”. Tratto da un libero racconto di Roberto Fabbriciani, il personaggio di Figaro è interpretato dal surreale Elio (stavolta senza Storie tese!) che si investe nella parte sia professionale che storica, immaginandosi erede della passata grandezza dei suoi colleghi d’altri tempi. Assieme al protagonista un pazientissimo cliente e tre musicisti – Roberto Fabbriciani (flauto), Fabio Battistelli (clarinetto), Massimiliano Damerini (pianoforte) – riempiono la scena con la loro simpatia, l’inventiva e l’arte di arrangiarsi. Sponsor dello spettacolo è la Banca Cremasca, anche nella memoria del “nostro” Paolo Panigada, compagno di avventure e d’arte di Elio. Tiziano Guerini
«I ragazzi del Caffè Politico sono pronti a ripartire con i loro cicli di eventi mensili anche per la stagione 2011-2012». Così in conferenza stampa di presentazione della nuova stagione i giovani del Pdl e del Pd in dialogo. Primo appuntamento quest’anno, con il musicologo e musicista Franco Fabbri, professore presso le università di Milano e di Torino, cantante e chitarrista degli Stormy Six e critico musicale. Il titolo della serata “Quando la musica incontra la politica”. L’incontro si terrà venerdì 4 novembre, sempre ore 18.30, presso il Caffè Gallery. Il Caffè Politico è un’associazione culturale nata dalla collaborazione delle organizzazioni giovanili del Pd e del Pdl, ma che dopo un
anno dalla nascita vede tra i suoi membri (tutti volontari, tutti under 26) una netta maggioranza di ragazzi senza alcuna tessera di partito. L’intento dei ragazzi del Caffè è quello di offrire un esempio di buona politica: a fronte di un panorama politico caratterizzato da lotte a volte incomprensibili tra i diversi partiti, il Caffè Politico, al contrario, vuole dimostrare che un tema come quello del distacco dei giovani dalla politica è invece in grado di richiamare persone diverse a collaborare in vista di un obiettivo comune. Gli incontri mensili del Caffè, infatti, non hanno indirizzi politici, ma semplicemente l’ambizione di trattare temi di interesse generale per mostrare i loro rapporti col mondo della politica.
‘Alì Babà’ domenica in scena a Bagnolo
Appuntamento in musica con il progetto culturale diocesano
Domenica 30 ottobre alle ore 21 all’Auditorium Manenti - chiesa di S. Bernardino a Crema - presentazione in musica con un concerto per arpa e flauto: arpista Barbara Da Parè, flautista Federica Ziliani. E’ la serata di inizio dell’anno per il Progetto culturale 2011-2012 del Centro culturale diocesano “Gabriele Lucchi”. Seguendo la nota pastorale sull’educazione, elaborata per la diocesi di Crema dal vescovo Oscar Cantoni, il Centro culturale ha promosso per questo anno pastorale come Progetto culturale diocesano (responsabile don Gianfranco Mariconti) iniziative a tutto campo articolate in sei ambiti operativi. In comune hanno la volontà di procedere ad un “itinera-
rio di primo annuncio” della fede. Ecco allora il progetto culturale propriamente detto, ovvero cicli di incontri (in data da definirsi) sulle tematiche del Congresso ecclesiale di Verona (lavoro e festa, fragilità, cittadinanza, affettività, tradizione), condotti con i maggiori esperti delle varie materie e realizzati in collaborazione con le varie commissioni diocesane. Poi la musica (a cura di Marcello Palmieri), l’arte(a cura di Marcello Palmieri e Tommaso Riccardi – esperto Cesare Alpini), il cinema (a cura di Giorgio Carniti e Daniela Ronchetti), il teatro (col regista Fausto Lazzari – Festival Sacre Scene, 2ª edizione), i santi e testimoni della fede (a cura di Clara Guercilena).
Barbara Da Parè
Domenica 30 ottobre alle ore 16 presso il teatro S. Giovanni Bosco di Bagnolo Cremasco, si terrà il secondo appuntamento de “Il canto della cicala”, rassegna di teatro per ragazzi e famiglie voluta dell’amministrazione di Bagnolo. Organizzatrice dell’incontro teatrale è l’associazione “Alice nella città”. In scena la compagnia “Teatrino dell’erba matta” con lo spettacolo “Ali Babà” (ingresso libero).
Presentazione del libro sulla Cattedrale di Crema
Sabato 29 ottobre alle ore 17, presso il Palazzo comunale di Crema, si terrà la presentazione del volume degli atti della giornata di studi “La Cattedrale di Crema. Le trasformazioni nei secoli: liturgia, devozione e rappresentazione del potere”, organizzata lo scorso 7 maggio dalla Società Storica Cremasca. Il convegno, che ha avuto un notevole successo di pubblico e di critica, ha ripercorso l’intera storia del Duomo, con un’attenzione particolare per gli aspetti maggiormente trascurati dalla storiografia recente. Il taglio critico adottato mira-
va a mettere in luce le progressive modifiche dell’allestimento della Cattedrale in relazione al mutare delle vicende politiche, alle riforme liturgiche alla devozione dei fedeli. La Società Storica Cremasca, associazione culturale senza fini di lucro costituitasi nel settembre 2010, offre dunque alla cittadinanza un materiale prezioso su cui riflettere, proprio in un periodo in cui la Cattedrale è oggetto di lavori di manutenzione straordinaria. Nata grazie alla passione e all’interesse di alcuni giovani studiosi di Crema per la propria città e il ter-
ritorio circostante, la Società Storica Cremasca ha l’intento di «promuovere gli studi storici, storico artistici, archeologici, letterari, musicologici e di ogni altra disciplina che indaghi il passato di Crema, del Cremasco e dei territori limitrofi» La manifestazione si svolge con il patrocinio della Diocesi di Crema, del Capitolo della Cattedrale e della Parrocchia della Cattedrale e in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Crema. Il volume sarà presentato dalla professoressa Luisa Giordano, ordinario di Storia dell’arte moderna dell’Università di Pavia.
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Appuntamenti
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Arte & Cultura UN OMAGGIO A ANDREA ZANZOTTO Andrea Zanzotto, grande poeta nato a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, è scomparso a una settimana dal compimento dei suoi novant'anni. Fu poeta di lingua «aspra e chioccia», irta e frusciante, che si muove, in lui poeta novecentesco, tra Dante e Petrarca. Poeta dai grandi temi: amore e morte, coraggio e paura, la vita come una serachiusascura: «Salti saltabecchi friggendo puro-pura / nel vuoto spinto outré / ti fai più in là / intangibile - tutto sommato - / tutto sommato / tutto / sei più in là / ti vedo nel fondo della mia serachiusascura / decedi verso / nel tuo sprofondi / brilli feroce inconsutile nonnulla / l'esplodente l'eclatante e non si sente / nulla non si sente / “[…] da tutto questo che non fu no sei saltata più in là primavera non luglio non autunno / ricca saltabeccante ma solo egro spiraglio là/L’oltraggio». ma solo psiche, L’identità e la soggettività del poeta, e da tutto questo che non è nulla un’altra grande doed è tutto ciò ch'io sono …]. manda della grande poesia: chi sono, io? Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo, romanziere, ha dedicato questo omaggio al poeta: “Non è vero che Andrea (Zanzotto) è morto. Lo so di sicuro. Mi ha strizzato l’occhio alcuni mesi fa, a casa sua – e ci siamo messi d’accordo (nell’occhio – che di là passa tutto) e anche Uttino (il gatto) ha strizzato l’occhio – prima ad Andrea, poi a me. Per questo so che Andrea (col gatto – come Petrarca) è scappato dalla porta di dietro e si è nascosto fra le erbe – a Ligonàs – nell’umido – e là passeggia e coltiva visioni e paesaggi – e se la ride. Perché in 90 anni non ha imparato niente. È sicuro che è là: e so che ci sono anche Goffredo (Parise), Mario (Rigoni-Stern), Gigi (Meneghello) e probabilmente Comisso. Sono là a Ligonàs ma hanno progetti di giro vagare: a volte su in Altopiano – a casa Rigoni: a volte a Malo – e anche a Urmalo – lungo il Leogra: a volte a Salgareda – nella casetta di Parise: a volte a Zero Branco – da Comisso mato. A fare cosa? A dirsi le novità, e qualche requiem, qualche libera nos – e anche stupidade. E il gatto dietro. Insomma vagano le terre di casa – e le pesteggiano. Giorno e notte. Non muoiono mica, gente così. Lo so. Prima di partire strizzano l’occhio. Vero, Andrea Zanzotto?”.
Fino a domenica 30 ottobre ISOLA DOVARESE MOSTRA PISTOJA E IL SUO TEMPO Mostra storico-documentaria presso l’oratorio di San Giuseppe. Orario: sabato e domenica dalle 16 alle 20. Feriali su prenotazione. Per informazioni: 393-4672148 - 0375946373. *** Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Sabato 29 ottobre PIZZIGHETTONE EVENTO ALLA SCOPERTA DI MURA E CASTELLI Far scoprire la storia, l’arte, l’architettura
Musica & Spettacoli Sabato 29 ottobre TEATRO CASALBUTTANO LA PENULTIMA CENA Sul palco del Teatro Bellini in via Jacini 23, lo spettacolo di e con Paolo Cevoli. La trama: Paulus Simplicius Marone racconta la sua vita avventurosa. Le umili origini ad Ariminum, l’adozione da parte una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove potrà apprendere l'arte culinaria. Al tempo stesso arrotonda le entrate con affari più o meno leciti nel negozio del barbiere Filone, quartier generale di una compagnia variegata di clientes e perditempo. Tutto fila liscio fino a quando
ai più giovani in modo divertente e coinvolgente: è ciò che si propone l’iniziativa culturale programmata a Pizzighettone, rivolta tutto coloro che abbiano voglia di esplorare e comprendere le architetture fortificate del Medioevo, del Rinascimento e dell’Età Moderna Orario: 14.30 (8-13 anni), 16.30 (14-30 anni e oltre). Per informazioni: 349-2203693. *** Fino a domenica 30 ottobre SONCINO MOSTRA ONDE DI PIETRA Nelle sale della Torre del Capitano della Rocca Sforzesca sono esposte dal 15 ottobre le sculture di Angela Corti e Rosolino Di Salvo. L’allestimento è stato curato dall’associazione culturale Daphne di Rovato. Per informazioni: 0374-83188 - 0374981507. *** Fino a domenica 30 ottobre MOSTRA CREMONA RICHARD ONYANGO - TALES: RACCONTI - MOSTRA DI PITTURA In esposizione in Palazzo Comunale le opere dell’artista africano. Orario: dal
martedì al sabato dalle 9 alle 19. Domenica dalle ore 10 alle 1 (ingresso gratuito). *** Domenica 30 ottobre CASALMAGGIORE FIERA TRADIZIONALE FIERA DI SAN CARLO Grande esposizione merceologica Piazza Garibaldi per festeggiare il patrono della città. Per informazioni: 0375-30049. *** Domenica 30 ottobre SAN BASSANO MERCATO LO SVUOTASOFFITTE Mercatino di antiquariato nel centro del paese. Per informazioni: 0374-373163. *** Lunedì 31 ottobre SONCINO FESTA HALLOWEEN A SONCINO Antiche leggende, suggestivi personaggi, maestosi monimenti e buona tavola nell Rocca Sforzesca. Inoltre, spettacoli di magia, giocoleria, animazioni suggestive e spettacoli pirotecnici. Per informazioni: 0374-83675.
succede un patatrac durante una cena a casa del ricco commerciante Gitone Sulpicio. Paulus fugge nella terra più lontana e desolata dell'impero: la Palestina, così si trova a Cana mentre due sposini celebrano il matrimonio. E qui accade l’imprevisto: il miracolo di Gesù. Per informazioni: 0374-364480. *** Sabato 29 ottobre SOSPIRO TEATRO PENSACI, GIACOMINO! Alle 21 sul palco dell’Auditorium comunale, la celebre commedia in tre atti di Luigi Pirandello. Per informazioni: 329-2333470 - 0372621245. *** Domenica 30 ottobre CREMONA CONCERTO
OMAGGIO ALLE DUE “B” Alle ore 11 nella sala San Domenico del Museo civico Ala Ponzone, Lena Yokoyama al violino e Diego Maccagnola al pianoforte propongono la Sonata in Sol maggiore op. 30 n. 3 per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven e la Sonata in La maggiore op. 100 per violino e pianoforte di J. Brahms Per informazioni: 0372 803622. *** Venerdì 4 e domenica 6 novembre CREMONA LIRICA IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE Alle ore 20.30 al TeatroPonchielli, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota e Ernesta Rinaldi, dalla commedia“Le châpeau de paille d’Italie” di Eugène Labiche e Marc Michel. Musica di Nino Rotaì, regia di Elena Barbalich. Per informazioni: 0372-022010.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it A volte mi chiedo, Maria, se non le è venuto noia leggere storie personali che magari sono spesso uguali le une alle altre. È quello che mi ha impedito di scriverle finora, ma ora devo prendere una decisione, e vorrei un suo consiglio. Ho 45 anni e finora ho avuto una vita tranquilla, magari non sempre serena ma senza ferite incurabili. Ho una separazione alle spalle, un nuovo compagno da molti anni con cui ho avuto due figli, un lavoro abbastanza soddisfacente. Ho detto finora, ma in realtà da un paio di anni vivo una specie di doppia vita, da quando ho conosciuto un uomo che mi faceva dei lavori in casa, e che mi ha affascinato. È un rapporto di cui mi vergogno, lo dico senza giri di parole. È tutto basato sull’attrazione fisica, sul sesso, non ci parliamo praticamente. Però non è del tutto vero neppure questo, perché lui mi piace tanto, e non so se sia solo sesso. Lui è fidanzato, non ha mai accennato neppure a sentire affetto per me, lo attraggo e basta, lo so benissimo. Che coerenza c’è tra tutto questo e la mia vita? Arianna
Cara Arianna, se le nostre vite fossero governate dalla coerenza, che mondo noioso sarebbe! Però, se un po’ di incoerenza non guasta, diciamocela tutta, altra cosa è l’avvitarci in una situazione che non può che farci del male. Senta, Arianna, lei non può neppure accusare il suo “altro” di illuderla, di avere speso con le parole false e bugiarde. Più chiaro di così, mi verrebbe da dire. Però lei è attratta da quest’uomo in modo più forte che non una storia di sesso, e dice: mi piace tanto. Non mi ha detto niente del suo attuale compagno, di come vadano le cose tra di voi. La sensazione, ma è chiaro che vado per intuito, è che la sbandata per “l’altro” le abbia ricordato il gusto della passione, un gusto che magari ha perso nel suo rapporto consolidato. Lei dovrebbe dimenticare l’altro, Arianna, non può venirle che dolore da questa storia e lei lo sa. E provare a reinventare il rapporto con il suo compagno. Se questo non fosse possibile, mi creda, sarebbe comunque il segno che il suo problema non sta nella passione, ma nella sua quotidianità, che lei credeva solida e che, invece, adesso è in crisi. Ci pensi.
Nel lavoro, il maggiore sforzo richiestovi e che sarete in grado di elargire come sempre per ottenere il massimo risultato possibile, vi ripagherà ampiamente in tutti i sensi. Non mollate! I sentimenti che provate per il compagno o la compagna non sono assolutamente in discussione, mentre invece lo sono alcuni aspetti del suo carattere: farete bene ad essere esigenti, ma non esagerate. La stabilità affettiva contribuirà ad apportare un importante contributo in termini di sintonia e serenità nelle coppie già in essere che godranno di piacevoli momenti insieme. Approfittatene per fare un breve viaggio. Il lavoro procede con il solito ritmo e voi sarete come sempre in grado di affrontarlo con totale abnegazione e la professionalità richiesta. Nessuno problema a livello economico, anche se è meglio non esagerare con le spese. Una rinnovata serenità all’interno della coppia accompagnerà dolcemente i prossimi giorni in cui i nati nel segno del Leone riscopriranno l’entusiasmo ed una notevole carica passionale. Le novità per coloro che ambiscono ad una posizione stabile e duratura non si materializzano come invece si sarebbero aspettati: tutto è rimandato. E’ forse arrivato il momento di intraprendere percorsi diversi. Il rapporto di coppia è ben saldo e non desterà in voi alcun tipo di preoccupazione, ma fate molta attenzione a non dare tutto troppo per scontato e preoccupatevi anche delle esigenze del vostro partner. Il contesto lavorativo si presenta alquanto mutevole e richiederà da parte vostra una notevole flessibilità nel gestire al meglio situazioni in continua evoluzione. Concentratevi perché le responsabilità sono grandi. Nei prossimi giorni in ambito lavorativo dovrete affrontare una serie di piccoli ostacoli che metteranno a dura prova le vostra capacità gestionale, ma alla fine la spunterete come sempre, perché siete determinati. Sul lavoro, un po’ di fatica si farà sentire nelle prossime settimane a fronte di tutta l’energia profusa nell’adempiere ai vostri doveri. Approfittate del tempo libero per svagarvi magari di trascorrere un week end in montagna. Le occasioni di tensione nel rapporto a due tenderanno ad intensificarsi ancora. La pazienza non è il vostro forte e il rischio di una lite è sempre alto. Cercate di mantenere la calma, se potete, ma cercate di riuscirvi. Distraetevi quando ne avrete la possibilità, magari evitando di trascorrere tutto il vostro tempo libero con il partner. Coltivare interesse al di fuori della coppia potrebbe rafforzare il rapporto.
Taccuino
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NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881
Via Degli Argini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Ottobre
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
Via Ala Ponzone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Ottobre 2011
Corso Vittorio Emanuele II Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Novembre
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Bonomelli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 11 Novembre 2011
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
NUMERI UTILI Crema
• Corso Vittorio Emanuele II (tratto via Ruggero Manna - piazza Cadorna): cantiere per il rifacimento della condotta dell'acqua potabile e relative prese; (Fine lavori: 4 novembre).
• Via Ala Ponzone (tratto C.so V.Emanuele-V.Astegiano): cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano e acqua potabile; (Fine lavori: 28 ottobre).
• Via Bissolati: cantiere per la riparazione della tubazione della condotta del teleriscaldamento; Fine lavori: 28 ottobre).
• Via Bonomelli (tratto dal civ. 34 a V.Platina): cantiere per la sistemazione del marciapiede; ((Fine lavori: 11 novembre).
METEO WEEK-END
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona
direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
VESCOVATO BANDERA S.N.C. VIA BISSOLATI, 1 26039 Vescovato Tel. 0372-81122
PADERNO PONCHIELLI GUARNERI ANDREA PIAZZA LIBERTÀ, 3 26024 Paderno Ponchielli Tel. 0374-67780
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: NO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
CREMONA - FARMACIA 6 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. PIAZZA IV NOVEMBRE, 2 Piazza IV Novembre, 2 26100 Cremona Tel. 0372-433017
SPINADESCO CAMOZZI PAOLA VIA MAZZINI, 18 26020 Spinadesco Tel. 0372-446095
Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINO SABATO POMERIGGIO
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale NO
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 27 Ottobre alle ore 22
Distretto di Crema
Distretto di Cremona
CREMONA ZAMBONI FEDERICO VIA OGLIO, 5 26100 Cremona Tel. 0372-25347
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
FARMACIE DI TURNO Dal 28 Ottobre al 4 Novembre 2011
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
CAMURRI PAOLA VIA ROMA, 22 26010 CAMISANO Tel. 0373 77155 Orari di apertura Mattino: 08:45 - 12:45 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO CREMA CENTRALE DI VILLA PIAZZA DUOMO, 14 26013 Crema Tel. 0373 256139
CREMOSANO SAN GIUSEPPE VIA CREMA, 13 26010 Cremosano Tel. 0373/41596 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Crema sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it
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Venerdì 28 Ottobre 2011
Cosa guardare in televisione
Tv&Cinema
Risate garantite con Ale e Franz Su Italia 1 la domenica sera torna lo show dei popolari comici di Zelig
R
isate assicurate la domenica sera con “A & F -Ale e Franz show”, che torna a partire dal 30 ottobre su Italia 1. Ale e Franz (all’anagrafe Alessandro Besentini e Francesco Villa) coppia diventata molto popolare sul palcoscenico di Zelig qualche anno fa, torna in prima serata con il nuovo show di otto puntate della durata di circa 50 minuti, con circa 40 sketch a sera per un totale di quasi 350. Il programma non prevede però solo gag e sketch, ma anche un momento di vero e proprio talk show. Un nuovo modo quindi di fare televisione comica, per offrire al pubblico delle importanti novità. I due dicono di voler provare a spiazzare tutti, perché l’Ale & Franz show sarà un programma
In programma otto puntate divise tra sketch in esterna e talk show
A lato e sopra due scene dello show di Ale e Franz che va in onda la domenica in prima serata su Italia 1
CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Johnny english la rinascita • Le avventure di tin tin 3D • La peggiore settimana della mia vita • Arrietty • Bar sport • Paranormal Activity 3 • Cowboys & Aliens • I tre moschettieri • Matrimonio a Parigi • This Must Be the Place Filo (0372 411252) • Quando la notte
CineChaplin (0372 453005) • Melancholia PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Johnny english la rinascita • Bar sport • La peggiore settimana della mia vita • Le avventure di tin tin 3D • Matrimonio a Parigi • Paranormal Activity 3
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Matrimonio a Parigi • La peggiore settimana della mia vita/ • Bar sport • Le avventure di tin tin 3D • Johnny english la rinascita • This Must Be the Place Cineforum • Sospeso per festività • Tomboy Over 60 • La peggiore settimana della mia vita
tutto nuovo: come garantito dagli stessi protagonisti sarà costruito su due momenti, il talk show in studio e gli sketch in esterna. Al fianco di Ale e Franz ci saranno ancora Alessandro Betti e Katia Follesa nei panni di una sessuologa. Ma la novità è la presenza dell’ex Miss Italia, Miriam Leone che farà una parodia di se stessa durante la parte del programma dedicata al talk show. Un periodo lavorativo pieno di impegni per la Leone, che sarà nel week end su Raiuno alla conduzione di Mattina in famiglia, su Canale 5 dove invece interpreta il ruolo di una escort a Distretto di Polizia 11 e su Italia 1 è appunto impegnata con Ale & Franz. Lo show sarà l’ennesimo successo di questa coppia di comici tanto amata dal pubblico italiano? Gli ingredienti ci sono tutti per sfondare anche stavolta. «Si tratta di un programma tutto nuovo - hanno rivelato i due comici a Tv Sorrisi e Canzoni - e sarà costruito su due momenti, un talk show da studio e gli sketch in esterna. Spiazzeremo il pubblico, faremo credere che la battuta arrivi da una parte e invece arriverà puntualmente dall’altra. Saremo uno scrittore ansioso di promuovere il suo libro e un uomo della strada, con quel che ne consegue…». Italia 1, domenica ore 21.30
SERIE POLIZIESCA
Lunedì le indagini di “Csi: Miami”
Proseguono su Italia 1 gli episodi di “Csi: Miami”, la serie tv sulla polizia scientifica più famosa della tv e spin-off del primo “Csi - Scena del crimine”, arrivato alla nona stagione e trasmesso da Italia 1 in prima serata. Le indagini della polizia scientifica, che vede protagonisti Horatio Caine (David Caruso) e la sua squadra, vanno in onda negli Usa sulla Cbs dal 2002 e rispetto a “Csi - Scena del crimine” le indagini si spostano a Miami da Las Vegas e vengono condite da più azione e scene propriamente poliziesche piuttosto che di analisi scientifica e da laboratorio. La nona stagione vede l’uscita di scena dell’attore Eddie Cibrian con la tragi-
ca fine del suo personaggio, l’agente Jesse Cardoza nel corso di un’indagine atta a catturare uno psicopatico criminale che da tempo provoca terrore e distruzione in città. La scelta è stata dettata dal ritorno nel cast di Adam Rodriguez, l’ispettore Eric Delko. Negli Usa i 22 episodi sono stati trasmessi sulla Cbs dal 3 ottobre 2010 all’8 maggio 2011 e sono pronti per la messa in onda della decima stagione. In Italia, ogni lunedì vengono trasmessi due episodi. Lunedì 31 ottobre si intitolano “Ultima fermata” e “Lapidata”, nel quale una ragazza viene uccisa a sassate nel campo sportivo della scuola. Italia 1, lunedì ore 21.10
Johnny English - La rinascita Nel 2003 era stato un successo, di critica e al botteghino. Nel 2011 l’agente segreto Johnny English torna sul grande schermo. LA TRAMA Sono passati 5 anni da un disastro compiuto in Mozambico dall’agente Johnny English (Rowan Atkinson), eppure l’MI7 ha ancora bisogno delle sue prestazioni per una nuova affascinante avventura: scoprire chi sta complottando per l’uccisione del primo ministro cinese e fermare l’attentato. La nuova responsabile dell’agenzia segreta, Pamela Head (Gillian Anderson), ordina di andare a riprendere il combina guai in Tibet, dove da anni si rifugia nella meditazione e nell’esercizio presso un monastero. Onorato dell’incarico, parte per quest’avventura aiutato dal fido – e più sveglio – Tucker (Daniel Kaluuya), tra disastri, malintesi e situazioni al limite dell’assurdo. Ma nulla può sfuggire a Johnny English…
Regia: Oliver Parker • Genere: commedia
Alessandro Genovesi propone una commedia divertente. Nel cast anche la Capotondi
Una settimana da incubo con Fabio De Luigi
Regia: Alessandro Genovesi Durata: 93 minuti. Produzione: Colorado Film. Cast: Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Monica Guerritore, Antonio Catania, Alessandro Siani, Andrea Mingardi, Nadir Caselli, Chiara Francini, Arisa, Alessandro Genovesi. Genere: commedia.
In “La peggior settimana della mia vita”, il protagonista è a una settimana dalle nozze con Margherita (Cristiana Capotondi) e per Paolo (Fabio De Luigi) è tempo di conoscere i genitori di lei, Clara (Monica Guerritore) e Giorgio (Antonio Catania), trascorrendo gli ultimi giorni prima del sì nella loro villa sul Lago di Como. L’ansia di fare una buona impressione sui futuri suoceri immette lo sposo in un vortice tragicomico di situazioni disastrose, fino a porre seriamente in discussione la celebrazione del matrimonio. Le cose sono destinate a peggiorare con l’arrivo di Ivano (Alessandro Siani), l'amico che Paolo ha scelto come testimone di nozze e che gli farà trascorrere la settimana più brutta della sua vita... Il film si struttura in capitoli, sette, relativi ai giorni che il protagonista deve affrontare facendo fronte a mille imprevisti organizzati in gang da comica che si susseguono in maniera divertente ma inverosimile.
IN TV - Su Raitre
“Casino Royale” con James Bond
“Casino Royale”, in onda venerdì alle 21.05 su Raitre, ripercorre i primi passi della carriera di James Bond. Nella sua prima missione da “007”, Bond è chiamato a confrontarsi con Le Chiffre, banchiere delle organizzazioni terroristiche mondiali. Per fermarlo e smantellare la rete terroristica a lui collegata, Bond deve battere Le Chiffre in un torneo di poker milionario al Casino Royale. Il film, segna l’esordio nei panni di James Bond dell’attore britannico Daniel Craig, supportato da un cast di star internazionali. Judi Dench appare ancora una volta nel ruolo del capo dei servizi segreti britannici, mentre Vesper Lynd, la prima donna di cui James Bond si innamora, è interpretata da Eva Green.
Programmi Tv sabato 29
rete 4
canale 5
italia 1
la 7
Venerdì 28 Ottobre 2011
domenica 30
Lunedi’ 31
Martedi’ 1
mercoledi’ 2
giovedi’ 3
35
venerdi’ 4
06.30 10.05 11.10 12.00 13.30 14.00 15.10 17.00 17.15 17.45 19.00 20.00 21.10 00.55 01.55
UNOMATTINA in famiglia.A settegiorni/aprirai dreams road 2011. Doc la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale lineablu. Attualità le amiche del sabato. Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest. d l'eredità. Game Tg1/soliti ignoti.Game ti lascio una canzone.Talent cinematografo l'ultimo imperatore. film
06.30 09.30 10.30 10.55 12.00 12.20 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.40 01.05
UNOMATTINA in famiglia.A tg1 lis a sua immagine Santa MESSA Recita Angelus linea verde. Attualità domenica in: l'arena tg1 / che tempo fa? domenica in: così è la vita l'eredità. Game Show Tg1/rai tg sport soliti ignoti cenerentola fiction speciale tg1. Attualità cinematografo
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.30 23.20 00.55 01.30 02.35
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game cenerentola fiction porta a porta tg 1/che tempo fa cinematografo il grande cielo. Film
06.45 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.10 23.20 00.45 01.20
unomattina. Attualità a sua immagine Santa MESSA Recita Angelus la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game la donna che ritorna.fiction porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa cinematografo
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 20.30 22.45 23.30 01.40
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1 telegiornale champions league: Inter - Lille. Calcio diretta 90° minuto champions porta a porta cinematografo
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.20 18.50 20.00 21.10 23.25 01.00 01.30 01.40
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità assisi l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game don matteo 8. Fiction porta a porta tg1 notte/che tempo fa qui radio londra cinematografo
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.10 23.35 00.35 01.05 01.45
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game i migliori anni tv7. Attualità cinematografo tg 1 notte/che tempo fa sottovoce
10.30 12.00 13.00 13.30 14.00 15.30 17.00 18.00 18.45 19.30 20.25 21.05 21.50
gran premio d'india di formula 1 mezzogiorno in famiglia.Att tg2 giorno /Sereno variabile dribbling. Sport halloweentown.Film ritorno a halloweentown. Film sereno variabile. Attualità tg2 Flash L.I.S./crazy parade sea patrol. telefilm suadra speciale cobra 11 estrazioni del lotto/tg2 castle. telefilm the good wife. telefilm
10.25 12.15 13.00 13.45 15.30 17.05 18.00 19.30 19.35 20.30 21.00 21.45 22.35 01.00
gran premio d'india di formula 1 pole position. Sport tg2 giorno/motori/meteo quelli che aspettano..Var quelli che il calcio e..Var tg2 l.i.s./ stadio sprint.Sp 90 minuto. Sport gran premio Sintesi squadra speciale cobra 11 tg 2 notizie N.C.I.S. unità anticrimine.Tel hawaii five-0. Telefilm la domenica sportiva tg2 notizie
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tg2punto.it I fatti vostri.Varietà tg2/costume societa' medicina 33. Attualità italia sul due. Attualità gost whispeper. Telefilm hawaii five-0. Telefilm tg2 Flash L.I.S./Sport/Notizie numb3rs. Telefilm squadra speciale cobra 11 estrazioni lotto / tg2 criminal minds. Telefilm tg2 notizie rai 150 anni. Documenti tg parlamento. Attualità
10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 16.10 16.50 17.45 18.45 19.35 20.30 21.05 23.05 23.20 24.00
tg2punto.it I fatti vostri.Varietà tg2/costume societa' medicina 33. Attualità italia sul due. Attualità gost whispeper. Telefilm hawaii five-0. Telefilm tg2 Flash L.I.S./Sport/Notizie numb3rs. Telefilm squadra speciale cobra 11 tg2 notizie un amore all'improvviso.F tg2 notizie sbarre. Attualità close to home. Telefilm
10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 16.10 16.50 17.45 18.45 19.35 20.30 21.05 23.10 23.25
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10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 16.10 16.50 17.45 18.45 19.35 20.30 21.05 21.50 22.40 23.25
tg2punto.it I fatti vostri.Varietà tg2/costume e societa' medicina 33. Attualità italia sul due. Attualità gost whispeper. Telefilm hawaii five-0. Telefilm tg2 Flash L.I.S./Sport/Notizie num3rs. Telefilm squadra speciale cobra 11 tg2 notizie ncis los angeles. Telefilm blue bloods. Telefilm cold case. Telefilm tg2 notizie
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TG3 Sport - Meteo / TGR il settimanale. Attualità ambiente italia tgr regione meteo -tg3 tg3 pixel/tv talk/tg3 l.i.s. un caso per due.telefilm magazine champions league 90° minuto: serie b. Sport tg3/regione/meteo 3/blob blob/che tempo fa.Att speciale superquark.Doc tg3 - Tg Regione un amore criminale. att la grande estasi del intagliatore steiner.F
08.40 maruzzella. Film 10.05 doc martin.telefilm 10.55 tgr Estovest/Mediterraneo 12.00 tg3/ sport / persone / meteo 13.25 passepartout 14.00 regione - meteo 14.30 in 1/2 h. Attualità / tg3 l.i.s. 15.05 alle falde del kilimangiaro 18.10 90° minuto serie b 18.55 tg3 - Tg Regione - meteo 20.00 blob. Att 20.10 Che tempo fa? 21.30 report. Attualità 23.40 lilit. Varietà 00.50 telecamere salute. Att
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tg3-sport-meteo 3 tg3 fuori tg le storie - Diario italiano la strada per la felicità tg regione - meteo -Tg 3 TGR LEONARDO/figu the lost world. Telefilm cose dell'altro geo. Att geo & geo. Attualità tg3/tg regione/meteo blob. Attualità sabrina, vita da strega.S un posto al sole. Soap the guardian. Film correva l'anno. doc
10.35 io, mamma e tu. Film 12.00 tg3-sport-meteo 3 12.25 tg3 fuori tg 12.45 le storie - Diario italiano 13.10 la strada per la felicità 14.00 Tg regione - meteo - tg3 14.50 TGR LEONARDO/figu 15.00 the lost world. Telefilm 16.00 cose dell'altro geo. Att 16.50 qualificazioni europ.2013 19.30 tg3 - regione - meteo - blob 20.15 sabrina,vita da strega. tf 20.35 un posto al sole. Soap 21.05 ballarò. Attualità 23.15 90° minuto champions
12.00 12.25 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 16.05 17.40 19.30 20.15 20.35 21.05 23.15
tg3-sport-meteo 3 tg3 fuori tg le storie - Diario italiano la strada per la felicità tg regione - meteo -Tg 3 TGR LEONARDO/figu the lost world. Telefilm cose dell'altro geo. Att geo & geo. Attualità tg3 - regione - meteo - blob sabrina, vita da strega un posto al sole. Soap chi l'ha visto? Attualità chi l'ha visto? - storie dal passato Attualità
11.00 apprescindere. Attualità 12.00 tg3-sport-meteo 3 12.25 tg3 fuori tg 12.45 le storie - Diario italiano 13.10 la strada per la felicità 14.00 Tg regione - meteo - tg3 14.50 TGR LEONARDO/figu 15.00 the lost world. Telefilm 16.00 cose dell'altro geo. Att 17.40 geo & geo. Attualità 19.30 tg3 - regione - meteo - blob 20.15 sabrina,vita da strega. tf 20.35 un posto al sole. Soap 21.05 MI MANDA RAI 3. Attualità 24.00 tg3 linea notte / meteo 3
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36 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Gli sbalzi termici determinano variabilità anche per la pressione. Ecco come comportarsi
Cambio di stagione: attenti alla pressione
I
di Laura Bosio
l cambio di stagione, gli sbalzi di temperatura e il freddo che in questi giorni è sceso impietosamente sono fattori dei quali la pressione risente notevolmente. «Il clima è una delle variabili che maggiormente incidono sulla pressione» spiega Guido Garavelli, responsabile dell'Ambulatorio per l'ipertensione. «Del resto come in estate la stagione tende a scendere, in inverno si verifica una vasocostrizione, che la porta a salire. Nelle mezze stagioni la situazione è ancora più complessa, in quanto c'è molta variabilità, visto che si passa dal freddo al caldo nel corso della stessa giornata. In questi casi anche i sintomi sono più pesanti: un andamento altalenante della pressione porta con sè un notevole bagaglio di disturbi, dalle vertigini al mal di testa. E anche da parte di chi deve curare il paziente c'è maggior difficoltà nel scegliere il giusto dosaggio della terapia». Come fare in questi casi? «Chi soffre di ipertensione dovrà in questi casi aver maggior precisione nella misurazione della pressione. Questo si può fare prestando fede ad alcune regole fondamentali». Quali? «Innanzitutto non si deve pensare di aver fretta: per misurarsi la pressione nel modo migliore bisogna prendersi uno spazio di almeno 15 minuti, in un ambiente di relax. Per i primi cinque minuti si deve restare fermi e rilassati,
Il dottor Guido Garavelli, responsabile dell'ambulatorio per l'ipertensione dell'Ospedale Maggiore di Cremona
quindi la misurazione va fatta per tre volte, a cinque minuti di distanza una dall'altra. Bisogna quindi fare la media delle tre misurazioni, in modo da avere dei valori attendibili. Altra cosa importante da ricordare è che la pressione va misurata circa tre volte a settimana, alternando una volta alla mattina e una volta al pomeriggio. Quindi a fine settimana si fa la media delle medie dei vari giorni». Se il paziente ha dubbi sulle misurazioni cosa deve fare? «Quando la variabilità risulta molto forte, è il caso di approfondire la situazione attraverso un monitoraggio della pressione sulle 24 ore. Basta recarsi in ospedale per farsi installare tale apparecchio, che prende la misurazione ogni quarto d'ora di giorno e ogni mezz'ora di notte. In questo modo si avrà il valore più attendibile possibile». Cosa si dovrà fare successivamente?
«Tale valore servirà al medico che ha in cura il paziente come dosare la terapia. La farmaceutica ha fatto passi da gigante in questo senso, con terapie sempre più precise. Si trovano anche molti prodotti che racchiudono l'effetto di due farmaci in uno solo, e questo aumenta l'aderenza alla terapia, in quando non si devono più prendere tante pastiglie». Come può fare un cittadino che si trova in dubbio sulla propria terapia o sulle misurazioni della pressione? «Abbiamo realizzato, a questo proposito, un servizio per chiarire alla popolazione ogni dubbio. In particolare si tratta di incontri che si svolgono due volte al mese, al giovedì, nella sala riunioni del Centro dell'ipertensione. In queste occasioni il paziente può portare con sè l'apparecchiatura per
l'automisurazione della pressione, e noi provvederemo a tararla e validarla. Per prendere appuntamento è possibile telefonare al 0372.405238». Quanto conta la prevenzione? «Tantissimo. Pensiamo solo al fatto che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo. Dunque prima ci si accorge di appartenere alla categoria "a rischio" e prima si possono mettere in atto varie forme di prevenzione. L'ipertensione va poi associata all'analisi di altri fattori di rischio, dalla familiarità, al peso corporeo, al fumo di sigaretta, allo stile di vita, ecc. Per questo è consigliabile, dopo i 40 anni, fare un controllo di tutti i fattori di rischio almeno una volta all'anno, seguiti dal proprio medico curante». Qual è l'incidenza dell'ipertensione? «Ne soffre il 25% della popolazione adulta (over 18 anni). La percentuale poi aumenta con l'aumentare dell'età- Negli ultraottantenni si arriva addirittura a un'incidenza del 60%». Quanti sono i pazienti che seguite? «Il nostro ambulatorio funziona da 22 anni: ogni anno facciamo mediamente mille visite e 200 monitoraggi. Per accedervi è sufficiente avere l'impegnativa del medico curante e prendere appuntamento presso il Cup dell'Ospedale».
Incontri bimestrali con i pazienti per chiarire i dubbi
Venerdì 28 Ottobre 2011
Parte in questi giorni il sistema PagoCrs, ossia la possibilità di pagare online il ticket degli esami medici e delle viste specialistiche fatte in ospedale. «La nostra adesione al PagoCrs è motivata dal desiderio di favorire il più possibile i cittadini rispetto all’accessibilità ai servizi, anche attraverso un processo di sburocratizzazione e informatizzazione grazie all’impiego di nuove tecnologie» spiega il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Cremona, Simona Mariani. «Inoltre per agevolare chi non avesse ancora provveduto ad attivare la Carta Regionale dei Servizi abbiamo istituito anche presso i nostri sportelli (Cup per Cremona e Urp per Oglio Po) due postazioni aziendali abilitate al rilascio del codice Pin. Questo avverrà in supporto alle postazioni già esistenti presso il Servizio di Scelta e Revoca dell’Asl della provincia di Cremona e la sede di spazioRegione». COME FUNZIONA Per attivare il sistema è sufficiente
La tecnologia varca le porte dell'ospedale
La salute è online: ora via internet si possono pagare i ticket e consultare i referti medici
registrarsi al sito www.pagocrs.com e scaricare gratuitamente il software. I pagamenti possono essere effettuati da qualunque postazione web, utilizzando un lettore smart card nel quale inserire la propria tessera sanitaria. Molteplici sono i vantaggi dell'ini-
ziativa, prima di tutti quello di evitare di perdere tempo, oltre a quello notevole di evitare le code. Altra novità è che grazie alla Carta regionale dei servizi, d'ora in avanti i cremonesi possono consultare i referti di visite ed esami anche on line, 24 ore
su 24 e 7 giorni su 7. Basta collegarsi al sito www.crs.regione.lombardia. it è possibile accedere ai referti medici, consultarli e stamparli direttamente dal pc di casa senza doversi necessariamente recare presso le strutture sanitarie per il ritiro. I referti degli esami e delle visite di ogni cittadino sono infatti contenuti all’interno del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) personale, una cartella virtuale contenente referti di visite specialistiche ed esami, verbali di Pronto Soccorso, lettere di dimissioni ospedaliere, dati relativi alle cure in corso e altri dati utili in condizioni di emergenza.
Combattere celiachia e intolleranze
Nasve a Cremona la sezione dell'associazione Aliac, per combattere le patologie alimentari
S
A proposito di prevenzione si può fare molto: una corretta alimentazione, specialmente per i soggetti predisposti a celiachia, può ritardare o evitare l'insorgere della patologia. «A questo proposito Aliac vorrebbe approfondire in futuro un nuovo progetto: puntare su uno screening con test genetico per tutti i bambini in modo da vedere se hanno la predisposizione alla celiachia, in modo che poi possano fare una dieta equilibrata al fine di evitare l'insorgenza della malattia».
di Giulia Sapelli ono note come le malattie del nostro secolo e sempre più persone ne soffrono: stiamo parlando di celiachia, allergie e intolleranze ali-
mentari. Una realtà che anche a Cremona inizia a chiedere risposte. Proprio alla luce di queste esigenze nasce la sezione cremonese di Aliac, (Associazione per la lotta delle intolleranze alimentari e celiachia). «L’Associazione nasce con lo scopo di promuovere iniziative di sensibilizzazione relative a una corretta educazione alimentare e di prevenzione contro le intolleranze e le allergie alimentari, sostenendo anche la promozione e lo sviluppo della ricerca scientifica» spiega la presidente, Annalisa Subacchi. «Si propone inoltre di essere il punto di riferimento per le famiglie, adulti e bambini, interessati ad approfondire tematiche riguardanti i disturbi legati ad una scorretta alimentazione. Tra l'altro collaboriamo anche con una psicologa, Paola Conti perché celiachia e intolleranze spesso generano problemi psicologici. In realtà si può benissimo convivere co intolleranze e allergie». Aliac promuove una molteplicità di iniziative, da incontri informativi aperti a tutta la popolazione, all'organizzazione di programmi divulgativi sulla tv e sulla stampa sulle te-
«Puntiamo a un test preventivo su tutti i bambini» matiche relative ad intolleranze ed allergie alimentari. L'associazione provvede anche a portare avanti una araccolta fondi da assegnare ad Enti pubblici e/o privati e finalizzati alla ricerca sulle intolleranze alimentari e celiachia. «Stiamo portando avanti un progetto Obesità, dal titolo «Perdi peso ma non perdere la testa», rivolto a persone che hanno provato diversi tipi di alimentazione ma che non riescono a dimagrire» racconta il presidente Aliac. «Tale progetto si aggiunge
«Consulenze nelle scuole sull’alimentazione»
a un lavoro che stiamo facendo nelle scuole, per il quale abbiamo vinto un bando di concorso che ci permette di offrire gratuitamente consulenze alimentari negli istituti scolastidci del territorio. Spesso l'obesità è legata a un male-assorbimento intestinale, legato alle intolleranze. C'è poi un probgetto dedicato alla celiachia, che riguarda anche i bambini. Come associazione vogliamo essere di supporto alla famiglia nella scelta dei test diagnostici più adatti: esame del Dna, del sangue e biopsia intestinale. E' inoltre importante far capire a chi ha un figlio celiaco come cambiano i rapporti del bambino con gli altri e come esso deve essere gestito».
Molti sono anche gli eventi che Aliac organizza. Ad esempio il 25 gennaio presso Spazio Comune si terrà una conferenza su sovrappeso e obbesità. A novembre invece saremo presso l'associazione Il Tibetano per parlare di alimentazione e obesità. «Le patologie alimentari sono sempre più frequenti, anche per colpa del fatto che oggi si mangia male» conclude Subacchi. «Di qui spesso insorgono le intolleranze e le allergie». La sede dell'Aliac è situata presso il Medicenter di Cremona, in via Giuseppina (Tel. 0372/434988 - Sito internet: www.aliaconlus.org - mail: aliaceditor@gmail.com).
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Le nuove frontiere dell’impiantologia L’età media della popolazione mondiale, stando ai diversi dati ed alle numerose statistiche, è in continuo aumento. Ciò ha portato nelle persone un nuovo modo di intendere la vecchiaia. Oggi non ci si rassegna più alle problematiche tipiche della terza età (dolori articolari, calvizie, perdita dei denti). Perché una persona canuta e bianca dovrebbe accontentarsi di mangiare solo minestrine, formaggini e carne tritata, quando potrebbe continuare a gustarsi cibi come pane, bistecche, torrone? Perché l’anziano dovrebbe alla sera riporre i propri denti in un bicchiere accanto al comodino? A queste domande ha risposto la scienza medica. Grazie all’impiantologia, infatti, oggi l’anziano non si deve più privare di godere di un piacere della vita quale è il cibo. Senza contare che il problema dei denti finti non riguarda solo ed esclusivamente gli over 60. Per risolvere tanti di questi problemi dentali, funzionali o estetici, circa 50 anni fa, dalle ricerche compiute soprattutto in Svizzera ed in Svezia, nasceva l'implantologia moderna. E’ giusto rimarcare, però, con un pizzico d’orgoglio, che l’input a questi studi lo avevano già dato, in precedenza e con risultati incoraggianti, alcuni pionieri della medicina italiana. I successi iniziali hanno fatto si che l'industria odontotecnica sviluppasse nuove tecnologie che, sostenute dalle continue ricerche, hanno permesso di ottenere risultati a lungo termine nell'applicazione clinica; inoltre schiere di ricercatori si sono cimentati nell’applicare tecniche minimamente invasive. A dimostrazione di ciò basti pensare che oggi sono stati sviluppati numerosi sistemi che prevedono la pianificazione guidata al computer per gli interventi, ossia la possibilità di inserire virtualmente gli impianti attraverso software dedicati. Questo avviene tramite un sistema di scannerizzazione in cui è possibile inserire i dati radiologici del soggetto, innestare virtualmente impianti nelle zone idonee e di conseguenza costruire direttamente in fabbrica le guide di inserimento; tutto ciò permette di poter operare praticamente senza tagli chirurgici, quasi per via endoscopica. Questa programmazione pre-operatoria permette di inserire gli impianti e contestualmente consegnare una protesi dentale fissa in pochissimo tempo, il tutto con un intervento minimamente invasivo. Un altro settore in cui si sono avuti sviluppi tecnici di notevole rilevanza è quello che riguarda la rigenerazione delle zone ossee gravemente atrofiche. In questo campo si assiste oggi ad interventi sempre più sofisticati che riescono a riabilitare situazioni davvero critiche che fino a non molto tempo fa venivano abbandonate, come, ad esempio, nel caso di esiti di estese demolizioni mascellari causate da malformazioni, neoplasie o incidenti. Inoltre l’approccio sempre più vasto a queste tecniche ha consentito una sensibile riduzione dei costi permettendo così ad un numero maggiore di persone di poter affrontare riabilitazioni. Tuttavia un impianto ha un ancora costo ancora relativamente alto; ciò fa si che la spesa da sostenere non sia presa a cuor leggero da molte famiglie. L’intervento è visto, in diversi casi, alla stregua di un investimento assicurativo su se stessi, un modo per potersi dare un futuro migliore, mordendo via le preoccupazione ed affrontando le giornate con uno smagliante sorriso. Gabriele Marca
A CREMONA IN VIA GIUSEPPINA 21
A proposito di salute...Parliamo di ozonoterapia L'ozono (03) è una forma molecolare dell'ossigeno. Per uso medico si può produrre con appositi macchinari che bombardano con un arco voltaico l'ossigeno medicale e Il dottor Luigi Mitoli, lo trasformano in ozono, può medico-chirurgo essere molto utile alla nostra ozonoterapia salute. Per spiegarci potremmo dire che l'ozono può essere utilizzato nella cura di moltissime malattie e con esso si pratica una forma di medicina naturale, non dipendente dai farmaci. Questo gas protegge le cellule del corpo dalle sostanze tossiche inoltre attiva la circolazione del sangue nei tessuti ( tutti ) favorendo il rilascio di ossigeno, svolgendo così un'azione antidolorifica, antinfiammatoria, antivirale, antibatterica, antimicotica, migliorando l'azione del sistema immunitario e stimolando la rigenerazione dei tessuti. Le patologie in cui è indicata questa terapia sono molissime: artrosi e artriti, tendiniti, mal di schiena, spalla e ginocchi, disturbi della circolazione venosa e arteriosa, disturbi neurologici come nevriti, nevralgie
Herpes, perdita di memoria, cefalee,allergie, artrite reumatoide, lupus, cellulite come abbiamo visto la scorsa settimana. Inoltre anche nel trattamento di antiestetiche venuzze superficiali o di cicatrici, ad esempio da taglio cesareo, ferite chirurgiche infette, nella piorrea, nei trattamenti post chirurgici odontoiatrici. le tecniche di terapia variano a seconda della patologia e consistono in iniezioni intramuscolari ( quindi mai in vena ) in piccola o grande auto emotrasfusione, in applicazioni locali in ulcere che tendono a non guarire, ed una tecnicarelativamente nuova detta insufflazione rettale. Le sedute durano pochi minuti e non comportano pericoli di sorta per il paziente, di solito portano al miglioramento se non alla guarigione ed i primi benefici si possono già avvertire dopo 3/4 sedute, anche se non esiste una regola fissa. La terapia non è indicata e non si fa in alcuni casi di pazienti ipertiroidei o affetti di favismo, o ipertesi non in terapia con una pressione superiore ai 160 mm/hg, in donne gravide o in allattamento. La terapia va effettuata solo dal medico. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21. Tel. 0372 434988 • 331 5825327
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno e complimenti, la Sua rubrica è bellissima e interessante, finalmente una rubrica fatta da persona competente e rispettosa,garbata e attenta, non scade mai nelle solite cose e riesce ad essere chiara ed esauriente nonostante le risposte siano brevi e le domande a volte complesse. Ho letto che per avere un buon ricambio neuronale bisogna mangiare Omega 3, selenio e vitamina E. Vorrei sapere il Suo parere e dove trovo questi elementi. Grazie Vivi Gli acidi grassi Omega 3 sono fondamentali per la vita cellulare, poichè sono costituenti della membrana di tutte le cellule e aiutano a mantenerne l'integrità. Questo è ancor più importante a livello del cervello, anche se le sue cellule sono in grado di rinnovarsi, ma più lentamente rispetto ad altri tessuti. Gli Omega
3 sembra possano abbassare anche i trigliceridi nel sangue, regolare la pressione arteriosa e favorire il flusso sanguigno cerebrale, prevenendo malattie ad esso collegate. Poichè il nostro organismo non è in grado di produrre da solo gli acidi grassi Omega 3, questa sostanza viene introdotto mangiando: salmone, merluzzo, pesce spada, tonno, sgombro, sardina, aringa, semi di lino macinati, noci, mandorle, alghe e cereali integrali. Se la dieta è ricca di questi alimenti non serve ricorrere agli integratori. Il Selenio, grande antiossidante, lo trova nell'aglio, broccoli, cavolo, cetrioli, germe di grano, noci, cipolle, crusca, avena e funghi. Tuttavia il contenuto di Selenio varia a seconda delle caratteristiche del terreno. La vitamina E è anche detta "Essenziale" si trova principalmente negli oli vegetali spremuti a freddo, in tutti i semi interi crudi, nei cereali integrali e nella frutta secca.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
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Agricoltura
Venerdì 28 Ottobre 2011
66esima edizione dell’annuale appuntamento con il Bovino da latte e il mondo agricolo
In Fiera un punto di incontro e promozione
M
• A cura di Libera Agricoltori •
produzione e distribuzione della materia prima e dei suoi derivati, con un occhio di riguardo alla domanda dei piccoli e medi caseifici aziendali. A rassegna in corso non si possono certo fare bilanci, ma rimarcare alcuni numeri sulle presenze annunciate ed esposte brillantemente nel corso della presentazione della Fiera stessa da parte del Presidente Antonio Piva. La 66° edizione sarà una rassegna con numeri in continua crescita nonostante le consolidate difficoltà congiunturali. Piva ha precisato che le sue aspettative sono state positivamente smentite, nonostante credeva che il 2010 avesse segnato un vertice difficilmente superabile. La Fiera Internazionale del
entre sono in corso, anzi in una fase di stallo, le trattative per il rinnovo del prezzo del latte, che è scaduto alla fine di settembre, ha aperto i battenti la 66° edizione della Fiera di Cremona. Le persistenti difficoltà sul fronte del prezzo del latte non attenuano però l’attesa ed il giustificato ottimismo con il quale si guarda al grande appuntamento di Ca’ de’ Somenzi, che al «Bovino da Latte» affianca la 15ª edizione di Italpig, il salone della suinicoltura italiana, ed il debutto di Expo Casearia: la nuova rassegna dedicata alla trasformazione del latte, che mette in vetrina strumentazioni e tecnologie d’avanguardia per
Bovino da Latte si ripresenta con un ‘portafoglio’ di 847 marchi, 15 Paesi rappresentati, gli espositori esteri a quota 17%, segno che il massiccio lavoro sviluppato da tempo sull’internazionalizzazione sta portando i suoi frutti. Ed ancora, 336 espositori ad Italpig, 127 ad Expo Casearia, 400 bovini in mostra, 33 fra convegni e seminari, tutto il meglio per quanto riguarda genetica animale, macchinari, tecnologie, know-how, servizi. Un appuntamento che ribadisce la sua centralità anche a livello internazionale, come conferma l’agenda dei temi protagonisti di incontri ai massimi livelli. Per quanto riguarda i convegni terranno banco quelli incentrati sulla Pac post 2014/2020. Il mondo agricolo non è assolutamente d’accordo con la proposta formalizzata dal commissario europeo Dacian Ciolos. Oggi ogni commento è ancora prematuro dato che c’è ancora tempo per lavorare a modifiche sostanziali. Per quanto riguarda specificatamente il latte due sono gli argomenti segnalati: il pacchetto latte e, ancora una volta, le quote. Sul pacchetto latte ormai in dirittura d’arrivo si attendono i necessari chiarimenti e sulla partita delle quote che deve essere chiusa una volta per tutte nel rispetto della legge. La Fiera sarà dunque un ottimo punto d’incontro, di approfondimenti tecnici e politici, ma è anche uno strumento promozionale di un settore di straordinaria rilevanza quale l’agroalimentare, il secondo asse dell’economia italiana. Questi aspetti non sono adeguatamente percepiti e riconosciuti. Il settore suinicolo ha un grande bisogno di visibilità. E’ evidente che oggi la suinicoltura si ritrova un po’ orfana sul piano della promozione fieristica e la Fiera può essere un ottimo trampolino di lancio.
Tengono banco i convegni sulla Pac
Iniziati i lavori per la delimitazione dell’area
Nuova strada Sud di Soresina per togliere il traffico dal centro della cittadina Iniziati i lavori per la realizzazione della nuova strada a sud di Soresina. Cantiere aperto alla tangenziale che taglierà fuori il centro abitato correndo lungo la zona meridionale della città, dietro la piazzola ecologica e gli impianti sportivi. La nuova strada infatti sorgerà nell’area presso la rotatoria che conduce alla frazione Olzano all’incrocio con via Genova. I primi interventi riguarderanno
la delimitazione dell’area, il tracciamento dell’intero percorso e il picchettamento. Il tragitto della nuova tangenziale prevede l’intersezione con tre rotatorie che verranno realizzate, una appunto all’incrocio con via Genova, la seconda a circa metà del percorso, e la terza nel punto in cui l’infrastruttura si congiunge con la provinciale che conduce ad Annicco, prima del sottopasso ferroviario.
In quel tratto di strada si provvederà a realizzare un adattamento per risolvere temporaneamente il problema della limitazione di transito a mezzi con altezza superiore a 3,10 metri. Questa sistemazione provvisoria consisterà nell’abbassamento della sede stradale, in attesa della bretella est della tangenziale il cui progetto, come ribadito più volte dal sindaco Giuseppe Monfrini, non è stato scar-
MERCATI - DA VENERDI’ 21 A GIOVEDI’ 27 OTTOBRE PRODOTTO
Successo a Soncino per la 45esima edizione
tato: rimane infatti intenzione dell’amministrazione provvedere al completamento dell’infrastruttura appena reperiti i fondi. Il traffico, soprattutto quello pesante che si è notevolmente intensificato, sarà deviato sul nuovo tragitto risolvendo così il problema dell’inquinamento acustico e ambientale, della sicurezza e delle condizioni delle strade, in primis la circonvallazione della cittadina.
PRODOTTO
Un record di presenze per la Sagra delle Radici
Il tradizionale appuntamento della “Sagra delle radici”, svoltosi lo scorso fine settimana a Soncino organizzato dalla Pro Loco e giunto alla 45esima edizione, ha registrato un record di presenze: più di 12.000 persone giunte anche dalle province limitrofe. Il clou della giornata verso le 16.30 quando nei vari parcheggi fuori le mura erano posteggiate un migliaio di autovetture. Turisti del fuoriporta, buongustai che non hanno voluto rinunciare al primo assaggio delle radici di Soncino. Il tutto arricchito dalla "Sagra del gusto", alimentata da produttori provenienti da varie regioni italiane, con formaggi, salumi, miele, pasta, riso, dolciumi di ogni genere. Le radici crude - 50 quintali - vendute ad 1,5 euro al chilogrammo, sono andate esaurite; così come i 5 quintali di fittone bianco soncinese sbollentate al momento e sposate a salamelle grigliate o lessate. E' stata una giornata straordinaria, di grande fe-
sta, anche grazie al contributo musicale del gruppo bandistico di Trigolo e San Bassano. Non solo gusto: per la via Matteotti molti gazebi di associazioni di volontariato, il Parco Oglio Nord, gli artisti, pittori e scultori, il gruppo Deca, gli artigiani ebanisti e del ferro battuto. Un successone per ristoranti, trattorie e locande dentro e fuori paese. Molti i soncinesi tornati per l'occasione nell’antico borgo. Uno spot particolare per il turismo locale. L'apertura della Rocca sforzesca e del Museo della Stampa, le visite guidate dentro e fuori le mura alle chiese di Santa Maria delle Grazie, della Pieve, di San Giacomo, sono state il valore aggiunto alla giornata celebrativa delle radici amarognole di Soncino, un ortaggio straordinario, coltivato da più di un secolo nei campi attigui alle risorgive. Un ortaggio che fa bene alla salute ma, soprattutto, una verdura che si sposa a meraviglia con i bolliti e gli insaccati.
Una giornata di grande festa
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,25-2,60
MONTICHIARI 1,10-1,25
da macello 1,160-1,260
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
198-200
n.q.
198-203
(fino) 208-213
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
1,95-2,20
MONTICHIARI 0,80-0,97
0,89-0,99
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
181,5-182,5
191-192
187-189
192-193
kg.
2,30-2,80
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,45
1,14-1,31
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
n.q.
355-360
347-352
Sorgo nazionale 178-181
1,20-1,40
MONTICHIARI 1,20-1,30
(da 46 a 55 kg) 1,40-1,70
(50 kg) 1,20-1,60
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
197-202 203-210
n.q. 227-229
n.q. 215-222
(p.spec. 63-65) 217-220
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,70
MONTICHIARI 3,60-3,80
3,90-4,40
(pregiate 70 kg) 3,66-4,70
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
154 – 156
144-145
157-160
139-140
BURRO pastorizzato
kg.
3,20-3,25
Past. n.q. centr. n.q.
2,65
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
130 – 150 di erba med.
116-130 N.q.
Mag. 1° t. 125-130
Medica fienata 1° t. 115,0-125,0
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105 – 115
108-120
Erba med f. 2° t. 125-130
Paglia di frumento press. ball. 70-75
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
8,02-8,27
8,05-8,30
8,12-8,37
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,05-12,40
8,65-8,85
8,75-9,15
8,90-9,15
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,30-13,70
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,230
3,230
3,170
3,190
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,310
2,320
2,220
2,300
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,100
2,100
2,020
2,080
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,860
1,850
1,800
1,840
SUINI da macello
156 kg
1,510
1,565
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,513
SUINI da macello
176 kg
1,570
1,565
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,567
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,540
1,540
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,537
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40
Zangolato di creme X burrificaz. 2,30 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,55-10,85
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
lo
SPORT
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Rabito vuole essere protagonista
L’ex punta del Padova crede nella Cremo e tifa per il bel calcio che fa il Barcellona
Prima Divisione - La panchina gli sta stretta, ma aspetta il suo turno
L
di Michael Guerini
Andrea Rabito (foto L. Dassi)
LA SCHEDA
a rosa della Cremo è variegata ed è composta da giocatori provenienti da tutta Italia. Spulciando l’elenco, si nota subito che sono numerosi i calciatori veneti presenti nel club: oltre al portiere Alfonso, intervistato la settimana scorsa, compaiono anche Nizzetto, Bocalon, Semenzato, Sambugaro e Rabito. Ed è proprio quest’ultimo che è protagonista dell’intervista di questo numero. Andrea Rabito, attaccante classe 1980, è arrivato quest’anno al club grigiorosso dopo l’avventura al Padova, squadra in cui ha militato per 4 stagioni. Facendo un paragone tra Padova e Cremona, è palese che le due città siano molto diverse. Come si trova l’attaccante sotto il Torrazzso? «Devo dire che mi sono ambientato molto bene. L’impatto è stato positivo, sia per la città che è a misura d’uomo, sia per la gente molto cordiale. Per questi aspetti mi ricorda molto Vicenza». Non è però difficile adattarsi a nuovi luoghi per un ragazzo che già a 14 anni ha lasciato tutto per diventare un calciatore professionista. Ciò è avvenuto quando Rabito ha giocato nelle giovanili del Milan. «L’esperienza al Milan è stata forte e mi ha formato non solo dal punto di vista professionale, ma anche sotto l’aspetto umano. Andare via di casa giovane per stare in un collegio non è semplice e ti fa diventare uomo. Stare in una squadra importante e a stretto contatto con i campioni ti fa crescere tanto a livello calcistico».
STAGIONE 1999-2000 2000-2001 2001-2002 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 2011-2012
SQUADRA Milan Reggiana Modena Sampdoria Livorno Ternana Rimini AlbinoLeffe Padova Padova Padova Padova Cremonese
SERIE A C1 B B B B B B C1 1ª Div B B 1ª Div.
PRESENZE 30 26 21 23 20 23 26 31 32 34 18 8
RETI 11 1 1 1 2 3 12 9 2 2 3
sono stato lì per 4 stagioni. In particolare, il momento più bello riguarda la promozione in B, perché quel successo si può dire che sia stata una grande impresa». E’ risaputo, però, che tra la
Parlando invece del passato recente, vale a dire quello al Padova, Rabito sostiene che sia il ricordo più intenso dal punto di vista professionale. «Sono molto legato a quei colori, dato che
squadra biancoscudata e il Vicenza non ci sia molta simpatia, eppure Rabito, vicentino di origini, si è trovato bene a Padova: «Si tratta solo di campanilismo. Personalmente io mi sento veneto, quindi non provo nessun tipo di antagonismo. A mio avviso, se uno si comporta in maniera professionale, viene sempre apprezzato». Tornando invece al presente ed in particolare alla prossima sfida col Lanciano, Rabito crede nelle capacità della Cremo. «Dobbiamo prestare attenzione, anche perché vogliamo ritrovare i tre punti e per farlo occorre calma. E’ necessario mettere in campo quel qualcosa in più per vincere». Alcuni tifosi, visti gli ultimi risultati, criticano il fatto che la squadra sia partita troppo forte all’inizio, ma il giocatore vicentino è convinto dell’opposto: «Partire con lo spirito giusto per me è positivo, anche perché non dobbiamo guardare la classifica, ma l’impegno che ci mettiamo partita dopo partita». Nonostante sia soddisfatto della società, Rabito spera di avere più spazio in futuro, visto che spesso parte dalla panchina. «Ho sempre rispettato le scelte del mister, anche se non sono proprio decisioni che mi accontentino appieno. Nono-stante cià, tali questioni non competono a me, il mio compito è quello di essere sempre a disposizione per la società». Come tutti i calciatori, anche Rabito ha una squadra preferita: «Diciamo che è un macello. Da piccolo ero tifoso dell’Inter e sono finito al Milan, poi sostenevo il Vicenza e ho giocato nel Padova. Ora però tifo le squadre che giocano il bel calcio, tipo il Barcellona».
I NUMERI
PRATO-CREMONESE 0-0 PRATO: Layeni, Manucci, De Agostini, Fogaroli, Patacchiola, Lamma, Geroni (14’ st Gori), Cavagna (47’ st Sacenti), Vieri (28’ st Silva Reis), Pisanu, Benedetti. A disposizione: Morandi, Baresi, Marongiu, Alberti. All.: Esposito. CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Sales, Minelli, Polenghi, Pestrin, Nizzetto (37’ st Rabito), Fietta (20’ Degeri), Musetti (16’ st Bocalon), Riva, Le Noci. A disposizione: Bianchi, Rigione, Tacchinardi, Samb. All.: Brevi. ARBITRO: Domenico Rocca di Vibo Valentia. NOTE: terreno di gioco in discrete condizioni. Ammonito: Cavagna. Angoli: 5-10. Recupero 1’ pt; 3’ st. Spettatori 984 per un incasso di 6.200 euro.
CLASSIFICA Pergocrema 18 Frosinone 17 SudTirol 15 Carrarese 15 Lanciano (-1) 15 Barletta 15 Portogruaro 14 Trapani 14 Cremonese (-6) 12 Piacenza (-4) 12 Siracusa (-2) 12 Spezia 11 Andria 10 Triestina 9 Prato 7 Latina 6 Bassano 6 FeralpiSalò 5
9ª Giornata Barletta-Trapani Carrarese-Spezia FeralpiSalò-Bassano Frosinone-Latina Lanciano-Andria Pergocrema-Piacenza Portogruaro-Triestina Prato-Cremonese Siracusa-SudTirol
0-2 2-1 0-0 1-1 2-1 0-2 3-1 0-0 1-3
Prossimo Turno (30-10 h 15) Barletta FeralpiSalò Bassano-Siracusa Cremonese-Lanciano Latina-Andria Piacenza-Carrarese Spezia-Portogruaro SudTirol-Prato Trapani-Frosinone Triestina-Pergocrema
CLASSIFICA SENZA PENALIZZAZIONI
Cremonese, Pergocrema 18; Frosinone 17; Piacenza, Lanciano 16; SudTirol, Carrarese, Barletta 15; Portogruaro, Trapani, Siracusa 14; Spezia 11; Andria 10; Triestina 9; Prato 7; Latina, Bassano 6; FeralpiSalò 5.
Il bicchiere è comunque mezzo pieno IL PUNTO - Domenica arriva il Lanciano: i tre punti sono d’obbligo di Matteo Volpi
SERIE A DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
29/10
18.00
CATANIA
NAPOLI
2,90
3,10
2,40
29/10
18.00
ROMA
MILAN
2,85
3,25
2,35
29/10
20.45
INTER
JUVENTUS
2,40
3,30
2,75
30/10
12.30
SIENA
CHIEVO
2,15
2,90
3,60
30/10
15.00
BOLOGNA
ATALANIA
2,50
3,10
2,75
30/10
15.00
FIORENTINA
GENOA
2,05
3,25
3,50
30/10
15.00
LECCE
NOVARA
2,15
3,15
3,30
30/10
15.00
PARMA
CESENA
1,75
3,30
4,75
30/10
15.00
UDINESE
PALERMO
1,70
3,40
5,00
30/10
20.45
CAGLIARI
LAZIO
2,50
3,10
2,75
SERIE B DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
28/10
19.00
ASCOLI
MODENA
2,15
3,00
3,50
29/10
15.00
BRESCIA
REGGINA
2,25
3,00
3,25
28/10
29/10
29/10
29/10
29/10
29/10
29/10
29/10
29/10
21.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
BARI
CITTADELLA CROTONE LIVORNO
NOCERINA
SASSUOLO TORINO
VARESE
VICENZA
PESCARA VERONA PADOVA GUBBIO
SAMPDORIA GROSSETO EMPOLI
JUVE STABIA
ALBINOLEFFE
2,25
2,25
2,90
1,65
3,20
2,00
1,65
2,00
2,00
3,60
3,00
2,90
3,30
2,90
2,90
3,30
3,00
3,00
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
2,75
3,25
2,55
5,75
2,35
4,25
5,75
4,00
4,00
Il bicchiere è mezzo pieno, suvvia. Il punticino di Prato non farà senza dubbio gridare di gioia, ma rimane un altro piccolo passettino in avanti, utile per fare media e morale. Media perché in questo modo la Cremonese si mantiene imbattute nelle gare esterne, morale perché come giustamente ha sottolineato mister Brevi, senza penalizzazione i grigiorossi sarebbero leader del girone insieme al Pergo. Ora arrivano i primi freddi che notoriamente portano anche il periodo più difficile, quello in cui gli entusiasmi dopo una bella partenza tendono a placarsi, affiorano i primissimi acciacchi di stagione, ma al tempo stesso urge mostrare gli attributi giusti per restare in carreggiata e continuare a marciare seppur a velocità ridotte o meno costanti. Domenica allo ‘Zini’ arriva la Virtus Lanciano, squadre nata in estate senza una vera programmazione a causa di numerosi ribaltoni societari, guidata dall’ex calciatore Carmine Gautieri e in sella al cui club siede una presidentessa che è anche compagna dell’attaccante Turchi. Una storia
La Cremonese prima di un match
simile a quella della Longobarda, anche se in quel caso i ruoli tra presidentessa e attaccante non erano così limpidi. Tra i punti di forza del team frentano spicca il nome di Leonardo Pavoletti, potente centravanti classe ’88, giunto in estate in prestito dal Sassuolo già giunto a quota cinque reti, senza beneficiare di alcun calcio di rigore. La squadra rossonera, peraltro, dopo una partenza sprint con quattro vittorie consecutive all’avvio, è ora reduce da tre sconfitte consecutive nelle ultime altrettante gare esterne. In casa Cremonese, però, rimane una sensazione di generale fiducia. Nella
squadra in primis e nella determinazione che viene messa in campo, aspetto al quale i tifosi non erano abituati dai tempi di Venturato. Mancherà capitan Fietta, che dovrà restare fermo pare per un mesetto, ma le alternative in mediana non mancano. Al suo posto giocheranno uno tra il sempre fedele Tacchinardi, il coriaceo Riva o il baby-talento Degeri, che tutti vorremmo vedere presto protagonista. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Polenghi, Minelli, Favalli; Riva, Pestrin, Dettori; Rabito, Musetti, Le Noci. All.: Brevi
SERIE D - Il Pizzighettone può dare di più
Domenica scorsa si è interrotta la striscia di vittorie del Pizzighettone (0-0), che contro il Gallarate (penultimo in classifica) ha fornito una prestazione anonima, ha lasciato due punti per strada e non può nemmeno rimpiangerli. La squadra deve dare
sicuramente di più, a partire dalla sfida di domenica sul campo della Castellana. In graduatoria resta saldamente al comando il Castiglione con 24 punti, davanti al Caronno (19). Il Pizzighettone è decimo con 12 punti, posizionato a metà classifica.
40
Sport
Venerdì 28 Ottobre 2011
Troppo forte il Sancolombano per l’Ac Crema 1908 versione 2011-2012. Ergo, la sconfitta umiliante per 7-1 (che segue quella di Travagliato), in cui sono incappati i cremini nel turno infrasettimanale di campionato del mercoledì, ahimè, ci sta. E’ dura, attualmente, la vitaccia per
Eccellenza - Crema 1908, servono al più presto rinforzi
l’organico (bisognoso di ritocchi urgenti) nerobianco nel torneo d’Eccellenza regionale, gruppo appunto alle prese con problematiche varie e concrete di tipo tecnico, tattico e di qualità. L’estate scorsa il pre-
sidente Walter Forna-roli, per iscrivere la società al campionato, caldeggiato (so-prattutto) da una parte della giunta comunale cremasca, ha sudato le proverbiali sette ca-micie, ergo, fisiologicamente Claudio
Salvi (che tra le altre cose è anche il responsabile dell’attività di base del team di via IV Novembre, ndr) e soci per provare a raggiungere la salvezza dovranno fare parecchi straordinari. Con la speranza che,
prossimamente, arrivino rinforzi degni di tale nome, domenica al Voltini arriva il Ciliverghe. Si salvi chi può, il Crema non sa più vincere. CLASSIFICA (9ª giornata) 1 Sant’Angelo 23; Aurora Trava-
gliato 19; Oltrepo 17; Rigamonti Nuvolera 16; Chiari 15; Nuova Verolese 14; Sarnico, Orsa Corte Franca, Vallecamonica 13; Palazzolo, Pro Desenzano 12; Ciliverghe Mazzano 10; Castel-lucchio, Dellese, Sancolombano 9; Villanterio 7; Crema 1908 6; Codogno 1908 3. S.M.
Il Pergo chiede strada a Galderisi
Il presidente Briganti non ha digerito gli ultimi ko e medita di tornare sul mercato a gennaio perché vuole i playoff
Prima Divisione - Dopo due sconfitte consecutive la capolista vuole tornare a correre sul campo di Trieste
S
di Stefano Mauri
e ripensiamo un attimo, da dove, come e quando è partita la stagione agonistica “canarina”, l’attuale primato in graduatoria del Pergo è un risultato comunque meritato, ma insperato e straordinario. Ma questo, al management di viale De Gasperi non basta. Se, infatti, da una parte è vero che il girone B di Prima Divisione, qualitativamente è poca roba (ma il girone A è addirittura peggio), d’altro canto è doveroso sottolineare che sostanzialmente il raggruppamento ove militano i gialloblù è frequentato perlopiù da grandi e blasonate piazze calcistiche con trascorsi importanti e prestigiosi. Anche o meglio soprattutto per questo, senza euro stranieri, la prima classe di Lega Pro per Crema, città individualista, provinciale e dei campanili, con troppe realtà calcistiche slegate da sinergie comuni, rappresenta un lusso. Ma adottiamo il condizionale: perdere dinanzi a squadroni del calibro di Spezia e Piacenza (bruttissimo il ko di domenica scorsa allo stadio Giuseppe Voltini, ndr) ci starebbe e sarebbe pure cosa buona e lecita per l’intramontabile Pergolettese, ma l’acuto presidentissimo Sergio Briganti, che conosce il football moderno e sa il fatto suo, conscio degli investimenti fatti a livello di prima squadra
Il Pergo in azione in questa stagione
(per gentil concessione dell’Us Pergocrema)
punta almeno ai playoff; ergo, a lui le ultime due sconfitte di fila non sono piaciute affatto e ha un diavolo per capello con i palazzi dei poteri forti calcistici e naturalmente con la rosa gialloblu. Già Briganti, in attesa di nuovi soci (ingressi imminenti)
e sponsor è ambizioso, guarda avanti con ottimismo ed è proiettato verso importanti palcoscenici calcistici, pensa ad una sede sociale in pieno centro storico, ad un “Pergo Point” e, udite, udite, all’eventuale e ipotetica (programmi societari nel
breve-medio periodo, politica ed elezioni venture permettendo) costruzione di un nuovo avveniristico stadio, una “PergoArena” da mille e una notte. Insomma, colui che due mesi fa, sollecitato da importanti personaggi dello sport nazionale, di fatto ha salvato il Pergocrema dal fallimento e dalla malinconica improvvisazione della precedente gestione griffata dal dottor Manolo Bucci, vuole vincere subito. O almeno provarci e a gennaio tornerà a recitare il ruolo di attore protagonista nella parentesi invernale del calciomercato di riparazione. Del resto, con l’allenatore (coi baffi) Fabio Brini, le strategie da cavalcare sono ormai pronte. Domenica prossima, nel frattempo, capitan “Paulo Sosa” Romondini (tra i pochi a salvarsi nella contesa col Piacenza), “Mutu” (quello dei tempi buoni) Guidetti e soci, al leggendario “Nereo Rocco” di Trieste, faranno visita alla blasonata Triestina di Riccardo Allegretti, Denis Godeas e compagnia. Esonerato mister Discepoli, il sodalizio triestino (con patron Sergio Aletti e l’ex dirigente Cristina De Angelis distratti da una storia di …“corna all’italiana” degenerata in una crisi societaria, ndr) ha affidato la pesante panchina a Giuseppe Galderisi, piccolo gigante del calcio attuale. Probabile formazione Concetti, Lolaico, Rizza, Cuomo, Sembroni, Romondini, Ricci, Delgado, Guidetti, Angiulli, Testardi. All.: Brini.
Ghisolfi - Frattini vincono a Crema
bocce Nel Trofeo “Bar Bocciodromo” in categoria C/D successo dei casiratesi Sonzogni e Frecchiani
di Massimo Malfatto
Seconda gara del calendario cremasco e ritorna a sorridere la “Delma” che concede il bis: a Bagnolo Cremasco c’era stato il trionfo di Pierantonio Comizzoli, sulle corsie del bocciodromo comunale di viale Indipendenza bottino pieno per Gianpietro Frattini e Giuseppe Ghisolfi. La neo-coppia della bocciofila di Genivolta, particolarmente motivata, ha sofferto in qualche match ma alla fine si è aggiudicata con pieno merito il trofeo “Bar Bocciodromo”. Dopo aver superato nei quarti Lupi TiminiGeroldi (12-8), Frattini-Ghisolfi eliminavano la famiglia Visconti per 12-10.
Ghisolfi e Frattini (vincitori cat. A/B) e i casiratesi Sonzogni e Frecchiani (cat. C/D)
In finale approdavano anche gli ombrianesi Walter Bettinelli e Franco Gaffurri che s’imponevano prima sui soresinesi Bono-Bonelli (12-9) e suc-
cessivamente su Freri-Barbati per 12-8. Finale a senso unico: Frattini e Ghisolfi imponevano la legge del più forte e superavano i “bagnolesi” per
12-2. Nella categoria C/D vittoria allo sprint di Pietro Sonzogni e G.Battista Frecchiani. I casiratesi prima si sbarazzavano di Rozza-Antonio Pedrignani (12-4) e quindi eliminavano i beniamini di casa Poli e Defendenti per 12-5. Conquistavano la finale anche Davide Galli e Giuseppe Cerioli che avevano la meglio in semifinale sul giovane Nicolas Testa ed Annarita Raimondi per 12-10.. Finale molto equilibrata dove la spuntavano Sonzogni-Frecchiani sui portacolori della “S.Lorenzo” per 12-10. Ha diretto la gara Franco Cantelli coadiuvato dagli arbitri di finale Franco Stabilini e Mario Parati.
Gruppo arbitri di Crema: solo 11, pochi ma buoni Nello scorso numero abbiamo parlato degli arbitri di Cremona, questa settimana diamo spazio ai signori in maglietta bianca del comitato tecnico di Crema guidato fa Franco Stabilini. Il G.A.P. cremasco è formato da 11 arbitri di cui quattro abilitati alla direzione di gara, uno regionale e dieci provinciali. Responsabile del settore è Gianpietro Raimondi: entrato una quindicina di anni fa a far parte del comitato, da tre è alla guida arbitrale. “Come per Cremonaafferma Raimondi- anche da noi vere problematiche non esistono.
Se proprio vogliamo trovare un lato oscuro è che non siamo in abbondanza, ho esaminato il calendario invernale, vedo che le gare si susseguono tutte le settimane e questo non concederà molto respiro al gruppo. Nei prossimi giorni organizzeremo un corso per la formazione di nuovi arbitri da inserire nell’organico, speriamo di trovare qualche volontario!”. Con il compimento del 70° anno non farà più parte del settore arbitrale Arturo Casazza, che non si ritira ufficialmente ma nel limite del possibile continuerà a collaborare; una per-
dita molto importante per tutto il gruppo, un personaggio che è stato un riferimento per i più giovani, con una grande personalità, serietà e soprattutto fermo nelle sue decisioni, una qualità centrale che arricchisce i suoi valori. Questa la composizione del settore arbitrale cremasco: Ermanno Barbati, Eugenio Barbieri, Attilio Bisotti, Franco Cantelli, Francesco Lanzi, Roberto Martinetti, Mario Parati, Antonio Polenghi, Gianpietro Raimondi, Franco Stabilini e Lorenzo Stabilini. M.M.
Lorenzo Stabilini, Franco Cantelli e Piero Raimondi
Il tabellino
PERGOCREMA PIACENZA
0 2
PERGOCREMA: Concetti, Lolaico (1’ st Celjak), Cuomo, Sembroni, Rizza, Adeleke, Romondini, Angiulli (1’ st Di Mario), Delgado (16’ st Capua), Pià, Testardi. A disposizione: Menegon, Doudou, Rizzo, De Vezze. All.: Brini. PIACENZA Cassano, Avogadri, Melucci, Visconti, Calderoni, Marchi (33’ st Betoncini), Pani, Parola, Foglia, Guzman (43’ st Volpe), Guerra. A disposizione: Stocchi, Di Bella, Dragoni, Esposito, Ferrante. All.: Monaco. ARBITRO: Luca Barbeno di Brescia. RETI: 23’ Guzman, 48’ st Guerra. NOTE: Spettatori 1394. Ammoniti: Sembroni, Cuomo, Melucci, Marchi e Cassano.
top 10
Celardo e Ferri in evidenza
La prima tappa del “TOP 10” Lombardia, svoltasi a Cremona, ha visto tra i protagonisti Filippo Celardo ed Alessandro Ferri. Devastante come non mai la prestazione di “Pippo”: castigato Francesco Nigrelli (12-1), il portacolori del “Flora” si sbarazzava di Sebastiano Invernizzi (12-5), in semifinale superava Francesco Cappa (12-8) ed in finale aveva la meglio sulla bergamasca Camilla Tiraboschi per 12-5. Sempre nella categoria “Allievi” Andrea Ferri esordiva imponendosi su Alex Verzelletti, ma veniva poi eliminato da Cappa per 12-9. Disco rosso in batteria per Mattia Visconti, mentre Marco Luccini è stato inserito (sbaglio della Federazione!) nella categoria Ragazzi e quindi non ha potuto giocare. Nella categoria “Ragazzi” (solo otto iscritti!) vittoria di Daniele Scavoni su Gabbiadini. Infine nella categoria “Esordienti” (qui addirittura sette i partecipanti!) supera l’esame Alessandro Ferri che gioca con attenzione e personalità. Dopo aver eliminato Luca Manzoni (19-12), il baby “stradivariano” s’imponeva con l’identico punteggio sul mantovano Alessandro Di Luca, ma veniva battuto in finale da Manuel Trentini per 21-14. Nella terzina il cremasco Nicolas Testa superava Trentini (26-21), ma veniva battuto da Omar Capelli: nel “tiro ai pallini” il più preciso era Trentini. Ha diretto la manifestazione Ennio Clementi. M.M.
Sport
Venerdì 28 Ottobre 2011
41
Serve una Vanoli Braga in... difesa
Non è il caso di allarmarsi, ma domenica a Bologna serve una prestazione di valore per sperare di portare a casa di due punti
Serie A - Una miglior protezione del canestro è indispensabile per vincere partite come quella con Sassari
N
di Giovanni Zagni
CREMONA-SASSARI 89-92
el giorno in cui, a sorpresissima la Montepaschi Siena perde in casa con Caserta, la Vanoli Braga purtroppo non riesce a prendersi i due punti con il coriaceo Banco di Sardegna Sassari (8992). Che la caduta degli “dei senesi” fosse tra i risultati possibili, considerando lo scarso stato di forma in generale, escludendo il sempre più bravo Mc Calebb, non altrettanto, dopo la buona prova di Casale Monferrato, si poteva credere in una caduta della Vanoli Braga. Caduta accidentale? Dirà il prosieguo se l’accidentalità era legata al momento o se, come noi purtroppo ipotizziamo, la cronicità delle difficoltà specie quelle difensive, va avvicinandosi alla regola. Confrontiamo mentalmente e senza guardare le cifre, come lo scorso anno la squadra di Mahoric avesse resistito benissimo all’inizio scioccante con Cantù e Siena, soprattutto in virtù di un’ottima organizzazione difensiva che ha sempre supportato la vecchia filosifia che vuole il “prenderne pochi” come necessario per cercare di “farne uno in più”. Purtroppo dobbiamo evidenziare come la nostra squadra abbia smarrito intensità e carattere nel proteggere il proprio canestro, ma anche in attacco il pur confusionario Rowland di allora, si fa preferire ai pari ruolo di oggi. Con questo non vogliamo dire che la colpa per quel che riguarda la manovra di attacco sia di Tabu o D’Ercole, ma è l’attacco stesso che risulta farraginoso e
3ª Giornata Avellino-Treviso 83-75 Biella-Teramo 69-67 Cremona-Sassari 89-92 Milano-Bologna 79-64 Montegranaro-Roma 67-76 Siena-Caserta 65-69 Varese-Casale M. 72-64 Venezia-Cantù 76-80 Ha riposato: Pesaro
CLASSIFICA Cantù Milano Roma Caserta Avellino Sassari Siena Biella Prossimo Turno (30-10 h 18.15) Varese Treviso Biella-Siena Bologna-Cremona Pesaro Cantù-Pesaro (29-10 h 17.50) Montegranaro Caserta-Casale Monferrato Cremona Roma-Varese Bologna Sassari-Milano (h 20.30) Teramo Teramo-Avellino Venezia Venezia-Montegranaro Casale M. Riposa: Treviso
con troppi momenti di “palla ferma” o con l’uomo che non si smarca, per arrivare a conclusioni non sempre facili anche per un “monstre” con Von Wafer. Non sottoscriviamo il de profundi, ma vogliamo mettere in evidenza carenze di manovra più che di organico che sono rimediabili nel tempo e nello spazio. Fortunatamente, ma con merito, s’è vinto a Casale e si è cancellato lo zero in graduatoria. Molti giocatori sono al meglio della condizione (Milic, Perkovic, Cinciarini ed Antonelli) il lituano Kuzminskas, alla prima uscita e dopo tre giorni
6 4 4 4 4 4 4 4 4 2 2 2 2 2 0 0 0
(23-24, 46-49; 65-69) VANOLI BRAGA: Cinciarini 8 (1/2, 1/3), Lottici ne, Antonelli 1, Tabu 10 (2/4 da tre), D'Ercole (0/1 da due), Perkovic 19 (5/7, 2/4), Milic 20 (8/11 da due), Wafer 23 (8/11, 0/4), Thomas 2 (0/1, 0/3), Mazic ne, Belloni ne, Kuzminskas 6 (2/4 da due). All.: Mahoric. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Metreveli 2 (1/2 da due), Hosley 20 (6/9, 2/4), Devecchi 8 (2/2, 1/4), T. Diener 15 (2/9, 1/7), Benson 8 (4/8 da due), Sacchetti 9 (0/4, 1/3), Plisnic 7 (2/3, 1/4), D. Diener 23 (6/9, 3/4), Spissu e Pinton ne. All.: Sacchetti.
Milic sotto canestro (foto Castellani)
dal suo arrivo ha palesato interessanti prospettive, che BrandonThomas sia di buon livello lo si è intuito, ma deve provarlo con un briciolo di coraggio in più e che individualmente Tabu e D’Ercole possono tenere bene la categoria ci pare indiscutibile, per cui non pensiamo ad una Vanoli Braga in emergenza, ma pretendiamo, da tifosi, di vedere un basket migliore di quello propinatoci sin qui. Il primo esame sarà quello di domenica a Bologna, incontrando la Canadian Solar, priva (meglio così) del sogno Kobe Bryant, tanto inseguito
Pugilato - Sono iniziati a Bollate i campionati regionali di 3ª Serie
Colombi sconfitto con onore
Sono iniziati a Bollate i campionati regionali di pugilato dedicati ai 3ª serie, un anticipo di quelli ben più sostanziosi che l’AP Cremasca allestirà a partire da domenica a Sarnico, che riguarderanno i 1ª e 2 Serie e che designeranno i partecipanti agli Assoluti 2011. Prima serata non molto fortunata per i pugili cremonesi, ma bisogna tener conto che c’è molta differenza di esperienza tra i vari atleti (ben 116 iscritti), alcuni dei quali sono addirittura all’esordio. Nella prima serata erano in programma il cremasco Davide Benelli e il cremonese Kevin Colombi. Benelli non si è presentato sul ring lasciando la vittoria per Walk Over a Dario Volpi (Palombo Boxe). Colombi ha invece affrontato il più esperto Davide Campo (Apot) disputando un ottimo incontro. La maggiore esperienza del pugile milanese, al suo quattordicesimo incontro contro i cin-
Kevin Colombi
Ciro di Marzo
que soli sostenuti da Colombi, ha finito per avere la meglio nell’ultima fase del match, dopo due riprese combattute all’insegna dell’equilibrio. Colombi ha accusato un po’ la stanchezza per aver dovuto all’ultimo momento rientrare nei limiti di peso (il match è stato anticipato di tre giorni sulla data previstta) e non è riuscito ad arginare l’ulti-
TIRO CON L’ARCO - Seriart in evidenza a Desenzano
(C.C.) Inizio di stagione per il tiro con l’arco: presso il campo di gara della Compagnia 04Eder, si è disputata a Desenzano la prova denominata Round 3D valevole per il campionato provinciale bresciano 2011. Il percorso di gara è stato tracciato in località Monte Mario, un ambiente scenografico eccezionale con una giornata autunnale di sole e molto vento, fattore determinante che ha influenzato le traiettorie dei tiri e creato qualche difficoltà agli arcieri. La Seriart ha schierato i suoi atleti su un percorso composto da 20 piazzole, da cui si scoccano due frecce da un unico picchetto su due sagome o su un solo bersaglio da due distanze diverse. La distanza massima di tiro, rigorosamente sconosciuta, è di 35 metri, una piazzola con bersaglio mobile. Si scoccano in
tutto 40 frecce. Roberto Mazzocchi ha vinto la gara dimostrandosi ancora una volta tra i migliori e lasciando tutti gli altri a debita distanza. L’arciere cremonese ha realizzato, nella sezione cacciatori arco compound, ben 381 punti. Anche il giovanissimo David Bianchi è stato all’altezza vincendo con 263 punti la sua prima gara nella tra gli Scout (maggior libbraggio, ma stessa distanza dei cacciatori) dimostrando di poter far valere anche nella categoria superiore quelle doti che aveva mostrato vincendo un oro e un argento tra i Cuccioli ai campionati italiani. Buon piazzamento anche per Fausto Ghidoni, che ha colto con 337 punti il quarto posto nella categoria arco compound e Emanuele Bianchi quinto con 380 punti nella categoria stile libero illimitato.
mo disperato attacco dell’avversario che si così aggiudicato il diritto a disputare la semifinale. Per l’Abc devono ancora scendere in lizza i superwelter Giandebiaggi e Ferretti e il medio Allegri, mentre ai campionati di Sarnico parteciperanno Rota nei welter, Dernini nei superwelter e Di Marzo nei mediomassimi.
nelle scorse settimane. Certamente non ci aspettiamo miracoli, ma abbiamo l’ardente desiderio di vedere una squadra in partita sin dall’inizio e lo sottolineiamo perché è già capitata due volte la falsa partenza, un handicap che poi è andato colmandosi, ma con tanto dispendio di energie fisiche e mentali. In riva al Reno speriamo di trovare la Vanoli Braga con la faccia cattiva, quella che vuole provarci sino in fondo, pur se al cospetto di un avversario ambizioso e ben coperto specie nei play McIntyre e Poeta e nei “lunghi” Homan, Gigli, Sanikidze e Martinoni, coi quali completano il roster Douglas-Roberts e Koponen. Insomma avversario pesantissimo da “infilare” specie sul suo campo ed arrabbiato per aver subito l’Armani Milano (7964) domenica scorsa.
BASKET C - Crema sulla rampa di lancio
Erogasmet Crema in rampa di lancio. Dopo la vittoria nel derby contro Piadena, la formazione di coach Galli si è ripetuta a Lissone. La vittoria per 55-60 (22-16, 33-25; 48-43), maturata nell’ultimo quarto, consente ai cremaschi di mantenere la seconda posizione in classifica con 8 punti, dietro la coppia di testa formata da Monticelli Brusati e Desio. Sabato sera alle 21 l’Erogasmet ospita l’Urania Milano, in un match che può lanciare in orbita la formazione cremasca. Ha mosso la classifica anche MgKVis Piadena, che è tornata al successo sul fanalino di coda Gazzada Scianno con il punteggio di 72-57 (20-21, 41-36; 56-48). Due punti preziosi che permettono al Corona di allontanarsi dalla zone basse della classifica, in attesa del match di sabato sera alle 21 sul parquet amico proprio contro il Lissone, che con Crema ha dimostrato di essere un team abbordabile. CLASSIFICA (5ª giornata) Monticelli Brusati, Desio 10; Pisogne, Erogasmet Crema 8; Saronno Milano, Orzinuovi, Lecco 6; Meda, Lissone, Varese, MgKVis Piadena 4; Bergamo, Bernareggio 2; Gazzada Scianno, Brescia 0.
Judo - Ottimi successi di Alberto Bertoni, Claudio Panizza e Benedetta Sforza
Kodokan pigliatutto nel Gran Prix
En plein per il Kodokan Cremona nel Gran Prix regionale di judo dedicato agli Under 17. Vittoria autorevole di Alberto Bertoni (-81 kg), campione regionale in carica, che superava per ippon (ko tecnico) tre avversari, confermando progressi già messi in luce agli internazionali di Spilimbergo, dove aveva guadagnato il bronzo. Tre vittorie senza grossi problemi anche per Claudio Panizza (-60 kg), che ha supplito con la tecnica le carenze fisiche rispetto alla nuova categoria di peso, per cui è ancora leggero. Successo senza avversarie, invece, per Benedetta Sforza (+70 Kg), già bronzo nazionale di categoria nel 2011. La giovane atleta del Kodokan, come Alberto Bertoni, si sta preparando al passaggio nella classe Juniores (Under 20)
dal gennaio 2012. Claudio Panizza, invece, di un anno più giovane, ha nel mirino i campionati italiani Under 17 del prossimo febbraio. Sul versante kata,
nel frattempo, è ormai alle porte la trasferta a Praga per Ilaria Sozzi e Marta Frittoli, che disputeranno il loro sesto Campionato Europeo di ju no kata.
CALCIO A 5 - Bene il Videoton
Il Videoton di mister Valente ha fatto bottino pieno la settimana scorsa contro i cassinesi dell’Aurealiana (4-2), una delle squadre più in forma in questo inizio di campionato. Partita molto equilibrata e dai ritmi iniziali non particolarmente intensi, con un Videoton’ rimaneggiato per via delle tante assenze, ma ugualmente efficace e vincente. A fine incontro restano da segnalare le prestazioni sopra le righe di Notarbartolo, Sardi, Cerioli e Marazzi, ma nel complessivo tutta la squadra è in crescita. Rispetto alle prime uscite i ragazzi dimostrano di essere in grado ogni giorno di più di riuscire a interpretare le richieste del tecnico e di trovarsi a proprio agio quando i ritmi di gioco si fanno più intensi. La vittoria contro l’Aureliana, finora imbattuta, può segnare uno spartiacque importante per iniziare quella scalata in classifica che la società e gli estimatori del Videoton auspicano.
BASKET B FEMM.
Basket Team fa cinquina
Sicuramente non è stato il migliore Basket Team Crema di questo inizio di stagione quello visto all’opera sul parquet di Albino, anche se le ragazze di coach Sguaizer hanno dimostrato di essere una squadra che sa cosa vuole. Del resto, basta vedere l’andamento del match, giocato sempre in perfetto controllo, conservando un margine di vantaggio sempre rassicurante per tutta la sua durata. Contro un avversario evidentemente inferiore, ma comunque bravo a mettere in campo tutte le proprie risorse, il rischio era quello di perdere il filo del discorso, facendosi trascinare in una bagarre che poco si addice alle caratteristiche delle azzurre. Basket Team che comunque ha dimostrato di meritare il netto risultato finale, fissato sul 36-60 (5-16, 15-25, 35-41), che consente alle cremasche di restare in vetta alla classifica. E domenica contro Cantù (ore 18 alla Cremonesi) l’obiettvo è infilare la sesta perla stagionale. CLASSIFICA (5ª giornata) Basket Team Crema, Broni, Valmadrera, Costamasnaga 10; Assi Cremona 8, Villasanta, Carugate, Usmate, Albino 4; Cantù, Pontevico, Lussana 2; Vittuone, Lodi 0.
Primo stop per l’Assi
Prima sconfitta per l’Assi Manzi dopo due successi esterni consecutivi. Sconfitta contro la forte compagine del Broni, che è costata la prima posizione in classifica ora occupata dalle squadre che ancora navigano a punteggio pieno, vale a dire la stessa Broni, Valma-drera, Costa Masnago e Crema. A dare il successo alla squadra ospite è stata soprattutto la superiorità fisica delle ragazze di coach Fascina, che ha permesso loro di dominare ai rimbalzi e di farsi valere soprattutto nel finale quando l’Assi, che ha spesso schierato le sue Under accanto alla più navigate Colico, Marcolini e Aschedamini, ha dovuto alzare bandiera bianca. La partita è terminata con il punteggio di 41-50 (14-17, 24-28; 32-36), maturato soprattutto negli ultimissimi minuti di gara, ma con l’Assi che è sempre rimasta in partita, con un distacco che ha oscillato intorno ai tre-quattro punti. Nel prossimo turno, è in programma un’altra gara impegnativa contro Valmadrera in trasferta: match da non perdere se l’Assi vuole rimanere attaccata al treno delle prime in classifica.
Sport
Venerdì 30 Ottobre 2011
TENNIS A1 - Tc Crema ko all’esordio col Sarnico
Esordio negativo per il Tc Crema nel campionato a squadre di serie A1. Dopo aver riposato nella prima giornata, il team cremasco è stato sconfitto all’esordio casalingo dal Tc Sarnico, che si è imposto per 4-2. Ecco l’esito degli incontri: Ungur (Crema)-Pedrini 6-1 7-6; Giraudo-Menga (Crema) 7-5 6-7 6-3; Van Scheppingen-Ocera (Crema) 7-6 6-7 6-4; Marini-Zanotti 4-6 7-5 7-5; Van Scheppingen e Giraudo-Menga e Delfini 6-3 6-2; Ungur e Ocera-Pedrini e Bergomi 1-0 rit. Nelle altre sfide del girone 2 la Canottieri Aniene ha travolto 6-0 Le Rocce, mentre l’Ata Battisti ha piegato 4-2 il Cagliari. Nel prossimo turno il Tc Crema, sempre sui campi di via Sinigaglia, affronta il Ct Le Rocce, ancora a zero punti dopo due giornate.
Triathlon - Con la francese Lonbarchet ha conquistato l’argento nel Mondiale XTerra
Stradivari ancora su un podio internazionale
Si è corsa domenica scorsa la 14ª edizione del Mondiale XTerra, ovvero la finale del circuito di triathlon off road targato Team Unlimited. Le Isole Haway, dove il triathlon è nato, sono state il teatro della competizione mondiale che sabato e domenica prossima vedrà in gara i triathleti dell’Iron man. Alla gara hanno preso parte oltre cinquecento triathleti di tutto il mondo, molti qualificatisi nelle gare nazionali tra le quali l’XTerra Itali adisputatosi quest’anno in Sardegna, a Orosei. Una quindicina gli italiani presenti, ma
anche la francese Marion Lonbarchet, tesserata per il Triathlon Club Stradivari, vincitrice proprio a Orosei. La gara si è svolta su un percorso che comprendeva 1500 metri a nuoto nell’Oceano, 32 km in mountainbike sulle colline dell’entroterra e infine 12 km di corsa sulla sabbia della spiaggia de Maui, con un montepremi totale di 105 dollari. Marion Lombardet, migliorando la posizione conquistata lo scorso anno, in cui pure era salita sul podio, s’è presa stavolta la medaglia d’argento grazie di una condotta di gara regolarissima.
E’ uscita dall’acqua in terza posizione in scia all’australiana Erin Densham, vincitrice della prova di Coppa Europa svoltasi in giugno a Cremona, che era all’esordio nella specialità ed ha mantenuto la posizione nella frazione ciclistica per sferrare poi il suo attacco nella parte podistica. Qui la sabbia ha tradito la vincitrice delle ultime tre edizioni, l’americana Melanie Mcquaid che è stata superata sia dalla scozzese Lesley Person, sia dala francese dello Stradivari. C.C.
Icos e Pomì corrono veloci
Casalmaggiore si conferma matricola terribile e con 7 punti è a due passi dalla vetta della classifica
Serie A2 - Crema conferma di avere carattere anche se deve limitare il numero degli errori
A
ncora una gara dalle grandi emozioni per l’Icos Crema, che al PalaBertoni ha piegato 3-2 (21-25, 20-25, 27-25, 24-14, 15-12) il Soverato. La solidità è indubbiamente una delle qualità delle violarosa, che anche sotto 0-2 hanno saputo riprendere in mano il bandolo tecnico del match, conquistanto una preziosa vittoria. C’è comunque ancora molto da lavorare, per limitare i tanti errori commessi dalla squadra: «Ne abbiamo fatti 15 in battuta e 17 in attacco - ha detto il tecnico Barbieri - la proporzione con i punti fatti non è poi così negativa, ma dobbiamo essere più reattivi nel capire cosa succede in campo, anche perché abbiamo la caratura tecnica per poterlo fare. Lavoreremo per migliorare su
Leo Barbieri tecnico dell’Icos
questo aspetto, ma intanto godiamoci la vittoria». Domenica è in programma la lunga trasferta a Matera, con l’obiettivo di muovere ancora la classifica. ICOS CREMA: Paolini 13, Baggi ne, Togut 13, Fanzini 11, Carrara (L), Devetag 22, Secolo 15, Portalupi,
Rondon 6. All.: Barbieri. *** Chi continua a stupire è la Pomì Casalmaggiore. La matricola terribile si è sbarazzata in poco più di un’ora e in tre set (25-12, 25-15, 25-20) del Pontecagnano, salendo al terzo posto in classifica con sette punti. Un avvio di stagione che va ben oltre le più rosee aspettative, ma che premia una squadra forte e che ha affrontato con coraggio la nuova categoria. Si sa, l’apperito vien mangiando e la Pomì cercherà di passare anche San Vito dei Normanni contro una squadra che fino ad ora ha conquistato solo un punto. POMÌ CASALMAGGIORE: Petrucci 5, Zago 13, Nardini 9, Kucerova 10, Olivotto 8, Tomasevic 11, Paris (L), Bertone 1. All.: Milano-Bolzoni.
Serie A2 3ª Giornata Loreto-Matera 3-0 Crema-Soverato 3-2 Sala Consilina-Busnago 3-1 Verona-Frosinone 0-3 Fontanellato-Santa Croce 2-3 San Severino-Giaveno 1-3 Casalmaggiore-Pontecagn. 3-0 Forlì-San Vito 3-2 Prossimo Turno (23-10 h 18) Busnago-Forlì Frosinone-Soverato Giaveno-Loreto Matera-Crema Pontecagnano-Fontanellato San Casilina-San Severino San Vito-Casalmaggiore Santa Croce-Verona
CLASSIFICA Loreto Santa Croce Giaveno Casalmaggiore Verona Busnago Sala Consilina Crema* San Severino Frosinone Matera* Fontanellato Soverato San Vito Pontecagnano Forlì**
9 8 7 7 6 6 6 5 3 3 3 2 1 1 0 -1
Ciclismo - C’è apprensione per la ferma intenzione del Coni di cancellare tutti i Comitati provinciali
La crisi non risparmia neppure le due ruote
Spente le luci sul ciclismo agonistico su strada, l’attenzione si sposta sul ciclomercato, sulla crisi economica mondiale che non risparmia neppure lo sport e sui tagli dei Comitati provinciali. Viviamo momenti di grande paura. Speriamo che non si inventino un’altra gabella: gli sponsor tecnici italiani sono sacri e non possiamo metterli in discussione. Mi piange il cuore, ma di fronte alla realtà non possiamo voltarci dall’altra parte. I dirigenti delle società protestano contro la cancellazione dei Comitati e chiedono un incontro al vertici federali nazionali, denunciano costi esagerati, troppa burocrazia, scarsa informazione mediatica e sono impegnati a designare il delegato per l’assemblea nazionale del Coni a Roma del 4 novembre e della Federciclo del 4 dicembre a Bologna. Sulla cura dimagrante che il Coni si è autoimposto, il presidente Petrucci non lascia margini alla trattativa: «Nessun ripensamento, il futuro del Coni in periferia saranno i Comitati regionali e i delegati provinciali. Unanime il consenso delle società lom-
barde, che guardano al futuro e chiedono però sinergicamente più dialogo con le istituzioni nazionali della Federciclismo. Il ciclismo, insomma, non nega la sua memoria, né la cancella. Al contrario e forse più di tanti altri sport, la conserva e la vive raccontandola come una splendida favola, che passa nel tempo dalla voce dei padria quella dei figli. Le società del comprensorio sono sempre le stesse (alle quali va tutta la nostra ammirazione e gratitudine perché hanno fatto la storia del movimento) ovvero CC Cremonese 1891, Uc Cremasca 1932, Sc Imbalplast di Soncino e Uc Madignanese. Per non tirarla a lunga, tutti insieme, con la forza della passione, stiamo cercando di lanciare un messaggio mirato alla crescita di società nel comprensorio. MERCATO La Viris Vigevano, che dal prossimo anno assumerà la denominazione di Viris-Maserati, si è rafforzata con l’innesto di quattro ex Juniores: il campione lombardo e azzurrino Matteo Cigala, il ligure Niccolò Bonifazio, Massimiliano Vigo e Mattia Canali. Il trainer
Omar Piscina si è inoltre assicurato atleti di spicco del calibro di Edoardo Costanzi, Alberto Nardin e Tommaso Salvetti. IN PISTA Elia Viviani, 22enne veronese della Liquigas-Cannondale, nella prima giornata di prove ai campionati Europei su pista di Apeldoorn, in Olanda, ha fatto faville (giro lanciato, corsa a punti ed eliminazione). Poi ha cominciato la giornata conclusiva nell’inseElia Viviani
guimento, facendo registrare il nono tempo con 4’33”830, con cinque punti sugli inseguitori. Qualcosa non ha girato per il verso giusto nella quinta prova, lo scratch, sulla stessa pista dove a primavera aveva conquistato l’argento mondiale. Sui 15 km con unico sprint finale, Viviani ha chiuso solo al 10° posto. L’ ultimo sprint che contava, a questo punto era l’ultima prova, il Chilometro. Ad aggiudicarsela, con un tempo di 1’02”304, è stato l’inglese Ed Clancy davanti al francese Coquard. Viviani ha chiuso al 7° posto in 1’04”63. Clancy ha così vinto l’Omnium proprio davanti al giovane francese, terzo Viviani per soli due punti. Elia occupa ora la terza posizione nel ranking e guarda con fiducia alla prova di Coppa del Mondo (4-6 novembre) in Kazakistan. L’obiettivo olimpico è sempre più concreto. La Gran Bretagna è stata la padrona della rassegna continentale con 8 medaglie d’oro, un segnale forte e chiaro a dieci mesi dalle Olimpiadi di Londra 2012. Fortunato Chiodo
Rugby - Dopo l’inevitabile ko con il forte Botticino i neroverdi vogliono tornare alla vittoria
Crema all’assalto dell’Asola
Una fase del match
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Nulla da fare per il Crema Rugby , ko 40-0 (50) contro il Botticino, prima forza del campionato. Davanti al proprio pubblico, particolarmente numeroso e per la prima volte comodamente seduto in tribuna, la formazione cremasca ha comunque sfoderato una prestazione tutta grinta e difesa, che ha bloccato i bresciani sullo 0-0 per 25 minuti, sfiorando anche la meta con ripartenze veloci. Il risultato si è sbloccato solo dopo una tambureggiante azione degli ospiti, in meta al 25’ del primo tempo. La ripresa è partita sulla falsa riga del primo tempo con il Botticino a far gioco e il Crema a difendersi e ripartire. Il break al 7’, quando per l’unico errore difensivo dei neroverdi , il Botticino è andato in meta
per la seconda volta scrollandosi di dosso la paura di essere raggiunto. Negli ultimi dieci minuti, gli avversari hanno dilagato, portando il risultato sullo 0-40, che ha dato il punto di bonus ai bresciani. Una sconfitta giusta, maturata a causa della forza degli avversari. La fase difensiva ancora una volta si è dimostrata all’altezza, a differenza della fase offensiva che va migliorata e che sulla quale si è lavorato in settimana in vista delle prossime partite. Una sconfitta che va messa subito nel dimenticatoio, perché domenica prossima è in programma il match con l’abbordabile Asola, ancora sul campo amico. Un occasione che non va sprecata per ritornare alla vittoria e far gioire i tifosi sugli spalti.
Volley B2 - Con Piacenza
La Reima sabato punta al tris
Reima Crema a gonfie vele. Convincente la prova dei blues in terra emiliana, nella prima trasferta stagionale, con la truppa di coach Verderio che ha espugnato il campo di Sassuolo con il punteggio di 0-3 (23-25, 22-25, 21-25). E’ stata dura, molto dura, come testimoniano i parziali, ma la Reima Crema si è dimostrata più forte e ha così centra la seconda vittoria in campionato. «E’ stata una bella gara – ha affermato il team manager Andrea Mombelli – nella quale siamo riusciti a restare sempre concentrati e attenti, capitalizzando al massimo i loro errori. Sono tre punti importanti per il futuro, perché ottenuti in trasferta. Sassuolo è una squadra molto fisica ed avere strappato tre punti su questo campo senza subire set è un'ottimo risultato ed è un buon segnale per il futuro». Reima dunque a punteggio pieno, in coabitazione con l’Audax Parma, in attesa del match di sabato alle 18 al PalaBertoni contro la Copra Piacenza, formazione la cui prima squadra milita in A1. CLASSIFICA (2ª giornata) Parma, Reima Crema 6; Viadana, Bedizzole, Verona 4; Modena Est, Vignola, Castelnuovo, Montecchio 3; Costa Volpino, Cisano 2; Piacenza, Sassuolo 1; Gorgonzola 0.
Golden ko anche in casa
Brutta sconfitta per la Golden Crema che, davanti al pubblico delle grandi occasioni per l’esordio casalingo, non è riescita a tenere testa ad una Sunsystem Alba che ha dominato la gara dal primo all’ultimo pallone. Al di là del valore delle comasche, tra le quali milita Maria Luisa Elli (che fino allo scorso anno ha calcato i campi di serie A), le ragazze di Marianna Bettinelli non sono mai riuscite ad entrare in partita, cedendo in poco più di un’ora. «Non mi è piaciuto l’atteggiamento rinunciatario della squadra - ha commentato alla fine una sconsolata Bettinelli - ora dobbiamo lavorare molto sulla difesa che non ha girato per nulla e anche sulla ricezione per sfruttare appieno le potenzialità delle nostre centrali che comunque contro Alba hanno fatto bene». Sabato è in programma la delicata sfida di Fiorenzuola, che arriva dopo una settimana di duro lavoro in palestra: è solo così che si possono cercare di migliorare le tante cose che ancora non vanno.
Inchiesta
Venerdì 28 Ottobre 2011
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Viaggio nello Sport Da quest’anno la formazione ha un suo campo A sinistra la formazione milanese allestita da Bellandi ad inizio secolo. A destra e sotto alcune immagini del Cremona Rugby in azione domenica scorsa
La palla ovale sulle orme di Bellandi
E’ stato un soresinese il padre del rugby italiano e finalmente Cremona ha una squadra agonistica, nata nel 2007
I
di Cesare Castellani
l rugby, a Cremona, è nato tre anni fa e sta crescendo, naturalmente a piccoli passi, ma forse pochi sanno che a portare questo sport in Italia è stato un cremonese, Stefano Bellandi, un soresinese che viene considerato il papà del rugby italiano. Stefano Bellandi era un personaggio di grande spessore nella Milano degli inizi del secolo scorso. Economo del Teatro alla Scala fu, oltre che rugbista, calciatore, arbitro e giornalista sportivo. A lui si deve la costituzione d’una estemporanea squadra che ogni domenica mattina si riuniva su un campetto della periferia della città. Nel 1927 il movimento della “palla ovale” conobbe un’improvvisa esplosione proveniente dalla pubblicità datagli dalla stampa e atleti di altre discipline si riunirono attorno a Bellandi che, nel frattempo aveva “costituito in Milano un Comitato nazionale di propaganda del giuoco della palla ovale (rugby) alle dirette dipendenze del Coni […] Il comitato rende noto, che per ora il solo centro di istruzione e propaganda è lo Sport Club Italia […] Per informazioni rivolgersi al sig. Bellandi, via Filodrammatici 2, Milano». Per promuovere a livello nazionale il movimento che aveva appena ricevuto il riconoscimento ufficiale del Comitato Olimpico, Bellandi interpellò un giorna-
lista francese, Henry Desgrange, direttore dell’Equipe e patron del Tour de France, il quale demandò a uno dei suoi collaboratori, tale Gaston Bénac, allenatore di rugby, il compito di trovare una soluzione: questi ebbe l’idea di organizzare due incontri in Italia tra una selezione francese e una italiana. Il primo incontro si tenne il 1º novembre 1927 al Velodromo di Bologna e la squadra francese vinse 27-18; l’indomani le stesse due selezioni si incontrarono al Velodromo Sempione di Milano (sulle cui ceneri fu ricostruito nel 1935 il Vigorelli)
Anche in città cresce l’interesse
e furono sempre i francesi a prevalere, per 46-35. Nel 1928 nacque la Federazione Italiana Rugby di cui Bellandi divenne il primo segretario. Il seme gettato dall’appassionato personaggio soresinese ha impiegato quasi un secolo per germogliare a Cremona, ma finalmente nel 2007 un gruppetto di appassionati i questo sport ha deciso di tentare la grande avventura di costituire una società e una squadra capaci di entrare nel mondo della palla ovale. Già c’erano riuscite Crema e Casalmaggiore. In pochi mesi il Cremona Rugby riuscì a raccogliere un gruppo di una quarantina di atleti che iniziarono ad apprendere i primi rudimenti della disci-
plina grazie anche all’aiuto del coach neozelandese Peter Lewis, allenatore a Noceto. Le prime esperienze in campionato nel 2009 con l’avvento, alla guida tecnica della prima squadra di Davide Daldoss, che si era fatto le ossa in una delle squadre migliori del campionato italiano, il Calvisano e con l’iscrizione alla serie C. Mancava persino il campo di gioco e fino allo scorso anno tutte le partite casalinghe si giocarono a Fiorenzuola, ma finalmente il Comune ha messo a disposizione della società il campo di San Sigismondo e anche il pubblico ha cominciato ad arrivare. Domenica scorsa un centinaio di spettatori appassionati hanno assistito
alla partita con il Cotogno ed hanno potuto applaudire la prima meta realizzata in questo campionato dal Cremona Rugby grazie a Maccagni, atleta strappato al basket e ormai colonna portante della formazione di Daldoss. Ora non resta che attendere la prima vittoria che probabilmente stenterà ancora ad arrivare, perché lo strappo da ricucire con formazioni che hanno anni ed anni di esperienza alle spalle è ancora molto significativo, ma quel che importa è fare ad ogni partita un piccolo passo avanti ed è quello che la squadra sta
dimostrando di saper ottenere. Nel giro di poche stagioni molte iniziative, soprattutto rivolte ai giovani, stanno nascendo in città e ormai per chi volesse dedicarsi al rugby non vi è più difficoltà alcuna. Anche l’amministrazione comunale s’è accorta della crescita di questo sport e a breve verrà sistemato e migliorato il campo di San Sigismondo. Un piccolo passo alla volta, ma la crescita è costante e quindi bisogna aver pazienza ed attendere che le nuove leve crescano adeguatamente, poi anche i risultati arriveranno.
Obiettivo è crescere gradatamente
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Sport Week
Venerdì 28 Ottobre 2011
CALCIO Cenerentola in vetta alla Liga
FORMULA 1 In gara con la morte nel cuore
Difficile parlare e scrivere degli sport motoristici dopo la tragica morte di Marco Simoncelli nelle prime battute del Gp di Malesia. Al funerale del centauro romagnolo hanno partecipato migliaia di persone, a conferma di quanto sia stato percepita emotivamente il dramma della scomparsa del 24enne talento della Honda. Purtroppo “the show must go on” e domenica torna in pista la Formula 1 per il Gp di New Delhi, che mette in palio punti per il secondo posto in classifica generale dietro Vettel. Appuntamento sabato alle 10.30 su Raiuno con le qualifiche e domenica sempre alle 10.30 su Raiuno con la gara. CLASSIFICA PILOTI 1) SEBASTIAN VETTEL (Red Bull) 349 punti; 2) Jenson Button (McLaren) 222; 3) Fernando Alonso (Ferrari) 212; 4) Mark Webber (Red Bull) 209; 5) Lewis Hamilton (McLaren) 196; 6) Felipe Massa (Ferrari) 98; 7) Nico Rosberg (Mercedes) 67; 8) Michael Schumacher (Mercedes) 60.
Ciao,Marco!
Clamoroso nella Liga spagnola. Alla 10ª giornata (9 giocate) il duello non è solo Barcellona-Real Madrid, ma vede un inatteso terzo incomodo, il Levante. La seconda squadra di Valencia, allenata nella stagione 2007-2008 da De Biasi, comanda la classifica davanti alle big di Spagna e il suo exploit sta appassionando tanti tifosi di calcio iberici. Non si sa fino a quando durerà questo sogno, che comunque fa bene alla Liga, troppe volte dominata da Barça e Real. Nel turno infrasettimanale il Levante ha però rischiato con la Real Sociedad: la partita si è messa subito male con un gol degli ospiti dopo appena 4’. Poi la rimonta, completata con il pareggio di Martinez. Sembrava ormai finita, ma al 93’ Ruben Suarez ha fatto esplodere lo stadio con il gol del 3-2 che lascia i rossoblù un punto sopra il Real Madrid e due sul Barcellona. • ROSSI KO Sempre in Spagna, Giuseppe Rossi si è rotto i legamenti del ginocchio destro. L’attaccante del Villareal rischia seriamente di saltare l’Europeo.
Il Levante in festa
Il Milan è tornato a far paura a tutti
SERIE A - Con 11 gol in tre partite si è avvicinato alla vetta. Nel prossimo turno esame delicato per le prime
E’
indubbiamente un campionato di serie A anomalo, senza un vero padrone per otto giornate, ma che lascia intravedere un epilogo largamente preventivato alla vigilia. Ovvero, il dominio del Milan, che senza spremersi, segna valanghe di gol a tutti (11 nelle ultime 3 gare) e si può permettere il lusso di andare sotto 3-0, prima di ribaltare il risultato nella ripresa. Anche il Parma ha scoperto come il Milan sia sulla strada per tornare quello della corsa stagione. Anche allora i ducali ne presero 4, ma almeno stavolta hanno salvato la faccia con un buon primo tempo. E la Juve? E’ sì in testa da sola, ma ha dato la sensazione di essere partita e razzo e malgrado questo ha solo due punti di vantaggio sui rossoneri, che invece si sono approcciati al campionato con il freno a mano tirato. Un plauso merita l’Udinese, che però non può certo lottare per il primato e quindi l’unica antagonista sulla carta sembra essere il Napoli, che però sta soffrendo più del previsto la Champions. Se dovesse essere eliminato, allora potrebbe puntare allo scudetto, in caso contrario assolu-
8ª Giornata Bologna-Lazio Cagliari-Napoli Fiorentina-Catania Inter-Chievo Juventus-Genoa Lecce-Milan Parma-Atalanta Roma-Palermo Siena-Cesena Udinese-Novara 9ª Giornata Atalanta-Inter Cesena-Cagliari Chievo-Bologna Genoa-Roma Juventus-Fiorentina Lazio-Catania Milan-Parma Napoli-Udinese Novara-Siena Palermo-Lecce
0-2 0-0 2-2 1-0 2-2 3-4 1-2 1-0 2-0 3-0 1-1 1-1 0-1 2-1 2-1 1-1 4-1 2-0 1-1 2-0
CLASSIFICA Juventus 16 Udinese 15 Lazio 15 Napoli 14 Milan 14 Cagliari 13 Palermo 13 Genoa 12 Roma 11 Catania 11 Siena 10 Atalanta (-6) 9 Fiorentina 9 Chievo 9 Parma 9 Inter 8 Bologna 7 Novara 6 Lecce 4 Cesena 3
tamente no. Il prossimo turno ci propone sfide molto interessanti, che potrebbero chiarire la situazione in vetta, con l’Inter che solo vincendo con la Juve può sperare di recuperare il terreno perduto. I GOL DELLA 9ª GIORNATA Atalanta-Inter 1-1 (Sneijder, Denis), Cesena-Cagliari 1-1 (Nenè rig., Candreva rig.), Chievo-Bologna
ATALANTA Complimenti a squadra, società e tifosi dal nostro inviato
Antonio Nocerino, tre gol al Parma
0-1 (Acquafresca), Genoa-Roma 2-1 (Jankovic, Borini, Kucka), Juventus-Fiorentina 2-1 (Bonucci, Jovetic, Matri), Lazio-Catania 1-1 (Klose, Bergessio), Milan-Parma 4-1 (2 Nocerino, Ibrahimovic, Giovinco, Nocerino), Napoli-Udinese 2-0 (Lavezzi, Maggio), NovaraSiena 1-1 (Calaiò, Gemiti), Palermo-Lecce 2-0 (Pinilla, Hernandez).
10ª GIORNATA (30-10 h 10) Bologna-Atalanta, Cagliari-Lazio (h 20.45), Catania-Napoli (29-10 h 18), Fiorentina-Genoa, InterJuventus (29-10 h 20.45), LecceNovara, Parma-Cesena, RomaMilan (29-10 h 18), Siena-Chievo (h 12.30), Udinese-Palermo. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
SERIE B - Attenzione ai vecchietti terribili Simoni e Zeman
Doppio impegno per la serie B, in campo sabato e martedì. Complimenti al 72enne Gigi Simoni, tornato in panchina dopo tanti anni per matare col suo Gubbio il Toro, che era ancora imbattuto. Lui e Zeman (che sta facendo volare il Pescara) impreziosiscono un campionato che deve ancora decollare. RISULTATI (11ª giornata) AlbinoLeffeCrotone 1-3, Grosseto-Brescia 2-0, GubbioTorino 1-0, Empoli-Sassuolo 1-1, Juve Stabia-Bari 1-0, Modena-Livorno 1-0, Padova-
Vicenza 2-1, Pescara-Ascoli 4-1, RegginaVarese 3-2, Sampdoria-Cittadella 0-0, Verona-Nocerina 1-1. CLASSIFICA Torino 26; Padova 23; Pescara 22; Sassuolo 21; Reggina 20; Sampdoria 18; Grosseto, Bari 17; Brescia 16 ; Livorno, Varese 15; Cittadella 14; Verona 13; Crotone (-1) 12; Nocerina, Juve Stabia (-6), Modena, AlbinoLeffe, Gubbio 10; Empoli 8; Vicenza 7; Ascoli (-10) -1. PROSSIMO TURNO (22-10 h 15) Ascoli-
Modena (28-10 h 19), Bari-Pescara (28-10 h 21), Vicenza-AlbinoLeffe, Sassuolo-Grosseto, Cittadella-Verona, Crotone-Padova, VareseJuve Stabia, Nocerina-Sampdoria, BresciaReggina, Livorno-Gubbio , Torino-Empoli. 13ª GIORNATA (1-11 h 15) Padova-Livorno (h 12.30), AlbinoLeffe-Ascoli, Empoli-Nocerina, Verona-Brescia, Grosseto-Ba-ri, Modena-Sassuolo, Juve Stabia-Vicenza, Sampdoria-Crotone, Gubbio-Cittadella, PescaraVarese, Reggina-Torino (h 18).
Osservando le ultime partite dell’Atalanta, sembra che non sia successo nulla. Eppure la società orobica ha trascorso l’estate più brutta della sua lunga e gloriosa storia, coinvolta nel calcio scommesse, penalizzata di 6 punti e privata del suo capitano Doni (squalificato). Ma dopo il comprensibile malumore, tutto l’ambiente - tifosi compresi - si è messo a lavorare a testa bassa per un unico obiettivo: cancellare al più presto il -6 dalla classifica e tornare in corsa per la salvezza. Impresa riuscita in tempi brevi e sullo slancio la squadra si è messa a volare, tanto che in un campionato anomalo, con le grandi attardate, l’Atalanta è virtualmente seconda in classifica a un punto dalla vetta. Addirittura, seppur penalizzata, ha più punti dell’Inter campione del mondo in carica. Proprio i nerazzurri di Ranieri hanno “assaggiato” mercoledì sera le fauci di un gruppo affamato di punti, che sul finire della partita ha fallito il rigore della meritata vittoria. Denis (in gol anche Stefano con l’Inter), Schelotto e MoColantuono ralez sono i condottieri di una squadra che rende al massimo in tutti i suoi reparti e soprattutto gioca bene. Fin che la condizione fisica regge, l’Atalanta sarà un avversario ostico per tutti. Se ne è reso conto domenica scorsa il Parma, che dopo aver dominato il primo tempo con gli ispiratissimi Biabiany e Giovinco e confezionato due clamorose occasioni (una delle quali sprecata in modo clamoroso da Morrone), ha scoperto quanto sia cinica la formazione del bravo Colantuono. Nel calcio, infatti, certi errori costano cari e dopo aver sofferto ma salvato la pelle, gli orobici in tre minuti hanno tramortito i ducali con la doppietta dell’imprendibile Moralez, ispirato dal sempre più convincente Schelotto. Inutile il gol del solito Giovinco, troppo solo per far decollare il Parma, che si è scontrato con la granitica difesa atalantina. A Bergamo sono autorizzati a sognare. F.V.
Primi Piatti I
Le ricette di Nonna Felicita Zuppa di granchi INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 granchi di 250 g • 2 spicchi di aglio • 300 g di salsa di pomodoro • Una cipolla piccola • Un ciuffetto di prezzemolo • 10 cl di olio d'oliva extra-vergine • Un cucchiaio di strutto • Sale e pepe
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di trofie fresche • 200 g di funghi finferli • 150 g di scalogno • Un rametto di maggiorana • Una noce di burro • Grana padano • Abbondante di prezzemolo tritato • Un mestolo di brodo vegetale • 2 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine • Sale e pepe in grani
Trofie con finferli e scalogno • Mondate i finferli, tagliateli a pezzi e scottateli per 2 minuti in acqua bollente salata, quindi scolateli. • Riducete gli scalogni a spicchi e soffriggeteli in una casseruola insieme con i finferli, 2 cucchiaiate d'olio, una noce di burro, sale, pepe e un rametto di maggiorana. • Incoperchiate e lasciate stufare, a fuoco molto basso per circa 20 minuti, allungando il sugo con un me-
stolino di brodo vegetale. • Nel frattempo cuocete le trofie in abbondante acqua bollente salata, scolatele al dente, mettetele di nuovo nella pentola di cottura e rovesciatevi sopra il sugo ai finferli; mantecate la pasta con una noce di burro fresco. • Completate il tutto con abbondante prezzemolo tritato, formaggio grattugiato, una macinata di pepe.
PREPARAZIONE • Pulite bene i granchi con una spazzola, lavateli, schiacciatene leggermente la corazza, quindi metteteli in una casseruola nella quale avrete fatto imbiondire, con l'olio e lo strutto, la cipollina affettata e l'aglio schiacciato. • Fate cuocere a calore moderato per pochi minuti, unite la
salsa di pomodoro, il prezzemolo tritato, versate un litro d'acqua, salate, pepate e lasciate cuocere ancora per 20 minuti. • Nelle scodelle individuali disponete delle fette di pane raffermo abbrustolite e un granchio e versate il brodo dopo averlo filtrato.
Tagliatelle alla sogliola
Timballo di riso al pomodoro INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 300 g di riso • 50 g di formaggio • 300 g di pomodori parmigiano grattugiato • 80 g di burro • 200 g di fesa di vitello • 300 g di fegatini • 1 mazzetto di pollo di prezzemolo • 1 cipolla • 1/2 bicchiere di panna • 100 g di salsiccia • Sale e Pepe • 1/2 bicchiere di • 3 cucchiai di vino bianco secco pangrattato • 200 g di funghi • 150 cl di brodo
Zuppa salsiccie e patate INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 250 g di salcicce • 400 g di patate • 2 pomodori pelati • 1/2 manciata di prezzemolo tritato • Uno spicchio di aglio • Una cipolla • 4 foglie di salvia • 150 cl di brodo di carne • Olio d'oliva extra-vergine • Sale e pepe • Alcune fette di pane casereccio
PREPARAZIONE
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di tagliatelle • 1/2 limone • 120 g di filetti di sogliola • 1/2 limone (succo) • 2 cucchiai di • Sale prezzemolo tritato • Pepe bianco PREPARAZIONE • Pulite i filetti da pelle e lische, cuoceteli in acqua bollente salata per 5 minuti con il mezzo limone, toglieteli dall'acqua e sbriciolateli nel frullatore. • Condite con olio d'oliva, un po' di prezzemolo tritato, il succo di limone e una macina-
ta di pepe bianco. • Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolate al dente e conditele col sugo di sogliola. • Guarnite col prezzemolo tritato rimasto e servite ben caldo.
• Sbucciate la cipolla e tritatela finemente con la mezzaluna; private la salsiccia della pelle e riducetela a fette spesse. • Fate fondere dolcemente in una casseruola 50 g di burro e soffriggetevi la cipolla tritata, a fuoco basso fino a quando avrà preso colore. • Unite la salsiccia, lasciatela rosolare per alcuni minuti, infine aggiungete anche i fegatini, mondati e ridotti a pezzetti. • Fate insaporire per qualche istante, infine bagnate il soffritto con mezzo bicchiere di vino bianco secco. • Quando il vino sarà evaporato, mettete nella casseruola i pomodori, pelati e tagliati a filetti, e lasciate cuocere per 10 minuti, sempre a calore moderato, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. • Trascorso il tempo indicato, unite il riso, rimestate con cura per amalgamarlo alla salsa e fate cuocere per altri 15 minuti, aggiungendo il brodo,
poco per volta. • Nel frattempo imburrate uno stampo con buco centrale e cospargetelo con il pangrattato. • Pulite con cura i funghi e tagliateli a fettine; riducete la fesa di vitello a tocchetti. • Fate rosolare la carne e i funghi in una padella col resto del burro, a fuoco medio per 3-4 minuti, quindi abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere a recipiente coperto per 10 minuti. • Al termine, insaporite la preparazione con il sale necessario e una macinata di pepe, cospargetela con il prezzemolo tritato, infine legate il tutto con mezzo bicchiere di panna. • Quando il riso è cotto, regolate di sale, incorporatevi il Parmigiano grattugiato e trasferitelo nello stampo preparato, quindi passatelo nel forno caldo (200 gradi) per 10 minuti. • Capovolgete il timballo su un piatto di portata, ponete nel buco centrale l'intingolo ai funghi, tenuto in caldo, e servite.
PREPARAZIONE • Levate la pelle alle salsicce, sgranatele e mettetele a rosolare in un soffritto di cipolla, salvia e aglio tritati. • Aggiungete i pomodori passati, il prezzemolo, le patate sbucciate e tagliate a spicchi e il brodo di carne; salate, pepate e completate la cottura. • Servite accompagnando con fette di pane tostate.
Menù di Halloween
II Ricette alla Zucca INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Una Zucca • Sale • Burro • Alcuni spicchi d’aglio • Alcune uova • Formaggio • Ricotta • Una grattatina di noce moscata • Un pizzico di cannella • Alcuni chiodi di garofano • Alcuni cucchiai di latte • Abbondante scorza di limone
Sformato di zucca al limone
Risotto alla zucca con i porri INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 300 g di riso • 300 g di polpa di zucca • Un porro • 6 foglie di salvia • 80 cl di brodo vegetale • 20 cl di latte • 40 g di burro • 1/2 bicchiere di vino bianco secco • 2 cucchiai di formaggio Parmigiano grattugiato • Cannella in polvere
PREPARAZIONE • Tagliate la zucca a fettine, lessatela al dente in acqua salata, scolatela e passatela dal passaverdure. • Mettetela in una salvietta ben pulita e strizzatela per togliere il liquido in eccesso. • Scaldate il burro in un tegame e fatevi rosolare gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati. • Quando l'aglio è imbiondito aggiungete la zucca e fatela insaporire per una decina di minuti mescolandola spesso. • Ritiratela dal fuoco e, una volta intiepidita, incor-
poratevi le uova intere, la metà del formaggio, la ricotta, una grattatina di noce moscata, un pizzico di cannella e uno di chiodi di garofano. • Mescolate e, se l'impasto risultasse troppo duro, ammorbiditelo con qualche cucchiaio di latte. • Sistemate il composto in una pirofila imburrata e infarinata, distribuite sulla superficie il resto del formaggio e cuocete per 30 minuti nel forno a 220 gradi. • Servite con abbondante scorza di limone grattugiata.
Stufato di zucca
PREPARAZIONE • Tagliate la zucca a tocchetti e fatela soffriggere in una casseruola insieme al porro e 30 g di burro per 5 minuti. • Unite il riso e fatelo tostare nel soffritto, quindi bagnate con il vino, lasciatelo evaporare, coprite a filo con il brodo bollente e portate il riso a cottura unendo, poco alla volta, il resto del brodo bollente e, per ultimo, il latte. • Quando il risotto è pronto, aggiungete il parmigiano e un cucchiaino di cannella, mescolate e lasciatelo riposare, coperto, per 2 minuti. • Fate dorare le foglie di salvia in una padellina con il burro rimasto, trasferite il risotto su un piatto da portata riscaldato e guarnitelo con la salvia fritta.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 800 g di cipolla • Uno spicchio d’aglio • Un mazzetto di maggiorana • Un mestolo di brodo • 5 Cl di vino bianco secco • 4 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine • Sale e pepe In grani
PREPARAZIONE • Affettate a velo la cipolla, fatela appassire in 3 cucchiaiate d'olio insieme con l'aglio sbucciato e abbondante maggiorana. • Unite la zucca tagliata a quadrotti, sale, pepe e il vino. • Non appena quest'ultimo sarà evaporato, aggiungete del brodo caldo, incoperchiate e lasciate stufare per circa 25 minuti circa; se necessario aggiungete altro brodo. • Condite il tutto con maggiorana fresca e un filo d'olio crudo.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 1600 g di farina • 150 g di fecola di patate • 6 tuorli d'uovo • 2 albumi • 1,5 kg di zucca • 700 g di burro • 800 g di zucchero • 2 bustine di lievito per dolci PREPARAZIONE • Sbucciate la zucca e lessatela, quindi passatela al passaverdure • Mettete la farina a fontana sul tavolo e aggiungete tutti gli ingredienti, quindi impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. • A questo punto realizzate dei bastoncini con l'impasto; sistemateli in una teglia imburrata e spennellateli con gli albumi montati a neve. • Mettete in forno a 150 gradi per circa 30 minuti.
Biscotti di zucca