Il PIccolo Giornale di Cremona

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Anno XI • n° 45 • VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2011

Settimanale • € 0,02 copia omaggio

MORIRE PER UN PARCHEGGIO

QUANDO SCATTA LA CIECA FOLLIA alle pagine 4-5

La morte di Guido Gremmi, investito dalla vettura di un imprenditore bresciano, fa emergere il tema della violenza per futili motivi. La psicologa Conti: «Viviamo in una società che ci chiede di primeggiare». Il criminologo Savona: «L’auto è un oggetto di grande valore simbolico e può esser la causa scatenante di liti furiose» L’OSPITE

A pochi passi dalle luci colorate

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LE LUCI ACCENDONO IL NATALE Non mancano però le critiche dei cittadini: le solite polemiche

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DERBY ALLO ZINI

Cremo-Pergo stavolta vale il primato E i due sindaci aprono la sfida del Torrazzo ▲

alle pagine 3, 40 e 41

DOMENICA CONTRO SIENA AL PALARADI

La Vanoli Braga schiera il neo acquisto Roderick ▲

ACQUA PUBBLICA

Bocciata la proposta di Salini: la società mista non piace ai comuni

GIUSTIZIA

INTERVISTE

In città ormai solo strisce blu

Procura sotto organico, ora si ricorre anche ai volontari

Il parere dei politici locali sul nuovo Governo Monti

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PARCHEGGI

di ROBERTO POLI pochi passi dalle luci colorate, dai profumi e dai sapori delle bancarelle del torrone. A pochi passi dalle strade affollate di turisti, da famiglie con bambini, tutti ammaliati dal fascino del centro storico di Cremona, immerso nella nebbia e nella festa. A pochi passi si è compiuto un omicidio senza un perché. In lessico giudiziario, secondo l’accusa, un omicidio aggravato dai futili motivi. Per l’opinione pubblica un omicidio assurdo, folle. E purtroppo episodi come questo di Cremona ne sono già successi e la sensazione è che succedano con crescente frequenza. Di solito si tratta di gesti compiuti da giovani, spesso immigrati, talora sotto l’uso di sostanze. Sui quali si apre il solito processo alla generazione della noia, priva di riferimenti valoriali. Con le solite accuse ai genitori che non riescono a trasmettere insegnamenti e principi sani e agli insegnanti che abdicano alla loro funzione educativa. E, nel caso di immigrati, con le strumentalizzazioni di destra sugli ingressi troppo facili e di sinistra sulla mancata integrazione. Nell’episodio di Cremona si è trattato invece di una lite tra ultrasettantenni, all’apparenza signori tranquilli e pacati. La vittima aveva protestato per un diritto usurpato, l’aggressore ha reagito ad una minaccia percepita. Ed è scattato un gesto rabbioso, che ha by-passato ogni elemento di razionalità, più vicino al comportamento degli animali che degli uomini. Vi sono contesti ambientali in cui la razionalità umana viene oscurata a favore di comportamenti selvaggi. Succede negli stadi e nelle manifestazioni o nelle bande dove entrano in gioco dinamiche di gruppo. Ma succede, con caratteristiche diverse, anche quando si è a bordo delle macchine. Da sempre la potenza del motore viene vissuta come un mezzo per esprimere o per surrogare la virilità. Le aggressioni verbali tra conducenti succedono molto più facilmente che in altri contesti. La macchina esprime potenza e al tempo stesso offre uno scudo. E rappresenta anche uno status-symbol. Non a caso l’aggressore ha colpito quando si è sentito minacciato nella sua identità di uomo-macchina-SUV. Al punto che la rabbia è esplosa trasformando la macchina in un’arma potente e micidiale.

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Natale è vicino


Attualità

Venerdì 25 Novembre 2011

E’ tempo di derby. Cremonese e Pergocrema si affronteranno domenica allo Zini e già da tempo i tifosi si stanno preparando per seguire la partita. Anche con sfottò reciproci, specialmente sui social network come Facebook. Discussioni che coinvolgono davvero tutti, dall’ultrà al politico, segno che il derby è sempre un avvenimento molto sentito. Abbiamo voluto, per questo, mettere a confronto i primi cittadini di Cremona e Crema, entrambi ricchi di aspettative per una partita che vede affrontarsi due squadre appaiate in classifica. Laura Bosio

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IL DERBY DEL TORRAZZO «Vinca il migliore... cioè noi»

La parola ai sindaci Oreste Perri e Bruno Bruttomesso: fair play, però…

«Domenica voglio essere presente» «Ingresso anche ai tifosi non tesserati?»

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l sindaco di Cremona Oreste Perri, si sa, è uno sportivo doc e anche per lui il derby rappresenta un momento importante. «I derby sono sempre gare particolari, diverse da tutte le altre: l’errore più grossolano sarebbe sottovalutare l’avversario». Cosa pensa della Cremo di quest’anno? «Direi che sta giocando bene. Questo però dobbiamo dirlo noi tifosi, non i giocatori: l’umiltà deve essere sempre al primo posto. Credo che la Cremo abbia un grande potenziale e lo ha dimostrato in tutta la prima parte del campionato. Siamo partiti che non avevamo niente da perdere, ma ora la situazione è cambiata e bisogna mantenere alto lo spirito di competitività che ha animato la squadra sinora. Dobbiamo scendere in campo consapevoli che la partita sarà difficile. Del resto la Cremo ha alle spalle una nuova struttura per gli allenamenti, la Cittadella dello Sport, che le permette di avere una marcia in più. Le strutture sono fondamentali per una buona resa della squadra e la Cittadella è una delle migliori presenti in Italia».

E del Pergo cosa mi dice? «Ha giocato bene all’inizio, poi ha avuto qualche defaillance. La Cremo è stata invece più continua, a parte l’ultima sconfitta, che è dipesa più che altro dalla sfortuna. In ogni caso ci battiamo contro una squadra notevole e dobbiamo mettercela tutta». Seguirà il derby? «Attualmente sono indisposto, ma se la salute me lo consentirà domenica vorrei essere allo Zini». Come vive, da tifoso e da sindaco, questo derby? «Sono cautamente ottimista e vivo l’evento con serenità ed

entusiasmo. La nostra squadra ci ha dato grosse soddisfazioni: pur essendo partita con sei punti di penalità si è portata in poco tempo in testa alla classifica». Un messaggio per il suo sindaco-avversario, Bruno Bruttomesso? «Tifo Cremonese, ma alla fine credo che nello sport debba vincere il migliore… anche se sono convinto che vinceremo noi. Tiferò il Pergo quando giocherà contro altre squadre. In ogni caso mi auguro di veder una bella partita, in cui i giocatori sappiano tirare fuori le proprie potenzialità».

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a tensione per l’incontro si respira anche a Crema, ben sintetizzata dal sindaco Bruno Bruttomesso. «Non vado allo stadio abitualmente, ma l’dea del derby è sempre affascinante e ci si aspetta una bella giornata sportiva» Cosa pensa del Pergo di quest’anno? «E’ una squadra piuttosto strana, che alterna in alti e bassi. Nel complesso, tuttavia, ritengo che sia una buona squadra, che potrà fare buone cose». Della Cremo cosa mi dice?

«E’ una formazione forte e sta giocando davvero bene. Del resto ha alle spalle degli sponsor notevoli, come Arvedi, che le danno una marcia in più. Possiede dei giocatori di talento e questo la mette in una posizione di forza. Non dimentichiamo che se non avesse avuto quei sei punti di penalità ora condurrebbe la classifica». Seguirà il derby? «Non andrò allo stadio, ma senza dubbio seguirò i risultati in tempo reale, perché un incontro di questo tipo merita attenzione». Come vive questo derby, da sindaco e da tifoso?

«Come sindaco ho voluto pensare prima di tutto ai cittadini, a quei cremaschi che vorrebbero andare allo stadio ma che non sono muniti di tessera del tifoso. Per questo ho scritto una lettera al prefetto e al questore, chiedendo di concedere l’ingresso ai tifosi di Crema, indipendentemente dal possesso o meno della tessera: dopotutto negli incontri tra le due squadre non vi sono mai stati problemi di ordine pubblico, quindi credo non ci sia motivo di preoccuparsi. Le richieste da parte dei miei cittadini sono state molte, perché i cremaschi ci tengono particolarmente. Del resto la rivalità sportiva tra Cremona e Crema è ben nota. E non solo sportiva…» Un messaggio per il suo sindaco-avversario, Oreste Perri? «Prima di tutto gli mando un abbraccio, perché è un mio caro amico. Tuttavia, ovviamente, mi auguro che vinca il Pergo, ma soprattutto spero che si possa vedere una buona partita, con giocatori che si impegnino fino in fondo e senza che vi siano problemi».


Cremona

La lite per un parcheggio è sfociata in tragedia: sale in auto e travolge 76enne

UNA REAZIONE FOLLE, SPROPOSITATA ARRESTI DOMICILIARI PER ANGELO PELUCCHI

Il gip di Brescia Marco Cucchetto non ha convalidato il fermo ed ha concesso gli arresti domiciliari ad Angelo Pelucchi, il 72enne di Bassano Bresciano che lo scorso sabato a Cremona ha investito ed ucciso il 76enne Guido Gremmi dopo una lite per il parcheggio per disabili occupato abusivamente dall’imprenditore bresciano. «I domiciliari rientravano tra le nostre richieste», ha commentato l'avvocato Michele Bontempi. «Ha influito in modo determinante l'età del nostro assistito». Per la non convalida del fermo, ad influire pare sia stato il fatto che Pelucchi si sia costituito e perché non sussistano le esigenze del pericolo di fuga. Nell’interrogatorio, l’imprenditore bresciano, accusato di omicidio volontario, ha risposto a tutte le domande del giudice. «Il nostro Guido Gremmi cliente prova rammarico e sconforto per quello che è accaduto», ha detto l’avvocato Bontempi, che difende Pelucchi insieme al collega Massimo Bonvicini. Riguardo la dinamica dell'investimento e la presunta volontarietà che lo avrebbe determinato, secondo quanto riferito dall'avvocato, il 72enne ha ripetuto al magistrato di non avere avuto l'intenzione di uccidere. “È stata una manovra certamente involontaria». Intanto sul corpo della vittima è iniziato l’esame autoptico da parte del consulente tecnico Margherita Fornaciari, medico legale dell’ospedale di Cremona. Quella di Guido Gremmi, originario di Bobbio e da cinque anni residente in via Plasio, a venti metri dal luogo dove l’automobilista lo ha investito, è stata una fine assurda. Tutto per un'auto parcheggiata nel posto per disabili riservato alla sua compagna. La chiamata ai vigili perché rimuovessero il grosso Suv, poi l'arrivo del proprietario e la lite. L'alterco iniziale è ben presto degenerato. I due hanno alzato la voce, probabilmente si sono anche accapigliati. Dagli appartamenti vicini qualcuno, oltre alle urla, ha sentito il tonfo di pugni su una carrozzeria. Poi la follia: l'uomo è salito in auto, è partito a tutta velocità, investendo il pensionato e dileguandosi. sp

Il criminologo Ernesto Savona (Università Cattolica): «L’auto è un oggetto di grande valore simbolico e può essere la causa scatenante di forti liti»

U

di Daniele Tamburini

na storia di ordinaria follia. Ricordate: Charles Bukowski scrisse quei racconti in modo crudo e mirabile. Esplosioni di violenza, rabbia, e una grande tristezza di fondo: «Ero a terra, la fortuna m’aveva abbandonato un’altra volta […] ero troppo nervoso,[…] debole, stralunato; ero troppo depresso». E davvero, la vicenda dell’omicidio del signor Gremmi pare quasi letteraria, quasi scaturita da un autore dalla penna disperata e cinica. Balza subito agli occhi una sproporzione gigantesca: l’offesa (presunta), il torto (presunto) ricevuti, che scatenano la furia omicida. Eppure … vi ricordate di Michael Douglas, interprete straordinario del film “Un giorno di ordinaria follia”? preso dai suoi problemi quotidiani, familiari, di lavoro, esasperato dal traffico e dai mille intoppi che ogni giorno incontriamo, il protagonista del film si trasforma in un violento giustiziere, seminando terrore e morte. Fantascienza, penserà qual-

cuno. Eppure è accaduto, in un certo senso. Abbiamo chiesto un'analisi della vicenda a Ernesto Savona, ordinario di criminologia nell'Università Cattolica di Milano e direttore di Transcrime (Centro inter-universitario di ricerca sulla criminalità transnazionale dell'Università di Trento e dell'Università Cattolica di Milano). Quanto accaduto ci pone di fronte a una riflessione sulla violenza, che sembra sempre più dilagante... «In realtà al giorno d'oggi c'è meno violenza rispetto a un tempo. I delitti violenti vanno diminuendo nel corso degli anni, salvo concentrarsi in alcune fasce d'età, come i giovani, o in certi paesi. La verità è che oggi i mezzi di comunicazione sono talmente numerosi da creare un effetto moltiplicatore. Questo, unito al fatto che oggi siamo più vulnerabili, aumenta la percezione che si ha di vicende di questo tipo. Accade che stiamo diventando più civili ed educati; di conseguenza il ricorso alla violenza diventa residuale».

Ernesto Savona, criminologo

Che dire della causa che ha scatenato la violenza, in questo caso? «La macchina è sempre stato un oggetto di grande valore simbolico, specialmente per gli uomini, che considerano l'auto spesso più importante della propria moglie. Dunque offendere una persona attaccandone l'auto porta a una reazione forte. Così come è accaduto nel caso specifico: la vittima ha aggredito l'auto dell'omicida, scatenandone la reazione. Basti vedere quanti Suv si vedono in giro ultimamente, acquistati non per necessità di raggiungere luoghi impervi, ma perché questo tipo di auto da un senso di potenza e sicurezza. Sono auto che si mettono in mostra tanto che di solito sono sempre parcheggiate in posti in cui sono ben visibili. Dunque, nel caso in oggetto, la

persona si è sentita provocata nel proprio io, e ha reagito nel modo peggiore». In casi come questo è palese la sproporzione tra il motivo del contendere e la tragica conseguenza. Da cosa dipendono reazioni di questo tipo? «Per capire questi gesti bisogna inquadrare la persona, capire se esiste una certa propensione alla violenza e conoscere il background culturale in cui la persona vive, o se esistono dei precedenti analoghi. In casi come questo non esiste mai una proporzionalità tra causa ed effetto. L'omicida ha reagito in maniera eccessiva a una provocazione che lui ha vissuto come qualcosa di grave. E' una reazione "da manuale" da parte di chi si trova ferito nel proprio

«Reazione sproporzionata da parte di chi si sente ferito nel proprio “io”»


Venerdì 25 Novembre 2011

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«La gente è troppo stressata»

Paola Conti, psicologa del Centro di psicologia e psicoterapia: «Non esistono i violenti per natura»

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«Viviamo in una società che richiede atteggiamenti propri di una cultura esasperata dell’individualismo» ietro ogni atto di violenza si nascondono disagi, problemi, situazioni di stress portate all'esasperazione. Ne parliamo con Paola Conti, del Centro di psicologia e psicoterapia di Cremona.

io: si cerca di recuperare la propria dignità da parte di chi l'ha lesa. È possibile che, nella reazione dell’omicida, si possa ravvisare anche l’assenza di rispetto, di pietas verso chi è in situazione di debolezza? «Non in questo caso, visto che la discussione è nata tra due persone entrambe anziane, e quindi categoria debole. Gli avvocati punteranno su una reazione emotiva preterintenzionale. Tuttavia un gesto di questo tipo avrà probabilmente conseguenze penali notevoli, anche a causa dell'aggravante dei futili motivi». A proposito di futili motivi, quali anticorpi sociali possiamo attivare per prevenire vicende di questo tipo? «La prevenzione reale è più importante della condanna del

colpevole. E l'unica prevenzione la può attuare solo la potenziale vittima, cercando di evitare di trovarsi in simili situazioni. Questo vale soprattutto quando si è in strada, in caso di incidente stradale o comunque in situazioni in cui si potrebbe arrivare a discutere; in casi come questi non si conosce la persona con cui ci si confronta, che potrebbe essere violenta. Per questo motivo, in un situazione di incertezza, è sempre meglio evitare l'alterco. Importante è cercare di capire la personalità di chi ci sta di fronte, e reagire con prudenza. Per questi motivi risulta particolarmente importante educare alla mentalità non violenta: se non c'è modo di recuperare la persona violenta, che è una mina vagante pronta ad esplodere, bisogna educare le potenziali vittime alla prudenza e ad evitare le provocazioni».

Parliamo di un delitto "per futili motivi", essendo scaturito dalla lite per un parcheggio. Quali motivazioni si nascondono dietro un gesto simile? «In realtà la spiegazione è più ampia: non si può parlare di persone disturbate o con patologie nascoste. E soprattutto non esiste un profilo psicologico-tipo della persona violenta. Per fare un'analisi bisogna osservare il contesto sociale, che è quello di una società caratterizzata da incertezza e precarietà sociale, che porta una persona già fragile a scivolare in situazioni difficili. E soprattutto esiste molta solitudine: spesso non si conosce neppure il proprio vicino di casa. In contesti simili le angosce vengono amplificate, e questo può far scattare determinati meccanismi di violenza».

amplificato. Coloro che hanno una rete sociale di protezione spesso non ha problemi. Chi invece ne è sprovvisto, quando viene sottoposto a degli stress particolari come la perdita del lavoro o una lite in famiglia, si sentono destabilizzati. Si tratta di soggetti che si portano dietro delle fragilità non risolte».

che magari si mostra violenta in determinati contesti poi non lo è per niente in altri. Ad esempio l'uomo che in famiglia è violento con la moglie o con i figli non è detto che lo sia a 360 gradi. Anzi, spesso in altri contesti si comporta benissimo, arrivando a sfogarsi solo nell'ambito delle relazioni familiari».

Perché si arriva a simili accumuli di violenza repressa, che poi sfociano in gesti così drammatici? «Ci troviamo in questa situazione perché viviamo in una società vittima dell'individualismo e in cui primeggiare ed essere performante diventa la ragione di vita. Questo impedisce spesso di esternare le proprie fragilità ed emozioni, che finiscono quindi con l'accumularsi e sedimentare, fino a portare l'individuo ad "esplodere". Manca una valvola di sfogo, e questo è un problema. Basti pensare a come sono aumentate in questi anni le malattie psicosomatiche: sono lo sfogo fisico di un mancato sfogo emotivo».

In che modo si può reagire di fronte a una persona violenta per evitare di rischiare? «Non esiste una ricetta universale, ma vi sono alcune cose a cui fare attenzione. Ad esempio se la persona che si ha davanti è alterata chimicamente (abuso di alcol o stupefacenti). In quel caso abbiamo davanti una persona con cui non c'è possibilità di ragionare, in quanto tali sostanze alimentano la violenza e scatenano il peggio di ogni persona. In casi come questi è dunque consigliabile evitare qualsiasi confronto. Più in generale, comunque, un'escalation della lite porta all'aumento del rischio». Esistono terapie psicologiche per arginare i comportamenti violenti? «In questo caso vale il detto: “prevenire è meglio che curare”. Se la persona seguisse un percorso psicologico per aiutarsi ad affrontare lo stress, non si arriverebbe a certi livelli. La terapia migliore sarebbe dunque di farsi seguire nel momento in cui si è sottoposti a emozioni particolari. E' il singolo - o la sua famiglia - che deve rendersi conto di essere sotto stress e che quindi è il caso di affrontare un percorso psicologico».

«Impariamo ad evitare le situazioni di lite, proviamo a sorridere di più»

Quali soggetti possono essere definiti "persone fragili"? «Non esiste una categoria. Nella società vi sono persone più o meno forti, solo che alcuni vivono determinate situazioni in modo

Chi ha degli exploit di violenza solitamente è una persona violenta di indole? «In realtà non si tratta di persone che sono "violente per natura", perché non esiste il gene della violenza. Anzi, una persona

Paoloa Conti, psicologa

Un commento alla vicenda cremonese? «E' incredibile che nel 2011 si possa arrivare ad uccidere per un parcheggio. Ma ancora più incredibile è l'età dei protagonisti di questa vicenda: si crede che una persona ormai arrivata alla pensione abbia raggiunto una certa tranquillità, invece ci si accorge che queste fasce d'età sono particolarmente fragili. Ci sono eventi, come perdita di lavoro, cassa integrazione, le difficoltà economiche, che non guardano in faccia nessuno e che possono portare a forti stress». Cosa può fare la società? «Sicuramente è importante rinforzare le reti sociali, perché possono aiutare molto il singolo. Ognuno di noi deve valutare cosa può cambiare nel suo piccolo. Imparare a sorridere, a salutare il vicino di casa, non uscire di casa con due spanne di muso. Piccole cose, ma che possono cambiare molto». Laura Bosio


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Cremona

Venerdì 25 Novembre 2011

Sono proprio belle le luci di Natale

Come era prevedibile non mancano le critiche alle luminarie che per alcuni sono autoreferenziali solo per il centro storico

Almeno per le feste possiamo vedere la città immersa in una atmosfera di allegria

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di Martina Pugno

e luminarie sono già accese, immergendo la città nel clima natalizio da tutti atteso in questo periodo. Una volta esauritasi l'eco delle polemiche tra il Comune e le associazioni dei commercianti, è stato trovato un accordo che ha fatto contenti tutti (o quasi), come attestano, appunto, le luminose decorazioni che già da qualche giorno vivacizzano il centro, fasciando edifici storici e illuminando le principali vie, comprese le antiche porte della città. Un'illuminazione innovativa e, dicono, poco costosa, che ha suscitato i commenti positivi della maggioranza dei cittadini. Come nel caso di Rosa, che sottolinea quanto la città sia «improvvisamente colorata e un po' più viva, sicuramente a beneficio anche dei negozi del centro»; o come Enzo, che afferma: «E' bello vedere queste luci in giro per la città. In un periodo così buio (e non solo per colpa della stagione), fa bene poter mettere un po' da parte i problemi e lasciarsi contagiare dal fascino delle luminarie. Meno male che almeno sotto Natale si può vedere il centro pieno di colore invece che di nebbia!». La bellezza delle luci, con quella continuità che si ripete per tutto il centro, piace alla gente. Marco è convinto che «questa uniformità nelle luminarie è positiva, offre un senso di ordine e di pulizia che negli altri anni non si vedeva. Trovo poi molto particolari le luci che fasciano la torre del Comune, o le colonne della Galleria XXV Aprile: una soluzione originale e piacevole». Parere condiviso da Stefania, secondo cui «a Cremona si respira davvero un bel clima natalizio. Ho visto le luci durante la festa del

Torrone e mi sono piaciute molto. Mia figlia poi era completamente affascinata, si guardava intorno con il naso all'insù e rideva felice». E' indubbio che le luminarie sono una componente importante per stimolare lo spirito natalizio, e aiutare il commercio cremonese. Lo confermano le parole di Michela: «Vedendo tutte queste luci mi viene una gran voglia di girare per negozi. Anzi, sabato ho già in programma un bel giro in centro proprio a questo scopo». Per qualcuno le luci sono addirittura un simbolo importante, di speranza nel futuro. «Oggi vediamo tutto nero: la crisi ci porta a pensare sempre il peggio, ma la luce ci insegna a guardare verso la fede e la speranza e a essere ottimisti» dice Alessandro.

«Io lavoro in centro» racconta Laura, «e devo dire che arrivare ed essere accolta da tutte queste luci è decisamente meglio che essere accolta dalla solita grigia nebbia padana, che in questi giorni sembra essere ritornata in maniera persistente». Naturalmente non mancano le critiche, figuriamoci. «Si arriva in centro e si ha l'impressione di ritrovarsi tra i casinò di Las Vegas», scherza Roberto, in accordo con Francesco, che sottolinea come alcune parti della città siano state ancora una volta ignorate dal progetto d'illuminazione natalizia: «Sono addobbi autoreferenziali: tanto investimento per le vie del centro, nei luoghi più in vista, per poi dimenticare o ignorare il resto della città. Eppure è Natale in tutta Cremona, non solo intorno al Torrazzo».

«Ai cremonesi piace far polemica su tutto»

Anche concentrando gli sforzi nel centro, ovvero nella zona più frequentata della città, secondo Sergio sono stati commessi degli errori: «Non c'è logica. Alcune vie presentano abbondanza di luci e decorazioni, mentre altre, altrettanto centrali, non sono state minimamente prese in considerazione. Ma così anche alcuni esercizi commerciali risultano penalizzati rispetto ad altri che si trovano in vie traboccanti di luminarie». «Ritengo davvero eccessivo partire a metà novembre con le iniziative legate ad una festività che cade praticamente a fine dicembre. Una festività religiosa, tra l'altro, che viene sempre più spesso snaturata e trasformata in una ricorrenza puramente commerciale. Ma questo problema non riguarda solo Cremona, purtroppo ormai è così ovunque» sostiene Sofia. «Il Comune dovrebbe destinare questi soldi a progetti decisamente più urgenti e più importanti. Ci sono già abbastanza problemi da risolvere in città» è invece il commento di Mario. Va detto, ad ogni modo, che le luminarie e le iniziative organizzate per il Natale in arrivo non si avvalgono solamente del contributo finanziario del Comune, ma anche, in larga parte, di quello delle associazioni artigiane e dei commercianti che hanno preso parte al progetto. L'amministrazione comunale ha voluto inoltre sottolineare recentemente la scelta di utilizzare impianti di illuminazione a basso consumo, attraverso la posa di luminarie con soggetto stalattite realizzate tramite microluci ad effetto caldo a led, lungo un percorso stradale di circa 4.000 metri. Che abbia in parte ragione Luigi, quando sostiene che «non c'è niente da fare, su qualsiasi argomento sarà sempre polemica, perchè in fondo ai cremonesi i battibecchi piacciono tanto»


Cremona

Venerdì 25 Novembre 2011

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La politica cremonese ed il governo Monti Simone Bossi: «La democrazia è morta e sepolta». Gian Battista Magnoli: «Questo governo farà bene, per questo va sostenuto»

C’

Opinioni contrastanti. Prevale il senso di responsabilità per la situazione difficile del Paese

di Laura Bosio

è ampio apprezzamento, a livello europeo ed internazionale, rispetto al governo Monti, il “governo sprint”, anche per la velocità con la quale sta agendo. Ma gli umori della realtà politica a noi più vicina? Lo abbiamo chiesto ad alcuni rappresentanti locali. Mino Iotta (Pdl): Avevo un legame di fiducia con il Governo che è stato destituito, e ho potuto osservare che il famoso black monday - ossia il limite oltre il quale se Berlusconi fosse andato avanti a Governare l'Italia avrebbe avuto forti problemi - sta andando avanti anche ora che l'ex Premier si è dimesso. Lo spread continua a creare problemi, il debito cresce e l'Italia affonda. L'Europa sta dimostrando che il problema era europeo e non solo italiano, tanto che ora anche Francia e Germania hanno problemi non da poco. E la colpa è della Bce, che invece di sostenere la moneta europea ha sempre sostenuto solo la Germania. Del resto, un Governo fatto da tecnici e universitari dovrebbe essere in grado di portare avanti delle riforme di tipo tecnico. Tuttavia per ora non si parla di misure concrete, che comunque quando arriveranno saranno sempre più pesanti per tutti. Il nostro appoggio al Governo per ora lo diamo, anche per un senso di responsabilità che ora è d'obbligo. Tuttavia auspico che si torni al più presto alle elezioni, perché questa sospensione della democrazia non può durare oltre un breve periodo. Poi si deve tornare a dare voce alla gente». Simone Bossi (Lega): «Commenti positivi nei confronti di questo Governo non ne posso certo fare. Non hanno ancora combinato nulla, e le uniche proposte che hanno fatto, ad esempio la reintroduzione dell'Ici, sono decisamente assurde. L'Ici è una tassa che era stata tolta dal centrodestra, e ora viene riproposta da elementi provenienti dallo stesso centrodestra. Ma la sua assurdità è legata anche al fatto che con l'evoluzione dell'iter sul federalismo fiscale i Comuni dovrebbero avere una propria imposta. Tra l'altro mi auguro che non tocchino le pensioni: la gente del Nord è stufa di lavorare e continuare a pagare. Chi ha lavorato 40 anni e fa lavori manuali e pesanti, è assurdo che si trovi a dover lavorare fino a 67 anni, rincorrendo la pensione. Non dimentichiamo poi che questo Governo non è legittimato dalla gente, ma dal presidente della Repubblica, e noi siamo dell'idea che si dovrebbe andare alle elezioni al più presto, per verificare quale sia il volere del popolo. Nella situazione attuale la democrazia è morta e sepolta».

L’editoriale

Non è più tempo di avanspettacolo

Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it

Giuseppe Trespidi (Unione di Centro): «Siamo solo all'inizio, ma con questo Governo l'Italia sta riacquistando il peso che aveva perso a livello europeo. Questo è positivo. Senza dubbio verranno chiesti sacrifici a tutti, e quello va bene, purché vengano ripartiti in modo equo, ossia che chi ha di più venga tassato maggiormente. Sono convinto che questo Governo debba arrivare alla fine del mandato, e che anche quando ci saranno le elezioni si dovrà procedere su questa linea, ricorrendo a un Governo di larghe intese. Ci vorrà tempo per riportare l'Italia nella posizione che merita all'interno dell'Europa. L'importante è che ci sia anche uno sforzo da parte delle forze politiche del Paese: che si smetta di litigare e si pensi solo a portare il paese fuori dalla crisi». Titta Magnoli (Partito Democratico): «E' un po' presto per una valutazione, ma sono convinto che questo Governo abbia tutti gli strumenti per fare bene e per questo va sostenuto. I primi passi che sono stati fatti sembrano andare nella giusta direzione, come ad esempio l'ipotesi della reintroduzione dell'Ici, scelta dolorosa ma necessaria. Sono anche convinto che Monti debba arrivare alla fine del mandato, in modo che questo Governo possa avere un tempo utile per attuare le riforme, che saranno senza dubbio pesanti ma che dovranno essere lette come misure di emergenza in un momento in cui non si può fare altro». Lapo Pasquetti (Sel): «Nessun preconcetto sul Governo Monti. Alla luce dei provvedimenti che via via verranno presi verificheremo se esiste la volontà di intervenire per risanare la situazione economica e finanziaria. Senza dubbio saranno necessari dei sacrifici, però gli interventi pesanti non dovranno riguardare solo i ceti medio-

Giuseppe Trespidi

Mino Jotta

Simone Bossi

Giovanni Biondi

Clara Rita Milesi

Lapo Pasquetti

Mino Jotta (Pdl): «Diamo per ora il nostro appoggio al Governo ma auspico che si vada a votare al più presto»

Titta Magnoli

bassi, come è sempre stato sinora. E' venuto il momento che a sacrificarsi sia chi può permetterselo, ossia il ceto medio-alto, che sinora è sempre rimasto intoccato. E questo non riguarda solo la classe politica, ma anche i redditi finanziari. Per quanto riguarda le prime misure ipotizzate da Monti, vedo bene la reintroduzione dell'Ici, anche se sarebbe meglio che l'esenzione permanesse per chi vive con redditi bassi. Non si dovrebbe escludere neppure un'Ici per gli enti ecclesiastici che mascherano operazioni di tipo economico. Trovo in-

vece che non siano necessarie le misure che riducono le tutele dei lavoratori: non risolverebbero la crisi, anzi, porterebbero a un'ulteriore ondata di precarietà. E' invece importante prestare attenzione al rilancio economico, attraverso una riqualificazione del territorio al fine di risolvere certe situazioni di emergenza che poi portano, come accaduto recentemente, al dissesto idrogeologico. Una politica di investimento sui risanamenti dell'esistente porterebbe lavoro e avrebbe ricadute positive nella prevenzione di spese legate alle emergenze».

Le ipotesi sui primi interventi Ici e revisioni catastali - Aumentare le tasse sui beni, ridurre quelle sulle persone: questo il principio della riforma del fisco di Monti. Tra i primissimi interventi c'è dunque la reintrodiuzione dell'Ici, che sarà aumentata sulla base di una revisione degli estimi catastali. L'imposta si chiamerà Imu e già dal gennaio 2012 sarà aritcolata in funzione del reddito, del nucelo familiare e del patrimonio. Secondo le prime stime, se la nuova Ici fosse reintrodotta alle stesso condizioni rispetto a quando fu abolita, per le casse dello Stato il gettito sarebbe pari a 3,5 miliardI. Iva - Si parla di aumento di un punto delle aliquote Iva del 10% e del 21% (da cui dovrebbe derivare un gettito tra i 6 e i 10 miliardi) e delle accise (4 miliardi). L'aumento dell'Iva dovrebbe servire a compensare i tagli all'assistenza o alle detrazioni fiscali pari a 4 miliardi di euro già iscritti nel bilancio del 2012. Irpef, Irap e contanti - L'alleggerimento del carico fi-

Nessuno di noi rimpiange la finanza allegra, la “finanza creativa”, o l’uso di mamma Stato per creare sacche di privilegi e “giacimenti” elettorali. Ma c’è un forte rischio: l’asfissia delle risorse. Inutile girare intorno alla questione: richiedere sacrifici ulteriori a chi ha già molto pagato rischia di essere pericoloso e controproducente. E, per altro verso, le amministrazioni locali sono talmente in sofferenza, che si rischia la cancellazione di intere porzioni dello Stato sociale. Si ha sempre più l’idea di un Paese di individui atomizzati, senza un’idea collettiva forte: tanto più necessaria oggi, in un momen-

scale sul lavoro è all'ordine del giorno, sia per i lavoratori che per le imprese. Si ipotizza quindi una riduzione dell'Irpef, e l'esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile dell'Irap. Si potrebbe intervenire anche sull'uso del contante nelle transazioni, diminuendo l'attuale soglia di 500 euro fino ai 300 euro. Pensioni - L'idea del presidente del Consiglio è quella di introdurre il criterio contributivo per tutti nel calcolo della pensione, un'età flessibile di pensionamento a scelta del lavortore,con premi a chi sceglie di procrastinare tale data. Lavoro e contratti - Il percorso in questo ambito prevede un tavolo di trattativa con le parti sociali e si pone come obiettivo il superamento del dualismo delle regole che privilegia i lavoratori anziani rispetto a quelli più giovani. Monti ha specificato che ogni punto della riforma riguarderà solo le nuove assunzioni e non chi già lavora.

to in cui – come dicono anche i protagonisti della vita economica cremonese, che intervistiamo nelle pagine interne dello Speciale economia - coesione e sinergie sono necessarie come il pane. E, quanto ai grandi sistemi, tutti i commentatori più autorevoli dicono che, ormai, l’attacco della speculazione dei mercati non è più rivolta ad uno o all’altro Paese, quanto all’intera area dell’eurozona. Uno scenario difficile, anzi difficilissimo. Fa bene al cuore ascoltare, in questi giorni, in queste ore, i richiami alla coesione e all’unità del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano.

Tre giorni fa, commentando lo straordinario successo che, in tutta Italia, hanno avuto le iniziative, svoltesi nell’arco dell’anno, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, Napolitano ha detto che il Paese sa reagire al rischio di mortificazione e di arretramento nel contesto europeo e mondiale, e che le occasioni di riflessione e celebrazione sono state una conferma della profondità delle radici del nostro stare insieme come Italia unita. E che cosa, se non nel segno dell’unità, ha promosso la sua idea di dare la cittadinanza italiana ai bambini che, pur figli di genitori stranieri, nascono qui? Parlano la nostra lin-

Giovanni Biondi (Alleanza per l'Italia): «L'Api è sempre stato convinto della necessità di superare il bipolarismo e la contrapposizione tra berlusconiani e anti-berlusconiani. Ciò si sta facendo proprio grazie a questo Governo tecnico, che farà le riforme economiche e istituzionali e che potrà porre le basi per un nuovo confronto politico tra 2 anni. Dunque posso dirmi soddisfatto di questa nuova formazione. Senza dubbio si dovranno fare scelte difficili e impopolari, per cui tutti dovremo fare dei sacrifici. Tuttavia mi aspetto che questi vengano prima di tutto fatti da chi in questi anni è sempre stato avvantaggiato. Nel frattempo auspico che la fine dell'era Berlusconi apra un momento di confronto politico nell'area moderata, per dare il via a un percorso costituente, al quale Alleanza per l'Italia sarebbe disponibile». Clara Rita Milesi (Idv): «Monti? Una boccata di ossigeno dopo l'asfittica parentesi berlusconiana. Ora bisogna lasciare a questo Governo il tempo di lavorare, poi verificheremo quanto fatto sulla base dei risultati che si otterranno. Sulle pensioni, ad esempio, ricordiamo che più si allunga l'età pensionabile e più si tolgono prospettive di lavoro ai giovani. Tuttavia dovremo accettare le misure: l'importante è che gli effetti non ricadano sempre sugli stessi. Bisognerà anche valutare l'effettiva autonomia di questo Governo da banche e altre istituzioni».

gua, studiano nelle nostre scuole, sono risorse preziose per il nostro domani. Unità, coesione, integrazione, sono parole che ben si sposano con gli appelli a fare sistema, a unire le risorse che provengono dal mondo economico e produttivo. Mal si sposano con la tesi di Gianluca Buonanno, sindaco di Varallo nonché deputato leghista, secondo il quale la Padania esiste e la prova di ciò è il grana Padano. Come dire la Basilicata esiste, la prova è il basilico. Non è più tempo di avanspettacolo, ma di tessere la trama di un film corale, serio, che può essere anche avvincente e coinvolgente. Ce la faremo.


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Cremona

Venerdì 25 Novembre 2010

Gestione del sistema idrico, la società mista non piace

Rinvio della scelta sulla gestione del sistema idrico integrato. «In ogni caso è indispensabile rispettare la volontà referendaria» Ordine del giorno del Pd: «La Giunta non tradisca le aspettative dei cittadini»

Una presa di posizione arriva anche dal Pd di Cremona, soprattutto a livello comunale: è già pronto un ordine del giorno, a firma di Maura Ruggeri, Alessia Manfredini e Caterina Ruggeri, per chiedere chiarimenti sul tema del servizio idrico, soprattutto alla luce del fatto che «di queste cose in consiglio non si è mai parlato» dichiara Alessia Manfredini. «Tra l'altro non capisco la posizione dell'assessore Bordi, che fino a qualche tempo fa si diceva contrario alla gestione mista, e che invece durante l'assemblea avrebbe dato la sua approvazione». «E' possibile ora riconsiderare l' assurda opzione che spingerebbe la Provincia di Cremona a decidere sulla forma gestionale, in tutta fretta, in solitudine, in presenza di un vuoto legislativo e in modo totalmente incurante dell'esito del referendum di giugno» aggiunge Maura Ruggeri. «Il Comune di Cremona gioca un ruolo determinante in questa partita e non può tradire le aspettative dei cittadini che hanno espresso col voto referendario una precisa volontà». L'ordine del giorno del Pd impegna il sindaco ad assumersi le proprie responsabilità ed a farsi garante del rispetto dell'esito del referendum. «Si apra il confronto a livello cittadino sulle scelte che il Comune intende assumere e non si avallino scelte frettolose, prese in assenza di una nuova normativa nazionale rispettosa dell'indicazione referendaria» aggiunge Ruggeri. «Appare infondata e rischiosa l'opzione di arrivare entro breve tempo a livello locale alla scelta del modello gestionale per il ciclo idrico» si legge nel documento del Pd. «La Conferenza dei sindaci del 22 novembre ha fatto emergere, attraverso la scelta del rinvio, la volontà trasversale dei sindaci di prendersi il tempo necessario per ulteriori approfondimenti e valutazioni». Dunque il documento impegna il sindaco e la giunta «a rispettare a volontà dei cittadini espressa attraverso l'esito del referendum; a non procedere pertanto ad avallare scelte gestionali assunte livello locale in assenza dei nuovi indirizzi normativi conseguenti all'esito referendario e di tutti gli elementi di conoscenza e di valutazione necessari per l'assunzione di decisioni coerenti a livello locale». Anche a livello provinciale il Pd ha espresso una valutazione positiva rispetto al rinvio di qualsiasi decisione. «Ha prevalso il buon senso» dicono Andrea Virgilio e Matteo Piloni. «Hanno prevalso i sindaci, la loro responsabilità amministrativa e la loro concretezza. Elementi che evidentemente non appartengono a Salini e al suo tentativo di forzatura. I sindaci, che conoscono bene l’importanza di certe scelte e delle loro ricadute, hanno giustamente preso tempo per ulteriori approfondimenti, ben consci del fatto che in un momento in cui sta cambiando l’Italia non ha alcun senso accelerare su questo processo».

I Sindaci del territorio chiedono più tempo: occorrono nuove norme, dopo il referendum

L’

di Laura Bosio

acqua resti pubblica: è l'appello di tutti quei sindaci che hanno scelto di rinviare il voto sulla gestione del sistema idrico integrato, per mantener fede alla scelta popolare emersa dal referendum della scorsa primavera. Un tema che i cittadini sentono molto, come si è potuto capire dal gran numero di manifestanti che hanno affollato l'esterno della sala in cui si stava svolgendo la conferenza dei sindaci. L'imperativo di tutti coloro che contestano l'ipotesi di società mista è dare battaglia, portando avanti l'ipotesi della gestione "in house", cioè in proprio, che permetterebbe di lasciare la partita totalmente in mano al settore pubblico, attraverso la realizzazione di un'azienda unica, nata dall'unione dei vari attori territoriali. Nell’opinione di molti sindaci, sarebbe giusto che i Comuni fossero coinvolti direttamente nella gestione idrica, e questo è possibile solo nel sistema “in house”. «Allo stato dell'arte si conoscono troppo pochi dettagli in merito a questo progetto, per poterlo avallare» afferma Davide Viola, sindaco di Gade-

sco Pieve Delmona. «Troppe domande senza risposte. Ad esempio cosa avrebbero fatto i dipendenti delle aziende pubbliche che attualmente si occupano della gestione, o che fine avrebbero fatto le aziende stesse. Senza contare che la volontà popolare ha espresso chiaramente, attraverso il referendum, la volontà di una gestione pubblica. Vogliamo poi parlare della carenza normativa in merito, scaturita dal referendum?». Secondo il sindaco di Gadesco, lo stato dell'arte è ancora fermo a un anno e mezzo fa. «Il progetto è lo stesso, non si sono fatti passi avanti, e gli elementi di valutazione continuano ad essere insufficienti. La sfida della politica dovrebbe essere quella di far funzionare il settore pubblico, e non di svendere tutto al privato. Anche perché se poi i privati aumenteranno le tariffe saremo noi Sindaci a doverne rispondere ai cittadini». Per il futuro serve quindi una condivisione, come è sempre stato fatto in passato per decisioni di questo tipo. «Raggruppare le esigenze di ogni Comune in un unico progetto». Secondo Omar Bergonzi, sindaco di Montodine, «esistono i presupposti per studiare l'ipotesi di una gestione “in house”. Il rinvio delle decisione dovrebbe essere colto come un'occasio-

«La sfida della politica è di far funzionare il settore pubblico»

La protesta durante l'assemblea dei sindaci

ne per studiare la gestione pubblica. Per come stanno le cose i tempi sono prematuri per prendere una decisione definitiva. Infine sono convinto che sia dovere di noi sindaci impegnarci a rispettare la volontà della gente. Per questo non avrei mai votato il modello gestionale proposto dal presidente Salini, troppo pieno di incognite, soprattutto in merito alla partecipazione delle nostre patrimoniali e dei nostri comuni». Anche Luciano Lanfredi, sindaco di Acquanegra cremonese, sostiene la sua contrarietà alle società miste, «ipotesi che va contro la scelta fatta con il referendum. L'obiettivo dovrebbe essere quello di fornire un buon servizio, e quello è appannaggio del pubblico: il privato tende invece a massimizzare il profitto. Lo scenario futuro? Si spera che questa "pausa di riflessione" serva per fare gli approfondimenti necessari a valutare tutte le opzioni sul piatto della bilancia». A questo proposito, il rinvio della decisione è stato accolto favorevolmente dalla Conferenza dei sindaci. Secondo Claudio Silla, sindaco di Casalmaggiore, «oggi esiste un vuoto di legge, originato dal referendum,

che va normato. Personalmente sostengo una gestione pubblica dell'acqua. Il referendum ha cancellato l'articolo 23 bis, ed è prioritario che il Governo provveda a normare affinché sparisca questo vuoto legislativo. Nel frattempo credo che anche le aziende dovrebbero mobilitarsi, mettendosi a ragionare su ipotesi aggregative. Mi riferisco ad Aem, Padania Acque e tutte le altre aziende che sono interessate a lavorare per realizzare una società unica territoriale». «Il vero metro di discernimento è la volontà popolare, da cui non si può prescindere» aggiunge Ivana Cavazzoni, sindaco di Drizzona. «Ci sono poi altre questioni da considerare, a partire dal controllo: non credo che oggi gli enti locali abbiano gli strumenti adeguati per controllare una società mista in modo efficiente, obiettivo ed efficace. Non dimentichiamo poi il discorso legato al piano d'ambito, che prevede investimenti per 370 milioni di euro in 20 anni, che divisi tra tutta la popolazione sono 50 euro all'anno per ogni cittadino. A fronte di questo credo che una buona politica potrebbe trovare il modo per mettere in piedi una gestione in house».

«Gli enti locali non hanno gli strumenti per controllare una società mista»

Presentato un documento condiviso: «Serve una gestione pubblica trasparente ed efficace»

Il centrosinistra compatto contro la proposta di Salini

Il dibattito sull'acqua pubblica si è riaperto con una moltitudine di voci, dopo l'esito della conferenza dei comuni. «La volontà di moltissimi amministratori di centro-sinistra, del "terzo polo", di liste civiche ma anche di centro-destra di evitare di cancellare con un colpo di spugna l'inequivocabile esito referendario si è unita alla maturità ed ha evitato una "vittoria di Pirro" o da prove muscolari rispetto ad una materia che lo stesso governo ha voluto sottrarre da forme forzose di privatizzazione» dichiara Giuseppe Torchio, consigliere provinciale. «Vanno approfonditi i termini delle future opzioni evitando la psicosi da "mosca cocchiera" che vorrebbe portare Cremona, prima in Italia dopo il referendum, a privatizzare il servizio, ignorando i modelli di azienda

pubblica adottati dalle altre realtà anche di centro-destra presenti in Lombardia». Secondo Torchio, «Sono maturi i tempi per chiudere il processo di aggregazione delle varie società pubbliche, a capitale degli enti locali, operanti in provincia nel settore idrico, generando un'unica azienda pubblica con un solo consiglio di amministrazione». Una riflessione va anche al piano d'ambito, che potrebbe, secondo Torchio, essere ridotto alle opere di necessità immediata, «ampliando lo spettro temporale e dilazionando ad uno step successivo al termine ventennale le opere non strettamente necessarie. Inoltre andrebbe adeguatamente rivalutato a livello patrimoniale il conferimento a costo zero da parte dei comuni fuori Cremona

dell'intera rete fognante e superata la disparità di valutazione con quanti, come il capoluogo con Aem, l'hanno invece già patrimonializzato». Tra l'altro il dibattito ha portato alla realizzazione di un documento che nei giorni scorsi ha riunito tutta la sinistra cremonese. «La grande partecipazione popolare e l’inequivocabile verdetto uscito dalle urne del 12 e 13 giugno rappresentano un punto di non ritorno per noi partiti e movimenti politici che a quel percorso referendario abbiamo dato forte ed attiva adesione» si legge nel documento. «Quei referendum hanno dichiarato che la gestione del servizio idrico integrato deve rimanere in mani esclusivamente pubbliche, una gestione pubblica trasparente ed effica-

ce che operi guardando al bene collettivo e non al guadagno. Per ogni valutazione o decisione sull’organizzazione del servizio idrico integrato non possiamo che ripartire da qui. Nessuna forza politica può permettersi di cancellare o aggirare l’esito referendario e la volontà espressa dai cittadini: sarebbe distruggere il valore stesso della democrazia, fondata sulla partecipazione attiva, sui diritti e l’uguaglianza dei cittadini. L’esito referedario imprime un nuovo impulso e apre una nuova fase nelle politiche di gestione dei servizi pubblici locali. Impone un confronto diretto ed aperto con la cittadinanza e i soggetti che attivamente hanno contribuito a costruire in questi anni la cultura dei beni comuni e una nuova

concezione di “pubblico” e sono stati recentemente protagonisti del percorso referendario. Ci adopereremo come forze politiche a sostenere e sollecitare quindi l’apertura di un tavolo paritetico tra Autorità d’Ambito della Provincia di Cremona e il Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua, soggetto promotore dei referendum. Quindi è assolutamente necessario ora fermare l’accelerazione che è stata impressa dall’amministrazione provinciale di Cremona che ha portato alla redazione di un piano d’ambito per nulla rispettoso degli esiti referendari». Il documento attacca quindi la proposta di privatizzazione avanzata da Salini. «La tariffa continua a prevedere la remunerazione del capitale investito, voce total-

Giuseppe Torchio

mente abrogata dal secondo quesito referendario. E’ necessario respingere queste proposte nel modo più assoluto. Come forze politiche ci sentiamo anche impegnate a rimettere in forte discussione la legge regionale n.26/2003 così come modificata dalla l.r. n.21/2010. Questa legge, che ha spodestato i comuni dalla titolarità del servizio idrico attribuendola alle Province, impone dei termini perentori e ormai prossimi alla scadenza per la redazione dei piani d’ambito e per effettuare i nuovi affidamenti».


Cremona

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«Così non si incentiva la fruizione del centro». Le lamentele dei cittadini: mancano anche tariffe agevolate

Cremona, domina il blu dei parcheggi a pagamento

I

di Martina Pugno

l rosso ed il verde delle vetrine, il giallo, azzurro e argento nelle luminarie... ma, a terra, il blu: quello dei parcheggi a pagamento, che tanto stanno facendo discutere dentro e fuori Palazzo comunale. I cremonesi non vedono di buon occhio la continua istituzione di nuove aree di sosta a pagamento e la progressiva perdita, in particolare nelle zone centrali della città, di posteggi a fruizione libera e gratuita. Un problema che è particolarmente sentito proprio in questi giorni e che certamente avrà impatto crescente mano a mano che l'avvicinarsi del Natale darà vita alla corsa ai regali, intensificando il traffico cittadino. Questo vale soprattutto per il centro e le aree di maggiore interesse commerciale, come testimoniano le numerose lamentele da noi raccolte tra i cremonesi. C'è chi la butta sul ridere, come Michele: «C'è da sperare di non trovarsi mai senza moneta nel portafogli, altrimenti la ricerca del parcheggio può diventare un viaggio della speranza», ma anche chi rivela maggiore irritazione a riguardo: «Possibile che i posteggi a pagamento crescano sempre di più? Meno male che dovrebbe essere garantito un equo rapporto tra strisce bianche e strisce blu! Questo potrà forse avvenire in periferia, ma qui in centro non credo proprio» è lo sfogo di Patrizia. In particolare, a irritare è l'aumento di aree di sosta a pagamento avvenuto in seguito alla riorganizzazione della viabilità che ha interessato alcune aree del centro, come afferma Vincenzo: «Va bene rifare la viabilità

in via Trento e Trieste, ma perché al posto dei parcheggi che prima erano gratuiti ora sono spuntate solo strisce blu? Viene da pensare che il Comune abbia bisogno di rimpinguare le proprie tasche». Gli fa eco Maria, che tocca una questione altrettanto spinosa, oggetto per lungo tempo di polemiche: «Abbiamo aspettato anni per riavere piazza Marconi, unico parcheggio effettivamente centrale alla città, e ce lo siamo ritrovati a due euro l'ora!». Oltre all’aumentare dei posteggi a pagamento in città, una problematica particolarmente sentita è proprio quella legata alle tariffe: Sergio lamenta l'assenza di tariffe agevolate, sottolineando come «Noi residenti del centro storico siamo "fortunati" - il che è tutto dire - rispetto ad altri: da quel che so le tariffe agevolate non sono uguali per tutti i residenti, e questo è davvero assurdo». Simili difficoltà le rivela anche Annalisa, sorpresa proprio in cerca di parcheggio: «Settanta centesimi come tariffa minima sono davvero tanti. Possibile che scendere dalla macchina, entrare in un negozio ed uscirne mi debba costare quasi un euro? Se si deve comprare qualcosa di pesante come si fa a non usare i posteggi a pagamento? Sono ovunque! Penso anche alle persone non più giovanissime, che non possono mica trasportare la spesa a mano per dei chilometri prima di raggiungere la macchina». Le fa eco anche Salvatore, che lamenta: «E' davvero assurdo che parcheggiare a Cremona costi più che a Milano o in zone centrali di città molto più turistiche. Contando che non ci sono strisce bianche a fornire nessun tipo di alternativa poi...». Una situazione che Loredana

«Perché devo pagare 70 centesimi anche se parcheggio l’auto solo per 5 minuti?» reputa «insostenibile, è inutile parlare di far rivivere il centro, e riportarvi i cremonesi quando essi ci devono arrivare a piedi o pagando tariffe salate anche per soste brevissime». Gli eccessivi costi vengono messi in luce anche da chi cerca di vedere comunque il buono nella situazione: «Voglio almeno sperare che i costi proibitivi dei posteggi siano incentivo per l'uso della bicicletta o per gli spostamenti a piedi», è la consolazione di Cristina, che però troverebbe maggiore realizzazione, secondo Alfredo, «se almeno ci fossero piste ciclabili decenti, in modo tale che non si rischi la vita ogni volta che si decide di uscire di casa non motorizzati. Posso capire che il Comune sia a caccia di introiti, ma che almeno i guadagni tratti dalle strisce blu vengano utilizzati per realizzare più piste ciclabili e migliorare la viabilità». Se, infatti, i posteggi a pagamen-

to hanno tra gli intenti proprio quello di ridurre i tempi delle singole soste, facilitando di conseguenza il ricambio con effetto positivo sulla viabilità, è vero anche che «va a finire che il traffico invece di diminuire aumenta, perché ci si ritrova a girare delle mezz'ore intere a caccia di parcheggi gratuiti, soprattutto se si prevede una sosta lunga: altrimenti, il posteggio viene a costare tantissimo», come sottolinea Saverio. Dello stesso avviso anche Roberto: «Alla fine, con tariffe così alte, se non è proprio indispensabile si cerca di evitare le soste a pagamento, girando piuttosto nei pressi del centro a caccia di posteggi gratuiti, che però sono praticamente spariti». Aggiunge Angela: «A che pro far pagare così tanto il parcheggio? E' per disincentivare l'utilizzo dell'auto? Allora perché non concedere meno permessi di accesso alle Ztl? Se invece lo sco-

la protesta del pd

«Piuttosto si favorisca l’uso della bici»

Le proteste arrivano anche dalla politica, e in particolar modo dal Pd, che commenta duramente le nuove strisce blu apparse dopo il rifacimento della pavimentazione di Corso Matteotti e Corso Vittorio Emanuele. «Ai 54 esistenti si sommano altri quattro e un carico e scarico all'altezza della "bottega del gelato"» dice Alessandro Corradi. «Non solo, è stata modificata la viabilità in via dei tribunali e in via del vasto. E' stato cambiato anche il senso di marcia e sono stati messi dei divieti per le biciclette creando ulteriore

caos. Basta passare dalla chiesa di S.Lucia per rendersi conto». Il Pd lancia un appello all'amministrazione comunale: «L'Assessore Zanibelli in Commissione ambiente aveva sostenuto di puntare sulla pedonalizzazione, sulla razionalizzazione del traffico nelle vie cittadine, sul riempimento di alcuni contenitori strategici (Marconi, Massarotti); intanto, però, questa stessa amministrazione continua a tappezzare la città di parcheggi a pagamento senza una minima logica. Dall'incoerenza si sta passando alla vera improv-

visazione e del nuovo piano della sosta nessun segnale». Il Pd propone, in alternativa, di favorire l'uso della bicicletta partendo propria dalla direttrice di collegamento tra il centro storico e il fiume Po. «Non si potrebbero togliere gli stalli da una parte lungo corso Vittorio Emanuele e creare una lunga pista ciclabile protetta dal centro fino a Piazza Cadorna dove è già stato realizzato un tratto ciclabile sul marciapiede lato Inps ed il collegamento protetto sino a viale Po?» conclude Corradi.

Egregio direttore, le scrivo da cittadina arrabbiata: ogni volta che capito in centro per fare qualche spesa o delle commissioni, cosa che capita piuttosto spesso, devo lasciar giù uno o due euro per il parcheggio. E' infatti impossibile parcheggiare a Cremona senza dove aprire il borsellino. Trovare un parcheggio che non sia a pagamento in una zona vicina al centro è praticamente impossibile. Ne restano solo una manciata in via Aselli e in qualche sua stradina laterale. Ma si contano sulle dita di una mano. Poi c'è un'altra cosa che mi fa decisamente, mi passi il termine, incazzare: possibile che debbano indicare sempre un importo minimo di spesa? Se io parcheggio per cinque minuti, il tempo di entrare in un negozio, acquistare qualcosa e uscire, per quale motivo devo pagare una tariffa minima di 70 centesimi? Qualcuno al Comune vuole spiegarmi questa cosa? S.M.

po è quello di raccogliere più denaro per il Comune, piuttosto che facciano pagare questi permessi, invece di rendere ancora più difficile la vita delle persone che nelle aree a traffico limitato non ci possono entrare con l'auto. Da qualche parte la si dovrà pur lasciare». Il problema, dunque, interessa principalmente il centro storico, ma si ripercuote anche su altre categorie, come quella dei pendolari, come sottolinea Lisa: «Trasformando tutti i parcheggi del centro cittadino in zone a pagamento stanno rendendo più difficile la vita anche a noi pendolari. Lasciamo perdere il fatto che non è più possibile fermare la macchina nemmeno per pochi secondi di fronte alla stazione, comunque il parcheggio viene intasato di automobili, perché tutte le persone che non vogliono o non possono spendere vengono a posteggiare negli spazi della stazione, che sono quelli non a

pagamento più vicini al centro. E così anche noi pendolari dobbiamo sperare di trovare posto, arrivando molto prima e sperando di non dover attraversare l'intera area di sosta prima di arrivare al binario». Una soluzione alternativa al problema la propone Franca, che accetterebbe l'attuale diffusione delle aree di sosta a pagamento, «purché dai grandi parcheggi gratuiti vengano fatte partire delle navette: in questo modo il centro sarebbe più pulito e il traffico più scorrevole. E' vero che ci sono gli autobus, ma anche in questo caso i costi sono esagerati per le brevi tratte cittadine, e gli orari troppo radi». La questione dei parcheggi a pagamento, dunque, appare decisamente spinosa e in attesa di soluzione, ma riflette anche la sua appartenenza ad un problema più vasto, che interessa l'organizzazione dell'intera viabilità, in attesa di un piano globale di riordino.


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Cremona

Venerdì 25 Novembre 2011

CRONACA GIUDIZIARIA

Ex caporale accusato di calunnia nei confronti di un superiore Il prossimo mese di dicembre il giudice per l’udienza preliminare Clementina Forleo dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio G.A., 33 anni, ex caporal maggiore della caserma Col di Lana di Cremona, accusato di aver calunniato il capitano Marco Greco, che in udienza si è costituito parte civile. I fatti risalgono all’11 settembre del 2008, quando, nel cortile della caserma, il caporale che stava riordinando la siepe insieme a cinque commilitoni, aveva chiesto a Greco di essere assegnato a Milano nell’operazione “Strade sicure”, facendogli presente la sua precaria situazione economica. L’allora tenente gli aveva risposto dicendo che non si sarebbe preso la responsabilità di mettergli un’arma nelle mani. Secondo il racconto dell’ex caporal maggiore, Greco gli aveva ribadito come più volte lo avesse giudicato inferiore alla media al fine di allontanarlo dall’esercito. Lo stesso giorno il subalterno si era presentato presso la stazione dei carabinieri di Cremona dove aveva sporto denuncia contro il tenente. Ai militari aveva riferito che Greco, nel corso di una discussione, lo aveva minacciato dicendogli che stava aspettando il momento giusto e che al primo passo falso si sarebbe adoperato per farlo allontanare dall’esercito. Il 15 settembre successivo, davanti alla polizia giudiziaria militare, il tenente aveva ammesso di aver discusso con l'imputato per non avergli permesso di partecipare all’operazione, negando però di averlo minacciato. Il procedimento nei confronti del tenente era stato archiviato, e contro il subalterno era partita una denuncia per calunnia, perché aveva accusato Greco pur sapendolo innocente. Il giudice ha voluto prendere tempo per esaminare un po’ più nei particolari gli atti del processo. Dall’esercito, l'imputato è stato congedato lo scorso 23 settembre. «Ora aspetto che mi dia un posto civile perché in mezzo alla strada non voglio restare», ha detto l’ex militare.

Accusato per tentata rapina ad un prete, viene poi assolto

Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo nei confronti di Maurizio, 42enne di Cremona, accusato di tentata rapina impropria per aver spinto con violenza padre Giuseppe Ripamonti, 55 anni, parroco della casa di cura San Camillo di via Mantova, che lo aveva scoperto a rovistare all'interno di un armadio. Il reato, per il quale il pm onorario Silvia Manfredi aveva chiesto una pena di un anno, otto mesi e 500 euro di multa, è stato derubricato in tentato furto, imputazione per la quale non si procede per mancanza di querela, mentre per quello di lesioni il giudice Francesco Sora ha assolto l’imputato “perché il fatto non costituisce reato” (il parroco aveva già rimesso la querela). «Se c’è un aggredito, sono io», ha detto in aula Maurizio, difeso dall’avvocato Mario Tacchinardi. Il vero colpo di scena è arrivato dalle parole di Marco Ruggeri, operatore della Caritas, che davanti al giudice ha rivelato: «ho letto del fatto sui giornali. Quando ho visto padre Giuseppe, gli ho chiesto se si era fatto male, e lui mi ha risposto: "mi sono fatto male dai tanti calci nel c… che gli ho dato"». Per questa vicenda Maurizio ha trascorso otto mesi nel carcere di via Cà del Ferro. Poi l’assoluzione.

ULTIM’ORA

Sgominata la “Banda dell’ambulanza”

Usavano un’ambulanza per mettere a segno una serie di rapine a istituti di credito e poi darsi alla fuga senza incontrare ostacoli. I componenti della banda, 25 persone, ora destinatarie di altrettante ordinanze di custodia cautelare - sono stati individuati dalla polizia. L’operazione, denominata in codice “Travelling riders”, ha visto il coinvolgimento della Squadra Mobile di Enna e del commissariato di Piazza Armerina in collaborazione con le questure di Catania, Reggio Calabria, Roma, Ancona, Siena, Milano e Cremona. Oltre 30 le rapine commesse in due anni, secondo la ricostruzione degli investigatori, per un volume di affari di oltre 600 mila euro.

Il gruppo si muoveva a bordo di una finta ambulanza della “S’Agata soccorso”, a bordo della quale da Catania raggiungeva il Nord Italia, per mettere a segno i colpi. Le indagini avevano preso il via tra il 2008 ed il 2009, dopo una serie di colpi ad alcuni istituti di credito di Piazza Armerina. In particolare ben 5 rapine ai danni della stessa filiale del Monte dei Paschi di Siena, con modalità che lasciavano pensare a un’unica “regia”. Gli investigatori, dopo avere individuato i componenti della banda, hanno monitorato la loro attività sia sul terri-

Messe a segno 30 rapine in due anni

Un aiuto prezioso arriva dai volontari dell’Anps, con la firma di un’apposita convenzione

PROCURA SOTTO ORGANICO Di Martino: «Siamo a terra»

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di Sara Pizzorni

a convenzione tra la procura di Cremona e l’Anps, Associazione nazionale della polizia di Stato, sezione Luigi Bolloni di Cremona, è stata firmata nella sede dell’associazione, presso la caserma di via Massarotti, dal procuratore capo Roberto di Martino e dal presidente dell’Anps di Cremona Michele Del Monte. Scopo: quello di dare una mano agli uffici della procura, sempre più in difficoltà per carenza di organico. Alla piccola ma sentita cerimonia erano presenti anche il dirigente della squadra mobile Sergio Lo Presti, che ha portato i saluti del questore Antonio Bufano, Mariuccia De Leo, in rappresentanza dell’amministrazione della procura, e Salvatore Re, economo dell’Anps, un’associazione (il vice presidente è Giuseppino Deledda) che conta 200 iscritti tra personale ancora in servizio e in pensione. «Con la Questura di Cremona ci sono sempre stati ottimi rapporti», ha detto il capo della procura, «anche prima che arrivassi a Cremona come procuratore», riferendosi a quando aveva rivestito la funzione di pm nel processo contro i terroristi islamici.

In quell’occasione aveva conosciuto Del Monte, che durante l'incontro il procuratore ha definito «persona squisita». «Il mio ufficio si trova in una situazione di disagio dal punto di vista del personale amministrativo», ha spiegato di Martino. «L’età della pensione arriva per tutti, ma i ranghi sono sguarniti perché le persone non vengono sostituite. Siamo quindi in grave difficoltà, anche considerando la grande mole di lavoro

Il giudice Pio Massa nominato nuovo presidente della sezione penale del Tribunale di Cremona

Il giudice Pio Massa, 57 anni, di origini foggiane, ha preso ufficialmente possesso della sua nuova funzione di presidente di sezione presso il tribunale di Cremona. La cerimonia si è svolta nell’aula penale di palazzo di giustizia alla presenza del presidente Carlo Maria Grillo e dei giudici Tito Preioni, Giulia Di Marco e Giulio Borella. Ad assistere all’immissione in possesso c’erano anche il procuratore della Repubblica Roberto di Martino e i rappresentati del Consiglio dell’Ordine degli avvocati. «Per noi è un evento molto atteso», ha esordito il presidente Grillo, rivolgendosi al collega, che per molti anni ha svolto le funzioni di gip a Piacenza (a Cremona Massa, che è anche rappresentante dell’Associazione nazionale magistrati, viene a sostituire il giudice Grazia Lapalorcia, chiamata a Roma in Cassazione). «Sappiamo come ha operato bene nel tribunale di Piacenza. Qui a Cremona troverà un clima abbastanza simile sotto il profilo sia delle dimensioni medie che dell’ambiente». «In questi anni», ha aggiunto il presidente, «abbiamo raggiunto

livelli di efficienza invidiati da altri tribunali e siamo convinti di poter fare ancora meglio, nonostante i mezzi a disposizione siano limitatissimi». «Sono soddisfatto, è un incarico gratificante», è stato il commento del nuovo presidente di sezione, intervistato poco prima della cerimonia. «Curerò il penale, settore di cui mi sono occupato per anni. E poi Cremona è una bella città e in più sono vicino a casa». «Come in tutte le sedi giudiziarie relativamente piccole», ha continuato il giudice Massa, «anche a Cremona c’è carenza di organico di magistrati e anche e soprattutto

torio siciliano che fuori dall’isola: dalla Calabria al Lazio, dalle Marche in Lombardia. Le indagini sono durate oltre sei mesi. Fondamentale il ruolo delle intercettazioni, acquisizione dei tabulati telefonici, visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, perquisizioni e sequestri. Dalle utenze telefoniche dei cellulari la polizia è riuscita a individuare gli autori, nonostante il continuo ricambio di schede telefoniche. Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato anche mezzo chilo circa di marijuana.

di personale amministrativo. Tutti piangono, anche se devo dire che qui la situazione è in miglioramento. Tra qualche mese, poi, sempre da Piacenza arriverà un’altra collega» (il giudice Letizia Platè). Il nuovo presidente di sezione ha fatto sapere che darà molta attenzione ai processi collegiali, dove si sono riscontrate numerose pendenze. «Ho intenzione di essere molto presente», ha proseguito il magistrato, «le udienze collegiali saranno sicuramente incrementate. Da parte mia ci metterò tutta la buona volontà, poi un bilancio lo faremo più avanti. Per ora

dico che Cremona è un’ottima sede, con ottimi giudici, anche molto giovani, cosa importante per il ricambio generazionale». La ricetta per garantire un buon funzionamento della giustizia?. «Sicuramente l’accorpamento dei tribunali, e anche le risorse umane che ora mancano. Il magistrato non può operare da solo, deve avere uno staff con personale di supporto che gli prepari il lavoro. Ciò aumenterebbe di molto la produttività del giudice stesso». Per Massa, «un altro contributo fondamentale è quello dell’informatizzazione». Un settore, quest’ultimo, per il quale il tribunale di Cremona, grazie al progetto Digit del giudice Pierpaolo Beluzzi, si è sempre distinto, primeggiando in termini di efficienza ed innovazione. «Sarò ben contento di andare ad esplorare tutte queste nuove possibilità», ha commentato il nuovo giudice, che ha anche rivelato di essere molto interessato alla maxi inchiesta sul calcio scommesse, di cui tra poche settimane si tornerà a parlare. «Tifoso?», gli abbiamo chiesto. «Non di una squadra in particolare. Tifo per chi gioca bene».

che l’indagine sul calcio scommesse ha portato». La procura annaspa e non riesce più a tenere il passo con le incombenze, specialmente burocratiche. «Ci sono problemi per fare le fotocopie», ha ribadito il procuratore, «problemi per la scannerizzazione e anche per fare gli avvisi. Siamo a terra». «Questa convenzione non risolverà i nostri problemi», ha ammesso di Martino, «ma senz’altro offrirà un aiuto importante». Il procuratore ha poi sottolineato la sinergia tra l’attuale rappresentanza della Questura e quella del personale in pensione, una sinergia che rappresenta «un contributo significativo che consentirà a noi di raggiungere livelli di efficienza e a chi è in pensione di rendersi ancora utile in favore di quelle istituzioni per le quali tanto si è lavorato». «Un rapporto», come ha sottolineato anche il capo della mobile Lo Presti, «che prosegue anche al di là dell’aspetto professionale». «Noi abbiamo sentito il vostro grido di allarme e siamo intervenuti», ha detto a sua volta Del Monte. Per il momento gli agenti ora a riposo che presteranno la loro opera di volontariato in procura sono tre, ma in futuro il numero è certamente destinato ad aumentare ulteriormente.

Sei mesi per spaccio di droga all’omicida di Maria Bini Un anno, sei mesi e 5.000 euro di multa è la pena decisa dal giudice Francesco Sora che ha accolto la richiesta di condanna del pm onorario Silvia Manfredi nei confronti di G.F., 39 anni, operaio originario di Persichello, arrestato per spaccio il 7 dicembre dell’anno scorso dai carabinieri di Cremona. I militari lo avevano intercettato all’uscita da un locale, in via dell’Annona, mentre stava per risalire in auto. Nascosti negli slip aveva undici dosi di cocaina, una dose di marijuana e due grammi di hascisc. In tasca, 1.200 euro, per l’accusa frutto dello spaccio. Nella sua casa di via Fabio Filzi gli inquirenti avevano trovato cellophane, bustine pronte all’uso e un bilancino di precisione. Per il cremonese era scattato l’arresto. Di anni di carcere, l'uomo ne aveva già fatti quattordici per l’omicidio volontario, il 3 febbraio del 1996, di Maria Gabriella Bini, ex analista dell’ospedale, uccisa con nove coltellate nella sua casa di via Oscasali. Un’accusa che dopo cinque gradi di giudizio gli era valsa una condanna finita di scontare nel 2006. L’anno scorso, con una nuova imputazione, questa volta di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, era tornato in cella (successiva-

mente il gip aveva convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di firma presso gli uffici della polizia giudiziaria). Ad insospettire i militari erano stati i suoi frequenti e rapidi passaggi in vari bar e ritrovi di Cremona. La sera dell’arresto l’imputato era stato seguito in quattro locali di via Milano, via Dante, via Mantova e via dell’Annona. Fuori, ad aspettarlo, c’erano i carabinieri. L'uomo ha sempre dichiarato che la droga che gli avevano trovato addosso era per uso personale. «Il giudice ha riconosciuto lo spaccio, che però ha considerato di entità più lieve», ha aggiunto il suo legale, l’avvocato Luca Curatti. «Ora aspettiamo le motivazioni, poi, se decideremo di ricorrere in appello, continueremo a sostenere questa linea difensiva».


Cremona

Venerdì 25 Novembre 2011

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La Regione ha promesso di verificare la possibilità di interpretare la legge in maniera più flessibile

Si riaccende la speranza per i falò Accendere il falò nelle feste della tradizione non sarà più proibito. La Regione Lombardia, infatti, sollecitata dalle numerose istanze di politica ed enti locali, in merito al divieto di accendere fuochi durante le feste rituali, si è mossa per preservare questa antica e bellissima tradizione. Lo scalpore era nato dal divieto, per il Comune di Pescarolo, di accendere il falò di Sant'Omobono, che aveva costretto gli

organizzatori a rinunciare al fuoco. Grandissima era stata l'indignazione da parte della politica e della cittadinanza, e i sindaci del territorio - sono oltre 30 le feste "del fuoco" presenti sul territorio - si erano uniti nella richiesta alla regione di rivedere quella legge che impedisce l'accensione di fuochi dal 15 ottobre al 15 aprile. Nei giorni scorsi, nella commissione presieduta da Carlo Saffioti, che si è svolta in Regione, il direttore generale del settore

Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte.

Agricoltura Paolo Baccolo ha promesso di verificare la possibilità di interpretare in modo più flessibile la legge regionale in questione. E' la speranza a cui ora tutti si appellano per salvare i falò e le tradizioni che, con essi, ogni anno, prendono vita in nelle feste non solo del Cremonese, ma anche dei territori limitrofi. La richiesta era stata avanzata alcuni giorni fa da vari esponenti politici tra cui anche il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni.

Centro delle famiglie sempre più aperto e accessibile

Luigi Amore: «Vogliamo lavorare alla costruzione di un progetto che intercetti i bisogni. Deve diventare uno spazio di accoglienza»

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di Giulia Sapelli

uovo volto, dal punto di vista organizzativo, per il Centro Famiglie di Cremona, che deve diventare sempre più aperto e accessibile alle famiglie. «Il percorso che ci proponiamo di intraprendere a partire da questo scorcio di fine anno» dichiara l’assessore ai Servizi alla Persona Luigi Amore «è di lavorare alla costruzione di un progetto perché il Centro per le Famiglie sia sempre più un luogo aperto sul territorio e al territorio, generatore di idee e progetti, in grado di intercettare i diversi bisogni delle famiglie e di tutti quei mondi vitali che ruotano intorno ad esse. Uno spazio dunque di accoglienza, ascolto ed incontro per promuovere conoscenza e riflessioni sulla condizione della famiglia a livello locale, articolando momenti di approfondimento sui temi dell’essere genitori, dell’intercultura, della comunicazione, delle relazioni familiari e di coppia, della coesione sociale, e di molto altro, in collaborazione con famiglie, terzo settore ed istituzioni».

Il Centro per le Famiglie dunque si rinnova e cambia modello di lavoro diventando un luogo significativo sul versante educativo/formativo dove famiglie, associazioni e cooperazione dovrebbero trovare un supporto nella promozione di una cultura

dell’incontro e della collaborazione. Al centro del lavoro intrapreso c'è la promozione dell’essere genitori. òa promozione di una rete educativa sul territorio, il sostegno e la cura delle famiglie fragili. In questa nuova forma il Centro intende attivare un confronto stabile con il mondo del volontariato, della cooperazione, dell’associazionismo e con le altre istituzioni del territorio, così da individuare tutti gli interlocutori che possono affiancarlo nel suo operato. Inoltre, per stabilire una maggiore e più stretta relazione con gli altri servizi del settore Politiche Sociali, si è costituito un gruppo di professionisti trasversale al settore stesso, che ha ra-

SABATO 26 E DOMENICA 27 NOVEMBRE

November Porc, ultima tappa a Roccabianca con la Cicciolata

Sabato 26 e domenica 27 ultima “tappa” di November Porc a Roccabianca, con «Armonie di Spezie e Infusi». Intanto anche a Roccabianca sarà possibile farsi fotografare accanto a Pigly, la mascotte che ha celebrato il decennale della kermesse enogastronomica, organizzata dalla Strada del Culatello di Zibello per valorizzare i prodotti e le bellezze artistiche e paesaggistiche della “Bassa Parmense”. I festeggiamenti cominceranno nel primo pomeriggio di sabato 26 con l’apertura della sesta edizione della mostra mercato «Armonia di Spezie e Infusi». Per entrambi i giorni c’è l’opportunità di vincere un salame al «Tiro al Salame», gioco ufficiale di November Porc, il cui ricavato va in

beneficenza. In serata nelle cucine della festa, abili cuoche prepareranno succulente pietanze tipiche, insieme ai saporiti panini ed alla birra del McPorc. Anche qui si terrà l’evento giovane, che garantirà musica ed esibizioni live. Domenica alle 9 riaprirà il mercato, collocato nella suggestiva Piazza Garibaldi. In tarda mattinata sarà in funzione lo stand gastronomico e nel pomeriggio saranno offerti gratuitamente due dei prodotti più classici della norcineria della Bassa “I Ciccioli” e la gigantesca Cicciolata realizzata il giorno prima, accompagnata da polenta calda. La manifestazione sarà allietata da complessi folcloristici, dalle gag e le canzoni in vernacolo.

gionato sia sulle tematiche educative sia su quelle delle consulenze da offrire agli utenti, valorizzandone in tal modo le competenze professionali. Tra le nuove funzioni ci sarà dunque lo sportello informafamiglie, un luogo di riferimento per le famiglie a cui rivolgersi per presentare le proprie istanze informative, ottenere informazioni su tutti i servizi pubblici e privati esistenti a favore della famiglia. Non mancherà anche uno sportello di consulenza legale un servizio gratuito con la funzione di dare alle famiglie ed agli operatori le necessarie informazioni e precisazioni, per chiarire dubbi e perplessità in materia di diritto di famiglia - ma anche uno

sportello di consulenza educativa. La formazione sarà fondamentale, e per questo verranno istituiti gruppi di confronto formativi, rivolti a genitori, figli, nonni e figure educative che hanno le medesime esperienze o le medesime difficoltà. Per il secondo anno il Centro per le Famiglie attiva gratuitamente un gruppo a favore di madri sole (nubili, single) condotto da due psicologhe. Allo stesso modo si attiva gratuitamente un gruppo a favore dei nonni, condotto da una psicologa e da un operatore sociali. Successivamente si attiveranno i gruppi per genitori separati e per bambini figli di genitori separati e divorziati.

Il Gran bollito torna in piazza Roma Domenica 27 novembre la Strada del Gusto Cremonese in collaborazione con Ascom organizzerà a Cremona (nei Giardini Pubblici di piazza Roma, dalle ore 10.30 alle ore 15.00) l'ormai tradizionale giornata de «Il Gran Bollito Cremonese in Piazza – Il Piacere della Carne». Come ogni anno, sarà possibile degustare tutti i tagli del classico Gran Bollito Cremonese, accompagnato dalla Mostarda di Cremona. Il piatto tipico sarà preparato dagli esperti macellai del Gruppo Ascom. A completare l’evento saranno presenti stand di aziende associate alla Strada del Gusto con

possibilità di degustazione e vendita dei loro prodotti. A Crema, sempre domenica 27 novembre, si svolgerà l’iniziativa «Insoliti Itinerari» alle ore 16 (con ritrovo davanti all’ufficio Iat-ProLoco, piazza Duomo n. 22) ovvero una passeggiata alla scoperta della storia e dei monumenti della città. Questo appuntamento di Tutte le strade portano al gusto sarà, fatti, dedicato alla visita del Santuario della Beata Vergine delle Grazie e della Chiesa della Santissima Trinità alla ricerca delle opere pittoriche di importanti artisti del XVI e XVII secolo come Callisto Piazza, Tommaso

Pombioli Pompeo Batoni, Federico Bencovich e Gian Giacomo Barbelli. A seguire possibilità di aperitivo oppure di degustazione di piatti tipici in ristoranti aderenti all’Associazione Strada del gusto Cremonese, con al centro la tipicità locale, il Salva Cremasco. Inoltre, si potrà accedere a speciali combinazioni di s o g g i o r n o ( p ro m o s s e dall’Agenzia Viaggi Nobile) che prevedono una permanenza sul territorio per due giorni (una notte in albergo) con visita alla città ed al territorio (toccando Pandino, Soncino, Palazzo Pignano, etc.) al costo di 100 euro a persona.

• 3 e 4 dicembre Weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Merano e di Livigno con la possibilità di dedicarsi allo shopping in convenientissimi negozi. • 4 dicembre Una giornata all’insegna dei paesaggi naturali con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina accompagnato dalla visita di Saint Moritz. • 8 dicembre Una giornata dedicata al ‘Natale delle Meraviglie’ a San Marino con shopping tra i Mercatini del centro storico e le caratteristiche contrade ricche di luci e addobbi. • Dal 08 all’11 dicembre Un tour dedicato alla visita delle città della Germania: Augusta, Ulm e Rothenburg con l’aggiunta dei caratteristici Mercatini Natalizi. Fatevi avvolgere dalle atmosfere fiabesche e accattivanti nelle quali sono immersi questi luoghi. • Dal 09 al 11 dicembre Un viaggio dedicato alla scoperta della suggestiva ‘Festa delle Luci’ a Lione. Si visiteranno inoltre Chambery e Annecy con i loro caratteristici Mercatini di Natale. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 17 e 18 dicembre Un weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Cortina d’Ampezzo e Brunico con la possibilità di dedicarsi allo shopping in un’incantevole atmosfera. • 18 dicembre Una giornata dedicata ai Mercatini Natalizi di Lugano; shopping e magiche atmosfere accoglieranno tutti i partecipanti. • Dal 28 dicembre 2011 al 02 gennaio 2012 Un Capodanno in Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Blanes. • Dal 05 al 08 gennaio 2012 Un viaggio a Roma in occasione dell’Epifania. L’itinerario di visita comprende anche la Mostra ‘Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400’ presso le Scuderie del Quirinale. • Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

BORSA DI STUDIO PAOLA D’AVELLA

GIOVANI E ABBANDONO SPORTIVO

SEMINARIO DI CRIMINOLOGIA

In questi giorni sono presenti nella diocesi di Cremona le reliquie di santa Bernadette Soubirous, la giovane ragazza protagonista delle apparizioni della Vergine a Lourdes. Le reliquie, dopo un passaggio al santuario S. Maria del Fonte presso Caravaggio, sono state portate nella Cattedrale di Cremona. Per l’intera giornata di venerdì 25 novembre le reliquie restano esposte in Cattedrale, con i volontari della sottosezione cremonese dell’Unitalsi che si alterneranno per la preghiera e l’animazione dei momenti liturgici. In particolare alle 8.45 sono in programma le Lodi mattutine, cui seguiranno le Messe delle 9 e delle 10. Alle 15.30 don Maurizio Lucini, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute, condurrà un’ora mariana. Alle 18.15 il Vescovo presiederà quindi l’Eucaristia. Al termine le reliquie partiranno alla volta di Monza.

E' aperto il bando per il conferimento di una borsa di studio di 2.500 euro intitolata a Paola D'Avella a favore di studentesse universitarie di lauree magistrali e iscritte agli anni successivi al primo del corso di laurea in medicina e chirurgia che svolgano opere di volontariato o impegno socialmente utile. Le candidate devono risiedere a Cremona e provincia, trovarsi in precarie condizioni economiche (limite Isee pari a 25mila euro), così che le si possa aiutare nella prosecuzione degli studi. Le aspiranti dovranno aver superato la metà degli esami previsti dal piano degli studi nel rispettivo anno di corso, con votazione complessiva media non inferiore ai 27/30. La domanda va presentata al Comune di Cremona entro il 15 dicembre 2011. La partecipazione a opere di volontariato costituisce requisito ai fini dell'ammissibilità delle domande di partecipazione.

L’Assessorato allo Sport della Provincia di Cremona presenta, all’interno del Salone dello Studente, i primi risultati di una ricerca svolta tra gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado e degli Enti di Formazione sul tema dell’«Abbandono sportivo negli adolescenti e nei giovani». Con questa prima valutazione dei dati raccolti si intende cominciare ad analizzare e valutare i motivi all’origine del fenomeno ed eventualmente quali strategie adottare per contrastarne l’evoluzione. La Tavola rotonda si svolge venerdì 25 novembre alle ore 17 a Cremona, Piazza Giovanni XXIII, Sala Rodi. I dati raccolti e le informazioni conservate permetteranno, anche in futuro, di approfondire ulteriormente questo fenomeno con l’ambizione di fornire strumenti di riflessione importanti per intervenire a favore dei giovani.

Il sindacato di polizia Silp Cgil di Cremona, in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche - ha promosso per martedì 6 dicembre, dalle ore 9 alle ore 13 (sala Zanoni in via Del Vecchio Passeggio 1), un seminario aperto alla cittadinanza e in particolare agli operatori delle forze di polizia dal tema: «Osservazione e valutazione della scena del crimine» con particolare riferimento ai seguenti aspetti: definizione e presupposti normativi; cosa fare e cosa non fare; la “scena parla”; la Criminalistica e il suo contributo all'indagine investigativa; esame ed interpretazione delle macchie di sangue. L'incontro è gratuito. Al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per eventuali chiarimenti scrivere alla casella di posta elettronica: cremona@silp. cgil.it o telefonare al 331-3793292.

In Breve

RELIQUIE SACRE A CREMONA


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Cremona

Venerdì 25 Novembre 2011

LEONIDA BISSOLATI

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Un padre del socialismo Uomo di lotta e di governo, fu direttore de l’«Avanti!» e ministro

E’ una delle strade più lunghe della città, tanto che tocca ben due quartieri della città (l’area che collega il quartiere Po al Centro storico e il quartiere Castello): dallo slargo davanti alla chiesa di Santa Lucia si prolunga fino a piazza XXIV Maggio, proprio di fronte all’Ufficio scolastico (ex Provveditorato). Stiamo parlando di via Bissolati, una via che presenta numerosi edifici degni di nota. La Caserma Manfredini e il V Deposito territoriale, edifici militari, occupano buona parte del lato sinistro; verso la fine della via, sempre sullo stesso lato, si trova la scuola superiore Einaudi. Sul lato destro si trova invece il gattile di Cremona, collocato a circa metà della via, struttura che fa parte del complesso noto come Ex Monasteri. Un altro edificio degno di nota è l’ex chiesa di Santi Donnino e Carlo, così come la chiesa di San Bassano.

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di Laura Bosio

attuale via Bissolati, in origine, era spezzata in diversi tratti: strada Maestra San Donnino, Strada di Santa Monica, strada di San Bassano. Nel 1778 si chiamava contrada Cannone nel tratto da vicolo Sant’Omobono alla piazza d’armi; fino alla chiesa di Santa Lucia si chiamava invece Contrada Parma e Cremona. Nel 1871 diventò via Cannone per tutta la sua lunghezza, probabilmente perché, nella zona della chiesa di Santa Lucia, esisteva un quartiere così denominato. Fu il consiglio comunale del 26 novembre 1919 a decretare un nuovo nome per la strada, che divenne via Spartaco, in memoria del gladiatore di Tracia. Successivamente, negli anni Venti, si iniziò a parlare di intitolare la via a Stefano e Leonida Bissolati, anche se la decisione non divenne esecutiva se non nel 1930. Dei due Bissolati, padre e figlio, fu quest’ultimo, Leonida, la figura di spicco. Il padre, Stefano, nacque a Rivarolo Mantovano, e si fece prete in giovane età. Leonida fu suo figlio illegittimo, nato da una relazione con Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi, il 20 febbraio 1857. Dopo aver lasciato l’abito talare, nel 1961, e morto il Bergamaschi nel 1965, Stefano sposò la Caccialupi, adottando il figlio. Leonida frequentò il liceo classico a Cremona e seguì i corsi universitari della facoltà di legge, prima a Pavia poi a Bologna. Qui ebbe come compagni, oltre a Filippo Turati, un gruppo di giovani particolarmente sensibili ai problemi sociali. Leonida riconobbe però in Carducci il suo vero maestro. Autore egli stesso di poesie di impronta carducciana e di un saggio dedicato all'opera di Carducci, il giovane vide nel poeta soprattutto un esempio di idealità sociali e di valori morali, e ne fece la guida del suo giovanile repubblicanesimo. D'altro lato, egli coltivava anche gli studi filosofici; il positivismo, conosciuto attraverso i maestri bolognesi, costituì il secondo motivo fondamentale della formazione giovanile del Bissolati e lo spinse a porre in termini

nuovi i problemi politici e sociali. Nel frattempo, Leonida aveva iniziato un'attività giornalistica, collaborando a periodici di orientamento repubblicano: «Il Preludio», fondato a Cremona dall'amico A. Ghisleri, e la milanese «Rivista repubblicana». Ritornato a Cremona dopo il servizio militare, esercitò saltuariamente l'avvocatura nello studio legale del cugino Ettore Sacchi, impegnandosi sempre più nell'attività politica. Nel giugno 1879 Leonida, insieme al cugino, costituì il circolo C. Cattaneo, il cui programma esprimeva una profonda sfiducia nel sistema politico vigente e nei singoli partiti parlamentari e prevedeva una serie di riforme politiche e sociali a carattere democratico progressista. Nel 1880, eletto da una maggioranza radicale, Bissolati diventò consigliere comunale di Cremona, e nel 1882 fu nominato assessore all'istruzione: in tale carica sostenne che la scuola doveva essere essenzialmente scuola di mestieri, diretta alla formazione professionale dell'operaio. Nello stesso anno diventava direttore del cremonese «Torrazzo», settimanale della democrazia radicale e organo dell'estrema sinistra lombarda. In quegli anni, Leonida ebbe i primi contatti col socialismo. Sempre sul Torrazzo cominciò ad accettare la dialettica

della lotta di classe. L'adesione al socialismo maturò con il progressivo mutamento della sfera d'azione del Bissolati. Nel 1887 si presentò come candidato in una lista radicale alle elezioni per il consiglio comunale di Cremona. Si occupò molto delle problematiche dei contadini. Soprattutto dopo gli scioperi del 1885 nelle campagne lombarde, che condussero all'arresto di molti contadini, e che furono per lui uno stimolo a occuparsi più concretamente e attivamente dei problemi delle campagne. Del 1886 è infatti un studio intitolato «I contadini del circondario di Cremona»: per eliminare la situazione di sfruttamento delle classi subalterne, Bissolati proponeva di a b o l i re i l s i s t e m a dell'affitto e di affidare la coltivazione della terra ad associazioni cooperative contadine. Alla puntualizzazione teorica dei problemi dei ceti contadini affiancò un'azione pratica sempre più intensa, diretta all'elevazione morale e al miglioramento delle condizioni materiali delle masse agricole. Nell'agosto 1892 Bissolati partecipò al congresso del Partito dei lavoratori italiani, nel quale nasceva, con il distacco dell'ala anarchica, il partito socialista. Nel 1895, alle elezioni politiche, Bissolati risultò vincitore per il collegio rurale di Pescarolo; essendosi però accese discussioni sulla validità di alcune schede, rifiutò la nomina e sottostette al ballottaggio, nel quale prevalse il ministeriale Anselmi. Cominciavano intanto a presentarsi al partito socialista importanti problemi. Al congresso dei socialisti lombardi, nell'aprile del 1896, Bissolati propose, in vista delle nuove elezioni, un ordine del giorno estremamente conciliante e transigente in quel che riguardava i rapporti con le altre forze democratiche: prospettava non solo l'eventualità di appoggiare in secondo scrutinio il candidato che accettasse almeno una parte del programma socialista, ma anche quella di votare, sia dal primo scrutinio, per il candidato politicamente più avanzato, in quei colle-

Nel 1912, su mozione di Benito Mussolini, fu espulso dal partito

Leonida Bissolati

gi dove la forza elettorale socialista si presentasse troppo debole. Nel novembre 1896 gli fu affidata la direzione del quotidiano del partito, «Avanti!»: si dovette quindi trasferire da Milano a Roma. Nelle elezioni politiche del 1897 Bissolati venne eletto deputato per il collegio di Pescarolo. Nel 1898, appena avuta notizia della rivolta di Milano, Bissolati vi si trasferì, ma fu immediatamente arrestato. La Camera negò l'autorizzazione a procedere contro Bissolati, il quale nel settembre poté riprendere la direzione del giornale, che divenne il centro attivo del partito, e dalle sue colonne Bissolati poté guidare la campagna contro l'involuzione reazionaria di fine secolo. Le elezioni generali del 1900 segnarono un brillante successo per il partito socialista, ma Bissolati ritornò in Parlamento solo vincendo un'elezione suppletiva a Budrio. Iniziava la vicenda delle divisioni interne al socialismo italiano: in quegli anni il pensiero politico di Bissolati ebbe un distacco sempre più marcato rispetto alla tradizionale concezione socialista della politica estera basata sull'internazionalismo proletario. Al congresso di Milano del 1910, dopo aver difeso l'autonomia del gruppo parlamentare e il suo "ministerialismo", definì il partito "un ramo secco" e lo invitò a "passare la mano" alla vera rappresentanza delle organizzazioni operaie: la Confederazione del lavoro. Nel 1911, caduto il ministero Luzzatti, Leonida compì un gesto di rottura nei confronti della tradizione politica del partito suscitando gravi polemiche all'interno del partito stesso: accettò di essere consultato dal re e di esporgli il suo pensiero sulla crisi politica del paese. Gli venne offerto nel nuovo gabinetto il ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, che però rifiutò. In questo periodo si impegnò a fondo in quello che per lui era il più importante problema po-

litico del momento: la battaglia per il suffragio universale come strumento di partecipazione delle masse alle scelte dello Stato. Era il 1912 quando fu espulso dal partito. Il giorno successivo all'espulsione si costituì il Partito socialista riformista; il suo programma contemplava la partecipazione al potere come fatto normale e non come situazione eccezionale, il rifiuto della pregiudiziale pacifista in politica internazionale, e il concetto che le alleanze con gli altri partiti democratici dipendevano solo dalla convergenza degli obiettivi politici immediati. Il nuovo partito si trovò però circondato da un'atmosfera di freddezza, e le uniche adesioni arrivarono da clientele massoniche e dalle masse contadine del Sud trascurate dal socialismo ufficiale. Allo scoppio della guerra mondiale Bissolati si arruolò volontario nel 4º reggimento alpini, col grado di sergente. Partecipò ai combattimenti per la conquista del Monte Nero; nel luglio venne ferito due volte e fu decorato di medaglia d'argento. Nel primo anno di guerra alternò la permanenza al fronte con soggiorni a Roma per i lavori parlamentari. Al fronte si incominciò a utilizzarlo quale tramite tra esercito e mondo politico. Dopo un violento scontro con Sonnino sulla questione dei rapporti con gli Iugoslavi, che era il punto di sbocco di un antico dissidio acuitosi nei mesi successivi all'armistizio, il 28 dicembre 1918 rassegnò le dimissioni dal governo. Pian piano la sua partecipazione alla vita pubblica divenne sempre più episodico. Nel novembre 1919 il suo vecchio collegio di Pescarolo lo rielesse deputato. Il 10 marzo 1920, ormai gravemente ammalato, decise di sottoporsi a un intervento chirurgico: subentrò un'infezione, e il 6 maggio 1920 Leonida Bissolati morì, a Roma.


News & Rubriche 26 novembre 1917 National Hockey League Il 26 novembre 1917 venne fondata la National Hockey League, nota anche con l'acronimo Nhl, organizzazione professionistica composta da squadre di hockey su ghiaccio provenienti da Stati Uniti e Canada, dove è anche nota con il nome francese di Ligue nationale de hockey. È considerata la principale lega di hockey su ghiaccio del mondo e una delle maggiori leghe sportive professionistiche nordamericane.

22 novembre 1922 Tomba di Tutankamon Il 26 novembre 1922 Howard Carter e Lord Carnarvon scoprirono la porta della tomba del Faraone Tutankamon, rimasta inviolata dal XIV secolo a.C.. Venne fatto un foro per ispezionare l'interno. Il giorno seguente venne finalmente aperta la porta rivelando così tutta la grandiosità del corredo ancora intatto.

1 dicembre 2003 Milano bloccata per sciopero A Milano il primo dicembre 2003 fu la giornata nera dei trasporti pubblici. Gli aderenti alle sigle sindacali confederali e di base anticiparono l'astensione dal lavoro, inizialmente prevista dalle 8.45 alle 16.45, a inizio turno: nessun automezzo uscì dai depositi dell'Atm. Alle 18 il Prefetto di Milano ordinò la precettazione dei lavoratori per il giorno successivo.

Venerdì 25 Novembre 2011

29 novembre 2010 - Il suicidio di Monicelli

que" nella carriera di Monicelli è «I soliti ignoti», del 1958, il quale segna l'avvio verso la cosiddetta "commedia all'italiana". L'anno dopo fu la volta di «La grande guerra», che vinse un Leone d'oro. Ne «L'armata Brancaleone» (1966), Monicelli mette in scena un singolare Medioevo tragicomico, costellato dall'uso di un'inedita lingua maccheronica divenuta memorabile nel cinema italiano. Il film del 1966 venne anche selezionato per il festival di Cannes. Nel 1973 il film «Vogliamo i colonnelli» fu selezionato per il festival di Cannes. Tra gli altri film di rilievo occorre ricordare i primi due capitoli della trilogia di «Amici miei» (1975, 1982) - quello

Tempi di intervento dei mezzi di soccorso

Il tempo che passa tra la chiamata dell'utente al 118, 112 o 113 e l'effettivo arrivo sul posto dei soccorsi, sembra essere infinito per coloro i quali sono in attesa di prime cure. Come mai a volte ci vogliono pochi minuti e a volte magari passa una mezz'ora? Questo articolo ha come fine principale quello di fornire alcune risposte in merito ai suddetti quesiti, soffermandosi in particolare sulle modalità e tempi di intervento del 118. A seguito di chiamata di soccorso pervenuta in Centrale Operativa del 118, il personale sanitario effettua il cd. "dispatch", individua la sede dell'evento, da sommarie informazioni "raccolte", assegna un codice (che va da rosso per i casi più gravi, a verde per quelli meno gravi) e attiva il mezzo territorialmente

competente o disponibile per l'intervento. Il personale del 118 attiva immediatamente e nel tempo più breve possibile il mezzo di soccorso; di norma, dal momento in cui termina la chiamata di soccorso al momento in cui il mezzo esce fisicamente dall'Ospedale, non devono trascorrere più di 2 minuti. Successivamente, dal momento della chiamata al momento d'arrivo del mezzo sul luogo dell'evento, di norma, non devono trascorrere più di 8 minuti se il luogo dell'evento è situato nell'area urbana, 20 minuti per quella extra-urbana. Una volta giunti sul luogo dell'evento e prestate le prime cure, i cui tempi non possono essere determinati ex ante, se il personale del 118 decide di trasportare l'infortrunato al Pron-

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca. cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, avrei bisogno di chiarimenti in merito alla contribuzione figurativa relativa al servizio militare ai fini pensionistici. I periodi di servizio militare e quelli equiparati sono considerati utili a richiesta dell'interessato ai fini del diritto e della determinazione della misura della pensione dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, anche se gli assicurati anteriormente all'inizio dei servizi predetti non possano far valere periodi di iscrizione nell'assicurazione anzidetta. L’Inps ha fornito disposizioni sull’accredito figurativo dei periodi di servizio militare da operarsi nei confronti dei lavoratori autonomi iscritti

www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it

Il celebre registra, considerato tra i principali esponenti della commedia italiana, si tolse la vita gettandosi da una finestra dell’ospedale La sera del 29 novembre dello scorso anno Mario Monicelli - regista, sceneggiatore e attore italiano tra i principali esponenti della commedia all'italiana - si suicidò gettandosi dal quinto piano d e l re p a r t o d i u ro l o g i a dell'Ospedale San Giovanni in Roma, dove era ricoverato per un cancro alla prostata che gli lasciava ben poche prospettive. Mario Monicelli nacque il 16 maggio 1915 a Roma, dove passò parte della sua infanzia. Poi si tradsferì a Milano, dove fondò con altri il giornale «Camminare», sul quale Monicelli si occupava di critica cinematografica. Nel 1934, girò il suo "primo esperimento cinematografico", ovvero il cortometraggio «Cuore rivelatore», ispirato all'omonima opera di Edgar Allan Poe. L'anno seguente girò il suo primo lungometraggio, «I ragazzi della via Pal». Monicelli si accostò al mondo del cinema grazie all'amicizia con Giacomo Forzano, figlio del commediografo Giovacchino Forzano. Da qui partì la sua carriera come regista, che lo portò, nel 1957, a vincere il premio come miglior regista al Festival di Berlino con «Padri e figli». Il film considerato lo "spartiac-

conclusivo (1985) verrà infatti diretto da Nanni Loy. Con l'avanzare dell'età la sua attività diminuì gradualmente ma senza fermarsi mai, grazie ad una forma fisica e mentale sempre buona. A dimostrazione di questo, a 91 anni tornò al cinema con un nuovo film, «Le rose del deserto» (2006). Nnel 2010 realizzò «La nuova armata Brancaleone», un cortometraggio di protesta contro i tagli alla cultura e all'istruzione del governo Berlusconi. Nello stesso anno ha inoltre preso parte alla realizzazione del cortometraggio «L'ultima zingarata», omaggio al suo Amici miei, in cui reinterpreta il ruolo del professor Sassaroli.

to Soccorso, al momento della ripartenza, deve prontamente darne notizia alla Centrale Operativa circa la valutazione sanitaria del paziente. Ovviamente è necessario considerare diversi fattori, che possono causare ritardi all'arrivo dei mezzi di soccorso sul luogo dell'evento ovvero nel tragitto a ritroso al Pronto Soccorso, primo fra tutti il traffico. E se ad essere chiamati ad un intervento di primo soccorso, sono le forze dell'ordine? Ne parleremo la prossima volta. Luca Curatti e Alessandro De Nittis

Assoutenti delegazione di Cremona tel.328.1547751 • viaTrecchi 25 e-mail: assoutenticremona@libero.it

contratti di lavoro con funzione formativa Formazione lavoro e inserimento I contratti di lavoro con funzione formativa sono contratti di lavoro subordinato che consentono la formazione professionale dell'individuo e la possibilità di accumulare esperienza e conoscenze in un determinato settore. In questa nota trattiamo il contratto di formazione e lavoro e di inserimento. Contratto di formazione e lavoro Il contratto di formazione e lavoro è un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con l'obbligo per il datore di lavoro di fornire, oltre alla classica retribuzione a carattere pecuniario, una formazione lavorativa specifica. Pur essendo molto simile al contratto di apprendistato, se ne differenzia per la tassativatà della durata (12 o 24 mesi) e per la stipulabilità soltanto da datori di lavoro che, al momento della richiesta di avviamento, abbiano mantenuto in servizio almeno il 60% di coloro che avevano un contratto identico nei 24 mesi precedenti. Per la stipula del contratto è richiesta la forma scritta:in mancanza il lavoratore è assunto a tempo indeterminato. I dettagli dello stesso sono definiti nel CCNL di riferimento. Per alcuni ambiti, è stato sostituito dal Contratto di inserimento previsto dalla legge 30.

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

Pensioni, attenzione a evitare una guerra tra poveri Leggo con preoccupazione le dichiarazioni pronunciate in agosto dal nuovo Ministro del Wellfare Elsa Fornero. Diceva, sul sole 24 ore, che: «La crisi attuale non richiede soltanto un aggiustamento del bilancio pubblico, ma esige una discontinuità rispetto alle scelte non risolutive del passato». Prosegue poi, dicendo che la riforma che ha introdotto il modello contributivo, nel 1995, era una risposta adatta all'insostenibilità del vecchio modello pensionistico, e che anzi oggi si debba lavorare su quel modello contributivo per dare di più ai lavoratori svantaggiati a scapito di quelli privilegiati. La posizione che Fornero sottintende non è delle più chiare: un gesto di discontinuità può essere sia un aggiungere che un togliere, sia in termini di diritti che in termini economici, e senz'altro implica una forma di redistribuzione della ricchezza,

Quali contributi relativi al servizio militare, ai fini pensionistici?

nelle gestioni speciali dei coltivatori diretti, artigiani ed esercenti attività commerciali. Se il richiedente risulta iscritto oltre che nelle Gestioni speciali anche nell’assicurazione generale obbligatoria, i contributi figurativi debbono essere accreditati in quest’ultima, facendo esclusivo riferimento anche per quanto riguarda la determinazione del contributo medio da accreditare ai contributi versati in tale assicurazione. La Norma prevede che, all’accreditamento nell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, deve farsi luogo anche se l’interessato può far valere un solo contributo versato nell’Obg nell’intera vita assicurativa, qualunque sia la data di versamento ed altresì anche se l’importo del contributo base I.V.S. medio settimanale risulti inferiore a quello che sarebbe spettato, qualora l’accredito dei contributi figurativi fosse avvenuto nella gestione speciale per gli artigiani.Tuttavia, qualora in sede di liquidazione della pensione dovesse risultare che l’interessato, pur con i contributi figurativi, non raggiungesse il diritto alla prestazione richiesta nell’assicurazione generale

obbligatoria e che l’accredito dei contributi nell’assicurazione artigiani comportasse un concreto divario nell’ammontare della pensione, potrà essere effettuata la variazione dell’accredito dall’una all’altra gestione. Nella maggior parte di casi di pensioni liquidate con il concorso di contribuzione mista, l’Inps operava l’accredito del periodo di servizio militare nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Oggi dispone che, qualora la decorrenza della pensione sia collocata oltre i tre anni e 180 giorni dalla richiesta di ricostituzione, l’istanza debba essere respinta per intervenuta decadenza. La decadenza non può trovare applicazione in tutti quei casi in cui la domanda sia rivolta ad ottenere non già il riconoscimento del diritto alla prestazione previdenziale, in sé considerata, ma solo l’adeguamento di detta prestazione già riconosciuta in un importo inferiore a quello dovuto. Si precisa che: • oltre che dall’incidenza sulla gestione in cui il pensionato possa far valere un’anzianità superiore, l’importo più favorevole può essere determinato anche dal diverso valore attribuito alla contribuzione figurativa, qua-

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lora questa concorra, per il periodo in cui si posiziona, alla determinazione della retribuzione media settimanale della quota a carico della gestione interessata; • in molti casi, in presenza di pensione costituita per effetto di contribuzione da lavoro dipendente e coldiretto, il trasferimento nella gestione CD potrebbe non comportare un aumento dell’importo della pensione e pertanto potrebbero non sussistere gli elementi di convenienza richiesti quale condizione per il trasferimento della contribuzione. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:

• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it

che non pare però essere intesa altrimenti se non come un riequilibrio della poca ricchezza disponibile tra pensionati/ pensionanti e giovani generazioni. Non è questa la direzioni in cui dovremmo andare. E' vero che il sistema pensionistico va rivisto, ma le ricerce dell'Ires in proposito non lasciano adito a dubbi, avendo calcolato pensioni ridicolmente basse poichè basate su un modello contributivo indegno di un paese civile. E' perciò necessario evitare una guerra tra poveri, dove i pensionati vengano penalizzati per aiutare coloro che una pensione quasi non l'avrebbero neanche, riallocando al sistema pensionistico risorse esterne alle tasche dei lavoratori e riformulando, quanto meno, le aliquote contributive dei lavoratori precari, portandole almeno allo stesso livello dei lavoratori dipendenti. Jacopo Gamba

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it

www.aclicremona.it

Nuovi italiani: il Parlamento accolga l’appello di Napolitano E’ possibile fare oggi ciò che sembrava impossibile fino a poche settimane fa. Svincolate da obblighi di coalizione e di sostegno alla compagine di governo, le forze politiche presenti in Parlamento sono oggi nelle condizioni di accogliere l’appello incalzante del Presidente della Repubblica per l’attribuzione della cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia». Ad affermarlo è il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, che commenta il nuovo appello del Presidente Giorgio Napolitano al riconoscimento dei “nuovi italiani”. «E’ vero ciò che dice il Presidente della Repubblica: negare la cittadinanza italiana a questi bambini è una vera follia. Solo un pregiudizio ideologico e demagogico ha impedito finora di procedere in questa direzione, come richiesto da larga fetta della società civile». Da settimane le Acli portano avanti con altre 18 organiz-

zazioni della società civile – dalla Caritas all’Arci, alla Cgil – la campagna “L’Italia sono anch’io”, che punta a raccogliere 50mila firme per la presentazione di due proposte di legge: una proprio sulla cittadinanza ai figli degli stranieri, l’altra sul voto alle elezioni amministrative per gli immigrati stabilmente residenti.Insiste Olivero: «In un Paese in cui oramai vivono circa un milione di minori stranieri, metà dei quali nati in Italia, il riconoscimento del diritto di cittadinanza dalla nascita è un innanzitutto un obbligo morale, di cui le forze politiche responsabili non possono non farsi carico. Superare il principio del diritto di sangue per aprire la nostra democrazia al diritto di suolo, è un modo per " mettere fine ad una follia" che fa crescere inutili rancori tra i cittadini immigrati che già oggi contribuiscono a migliorare il nostro Paese. E’ giunto il tempo per il Parlamento di fare la sua parte».


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Per dire la vostra, scrivete a:

Venerdì 25 Novembre 2011

 PUNTO DI VISTA

Quelli che gridano al golpe devono ripassare la storia Egregio direttore, a chi, per suo interesse, grida al “golpe” perpetrato contro gli italiani perché siamo governati da un governo (Monti) non eletto dal popolo, propongo di studiare la storia per ricavarne esempi ed ispirazione. I romani antichi, quelli delle guerre Puniche niente sorrisi, prego), i quiriti, quelli che avevano un alto senso della res publica (durata circa 500 anni), quelli che esprimevano gente come Lucio Q. Cincinnato, Marco F.Camillo, Attilio Regolo, Quinto F. Massimo e via dicendo, ebbene questi romani, nel momento del supremo pericolo, per mezzo del loro senato, si mettevano nelle mani di un “dictator” fino al superamento della crisi. Certo è che allora il termine “dittatore” assumeva altro significato rispetto ad oggi : purtroppo la storia moderna ci ha fatto identificare i dittatori con figure tragiche. Oggi, stranamente, nel pieno della peggior crisi da 1945, proprio coloro che sono irresistibilmente attratti dai dittatori moderni e dalle loro scadenti imitazioni sono i più accesi e più pronti a gridare al golpe: forse perché esperti della materia o forse perché serve un urgente ripasso della storia della Patria? A. Gusperti Cremona ***

 GESTIONE DELL’ACQUA

Non rispettare il verdetto del referendum sarebbe grave Egregio direttore, ci rivolgiamo ai sindaci della provincia consapevoli del carico di responsabilità che il loro ruolo di amministratori impone e del faticoso lavoro quotidiano svolto al servizio delle comunità che amministrano. Questa settimana la conferenza dei sindaci della provincia di Cremona (poi rinviata) era chiamata ad approvare un Piano d’ambito che avrà ricadute pesantissime sul riassetto dei servizi idrici e sulla loro gestione: la creazione della società mista rappresenterebbe a tutti gli effetti una privatizzazione dei servizi idrici territoriali. Cremona sarebbe la prima provincia in Italia a procedere alla privatizzazione del servizio idrico dopo lo spartiacque referendario, peraltro in un quadro legislativo regionale ancora in divenire. Tutto questo avviene nonostante il voto referendario del 12 e 13 giugno abbia chiaramente evidenziato come la stragrande maggioranza degli italiani consideri l’acqua un bene pubblico e come tale debba essere gestito. Ingiustificato ci appare anche il contingentamento dei tempi imposto: in una settimana sarebbero stati chiamati a valutare un Piano d’ambito completamente modificato, nella durata, nella priorità degli interventi, nel piano tariffario e nella entità degli investimenti. Perché tanta fretta? Per tutti questi motivi, come associazioni popolari e radicate sul territorio, chiediamo di considerare come un vincolo democratico il risultato della consultazione referendaria, che ha visto il favore della stragrande maggioranza degli italiani ad una gestione pubblica dell’acqua. Una decisione non rispettosa di quella chiara indicazione democratica e popolare rischierebbe, inoltre, di aumentare la già forte distanza tra cittadini ed istituzioni che rappresenta una delle componenti non secondarie della crisi economica e sociale che stiamo vivendo in questi tempi. Acli di Cremona Arci Comitato territoriale ***

 UN RESIDENTE

Allarmato dai valori delle Pm10 a Spinadesco Egregio direttore, diversi giorni orsono, avevo avvertito sia il Comune di Spinadesco, sia l’ente Arpa, che non era possibile avere i valori della nuovissima centralina collacata nel mese di febbraio. La risposta pervenuta è che su segnalazione dell’Arpa stessa in data 8 novembre 2011 l’impianto non era funzionante (ma per fortuna è in garanzia, ci mancherebbe anche altro) e che saremmo stati in formati appena ripristinato il tutto. Ebbene caro direttore, la centralina oggi segnala un solo

valore quello del pm10 di ben 71 ug/m3 per un valore limite di 50 ug/m3. Cosa vogliamo fare? Vogliamo raggiungere i valori delle grandi città? Vogliamo detenere qualche primato significativo? Voglio solo dire a chi legge che non ci tengo nel modo più assoluto a detenere primati del genere. Cremona ha già raggiunto i valori di pm 10 in centraline diverse di 83 mg/m3 e addirittura di biossido di azoto di ben 172 mg/m3 per un valore limite di 200! Cosa volete fare ancora (pardon cosa volete non fare) per renderci la vita difficile? Ivan Loris Davò Spinadesco ***

 NEL CREMASCO

Cogliamo la grande occasione della Brebemi Egregio direttore, nei giorni scorsi si è appreso del positivo stato avanzamento dei lavori in ordine alla realizzazione dell’autostrada Brebemi. L’avvio della stessa è prevista per il 2013: è previsto un traffico giornaliero di 60mila veicoli che vedrà l’apertura di 6 caselli, uno dei quali, quello di Caravaggio.Treviglio est, a meno di 20 km dal nostro territorio. Tale infrastruttura rivestirà una grande importanza per il territorio cremasco e sarà un’ottima occasione dal punto di vista della mobilità e dei collegamenti. L’attuale scenario registra tuttavia un forte scarto fra una bassa bergamasca molto attenta ed attiva rispetto all’opportunità della Brebemi e un territorio cremasco invece assente su questa partita. In un’interpellanza chiedo quale sia lo stato attuale delle ipotesi di collegamento, in territorio Cremasco, con la prevista autostrada Brebemi e quale sia l’impegno che l’amministrazione comunale di Crema, città capo del comprensorio, sta profondendo per cogliere l’opportunità di un casello autostradale così vicino al territorio cremasco. A Salini e alla Provincia di Cremona chiediamo di attivarsi in merito e quale è l’impegno emerso. Potrebbe essere opportuno creare, proprio in veste di città capo del comprensorio, un coordinamento con tutte le realtà territoriali, associazioni di categoria, categorie economiche, camere di commercio, istituti di credito, attività produttive al fine di monitorare gli stati di avanzamento dei lavori e, soprattutto, creare le condizioni per la definizione, a breve, di più adeguate infrastrutture di collegamento con il casello più vicino al territorio cremasco. A dicembre Bonaldi mi incontrerò con alcuni sindaci del territorio e all’ordine del giorno vi sarà anche la questione Brebemi. Stefania Bonaldi Segretario cittadino del Pd di Crema ***

 IN REGIONE

Accolto l’emendamento sui tagli alla politica Egregio direttore, giovedì mattina le commissioni congiunte I e II del Consiglio regionale hanno approvato il progetto di legge che taglia i costi della politica regionale ed elimina i privilegi, concessi fino ad ora, ai consiglieri regionali. La legge, che sarà approvata in via definitiva dal Consiglio regionale il prossimo 6 dicembre, prevede l’eliminazione del vitalizio, dell’indennità di fine mandato e del rimborso spese di missione, nonché la riduzione del 10% degli emolumenti dei consiglieri. Nel corso della discussione è stato approvato un unico emendamento, presentato da Elisabetta Fatuzzo (Partito Pensionati) che prevede di portare da 1/18 a 1/12 la detrazione sulla diaria dei consiglieri che non partecipino ai lavori in aula e in commissione. «Sono molto soddisfatta della serietà con cui sono stati affrontati il lavori. - ha dichiarato la consigliera Fatuzzo - l’abolizione dell’indennità di fine mandato e del vitalizio rappresentano un segnale chiaro e forte nei confronti dei cittadini che, costretti in un momento difficile a fare sacrifici straordinari, chiedono da tempo che i politici rinuncino ai privilegi più fastidiosi. Ringrazio i componenti delle commissioni I e II che hanno voluto accogliere all’unanimità il mio emendamento, condividendo il principio che sia giusto valorizzare il lavoro dei consiglieri che si danno da

lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Lettere

Focus Nessuna limitazione per il derby Egregio direttore, lanciamo un appello all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ed al prefetto di Cremona in vista del derby Cremonese-Pergocrema in programma domenica. La richiesta è di permettere l’accesso allo stadio ai residenti di Crema, anche se non in possesso della tessera del tifoso (obbligatoria per i tifosi in trasferta), riservando loro un settore dello stadio. «Consentire il libero accesso ai residenti in tutta la provincia di Cremona escludendo solo coloro che risiedono a Crema, mi pare proprio una incongruenza, dice l’assessore allo Sport Maurizio Borfare e penalizzare gli assenteisti. Gruppo consiliare Partito Pensionati della Lombardia ***

 L’AUSPICIO

Abolire il vitalizio ai deputati è un segnale importante Egregio direttore, le dichiarazioni rilasciate dal ministro al Welfare Elsa Fornero, nel corso di un convegno della Cna, sono il viatico migliore per una riforma coraggiosa e, al tempo stesso, equa delle pensioni. Come ha sottolineato il ministro, la gran parte della riforma è già stata fatta e ora occorre accelerare alcuni passaggi, tenendo in considerazione la situazione in cui si trova l’Italia in questo periodo. Piccoli sacrifici sono sostenibili dai cittadini solo se emerge chiaramente che sono inseriti in un quadro generale che preservi da una parte l’equità, dall’altra la sostenibilità del sistema di Welfare per le giovani generazioni. Su questo terreno mi auguro un’ampia convergenza in Parlamento. Ovviamente auspico che lo stesso Parlamento sia il primo a dare l’esempio, calendarizzando e approvando in tempi rapidi la proposta di legge, a prima firma Enrico Letta, sull’abolizione del vitalizio di deputati e senatori depositata alla Camera. Alessia Mosca Deputato del Pd ***

 DOPO IL CONVEGNO

Sentiti ringraziamenti da parte dell’Aism Egregio direttore, Il cdp dell’Aism desidera ringraziare sentitamente la dottoressa Ernesta Ferrari per il suo intervento preciso, puntuale ed esaustivo al convegno giovani dell’Aism sui muovi farmaci contro la sclerosi multipla in uso e di prossimo possibile utilizzo, nonché in merito agli studi sulla correlazione “sm” e Ccsvi, il dottor Mario Mantovani che ha trattato gli aspetti psicologici e di reazione di difesa dei portatori di “sm” ed i il dott or Francesco Beretttini, funzionario dell’Acli che ha illustrato l’attuale legislazione e le novità in atto per i portatori di handicap. Ampio spazio all’interessante dibattito. Un sentito ringraziamento anche all’Avis per la cortese ospitalità del convegno regionale nel salone di via Massarotti. Aism Cremona ***

 LEGAMBIENTE

La riduzione dei rifiuti è diventata indispensabile Egregio direttore, come sottolineato recentemente da Greenpeace, negli ultimi trent’anni abbiamo assistito ad una “crescente e smisurata produzione di rifiuti”, indice di una società sempre più orientata verso i consumi e verso la modalità “usa e getta” degli articoli di uso quotidiano. Tutto ciò nonostante le indicazioni della uUnione Europea, che già nella comunicazione della Commissione Europea del 1996 prevedeva che la prevenzione dei rifiuti e la minimizzazione delle sostanze pericolose dovevano essere i target per una strategia sulla gestione dei rifiuti nella Unione Europea. Il V Programma di azione ambientale indicava l’obiettivo di minimizzare i rifiuti sia in

ghetti che si è fatto interprete dell’appello - si arriva all’assurdo che un cittadino di Ripalta Nuova può entrare allo stadio di Cremona senza tessera perché non considerato “ospite”, mentre la stessa cosa non viene consentita ad uno di Crema». L’occasione del derby è sempre stata un appuntamento che non ha mai causato problemi di ordine pubblico e siamo convinti che anche in questa occasione ciò si tramuterà in un momento di condivisione dei valori dello sport. L’appello però non è stato accolto. Sindaco, assessori e consiglieri comunali di Crema termini di volume che di pericolositàdanno ambientale, entro il 2000. Si proponeva, infatti, di ridurre la produzione di rifiuti urbani ai livelli del 1980, ovvero ad una produzione procapite di 300 kg l’anno per due principali ragioni: primo perché i rifiuti rappresentano una potenziale fonte di inquinamento; in secondo luogo perché i rifiuti contengono alti livelli di materiali riciclabili e riutilizzabili. Di nuovo, il VI programma d’azione ambientale del-l’Unione Europea conferma che la prevenzione e la riduzione dei rifiuti siano da considerarsi fra gli aspetti prioritari per tutela dell’ambiente. In Italia, nel 2007 (anno per il quale sono disponibili dati attendibili) sono state prodotte 32,5 milioni di tonnellate di rifiuti e ogni cittadino-abitante ha contribuito per 546 kg. Nello stesso anno sono state più di 12 milioni le tonnellate di imballaggi immessi al consumo nel mercato interno. Nel solo quadriennio 2003-2007 l’aumento della produzione di rifiuti è stata dell’8,7%. La riduzione dei rifiuti e il loro accorto riciclo sono atti improrogabili, sia per diminuire le emissioni di anidride carbonica ed altri gas serra, sia per limitare il consumo di risorse destinate a rapido esaurimento (acqua, prima tra tutte). Nell’ambito del Programma Life + della Commissione Europea, è stata promossa 3 anni orsono la Settimana della riduzione dei rifiuti (European week for waste reduction) con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, stakeholders e tutti i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli stati membri devono perseguire, anche alla luce delle recenti disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/Ce). In questo contesto il circolo Legambiente Alto Cremasco promuove un banchetto informativo presso il centro commerciale Gran Rondò di Crema, domenica 27 novembre, dalle 9 alle 19. I clienti del supermercato che vorranno, potranno “disimballare” i prodotti appena acquistati e prendere immediata coscienza della quantità di materiali che siamo oramai usi ad acquistare con la solo finalità di disfarcene appena arrivati a casa. Verrà inoltre proposto un gioco dell’oca a tema riduzione e riciclo e si daranno indicazioni per provare la sensibilità (e l’abilità) di ciascuno tramite il “Quiz pattumiera vuota” (disponibile sul sitohttp://www. ecodallecitta.it/menorifiuti). Ci auguriamo una interessata e volenterosa partecipazione della cittadinanza. Circolo Legambiente alto cremasco ***

 ALLARME

In arrivo stangate per chi possiede animali Egregio direttore, si starebbe preparando una nuove stangata per i possessori di animali domestici, in particolare cani e gatti. Secondo le indiscrezioni che in questi giorni stanno girando nei palazzi della politica, ma anche nella rete e nei social network, all’interno del nuovo pacchetto di misure che il governo intende varare nei prossimi giorni, vi sarebbe anche l’introduzione di alcuni correttivi in aumento per quanto riguarda i costi della vita dei nostri amici animali. In particolare si parla di un incremento di uno-due punti percentuali sull’Iva per le prestazioni veterinarie e per gli alimenti per animali, mentre l’Iva potrebbe aumentare fino a tre punti per quanto riguarda gli acces-

sori e i cosi detti “beni di lusso” per gli animali, vale a dire cappottini e accessori griffati. Si parla anche del ripristino di una tassa comunale (o regionale) sul possesso dei cani che servirebbe a coprire le spese per le sterilizzazioni, visto che i fondi destinati dal governo alle regioni (circa 2 milioni di euro l’anno) potrebbero subire dei tagli cospicui per il prossimo triennio. Per questo motivo Aidaa ha inviato una lettera al ministro della Salute Renato Balduzzi chiedendo a breve un incontro con lui o con il sottosegretario che si occuperà del benessere degli animali (la cui nomina è attesa per la giornata di venerdì) in modo da poter sottoporre una serie di proposte che vanno in direzione diametralmente opposta rispetto alle voci che circolano insistentemente in questi giorni. Tra le proposte che l’associazione animalista intende proporre, vi è la introduzione del fondo europeo per le sterilizzazioni e l’introduzione dei farmaci veterinari generici che farebbero risparmiare oltre il 60% sul prezzo oggi pagato per i farmaci veterinari ed infine una stretta su coloro che maltrattano i cani e che li tengono in maniera inadeguata, con un inasprimento delle pene e delle sanzioni che se applicate ai massimali permetterebbe allo stato di incamerare oltre 40 milioni di euro l’anno (comprese le multe per chi non pulisce le deiezioni) e che da soli coprirebbero tutti i costi per la gestione delle politiche del benessere degli animali per almeno 3 anni, oltre ovviamente una riduzione dei costi delle consulenze e di iniziative che non hanno diretta attinenza con la gestione degli animali e che potrebbero essere tagliate facendo risparmiare allo Stato almeno mezzo milione di euro l’anno. Associazione italiana difesa animali e ambiente - Aidaa ***

 CONSIGLI DELL’ADUC

Se fate un viaggio, attenzione alla compagnia con cui volate Egregio direttore, si avvicinano le vacanze natalizie e un viaggio può essere programmato, magari in località esotiche. Attenzione, però alle compagnie aeree che si prenotano, perché la sicurezza potrebbe lasciare a desiderare. La Commissione Europea ha pubblicato la nuova lista nera delle compagnie aeree, alle quali è interdetto lo spazio aereo comunitario perché ritenute non sufficientemente sicure. L’elenco della Ue aggiornato comprende tutti i vettori certificati in 21 Stati, per un totale di 273 vettori aerei noti, le cui operazioni sono totalmente vietate nell’Unione Europea: Afghanistan, Angola, Benin, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Guinea equatoriale, Gabon (con l’eccezione di tre vettori che operano sotto determinate restrizioni e condizioni), Indonesia (con l’eccezione di sei vettori), Kazakistan (con l’eccezione di un vettore che opera sotto determinate restrizioni e condizioni), Repubblica Kirghisa, Liberia, Mauritania, Mozambico, Filippine, Sierra Leone, São Tomé e Principe, Sudan, Swaziland e Zambia. L’elenco comprende anche quattro vettori individuali: Blue Wing Airlines del Suriname, Meridian Airways del Ghana, Rollins Air dell’Honduras e Silverback Cargo Freighters del Ruanda. Insomma, una verifica per sapere se un vettore è nella lista nera ci sembra opportuna.

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori - Aduc


CREMA

Stefania Bonaldi ha stravinto «Ora la nascita di liste civiche» Si sono concluse le primarie nel centrosinistra per il candidato a sindaco della coalizione

A

di Tiziano Guerini

desso conquistiamo Crema». Non hanno dubbi i tre candidati alle “primarie” del centrosinistra che hanno sancito la vittoria a larga maggioranza (1.268 voti pari al 66,5% sul totale di 1.915 votanti) di Stefania Bonaldi. Tutti assieme appassionatamente, Emanuele “il grintoso” e Mario “il galantuomo” (così li definisce la stessa Bonaldi) alzano la mano in segno di vittoria alla donna che la prossima primavera proverà a diventare il nuovo sindaco di Crema. Il buon risultato ottenuto consente a Stefania Bonaldi di sottolineare subito quello che aveva del resto già anticipato: «Apprezzo il lavoro onesto dei partiti, ma non sarò al servizio di nessuno; ogni mia decisione sarà libera, soprattutto per la scelta della squadra dei diretti collaboratori». Questo è il momento della soddisfazione per la buona affluenza alle urne (alle primarie per la scelta del segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, a

Crema avevano votato circa in 1.800) e per una prima fase elettorale che si è svolta all’insegna del rispetto e dell’apprezzamento reciproco fra Pd, Sel e Rifondazione comunista. «Ma non finisce qui» si affrettano a ribadire i responsabili di partito del centrosinistra. «Bisognerà lavorare per raccogliere altre adesioni fra i cittadini attraverso la nascita di liste civiche che rappresentino una più ampia volontà di contribuire al bene comune rappresentato dall’impegno amministrativo»: lo dice il coordinatore Pd, Matteo Piloni, ribadendo un concetto già più volte enunciato dal suo partito. E continua: «Quasi 2.000 persone sono un ottimo risultato e siamo davvero molto soddisfatti. Ora con Stefania Bonaldi possiamo continuare quel lavoro di apertura e coinvolgimento cominciato quasi un anno fa, per ricostruire anche a Crema un nuovo civismo all'altezza delle sfide che ci attendono. Un grazie particolare ad Agostino Alloni che con la sua scelta di mettersi a disposizione di Stefania ha permesso tutto questo e

dimostrato soprattutto la capacità e la responsabilità di chi fa politica davvero». Stefania Bonaldi dal canto suo dopo aver ringraziato quanti hanno espresso il loro voto nei suoi confronti ora afferma: «Vincere le primarie non è solo un privilegio, ma è l'assunzione dell’impegno a rappresentare degnamente la parte politica che mi sostiene, ma soprattutto quello di assecondare e incoraggiare le aspirazioni positive di ogni cittadino, valorizzando davvero i talenti e il civismo già affiorato in questi mesi, che potrà manifestarsi anche attraverso la formazione di liste civiche». «Ripartiamo insieme per vincere alle amministrative» ha sottolineato. «Vogliamo continuare su questa strada, ascoltando i quartieri, riscoprendo quelle straordinarie risorse e competenze che vi sono in città, restando liberi da ogni condizionamento troppo vincolante da parte dei partiti. Un pensiero speciale in questo momento lo dedico ai bambini e ai ragazzi della nostra città, farò di tutto perché le loro famiglie non rimangano sole».

Venerdì 25 Novembre 2011

CONGRESSO UDC

Martino Boschiroli eletto per acclamazione Capetti è (quasi) fuori «E adesso lavoriamo per ricomporre un “terzo polo” ampio e consapevole dei propri mezzi»: questo il mandato politico uscito dal congresso cittadino dell’ Udc che ha visto l’elezione a segretario, per acclamazione, di Martino Boschiroli. Dei presunti avversari nemmeno l’ombra, complice il fatto che Luciano Capetti, assessore a Crema in quota Udc e protagonista spesso di divergenze con il consigliere comunale Boschiroli dello stesso partito, al congresso non si è fatto vedere. Un congresso unitario che però sembra prefigurare la resa dei conti fra i due esponenti Udc più rappresentativi, appunto Boschiroli e Capetti. Il neo segretario dichiara: «La direzione del partito valuterà le pesanti dichiarazioni sul nostro congresso fatte dall’assessore Capetti: non è obbligatorio partecipare ai congressi, però dichiarare che si tratta di un congresso-farsa addirittura prima del suo svolgimento è inammissibile». Lo stesso presidente del congresso, il consigliere re-

L’avvocato, nuovo segretario. Scelta del «terzo polo»

Ardigò, candidato sindaco dei Verdi europei. «Abbiamo deciso di correre in autonomia»

«Andare oltre gli schieramenti destra-sinistra»

Alle “primarie” del centrosinistra che hanno consacrato la candidatura di Stefania Bonaldi, con la candidatura, praticamente certa, di Martino Boschiroli, uscita dal congresso cittadino Udc, si è aggiunto in settimana anche l’annuncio dei Verdi Europei con la presentazione ufficiale del consigliere comunale Gianemilio Ardigò a candidato sindaco della città alla ricerca di un consenso che il suo schieramento definisce «trasversale e innovativo». «Le tematiche ambientali, la corretta gestione del territorio e una specifica attenzione ai problemi sociali, meritano una candidatura precisa che sappia dar voce e volto ad un nuovo progetto politico»: Ardigò non si tira indietro, sa che non sarà facile per

lui, ma intende con la propria candidatura allargare lo spazio della partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. «Non è stato facile rinunciare a partecipare alle “primarie” del centrosinistra che potevano essere il nostro riferimento politico naturale, ma in questo momento abbiamo ritenuto importare correre in autonomia, ricercando un consenso innovativo fuori dagli schemi. Siamo convinti che sia giunto il momento di un cambiamento nello scenario politico attuale, al di là degli schieramenti destra-sinistra. Quello che accadrà in seguito lo vedremo e lo valuteremo». Ardigò non rinnega i cinque anni passati all’opposizione con il centrosinistra, anche se non sempre l’intesa è stata perfetta -

Gianemilio Ardigò

«ricordo, ad esempio il mio voto di astensione sul Pgt». Per queste ragioni – si afferma in un comunicato ufficiale diffuso dal partito del segretario provinciale Andrea Ladina - Crema avrà il suo primo candidato sindaco dei Verdi che correrà sotto il simbolo

del girasole dei verdi europei. E’ l’unica strada percorribile» continua il documento, «per una città dalla mille risorse, una città cosmopolita, che coinvolga i comuni del territorio per un ambiente migliore e per un nuovo corso sociale». Definita la linea per un proprio candidato, chiediamo ad Ardigò quale atteggiamento potrà prendere la sua lista in caso di secondo appuntamento elettorale per un eventuale ballottaggio. «Valuteremo le proposte che i due candidati più votati eventualmente ci rivolgeranno: sceglieremo la coalizione che maggiormente ci rassicurerà circa le tematiche ambientali. Con l’avvertenza che ogni alleanza resta una possibilità, non un obbligo».

Avevano clonato il bancomat di Romanengo I carabinieri di Romanengo, in collaborazione con la stazione di Castelleone, hanno deferito alla procura della repubblica distrettuale di Brescia i due bulgari dimoranti a Milano e Mediglia (Mi) sorpresi il 5 novembre 2011 davanti alla cassa di risparmio mentre tentavano di asportare l'apparecchiatura idonea a clonare le carte di pagamento. Il titolare della filiale di Romanengo di «Cariparma Crédit Agricole» ha denunciato ai carabinieri del luogo di aver rilevato analoghe tracce e di aver ricevuto da diversi clienti denuncie di transazioni fraudolente operate in Sud America. I carabinieri acquisite le immagini registrate dal

sistema di video sorveglianza hanno riconosciuto nei due indagati gli autori della frode commessa il giorno prima a Romanengo. I dati carpiti erano stati già trasmessi in America. L'uso è stato scoperto solo successivamente. Ritenuti responsabili concorso accesso abusivo a sistema telematico e frode a seguito denuncia sporta dalla direttore della banca di Romanengo per manomissione bancomat, clonazione numero imprecisato carte clienti, di cui alcuni hanno presentato querela, acquisite immagini del sistema di videosorveglianza, i due bulgari predetti venivano riconosciuti quali autori manomissione.

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Luciano Capetti

gionale Valerio Bettoni, come anche il coordinatore provinciale Giuseppe Trespidi, hanno espresso una forte censura nei confronti della decisione di Capetti di non partecipare al dibattito. Luciano Capetti, da parte sua, alza le spalle: «Non riconosco alcuna autorità all’organismo cittadino, uscito da un

Martino Boschiroli

congresso dimezzato. Quanto alla linea politica - quella del grande centro - la considero superata e non in grado di attrarre quei consensi che una più decisa configurazione politica ci procurerebbe». Se non è un addio, poco ci manca. Quindi dopo questo congresso, Udc con Fli e Api con ogni probabilità presenteranno per le prossime elezioni amministrative a Crema una loro lista unitaria, sperando in un consenso significativo. Ci sarà anche un loro candidato sindaco? «E’ presto per dirlo, ma nulla è escluso»: questo il commento a caldo del neo segretario. Ma non si fa fatica a pensare che sia proprio Martino Boschiroli ad aspirare alla nomina a candidato sindaco della coalizione di centro. Che l’attuale maggioranza di centrodestra a Crema stia stretta al consigliere Martino Boschiroli non è un mistero da molto tempo. Addirittura si era fatto promotore delle cosidette “sentinelle della maggioranza” per contestare alcune scelte del sindaco e della giunta che, poi, in effetti, finirono con l’essere completamente riviste o addirittura cancellate di fatto dall’agenda comunale: dall’area ex Stalloni alle nuove caserme dei vigili del fuoco e della polizia, dal sovrappasso alla ferrovia alla Cittadella dell’anziano. Su queste stesse questioni, fra l’altro, anche lo stesso Luciano Capetti si è espresso recentemente in modo critico. Ora Martino Boschiroli è il segretario e giocherà le proprie carte per la consultazione elettorale. Totalmente appoggiato dal nuovo direttivo del partito composto da Valeriano Lupo Stanghellini, Lucio Piantelli, A r n a l d o P a g a n i , M a rc o Marzagalli e Patrizio Emilini.


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Crema

Venerdì 25 Novembre 2011

Consiglio comunale, Agazzi incendiario Contro gli emendamenti di Boschiroli a Cremasca servizi e contro Cappelli sul regolamento per l'uso di piazze e vie

S

di Tiziano Guerini

pesso le adunanze del consiglio comunale sarebbero una noia mortale se non fosse per il presidente Antonio Agazzi che di tanto in tanto accende qualche miccia. E’ stato il caso del consiglio comunale dello scorso martedì con un ordine del giorno di assoluta normalità che ha visto il presidente protagonista di accesi confronti in particolare con Martino Boschiroli, consigliere Udc, e con Vincenzo Cappelli del Pd. Materia del contendere, anzitutto, la modifica dello statuto della Società Cremasca Servizi (con l’introduzione di incompatibilità, ineleggibilità e decadenza dell’amministratore unico, nonché l’obbligo di valutazione preventiva da parte del sindaco per decisioni della società di natura economico-finanziaria). E’ stato Boschiroli a provocare la reazione del presidente Agazzi, avanzando di sorpresa nuovi emendamenti, dopo che ben due commissioni consiliari si erano già espresse a favore in modo unanime. Ai rimbrotti del presidente Agazzi sul rischio di inutilità del lavoro delle commissioni, si è incendiata la discussione. «Va bene l’ autonomia societaria» ha fatto notare Boschiroli, «ma occorre anche che il consiglio comunale riprenda

Antonio Agazzi

Vincenzo Cappelli

la titolarità dell’indirizzo e del controllo nei confronti delle società partecipate». Alla fine la mediazione del consigliere Pdl, Francesco Martelli - «eventuali nuove modifiche saranno prese in considerazione in sede di revisione dello statuto del Comune» - ha posto fine ad una discussione che proseguiva da oltre un’ora. Sul nuovo regolamento per l’uso delle sale, delle piazze e dei luoghi pubblici, è toccato al consigliere del Pd, Vincenzo Cappelli, far notare come l’argomento non fosse stato portato preventivamente in alcuna commissione consiliare, cosa che sarebbe stata utile se non necessaria. Il presidente Agazzi ha ribattuto che il regolamento del consiglio comunale non rendeva obbligatoria tale consultazione

preventiva. Toni accesi da una parte e dall’altra, e seduta stante, è stato messo ai voti d’imperio da parte del presidente il nuovo regolamento per la concessione di spazi pubblici per convegni, eventi e dibattiti: voto favorevole di stretta misura con Udc, Lega e Obiettivo Crema contrari assieme alla minoranza di centrosinistra. All’inizio della seduta una serie di interrogazioni tutte rivolte a Simone Beretta, assessore ai Lavori Pubblici: il consigliere Fulvio Lorenzetti ha lamentato un problema viabilistico per gli autobus alla rotatoria dell’incrocio fra via Gramsci con via Mercato; Stefania Bonaldi ha lamentato, invece, la scarsa illuminazione ai giardini pubblici di porta

L’illuminazione pubblica e il «caso Soncino»: quando si procede al buio Quando «Progetto Soncino» si era fatta promotore della creazione del club dei Borghi più belli d’Italia, chiese ai responsabili della nuova associazione di visitare la nostra cittadina per una verifica dei requisiti per poter essere inclusa nel novero dei prescelti, ebbe la richiesta di una lunga serie di migliorie da mettere in atto prima della promozione. Una delle più evidenti mancanze era la situazione dell’illuminazione notturna. E l’amministrazione aveva iniziato un lavoro programmato con uno studio di progetto e iniziando l’eliminazione dei cavi aerei nel centro storico. I nuovi amministratori, non sappiamo con quali conoscenze, sono riusciti ad ottenere il titolo (e se ne vantano) senza far niente. Si vantano di essere riusciti ad ottenere la certificazione, hanno posto in bella mostra i cartelli, a volte esagerano parlando non di «uno» ma del «più bel borgo d’Italia».. facendo in tal modo ridere anche i polli!... Si sono addormentati sugli allori: e questo non ha certo favorito

La ciclabile a gimkana di Via Cremona e sopra, la strana illuminazione moderna di un palazzo storico ristrutturato

il miglioramento della situazione. Manca una seria programmazione pubblica: e questo si nota anche in un particolare non certo secondario: la pubblica illuminazione. Si va avanti senza controllo e senza alcuna programmazione: si cambia un lampione qui e là, non importa se la luce è bianco o gialla, si lasciano al buio pesto le vie principali, si illuminano sfacciatamente a giorno le pareti della Filanda, si lasciano sperimentare ai privati strane illuminazioni moderne su belle facciate storiche, la pedonale del naviglio per settimane rimane quasi al buio per lampadine spente, si mette un palo-

luce da rotonda stradale al parcheggio della palestra, si illumina inutilmente (a proposito, cinque luci su venticinque sono spente) una pista ciclabile inutilizzata ed inutilizzabile perché, se non si tolgono gli ostacoli da gimkana, si vedranno ancora i ciclisti pedalare sullo stradone, si mettono lucine da presepio (saranno anche a led, ma non ci si vede!) davanti all’Astor. Insomma un assortimento che denota grande confusione. E’ da anni che si sente parlare del piano luce: non sarebbe ora di iniziare una seria programmazione?

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

Ricerchiamo urgentemente operaie per settore cosmetico con esperienza e disponibili ad eventuali turnazioni. Sede di lavoro: vicinanze Crema. Per aziende cremasche operanti in diversi settori, stiamo valutando personale iscritto alle liste di mobilita’. Tecnico di assistenza su macchine cnc con esperienza. Richiesta disponibilita’ a trasferte nazionali ed internazionali. Indispensabile la buona conoscenza della lingua inglese. Sede di lavoro: vicinanze Caravaggio. Manutentore elettrico con esperienza per azienda operante nel settore della gomma-plastica. Sede di lavoro: vicinanze Lodi Cucitrice esperta su macchina lineare e macchina taglia-cuci. Sede di lavoro: vicinanze crema

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Garibaldi; Piloni-Della Frera-Pesadori si sono voluti informare sullo stallo di sosta davanti alla farmacia di via Kennedy; il Verde europeo Gianemilio Ardigò ha chiesto alla giunta un maggiore impegno di controllo per il quartiere S.Carlo. A tutti ha risposto pacatamente l’assessore. Alla fine è rimasto da discutere il tema importante della modifica al programma triennale delle opere pubbliche collegato con l’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2011. Ha introdotto la discussione il sindaco: «Rassicuro sulla tenuta dei conti comunali, confermo il rispetto del patto di stabilità nonostante siano venuti a mancare ben 860.000 euro al bilancio per tagli imposti a livello

governativo. Quanto al programma triennale, l’unica variazione è un inserimento di 300.000 euro destinati alla ristrutturazione dell’asilo di Ombriano». Duro e con preannuncio di voto contrario l’intervento del consigliere Emilio Guerini a nome del Pd. «I nostri emendamenti avanzati in sede di approvazione del bilancio preventivo furono tutti bocciati, compreso l’intervento per l’asilo di Ombriano che oggi viene recuperato con grave ritardo nei tempi di attuazione. Si potrebbero elencare tante opere incluse nel bilancio e mai realizzate, a partire dalla indicazione del sovrappasso di viale S. Maria o dalle nuove caserme: di tutto questo si sono perse le tracce, non si sa più nulla». E’ seguito un invito ad accelerare i tempi per la presentazione del bilancio di previsione 2012. «Questa potrebbe essere l’ultima volta che in questo consiglio ci si occupa di bilancio; il prossimo anno se ci saranno i vostri usuali ritardi il bilancio preventivo sarà approvato dalla sola giunta perché il consiglio sarà ormai sciolto. Quindi un appello: per la prima volta rispettate i tempi e portate in consiglio il bilancio preventivo in tempo utile, a fine gennaio». Al voto: 15 favorevoli (Pdl, Lega, Udc, Obiettivo Crema), 8 contrari (Pd, Viva Crema, Verdi, Città Amica), 1 astenuto (Federico Pesadori).

La messa in vendita del palazzo della Provincia

Sconcerto e stupore in città Luigi Dossena: «Barbarie» L’amministrazione provinciale di Cremona ha deliberato a maggioranza contrari i partiti del centrosinistra - di mettere in vendita lo storico palazzo della provincia di via Matteotti a Crema. Recentemente restaurato e reso agibile per il decentramento di uffici provinciali, il palazzo Vimercati-Premoli in stile neoclassico già sede della Sottoprefettura, poi Comando della milizia fascista, successivamente sede del Cnl e poi della Democrazia Cristiana, è noto per essere stato una delle dimore lombarde del condottiero bergamasco Colleoni, mentre nel 1878 dalle sue stanze partì il primo esperimento telefonico della città. La decisione della sua alienazione ha destato preoccupazione in città, ed è stata letta come una disattenzione nei confronti del territorio cremasco da parte di un’amministrazione pubblica che non può essere considerata unicamente interessata alle re-

altà strettamente cremonesi. Luigi Dossena non ha dubbi al riguardo. «La vendita del palazzo di via Matteotti è una barbarie; cosa se ne vuol fare: un albergo, una clinica privata? Dopo la svendita della colonia cremasca di Finalpia, il centrodestra mette sul mercato un'altra proprietà storica del nostro territorio, proseguendo sulla strada della liquidazione del proprio patrimonio edilizio acLuigi Dossena cumulato in decenni, come si voleva fare dell’area ex Stalloni, e ora si vuol fare della sede dell’Istituto per anziani Kennedy a Crema». Prosegue Luigi Dossena: «Ho già avviato la raccolta delle firme dei cittadini che si oppongono alla vendita degli attuali edifici della Fondazione Benefattori Cremaschi, che sono già oltre 500; lo farò anche contro la vendita della sede della provincia a Crema. I cittadini devono sapere, e far sentire la loro voce».


Crema

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Trigolo: domenica 27 momenti musicali in occasione dell’inaugurazione dei corsi del nuovo anno accademico della Scuola diocesana di musica sacra

Presso l’antico oratorio dei Disciplini di Trigolo si tiene, domenica 27 alle ore 16, l’inaugurazione del nuovo anno accademico della sezione staccata della scuola diocesana di musica sacra «Dante Caifa». Durante l’incontro saranno illustrati i programmi dei corsi di armonia, organo liturgico, organo principale, pianoforte, teo-

ria e solfeggio che si tengono nella sede. Saranno poi presentati i docenti e gli allievi iscritti che, successivamente, terranno dei brevi saggi musicali utilizzando il prezioso organo a canne a due tastiere, realizzato dalla ditta Daniele Giani, che impreziosisce la sede trigolese della scuola. Al momento musicale si unirà la locale

«Mai detto che il sottopasso sarà pronto per giugno 2012»

I benefici saranno per tutti, secondo Beretta. Non è d'accordo Tarenzi, Cna

N

di Gionata Agisti

egli ultimi giorni, si è parlato del prossimo mese di giugno come una possibile data per il termine dei lavori del sottopasso di via Indipendenza ma l'assessore ai Lavori Pubblici, Simone Beretta, ribadisce di non aver mai indicato quella scadenza: «Ho già avuto modo di dirlo in altre circostanze: un mese in meno o due, tre mesi in più, rispetto alle previsioni del cronoprogramma iniziale è un’esercitazione politica a cui sono poco interessato da sempre. Così come non trovo necessario arrabattarsi, nel tentativo di mettere a tutti i costi quest’amministrazione nella condizione di poter inaugurare il sottopasso prima delle prossime elezioni amministrative». «I vantaggi veri» continua Beretta, «non si traggono più dagli spot elettorali ma dalle scelte fatte e dalla loro concretizzazione. Come amministratori, abbiamo la coscienza a posto e questo basta e avanza. Siamo orgogliosi di aver fatto la scelta del

sottopasso e di aver avviato un percorso senza ritorno, ora che anche i necessari adempimenti burocratici sono stati adempiuti positivamente». Sempre di recente, è arrivato, infatti, il parere definitivo delle Ferrovie dello Stato, che ringraziano l'amministrazione comunale per un’opera infrastrutturale importante anche per loro, in quanto rispondente alla strategia di smantellamento di tutte le barriere ferroviarie. «Dopo anni di attesa, ne beneficeranno i residenti di S.Stefano, di S.Maria e delle Villette» continua Beretta. «Ne beneficeremo tutti e con noi tutta quella

OSPEDALE DI CREMA

Giornata contro il Parkinson: mostre, dibattito, raccolta fondi In occasione della Giornata Nazionale per il Parkinson, ecco le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza. Sabato 26 novembre, al mattino, dalle ore 9 alle ore 13, nell’atrio di ingresso al monoblocco ospedaliero di Crema, due gli eventi che sono stati programmati Malati illustri: mostra su personaggi noti nel mondo dello spettacolo, della politica, della cultura, affetti dalla malattia di Parkinson; Fiera della Solidarietà: esposizione di oggetti, finalizzata anche alla raccolta di fondi a favore dell’Associazione La Tartaruga Crema onlus. Al pomeriggio (14.30-20) presso la Sala Alessandrini via Matilde di Canossa Crema: «Diamo la parola a...» incontri di approfondimento coi professionisti, rivolto a cittadini e operatori.

Ma anche grande concerto con le chitarre del Folcioni

Ore 19: «Dalla classica ai tanghi», intrattenimento con i musicisti dell’orchestra di chitarre dell’istituto musicale Folcioni di Crema Afferma Mariangela Savoldi, presidente dell’associazione La Tartaruga Crema Onlus. «Sono lieta e orgogliosa di organizzare a Crema, in collaborazione con l’Unità operativa di neurologia di cui è direttore il dott. Alessandro Prelle, la terza edizione della Giornata nazionale della malattia di Parkinson, una giornata dedicata ai malati di Parkinson e alle loro famiglie, ma anche un momento di informazione rivolto ai cittadini e agli operatori. Desidero ringraziare particolarmente anche il Comune di Crema, l’Istituto Folcioni e la Fondazione San Domenico per aver patrocinato l’iniziativa».

parte di territorio a nord di Crema. Con buona pace di quei pochi che erano contrari e che hanno usato tutti i mezzi per tentare di bloccare un’opera indispensabile e non più prorogabile». Tra questi “pochi”, citati dall'assessore, c'è anche la Cna cremasca che, tramite Daniele Tarenzi, il presidente del settore Servizi alla comunità dell'associazione di artigiani, esprime la sua contrarietà: «Quella del sottopasso è un'opera inutile, perché non risolutiva e, soprattutto, il suo cantiere non consente il passaggio dei mezzi pesanti nell'area industriale, le cui azien-

de, per questo motivo, non possono ricevere e inviare la merce necessaria. Un impedimento che si unisce ai divieti di transito già decisi dai Comuni limitrofi. Abbiamo sempre detto che avremmo preferito il prolungamento della Gronda Nord, con il sovrappasso – non il sottopasso – dei binari e del canale Vacchelli. In questo modo, non si sarebbe fermata la viabilità e non si sarebbero nemmeno ridotti i parcheggi alla piscina comunale». «Insomma» continua Tarenzi, «tutto sarebbe rimasto com'era e in compenso il problema si sarebbe risolto definitivamente. Abbiamo fatto tanto per mantenere viva l'area industriale e ora corriamo il rischio di vederla morire. La rabbia è tanta, anche perché siamo stati volutamente inascoltati. Se l'Italia è ridotta come è ridotta è per l'ottusità della politica. So che sono frasi forti ma è quello che pensiamo. Ora non resta che coordinarci con le altre associazioni di categoria e vedere il da farsi, se è il caso, cioè, di passare a manifestazioni di protesta pubbliche».

A chi la richiesta, come, quando e dove

Borse di studio della Federazione Europea del Soroptimist per sostenere la formazione delle donne

(Berenice Bettinelli). I Soroptimist International Club di Crema e Cremona promuovono l’iniziativa del Soroptimist International d’Europa volta a sostenere le donne nel campo dell’istruzione e della formazione professionale selezionando candidate per l’assegnazione di borse di studio europee. La finalità di tali borse, di ammontare massimo complessivo di 10.000 euro, è sostenere i progetti di vita e di formazione di donne. Tali borse di studio sono destinate a donne in carriera e nelle professioni che intendano completare la loro formazione nell’ambito della loro professione/carriera, in qualsiasi materia o livello di istruzione; si propongano di completare i propri studi (in qualsiasi fase del cammino educativo); a donne nelle professioni che intendano compiere un cambio di attività o nella carriera, in qualsiasi materia o livello di istruzione; a donne provenienti da paesi in via di sviluppo dove abbiano sede Club del Soroptimist International d’Europa che desiderino migliorare la propria formazione professionale o istruzione ai fini di un avanzamento nella carriera. Sarà data preferenza alle candidate che siano in fase di completamento del proprio percorso formativo. Le candidate selezionate dai club di Crema e Cre-

mona (una per Club) potranno concorrere - unitamente alle candidate selezionate dagli altri Club Sorptimist italiani - per l’assegnazione della Borsa di Studio Europea. La borsa di studio sarà assegnata per il periodo 1 ottobre 2012 - 30 settembre 2013. La richiesta di candidatura dovrà essere redatta in lingua inglese o francese. La scheda da compilare per la candidatura ed eventuali informazioni aggiuntive possono essere richieste a: Club Crema (Paola Samanni, paolasamanni@ frecavalli22.it, tel: 0373-256802).Club Cremona (Daniela Tavecchi, daniela.tavecchi@fastwebnet.it, tel. 0372/34522). Ogni richiesta, in cinque copie, dovrà essere fatta pervenire (completa e firmata), entro e non oltre il 6.12.2011.

Schola Cantorum «Monsignor Corrado Moretti», diretta da Giovanna Stanga ed accompagnata all’organo da Marco Dossena. Al termine del momento musicale sarà proiettato il filmato sugli organi monumentali francesi realizzato durante la gita in Francia organizzata dalla Scuola l’estate scorsa.

Costo di 800mila euro

Nuovo canile: sorgerà tra Madignano e Castelleone

(Berenice Bettinelli). Il nuovo canile sarà pronto fra un anno. Ottocentomila euro, sulla strada provinciale tra Madignano e Castelleone: Scrp è pronta a sottoscrivere con i Comuni del Cremasco la convenzione per la costruzione. Il progetto relativo è stato già presentato all’assemblea dei sindaci che l’hanno preferito a quello presentato tempo fa dall’Enpa (Ente nazionale protezione animali) considerato troppo oneroso. Nei confronti dell’ Enpa, però, bisognerà chiedere una ulteriore proroga fino a dicembre 2012 della loro gestione

dell’attuale vetusto canile di piazzale Croce Rossa. I Comuni che decideranno di usufruire della nuova struttura verseranno una quota annua sulla base del numero degli abitanti. Dopo la sua costruzione si porrà il tema non facile della gestione essendo impensabile che possa farsene carico la stessa Scrp. Al riguardo, Gianpietro Denti, sindaco di Ripalta Arpina e presidente della Consulta dei sindaci cremaschi, ha anticipato che si procederà a una regolare gara d’appalto augurandosi la partecipazione dello stesso Enpa locale.

Giovane denunciato

Prende biglietti di 50 euro da un portafoglio smarrito Nel pomeriggio del 12 novembre, una signorina di Offanengo si era fermata per il rifornimento della sua Ford nell'area di servizio lungo la Serenissima a Crema. Scesa dal veicolo accostato all'impianto self service, aveva preso qualche banconota per caricare l'impianto, e durante la manovra aveva distrattamente appoggiato il portafogli sulla colonnina. Ultimato il rifornimento la giovane ripartiva senza riprenderlo. Accortasi di averlo smarrito, la ragazza inviava il fidanzato presso l'impianto dove recuperava il portafogli con tutto il suo contenuto ad eccezione di quattro banconote da 50 euro ciascuna. L'ammanco era stato denunciato ai carabinieri di Crema che hanno eseguito il sopralluogo ed acquisto le immagini registrate. Il filmato realizzato dal sistema di video sorveglianza ha chiarito l'esatta dinamica: il primo a toccare il portafogli ed a svuotarlo è stato un giovane con un cappellino bianco e un giubbetto nero: è molto evidente come lo sconosciuto abbia guardato la telecamera mentre sistemava le banconote nel suo portafogli prima di salire sull'auto con la quale era

arrivato al distributore e si era allontanato. Anche altre persone si erano servite presso l'impianto, ma nessuno ha preso il portafogli sebbene abbiano avuto modo di scorgerlo sulla colonnina. L'ottimo impianto video ha fornito anche l'immagine della targa dell’auto: si tratta di un veicolo di servizio intestato a una ditta, il cui titolare ha avvertito delle indagini il collaboratore ricercato dai carabinieri. Prima ancora di essere convocato, il giovane ha chiamato il comando carabinieri chiedendo un appuntamento per chiarire la sua disponibilità a restituire il maltolto. In caserma gli è stata contestata l'ipotesi di violazione all'art. 647 del codice penale per appropriazione di cosa smarrita. È stato pertanto deferito alla procura della Repubblica. Il danaro è stato restituito dai carabinieri alla proprietaria.


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Crema

Venerdì 25 Novembre 2011

Ragazzina ubriaca Indagine su barista

(Berenice Bettinelli) I carabinieri di Crema stanno verificando le responsabilità di un esercente del territorio e degli organizzatori della festa privata nel corso della quale una ragazza di 15 anni ha accusato un forte malore dovuto alla smodata assunzione di sostanze alcooliche. Lo scorso fine settimana, infatti, intorno alle 23, i sanitari del 118 hanno segnalato l'intervento ai carabinieri di Crema che, accorsi sul posto, hanno identificato i presenti. Fortunatamente la giovane si è ripresa ed è stata subito dimessa. «Il fenomeno noto a livello nazionale, poco diffuso nel Cremasco viene solo saltuariamente alla luce» avverte il capitano dei carabinieri, Antonio Savino. «Appare però necessario aumentare la sensibilità degli organi preposti ma anche delle famiglie per impedire che i giovani fragili vivano esperienze pericolose. A volte, almeno in passato, non è accettato dai genitori l'intervento dei carabinieri e delle forze dell'ordine nei confronti dei giovani avventori dei bar»

Castelleone: rubava i bancali alla Sorini

Era entrato tranquillamente con il suo furgone bianco all’interno della ditta dolciaria Sorini di Castelleone come se fosse un normale padroncino venuto a caricare il prodotto aziendale, e invece era lì per portarsi via i bancali, quelli più belli, e lo aveva gia’ fatto in precedenza. Bloccato dai carabinieri che erano stati allertati dai dipendenti, è stato fermato e denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Cremona per furto S.G. 25enne residente nel Pavese, pluri censurato. La refurtiva e’ stata restituita.

Muratore arrestato per stalking

Trovato ubriaco accovacciato nella camera da letto dell'ex compagna che l'ha denunciato

L

a notte scorsa, a Pandino, i carabinieri del luogo, hanno arrestato un muratore di 32 anni di Genivolta sorpreso, in stato di alterazione dovuto ad abusi di sostanze alcoliche, accovacciato nella camera da letto della ex compagna che l’ha denunciato per atti persecutori. L’uomo non aveva accettato la conclusione della relazione decisa dall’impiegata di 24 anni la scorsa estate e da circa due mesi la perseguita cercando ossessivamente d’incontrarla, con un atteggiamento che ha costretto la donna, vinta dall’ansia e dalla preoccupazione per l’incolumità sua e dei familiari, a cambiare lo stile di vita. L'altra sera non avendo ottenuto la disponibilità ad un incontro, nonostante le insistenze, l’uomo ha raggiunto l’abitazione della giovane e di nascosto alzando la tapparella della finestra si è intrufolato in camera da

letto dove è stato sorpreso. La famiglia della ragazza ha ottenuto l’intervento dei carabinieri, prima della radiomobile di Crema poi della stazione di Pandino, che l’hanno prelevato e condotto in caserma, dove accertati i fatti

è stato dichiarato in arresto. È risultato che l’indagato abbia reagito violentemente all’invito ad allontanarsi colpendo l’arredo. A prescindere dal caso concreto, la fragilità maschile, l’inadeguatezza a riconoscere l’evo-

luta forma di autodeterminazione della compagna, in questi giorni ha fatto registrare diversi interventi dei carabinieri in casi dove l’uomo ha difficoltà ad accettare la volontà della donna a cambiare. Il servizio “112” tra il pomeriggio del 22 novembre e la sera del 23 ha dovuto inviare tre pattuglie, per tre diversi episodi, per problematiche connesse alla delusione di un solo uomo che, minacciando il suicidio, si è ferito con un coltello. Ora sembra abbia deciso di emigrare e lasciare la casa dove ha vissuto con la donna ma nella giornata di ieri ha devastato l’arredamento, reso inservibili i televisori, rotto ogni cosa. I carabinieri della radiomobile e poi quelli di Camisano hanno recuperato l’auto della donna, dissuaso l’uomo, un quarantenne, dal compiere gesti inconsulti. La donna, incolume, in questo caso non ha sporto denuncia.

restaurata e Inaugurata sabato scorso

Folcioni, recuperata ai cremaschi una delle sale più belle della città

Sabato scorso, è stata inaugurata la sala dei concerti restaurata dell'ex sede del Folcioni, in piazza Moro, il cosiddetto saloncino. Alla presenza del sindaco Bruno Bruttomesso e delle principali autorità, la banda «Giuseppe Verdi» di Ombriano ha eseguito l'inno nazionale, seguito dall'esibizione all'organo del maestro Alessandro Lupo Pasini, direttore del Folcioni, e del violinista Alberto Simonetti. «Un intervento, quello del restauro» come riepiloga l'assessore ai Lavori Pubblici, Simone Beretta, «che ha richiesto tre mesi di tempo, per un costo di 40mila euro circa e che è consistito nella messa in sicurezza della sala, nel rifacimento dell'impianto elettrico, dei pavimenti e nella sistemazione dei lampadari. Ora, dopo il successo registrato dal concerto d'inaugurazione, stiamo ragionando su come poterla utilizzare, anche per ricavarne un reddito: si potrebbe adibirla a sede di riunioni o perfino di matrimoni, data la presenza dell'organo».

A essere estremamente felice, per come è andata la serata di sabato scorso, è anche il maestro Lupo Pasini: «Si tratta di una delle sale più belle della città, che ha ospitato concerti per un centinaio di anni ed è un bene che sia stata recuperata. Per di più, possiede un organo a tre tastiere meccaniche, con duemila canne, un Tamburini del 1970, che non esito a definire il miglior organo presente a Crema». «Sarebbe stato un peccato non poter utilizzare questa sala» continua Lupo Pasini, «perché uno strumento, se non viene suonato per lungo tempo, deperisce. Inoltre, visto l'alto numero di iscritti alla classe di organo del Folcioni, potremo finalmente far esercitare i nostri allievi - penso a quelli delle superiori -, direttamente su questo strumento, invece che su una tastiera elettronica. E poi mi auguro che il saloncino possa essere usato per concerti di vario tipo: la capienza è di circa 100 posti a sedere e l'acustica è buona».

Di sicuro, la sala ospiterà parte del primo concorso nazionale organistico, ospitato dalla città il prossimo 13, 14 e 15 aprile 2012 e che prevederà l'impiego, oltre a quello del saloncino, anche degli organi dell'auditorium Manenti e della chiesa di San Benedetto. Il maestro Lupo Pasini avanza anche un suggerimento, per quanto riguarda l'intitolazione della sala: «Personalmente, mi piacerebbe che il saloncino venisse dedicato al maestro Giorgio Costi, che è stato direttore del Folcioni per 40 anni e che ha insegnato proprio nella classe di organo». Un'idea su cui nulla ha da ridire l'assessore Beretta, anche se, precisa: «L'amministrazione comunale non ha ancora preso in considerazione alcuna ipotesi, ma perché no? Il maestro Costi è stato una personalità di tutto rispetto e ha tutti i titoli per meritare una sala a suo nome».

Lions Soncino: conviviale dedicata al dialetto. E borse di studio per i ragazzi delle medie Venerdì 18 novembre, presso il ristorante «Le Lame», si è tenuta un’interessante conviviale del Lions Club Soncino dedicata al tema «Il nostro dialetto - Poesia, buonumore, sentimento e ironia». Presenti Paolo Perolini, presidente Lions Club Soncino, Marco Giovanni Migliorini, presidente di zona, Primo Podestà, officer distrettuale dipartimento energia,

Pietro Tinelli, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Soncino, Roberto Gandioli, assessore all’Istruzione e Cultura del comune di Soncino e i relatori, colleghi Lions, Lina Casalini e Francesco Maestri che hanno intrattenuto i presenti con letture del locale panorama vernacolo. La serata è stata l’occasione per scoprire il talento e la bravura di Lucia Giro-

Festa della Croce rossa: fanfara dei carabinieri (Berenice Bettinelli) Per il 130° di fondazione della Croce Rossa di Crema, sabato 26 novembre, alle ore 21, i cremaschi potranno assistere al concerto della fanfara del 3° Battaglione Carabinieri Milano nella chiesa di San Bernardino - Auditorium Vanenti. Durante l’intervallo, ci sarà la consegna dell'onorificenza del Comitato centrale della Croce Rossa a un carabiniere cremasco. Nel tardo pomeriggio, alle ore 18.30, la fanfara attraverserà il centro cittadino. E ancora: domenica 27 novembre, dalle ore 9 alle 13, saranno allestiti stand espositivi in piazza Garibaldi per illustrare il lavoro delle componenti volontaristiche del comitato locale della Croce Rossa. Sempre durante la mattinata, presso l'ambulatorio CRI in piazza Garibaldi, ci sarà l’annullo filatelico a cura dell'Associazione Il Timbrofilo Curioso. Infine, alle 11.30, nella chiesa di San Benedetto la messa per la Croce Rossa celebrata da monsignor Carlo Ghidelli.

letti, scrittrice di poesie, alcune declamate dagli ospiti e relatori della serata. La conviviale è stata anche l’occasione per proclamare i vincitori delle tradizionali borse di studio per gli studenti di terza media promosse ormai da oltre vent’anni dal Lions Club Soncino. La proclamazione è stata fatta per voce di Pietro Tinelli, dirigente scolastico. I

vincitori: Camilla Ruggeri, Davide Piccioni e Sara Facchinetti. La loro premiazione ha avuto luogo nella sala consigliare del comune di Soncino alla presenza di Francesco Pedretti, sindaco del paese, Paola Orini, assessore provinciale e socio Lions, Roberto Gandioli, assessore comunale, Pietro Tinelli, Paolo Perolini e Marco Giovanni Migliorini.

Lions Crema Gerundo: «Il volto umano della Polizia stradale» Emozionando e catalizzando l’attenzione dei numerosi presenti, Federica Deledda, comandante della Polizia stradale di Cremona, ha manifestato il suo costante impegno nella necessità di rivalutare il “fattore umano negli incidenti stradali. L’argomento è stato trattato presso Villa Toscanini durante la terza conviviale del Lions Club «Crema Gerundo», nel corso della quale Pupilla Bergo, presidente del sodalizio, ha annunciato che l’equivalente dell’allestimento dei tavoli, unitamente a prossime iniziative, saranno devoluti alla raccolta fondi a sostegno delle vittime delle recenti inondazioni. La Polizia stradale, ha spiegato la relatrice, è «polizia di prossimità», di vicinanza alla gente, di interazione e comunicazione costante, sia nella prevenzione sia nei momenti succes-

sivi, come ad esempio l’aiuto nei percorsi di recupero per coloro che hanno causato incidenti e che conducono il soggetto ad una presa di coscienza di quanto commesso. Ecco, allora, che fare la scorta al Giro d’Italia diventa anche l’occasione per portare in tante città italiane il «Pullman azzurro», sul

quale i bambini possono salire percorrendo un tratto di viaggio ed imparando alcune norme di comportamento stradale. Il progetto «Notti sicure» diventa, invece, la risposta alle «Stragi del sabato sera», ma sempre sentendosi vicini a chi è coinvolto, perché tra i compiti della Polizia stradale non vi sono solo i rilievi dell’incidente ed il verbale, ma anche la gestione di una vicenda umana, complessa e spesso intrisa di sofferenza. Troppe volte, ha sottolineato Federica Deledda, dimentichiamo che la morte per incidente è un microfenomeno che riguarda la famiglia, gli amici, ma è anche un lutto individuale che purtroppo riguarda un ampio problema sociale ed economico, per i risvolti sia finanziari sia affettivi che una singola morte provoca. Teresa C. Barbati


Crema

Lions Castelleone il 3 dicembre la «Felicità è...»

Venerdì 25 Novembre 2011

Il giorno 3 dicembre alle ore 17,15 presso la sala conferenze del ex Cinemateatro Leone in Castelleone, via Garibaldi, il governatore Adriana Cortinovis Sangiovanni, con delega multidistrettuale alla Cittadinanza Umanitaria, del Distretto Lions 108 IB3, nonché socio del Lions Club Castelleone, presenterà il libro «Felicità è…». E’ un lavoro sull’affascinante tematica della «felicità» svolto in

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collaborazione con gli studenti della I e III classe del Liceo classico Racchetti di Crema che hanno scelto di analizzare, tramite approfondimenti letterali e culturali. Il libro vuole rappresentare un contributo all’arricchimento dei valori positivi di cui i giovani sono portatori, con la speranza che essi diventino trasmettitori di «cittadinanza umanitaria» oggi e nel loro futuro di uomini.

Pubblicazione presentata alla stazione ferroviaria. Contributi di economisti, docenti, esperti

Treno diretto Crema-Milano: c’è il libro

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di Gionata Agisti

i ricordate il progetto del treno diretto Crema-Milano proposto alla Regione dal Partito Democratico? Se così non fosse, niente di male, perché quel progetto è ora a portata di tutti, grazie alla pubblicazione presentata ieri sera, nella sala di attesa della stazione ferroviaria, dal promotore dello studio di fattibilità, il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, e dal coordinatore editoriale del volume, il giornalista Paolo Loda. Nel testo, disponibile gratuitamente, presso la sede del Pd di Crema, si trovano anche i contributi di economisti, docenti, urbanisti ed esperti di mobilità di rilievo nazionale, come Marco Vitale, editorialista del Sole 24 Ore, Francesca Zajczyk, sociologa e Cesare Macchi Cassia, docente del Politecnico di Milano. Il progetto, elaborato dagli studi tecnici Transplan srl e da Ldm Italia srl, si inserisce in un quadro ben più vasto, affrontato approfonditamente dal libro che, non a caso, è sottotitolato: «Genesi di un progetto per lo sviluppo del territorio». «La mobilità» spiega infatti Alloni, «è per la Lombardia una delle tante priorità: arrivare al lavoro o a scuola, spostarsi da una città all'altra, non è più solo una questione di qualità della vita per i cittadini ma diventa, sempre di più, una questione di civiltà e di competitività dei singoli territori e, quindi, una questione legata allo sviluppo e al rilancio economico».

Proprio in queste settimane ricorre il 21° compleanno della Girandola di Bagnolo Cremasco (CR): da qualche sabato infatti, le gallerie del Centro Commerciale stanno ospitando iniziative e degustazioni per tutti i gusti. Il giorno preciso in cui cadranno i festeggiamenti sarà domenica 27 novembre, e per questo motivo è stato organizzato un evento speciale come ci racconta il direttore Manoel Paternò: "Tutti i presenti potranno assistere a un originale spettacolo chiamato crazy-show, ovvero una specie di circo-cabaret con vari giochi, animazione, acrobati sui trampoli ed attività per bambini. Inoltre, offriremo una maxi-torta del peso di 120 kg, a chiunque vorrà assaggiarla. Abbiamo anche preparato una sorpresa che per il momento non posso anticipare, dico solo che si

Agostino Alloni, consigliere regionale

L'idea, alla base dello studio condotto dagli ingegneri Aldo Molinari e Diego D'Elia, è semplice: riorganizzare il servizio da e per Crema con un collegamento diretto per Milano, a orario cadenzato. Un treno, dunque, che va e torna ogni ora e che non deve essere cambiato a Treviglio. Esaminate due soluzioni: utilizzare i treni suburbani S, spostandoli fino a Crema o sfruttare il servizio regionale Milano-Treviglio-Crema- Cremona: quest'ultima ipotesi è risultata più fattibile e praticamente a costo zero. Occorre solo la realizzazione di un nuovo marciapiede centrale, per il secondo e il terzo binario, che va anch'esso costruito. Adesso, la Regione deve inserire la proposta all'interno del nuovo orario, che dovrà essere concordato col gestore regionale Trenord ma, nel frattempo, sia la Provincia che il comune di Crema hanno preso una posizione

Paolo Loda, giornalista

favorevole con tanto di atti formali. «Immaginiamo» continua Alloni, «un aumento di pendolari e utenti che abbandonino il mezzo privato, in favore di una mobilità sostenibile. Il progetto vuole anche candidare Crema come Polo Est dell'area metropolitana milanese e in questa direzione bisognerà lavorare». Del resto, si diceva, l'idea iniziale è molto più ambiziosa e, per riuscire nell'intento, non si può prescindere dagli obiettivi chiave del percorso che si è intrapreso: la riqualificazione della Paullese, il prolungamento della linea 3 della Metro a Paullo e l'integrazione del trasporto gomma-ferro, con biglietto unico, già affidato in parte all'innovativo sistema del servizio a chiamata, ma ancora costretto a muoversi lungo una rete spesso intasata dal traffico e senza corsie preferenziali. Un rilancio che si rispetti non può

tuttavia trascurare il capitolo stazioni, la cui riqualificazione è quanto mai urgente, come ha ben dimostrato il sopralluogo in 300 stazioni lombarde, compiuto l'inverno scorso dagli esponenti del Pd. Nel 70% dei casi, è stata rilevata l'assenza della biglietteria che, nel 40% delle situazioni, non è sostituita da un centro di rivendita. Per non parlare delle barriere architettoniche; l'80% ne è provvisto. Lo scorso marzo, la Regione ha indetto il bando «Stazione in Comune» per dare possibilità alle amministrazioni comunali di presentare proposte per riqualificare le loro stazioni, anche tramite il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Ad oggi, però, sono solo 63 gli enti locali che hanno avanzato la loro disponibilità. Va meglio proprio a Crema, dove, grazie all'accordo tra tutti i soggetti coinvolti, gli ambienti sono stati rimessi a nuovo, con il personale di Adda Trasporti che garantisce anche la biglietteria ferroviaria, per quanto limitata alle sole tratte regionali. Ma, come si legge nel libro, vi è un'altra questione fondamentale che, se irrisolta, potrebbe minare le aspettative a lungo respiro su cui poggia l'intero progetto: la riqualificazione dell'area nord-est della città. La realizzazione di quest'opera permetterà al pubblico di disporre, sotto forma di compensazioni e oneri di urbanizzazione, di una quantità di risorse economiche, con cui procedere al miglioramento dell'infrastruttura ferroviaria e al superamento del tanto auspicato passaggio a livello di viale S.Maria.

Tango di Santacrus: domenica è Milonga

La Milonga di Santa Crus ha preparato un programma di eventi, ricco di ospiti e allegria. Tutti gli eventi di seguito segnalati si terranno presso l'Arci di Santa Maria, in via Mulini 22, a Crema. La consueta pratica libera del giovedì sera, a partire dalle 21.15, avrà luogo il 24 novembre e il 22 dicembre: 3 euro di ingresso con sottoscrizione. Lezioni di tecnica: il 23 novembre i maestri Alberto e Sabrina ripropongono la consueta lezione di tecnica maschile e femminile dalle 19,15 alle 20,15. Dalle 20.15 in poi si svolgeranno regolarmente le lezioni per i vari livelli. Milonga e Aperitango per domenica 27 novembre: alle 19, inizio pratica libera, alle 20 aperitivo e a seguire Milonga. Musicalizza: «El Gato Gris». Ingresso e aperitivo: 12 euro. Prenotazione obbligatoria. Per domenica 4 dicembre è stato organizzato uno stage di musicalità con i maestri Alberto e Sabrina, a seguire Milonga, secondo questi orari: stage, prima parte, dalle 16 alle 17,30; stage, seconda parte, dalle 17,50 alle 19,20. Aperitivo alle 19,30 e a seguire la milonga. Musicalizza: Francesco «El Actor». Ricordiamo che lo stage avrà luogo al raggiungimento del numero minimo richiesto (10 coppie). E che il pacchetto completo: 45 euro a persona. Aperitivo e milonga: 13 euro. Solo milonga: 8 euro (i maestri saranno presenti in sala). Domenica 18 dicembre, milonga di Natale e scambio degli auguri con brindisi e panettone. Pratica libera alle 19, milonga alle 20,30 con «la Patti» nelle vesti di musicalizador. Durante la milonga, lotteria di Natale con estrazione di premi e cotillons. Il primo premio: un ciclo 12 di lezioni offerte dai maestri Alberto e Sabrina e da Renata a nome della Milonga di Santa Crus. Per informazioni e prenotazioni contattare Renata: 338-1980563

Domenica si festeggia il 21° compleanno del Centro Commerciale di Bagnolo Cremasco

La Girandola: shopping, divertimento e iniziative sociali

tratta di un’attività di street-marketing solitamente utilizzata negli Stati Uniti, che verrà adattata e messa in pratica all’interno del Centro Commerciale". Anche per il mese di dicembre - in cui La Girandola rimarrà aperta tutti i giorni esclusi 25 e 26 sono previsti giochi e sorprese, soprattutto per i più piccoli: "Presso il nostro Centro Commerciale non troverete solo shopping ma anche divertimento e assaggi tipici» aggiunge il direttore del Centro Commerciale - "Per tutto il prossimo mese infatti, avremo una serie di degustazioni natalizie di panettone, pandoro, cioccolatini

e altre specialità, e tutti i bambini potranno partecipare a vari laboratori per addobbare il proprio albero di Natale. Ogni weekend sarà possibile creare le proprie personali decorazioni che ovviamente chi vorrà potrà portare a casa la propria opera. Infine il 18 avremo l’onore di ospitare anche un “Coro Gospel”, per immergerci nell’atmosfera natalizia festeggiando tutti insieme e concludiamo in dolcezza il 24 dicembre con una degustazione gratuita di Pandoro e Panettone". Quindi, sia per il classico shopping di Natale che per far trascorrere qualche ora di svago ai propri

figli oppure assaggiare dolci e specialità, c’è tempo tutti i giorni dal 27 novembre - 8 dicembre compreso - con i seguenti orari: lun-gio 8.30-20.00, ven 8.30-

21.00, domenica e festivi 9.0020.00. “Un’ulteriore iniziativa molto importante in campo sociale che abbiamo già portato avanti con

successo l’anno scorso è quella denominata “Piccolo aiutante di babbo natale”, spiega infine il signor Paternò: “A partire dai prossimi giorni lasceremo in giro per il Centro Commerciale alcuni cartelli esplicativi e delle ceste. In pratica chi ne ha la possibilità potrà consegnarci dei giocattoli nuovi e/o usati (funzionanti) che sapranno essere utili a molte persone in difficoltà. Noi ci rivolgeremo alle varie associazioni Onlus e alle realtà particolarmente bisognose sul Territorio, come per esempio all’Ospedale di Crema e offriremo loro i doni dei nostri clienti. Durante la precedente edizione di questa utile iniziativa abbiamo raccolto quattro furgoni pieni di oggetti grazie alla generosità delle persone, e contiamo di riuscire a fare anche meglio quest’anno”.


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Venerdì 25 Novembre 2011

di Gionata Agisti

campato pericolo, a quanto pare. In questi giorni, il gruppo dei Pantelù, guidato da Renato Stanghellini, preoccupato per i continui rinvii del rinnovo della convenzione con la loro associazione di volontariato, da parte dell'amministrazione comunale, ha ricevuto conferma che il contributo economico gli sarà erogato anche quest'anno, nonostante i tagli alla spesa e nonostante non si conosca a somma esatta, un po' meno dei consueti 2.500 euro. In loro favore, era intervenuto, con una lettera al sindaco Bruno Bruttomesso, anche il presidente del Consiglio comunale, Antonio Agazzi. Giusto in tempo per l'Avvento, dunque, e per la serie di iniziative che i Pantelù mettono in campo tutti gli anni, per festeggiare il periodo natalizio con quanti sono meno fortunati. È dal 1979 che lo storico gruppo di volontariato ha cominciato a dare vita a quella che definisce una sorta di favola, per via del sapore magico che in qualche modo ha assunto nel tempo, che è caratterizzata dal dono di regali e dolciumi da parte di S. Lucia, Babbo

Crema

Pantelù, gli appuntamenti di dicembre

Albero di Natale, S. Lucia, doni a bimbi e anziani, Babbo Natale, musica, tombolata, balli e dolci

Natale e della cremasca Fiorellina. Gli appuntamenti sono tanti: si comincia il 1° dicembre, con la consueta posa dell'albero di Natale in piazza Duomo; il 4 dicembre, i Pantelù offrono vin brulé e palloncini, durante il mercatino natalizio nelle vie del centro. Il 10 e l'11 dicembre, S. Lucia, accompagnata dai volontari, consegnerà i pacchi dono ai ragazzi presso la casetta di Babbo Natale, allestita nel cortile del bar Fashion, in via Delle Grazie. Il 12 dicembre, vigilia del giorno a lei dedicato, S. Lucia passeggerà nel centro città, in compagnia degli zampognari di Ponteranica che, insieme a Fiorellina, faranno visita, alle 18, al reparto di Pediatria dell'ospedale. Alle 21, poi, sarà la volta di una grande pizzata al Mezzo di Ombriano, con i ragazzi diversamente abili; un'altra oc-

casione, per S. Lucia, di distribuire i suoi doni. Il 17 dicembre, toccherà a Babbo Natale portare regali, facendo visita alla casa famiglia di Zappello e

«Ca’ del temp»: ancora tre appuntamenti

Conferenza stampa dell’assessore alle Politiche giovanili Mia Miglioli per presentare un’iniziativa certamente nuova per la nostra città: uno spazio in cui i genitori possano ritrovarsi con i loro figli per trascorrere con loro il tempo libero. Accompa-

gnata dai funzionari Vittorio Vantadori e Giovanna Severgnini, l’assessore ha presentato il progetto «Ca’ del temp» all’interno del Piano territoriale degli orari: quattro appuntamenti a partire da domenica 20 novembre (ore 15.30 alla scuola Mater-

na Montessori di via Bottesini) e poi il 22 gennaio (teatro oratorio di Ombriano), il 18 marzo (museo civico di Crem) e 20 maggio (parco Bonaldi). Per gli interessati le iscrizioni si ricevono alla sede dell’ufficio comunale «Orientagiovani» di via Civerchi.

«Puliamo il mondo», grazie ai bambini Giovedì 22 settembre alcune classi della scuola primaria di Madignano hanno partecipato all’iniziativa «Puliamo il mondo» promossa, da diversi anni, a livello nazionale, da Legambiente. L’iniziativa di cura e pulizia, allo stesso tempo simbolica e concreta, mira a sensibilizzare le persone per avere ambienti più puliti e vivibili. Accompagnati dalle loro insegnanti e da alcuni genitori, gli alunni, muniti di

guanti e sacchi, hanno raccolto cartacce, mozziconi, sacchetti e tipi diversi di spazzatura nei luoghi che loro stessi frequentano (parco vicino alla scuola, zona dell’oratorio e della palestra, parco di via Cavour…). Un ringraziamento va a tutti i bambini che hanno partecipato all’attività, ai genitori, alle insegnanti e all’amministrazione comunale che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa. c.b.

alle altre comunità del territorio. Il 18, pranzo degli anziani e dei migranti al ristorante di via Matilde di Canossa, offerto da Sodexo; a seguire:

musica, balli e la grande tombolata. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, Fiorellina e Babbo Natale passeggeranno lungo le vie. In occasione della vigilia, Babbo Natale farà visita agli anziani dell'istituto geriatrico Kennedy e agli ospiti della casa albergo di via Zurla, per regalare loro sorrisi, allegria e dolcetti. Il giorno di Natale, sempre lui, Babbo Natale, porterà i suoi saluti ai degenti dell'ospedale Maggiore, portando anche dei doni ai piccoli pazienti di Pediatria. Infine, il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, i Pantelù e le loro bellissime befane faranno visita al vescovo di Crema, Oscar Cantoni, alle associazioni di volontariato e alle forze dell'ordine per i consueti doni. Alle 15, sotto l'albero di piazza Duomo, la befana distribuirà dolci e peluche ai bambini.

Crema Ricerche: workshop «Meccanica & Automazione». Progetti Il prossimo 30 novembre si terrà il terzo dei quattro workshop che tracciano una roadmap, frutto dei tavoli di lavoro del comune di Crema con le parti economiche, per avviare pratiche di collaborazione fra l’Università degli Studi di Milano e le imprese. La competitività delle imprese, che siano esse piccole, medie o grandi, deriva da un lato dalla capacità di progettare, tenere sotto controllo e gestire i processi industriali interni e, dall’altro, di realizzare prodotti tecnologicamente avanzati, affidabili e di ottima qualità. Un tale obiettivo può essere raggiunto mediante il crescente utilizzo dell’automazione industriale che, grazie all’utilizzo dell’informatica, risulta essere sempre più avanzata. Il Dipartimento di Tecnologie

Pierpaolo Soffientini, presidente di Crema Ricerche, e Laura Zanibelli, assessore all'Istruzione di Crema

dell’Informazione presso il Polo di Crema dell’Università degli Studi di Milano è un centro di ricerca nel quale vengono studiati i principali aspetti dell’informatica e della sicurezza informatica senza trascurare le tematiche inerenti il controllo della qualità, l’affidabilità e la strumentazione di misura.

Nell’ambito del workshop «Meccanica & automazione» verranno presentati alcuni progetti, linee di ricerca e di sviluppo oltreché messe in evidenza le competenze sui temi tipici della automazione industriale, con particolare riguardo ai contributi che l’informatica può dare in quest’ambito. Uno degli obiettivi del workshop, oltre ai più tradizionali quali conoscersi, confrontarsi e mettere in contatto realtà diverse, è sicuramente quello di valutare la possibilità di collaborazione tra università, istituzioni e imprese. Il programma prevede interventi di relatori provenienti sia dall’università sia dal mondo delle industrie. Per informazioni: Via G. Di Vittorio, 2 - 26013 CREMA (CR) Tel. 0373/259638 E-mail: info@cremaricerche.it www.cremaricerche.it


Speciale Economia

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«Bisogna stimolare un’imprenditoria innovativa» Pagine a cura di LAURA BOSIO

La situazione è preoccupante: il 2012 sarà l’anno peggiore, e si rischia un forte aumento della disoccupazione

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iviamo una crisi che molti economisti definiscono la peggiore da un secolo a questa parte. I problemi sono molti: il debito pubblico, la crisi occupazionale, che ovviamente riduce la capacità di spesa e quindi i margini di mercato, la situazione del credito e, ora, anche l’inflazione, in crescita dopo l’aumento dell’Iva. La crescita, sottolineato preoccupato il professor Antoldi nell’intervista che pubblichiamo, nel 2012 potrebbe essere pari a zero. In questo contesto, è chiaro che la preoccupazione sia forte, anche se non si manca di sottolineare, da parte delle associazioni di categoria e della stessa Camera di Commercio, la presenza di alcuni contesti di segno non del tutto negativo. «Il tessuto economico territoriale si caratterizza per un imprenditorialità legata al fattore produttivo tradizionale, e in particolare al manifatturiero» spiega Fabio Antoldi, docente di Strategia e politica aziendale dell'Università Cattolica di Cremona e codirettore del Cersi (Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale). «I più grossi contributi arrivano dal metalmeccanico e dall'agroalimentare, parallelamente a una forte crescita del metallurgico. Togliendo quest'ultimo caso, dovuto per lo più allo sviluppo di un gruppo forte e internazionale, le altre due categorie nel territo-

Fabio Antoldi: «Nel territorio le imprese medio-piccole e micro sono quelle che maggiormente stanno soffrendo»

rio cremonese si caratterizzano per un'imprenditorialità mediopiccola e micro, che è quella che maggiormente sta soffrendo». Quali sono i problemi più grandi a cui le aziende vanno incontro? «Tutte le aziende registrano una riduzione del fatturato, che è per lo più un problema italiano, visto che la piccola e micro impresa si basa sostanzialmente sul mercato interno. Vediamo una riduzione dei volumi, dei prezzi e anche dei margini di guadagno. E' un circolo vizioso che porta alla perdita di lavoro e alla cassa integrazione. Del resto recenti dati della Cisl dimostrano che, solo nel settore meccanico, ben 97 imprese sono in una situazione di crisi, per cui si può ipotizzare che in un prossimo futuro vi saranno altre perdite di lavoro. Partendo da questo dato è immaginabile

«Il problema economico è a carattere nazionale e globale»

che anche negli altri comparti potranno esservi problemi simili. Si prospetta dunque un periodo di calo di lavoro e licenziamenti, per un 2012 che sarà l'anno peggiore della crisi. Si ipotizza una crescita pari a zero, senza prospettive di aumento dei volumi di vendita. Una situazione non rosea, che richiede un intervento strutturale dal punto di vista italiano ed europeo».

In che modo si dovrà intervenire? il governo Monti è in grado di dare risposte? «Il problema economico è qualcosa di nazionale e globale. Per tale motivo le risposte devono arrivare prima di tutto dal sistema. Bisogna agire sulla fiscalità, sulla burocrazie sulla dimensione di impresa e sulle reti, sull'internazionalizzazione delle imprese, sul trinomio ricerca-sviluppo-innovazione. Gli ingredienti sono noti. Si confida che questo Governo libero dai vincoli dei governi che lo hanno preceduto, possa mettere in campo le riforme necessarie. Innanzitutto bisogna agire sulla riforma fiscale. Servono poi riforme legislative che permettano alle imprese una maggior elasticità e rapidità di movimento. Servono politiche di sostegno all'inserimento dei network di imprese italiane in sistemi internazionali. Bisogna puntare sul sostegno all'innovazione di prodotto e di processo attraverso la ricerca, l'indizione

di appositi bandi e una maggior vicinanza tra imprese e università. Tutte azioni già note, ma che non si sono mai messe in pratica». Si può fare qualcosa a livello locale? «Assolutamente: il territorio non può esimersi dall'assumersi le proprie responsabilità. Il motore della ricchezza del territorio sono le persone, che con il loro lavoro portano un contributo notevole. Ma un ruolo determinante lo hanno anche gli imprenditori: a noi manca quel motore imprenditoriale votato alla crescita, con idee giovani, innovative e frizzanti. Il nostro territorio è infatti caratterizzato da un'imprenditoria molto locale, tradizionale e decisamente non giovane. Per questo bisogna reagire, sfruttando la presenza delle università sul territorio. Serve una collabo-

razione tra privato, enti pubblici, atenei e banche territoriali in odo da favorire lo start up di imprese innovative. Questa è una frontiera su cui, a livello locale, si può lavorare da subito, per far nascere idee e imprese giovani ad elevato contenuto intellettuale, specialmente su settori innovativi: il nostro territorio, ad esempio, è votato a l l ' a g ro b u s i ness, settore in cui l'innovazione è centrale. Altro ambito su cui si può lavorare è l'information e communication tecnology. Insomma, servono aziende capaci di guardare all'internazionalizzazione e alla competitività. Per questo bisogna aiutare i giovani a crescere e diventare imprenditori. Cosa che adesso non accade, anzi: tutti i giovani con grande intelletto e capacità non hanno sbocchi lavorativi a Cremona, spesso sono disoccupati o devono andare altrove, con il risultato di una consistente perdita di cervelli, oltre ad essere il territorio con il più alto tasso di disoccupazione giovanile di tutta la Lombardia». Cosa si sta muovendo in questa direzione? «C'è un progetto in fase di approntamento, che vede coinvolte la Cattolica e il Politecnico. Vogliamo favorire velocemente la nascita di un'imprenditorialità giovanile ad elevato tasso di competenza e propensione alla crescita. L'emergenza attuale è tamponare la perdita di lavoro e garantire una vita dignitosa a chi viene licenziato.

«Bisogna aiutare i giovani a diventare imprenditori»


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Speciale Economia

Venerdì 25 Novembre 2011

«Cciaa in prima fila per il sostegno alle aziende»

Giandomenico Auricchio: «Credito, internazionalizzazione, innovazione e aggregazione sono le priorità d’intervento»

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o stato dell’economia italiana ha evidenti, inevitabili ricadute su quello dell'economia locale. Il nostro territorio subisce da tempo la crisi, e la sfida è cercare le risposte più adeguate. Ne abbiamo parlato con Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona. L'attuale scenario di crisi è pesantissimo per tutte le categorie economiche. Qual è la situazione locale? «I dati del terzo trimestre 2011 giungono in un momento di elevata criticità per l’economia italiana, esposta più di altre alle speculazioni finanziarie e alla contrazione della domanda mondiale e impegnata con i partner europei su difficili interventi strutturali per il risanamento e lo sviluppo. In tale contesto è già positivo che l’indice della produzione industriale cremonese recuperi il 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Viceversa il dato congiunturale della produzione industriale provinciale, dopo due trimestri di decelerazione, ma comunque in crescita, retrocede del 3,1% rispetto al periodo aprile-giugno 2011 (contro il +0,1% della Lombardia), allontanandosi dai valori che hanno preceduto la crisi e che erano stati nuovamente raggiunti solo tre mesi fa. Si interrompe così il trend positivo della produzione che, pur con qualche esitazione, si protraeva ormai da due anni. La nostra provincia registra comunque la percentuale di imprese in crescita tendenziale migliore in Lombardia, con il 67% (contro una media regionale del 50%), e la percentuale di imprese in contrazione produttiva più bassa in regione (20%). Tra i settori che hanno maggiormente contribuito all’incremento produttivo su base tendenziale si trovano ancora la siderurgia e la meccanica, cioè i più importanti dell’intero comparto manifatturiero provinciale, con variazioni che, pur non ripetendo il +15% del trimestre

scorso, tuttavia sono ancora consistenti, rispettivamente del 9,2 e del 7,9%. E’ importante comunque osservare che per tutti i principali settori economici le variazioni produttive tendenziali rimangono nell’area positiva. A gettare ombre sui prossimi mesi sono le variazioni negative, rispetto al trimestre precedente, sul versante degli ordini che vanno dal -3,4% (-1,7 in Lombardia) di quelli interni al -4,7% dei quelli esteri (-3,4% il dato lombardo). Si ferma inoltre la crescita congiunturale del fatturato a prezzi correnti (-0,1%, contro un + 0,6% lombardo) e anche la dinamica inflattiva di materie prime e prodotti si raffredda in misura consistente». Di quali interventi avrebbero bisogno le aziende? Quali sono le azioni che la Camera di Commercio sta attuando per il sostegno all'economia locale?

«L’attuale momento di grandi turbolenze per l’economia mondiale costituisce forse il periodo più critico dal dopoguerra, dove si intrecciano fenomeni di natura diversa. Problemi di breve periodo si cumulano infatti con quelli di medio e lungo periodo, aspetti finanziari si intersecano a quelli reali, il tutto è affiancato dalla crisi dell’area euro, dai problema del debito sovrano nei paesi non solo periferici, dalla fragilità del sistema bancario e dallo stallo politico negli Stati Uniti. In questo quadro economico globale, trovare ricette per risollevare l’ambito locale è senz’altro complesso e gli interventi non possono che limitarsi a tamponare le maggiori difficoltà e ad alleggerire le criticità del momento, nell’attesa che si schiarisca la situazione internazionale, preparando le imprese cremonesi ad agganciare il treno della ripresa quando se ne presenterà l’occasione. La Camera di Commercio di Cremona

Con queste premesse, credito, internazionalizzazione, innovazione, aggregazione, sono le priorità d’intervento della Camera di Commercio. Per questo continuerà una forte attenzione verso il mondo del credito con iniziative da concordare con il sistema dei Confidi che hanno assunto in questi ultimi anni un ruolo strategico per il sistema delle Pmi. Sul fronte dell’internazionalizzazione, oltre ai servizi di informazione, formazione e assistenza specialistica, anche attraverso la rete dei Lombardia Point, è già stato varato per il 2012 un ricco programma di partecipazione a fiere e missioni che potranno permettere alle imprese cremonese di consolidare la propria presenza sui mercati globali. Continueremo inoltre a lavorare per far crescere una cultura collettiva dell’importanza di investire nell’innovazione coinvolgendo le Università ed i Centri di Ricerca, con particolare attenzione alle reti d’imprese in modo da favorire la ricerca, l’innovazione, la formazione, il trasferimento tecnologico. Il progetto Ergon, finanziato sull’AdP fra Regione e sistema camerale lombardo, con una dotazione per il territorio di oltre 460.000 euro, rappresenta una significativa opportunità per le imprese cremonesi che punteranno sull’aggregazione e le reti d’impresa per la realizzazione di prodotti, servizi e business innovativi in nuovi mercati. Sul fronte della semplificazione, altro tema rilevante per la competitività del sistema delle imprese, l’entrata in vigore della mediazione obbligatoria e l’attivazione dello Sportello Unico per le attività produttive, che vedono protagoniste proprio le Camere le Commercio, costituiscono tappe importanti di un processo necessario e non più procrastinabile». Quali sono le prospettive per il prossimo futuro? Possiamo essere un po’ ottimisti?

Giandomenico Auricchio

«Come già ricordavo, la grave crisi che stanno vivendo i mercati finanziari internazionali, le tensioni dell’economia europea, la crisi del debito e le debolezze del sistema italiano, unitamente al rallentamento della domanda internazionale, determinano condizioni di grande incertezza e di criticità. A livello lombardo cresce la quota dei pessimisti e di coloro che non si attendono grandi miglioramenti nel breve periodo, soprattutto per la domanda interna (che è il punto dolente della congiuntura attuale) e l’occupazione. Il trimestre in corso potrebbe chiudersi con una variazione negativa della produzione nell’ordine dell’1%. Nulla di drammatico, ma si tratta di un’inversione di tendenza che conferma il ridimensionamento dei tassi di crescita attesi per i prossimi mesi ed il prossimo anno, e per contrastare il quale non si può che confidare nel rinnovato vigore con il quale i governi dell’economia mondiale e nazionale sapranno e dovranno affrontare le grandi sfide che ci aspettano nell’immediato futuro».

«La nostra crescita tendenziale è la migliore in Lombardia


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Per il presidente Massimiliano Salini serve una vera riforma dello Stato. Il ruolo della Provincia

«Fondamentali collaborazione e sinergie» Formazienda: 100mila euro per realizzare percorsi formativi mirati nel settore turistico

Il Fondo Formazienda ha stanziato 100mila euro da destinare alla realizzazione di percorsi formativi mirati a contribuire alla crescita professionale degli addetti del settore turistico commerciale e al consolidamento delle Iat: un progetto finalizzato alla crescita turistica del nostro territorio, misura particolarmente importante per spingere verso la ripresa economica. Nei giorni scorsi, il presidente del Fondo, Enrico Zucchi, ha avanzato la proposta di lavoro in un incontro programmatico tenutosi a Crema presso la sede del Fondo Formazienda. «Nel progettare questa sperimentazione abbiamo individuato in Reindustria l’attore adeguato a svolgere il ruolo di soggetto attuatore dei piani formativi che potrà contare sul valido supporto dei partner dei Distretti del Commercio di Crema, Cremona e Terre Casalasche (Casalmaggiore, Martignana Po, Gussola, Torricella del Pizzo, Casteldidone, Rivarolo del re, Scandolara Ravara, Motta Baluffi, Spineda, S.Daniele Po)» spiegano i promotori. I partecipanti hanno condiviso la proposta e stabilito di dar seguito alla sperimentazione. Il progetto prevede tempi di realizzazione di 12 mesi, da febbraio 2012 a febbraio 2013 e il monitoraggio trimestrale di ogni azione programmata. E conclude Zucchi: «La finalità del progetto, che integra il contributo regionale di circa 350.000 € da destinare all’abbellimento degli esercizi commerciali e turistici nonché delle vie e piazze dei comuni, è quella di dare l’abbrivio ad un percorso culturale di accoglienza turistica che guarda anche a Expo 2015 e che intende contribuire allo sviluppo del turismo in provincia di Cremona. All’esito della prima sperimentazione, potremo valutare di dar seguito a successive azioni di supporto».

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o scenario del tessuto produttivo e commerciale del nostro territorio preoccupa notevolmente il mondo istituzionale. Ce lo conferma Massimiliano Salini, Presidente della Provincia di Cremona. «I dati dell’industria, a livello locale, appaiono buoni, con segnali positivi importanti. Lo stesso accade anche nel settore agricolo, dove si registra una ripartenza legata a migliori prezzi del latte e una maggior equità nei prezzi delle materie prime. Purtroppo, invece, per quanto riguarda artigianato e piccole imprese, si registra una crisi davvero imponente, che non lascia presagire nessun segnale di ripresa. Ci preoccupa molto anche il dato della disoccupazione, che si rivela decisamente alto, anche a causa di alcune chiusure da parte di grosse aziende; questo per il nostro territorio è un fenomeno nuovo e un problema con cui fino a pochi

anni fa non dovevamo confrontarci. A questo clima di preoccupazione si aggiunge una certa instabilità finanziaria, che si ripercuote sul credito e sulla capacità di investire. Questo impedisce agli imprenditori di avere nuove forme di produzione che permettano loro di aggredire il mercato». Cosa fanno le imprese per tutelarsi? «Trovo molto positiva questa nuova propensione, a cui stiamo assistendo, alla collaborazione tra imprese sul territorio. Una cosa che è lontana dalla mentalità classica dell’imprenditori, ma che si sta sviluppando come risposta alla crisi. Nascono così poli e consorzi in cui le aziende trovano modo di collaborare con reciproco vantaggio. Questo può favorire una nuova speranza, che fa leva sul “rinascimento imprenditoriale”, senza che venga abbandonata la peculiarità della piccola impresa: non ci si deve fondere, ma collaborare per riuscire ad aggredire mercati prima inaccessibili.

Salini: «Dobbiamo completare l’iter sul servizio idrico integrato»

Altro punto che può segnare una ripartenza è la necessità di portare avanti le liberalizzazioni dei servizi pubblici locali. Non si può sperare di far muovere l’economia se non arrivano investimenti da parte dei privati, e per questo servono nuove forme di imprenditorialità». Cosa chiedete al nuovo Governo? «Di accettare la sfida di una vera riforma statale, che ne alleggerisca il peso con una liberalizzazione dei servizi e il via libera a una reale concorrenza, in cui lo Stato ha il ruolo di arbitro tra i vari attori privati. Tale azione dovrebbe coinvolgere svariati settori, dal trasporto pubblico regionale ai servizi idrici, del gas, dell’energia elettrica, dell’igiene ambientale. Inoltre si dovrebbe aprire tale azione anche a servizi che non fanno parte del dibattito attuale sulle liberalizzazioni, ma che sono comunque importanti: ad esempio sul lavoro di enti come l’Inail, che possiede un grande patrimonio. Se si pensa di mettere a posto l’Italia reintroducendo l’Ici non si va lontano. E da questo Governo tecnico non ho sentito parlare in modo convincente di libe-

ralizzazione. La riforma dello Stato è il vero problema da affrontare, anche se in ogni caso un Governo che non è legittimato dalla volontà popolare non può permettersi di fare troppi cambiamenti». Quali sono invece le azioni da mettere in campo a livello locale? «Stiamo dando una certa continuità agli investimenti infrastrutturali. A questo proposito abbiamo riportato a casa i fondi per il raddoppio della Paullese, e nel 2012 partirà la Cremona-Mantova. Tra i nostri obiettivi c’è una forte azione di propulsione di interventi che portino nuovo lavoro sul territorio e il completamento dell’iter sul servizio idrico integrato. L’Amministrazione provinciale mantiene sempre alta l’attenzione sul tema dell’occupazione e della formazione professionale: a questo posto metteremo in campo interventi e iniziative che favoriscano una ripartenza del territorio valorizzando il capitale umano. Bisogna inoltre intensificare l’alternanza scuola-lavoro, in modo che gli studenti abbiano un’immediata spendibilità sul mercato del lavoro.

«Servono le liberalizzazioni dei servizi e il via libera alla concorrenza»


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Mario Caldonazzo, Confindustria: «L’Europa nel suo insieme è incapace di costruire una risposta convincente»

«La crisi è europea, riforme non più rinviabili per lavoro ed imprese» N

oi imprenditori siamo preoccupati e stiamo sostenendo da tempo quanto si stiano sottovalutando gli effetti di una crisi che continua a cambiar forma e consistenza ma che non accenna a ridurre i suoi effetti depressivi sui mercati» afferma Mario Caldonazzo, presidente dell'Associazione industriali di Cremona. «La crisi preoccupa perché non è più il singolo paese bensì l’intera Europa nel mirino dei mercati finanziari. I titoli di stato della Francia hanno raddoppiato lo spread sui Bund tedeschi, lo stesso è successo per la solida Austria ed anche la Finlandia ha visto un’impennata in negativo. A questa situazione non esiste una sola responsabilità; le colpe sono dell’Europa nel suo insieme, incapace di assumere decisioni comuni, di costruire in comune una risposta convincente, ma anche dei singoli paesi europei troppo spesso incapaci di costruire percorsi di sviluppo». E il nostro Paese? «L’Italia sta subendo più di altri questa “onda anomala” perché persiste una inspiegabile resistenza ad avviare alcune riforme, oggi divenute necessarie e non rinviabili. Sono riforme che devono puntare a rinforzare i più preziosi valori che il paese possiede: le imprese ed i lavoratori. Confindustria e le altre asso-

Lettera aperta alle istituzioni

Mario Caldonazzo, presidente dell'Associazione industriali

«Bisogna ridurre il prelievo fiscale su famiglie e aziende» ciazioni di categoria hanno da molto tempo sottoposto alla classe dirigente del paese proposte concrete di intervento. Fra queste ne voglio ricordare alcune. A partire dalla riforma fiscale: essa, per puntare allo sviluppo, deve avere come obiettivo una significativa riduzione del prelievo su famiglie e imprese. E' indispensabile dare impulso alla capacità competitiva delle imprese italiane, in particolare riducendo il cuneo tra costo del lavoro e retribuzione netta. Va pertanto avviato subito il processo di superamento dell’Irap a

Dall'incontro delle associazioni di categoria presso l'Associazione industriali, svoltosi nelle scorse settimane, è emersa una lettera aperta, al sindaco e ai cremonesi, per dire che «non intendiamo accettare che ulteriori costi, tasse o balzelli gravino sulle nostre imprese. Monitoreremo la situazione e denunceremo gli abusi»” scrivono le associazioni. «E' il momento di mettere le imprese - artigianali, agricole, commerciali, di servizi, industriali al centro dell'attività politica. E' il momento di dimostrare con i fatti che si crede davvero nelle imprese quale motore della ripresa, sostenendole e non affossandole, dando loro tutto il necessario supporto realizzando le condizioni necessarie per l'insediamento di nuove iniziative imprenditoriali sul nostro territorio e per lo sviluppo di quelle esistenti. Vogliamo richiamare alcuni dei temi che le nostre associazioni a livello nazionale hanno sottoscritto nel comune manifesto per la partire dalla componente del costo del lavoro. Lo strumento fiscale va anche utilizzato per poche e selezionate finalità di politica industriale - tra cui promozione degli investimenti in R&I, rafforzamento patrimoniale delle imprese - e per sostenere l’occupazione, in particolare dei giovani. Abbiamo anche avanzato l’ipotesi di una imposta patrimoniale sui capitali delle persone fisiche purché le risorse ricavate vengano utilizzate per consentire una riduzione della tassazione delle imprese e dei lavoratori.

crescita: pensioni, fisco, infrastrutture ed energia, liberalizzazioni, dismissioni. Ad oggi non c'è stata alcuna concreta manifestazione di volontà: l'assessore Cattaneo ha chiaramente lamentato la mancanza di fondi per sostenerne l'infrastrutturazione ed ha denunciato mancanza di supporto al progetto da parte degli enti locali. Il protocollo d'intesa sollecitato dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali giace da mesi non ancora sottoscritto. Parlando di liberalizzazioni, pensiamo seriamente a liberalizzare e vendere tutto quanto non strategico per ridare spinta all’economia, attraverso la costituzione di un fondo per lo sviluppo, in un momento in cui il dovere verso le generazioni future impone sacrifici e rinunce. Se le nostre istituzioni risponderanno positivamente ed in modo concreto, le imprese risponderanno, sono pronte ad investire e sostenere un piano di rilancio dell'economia cremonese».

Un altro punto su cui lavorare sono le liberalizzazioni e le semplificazioni. È indispensabile per il ritorno alla crescita ridurre in maniera drastica l’eccesso di regolamentazione e procedere ad una energica liberalizzazione delle attività economiche. Per dare impulso al processo di liberalizzazione dei mercati in cui è ancora forte la presenza pubblica, occorre anzitutto istituire autorità indipendenti nei settori che ne sono privi o estendere le competenze delle autorità esistenti per colmare le attuali carenze, con l’obiettivo di ga-

rantire imparzialità, parità di trattamento e certezza della regolazione. Ovviamente deve valere il principio che ciò che non ha senso che resti pubblico deve essere aperto alle imprese private. C'è il tema delle infrastrutture. L’infrastrutturazione del nostro Paese vive ormai da troppi anni in una situazione di dannosa e inaccettabile incertezza, che impedisce la definizione e l’attuazione di un’efficace programmazione volta a sostenere lo sviluppo e la competitività del Paese. Occorre fare ogni sforzo, anche

tramite lo strumento della spending review, per contenere la spesa corrente e preservare la spesa per investimenti. Occorre altresì creare condizioni di certezza e stabilità del quadro regolatorio e fiscale per attrarre capitali privati. Sicuramente è importante concentrare le risorse sulle grandi priorità infrastrutturali, d’interesse europeo e nazionale, e su pacchetti di piccole opere, riprogrammando le risorse disponibili, in particolare quelle nel Mezzogiorno finanziate da Fondi strutturali e Fas. Accanto a queste riforme nazionali, che noi auspichiamo verranno inserite nell’agenda del nuovo governo, è indispensabile che anche a livello locale vengano compiute delle scelte efficaci». Ad esempio? A tale proposito voglio ricordare il richiamo che tutte le associazioni di categoria di Cremona hanno fatto recentemente ai Comuni ed all’Amministrazione provinciale rispetto all’urgenza di porre in essere un piano di rilancio dell’economia locale. Pensiamo che ci siano diverse soluzioni per recuperare risorse da investire come quelle partecipazione non strategiche detenute dalle amministrazioni la cui cessione potrebbero permettere la costituzione di un fondo da collocare allo sviluppo del territorio».


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«Non gravateci di nuove tasse»

La Cna chiede alle istituzioni di «creare le condizioni per la semplificazione burocratica»

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a situazione delle impreNel settore manifatturiero l'artigianato soffre maggiormente rispetto all'industria, registrando crescita scarsa. «Per quanto riguarda gli altri settori il barometro della crisi mostra una situazione piuttosto preoccupante» afferma il direttore della Cna, Bruno Cavagnoli: «Non si aprono grandi prospettive nel settore delle costruzioni, ad esempio: negli ultimi anni erano aumentate le imprese artigiane, ma ora vengono colpiti i piccoli, che sono costretti ad uscire dal mercato. Il consumatore è spaventato e preoccupato per la situazione attuale e per i continui aumenti di tasse e tariffe, quindi è anche meno propenso a spendere. Si tratta di comportamenti che conseguono a un clima generale di preoccupazione, che si ripercuote sia sui cittadini stessi che su coloro

Bruno Cavagnoli: «Bisogna puntare sulle opportunità di crescita per le nostre aziende in mercati nuovi»

che offrono dei servizi». Che necessità avrebbero le aziende? «Un punto di partenza è rappresentato dalla necessità che il Governo arrivi al pareggio di bilancio, cosa che dovrebbe verificarsi nel 2012. Le modalità di tale azione determineranno gli spiragli di crescita. Se si ridurranno le spese

e si aumenteranno le entrate, recuperando denaro dall'evasione fiscale, forse si potrà ripartire. In primis ad essere rilanciati dovrebbero essere i lavori pubblici promossi dagli enti locali, che porterebbero nuovo lavoro sul territorio. Certo è che se poi si impedisce il turnover nei posti di lavoro perché la gente non riesce più ad andare in pensione e nel frattempo si continuano a perdere posti di lavoro, i nostri giovani resteranno tutti a casa senza occupazione. E l'unica soluzione a tutto ciò è la crescita economica». Qual è il ruolo del Governo? Abbiamo presentato, con le altre associazioni, cinque azioni fondamentali per un intervento tempestivo al fine di recuperare la credibilità del nostro paese. I temi su cui puntare erano: spesa pubblica e riforma pre-

videnziale, cessione del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture e infine il comparto dell'energia. Bisogna puntare sulle opportunità di crescita in mercati nuovi, specialmente con le energie sostenibili». Cosa si può fare a livello regionale per il sostegno del settore? «La Regione può fare molto per il settore artigiano. Ad esempio creare le condizioni per la semplificazione burocratica, per il sostegno alle imprese, o agevolare l'accesso al credito, che è tornato ad essere un problema. Sono tutti campi in cui un sostegno regionale è fondamentale». Cosa chiedete agli enti locali? «Di non infierire sulle nostre imprese con tasse e balzelli: ne abbiamo già avuti a sufficienza. Chiediamo poi la dismissione di partecipazioni inutili e patrimoni che non servono, per utilizzare poi tali risorse per lo sviluppo del territorio. Bisogna agevolare la nascita e la crescita dell'imprenditorialità locale. Ad esempio con il progetto Tencara: la realizzazione di un polo di sviluppo in cui si offrano servizi di tecnologia e innovazione alle imprese è particolarmente importante. Anche gli enti locali, del resto, si trovano spesso con le mani legate: non hanno più i soldi per portare avanti tutti quei lavori di manutenzione che hanno sempre dato molto lavoro alle imprese artigiane».

«Importante il Polo di sviluppo di Tencara»

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CONFARTIGIANATO: fiducia nel Governo Monti

«Bisogna riequilibrare la pressione fiscale»

Massimo Rivoltini

Nei giorni scorsi Confartigianato ha riunito a Roma gli Stati generali della Confederazione per analizzare la grave situazione del Paese e fare il punto sui problemi delle piccole imprese. La situazione è ben descritta dai dati che sono stati illustrati dal segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli: il debito pubblico italiano, in 10 anni è cresciuto di 544 miliardi di euro. Nel 2001 era il 108,8% del Pil e nel 2011 arriva al 120,6% del Pil. «Noi» è stato sottolineato in numerosi interventi «non siamo abituati a scendere in piazza per far sentire le nostre ragioni. Preferiamo continuare a lavorare nelle nostre aziende». «Ma questo non significa» ha detto il presidente Massimo Rivoltini – che non dobbiamo avere uno sguardo ampio e osservare cosa avviene fuori dalle nostre imprese. Noi non rinunciamo a chiedere conto alla politica, a tutta la classe politica, dei tanti annunci cui non sono seguiti fatti, degli impegni non onorati per costruire un Paese a misura di piccole imprese». Per questo Confartigianato ha accolto con soddisfazione le linee programmatiche esposte dal neo

Rivoltini: «Si deve ridurre il peso che grava su imprese e lavoratori»

Presidente del Consiglio Mario Monti, apprezzando in particolare le parole di verità che egli ha pronunciato riguardo allo stato di salute dell’economia italiana. «Riteniamo importanti» dice Rivoltini «gli impegni assunti in materia di riequilibrio della pressione fiscale con la finalità di ridurne il peso su imprese e lavoratori. Daremo al Governo tutto il sostegno che è necessario per eliminare gli ostacoli burocratici e regolamentari che oggi si frappongono alla nascita e alla crescita delle imprese». «Di fronte a questa situazione» evidenzia Rivoltini «Confartigianato continua quindi a svolgere, con coerenza e senso di responsabilità, il proprio ruolo di denuncia e di proposta, consapevole di rappresentare gli interessi reali delle imprese e delle loro famiglie fortemente radicate nel territorio. Confartigianato è impegnata a rafforzare questo percorso di rappresentanza. Un percorso che richiede convinta condivisione e coesione per esprimere al meglio e con maggiore forza le esigenze dei nostri imprenditori e ottenere dall’interlocutore politico quella qualità di interventi indispensabile per riavviare lo sviluppo del Paese».


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«Servono nuove misure di sostegno per incrementare la competitività»

Antonio Piva (Libera Agricoltori): «Occorre stabilità nei mercati in un periodo medio-lungo»

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a volatilità dei mercati ha condizionato negli ultimi anni la redditività delle imprese agricole. E questa situazione di instabilità ha colpito una parte importante della economia provinciale che si basa essenzialmente sull’agricoltura. Tuttavia, nonostante questa situazione di grande incertezza, qualche segnale positivo lo si è intravisto e l’agricoltura in questi mesi sta vedendo qualche spiraglio di luce. «Rispetto allo scorso anno la situazione dei mercati agricoli è decisamente migliorata» dichiara Antonio Piva, presidente della Libera Agricoltori. «Siamo ancora lontani da situazioni rosee ma il clima è senz’altro più sereno. Il comparto dei cereali, e in particolare del

mais, si è risollevato e, anche se nelle ultime settimane le quotazioni si sono riabbassate leggermente, attestandosi sui 18-19 euro al quintale, ora sembra che la situazione si sia stabilizzata, e questo è positivo per i produttori. Ma le notizie più confortanti arrivano dalla suincoltura, che da alcuni anni a questa parte si trovava in una situazione decisamente critica, ora le cose vanno meglio. Le quotazioni hanno avuto una decisa risalita, e il prezzo dei grassi si è attestato intorno a 1,50 euro al chilo. Questo rende l’aspetto commerciale più accettabile per i suinicultori. C’è da sperare che tale situazione duri a lungo, perché le aziende sono provate e hanno ora bisogno di un lungo periodo di quo-

tazioni buone per rimettersi in sesto. Per il comparto del latte il discorso è più complesso. Per quello destinato alla trasformazione in prodotti di pregio le aspettative sono interessanti: le quotazioni dei prodotti Dop si mantengono su livelli sostenuti, la domanda è buona e per questo anche la materia prima dovrebbe essere ben retribuita. Invece per quanto riguarda il latte ad uso alimentare siamo riusciti a fatica a chiudere un contratto semestrale con una quotazione media superiore a quella in vigore fino a settembre e in salita per il primo trimestre dell’anno prossimo. Si tratta di un prezzo di 40,3 centesimi al litro per l’ultimo trimestre di quest’anno e per il nuovo anno, gennaio marzo, si arriverà a 40,7. La media è di 40,5 euro

al litro. E’ un prezzo di equilibrio, che ci consente di chiudere il 2011 in discrete condizioni e di iniziare il 2012 in risalita. Ora non resta che tenere d’occhio i mercati per vedere come ci si posizionerà nel prossimo futuro. In ogni caso, come sempre, siamo pronti a sostenere tutti gli sforzi dei produttori al fine di garantire loro il miglior prezzo possibile». Cosa servirebbe alle aziende per risollevarsi? «Come dicevo all’inizio, serve prima di tutto una stabilità dei mercati, che si protragga per un periodo medio-lungo. Altra cosa indispensabile sono finanziamenti freschi, e per questo è ben visto l’anticipo della Pac, che la Lombardia da alcuni anni a questa parte sta concedendo con ri-

Antonio Piva

sorse proprie. C’è da augurarsi che la nuova Pac possa continuare sostenere le aziende e la loro attività primaria anziché orientarsi verso indirizzi ambientalisti». Quali sono le misure che chiedete alle istituzioni locali? «Abbiamo bisogno di una politica di sostegno finanziario agli agricoltori e di una politica locale in grado di essere semplice e con pochi cavilli, senza introdurre nuovi vincoli e condizionamenti su diverse questioni, come l’uso delle acque e del territorio, la introduzione di parchi e via di seguito. La società e la politica dovrebbero riconoscere l’attività pubblica che viene fatta dall’agricoltura: ci viene chiesto un impegno che va ben oltre l’aspetto alimentare».

Cosa chiedete invece a Regione e Governo? «Di mettere in atto una manovra per dotare di ossigeno fresco le aziende. Ad esempio per il rinnovo del parco macchine del mondo agricolo, o di rinnovare l’impegno sul credito, sviluppare incentivi mirati che permettano di dare liquidità alle aziende agricole. E’ necessario tornare a investire sulla competitività. A livello nazionale, in particolare, serve un’azione incisiva sulla Pac, chiedendo che essa si faccia carico più degli aspetti produttivi e meno di quelli legati alla ruralità. La richiesta alimentare è in continuo aumento, non si può pensare di sviluppare una Pac che non sia strettamente legata alla produzione».

Eugenio Torchio, Coldiretti: «Basta tutelare prodotti fatti all’estero, che di italiano hanno soltanto il nome»

«Gli enti valorizzino e sostengano il vero Made in Italy» U Eugenio Torchio

na situazione in chiaro scuro in diversi comparti agricoli, dal latte alla carne, dall’ortofrutticoltura al florovivaismo: questo il quadro della situazione, dipinto da Coldiretti Cremona. «Le imprese stanno facendo un duro lavoro, anche se va detto che in questi mesi registriamo alcuni segnali di ripresa» spiega Eugenio Torchio, delegato confederale di Coldiretti Cremona. «Mi riferisco alla tenuta nel prezzo dei prodotti lattiero-caseari, alla fissazione di un prezzo del latte alla stalla che dà maggiori certezze alle imprese, nonché al fatto che finalmente si vede un po’ di luce anche per i due comparti più in difficoltà, quello suinicolo e quel-

lo dei bovini da carne: per entrambi rileviamo una tendenza all’aumento dei prezzi di vendita, dopo anni in cui le imprese hanno visto i loro animali pagati a prezzi neppure sufficienti per coprire i crescenti costi di produzione. C’è poi da rilevare che per le imprese agricole oggi il denaro è più caro: gli spread sono aumentati un po’ ovunque e in alcuni casi sono più che raddoppiatii». Cosa servirebbe alle aziende per risollevarsi? «Tra i punti salienti Coldiretti Lombardia pone la lotta alla burocrazia, una legge regionale per l’etichettatura d’origine obbligatoria dei prodotti, la difesa del suolo agricolo e regole precise per le energie rinnovabili».

Qual è il ruolo delle istituzioni nazionali? Cosa chiede l'associazione al Governo? «Come sottolineato dal nostro presidente Sergio Marini, consideriamo la nomina del nuovo Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania un’ottima scelta. L’attuale proposta di riforma è fortemente penalizzante per l’agricoltura italiana: basti dire che per il 2014-2020 si prevedono tagli all’agricoltura italiana per 1,4 miliardi. E’ dunque essenziale che il nostro Paese sappia fare pressing sul negoziato europeo: in questo momento, in Europa, si sta decidendo il futuro della nostra agricoltura e delle nostre imprese».

Entrando in una dimensione locale, quali misure chiedete alle istituzioni cremonesi? «E’ essenziale che le Istituzioni locali partecipino all’azione di Coldiretti, tesa a tutelare e valorizzare l’autentico Made in Italy. Un esempio: proprio in questi giorni stiamo chiedendo ai Comuni, alla Provincia, a tutte le realtà economiche del territorio di adottare una mozione sul “caso Simest” una società, controllata dal Ministero dello Sviluppo, che finora ha finanziato imprese italiane per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome».


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Massimo Sarzi Sartori: «Se non si attiva la previdenza complementare i futuri pensionati vivranno in povertà»

«Disincentivano la scelta della pensione»

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n tempo di crisi, anche tutto il sistema previdenziale e degli ammortizzatori sociali necessita di interventi urgenti. La situazione, infatti, rischia di precipitare con la fine del 2011, quando si esaurirà in molti casi la cassa integrazione in deroga. «Dovrebbero ripristinare una parte dei fondi anche per il 2012, ma non si sa ancora nulla di preciso e per questo non si possono avere certezze» afferma Massimo Sarzi Sartori, coordinatore del Patronato Cisl. «Le aziende che erano in cassa integrazione riescono ad andare avanti solo grazie a questi ammortizzatori sociali, e non so cosa potrà accadere quando essi finiranno». Ricevete molte richieste di accesso agli ammortizzatori sociali? «In questi ultimi anni sono incrementate di molto le domande di disoccupazione e mobili-

tà. La situazione che possiamo osservare è quindi drammatica, e sono sempre in maggior numero i posti di lavoro che vengono meno». Quali sarebbero le riforme più urgenti da fare in tema di previdenza sociale? «Riforme previdenziali ne sono già state messe in atto, il problema è che andranno a regime tra 20 anni. Il problema maggiore sta quindi nel riuscire a risparmiare nell’immediato, erogando il maggior numero di pensioni possibili con l’importo più basso possibile. Bisogna cercare di risparmiare: certo, diminuendo le pensioni si scontenta la gente, ma del resto in tempi di crisi tutti vengono scontentati». Come funzionerà il nuovo sistema di calcolo della pensione? «Attualmente chi va in pensione usufruisce del sistema retributivo, con un importo otte-

«Situazione drammatica per la cassa integrazione»

Massimiliano Sarzi Sartori: «Sono aumentate le domande di disoccupazione e mobilità. Una situazione difficile»

nuto dalla media delle retribuzione degli ultimi anni di lavoro moltiplicate per il numero degli anni di pensionamento. In questo modo però chi va in pensione percepisce un importo che si basa sugli stipendi più alti che ha avuto. Invece il nuovo sistema prevede il calcolo della pensione sulla base della sommatoria dei contributi versati per tutta la vita. Dunque si percepirà esattamente quanto versato, e questo porterà a percepire pensioni che non saranno più l’80% dello stipendio, come accadeva prima, ma solo il 60%. E per i lavoratori autonomi sarà ancora peggio». Dunque si tratta di una misura sbagliata? «Era necessaria, ma quando andrà a regime porterà alla necessità di un’aggiunta alla pensione pubblica. In caso contrario avremo delle generazioni di poveri. E’ per questo che è stata istituita la previdenza complementare, che però per il mo-

mento non è decollata. La gente, specialmente in questo periodo di crisi, si dimostra restia ad attivare questa forma pensionistica, che è di tipo volontario. Un problema che qualcuno dovrà risolvere, magari rendendola obbligatoria, perché non possiamo rischiare che i futuri pensionati vivano in povertà. Di questa riforma è preoccupante l’aspetto sociale: persone che erano abituate a vivere con un determinato reddito si troveranno a dover vivere con la metà, o a dover prorogare la data del pensionamento». Come giudica quanto fatto negli ultimi anni in materia pensionistica? «E’ stato un continuo modificare le norme, con l’intento di posticipare i pensionamenti e prorogare l’età della pensione. Del resto la necessità ora è di risparmiare nell’immediato, e la mia impressione è che si voglia disincentivare la volontà di accedere alla pensione».

CRISI DELL’OCCUPAZIONE

Cassa integrazione, tutti i numeri della crisi I dati dell’Inps sulla cassa integrazione di ottobre 2011 confermano il trend di una parziale ma costante discesa, anche se occorre considerare l’eccezionalità del 2009 e soprattutto dei numeri del 2010, anno che si era chiuso con 314.277.391 ore di cassa integrazione, il 16% in più sul già pesantissimo dato del 2009. Complessivamente le ore di cassa registrate al mese di ottobre 2011 sono 182.836.039 (- 33% rispetto allo stesso periodo del 2010): un dato che rimane elevatissimo nel confronto storico. I dati sulla cassa però, non essendo in presenza di una reale e consolidata ripresa produttiva, segnalano una evoluzione della crisi. Una parte del processo di riorganizzazione è avvenuto con l’espulsione del personale (oltre 170 mila sono i numeri ufficiali dei licenziati negli ultimi tre anni), mentre una parte delle aziende che ricorrevano alla cassa hanno chiuso l’attività. Inoltre sono intervenuti cambiamenti nella composizione della forza lavoro, in aumento sono le assunzioni (circa il 70%) a tempo determinato, parziale o ridotto, e per la prima si registra un aumento significativo dell’utilizzo “forzato” del part-time anche per le figure maschili, come risposta alla riduzione delle commesse. I problemi di struttura rimangono gli stessi, sebbene diluiti dalla parziale e altalenante ripresa, come si evidenzia dal rallentamento: nel periodo lugliosettembre 2011 la produzione industriale in Lombardia ha subito una brusca frenata, (+0,1% contro il +8,2% di inizio anno), e un calo degli ordini interni (-1,7%) e di quelli esterni (-3,4%), che in passato avevano rappresentato un elemento positivo nella capacità competitiva delle imprese e dei loro prodotti sul mercato estero (Dati Unioncamere e Confindustria). Questi dati preoccupanti e altalenanti, a livello regionale come a livello nazionale, confermano la profondità e le caratteristiche inedite della crisi. A livello nazionale la produzione a settembre diminuisce del 4,8% rispetto ad agosto, mentre diminuisce del 2,7% sul settembre del 2010. «La difficile situazione per il nostro sistema industriale e produttivo è purtroppo evidente, infatti nella nostra regione nel 2010 il tasso di disoccupazione è salito a oltre il 5,6%. e gli occupati sono diminuiti di oltre lo 0,6%» sottolinea Giacinto Botti della Segreteria della Cgil Lombardia «mentre gli occupati dell’industria in senso stretto sono scesi del 4,4% rispetto al 2009. I dati conosciuti del primo trimestre 2011 confermano il trend negativo. Si è ulteriormente aggravata la tendenza all’esclusione dei giovani e si è determinato un arretramento dell’occupazione femminile». I dati ufficiali lombardi sui licenziamenti sono la spia di un fenomeno ancor più preoccupante (45.414 licenziati, +7,34% rispetto allo stesso periodo del 2010). Questi dati allarmanti si affiancano a quelli dell’aumento delle domande ufficiali di mobilità e di disoccupazione. Per il Segretario della Cgil Lombardia «questi sono i problemi strutturali del paese reale che, insieme alla grande evasione, alla corruzione devastante e alle infiltrazioni mafiose, devono essere affrontati e risolti».


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Speciale Economia

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«E’ essenziale invitare alle gare le imprese edili del cremonese, cremasco e casalasco»

Laura Secchi (direttore Ance Cremona): «Alto profilo del nuovo Governo e del ministro Passera»

L’

attuale scenario di crisi è pesantissimo per tutte le categorie economiche, e il settore edile è tra quelli che soffre di più, in primis per i ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione. A segnalare la situazione è Laura Secchi, direttore dell'Ance di Cremona. «E` questo lo scenario che emerge dall`inchiesta del Sole 24 Ore tra alcune associazioni imprenditoriali, che lamentano un monte crediti della Pa verso le imprese di 34,6 miliardi. E nell`ultimo biennio, a dirlo è una ricerca di Unioncamere Lombardia, per quasi un`impresa su due c`è stato un peggioramento dei ritardi. Per l`industria delle costruzioni che fa capo ad Ance ora il saldo, in media, arriva dopo 240 giorni contro i 218 del 2010». Qual è il ruolo del Governo? Nel commentare questo Governo concordo con quanto dichiarato dal nostro presidente nazionale, Paolo Buzzetti: "Salutiamo con favore la nascita di un governo di alto profilo come quello guidato dal Prof. Monti e la nomina a ministro dello Sviluppo Economico e Infrastrutture di una persona di grande spessore come Corrado Passera. Come afferma Buzzetti, l`accorpamento dei due ministeri, come bene ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Monti, evidenzia la necessità di considerare l`edilizia e le infrastrutture come elementi strategi-

ci per la crescita a partire dalle indispensabili opere di sistemazione e di manutenzione del territorio. Altra cosa fondamentale è che si possa procedere al più presto con il piano di rilancio di un settore che con il 12 % del Pil può fare molto per il Paese». Cosa si può fare a livello regionale per il sostegno del settore? «In data 28 ottobre 2011 è stato firmato l’Accordo tra Regione Lombardia, Anci Lombardia e Unione Province Lombarde per la realizzazione del Patto di Stabilità Territoriale. Uno degli obiettivi che il Patto si propone consiste nel favorire il tempestivo utilizzo delle capacità finanziarie del sistema lombardo, per consentire agli Enti locali di effettuare i pagamenti in conto capitale e di sbloccare quindi i finanziamenti. In particolare, i criteri che ispirano la distribuzione dei benefici tra gli Enti locali coinvolti mirano a privilegiare quegli interventi in grado di generare effetti immediati e positivi, velocizzando i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni lombarde ed immettendo quindi liquidità nel sistema economico regionale. Per tale Accordo Regione Lombardia metterà a disposizione un “plafond” finanziario di 70

milioni, al quale possono accedere le amministrazioni che ne avranno i requisiti. Il documento si articola in un “Patto verticale” (in proporzione allo stock di residui passivi di ciascun ente) e in un “Patto orizzontale” (scambio reciproco di spazi finanziari tra enti locali, regolato da Regione Lombardia). Pertanto, il “plafond” verrà inizialmente suddiviso tra Province e Comuni in proporzione allo stock complessivo di residui passivi di conto capitale alla data del 31 dicembre 2010 e poi ulteriormente distribuito tra le diverse amministrazioni provinciali e comunali. Il 5% della quota assegnata alle Province e ai Comuni servirà a incentivare il

Importante aderire al Patto di Stabilità territoriale

“Patto orizzontale”. Sarà inoltre applicato per la prima volta l’indice di virtuosità, che prevede un premio nell’applicazione del Patto di Stabilità 2011 (oltre che nella concessione di benefici o contributi regionali) per i Comuni più virtuosi dal punto di vista delle perfomances finanziarie e della produttività della spesa. Alle Amministrazioni comunali più virtuose verrà infatti riservato un ulteriore 5% delle risorse della quota di “plafond” riservata ai Comuni». Entrando in una dimensione locale, quali misure chiedete alle istituzioni cremonesi? «Il Presidente di Ance Cremona, Carlo Beltrami ha inoltrato l’informativa relativa al patto di Stabilità territoriale sopra spiegata a tutte le Amministrazioni comunali del nostro territorio nonché al presidente ed al direttore Generale della Provincia di

Cremona, richiedendo ai pubblici amministratori se intendano avvalersi di questo importante strumento. Inoltre prosegue l’opera di sensibilizzazione, da parte di Ance Cremona, alle amministrazioni locali sui nuovi contenuti che il Decreto sviluppo ha apportato in ambito di appalti pubblici sia per interventi di manutenzione nonché in materia di riqualificazione delle città e del territorio. Chiediamo agli enti pubblici di invitare le imprese edili del territorio cremonese, cremasco e casalasco a presentare offerta per le “procedure negoziate” (ex licitazione private) in quanto la normativa vigente consente alle pubbliche amministrazioni di procedere con inviti diretti e senza bando sino all’importo lavori di un milione di euro. Abbiamo però constatato nel corso di quest’anno 2011 che purtroppo ci sono ancora Comuni ed enti della nostra provincia che non invitano le nostre imprese edili ma chiamano a presentare le offerte solo le imprese di fuori provincia, prima fra tutte Lodi, Brescia e Parma o Piacenza. Nel corso dei mesi abbiamo incontrato direttamente i responsabili di queste amministrazioni pubbliche per comprendere le inspiegabili motivazioni di questo atteggiamento.

Laura Secchi, direttore di Ance Cremona

Questo è un fatto increscioso, che sta avendo una gravissima ripercussione sulle imprese edili del territorio, imprese certificate, imprese con Attestazioni Soa per tutte le categorie e che procederanno non solo alle casse integrazioni bensì alle riduzioni del personale dipendente operaio e tecnico/amministrativo. Imprese edili del settore strade stanno vivendo una situazione pesante per mancanza di commesse e per ritardati pagamenti. Non va bene neppure nel settore privato, dove imprese serie, strutturate, in regola con stipendi e contributi, si vendono togliere lavoro presso committenti privati da “presunte” imprese prive di dipendenti operai (ma che subappaltano l’intera opera edile) che in questo modo fanno concorrenza sleale. Invitiamo i tecnici liberi professionisti iscritti agli ordini professionali del nostro territorio (ingegneri, geometri, architetti, periti,…) a verificare meglio la qualità d’impresa ed a non limitarsi al solo prezzo finale dell’opera edile, che molto spesso denota sconti eccessivi dati dalla mancanza di regolarità nei rapporti contrattuali con i dipendenti ed il mancato rispetto della sicurezza cantieri».

«Settore edile in crisi anche per i ritardati pagamenti della P.A.»

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Cultura&Spettacoli

Il prestigioso ensemble è a Cremona per l’unica tappa italiana La Mahler Chamber Orchestra

La Mahler Chamber Orchestra si esibisce sabato al Ponchielli S di Federica Ermete

abato 26 novembre alle ore 20.30, al Teatro Ponchielli si alza il sipario sulla stagione concertistica 2011-2012. Ad inaugurare la stagione è la Mahler Chamber Orchestra, la preziosa creatura di Claudio Abbado, sempre più spesso ospite del Ponchielli. Proprio nel teatro cremonese, il complesso debutta in una breve tournée (Cremona ha infatti l’onore di essere l’unica data italiana) sotto la guida, per la prima volta, di Daniele Gatti, il direttore italiano all’apice di una straordinaria carriera. La struttura insolita, l’internazionalità e l’eccezionale livello artistico fanno della Mahler Chamber Orchestra un ensem-

ble unico nel suo genere. La sua organizzazione ed il suo peculiare metodo di lavoro la rendono un modello per le future orchestre europee. Formata da una quarantina di musicisti, provenienti da ben venti Paesi differenti ed indipendente da sponsorizzazioni esterne, la formazione suona opere e concerti in tutto il mondo, sia in città così come in festival prestigiosi, dal Polo Nord al Mar Rosso. L’orchestra è stata fondata nel 1997 dai suoi stessi membri e da Claudio Abbado, del quale costituisce, insieme alla Mozart e all’Orchestra del Festival di Lucerna, una delle più felici creature. Affidata alla direzione stabile di Daniel Harding, la compagine affronta anche tournées con prestigiosi direttori ospiti. E’ il caso di questo concerto,

che dà il via ad un breve impegno con Daniele Gatti, direttore musicale dell’Orchestre National de France, direttore principale dell’Opera di Zurigo, direttore laureato della Royal Philharmonic Orchestra, un rapporto privilegiato con i Wiener e con il Concertgebouw di Amsterdam. Il programma proposto a Cremona dipinge due paesaggi luminosi e sereni. Si va dal gioioso vigore dell’Italiana di F. Mendelssohn, “il lavoro più gaio che io abbia mai composto”, alla Sinfonia n. 6 “Pastorale” di L. van Beethoven, autentico inno di pace, capostipite, per certi versi, della musica a programma, anche se si tratta, secondo le avvertenze dello stesso autore, “più di sentimenti che di pittura dei suoni”.

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In scena alle 17 al teatro di Casalmaggiore

La cicala e la formica sul palco domenica

Un momento dello spettacolo Il Teatro comunale di Casalmaggiore, anche per la stagione 2011-2012, propone l’interessante rassegna denominata “Domenica a teatro con la famiglia”. L’appuntamento d’esordio è in programma domenica 27 novembre alle ore 17, con l’Accademia Perduta Romagna Teatri - Teatro atabile d’arte contemporanea, che porta in scena “La cicala e la formica”, per la regia di Claudio Casadio. I due piccoli animali, simbolo dell’ozio e del lavoro, sono tra i più famosi al mondo grazie anche alla popolare favola di La Fontaine. Ma, se nel racconto queste due figure sono contrapposte per celebrare la virtù di una previdente e laboriosa saggezza condannando il suo opposto, nel mondo del teatro avviene qualcosa di più: un’avventurosa storia, comica e saggia, antica e moderna, piena di incontri e scontri. La cicala ha un autentico talento artistico ed è in grado di farci volare sulle ali della fantasia con la sua stra-

ordinaria voce; mentre la formica, più realista, si occupa del posto di lavoro, della casa e del quotidiano. In questa dinamica, sospesa fra sogno e realtà, si insinua una terzo personaggio: il Calabrone. Un impresario senza scrupoli che ben rappresenta le facili tentazioni del mercato e del successo di cui siamo abituati, oggi, a vederne frequentissimi esempi. Sfrutterà e illuderà la Cicala, per poi abbandonarla, squattrinata e sola, al gelo dell'inverno. Il mito della facile ricchezza e della perpetua spensieratezza si infrange contro il mondo reale. A questo punto, tutto il peso della storia poggerà su una formica! Si tratta dunque del racconto di un’amicizia perduta e riconquistata, che vede nel ruolo di interpreti principali Maurizio Casali, Mariolina Coppola ed Alessandra Tomassini. Musiche e scene fantasmagoriche creano siparietti incantati per l’esibizione della cicala, in un continuo gioco di sorpresa e di magia.

Lunedì sera al Ponchielli protagonisti i ballerini della Scala

Al Teatro Filodrammatici la Grande Akkademia del Zirko Boboskj

Lunedì 28 novembre alle 20.30, il Teatro Ponchielli offre i suoi spazi per lo spettacolo di beneficenza “Me” che vede protagonisti la ballerina Simona Atzori (nella foto) e alcuni danzatori della Scala di Milano. L’evento è dedicato ai temi della famiglia che, in questo fragile contesto sociale, è una risorsa da valorizzare e sostenere. In occasione della settimana dedicata alla donna, alla famiglia e alla disabilità, si è scelto di presentare questo spettacolo con Simona Atzori, simbolo di femminilità e superamento delle difficoltà, esempio di tenacia e forza. La serata vuole essere un’occasione per attirare l’attenzione sui temi della tutela della salute, del benessere del bambino, della mamma e della famiglia. L’evento è stato organizzato dall’Azienda sanitaria locale, il Comune di Cremona,

Nuovo appuntamento con la 6ª edizione de “Il Filo... dei bambini” e la magia del teatro dei burattini, la fortunata rassegna di teatro d’animazione realizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione EmmeCi e il Kiwanis Club Cremona. Sabato 26 novembre, alle ore 16, al Teatro Filodrammatici (nella foto) è protagonista la Grande Akkademia del Zirko Boboskj. Il direttore Izmir Boboskj e i suoi fidi aiutanti, discendenti delle più prestigiose famiglie circensi affermano di «essere lieti, anzi lietissimi, di presentare incredibili e a tratti invisibili performance di circo moderno, con evoluzioni, giochi, e quant’altro. Soprattutto… quant’altro! Giocolerie, equilibrismi ed acrobazie si alternano ad improbabili numeri di magia e sicuri coinvolgimenti del pubblico, anch’esso chiamato a fare la sua parte fino in fondo o fino al fondo…».

“Me” in scena per beneficenza Torna sabato ‘Il Filo... dei bambini’

la Provincia di Cremona, Consigliera di parità, Azienda sociale del cremonese insieme a 14 organizzazioni di volontariato. Il ricavato sarà devoluto a tutti coloro che han collaborato.


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Cultura & Spettacoli

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L’inconfondibile sound dei Subsonica a teatro

I Subsonica

S

di Federica Ermete

abato 26 novembre, al Teatro Bellini di Casalbuttano, va in scena lo spettacolo “Cena a sorpresa”, adattamento di “The dinner party” di Neil Simon, realizzato con la regia di Giovanni Lombardo Radice e interpretato da Giuseppe Pambieri, Giancarlo Zanetti e Lia Tanzi con Maria Letizia Gorga, Michele De’ Marchi e Simona Celi. Commedia inedita per l’Italia, “The dinner party” è stato uno dei maggiori successi degli ultimi anni a New York e, questa rilettura italiana si appresta a rinnovare quell’apprezzamento unanime. Una tessitura drammaturgica che si snocciola come un meccanismo ad orologeria in cui la fine non è mai quella che si presume possa essere. Neil Simon ha in questa commedia un gusto diverso, sia nella scrittura che nell’evoluzione della storia. Si ride, in quel modo intelligente ed elegante che lui conosce bene ma, allo stesso tempo, si hanno spunti interessanti di riflessione che fioriscono proprio in quei momenti in cui l’autore sembra spingere alla facile conclusione. La virata porta proprio la commedia verso quei piccoli drammi quotidiani che tutti conosciamo molto bene. La quota dei sentimenti è sempre alta: Neil Simon, che certamente è tra gli autori più amati e rappresentati, costruisce in questo testo la risata e il dramma con la medesima intensità abituando il pubblico ad una gamma

Mercoledì 30 novembre alle ore 21 i Subsonica fanno tappa al Teatro Ponchielli. Dopo il tour estivo che ha toccato tutta l’Italia e ha fatto ballare più di 200.000 persona, la band torinese ha deciso di stupire nuovamente con un progetto inedito, proponendo, per la prima volta nella propria carriera, un tour interamente acustico. La band, universalmente nota per i live fisici e adrenalinici, ha deciso di mostrarsi in una nuova veste e di svelare la sua anima più intimista e suggestiva. In questa inedita chiave verranno rein-

terpretati molti tra i brani più noti del repertorio ‘storico’, insieme alle canzoni del recente album: “Eden”. Questo evento, unico e senza precedenti nella nostra città, è stato messo a punto dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona ed il Centro musica “Il Cascinetto”, con l’obiettivo di variegare l’offerta culturale della città. Come ha sottolineato l’assessore Jane Alquati, «obiettivo di questo primo grande evento è dare alla città l’occasione di assistere all’esibizione di una delle band più importanti del

panorama musicale Italiano in una cornice così illustre e speciale come solo può essere il Teatro Ponchielli». L’attenzione dell’evento è quindi posta sull’importanza e i significati che i giovani danno alla musica, come la vivono e come la praticano ed i legami con le culture giovanili e il confronto di esse con realtà di notorietà e caratura nazionale. La musica diviene quindi forma di dialogo, confronto, scambio culturale ed interdisciplinare a sostegno, valorizzazione dei giovani musicisti e appassionati del territorio.

In scena a Casalbuttano “Cena a sorpresa” con Pambieri e Lia Tanzi

Il difficile rapporto di coppia protagonista sabato al Bellini

Echi romantici domenica per “Matinée musicali” “Cena a sorpresa” sul palcoscenico

molto vasta di sentimenti che si susseguono. Il tema di “Cena a sorpresa” è il rapporto di coppia. Tre coppie di ex si ritrovano ad un’elegante cena al buio organizzata, a loro insaputa, dall’avvocato che ne ha curato i divorzi. Tre esempi diventano il paradigma che permette una declinazione di storie, circostan-

ze, incomprensioni, microdrammi e nuove conquiste in un susseguirsi di risate e riflessioni, sentimenti e situazioni al limite del grottesco. Meccanismi imbarazzanti e comici si alternano a momenti di riflessione sulla vita di coppia, sull’amore e sulle scelte che hanno portato alla rottura. Queste tre coppie “ritrova-

te” arriveranno, dopo la serata, ad un punto diverso da quello da cui sono partite. Ma l’epilogo non è mai scontato e, anzi, quando tutto sembra far presupporre un lieto fine, del tipo ‘vissero felici e contenti’, arriva il colpo di scena, e la vera sorpresa della cena forse è quella che l’autore fa al pubblico.

Domenica 27 novembre alle ore 11, nella sala San Domenico del Museo civico, ha luogo il secondo concerto della rassegna “Matinée musicali”, che quest’anno ha per sottotitolo “L'Ottocento in musica”. Il tema del ciclo d’incontri è, appunto, l’Ottocento, considerato mare magnum da cui si possono pescare perle musicali di sublime bellezza. Il programma di domenica, intitolato “Echi romantici”, prevede musiche di F. Schubert, F. Chopin, C.W. Gluck, F. Kreisler e H. Wieniawski. In particolar modo si sottolinea l’esecuzione di opere considerate straordinarie, quali la schubertiana Sonatina in sol minore D. 408 per violino e pianoforte e la celebra Barcarola op. 60 per pianoforte di Chopin. Il concerto ha come protagonisti la violinista Sara Zeneli e Stefania Rota al pianoforte. Ingresso con biglietto del museo fino ad esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni: 0372-803622.

In scena martedì sera a Soresina per la rassegna Sifasera

Tante bugie e un cadavere nello spettacolo di Cooney

Martedì 29 novembre, alle ore 21, la rassegna Sifasera, promossa da Teatro del Viale, propone un appuntamento con la prosa. Al Teatro Sociale di Soresina viene portato in scena “Se devi dire una bugia, dilla ancora più grossa” di Ray Cooney, nella versione italiana di Luca Barcellona, per la regia di Gianluca Guidi. Dopo lo straordinario successo di “Chat a due piazze”, Gianluca Ramazzotti torna con Antonio Catania e Miriam Mesturino e ancora una volta supportati dalla irrefrenabile simpatia di Raffaele Pisu (nella foto) e Nini Salerno (nel ruolo del direttore), per la prima versione italiana della nuova esilarante commedia degli equivoci di Ray Cooney, che vanta nientemeno che il prestigioso premio Lawrence Olivier come miglior commedia dell’anno a Londra. Rappresentato in tutto il mondo, ma con un enorme successo a Parigi con il titolo di “Panique au plazza” e a Madrid come “Politicamente incorrecto”, lo spettacolo è il seguito di un’altra importante commedia, sempre di Ray Cooney, intitolata “Se devi dire una bugia dilla grossa”, dove i personaggi principali si ritrovano anni dopo nel Palace Hotel, ingarbugliati in

un’altra vorticosa serie di bugie per nascondere addirittura un cadavere che non vuole proprio saperne di passare inosservato… LA TRAMA Invece di presenziare al Consiglio dei Mministri, l’onorevole De Mitri, ministro di Governo, sta per passare la notte con la sua amante, ufficio stampa dell’opposizione, all’interno della bellissima suite 648 dell’Hotel Palace. Purtroppo per loro niente andrà come previ-

sto. Un cadavere appare dietro la grande finestra e il personale dell’albergo è troppo impiccione. Venti di panico soffiano sull’Hotel Palace e lo scandalo sta per scoppiare. Fortunatamente l’onorevole De Mitri può contare sul suo fedele portaborse, Mario Girini, che con tutte le sue forze affronterà le situazioni più incredibili e divertenti mai viste a teatro… per la gioia dello spettatore.


& CREMA

Cultura Spettacoli Leggevo, su un grande quotidiano, un articolo dedicato ai rischi che sta subendo la telefonia mobile più avanzata di essere oggetto di malware, abuso di risorse, perdita di dati. Virus, worm, trojans individuati come rischi soprattutto per le app che si scaricano; cellulari zombie, usati dai pirati informatici, tramite trojan, per inviare spam o attaccare server. Mi fermerei qui, per una riflessione non tanto sui contenuti, quanto sul linguaggio, che giunge all’apoteosi di un apparecchio definito “craccato”. Lo confesso, faccio resistenza. Mi chiedo se non si ossa trovare il modo di coniugare in modo armonico ed efficace le app e, che so, la lingua degli stilnovisti. Beh, per me,

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Craccati e connessi uomo nato alla metà del secolo scorso, pensare a questa contemporaneità, per tanti versi sconcertante, porta inevitabilmente a ricordare i grandi scrittori che, nel corso del Novecento, scrissero di cosiddetta fantascienza. In particolare, a Isaac Asimov. Ad una sua conferenza, del 1974. Leggiamone un brano: “in tutta la storia c’era stata resistenza… una dura, esagerata, incredibile resistenza a qualsiasi avanzamento tecnologico significativo che aveva avuto luogo sulla terra. Normalmente a opporre resistenza erano quei gruppi che temevano di per-

dere la loro influenza, lo status, soldi etc. come conseguenza del cambiamento; Benché nessuno mai ammettesse tali ragioni all’origine della propria opposizione, anteponendo il bene supremo dell’umanità a interessi ben più meschini … Per esempio, quando il servizio di diligenze a cavalli prese piede in Inghilterra, i proprietari dei canali che sino ad allora avevano avuto il monopolio del trasporto, obbiettarono non che i loro profitti sarebbero calati, (che era la realtà), ma che la grande velocità delle carrozze lanciate a quindici miglia orarie, avrebbe

per il principio di Bernoulli risucchiato l'aria fuori dai polmoni dei passeggeri. Naturalmente la gente delle diligenze se la rideva di tali argomenti, giacché per confutarli bastava che loro spingessero la carrozza a quindici miglia all'ora con i passeggeri dentro e dimostrare così che non c'era alcun pericolo. Loro (i cocchieri) comunque ben memorizzarono gli argomenti dei loro oppositori, e li utilizzarono in seguito all'avvento delle ferrovie”. Dal che si può desumere una morale: mai temere che il proprio cervello venga risucchiato, per il principio di Bernoulli, a fronte

L’astrofisico Giovanni Bignami presenta il suo libro

Venerdì 25 novembre alle ore 21 nella saletta del Museo civico di Crema presenza importante dell’astrofisico, nonché accademico dei Lincei e membro dell’Accademia di Francia, Giovanni Bignami per la presentazione del suo libro “Cosa resta da scoprire?”. Molte le scoperte del XX secolo, dalla fissione nucleare alla nucleosintesi stella-

re, dall’elettronica digitale alle cure genetiche… E il XXI secolo cosa ci riserverà? Non è difficile immaginare che nei prossimi anni «ci saranno scoperte sensazionali che cambieranno la nostra visione del mondo, dello spazio e della nostra stessa vita». E c’è da crederci se lo dice Giovanni Bignami, il primo italiano eletto alla presidenza del Comi-

tato mondiale della ricerca spaziale. E’ stato presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana ed è attualmente presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Fra i suoi pregi la capacità di trasmettere, in modo semplice e comprensibile, le ultime scoperte effettuate dell’uomo: pregio che sapranno apprezzare quanti vorranno ascoltarlo!

delle realtà più avanzate. Basta soltanto utilizzarlo, questo sì. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

Nuovo libro di poesie scritto da Alberto Mori

Spettacolo in programma venerdì 2 dicembre a favore della Fondazione San Domenico

Galà di danza a teatro con Chiara Gasparini

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alà di danza e balletto a favore della Fondazione San Domenico: questo l’omaggio-ringraziamento che la più famosa ballerina cremasca, Chiara Gasparini, intende rivolgere al teatro della sua città con uno spettacolo di danza in programma venerdì 2 dicembre alle ore 21 dal titolo “La mia vita sulle punte”. L’iniziativa è particolarmente importante dal momento che l’artista intende con questo omaggio anche offrire un contributo concreto alla vita del teatro della sua città in un momento di generale difficoltà per le manifestazioni artistiche e in particolare per il mondo dello spettacolo.

Un momento del balletto

Due le compagnie di ballo a condividere con lei il palcoscenico cremasco: la Compagnia Nuovo Balletto Italiano con coreografo e direttore artistico Giuseppe Protano e la Compagnia South Spirit con coreografo e direttore artistico Paolo Nocera. Violino solista il maestro Michelangelo Mazza del Teatro Regio di Parma. Un appuntamento carico di stile e di classe, per presentare la sintesi (conclusiva?) di tutta una vita artistica al quale non vorranno mancare gli appassionati del balletto, ma anche quanti vorranno applaudire i brillanti risultati ottenuti in carriera da una concittadina. Tiziano Guerini

Uno spettacolo di Gianna Breil contro l’abuso di alcol e droga Sul palco la vita di Gianna Breil come monito contro l’abuso di alcol e droga. Martedì 29 novembre alla sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema, l’attrice milanese Gianna Breil tornerà a calcare il palcoscenico a Crema con il proprio spettacolo “In arte Gianna Breil - pezzi d’attrice di un’attrice a pezzi”. Dopo la presenza dello spettacolo i primi di agosto, all’interno della rassegna “Anche se piove” realizzata dalla biblioteca di Crema nei chiostri del Museo civico cremasco, la Breil sarà nuovamente nella nostra città per una giornata dedicata alla sensibilizzazione verso un problema quanto mai attuale come quello della dipendenza da alcol e droga. Con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del

GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

Comune, infatti, verranno organizzate nella giornata di martedì 29 novembre un paio di matinée ed una serale. Le prime rivolte agli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado, la seconda aperta ad ingresso libero all’intera cittadinanza e al territorio: quest’ultimo appuntamento è per le ore 21 presso la sala Alessandrini in via Matilde di Canossa 18. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Gianna Breil – attrice professionista di cinema e teatro - con la regia di Fausto Lazzari, è stato realizzato dall’associazione “L’Approdo” di Rivolta d’Adda in collaborazione con il reparto di Alcologia dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Maggiore” di Crema ed è prodotto e distribuito da “Live!” di Stefano Vanelli.

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 24 Novembre alle ore 22

Un nuovo libro di poesie per Alberto Mori. “Financial” è il titolo del bel volumetto edito da Fara di Rimini. Già finalista come inedito al premio Lorenzo Montanaro organizzato dalla rivista Anterem di Verona, ora lo scritto poetico di Alberto Mori (nella foto) intende raggiungere il grande pubblico attraverso le varie presentazioni e letture che ne fa lo stesso autore. Giovedì 15 dicembre verrà presentato presso la biblioteca civica di Crema. Il titolo è esplicitamente rivolto al linguaggio del mondo della finanza, oggi tanto di moda nel bene e nel male, ma la poesia di Mori lo rende leggero, trasparente, ma nello stesso tempo vicino all’esistente. Non si sottintende alcun giudizio, tanto meno morale, quanto piuttosto un orientamento, una comunicazione, un avvertimento: solo la poesia ci salva perché ci mostra l’altra faccia della realtà, quella della metafora fulminante, dell’immagine fuggente, della contraddizione illuminante. Mori è artista troppo poliedrico per fermarsi alla poesia scritta; spesso in lui diventa poesia sonora e visiva, occasione per installazioni video, per realizzazioni fotografiche, per letture pubbliche. Importante è incontrare comunque l’altro!

La sala della musica ha riaperto le porte

L’attrice Gianni Breil

METEO WEEK-END

Qualche giorno fa si è inaugurata a Crema la rinnovata sala della musica. Da parecchi anni la sala al primo piano del palazzo ex sede dell’Istituto musicale Folcioni, era chiusa ad ogni iniziativa perché considerata inagibile alla presenza del pubblico. Ora, dopo opportuni restauri e consolidamenti, la sala è tornata ad essere disponibile ed a mostrare il proprio gioiello, un organo Tamburini del 1970. L’inaugurazione ha visto un’esibizione musicale del maestro Alberto Simonetti al violino accompagnato da Alessandro Lupo Pasini all’organo. Presente anche il corpo bandistico di Ombriano, che sotto la direzione di Eva Patrini, ha eseguito l’Inno di Mameli. Per la soddisfazione del pubblico presente.

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it


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Appuntamenti

Venerdì 25 Novembre 2010

O conchiglia marina, figlia Della pietra e del mare biancheggiante Tu meravigli la mente dei fanciulli Un’immagine da favola, in cui una conchiglia, raccolta tra la spuma dell’onda marina, è vista con l’occhio stupito del bambino che scopre con animo puro le piccole meraviglie della natura. Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli; gli uccelli di palude scendono dal cielo, dalle cime dei monti si libera azzurra l’acqua e la vita fiorisce e la verde canna spunta. Già nelle valli risuonano Canti di primavera Torna la primavera, con i suoi fremiti di vita e di gioia. Per esprimere questo gioioso ritorno il poeta accosta delle immagini nitide e semplici. Due soli sono gli aggettivi: “azzurra” è l’acqua e “verde” è la canna. Tra questi due colori risuonano canti di primavera e tornano i cavalli a pascolare, sulla riva del fiume, e tutto è movimento e vita; l’acqua si libera dai ghiacci che la tenevano prigioniera, e la vita rifiorisce.

Tramontata è la luna; tramontate sono le Pleiadi è mezzanotte; l’ora passa; e io sono qui, sola … Gioia di vivere non ho più, voglia di morire mi prende e di vedere i loti freschi di rugiada sulla riviera d’Acheronte

Arte & Cultura Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Fino a domenica 27 novembre CREMONA MOSTRA L’ARTE MILIARDIARIA Daniele Dondè, il più famoso falsario d’arte del mondo, espone presso la parrocchia di S. Ambrogio più di cento falsi d’autore (olio su tela) di Van Gogh, Monet, Renoir, Degas, Modigliani, ecc., tutti capolavori acquisiti a suon di miliardi dai collezionisti più ricchi del mondo. *** Sabato 26 novembre CREMA MOSTRA IL TEMPO DEL CAFFÈ

Musica & Spettacoli

Vespero, stella d’amore, di tutte le stelle tu sei la più bella. Stella del vespero, tutto riorti Quanto disperse la lucente aurora, riporti l’agnello, riporti il capretto, riporti il figlio alla madre … Non sappiamo di quali componimenti facessero parte questi frammenti di Saffo. C’è in tutti una grande semplicità e una purezza dell’immagine: poche parole bastano a creare un sentimento e a creargli uno sfondo naturale, ricco di suggestione, in un modo che ricorda la poesia più moderna. Eppure, siamo tra il VII ed il VI secolo avanti Cristo, lo stesso periodo in cui visse Alceo.

Sabato 26 novembre CASALBUTTANO TEATRO CENA A SORPRESA Al Teatro Bellini in scena lo spettacolo di Neil Simon, con Giuseppe Pambieri, Giancarlo Zanetti, Lia Tanzi, Maria Letizia Gorga, Miki De’ Marchi, Simona Celi. Regia di Giovanni Lombardo Radice. E’ stato uno dei maggiori successi degli ultimi anni a New York; in questa rilettura italiana si appresta a rinnovare quell’apprezzamento unanime. Per informazioni: 0374-364480. *** Sabato 26 novembre

Esposizione di macchine da caffè dal Settecento ai giorni nostri, presso la sala Agello del Museo civico. Orario: feriali ore 16-19, sabato e festivi ore 10-12 e 16-19 Per informazioni: 0373-81020. *** Domenica 27 novembre CREMA FESTA ASPETTANDO SANTA LUCIA Spettacolo di burattini, distribuzione di dolci e mazzolini di fieno per l’asinello di Santa Lucia, alle ore 15.30 in sala Alessandrini. Per informazioni: 0373-814020. *** Domenica 27 novembre CREMONA FESTA DEL GRAN BOLLITO CREMONESE Appumtamento ai giardini di piazza Roma dalle 10.30 salle 17.30. *** Sabato 26 e domenica 27 novembre ISOLA DOVARESE FIERA DI SANTA CATERINA Appuntamento, per le vie del centro, che si propone di riscopri re attraverso le immagini e i luoghi la storia della comunità Per informazioni: 339-7489760.

Sabato 26 e domenica 27 novembre CREMONA MOSTRA INTERNAZIONALE CANINA Manifestazione, presso Cremonafiere, a cura del Gruppo cinofilo cremonese Per informazioni: 0372-20333. *** Sabato 26 e domenica 27 novembre PIZZIGHETTONE MOSTRA-MERCATO NATALE... IDEE REGALO Mostra-mercato di oggettistica natalizia presso le Casematte. Orario: sabato dalle 10 alle 22, domenica dalle 10 alle 20. Per informazioni: 0372-7382224. *** Domenica 27 novembre CREMA EVENTI TUTTE LE STRADE PORTANO AL GUSTO - INSOLITI ITINERARI A CREMA Visita gratuita alla scoperta della città. Per informazioni: 333-7376750. *** Sabato 26 novembre CREMONA EVENTI ZIRCO BOBOSKJ Spettacolo di giocoleria itinerante in Corso Campi e Galleria XXV Aprile (ore 18-19).

CREMONA CONCERTO MAHLER CHAMBER ORCHESTRA Alle 20.30 al Teatro Ponchielli, il programma dipinge due paesaggi luminosi e sereni: si va dal gioioso vigore dell’Italiana di Mendelssohn, “il lavoro più gaio che io abbia mai composto”, alla Sinfonia n. 6 Pastorale di Beethoven, autentico inno di pace, capostipite, per certi versi, della musica a programma, anche se si tratta, secondo le avvertenze dello stesso autore, “più di sentimenti che di pittura dei suoni”. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 26 e domenica 27 novembre CREMONA TEATRO NON TI PAGO Spettacolo del Gruppo Amici Arte Partenopea alle ore 21 al Teatro Mon-

teverdi in via Dante 149. Per informazioni: 0372-407785. *** Sabato 3 dicembre CASALMAGGIORE TEATRO HAMLICE Alle ore 21 al Teatro Comunale, spettacolo dekla Compagnia della Fortezza. Drammaturgia e regia di Armando Punzo. Per informazioni: 0375-284434. *** Sabato 3 e domenica 4 dicembre CREMA TEATRO SORELLE D’ITALIA Alle ore 21 al Teatro San Domenico, è in programma uno spettacolo pensato e realizzato per celebrare il 150° anniversario dell'Unità d’Italia con con Isa Danieli e Veronica Pivetti. Per informazioni: 0373-85418.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: www.oroscopo-2009.com

Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, vorrei parlarle di un problema un po’ al di fuori delle lettere che riceve. Spero che capisca la mia inquietudine, e che mi risponda. Ho 50 anni e sono nonna da poco. Lavoro da tanti anni, ho cresciuto due figli con tanti sacrifici, e avrei pensato di aiutarli a crescere i loro bambini, aiutandoli anche economicamente, ma soprattutto mettendo il mio tempo a loro disposizione. Però, per questo progetto sarebbe essenziale essere in pensione. Invece, da qualche tempo a questa parte non ho più certezze: andrò in pensione, ma quando? E con quale assegno? E se fosse una cifra insufficiente, magari non dovrò rimanere al lavoro, per sopravvivere decorosamente? Sono preoccupata, sono triste, mi domando perché proprio noi dobbiamo rimetterci, noi donne che abbiamo lavorato una vita in casa e fuori. Parlano dei mercati e del debito pubblico, ma io non ho fatto altro che lavorare onestamente. Che c’entro, io? Marina

Cara Marina, come ha ragione. Ma tanta tanta, sa? Lei tocca un tema a cui sono particolarmente sensibile, e non solo perché mi rispecchio, anche biograficamente, nella sua situazione, con le sole varianti che sono un pochino più anziana e ho un’unica figlia. Anch’io lavoro da molti anni e ho davanti a me la prospettiva di rimanere al lavoro ancora chissà per quanto tempo, e di ricevere magari un trattamento corrispondente solo al regime contributivo, con l’aggravante che, nei primi anni, ho svolto un lavoro molto faticoso e assai poco remunerato, che peserebbe sul calcolo della contribuzione in modo del tutto negativo. Si dirà: ma questo è egoismo personale. No, perdinci, e lo spiego subito. A noi donne è stato chiesto per decenni, e continua ad essere così, di provvedere al cosiddetto welfare sostitutivo: nonostante l’ingresso in massa nel mondo del lavoro, abbiamo continuato ad occuparci di casa, figli, anziani, insomma del lavoro di cura. E lo abbiamo fatto e lo facciamo volentieri, tra l’altro, perché la cura è una dimensione importante e feconda del vivere. E quanto hanno risparmiato, per questo, lo Stato, gli enti locali eccetera? Quanti servizi pubblici abbiamo sostituito? Si parla dell’Europa, senza considerare che lo stato dei servizi pubblici europei legati alla cura non è certo paragonabile al nostro. Questo, davvero, mi indigna. Sono le pensioni a far lievitare la spesa pubblica? e che dire, allora, degli sprechi di anni, dell’evasione fiscale, della corruzione, dell’economia sommersa legata alla criminalità organizzata? Vede, siamo partite da un’esigenza che sembra individuale, per aprire un discorso molto più vasto. Mi piacerebbe sapere cosa nel pensano lettrici e lettori.

La spiccata intraprendenza e l’ottimismo che vede protagonisti in questo periodo, darà i suoi frutti anche in campo lavorativo traducendosi in ottime opportunità da cogliere per chi ancora un lavoro non lo ha. Sarete capaci di risolvere con successo i problemi lavorativi che si presenteranno nei prossimi giorni. Inoltre, è il momento giusto per iniziare nuove attività con remunerazioni più che soddisfacenti. In questo periodo la buona sorte sarà propizia nel favorire occasioni di importanti incontri che si riveleranno utili in campo professionale ed inoltre vi assisterà nel risolvere a vostro favore questioni rimaste in sospeso da tempo. Cercate di non essere sopraffatti dalle insicurezze e dallo sconforto che potrebbero anche portare a riconsiderare in chiave pessimistica il ruolo del partner nella coppia. Serviranno nervi saldi... Momento non facile per chi è in cerca di un lavoro, dovuto soprattutto alla confusione interiore che pone questo stato d’animo in conflitto con l’esigenza di certezze. Invariata la situazione economica. Le piccole liti tipiche di ogni relazione non meritano troppa importanza. Mantenete la calma e tutto si risolverà. E’ in arrivo un periodo favorevole a nuovi incontri alquanto interessanti per i single. In questo periodo l’amore si consoliderà nei rapporti già avviati favorendo l’intesa e una grande complicità nella coppia, creando inoltre le condizioni necessarie per coloro che hanno deciso di convolare a nozze. L’influenza positiva si farà sentire aiutandovi anche a superare le difficoltà che via via incontrerete nello svolgere il vostro lavoro, dandovi la forza e la lucidità necessarie a risolverle con successo. Il lavoro sarà più gravoso del solito, richiederà il massimo impegno da parte vostra e sforzi maggiori rispetto a quelli a cui siete abituati per ottenere comunque i medesimi risultati. Perseverate. Si annuncia un inverno molto appagante sotto il profilo sentimentale, durante il quale ritrovare un grande affetto per le persone care e più in generale verso il prossimo e armonia all’interno della coppia. Le relazioni già in essere potranno confermarsi evolvendo in situazioni dalle prospettive ancora più salde quali il matrimonio o la convivenza. L’energia sarà tale da darvi la forza di spingervi in queste direzioni. Armonia e serenità saranno le costanti delle quali godranno i benefici le coppie già formate, mentre i single incontreranno il maggior successo con l’altro sesso prevalentemente ad inizio del 2012.


Agricoltura

Agricoltura

Venerdì 25 Novembre 2011

Incontro con Dacian Ciolos per chiedere modifiche alla Pac. «Punto centrale è la distribuzione delle risorse»

Il neoministro Catania al lavoro sulla Pac

I

• A cura di Libera Agricoltori •

l neo ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, in occasione dell’incontro avuto a Roma nei giorni scorsi con il Commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos, ha esposto il dissenso dell’Italia sulla proposta di riforma agricola. Vi sono, infatti, problemi di rilievo che fanno sì che oggi l'Italia non possa sostenere a pieno la proposta della Commissione sulla riforma della Pac. Catania ha però smussato i toni, ed ha definito l’incontro «molto positivo», nel corso del quale ha consegnato il documento unitario della filiera. Il ministro ha ricordato a Ciolos le questioni importanti che preoccupano l’Italia ed è emersa una volontà chiara da parte di Ciolos di trovare le soluzioni. Si tratta di un messaggio di fiducia: ci sono, infatti, i margini per superare le difficoltà sul tavolo, non nascondendo che il negoziato sulla Pac comincia ora e sarà lungo e complesso. D’altra parte, lo stesso Ciolos ha affer-

Il neoministro Mario Catania

mato in audizione alla Camera che non chiuderà la Pac senza avere a bordo anche l’Italia, e il numero di Paesi maggiore possibile. Secondo Catania uno dei punti centrali della trattativa con Bruxelles riguarderà i criteri di distribuzione delle risorse; se il criterio è solo quello della superficie agricola l’Italia ne esce fortemente penalizzata, in quanto la produzione italiana pesa per il 13% sul valore complessivo della produzione agricola europea, mentre la superficie nazionale è solo il 7%. Il pressing del governo

Un anno di tempo per negoziare

Il commissario Ue Dacian Ciolos

italiano sarà quindi sulla necessità di mettere sul piatto il valore della produzione e delle specificità nazionali. L’attuale proposta, frutto di un compromesso, vede infatti l’Italia perdere il 6,7% dei contributi. Catania ha quindi davanti a sè almeno un anno di trattative e il negoziato sul bilancio della Pac si intersecherà continuamente con quello sulle prospettive finanziarie dell’Ue. Tra i dossier "caldi" sul tavolo del neoministro anche la questione delle quote latte sulla quale però Catania ha espresso una posizione netta: non ci sono grandi margini politici, la normativa Ue e quella nazionale vanno applicate correttamen-

Soresina

Grande partecipazione per la giornata del Ringraziamento

Si è svolta domenica scorsa, nella chiesa di San Siro a Soresina, la tradizionale giornata provinciale del Ringraziamento, organizzata dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, celebrata dal vicario generale Mons. Mario Marchesi. Una giornata sempre molto sentita e partecipata che rappresenta un momento di riflessione e d’unione delle tradizioni e dei valori che stanno alla base della vita dell’associazione. Valori importanti che il presidente della Libera Antonio Piva, non ha mancato di sottoline-

are mettendo in evidenza soprattutto la testimonianza e la condivisione dimostrata da parte di molti imprenditori per questa festa che riunisce tutte le attività che rappresentano i capisaldi del mondo rurale, attività quotidiane ben riassunte dalla schiera di trattori parcheggiati davanti alla parrocchia di San Siro. Durante la funzione religiosa uno sguardo è stato rivolto dal vicario generale anche ai giovani imprenditori agricoli, in crescita del 6% in Italia, indice di una scelta fatta per vocazione e non per

In crescita i giovani imprenditori agricoli

costrizione. Al termine della messa sono stati benedetti i mezzi agricoli ed è poi seguito il pranzo presso Villa Zaccaria a Bordolano. Alla festa, oltre agli agricoltori, hanno partecipato i rappresentanti del mondo imprenditoriale, bancario e del commercio. La Giornata del Ringraziamento ha visto la presenza, oltre al presidente della Libera associazione agricoltori cremonesi Antonio Piva, dei vice presidenti Giuseppe Lanzoni e Maria Ausilia Bianchessi, del Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, e di altre autorità del mondo politico e imprenditoriale del territorio provinciale.

MERCATI - DA VENERDI’ 24 A GIOVEDI’ 1 DICEMBRE PRODOTTO

te e se ci sono storture applicative vanno eliminate. Più in generale, quello agricolo è un settore che attraversa una situazione oggettiva di sofferenza con una crisi che non consente interventi di sostegno di tipo tradizionale. Ci può però essere una serie di norme che non prevedono costi ma aiutano le imprese a essere maggiormente competitive. Ciolos ha incontrato anche il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, il quale ha ribadito al Commissario la richiesta che venga assicurata all’Italia un’invarianza di bilancio in termini reali secondo cui un taglio di circa 287 milioni di euro l’anno dei fondi per la Pac impoverisce l’agricoltura italiana e ne penalizza lo sviluppo. Guidi ha quindi evidenziato come la proposta di riforma della Commissione, oltre la riduzione dei fondi, preveda meccanismi di spesa più complessi che non incentivano la produzione. Tra le richieste di Confagricoltura anche quella che le somme non utilizzate a titolo di pagamenti diretti restino a disposizione degli Stati membri ad esempio per finanziare misure integrative per la stabilizzazione del mercato.

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Successo per il convegno in Sala Maffei

Fotovoltaico, strumento di sviluppo sostenibile Martedì 22 novembre, presso la Sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona, si è tenuto un importante convegno dal titolo «Il fotovoltaico come strumento per uno sviluppo sostenibile» promosso dal circolo culturale «Ambiente- Scienze» in collaborazione con il Consorzio Agrario e della Ilb Helios. L’obiettivo è stato quello di offrire all’imprenditoria locale un pacchetto informativo completo per una esaustiva occasione di riflessione sulla opportunità di investimento in questo specifico e strategico comparto produttivo. Secondo il centro di ricerca dell'Unione europea, il trend degli investimenti nel settore è destinato a continuare. Addirittura, su scala globale le cifre investite per lo sviluppo della tecnologia fotovoltaica nei prossimi anni potrebbero raddoppiare, crescendo

dai 35-40 miliardi di euro del 2010 ad oltre 70 nel 2015. Oggi la produzione dei pannelli fotovoltaici nel mondo è controllata per quasi il 90% dall’industria asiatica e quindi solo una forte innovazione tecnologica nell’industria della produzione di componenti per impianti fotovoltaici può aprire per il nostro paese un mercato in forte espansione. Cremona e il suo territorio sono in progressivo depauperamento e questo settore, come tutto fa pensare, può rappresentare un significativo contributo per la speranza di una crescita occupazionale e di ricchezza per i nostri territori in un contesto di sviluppo sostenibile. Uno dei temi "caldi", parlando di fotovoltaico e di energie rinnovabili in generale, è il delicato equilibrio tra queste tecnologie e la salvaguardia del territorio.

Presentata la nuova mappa del corso del Po Nello splendido scenario della Reggia di Colorno è stata presentata la scorsa settimana la nuova carta del corso del Po. La mappa – realizzata dall’Aipo in collaborazione con l’Autorità di Bacino – è un’opera di elevato valore tecnico, ma oltre che agli specialisti, è rivolta anche ad un pubblico più ampio, poiché le informazioni contenute rispondono ad esigenze conoscitive comuni a tutti coloro che, a vario titolo, si occupano del Po, vivono lungo le sue sponde, lo frequentano per ragioni professionali o nel tempo libero. Aipo ha ritenuto utile aggiornare la serie di cartografie storiche del Po e ha realizzato un volume che raccoglie 10 tavole in scala 1:50.000, da confluenza Pellice al mare adriatico. Queste derivano dalla generalizzazione, adeguamento e vestizione della cartografia a scala 1:10.000 del Po realizzata già nel 2008, prodotta

PRODOTTO

come sintesi dei risultati delle campagne di rilievo condotte nel 2004-5 — sia con laser- scan aereo che a terra — dall’Aipo e dall’Autorità di bacino. La nuova cartografia a scala 1:50.000, oltre ad aggiornare l’assetto morfologico del fiume, integra e completa il quadro sulle opere idrauliche per la difesa dalle piene e per la navigazione, fornendo una rappresentazione coerente con lo stato dei luoghi degli anni 2004-2005. La Cartografia del Po è attualmente utilizzata, tra l’altro, nell’ambito delle attività progettuali—cofinanziate dall’Unione Europea — finalizzate all’adeguamento funzionale delle opere di navigazione esistenti nel tratto che va da Isola Serafini a confluenza Mincio (130 km), e nello specifico della progettazione definitiva degli interventi di sistemazione a corrente libera del Po per consentire il transito di unità di navigazione di classe V.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

2,30-2,65

MONTICHIARI 1,10-1,20

da macello 1,160-1,260

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

195-197

n.q.

195-200

(fino) 208-213

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

2,00-2,25

MONTICHIARI 0,80-0,92

0,89-0,99

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

178,5-179,5

189-190

180,5-182,5

194-195

kg.

2,30-2,85

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,45

1,14-1,31

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

349-354

336-341

Sorgo nazionale 189-192

1,20-1,30

MONTICHIARI 1,20-1,30

(da 46 a 55 kg) 1,40-1,70

(45-55 kg) 1,05-1,60

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

Tonn.

197 – 202 203 – 207

n.q. 227 – 229

n.q. 213-220

(p.spec. 63-65) 217-220

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

2,50-3,70

MONTICHIARI 3,80-4,00

4,05-4,65

(pregiate 70 kg) 3,81-4,85

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

184 – 186

165 – 166

176-179

165-166

BURRO pastorizzato

kg.

3,20-3,25

past. 3,55 centr. 3,75

2,55

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

130 – 150 di erba med.

116-130 N.q.

Mag. 1° t. 125-130

Medica fienata 1° t. 115,0-125,0

kg.

(dolce) 4,95-5,15

n.p.

n.q.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

105 – 115

108-120

Erba med f. 2° t. 125-130

Paglia di frumento press. ball. 78-83

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

(piccante) 5,10-5,50

n.p.

n.q.

8,02-8,27

n.p.

8,12-8,37

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,05-12,40

8,65-8,85

n.p.

8,90-9,15

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,30-13,70

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,360

3,340

3,350

3,380

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,450

2,460

2,400

2,450

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,220

2,240

2,170

2,220

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

1,900

1,900

1,850

1,900

SUINI da macello

156 kg

1,510

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,520

SUINI da macello

176 kg

1,570

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,574

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,540

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,558

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40

Zangolato di creme X burrificaz. 2,25 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,55-10,80

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


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Venerdì 25 Novembre 2011

Cosa guardare in televisione

Tv&Cinema

Due serate con Checco Zalone

Il venerdì su Canale 5 in prima serata appuntamento con “Resto umile world show”

A

teatro ha fatto segnare il tutto esaurito, al cinema ha sbancato il botteghino, ora Checco Zalone vuole conquistare il pubblico del piccolo schermo con i due speciali del “Resto umile world show” in onda il 2 e il 9 dicembre in prima serata su Canale 5. Il palco è quello della Fiera Milano City e Checco ha al suo fianco Youma Diakite, la modella maliana lanciata da Maurizio Costanzo che nel 1999 la presentò a “Buona domenica” come sosia di Naomi Campbell. Tra i personaggi del lo show ci sono quelli annunciati di Nichi Vendola in versione Jesus Christ Superstar e di Roberto Saviano. Tra gli ospiti sono stati confermati Al Bano e Kekko dei Modà, anche se Zalone ha am-

Il popolare comico proporrà sul palco le sue celebri imitazioni

A lato Checco Zalone e sopra Youma Diakite, protagonisti su Canale 5 in “Resto umile world show”, spettacolo comico in onda per due venerdì in prima serata

CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Immortals 3D • Anonymus • Twilight: Breaking dawn • Shialla • Il re leone 3D • Happy feet 2 3D • I soliti idioti • Pina 3D • La peggior settimana della mia vita Filo (0372 411252) • Miracolo a le havre

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CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • I soliti idioti • Anche se è amore non si vede • Il Re Leone 3D • Happy feet 2 • Twilight: Breaking dawn • Scialla! • Immortals • Anonymus Cineforum • I primi della lista • La kriptonite nella borsa

messo in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, che si aspettava più partecipazione: «L’idea era quella di invitare i personaggi che sfotto nel mio show e farli incontrare con Checco, e molti altri. Il punto è che sto ho incontrato diverse difficoltà e tanti no. A me non interessa chi passa a cantare la canzone per promuovere l’album. Vorrei che si mettessero a giocare, a farsi prendere un po’ in giro, come fece Jovanotti a Zelig. Tanti invece dicono che non vengono per non accostarsi al brand Checco e cose simili. Penso siano scuse: in realtà se la fanno sotto. Venire a farsi prendere per il c… non è da tutti, lo so, ma mi aspettavo più partecipazione. Vedrò di essere meno sboccato, farò il possibile per edulcorare alcune cose, ma la rete non può chiedermi di snaturare me stesso. Ecco, cercherò al limite di mettere nei primi blocchi le cose meno volgari e poi il resto, quando si va più in là con l’orario. Ma poi che cos’è la vera volgarità? Non sono certo le parolacce. A volte un c… o un vaffa detti bene, al momento giusto e alla persona giusta, sono poesia pura, diventano plusvalore». Il comico sarà accompagnato dalla band dei Militi Ignoti, dal corpo di ballo e anche dall’attrice Claudia Potenza. La regia dello show è affidata a Duccio Forzano. Canale 5, venerdì ore 21.10

IN UNA FICTION

Un padre divorziato e i suoi problemi

Beppe Fiorello torna in tv con la fiction in due puntate dal titolo “Sarò sempre tuo padre”, in onda su Raiuno. Fiorello interpreta un marito separato, Antonio, che non riesce a seguire la crescita del figlio di otto anni, pur lavorando sodo per mantenere la famiglia. Un giorno sua moglie (Ana Caterina Morariu) lo lascia e il mondo gli crolla addosso. Per pagarle l’assegno mensile, si ritroverà in gravi difficoltà economiche. E rischierà di perdere il rapporto con il figlio, che vivrà sulla propria pelle tutte le ripicche e i litigi dei genitori. Una storia che vuole focalizzare l’attenzione sul problema dei padri separati. «E’ un altro film a cui

tengo particolarmente - ha spiegato l’attore - e che rappresenta una fiction che pone delle domande. Un progetto che ho fortemente voluto, collaborando alla sceneggiatura e che racconta una realtà scomoda e difficile, senza mai però puntare il dito contro le donne. Perché va detto che ci sono tante madri che hanno subìto soprusi dai loro compagni. Ma in questo caso volevamo raccontare un punto di vista sul quale fino ad oggi nessuno si era soffermato: i dati ci dicono che i padri separati sono circa 4 milioni, di cui 900mila sono scivolati sotto la soglia della povertà». Raiuno, martedì e mercoledì ore 21.0

Miracolo a Le Havre Marcel Marx, ex scrittore e noto bohémien, si è ritirato in una sorta di esilio volontario nella città portuale di Le Havre, dove sente di aver costruito un rapporto di maggiore vicinanza con la gente, che serve praticando l’onorevole ma poco redditizio mestiere del lustrascarpe. Abbandonata ogni velleità letteraria, vive felicemente dividendosi tra il suo bar preferito, il lavoro e la moglie Arletty, quando all’improvviso il destino mette sulla sua strada un piccolo profugo arrivato dall’Africa. Con Arletty gravemente ammalata e costretta a letto, ancora una volta Marcel deve affrontare il freddo muro dell’indifferenza umana armato solo del suo innato ottimismo e della solidarietà della gente del suo quartiere: ma contro di lui lavora la cieca macchina dello stato occidentale, questa volta rappresentata dalla polizia che lentamente stringe il cerchio intorno al bambino africano.

Regia: Aki Kaurismäki • Genere: commedia

Si intitola “Tower Heist: colpo ad alto livello” ed è diretta dal regista Brett Ratner

Una nuova commedia con Murphy e Stiller

Regia: Brett Ratner Durata: 104 minuti. Produzione: Rat Entertainment, Relativity Media - Usa 2011. Cast: Ben Stiller, Eddie Murphy, Alan Alda, Gabourey Sidibe, Michael Peña, Téa Leoni, Matthew Broderick, Casey Affleck, Nina Arianda. Genere: commedia.

Dopo aver scoperto che il miliardario che vive nell’attico ha rubato loro la pensione, lo staff del “The Tower”, un lussuoso condominio di Central Park, organizza un piano per vendicarsi: una rapina per riprendersi quello che gli è stato sottratto. Josh Kovacs (Ben Stiller), nato a Queens, è da più di un decennio l’amministratore di uno dei più lussuosi e vigilati condomini di New York. Al suo occhio attento nulla passa inosservato. Nel più elegante e lussuoso appartamento all’ultimo piano del condominio di Josh, il magnate di Wall Street, Arthur Shaw è agli arresti domiciliari per aver rubato 2 miliardi di dollari ai suoi investitori. E chi è che questo furto ha danneggiato di più? I membri del personale del The Tower, di cui Shaw gestiva le pensioni. Avendo a disposizione solo un paio di giorni prima che Shaw riesca a mettere a punto il crimine perfetto, il gruppo capeggiato da Josh si affida al maldestro Slide per escogitare un piano praticamente impossibile: rubare i 20 milioni di dollari che è certo si trovino nascosti nell'appartamento di Shaw dove il truffatore è controllatissimo da una squadra dell’Fbi capeggiata dall’agente speciale Claire Denham. Sebbene dilettanti, questi ladri inesperti - tra cui l’ipersensibile concierge Charlie, l’ex di Wall Street senza una lira Mr. Fitzhugh, il nuovo fattorino Dev’Reaux e l’esuberante cameriera Odessa - conoscono l’edificio meglio di chiunque altro. Si rendono conto di aver passato anni a ispezionare il grattacielo… ma non lo sapevano.

IN TV - Alle ore 21.10

Il film Miami Vice giovedì su Rete 4

Dopo il suicidio di un informatore passato dalla polizia di Miami all’Fbi, due detective della polizia di Miami, Sonny Crockett e Ricardo Tubbs, vengono scelti proprio dall’Fbi per intrufolarsi all’interno di un'organizzazione criminale sudamericana con l’incarico di trasportare carichi di droga nel territorio degli Stati Uniti. Coadiuvati dalla loro squadra, i due portano avanti l’operazione, ma intanto Crockett inizia una relazione proibita con Isabella, la donna dello spietato capo dell’organizzazione, Arcangel de Jesus Montoya. Non fidandosi dei due poliziotti, José Yero, braccio destro di Montoya, ordina il rapimento della fidanzata di Tubbs, Trudy, anche lei poliziotta...


Programmi Tv sabato 26

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Venerdì 25 Novembre 2011

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36 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Appuntamento il 26 novembre con la conferenza territoriale sulla cura del cancro

Tumori, cause e prevenzione C di Laura Bosio

he i tumori siano in aumento è una realtà ormai nota, vieppiù confermata dai dati contenuti nel Registro tumori della nostra Provincia, attivato recentemente. Quello che conta, ora, è comprenderne le cause, e soprattutto puntare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. Proprio a questo punta il Dipo (Dipartimento interaziendale provinciale oncologico) nell'organizzare, per sabato 26 novembre, una conferenza territoriale aperta al pubblico su: «Come combattiamo il tumore nella provincia di Cremona». Un evento che si terrà in contemporanea nella Sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona, al teatro San Domenico di Crema e presso Santa Chiara a Casalmaggiore, con un collegamento in teleconferenza. «Alla gente racconteremo quello che ci ha permesso di scoprire il registro tumori, compresi quelli che sono gli elementi scatenanti della malattia, in modo da poter fare prevenzione» spiega Raffaello Stradoni, direttore sanitario dell'Asl di Cremona. «Tali elementi sono molti e riguardano sostanzialmente il vivere nel 2011 in un paese occidentale civilizzato. Le concause sono molte, e senza dubbio alimentazione (fumo, alcol, ecc) e stili di vita giocano un ruolo importante in questo senso. Tuttavia c'è ancora una totale incertezza rispetto al nesso causa/effetto». Tuttavia le notizie sono anche buone: nel tempo, infatti, emerge l'incremento della sopravvivenza del paziente malato, oltre alla possibilità di guarigione completa. «Questo è possibile soprattutto grazie alla diagnosi precoce, che negli ultimi anni si è notevolmente sviluppata» spiega Ines Caffaro, coordinatrice provinciale del Dipo. «Tuttavia non quanto vorremmo: nei confronti degli screening c'è ancora, da parte della gente, un sentimento di timore che porta diverse persone a non aderirvi». E questo è un grande errore, perché proprio grazie a una diagnosi precoce si può arrivare a re-

Da sinistra: Raffaello Stradoni, Ines Caffaro, Gilberto Compagnoni, Simona Mariani e Camillo Rossi

alizzare una vera prevenzione. «Non dimentichiamo che individuare un polipo ed estirparlo evita la formazione di un tumore al colon-retto» sottolinea il direttore generale dell'Ospedale di Cremona, Simona Mariani. «E come questo, anche per tanti altri tumori la diagnosi precoce è fondamentale, permette di salvare vite, evitare interventi chirurgici invasivi, e via di seguito». In questo quadro si inserisce il Dipo, che si impegna per promuovere la prevenzione a 360 gradi. IL DIPO Il Dipo è stao inizialmente inteso come possibilità di incontro fra specialisti nel campo delle varie strutture pubbliche e private, con la finalità di creare interscambio culturale e confronto per una migliore cura. Sempre più, negli anni, ha assunto un ruolo di coordinamento fra le strutture sanitarie e fra queste e il territorio, in modo da creare intorno al paziente un’organizzazione il più possibile attenta alle sue necessità in tutte le fasi della malattia. L’obiettivo finale è lo sviluppo su scala regionale di un modello organizzativo di assistenza sanitaria oncologica che garantisca a tutti i cittadini lombardi le stesse possibilità e la stessa qualità di cura. I Dipo, collegati centralmente nella Commissione oncologica regionale, permettono di diffondere conoscenze e competenze in modo centrifugo ed omogeneo sul territorio, consen-

tendo così agli stessi operatori, oltre che ai pazienti, di orientarsi in modo clinicamente più appropriato e consapevole nel contesto di ambiti di cura specialistica, caratterizzati da una veloce innovazione scientifica e tecnologica. La finalità è quella di standardizzare il livello di competenza (cioè renderlo omogeneo nel territorio regionale) permette di aumentare l’utilizzo delle strutture periferiche garantendo uguali possibilità di diagnosi e cura rispetto alle strutture ritenute di eccellenza. Rispetto al territorio cremonese il Dipo ha il compito primario di analizzarne e valutarne i bisogni per definirne le priorità. Il Dipartimento inoltre coordina e promuove la continuità delle cure e la gestione complessiva dei percorsi assistenziali, migliorandone la qualità e l’appropriatezza. Si punta all'integrazione fra specialisti e medici di medicina generale e collabora con le associazioni di volontariato. «In ambito assistenziale oncologico è necessario tenere conto della globalità delle esigenze del paziente, includendo gli aspetti clinici e psicologici e gli aspetti legati alla riabilitazione e alla gestione del percorso di cura e il DIipo di Cremona ha lavorato in questo senso e ha ritenuto che la prima Conferenza Territoriale per l’Oncologia, momento di sintesi, valutazione e promozione delle attività, sia aperta a tutti gli operatori in campo oncologico» conclude Mariani.


Venerdì 25 Novembre 2011

LE MODALITÀ PER DARE IL PROPRIO ASSENSO ALL’ESPIANTO

UN CORSO SUL PARKINSON

Donazione degli organi, opportunità di una vita normale per molti pazienti La sanità lombarda torna a puntare l'attenzione sul tema delle donazioni. Per molte persone il trapianto d’organo o di tessuto da donatore umano rappresenta infatti l’unica vera cura disponibile e grazie al trapianto la maggior parte dei pazienti può vivere normalmente. L'Asl ricorda che «a tutti i cittadini viene data la possibilità di esprimere la volontà in merito alla donazione dei propri organi ai sensi dalla legge n.91 del 1 aprile 1999 e del decreto ministeriale

dell'8 aprile 2000. Attraverso la dichiarazione di volontà ogni singolo cittadino ha la possibilità di esprimersi liberamente, facendo in modo che, in caso di morte, la sua volontà non venga violata dalle decisioni altrui, sia che si tratti di una dichiarazione favorevole o di opposizione alla donazione». Attualmente, nel sistema transitorio vigente in attesa che diventi esecutivo il principio del “silenzio/assenso”, le modalità per esprimere la volontà sono le

seguenti: con una dichiarazione scritta che il cittadino porta con sé con i propri documenti contenente nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma; compilando on line il tesserino blu del Ministero della Salute (www.trapianti.salute. gov.it) che deve essere stampato e conservato insieme ai documenti personali; con atto olografo dell'Aido o di una delle altre associazioni di settore; registrando la propria volontà presso l’Asl di

riferimento, presso il proprio medico di famiglia o presso un’azienda ospedaliera della Provincia con apposito modulo. Quando la propria volontà viene registrata presso le Asl, i dati vengono inseriti in un archivio del Centro Nazionale per i Trapianti che è collegato con i Centri interregionali.

Diffidate delle diete miracolose La nutrizionista Annalisa Subacchi avverte: «Le diete prese da riviste o amiche non sempre sono efficaci»

Q

uante volte amiche, parenti e varie riviste più o meno specializzate ci hanno fornito consigli su come dimagrire! Mangia solo questo, bevi quest’altro, fai la dieta del minestrone, del gelato ecc… Ogni anno la storia si ripete sempre. Il Natale si sta avvicinando e sta iniziando la ricerca spasmodica della dieta miracolosa, che possa aiutarci a perdere quei chiletti di troppo, senza doverci sforzare più di tanto. Nell'intricato mondo delle diete è facile perdersi, fra tabelle nutrizionali, conti su proteine e carboidrati e aghi della bilancia. Se seguire un'alimentazione corretta a volte sembra un'impresa, siamo distratti dai falsi miti su cibi miracolosi, rimedi culinari e leggende all'ultima caloria. Per evitare di cadere in trappole alimentari conquistare e mantenere il nostro peso forma, bisogna perciò conoscere come siamo fatti e quello che mangiamo. Chiediamo aiuto alla nostra nutrizionista, ed esperta delle diete, la dottoressa Annalisa Subacchi. Dottoressa è vero che durante la dieta, per dimagrire, è necessario eliminare pasta e pane? «Assolutamente falso! E’ uno degli errori più diffusi. Zuccheri o carboidrati, infatti, costituiscono la principale fonte di energia dell’organismo e dovrebbero rappresentare più del 50% delle calorie introdotte ogni giorno. Se non se ne mangiano a sufficienza, l’organismo si affatica perché deve ricavarli da altre fonti. E in più, prima o poi arriva la voglia di zucchero, che spesso si traduce in un dolce magari fuori pasto o dopo cena, ben più rischioso per la linea

Dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport Pesidente ALIAC Onlus di Cremona. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) • CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco Pieve Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)

di un piatto di pasta. Inoltre il nostro metabolismo basale, cioè la nostra “stufetta” interna che ci permette di dimagrire si spegne, quindi la dieta diventa solo una perdita di tempo». E consumare solo insalata dietetica a pasto può essere una soluzione nel perdere peso? «Il mito dell'insalatina per pranzo rappresenta solo una scorciatoia dai sensi di colpa. Se con insalata infatti intendiamo foglie di lattuga, intrise di olio d'oliva, noci, prosciutto, tonno, uova, formaggio, crostini e quant'altro, è chiaro che di ipocalorico questo piatto ha giusto il nome. Infatti inserendo varie tipologie di alimenti si può arrivare anche a 500 kcal a pasto, che di dietetico non ha molto! Con l'illusione del pasto leggero, oltre a questa “insalata leggera” aggiungiamo magari una porzione di pasta oppure associamo anche pane e magari vino e dolce, superando anche le 800 kcal. D'altro canto se invece pensiamo di sostituire un pasto bilanciato con un po' di verdura senza condimen-

to, compiamo un errore altrettanto grave. L’olio forma uno schermo protettivo all’interno dell’intestino, impedendo troppa assunzione di carboidrati, inoltre è ricco di omega 3, sostante antiossidanti importanti per la sopravvivenza delle nostre cellule. L'ideale perciò è quello di relegare all'insalata il suo ruolo: quello di contorno». Che ne pensa dei prodotti e delle bibite light, che al giorno d'oggi sono tanto in voga? Sono prodotti validi per chi è a dieta e non vuole eliminare completamente una gustosa bibita o alimento? «I prodotti light agiscono sulla nostra psiche, facendoci credere che scegliere alimenti dietetici sia un modo per restare in forma senza sensi di colpa. In realtà molto spesso chi consuma prodotti light tende poi a mangiarne in quantità superiori, finendo per eccedere in calorie in-

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trodotte. In realtà mozzarelle, budini, uova, salse e salumi light non hanno nessun pregio rispetto alle versioni originali ma rappresentano solo una moda, per altro molto costosa, per un risparmio irrisorio di grassi e zuccheri, spesso sostituiti da sostanze non del tutto raccomandabili». Quindi cosa ci suggerisce per una sana dieta e per una perdita di peso? «Cominciamo con una buona e sana alimentazione a base di cereali integrali e ricchi di fibre e anche frutta di stagione. Un buon pranzo costituito da cereali, carne o pesce e verdure con poco condimento. Terminiamo la serata con minestre di verdure, accompagnata da carne oppure pesce oppure legumi, ricchi di minerali e fibre. Attenzione perciò a miti troppo spesso falsi e fuorvianti a cui ci si affida in prossimità di un evento o di una scadenza imminente. Non fidiamoci di terapie drastiche lette o sentite dalle amiche, che promettono una perdita veloce di peso nel giro di pochi giorni. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista che possa analizzare la propria situazione nutrizionale e affidarsi a diete accreditate che consentono di perdere peso in maniera lenta ma graduale e duratura. Inoltre ricordiamoci sempre che non siamo tutti uguali e che non esistono diete standard valide indiscriminatamente per tutti. La nostra salute non ha prezzo ed è la cosa più importante. Queste diete ci fanno perdere solo tempo e denaro».

«Per perdere peso ci vuole una sana alimentazione»

L'associazione La Tartaruga organizza il convegno: «Curare la malattia di Parkinson: la collaborazione delle diverse figure professionali». Appuntamento venerdì, 25 novembre presso l'azienda speciale Cremona Solidale (via Brescia 207 - Palazzina Azzolini, sala conferenze “Benaco”). La Malattia di Parkinson è una sindrome complessa che si manifesta con disturbi motori e non-motori. La gestione del paziente deve tenere in considerazione i diversi aspetti della patologia al fine di ottenere il controllo dei sintomi. Scopo del convegno è puntualizzare le problematiche relative alla malattia, dalla fase diagnostica a quella terapeutica. In particolare analizzare il ruolo delle diverse figure professionali: medico, infermiere, psicologo, fisioterapista, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare finalizzato ad ottenere la migliore gestione del paziente e, di conseguenza, la migliore qualità di vita possibile. Si parlerà si diagnosi, strategie terapeutiche,l trattamento riabilitativo intensivo, valutazione neuropsicologica e supporto psicologico, gestione del paziente parkinsoniano durante il ricovero ospedaliero. La partecipazione è gratuita.

MUSICA E SVAGO A CREMONA SOLIDALE

Lo svago e la musica sono componenti terapeutiche fondamentali in parecchi contesti. E in un settore come quello della casa di riposo, tale aspetto comporta sicuramente un momento importante per il paziente, che può staccare per qualche ora dai suoi problemi quotidiani, ed immergersi nella festa. A questo proposito, da tempo il consiglio di amministrazione dell'Azienda "Cremona Solidale", in collaborazione con lo staff educativo, ha iniziato una intensa opera di apertura della Rsa a tutti i gruppi musicali, alle associazioni, ai singoli che recuperano e rivitalizzano le tradizioni del nostro territorio e sono disponibili a portarle alla conoscenza degli ospiti ricoverati. Nei giorni scorsi, ad esempio, si sono esibiti i 20 elementi del coro «Intorno al falò», formazione storica di Pescarolo e Pieve Terzagni. Si tratta di un gruppo di volontari, di ogni età, anche padri e figli con la stessa passione, uniti da una forte amicizia, coordinati dal Maestro Dario Anselmi, instancabile ed entusiasta guida. Nati da una scommessa: far conoscere e non lasciar cadere nella dimenticanza quei canti che, sgorgati quasi per caso attorno al falò. Ed il coro di Pescarolo mantiene intatta tutta la tradizione: si ritrovano ogni settimana per cantare e provare le scenette; accolgono le numerose richieste che provengono dalle Rsa del territorio, dai paesi, dai piccoli teatri della nostra provincia; portano nel territorio i loro spettacoli ben costruiti e magnificamente interpretati dedicando a questa loro passione a questo loro impegno le domeniche e i giorni di festa.

A CREMONA IN VIA GIUSEPPINA 21

Ozono e odontoiatria Dopo aver visto l’aplicazione dell’O3 in endodonzia, vediamo oggi il suo utilizzo in chirurgia odontoiatrica.. Si possono trattare con l’O3 i tessuti del cavo orale prima Il dottor Luigi Mitoli, di interventi muco-genmedico-chirurgo ozonoterapia givali, di estrazioni particolarmente difficili di denti infetti, o prima dell’implantologia. Si ottiene così un notevole miglioramento della nutrizione dei tessuti con la formazione di nuovi vasi sanguigni, con essi l’arrivo di più sangue e quindi di più cellule immunitarie, un effetto anti infiammatorio e si diminuisce la percentuale di rischio di complicanze infettive dopo l’intervento. E in egual misura, dopo l’intervento, un trattamento con O3 diminuisce drasticamente il rischio di infezioni grazie al suo potere steriliz-

zante e riduce in modo sensibile anche i tempi di guarigione. In questi casi si ricorre alla somministrazione del gas tramite punture nella mucosa gengivale nei punti da operare, e a risciacqui con acqua ozonizzata a concentrazione medio-alta. In caso di interventi più gravi o impegnativi (estrazioni multiple per bonifica del cavo orale, implantologia complessa con rialzi del seno mascellare ecc.) si associa ai risciacqui con acqua ozoizzata la GAET (grande auto emo trasfusione). La prossima settimana vedremo l’applicazione dell’O3 in un campo molto importante dell’odontoiatria, la parodontologia, che si occupa delle patologie dei tessuti che stanno intorno al dente. Sono le malattie della gengiva, del legamento dente-osso alveolare e dell’osso alveolare stesso. La parodontopatia detta anche piorrea.. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21. Tel. 0372 434988 • 331 5825327

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima signora Naturopata complimenti per la sua rubrica, risposte sempre molto professionali e ben chiare. Desidero sapere la differenza fra acidità di stomaco e gonfiore di pancia in particolare dopo il pasto. Grazie Angela L'acidità (gastrite e reflusso) è un sintomo comune, imputabile a patologie o disfunzioni differenti. Si manifesta come una fastidiosa sensazione di bruciore che insorge alla bocca dello stomaco e può risalire verso l'esofago. A volte il bruciore può trasformarsi in dolore e essere accompagnato da nausea, vomito e inappetenza. Questi sintomi sono la conseguenza di un'eccessiva secrezione acida, che riesce a superare la barriera di muco che protegge la parete dello stomaco. Spesso questa si-

tuazione nasconde una dieta scorretta. Il protrarsi di questa situazione può portare anche alla gastrite, la quale, cronicizzando, può evolvere in ulcera. Il gonfiore (colite e stipsi) se accade in alcuni momenti della giornata, in particolare se dopo il pasto si avverte una certa tensione all'addome, può trattarsi di meteorismo, il quale provoca spasmo e dilatazione, favoriti da un eccesso di gas intestinale. Questo gonfiore può variare durante la giornata e reagisce al tipo e alla qualità degli alimenti ingeriti. In alcuni casi può trattarsi di cattiva digestione passeggera, in altri casi possono esserci disturbi a carico dello stomaco o dell'intestino. Anche in questo caso è importante la dieta e se il disturbo non passa in tempo breve è consigliabile rivolgersi al proprio medico, il quale deciderà il tipo di controlli da effettuare.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


SPORT I due punti conquistati a Teramo hanno ridato fiducia alla squadra che al PalaRadi affronta la corazzata Siena

38

lo

Venerdì 25 novembre 2011

Vanoli Braga gioca la carta Roderick

Serie A - Dopo Kakiouzis la dirigenza ha ingaggiato la guardia statunitense, già in campo domenica

D

di Giovanni Zagni

Terrence Roderick

opo aver ingaggiato il greco Kakiouzis, mercoledì la dirigenza della Vanoli Braga ha sottoscritto un accordo con lo statunitense Terrence Roderick, guardia di 23 anni, lo scorso anno a Rimini in Legadue, alle dipendenze di coach Caja che l’ha voluto, ben conoscendone valore e caratteristiche. Roderick prende il posto del partente Thomas. Un altro segnale importante dato dalla società che evidentemente vuole ad ogni costo mantenere la categoria per la soddisfazione sua e di tutti gli appassionati. Intanto, si sta allungando inevitabilmente la classifica in serie A, a vantaggio delle tre squadre più forti del lotto: Montepaschi Siena, Emporio Armani Milano e Bennet Cantù. Niente di nuovo si dirà, lo sapevano tutti che la lotta al vertice si sarebbe ridotta a questo terzetto. Ma fortunatamente, aggiungiamo noi, non sono mancate le sorprese e cioè che le “reginette” hanno anche inciampato tutte. Bene per il campionato ed il suo divenire e bene anche perché così le avversarie potranno andare in campo con qualche speranza in più di far punti anche nelle circostanze più difficili. Se si tiene conto poi che domenica arriva al PalaRadi proprio la Montepaschi, ci si consenta un piccolo spiraglio di speranza. Ma prima di presentare la gara, lasciamo spazio a qualche riflessione sull’importantissimo successo esterno di Teramo, ottenuto domenica scorsa. Un successo che appaga al momento dirigenti, staff tecnico ed atleti, capaci mentalmente,

7ª Giornata Avellino-Casale M. 82-91 Biella-Venezia 87-91 Cantù-Caserta 86-75 Montegr.-Bologna 74-80 Pesaro-Treviso 83-73 Sassari-Roma 80-68 Siena-Varese 79-74 Teramo- Cremona 72-74 Ha riposato: Milano Prossimo Turno (27-10 h 18.15) Benetton-Biella (26-11 h 20.30) Casale M.-Montegranaro Caserta-Milano Cremona-Siena Pesaro-Avellino (27-11 h 20.30) Roma-Bennet Sassari-Teramo Varese-Venezia (23-11 h 16.10) Riposa: Bologna

(17-16, 41-29; 55-53) BANCA TERCAS TERAMO: Ricci ne, B. Brown 9 (3/5, 1/4), Amoroso 5 (2/4, 0/1), Cerella 9 (2/3, 1/2), D. Brown (1/2, 4/12) 15, Fultz 5 (2/3, 0/3), Lulli ne, Green, Borisov 11 (2/4, 2/7), Wanamaker 4 (2/3 da due), Polonara 14 (5/5, 1/1). All.: Ramagli. VANOLI BRAGA CREMONA: D. Cinciarini 10 (1/2, 1/2) , Antonelli, Tabu 4 (2/4, 0/2), D’Ercole 9 (3/4 da tre), Perkovic 7 (2/3, 0/2), Milic 6 (2/5 da due), Wafer 25 (6/9, 2/4), Thomas (0/3 da tre) , Kakiouzis 13 (5/8, 1/5). Lottici Mazic e Belloni ne. All.: Caja.

CLASSIFICA Milano 10 Cantù 10 Siena 10 Venezia 8 Pesaro 8 Avellino 8 Bologna 8 Biella 8 Varese 8 Caserta 6 Sassari 6 Treviso 6 Roma 6 Cremona 4 Montegranaro 2 Casale M. 2 Teramo 2

La scheda di Roderick: la scorsa stagione ha giocato a Rimini con Caja Lo statunitense Terrence Roderick, nato a Philadelphia nel 1988, è una guardia di 196 centimetri per 82 kg di peso. Prodotto della Northeast Prep School,

nella sua prima stagione da professionista ha militato in Austria con gli Arkadia Lions. Portato in Italia la scorsa stagione dall’attuale coach della Vanoli-Braga Attilio Caja

alla classifica, nel momento in cui Casale Monferrato ha cancellato lo zero, passando ad Avellino. Che dire della prestazione degli uomini di Caja? Per venti minuti è sembrato di rivedere la partita disgraziata con Biella,

grazie anche alle variazioni tattiche di coach Caja, di ribaltare una risultato che li vedeva condannati a metà gara con svantaggi tra i 10 ed i 15 punti. Il 72-74 finale ripaga sforzi e volontà, nonché porta ossigeno

SERIE C

Erogasmet ko a testa alta. Prosegue la crescita di Piadena E’ finita come da pronostico la sfida al vertice tra la corazzata Monticelli Brusati e l’Erogasmet Crema. Certamente l’impianto difensivo della capolista è risultato decisivo per la vittoria dei padroni di casa, ma l’Erogasmet Crema ha venduto cara la pelle, cedendo solo nel finale per

TERAMO-CREMONA 72-74

79-68 (19-18, 36-30; 58-53). L’obiettivo è ora quello di tornare alla vittoria sabato contro Pisogne, per conservare il terzo posto in classifica. Notizia positive arrivano da Piadena, dove l’MgKVis continua la sua scalata in classifica dopo la vittoria su Varese per 75-62 e sabato è in program-

ma la sfida col fanalino di coda Brescia... CLASSIFICA (9ª giornata) Monticelli Brusati 18; Desio 16; Erogasmet Crema, Saronno 14; Milano, MgKVis Piadena 12; Orzinuovi, Lecco 10; Pisogne, Lissone 8; Meda, Varese, Bernareggio, Bergamo, Gazzada Scianno 4; Brescia 2.

all’Immobiliare Spiga Rimini in Legadue, ha terminato il campionato con 16 punti e 6.5 rimbalzi di media a partita. Dovrebbe esordire già domenica contro Siena. prima dell’esonero di Mahoric, poi qualcosa tatticamente ma anche nella testa dei protagonisti, è cambiato. Teramo ha cominciato a far fatica a trovare il canestro, i biancoblu sono parsi trasformati ed indubbiamente il carisma del nuovo arrivato Kakiouzis ha pesato. Bravi Cinciarini e D’Ercole, lucidissimi nelle battute finali ed encomiabile il solito “Von” Wafer. Comunque vedremo subito domenica i progressi della squadra, chiamata ad un impegno difficilissimo al cospetto della grandissima Siena dei fenomeni Mc Calebb, Andersen, Stonerook, Kaukenas e soci. Il pronostico è chiuso, ma sperare non costa niente e magari può anche creare quell’entusiasmo necessario per provarci sempre, nello sport e non solo.

Ionescu strappa il pari con il quotato Aquino BOXE

SERIE A DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

25/11

20.45

UDINESE

ROMA

2,35

3,30

2,90

26/11

18.00

LECCE

CATANIA

2,50

3,15

2,80

26/11

18.00

NOVARA

PARMA

2,50

3,20

2,75

26/11

20.45

ATALANTA

NAPOLI

2,65

3,20

2,60

26/11

20.45

LAZIO

JUVENTUS

2,65

3,10

2,65

27/11

15.00

CAGLIARI

BOLOGNA

1,85

3,25

4,50

27/11

15.00

CESENA

GENOA

2,70

3,20

2,55

27/11

15.00

PALERMO

FIORENTINA

2,20

3,20

3,25

27/11

15.00

SIENA

INTER

3,10

3,20

2,30

27/11

20.45

MILAN

CHIEVO

1,33

4,75

9,00

ORA

SQUADRA 1

26/11

15.00

BRESCIA

26/11

15.00

GROSSETO

26/11 26/11 26/11 26/11 26/11 26/11 27/11 27/11 28/11

15.00 15.00 15.00 15.00 15.00 15.00 12.30 19.00 20.45

CITTADELLA NOCERINA

SAMPDORIA

SQUADRA 2

5,00

JUVE STABIA

2,05

3,00

4,00

MODENA

1,45

3,75

8,50

VARESE

VERONA

REGGINA

GUBBIO

EMPOLI

ASCOLI

2

3,30

PADOVA

VICENZA

X

1,75

SASSUOLO TORINO

1

ALBINOLEFFE

CROTONE

LIVORNO

PESCARA BARI

Gigliobianco e Rodini convocate in azzurro CANOTTAGGIO

SERIE B DATA

Si sta facendo sempre più intensa l’attività dei pugili dell’Abc, costretti comunque a combattere sempre fuori casa. Domenica scorsa a Segrate sono stati protagonisti di una interessante riunione il peso medio Davide Allegri, superato ai punti a causa di un richiamo ufficiale affibbiatogli a sei secondi dalla fine contro il locale Asperti (atterrato da un preciso gancio sinistro alla mascella nel terzo round) ed il peso gallo Ionescu che ha affrontato il sudamericano Aquino (Boxe Segrate), che molti considerano il più forte Junior della Lombardia. Ionescu lo ha affrontato senza alcun timore reverenziale e lo ha costretto ad una fuga incondizionata per tre riprese. Alla fine i giudici hanno decretato il pari in un match che, vista la scarsa volontà di battersi del pugile di casa, non ha offerto particolari emozioni. Lo stesso Ionescu sabato sera a Marina di Carrara affronterà il lucchese Cammarota che è l’unico vincitore di Aquino. Nella stessa serata di sabato si disputerà a Bollate l’atto finale dei campionati lombardi 3ª Serie, con Gigi Giandebiaggi che, dopo tre incontri vittoriosi, affronta Giacomo Brivio (Olimpia Boxe). In caso di vittoria, finale domenica pomeriggio contro il vincente tra Maccarello (Boxe Pavia) e Federico Stani (Boxe Voghera).

2,15 2,50 2,30 1,80 2,35 2,50 2,75 2,60

2,90 2,90 2,80 3,00 2,90 3,85 3,00 3,00

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it

3,80 3,00 3,50 5,50 3,30 2,40 2,65 2,80

(C.C.) Momento di pausa per il canottaggio azzurro, ma non mancano le novità in ambito cremonese. I tecnici della nazionale stanno vagliando tutti i migliori per valutare le possibilità di inserimento nelle squadre nazionali dei giovani più bravi. In quest’ottica, sono già arrivate alcune convocazioni interessanti per i nostri canottieri: le bissolatine Selene Gigliobianco e Valentina Rodini sono state infatti convocate per il prossimo raduno collegiale in programma a Piediluco sotto la guida del commissario tecnico Josy Verdonkshot dal 7 al 10 dicembre. Daniele Signore (Flora) ha invece appena terminato il raduno della nazionale adaptive che si è svolto a Gavirate sotto la guida del ct Paola Grizzetti. In piena attività un equipaggio della Canottieri Flora che nel prossimo week end è chiamato a disputare i campionati italiani “Tipo regolament” a Palermo. Si tratta del doppio canoe master di Daniele Lattari e Paolo Pinardi. I campionati, che avrebbero dovuto svolgersi il 15-16 ottobre a Palermo, furono rinviati per le cattive condizioni del mare e verranno recuperati nel prossimo week end a Lago Patria a Napoli.

B FEMMINILE

Team Crema inarrestabile Doveva essere la prova del nove, quella della maturità. Del resto non erano ancora stati sufficienti i risultati ottenuti fino ad ora a convincere del tutto la critica. Non bastavano le undici vittorie (comprese le quattro in coppa, alle quali si è aggiunta l’unica sconfitta, tra l’altro ininfluente e arrivata solo ai supplementari), per certificare la forza del Basket Team, il cui rendimento sta andando ben oltre le più rosee previsioni. Ma dopo aver visto le azzurre contro Broni - battuto 66-55 (16-19, 36-29; 54-41) - si può affermare, senza ombra di dubbio e se ancora ce ne fosse bisogno, che il segnale inviato a tutte le pretendenti alla promozione è inequivocabile: Crema vuole il primato del girone. Naturalmente è necessario stare con i piedi ben saldi a terra, anche se le cremasche sono sufficientemente esperte e quindi non hanno bisogno di certi richiami. Concentrazione che servirà anche sabato sera sul campo del Costamasnaga contro un avversario che tallona le azzurre a soli due punti. Insomma, un altro match di alta classifica.

Assi Manzi in difficoltà

(C.C.) Assi Manzi in piena crisi. Dopo le quattro vittorie iniziali in campionato che avevano fatto sperare in un campionato di eccellenza, la formazione cremonese è andata incontro ad altrettante sconfitte, culminate con la battuta d’arresto subìta a Vittuone contro la penultima in classifica per 55-44 (6-8, 23-19; 44-25). Squadra giovanissima e ancora inesperta, seppure con atlete sicuramente promettenti, l’Assi ha dovuto fare a meno a Vittuone delle sue due giocatrici di maggiore esperienza: Colico, il motorino della squadra, che è in maternità e dovrà quindi rinunciare a disputare il resto del campionato, oltre all’infortunata Marcolini. Problemi di difficile risoluzione, dunque, per Anilonti che nel prossimo turno, alla Spettacolo, deve affrontare il Pontevico, sicuramente alla portata delle cremonesi, che devono recuperare la capacità di vincere. Ma un aiuto deve arrivare anche dalla società, perché se si vuole concludere degnamente il campionato è necessario trovare un sostituto di Colico. CLASSIFICA (8ª giornata) Valmadrera, Basket Team Crema 16; Broni, Costamasnaga 14; Assi Cremona, Carugate, Usmate 8; Lussana, Albino 6; Cantù, Pontevico, Villasanta, Vittuone 4; Lodi 0.


Sport

Venerdì 25 Novembre 2011

In B1 una vittoria e un ko per il Ggs

TENNIS TAVOLO

JUDO E SUMO

Belle prove nel torneo interregionale “Città di Lodi” e sul tatami di Casale Monferrato

Quinta giornata in chiaroscuro per le squadre del GGS Ripalta Cremasca impegnate in serie B1. L’incontro negativo ha visto la squadra A sconfitta in casa per 2-5 dal Corona Ferrea Monza. Con Davide Rossini bloccato da un malanno e sostituito da Nicholas Frigiolini, i ripaltesi hanno subìto sin dai primi singolari la maggiore forza e velocità degli avversari. Il prossimo turno è in programma il 3 dicembre a Pieve Emanuele. La squadra B, impegnata in trasferta a Parma, ha inanellato invece il quarto successo contro il San Polo. Manukian, Gusmini e Oldoni hanno sconfitto gli emiliani per 5-3. Una vittoria importante che riconferma il Ggs in testa insieme al Parma. Prossimo impegno il 3 dicembre in casa contro il TT Vigevano.

Medaglie importanti per il Kodokan Kodokan Cremona con alti e bassi nel torneo interregionale di judo “Città di Lodi”. Ottima prestazione di Benedetta Sforza (+70 kg), che si è presa una sonora rivincita sull’azzurra Mungai (Incisa), ma si è purtroppo fermata contro la genovese Gaggero (Semmon Gakko), conquistando così l’argento. Argento anche per Alberto Bertoni (-81 kg), che ha battuto in semifinale per ippon il vice campione italiano Miele (Ksdk Parma), ma ha ceduto in finale al piemontese Balzarro (Judo Castelletto), altro atleta che ha vestito la maglia della nazionale azzurra. Quinto posto, ma di notevole caratura per Claudio Panizza

Davide La Rosa

(-60 kg): si è aggiudicato prima del limite quattro incontri, ma non è riuscito a superare i piemontesi Bertani (Akiyama) e Sartori (Castelletto). Giornata no per gli Under 20: resa totale di Alessandro Conti (-55 kg) contro il campione italiano Ferretti e prova negativa anche per Shannon Ruggeri (-44 kg), che però rientrava da uno stop forzato di oltre un mese per problemi fisici, riacutizzatisi durante la competizione. Nel frattempo, a Casale Monferrato, il Kodokan ha partecipato ad un incontro di sumo sportivo, conquistando due argenti con Davide La Rosa ed un bronzo col giovanissimo Tommaso Molon (-55 kg).

L’Icos Crema sale in vetta da sola E’ tornata a sorridere anche la Pomì Casalmaggiore, che con autorità si è sbarazzata del Sala Consilina

Serie A2 - Dopo aver travolto anche Forlì nel recupero, domenica difende il primato a Santa Croce

N

on si arresta la marcia trionfale dell’Icos Crema, che dopo aver battuto domenica per 3-0 (25-23, 25-16, 26-24) il Montichiari, si è ripetuta anche mercoledì nel recupero di Forlì, terminato sempre per 3-0 (25-20, 25-14, 25-18) a favore delle violarosa. «Le ragazze sono state lucide anche nel momento in cui Forlì ha provato a rientrare in gara - si complimenta il coach Barbieri, dimostrando concentrazione e solidità. Sono qualità che non posso fare a meno di sottolineare, in quanto ormai sono una nostra costante e oggi eravamo forse maggiormente sotto pressione proprio perché la posta in palio era il primo posto provvisorio nella graduatoria». ICOS CREMA: Paolini 10, Togut 14,

Caterina Fanzini (Icos Crema)

Fanzini 12, Carrara (L), Devetag 9, Secolo 13, Portalupi (L), Rondon 3. Non entrate: Baggi, Nicolini, Cagninelli, Mutti. All.: Barbieri. Ma non è c’è il tempo di distrarsi, perché domenica è in programma la difficile trasferta di Santa Croce.

Sorride anche la Pomì Casalmaggiore, tornata alla vittoria grazie a una grande prova contro il Sala Consilina, annichilito con un netto 3-0 (25-13, 25-15, 25-16). Una prestazione confortante in vista della trasferta di domenica a Frosinone, dove sono in palio altri punti importanti. POMI’ CASALMAGGIORE: Paris (L), Olivotto 7, Nardini 13, Tomasevic 12, Trabucchi, Petrucci 1, Zago 12, Kucerova 8. Non entrate: Lugli, Giorgi, Bertone, Masotti. All.: Milano. • NAZIONALE Dopo che le azzurre di Barbolini hanno vinto la Coppa del Mondo, spazio ora agli uomini, che grazie al successo sul Brasile (3-2), sognano di seguire le regazze a Londra 2012. Giovedì l’Italia di Berruto ha battuto 3-0 la Cina. Ora gli Usa.

Serie A2 7ª Giornata Casalmaggiore-S. Consilina 3-0 Crema-Montichiari 3-0 Forlì-Frosinone 0-3 Giaveno-Santa Croce 3-1 Loreto-Busnago 3-1 Matera-Pontecagnano 0-3 San Severino-San Vito 3-2 Soverato-Fontanellato 3-2 Prossimo Turno (27-10 h 18) Montichiari-Fontanellato Sala Consilina-Loreto Santa Croce-Crema San Vito-Soverato Giaveno-Matera Pontecagnano-Forlì Busnago-San Severino Frosinone-Casalmaggiore

CLASSIFICA Crema Giaveno Casalmaggiore Loreto Santa Croce Montichiari Sala Consilina Busnago Frosinone Fontanellato San Severino Pontecagnano Soverato San Vito Forlì* (-3) Matera*

20 19 16 16 14 12 12 10 10 8 6 6 5 5 3 3

CICLISMO

Consegnati gli Oscar 2011, mentre domenica l’Uc Cremasca festeggia i 79 anni di attività a Salvirola

Tanti campioni in erba premiati a Soncino

Festa grande del ciclismo presso la sala conferenze della “Vecchia Filanda” di Soncino, la prestigiosa festa degli Oscar 2011, con riconoscimenti alle istituzioni e alle figure dello sport giovanile che appassionano le folle, sotto l’insegna ed i colori del Comitato provinciale della Federciclo, capeggiato dal presidente Antonio Pegoiani e dal vice Enrico Guadrini. Con le note dell’Inno di Mameli, è iniziata la festa del ciclismo alla presenzadi tante autorità a cominciare da Francesco Pedretti (sindaco di Soncino), Chiara Capelletti (assessore allo Sport dell’amministrazione provinciale di Cremona), Paolo Rosin (comandante della stazione dei carabinieri di Soncino), Marco Villa (ct della pista e coordinatore delle nazionali Under 23 e Junior della strada), Cesare Beltrami (presidente del Panathlon di Cremona) e Stefano Bertolotti (spaeker della festa e del Giro d’Italia). Ripercorrendo la stagione agonistica appena conclusa, il presidente Pegoiani ha detto: «Malgrado tutto sono state organizzate nella provincia di Cremona 58 gare , delle quali 28 riservate ai Giovanissimi, pari al 30% della Regione Lombardia». Villa ha illustrato i nuovi scenari federali, necessari alla crescita dell’attività su pista, confermando la grande novità per il 2012: «La seconda domenica dei mesi estivi, oltre all’attività su strada le categorie dai Giovanissimi agli Juniores, potranno gareggiare nelle specialità della pista, oltre al ciclocross, mountain bike e bmx. Progetto accolto però dalle società italiane con scarso entusiasmo». Bicicletta come stile di vi-

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I premiati a Soncino

ta, è uno degli slogam su cui la Federazione ha costruito la propria identità, ben oltre gli aspetti prettamente agonistici. Come la storia ci ha insegnato, anche le crisi aiutano a migliorare il mondo. E rimaniamo all’elisir chiamato passione per una infinità di motivi e motivazioni, senza confondere fatica con resistenza: a suggellare il cerimoniale delle premiazioni, un riconoscimento speciale è andato al Comune di Soncino, all’Arma dei carabinieri, quelli che noi osiamo dire i “nostri angeli custodi” nelle corse su strada, a Cesare Castellani, giornalista e nostro collaboratore sportivo, mentre causa motivi familiari, Achille Cotrufo (presidente del Coni provinciale) non ha potuto invece ritirare il riconoscimento.

Il Tc Crema in Sicilia si gioca la salvezza TENNIS A1

Nulla da fare per il Tc Crema, nell’ultima giornata della regular season del campionato di A1 a squadre. I cremaschi sono stati battuti dal Castellazzo e hanno chiuso la stagione al sesto posto, che li costringe a giocarsi la salvezza domenica sui campi del Circolo Tennis Palermo contro il “Giornale di Sicilia” in un match sulla carta tutt’altro che facile. Ma il Tc Crema non parte battuto, anzi si giocherà tutte le sue carte per conquistare la permanenza in A1. CASTELLAZZO TC-TC CREMA 4-2 - Bracciali (Ca) b. Remedi (Cr) 6-3 6-4, Tombolini (Ca) b. Zanotti (Cr) 6-4 6-1, Vanni (Ca) b. Menga (Cr) 6-7 6-3 7-5, Ocera (Cr) b. Brizzi (Ca) 1-6 6-4 6-3, Bracciali-Brizzi (Ca) b. Zanotti-Bonizzoni (Cr) 6-1 6-1; Remedi-Ocera (Cr) b. Montenet-Vanni (Ca) 1-1 per ritiro.

Tra le società provinciali, sono state premiate il Team Zema, formazione dilettanti di Elite e Under 23 (il premio è stato ritirato dall’ex presidente Fci, Angelo Oneta), il Team Superbici Crema, il Pedale Cremonese e gli Amici del Ciclismo del Gs Persichello. A testimonianza della grande vitalità delle due ruote, in passerella Manuel De Vecchi (Action Cremona), campione italiano Elite della bmx, sulla rampa di lancio alle Olimpiade di Londra. Ecco l’elenco dei giovani premiati. Giovanissimi: classe 2004 Loris Pellegrino (Polisportiva Madignanese). Classe 2003 Andrea Arpini (Uc Cremasca). Classe 2002 Andrea Rocco Morandi (Sc Imbalplast Soncino). Classe 2001 Simon Curlo (Sc Imbalplast Soncino). Classe 2000 Anselmo Francesconi (Uc Cremasca). Classe 1999 Andrea Manini (CC Cremonese 1891-Gruppo Arvedi ). • COMPLEANNO DELL’UC CREMASCA L’ Unione Ciclistica Cremasca, presieduta da Albino Ferla, taglia il traguardo dei 79 anni. Per una grande ricorrenza è pronta anche una grande festa, domenica 27 novembre alle 12.30 all’Agriturismo “Ca’ del Facco” a Salvirola, nel corso della quale si tirano le somme della stagione e illustrati i progetti del nuovo anno. Ci saranno, tra gli altri, Adriano Baffi (direttore sportivo della Leopard-RadioShak di Andy Schleck e Fabian Cancellara), Marco Villa (ct della Nazionale della pista) e gli ex professionisti Ivan Quaranta, Corrado Serina e Remo Tamagni. Fortunato Chiodo

RUGBY

Importante successo a Seregno. Ottimo pareggio per Cremona

Crema ha rotto il ghiaggio

Riscattare un inizio a dir poco difficile in campionato era l’obiettivo primario del Rugby Crema a Seregno e la grande determinazione unita alla voglia di riscatto, hanno portato la formazione cremasca alla prima importante vittoria della stagione ufficiale per 17-26 (12-10), coronata dal punto di bonus per aver segnato almeno quattro mete. Un risultato arrivato al termine di una gara combattuta sin dalle prime battute ed ottenuto proprio quando tutto sembrava perduto, con i milanesi in vantaggio sino a dieci minuti dalla fine. Sicuramente si è visto il più bel Crema dell’anno, che a tratti ha ricordato quello spumeggiante della scorsa stagione, che però è venuto fuori solo quando si è trovato con

le spalle al muro: ora lo attendono tre turni molto impegnativi, a partire già domenica prossima sul campo amico contro l’Elephant Gossolengo. SERIE C Contro la squadra terza in classifica e seconda miglior difesa del campionato (il Bassa Bresciana), il Cremona Rugby ha giocato una partita sorprendente e ha colto un pareggio inaspettato per 7-7, ma meritato. Un risultato che conferma la crescita tecnica del rugby sotto il Torrazzo, merito di Davide Daldoss. Una cosa è certa: Cremona squadra materasso è un lontano ricordo. E domenica i cremonesi, griffati Witor’s, sono impegnati a Mantova, mentre Casalmaggiore (che domenica scorsa ha riposato) ospita il Bassa Bresciana.

VOLLEY B2

Contro il Montecchio

La Reima si gioca il primato

La trasferta di sabato a Cisano Bergamasco, paese natale dell’ex ct azzurro e stella del Milan Roberto Donadoni, è stata fatale per la Reima Crema, che ha incassato la prima sconfitta stagionale e ha perso il primato solitario in classifica ed ora deve dividere la vetta con il Montecchio, Infatti i vicentini, superando per 3-1 Viadana, hanno raggiunto i blues a quota 14 punti, conquistando così il primo posto grazie al quoziente set. I ragazzi di Vittorio Verderio sono stati sconfitti per 3-0 (25-23; 32-30; 25-21), al termine di una gara molto equilibrata, ma che ha visto nei momenti cruciali prevalere la formazione di casa. Combat-tuta e lottata la seconda frazione di gara nella quale Giorgio Domen-ghini e soci sono imposti per 32-30. Ma non c’è tempo per disperarsi, perché sabato alle 18 al PalaBertoni è in programma la sfida al vertice proprio con il Montecchio. Un’ottima occasione prer i blues di roiprendersi il primato solitario, anche se non sarà facile e servirà una grande prestazione per piegare i veneti. CLASSIFICA (6ª giornata) Reima Crema, Montecchio 14; Bedizzole, Sassuolo, Cisano 11; Viadana, Verona, Modena Est 9; Gorgonzola 8; Castelnuovo, Parma 7; Vignola, Costa Volpino 6; Piacenza 1.

Nulla da fare per la Golden

Quinta sconfitta per la Golden che, dopo un buon primo set, non è più riuscita a trovare il bandolo della matassa, lasciando via libera ad una Pool Gramsci che ha archiviato facilmente la pratica per 3-0 (25-23, 25-19, 25-15). Troppi gli errori commessi dalle cremasche (soprattutto negli ultimi due se) che ora non possono far altro che guardare avanti e precisamente alla partita di Vignola, che rappresenta un crocevia importante per la stagione della Golden, che poi dovrà affrontare un trittico molto impegnativo con la capolista Montale alla Braguti e successivamente Gropello Cairoli e Lodi in trasferta. Ma per abbandonare l’ultimo posto in classifica, la squadra deve cercare di conquistare punti contro ogni avvesario. Nello stesso girone, poca fortuna anche per il Cingia, battuto nettamente per 3-0 a Pavia e fermo in classifica a quota 4 (due in più dellla Golden). Nel prossimo turno affrontano in casa Anderlini Unicom Stark Modena.


Sport

IL DERBY

espulso Tacchinardi (ingiustamente). Due assenze che peseranno come dei macigni nello scacchiere di mister Brevi, costretto a privarsi dei suoi due centrocampisti più “da lzi la mano chi ci avrebbe derby”. Tacchinardi, peraltro, sarebbe stascommesso solo tre mesi fa. to anche uno dei tanti ex di turno. Poco Dopo anni di scontri-salvezza o male, anche perché in questa rosa, coprincipalmente per pure quemunque, le alternative non mancano. Nel stioni campanilistiche, il derby dei due Torrazzi stavolta mette anche in complesso la Cremonese si presenta a palio punti pesanti, visto che Cremo e Perquesto derby ancora come la squadra da go, domenica si giocheranno di fatto il battere, anche alla luce del fatto che il pasprimo posto in classifica. Uno scenario so falso del “Nereo Rocco” non ha sostandifficile da prevedere alla vigilia della stazialmente modificato la posizione di classigione, quando da un lato c’era una Crefica. La squadra grigiorossa non ha ragione monese costruita bene sulla carta, ma con di temere alcun confronto e deve prenderla zanorra dei sei punti di pene atto, in modo particolare nalizzazione e un Pergo che, alla vigilia di un derby che cela ad una settimana dall’inizio tante insidie, quanti stimoli per del campionato, non aveva né fare bene. I tifosi vogliono forcapo né coda. Invece, grazie temente una vittoria, specie all’entusiasmo creato dal laper tornare a far volare bassi voro di Brevi e soci sulla gli entusiasmi dei cugini cresponda grigiorossa e dal vulmaschi, tornati sulle punte dei canico presidente Briganti in piedi dopo la bella vittoria col riva al Serio, ora ci si trova gli Frosinone, che sembra aver uni contro gli altri a giocarsi orgoglio e pricancellato il periodo di crisi. Lo “Zini” sarà mato. E i rumors di questa sfida sono arriinvaso per l’occasione e anche le forze vati e arriveranno alle orecchie di tutta Itadell’ordine sono pronte all’impatto… Però, lia, visto che la partita è stata inserita perparliamoci chiaro, il derby rimane semsino nel palinsesto della mitica trasmispre quello con il Piacenza. Non sione radiofonica “Tutto il calcio mischerziamo. Quanto all’assetto nuto per minuto”. Per questo motitattico, mister Brevi potrebbe vo, sintonizziamoci una mezzoretta decidere di cambiare leggeravanti rispetto alle ultime domenimente lo schema alla luce che, perché domenica alle ore 15 dell’assenza contemporanea allo “Zini” ci si gioca tanto. di Pestrin e Tacchinardi. In *** alternativa, a centrocampo QUI CREMO Dieci minuti non potrebbe scalare Dettori dapossono e non devono condiziovanti alla difesa, con ai suoi nare un derby che vale. Quefianchi Riva o masto l’imperativo in cagari il giovane sa grigiorossa doDegeri, che ci po il finale da inpiacerebbe vecubo rimediato a dere in campo Trieste con quel dall’inizio in gol di Allegretti una gara così viziato da un faldelicata. In lo inesistente, avanti, alla luce ma visto solo delle ultime dedallo stesso ludenti prestaarbitro che ha zioni di Samb e ammonito priMusetti, poIl grende ex ma Pestrin (ma trebbe prendere Giuseppe Le Noci qui è in torto il corpo la candida(foto Us Cremonese tura dall’inizio di mediano grigioIvano Frittoli) ro s s o ) e p o i Bocalon, giovane

A

di Stefano Mauri e Matteo Volpi

Collegamenti in diretta su Radio Rai

Una fase di gioco della sfida tra Cremonese e Monza

(foto G. Galli)

Una super sfida che a

Appuntamento domenica alle ore 15 allo “Zini”, con i grigiorossi privi di due

Prima Divisione - Cremo vogliosa di riscattare il ko di Trieste e Pergo

ma battagliero ed in grado di far male con i suoi movimenti in profondità. Attorno a lui, probabile conferma per Le Noci e Nizzetto, con la “freccia Rabito” pronta ad essere scoccata dall’arco di Brevi a gara in corso per provare a pungere di più. Da verificare, infine, le condizioni di Favalli, vittima di una fastidiosa tendinite. Se il baby-Cabrini non dovesse farcela Sales è tornato disponibile dopo la botta rimediata a Trieste. Curiosa sarà anche l’accoglienza che le rispettive tifoserie ri-

serveranno a Beppe Le Noci da una parte e a Max Guidetti dall’altra… Loro sì che sono bomber da derby. Insomma gli spunti non mancano, le previsioni promettono anche una giornata soleggiata, per cui. tutti allo “Zini”, forza! QUI PERGO E’ una squadra rilanciata quella che si appresta ad affrontare il sentito derby, soprattutto sulle cremasche rive del fiume Serio, con la Cremonese. Domenica scorsa, infatti, la squadra allenata da Fabio Brini (tornato in auge), grazie ad un

CAPUA

NOZZETO

SALES

secondo tempo dinamico ha sconfitto per 3-0 un Frosinone troppo brutto per essere vero. Per la cronaca, mister Brini (in sintonia con lo spogliatoio), coi tre punti ha salvato la sua panchina, nonostante le fisiologiche e rituali smentite del caso. Il nuovo arrivato, il gagliardo difensore Tommaso Romito, De Vezze (è come il trucco del mago, nel senso che c’è, ma non si vede), Emanuele Testardi (se riuscisse a mettere la testa a posto potrebbe diventare un centravanti molto interessante), Romondini

DETTORI MINELLI

TESTARDI

DE VEZZE

LOLAICO

CUOMO

BOCALON

ALFONSO

CONCETTI

DEGERI GUIDETTI

RIGIONE

REMONDINI

ROMITO

RIVA LE NOCI SEMENZATO

4-3-3

Allenatore: OSCAR BREVI

STADIO G. ZINI ORE 15

RICCI

SEMBRONI

Allenatore: FABIO BRINI

4-4-2


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sorpresa vale il primato pedine importanti come Pestrin e Tacchinardi. In campo gli ex Le Noci e Guidetti

rilanciato dal successo con il Frosinone: in palio punti pesanti per la classifica (quando gira a mille, la squadra ne giova) e il fantasista Manuel Ricci sono stati gli elementi più in palla nell’ultima preziosissima vittoria di domenica scorsa. Ed è proprio da queste eccellenze calcistiche, senza dimenticare i pur propositivi Cuomo, Capua, Joelson e Mattia, che bisogna ripartire a razzo senza pensare troppo alla meravigliosa e storica posizione in classifica che sa di meritatissimo secondo posto (aspettando l’inevitabile penalità causa un garbuglio burocratico, ma il ricorso è già annunciato, ndr). Per la tifoseria “cannibale”, per la politica autoctona (nella primavera 2012 si vota e il football porta voti) , per il management gialloblù, per lo stesso Brini e per i calciatori (qualcuno è eccessivamente nervoso?), il big match dello Zini, fatte le debite proporzioni e in omaggio alla presidenza lazial-cremasca, è senza dubbio sentitissimo come la stracittadina Lazio-Roma. In settimana i cremaschi, ritrovato il preparatore atletico D’Andrea (dimessosi spontaneamente giorni fa e “invocato” dal gruppo, il patron canarino alla fine l’ha ripreso, ndr) hanno lavorato sodo per preparare al meglio l’atteso evento. Ebbene, al cospetto della nobile Cremo (favorita con Lanciano, Frosinone e Siracusa per il salto in serie B), giocare di rimessa forse gioverebbe a Romondini e soci, i quali sin qui, nonostante le sei sconfitte rimediate in campionato,

L’ex grigiorosso Max Guidetti (foto Us Pergocrema)

senza mezze misure si stanno comportando bene. Sul fronte societario intanto, complice il continuo utilizzo dei cosiddetti calciatori esperti, il Pergocrema, secondo regolamento, di fatto rinuncia al contributo federale per i giovani schierati in Lega Pro. Lo scorso anno la Lega presieduta dal ragionier Mario Macalli (il cui longevo “governo calcistico” è inossidabile), alle casse sociali cremasche

SERIE D

Pizzighettone spietato in trasferta

Ancora una volta il Pizzighettone ha parteciparto alla saga delle occasioni sprecate, ma sul campo AlzanoCene ci ha pensato Miftah, che ha regalato ai rivieraschi tre punti importanti, che valgono il settimo posto in classifica con 21 punti. E domenica il Pizzighettone vuole allungare la serie positiva contro il Seregno sul terreno amico. • CALCIO A 5 Il Videoton ha ripreso a macinare punti dopo il brusco stop subito in casa del Bellusco, travolgendo 6-1 il Tony Quintosole.

sborsò circa 600mila euro, per la gioia dell’allora massimo dirigente Manolo Bucci (entrato nel football anche perché attirato da questa prospettiva); ma questa è un’altra storia. Ora è fondamentale pensare esclusivamente alla contesa dei “tortelli dolci” contro i “marubini”, il primo derby del generoso presidente Briganti (idolo della torcida “canarina”). Che vincano il migliore e lo sport...

ECCELLENZA

Poker di un Crema 1908 lanciatissmo

Mentre il Sant’Angelo dei cremaschi Cantoni e Patrini pare aver già ipotecato la serie D, il Crema 1908 allenato da Claudio Nichetti continua a vincere e a stupire. Domenica scorsa i nerobianchi, vincendo 2-1 a Pianborno con il Vallecamonica (gol di Farina e Vaccari) hanno colto il quarto successo consecutivo, grazie al quale hanno raggiunto la metà classifica con 18 punti. E domenica al Voltini (ore 14.30) arriva il nobile decaduto Palazzolo per una sfida interessante.

I NUMERI TRIESTINA-CREMONESE 1-0 TRIESTINA (4-2-3-1): Gadignani; D’Ambrosio, Lima, Gissi, Pezzi; Allegretti, Princivalli; Rossetti (48’ Mattielig, 75’ Evola), Pinares, Curiale (77’ Motta); Godeas. A disposizione: Cristfoli, Izzo, D’Agostino, De Vena. All.: Galderisi. CREMONESE (4-3-3): Alfonso; Semenzato, Minelli, Rigione, Favalli (67’ Sales, 85’ Riva); Tacchinardi, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Samb (62’ Bocalon), Le Noci. A disposizione: Bianchi, Degeri, Rabito, Musetti. All.: Brevi. ARBITRO: Ripa di Nocera Inf. RETE: 92’ Allegretti.

CLASSIFICA Lanciano (-1) Cremonese (-6) Siracusa (-3) Pergocrema Carrarese (-1) SudTirol Portogruaro Trapani Frosinone Barletta Spezia Latina Triestina Andria* Piacenza (-4) Prato Bassano* FeralpiSalò

22 21 21 21 20 20 19 19 19 19 16 15 15 14 13 12 10 9

PERGOCREMA-FROSINONE 3-0 PERGOCREMA (4-4-2): Menegon; Lolaico, Cuomo, Romito, Rizza (15’ Mattia); Capua, De Vezze (65’ Angiulli), Romondini, Ricci (74’ Rizzo); Joelson, Testardi. A disp.: Cicioni, Sembroni, Celjak, Guidetti. All.: Brini. FROSINONE (4-3-1-2): Nordi; Guidi, Stefani, Biasi (78’ Catacchini), Fautario; Frara, Beati, Carrus; Miramontes (62’ Bottone); Ganci, Bonvissuto (50’ Artistico). A disposizione: Vaccarecci; Vitale, Ucchino, Aurelio. All.: Sabatini. ARBITRO: Saia di Palermo. RETI: 54’ Testardi, 57’ Ricci, 79’ Romondini.

13ª Giornata Andria-Piacenza Bassano-Spezia FeralpiSalò-Prato Lanciano-Carrarese Latina-SudTirol Pergocrema-Frosinone Portogruaro-Trapani Siracusa-Barletta Triestina-Cremonese

1-0 0-0 0-1 1-1 2-1 3-0 2-2 2-0 1-0

Prossimo Turno (27-10 h 14.40) Andria-FeralpiSalò Carrarese-SudTirol Cremonese-Pergocrema (h 15) Frosinone-Bassano Lanciano-Portogruaro Piacenza-Triestina Prato-Siracusa Spezia-Barletta Trapani-Latina

CLASSIFICA SENZA PENALIZZAZIONI Cremonese 27; Siracusa 24; Lanciano 23; Pergocrema, Carrarese 21; SudTirol 20; Portogruaro, Trapani, Frosinone, Barletta 19; Piacenza 17; Spezia 16; Latina, Triestina 15; Prato 12; Andria* 11; Bassano* 10; FeralpiSalò 9.


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Sport

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Juventus, è arrivata la prova del fuoco SERIE A - Sabato la Lazio e martedì il Napoli nel recupero misureranno le ambizioni dei bianconeri

Paura di volare: l’Udinese ha fallito l’esame primato ZOOM

dal nostro inviato

PARMA - Paura di volare o incapacità di spiccare il volo? Probabilmente entrambe le cose. Sta di fatto che l’Udinese vista al Tardini ha deluso tutti coloro che speravano di rivivere la bella favola del Verona scudettato nel 1985. Più volte Guidolin ha ripetuto che la sua squadra non è in grado di lottare per il vertice, ma gran parte della critica ha accusato il tecnico veneto di fare pretattica. Invece aveva ragione. Già a Napoli i friulani avevano mostrato di soffrire di vertigini e contro il Parma hanno confermato di non reggere la pressione. Ricordiamo che vincendo in Emilia, l’Udinese avrebbe raggiunto la vetta solitaria della classifica, ma al cospetto di una squadra veloce e volenterosa, non è mai entrata in partita. Solo uno squillo, dopo 4 minuti: tiro di Isla, respinto da Mirante. Poi è stato un monologo dei ducali, che hanno anche colpito un palo con il ritrovato Galloppa. Anche nella ripresa l’Udinese non è pervenuta ed è stata punita al 13’ da un imperioso stacco di Biabiany, finalmente in gol con Francesco la maglia del Parma. Ma non è Guidolin finita: alla mezz’ora un distratto Basta è franato su Giovinco. Rigore, trasformato dello stesso fantasista, sempre più re del Tardini. Un successo meritatissimo per la squadra di Colomba, il quarto sul proprio terreno, sempre più difficile da espugnare. Se i ducali avessero una punta centrale di valore (al posto di Pellè e del sempre infortunato Floccari) potrebbero puntare alle zone nobili della classifica. Ma per il momento si accontentano (e non è poco) di essere lontano sette punti dalla zona retrocessione. E l’Udinese? Assorbita la batosta, deve ritrovare le sue qualità migliori: velocità e grinta, smarrite domenica scorsa in Emilia. Con la Roma venerdì sera sono in palio punti pesanti per la zona Champions: chi perde, rischia di attardarsi dalle favorite, che non sono certo i friulani o i giallorossi. Il Parma, invece, scende in campo a Novara contro una squadra già alla canna del gas, ma con la possibilità di ipotecare sin da ora una tranquilla salvezza. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

C

hampions League in agrodolce per le squadre italiane. Missione compiuta per Napoli (battendo 2-1 il City è quasi qualificato) e Inter (con l’1-1 sul campo del Trabzonspor ha vinto il girone), mentre il Milan ha ceduto al cinismo del Barcellona (2-3 a S. Siro) ed è stato relegato al secondo posto nel girone. In ogni caso la possibilità di avere tre squadre italiane agli ottavi rende il bilancio più che positivo, anche se gli sforzi di metà settimana potrebbero pesare sul rendimento in campionato delle tre squadre. Di questa situazione potrebbe beneficiarne la Juventus, attesa dalla prova del fuoco: sabato sera a Roma con la Lazio e martedì a Napoli nel recupero della gara rinviata per impraticabilità del campo. Due sfide che dovrebbero rivelare inequivocabilmente le ambizioni dei bianconeri, che non nascondono i sogni di scudetto. Sulla carta il turno è favorevole al Milan, che nel posticipo domenicale ospita il Chievo. Il pronostico è tutto dalla parte dei rossoneri, ma guai a sottovalutare la squadra di Di Carlo, reduce da due vittorie consecutive

12ª Giornata Bologna-Cesena 0-1 Catania-Chievo 1-2 Fiorentina-Milan 0-0 Genoa-Novara 1-0 Juventus-Palermo 3-0 Inter-Cagliari 2-1 Napoli-Lazio 0-0 Parma-Udinese 2-0 Roma-Lecce 2-1 Siena-Atalanta 2-2 Prossimo Turno (27-11 h 15) Atalanta-Napoli (26-11 h 20.45) Cagliari-Bologna Cesena-Genoa Lazio-Juventus (26-11 h 20.45) Lecce-Catania (26-11 h 18) Milan-Chievo (h 20.45) Novara-Parma (26-11 h 18) Palermo-Fiorentina Siena-Inter Udinese-Roma (25-11 h 20.45)

Claudio Marchisio

CLASSIFICA Juventus* 22 Lazio 22 Milan 21 Udinese 21 Roma 17 Palermo 16 Napoli* 15 Genoa* 15 Chievo 15 Parma 15 Siena 14 Catania 14 Atalanta (-6) 13 Fiorentina 13 Cagliari 13 Inter* 11 Bologna 10 Lecce 8 Novara 7 Cesena 6

in campionato (con Fiorentina e Catania) e dalla larga vittoria in Coppa Italia con il Modena (3-0). La squadra di Allegri non si può però permettere passi falsi, dopo il pareggio di Firenze. Più complicato l’impegno del Napoli, in campo sabato sera a Bergamo contro un’Atalanta che ora fa paura a tutti gli avversari. Ma il

Napoli non ha alternative: se vuole restare in corsa per lo scudetto, deve fare il piano sia con gli orobici che contro la Juve. Obiettivo comunque difficilissimo da realizzare per una squadra che non ha la possibilità di far rifiatare i suoi campioni. Non facile neppure la trasferta dell’Inter, attardata in classifica e obbligata a vincere

quasi sempre da qui fino a Natale, per alimentare le proprie chance di lottare per uno dei primi tre posti. Ma la compagine di Sannino sul proprio campo è un osso duro, forse più attrezzato degli avversari affrontati in Champions. Servirà un’Inter diversa da quella vista sino ad ora... F.V.

Fari puntati su Sassuolo-Padova e Verona-Reggina SERIE B

Si infiamma la lotta al vertice, che vede in lizza almeno tre grandi sorprese: Pescara, Sassuolo e Verona. Il turno di sabato propone due scontri diretti interressanti come Sassuolo-Padova e Verona-Reggina, che si annunciano molto incerti. Il Torino capolista, dopo aver rallentato, vuole tornare a correre contro l’altalenante Livorno, mentre la deludente Samp prova a rilanciarsi contro il Modena. Se i blucerchiati non vincono neppure sabato, la stagione si mette male. Delicato è anche il

derby lombardo tra Brescia e AlbinoLeffe. RISULTATI (16ª giornata) AlbinoLeffeReggina 1-1, Bari-Sampdoria 1-1, CrotoneTorino 0-0, Empoli-Verona 1-3, Juve StabiaModena 2-2, Livorno-Ascoli 0-1, NocerinaVicenza 2-2, Padova-Grosseto 0-1, Pescara-Gubbio 2-1, Sassuolo-Brescia 1-1, Varese-Cittadella 0-1. CLASSIFICA Torino 35; Pescara, Sassuolo 32; Reggina, Padova, Verona 28; Sampdoria, Grosseto 23; Varese 22; Cittadella

21; Livorno, Bari 20; Juve Stabia (-6), Brescia 17; Crotone (-1), Vicenza 17; AlbinoLeffe 16; Empoli, Modena 15; Nocerina, Gubbio 14; Ascoli (-10) 5. PROSSIMO TURNO (26-11 h 15) AscoliBari (28-11 h 20.45), Brescia-AlbinoLeffe, Cittadella-Crotone, Grosseto-Juve Stabia, Gubbio-Empoli (27-11 h 19), Nocerina-Varese, Sampdoria-Modena, Sassuolo-Padova, Torino-Livorno, Vicenza-Pescara (27-11 h 12.30), Verona-Reggina.

BOCCE

«Momento difficile, servono alternative» Intervista a Bruno Casarini, presidente dell’ Eba e Fib Lombardia

di Massimo Malfatto

Un week end boccistico tranquillo e senza finali, ma come sta il pianeta bocce? La fonte è autorevole: Bruno Casarini, presidente dell’Eba (European bowl association) e della Fib Lombardia, un cremonese doc ed è gratificante avere una personalità alla guida europea e regionale. Lo incontriamo al bocciodromo dove Casarini è impegnato in una partita a “pinnacola”. Una persona di grande disponibilità. Presidente, esiste un allarme anche nello sport delle bocce? «La notevole crisi finanziaria ed economica che sta attraversando la nazione ci pone una attenta riflessione sulla nostra organizzazione. I vari solleciti che ci arrivano dalle società mi dicono che abbiamo bisogno di capire fin dove la nostra Federazione sia disposta ad aprire un dibattito sulle nostre preoccupazioni, ma anche di permetterci nuove strade per sperimentare la bontà delle nostre eventuali ricette». Un panorama poco allegro? «Proprio così in quanto questo scenario ha significato la crisi dell’associazionismo e di conseguenza degli impianti sempre meno frequentati anche a causa del notevole aumento dei costi,

BRUNO CASARINI 1947 ANNO DI NASCITA ona CITTÀ NATALE Crem E Capricorno SEGNO ZODIACAL gato con Amedea STATO CIVILE Coniu FIGLI Una, Cinzia Ragioniere TITOLO DI STUDIO Juventus SQUADRA TIFATA ustria - Zootecnia INTERESSI Agroind

Sopra Bruno Casarini con il presidente nazionale della Fib Romolo Rizzoli, a lato con la campionessa Germana Cantarini

che ha ridimensionato la partecipazione alle gare». Nonostante tutto i numeri non sono negativi... «E’ vero, i tesserati delle bocce sono circa 110mila, di cui ben 20mila in Lombardia, le società 3mila di cui quasi 500 le bocciofile lombarde. Non abbiamo applicato significativi aumenti che avrebbero potuto significare perdite di tesserati, ma dovremo fare i conti con forti riduzioni di introiti. Le società bocciofile continueranno a svolgere la loro attività, ma con difficoltà. Quando le risorse non ci sono si è costretti ad esercitare e studiare azioni straordinarie e per questo ho chiesto al presidente Rizzoli di promuovere un tavolo perma-

nente (mensile) in cui partecipino chi di volta in volta ha idee da mettere in campo.» Che dire della Lombardia boccistica? «Le risorse si sono azzerate, registriamo cali nell’organizzazione delle gare, nella partecipazione degli atleti, nel mantenimento dei nostri tesserati e delle nostre società. E’ evidente che la situazione è difficile ed è necessaria come non mai la ricerca di alternative che possano invertire questa situazione, abbiamo bisogno di novità ed entusiasmo». Una riflessione anche sulle bocce cremonesi? «Cremona e Crema sono da sempre comitati importanti per la nostra Federazione, non solo

per l’attività svolta, ma anche per i personaggi che hanno sempre avuto ruoli di vertice. Mi piace ricordare i vari Ghidetti, Carletti, Guazzi e i presidenti di comitato, da Piva, Caliendo, Filiberti, Tomasoni, Bernardi, Natali, Soldi, Piccioni ai cremaschi Verdelli e Stabilini. A fianco di questi non posso non citare la Germana Cantarini che ha portato il nome della nostra città di Cremona in giro per il mondo. Purtroppo non altrettanto si può dire dei giocatori seniores, particolarmente assenti sulle scene nazionali. I tempi di Beati, Balestra, Betti, Bonali, Fanfoni, Dilda, Mancini e Narducci sono finiti. Una citazione per Cesare Mazzoli, premiato per la sua longevi-

HOBBIES Le carte Commedia RAFICO PREFERITO GENERE CINEMATOG ia IO PREFERITO Poes GENERE LETTERAR Anni ’60-’70 MUSICA PREFERITA ort 24 PREFERITA Sky Sp TRASMISSIONE TV EFERITO Sky Tg 24 TELEGIORNALE PR Gigi Proietti ATTORE PREFERITO ggi Tagliatelle ai 4 forma PIATTO PREFERITO ociera VACANZE IDEALI Cr o; sugli alberi; i sta come d’autunn UNA CITAZIONE «Sle foglie» (Ungaretti) ERE DA RAGGIUNG UN OBIETTIVO cardo» Ric no oti nip il ere «Veder cresc

tà (80 anni!): un campione negli anni 60/70, ancora con una sua innegabile carica agonistica e una grande capacità di creare compagnia.» Cremona, capitale dello sport Europeo 2013, coinvolgerà anche le bocce? « Ho suggerito ai dirigenti cre-

monesi la possibile organizzazione della Coppa Europa per Nazioni ed il primo campionato Europeo a bocce unificate, una disciplina quest’ultima nata in Lombardia e gestita insieme a “Special Olimpic” in cui a fianco di un atleta normodotato gioca un diversamente abile».



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Speciale Economia

Venerdì 25 Novembre 2011

«Oculatezza e risparmio sono nodi decisivi» Luigi Pettenati, direttore Generale di Cassa Padana: «Ora l’obiettivo è realizzare una vera unione politica dell’Europa»

Si prepara la terza missione commerciale in Cina

Anche per il 2012 Cassa Padana organizza una missione commerciale in Cina, e più precisamente a Shanghai e Ningbo, dal 25 febbraio al 3 marzo 2012 aperta a tutti i settori merceologici. La missione è aperta a tutte le aziende clienti e non della Cassa che vorranno sfruttare una vetrina di prim’ordine per far conoscere i propri prodotti nel Paese che anche per il prossimo decennio sarà al centro dello sviluppo economico mondiale. Si tratta di una grande opportunità per far conoscere i prodotti italiani a una clientela con alto potere d’acquisto ed entrare in contatto con nuovi compratori internazionali. Dopo le positive esperienze del 2010 e del 2011, dove le aziende che vi hanno partecipato hanno ottenuto importanti contatti commerciali instaurando rapporti diretti con gli operatori cinesi incontrati durante le missioni, Cassa Padana vuole dare una nuova opportunità alle aziende del territorio di partecipare alla terza missione in Cina. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre 2011. La quota di adesione e partecipazione di un rappresentante pari a 3.000 euro più Iva.

E’

evidente il ruolo cruciale che, nell’attuale congiuntura, esercita il sistema creditizio, spesso coinvolto da polemiche e critiche per le scelte passate e presenti. Ne parliamo con Luigi Pettinati, direttore generale di Cassa Padana. «La situazione delle nostre aziende è piuttosto varia: alcune vanno bene altre meno; certo, non si può nascondere che stiamo attraversando un periodo complesso e questo vale soprattutto per quelle aziende che sono indebitate oltre certi limiti, oppure sottocapitalizzate e senza sbocchi a livello internazionale. Abbiamo spesso a che fare con imprese che non riescono a far fronte ai propri impegni, anche a causa di una situa-

zione contingente di difficoltà a incassare i propri crediti; di conseguenza si trovano troppo spesso a corto di liquidità». Spesso si accusa le banche di non concedere credito e di non aiutare le aziende. Lei cosa risponde? «Sulla banca si scaricano tensioni e problemi che esulano dalla sua competenza. Siamo da tempo nell’occhio del ciclone, e questo accade perché si fa molta demagogia. Le banche fanno tutto quello che è in loro potere per superare la situazione. Facciamo il nostro mestiere, supportando le aziende che hanno la possibilità e le competenze per stare sul mercato. La gente ha bisogno di soldi, e lo Stato pure. Ma chi si preoccupa di risparmiare

«Sulle banche si scaricano tensioni e problemi che esulano dalle loro competenze»

questi soldi? Il problema è concettuale: molti non hanno capito che per avere liquidità devono risparmiare, non ci sono altre vie. Ognuno dovrebbe quindi prendersi le proprie responsabilità. I privati e le aziende che hanno saputo operare con prudenza sentono la crisi in misura sicuramente inferiore di tutti gli altri. Chi invece pensa di andare avanti con il denaro facile fa solamente danni: sono pochi, ma inficiano l’impegno di quella moltitudine di persone che, resasi conto della situazione, ha scelto di attuare differenti stili di vita – nel caso di privati – o politiche aziendali più lungimiranti – nel caso delle aziende». Un tema scottante è quello della borsa: in molti stanno vivendo periodi di tensione per aver investito in borsa in un periodo che non è certo quello più propizio. Come valuta la situazione? «Noi abbiamo sempre consigliato prudenza ai nostri clienti, sottolineando quanto sia rischioso rincorrere soluzioni facili o ren-

Luigi Pettinati

dimenti fuori mercato. Spesso si tende a considerare il rendimento un valore importante, ma spesso dietro esso si nascondono incognite e insidie. Il primo scopo di chi ha dei risparmi è quello di dormire sonni tranquilli. Tuttavia stiano assistendo a un calo della propensione al risparmio, specialmente da parte dei giovani». Qual è il ruolo dei governi in questa crisi? Quali misure sarebbero auspicabili da parte dell’Europa e dell’Italia? «Penso che il principale obiettivo da perseguire sia completare il disegno dell’Unione Europea, anche dal punto di vista politico. Sto parlando del progetto dell’unità europea, che deve accelerare e completarsi, non solo economicamente, ma anche con un’integrazione politica: finché questa non avverrà sarà difficile proseguire uniti. Guardando a progetti più a breve termine, in Italia è indispensabile affrontare al più presto il problema del debito pubblico, con un piano che sia credibile e una ripartizione equa dello stesso. E’ inoltre fondamentale svecchiare il sistema paese rendendolo più efficiente e puntando sulle migliori risorse. Il Paese ora è sotto tiro e in una situazione di crisi complessiva. Siamo fortemente indebitati, e questa è per noi una debolezza. E’ importante rimboccarsi le maniche, e cercare di rimettere ordine in casa nostra».


Speciale Economia

Venerdì 25 Novembre 2011

«Servono misure per la crescita» Secondo Asvicom sono le banche ad avere il compito più delicato: «Devono sostenere l’imprenditoria»

S

ituazione pesante per il mondo del commercio. «Il commercio sta vivendo un momento di innegabile difficoltà» spiega il presidente di Asvicom, Berlino Tazza. «Lo scarso potere di acquisto delle famiglie, l’inflazione e i conseguenti consumi ridotti aggravati dal recente aumento dell’Iva al 21% (pare si stia considerando un ulteriore aumento al 23% con il nuovo Governo Monti) rappresentano fattori che non aiutano di certo il comparto del commercio». Di che cosa avrebbe bisogno il mondo del commercio? «Purtroppo non esiste una formula magica per risolvere la situazione. Asvicom Cremona in accordo con i commercianti sta lavorando per predisporre un calendario di aperture serali infrasettimanali sulla scorta del successo della sperimentazione della scorsa estate, Shopping in Corso. Per quanto riguarda il contingente, una boccata d’ossigeno risulteranno certamente le festività natalizie che le associazioni, sempre con il coinvolgimento dei commercianti, sosteranno con un progetto comune di coreografie e luminarie a supporto degli ac q u i s t i . Personalmente ritengo che in questo periodo di crisi vadano intercettati utenti al di fuori del nostro territorio in quanto i consumatori con capacità di spesa sono sempre meno. Credo che per raggiungere questo obiettivo la città di Crema, con l’aiuto delle Istituzioni, debba dotarsi di un programma di eventi tematici di

Berlino Tazza: «Per il rilancio del territorio è importante investire nella promozione del turismo»

grande richiamo composto da fiere, mercatini, mostre, concerti, raduni ed iniziative». E il Governo? «Come già tante volte indicato al Governo dalle Confederazioni datoriali nazionali di settore, per salvare l’Italia e rilanciare la crescita occorre affrontare e risolvere alcune questioni prioritarie a un passo celere, sostenuto. I conti pubblici evidentemente sono il punto da cui partire per poi adottare le prime irrinunciabili misure volte a favorire ed incentivare la crescita. Appena dopo, per priorità, bisogna ripensare il modello delle pensioni, la riforma fiscale, la liberalizzazione del lavoro e la semplificazione della burocrazia, le infrastrutture e l’energia. Per far partire il motore occorre però inserire benzina nella macchina: va rifornito di liquidità il circuito economico per ridare fiato ad un tessuto imprenditoriale da troppo tempo asfitti-

«Rifornire di liquidità il circuito economico»

co. Le banche hanno il compito più delicato: devono sostenere le iniziative imprenditoriali. Sul territorio, le associazioni, con i loro Confidi, faranno il resto. Asvicom Cremona, dal canto suo, per mezzo dei Confidi che attorno ad essa gravitano, sta operando con grande senso di responsabi-

lità a favore delle imprese per fornire quelle garanzie alle banche senza le quali le imprese non otterrebbero ormai alcun finanziamento». Entrando in una dimensione locale, quali misure chiedete alle istituzioni cremonesi? «Asvicom Cremona con Reindustria sta lavorando su quello che ritiene essere uno degli ambiti fondamentali per il rilancio del territorio: il turismo. A tal fine ha coinvolto gli assessorati al commercio e turismo dei comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore, capofila dei rispettivi Distretti, impostando un progetto sperimentale volto alla formazione degli addetti del settore del turismo e del commercio in ambito della cultura dell’accoglienza. Ciò sarà sostenibile grazie al contributo economico di 100.000 euro del Fondo Formazienda presieduto da Enrico Zucchi».

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Confesercenti: «Il commercio fa fatica»

Meno tasse e meno pressione fiscale su imprese e lavoro

«Una situazione nazionale davvero preoccupante, con un calo degli acquisti dei beni di consumo pari al 7,1%, dei beni strumentali pari allo 0,2% e degli autoveicoli addirittura del 15%». Parole di preoccupazione da parte di Giorgio Bonoli (direttore Confesercenti) nel descrivere la situazione del commercio a livello nazionale. «Tessile, abbigliamento e accessori sono i settori che stanno peggio. Anche a Cremona la situazione è pesante: il commercio fa sempre più fatica, e anche arrivare al 20 del mese è una difficoltà. Questo accade su tutti i fronti, compresa la ristorazione». Quali potrebbero essere i provvedimenti a favore dei commercianti? «Occorre una riduzione della pressione fiscale, e un sostegno ai negozi per incrementare gli introiti, facendo in modo che la gente sia invogliata allo shopping in città. In questo senso sarebbe anche opportuno un miglioramento del sistema viabilistico. I negozianti devono poter ridurre le spese, e per questo sarebbero da evitare gli aumenti di tasse e tariffe, che creano solo problemi ai negozianti». Cosa chiedete a questo Governo? «Concordo con quanto affermato dal nostro presidente nazionale. La cura, affidata al Presidente incaricato Mario Monti, deve essere incisiva, equilibrata ed equa. Da un governo tecnico ci aspettiamo un’azione forte e chiara che metta in sicurezza i conti pubblici, avvii la necessaria opera di riduzione di sprechi e la parte

Giorgio Bonoli: «La situazione locale è davvero preoccupante» di spesa pubblica meno necessaria. Al tempo stesso occorre creare le condizioni per una nuova fase di crescita economica. Meno spese e meno pressione fiscale su imprese e lavoro. Il Paese ha bisogno di far partire processi di semplificazione ed accelerazione di progetti di modernizzazione». Cosa chiedete invece a Regione e istituzioni locali? «A livello regionale serve tutto il sostegno possibile, e soprattutto i bandi per il commercio. A livello locale, come già detto, bisogna sostenere il commercio cittadino, soprattutto nel periodo natalizio, in cui i commercianti cercano di far quadrare il bilancio. Dal canto nostro continuiamo a sostenere le aziende con i Confidi, e chiediamo alle banche un’attenzione particolare».


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Speciale Economia

Venerdì 25 Novembre 2011

LIBERA ARTIGIANI DI CREMA

«Le imprese non hanno più liquidità a disposizione»

Giuseppe Zucchetti, segretario Libera Artigiani

Le imprese sono preoccupate. Perché la ripresa è incerta, la crescita non decolla, il potere d’acquisto della gente è in calo, la recessione è alle porte e le tasse non danno tregua. Ma il pericoloso campanello d’allarme è già suonato: si tratta del temuto blocco del sistema bancario. Oggi le banche, infatti, di soldi da impiegare ne hanno pochi, attraversano una fase di scarsa liquidità e, in caso di prestiti alle imprese, chiedono tassi vicino all’8-9%. Di qui nasce il pericolo del credit crunch che ci può portare a un blocco dell’economia che non ci meritiamo. Infine, le aziende stanno vivendo una situazione paradossale: da tempo non circolano più soldi. Nessuno paga più nessuno. E’ tutto bloccato. La ragione: poiché le imprese hanno difficoltà a farsi finanziare dalle banche, queste si tengono quel poco di liquidità in cassa rallentando i pagamenti a valle della filiera produttiva. Al di là delle grandi riforme, dunque, il nuovo governo deve ripristinare innanzitutto il circuito del pagamenti. Ma per arginare la crisi e rimettere in moto l’economia, c’è molto altro da fare: abbassare le tasse su imprese e lavoratori, snellire la burocrazia,

«Al nuovo Governo chiediamo un fisco più equo» tagliare le spese improduttive e gli sprechi che deprimono il ciclo economico. Le imprese, infine, reclamano un fisco più equo perché non è possibile che il peso delle imposte gravi tutto su 1/3 degli italiani. Queste, dunque, sono le azioni da mettere in campo perché se è vero che l’export rimane in questo frangente l’unico motore capace di trainare la nostra economia dal momento che i consumi interni stagnano o arretrano, il problema è che per le micro e piccole imprese le esportazioni rappresentano una voce minoritaria e non possono essere considerate la soluzione al problema. Eppure, nonostante le notizie di crolli delle Borse e di record degli spread, gli imprenditori piccoli, medi e grandi sono sempre lì ad aprire le loro botteghe per salvare impresa, lavoro e occupazione. Perché nonostante tutto, credono nel futuro. E ogni giorno mettono in moto le loro capacità imprenditoriali che danno risultati sorprendenti. Ma fare impresa diventa sempre più difficile. Si sta al fronte ogni giorno. Sacrifici sempre. Questo prodigio fino a quando potrà durare? Giuseppe Zucchetti segretario Libera Artigiani

Il segreto è l’internazionalizzazione

Il Polo della cosmesi è in crescita, specialmente verso i mercati esteri. Grande interesse perl'India

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opo la partecipazione a Cosmoprof Asia Hong Kong 2011, che ha chiuso con ottimi risultati le strategie di internazionalizzazione 2011 del Polo della Cosmesi, le iniziative per il 2012 hanno già avuto inizio con una breve missione economica in India, a Mumbai, dal 13 al 16 novembre scorso. Tutte le iniziative sull’estero nascono dalla collaborazione di Reindustria con l’ufficio estero di Camera di Commercio di Cremona che, dal 2006 a oggi, ha consentito la partecipazione a fiere internazionali a 170 aziende lombarde del settore, di cui circa 100 solo della provincia di Cremona. Su queste iniziative si sta innestando anche una nuova e proficua collaborazione con Promos Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano che si occupa di internazionalizzazione e marketing territoriale. Dotata di una rete di 16 uffici esteri che presidiano in modo stabile i principali mercati internazionali, Promos è un partner del sistema camerale lombardo che può ancora di più rafforzare le strategie internazionali del Polo della Cosmesi. Partendo dalla fiera di Hong Kong, che è stata gestita da Promos con la quale Reindustria ha lavorato a stretto gomito per organizzare la presenza della parte di terzismo attivo del settore cosmetico rappresentata dalle aziende del Polo della Cosmesi, si è potuta agganciare la missione economica in India, uno dei Bric più interessanti con Brasile, Russia e Cina. La d.ssa Rosalba Rotella (referente in Promos per il settore cosmetico) ha dimostrato vivo interesse per le iniziative del Polo della Cosmesi e ha attivato l’ufficio Promos di Mumbai, che

A Crema in crescita l’industria del colore nel settore dei cosmetici

era già pronto ad accogliere una delegazione lombarda multisettoriale, per una prima ricognizione sul mercato indiano per il settore cosmetico. Il grande interesse dimostrato dalle aziende del Polo verso il mercato indiano è dovuta alla crescita esponenziale che la cosmetica indiana ha vissuto tra il 2006 e il 2011, registrando una crescita media del 27%. Il mercato interno ha registrato soprattutto una grande espansione dei prodotti naturali, non molto costosi e quindi accessibili anche a quella maggioranza di persone senza grandi disponibilità economiche. Comunque il fenomeno dell’urbanizzazione e la conseguente crescita dei lavoratori del settore terziario ha permesso a sempre più persone di avere una vita più abbiente, e quindi anche la richiesta di prodotti di alta qualità e di prezzo più alto ha conosciuto e, conoscerà sempre di più, un aumento di volumi di vendita. I prodotti che compongono principalmente il mercato cosmetico indiano sono il talco in polvere, i prodotti legati al make-up facciale, smalti, deodoranti e profumi. Il segmento relativo ai colo-

Renato Ancorotti, Gian Domenico Auricchio, Giuseppe Capellini

ri cosmetici è quello che ha registrato la crescita maggiore. Questo segmento è dominato soprattutto dagli smalti per le unghie e i rossetti che rappresentano il 65% dell’intero segmento. Grande rilevanza ha la linea cosmetica per l’uomo, tendenza che si avverte anche su altri mercati e che rappresenta interessanti sviluppi per il futuro. Per dare maggior forza alla collaborazione con il circuito della Camera di Commercio, ormai partner essenziale per le Pmi che si affacciano a percorsi di internazionalizzazione, il Presidente Gian Domenico Auricchio ha visitato, nei giorni scorsi, tre aziende del Polo della Cosmesi. La visita aziendale che s’inserisce all’interno di un percorso conoscitivo dell’eccellenza cosmetica espressa dal nostro territorio da parte delle più importanti istituzioni provinciali. La visita ha avuto inizio presso lo stabilimento di Ancorotti Cosmetics, con l’obiettivo di guardare anche verso altri settori della filiera cosmetica, quali il confezionamento e il packaging secondario. Infatti è stato visitato lo stabilimento di Al.ma Cosmetics, giovane azien-

da di confezionamento insediata nell’area ex Olivetti. La titolare, Emanuela Verdesi, ha sottolineato come anche le piccole e numerose aziende del comparto siano alla ricerca di elevati standard di qualità oltre che di capacità di project management per gestire assemblaggi sempre più complessi e just in time. La visita si è conclusa presso la sede di Grafin, nota azienda di cartotecnica che si sta sempre più specializzando nel packaging secondario su misura per il settore cosmetico. Al Presidente Gian Domenico Auricchio, il Presidente Opimio Chironi ha voluto consegnare il progetto della cittadella della Cosmesi, «Make up in Crema», che tanto sta a cuore alle aziende locali e che costituirebbe un’eccellente occasione, anche culturale, di creare un piccolo, unico in Italia, ombelico del mondo che ruota attorno alla galassia del cosmetico e, in particolare, del make up che tanto caratterizza la produzione italiana conto terzi per i più grandi e importanti marchi mondiali. Insomma, se in Francia per i profumi tutto passa per Grasse, in Italia per il colore tutto potrebbe passare per Crema.


Natale è vicino!



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