Settimanale Il Piccolo

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Settimanale

Piccolo www.ilpiccologiornale.it

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Anno III • n. 367 • SABATO 8 ottobre 2016

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Ogni 23 anni quella voglia di cambiare

trump-clinton l’elezione vista dai cremonesi negli usa

storia

a pagina 8

I morti, i dispersi, i redivivi casalasco

a pagina 12

basket

Toson d’oro a Ennio Morricone a pagine 23

Vanoli euforica a caccia del bis domani a Trento

a pagina 7

Chi teme Elena Ferrante?

di Vanni

alle pagine 4-5

I giovani stanno a guardare

P

untiamo sui giovani. Quante volte abbiamo sentito questi proclami, in quasi tutti i campi del nostro malandato Paese. A conti fatti, però, si è trattato solo di... parole parole, come cantava un tempo Mina. A questa poco esaltante consuetudine, non si discosta il calcio nostrano, che continua a idolatrare miti ormai quarantenni. Dopo l’addio di Conte alla Nazionale, andata oltre i propri limiti nel corso degli ultimi Europei, in molti hanno salutato con soddisfazione la scelta di Giampiero Ventura, considerato un maestro di calcio, bravo soprattutto con i

calcio

a pagina 9

letteratura

a pagina 6

libera agricoltori, il presidente e’ nolli a pagina 3

politica

da crema al successo a hollywood Il 28enne Pietro Torrisi, originario di Ripalta Arpina e oggi a Los Angeles, è tra i film-maker emergenti

giovani. Ebbene, giovedì sera nell’importantissima sfida di qualificazione mondiale con la Spagna, il prode Ventura ha schierato nove undicesimi della squadra che ha eliminato gli iberici in Francia e gli unici due avvicendamenti sono stati imposti dalla squalifica di Chiellini e dalla scarsa condizione di Giaccherini. Una Nazionale piena zeppa di ultra trentenni, per carità ancora affidabili, ma che non possono garantire un futuro al club azzurro, che malgrado il pareggio strappato con i denti, molta fortuna e con gli esagerati elogi da parte di quelli che Giovanni Arpino definiva

a pagina 24

Cremo, dopo il pari di valore serve la vittoria

di Fabio Varesi

volley

“belle gioie” nel suo mitico libro “Azzurro tenebra”, ha offerto una prestazione davvero modesta. La scossa nel finale è arrivata grazie agli innesti di Immobile (26 anni) e Belotti (quasi 23), che per motivi sconosciuti sono rimasti per troppi minuti in panchina. Ventura avrà capito la lezione? Mah. Puntare sui giovani mentre si allena il Torino è più semplice di quando si dirige la Nazionale. Ma senza il coraggio di Azeglio Vicini, non si potrà mai trovare nuovi campioncini, che tanto mancano al nostro calcio.

pagine 13-14-15

La Pomì è pronta per l’avventura in campionato

ciclismo

Ricordate quando il postino suonava ogni giorno, magari anche due volte, per portarvi la posta? Oggi quando passa il postino al mio paese suonano le campane per avvisare i cittadini di rientrare a casa. Fatto sta che ormai il pagamento delle utenze in banca precede sistematicamente la bolletta che arriva nella buca delle lettere. Non ce ne accorgiamo solo perché anche l’estratto conto della banca arriva tardi. La questione è in alcuni casi molto delicata, come nel caso degli atti giudiziari. Infatti l’Agcom (il Garante delle comunicazioni) ha definito questa una situazione di “drammatica inefficienza”, e ha chiesto urgentemente l’adozione di un piano con misure idonee per assicurare il corretto svolgimento del servizio. Il provvedimento è di un mese fa, e le Poste hanno 60 giorni di tempo a partire dalla notifica per presentare le misure correttive. “Notifica?”, avrebbero detto le Poste. “A noi non è arrivato mai nulla”.

a pagina 25

Diego Bosini, un talento su cui puntare


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cronaca Assito

Coo non

La grande statua del violino è stata posizionata da qualche giorno nel piazzale della stazione ferroviaria, e questo pomeriggio verrà scoperta. La cerimonia di presentazione dell’opera “L’anima della cit-

tà” di Giorgio Palù avverrà alle ore 18.30. L’opera è stata donata a Cremona dalla Steel Color spa di Pescarolo e sarà resa interattiva (diffonderà musica e si colorerà di rosso) da Linea Com.

Libera, c’è la svolta: Renzo Nolli presidente

Tra le prime partite importanti, il recupero di terreno nei confronti di Coldiretti e il rilancio del quotidiano “La Provincia”

L

di Federico Centenari

a formula “habemus papam” è certamente fuori luogo, ma la tentazione è forte. Sì, perché per fare il nuovo presidente della Libera Associazione Agricoltori di Cremona ci sono voluti quasi un anno di commissariamento e più di tre mesi di mediazioni dopo il rinnovo del Consiglio. Renzo Nolli, presidente di Confcooperative e vicepresidente della Latteria Soresinese, unico candidato alla presidenza della Libera, è stato eletto giovedì mattina con 25 voti favorevoli sul totale dei 36 espressi dal Consiglio. Tre i voti contrari, sei gli astenuti, due i consiglieri assenti. L’elezione del presidente della Libera si è svolta a scrutinio segreto. Si chiude così una parentesi decisamente lunga (e imbarazzante) per l’associazione e per molti agricoltori cremonesi, una parentesi cominciata sotto la tormentata presidenza Filippini, che prese le redini da Antonio Piva, passata per le dimissioni dello stesso Filippini, poi per il commissariamento affidato ad Antonio Boselli, per arrivare al voto del 23 giugno 2016. In molti speravano che il rinnovo del Consiglio operato in quell’occasione, in cui prevalse la cordata dei cosiddetti “rinnovatori” capeggiati da Stefano Pasquali, fosse in grado di porre fine ai tormenti dell’associazione. In molti, evidentemente, si sbagliavano, complice anche un regolamento interno che non ha garantito a Pasquali e ai suoi di

A più di 3 mesi dal voto, scelto il vertice dell’associazione degli agricoltori

porsi nelle condizioni di governare l’associazione pur avendo la maggioranza in Consiglio. Non a caso, da allora è stato un vano susseguirsi di incontri, tentativi di mediazione, abboccamenti tra la cordata di Pasquali e quella guidata da Alessandro Bettoni, che alle elezioni di giugno si presentò con la lista “LiberAzione”. A queste correnti va poi aggiunta quella cremasca, che raccoglie anche gli esponenti della Libera vicini all’ex presidente Piva. Dopo un’estate infruttuosa dal punto di vista degli accordi, la schiarita autunnale, preannunciata dalle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi e confermate con la seduta del Consiglio. A quanto risulta, le due principali correnti (Pasquali e i rinnovatori da una parte, Bettoni con “LiberAzione” dall’altra), sono riuscite a trovare la quadra sdoganando il via libera a Nolli. E se l’area di Pasquali resta predominante in seno alla nuova Libera, grazie agli accordi la cordata di Bettoni avrà comunque un suo peso e suoi uomini all’interno della giunta, ossia l’organismo decisionale dell’associazione. Ad affiancare Nolli, in base al regolamento, ci saranno i presidenti dei tre sindacati dell’associazione in veste di vicepresidenti: Davide Balestreri (presidente del sindacato delle imprese famigliari), poi Amedeo Ardigò (Affittuari) e Claudio Griffini (presidente del sindacato dei Proprietari, nonché rappresentante

dell’area di “LiberAzione”). A completare la giunta, oltre al presidente e ai tre vicepresidenti, ci sono i presidenti delle sezioni economiche della Libera: Artemio Fusarpoli (Latte), Amilcare Mainardi (Cereali), Davide Berta (Zootecnia). La giunta si chiude con l’aggiunta del presidente dell’Anga (ossia i giovani della Libera), e con l’ingresso di tre componenti “cooptati” dal Consiglio: Luca Rinaldi, Mario Bislenghi e Sebastiano Bongiovanni. Dal 23 giugno al 7 ottobre: certo le premesse non sono tra le

migliori, i tempi lunghi e le difficoltà di dialogo non aiutano, ma da venerdì si può finalmente dire che – almeno sulla carta – la Libera ha voltato pagina. Tra le tante partite che attendono il nuovo presidente, anche quella relativa al rilancio del quotidiano “La Provincia”, e, soprattutto, quella per tornare ad avere peso in città a fronte dell’avanzamento compiuto negli ultimi due anni dalla Coldiretti. Nei prossimi mesi si capirà quanto “nuovo” sarà il capitolo che l’associazione ha cominciato a scrivere con il voto di giugno.

Venerdì 14 a Cremona il “Cammino di Lombardia” Dal 14 al 22 ottobre si svolgerà in nove località lombarde il “Cammino di Lombardia”, evento che porterà le Banche del Tempo aderenti all’iniziativa a camminare lungo le strade della regione allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sulla realizzazione di rapporti diretti tra persone ed istituzioni creando ponti e collaborazioni tra cittadini, associazioni, scuole ed amministrazioni. La Banca del Tempo-“La Danza delle Ore” di Cremona sarà capofila iniziando il percorso il 14 che terminerà ad Inzago il 22 ottobre. In ogni tappa del “Cammino”, oltre alla camminata, si incontreranno amministratori locali, associazioni di volontariato, scuole e cittadini e si realizzeranno spettacoli musicali, teatrali, visite sul territorio e la presentazione dei libri di Anna Rastello, blogger e scrittrice che cammina percorrendo sentieri e strade d’Italia e d’Europa e racconta i suoi cammini per cambiare la

società a piccoli passi, portando la voglia di integrare le diversità e di valorizzare le specificità e le potenzialità del territorio, in linea con la filosofia delle Banche del Tempo. Le Banche del Tempo sono Associazioni di promozione sociale che creano rete di aiuto reciproco tra cittadini ed istituzioni utilizzando lo scambio gratuito di tempo per servizi e saperi di ogni tipo, ricreando i rapporti di buon vicinato che si sono persi nel tempo e valorizzando i saperi e le capacità di ognuno consapevoli che ciascuno di noi è portatore di bisogni e di risorse. Il programma della giornata cremonese prevede l’incontro con le Associazioni di volontariato e la camminata per circa 15 km che toccherà i punti più significativi della città, dei parchi e del nostro fiume che si concluderà alle 16.30 circa in Cortile Federico II con la presentazione del “Cammino” e delle Banche del Tempo, intervento delle

autorità locali, performance di bambini che simulano lo scambio di saperi, musica e danza sulle note della “Danza delle Ore” di Amilcare Ponchielli (che dà il nome alla bdt di Cremona) e per finire la presentazione del libro PasParTu da parte dell’autrice Anna Rastello. La Banca del Tempo-“La Danza delle Ore” di Cremona è nata dieci anni fa e nel tempo è cresciuta contribuendo a superare l’individualismo, la solitudine e l’esclusione sociale, creando l’opportunità di risolvere i problemi quotidiani e migliorare la qualità della vita. Oltre allo scambio del tempo fra soci collabora con Enti (Comune con il piedibus, quartiere Borgo Loreto con aiuto ai bambini nei compiti ecc.), partecipa a mercatini solidali e baratto. E’ presente ogni sabato a Spazio Comune dalle ore 10 alle ore 12 per informazioni ed iscrizioni all’associazione.


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Cronaca

Sabato 8 Ottobre 2016

tre cremonesi negli usa

Due stati roccaforte e uno che sa decidere

(v.r.) A breve Hillary Clinton e Donald Trump si sfideranno per la successione di Obama nel ruolo di leader più importante al mondo, quello di 45° presidente degli Stati Uniti. Come noto si vota ogni 4 anni, e il metodo è il maggioritario puro nei singoli stati. In pratica il candidato che vince in ognuno dei 50 stati si aggiudica tutti i cosiddetti “grandi elettori” (il numero varia a seconda degli abitanti) che a loro volta scelgono il presidente. Sappiamo come in Italia sono descritti i due candidati, ma che ne pensano gli americani, che sono coloro che decideranno? Abbiamo allora sentito il parere di tre cremonesi che vivono in America, uno a est, uno a ovest e uno al centro. Non solo, ma uno proviene da una roccaforte democratica come New York, che con 20 milioni di abitanti elegge 29 grandi elettori: l’ultima volta che ha votato repubblicano è stato il lontano 1984. Un altro vive nel Texas, che ha quasi 27 milioni di abitanti e 38 grandi elettori: dall’80 (Reagan) in poi ha sempre votato repubblicano. Ancora più interessante la terza provenienza: il Nevada, che coi suoi 3 milioni di abitanti elegge solo 6 grandi elettori ma è l’unico stato Usa ad aver scelto tutti i presidenti dal 1912 ad oggi, democratici o repubblicani che fossero, a partire da Woodrow (1912), e poi Wilson (1916), Harding (1920), Coolidge (1924), Hoover (1928), Roosevelt (4 volte), Truman (1948), Eisenhower (2 volte), Kennedy (1960), Johnson (1964), Nixon (2 volte), Carter (1976), Regan (2 volte), Bush sr (1988), Clinton (2 volte), Bush jr (2 volte) e Obama (2 volte). Il Nevada non ha mai sbagliato un colpo, per questo la sua tendenza è molto importante, e stando a quel che ci dice il nostro intervistato, lì sembra in vantaggio Trump.

Il cremonese Igor Credali da New York: «Hillary impeccabile, ma il suo problema è che risulta antipatica»

«Donald Trump è inadatto»

I

di Vanni Raineri

gor Credali partì da Cremona verso la Grande Mela all’inizio del millennio. Vive a New York ormai da 14 anni, lavora nel digital marketing e, nella tradizione newyorkese, è democratico. Igol conferma che le presidenziali 2016 stanno appassionando i suoi nuovi connazionali. «Queste elezioni sono particolarmente seguite: il primo dibattito stravinto dalla Hillary tra l’altro è stato il più visto della storia con 81 milioni di americani incollati alla televisione: nonostante la chiara dimostrazione di come Trump sia assolutamente inadatto a ricoprire la carica di Presidente, la Clinton

ha recuperato solo 2 punti: una delusione per chi si aspettava un forte consolidamento della sua leadership». Clinton e Trump, due candidature singolari, per diversi aspetti. «Come si capisce, queste sono elezioni molto particolari: Trump è una Tv celebrity che non ha mai ricoperto alcuna carica pubblica, con un passato ricco di ombre ed una carriera che in tempi normali lo avrebbero squalificato, ma questi non sono tempi normali. Per farmi capire meglio, la sua millantata ricchezza (non ha rivelato la sua dichiarazione dei redditi) non penso sia cruciale in questo caso. C’è un’America che non è quella di Hollywood, di Obama, di Silicon Valley, le prestigiose univer-

Fabiana Carminati è originaria di Cremona, da dove traslocò con la famiglia a Gussola. Vive da parecchi anni negli States dove ha 4 figli di 20, 11, 9 e 7 anni. «Vanno al college, middle school and elementary» dice lei. E’ partita per l’America 9 anni fa, per seguire il marito. Ha risieduto in Ohio, Texas e Nevada, e da 5 anni ormai vive a Las Vegas, anche se in questi giorni sta preparando il ritorno a Plano (Texas). Fabiana lavora per una grande catena di farmacie, la Cvs, dove opera a livello manageriale come Operation Supervisor. Lavora proprio sulla Las Vegas Strip, la strada celebre per la presenza di hotel e casinò. Nonostante il lavoro a tempo pieno, 4 figli e il trasloco da preparare trova il tempo di risponderci, e la ringraziamo. In Italia, le chiediamo, nessuno dei due candidati solleva grandi entusiasmi, ma certamente le critiche riguardano più Trump per i suoi trascorsi e il suo approccio “populista”. L’Europa con lui teme anche un maggiore isolamento. E’ un pensiero condiviso anche lì o prevale il dibattito sui temi interni (economia, immigrazione, ecc.)?

sità dell’Ivy League del politically correct e dell’uguaglianza. Esiste un’altra America che negli ultimi 8 anni si è sentita esclusa e non rappresentata, una grande fetta dell’elettorato maschio, bianco e over 50 vede in Trump un riscatto: lui parla di cose che loro pensano ma che non possono dire, richiama ad un’America che era una potenza ma adesso è alla deriva (Make America Great Again), che vede Obama come un Presidente illegittimo solo per il colore della sua pelle. Non dimentichiamo che è così che Trump ha iniziato la sua carriera politica: usando i media per propagare il dubbio che Obama non fosse americano e che quindi non fosse un Presidente legittimo. Purtroppo il Partito Repubblicano

Secondo Fabiana Carminati, da Cremona e Gussola a Las Vegas, Nevada, i veri vincitori

«Voteranno Trump gli anziani, non le donne e

«Onestamente non vedo un elettorato veramente deciso. A mio parere nessuno dei due candidati ha fatto scattare quel click che possa fargli vincere le elezioni, a dispetto delle passate elezioni presidenziali dove in questo periodo si intravedeva un esito. Queste elezioni sono parse sin dall’inizio una farsa soprattutto dalla parte di Trump, nessuno credo si aspettasse che arrivasse fino in fondo, anche perché c’è stato un momento in cui è sembrato che volesse fare marcia indietro, ma essendo l’unico candidato rimasto per i Repubblicani ha dovuto proseguire. Queste elezioni sono uno show mediatico a base di battute molto più che di argomenti veri e propri, anche le pubblicità televisive sono molto più propense a fare notare cosa di sbagliato ha fatto uno o l’altra invece di ribadire i loro propositi. Comunque sia, la parte an-

ziana sembra molto più propensa a Trump: sono stufi della politica “buonista” dei Democratici vogliono far vedere al mondo che l’America c’è ancora nelle decisioni importanti e secondo loro questo non sta succedendo con Obama. Con ciò non voglio dire che abbiano una buona considerazione di Trump, alla fine lo considerano una marionetta che metterà solo la faccia, che verrà diretto dai veri politicanti. Dall’altra parte ci sono le donne, offese dalla campagna elettorale di Trump per cui sono schierate con la Clinton, per non contare le migliaia di immigrati, legali, che si sentono continuamente attaccati dalla politica sull’immigrazione che Trump sta portando avanti, anche perché non è ben chiaro cosa voglia fare su questo, eccetto il muro! Sono cominciati i veri dibattiti e non ci sono vere argomentazioni su economia, immigrazio-

ne e politica, ci sono solo botta e risposta che non hanno conclusioni. La cosa che salta molto di più all’occhio ovviamente è la professionalità della Clinton, ma questo non le ha ancora dato punti di vantaggio, anche perché la gente è un po’ stanca di vederla nel Parlamento, e per pareggiare i conti va detto che tutti pensano che per l’economia sarebbe meglio Trump vista la sua personale esperienza. Non vedo problemi per l’economia europea visto e considerato che comunque entrambe le parti parlano di muovere l’economia e questo non può succedere solo qui negli States: hanno bisogno del mondo. Per l’immigrazione si parla di quella illegale come nel resto del pianeta, ovviamente difficile da fermare e quindi anche il cosiddetto muro dei repubblicani farebbe ben poco, come d’altra parte regolarizzare le migliaia di ille-


negli ultimi 8 anni non ha fatto nulla per dare voce ai moderati, anzi ha dato sempre più peso all’ala “antiintellettuale”, anti “establishment”, ed invece di eliminare Trump in partenza, non ha fatto altro che amplificare il suo messaggio di odio. Il problema è che Hillary, la candidata alla Presidenza migliore della Storia con un curriculum politico impeccabile, dotata di grande intelletto e determinazione, sta antipatica, o per lo meno viene percepita come tale dagli elettori indecisi. Diciamo che la forza di Trump è il fatto che Hillary non riesca ad essere amabile come suo marito Bill o Obama. Se aggiungiamo che l’intera campagna di Trump è costruita su menzogne ripetute ad oltranza, il risultato è un’elezione all’ultimo colpo di voti». Dall’Italia apprezziamo molti aspetti della società americana, meno il sistema di welfare. «Negli Stati Uniti c’è una diseguaglianza sociale che farebbe imbarazzare il politico Italiano più di destra: è parte centrale del programma di Hillary (grazie a Bernie Sanders), ma purtroppo agli elettori più sensibili a questo problema,

i cosiddetti Millenials, Hillary non sta troppo simpatica e se loro non vanno a votare, beh, allora prepariamoci all’idea di President Trump». Politica estera e rapporti con l’Europa, ed economia interna. «In politica estera Trump è nullo, non penso che nemmeno abbia un programma: dice solo che sconfiggerà l’Isis e che farà pagare il “pizzo" agli alleati che godono della protezione degli Usa: praticamente vive in un mondo fantastico con un’America isolata. In politica interna parla di abbassare le tasse al 15% e di risanare le infrastrutture, costruire muri, deportare milioni di persone: anche qui non ha idea, ma come ho gia detto non lo votano per la coerenza, ma per altri motivi. L’economia sta andando bene, i salari cominciano finalmente a crescere anche se la disuguaglianza sociale è un enorme problema». Come finirà? «Penso che alla fine Hillary vincerà le elezioni, ma Trump ha cambiato per sempre il modo di fare campagna elettorale, quindi come si dice qui: “brace for impact” per il dopo Clinton».

saranno gli indipendenti

gli immigrati»

gali come vorrebbero i democratici». Entrambi i candidati sono tutt’altro che giovani, al contrario di quanto avvenuto con Clinton e Obama. E’ una preoccupazione per gli americani? «Non sono candidati giovani ma non ho mai sentito nessun commento a riguardo e non credo che a questo punto sia un o il problema, i problemi come già detto sono altri». Come credi sia schierato il Nevada in queste elezioni? E tu personalmente chi credi sia il candidato migliore? «Il Nevada lo vedo nella direzione repubblicana perché come detto vedono nella figura di Trump un sbocco per l’economia, mentre la Clinton continua a fare pressione sui beni dei benestan-

ti, anche se in otto anni democratici nulla è cambiato per loro. Lo vedo uno scontro all’ultimo respiro fino alla fine solo per il fatto che non ci sono vere e proprie argomentazioni a cui un elettore possa “affezionarsi” e portare avanti il proprio voto con convinzione. Molte persone se continua di questo passo non andranno al voto o andranno con gli indipendenti che sicuramente alla fine di queste elezioni secondo me saranno i veri vincitori».

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«Hillary ha mentito più volte ma Donald tace sui redditi» Andrea Sartori, da Torricella del Pizzo, vive a Fort Worth, Texas. «La Clinton è la meno peggio»

Andrea Sartori ha 41 anni, è originario del Casalasco (Torricella del Pizzo per la precisione) e da 12 anni vive a Fort Worth nel Texas, una citta di circa 800.000 abitanti che fa parte del Dallas-Fort Worth metroplex che conta complessivamente quasi 7 milioni di abitanti ed è il quarto più popoloso degli Stati Uniti. Lavora come Senior Program Manager per un’azienda franco-americana nel settore aerospaziale che costruisce componenti per aerei civili, principalmente per Boeing e Airbus. «Fort Worth – afferma Andrea - è una citta’ ideale per chi ha famiglia e ama una vita lontano dai grandi centri abitati, e offre tante opportunità di divertimento e la possibilità di praticare molti sports al chiuso e all’aperto durante tutto l’anno». Il Texas dal 1980 (Reagan) in poi ha sempre votato repubblicano. «E’ corretto, però specificatamente per il Texas va notato che ci sono un totale di 254 contee e le contee vicine al confine con il Messico e quelle di grandi città come Dallas hanno espresso un voto democratico nelle ultime elezioni presidenziali del 2012. In sostanza dove c’è un tessuto sociale più variegato ricco di razze e culture diverse i democratici vincono in maniera significativa». In Italia Hillary Clinton non è vista con grande entusiasmo, ma sicuramente l’immagine di Donald Trump qui è peggiore, forse perché per certi aspetti ricorda a tanti un Berlusconi più rozzo. Colpiscono alcuni lati del suo carattere come il maschilismo, la chiusura verso gli immigrati e le minoranze. Si teme anche che con lui l’Europa sarebbe più isolata. E’ un’immagine condivisa? «Diciamo di sì, specificatamente Trump è visto dai repubblicani come l’outsider, il businessman che entra in politica e fa arricchire tutti e che andrà a combattere contro la classe politica di Washington, e per questo gli perdonano il linguaggio semplicistico e alcune battute poco felici che ogni tanto gli sfuggono. Il problema principale di Trump è che non vuole rendere pubblica la sua di-

chiarazione dei redditi quindi molti pensano che abbia qualcosa da nascondere sulle fonti dei suoi introiti. Hillary è il classico politico di razza che fa politica da quasi trent’anni, che ha mentito in passato pubblicamente in varie occasioni e che ha messo la sicurezza nazionale a rischio con le email dal contenuto top secret mandate dal suo server personale quando era segretario di stato, e che non ha saputo gestire questioni delicate in politica estera». La ricchezza è vista in Usa in modo diverso, come il frutto dell’impegno e delle capacità personali. In Italia è un po’ diverso, e pubblicamente un uomo ricco non gode di grande popolarità. Quanto conta il successo personale di Trump rispetto alla notorietà di Hillary dovuta almeno inizialmente al fatto di essere la moglie di un ex presidente? «Sicuramente a Trump viene riconoscuto di essere un uomo d’affari di successo che però non ha esperienze politiche significative alle spalle ed è poco noto a livello internazionale, eccezion fatta per come si pettina i capelli. Hillary è nota sia per essere la moglie dell’ex presidente Clinton, per essere stata segretario di stato americano ma prima di tutto è una donna e vuole mandare un chia-

ro messaggio di cambiamento dimostrando che gli Stati Uniti non discriminano le donne e sono pronti ad avere il loro primo presidente donna». D’altra parte la Clinton rappresenta la continuità con una politica estera che non ha soddisfatto nessuno, soprattutto in Medio Oriente. Anche lì la politica estera Usa è criticata? O conta di più l’andamento dell’economia interna? «Quello che si sa è che il presidente repubblicano Trump dovrà tagliare le tasse alle grandi corporations e tassare i prodotti di importazione per favorire l’industria locale e finanzierà generosamente il settore della Difesa, tutte cose che al Texas interessano molto visto che è la sede delle principali industrie petrolifere e della costruzione di armamaneti militari. Hillary, il presidente democratico, finanzierà le piccole e medie industrie e la classe media per favorire l’educazione e garantire la sanità alle classi meno abbienti tassando le grandi aziende in linea con la politica di Obama. Ai texani non interessa molto la politica estera, preferiscono guardare in casa loro e godersi la vita». Il 9 ottobre ci sarà il secondo scontro televisivo. E’ sensazione comune che la Clinton si sia aggiudicata nettamente il primo round? «Ci sono opinioni contrastanti, comunque è riconosciuto da tutti che Hillary è un comunicatore esperto che sa attirare consenso verso di se’, soprattutto negli scontri diretti con Trump visto che lui ripete sempre le stesse cose e ha un vocabolario limitato. In generale direi che Hillary è la meno peggio dei due candidati, è sicuramente un politico più esperto, è più istruita e più diplomatica. Trump è una specie di bomba pronta ad esplodere, contraddice se stesso in continuazione e da possibile futuro presidente non può dire che i neri dovrebbero votare per lui solo perché la loro condizione non può essere peggiore di quella attuale, quindi votando per lui non può andar loro che meglio, e male che andasse restano come sono».


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Cronaca

Sabato 8 Ottobre 2016

le similitudini nelle parabole di lega e m5s Se il modo in cui è sfociato il malcontento ha seguito nella storia recente del nostro Paese vie diverse, inequivocabili similitudini uniscono le esperienze di Lega Nord e Movimento 5 Stelle. Ovviamente il raffronto è puramente tecnico e non politico, ma anche gli ultimi avvenimenti rafforzano la tesi. Entrambi i movimenti hanno trovato terreno fertile: la voglia di autonomia nel nord era allora preesistente, così oggi la rabbia contro la casta. Istanze sacrosante dunque, quali la responsabilizzazione dei territori e l’onestà nel fare politica. Uguale è anche l’incapacità di recepire critiche, soffrendo di una sorta di “sindrome da accerchiamento”. Da qui il terrore di allargare la base per non “inquinarla” da parte di chi decide. E chi decide è soprattutto uno, l’uomo al comando, prima Bossi oggi Grillo. E al loro fianco l’ideologo, o guru: prima Miglio poi Casaleggio. E stessa è la voglia di non essere mischiati nell’agone politico, di sottolineare la diversità. Per entrambi gli “altri” sono tutti uguali, tutti marci. La Lega non voleva essere definita né di destra né di sinistra, piuttosto “di sopra”, e in Parlamento i leghisti rifiutarono di occupare gli scranni a destra dell’emiciclo. La cosa si ripete per il M5S, che infatti non si considera partito, viene letteralmente da un altro mondo. Ha anzi il terrore di scendere ad accordi. Anche il linguaggio si identifica in frasi e slogan di effetto, dal “celodurismo” al “vaffa”. E ancora: la creazione di una realtà parallela, che prima era la Padania da liberare, oggi il web. Due luoghi, spazi diversi e separati, in cui liberare l’odiata politica e farla rinascere. Movimenti creati con queste basi è normale che ai primi successi rischino di entrare in crisi. Col successo, la delega del potere è un passo obbligato, e il timore è la corsa degli arrivisti di turno. Da qui la tendenza a privilegiare le “vecchie facce” che però in molti casi si mostrano inadeguate. Come fare a distinguere chi cavalca il movimento per fini propri? E dunque via alla raffica di espulsioni, e di dimissioni. La Lega pagò dazio all’inizio degli anni Novanta, poco dopo il grande successo elettorale, il M5S è alle prese oggi con la stessa crisi, come mostrano le recenti dimissioni di Pizzarotti a Parma.

Quella costante voglia di rivoluzione Ogni generazione si ribella alla politica affidandosi a movimenti trascinati da un leader indiscusso. Accade ogni 23 anni

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di Vanni Raineri

alcontento diffuso, sfiducia nelle istituzioni, repulsione nei confronti della politica tradizionale, voglia di affidarsi a qualcuno che denuncia tutto questo e propone di incarnare il cambiamento. Sia pur con contorni ovviamente diversi, ogni generazione fa i conti in Italia con una simile situazione che si ripete a intervalli regolari. Intervalli di 23 anni, una generazione, appunto. Siamo partiti da qui per un approfondimento che sarà certamente rifiutato sdegnosamente da qualcuno, ma che vuole essere uno spunto di discussione. A partire dall’inizio del secolo scorso, abbiamo valutato quanto accade in Italia a livello politico, segnalando come il malcontento porti all’identificazione di un movimento, normalmente rappresentato da un leader indiscusso, chiamato a “fare pulizia”. Cambiano i tempi, cambiano gli strumenti, e cambiano ovviamente i propositi. Cambiano soprattutto i risultati, quel che resta fermo è un clima di forte sfiducia, generalmente giustificata, verso la politica. Non parliamo di populismo, termine che incarna un giudizio negativo, ma di rivolta di una larga fetta di popolazione. E vediamo quali sono i momenti in cui una tale situazione si è verificata nel nostro paese, a partire dai tristemente noti anni Venti del secolo scorso. 1921 Mussolini fonda il Partito Fascista Già nelle elezioni di quell’anno Mussolini e altri 34 candidati del Blocco Nazionale (quasi il 20% nazionale) sono eletti in Parlamento, grazie al clima di sfiducia che attraversa l’Italia. Un paese che è appena uscito da una guerra devastante, con evidenti ripercussioni economiche e sociali. Tra gli eletti anche Roberto Farinacci, il futuro ras di Cremona, elezione che poi fu invalidata non avendo il neodeputato 30 anni di età. Il potere costituito, altro dato che tenderà a ripetersi, non si rende conto della pericolosità del fenomeno. La crisi è

1967 Pannella leader del Partito Radicale Altra epoca, e altre spinte emotive. Le guerre sono alle spalle, quella che muove le coscienze è lontana, in Vietnam. Pannella si oppone alla “partitocrazia”, anche se la spinta intende soprattutto mettere in discussione i pilastri della società tradizionale. Il partito era stato fondato anni prima, ma Pannella ne diverrà il leader indiscusso. Il 1967 è un anno fondamentale: c’è la marcia antimilitarista Milano-Venezia pubblicizzata da Lotta Continua di Sofri. I radicali denunciano anche l’invasione sovietica della Cecoslovacchia. In un congresso nasce la battaglia sulla libera sessualità, che porterà a importanti conquiste come quelle sul divorzio e sull’aborto. Fu proprio il Congresso del 1967 a disegnare il Partito Radicale di Pannella. 1990 Bossi e il boom della Lega In Lombardia ci sono le elezioni regionali, il primo grande successo della Lega Lombarda, che in quel 1990 aggiunge la scritta “Lega Nord”. Sempre nel 1990 inizia la collaborazione di Gianfranco Miglio, l’ideologo della Lega, che diventa il secondo partito in Lombardia con quasi il 20% dei voti. Anche questo è un movimento antipartiti, qui la sospirata rivoluzione ha contenuti autonomisti, e anche in que-

peggiorata dalla presenza di tanti ex soldati ed ex dipendenti di aziende belliche disoccupati, che attendono vanamente che il governo dia seguito alle promesse di assegnazione di terre. A fine anno Mussolini fonda il partito, che conta già centinaia di migliaia di iscritti. Prenderà il potere. Finirà come purtroppo la storia ci ha insegnato. 1944 Giannini fonda il Fronte dell’Uomo Qualunque Sono trascorsi 23 anni. Anche in questo caso l’Italia sta uscendo da un conflitto terribile. Guglielmo Giannini, commediografo, fonda a fine anno un nuovo settimanale intitolato “L’Uomo Qualunque”. Sulla testata, un torchio che schiaccia un cittadino (a rappresentare appunto l’uomo qualunque) e una emblematica scritta su un muro: “Abbasso tutti”. Il successo non tarda ad arrivare, alimentando e dando voce al grande scontento del popolo. Arriva da questa esperienza il termine “qualunquismo”. Il giornale, che attacca il regime dei partiti, diventerà poi esso stesso un partito in grado di raccogliere un vasto consenso alle elezioni dell’Assemblea Costituente del 1946, eleggendo 30 deputati. L’ammorbidirsi delle posizioni di Giannini verso la Dc porterà alla fine ingloriosa del movimento.

sto caso la minaccia viene sottovalutata dai partiti tradizionali. I leghisti attaccano la politica clientelare, e l’operazione Mani Pulite darà un’ulteriore scossa al sistema. Anche la Lega pagherà dazio alle inchieste, e soprattutto a quella che colpirà il leader ormai malato. A fermare il declino, una svolta politica, quella di Salvini, che metterà in agenda temi diversi rispetto a quelli della fondazione. 2013 Grillo e il boom dei 5 Stelle Anche qui un uomo che trascina le masse, anche qui un diffuso malcontento nei confronti di un sistema politico corrotto. Cambiano ancora i contenuti, d’altro canto siamo nell’era digitale. Il 2013 è l’anno in cui il M5S conquista il Palazzo: alle Politiche infatti supera il 25% ed elegge 109 deputati e 54 senatori. Anche in questo caso la componente antipartitocratica è decisiva, il clima generale risente delle polemiche generate dalle tante accuse anticasta, che danno linfa al movimento. Non ci è dato sapere ovviamente l’esito di un percorso che è in pieno sviluppo. Sta di fatto che ogni 23 anni la voglia di ribellarsi al “sistema” esplode e viene veicolata da un leader influente e da un movimento che tende a differenziarsi dai partiti proprio per non essere mischiato al sistema tradizionale. Per la sesta puntata, a risentirci al 2036.

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Cronaca

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Sabato 8 Ottobre 2016

Chi ha paura di Elena Ferrante?

Negli Usa la scrittrice ha un enorme successo e per Time è una delle 100 persone più influenti al mondo. In Italia una volgare caccia all’identità

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di Francesco Agostino Poli

o iniziato a leggere i libri di Elena Ferrante fin dal primo, “L’amore molesto”. Ricordo che me lo segnalò un’amica, in un periodo in cui ero molto critico verso la “nuova” letteratura che si stava affermando (Easton Ellis, McEwan, Baricco tra gli altri. Poi avrei letto Antonia Byatt, e ne sarei stato felice … ma questa è un’altra storia). Mi affascinarono subito il linguaggio preciso, a volte sommesso, a volte fiammeggiante, le emozioni di cui parlava, la Napoli che era sullo sfondo. Dopo di che giunse il secondo romanzo, “I giorni dell’abbandono”, e il pensiero correva al libro di un’altra grande, Simone De Beauvoir, “Una donna spezzata”. Poi vennero gli altri, “La figlia oscura”, “La frantumaglia”, il libro per bambine e bambini “La spiaggia di notte” e la grande tetralogia de “L’amica geniale”. Li ho letti tutti: splendidi. La fama di Ferrante è andata crescendo, e i suoi romanzi sono stati tradotti negli Usa: un successo incredibile, forse inaspettato per tutti, lei stessa, la casa editrice E/O, molto attenta alla qualità (ha pubblicato, per dire, Christa Wolf in Italia) e poco abituata a questi enormi successi di vendita. Dicevamo, un successo, di critica e di pubblico, travolgente: basti pensare che il settimanale Time nel 2016 ha inserito Ferrante tra le cento persone più influenti al mondo. Anche in Italia la scrittrice è molto amata, ma questo “volo” statunitense è un fatto, appunto, straordinario. Quindi, si potrebbe pensare, tutto bene: anzi, si potrebbe ritenere che questo nostro Paese, avviluppato ancora nella crisi, frenato da mille lacci, abituato a respirare atmosfere spesso asfittiche, abbia accolto con gioia, soddisfazione, ammirazione un tale successo di una scrittrice italiana. Invece no: assolutamente no. Il fatto è che nessuno ha mai visto Elena Ferrante. La scrittrice ha educatamente e fermamente protetto da sempre il proprio volto, la propria fisionomia. Non

è un fantasma, si badi bene: ha rilasciato interviste, rigorosamente tramite mail. Ha parlato molto di sé, nelle sue opere e soprattutto ne “La frantumaglia”, che non è un romanzo ma un intenso zibaldone di riflessioni, pensieri, risposte. Cosa chiedere di più ad una scrittrice, o anche ad uno scrittore? Cosa dobbiamo sapere, di lei: che vol-

to abbia, come veste, di che colore sono i suoi capelli? Ma perché? Quasi che la finzione che comporta l’esposizione mediatica dovesse accompagnare per forza la finzione narrativa. Trascrivo alcuni brani d una intervista che Elena Ferrante ha rilasciato lo scorso aprile a Nicola Lagioia: «Scrivere è un atto di superbia. L’ho sempre saputo

e perciò ho nascosto a lungo che scrivevo, soprattutto alle persone a cui volevo bene. Temevo di svelarmi ed essere disapprovata. Jane Austen si era organizzata in modo da occultare subito i suoi fogli, se qualcuno entrava nella stanza in cui si era rifugiata. È una reazione che conosco, ci si vergogna della propria presunzione, perché non c’è

niente che riesca a giustificarla, nemmeno il successo […] L’unica possibilità è imparare a ridimensionare il proprio io, a rovesciarlo nell’opera e tirarsene via, a considerare la scrittura come ciò che si separa da noi non appena è compiuta: uno dei tanti effetti collaterali della vita activa». E, al momento in cui venne pubblicato il suo primo libro,

Elena Ferrante così scriveva alla casa editrice: «Credo che i libri, una volta scritti, non abbiano bisogno dei loro autori. Se hanno qualcosa da dire, prima o poi troveranno lettori; in caso contrario, no… E inoltre: non è forse vero che promuoverli è costoso? Io sarò lo scrittore meno costoso della casa editrice. Vi risparmierò perfino la mia presenza». Ebbene, a fronte di questa nitida scelta etica, soprattutto dopo il successo statunitense, è ulteriormente montata una canea volgare e pericolosa, culminata in recenti “inchieste” giornalistiche che sono andate addirittura a frugare nella dichiarazione dei redditi e nella situazione finanziaria di una nota intellettuale, indicata come la “vera” Elena Ferrante. Ma prima e intanto c’erano state ipotesi fantasiose, erano corsi nomi, anche di uomini! E si era parlato addirittura di un pool di scrittori. Invidia. Gelosia. La privacy di una persona messa vergognosamente in piazza. L’invenzione addirittura di un profilo twitter falso, in cui la intellettuale avrebbe ammesso di essere Elena Ferrante, subito smascherato per un fake. Viene in mente quel molestatore che per anni, ossessionato da Bob Dylan, frugò nella sua spazzatura. Viene in mente la persecuzione a cui fu sottoposto Salinger, l’autore de “Il giovane Holden”, quando decise di ritrarsi dal mondo: quel Salinger che aveva scritto: «Il desiderio che uno scrittore ha di anonimato-oscurità è la seconda dote più importante che gli sia stata affidata». Ma qui è peggio, qui c’è una profonda invidia del successo aperto e chiaro di una scrittrice che non vuol dar mostra di sé, non vuole piegarsi a luci e lustrini, ed è, per di più, una donna. Come si permette di sottrarsi? Perché non darsi in pasto alle belve del circo? Noi ci auguriamo che tutto questo finisca presto, che la intellettuale perseguitata (non a caso non intendo scrivere il suo nome!) riconquisti la propria serenità, e che Elena Ferrante ci regali presto un nuovo libro, nella speranza che tutta questa squallida vicenda non l’abbia, anche se nell’ombra, segnata.

Vasto cordoglio per la scomparsa di Gianluigi Romanini Era presidente di Agropolis. Il lutto espresso da Galimberti Ha suscitato grande cordoglio la notizia della morte di Gianluigi Romanini, presidente di Agropolis. A nome della Giunta Comunale e della città di Cremona, il sindaco Gianluca Galimberti ha espresso una dichiarazione: «Ci uniamo al cordoglio di tutta la città e ci sentiamo vicini alla famiglia per la scomparsa del dottor Romanini. Ci ha insegnato che cosa significhi spendere la propria vita per gli altri, per costruire un’idea di comunità unita e capace di accogliere le fragilità, sostenerle e accompagnarle nella vita. Con fiducia e speranza nella forza della bontà, con l’umiltà di chi dona le proprie energie così intense al servizio del bene comune, con il sorriso di chi sa che la solidarietà inizia nella relazione educata e gentile con l’altro, con l’intelligenza di chi mette a frutto le proprie doti umane e professionali per costruire impresa sociale lungimirante e lo fa collaborando con altre istituzioni pubbliche e private e costruendo legami e relazioni solide e di valore. Il dottor Romanini ha offerto la sua fragilità fisica come dono per tutti, insegnando che la fragilità vissuta così diventa potenza e forza di azione, promotrice di energie grandi, spinta continua all’impegno e sorgente di solidarietà operosa. Grazie dottor Romanini. Pensiamo che la più grande manifestazione di affetto sia ora continuare insieme il lavoro di costruzione di una comunità forte e accogliente,

che ti ha visto per noi tutti testimone e riferimento grande». Anche il Consiglio di Amministrazione di Agropolis ha naturalmente commemorato il Presidente Gianluigi Romanini. Il cda “ha ascoltato con commossa attenzione la lettura della lettera inviata dal Sindaco di Cremona a tutti i componenti la nostra comunità e ne ha condiviso lodi, apprezzamenti ed il sentimento di gratitudine verso la figura e l’opera dello scomparso. Aderendo all’invito a continuare nel cammino intrapreso, si conferma nel proposito già espresso al momento della partecipazione al lutto Cittadino. Con Gianluigi Romanini è venuta a mancare una persona preziosa. I suoi amici che lo hanno avuto Presidente nel Consiglio di Amministrazione di Agropolis sentono in modo particolare il vuoto lasciato. Cresce infatti l’impegno a continuare l’opera fino ad ora svolta con lui. Conforta in questo la saggezza con la quale il caro Presidente ha costantemente testimoniato all’esterno metodo e merito in uso nella Amministrazione di Agropolis: nel metodo la cura prestata alla massima apertura verso fonti di suggerimento e di analisi per poi effettuare le scelte nella collegialità del Consiglio, nel merito, la chiamata di Dipendenti, Volontari, Benefattori ed Istituzioni allo spirito di solidarietà nel sostenere e realizzare i

Galimberti e Romanini nel corso del Giro in carrozzina 2016

diritti delle persone in difficoltà. E’ quindi il Consiglio di Amministrazione che continuerà a garantire, anche nelle difficoltà che politica ed economia prospettano, l’intrapresa di attività ed iniziative sociali in coerenza con quanto fino ad

oggi fatto, progettato e dichiarato nello Statuto. Per questo confidando nell’aiuto di Cittadini ed Istituzioni”. In conformità con le norme dello Statuto il Cda procederà alla cooptazione di un nuovo consigliere che sarà in carica

fino alla scadenza delle cariche attuali prevista per la prossima assemblea ordinaria di approvazione del bilancio consuntivo 2016. Nel frattempo le funzioni Presidenziali saranno normalmente svolte dai Vicepresidenti in carica.


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Rubrica

Sabato 8 Ottobre 2016

L’epilogo del racconto di Pietro Bruzzi Ultima puntata della storia di un ventenne, Pietro Bruzzi, le cui speranze bruciano nel grande falò dell’8 settembre 1943. Il re è scappato, il generale pure. Non resta che arrendersi ai tedeschi. Una volta finito nel Lager, Pietro Bruzzi rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale

Italiana («io non sono mai stato fascista e non ho voluto aderire», e racconta: «I tedeschi erano corretti. Ci hanno dato dei soldi speciali che si potevano usare solo dentro il lager, un marco al giorno, per comprare birra o cibo. Fuori dal lager quei soldi non valevano niente. Guardi, sono questi, li conservo ancora nel portafogli. Fuori dal campo c’era un cimitero immenso di

morti russi e di tutte le nazionalità. Ci facevano continuamente camminare tra due barriere di filo spinato, erette tra il campo e il mondo esterno. Davano un po’ di pane, di burro e di rancio: gli avanzi delle rape. Sulle tavole si dormiva male, meglio camminare tutto il giorno tra le due barriere di filo spinato... (continua sotto)

«Il ferroviere tedesco che mi salvò era come un padre» L’esercito italiano lasciato in balia dei tedeschi dal re e da Badoglio . 6ª e ultima puntata

di Paolo A. Dossena

I

tedeschi erano gente pulita. Dopo tre o quattro giorni mi hanno caricato su un camion con una ventina di prigionieri, e ci hanno portato in una grande casa in muratura. Ogni tanto arrivava una guardia e ne portava via 3 o 4 in una camera, e non li vedevamo più. Non venivano più fuori. Ha, ha, ha, viene fifa e cominciamo a parlare delle camere a gas, sapevamo che esistevano, sotto Hitler. Al mio turno entro anch’io nella camera. Mi spogliano, mi disinfettano da testa a piedi, mi rasano via tutti i peli e mi fanno il bagno: mi hanno lavato per un’ora. In uno speciale forno d’acciaio, esterno all’edificio dove ci lavavano, avevano spidocchiato i vestiti: me li hanno resi bollenti. Le pieghe erano piene di pidocchi morti. Poi mi fanno uscire dall’altra parte. Ci hanno dato a tutti una coperta bellissima, e ci hanno trattato molto bene. A venti alla volta ci hanno riportato al campo. Il giorno dopo chiedono se siamo specializzati in qualcosa, io dissi che facevo il barbiere, ma non era vero, anche se mi arrangiavo. Il giorno dopo alle 14 mi chiamano, e mi portano in un ufficio. Un colonnello tedesco dice: “tagliami i capelli”. Eravamo nel suo ufficio davanti allo specchio. In Germania avevano già delle macchinette elettriche fantastiche, per tagliare i capelli, che in Italia ce le sognavamo. Mi sono buttato con co-

Tra gli alpini dell’Exilles tanti morti e dispersi (tra cui Armando Farinacci). I più fortunati riapparvero dopo anni La foto sopra, quella in fondo a sinistra e quella sotto si riferiscono al ritorno di Pietro Bruzzi dopo la guerra al Forte Exilles. In quel viaggio fu accompagnato dalla famiglia. A fianco, fronte e retro della banconota da 5 marchi che l’ufficiale tedesco diede a Pietro Bruzzi nel 1943 quando era prigioniero a Königsberg

raggio: il colonnello era rapato sopra le orecchie e aveva i capelli lunghi sulla testa. L’ufficiale aveva cucito al bottone della giacca il nastrino della campagna di Russia». I tedeschi chiamavano quella decorazione poco ambita “la carne congelata”. Ne sono morti tanti, all’est. «L’ufficiale si alza, prima si specchia, si guarda davanti e di dietro, poi si gira e mi dice: “Ist gut”. Prende il portafoglio dalla giacca e mi dà 5 marchi. Guardi, ce li ho ancora nel portafoglio, eccoli qui, li ho tenuti per ricordo. Poi mi hanno messo su un treno, e mi hanno messo in una ba-

racca in campagna per tre mesi. Qui facevo il barbiere sia per i prigionieri italiani che per i tedeschi. Infine sono finito in un paesone presso Güstrow, vicino a Rostock. Qui c’erano dei grandi magazzini militari e palazzi con armi e ogni ben di Dio. Mi facevano caricare granate su un treno della ferrovia, dove sono diventato amico di un prigioniero francese. Io parlo anche francese. Insieme a 5 italiani e a due vecchietti tedeschi caricavo granate su un treno. Poi mi hanno spostato a pochi chilometri, in un altro magazzino. Subito dopo gli americani hanno fatto un bombardamento spaventoso e hanno

raso al suolo il posto dove lavoravamo prima: i due vecchietti tedeschi che lavoravano con me sono morti. Era brava gente, sono scomparsi con il loro paese. Un giorno il mio amico francese mi dice: “vieni a fare il ferroviere”? Mi ha insegnato ad attaccare i vagoni. Poi il mio amico va da Krauser e gli dice che io sono un ferroviere. Non gli sembrava vero, perché non aveva più ferrovieri. Sono arrivati a prendermi in treno e mi hanno portato alla stazione. Krauser, che era il capo stazione mi ha detto: “prova ad attaccare i vagoni”. Io l’ho fatto. Mi ha dato una lanterna e una giacca mimetica e mi ha detto: “vieni a lavorare stanotte alle 10”. Eravamo in tre: io, il francese e un polacco. Il macchinista tedesco era Wilen, che mi voleva tanto ma tanto bene, che dopo mio padre c’era lui. Io in Germania ho trovato un secondo padre. Se mi mancava un pezzo di pane… Lui mi chiamava Peter. Mi dava sempre una fetta di pane con burro e marmellata. Mi frugava nelle tasche della giacca, e se vedeva che erano vuote ci metteva le sigarette. La mattina mi dava sempre 2 o 3 sigarette. Pover’uomo, era troppo buono. Ero arrivato al punto che era come mio padre. In ogni posto trovi il bene e il male, il buono e il cattivo».

Cosa è successo quando l’armata rossa ha invaso la Germania? «I russi sono il popolo più buono del mondo. Quando sono arrivati i russi Wilen mi ha detto: “Peter vai a nasconderti, stai nascosto, vedrai che non ti faranno niente”. Wilen posso considerarlo un papà, non so perché non l’ho più rivisto». Si conclude così la storia di Pietro Bruzzi, il cui comandante di battaglione, come raccontato nelle scorse puntate, fu Armando Farinacci, fratello di Roberto, capo del fascismo cremonese. I fratelli Farinacci erano i sei figli di una famiglia meridionale trapiantata in Lombardia. Due di loro, Roberto e Mario, furono uccisi in guerra, i loro resti giacciono nel cimitero di Cremona, di fronte alla Chiesa. Dopo l’8 settembre 1943 e la costituzione della repubblica Sociale, Roberto Farinacci era tornato anche lui al potere a Cremona, ma aveva perso le tracce del fratello. All’archivio centrale dello Stato (Roma) nelle Carte Farinacci c’è la lettera di uno sconosciuto (il cui nome è illeggibile), che in data 13 ottobre 1943 scrive una lettera personale a Roberto Farinacci chiedendo notizie di Armando. Il ras di Cremona risponde il 15, ringraziando per l’inte-

ressamento, e dicendo che del fratello ha completamente perso le tracce. In quei mesi drammatici la gente moriva come le mosche, le famiglie erano divise (presto anche dalla guerra civile) e il caos morale e materiale regnava sovrano. Nessuno sapeva più niente di Armando Farinacci: quel 13 ottobre la truppa dell’Exilles stava viaggiando in vagoni piombati verso la Prussia orientale, gli ufficiali del battaglione erano scomparsi. Diversi alpini dell’Exilles morirono in prigionia, chi sopravvisse tornò a casa solo alla fine del 1945, dopo 6 o 7 anni di assenza ininterrotta dalle famiglie. Riapparvero come fantasmi: erano stati dati tutti per morti, perché sebbene dai lager tedeschi avessero scritto lettere a casa, queste lettere non erano mai state recapitate alle famiglie. Eppure i superstiti dell’Exilles furono anche fortunati: infatti altri alpini, tra guerra e prigionia in Russia, stettero lontani da casa 12 anni. Questa fu la guerra di Mussolini e di Roberto Farinacci Invece di Armando Farinacci, Pietro Bruzzi ricorda: «Per me Farinacci era un uomo che non voleva far uccidere i suoi soldati, un uomo corretto, bota, bota, bota! Non beveva, non infastidiva le donne. Corretto al massimo. Gli hanno anche fatto una lapide al forte Exilles. Mi ci sono fatto fotografare davanti». (Fine della sesta e ultima puntata, l’appuntamento è per sabato 15 ottobre con una nuova vicenda storica)


Cronaca

Sabato 8 Ottobre 2016

Da Crema alla Mecca del cinema «Quando partii ero deluso dal mio Paese. Tornerò, ma non per sempre» L

Pietro Torrisi, 28enne da Ripalta Arpina, ha trovato il successo a Los Angeles. Di lui si è occupato anche il Corriere della Sera

di Federico Pani

a strada più breve tra Cremona e Los Angeles passa da Milano. Per arrivarci, però, si transita da Piacenza: se non fosse stato per qualcuno che se ne è accorto, Pietro Torrisi sarebbe rimasto una promessa del film-making, targata Piacenza. Pietro Torrisi, invece, è cremonese. A notarne il talento è stato il Corriere della Sera, che – pur accreditandolo come piacentino: «mi hanno accreditato piacentino ma sono a tutti gli effetti del cremasco e cremonese, nato in provincia di Piacenza ma cresciuto a Ripalta Arpina e Crema» – ha dedicato un trafiletto alla sua storia. Una storia che lo accomuna alla grande generazione di talenti apolidi di origini italiane sparsi nel mondo. Diplomato all’Istituto Galilei del capoluogo cremasco, a 16 anni arriva, grazie a un video, il primo riconoscimento in un festival locale; tuttavia, la prima vera esperienza di montaggio – ha rivelato nell’intervista al Corriere della Sera – è a 19 anni. Dopo gli studi, la meta più naturale, in linea con le sue ambizioni, diventa Milano: in particolare, la Sae (School of Audio Engineering) Institute. La Sae non forma solo tecnici del suono. Pietro, infatti, prosegue nella sua carriera di filmmaker. All’interno dei progetti strettamente filmici, si affiancano progetti di vario tipo, secondo quella flessibilità che il mercato del lavoro oggi impone a qualunque ragazzo di talento che si occupa di digital: il campo dei suoi studi, durante la Sae, è stato quello del digital film-making. La passione per le riprese e il montaggio lo fa approdare a

Pietro Torrisi in una foto tratta dalla sua pagina www.pietrotorrisi.com

Roma, dove si fa le ossa nella troupe di “Distretto di polizia”. E durante quell’esperienza le sue idee si fanno definitivamente chiare: il film-making è la sua strada. Nel 2013 vola a Los Angeles e si iscrive alla Ucla (University of California, Los Angeles). Da qui comincia il successo dei suoi video, finora principalmente musicali, in rete. Sulla sua pagina www.pietrotorrisi. com è possibile farsi un’idea delle sue abilità tecniche che, combinate con una musica accattivante, valgono ai video

non meno di centinaia di migliaia di like ciascuno: l’onirico video ambientato nello spazio che accompagna la canzone «Wonderful» di Luca Hänni ha vinto nel 2015, per citarne uno, l’Hollywood Music Award, come miglior video indie. Nel 2014, la proposta di lavorare a un documentario e, subito dopo, una proposta di quelle da non poter rifiutare: assistente di produzione alla Paramount Pictures che, detto per inciso, è la stessa che fornì a Coppola la possibilità di girare “Il Padrino”.

La scadenza del visto temporaneo, sopraggiunta mentre si trovava ancora a Los Angeles, non demoralizza Pietro: riesce a ottenere la green card e, da poco tempo a questa parte, un posto nella Lakeshore Entertaintment come assistente regista. La casa produttrice può vantare dei titoli di fama mondiale: dalla commedia “Se scappi ti sposo”, al “Milion Dollar Baby” di Clint Eastwood, e “Underworld”. «Quando sono partito ero deluso dal mio paese, dalla mancanza di risorse e opportu-

nità e, in tutta sincerità, impaurito dall’idea di seguire una passione artistica. L’America e Los Angeles, in particolare, rappresentavano un punto di vista nuovo su una professione, che è parte di una vera e propria industria», racconta Pietro. «Essere cresciuto in Italia mi ha regalato un background ricco e variegato dal punto di vista culturale, affettivo e civile che non avrei potuto sperare di avere crescendo in un paese come gli Stati Uniti. Prima, c’era solo posto per la determinazione: quella di andare all’estero e restarci. Ora c’è un po’ di nostalgia per i luoghi in cui sono cresciuto: la mia famiglia, gli amici, le città ricche di atmosfere, le tradizioni, i profumi, il cibo». «Non rimpiango però la mia decisione, un poco masochistica lo ammetto, di partire, buttandomi e ricominciare da capo in una città immensa come LA, senza contatti, con una lingua straniera da praticare, ed uno stile di vita da ricostruire», continua. «A conti fatti qui ho trovato persone estremamente appassionate ed opportunità più in linea con il bisogno che avevo di praticare un’arte, facendola diventare anche la mia professione». Quando gli si chiede come si vede tra qualche anno, risponde: «Prevedere cosa accadrà tra qualche anno non è facile. Ho iniziato da poco a costruire una famiglia, e vivo a West Hollywood. Sicuramente la mia base rimarrà Los Angeles. Il lavoro, però, può portarmi ovunque. Svariate volte ho preso in considerazione anche l’Italia. Ma farlo non è scontato: serve impegno e dipende molto anche da me. Quindi sì: forse tornerò in Italia, ma non credo ci resterò in pianta stabile».

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Gutturnio festival oggi e domani Come anticipato la scorsa settimana, si tiene tra oggi (dalle 10 alle 22) e domani (alle 10 alle 21) a Piacenza il “Gutturnio Festival”, sotto i portici di Palazzo Gotico. Il “Gutturnio Festival” è una manifestazione alla scoperta dei sapori di un territorio legato ad una cultura antica ma ancora viva, grazie alla passione tramandata da generazioni delle aziende piacentine. Nella precedente edizione, la novità è stata la grande affluenza di un pubblico giovanile che, curioso di conoscere la magia del buon vino, ha affollato la manifestazione. La novità di quest’anno: il pubblico, sarà giuria. A loro il compito di valutare, giudicare e votare il loro miglior Gutturnio Frizzante edizione 2016. Questo l’elenco delle aziende vitivinicole presenti alla rassegna con propri chiostri a Palazzo Gotico: F.lli Bonelli di Rivergaro, Lusenti di Lusenti Lodovica di Ziano Piacentino, M. & G. Fugazza di Giovanna Fugazza di Ziano Piacentino, Cantina Sociale di Vicobarone soc.coop. di Ziano Piacentino, Cantine Campana di Carpaneto Piacentino, Cantine Romagnoli Villò soc.agr. di Vigolzone, Casa Bella s.r.l. di Castell’Arquato, Casa Benna soc. agr. di Castell’Arquato, Il Ghizzo di Adele Anselmi di Ponte dell’Olio, Il Poggiarello s.s. di Travo, La Tollara soc.agr. s.s. di Alseno, Loschi Enrico di Bacedasco Alto, Marengoni Silvio Lino e Flavio di Ponte dell’Olio, Montesissa Francesco s.s. di Carpaneto Piacentino, Mossi Az.Agr. Vitivinicola s.r.l. soc.agr. di Ziano Piacentino, Piani Castellani di Castell’Arquato, Santa Giustina s.r.l. soc.agr. di Pianello Val Tidone, Tenuta Pernice di Borgonovo Val Tidone, Torre Fornello di Ziano Piacentino, Valla di Davide Valla di Ziano Piacentino, Villa Rosa di Vernasca.


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Cronaca

Sabato 8 Ottobre 2016

tutte le iniziative

Bonemerse in Fiera fino a domani

BONEMERSE - Anche quest’anno presso il Comune di Bonemerse si vive la Fiera d’ottobre, tradizionale momento di incontro e festa per grandi e piccini. Le manifestazioni sono iniziate nella giornata di ieri, venerdì 7 ottobre, alle ore 19.30 con una Gara podistica per le strade di Bonemerse, che è stata organizzata dal Circolo Arci. Oggi, sabato 8 ottobre, alle ore 16.30 in Sala Consiliare si terrà l’inaugurazione della mostra “Le porcellane di Emma”, in cui Emma Dolfini Bani esporrà i suoi preziosi oggetti dipinti a mano. A presentare la mostra interverrà la prof.ssa Anna Lucia Maramotti Politi, architetto. La mostra resterà aperta domenica negli orari 10.30 -12.30 e 15.30 – 18.30, lunedì e martedì negli orari 10-12 e 16-18. Seguirà domenica 9 ottobre dalle 10 alle 19 “Tuttopoli”, mercatino alternativo dell’usato, cui verrà dedicata la centrale Via Roma. In contemporanea, nell’ambito del Progetto Fare Legami, avranno luogo tre differenti eventi. Al mattino presso la Scuola Primaria “Acchiappa il numero”, gioco a premi, pensato e organizzato da un gruppo di genitori volontari. Sempre presso la scuola, mattina e pomeriggio, l’Associazione Culturale il Peverone (in collaborazione con Auser e Circolo Arci) presenterà “Intagli creativi”, un’esposizione di opere a traforo di Pierluigi Braga e Gianluigi Borsotti. Nel pomeriggio alle ore 16.30 la Biblioteca Comunale proporrà la lettura animata della favola Il meraviglioso viaggio di Edward Tulane nel giardino della scuola per l’infanzia. Quest’ultimo appuntamento sarà preceduto alle ore 16 dalla consegna dei bonus alle famiglie numerose da parte dell’Amministrazione Comunale di Bonemerse. Non mancherà la tradizionale Pesca di Beneficenza organizzata presso l’Oratorio e la presenza di giostre e bancarelle di dolciumi in piazza Mazzini per il divertimento dei più piccini.

Anche a Cremona domani l’evento nazionale. Tutte le opportunità, dalla Pinacoteca al MdV

Giornata delle famiglie al Museo

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nche quest’anno i Musei di Cremona partecipano alla Giornata Nazionale delle famiglie al Museo (F@Mu). Il progetto, alla sua quarta edizione, nasce dall’esperienza del portale internet www.kidsarttourism. com, vetrina delle proposte legate alla didattica museale e alla conoscenza dei beni culturali che, strutture museali o associazioni private, propongono alle famiglie con bambini. L’edizione 2016 è dedicata al tema “Giochi e gare al Museo”. Tutti i disegni che i bambini realizzeranno saranno inviati al Comune di Amatrice in modo da allestire una mostra per i bambini del paese che non potranno partecipare a questa edizione nel loro museo, inaccessibile in quanto parzialmente distrutto dal terremoto del 24 agosto scorso. Saranno anche date indicazioni su come contribuire alla ricostruzione del museo. Queste le iniziative in programma nei musei cittadini: Museo di Storia Naturale ore 1112.30 “L’officina delle idee”: un insieme di dispositivi per muovere, regolare, avviare, fermare, rallentare, trasformare un moto in un altro – da circolare a rettilineo, da semplice a complesso… In collegamento con la mostra “Janello Torriani, genio del Rinascimento” (Museo del Violino, Padiglione Amati, 10 settembre 2016 – 29 gennaio 2017) e con l’esposizione didattica allestita presso il Museo di Storia Naturale “Macch’ingegni – Idee che ingranano”. Museo Archeologico ore 14,30-16 A tutti i partecipanti, grandi e piccoli, saranno proposti giochi e gare di abilità legati agli oggetti esposti al museo. Cruciverba e altri giochi enigmistici, quiz e “cacce all’oggetto” introdurranno alla conoscenza della vita quotidiana nella Cremona di 2.000 anni fa. Pinacoteca ore 15,30-17 A tutti i partecipanti, grandi e piccoli, saranno proposti giochi e gare di abilità legati alle opere esposte al museo. Percorsi a tema, indovinelli e uno

Il Museo del Violino in piazza Marconi

speciale “Guida comanda color” condurranno i partecipanti nella scoperta dei dipinti nelle sale dal Cinquecento al Novecento. Si potrà, inoltre, guardare l’episodio di Matì e Dadà, il cartone animato della serie L’arte con Matì e Dada, coprodotto da Actoons e RAI Fiction, dedicato a Leonardo. Museo della Civiltà Contadina ore 16-18 Visite guidate alla nuova sezione “Terra Fiume” Laboratorio di costruzione di reti da pesca a cura di Michele Tiritiello Ingresso ai Musei Civici € 1,00 per ciascun partecipante (bambini e adulti) Museo del Violino

Visite guidate gratuite per famiglie con l’acquisto del biglietto d’ingresso (ridotto € 5,00) Un magico percorso alla scoperta delle preziose collezioni custodite tra le sale del Museo del Violino di Cremona: giochi, indovinelli e cruciverba, dove la storia incrocia la musica e gli strumenti diventano leggende. In Sala 10 proiezione di tre episodi del cartone animato L’arte con Matì e Dada, firmati Achtoons e Rai Fiction. I bambini di età inferiore ai sei anni non pagano. Il prezzo di 5 euro si intende a persona per famiglie con almeno un bambino under 12. Le visite guidate sono previste a partire dalle

10.30 e dalle 14.30 e hanno una durata di circa un’ora. Audizione con violino Stradivari nell’Auditorium Arvedi (ridotto € 5,00) Nella sorprendente cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi, tutti pronti per un magnifico viaggio in musica: tra le mani della giovanissima e talentuosa Clarissa Bevilacqua, il suono dello Stradivari Clisbee 1669 diventa pura magia. Il prezzo di 5 euro si intende a persona per famiglie con almeno un bambino under 12. L’audizione è prevista alle 16.00 e ha una durata di circa 30 minuti.


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casalmaggiore

Il Toson d’oro a Ennio Morricone

Questa mattina a Roma una delegazione del Rotary Club Cvs consegnerà il premio al grande compositore

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di Vanni Raineri

opo Umberto Veronesi e Philippe Daverio, va a Ennio Morricone il premio Toson d'Oro 2016, un prestigioso riconoscimento ideato dal Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. Una delegazione del club si trova a Roma, dove questa mattina alle ore 10 avrà la possibilità di consegnare personalmente il premio al grande compositore. Nel corso dell’annata 20152016 il presidente del club Massimo Mori aveva cercato a più riprese di invitare il Maestro al Teatro all'Antica di Sabbioneta per la consegna, ma purtroppo non è

stato possibile. Va ricordato che Morricone tra poche settimane compirà 88 anni, e ovviamente le possibilità di spostamento sono limitate. Inoltre, è stato vittima di un

incidente domestico che lo ha limitato ancor più, e ha da poco terminato il percorso di riabilitazione. Solo nei giorni scorsi ha potuto spostarsi, raccogliendo applausi scro-

Officina Tuttofare: quando crescere è un gioco da ragazzi

SAN GIOVANNI IN CROCE – E’ stato presentato presso la Biblioteca Comunale “Officina Tuttofare”, un nuovo progetto laboratoriale ideato dall’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Croce, rivolto ai bambini frequentanti la scuola primaria e attivo dal presente mese di ottobre. L’iniziativa nasce per andare incontro alle famiglie nella gestione dei bambini il sabato mattina, giorno di chiusura delle scuole dell’Istituto Comprensivo Dedalo. Ogni sabato, da ottobre a maggio, dalle 8.30 alle 12.30, i bambini saranno coinvolti in attività ed esperienze formative e intraprenderanno un viaggio alla scoperta del mondo che li circonda. «Mensilmente i bambini avranno la possibilità di sperimentare laboratori sempre diversi; abbiamo infatti pensato a un programma complesso e completo, che possa mettere i partecipanti a contatto anche con attività formative che solitamente non entrano nelle scuole. Proporremo, fra gli altri, corsi di fumetto, ceramica, scacchi, chimica, ecologia, cucina, lingua spagnola, teatro. Volgeremo uno sguardo al futuro con un laboratorio di coding, in collaborazione con la Rete Bibliotecaria Cremonese, e uno al passato con appuntamenti dedicati alla riscoperta delle tradizioni, accompagnati da uscite sul territorio» spiega Laura Nardi, che ha seguito il lavoro di progettazione di Officina Tuttofare, per cui è prevista una quota di iscrizione mensile di 40 euro.

«Abbiamo lavorato perché Officina Tuttofare divenisse occasione di crescita e collaborazione non solo tra i bambini, ma anche tra i diversi enti del territorio coinvolti, come il Comune, la Biblioteca, la Parrocchia, la Rete Bibliotecaria Cremonese, il centro fumetto Andrea Pazienza di Cremona e l’Unione Palvareta Nova, che considerato il taglio fortemente educativo dell’iniziativa, ha scelto di contribuire mensilmente con 5 euro per ciascun bambino iscritto residente nei quattro Comuni dell’Unione», commenta la responsabile della biblioteca comunale Francesca Lenti. «Era un’attività inserita nel nostro programma elettorale, che avevo promesso sarebbe partita subito. Così è stato. Si tratta di un’assoluta novità per il nostro territorio. Mi piace sottolineare la poliedricità e l’originalità delle proposte, che sono sicuro incontreranno il favore dei bambini e dei loro genitori» commenta il sindaco di San Giovanni Pierguido Asinari. Le attività saranno tenute da esperti esterni affiancati da giovani che stanno intraprendendo il percorso del servizio civile nazionale presso il Comune. «Il nostro desiderio è anche quello di coinvolgere nello svolgimento dei laboratori giovani che abbiano seguito con successo studi in campo educativo o umanistico che vogliano fare una nuova esperienza» chiudono Nardi e Lenti, ringraziando Alice Buoli, a cui si deve anche il progetto grafico, per il supporto organizzativo.

scianti a Parigi e dirigendo l'Orchestra e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Toccherà dunque alla neo presidente Elena Anghinelli consegnare il premio al compositore romano, ma della delegazione, oltre a lei e a Mori, fanno parte anche l’altro ex presidente Mario Fazzi, Gianluca Bocchi e Maria Francesca Zavatto. Ennio Morricone nel febbraio di quest'anno ha ricevuto il premio Oscar per la miglior colonna sonora, realizzata per il film “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino, dalle mani di Clint Eastwood (nella foto). Si tratta del secondo Oscar, dopo quello alla carriera consegnatogli nel 2007.

Del premio vengono insignite personalità che hanno “onorato in modo eccezionale la società senza limiti d’età, di nazionalità, di sesso, di censo, di professione e di appartenenza politica o religiosa”. La citazione è presa dal regolamento di assegnazione approvato nel 2013 quando il club decise di istituire questo importante premio nazionale usufruendo del diritto di replicazione del monile originale, ora conservato nel museo parrocchiale di Sabbioneta, concesso dal Ministero dei Beni Culturali nel 1990 per gli importanti meriti conseguiti nel suo ritrovamento dallo scomparso socio rotariano Luigi Monici, già sindaco della città.

Da venerdì la 4ª edizione di “Librando il Borgo”

CASTELPONZONE - Giunge alla quarta edizione “Librando al Borgo” che propone, a Castelponzone, la mostra-mercato dedicata al libro nuovo e usato, ai fumetti e riviste, alle cartoline e stampe, arricchito con una sezione dedicata ai prodotti tipici autunnali del territorio. Il programma quest’anno si amplia ed è articolato su tre giorni, inizia venerdì 14 alle 20.30 con una novità di assoluto rilievo: Fabio Turchetti, musicista di fama internazionale presenterà, per le vie del borgo, la sua opera “Mangiafuoco” che raccoglie nove brani strumentali, immaginati dall’autore come se fossero la colonna sonora di una festa di paese, ispirata alle fiere di Castelponzone noto per la produzione di corde, e nel quale si riversavano zingari, mercanti, girovaghi e commercianti di cavalli. Le musiche si alterneranno alle storie e poesie del Borgo raccontate da Melissa. Il sabato 15 pomeriggio è dedicato ai bambini che alle 17 inizieranno una ricerca del tesoro nascosto tra i portici e gli strettini, in cui il libro comunque farà la sua parte. Domenica 16 si torna al tradizionale programma che vede sotto i portici le bancarelle di libri, e non solo, dalle 10 alle 19, visite guidate al Borgo (ore 11, 15, 16, 17) e museo dei Cordai aperto dalle 10 alle 19. Dalle 15 alle 17 la

Domani l’ingresso di don Claudio a Torre

biblioteca dell’Unione Municipia terrà laboratori per i più piccoli. Molti sono gli espositori di libri che saranno per la prima volta a Castelponzone a conferma di un crescente interesse per questa manifestazione. La presenza dei banchetti dei sapori contribuisce poi a legare l’evento al territorio ed alle tradizioni locali. Nel pomeriggio alle 16.30 l’ormai tradizionale incontro con l’autore che, anche quest’anno è una scrittrice: la giovane Marisa Pezzella di Mantova che, intervistata dall’editore Dario Bellini presenta la sua opera prima “Freddo fuoco Bruciato”. Il romanzo è un insieme profondo e avvincente degli elementi di amore e morte che l’autrice mescola con grazia e sapienza. Come consueto quest’incontro, per parlare di libri, verrà proposto sotto i portici, in mezzo alla gente, una formula apprezzata sia dal pubblico che dagli scrittori stessi che possono sentirsi di essere al centro dell’evento. Completeranno l’offerta le caldarroste e la pesca di beneficenza parrocchiale della concomitante e ormai plurisecolare fiera di San Luca. Castelponzone, uno dei Borghi più belli d’Italia e il suo Museo dei Cordai, unico nel suo genere, offrono così il degno coronamento di una giornata passata tra tradizione, storia e cultura.

Sostituisce don Giampaolo vittima di un incidente stradale. Già vicario a Piadena e parroco a Voltido

TORRE DE’ PICENARDI – Domattina, domenica 9 ottobre, alle 10.30 il vescovo Antonio Napolioni presiederà la messa di ingresso di don Claudio Rossi, nuovo parroco di Torre de’ Picenardi, San Lorenzo de’ Picenardi, Pozzo Baronzio e Ca’ d’Andrea. Don Rossi sostituisce don Giampaolo Rossoni dopo il grave incidente automobilistico alla fine dell’aprile scorso. La processione d’ingresso prenderà le mosse da Villa Sommi Picenardi, il suggestivo castello di Torre posto proprio di fronte alla chiesa parrocchiale. Una volta giunta sul sagrato della parrocchiale intitolata al vescovo sant’Ambrogio, il sindaco Mario Bazzani porgerà al vescovo e al

nuovo parroco il saluto da parte dell’Amministrazione comunale. Quindi in chiesa, dopo il saluto liturgico da parte di mons. Napolioni, il vicario zonale don Claudio Rubagotti darà lettura del decreto di nomina del nuovo parroco che, al termine, aspergerà l’assemblea con l’acqua benedetta e incenserà la mensa eucaristica. Poi Palma Galli, in rappresentanza delle quattro comunità parrocchiali, porgerà il saluto al nuovo parroco e al vescovo. La celebrazione sarà animata con il canto dal coro parrocchiale diretto dal mestro Donato Morselli e con all’organo il maestro Ugo Boni di Sabbioneta. Tra i sacerdoti concelebranti il collabora-

tore parrocchiale don Paolo Fusar Imperatore. Dopo la Messa seguirà un momento di festa a Villa Sommi Picenardi. In serata, invece, alle 21, sempre nella chiesa di Torre de’ Picenardi, don Rossi incontrerà i ragazzi per un momento di “presentazione”. Don Claudio Rossi è nato a Trigolo il 6 marzo 1958 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. È stato vicario a Commessaggio (1982-1989) e a Piadena (1989-1997). Nel 1997 è stato promosso parroco di Voltido e l’anno successivo gli è stata anche affidata, in qualità di amministratore, la comunità di Drizzona. Nel 2004 il trasferimento a San Felice e San Savino.

Don Claudio Rossi

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Sabato 8 Ottobre 2016

arianna, il luminol TORRICELLA DEL PIZZO – Si torna a parlare della morte di Arianna Zardi, a 15 anni di distanza. Nei prossimi giorni sul luogo in cui trovò la morte la ragazza di Casalbellotto, tra Torricella e Motta Baluffi, si presenteranno gli esperti che cercheranno prove attraverso il luminol, che viene utilizzato per rilevare tracce organiche che possano far luce sulla vicenda. I familiari continuano a rifiutare l’ipotesi del suicidio, e sperano che la nuova indagine porti a risultati concreti, anche se i tanti anni trascorsi rendono l’operazione decisamente complicata.

soldi a villa medici

SAN GIOVANNI IN CROCE – C’è anche il percorso multimediale di Villa Medici del Vascello tra i progetti finanziati da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, assieme a tanti altri (in totale sono 21) della provincia, l’unico del Casalasco. I 20mila euro verranno stanziati alla Cooperativa Sociale mantovana Charta che gestisce il progetto. Dei 440mila euro stanziati, ne verranno erogati 306mila a progetti realizzati. I 134mila euro non assegnati verranno rimessi a bando con la prossima uscita di fine anno. Salgono così a 633 i progetti che Fondazione Comunitaria avrà contribuito a realizzare, e 12 milioni e mezzo gli euro stanziati a partire dal 2001.

le erbe perdute

QUATTROCASE – Lo “Stop snc” di Silvana Boldrini e Rosetta Vicini organizza per oggi, sabato 8 ottobre, l’iniziativa “Le erbe perdute... ci danno una mano”. Da sempre l’uomo ha cercato rimedio alle proprie malattie in ciò che la natura gli offriva (erbe, arbusti, acqua, terra) e con il passare dei secoli la scienza ha confermato la fondatezza di molte di quelle che erroneamentee venivano considerate solo credenze popolari. Da qui l’iniziativa di oggi nella frazione di Casalmaggiore, dove alle 15.30 ci si ritroverà per “quattro chiacchiere nel salotto all’aperto di Ca’ Milla”, in via Gioberti 47. Qui i presenti si scambieranno le rispettive conoscenze sull’uso delle erbe e delle spezie per affrontare i rigori dell’inverno e superare indenni il periodo delle feste, degustando per l’occasione tisane preparate insieme.


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Casalmaggiore

Sabato 8 Ottobre 2016

Per il trasporto anziani

Un’auto all’Auser

Brahim Maarad, la via del dialogo

Il giornalista marocchino ospite del Rotary COP: «Gli estremisti escono dalle carceri, non dalle moschee»

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di Vanni Raineri

La consegna del veicolo

TORRICELLA DEL PIZZO - L’Auser di Torricella ha a disposizione una Fiat Punto per le proprie esigenze e soprattutto per il trasporto di anziani negli ospedali, a supporto del servizio già esistente a cura del Comune. La consegna è avvenuta alla presenza del sindaco Emanuele Sacchini e di un folto gruppo di volontari, con in testa il presidente Guglielmo Mantovani. «Presentiamo ufficialmente il servizio aggiuntivo che è molto utile», ha affermato nella sede dell’Auser Sacchini, che ha poi spiegato: «Il Comune offre da anni questo servizio col Doblò, ma abbiamo il problema di un calo di volontari. Di effettivi ne sono rimasti solo 5-6, ed è già capitato di non aver potuto soddisfare qualche richiesta giunta agli uffici. La seconda auto di per sé non risolverà il problema, servirebbe qualche volontario in più». Mantovani ha ricordato come è nata la convenzione: «Ho visto l’auto, un tempo usata dall’agente di polizia municipale prima di unificare il servizio con l’unione, che giaceva nel capannone e già messa all’asta. Ho proposto il nuovo utilizzo al sindaco che ne è rimasto entusiasta, così come tutti nel consiglio dell’Auser. Abbiamo portato l’auto in carrozzeria per il restyling ed ora è pronta per l’utilizzo».

onoscere il mondo arabo, la sua cultura, sarà essenziale per arrivare a una vera condivisione, a un rispetto reciproco che nasca da un clima di fiducia. Oggi purtroppo non è possibile, prevale un clima di diffidenza, sia nostra rispetto a chi arriva in Italia da immigrato, sia loro che si sentono oggetto di discriminazione. Avere interlocutori del mondo arabo che conoscano bene la nostra lingua, che sappiano leggere i nostri timori, è fondamentale per aprire un vero dialogo, non “buonista” ma improntato al rispetto vero. Una di queste persone è Brahim Maarad, che intervistammo un anno fa a seguito della strage del Bataclan. Brahim è un giornalista di Rimini arrivato in Italia dal Marocco a 10 anni, diplomatosi a pieni voti in un istituto tecnico ma con il sogno del giornalismo. E così ha iniziato a collaborare con il Corriere di Romagna, è stato assunto dal Nuovo Quotidiano di Rimini a 22 anni, e a soli 23 ha passato l’esame di stato diventando uno dei giornalisti professionisti più giovani d’Italia. E’ stato poi assunto da La Cronaca-NQ News e oggi scrive per l’Espresso (da tempo è impegnato sul caso Regeni), sia nella versione cartacea che in quella online. Maarad, oggi 27enne, è stato ospite del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po nella conviviale di mercoledì sera alla Clochette di Solarolo. Oltre ai soci, fra gli ospiti anche alcuni giornalisti fra cui Emanuele Galba, giunto da Piacenza, suo direttore a La Cronaca NQ News. “Sono musulmano... potevo essere al Bataclan e sarei morto”. Questo il titolo della serata, tratto

Brahim Maarad durante la relazione a Solarolo Rainerio

da un articolo, il primo che Maarad scrisse per l’Espresso in quei difficili giorni. Sarebbe morto non imbracciando un’arma, ma tra coloro che ascoltavano musica divertendosi. Per questo sa di essere un bersaglio perfetto per i terroristi. Lui gira l’Italia cercando di abbattere mattone dopo mattone quel muro che sembra impenetrabile tra due mondi spesso contrapposti. Vuole soprattutto combattere quella diffidenza, sia con questi incontri sia frequentando la moschea, da musulmano praticante. Il giornalista romagnolo ha fatto una breve relazione, conscio che le domande sarebbero fioccate, e che sarebbe stato giusto lasciare prevalere il confronto, come poi è avvenuto. D’altro canto ha chiesto lui stesso domande “scomode”. Sarebbe ovviamente difficile analizzare i punti salienti dell’interessantissimo confronto. Ci limitiamo ad alcuni passaggi di maggiore rilevanza. Dopo che il presidente del club Daniel Damia ha letto alcuni estratti di quell’artico-

COMUNE DI CASALMAGGIORE (PROVINCIA DI CREMONA)

Prot. n. 2016/0023933

Casalmaggiore, lì 6 ottobre 2016

PROGETTO DI COSTRUZIONE DI NUOVO EDIFICIO IN AMPLIAMENTO ALL’EDIFICIO ESISTENTE ADIBITO AD ATTIVITÀ PRODUTTIVA E RIQUALIFICAZIONE DELLA VIABILITÀ POSTO IN CASALMAGGIORE VIA DELLA REPUBBLICA– PRATICA SUAP 102/2016 – DITTA RICHIEDENTE BORGONUOVO SRL IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA PREMESSO CHE: - Con lettera del 13.09.2016 prot. n. 21827 il Responsabile unico del procedimento del SUAP del Comune di Casalmaggiore ha convocato la Conferenza dei Servizi per l’esame della pratica in oggetto, comportante Variante al vigente Piano di Governo del Territorio; - Con nota del 05.10.2016 prot. n. 23912 il Responsabile unico del procedimento del SUAP del Comune di Casalmaggiore ha trasmesso agli Enti convocati alla Conferenza il verbale di Conferenza dei Servizi decisoria, concluso con esito favorevole; - Il verbale della Conferenza dei Servizi conclusiva è pubblicato all’Albo Pretorio Comunale e sul sito Internet del Comune di Casalmaggiore; CONSIDERATO CHE: - Dato atto che l’intervento riguarda un’area classificata nel PGT in zona “residenziale di ristrutturazione urbanistica” con piano attuativo in corso di attuazione secondo le prescrizioni del piano attuativo approvato; - La determinazione positiva della Conferenza costituisce proposta di variazione dello strumento urbanistico sulla quale si pronuncia definitivamente il Consiglio Comunale; - Si tenga opportuno che tale pronunciamento avvenga tenuto conto delle osservazioni, proposte ed opposizioni formulate dagli aventi titolo; AVVISA - che dalla data di pubblicazione del presente avviso all’Albo Pretorio comunale e per giorni quindici consecutivi, gli atti della pratica di cui in oggetto sono depositati presso l’Ufficio Urbanistica a libera visione; - che il termine per la presentazione delle osservazioni è di giorni 15 decorrenti dallo scadere del termine di deposito degli atti in pubblica visione. Casalmaggiore, lì 06 ottobre 2016

IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (Geom. Pietro Lipreri)

lo sulla strage di Parigi, Brahim ha ricordato: «Ascoltandolo, ho pensato ai tanti dibattiti che hanno seguito. Quella fu la prima volta che esprimevo un pensiero così intimo, che prendevo posizione pubblicamente. Il rischio era che il mio silenzio fosse interpretato come una sorta di approvazione». IL DIALOGO «Sono sempre stato contrario al dialogo interreligioso forzato, dove si mostra l’intenzione di convivere rinnegando qualcosa solo in pubblico e poi non cambiando: l’onestà è alla base del dialogo. Credo nella multiculturalità ma quella che valorizza le differenze e non costringe all’appiattimento. Noi viviamo la diversità come disabilità ed è un nostro grande problema. Potremmo imparare molto dalla naturalezza dei bambini». GLI ATTENTATI «La novità più choccante di Parigi era scoprire che quegli attentatori non erano stati addestrati nei campi in Asia, ma erano ragazzi francesi di terza generazione, che spesso non parlavano nemmeno arabo. Europei in tutto, ma contro l’ambiente che li ha cresciuti. Erano coloro che dieci anni prima bruciavano le auto nella ribellione della banlieue parigina, giovani senza istruzione plagiati da persone molto brave in questo, che gli hanno dato un nemico da colpire, e nel contempo la possibilità di redimere una vita da falliti diventando acclamati nel mondo e destinati al paradiso. La creazione di “ghetti” è un errore, come dimostra anche il quartiere belga di Molenbeek chiamato “belgistan”. Gli attentatori di Parigi, Orlando e Nizza non frequentavano la moschea e non facevano il ramadan. Sono strumentalizzati. Se fossero vissuti nello stato islamico sarebbero stati condannati a morte». LA RELIGIONE «La base dell’Islam è meno flessibile; è universale, i suoi principi fondamentali valgono per ogni epoca. Ma questo non deve spaventare, il problema è l’interpretazione deviata, per tutelare precisi interessi.

Dobbiamo considerare che nel mondo ci sono 1,6 milioni di musulmani, e il maggiore paese è l’Indonesia, che non è nemmeno arabo. Oggi il pensiero sull’Islam è legato allo “stato islamico”, ma sono solo 30mila combattenti, una minuscola minoranza. Il Corano non è facile da interpretare. C’è un versetto che dice di uccidere i miscredenti, ma uno di non farlo perché così si uccide l’intera umanità. Il primo valeva per periodi di guerra, ma nessuno deve prenderlo come legge, va spiegato. Quel che è certo è che uccidere un musulmano a sangue freddo, come il poliziotto di Charlie Hebdo, non trova giustificazione in alcuna interpretazione. Altro errore è generalizzare: quel che avviene in certi Paesi spesso è legato non all’Islam ma a questioni culturali quasi tribali. Io vengo da un paesino del Marocco nella cui via principale al fianco della moschea c’è una chiesa cristiana, e anche gli ebrei sono tutelati. Un detto del profeta Maometto ammonisce che chi uccide un non musulmano in terra musulmana non potrò odorare il Paradiso. Se lo fa a casa sua poi, quale è la punizione? Quando si parla di paesi islamici si pensa a Iran o Afghanistan, ma a Marrakesh ci sono interi quartieri popolati da pensionati francesi e inglesi. Se io vado in Iran non trovo nemmeno una moschea per pregare perché sono tutti sciiti, rischierei più di voi. Sono anche contro una laicità che diventa religione, l’errore della Francia che annulla ogni religione. La legge dello stato non mi vieta sempre di mentire, la religione alza l’asticella morale». L’INTEGRAZIONE «L’esodo in Italia risale agli anni Novanta e alla legge Martelli che regolarizzava gli immigrati, mentre la Francia stringeva le corde e aumentavano i clandestini. Là hanno 5 milioni di immigrati, da noi uno e mezzo. Il nostro ritardo potrebbe rivelarsi un vantaggio, a patto di evidenziare quelle lacune. Poi c’è il modello inglese, che lascia ampia libertà all’interno dei quartieri, anche ai predicatori di odio. I tedeschi invece evitano i ghetti e considerano i tanti turchi come loro, una situazione simile a quella italiana. L’integrazione non è semplice e va guidata con politiche ad hoc, senza separare. E ricordiamo che gli estremisti escono dalle carceri, non dalle moschee. Una delle barriere al confronto è dovuto alla prima generazione, che non ha grande preparazione e spesso non parla italiano, un ostacolo importante al dialogo. Per noi giovani è diverso: coi miei amici arabi parlo italiano, coi loro genitori arabo. A Parigi la loro vita era come a Casablanca». GLI SBARCHI «Intanto basta chiamarla emergenza. L’Italia ha sempre mostrato un’umanità che non è da tutti, salvando decine di

migliaia di vite. Negli anni Novanta dal Marocco si pagavano 1200 euro per andare in barcone in Spagna: sapevano che le motovedette spagnole li facevano annegare, mentre la vista delle motovedette italiane oggi rappresenta la salvezza, tanto che per me la Marina italiana meriterebbe il Nobel. Chiaro che deve intervenire un’Europa che ha smesso di funzionare: costruiamo muri per non salvare vite. Si dice che non possiamo accogliere tutti, ma i dati dicono che i primi 6 paesi del G7 hanno accolto 1,7 milioni di profughi, mentre 6 paesi tra i più poveri sono a quota 12 milioni: non si può parlare in Italia di invasione, non va fatta la campagna elettorale sulla pelle dei profughi. Aiutarli a casa loro? Pagavamo Gheddafi che li prendeva dai porti, li caricava su camion e li portava a morire nel deserto. Davamo soldi chiudendo un occhio, e probabilmente faremo lo stesso con Al Sisi. Importante è che nessuno muoia davanti ai nostri occhi». DISSOCIARSI? «Quando Al Baghdadi si è autoproclamato califfo dello stato islamico, le centinaia di saggi non lo hanno riconosciuto. Dissociarsi è una forzatura, perché da musulmano non li reputo musulmani, ma terroristi. Vedo spesso i musulmani in tv che non hanno strategia comunicativa e dicono cose sbagliate. Anche i giornalisti italiani non dicono tante cose, ad esempio la vendita dall’Italia di armi ai diversi attori in quello scacchiere. Noi arabi non sappiamo unirci, organizzarci. Quando in un quartiere apre una moschea, inizia il panico, basterebbe offrire couscous a tutti e parte dei problemi sarebbe risolto. Sono convinto che il ricambio generazionale sarà importante. E i musulmani dovrebbero smetterla di parlare di pace solo in tempo di guerra. Io spero di non dover attendere gli eventi tragici per intervenire. Bisogna fare tanti incontri come questo. In Italia inoltre non c’è l’attenzione che c’è in Francia. Pensate solo se il Vaticano fosse stato in Francia. E’ sbagliato da parte dello Stato italiano non riconoscere la comunità islamica, costringendo tanti a pregare in un garage, e aumentando la pericolosità degli “imam fai da te”». LAICITA’ «La laicità è una questione culturale, è come la democrazia: non va calata dall’alto, esportata, ma arrivare dal basso. Prendiamo la nota vicenda del crocifisso negli ambienti publici: non è un problema tra religioni, ma tra laici e non laici. La laicità totale francese annulla ogni religione, da qui le donne senza velo e i crocifissi tolti. Io non sono d’accordo. La battaglia sul crocifisso è quella tra un preside laico e i genitori cristiani, ma se la maggioranza qui è cristiana non vedo il problema di lasciare il crocifisso».


Sabato 8 Ottobre 2016

La Pomì dopo il successo di Ostiano

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pomì casalmaggiore 1 Lucia Bacchi 1981 Schiacciatrice 1989 Palleggiatrice 3 Carli Lloyd 1998 Palleggiatrice 4 Klara Peric 1990 Libero 5 Imma Sirressi 1975 Opposto 6 Carmen Turlea 8 Lauren Gibbemeyer 1988 Centrale 1989 Schiacciatrice 9 Lucia Bosetti 1984 Libero 10 Giulia Gibertini 12 Anastasia Guerra 1996 Schiacciatrice 13 Samanta Fabris 1992 Opposto 15 Jovana Stevanovic 1992 Centrale 16 Velentina Tirozzi 1986 Schiacciatrice 1990 Centrale 18 Tamara Susic Coach: Giovanni Caprara

Il capitano Tirozzi con la coppa

Pomì, da mercoledì si fa sul serio

Dopo la sfida con il Club Italia le ragazze di Caprara voleranno nelle Filippine per partecipare al Mondiale per club

serie A1 Il 12 ottobre la squadra rosa anticiperà l’esordio in campionato prima di partire per Manila

M

di Vanni Raineri

anila si avvicina, le tappe per approssimarsi al grande evento dell’anno stanno per essere superate una ad una e le rosa del tecnico Gianni Caprara sono ormai proiettate al Mondiale per club che si disputerà nelle Filippine. La preparazione sta dando ottimi frutti. Nonostante solo da poco lo staff tecnico abbia a disposizione l’intera rosa, la squadra ha già mostrato ottime cose. Giovedì l’ultima dimostrazione: sul campo dell’Imoco Conegliano campione d’Italia, le rosa campionesse d’Europa in carica hanno vinto al tie break. Dopo essersi aggiudicate il primo set 25-20, hanno perso il secondo di misura (24-26) e il terzo nettamente (16-25). Poi, nonostante l’inserimento di parecchie seconde linee, hanno vinto il terzo set 25-15 e il quinto 25-23. Sugli scudi Jovana Stevanovic, autrice di 4 muri e di ben 19 punti. Nel fine settimana, la Pomì aveva vinto il Memorial Brambilla-Verga che si è giocato a Ostiano e che l’ha opposta a prossime avversarie di serie A. Nella semifinale del torneo che ricorda i due

SERIE A1 2016-2017

Bergamo Bolzano Busto Arsizio Casalmaggiore Club Italia Conegliano Firenze Montichiari Novara Piacenza Scandicci Vicenza

Un attacco di Lucia Bosetti

indimenticati presidenti del Coni provinciale, le casalasche hanno superato sabato col punteggio di 3-1 la Metalleghe Montichiari e domenica hanno sconfitto 3-0 (primi due set equilibrati, il terzo dominato) la Foppapedretti Ber-

gamo vincitrice dell’ultima Coppa Italia, e che in semifinale aveva battuto la Liu Jo Modena, che dal canto suo parteciperà alla prossima Champions League. Tra l’altro la Pomì ha ricevuto a Ostiano due riconoscimenti individuali: Valentina

Tirozzi è stata premiata come miglior giocatrice, Imma Sirressi come miglior libero. Il tempo dei test non è finito per le rosa, che in questo momento si trovano ad Istanbul, dove oggi (ore 18) e domani (ore 13) affronteranno in ami-

chevole il Vakifbank allenato dall’italiano Giovanni Guidetti, che pure parteciperà al Mondiale. Poi, finalmente, arriveranno le partite che contano davvero. La prima si giocherà a Busto Arsizio mercoledì 12 ottobre alle ore 20.30. Si tratta dell’esordio in campionato, che opporrà Casalmaggiore al Club Italia, incontro che è stato anticipato per consentire alla Pomì di partire poi per le Filippine. Le ragazze saliranno sull’aereo già il giorno successivo, giovedì 13. La partita d’esordio del Mondiale la Pomì la giocherà martedì 18 ottobre alle 10.30 di mattina (ora italiana naturalmente). Sono parecchi i tifosi che soprattutto dal Casalasco hanno deciso di seguire le proprie beniamine dall’altra parte del globo. Tra questi, i titolari della nota pasticceria Svizzera di via Cavour a Casalmaggiore, che da decenni è rimasta sempre aperta al pubblico. Stavolta no. Hanno chiesto ai clienti di portare pazienza e di mettersi a dieta per una decina di giorni. Anche loro saranno sulle tribune del Mall of Asia Arena di Pasay, sobborgo di Manila, un palasport in grado di ospitare 20mila spettatori.

CALENDARIO 1ª Giornata

A 16/10/2016 - R 15/01/2017

Bergamo-Firenze Busto Arsizio-Modena Club Italia-Casalmaggiore Conegliano-Scandicci Monza-Montichiari Novara-Bolzano 6ª Giornata

A 20/11/2016 - R 15/02/2017

Busto Arsizio-Casalmaggiore Club Italia-Scandicci Conegliano-Novara Firenze-Bolzano Montichiari-Bergamo Monza-Modena

7ª Giornata

A 27/11/2016 - R 19/02/2017

Bergamo-Monza Bolzano-Montichiari Casalmaggiore-Firenze Conegliano-Club Italia Novara-Modena Scandicci-Busto Arsizio

2ª Giornata

A 23/10/2016 - R 22/01/2017

Bolzano-Busto Arsizio Casalmaggiore-Monza Firenze-Conegliano Modena-Club Italia Montichiari-Novara Scandicci-Bergamo 8ª Giornata

A 04/12/2016 - R 26/02/2017

Bergamo-Club Italia Busto Arsizio-Firenze Modena-Casalmaggiore Montichiari-Conegliano Monza-Novara Scandicci-Bolzano

3ª Giornata

A 30/10/2016 - R 29/01/2017

Bergamo-Novara Bolzano-Casalmaggiore Busto Arsizio-Montichiari Club Italia-Firenze Monza-Conegliano Scandicci-Modena 9ª Giornata

A 11/12/2016 - R 12/03/2017

Bolzano-Monza Casalmaggiore-Bergamo Club Italia-Montichiari Conegliano-Busto Arsizio Firenze-Modena Novara-Scandicci

4ª Giornata

A 06/11/2016 - R 05/02/2017

Busto Arsizio-Club Italia Conegliano-Bolzano Firenze-Monza Modena-Bergamo Montichiari-Scandicci Novara-Casalmaggiore 10ª Giornata

A 18/12/2016 - R 19/03/2017

Bergamo-Bolzano Busto Arsizio-Monza Club Italia-Novara Modena-Conegliano Montichiari-Firenze Scandicci-Casalmaggiore

5ª Giornata

A 13/11/2016 - R 12/02/2017

Bergamo-Busto Arsizio Bolzano-Club Italia Casalmaggiore-Conegliano Modena-Montichiari Novara-Firenze Scandicci-Monza 11ª Giornata

A 26/12/2016 - R 25/03/2017

Bolzano-Modena Casalmaggiore-Montichiari Conegliano-Bergamo Firenze-Scandicci Monza-Club Italia Novara-Busto Arsizio


Foto www.volleyballcasalmaggiore.it

Lucia Bacchi

1

Palleggiatrice

Palleggiatrice

Schiacciatrice

Carli Lloyd

Libero

Giulia Gibertini

10

3

Klara Peric

4

Libero

Emma Sirressi

Opposto

Schiacciatrice

Anastasia Guerra

12

Samanta Fabris

13

5

Carmen Turlea

Centrale

Jovana Stevanovic

15

6

Schiacciatrice

Centrale

Opposto

Lauren Gibbemeyer

8

Lucia Bosetti

Centrale

Schiacciatrice

Valentina Tirozzi

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Tamara Susic

18

9

Tecnico

Giovanni Caprara


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Speciale Sport

Sabato 8 Ottobre 2016

Vi sono regole generali che abbracciano tutte le discipline. Innanzitutto è necessario analizzare il dispendio energetico

L

o sport è ormai un vero e proprio fenomeno di massa e, contemporaneamente alla crescita numerica di chi pratica attività sportive, è aumentata nel corso degli ultimi decenni anche la conoscenza delle varie pratiche di allenamento per render corretto e sicuro lo sforzo fisico: qui l’alimentazione gioca un ruolo determinante. Infatti l’organismo di chi pratica sport richiede un’alimentazione estremamente calibrata per le specifiche esigenze della disciplina. Anche se non tutti sono campioni, molti praticano per diletto questa o quella disciplina sportiva: in quest’ambito le sviste alimentari sono decisamente più pericolose di quanto lo possano esser per altri individui che non praticano sport in quanto tali errori possono accompagnarsi a una diminuzione della resa sportiva e, in alcuni casi, a una sofferenza più o meno grave del fisico. Benché non esista un regime unico applicabile a tutti coloro che praticano sport, vi sono tuttavia delle regole generali decisamente utili a chi affronta la rispettiva disciplina. Innanzitutto è necessario analizzare il dispendio energetico, cioè la quota di calorie spese per effettuare l’attività fisica: è facilmente comprensibile che ogni categoria sportiva comporti un diverso consumo di energie. Ad esempio, la corsa comporta mediamente il consumo di 900 calorie all’ora, il ciclismo di 360 (cal/ora); lo sci 800 (cal/ora); il tennis 800 (cal/ora); il pugilato 600 (cal/ora); la scherma 600 (cal/ora); il basket (cal/ ora); la pallavolo 500 (cal/ora); il calcio 400 (cal/ora); la pallanuoto 600 (cal/ ora); il canottaggio 500 (cal/ora). In ogni caso l’atleta deve seguire indicazioni alimentari adeguate a 3 fasi ben precise, cioè 1) l’allenamento, 2) la competizione, 3) il recupero dopo la competizione. 1) ALIMENTAZIONE DURANTE L’ALLENAMENTO – Qui l’alimentazione deve esser adattata progressivamente alle necessità energetiche dell’atleta: ciò significa che si dovrà tener conto della durata dell’allenamento, del carico di fatica, delle caratteristiche individuali della persona interessata (età, altezza, peso) e delle condizioni atmosferiche (a esempio temperatura, umidità) che faranno da sfondo all’allenamento. Il fabbisogno

Sport, l’alimentazione è determinante

calorico varia per lo più tra le 2.500 e le 4.000 calorie al giorno, attestandosi in media tra le 3.000 e le 3.500 calorie. La necessità minima di bevande è di 1,5 litri al giorno, potendo aumentare sino a 2,5 litri in caso di abbondante sudorazione; si suggerisce di bere solo uno o due bicchieri d’acqua durante i pasti e assumere la restante quota tra un pasto e l’altro. Si suggerisce inoltre di suddividere il cibo in quattro pasti, includendo un’abbondante colazione mattutina e una merenda pomeridiana oltre ovviamente al pranzo e alla cena. Durante l’allenamento si deve tener conto della perdita di sali minerali e del fabbisogno di vitamine: un litro di sudore contiene circa 1,5 grammi di Sodio (Na). Oltre al sodio è importante considerare il potassio, per il quale è in ogni caso fondamentale assumere cibi ricchi di tale elemento come frutta sec-

ca, legumi, verdure e cioccolato. Le vitamine di particolare importanza per l’atleta sono quelle del complesso B, l’aneurina e la vitamina C: l’aneurina favorisce il metabolismo degli zuccheri, risultando quindi indispensabile per garantire una valida attività muscolare; la vitamina C (acido ascorbico) è invece indispensabile per una normale attività ormonale: il suo fabbisogno nello sportivo è di due o tre volte maggiore rispetto ai sedentari. 2) ALIMENTAZIONE DURANTE LA COMPETIZIONE – L’alimentazione non può certo migliorare le prestazioni di cui l’atleta è muscolarmente capace, essa però può ottimizzare il rendimento, riducendo la fatica e favorendo sia la performance durante la competizione che il recupero dopo lo sforzo. Nel giorno che precede la competizione l’alimentazione dovrà esser qualita-

tivamente simile a quella dei giorni di allenamento, senza però raggiungere quote caloriche elevate. L’ultimo pasto dovrà esser consumato 2-4 ore prima della gara, con quote caloriche appunto proporzionate allo sforzo previsto in gara, con cibi di facile digeribilità e ricchi in amminoacidi a elevato potere biologico: tale pasto potrà esser costituito da pasta o riso, carne tritata cotta ai ferri o al vapore, insalata verde, frutta fresca e pane tostato. Quest’ultimo pasto dovrebbe esser seguito da una razione d’attesa, da assumere un’ora prima della gara, costituita da succo di frutta e miele, per assicurare il mantenimento di un valido valore glicemico durante la gara e favorire l’eliminazione delle tossine da fatica. 3) ALIMENTAZIONE DOPO LA COMPETIZIONE – Gli scopi essenziali dell’alimentazione successiva alla

fase agonistica sono rappresentati dalla necessità di reintegrare le perdite di acqua, sali minerali (sodio e potassio, soprattutto) e di zuccheri (ricorrendo a miele e latte). Un ulteriore obiettivo è quello di favorire l’eliminazione delle scorie nutrizionali (urea, acido urico, polipeptidi), riducendo notevolmente l’assunzione di proteine. Infine è di fondamentale importanza la correzione dello stato di acidosi del sangue conseguente allo sforzo fisico: tale problema si supera utilizzando principalmente latte, formaggio, frutta e acque minerali alcaline. Nel giorno successivo alla competizione, l’alimentazione dovrà esser più povera in calorie rispetto a quella abituale, mentre le abitudini alimentari usuali potranno esser nuovamente riprese a partire dal secondo giorno dopo la gara.


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Speciale Sport

Sabato 8 Ottobre 2016

Alcuni consigli utili per chi è pronto a uscire di casa per macinare chilometri. La compagnia ha il suo peso

L

a Maratonina di Cremona è ormai alle porte. Infatti domenica 16 ottobre la città del Torrazzo sarà nuovamente invasa da atleti provenienti da tutta Italia, e anche dall’estero, per partecipare a una delle Mezze più gettonate del nostro Paese: i runners hanno promosso Cremona sia come qualità organizzativa che come percorso, quest’anno riproposto in una nuova suggestiva versione. Il potere della corsa, vero stile di vita per molti, è davvero contagioso: ecco qui di seguito alcuni consigli per chi indossa le scarpette multicolor e, in barba alla fatica e al meteo, esce di casa per mangiare chilometri o magari vorrebbe davvero intraprendere questa strada. 1) ACCORCIARE LA FALCATA - Non viene sicuramente istintivo, ma accorciare la falcata, aumentando la frequenza dei passi (il ritmo ideale è di 180 al minuto) porterà due benefici: si corre in modo più efficiente e si sposta l’appoggio verso l’avanpiede, riducendo il rischio di infortuni. 2) GUARDARE DRITTO DAVANTI A SE’ - Mantenere lo sguardo focalizzato di fronte aiuta ad avere una minore percezione della distanza. Infatti darsi degli obiettivi continui da raggiungere (ad esempio il lampione posto in lontananza) farà sembrare le distanze più corte, consentendo quindi di sentire meno la fatica. 3) PIEGARSI IN AVANTI – E’ importante sfruttare anche l’aiuto offerto dalla forza di gravità, ricorrendo allo sbilanciamento in avanti, mossa però che deve assolutamente iniziare dalle caviglie e non dai fianchi in quanto in quest’ultimo caso si corre il rischio di comprimere il diaframma, riducendo quindi l’efficienza respiratoria. 4) RILASSARE LA PARTE ALTA DEL CORPO - Tendere i muscoli di braccia e spalle fa

Corsa, le 10 regole da non dimenticare consumare decisamente energie, carburante che sarebbe meglio impiegare appunto per le gambe. Una postura ben eretta (per favorire la respirazione) e rilassata porta benefici notevoli. Muscoli addominali e dorsali vanno invece sempre allenati con esercizi specifici di core stability: da lì arriva parte del nostro equilibrio e controllo della corsa. 5) FARE IL RISCALDAMENTO - Non esiste un motore che possa partire a pieni giri da freddo senza pagarne le conseguenze, stessa cosa vale

per le gambe. Ecco che è fondamentale dedicare del tempo al riscaldamento prima di partire e al defaticamento e allo stretching dopo la fase attiva: la qualità della corsa sarà migliore e si eviterà quella fastidiosa sensazione di gambe legnose al termine (o durante) della corsa. 6) CAMBIARE LE SCARPE - Una scarpa con più di 600 km (800 per le A3 di qualità) all’attivo può ridurre notevolmente le sue doti elastiche con chiare ripercussioni anche su falcata e appoggio. Ciò specialmente per chi

corre con scarpette della categoria A3, cioè massimo ammortizzamento: una scarpa scarica, per chi ha necessità di comfort, può esser deleteria non solo per le articolazioni, ma anche per la schiena. 7) CURARE L’ABBIGLIAMENTO - Indossare abbigliamento tecnico permette lo smaltimento e l’evaporazione del sudore in eccesso, lasciando sempre la pelle nella condizione ideale per il bilanciamento termico. E’ importante non coprirsi troppo, considerando che la temperatura percepita duran-

te la corsa è circa di 10 gradi superiore a quella effettiva. 8) BERE - La disidratazione è davvero un nemico. Correndo possiamo perdere fino al 2% del nostro peso corporeo con inevitabili effetti nella qualità ed efficacia del nostro allenamento. Ideale è una buona idratazione nelle ore precedenti allo sforzo ed è sempre consigliato di portare al seguito una bottiglietta d’acqua oppure aver presente dove sono dislocate eventuali fontanelle lungo il percorso che andremo a fare. 9) COMPAGNIA - Inevitabil-

mente, quando si corre in compagnia, abbiamo la tendenza a dare il meglio di noi stessi. Studi dimostrano che quando corriamo in compagnia il passo medio migliora almeno di 5 secondi al km. Inoltre, se avanza un po’ di fiato, si può anche fare una chiacchierata facendo passare ancora più in fretta tempo e chilometri. 10 ) RIPOSO - Il riposo è alla base di ogni allenamento. Programmare delle giornate di riposo permetterà di affrontare gli allenamenti con il 100% delle energie e faciliterà il recupero muscolare dalla fatica.


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Speciale Sport

Sabato 8 Ottobre 2016

Alcune stranezze che l’universo sportivo non manca mai di regalare. Dalla roccia in testa allo Yoga arrabbiato...

L’

universo dello sport è incredibile! E ciò non solo per i gesti e le qualità tecniche delle performance degli atleti impegnati nei rispettivi campi, ma anche per le stranezze che questo mondo ci regala in continuazione. Qui di seguito riportiamo alcune delle ultime perle venute a galla dall’oceano di sport che bagna il nostro tempo. TENNIS O POKEMON GO? - Nick Kyrgios, astro nascente del tennis mondiale e da molti additato come futuro numero uno al mondo, si è fatto prendere dalla mania dei Pokemon Go, come del resto altri milioni di fans del nuovo gioco. Ma nel suo caso la passione per il videogioco si è forse spinta un po’ oltre: sembra infatti che stia passando più tempo a giocare che non ad allenarsi. Risultato? Pochi giorni fa è stato sconfitto in un importante torneo da un ragazzino di 17 anni e i bookmaker pare stiano rivedendo al rialzo le quote di Kyrgios per i prossimi tornei. ROCCIA IN TESTA - Di metodi strani per perdere peso ce ne sono molti. Tra questi entra sicuramente di diritto l’esercizio quotidiano di un cinquantaquattrenne cinese, Cong Yan, che ogni giorno passeggia per il parco con una roccia da 40 Kg in testa. Secondo quanto sostiene l’uomo, questo insolito esercizio gli avrebbe consentito di perdere 30 Kg nell’arco degli ultimi tre anni. Yan ha avuto l’idea quando si è reso conto di essere in pessima forma: pesava 115 Kg ed era preoccupato che la cosa andasse a minare la sua salute, ma allo stesso tempo non voleva affidarsi a una cura a base di pillole dimagranti. ULTRAMARATONA A VITA - Le imperfezioni genetiche, nella quasi totalità dei casi, portano a problemi di salute. Nel caso del cinquantatreenne americano Dean Karnazes, però, portano quasi ad un super-potere. Karnazes, infatti, è “vittima” di un’anomalia che fa sì che l’acido lattico venga rapidamente espulso dal sistema, permettendogli di correre quasi all’infinito senza rischio di crampi o affaticamenti muscolari gravi. 370 MARATONE IN UN ANNO - Per molte persone, già arrivare alla fine di una singola maratona è un successo notevole. Per il trentatreenne britannico Rob Young invece è una giornata come un’altra. Infatti lo scorso anno Young ha completato 370 maratone, più

Le perle non mancano mai

di una al giorno. Tutto è iniziato, come spesso accade, per una scommessa nata per scherzo, in questo caso con la sua compagna Joanna Hanasz. Nell’aprile del 2014, Joanna stava guardando in televisione la maratona di Londra, e Rob ha iniziato a lamentarsi che era noiosa, chiedendole di cambiare canale. La ragazza gli ha risposto che la sua era invidia perché non sarebbe mai riuscito a correre una maratona e lui ha scommesso 20 pence che poteva correrne 50. Alla fine è andato anche un po’ oltre… FISICO DA URLO - Il sessantunenne nonno Liang Xiang è diventato famoso in rete per il suo fisico perfettamente scolpito: incredibile pensare che l’uomo abbia iniziato ad allenarsi solo 10 anni fa. Liang ha lavorato per molti anni come imprenditore nel settore dell’illuminazione, per poi impegnare parte dei

suoi risparmi per realizzare il suo vecchio sogno di correre in automobile. Ma dopo qualche gara si è accorto che la mancanza di allenamento fisico gli impediva di ottenere risultati migliori e quindi ha iniziato ad andare in palestra, oggi diventata il suo hobby principale. Per stare in forma Liang fa sette piccoli pasti al giorno, ma senza una dieta specifica: unica regola quella di riempire lo stomaco al 70%, mangiando quello che gli va. CAMPIONATO DI TUFFI A BOMBA - Il tuffo “a bomba” è probabilmente uno dei tuffi più classici e divertenti, anche perché non serve una preparazione particolare per effetuarlo. Forse non sapevate però che è anche uno sport riconosciuto. Le gare classiche di tuffi sono solitamente centrate sull’acrobazia e la precisione e uno degli elementi di valutazione è anche la poca acqua che rie-

sce a sollevare l’atleta, invece nei campionati di tuffi a bomba avviene l’esatto contrario: i partecipanti vengono premiati in base agli spruzzi che riescono a sollevare. Il campionato di tuffi a bomba è molto più ampio e complesso di quel che si potrebbe pensare a prima vista: i partecipanti possono infatti scegliere tra tredici diversi stili di tuffo, dal classico tuffo con le gambe rannicchiate al corpo a varianti in cui i partecipanti si esibiscono in varie acrobazie in avvitamento. COME CRISTIANO RONALDO Cristiano Ronaldo ha milioni di fan in tutto il mondo, ma probabilmente nessuno è sfegatato quanto il diciassettenne danese Shanta, che si fa chiamare Shanta Ronaldo (non sappiamo dire se sia il suo vero cognome oppure, più semplicemente, come il ragazzo vuole essere chiamato). Shanta ha speso migliaia di euro per cercare di somigliare il più possibile al suo idolo. Il giovane, che si è appassionato a Ronaldo nel 2009, copia il giocatore in tutto, dagli abiti indossati al taglio di capelli; ha anche fatto cinque viaggi a Madrid solo quest’anno per incontrare la stella del Real Madrid. Inutile dire che il ragazzo ha anche tutte le maglie di CR7. ANELLI SOTT’ACQUA - Il sub francese David Helder ha una sorta di su-

perpotere: riesce a fare sott’acqua come i delfini degli anelli d’aria, che peraltro riescono a mantenere la propria forma per un tempo decisamente lungo. Anche se sembra che non faccia alcuno sforzo per creare queste figure, chi ha un po’ di esperienza di immersioni sa che non è per nulla facile. “Avevo visto gente fare cerchi verticali. Ho provato e si tratta semplicemente di creare un vortice che venga fuori dalla tua bocca. All’inizio il risultato non era granché, ma dopo un paio di settimane i vortici erano ok” spiega Helder. YOGA ARRABBIATO - Yoga e rabbia sono normalmente agli antipodi: la natura stessa dello yoga è nella ricerca ascetica della meditazione. Eppure a Calgary, in Canada, l’ultima moda è lo “rage yoga“, lo yoga arrabbiato, dove alle normali posizioni della disciplina vengono unite urla, parolacce e birra, in modo che i partecipanti possano esprimere la propria rabbia. L’idea è venuta all’istruttrice Lindsay Istace, un po’ per caso: dopo essersi lasciata con il fidanzato aveva iniziato a inserire parolacce nei suoi esercizi quotidiani di yoga. La donna si è resa conto che la cosa la faceva stare molto meglio e ha pensato che magari la cosa poteva essere utile anche ad altri.


Lettere & Opinioni

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Sabato 8 Ottobre 2016

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it poste italiane

Il Governo sta svendendo tutti i gioielli di famiglia Signor direttore, siamo sempre di meno e con carichi di lavoro triplicati. E siamo pronti allo sciopero. Sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive dal 23 ottobre al 24 novembre, con sciopero generale nazionale nella giornata del 4 novembre, per l'intera giornata. Agitazioni negli uffici postali di Cremona e provincia, dove una pressione commerciale di Poste sui dipendenti, specie agli sportelli (il protocollo sulle pressioni commerciali e completamente disatteso), lo stress da lavoro è sempre più marcato. Nell’arco di quattro anni i dipendenti postali nella provincia di Cremona sono diminuiti di oltre 100 unità, di cui una buona percentuale nel Cremasco, dove i lavoratori restanti hanno visto raddoppiare e triplicare i propri carichi di lavoro, hanno sposato dinamiche di nuova professionalità, messo a disposizione il proprio background culturale, di conoscenze tecniche e nuove competenze. Come Slp, siamo sempre più preoccupati e critici nei confronti di un modello organizzativo e manageriale che finora punta solo a smantellare una azienda di grandi prospettive. Un management purtroppo anche territoriale, che con fare sempre più arrogante, conduce un’azione gestionale unilaterale dispotica, azzerando quelle famose deleghe al territorio assolutamente necessarie per una realtà imprenditoriale di radicamento sociale. La finanzarizzazione di Poste e le acquisizioni dal mercato esterno di società ad hoc (Anima Holding, Pioneer Investments) rischiano di importare gravi fattori di rischio insiti al risparmio gestito, sia per i collocatori finanziari interni, ancora non preparati, sia in capo alla clientela tradizionale di Poste che da sempre richiede, consapevolmente, prodotti sicuri e garantiti. In un momento economico e sociale come quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni, è necessario legare i contribuiti previdenziali alle prestazioni. Le motivazioni della agitazione ormai da tempo sono legate ad un fallimento della nuova organizzazione dei giorni alterni nel settore di recapito, bocciata sia da Agcom che dal Parlamento Europeo, ma soprattutto sulla privatizzazione totale della azienda, dal quale viene fuori un ragionamento semplice: il Governo, pur di non intaccare i privilegi di pochi, svende i gioielli di famiglia che portano guadagni temporanei e minimi al sistema Paese, favorendo, tra l’altro, il sistema bancario ed il mondo della finanza con l’utilizzo degli sportelli postali per la vendita di prodotti tossici, finora “appioppati” dagli istituti di credito, i quali ormai non godono più di nessuna fiducia. Un doppio inganno per i cittadini più deboli, che da una parte soffrono la diseguaglianza e dall’altra l’impoverimento dei servizi sociali. Un famoso film di Troisi si intitola “Ricomincio da tre”. Per noi invece sarà il 4 il numero magico che farà saltare il banco: 4 sono i mesi che protestiamo in ogni dove e su tutti i canali, stanchi di sentire o leggere le favole di un’azienda sempre più arrogante, 4 è il giorno di novembre in cui a Roma il popolo postale farà sentire la sua voce sotto le loro finestre facendole tremare, 4 è il giorno di dicembre in cui i postali sposteranno la loro protesta nella cabina elettorale per esprimere un voto importante, che sappiamo quale sarà.... Perché prima o poi Caio passerà, i dirigenti cambiano, ma i lavoratori restano ed anche questa organizzazione resterà sempre: con le sue battaglie, il suo popolo, la sua forza, la sua passione. Pietro Triolo Sindacato dei lavoratori Poste della Cisl

focus

Il canone Rai è un iniquo balzello di dubbia legittimità

Egregio direttore, abbiamo finalmente un dato con una certa ufficialità sul gettito fiscale del canone Rai col nuovo metodo dell’esazione tramite la bolletta energetica: circa 1 miliardo di euro è stato versato dagli operatori elettrici fino alla fine di agosto. Ce lo dice il ministero dell’Economia e delle Finanze, commentando i dati del saldo del settore statale ad agosto del 2016. Se consideriamo che l’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate era di arrivare a 2 miliardi (500 milioni in più rispetto al gettito 2015), è probabile che l’obiettivo sarà raggiunto o, male che vada, confermata la raccolta dell’anno precedente con qualche cosina in più. Siamo al 50%, ma il miliardo raccolto riguarda i mesi di luglio e agosto, con bollette “canonizzate” spedite solo in quei mesi (in cui molti sono ostici a pagare qualcosa che non siano vacanze) e coi tempi non cortissimi che i gestori elettrici hanno per trasmettere il dovuto al Fisco. Se sarà come sembra casalmaggiore

Biblioteca Anton Enrico Mortara: 20 anni di onorato servizio Egregio direttore, Valentina, protagonista del libro di Angelo Petrosino, “Nuovi libri, nuovi amici” (Piemme Edizioni), incuriosita dal modo in cui ragionano gli adulti, partecipa col padre alle assemblee di condominio. Un giorno, mentre assiste alla discussione sulla necessità di cambiare la caldaia, si guarda intorno e nota come le pareti delle due stanze in cui si tengono le riunioni siano spoglie e un po’ scrostate. Chiude gli occhi e la sua fantasia inizia a correre. Immagina gli ambienti colorati, accoglienti e tappezzati da libri. E’ scattata l’idea: trasformare i locali in una biblioteca di quartiere, dove continueranno a tenersi le assemblee di condominio, ma con gli spazi adibiti anche a una nuova funzione pubblica. Il progetto, per realizzarsi, richiede il consenso della maggioranza dei residenti nel palazzo. Valentina e i suoi amici illustrano in una lettera i vantaggi dell’iniziativa e raccolgono le firme da presentare all’amministratore che dovrà sottoporre il progetto al voto dell’assemblea. Ottenuta l’approvazione, la biblioteca sarà aperta cinque pomeriggi a settimana, con una stanza destinata ai bambini e un altra riservata ai grandi. Un modesto autofinanziamento servirà per le scaffalature, mentre per i libri si farà affidamento sulle donazioni di famiglie, privati e librai. Rimboccate le maniche per i lavori di tinteggiatura, vengono individuate due figure chiave per la gestione della biblioteca: Rebecca, laureanda in lettere e filosofia, che sogna di avere un giorno una libreria tutta sua ma che, per intanto, si impegna a tenere aperta la biblioteca, a catalogare i libri e a curarne il prestito; e Vincenzina, maestra in pensione che, emozionata della proposta, si impegna a leggere e a raccontare storie ai più piccoli per far nascere in loro l’amore per l’ascolto e la lettura. A metà dell’opera, Valentina, assillata dai dubbi, confida a Rebecca: “Forse stiamo dando per scontate tante cose. Chissà cosa ne penseranno gli altri, delle nostre iniziative”. Rebecca, saggiamente, ribatte: “Il mondo si muove e cambia se qualcuno lo fa muovere e cambiare, cara Valentina”. Lo svolgimento del libro vede il coinvolgimento nel progetto-biblioteca di numerose persone del quartiere. Fra esse, ricordo il sig. Biagio, falegname che ha perso il lavoro e che trova nella lettura dei gialli di Georges Simenon e nell’aiuto a Valentina e ai suoi amici i motivi di conservazione della sua dignità. Ricordo infine il sig. Carlo, un vecchio professore che ha insegnato in varie università del mondo, collezionando tantissimi volumi che ora intende lasciare alla Biblioteca Civica di Torino. Quando Valentina gli fa visita, il professore le promette che una parte dei suoi libri li donerà volentieri pure alla piccola biblioteca e per ringraziarla del suo attivismo la saluta con una frase di Nor-

che stia per accadere, complimenti al Governo e al Parlamento, perché sono riusciti a prendere non pochi evasori che fino ad oggi avevano ignorato il pagamento di questa imposta, visti anche i metodi inurbani, incivili e scarsi che hanno anche utilizzato in questi anni per “scovarli”. Per quanto ci riguarda, da legalitari ed estremisti del diritto quali siamo, i nostri complimenti vanno intesi come un rendere l’onore delle armi all’avversario, nonostante quest’ultimo non abbia mai dimostrato di fare altrettanto nei confronti di chi - come noi - vorrebbe abrogare questo iniquo balzello di più che dubbia legittimità. Aspettiamo ovviamente i dati definitivi, ma evidenziamo che piu' che mai il problema è e resta politico: deve essere così l’informazione di Stato? Di più: è ancora concepibile che uno Stato moderno abbia un’informazione di Stato con “nani e ballerine” - oltre alla “inopportuna” cultura - che dominano per presenza e spese? Certo, viviamo in Italia e non in Usa

berto Bobbio, dal libro Politica e cultura: “Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dubbi, non già di cogliere certezze”. Nota finale. Se Angelo Petrosino ha dedicato il libro a don Luigi Ciotti e ai 20 anni di Libera, “per una società più giusta”, io dedico la recensione alla biblioteca civica Anton Enrico Mortara di Casalmaggiore e ai suoi 20 anni di onorato servizio alla comunità. Massimo Negri Casalmaggiore *** contro l’inquinamento

Finalmente sono state raggiunte le clausole dell’accordo di Parigi Egregio direttore, il Circolo “AmbienteScienze”, per il suo impegno pubblico in questi anni per la corretta informazione sul tema del riscaldamento globale, pur nella modestia dovuta, saluta con soddisfazione il raggiungimento delle clausole dell’accordo di Parigi. Tra qualche settimana i 175 Paesi che al 21 aprile scorso avevano sottoscritto l’accordo di Parigi del 1212-2015 saranno obbligati a dare l’avvio a decisioni concrete per l’abbattimento dei gas climalteranti. Infatti, il 7 ottobre è stato ufficializzato il raggiungimento delle due condizioni essenziali dell’Accordo: la ratifica da parte di almeno 55 Paesi (sono 81) che rappresentino non meno del 55% delle emissioni di gas serra (ora al 66,5%). Tutto questo grazie alla UE il cui Parlamento ha deciso il 4 ottobre di ratificare l’accordo a nome dei suoi 20 Paesi che non lo avevano ancora fatto. Il 7 novembre, esattamente 30 giorni dopo come previsto per l’entrata in vigore, la Cop22 di Marrakesh potrà essere chiamata la Cop n. 1 dell’Accordo. Evento che, pensando al Protocollo di Kyoto (siglato nel 1997 è entrato in vigore otto anni dopo), molti pensavano sarebbe stato celebrato non prima del 2017. Una nuova pagina della storia è stata scritta. Certamente, non perché il mondo è migliorato, ma per una gravità della situazione globale (anche il 2016, per il terzo anno consecutivo, è anno record per l’aumento della temperatura media) che ha fatto dimenticare ai governi rivalità e contrapposizioni. Benito Fiori Circolo “AmbienteScienze” *** crema

Fondazione San Domenico in panne a causa della politica Signor direttore, è il caso di dire: c’eravamo tanto amati. Questa, infatti, è la situazione che vivevano, da tempo, i componenti del cda della Fondazione San Domenico, con i tre membri nominati dal Consiglio comunale l'un contro l’altro armati. A condurre la

ed è quasi normale che ci siano le polemiche, le denunce e gli scandali per i soldi che girano intorno alla tv e alla radio di Stato. Ma dobbiamo rassegnarci e lasciare sempre spazio ai furbi di varia tacca che troviamo anche in Rai e nella sua gestione? Noi riproponiamo il problema. Apriamo l’ennesimo dibattito, a cui già sappiamo che i diretti interessati - per vari motivi politici e personali - non metteranno mai lingua e/o pensiero. Il nostro punto di partenza è lo sparuto gruppetto di avventurieri parlamentari che sappiamo condividere il nostro pensiero e le nostre aspirazioni abrogazioniste e liberiste, rispetto al mercato drogato dalla presenza massiccia della piu' grossa radio e tv pagata dallo Stato. Ma nel contempo, alla presenza rarefatta nelle aule parlamentari sappiamo corrisponde il perfetto contrario tra cittadini e contribuenti. E per questo: andiamo avanti! Vincenzo Donvito Presidente dell’Aduc

Fondazione su una “strada” evidentemente sbagliata, anzi in un “vicolo cieco”, sono state le nomine “lungimiranti” del sindaco Bonaldi e del Pd: errata la scelta, da parte del sindaco, del presidente (Peppino Strada), giudicato troppo “solista” o quella dei due consiglieri - Fausto Lazzari (Rifondazione Comunista) e Domenico Baronio (M5S) - considerati troppo tecnici per fare gli amministratori? Sì, perché la Scuola di musica ha un suo direttore, esattamente come il Teatro ha un suo consulente artistico; quindi gli amministratori dovrebbero avere un ruolo, uno sguardo, delle funzioni differenti. Un dato è incontrovertibile: è una crisi inedita per la Fondazione (da cui è stato estromesso il centrodestra), tutta interna al centrosinistra e ai rapporti che il medesimo ha tentato di intavolare con il Movimento 5 Stelle. Ora la corda si è spezzata, essendo andati Lazzari e Baronio fino in fondo. Infatti, con due rappresentanti del Comune su tre che non hanno approvato il bilancio, il medesimo non è passato, come da Statuto. Adesso che succederà? Andremo allo scioglimento prematuro del cda e al suo conseguente rinnovo? Si continuerà a estromettere il centrodestra, come è accaduto non solo al San Domenico, ma anche in seno al cda della Fondazione Benefattori Cremaschi? Verrà riproposto lo stesso presidente e adottato lo stesso discutibile metodo di non condivisione con la minoranza consiliare della figura chiamata a gestire quello che è, ormai, il vero “polo culturale” della città e del territorio? Oppure interverrà la nomina di un Commissario esterno, da parte del sindaco, sempre che sia una procedura formalmente percorribile? In ogni caso, la Fondazione San Domenico - questo è il dato saliente - è in panne, bloccata, a causa della politica. E ciò accade perché i nodi vengono sempre al pettine: al riguardo, Bonaldi e il Pd, non hanno altro da fare che recitare il mea culpa per le criticità che loro stessi hanno ingenerato. Vien da chiedersi, infine, in termini più generali: Rifondazione Comunista correrà da sola, a questo punto, nel 2017, alle Comunali? La crisi con Bonaldi e il Pd, da parte di Rifondazione, si è ufficialmente aperta al San Domenico? Quanto al rapporto PdM5S è chiaro che non è esattamente idilliaco e promettente, in previsione delle amministrative, di eventuali ballottaggi... Antonio Agazzi Capogruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema *** sergnano

Stanno iniettando quantitativi di CO2 nel sottosuolo Egregio direttore, in Lombardia si sta procedendo con un progetto di “cattura e confinamento di anidride carbonica”, che significa iniettare grandi quantitativi di CO2 nel sottosuolo: in particolare lo stoccaggio in acquifero

profondo nei conglomerati di Sergnano, su un’estensione territoriale di circa 1500 km quadrati e comprendenti 5 province lombarde (Milano, Lodi, Cremona, Bergamo, Brescia). Il progetto ipotizza anche punti di iniezione nel sottosuolo in diverse zone del Cremonese e del Bergamasco: in particolare nelle zone dei Comuni di Soncino, Pandino e Caravaggio, dove verrà stoccata l’anidride carbonica proveniente dalle principali industrie regionali. Come è possibile che si stia procedendo in progetti come questo, che vanno a sommarsi alle altre iniziative per lo stoccaggio del gas nel sottosuolo nel territorio della Lombardia? Chi ha valutato le conseguenze e i rischi di questi interventi in zone caratterizzate dalla presenza notoria di sorgenti sismogenetiche? Quali interessi ci sono dietro questi interventi? Dobbiamo attivarci per capire, controllare e agire in prima persona. Per questo ho presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico sull’argomento. Ma su temi così importanti per la sicurezza dei territori l’unico modo per farsi sentire è la mobilitazione attiva, non solo all’interno delle istituzioni. Per questo invito tutti coloro che si stanno battendo in questa direzione ad unire gli sforzi, per far sentire le esigenze e obbligare chi sta portando avanti questi progetti ad assumersi la propria responsabilità, prima che sia troppo tardi. Danilo Toninelli Deputato Movimento 5 Stelle *** riflessione

La pace è un percorso lungo ma possiamo raggiungerla Egregio direttore, la pace è un percorso democratico lungo di responsabilità. Ma il più corto per raggiungerla, con impegno, dialogo e sentita umanità. La pace porta luce nella mente e fa aprire il cuore, dona coraggio, bellezza nella persona e aiuta a seminare amore. Quando c’è pace, bellezza e voglia di amicizia nella persona, ci sarà collaborazione, bene e armonia giusta nella casa. Quando c’è pace, gioia, armonia nella casa, ci sarà gentilezza e una dolce ospitalità. Spirito giusto per essere uniti nella condivisione e nella solidarietà. Quando c’è pace e unione nelle diversità culturali, ci darà la forza per sconfiggere l’indifferenza e globalizzare la solidarietà. Allora ci sarà solidarietà tra le nazioni, sapremo costruire ponti per aiutare chi è in difficoltà. Quando ci sarà accordo, rispetto tra le nazioni e giustizia sociale, porterà ossigeno all’umanità per avere la pace nel mondo. Ora costruiamo un grande cantiere aperto a tutti, per salvaguardare l’ambiente e abolire la guerra, con responsabilità universale raggiungere l’obiettivo della pace per tutte le persone sulla nostra madre terra. Francesco Lena Cenate Sopra (Bergamo)

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

SABATO 8 ottobre

DOMENICA 9 ottobre

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Salute

Sabato 8 Ottobre 2016

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

L

di Giulia Sapelli

a salute mentale non è qualcosa da prendere alla leggera, specialmente per una donna che sta vivendo o ha appena vissuto una gravidanza. Il problema della depressione prima e dopo il parto è infatti tutt'altro che trascurabile e va tenuto sotto controllo. A questo proposito, lunedì 10 ottobre l’Asst di Cremona aderisce alla Giornata Mondiale della Salute Mentale al femminile. In occasione dell’iniziativa nazionale promossa da Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna), gli specialisti delle strutture di Psichiatria, Ostetricia e Ginecologia e Consultori familiari organizzano a Cremona e Casalmaggiore due incontri aperti ai cittadini sul tema della depressione perinatale. «La gravidanza, il parto e il puerperio rappresentano fattori di alto rischio per l’insorgenza di disturbi affettivi: si stima siano oltre 90.000 le donne in Italia che soffrono di disturbi depressivi e di ansia» evidenziano gli esperti. A esserne colpite sono circa il 16% delle donne nel periodo della maternità, con percentuali dal 10-16 al 14-23% in gravidanza e dal 10-15 al 20-40% nel post partum. Si tratta di stime molto approssimative, dal momento che i sintomi sono frequentemente sottovalutati e che solo in circa la metà dei casi viene riconosciuto il disturbo e data risposta adeguata. Dunque il 10 ottobre specialisti in psicologia, psichiatria, ginecologia, ostetriche, assistenti sanitarie e sociali si confronteranno con il pubblico su questa importante patologia. L’invito a partecipare è rivolto non solo alle mamme e neo mamme, ma anche a tutto il contesto familiare, che gioca un ruolo determinante. PROGRAMMA CREMONA (Lunedì 10 ottobre 2016, dalle 16 alle 18) - Consultorio Familiare (via S. Sebastiano 14). • Il desiderio di maternità, il contesto famigliare e il rapporto con il partner Cecilia Bernocchi - Psicologa

Il 10 ottobre, un confronto tra gli specialisti di questa patologia

Depressione in gravidanza: un momento di confronto

• Quali mutamenti psico-fisici della donna nei 9 mesi di gravidanza. Valentina Santamaria - Ginecologa • Depressione perinatale, quali campanelli di allarme? Come riconoscerla? Il ruolo del partner e famigliari Angela Orsini - Psichiatra • Il ruolo dell'Ostetrica nel contesto extraospedaliero e ospedaliero nel periodo perinatale Giancarla Bazzotti - Ostetrica • L’Assistente sanitaria nella promozione della salute psichica nel periodo

perinatale. Mara Begnamini - Assistente Sanitaria PROGRAMMA CASALMAGGIORE (lunedì 10 ottobre 2016 , dalle 16 alle 18) - Consultorio Familiare (via A. Porzio 73). • Il desiderio di maternità, il contesto famigliare e il rapporto con il partner Amelia Anghinoni - Psicologa • Quali mutamenti psico-fisici della donna nei 9 mesi di gravidanza

In Lombardia introdotto il protocollo unico per gestire la documentazione enti Ssl La dottoressa Annalisa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

Gentilissima dottoressa Subacchi, improvvisamente ho macchie cutanee su tutto il corpo. Come posso comportarmi? Che esami posso fare? Devo preoccuparmi? Sara.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Michela Monica - Ginecologa • Depressione perinatale, quali campanelli di allarme? Come riconoscerla? Il ruolo del partner e famigliari Daniela Borella - Psichiatra • Il ruolo dell'Ostetrica nel contesto extraospedaliero e ospedaliero nel periodo perinatale Giuliana Furini - Ostetrica • L’Assistente sociale nella promozione della salute psichica nel periodo perinatale. Silvana Galimberti - Assistente sociale

Regione Lombardia, grazie una stretta collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia, ha introdotto un protocollo informatico unico per la gestione del servizio documentale e del patrimonio archivistico esistente, degli Enti del Servizio sociosanitario lombardo, che permetterà di assicurare la massima trasparenza degli atti. Lo ha assicurato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera a seguito dell'approvazione in Giunta delle “Linee Guida per la gestione della documentazione Socio-Sanitaria degli Enti del Servizio sociosanitario lombardo (Ssl)”, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge regionale 23/2015 (Legge di evoluzione del sistema socio sanitario lombardo).

«Il protocollo - ha spiegato l'assessore - realizza una fase rilevante di attuazione della legge 23 definendo domini e percorsi attuativi per la gestione dei documenti prodotti e in conservazione dei nuovi Enti. La realizzazione del nuovo sistema, assolutamente in linea con le soluzioni tecnologiche informatiche più avanzate rappresenta un modello di cooperazione efficace tra Istituzioni. Tale cooperazione permette di avere un sistema di tracciabilità di tutti i documenti dal loro nascere all'archiviazione al fine di facilitare l'accesso alla documentazione sanitaria (comprensiva di reperti di anatomia patologica), garantire la massima trasparenza, supportare i controlli e l'accesso agli atti della Pubblica amministrazione».

Gentilissima Sara, grazie per avermi scritto. Le macchie cutanee, rusch cutanei , dermatiti, sono una risposta infiammatoria provocata dal nostro organismo. Bisognerebbe indagare eventuali allergie, respiratorie o alimentari, intolleranze alimentari o pensare se è venuta a contatto con qualche sostanza “strana”. Si potrebbe cominciare ad escludere una problematica oppure l’altra andando ad indagare in che momento c’è stato il rusch. Era sotto stress, che cosa ha ingerito o che cosa si è messa a contatto col corpo. In base alle sue risposte si potrebbe procedere con un test di intolleranza con dieta di esclusione o proporre un test per la ricerca dei metalli pesanti ( presenti in creme o detersivi). Le strade possono essere molteplici, ma un consiglio è quello di non sottovalutare mai la gravità dei segnali del n ostro corpo.

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cultura&spettacoli

alle ore 17, presso la biblioStupor mundi: tecaOggicivicapomeriggio A.E. Mortara di Casalmaggiore in via 8, nell’ambito della rassegna “Stupor munconferenza Marconi di - Giappone” è in programma “Il giapponismo itaoggi alle 17 liano in ambito letterario”. Si tratta di una conferen-

za a cura di Paolo Lagazzi, studioso e saggista di letteratura antica e moderna, occidentale e orientale e di buddhismo, magia, musica, cinema e pittura. Ricordiamo che nelle sale della biblioteca continua la mostra degli artisti Satoshi Hirose e Daniela Tomerini.

Appuntamento l’11 novembre con “Da Shakespeare a Pirandello”: protagonista Giorgio Pasotti

Due grandi autori per l’esordio di “Sifasera”

S

dalla redazione

i apre in questi giorni la campagna abbonamenti per la nuova stagione di “Sifasera”. Il primo appuntamento è in programma al Teatro Sociale di Soresina l’11 novembre alle ore 21, quando andrà in scena “Da Shakespeare a Pirandello” con Giorgio Pasotti e la ballerina Claudia Marinangeli, regia di Davide Cavuti. Nell’anno in cui si ricordano il 400° anniversario della morte di William Shakespeare e gli 80 anni dalla scomparsa di Luigi Pirandello, la stagione Sifasera propone una serata straordinaria di presentazione del cartellone in compagnia dei due grandi drammaturghi e di un attore che ridarà vita ai loro capolavori. Giorgio Pasotti, è “L’uomo dal fiore in bocca”, ma poco prima anche “Amleto”. Il progetto culturale “da Shakespeare a Pirandello” di Davide Cavuti è un percorso nel mondo della letteratura e del teatro attraverso le opere di due grandi scrittori William Shakespeare e Luigi Pirandello, i cui testi saranno interpretati dall’attore Giorgio Pasotti. I testi sono stati elaborati dall’autore letterario e compositore cinematografico e teatrale Davide Cavuti. Giorgio Pasotti li interpreterà in modo originale, calandosi nei vari personaggi attraverso le storie che saranno raccontate. Lo

Un concerto benefico a Cremona

Davide Cavuti e Giorgio Pasotti

spettacolo è suddiviso in due quadri: il primo è un omaggio al più grande drammaturgo del mondo, William Shakespeare: si partirà dal “discorso di Marcantonio”, tratto da “Giulio Cesare”, fino al più celebre monologo del teatro, “l’Essere o non essere di Amleto”. Il secondo quadro avrà

come leitmotiv alcuni dei personaggi di Luigi Pirandello: da “L’uomo con il fiore in bocca” ai ritratti dell’Italia del tempo firmati dallo scrittore italiano vincitore, nel 1935, del Premio Nobel per la Letteratura. Al pubblico sarà offerta l’opportunità di ascoltare la musicalità delle parole dei grandi

Il gruppo volontarie Area 2 della Croce Rossa di Cremona, ex Comitato Locale Femminile, organizza una serata benefica con musiche e canzoni anni 60-70, eseguite dai cantanti del coro Folk di Castelverde, accompagnati dal complesso “I Nemo” diretti dal maestro Giorgio Scolari. Lo spettacolo dal titolo “Io canto...” è in programma venerdì 14 ottobre alle 21 all’Auditorium della Camera di Commercio in via Boldori a Cremona. Il

In mostra le opere di Giulia Occorsio Domani pomeriggio alle 17.30, presentata dal prof. GianLuigi Guarneri, a Italart in via Beltrami 9/b a Cremona viene inaugurata la mostra personale di Giulia Occorsio, che resterà aperta fino al 22 ottobre. Nata a Napoli, Giulia Occorsio vive e lavora a Monza da molti anni. Nella città natale ha seguito corsi con il maestro Alfredo Avitabile, successivamente con la scultrice Matania si è appassionata allo studio della scultura. A Monza ha frequentato la scuola civica Paolo Borsa sotto la guida dei maestri Angelo Arosio e Maurizio Giannotti. Pittrice e scultrice, la sua ricerca non si limita allo studio delle arti figurative, ma si arricchisce con l’amore per la poesia. Ha pubblicato cinque sillogi di poesie: “Germogli” (1982), “Assiomi” (1985), “1999” (1999), “Visioni” (2012) e “Mayday” (2014). Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. Da diverso tempo sta sviluppando ricerca ed applicazione nel campo della grafica digitale.

Concerto lunedì sera in Cattedrale

Lunedì 10 ottobre alle ore 21, il Coro Ponchielli Vertova si esibirà presso la Cattedrale di Cremona con il concerto “Il Verdi sacro per il Giubileo della Misericordia”, diretto da Patrizia Bernelich. Interpreti Giovanna Beretta (soprano), Dino Di Domenico (tenore), Romano Franceschetto (baritono), Rina Rossi (contralto) e Marcello Cantoni (tenore).

scrittori succitati con le musiche originali composte dallo stesso Davide Cavuti e coreografate da Loredana Errico, direttore artistico del “Teatro dei 99” de L’Aquila. Al termine dello spettacolo, un brindisi con l’attore per l’apertura della stagione teatrale sarà offerto nel foyer del teatro

ricavato verrà finalizzato a completare l’acquisto di una sedia cardiopatica motorizzata che verrà utilizzata per il servizio trasporto infermi dei volontari della Croce Rossa che operano sulle ambulanze. E’ uno strumento importante che aiuterà a migliorare ed agevolare il servizio dei volontari e destinato a tutta la cittadinanza. La carrozzina sarà visibile la sera dello spettacolo all’Auditorium. Costo consigliato del biglietto è di 11 euro.

Porcellane di Emma da oggi a Bonemerse

Nell’ambito delle manifestazioni della Fiera d’ottobre a Bonemerse, oggi alle ore 16.30 presso la biblioteca vomunale sarà inaugurata la mostra “Le porcellane di Emma”, in cui si potranno ammirare preziose ceramiche dipinte a mano opera dell’artista Emma Maria Dolfini, nata a Cremona nel 1958, anche se la sua formazione artistica è iniziata nella Vecchia Lodi, dove la sua famiglia si è trasferita nel 1970. In questa città, famosa per le tipiche ceramiche, la giovane Emma si è avvicinata alla pittura nei laboratori artigiani della città. Tornata a Cremona, ha continuato a coltivare questa passione, pur mutando tipologia dei soggetti rappresentati e sperimentando nuove tecniche di pittura, sempre su porcellana. E’ passata quindi alla rappresentazione di nature morte e paesaggi, utilizzando la tecnica Medium e con il pennino. In seguito, grazie all’influenza di diversi insegnanti ed artisti di respiro internazionale, è passata alla tecnica americana con utilizzo dell’olio molle. Le sue creazioni sono caratterizzate da un uso sobrio e armonioso dei colori. I soggetti variano, pur mantenendosi nel filone fondamentale dei paesaggi e dei fiori. Gli oggetti decorati sono i più svariati, piatti, tazze, alzatine, bomboniere, le cui forme vengono messe in risalto dal disegno e dalla ricerca di una corretta cromaticità. A presentare la mostra interverrà la professoressa Anna Lucia Maramotti Politi, nota docente universitaria cremonese. La mostra restarà aperta fino a martedì 11 ottobre ed osserverà i seguenti orari: domenica 9 ore 10.30-12.30 e 15.30-18.30. Lunedì 10 e martedì 11, ore 1012 e 16-18.

Domani pomeriggio si apre la 19ª edizione del Fatf Sul palco del San Domenico andrà in scena il film palcoscenico“Il tenace soldatino di piombo”

Domani pomeriggio si pare la 19ª edizione del Franco Agostino Teatro Festival dal titolo “Giusto”. Alle ore 16 sul palco del Teatro San Domenico di Crema andrà in scena “Il tenace soldatino di piombo”, un film da palcoscenico nato da un’idea di Fabrizio Pallara, di e con Valerio Malorni e lo stesso Fabrizio Pallara, Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina. La celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta. Il set è dunque la stanza dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si mostrerà nel suo farsi al servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di una porta invisibile, offrirà agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia osservando il piccolo e l’impercettibile. Due piani di azione, due dif“The paint box (la scatola dei colori). Questo è l’accattivante titolo della personale di Ignazio Olini che è stata inaugurata ieri sera presso l’ex chiesa delle Dimesse di Quinzano d’Oglio. L’iniziativa rientra nell’ampia progettazione culturale dell’assessorato alla Cultura che intende valorizzare diverse forme d’espressione artistiche. Autodidatta, sin da ragazzo Olini si è dedicato con grande impegno al disegno e alla pittura. A vent’anni partecipa ad un corso serale di pittura

Il Teatro San Domenico

ferenti visioni, due linguaggi a confronto, quello teatrale e quello cinematografico, che si sveleranno e si misureranno per unirsi e raccontare una grande storia d’amore. Come detto, la nuova edizione del Fatf s’intitola “Giusto”. Ma cos’è giusto oggi, qui? Se lo domanda Roberta Carpani sul sito uffciale del Fatf: «Non c’è solo la giusti-

zia dei tribunali, delle istituzioni, dei magistrati, delle leggi e del rispetto di un sistema di norme che la società si è data per funzionare bene. C’è anche una giustizia più minuta, immediata, quotidiana, alla portata delle nostre azioni. La giustizia ci riguarda ogni giorno e ci coinvolge da vicino. Spesso ci troviamo a valutare se qualcosa

o qualcuno è “giusto”; decidiamo se le nostre scelte sono giuste. Ci poniamo in relazione a un sistema di valori, laico o religioso che sia, e misuriamo il metro di giustizia di ciò che ci accade. Ne abbiamo una consapevolezza costruita negli anni e sappiamo bene che ciascuno di noi può costruire frammenti di giustizia nel quotidiano».

La pittura di Ignazio Olini a Quinzano

e decorazione a Soncino che gli offre l’opportunità di perfezionare la sua preparazione tecnica. «Nel corso della mia vita - dice - svolgendo un lavoro artigianale, i tempi che potevo dedicare alla pittura erano sempre molto ridotti, ma non ho mai abbandonato questa mia passione per l’arte nelle sue diverse espressioni. Questo mi ha portato a realizzare svariate opere e a partecipare qualche volta alle varie

edizione del celebre “Incontro nazionale madonnari” a Grazie di Curtatone, in provincia di Mantova. Attualmente il lavoro che svolgo mi permette di avere più tempo per dipingere». Da qui l’idea, recependo le affettuose sollecitazioni di familiari, amici ed estimatori, di allestire una mostra di taglio antologico in cui fare confluire un’ampia scelta dei suoi lavori raccolta sotto un titolo veramente significativo,

in cui si evidenzia tutta la sua passione per dare vita a opere dai profondi significati. Lavori in cui spesso domina l’incredibile voglia di Olini di mettersi sempre in gioco per offrire all’osservatore pure emozioni. «La componente più identificativa del percorso creativo di Ignazio - scrive Simone Fappanni nella presentazione - è la sperimentazione. Un elemento che conduce Olini a dare vita a te, grafiche e

opere miste che partono da un sentire profondo, da una voglia di dare vita a pezzi unici e irripetibili in cui si evidenzia la voglia dell’artista di proporre suggestioni capaci di rimanere a lungo nell’anima. Da qui una certa predilezione per misure creative prossime alle migliori suggestioni surrealiste». L’esposizione chiude il 16 ottobre ed è visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, solo il sabato dalle ore 10 alle 12, dalle ore 16 alle ore 19 e dalle ore 21 alle ore 22.30.


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Taccuino

Sabato 8 Ottobre 2016

Petti di pollo al lime con yogurt e noci Ingredienti • per 4 persone • 50 g di gherigli di noce • 2 petti di pollo di circa • Un mazzetto di 300 g l'uno prezzemolo o • 2 vasetti di 125 g di di coriandolo fresco yogurt intero • 4 cucchiai di olio • 2 lime non trattati • Sale • Un pizzico di semi • Pepe di cumino

Secondi - La carne Ingredienti per 4 persone

Braciole piccanti alla pizzaiola

• 8 braciole di agnello di medie dimensioni • Ua cipolla bianca • Uno spicchio d'aglio • 200 g di pomodorini sodi e maturi • Un peperoncino rosso fresco e piccante • Origano secco • 2 rametti di timo fresco • 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva • Sale

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307

• Unite le braciole al soffritto e fatele rosolare per 3-4 minuti a fuoco medio, poi voltatele e portatele a cottura.

Preparazione Lavate accuratamente i lime. • Dividete i petti di pollo in 2 filetti, poi metteteli in una terrina con lo yogurt, una presa di sale, il succo e la scorza grattugiata di un lime e i semi di cumino pestati in un mortaio. • Lasciate marinare il tutto per 20 minuti. • Scolate il pollo dalla marinata, che terrete da parte; scaldate in una padella 4 cucchiai di olio, unite i filetti e lasciateli rosolare da entrambe le parti, regolate di sale, coprite la padella e cuocete a fiamma media per 10 minuti. • Versate la marinata sul pollo e fatela scaldare senza portarla a ebollizione. Suddividete i filetti di pollo in 4 piatti prima scaldati, cospargeteli con i gherigli di noci tritati grossolanamente e con un cucchiaio di prezzemolo tritato o di coriandolo spezzettato. • Decorate con il lime rimasto tagliato a spicchietti.

• Aggiungete i pomodorini, profumate con le foglioline di timo e l'origano e proseguite la cottura per 10 minuti, salando.

• Levate dal fuoco e servite le braciole ben calde, spolverizzandole ancora con foglioline di timo.

Ingredienti per 4 persone • 600 g di filetto di maiale • 8 albicocche • 1/2 dl salsa di soia • Aceto di mele • Burro

• 2 cucchiaini di miele • Un dl di vino bianco • Uno spicchio d'aglio • Olio extravergine • Sale, Pepe fresco

Preparazione • Tagliate il filetto di maiale a cubi e mettetteli in una ciotola con la salsa di soia, 2 cucchiai di olio, 2 di aceto, l'aglio a fettine, meta del miele e pepe. • Tagliate le albicocche a spicchi. • Infilzate i cubi di maiale, sgocciolati dalla marinata, negli spiedini, alternandoli con gli spicchi di albicocca. • Tenete da parte 2 albicocche. •Scaldate una padella con poco olio e cuocete gli spiedini per 4-5 minuti. • Sgocciolateli, salate e pepate. •Mettete il vino, il miele e le albicocche rimaste. •Fate ridurre, scioglietevi 20 g di burro freddo a pezzetti, unite gli spiedini di maiale e proseguite la cottura per un minuto.

numeri utili Casalmaggiore

Via S. Ambrogio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Novembre

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Via Guido Grandi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

PREFETTURA Centralino: 0372-4881

Spiedini di maiale al sesamo

Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213

Cremona

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

preparazione • Sgrassate le braciole, lavatele e asciugatele. • Lavate anche i pomodorini e tagliateli in 4 spicchietti. • Sbucciate la cipolla e l'aglio, affettateli grossolanamente e fateli imbiondire per 4-5 minuti, a fuoco basso, in una capiente padella con l'olio e il peperoncino.

numeri utili

• Via Guido Grandi (tratto compreso fra via Oscasali e via Milazzo) - Lavori di rifacimento della cabina elettrica. Durante il cantiere sarà previsto: il divieto di circolazione e il doppio senso di marcia in via Guido Grandi nel tratto tra via Milazzo e Oscasali (sarà consentito accedere alle proprietà laterali); l’inversione del senso unico di marcia in via Oscasali, nel tratto compreso fra via Guido Grandi e via Ruggero Manna. (Durata lavori: dal 10 ottobre al 23 dicembre 2016). • Via S. Ambrogio (all’incrocio con via Bergamo - lato via Fabio Filzi) - Lavori di estensione della rete elettrica di media tensione. Durante il cantiere verrà istituito il divieto di circolazione in via S. Ambrogio nel tratto compreso fra via Bergamo e via Fabio Filzi. I pedoni potranno comunque percorrere la via sul lato stradale opposto, così come l’accesso alle proprietà laterali sarà consentito dal lato di via Fabio Filzi. (Durata lavori: dal 17 ottobre al 7 novembre 2016).

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215


lettere@ilpiccologiornale.it

Presentazione della Mezza Maratona podismo

sport

lo

Cresce l’attesa per la 15ª Mezza Maratona Città di Cremona che è in programma il 16 ottobre. Stamattina alle ore 11 presso Palazzo Pallavicino Ariguzzi in via Colletta 5 a Cremona è in programma la conferenza stampa di presentazione della gara podistica,

Responsabile Fabio Varesi

che quest’anno si snoderà lungo il nuovo percorso, studiato per far conoscere meglio la città e le sue peculiarità architettoniche. Un percorso che oltre ad essere veloce e performante, dovrebbe anche dare maggiore “leggerezza” all’azione dei runner.

HOCKEY PISTA A1 Dopo il positivo esordio con il Follonica, serve fare punti anche stasera

La Seriat protagonista sulle colline bresciane tiro con l’arco

La Pieve 010 cerca conferme a Sarzana

Anche nelle ultime gare Fiarc (Federazione italiana arcieri tiro di campagna) dell’anno, la Seriart non si lascia scappare l’opportunità di conquistare tre medaglie in stili di tiro diversi. Bianchi David ha ottenuto, infatti, il primo posto nella massima categoria arco nudo con 394 punti, Rota Sabrina ha strappato la terza posizione nello stile libero con 397 punti, mentre Perini Andrea è salito sul terzo gradino del podio con il compound totalizzando 466 punti. Alla gara, valevole per la qualificazione del Campionato italiano 2017 e per il Campionato regionale lombardo 2016, hanno partecipato 168 arcieri su un percorso denominato battuta. Nella competizione, che si è svolta in località Monte Ratelli, si scoccavano 48 frecce su 28 piazzole dislocate sulle pendici delle colline bresciane. La società cremonese, presente sul territorio dal 1981, è stata quinti ancora una volta protagonista.

Il capitano Mattia Civa

Positivo avvio di campionato per la Pieve 010, che al PalaPini ha pareggiato 4-4 contro il temibile Follonica. Una prestazione confortante quella dei rossoblu di Ariano Civa, che hanno dominato la prima frazione di gara, trovando il vantaggio già dopo venti secondi grazie a Mattia Civa, il quale siglava la prima marcatura della A1 2016-2017. Addirittura Lopez raddoppiava quasi immediatamente, anche se Rodriguez accorciava al 3’. Poi ancora emozioni, con Silva che allungava ancora e Marinho che recuperava, ma la punizione di Cacau fissava il risultato alla fine del primo tempo sul 4-2. Nella ripresa i rossoblu sono calati ed hanno concesso metri preziosi ai toscani, che ne approfittavano per segnare la rete del 4-3 e quella del pareggio, la prima di nuovo con Marinho (su punizione) e la seconda con Pagnini a cin-

BASKET SERIE A Il netto successo su Pistoia ha sicuramente caricato la squadra di coach Pancotto

Vanoli domani a Trento per stupire ancora D Davanti a quasi 3mila spettatori, tantissimi se si considera la diretta televisiva e la concomitanza con la partita della Cremonese, entusiasmo alle stelle sugli spalti ed in campo una squadra sola, la nostra, che per 30 minuti su quaranta ha brutalizzato gli ospiti, acquisendo anche vantaggi di oltre 30 punti. All’ultimo un po’ di deconcentrazione, che ha permesso ai toscani di chiudere sul meno venti. Sorprendenti soprattutto con Turner, Biligha, Omar Thomas e Holloway a condurre le danze con grande autorità e precisione notevole, a conferma delle buone scelte societarie estive ed in contrasto con le esibizioni sin qui proposte nel basket d'estate, quello che poco conta. Alla prima vera verifica la squadra ha reagito positivamente, se pur al cospetto di un avversario ancora lontano dalla condizione migliore. Ma tant’è se gli altri balbettano, bisogna approfittarne e far legna da mettere in cantina per quando “farà freddo”.Ma diciamo che questa bella vittoria ci ha rasserenati e la squadra non potrà che trarne benefici di ogni genere, in primis

SERIE A 1ª giornata

Avellino-Torino

86-83

Brindisi-Trento

69-61

Cantù-Venezia

92-99

Capo d’Orlando-Milano

65-71

Caserta-Reggio Emilia

78-75

Cremona-Pistoia

87-67

Pesaro-Brescia

76-63

Sassari-Varese

78-72

classifica

di Giovanni Zagni

Cremona Pesaro Brindisi Milano Sassari Venezia Caserta Avellino Torino Reggio Emilia Cantù Varese Capo d’Orlando Trento Brescia Pistoia

2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0

2ª giornata (09--10 h 18.15)

Brescia-Cantù, Milano-Avellino (h 12.30), Pistoia-Brindisi (h 20.45), Reggio Emilia-Sassari (08-10 h 20.45), Torino-Pesaro, Trento-Cremona, Varese-Caserta, Venezia-Capo d’Orlando. l’autostima. Adesso si va a Trento dove sarà dura, ma si gioca ancora per vincere, poiché i trentini visti in tv e sconfitti a Brindisi, non ci sono parsi irresistibili, per cui sperare di far bene pare lecito. Il campionato è appena partito,

Terrell Holloway contro Pistoia (foto Mario F. Rossi)

per cui ogni partita è quasi impronosticabile, perché tutti hanno tanto da lavorare, anche gli uomini di Pancotto, ma questi ultimi qualcosa hanno già dimostrato a se stessi ed anche agli altri, soprattutto ai propri tifosi festanti

a fine partita. Dolomiti Energia Trentino: 4 Craft, 6 Jefferson, 8 Baldi Rossi, 9 Moraschini, 10 Forray, 12 Flaccadori, 15 Gomes, 22 Hogue, 23 Lighty, 25 Lechthaler. Coach Buscaglia.

serie b

Crema punta al riscatto contro l’accreditata Urania Milano

Dopo la sfortunata prova di Cento (sconfitta per 79-53), la Pallacanestro Crema torna domani in campo cercando di invertire immediatamente il trend negativo. A sfidare i leoni cremaschi nella propria tana sono i Wildcats dell’Urania Milano, una delle formazioni più accreditate per un posto nei playoff, anch’essa uscita sconfitta dalla giornata inaugurale dopo 45’ di battaglia contro Orzinuovi. Sulla panchina avversaria, l’impegnativa eredità di Marcello Ghizzinardi è stata raccolta da questa stagione dal coach milanese Enrico Montefusco, già campione italiano con l’Under 21 dell’Olimpia Milano ed assistente sulla

panchina dell’A1 con Caja e Lardo. In cabina di regia la formazione di Montefusco presenta una vecchia conoscenza dei parquet lombardi, il playmaker Simone Ferrarese, tornato in campo dopo i due anni ad Orzinuovi e dopo essere stato per anni una colonna di Treviglio. Arriva da Giulianova, invece, la guardia titolare Lorenzo Bartoli, esterno mancino scuola Olimpia che nasce come realizzatore dalla distanza, ma che negli anni ha molto lavorato sulla fisicità per essere pericoloso anche in penetrazione, migliorando il gioco sul pick&roll. Con l’infortunio di Ghiacci, il ruolo di “3” è per ora affidato al classe ’96 Lo-

renzo Restelli, che ha diviso il proprio impegno lo scorso anno tra Bernareggio (C Gold) ed Armani, andando a referto otto volte nella massima categoria. Ala forte è Lorenzo Tortù, giocatore dotato di un fisico potente, mentre al centro dell’area pitturata per la quarta stagione di fila ci sarà Andrea Paleari, capace di far male sia vicino a canestro sia con il tiro da fuori, da anni tra i migliori centri della categoria. Non è di certo l’avversario più comodo per i biancorossi, ma l’orgoglio di Crema vorrà certamente vendicare la sconfitta nei playoff dello scorso anno. Marco Cattaneo

que secondi dal termine. Anche se con qualche rimpianto, la Pieve 010 deve comunque essere soddisfatta del punto conquistato e soprattutto della prestazione, che conferma la competitività del gruppo, voglioso di riscattare la deludente scorsa stagione. Stasera, però, sarebbe importante fare punti anche a Sarzana, contro una squadra battuta nettamente all’esordio. 1ª Giornata Bassano-Giovinazzo (0111), Breganze-Sandrigo 5-1, Forte Dei Marmi-Valdagno 4-3, Lodi-Sarzana 9-3, Monza-Correggio (01-11), Pieve 010-Follonica 4-4, Trissino-Viareggio 3-3. 2ª Giornata (8-10 h 20.45) CorreggioTrissino, Follonica-Monza, GiovinazzoForte Dei Marmi, Sandrigo-Lodi, SarzanaPieve 010, Valdagno-Bassano, ViareggioBreganze.

Azzurre in salute stasera a Bolzano a2 femminile

Il Basket Team Crema arriva all’esordio in campionato (stasera alle 20.30 a Bolzano) con il morale alto dopo aver vinto il 16º Memorial Pasquini, grazie al successo in una finale intensa e di ottimo livello contro la Geas. Azzurre che in semifinale avevano travolto Ferrara per 7235 (Veinberga 21, Caccialanza 15), mentre nell’atto conclusivo la squadra di Visconti ha avuto la meglio della quotata con il punteggio di 5542 (13-10, 27-23, 41-29). Solitamente il “Pasquini” fornisce segnali importanti in prospettiva futura e se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo dire che il Basket Team Crema è pronto per ricoprire un ruolo da protagonista.

Serie C: JuVi ancora vincente

Partenza con i fiocchi per Piadena e Sansebasket in serie C Gold. Il Corona Platina ha superato 60-53 il Lissone, mentre i cremonesi hanno espugnato Bernareggio 77-71. Disco rosso, invece, per Pizzighettone che ha ceduto 89-65 a Lumezzane. Stasera Piadena fa visita alla Gardonese (ore 21), Sansebasket ospita il Carpe Diem (ore 21), mentre Pizzighettone cerca riscatto contro Agrate (ore 17.30). In serie C Silver, invece, seconda vittoria consecutiva per la Juvi Ferraroni Cremona, che in trasferta ha superato nettamente il XXL Bergamo per 66-100 (Moreno 21, Asan, Cazzaniga, Basola 15). Insomma, una partanza a razzo per la squadra di Brotto, che domani alle 18 fa visita al New basket Prevalle, in un match tra due squadra ancora a punteggio pieno.


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Sport

Sabato 8 Ottobre 2016

SERIE A

La solita Juventus è già in fuga

La settima giornata di serie A è iniziata con l’ennesima prova sorprendente del Chievo (vittorioso 2-0 a Pescara con i gol di Meggiorini e Inglese). Continua a stupire anche la Lazio, straripante a Udine grazie alle prodezze di Immobile (doppietta) e Keita Balde. La domenica non ha steccato la Juventus, troppo forte per l’Empoli e trascinata da Higuain e Dybala (alla prima rete stagionale in serie A). Al contrario il Napoli ha clamorosamente fallito l’impegno di Bergamo, punito da una rete di Petagna e da un’Atalanta sorprendentemente dominante in tutti i reparti. Bene anche Cagliari e Genoa, vittoriose rispettivamente contro

SERIE B

A Verona arriva il Brescia

Alla ripresa il match clou è Napoli-Roma (sabato)

8ª GIORNATA (16-10 h 15) Chievo-Milan (h 20.45), FiorentinaAtalanta (h 12.30), Genoa-Empoli, Inter-Cagliari, Juventus-Udinese (1510 h 20.45), Lazio-Bologna, NapoliRoma (15-10 h 15), Palermo-Torino (17-10 h 20.45), Pescara-Sampdoria (15-10 h 18), Sassuolo-Crotone. CLASSIFICA Juventus 18; Napoli 14; Roma, Lazio, Chievo, Milan 13; Torino, Genoa*, Inter 11; Cagliari, Bologna 10; Atalanta, Sassuolo 9; Fiorentina* 8; Sampdoria, Udinese 7; Pescara, Palermo 6; Empoli 4; Crotone 1.

Crotone e Bologna e ora in una buona posizione di classifica. Può sorridere anche il Milan, che in rimonta (da 1-3 a 4-3) e con un po’ di fortuna, ha piegato un irriducibile Sassuolo. Stavolta a piangere è stata l’altra sponda del Naviglio: l’Inter delle contraddizioni ha infatti perso il big-match dell’Olimpico contro una ritrovata Roma, anche lei però alle prese con i soliti alti e bassi. CHI SALE Niang (Milan), Immobile (Lazio), Higuain (Napoli), Manolas (Roma). CHI SCENDE Antei (Sassuolo), Danilo (Udinese), Pasqual (Empoli), Santon (Inter). Matteo Frittoli

7ª GIORNATA Ascoli-Spezia 0-2, Avellino-Pro Vercelli 3-2, Benevento-Novara 1-0, Brescia-Bari 1-1, Carpi-Pisa 1-1, Cesena-Latina 2-2, Frosinone-Perugia 1-2, Spal-Salernitana 3-2, Ternana-Hellas Verona 0-3, Trapani-Cittadella 0-2, Virtus Entella-Vicenza 4-1. 8ª GIORNATA (09-10 h 15) Bari-Virtus Entella, CittadellaFrosinone (08-10 h 20.30), Hellas Verona-Brescia (h 12.30), Latina-Trapani, Novara-Ascoli (08-10 h 15), Perugia-Avellino, PisaSpal, Pro Vercelli-Ternana, Salernitana-Benevento (h 17.30), Spezia-Carpi, Vicenza-Cesena. CLASSIFICA Cittadella 18; Hellas Verona 16; Benevento (-1) 14; Spezia 13; Pisa 12; Virtus Entella 11; Brescia, Carpi 10; Perugia, Bari 9; Spal, Frosinone 8; Ascoli, Cesena, Ternana 7; Salernitana, Avellino, Pro Vercelli 6; Latina, Novara, Trapani, Vicenza 5.

La Cremo è viva e può puntare in alto

Ora però è indispensabile fare bottino pieno nel doppio impegno casalingo contro Arezzo (domani alle 14.30) e Olbia

D

di Matteo Volpi

alle stalle alle stelle in una sola settimana. Dopo aver digerito a malincuore la sconfitta nel derby, la Cremonese ha accarezzato il colpaccio al “Moccagatta”, rallentando la corsa della corazzata Alessandria, a punteggio pieno fino a lunedì scorso. E se Belinghieri ci avesse creduto un po’ di più, forse staremmo parlando di vittoria e non di pareggio. Pazienza, sta bene così. I grigiorossi hanno reagito, dimostrando di essere vivi e di voler restare nella scia dei grigi, insindacabilmente prima forza del girone. Ora i ragazzi di Tesser sono attesi da un doppio turno casalingo, rispettivamente contro Arezzo ed Olbia. La sfida di domani contro i granata (fischio d’inizio alle 14.30), in particolare, sarà la gara di cartello dell’ottavo turno. I toscani guidati da mister Sottili, infatti, appaiano la Cremonese in classifica e sino ad ora hanno perso solo contro l’Alessandria capoclassifica. L’icona della squadra? Senza dubbio il barbutissimo Davide Moscardelli che in coppia con Polidori (ma attenzione ad Erpen quando subentra…) formano una delle coppie più quotate e pericolose del girone. Altro acquisto importante giunto in estate a Giuseppe De Feudis, anima del centrocampo insieme a Grossi, il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero in questa categoria. Quanto alla società, a capo dell’ambizioso progetto dell’Arezzo c’è dal 2013 l’imprenditore romano Mauro Ferretti, titolare di un’azienda che opera nel settore delle pulizie e che

LEGA PRO 7ª giornata Alessandria-Cremonese

1-1

Arezzo-Pro Piacenza

1-0

Carrarese-Tuttocuoio

1-1

Como-Racing Roma

2-1

Giana Erminio-Livorno

2-2

Lupa Roma-Viterbese

0-1

Piacenza-Olbia

2-1

Pontedera-Lucchese

2-4

Renate-Prato

2-0

Siena-Pistoia

1-1

classifica Girone A

CALCIO LEGA PRO L’ottima prova di Alessandria ha confermato le potenzialità dei grigiorossi Alessandria Viterbese C. Arezzo Cremonese Renate Piacenza Livorno Giana Erminio Tuttocuoio Pistoiese Como* Olbia Lucchese Robur Siena Pro Piacenza Pontedera* Racing Roma Lupa Roma Carrarese Prato

19 15 14 14 13 12 11 11 9 8 8 8 7 7 6 6 6 5 4 2

8ª GIORNATA (09-10)

Cremonese-Arezzo (h 14.30), Livorno-Renate, Lucchese-Lupa Roma, Olbia-Giana Erminio, Pistoiese-Piacenza, Prato-Como, Pro Piacenza-Carrarese, Racing Roma-Robur Siena, Tuttocuoio-Alessandria, Viterbese Castrense-Pontedera.

Belingheri in azione ad Alessandria (© foto Ivano Frittoli)

vanta clienti importanti a livello istituzionale come ministeri, ospedali, aziende del trasporto pubblico e note società private. In casa grigiorossa, nel frattempo, mister Tesser dovrà valutare le condizioni di

Lucchini (nemmeno convocato con l’Alessandria) e Perrulli, uscito anzitempo per una guaio muscolare. Possibile, pertanto, la conferma di Belinghieri sulla trequarti con Scappini che potrebbe scavalcare

Stanco nel reparto avanzato al fianco di Brighenti. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Ravaglia; Salviato, Polak, Marconi, Gemiti; Moro, Porcari, Pesce; Belingheri; Stanco, Brighenti.

La Pergolettese cala il pokerissimo e continua a sognare C’è il derby Crema-Rivoltana ECCELLENZA

SERIE D

«E’ stata una vittoria diversa dalle altre. Per la prima volta abbiamo dovuto rincorrere il risultato, su un campo difficile per le dimensioni e per la fame di punti dello Scanzorosciate, ma anche oggi i ragazzi hanno interpretato bene la partita, sapendo che sarebbero state decisive le seconde palle». Così il tecnico Curti ha commentato la quinta vittoria consecutive della Pergolettese, passata 3-2 anche a Scanzorosciate.

atletica leggera

Un’edizione da record del Meeting dei Memorial

Sono stati di Daniele Secci (miglior lanciatorie italiano di getto del peso nel 2016) e della giavellottista Elena Sorrentino le migliori prestazioni tecniche in una edizione veramente significativa del Meeting dei Memorial di atletica leggera, svoltasi domenica scorsa al Campo Scuola di Cremona. E’ stata un’edizione record sia per quanto riguarda gli atleti partecipanti (415), che per le tantissime performance oltre gli 800 punti dell’eccellenza con il quale l’atletica caratterizza le prestazioni.

canottaggio

Due ori per la Bissolati agli Italiani con le yole Da sinistra Varesi e Superti (foto N. Del Vecchio)

Doppio oro per la Bissolati ai Campionati italiani in tipo regolamentare di canottaggio, disputati a Brindisi lo scorso fine settimana sulle tradizionali yole da mare. Sugli scudi Massimo Varesi, che si è imposto sia nel canoino Master, che nel doppio canoe Master insieme a Giorgio Superti.

Domani al Voltini (ore 15) arriva il modesto Levico per continuare a sognare in vetta alla classifica. CLASSIFICA (5ª giornata) Pergolettese 15; Monza 13; Virtus Bergamo 11; Ciliverghe Mazzano, Seregno 10; Pontisola 9; Caravaggio, Pro Patria 8; Dro, Olginatese 7; Darfo Boario 6; Cavenago Fanfulla, Ciserano 5; Virtus Bolzano 4; Grumellese, Lecco 3; Levico Terme, Scanzorosciate 1.

Prosegue la scalata al vertice del Crema, che ora tallona la capolista, dopo il successo di misura sul campo del MapelloBonate (rete decisiva di Daniele Capelloni). E domani pomeriggio è in programma il derby con la Rivoltana, reduce dal pareggio casalingo con la Luciano Manara (2-2) grazie a un gol a tempo scaduto di Marchesetti. Un punto che permette alla squadra di Pavesi di salire a 7 punti, in una tranquilla posizione di classifica. Mercoledì, intanto, il Crema ha è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano della Romanese: decisiva la rete al 92’ di Guariniello.

Staffetta dello Stradivari di bronzo agli Italiani triathlon

Team Stradivari sul podio anche ai Campionati italiani a staffetta mista di triathlon sprint a Riccione. La società cremonese ha conquistato il terzo posto alle spalle di Minerva Roma e TD Rimini. Una conferma importante per i colori verdeblu, protagonisti di una stagione davvero esaltante. Il podio è stato conquistato dal team composto da Verena Steinhauser, Veronica Signorini, Jacopo Butturini e Ricardo Hernandez Marrero: gli atleti verdeblu hanno completato la gara in 1h54’16”. Al settimo posto si è piazzata la seconda staffetta dello Stradivari composta da Giulia Sforza, Fabiola D'Antino, Thomas Previtali e Jacopo Lodi: il cronometro è stato fermato in 1h56’47”. Nella Coppa Crono a squadre sono stati cinque i team Stradivari che hanno partecipato: 101º posto in 1h17’24” per Michele Toninelli, Giovanni Pietrogrande, Martino Modena e Paolo Maretti, 130º in

1h19’21’ per Nicola Giacomazzi, Lorenzo Bernabè, Maurizio Manfredini, Giancarlo Maldotti, 169º in 1h22’01” per Ivan Avaldi, Marco Miglioli, Paolo Bianchi, 230º in 1h27’00” per Andrea Gaboardi, Claudio Susta, Achille Zatelli, Roberto Marchi. Nella prova femminile 30º posto in 1h35’58” per Annamaria Bellu, Elena Garini, Federica Nizzola, Anna Campolunghi e Sabrina Strazzi. Ai tricolori individuali, ad un passo dal podio Verena Steinhauser che ha completato la gara in 1h04’22”, giungendo al quinto posto. Quattordicesima Veronica Signorini in 1h06’13”, 36ª Fabiola D’Antino in 1h10’35”, 94ª Laura Sala in 1h17’48” e 112ª Federica Nizzola in 1h19’29”. Nella gara maschile, 20º Jacopo Butturini in 1h00’42”, 52º Thomas Previtali in 1h05’00”, 58º Jacopo Lodi in 1h05’33”, 362º Lorenzo Bernabè in 1h16’09” e 365º Roberto Marchi in 1h17’02”.

Il team Stradivari sul podio

Rugby C2: domani al via il campionato con il Crema favorito

Domani scatta il campionato di C2 di rugby, che vede impegnate nello stesso girone tre squadre provinciali: Crema, Cremona e Casalmaggiore. Il retrocesso Crema parte con l’obbiettivo di una pronta risalita nel campionato nazionaledi C1 e quindi gode dei favori del pronostico. Solo il campo però dirà se le aspettative della società verranno mantenute. Il girone è particolarmente difficile in quanto il team

cremasco dovrà affrontare oltre alle forti rivali bresciane, ormai una consuetudine, come il Franciacorta, il Cus Brescia ed il Valle Camonica, le due formazioni bergamasche dell’Orobic e del Bergamo e la nuova mantovana del Chiese. Ci saranno, inoltre, ben tre derby (cosa mai avvenuta), contro Cremona, Casalmaggiore e quello storico contro il Codogno. Lo staff tecnico è stato confermato in toto, con Forte

primo allenatore e Fontanella secondo, ai quali faranno da supporto il preparatore atletico Bracchi e il sudafricano naturalizzato Gert Peens, allenatore della Under 18 cremasca. La rosa è sostanzialmente quella dello scorso annoc con l’acquisizione in pianta stabile di alcuni atleti provenienti dalla Under 18. Ecco il programma della 1ª giornata: Casalmaggiore-Codogno, Chiese-Crema, Cremona-Bergamo cadetta.


Sport elite e under 23

Sabato 8 Ottobre 2016

Consonni vince a Calvatone pensando al Mondiale

Incomincia da dove molti finiscono. Simone Consonni, 22enne estroso folletto bergamasco, campione d’Italia e vice campione del mondo su strada a Richmond tra gli Under 23, con una fucilata ha preceduto il mantovano Bresciani e il compagno di squadra Riccardo Minali nel 66º Gran Premio di Calvatone, meeting nazionale per Elite e Under 23, organizzato dalla Pro Loco Bedriacum, presieduta da Pietro Ruggeri, con il patrocinio del Vèlo Club Cremonese del presidente Fulvio Feraboli. E’ stata un’edizione con i migliori velocisti azzurri pronti a volare al Mondiale su strada a Doha in Qatar dal 9 al 16 ottobre: Consonni e Minali (Team Colpack) e Marco

Lo sprint a Calvatone (foto Gianfranco Soccini)

Maronese (Zalf). Assenti giustificati gli azzurri Filippo Ganna, iridato dell’inseguimento individuale su pista e Edoardo Affini, due cronoman Under 23: il primo è al lavoro in vista dei Mondiale. La corsa è filata via veloce, a oltre 46 chilometri all’ora. La prima vera accelerazione è arrivata da cinque corridori, tra i quali il vailatese Davide Donesana (Viris Maserati), leader dei traguardi volanti. Una volta ripresi, ogni successiva mossa è stata azzardata e la corsa si è risolta allo sprint, vinto da Simone Consonni, che ha colto la sesta vittoria stagionale. «Voglio dedicarla alla mia ragazza Alice, che è venuta a Calvatone a sostenermi - afferma Consonni - mi sopporta e cono-

sce i sacrifici che faccio per arrivare fin qui. Ora mi faccio una sgambata di una cinquantina di chilometri in bici dietro alla sua macchina, necessari a potenziare la resistenza e il chilometraggio iridato». Quali sono i tuoi sogni nel cassetto? «Vincere il Mondiale. Ci ero già andato vicino l’anno scorso tra gli Under 23, poi affronterò la nuova avventura nel mondo dei professionisti con la Tj Sport». Ordine d’arrivo: 1) Simone Consonni (Team Colpack) km 99,900 in 2h10’ media/h 46,108, 2) Michael Bresciani (Zalf Euromobil Dèsirèe Fior), 3) Riccardo Minali (Team Colpack), 4) Mattia De Mori (Gallina Colosso Eurofeed); 5) Marco Maronese (Zalf Euromobil Desirèe Fior).

Bosini, un giovane di talento

CICLISMO L’allievo del CC Cremonese è salito sul podio nel prestigioso Trofeo Città di Bergamo

G

di Fortunato Chiodo

abriele Benedetti entra nella storia di una grande classica del calendario nazionale allievi. Il sedicenne aretino ha fatto il vuoto negli ultimissimi metri e conquistato la settima vittoria stagionale, vincendo il Trofeo Città di BergamoGran Premio L’Eco di Bergamo, classica del panorama nazionale, con arrivo nel centro del capoluogo orobico, poche ore prima dell’arrivo del Giro di Lombardia dei professionisti. Allineati di primo mattino con ai nastri di partenza 150 atleti, il meglio in circolazione, tra i quali il campione italiano Mattia Petrucci, veneto del team Cage Capes e il piemontese Samuele Rubino del Pedale Ossolano, in vetta al ranking italiano, vincitore della penultima edizione e plurivittorioso della stagione con 16 affermazioni fra cui spicca la Coppa d’Oro. E ancora il tricolore Samuele Manfredi (Uc Alassio), vincitore sette giorni prima del Piccolo Giro di Toscana, tanto per citarne qualcuno. C’era un po’ di tutto in questo Trofeo Città di Bergamo: la speranza e il rimpianto. Il sogno e il tormento. La speranza ha il volto di Gabriele Benedetti, che si

Diego Bosini (primo da destra) sul podio

è imposto in perfetta solitudine e si è tolto la soddisfazione di brindare a una vittoria vera, piena e meritata, in una corsa tutt’altro che banale. L’attacco decisivo sulla rampa della Boccola, montagna bergamasca che spesso fa più male delle Alpi, prendendosi anche la soddisfazione del primato nella classifica dei

Gpm. Benedetti ha fatto la differenza lungo la discesa delle Mura della città alta, sfruttando le sue doti e guadagnando una manciata di secondi preziosi. Rimpianti, invece, per Emanuele Zumarle giunto al posto d’onore: «Ho avuto in gara un rendimento più alto di quanto mi aspettassi, ma Benedetti è stato il più

forte e io ho preferito mantenere in mio passo». Diego Bosini, 16 anni, cremonese verace e portacolori del CC Cremonese-Arvedi, ha completato il podio con una prova da dieci e lode, con il suo sorriso che spalanca il cuore. Qualche rimpianto Diego? «E’ stata una volata incerta ed emozionante. Ho avuto una stagione storta a causa del mal di schiena ed anche stavolta sul Colle Gallo ho sentito dolori. Fortunatamente negli ultimi chilometri stavo meglio e ho retto in passo con i migliori. Sono uscito dall’ultima curva ad angolo retto, ai 250 metri ero ancora in quarta posizione e nello sprint c’è stato un bel testa a testa con Zumerle». Si vede che ha stoffa Bosini, s’intuisce che non sarà una meteore e nel CC Cremonese-Arvedi può crescere bene e senza pressione anche nel 2017 tra gli Juniores. Non si fanno certi numeri se non si ha talento. Ordine d’arrivo: 1) Gabriele Benedetti (Olimpia Valdarnese) km 89,100 in 2h24’27”, media 37 km/h, 2) Emanuele Zumerle (Cage Capes Vc Silvana) a 10”, 3) Diego Bosini (CCCremonese-Arvedi), 4) Jacopo Boschi (Pedale Toscano Posticino), 5) Alessandro Fancellu (Remo Calzolari Da Moreno).

Con Chaves il Lombardia esce per la prima volta dall’Europa

Può un colibrì travestirsi da gazza ladra? Chiedetelo a Diego Rosa, che al calar della sera sul Sentierone - il salotto di Bergamo - pensava di aver già in tasca l’edizione più dura del Giro di Lombardia, la numero 110. Non aveva fatto i conti con il piccolo ventiseienne scalatore colombiano, che come un falco ha raggiunto e superato il povero Diego Rosa, che è rimasto con un palmo di naso. Tutto nel raggio di pochi metri. Forse dieci, non di più. Dieci metri per passare dalla gioia al dolore. Dal riso al pianto. Chaves, che il buonumore non lo perde nemmeno quando si fa sfilare il Giro da Nibali al penultimo giorno, ha tutti i motivi per mostrare il suo sorriso splenCon il 6° Trofeo S. Colomba a Persico Dosimo, organizzato dal CC CremoneseArvedi, cala il sipario sul calendario del ciclismo provinciale, riservato alla categoria Giovanissimi. Parlare di successo oltre le più rosee previsioni ci sembra ormai d’obbligo, visto che anche stavolta al via della prova si sono presentati tanti atleti. E fra questi, nomi di spicco del settore giovanile provinciale quali il Paolo Ferraina (CCCremonese-Arvedi) e

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dente e contagioso. La vittoria di Esteban Chaves è storica, è il primo extra europeo a conquistare la classicissima d’autunno, è sicuramente il più forte, visto che è stato lui ad accendere la miccia e a portare via la fuga con Uran, Bardet e Rosa appunto. Un’impresa che permette al corridore della Orica BikeExchange, già vincitore sette giorni prima del Giro dell’Emilia, di sedere al tavolo dei migliori. «E’ bellissimo vincere qui, abitavo un tempo a Curno (Bg), quando correvo al team ColumbiaColdeportes, a casa dei genitori dell’ex team manager Claudio Corti, insieme ai compagni Pantano e Chalapud», ha dichiarato il colombiano dopo aver tagliato il traguardo

di Bergamo davanti all’azzurro. Lacrime invece sul volto di Diego Rosa: «Ci ho creduto davvero, sapevo di essere battuto in volata da Chaves, ma ho provato fino alla fine - ha detto il piemontese dell’Astana -. Se tornassi indietro rifarei la stessa volata. Se fossi uscito dall’ultima curva con qualche metro di vantaggio era fatta. Nessuna polemica invece con Fabio Aru e con la squadra per la gestione della corsa e delle energie, non ero certo io il numero uno della squadra, era giusto che lavorassi per Fabio». Ordine d’arrivo: 1) Esteban Chaves (Orica-BikeExchange) 241 km in 6h26’36”, 2) Diego Rosa (Astana), 3) Rigoberto Uran (Cannondale Drapac).

Giovanissimi, a Persico Dosimo si è chiusa la stagione

Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese). L’imprendibile cucciolata bresciana del “Progetto Ciclismo di Rodengo Saiano” si è garantita sia il trofeo a punti che quello per di società con il maggior numero di partecipanti. Ordini d’arrivo Classe 2009: 1) Angelo Barbieri (Vallecamonica), 2) Um-

berto Vaselli (CC Cremonese-Arvedi), 3) Alessio Trevilli (Rodengo Saiano), 4) Emanuele Boglioni (Rodengo Saiano), 5) Anna Bonassi (Nuvolera). Classe 2008: 1) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), 2) Christian Gamba (Romanese), 3) Mattia Arnoldi (Romanese), 4) Filippo Bonazzoli (Sprint Ghedi), 5) Michele Tor-

ri (Vallecamonica). Classe 2007: 1) Francesco Baruzzi (Nuvolento), 2) Seba Tavelli (Nuvolento), 3) Stefano Ganini (Cremasca), 4) Anna Zanardini (Sprin Ghedi), 5) Simone Siori (Gs Corbellini). Classe 2006: 1) Gabriel Cominelli (Vallecamonica), 2) Andrea Bonari (Rodengo Saiano), 3) Davide Maifredi (Sprint Ghedi), 4)Tho-

Vece e Moro convocati in Nazionale

Paolo Rocco del CC Cremonese-Arvedi è giunto 5º nella volata di gruppo nel Trofeo Comune di Misinto (MB) per allievi, che ha visto il successo di Marco Vergani (Vc Sovico). Stefano Oldani, Junior milanese della GB Junior Team, ha vinto per distacco il 59º Gp Caduti e Martiri di Piantolo Po (Pavia), davanti al compagno di squadra Gabriele Moreni e ad Andrea Bagioli (Canturino 1902), staccati di 53”, al campione lombardo Stefano Bagioli (CC Canturino) e al cremonese Luca Rastelli (GB Junior Team). Sesto Stefano Baffi, compagno di squadra del vincitore. CAMPIONATI EUROPEI SU PISTA A PARIGI Le note più liete in chiave azzurra dal Centro mondiale della pista di Aigle, in Svizzera, arrivano dalle ragazze del ct Edoardo Salvoldi. Lasciano il segno nelle gare della 3 Giorni internazionale, facendo incetta di vittorie e piazzamenti, con il primo e terzo posto nella corsa a punti grazie alla bresciani Simona Frapporti e Maria Giulia Confalonieri e con il dominio soluto nello scratch con la stessa Confalonieri, Simona Frapporti, Rachele Barbieri ed Elisa Balsamo nelle prime quattro posizioni. La festa è stata completata nella seconda giornate di gare dalla vittoria di Elisa Balsamo nell’inseguimento individuale in 3’39”174 davanti a Simona Frapporti (3’40”19). Novità sul fronte azzurro: Mirian Vece (Valcar) e Stefano Moro (Gavardo) hanno cominciato ad allenarsi con le Nazionali Under 23 della pista al velodromo di Montechiari con commissari tecnici Villa e Salvoldi, in vista dei Campionati Europei su pista Elite a Saint Quentin ev Yvelines (Francia) dal 19 al 23 ottobre. mas Gamba (Romanese), 5) Davide Quirini (Rodengo Saiano). Classe 2005: 1) Matteo Cattivelli (Madignanese), 2) Michele Daffini (Rodengo Saiano), 3)Angelo Domister (Monteclarense), 4) Mirko Coloberti (Imbalplast), 5) Federica Ventrurelli (Madignanese). Classe 2004: 1) Andrea Bono (Rodengo Saiano), 2) Giorgio Gavazzi (Rodengo Saiano), 3) Manuel Mosconi (Imbalplast); 4) Andrea Boffa (Nuvolera); 5) Mattia Gozio (Rodengo).


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Sport

Sabato 8 Ottobre 2016

Mattia Visconti ha bruciato le tappe

Dominio assoluto della Nazionale italiana nella rassegna continentale che ha infiammato le corsie di Crema

BOCCE Il giovane vaianese ha confermato tutto il suo valore vincendo anche il titolo europeo Under 23

I

Abo in finale oggi pomeriggio nel Taverna

di Massimo Malfatto

volley b2

talia, Italia, fortissimamente Italia. Tre volte gli azzurri sul gradino più alto del podio nei Campionati Europei Seniores raffa svoltisi a Crema, guarda caso la “Città Europea dello Sport” per il 2016. Calano un fantastico tris gli azzurri, tre medaglie d’oro pesanti che confermano la supremazia della scuola italiana in Europa e nel mondo. Nulla di sorprendente nella triplice affermazione della squadra italiana formata da Giuseppe D’Alterio, Gianluca Formicone, Mirko Savoretti, Luca Viscusi e Mattia Visconti sotto la supervisione del general manager Dante D’Alessandro e dal tecnico Rodolfo Rosi. Rispettato il pronostico, quindi, che vale il quattordicesimo titolo sui quindici disputati per gli azzurri nella storia del torneo con l’Italia che s’imponeva in finale sulla eterna rivale, la Svizzera. Dopo aver sofferto nella specialità terna vinta 12-9 (gli elvetici erano in vantaggio 9-5) gli azzurri dilagavano con la coppia D’AlterioSavoretti e con l’individualista Formicone. Nella specialità individuale, ancora scontro Italia-Svizzera e grande festa dei tifosi aquilani al seguito del loro beniamino Gianluca Formicone, vincitore sull’elvetico Maurizio Dalle Fratte per 12-7 nel match decisivo. Se è un predestinato, lo dirà il E' stato il protagonista non previsto ma benaccetto del 4° trofeo Lombardia Sud: stiamo parlando di un letale Ambrogio Ghidoni, vincitore della gara regionale (separata al possibile) organizzata dai comitati di Crema, Cremona e Mantova. Ghidoni inizia la sua grande impresa eliminando la mantovana Elena Ongari (12-7), successivamente supera, entrambi con il punteggio di 12-10, Giuseppe Generali e Gianfranco Bonetti mentre nella partita di semifinale si sbarazza della pur brava

Mattia Visconti in azione

Gli azzurri sul podio

tempo, certamente il ragazzo ha fretta ed ha già gettato i semi di una nuova generazione boccistica. Stiamo parlando di Mattia Visconti, campione europeo Under 23. Un titolo conquistato alla grande, alla presenza di oltre cinquecento tifosi che gremivano il bocciodromo cremasco. Dopo aver eliminato in semifinale il francese Aurelian Corbihan (12-2), Mattia s’imponeva in finale sul sanmarinese Jacopo Frisoni per 12-5. Vincere il titolo continentale davanti al proprio pubblico, è una gioia difficile da spiegare per il buon Mat-

tia: «Sono passati alcuni giorni - afferma il giovane vaianese - ma ancora non mi pare vero, mi sembra di sognare. Sono felice, un’emozione indescrivibile e vorrei dedicare questo successo alla mia famiglia, a chi mi è stato sempre vicino ed ha creduto in me. Due anni fa avevo conquistato il titolo continentale a squadre, ma non è come vincere nell’individuale e per di più davanti alla propria gente. In finale non ho giocato al massimo ma sentivo la pressione del pubblico e le tante partite disputate dove ho concesso in totale solo sette

punti in altrettante partite agli avversari». Alle premiazioni presente, tra gli altri il presidente della FIib, Romolo Rizzoli, il neo-presidente della Confederation European Raffa (ex Eba) Bruno Casarini e il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi accompagnato dal delegato comunale allo sport Walter Della Frera. Perfetta l’organizzazione curata dalla European Bowl Association in collaborazione con il comune di Crema, il comitato tecnico cremasco, il bar Bocciodromo e la società Achille Grandi.

Ghidoni trionfa nel trofeo Lombardia Sud

Rosa Benzoni per 12-1. Nella categoria maggiore si mette in evidenza Paolo Guglieri. Il portacolori della “Vis Trescore” s'impone sui mantovani Luca Cascino (12-6), Marco Prandini (12-8) e approdava in finale eliminando Palmiro Penotti per 12-8. Tanta qualità e sostanza di Ghidoni anche nel match decisivo e nulla da fare per Guglieri: punteggio finale 12-3 per il bocciofilo del Cral Aziende

Ambrogio Ghidoni con il direttore di gara e gli arbitri

Locali Cremonesi. Ha diretto la gara Giuseppe Mosconi, arbitri di finale Massimo Barbisotti, Luigi Bassetti, Giancarlo Bongiorni e Vanni Capelli. GP BOCCIODROMO Secondo posto di Roberto e Mattia Visconti nella gara regionale organizzata dalla “Gambini”. Dopo aver eliminato CuminettiGruppi (12-4) ed i beniamini di casa Villani-Contini (12-3), la famiglia vaianese veniva sconfitta in finale da Roberto Manghi e Gianluca Selogna per 12-7. M.M.

Prima soddisfazione precampionato per l’Abo Offanengo, che ha intascato il pass per l’atto conclusivo del “Trofeo Bar dei FioriTrofeo Taverna”, quadrangolare in programma al PalaCoim e riservato alle squadre di B2 femminile. Nella prima semifinale, le ragazze di Nibbio hanno piegato al tie break le lodigiane della Tomolpack Marudo, accedendo così alla finale in programma oggi alle 18 contro il Brembo. Dopo il passo falso nell’amichevole della scorsa settimana contro Ostiano, l’Abo ha dato segnali confortanti in vista del debutto in campionato. Addirittura è andata vicina a chiudere 3-0, prima di calare e subire il ritorno delle lodigiane. Ma un eccellente tie break ha permesso a Sghedoni e compagne di festeggiare l’approdo in finale. A livello individuale, spiccano i 23 punti della schiacciatrice Alice Bocchino, mentre la seconda miglior marcatrice dell’Abo è Giorgia Rancati, protagonista del match con 16 punti. «Era la vittoria che cercavamo - ha afferma il tecnico Nibbio - e che dà più morale al gruppo. La strada è lunga, anche se il debutto è vicino. Ma il potenziale della squadra c’è e quindi voglio fare i complimenti alle ragazze».




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