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PICCOLO
Giornale
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Anno XII • n°52 • SABATO 28 LUGLIO 2012
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Per il vice sindaco Carlo Malvezzi «Il riordino territoriale e delle competenze rischia di essere un vero pasticcio»
pagine 4-5-6
RIASSETTO PROVINCE: MA E’ UTILE? ADOTTATE UN BEAGLE D E’ essenziale salvaguardare i servizi per i cittadini. I sindaci: «Il vero problema a ancora il patto di stabilità» L’OSPITE
Non si sono mai amati di Roberto Poli*
INTERVISTA AL PROF. PAOLO MANASSE
«LA POLITCA ITALIANA PREOCCUPA GLI INVESTITORI» ▲
a pagina 7
CARBURANTI, LA PROTESTA
Benzinai, sciopero revocato... per ora
a pagina 8
CALCIOSCOMMESSE
alle pagine 3
CALCIO - E’ IN ARRIVO LA PUNTA MAROTTA
Fietta è ottimista: «Cremo, squadra di prim’ordine»
Oggi i primi titoli L’Italia punta su Valentina Vezzali
Speciale sulla serie A con il calendario della nuova stagione pagine 19-20
a pagina 9
INTERNATIONAL FESTIVAL
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pagine 16-17
CALCIO - SI PARTE IL 26 AGOSTO
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a pagina 28
GIOCHI OLIMPICI DI LONDRA
Travolta la serie A Per Conte doppio deferimento
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SPORT
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*Psichiatra erre.poli@yahoo.it
Dopo la vicenda di Green Hill le associazioni animaliste cercano nuovi padroni per i cani dell’allevamento. Ecco come fare per adottarne uno
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ella abolizione delle province si parla da decenni. Se ne trova traccia nei vecchi programmi dei partiti di destra e di sinistra che l'avevano inserita come proposta di semplificazione e riduzione della spesa .Ma nessun governo e' mai riuscito a mettere in atto una riforma in tale direzione, per le molteplici resistenze incontrate, in gran parte insite nella stessa classe politica . Anzi di province ne sono state inventate di nuove, anche minuscole. Ora la spending review di Monti ne ha decretato l'accorpamento , con soppressione delle piu' piccole per estensione territoriale e per numero di abitanti o di Comuni che la compongono . Non e' ancora del tutto chiaro come avverranno le soppressioni e ricomposizioni, ma certo,se non vi saranno retromarce, sarà un terremoto geografico. Verranno ridisegnati i confini delle cartine geografiche politiche . E Cremona ? Destinata a sparire in quanto troppo piccola come estensione . E con chi finirà ? La possibilità che sembra essere lasciata ai territori di decidere come confluire nelle Province sopravvissute apre scenari inediti e complessi. E alimenta spinte localistiche e centrifughe. La Provincia di Cremona mostra tutta la sua fragile identità territoriale: il casalasco e' orientato sul mantovano, il cremasco guarda a Lodi. Cremona capoluogo sembra spiazzata dalla perdita della sua centralita' e ipotizza una Provincia del Po con Piacenza, ipotesi complicata da realizzare perché interessa territori di Regioni diverse. La rivoluzione territoriale rimette in discussione anche una serie di amministrazioni periferiche dello Stato (prefetture e questure), Enti ( a partire dalle ASL) e associazioni che sono modellate su un assetto organizzativo e gerarchico su scala provinciale. E' di queste settimane la fusione dei Tribunali di Cremona e Crema. E ora le due principali citta' sono destinate a separarsi? Del resto le due citta' non si sono mai tanto amate , per ragioni storiche e perche' diverse .Inimicizia storica che risale all'assedio di Crema ai tempi del Barbarossa. Ma diversità attuale per determinanti socio demografiche ed economiche differenti. Crema più giovane e proiettata su Milano, Cremona più isolata e centrata sulla tradizione agricola. Due citta che si frequentano poco e che viaggiano in parallelo. Dove finiranno le tessere nel nuovo puzzle delle Province?
Musicisti stranieri: come apprezzano Casalmaggiore... a pagina 14
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