38O ANNO / nO 4O6 / SETTEMBRE 2O13
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
La copertina a parole… 38O ANNO / nO 4O6 / SETTEMBRE 2O13
Una calda estate sta tramontando. La spiaggia ed il mare rimangono un piacevole, dolce ricordo.
Sommario IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
Editoriale 3 I luoghi delle vacanze Associazioni 4/5 NOICONVOI
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
Settembre 2O13
In copertina foto di: Maurizio Scotton Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Mocellin, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com
13 Nuove associazioni Resoconti 6/7 Back to Africa 2013:
compie 8 anni il festival più innovativo del territorio
Pietro Bulla
di Moira Bontorin e Davide Bulla nato il 30•05•2013
14/15 “Diventerà una classica del Grappa? 300 walkers invadono il Grappa”
Cultura 8 Ezzelino III da Romano 9/12 Gli Alberi del Giardino Territorio 16 La Madonna del Buon Consiglio
e la processione di Maria Ausiliatrice
Sport 17 U.C. Romano sul Col d’Izoard 17 Fisico minuto…
Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
18 Notizie in breve
Tutti i diritti riservati
19 Defunti
Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
EDITORIALE
I LUOGHI DELLE VACANZE Cari lettrici e lettori ben ritrovati, una calda estate sta tramontando e questo numero di settembre porta con sè il profumo, i ricordi delle vacanze appena trascorse. Molti, nonostante le avverse congiunture economiche, sono riusciti a ritagliarsi qualche giorno di ferie. Una necessità, quasi un’esigenza per staccare dalla routine quotidiana, per riposarsi, per visitare una citta straniera o per godere appieno della bellezza della natura. La copertina ci riporta in riva al mare. Meta classica della vacanze estive. La sabbia finissima, i bimbi che giocano nell’acqua, le piacevoli passeggiate sul lungomare all’ora del tramonto, le interminabili partire di pallavolo o di bocce, e la lettura di un libro all’ombra di un ombrellone, regalano una particolare sensazione di relax.
L’immagine dell’editoriale ci porta invece in provincia di Belluno, sulla diga del Vajont da 50 anni uno dei luoghi simbolo del nostro nord est. Era infatti la notte tra il 09 ed il 10 ottobre del 1963 quando una frana dal monte Toc, scaricò tonnellate di roccia dentro l’invaso della diga. La struttura in cemento ed acciaio resse ma l’onda d’urto scavalcò la diga e distrusse l’abitato di Longarone e dei paesi vicini. Un luogo che la natura si sta riprendendo, che sta diventando un punto di interesse storico/turistico che non deve essere dimenticato per rispetto delle quasi 2000 vittime. Una diga, un
monumento all’ignoranza dell’uomo che deve essere un monito per i nostri amministratori, siano essi politici o tecnici, affinché non antepongano mai gli interessi economici al bene della collettività. Un altro luogo delle vacanze molto conosciuto tra gli amanti delle due ruote lo scoprirete nelle prossime pagine. Gli amici dell’UC Romano hanno effettuato una vera impresa in sella alla loro bicicletta raggiungendo il Col d’Izoard e il Col du Galibier, montagne ha hanno fatto il mito del tour de France. L’estate ci sta salutando, l’aria diviene più fresca e i luoghi delle vacanze diventano un argomento da condividere con gli amici, come avviene da sempre alla sagra di San Giacomo ultimo grande appuntamento estivo. Facciamo tesoro dell’energia dell’ottimismo della positività che questi giorni estivi ci hanno lasciato ed affrontiamo con rinnovato entusiasmo i prossimi impegni. Per molti il lavoro è già ricominciato e fra qualche giorno riprenderanno anche la scuole. Concludo condividendo con voi l’augurio fatto ad alcuni scolari dal Vicario foraneo Don Teresio “ Ragazzi tenete gli orizzonti aperti e studiate non solo per essere promossi ma soprattutto per diventare grandi”. Buona vita Maurizio
Maurizio Scotton
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 ASSOCIAZIONI PAG. 4
Associazione NOICONVOI Gruppo Lettura: Scrivere su un giornale di un argomento quale un gruppo lettura?! L’idea originaria è stata questa: se stai leggendo questa rivista probabilmente ti piace essere informato e aggiornato e, forse, AMI leggere. Se è così allora potremmo fare al caso tuo: noi siamo un piccolo gruppo di persone che si trovano periodicamente (ogni mese e mezzo, due) per parlare di un argomento che ci stuzzica e che amiamo: i libri! Lo facciamo presso il patronato della Parrocchia di Romano perché è fra i membri dell’Associazione Noiconvoi - gruppo che si è dato lo scopo di animare e coordinare la vita dentro il Centro Parrocchiale - che è nata l’idea. Con difficoltà, nel poco tempo libero che ognuno di noi si ricava, ci impegniamo a leggere un libro fra una rosa di titoli scelti, oppure che tratti un argomento comune… e se poi non ce la facciamo? Nessun problema, ascoltiamo gli altri e ci inseriamo successivamente nella discussione! Io sono la “prova vivente” che pur leggendo molto ho dovuto aspettare di confrontarmi con altre persone per ampliare ancor di più le mie conoscenze letterarie. Infatti abbiamo interessi diversi e la bellezza e lo stimolo di ogni incontro è il fatto che l’entusiasmo con il quale ognuno di noi parla di libri fa nascere negli altri la voglia di leggere il libro presentato (o, al contrario, ci capita di fidarci “sulla parola” se qualcuno afferma che non vale la pena leggere quel best-seller così ampiamente pubblicizzato!). Un confronto e uno scambio coinvolgente e sicuramente appassionato. Da parte mia ho sempre avuto la passione per i classici ma ora ho scoperto anche autori contemporanei, libri che non avrei mai letto e che invece sono stata stuzzicata ad affrontare. Non sempre i risultati sono stati quelli sperati (ho una classifica del top dei
libri letti da quando nel lontano 19 novembre 2009 abbiamo iniziato ad incontrarci ma sono ben chiari anche i titoli di quei libri che, nonostante abbiano vinto titoli importanti o scalato le classifiche non ho apprezzato per nulla). Ad ogni incontro parliamo del libro o dell’argomento deciso nell’incontro precedente, poi ampliamo i discorsi su argomenti correlati per finire la serata con la decisione per l’incontro successivo. Molto interessante e impegnativo per tutti è stata la scelta di scoprire uno Stato attraverso i suoi scrittori. Abbiamo così “girato il mondo” passando dal Giappone alla Russia, alla Spagna e, in onore del S. Padre, all’Argentina. All’inizio ci pareva, come ho già detto, impegnativo leggere autori distanti dalla nostra mentalità, o che rappresentavano realtà sconosciute ma ragionandoci insieme abbiamo scoperto che una tale scelta ci ha ampliato di molto il modo di vedere le cose e di raffrontarci con esse. Insomma, sono riuscita a crearvi un po’ di curiosità? Se sì, verificate sul sito internet “www.associazionenoiconvoi.it” oppure nelle locandine affisse alle porte della Chiesa e del patronato di Romano oppure, ancora, presentatevi il giorno dell’incontro (il prossimo è programmato per lunedì 21 ottobre con un libro a scelta dell’autore Alberto Bevilacqua). Non servono iscrizioni, né si pagano oboli… al massimo ci si offre un caffè… Accogliamo tutti, basta ci siano tre condizioni: la voglia di stare insieme, l’amore per i libri e il rispetto reciproco. Se ti va… passa da noi!
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Teatro Settembre è arrivato veloce ma attendiamo con impazienza ottobre, anzi il primo sabato di ottobre quando ripartirà la nostra rassegna teatrale! Edizione n. 6! Come oramai da qualche anno a questa parte, infatti, l’Associazione NOICONVOI organizza una serie di incontri con gruppi teatrali amatoriali della zona e non solo (abbiamo avuto anche compagnie da Trento e da Schio...) Sono gruppi formati di gente appassionata di teatro, che propongono piece teatrali di solito divertenti e allegre, qualche volta un po’ più riflessive ma sempre molto partecipate e coinvolgenti. La proposta è rivolta a tutti: bambini e anziani, giovani e adulti, a chi abita a Romano e a chi abita vicino o lontano, insomma a chiunque ami il teatro e la buona compagnia. Chiediamo un’offerta libera per poter sostenere il rimborso spese che offriamo ad ogni compagnia ma non facciamo pagare un ingresso perché vogliamo che tutti possano partecipare alle serate, in particolar modo le famiglie. Per aiutare a tenere a mente le date degli incontri abbiamo scelto di proporre le serate, ove possibile, ad ogni primo sabato del mese (quest’anno sarà spostato al secondo sabato solo l’incontro di novembre). Molto spesso la sala teatro è gremita ma un posto per te e i tuoi familiari e amici ci sarà sempre…. e se ci fosse un tutto esaurito? Allora ci attiveremo per proporre una replica: promesso! Intanto vieni!
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Un caso straordinario Quest’estate ho ricevuto un regalo tanto gradito da un mio coetaneo. Un libro, un romanzo o meglio un diario, per com’è scritto, che mi ha fatto compagnia in questo torrido agosto. Il libro di Dino Rinaldo è intitolato “Il granito non è più lucido” e racconta fatti veri di una vita non molto facile, ma vissuta con tanta autoironia. Leggendo questo libro ho ripercorso diversi momenti della mia vita. Noi della classe del 1940, nonostante la grande povertà erravamo la classe più numerosa e nessuno ci ha mai superati. Li ricordo benissimo tutti, ad uno ad uno i miei compagni di classe e non mi vanto nel ricordare che “la più bauca ero solo io figurarsi sono stata bocciata in prima elementare”, ma credo sia stata solo colpa della maestra Montanari che mi ha sempre relegata nell’ultimo banco e mi ha sempre chiamata “talpa”. Forse oggi non avrebbe potuto farlo… Poi ricordo la maestra Pelanda che mi ha voluto tanto bene, tanto che mi ha accompagnato a Padova per fare una visita oculistica. Poi c’era il maestro Tessarolo altrettanto buono. Con questo diario Dino spera in una risposta ma io non posso rispondere perché dovrei, con un po’ di aiuto, scrivere un libro anch’io. Tra le sue poesie sono particolarmente affezionata a “BEPPI” perché lo conoscevo bene e perché non potrò mai dimenticare che, quando è caduto il cornicione di casa mia, lui grazie al tuo carò papà, è stato l’unico che è venuto a sistemarlo. Concludendo ti faccio le mie congratulazioni Dino per questo tuo libro che non parla solo della tua vita travagliata ma di religione politica cultura e poesie. Grazie Dino e non perderti mai di coraggio. Maria Rosa Boario W la classe 1940
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Back to Africa 2013:
compie 8 anni il festival più innovativo del territorio Ottava edizione per Back to Africa, importante evento di solidarietà che si è svolto dal 19 al 21 luglio nella consueta location di Villa Ca’ Cornaro a Romano d’Ezzelino, con la sua carica di musica, divertimento e spettacolo.
Quest’anno Back to Africa ha triplicato l’appuntamento, aggiungendo al calendario classico la serata del venerdì con uno special guest d’eccezione, il winemaker Roberto Cipresso, famosissimo e pluripremiato produttore di Brunello, nella veste inedita di bluesman intervistato da Gianpaolo Giacobbo. Sul main stage live gli Anima Caribe e The Soulfinger. La manifestazione è proseguita il sabato, con una grande festa animata dai ritmi brasiliani dei Batuque Branco e dal progetto italo senegalese dei Cafè Touba. Domenica pomeriggio l’attività al parco è stata dedicata alle famiglie, con i consueti laboratori di musica per bambini. In serata, live music reggae con gli Smokingdogs, funky e black revival con i BaccoxBacco e live radio a cura di Bella & Monella. Tutte le sere nell’area food & drink, è stato possibile gustare e degustare sia la cucina etnica sia la tradizionale cucina veneta. B2A è il risultato di un progetto di solidarietà innovativo, che supporta al 100% l’attività di UTA Onlus, associazione che opera a favore dei bambini malati
e bisognosi di due ospedali dei Fatebenefratelli in Togo e Benin. Back to Africa fa solidarietà, ma lo fa a modo suo, con un programma itinerante che culmina ogni anno con questa grande festa per tutte le età, nella straordinaria location immersa nel verde di Villa Ca’ Cornaro, alle porte di Bassano del Grappa (VI). Un evento di portata nazionale che lega migliaia di persone, vicine e lontane, accomunate dall’amore per l’Africa, le sue suggestioni, la sua musica, la sua cultura, la sua natura, la sua gente. Una formula vincente, come dimostrano i numeri: nata quasi per gioco dall’idea di due amici, Nicola Farronato e Francesco Perin, la manifestazione ha raggiunto risultati ogni anno più sorprendenti. I fondi inviati per i progetti UTA sono il ricavato della distribuzione di migliaia di magliette a marchio Back to Africa e della raccolta di offerte libere. Il festival è reso possibile anche grazie al gran numero di volontari, un centinaio circa, che ogni anno offrono il proprio talento e tempo per portare a termine un progetto sempre più grande. Un evento che
negli anni ha coinvolto non solo amici, supporter e istituzioni, ma anche numerose aziende locali che hanno donato il proprio contributo sia economico che tecnico. Questo impegno collettivo per le popolazioni di Benin e Togo ha permesso la costruzione di un pozzo per la raccolta dell’acqua potabile ai fini sanitari e la creazione di un servizio attrezzato di terapia intensiva pediatrica; ha contribuito alla realizzazione di un impianto di produzione di ossigeno per il reparto di pediatria e alla costruzione di un nuovo reparto di neonatologia. Ha inoltre garantito numerosi programmi nutrizionali per i bambini degli ospedali di Tanguietà, in Benin, e di Afagnan, in Togo. Il progetto Back to Africa quest’anno sarà a favore della costruzione di una azienda agricola a Tanguietà, rivolta principalmente ai fabbisogni alimentari dei bambini, ma che mira a divenire un progetto di impresa social con ricadute positive anche in termini di occupazione. Arrivederci a B2A 2014
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UTA
Uniti per Tanguiéta e Afagnan Via Ca’ Cornaro, 5 36060 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 33705 Fax 0424 512153 c/c postale n. 14280366 c/c bancario B.P. Marostica Filiale di Romano d’Ezzelino IBAN: IT41G0557260900CC0870004248 uta96@fatebenefratelli.it www.uta96.it
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 CULTURA PAG. 8
Ezzelino III da Romano Una cronaca racconta che Ezzelino III da Romano vide la luce il 25 aprile del 1194 e il confronto con altri personaggi celebri come Federico II nipote del Barbarossa (nato nel 1194), Antonio da Padova (nato nel 1195), Francesco d’Assisi (nato nel 1182) e Innocenzo III (eletto papa nel 1198 a 38 anni)… di Serena Cecilia Campagnolo
fa capire come entrasse a pieno titolo a far parte di un’epoca di eventi eccezionali. La sua famiglia era tedesca ed era venuta in Italia a seguito dell’Imperatore Corrado II e si era insediata nel cuore del Veneto tra Romano e Onara. Suo padre Ezzelino II raggiunse una dignità signorile alla pari con gli Estensi, i San Bonifacio, i Camposampiero, portò la sua Domus – famiglia ad essere potente e servita da vassalli nonché ad essere titolare di chiese e castelli e sposò la toscana Adeleita che gli diede sette figli: due maschi (Ezzelino e Alberico) e cinque femmine (tra cui la Cunizza ricordata da Dante nella Commedia). Il giovane Ezzelino III era appassionato del mestiere delle armi e seguiva il padre nei suoi assedi contro padovani e vicentini. In breve divenne un leader. I Da Romano controllavano una vasta area di territorio tra trevigiano, vicentino, padovano e veronese e condizionavano non poco i Comuni vicini. Nel 1220 Ezzelino II decise di farsi monaco e di ripartire tali territori tra i due eredi: Ezzelino ebbe la marca trevigiana e Alberico la zona vicentina, naturalmente la divisione sanciva un indebolimento della Domus che negli anni
successivi non riuscì a crescere e consolidarsi finchè Ezzelino III incontrò Federico II. L’imperatore come già suo nonno, il Barbarossa, combatteva le spinte autonomistiche dei Comuni del nord Italia e fu così che tra lui e i Da Romano si verificò un incontro di reciproci interessi: dal 1232 fu concessa la protezione a garanzia della famiglia. Nel 1236 Padovani, Vicentini e Trevigiani attaccarono Ezzelino a Rivalta (Verona) e l’intervento dell’Imperatore piegò gli aggressori dopo di che Ezzelino fu posto come “vicario” a Vicenza pur non avendone titolo ufficiale. Egli divenne anche signore di Verona con il compito anche di conquistare Padova e Treviso. Era evidente che il protagonista accanto all’imperatore era lui e non il fratello Alberico, e in questa veste era passato dal rango di signore locale a uomo dell’impero. Dal 1237 dunque curò il controllo delle città della Marca, a tratti ebbe anche il
possesso di Trento, Brescia e Feltre mentre Treviso era in mano ad Alberico con il quale i rapporti si erano deteriorati. Egli trasformò la Marca in pacifica, “gioiosa” e la gratitudine dell’imperatore si manifestò con la concessione della propria figlia naturale Selvaggia in sposa nel 1238. Lo speciale legame tra i due è visivamente sancito dalla presenza dell’affresco in una stanza di Palazzo Finco, nella zona presso Piazzotto Montevecchio in centro a Bassano del Grappa (dove risiedevano i Da Romano): vi sono raffigurati l’Imperatore Federico II e la moglie Isabella con altri personaggi di corte, indizio della speciale familiarità e della frequentazione. Le loro sorti erano legate, nel bene ma soprattutto nel male: infatti i nemici di Federico II ora lo erano anche di Ezzelino III. Ciononostante il “vicario” rimase fedele al suo imperatore, anche quando questi nel 1250 morì. A questo punto tutte le città si rivoltarono ed Ezzelino operò con violenza meritando l’appellativo di tiranno. I papi Innocenzo IV e Alessandro IV bandirono crociate contro di lui che era rimasto solo e prigioniero della sua idea imperiale, deciso a lottare contro tutti. Recuperò certamente il rapporto con Alberico ma ebbe la preoccupazione in più di doverlo difendere. Tentò un’offensiva contro i crociati alla volta di Brescia per conquistare poi Milano, ma venne tradito e i suoi nemici ordirono un’alleanza per distruggerlo. Nella battaglia di Cassano d’Adda fu ferito ad un piede e poi al capo, infine venne fatto prigioniero e portato al castello di Soncino per essere curato, ma durante la notte del 27 settembre o del 1 ottobre 1259, si sarebbe dato la morte in solitudine. La sua costruzione politica si dissolse e la sua famiglia fu sterminata.
gli Alberi del giardino
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Serena Cecilia Campagnolo
Di miti degli alberi ai nostri “perchè”
Cara Cocci detta Nella che d’ogni albero sai la storiella qualche leggenda raccontaci ora così che possiamo imparar ancora. Le piante son tante, e le specie diverse ma utili all’uomo e alle sue richieste. Con legni, con rami, con foglie, con frutti si fan creazion per il bene di tutti. Sempre rinascon a vita nuova è un messaggio importante e a Natura si sposa. Raccontaci, forza, le storie che sai non tutti le sanno, aiutaci dai.
Salici lì accanto e detti piangenti accompagnan il cammino di genti dolenti. Con i lor rami che cadono al suolo nei viali degli Inferi a muto stuolo. Su un tronco di salice di netto reciso lungo al fiume in un punto preciso, poggiò le sue vesti la ninfa Arethusa e poi s’immerse tranquilla e sicura. Ma il fiume Alfeo la voleva trattenere e lei a Diana la libertà chiese, fu trasformata perciò in una fonte, inseguita da Alfeo per mare e per monte. All’isola Ortigia lui la raggiunse E mescolaron le acque per sempre congiunte…
Da quando c’è vita son nate leggende raccontano fatti e strane vicende Le narrano i vecchi sotto alle fronde ascoltano i bimbi seduti alle sponde. Apollo guidava il carro del sole portava il giorno col suo bel chiarore. Il figlio Fetonte volle rubarlo e su nel cielo veloce portarlo. Ma sperso nel vuoto, il carro impazzì bruciò tutto quanto e cadde di lì. Fetonte punito, fu folgorato e dal cielo alla terra con forza scagliato. Nel fiume Eridano precipitò e questo da allora si chiama Po. Le sue sorelle piangevan la morte Zeus per pietà offrì lor nuova sorte: le trasformò in pioppi argentati frementi al vento e ai soffi gelati, lacrime d’ambra lor piangono sempre lungo le rive del fiume corrente…
Una storia antica racconta che Atena sfidò sulla rocca a grande contesa il gran Poseidone, re di mare e di flutti, ad offrir agli Ateniesi i migliori lor frutti: lui trasse dal suolo un cavallo potente lei fece nascere l’olivo fremente. Quest’ultimo dono fu certo il migliore accolto da tutti con grande favore…
Accadevan spesso capricci tra dei e litigate, per questo eran rei! Il fiero Apollo sbeffeggia l’Amore, lui arma le frecce da Vendicatore. Con una spuntata e di piombo lanciata il cuore colpisce di Dafne chiomata. Con l’altra dorata e ben acuminata fa nascer passione non ricambiata. Apollo è vagante e disperato, cerca la ninfa con cuore malato. Ma lei gli scappa con tanta paura e vuol trasformarsi in pianta pura. Ecco diventa alloro profumato con radici e rami, verde e speziato. Apollo triste ne fa sua corona sacra ai poeti, segno di gloria, per conservarne di certo il ricordo che si perpetua giorno per giorno…
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 CULTURA PAG. IO
Ermes e Zeus giù dall’Olimpo visitan il mondo con piglio convinto: proprio degli uomini voglion vedere se giusti ed onesti sian nel volere. Bussan e ribussan a tutte le porte ma vengon scacciati: che brutta sorte! Giunsero infine ad una capanna di due vecchietti, alta una spanna. Filemone e Bauci questi i lor nomi poveri e miseri ma non vergognosi, offrono aiuto e cordiale accoglienza, quello che posson: di molto son senza! Soffiano il fuoco su rami di pino per offrire la cena e da bere buon vino. Su coppe di faggio, con frutta e con noci ascoltano attenti dei stranier le voci: a salir sul monte vengon invitati a dir desider vengon pregati.
Di rimaner insieme per sempre è la speranza per questa gente, che a governar fu messa nel tempio fino al termine del proprio tempo. Quando giunse infine l’addio venne anche il dono del dio: furon presi ben abbracciati e trasformati in rami intrecciati di alberi grandi di quercia e di tiglio forti, immortali, di sicuro appiglio…
Se sei un giusto una cosa è sicura: niente e nessuno ti faran paura. Anche se un tempo, lo devi sapere, c’eran due dèi dal forte potere, figli di Ares e Afrodite, la Guerra e l’Amore in tutte le vite, Foibos è Paura, Deimos è Spavento, l’albero loro è l’acero al vento. Tinge di rosso le foglie il Tempo quando l’Autunno ha il sopravvento…
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 CULTURA PAG. II
Ecco che un giorno fugge Sikeus per il timor e per sottrarsi da Zeus. Presso la madre trova pertugio Gea, la Terra, offre rifugio. Dal grembo lui nasce di pace si pasce: è un albero amico di lui il nome è fico. È un albero sacro a tutti gli dei e con forza tenace attaccato a lei…
Il grande Zeus volle incontrare la bella Europa da conquistare. Chi dice sotto a un platano verde in forma di aquila, veloce, la prende. Chi dice lungo una spiaggia selvaggia in forma di toro, la carica e viaggia. Oltre al mar fino all’isola Creta di cui divenne regina segreta…
e ed as v o nu
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Invece a Cipro sacra ad Afrodite cresce il melograno e questo si dice: quando Kore fu rapita da Ade un grande dolore ne ebbe sua madre. Demetra, dea delle messi, che fugge e abbandona i raccolti promessi. Kore è negli Inferi e non tornerà: ha mangiato sei semi senza volontà del melograno frutto dell’Aldilà Demetra per questo chiede pietà. Zeus promette e garantisce e proprio ad Ade chiaro lo dice: “poiché ha mangiato solo sei semi con te resterà solo sei mesi!” Da allora giù all’Ade passa l’inverno che senza fiori appare eterno. Ma quando dalla mamma ritorna tutto rinasce e si riforma…
Son tanti i fiori e di più i frutti per il piacer e la gioia di tutti. Uno di loro è molto famoso è conosciuto come “pom d’oro”. E per averlo ebber contesa tre belle dee con grande pretesa: “alla più bella” c’era su scritto, e ognuna pensava di averne diritto: Era, Atena ed Afrodite che si affrontavan come nemiche! Un giovan a giudice fu interpellato, principe Paride era chiamato. Tutte fecer lusinghe e promesse che Valore e Potere e Amore a lui desser. Scelse l’offerta dettata dal cuor già conquistato al pensiero d’amor Ebbe Elena, donna più bella e si scatenò perfino una guerra. Tante le storie, come vedete, io le racconto, così le sapete. Perché di quello che abbiamo intorno è molto importante avere il ricordo.
le Schede
Leggi le schede dedicate agli alberi e cercali nei giardini, nei parchi e lungo le strade del luogo in cui abiti. Impara a riconoscerli, a disegnarli e a fotografarli.
Pioppo nero o Populus nigra L. ALTEZZA: fino a 30 metri CORTECCIA: bruna, solcata FOGLIE: foglie triangolari con margine seghettato e dal lungo picciolo FIORI: in grappoli pensili allungati FRUTTI: capsule ovoidali con piccoli semi piumosi poi dispersi dal vento USI: dal pioppo si ricava carbone vegetale, usato nell’industria e in medicina. Le gemme e la corteccia hanno proprietà medicinali. Impiegato per filari, viali alberati e sulle rive dei corsi d’acqua.
sti a coppie entro una cupola spinosa non pungente FRUTTI: i frutti sono acheni (frutti secchi con involucri più o meno duri che contengono i semi). I frutti del faggio sono chiamati faggiole e sembrano piccole castagne triangolari che possono essere mangiate. La pianta dà frutto a partire dai 70 anni USI: il legno di faggio viene usato per costruire mobili e oggetti d’uso e come combustibile. Dalla distillazione a secco del legno si ottiene il catrame e la faggiola può essere utilizzata come surrogato del caffè. L’albero è molto utilizzato per decorare parchi e giardini.
Salice piangente o Salix babylonica L.
Quercia o Quercus pubescens Willd. o roverella ALTEZZA: 15-20 metri CORTECCIA: grigio scura, fessurata in piccole placche ruvide FUSTO: sinuoso, eretto FOGLIE: foglie ovali, lobate, di circa 5 - 10 cm, a margine ondulato, breve picciolo FIORI: Nella stessa pianta ci sono sia i fiori maschili riuniti in amenti (spighe pendenti) di colore giallo che quelli femminili solitari o a 2-4 FRUTTI: la ghianda: una noce liscia con una cupola di squame. Le ghiande venivano usate per l’alimentazione dei maiali e per ottenere il tannino, usato come tintura USI: il legno è chiamato anche rovere ed è utilizzato per costruire mobili, botti, pavimenti, nella cantieristica navale, nelle travature edili e per le traversine ferroviarie. La corteccia è stata usata in medicina, per conciare le pelli e come colorante. La roverella produce legname resistente, simile a quello della farnia, ma più irregolare e più difficile da lavorare.
ALTEZZA: dai 5 ai 10 metri CORTECCIA: grigio-verde quando l’albero è giovane poi si scurisce e si screpola FOGLIE: disposte a spirale, a inserzione sparsa, color verde chiaro, strette e lunghe, con margini seghettati, in autunno diventano dorate FIORI: in grappoli pendenti FRUTTI: capsule con molti semi provvisti di ciuffi di peli bianchi e setosi. Si moltiplica con la semina e per talea USI: i rami del salice sono noti come vimini che vengono intrecciati per creare cesti e stuoie. Con il legno tenero e leggero si costruiscono casse, truciolati e callulosa, si usa anche per scolpire.
Olivo o Olea europaea L. ALTEZZA: fino a 10 m FUSTO: contorto, di legno duro e pesante. Sulla ceppaia a raso terra si formano nodi globosi CORTECCIA: grigia FOGLIE: opposte, dure al tatto, lisce, lanceolate, picciolo corto, verdi da un lato e argentee dall’altro FIORI: piccoli, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi, in grappoli di 10-15 infiorescenze FRUTTI: drupa (frutto con buccia, polpa e nocciolo all’interno) ellissoidale dal peso di 1-6 grammi. La pianta fruttifica dopo circa 4 anni, matura a 50 anni, può vivere per molti secoli USI: albero originario dell’Asia Minore, fu diffuso dai Fenici e utilizzato moltissimo dai Greci per le più svariate applicazioni basti ricordare, ad esempio, che il letto di Ulisse e Penelope era stato ricavato nel legno di olivo. I Romani usavano l’olio per l’illuminazione con le lucerne, per creare unguenti e profumi, come alimento, nella tessitura. Alloro o Laurus nobilis L,
ALTEZZA: fino a 10 metri, se potato resta un arbusto CORTECCIA: verde nerastra FUSTO: eretto, sinuoso, largamente ramoso, con rami sottili FOGLIE: ovali, color verde scuro, di notevole consistenza, lucide da una parte e opache nell’altra, molto profumate FIORI: fiori giallo chiaro FRUTTI: drupe nere e lucide con un solo seme. Si moltiplica per semi, polloni (germogli originati sotto terra che appaiono in superficie anche a distanza dall’albero che li ha originati) oppure per talea.
Pino marittimo o Pinus pinaster Aiton
ALTEZZA: dai 5 ai 30 metri CORTECCIA: a placche rosso-brune e squamosa FUSTO: eretto FOGLIE: aghi riuniti in gruppi di 2, lineari di 10 – 20 cm, rigidi e pungenti FIORI: i fiori maschili sono giallo rosati, quelli femminili rossastri FRUTTI: dopo la fecondazione i coni femminili diventano in pigne contenenti i semi USI: il legno viene utilizzato in falegnameria e come combustibile, la resina per l’olio essenziale, la trementina o acquaragia, per unguenti balsamici, sciroppi e profumi.
Faggio o Fagus sylvatica L. ALTEZZA: dai 15 ai 35 metri CORTECCIA: sottile, grigia con macchie bianche, liscia e lucente FUSTO: alto, dritto e cilindrico, col tempo diventa scanalato FOGLIE: alterne, ovali, pelose sulle nervature, lucide, più chiare nella pagina inferiore, hanno margine ondulato. In autunno diventano giallo e rosse FIORI: i fiori maschili sono amenti (infiorescenze a grappolo pensile, come spighe composte di fiori di uno stesso sesso) sferici, quelli femminili sono dispo-
Tiglio o Tilia cordata Miller. o tiglio selvatico ALTEZZA: fino a 15 - 20 m TRONCO: robusto, numerosi polloni alla base CORTECCIA: grigio scura, brunastra, dapprima liscia, col tempo si screpola FOGLIE: a forma di cuore, leggermente asimmetriche, provviste di lungo picciolo, con margini seghettati, color verde brillante FIORI: bianco-giallastri, con calice di cinque sepali e corolla di cinque petali, stami a ciuffetti e pistillo unico e molto profumati, riuniti in mazzetti portati da un peduncolo che parte da una brattea (foglia ridotta posta in vicinanza d’infiorescenze) che serve a far “volare” i frutti maturi ad opera del vento FRUTTI: capsule ovali della grossezza di un pisello, con superficie costoluta, pelosa e con un endocarpo (porzione interna di un frutto) legnoso e resistente chiamato carcerulo. Si moltiplicano per semi, talee e innesti USI: il legno leggero e chiaro viene utilizzato per lavori di intaglio, intarsi, sculture, strumenti musicali, per realizzare carboncini da disegno; la corteccia per produrre corde e stuoie, i fiori per tisane, infusi e un miele pregiato e aromatico, le piante in funzione ornamentale in parchi, ville e giardini. Noce o Juglans regia L. ALTEZZA: da 10 a 15 metri FUSTO: eretto e solido, ramoso CORTECCIA: grigio-biancastra, prima liscia poi fessurata e screpolata FOGLIE: composte da 5-9 foglie ovali, con margine liscio e foglia apicale più grande. Sono verde carico da un lato e più chiaro dall’altro, sono leggermente profumate FIORI: fiori maschili in amenti-spighe pendule di 5 – 10 cm, di colore verde scuro sui rami dell’anno precedente. I fiori femminili sono riuniti a gruppi di 2-4, con uno stigma, appaiono sui nuovi germogli contemporaneamente alle foglie FRUTTI: drupa liscia e verde che contiene un solo seme chiamato noce. È composta dal mallo che avvolge le due valve legnose che a loro volta racchiudono il gheriglio. Il noce si riproduce per seme e per innesto USI: il legno è pregiato, duro ma facilmente lavorabile per questo ben utilizzato da scultori e falegnami. Le noci sono molto apprezzate e così pure il nocino, un liquore prodotto con i frutti ancora verdi all’inizio dell’estate. Gli oli estratti dalle foglie o dai gherigli si utilizzano per la produzione di colori ad olio e cosmetici curativi per la pelle. Acero campestre o Acer campestre L
ALTEZZA: 15-20 metri CORTECCIA: bruna, solcata a placche FUSTO: breve, diviso e ramificato, talvolta inclinato
FOGLIE: foglie palmate, a cinque lobi poco pronunciati con nervature evidenti, lunghe circa 8-10 cm con piccioli di 10 cm, i colori variano dal verde al giallo in pieno autunno FIORI: piccoli, riuniti in grappoli giallo-verdastri lunghi circa 15 centimetri FRUTTI: Il frutto è una samara ossia un frutto secco che non si apre naturalmente e con la parete allargata a guisa di ali (a 180°) USI: gli aceri vengono coltivati per la produzione di legname, per la costruzione di mobili, pavimenti e strumenti musicali (chitarre e tamburi), per la produzione di cellulosa e combustibile e come pianta ornamentale.
Fico comune o Ficus carica L. ALTEZZA: dai 6 ai 10 metri FUSTO: tronco corto e ramoso CORTECCIA: rugosa, color grigio-cenerino FOGLIE: grandi, ruvide, lobate (a tre o cinque lobi), verde carico nella parte superficiale, più chiaro nell’altra FIORI: piccolissimi; una piccola apertura apicale, detta ostiolo, consente l’entrata degli insetti per l’impollinazione FRUTTI: grosso, a forma di pera, carnoso, morbido, dolcissimo, i colori variano dal verde al viola. All’interno ci sono i veri fiori e i veri frutti circondati dalla polpa che si mangia. Il fico commestibile riceve il polline e quindi matura i semi che sono botanicamente acheni (i frutti veri e propri) che contengono una piccola noce, e sono nei fatti quei piccoli granellini che si trovano all’interno del frutto USI: se ne mangiano i frutti freschi ed essiccati (ricchi di vitamine, proteine, zuccheri e sali minerali); il lattice delle foglie e dei rametti veniva usato per produrre formaggi e per eliminare calli e pori della pelle. Platano comune o Platanus hybrida Brot. ALTEZZA: fino a 30 metri FUSTO: eretto a rami grossi e incurvati CORTECCIA: liscia e sottile, color grigio-marrone, si desquama rapidamente lasciando chiazze verdi FOGLIE: larghe, ampie fino a 20 cm, palmate e lobate, giallastre quelle maschili e rossastre quelle femminili FIORI: piccoli in capolini sferici portati da lunghi peduncoli FRUTTI: frutti rotondi che quando maturano liberano moltissimi semi USI: il legno viene usato per fabbricare mobili, compensato, carta, legna da ardere. Sono alberi monumentali adatti a viali, parchi e giardini di grandi dimensioni, sopportano bene l’inquinamento. Melograno o Punica granatum L.
ALTEZZA: fino a 5 metri CORTECCIA: rosso-grigiastra, usata in Africa del nord e in Oriente per conciare il cuoio, usata anche come colorante FOGLIE: opposte, lucide, strette e lunghe FIORI: colore rosso, di circa 3 cm di diametro hanno 5-8 petali FRUTTI: grossa bacca coriacea (“Balaustio”) che matura in autunno. È tonda, di colore giallo-arancio, diviso al suo interno in 7-15 cavita’ contenenti i semi (circa 600), avvolti da una polpa per lo più acida. Il frutto reca in posizione apicale una corona a quattro-cinque pezzi residui del calice del fiore USI: Il succo spremuto dai semi si chiama “granatina”, può essere usato come bevanda o nelle ricette di molte cucine tradizionali per preparare salse per piatti di carne o nella preparazione di dolci.
Melo o Malus domestica Borkh.
ALTEZZA: da 3 a 15 metri CORTECCIA: bruno-grigia FOGLIE: foglie ovali, con apice acuto e base arrotondata, larghe fino a 6 cm e lunghe fino a 12, lisce da una parte e vellutate dall’altra FIORI: corolla di 5 petali, color bianco. Le infiorescenze sono a corimbo cioè i singoli fiori (3-7) sono peduncolati e inseriti sull’asse principale a diverse altezze ma arrivano tutti alla stessa altezza. Fioriscono a primavera FRUTTI: Il frutto, detto pomo, si forma dal ricettacolo fiorale insieme all’ovario, è un falso frutto globoso, dal diametro di 5-9 cm, il cui colore a seconda della qualità e della maturazione varia dal verde, al giallo, al rosso. Il frutto vero è il torsolo, la parte più dura rispetto alla polpa. Nella parte più interna ci sono cinque carpelli disposti a stella che contengono da uno a tre semi USI: il legno viene usato per intagli; la pianta ha valore ornamentale in parchi e giardini; il frutto può essere mangiato in moltissimi modi: crudo, cotto, nei dolci, in marmellata, liquori, grappe, succhi.
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 ASSOCIAZIONI PAG. I3
Nuove associazioni Il 13 gennaio 2013 si è svolta l’assemblea costitutiva dell’Associazione Marocchina Italiana “ATTAWASSOL” che significa: Comunicazione aperta a tutti. Questo incontro si è svolto presso la “Casa delle Associazioni” di Romano D’Ezzelino ed era aperta a tutti i cittadini, marocchini innanzitutto ma anche a residenti di altre etnie.
il segretario Said, l’Assessore L. Breda, del comune di Bassano con delega ai servizi alla persona, alla famiglia, Casa e Attività Demografiche e il presidente dell’associazione Cherki Aziz. La cerimonia di apertura è stata avviata dal presidente Cherki Aziz che ha dato un saluto ai presenti, per la maggior parte magrebini e poi si è rivolto agli ospiti italiani, invitandoli al canto dell’inno nazionale. Dopo aver intonato i due inni nazionali, del Marocco e poi dell’Italia, si è passati alla presentazione del programma dell’associazione per l’anno 2013. L’attività di questo sodalizio si svolge prevalentemente nel comune di Bassano del Grappa e il programma per il 2013 è ricco di iniziative di carattere socio- culturali. Gran parte di questi progetti sono stati già svolti a partire dal mese di marzo. Il programma che ha per titolo “Dialogando” apre con varie tavole rotonde su diversi temi di discussione: si va dal dialogo sulle fedi religiose, alla discussione con le associazioni di volontariato oppure alle associazioni delle donne. Infatti, anche le donne marocchine residenti nel territorio hanno un’associazione denominata “Atlas” che collabora con la più
Il consigliere Nourddin e il responsabile per le attività sportive Rachid mentre si accingono a distribuire il Tè caldo con la menta in piazza a Bassano, durante la festa Multi etnica (DIALOGANDO 2013). importante”Attawàssol”, perché questa comprende tutti gli associati. Oltre alle varie tavole rotonde su temi socio - culturali gli amici magrebini hanno programmato altre iniziative, per esempio i corsi di cucina che si terranno presso la casa San Francesco in via Ca’ Erizzo a Bassano in collaborazione con l’associazione la Casa a Colori oppure il torneo di calcetto multietnico nel periodo che va dal 4 al 12 maggio. Per questi ed altri motivi dentro il gruppo dirigente si sono dati incarichi specifici: Salah Ezzitouwi è semplice consigliere, aperto però alla pubblic relations, ma è consigliere anche Marwan, mentre Rachid Hamzaovi è il consigliere responsabile per le attività sportive, così come, il segretario generale è Said Bensserar e, infine, Cherki Aziz è il presidente dell’associazione. Il programma completo delle attività e iniziative varie, per chi è interessato, lo può trovare presso gli uffici degli assessorati alla pubblica istruzione, politiche giovanili e servizi sociali del comune di Bassano del Grappa,
in via Da Ponte, 37 oppure all’indirizzo mail p.nosadini@comune.bassano.vi.it: il gruppo si riunisce, soprattutto, a Romano d’Ezzelino, grazie alla disponibilità della parrocchia e del parroco Don Cesare. Ma il presidente Aziz tiene a precisare che: dobbiamo ringraziare l’Amministrazione Comunale per la disponibilità loro personale ed anche per le strutture che ci concedono per le diverse attività (vedi Casa delle Associazioni). Un sentito grazie, va anche all’Associazione Sardegna Nostra ed alla Sèriola, per il supporto che ci hanno dato in vari momenti.
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 RESOCONTI PAG. I4
“Diventerà una classica del Grappa? 300 walkers invadono il Grappa” Grande successo alla seconda edizione Del Nordic Walking Fizan Trophy “Gran Prix del Grappa”, una mezza maratona in un ambiente montano poco frequentato dal turismo di massa, su e giù per mulattiere della grande guerra, su sentieri dagli ampi spazi aperti e tra boschi e abetaie di un dolce sapore montano. di Carlo Grigolon - Asd Nordic Walking Montegrappa Ed ecco alle ore 10.00 in punto trecento persone partono all’assalto di Cima Grappa. A cento metri dalla partenza subito si dividono i due percorsi, 130 atleti si avviano ad affrontare il lungo cammino che li porterà a cima Grappa e ritorno per ben 21.8 km e un’ascesa totale di 1066 metri, gli altri proseguono verso val Manara e località San Giovanni per effettuare un percorso di 10 km e 300 metri. Il primo gruppo partito con direzione cima Grappa, parte di buon passo per affrontare il lungo percorso di 21 km e 800 metri. Dopo un lungo attraversamento, un sentiero in abetaia e una lunga mulattiera, attaccano il sentiero nr. 80 che dalla località Fortin li porta a Cima Grappa. Questo è il tratto più ripido e difficile del percorso, 387 metri di dislivello che salgono su ripido sentiero che non molla mai fino alla cima, e non hanno mollato nemmeno i nostri atleti. Il primo Vielo Luigino transita a Cima Grappa verso le ore 12.15 coprendo quindi 12 km e 350 metri comprendenti 871 metri di ascesa e 200 di discesa in 2 ore e 15 minuti. Via via per altre 2 ore transitano gli altri atleti. Transitati a Cima Grappa, percorso il viale Eroico del sacrario e dopo uno scatto per la foto di rito, via giù per il sentiero 20 del cai lungo il Rivon, il Coston e su verso l’Asolone lungo un percorso che calca tutta la cresta ovest del massiccio, che dai 1770 metri di Cima Grappa li porta ai 1520 metri del monte Asolone. Questo percorso sicuramente tra i più belli e panoramici del Grappa ha regalato intense emozioni tra nuvole basse e scorci di sole che giocavano tra questi colli tanto dolci e tanto duramente contesi durante la Grande Guerra. La bellezza del panorama di questa alta cresta ha accompagnato per chilometri i walkers in una camminata dal sapore irreale tra squarci di sereno e nuvole basse che spazzava-
no le creste. E poi via stanchi ma felici lungo la mulattiera che in breve li condurrà all’arrivo in località Lepre. Nel frattempo il secondo gruppo si porta sopra i Colli Alti e presso l’albergo San Giovanni dove trovano preparato un magnifico ristoro di metà percorso. Presso l’albergo il gestore fa gli onori di casa e riceve i tanti camminatori che avevano scelto il percorso di 10 km. Dopo essersi abbondantemente ristorati partenza verso il col Fenilon da dove si gode una magnifica panoramica su Bassano del Grappa e su Cima Grappa. Poi via ancora attraverso prati ricoperti di narcisi e tarassachi che in questo periodo punteggiano di bianco e giallo il verde intenso dell’erba, particolarmente intenso quest’anno per le abbondanti piogge di questa strana primavera. Dopo una breve pausa sul Fenilon giù verso la valle dei Camini e quindi a Lepre. Alle ore 13.00 i partecipanti del percorso breve
si stavano rifocillando presso la Locanda Lepre gustando un gustoso pasta party, e attendendo i loro compagni della mezza maratona. Alle ore 13.22 con il tempo di 3.22.46 il walker Vielo Luigino e Panarotto Sergio transitano sul traguardo seguiti da Sabani Luigi, e poi via via gli altri. La prima walker femminile la maestra Lanz Valentina arriva sul traguardo alle ore 14.00 con un tempo di 4.01.27. Inizia quindi la festa del dopo gara presso la locanda Lepre e tra gli applausi generali via via transitano tutti gli altri walker. Gli ultimi arrivano sotto un temporale, stanchi ma felici e con il sorriso sulle labbra per la bellissima esperienza. Alle ore 16.15 premiazione ufficiale improvvisando il podio delle premiazioni sotto il capannone utilizzato dalla trattoria per i pranzi al riparo dal temporale che nel frattempo dopo che tutti gli atleti erano rientrati continuava ad infuriare con vento e grandine.
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 RESOCONTI PAG. I5
Premiati Tempo medio Femminile 1 - Candeago Wally Toste & Toast 2 - Barisan Michela Iwalk 3 - Finetto Lazzarella NW Monegrappa
Tempo medio Maschile 1 - Borgato Silvio 2 - Amistadi Giovanni NW Arcobaleno 3 - Damolin Mauro
Miglior Stile Perri Piera Camminatorisenzaconfini Zen Livio NW Recoaro
Riconoscimento partecipazione al primo maschile e primo femminile Lanz Valentina NW Arcobaleno Vielo Luigino Toste & Toast
Premi di Gruppo più numeroso 1 - ASD Nordic Walking Montegrappa 2 - Toste & Toast 3 - ASD Nordic Walking Arcobaleno
Con gli interventi del vice sindaco di Romano d’Ezzelino Remo Serraglio e del Master Claudio Slomp si concludeva la giornata tra un accorato applauso generale. Merito dei percorsi, merito della bella gente che partecipa alle tappe nel Nordic Walking in tour, merito dei nostri affezionati del Nordic Walking Montegrappa, merito dei tanti nostri soci, merito del Grappa, merito della passione che portiamo tutti nel cuore praticando questo nostro sport, nemmeno le previsioni meteo e il temporale finale hanno scalfito la gioia e l’allegria della compagnia e la felicità per una giornata diversa dal solito trascorsa tra amici in un ambiente tutto da vivere e da scoprire. Sono anni che cammino in Grappa e ogni anno scopro nuovi sentieri, nuovi passaggi, nuovi anfratti, continuo ad imparare e ad amare questa nostra “balorda e bistrattata montagna” che non sa da collina, non sa da Grande Montagna e che penso non troverà mai la sua identificazione precisa, ma tutto sommato è questo il suo fascino. Il Grappa come una bella donna mutevole, velato, si nasconde, si svela, si copre e si scopre, può sembrare cattivo, ti respinge ma poi ti richiama e ti dona se stesso. 18 sono i gruppi che hanno partecipato all’e-
vento: ASD NON UDENTI MONTEBELLUNA, ASD SAINT TROPEZ (Dueville), CAMMINATORI SENZA CONFINI (Ferrara), ERANORDIC (Val Belluna), IWALK (Montebelluna), NOI SAN BIAGIO DI CALLALTA, NW ALTAMARCA (Moriago della Battaglia), NW ARCOBALENO (Ala TN), NW BASSANO (Bassano del Grappa), NW GHIRADA (Treviso), NW MESTRE (Mestre), NW MONTEGRAPPA (Romano d’Ezzelino, San Zenone degli Ezzelini), NW MONTELLO, STRADA FACENDO (Treviso), TEAM NONNO RAMBO (Belluno), TOSTE & TOAST (Valbelluna), TREKING ON GARDA (Lago di Garda) e WALK INSIEME (San Donà di Piave). La manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Romano d’Ezzelino e dal Comune di Solagna Ringraziamo la Fizan Srl sponsor principale dell’evento per la fiducia che oramai da diversi anni ci concede, la trattoria Lepre, l’Albergo San Giovanni, la ditta Campagnolo Spa e La Spiga Bio. Un saluto quindi a tutti e un arrivederci al prossimo anno per un evento che sarà sicuramente ripetuto e che diventerà una delle tante e impegnative classiche del Grappa e la prima in assoluto di Nordic Walking.
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 TERRITORIO PAG. I6
La Madonna del Buon Consiglio e la processione di Maria Ausiliatrice Gianni Bergamo, detto Jacona, è il testimone del racconto di papà Giacomo, nato nel 1907. I parrocchiani di via Farronati
Il Nonno Bergamo Vincenzo classe 1886, collocò, in via Farronati, un piccolo quadro della Madonna del Buon Consiglio, su un grande albero di Acacia o Robinia ( in dialetto: Spirobin). Ai piedi di questo tronco, pose dei sassi e costruì un pezzo di muretta da guerra che fungeva da panchina per pregare. Quel quadro non fu messo in quel punto a caso, ma era posto lì per chi saliva la vallata (Santa Felicita) a far legna o per chi si recava, in montagna, a far fieno. Nel percorso, in salita o in discesa per la valle, quel punto diventava un momento di riposo, di preghiera, di raccoglimento e di ringraziamento per il viaggio. Tra i ricordi del papà, non c’era dimenticanza della sua promessa, ma era sempre vivo e presente il voto che egli fece quando partì per il fronte. Diceva: “Se torno “sano” dalla guerra farò costruire un capitello in muratura per ringraziare la Madonna del Buon Consiglio e per far questo cercherò di coinvolgere tutta la contrada”. Al ritorno dalla guerra, una volta giunto a casa, non si dimenticò della promessa
fatta, ma tra progetti, rinvii e circostanze varie, passarono ben 32 anni. Poi: Papà Giacomo Bergamo “Jacheto Jacona”, ha donato il terreno. Antonio Carlesso “Toni Macanel” lo ha costruito. Natalino Bergamo “Jacona”era il garzone muratore apprendista e... nel 1962 il capitello è stato inaugurato dal parroco Don Gabriele Bernardini. Da allora questo luogo funge anche da ritrovo per la contrada Farronati e da punto di preghiera e riflessione per molti fedeli. Per rinnovare una tradizione che si ripete già da parecchi anni, sabato 13 luglio 2013 un numero considerevole di Parrocchiani della chiesa di Romano partendo dal capitello della Madonna del Buon Consiglio di via Farronati, hanno dato vita ad una processione con il Simulacro di Maria Ausiliatrice. La processione si è snodata per tutta la via Valle fino al sacello di Santa Felicita, dove è custodita la statua della Madonna del Buon Consiglio e dove ha celebrato la S. Messa, Don Manuel Fabris, Parroco della Pieve di S.Eulalia di Borso del Grappa.
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 SPORT PAG. I7
42a Sagra Parrocchiale
San Giacomo in festa!
U.C. Romano Fisico minuto… sul Col d’Izoard Dopo avere pedalato in varie regioni del centro e nord Italia, l’Unione Ciclistica Romano 1972 ha deciso di varcare le frontiere. Il Col d’Izoard e il Col du Galibier, montagne che hanno fatto il mito del Tour de France, sono state le mete principali di una trasferta di tre giorni a cui hanno partecipato due dozzine di cicloamatori in divisa bianconera. Un’esperienza che ha regalato a tutti grandi emozioni, nella consapevolezza di calcare salite consacrate dai più grandi campioni del ciclismo. Panorami da sogno e un meteo decisamente favorevole hanno suggellato l’ottima riuscita della trasferta. Nel frattempo l’U.C. Romano 1972 continua a farsi onore anche sui campi di gara con il team agonistico composto da Cristian Stragliotto, Mauro e Luca Celotto, Massimo Farronato, Mauro Salami, Alessandro Lorenzato, Nuria Maccioni, Nereo Merlo (campione italiano forense) e Francesco Bellin, quest’ultimo in via di recupero da un infortunio. Fra i risultati di maggior rilievo il primo posto di categoria di Nuria Maccioni alla mediofondo Pinarello di Treviso.
Eros Maccioni
Fisico minuto, grinta da vendere, un feeling innato con la fatica. Morgan Farronato nuota da quando aveva sei anni e a 14 ha vinto il suo primo campionato italiano. La giovane atleta di Romano, componente del Plain Team Veneto, è una delle quattro che al Foro Italico di Roma hanno vinto la staffetta 4x200 stile libero con il tempo di 8’36”05. In formazione assieme a lei Maria Vittoria Baldin ed Eleonora Brotto di Cittadella e la mestrina Elisa Scarpa Vidal. Hanno rifilato oltre due secondi alle avversarie della Canottieri Vittorino da Feltre e della Gestisport Coop, rispettivamente secondo e terze. Il Plain Team Veneto ha mandato in frantumi il precedente record italiano della categoria “Ragazzi femmine”, fermo a 8‘37”07. La Farronato ha fatto parte anche della staffetta che ha guadagnato l’argento nella 4x100 stile libero. Tempi alla mano, il suo contributo è stato decisivo: dopo i turni delle cittadellesi Bosco e Brotto il Plain Team era quarto e quando è toccato alla nuotatrice romanese ha guadagnato due posizioni, mantenute fino alla fine dalla Baldin. Morgan Farronato è iscritta al primo anno del liceo scientifico tradizionale e si allena due ore ogni giorno al centro Nuoto di Rosà. In estate le sessioni di lavoro in piscina raddoppiano. Il suo mito, neanche a dirlo, è Federica Pellegrini. La giovane promessa del nuoto bassanese appartiene a una famiglia di ciclisti: papà Massimo e mamma Nuria praticano ciclismo agonistico nell’U.C. Romano, il fratello Ruben corre fra gli juniores con la Pressix P3. Nello stile libero Morgan dà il meglio di sé. I suoi migliori tempi individuali sono 1’03” nei 100 metri, 2’11” nei 200 e 4’33” nei 400. Nella staffetta è scesa a 59’07 nei 100 e a 2’09” nei 200. La prossima gara nel mirino è il Meeting di Hallowen, in programma ad ottobre a Rosà. Eros Maccioni
IL NUOVO EZZELINO SETTEMBRE 2OI3 NOTIZIE IN BREVE PAG. I8
Festa Cantori a Ponte S. Lorenzo
Domenica 30 Giugno 2013, la “chola cantorum” di San Giacomo ha organizzato la ormai consolidata festa in montagna giunta alla 27a edizione. Un ringraziamento a tutti gli sponsor ed al gruppo Alpini e Donatori di sangue per la collaborazione. Gruppo cantori, Angelo Dissegna (Baldo)
“Ben ben, va ben così”
Ecco la piu “vecià” di Contrà Carlessi con il suo regista Massimo Tonin. “El Signore ghe ga mandà du bei pargoeti”, Greta e Gabriele. Voglio fare a lui, alla sua cara sposa Rachele ed ai suoi nonni, le più vive congratulazioni. Tanti auguri anche da tutti i tuoi amici del palio che sono molto contenti di poter avere a breve due nuovi contradaioli! Maria Rosa Boario
Festa del Centro Parrocchiale Come di consueto ormai, anche quest’anno ginocchia sbucciate, tiri non parati, cartellini gialli, striscioni colorati, sabbia tra i capelli, profumi di pizza, risate e corse di bambini hanno inaugurato le vacanze estive a San Giacomo. Un’ondata di giovani, meno giovani e bambini di tutte le età ha infatti invaso il piazzale di fronte al Centro Parrocchiale per raccontare e condividere esperienze passate e brindare per augurarsi un’estate serena all’insegna del divertimento e del completo relax. Una festa, quindi, che è diventata negli anni, 7 per la precisione, punto di ritrovo e di divertimento che conclude l’anno scolastico e si tuffa nella frenetica stagione calda. Vari sono stati i tornei che si sono susseguiti nelle due settimane: dal calcetto al beach volley, dalle freccette alle bocce passando per i tornei di scopa e burraco, tanti i partecipanti che si sono contesi il primo premio, e tanto il pubblico presente tra una pizza fumante sapientemente preparata dall’intrepida sezione degli Alpini di San Giacomo e un “panino onto” cotto a puntino dal Gruppo NOI. Altre manifestazioni di tipo culturale, San Giacomo in Arte, e sportive, gara di auto da modellismo, hanno animato i week-end. Ecco riassunto in poche righe cosa caratterizza questo evento: un gruppo unito di attivi parrocchiani che si impegna per ben 2 settimane per la buona riuscita dell’evento che nell’intento degli organizzatori (non si possono citare tutti, ma sono tanti!) vuole essere il punto di riferimento estivo per i temerari sportivi che si sfidano nei tornei, per i tifosi, per le famiglie per i nonni e per i giovani, in poche parole creare un tassello per rendere la Parrocchia un nucleo attivo. E per come è andata quest’anno....ci siamo riusciti. Elisa Preto
Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri. Sede Proloco Via G. Giardino, 77 San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo.
Romano Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir.
San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri.
Fellette Panificio Bosa, Happy Bar. Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
nuove stelle nel cielo
Giuseppe Frison 61 anni 1 luglio 2013
Romano Bellotto 77 anni 5 luglio 2013
Giancarlo Maestrello
Delfina Dissegna
Pietro Bizzotto
Santa Ganz
Maria Galvan (Miceèta)
72 anni 10 luglio 2013
87 anni 12 luglio 2013
80 anni 14 luglio 2013
93 anni 19 luglio 2013
88 anni 20 luglio 2013
in Scoton
Graziano Gianni Toninato
Giuseppina Maria Parolin
ved. Lunardon
Padre Mariano Demeneghi Ernesta Seragiotto frate Cappuccino (Caalta) ved. Fietta
ved. Turolla
Raffaella Andreatta 68 anni 27 luglio 2013
ved. Dissegna
ved. Dissegna
70 anni 22 luglio 2013
95 anni 27 luglio 2013
Gaetano Zilio
Antonio Todesco
Giada Lunardon
Carmelo Citton
Giuseppina Landrini
74 anni 3 agosto 2013
81 anni 6 agosto 2013
11 anni 6 agosto 2013
90 anni 10 agosto 2013
92 anni 26 agosto 2013
77 anni 29 luglio 2013
89 anni 2 agosto 2013
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GIORNO
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MATTINO
POMERIGGIO
MATTINO
POMERIGGIO
lunedì
chiuso
chiuso
chiuso
dalle 14.00 alle 17.00
martedì
chiuso
dalle 14.00 alle 17.00
dalle 9.00 alle 12.00
chiuso
mercoledì
dalle 8.30 alle 10.30
chiuso
chiuso
dalle 13.00 alle 17.00
giovedì
dalle 9.00 alle 12.00
chiuso
chiuso
chiuso
venerdì
chiuso
dalle 13.00 alle 17.00
dalle 8.30 alle 10.30
chiuso
sabato
dalle 9.00 alle 12.00
dalle 14.00 alle 17.00
dalle 9.00 alle 12.00
dalle 14.00 alle 17.00
Orario Invernale valido dal 1 Ottobre 2013
Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
< BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL (VI) Via Cogo, 34 - TelGRAPPA 0424 382767 Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767 < BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI)504777 V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 504777 < BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI) Via Capitelvecchio, Capitelvecchio, 32 32 -- Tel Tel 0424 0424 886961 886961 Via < < BORSO BORSO DEL DEL GRAPPA GRAPPA (TV) (TV) Piazza Canal, Canal, 12 12 -- Tel Tel 0423 0423 910310 910310 Piazza