Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
n° 434 Marzo 2016 41° Anno
Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
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n° 434 Marzo 2016 41° Anno
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LA COPERTINA A PAROLE… Mentre l’ultima neve invernale imbianca il nostro monte Grappa una margherita ci sussurra: Ben arrivata primavera!
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino FOTO IN COPERTINA di Michela Borgonovo PER LA PRO LOCO DI ROMANO Maurizio Scotton DIRETTORE RESPONSABILE Dario Bernardi GRAFICA E IMPAGINAZIONE Andrea Pietro Camazzola HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Gianfranco Cavallin, Maurizio Carlesso, Maurizio Scotton, Angela Zardo, Jessica Beltrame, Gabriele Farronato, Gianni Dissegna, Doris Benatelli, Giovanni Marcadella, Massimiliano Sambugaro, Marino e Gioconda Schirato, Suor Lina Farronato. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
#proromano Cari lettori ben ritrovati, cambiare per non cambiare diviene ogni giorno più necessario. Ossia, cambiare il nostro modo di comunicare per non cambiare la nostra missione, quella di essere uno strumento di promozione e di valorizzazione della comunità di Romano d’Ezzelino. Un passaggio indispensabile che il CdA della Pro Loco di Romano sta effettuando, in vista del prossimo traguardo del 21 luglio 2016, aggiornando il sito internet, inaugurando a breve una pagina facebook e anche di una “app”. Uno sguardo ai nuovi social, uno sguardo al futuro anche se, alla soglia dei cinquant’anni, viene più spontaneo voltarsi indietro per ripercorrere il viaggio fin qui intrapreso, e riscoprire l’operato degli uomini e delle donne che l’hanno caratterizzato. Tra le righe di un tempo (erano i mitici anni 60) si avverte ancora il coraggio, la voglia di osare, di affrontare le sfide guardando al domani con fiducia. Vi era inoltre la volontà di dedicare parte del proprio tempo al prossimo. Grazie anche alla Pro Romano, tutto questo entusiasmo divenne il motore di una grande coesione sociale. Oggi questi atteggiamenti sembrano persi. Il perdurare di una crisi economica che impone a molti di mettere il lavoro al primo posto, l’incertezza finanziaria nazionale e globale, e la mancanza di fiducia nel domani, rende ogni rapporto più complesso. Difficoltà dei privati, ma anche delle imprese e delle istituzioni che limitano la realizzazione di molte iniziative. E così, come 50 anni fa, ci ritroviamo con la difficoltà di far quadrare il bilancio e di poter programmare eventi di un certo spessore. Nonostante questi segnali negativi il mio auspicio è che ritorni l’entusiasmo e l’energia per fare, la voglia di mettersi in gioco e di fare squadra coinvolgendo i giovani. Per coinvolgere quest’ultimi però dobbiamo parlare il loro linguaggio, e come si diceva pocanzi, utilizzare i loro mezzi di comunicazione. Iniziamo allora ad utilizzare, per esempio, questo famoso cancelletto #. Dato che un hashtag (#) è un tipo di etichetta utilizzato su alcuni servizi di rete e social network come aggregatore tematico, per rendere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o contenuto specifico, perché non utilizzarlo per promuovere la nostra comunità di Romano?
#proromano per entrare nella rete.
Se iniziamo fin da subito a riportare su tutte le iniziative sociali, culturali, turistiche che le nostre Associazioni propongono, la dicitura #proromano, queste verranno ben presto veicolate con maggior incisività. Un’iniziativa, un nuovo approccio con le nuove tecnologie, per continuare ad essere un punto di riferimento della vita della nostra comunità. Internet e la rete sono ormai di uso comune e, come vi racconteremo all’interno del giornale, anche un semplice video fatto per gioco può richiamare l’attenzione di migliaia di persone in tutto il mondo. Il web si deve considerare come strumento “da e per i giovani” dove promuovere le più diverse iniziative, anche quelle che hanno uno scopo benefico. Vi segnalo a tal proposito la prossima Lucciolata organizzata dalla “Via di Natale” Onlus e dal locale Gruppo Donatori di Sangue, che si svolgerà sabato 02 aprile alle ore 20:30 a Fellette che si propone di raccogliere fondi da destinare ai malati oncologici. Buona vita
Maurizio Scotton
“che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”. (Giovanni Falcone)
EDITORIALE
Marzo 2016
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O” NUOVO EZZELIN L “I e er sc no co i Fa ici. anche ad altri am pravvivenza. le della sua so Sentiti responsabi te cose da dirci. Abbiamo mol fendere bonamento per di Ci serve il tuo ab giornale. il tuo
Sommario EDITORIALE 3 #proromano PRO LOCO 5 Il Nuovo Ezzelino
in ritardo? Sì, no, forse...
6-7 SPIGOLATURE ROMANESI SPORT 8 A Romano esiste
anche il Baseball
RESOCONTI 9 Un Carnevale... a pois... 14 Presepi di Marino e Gioconda PERSONE 10-11 Il dono di Gianni Dissegna 16 Dai Campeti de San Jacomo “Sambu” sfida “Messi”
18 Suor Olivia Farronato ASSOCIAZIONI 12-13 Schola Cantorum LIBRI 14 Vent’anni di vita
dell’Organo a Canne
19 Il granito non è più lucido LETTERE AL DIRETTORE 15 Per non dimenticare 15 Ciao nonna Teresa Galvan… 17 Renato Chemello
ci scrive dal Canada
19 DEFUNTI
Via Salvo d’Acquisto, 5 - 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 - Fax 393734 - gardin.roberto@gmail.com
NUOVI NATI? Condividi la tua gioia con i lettori de Il Nuovo Ezzelino, inviaci le foto via e-mail a: proromano@libero.it oppure portacele in redazione in via G. Giardino, 77 a Romano.
CO.MA.C. s.r.l. Via Roma, 62 • 36060 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 35111 • Fax 0424 510340 • E-mail: comac@assind.vi.it
Gentili lettori, la redazione del Nuovo Ezzelino desidera sottolineare in modo preciso e puntuale il disservizio che notiamo ormai da molto tempo. E’ per noi un grande dispiacere verificare l’arrivo presso le vostre sedi della pubblicazione, ad eventi conclusi, a manifestazioni già iniziate e quant’altro, nonostante la puntuale consegna al centro di raccolta di Vicenza. Vi informiamo di aver fatto e continuato a fare, tutto quanto il possibile, affinché questo non accadesse e per quanto ci riguarda la tempistica di consegna a Poste Italiane è ottimale. Dal momento in cui la pubblicazione viene consegnata e raggiunga successivamente il centro di smistamento di Padova, attendiamo il passaggio successivo della consegna a casa vostra con ansia e trepidazione, la grande mole di corrispondenza da consegnare obbliga Poste Italiane a creare una lista di priorità nelle consegne e quindi fare delle scelte nei tempi di consegna. In alcuni casi ed aree del comune, la pubblicazione arriva a 3 giorni dalla consegna a Vicenza, in altre, il numero di novembre è stato recapitato i primi di Febbraio. Pensate che le spedizioni che raggiungono i nostri amici lettori in tutti i continenti arrivano ben prima di quelle spedite in regione… Ma ci siamo chiesti è possibile che accada? Ebbene si ad oggi la situazione è veramente insostenibile ed i solleciti agli uffici periferici poco servono. Certo ci direte che non è una novità, molto spesso non arriva la posta a casa e le bollette si ricevono sempre in ritardo e a volte addirittura già scadute, oppure, i pacchi o raccomandate si perdono per strada… Tutto vero ma il servizio viene pagato ed avremmo il diritto a ricevere una altrettanto adeguata tempistica. Desideriamo quindi soltanto invitarvi a leggere i messaggi e le notizie sul territorio per capire quale battaglia stiano facendo tutte le amministrazioni per risolvere il problema e soprattutto ringraziarvi per la pazienza e la fiducia che nonostante questo riservate al Nuovo Ezzelino. Facciamo sempre del nostro meglio per essere puntuali nelle vostre case. Il Comitato di Redazione
PRO LOCO
Il Nuovo Ezzelino in ritardo? Sì, no, forse...
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Spigolature Romanesi Non sempre la riflessione si occupa dei miei pensieri, ma talvolta capita. Avviene quando le notizie dal mondo esterno dilagano nella mente fino a metterla in stato di crisi. Sembra impossibile che possano cumularsi tante informazioni spiacevoli e dolorose e soprattutto sembra ancora più disdicevole la loro improvvisa scomparsa.
SPIGOLATURE ROMANESI
di Gianfranco Cavallin
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È una specie di corto circuito che blocca le riflessioni e succede come in casa, di notte, quando la luce va in tilt (ed ultimamente pare sia capitato di frequente) costringendo ad alzarsi, armeggiare per trovare la pila o il telefonino e scendere o spostarsi per tirare su l’interruttore di sicurezza. Ora noi cerchiamo di tornare indietro per cancellare le brutte notizie, se si riesce, andando avanti con note buone o meno buone, nel tentativo di mettere ordine ai pensieri che sfrecciano. E allora dai … cominciamo. Nel GdV dell’ 8 febbraio troviamo una notizia rassicurante: il Comune investe nelle luci a led e con quelle si risparmieranno dei soldini. Parola dell’assessore Massimo Ronchi, che aggiunge, nell’articolo firmato da Enrico Saretta, una serie di altri interventi. Due giorni dopo la cronaca del quotidiano vicentino parla di una patteggiamento per un omicidio colposo da incidente stradale. Il morto, un motociclista di Loria, entrò in collisione con un’auto, guidata da un bellunese, che si era spostata mentre il motociclista si apprestava a superarla. Incidente avvenuto in territorio di Romano. Condanna ad un anno di reclusione ma con la concessione della sospensione condizionale della pena. Altri due giorni e nella cronaca compare la notizia di un piano di opere pubbliche inserite nel bilancio di previsione 2016 che comporteranno un investi-
mento di sei milioni per scuola primaria di Sacro Cuore, intervento su villa Negri e percorsi pedonali. Per l’avvio del centro diurno per la terza età si dovrà aspettare l’anno prossimo. Il 16 febbraio notizia di uno stanziamento del comune per chi installi telecamere o allarmi per la sicurezza della casa. Una nuova edizione del bonus eco casa sicura voluto dal sindaco Rossella Olivo. Passano quattro giorni e nelle pagine della cronaca bassanese, sotto alla notizia che il papa Francesco aveva dato il suo nulla osta per la concessione di villa San Giuseppe per la realizzazione di un progetto di avanguardia per disabili, si trova un’informazione preoccupante: una società di consulenze a Romano si è trovata per giorni senza telefono e connessioni internet. Non si è capita l’origine del guasto e a quanto sembra il cavo sarebbe sparito. Il 25 febbraio una notizia rassicurante: torna la lucciolata benefica, una camminata al chiaro di luna, patrocinata da amministrazione comunale e Pro Loco, per raccogliere fondi per la casa “Franco Gallini” di Aviano e viene prevista un’altra edizione della stessa per il 2 aprile a Fellette. Per completare il panorama delle novità diamo, in questa occasione, alcune informazioni diffuse nel sito del Comune: Compilazione gratuita modello 730/2016.
Anche quest’anno l’Amministrazione di Romano d’Ezzelino ripropone il servizio di compilazione gratuita del modello 730 ai cittadini in possesso dei seguenti requisiti: 1. essere residente nel Comune di Romano d’Ezzelino; 2. avere più di 60 anni; 3. avere percepito, nell’anno di imposta 2015, redditi di pensione. Si farà un corso di dizione aperto a tutti tenuto da Eros Zecchini nella sala comunale a Fellette, sopra la farmacia, dalle 20 alle 21,30 a partire dal 30 marzo. Le persone interessate debbono rivolgersi in Comune per informarsi. C’è una quota da versare ed un numero minimo di adesioni da raggiungere. Molto spesso accade che i cittadini chiamino al lunedì mattina gli uffici comunali segnalando che vi è una perdita d’acqua in strada che prosegue, a volte, a partire anche dal venerdì pomeriggio. Questa abitudine di attendere “che gli uffici riaprano” comporta notevoli sprechi di acqua preziosa. L’assessore all’Ambiente Remo Seraglio vuole informare che in questi casi non vi è tempo/acqua da perdere!!! È importante che tutti i cittadini sappiano, infatti, che è istituito presso Etra S.p.A un numero verde gratuito riservato per le emergenze e attivo 24 ore su 24. Il numero è il seguente: EMERGENZE 800 013 027
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SPIGOLATURE ROMANESI
A Romano esiste anche il Baseball Forse non tutti sanno che a Bassano e dintorni non c’è solo il gioco del calcio! Dal 1990, infatti, a Romano d’Ezzelino esiste anche il Baseball, sport di importazione americana, che ben si è adattato al nostro territorio, aumentando di anno in anno gli iscritti e gli amatori.
SPORT
di Angela Zardo
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La squadra, affiliata col Parma Baseball che milita nella Massima Serie Nazionale (IBL), in parole povere nell’equivalente Serie A calcistica, si occupa, a mio avviso in modo esemplare, del settore giovanile, cioè di ragazzi e ragazze dai sette anni in su. Non solo perchè i tecnici fanno questo lavoro pro bono, per pura passione e con amore, ma anche perchè è uno sport altamente educativo ed inclusivo. Considerato al terzo posto nella lista degli sport più complessi (il primo è il salto con l’asta giusto per darvi un idea), permette a tutti i ragazzi della squadra di giocare realmente in partita, in tutti i ruoli che il gioco prevede, offrendo in questo modo, oltre ad un profondo senso di uguaglianza, la possibilità di acquisire competenze su più fronti. L’esperienza in campo diventa in questo modo totale, non solo fisicamente, ma anche mentalmente e strategicamente. E se anche è vero che la maggior parte degli italiani adulti non conosce le
regole del Baseball, come di tutto ciò che sembra essere troppo difficile da imparare, è altrettanto vero che per dei ragazzini è una passeggiata! Perchè dunque precludere ai nostri figli la possibilità di imparare qualcosa di nuovo che magari, con tempo e pazienza, potranno insegnare anche a noi? La Società già offre in questo senso molto sostegno ai genitori, organizzando partite amatoriali tra genitori o sfide vere e proprie tra genitori e figli! Nel processo educativo, tutto ciò porta sicuramente dei benefici: confrontarsi e magari vincere contro i propri genitori aiuta la loro autostima, noi abbiamo la possibilità di far parte del loro mondo e passare un paio d’ore all’aria aperta in famiglia non fa bene solo alla salute. Tutte cose, a mio avviso, da tenere in considerazione nella scelta di uno sport in una società, come quella di oggi, che invece tende a dividere, a differenziare e ad escludere i meno bravi dai campioni. Dobbiamo toglierci dalla testa l’idea sbagliata che solo il calcio o pochi
altri sport classici possano dare una possibilità di successo ai nostri figli. In pochi anni di attività, il Romano Baseball è riuscito a portare un paio di ragazzi ai massimi livelli della categoria (uno gioca col Parma e uno in Australia), ed ha toccato più volte l’ebrezza dell’equivalente calcistica della serie B! Anche se io preferisco pensare lo sport come uno svago, come qualcosa per tenersi in forma o come semplice forma di educazione e non necessariamente come una professione, credo che il Romano Baseball possa comunque considerarsi un punto di partenza. Nelle scuole hanno già iniziato a promuovere questo sport, a noi così poco familiare, e anche quest’anno il Baseball sarà presente alla manifestazione della “Città dello Sport”; spero vivamente di avervi invogliato a dargli una possibilità e di avervi incuriosito a sbirciare dentro questa Società, che con impegno, passione e tenacia, continua a proporci e regalarci un’alternativa.
Un Carnevale... a pois... Il Carnevale è per definizione un momento di gioia nel quale dimenticare per qualche ora le difficoltà del quotidiano e divertirsi in modo semplice in compagnia di amici e conoscenti. La festa del Carnevale fa parte della nostra tradizione, come ne fa parte la sfilata dei carri allegorici, che ogni anno si tiene a Fellette di Romano d’Ezzelino e che quest’anno ha festeggiato i 50 anni.
RESOCONTI
di Jessica Beltrame, insegnante
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I carri allegorici più belli della zona, hanno partecipato all’evento dimostrando come tante persone dedichino tempo e passione per dar vita alla festa del Carnevale. Non solo carri, ma anche gruppi mascherati che con più modestia, ma con grande entusiasmo, sfilano per le vie del paese applauditi dalla folla festante. Quest’anno, per il primo anno, anche la scuola dell’Infanzia di San Giacomo ha partecipato alla festa ottenendo, tra l’altro, un grande risultato, ovvero il primo premio come miglior gruppo mascherato. L’idea di realizzare un piccolo carro con tanto di gruppo al seguito, è nata da due genitori della Scuola, Nicola Ceccato e Giovanni Toldo che hanno visto, in questo, un modo per mettersi in gioco e divertirsi, in un clima di festa e condivisione tra i genitori della Scuola. Il tema scelto per il gruppo è stato “Madagascar” richiamando così lo spettacolo teatrale, il musical, creato dal gruppo di attori dilettanti, “I Geniattori”, genitori di bambini frequentanti la scuola e lo sfondo integratore
che aveva accompagnato i bambini durante l’anno scolastico 2014/2015. Per la realizzazione hanno contribuito alcuni papà dando vita ad un carro di tutto rispetto sul quale troneggiava una simpatica zebra... a pois! Il gruppo dei “Geniattori” si è occupato, inoltre, di realizzare i costumi e le coreografie, che hanno animato la sfilata durante tutto il percorso per le vie del paese. Proprio i costumi e le coreografie hanno forse contribuito a dare maggiore carattere al gruppo mascherato, permettendogli di vincere il primo premio. Questo ha dimostrato come il lavoro di squadra e un clima sereno possano dar vita a progetti di successo, anche se realizzati in modo semplice e artigianale. Alla sfilata hanno partecipato circa 130 persone tra bambini e adulti, per dimostrare come il progetto sia stato accolto con grande entusiasmo dalle famiglie della Scuola, che hanno visto in questo un modo per socializzare e relazionare tra genitori. In prima fila c’erano i bambini, che vestiti di bianco e nero, a pois… hanno dato un impor-
tante contributo alla festa. Da veri campioni hanno percorso l’intero tragitto senza difficoltà, divertendosi a ritmo delle coreografie che avevano imparato. Immaginiamo quale gioia possa provare un bambino nel sentirsi per un giorno protagonista insieme alla propria famiglia, condividere assieme agli amici momenti di gioia semplici, ma significativi che resteranno per sempre incisi nella sua memoria. L’esperienza è stata quindi un grande successo, oltre al premio vinto, perchè l’obiettivo di riunire le famiglie in un progetto condiviso è stato raggiunto! Non possiamo però dimenticare nei ringraziamenti la Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia, che come sempre ha diretto il tutto con grande professionalità facendo del suo mestiere una vera e propria vocazione. Le fonti ufficiali hanno lasciato del mistero circa la realizzazione di un nuovo carro per l’anno prossimo, la comunità di San Giacomo però auspica che ciò possa ripetersi e magari riconfermare il premio vinto!
Il dono di Gianni Dissegna Gianni Dissegna ha consentito alla Pro Romano, tramite il prof. Gabriele Farronato, di digitalizzare il suo archivio storico sull’A.C. Romano. Ora una copia delle fotografie digitali sono nella sede della Pro Romano, possibile quindi, per più di qualche ex, avere le foto, o per i figli, quelle del padre. Ecco alcune immagini, la grafia è di Gianni Dissegna.
PERSONE
di Gabriele Farronato, collaborazione fotografica Gianni Dissegna
10 Mirella Manera da Valrovina e Gianni Dissegna... grande amore non solo per il calcio. Mirella era sempre pronta a prepara il ristoro del dopopartita ed anche altre attività per il calcio. Suo marito Gianni ha allenato e diretto tutti i settori, ma anche creato i nuovi allenatori con gli ex giocatori.
Da sin. Giannino Cerantola, Diego Vinante, Gianni Dissegna, Gabriele Bontorin e alle sue spalle Giancarlo Bordignon e Natalino Chemello.
Da sinistra: Lino Farronato Piave, Claudio Telatin, Luciano Fioravanzo, Piero Dissegna col bottiglione, Amedeo Trollo (tra le due coppe) il grande capitano che lasciava la difesa per andare a segnare il gol, alle sue spalle Roberto XX e sullo sfondo un autoironico Gabriele Chizzolin (bottiglia e autocorni), Libero Cei seminascosto dal gomito di Trollo, Renato Bizzotto, Nadia Chemello e alle sue spalle Maria Chizzolini, quindi Carlo Benacchio in primo piano. Alle sue spalle si intravede Adriano Bordignon ed un festoso atleta il prof. Arduino Zonta.
a fianco: A.C. Romano Campionato juniores 1969-70. 1a “Coppa Disciplina” Città di Bassano 1969.
PERSONE
sotto: A.C. Romano 1° classificato Torneo Pulcini 1978
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Schola Cantorum La Schola Cantorum di San Giacomo è stata fondata nel 1920 dal primo curato don Eugenio Cheso. Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1947, l’organista Nicola Zonta e il Maestro Pietro Tessarolo ridanno slancio alla corale guidandola per 50 anni. di Doris Benatelli, Responsabile Coordinamento. Tratto da “Il Cortie”.
ASSOCIAZIONI
Nel 1968, su iniziativa delle suore, (suor Cassandra, suor Dianora e suor Maria Faustilia) nasce il Piccolo Coro, formato da circa 30 bambini, diretti dal maestro Tessarolo e accompagnati all’organo da Zonta Nicola, per animare la Messa del Fanciullo delle 9.30. Nel 1990 nasce anche il Coro Giovani per animare la Messa prefestiva del sabato sera. Per molti anni il coro è diretto da Marta Zonta.
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Verso la fine degli anni ‘80, il Coro degli Adulti sente sempre più viva la necessità di un organo a canne e, in occasione del 40° della Chiesa (1986), su iniziativa del presidente del primo comitato della Schola Cantorum, Angelo Dissegna, detto “Baldo”, si decide di intraprendere una “grande avventura”. Nel 1989 si forma un apposito Comitato per il Nuovo Organo, formato dal parroco, don Paolo, dall’organista, Nicola Zonta, da un rappresentante del Consiglio di Amministrazione della parrocchia, Tiberio Natale, e da due parrocchiani appassionati di musica sacra, Gino Rebellato e Giuseppe Cecchin. Nello stesso tempo il gruppo dei cantori inizia una serie intensa di iniziative “pro organo” per raccogliere i fondi necessari all’acquisto dello stesso il cui costo stimato era di 250 milioni di lire. La prima iniziativa si svolge nel 1989 in occasione della Festa dell’Immacolata con un concerto e un pranzo comunitario. Segue poi l’iniziativa della Festa dell’Amicizia in Montagna presso la località di San Giovan-
ni ai Colli Alti all’inizio dell’estate del ‘90. Negli anni seguenti queste feste sono diventate una tradizione che è continuata fino a qualche anno fa.
che recentemente (8 ottobre 2015) è andato a far parte della nostra corale che pian piano si sta formando in Paradiso.
Ed è per questo che il 7 dicembre Nel giugno del 1997, la Schola Can- abbiamo festeggiato con un grande torum, su iniziativa dell’instanca- concerto i 95 anni di storia della nobile “Baldo”, per stra Schola Cantoraccogliere ancorum, nonché i 20 Ed è per questo anni del nuovo Orra fondi, organizche il 7 dicembre za la Festa della gano a Canne. abbiamo festeggiato Mietitura e della con un grande Trebbiatura in colDurante la serata concerto i 95 anni è stata presentata laborazione dei di storia della nostra la pubblicazione: contadini di San Schola Cantorum, Piccola Storia della Giacomo che sfilacantoria e del nuono in corteo per le nonché i 20 anni vie del paese con vo organo, scritdel nuovo Organo macchine e attrezta e pubblicata da a Canne Angelo Dissegna. zi agricoli degli Il testo racconta come il sogno di anni ‘30. avere un organo a canne è diventato Tali iniziative, le offerte di tutta la realtà grazie all’impegno dei cantori parrocchia e la generosa donazione ed alla collaborazione di tutta la codi una benefattrice, consentono che munità parrocchiale. il grande sogno diventi realtà. Il concerto è stato anche l’occasione E così il 21 ottobre 1995 viene inau- sia per ricordare tante persone spegurato con un concerto il nuovo ciali che ci hanno onorato della loro organo e, al presidente Angelo Dis- presenza sia per ringraziare tutti cosegna, consegnata una targa per rin- loro che fanno parte dei nostri cori. graziarlo del suo appassionato e co- Un riconoscimento speciale è stato stante impegno a favore della corale tributato al nostro Presidente Onoe in particolare per l’organo. rario Angelo che da 68 anni fa parte della corale con la sua instancabile Molte sono le persone che si sono passione per il canto sacro. dedicate e che ancor oggi si dedicano con passione al canto sacro, ma Ci auguriamo che le nuove generanon possiamo dimenticare il maestro zioni di maestri, musicisti e cantoPietro Tessarolo e l’organista Nicola ri sappiano mantenere l’entusiasmo Zonta, i cantori Dina Zilio, Graziel- e l’impegno anche per le iniziative la Artuso, Pietro Zilio detto “Bepi” e future affinché questa perla preziosa Lino Sartori che ci hanno lasciato in della nostra Schola Cantorum, con i questi ultimi anni. Infine, vogliamo suoi tre cori, resti sempre come una ricordare, con tanto affetto e ricono- delle colonne portanti della Parrocscenza, il maestro Giovanni Zonta chia di San Giacomo.
ASSOCIAZIONI
CONCERTO 20째 Anniversario organo a canne 95째 Schola cantorum
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portfolio realizzato dal fotografo Giorgio Fiorese
RESOCONTI
Presepi di Marino e Gioconda
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Domenica 17 gennaio ha chiuso i battenti la Mostra dei Presepi a Romano d’Ezzelino presso la dependance della Famiglia Schirato Bontorin. Il gran numero di visitatori ha dato giudizi lusinghieri sulla qualità dei pezzi in esposizione ed ha auspicato un mantenimento di questa manifestazione. Perciò, per il futuro, ci impegniamo già da ora a dare continuità per questa nostra iniziativa. Una nota di merito va assegnata a Don Luigi Bonetto che nei giorni precedenti alla chiusura ci ha fatto una sorpresa venendo in visita alla nostra esposizione di presepi. Inutile dire che la sua presenza ha regalato a tutti i presenti un momento di vera gioia e… serenità, come il Natale. Nell’occasione ha portato un piccolo presepio con lo sfondo della Tour Eiffel nel ricordo dei morti di Parigi per gli attentati terroristici (vedi foto).
Ma la visita di Don Luigi ha suggellato quello che altri visitatori avevano già commentato precedentemente, dicendo appunto che la parte della ricostruzione Biblica della nascita di Gesù ha suscitato maggior interesse e sarà proprio quella molla a far scattare in noi la voglia di continuare con questa bella avventura. Perciò il prossimo Natale 2016 sarà festeggiato dentro le mura della casa Schirato con un nuovo sorprendente Presepio che, Io e Gioconda, allestiremo e vi aspetteremo curiosi e numerosi per scoprire le prossime novità. Ringraziamo tutti i partecipanti alla visita della mostra nel Natale 2015 con l’augurio di ritrovarci alla Mostra del 2016. Marino e Gioconda Schirato
Vent’anni di vita dell’Organo a Canne Non ci poteva essere modo migliore di festeggiare i vent’anni di vita dell’Organo a Canne di quello di scriverne la storia; questa bella iniziativa la dobbiamo al nostro grande emerito Presidente della Schola Cantorum di San Giacomo, Angelo Dissegna, detto Baldo. Più che con la penna questa storia Baldo l’ha scritta con il suo cuore pieno di passione per la musica ed il canto sacro e si tratta di una storia che riguarda non solo la straordinaria vicenda dell’Organo a Canne ma di una intera comunità cristiana cresciuta attorno alla sua Chiesa. Inizia così l’introduzione al testo, corredato da numerose foto, che da qualche giorno la Parrocchia ha messo a disposizione della comunità, grazie alla memoria storica e all’impegno di Angelo. Il libro è disponibile in Parrocchia. tratto da Il Cortile
Per non dimenticare
LETTERE AL DIRETTORE
Pubblichiamo le foto di una visita del 1975 al Campo di Concentramento di Dacau dove alcuni nostri compaesani si sono recati per non dimenticare l’orrore della seconda guerra mondiale. La visita ha proposto momenti di particolare emozione e proprio per essere memoria di quanto si prova nel visitare tanto orrore, vi riproponiamo queste foto. Ci scusiamo per la qualità del colore, ma trattandosi di originali di 41 anni fa comprenderete il valore intrinseco. Sfilare tra quei reticolati, entrare in quello che furono i forni crematori, le baracche e tutte le strutture, in silenzio religioso, non da turisti, ma da testimoni della storia, ci ha trasmesso l’unico pensiero possibile e cioè testimoniarlo affinché non si ripeta mai più. Ricordare per non dimenticare e fare barriera ad ogni evento che mini la dignità dell’uomo. Grazie alla famiglia Galvan del prezioso materiale. Maurizio Carlesso
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Ciao nonna Teresa Galvan… In un bel paesino della amica Francia, Sigoules, ci legge con assiduità ed attenzione la nostra Teresa Galvan emigrata dal 1952. Nel mese di Marzo 2016 la cara lettrice spegnerà le sue 96 candeline e dalla Redazione del Nuovo Ezzelino, stimolata dalla famiglia Galvan, desideriamo, con questa splendida foto del compleanno di qualche anno fa esserti vicina. Desideriamo, insieme alla sua famiglia, augurare un Buon Compleanno nonna Teresa. Siamo certi che sarà un giorno felice, tutta la comunità di Romano d’Ezzelino ti trasmette un abbraccio “Romanotto” e ci fa piacere condividere il tuo traguardo.
TERRITORIO
Dai Campeti de San Jacomo “Sambu” sfida “Messi”
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Massimiliano Sambugaro, Sambu per gli amici, in meno di un mese è diventato il fenomeno del web. Sambu ci racconti questa sfida? È iniziato per gioco. Su facebook i miei amici mi hanno “taggato” su una prova balistica che fa Messi (il giocatore del Barcellona, Pallone d’oro 2015) che prende la traversa da calcio d’angolo e sfida tutti a farlo. Sapendo che fin da piccolo mi diverto a fare queste cose perché affinano la tecnica, ho risposto con un video col cellulare dove dico in dialetto veneto (non per ignoranza ma perchè amo fortemente le mie radici): “ciao Lionel so Sambu e so da San Jacomo e accetto la sfida”. In pochi giorni il filmato ha ricevuto migliaia di “mi piace”, un successo pazzesco. Ora “Sambu da San Jacomo” è conosciuto in tutto il mondo? Da non credere, il video è stato caricato su uno dei siti più importanti del calcio mondiale goal.com ed ha letteralmente girato tutto il mondo. Mi arrivano apprezzamenti dall’Australia, USA, Brasile, Argentina, Indonesia. Da ogni angolo del mondo, un tam-tam inimmaginabile. In Spagna ed in Francia sono numerosi gli articoli sulla sfida a cui ho risposto. In Italia in un giorno mi sono trovato su 7 giornali, sono andato su TVA Vicenza, ho avuto offerte per video, pubblicità, allenare settori giovanili importanti. Un successo pazzesco nato per gioco e con il sorriso.
Quando è nata la tua passione per il calcio? Giocavo a pallone fin da bambino. Devo dire grazie a mio fratello Josè (così chiamato in onore di Altafini da mio papà Dino, milanista sfegatato) con cui da bambini si andava ai campetti e si cercava di palleggiare e calciare e fare numeri quasi impossibili. Ore e ore a correre in spazi angusti per migliorare la tecnica. Lui mi ha spinto sempre a tentare l’impossibile col pallone. Mi ricordo che palleggiavo ovunque, rinunciavo a star fuori fino a tardi la sera per essere fresco e preparato in partita. Lionel Messi verrà a San Giacomo? Speriamo, non so cosa succederà magari, io sono qui. Sarà molto difficile si sa, visti i suoi numerosi impegni, comunque una cosa è sicura io vado sempre ai campetti a tenermi in forma anche se Messi non risponderà mai perchè lo faccio da sempre, e sempre l’aspetterò con il sorriso, ai nostri amati campetti di San Giacomo che erano la nostra playstation di 30 anni fa. In un altro video sei salito palleggiando a Cima Grappa, ed ora cosa farai? La cosa principale che mi anima è la passione per il calcio. Io sono per le cose gratis e fatte con il cuore. Quello che mi è successo in queste ultime due settimane a livello uma-
no è qualcosa di unico. Un calore enorme da brividi. Gente che non conosco che vuole fare una foto con me, oltre 2000 richieste di amicizia, sms, messenger da tutto il mondo. Sembra incredibile. Ma, secondo te cosa smuove la gente? I sogni perchè tutti ce li abbiamo e tutti dovremmo cercare di realizzarli, e quello che ho ricevuto in questi giorni è molto di più che conoscere Messi di persona. Massimiliano Sambugaro ha 43 anni, ha iniziato nella squadretta del paese qui a San Jacomo. Poi a 12 anni è stato preso dal Bassano dove ho fatto tutta la trafila dalle giovanili fino in prima squadra. Dopo 3 anni in prima squadra a Bassano ha giocato nel Belluno, Feltrese, San Bonifacio, Montecchio Maggiore, Giorgione, Thiene ed infine nel Mestre dove nel 2010 ha chiuso la carriera. Ora è un allenatore delle giovanili. Maurizio Scotton & Massimiliano Sambugaro La cosa migliore che tu possa fare è credere in te stesso. Non aver paura di tentare. Non aver paura di cadere. E se capitasse, levati la polvere di dosso, rialzati e prova ancora! Madre Teresa
Renato Chemello ci scrive dal Canada
LETTERE AL DIRETTORE
Carissimo direttore, Come le avevo promesso, quando ero in Italia, le scrivo qualche cosa dal Canada. La foto in bianco e nero è stata fatta, qualche giorno prima della mia partenza verso il Canada, di fronte alla trattoria Alessandro di cui, a quei tempi, i padroni erano i miei zii Zilio. Nella foto ci sono mio padre Francesco Chemello, mia mamma Angela Zilio, che a quel tempo gestiva il negozio di fronte e vendeva in piazza davanti a Norge; poi ci sono anche mia cugina Rina e mio fratello Daniele che adesso si trovano entrambi qui in Canada con noi. Io a quel tempo avevo soli 19 anni ed il 23 maggio 1956 sono partito. Arrivato in Canada ho fatto altri 3 giorni di treno assieme a tante pecore e tanti altri animali per arrivare a Windsor. Rimasi lì per 3 anni circa e dopo, visto che non c’era più lavoro, feci una telefonata a Angelo Andolfatto e mi disse di andare a lavorare lì da lui e quindi io decisi di andare. Viaggiando sia in treno che in aereo ci misi 3 giorni per arrivare in quel paese di indiani che aveva circa 3500 abitanti. Iniziai a lavorare, sempre come falegname, ma la paga non era molto alta. Pensai più volte di ritornare a Romano, nel mio paese che tanto amavo. Dopo un anno circa decisi di formare una squadra di calcio perché qui non c’era quasi nulla, ordinai quindi le maglie del Vicenza, quelle della Lanerossi, come si può vedere nella prima foto. Nel 1964 mi sposai e nel 1965 nacque il primo figlio. Nel 1968 ritornai a Windsor con i miei fratelli. Ora la saluto ma, appena posso, le invierò qualche altra cosa perché io non vedevo l’ora di scrivere per questo giornale. Mi scusi per gli errori ma dopo 60 anni trascorsi in Canada è facile sbagliare a scrivere. Ciao e grazie! Renato Chemello
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Suor Olivia Farronato Suor Oliva, passata alla vita eterna dopo una lunga esperienza vocazionale lontano da casa, ha desiderato essere sepolta nel cimitero di Romano, vicino alla mamma, Marcellina Zilio in Farronato, per tornare al luogo delle sue origini ed essere una presenza religiosa, un richiamo vocazionale. di Suor Lina Farronato Accresci in me la volontà di seguirti sulla via che hai tracciato per me. Gesù, il tuo sospiro è il mio. Dilata il mio cuore. Per l’intercessione di Maria. Ti prego, santifica i sacerdoti cui hai affidato di pascere il tuo gregge. Fa’ che il tuo sacrificio di offerta al Padre per la salvezza di tutti gli uomini si compia e l’inferno si svuoti. Una cosa io voglio con te: fa’ che tutti gli uomini siano santi e santificatori. Tutto io ti chiedo per Maria che è tua Madre, ma anche nostra, perché tu ce l’hai donata”.
Infatti nella famiglia, ancora più allargata, cioè nella Famiglia Paolina, Oliva ha vissuto con slancio il grande ideale: vivere Gesù, come san Paolo, e portarlo al mondo con l’apostolato delle edizioni. Innamorata di Gesù, si è spesa senza risparmio per farlo conoscere diffondendo a piene mani la sua parola. Diceva a Gesù: “Tu sei stato sempre il
mio aiuto e il mio cuore esulta di gioia alla tua presenza che mi avvolge, mi colma, mi innalza. Io non ho parole per esprimerti il mio grazie che comprende tutto l’arco della mia vita. Nonostante la mia nullità mi hai chiamata attirandomi a te con fili invisibili e costanti”. Da diversi anni Oliva era inferma a causa di un ictus e altre varie infermità, soprattutto un tumore che si è protratto per lunghi anni debilitandola progressivamente, fino alla fine. Ma anche nei giorni più sofferti, ha vissuto coraggiosamente la fiducia, anzi l’abbandono, affidando a Dio se stessa e tutto quanto le stava a cuore, pregando per tutti e per tutto e allargando sempre più gli orizzonti dei suoi interessi che, in una parola, il bene di tutti come appare anche dalla preghiera seguente: “Signore, ho l’ardire di chiederti di salvare l’umanità intera dalla creazione fino al suo compimento.
E, dopo aver chiesto carta e penna scrisse su un foglio: “Si può essere una moribonda tranquilla e serena come me? Ma io mi sto preparando per andare a Casa, dove troverò tutti quelli che mi hanno preceduto. Bello, vero?”. Questo è quanto desideravo dire su Oliva, con la quale, fin dal 1949, ho condiviso la vocazione che ci ha portato lontano dal nostro paese. Esso rimane nel nostro cuore, sempre carissimo, come è naturale che sia, per il luogo natio che non avrà mai l’uguale in nessun altro luogo perché rimane l’unico e insostituibile. Sono infatti qui le nostre radici. Sento il desiderio di approfittare dell’occasione per dare a voi e a tutti i romanesi un cordiale saluto assicurando una presenza di preghiera. Ciao Romano e romanesi.
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n° 434 Marzo 2016 41° Anno
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del Grappa n. 2/1975
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Lei stessa ha amato Gesù appassionatamente e gli ha parlato con tutta semplicità come un amico parla all’amico. Lo si capisce da quello che scriveva. Ecco alcuni pensieri/preghiere: “Tu sei buono Signore e grande nell’amore. Il mio cuore è per te e, in te, l’amore a tutti i miei cari. Hai voluto che nascessi in una famiglia numerosa, grande, allargata e questo ha permesso che il mio cuore si dilatasse. Poi mi hai dato un’altra famiglia ancora più allargata dove mi sono inserita nella gioia e nell’amore per la missione che esercitavo”.
Ormai gravissima, avvertendo prossimo il giorno del trapasso, confidò con un soffio di voce: “Sono felice. Il mio cuore canta. Canta”.
dalla Pro Loco di Romano in distribuzione
gratuita ai soci.
Il granito non è più lucido
Gabriele Farronato
nuove stelle nel cielo
Maria Carlesso La copertina del libro. La base del sacello è uno spuntone di roccia in mezzo alla valle. Sopra di esso fin dai tempi più antichi, anteriori al Seicento c’era un’immagine sacra. Nel 1815 il parroco di Romano, don Gio Antonio Dal Sasso di Asiago, fece erigere un’edicola sacra con la Madonna del Buon Consiglio. Semonzo, paese confinante, vi partecipò. Nel 1922 per voto fatto dalla comunità di Romano e per ringraziare la Madonna per non essere stati costretti allo sgombero durante la guerra 1914-1918, fu costruito un sacello che è quello che si vede nella foto di copertina del libro.
ved. Chemello 96 anni 8 febbraio 2016
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Emilia Guerra p. 348 dal libro di Semonzo Angelo Rocio Cadorin e Angela Baldassini in Valle Santa Felicita. (fototeca Dalla Zanna Giuseppe) Le case di Dino Rinaldo, ora tutto è demolito.
LIBRI
Dino Rinaldo non è uno scrittore di professione, anzi rappresenta un poco il nuovo che avanza ossia quella facilità di poter scrivere una storia autobiografica che impressiona, che ti fa capire il coraggio e l’impegno di percorrere una strada normale per gli altri (distratti, ma con le loro problematiche) pur tra le difficoltà della vita. È un libro autobiografia, un documento interessante ed anche una storia che fa riflettere. Perché leggere questo libro di tiratura limitata, ma una copia è anche nella nostra biblioteca? È di stimolo per molti altri che pur non avendo avuto una vita fra i libri, sono in grado di testimoniare quanto hanno vissuto. Nello stesso tempo Dino informa su un fenomeno che ora non è tanto conosciuto quale il poligono di tiro in Valle Santa Felicita, ma che nella metà del secolo scorso era rilevante. Colà arrivavano militari da ogni luogo, compresi gli Americani di Vicenza. Nella pausa rancio numerosa gente accorreva a prendere un piccolo contributo di cibo (spesse volte, unico pasto del giorno) e poi, in tanti, andavano a raccogliere i bossoli delle cartucce sparate: i militari facevano finta non vedere e per questo si raccoglievano gli scarti per venderli e avere un piccolo contributo in denaro tanto prezioso. La storia è ambientata in Valle Santa Felicita a pochi passi dal sacello, là dove esisteva una casermetta. Dino, nativo di San Zenone, ha passato in valle la sua infanzia e gioventù in tempi molto difficili per la sua famiglia e poi è dovuto andare nell’area milanese per realizzarsi. A Romano ha sempre il suo cuore e si segnalano le numerose lettere che ha scritto e visto pubblicate ne Il Nuovo Ezzelino.
ved. Dal Bello (Milieta) 82 anni 10 febbraio 2016
Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.
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Custodi cimiteri comunali