Il Nuovo Ezzelino Aprile 2020

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975

n° 476 Aprile 2020 45° Anno

#proromano

Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.


Primavera di speranza

Aprile 2020 n° 476 Aprile 2020 45° Anno

#proromano

Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975

Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.

LA COPERTINA A PAROLE… un logo, un’immagine per trasmettere con immediatezza un invito, un messaggio di speranza che nasce dal cuore. “Oggi restiamo lontani per riabbracciarci più forte un domani!”.

Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino

PER LA PRO LOCO DI ROMANO Maurizio Scotton DIRETTORE RESPONSABILE Dario Bernardi

DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it

GRAFICA E IMPAGINAZIONE Andrea Pietro Camazzola

CO.MA.C. s.r.l. Via Roma, 62 • 36060 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 35111 • Fax 0424 510340 • E-mail: info@comacitalia.com

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Gianfranco Cavallin, Gabriele Farronato, Maurizio Scotton, Agostino Zappia, Antonio Maria Bianchin, Nicola Battocchio, Giovanni Marcadella, Serenella Zen, Renzo Zarpellon. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non da diritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.

Metalplastica S.r.l. Bassano del Grappa, Via Ca’ Cornaro, 4 Tel. 0424 36131 - Fax. 0424 511445 metalplastica@metalplastica.it - www.metalplastica.it

Pero in fiore Cari lettori, questi giorni sono estremamente difficili per tutti noi, ma la nostra forza è sempre stata quella di sentirci una famiglia e sarà proprio questo sentimento a farci superare questa emergenza sanitaria. La paura di un espandersi della pandemia, la necessità di rimanere a casa, di evitare il più possibile i contatti sociali ha mostrato quanto la generosità e la solidarietà sono insite nel nostro DNA. Lo dimostrano i numerosi interventi delle nostre Associazioni che hanno prontamente risposto alle richieste di aiuto giunte dal nostro comune e non solo. Noi siamo quelli a cui piace stare insieme nelle piazze, quelli a cui piace incontrarsi, confrontarsi e abbracciasi, quelli che amano il territorio: organizziamo eventi culturali, incontri, sagre. Ma da persone responsabili in questo momento #iorestoacasa restiamo a casa e chiediamo aiuto alla tecnologia! Nei social si moltiplicano di giorni in giorno le iniziative per stare insieme per guardarsi negli occhi, per sorridere, ed animare la comunità. Ma soprattutto l’istituto comprensivo con estrema velocità ha attuato la didattica a distanza, la biblioteca un servizio di lettura, le parrocchie propongono le S. Messe in streaming, ma non solo. Vi racconteremo all’interno del giornale molte altre iniziative. Nemmeno la nostra redazione si è fermata. In questi giorni Il Nuovo Ezzelino compie 45 anni e sentiamo ancora più forte i desiderio di continuare questa straordinaria avventura. Era l’11 aprile del 1975 quando la Pro Romano iniziò ad avere

la sua voce per raccontare la vita di un paese in forte espansione e che oggi sta vivendo un trauma collettivo, imprevisto e con esiti imprevedibili. Questa emergenza ha sconvolto le nostre abitudini, ha minato le nostre certezze e costretto molti di noi ad utilizzare nuovi strumenti di interazione di comunicazione. Restare a casa è la priorità. Siamo tutti lontani ma… uniti e ci aggrappiamo con speranza all’audacia che ci è possibile, grazie alla quale anche le imprese impossibili diventato possibili! Ad essa ci si deve ispirare per una dimensione generativa delle nostre scelte future basate sulle cose importanti, sui bisogni vitali, sull’essenziale. Operare con determinazione affinchè la potenza negativa di questi giorni possa convertirsi in una opportunità affermativa. Torneremo a sentire il suono della campanella a fare le passeggiate sul col Roigo, ad abbracciarci più forte. Ce lo ricorda la natura: dopo la notte, sorge sempre il sole; dopo l’inverno arriva sempre la primavera, che fa sbocciare la vita, rifiorire le piante. La Pasqua è imminente. A nome mio e di tutta la Pro Loco di Romano d’Ezzelino, l’augurio che la Santa Pasqua porti nelle vostre famiglie salute, serenità e ogni bene. Buona vita.

Maurizio Scotton

“.. e quindi uscimmo a riveder le stelle” Dante Alighieri (Inferno XXXIV,139).

EDITORIALE

FOTO IN COPERTINA illustrazione di Filippo Alessio

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O” NUOVO EZZELIN Fai conoscere “IL tri amici. anche ad al vivenza. le della sua soprav Sentiti responsabi te cose da dirci. Abbiamo mol fendere bonamento per di ab o tu il e rv se Ci il tuo giornale.

Sommario

Rotatoria di Spin: rimossi gli impianti semaforici

EDITORIALE 3 Primavera di speranza RESOCONTI 5 Rotatoria di Spin: rimossi gli impianti semaforici

10-11 La Protezione Civile 6-7 SPIGOLATURE ROMANESI

STORIA 8 Approfondimento storico

di Barbara Todesco, Ufficio Stampa Comune di Romano d’Ezzelino. Foto di Fabio Ravagnolo

TERRITORIO

9 Battimarso... in un minuto di silenzio

9 #IORESTOACASA

Letture da lontano

12 L’Istituto Comprensivo di Romano d’Ezzelino ai tempi del COVID-19

16 El vae Oro 18 2020 Channel 19 Romano d’Ezzelino smart:

tutto il comune in una app

CULTURA 14-16 Perché un Dantedì il 25

di marzo? E perché tanti monumenti a Dante nelle città del Veneto?

17 Un pensiero Zen...

e l’arte di stare a casa

Via Salvo d’Acquisto, 5 - 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 - Fax 393734 - gardin.roberto@gmail.com

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NB: Nel rispetto delle disposizioni ministeriali la redazione ha continuato il suo lavoro ma la stampa e la consegna dei mensili nelle case ha subito e subirà dei ritardi. Ce ne scusiamo con i lettori.

I quattro semafori che regolavano il traffico nell’intersezione tra le provinciali di Via Manzoni, Via Spin, Via S.G.B. De La Salle e Via G. Giardino, sono stati spenti e rimossi attorno alle 11, per aprire i flussi dei veicoli lungo il nuovo tracciato. Non si tratterà ancora della versione definitiva, ma il completamento delle sezioni sud e nord, ora percorribili, permetterà la prosecuzione dei lavori e la realizzazione del nucleo centrale, oltre al completamento dei percorsi dedicati per biciclette e pedoni e del nuovo accesso al parcheggio retrostante il Comune. La segnaletica orizzontale, provvisoria, sarà di color giallo, mentre la delimitazione della rotatoria verrà realizzata con i jersey e completata entro poche settimane. Anche l’illuminazione, in attesa delle canalizzazioni complete, sarà provvisoria. «Avremmo voluto festeggiare questo importante momento con i nostri cittadini - commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Salvemini sappiamo che oggi non è possibile ma avremo modo di farlo nelle prossime settimane. Intanto dobbiamo dire grazie a quanti hanno lavorato in questo mesi per raggiungere questo traguardo e grazie ai voi cittadini che avete compreso l’importanza di questo progetto, sopportando anche i disagi che ha comportato».

RESOCONTI

Il 18 Marzo 2020 verrà sicuramente ricordata come una giornata “storica” per Romano d’Ezzelino. Questa mattina, infatti, sono stati rimossi i vecchi impianti semaforici che regolavano l’incrocio antistante il Municipio e nelle prossime ore verrà tracciato il percorso della nuova rotatoria.

non può stare a guardare

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Queste ultime sei settimane sotto l’insegna dell’incubo coronavirus dovrebbero insegnare molte cose. Prima di tutto a chi scrive, che forse pensava che un evento del genere fosse improbabile, se non impossibile, dato il livello di “perfezione” tecnica che i nostri tempi sembravano aver raggiunto.

SPIGOLATURE ROMANESI

di Gianfranco Cavallin

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Forse non è male questa scossa, che ci dovrebbe distogliere da un delirio di onnipotenza verso il quale molti di noi sembravano incamminarsi. I primi segnali di una diversa direzione assunta dalle notizie viene dalla relativa mancanza di novità nelle cronache dei giornali tutte egemonizzate dalla statistiche e dalle notizie sulla evoluzione del virus non solo in italia ma in tutto il mondo. Sembrerebbe a questo punto superfluo parlare di cose di nessuna importanza se rapportate alla grave esperienza che stiamo vivendo, magari confinati in casa e non in grado nemmeno di vistare i parenti e le persone più care. Rassegniamoci quindi a leggere, se vogliamo, le poche cose scelta dalla stampa locale, sperando che nei prossimo mesi possiamo parlare anche d’altro. Auguri a tutti, Gianfranco Cavallin. 4.2.2020 Sagra della Candelora Cena del baccalà Prosegue a Romano la sagra della Candelora. Venerdì, alle 19.45, cena del baccalà nella tensostruttura riscaldata di piazzale Chiesa. Solo su prenotazione al bar del centro parrocchiale entro oggi versando la quota. Alle 21.15 spettacolo di musica popolare con il Duo di Bassano. 5.2.2020 Interruzione energia elettrica Domani, per interventi previsti sulla linea, a partire dalle 13.30 e sino alle 16.30 è prevista l’interruzione della fornitura di energia elettrica nelle seguenti zone del territorio comunale di Romano: Via Giardino (parte fino a Bosco’s), Via Nievo, Via Spin, Via Pellico e via Gioberti. 11.2.2020

Bontorin: «Campanilismi da superare» Una “Grande Bassano” è possibile, a patto che i sindaci abbandonino i campanilismi e inizino a lavorare concretamente su un’agenda ben definita. Lo pensa il sindaco di Romano Simone Bontorin, che butta giù quattro temi sui quali a suo parere la politica del territorio potrebbe già iniziare a lavorare. Bontorin era assente all’incontro pubblico di venerdì scorso con i colleghi sindaci, ma fa sentire volentieri il suo pensiero. «Le questioni più urgenti da affrontare sono quelle relative alla terza età, all’ambiente e trasporti, al nostro ospedale e alla digitalizzazione riferisce il sindaco ezzelino - ma per riuscire a ottenere risultati, i sindaci devono iniziare a gettare lo sguardo oltre il loro mandato. E sinceramente non credo che i tempi siano maturi per questo». Sarebbe quindi la perenne ricerca di consenso, a detta di Bontorin, a minare le basi della Grande Bassano: «La verità è che tutti i sindaci cercano di fare gli interessi dei propri cittadini - riferisce -. Una visione del genere, però, guarda soltanto al breve termine, quando invece il nostro territorio ha anche altre esigenze». L’invito di Bontorin ai colleghi è a«guardare oltre i propri campanili - afferma -. Per quanto mi riguarda, e per un tema come quello della terza età, sono disposto a lavorare con gli altri Comuni per mettere a disposizione degli spazi di Romano per gli anziani di tutto il territorio». Il sindaco si riferisce all’Area dei Fratelli delle scuole cristiane: «Potrebbe diventare un quartiere protetto per i nostri anziani - suggerisce Bontorin - con la creazione di case-albergo sul modello del Nord Europa». Resta il fatto che secondo Bontorin è arrivato anche il tempo che i politici del territorio

diventino sempre più competenti. «Gli amministratori vanno formati - chiude - e va cambiato il modo di fare politica. Rispetto al passato, oggi nel Bassanese non c’è alcun politico che spicca sugli altri: questo però può anche essere un modo per facilitarci a lavorare tutti assieme». 12.2.2020 La casa centro di spaccio Patteggia ventidue mesi Gestore di una centrale casalinga della droga, arrestato alla fine della scorsa settimana dai carabinieri di Asolo, patteggia un anno e dieci mesi di reclusione con pena sospesa oltre a 2 mila euro di multa. È l’esito del direttissimo che ieri mattina ha portato Joel Baez Tejeda Baron, difeso dall’avvocato Elisa Pozzato, davanti al giudice Lagrasta per difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, scattata all’esito delle indagini dei militari dell’Arma Trevigiana, che ha portato al blitz nell’abitazione di Romano d’Ezzelino, sede dello smercio di droga che aveva attirato anche clienti della Marca. Tutto era partito lo scorso venerdì notte quando i carabinieri avevano fatto irruzione nell’abitazione del giovane di 21 anni. Le perquisizioni operate dai militari avevano portato al rinvenimento a carico di 25 grammi di cocaina, 23 grammi di hashish e 5,5 grammi di marijuana, insieme a due bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento della droga. In seguito a ciò era scattato l’arresto di Joel Baez Tejeda Baron che ieri mattina ha scelto di patteggiare. 15.2.2020 Ruspe in azione Demolita la cabina Enel Questa mattina, all’alba, a Roma-

16.2.2020 Ricette di casa a tema vegano Domani alle 20,30 nel centro parrocchiale Don Bosco di San Giacomo di Romano d’Ezzelino serata del ciclo “Le ricette di casa mia” con Manuela Pianezzola che illustrerà la preparazione di piatti vegani. Organizza l’associazione Noi di San Giacomo. Contributo di partecipazione 5 euro. 6.3.2020 Antonio, trionfo e proposta di matrimonio Trionfo ai fiori d’arancio, con proposta di matrimonio a sorpresa conclusiva davanti alle telecamere, per Antonio Lorenzon, ieri sera alla finale di Masterchef. Tempo di far gustare i sapori della sua Bassano, essere proclamato vincitore, commuoversi e poi il 43enne neocampione degli chef amatoriali, di professione stilista ha dichiarato «di voler condividere la gloria ricevuta con la persona che mi ha reso ciò che sono». Sorpresa in studio: lui estrae dalla tasca l’anello, si inchina di fronte al compagno Daniel per la domanda di rito e la vittoria allo show culinario è l’occasione per mettere un punto fermo nella propria vita. Auguri. Antonio, campione anche di sana umiltà ha detto che «se alla fine ho vinto, vuol dire che qualcosa so fare. E, allora, sono felice». Un atteggiamento che gli è valso le simpatie, in città, dei tanti amici che hanno brindato alla sua vittoria. Ha stravinto puntando sulla semplicità. La semplicità di una proposta che profumava della terra nella quale Lorenzon è cresciuto, con un antipasto di bacalà alla vicentina rivisitato, un risotto ai funghi e formaggio Bastardo, battezzato “Dal Brenta

al Piave” e col suo cavallo di battaglia, pernice ai funghi, «come quella che mangiavamo in autunno, grazie a papà cacciatore». 6.3.2020 Covid-19: sospensione delle rette del nido, rimborso del trasporto scolastico e un fondo #reagiamoalvirus. Sono queste le prime azioni, deliberate dalla Giunta comunale di Romano, per dare un aiuto immediato e concreto ai cittadini di fronte alle difficoltà create dall’emergenza Corona Virus. E accanto alle famiglie, l’Amministrazione Comunale ha deciso di sostenere anche le aziende, vincolando la somma di bilancio risparmiata dalla chiusura temporanea dei nidi ad attività a favore delle imprese stesse, concordando le iniziative con le associazioni di categoria. Nella seduta di ieri, inoltre, La Giunta, come indicato dal DPCM del 4 marzo, ha sospeso tutti gli eventi, le attività e gli incontro previsti fino al 3 aprile rimandandoli a data da destinarsi. 12.3.2020 Covid-19: aperto il Centro Operativo Comunale (COC) servizio di spesa a domicilio per le persone sole e fragili È stato attivato questa mattina, nella sala Consigliare del Comune di Romano, il Centro Operativo Comunale (COC) per la gestione dell’emergenza dovuta all’epi-demia da Covid-19. Uno strumento in più, a disposizione del Comune e dei suoi cittadini, per coordinare le informazioni e garantire una pronta risposta alle tutte le necessità che si dovessero presentare in questa fase emergenziale. Già dal 13 marzo 2020, in collaborazione con la Protezione Civile, sarà attivato un servizio di aiuto rivolto ai soggetti maggiormente in difficoltà ai quali verrà garantita la consegna a domicilio della spesa alimentare e dei farmaci. 20.3.2020 Covid-19: sanificazione strade È iniziato questa mattina l’intervento di sanificazione stradale in comune di Romano d’Ezzelino. Verranno effettuati altri interventi con una soluzione di acqua e cloro (secondo le indicazioni dettate da ISPRA e dell’Istituto superiore di Sanità). I mezzi comunali percorreranno tutte le

vie del territorio spargendo la soluzione indicata, molto simile all’acqua utilizzata delle piscine. Non si tratta, dunque, di una sostanza nociva, ma per precauzione di suggerisce alla popolazione di rima-nere in casa almeno 30 minuti, dopo il passaggio dei mezzi. 21.3.2020 Covid-19: le misure per famiglie ed imprese La Giunta comunale di Romano d’Ezzelino, nelle scorse ore, ha approvato nuove misure urgenza a sostegno della cittadinanza e delle imprese per rispondere alla situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza covid - 19. Proroga scadenze delle imposte comunali e della tassa di soggiorno - Approvazione a Bilancio di un “Fondo emergenza coronavirus” con stanziamento iniziale di 15.000 euro. 30.3.2020 Covid-19: Aziende regalano 300 mila mascherine In tempo di guerra le aziende si convertivano alla produzione bellica, in tempo di pandemia si dedicano alla produzione di mascherine. Succede anche nel Bassanese, dove due aziende si sono messe al lavoro per la realizzazione di centinaia di migliaia di dispositivi. Ben 300mila i pezzi realizzati a tempo di record e per metà donati dalle due aziende, la Manifattura Fontana di Valstagna e Romano e la Cartotecnica Scotton di Borso, alle Amministrazioni comunali del sindaco Simone Bontorin e territorio. La consegna è avvenuta sabato nel parco di villa Ferrari. 28.3.2020 Trovato morto a casa dell’amico Giallo sulle cause Trovato morto a casa di un amico. La procura di Vicenza apre un’inchiesta, e dispone l’autopsia sulla salma di un 49enne di Romano d’Ezzelino. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Bassano. È accaduto mercoledì. L’uomo era ospite da qualche tempo di un amico di Cassola che gli aveva offerto ospitalità. Quando l’amico è rientrato a casa dopo essersi assentato qualche ora, ha ritrovato il 49enne privo di vita. La morte sarebbe avvenuta per cause naturali, ma sarà disposta l’autopsia.

SPIGOLATURE ROMANESI

Spigolature Romanesi

no d’Ezzelino, è stata demolita la cabina Enel in prossimità dell’incrocio di Spin. L’abbattimento del manufatto in via Generale Giardino si è reso necessario in seguito ai lavori per la realizzazione della nuova rotatoria lungo la Schiavonesca-Marosticana. L’intervento si è svolto senza intoppi e in mattinata la circolazione risultava regolare. Si è dovuto istituire il senso unico alternato su via Giardino solo il tempo necessario all’abbattimento della cabina. Non c’è stata alcuna sospensione dell’erogazione di energia elettrica in quanto la cabina era già stata bypassata.

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Approfondimento storico

Battimarso... in un minuto di silenzio

Tutti stiamo vivendo gli effetti del morbo del coronavirus o covid-19, ma come i fatti del passato ci dimenticheremo col tempo; molti si impegnano ad azioni per ricordare le guerre e i suoi caduti, anche se oggi si usano impropriamente parole che ricordano la guerra.

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quarantena cioè nel lazzaretto come appestato, ma era fuggito da essa provocando la caccia all’uomo. Arrestato e rinchiuso presso un casone, il mattino dopo il podestà di Treviso, il veneziano Angelo Trevisan, dopo averlo interrogato e convinto che aveva sbagliato a fuggire, lo condanna a morte sull’istante col moschetto. Quindi è scavata una fossa presso il forno e sepolto, come tutti gli appestati nei pressi del luogo stesso. Per restare a tempi più vicini, l’Ottocento è stato un secolo ... et doppo haverlo costituito, confesso et convinto, lo fezze moschettare. orribile con i morti di fame, specie fra i noSentenza eseguita sul posto a Paese di Treviso. stri monti veneti del Un amico di 93 anni mi ha fatto notare: 1817, seguiti da quelli del colera del 1836 “Tutti parlano in termini bellici, mostrandosi (26 morti su 109 a Romano comune) con un esperti, ma si capisce che non hanno vissuto breve focolaio nel 1849, ma nel 1855 si ebla guerra!” bero 121 morti: 30 per colera, 5 per febbre Leggendo i registri d’anagrafe bassanesi del tifoidea, 2 per tisi, 8 per scarlattina e solo 2 1632 si ricorda la peste di manzoniana me- per pellagra. A Casoni andò peggio con 42, moria che nella sola parrocchia di Bassano mentre a Mussolente furono 20. Nel 1886 si ha avuto 2331 morti di cui solo 153 ricove- ebbe un altro focolaio, senza ricordare poi i rati nel Lazzaretto. Tutto sembra essere ini- casi di epidemia della spagnola. I medici che operavano a Romano nel 1855 ziato come al presente. “Anno 1631 alli 22 di maggio si scoperse la peste et il primo che erano tre cioè Navarini, Lanzini e Aurelio morì fu messer Gierolamo figlio de messer Ferrari. Aurelio Ferrari, antico proprietario Giobatta Calderon1, qual vene da Verona et di villa Ferrari, è lui che dirige le operazioni passò per Vicenza et alloggiò all’Hosteria del e ne diagnostica il male ordinando la sepolFalco ove erano morti molti di casa et mor- tura notte tempo per paura di infezioni. sero poi tutti. Et morse questo in doi gior- Ecco per chi vuole i nomi dei trenta affetti ni. La qual peste durò tutto il trenta uno et da “cholera morbus” tra il 26 maggio e il trentadoi sino alli 8 aprille2, nel qual tempo 22 agosto, quasi tutti di condizione villica avenne accadere le cose infrascritte”. A Pove (agricoltori). con circa 650 abitanti si ebbero oltre 200 26.5.1855. Fietta Orsola di Angelo e di morti e a Rosà, alla Campagnola 12 nel solo Simonetto Domenica di anni 37, di Fellette. mese di maggio, senza parlare poi degli al- 1.6.1855. Zen Girolamo di Antonio e fu tri paesi del Bassanese, dove Romano con Fietta Orsola di anni 26, di San Giacomo. Mussolente e Casoni, allora in provincia di 2.6.1885. Scremin Domenico di Antonio e Treviso, non ebbero alcun defunto. Infatti di Cusinato Vincenza di anni 42, Molinetto. l’Asolano fu esente, tranne il caso di Pader- 2.6.1855. Grigoletto Lucrezia di Francesco no (ora Pieve del Grappa) con una trenti- e di Zarpellon Maria di anni 31, Fellette. na di morti perché un infetto, “guazzata la 11.6.155. Baron Giobatta di Vincenzo Brenta” eluse il cordone sanitario e fece il e Pegoraro Maria di anni 32, dal Fossà. 12.6.1855. Baron Andrea di Vincenzo, disastro a Farra al confine con Fonte. Le epidemie quando arrivano e non rispar- suo fratello, di anni 29. miano, ma la necessità di vigilare è indiscu- 12.6.1855. Baron Vincenzo fu Giobatta tibile. A Paese in data 20 agosto 1631 si re- di anni 60 (padre dei due)3. gistra che Adamo Girotto era stato posto in 12.6.1855. Parolin Angela fu Marco

di anni 60, villica di Fellette. 23.6.1855. Lessio Maria fu Giacomo e fu Margherita Facchinello di anni 24, di S. Giacomo. 25.6.1855. Orsolini Giacoma di Francesco di anni 28, industriante di S. Giacomo. 1.7.1855. Bizzotto Benedetto di Francesco e Zonta Caterina di anni 14, da Fellette. 4.7.1855. Serafin Benedetto fu Domenico di anni 57, questuante, Lanzarini4. 13.7.1855. Varago Carlo di Felice e Balestra Anna di anni 32, dai Carlessi. 14.7.1855. Sandro Antonio fu Giovanni di anni 65, questuante, dai Bortignoni. 16.7.1855. Carlesso Agostino di Antonio e di Cosma Apollonia di anni 26, dai Marchi. 18.7.1855. Baston Maria fu Giobatta di anni 64, dagli Zaghi. 19.7.1855. Parolin Caterina di Francesco di anni 26 dal Fossà (Ca’ Cornaro). 20.7.1855. Lamonato Nicolò di Valdobbiadene di anni 52, contrà della Chiesa(Castello). 24.7.1855. Cervellin Francesco di Rocco e di Teresa Artuso di anni 35 dai Conti. 28.7.1855. Alberton Paola di Antonio e di Anna Zaborra di anni 43, dai Marchi. 28.7.1855. Cremasco Luigi di Giovanni di anni 25, dai Bortignoni. 29.7.1855. Camazzola Marco di Antonio e di Cattarina Farronato di anni 42, (dei Moi) dai Carlessi. 29.7.1855. Camazzola Marco fu Marco (figlio del precedente) di anni 6. 1.8.1855. Farronato Sebastiano fu Angelo e fu Dom. Carlesso di anni 55, dai Farronati (Spada). 2.8.1855. Guerra Sante di Andrea di anni 15, dalla contrà Signori. 7.8.1855. Cremasco Fortunata di Giovanni di anni 20, dai Bortignoni. 7.8.1855. Zilio Margarita di Domenico di anni 50, dai Bortignoni. 9.8.1855. Andriollo Angela di Giuseppe di anni 34 dai Signori. 17.8.1855. Dal Moro Luigi di Giovanni di anni 35, dai Conti. 22.8.1855. Piotto Antonio di Nicolò di anni 40, dai Conti.

note 1. Nel registro a c. 23 la data è il 22 per il Calderon, ma a c. 41v si dice che il 21 muore l’Orio. 2. 1631 e 1632. 3. Questi Baron erano detti Mariga, mezzadri di Ca’ Cornaro, i quali di a qualche lustro passano a Bessica e poi rientrano pe andare ad abitare in Valle dove saranno detti Crucola. 4. Probabilmente era ospitato in qualche stalla come si costumava allora.

Anche il Comune di Romano d’Ezzelino ha aderito all’iniziativa dell’ANCI “Un minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta in tutti i Comuni” voluta per ricordare le vittime dell’epidemia, onorare gli operatori sanitari e guardare al futuro con speranza. Martedì 31 marzo 2020 alle ore 12:00 le bandiere del Municipio, erano a mezz’asta ed il Sindaco, Simone Bontorin, con alcuni rappresentanti della Protezione Civile, ha rispettato un minuto di silenzio, davanti al Municipio. L’iniziativa, nel caso di Romano, ha coinvolto anche gli studenti dell’Istituto Comprensivo che aveva proposto agli studenti di Romano, e alle loro famiglie, di osservare un minuto di silenzio davanti alla porta della propria casa, in segno di lutto per le tante vittime de virus e di solidarietà con le comunità che stanno pagando il prezzo più alto. Un “Battimarso” silenzioso che, forse proprio per questo, fa ancora più rumore!

#IORESTOACASA Letture da lontano Da settimane, come indicato dai Dpcm emanati per l’emergenza Covid-19, la Biblioteca comunale di Romano d’Ezzelino è chiusa al pubblico. Per accontentare, però, la voglia di storie dei loro piccoli lettori, le bibliotecarie, con l’aiuto del Gruppo mamme lettrici, hanno dato vita ad un ciclo di “Letture da lontano”. Ogni due o al massimo tre giorni, sulla pagina facebook del comune di Romano vengono pubblicati i video con la lettura di un libro per ragazzi. Pagina dopo pagina, la storia viene raccontata e le illustrazioni mostrate al pubblico dei più piccoli che, seppure a distanza, possono continuare a vivere le emozioni che solo un libro è in grado di regalare. «L’iniziativa - spiega l’assessore alla Cultura, Franca Meneghetti - ha molteplici valenze innanzitutto culturali. Abbiamo scelto di offrire nuovi momenti di avvicinamento alla lettura, nell’ottica della continuità di un progetto di successo iniziato da tempo in biblioteca, perché mai come in questo tempo un libro o un racconto possono servire a colmare molti vuoti». «Stiamo vivendo un tempo nuovo - continua l’assessore Meneghetti - che non poteva certo immaginarci, ma proprio per questo riteniamo giusto sperimentare anche i nuovi sistemi digitali che ci permettono di accorciare le distanze. Senza contare che questo progetto può sicuramente risultare un utile sostegno a tutte quelle famiglie che si trovano improvvisamente un tempo infinito da gestire con i figli. È dimostrato che leggere o ascoltare letture solleva il morale e perché no, forse anche le difese immunitarie e noi ci crediamo».

TERRITORIO

STORIA

di Gabriele Farronato

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La Protezione Civile non può stare a guardare Le parole rivolte alla nostra Associazione dal Primo Cittadino, con le quali esprime l’apprezzamento suo e della cittadinanza per l’operato della Protezione Civile di Romano, ci gratificano e soprattutto ci stimolano a perseverare nella nostra attività. di Agostino Zappia

RESOCONTI

RESOCONTI

La colonna mobile davanti al Municipio di Romano pronta a partire

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I volontari durante la consegna di viveri nel Comune di Romano

Corona virus!!! «Per quanto riguarda la Protezione Civile, credo senza paure di essere smentito che abbiate organizzato il vostro lavoro e abbiate uno spirito di altruismo e dedizione difficilmente riscontrabili in altre parti. A Callisto, Pietro e al gruppo dei volontari della PC: ci avremo messo un po’ a imparare a conoscerci, ma vi ringrazio davvero, non tanto per le infinite attività in cui ci state supportando, ma per la tenacia e soprattutto il modo con cui lo state facendo. Mi stanno arrivando parecchie richieste e ringraziamenti da girare a voi da parte di alcuni nostri concittadini. Molti che vorrebbero essere con voi e avere il vostro spirito». Simone Bontorin

Tale riconoscimento oggi va soprattutto a quanti di noi, in questo difficile momento, si sono resi disponibili a dare sostegno alla Comunità. Sempre presenti in tutte le situazioni emergenziali quali alluvioni, terremoti, incendi boschivi o altro, la Protezione Civile si è attivata, cooperando con le organizzazioni territoriali e locali, anche in occasione di questa pandemia che coinvolge e sconvolge l’intero globo. L’ormai tristemente famoso Covid19, insinuandosi prima e galoppando poi, ha colto tutti impreparati alla sua tragica diffusione che continua a mettere a dura prova cittadini e istituzioni di ogni livello e settore. In questo periodo i volontari di Protezione Civile coprono ruoli di supporto allo svolgimento dell’in-

Volontari mentre montano le tende per il Triage all’ospedale di Bassano del Grappa e Santorso

credibile lavoro di professionisti a diretto contatto con l’infezione, medici, infermieri, sanitari in genere. Abbiamo infatti prestato la nostra opera, secondo la competenza che ci è propria, nel montaggio di tende e servizi per il triage all’esterno degli Ospedali di Bassano del Grappa e di Santorso. I volontari della Protezione Civile, come è nella loro stessa ragione di essere, si rendono disponibili a collaborare con le istituzioni nei modi e nei tempi che le circostanze richiedono e permettono, infatti in questi giorni abbiamo parecchi uomini e donne impiegati sia nella vigilanza, coordinati dalla sala operativa del Comune e della Regione sia, con il sostegno dalla nostra sala radio, nella consegna a domicilio di viveri per molte famiglie e nella distribuzione di

mascherine protettive secondo le procedure previste. Le problematiche causate dal Covid19 e le misure di contenimento del contagio applicate in Italia nelle ultime settimane, hanno cambiato necessariamente lo scenario d’azione del volontariato ma non lo spirito né la volontà di lavorare in sinergia con le istituzioni al fine

intervenire in maniera tempestiva e di alleviare le difficoltà sociali che emergono. Infine facciamo nostre le parole pronunciate da Papa Francesco nel vuoto di Piazza S.Pietro spiritualmente affollata dal mondo intero: «Da settimane sembra che sia scesa la sera… presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furio-

sa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati… ma tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca... ci siamo tutti.» …e cerchiamo di realizzarne il messaggio al meglio delle nostre possibilità.


Il 22 febbraio 2020 ci siamo salutati per le vacanze di carnevale. Mai avremmo immaginato quel che è successo nei giorni a seguire. Gli insegnanti e i ragazzi non sono più rientrati a scuola e siamo stati costretti ad “inventare” un nuovo modo di insegnare e di imparare!

TERRITORIO

di Antonio Maria Bianchin, Dirigente Scolastico

È stato per tutti un passaggio molto delicato. I docenti si sono impegnati in continui incontri virtuali di preparazione, e ancora oggi - alle spalle di ogni lezione on line o di ogni compito caricato nelle classi virtuali - si richiede un grande sforzo quotidiano. In questa fase la collaborazione delle segretarie è stata massima nell’aiuto a tante famiglie – seguendone alcune passo passo – per permettere ai ragazzi di collegarsi e di entrare in queste classi virtuali; hanno poi organizzato la consegna, in comodato d’uso gratuito, di più di 30 computer della scuola, e ne stiamo acquistando altri da mettere a disposizione per chi è in difficoltà. I genitori invece hanno visto trasformare il modo di fare scuola in un crescendo veloce e continuo e hanno risposto, in gran parte, in modo pro-positivo. E per realizzare tutto questo non si può dimenticare la costante presenza dell’Amministrazione Comunale e della Protezione Civile come supporto e braccia operative fuori dalle mura della scuola.

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Siamo arrivati ora al punto in cui, salvo pochissime eccezioni, tutti

All’inizio è sembrata una piccola vacanza imprevista, ma in realtà la Scuola si è attivata già dopo qualche giorno, non appena ci si è resi conto che ci sarebbe stato un lungo ed eccezionale periodo di fermo della tradizionale vita scolastica. Gli insegnanti hanno fin da subito inserito i compiti nel registro

elettronico; e questo è stato il primo passo. Dopo una settimana a tutti i genitori è stata comunicata la possibilità di utilizzare uno spazio speciale di internet - la GSuite - avviato fortunatamente già da qualche mese, in cui insegnanti e allievi possono inserire compiti, verifiche, ma anche, e soprattutto direi, dove si possono svolgere lezioni in videoconferenza (Meet).

L’adesione a questa piattaforma, con l’aiuto anche dei rappresentanti dei genitori, è stata quasi totale in poco tempo. Da metà marzo infatti in tutte le classi dell’Istituto si sono cominciate ad effettuare, con regolarità, lezioni in diretta a orari prestabiliti, diventate ora “un modo diverso di andare a scuola”, di parlare con i propri compagni, di interagire

ormai si possono collegare, trovare i compiti, partecipare alle dirette, inviare gli elaborati svolti agli insegnanti e tanto altro. Insomma, si sono ricreate su internet le classi, per permettere a tutti i ragazzi il diritto all’istruzione, una delle più grandi conquiste moderne, da assicurare e garantire sempre per dare al meglio formazione ed educazione. Che dire dei ragazzi? Tantissimi sono stati veramente bravi! Ogni giorno accedono a internet e, cosa che molti considerano scontata ma non lo è, hanno imparato e si sono abituati in modo velocissimo ad un nuovo modo di fare scuola. In particolare i bambini della primaria sono veramente entusiasti. È vero, non tutti affrontano questo impegno con la serietà richiesta, ma questo succede anche normalmente. Di molti ragazzi si sono scoperte abilità sconosciute e tanti hanno colto un aspetto che li aiuterà a maturare e ad essere migliori: quando le certezze non ci sono più, ci sono tanti rischi ma anche tante opportunità che vanno affrontate con coraggio e con fatica. Come Istituto riteniamo che una parte molto importante della nostra azione sia stata e sia quella di mantenere vivi i legami e le relazioni con e tra i ragazzi, ed è questo il principale motivo che ci ha portato a scegliere di agire velocemente per garantire a tutti la possibilità di sentirsi un po’ meno isolati. Abbiamo infatti permesso

Auguri zia Teresa In piena emergenza Coronavirus una bella notizia che condividiamo molto volentieri. Lunedì 30 marzo 2020 zia Teresa Galvan dei “Baldassini”, attualmente residente in Francia, ha festeggiato la veneranda età di ben 100 anni! Buon compleanno ed auguri anche a nome di tutti i Galvan di Romano d’Ezzelino. Un caro saluto a zia Teresa, Vincenzo Galvan e famiglia.

ai ragazzi di incontrarsi tra di loro, in questo spazio virtuale, perché crediamo che il mantenere le relazioni, le amicizie, il vedersi, siano valori importanti da conservare e coltivare soprattutto alla loro età. Chiaramente siamo tutti ben consapevoli che il momento è difficile e che la Didattica a Distanza, chiamata ora DAD, non offre le stesse opportunità e garanzie della didattica in presenza. Tutti noi che viviamo dentro la scuola desideriamo che le classi si riempiano di nuovo, che ci sia ancora quell’allegro rumore di fondo tipico dei bambini e dei ragazzi: alle volte è impegnativo, ma ci dà molta gioia e gusto di vivere e la consapevolezza che il nostro è un lavoro speciale e prezioso. Al rientro in classe resteranno abilità e competenze che ci consentiranno di adottare strategie e tecniche didattiche nuove e diverse, per una scuola sempre in cammino e al passo con i tempi. Ad inizio anno il nostro Istituto si era dato uno slogan: “diverso il passo, uguale il cuore”; abbiamo cercato proprio con il cuore - e con grande impegno - di permettere ai ragazzi di continuare il loro percorso di crescita, favorendo la possibilità di creare in loro occasioni e momenti che, ce lo auguriamo, potranno in futuro costituire degli sprazzi di luce nel ricordo di questo tempo così straordinario e difficile.

TERRITORIO

L’Istituto Comprensivo di Romano d’Ezzelino ai tempi del COVID-19

con gli insegnanti; inoltre per ogni classe, all’inizio della secondaria e poi anche della primaria, ci sono aule virtuali – la Classroom – in cui si possono trovare tutte le materie e gli argomenti che vengono trattati in modo semplice e ordinato.

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25 marzo. Politici, studiosi, accademie, istituzioni… sembra che tutti siano d’accordo nel voler dedicare una giornata celebrativa nazionale a Dante Alighieri, il nostro maggior poeta, simbolo dell’unità della Nazione. Lo ha annunciato il Ministro per i Beni Culturali, on. Dario Franceschini, come una decisione del Governo.

CULTURA

di Giovanni Marcadella

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Monumento a Dante Alighieri a Verona e Padova, pag. a fianco monumento a Trento

Si sarebbe potuto aspettare l’anno prossimo, 2021, poiché vi ricorre il 7° centenario della morte del poeta. È normale, infatti, che le celebrazioni dei centenari siano l’occasione giusta per far riemergere dalla memoria personaggi e situazioni, soprattutto se il ricordo serve a sostenere una causa importante, ma perché anticiparne la programmazione a quest’anno che – a dir poco – s’annuncia assai sfortunato? La stessa data prescelta ci trova immersi in una situazione grave, che non consente iniziative. Chi auspicava un sentimento condiviso, una festa comune, ha proprio fallito l’obiettivo. L’attenzione di tutti, dagli organi istituzionali ai media della comunicazione, fino al singolo cittadino, è ora concentrata su questa tormentosa epidemia, che ci sta logorando sotto ogni profilo. Anche le organizzazio-

ni culturali, le società, le accademie sono zittite dalla situazione contingente. Insomma, sembra proprio che non sia il momento per far festa e neppure per mettere in campo progetti che distolgano l’attenzione dal grave problema che stiamo vivendo. Certo è che per risollevare il Paese c’è bisogno di grande energia, quella che scaturisce dalla fede e dalla volontà dei singoli innanzitutto, ma che non può trovare vigore sufficiente se si disperde in mille rigagnoli. Necessita che ogni singolo rivolo confluisca in un altro, che insieme formino un ruscello e questo s’unisca a nuovi corsi d’acqua ancora, a formare un fiume. C’è bisogno di spirito aggregativo, che faccia di tante preziose risorse un fiume di fiducia, una vigorosa potenza. Era proprio questa l’idea che anima-

va uomini e donne impegnati nella creazione dello Stato liberale italiano dell’Ottocento. Loro hanno unito le forze e le fedi ed hanno costruito, mattone su mattone, in un susseguirsi di episodi risorgimentali, l’Italia unita. Ed hanno usato, per questo, anche miti, celebrazioni, memorie. Un’Italia non ancora redenta cominciò a vedere in Dante Alighieri il nume tutelare di un’unità auspicata. Si trattava di condividere – proprio così – cioè di interpretare insieme quella nuova aria che andava spirando in molte città della penisola, pure in quelle di area veneta, ancor sottoposte al regime asburgico. Regioni che le guerre d’indipendenza avevano strappato a regimi particolari e stranieri andavano cercando di coltivare sentimenti di italianità e, in essa, nei suoi emblemi e miti, valori di unità e di fratellanza. Li cercavano nel ricordo e nella celebrazione dei propri uomini più illustri. Ogni città estraeva dalla propria memoria le testimonianze più qualificanti, fossero poeti, scienziati, artisti: Virgilio e Sordello a Mantova, Leonardo a Milano, Ariosto a Ferrara e Reggio, Correggio a Parma, Dante stesso a Ravenna e pure nella sua ingrata Firenze; poco più tardi anche Romano con il suo Ezzelino, cui decise nel 1867 di dedicarsi. Vi era in ciò uno spirito particolaristico? Una ricerca di qualificarsi in un contesto nuovo e diverso con la celebrazione del proprio “genius loci”? Sicuramente, del resto le città italiane, perfino i borghi, non sono mai state prive di un medioevale campanilismo. Ma la figura di Dante poteva dare loro una motivazione diversa,

zionali, anche quelli ancor irredenti. La segue Padova, che realizza il suo monumento e lo colloca in Prato della Valle, a confronto con un altro emblema storico cittadino, il Giotto dei suoi affreschi. Scende in campo Verona, con ampia sottoscrizione pubblica, e ne colloca l’effigie marmorea nella sua piazza più significativa, quella dei Signori, a guardare la storia cittadina con l’affaccio sulle Arche scaligere. Ci prova anche Mantova, che pensa ad un formidabile incontro – mai realiz- zato, perché proibito dalle autorità austriache – tra Dante, Virgilio e Sordello. Fanno loro seguito, con busti in marmo e steli, Vicenza, Udine, Belluno, Treviso, Venezia e perfino Gorizia e Trento, nonostante la mano forte asburgica ben presente nei loro contesti, e, ancora, Bassano, Riva, Chioggia, Rovigo, Feltre, Capodistria con medaglioni commemorativi. È una celebrazione diffusa, uno spirito che emerge, che diventa fiume. A ben guardare, ciò avviene in maniera più intensa in una fascia di terra che – è vero – Dante toccò più di ogni altra, da esule fuggiasco e citò ampiamente nei suoi versi, ma che aveva forti motivi per soffrire ancora del

suo servilismo. Non solo politico ed economico, ma anche culturale. È l’affermazione della sua identità. L’annessione del Veneto all’Italia, appena un anno dopo, non bastò; fu sicuramente l’obiettivo, ma non poteva fermarsi lì. Il problema si spostava, altri irredentismi premevano, altre affermazioni dell’identità culturale e linguistica, soprattutto quando, nel 1889, fu eretta a Bolzano una statua al poeta medioevale tirolese Walter von der Vogelweide, come simbolo della cultura tedesca nella città e nella regione. Trento si distaccò, concepì e realizzò, con una incontenibile partecipazione, anche economica oltreché di spirito, pubblica e privata, territoriale e nazionale, un monumento che non ha pari nel Paese, un’opera che celebra il poeta Dante e la sua poesia; che, nella rappresentazione di quadri della Commedia, celebra l’Italia della cultura, della fede, della lingua. Se Walter simboleggiava la cultura tedesca invocata su tutta la regione del Tirolo nella sua stanza meridionale, Dante avrebbe interpretato l’identità culturale e linguistica di Trento e del Tirolo italiano, la sua mano protesa verso l’arco alpino acquisiva anche questo significato. Il monumento si trova in piazza Dante, di fronte alla stazione ferroviaria e ai palazzi del governo provinciale e regionale, e fu eretto nel 1893.

CULTURA

Perché un Dantedì il 25 di marzo? E perché tanti monumenti a Dante nelle città del Veneto?

perché lui era il sommo poeta, era “gran parte della storia d’Italia”, come scriveva Balbo, ossia della storia comune; era lo spirito in cui si poteva trovare “la nostra fede religiosa e politica… la nostra filosofia e la nostra storia”, come rilevava Carducci. Potremmo aggiungere anche la nostra lingua e la nostra cristianità. Non erano, certo, sullo stesso fronte i due personaggi – Balbo e Carducci – perché il primo, insieme con Tommaseo e Gioberti, celebrava un Dante “guelfo”, mentre il secondo, sull’onda di spiriti risorgimentali come Mazzini, Foscolo, Cattaneo, vedeva in lui il “ghibellin fuggiasco”. Linee di pensiero diverse, dunque, ma entrambe conducevano ad un punto: Dante, figura emblematica della storia d’Italia, personalità di spicco che riassumeva i suoi caratteri distintivi di genialità, arte, cultura, religione, lingua, proprio lui serviva per far crescere il sentimento nazionale. Nel 1865, dunque, ricorreva il 6° centenario della sua nascita. Firenze divenne, per il breve periodo di sette anni, la capitale del nuovo Regno d’Italia, in avvicinamento a Roma, ch’era ancor pontificia. Era l’occasione per far emergere il mito, per celebrare il valore simbolico, ma in una prospettiva ben più allargata rispetto a quella del particolarismo cittadino (che peraltro Dante stesso aveva contraddetto e combattuto), e ben intrisa di un evidente significato politico. Dante si affermava come il segno dei tempi, il “genius temporis”, che supera il limite cittadino. Egli diviene l’emblema nazionale e nessuna città rinuncia, se solo può accampare un pretesto plausibile, a partecipare alla celebrazione che omaggia il divino autore della Commedia dell’uomo che riscatta se stesso, con l’aiuto della ragione, della filosofia e della preghiera, impegnato in un cammino di salvezza attraverso i luoghi dell’espiazione, della purificazione e della luce divina. E l’Italia del tempo “Ahi serva Italia!” - aveva già scontata la pena e cercava il riscatto. Comincia Firenze con il progetto di un monumento di fronte al tempio di Santa croce, ove la città avrebbe voluto raccogliere le spoglie del poeta, che continuò a conservare, invece, Ravenna; un progetto che smosse le coscienze di tutti gli spiriti na-

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El vae Oro Questo è il tema per il 50esimo Palio, mai come in questo momento c’è significato più bello! La festa del 50esimo Palio sarà rinviata al 2021 perché mai come in questo momento la nostra grande famiglia del palio, la nostra salute e i nostri cari I VAE ORO!!! Dal 13 aprile al 4 maggio chiediamo all’intero paese di esporre le bandiere del palio e delle contrade per sentirci più vicini e parte di una comunità che non molla e tornerà più forte prima!!!

la lonza, la prima delle tre fiere che gli impediscono il passo. Potrebbe essere il giorno dell’anniversario della morte di Cristo: secondo il Vangelo di Luca, di venerdì a mezzogiorno. Lo confermerebbe la rivelazione di Malacoda, che incontra Dante con Virgilio di sabato, alle 7 del mattino, e dice che il decorso dei 1266 anni dalla morte va calcolato dal giorno prima, ossia proprio dal venerdì. Il Calendario Perpetuo, ediz. Cappelli, ci informa che il Venerdì Santo dell’anno 1300 veniva a cadere il giorno 8 di aprile. Il transito attraverso l’Inferno durò 24 ore circa, l’avvicinamento ad esso una giornata, per cui, secondo questa tesi, Dante collocherebbe il principio di quel suo viaggio straordinario tra giovedì 7 e venerdì 8 aprile 1300, alle prime luci dell’alba. Ma vi è anche un’altra tesi, che è quella cui fa riferimento il nostro Dantedì, ossia l’arco di tempo tra il 24 e il 25 di marzo, giorno, quest’ultimo, dell’anniversario “storico” della morte di Cristo., ma recenti studi sembrano metterla in discussione e avvalorare ancor di più la prima tesi, ma non l’anno, che potrebbe essere stato il 31 e non il 34 (errore di Malacoda, perciò, che trae in inganno anche Dante). Quale delle due? Lasciamo pure che gli studiosi continuino a discutere. A Dante, non gl’importerà granché. Forse l’ha fatto apposta a lasciarci senza precisazioni.

Un pensiero Zen... e l’arte di stare a casa Il mondo si è improvvisamente fermato. La storia come l’abbiamo conosciuta fino ad ora è stata messa in pausa... Lavoro sospeso, vita sociale stravolta, persone costrette a casa a “ridimensionarsi”, come si dice per le fotografie e per i video. di Serenella Zen

CULTURA

CULTURA

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L’occasione lo porFaccio ora una piccola precisazione ta a informarci, per sulla data in cui sollevare il morale Dante può aver vodel padre affranto, che Guido non era luto dare inizio al ancor morto. Il suo suo viaggio ultradecesso avverrà, terreno. In propoperò, a Firenze all’isito – lo si ricorda – gli studiosi ancor nizio dell’autunno discutono, dopo di quell’anno 1300. anni di confronti e Infine, la complesdi dispute controsa precisazione del diavolo Malacoda verse. (Inf. XXI), il quale Non ci sonio riafferma che il ponferimenti precisi nella Commedia. Il te che collega la poeta non ha da- Monumento a Dante a Firenze V e la VI bolgia è tato quel suo viaggio simbolico, ma crollato il giorno della morte di Criha lasciato qualche indizio, affinché sto, in seguito al terremoto che – cistudiosi e lettori possano divertirsi a tato anche nei Vangeli – sconvolse la fare ipotesi. Il primo sta nell’afferma- terra tutta, il che sarebbe avvenuto, zione di essersi smarrito nella selva secondo l’affermazione demoniaca, oscura quand’era nel bel mezzo del 1266 anni prima di quell’incontro. cammino di sua vita (Inf. I), il che Fatti i dovuti conti, tenendo viva la significa, sulla scorta di un passo bi- tradizione (cui anche Dante prestava blico, cui lui stesso amava riferirsi, fede), secondo cui la morte di Cristo quand’aveva 35 anni e, perciò, essen- sarebbe avvenuta nell’anno 34 dell’edo egli nato nel 1265, all’incirca nel ra volgare, l’anno del passaggio in 1300. Vi è poi un accenno indiretto, Inferno e dello stesso incontro con nella testimonianza del poeta canto- Malacoda è il 1300 (1266 + 34). re Casella (Purg. II), al Giubileo di Ma qual’è la data esatta? Qual’è il Bonifacio VIII, ch’era iniziato già da mese e quale il giorno? tre mesi, il che potrebbe collocare il Primavera: comincia con l’equinozio principio del viaggio nella primave- del 21 di marzo, quando il sole sorra del 1300. Nel canto X dell’Infer- ge nella costellazione dell’Ariete, dice no, poi, Dante descrive l’incontro Dante. Alle prime ore del mattino di con l’anima di Cavalcante Cavalcanti, un giorno prossimo all’equinozio pripadre del suo grande amico Guido. maverile, Dante fa il suo incontro con

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C’è però una dimensione meravigliosa dell’essere umano, magica forse, che è sfuggita a tutto questo... avendo, come si suol dire, “un piede dentro e uno fuori” dalla realtà. Mi riferisco alla dimensione dell’arte... una disciplina trascurata, maltrattata e troppo spesso esclusa dai programmi scolastici dei ragazzi in una fase cruciale della loro formazione. Una materia che ha così tanto da dare non può però accettare di stare costretta in un angolo... ed ecco che, in situazione di emergenza, torna prontamente a farsi viva, con impellente desiderio di comunicare e dare il suo supporto ai confinati in casa! È così che è nato “Un pensiero Zen...

e l’arte di stare a casa”, un video-percorso brioso in sei puntate, che cuce tra loro alcune opere d’arte e il presente pieno di ansia di queste settimane in quarantena... Si sono presentati all’appello artisti da tutto il mondo, da Pietro Longhi, collegatosi appositamente dalla Venezia del Settecento, a Lorenzo Lotto in contatto da Bergamo, senza trascurare Hokusai, dal Giappone dell’Ottocento, Picasso, Vermeer e Michelangelo, ciascuno offrendo un “pensiero Zen” (scusate il gioco di parole ovvio ma, se non mi prendo io la libertà di farlo, chi lo fa?!) di positività a fronte di una situazione destabilizzante e nuova per tutti. Meno male che nel marasma (davve-

ro!) abbiamo la fortuna di avere la tecnologia... La straordinaria capacità dei social network di tenerci comunque vicini, seppure al di qua e al di là di un schermo, regala occasioni di ripensamento positivo per tante cose... Ricaviamone quindi comunque del bene! Chi volesse vedere i brevi episodi per scoprire magari una nuova passione per l’arte o semplicemente per ricavare un po’ di svago con cultura e sorriso, li trova nella sezione “video” della pagina Facebook di “Rinnovamento nella Tradizione - Croce Reale: Beato Carlo I d’Asburgo”, il movimento culturale che ha sostenuto e promosso l’iniziativa. Vi aspettiamo!


2020 Channel

Fantasia e voglia di stare assieme

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Nasce tutto da un idea di un ns ex paesano di nascita, Nicola Battocchio, per tutti “BAT” da anni inserito nel campo della comunicazione e degli eventi in genere, quella della prossima apertura di questo primo canale TV sulla piattaforma Facebook. Il nome del canale dice tutto sul periodo che stiamo vivendo, infatti si chiamerà 2020 Channel; nella pagina si alterneranno vari personaggi del territorio ed ognuno di loro con inventiva e professionalità allieteranno queste giornate di isolamento forzato con musica, leggende narrate, lezioni di fitness e mobilita’, ricette di cucina, intrattenimento in genere e tanto altro ancora… Tra i tanti oltre al BAT ci saranno Ricky dell Birreria ai Buei di Bassano che insieme al ns ex paesano conducono il programma di punta “Ognidì Live” seguito da centinaia di spettatori, dove alternano interviste a volti noti e quiz a premi facendoci scivolare col pensiero nei favolosi anni 70/80 dove la Carrà, Bongiorno e tanti altri occupavano le ns giornate. E poi l’hairstylist Ilario Baggio, il ns Roberto “Popi” Frison con le sue leggende, il dj Cibotto, David Cei e la Carlesso Cristina, Loris Giuratti, Andreone dell’Osteria Nuovo Borgo, Bozz e tanti tanti ancora…

L’applicazione, gratuita, è disponibile sia per i dispositivi iOS che per quelli Android (scaricabile nei rispettivi store) ed è stata pensata per essere un valido supporto per i cittadini ma anche per i turisti che arrivano a Romano e che, con un solo click, possono conoscere tutto ciò che offre il territorio e le sue attività. Accanto alle informazioni utili sugli orari e il funzionamento degli uffici comunali, la app consente di conoscere eventi ed iniziative, ma anche di ricevere informazioni in tempo reale, assicurando una costante interazione tra la struttura comunale e i cittadini grazie alla messaggistica push e alle segnalazioni. L’App “Romano d’Ezzelino Smart” andrà a sostituire l’attuale servizio WhatsApp. Il consiglio, per i cittadini di Romano, è dunque quello di scaricare fin d’ora la nuova applicazione per continuare a ricevere tutte le informazioni UFFICIALI dal Comune e, una volta scaricata, di attivare le notifiche di interesse per essere avvisati in tempo reale di tutte le novità. “Abbiamo deciso di accelerare la pubblicazione dell’app proprio per essere ancora più vicini ai nostri concittadini durante questa emergenza sanitaria” commenta il Sindaco Bontorin “infatti lo riteniamo uno strumento molto rapido e preciso che, attraverso pochi semplici click, può raggiungere chiunque abbia uno smartphone e in qualsiasi luogo si trovi. I cittadini hanno da subito molto apprezzato questo strumento, infatti, la nuova App in pochi giorni conta già oltre 1700 download. Conclude l’assessore al Ced, Paolo Rossetto: “l’App avviata è volutamente pensata per essere più semplice possibile, limando sull’estetica a favore di una maggior usabilità, proprio per andare incontro anche alle persone “meno smart”. Nel tempo poi saranno implementate nuove funzioni (come le segnalazioni geo-localizzate) continuando quindi in un costante aggiornamento”.

Insomma un palinsesto degno delle migliori reti televisive che in questo mesto periodo porta un po’ di freschezza e allegria e ci fa sempre rimembrare che… uniti ce la faremo… quindi entrate su Facebook cercate nei vari profili sopracitati la pagina 2020 Channel e… attendete!!!

Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” Dove associarsi, specificando l’indirizzo a cui inviare “Il Nuovo Ezzelino”: Sede Proloco È possibile ricevere via G. Giardino, 77 - San Giacomo Il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale Uffici Postali dei soci. Centroveneto Bassano Banca IT65 A 08590 60900 0210 0000 6797 Quota associativa: € 18,00 per i nazionali Banca Popolare dell’Alto Adige € 27,00 per gli esteri IT27 Q058 5660 9001 6657 1009 825

I cittadini di Romano d’Ezzelino hanno un nuovo modo per essere sempre informati sulle attività e le iniziative del proprio comune. Da qualche giorno, infatti, è attiva la nuova App “Romano d’Ezzelino Smart”, nata a supporto di tutti i mezzi di comunicazione già attivi (sito internet, canali social).

Romano: Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello/Arduino, Frutta e Verdura Chemello Silvana. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri, Il Sole a Mezzogiorno di Santacà Giulia. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar (c/o IperBattocchio), Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).

TERRITORIO

TERRITORIO

In questi giorni in cui si deve obbligatoriamente rimanere a casa, la fantasia e la voglia di stare assieme, di sorridere fa nascere nuove forme di comunicazione di divertimento come Channel 2020: Ma di cosa si tratta?

Romano d’Ezzelino smart: tutto il comune in una app

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Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.

SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24

Custodi cimiteri comunali



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