38O ANNO / nO 4O8 / NOVEMBRE 2O13
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
La copertina a parole… 38O ANNO / nO 4O8 / NOVEMBRE 2O13
Una delle foto realizzate per il progetto Polapressures del 1984 e ripresentate in Chiesetta Torre durante le serate di Autunno con la fotografia.
Sommario IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
Editoriale 3 Cooperazione, unità e sorriso
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
Novembre 2O13
In copertina foto di: Nino Migliori Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Stefania Mocellin, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
Resoconti 4/5 Buon 30° Compleanno Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub
8/11 Il Palio di Romano
con Contrà Cà Cornaro alla scoperta del territorio
Giacomo Baron di Sonia Martello e Giampietro Baron nato il 15•07•2013
14/15 Le Rogazioni:
Memorie dell’ultimo periodo
Territorio 6/7 Progetto “Bici Sicura”
Intervista alla consigliera Comunale Luciana Bontorin
Appuntamenti 12 Complesso Bandistico
e Majorettes in concerto
12 Mercatino di Natale di Fellette 13 Amici del Presepe
Natività sul Colle Natale e Palio in Fornace
NUOVI NATI?
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16/17 Che storia! La passione per la Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
storia e la voglia di raccontarla
18 Notizie in breve 19 Defunti
L’articolo apparso nel .7 numero scorso a pag “Torna Spettacoli ” ano Rom di Mistero a è stato pubblicato a erroneamente a firm di Roberto Frison. guido. Ci scusiamo del dis
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
EDITORIALE
Cooperazione, unità e sorriso Cari lettrici e lettori, ben ritrovati, inizio questa mia corrispondenza riprendendo le parole con la quali avevo terminato l’editoriale del mese scorso perché la cooperazione, tra associazioni o tra i singoli volontari delle stesse, è difficile da divenire. Per favorire la cooperazione, l’unità ed il sorriso è necessario un impegno costante e quotidiano. Un esempio positivo verificatosi nei giorni scorsi è stata la Marcia del Sorriso del 3 novembre scorso. Nonostante giove pluvio, diverse associazioni hanno collaborato assieme ed hanno contribuito al successo della manifestazione. L’originale e curiosa copertina di questo numero è un omaggio ad uno dei più grandi fotografi italiani Nino Migliori e nel contempo è un plauso all’Ass. Culturale Ezzelino Fotoclub. Un sodalizio pieno di energia e vitalità che all’insegna dell’unità e del sorriso ha festeggiato nei giorni scorsi il suo trentennale organizzando, presso la chiesetta torre di San Giacomo, quattro serate di altissimo valore. E’ arrivato l’autunno e pare aver cancellato in una notte le calde giornate estive. Di buon mattino l’aria è già molto fredda, il cielo è grigio ed una leggera pioggerellina scendendo ad intermittenza scoraggia ed impoltronisce quasi a preannunciare un periodo triste ed ozioso. Ma l’autunno
non è solo questo. La stagione autunnale è la stagione della raccolta dei frutti della terra come l’uva, le olive, il granoturco, la zucca ed il prelibato radicchio rosso. Anche nei boschi, dove in questi giorni le foglie degli alberi virano dal verde al giallo - rosso marrone, si possono trovare piacevoli sorprese. I funghi stupiscono per la casualità della loro nascita, per la povertà del loro ambiente, per la rapidità della crescita e per la breve durata. Chi va in cerca di funghi sa che non è facile
trovarli, c’è bisogno di tempo e di fatica e non sempre si torna a casa con il bottino desiderato. Interessanti ed inaspettate opportunità questa stagione autunnale ci sta riser-
vando anche a dal punto di vista informativo e culturale. Già lo scorso mese vi avevamo presentato alcuni eventi ed altri ve ne presentiamo con questo numero. Appuntamenti che come i funghi nascono improvvisamente e per questo ci scusiamo se talvolta, qualche evento, si è già svolto oppure è in corso di svolgimento. Per il futuro ci stiamo organizzando per essere più puntuali. A breve sarà disponibile il nuovo sito internet della Pro Loco di Romano d’Ezzelino dove verranno inserite in tempo reale tutte le iniziative in programma nel nostro territorio e molte altre informazioni. L’Avvento è alle porte e numerose iniziative natalizie sono già in allestimento. All’interno ve ne anticipiamo alcune. Buona vita
Maurizio Scotton Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo. Henry Ford
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Buon 30° Compleanno… Se si ama la fotografia a Romano d’Ezzelino non si può fare a meno di confrontarsi con l’attività dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub, che con i suoi 30 anni di attività appena festeggiati, è diventato ormai un riferimento per chi intende approfondire la propria cultura di questa forma d’arte e di espressione personale.
Il presidente dell’ Ezzelino Fotoclub Antonio Bordin con il fotografo Nino Migliori
Tutto esaurito in Chiesetta Torre Tutte le foto sono di Gianni Menegatti
La presenza di oltre un centinaio di tesserati ogni anno sono il riconoscimento che l’attività del gruppo è apprezzata in un territorio ampio , tanto da far diventare Romano d’Ezzelino il luogo di confronto per autori ed appassionati provenienti anche da località lontane e più conosciute. L’attività del gruppo si svolge con una doppia finalità: la condivisione delle esperienze personali dei soci per favorire la crescita di tutti e la promozione di attività rivolte al “pubblico”, che trova la sua massima espressione con la manifestazione “Autunno con la Fotografia”, iniziativa che dal 2005 si propone di far conoscere importanti autori del mondo amatoriale che professionale, ospitandoli a presentare le proprie opere nella bella location di chiesetta di Torre a San Giacomo. Una manifestazione questa che ogni anno si evolve e cresce, portando a Romano nomi sempre più importanti la cui presenza richiama fra il folto pubblico ormai abituale, anche numerosi appassionati da
fuori provincia ed importanti fotografi professionisti. La manifestazione del 2013, si è rivelata sicuramente la più importante nella storia del club, risultato dell’impegno profuso dai soci per commemorare con un’edizione straordinaria il compleanno del sodalizio: i tre autori invitati infatti fanno parte di buon grado della Storia della fotografia italiana, ed rappresentano figure che hanno influenzato storicamente il lavoro di molti altri autori importanti. Non si è trattato di serate “facili” con la presentazione di immagini suggestive ed ammalianti, ma di occasioni uniche per capire come questi grandi nomi hanno inteso operare per utilizzare le loro capacità per innovare e sperimentare, oltre che per raccontare ed insegnare e tutti hanno sorpreso il folto pubblico: Giuliana Traverso, fotografa genovese, grande autrice e probabilmente la figura che più di ogni altro ha promosso la fotografia “al femminile” in Italia. Anche attraverso la piacevole presentazione di Orietta Bay, sua allieva e collaboratrice, ci
ha fatto assistere ad una vera “lezione di fotografia”, durante la quale si è potuto cogliere la vera essenza del suo lavoro, svincolato dalle problematiche tecniche, ma assolutamente attento al significato ed alle sensazioni che attraverso l’immagine un autore vuole trasmettere. Stefano Zardini, autore cortinese, ci ha fatto conoscere situazioni drammatiche e forti, emozioni, descrizioni di mondi difficili da raggiungere e, soprattutto, da raccontare facendoci “entrare” in realtà lontane che forse solo la fotografia riesce veramente a descrivere. Nino Migliori, ottantasettenne bolognese, ha spiegato la progettualità che sempre ha guidato la realizzazione di ogni sua opera ed ha dimostrato la sua estrema attenzione per i meccanismi della comunicazione, nella continua ricerca di “vedere oltre”, di scoprire le forme di omologazione e limitazione della libertà che possono derivare dai messaggi visuali e dalla vita stessa e non esserne invischiato.
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…Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub Si è conclusa la quarta serata di “ Autunno con la Fotografia” con l’ennesimo “tutto esaurito”! Un vero successo che premia una serata speciale dove il gruppo si è presentato con le immagini dei soci i quali hanno ben dimostrato l’elevato livello qualitativo raggiunto dal sodalizio di Romano d’Ezzelino. E’ stata inoltre l’occasione per festeggiare il trentesimo compleanno dell’Associazione con l’Amministrazione del paese e con il folto pubblico di appassionati presente in chiesetta torre a San Giacomo. Le opere proposte frutto, di un intenso lavoro di preparazione, sperimentazione, ricerca e studio di nuove tecniche cinematografiche (come la fotografia time lapse) che hanno catturato l’attenzione dei presenti ed hanno meglio di mille parole descritto la vitalità, l’entusiasmo e la voglia di stupire che anima questo gruppo. Un’associazione molto presente sul territorio che ha saputo trasformare la passione per la fotografia in uno strumento di cultura, promozione e valorizzazione.
Foto di Mirco Vettore
Gianni Menegatti
Michele Giacobbo e Stefano Lessio
Monica de Mas & Diego Selmin
Nazzareno Berton
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Progetto “Bici Sicura” Intervista alla consigliera Comunale di Romano d’Ezzelino Luciana Bontorin Proseguiamo con la rassegna dei gruppi consiliari presenti nel Comune di Romano d’Ezzelino. Questa volta ci rivolgiamo all’unica consigliera del Gruppo “Centrosinistra per Romano”, Luciana Bontorin, la quale ci illustrerà le sue opinioni, sul tema delle piste ciclabili e sulla salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salubrità dell’aria. di Duilio Fadda
L’amministrazione Olivo ha dato grande impulso alla progettazione/costruzione di piste ciclabili che inizialmente ha ripreso i progetti della giunta Zen. Voi del gruppo “Centrosinistra per Romano” come giudicate questi interventi? Sicuramente l’amministrazione comunale in carica ha realizzato gran parte delle ciclopedonali in essere però bisogna rammentare che una parte di queste erano, appunto, già in progetto dalla giunta Zen…
Questo è pur vero però l’assessore, ora, incaricato ha più volte precisato che alcuni percorsi sono stati modificati grazie alle assemblee con i cittadini interessati e che questi hanno bonariamente ceduto i vari territori di loro proprietà per l’esecuzione della pista. Certo, parte di queste piste sono state progettate e modificate nel mandato della prima giunta Olivo ed è poi cominciata la costruzione con il secondo mandato, ed infine ultimate durante il quinquennio prima delle ultime elezioni del 2012. Però, noi notiamo che, “queste” che vengono definite piste ciclabili hanno un difetto di percorribilità. Il problema sta nella transitabilità in totale sicurezza, per esempio parlando della ciclopedonale che attraversa Fellette nel tratto che va dalla scuola primaria Carducci fino al sottopasso della superstrada dove finisce con la rotonda...i vari incroci obbligano gli utenti della pista a continui Stop and Go, che non danno totale sicurezza per chi la percorre. Altro aspetto che noi definiamo negativo per le ciclopedonali è la loro funzionalità verso i confini con altri comuni. Mi spiego meglio. La maggior parte di questi itinerari ha il di-
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fetto di fermarsi al confine dei comuni contermini. Per esempio a Cassola sulla rotonda davanti al magazzino “da Cosma” ed a Mussolente sulla via Albere all’altezza del confine comunale. Questi esempi non possono rappresentare o essere catalogati fra le incompiute della nostra amministrazione comunale, però riteniamo che ci sia una mancanza di collaborazione con i comuni confinanti. Questa assenza di dialogo con le altre amministrazioni comunali, porta poi disagi a tutti i cittadini che percorrono le piste, compresi i romanesi. Queste piste se fossero realizzate in accordo anche con gli altri comuni, avrebbero un diverso risultato per tutti i cittadini del comprensorio. In pratica, pensiamo che si debba fare di più migliorando i rapporti e, soprattutto, collaborando con gli altri comuni confinanti. Dobbiamo inoltre constatare che, sempre più spesso, per creare lo spazio necessario a realizzare le piste ciclabili, si ricorre all’intubazione, anche di tratti molto lunghi, di corsi d’acqua e di canali per acqua d’irrigazione (rogge). Questo ci preoccupa perché in caso di forti piogge potrebbero sorgere proble-
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mi, per esempio: esondazioni e/o allagamenti; dovuti a intasamenti dentro i tubi. Noi del gruppo “centrosinistra per Romano” abbiamo, quindi, opinioni diverse sulle ciclopedonali, quelle realizzate fino ad oggi nel territorio comunale le possiamo definire delle splendide passeggiate pedonali ma non certamente ciclopiste. Ma allora nei vostri progetti come potrebbero essere realizzate queste ciclopiste? Il nostro pensiero su questi manufatti si può rappresentare con un progetto che fu avanzato anni fa dai consiglieri A. Simonetto e N. Tiberio, poi, in seguito, ripreso dal consigliere Gianpaolo Lorenzato. Si trattava di un progetto chiamato percorso naturalistico , che prevedeva una partenza dal Col Molin e si sviluppava per tutto il comune attraversando luoghi senza traffico, attrezzato per esercizi sportivi e una pista per mountain bike. Purtroppo questo progetto non è mai stato preso in considerazione. L’assessore Ronchi parlando di ambiente e nuove tecnologie su fonti alternative ha detto che l’amministrazione Olivo ha dato una risposta al rispetto ambientale facendo installare i pannelli fotovoltaici su tutte le scuole del comune, di fatto, risparmiando sull’energia e non inquinando. Quali iniziative avete in serbo, da presentare alla cittadinanza, che siano di supporto o in alternativa alle proposte della maggioranza in carica? Diciamo che le nostre idee sul fatto di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili per eliminare l’inquinamento non si discostano da ciò che è stato fatto finora dall’amministrazione Olivo. Rimane, comunque, un rimpianto cioè: “si poteva fare di più ”. Intendo che ciò
che è stato fatto va benissimo però si potrebbe fare un piano comunale che veda non solo gli edifici comunali o nella fattispecie gli edifici scolastici ma anche private abitazioni e/o capannoni ed edifici industriali, artigianali o quant’altro. Con ciò non penso a finanziamenti pubblici ma un vero e proprio progetto di riqualificazione ambientale che veda interessati tutti i soggetti sopra descritti.
Ringraziamo il Gruppo centrosinistra per Romano e soprattutto Luciana Bontorin che si è resa disponibile per questo lavoro di ricerca. Il suo contributo sarà sicuramente motivo di discussione e approfondimento fra i cittadini ed rappresentanti di questi, sia in aula consiliare che in vari altri luoghi compresi i vari momenti d’incontro con la cittadinanza.
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Il Palio di Romano con Contrà Cà Cornaro alla scoperta del territorio Raccontare le tre uscite che hanno coinvolto i contradaioli di Cà Cornaro negli scorsi mesi non è semplice poiché le emozioni vissute sono state veramente forti. Ma iniziamo con ordine. Per Contrà Cà Cornaro Maurizio Carlesso
Correva il mese di novembre 2012 quando desolati guardavamo al granaro di casa Bonato per constatare che a fare i coltivatori di tabacco non era cosa per tutti, la qualità del tabacco seminato con tanta passione e poi trapiantato e fatto crescere in località Rivoltella aveva dato un prodotto che a dir poco era unico. Il nostro “esperto” Luciano Bonato non sapeva a quale consorzio conferirlo perché l’offerta economica che ci veniva fatta ci impediva la scelta… troppo bello o forse troppo brutto per poter essere vero… così dopo aver dovuto rinunciare ad incassi faraonici, ci siamo rimessi al lavoro ed abbiamo abbandonato l’aspetto della coltivazione per
prediligere quello della ricerca storica e della rappresentazione della filiera della coltivazione del tabacco sino alla trasformazione finale in bellissimi sigari di pregiato “nostrano” del Brenta. E’ stata sicuramente una scelta azzeccata poiché abbiamo potuto portare all’attenzione delle numerose persone che si sono avvicinate al Palio di Romano, un’accurata ed accattivante riproposizione del tema legato anche al Contrabbando. Falegnami, contadini, carpentieri e semplici “bocia” si sono alternati per ricreare tutto quanto necessario. Un carro “Galera” serviva ad ospitare la cattura del contrabbandiere, un area veniva utilizzata per la semina del tabacco, un’altra area ospitava le sue lavorazioni.
Attrezzi e macchinari necessari alle varie lavorazioni, facevano bella mostra di se, ricreando, infine, fedelmente un terrazzamento strappato alla montagna, ma soprattutto portando le abili mani delle “sigaraie” a dimostrare come dalle foglie e dalle “coste” del tabacco si arrivi al prodotto finale. Tanto fu fatto che piacque a molte persone e iniziò un bellissimo percorso che ci ha portato il 20 ottobre ad essere protagonisti alla bellissima manifestazione di San Pietro di Valdastico denominata “Il Ritorno dal Bosco”. Questa in effetti è stata solo l’ultima proposta che abbiamo fatto, poiché, con ordine, abbiamo rappresentato gli angoli rustici di Romano d’Ezzelino a Valstagna in occasione del Palio delle Zattere, alla biciclettata di Tezze sul Brenta ed infine, come detto a San Pietro di Valdastico. Valstagna ha rappresentato per noi il gradito omaggio al nostro “mentore” del tabacco che è Luciano Bonato che, con passione indicibile, ha trasmesso le sue conoscenze a tutta la contrada, formand i ragazzi che avrebbero spiegato le varie fasi della lavorazione, ma soprattutto portato quella sana voglia di lavorare insieme anche se di sponde diverse del Brenta… Valstagna ci ha accolti il 29 luglio con una giornata caratterizzata dal sol leone e dal conseguente caldo torrido, e come ben sanno i nostri amici contradaioli tutti, i nostri vestiti sono un po’ pesanti per il mese di luglio… ma questo non ci ha scoraggiati, sistemato il corteo storico rievocativo, ci siamo inseriti tra due ali di folla straripante. Le persone acco-
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glievano le nostre rappresentazioni della cattura del contrabbandiere, ricercato in tutta la Valsugana e conosciuto come tale “Maccanel”, con fragorosi applausi e cenni di approvazione, è stato per noi come detto il sincero ringraziamento ad una Valle che ci ha fatto riscoprire e tornare alle mente riproponendo alle nostre generazioni più giovani, una situazione legata ad una coltivazione particolarmente faticosa che rappresentava anche dei rischi molto alti. La bicchierata finale ha permesso a tutti di ritrovarsi con Luciano e la sua bella famiglia ed i suoi amici e darci appuntamento all’edizione 2014 degli angoli rustici. Il 13 ottobre invece, il comitato Siriola è stato invitato a collaborare alla Bici-
tutti si fermavano a visitare il nostro sito. Da menzionare sicuramente, a parte chi ha contribuito come di solito a metterci le mani per realizzare il tutto, ben coordinati dal Presidente Maurizio Dissegna, una persona che ha particolarmente dato tono alla manifestazione, avevamo infatti a disposizione un docente universitario esperto in “Tabaccologia” il prof. Lorenzo Marcolin, lo stesso infatti ha intrattenuto le persone con spiegazioni dettagliate e forbite sulle modalità di coltivazione del tabacco essendogli stata assegnato il compito di illustrare il “campo” su cui c’era la coltivazione. Si sono sprecate le risate delle persone, ma soprattutto le parole di ammirazione perché in fondo in fondo, ma tanto
aggrappata alla montagna, sulla strada che porta a Trento, con una via centrale e tante piccole stradine di accesso laterali, vi posso garantire che è un mare di gente. Una località da visitare soprattutto quando si veste di storia come in occasione della sua bellissima manifestazione. Non una casa, un angolo, un garage, un accesso stradale, un portico o una soffitta erano liberi, si respirava l’aria di un tempo, sarti, taglialegna, pastori, animali, lavandare, marangoni, fabbri, contadini, riproponevano con gli abiti del tempo ed i relativi attrezzi, la ripresa della vita in paese dopo che era terminato il periodo dell’alpeggio e dei lavori in montagna.
clettata di Tezze Sul Brenta, raccolto l’invito Contrà Cà Cornaro, ha trasportato il suo carro “Galera” nella splendida cornice della Chiesetta di San Vito, luogo ristrutturato e particolarmente affascinante del X secolo, in cui ha trovato posto la riproposizione di tutta la filiera del tabacco, ma essendo in un contesto verde ed ameno, l’atmosfera che ne è derivata è stata particolarmente affascinante. Chiesti a prestito alla Siriola gli scudi che raffigurano le contrade ed i due espositori che informano del Palio di Romano, abbiamo allestito una cartolina della bella manifestazione cittadina ed il colpo d’occhio per i 4.500 partecipanti non li lasciava indifferenti. Quasi
in fondo, quello che diceva era anche vero…Pensate che poi il 20/10/2013 alle ore 09.30 in quel di San Pietro di Valdastico la contrada gli ha assegnato la “Laurea ad honoris causa in Tabaccologia”. Molti sono stati gli attestati di stima pervenuti dall’organizzazione e dai presenti, e per noi dopo una tre gironi di lavori forzati era tempo di smontare il tutto e partire ad organizzare l’ultima uscita della stagione cioè quella del 20.10.2013 a San Pietro di Valdastico. Una manifestazione che richiama 10/15.000 persone ad ogni edizione che si svolge ogni due anni. Non sono molte 10/15.000 persone, forse no se le portiamo a Romano d’Ezzelino…, ma San Pietro è una frazione di 1.350 abitanti,
Lo scampanio delle mucche che con la transumanza tonavano in paese, il disordinato arrivo di 1200 pecore governate dall’abbaiare dei cani e dalla sapiente assistenza dei pastori hanno donato il colore ed il suono alla manifestazione ed in tutto questo Contrà Cà Cornaro è stata invitata a rappresentare la sua realtà. Ci è stata affidata una bella area in cui abbiamo ricreato il toto l’angolo rustico di Casa Parolin 2013 portandoci anche in trasferta, per la gioia dei più piccini, i Burattini in carta pesta. Tanti hanno apprezzato la fedeltà della riproduzione e soprattutto i 30 compaesani che animavano l’angolo, il mattino è volato via tra allestimento ed intrattenimento dei visitatori, ma anche per
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assistere quanti volevano provare l’ebbrezza di “tabaccare” il tabacco da fiuto, per arrivare alle ore 15.00, orario in cui la sfilata avrebbe avuto inizio. Arrivare al punto di partenza con il carro ed il suo peso non è stato semplice, infatti il punto d’incontro era posto in Frazione Lucca sopra San Pietro ed il percorso ha affaticato non poco i nostri contradaioli, ma poi, alla partenza, scorgere quante persone ci stavano attendendo è stato emozionante. Gli organizzatori hanno dato un’indicazione di presenze che come minimo erano 10.000, ma secondo noi erano di più. Un tuffo del passato nel presente che ha lascito a bocca aperta i presenti, il massimo è stato raggiunto quando la sfilata ha raggiunto la “Piazza” davan-
ti alla Chiesa di San Pietro, abbiamo a quel punto rappresentato l’arrivo della nostra “Guardia di Finanza” che dopo una perquisizione arrestava il contrabbandiere, l’attenzione delle persone è stata catturata ed abbiamo anche dovuto “bloccare” i Carabinieri in servizio d’ordine lungo il percorso, poiché sentito il trambusto delle bici abbandonate sull’asfalto e le urla dei contradaioli che si opponevano alla cattura del loro congiunto contrabbandiere, erano scattati e correvano in direzione dell’assembramento per vedere cosa fosse successo. Spiegato loro che eravamo noi a movimentare il tutto si sono tranquillizzati e non ci è rimasto altro che sorridere con loro, ma allo stesso tempo riflettere sul ruolo che le forze dell’ordine hanno
e quanta tensione sopportano quando sono in servizio. Un particolare grazie va anche a loro per la collaborazione prestata e comunque, il nostro contrabbandiere, oltre ad essere stato “arrestato” in flagranza di contrabbando dai nostri “finanzieri”, per poco non veniva arrestato dai Carabinieri veri… forse per Romano era un vantaggio? Un palio senza Maccanel? Mah?… Ai posteri la sentenza, intanto noi, oltre a ringraziarlo per l’ingrato compito patito da aprile ad ottobre, rinnoviamo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato e riportiamo alla comunità di Romano d’Ezzelino la riconoscenza del Sindaco e Vice Sindaco di Valdastico che hanno particolarmente apprezzato la nostra ricostruzione e
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la forza del gruppo che nonostante la pioggia giunta alle 17.30 dopo il passaggio dell’ultima pecora che chiudeva la sfilata, hanno apprezzato tutta la collaborazione per il miglior risultato della manifestazione seppur in un momento difficile. La doccia patita nello smontare l’area a noi destinata è stata quasi utile per lavare via la stanchezza e rigenerare la voglia di stare insieme, ma soprattutto ci ha reso felici di portare gli angoli rustici di Romano in evidenza in altre manifestazioni ed abbiamo pensato che questo è sicuramente un modo per far conoscere e pubblicizzare la nostra bella manifestazione di Romano d’Ezzelino. Arrivederci al prossimo anno.
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Amici del Presepe
Gli “Amici del Presepe” che per molti anni hanno dato vita alla tradizionale Mostra dei Presepi in chiesetta Torre, vi aspettano presso il “Centro Don Bosco” (il vecchio centro parrocchiale di San Giacomo ristrutturato). La mostra dedicata ad un nostro caro amico Roberto Cavallo, per tanti anni anima e cuore pulsante della Mostra dei Presepi.
L’esposizione dei presepi è visitabile nei giorni: 22, 25, 26, 29 dicembre 2013 e 1, 5, 6 gennaio 2014 al mattino dalle 9:00 alle 12:00, e in alcuni pomeriggi dalle 15:00 alle 18:30.
Per i gruppi visite organizzate su prenotazione, info: 340 8315675 (Pino) - 335 7284802 (Duilio). Per gli amici del presepe, Giuseppe “Pino” Nicoli
Natività sul colle Ritorna, molto attesa, la seconda edizione della Natività sul colle. Dopo il grande successo della prima edizione sul col di Dante, Ornella, deus macchina dell’evento, ci anticipa che le rappresentazioni del presepe vivente avranno luogo nei giorni 20 - 22 - 29 dicembre e 4 gennaio presso il col Molin dalle ore 17:30 alle ore 20:00 e si preannunciano numerose novità. Ci ricorda inoltre che i figuranti saranno presenti l’8 dicembre in piazza libertà a Bassano del Grappa.
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Le Rogazioni: Memorie dell’ultimo periodo Le “Rogazioni” sono, meglio dire erano, preghiere rituali per invocare dal Signore e dai Santi il dono dei frutti della terra. Tali riti si svolgevano in primavera, nel tempo pasquale, esattamente tre giorni prima della festa dell’Ascensione. scensione, partendo dopo la S. Messa celebrata prestissimo. Alle 5.30 ci si inoltrava con la processione alla cui testa vi era il chierichetto con la croce, il parroco e via via tutti i fedeli. Anticipatamente era uso da parte di tanti capifamiglia, soprattutto famiglie di contadini, predisporre alcuni capitelli lungo il percorso e preparare delle piccole croci di legno che andavano poste poi ai piedi del capitello.
Il rito cristiano della benedizione dei campi è subentrato agli antichi riti propiziatori pagani, dei quali troviamo riferimenti negli scritti delle diverse civiltà e particolarmente della Roma antica. Per non andare però tanto lontano, pensiamo che, a Fellette, si trovano ancora ben conservati due cippi con-
finari dell’agro romano, ora collocati vicino alla chiesa e all’ingresso del cimitero. Pare, con molta probabilità, siano stati punto di riti propiziatori a divinità pagane. A San Giacomo, si svolgevano percorrendo in processione, queste rogazioni. Tutto ciò avveniva nelle tre mattine antecedenti la festa dell’A-
Me pupà, prima dea procession par ‘e Rogassion, quando gerimo ‘ncora a Villa Negri, ne pareciava de’e croxe de legno. Con do tochi de legno incrosai i legava co ‘e strope e dopo ‘e fissava ben strete. Me ricordo che ne faxeva tante, dopo le putee o mi, coi me fradei ‘ndavimo a sistemarle visin al capiteo che lù gavea xà parecià. A matina bonora me mama me sveiava a mi e me soree e col ciaro se partiva fin xo ‘a cieseta Tore, e ‘a, dopo ‘a messa, cantando ‘e litanie se’ndava par canpi e trodoi e a ogni capiteo se se fermava, el prete benedixeva e tuti se recitava in latino ‘e invocassion al Signor dixendo ‘e litanie de’ i Santi.
IL NUOVO EZZELINO NOVEMBRE 2OI3 RESOCONTI PAG. I5 Foto dell’angolo rustico di Contrà Torre realizzate da Chiara Didonè
Allora il sacerdote con la croce in mano diceva: “A peste fame et bello” e i fedeli “Libera nos Domine!” “A flagello terremotus” e i fedeli “Libera nos Domine!” “Ut fructus terrae dare et conservare digneris” (benedicendo la campagna) e i fedeli “Te rogamus audi nos!” Che tradotto significa: “Dalla peste dalla fame e dalla guerra”- “Liberaci o Signore!” “Dal flagello del terremoto” - “Liberaci o Signore!” “Affinché Ti degni di darci e conservarci i frutti della terra” - “Ti preghiamo di ascoltarci!” Oppure, alle invocazioni del sacerdote, quando chiamava i nomi dei santi, i fedeli rispondevano: prega per noi; quando il sacerdote chiedeva al signore il dono dei frutti della terra, i fedeli rispondevano: ti preghiamo esaudiscici; quando chiedeva la liberazione dai mali: folgore e grandine – peste, fame e guerra, i fedeli rispondevano: liberaci Signore. La musicalità era sempre diversa nelle varie invocazioni. Il tutto sempre in latino. Era, poi, uso mettere vicino al “capitello” dei doni di stagione, solitamente uova, salumi o altro, per il celebrante.
Il sacrestano raccoglieva in un cesto Nel primo decennio dopo la seconda guerra mondiale, dal 1945 al 1955, la i doni. Il sacrestano era allora Bepi Zonta maggior parte delle famiglie viveva“Campanaro” e questi era di sostegno no soprattutto di agricoltura: piccoli proprietari terrieri, al sacerdote, anche fittavoli, mezzadri nei canti. Quando la A San Giacomo, lavoravano la terra processione faceva il si svolgevano impiegando un gran percorso nella zona percorrendo in numero di addetti nord-est, la santa processione, perché ancora non messa veniva celequeste rogazioni. era diffuso l’utilizzo brata nella ChiesetTutto ciò avveniva delle macchine agrita/Oratorio di Villa nelle tre mattine cole. Negri. Poi si prosesoprattutto guiva verso col Roiantecedenti la festa Altri, giovani, partivano in go passando per un dell’Ascensione cerca di lavoro all’etratto sul gretto del ruscello Rio Dolzetta, perché a quel stero. Poi, negli anni successivi, con l’introduzione delle macchine agritempo non c’era la strada. Tutta la celebrazione era festosa e cole, lo sviluppo industriale e l’urbagioiosa. Una processione insolita, vi- nizzazione, le campagne, lentamente sitando abitazioni rurali e campagne, ma inesorabilmente, hanno perso la cantando e pregando nella stagione maggior parte degli addetti. più bella, fiorita, tiepida con la spe- Le “Rogazioni” questa antica tradiranza nel cuore di una buona annata zione religiosa e contadina è andata persa e dagli anni ‘60 non si sono più agricola. La partecipazione era numerosa, con svolte le processioni con le invocaprevalenza di donne che sostenevano zioni rituali. In questi tempi non rii canti e dietro uno stuolo di ragazze mane altro che ricordarne l’immagine e ragazzi. Molti uomini dopo la santa festosa di quegli anni. messa, di buon mattino, erano impegnati ad accudire la stalla: foraggiare Dai ricordi delle sorelle Zilio dei Tochi: gli animali, grandi e piccoli, pulire e Santina, Maria, Agnese, Teresa, Nori, rifare la lettiera, mungere, abbeverare, Dina, Antonia raccontati da Gianni Padovan. strigliare, mettere ordine ed altro.
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Che storia!
La passione per la storia e la voglia di raccontarla Alcuni mesi fa abbiamo intervistato Loris Giuriatti, autore del fortunato libro “l’Angelo del Grappa”. Allora ci presentava con il progetto CHE STORIA, l’idea di presentare alle nuove generazioni la nostra storia ed il nostro territorio. Ora, a qualche mese di distanza, lo abbiamo risentito per capire che seguito ha avuto la sua iniziativa e con l’occasione abbiamo avuto notizia di una piacevole sorpresa. Buongiorno Loris, allora, come è andata la stagione estiva? Proprio bene, direi. Quest’anno la “vera” estate è stata molto breve. Fino alle escursioni dei primi di giugno, il panorama era decisamente invernale, proprio con la neve. Ma lo stesso, nel complesso abbiamo accompagnato in Grappa circa cinquecento persone di varie età, con una percentuale molto alta di ragazzi delle scuole. Quasi tutti avevano letto l’Angelo del Grappa ed erano curiosi di visitare i luoghi descritti nel libro. Quindi per te che lo hai scritto sono state belle soddisfazioni! Non ti nascondo che ogni volta che qualcuno mi chiede di accompagnarlo a vedere la tomba di Antonio sento una specie di commozione. Le emozioni più grandi però sono state altre due: a settembre la signora Palma Viola, che era a Bassano per l’anniversario dell’eccidio, ha voluto che la facessi incontrare con il vecchio Piero Todesco.
Dopo una lunga chiacchierata tra i due, tra italiano e dialetto stretto, Palma ha voluto vedere la stanza dove quasi ottant’anni prima il marito, con Giardino, Fraccaro e altre personalità avevano avuto il famoso incontro per decidere di costruire l’ossario a Cima Grappa. Il momento più commovente è stato quando Piero, sicuramente un po’ bleffando ad arte, ha indicato il vecchio tavolo della cucina come il tavolo dell’epoca e Palma lo ha accarezzato come fosse vivo, in memoria del marito. L’altro momento toccante è stato proprio quindici giorni fa: ho accompagnato a Cima Grappa una gruppo di ragazzi di una scuola di Piove di Sacco. Ormai stavamo quasi rientrando all’autobus, quando una ragazzina ha avvicinato Luca, un altro accompagnatore che era con me, e gli ha rivelato che forse il suo bisnonno materno era morto in Grappa. Si ricordava il nome e … lo abbiamo ritrovato dopo quasi cento anni, sepolto tra i tanti di cima Grappa! Davvero emozionante! Ma raccontaci un poco di questa signora Viola, sarà centenaria! No, no, dimentico sempre di dire che Palma si è sposata molto giovane con il generale Viola ormai anziano: aveva
quarant’anni più di lei. I più maligni possono pensare che lo abbia sposato per l’eredità o per mere questioni economiche, ma quando si impara a conoscerla ci si rende conto che era ed è ancora profondamente innamorata del marito e che anche oggi a diversi anni di distanza cerca in tutti i modi di tenere alta la memoria del suo Ettore Viola. Ne parli con grande rispetto, quasi come fosse una vecchia amica. Infatti per noi è un amica saggia e preziosa. Durante il suo soggiorno a Bassano abbiamo passato diverse ore assieme, si è dimostrata sempre attenta a ogni persona che incontrava, adeguando con grande classe ed eleganza ogni discorso alla circostanza. Adesso mi chiama spesso alla sera, e se non mi trova si intrattiene al telefono con mia moglie o con i miei figli, trovando l’argomento giusto per fare conversazione anche con loro. Si è creato un così bel rapporto, che ho preso spunto dalla sua figura di donna coraggiosa, tenace e profondamente innamorata del nostro territorio per il libro cui sto lavorando. Uscirà a Natale. Abbiamo uno scoop! Adesso però sia-
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mo curiosi, puoi anticiparci qualcosa di più? Con la fortuna che mi avete portato con l’Angelo del Grappa, vi meritate l’anteprima. Si intitola “lassù è casa mia” e racconta l’avventura di tre adolescenti che nei primi anni ottanta, in piena epoca “paninara”, esaudiscono il desiderio di un anziana signora che desidera per l’ultima volta di ritornare a salutare la sua madonnina a Cima Grappa. L’unica soluzione però, per farla uscire dall’ospizio in cui risiede ... è la fuga! Ne segue un avventura intrigante, fatta di inseguimenti, ritrovamenti, incontri, sempre con un unico grande denominatore comune: la passione per la nostra montagna. “Lassù è casa mia” forse non è solo riferito alla protagonista del nuovo libro. Mi sembra un titolo un po’ autobiografico. Mi piacerebbe dirti di sì. Io sono Padovano e in questo nuovo libro ho dato ampio spazio al mio paese nativo, alla periferia della città del Santo. Adesso non rinnego la mia città, che amo come sempre, ma quassù ormai mi sento veramente di casa. Perchè il Grappa non è solo la sacra montagna, il Grappa è anche, e soprattutto, la sua gente, i suoi malgari, i soldati di turno al sacrario, i ristoratori che ti conoscono per nome e che ti offrono il caffè quando passi, perché riconoscono che sei parte viva di quel territorio. La gente del Grappa ti fa sentire uno di loro, non un intruso. Quindi lassù, adesso ... sì: è anche casa mia. Prossimi appuntamenti, oltre alla novità editoriale? A novembre sono impegnato con il comune di Romano in una rassegna di incontri con l’autore sul tema della Grande Guerra: oltre al progetto CHE STORIA! presenteremo anche SUL GRAPPA DOPO LA VITTORIA di Paolo Malagutti e ARDITI SUL GRAPPA, diario di Ermes Rosa, curato da Ruggero Dal Molin. Il progetto prevede tre serate, animate dalle letture di Eros Zecchin e dei suoi studenti. Cercheremo di affrontare la tematica storica in maniera quasi teatrale, per rendere il racconto più vivo, e per suscitare interesse soprattutto ai più giovani.
Durante la prima presentazione, il giorno 16 novembre, proveremo a ricostruire con i ragazzi del corso di cucina di ENAIP VENETO un tipico pasto di trincea, per offrire ai presenti una nuova esperienza: l’avvicinamento alla storia attraverso sapori e odori. E da ultimo, ma non certo per questo
meno importante, c’è il lavoro con le scuole, dove porto avanti gratuitamente l’impegno di far conoscere territorio e storia locale. Come sempre se qualcuno vuole contattarmi la mia mail è: lorisgiuriatti@gmail.com.
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Festa della classe 1948 in gita
Il giorno 28 settembre, noi della classe del ‘48 ci siamo ritrovati per partecipare a una bella gita sul Lago d’Iseo. Appena arrivati, sul luogo, abbiamo visitato il centro storico della bella cittadina e poi ci siamo imbarcati sulla motonave per la mini crociera sul Lago, costeggiando i bellissimi borghi che fanno da cornice a questo angolo meraviglioso dell’Italia settentrionale. Per il pranzo ci siamo trasferiti in Franciacorta presso un ottimo agriturismo con annessa cantina, ricca di vini della famosa località ed aperta alle visite dei turisti. Non meno interessante è stata poi la visita all’antico monastero di S. Pietro in Lamosa dove è stata scattata questa foto del nostro gruppo. Infine, un ringraziamento a Ugo ed a tutti gli organizzatori con l’augurio di ripetere questa bella esperienza e con la speranza di ritrovarci a breve.
I partecipanti alla gita della classe 1948
Viaggio a Roma
Il Gruppo Parrocchiale di Sacro Cuore in comune di Romano d’Ezzelino in occasione dei festeggiamenti per gli anniversari di matrimonio di alcune coppie di fedeli ha deciso di organizzare una gita a Roma. La vera ragione, oltre ai festeggiamenti per gli sposi, era quella di partecipare alla messa solenne officiata da Papa Francesco sul piazzale di San Pietro. Così mercoledì 16 ottobre alle 5.10 il folto grup-
po guidato da Don Mario Gamba è partito da Sacro Cuore per Padova e una volta raggiunta la stazione ferroviaria della città del Santo ci si è diretti verso il binario giusto per poi sistemarsi sull’IC “Frecciargento” diretto a Roma Termini e dopo appena 2 ore e 30 minuti, alle 9.00 circa, arrivati in stazione ad attenderli c’era un caro amico. Sergio Dussin, titolare del “Pioppetto” di Sacro Cuore, ha accolto il gruppo proveniente da Padova, con lui c’era Mario Gobbo, amico
fraterno di Sergio e splendido cicerone per il gruppo parrocchiale. Dopo i convenevoli, Sergio ha dovuto abbandonare il gruppo per raggiungere il Vaticano e poter operare fra cucina e sala, invece Mario si è reso disponibile per la visita guidata fra le intricate strade romane. E dopo le visite di prammatica: Piazzale del Vaticano, chiesa di San Pietro i nostri amici di Sacro Cuore hanno assistito alla Santa Messa celebrata da Sua Santità Papa Francesco. Finita la Santa Messa ognuno ha disposto del tempo libero in vari modi, ma alle 15.00 guidati sempre dal nostro cicerone Mario il gruppo si è recato a San Pietro dove il Cardinale Comastri, Rettore della Basilica di San Pietro, ha concelebrato una S. Messa con il nostro parroco Don Mario Gamba. Intanto, Sergio Dussin, ultimati i lavori in Vaticano, ha raggiunto i parrocchiani per accompagnarli in visita alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Dopo i saluti ed i ringraziamenti d’obbligo il gruppo di fedeli si è congedato da Sergio ed alle 18.40 si è ripresa la via del ritorno con la “Frecciargento”, alle 22.00 si è arrivati a Padova ed alle 23.00 circa a Sacro Cuore, stanchi ma felici d’aver trascorso una giornata splendida in ottima compagnia. I ringraziamenti per questo giorno di festa va tributato innanzitutto a Don Mario, alla Signora Pierita Gnoato per l’organizzazione e, soprattutto, a Sergio Dussin e Mario Gobbo per il loro impeccabile ed indispensabile supporto. Mario Panella e il gruppo di fedeli della Parrocchia di Sacro Cuore
Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri. Sede Proloco Via G. Giardino, 77 San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo.
Romano Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir.
San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri.
Fellette Panificio Bosa, Happy Bar. Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
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nuove stelle nel cielo
AIDO
Angelo Perotto 83 anni 2 ottobre 2013 L’anno 2013 ormai volge al termine ed è giunto il momento di fare un bilancio su cosa si è fatto e su cosa non si è potuto fare. Prima di tutto con soddisfazione possiamo constatare l’esito positivo delle donazioni che sono sempre in aumento, così come il numero dei soci. Un grazie particolare e doveroso va ai famigliari per il dono e per il contributo a ricordo dei loro cari. Anche quest’anno abbiamo svolto una serata informativa per conoscere alcune delle malattie che ci possono colpire, riscontrando un buon interesse ed una buona affluenza di pubblico. Siamo stati presenti nelle scuole medie ed elementari per far conoscere ai ragazzi il valore del “dono” e l’importanza di una sana e corretta alimentazione. Abbiamo sempre assicurato la nostra presenza nelle varie manifestazioni paesane, locali e nazionali: non ultimo l’incontro a Lucca (in Toscana) per ricordare i 40 anni dell’AIDO. Nonostante il grande impegno profuso abbiamo grandi difficoltà sul fronte finanziario. Ai nostri iscritti non chiediamo niente, ma il direttivo deve trovare oltre 2 euro per socio, come quota associativa, da versare alla provincia per le spese di gruppo e per far conoscere l’AIDO. Quest’anno per la giornata nazionale dell’AIDO eravamo presenti solo all’Ipermercato Battocchio per offrire la rosa e l’anthurium simbolo dell’AIDO. La giornata è andata bene e questo ci permetterà di continuare nelle nostre attività. Un grazie particolare va ai titolare dell’Ipermercato Battocchio, a tutte quelle persone che si sono adoperate per il buon esito dell’iniziativa, ai Donatori di Sangue ed all’Associazione Fibrosi Cistica. La crisi in atto sta per colpire anche il nostro giornale “Rivivere”. Per continuare ad essere stampato ha bisogno di un sostegno economico. Speriamo, con il vostro aiuto, che anche per il 2014 possa uscire. In occasione delle prossime festività Natalizie, desidero estendere un grande augurio di Buon Natale e Buon 2014 a tutti i soci ed alle loro famiglie. Il presidente AIDO Domenico Chemello
Margherita Carlesso
ved. Andriollo
89 anni 3 ottobre 2013
Fiorindo Moro
Renzo Menegon
91 anni 7 ottobre 2013
57 anni 18 ottobre 2013
Claudia Piccolotto
Adriana Zonta
52 anni 25 ottobre 2013
76 anni 29 ottobre 2013
Fiore
in Scuro
ved. Mion
Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.
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Custodi cimiteri comunali
Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975