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ANALISI DELLA VENDEMMIA 2020
Un andamento climatico discreto ha portato ad un buon livello di acidità, fondamentale per ottenere ottimi spumanti con le giuste note di freschezza
foto di Arcangelo Piai
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Nonostante le difficoltà di quest’annata 2020 dettate dall’emergenza sanitaria Covid-19 a livello mondiale, la natura ha fatto il suo corso e nella Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore si è proseguito con la raccolta dei grappoli di varietà Glera. Come di consueto, anche quest’anno sono stati organizzati due incontri pre-vendemmiali, il 2 e il 4 settembre, rispettivamente all’Auditorium Piva di Valdobbiadene (TV) e all’Aula Magna della Scuola Primaria di Rua di Feletto (TV). Entrambe le riunioni si sono svolte in presenza con un numero limitato di partecipanti al fine di rispettare tutte le distanze di sicurezza previste dai decreti ministeriali, ma, al fine di fornire a tutti la possibilità di ascoltare le importanti tematiche trattate, le stesse sono state trasmesse in diretta Zoom (piattaforma virtuale). Dopo una breve presentazione da parte del presidente del Consorzio di Tutela Innocente Nardi sulla situazione dei mercati nazionali ed internazionali e all’intervento di Mario Silipo, responsabile della vigilanza, relativo alle indicazioni tecniche di vendemmia 2020, è stata data la parola ai tecnici del Consorzio per gli aspetti agronomici.
— Dati agronomici
Da un punto di vista climatico, l’annata 2020 si è distinta per un inverno che ha registrato temperature medie giornaliere in linea con la media del periodo. Successivamente la primavera è stata sostanzialmente calda; infatti, in entrambi gli areali (Valdobbiadenese e Coneglianese) i mesi di aprile e maggio si sono caratterizzati per 15-20 giorni con temperature medie giornaliere nettamente al di sopra rispetto alla media del periodo storico di riferimento (il periodo storico di riferimento parte dal 2007 e arriva fino ad oggi).
L’unica differenza fra le due zone è che a Valdobbiadene partiamo da temperature iniziali più basse, in quanto generalmente questo areale è più fresco e ventilato. In estate invece abbiamo avuto un’inversione di rotta, con i mesi di giugno e luglio dettati da giornate molto più fresche ed umide rispetto alla media del periodo. Oltre all’andamento termico, è importante anche analizzare l’andamento pluviometrico del 2020. La primavera è stata sostanzialmente asciutta, con eventi piovosi scarsi e poco significativi; i mesi estivi invece sono stati caratterizzati da elevate quantità di precipitazioni, come possiamo notare dal grafico sottostante.
Gli andamenti termico e pluviometrico hanno conseguentemente influenzato anche lo sviluppo fenologico della vite. A seguito di una primavera particolarmente calda infatti ci siamo trovati di fronte ad una fioritura anticipata della varietà Glera, che si è verificata alla fine del mese di maggio, con qualche giorno di differenza tra Valdobbiadene e Conegliano. Questo all’inizio faceva presagire anche un anticipo delle fasi di allegagione ed invaiatura delle uve, cosa che non si è vista a seguito delle temperature fresche e delle significative quantità di pioggia cadute nei mesi di giugno e luglio.
Proprio grazie ad una primavera poco piovosa e a un’estate mite con precipitazioni distribuite lungo il periodo, le vigne hanno presentato, nel momento della raccolta nel mese di settembre, grappoli sani, che non sono stati interessati da scottature o momenti di disidratazione, e si è registrata la particolarità di un’accentuata fogliazione estiva data dalla ricchezza idrica. L’escursione termica che ha caratterizzato le settimane estive ha portato a un buon livello di acidità, fondamentale per ottenere ottimi spumanti con le giuste note di freschezza.
Rimaniamo in attesa di stappare un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG di qualità, sperando di brindare presto a momenti più felici dello scenario attuale!