Racconti al tempo del Covid
I nostri racconti ai tempi del #covid Nella primavera dello scorso anno abbiamo avviato questa rubrica sulla nostra agenzia settimanale per dare voce ai colleghi che hanno voglia di raccontare il loro lavoro. Tanto smart working a volte stimola anche la voglia di trovare nuove strade per restare in contatto e questa è una di quelle. Mentre continuano e si rafforzano le iniziative per trasformare in video tutto ciò che fino allo scorso anno era possibile vedere di persona, anche la scrittura assume un significato di collegamento: per questo, le pagine dell’Agenzia sono sempre aperte alla collaborazione. Oggi il collega della Direzione Aree protette Massimo Bazzetta ci ha descritto il suo lavoro e noi lo pubblichiamo con piacere. Aspettiamo anche altre voci e altri contributi. c.ga.
AL LAVORO SUI SENTIERI LE RIFLESSIONI DEL COLLEGA MASSIMO BAZZETTA
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a Città metropolitana di Torino cura la gestione della rete sentieristica presente in otto aree protette. A sud della metropoli troviamo i parchi del Monte San Giorgio, Monte Tre Denti-Freidour, Rocca di Cavour, Conca Cialancia. A ovest il parco del Colle del Lys e lo Stagno di Oulx. A nord il Lago di Candia e i Monti Pelati. Di fatto la viabilità sentieristica oggetto di attenzione va anche oltre i confini dei parchi, includendo le principali vie d’accesso ai medesimi oppure i collegamenti, come nel caso del lungo Sentiero David Bertrand, che unisce il Monte San Giorgio al Monte Tre Denti-Freidour scendendo fino ai limitrofi centri abitati. Si tratta dunque di una rete estesa e complessa, di circa 300 Km, che innerva aree di grande interesse naturalistico con una significativa varietà ambientale, includente bassa, media e alta montagna e ambienti lacustri. Va da sé che una buona rete sentieristica è fondamentale
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CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA