Attività istituzionali
Pronto il bilancio di fine mandato della Città metropolitana
C
on l’avvicinarsi delle elezioni comunali – fra cui molte amministrazioni del territorio metropolitano – previste per il 3 ottobre, la Città metropolitana ha redatto il bilancio di fine mandato per il quinquennio 2016-2021. Si tratta di un adempimento normativo obbligatorio con cui l’amministrazione fornisce un quadro della gestione finanziaria e amministrativa che ha caratterizzato la durata del mandato, ma è anche un esaustivo documento per tutti i cittadini per avere un quadro chiaro di quali strategie, provvedimenti e impegni finanziari sono stati presi per lo sviluppo del territorio. Il quinquennio 2016-2021 è stato un periodo complesso e critico per tutte le Città metropolitane, e quella di Torino non fa eccezione. Nata appena
un anno prima, nel 2015, dalla dissoluzione formale della Provincia omonima, si è trovata a fronteggiare con un nuovo assetto politico (Sindaco metropolitano, consiglieri e Conferenza metropolitana scelti
con elezioni di secondo livello) competenze solo in parte coincidenti con quelle precedenti provinciali, e per di più non sostenute da investimenti e trasferimenti adatti a far fronte alla nuova situazione, ma anzi facendo i conti con tagli economici rilevantissimi. Per tutto il triennio 2016-2019 in parallelo c’è stato anche l’obbligo della riduzione della pianta organica. Nel periodo successivo, di maggior respiro in termini di ripresa economica e di possibilità di assunzioni, si è invece dovuto far i conti con i problemi legati al Covid-19 e ai lockdown. Per uscire dall’impasse e per dare attuazione alle materie di competenza dell’Ente e a quelle delegate dalla Regione Piemonte si è lavorato su più fronti: a cominciare da un piano di riassetto organizzativo interno alle previste assunzioni per
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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