Attività Istituzionali
Migrazioni e territorio, riflessioni in corso grazie al progetto Matilde
C
ontinuano le attività di comunicazione della Città metropolitana di Torino in qualità di partner nel progetto Matilde (Migration Impact Assessment to Enhance Integration and Local Development In European Rural And Mountain Areas), finanziato dal programma Horizon 2020 con capofila Eurac Research.
Attraverso la pubblicazione nel nostro canale Youtube di videotestimonianze di esperti del territorio metropolitano e delle questioni migratorie, riflettiamo sulle trasformazioni e sulle sfide dell’area metro-montana. Infatti, attraverso gli aspetti che vengono in rilievo dalle interviste, il progetto Matilde cerca di promuovere una nuova narrazione delle migrazioni andando oltre gli stereotipi, cercando di ridefinire il territorio, le comunità che lo vivono ed i processi migratori. Oggi presentiamo alcuni estratti delle riflessioni di Federico
Daneo, direttore del Centro Piemontese Studi Africani fondato nel 1983 dalla Regione, dall’allora Provincia di Torino e oggi Città metropolitana, dalla Città di Torino e dall’Università degli
Studi di Torino, e di Marco Bussone presidente dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM).
Come afferma Federico Daneo, “la dimensione strutturale del fenomeno migratorio non può essere trascurata. Infatti, la mobilità umana c’è sempre stata e, inoltre, la gran parte delle migrazioni del continente africano avvengono all’interno dello stesso. Tale aspetto, in qualche modo, dimostra una capacità di accoglienza e di integrazione dei paesi vicini che certamente hanno livelli di reddito diversi dai nostri”. Aggiunge Daneo: “Più di recente, ci siamo occupati dei temi dell’integrazione delle diaspore africane, in particolare del fenomeno dei richiedenti asilo e dei richiedenti protezione che in qualche modo oggi è sotto i riflettori, anche se questo è costituito da numeri abbastanza risibili rispetto alle movimentazioni totali”.
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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