Salute e Benessere 894

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Con la fine delle vacanze estive e il ritorno ai ritmi della quotidianità di sempre, molte persone sentono il bisogno di darsi nuovi obiettivi. Settembre è il mese che idealmente segna questo nuovo ciclo e personalmente, proprio come a Gennaio, in questo mese sento la necessità di mettere a terra nuovi progetti e attività di lavoro, ma non solo.

Anche per i ragazzi che frequentano la scuola, Settembre coincide con un nuovo inizio. Dopo il relax estivo, fatto di tempi più rilassati e distesi e di esperienze più o meno forti, è il momento di riprendere lo zaino in spalla e tornare sui banchi di scuola. Schio conta una popolazione scolastica di circa 9.000 studenti, ripartiti tra i diversi ordini e gradi di scuola e oltre la metà sono ragazzi che frequentano le scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Molti di loro sono alle prese con il passaggio ad un nuovo ciclo scolastico e probabilmente sono entusiasti all’idea di varcare la soglia della scuola. A maggior ragione per molti di loro Settembre rappresenta un nuovo inizio dal punto di vista dell’apprendimento: nuove materie, nuovi professori, nuovi compagni. Questo articolo è rivolto a tutti loro e ai ragazzi che vogliono fissare nuovi traguardi a inizio anno per ripartire con slancio, motivazione ed energia

È il momento di chiedersi: “Cosa ho realizzato finora quest’anno?” “Cosa non ha funzionato e vorrei migliorare?” “Quali sono i miei obiettivi per i prossimi mesi?” “Come iniziare bene il nuovo anno scolastico?”

Comincia con il dotarti di un quaderno nuovo per ogni materia, un quaderno personale, dove annoterai tutti i lemmi, i termini nuovi che incontrerai per ogni singola disciplina tecnica, scientifica, letteraria. Dovrai scrivere le definizioni e automatizzarne man mano il significato. Questa strategia è potentissima, perché ti permette di appropriarti della materia, collegare concetti sul piano interdisciplinare, con l’assoluta certezza di percepirti in gamba!

Settembre: il mese dei nuovi inizi

Ma l’inizio dell’anno scolastico è innanzitutto il momento giusto per organizzarsi e pianificare un buon metodo di studio.

Non esiste un metodo di studio migliore rispetto ad un altro e valido per tutti, bensì ognuno deve costruirsi il proprio.

Uno dei cavalli di battaglia di Iocomerisorsa, oltre che agli interventi di Pedagogia Clinica, è il percorso sul metodo di studio, si tratta a tutti gli effetti di un Progetto Educativo che ho denominato “Studia con il tuo stile, il tuo metodo” ed è parte di un percorso ben più ampio, che supera i limiti e le banalizzazioni di una mera trasmissione di tecniche sul come prendere appunti, leggere e memorizzare. Si tratta di un percorso che, attraverso la trasmissione di strategie per diventare uno studente strategico, porta la persona a sviluppare e a costruire un pensiero critico e, utilizzando un’espressione del grande Edgar Morin, una testa ben fatta. Una “mente che ti segue” è garanzia di successo non solo scolastico, ma nella vita e, prendendo a prestito una frase sintetica, ma incisiva del dott. Mario Polito, massimo esperto nelle leggi che regolano l’apprendimento, studiare bene significa coltivare i propri talenti, per dare il proprio contributo alla società, perché il mondo ha bisogno dell’impegno e dell’intelligenza di tutti. Buon inizio anno!

Per maggiori informazioni e dettagli sul percorso “Studia con” inquadra il QR code. Se hai domande da porre scrivile a: info@iocomerisorsa.it

Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online.

Mail: info@iocomerisorsa.it. Cell. 346 21 95 783 https://www.iocomerisorsa.it

Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online.

Mail: info@iocomerisorsa.it. Cell. 346 21 95 783 https://www.iocomerisorsa.it

Chi è l’ortottista?

L’ortottista è il professionista sanitario che si occupa di: Prevenzione primaria (screening)

Valutazione delle abilità visive

- Valutare lo stato motorio e sensoriale dell’occhio

- Individuare l’occhio pigro (ambliopia), la diplopia (visione doppia) e lo strabismo

Riabilitazione o abilitazione delle funzioni visive

- Riabilitazione dell’ambliopia, diplopia, strabismo

- Riabilitazione visiva in condizioni di affaticamento del recettore oculare e sintomatologia connessa

È bene sottolineare che la riabilitazione e l’abilitazione delle funzioni visive è competenza ESCLUSIVA dell’Ortottista. Tutte le altre figure non ne sono autorizzate!

Eseguire gli esami di diagnostica in ambito oculistico nonché eseguire attività nelle sale operatorie di oftalmologia. Partecipare ai programmi di didattica, ricerca, management.

L’attività dell’ortottista è regolamentata e sorvegliata dall’Ordine dei TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

QUANDO E PERCHÉ FARE UNA VISITA ORTOTTICA?

La Prima visita ortottica è raccomandata dalle linee guida entro i 3 anni di vita, tanto prima se si notano movimenti incontrollati, se il bimbo “storce” gli occhi, se si nota una posizione anomala del capo oppure se c’è una familiarità per difetti visivi, ambliopia, strabismo o altro.

È importante fare una diagnosi precoce in quanto la riabilitazione o abilitazione è più veloce ed efficace.

E SE UN BAMBINO HA DELLE DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE COME DIFFICOLTÀ A SCRIVERE SULLA RIGA O NEL QUADRETTO?

Anche in questo caso come inoltre con i bambini con DSA la valutazione ortottica è fondamentale. Deficit di attenzione visiva, alterate saccadi o anomalie di convergenza e motilità hanno importanti ripercussioni sulle performance scolastiche e sulla letto-scrittura. In particolare il bambino faticherà a rispettare la riga o il quadretto, avrà una scrittura lenta con maggiore dispendio energetico e affaticamento importante da cui deriverà svogliatezza.

IN COSA CONSISTE LA VALUTAZIONE ORTOTTICA?

Durante una visita ortottica vengono valutati molti aspetti della vista, tra cui l’acutezza visiva, la motilità oculare, la tridimensionalità, la convergenza, l’accomodazione e la quantificazione dell’eventuale strabismo.

SANTORSO Via Europa, 41 P1-P2 - Tel. 0445 1716774 info@iriscentromedico.it - www.iriscentromedico.it Ne
parliamo con la Dott.ssa Maria Frigo

La Correlazione Profonda tra Ipoacusia e Demenza Senile: Un’Analisi Approfondita

L’ipoacusia, una condizione caratterizzata dalla perdita dell’udito, e la demenza senile, un deterioramento delle capacità cognitive, sono due sfide complesse e interconnesse che spesso affliggono la popolazione anziana. Nel corso degli anni, numerosi studi hanno evidenziato un legame significativo tra queste due condizioni, aprendo la strada a una migliore comprensione delle loro interazioni e delle loro implicazioni per la salute mentale.

LA CORRELAZIONE STATISTICA

Uno dei fattori che emerge con chiarezza dagli studi è la forte correlazione statistica tra ipoacusia e demenza senile. Gli anziani che soffrono di ipoacusia presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare la demenza, inclusa l’Alzheimer. È stato scoperto che il rischio di demenza aumenta in modo graduale con l’aumentare della gravità dell’ipoacusia:

• Le persone con ipoacusia lieve (25 decibel) hanno quasi il doppio delle probabilità di sviluppare l’Alzheimer rispetto a quelle con udito normale

• Le persone con ipoacusia moderata hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer

• Le persone con ipoacusia grave hanno una probabilità cinque volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer

IL RUOLO DELLA STIMOLAZIONE UDITIVA

Una delle teorie principali riguarda il ruolo della stimolazione uditiva nel mantenimento delle funzioni cognitive. L’ipoacusia, soprattutto quando non trattata, può limitare la stimolazione uditiva che il cervello riceve. Questa mancanza di stimolazione potrebbe contribuire all’atrofia delle aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione uditiva e cognitiva. Gli sforzi costanti per comprendere suoni e conversazioni possono mettere sotto pressione il cervello, contribuendo al deterioramento delle capacità cognitive e al rischio di demenza.

ISOLAMENTO SOCIALE E STRESS

L’ipoacusia non trattata può anche portare all’isolamento sociale, un fattore che può accentuare il rischio di demenza. Le persone con difficoltà uditiva possono ritirarsi dal coinvolgimento sociale a causa delle sfide comunicative, il che può portare a una mancanza di stimolazione cognitiva. Questo

concetto è stato confermato anche dal Consiglio nazionale sull’invecchiamento (NCOA) il quale, in uno studio fatto su 2.300 adulti con ipoacusia, ha riscontrato che le persone con perdita d’udito non trattata hanno problemi di isolamento, rifiuto sociale, irritabilità, rabbia, stress, depressione, declino cognitivo e danni alla memoria.

RUOLO DEL TRATTAMENTO PRECOCE

La buona notizia è che il trattamento tempestivo dell’ipoacusia può avere un impatto positivo sulla salute cognitiva. Gli apparecchi acustici possono contribuire a mantenere attiva la stimolazione uditiva e migliorare la qualità della comunicazione. Studi hanno dimostrato che l’uso di apparecchi acustici può contribuire a ritardare il declino cognitivo e migliorare la qualità della vita nei pazienti con ipoacusia. Inoltre, Uno studio dell’American Journal of Epidemiology, ha rilevato che gli apparecchi acustici hanno rallentato il tasso di declino della memoria e migliorato la qualità della vita dei pazienti ipoacusici affetti da Alzheimer. Una conferma del fatto che, anche pazienti con ridotte capacità cognitive, possono ottenere benefici dall’utilizzo di apparecchi acustici.

CONCLUSIONI E IMPLICAZIONI

La correlazione tra ipoacusia e demenza senile è un campo di ricerca in continua evoluzione. Sebbene i dettagli esatti del meccanismo non siano ancora del tutto chiari, l’importanza di riconoscere e trattare l’ipoacusia non può essere sottovalutata. Per questo motivo, le persone dovrebbero essere incoraggiate a sottoporsi a controlli dell’udito regolari e a considerare interventi tempestivi come l’uso di apparecchi acustici. Se non hai mai fatto un controllo dell’udito, o se non lo hai ripetuto di recente, puoi rivolgerti a Sentimed. Gratuitamente, ti verrà data la possibilità di capire il tuo grado di salute uditiva.

Ne
parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche
Se vuoi una consulenza gratuita da Sentimed, puoi fissare un appuntamento chiamando lo 0445 1752550 Sentimed di Zattara Stefano Via Roma, 65 Zugliano www.sentimed.it - Email:info@sentimed.it

Menisco rotto: come si cura?

Risolvere rapidamente la rottura del menisco: Laparoscopia e fisioterapia su misura

La rottura del menisco è causa di dolore e può arrivare a bloccare l’articolazione. Si tratta dell’incubo degli sportivi e di tutti coloro che svolgono una vita attiva. La buona notizia è che oggi è rapidamente superabile. «Sono stato operato al menisco – racconta un paziente, G.C. – a seguito di una rottura “a manico di secchio”. Mi sono rivolto per tutto il percorso, dalla diagnosi alla fase pre-operatoria, alla nuova Clinica San Gaetano».

L’intervento eseguito dal dottor Marco Iorio in artroscopia ha permesso di risolvere il problema in day hospital, senza la necessità di alcun ricovero. «Macchinari e sala operatoria all’avanguardia, ambiente accogliente e la professionalità del dottor Iorio e dell’anestesista dottor Pasetto. Merita una menzione anche l’attenzione prestata al rapporto umano: sapendo che avevo bisogno di un recupero in tempi brevi, il medico e l’equipe di fisioterapisti si sono adoperati per prescrivermi il percorso più adatto e, a soli dieci giorni dall’intervento di meniscectomia, ho ripreso la mia normalità, senza dolori né gonfiori».

PERCHÉ SI ROMPE IL MENISCO?

«I menischi – spiega il dottor Iorio, specialista in Ortopedia e Traumatologia –sono delle strutture con una importante funzione di “ammortizzatori” e permettono, anche di stabilizzare l’articolazione. La lesione meniscale è uno degli incubi degli sportivi, capace di fermare l’atleta per lunghi periodi. Il ginocchio di uno sportivo è sottoposto a diverse sollecitazioni che mettono a dura prova la resistenza del menisco, il quale può andare incontro a fenomeni degenerativi che a loro volta possono portare ad una lesione. Sono da considerare, inoltre, i traumi ad alta energia, contusivi-distorsivi, che possono causare una lesione anche in un menisco sano».

COSA FARE PER TRATTARE

UNA LESIONE DEL MENISCO?

«Dipende dalla tipologia di lesione: non tutte le lesioni, infatti, sono uguali – precisa il medico – quelle su base degenerativa possono essere trattate con un’adeguata fisio-

terapia, che mira al rinforzo muscolare, ed evitare l’intervento chirurgico. Per quanto riguarda, invece, le lesioni che non rispondono a fisioterapia e a terapia infiltrativa (trattamento conservativo) e le lesioni acute che determinano una frattura in cui la parte lesionata resta comunque attaccata all’articolazione (dette “a becco di pappagallo”) o, nei casi più gravi, “a manico di secchio”, provocano un blocco articolare e devono essere trattate chirurgicamente».

COME INTERVENIRE SUL MENISCO ROTTO?

La tecnica classica prevedeva di entrare nell’articolazione tramite un’incisione di alcuni centimetri. Oggi, invece, l’artroscopia consente di entrare attraverso due incisioni di 1 centimetro, piccole ma sufficienti ad ispezionare l’articolazione e rimuovere la porzione lesionata».

«Nei casi delle lesioni a manico di secchio – precisa il dottor Iorio – ovvero quelle che determinano il ribaltamento del menisco e il blocco dell’articolazione, si procede alla rimozione di gran parte della struttura meniscale. Quando le lesioni riguardano il muro meniscale (zona maggiormente vascolarizzata del menisco), si può tentare la sutura».

CHE COSA FARE DOPO L’INTERVENTO AL MENISCO?

Il recupero mediamente va dalle due alle quattro settimane. Solitamente uno sportivo riesce a recuperare in tempi più rapidi grazie al tono muscolare. «La fisioterapia, in ogni caso, si rivela molto importante per diminuire le tempistiche: l’unità di Fisic Lab di San Gaetano propone un percorso su misura per ogni paziente; in caso di meniscectomia ampia, inoltre, può essere molto utile effettuare infiltrazioni con acido ialuronico». Dopo l’intervento è possibile riprendere la propria quotidianità, facendo attenzione a «prestare delle particolari attenzioni per evitare di provocare troppo “stress” all’articolazione». In questo senso assume grande importanza il rinforzo muscolare. «Altre precauzioni possono essere l’utilizzo di ginocchiere durante sforzi fisici e di condroprotettori».

Presso San Gaetano Clinica e Ricerca è possibile sottoporsi ad Artroscopia del ginocchio senza attese.

Grazie alla collaborazione con l’unità speciale di Fisic Lab sono disponibili, inoltre, piani di riabilitazione personalizzati e concordati assieme allo Specialista.

Ne parliamo con il dott. Marco Iorio Medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia - Ortopedico Poliambulatori San Gaetano sono presenti a Thiene e Schio La segreteria è a disposizione per ulteriori info, costi e prenotazioni contattando il numero 0445372205.

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Torneo che vai, “MET” che trovi.

La nostra estate è stata un susseguirsi di emozioni sui campi da gioco perché il Centro Medico Met con il suo staff di Fisioterapia ha partecipato ad alcuni dei principali tornei estivi dell’alto vicentino: dal torneo di inaugurazione dei campi Padel del Tennis Club Schio, al torneo Berla di SS. Trinità, al Torneo Sballon di Valli del Pasubio, passando per il Ball Together di Torrebelvicino, Torneo PadelSpot di Schio e Torneo Staro.

Tornei che hanno visto, oltre ad un pubblico sempre numeroso e caloroso, la partecipazione di diversi atleti amatoriali e professionisti di diverse discipline sportive. Ogni sport richiede passione, determinazione, dedizione e una adeguata preparazione atletica poiché il minimo incidente può mettere a rischio mesi di preparazione e sacrifici.

PERCHÉ LA PRESENZA DEL CENTRO

MEDICO MET A QUESTI TORNEI?

Perché crediamo nell’importanza del pronto intervento sugli infortuni, la rapidità con la quale un atleta viene assistito può fare la differenza tra una breve pausa e una lunga assenza dal campo.

Dalla semplice distorsione alla potenziale lesione più grave, un intervento tempestivo può non solo alleviare il dolore dell’atleta, ma anche accelerare notevolmente il processo di recupero.

Il pronto intervento fisioterapico è fondamentale per minimizzare i danni, accelerare il processo di recupero e prevenire complicazioni a lungo termine. I fisioterapisti del nostro staff sono preparati per valutare immediatamente la gravità dell’infortunio e fornire le cure necessarie per stabilizzare l’atleta.

E’ POSSIBILE PREVENIRE GLI INFORTUNI?

Sì, è possibile prendere misure preventive per ridurre il rischio di infortuni durante l’attività sportiva e fisica. Sebbene non sia possibile eliminarli del tutto, ci sono diverse strategie che possono contribuire significativamente a prevenirli o a ridurne l’incidenza.

QUALI CONSIGLI POTETE DARE PER RIDURRE GLI EVENTUALI INFORTUNI?

• Riscaldamento adeguato: Un riscaldamento completo prima dell’attività fisica aiuta ad aumentare la circolazione sanguigna, migliorare la flessibilità muscolare e preparare il corpo per lo sforzo. Gli esercizi di riscaldamento dovrebbero coinvolgere tutti i gruppi muscolari che verranno sollecitati durante l’attività.

• Allenamento progressivo: Aumentare gradualmente l’intensità e la durata dell’allenamento nel tempo permette al corpo di adattarsi in modo sicuro e riduce il rischio di sovraccarico o lesioni da sforzo ripetitivo.

• Equilibrio tra riposo e attività: Assicurarsi di dare al corpo il tempo necessario per recuperare dopo l’allenamento intenso. Il sovrallenamento può aumentare il rischio di infortuni.

• Tecnica corretta: Imparare e utilizzare la tecnica corretta durante l’attività fisica può ridurre notevolmente il rischio di lesioni. Consultare un allenatore o un professionista qualificato può aiutare a migliorare la tecnica.

• Utilizzo di attrezzature adeguate: Indossare l’abbigliamento e l’attrezzatura appropriati per l’attività sportiva può contribuire a proteggere il corpo da infortuni.

• Bilanciamento degli allenamenti: Variare i tipi di attività fisica e gli esercizi può aiutare a ridurre il rischio di sovraccarico su particolari muscoli o articolazioni.

• Allenamento della forza e della stabilità: Un programma di allenamento che mira a rafforzare i muscoli stabilizzatori delle articolazioni può aiutare a prevenire lesioni legate al movimento o alla postura errata.

• Assunzione adeguata di nutrienti: Una dieta equilibrata e l’apporto sufficiente di nutrienti, come vitamine e minerali, possono contribuire alla salute generale e al recupero del corpo.

• Ascolto del proprio corpo: Prestare attenzione ai segnali che il corpo invia, come dolore o stanchezza e rispettarli. Forzare eccessivamente l’organismo può aumentare il rischio di infortuni.

• Consultazione medica: Consultare un medico o un professionista della salute prima di intraprendere nuove attività fisiche, specialmente se si hanno condizioni mediche preesistenti.

E’ bene ricordare che ogni persona è diversa, quindi le misure preventive possono variare in base alle esigenze individuali. La prevenzione degli infortuni richiede una combinazione di attenzione, pianificazione e buon senso, ma può aiutare a garantire un’esperienza sportiva più sicura e soddisfacente.

Il Centro Medico Met vuole ringraziare quanti hanno partecipato ma soprattutto organizzato questi emozionanti tornei, i veri artefici di questi eventi. Persone che hanno lavorato dietro le quinte instancabilmente per mesi con grande impegno affichè tutto potesse andare per il meglio e assicurandosi che ogni dettaglio fosse curato con attenzione per garantire ad ogni squadra l’opportunità di mettersi alla prova.

Centro Medico MET - Schio Via L. Muratori 1/a - Tel. 0445 1631944 - 351 5511997 info@centromedicomet.it - www.centromedicomet.it

Se micio o fido hanno la tosse...

Tosse ed infezioni aeree dei nostri amici a quattro zampe. Non abbiamo mai parlato dei nostri amici a quatto zampe, ma il farmacista è anche il farmacista dei nostri cari pelosetti

RIMEDI NATURALI

La tosse è un sintomo piuttosto comune ma che tuttavia preoccupa il proprietario di un cane o di un gatto, specialmente quando diventa cronica. Importante è individuarne la causa e intraprendere la corretta terapia.

La tosse può presentarsi con caratteristiche assai diverse, comparire di giorno o di notte e, proprio come per gli esseri umani, anche per cani e gatti può essere provocata da un corpo estraneo oppure avere origine batterica o virale.

Per alleviare i sintomi della tosse dei nostri piccoli amici possiamo utilizzare delle terapie fitoterapiche:

• Utilizzare infusi di tiglio e salvia. Un cucchiaio lasciato in infusione per dieci minuti in mezzo litro d’acqua;

• Durante gli attacchi di tosse, somministrare un cucchiaio di decotto di timo e camomilla preparato con due cucchiai di droga secca messa a bollire in mezzo litro di acqua. Ottimo è anche un ’infuso di fiori di sambuco (un cucchiaio tenuto per dieci minuti in infusione in mezzo litro d’acqua).

Per la tosse si possono usare sciroppi e gocce a base di piante balsamiche. Inoltre, consiglio di vaporizzare gli ambienti con essenze a base di timo, eucalipto e cipresso. Cosa che, del resto, fa bene anche a noi.

causata dall’esposizione a vento freddo e secco.

• Se i nostro animale è nervoso e irrequieto, allora Belladonna 5CH granuli per tosse secca;

• Se invece ci appare apatico e triste, Bryonia 5CH granuli per tosse che perdura da due o tre giorni;

• Ipeca 5CH granuli per tosse con spasmi e nausea.

È consigliabile far assumere i rimedi omeopatici mattina e sera. Si può anche somministrare una fiala dell’oligoelemento rame al giorno diluita nell’acqua della ciotola fino al miglioramento.

Se il nostro amico animale continua a tossire per settimane, senza che le cure abbiano avuto effetto, si può parlare allora di bronchite cronica, patologia che può colpire i nostri amici a quattro zampe a qualunque età, anche se è più frequente in età avanzata. Spesso non si riscontrano cause specifiche, benché la maggior parte di questi episodi inizi con infezioni delle vie aeree e, come nell’uomo, una bronchite cronica può portare all’accumulo di catarro nei bronchi ed evolversi in una complessa sindrome respiratoria progressiva con eccesso di secrezione di muco dall‘albero bronchiale e tosse frequente. Le basi del trattamento terapeutico comprendono l’eliminazione, nell’ambiente in cui l’animale soggiorna, d’inquinanti che possono irritare le vie aeree.

In questi casi è necessario chiedere il parere del veterinario che potrà suggerire i farmaci opportuni, in genere cicli di cortisone, utilizzo di broncodilatatori o, se l’infezione è di origine batterica, una terapia antibiotica, avendo cura di pulire bene il naso (per il cane utilizzare acqua fisiologica con una peretta; per il gatto la soluzione fisiologica si versa all’interno delle narici con l’ausilio di un contagocce).

Altra patologia importante è la sinusite del gatto. In altre parole l’infezione delle cavità ossee situate nel cranio che comunicano con le vie nasali. Si manifesta con scolo oculo nasale, tosse. E’ necessario rivolgersi al veterinario alla presenza di una ricomparsa dei sintomi dopo un’apparente guarigione, se l’animale starnutisce frequentemente o si strofina il naso, se aumenta la quantità di muco o, peggio, tracce di sangue sono contenute in esso.

CURE OMEOPATICHE

Ottimi risultati si hanno anche con le cure omeopatiche. Gli animali rispondono bene ai rimedi omeopatici, smentendo così che l’omeopatia agisca solo mediante effetto placebo, cioè come un autoconvincimento. Invece, l’omeopatia veterinaria è efficace, rispetta le caratteristiche dell’animale ammalato, stimola i naturali processi di guarigione che ogni essere vivente possiede; e può risolvere molte malattie. In particolare, si sono rivelati assai utili:

• L’Aconitum 5CH, granuli per tosse leggera, secca, breve,

Rimedi naturali più efficaci: somministrare al gatto il contenuto di una capsula di echinacea (estratto secco) al giorno, spargendolo sul cibo e continuare il trattamento per tre mesi. Ripetere il ciclo se necessario. E’ molto utile abbinare ribes nigrum, macerato glicerico, venti gocce una volta al giorno nell’acqua della ciotola, rimedio utili non solo per rafforzare il sistema immunitario ma anche per rendere più breve il decorso della malattia.

Ne con la Dott.ssa Lucia MONACO Titolare FarmaciaPiù Schio-Giavenale

Le tisane per affrontare il cambio di stagione

Quali tisane sono più appropriate per affrontare il cambio di stagione? Giornate più fresche e sbalzi di temperatura. Fattori che bastano a farci sentire spossati, gonfi, con le difese immunitarie basse e pure una più accentuata perdita di capelli. È possibile rispondere al malessere che spesso porta con sé il cambio di stagione attraverso alcune tisane naturali facili da preparare e ottime da bere in ogni momento della giornata.

ECHINACEA E TIMO

Partendo dal sistema immunitario, una tisana che fa da stimolante e rinforza la barriera delle difese è quella a base di echinacea e timo.

Ecco come prepararla: procuratevi l’echinacea angustifolia in radice (la maggior parte del composto di erbe deve essere costituita da questa nell’ordine del 50%) del timo, del rosmarino e dell’astragalo. Fate bollire in una pentolina dell’acqua le erbe per due minuti e poi lasciate il tutto in infusione per 10 minuti. Filtrate le erbe e bevete una tazza a stomaco vuoto per tutte le mattine per una ventina di giorni.

ORTICA

Un’altra tisana che non dovete farvi mancare è quella all’ortica che vi depura e al tempo stesso vi rafforza i capelli e le unghie, soggetti, in autunno, a un indebolimento. Ecco come fare: comprate le foglie di ortica in erboristeria, isolatene 30 grammi, bollite per dieci

minuti, filtrate con il colino e bevete caldo o freddo (in quest’ultima veste , il decotto è anche molto dissetante). Potete bere fino a tre bicchieri di decotto al giorno. Ne gioverà molto anche l’umore, lo sapete? Sembra infatti che l’ortica abbia un ottimo effetto “antistress”.

BARDANA

La nostra pelle è la vittima numero uno dei primi freddi. Una tisana a base di bardana ci consente una depurazione dal di “dentro”, rende la pelle lucida e luminosa e rallenta la desquamazione. Ottima anche per chi soffre di pelle impura e mista. Basta una tazza al giorno, magari lontano dai pasti.

LAVANDA E MELISSA

Ma l’autunno è soprattutto un momento di ripresa dell’attività lavorativa dopo la parentesi colorata e allegra dell’estate. Se vi sentite molto sotto pressione, potete provare a rilassarvi con una tisana che vi distenda, alla lavanda oppure prima di coricarvi, alla melissa. Oppure, se spesso vi sentite ansiose, con i battiti accelerati e i nervi a fior di pelle, allora provate per un periodo, la tisana al biancospino. È facile e veloce: basta lasciare 1 g di fiori in 100 ml di acqua bollente in infusione per dieci minuti. Poi vanno premuti, si filtrano e si bevono. Si può aggiungere un po’ di miele o qualche goccia di limone.

Tai Chi Migliora la Mente, il Corpo e lo Spirito!

Ho 54 anni, insegno Tai Chi e difesa personale al Silicon dal 2005, mi sono avvicinato alle arti marziali quando avevo 10 anni con il Judo e, dopo il servizio militare, ho intrapreso questa pratica marziale.

In quel periodo questa disciplina era ancora poco conosciuta, ma io ne sono rimasto affascinato da subito e ho fatto il mio percorso da allievo fino ad arrivare a cintura nera, raggiunto questo traguardo ho intrapreso la scuola per poter insegnare e trasmettere questa arte.

Oggi sono cintura nera secondo Duan, seguo ancora i corsi di aggiornamento presso la scuola Shuri-Te Centro Studi Arti Orientali a Verona. Sono massaggiatore e operatore Shiatsu, al Silicon tengo corsi di massaggi.

Cos’è il Tai-Chi?

Ora in Italia questa particolare, elegante arte marziale si inizia a conoscerla per i suoi benefici anche se per molti si identificano come quella danza che si vede nei film e nei parchi cinesi, però non è così.

Questa pratica è la base di tutte le arti marziali come Judo, Karatè, Kung Fu ecc.

Nel Tai Chi si usano bastone, lancia, spada, sciabola e ventaglio. Il Tai-Chi è una simulazione con i suoi movimenti lenti e fluidi di un combattimento con un avversario immaginario, ma nello stesso tempo andiamo a stimolare i meridiani del nostro fisico (canali preferenziali dove scorre l’energia del corpo) con il beneficio di un trattamento Shiatsu o Agopuntura.

Quindi, senza saperlo e senza fatica diventa anche un automassaggio per poi passare, sotto l’aspetto marziale, un’ottima autodifesa.

Il Tai-Chi è adatto a tutte le persone e tutte le età, da studi fatti porta benefici a malati di Sclerosi Multipla, Parkinson, Fibromialgia ed altre forme di problemi motori causati da incidenti o infortuni.

A cosa serve il Tai-Chi?

Il Tai-Chi è una disciplina che serve a ritrovare l’energia fisica, potenziare la forza muscolare e contribuire in modo davvero positivo al benessere globale di mente e corpo.

Inoltre, a differenza di altre discipline, ha un’impatto basso sul corpo, cioè esercita poca pressione sulle articolazioni. L’obiettivo del Tai-Chi è quello di sviluppare la capacità di muovere tutto il corpo in modo connesso, forte ed armonioso.

L’obiettivo del Tai-Chi è sviluppare un’energia profonda che viene sviluppata su tutto il corpo.

Si può dire che il Tai-Chi sia un’insieme di conoscenza che racchiude la parte marziale (studio della forza interna) e la parte salutistica con esercizi che stimolano l’energia che scorre nei meridiani.

Nel Tai-Chi ciò che conta non è il numero di tecniche che impari ma il percorso che compi e i principi che apprendi.

Vi aspetto per scoprire questa meravigliosa disciplina al Silicon Kafe da martedì 19 settembre ore 20,00 per UNA PROVA GRATUITA in Via Zanella,38 Thiene. Per informazioni 348 3666933

Ne
parliamo con Diego Faccin del Silicon Kafe

Obiettivo A.S.S.O 3° edizione

Studiare, apprendere, essere autonomi...

APERTE LE ISCRIZIONI PER I GRUPPI DI OTTOBRE!

A: Autonomia nello studio e nell’apprendimento

S: Scuola viverla con motivazione

S: Studio dinamico, attivo ed efficace

O: Ottimizzare tempo ed energia di tutta la famiglia

Per apprendere è necessario imparare a studiare, e per imparare a studiare non è sufficiente fare i compiti per casa…

• Obiettivo A.S.S.O. non è un doposcuola, è un percorso di 8 incontri settimanali di un’ora e mezza (12 ore totali) mirato al guadagno di autonomia nello studio e al miglioramento del vissuto scolastico e famigliare! Al termine del percorso è previsto un colloquio di restituzione con i genitori.

• Il percorso è svolto in coppia tra ragazzi di pari classe o al massimo con scarto di una classe nell’appaiamento; le coppie vengono create sulla base delle esigenze dei ragazzi analizzate tramite un questionario creato ad hoc dall’equipe, fornito alle famiglie e successivamente analizzato attraverso metodiche statistiche che rilevano i bisogni comuni, punti di forza e fragilità.

• Il percorso mira ad attivare nell’immediato risorse utili per essere autonomi, al migliorare la motivazione nei confronti dello studio e della scuola.

• Altro obiettivo fondamentale è ottimizzare i tempi di studio e svolgimento dei compiti.

Qualora sia necessario avviare e migliorare l’uso di strumenti compensativi e dispensativi (in caso di DSA o BES) questo verrà fatto all’interno del percorso, pertanto Obiettivo A.S.S.O. è adatto anche a chi ha Disturbi Specifici di Apprendimento o Bisogni Educativi Speciali.

Il percorso non si sostituisce alla riabilitazione, ma fornisce autonomia e strumenti fondamentali al fare da soli, vivendosi la scuola con serenità e curiosità.

OBIETTIVO A.S.S.O SUPERIORI: gli obiettivi rimangono quelli descritti sopra, il percorso si svolge singolarmente e ha durata tarata assieme al genitore e seconda delle specifiche necessità.

Il percorso si terrà presso lo Studio del dr. Alberto Mariotto, sito in Zanè, via del Costo 10.

Il costo del percorso sarà detraibile come spesa sanitaria.

Obiettivo A.S.S.O. è coordinato dal dr. Alberto Mariotto, psicologo e logopedista che si occuperà delle analisi dei questionari e degli appaiamenti.

Il percorso sarà tenuto dalla dr.ssa Maria Elisa Delle Fave (psicologa e psicoterapeuta esperta in neuropsicologia) e dalla dr.ssa Jessica Drago (psicologa, master in Disturbi Specifici dell’Apprendimento, mediatrice metodo Feuerstein)

Informazioni e iscrizioni: Studio dr. Alberto Mariotto

Via del Costo, 10 – Zanè 347 8165156

www.studioalbertomariotto.it/obiettivo-asso e-mail: obiettivoasso@gmail.com

Dir. San. Dott.ssa Spezzapria Maria, Dott. Zancan Giuseppe, Dott.
Thiene (VI) Schio (VI) poliambulatorisangaetano.it 0445 37 22 05 ERNIE ADDOMINALI O INGUINALI? Risolvi il fastidio in tempi rapidi! Chirurghi d’eccellenza, tecnologie all’avanguardia Presso la San Gaetano Clinica e Ricerca è attivo il Blocco Operatorio, con 4 sale chirurgiche di ultima generazione, che rispondono ai più alti standard di sicurezza certificati ISO5. Specialisti accuratamente selezionati per capacità ed esperienza e tempi d'attesa azzerati. Grazie alle convenzioni con i principali fondi sanitari e welfare aziendali è possibile sottoporsi ad interventi gratuitamente o con tariffa notevolmente agevolata. Se sei dipendente a tempo indeterminato potresti usufruire dell'assistenza sanitaria integrativa. Contatta l'Ufficio convenzioni al 3792553546. Ernie addominali Ernie inguinali Cisti pilonidale Lipomi
Zancan Renzo

Lo Studio dr. Alberto Mariotto è uno ambulatorio specialistico, spazio dove un’equipe di professionisti dell’area psicologica, sanitaria e medica si occupa del benessere della persona, delle relazioni e della famiglia.

La selettività alimentare nell’infanzia

Negli ultimi anni della mia pratica clinica come logopedista, mi sono trovata a sostenere alcune famiglie in uno dei momenti più importanti della vita quotidiana: il pasto! Si sente parlare molto di selettività alimentare nella fascia di età dai 0 ai 6 anni e più, sia nello sviluppo tipico che atipico. Cosa si intende per alimentazione selettiva? S’intende una forte limitazione nelle scelte alimentari (meno di cinque/sei cibi…) basata su caratteristiche sensoriali del cibo come sapore, colore, consistenza, temperatura, presentazione, e che dà luogo a comportamenti disfunzionali al pasto. Alcuni indicatori comportamentali associati alla selettività alimentare, posso essere la lentezza nel mangiare il pasto e la sazietà che viene raggiunta velocemente a fronte di quantità ridotte di cibo, il distrarsi o trovare scuse per alzarsi da tavola proprio per lo scarso interesse verso il cibo stesso, avere rituali fissi ai pasti. Altra caratteristica tipica sono le strategie che i genitori mettono in atto frequentemente in queste situazioni alimentari: camuffare o nascondere i cibi non graditi all’interno di quelli preferiti: le classiche polpette salva vita!

Questi compensi nascono dalla necessità di alimentare al meglio i piccoli in crescita, e dal bisogno di superare lo stress che a lungo andare si viene a creare nella vita familiare in quello che dovrebbe essere uno dei momenti principali di ritrovo e di piacere condiviso.

Davanti alla proposta di nuovi cibi o cibi non graditi, i bambini possono reagire con ansia e/o disgusto e/o comportamenti problema come pianto, crisi di rabbia.

Cosa può fare un genitore che vive una significativa problematicità al pasto? Dopo il consulto con il proprio pediatra per escludere l’eventuale presenza di fattori organici, bisogna prendersi del tempo per osservare il bambino per alcuni giorni non solo al pasto, ma anche in altri contesti di vita quotidiana legati a una possibile sensorialità alterata (igiene dentale, vestizione, etc..); prendere nota di cosa mangia e

come: riempie in modo esagerato il cavo orale con il boccone? Preferisce cibi aciduli o rossi?... Spesso l’entrata in comunità dei pari come l’asilo o scuola dell’infanzia, aiutano il bambino ad ampliare la gamma degli alimenti. Sono in grado di proporre con un linguaggio propositivo e non ricattatorio il cibo?

Molte situazioni possono essere transitorie, e molto fa anche l’approccio che i genitori hanno avuto e hanno a loro volta con il cibo perché sia possibile che si sentano efficaci e capaci nell’aiutare il figlio a fare dei passaggi nel modo di alimentarsi.

Fondamentale quindi è l’educazione alimentare intesa come saper proporre minimi, ma continui cambiamenti all’interno della ristretta cerchia degli alimenti che il bambino accetta rispetto al modo in cui vengono cucinati di solito, ai soliti colori, alla coesistenza e anche all’impiattamento, studi dimostrano che ci vuole una esposizione di almeno 15 volte a un nuovo cibo perché ci sia l’assaggio. Altra cosa importante è coinvolgere i figli nella preparazione dei pasti: è fondamentale per aiutarli negli aspetti tattili come toccare la materia prima, aspetti olfattivi, visivi, prendere quindi confidenza a livello sensoriale del cibo prima che arrivi pronto nel piatto. Questo vuol dire creare delle routine familiari positive e di condivisioni sul piano affettivo-relazionale-sensoriale-linguistico-familiare che permettano una maggiore flessibilità ai pasti. Quanto condiviso sopra è solo uno dei passaggi nella presa in carico dei bambini con alimentazione selettiva: ogni caso è comunque un mondo a sé, e va integrato nell’ottica del lavoro d’equipe multidisciplinare dove, se necessario, più professionisti possono concorrere a modifiche positive in questa sfera così delicata e significativa per tutta la famiglia.

Studio dr. Alberto Mariotto Via del Costo, 10 – Zanè 347 8165156 www.studioalbertomariotto.it Alberto Mariotto direttore sanitario, psicologo e logopedista psicologa, esperta in potenziamento cognitivo psicologa Maria Elisa Delle Fave psicologa e psicoterapeuta logopedista Renato Niego neurologo e psichiatra

Prima dell'inizio delle lezioni potrebbe essere utile controllare la salute degli studenti, così che l'anno scolastico proceda senza intoppi. Udito, vista, postura e non solo sono aspetti particolarmente sollecitati, sia durante le ore di lezione che di studio in casa.

• Visita Dermatologica

• Visita Pediadtrica

• Visita Oculistica

• Visita Fisiatrica

• Visita Ortopedica

• Visita Otorinolaringoiatrica

Sono inoltre sempre disponibili, senza attese:

• Esami del sangue

• Ecografie pediatriche

esempio:

Dir.
Thiene (VI) Schio (VI) poliambulatorisangaetano.it 0445 37 22 05
PRE-SCUOLA Per bambini e ragazzi Con Specialisti dedicati Per partire con il piede giusto Visite ed esami su misura dei più giovani
San.
Dott.ssa Spezzapria Maria, Dott. Zancan Giuseppe, Dott. Zancan Renzo
VISITE
Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile effettuare moltissimi controlli della salute dei più giovani, con Specialisti d'esperienza circa l'età pediatrica, come ad

Si riparte con una nuova stagione

Siamo pronti per partire con una nuova stagione di Tango Argentino a Thiene e Vicenza

Da settembre la nostra scuola Tango Studio, propone lezione gratuite di prova nelle due città

Dal 11 Settembre a Thiene

Dal 14 Settembre a Vicenza

Non vediamo l’ora di accogliere nuovi alunni, che hanno voglia di imparare questo affascinante ballo. Siamo una scuola presente nel territorio dal 2008. Ogni anno la nostra “tribù”propone corsi di gruppo, lezioni private, viaggi studio,vacanze di Tango, stage con artisti internazionali,laboratori a tema e preparazione alle gare. oltre a serate di ballo e pratiche guidate. Il nostro cuore batte all’unisono,siamo una famiglia allargata e crediamo fortemente che partecipare ai nostri corsi ed eventi sia il modo migliore per vivere intensamente il Tango Da noi troverai un’atmosfera speciale,accoglienza e un gruppo coeso accomunato dalla passione per questo ballo.

Se vuoi far parte della nostra scuola e imparare il Tango Argentino vieni alle serate di prova La prima lezione per i primi passi è sempre gratuita Vi aspettiamo,siete i benvenuti.

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