Salute e Benessere 906

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parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche

Riconoscere i primi segni di perdita dell’udito: un passo importante per la salute

La salute dell’udito è un aspetto fondamentale del nostro benessere generale, eppure spesso viene trascurata fino a quando non si manifestano problemi evidenti. Riconoscere i primi segni di perdita dell’udito può fare una grande differenza, permettendo interventi tempestivi che possono migliorare significativamente la qualità della vita.

QUALI SONO I SEGNI INIZIALI DI PERDITA DELL’UDITO?

Molte persone non si rendono conto immediatamente di avere un problema di udito. I sintomi possono essere subdoli e graduali, rendendo difficile capire quando è il momento di rivolgersi a uno specialista. Ecco alcuni segnali da tenere d’occhio:

1. Difficoltà a seguire conversazioni in ambienti rumorosi: Se fai fatica a comprendere le persone quando c’è rumore di fondo, come in un ristorante affollato o durante una festa, potrebbe essere un segno di perdita dell’udito.

2. Richiedere spesso di ripetere le frasi: Se ti ritrovi a chiedere frequentemente agli altri di ripetere ciò che hanno detto, specialmente in situazioni informali, è possibile che il tuo udito non sia più acuto come una volta.

3. Aumentare il volume della TV o della radio: Se amici e familiari notano che tieni il volume della TV o della radio troppo alto, potrebbe essere un indicatore che il tuo udito è diminuito.

4. Difficoltà a capire le parole al telefono: Il telefono elimina molte delle sfumature del linguaggio parlato che aiutano la comprensione. Se trovi difficoltoso seguire le conversazioni telefoniche, il problema potrebbe risiedere nel tuo udito.

5. Sensazione di orecchie tappate o suono ovattato: Questa sensazione può essere causata da diversi fattori, ma se persiste, è consigliabile consultare un audioprotesista.

PERCHÉ È IMPORTANTE

INTERVENIRE

TEMPESTIVAMENTE?

Ignorare i primi segni di perdita dell’udito può portare a conseguenze più serie. La perdita uditiva non trattata può influenzare negativamente le relazioni sociali, la produttività lavorativa e persino la salute mentale. Può portare a isolamento, frustrazione e, in alcuni casi, a depressione.Intervenire presto permette di affrontare la perdita dell’udito con soluzioni adeguate, come gli apparecchi acustici, che possono migliorare la capacità di comunicare e di interagire con il mondo circostante.

COSA FARE SE SOSPETTI UNA PERDITA DELL’UDITO?

Se riconosci uno o più di questi sintomi, è importante non ignorarli. Prenota una visita presso il tuo centro acustico di fiducia. Da Sentimed, offriamo controlli uditivi gratuiti per valutare la tua capacità di sentire e consigliarti sulle migliori soluzioni disponibili.

Un controllo dell’udito è rapido e indolore, ma può fare una grande differenza. Non aspettare che il problema peggiori: agisci subito per mantenere la tua salute uditiva in ottime condizioni.

CONCLUSIONE

La perdita dell’udito è una condizione comune, ma riconoscere i primi segnali può aiutare a intervenire in tempo e a migliorare significativamente la qualità della vita. Non trascurare il tuo udito: se sospetti di avere un problema, prenota subito un controllo presso Sentimed. La tua salute uditiva merita attenzione e cura costante. Per ulteriori informazioni o per prenotare un controllo uditivo, contattaci oggi stesso. Sentimed è qui per aiutarti a sentire meglio e a vivere meglio.

Calda e Afa: possono essere nemici del Cuore

Con l’arrivo dell’estate, il caldo e l’afa diventano protagonisti delle nostre giornate: queste condizioni possono avere effetti pesanti sul cuore

Le temperature elevate portano a un abbassamento della pressione arteriosa, costringendo il muscolo cardiaco a lavorare di più per compensare la perdita di sali e liquidi dovuta all’aumento della sudorazione.

DUNQUE, COME PROTEGGERE IL NOSTRO CUORE

DURANTE I MESI ESTIVI?

È importante considerare che la peculiare situazione clinica del singolo e le sue abitudini personali influenzano le possibili azioni da intraprendere. Presso Poliambulatori San Gaetano sono, comunque, sempre disponibili senza attese Visite con Cardiologi d’esperienza, che sapranno offrire consigli mirati ed efficaci.

Si possono, intanto, tener presente alcune indicazioni generali.

IL CALDO E I RISCHI PER IL CUORE

L’attività fisica, invece, non deve essere sospesa, ma va praticata nelle ore più fresche e senza esagerare. Inoltre, è possibile utilizzare l’aria condizionata per mantenere freschi gli ambienti interni, purché la temperatura non scenda al di sotto dei 26°C

NEMICI DEL CUORE

Il caldo può causare un abbassamento della pressione arteriosa e un aumento della frequenza cardiaca. Inoltre, aumenta il rischio di trombosi, soprattutto in donne in gravidanza, persone che hanno subito interventi chirurgici recenti, chi assume ormoni, e coloro affetti da malattie croniche o in sovrappeso. La disidratazione può causare un calo di pressione momentaneo; in questi casi, è fondamentale reidratare il corpo bevendo acqua e integratori salini, soprattutto per le persone anziane.

SEGNALI DI ALLARME

È importante prestare attenzione a sintomi come giramenti di testa, mancanza di respiro, dolori al petto e palpitazioni. In presenza di questi segnali, sarebbe buona norma controllare il ritmo cardiaco e misurare la pressione. Se si notano irregolarità, è consigliabile fare un respiro profondo, ripetere le misurazioni e, se la situazione non migliora, contattare un medico.

ABITUDINI DA EVITARE

Per proteggere il cuore dal caldo estivo, è essenziale evitare alcune abitudini pericolose. Ridurre il consumo di alcolici, che inducono vasodilatazione e spossatezza, e non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata sono due regole fondamentali.

Alcuni comportamenti sono dannosi per il cuore tutto l’anno, non solo d’estate. Tra questi: fumare, fare poca attività fisica, ignorare il russamento, non controllare stress e depressione, isolarsi, bere troppi alcolici, consumare troppo sale e carne rossa e non mangiare abbastanza frutta e verdura. È importante anche assumere regolarmente gli eventuali farmaci prescritti e non sottovalutare i sintomi fisici.

ATTENZIONE IN MONTAGNA E AL MARE

Per i cardiopatici, l’alta quota in montagna può aumentare la pressione arteriosa, quindi è consigliabile consultare il medico per aggiustare il dosaggio dei farmaci e preferire quote sotto i 1500 metri. Al mare, le immersioni sono sconsigliate a chi ha avuto ischemie cardiache o cerebrali, problemi valvolari o un forame ovale pervio. È sempre meglio chiedere il parere del proprio medico prima di programmare attività fisiche intense.

Per una consulenza personalizzata è possibile prenotare senza attese una Visita Cardiologica per affrontare l’estate in totale serenità. È sufficiente chiamare la segreteria al numero 0445372205 o utilizzare il servizio di messaggistica Whatsapp al 3274310025.

Alberto Mariotto direttore sanitario, psicologo e logopedista

Lo Studio dr. Alberto Mariotto è uno ambulatorio specialistico, spazio dove un’equipe di professionisti dell’area psicologica, sanitaria e medica si occupa del benessere della persona, delle relazioni e della famiglia.

psicologa, esperta in potenziamento cognitivo

Maria Elisa Delle Fave psicologa e psicoterapeuta logopedista

Disturbi specifici di Apprendimento e

Diagnosi: quali i vantaggi delle strutture private

Il percorso educativo dei figli è un’avventura impegnativa caratterizzata da sfide e opportunità uniche. Tuttavia, per molti genitori di bambini con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), la ricerca del percorso corretto può rappresentare una grossa sfida.

La domanda cruciale che molti si pongono è:

A CHI RIVOLGERSI PER LA DIAGNOSI IN MODO TEMPESTIVO PER IL LORO BAMBINO?

QUAL È LA VALIDITÀ DELLA DIAGNOSI REDATTA

DALLE STRUTTURE PRIVATE?

La circolare ministeriale prot. N° 561 del 6/3/2013 sottolinea l’importanza delle diagnosi rilasciate da strutture sanitarie private, a causa delle lunghe liste di attesa e della complessità del servizio pubblico che possono mettere a dura prova la pazienza e l’urgenza delle famiglie che cercano una riabilitazione e un inquadramento tempestivi.

È pertanto fondamentale notare che la stessa circolare ministeriale raccomanda, “Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda: nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie

pubbliche o accreditate, di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010.”

Questo significa che il Consiglio di Classe o il team dei docenti della scuola primaria e secondaria possono e devono adottare provvedimenti adeguati, anche in presenza di una diagnosi redatta da una struttura privata.

In situazioni in cui il tempo è essenziale, questo approccio ha dimostrato di offrire vantaggi significativi: Tempi più rapidi: Una delle principali lamentele nel servizio pubblico è la lunga attesa per la diagnosi. Le strutture private, invece, spesso offrono tempi di attesa più brevi, consentendo una diagnosi e un intervento immediati.

Approccio personalizzato: Le strutture private si distinguono per un approccio su misura. I professionisti dedicano tempo a valutazioni dettagliate, creando piani di intervento specifici per le esigenze di ogni bambino. Professionisti altamente qualificati: Gli specialisti sono esperti nel campo dei DSA e questo livello di competenza garantisce un supporto di alta qualità e altamente mirato.

dr. Alberto Mariotto Via del Costo, 10 – Zanè 347 8165156 www.studioalbertomariotto.it

Studio
psicologa
Renato Niego neurologo e psichiatra

Essere sempre all’altezza può causare fastidi?

E’ il momento più elettrizzante dell’anno, sono tante le serate estive e le cene in abiti eleganti si sprecano, e giustamente è importante essere sempre all’altezza della situazione anche a livello di scarpe.

Ma le calzature influenzano la nostra postura camminare con i tacchi alti può facilmente causare lesioni alla caviglia e al piede da microtraumi: il peso del corpo è infatti completamente sbilanciato sulla punta dei piedi, rendendo impossibile una camminata e una postura corretta.

Anche il ginocchio è coinvolto, in quanto i tacchi impediscono la completa estensione creando così un sovraccarico dell’articolazione femoro-rotulea.

È frequente infatti un dolore al ginocchio alla mattina dopo una serata a ballare sui tacchi.

Un’altro dei disturbi più comuni causati dai tacchi alti e calzature troppo strette è sicuramente l’alluce valgo, ossia un’alterazione dell’articolazione che causa una deviazione dell’alluce verso l’esterno in direzione delle altre dita e un dolore localizzato vicino alle dita da sovraccarico (metatarsalgia).

L’ideale sarebbe, quindi, non indossare frequentemen te scarpe con tacchi troppo alti e mantenersi, quindi, su un’altezza media di 4-5 cm.

La femminilità è sicuramente esaltata dal tacco ma bisogna stare attenti a non abusarne.

E’ IMPORTANTE AI PRIMI SINTOMI DI FASTIDIO E DOLORE, PRENOTARE UNA PRIMA VISITA PRESSO IL NOSTRO CENTRO PER EVITARE DI CRONICIZZARE UNA SITUAZIONE ED ELIMINARE FACILMENTE OGNI DISTURBO.

Subito dopo un’infortunio è opportuno mettere il ghiaccio

Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo dovuto fare i conti con qualche infortunio e appena successo siamo ricorsi d’urgenza al GHIACCIO, ma è davvero così utile?

L’effetto principale del ghiaccio è una riduzione della velocità di conduzione del nervo e, di conseguenza, una riduzione del dolore nei tessuti superficiale che dà la possibilità di piccoli movimenti dell’arto. Tale effetto è ovviamente importante poiché è stato dimostrato che il movimento/contrazione permetterebbe una più rapida riduzione del gonfiore. Quindi non è il ghiaccio ad avere un’azione sul gonfiore ma la capacità di riuscire a muovere prima la parte lesa.

Tenere il ghiaccio 20/30 minuti o più, non solo non da nessun beneficio, ma potrebbe essere causa di principi di congelamento della cute o effetti rebound infiammatori. Controindicazioni:

- Trombosi venosa profonda o tromboflebite attiva

- Aree vicino a una ferita cronica

- Orticaria da freddo (allergia freddo o ipersensibilità)

- Alterazione della circolazione

- Tessuti affetti da tubercolosi

- Tessuto con emorragia

- Disturbi emorragici non trattati in aree con circolazione compromessa

E dopo l’infortunio arriviamo noi, chiedici una consulenza per la tua riabilitazione post-infortunio o per un disturbo che ti crea fastidio

Ne parliamo con Tatiana Ruaro, pedagogista

Compiti per casa: Sono efficaci? Sono inutili?

Nel 2009, il dott. Mario Polito, esperto della Scuola Genitori di Confartigianato, ha condotto una ricerca approfondita sul tema dei compiti per casa. Grazie alla rete capillare, è stato possibile raccogliere 13.500 questionari compilati da 5.357 genitori, 1.309 insegnanti e 7.211 studenti a livello nazionale.

Questo campione si distingue per la sua ampiezza, che include genitori, insegnanti e studenti, superando così i limiti di molti studi precedenti e offrendo una proiezione accurata della realtà italiana. Basti pensare che una ricerca del Censis spesso utilizza circa un migliaio di questionari.

La ricerca, condotta attraverso un questionario di 100 domande, ha presentato una panoramica dettagliata e complessa della sempre attuale questione dei compiti per casa, evitando una polarizzazione della discussione e proponendo, invece, una riflessione più articolata: “Compiti sì, ma a quali condizioni?”. La posizione dell’esperto quindi si basa sui risultati emersi dalla sua ricerca e non sulla propria esperienza personale, professionale o su opinioni.

Il dott. Polito si distingue nel panorama italiano come uno degli psicologi più produttivi, avendo sviluppato, somministrato ed elaborato un numero eccezionalmente elevato di questionari su una vasta gamma di temi. La sua prolifica attività scientifica e la capacità di gestire grandi volumi di dati, lo colloca tra i ricercatori più attivi nel campo della Pedagogia e della Psicologia in Italia. Egli sostiene che “I compiti hanno valore quando rispettano certe condizioni: devono essere significativi, adeguati, alla portata degli studenti, né troppo né troppo pochi. Soprattutto, sono efficaci solo quando agli studenti è stato insegnato un metodo di studio appropriato e quando sono adeguatamente motivati.”

“Nel mio libro,” spiega l’autore, “presento 13 argomentazioni a favore e 13 contro i compiti a casa, per stimolare un dibattito basato su evidenze piuttosto che su preferenze personali. L’obiettivo è superare posizioni soggettive come ”mi piacciono” o ”li odio”, per esaminare scientificamente l’efficacia dei compiti. La conclusione è sfumata: i compiti possono essere utili, ma solo se rispettano determinate condizioni.”

Lo studioso poi esprime preoccupazione per la tendenza di alcuni docenti che, diventando popolari nel web, si trasformano da insegnanti a guru e “sparano” opinioni come esperti in campi al di fuori della loro competenza specifica: “Rispetto molto professionisti nel loro ambito, ma quando iniziano a fare affermazioni su Pedagogia e Didattica, senza una formazione specifica o ricerche a supporto, rischiano di diffondere opinioni come se fossero verità assolute. È importante distinguere tra l’esperienza personale e la ricerca scientifica in campo educativo.”

“La mia critica,” continua, “non è diretta alle persone, ma all’approccio di presentare opinioni personali come fatti incontrovertibili. Rispetto le opinioni, ma contesto le affermazioni non supportate da dati o ricerche appropriate. In ambito educativo, è cruciale basare le pratiche su evidenze solide piuttosto che su intuizioni personali, per quanto popolari possano essere.”

Conclude auspicando che si torni a fare ricerca anche in campo pedagogico, così che tutti possano beneficiare di didattica e strumenti realizzati su solide basi scientifiche.

Speciale recupero dei debiti scolastici

Inquadra il QR code per informazioni sulle attività dello Studio di Pedagogia per il recupero dei debiti scolastici nella formula di 1ora al giorno per 5 giorni per appropriarsi di strategie per programmare li tempo e i contenuti da ripassare.

Per i lettori interessati ad approfondire, si consiglia la lettura del libro “I compiti per casa: sono efficaci o sono inutili?”, in cui l’autore presenta in modo esaustivo la sua ricerca e le conclusioni raggiunte.

Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Facilitatore in Mindfulness l’intervento di Pedagogia Clinica non identifica una specifica fascia d’età, ma può essere rivolto a bambini e ragazzi, adulti e anziani, gruppi e organizzazioni. Se hai domande scrivi a: info@iocomerisorsa.it - Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online Cell. 346 21 95 783 https:// www.iocomerisorsa.it

Come proteggere i nostri cani dal caldo estivo?

Con l’arrivo delle temperature calde, è importante ricordare che i cani sono vulnerabili a lesioni e malattie legate al caldo. In estate, i cani sono a rischio di condizioni come disidratazione, scottature solari, ustioni alle zampe e colpi di calore. Ecco alcuni consigli per aiutarti a mantenere al sicuro e al fresco il tuo amico peloso.

GLI EFFETTI DEL

CALDO

ESTIVO SUL CANE

I cani possono subire un colpo di calore fatale in pochi minuti. A differenza degli umani, i cani non possono sudare attraverso la pelle e quindi utilizzano l’ansimare e rilasciano il calore attraverso le zampe e il naso per regolare la temperatura corporea e mantenersi freschi.

Il colpo di calore può causare convulsioni, danni cerebrali, emorragie, cecità e persino la morte, per questo, rappresenta la condizione più pericolosa a cui devi fare molta attenzione.

QUALI SONO I CANI CHE SOFFRONO

MAGGIORMENTE IL COLPO DI CALORE?

I cani più predisposti al colpo di calore sono le razze brachicefale quindi il bulldog, boxer, carlino e pechinese che per loro conformazione respirano con difficoltà. Altri cani che potrebbero essere par ticolarmente sensibili al colpo di calore sono quelli anziani, con problemi cardiaci e i cuccioli.

Segni di colpo di calore nei cani includono: respira zione accelerata, ansimare eccessivamente, vomi to, temperatura corporea elevata, letargia, mucose arrossate o situazioni più gravi che includono con vulsioni o collasso.

COME CAPIRE SE IL CANE HA TROPPO CALDO?

Se il tuo cane ha preso troppo sole e la sua temperatura inizia ad alzarsi, portalo in un luogo ombreggiato e riponi asciugamani umidi su cui potersi sdraiare. Dovresti prestare attenzione se il cane ansima pesantemente, ha il battito cardiaco accelerato, vomita o ha la diarrea. Se ciò accade, offri molta acqua in una zona all’ombra e bagnalo con asciugamani umidi. Ricordati di contattare sempre un veterinario per fornire al tuo cane tutte le cure di cui ha bisogno.

RIMEDI E CONSIGLI PER PROTEGGERE

IL TUO CANE DAL CALDO

• Assicurati che il tuo cane abbia sempre accesso all’acqua fresca, idealmente una grande ciotola piena fino all’orlo. Porta sempre con te una ciotola o una borraccia portatile.

• Nelle giornate calde, porta a spasso il cane durante i momenti della giornata più freschi, al mattino presto e a tarda sera. I cuscinetti delle zampe dei cani possono bruciarsi a contatto con l’asfalto bollente.

• Verifica che il tuo animale domestico non presenti segni di surriscaldamento, inclusi ansimare e perdita di energia. Se riconosci questi segnali durante una passeggiata, fermati, trova un posto ombreggiato e dai l’acqua al tuo cane.

• Non lasciare mai il tuo cane da solo in macchina, anche con i finestrini aperti.

• Prepara gustose prelibatezze rinfrescanti come un ghiacciolo o un gelato.

• Presta particolare attenzione nel caso di cani con il muso schiacciato in quanto si tratta di razze maggiormente soggetti a colpi di calore.

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