Speciale Montagna n 892

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TREKKING qualche consiglio per i meno esperti

4 – VAGLIATE LE VOSTRE CONDIZIONI FISICHE

Le escursioni in montagna attirano sempre più appassionati ma anche per sone inesperte che amano la tranquilli tà dei boschi e la bellezza dei panora mi e vogliono approcciarsi al trekking. Bisogna innanzitutto ricordare che la montagna è tanto meravigliosa quan to insidiosa e, per questo motivo, va rispettata e temuta. Soprattutto se si è alle prime armi, è meglio scegliere sentieri semplici, escursionistici, da poter percorrere senza incorrere in rischi. man mano che si diventerà più pratici del territorio, si potrà aumentare anche il grado di difficoltà, ponendo comunque sempre molta attenzione alle indicazioni dei percorsi segnalati dal Cai

(T-turistico, e-escursionistico, ee- per escursionisti esperti, eea-per escursionisti esperti con attrezzatura) e soprattutto stimando con onestà i propri limiti.

L’ambiente in cui si cammina è spesso impervio e sconnesso e, per affrontare un trekking in montagna, è indispensabile essere sempre ben equipaggiati, saper riconoscere le proprie condizioni fisiche ed i limiti dettati dal meteo o dall’esperienza.

1 – NON IMPROVVISATE

Pianificate con cura il vostro itinerario informandovi su lunghezza, dislivello e grado di difficoltà

2 – AVVISATE DOVE VOLETE ANDARE

Comunicate ai vostri familiari o all’albergatore presso il quale alloggiate la vostra destinazione.

3 – FATE ATTENZIONE AL METEO

Controllate con anticipo le previsioni meteorologiche locali e, se avete qualsiasi perplessità, chiedete informazioni ai gestori dei rifugi sull’evolversi della situazione. Se il meteo è sfavorevole, sarà il caso di cambiare i vostri piani e rimandare il trekking. ricordatevi di non sfidare la natura.

LA CLASSIFICAZIONE DEI SENTIERI

Sentiero escursionistico

Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro - silvo - pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli. e’ il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata. (nella scala delle difficoltà escursionistiche Cai è classificato “e” itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).

Sentiero alpinistico

Siate obiettivi nel valutare la vostra condizione fisica e scegliete un itinerario adeguato. Partite presto al mattino e programmate il rientro lasciando del tempo prima dell’imbrunire, in caso di necessità. mantenete un ritmo costante e adeguato. Fate molte pause specialmente se state camminando con dei bambini.

5 - BEVETE MOLTO

Continuate a reintegrare liquidi nel corpo con acqua, succhi di frutta e bevande isotoniche. Per aumentare i livelli di energia, senza appesantirvi, potete portare con voi cibi quali frutta secca e cioccolato.

6 – ASSICURATEVI DI AVERE UN EQUIPAGGIAMENTO ADEGUATO

avere a disposizione la giusta attrezzatura è fondamentale. Sono indispensabili, per affrontare il trekking in montagna, scarponi adatti al livello dell’escursione che andrete ad affrontare, vestiti freschi e leggeri. Portate nello zaino vestiti più caldi ed una giacca anti-pioggia. Tenete sempre con voi un kit di primo soccorso.

7 – TRATTATE LA NATURA CON RISPETTO

Portate i rifiuti a valle con voi, evitate di urlare e fare rumore, fate attenzione alla vegetazione. avrete così anche maggiori opportunità di avvistare la fauna locale.

8 – NON AVVENTURATEVI

rimanete sempre sui sentieri segnalati, seguendo le apposite tabelle.

Consultate le vostre mappe periodicamente e rientrate tempestivamente se si presenta qualsiasi dubbio.

9 - DIVERTITEVI

affrontate il trekking con serenità e godetevi lo spettacolo che vi si presenta davanti. Dopo una faticosa camminata, il panorama vi ripagherà di ogni sforzo.

Sentiero che si sviluppa in zone impervie con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati - sentiero attrezzato - con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso. (nella scala di difficoltà Cai è classificato ee – itinerario per escursionisti esperti).

Via ferrata o attrezzata itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco, imbrago e dissipatore. (nella scala di difficoltà Cai è classificato eea itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura).

Viste mozzafiato ad Obereggen

Paesaggi spettacolari e vedute mozzafiato su una distesa di vette alpine: è il panorama offerto da questa piattaforma a 2.200 metri s.l.m., assolutamente unica nel suo genere. La cartina panoramica a 360°, che evidenzia le più alte ed importanti cime segnalandone la posizione esatta rispetto alla prospettiva dell’osservatore, aiuta ad orientarsi agevolmente fra le catene montane delle Alpi Centrali e a riconoscere le diverse montagne. Realizzata in legno di larice, la piattaforma ricorda nella forma un’ammonite, in omaggio alle tante ammoniti fossili rinvenibili sul Latemar nella Val d’Ega.

Si trova a soli cinque minuti a piedi sopra la stazione dell’impianto di risalita Oberholz seguendo il sentiero n. 18 ed è facilmente accessibile.

Raggiungibile anche con la seggiovia Latemar ed una comoda paseggiata di circa 50 minuti. Raggiungibili da Pampeago utilizzando le seggiovie Latemar e Agnello, seguendo a piedi comodi percorsi, anche le piattaforme panoramiche a Passo Feudo e località Tresca, le quali permetteranno di spaziare sulle splendide Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, con la possibilità di riconoscere le vette ed i punti di interesse più importanti. Benvenuti ad Obereggen, Latemar: Ampio panorama montano

Torre di Pisa

Località di partenza: Passo Pampeago

Quota di partenza: 1993 metri

Dislivello: 678 metri

Predazzo (TN) Tel. 0462.501564 info@rifugiotorredipisa.it Tempo di percorrenza: 2 ore e 15 minuti

Difficoltà: E = (Escursionistico) percorso su sentiero o mulattiera ben tracciati e segnalati. Richiede comunque attrezzatura adeguata ed un po di allenamento Il Rifugio Torre di Pisa è situato sulla sommità della cima Cavignon a 2671m nel gruppo del Latemar ed è l’unico rifugio del gruppo.

Dal rifugio si gode uno stupendo e suggestivo panorama. Deve il suo nome ad un pinnacolo obliquo alto una ventina di metri che sorge a poca distanza dal rifugio stesso e che assomiglia al celebre monumento pisano.

Il rifugio è aperto da metà Giugno metà Ottobre

Il rifugio è praticamente irraggiungibile di inverno se non

Lago di Carezza

Questa passeggiata, quasi completamente pianeggiante e quindi perfettamente adatta alle famiglie, porta da Obereggen attraverso il bosco di Carezza fino a raggiungere il lago omonimo.

L’escursione può essere fatta anche da Ega o nella direzione opposta dal Lago di Carezza.

Escursione per famiglie

agli antichi masi “städtl” di ega

Facile escursione per famiglie ai masi antichi “Städtl” di Ega, adatta passeggini.

Le ricette dello Chef Wild

Massimo Sella

Crespelle con verdurine, salsa al basilico e pomodoro

x 4 persone

CRESPELLE:

5 UOVA

270 gr FARINA

500 gr LATTE

55 gr BURRO

SALE un PIZZICO

Con un frullatore ad immersione andiamo a frullare tutti gli ingredienti insieme. Scaldiamo la padella bassa e versiamo un po di composto roteando la padella per creare la nostra crepe. 1-2 minuti per lato ed è pronta.

RIPIENO:

1 CAROTA 1 PEPERONE 1 ZUCCHINA

1 MELANZANA 1 CIPOLLA 1 PORRO

70 gr GRANA PADANO

OLIO SALE E PEPE

Tagliare tutta la verdura a cubetti e spadellarla in pentola con un filo di olio, sale e pepe. Facciamo raffreddare e aggiungiamo il formaggio grana.

BESCIAMELLA PER LA COPERTURA DELLE CREPES:

300 gr LATTE

30 gr BURRO

30 gr FARINA

SALE, NOCE MOSCATA Q.B. in una padella sciogliamo il burro, quando è fuso aggiungiamo la farina e facciamo cuocere per 3 minuti. Versiamo il latte e continuiamo a mescolare fino a che non bolle per 3 minuti.

Aggiungiamo il sale e la noce moscata a piacere.

SALSA AL BASILICO:

80 gr FOGLIE DI BASILICO

30 gr OLIO

30 gr GRANA PADANO

Frulliamo tutti gli ingredienti con un frullatore, se necessario aggiungere olio pe renderlo più morbido

FINITURA PIATTO

Stendere le crepes sulla tavola, mettere un po di verdure e piegarle per due volte fino a creare un triangolo. Metterle in una placca spalmata di un po di burro. Mettere sopra la besciamella e gratinare in forno per 10 minuti a 180 gradi.

Quando saranno belle calde posizionarle nel piatto e decorare con gocce di basilico e salsa al pomodoro.

Sciroppo ai Fiori di Sambuco

Ingredienti: 30 fiori di sambuco, 1 litro d’acqua, 1 kg di zucchero, 2 limoni biologici, 35 g di acido citrico facoltativo

Portate a bollore l’acqua con lo zucchero in una casseruola. Fate intiepidire. Pulite accuratamente i fiori eliminando la base dello stelo e tutte le parti verdi.

Sciacquateli velocemente sotto acqua fredda corrente.

Trasferiteli in un vaso capiente e alternateli con i limoni ben puliti e tagliati a fette sottili.

Coprite tutto con lo sciroppo e mescolate.

Chiudete il vaso e fate macerare in frigorifero per 3 giorni.

Trascorso questo tempo filtrate il contenuto della bottiglia, poco alla volta, utilizzando una garza su un colino.

Strizzate un po’ i limoni e i fiori in modo da estrarre tutta la loro magnifica essenza, unite l’acido citrico.

Trasferite all’interno di bottiglie (lavate e sterilizzate) con chiusura ermetica e per prolungarne la durata sterilizzate le bottiglie piene in una casseruola con acqua (e qualche canovaccio per fare in modo che non si rompano durante l’ebollizione) facendole bollire per almeno 15 minuti.

Servite lo sciroppo diluito in proporzione 1:6 con acqua frizzante fresca e fettine di limone.

Lo sciroppo di sambuco, oltre che per aromatizzare dolci e gelati, è perfetto per combattere i giorni caldi estivi, semplicemente diluito in acqua fredda con aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio.

Ha un gusto leggermente dolce ed è l’ideale per un aperitivo casalingo se abbinato al prosecco:

HUGO: Basterà mixare una parte di sciroppo di sambuco con due parti di prosecco e due di selz e del ghiaccio (non dimenticate qualche fogliolina di menta!)

La pianta del sambuco è ricca di benefici e conosciuta da sempre per le sue proprietà terapeutiche.

Viene considerata infatti un antinfluenzale naturale, oltre che un ottimo diuretico, antiossidante, digestivo, antinfiammatorio e antireumatico.

Le ricette dello Chef Wild Massimo Sella

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