ThieneMesePlus 900

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ThieneMesePlus Periodico di informazione dell’A lto Vicentino

n. 14 - febbraio 2024

La Protezione civile riparte dal nuovo direttivo - p.6 ◆ Le corse solidali della runner Silvia Marsetti - p.12

Femminicidi, abusi e stalking Le Amiche di Anna insegnano la non violenza L’associazione è stata fondata cinque anni fa dalle commesse dell’ipermercato thienese dove era impiegata Anna Filomena Barretta, uccisa dal marito nel novembre del 2018. Ad oggi conta 25 membri e lavora a contatto con enti, professionisti e scuole per sensibilizzare, prevenire e contrastare la violenza sulle donne, promuovendo raccolte fondi per dare una mano concreta. Il motto delle Amiche è “Per non dimenticare”.


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Anna Bianchini

e Amiche di Anna nell’Alto Vicentino sono diventate un punto di riferimento e quando si parla di qualsiasi tipo di violenza di genere, femminicidio in primis, loro ci sono e a fine dell’anno scorso il Comune di Thiene ha dedicato all’associazione una targa proprio per omaggiare l’incrollabile impegno. E il gruppo, nato nel 2019 e che oggi conta venticinque membri, ci sono anche due uomini. “Avere uomini nel nostro gruppo è una grande soddisfazione”, commenta la presidente Giovanna Davò, raccontando che nonostante i femminicidi e la violenza di genere non siano in calo ci sono sempre più maschi che si rivolgono alle Amiche per chiedere “cosa possiamo fare per risolvere, o quanto meno diminuire, il problema”.

Giovanna Davò, racconti la storia.

La nostra associazione è nata nel 2019 per ricordare e tenere viva la memoria di Anna Filomena Barretta, 42 anni di Marano, nel 2018 vittima di femminicidio per mano del suo ex-marito. Anna era una nostra amica, era una collega, era mamma di due ragazze allora adolescenti ed era una donna con tanta voglia di vivere. Siamo partite perché c’erano due ragazzine rimaste sole, volevamo raccogliere soldi per loro e perché non riuscivamo ad accettare di non avere più la nostra amica. Ma prima di lei, e purtroppo anche dopo di lei, ci sono state tante altre Anna che hanno perso la vita nello stesso modo. Ma se fino a quel momento per tutte noi era solo cronaca, brutte notizie sentite alla tv o lette sui giornali, quanto successo alla nostra amica ci ha travolte. Nell’associazione all’inizio eravamo tutte accomunate da Anna, poi piano piano si sono aggiunte altre persone che non la conoscevano, ma che sono diventate parte integrante del gruppo. Lo scopo principale è stato quello di raccogliere fondi per dare una mano concreta e avete anche scelto uno slogan molto forte.

Cerimonia Premio Thiene

Femminicidi, abusi e stalking Le Amiche di Anna insegnano la non violenza Anna Filomena Barretta, 42enne di Marano uccisa dal marito, non c’è più ormai da quasi sei anni ma le sue amiche la ricordano costantemente. E per celebrare la sua memoria e quella di tutte le vittime di femminicidio o succubi di violenza di genere, con lo slogan “Per non dimenticare”, organizzano banchetti e spettacoli e raccolgono fondi per sostenere progetti di sensibilizzazione con il supporto delle istituzioni locali.

Abbiamo cominciato vendendo t-shirt ‘Per non dimenticare’, perché questo è in effetti lo scopo principale della nostra associazione. La raccolta fondi si è ampliata anche ad altre destinazioni perché di Anna ce ne sono tante e perché abbiamo pensato di fare qualcosa anche per prevenire, non solo a tragedia avvenuta. Negli ultimi tempi ci siamo concentrate molto sulla sensibilizzazione, con l’aiuto delle istituzioni e di professionisti. Quindi raccogliete fondi da donare a chi fa formazione per progetti sociali, per prevenire la violenza di genere…

Sì. Collaboriamo con vari comuni e con gli Sportelli Donna. A Marano, dove abitava la nostra amica e collega, ma anche nel territorio. Di recente siamo riuscite a donare 1.500 euro al Comune di Thiene grazie ad un concerto di Bruno Conte, che ha anche scritto la canzone “Cassa 12 chiude” dedicandola proprio alla nostra Anna, cassiera in un supermercato. Ma abbiamo raccolto delle belle cifre, tutte con finalità importanti e concrete.

Ci sono donne che si rivolgono a voi per avere aiuto?

Sì, ce ne sono parecchie e questo ci fa sentire utili. Di fatto noi siamo un tramite tra la donna che subisce violenza e chi può davvero aiutarla. Spesso succede che le donne che subiscono violenza si vergognano a denunciare, ad avvicinare le istituzioni e gli assistenti sociali, a chiedere aiuto alle forze dell’ordine, perché si sentono a disagio. Avvicinare noi è più semplice, perché siamo donne come loro, non ci temono, non sono in soggezione. Noi intercettiamo la persona, il suo problema e contattiamo chi di dovere, perché non abbiamo la preparazione e la competenza per aiutare in casi di violenza. Ma facciamo la nostra parte e ci assicuriamo che il caso venga preso in carico. Sono passati 5 anni, anche da quando sono nate Le Amiche di Anna. Non avete mai mollato eppure non deve essere facile.

Non è facile perché abbiamo lavoro, famiglie e una nostra vita che non ci lascia tanto tempo, ma in questi anni, da subito, abbiamo visto crescere moltissimo la soli-


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ThieneMesePlus ◆ 3 darietà e questo ci ha dato e ci continua a dare la forza per andare avanti. Non si tratta solo di ricordare Anna, vogliamo fare la nostra parte. È dura debellare la violenza di genere, purtroppo è un problema che ci sarà sempre, ma possiamo fare qualcosa per limitarlo, possiamo aiutare qualche donna a denunciare e qualche uomo a stare dalla parte delle donne. Ognuno di noi deve impegnarsi per questo obiettivo.

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Avete due uomini nel gruppo, è un bel segnale.

Sicuramente, e ci sono anche uomini che si fermano quando ci trovano nei banchetti o in qualche evento e ci chiedono “Cosa posso fare io per aiutare?”. Un signore poco fa mi ha fermata e mi ha detto “Non deve succedere mai più”, con una forza emotiva che mi ha commossa. Noi ci muoviamo piano, non facciamo troppo rumore e raccogliamo fondi in base alle nostre capacità e al nostro tempo. La soddisfazione arriva anche perché vediamo che le persone capiscono il lavoro che facciamo, lo scopo del nostro impegno. Andiamo sempre avanti e sempre con il cuore.

Che cosa può fare un cittadino per aiutare una donna che vive in un contesto di violenza?

In primis non bisogna essere omertosi, bisogna avere il coraggio di denunciare, di chiedere aiuto se vediamo che la donna che subisce violenza non riesce a farlo. Bisogna segnalare, anche in anonimato, ma bisogna anche seguire le associazioni, sensibilizzare i nostri conoscenti, supportare progetti sicuri. E cosa possono fare le istituzioni?

Al momento c’è un problema per la carenza di figure professionali adeguate, come gli psicologi. Le istituzioni a mio avviso

Consegna fondi al Comune di Marano

dovrebbero crederci di più nel fare qualcosa, dovrebbero fare sensibilizzazione nelle scuole, negli ambienti a rischio o nei contesti delicati. Il femminicidio è il culmine della violenza contro la donna, ma ci sono tante altre forme di violenza, che non vanno sottovalutate perché oltre a fare danno possono anche degenerare. Ognuno deve gettare la sua goccia nel grande mare della solidarietà. Perché così tante donne non denunciano?

Penso che il problema principale sia la questione finanziaria: molte temono di non riuscire a dare da mangiare ai propri figli, di non riuscire a crescerli. Le situazioni difficili ci sono eccome. Noi donne dobbiamo credere di più in noi stesse, nel fatto che ce la possiamo fare. Ma è anche vero che ci sono contesti culturali nei quali la

donna non ha autonomia, o altri nei quali ha autonomia ma pensa di non farcela e accetta di annientare sé stessa per aiutare i suoi figli. E poi ci sono le donne che temono la solitudine. Non è sempre facile comprendere perché una donna non se ne va, per questo non bisogna giudicare, bisogna aiutare e basta. La scuola può insegnare ai più giovani ad essere non violenti e alle ragazze a non subire?

Sicuramente. Proprio pensando alle scuole abbiamo deciso di finanziare progetti di educazione alla non violenza non solo sulla donna ma di genere, nelle scuole del territorio. Il nostro obiettivo è molto ambizioso e lungimirante: educare i ragazzi e ragazze alla non violenza, in ogni sua forma, dando loro strumenti provenienti da mani esperte e portando loro l’esperienza reale di chi ha subìto una violenza e di chi aiuta a combatterla ogni giorno. La speranza che ci spinge nel nostro volontariato è che sia possibile agire prima piuttosto di intervenire dopo. Che progetti avete per il 2024 che è appena iniziato?

Abbiamo tanti progetti: oltre ai nostri appuntamenti fissi vogliamo raccogliere fondi a Valdagno con uno spettacolo per lo sportello Donna che da qualche tempo non è più operativo, vogliamo organizzare delle serate a tema per donne, organizzare delle pillole di autodifesa, vorremmo organizzare una manifestazione sportiva che potrebbe essere una marcia piuttosto che un evento calcistico o di altro sport e un mega concerto “donne che cantano le donne”. Siamo state contattate anche da alcuni istituti di Schio che vorrebbero collaborare in qualche evento per raccogliere fondi per le loro scuole per finanziare i progetti di non violenza. Qualcuno di questi progetti è già in lavorazione grazie all’aiuto di tanti artisti, compagnie teatrali ed associazioni sportive. ◆


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Omar Dal Maso

a prima palla al centro, in un nuovo stadio, non si scorda mai. Così come il “primo amore” - o se non altro uno dei più duraturi...- Quello per il pallone è indiscutibilmente una passione travolgente per chi gravita dentro e intorno al Thiene 1908, che sta vivendo una stagione da sogno, da leader assoluta della classifica del proprio girone di Promozione, toccando (a fine gennaio 2024) un margine magnum di 12 punti sulla prima delle squadre alla rincorsa dei rossoneri. Saldi in testa con divario prezioso quanto solido da amministrare sulle concorrenti, squadra e team a caccia di primati e già “premiati”, se così si può dire, anche da una... primizia: domenica 28 gennaio, infatti, i calciatori scesi in campo rimarranno nel loro piccolo nella storia sportiva del Thiene: i primi a disputare una gara ufficiale nello stadio dell’area Parco Sud, la Cittadella dello Sport croce prima e delizia ora delle strutture sportive nel Comune. Il nuovo impianto, il “nuovo” da intendersi per inaugurazione - e non per la posa della prima pietra che risale ai tempo del Mondiale Italia ‘90 -, avvenuta nell’aprile del 2022, ha ospitato finalmente un incontro della società di calcio sorta nel 1908 e di “casa” allo stadio Miotto. Alcuni dettagli relativi e verifiche non avevano permesso di disporsi per la palla al centro all’inizio della stagione, non prima del beneplacito definitivo a metà gennaio 2024. Un rettangolo verde finalmente pronto sul piano delle strutture accessorie, dopo varie tribolazioni e intoppi prima di “vedere la luce” e, infine, omologato per le competizioni di calcio dilettantistico, ma in realtà in prospettiva pure per quello dei “pro”: fino alla serie C. Già il “Lane”, ne ha usufruito per i ragazzi biancorossi del vivaio, ma prima della domenica fatidica recente mai era stata disputata una gara ufficiale.

Il Thiene 1908 gioca in casa al Parco Sud A fine gennaio la squadra di calcio cittadino ha giocato per la prima volta nel nuovo stadio della Cittadella dello sport di fronte a circa 500 tifosi. Un esordio fortunato che ha visto il Thiene 1908 battere il Monteviale 3-2. Festa dopo il big match di Prima Categoria con i rossoneri leader

Negli anni investiti quasi 8,5 milioni di euro per erigere un impianto che vanta uno stadio campo di calcio in erba naturale e un secondo di dimensioni minori in sintetico utile per il training, due da rugby, più due campetti verdi per il calcio a 5, con tribune, spogliatoi e parcheggi su una superficie di 20 ettari. L’ ingresso da via Alberto da Giussano. Le prime escavatrici viste nel lotto assegnato per il Parco Sud probabilmente sono già state smantellate, erano attive già ai primi anni ‘90 del secolo scorso. Paletti della politica, intoppi burocratici, difficoltà della ditta appaltatrice e altri nodi difficili da sciogliere ne hanno attardato la piena realizzazione. Per il gran battesimo con il pallone, tanti gli “invitati” - circa 500 i sostenitori nelle

due tribune, conteggiando una delegazione della squadra ospite -, giornata di sole con il caldo primaverile anomalo di quei giorni di fine mese, e pure la gustosissima ciliegina della vittoria all’esordio, dopo una partita emozionante. Battuto 3-2 il Monteviale, una “big” che punta ad accorciare il gap in classifica sul Thiene. E festa al Parco Sud per tutti i rossoneri per maglia indossata, cittadinanza e fede calcistica. Sotto il sole di gennaio tra i più raggianti era il direttore sportivo Igor Simonato, portavoce dell’area sportiva. “Una giornata splendida da ogni punto da cui la si guardi: per il meteo, per lo spettacolo, per la gente e, ovviamente per un impianto che ora ci ospita e che credo essere davvero di poter definire come ‘fuori ca-


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ThieneMesePlus ◆ 5 tegoria’”. E proprio ad andare “fuori” dalla Prima Categoria, il campionato in cui milita oggi il club, salendo in Promozione, il Thiene 1908 punta deciso dopo un girone di andata praticamente perfetto e un mix di ingredienti che ha reso l’impasto gustoso sia come “pane quotidiano” sia come appetitoso “piatto” da gustarsi più in avanti. Ora anche l’aiuto della nuova “culla verde”, mantenendo sempre il rispetto dovuto per quello stadio “Miotto” che rimarrà attivo per le giovanili, gioiello storico per i “pallonari” di Thiene. “È indubbio - continua il ds riferendosi allo stadio del Parco Sud - che giocare così aiuta: produce un effetto entusiasmo e per una squadra che interpreta bene il calcio gli spazi ampi rappresentano un valore aggiunto. Approfitto per fare i complimenti a mister Alessandro Munaretto, un allenatore giovane (ha 35 anni) e a tutti i calciatori che hanno creato insieme un gruppo mai visto prima. Sono ragazzi che sembrano fratelli quando scendono in campo, ma anche in allenamento, non solo per le partite e quando si vince”. Promosso il nuovo impianto insomma anche dagli addetti ai... rigori, che si tratti di calciarli o pararli da protagonisti in cam-

po. E pure intorno qualcosa si muove per riportare la Thiene della palla ai fasti del passato. “È vero, ad esempio mi fa molto piacere vedere qualcuno delle vecchie glorie rossonere tornare a vedere le partite! C’è una vera e propria mobilitazione in questo senso. Un passo importante è portare a termine il percorso: la Promozione, se riusciremo a conquistarla - conclude Simonato -, dovrà essere una categoria di partenza per il Thiene Calcio!”. A tenere le fila dello “sbarco” al Parco Sud il presidente della società rossonera, Gianluigi Casalini, che insieme agli altri dirigenti ha seguito le ultime pratiche che hanno portato al definitivo avvallo, a stretto contatto con gli uffici del Comune. “Anche qui c’è stato un lavoro di squadra - è il suo commento - e devo ammettere che la sensazione che si è provata è stata di soddisfazione e insieme di sollievo visto che si attendeva questo momento da tempo, ma era ormai nell’aria. Bisognava attendere l’ultimazione delle ultime installazioni e dei collaudi e siamo arrivati al gran giorno. Poi è giunto in un contesto in cui la prima squadra sta facendo il suo in maniera egregia e il settore giovanile sta crescendo. Inoltre, stiamo già lavoran-

Attualità

do per ospitare, a fine primavera, un importante evento legato alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: l’idea è ospitarlo proprio al Parco Sud”. Non solo calcio, quindi, come è giusto aggiungere non solo rugby o atletica leggera, le altre discipline che convergono nella cittadella che offre anche un “anello” di 1,2 km intorno al grande parco sportivo adatto ai runners e per le passeggiate di tutti. Lo spazio pubblico è stato progettato per ospitare eventi culturali, concerti in particolare, in un’arena all’aperto da 14 mila mq capienza di 5.500 posti a sedere. ◆


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pirito di squadra e spirito di servizio. Due chiavi di lettura e insieme “capisaldi” del nuovo corso del gruppo di Protezione civile di Thiene, dopo che il nuovo direttivo si è insediato di recente, ha accolto due (freschi) volontari e ha lanciato una serie di proposte per l’anno 2024 e per il futuro prossimo. Portavoce del team è Michele Monaco, in vesti di coordinatore, per una squadra ora composta da 14 elementi tra uomini e donne che hanno detto il loro sì, rinnovando il proprio impegno a favore del prossimo e anche del territorio. La “squadra” di direzione neoeletta è completata da due uomini e due donne: Davide Verona, Mattia Malacarne, Erika Burlamacchi e Maria Pia Monaco. Tutti residenti a Thiene e paesi limitrofi e ciascuno con ambiti e mansioni ben definiti. Un nuovo inizio, che coincide con l’avvento dell’anno 2024, dopo un’impasse durata 6 mesi in ragione delle dimissioni del precedente “quintetto”, firmate il 16 giugno 2023, non senza “pepe” a livello politico locale. Ripianate le divergenze, il ricorso al buon senso e la voglia di riprendere un servizio prezioso per tutti ha permesso di porre le basi per ripartire in un clima più disteso. “Nella volontà del direttivo - spiega Monaco - c’è stata l’esigenza di non far morire un gruppo che con tanta fatica hanno contribuito a creare molti volontari da oltre venti anni, un patrimonio che non può andar perduto per il bene di tutta la comunità e del Distretto di cui la nostra città è capofila. È soprattutto nella consapevolezza di questo punto che ci siamo resi disponibili a impegnarci a fare in modo che il buon senso possa prevalere. Abbiamo una grande responsabilità: lavorare per un rilancio dopo una parentesi un po’ buia che ha visto una contrapposizione tra l’Amministrazione comunale e il nostro gruppo nel passato recente. Il rispetto dei ruoli di ognuno sarà la nostra guida”.

La Protezione civile riparte dal nuovo direttivo Il Gruppo di Thiene, capofila territoriale, conta ora 14 volontari dopo le due recenti new entry. Progettualità, rispetto dei ruoli e spirito di servizio sono i pilastri su cui poggia l’associazione alla cui guida ora c’è il coordinatore Michele Monaco. Incontri vis-à-vis, scambi di idee e opinioni e lo sviluppo delle progettualità hanno reso possibile e in prospettiva solido il patto sancito per gli anni a venire, nel triennio che si concluderà nel 2027. Tra i punti futuri un nuovo sito internet, più moderno e accattivante e un rilancio dei social media per raggiungere la cittadinanza che desidera rimanere informata sulle attività in corso. Lanciata la proposta di una campagna informativa al Centro Commerciale Thiene (Tosano), a cui aggiungere eventi dedicati ai ragazzi delle scuole per spiegare cosa significa essere volontario. Un gazebo mobile “griffato” Protezione civile di Thiene sarà poi installato in occasione di manifestazioni cittadine durante i servizi degli associati, come info-point. Altri punti da evidenziare le “esercitazioni, simulando la chiamata di emergenza, con ad esempio il tracciamento del campo-base, il montaggio di tende e gli

interventi in quota”, l’affiancamento ai vigili del fuoco in analoghe situazioni, la formazione dei volontari all’uso dei droni, creare un database delle specifiche abilità dei volontari, istruendoli inoltre nel primo soccorso. In agenda anche lo studio di partnership con sponsor e aziende del territorio. Spirito di squadra, di collaborazione, di servizio, di innovazione da una parte, ridefinizione dei ruoli dall’altra, e poi? “Partiamo dal fatto che costituiamo un gruppo comunale, quindi non un’associazione esterna ma parte del Comune con ruolo di volontari ovviamente, elemento oggettivo da cui non possiamo prescindere. Ripetiamo che l’obiettivo esclusivo è quello del bene comune, nel rispetto della convenzione vigente e sempre nell’ottica di applicarla secondo le norme, con buon senso reciproco. Nonostante il trambusto dei mesi scorsi sono arrivati due nuovi volontari, molto motivati, e questo è stato per noi stimolo a metterci in gioco con la speranza che il gruppo possa raccogliere ancora più persone e soprattutto giovani, in considerazione anche del clima sereno in cui si troveranno ad operare”. Sul sito del Comune di Thiene si trovano le informazioni utili, mentre per eventuali domande e richieste è possibile scrivere all’indirizzo mail: protezione.civile@ comune.thiene.vi.it o contattare la segreteria al numero telefonico 0445- 804757/6. ◆ [O.D.M.]


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iù nati, meno deceduti, e un saldo in positivi tra chi “abbandona” la città di Thiene e chi, al contrario, la sceglie come luogo dove vivere e magari far mettere radici alla propria famiglia. Il confronto statistico tra l’anno 2022 e l’anno 2023 da poco concluso, con alla mano i dati pubblicati sul portale del Comune, offrono nuovamente spunti di analisi e di commento, mostrando la “tenuta” di Thiene a fronte dei fenomeni nazionali della denatalità e della generale decrescita della popolazione complessiva. Al 31 dicembre scorso i thienesi si sono mantenuti sopra la soglia dei 24 mila (24.059 per la precisione), 47 in più rispetto ad un anno prima in cui sembrava “vacillare” l’asticella. Sempre grazie all’ufficio statistica si aggiorna anche il dato di genere, che mostra come la componente femminile superi di 623 unità quella maschile, un dato consolidato negli anni e su scala nazionale. I nuovi cittadini thienesi sono oltre mille in 12 mesi, ma c’è anche chi ha salutato emigrando in altri lidi. Tra i punti “nevralgici” va da sé che la tendenza delle nascite offre uno spaccato sociale significativo e, a ben vedere, tra fiocchi rosa e azzurri non va poi così male a Thiene che ha accolto nel 2023 ben 189 baby neocittadini registrati dai genitori, rispetto ai 143 nuovi nati dell’anno precedente, quasi un terzo in più: un significativo 32% e spiccioli percentuali di incremento. Una parentesi aperta sui nomi di battesimo più gettonati, con predilezione per i nomi di origini italiana negli ultimi tempo rispetto a quelli anglofoni dei decenni scorsi: Vittoria e Matilde spiccano tra le

Thiene torna a crescere: 189 nuovi baby cittadini I dati statistici pubblicati dal Comune e il raffronto con l’anno 2022 mostrano saldi positivi sul numero di abitanti, il saldo nati/morti e l’aumento dei matrimoni in città. Dei 24.059 thienesi, ben sette hanno tagliato il traguardo del secolo: sei donne e un uomo.

bimbe, Tommaso, Riccardo, Alessandro e Nathan tra i neonati. Da chi bussa alle porte della vita a chi, purtroppo, ha lasciato il mondo terreno. Qui non si può affermare, per rispetto dei defunti e dei cari rimasti a ricordarli, che le cose “vanno bene”, ma il dato numerico oggettivo mostra un calo dei decessi tra i thienesi rispetto al 2022. Un decremento di 62 unità, dopo l’ultimo addio celebrato a 226 thienesi per residenza, rispetto ai 288 precedentemente trascritti. Altro punto su cui vale la pena di spendere numeri e trend è quello relativo al saldo migratorio a Thiene (+84), che tiene conto di tutte le nazionalità per poi andare nello specifico. Su questo capitolo si parla in gergo di “iscritti e cancellati”. Oltre al segno positivo “più”, si annota un aumento (erano +31 un anno fa) e si tratta in tutto di 1.020 persone, con qui una controtendenza nel genere: sono di più i maschi (517) rispetto alle femmine (503). Per il 61% circa e dunque in maggioranza sono cittadini italiani (624), a fronte di 396 di altra cittadinanza, dei quali “solo” 166 alla prima residenza in Italia on Thiene come me-

ta di vita. Oltre a questi, tra i nominativi ne emergono 28 precedentemente iscritti all’Aire, quindi di fatto italiani prima all’estero che hanno scelto di rimpatriare. Il “thienese medio” invecchia... piano ma invecchia costantemente. Ha 45 anni in media, con qualche mese in più sul gruppone sempre numeri e percentuali alla mano: nel 2022 ne aveva 44,76, prima ancora 44,54. In proiezione, si invecchia insomma di un anno ogni cinque da queste parti. E ci si sposa un po’ di più! Matrimoni (civili e religiosi e pure con delega) celebrati 82 volte, contro le 71 di prima, con il rito civile ad andare per la maggiore: 59 sul totale. In Chiesa hanno detto sì 23 coppie contro le 28 del 2021, a confermate la tendenza sul giuramento matrimoniale, più gradito da fare di fronte al sindaco (o suo delegato) rispetto che di fronte a Dio. Con buona pace magari dei centenari thienesi, forse più legati alle tradizioni anche religiose del secolo scorso: i “magnifici 7” (al 31 dicembre) a salutare l’anno 2024 in entrata sono sei di sesso femminile (in due hanno spento le 103 candeline) e un unico testimone, il “nonno di Thiene!” ◆ [O.D.M.]





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Anna Bianchini

o sport fa bene e io volevo che questo concetto fosse evidente riversando i suoi benefici anche in un contesto più ampio – racconta Silvia Marsetti – Da sempre sono appassionata di sport, ho cominciato con la bicicletta, poi mi sono avvicinata al nuoto e infine alla corsa. Nel giro di pochi anni ho corso quattro maratone e collego ogni maratona ad un progetto, per raccogliere un po’ di denaro per sostenere qualche associazione”. Il destinatario della sua ultima raccolta fondi realizzata con il progetto ‘Alimenta l’azione’ è l’associazione Midori di Valdagno, un’organizzazione di volontariato che fa parte del Consiglio di Dipartimento di Salute Mentale delle Ulss Berica e Pedemontana. Fondata nel 2015 da genitori e famigliari di persone che soffrono proprio di patologie legate al cibo, persegue senza scopo di lucro obiettivi di solidarietà civile, culturale e socio-sanitaria attraverso l’ascolto, l’informazione e organizzando servizi di supporto per pazienti e famigliari. Ma ‘Alimenta l’azione’ è solo l’ultimo degli obiettivi della 47enne maranese, mamma di due figli, che con determinazione ha veicolato la sua grande passione per lo sport e per la corsa nello specifico in un mezzo per raccogliere soldi e costruire solidarietà. Per correre e “colpire” il pubblico, contribuendo così a promuovere in modo maggiore il suo obiettivo, la maratoneta utilizza dei travestimenti studiati, che rendono omaggio alla città in cui si svolge la maratona. A Firenze infatti ha corso vestita da giglio rosso, simbolo del capoluogo toscano, a Venezia da Leone di San Marco, a Berlino da orso e a Roma da lupa. “A fine aprile correrò la maratona di Londra, ma non dico ancora quale sarà il travestimento”, racconta sorridendo.

Le corse solidali della runner Silvia Marsetti Da anni la 47enne maranese partecipa alle maratone italiane, e non, per raccogliere fondi da destinare ad associazioni che si occupano di problemi sociali. Con la sua ultima impresa a Firenze, ha donato 3.366,43 euro con il fine di sensibilizzare i più giovani sui problemi generati dai disturbi alimentari.

“Alimenta l’azione” coinvolge gli studenti delle seconde classi delle scuole medie di Marano e Valdagno, dove ha sede Midori. “Il progetto lo abbiamo creato insieme ed è stato scelto un nome significativo – spiega la maratoneta – La parola ‘alimenta’ evoca il cibo e ‘azione’ richiama lo sport. Ho corso la maratone a Firenze e subito dopo è iniziato il percorso di sensibilizzazione che si concluderà con una corsa campestre a maggio che vedrà coinvolti i ragazzi delle scuole. Parliamo di gare non competitive, servono per sensibilizzare e far capire perché la corsa fa bene alla salute, come lo sport in generale. Per Midori è la prima volta che entrano direttamente nelle scuole ed è importantissimo coinvolgere gli studenti nelle dinamiche dei disturbi alimentari, perché ci sono sempre più giovani che ne soffrono. Ci saranno quindi una serie di incontri con professionisti e con i soldi raccolti siamo in grado di fare formazione sia ai professori che alla nutrizionista, che si confronteranno con una psicologa per comunicare nel modo corretto con i ragazzi”. Il progetto è piaciuto anche ad alcuni testimonial contattati da Silvia Marsetti: il pugile campione internazionale Luca Ri-

goldi, la campionessa di triathlon, le atlete del Famila Basket hanno raccolto l’invito a partecipare agli incontri con i ragazzi per spiegare l’importanza dello sport e raccontare le loro esperienze. “Corro da 8 anni – racconta Silvia Marsetti – Per me è uno stimolo, mi aiuta a scaricare la tensione, fa bene alla mente, sto all’aperto e mi fa sentire libera. Corro le maratone ma non lo faccio per agonismo lo faccio per divertirmi e non do peso ai tempi, mi interessa solo raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissata. Mi maschero in onore della città che ospita la maratona, è il mio modo personale per ringraziare. Dopo questo progetto ce ne saranno altri. Il mio sogno è correre la maratona di New York, ma non credo che riuscirò a farlo presto. Nel frattempo invento altri progetti, per dare supporto ad associazioni che operano nel nostro territorio. L’impegno per le raccolte fondi mi dà soddisfazione e asseconda la mia passione per lo sport arricchendola di obiettivi: l’anno scorso lo avevo fatto per lo Sportello Donna di Marano. Ogni progetto parte da zero e arrivare a vederne il finale, magari come in questo caso coinvolgendo anche i giovani nello sport, mi dona emozioni indescrivibili”. ◆



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Anna Bianchini

arziano Dalle Carbonare, figura storica thienese per gli appassionati delle due ruote, si mette ancora a disposizione per aiutare chi ne ha bisogno all’interno della bottega che ha aperto nel 1957 quando aveva 20 anni, in un immobile di famiglia dove la mamma negli anni ’40 custodiva e noleggiava biciclette. Il mondo nel frattempo è cambiato, i negozi della sua generazione sono quasi tutti chiusi, ma i “clienti” in via Santa Maria Maddalena ci sono sempre: “Oltre ai miei amici ricevo tanti extracomunitari che vengono da me perché nessun altro ripara loro le biciclette, che sono fondamentali per andare al lavoro. Arrivano anche da Schio, dopo aver caricato le biciclette in treno”. Lo dice con lo sguardo colmo di affetto posando gli occhi sulla bici con seggiolino di una giovane mamma che porta la figlia a scuola per poter andare a lavorare e ha bisogno di sistemare le ruote. Dalle Carbonare, con la sua decennale esperienza, sa distinguere il valore di una bici da piacere e di una bici da lavoro e sa che, per chi ha solo quella per muoversi, una bicicletta può avere un valore immenso anche quando è vecchia. “A 10 anni riparavo gomme e avevo la passione per le moto – racconta – Ma non sono mai riuscito ad entrare a lavorare in una concessionaria e allora mi sono aperto il mio negozio. Anche perché io sotto paròn non ero capace di starci”. Le pareti ricoperte di foto d’epoca testimoniano la storia della bottega, che dal 1964 ha subito la grande svolta, con la conces-

Marziano Dalle Carbonare A 87 anni è ancora il re delle bici Nonostante il suo negozio di via Santa Maria Maddalena abbia chiuso i battenti a fine anno, zio Marziano, come viene soprannominato, torna spesso in quella piccola ciclofficina aperta 67 anni fa. Una vita trascorsa a riparare biciclette e motorini per amici e clienti, molti dei quali extracomunitari che non hanno altro posto in cui portare le loro due ruote.

sione del marchio di motocicli Beta e la nascita dei “Betaroi”, gli amici del Beta Club, gruppo con il quale Dalle Carbonare organizzava uscite ogni fine settimana. “Investivo ogni soldo che guadagnavo – continua – Ho una grande nostalgia di quel periodo, organizzavamo gite, gare di gimkane, eravamo sempre in sella. Poi nel 2005 un infarto mi ha fermato e ho dovuto accantonare la passione per le moto e ho deciso di dedicarmi alle biciclette”. La bottega di Marziano Dalle Carbonare ha chiuso i battenti il 31 dicembre 2023 e a testimonianza della sua importanza in città come riferimento per i thienesi e non solo l’amministrazione comunale gli ha consegnato una targa “che mi ha emozionato tantissimo”. La storia alle spalle però è lunga e si respira tutta tra le mura del negozio, sopra il tavolo delle riparazioni, lungo le file di sellini appesi, tra gli odori di penumatici e olio da meccanico. Le pareti sono completamente nascoste da fotografie che raccontano di quando il mito Gino Bartali passò per Thiene, di quel cicloturista tedesco che ruppe la bicicletta durante un giro in Europa, delle gite in fa-

miglia e con gli amici, dei riconoscimenti ricevuti in città e di una passione che ancora oggi “scalda il sangue nelle vene”. Marziano Dalle Carbonare ha gli orari più lenti, scanditi dalla pensione e dall’età, ma nella sua bottega c’è sempre. “La cosa più bella del mio lavoro è sempre stata una: vedere i clienti andare via soddisfatti – spiega – Arrivano qui con qualcosa di rotto ed escono che è aggiustato. Ma ci sono tante altre cose che mi sono sempre piaciute. Amo il contatto con le persone, dare consigli, muovermi tra tutti questi attrezzi. Oggi ci sono altri negozi di questo genere, forse più in linea con i tempi. Se io tornassi indietro nel tempo rifarei tutto quello che ho fatto, forse però rischierei un pochino di più. Però non ho rimorsi, mi sono sempre accontentato e mi sono goduto la vita nel modo in cui mi piaceva. Ho dei bellissimi ricordi e mi dispiace non poter replicare molte delle cose che ho vissuto, Purtroppo l’età non mi permette più certe avventure – conclude – Però custodisco tutto nel mio cuore e in tutte queste fotografie che mi circondano e che raccontano la mia storia, la storia della bottega e pezzi di vita di tutte le persone che sono passate di qua”. ◆



[16]◆ ThieneMesePlus Attualità

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Omar Dal Maso

n dono della famiglia Dalla Rovere riservato alla comunità intera sul piano simbolico e che, nella sua attuazione concreta, si tradurrà in un servizio prezioso alle famiglie per accompagnarle e sostenerle nella crescita di ragazzi e ragazze affetti diverse forme di disabilità psichiche. Si tratta di un progetto importante e lungimirante seminato e pronto a fiorire nel sociale, rivolto all’istituzione nel cuore della città di un centro educativo-riabilitativo destinata a offrire sostegno e opportunità di crescita a minori e adolescenti, con attenzione alle situazioni di maggior fragilità. Intitolato “Fondo Casa Dalla Rovere”, mette a disposizione nel tempo le risorse (vincolate allo scopo di solidarietà sociale) attraverso la Fondazione di Comunità Vicentina. La gestione delle attività vedrà un altro attore importante del sociale a livello locale, la cooperativa Radicà di Calvene, a cui toccherà il compito di porre in atto una serie di servizi quotidiani in un centro che assumerà la denominazione di Cer, acronimo di Comunità Educativa Riabilitativa. Sarà il fulcro dell’impegno di ‘Casa Dalla Rovere’, ma non l’unico percorso, spaziando in eventi culturali e di aggregazione. Comune di Thiene e Ulss 7 Pedemontana per il Distretto 2 sono gli altri partner istituzionali presenti e componenti attive del progetto. La nuova struttura che fu dimora della famiglia Dalla Rovere - originaria del quartiere della Conca a due passi dal centro storico - si trova in via San Gaetano nelle vicinanze della cittadella delle superiori di Thiene: inizierà a prendere corpo nella sua nuova veste nei primi mesi del 2024, operando una profonda ristrutturazione e un ampliamento, con previsioni di inaugurazione e piena operatività entro l’anno successivo. Il progetto è stato affidato allo studio di architettura Faresin&Faresin di Vicenza.

Nasce “Casa Dalla Rovere” per giovani in difficoltà Il progetto, che vedrà la luce nel 2025, prevede la realizzazione di una struttura riabilitativa per 12 minori con disturbi psichici, e uno spazio aperto alla comunità che ospiterà una vasta gamma di attività educative, sociali e culturali. Accessibilità in funzione dell’inclusività e la creazione di un ambiente confortevole e “amico” per i giovani che saranno qui accolti costituiscono i pilastri intorno ai quali porre le fondamenta della location designata. Sì un luogo dedicato alle cure, psicologiche e di natura fisica ove necessario, per i 12 ospiti previsti, ma anche contenitore aperto di iniziative a 360 gradi. Che potrà essere per così dire “sfruttato” oltre le attività principali ospitando una vasta gamma di attività educative, sociali e culturali, e fungendo così da punto di riferimento per la crescita e l’inclusione dei teenagers dell’Alto Vicentino.Ad esempio l’obiettivo di affrontare la dispersione scolastica, sostenere le nuove generazioni, favorire la partecipazione civica e costruire percorsi integrati per i giovani, lavorando in rete con scuole, servizi sanitari e istituzioni locali. Ritornando al principale servizio che verrà istituito al termine dei lavori, in collaborazione con Radicà, tra i temi delicati da affrontare e supportare rivestono un’importanza da rimarcare il supporto alla genitorialità in presenza di ragazzi e ragazze con disturbi di natura psichica e i percor-

si mirati di recupero psicosociale a loro rivolti. Portavoce della famiglia che ha voluto fortemente istituire il fondo finalizzato a costruire un ambiente ideale e con un target di servizi ben definito è Ambrogio Dalla Rovere, manager thienese, dopo la dedica a Francesco e Margherita Dalla Rovere: “A casa nostra la domenica c’era sempre qualche persona in difficoltà con cui condividevamo il pranzo: questo ci hanno insegnato a fare i nostri genitori. È parte integrante della lezione tramandata che ci hanno tramandato - ha spiegato egli stesso -, basata sulle loro esperienze e sulle nostre responsabilità come famiglia, il prestare attenzione ai bisogni del territorio. L’impegno dell’imprenditore verso le problematiche locali non è solo un atto di interesse personale, ma un investimento nel tessuto stesso della nostra comunità. Le azioni intraprese in risposta a queste sfide non solo rispecchiano un impegno individuale, ma si trasformano in frutti condivisi che arricchiscono e beneficiano l’intera collettività. Spero che questo gesto contamini altri imprenditori”. ◆



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iste ciclabili, pedonali e per pattinare sul ghiaccio in inverno, stringere gemellaggi con altre scuole e perfino una banca per lo scambio dei giocattoli inutilizzati sono alcune delle ricette per una Thiene a misura di giovani, dove i ragazzi possano trovare spazio per praticare sport, per socializzare e rendersi utili alla collettività. Sindaco, vicesindaco e assessori erano stati individuati alla fine dello scorso novembre e ora, dopo il benvenuto in consiglio comunale dove i giovanissimi amministratori sono stati accolti dal sindaco Giampi Michelusi, dalla giunta e dal consiglio comunale “senior”, rimarranno in carica fino a giungo 2025. Il giovane parlamentino thienese è composto dalla sindaca Virginia Sperotto (Bassani), dall’assessora allo sport e vice sindaca Emma Pendin (Bassani), dall’assessore all’istruzione e cultura Giacomo Campana (Istituto Padri Giuseppini), dall’assessore al sociale Giacomo Zenere (Ferrarin), dall’assessore all’ambiente e viabilità Giovanni Dal Zotto (Grande Quercia) e dall’assessora alla promozione della salute Yasmine El Kassari (Ferrarin). Gli obiettivi che il nuovo consiglio vuole realizzare sono focalizzati sui coetanei con attenzione sia nelle necessità scolastiche e del tempo libero sia a quelle della solidarietà. In tutto sono venti i rappresentanti che rimarranno in carica per due anni scolastici. La consigliera Ni-

Insediato il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze Thiene guarda ai giovanissimi e fa loro spazio in municipio dove ha fatto il suo ingresso una rappresentanza delle quattro scuole medie Bassani, Ferrarin, Istituto Padri Giuseppini e Grande Quercia. coletta Panozzo commenta: “È stato possibile istituire il consiglio dei ragazzi e delle ragazze grazie alla collaborazione tra insegnanti referenti e amministrazione comunale e al coordinamento affidato al dirigente dell’Istituto Comprensivo Francesco Crivellaro. La risposta dei ragazzi che si sono messi in gioco è stata entusiasta. Saranno loro, d’ora in poi e fino al giugno 2025, i veri protagonisti di questo progetto”.

“È nata una nuova cittadinanza attiva che ha la sua linfa vitale nella partecipazione dei ragazzi, che permette di sviluppare in loro un’etica di responsabilità e a costruire un senso di legalità, esercitando con consapevolezza i propri diritti, doveri, poteri e responsabilità, verso di sé ma soprattutto verso gli altri ragazzi che li hanno eletti” dichiara il consigliere Alberto Vecelli. ◆ [A.B.]

Rinnovato l’accordo tra Oic e Comune per le rette agevolate Era stata avviata dallo scorso mese di maggio la collaborazione tra Fondazione Opera Immacolata Concezione e Amministrazione per attivare agevolazioni economiche rivolte ai thienesi ospiti della struttura.

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accordo, frutto dell’importante dialogo tra i due enti, aveva l’obiettivo di alleviare le famiglie interessate: l’invecchiamento della popolazione, infatti, costituisce oggi un fronte sempre più impegnativo per garantire l’assistenza ai propri componenti fragili. Nello specifico la collaborazione prevedeva l’individuazione da parte della Fondazione Oic di una retta agevolata scontata di 3 euro al giorno rispetto a quella corrente per tutti i cittadini thienesi accolti a partire dallo scorso mese di febbraio e per tutto il 2023. Inoltre, per i cittadini presi in carico totalmente o in parte dal Comune, la Fondazione rendeva gratuito il servizio di lavanderia. Dal primo febbraio al 31 dicembre 2023

sono stati ben 33 i cittadini thienesi che hanno usufruito della retta agevolata per un ammontare complessivo di 10.632,40 euro. Nove di loro sono uomini, 24 donne, con un’età media di 90 anni e con una somma media di agevolazione per cittadino coinvolto di 322,19 euro. I benefici del 2023 proseguono anche nel 2024 per 18 ospiti della struttura e per i prossimi cittadini che vorranno accedervi “Ringrazio la Fondazione Oic per la collaborazione e la sensibilità; si tratta di un aiuto significativo e concreto nei confronti delle fasce deboli della cittadinanza” è il commento del sindaco Giampi Michelusi. “Siamo una presenza storica nel Comune di Thiene – evidenziano Fabio Toso e An-

Pettina, Michelusi, Toso

tonino Pettina, rispettivamente direttore generale della Fondazione Oic e direttore del centro residenziale “Negri” - e vogliamo essere accanto all’amministrazione nel leggere i bisogni delle persone anziane, in particolare quelle non autosufficienti. Il rinnovo di questo accordo dimostra quanto teniamo al nostro ruolo e al benessere degli ospiti della nostra residenza”. ◆


agenzia foto: Archivio BPS + AdobeStock

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Nella foto in alto Villa Da Porto, nota come “Il Castello di Thiene”. A destra l’edificio con la sede della filiale.

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Provincia di Vicenza

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Thiene, tra le più importanti cittadine della provincia di Vicenza, ricca di storia e tradizioni, è centro di notevole rilevanza per le attività economiche, grazie alla nota operosità dei suoi abitanti, nonché alla strategica posizione geografica. Sita ai piedi dell’Altopiano di Asiago, nei pressi dello sbocco della Val d’Astico, antica via per la Germania, e alla convergenza dei percorsi viari di pianura e delle diramazioni stradali che si aprono verso le montagne, Thiene è polo di attrazione e realtà preferenziale di interessi commerciali, agricoli e industriali dell’Alto Vicentino. La locale Sala Borsa è ancora oggi luogo di incontro settimanale per numerosi operatori del comparto agro-alimentare, e importante riferimento per il mercato nazionale. Funzione portante nel sistema economico thienese hanno l’industria e l’artigianato. Si tratta di aziende di medio-grandi dimensioni, attive, in particolare, nei settori metallurgico, automobilistico, tessile e chimico. Un tessuto produttivo dove imprese operanti nel comparto tecnologico risultano ben integrate con quelle prettamente tradizionali. La dipendenza di Thiene, avviata a poche settimane dall’istituzione di una nuova unità in provincia di Venezia, dà continuità al processo di crescita della nostra banca in Veneto.

popso.it

IL GRUPPO BANCARIO AL CENTRO DELLE ALPI


[20]◆ ThieneMesePlus

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Sport

l Rugby Thiene oltre che polo fertile per gli aspiranti rugbisti in erba e sull’erba è diventato un centro di riferimento per l’avanzata rosa delle giovani e giovanissime atlete della palla ovale. Il club nato da appena cinque anni (del 2018 la fondazione, ma dal 2015 l’inizio dell’attività “sul campo”) avanza determinato verso più mete, consolidandosi come realtà sportiva che ben semina nella fascia di età 6-12 anni e che ben permette di raccogliere alle società collegate, il legame in franchigia è con i Rangers Vicenza, neopromossi in A1. E oggi, a distanza da poco più di un anno dall’istituzione di un progetto in rosa, con tante bambine e ragazzine che non vedono l’ora di gettarsi nella mischia, giusto per utilizzare un termine tanto caro a questa disciplina sportiva in crescita in Italia. Una diffusione tanto nel numero dei praticanti che in termini di marketing e visibilità, sulla scia del Sei Nazioni (in tv) ma non solo. Presidente del club che ha trovato casa nella cittadella dello sport di Thiene Sud è Carlo Costa, qui in vesti di portavoce. Famiglia, lavoro e rugby compongono le sue giornate, con poche “varianti” sul tema visto che i tesserati hanno raggiunto quota 130, dai 6 ai 18 anni, per una gestione che spesso fagocita il tempo libero. Maschi e femmine, appunto. “L’idea è nata dopo le prime richieste da parte di famiglie della zona 4 anni fa e con il sostegno della Fir-nb Federazione Italiana Rugby - che sta promuovendo il settore femminile, siamo da un anno società referente per un ampio bacino che comprende Alto Vicentino e le vallate dell’Ovest della provincia e non solo.

Il Rugby Thiene raggiunge nuove mete: una è “rosa” La società è da un anno punto di riferimento femminile per l’area nord della provincia. In tutto sono 130 gli atleti dai 6 ai 18 anni che gravitano attorno al club, e che giocano protetti dal Grifone, animale che rappresenta l’energia e la sicurezza di questo sport. Oggi contiamo una quindicina di iscritte dai 12 anni in su, che giocano nelle categorie Under 14/16/18 in collaborazione con il club Rebels di Torri di Quartesolo, unico team al femminile in provincia. A queste ragazze vanno aggiunte le bambine che partecipano agli allenamenti misti tra i più piccoli”. A unire la sfera rosa e quella azzurra dei due generi è un ovale, che ne simboleggia la passione in ogni declinazione (nelle versioni ridotte del minirugby o del touch rugby ad esempio), ma anche un logo e dei colori che accomunano tutti. “È stato scelto un grifone, animale mitico che unisce il leone e l’aquila, rappresentando insieme energia, sicurezza e aggressività che caratterizzano il nostro sport. Per i colori il blu, il verde militare e il bianco. Una cosa da evidenziare: le scelte sono state fatte in maniera democratica, dopo che ciascuno ha portato proposte poi votate per scegliere quelle più gradite”. Ai 130 tesserati, infatti, vanno aggiunti nella famiglia allargata del Rugby Thiene tutti

Fotografie di Donovan Ciscato

coloro che nel dietro le quinte si danno da fare. “Esatto, tra staff di tecnici e dirigenti collaboratori ne conto almeno una trentina - conferma Costa -, e pensare che tutto è nato da un gruppetto di genitori e amici che hanno voluto mettersi in gioco, portando idee e tempo da dedicare ai ragazzi”. Oltre alla maggior visibilità acquisita grazie ai media, fondamentale è la “meta” portata nelle scuole del territorio. “In questo si inserisce la versione soft del rugby, il touch rugby, che viene proposto e praticato con i più piccoli, utile anche per sfatare dei tabù: il nostro è sì uno sport di ‘combattimento’, ma non di violenza, grazie a regole precise e allo spirito che porta, basti pensare al terzo tempo”. Già, il terzo tempo, una sorta di ‘marchio” che contraddistingue il rugby in termini di fair play e socialità. “Anche qui riveste un’importanza fondamentale - dice il presidente dei “Grifoni” -, il momento di condivisione post partita è parte integrante dell’incontro, previsto dal regolamento. Insomma, non si tratta solo di una prassi come in molti credono. Qui a Thiene manca ancora una struttura adatta in questo senso per l’ospitalità, che speriamo di poter utilizzare nel futuro prossimo per aprire le porte ai giocatori e staff avversari. Per ora ci accontentiamo di sfruttare un box bar e un tendone per momenti conviviali interni, in attesa di poter vivere e far vivere davvero a 360° l’essenza del rugby nei post gara”. Questo è uno dei prossimi progetti in cantieri, gli altri? “Nei prossimi mesi puntiamo ad ospitare a Thiene per la prima volta raduni nazionali per il femminile e una manifestazione per il touch rugby, non appena saranno risolte le ultime problematiche logistiche. Non vediamo l’ora!” ◆ [O.D.M.]



[22]◆ ThieneMesePlus Cultura e spettacoli

I Dik Dik in concerto al Teatro Comunale Nell’ambito della rassegna + Thiene promossa dal Comune, sabato 24 febbraio lo storico gruppo musicale italiano sbarcherà in città per la prima tappa del nuovo spettacolo “Una vita d’avventura tour”.

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l concerto thienese comprende i brani storici della band - Sognando la California, Il mondo è con noi, Senza luce, L’Isola di Wight, Innamorato - ripercorrendo in particolare la collaborazione con Lucio Battisti, che scrisse canzoni importanti per i Dik Dik. Una grande serata, dunque, in cui rivivere i sessant’anni di attività musicale, dal beat al pop. Nel 2021 la band è uscita con l’ultimo album dal titolo Una vita d’avventura, scritto

da Luca Nesti e prodotto da Gaetano Rubino e Luca Nesti contenente anche l’ultima performance di Pepe Salvaderi. Sul palco del Comunale si esibiranno gli storici Pietro Montalbetto (Pietruccio) chitarra solista, Giancarlo Sbriziolo (Lallo) voce e basso, Mauro Gazzola alle tastiere, Gaetano Rubino alla batteria, Diego Polimeno alla chitarra acustica. Il tour 2024 parte da Thiene e proseguirà a livello nazionale; ad ottobre poi il gruppo si esibirà in Australia e poi in Canada. «L’offerta culturale del Teatro Comunale è strutturata per ogni esigenza – spiega il sindaco Giampi Michelusi – Il tutto esaurito che stiamo registrando conferma il feeling con il nostro pubblico, sempre più ampio e che ringrazio di cuore. Con il concerto

dei Dik Dik portiamo a Thiene un evento insolito, un omaggio alla grande musica italiana che ha segnato un’epoca leggendaria non solo per la mia generazione. La musica è anche questo e Thiene vuole rendere omaggio a chi occupa di diritto un posto nella storia musicale nazionale. Invito tutti a Teatro, per una serata di bella musica che permetterà di gustare sonorità impresse nella memoria e nel cuore di molti di noi». Lo spettacolo al Teatro Comunale di Thiene è realizzato in collaborazione con Due Punti Eventi e il sostegno di PAC, Munari Giocattoli, Eurospar Thiene-Schio. Info e vendita biglietti: ufficio cultura negli orari di apertura al pubblico oppure online su vivaticket.com. ◆

Il “Cambiamento” dei giovani in mostra a palazzo Cornaggia Il primo piano della biblioteca di Thiene ospita le opere realizzate durante il laboratorio di fotografia promosso dal Progetto Giovani Thiene.

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ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all’iniziativa nell’autunno scorso, sperimentando le basi della fotografia, sia con macchina fotografica sia con smartphone, hanno potuto approfondire la temaitca proposta attraverso linguaggi e stili diversi e originali. Assieme a loro si è voluto riflettere, attraverso il linguaggio delle immagini, sul cambiamento personale, sociale e ambientale. L’esposizione, che conta una ventina di opere, è il frutto di tale esperienza. Questo è stato uno tra i numerosi laboratori gratuiti per giovani dai 12 ai 20 anni promossi dal Comune di Thiene in colla-

borazione con la cooperativa sociale Radicà tra novembre e gennaio. Il progetto ha coinvolto attivamente nel complesso circa cinquanta giovani che si sono cimentati nel fumetto, nella fotografia e nel riciclo creativo. “Ringrazio la Cooperativa sociale Radicà, gli operatori e i maestri che hanno messo a disposizione le loro competenze per la realizzazione di questi progetti - spiega Alaeddine Kaabouri, consigliere comunale delegato alle politiche giovanili -. Ringrazio anche i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato con entusiasmo e impegno. I laboratori gratuiti per i giovani

sono solo uno dei tanti interventi che il Comune sta mettendo in campo per promuovere la partecipazione e l’inclusione dei giovani nella vita della nostra comunità. Continueremo a lavorare per offrire ai nostri giovani opportunità di crescita e di sviluppo, perché crediamo che siano il nostro futuro”. ◆




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