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Periodico di informazione dell’Alto Vicentino

Allarme siccità. “L’acqua non va sprecata” - p.4 ◆ Incontro di Popoli al parco di villa Fabris - p.6

I 100 anni degli Scout Parola d’ordine: fratellanza

Da un secolo in città i due storici gruppi del patronato San Gaetano e della parrocchia Maria Ausiliatrice in Conca sono impegnati a diffodendere i preziosi valori dello scoutismo, rispondendo alle esigenze educative di famiglie e comunità e coinvolgimento nelle attività numerosi ragazzi e ragazze.

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6 - luglio 2023

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Parola d’ordine: fratellanza I 100 anni degli Scout

Il Gruppo 1 è nato nel 1923 al patronato San Gaetano

La storia la racconta Andrea Fabris, capogruppo insieme a Paola Thiella: “Il Gruppo 1 è stato fondato per rispondere a delle esigenze educative che c’erano a Thiene. Lo scoutismo è proprio una proposta di percorso educativo, che si manifesta anche nel vivere nella natura, all’aria aperta, nello sperimentare esperienze nuove e diverse insieme agli altri, all’interno di una comunità. Per i ragazzi è un percorso molto interessante e diverso da ciò che si trova al di fuori, si sperimentano cose che tanti ragazzi non potrebbero altrimenti vivere. Il contatto con altri ragazzi della stessa età, ma magari di altre classi, è importantissimo. Lo scoutismo è un’esperienza formativa che aiuta a costruirsi la propria strada. Il bello del percorso scout è che è dedicato al singolo, ma inserito in una comunità. Noi abbiamo sogni e obiettivi per ogni ragazzo, vogliamo vederli crescere bene, indipendenti, come bravi cittadini e bravi cristiani. Per ogni ragazzo c’è soprattutto un progetto particolare. Scegliere di celebrare il centenario con il Gruppo 2 è un segno di fratellanza. Tra i due

È con spirito di grande unità che i due gruppi scout di Thiene hanno appena celebrato il centenario del ‘Gruppo 1’. Una festa grande che si è svolta in centro storico e che ha coinvolto anche il ‘Gruppo 2’, che arriverà ai 100 anni nel 2024. Due realtà importanti per la città perché capaci di diffondere valori essenziali come fratellanza, amicizia, senso civico e impegno.

gruppi ci sono differenze, ma sono proprio le differenze a renderci unici e particolari. Oro ci hanno aiutati a organizzare la nostra festa per il centenario e noi faremo lo stesso con loro l’anno prossimo. Nel territorio dell’Alto Vicentino lo scoutismo è molto importante – conclude Andrea Fabris – I gruppi scout sono a Schio, Marano Vicentino, Breganze, Sarcedo, Santorso, due a Thiene. È un grande valore aggiunto per rispondere alle esigenze educative rivolte ai giovani”. Secondo chi è stato scout, l’esperienza vissuta è fondamentale per la vita e chi è stato scout si riconosce subito, per la sua disponibilità, il pragmatismo, l’amore per la natura ed il prossimo.

I valori dello scoutismo

Il grande evento ‘Cento anni di scoutismo a Thiene’, è stato organizzato con il patrocinio del Comune, che sposa i valori dello scoutismo, intesi proprio come fratellanza, senso civico e coinvolgimento dei giovani in progetti sani, costruttivi e ricchi di valori. “Impegno e disponibilità a servizio del territorio; tanti importanti valori che devono essere da esempio per tutti i nostri giovani”, ha commentato il sindaco Gianantonio Michelusi. Lo scoutismo è, come dichiarato nel 1924 dalla Conferenza internazionale dello scoutismo di Copenaghen, “un movimento di carattere nazionale, internazionale e universale che ha come fine ultimo la formazio-

ne fisica, morale e spirituale della gioventù mondiale”. Nacque nel 1907 da un’idea del tenente generale inglese Robert Baden-Powell che ideò il metodo educativo fondato sul volontariato e sull’imparare facendo, attraverso attività all’aria aperta e in gruppi.

Il Gruppo 2 ha la propria sede in Conca

A Thiene i gruppi scout sono due per coinvolgere tutto il territorio e rispondere ad esigenze educative e coinvolgimento di numerosi ragazzi. Del Gruppo 2, che ha sede nella parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, il capogruppo (dal 2005) Andrea Dal Bianco, che esercita il suo ruolo insieme a Sofia Baron, spiega: “Essere scout è importante perché esserlo è una sfida e una scelta. Per noi capigruppo ed educatori è una sfida, non perché i giovani sono difficili come spesso vengono dipinti dalla società, quanto perché sono spesso ragazzi che hanno solo bisogno di essere accompagnati, hanno bisogno di qualcuno che creda in loro, che sottolinei le loro capacità e potenzialità e non solo i lati negativi. Si va quindi contro corrente rispetto all’immagine che la gente tende ad avere dei giovani. Educare non è facile, il mondo in cui viviamo rende questo concetto evidente. Quando noi diventiamo capi scout decidiamo di metterci la faccia – continua Dal Bianco – Diciamo pubblicamente che crediamo nei valori dello scoutismo e nelle

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scelte che comporta. Quando si diventa capi scout ci viene chiesto di aderire e firmare un documento, il ‘patto associativo’, che richiama alle scelte scout, alla scelta politica che non riguarda i partiti politici ma il bene comune e infine la scelta cristiana, nel senso di fede. Anche per i ragazzi far parte degli scout oggi è una sfida e una scelta. Per i ragazzi non è facile fidarsi e lasciarsi guidare, soprattutto da adulti sconosciuti”. Essere uno scout, secondo il capo gruppo Thiene 2, non è per niente facile, perché ci sono aspetti delicati della scelta di diventare scout in grado di destabilizzare. Spiega Dal Bianco: “Essere scout è una sfida perché lo scoutismo ti mette in crisi perché alcune scelte sono spesso scomode. Mette a dura prova anche fisicamente., perché le attività che facciamo, penso in particolar modo ai campi estivi, le viviamo nella scomodità rispetto ai confort a cui siamo abituati. A volte poi ci sono famiglie che spingono i ragazzi allo scoutismo, altre volte invece non danno il loro supporto e quindi farne parte diventa difficile. Essere scout non è come fare una qualsiasi attività, come il calcio o la pallavolo. Essere scout è una cosa dell’anima, è uno stile di vita. Chi è stato scout io lo riconosco subito, è evidente. Il nostro gruppo è come tutti gli altri gruppi scout. Per i ragazzi essere scout è un momento di socialità e di crescita, dà esperienze che consentono di diventare ed essere autonomi. Il fine dello scoutismo è imparare a cavarsela, educare le nuove generazioni a diventare adulti autonomi e consapevoli delle loro scelte.Adulti – continua – che sanno vivere, che sanno stare al mondo. Adulti che amano il mondo, che si danno da fare per preservarlo e intendono lasciarlo migliore di come l’hanno trovato. Adulti che sanno riconoscere valori importanti, come il servizio e la dedizione verso il prossimo. Fare i capi scout per noi significa continuare a rinnovare il nostro impegno e le nostre promesse”.

Gli scout tra passato e futuro

La festa per i cento anni dei due gruppi scout di Thiene è un punto di passaggio tra il passato e il futuro. Un momento di incontro e condivisione, e di pura celebra-

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zione per quello che è stato fino a oggi e per ciò che accadrà da ora in avanti. Anche se non tutto è stato rose e fiori. Lo spiega Dal Bianco, in accordo con Fabris. I due capi scout infatti si sono confrontati sui vari temi prima di dire ognuno la sua, sottolineando anche di condividere “gioie e dolori”. “Lo scout fu interrotto nell’epoca del fascismo. Gli anni ’90 e 2.000 sono stati anni floridi, è stata un’epoca di grande apertura e sostegno per l’associazionismo – sottolinea Dal Bianco – Oggi non possiamo più parlare di anni facili e felici per l’associazionismo. Però i numeri sono dalla nostra parte perché il Gruppo Thiene 1 ha circa duecento iscritti, noi del Thiene 2 siamo un centinaio. La vita oggi è diventata più difficile ed è questo che complica la vita delle associazioni. Ci sono esigenze di lavoro e di studio che ci portano spesso ad essere lontani. Abbiamo meno stabilità e di conseguenza c’è meno disponibilità, a causa del tempo, ad essere parte attiva di un gruppo. Anche per questo i nostri due gruppi hanno deciso di festeggiare insieme, per unione e fratellanza. Operiamo in due zone diverse per una questione di numeri, che sono troppo grandi, ma a tutti gli effetti condividiamo valori e obiettivi. Ci sentiamo molto uniti, e vogliamo trasmettere questo messaggio in modo chiaro. Ci sono stati anni difficili ma vogliamo superare tutte le difficoltà”.

Un libro ripercorre i 100 anni del gruppo dei Padri Giuseppini

La festa a Thiene è stata un successo e i due gruppi sono riusciti a comunicare il loro credo: “Insieme è un motto di fraternità”. E dopo i festeggiamenti è arrivato anche il libro “Da cent’anni sul sentiero 1923-2023”, un’opera fotografica realizzata dagli scout Agesci del Thiene 1 come tributo a tutte le generazioni di scout che hanno reso speciale la comunità negli ultimi 100 anni. Un libero disponibile al patronato San Gaetano, al magazzino del gruppo scout e al Sanga Bar, che offre offre l’occasione di rivivere attraverso immagini, parole, emozioni, i ricordi di chi ha attraversato l’esperienza educativa, la storia personale e collettiva dei cent’anni trascorsi. “Dieci anni fa era stato realizzato un testo per i 90 anni degli scout – spiega Andrea Fabris – Il libro di oggi è un aggiornamento del precedente e include nuove fotografie scattate negli ultimi dieci anni. Abbiamo anche inserito alcuni testi che rispondono alla domanda consegnataci da don Renzo Della Vecchia, sacerdote assistente ecclesiastico scout, riportata in un articolo da lui scritto dieci anni fa e a cui aveva tentato di dare una sua personale risposta: “Che cosa resta?”. Per noi è significativo ripartire da questo interrogativo: che cosa resta ora degli anni passati con il fazzolettone al collo, degli entusiasmi giovanili, dei sogni, delle speranze? Che cosa resta in noi delle esperienze, delle avventure vissute e delle persone incontrate? Nel libro si trovano testimonianze di persone che sono state scout in anni passati e sono davvero toccanti: a ognuno, dello scoutismo, resta un ricordo, un’emozione diversa ma tutti sono accomunati da un sentimento trasversale, il sentirsi cioè parte di qualcosa di più grande, protagonisti, capaci di costruire qualcosa di bello”. ◆

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Attualità

Dopo settimane ininterrotte di piogge, al primo sole si è sentito subito parlare di siccità. È ancora vivo il ricordo della stagione estiva secca del 2022 e nonostante di acqua questa primavera ne sia scesa tanta, ci si interroga su che cosa ci si deve aspettare.

Da Viacqua, per il territorio di Thiene e dell’Alto Vicentino, arrivano rassicurazioni. “I dati del nostro monitoraggio e le analisi puntuali ci dicono che il territorio thienese non rientra tra quelli attenzionati in caso di deficit idrico – ha spiegato Castaman – Questo non toglie che tutti i cittadini, ovunque risiedano, devono proseguire ad adottare comportamenti sostenibili nell’uso dell’acqua, evitando ogni forma di spreco”.

Presidente Castaman, ricordiamo l’emergenza siccità del 2022. Oggi, nonostante le abbondanti piogge, molti letti di fiumi sono ancora vuoti. Lei però ci tranquillizza. Per quanto riguarda la rete acquedottistica, Viacqua non registra ad oggi condizioni di criticità per deficit idrico. Tuttavia, in alcuni territori permangono dei rischi maggiori legati alla continuità del servizio in quanto le fonti di approvvigionamento (sorgenti per lo più) potranno risentire di momenti siccitosi e del conseguente calo delle portate, uniti alla mancanza di fonti di alimentazione alternative. Si tratta di una condizione nota e per questo ben monitorata.

Come sono le previsioni per i prossimi anni e come le affronta il gestore del servizio idrico?

Le proiezioni per i prossimi anni indicano che eventi estremi quali periodi particolarmente siccitosi o precipitazioni consistenti potranno verificarsi con maggiore frequenza, per questo e non solo nell’Alto Vicentino, anche il lavoro del gestore idrico è volto a creare reti resilienti. Nell’Alto Vicentino, territorio ricco d’acqua da cui si preleva circa un terzo del quantitativo d’acqua che ogni anno Viacqua distribuisce nei 68 comuni gestiti, si concentrano

Allarme siccità “L’acqua non va sprecata”

I thienesi possono dormire tranquilli: anche in caso di siccità non rimarranno senz’acqua. “Non c’è rischio di deficit idrico nel territorio di Thiene” spiega Giuseppe Castaman, presidente di Viacqua, che tuttavia invita i cittadini a evitare ogni forma di spreco e ad adottare comportamenti più sostenibili.

gli 11 comuni nei quali abbiamo individuato le maggiori criticità in caso di deficit idrico, per questo si sta investendo e lavorando per efficientare gli acquedotti che servono quest’area.

Nell’Alto Vicentino ci sono sorgenti di montagna. Rappresentano una risorsa importante?

Nell’Alto Vicentino Viacqua ha calato da alcuni anni un importante “piano di tutela delle sorgenti idriche di montagna”, un corposo programma di opere del valore di 80 milioni di euro, oltre 200 cantieri diffusi che mira a proteggere in particolar modo i punti di prelievo che sorgono nell’area pedemontana e montana del bacino servito. Qui possiamo contare su un’acqua sottoposta a minori fonti di pressione (contaminazioni, siti industriali, allevamenti, aziende agricole, eccetera) rispetto alla pianura e pertanto da proteggere ancora di più. Quanto successo in Emilia Romagna ci ha sconvolti. Cosa succederebbe alla rete idrica in caso di alluvioni?

Precipitazioni intense in periodi brevi possono creare problemi alle reti fognarie in quanto, dove presenti reti miste, cioè quelle che nello stesso tubo smaltiscono sia acque nere che acque bianche/meteoriche, le condotte si saturano e possono attivarsi i sistemi di sollevamento o scolmatori con troppo pieno e verificarsi possibili sversamenti lungo i corsi d’acqua superficiali. Dall’altra parte l’eccessiva diluizione delle acque nere per effetto delle piogge rende meno efficaci anche i processi depurativi.

La manutenzione degli impianti è fondamentale. Ci sono dei punti critici che meritano più attenzione?

La manutenzione delle reti e degli impianti è un’azione strategica per assicurare l’efficienza dell’intero servizio idrico integrato. In caso di forti piogge i punti più critici sono le sorgenti che possono aumentare drasticamente le loro portate in pochissimo tempo. Spesso però l’acqua presenta una torbidità eccessiva per cui non può essere accumulata nei serbatoi che così si riempirebbero di fango e detriti. Per ovviare a questo, in alcune sorgenti importanti è in programma di installare nei prossimi anni dei filtri a sabbia che permettono di superare il problema. Le piogge intense possono creare situazioni critiche per le reti fognarie. Viacqua investe in progetti di separazione delle reti fognarie, destinando cioè le reti esistenti allo smaltimento delle sole acque meteoriche e posando nuove condotte in cui vengono convogliate solo le acque nere. In questo modo si assicura anche un maggiore livello di tutela ambientale riducendo il rischio di sversamenti e contando a quel punto su una depurazione più efficace su reflui concentrati.  Perché è importante risparmiare acqua? È una responsabilità di tutti noi avere cura del nostro pianeta e delle risorse idriche, un bene che abbonda sulla terra, ma di cui solo una piccolissima parte può essere utilizzata a scopo idropotabile e potrebbe non essere infinita. In seconda istanza, come

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abbiamo toccato con mano lo scorso anno, anche in un territorio storicamente ricco d’acqua come il nostro potranno verificarsi condizioni di deficit per cui l’acqua non potrà essere disponibile per qualunque utilizzo e dove uno ne usa in quantità maggiori di quelle realmente necessarie potrebbe esserci qualcun altro che non sarà in grado di avere acqua sufficiente. Una piscina riempita al caldo d’agosto o un orto lasciato ad annaffiare di notte potrebbe svuotare in poco tempo un intero serbatoio e lasciare all’asciutto intere famiglie.

Perché è importante fare l’autolettura del contatore?

Per evitare gli sprechi non consapevoli, come nel caso di perdite nascoste all’interno delle reti domestiche. Per questo consigliamo sempre l’autolettura del contatore, avvisandoci non appena si notano consumi anomali. Poi l’invito è anche per provvedere alle piccole manutenzioni che possono fare la differenza come riparare uno sciacquone o un rubinetto che perdono e altri piccoli accorgimenti che sul lungo periodo possono incidere anche sul costo in bolletta.  Ci sono delle stime di perdite negli acquedotti del nostro territorio e quanto si investe?  Nel territorio thienese e più in generale nell’area prevalentemente alimentata

dall’acquedotto dell’Astico si calcolano perdite medie lungo le condotte pari al 37%, un dato importante se paragonato a quel 25% che per il regolatore nazionale è ritenuta una soglia fisiologica. Proprio in quest’area e grazie ai fondi PNRR assegnati al Consiglio di Bacino ATO Bacchiglione per un totale di 33 milioni di euro, Viacqua e altri due gestori (acquevenete e AcegasApsAmga) interverranno sulla riduzione

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delle perdite. Viacqua lavorerà su ricerca e riparazione che ci porteranno nel 2025 a ridurre le perdite al 23%, recuperando oltre 2 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. Dei 39,1 milioni di euro complessivi per il 2023, infatti, 12,9 milioni sono rivolti alle perdite idriche, 5,6 milioni per assicurare la continuità del servizio e altri 3 milioni per la qualità dell’acqua distribuita.

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Attualità

Il verde del grande giardino di villa Fabris nel cuore di Thiene richiama perfettamente il tema dell’ambiente e di quelle “Radici che si incontrano, rami che si uniscono” che hanno fatto da filo conduttore all’edizione della Festa dei Popoli 2023. Ovviamente senza dimenticare gli incontri di avvicinamento precedenti e il gran finale “popolare” poi, con il concerto dei Moviechorus che ha rappresentato il saluto al 2024 per la commissione FdP e le decine di volontari con origini sparse in tutto il pianeta che hanno collaborato a un’edizione tornata alla “fola” di qualche anno prima dopo il decadere delle limitazioni antiCovid e grazie anche al meteo favorevole. Sì perché quella 2023, finalmente si può aggiungere, è stata la Festa del pieno ritorno alla condivisione, con la sfilata per il centro storico di Thiene di ben 29 delegazioni rappresentate e il ritrovo poi nel parco tra stand espositivi, prodotti tipici realizzati secondo le tradizioni di diversi paesi del mondo e un incontro di culture e arte sul palco allestito alle spalle del palazzo. Qui, nel parco, sono stati 23 gli Stati che hanno mostrato un infinitesimo spaccato di vita, insieme a 8 associazioni che lavorano le territorio abbracciando temi a vocazione internazionale.

Un mondo di colori, di note musicali, di allegria, e di emozioni e, perché no, anche riflessioni, ha caratterizzato la domenica che ha riunito tanta gente per la quattordicesima Festa dei Popoli.

Incontro di Popoli al parco di villa Fabris

Centinaia di persone giunte nel cuore della città altovicentina, thienesi e non, facendosi testimoni di usi e costumi senza distinzioni dettate dai confini. Ad alternarsi sul palco thienese la “squadra” di conduttori composta da Shaka, Monia, Marcelo, Ilaria, Michela, Lorenzo e Reyna insieme a tanti tra cantanti, ballerini e speaker ai microfoni si è ballato, suonato, ascoltato, pensato, ammirato e applaudito la rassegna di uomini, donne e bambini che hanno presentato ciascuno, in gruppo o individualmente, uno spaccato culturale delle proprie terre natìe. Coinvolgendo il pubblico di villa Fabris, numeroso e partecipe a partire

dalla sfilata del mattino fino alla conclusione della Festa, nel tardo pomeriggio, con l’attesa estrazione della lotteria benefica. Integrazione, inclusione, uguaglianza e rispetto del prossimo le parole chiave, quattro punti cardinali indispensabili per orientarsi nel proprio percorso di vita, quando con coraggio o per paura o ancora per necessità si scelgono di “lasciare” le proprie radici per trovare un posto dove intrecciare i propri rami con altre, e dare vita a un mondo intorno migliore. Con un segno, anzi 500 per la precisione, regalato ad altrettanti visitatori: un seme da consegnare alla terra per poi vederlo fiorire. ◆

Il format originale della kermesse ritorna al periodo precedente alla pandemia e fa ritrovare tra musica, colori e riflessioni globali centinaia di persone a Thiene tra sfilata e show.
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Il personaggio

Giovanni Bassan, 92 anni compiuti, nato a Vivaro di Dueville ma thienese dal 1953, è poeta del Graspo, il circolo thienese di poeti dialettali e con la sua voce potente e sicura porta ancora le storie di Thiene e della vecchia vita in campagna nelle sale dei teatri e nelle biblioteche dove continua ad esibirsi.

Giovanni Bassan, ci racconti da dove nasce la sua passione per la poesia e la recitazione. È un affare di famiglia, un dono di famiglia a dire la verità. È una passione alla quale sono stato educato ed introdotto dai miei genitori. Mio papà insegnava teatro, mia mamma invece aveva una memoria di ferro. Lui mi ha insegnato a recitare, lei a imparare le poesie a memoria. Lei mi raccontava poesie in italiano, poi però io mi sono spostato verso quelle in dialetto veneto. Per un motivo particolare?

Recitare in dialetto mi fa sentire le poesie più mie. Mi fa rivivere la mia storia personale, quella della mia famiglia. Ho sempre vissuto in campagna, dove si comunicava in dialetto. Eravamo 8 fratelli, sono nato a Vivaro di Dueville. Vivevamo in campagna, portavamo al pascolo le vacche. La vita era quello, ruotava tutto intorno alla campagna e alla casa.

Quali sono i temi delle poesie che ama recitare o che ha scritto?

Principalmente sono la vita all’aria aperta, il lavoro con le mucche, il far filò, la vita in famiglia. Sono temi che ci fanno capire che noi tutti siamo i “rajoti del graspo”, che siamo tutti parte della stessa comunità, siamo uniti, abbiamo radici in comune. La povertà che ho vissuto quando ero bambino è stata la mia prima fonte di ispirazione per le poesie che ho scritto io e mi permette di calarmi nell’interpretazione giusta di quelle poesie che non ho scritto ma che recito e che raccontano della vita di un tempo. Quando si trasferì a Thiene e perché?

Nel 1953 aprii un negozio in piazza Rovereto insieme a mia sorella Rita. Io avevo 22 anne, lei 17. Lo abbiamo chiuso quando sono andato in pensione nel 1995. Io ho fatto la quinta elementare e la mia passione

Il poeta Giovanni Bassan

“Amo recitare in dialetto”

Recitare poesie in dialetto è la cosa che lo emoziona di più, perché gli permette di tornare indietro nel tempo e rivivere gli anni della sua infanzia e giovinezza e con “Thiene xe bea” ogni volta rinnova ai thienesi l’amore per la loro cittadina.

per la poesia, quella passione che mi ha fatto iniziare a recitare per gli altri, è nata a Thiene nel 1987. Una sera sono andato ad ascoltare El Graspo e lì è scattato qualcosa. Sono entrato a far parte di tre cori: Gregoriano, del Duomo e degli Alpini. Con Gregoriano e Alpini giravamo Veneto e Italia e io intrattenevo con le poesie nelle pause. Recitare in dialetto veneto fuori dal veneto non era un problema? La gente capiva? Assolutamente sì, capivano perfettamente. Il nostro dialetto veneto, se scandito bene e recitato con attenzione viene capito dappertutto, lo dico con consapevolezza perché ho girato l’Italia e in tanti, in giro, mi hanno detto che capivano bene.

La sua passione è scrivere poesie o recitarle? La mia passione è recitare poesie a memoria. Recito senza preferenze cose mie e cose di tutto il gruppo. Molti pensano che abbia scritto tutto io, invece gli autori sono altri. La famosa “Thiene xe bea” io l’ho scritta solo in parte, ma la recito come fosse mia e la recito in modo esclusivo, solo io. Recito in base al momento, ma soprattutto scelgo le poesie da recitare in quel momento preciso, in base alle circostanze. La bellezza della poesia è la recitazione, l’interpretazione. Quando recito poesie che hanno scritto altri del Graspo io le sento mie, le recito come fossero mie.

Recitare in base all’ispirazione del momento significa conoscere a memoria tantissime poesie…

Certo. Io ne conosco a memori circa cinquanta. È una grande soddisfazione. Nel 2001, per una scommessa, ho inciso un cd nel quale ho registrato trenta poesie tutte di fila. Non mi sono mai impaperato, mai fermato, c’era un amico che mi registrava.

Qual è la sua poesia preferita?

Le prime 3 o 4 che ho scritto. Ma non ricordo neanche i titoli e quali sono, da quante sono.

Che sensazione prova quando recita?

Sono travolto dall’emozione. Entro in un mondo mio, fatto di ricordi, di emozioni, di sentimenti, di passione. Ogni volta provo sensazioni profonde e travolgenti. In base alla poesia mi immedesimo, dal titolo fino all’ultima parola. Faccio mie anche le pause. Lascio che l’emozione scorra libera dentro di me.

Lei al Comunale ha preso anche una targa di riconoscimento per la sua arte all’ultimo Premio Thiene.

Sono stato molto felice. Ho provato una delle emozioni più forti della mia vita. Ho recitato in tanti posti ma lì mi sono proprio commosso e non mi sarei fermato più.

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Attualità

Al parco di Villa Fabris sarà un’estate di grande cinema grazie alle 20 pellicole che compongono la rassegna “Cinema in aperta città 2023” promossa dal Comune di Thiene in collaborazione con il Cinecircolo Murialdo Thiene del Patronato San Gaetano. Da giovedì 13 luglio a domenica 20 agosto, sul grande schermo del cuore verde cittadino verranno proiettati i film più belli di quest’ultima stagione cinematografica. Il ricco cartellone, che prevede proiezioni dal giovedì alla domenica, verrà inaugurato il 13 luglio con il film Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del premio della giuria del Festival di Cannes. Si prosegue poi venerdì 14 con il cartone Super Mario Bros, sabato 15 con Air-La storia del grande salto, domenica 16 con Book Club-Il capitolo successivo. Il programma riprende giovedì 27 luglio con La Signora Harris va a Parigi, venerdì 28 con Non così vicino, sabato 29 con Le buone stelle - Broker e domenica 30 con l’ultima notte di Amore. Il mese di agosto si apre giovedì 3 con Love again, mentre venerdì 4 è in programma Spider-Man: Across the Spider-Verse, sabato 5 John Wick 4, domenica 6 con Il sol dell’avvenire, giovedì 10 The quiet girl, venerdì 11 Il mio vicino Totoro, sabato 12 Dungeons & Dragons - L’onore dei ladri, domenica 13 Champions, giovedì 117 Emily, venerdì 18 The Fabelmans, sabato 18

Nel cuore verde di Thiene il cinema sotto le stelle

Si rinnova l’atteso appuntamento con “Cinema in aperta città”, la proposta estiva cinematografica che offre la possibilità di vivere gradevoli serate all’aria aperta nel cuore verde di Thiene.

Fast X e infine domenica 20 Empire of light. Gli spettacoli di luglio iniziano alle 21, quelli di agosto alle 20.30. Le casse aprono un’ora prima dell’inizio dell’evento per consentire l’accesso del pubblico in modo corretto e a norma; costo del biglietto 6,50 euro.

In caso di maltempo la proiezione verrà annullata. Dopo l’inizio della proiezione, in caso di maltempo e se la direzione del cinema deciderà di interromperla, il biglietto non potrà essere né rimborsato né recuperato in successive visioni. La programmazione potrebbe subire variazioni. ◆

Continua l’impegno dell’amministrazione comunale per assicurare e accrescere il decoro delle isole ecologiche con il potenziamento della videosorveglianza. A questo scopo il Comune aveva deciso di stanziare la somma di 30 mila euro per l’acquisto di nuove telecamere da posizionare nelle vicinanze di alcuni cassonetti particolarmente utilizzati dai cittadini incivili. Un investimento che la Regione ha considerato meritevole di sostegno, tanto da erogare all’amministrazione un contributo di 15 mila euro per cofinanziare l’opera.

«In città abbiamo oltre una novantina di isole ecologiche - spiega Nazzareno Zavagnin, assessore all’ambiente - e, purtroppo, vediamo talvolta situazioni indecorose per l’abbandono dei rifiuti. La videosorveglianza permette di intervenire con un’attività sanzionatoria nei confronti di coloro che

hanno comportamenti incivili e lasciano sacchetti e altro all’esterno dei cassonetti e delle campane. L’appello alla cittadinanza è quello di utilizzare con responsabilità, rispetto delle norme e senso civico le isole ecologiche e tutti gli altri spazi pubblici». «Siamo molto attenti – continua Zavagnin – ad intercettare le possibilità offerte dai bandi regionali e di altri enti per potenziare i servizi alla cittadinanza e ridurre al contempo le spese a carico del Comune». Questo per la videosorveglianza delle isole ecologiche non è, del resto, l’unico contributo ottenuto per l’ecologia. Nei mesi scorsi, la Regione aveva stanziato al Comune di Thiene la somma di 71.370 euro quale contributo per la spesa di oltre 89 mila euro sostenuta dal Comune per la rimozione dell’amianto rinvenuto nel sottosuolo durante i lavori di realizzazione del nuovo ecocentro unico comunale.

Tra dicembre 2022 e gennaio 2023, infine, anche il Consiglio di bacino di Vicenza aveva erogato un contributo di duemila euro per l’acquisto di due contenitori per la raccolta di indumenti che sono stati collocati sempre all’ecocentro unico comunale. ◆

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In città la lotta al rifiuto selvaggio è sostenuta dalla Regione Veneto

Attualità

La cartolina era stata spedita da Domenico Silvestri, che si era sposato nel 1937 e di lavoro faceva il manovale in una fonderia. Partì per le armi nel 1943, quando la figlioletta aveva solo 2 anni e la riabbracciò solo nel 1945, una volta rientrato in Patria, a guerra finita. La cartolina è stata consegnata a Maddalena, figlia di Silvestri, ancora residente nell’antica casa di famiglia, che ha subito ricollegato il nome della madre e la scrittura del padre e l’atto formale della consegna è avvenuto in un luogo istituzionale: la cartolina infatti è stata consegnata alla signora, accompagnata nell’occasione dalle figlie e dai nipoti, nel municipio a Marano alla presenza del sindaco Marco Guzzonato.

La storia della cartolina e di come sia tornata “a casa” la racconta il 45enne Dolgan, residente a Schio, che di cartoline ne aveva già consegnata una lo scorso anno, finendo anche sulla televisione e sui media nazionali e oggi ne ha un’altra, che consegnerà non appena avrà rintracciato la famiglia del destinatario, quasi certamente defunto. Apicoltore, guida naturalistica, speleologo, grande appassionato di storia e archeologia e collaboratore con il gruppo archeologico vicentino, Dolgan è entrato in possesso della cartolina per una serie di coincidenze fortuite.

“Ogni anno collaboro con le maestre della scuola per costruire percorsi naturalistici per avvicinare i bambini al loro territorio – spiega – Noi una volta conoscevamo benissimo la nostra città e la nostra terra,

La cartolina del soldato arriva a casa 80 anni dopo

Una cartolina spedita nel 1943 da Domenico Silvestri, detenuto in un campo di concentramento in Germania e indirizzata alla moglie Teresa Zaltron, è stata recapitata 80 anni dopo alla figlia Maddalena, residente a Marano. È grazie a Enrico Dolgan, grande appassionato di storia e archeologia, che la donna è tornata in possesso del documento.

perché vivevamo praticamente all’aperto. Oggi i giovani sono poco immersi nella natura e non conoscono nulla di dove vivono. L’anno scorso cercavo un percorso didattico di impronta storico-archeologica per le scuole, non la solita uscita naturalistica. Volevo fare un giro ad anello, con una specie di caccia al tesoro per i bambini, dove il “tesoro” fosse un cimelio ricco di significato e simboli, capace di far emozionare i piccoli e far ricordare loro quello che stavano vivendo. Volevo che si immergessero nella storia di quel posto e toccare gli oggetti aiuta la memoria dei bambini”. Quindi l’intuito: “Mi mancava un oggetto della seconda guerra mondiale. Cercavo documenti o immagini e su eBay mi era saltata all’occhio una cartolina spedita da un campo di concentramento indirizzata a una signora di Giavenale. Costava poco e l’ho comperata. L’ho usata per la gita e ho iniziato a cercare la signora grazie ad un ex impiegato dell’anagrafe di Schio”. Dolgan preso da questo successo e dalla soddisfazione di riportare quei pezzi di storia “a casa” ha deciso di tornare su eBay per vedere se poteva consegnare altri cimeli.

“Nella vetrina del venditore ho visto parecchie cartoline. Era un grande lotto di posta che proveniva dagli stessi lager. Ho trovato altro materiale e una cartolina di Pietro Saccardo, in zona giardineria Drago. Ho consegnato una cartolina del padre a Bruno Saccardo, suo padre Pietro l’aveva spedita alla moglie, mamma di Bruno”. Per que-

sta storia appassionata, Dolgan era finito sui media nazionali e sarebbe dovuto andare anche i “Fatti Vostri”, puntata che però fu alla fine posticipata a data da destinarsi. Sono stati proprio l’entusiasmo e la gratitudine, mista a commozione, di Bruno Saccardo a spingere Enrico Dolgan a cercare altre cartoline per consegnarle alle loro famiglie. “Nel caso di Marano la famiglia è molto riservata e hanno vissuto la consegna come un fatto privato. Si tratta di una cartolina precompilata, già stampata, che abbiamo trovato un po’ sbiadita poiché scritta a matita. Antonio Silvestri ha scritto di suo pugno solo il suo nome, il nome della moglie e l’indirizzo. È stato toccante, ma con Bruno Saccardo era stato veramente travolgente. Il valore simbolico di queste consegne è comunque altissimo. Io sono stato felice e soddisfatto di avere consegnato la cartolina. È una mia passione, ma per qualcuno può significare ben oltre la passione, c’è un legame di famiglia, una storia, la storia. A volte –ha detto – dietro una cartolina ci sono morti, amori mai più tornati dalla guerra, padri che non hanno mai visto i loro figli. Qualcuno mi chiama “cacciatore di ricordi”, per me è una passione. La cosa più bella comunque è che tutta questa vicenda era cominciata per insegnare ai bambini della nostra scuola a conoscere il loro territorio”. La consegna delle cartoline non è terminata: “Ne ho un’altra – ha concluso Enrico Dolgan – La devo consegnare a Schio, sto cercando la famiglia”. ◆ [A.B.]

[14] ◆ Thiene MesePlus

Attualità

L’associazione di promozione turistica Ogd Pedemontana Veneta e Colli, con sede a Thiene in piazzetta Rossi, ha rinnovato il proprio consiglio direttivo, confermando alla guida il presidente Nicolas Cazzola, vicesindaco di Isola vicentina.

Il ruolo di vicepresidente è stato assegnato a Martina Polelli, consigliera comunale di Velo d’Astico, mentre la figura di segretario è invece stata attribuita a Cristian Tonello, consigliere comunale di Villaverla. Completano l’organo dirigenziale Marina Maino, Clara Poli, Arfeo Canaglia, Anna Campese, Manuel Benetti e Guido Xoccato. “Nell’ultimo anno hanno aderito all’Ogd i Comuni di Malo, Colceresa, Castelgomberto e il consorzio delle Pro loco Alto Astico e Posina, arrivando a un totale di 35 enti. È stato anche attivato un nuovo Infopoint ad Arsiero, oltre ai tanti progetti che l’associazione sta seguendo” dichiara il presidente Cazzola.

“Due un particolare le nuove iniziative: “La strada dei birrifici della Pedemontana Veneta”, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza e Coldiretti, e l’”Acqua preziosa della Pedemontana Veneta”, un progetto rilevante per l’Alto Vicentino, un viaggio nel territorio il cui filo conduttore è proprio l’elemento acqua che troviamo negli altipiani, fiumi e laghetti, cascate, torrenti, rogge e zone di risorgiva con innumerevoli punti di interesse lungo il percorso e scorci suggestivi.

Pedemontana e Colli Alla guida c’è Cazzola

Recentemente si sono svolte le elezioni per rinnovare l’organo di direzione dell’associazione cittadina che si occupa di valorizzare e promovere il territoriol la cultura, la ricchezza architettonica ed enogastronomica di ben 35 Comuni.

Numerose sono anche le escursioni guidate nel territorio alla scoperta delle tradizioni e dei saperi di una volta come il Giro delle Malghe di Caltrano, le passeggiate a Tonezza del Cimone o la Strada delle 52 Gallerie, abbinate solitamente ad un prodotto tipico, un aperitivo a cura delle fattorie didattiche e degli agriturismi, o ad una squisita degustazione di formaggi e salumi in malga. Per i più coraggiosi vi sono proposte legate alle ferrate o all’esperienza di canyoning con guida abilitata.

E ancora, sono in programma, appuntamenti per la stagione estiva come le visite guidate alle Ville e ai Castelli o alle grotte del territorio, le degustazioni in cantina, i concerti in malga, le rassegne teatrali, il cinema all’aperto o la visita ai giardini alpini. “Siamo felici di accogliere sempre più turisti e di offrire loro un’esperienza indimenticabile - continua il presidente Nicolas Cazzola -. Il nostro obiettivo è quello di diventare una destinazione accogliente, ospitale e in cui i nostri visitatori si sentano a proprio agio sin dal momento in cui mettono piede nel territorio. Inoltre, ci impegniamo a promuovere la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Vogliamo che i nostri ospiti godano delle bellezze naturali del luogo in modo responsabile, preservandole per le future generazioni. Un altro aspetto sul quale puntiamo riguarda l’importanza di fare sistema con le altre destinazioni turistiche della Regione Veneto, grazie anche ad un’attività di promozione comune. Le ciclovie e gli itinerari turistici che coinvolgono più territori e perciò più destinazioni rappresentano un ottimo esempio di collaborazione, sinergia e fare rete”.

Oltre al direttivo, di recente è stato rinnovato anche il consiglio dei probiviri che vede al suo interno Nicola Sella, vicesindaco di Valdastico e membro del Consorzio delle Pro Loco Alto Astico e Posina, Roberto Guerra, vicepresidente Ascom Mandamento di Thiene e Valeria Balasso, referente per il Comune di Thiene. ◆

[16] ◆ Thiene MesePlus

Luca Rigoldi punta al 30 “doppio”, e magari alla lode dentro e fuori dal ring. E il “salotto buono” di Thiene, l’ampia piazza Chilesotti, è pronto a raccogliere la sfida. I guantoni saranno indossati solo dai pugili chiamati sul ring allestito nel cuore della città per la gran serata di sabato 8 luglio, mentre per tutti gli altri “mani libere” per applaudire e incitare i protagonisti ad alternarsi nel quadrato elastico. Un evento sportivo inedito per Thiene, nella versione all’aperto perlomeno, e per desiderio dell’ideatore, Luca Rigoldi, a ingresso libero.

La boxe a portata di tutti, voluta espressamente proprio dal 30enne vicentino campione europeo Supergallo, che ha trovato al suo “angolo” anche il Comune di Thiene a sostenere l’iniziativa assieme a una carrellata di sponsor. Proprio il boxeur originario di Villaverla, dove è cresciuto prima di trasferirsi a Thiene, scenderà “in pista” per l’incontro conclusivo della serata che includerà duelli di cartello sia tra professionisti della boxe che tra giovani e dilettanti veneti, per una durata di circa 3 ore di spettacolo garantito.

Piazza Chilesotti diventa un ring Rigoldi punta al 30 e lode

L’idea nasce dal pugile thienese d’adozione che per festeggiare i 5 anni di residenza in città ha messo in piedi un evento sportivo inedito che si terrà la serata di sabato 8 luglio.

Intitolato “The Power Of Boxing”, sarà un rendez-vous pugilistico di portata internazionale, in ogni caso con in palio punteggi validi per il ranking degli atleti. Insieme a Luca stesso lavora da mesi uno staff di collaboratori e amici, parte dei quali afferenti dalle palestre vicentine Dynami Boxe e 268R in cui Rigoldi collabora come maestro, oltre all’egida della Federazione Pugilistica Italiana.

Il Comune thienese ha offerto infine il proprio patrocinio e ospitato la conferenza stampa di presentazione che ha svelato i contorni della novità assoluta da queste parti, “messa in piedi” e mai caduta al tappeto dopo uno scambio di battute. Risale ad appena 6 mesi fa la “chiacchierata” con il sindaco Giampi Michelusi, la stretta di mano proprio in occasione di una manifestazione sportiva con il “la” verbale che di fatto ha dato il via alla macchina organizzativa.

Tra pochi giorni, insomma, Luca andrà per la prima volta in vita sua a combattere praticamente “a piedi” dalla sua abitazione, con i vicini di casa a tifare per lui oltre che godersi la serie di incontri per gli amanti del genere ma anche per quei thienesi che si dimostreranno curiosi di assistere ai match in programma.

Per l’occasione Luca punterà alla sua 30esima vittoria in carriera proprio nell’anno dei 30 già compiuti a gennaio, nel suo 34° duello da pugile professionista. Il suo ruolino di marcia consta di 29 incontri vinti (9 per k.o.), 2 persi e 2 i pareggi.

Sarà un’opportunità per gli spettatori thienesi - e non - di vivere l’energia e la passione di questo sport e per i praticanti di livello di dimostrare le loro abilità nel ring. “L’evento che stiamo per organizzare a Thiene – spiega Luca Rigoldi, uno e trino quando si parla di Power Of Boxing Thiene - mi vedrà coinvolto non solo come atleta, ma anche come organizzatore e come infine aiuto allenatore. Nel 2017 assieme al presidente della Dynami Boxe e al mio grande amico e ora allenatore Juri Mosele abbiamo costruito la prima palestra pugilistica a Thiene. Il nostro scopo non era quello di creare solo un’attività commerciale: essendo agonisti del nostro spirito abbiamo deciso di puntare molto nell’attività giovanile, portando l’espressione del pugilato e la metafora del ring in qualsiasi contesto fuori dal mondo sportivo. Thiene è oggi la mia città, dal 2018 sono residente qui e vorrei portare il mio contributo nel paese che mi ha ospitato nel periodo massimo della carriera sportiva professionistica. La mia ambizione è portare il pugilato a casa di tutti, sdoganando alcuni pregiudizi; fare questo evento in maniera gratuita, in piazza, con il supporto di tante realtà tra cui il Comune e diversi sponsor, sicuramente ci aiuterà a portare avanti la mia missione personale. Inizieremo la serata con l’esordio di alcuni ragazzi, giovani, per chiudere con due match professionistici tra cui il mio. Sarebbe per me una grande soddisfazione vedere la piazza gremita di persone pronte a soffrire e a festeggiare con noi”. ◆ [O.D.M.]

[18] ◆ Thiene MesePlus Sport

Attualità

Il Papa da Roma benedice la città di Thiene

chelusi aveva mandato attraverso il brigadiere capo qualifica speciale della Guardia di finanza Pietro Caretta, che lo scorso 22 febbraio aveva incontrato il Santo Padre in udienza nella capitale.

Da Roma è arrivata a Thiene la benedizione di Papa Francesco, in tempo per l’Atto di Affidamento della Città alla Madonna che ogni anno si celebra a conclusione del mese mariano.

Il Pontefice ha voluto rispondere al saluto ufficiale e alla richiesta di essere ricordati nelle preghiere che il sindaco Giampi Mi-

La lettera scritta da monsignor Roberto Campisi, assessore agli affari generali della Segreteria di Stato, recita: “Pregiatissimo Signore, è pervenuta al Santo Padre Francesco la cortese lettera del 20 febbraio scorso, con la quale, anche a nome di codesta città, ha voluto indirizzare espressioni di filiale affetto e devota stima, chiedendo un segno di paterna vicinanza. Sua Santità, che ha apprezzato il cortese gesto, assicura il ricordo nella preghiera e, mentre affida quanti si sono uniti in tale atto di ossequio alla materna protezione della Vergine Maria, di cuore imparte la Benedizione Apostolica, pegno di pace e di serenità, che volentieri estende all’intera cittadinanza”. Pietro Caretta era andato a Roma in una circostanza molto particolare e aveva in-

formato l’amministrazione comunale della sua visita al Santo Padre. Subito il sindaco si era reso conto di avere l’opportunità di far recapitare al pontefice un saluto e una richiesta di benedizione per l’intera città, cosa che puntualmente ha fatto tramite una lettera ed il dono di una riproduzione artistica di Thiene, che è stata particolarmente apprezzata dal Papa. Nella lettera il primo cittadino invocava la benedizione papale sulla città e un pensiero speciale riservato alle nuove generazioni. Richiesta esaudita, infatti da Roma è arrivata la risposta, che il sindaco ha condiviso commentando: “Sono davvero lieto che la benedizione apostolica del Santo Padre giunga proprio in prossimità dell’Atto di Affidamento della Città alla Madonna.. Ringrazio il brigadiere capo qualifica speciale Caretta per la gentilezza usataci e che ci ha permesso di avere anche la vicinanza del Papa in questi ultimi giorni del mese mariano”. ◆ [A.B.]

“Adotta una rotonda” in cambio di pubblicità

L’amministrazione ha promosso un bando pubblico per coinvolgere aziende, enti e associazioni nella manutenzione e cura della città.

Adotta una rotatoria! Il Comune è alla ricerca di privati interessati a collaborare con la città per assicurare il decoro, la manutenzione e l’abbellimento di nove rotatorie thienesi.

Le aziende, associazioni o enti che si renderanno disponibili ad eseguire a propria cura e spese gli interventi di valorizzazione e manutenzione delle rotatorie stradali loro assegnate sarà accordato in cambio la possibilità di installare un cartello pubblicitario all’interno dell’area verde.

Le rotatorie che andranno in adozione sono quelle tra via Monte Grappa e viale Bassani, quella al Ponte di Ferro, la terza è tra via Valdastico, via Val Posina e via Boldrini, la quarta tra via Colleoni, via S.M. Maddalena e viale Bassani, la quinta tra viale Europa, via Raffaello e via Valcismon e la sesta tra viale Europa e viale Bassani, quindi le

rotatorie tra via Del Costo, via Val Posina e via Lavarone. Le ultime due rotatorie sono quella al Sole e quella tra via Santa Rosa e via Val Posina.

«Ci auguriamo di trovare disponibilità da parte di soggetti privati – spiega l’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente Nazzareno

Zavagnin -, anche perché sono aree centrali, interessate da notevole flusso veicolare. La città di Thiene ha un gran numero di piccole e medie aree verdi e mantenerle curate e adorne di belle aiuole è tanto importante sotto l’aspetto ambientale quanto impegnativo per la necessaria manutenzione e relativi costi. Ecco perché ben volentieri l’amministrazione apre alla collaborazione con i cittadini e le aziende del settore che presenteranno i progetti più qualificati». ◆

[20] ◆ Thiene MesePlus

Cultura

Trentacinque spettacoli gratuiti ospitati per oltre due mesi nelle corti e nei giardini di ben 18 Comuni. Questo i numeri dell’undicesima edizione della rassegna intercomunale “Teatro in casa”, che quest’anno coinvolgerà Caltrano, Carrè, Dueville, Fara, Lugo, Marano, Recoaro Terme, Monte di Malo, Santorso, San Vito di Leguzzano, Sarcedo, Thiene, Torrebelvicino, Valdagno, Velo d’Astico, Valli del Pasubio, Zanè e Zugliano.

La principale novità di quest’anno è il ritorno della rassegna nelle corti e nei giardini privati messi a disposizione dai cittadini, dopo tre anni in cui si è svolta in luoghi pubblici a causa della pandemia. “Torniamo allo spirito originario dell’iniziativa”, ha detto il sindaco di Marano Marco Guzzonato, “riportando il teatro negli spazi privati, grazie all’ospitalità delle famiglie, che accolgono con generosità gli artisti e il pubblico”.

La manifestazione è patrocinata dalla Provincia di Vicenza, a sottolineare l’importante rete di collaborazione intercomunale che la sostiene, riuscendo a coinvolgere un territorio molto vasto. “Grazie al “Teatro in casa” la cultura viene portata in una dimensione popolare e intima, non elitaria:

Al via l’undicesima edizione di “Teatro in casa”

Dopo tre anni in cui si è svolta in luoghi pubblici a causa della pandemia, la rassegna ritorna nelle corti e nei giardini privati messi a disposizione dai cittadini.

il teatro va incontro alle persone” ha affermato Anna Tessaro, assessora alla cultura del Comune di Valdagno. “Allo stesso tempo, questa è solo una tappa importante di un più ampio percorso di dialogo tra assessorati alla cultura, che si articola tutto l’anno e si concretizza in diverse iniziative”. Altra novità dell’undicesima edizione è l’ingresso nella rassegna del Comune di Thiene, con l’intenzione di “fare rete con

gli altri Comuni sulla cultura e proporla in tutte le sue diverse forme, da un punto di vista artistico e degli spazi, sempre accessibili”, come ha detto Ludovica Sartore, assessora alla cultura del Comune di Thiene. L’intero calendario, con 35 spettacoli fino al primo settembre, è disponibile su teatroincasa.org; la rassegna è a ingresso libero; i posti sono limitati ed è consigliata la prenotazione sul sito. ◆

Thiene piange la scomparsa di Mirella Meneghello

Il mondo dell’associazionismo thienese ha reso omaggio a Mirella Meneghello, la “maga dei costumi” che per decenni si è prodigata nel dietro le quinte insieme al marito Bepi Restiglian.

La città di Thiene ha salutato insieme un’amica e una sua colonna, in particolare quando si parla del mondo laborioso quanto silenzioso dell’associazionismo. Ha sempre unito queste due facoltà Mirella Meneghello, anima e fondatrice –insieme al marito Bepi Restiglian – degli “Amici di Thiene”.

Se ne è andata nel mese di maggio, in primavera, proprio in prossimità della manifestazione “Thiene tra fiori e sapori” che le è stata dedicata. Forza di volontà, spirito di servizio e un’abilità che tutti le riconoscevano contraddistinguono il ricordo di Mirella, che con le sue mani d’oro aveva e confezionato decine, forse centinaia di costumi, decorazioni e bambole che hanno dato un tocco di bellezza a tante manifestazioni thienesi, come Natale di fiaba e il Mercato Rinascimentale.

Dopo averle peraltro ideate spesso in prima persona. È stata a lungo la “regina di poche parole” del laboratorio dell’associazione, fino a quando la malattia l’ha debilitato sino a strapparla alla vita lo scorso 23 maggio. Una notizia che suscitato tristezza in tanti thienesi e un ricordo inestimabile che gli altri volontari del gruppo hanno voluto dedicare alla donna e nonna di tre nipoti, mancata all’età di 75 anni, e salutata al Duomo di Thiene, nel cuore della sua città. “Ti mettevi sempre in un angolo, ma quell’angolo diventava, ogni volta, il centro di tutto! Ci mancheranno – scrive l’associazione Amici di Thiene in un post – la tua abilità, la tua fantasia, il tuo modo schivo di pensare a tutti e a tutto, a volte burbero, ma pieno di vigore e di risorse per risolvere i problemi di ognuno. Ora sarai lì, a gestire altre abili mani,

in altri laboratori e a donare la tua energia ad altri angeli. Grazie per tutto Mirella, hai lasciato un segno indelebile in tutti noi, in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti”. ◆ [O.D.M.]

[22] ◆ Thiene MesePlus

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