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Lo sviluppo della retro-portualità
Per sviluppare l’attività inerente alla retroportualità a servizio del Porto di Trieste, Interporto ha pianificato una serie di importanti investimenti in sinergia con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, valorizzando il Decreto attuativo del 13 luglio 2017 sottoscritto dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e da quello dell’Economia. Il Decreto autorizza l’Autorità di Sistema Portuale ad assumere la gestione delle aree extra-doganali (i.e. Punto Franco), conferendo una significativa maggior competitività per l’intera area industriale regionale.
In tale contesto, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha individuato in una parte dell’area industriale di proprietà della società Wärtsilä Italia S.p.A. un sito per lo sviluppo di un’efficace retro-portualità del Porto di Trieste, in regime di Punto Franco, identificando in Interporto di Trieste la società veicolo per la realizzazione della suddetta progettualità. A dicembre 2017, Interporto di Trieste ha acquisito da Wärtsilä Italia S.p.A. 234.000 mq di terreni e capannoni siti nel Comune di San Dorligo della Valle (TS).
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I soci di riferimento ovvero l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Friulia S.p.A. e C.C.I.A.A. della Venezia Giulia hanno supportato il suddetto progetto, sottoscrivendo l’aumento di capitale della Società, al fine di assicurare il coordinamento e il potenziamento delle infrastrutture logistiche regionali come previsto dalla recente L.R. 31/2017. Friulia S.p.A., la finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, prima di sottoscrivere l’aumento di capitale ha rilevato le quote di proprietà della Regione FVG.
A dicembre 2018, Friulia S.p.A., in base alle previsioni dalla L.R. 31/2017, ha conferito la partecipazione della controllata Interporto di Cervignano del Friuli S.p.A. ad Interporto di Trieste. Questa operazione rappresenta il primo passo di un più ampio progetto di integrazione e coordinamento della retro-portualità a livello regionale con il coinvolgimento di altre infrastrutture presenti sul territorio permettendo la messa a sistema della logistica regionale.