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Lettera di presentazione
Il Presidente Giacomo Borruso
Il Direttore Generale Oliviero Petz Interporto di Trieste, alla fine del 2019, a partire dal suo gruppo dirigente ha maturato la consapevolezza dell’importanza che poteva avere, nell’ambito di un processo di rilevante sviluppo aziendale, la predisposizione di un documento che evidenziasse il sentiero evolutivo e le prospettive di un’impresa sempre più radicata nel sistema portuale e logistico triestino.
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Era a tutti ben chiaro il processo di trasformazione compiuto da Interporto, partendo dalla sua configurazione autoportuale degli anni ’70 del secolo scorso, alla sua connotazione attuale, da considerarsi per quanto positiva, un momento di semplice transizione verso più innovative configurazioni.
Il biennio 2018-19 è stato, in effetti, decisivo nella trasformazione di Interporto, anche grazie ad un significativo effetto di trascinamento dello sviluppo delle attività portuali e, soprattutto, come conseguenza di importanti acquisizioni che hanno più che raddoppiato le potenzialità operative del terminale. L’acquisizione di 234.000 metri quadri dal Gruppo Wärtsilä nel comune di Bagnoli della Rosandra e l’assunzione del controllo di Interporto di Cervignano del Friuli S.p.A., si configurano come operazioni che, da un lato hanno imposto all’Azienda di farsi carico di impegni finanziari molto gravosi e dall’altro hanno contributo a collocare l’infrastruttura in una posizione di grande rilievo strategico lungo le principali direttrici continentali e internazionali. Tenendo conto dei comprensori di proprietà e di quelli controllati, Interporto di Trieste può disporre di più di un milione di metri quadri di aree e si colloca, sotto il profilo dimensionale, ai primi posti nella graduatoria delle infrastrutture logistiche italiane. In ragione di tale crescita strutturale, Interporto di Trieste ha generato importanti ricadute occupazionali tanto che il suo organico è quasi raddoppiato nell’ultimo triennio, accrescendo la capacità e la qualità dei servizi da proporre ai Clienti oltre che le sinergie con le imprese insediate negli spazi contigui alla sede amministrativa. Le operazioni già realizzate negli ultimi anni si configurano, peraltro, come significative tappe del percorso che, in ottemperanza della decisione maturata nell’ambito della Regione Friuli Venezia Giulia, deve portare alla realizzazione di una Piattaforma Logistica Regionale, nella quale un ruolo cardine verrà attribuito a Interporto di Trieste, con la possibilità di una progressiva apertura nei confronti dell’integrazione, da realizzarsi attraverso al promozione di nuove sinergie e accordi strategici, nei confronti di primarie imprese operanti in vari settori della logistica internazionale. Tale percorso è destinato ad aprire nuovi spazi per importanti ricadute in termini del valore condiviso che Interporto di Trieste riuscirà a produrre per il territorio regionale nei prossimi anni.
L’insieme dei cambiamenti affrontati dall’Azienda, la consapevolezza dei risultati maturati e ancor di più dei traguardi da raggiungere hanno aumentato la convinzione circa il fatto che la Responsabilità Sociale d’Impresa abbia conquistato piena centralità nelle politiche aziendali.
Per questa ragione, con entusiasmo, giungiamo alla pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità che consideriamo un valido strumento di comunicazione capace di aprire nuove prospettive per il futuro per l’Azienda. Ciò sia in termini di maggiore trasparenza verso i portatori di interesse che di valutazione strategica delle performance non solo di natura economica, ma anche sociale ed ambientale.