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Iron Mais

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Pierpaolo Lauriola

Pierpaolo Lauriola

“Woodcock” è il nuovo album della band “rurale”, con un inedito e molte riletture, alcune delle quali decisamente sorprendenti

Partiamo dalle radici: mi raccontate come nasce “Woodcock”?

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Woodcock, come tutti gli altri album, nasce per dare energia, buon umore e fibra a chi sceglie di ascoltarci; siamo rimasti fedeli alla nostra linea , le nostre interpretazioni diventano come sempre dei veri e propri nuovi pezzi renden-

do quasi irriconoscibili le versioni originali, il tutto sempre accompagnato da inediti,in questo caso “Sole” che rappresenta chi siamo e cosa pensiamo sempre con un po’ di sarcasmo e ironia.

Come avete scelto i brani di cui fare la cover? C’è molto metallo

ma anche punk e qualche scelta decisamente pop...

Veniamo tutti da estrazioni e background musicali diversi, classica, stoner, psychobilly, folk, rock, hardcore eccetera eccetera e quindi nei nostri album cerchiamo di omaggiare oltre che gli ar-

tisti anche solo i brani che abbiamo amato e amiamo tuttora sempre e rigorosamente con il “Cock” duro!

Mi raccontate qualcosa dell’inedito, Sole?

I nostri pezzi nascono dalla voglia di esprimere sentimenti, pareri e pensieri, di solito i nostri brani sono sempre ironicamente pungenti e nel caso di Sole anche di protesta verso quelle persone che perdono tempo vivendo infelici, invidiose e insoddisfatte invece di agire, passare ai fatti e poi permettersi di riposarsi e prendere il sole, appunto da quí il titolo.

Con una cover che avete fatto in passato avete duettato con l’artista originale (Corona). Potendo sceglierne una da “Woodcock”, chi scegliereste per un duetto ora?

Scegliere un artista con questa parata di nomi storici sarebbe impossibile, potremmo però fare contenti tutti con un bel concerto insieme ai Clash, ai Van Halen o in un’altra vita con Michael Jackson, perché no?!

Siete famosi per la voglia di sorridere e le esibizioni dal vivo. Pare che questo periodo ce le abbia tolte entrambe. Come state vivendo la quarantena?

Noi siamo un gruppo che vale e dà molto dal vivo e questa situazione non può che farci male, come penso ai tanti musicisti nel mondo nella nostra stessa situazione... Viviamo un periodo che passerà alla storia, in questo momento di incertezze ci è consentito soltanto aspettare come tutti il ritorno della normalità anche nel campo della musica. Ovviamente in questo periodo ci dedicheremo a qualche diretta on line o collaborazione a distanza, a scrivere e suonare ma soprattutto a restare pronti per ricominciare ancora più carichi e forti di prima.

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