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“Dream On” è il nuovo lavoro di Alessandro “Gomma” Antolini, che per la prima volta utilizza la lingua italiana per le proprie visioni

l’intervista

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Prima domanda ovvia: perché il passaggio all’italiano, e perché ora?

R[Evolution] è stato un disco che ho concepito con la parola al servizio del suono in Dream On sentivo la necessità di una scrittura più estesa. Anche se ascolto e compongo brani con riferimenti più vicini al linguaggio musicale internazionale e/o d’oltremanica quando parliamo di testi penso che la lingua italiana sia più ricca di sfumature e Dream On aveva bisogno di queste.

Come va interpretato questo tuo invito al sogno? Quanto c’è di fuga da una realtà molto precaria come quella odierna?

il sogno va interpretato come un linguaggio notturno che pone il suo messaggio con simboli, parole alle volte sconnesse ma con senso compiuto, a una azione mentale e non fisica. Tutto questo per dire che non c’è alcuna fuga, semmai il desiderio che arrivi quello per cui si è sognato. Penso che la vita odierna come quella in passato possa riservare dei momenti difficili l’ unica differenza è che questa difficoltà oggi è di tutti indistinta-

mente.

Seppure in modo piuttosto “alternativo”, definisci questo disco come una sorta di concept. Qual è la storia che volevi raccontare?

Se mi scrivi questo vuol dire che non hai capito la storia che sta dietro a Dream On, o sbaglio? Nessun problema, la mia volontà era quella di creare una storia che permettesse chiunque ascoltasse il disco di esser protagonista senza alcuna verità da dire o da condividere. La tua domanda mi ha fatto capire che il mio intento è riuscito.

Tu produttore ti sei avvalso di ben tre produttori per il disco, tra l’altro anche di notevole fama. Ci spieghi perché e che cosa hanno regalato al disco?

Quando associo a me uso il termine “Produttore” lo intendo per il solo prodotto di cui sono anche l’autore cioè AGA. Produrre musica per me è stato un lavoro a tutto tondo come si dice “dalla semina al raccolto”. Naturalmente mi sono avvalso di studi e produttori con cui collaboro e con cui sono entrato in empatia già da diversi anni grazie al potenziale che ha il loro studio di registrazione. Colgo l’occasione anche per sottolineare che la scelta è stata di più studi di registrazione perché essendo AGA un progetto solista volevo avere con me la persona più giusta per il brano preso in questione. Peraltro, ringraziandoli tutti, ho cercato e cercherò sempre di unire le forze del territorio romagnolo e oltre che ormai conosco molto bene.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?

Ci sono in atto già alcune collaborazioni che concluderanno il lavoro di Dream On per poi arrivare al nuovo lavoro che suppongo vedrà luce nel 2021. Sarà un lavoro inedito nella sua forma meno nei contenuti e si avvarrà di collaborazioni a distanza e non. Nelle prossime uscite sui social vi terrò aggiornati. Concludo, in ultimo ma non per importanza, dicendo che quando ritornerà (spero al più presto) la possibilità di esibirsi avrò già pronto un live-set con il mio fedele Visual Art e compagno di avventure Gianni Giovanni Margotto.

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