Musicare 6/2013

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NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza

Anno XV Numero 6 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

Gioventù suonata

Non solo il Premio Paganini Ilya Gringolts, ma anche l’incantevole Francesca Dego, i pluripremiati Nordio e Bacchetti, le stelle del pianoforte Lisiecki e Buniatishvili. Le nuove generazioni della classica internazionale al Comunale di Vicenza, con i “miti” Kremer e King’s Singers.

Invento e canto!

Domenica 1 dicembre al Teatro Astra appuntamento imperdibile per bambini e famiglie: si giocherà con la Musica, guidati dal maestro Lanaro

Crescendo culturale

Nostra intervista a Jacopo Bulgarini d’Elci, vicesindaco e assessore alla Crescita: “Turismo, cultura e creatività: patrimoni inespressi della città su cui costruire il futuro”


rovate a pagina...

La stecca «Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico.» (Niccolò Paganini, 1782-1840, violinista)

Anno XV - Numero 6

Novembre - Dicembre 2013

coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Filippo Lovato Paolo Meneghini Andrea Scarpari impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolo della Società del Quartetto di Vicenza Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie

Paolo Pigato presidente Riccardo De Fonzo vice presidente Sandro Pupillo direttore generale Piergiorgio Meneghini direttore artistico Antonino Mangano tesoriere Donata Folco Zambelli Cattaneo Luciano Giacomelli Luca Trivellato consiglieri Antonio Dal Maso revisore dei conti organizzazione Giovanna Reghellin amministrazione Alessandra Melison comunicazione e segreteria Maria Carolina di Valmarana relazioni esterne Giovanni Costantini didattica musicale Paolo Meneghini ufficio stampa

NotEventi Braccia rubate alla matematica di Paolo Meneghini

MusicaMese Gringolts si fa in quattro di Andrea Scarpari

MusicaMese Lei, lui... e l’altro di Filippo Lovato

MusicaMese La grande scuola musicale dell’Est di Andrea Scarpari

MusicaMese Consummate entertainers di Filippo Lovato

Registri&Note

Giocando con la musica a cura della redazione

Frasi&Accordi

Vicenza, crescendo culturale di Giovanni Costantini

Tracce

Generazioni musicali, voci trasversali di Filippo Lovato

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Giovanni Costantini

La nota

È

sempre più difficile andare ad individuare la categoria dei cosiddetti “giovani”, col probabile rischio di offendere più di qualcuno. Non è solo un fatto anagrafico, che per altro sta slittando sempre più in avanti: oggi a 30 anni si è quasi freschi per un certo mondo del lavoro, tanto che è naturale avere figli verso i 35. Ma a 45 sembra già tardi per potersi spendere come “usato sicuro” all’interno dello stesso mondo. Altra prospettiva sulla questione vuole che, a parità di numero di anni della persona, in base al contesto in cui si utilizza il termine o al modo di far suonare quella parola, “giovane” possa essere un complimento o un aggettivo poco gradito. Perché se è bello essere giovani in rapporto alla carriera che si è già fatta, lo è meno nel momento in cui questo appellativo va a misurare anche l’esperienza o la “professionalità”. Non ce ne vogliano dunque gli artisti ospiti nei mesi a venire della Stagione della Società del Quartetto, che nella copertina di questo numero andiamo ad aggettivare così. Qualcuno di loro è giovane da tutti i punti vista, qualcun altro lo è in rapporto ad un settore in cui i “miti” possono calcare il palcoscenico fino alla morte. Altri ancora lo sono per il loro modo di vivere e di “fare musica”, attività fisica e cerebrale che può portare all’eterna giovinezza. Dopodiché lo sguardo deve andare a coloro che giovanissimi lo sono davvero: i bambini che l’1 dicembre affolleranno – ci auguriamo – il Teatro Astra per un pieno di musica e gioco con le note e i suoni, tra esecuzioni concertistiche e “numeri” di prestigio artistico, con anche le loro piccole voci a far da protagoniste. Sarà anche questa una “esposizione alla bellezza” – per riprendere la felice espressione del “giovane” vicesindaco Bulgarini d’Elci intervistato a pagina 12 di questo numero – che porterà ad una maggiore sensibilità artistica e culturale dei cittadini di domani. ●

In copertina: Ilya Gringolts, classe 1982, città di nascita Leningrado, oggi Sanpietroburgo. Premio Paganini 1998, sarà a Vicenza col suo quartetto il 25 novembre. Foto: Tomasz Trzebiatowski


NotEventi MusiCare Novembre-Dicembre 2013

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A Vicenza il “giovane artista dell’anno” (Gramophone): talento sbocciato a 5 anni, oggi ne ha 18

Braccia rubate alla matematica Figlio di orticoltori polacchi, genio appassionato ai numeri, Jan Lisiecki è un talento del pianoforte


104a Stagione Concertistica 13/14 giovedì 14 novembre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale

JAN LISIECKI

pianoforte

musiche di Messiaen, Bach, Paderewski, Martinu e Chopin

NotEventi

oggi la giovane star della musica - ma da un giorno all’altro è diventato il mio giocattolo preferito». Un “giocattolo” che lo ha portato a debuttare in pubblico a 9 anni e che gli ha fatto varcare la soglia della mitica Carnegie Hall di New York quando ne aveva 13. Poi è stato tutto un susseguirsi di premi internazionali, di debutti nelle sale da concerto più importanti del mondo, di grandi orchestre che lo hanno voluto in cartellone; e poi, ancora, il contratto in esclusiva per la prestigiosa etichetta discografica Deutsche Grammophon, il concerto al cospetto della Regina Elisabetta, decine di copertine di riviste specializzate, fino all’ultimo titolo - quello di “giovane artista dell’anno” - sancito poche settimane fa dalla rivista Gramophone. Quest’anno Jan Lisiecki ha tenuto un centinaio di concerti in ogni parte del mondo: dopo la nostra serata a Vicenza (unica data in nord Italia), sarà a Lione, Montreal, San Francisco, Lussemburgo e Zurigo. Ma fra tutti i sold-out collezionati in giro per il mondo, il suo concerto più emozionante rimane quello tenuto in una piccola cittadina della Polonia: i nonni in prima fila ad applaudirlo, con gli occhi lucidi di felicità. ● Paolo Meneghini

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L

ui, Jan Lisiecki, odia essere etichettato come “prodigio”, fondamentalmente perché non vuole essere scambiato per quei “fenomeni da baraccone” (ce ne sono tanti, in giro per il mondo) destinati a durare lo spazio di un paio di stagioni, per poi cadere nell’oblio. La sua, invece, è la storia di un autentico talento naturale sbocciato a 5 anni, distratto alla passione quasi maniacale per la matematica e coltivato con un lavoro meticoloso e molto impegnativo “alla stregua di un atleta che si allena duramente con l’obiettivo di salire sul podio più alto dei Giochi olimpici”. Al di là che il termine prodigio possa o meno piacergli, è un dato di fatto che il diciottenne pianista canadese sia uno dei più brillanti fenomeni della musica classica di oggi. Centonovanta centimetri di altezza, portamento aristocratico appena mitigato da uno sguardo ancora da ragazzino, l’efebico pianista canadese - qualcuno lo ha paragonato al Tadzio di “Morte a Venezia” - sta conquistando il mondo, forse e soprattutto perché nelle sue interpretazioni non c’è solo tecnica cristallina, ma tanto cuore e sentimento. «La musica può raggiungere l’anima, suscitare emozioni; quando suono - sono le sue parole - il mio cuore s’illumina: provo felicità e amore, ma anche dolore e tristezza e a quel punto il mio più grande desiderio è di condividere queste emozioni con il pubblico». Figlio unico di una coppia di orticoltori polacchi emigrati nello Stato dell’Alberta, in Canada, Jan ha avuto un’infanzia e un’adolescenza del tutto normali. Mamma Anita, che lo segue ovunque, ricorda che le regole, in casa Lisiecki, sono sempre state ben chiare: la priorità era andar bene a scuola (ha ultimato le superiori due anni fa), il pianoforte in secondo piano. In mezzo, le altre attività di qualsiasi ragazzino della sua età: i corsi di nuoto e la passione per lo sci. Bighellonare e fare le ore piccole in discoteca, quelle no. «Non ricordo un momento preciso nel quale mi sono innamorato del pianoforte - racconta

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MusicaMese

Filippo Gamba pianista-ospite in un programma con Haydn, Dvořák, Bartók

Gringolts si fa in quattro Assieme al premio Paganini 1998, tre musicisti “di razza” per quell’alchimia chiamata quartetto

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are musica con un gruppo di amici è, per chi suona, un’attività gratificante e piacevole: la dimensione ristretta di un piccolo nucleo consente infatti di scacciare la solitudine dell’esecuzione solistica se non addirittura individuale (di cui “soffrono” soprattutto i pianisti), senza imporre la presenza di un direttore che guidi la compagine e indirizzi l’interpretazione. Sono dunque numerose le formazioni cameristiche, come il Gringolts Quartet, nate su iniziativa di solisti o orchestrali. Ilya Gringolts, ad esempio, è uno dei più grandi violinisti europei, ha vinto premi prestigiosi, fra cui il Paganini nel 1998, e si esibisce come solista con numerose orchestre; contemporaneamente, Anahit Kurtikyan e Claudius Herrmann suonano nell’Orchestra dell’Opera di Zurigo.

104a Stagione Concertistica 13/14 lunedì 25 novembre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale

GRINGOLTS QUARTET archi FILIPPO GAMBA pianoforte musiche di Haydn, Bartók e Dvořák

Quando nel 2008 i tre incontrano la violista Silvia Simionescu, il Quartetto si costituisce in modo quasi spontaneo. Il Gringolts, insieme al pianista Filippo Gamba, porterà a Vicenza un programma originale, che associa compositori fra loro assai lontani: Franz Joseph Haydn, col Quartetto op.76 n.5, Béla Bartók, di cui sarà eseguito il Quartetto n.3, e Antonin Dvořák per il Quintetto col pianoforte. Le tre composizioni proposte sono tuttavia accomunate da un carattere quasi “sperimentale”, che le distingue nel corpus di ciascun autore. Haydn, che nel ‘700, tra i primi, ha definito la forma-sonata, decide nel primo movimento di questo Quartetto di abbandonarla, giocando nelle due sezioni con il medesimo tema e rinunciando così all’alternanza; Bartók propone addirittura un quartetto in un solo tempo, in cui esalta le dissonanze, l’allontanamento dal sistema tonale e l’utilizzo quasi percussivo degli archi. Dvořák sceglie infine un organico che, con l’aggiunta di un pianoforte alla formazione tradizionale del quartetto (due violini, una viola ed un violoncello), ha pochi precedenti. ● Andrea Scarpari


Due violinisti e un pianista: formazione originale il 2 dicembre sul palco del Comunale

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on si ritrovano di frequente assieme sul palco due violinisti e un pianista. Ma se i tre sono Francesca Dego, Domenico Nordio e Andrea Bacchetti c’è poco da speculare sul risultato dell’inedita combinazione. Provare per credere, lunedì 2 dicembre alle 20.45 nella sala grande del Comunale. Domenico Nordio, vincitore a 16 anni del concorso Viotti (con Menuhin presidente di giuria) e a 17 dell’Eurovision Young Musicians di Amsterdam, è noto al pubblico del Quartetto. Or son pochi anni, ha eseguito l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Andrea Bacchetti, già enfant prodige (debutto a undici anni con i Solisti Veneti), è oggi un pianista di riconosciuta originalità, con uno spiccato gusto per la riscoperta di un repertorio, specie italiano, trascurato. Ecco le incisioni di opere

104a Stagione Concertistica 13/14 lunedì 2 dicembre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale

DOMENICO NORDIO violino FRANCESCA DEGO violino ANDREA BACCHETTI pianoforte musiche di Bach, Leclair, Prokof’ev, Händel - Halvorsen, Shostakovich e Sinding

di Benedetto Marcello, Galuppi, Cherubini e il recente CD con gli inediti di Domenico Scarlatti. Il Quartetto, qualche tempo fa, gli affidò l’esecuzione integrale delle suite inglesi e francesi di Bach. Nuova a Vicenza è Francesca Dego, ventiquattrenne allieva di Salvatore Accardo che la definisce “uno dei più straordinari talenti che abbia mai incontrato”. La Deutsche Grammophon deve condividere il giudizio visto che l’ha messa a contratto. CD d’esordio: i capricci di Paganini, niente meno. Il programma del concerto prevede prima Bacchetti da solo impegnato con la Toccata in Mi minore BWV 914 e la Suite francese in Sol maggiore BWV 816 di Bach, poi Dego e Nordio alle prese con la Sonata op. 3 n. 5 di Leclair, la Sonata per due violini di Prokof’ev e la celebre Passacaglia di Händel trascritta da Halvorsen. Nella parte finale tutti e tre suoneranno i cinque pezzi per due violini e piano di Shostakovic e la Serenata op. 92 del norvegese Christian Sinding. Poco noto Sinding, morto a ottantacinque anni nel 1941, si formò nei conservatori tedeschi, ma fu sensibile ai canti della sua terra. ● Filippo Lovato

MusicaMese

Lei, lui… e l’altro

MusiCare Novembre-Dicembre 2013

Dego, Bacchetti e Nordio: tre assi italiani per un programma da Bach a Sinding

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MusicaMese

Gidon Kremer e il suo strepitoso trio il 9 dicembre al Teatro Comunale di Vicenza

La grande scuola musicale dell’Est Dal grande Rachmaninov al meno noto Weinberg: Mosca capitale culturale

Gidon Kremer

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104a Stagione Concertistica 13/14 lunedì 9 dicembre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale

GIDON KREMER violino GIEDRE DIRVANAUSKAITE violoncello KHATIA BUNIATUSHVILI pianoforte musiche di Rachmaninov, Weinberg e Shostakovich

Khatia Buniatishvili

Giedre Dirvanauskaite

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ietro il Grande e i suoi successori chiamarono architetti, pittori, musicisti italiani ed europei, a lavorare alla corte zarista, per costituire le grandi Istituzioni che mancavano ad una Russia ancora culturalmente arretrata. La dipendenza dall’arte mitteleuropea si ridusse progressivamente dal XIX secolo, quando a Mosca e a San Pietroburgo crebbero movimenti e correnti autonomi che svilupparono - o meglio, fecero emergere - un’identità più autenticamente nazionale, fondata su caratteri spesso contrapposti a quelli occidentali. In campo musicale ebbero grande importanza i Conservatori, e proprio quell’ambiente musicale della capitale russa può essere considerato il fulcro del concerto in cartellone il prossimo 9 dicembre: non solo a Mosca si perfezionò Gidon Kremer con il leggendario David Oistrach, ma in quella città studiò e visse Rachmaninov, prima di trasferirsi negli States, e operarono Shostakovich e Mieczyslaw Weinberg.

Weinberg (1919 - 1996) è una figura meno nota, che Kremer, con la violoncellista lituana Giedre Dirvanauskaite e la pianista georgiana Khatia Buniatishvili, farà conoscere al pubblico della Società del Quartetto di Vicenza. Nato in Polonia da famiglia ebrea, Weinberg si salvò dalla Shoah, unico della sua famiglia; nel 1943 conobbe il più maturo Shostakovich, che rimase impressionato dalla sua Prima Sinfonia e con il quale instaurò un fortissimo legame intellettuale ed umano, proseguito durante tutta la vita. Compositore fecondissimo, Weinberg lasciò un’ampia produzione sinfonica e cameristica, ispirata in parte ai più celebri contemporanei, ma ricca di elementi personali, che richiamano la sua origine ebraica e permeati da un’intima religiosità. Un programma, dunque, che si raccorda perfettamente tra gli autori che presenta e gli esecutori che lo interpretano, esponenti della grande scuola musicale dell’Est. ● A. S.


A Vicenza la magia dei King’s Singers: la purezza di sei voci, i “numeri” di sei artisti strepitosi

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er il King’s College di Cambridge, fondato da Enrico VI alla metà del Quattrocento, sono passati fior di cervelli. Hanno studiato lì John Eliot Gardiner e Orlando Gibbon, John Maynard Keynes, economista fin troppo citato, un logico del calibro di Alan Turing, scrittori, come E.M. Forster e Salman Rushdie, lo storico Eric Hobsbawm, e si potrebbe andare avanti a lungo. Il King’s ha da tempo immemore un coro. Nel 1968 sei studenti che facevano parte della formazione corale del college costituiscono i King’s Singers. Debuttano il primo maggio di quell’anno. Il nuovo gruppo, che canta a cappella, conquista subito il pubblico inglese. Attraversano l’oceano e furoreggiano anche negli USA, grazie alle frequenti partecipazioni a The tonight show di Johnny Carson.

104a Stagione Concertistica 13/14 giovedì 19 dicembre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale

THE KING’S SINGERS

ensemble vocale

CHRISTMAS WITH THE KING’S SINGERS

Oggi i King’s Singers tengono concerti in tutto il mondo, commissionano nuove opere corali, cantano in TV, perché sanno combinare repertorio colto e leggero e sanno affrontarli con eguale perizia. Nessuno degli attuali cantanti era presente nella formazione che debuttò nel 1968. In tutto ventidue vocalist hanno fatto parte della formazione, succedendosi nel corso del tempo. Tra quanti li hanno influenzati i King’s Singers citano anche i Comedian Harmonists che sono passati per Vicenza nel 2012. Il gruppo vocale inglese (David Hurley e Timothy Wayne-Wright, controtenori; Paul Phoenix, tenore; Christopher Bruerton e Christopher Gabbitas, baritoni e il basso Jonathan Howard) si esibirà al Comunale, ospite del Quartetto, giovedì 19 dicembre alle 20.45 in un concerto intitolato “Christmas with the King’s Singers”. Il programma prevede pezzi classici di Lasso, Praetorius e Sweelinck, opere più moderne di John Rutter, Herbert Howells, Francis Poulenc e Gabbitas e canti della tradizione. Non guasta sapere che questi formidabili cantanti sono anche, come si legge nel loro sito, “consummate entertainers”. ● F. L.

MusicaMese

Consummate entertainers

MusiCare Novembre-Dicembre 2013

Giovedì 19 dicembre “Christmas with the King’s Singers”, con brani colti e canti tradizionali

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Registri&Note

Domenica 1 dicembre, Teatro Astra: appuntamento imperdibile per bambini e famiglie

Giocando con la Musica

MusiCare Novembre-Dicembre 2013

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n bene prezioso che appartiene a tutti noi: accompagna le nostre giornate, sottolinea i momenti di gioia e quelli tristi, ci galvanizza e ci fa riflettere, ci esalta e ci rilassa. Questa è la Musica. Con la Musica si può avere un approccio “impegnato” ma - perché no - anche ludico e divertente, perché con la Musica si può, si deve ridere e scherzare. Per esempio smontandola e rimontandola, improvvisando, inventando al momento. Come il nostro dolce preferito è fatto di uova, farina, zucchero e burro (più qualche “tocco” segreto), così anche la Musica ha i suoi ingredienti, che si chiamano melodia, ritmo, armonia, timbro e, nella musica cantata, anche parola. Come un gran pasticcere, il maestro Mario Lanaro vi farà vedere come nasce un brano musicale, con le giuste dosi e tempi di cottura (più qualche piccolo “trucco” del mestiere); vi farà scoprire come funziona un’orchestra e come la si guida. Un pomeriggio per bambini e famiglie, da gustare tutto d’un fiato, dove la musica diventa un gioco. Sul palcoscenico, un direttore vero, un quartetto d’archi di professionisti, un’orchestra giovanile, e la platea che si trasforma in un grande coro. Prima l’orchestra d’archi “Santa Libera” ed il Quartetto

Quartetto Quartini

Mario Lanaro

Un maestro “pasticciere”, un quartetto ed un’orchestra giovanile, e la platea diventa un coro

Quartini eseguiranno dei brani - presentati e “spiegati” dal maestro Lanaro - per soli strumenti. Poi interverrà anche il pubblico, mentre il “compositore in residence” darà intonazione e ritmo ai nomi e cognomi dei presenti, con esecuzione estemporanea. “Invento e Canto”: appuntamento domenica 1 dicembre al Teatro Astra di Vicenza, con inizio alle ore 16,30. Biglietto unico 3 euro in vendita presso la sede della Società del Quartetto di Vicenza. ●

Scrivi che ti canto attività 2013/2014

Concorso di testi per la musica

Riservato alle Scuole Primarie (IV e V) e Secondarie di I grado (I, II, III). Sono previsti premi in denaro o in materiale didattico per i 6 lavori selezionati dalla giuria.

Fare un bel coro

Videolezioni sul canale YouTube della Società del Quartetto.

Corso per docenti

Tre incontri a frequenza gratuita di 2 ore ciascuno (giovedì 7-14-21 novembre 2013, dalle 17 alle 19) presso la sede della Società del Quartetto. info: tel. 0444 543729 / progetti@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org


terza edizione

gennaio - aprile 2014

Intesa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza organizzano un corso di formazione orchestrale per diplomandi e diplomati (fino ai 25 anni - 30 anni per i contrabbassi) in strumenti ad arco. Lo scopo di Progetto Orchestra è quello di favorire la crescita artistica delle nuove generazioni di orchestrali nel sempre più difficile cammino della carriera musicale. SVOLGIMENTO Il corso avrà inizio nel mese di gennaio 2014 e si protrarrà fino ad aprile 2014. Sarà condotto dal maestro Leon Spierer, già primo violino dei Berliner Philharmoniker. SEDE DEL CORSO Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari Vicenza, Contrà Santa Corona 25 - tel. 800.578875 ORGANICO PREVISTO La partecipazione attiva al corso è limitata a 14 allievi effettivi: 4 violini primi, 4 violini secondi, 3 viole, 2 violoncelli, 1 contrabbasso. TERMINE UTILE PER L’ISCRIZIONE Venerdì 13 dicembre 2013 (quota di iscrizione euro 30,00, frequenza al corso gratuita). BORSA DI STUDIO FATIMA TERZO BERNARDI A conclusione del corso, un’apposita Commissione presieduta dal maestro Leon Spierer, segnalerà l’allievo più promettente al quale verrà assegnata una borsa di euro 3.000,00 per il proseguimento degli studi, messa a disposizione dalla famiglia di Fatima Terzo Bernardi, alla quale la borsa stessa è intitolata. ulteriori informazioni si potranno avere presso la segreteria: Società del Quartetto di Vicenza www.quartettovicenza.org / info@quartettovicenza.org / tel. 0444 543729 / fax 0444 543546


Frasi&Accordi

Jacopo Bulgarini d’Elci, vicesindaco e assessore alla Crescita, illustra le linee programmatiche

Vicenza, crescendo culturale

“Turismo, cultura e creatività sono i patrimoni inespressi della città, i nuovi assi su cui costruire”

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a chiacchierata inizia spontaneamente, senza troppi cerimoniali e con una bella stretta di mano. «La quantità di input che arriva in una giornata è indescrivibile: ti viene sottratto il tempo di pensare». Cordialità nei confronti dell’interlocutore e sobrietà nel rispetto di un’agenda fitta ben si fondono nei modi eleganti ed al tempo stesso “concreti” del vicesindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d’Elci. «Ogni incontro, iniziativa, proposta, può celare un’opportunità per la città, ma è difficile far fronte adeguatamente a tutto, soprattutto considerata la varietà dei settori coinvolti». Il giovane vicesindaco - 35 anni, un record per la politica italiana - riunisce in sé, sotto il titolo di assessore alla Crescita, le deleghe a cultura, turismo, creatività, comunicazione, relazioni e progetti di sviluppo integrato con associazioni economiche, Università, Fiera. Perché questo termine, “Crescita”? «La nuova struttura delle deleghe risponde ad una logica funzionale, in cui ciascun aggregato di settori di competenza va a costituire un macro obiettivo: ecco allora la Crescita, la Semplificazione, la Progettazione, e via dicendo. Non è quindi una questione terminologica o di mera comunicazione: usiamo nuovi termini per nuove funzioni». E come verrà declinata questa “crescita”? «La risposta sta appunto nelle deleghe di

competenza dell’assessorato: cultura, turismo, creatività… che sono gli assi su cui costruire lo sviluppo futuro, della città e degli individui. Gli assi tradizionali, soprattutto in campo economico, hanno ceduto e, in parte, non sono ambiti in cui un’amministrazione comunale possa agire. Quindi, paradossalmente in tempi di crisi economica, pensiamo che la crescita possa derivare da questi patrimoni inespressi della città». Turismo in primis, giusto? Vi è un grave abisso tra le potenzialità di Vicenza e la presenza di turisti in città. «È vero. Da un lato è una colpa storica di chi ha amministrato Vicenza, dall’altro è responsabilità di un intero territorio che non ha sentito quest’esigenza perché già sazia di altre forme di arricchimento e diffidente nei confronti del “foresto”. La città ha bisogno di essere esposta ai germi della modernità, e la musica è cambiata negli ultimi due, tre anni, grazie all’operato della scorsa amministrazione Variati: la riapertura della Basilica, la promozione della città attraverso la mostra “Da Raffaello a Picasso”, la riformulazione degli Spettacoli Classici all’Olimpico… è presto per fare dei bilanci, ma la tendenza è cambiata». La mostra in Basilica, da una parte, e gli spettacoli all’Olimpico, dall’altra, esprimono numeri molto diversi: come ripartire gli investimenti?


Jacopo Bulgarini d’Elci Vicesindaco e Assessore alla Crescita Anni: 35 Stato civile: “Celibe suona male, meglio fidanzato” Titolo di studio: Maturità classica Professione: Professionista della comunicazione “in prestito alla politica” Hobby: Serie TV americane, Videogames Musica: “Un po’ di tutto…Cohen, De Andrè per la musica italiana, i Radiohead…”

Giovanni Costantini

Frasi&Accordi

ridurlo. Credo si debba operare sui media, ossia su come intendiamo comunicare la cultura. In TV, ad esempio, la cultura non passa: non è un discorso snob, è proprio il medium ad essere sbagliato. E comunque non può bastare l’operato di un’amministrazione: dev’esserci la disponibilità del singolo ad investire in cultura: libri, spettacoli, concerti…». Qualcuno potrebbe obiettare che in tempo di crisi non è facile far passare questi concetti. «Sono il primo ad essermi battuto per l’accessibilità gratuita alla terrazza della Basilica, perché quello deve essere un luogo di incontro, conoscenza, riflessione, di tutti. Tra l’altro da quella prospettiva anche il vicentino abituato a vivere tra le strade di Vicenza può avere un’altra visione, più complessiva, della propria città: può “disegnarla”. Ciò detto, c’è bisogno di dare valore al prodotto culturale: la gente è abituata a pagare tutto, dalle scarpe alla pizza fino al posto auto; e paradossalmente si dà valore proporzionale al prezzo che si paga. Per cui devo far competere il concerto con la pizza, sempre restando su cifre accessibili». Oltre a ripensare il sistema-cultura di Vicenza in funzione del turismo, quindi, bisogna anche costruire o quantomeno allargare il pubblico locale: da dove partire? «Il Teatro Comunale, i cui eventi raccolgono prevalentemente pubblico del territorio, sta avendo bei numeri, con una programmazione di oltre duecento serate; la mostra di Goldin ha segnato il sessanta per cento visite dalla provincia; per gli Spettacoli Classici è presto per fare un bilancio. Stiamo pensando ad una giornata alla settimana di apertura gratuita di musei e monumenti riservata ai vicentini: il turista dall’esterno paga, il cittadino no. Sono convinto che solo facendo vivere e conoscere in modo naturale e accessibile questi luoghi, anche il vicentino potrà arricchirsi e vivere la città in modo migliore: la definirei una “esposizione alla bellezza”. Inoltre a breve riapriremo la parte palladiana di Palazzo Chiericati e sarà necessario ripensare l’organizzazione urbana di Piazza Matteotti, che oggi come oggi non è una vera piazza ma uno spazio frammentato». ●

MusiCare Novembre-Dicembre 2013

«La città ha bisogno essa stessa di crescere, quindi bisogna distribuire l’investimento, e questo non può avvenire solo sulla base dei numeri di ritorno che mi dà». Parlando di turismo e di una città da far conoscere a volte si perdono di vista i cittadini, ossia proprio coloro che la frequentano tutti i giorni, ma che non sempre la “vivono” o la conoscono: questo è probabilmente uno dei motivi per cui oggi il turismo soffre. «C’è sicuramente il rischio “cultural divide”, a cui faccio riferimento nelle mie linee programmatiche nel senso di lavorare per

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Tracce MusiCare Novembre-Dicembre 2013

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Da Byrd a Sting, da Lennon a Pärt, fino all’eredità di Čajkovskij in Kissine: qualità senza tempo

Generazioni musicali, voci trasversali “The best of the Kings’ Singers”: dal classical al light, sempre strong!

Kissine e Čajkovskij, la fine e l’inizio. Il trio Kremer allo specchio della musica russa.

autore AA.VV. titolo CD The best of the Kings’ Singers interpreti The King’s Singers etichetta 2CD Signum Records, SIGCD297, DDD, 2012

autore V. Kissine, P. I. Čajkovskij titolo CD Piano trios interpreti Gidon Kremer (vl), Giedre Dirvanauskaite (vlc), Khatia Buniatishvili (pf) etichetta CD ECM New Series, 2202, DDD, 2011

Ecco il meglio dei King’s singers, versione classical (CD 1) e light (CD 2). Voci acrobatiche che si muovono a loro agio tanto con Carlo Gesualdo che con Leonard Cohen. E cantano in tutte le lingue. Qui abbiamo latino, greco, inglese, francese, ceco, russo e finlandese. Ascolti Byrd o Pärt, Gibbon o Sibelius e percepisci quella rarefatta tessitura da coro angelico, con voci flautate e intonazione adamantina. Poi passi a Sting, Nat King Cole, Lennon & McCartney, Neil Young e senti un diverso mordente, capita addirittura che le voci si forzino ad arrochire. Troppo educate per il repertorio light? Maybe. Ma questi sei vocalist che fanno tutto senza strumenti, accompagnandosi con onomatopee o con lo schiocco delle dita, giocano e coinvolgono ogni volta che decidono di far vibrare le corde vocali. Prendete Hallelujah del citato Cohen: impossibile rimanere indifferenti anche se il vecchio Leonard è un’altra cosa. Che il light sia diventato strong? Forse lo è sempre stato e ci volevano i King’s singers per farcelo capire. ●

Victor Kissine scrive il trio “Zerkalo” (“Specchio”, come il fluido film di Tarkovsky) e ne tesse l’astratta simmetria, riflettendo su un verso che Anna Achmatova dedica agli specchi. Čajkovskij dedica il suo trio in la minore “à la memoire d’un grand artiste”, Nikolai Rubinstein, e idealmente ne racconta la vita. Per Jürg Stenzl la fine e l’inizio della musica da camera in Russia. In questo CD le due opere si toccano, scivolano l’una nell’altra: Khatia Buniatishvili sillaba tra le pause di silenzio i fiochi ultimi suoni di Kissine. Poi una pausa più lunga. Poi la distesa melodia con cui Čajkovskij apre il suo capolavoro e il paesaggio di Kissine viene avvolto da vampe di fuoco. O si potrebbe dire che “Zerkalo”, ultimato nel 2009, è l’immagine prosciugata della fastosa partitura del 1882. Kremer, Dirvanauskaite e Buniatishvili hanno capito che le due partiture non sono estranei che non si parlano, ma individui di generazioni differenti che condividono antenati comuni e un comune vincolo di sangue. ● a cura di Filippo Lovato

NUOVO LOOK PER IL SITO DEL QUARTETTO

Da pochi giorni il sito www.quartettovicenza.org è online con un restyling che lo rende più facilmente consultabile anche con tablet e smartphone. L’architettura del sito è incentrata sull’attività concertistica, divisa in tre sezioni (stagione concertistica, festival Omaggio a Palladio e altri concerti), ma trovano ampio spazio anche le iniziative per la scuola e per la formazione.


tutti i concerti hanno inizio alle ore 20:45 e si tengono presso il

venerdì 17 gennaio 2014

CAMERON CARPENTER

pianoforte con pedaliera “doppio Borgato” DA BACH A... CARPENTER venerdì 25 ottobre 2013 ricordando il marchese Giuseppe Roi

lunedì 3 febbraio 2014

Bach: I sei Concerti Brandeburghesi

musiche di Beethoven, Debussy, Ravel e Respighi

lunedì 4 novembre 2013

giovedì 20 febbraio 2014

LE CONCERT DES NATIONS JORDI SAVALL direttore

SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA TEMENUSCHKA VESSELINOVA fortepiano

musiche di Wolfgang Amadeus Mozart

giovedì 14 novembre 2013 JAN LISIECKI pianoforte musiche di Messiaen, Bach, Paderewski, Martinu e Chopin lunedì 25 novembre 2013

LEONIDAS KAVAKOS violino ENRICO PACE pianoforte

ENRICO PIERANUNZI pianoforte alessandro Carbonare clarinetto GABRIELE PIERANUNZI violino

Rag, Blues e altre storie... lunedì 10 marzo 2014

TRIO DI PARMA

Dvořák: Integrale dei Trii con pianoforte (2° concerto)

GRINGOLTS QUARTET archi FILIPPO GAMBA pianoforte

lunedì 24 marzo 2014

musiche di Haydn, Bartók, Dvořák

L’Europa incontra le Americhe

lunedì 2 dicembre 2013

venerdì 4 aprile 2014

DOMENICO NORDIO violino FRANCESCA DEGO violino ANDREA BACCHETTI pianoforte

musiche di Bach, Leclair, Prokof’ev, Händel-Halvorsen, Shostakovich, Sinding lunedì 9 dicembre 2013

GIDON KREMER violino GIEDRE DIRVANAUSKAITE violoncello KHATIA BUNIATISHVILI pianoforte

musiche di Rachmaninov, Weinberg e Shostakovich giovedì 19 dicembre 2013

THE KING’S SINGERS

CHRISTMAS WITH THE KING’S SINGERS martedì 7 gennaio 2014

LEONORA ARMELLINI pianoforte

musiche di Chopin

ITALIAN SAXOPHONE QUartet

ANGELA HEWITT pianoforte Bach: L’Arte della Fuga BWV 1080 lunedì 14 aprile 2014

SALVATORE ACCARDO violino LAURA GORNA violino FRANCESCO FIORE viola CECILIA RADIC violoncello

Mendelssohn-Bartholdy: Integrale dei quartetti per archi (1° concerto)

INFORMAZIONI

BIGLIETTI STAGIONE CONCERTISTICA Concerti del 25 ott. - 9 dic. - 19 dic. - 17 gen. - 3 feb. - 4 apr. - 14 apr. Intero: € 25 / Ridotto Over65: € 20 / Ridotto Under30: € 12 Concerti del 4 nov. - 14 nov. - 25 nov. - 2 dic. - 7 gen. - 20 feb. - 10 mar. - 24 mar. Intero: € 20 / Ridotto Over65: € 15 / Ridotto Under30: € 10,60 Società del Quartetto di Vicenza Vicolo Cieco Retrone, 24 - Vicenza / tel. 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org / www.quartettovicenza.org


SAVE THE DATE

gli appuntamenti segnalati dalla Società del Quartetto di Vicenza

7-14 21 Corso per docenti

NOVEMBRE 2013 ore 17:00 Scrivi che ti canto 2013/2014 Sede Società del Quartetto (Vicolo Cieco Retrone, 24)

14 25 1 2 9 19

Corso a frequenza gratuita tenuto dal maestro Mario Lanaro NOVEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

JAN LISIECKI pianoforte musiche di Messiaen, Bach, Pederewski, Martinu e Chopin NOVEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

GRINGOLTS QUARTET archi FILIPPO GAMBA pianoforte musiche di Haydn, Bartók e Dvořák DICEMBRE 2013 ore 16:30 Scrivi che ti canto 2013/2014 Teatro Astra di Vicenza (biglietto unico € 3,00)

INVENTO E CANTO A Teatro la musica diventa un gioco. Un evento per il pubblico delle famiglie con il maestro Mario Lanaro e l’Orchestra d’archi Santa Libera DICEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

DOMENICO NORDIO violino FRANCESCA DEGO violino ANDREA BACCHETTI pianoforte musiche di Bach, Leclair, Prokof’ev, Händel-Halvorsen, Shostakovich e Sinding DICEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

GIDON KREMER violino GIEDRE DIRVANAUSKAITE violoncello KHATIA BUNIATISHVILI pianoforte musiche di Rachmaninov, Weinberg e Shostakovich DICEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

THE KING’S SINGERS ensemble vocale CHRISTMAS WITH THE KING’S SINGERS Società del Quartetto di Vicenza vicolo cieco Retrone, 24 - 36100 Vicenza tel. 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org

il periodico Musicare è realizzato grazie a:


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