Musicare 6/2014

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NOVEMBRE-DICEMBRE 2014 la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza

Anno XVI Numero 6 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

Quale futuro senza?

Senza Claudio Abbado. Ma anche senza la “sua” Orchestra Mozart, ferma dal gennaio scorso per mancanza di fondi. E mentre la Società del Quartetto sostiene i giovani musicisti e la loro formazione, un’Italia sempre più povera chiude orchestre e teatri.

Oggi Bach, domani Chopin

Dai concerti per clavicembalo alle mazurke per pianoforte: due serate sulle tastiere con Pierre Hantaï e Leonora Armellini.

Un Messiah “profano”

Il capolavoro su testi sacri di Händel nel suo contesto originario: a teatro. Stuttgart Barockorchester e Frieder Bernius garanzia di “elevazione”.


rovate a pagina...

La stecca «Capire la musica non è meno essenziale della comprensione filosofica dell’umana natura». (Daniel Barenboim, pianista e direttore d’orchestra argentino-israeliano)

Anno XVI - Numero 6

Novembre-Dicembre 2014

coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Filippo Lovato Paolo Meneghini Andrea Scarpari impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolo della Società del Quartetto di Vicenza Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie Per questo numero si ringrazia Diego Razzetti

Paolo Pigato presidente Riccardo De Fonzo vice presidente Sandro Pupillo direttore generale Piergiorgio Meneghini direttore artistico Antonino Mangano tesoriere Donata Folco Zambelli Cattaneo Luciano Giacomelli Luca Trivellato consiglieri Antonio Dal Maso revisore dei conti organizzazione Giovanna Reghellin amministrazione Alessandra Melison comunicazione e segreteria Maria Carolina di Valmarana relazioni esterne Giovanni Costantini MusiCare Paolo Meneghini ufficio stampa

Ouverture

Aspettando di sentire la nota che accorda... di Filippo Lovato

MusicaMese

Il suono giovane della storia di Filippo Lovato

MusicaMese

Una serata al Cafè Zimmerman di Andrea Scarpari

MusicaMese Soddisfazioni in ballo di Giovanni Costanini

NotEventi

Un Messiah “profano” di Giovanni Costantini

Echi

Tradizioni da palcoscenico di Paolo Meneghini

Tracce

Pièces francesi, Oratorien tedeschi di Filippo Lovato

4 4 6 7 10 12 14


Giovanni Costantini

La nota

P

er entrare in un’istituzione orchestrale, solitamente, bisogna superare un’audizione che richiede una preparazione paragonabile a quella di un atleta e a quella necessaria per un grosso esame universitario. Una discreta formazione culturale e più di qualche lezione con bravi maestri non sempre vicini a casa, sono elementi pressoché essenziali per metterci la faccia, prima ancora che il suono. Per entrare nella casa del “Grande fratello” sembrano essere richieste qualità e preparazione differenti, come testimoniano i filmini ufficiali dei provini di selezione: fondamentale non sapere cos’è il “tallone d’Achille” e confonderlo col tallone “da killer”; non sapere se è la Terra che ruota attorno al sole o viceversa; se si studiano lingue straniere è preferibile non saper tradurre nemmeno la parola “casa”; infine, Bud Spencer, Terence Hill e Maldini sono notoriamente dei “personaggi storici”, mentre Michelangelo era uno scrittore e Romeo un guerriero greco. Niente di nuovo. Ma quando mi arriva da Roma la telefonata di un ex compagno di studi di Conservatorio, il contrasto è ancora più duro: “Ci hanno mandato la lettera di licenziamento, il Teatro dell’Opera di Roma chiude. Adesso attaccano anche le Fondazioni, non solo le istituzioni concertistiche, non c’è più speranza”. Molto si potrebbe dire su come la politica italiana ha amministrato negli anni questi soggetti, e altrettanto si potrebbe discutere di determinati “benefici” di cui la categoria dei lavoratori dello spettacolo ha goduto, come altre. Una cosa, però, è certa: il problema, prima ancora che economico, è culturale: la scuola italiana ancora non insegna la musica e la storia della musica; la tv veicola per lo più “roba di consumo”. Quale futuro, dunque, per le orchestre, i teatri, la musica? Qualcuno sostiene si faccia prima a cambiare Paese che a cambiare il Paese. Chissà, se la vita gli avesse concesso di onorare quel titolo di Senatore a vita, se Claudio Abbado sarebbe riuscito a cambiare qualcosa. Intanto la “sua” Orchestra Mozart è ferma dal giorno della sua dipartita, per mancanza di fondi. Ma qualcuno non si rassegna, e mette in cartellone l’Accademia della Mozart, primavera di un’estate che forse non verrà. ●

In copertina: Il grande direttore d’orchestra Claudio Abbado (Milano 1933 - Bologna 2014), fondatore dell’Orchestra Mozart e della relativa Accademia, che si esibirà a Vicenza il 17 novembre. Foto: credit Kasskara/DG


Accademia dell’Orchestra Mozart

MusicaMese

Orchestra. Nel segno di Abbado, i “cadetti” italiani diretti dall’oboista Lucas Macías Navarro

Il suono giovane della storia L’Accademia dell’Orchestra Mozart è un vivaio di talenti voluto da un’istituzione del 1666

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Claudio Abbado

MusiCare Novembre-Dicembre 2014

I

l contributo di Claudio Abbado alla sopravvivenza e alla diffusione della musica non è certo limitato all’acume e all’originalità delle sue interpretazioni. Abbado si è impegnato in prima persona nella fondazione e nello sviluppo di nuove orchestre, si è speso per dare un’opportunità in più ai giovani strumentisti. È noto che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita come direttore artistico dell’Orchestra Mozart, fondata nel 2004 a Bologna. La compagine di stanza in Emilia raggruppava affermati musicisti provenienti da tutta Europa ed era impegnata in vari progetti che andavano dalla musicoterapia ai laboratori di canto per i detenuti. Purtroppo si deve scrivere al tempo passato, perché l’attività dell’Orchestra Mozart è sospesa dallo scorso 11 gennaio. Problemi di soldi, che la scomparsa di Abbado ha acuito. Accanto all’Orchestra Mozart è stata fondata l’Accademia dell’Orchestra Mozart, un


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sono mancati riconoscimenti in importanti concorsi (tra gli altri si deve citare almeno l’ottava edizione dell’International Oboe Competition della Sony Music Foundation di Tokyo che lo ha visto primeggiare) e inviti a suonare in prestigiose sedi concertistiche. L’Accademia dell’Orchestra Mozart e Lucas Macías Navarro affronteranno un programma che combina due sinfonie austriache e un concerto italiano. L’impaginato infatti prevede la prima sinfonia di Mozart, in Mi bemolle maggiore K16, il concerto in Re minore per oboe e orchestra di Benedetto Marcello reso celebre dallo straziante film “Anonimo veneziano” diretto da Enrico Maria Salerno, e la Sinfonia n. 44 in Mi minore “Trauer” (Funebre) di Haydn. Il titolo di quest’ultima deriverebbe dalla notizia secondo la quale l’autore chiese che l’Adagio di questa sinfonia fosse suonato durante il suo funerale. ● Filippo Lovato

lunedì 17 novembre 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

ACCADEMIA DELL’ORCHESTRA MOZART Lucas MACÍAS NAVARRO direttore e oboe solista musiche di Mozart, Marcello e Haydn

Lucas Macías Navarro

105a Stagione Concertistica 14/15

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“vivaio di giovani talenti” che avrebbero anche potuto integrare i ranghi della compagine principale. L’Accademia della Mozart è una delle iniziative di alta formazione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, storica istituzione culturale costituita nel 1666. Nella seconda metà del Settecento, sotto la guida di padre Martini, la Regia Accademia di Bologna assunse rinomanza internazionale, diventando una delle più prestigiose istituzioni musicali europee. Ottenere il titolo di “Maestro compositore” rilasciato dall’accademia bolognese corrisponde a quello che rappresentano oggi una laurea al MIT o ad Harvard. Mozart, com’è noto, fu insignito del titolo nel 1770, all’età di quattordici anni, anche grazie alla benevolenza di padre Martini che gli aveva dato lezioni di contrappunto e che corresse il suo primo compito non ritenuto idoneo. L’Accademia dell’Orchestra Mozart, che schiera una formazione tutta italiana, sarà al Comunale di Vicenza lunedì 17 novembre alle 20.45 per il terzo appuntamento della 105a Stagione Concertistica della Società del Quartetto. Alla sua guida il trentaseienne spagnolo Lucas Macías Navarro, primo oboe dell’Orchestra Mozart, della Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e della Lucerne Festival Orchestra. Macías Navarro primeggia nell’oboe, ma lo strumento ad ancia doppia pare non fu la sua prima scelta. Fu il padre, fan del grande oboista e compositore Heinz Holliger, che regalò a Lucas un oboe per il suo decimo compleanno. Il bambino in realtà era attratto di più dal flauto ma, come si dice, seppe fare di necessità virtù. Studiò oboe al Conservatorio Superior de Música di Córdoba e a sedici anni venne ammesso alla Staatliche Hochschule für Musik a Friburgo in Brisgovia dove divenne allievo di Heinz Holliger, con grande soddisfazione propria e, si immagina, del genitore. Poi passò all’Accademia Herbert von Karajan di Berlino e al Conservatorio di Ginevra. Non gli

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Una serata al Café Zimmermann

Al Comunale di Vicenza i concerti di Bach nati come “musica d’intrattenimento” per un bar d’altri tempi

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a seconda parte della vita di J. S. Bach è indissolubilmente legata alla città di Lispia, nella quale si trasferì nel 1723 per essere Kantor alla Thomasschule: tale incarico, che egli conservò sino alla morte, gli permise di affinare le sue doti di insegnante e di approfondire il repertorio sacro e corale, ma non gli offriva la possibilità di continuare la frequentazione con la musica profana e strumentale, che era stata al centro della sua attività alla corte di Köthen. Fu probabilmente per queste ragioni, oltre che per cercare un ambiente intellettualmente più stimolante, che Bach accettò fra il 1729 ed il 1741 di dirigere il Collegium Musicum, sodalizio di universitari che si dedicava a musica d’intrattenimento ed esibizioni - di buon livello - presso il Café Zimmermann. Fu proprio per queste occasioni che Bach organizzò i suoi concerti per uno o più clavicembali: 14 composizioni, per la maggior parte riprese da opere precedenti, secondo la diffusa pratica della trascrizione, o parodia, di musica già scritta per altri organici. Bach non si limita tuttavia ad un semplice adattamento o ad una leggera rivisitazione di vecchie melodie, ma si pone un obiettivo più ambizioso: egli, il più importante fra gli organisti del suo tempo, noto per le sue composizioni didattiche dedicate agli strumenti a tastiera (è di quegli anni il primo libro del Clavier-Übung) sceglie di innalzare il clavicembalo a strumento solista, facendolo uscire dal ruolo marginale di basso continuo. Si tratta di un’operazione coraggiosa, che riesce a mutare gli equilibri canonici dell’orchestra barocca, aprendo la strada al ruolo centrale che la tastiera, ormai pianoforte, ebbe nei secoli successivi. Particolarmente interessante fra i concerti è il BWV 1061, l’unico composto direttamente per due clavicembali: l’articolazione del contrappunto, il dialogo serrato fra i due, la densità delle parti rende quasi marginale il ruolo degli archi, relegati a cornice dei due protagonisti. Pierre Hantaï, eminente clavicembalista, già apprezzato a Vicenza nelle scorse stagioni, è

Pierre Hantaï

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Pierre Hantaï alla guida dell’Ensemble Alia Mens: tre clavicembalisti francesi e archi barocchi

certo una scelta adatta per proporre tale repertorio: la sua conoscenza e la passione per la musica di Bach sono garanzia di una lettura profonda di queste pagine, formalmente dedicate all’intrattenimento, ma invero concepite per segnare ancora il passo nell’evoluzione del gusto musicale. ● Andrea Scarpari

105a Stagione Concertistica 14/15 lunedì 24 novembre 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

ENSEMBLE ALIA MENS

Pierre HANTAÏ, Maude GRATTON, Olivier SPILMONT clavicembalo Ryo TERAKADO, Sophie GENT violini - Simon HEYERICK viola James MUNRO violone

Bach: Concerti per due e tre clavicembali


Soddisfazioni in ballo

Alberto Nosè, altro pianista veneto. Vincitrice del Premio Janina Nawrocka per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2010), Leonora Armellini, nata a Padova nel 1992, si è diplomata col massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Conservatorio all’età di soli 12 sotto la guida di Laura Palmieri, allieva del grande Arturo Benedetti Michelangeli. Nel suo percorso di formazione Leonora si è successivamente diplomata summa cum laude all’età di 17 anni all’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma, sotto la guida di Sergio Perticaroli. Grande attesa dunque per l’interprete padovana e per il suo tutto-Chopin da tutto-esaurito. ● G. C.

105a Stagione Concertistica 14/15 venerdì 5 dicembre 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

Leonora ARMELLINI pianoforte tutto Chopin

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A Vicenza proporrò un programma chopiniano, autore che amo e che sento molto vicino. Ho avuto la possibilità di entrare in contatto con il suo Paese, la Polonia, l’ho vissuta durante il concorso Chopin e continuo a viverla ogni volta che ci torno per suonare e adoro la sua bellezza, il suo popolo, le sue tradizioni. Preparandomi per il concorso, andavo a lezione anche da Marian Mika, grandissimo maestro polacco che vive a Padova, che mi ha fatto conoscere Chopin da vicino raccontandomi di lui e della Polonia. Non riuscivo a centrare lo spirito delle Mazurke, e ad essere sincera nemmeno mi piacevano tanto. Bene, il maestro mi ha presa su e ha iniziato a farmele ballare! Con lui è nato il mio grandissimo amore per la Polonia, e trovo che le Mazurke siano il più grande omaggio che Chopin abbia fatto al suo Paese. Adoro l’interpretazione di Rubinstein, follemente. Mi fa distaccare dal mondo reale e mi porta nelle campagne polacche, in un’atmosfera di sogno. Con gli Studi ho un rapporto ben diverso: questi mi portano dritta al mio pianoforte, con i piedi bene a terra e lì resto! Li ritengo un’incredibile palestra per le dita, la mente e il cuore. Alcuni dell’op. 25 sono tra le musiche più belle mai state scritte, come la splendida melodia del numero 5. Ho scelto un programma che reputo una grande sfida e che significa molto per me. Alcuni Studi li avevo iniziati diversi anni fa, da piccolina, ovviamente non riuscivo a farli e ne sono uscita traumatizzata. Riuscire a portarli in concerto, con più maturità e con un lavoro più recente e ragionato, per me potrà essere la chiusura di una questione irrisolta con me stessa e, perché no, magari anche una soddisfazione.” Così scriveva un anno fa circa Leonora Armellini per presentare il suo concerto a Vicenza, poi annullato per un’indisposizione fisica della giovane artista. Ma la “soddisfazione” di proporre quel programma tornerà in ballo il 5 dicembre prossimo, alle 20.45 su quel palcoscenico del Teatro Comunale che un anno fa fu “salvato” in extremis da

Leonora Armellini

“Per centrare lo spirito delle Mazurke il mio maestro polacco, Marian Mika, me le ha fatte ballare”

MusicaMese

Ritorna. Leonora Armellini a Vicenza col tutto-Chopin annullato lo scorso gennaio per indisposizione

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15 eventi, 300 musicisti, 1500 minuti di musica dal vivo solisti di fama internazionale, orchestre, ensemble, cori

BIGLIETTI CONCERTISTICA 1 (concerti del 26 ott. - 17 nov. - 15 dic. - 27 gen. - 18 feb. - 16 mar. - 26 mar. - 15 apr. - 28 apr.) intero € 25 / ridotto over65 € 20 / ridotto under30 € 12 CONCERTISTICA 2 (concerti del 3 nov. - 24 nov. - 5 dic. - 12 gen. - 9 feb. - 3 mar.) intero € 20 / ridotto over65 € 15 / ridotto under30 € 10,60 SINFONICA intero € 25 /ridotto over65 € 20 / ridotto under30 € 10,60 CONCERTO DI SAN SILVESTRO (fuori abbonamento) intero € 40 / ridotto over65 € 35 / ridotto under30 € 15

SOCIETà DEL QUARTETTO DI VICENZA Vicolo Cieco Retrone, 24 - Vicenza /tel. 0444 543729 / www.quartettovicenza.org BIGLIETTERIA TEATRO COMUNALE Viale Mazzini, 39 - Vicenza / tel. 0444 324442 / www.tcvi.it


105a Stagione Concertistica 2014/2015 15 eventi, 300 musicisti, 1500 minuti di musica dal vivo, solisti di fama internazionale, orchestre, ensemble, cori domenica 26 ottobre 2014

mercoledì 18 febbraio

ricordando il marchese Giuseppe Roi

Yuja WANG pianoforte

musiche di Beethoven, Kodàly e Šostakovič

martedì 3 marzo

lunedì 3 novembre

Beethoven INTEGRALE DELLE 32 SONATE PER PIANOFORTE (1° CONCERTO)

ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA Alexander LONQUICH direttore e solista

QUARTETTO BENNEWITZ archi Pietro DE MARIA pianoforte

musiche di Chopin, Skrjabin, Granados, Albéniz e Schubert

Filippo GAMBA pianoforte

lunedì 16 marzo Coro della SAT

musiche di Mozart

Le 19 armonizzazioni di Arturo Benedetti Michelangeli nel ventennale della sua scomparsa

lunedì 17 novembre

ACCADEMIA DELL’ORCHESTRA MOZART Lucas MACÍAS NAVARRO direttore e oboe solista

musiche di Mozart, Marcello e Haydn

lunedì 24 novembre

ENSEMBLE ALIA MENS Pierre HANTAÏ, Maude GRATTON, Olivier SPILMONT clavicembali Ryo TERAKADO, Sophie GENT violini Simon HEYERICK viola, James MUNRO violone Bach Concerti a due e a tre clavicembali

venerdì 5 dicembre Leonora ARMELLINI pianoforte

musiche di Chopin

giovedì 26 marzo

JUNGES STUTTGARTER BACH ENSEMBLE Hans-Cristopher RADEMANN direttore musiche di Bach

mercoledì 15 aprile ORA O MAI PIÙ

una serata in onore di Gianni Ferrio

JAZZ VICENZA ORCHESTRA Ettore MARTIN direttore - Claudia VALTINONI, Bruno CONTE voci

martedì 28 aprile

Salvatore ACCARDO violino Laura GORNA violino, Francesco FIORE viola, Cecilia RADIC violoncello

Mendelssohn-Bartholdy INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI (2° CONCERTO)

lunedì 15 dicembre STUTTGART BAROCKORCHESTER Frieder BERNIUS direttore

Orchestra del Teatro Olimpico

Händel Messiah

lunedì 12 gennaio 2015 Filippo LAMA violino Stefano GUARINO violoncello Riccardo ZADRA pianoforte

Viktoria MULLOVA violino Katia LABEQUE pianoforte

domenica 9 novembre 2014 Enrico BRONZI direttore e solista

musiche di Mozart, Schumann e Schubert

venerdì 19 dicembre Alexander LONQUICH direttore e solista

Beethoven INTEGRALE DEI TRII CON PIANOFORTE (1° CONCERTO)

martedì 27 gennaio

Stagione Sinfonica 2014/2015

musiche di Schubert, Beethoven e Schumann

mercoledì 31 dicembre ore 22 Leon SPIERER direttore

Regula MÜHLEMANN soprano musiche di Mozart, Schubert, Cajkovskij, von Suppé, Stolz, Strauss jr., Lehar

martedì 20 gennaio 2015 Alexander LONQUICH direttore

musiche di Mozart, Schumann, Pärt, Takemitsu e Ravel

musiche di Mozart e Cajkovskij

lunedì 9 febbraio

lunedì 2 febbraio Salvatore ACCARDO direttore e solista

SOLISTI DELLA BAYERISCHER RUNDFUNK Stefan SCHILLI oboe, Christopher CORBETT clarinetto Wolfgang WIPFLER corno, Valentino ZUCCHIATTI fagotto ENSEMBLE MUSAGÉTE Fabio PUPILLO flauto, Remo PERONATO oboe, Luigi MARASCA clarinetto, Enrico BARCHETTA corno, Laura COSTA fagotto Serenate e suites per fiati musiche di Mozart, Gouvy e Gounod

ESTRIO Laura Gorna violino, Cecilia Radic violoncello, Laura Manzini pianoforte musiche di Mozart e Beethoven

mercoledì 11 marzo Giampaolo PRETTO direttore e solista musiche di Mozart, Campogrande, Mozart e Brahms

lunedì 20 aprile Umberto BENEDETTI MICHELANGELI direttore Alexander LONQUICH pianoforte musiche di Ravel, Chopin e Mozart

Tutti i concerti, se non diversamente indicato, si tengono al Teatro Comunale di Vicenza con inizio alle ore 20.45.


NotEventi

Stuttgart Barockorchester e Frieder Bernius garanzia di due ore e mezza di musica di alto livello

Un Messiah “profano”

Il capolavoro su testi sacri di Händel nel suo contesto originario: a teatro, per un “intrattenimento” serale

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Nel caso di Vicenza, sarà il cartellone della Società del Quartetto ad inquadrare l’interpretazione di Frieder Bernius, alla guida della Stuttgart Barockorchester, come una sorta di concerto natalizio, essendo in programma per il prossimo 15 dicembre, al Teatro Comunale della città. Non stupisca troppo la collocazione dell’opera in un contesto non ecclesiale: la composizione si basa su testi tratti dalle sacre scritture, ma non è propriamente un’opera sacra, tanto che a suo tempo non fu rappresentato in una chiesa se non dopo 10 anni dalla stesura. Non solo. L’opera fu definita dalla stampa un “Grand Musical Entertainement” e, dopo averla ascoltata, Lord Kinnoul scrisse a Händel le sue congratulazioni per lo “splendido intrattenimento”. Händel non dovette gradire poi così tanto, considerato che rispose: “Mi scuso per averla solamente intrattenuta: speravo fare di meglio per lei”.

Frieder Bernius

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Hallelujah, Hallelujah!”. L’acclamazione di origine pasquale è indubbiamente anche il più noto fra i cori del Messiah di Georg Friedrich Händel, capolavoro del quale conclude la seconda sezione. Se, infatti, la locandina affissa fuori dalla Boston Music Hall nel dicembre del 1860 - per citare solo una delle migliaia di esecuzioni dell’opera in tutto il mondo - lo presenta come “Christmas oratorio”, il Messiah HWV 56 è più propriamente l’esaltazione dell’opera redentrice di Cristo, che culmina nella passione, morte e resurrezione. Tuttavia sia la vastità dell’opera - quasi 3 ore di musica suddivise in 3 quadri - che la varietà dei testi biblici che propone, nonché l’esecuzione a fini meramente estetici, permettono di ben collocarla in qualunque momento dell’anno, indipendentemente da calendari e festività religiose.


Georg Friedrich Händel

NotEventi

Jennens concepì un grande oratorio in tre parti, volto a raccontare l’attesa di Cristo nell’Antico Testamento, la sua morte e resurrezione ed infine l’attesa del suo ritorno nella gloria. La struttura dell’opera si basa sull’alternanza fra i recitativi e le arie dei quattro solisti ed i grandi momenti corali: essi sono immagine di un’assemblea che partecipa compiutamente alla vicenda, e non assiste semplicemente ad una rappresentazione. Il fatto che la maggior parte dei testi provenga dai libri dei profeti e dai salmi dell’Antico Testamento è probabilmente dovuto alla scelta di Jennens di far identificare il Cristo del Nuovo Testamento attraverso la profezia del Messia dell’Antico Testamento. Il soggetto risulta più complesso ed eterogeneo rispetto ad altri oratori o alle passioni di Bach, il cui tema è circoscritto. Händel riesce tuttavia a renderlo organico e fluido grazie alla musica, che anzi detta i tempi allo svolgimento del racconto. Proprio l’unitarietà dell’opera sarebbe stata criticata da Carl Friedrich Zelter, presente alla rappresentazione di Berlino del 1766: ci metterà una pietra sopra Goethe, nel 1824, dichiarando il suo amore e la sua ammirazione per quelle due ore di musica, che “hanno un inizio ed una fine”. ● Composto in tre settimane, tra l’agosto ed il settembre del 1741, l’oratorio vide la luce grazie alla collaborazione del librettista Charles Jennens, già autore del Saul e della raccolta dei testi sacri di Israele in Egitto. Non è chiaro da chi partì l’iniziativa: quel che è certo è che Händel riportò nel capolavoro in questione moltissime pagine già composte per altri contesti. Ebbe la sua prima esecuzione a Dublino nel 1742: il ricavato venne destinato ad istituzioni filantropiche e la sua eco fu grande in tutta l’Irlanda. Lo accolse più freddamente Londra, troppo conservatrice per accogliere senza riserve questo incontro tra testi sacri e musica “profana”, tanto più eseguita in contesti usualmente dedicati all’intrattenimento.

105a Stagione Concertistica 14/15 lunedì 15 dicembre 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

STUTTGART BAROCKORCHESTER Frieder BERNIUS direttore Händel: il Messiah

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Giovanni Costantini

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Echi

Pubblico folto ed eterogeneo, dal 18 al 21 settembre scorsi, per Musica delle Tradizioni

Tradizioni da palcoscenico L Ilaria Fantin: “La musica tramandata di padre in figlio rappresenta l’essenza di un popolo”

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Efrén López

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Joana Amendoeira

a stagione di concerti 2014/15, iniziata nel migliore dei modi con il “concertone” dell’Orchestra da Camera di Mantova guidata da Alexander Lonquich, ha vissuto un prologo di fine estate - dal 18 al 21 settembre - con il Festival “Musica delle Tradizioni”, andato in scena al Teatro Comunale di Vicenza. La rassegna, ideata dalla musicista vicentina Ilaria Fantin, metteva a fuoco la musica popolare e tradizionale di tre paesi che - come l’Italia - non se la passano bene dal punto di vista economico e che proprio per questo sono ironicamente definiti dagli economisti anglosassoni “PIIGS”, acronimo che ricorda tanto il termine inglese “maiali”.

Ma al di là dei conti pubblici disastrati, della deflazione e del tasso di disoccupazione, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna sono Paesi ricchi, come pochi altri, di tradizioni musicali che affondano le radici nella notte dei tempi e che tanto hanno influenzato la cultura europea. I tre appuntamenti al Teatro Comunale hanno messo in luce questi tesori grazie soprattutto alla presenza di alcuni fra i più importanti rappresentanti di queste “nicchie” musicali. È il caso dell’irlandese Máirtín O’Connor, che con il suo accordion ha entusiasmato il pubblico che gremiva il Comunale nel concerto d’apertura; e della giovane cantante portoghese Joana Amendoeira, che con il suo gruppo ha svelato tutte le sfumature del fado. In mezzo c’era una serata multietnica, ispirata al sole, al mare e ai silenzi del deserto, un itinerario disegnato fra la musica cretese e le antiche melodie mediterranee e medio-orientali. La formula del direttore artistico Ilaria Fantin, che comprendeva anche degli “aperitivi musicali” nel foyer ed una festa finale all’aperto dedicata ai bambini, ha colto nel segno. Le tre serate ospitate al Teatro Comunale hanno fatto segnare il tutto esaurito, ma soprattutto hanno coinvolto un pubblico eterogeneo e soprattutto curioso. «Sono molto contenta che questa musica non scritta, tramandata di padre in figlio, che rappresenta poi l’essenza di un popolo - sono le parole di Ilaria - abbia letteralmente affascinato i 1500 spettatori che ci hanno seguito nella tre-giorni del Festival». Un filone che - se vogliamo - è stato ripreso anche nel concerto inaugurale della stagione, quando l’Orchestra di Mantova ha proposto le Danze di Galanta di Zoltán Kodály, il padre dell’etnomusicologia. A grande richiesta, come si suol dire, si sta già pensando alla prossima edizione di “Musica delle Tradizioni”. Resteremo nel Vecchio Continente o si andrà a sbirciare cosa c’è oltre Oceano? ● Paolo Meneghini


Società del Quartetto di Vicenza Vicolo Cieco Retrone, 24 - 36100 Vicenza tel. 0444 543729 / fax 0444 543546 progetti@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org facebook: Scrivi che ti canto

Corso per docenti 2014

tre lezioni-laboratorio per insegnanti delle scuole primarie e secondarie di I grado Nell’ambito del progetto “Scrivi che ti canto”, dedicato alla coralità delle scuole, la Società del Quartetto di Vicenza ripropone anche per il 2014 una breve serie di incontri con Mario Lanaro, docente di Conservatorio, compositore, direttore e ideatore del progetto. Le tre lezioni/laboratorio approfondiscono alcuni temi fondamentali della pratica corale applicata alle scolaresche (soprattutto delle primarie e secondarie di I grado) come la pronuncia, il respiro e la vocalità. Dopo una prima lezione teorica, negli altri due incontri, il maestro Lanaro si avvarrà della partecipazione di un gruppo di giovani allievi con i quali lavorerà “dal vivo”. Le tre lezioni si terranno presso l’Istituto Omnicomprensivo “Farina” (Via IV Novembre, 30 Vicenza) GIOVEDì 13 NOVEMBRE, GIOVEDì 20 NOVEMBRE e GIOVEDì 4 DICEMBRE dalle ore 17 alle 19. Iscrizioni: entro mercoledì 5 novembre 2014 alla Segreteria della Società del Quartetto di Vicenza (tel. 0444 543729 / info@quartettovicenza.org) FREQUENZA GRATUITA moduli d’iscrizione disponibili nel sito www.quartettovicenza.org


Tracce MusiCare Novembre-Dicembre 2014

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I clavicembali di Hantaï e Sempé in Rameau, il Kammerchor di Bernius in Mendelssohn

Pièces francesi, Oratorien tedeschi Un magnifico suono per il “primo maestro” di Francia

Un solido Kappelmeister per una musica “fuori dal tempo”

autore J. P. Rameau titolo CD Symphonies à deux clavecins interpreti Pierre Hantaï, Skip Sempé (clavicembali) etichetta CD Mirare, MIR 164, DDD, 2012

autore F. Mendelssohn Batholdy titolo CD Oratorien - Paulus, Elias, Christus interpreti Kammerchor Stuttgart, Frieder Bernius (direttore) etichetta 4CD Carus, 83.021, DDD, 2013

Fu Rameau stesso che legittimò la trascrizione di brani strumentali dalle sue opere, le “sinfonie” appunto, per clavicembali. In effetti il grande francese non faceva altro che accordarsi a una prassi piuttosto diffusa. Rameau adattò per quattro pentagrammi brani tratti da Les Indes galantes, la prima delle sue sei operàs-ballets, che andò in scena nel 1735. In questo CD, Hantaï e Sempé procedono sulla stessa strada e offrono la delizia di ventinove tracce che accolgono, oltre alle trascrizioni originali del francese, adattamenti dalle tragédies lyriques Dardanus, Zoroastre, Hippolyte et Aricie, dalla comédie lyrique Les Paladins, e da un’altra operà-ballet, Pygmalion. Non mancano le trascrizioni di alcuni Pièces de clavecin en concerts che di solito prevedono il clavicembalo abbinato a un violino e a una viola da gamba. E qui le note lunghe, che gli strumenti ad arco possono tenere e il clavicembalo no, fioriscono di abbellimenti. Un CD magnifico, anche per la coinvolgente presa del suono che fa risaltare l’entusiasmo e la perizia con cui i due interpreti si immergono nella raffinatissima scrittura di Rameau. Rifulge la nitida, cristallina e sfaccettata bellezza che brilla nei migliori esempi dello stile francese. E non sarà un caso se Berlioz dirà del suo collega: “Rameau è il primo musicista di Francia che merita il titolo di maestro”. ●

Felix Mendelssohn, che riscoprì la Passione secondo San Matteo di Bach, riportò in auge, in epoca romantica, il genere dell’oratorio. Egli stesso ne completò due, Paulus, tratto dagli Atti degli Apostoli, ed Elias, dai Libri dei Re. Morì lasciandone incompiuto un terzo, Christus. In questo cofanetto, oltre alle due opere compiute, si riproduce quanto è rimasto del terzo, un recitativo con terzetto e coro e un altro recitativo con coro. Bernius e il Kammerchor di Stoccarda si dedicano da tempo alla musica di Mendelssohn. Tra l’altro hanno inciso tutte le opere corali sacre del tedesco in un cofanetto Carus (rif. 83.202). Il direttore tedesco è un solido Kapellmeister e affronta con convinzione la musica in cui crede. Così le tessiture leggere di Mendelssohn vengono definite senza svenevolezza e il nitore dell’interpretazione consente di apprezzare le numerose elaborazioni in contrappunto di cui il tedesco ha farcito i suoi lavori. La Deutsche Kammerphilharmonie di Brema e la Klassiche Philharmonie di Stoccarda assecondano bene il maestro. Per non dire del Kammerchor di Stoccarda in perfetta simbiosi con il direttore che l’ha fondato. Nel complesso efficaci le voci soliste: Maria Cristina Kiehr, Letizia Scherrer, Renée Morloc, Christoph Pregadien, Werner Güra, Michael Volle. ● pagina a cura di Filippo Lovato

Natale anche al Quinto Piano

Proseguono gli Incontri al Quinto Piano organizzati dalla Società del Quartetto in collaborazione con il reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale Civile di Vicenza, grazie alla partecipazione di molti artisti e alla sensibilità della ditta Maltauro. L’appuntamento di novembre avrà per protagonista un gruppo da camera del Conservatorio di Vicenza. A dicembre musica anche natalizia con il coro I Cantori di Santomio, diretto da Nicola Sella, che porterà l’armonia delle voci nella corsia ospedaliera.


con

Leon Spierer e Francesco Erle Vicenza, gennaio - aprile 2015

Intesa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza organizzano per il quarto anno consecutivo il corso di formazione orchestrale Progetto Orchestra per strumenti ad arco. Ad esso si affianca la prima edizione di Vocal Ensemble, corso di formazione per cantanti che ha lo scopo di fornire una preparazione al mondo professionale, con particolare riguardo a gruppi cameristici e consort. Obiettivo principale dei due progetti è quello di favorire la crescita artistica delle nuove generazioni di orchestrali e cantanti nel sempre più difficile cammino della carriera musicale. Progetto Orchestra Corso di formazione per strumenti ad arco (fino ai 30 anni). Oltre ai diplomati, possono presentare domanda d’iscrizione i giovani musicisti non diplomati che abbiano comunque sostenuto l’esame di compimento inferiore o di conclusione del percorso pre-accademico del rispettivo strumento presso Conservatori italiani o equivalenti Istituti Esteri. Vocal Ensemble Corso di formazione per diplomati e diplomandi presso Conservatori italiani o equivalenti Istituti Esteri con un limite di età di 25 anni per i soprani e 30 anni per le altre voci. SEDE DEL CORSO Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari Vicenza, Contrà Santa Corona 25

ORGANICO PREVISTO La partecipazione a Progetto Orchestra è limitata a 14 allievi effettivi e ad eventuali riserve: 4 violini primi, 4 violini secondi, 3 viole, 2 violoncelli, 1 contrabbasso La partecipazione a Vocal Ensemble è limitata a 12 allievi effettivi e ad eventuali riserve: 3 soprani, 3 alti, 3 tenori, 3 bassi ISCRIZIONI La domanda di ammissione deve essere inviata entro e non oltre venerdì 19 dicembre 2014 alla Segreteria della Società del Quartetto di Vicenza (info@quartettovicenza.org / tel. 0444 543729). Moduli d’iscrizione e bando completo sono disponibili nel sito www.quartettovicenza.org/iniziative BORSA DI STUDIO FATIMA TERZO BERNARDI A conclusione del corso, un’apposita Commissione presieduta dai maestri Leon Spierer e Francesco Erle, segnalerà l’allievo più meritevole, al quale verrà assegnata una borsa di studio per il proseguimento degli studi, messa a disposizione dalla famiglia di Fatima Terzo Bernardi, alla quale la borsa stessa è intitolata.

Ulteriori informazioni si potranno avere presso la segreteria: Società del Quartetto di Vicenza Vicolo Cieco Retrone, 24 – 36100 Vicenza telefono +39 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org


SAVE THE DATE

il periodico Musicare è realizzato grazie a:

gli appuntamenti segnalati dalla Società del Quartetto di Vicenza

13

NOVEMBRE 2014 ore 17:00 Scrivi che ti canto Istituto Omnicomprensivo “Farina” (Via IV Novembre, 30 Vicenza)

17

NOVEMBRE 2014 ore 20:45 concerto Stagione 2014/2015 Teatro Comunale di Vicenza

20

NOVEMBRE 2014 ore 17:00 Scrivi che ti canto Istituto Omnicomprensivo “Farina” (Via IV Novembre, 30 Vicenza)

24

NOVEMBRE 2014 ore 20:45 concerto Stagione 2014/2015 Teatro Comunale di Vicenza

CORSO PER DOCENTI tenuto dal maestro Mario Lanaro frequenza gratuita

ACCADEMIA DELL’ORCHESTRA MOZART Lucas Macías Navarro direttore e oboe solista musiche di Mozart, Marcello e Haydn

CORSO PER DOCENTI tenuto dal maestro Mario Lanaro frequenza gratuita

ENSEMBLE ALIA MENS Pierre HANTAÏ clavicembalo Maude GRATTON clavicembalo Olivier SPILMONT clavicembalo Ryo TERAKADO violino Sophie GENT violino Simon HEYERICK viola James MUNRO violone Bach: Concerti a due e a tre clavicembali

4

DICEMBRE 2014 ore 17:00 Scrivi che ti canto Istituto Omnicomprensivo “Farina” (Via IV Novembre, 30 Vicenza)

5

DICEMBRE 2014 ore 20:45 concerto Stagione 2014/2015 Teatro Comunale di Vicenza

15

DICEMBRE 2014 ore 20:45 concerto Stagione 2014/2015 Teatro Comunale di Vicenza

CORSO PER DOCENTI tenuto dal maestro Mario Lanaro frequenza gratuita

LEONORA ARMELLINI pianoforte tutto Chopin

STUTTGART BAROCKORCHESTER Frieder BERNIUS direttore Händel: il Messiah Società del Quartetto di Vicenza vicolo cieco Retrone, 24 - 36100 Vicenza tel. 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org

la carta di questa pubblicazione è gentilmente offerta da


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