Musicare 5/2013

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SETTEMBRE-OTTOBRE 2013 la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza

Anno XV Numero 5 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

Non si scorda mai

Come il violino di Francesca Dego, ospite della 104a Stagione Concertistica. Perché la nostra anima vibra come la corda di un violino, e l’emozione di un istante può avere echi per una vita.

104a Stagione Concertistica

Jordi Savall e Le Concert des Nations aprono il sipario del Comunale con Bach; Sonatori della Gioisa Marca con Vesselinova per la Hausmusik di Mozart.

Aperto per ferie

12 serate estive di musica per oltre 2mila spettatori complessivi: Quartetto e partners importanti hanno fatto vivere la Vicenza più bella.


rovate a pagina...

La stecca «Tra i piaceri della vita, solo all’amore la musica è seconda. Ma l’amore stesso è musica.» (Aleksandr Sergeevič Puškin, 1799-1837, scrittore russo)

Anno XV - Numero 5

Settembre - Ottobre 2013

coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Filippo Lovato Paolo Meneghini Andrea Scarpari impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolo della Società del Quartetto di Vicenza Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie

Paolo Pigato presidente Riccardo De Fonzo vice presidente Sandro Pupillo direttore generale Piergiorgio Meneghini direttore artistico Antonino Mangano tesoriere Donata Folco Zambelli Cattaneo Luciano Giacomelli Luca Trivellato consiglieri Antonio Dal Maso revisore dei conti organizzazione Giovanna Reghellin amministrazione Alessandra Melison comunicazione e segreteria Maria Carolina di Valmarana relazioni esterne Giovanni Costantini didattica musicale Paolo Meneghini ufficio stampa

Ouverture Chi non s’abbonò al Quartetto... di Filippo Lovato

MusicaMese I Brandeburghesi secondo Jordi di Andrea Scarpari

MusicaMese Il suono della Hausmusik di Andrea Scarpari

Echi Aperto per ferie di Paolo Meneghini

Registri&Note Lo posso fare anch’io! di Mario Lanaro

Tracce

Due quasi romantici a cura di Filippo Lovato

4 6 7 10 12 14


Giovanni Costantini

La nota

D

ice una gran bella verità, l’amico e maestro Mario Lanaro, quando dichiara che un percorso di educazione alla musica non dovrebbe essere riservato solo a “futuri musicisti” ma a tutta l’infanzia: “bambini musicali, non necessariamente musicisti”. Pensate che meraviglia: una scuola (statale, dell’obbligo!) che nella prima fascia d’istruzione educa ai suoni, alle note, al canto, alla musica d’insieme e, perché no, al gioco attraverso questi strumenti, ossia alla creatività musicale; e nella seconda parte della vita scolastica (quanto meno liceale) insegna la storia della musica, l’estetica, il ruolo di quest’arte nella società. La prima dipende in parte dagli insegnanti: in alcuni istituti è realtà frutto di buona volontà, in altri fantascienza. La seconda è fantascienza e basta, salvo rarissimi indirizzi o sperimentazioni (detti anche “ghetti”). Anche da qui, il pensiero diffuso tra genitori che si iscriva un figlio ad una scuola di musica solo se “da grande farà il musicista”, come se tutti quelli che fanno un corso di equitazione dovessero diventare fantini. Un bambino musicale è un bambino che più difficilmente grida, che più probabilmente canta e, soprattutto, che sa ascoltare. E un bambino musicale sarà un uomo più civile, perché più facilmente in armonia in quel grande coro che è la società, sempre più composta da voci e lingue diverse. Recarsi ad un concerto, portare i figli a teatro, spendere energie per una serata di musica non sarà allora che la naturale conclusione di un percorso fatto non per diventare “suonatore” ma, al contrario, per diventare ascoltatore. Questa è la scommessa della Società del Quartetto di Vicenza, che di volta in volta prende il nome dei vari progetti pensati per contribuire all’armonia delle future generazioni. La 104 a Stagione Concertistica, che tra poco tempo avrà inizio, non sarà altro che l’ennesimo settimo giorno della Creazione. ●

In copertina: Francesca Dego, nata a Lecco nel 1989, è già stata finalista al Premio Paganini e ha inciso per Deutsche Grammophon. Suonerà a Vicenza, per la 104a Stagione del Quartetto, con Domenico Nordio e Andrea Bacchetti. Tra le sue mani si alternano un prezioso Francesco Ruggeri (Cremona 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesù ex-Ricci (Cremona 1734).


Ouverture MusiCare Settembre-Ottobre 2013

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Chi non s’abbonò al Quartetto...

Viaggio nel girone infernale di “chi da Euterpe fu sempre disgiunto”: uno scritto dantesco originale

Quale miglior invito ad abbonarsi, che riportare un canto d’autore anonimo nel quale sono descritti, in una specie d’inferno concepito sul modello di quello della Commedia, chi peccò per non aver ascoltato in vita musica e chi per averne ascoltata di cattiva. Alcuni evidenti anacronismi fanno propendere per una datazione ben più tarda dell’inizio del 1300.

Dentro che fummo d’una tenda straccia a noi s’aperse una caverna nera ove romor rimbomba ch’ogn’om faccia.

E ‘l duca: «Chi scende dai gradi alti e poi cammina per sì lung’arcata, cercando un posto che vuoto risalti,

Aspro declivio solcato qui v’era di rossi spalti gremiti e sconnessi che intorno andavan alla buca intera,

è di color che in la vita passata musica ebbero per tempo perso qual sia la ragion, non v’è scusa data.

come i gradoni ch’Augusto ha messi nel gran teatro recinto dagli archi che cinge i nobili e ‘l buffon fra essi.

Ché chi compose il suon dell’universo semina ovunque canzon che ci alletti a cui lor furono d’orecchio avverso.

Lungo le file non vedevo varchi ma un soltanto che tutte tagliava donde scendea qual folla che sbarchi.

Il direttor che spartisce i soggetti vuol sentir tutti in un gran contra punto intrecciar voci per cori perfetti.

Ogn’alma desolata si scostava da quella lenta scala discendente e lunga schiera di sassi infilava

Chi da Euterpe fu sempre disgiunto sol consonar in harmònia celeste come fa il si quand’al fa si è congiunto.

che non s’incurva sì visibilmente tant’è di questo cerchio vasto il giro. L’ombra malnata passava rasente

Le alme vaganti che non furon deste al bel concerto ch’allieta sì ‘l mondo odon dolor di silenzio in lor teste

alle ginocchia con vano sospiro. Quello seduto lagnossi col pugno e le gridò che volgesse al ritiro.

e un posto cercano qui nel profondo: scendon la scala, poi van tra le file scalan l’opposta, ma girano in tondo».

«L’alma che vide sì fatto mugugno», disse il maestro a me, «non può sentire per questo veste stupefatto grugno».

E io dissi a lui: «O spirto gentile, quelli seduti in sì petrosa arena tanto rabbiosi come a schiera ostile

Come gl’insonni che al poco dormire devon degli occhi corona di sangue e lenti e pallidi arrancan nell’ire

dimmi chi son e qual è la lor pena». Ei mi rispose: «Quei sono coloro che in vita ascoltaron musica oscena

sì m’apparia quell’alma che langue e l’altre là in fila e l’altre per spalti che fanno d’ombre procession esangue.

e qui si lagnano in stonato coro. Ma mentre fiaccali dura seduta crescon sensibili al cosmo sonoro.


Piccol frullo appicca in lor astio cieco, qual gesso che stridesse per lavagna. braman le note o la cera del greco,

con aspra lezion e gesto scomposto e dietro a quella un’altra implorante cui altrimenti non venne risposto,

tal feroce tormento li accompagna ch’a quei sarebbe meglio l’esser sordi del frastuono infernal che qui ristagna».

per ciò diss’io: «Quell’alme che van tante fiate per le calli ov’estro le mena che aspro gesto gastiga e dolorante

Sì come quel ch’infine il sonno abbordi dopo tanto naufragar per pensieri e non v’approda per grida discordi

sentier fiacca, soffrono peggior pena, se ‘l mio giudizio di ciò non traligna, dell’altre ferme con gli occhi alla scena».

e s’alza carco d’ardenti improperi, tanto agitate eran l’ombre sui sassi ch’io non osai chieder loro “chi eri”.

«Giustizia consonante le designa», disse il maestro a me, «in esto loco, ma non per ciò ch’all’altre sia benigna.

E ‘l mio maestro: «Deh fa’ che non lassi qui passar l’ore, n’è tanto l’andare. Ben or faremmo a mover li passi.

Anzi più vivo è per le ferme il foco, chè l’une in piè non fecer scelta mala invece l’altre erraron e non poco.

Ché se ad alcun volessi domandare de l’indecenti note che udì vivo non baderebbe certo al tuo parlare:

Romor le batte e il timpano pugnala perché dieder lor scandalo gli orecchi, come condanna la flamma ch’ammala

con pugni alzati e con tono cattivo te tratterebbe come quei che vanno e male fan al suo senso uditivo.

chi d’osceno veder in vita pecchi». Mi parve d’udire, al piè della rampa, qual voce soave che il romor sbecchi

E se chiedessi agli altri che non stanno perché furon sordi al suon delle note, sordi ora son e ragion non ne danno».

e che si franga quand’esso riavvampa: il dolce canto di lire celesti muto per grida e per piede che stampa.

Così prendemmo a spostare le piote giù per la scala che seca gli anelli stretti nel flusso dell’ombre remote

Disse ‘l maestro: «Quel suon ch’intendesti fermò col vento la ruota d’Issione, mosse a stupore gli spiriti mesti,

che ci scansavan come i pipistrelli al buio sfioran e il tronco e la fronda non già per occhio, com’è degli uccelli,

smosse pur l’elci, e calmò il gran leone. E Proserpìna concesse al cantore Euridìs degna di tanta affezione.

ma pel rimbalzo sonoro dell’onda. Quei che davanti tardavan il passo con stanca gamba per l’eterna ronda

Orfeo ascolta il richiamo d’amore e per veder la bella pria dell’ora perde la ninfa, la canta e ne muore».

senza vederci, con sguardo più in basso, si distaccavano in due file ai lati, sì che sfilammo fra quel gran fracasso

Poi m’indicò la schiera che dimora su quelle selci dal giro più breve, «Quei son color che più pena divora»,

de gl’uni assordati e gl’altri eccitati. Per la caverna che tutto l’avvolta e i passi nostri (coi miei incarnati)

disse, «ch’odon frastuono in canto lieve e sanno bene che stanno perdendo come chi vede il ciel da cella greve». (Filippo Lovato)

Ouverture

cresce un romor più che folla in rivolta. Poi che a sinistra vedei vuoto un posto e un’alma errante che n’era distolta

MusiCare Settembre-Ottobre 2013

Musica sale la ripa diruta, ma fa ‘l romor degl’uni e gli altri un’eco che scuote l’antro cupo e lor l’ammuta.

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I Brandeburghesi secondo Jordi

Grande attesa per i celebri Concerti di Bach, mai eseguiti alla corte di Brandeburgo

Jordi Savall

Johann Sebastian Bach

P

er ogni musicista è delicato affrontare e proporre composizioni grandemente note: se da un lato infatti tale scelta espone a giudizi particolarmente attenti ed eventualmente severi da parte del pubblico, pronto a condannare interpretazioni approssimative o peggio ancora scialbe o banali, dall’altro consente una sintonia immediata con gli spettatori, che quasi partecipano all’esecuzione, riuscendo a seguirla perfettamente ed anzi, in taluni casi, contribuendo ad essa, come nei concerti pop. Venerdì 25 ottobre prossimo, all’apertura della 104a Stagione della Società del Quartetto, Jordi Savall si porrà esattamente in questa condizione: offrendo agli abbonati i più noti concerti di J. S. Bach, i Brandeburghesi, egli suggerirà la sua lettura di questa raccolta tanto conosciuta ed eseguita oggi, quanto dimenticata nel passato. Il manoscritto dei concerti, probabilmente mai eseguiti alla corte di Bradeburgo, fu venduto alla morte del Magravio per una cifra corrispondente a qualche decina di euro odierni. Il piglio con cui il violista catalano, alla guida della sua creatura orchestrale Le Concert des Nations, affronterà i tempi veloci dei concerti, il risalto dato al virtuosismo o piuttosto al fraseggio ed alla timbrica orchestrale, l’attenzione posta ai suoni gravi, per esaltare l’elaborato contrappunto, anziché agli effetti squillanti volti a sottolineare la brillantezza degli strumenti acuti, saranno le leve sulle quali Savall opererà per ottenere i “suoi” Brandeburghesi, cercando di aggiungere qualche elemento peculiare alla già ricca prassi interpretativa odierna. ● Andrea Scarpari

104a Stagione Concertistica 13/14 venerdì 25 ottobre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale ricordando il marchese Giuseppe Roi

LE CONCERT DES NATIONS JORDI SAVALL direttore Johann Sebastian Bach

Le Concert des Nations

MusicaMese MusiCare Settembre-Ottobre 2013

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Il Quartetto apre la 104a Stagione col violista catalano Savall e la sua orchestra barocca


Il suono della Hausmusik L

104a Stagione Concertistica 13/14 lunedì 4 novembre 2013 ore 20:45 Teatro Comunale

SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA Temenuschka Vesselinova

fortepiano

Wolfgang Amadeus Mozart

Sonatori de la Gioiosa Marca

A. S.

MusiCare Settembre-Ottobre 2013

Temenuschka Vessellinova

unedì 4 novembre I Sonatori della Gioiosa Marca, in formazione di quintetto per archi, con Temenuschka Vesselinova alla tastiera, proporranno una serata integralmente dedicata a Mozart: un Divertimento per archi, Due concerti per pianoforte ed alcune parti del Requiem, trascritte per questo insolito organico da Walter Vestidello, violoncellista della formazione. L’esecuzione di due concerti per pianoforte e orchestra con un ensemble così ridotto, privo fra l’altro dei fiati, può apparire molto limitante rispetto alle sonorità orchestrali: occorre dunque inquadrare la scelta dei Sonatori, per comprenderne le ragioni. Oggi la consuetudine è di eseguire i concerti in grandi sale, con orchestre numerose, ma nel XVIII secolo erano assai diffuse esecuzioni domestiche o in circoli ristretti, dove, per ragioni di spazio e di costo, si ricorreva a organici contenuti. E in anni in cui la musica si diffondeva nel nascente ceto borghese, gli adattamenti e le trascrizioni erano una pratica normale e accettata, che consentiva a molti dilettanti, di alto livello, di avvicinarsi direttamente anche a composizioni complesse. Si comprende dunque anche la scelta del pianoforte antico, strumento del quale Vesselinova è oggi una dei massimi esperti, avendo fondato e curando il Museo del Pianoforte Antico di Ala (TN), con l’obiettivo di far ascoltare il suono che sarebbe risultato in un contesto di Hausmusik. ●

Wolfgang Amadeus Mozart

Mozart in versione “domestica”, com’era prassi nel XVIII secolo: divertimenti e concerti

MusicaMese

I Sonatori della Gioiosa Marca col pianoforte antico di Vesselinova per un timbro “originale”

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tutti i concerti hanno inizio alle ore 20:45 e si tengono presso il

giovedì 14 novembre 2013 JAN LISIECKI pianoforte musiche di Messiaen, Bach, Paderewski, Martinu e Chopin

venerdì 25 ottobre 2013

lunedì 25 novembre 2013

ricordando il marchese Giuseppe Roi

LE CONCERT DES NATIONS JORDI SAVALL direttore

Bach: I sei Concerti Brandeburghesi lunedì 4 novembre 2013

SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA TEMENUSCHKA VESSELINOVA fortepiano

Giorgio fava violino Giovanni dalla vecchia violino Judit fölDes viola walter vestidello violoncello GIANCARLO PAVAN contrabbasso musiche di Wolfgang Amadeus Mozart

GRINGOLTS QUARTET FILIPPO GAMBA pianoforte

ILYA GRINGOLTS violino ANAHIT KURTIKYAN violino SILVIA SIMIONESCU viola CLAUDIUS HERMANN violoncello musiche di Haydn, Bartók, Dvořák lunedì 2 dicembre 2013

DOMENICO NORDIO violino FRANCESCA DEGO violino ANDREA BACCHETTI pianoforte

musiche di Bach, Leclair, Prokof’ev, Händel-Halvorsen, Shostakovich, Sinding


lunedì 9 dicembre 2013

giovedì 20 febbraio 2014

musiche di Rachmaninov, Weinberg e Shostakovich

Rag, Blues e altre storie... brani di Gershwin, Brubeck, Joplin e Pieranunzi

GIDON KREMER violino GIEDRE DIRVANAUSKAITE violoncello KHATIA BUNIATISHVILI pianoforte

giovedì 19 dicembre 2013

THE KING’S SINGERS

david hurley controtenore timothy wayne-wright controtenore paul phoenix tenore christopher bruerton baritono Christopher Gabbitas baritono Jonathan Howard basso CHRISTMAS WITH THE KING’S SINGERS musiche di Di Lasso, Praetorius, Sweelinck, Pieterszoon, Howells, Gabbitas, Rutter, Poulenc martedì 7 gennaio 2014

LEONORA ARMELLINI pianoforte

musiche di Chopin

venerdì 17 gennaio 2014

CAMERON CARPENTER

pianoforte con pedaliera “doppio Borgato” DA BACH A... CARPENTER lunedì 3 febbraio 2014

LEONIDAS KAVAKOS violino ENRICO PACE pianoforte

musiche di Beethoven, Debussy, Ravel e Respighi

INFORMAZIONI

ENRICO PIERANUNZI pianoforte alessandro barbonare clarinetto GABRIELE PIERANUNZI violino

lunedì 10 marzo 2014

TRIO DI PARMA

ivan rabaglia violino enrico bronzi violoncello Alberto miodini pianoforte Dvořák: Integrale dei Trii con pianoforte (2° concerto) lunedì 24 marzo 2014

ITALIAN SAXOPHONE QUartet

FEDERICO MONDELCI sax soprano marco gerboni sax contralto mario marzi sax tenore massimo mazzoni sax baritono L’Europa incontra le Americhe brani di Bach, Scarlatti/Pierné, Mozart/Sciarrino, Françaix, Barber, Nyman, Iturralde, Joplin, Gershwin, Ros, Troilo e Piazzolla venerdì 4 aprile 2014

ANGELA HEWITT pianoforte Bach: L’Arte della Fuga BWV 1080 lunedì 14 aprile 2014

SALVATORE ACCARDO & FRIENDS

SALVATORE ACCARDO violino LAURA GORNA violino FRANCESCO FIORE viola CECILIA RADIC violoncello Mendelssohn-Bartholdy: Integrale dei quartetti per archi (1° concerto)

nuovi abbonamenti in vendita dal 24 settembre / biglietti in vendita dal 1° ottobre

ABBONAMENTO A 15 CONCERTI Intero: € 225 / Ridotto Over65: € 186 / Ridotto Under30: € 96 ABBONAMENTO “BREVE” A 8 CONCERTI Concerti del 4 nov. - 14 nov. - 25 nov. - 9 dic. - 17 gen. - 20 feb. - 10 mar. - 4 apr. Intero: € 152 / Ridotto Over65: € 120 / Ridotto Under30: € 68 BIGLIETTI STAGIONE CONCERTISTICA Concerti del 25 ott. - 9 dic. - 19 dic. - 17 gen. - 3 feb. - 4 apr. - 14 apr. Intero: € 25 / Ridotto Over65: € 20 / Ridotto Under30: € 12 Concerti del 4 nov. - 14 nov. - 25 nov. - 2 dic. - 7 gen. - 20 feb. - 10 mar. - 24 mar. Intero: € 20 / Ridotto Over65: € 15 / Ridotto Under30: € 10,60

PORTA UN AMICO A TEATRO.

A tutti gli abbonati alla Stagione Concertistica 2012/2013 che, nel momento del rinnovo, sottoscrivono anche un nuovo abbonamento per un parente o un amico, verrà consegnato in omaggio un biglietto per il concerto di venerdì 2 maggio 2014 con András Schiff e l’orchestra Cappella Andrea Barca inserito all’interno della XVII edizione del festival Omaggio a Palladio. Maggiori informazioni presso la sede della Società del Quartetto. Per il programma del concerto www.quartettovicenza.org

Biglietteria del Teatro Comunale Viale Mazzini, 39 - Vicenza / tel. 0444 324442 / e-mail biglietteria@tcvi.it / www.tcvi.it / aperta dal martedì al sabato dalle 15:30 alle 18:15 Società del Quartetto di Vicenza Vicolo Cieco Retrone, 24 - Vicenza / tel. 0444 543729 / e-mail info@quartettovicenza.org / www.quartettovicenza.org aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 SERVIZIO RISERVATO AGLI ABBONATI: TAXITEATRO70 è un servizio di taxi, condiviso con altri abbonati, riservato agli ultrasettantenni residenti nel territorio comunale. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza ed è riservata ai primi 50 aderenti.


“Al Centro, l’Estate”. 12 serate di musica, oltre 2mila spettatori: i numeri estivi del Quartetto

Aperto per ferie Sinergie e collaborazioni importanti per far vivere la Vicenza più bella a prezzi molto popolari

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MusiCare Settembre-Ottobre 2013

odici serate di musica sotto le stelle, una cinquantina di musicisti, oltre duemila spettatori, con una significativa presenza di turisti. Questi, in estrema sintesi, i numeri “estivi” della Società del Quartetto, che anche quest’anno non ha esposto il cartello “chiuso per ferie”, ma ha continuato a proporre dell’ottima musica dal vivo, “servita” - assieme ad un buon drink ghiacciato - in contesti straordinari che

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solo una città d’arte come Vicenza è in grado di offrire. Una musica - certo - diversa da quella che proponiamo usualmente da ottobre a maggio nella grande sala del Teatro Comunale e al Teatro Olimpico; e tuttavia musica di qualità, che ha abbracciato generi diversissimi: rag-time, swing, colonne sonore, bossa nova, rock, pop, blues, nuevo tango, canzone d’autore, madrigali... E poi il jazz, in tutte le sue declinazioni.


Paolo Meneghini

Echi MusiCare Settembre-Ottobre 2013

Il contenitore all’interno del quale abbiamo confezionato queste dodici serate di musica si chiamava “Al Centro, l’Estate”, iniziativa voluta dall’Assessorato alla Crescita del Comune di Vicenza, che abbiamo condiviso con La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione. Oltre alla musica, infatti, il cartellone prevedeva anche visite guidate e decine di itinerari “per turisti del terzo millennio” dal titolo “Silent Play”, realizzati dalla Piccionaia dal 10 luglio al 4 agosto, che sono stati seguiti da oltre 500 persone. La vera novità di quest’estate è che sono state ben tre le magiche location che hanno ospitato la musica sotto le stelle della Società del Quartetto: il giardino del Teatro Olimpico (già inaugurato come spazio musicale all’aperto lo scorso anno), il cortile di Palazzo Leoni Montanari e soprattutto la terrazza più bella della città, quella della Basilica palladiana, dove abbiamo proposto quattro inediti happening fra musica e letture drammaturgiche dal titolo “Tintarella di luna”. A fronte di uno sforzo organizzativo non indifferente, il grande successo di pubblico di queste serate estive ha dimostrato che si possono realizzare degli spettacoli musicali di qualità a prezzi molto popolari (gli ingressi costavano 5 o 10 Euro, compresa una consumazione) anche con un budget limitato. Ma lo si può fare, in questo caso, solo mettendo in campo sinergie e collaborazioni importanti. Per questo ci corre l’obbligo di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito con noi alla realizzazione di “Al Centro, l’Estate”, oltre ai già citati Assessorato alla crescita del Comune e La Piccionaia-I Carrara: le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, la Scuola di Musica Thelonious, Aim Energy, Opera Food&Drinks, Caffè Olimpico e Angolo Palladio, il bar recentemente allestito sulla terrazza della Basilica Palladiana. E in attesa della prossima stagione concertistica, la musica della Società del Quartetto continua anche all’Ospedale di Vicenza, con due pomeriggi (il 27 settembre ed il 25 ottobre) della serie “Incontri al quinto piano”. ●

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Registri&Note

Invento e canto: nuove proposte per scuole e famiglie esposte dall’ideatore di Scrivi che ti canto

Lo posso fare anch’io!

Bambini musicali, non per forza musicisti: “la Musica è di tutti, come la Storia e la Geografia”

MusiCare Settembre-Ottobre 2013

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rteinfiore, una domenica pomeriggio di aprile al quartiere Barche per colorare, leggere, ascoltare; per capire che lo posso fare anch’io. La creatività, la curiosità: una piccola frase da scrivere su un foglio bianco, o semplicemente il proprio nome per sentirselo musicato e subito cantato, prima da una voce solista e ripetuto poi da tutti i presenti, davanti la sede della Società del Quartetto, che in quel rione ha la sua “casa-base” da quasi 10 anni. Quindi la fase finale: su altro foglio - questa volta pentagrammato - le sillabe diventano le figure musicali di una breve frase “colorata di suoni” da portare a casa. Il compiacimento dei bambini è evidente: il mio ritratto in musica! Solitamente è il pittore che fissa sulla carta il volto di chi si lascia ritrarre; è la meraviglia del primo segno sulla tela bianca, la prima pressione delle dita sulla creta dello scultore. Stavol-

ta invece è il musicista che crea al momento, che riveste di suono la morbidezza della “M” di Maria, l’immediatezza della “A” di Aurora, lo spigolo della doppia consonante “St” di Stefano. Da troppi anni noi educatori, insegnanti, dobbiamo fare i conti con un preconcetto che relega la Musica dentro una ristretta area per bizzarri personaggi dove la comprensione di una frase scritta in notazione è cosa per “addetti ai lavori”. La Musica è di tutti, così come lo è la Storia, la Geografia, come il “saper far di conto”, o tracciare su un foglio bianco un disegno, o metter nero su bianco le prime frasette che diventano poi scritti veri e propri. Saper leggere e scrivere non significa dover diventare scrittori o poeti; scattare delle foto non significa dover poi diventare scenografi o direttori delle luci a Cinecittà. Il genitore dovrebbe capire che un figlio può anche non essere


attività 2013/2014

Concorso di testi per la musica

Riservato alle Scuole Primarie (IV e V) e Secondarie di I grado (I, II, III). Sono previsti premi in denaro o in materiale didattico per i 6 lavori selezionati dalla giuria.

Fare un bel coro

Videolezioni sul canale YouTube della Società del Quartetto.

Corso per docenti

Tre incontri a frequenza gratuita di 2 ore ciascuno (giovedì 7-14-21 novembre 2013, dalle 17 alle 19) presso la sede della Società del Quartetto.

Invento e canto

A Teatro la musica diventa un gioco. Un pomeriggio per le famiglie, domenica 1 dicembre ore 16:30 presso il Teatro Astra di Vicenza (biglietto unico € 3,00). info: tel. 0444 543729 / progetti@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org

I ragazzi avranno così la soddisfazione di vedere il loro lavoro trasformarsi in un vero e proprio brano musicale, una canzone, un “rap”, un motivo che avrà diffusione nazionale grazie alla pubblicazione in un fascicolo con CD che sarà distribuito gratuitamente a tutte le scuole italiane. Sullo stile di Arteinfiore descritto in apertura, Invento e canto è la nuova proposta di Scrivi che ti canto. A teatro la musica diventa un gioco: il pubblico suggerisce “in diretta” parole, idee musicali e spunti che vengono elaborati e poi eseguiti dal vivo da un’orchestra giovanile sul palco. La platea diventa così un grande coro, guidato da un direttore vero, che dialoga con l’orchestra. Un divertimento per tutta la famiglia: la musica a portata di mano, da toccare, smontare, rimontare; per giocare e imparare. ● Mario Lanaro

MusiCare Settembre-Ottobre 2013

Scrivi che ti canto

Registri&Note

un pianista o un violinista di professione e amare comunque il mondo dei suoni; vivere la sua esperienza musicale frequentando i concerti e il teatro senza che questo rappresenti un evento speciale. Si può far musica cantando in coro, suonando nella banda o in una band; un figlio può (e deve) ascoltare un suo repertorio, scelto senza i condizionamenti dei mass media. Sono le convinzioni di chi ha ideato Scrivi che ti canto (nato nel 1998), di chi continua a sostenerlo confermando le proposte oramai note e inventando nuove strade. Il Concorso di poesia per la musica, le lezioni video su web (Fare un bel coro), il corso di approfondimento per docenti, gli eventi per le famiglie Invento e canto, le pubblicazioni del repertorio su antologie e CD. La Società del Quartetto sta già diffondendo il nuovo bando del Concorso nelle scuole e tra gli insegnanti del Veneto. L’obiettivo è di arrivare alla produzione di sei nuovi canti: due per la Materna sul tema “L’alimentazione”, due per le Elementari sul tema “La lettura”, ed infine altri due per la Media su “Il bullismo”. Gli alunni, con la supervisione dei loro insegnanti, dovranno produrre collettivamente un testo che sarà successivamente valutato da una giuria. I sei migliori lavori - selezionati in base al rispetto degli argomenti assegnati, alla fantasia e all’originalità - saranno musicati da compositori professionisti.

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Tracce MusiCare Settembre-Ottobre 2013

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Il pianismo di Lisiecki in Chopin ed il camerismo di Gringolts in Schumann, senza eccessi di stile

Due quasi romantici Lisiecki fa cantare ogni nota degli Studi di Chopin

Schumann secondo Gringolts: poco romantico, quasi anticato

autore F. Chopin titolo CD Études op.10, études op. 25 interpreti Jan Lisiecki, pianoforte etichetta CD DG, 479 1039, DDD, 2013

autore R. Schumann titolo CD Musica da camera interpreti Gringolts Quartet, Peter Laut (piano), Dmitry Kouzov (violoncello) etichetta 4 CD Onyx, 4097, DDD, 2012

Avrebbe fatto impazzire Gustav von Aschenbach un ragazzo come Jan Lisiecki. Sottile e biondo, con iridi di un profondo blu, un sorriso innocente e dita affusolate che scorrono sul pianoforte. Lisiecki ha diciotto anni, è canadese, ma di origini polacche. E polacco era anche Tadzio, l’efebo verso il quale si protende il protagonista di “Morte a Venezia”. Ma quello poco fa oltre a correre sulla spiaggia del Lido e a rappresentare l’irraggiungibile e incosciente bellezza del creato. Il pianista è tutt’altro. Non è svenevole quando suona la musica del suo conterraneo. Il booklet informa che Lisiecki pretese di confrontarsi con gli Studi di Chopin perché, visti gli esercizi che gli aveva proposto il suo insegnante, «gli dissi che lì non c’era musica. Così, al loro posto, mi fu dato il lento e lirico studio op. 10 n. 3 di Chopin. Dato che era una fotocopia su carta verde, divenne per me lo studio verde». Forse cominciò così. Di fatto Chopin è un suo cavallo di battaglia. Non a caso due dei tre CD incisi da Lisiecki, tutti per Deutsche Grammophon, sono dedicati a musica del grande polacco. Oltre agli Studi ci sono i due Concerti con Howard Shelley alla guida della Sinfonia Varsovia. Per Chopin ogni nota deve cantare. Lisiecki fa cantare ogni nota. Per Chopin l’obiettivo deve essere la semplicità. Lisiecki traduce in naturalezza, un’incantevole spontaneità che scavalca ogni passaggio difficile, un conversare posato e profondo che impressiona, se si considera che a esprimersi è un diciottenne. Meno romantici di certa tradizione? Certo, Lisiecki dimostra, ancora una volta, che l’eleganza di Chopin travalica i secoli. ●

Fino al matrimonio con Clara Wieck nel 1840, Schumann aveva limitato l’espressione del suo talento alla solitudine del pianoforte. Sarà pure una coincidenza, ma gli anni della relazione con una musicista di gran talento come Clara corrispondono a quelli che Robert dedicò alla composizione di lied, di opere per orchestra, con o senza le voci, e di musica da camera. Quanto all’ultima categoria, si comincia con il 1842 con i tre Quartetti per archi op. 41, con il Quintetto per piano e archi op. 44 e il Quartetto con piano op. 47 (colpevolmente assente in questa raccolta). Tra il 1847 e il 1851 furono composti i tre Trii. Al 1850 risalgono le due Sonate per violino e piano “ufficiali”. Nel 1853 Schumann completò anche una terza Sonata per violino e piano, senza numero d’opera, partendo dai due tempi che aveva composto per il lavoro collettivo dedicato al violinista Joachim, la sonata F.A.E. (Frei aber Einsam - libero ma solo; gli altri due tempi sono di Brahms e Dietrich). Robert Schumann morì nel 1856, a quarantasei anni. Il protagonista di questi CD è certo il violinista Ilya Gringolts, che esegue le sonate accanto al pianista Peter Laut. Ai due si affianca Dmitry Kouzov (cello) per i trii. I quartetti sono affidati al Gringolts Quartet (con Ilya primo violino, Anahit Kurtikyan, secondo; Silvia Simionescu, viola; Claudius Herrmann, cello) cui si aggiunge Laut per il quintetto. Gli interpreti guardano con una certa cautela gli slanci romantici di Schumann. Prediligono letture soppesate, ben articolate, dal suono quasi anticato. Per fortuna si evita quella sgradevole fretta che viene talvolta contrabbandata per incisività. ● a cura di Filippo Lovato


terza edizione

gennaio - aprile 2014

Intesa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza organizzano un corso di formazione orchestrale per diplomandi e diplomati (fino ai 25 anni - 30 anni per i contrabbassi) in strumenti ad arco. Lo scopo di Progetto Orchestra è quello di favorire la crescita artistica delle nuove generazioni di orchestrali nel sempre più difficile cammino della carriera musicale. SVOLGIMENTO Il corso avrà inizio nel mese di gennaio 2014 e si protrarrà fino ad aprile 2014. Sarà condotto dal maestro Leon Spierer, già primo violino dei Berliner Philharmoniker. SEDE DEL CORSO Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari Vicenza, Contrà Santa Corona 25 - tel. 800.578875 ORGANICO PREVISTO La partecipazione attiva al corso è limitata a 14 allievi effettivi: 4 violini primi, 4 violini secondi, 3 viole, 2 violoncelli, 1 contrabbasso. TERMINE UTILE PER L’ISCRIZIONE Venerdì 13 dicembre 2013 (quota di iscrizione euro 30,00, frequenza al corso gratuita). BORSA DI STUDIO FATIMA TERZO BERNARDI A conclusione del corso, un’apposita Commissione presieduta dal maestro Leon Spierer, segnalerà l’allievo più promettente al quale verrà assegnata una borsa di euro 3.000,00 per il proseguimento degli studi, messa a disposizione dalla famiglia di Fatima Terzo Bernardi, alla quale la borsa stessa è intitolata. ulteriori informazioni si potranno avere presso la segreteria: Società del Quartetto di Vicenza www.quartettovicenza.org / info@quartettovicenza.org / tel. 0444 543729 / fax 0444 543546


il periodico Musicare è realizzato grazie a:

SAVE THE DATE

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gli appuntamenti segnalati dalla Società del Quartetto di Vicenza

OTTOBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

LE CONCERT DES NATIONS JORDI SAVALL direttore musiche di J. S. Bach NOVEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA TEMENUSCHKA VESSELINOVA fortepiano musiche di W. A. Mozart

7-14 21 Corso per docenti

NOVEMBRE 2013 ore 17:00 Scrivi che ti canto 2013/2014 Sede Società del Quartetto (Vicolo Cieco Retrone, 24)

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Corso a frequenza gratuita tenuto dal maestro Mario Lanaro NOVEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

JAN LISIECKI pianoforte musiche di Messiaen, Bach, Pederewski, Martinu e Chopin NOVEMBRE 2013 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

GRINGOLTS QUARTET archi FILIPPO GAMBA pianoforte musiche di Haydn, Bartók e Dvořák DICEMBRE 2013 ore 16:30 Scrivi che ti canto 2013/2014 Teatro Astra di Vicenza (biglietto unico € 3,00)

INVENTO E CANTO A Teatro la musica diventa un gioco. Un evento per il pubblico delle famiglie con il maestro Mario Lanaro ed un’orchestra giovanile Società del Quartetto di Vicenza vicolo cieco Retrone, 24 - 36100 Vicenza tel. 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org


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