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ANCHE LA CINA HA IL SUO BOSCO VERTICALE

Anche la Cina ha il suo

Bosco Verticale

L’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex è il primo bosco verticale cinese progettato da Stefano Boeri Architetti China, interamente completato e già abitato dai primi inquilini

di SILVIA MARTELLOSIO

Il Bosco Verticale, uno dei simboli architettonici di Milano progettato da Stefano Boeri, arriva anche in Cina. Situato nella città di Huanggang, nella provincia di Hubei (Cina), l’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex – pur traendo ispirazione dal complesso milanese, divenuto un vero e proprio simbolo della riqualificazione della zona di Porta Nuova – si estende su una superficie di 4,54 ettari ed è il primo Bosco Verticale cinese progettato da Stefano Boeri Architetti China. Disegnato per dare vita a uno spazio verde totalmente innovativo per la città, il complesso – che integra edifici adibiti a residenza, hotel e grandi spazi commerciali – soddisfa le esigenze quotidiane di cittadini, ospiti temporanei, abitanti e turisti. Il progetto comprende cinque torri, due delle quali residenziali (alte 80 m) e progettate come Boschi Verticali capaci di fornire una nuova esperienza di vita all’area urbana e naturale circostante. L’intervento sottolinea l’innovazione portata nel campo dell’edilizia di quarta generazione che riesce a combinare le esigenze del mercato interno con la residenza tradizionale; a portare tecnologie avanzate e a cambiare radicalmente il paesaggio urbano e le aspettative delle persone per una futura vita delle città sostenibile. Il complesso urbano è situato in un’area chiusa da tre strade e ciascuna delle diverse zone funzionali è collegata a uno spazio pubblico aperto.

VIABILITÀ

Al fine di aumentare la flessibilità del traffico urbano, è stata incrementata la viabilità in direzione nord-sud, dividendo lo spazio commerciale su due lati, mentre all’interno del centro commerciale viene stabilito un ulteriore tracciato per facilitare la connessione est-ovest. I due elementi lavorano insieme per valorizzare la vivibilità dello spazio pubblico e la sua fruibilità, rendendolo un luogo ricco di attività che si presta all’incontro e alla vita sociale, circondato dai nuovi edifici in modo tale che l’intero complesso possa integrarsi al meglio con l’ambiente urbano. Nel caso di Huanggang, la soluzione di facciata ci ha permesso di valorizzare al massimo il rapporto con gli alberi e il verde, presente sia nei balconi che nei bow-window. Gli abitanti delle torri hanno così la possibilità di vivere lo spazio domestico e il panorama urbano da una prospettiva diversa, godendo di una inedita prossimità con la natura vivente

STEFANO BOERI, architetto

VERTICALITÀ E MODULARITÀ

Alla base delle torri, le facciate delle parti commerciali situate ai piani terra adottano in gran parte una trama composta da elementi verticali e modulari, la cui distribuzione è costante, eccetto in alcuni punti in cui si fa più rada, movimentando il gioco di facciata. Tale scelta progettuale crea visivamente un senso di ritmo sui prospetti esterni continui che va invece diradandosi mano a mano che ci si avvicina all’angolo nordest, dove la facciata continua e vetrata rende l’aspetto dell’intero complesso più flessibile e trasparente. Come eco alle superfici verticali che caratterizzano le torri residenziali, una grande porzione di verde semi-pubblico è pensata in copertura del quartiere degli affari, con lo scopo di mettere in stretta relazione l’ambiente naturale con gli spazi di lavoro.

TORRI RESIDENZIALI

Le due torri residenziali sono un nuovo tipo di Bosco Verticale: i prospetti, infatti, adottano elementi a sbalzo interrompendo la regolarità dell’edificio e creando un movimento continuo e sempre nuovo, accentuato dalla presenza di alberature e arbusti selezionati tra le specie locali. La combinazione di balconi aperti e chiusi può adattarsi meglio all’esperienza di vita di diversi gruppi di abitanti, generando uno spazio di transizione tra la natura e l’ambiente di vita umano. L’intervento, così disegnato, permette un’eccellente visione delle facciate alberate, valorizzando l’esperienza sensoriale della foresta e integrando il paesaggio vegetale alla scala architettonica. La disposizione irregolare dei balconi permette alle piante di svilupparsi liberamente in altezza e alle chiome di

SCHEDA PROGETTO

COMMITTENTE Beijing Easyhome Vertical Forest Real Estate Co., Ltd PROGETTO Stefano Boeri Architetti China CONSULENTE PER IL VERDE Studio Laura Gatti CONSULENTE PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE Luca Buzzoni, ARUP (Italy) LDI Central-South Architectural Design Institute Co., Ltd WIND TEST RWDI CONSTRUCTION China Construction Third Engineering Bureau Group Co., Ltd LANDSCAPE CONSTRUCTION Landscape Architecture Corporation of China Co., Ltd VISUAL LIFANG (Shanghai) Digital Technologies Co., Ltd; Shanghai Skyin Visual Arts Co., Ltd FOTOGRAFIE RAW VISION studio

inserirsi perfettamente nel disegno di facciata. Gli abitanti delle torri residenziali, così, hanno la possibilità di vivere lo spazio urbano da una differente prospettiva, sentendo pienamente il comfort di essere circondati dalla natura.

VERDE LOCALE

Il verde del Bosco Verticale, selezionato a partire da essenze vegetali locali, è costituito da 404 alberi (le specie principali sono Ginkgo biloba, Osmanthus fragrans, Acer griseum, Ligustrum lucidum e Chimonanthus praecox); 4.620 arbusti (tra le principali specie: Hibiscus mutabilis, Elaeagnus pungens, Nandina domestica ed Euonymus alatus) e 2.408 mq di piante perenni, fiori e piante rampicanti (come Ophiopogon bodinieri, Sedum lineare e Liriope spicata). In totale, il verde assorbe 22 tonnellate di CO2 all’anno e produce 11 tonnellate di O2 all’anno .

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