house keeping solight
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Distribuzione
IN COPERTINA
Adiatek è un’azienda italiana che produce lavasciuga pavimenti industriali, con operatore a terra e a bordo, che si distinguono per il design e la tecnica applicata. Produce modelli diversi per dimensioni, tipologia di spazzole (circolari, cilindriche o orbitali) sistema di lavoro (lavante o lavante/spazzante) e alimentazione (elettrica o batteria). Le larghezze di lavoro vanno da 35 a 130 cm.
Hanno
SPECIALE Hotellerie
Una boccata d’ossigeno per il professional cleaning! 10 Maurizio Pedrini
Product of the year 16 a cura di Cristina Cardinali AFIDAMP: i suoi primi quarant’anni! 18
Andrea Massignani Intervista a Stefania Verrienti, direttore Afidamp. La coesione dei soci è la nostra forza 22 Maurizio Pedrini
Indagine Cerved. Un settore in salute: andamento e nuove tendenze 27 a cura di Diletta Gaggia Intervista a Toni D’Andrea, CEO di ISSA Pulire Network. Vinta la sfida della ripartenza! 32 Maurizio Pedrini ISSA PULIRE, come è andata? 36 Maurizio Pedrini
Trent’anni di esperienze condivise per diffondere la cultura del pulito
SI PARLA DI
4 Clean Pro LXXXII www.4cleanpro.com Acraf-Amuchina LI www.amuchina.it Adiatek LXVIII www.adiatek.com Arco LXVII www.arcochimica.it Cimel LXVII www.cimel.it Comac LXXVIII www.comac.it Dianos 36 www.dianos.net Essecinque XXIII www.essecinque.net Essity - Tork 17 www.tork.it Falpi 36, XXIV www.falpi.com
Falvo LXVIII www.falvo.info Fimap LXXVIII www.fimap.com Hygenia LXXVIII www.hygenia.it Icefor LXXXI www.icefor.com Industrie Celtex LXVI www.industrieceltex.it Itidet LXXVIII www.itidet.it Kemika LXXV www.kemikagroup.com
Kroll LXXVI www.kroll-amkro.com
Linea Stradale LVII www.lineastradale.com Lindhaus XXX www.lindhaus.it
INDICE INSERZIONISTI
DIMENSIONE PULITO
Adiatek I Copertina Falpi 3 Fimap 30, 31
SPECIALE HOTELLERIE
4CleanPro VIII Acraf XIII ARCO II Copertina Cimel LXVII Comac VI Essecinque XXIII FSolution - Saniclair XLIII Falvo LXX, LXXI Hygienalia LXXXIII
Makita 16 www.makita.it Medial International XVIII www.medialinternational.com Medusa XLVII www.medusasrl.com MK LXXVIII www.markacleaning.com Newpharm 16 www.newpharm.it Novaltec Group 16 www.novaltecgroup.it Paperdì LXXVIII www.paperdi.it Polti LXIV www.poltisanysistem.it Polychim XXIX www.polychim.it Project 41 www.project-informatica.it
Reflexx XLI www.reflexx.com
Rubino Chem LXXVIII www.rubinochem.it
Saniclair - FSolution XLII www.saniclair.it
Spray Team / EWS LVIII www.sprayteam.it STI LII www.stindustry.it Synclean LXXVIII www.syncleanservice.com Taxon XXV www.taxon.it TMB 36 www.tmbvacuum.it
TTS Cleaning LXXVIII www.ttsystem.com
Klindex 8 Kroll 15 Project 4, 5
Hygenia V Icefor IV Industrie Celtex III Itidet XXXVII Kemika I Copertina Lindhaus XXXI Linea Stradale LVII MK XXXV Medial Interntional XIX
Paperdì 6 Rubino Chem II Copertina Synclean 21
Medusa XLVII Polti LXV
Polychim XXIX Reflexx XLI Saniclair - FSolution XLIII STI LIII Spray Team - EWS LIX Taxon XXV
TTS Cleaning LXXIX
Una boccata d’OSSIGENO per il professional CLEANING!
La Rassegna internazionale, accolta per l’ultima volta in tre Padiglioni espositivi Veronafiere, lancia un’iniezione di fiducia e importanti segnali di ripresa al mercato. Al centro dell’innovazione tecnologica proposta in vetrina dalle aziende e degli interventi dei relatori intervenuti all’Issa Pulire Theatre, l’emergenza sanitaria legata alla Pandemia da Covid 19. Non era impresa facile, per il settore del professional cleaning, ritrovarsi a vivere un momento di condivisione in presenza, dopo oltre un anno e mezzo di assenza dalle fiere, a seguito della Pandemia da Covid 19.
Tante le barriere psicologiche, le ritrosie, la sfiducia e le incertezze sul futuro, retaggio di un periodo tanto difficile quanto inatteso e imprevedibile. Un certo scetticismo aleggiava, piuttosto diffuso, alla vigilia dell’apertura di ISSA PULIRE 2021, sia perché alcuni marchi storici di importanti fabbricanti di macchine e prodotti chimici, per varie ragioni, avevano annunciato da tempo la loro assenza, sia per le oggettive difficoltà connesse alla partecipazione di espositori e visitatori, costretti a districarsi tra green pass, quarantene e altri piccoli o grandi intoppi sanitari e burocratici. Eppure, a sorpresa, la Venticinquesima edizione di questo esclusivo appuntamento biennale, privilegiata “vetrina” del Made in Italy nel comparto della pulizia professionale, andata in scena
a Veronafiere dal 7 al 10 settembre, non ha tradito le migliori attese. Anzi, per certi versi, le ha decisamente superate.
SCONFITTO IL PESSIMISMO DI CHI TEMEVA IL FLOP
Possiamo perciò parlare di una sfida vinta dagli organizzatori, di Issa Pulire Network - affiancati dal prezioso apporto di Afidamp - convinti che il settore avesse bisogno, dopo tempi decisamente cupi, di una sferzata di positività, nel segno della ripartenza. Così le attese dei 300 espositori, distribuiti in oltre 12.000 mq e dei 10.037 visitatori (dei quali oltre il 14% stranieri), non sono andate affatto deluse. Insomma le aziende produttrici, mattatrici sotto i riflettori con la loro ricca gamma esposta in elegante vetrina, nei Padiglioni 2,5, 6, e le dieci imprese di pulizia e Facility Management al ver-
tice assoluto nel nostro Paese, convenute negli stand allestiti all’Issa Pulire Theatre, al Padiglione 4, hanno più d’un motivo per sorridere, facendo un bilancio della loro non facile scelta. La sensazione diffusa, per chi come noi ha vissuto sul campo le tre intense giornate veronesi, è che i partecipanti alla Fiera si siano lasciati decisamente alle spalle i giorni bui della Pandemia, per guardare al futuro con moderato ottimismo. Certo, il confronto con la precedente edizione, come affluenza, è stato per la prima volta in saldo negativo: nel 2019, infatti PULIRE aveva chiuso i battenti registrando 17.000 visitatori (+6% sul 2017), oltre il 30% dei quali stranieri. Però i pessimisti, che temevano il flop, e non erano pochi, sono andati delusi. La prima prova del nove superata da ISSA PULIRE 2021, visti i tempi, è stata quella delle condizioni di massima sicurezza
ISSA PULIRE 2021
garantite agli ospiti: obiettivo centrato grazie all’accreditamento del quartiere fieristico di Veronafiere al programma GBAC STAR, l’unico studiato per aiutare le strutture a stabilire un sistema completo di pulizia, disinfezione e prevenzione delle malattie infettive.
NEGLI STAND I PRODOTTI CREATI PER RISPONDERE ALL’EMERGENZA SANITARIA
Proprio il Covid 19, che ha cambiato e continua a segnare così pesantemente le nostre vite da due anni a questa parte, rendendo finalmente protagoniste assolute la pulizia, la sanificazione e l’igiene, è stato al centro dell’attenzione. Stavolta, infatti, l’innovazione di fabbricanti di macchine, attrezzature e prodotti chimici si è concentrata, anzitutto, su soluzioni e prodotti pensati e realizzati in risposta all’emergenza sanitaria, molti dei quali frutto della preziosa collaborazione tra istituzioni, università, imprese di servizi e fabbricanti. Al pari, i molteplici risvolti scientifici, sanitari, sociali legati alla diffusione del virus diffusosi in tutto il mondo dalla Cina, sono stati esaustivamente trattati, specialmente nella stretta relazione tra sicurezza legata alle procedure di pulizia e prevenzione della malattia, nell’Issa Pulire Theatre, catalizzatore di interessantissime comunicazioni da parte degli esperti (medici, manager, docenti universitari, rappresentanti di fondazioni e categorie produttive, ecc.), con oltre una quarantina di interventi a cura delle dieci imprese di multiservizi, tra le più importanti in Italia, e delle associazioni di settore, in rappresentanza di tutta la filiera del cleaning, dai produttori agli utilizzatori finali.
ISSA PULIRE NETWORK
GUARDA GIÀ A MILANO 2023
La novità più sostanziosa della tre giorni espositiva, inutile nasconderlo, è stato il nuovo marchio assunto dalla storica fiera, nata nel 1982 e approdata a Verona una prima volta nel 1985, per poi restarvi definitivamente a partire dal 1991. ISSA PULIRE Network ha debuttato per l’ultima edizione in terra scaligera della
Fiera, con grandi ambizioni di crescita. La più grande piattaforma internazionale dedicata alle fiere per il cleaning professionale, il facility management ed eventi per professionisti ad alto livello, si è presentata alla cerimonia inaugurale, alla quale hanno presenziato Toni D’Andrea, CEO di ISSA PULIRE Network, Michel de Bruin, presidente ISSA EMEA Council, John Barret, Executive Director di ISSA, Giuseppe Riello, presidente di Afidamp, e Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. Filo conduttore degli interventi dei rappresentanti delle due associazioni che hanno dato vita alla partnerhip, ISSA e Afidamp, di sicuro riferimento a livello nazionale e mondiale, gli importanti progetti di sviluppo, finalizzati a creare nuove opportunità di business attraverso la partecipazione alle fiere, ai forum e alle numerose attività di formazione. Lo sguardo, del resto, era già proiettato all’edizione 2023 di ISSA PULIRE, la prima del trasferimento a Milano, in programma dal 16 al 18 maggio 2023. È apparso mesto, invece, il commiato di Danese, specchio di quello della città in riva all’Adige, un po’ distratta – rispetto
al passato - in occasione dell’ultima edizione dell’importante evento espositivo vissuto in casa che, grazie alla Fiera PULIRE, è diventata per anni l’indiscussa capitale italiana della pulizia e dell’igiene. Il presidente di Veronafiere, porgendo gli auguri allo staff organizzativo in vista del passaggio di testimone a Fiera Milano, ha ripercorso con orgoglio le tappe della crescita di PULIRE, da piccola rassegna organizzata da uno sparuto gruppo di espositori di macchine e attrezzature per la pulizia, a Salone internazionale conosciuto e apprezzato in Europa e nel mondo.
ISSA PULIRE THEATRE, UN’ARENA DOVE RIFLETTERE SUI FUTURI SCENARI DEL SETTORE
Altro elemento nuovo proposto da questa edizione, come dicevamo, è stato lo spazio, con relativi stand ricavati all’interno della Fiera nel Padiglione 4, a dieci tra le più grandi imprese di servizi - Facility Management, e ad un’azienda leader nella realizzazione di un sistema gestionale e informativo per il
collaudo continuativo degli appalti di servizi di pulizia e disinfezione. In tale contesto è stata creata un’apposita “arena”, l’ISSA PULIRE Theatre, con tanto di verde parterre, sul quale è stato ricavato un elegante salottino, di fronte al quale sono state erette apposite tribune. Su quest’area, assai attraente anche sul piano scenografico, dotata di maxischermo ledwall, sono echeggiate le autorevoli voci di molti interpreti del settore, impegnati ad affrontare, a trecentosessanta gradi le più attuali problematiche del cleaning professionale, della sicurezza igienica nei diversi contesti, della formazione professionale, della digitalizzazione, della sostenibilità ambientale e tanti altri interessanti argomenti. Davvero prestigiosi i nomi dei partners presenti: Cns (Consorzio Nazionale Servizi), Coopservice, Dussmann, Epm, Formula Servizi, L’Operosa, Markas, Papalini, Service Key, Team Service e FMSpecialist. Insieme a loro, ospiti anche autorevoli associazioni di categoria: Abiconf Verona, Ada, Adaci, Afidamp, Aifbm, Anmdo, Cncc, F.A.R.E. Federalberghi Verona, Fifo, Onbsi, Scuola Nazionale Servizi. Nel contesto di ISSA LAB – questo il nome scelto per definire lo spazio dedicato al
confronto sui grandi temi del presente e del futuro che investono il settore –sono state individuate quattro diverse tipologie di aree sensibili alle tematiche affrontate. Su di esse si sono susseguiti interventi della durata d’una ventina di minuti che hanno riguardato, sostanzialmente le buone pratiche, le idee innovative e le nuove tecnologie. Un’esperienza, senz’altro apprezzabile, per dare voce, nel momento della ripresa, all’intera filiera del pulito, condividendo competenze, esperienze metodologiche e professionali su problemi e soluzioni, procedure e processi, per elevare e diffondere i contenuti di qualità e sicurezza nell’erogazione del servizio.
ISSA PULIRE LAB, TRE GIORNATE DI CONFRONTO
Numerosi i temi affrontati, con tanti ospiti prestigiosi, a Issa Pulire Lab. La mattinata del 7 settembre, per esempio, è stata dedicata ai delicati settori, d’importanza veramente strategica per il turismo e l’economia italiana, dell’hotellerie e della ristorazione, con un’accurata riflessione sui nuovi modelli di gestione del servizio di housekeeping, sulla sicurezza alimentare e sull’importanza delle figure professionali impiegate quotidianamente
a gestire e svolgere i servizi di pulizia negli hotel e nei ristoranti. Il pomeriggio, invece, si è incentrato sul grande filone dell’innovazione riferita all’igiene, in un quadro nel quale il servizio agli edifici, specialmente nell’ambito del cleaning, della pulizia e della sanificazione, acquista di giorno in giorno un valore sempre più pregnante, diventando essenziale per la salvaguardia della salute e della sicurezza di ogni persona. Particolarmente interessante e ricca di stimoli la seconda giornata, nella quale si è parlato soprattutto di sicurezza e sanità, apertasi con un apprezzato ed esaustivo intervento di ONBSI dedicato al costante aumento delle ICA, ovvero delle Infezioni Correlate all’Assistenza, vera e propria “piaga” dell’assistenza nosocomiale italiana. Su questo crescente problema e sulle sue possibili soluzioni si sono confrontati Andrea Laguardia, presidente ONBSI, il prof. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, il prof. Walter Ricciardi e la dottoressa Fidelia Cascini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e il dottor Paolo Berta della Fondazione per la Sussidiarietà. Numerosi autorevoli relatori, quali il prof. Walter Ricciardi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, il prof Massimo Clementi, professore ordinario di Microbiologia e Virologia, prorettore alla didattica dell’Università Vita-Salute San Raffaele, il dottor Roberto Lombardi, del Dipartimento Innovazione Tecnologiche INAIL Roma e il dottor Camillo Falvo, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, hanno drammaticamente evidenziato le conseguenze dei tagli lineari in sanità, adottati a partire dall’entrata in vigore della spending review, insistendo sulla necessità di cambiare radicalmente strategia nella spesa sanitaria. Tutti hanno convenuto sulla necessità che essa venga considerata non un semplice costo, ma un investimento in pulizia, sanificazione e formazione del personale, al fine di agire a beneficio sia della salute dei pazienti che del personale sanitario. Infine, tra i
ISSA PULIRE 2021
temi al centro dell’attenzione nell’ultima giornata, quello dell’igiene dei grandi spazi nei centri commerciali, argomento trattato da Antonio Conti; l’importanza della sanificazione degli impianti aeraulici nei luoghi pubblici, con relatori Silvia Marvelli e Antonio Malara; l’introduzione alla robotica indossabile e alle sue applicazioni per la salute e la sicurezza dei lavoratori, con l’intervento sia dei professori Nicola Vitiello e Simona Crea della Scuola Superiore Sant’Anna che del dottor Roberto Lombardi del Dipartimento Innovazioni Tecnologiche INAIL Roma. Gregorio Mangano, presidente di A.I.I.S.A. Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici, ha parlato del monitoraggio degli ambienti grandi hub per la prevenzione e gestione del rischio di trasmissione del virus Sars Cov-2. Interessante pure la trattazione dei risvolti del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza in relazione al Codice degli Appalti, con le ripercussioni per le imprese, affrontata dal dottor Franco Tumino e dall’avvocato Massimiliano Brugnoletti. Infine, molto apprezzati anche i due quadri espositivi dedicati rispettivamente all’impatto della Pandemia nell’hotellerie, con l’intervento
di Alessandro D’Andrea, presidente di ADA, Associazione Direttori d’Albergo, e la comunicazione sui Nuovi criteri di sostenibilità per soddisfare i clienti più esigenti, con l’attenta analisi dell’esperto Paolo Fabbri, presidente di Punto 3.
LO SPAZIO AFIDAMP LUOGO DI INCONTRO, CONFRONTO E CRESCITA PROFESSIONALE
Per la prima volta, Afidamp non si è presentata in veste di organizzatrice della Fiera, ma in quella originale di associazione, interprete di progetti e molteplici iniziative a servizio degli associati, impegnata a promuovere momenti di informazione, approfondimento e dibattito su tematiche di grande attualità per il settore del pulito professionale. È stato questo il modo migliore per ribadire la centralità e la mission del sodalizio, sorto nel 1981, che proprio a Veronafiere ha celebrato il suo Quarantennale. Una vocazione culturale e professionale esaltata grazie al costante impegno del direttore, Stefania Verrienti, e di tutto lo staff rappresentato dai suoi preziosi collaboratori. Al Padiglione
6 stand D2/1 l’associazione che raggruppa produttori e distributori italiani del comparto, ha organizzato una serie di momenti di confronto ai quali hanno presenziato, in veste di relatori, esponenti delle imprese, delle associazioni di categoria e dei fornitori. Agli incontri ha assistito sempre un folto pubblico di operatori del settore, coinvolto dal ricco programma di convegni e talk show dedicati al settore. Molto interessanti, in particolare, gli approfondimenti dedicati all’argomento CAM, Criteri Ambientali Minimi, a tre mesi dalla loro entrata in vigore, come pure l’analisi della tradizionale, attesissima indagine condotta da Afidamp, che ogni anno fotografa l’andamento del settore sotto il profilo della produzione e della distribuzione, stavolta realizzata in collaborazione con CERVED. Senza dimenticare gli aggiornamenti dedicati al comparto macchine, ma soprattutto l’approfondimento del Piano Nazionale 4.0, con focus sugli incentivi per l’industria del cleaning professionale. Con grande soddisfazione e speranza, specie da parte di chi crede nella professionalità e nella cultura del pulito, è stato inoltre presentato il Corso di alta formazione in Cleaning Management, promosso in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, con il contributo di Fra.Mar e il supporto di Fondazione Scuola Nazionale Servizi e AIISA. Nell’area Theatre si è presentato in anteprima il Tips (Team Interassociativo delle Pulizie e Servizi), all’interno del quale l’associazione che dà voce ai fornitori italiani di prodotti e tecnologie per la pulizia professionale giocherà sicuramente un ruolo da protagonista. Infine, la cerimonia di celebrazione del Quarantesimo anniversario, al quale abbiamo dedicato uno specifico articolo, ha offerto l’occasione per la consegna dei riconoscimenti di Senior Member e Best Member ai soci particolarmente meritevoli. In definitiva, lo spazio Afidamp a ISSA PULIRE 2021 ha offerto un importante punto di riferimento per sviluppare conoscenze e relazioni in un clima di serena armonia. ■
PRODUCT of the year
a cura di Cristina Cardinali
ÈEnozoPRO Aqueous Ozone Spraybottle di Consesus Group il vincitore della seconda edizione del premio Product of the year, competizione che ha coinvolto alcuni degli espositori presenti alla fiera ISSA PULIRE.
La giuria internazionale:
Taher Patrawala, Managing Director of Media Fusion LLC; Yussif Salford Presidente dell’Associazione Contract Cleaners Association of Ghana (CCAG); Andrew Dunning Direttore dell’Industrial Cleaning Machine Manufacturers Association (ICMMA) e Toni D’Andrea, Ceo di ISSA PULIRE NETWORK.
Alla seconda edizione hanno partecipato 45 prodotti di 32 aziende provenienti da: Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Austria, Stati Uniti e Svezia.
Gli altri 4 finalisti:
IL VINCITORE
EnozoPRO è un apparecchio multiuso che utilizza acqua del rubinetto, piastre diamantate brevettate e una piccola carica elettrica per creare un detergente, disinfettante e deodorante sicuro ed efficace. Questo innovativo prodotto sostituisce la necessità di prodotti chimici sintetici industriali che contribuiscono all’inquinamento chimico, ai rifiuti e ai rischi di irritazione.
TORK a Issa Pulire 2021
Tork ha partecipato a questa prima edizione post-pandemica di Issa Pulire 2021 con uno stand di oltre 160 mq e la totale sponsorizzazione dello spazio Theatre, dedicato agli incontri con le principali Facility. Oltre a presentare i nuovi prodotti si è puntato a promuovere competenze e innovazione con soluzioni, servizi, procedure e strumenti pensati in una logica di evoluzione del settore, per affiancare i professionisti del Cleaning e migliorare le performances degli addetti al ripristino dell’igiene in tutti i settori del Fuoricasa, prima di tutto nei luoghi del lavoro.
IGIENE DELL’UFFICIO
L’igiene e la pulizia non sono mai state così importanti. L’obiettivo non è più solo quello di dare una buona impressione di pulizia, ma diventano fondamentali anche salute e sicurezza. Tork supporta le imprese di pulizia, i Facility manager e i loro team con soluzioni e servizi progettati per creare valore e trasformare l’igiene in un business migliore. A Issa Pulire 2021 Tork ha presentato consigli concreti e linee guida per garantire i nuovi standard di igiene e far sentire i dipendenti al sicuro.
SOSTENIBILITÀ
Le persone stanno tornando regolarmente in ufficio e passeranno più tempo fuori casa, oltre che nei luoghi di lavoro anche in hotel, ristoranti e aeroporti. La domanda di soluzioni sostenibili è in aumento. La nostra missione di Tork è consentire una vita sostenibile nel Fuoricasa. La sostenibilità è al centro della strategia aziendale, che si pone obiettivi ambiziosi:
■ Migliorare il benessere per il personale e i visitatori.
■ Ridurre al minimo i rifiuti e le emissioni di carbonio.
■ Offrire prodotti e soluzioni che si inseriscono in una società circolare e consentono un consumo efficiente delle risorse.
SOLUZIONI
■ Tork PaperCircle è la dimostrazione che si possono cambiare le regole del gioco, da una vita lineare dei prodotti a un’attività circolare che offre una nuova vita agli asciugamani di carta. I prodotti Tork sono certificati Ecolabel e realizzati con carta riciclata.
■ Tork Visions Pulizia (precedentemente noto come Tork EasyCube) si propone di utilizzare i dati per ripensare la pulizia. Supporta gli addetti alle pulizie che possono intervenire dove è necessario, ottimizzando le prestazioni e gli sforzi e aiuta le imprese di pulizia a ridurre fino al 20% i turni di pulizia in modo che possano allocare le risorse dove generano valore.
■ Tork PeakServe Mini, un sistema di asciugamani di carta ad alta capacità adatto a tutti i tipi di luoghi.
■ Non lo diremmo mai abbastanza, un buon lavaggio delle mani previene la diffusione di malattie e virus. Il nuovo sapone Clarity Tork Limpido e la gamma di disinfettanti per le mani, da utilizzare ovunque e in qualsiasi momento laddove acqua e sapone non sono disponibili, sono un’ulteriore risposta alla lotta al Covid-19. www.tork.it www.essity.it
AFIDAMP: i suoi primi quarant’anni!
La celebrazione sospesa tra i ricordi del passato e gli ambiziosi obiettivi del futuro
Andrea MassignaniUn commovente tuffo nel passato, grazie al suggestivo video che ha introdotto l’incontro, condotto dal giornalista Maurizio Pedrini. Gli interventi del primo presidente, Andrea Risi e di Giuseppe Riello, attualmente alla guida di Afidamp, hanno posto in risalto il ruolo da protagonista assunto dal sodalizio all’interno del settore professional cleaning. Assegnati i Premi Senior Member e Best Member alle aziende che si sono distinte per continuità d’iscrizione e impegno nell’attività associativa È stato davvero un tardo pomeriggio speciale quello vissuto da AFIDAMP martedì 7 settembre nello stand allestito al Padiglione 6 di ISSA PULIRE per la celebrazione del Quarantesimo anniversario della nascita dell’associazione e la consegna dei Premi Senior Member e Best Member ad alcuni iscritti meritevoli. Molti i soci convenuti, che hanno gremito i posti a sedere, desiderosi di prendere parte all’evento particolarmente atteso. Condotto dal giornalista, direttore tecnico di “Dimensione Pulito”, Maurizio Pedrini, storico addetto stampa dell’Associazione Fabbricanti
Distributori Italiani di Macchine Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e della Fiera PULIRE, l’incontro è stato introdotto dalla visione di un video che, in soli tre minuti e mezzo, ha condensato un quarantennio di vita associa-
tiva, proponendo un suggestivo “tuffo nel passato” con fotografie, spesso in bianco e nero, immagini e fotogrammi di interviste ai presidenti, convegni, riunioni dei comitati di lavoro, passate edizioni della rassegna fieristica e tanti altri
significativi momenti dell’intensa attività svolta grazie allo straordinario impegno dei soci. Nella sua introduzione, il dottor Pedrini ha ricordato i momenti salienti vissuti da AFIDAMP, enfatizzando le doti che ebbero i fondatori del soda lizio nel 1981, autentici pionieri di un comparto allora agli albori, costituito da artigianali costruttori di macchine per la pulizia, soprattutto lavasciuga pavimenti, realizzate con originalità e creatività tutte italiane in officine mec caniche e piccole fabbriche del Veneto, della Lombardia e dell’Emilia. Un merito da ascrivere, anzitutto ai dodici tenaci imprenditori che, tra il 1979 e il 1980, non arrendendosi alla frustrazione di una fiera del pulito, PULISAN, andata deci samente male, tenuta nel Palazzo dei Congressi dell’EUR, decisero di reagire e guardare avanti, convinti che l’umile ma indispensabile settore della pulizia meccanizzata e professionale, anche in Italia come in altri Paesi, avesse davanti a sé enormi potenzialità di sviluppo. Pedrini ha voluto citare qualche nome, tra i tanti iniziatori e “pilastri” dell’associazione alcuni: Andrea Risi, primo presidente di AFIDAMP, Giulio Guizzi, eccezionale divulgatore della cultura del pulito e ambasciatore dell’associazione nel mondo, ma anche Giancarlo Ruffo e Romolo Raimondi, tuttora solidamente alla guida delle loro aziende. Altri, purtroppo, prematuramente scomparsi, lasciando un ricordo indelebile, come i compianti Bettella, Tasin, Prestero e tanti altri, ai quali il pubblico in sala ha tributato un commosso applauso. Concludendo l’introduzione, il nostro direttore ha ricordato altre preziose doti che hanno permesso all’associazione di crescere e affermarsi sia in Italia che a livello internazionale, quali l’ambizione e l’entusiasmo: ambizione come desiderio di distinguersi, proiettando le aziende associate verso nuove frontiere, interpretando un mercato inedito con grandi opportunità di crescita, quasi totalmente sconosciuto e perciò ancora destrutturato e non aggregato. Ambizione in quanto, fin da subito, il segno distintivo dell’asso-
timo, di pensare in grande, pur essendo piccoli, espressione di una realtà fatta di piccole e medie industrie che, nel tempo, ha saputo affrontare e vincere le sfide del mercato globale, primeggiando in Europa e nel mondo grazie all’export, all’insegna di un ottimale rapporto qualità-prezzo dei prodotti proposti dal Made in Italy. Entusiasmo, perché, senza questa dote e tanta umiltà, AFIDAMP non sarebbe riuscita a costruire un valido trampolino di lancio per far conoscere le produzioni, le macchine, i sistemi e le metodologie per la pulizia professionale nel nostro Paese e oltre confine. Senza dimenticare la virtù della compattezza, in cui risiede la vera forza di un’associazione, che vive grazie alla solidarietà e allo spirito di servizio dei suoi iscritti. “In questi anni”, ha aggiunto Pedrini, “AFIDAMP è stata viva e sempre più vitale, grazie all’impegno costante, silenzioso e determinato di tanti associati, attraverso il loro volontariato espresso nei comitati di lavoro e in tante altre interessanti e stimolanti iniziative. E poi il valore e l’elevata professionalità delle figure chiamate a svolgere compiti organizzativi e dirigenziali, nonché dei rappresentanti istituzionali, di tutti i presidenti che in questi lunghi
sociazione: anche a loro va il merito se AFIDAMP è diventata una realtà riconosciuta a livello istituzionale, un fondamentale trait d’union per l’intera filiera del pulito professionale”. Pedrini ha concluso citando l’aspetto forse più prezioso perseguito in quarant’anni da AFIDAMP, quello della cultura dell’igiene e pulito come valori assoluti: “Una mission”, ha detto, “tanto ambiziosa quanto essenziale, scritta a chiare lettere nello Statuto dell’associazione scritto a mano su un foglio di carta, oggi esposto nella sede associativa milanese. Questo fondamentale obiettivo ne nobilita l’identità, rendendola oggi più che mai, in tempi di Pandemia, una propensione necessaria ed indispensabile, oltrechè esclusiva, per il nostro Paese”. Al presidente di AFIDAMP, Giuseppe Riello, è spettato il compito di fotografare i grandi progressi compiuti dall’associazione, dalla sua ormai lontana fondazione. “È di fondamentale rilievo - ha evidenziato - che l’associazione abbia saputo mantenere e difendere la propria autonomia, senza aggregarsi a gruppi e associazioni di categoria molto più potenti e importanti, come Confindustria, Confcommercio o altri. Dalla costituzione abbiamo fatto
ISSA PULIRE 2021
d’importanza sempre più strategica all’interno del settore. Perciò, anche se l’associazione è ancora relativamente piccola, appare senz’altro destinata a crescere già nell’immediato futuro, proprio perché rappresenta un settore produttivo sempre più rilevante per l’economia italiana”. “Gli ultimi due anni - ha aggiunto - con l’emergenza Covid, hanno messo ulteriormente in risalto il consistente lavoro svolto da AFIDAMP, dando il giusto risalto al valore della sanificazione e della pulizia delle superfici. Per tutti questi fattori AFIDAMP ha acquisito un ruolo di grande autorevolezza e prestigio quale interlocutore delle istituzioni nell’affrontare tutte le questioni legate alla pulizia professionale. Il successo della sfida che abbiamo lanciato tenendo questa complessa edizione di ISSA PULIRE, in tempo di Pandemia conferma la bontà della scelta compiuta dai padri fondatori dell’associazione. Il destino della manifestazione è quello di un grande sviluppo internazionale, con espositori e visitatori provenienti da tutto il mondo”. Il trasferimento da Verona a Milano - ha concluso - grazie alla partneship con ISSA e alle garanzie offerte da un’associazione di enorme peso
senz’altro a portare benessere anche ad AFIDAMP”. Riello ha quindi passato la parola al primo, dinamico e infaticabile presidente di AFIDAMP, Andrea Risi, il cui intervento più che al passato, è stato proiettato al presente e al futuro. “Non è mia abitudine, né rientra nel mio carattere”, ha esordito, “celebrare quanto fatto, ma piuttosto guardare sempre avanti. La migliore dimostrazione del buon lavoro svolto dall’associazione l’abbiamo qui, sotto gli occhi, in questa difficile ma importante edizione della Fiera: AFIDAMP ha assunto un ruolo da protagonista e di sicuro riferimento per le istituzioni e le associazioni del comparto, e oggi può guardare serenamente ai prossimi impegni”.
PREMIAZIONI
Al direttore di AFIDAMP, Stefania Verrienti, è spettato il compito di introdurre i due Premi, illustrandone brevemente il regolamento. Il Premio Best Member è stato ideato per gratificare le aziende associate che si siano distinte per l’impegno profuso nella vita associativa, in ottemperanza della mission dell’associazione nel passato biennio (2019-2020), riconoscendolo alle aziende associate i cui rappresentanti
abbiano il maggior numero di partecipazioni ad eventi istituzionali di AFIDAMP e per conto di AFIDAMP nell’ultimo biennio, in qualità di: partecipanti a gruppi di lavoro tecnici; a riunioni istituzionali, tutor a eventi formativi o relatori ad eventi, sempre per conto dell’associazione. Il Premio Senior Member è stato invece istituito allo scopo di incoraggiare e premiare la continuità associativa, assegnando tale riconoscimento alle aziende associate che abbiano mostrato fiducia e attaccamento all’associazione. È stabilito che il premio venga attribuito alle aziende associate, fabbricanti e rivenditori, con l’adesione per un arco temporale di almeno trentacinque anni. Di seguito i premiati, con il nome dell’azienda, l’anno di associazione e chi ha ricevuto il premio dalle mani del presidente, Giuseppe Riello. Premio Senior Member 2021 a: DHP (1985), ritirato da Luca Giraldo; DIANOS (1985), ritirato da Elio Zibra; DIVERSEY (1985), ritirato da Michele Guida; DUPLEX (1985), ritirato da Patrizia Scarselli e Leonardo Lunardi; EUREKA (1986), ritirato da Davide Lago; ICE FOR (1985), ritirato da Sergio Antoniuzzi; ING. O. FIORENTINI (1985), ritirato da Alessandro Fiorentini; SANTOEMMA (1986), ritirato da Massimiliano Santoemma; TMB (1985), ritirato da Giampaolo Ruffo; EUROCOM NORD OVEST (1986), ritirato da Matteo Bergonzo e Flavio Bethaz; ISC (1985), ritirato da Roberto Grosso; NUOVA PULICHIMICA (1986), ritirato da Gaetano Maluberti. Il Premio Best Member 2021 per il biennio 2019-2020 è andato a: DIVERSEY, ritirato da Simone Coccato; GHIBLI & WIRBEL, ritirato da Luca Pedrotti; IPC, ritirato da Mario Scarpa e Luca Pedrotti; SIL ADVANCED, ritirato da Gianni Tartari. ■
La COESIONE dei SOCI è la nostra forza
AFIDAMP gode di un ottimo stato di salute, nell’ultimo anno il numero delle aziende associate è cresciuto del 10%.
Il direttore, Stefania Verrienti, parla del presente e del futuro dell’associazione
AFIDAMP, che a IssaPulire ha festeggiato il suo quarantennale, e a fine settembre ha rinnovato gli organi statutari, affronta gli impegni futuri con ottimismo. L’associazione in questi anni è cresciuta notevolmente con nuovi iscritti, frutto di un’incessante attività su più fronti, anche istituzionali, che ha donato ulteriore prestigio e autorevolezza alla sua “voce” e “peso” sul mercato del professional cleaning ai fabbricanti e ai distributori italiani che ne fanno parte. Gli associati sono impegnati a vario titolo e particolarmente attivi sono i Gruppi di Lavoro Tecnici, uno per ciascuna categoria merceologica che l’associazione rappresenta. Nei mesi, più difficili e intensi, vissuti dalla società italiana e dal mondo produttivo nel periodo della pandemia da Covid 19, l’associazione ha saputo validamente consolidare il proprio ruolo, facendo fronte alle richieste, sempre più pressanti, provenienti dagli associati e dall’esterno. Abbiamo chiesto al direttore, Stefania Verrienti, di fornirci una panoramica degli impegni affrontati con successo e di quelli che si profilano all’orizzonte.
Partiamo, anzitutto, dalla presenza di AFIDAMP a IssaPulire 2021: ancora una volta l’Associazione ha saputo proporre una serie di interessanti incontri. Qual è il bilancio delle tre giornate fieristiche? “Il bilancio è molto positivo. I punti interrogativi erano tanti, innanzitutto perché era la prima manifestazione a riaprire dopo il lungo fermo causato dalla pandemia e molte persone erano ancora in dubbio se venire, alcuni espositori hanno addirittura annullato la loro presenza a ridosso della manifestazione. Un secondo dubbio era dato dal fatto che nell’Issa Pulire Theater ci fosse una proposta di eventi culturali ampissima che poteva sottrarre attenzione alla proposta culturale di AFIDAMP. Sulla base di queste consi-
derazioni devo dire che siamo rimasti persino stupiti dalla quantità di associati, stampa, istituzioni e nuovi contatti che sono venuti a trovarci nello stand. La cosa interessante è che non sono stati soltanto i seminari ad attrarre le persone, ma ci siamo resi conto che lo stand AFIDAMP ha svolto proprio la funzione di fulcro intorno al quale hanno ruotato una serie di incontri e di relazioni di tutto il settore e, se ci pensiamo, è proprio questo il senso dell’associazione: favorire le relazioni e dare un servizio agli associati”.
In particolare, cosa è emerso dalle indagini AFIDAMP-CERVED sul comparto produttivo e sulla distribuzione?
“L’appuntamento con le indagini sul settore di AFIDAMP è sempre molto atteso e anche questa volta c’è stata un’ampia affluenza. In particolare, AFIDAMP ha svolto tre tipi di indagini. Un’indagine qualitativa sul mondo della distribuzione e le indagini qualitativa e quantitativa sul mondo della produzione che sono state commissionate a Cerved
On. Sempre lato produzione, la novità di quest’anno è che abbiamo aggiunto un’ulteriore rilevazione che è quella
sui trend del mercato relativa ai primi due trimestri dell’anno. Il fatturato delle diverse categorie che compongono il settore è elevato per i prodotti chimici e le macchine, decisamente più basso per le aziende di attrezzature e soprattutto per fibre e panni. Circa la metà della produzione del settore è destinata alla clientela italiana, per le macchine si ha uno spostamento verso il mercato estero (circa un terzo del comparto produce per l’Italia). In termini di fatturato è positivo l’andamento del 2021 per oltre quattro aziende su dieci. I prodotti chimici hanno evidenziato la quota più ampia di aziende con trend in crescita (57%). Per il 2021 il 44% delle aziende prevede una crescita del fatturato, specie le aziende produttrici di macchine (53%) e attrezzature (50%).
Le azioni principali su cui puntano le aziende riguardano la ricerca di nuovi clienti e la diversificazione dell’offerta. Ritenuti importanti anche il reinvestimento utili in azienda e la fidelizzazione della clientela attuale. Va considerato che nel periodo pandemico gli effetti dei comportamenti della clientela si sono sentiti: si sono ridotti o modificati gli acquisti abituali e i clienti si sono rivelati più esigenti. I fornitori sono stati costretti a dilatare i tempi di consegna e aumentare i costi. Industria e Horeca risultano essere i settori più promettenti in prospettiva per il settore cleaning professionale. Per quanto riguarda i distributori, è importante sottolineare che più dell’80% delle realtà del settore oltre alla vendita offre servizi di assistenza soprattutto sul piano consulenziale, in particolar modo sul lato vendita e sui piani di lavoro. L’indagine ha analizzato circa 1650 aziende, che generano un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro con una discreta crescita rispetto all’indagine precedente (2018), dovuta soprattutto al saldo positivo tra aziende nate e aziende cessate nell’anno e all’aumento di fatturato delle aziende già presenti sul mercato. Un grosso impatto lo ha determinato anche la crisi pandemica che ha generato valore attraverso la vendita dei dispositivi di protezione
ISSA PULIRE 2021
individuale. Esaminando le classi di fatturato delle aziende del settore, si nota una distribuzione polarizzata sulla classe più bassa, parliamo del 36% delle aziende che complessivamente incidono sul fatturato del settore per il 4%. Circa il 10% delle aziende fattura più di 5 milioni, ma determina complessivamente quasi metà del fatturato del settore. I prodotti chimici (28% con generazione di 640 milioni di euro di fatturato) rappresentano una delle voci più importanti del fatturato. In crescita la vendita di macchinari (18% con generazione di 500 milioni di euro di fatturato) e quella di prodotti di consumo (20% con generazione di 500 milioni di euro di fatturato). Da segnalare l’importante impatto prodotto dai dispositivi di protezione individuale che hanno generato 280 milioni di euro di fatturato per
il settore. Le imprese di pulizia e l’industria sono i due settori di destinazione che più incidono sul fatturato del 2020 (insieme generano circa 1,2 miliardi di euro). In forte calo il fatturato generato dal canale Horeca, a lungo impossibilitato a lavorare”.
La celebrazione del Quarantennale e il conferimento dei Premi Senior Member e Best Member ha offerto l’occasione per rievocare il passato e i protagonisti della storia associativa, con lo sguardo rivolto al futuro. Quali emozioni e sensazioni ha provato? Quanto è cresciuta e cambiata AFIDAMP in questi anni?
“Per noi tutti è stato un momento di grande emozione. Lo abbiamo cele-
brato alla presenza del Presidente uscente, Giuseppe Riello, e del primo presidente di AFIDAMP, Andrea Risi. Abbiamo iniziato con 12 soci e ora ci avviciniamo a quota 200 aziende iscritte. Abbiamo festeggiato con un video che ci ha permesso di ripercorrere le tappe salienti del cammino fatto in questi anni. Personalmente sono in AFIDAMP da oltre vent’anni e ho visto la nostra realtà cambiare, crescere e affrontare sempre con grande impegno le sfide poste dal mercato. Dall’intuizione che diede vita al nostro organismo è passato molto tempo, ma l’entusiasmo è sempre lo stesso. Lavoriamo con serietà e grande volontà e questo ci permette, oggi, di fare parte dei principali tavoli istituzionali del Paese. Il 40esimo di AFIDAMP è coinciso quest’anno con la premiazione
di tante aziende associate, ben 12 – 9 fabbricanti e 3 distributori – che sono state insignite della qualifica di Senior Member. Senior Member significa che da ben 35 anni queste aziende in modo continuativo sostengono AFIDAMP, sono cresciute insieme ad AFIDAMP e hanno dimostrato in modo concreto la loro appartenenza a un gruppo che crede negli stessi valori e persegue gli stessi obiettivi. E quest’anno ben quattro aziende associate sono state premiate come Best Members per il biennio 2019-2020 per essersi distinte per l’impegno profuso nella vita associativa, contribuendo maggiormente con la propria presenza operativa al perseguimento della mission di AFIDAMP. I premi assegnati ai nostri soci sono la testimonianza significativa della forza motrice che traina il sistema AFIDAMP, impegnato con i fatti a far crescere il settore”.
Qual è, attualmente, lo stato di salute dell’Associazione? Possiamo tracciarne una radiografia? Chi sono i vostri iscritti, produttori e distributori?
Gli associati partecipano attivamente alle varie attività proposte?
“AFIDAMP gode di un ottimo stato di salute basti pensare che nell’ultimo anno il numero delle aziende associate è cresciuto del 10%! Il 2020 è stato l’anno della riunificazione in un’unica AFIDAMP di produttori e distributori, con l’obiettivo di lavorare con un comparto unito che risulti ancora più incisivo sul mercato. Gli associati sono impegnati a vario titolo e particolarmente attivi sono i Gruppi di Lavoro Tecnici, uno per ciascuna categoria merceologica che l’associazione rappresenta. Non vorrei sembrare banale né sentimentale, ma credo che la vera forza di AFIDAMP siano proprio gli associati e la coesione che c’è nei gruppi di lavoro. Osservando dall’esterno è incredibile l’affiatamento che c’è tra le persone, è come se fossero tutti colleghi, anziché concorrenti. Io
credo che questa sia la peculiarità di AFIDAMP: gli associati si sentono parte di un gruppo, di una famiglia che li accoglie e li tutela. Quest’anno abbiamo un nuovo coordinatore del gruppo di lavoro macchine che è stato scisso in cinque sottogruppi di ricerca. Le attività sono quintuplicate e anche il numero dei partecipanti è lievitato. L’entusiasmo è tangibile e stiamo lavorando su tanti nuovi argomenti”.
LO STAND AFIDAMP HA SVOLTO LA FUNZIONE DI FULCRO INTORNO AL QUALE HANNO RUOTATO UNA SERIE DI INCONTRI E DI RELAZIONI DI TUTTO IL SETTORE
oggi indispensabili per gestire al meglio il tema dell’igiene e della sanificazione in qualsiasi ambito. Quella del cleaning manager è una figura strategica di cui si sente la necessità. Un passo, questo, molto importante per la crescita del nostro settore. A livello istituzionale molti i passi compiuti con diverse associazioni di categoria. Ormai consolidata la nostra collaborazione con FIPE e APCI, per il settore Horeca, con cui abbiamo realizzato diversi progetti e video per formare i ristoratori alle corrette prassi di pulizia. Importantissima, in ambito imprese di pulizia, la nascita del TIPSTeam Interassociativo Pulizie e Servizi – nuovo organismo nato dalla volontà delle principali associazioni di categoria del settore delle pulizie professionali, che si pone come referente unico nei confronti delle istituzioni per tutte le problematiche relative alla pulizia, disinfezione professionale e sanificazione. Presenteremo il manifesto di intenti a Roma alla Camera dei Deputati il prossimo 12 ottobre”.
Da sempre AFIDAMP è impegnata, come da Statuto, nella promozione della cultura del pulito: in questi ultimi anni vi è stato un notevole impulso sia alle attività di formazione che a quelle istituzionali: quali sono state le iniziative di maggior successo?
“Il nostro obiettivo è proprio questo, fare cultura intorno al pulito, ed evidenziare il valore dell’igiene. Un progetto che portiamo avanti anche attraverso la collaborazione con i principali atenei e con le scuole di formazione del nostro Paese. Sicuramente un progetto di grande interesse è stata la collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo per la realizzazione del Corso di alta formazione in Cleaning Management volto a preparare delle figure professionali di alto livello,
Può descrivere l’importante ruolo svolto dall’Associazione nella difficile fase della Pandemia da Covid 19, che ha portato alla ribalta il settore della sanificazione ambientale e del professional cleaning?
“Sono stati mesi molto impegnativi, che hanno visto AFIDAMP attiva su diversi fronti: collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità, per definire al meglio il ruolo delle macchine nella sanificazione; lavorare a braccetto con le associazioni di diverse categorie (scuole, ospedali, uffici, horeca) per elaborare linee guida e prontuari indicando le regole base per una corretta igiene degli spazi; lavorare con il Ministero per la Transizione Ecologica per definire i nuovi CAM. Ci siamo poi impegnati moltissimo, a livello istituzionale, per garantire che i nostri soci potessero lavorare e rispondere rapidamente alle esigenze di un mondo in cambiamento”.
ISSA PULIRE 2021
A fine settembre si è svolta l’assemblea associativa per eleggere il nuovo organismo direttivo: come vede il futuro dell’Associazione? Quali programmi andranno sviluppati? Con che priorità?
“Io vedo un futuro roseo: l’associazione, lo ribadisco, sta crescendo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. AFIDAMP era pronta da anni a staccarsi dalla sua fiera, aveva già intrapreso quel percorso di emancipazione e di crescita che l’ha portata a stringere rapporti con importanti associazioni del settore e a inserirsi come stakeholder nei più importanti tavoli legislativi italiani ed europei. Credo però che il mercato e gli stessi associati continuassero a vederci come “gli organizzatori di Pulire”, idea – purtroppo - ancora diffusa tra alcuni. Le attività sono molteplici: stiamo redigendo un position paper AFIDAMP per rendere possibile il credito di imposta
per l’acquisto di macchinari per la pulizia con tecnologia 4.0; sediamo in una commissione con INAIL che approfondirà il tema della sanificazione degli ambienti e la depurazione dell’aria come operazioni indispensabili per la sicurezza nei luoghi di lavoro; abbiamo costituito un tavolo di lavoro con le associazioni delle imprese per dialogare in modo più incisivo con il governo e il legislatore; siamo entrati nel CEI e acquisito presidenza e segreteria del Sotto Comitato CEI 59/61J “Apparecchi elettrici a motore per la pulizia commerciale” con la possibilità di iscrivere gratuitamente 25 aziende associate; collaboriamo con le università; collaboriamo alla realizzazione di corsi di formazione professionale con altre associazioni del settore; stiamo lavorando all’aggiornamento del vademecum; abbiamo creato convenzioni con FIPE e con FINCO per la fornitura di strumentazioni per la sanificazione che
consentiranno agli associati distributori di stabilire una connessione diretta con gli associati delle due federazioni. Ognuno di questi progetti meriterebbe un approfondimento a parte per spiegarli meglio ai vostri lettori. È un momento importante per AFIDAMP, che ci vede impegnati su diversi fronti e sempre più al centro dell’attenzione quando si parla di politiche ambientali, di sviluppo delle imprese, di benessere personale e aziendale. La nostra mission, insegnare il valore del pulito, rimane costante e sono sicura che attraverso l’unione di produttori e distributori riusciremo a portarla avanti con forza ancora maggiore”. ■
Giuseppe Riello rieletto Presidente di AFIDAMP
Nel corso dell’assemblea associativa tenutasi il 29 settembre, è stato eletto il nuovo consiglio direttivo di Afidamp, in carica per il biennio 2021/2023, che ha poi nominato alla Presidenza, Giuseppe Riello, in carica già dal 2018. I nuovi consiglieri, che rappresentano le diverse anime del comparto produttori e distributori, sono (da sinistra nella foto) Gianfranco Bonotto, che assume anche la carica di Vicepresidente, Luca Cocconi, Giuseppe Del Duca, Giuseppe Riello, Virna Re, Roberto Galli, Andrea Loro Piana, Francesco Pasquini e Matteo Marino.
La giornata è stata l’occasione per il Presidente Giuseppe Riello e per il Direttore Stefania Verrienti di illustrare ai soci presenti le molte attività portate avanti dall’associazione, che hanno portato a una crescita consistente dei soci nel 2021, facendo registrare un incremento del 10%.
In particolare Afidamp ha profuso un grande impegno per portare l’associazione nei più importanti contesti istituzionali, segno di questo sono, come ha sottolineato Riello, i rapporti con il Ministero della Salute, Il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero per lo Sviluppo Economico. In questa direzione va anche segnalato l’ingresso di Afidamp in Finco e nel CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano.
L’obiettivo per il prossimo biennio, che verrà portato avanti dal rinnovato Consiglio Direttivo, insieme al Presidente e al Direttore, è quello di portare l’associazione ad avere una sempre maggiore presenza nei principali contesti istituzionali e legislativi. Sempre forte sarà inoltre l’impegno sul tema formazione, attraverso gli accordi esistenti con i principali atenei ed enti formativi del Paese, per essere di supporto alla crescita del settore e dei propri associati.
Un settore in salute: andamento e NUOVE TENDENZE
Il 2020, anno segnato dal Covid-19, ha mostrato un andamento contrastante per il settore, ma, in base all’area di operatività, il 2021 segnala un mercato in fermento
a cura di Diletta Gaggia
Afidamp, realtà che riunisce le diverse anime della filiera della pulizia professionale, ha presentato in anteprima a ISSA PULIRE 2021 le indagini realizzate in collaborazione con Cerved ON_ con lo scopo di analizzare sia il settore della distribuzione che quello della produzione. Nonostante le aziende della produzione e della distribuzione del settore del Cleaning professionale abbiano dovuto far fronte a richieste modificate, a difficoltà di consegne e approvvigionamenti e alle chiusure totali che hanno interessato parte della propria clientela, hanno comunque dimostrato di sapere reagire e di fare fronte alle molte novità.
IL CAMPIONE ANALIZZATO Produzione
Sul fronte produzione sono state intervistate 163 aziende. Circa la metà della produzione del settore è destinata alla clientela italiana, per le macchine si ha un netto spostamento verso il mercato estero (solo un terzo del comparto produce per l’Italia). I prodotti chimici hanno evidenziato la quota più ampia di aziende con trend in crescita (57%).
Per il 2021 il 44% delle aziende prevede una crescita del fatturato, specie le aziende produttrici di macchine (53%) e attrezzature (50%). Gli obiettivi da perseguire sono la ricerca di nuovi clienti e la
diversificazione dell’offerta. Ma le aziende ritengono importanti anche il reinvestimento utili in azienda e la fidelizzazione della clientela attuale. Nell’analisi è tenuto in considerazione il cambiamento di comportamento della clientela: si sono ridotti o modificati gli acquisti abituali e i clienti si sono rivelati più esigenti. I fornitori sono stati costretti a dilatare i tempi di consegna e aumentare i costi. Al termine dell’indagine è emerso che industria e Ho.Re.Ca. sono i settori più promettenti per il settore cleaning professionale.
Distribuzione
Sul fronte dei distributori l’indagine ha analizzato circa 1650 aziende, che generano un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro, evidenziando una discreta crescita rispetto all’indagine precedente (2018), dovuta soprattutto al saldo positivo tra aziende nate e aziende cessate nell’anno e all’aumento di fatturato delle aziende già presenti sul mercato. Un grosso impatto lo ha avuto anche la crisi pandemica che ha generato valore attraverso la vendita dei dispositivi di protezione individuale. È
importante sottolineare che più dell’80% delle realtà del settore, oltre alla vendita, offre servizi di assistenza soprattutto sul piano consulenziale.
Per quanto riguarda le classi di fatturato delle aziende del settore si nota una distribuzione polarizzata sulla classe più bassa, in quanto il 36% delle aziende complessivamente incidono sul fatturato del settore per il 4%. Circa il 10% delle aziende fattura più di 5 milioni ma determina complessivamente quasi metà del fatturato del settore. Le vendite dei prodotti chimici (28% con generazione di 640 milioni di euro di fatturato), assieme a quella di macchinari (18% con generazione di 500 milioni di euro di fatturato) e quella di prodotti di consumo (20% con generazione di 500 milioni di euro di fatturato) rappresentano le voci più importanti nel fatturato di settore. I dispositivi di protezione individuale hanno avuto per il settore un impatto pari a 280 milioni di euro di fatturato. Le imprese di pulizia e l’industria sono i due settori di destinazione che più incidono sul fatturato del 2020 (insieme generano circa 1,2 miliardi di euro).
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VENDITE E MARKETING
AZIENDALE
Nel 2020 i fabbricanti del settore cleaning sono stati particolarmente attivi in ambito marketing, sviluppando tutti i principali canali di comunicazione. I più importanti strumenti per l’intero settore sono il sito internet, le fiere e gli eventi, insieme ai contatti commerciali diretti. I canali di vendita prevalenti sono i dipendenti aziendali e gli agenti. In oltre sette casi su dieci le vendite sono effettuate con marchi propri (80% per la categoria carta e fibre abrasive) e nei due terzi dei casi i prodotti venduti sono destinati a distributori o grossisti (74% per la categoria carta e fibre abrasive).
FATTURATO
Il fatturato delle diverse categorie che compongono il settore è elevato per i prodotti chimici e le macchine, decisamente più basso per le aziende di attrezzature e soprattutto per fibre e panni. In termini di fatturato è positivo l’andamento del 2021 per oltre quattro aziende su dieci.
DISTRIBUZIONE
PREVISIONI FUTURE
Circa ⅕ delle aziende prevede una crescita del proprio fatturato, a fronte di circa un 40% che ne prevede una contrazione. Più ottimiste le aziende tra 20-50 dipendenti. Più pessimiste le aziende con più di 50 dipendenti che reputano difficile poter replicare le ottime performance del 2020.
DISTRIBUZIONE E MARKETING
Il sito internet aziendale è il principale mezzo di promozione e pubblicità (53% in linea rispetto al 2018); impattanti anche i social network (35% e in crescita rispetto al 2018), il passaparola (21%) e il contatto diretto attraverso figure commerciali. La vendita diretta presso la sede e/o presso gli stabilimenti aziendali (67%, 78% tra chi ha meno di 5 addetti) e quella attraverso agenti (58%, 72% tra le aziende del nord-est) sono i canali maggiormente utilizzati per la commercializzazione dei prodotti aziendali.
CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA DEL SETTORE
I ritardi nei pagamenti rappresentano l’elemento di maggior criticità del settore, soprattutto tra le aziende che contano tra 11 e 20 addetti; piuttosto impattanti anche le criticità legate a una riduzione dei margini, alla concorrenza dei produttori e a quella di soggetti non qualificati esterni al settore. Il rapporto diretto con il cliente è il principale punto di forza del settore, seguito dall’elevata specializzazione e dalla varietà dell’offerta.
Vinta la sfida della RIPARTENZA!
“Non era mai accaduto dalla fine della seconda guerra mondiale che il comparto delle fiere si fermasse completamente in tutto il mondo per 15 mesi e che la sua riapertura di attività coincidesse proprio con le date di celebrazione del nostro progetto. L’edizione 2021 - afferma Toni D’Andrea - ha rappresentato per ISSA Pulire Network uno straordinario laboratorio di apprendimento, un’esperienza senza precedenti”
Maurizio Pedrini Giornalista di settore Direttore tecnico rivista Dimensione Pulito
ISSA Pulire 2021, la grande vetrina del pulito professionale, quest’anno ha visto, novità assoluta, la presenza delle prime grandi dieci imprese di pulizia e multiservizio italiane.
I rappresentanti del mondo del Facility gli esperti del settore e i prestigiosi esponenti del mondo accademico convenuti nel suggestivo “Theatre” al Padiglione 4, hanno potuto presentarsi e affrontare un’ampia gamma di tematiche connesse alla cultura del pulito e della sanificazione ambientale nell’epoca della pandemia da Covid 19. Abbiamo chiesto a Toni D’Andrea, CEO di ISSA Pulire Network, ideatore e inesauribile organizzatore dell’evento, di commentare, gli esiti della Fiera e le tre intense giornate di conoscenza e confronto sul futuro della pulizia professionale, sospeso tra digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
ISSA Pulire 2021 ha chiuso i battenti con un buon afflusso di visitatori e una presenza di espositori che hanno creduto nella manifestazione: una scommessa andata a buon fine? Più che di scommessa parlerei di sfida. La scommessa normalmente si compie come un atto di azzardo, a volte incoscientemente e inconsapevolmente. Soprattutto quando il rischio è minimo e il riscontro, nel caso di successo, è massimo. Parlerei di sfida, e soltanto nei confronti di chi ha remato contro. Su questo punto abbiamo vinto sicuramente. L’organizzazione di una fiera è un processo complesso che comincia diciotto mesi prima e attraversa, in modo puntuale e organizzato, nella sua lunga gestazione, aree di complessità diverse. Qualcuno pensa che organizzare una fiera significhi acquistare lo spazio a un prezzo e rivenderlo a un altro, molto più alto, senza che questo comporti alcun rischio d’impresa. Non è così oggi e non è mai stato così per noi. L’edizione 2021 ha rappresentato per ISSA Pulire Network uno straordinario laboratorio di apprendimento, un’esperienza senza precedenti. Non era mai accaduto dalla fine della seconda guerra mondiale che il comparto delle fiere si fermasse completamente in tutto il mondo per 15 mesi e che la sua riapertura di attività coincidesse proprio con le date di celebrazione del nostro progetto. Avevamo addosso gli occhi di tutti i nostri concorrenti. Le scommesse si vincono per caso, per fortuna, per destino, i progetti riescono perché le attività che ne alimentano il processo evolutivo sono governate con competenza, consapevolezza, metodo e senso di responsabilità. Il successo di un progetto è certamente determinato dal consenso dichiarato del cliente ed è sempre relativo alle sue aspettative rappresentate in un dato certo. Quando però le aspettative sono confuse, mutevoli, in molti casi contraddittorie e, soprattutto, quando le circostanze nelle quali quell’azione si produce risultano inedite, uniche, ine-
splorate, gli unici strumenti su cui poter contare sono quelli della metodologia e del buon senso, sempre nella misura in cui esistano le condizioni di fattibilità per realizzare il progetto. Un decreto ministeriale aveva impedito, prima del 15 giugno, la possibilità di organizzare in presenza qualunque evento, fiere, congressi, concerti, manifestazioni sportive, e altre attività di natura collettiva. ISSA Pulire 2021 avrebbe dovuto celebrarsi nel maggio del 2021 anziché a settembre. Qualcuno si sarà chiesto come mai sia stato possibile celebrarla a settembre? Sappiamo che i calendari delle fiere sono contingentati fino ad esaurimento delle disponibilità con 3, 4 anni di anticipo. ISSA Pulire 2021 è stato un saggio di competenza. Un progetto riuscito nel quale ogni singola variabile, dalla più banale alla più complessa, è stata analizzata con rigore assoluto. Un lavoro reso possibile dall’alta qualità e professionalità della squadra e dalla capacità di mettere a sistema ogni strumento e ogni conoscenza disponibili. Alla fine ha vinto il mercato, che in questo progetto ha creduto fino alla fine. Un mercato nel quale convivono attivamente le imprese, i fabbricanti, i distributori, le associazioni di categoria, gli enti di riferimento del settore. Una vittoria comune di espositori e di visitatori.
La nuova formula, con la presenza delle prime 10 grandi imprese di pulizia e multiservizi italiane è piaciuta e ha dato gli esiti sperati?
Ho sempre creduto che nei momenti oscuri e difficili della storia si sono create le ragioni della successiva rinascita. Ho ritenuto fosse questa, in previsione del trasferimento a Milano, un’occasione preziosa per cambiare alcune regole di partecipazione: per esempio, la volontà di costruire un progetto inclusivo, disposto in modo trasversale su tutta la filiera, che ponesse il mondo dei servizi in una posizione di grande visibilità, sia nella forma che nella sostanza. Le imprese avevano già avuto modo di mostrare, nei lunghi di mesi di lock-down prima e di restrizioni poi, la propria capacità di esercitare con assoluta competenza il proprio lavoro in tutti gli ambiti. Nel progetto ISSA Pulire Theatre, che le ha riconosciute quali protagoniste assolute, avevamo chiesto loro di rappresentare proprio il valore di quella competenza. Quella condizione per la quale il loro lavoro, fino ad allora sottovalutato, è diventato finalmente un bene necessario. Uno strumento complementare a quelli impiegati nella prevenzione sanitaria. Insomma, ISSA Pulire Theatre è
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stato un vero teatro di prova, un luogo nel quale sperimentare una partecipazione nuova e il cui esito considero straordinario.
Qual è stato il valore aggiunto portato da ISSA alla Fiera Pulire in questa prima edizione realizzata in partnership?
Il valore che ho percepito da parte di ISSA come più importante e determinante, in tutti i mesi che hanno caratterizzato la preparazione del progetto, è stato quello della comprensione. Ho percepito chiaramente nei quasi quotidiani dialoghi con i colleghi negli Stati Uniti che tutti loro avessero piena consapevolezza della difficoltà che incontravamo ogni giorno rispetto agli innumerevoli interrogativi posti dalla circostanza e si muovevano in tutte le direzioni. Ho ricevuto costantemente segnali di protezione e comprensione rispetto a un esito che poteva essere drammatico, condizione che ci ha consentito di non arretrare mai. In una condizione nella quale restrizioni di ogni tipo impediscono di viaggiare e di spostarsi da un paese a un altro è difficile raccogliere i benefici di una partnership con ISSA la cui influenza risulta efficace soprattutto nel coinvolgimento del mercato globale. Abbiamo sofferto per aver dovuto rinunciare a tante straordinarie opportunità sia sul fronte degli espositori che dei visitatori.
I rappresentanti del mondo delle imprese, del Facility Management e della ricerca universitaria hanno trovato nell’ISSA Pulire Theatre la possibilità di presentarsi e affrontare tematiche di grande valore professionale e culturale: quali argomenti sono emersi con maggior spessore?
Per qualche strana ragione, certamente legata alla consuetudine, l’idea di fiera nell’immaginario collettivo più rappresentativo è ancora molto legata all’idea di commercio. Un po’ come se la fiera fosse un grande “market place”. Non
è così da molti anni. Forse da qualche decennio. Se guardiamo ad eventi più conosciuti e meglio documentati come per esempio il Salone del Mobile realizziamo subito quanto l’appuntamento all’evento fiera sia in realtà un momento di esperienza, di convergenza, nello stesso luogo e nello stesso tempo, di migliaia di persone che vogliono incontrarsi per comunicare. Il valore di una fiera è direttamente proporzionale a ciò che rimane di quell’evento nella nostra memoria, a ciò che si aggiunge alla nostra competenza, alla capacità di comprensione che abbiamo acquisito, alla visione che abbiamo sviluppato relativamente al lavoro, al suo futuro, alle occasioni che dovremo cogliere e alle situazioni che dovremo affrontare nei mesi successivi. Il valore strategico di una fiera è rappresentato dalle date e dal luogo. Premessa necessaria questa per sottolineare quanto le imprese di servizi abbiano riconosciuto nel progetto del Theatre questa condizione e come abbiano ben affermato il loro ruolo di generatori di conoscenza. Dalla cura e attenzione delle attività post-Covid riferite ai servizi di accoglienza e ristorazione all’importanza di presidiare con rigore
il principio dei criteri minimi ambientali, dalle proiezioni econometriche sull’opportunità di erogare servizi di pulizia in ambito ospedaliero, fino all’acquisizione di competenza nella gestione degli acquisti attraversando innumerevoli comparti merceologici, dalla lavanderia alla sanificazione degli impianti aeraulici, sono stati contributi unici e di grande valore dei quali dobbiamo ringraziare le imprese, le associazioni di categoria e l’Ente Bilaterale ONBSI. ISSA Pulire Theatre è diventato inconsapevolmente un immenso contenitore di conoscenza che rimarrà accessibile a tutti sul portale di ISSA Pulire.
È soddisfatto del lavoro svolto, del grande sforzo dello staff organizzativo, degli espositori, delle imprese di pulizia che hanno creduto nel progetto di questa particolare e inedita edizione settembrina della Fiera in tempo di pandemia?
Sono felice del lavoro svolto soprattutto per l’esperienza straordinaria che questo progetto ha lasciato a tutti noi. A marzo 2021, molte imprese non avevano ancora confermato la loro adesione, alcuni espositori importanti avevano
appena dichiarato la loro decisione di non partecipare, il veto sugli espositori stranieri annientava qualunque possibilità di recupero, il governo aveva indicato per il mese di giugno la probabile riapertura dei quartieri fieristici, sul fronte dei visitatori insisteva la più totale incertezza. L’obiettivo minimo, perché il progetto fosse sostenibile, era quello di raggiungere i 10.000 mq netti; in quel momento ne mancavano quasi 2000. Decidemmo, d’accordo con i miei colleghi, di lavorare contemporaneamente su più fronti, distinti ma interconnessi, intercettare nuovi espositori, interessare nuovi visitatori, mettere in atto nuove azioni inedite e straordinarie a supporto di queste. Decidemmo di scrivere una lettera a tutti gli espositori per rappresentare la nostra intenzione di andare avanti e di rassicurarli sugli aspetti legati ai temi sensibili della sicurezza. Avevamo chiesto a VeronaFiere di redigere un protocollo molto severo sulle attività di prevenzione e controllo e avevamo anche posto la condizione di far accreditare tutta la struttura (padiglioni, accessi e spazi comuni) allo standard GBAC, un percorso molto laborioso ma necessario per garantire a tutti la piena sicurezza sull’utilizzo del quartiere. In quegli stessi giorni avevamo commissionato allo studio Piepoli un sondaggio, da realizzare su un campione largamente rappresentativo di visitatori italiani, per conoscere quali sarebbero state, alla luce della situazione corrente, le loro reazioni in vista della fiera e avevamo anche cominciato a lavorare con il comparto delle imprese di servizi per costruire insieme un percorso strutturato e convincente che le attraesse verso questo progetto. La campagna di promozione andava avanti e avevamo appena commissionato a due agenzie di comunicazione un’azione di fertilizzazione sui social per aggiornare progressivamente il mercato del nuovo progetto e dei nuovi contenuti. Nel mese di giugno, alla riapertura delle fiere abbiamo registrato un picco di domanda da parte di nuovi espositori, sono stati 56 i nuovi
espositori, quasi 30 in una settimana e nel mese di luglio abbiamo ricevuto i risultati del sondaggio che confermavano che l’84% dei visitatori avevano espresso un forte interesse per l’evento e che il 73% sarebbe certamente venuto in fiera. Il dialogo costante con gli espositori, la gestione rigorosa di ogni dettaglio organizzativo, la volontà di portare a termine il progetto nel migliore dei modi, il rispetto maniacale delle sequenze metodologiche hanno fatto il resto.
Veniamo alle prospettive: tra due anni ISSA Pulire approderà a Milano, lasciando dopo tanti anni la sede espositiva scaligera, che tanto ha contribuito alla sua crescita: una scelta per certi aspetti dolorosa, ma quasi obbligata: con quali attese da parte vostra?
Non parlerei di scelta dolorosa. Parlerei piuttosto di scelta consapevole e matura. Una scelta ragionata in linea con le aspettative e con l’idea di futuro che abbiamo maturato in questi anni. La fiera è cresciuta moltissimo e la stanzialità a Verona, decisa nel lontano 1991, ne è stata una valida alleata. A Verona Pulire è cresciuta sensibilmente in termini di
numeri, quelli riferiti a espositori e visitatori ma anche in termini di contenuti, di solidità, di brand equity. Da piccola fiera locale, una tra le tante in Europa, si è trasformata nel più importante evento europeo degli anni dispari ed è considerata tra le tre fiere più importanti al mondo nel comparto del cleaning professionale. Destiniamo un sincero ringraziamento dunque a Verona, per aver sostenuto in questi anni un processo di affermazione strutturato ed efficace, ciascuno di noi tuttavia si pone naturalmente obbiettivi sempre più ambiziosi e sappiamo che con la fiera a Verona avevamo raggiunto il massimo possibile. Il tasso di internazionalizzazione che determina il successo e il futuro di una fiera richiedeva un cambio di passo e la necessità di creare co-locations e contaminazioni tra eventi diversi, la contemporaneità di più eventi nello stesso quartiere, ne ha accelerato il processo. Il 2023 sarà dunque a Milano, città nella quale già dal 2012 organizziamo FORUM Pulire, città nella quale risiediamo da sempre con il nostro ufficio e luogo dal quale ripartiremo con una nuova sfida, avvincente e appassionante. Dal 9 all’11 maggio 2023 saremo a Fiera Milano nei padiglioni 8, 12 e 16 per celebrare il futuro di ISSA PULIRE”. ■
ISSA PULIRE, come è andata?
La parola al presidente di Afidamp e ad alcuni espositori
Un bilancio complessivamente positivo, considerando le timide attese della vigilia
Maurizio PedriniISSA PULIRE, che si è conclusa a Veronafiere centrando molti obiettivi e con un bilancio largamente positivo rispetto alle aspettative, guarda già alla prossima edizione che, per la prima volta si terrà alla Fiera di Milano. Abbiamo chiesto a Giuseppe Riello, riconfermato presidente di AFIDAMP, nonché AD di Ghibli & Wirbel e ad alcuni noti espositori presenti in Fiera, di commentare a botta calda gli esiti della manifestazione che si è tenuta dal 7 al
9 settembre nella città scaligera. Poteva finire sul banco degli accusati, invece ha riscosso il consenso degli associati per la scelta coraggiosa compiuta dall’associazione, impegnata a sostenere con tutte le sue forze, nonostante il periodo a dir poco difficile di emergenza sanitaria, e l’inusuale data settembrina lo svolgimento della Fiera.
Giuseppe Riello, alla guida di Afidamp, non ha tempo per godersi le congratulazioni, perché l’industria italiana del professional cleaning sta vivendo il
dramma del mancato approvvigionamento delle materie prime che, unite all’impennata del costo dei trasporti e della bolletta energetica, sta rischiando davvero di fermare la produzione.
Presidente Riello, possiamo affermare che questa edizione è andata meglio del previsto?
“Direi proprio di sì. Il contesto psicologico in cui è maturato l’evento non era facile, con tutte le incertezze create dai provvedimenti governativi per far fronte
all’emergenza Covid 19 che, certamente, non hanno aiutato le aziende a prendere la decisione se essere presenti, o meno, a Verona. Fino all’ultimo momento, il timore che la manifestazione non avesse luogo era più che fondato, visto quanto era successo l’anno precedente ad Amsterdam. Per Interclean, però, non era ancora pronto il vaccino, che ha determinato condizioni completamente diverse, a beneficio di espositori e visitatori di ISSA PULIRE 2021. Personalmente sono assai soddisfatto di come è andata: ho avuto modo di parlare con parecchi espositori, davvero contenti della tre giorni, che hanno riconosciuto la positività del lavoro svolto da AFIDAMP. Direi che siamo andati oltre ogni più rosea previsione”.
Dunque, la fiducia di chi ha scelto di essere presente è stata abbondantemente premiata? “Certamente, si è trattato di un buon investimento perché la Fiera, partita con aspettative decisamente basse, alla fine ha registrato 10.000 visitatori, il 14% dei quali stranieri. Ovviamente la presenza straniera nei tre Padiglioni di Veronafiere è stata molto bassa, ma lo si sapeva fin dall’inizio che ciò
sarebbe avvenuto, con l’area inglese impossibilitata a presenziare per via della quarantena, al pari di quella americana e asiatica. Perciò gli ospiti giunti dall’estero sono stati soprattutto francesi, spagnoli e dei Paesi balcanici. Posso confermare questa impressione anche per l’esperienza vissuta dalla mia azienda. I miei collaboratori presenti allo stand hanno espresso giudizi lusinghieri per l’afflusso di visitatori molto interessati e curiosi, provenienti dall’Italia e dall’Europa”.
Ci può fare qualche esempio concreto di com’è cambiata la situazione?
“Fino all’ultimo momento, il timore che la manifestazione non avesse luogo era più che fondato, visto quanto era successo l’anno precedente ad Amsterdam. Siamo andati oltre ogni più rosea previsione, ora lo sguardo è rivolto a Milano”.
Positivo il bilancio anche in termini commerciali, anche se per le aziende il periodo è un po’ buio? “Sicuramente positivo, d’altronde si è trattato di una Fiera particolare anche sotto il profilo commerciale, per Ghibli & Wirbel, così come per tutte le altre aziende del comparto che stanno vivendo momenti davvero difficili per l’aumento del prezzo delle materie prime e della componentistica. Senza contare la lievitazione del costo dei trasporti, che rende il quadro macroeconomico davvero preoccupante. Questi valori, in passato sempre rigorosamente controllati per far fronte al processo produttivo, appaiono infatti attualmente fuori controllo”.
“Per esempio, il costo del trasporto dei container proveniente dalla Cina è decuplicato: un anno fa ammontava a 1.500 dollari, oggi costa circa 14.000. Senza contare che anche i tempi di consegna delle materie prime hanno subito un forte allungamento, a causa di forti speculazioni. Se prima i fornitori eseguivano le consegne mediamente in quattro settimane, ora lo fanno in otto-dieci settimane. Il tutto, ovviamente, genera enormi problemi anche per le aziende del professional cleaning, private della componentistica indispensabile per realizzare le produzioni. Nel caso di Ghibli & Wirbel, noi stampiamo la plastica per fabbricare le nostre macchine, ma anche pure il costo di questa materia prima è aumentato del 200 per cento, con un incremento davvero spropositato e assurdo”.
Il Governo, intanto…sta a guardare senza intervenire?
“Purtroppo finora non sono giunti da Roma segnali concreti. Anzi, di fronte ad un momento così critico, direi drammatico per le industrie, assistiamo
ISSA PULIRE 2021
impotenti all’impennata del costo del gas e dell’energia elettrica, che raggiunge il 40 per cento. È chiaro che se prendiamo una famiglia media, il costo maggiore annuo ammonterà a tre-quattrocento euro, ma provando a rapportare l’aumento alle aziende, ci rendiamo conto che parliamo di migliaia di euro. Non ci resta che sperare che l’aumento dei prezzi sia legato ad una bolla transitoria e poi, finalmente, si torni alla normalità”.
Un’ultima domanda sul trasferimento a Milano di ISSA PULIRE: quali sono le aspettative?
“La decisione risale a parecchio tempo addietro, non è certo una scelta improvvisata. Chiaramente, è legata ad un aspetto rilevante, ovvero che la società attualmente detentrice della Fiera è composta in parti uguali, al 50 per cento, da ISSA e da Afidamp. La presenza dell’associazione americana, che è un colosso mondiale nell’organizzazione di eventi fieristici, per noi è di enorme rilievo, perché contiamo che faccia venire a Pulire i propri associati. Milano, senza dubbio, è una vetrina internazionale più importante di Verona, è più servita sul piano aeroportuale e gode di una maggiore operatività logistica. Noi dobbiamo puntare a rafforzare considerevolmente la presenza straniera, avendo come punto di riferimento Amsterdam, che su questo piano ha molto da insegnarci, anche se quello italiano è un mercato assai più ricco di produttori di quello olandese. A Milano Fiera, puntiamo sul fatto che ISSA PULIRE riesca a catalizzare l’attenzione di visitatori provenienti dall’Asia e dall’America, che saranno maggiormente agevolati, rispetto alla presenza a Veronafiere. Poi staremo a vedere cosa succederà a ISSA PULIRE 2023, perché se le cose non dovessero andare bene, si potrà sempre fare un passo indietro o trovare qualche altra sede espositiva. Però io sono ottimista, intimamente convinto che tutto andrà per il meglio”.
“Gli operatori professionali che sono venuti a farci visita nel nostro stand hanno dimostrato grande interesse e preparazione. Questa edizione, ha portato ad un’ulteriore qualificata selezione dei visitatori, in termini di professionalità e competenza”
Giampalo Ruffo, AD di TMB ed ex presidente di Afidamp, ha scelto di esporre a ISSA PULIRE 2021 portando la sua azienda a rappresentare in fiera
il Gruppo Ruffo. Quale profondo conoscitore del settore e della manifestazione, nel suo evolversi, gli abbiamo chiesto di valutarne con autorevolezza e imparzialità il risultato.
Come ha visto questa edizione 2021 di ISSA PULIRE?
“È andata bene rispetto alle aspettative che, oggettivamente, erano assai basse. Direi che c’è stata una buona presenza di espositori e visitatori, con molte interessanti novità anche sul piano dell’offerta, grazie a nuovi prodotti destinati a far fronte alle esigenze di pulizia e sanificazione dettate dall’emergenza Covid. Il bilancio, pertanto, non può essere disprezzabile, considerando tutte le difficoltà e le variabili in campo del momento”.
Certo non sarà facile, anche per la Fiera, tornare al livello di prima?
“No, non sarà una cosa semplice, per tante ragioni, perché l’esperienza Covid lascerà certamente il segno, imponendo decisi cambiamenti. Credo però che questa edizione di ISSA PULIRE
abbia compiuto importanti passi avanti proprio nella direzione del cambiamento. Basti pensare all’esperienza del coinvolgimento nell’Issa Theatre di alcune tra le principali imprese italiane di servizi e Facility Management”.
Qual è stato il senso della presenza di TMB, unica azienda del Gruppo Ruffo ospite dell’evento?
“Innanzitutto quello di appartenenza, poi un senso di riconoscenza verso Afidamp e Pulire stessa, che ci ha visti presenti e protagonisti in Fiera per tante edizioni. Infine perché eravamo certi che i visitatori non sarebbero mancati e avremmo potuto catturare la loro attenzione grazie alla nostra gamma di prodotti, così come è andata”.
Una decisione soppesata e vincente, dunque?
“Certamente, perché gli operatori professionali venuti al nostro stand hanno dimostrato grande interesse e preparazione. Potremmo affermare che questa edizione, con tutte le sue problematiche, ha portato ad un’ulteriore
qualificata loro selezione, in termini di professionalità e competenza”.
E adesso, che ne sarà della Fiera che si trasferirà a Milano: da veronese è un po’ deluso?
“Assolutamente no, perché il fatto che la manifestazione si tenesse ogni due anni a Verona, mi interessava relativamente. Certo, devo onestamente riconoscere che la cosa mi faceva comodo, principalmente perché conosco molto bene i ristoranti e potevo portarci i clienti alla sera. Mi piaceva l’idea che a Verona si tenesse una fiera smart, accogliente, dove tutto per espositori e visitatori, fosse accessibile al meglio e semplice da gestire, sia sul piano logistico che su quello dei prezzi. Sono perfettamente consapevole che a Milano ci aspetta una sfida impegnativa, difficile da affrontare, che richiederà un grande sforzo ad Afidamp, però sono fiducioso. So che affronteremo anche questa prova, sicuramente stimolante, con grande professionalità ed entusiasmo”.
di relazionarsi con la propria clientela, vivendo un rapporto face-to face, che solo un evento di questo tipo poteva offrire, dopo un lunghissimo periodo di relazioni puramente virtuali.
Andrea Loro Piana, titolare di FALPI, in Fiera a Verona, non doveva esserci: la data scelta per lo svolgimento della manifestazione, non gli andava affatto bene. Poi, però, è prevalso il desiderio
Qual è il suo commento a bocce ferme sull’andamento della fiera? “È evidente, innanzitutto, come l’afflusso di visitatori sia stato inferiore all’edizione di due anni fa, però sono convinto che, anche in questo caso, si debba guardare il bicchiere mezzo pieno e non viceversa. Usciamo infatti da due anni davvero delicati e, a dir poco, difficili, non tanto sotto il profilo dei quantitativi di fatturato, perché il nostro comparto si è difeso assai bene, tanto che i prodotti chimici hanno addirittura aumentato il trend, ma sotto il profilo lavorativo e soprattutto dei rapporti umani. Personalmente ho sofferto molto la mancanza di contatti reali, non solo virtuali, con i nostri clienti. Sotto questo profilo ISSA PULIRE 2021 ci ha rimesso un po’ in carreggiata, offrendoci la possibilità di incontrare persone che non vedevamo de visu, in presenza, da troppo tempo. Di questo non posso essere che soddisfatto e contento”.
È dunque questo, in definitiva, il vero valore aggiunto di una fiera come ISSA PULIRE?
“ISSA PULIRE 2021 ci ha rimesso un po’ in carreggiata, offrendoci la possibilità di incontrare persone che non vedevamo de visu, in presenza, da troppo tempo”
“Direi proprio di sì, anche perché da tempo le aziende strutturate non si recano in fiera per realizzare nuovi contatti commerciali. Il loro scopo esclusivo, o quasi, è quello di mantenere ottimi rapporti o far conoscere le ultime novità ai loro clienti. Nei giorni di fiera puoi relazionarti e parlare con queste persone in un clima sereno e informale, senza il distacco implicito nella comunicazione di tipo commerciale. Qualche contatto nuovo, in effetti, come FALPI lo abbiamo avuto, ma sinceramente non era questo l’aspetto che mi interessava maggiormente, perché il mio principale desiderio era finalizzato a poter finalmente incontrare persone che non vedevo da tanto tempo. Peraltro abbiamo discusso molto in azienda se essere presenti, o meno,
ISSA PULIRE 2021
a questa edizione e, a dire il vero, io ero particolarmente contrario a queste date settembrine. Però alla fine abbiamo deciso di esserci e ci siamo rimboccati le maniche per organizzare al meglio la nostra presenza”.
Dunque, la decisione assunta si è rivelata vincente?
“Io ci ho creduto e ritengo che l’azienda abbia fatto bene a partecipare. Certo non è stato un tipo di fiera dall’afflusso incredibile, anzi, ma questo alla fine si è rivelato un vantaggio. Infatti due anni orsono, non ero riuscito a parlare con molte persone che erano venute a cercarmi, mentre stavolta l’ho fatto quasi con tutte. In definitiva, siamo riusciti a gestire meglio l’afflusso al nostro stand. E le posso assicurare che è venuta tanta bella gente, preparata e curiosa, che ci ha dato tanta soddisfazione”.
E guardando al prossimo appuntamento, come vede la Fiera a Milano?
“Sinceramente, non sono affatto contento che la manifestazione si trasferisca a Milano, perché Verona le donava un valore aggiunto straordinario, quello di essere accolta e ospitata da una bella città, garantendo a Pulire uno splendido dopo-fiera, in luoghi davvero incantevoli. Però, me ne rendo conto, questa è una valutazione che nasce dal particolare tipo di rapporto che noi vogliamo avere con i nostri clienti, basato sulla condivisione e sull’amicizia. Poi la mia contrarietà nasce anche considerando il fattore economico, perché sono convinto che a Milano, la Fiera ci costerà molto di più. In ogni caso, mi rimetto al volere della maggioranza, perché so che un’indagine condotta presso gli associati, ha evidenziato un largo consenso su tale scelta”.
e direttore generale di Dianos, rappresenta da sempre una voce autorevolmente critica e indipendente del professional cleaning.
Quale giudizio dà su questa edizione di ISSA PULIRE, dopo aver vissuto per tanti anni la fiera?
“Certo è andata meglio rispetto alle previsioni, non certo ottimistiche, considerando i tempi che stiamo vivendo, però – oltre alla prevedibile e giustificata assenza di visitatori stranieri – è pesata ai miei occhi soprattutto quella dei vari operatori dell’ambiente pubblico. La partita, come al solito, l’hanno giocata rivenditori e imprese di pulizia, il che – a mio avviso – da sempre insterilisce la Fiera, escludendole un vero approccio al mondo esterno. Direi che questa poteva essere l’occasione per affermare la centralità della pulizia e della sanificazione, vista l’emergenza Covid, ma così non è avvenuto”.
Però c’è stata la presenza delle imprese di servizi e Facility Management all’Issa Theatre: che ne pensa?
“Personalmente non ho avuto modo di intervenire, essendo impegnato allo stand, dove abbiamo incontrato i clienti Dianos. Trovo che questa iniziativa sia stata importante per promuovere la cultura del pulito, che personalmente mi sta molto a cuore, rafforzando il rapporto dei produttori con le imprese che usufruiscono delle nostre tecnologie d’avanguardia: macchine, attrezzature e prodotti chimici. Positiva anche la promozione, perseguita in questi anni da Afidamp, di stabilire relazioni con le principali realtà associative che ruotano attorno al pulito professionale, come il mondo dei cuochi. Però, purtroppo, è pur vero che poi queste realtà non portano visitatori in fiera, salvo i pochi rappresentanti presenti negli stand per porgere il biglietto da visita dell’associazione”.
Com’è andata la Fiera per Dianos?
“Direi bene, partendo però dal presupposto che abbiamo sempre considerato la nostra presenza fieristica come un modo privilegiato per curare le pubbliche relazioni. Circa l’efficacia della ricaduta dei nuovi contatti che si fanno nello stand, non vi è alcuna certezza. Personalmente, da sempre non amo le fiere, ma sono costretto a parteciparvi convinto – oggi più che mai – che non bastino internet, i social o le comunicazioni via email per conoscersi e parlarsi. Certo, non appartengo alla generazione dei cosiddetti nativi digitali, ma spero che questo bisogno appartenga anche alle nuove generazioni”.
Storico socio di Afidamp, giustamente premiato per l’impegno e la fedeltà all’associazione che l’ha visto ricoprire incarichi di assoluto prestigio, come quello attuale di presidente onorario, Elio Zibra, responsabile dell’azienda
Un parere sulla decisione di trasferire la Fiera a Milano: la sua azienda giocherà in casa… “A Verona, in questi anni ci siamo trovati sempre bene e spero che la stessa cosa possa avvenire anche a Milano. Certo si tratta di città e quartieri fieristici differenti, ciascuno con le proprie peculiarità. Sarà una scelta che richiederà sacrifici e massimo impegno, però sono ottimista avendo assistito alla crescita costante, anno dopo anno, sia di Afidamp che della Fiera Pulire”. ■
“Anche a questa edizione, purtroppo, oltre alla prevedibile e giustificata assenza di visitatori stranieri – si è notata soprattutto quella dei vari operatori dell’ambiente pubblico”
Un AIUTO per ottenere la Certificazione “ECOLABEL EU”
Project srl è una società nata con lo scopo di sviluppare informatica nell’ambito del Cleaning. Negli anni l’azienda si è impegnata sempre più in questo settore creando varie divisioni. A oggi annovera le seguenti divisioni:
■ Informatica;
■ Consulenza Paghe e sviluppo cedolini;
■ Consulenza ISO per ottenimento Certificazioni 9001/14001/45001 /sa8000;
■ Consulenza per sviluppo capitolati progetto.
Ma da ultimo, nel 2021 Project srl ha creato la nuova divisione: Ecolabel Questa divisione si occuperà di portare i clienti all’ottenimento della Certificazione “Ecolabel EU” per i “Servizi di pulizia di ambienti interni” (Direttiva UE 2018/680).
Perché adottare questo “modo di vita” e applicarlo al proprio modo di lavorare ?
Da molti anni ormai nel mondo del Cleaning i CAM (Criteri ambientali Minimi) per la pulizia in ambienti civili sono diventati un faro nella notte per perseguire la sostenibilità ambientale. Questo modo di intendere la pulizia è sempre più un elemento fondamentale da considerare per poter vivere e lavorare rispettando l’ambiente. Oltretutto nelle gare pubbliche questi criteri sono sempre più richiesti.
A partire dal 2021 i criteri per l’ottenimento della certificazione sono diventati ancora più stringenti passando da 14 su 40 punti al nuovo valore di 26 su 40. Questo significa che la sensibilità generale verso questo ambito sta aumentando. Per il futuro sono previsti, oltretutto, criteri ancora più stringenti.
Quando si preparano i capitolati progetto bisognerà dare sempre più spazio a questa sezione, in quanto nelle gare pubbliche, se fino a oggi erano previsti pochi punti (di solito meno di 5), nel prossimo futuro le gare prevederanno sempre più punti per chi adotta lo stile di vita ECOLABEL prevedendo anche 10/15 punti. Questo fatto è già evidente nelle prime gare emanate nel trimestre 2021.
Project srl in anticipo sulla concorrenza si è dotata di questa divisione per essere di supporto alle aziende nell’aiuto della redazione del dossier al fine dell’ottenimento della certificazione avvalendosi dell’aiuto dell’informatica che permette di ridurre i tempi di realizzazione del dossier e i costi per l’ottenimento. www.project-informatica.it info@project-informatica.it
ATTIVITÀ INIZIALI DI SUPPORTO
Project srl affiancherà il cliente in tutte le fasi necessarie, riassumendo brevemente:
Analisi della struttura organizzativa/amministrativa;
Definizione del team di lavoro;
Individuazione del cantiere o area di lavoro (stima dei costi);
Individuazione documenti amministrativi (fatture di acquisto);
Predisposizione matrice di lettura (portale di intelligenza artificiale);
Raccolta/trasmissione dei documenti (portale di intelligenza artificiale);
Digitalizzazione dei documenti e utilizzo software apposito per gestione dei dati (portale di intelligenza artificiale);
Valutazione punteggio per criteri ECOLABEL (cruscotto generale);
Definizione eventuali correttivi in collaborazione con team e fornitori;
Formazione del personale;
Preparazione dossier per ISPRA e ICAT;
Assistenza post vendita (cruscotto cantieri);
Redazione di documento finale attestante la fine lavori.
TURISMO
La lunga strada della ripresa
SICUREZZA
Le norme da seguire nelle strutture ricettive
TENDENZE
Lavanderia professionale profumata
PEST CONTROL
Gli hotel e il problema infestanti
un nuovo concetto che fa la differenza
Imposta i tuoi consumi, Aladin garantisce il risultato
Scegli il badge, in base alla concentrazione di prodotto desiderata
Premi il pulsante luminoso per avviare l’erogazione del prodotto
HEALTH SAFETY
LE NUOVE FRONTIERE DELLA SALUTE
SPECIALE HOTELLERIE / SOMMARIO
IN COPERTINA
Kemika, dal 1976 sviluppa, produce e distribuisce specialità chimiche e attrezzature per pulizie professionali e per il settore Horeca. Propone inoltre macchine che commercializza a marchio NOVA: lavasciuga, spazzatrici, monospazzole, macchine iniezioneestrazione,battitappeto. Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008.
INDAGINE
X
Turismo, la lunga strada verso la ripresa Simone Ciapparelli
RICERCA
XIV
COVID-19 e le conseguenze sul turismo mondiale Diletta Gaggia
LINEE GUIDA
XX
Ospitalità e sicurezza: le norme da seguire Simone Ciapparelli
INTERVISTA
XXVI
Alessandro D’Andrea, presidente A.D.A. Il “Rinascimento” del turismo alberghiero Maurizio Pedrini
XXXII
Margherita Zambuco, presidente A.I.H. Governante d’albergo una vera “colonna” dell’hotellerie! Maurizio Pedrini
CASE HISTORY
XXXVIII
Partnership Markas - Gruppo UNA: portare negli hotel l’eccellenza della sanificazione Maurizio Pedrini
SPECIALE HOTELLERIE / SOMMARIO
TENDENZE
XLIV
Profumi sostenibili per l’universo hotel
Luca Ilorini
LINEE GUIDA
XLVIII
Centri termali e benessere: indicazioni per la sicurezza Simone Ciapparelli
PISCINE
LIV
È facile gestire una piscina? Vincenzo Cama
PEST CONTROL
LX
Gli Hotel e il problema infestanti Graziano Dassi
LAVANDERIE INDUSTRIALI
LXVIII
Quando la macchia cambia colore Marcello Falvo
FRAGRANZE PER IL BUCATO
LXXII
La migliore lavanderia professionale? Quella più profumata Luca Ilorini
RUBRICA
LXXIV
Oggi sul mercato a cura di Loredana Vitulano
XLVIII
TURISMO, la lunga strada verso la ripresa
I dati lo confermano, gli italiani hanno ripreso a viaggiare e la ripartenza del settore si sta facendo più concreta. Ma per lasciarsi definitivamente alle spalle gli effetti della pandemia occorrerà ancora tempo Simone Ciapparelli
Dopo un 2020 assolutamente negativo da questo punto di vista, l’anno corrente ha fortunatamente visto gli italiani riprendere, seppur timidamente, a viaggiare. La quota di nostri connazionali che quest’anno ha deciso di fare la valigia è infatti pari a 32,5 milioni, il 54,5% della popolazione. Dato che lascia ben sperare, ma ancora distante dal 57,1% del 2019, l’ultimo anno privo dell’ombra del Covid. Sicuramente nel favorire la ripresa del movimento turistico ha giocato un ruolo fondamentale la campagna vaccinale iniziata a gennaio; sempre più persone
sono infatti protette contro le forme gravi del virus e hanno riacquisito la serenità e la sicurezza necessarie per spostarsi, nonostante le incertezze derivanti dalla comparsa di nuove varianti.
IDENTIKIT DELLA VACANZA 2021
Stagione turistica più serena, quindi, ma ancora caratterizzata da una certa cautela; il 93,3% degli italiani infatti ha preferito restare in Italia, mentre solo il 5,1% ha scelto una meta estera. Per quanto riguarda il mezzo di trasporto utilizzato, prevale l’automobile (scelta dal 53,7% degli intervistati), probabilmente perce-
PANDEMIA ED EFFETTI SULL’OCCUPAZIONE
Solo nel settore alberghiero, l’emergenza Covid ha causato la perdita di 74 mila posti di lavoro stagionali e temporanei di varia natura rispetto allo stesso mese del 2019 (-38,3%). La crisi del turismo e le poco ottimistiche previsioni del 2020 hanno portato molti lavoratori ad abbandonare il settore; nonostante il blocco dei licenziamenti, l’anno scorso si sono persi infatti quasi 20 mila occupati a tempo indeterminato. Da aprile 2020 a maggio 2021, le ore di cassa integrazione autorizzate per i lavoratori degli alberghi e dei ristoranti sono state ben 841,1 milioni.
pita, dal punto di vista del rischio di contagio, come più sicura rispetto all’aereo, che comunque recupera terreno con il 31,2% di preferenze rispetto all’11,4% registrato nel 2020. La meta preferita rimane sempre il mare, seguito da montagna e città d’arte. Proprio queste ultime, destinazioni tradizionali dei turisti stranieri, palesano un certo ritardo rispetto alle altre mete; con il 4,7% delle preferenze, esse sono in leggera crescita rispetto all’anno scorso, ma ancora lontane dai valori pre pandemia (9,5% nel 2019).
Con le sue 10 notti contro le 9 del 2020, la durata media della vacanza principale raggiunge i livelli pre-covid; le preferenze di chi viaggia tornano quindi ad orientarsi verso vacanze più lunghe. Resta stabile (7,8%) la percentuale di coloro che passeranno fuori porta un solo week end. Per quanto riguarda il pernottamento, la scelta più gettonata rimane l’albergo, che incassa il 25,2% delle preferenze, mentre al secondo e terzo posto troviamo la casa di parenti o amici (23%) e la casa di proprietà (13,8%). I protocolli anti-Covid applicati negli hotel giocano sicuramente un ruolo importante nelle preferenze degli italiani,
contribuendo a far sentire questi ultimi più sicuri e tutelati rispetto ad altre soluzioni per il pernottamento. Alberghi che, nonostante siano in cima a questa classifica, nei primi sei mesi del 2021 hanno accusato un calo delle presenze totali pari al 67,3%, dato che fa riflettere ed è spia di come, nonostante i segnali positivi, ci sia ancora molta strada da fare per superare la crisi. La situazione in cui versano gli hotel è anche figlia del forte calo di turisti stranieri, riluttanti ad affrontare viaggi lunghi anche per via delle difficoltà derivanti dagli spostamenti internazionali: in anni normali, questi turisti rappresentano una quota di mercato che negli ultimi anni si è notevolmente ampliata, ed è pari al 51,8% degli arrivi estivi. La grande maggioranza di turisti stranieri è rappresentata da tedeschi, con 7,3 milioni di arrivi e 38,2 milioni di presenze durante l’estate, seguita da statunitensi e francesi.
Cresce di quasi il 59% il giro d’affari complessivo messo in moto dalle vacanze degli italiani (22,7 miliardi di euro contro i 14,3 miliardi di euro dello scorso anno), con una spesa media complessiva, rappresentata
da viaggio, vitto, alloggio e divertimenti, pari a circa 876 euro a persona. Solo il 21,4% di questo importo è però destinato alle imprese ricettive, una cifra troppo bassa per compensare le perdite avute solo dall’inizio del 2021. La spesa sostenuta per la vacanza è infatti distribuita su tutte le componenti della filiera turistica, con i pasti che assorbono il 27,5% del budget, le spese di
viaggio che incidono per il 19,5% e le rimanenti spese per il 31,6%.
Il mese più gettonato per partire si conferma agosto, scelto dal 68,2% degli italiani come periodo per la propria vacanza principale. Segue settembre, con il 14,3% di presenze. Il timore del contagio ha spinto circa il 30% dei vacanzieri a rinunciare a discoteche e locali notturni; le attività predilette durante il periodo fuori porta sono passeggiate (64,6%), pranzi e cene al ristorante (58,5%), serate con gli amici (54,7%), gite ed escursioni (33,1%).
C’È ANCHE CHI RESTA
A CASA…
Ammontano a 26,8 milioni gli italiani che hanno deciso di non partire, pari a una percentuale del 45,2% della popolazione complessiva. Questo dato è in crescita rispetto a quello registrato nel 2019 (39,5%), e le motivazioni della mancata partenza sono principalmente economiche (42%). Altre motivazioni tra le principali sono legate a questioni familiari, impedimenti di salute, paura di nuovi contagi e mancate chiusure aziendali.
Fonte dati: Federalberghi
COVID-19 e le conseguenze sul TURISMO mondiale
Inizia la ripresa dopo la recessione vissuta nel 2020 a causa delle misure di contenimento adottate per rallentare la diffusione del virus
Diletta GaggiaPubblicata a luglio 2021, l’undicesima edizione di Datatur, realizzata da Federalberghi e dall’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo con il supporto tecnico scientifico di Incipit Consulting, delinea un quadro critico per l’Italia e il resto del mondo. Nel 2020 gli alberghi nel nostro Paese hanno registrato una contrazione delle presenze totali del 56,1%, risultante da un calo del 39% di
quelle della clientela italiana e del 73,2% di quelle della clientela straniera. L’indagine sul turismo internazionale dell’Italia realizzata dalla Banca d’Italia ha rilevato come le spese dei viaggiatori stranieri, cresciute nel 2018 e nel 2019 intorno al 6%, abbiano registrato nel 2020 una contrazione del 60,9%. Al pari dell’intero sistema economico, l’economia delle imprese turistiche ha subito un duro colpo nel 2020: gli indici del fatturato dei servizi
turistici hanno registrato un crollo senza precedenti, che ha assunto dimensioni esorbitanti nel secondo (-71,4%) e quarto trimestre (-50%), in corrispondenza della prima e seconda ondata della pandemia. Nonostante le difficoltà e il numero degli occupati nel comparto alberghiero stimati da Federalberghi in calo del 36,3%, le aziende del settore hanno comunque continuato a investire nella riqualificazione dei propri dipendenti e ad accogliere
presso le proprie strutture personale in tirocinio/stage, compresi gli alunni delle scuole e istituti dell’istruzione secondaria superiore inseriti nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). L’esigenza di avere a disposizione capitale umano adeguatamente formato, fondamentale nei servizi, e ancor più nel turismo, trova risposta, in Italia, in un panorama dell’offerta formativa che si presenta ampio e diversificato. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, nel 2020 il PIL mondiale è calato del 3,3%, una contrazione che non ha precedenti in termini di velocità e simultaneità, avendo colpito in poco tempo tutte le aree del mondo, quelle avanzate e quelle in via di sviluppo. All’interno di questo contesto internazionale l’Italia, che già nel 2019 aveva conosciuto una brusca frenata con un incremento del PIL di appena lo 0,3%, nel 2020 ha subito una contrazione del PIL dell’8,9%. La domanda turistica internazionale, che veniva da dieci anni di crescita consecutiva, ha infatti conosciuto una crisi senza precedenti: secondo le stime dell’OMT, gli arrivi internazionali nel mondo si sono ridotti di oltre un miliardo, con un crollo del 73,9%.
SCENARIO ECONOMICO IN CRESCITA
L’emergenza globale generata dalla pandemia di Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento per contrastare la diffusione del virus hanno causato un calo del 3,3% del PIL mondiale, ma, secondo le stime del FMI, la contrazione sarebbe potuta essere tre volte più grande senza il sostegno politico straordinario dei governi e degli organismi regolatori nazionali e internazionali (Tabella 1). La crisi è stata globale ma ha colpito in misura maggiore le economie avanzate, dove il PIL è calato del 4,7% rispetto al 2019, e in misura minore quelle in via di sviluppo che hanno registrato una flessione del 2,2%. Tra i Paesi avanzati, si distingue la Cina, unica tra le maggiori potenze economiche mondiali ad aver registrato un segno positivo, con il PIL in aumento del 2,3% grazie a investimenti ed esportazioni che ne hanno sostenuto la crescita. Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese ha affrontato l’emergenza
partendo da una situazione di svantaggio, sia sul fronte della diffusione del virus che su quello delle condizioni economiche di partenza al sorgere dell’emergenza, e ha subito una contrazione del PIL dell’8,9% determinata prevalentemente dal calo della domanda. I dati relativi al mercato del lavoro, nonostante le misure messe in campo dal governo, mostrano un calo degli occupati di 456 mila unità rispetto all’anno precedente e conseguentemente una netta contrazione del tasso di occupazione. L’emergenza sanitaria ha anche comportato la diminuzione del monte ore lavorate e un ricorso eccezionale alla Cassa Integrazione guadagni, più marcato nel comparto dei servizi rispetto a quello dell’industria. La crisi innescata dalla pandemia ha inoltre impoverito le famiglie italiane: nonostante il massiccio sostegno delle misure anti-crisi, il reddito disponibile delle famiglie è diminuito nel 2020 del 2,8%, generando una perdita del loro potere d’acquisto del 2,6%. Di conseguenza
Tabella 1. Prodotto Interno Lordo nel mondo (variazioni % rispetto all’anno precedente). Fonte: Fondo Monetario Internazionale
2018 2019 2020
3,6 2,8 -3,3 Economie avanzate 2,3 1,6 -4,7 di cui Stati Uniti
Mondo
3,0 2,2 -3,5 Giappone 0,6 0,3 -4,8 Eurozona
Germania
Francia
1,9 1,3 -6,6
1,3 0,6 -4,9
1,9 1,5 -8,2
Italia 0,9 0,3 -8,9
Spagna
2,4 2,0 -11,0 Gran Bretagna
1,3 1,4 -9,9 Economie emergenti e in via di sviluppo 4,5 3,6 -2,2 di cui Paesi emergenti e in via di sviluppo dell’Europa
3,4 2,4 -2,0
2,8 2,0 -3,1 Cina
Russia
6,7 5,8 2,3 India
6,5 4,0 -8,0 Brasile 1,8 1,4 -4,1
RICERCA
SPECIALE HOTELLERIE
si è contratta in maniera consistente anche la spesa per consumi finali (-10,9%), facendo quasi raddoppiare la propensione al risparmio, dall’8,2% del 2019 al 15,8% del 2020. Con riferimento alle prospettive economiche per l’anno in corso e per il prossimo, il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita dell’economia mondiale del 6% nel 2021 e del 4,4% nel 2022. Per quanto riguarda l’Italia, il FMI stima una crescita del PIL del 4,2% nell’anno corrente e del 3,6% nel 2022, spinta dall’aumento dei consumi, ma sottolinea come gli effetti negativi della crisi pandemica sulla disoccupazione si protrarranno ancora, con il tasso di disoccupazione che salirà al 10,3% quest’anno e all’11,6% nel 2022 (Tabella 2)
RAPIDA RIPRESA PER I FLUSSI DOMESTICI
Si stima che il crollo dei viaggi internazionali abbia causato una perdita di 1.300 miliardi di dollari, mettendo a rischio tra i 100 e i 120 milioni di posti di lavoro diretti nel turismo, molti dei quali in piccole e medie imprese. L’Asia e il Pacifico hanno subito la contrazione più forte: circa 300 milioni di arrivi internazionali in meno rispetto all’anno precedente, con una diminuzione dell’84,1%. A seguire Medio Oriente e Africa, con un calo stimato degli arrivi di circa il 75%, mentre le Americhe avrebbero registrato una contrazione del 68,5%. In Europa, gli arrivi sono diminuiti del 70,4%, pari a oltre 500 milioni di turisti internazionali in
meno (Tabella 3). L’Organizzazione Mondiale del Turismo ha redatto tre scenari per il 2021-2024 secondo cui potrebbero essere necessari da due anni e mezzo, nell’ipotesi più ottimistica, a quattro anni, in quella più pessimistica, perché il turismo internazionale ritorni ai livelli del 2019. Con riferimento all’Unione Europea, la Commissione pronostica che i flussi provenienti dai Paesi extra-UE richiederanno più tempo per riprendersi rispetto a quelli domestici e di conseguenza le entrate turistiche ne risentiranno, dal momento che i turisti extraeuropei spendono mediamente di più. In Italia il pieno recupero dei volumi del 2019 è atteso non prima del 2022-2023. Nel 2019 la performance dei flussi turi-
Mondo 2,8 -3,3 6,0 4,4 3,5 3,2 3,5 - -Economie avanzate 1,6 -4,7 5,1 3,6 1,4 0,7 1,6 4,8 6,6 6,2 di cui Stati Uniti
2,2 -3,5 6,4 3,5 1,8 1,2 2,3 3,7 8,1 5,8 Giappone 0,3 -4,8 3,3 2,5 0,5 0,0 0,1 2,4 2,8 2,8 Eurozona 1,3 -6,6 4,4 3,8 1,2 0,3 1,4 7,6 7,9 8,7 Germania 0,6 -4,9 3,6 3,4 1,4 0,4 2,2 3,2 4,2 4,4 Francia 1,5 -8,2 5,8 4,2 1,3 0,5 1,1 8,5 8,2 9,1 Italia 0,3 -8,9 4,2 3,6 0,6 -0,1 0,8 9,9 9,1 10,3 Spagna 2,0 -11,0 6,4 4,7 0,7 -0,3 1,0 14,1 15,5 16,8 Gran Bretagna 1,4 -9,9 5,3 5,1 1,8 0,9 1,5 3,8 4,5 6,1
Economie emergenti e in via di sviluppo
3,6 -2,2 6,7 5,0 5,1 5,1 4,9 - -di cui Paesi emergenti e in via di sviluppo dell’Europa
2,4 -2,0 4,4 3,9 6,6 5,4 6,5 - - -
2,0 -3,1 3,8 3,8 4,5 3,4 4,5 4,6 5,8 5,4 Cina 5,8 2,3 8,4 5,6 2,9 2,4 1,2 3,6 3,8 3,6
Russia
India
4,0 -8,0 12,5 6,9 4,8 6,2 4,9 - -Brasile
1,4 -4,1 3,7 2,6 3,7 3,2 4,6 11,9 13,2 14,5 Unione Europea 1,7 -6,1 4,4 3,9 1,4 0,7 1,6 6,3 -*previsioni
stici provenienti dall’estero è stata in Italia superiore alla media mondiale e migliore di quelle dei principali competitor internazionali, superando Spagna (+0,8%), Germania (+1,8%) e Regno Unito (+1,9%), così come superiore alla media mondiale è stata la crescita delle entrate. Uno sguardo più generale sull’intero settore ricettivo italiano indica una crescita delle presenze totali nel 2019 dell’1,8%, inferiore alle performance medie dell’Unione Europea, ma che ha consentito al Paese di mantenere il secondo posto nella graduatoria delle principali mete turistiche europee dopo la Gran Bretagna.
In Italia, gli arrivi sono aumentati del 3,2% nel 2018 e dell’1,1% nel 2019, mentre le presenze hanno registrato un incremento dell’1,6% nel 2018 e dello 0,5% nel 2019. A causa della pandemia di Covid-19, i dati dell’Istat indicano per l’Italia un calo del 52,3% delle presenze turistiche complessive e del 56,1% di quelle registrate negli esercizi alberghieri.
La crisi ha colpito molto più duramente il mercato estero rispetto a quello domestico: le presenze in albergo di clienti stranieri sono crollate del 73,2%, a fronte di un calo del 39% di quelle di clienti italiani. A livello territoriale, la regione che ha subito i maggiori contraccolpi negativi generati dalla pandemia è stata il Lazio, dove le presenze sono crollate del 75,9% rispetto al 2019.
LA BILANCIA TURISTICA
Secondo i dati dell’indagine sul turismo internazionale dell’Italia, realizzata dalla Banca d’Italia, le spese dei viaggiatori stranieri, cresciute nel 2018 e 2019 intorno al 6%, hanno subito un crollo del 60,9% nel 2020. A livello territoriale disaggregato, Lazio, Toscana, Campania e Sicilia sono le regioni che hanno registrato le perdite più consistenti di entrate turistiche dall’estero, superiori al 68%, seguite da Veneto, Basilicata e Lombardia con perdite tra il 60% e il 65%. Relativamente più contenute, ma pur sempre al di sopra del 30%, sono state le flessioni registrate in Puglia, Abruzzo, Umbria e Marche.
L’analisi della bilancia turistica del 2020 evidenzia un crollo anche dei flussi valutari in uscita del 64,7%. Le spese dei nostri connazionali sono calate in tutte le principali destinazioni estere, soprattutto in Francia (-78,6%), che mantiene comunque il primato nella graduatoria dei paesi verso cui si si dirigono le maggiori uscite turistiche dell’Italia, e in Spagna (-71,4%). Le dinamiche delle entrate e delle uscite della bilancia turistica italiana hanno fatto sì che il saldo abbia anch’esso registrato un calo, del 54,9%, con una forte inversione di tendenza rispetto al trend crescente in consolidamento dal 2017.
I TRASPORTI
Il settore dei trasporti è insieme al turismo uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid-19. Le rilevazioni di Assaeroporti ed ENAC mostrano come nel 2020 siano stati cancellati più della metà dei voli e ci sia stato un calo nel numero dei passeggeri rispetto all’anno precedente del 72,6% (da circa 193 milioni a circa 53 milioni). Con riferimento al trasporto ferroviario, al momento non sono ancora disponibili i dati ufficiali Istat relativi al 2020, ma le cifre parziali fornite da altre fonti indicano una situazione di forte criticità. Trenitalia stima anche che la ripresa della domanda sarà lenta e che potrà tornare ai livelli precrisi non prima del 2022. Stessa criticità emerge dall’Indicatore Trasporti Confcommercio (ITC) che registra per il 2020 un crollo della mobilità ferroviaria del 41,7%.
Progettare ESPERIENZE olfattive indimenticabili con i profumatori ECOAIR
Gli stimoli sensoriali rivestono un ruolo cruciale nella progettazione esperienziale del soggiorno di un ospite in hotel. A influenzare le sue percezioni concorrono vari fattori quali, ad esempio, il design, l’arredamento, l’illuminazione, la musica di sottofondo. Vi è però un altro elemento altrettanto fondamentale, quanto troppo spesso trascurato: l’odore. A chiunque è capitato di provare un senso di benessere o, al contrario, di repulsione percependo un determinato odore in un ambiente. D’altronde, l’olfatto è il recettore che esercita la maggiore presa emozionale sul nostro cervello in quanto vanta una connessione diretta con il sistema limbico, il cui compito è quello di fissare gli aspetti emotivi di un’esperienza sotto forma di ricordi positivi (piacere) o negativi (dispiacere). Sfruttato in sinergia con altri stimoli sensoriali, il profumo può amplificare l’esperienza di un ospite all’interno di una struttura ricettiva, rendendone indimenticabile il ricordo. Il marketing olfattivo è una tendenza che trova sempre maggior consenso nel mondo dell’ospitalità. Ma come poter creare atmosfere coinvolgenti e immersive attraverso i profumi? In primis, occorre scegliere fragranze che siano in linea con lo stile e l’iden-
tità della struttura. È altresì indispensabile affidarsi a un partner in grado di fornire soluzioni che coprano a 360° le esigenze di profumazione delle strutture ricettive.
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A tal fine, EcoAir – divisione chimica di Medial International – ha recentemente lanciato una linea coordinata di prodotti in grado di rispondere alle più svariate esigenze di deodorazione del settore Ho.Re. Ca. L’assortimento include deodoranti in forma solida, liquida e aerosol che trovano applicazione in una moltitudine di situazioni. Tra le soluzioni più innovative, vi sono: EXPLOSION PARFUME – profumatore liquido appositamente studiato per trattare spazi di grandi metrature. La formulazione, erogata con apposito nebulizzatore automatico, viene atomizzata in finissime particelle che, oltre a persistere più a lungo nell’aria, si diffondono più rapi-
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Ospitalità e SICUREZZA: le NORME da seguire
Le regole aggiornate per riaprire e condurre le attività nel rispetto delle attuali esigenze di prevenzione, pulizia e sanificazione a cura di Simone Ciapparelli
Queste indicazioni generali sono valide per tutte le strutture ricettive alberghiere extralberghiere, dagli alloggi in agriturismo, alle locazioni brevi, fino ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù.
■ Innanzitutto è necessario informare adeguatamente ospiti e personale sulle misure di prevenzione utilizzate, sia tramite l’impiego di apposita segnaletica sia ricorrendo, eventualmente, a personale addetto che promuova e monitori il rispetto delle misure
di prevenzione. Le informazioni riguardanti le misure dovranno essere comprensibili anche per i clienti di altra nazionalità.
■ Per facilitare il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro differenziare, se possibile, percorsi all’interno
delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Potrà essere misurata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ Il distanziamento interpersonale non si applica ai membri dello stesso gruppo familiare o di conviventi, né alle persone che occupano la stessa camera.
■ Per le postazioni dedicate a reception e cassa, possono essere adottati schermi o altre barriere fisiche che impediscano il contatto con le altre persone. In alternativa, il personale dovrà indossare la mascherina in tutte le occasioni di contatto con gli utenti. Se possibile, preferire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out.
■ L’elenco dei soggetti alloggiati andrà conservato per un periodo di 14 giorni; questo adempimento è considerato assolto con la notifica degli alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza. Nel caso i soggetti alloggiati vogliano utilizzare servizi accessori come la piscina, la palestra, ecc., non è necessario ripetere la registrazione.
■ Al termine di ogni turno di lavoro, l’addetto al ricevimento deve provvedere alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezza-
LE REGOLE PER I RIFUGI
Nel caso dei rifugi alpini ed escursionistici, l’area esterna deve essere delimitata per consentire un accesso regolamentato. Se il rifugio è situato ad alta quota (oltre 3000 metri di altitudine) l’area esterna non può essere utilizzata in alcun modo, e il rifugista potrà servirsi solamente degli spazi interni. All’ingresso dell’area deve sempre essere presente un dispenser con gel disinfettante, e tavoli e panche eventualmente presenti devono essere dotati di cartelli che richiamino le norme igieniche e le distanze di sicurezza. Si ricorda che anche nel caso di queste strutture è necessario tenere registrazione delle presenze per almeno 14 giorni.
Obbligatorio l’uso di tovaglie monouso e la disinfezione di tavoli e sedie prima del riutilizzo dei posti. Eventuali aree esterne dedicate al pranzo al sacco devono essere ad accesso limitato e se possibile coperte con gazebi o tende per evitare assembramenti all’ingresso del rifugio.
L’entrata in rifugio è contingentata in base al numero di persone previsto. Nel caso in cui si raggiunga l’occupazione massima prevista dei posti a sedere per la ristorazione all’interno del rifugio, nel rispetto delle distanze di sicurezza, il gestore deve predisporre un cartello in entrata che blocchi l’accesso. Almeno 2 volte al giorno sarà necessario provvedere ad accurata pulizia e disinfezione, con particolare attenzione a servizi igienici, docce e lavabi. All’ingresso di ogni camera deve essere previsto un dispenser di gel disinfettante, e il posto letto deve comprendere materasso con coprimaterasso in tessuto lavabile, set monouso composto da copri materasso e copri federa monouso oppure in tessuto lavabile a 90°C. Nelle camere con posti letto destinati ad uso promiscuo, bisogna mantenere una distanza tra letti di 1,5 metri. Nel caso delle strutture turistico-ricettive all’aria aperta, gli ospiti devono sempre utilizzare la mascherina nelle aree comuni chiuse. L’uso della mascherina non è invece obbligatorio durante l’attività fisica. I servizi igienici ad uso comune vanno puliti e disinfettati almeno 2-3 volte al giorno. I mezzi mobili di pernottamento degli ospiti, quali camper, roulotte e tende, devono essere posizionati all’interno di piazzole delimitate, in modo tale da garantire il rispetto delle misure di distanziamento tra i vari equipaggi, comunque non inferiore a 3 metri tra i 2 ingressi delle unità abitative. Nel caso di utilizzo di accessori come sedie, sdrai e lettini, bisogna mantenere un distanziamento di almeno 1,5 metri.
ture utilizzate. Tutti gli ambienti e locali vanno puliti e disinfettati con frequenza, prestando particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore assiduità.
■ Gli ascensori vanno utilizzati in modo da consentire il rispetto della distanza interpersonale, prevedendo deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare, conviventi e persone che occupano la stessa camera.
■ L’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi come ad esempio il bagno turco deve essere vietato, a meno che l’accesso non sia regolato da prenotazione con uso esclusivo o sia inserito come servizio nelle camere per gli ospiti. In caso di accesso a questi ambienti, è necessario garantire aerazione, pulizia e disinfezione prima di ogni ulteriore utilizzo. L’uso della sauna è invece consentito, con caldo a
secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 °C. Anche in questi ambienti va assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d’aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell’aria.
LOCAZIONI BREVI
Per quanto riguarda queste strutture, oltre alle indicazioni generali riportate sopra, è necessario assicurare, al cambio dell’ospite, l’accurata pulizia e disinfezione di ambienti, arredi, utensili e biancheria, nel caso quest’ultima sia stata fornita. Si raccomanda anche di provvedere con maggior frequenza alla pulizia e alla disinfezione di spazi comuni, come ad esempio scale, porte e ascensori.
Fonte: Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive, www.regioni.it
GREEN PASS, le regole per gli hotel
Ad oggi, il Green Pass non è necessario per soggiornare in hotel, motel, bed and breakfast, e tutte quelle strutture, denominate strutture ricettive, che producono servizi per l’ospitalità con relativo pernottamento. La Certificazione Verde è però necessaria per accedere ad alcune aree e attività presenti all’interno di molte strutture. Vediamo insieme quando è necessario esibirla, e quando e come il gestore della struttura è tenuto ad effettuare i controlli.
GREEN PASS: QUANDO SERVE?
Partiamo dall’utilizzo della sala ristorante; le persone alloggiate nella struttura ricettiva non necessitano di Green Pass per il consumo al tavolo al chiuso. Le persone non alloggiate che decidono di fruire del servizio ristorante dell’hotel, invece, dovranno essere in possesso della certificazione, che non sarà richiesta per il consumo al tavolo all’aperto o per il consumo al banco. Anche la clientela non alloggiata, quindi, potrà usufruire di questi ultimi due servizi senza dover esibire il Green Pass.
I clienti che alloggiano all’hotel dovranno invece essere in possesso del Pass per accedere a strutture come piscine, palestre e centri benessere, a meno che le attività non si svolgano all’aperto. Per l’utilizzo dei servizi alla persona, come ad esempio i centri estetici, la certificazione non è richiesta. Sono esentati dall’obbligo di avere il Green Pass per accedere alle aree riservate i bambini di età inferiore ai 12 anni compiuti e i soggetti esentati dalla vaccinazione anti SARS-COV-2, a condizione che siano in possesso del certificato medico di esenzione.
CONTROLLI E MODALITÀ DI VERIFICA
I gestori delle strutture avranno l’obbligo di verificare il Pass dei clienti non soggiornanti che vogliono usufruire del servizio di ristorazione, e quello di tutti i partecipanti nel caso la struttura ospiti feste e eventi congressuali. Obbligatorio controllare anche il Green Pass di chi accede a piscine, palestre e centri benessere al chiuso presenti all’interno della struttura. L’albergatore può delegare un dipendente o un terzo per la verifica del Pass dei clienti, incaricando i soggetti delegati con un atto formale che riporti le istruzioni necessarie per effettuare l’attività di verifica.
La verifica del possesso della certificazione si effettua mediante l’applicazione VerificaC19, che andrà scaricata su uno smartphone o un
altro dispositivo mobile. L’app permette di leggere il QR code presente sul Green Pass, mostrando al verificatore l’effettiva validità della certificazione oltre a nome, cognome e data di nascita dell’intestatario della stessa. Su richiesta del verificatore, l’interessato dovrà esibire un documento di identità valido, in modo da poter verificare la corrispondenza dei dati anagrafici riportati sul documento con quelli visualizzati dall’app.
In caso di mancato controllo e violazione delle disposizioni relative al Green Pass, è prevista una sanzione amministrativa che va da 400 a 1000 euro, sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Dopo due violazioni commesse in due giornate diverse, a partire dalla terza violazione, scatta la chiusura dell’esercizio o dell’attività da uno a dieci giorni.
MOP FLAT MOP a filo continuo in cotone e microfibra
Il mop permette una pulizia perfetta e senza aloni grazie al particolare intreccio tra la microfibra e il cotone. La microfibra rimuove sporco e polvere e allo stesso tempo il cotone permette al prodotto di conservare la giusta umidità, mantenendo il mop bagnato per più tempo e consentendo così di pulire molti più metri di superficie. Al termine dell’utilizzo l’operatore può facilmente rimuovere il mop per il suo lavaggio: il sistema a strappo assicura praticità e velocità nelle operazioni di cambio
MOP PER PINZA IN TNT RITORTO
Il Mop per pinza è stato il primo prodotto realizzato da Essecinque a partire dal 2005. Il prodotto può essere di varie grammature ed è possibile a richiesta la sua personalizzazione, grazie all’etichetta cucita direttamente sul mop riportante il logo del cliente. Il Tessuto Non Tessuto ha un’elevata capacità assorbente e consente una pulizia priva di cattivi odori. Nella versione a filo ritorto risulta più resistente all’usura e ai lavaggi. La banda centrale è disponibile in più colori, consentendo la classificazione del prodotto in base alla sua destinazione d’uso, indispensabile a garantire la riduzione di contaminazione batterica degli ambienti.
Solight HOUSEKEEPING: il PRESTIGIO è nel carrello
Da anni ormai Falpi ci ha abituato all’eccellenza dei prodotti, ma anche dei clienti serviti.
L’ospitalità di alto livello è uno dei palcoscenici più importanti in questo senso. Falpi, per adattarsi agli spazi più prestigiosi, ha realizzato la gamma di carrelli hotel della linea Solight Housekeeping
Tra i loro punti di forza la solidità, un’elegante struttura in acciaio e alluminio e la possibilità di essere personalizzati secondo le esigenze della struttura alberghiera attraverso il Configuratore Falpi (www. falpi.com/it/conf/housekeeping).
Sono disponibili con differenti tipologie di ruote per adattarsi meglio alle pavimentazioni.
I carrelli Solight Housekeeping 1 sono più compatti, mentre gli Housekeeping 2, più capienti, sono ideali per le grandi strutture. Entrambe le tipologie di carrello possono essere completamente chiuse per nascondere alla vista il
contenuto. Il carrello Housekeeping 3 permette di personalizzare la raccolta della biancheria e può essere fornito anche con coperchio superiore di chiusura.
Il carrello Service Bar permette di organizzare il ripristino del minibar in modo impeccabile, discreto e ordinato. Il carrello Couverture permette di trasportare tutto il necessario con l’utilizzo di un unico carrello, per il ripristino del mini-bar e il riassetto serale della camera. Il carrello Housekeeping Clean, grazie al suo cassettone di dimensioni generose, permette di ospitare attrezzi e detergenti per la pulizia, lontano dalla vista dei clienti.
Soluzioni professionali per un servizio perfetto anche “dietro alle quinte” con gamma Laundry che risponde alle esigenze di quegli hotel che non lasciano nulla al caso. Attrezzature per organizzare il servizio di raccolta, lavanderia e distribuzione dei tessili: il tutto con carrelli professionali, dal design discreto e minimalista.
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La MICROFIBRA per una SANIFICAZIONE di qualità
Taxon ha sviluppato linee di prodotto dedicate al mondo dell’Hotellerie, capaci di rendere la pulizia e la sanificazione degli ambienti più rapida, facile e sicura. Ma perché scegliere i prodotti Taxon per le operazioni di pulizia quotidiana nelle strutture dell’accoglienza?
Sono certamente la qualità dei materiali impiegati, lo studio di soluzioni ai piccoli e grandi problemi che incontrano gli operatori e la cura nella realizzazione a fare la differenza e a rendere speciali i prodotti Taxon, sia per le attrezzature, come carrelli, manici e dischi, sia per panni, mop, frange, ovvero gli strumenti che agiscono direttamente sulle superfici.
Per garantire che i prodotti di pulizia e di sanificazione agiscano al meglio sulle superfici da trattare sono le fibre dei panni, dei mop e delle frange che fanno la differenza. La linea Taxon dei prodotti in microfibra è stata sviluppata proprio con il preciso scopo di massimizzare la resa dei prodotti e garantire il miglior risultato possibile.
VANTAGGI DELLA MICROFIBRA
Come ormai è risaputo, la microfibra ha molti vantaggi rispetto alle fibre naturali precedentemente impiegate per gli strumenti di pulizia, assicurando alta assorbenza dello sporco, alta resa, facilità di lavaggio, essere inodore, avere una durata superiore rispetto alle fibre naturali.
In particolare la microfibra selezionata da Taxon è della più alta qualità reperibile sul mercato per dare a chi utilizza i suoi prodotti i migliori risultati possibili, sia nelle operazioni di pulizia a secco sia in quelle a umido. Taxon realizza i suoi articoli nel suo stabilimento in Italia, aggiungendo alla qualità della materia prima la cura e l’attenzione che solo la competenza delle nostre maestranze sanno sfruttare a pieno nel loro lavoro.
È il mix di qualità della materia prima selezionata, di qualità della confezione e la competenza delle maestranze che rendono ogni prodotto di Taxon il migliore possibile per il lavoro di pulizia e sanificazione, anche nel mondo dell’Hotellerie.
Il “RINASCIMENTO” del turismo alberghiero
Sono parecchie le problematiche da affrontare, dopo la dura fase del lockdown, per dare nuovo impulso al comparto alberghiero, duramente colpito dalla Pandemia generata dal Covid 19. Il comparto dovrà riprogrammare l’offerta di servizi, reinventando l’ospitalità!
Maurizio PedriniGli anni a venire vedranno cambiamenti profondi nel modo stesso di vivere il turismo, di fronte ai quali l’Italia, Paese leader al mondo per capacità di attrazione sui mercati internazionali, è chiamata ad uno sforzo di innovazione a tutto tondo. Del resto, quello dell’hotellerie è senz’altro un settore d’importanza strategica per l’economia e il futuro del Paese, che attende
però da anni di ottenere la giusta attenzione da parte delle Istituzioni, anche sotto il profilo dei percorsi professionali chiamati a guidare e gestire qualitativamente le strutture ricettive alberghiere. Ne abbiamo parlato, in questa intervista, con Alessandro D’Andrea, presidente dell’A.D.A., Associazione Direttori d’Albergo, per conoscere le misure di sicurezza, pulizia e sanificazione adottate durante la Pandemia e i progetti futuri
Le chiedo, innanzitutto, di tracciare un breve profilo del direttore d’albergo.
“La maggior parte dei direttori d’albergo, effettivamente tali, sono dei professionisti formatisi attraverso un’istruzione scolastica di livello medio-superiore, o professionale specifica. Nel loro percorso formativo ha molta importanza l’aver operato nei vari reparti in cui è strutturato l’albergo, ottenendo così che le diverse esperienze maturate sul
campo formino un professionista preparato e competente, in grado di raggiungere gli apici della carriera. Normalmente le strade da percorrere sono due: la prima rappresentata dal food and beverage, connessa al lavoro in sala e alla cucina, con la gestione dei fornitori, degli acquisti e quant’altro, per poi diventare responsabile della gestione del rating o degli eventi congressuali. La seconda è invece legata all’amministrazione, al ricevimento dei clienti, con l’assunzione del ruolo di room division manager, ovvero di colui che gestisce, con funzioni di supervisione, il settore comprendente i servizi di ricevimento, portineria, piani, guardaroba e lavanderia; tale funzione precede immediatamente quella di direttore d’albergo”.
Dunque, non ci si improvvisa interpreti di un ruolo così delicato?
“Certamente, ho fatto questa premessa perché non si può essere direttori d’albergo capaci senza conoscere adeguatamente le molteplici facce dell’operatività in cui si esercita questo ruolo. In Italia, purtroppo, la maggior parte degli hotel sono a gestione familiare: all’apice della struttura vi è un proprietario che è esso stesso all’apice della gestione organizzativa, oppure delega la stessa ad un familiare, moglie, marito o figlio, a seconda delle circostanze. Tutto ciò, solitamente, determina la situazione in cui chi si occupa di questa funzione non è adeguatamente formato, in grado di compiere scelte operative e strategiche corrette sia in termini qualitativi che economici, che sarebbero più facili da raggiungere avvalendosi di un professionista. In Italia, attualmente, non disponiamo ancora di una regolamentazione della figura del direttore d’albergo. Ad esempio, per aprire un’agenzia di viaggi, come sappiamo, occorre disporre di un direttore tecnico, ovvero di una persona certificata,
ASSOCIAZIONE DEI DIRETTORI D’ALBERGO
Il logo di A.D.A. è un timone, lo stesso che ne guida l’attività fin dall’anno della sua fondazione, risalente al 1955. L’associazione, con sede centrale a Roma e varie sedi periferiche territoriali sparse in tutta Italia, conta attualmente circa settecento soci. Obiettivo principale è quello di affrontare le problematiche riguardanti l’attività e la formazione manageriale del direttore d’hotel, nonché la gestione dell’hotel con la conoscenza delle normative vigenti.
in possesso di competenze ufficialmente riconosciute. Da tanti anni ADA sta cercando di creare questo percorso, ma le istituzioni appaiono sorde, così chiunque può improvvisarsi con questa funzione, pur senza possedere i necessari requisiti”.
Come avete affrontato l’emergenza dettata dal Covid, soprattutto in termini di sicurezza igienica, definizione di protocolli e formazione mirata?
“Dal punto di vista della pulizia dell’albergo non è cambiato granchè, perché questo elemento è sempre stato al centro dell’attenzione del direttore d’albergo. Si è cercato di potenziare e realizzare al meglio tutti quei servizi di sanificazione e sanitizzazione resisi necessari in base ai nuovi protocolli di sicurezza. Questi ultimi, peraltro, non sono mai stati resi ufficiali per il settore alberghiero. Noi stessi, tramite le associazioni di categoria Confindustria, Assohotel e Federalberghi, abbiamo predi-
sposto dei documenti finalizzati alla massima sicurezza degli ospiti degli alberghi e dei collaboratori. Il tutto, prevedendo unità specifiche di sanificazione degli spazi comuni, delle camere e della ristorazione. Abbiamo messo in pratica ogni protocollo con il massimo rigore, consapevoli della sua efficacia, in quanto elaborato da un team di esperti, quali medici e specialisti del professional cleaning. Come A.D.A., tramite il nostro Centro Studi Manageriali, abbiamo inoltre implementato tutta una serie di attività di formazione e informazione, in primis per i nostri associati, incentrate non solo sulla parte sanitaria, ma sui diversi aspetti della problematica, dal blocco dei trasporti che ha portato le persone a non muoversi, ai rapporti con gli altri settori coinvolti, a partire da quello della ristorazione. Teniamo infatti presente che molti alberghi non dispongono della ristorazione interna e quindi hanno avuto diverse difficoltà nell’ospitare i clienti che ne facevano richiesta, proprio perché nel territorio circostante mancavano locali organizzati per offrire alla clientela da mangiare e da bere”.
“Ho parlato di rinascita perché ci aspettiamo dei grossi cambiamenti rispetto al passato, determinate specifiche aspettative espresse dagli ospiti dei grandi alberghi, peraltro sempre più attenti alla pulizia, all’igienizzazione e alla sanificazione a tre-
Lei, intervenendo al Theatre della Fiera ISSA PULIRE 2021 per portare la sua testimonianza, ha usato il termine “rinascita” per delineare lo scenario postPandemia dell’hotellerie: perché?Alessandro D’Andrea, presidente Associazione Direttori d’Albergo SPECIALE HOTELLERIE
centosessanta gradi all’interno delle camere, nella ristorazione e anche nelle relazioni con il personale alberghiero. Mi riferisco prima di tutto alla costante sanificazione delle superfici e all’uso delle mascherine da parte dei collaboratori degli hotel. Questa attenzione sta portando il cliente a compiere scelte, anche diverse, della struttura in cui soggiornare, vivendo in modo nuovo la stessa. I clienti eseguono ricerche su elementi che prima venivano trascurati, come – ad esempio – il livello d’acquisto della biancheria loro riservata, piuttosto che l’impiego di attrezzature nuove, le quali devono essere loro consegnate ancora imballate. Un altro inedito aspetto riguarda il modo di vivere il territorio, perché nel post-Covid il cliente si sente maggiormente sicuro tra le mura alberghiere e a volte tende a vivere il tempo del soggiorno più all’interno dell’hotel piuttosto che all’esterno. Poi vanno considerati i mercati: dopo un anno e mezzo di viaggi e trasporti quasi completamente bloccati, specialmente quelli intercontinentali, adesso si stanno aprendo scenari turistici proiettati verso altri Paesi e i turisti prediligono soggiornare negli Stati dove vengono pienamente rispettate le condizioni di sicurezza. Un mercato che verrà sicuramente a mancare è quello del corporate, ovvero del turismo d’affari, perché tante aziende un tempo orientate ad organizzare trasferte dei propri clienti e collaboratori, oggi non lo fanno più. Lo stesso dicasi per le riunioni interne, ormai stabilmente sostituite da quelle virtuali on line, anche perché vige l’imperativo categorico dell’abbattimento dei costi. Non da ultimo, va considerato lo smart working: molte aziende che avevano gli uffici open space con i dipendenti che prestavano il loro regolare servizio in presenza, attualmente operano con la maggior parte dei loro impiegati a distanza. Questo fattore limita il consumo dei pasti, che una volta avveniva non solo nei bar sotto gli uffici, ma anche in quelli
LA FORMAZIONE MANAGERIALE DEL DIRETTORE D’ALBERGO AGGIUNGE QUALITÀ ALL’OFFERTA DELL’HOTELLERIE
interni agli alberghi, con negative ricadute anche sull’impiego di mezzi pubblici e taxi, solo per citarne alcuni. In poche parole, gli alberghi nell’immediato futuro dovranno inventarsi dei nuovi business per compensare i mancati guadagni e questo modo nuovo di concepire l’essenza stessa del turismo”.
Quali programmi avete per attribuire peso, dignità e professionalità al direttore d’albergo?
“Le principali vie che stiamo percorrendo sono quelle del continuo aggiornamento professionale, che non deriva dalla semplice formazione. Non è essenziale, ora più che mai, limitarsi a preparare una persona ad un determinato lavoro, perché il nostro mondo è in continua e costante evoluzione di normative, regole anche non scritte, come quelle di carattere commerciale. Per non parlare dell’attenzione al clima, perché gli straordinari cambiamenti climatici in atto stanno condizionando le attività alberghiere, legate principalmente alla stagionalità. Il direttore d’albergo deve posse-
dere una cultura aperta e flessibile, pronta ad affrontare tutte queste nuove situazioni. Puntiamo perciò a creare una vera figura manageriale, pronto a relazionarsi al meglio anche con le istituzioni esterne. Come A.D.A., proprio a tale scopo, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con il MIUR per poter collaborare attivamente ai tirocini formativi degli studenti. Riteniamo infatti che il sistema di formazione scolastica superiore debba valorizzare molto la pratica. Stiamo inoltre seguendo un percorso di riconoscimento che preveda la necessità del direttore d’albergo all’interno delle strutture ricettive, affinché venga individuata la persona con le caratteristiche più idonee per assumersi gli oneri e gli onori della direzione operativa dell’hotel. Si tratta di un percorso estremamente faticoso, che ci vede interagire con vari ministeri. Non abbiamo alcuna intenzione di chiedere l’istituzione di un albo professionale, ma vogliamo che questa figura abbia caratteristiche professionali tali da garantire uniformità nei servizi e qualità nei confronti degli ospiti”.
ENTI AMBIENTI SALUBRI e igienizzati nelle strutture ALBERGHIERE
Per le operazioni di pulizia e igiene nel settore dell’ospitalità, Polychim ha sviluppato un pacchetto di prodotti specifici, pensati per i protocolli di igiene introdotti per garantire ambienti salubri e igienizzati, alleviando i timori degli ospiti riguardo al Coronavirus. Si tratta di detergenti e igienizzanti, indicati per l’igiene di tutti gli ambienti della struttura, degli arredi e delle attrezzature in essi contenuti.
Per la pulizia e l’igiene delle mani senza l’uso di acqua, POLY SOAP GEL IGIENIZZANTE a base di alcol etilico, disponibile in confezioni da 200, 500, 1000 ml e 5L. Mentre ove sia dispo-
nibile l’acqua, POLY SOAP con Antibatterico, sapone detergente con fragranza delicata, è indicato anche per impieghi frequenti e in cucina. Tutti dermatologicamente testati. Per pavimenti e superfici dure la scelta è tra due detergenti cloroattivi: FRESH CHLOR, profumato (canestro 5kg) e PDR 100, a bassa schiuma e senza profumazioni, particolarmente indicato per aree produttive, cucine, magazzini, da utilizzare a mano o con lavapavimenti (canestro 11kg e 25kg).
Per piani di lavoro, attrezzature e arredi sono disponibili OXY CLEAN, a base di Perossido di idrogeno
all’1% e POLY GEN ULTRA, a base alcolica al 70%: due prodotti pronti all’uso in flacone spray da 750 ml pratici e compatibili con i più diffusi materiali.
Per sanitari e superfici dei bagni è disponibile REP CHLOR, gel detergente cloroattivo profumato, da impiegare tal quale o diluito in acqua per una pulizia e igiene profonde (bottiglia da 1L).
Infine, per l’igienizzazione aerea di ambienti, superfici e attrezzature, OXY CLEAN Concentrato, a base di Perossido di idrogeno, da impiegare diluito all’1,5% con appositi nebulizzatori (canestro 10L).
PER PULIRE E IGIENIZZARE MANI, SUPERFICI E AMBIENTI
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Hotel, ristoranti, RSA, catering, scuole, punti vendita, ambulatori, palestre, ospedali, uffici, industrie e settore trasporti.
scuole, punti vendita, ambulatori, palestre, ospedali, uffici, industrie e settore trasporti.
Prodotti chimici per pulizie professionali www.polychim.it
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Novità ISSA PULIRE per sanificare le superfici e DEPURARE l’ARIA
Lindhaus ha recentemente presentato alla Fiera ISSA Pulire 2021 la nuova linea HEALTHCARE in grado di offrire un’efficace soluzione per la depurazione dell’aria in ambienti particolarmente frequentati: hotel, ristoranti, ospedali, centri medici, uffici e mezzi di trasporto con la linea di depuratori d’aria professionali “DepurAir”. Un analizzatore laser di PM 2.5 rileva la presenza di microparticelle di polvere, la macchina ha 4 velocità e la funzione automatico. L’aria passa attraverso un tubo di flusso riflettente con 3 lampade LED UV-C in cui avviene l’azione germicida al 99%. L’ultimo step è il passaggio attraverso un filtro Hepa H13 impregnato di una sostanza antimicrobica e garantisce un’efficienza filtrante del 99,97% a 0,3µm. La struttura è interamente in acciaio Inox e il consumo massimo è di soli 20W. DepurAir AC è una colonnina da 75cm di altezza con elegante design e bassa rumorosità, ma è disponibile anche una versione “Compact” che, mantenendo identiche prestazioni
e filtraggio, è alta soli 22cm tanto da essere compatibile col posizionamento a parete – pensiamo per esempio ad ambienti ristretti come un ascensore – o su superficie piana. Anche in questo caso sono previsti più modelli per soddisfare ogni esigenza di alimentazione: AC a cavo (220-240V), AC Plus o DC 12V o 24V per ascensori e mezzi di trasporto. Il pratico display indica la qualità dell’aria ambiente (PM2,5) e il tempo di vita residuo delle lampade UV-C e del filtro Hepa.
TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI
Per la sanificazione delle superfici, Lindhaus ha presentato Sterilair, una macchina automatica con rotazione della bocchetta nebulizzante a 300°. Questo consente la sanificazione uniforme di tutte le superfici dalle tende ai pavimenti, senza utilizzo di personale. Oltre al risparmio di costo, non si costringe l’operatore a fastidiose e invasive vestizioni e all’inevitabile rischio di inalazione del perossido di idrogeno. SterilAir utilizza perossido di idrogeno, omologato dal Ministero della Salute, efficace nell’inattivazione di virus e batteri. La miscela viene nebulizzata grazie a un motore soffiante e distribuita tramite un ugello rotante. Il filtraggio dell’aria è garantito da un filtro Hepa “H13” per un’efficienza filtrante del 99,97% a 0,3µm. Sanifica una camera standard di 20mq in soli 4 minuti e non è richiesta alcuna manutenzione dopo l’uso ma solo la sostituzione del filtro Hepa dopo circa 300h. A sanificazione avvenuta, il tempo di aerazione dei locali è di soli 30 min.
UN MOTORE ANCORA PIÙ LEGGERO
Per quanto riguarda le macchine per la pulizia, Lindhaus ha portato a Pulire 21 delle importanti novità tecnologiche applicate per ora alla nuova scopa a batteria LB3 Digital pro e all’aspirapolvere a zaino LB4 Superleggera Digital pro. Entrambe montano il nuovo motore Brushless Rotafil, leggerissimo (pesa solo 450g) potente e silenzioso. La forte riduzione del consumo rispetto ai motori tradizionali a spazzole ha consentito di raddoppiare il tempo di lavoro a parità di prestazioni. LB4 Superleggera con questo nuovo motore si attesta ad aspirapolvere a zaino di gran lunga più leggero al mondo: soli 3,8 kg inclusa la batteria. Il mercato mondiale sta capendo l’importanza di questa superiorità tecnica che si traduce in vantaggi enormi per gli utilizzatori sotto forma di minor affaticamento, maggior comfort e produttività.
www.lindhaus.it
GOVERNANTE D’ALBERGO una vera “colonna” dell’hotellerie!
Margherita Zambuco, presidente dell’Associazione Italiana Housekeeper, parla di questa importante figura in rapida evoluzione, che richiede con forza uno specifico percorso formativo
L’A.I.H. Associazione Italiana Housekeeper supporta da anni una figura professionale di grande rilievo nel settore dell’hotellerie: la Governante d’albergo. Una professionista alla quale si richiede oggi una sempre maggiore qualificazione e specializzazione multidisciplinare, anche nel campo dell’igiene professionale. La Pandemia da Covid 19 ha messo a dura prova le capacità delle associate, che hanno risposto con vigore, aumentando le iniziative di formazione. Abbiamo chiesto alla presidente del sodalizio, Margherita Zambuco, romana dalle origini campane, di raccontarci la sua fortunata esperienza.
Com’è nata l’Associazione che lei ha così validamente fondato e portato avanti in tanti anni di intensa attività? “Sono approdata a questa professione nel 1977”, esordisce, “dopo
aver frequentato vari corsi in ambito alberghiero, e non solo. Le confesso che, da giovane, il mio obiettivo era quello di fare il medico, non certo l’housekeeper, ma questo mondo, in cui mi sono trovata immersa quasi per caso, mi ha subito affascinato. In quel fatidico anno, anche seguendo i consigli di mio marito, ho avuto la fortuna di essere assunta all’Holiday Inn come governante di piano. Qui, nel contesto d’una prestigiosa società internazionale venuta in Italia, ho potuto conoscere persone competenti, di grande abilità professionale, che mi hanno aiutato e guidato. Poi, dal 1983, ho trascorso ben diciotto anni, egualmente importanti, all’Hotel Sheraton di Roma, una struttura dotata di 650 camere. Proprio operando in contesti così prestigiosi, ha approfondito le mie conoscenze, maturando l’idea di dar vita all’associazione. L’idea nacque in me quando notai che, a differenza dal nostro, tutti gli altri profili professionali alberghieri erano rappresentati da un’associazione. Così feci mia la felice intuizione dell’ADA, Associazione nazionale Direttori d’Albergo, che – in un certo senso – hanno trainato questa mia iniziativa. Un giorno mi misi a consultare le Pagine Gialle con l’elenco telefonico degli hotel presenti nel Lazio, cominciando a chiamarli, uno per uno, con l’intento di contattare le varie governanti e convincerle ad incontrarci per parlare dei nostri problemi. A volte non è stato facile, perché mi ascoltavano in poche e la maggior parte di loro era immersa in altri pensieri. Però non mi sono mai data per vinta, facevo riunioni alle quali a volte partecipavano solo quattro o cinque governanti, davvero poche per una Regione così importante. Poi, però, inviavo i verbali con i vari punti affrontati a tutte le colleghe potenzialmente interessate, sperando che leggen-
doli, fossero sollecitate e stimolate a prendere parte al successivo incontro. La sottoscritta, in questi anni, ha continuato a stimolare e sollecitare l’iscrizione, telefonando e scrivendo nei vari alberghi per informare tutti della nostra esistenza. Devo riconoscere, che – alla luce dei brillanti risultati ottenuti – la mia insistenza è stata abbondantemente premiata”.
Il vostro ruolo è assai
impegnativo
e delicato: perché?
“Lo è sostanzialmente per due motivi: il primo connesso alla gestione sempre più complessa, del personale; il secondo legato alla globalizzazione. Attualmente abbiamo a che fare con donne e uomini che provengono da ogni parte del mondo, in possesso di lingue, usi e costumi e religioni diversi. Riuscire a conciliare queste persone, in un clima di civile convivenza, ottenendo il meglio da loro, non è facile. Egualmente complesso è l’aspetto rappresentato dal doversi costantemente confrontare con competitors su scala internazionale, anche se assai stimolante: il che ci obbliga costantemente ad operare su livelli assoluti di qualità, pretendendo il massimo da noi stessi e dagli altri. Spetta all’housekeeper pianificare ed organizzare il lavoro e i controlli, cercando di raggiungere al meglio gli obiettivi aziendali che investono vari aspetti, direi almeno in tre distinti ambiti. Innanzitutto verso l’azienda, con ripercussioni sul piano della responsabilità, della cura dell’immagine, della scelta dei prodotti e delle attrezzature, solo per fare alcuni esempi. In secondo luogo nei confronti dei clienti, che devono essere costantemente al centro dell’attenzione, con le loro aspettative e bisogni espressi e inespressi; infine, nei riguardi del personale, con le problematiche già accennate in precedenza”.
Come è cambiato nel tempo il profilo della governante manager?
“Col passare degli anni si è assisto ad una profonda evoluzione della governante d’albergo che, una volta, era vista non come punto di riferimento primario del suo reparto, ma come figura di contorno. Di fatto questo ruolo, solitamente, era tenuto negli hotel dalla moglie del proprietario, o affidato ad una cameriera esperta. In seguito si è delineato un ruolo professionale ben delimitato, con un’esperienza acquisita nei molteplici settori dell’albergo. In possesso, perciò, di competenze linguistiche, informatiche, gestionali, organizzative, relazionali e psicologiche. La data ufficiale della nascita dell’AIH risale al Duemila, quando un gruppo
SPECIALE HOTELLERIE
di direttori d’albergo, aderenti alla ADA, riconoscendo l’alta professionalità della governante acquista negli anni - mi hanno suggerito la costituzione dell’Associazione Italiana Housekeeper, incoraggiandomi costantemente e sostenendo passo dopo passo la mia proposta. Così in breve tempo abbiamo steso lo Statuto, muovendo i primi passi con le nostre gambe”.
Come avete vissuto il periodo, assai difficile della Pandemia, che ha pesantemente colpito il comparto dell’ospitalità alberghiera?
“In questi lunghissimi mesi l’AIH è cresciuta, accogliendo nuove iscrizioni perché abbiamo lavorato molto on line, facendoci conoscere maggiormente a livello nazionale. Abbiamo promosso tanti webinar, siamo state positivamente coinvolte in parecchi progetti di altre associazioni. Oggi siamo presenti in tutta Italia, dal Nord al Sud della Penisola e siamo organizzate con vari coordinamenti regionali, alla cui guida vi è una coordinatrice che fa da referente per le varie attività. La Pandemia ci ha costrette a cambiare le nostre abitudini, creando ed implementando specifici protocolli di sanificazione e sicurezza delle camere. Soprattutto, abbiamo dovuto pensare ad una nuova formazione per le nostre associate”.
Quello della formazione è un tema cruciale, oggi più che mai alla governante è richiesta una grande professionalità. Come state affrontando questo problema?
“L’AIH ha sempre considerato il sostegno e la promozione della formazione professionale come un suo compito primario. I nostri corsi di formazione si pongono un unico ambizioso traguardo: quello di formare delle vere professioniste, orgogliose di svolgere questa fondamentale mansione. Si tratta di corsi
altamente professionalizzanti e seri, orientati ad una concreta preparazione manageriale della funzione della Governante d’hotel, strutturati secondo programmi didattici condivisi, supervisionati e, soprattutto, certificati dall’AIH, affidati a docenti titolati ed altamente competenti. Questo perché, a nostro avviso, la formazione delle future socie rappresenta un investimento indispensabile per lo svolgimento di un’adeguata e brillante carriera”.
nizzati in collaborazione con l’Accademia nazionale di Comunicazione e Immagine, ANPA, che ha sede a Roma. Infatti, fra gli indirizzi formativi di questo Istituto Superiore, vi è una speciale predilezione dedicata al settore turistico-alberghiero. L’intuizione di fondo è quella di creare professionalità e qualità da parte delle risorse umane impegnate in Italia nel campo della promozione e gestione turistica. Il corso Governante d’albergo, manager al servizio
In Italia, purtroppo, manca un percorso pubblico di preparazione alla vostra professione, sia a livello di scuola superiore che universitario. Come state supplendo a questa grave carenza?
“Purtroppo, è vero: nel nostro Paese le istituzioni pubbliche sono carenti in questo ambito formativo. Ho cercato più volte, assieme ad altre associazioni del settore, di segnalare la cosa al Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca ma finora senza conseguire alcun risultato. I nostri corsi di formazione professionale dal 1998 sono perciò da noi orga-
dell’ospitalità, è nato dalla constatazione dell’importanza che il lavoro e il ruolo del personale ai piani rappresenta per la qualità stessa del servizio alberghiero, a fronte di una scarsa reperibilità di personale specializzato in tale ambito. La convinzione che ci ha mosso, in quanto organizzatori, è che introdurre personale specializzato e adeguatamente preparato ai piani non potrà che rappresentare una positiva evoluzione del sistema di lavoro dell’azienda alberghiera, una maggiore qualificazione della propria immagine, una migliore fidelizzazione della clientela ed il fondamento per un sicuro beneficio anche in termini di riduzione dei costi”.
Quale importanza assumono, in questo processo finalizzato alla preparazione della futura Governante d’albergo, le varie problematiche connesse all’igiene e alla pulizia?
“Direi che il peso è fondamentale, non solo come monte ore ad essa dedicata durante il corso, ma per la stessa definizione delle competenza che questa figura deve effettivamente possedere. Per noi un’eccellente pulizia nell’albergo è fondamentale in ogni luogo ed ambito, non solo nella reception, al bar, al ristorante, nelle camere e nei bagni che - in un certo senso - sono sempre sotto i riflettori, ma anche negli spazi meno visibili e frequentati dagli ospiti. Ovviamente, l’abilità richiesta a ciascuna di noi è quella di curare anche i più piccoli dettagli, di cogliere ogni minimo segnale espresso dal cliente per migliorare gli standard igienici. Per questo cerchiamo di fare in modo che le corsiste e le future associate siano preparate a dovere, in grado di utilizzare correttamente i prodotti per le pulizie, conoscendo inoltre le varie tecnologie a loro disposizione. Il tutto allo scopo di metterle in condizione di far svolgere efficacemente gli interventi di igienizzazione al personale alle loro dipendenze. È bene sottolineare che è sempre la Governante che decide nel merito anche dei fondamentali acquisti per la pulizia, valutandone l’adeguatezza rispetto alle necessità e disponendone il corretto uso. Mi riferisco, per esempio, ad apparecchiature quali: aspirapolvere, lavamoquette e battitappeto”.
Pensa che le governanti d’albergo di oggi siano più preparate di quelle di ieri in materia di igiene professionale?
“Penso proprio di sì: una volta girando negli alberghi si respirava l’odore dell’aceto, di cui si faceva grande uso e abuso. Oggi sappiamo che per ogni tipologia di sporco sul quale intervenire, c’è un prodotto specifico
da usare: l’anticalcare e il detergente per pulire il lavandino; detergente o igienizzante per lo sporco più duro e rischioso in termini di sicurezza igienica. Nei nostri corsi ospitiamo volentieri anche rappresentanti del mondo dell’industria professionale, per conoscere meglio le macchine e le più innovative tecnologie che sono oggi a nostra disposizione. Lo facciamo con grande interesse per la sicurezza, la qualità, il risparmio e la sostenibilità ambientale, temi sempre più al centro dell’attenzione anche da parte del mondo alberghiero. Sappiamo bene che, proprio su questi argomenti, si gioca una parte sostanziosa dell’approccio positivo o negativo del cliente con la struttura alberghiera che lo ospita. L’impatto dell’ospite con una hall pulita e bene igienizzata è fondamentale, a livello emotivo e psicologico, per creare il giusto feeling e la necessaria empatia con l’albergo che lo accoglie.”
Quali sono i programmi e le priorità che vi siete date?
“La nostra prima sfida sarà quella di essere presenti nelle scuole alberghiere, perché è giusto che la governante, vera e propria ‘padrona di casa’ degli alberghi, sia pienamente valorizzata anche attraverso uno specifico percorso formativo di base. La Pandemia ha evidenziato molte criticità che hanno evidenziato l’in-
tero settore turistico; una di esse è rappresentata proprio dall’assenza della nostra figura nel percorso scolastico delle Superiori. Il che è particolarmente grave, considerando che l’Housekeeper è particolarmente voluta, ricercata e riconosciuta negli alberghi, tanto che anche nel recente periodo estivo non siamo riuscite a soddisfare la pressante richiesta del mercato. Poi vogliamo entrare nel pubblico ed affiancare, in quello dell’hotellerie, i nostri colleghi cuochi e direttori d’albergo. Più in generale, intendiamo dare il nostro apporto per sviluppare la mission della cultura del pulito: in questi due anni così controversi e irti di difficoltà, abbiamo compreso tutti quanto sia importante la pulizia e l’igiene negli alberghi a garanzia della salubrità degli ambienti e della sicurezza degli ospiti. Chi entra nelle nostre camere deve sapere che noi governanti abbiamo fatto tutto il possibile affinchè possa sentirsi tranquillo e sereno. Proprio per questo motivo, insieme alle altre associazioni che hanno dato vita a Solidus (tavolo permanente che rappresenta tutte le figure professionali che operano nel settore dell’accoglienza e dell’ospitalità in Italia), abbiamo avuto i primi contatti con l’Istituto Carlo Porta per sviluppare un nuovo percorso formativo che valorizzi pienamente il nostro ruolo”.
Partnership MARKASGRUPPO UNA: portare negli hotel l’eccellenza della sanificazione
Martina Kasslatter, Responsabile Housekeeping della prestigiosa azienda altoatesina, ci racconta in questa intervista la fortunata collaborazione a lungo termine con la nota catena alberghiera
Azienda di servizi a conduzione familiare, Markas è nata a Bolzano nel 1985 ed è presente oggi in quattro paesi: Italia, Austria, Germania e Romania. Da oltre 35 anni rappresenta un riferimento nazionale per i servizi di pulizia professionale e ristorazione in ambito socio-sanitario e annovera tra i suoi clienti ospedali, case di riposo, ma anche scuole, università, aziende e hotel in tutta Italia. Oltre ai servizi Clean e Food, che insieme producono quasi il 90% del fatturato dell’azienda, Markas offre un pacchetto di servizi che comprende le divisioni:Housekeeping nata per soddisfare le esigenze del mondo dell’hotellerie, - Facility che offre una gamma
di servizi per la manutenzione delle strutture e Logistics & Care dedicata al trasporto intraospedaliero e all’assistenza dei pazienti. L’azienda, gestita in seconda generazione dalla famiglia Kasslatter, si avvale di più di 9.500 collaboratori e ha chiuso il 2020 con un fatturato complessivo di oltre 266 milioni di euro.
UN’OFFERTA DI ECCELLENZA A GARANZIA DI UNA VACANZA INDIMENTICABILE
“Per noi - afferma Martina Kasslatter, Responsabile Housekeeping Markas - offrire servizi housekeeping di livello significa comprendere le esigenze degli ospiti e andare incontro ai requisiti specifici di ogni
singola struttura ricettiva. Su questa filosofia comune abbiamo fondato la partnership a lungo termine con la catena alberghiera Gruppo UNA, una collaborazione che si concentra sull’offerta di eccellenza e la garan-
zia di un’indimenticabile vacanza a tutti gli ospiti degli hotel, resort e residence. Questo è il servizio che offriamo in diverse strutture del Gruppo UNA e in particolare presso Versilia Lido | UNA Esperienze, un luogo dove anche le aspettative più alte dei clienti vengono superate”.
Che servizi svolge Markas all’interno della struttura per il rispetto dei protocolli di massima igiene e pulizia? Con quale impegno di personale, risorse e tecnologie?
“Sono numerose le sfide dettate dalla pandemia che le strutture ricettive devono superare per accogliere in sicurezza i loro ospiti. In Markas accompagniamo i nostri partner alberghieri in questo delicato processo, mettendo a disposizione il nostro know-how nel campo dell’housekeeping unito alla pluriennale esperienza maturata nel settore della sanificazione sanitaria. La nostra squadra conta su oltre 650 professionisti altamente qualificati e preparati a gestire le situazioni in modo efficiente, sicuro e tempestivo”.
Come sono organizzati e svolti gli interventi di pulizia e sanificazione delle superfici e dei locali? Quali criticità avete dovuto affrontare e risolvere per garantire la loro efficacia, in piena sicurezza igienica?
“Gli ospiti di Versilia Lido | UNA Esperienze sono clienti fidelizzati che tornano ogni anno alla ricerca del totale relax e si aspettano camere immacolate, servizi impeccabili e un’accoglienza professionale e cordiale. Offrire i nostri servizi di housekeeping in un hotel di questo calibro significa curare ogni dettaglio e specialmente le piccole cose che possono fare una grande differenza. Tutto parte da un briefing chiaro e da una condivisione puntuale con il cliente su quelli che sono i desideri degli ospiti, che nessuno conosce meglio del Management dell’hotel.
Il dialogo è costante e quotidiano, in questo modo possiamo svolgere diverse azioni per rendere ancora più confortevole la permanenza degli ospiti. Ad esempio, allestire la camera con cuscini in più, svolgere le pulizie quotidiane silenziosamente per non disturbare chi desidera alzarsi tardi, prestare attenzione a qual è il lato del letto preferito dall’ospite, impostare le luci secondo le sue preferenze e in generale creare un ambiente confortevole in cui non vedranno l’ora di tornare”.
Veniamo al tema dei controlli della qualità del lavoro di pulizia e igienizzazione: come vengono gestiti? Quali forme di collaborazione sono state attivate tra l’azienda e la committenza? Esistono strutture preposte a tale scopo? “Come partner specializzato per la pulizia della struttura alberghiera, Markas crea procedure personalizzate in base alle specifiche esigenze di ciascuna struttura ricettiva. Il lavoro viene monitorato tramite una serie di procedure articolate, che includono sistemi di autodiagnosi e controlli, audit condivisi e accertamenti esterni da parte di istituti competenti in materia. Dal 2017 i servizi Markas sono in particolare conformi alla norma ISO 9001, grazie al loro sistema di
gestione qualità per la categoria “Progettazione ed erogazione di servizi di housekeeping, pulizia e sanificazione presso strutture alberghiere”.
Con quale strategia e approccio avete affrontato le complesse problematiche imposte dalla Pandemia Covid 19 all’interno della struttura ricettiva? Possiamo esaminare dettagliatamente come avete operato e quali soluzioni avete adottato per assicurare la sanificazione dei locali e la sicurezza degli ospiti dal rischio di contrarre il virus? Quali procedure si sono rivelate maggiormente efficaci per la sanificazione di superfici e ambienti interni, sanitari o non sanitari, per la prevenzione della diffusione dell’infezione Covid-19 in questo contesto?
“Per le sanificazioni ordinarie, dall’inizio della pandemia utilizziamo in tutti i nostri hotel deter-disinfettanti secondo le direttive ministeriali. Per effettuare disinfezioni ancora più approfondite, offriamo anche la possibilità di erogare in stanze e aree comuni perossido d’idrogeno, un disinfettante di alto livello raccomandato dal Ministero della Salute per la disinfezione degli ambienti contro la maggior parte di virus, batteri,
SPECIALE HOTELLERIE
funghi e spore. Questo prodotto è particolarmente indicato per la disinfezione dei vari ambienti degli hotel in quanto la soluzione è totalmente biodegradabile e può essere erogata su tutte le superfici orizzontali e verticali perché non unge, non decolora e non lascia residui. Nebulizzata sotto forma di nebbia secca, la soluzione va a disinfettare tutti i punti di contatto – compresi telecomandi, interruttori della luce, telefoni ecc. – per i quali un intervento manuale richiederebbe molto più tempo. La disinfezione con perossido nebulizzato assicura inoltre una copertura totale, andando a disinfettare anche quei punti che non sempre vengono raggiunti durante le procedure di sanificazione ordinarie”.
Certamente, non vi siete trovati impreparati a questa drammatica emergenza, potendo contare su una lunga e preziosa esperienza di sanificazione. Di fronte a questa ennesima sfida, avete ideato e progettato nuovi servizi su misura per il cliente e/o utilizzato inedite tecnologie innovative?
“Durante la pandemia abbiamo sfruttato i periodi di inattività forzata per formare il nostro personale che lavora nelle strutture alberghiere sui protocolli e metodologie di disinfezione specializzata che utilizziamo già da anni in ambito ospedaliero. Il nostro servizio Housekeeping si è evoluto e adattato alle nuove esigenze, integrando i protocolli di disinfezione degli ambienti che abbiamo collaudato in ambito sanitario e che ora offriamo ai nostri hotel-partner per rispondere alle necessità legate al contenimento del Covid-19.
Per il nostro cliente Versilia Lido | UNA Esperienze, dopo aver ascoltato attentamente i desideri e le esigenze, abbiamo progettato un servizio housekeeping su misura, in modo da essere pronti per la ripartenza.
In poco tempo abbiamo progettato una ripartenza sicura per l’hotel e per i suoi ospiti. Sono state effettuate le pulizie di fondo prima della riapertura dell’albergo e tutte le stanze sono state disinfettate attraverso l’uso di perossido di idrogeno, seguendo sempre le normative igienico-sanitarie.”
“Le camere di Versilia Lido uniscono modernità, comfort ed eleganza. –racconta Daniele Mereu, Responsabile Operations Alberghiere - Ora grazie al servizio Markas sono anche completamente igienizzate e sanificate secondo le misure di sicurezza previste dal protocollo ufficiale UNASafe del Gruppo UNA”.
Siete soddisfatti dei risultati ottenuti? In particolare, cosa vi ha insegnato questa esperienza? Ritenete che possa avere arricchito il vostro know how? Perché?
“Durante lo scorso anno abbiamo fatto tesoro delle esperienze di riapertura dopo la fine del primo lock-down svolte presso i nostri hotel-partner, ripristinando totalmente la qualità dei servizi e degli ambienti e ultimando con attività di disinfezione. Desideriamo mettere il nostro know-how e l’esperienza accumulata al servizio di tutte le strutture ricettive e in particolare agli alberghi”.
Da sempre, per Markas la formazione dei collaboratori ha un ruolo fondamentale e comporta notevoli investimenti anche in termini di aggiornamento continuo ed affiancamento degli operatori da parte di tutor esperti. In questa delicata fase caratterizzata dalla pandemia, lo sforzo è stato ancor maggiore? Con quali risultati?
“Poniamo le persone al centro dell’attività, con la convinzione che la loro soddisfazione sia fondamentale per garantire la qualità del nostro servizio. Ecco perché la formazione dei collaboratori in Markas riveste un’importanza primaria e l’azienda si impegna a fornire programmi di formazione continua e di aggiornamento a tutti i livelli aziendali. Nello specifico, per il nostro personale housekeeping, abbiamo sviluppato un programma esaustivo, che prevede una serie di interventi periodici: si inizia con il training dedicato alle metodologie di avvio servizio, per poi proseguire con sessioni di affiancamento on-the-job, garantite dal supporto di tutor esperti. Non solo: per garantire la completa efficacia di tale schema, un attento sistema di controllo valuta periodicamente gli standard raggiunti dai nostri collaboratori. E in caso di criticità, interveniamo prontamente tramite moduli formativi ad personam”.
ERGONOMIA e DESIGN anatomico dei guanti monouso
Quanto è importante avere un guanto con doppia calzata: mano destra e mano sinistra? Molto! Pensate a tutte le ore che si passano al lavoro con indosso i guanti monouso e a tutte le azioni ripetitive che compiono entrambe le nostre mani, per questo è importante scegliere guanti anatomici ed ergonomici. Tutti gli studi che si focalizzano sul design anatomico dei guanti e che hanno lo scopo di garantire il più elevato livello di ergonomia del guanto, testimoniamo l’importanza di avere un guanto dedicato alla mano destra e un guanto dedicato alla mano sinistra.
GUANTI CON DOPPIA CALZATA
In ambito di igiene e pulizia, per quei lavoratori che utilizzano entrambe le mani per manipolare e compiere azioni ripetitive, durante tutta la giornata lavorativa, è fondamentale indossare guanti anatomici con doppia calzata (mano destra e mano sinistra).
Ecco perché Reflexx crede fermamente nella progettazione ergonomica che punta a ridurre al minimo l’esposizione ai fattori di rischio migliorando al tempo stesso l’efficienza e il comfort del guanto.
L1100 è il nuovo guanto pensato per un maggior comfort:
■ design anatomico, con calzate diverse per la mano destra e sinistra; manichetta lunga per maggiore protezione dell’avambraccio e fissaggio del bordino sopra gli indumenti;
■ finitura micro-ruvida sulle dita per aumentare la presa e la sensibilità tattile;
■ guanto in lattice senza polvere che riduce il rischio di allergie, dermatiti e contaminazione.
SANITIZZAZIONE espressa per le camere degli HOTELS
M& K Group Srl presenta
SANICLAIR, il nuovo concept ideato appositamente per le strutture alberghiere / ricettive nel settore HOSPITALITY.
L’obiettivo dell’azienda è potere fornire all’albergatore un protocollo efficace, semplice, funzionale e pratico, che oltre alla sicurezza dei propri operatori consenta di ottenere ampie garanzie per i propri ospiti e contestualmente un risparmio di tempo e una conseguente ottimizzazione dei costi di gestione oltre che alla possibilità di gestire in completa autonomia tutto il processo legato alle opere di sanitizzazione antivirale e antibatterica.
Il sistema SANICLAIR viene di fatto concepito per consentire in tutta autonomia, un processo di sanitizzazione globale a 360°, in via primaria per l’inattivazione dei virus in sospensione nell’aria, e in secondo luogo per una sanitizzazione delle superfici orizzontali e verticali raggiungendo anche spazi difficilmente accessibili con altri sistemi o metodologie.
I PUNTI DI FORZA DEL SISTEMA
SICUREZZA: Al primo posto assoluto la sicurezza degli utilizzatori. Un previsto utilizzo da parte di utenti non professionali, imposto come valore assoluto, la sicurezza degli operatori e del personale preposto, difatti il formulato detiene un bassissimo profilo tossicologico. In secondo luogo, l’assenza totale di interazione con apparati elettronici, tessuti, arredi, affreschi e decori.
EFFICACIA: L’efficacia è garantita dall’impiego di un formulato dalla comprovata azione virucida e battericida, a base di un PMC (Presidio Medico Chirurgico nr. 16628). La messa a punto del biocida si è orientata nella realizzazione di una strut-
tura molecolare che fosse in grado di essere aero dispersa e micronizzata in particelle di dimensione pari a 1 µm (un micron) sotto forma di nebbia secca con la capacità di diffusione in ogni parte dell’ambiente.
FUNZIONALITÀ: Il sistema combi-
china è RTU (ready to use). Basterà semplicemente versare il liquido nel serbatoio attendere il riscaldamento della macchina (5 minuti) per avviare la sanificazione.
TEMPISTICHE DI TRATTAMENTO: Sappiamo quanto è prezioso il tempo in una struttura alberghiera. Basteranno 7 secondi per il trattamento di una stanza di 20/30 mq. In questo tempo il principio attivo si diffonderà autonomamente su tutte le superfici e nell’aria, garantendo una sanitizzazione capillare. Dopo 30 minuti, sarà possibile il pieno riutilizzo della stanza.
nato è stato ideato per semplificare e rendere agili le operazioni ordinarie di sanitizzazione antibatterica ed antivirale all’interno dei locali.
Il protocollo prevede un KIT composto imprescindibilmente da formulato + macchina. Il formulato fornito in abbinamento alla mac-
Nella ormai vasta varietà di proposte presenti sul mercato, M & K Group ha scelto di proporre alla propria clientela una tecnologia mirata e concepita espressamente per il settore Hospitality. Finalmente un prodotto non adattato, ma espressamente concepito e progettato in relazione alle complesse dinamiche richieste dal settore.
www.mkgroup.it www.saniclair
Il tuo soggiorno in Hotel Sicuro e Protetto
PROFUMI sostenibili per l’universo HOTEL
Prodotti per la pulizia degli hotel sempre più sostenibili: un approccio ‘green’ tra necessità igienizzanti post pandemiche e ultime tendenze profumate
Luca Ilorini Chimico e divulgatore scientificoLa campagna vaccinale corposa unita al rinnovato desiderio di viaggiare da parte degli italiani, sono azioni che rappresentano senza dubbio un punto di nuova ripartenza importante per il settore dell’hotellerie. I proprietari di diversi alberghi e numerosi players del settore pulizia professionale si sono
incontrati per definire al meglio nuove esigenze ed aspettative, in parte legate alle tendenze del mercato e parzialmente a esigenze mainstream. La questione ambientale, proprio in questo senso, non può essere più rimandata e pertanto le scelte di prodotti per la pulizia degli hotel abbraccia in maniera importante questa direzione, unen-
dola alle necessità igienizzanti post pandemiche e alle tendenze profumate del momento.
SOSTENIBILITÀ PROFUMATA
I proprietari di hotel possono adottare soluzioni di diverso tipo, dal punto di vista della profumazione, per abbracciare il mondo
della sostenibilità con l’adozione di soluzioni che possano stupire e conquistare i propri clienti. Un’esigenza trasversale che abbraccia sia il mondo premium dei diffusori ambienti, con forme e oggettistiche delle più diverse qualità, che l’universo dei prodotti per la pulizia dei pavimenti e delle grandi vetrate, che spesso caratterizzano numerose strutture, fino ad arrivare al mondo del laundry per lenzuola e cuscini sempre più profumati. La sostenibilità può essere ricercata, per esempio, attraverso l’utilizzo di materie prime di origine naturale che rispettino già questo importante criterio: nel caso, ad esempio, di oli essenziali naturali acquistati con un approvvigionamento sostenibile insieme unito ad altri importanti pillars. È necessario infatti tenere conto dei diritti dei lavoratori e delle condizioni climatiche al fine di operare una scelta che sia ambientalmente ed economicamente sostenibile. Tali materie prime, naturalmente, presenteranno costi abbastanza elevati che si tradurranno in costi formula e successivamente prezzi di vendita
proporzionali; ma il ritorno di questo approccio ‘green’ sarà tangibile per la nuova attenzione che i clienti dimostrano per questo filone. Alcuni diffusori ambiente ‘premium’ magari realizzati con fragranze green ed oli essenziali d’impronta sostenibile, verranno sempre più adottati da numerosi players anche di grandi catene alberghiere: la sostenibilità rappresenta un inderogabile punto fermo per quegli hotel che ricercano, sulla scia di quanto fatto dagli alberghi del gruppo Sheraton tempo fa, la definizione di un vero e proprio logo olfattivo.
SOLUZIONI GREEN PER GRANDI SUPERFICI
Le grandi superfici necessitano di soluzioni ad hoc. Profumare spazi ampi risulta complicato, soprattutto nel momento in cui numerose persone attraversano una hall di albergo ad ogni ora del giorno, calpestando la medesima superficie e condividendo la stessa aria. Per la deodorazione dell’ambiente, sono numerose le nuove forme di erogazione automatica, sempre più collegata al discorso dell’igienizzazione e della necessità di disinfezione caratteristici del post pandemia dove sono cambiate le esigenze in maniera importante. È possibile utilizzare, per esempio, profuma-
zioni molto concentrate, realizzate con l’utilizzo di poche e selezionate molecole, dotate di potere diffusivo fuori dal comune. Bastano, di conseguenza, pochi millilitri dell’essenza per applicarla nel prodotto finito per avere risultati davvero di ottima fattura, diminuendo di conseguenza il dosaggio della profumazione nel prodotto finito con decisi vantaggi per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente. Si riducono di conseguenza le dimensioni degli imballi, utilizzando soluzioni concentrate e sostenibili; in questo modo è possibile riuscire ad accontentare le richieste di numerosi players a livello delle grandi strutture alberghiere. Esistono per i prodotti destinati alla pulizia di vetri e dei pavimenti solventi green di ultima generazione che possono essere utilizzati, insieme a profumazioni di ultima generazione, per prodotti per la pulizia professionale che possano vantare un green claim di grande importanza. Utilizzare materie prime di ‘scarto’ di altre lavorazioni industriali per la realizzazione dell’essenza può rappresentare un valore aggiunto assoluto per il mercato delle soluzioni 100% sostenibili e naturali, grazie all’utilizzo di intermedi e ‘sottoprodotti’ reazione che trovano nuovo impiego industriale nel settore essenziero, ramo air-care per ambienti alberghieri e strutture RSA.
DIFFUSORI AMBIENTE SOSTENIBILI
La soluzione per diffusori ambienti sempre più verso la green direction è rappresentato da proposte caratterizzate dall’assenza di alcol o dalla presenza dello stesso ma da derivazione vegetale 100% garantita. Oltre all’acqua, soluzione tra le più mild da numerosi punti di vista ma con grandi limitazioni tecniche dettate dalla necessità della co-presenza di un solubilizzante in formula, si può optare per soluzioni green che caratterizzino le proposte per l’universo hotel. Esistono soluzioni, ad esempio di origine paraffinica, che consentono di realizzare proposte olfattive decisamente appaganti dal punto di vista edonistico e che si caratterizzano per profili safety più ‘mild’ degli stessi con alcol. Il packaging di alcuni diffusori ambiente, presenti sul bancone della reception o nelle toilettes, è spesso caratterizzato dalla presenza di pittogrammi bianchi e rossi, indicatori di avvertenze e pericoli di diversa natura. Adottando queste innovative soluzioni è possibile presentare un design all’ultima moda con innovativi packaging, colori brillanti e proposte olfattive accattivanti e seducenti. Un’altra strategia molto utile consiste, ad esempio, nella realizzazione di proposte che presentino un numero limitato o addirittura l’assenza dei cosiddetti ‘allergeni’, un elenco di 26 sostanze allergizzanti che, se presenti al di sopra di determinate soglie, devono essere indicate per legge nell’elenco degli ingredienti. Soluzioni allergen – free consentono, anche in questo caso, di limitare di avvertenze presenti sulla confezione, abbracciano nello stesso tempo claim che riguardano la salute. Per esempio potrebbe trattarsi di soluzioni molto apprezzate all’interno delle camere, magari dedicando apposite stanze con queste profumazioni a clienti che presentano problemi di elevata sensibilità dermica. Idee innovative se ne possono trovare molte nell’ambito della profumazione degli spazi
aperti all’interno degli hotel, abbinare il mondo della pulizia professionale a quello della profumazione luxury o niche può rappresentare un punto di svolta significativo.
PROFUMI E NUOVE MODE
Dal punto di vista olfattivo, il nuovo trend che si osserva per la maggior è quello della safe perfumery, legato alla ricerca di fragranze che, oltre a soddisfare le aspettative edonistiche del consumatore, siano caratterizzate dalla presenza di note olfattive che rimandano al mondo dell’igienizzazione con grande immediatezza. Sia per le profumazioni legate a prodotti per la pulizia di vetri e pavimenti, sia per quelle legate all’universo delle
cie pavimenti, ad esempio, possono caratterizzarsi per la presenza di oli essenziali molto diffusivi, dalla lavanda al pepe rosa passando per origano ed eucalipto, per regalare all’interno dell’ambiente un sentore unico e diffusivo legato all’universo balsamico e medicamentoso. In quest’ultimo caso, infatti, le persone che frequenteranno la hall avranno la decisa parvenza di trovarsi in un ambiente pulito ed igienizzato da poco tempo. Per i diffusori a bastoncino, la scelta potrebbe cadere nella direzione di profumazioni calde ed avvolgenti, dove dominano i sentori legnosi e muschiati per donare al cliente una sensazione di coccola ed estremo wellness, condizione facil-
Per la deodorazione dell’ambiente è possibile utilizzare profumazioni molto concentrate, realizzate con l’utilizzo di poche e selezionate molecole dotate di un elevato potere diffusivo.
note per diffusori a bastoncino si tende ad unire note di testa armoniche e moderne, alla presenza di oli essenziali: un ottimo esempio può essere costituito dai sentori ambrati, note di sintesi e pungenti, in grado di fornire diffusività ed eleganza, doverose per un’applicazione nel mondo hotel, a toni di lavanda o timo, note aromatiche e storiche della profumeria ma caratterizzate allo stesso tempo da importanti proprietà antibatteriche. Per quanto concerne i prodotti per la pulizia della superfi-
mente ricavabile scegliendo profumazioni che siano in grado di abbinare note sintetiche di alta profumeria ad oli essenziali naturali di pregiata fattura. Oltre al trend naturale, si sta sviluppando una richiesta importante di soluzioni composte da materie prime di profumeria biodegradabili, che siano in grado di consentire alla catena alberghiera che decide di investire in questo settore, un ritorno importante di interessati a fronte di profumazioni caratterizzate da profumazioni e costi superiori alla media.
INTENSE ENERGY per un ambiente pulito e profumato
MEDUSA SRL presenta
INTENSE ENERGY un detergente manutentore superconcentrato per il lavaggio giornaliero di tutti i tipi di pavimenti e di superfici lavabili. Esplica un’efficace azione deodorante, rilasciando una gradevole e persistente nota di profumo.
INTENSE ENERGY può essere usato anche con macchina lavasciuga e non necessita di risciacquo. Grazie al pratico flacone giustadose, si può utilizzare la conforme quantità di prodotto in modo semplice e sicuro, risparmiando tempo ed evitando sprechi. L’alta concentrazione del formulato permette di
ridurre i costi di trasporto, di movimentazione e di stoccaggio, ma anche l’85% del peso della plastica da smaltire. La confezione è composta da 6 pezzi in flacone da 1 kg giustadose.
Grande importanza è stata data alla scelta delle profumazioni, sviluppando dieci persistenti fragranze: Breeze, Colonial, Exotic, Forest, Marine, Oriental, Petals, Stardust, Virgin e Fresh.
INTENSE ENERGY associato a INTENSE DEO, il deodorante concentrato a lunga durata con micro-nebulizzatore, esalta il profumo dell’ambiente.
www.medusasrl.com
CENTRI TERMALI e benessere: indicazioni per la SICUREZZA
Il pieno rispetto delle normative anti Covid è, per queste strutture, una questione da affrontare sempre con grande attenzione. Ecco le linee guida per ripartire in sicurezza.
a cura di Simone Ciapparelli
Per tutelare al meglio la salute degli ospiti e del personale, è innanzitutto necessario pianificare le attività in modo che venga sempre rispettata, nelle varie aree del centro, la distanza interpersonale di almeno 1 metro, regolando i flussi di persone negli spazi comuni per prevenire assembramenti. Se c’è la possibilità, prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita. Sarà necessario informare in modo continuativo gli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la circolazione del virus, coinvolgendo, se presenti, il Direttore Sanitario e/o il Medico Termalista e facendo anche appello al senso di responsabilità individuale. I messaggi devono essere compresi anche dagli utenti di nazionalità non italiana e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica, cartellonistica e consegna di informative.
■ Prima dell’accesso alle strutture termali o centri benessere, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ Dispenser con prodotti igienizzanti dovranno essere presenti in punti ben visibili all’entrata e in aree strategiche per favo-
rirne l’utilizzo da parte dei clienti. Nelle aree comuni al chiuso gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale è sempre tenuto ad indossarla in presenza dei clienti e in ogni momento nel quale non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. È consentito mettere a disposizione dei clienti riviste, quotidiani e materiale informativo, se possibile in più copie, e da consultare solo in seguito all’ igienizzazione delle mani.
■ La postazione dedicata alla cassa e alla reception può essere dotata di barriere fisiche come schermi, oppure in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani.
■ La disposizione delle attrezzature come sedie e sdrai deve essere regolamentata tramite percorsi dedicati garantendo la distanza di almeno 1,5 metri tra le attrezzature e favorendo un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. Le attrezzature vanno disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso a fine giornata.
■ Aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici dovranno essere pulite e disinfettate con frequenza e regola-
rità, prestando particolare attenzione ad oggetti e superfici toccate con più frequenza come maniglie, interruttori, corrimano.
■ Dovrà essere perseguito il maggiore distanziamento possibile tra eventuali ombrelloni previsti per il solarium e per le distese dedicate e, comunque, nel rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di 10 mq a paletto. In caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni.
■ Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
Nello specifico per quanto riguarda i centri benessere, è necessario inibire l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi come il bagno turco. Queste strutture saranno accessibili solo mediante preno-
SPECIALE HOTELLERIE
tazione con uso esclusivo, purché sia garantita aerazione, pulizia e disinfezione prima di ogni ulteriore utilizzo. Diversamente, è consentito l’utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 °C; dovrà essere previsto un accesso alla sauna con una numerosità proporzionata alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno un metro; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d’aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell’aria, oltre che a pulizia e disinfezione prima di ogni turno.
Nello specifico per quanto riguarda i centri termali, per le attività collettive bisognerebbe favorire l’utilizzo delle
piscine esterne, limitando l’utilizzo di spazi interni. Durante le attività collettive, limitare il numero di partecipanti al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona, per le piscine dove le dimensioni e le regole dell’impianto
consentono l’attività natatoria; qualora non sia consentita l’attività natatoria, è sufficiente calcolare un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto. L’attività di idrokinesiterapia deve essere effettuata quanto più possibile in vasche dedicate, che permettano all’operatore di indicare i movimenti al paziente rimanendo fuori dall’acqua, ad eccezione dei casi in cui la presenza dell’operatore in acqua sia indispensabile, come ad esempio nel caso di assistenza ad un paziente disabile.
Relativamente alle terapie inalatorie ricomprese nei LEA, finalizzate al trattamento di patologie otorinolaringoiatriche e respiratorie e che siano individuali, tutte le terapie devono essere effettuate nel rispetto delle distanze interpersonali, i locali devono essere dotati di efficiente ricambio d’aria e le postazioni devono essere sanificate tra l’erogazione della prestazione a un paziente e il successivo, definendo protocolli di verifica dell’efficacia della sanificazione.
Fonte: Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive (www.regioni.it)
ENTI AMUCHINA PROFESSIONAL per l’igiene di stanze, cucina e aree comuni
La clientela del mondo della ristorazione e dell’hotellerie diviene di anno in anno più esigente, soprattutto quando si tratta di igiene e pulizia. Offrire un ambiente sicuro, protetto dalla minaccia di germi e batteri, è ormai un fattore indispensabile per trasformare un visitatore in un cliente fedele. Amuchina Professional è un valido alleato nel raggiungimento di questo risultato, grazie alla sua linea completa di prodotti appositamente pensati per assicurare la più profonda pulizia degli ambienti professionali. Dall’igiene delle piccole superfici a quella delle cucine e delle vetrate, i prodotti Amuchina garantiscono un’azione mirata ed efficace.
graffi né striature sulle zone trattate e non necessita di risciacquo.
Amuchina Multiuso Area Food è un detergente igienizzante a rapida asciugatura, studiato per la pulizia di tutte le superfici che possono venire a contatto con gli alimenti, non solo tavoli, banconi e carrelli. Infatti, grazie alla sua formulazione delicata, è indicato anche per le superfici in acciaio, quali affettatrici o forni a microonde. Per un’azione efficace sarà sufficiente applicare il prodotto direttamente sull’area da trattare, oppure su un panno pulito, per poi strofinare delicatamente. Non contenendo sostanze abrasive, non lascia
Amuchina Detergente Sgrassante Tecnico, invece, è un detergente sgrassante igienizzante pronto all’uso, adatto a tutte le superfici che possono ungersi e ingrassarsi, in cui è richiesta un’azione rapida e completa, come nelle cucine di un hotel o dietro i banconi dell’area bar. È un prodotto in grado di eliminare velocemente e senza residui untuosità, ditate e tracce di grasso, sia molli che carbonizzate. Inoltre, Amuchina Detergente Sgrassante Tecnico, rappresenta un valido alleato contro le macchie di inchiostro, anche quello indelebile. Amuchina Vetri Multiuso Igienizzante, infine, è l’alleato ideale per l’igiene delle piccole superfici, grazie alla sua versatilità, alla rapida asciugatura e perché non necessita di risciacquo. Particolarmente indicato per l’igiene e la pulizia di specchi, vetri e vetrate, il prodotto rimuove anche germi e batteri da tavoli, sedie, piani di lavoro, comodini e mensole. Grazie alla sua particolare formula, che non lascia residui chimici sulle
superfici, il prodotto è anche adatto all’utilizzo su oggetti dedicati ai neonati, quali seggioloni e fasciatoi.
Amuchina Multiuso Area Food, Amuchina Detergente Sgrassante Tecnico e Amuchina Vetri Multiuso Igienizzante, particolarmente indicati per le procedure regolate dall’HACCP, sono disponibili in un comodo formato trigger da 750ml, facile da utilizzare e da riporre. Assieme agli altri prodotti della linea Amuchina Professional, rappresentano un aiuto completo per tutte le esigenze di pulizia del mondo dell’hotellerie.
www.amuchina.it
PULIZIA VERDE STI…i professionisti del vapore!
STI nasce nel 2009 dall’esperienza ventennale della Famiglia Passuello nel settore della pulizia a vapore. Azienda giovane e dinamica impegnata nella realizzazione di macchine per la pulizia a vapore, nelle due linee per uso domestico e per uso professionale. STI crede fortemente nel Made in Italy, seguendo questa linea di pensiero, garantisce che ogni componente delle sue macchine presenti provenienza italiana, offrendo così un prodotto di altissima levatura.
PULIZIA A VAPORE: UN METODO VELOCE E SICURO
Il sistema vapore di STI è un modo sicuro e veloce per pulire e sanificare qualsiasi tipo di superficie. I pulitori a vapore sono un’esempio di pulizia verde dal momento che non richiedono l’uso di soluzioni e detergenti chimici. Normale acqua di rubinetto viene trasformata in un potente strumento di pulizia profonda. Il vapore elimina sporcizia, batteri, virus muffa e altri agenti contaminanti da una varietà di superfici in pochi secondi. Si rivela inoltre ideale per chi soffre di allergie. I prodotti professionali hanno una temperatura in caldaia che va dai 160°C ai 185°C in base alla potenza della macchina, c’è un naturale calo termico al punto di fuoriuscita del vapore ma la temperatura è
ben superiore ai 71°C consigliati. La sanificazione totale e completa di ogni ambiente e superficie mediante l’uso di vapore a intervalli regolari contribuisce a non diffondere virus, obiettivo indispensabile per arrestare la diffusione del Covid-19.
La gamma
STI ha un’ampia gamma di macchine, dalle più semplici ed economiche per l’utilizzo domestico, a quelle più complesse e potenti, per l’uso industriale.
La linea domestica è composta dai modelli QV4, QV6 e linea QV7. Si dimostra essere una gamma com-
pleta in quanto è formata sia da prodotti solo vapore che da prodotti vapore-aspirazione. I loro utilizzi sono molteplici visto che possono essere utilizzati per pulire e sanificare ogni stanza e superficie della casa.
La gamma di macchine professionali di STI si divide in due linee: COMBY (prodotti aspirazione-vapore) e GAISER (prodotti solo vapore). La gamma professionale permette di pulire a fondo e sanificare qualsiasi luogo, gli ambiti di utilizzo sono svariati: dall’industria alimentare a quella meccanica, dalla sanità (ospedali, studi medici, odontoiatrici e veterinari) alla ristorazione, dagli hotel alla pulizia nei trasporti pubblici.
In un momento storico caratterizzato da un virus invisibile, STI si pone come partner sicuro e affidabile per eliminare e arginare il problema.
www.stindustry.it
pulizia e sanificazione
È facile GESTIRE una PISCINA?
Acqua limpida, senza alghe né microrganismi patogeni e senza odore di Cloro. Ecco i parametri fondamentali, con alcuni consigli di gestione utili per raggiungere questo obiettivo
Vincenzo Cama Direttore generale KemikaUna piscina, anche se piccola, di tipo domestico o più grande di alberghi, centri sportivi, acqua park ecc., è un sistema complesso dove convivono un sistema “meccanico” di depurazione e un sistema “chimico” di trattamento.
Il sistema “meccanico” è il ricircolo dell’acqua che viene prelevata dalla piscina, che va ai filtri (quindi viene filtrato per rilasciare le impurezze in sospensione) e ritorna in vasca.
Il sistema “chimico” di trattamento serve per ossidare (bruciare) le sostanze organiche che si ritrovano in vasca e che sono passate attraverso il filtro e ossidare (bruciare)
quelle immesse dai bagnanti, già al momento del loro rilascio dagli stessi. È necessario altresì eliminare o contenere i microrganismi emessi dagli stessi bagnanti.
Il sistema “chimico” di trattamento delle piscine ad uso pubblico è obbligatoriamente la Clorazione.
Ricordo che altri sistemi possono essere utilizzati per il trattamento chimico dell’acqua di piscina alternativi alla Clorazione. Questi sono ammessi però solo per le piscine private.
Tutte le Regioni, ad eccezione della Sardegna, definiscono piscina privata una piscina asservita ad un massimo di 4 unità abitative. Sopra 4 unità abitative la piscina è consi-
derata piscina condominiale e a tutti gli effetti è pubblica ed ha l’obbligo della Clorazione come trattamento “chimico”. La Sardegna invece definisce piscina privata una piscina asservita fino a 8 unità abitative. Una piscina definita privata può usare altri sistemi di trattamento chimico alternativi alla Clorazione. Questi possono essere l’uso del Bromo o di altri Ossidanti come l’Acqua Ossigenata o il Monopersolfato, abbinati ad Alghicidi disinfettanti. I trattamenti devono produrre un’acqua “idonea alla balneazione”. La definizione di “Idoneità alla balneazione”, per quanto riguarda la carica microrganica, si determina con l’analisi microbiologica, con la
verifica della presenza di alcuni batteri. Questi sono considerati degli “indicatori” della qualità dell’acqua. Le normative internazionali per i parametri microbiologici sono in linea con la nostra, che è la Tabella A dell’Accordo Stato-Regioni del 16 Gennaio 2003 emessa dal Ministero della Salute e recepita da tutte le regioni. Per quanto riguarda i parametri chimici, indicati nella Tabella A, si distinguono tra i parametri che “misurano” la qualità dell’acqua e quelli che la “condizionano”.
I parametri che “misurano” la qualità dell’acqua sono la Torbidità, i solidi sospesi e i composti indesiderati (DBP – Disinfection by Products) della reazione del Cloro con le sostanze azotate (urea per es.) e le sostanze organiche. Un’acqua torbida è spesso associata ad una carica microbica fuori Tabella A e indice o di scarsa depurazione “meccanica” o di una scarsa o mal gestita Clorazione. I composti indesiderati sono il “Cloro combinato”, cioè la reazione del prodotto clorante con i composti ammoniacali (chiamati Cloro Combinato) e gli Alometani conseguenza delle reazioni con le sostanze organiche. Il “Cloro combinato” è una misura prevista dalla Tabella A. La Tabella A ne indica un massimo di 0,4 mg/l. È possibile che nella prossima edizione della Tabella A venga introdotta anche la misura
degli Alometani come il Cloroformio, particolarmente fastidioso nelle piscine coperte. Le concentrazioni corrette del “Cloro libero”, di Stabilizzante (Acido Isocianurico) ed il pH da tenere in vasca, sono la base per far sì che la qualità dell’acqua, sia per i parametri microbiologici che per quelli chimici, sia conforme a quanto indicato dai valori riportati nella Tabella A.
Sono proprio questi 3 parametri che “condizionano” la qualità dell’acqua, oltre che evidentemente un eccessivo utilizzo della vasca ed un’insufficiente di filtrazione e ricircolo, non conforme alla norma UNI 10637.
È probabile che alcuni dei valori di questi parametri saranno modificati in una prossima revisione della Tabella A da parte del Ministero della Salute.
IL SISTEMA “MECCANICO” DI DEPURAZIONE
In questo breve articolo, farò riferimento ad alcuni aspetti fondamentali della gestione e buona costruzione di una piscina. Per questo ultimo aspetto è necessario fare riferimento alla norma UNI 10637 che si può reperire presso l’UNI, Ente Italiano di Normazione. Il titolo della norma è “Piscine –Requisiti degli Impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell’acqua di piscina”.
L’ottemperanza alla norma UNI è resa obbligatoria da quelle regioni che nel loro recepimento dell’Accordo Stato-Regioni del 16 Gennaio 2003 la hanno chiaramente indicata.
Per le altre regioni che (erroneamente n.d.r.) non l’hanno richiamata, rimane il fatto che la costruzione di una piscina per avere un riscontro anche legale per problemi di sicurezza e prestazionali, deve rispondere alla norma UNI 10637 che è considerata la “norma tecnica” di riferimento.
I due parametri fondamentali sono i ricircoli, cioè quante volte nelle 24 ore l’acqua deve passare attraverso l’impianto di filtrazione, cioè quale deve essere il minimo di ore in cui tutta la massa d’acqua deve passare attraverso i filtri. Per esempio, per vasche nuotatori, con profondità media superiore a 1.200 mm, il numero minimo di ore è indicato dalla norma UNI 10637/2016 in 4 (6 volte nelle 24 ore). Questo è il caso di moltissime piscine pubbliche o di alberghi, centri sportivi e simili. Altro aspetto è la velocità di passaggio dell’acqua attraverso i filtri, che deve essere, per ciascuna tipologia di filtri, né troppo veloce, né troppo lento, in funzione anche della salinità dell’acqua (vedere Tabella del punto 5.3.4.1 della norma UNI 10637/2016).
Nelle attuali 33 pagine della norma UNI 10637/2016, sono presenti molte altre considerazioni ed invito il lettore a procurarsela per vedere se la propria piscina è stata costruita a “norma”.
Una “messa a norma” importante è quella delle prese di fondo per gli incidenti mortali che sono successi di persone rimaste intrappolate dall’aspirazione. Per questo, la norma UNI 10637 richiama la norma UNI Europea che consiglio di reperire presso l’UNI italiano.
P ISCINE
SPECIALE HOTELLERIE
La norma UNI 10637/2016 è attualmente in revisione dalla commissione UNI preposta e nel 2022 sarà pronta la nuova versione.
I PARAMETRI CHIMICI FONDAMENTALI
Ammesso che la piscina abbia un sistema di trattamento “meccanico” di depurazione a norma UNI 10637, la qualità dell’acqua è condizionata fondamentalmente da 3 parametri ben conosciuti dai gestori. Ecco i valori ottimali.
1. Clorazione con i livelli di Cloro libero da tenere a 1,3-1,5 mg/l
2. Il pH da mantenere tra 7,2 – 7,5. Ideale 7,4 per la migliore funzionalità della Clorazione
3. La concentrazione dell’Acido Isocianurico (Stabilizzante) quale residuo dell’uso dei prodotti contenenti questo composto come i Cloroisocianurati, da tenere con i seguenti valori: per le piscine scoperte la concentrazione ottimale dell’Acido Isocianurico è tra 20-30 mg/l, mentre per le piscine coperte è tra 10-20 mg/l.
La Clorazione deve essere eseguita possibilmente in continuo per avere costantemente, durante la giornata, il livello corretto di 1,3-1,5 mg/l di Cloro libero misurato con il test del DPD. Per questo si usano dosatori in continuo comandati da centraline con sonde o manualmente dal gestore.
La Clorazione di base è conveniente che sia effettuata con un prodotto clorante senza stabilizzante (senza contenere l’Acido Isocianurico) di preferenza l’Ipoclorito di Calcio che produce poca variazione del pH e della salinità.
Aggiunte manuali di Dicloroisocianurato sodico o l’uso di pastiglie di Acido Tricloroisocianurico, da mettere negli skimmer o per grandi piscine in “lambitori”, bilanciano la perdita dell’Acido Isocianurico, quando si fanno i controlavaggi dei filtri.
La funzione dell’acido Isocianurico è quella di controllare il consumo del
Cloro in vasca causato dai raggi UV del sole e va misurato almeno una volta alla settimana.
L’uso dell’Ipoclorito di Sodio produce un significativo aumento del pH che deve essere corretto con molto Acido e della salinità che influenza sulla filtrazione, mentre gli Ipocloriti di Calcio, specie quelli HP ad alta purezza, li modificano poco. Per mantenere i livelli su indicati di Acido Isocianurico in vasca, si deve clorare con un rapporto tra Ipoclorito di Calcio e Cloroisocianurati rispet-
possibile. Tuttavia, sono necessari forti ricambi d’acqua (5-10% giorno, secondo l’utilizzo della vasca) ed il Cloro libero deve essere tenuto più alto e/o molto fuori i limiti di quanto previsto dall’attuale Tabella A. Per esempio, se si hanno 70 mg/l di Acido Isocianurico, il livello di Cloro libero dovrebbe essere 3,5 mg/l perché la presenza dell’Acido Isocianurico, benché utile, limita la capacità ossidante del Cloro, che viene così compensata aumentando la Clorazione.
tivamente di 70/80 a 30/20 differente tra piscine coperte e scoperte, per esempio giornalmente usare 4 grammi/m3 di Ipoclorito e 1 g/m3 di Cloroisocianurato per le coperte e 5 g/m3 di Ipoclorito e 2 g/m3 di Cloroisocianurato per le scoperte.
Questa tecnica si chiama “Clorazione mista”. Con il consiglio dei fornitori e con un po’ di pratica si riesce a bilanciare facilmente la proporzione tra i due tipi di Clorazione.
Una Clorazione esclusivamente effettuata con i Cloroisocianurati è
L’uso anche di Alghicidi ad effetto coagulante è altresì appropriato con livelli di 1-5 mg/l (1-5 g/m3) di attivo di Poliquaternari in vasca.
È evidente che il gestore deve munirsi di appositi test kit. Vi sono oggi degli strumenti elettronici fotometrici che sostituiscono quelli a lettura visiva, di costo molto accessibile, indispensabili per la corretta tenuta dei parametri su indicati.
Per problematiche particolari, l’autore è disponibile a rispondere a quesiti.
Disinfezione delle CALZATURE
Linea Stradale srl propone Germi, un prodotto innovativo per la disinfezione delle suole delle scarpe con l’utilizzo della luce ultravioletta C. È costituito da un alloggiamento metallico e due lastre di vetro temperato da 8 mm di spessore, fori a forma di impronta di scarpa, per ogni piede dell’utente. I fori variano a seconda della dimensione per cui è stato realizzato il prodotto. GERMI rimuove virus e batteri dalle suole delle scarpe, senza l’uso di sostanze chimiche, in soli 10 secondi. Viene attivato dopo aver posizionato i piedi sul dispositivo. I sensori posti in corrispondenza di entrambi i marcatori di posizione controllano che entrambi i piedi siano posizionati sul dispositivo: ■ il sistema si attiva solo se l’utente
è in piedi sul dispositivo;
■ si spegne quando l’utente solleva uno dei piedi;
■ impedisce l’accensione al momento sbagliato; ■ stabilizza il momento in cui i piedi vengono posizionati sui marcatori di posizione.
I diodi LED informano del funzionamento del dispositivo.
La disinfezione mediante luce UV-C non danneggia scarpe o vestiti, in quanto non utilizza candeggina o altri prodotti chimici. Dispone di certificato CE ed IP 53.
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La sanificazione secondo SPRAY TEAM
Spray Team è un’azienda nata nel 1994 dalla volontà di un gruppo di tecnici decise a mettere a frutto la loro ventennale esperienza maturata nella costruzione di atomizzatori e nebulizzatori. Oltre a produrre fin da subito i tradizionali atomizzatori trainati, come i modelli Start e Wind, prevalentemente usati in agricoltura, Spray Team si specializza e perfeziona la costruzione e la vendita di attrezzature e macchine per la disinfestazione e disinfezione urbana e per il trattamento del verde pubblico e urbano. Il settore agricolo copre però, ad oggi, solo lo 0,5% della produzione, in quanto l’azienda ha deciso di investire molto sul mercato del pest control: esistono infatti oggi migliaia di aziende che producono atomizzatori, saturando questo settore di mercato. Nel pest control, invece, i costruttori sono pochi e la concorrenza è ridotta al minimo.
TECNOLOGIA ELETTROCHIMICA
A metà 2019 Spray Team inizia la collaborazione con una start up innovativa, per il perfezionamento della tecnologia elettrochimica. La particolare conformazione della cella elettrolitica messa a punto, permette di effettuare al meglio il processo di elettrolisi di acqua contenente cloruri, a pH neutro, con produzione massimale di acido ipocloroso, anche a partire dai soli cloruri contenuti nell’acqua di rete di derivazione minerale, senza ulteriori aggiunte. Questo processo è in grado di generare grandi volumi di acqua fortemente disinfettante, che, più che per la disinfestazione urbana, trova impiego nella sanificazione ambientale. Spray Team ha inoltre messo a punto gli atomizzatori per la nebulizzazione dell’acqua elettrolizzata, progettando degli ugelli specifici in grado di ottenere un’aria secca.
E’ con questa tecnologia che l’azienda intende entrare nel settore dell’hospitality.
EWS Machine è un rivoluzionario impianto di produzione di Electrolyzed Water (acido ipocloroso), un disinfettante estremamente performante ma totalmente ecologico nella lotta a muffe, funghi e batteri. In tempi
rapidi e senza alcun pericolo per operatori, persone o animali, in quanto privo di prodotti chimici, rende possibile una profonda sanificazione in ambienti di qualsiasi dimensione. L’abbinamento con nebulizzatore Spray Team completano questo sanificatore che combina estrema efficacia con la totale sicurezza.
www.sprayteam.it
Gli HOTEL e il problema INFESTANTI
Un plus che si è rivelato molto efficace nella risoluzione dei problemi di disinfestazione all’interno di un Hotel è stato quello di aver individuato un responsabile interno che coordinasse e seguisse da vicino tutte le fasi del “problema infestanti”
Graziano DassiVi sono varie tipologie di Alberghi, facilmente identificabili attraverso la classificazione a stelle: maggiore è il numero di stelle e più un albergo è considerato lussuoso. Indipendentemente dalla categoria in ogni struttura alberghiera è necessario rispettare il diritto all’igiene di chi ne usufruisce, a prescindere dai costi. Gli alberghi maggiormente esposti al rischio di infestazione sono vicini
alle stazioni, aeroporti, porti navali e attrazioni turistiche a causa dell’andirivieni delle persone dai punti più diversi della nazione e del mondo e per la tipologia dell’area in cui sorgono. Ogni albergo, oltre agli ospiti paganti, rischia di accogliere una serie di infestanti pressoché infinita che dai roditori passa per vari insetti e non si sa bene dove finisce. In questi ultimi tempi però l’associazione mentale immediata è “alberghi, cimici dei letti”.
CASO AZIENDALE
In un albergo a 4 stelle del centro di una metropoli lombarda ubicato in modo strategico fra una grande stazione, uno snodo significativo dei mezzi di trasporto cittadini e le porte del centro città (monumenti, musei, eventi) è stata condotta e vinta una difficile lotta alle cimici dei letti. La chiave per ottenere questo risultato è stato il lavoro di squadra tra la Direzione dell’albergo, le risorse umane che conducono le camere e il disinfestatore.
L’allarme era stato dato quando la nuova gestione si era insediata riscontrando il problema su segnalazione dei manutentori. La Direzione aveva già in programma una ristrutturazione (eliminazione di vecchi arredi, rimozione carta da parati), ma alla luce di quanto emerso, ha distinto due fasi operative avvalendosi della consulenza del disinfestatore di fiducia.
dante e residuale) applicati nei punti di nascondiglio, un microincapsulato (azione fortemente residuale) irrorato con una pompa a spalla e infine un fumogeno (azione residuale abbattente). La motivazione della scelta del metodo di intervento risiede nella necessità di ottenere una buona copertura nel tempo.
fase: eradicazione Ha riguardato le camere infestate effettuando interventi mirati di disinfestazione con lo scopo di eliminare le cimici ed evitare la loro diffusione verso le camere ancora non invase e oggetto della seconda fase di ristrutturazione.
Prima
Come affrontare il problema
Fra le numerose tecniche di intervento a disposizione sul mercato (insetticidi, calore, anidride carbonica, vapore surriscaldato) è stato scelto di utilizzare insetticidi (PMC) formulati in spray schiumogeni (azione sni-
L’intervento di disinfestazione contro questo tipo di infestante richiede sempre una fase iniziale di monitoraggio che in termini di tempo occupa circa il 40% del trattamento stesso e deve essere molto minuziosa: sottovalutare questo passaggio rischia di compromettere il buon esito finale.
Richiedere
la collaborazione del personale Nell’area della struttura che restava operativa sono state messe in atto una serie di norme comportamentali per il personale di servizio in modo che la gestione della biancheria e della sua raccolta nei vari office al piano non diventasse focolaio di
infestazione e di diffusione delle cimici stesse. Il personale era stato dotato di un flow chart da seguire con indicati i cui punti da ispezionare a partire dalla zona letto (elencata in ogni sua parte), poi le prese elettriche e gli interruttori e infine gli arredi presenti per approssimazione centrifuga rispetto al letto. In caso di riscontro o sospetto la procedura prevedeva che fosse allertato subito il responsabile al momento presente in albergo che avrebbe avvisato la Direzione e il disinfestatore, in modo che si potesse verificare e intervenire nel minor tempo possibile.
Seconda fase: evitare la reinfestazione
Una volta terminata la ristrutturazione le stanze sono state dotate di stazioni di monitoraggio di tipo passivo (trappolaggio) codificate su un report, in modo da facilitare le operazioni degli addetti ai piani, creando uno storico che potesse portare a una elaborazione statistica dei dati e dei riscontri. I report riportano le indicazioni circa il piano, il n. di camera e la sua tipologia (singola, matrimoniale, etc.), il tipo di riscontro ossia se vi è stato l’avvistamento dell’insetto, il ritrovamento di tracce e una indicazione circa il grado di infestazione o presunta tale: bollino rosso – emergenza, bollino giallo –richiesta controllo, bollino verde –bed bugs free.
Sul carrello della biancheria sono stati aggiunti un kit di primo intervento comprendente un formulato
ONTROL
SPECIALE HOTELLERIE
in pronto uso (azione snidante e residuale) che l’addetta potesse immediatamente applicare e dei sacchetti monouso per contenere la biancheria proveniente dalle camere infestate o sospette tali, per evitare di diffondere il problema in quelle limitrofe e negli office al piano. Infine, è stato stipulato un contratto con il disinfestatore di fiducia, in cui i servizi offerti comprendono l’assistenza continua alla Direzione, il monitoraggio mensile da parte di un tecnico disinfestatore a supporto di quella messa in atto dal personale dell’albergo e tempistiche di intervento garantite nel minor tempo possibile e comunque entro le 24 ore in caso di emergenza.
Conclusioni
Si può affermare che per fare la differenza evitando danni all’immagine di questa struttura alberghiera (che con più di 50 camere accoglie un numero elevatissimo di ospiti ogni mese) è necessaria una sinergia positiva fra alcuni fattori: gli interventi di disinfestazione mirati e quelli di monitoraggio mensile eseguiti dal PCO, il rispetto delle linee guida per la corretta gestione della biancheria associate a un monitoraggio visivo quotidiano effettuato dal personale al piano specificatamente informato, formato, addestrato e motivato.
Sicuramente un plus che si è rivelato molto efficace da parte della Direzione è stato quello di aver individuato un responsabile interno che coordinasse e seguisse da vicino tutte le fasi del “problema cimici”.
Quando la Direzione si mostra attenta a un problema caratterizzato da una pressione di infestazione sempre crescente per grande flusso di viaggiatori e mette in atto una serie di procedure per la gestione a 360° del problema la probabilità di non essere vittime di sgradevoli episodi è altissima, con beneficio per tutti.
SISTEMI DI MONITORAGGIO PER LE CIMICI DEI LETTI (TRAPPOLAGGIO)
Sul mercato esistono numerose tipologie di stazioni di monitoraggio per le cimici che si dividono in due grandi famiglie: attive e passive. Le trappole attive hanno lo scopo di catturare le cimici adescandole attraverso la produzione di calore e/o di CO2 cioè quei segnali ambientali che, associati alla scarsità di luce, le inducono a credere che qualcuno stia dormendo in quella zona a disposizione per il loro pasto. Questo tipo di trappola ha un effetto attrattivo che necessita una gestione nel breve tempo: “posizionamento + azione + verifica” avvengono in due giorni e richiedono una
ripetizione di controllo dopo qualche giorno. Il trappolaggio attivo permette un riscontro efficace circa l’eventuale presenza di insetti, non trovarli consente di vendere la camera con tutta tranquillità. Le trappole passive non hanno la capacità di richiamare le cimici, ma rappresentano un confortevole nascondiglio che tenderanno a colonizzare se sono state ben posizionate: ogni modello ha una sorta di campo d’azione, quindi se ne deve applicare un numero sufficiente a coprire i vari punti critici, ad es. testata del letto, doghe, zoccolino. Ispezionando le trappole con una cadenza fissa e ravvicinata nel tempo si può tenere monitorata una stanza per evitare che l’infestazione si diffonda, magari affidando questo
SCHEDA DEL RISCHIO PEST CONTROL
ASPETTI GENERALI
Negli ultimi tempi si è riscontrato un aumento di flusso di persone e merci dalle più varie parti del mondo. La cosa ha portato alla circolazione di “parassiti emergenti” favoriti anche dai mutamenti climatici. Inoltre, l’aumento dei viaggi aerei ha comportato una maggior velocità di trasporto e i controlli non sono in grado di garantire al 100% che nulla possa superarli.
FONTI DI PERICOLO
■ Persone provenienti da aree a rischio.
■ Bagagli potenzialmente infetti.
PUNTI CRITICI
■ Servizi igienici.
■ Superfici soggette a essere usate frequentemente da numerosi utenti.
■ Camere in cui si dorme (Cimici dei letti e zanzare).
■ Aree di stoccaggio dei bagagli.
VIE DI ESPOSIZIONE
■ Inalazione
■ Contatto cutaneo
■ Punture
PARASSITI E AGENTI BIOLOGICI POTENZIALMENTE PRESENTI
■ Virus, batteri, funghi.
■ Ectoparassiti: zanzare, cimici, pulci, acari.
PREVENZIONE E PROTEZIONE
■ Informazione, formazione e addestramento del personale sui rischi, sul corretto comportamento e
sull’attuazione dei protocolli operativi di prevenzione, sanificazione e gestione dell’informazione.
■ Circostanziati protocolli di monitoraggio.
■ Adeguati servizi di pulizia, sanificazione, disinfezione e disinfestazione (in senso lato) ordinaria, periodica e di emergenza.
■ Attenti controlli dei risultati.
MONITORAGGIO AMBIENTALE PARASSITI E AGENTI BIOLOGICI
Carica batterica Ispezioni visive nei confronti dell’entomofauna Trappolaggi e valutazione consumo esche/ placebo
ASPETTI CORRELATI
Microclima
Pressione di infestazione esterna Stato delle strutture e degli arredi Prerequisiti igienici Grado di professionalità del personale Adeguatezza dei contratti stipulati con le ditte di servizio. Procedure di controllo
MATRICI/ SUBSTRATI AMBIENTALI
Aria Superfici (soprattutto aree di rifugionascondigli) Polvere e curve di risporco Acqua Filtri condizionatori Merci e bagagli Derrate in approvvigionamento Processi di elaborazione Metodi di smaltimento rifiuti Aree raccolta rifiuti
NB: Non entriamo nei riferimenti normativi ritenendo che la loro conoscenza e corretta applicazione sia da ritenersi, almeno sul piano teorico, scontata.
compito al personale che gestisce le camere così da avere sotto controllo la situazione senza soluzione di continuità. È possibile associare alle trappole dei piccoli contenitori di plastica da posizionare sotto i piedi del letto, questi impediranno alle cimici di migrare verso altre camere e viceversa di salire sul letto venendo da fuori.
COME AVVIENE IL CONTAGIO?
Per la maggior parte la propagazione delle cimici avviene in modo passivo, cioè queste bestiole si
fanno comodamente trasportare da noi umani passando per alberghi, ostelli, stive di navi e aerei, corridoi di treni senza pagare il biglietto. Borse e valigie sono il loro tramite tipico: vengono fatte e disfatte poggiandole sui letti, cioè vicinissimo a dove le cimici vivono, si nascondono e si riproducono. È facilissimo che l’insetto e/o le sue uova abbiano un contatto con i bagagli e che così vengano poi traslocati verso altri luoghi che colonizzeranno con una rapidità incredibile. Succede che le cimici si spostino anche di loro zampa, muovendosi
seguendo la scia chimica e termica di una persona, questo tipo di spostamento attivo è molto dannoso in un albergo. Facciamo un esempio: se con una valigia arrivano le cimici in una camera, queste potranno andare nelle stanze adiacenti camminando, in tutte le altre tramite i carrelli del servizio biancheria e a casa dei futuri ospiti viaggiando sui loro bagagli… potenzialmente possono arrivare ovunque, per questo è fondamentale essere sempre all’erta con continui monitoraggi visivi e interventi tempestivi in caso di infestazione.
POLTI Cimex Eradicator
La soluzione naturale e definitiva contro le cimici dei letti.
La presenza delle cimici dei letti (Cimex Lectularius) è un problema diffuso in Italia e all’estero tra gli operatori del settore alberghiero con rischi rilevanti per la reputazione e la credibilità delle strutture.
Le cimici dei letti sono dei piccoli insetti parassiti che si posizionano nelle fessure e negli interstizi (per esempio nelle pieghe dei materassi, dietro le testate dei letti, dietro i comodini), e comunque, nelle immediate vicinanze di un ospite; agiscono generalmente di notte, provocando degli arrossamenti sul corpo che spesso vengono confusi per punture di insetto o di zanzara. Un’infestazione da cimici dei letti non deve essere sottovalutata, ma affrontata con metodi risolutivi, efficaci e rispettosi dell’ambiente e della salute delle persone.
Polti Cimex Eradicator è la soluzione rapida e naturale per effettuare una disinfestazione da cimici dei letti. È un Dispositivo di Disinfezione a Vapore (DDV) conforme alla norma AFNOR NF T72-110- ambito medicale in grado di eliminare in maniera risolutiva le cimici dei letti e le uova senza l’uso di insetticidi. Il suo utilizzo ha inoltre dimostrato effetto virucida, battericida, sporicida, funghicida e levuricida: uccide fino al
99,999% dei microrganismi* compreso il virus SARS-CoV-2 responsabile della malattia Covid-19.
Il suo vapore saturo secco surriscaldato fino a 180° C, generato all’interno della pistola erogatrice brevettata Polti, uccide per shock termico il 100% delle uova e il 90% delle cimici dei letti adulte già al primo passaggio**. A dimostrarlo esperimenti in vitro e test sul campo (contesti reali infestati come hotel e case private).
I vantaggi di utilizzo di Cimex Eradicator sono molteplici: agisce senza
l’utilizzo di insetticidi e quindi senza rilasciare alcuna sostanza chimica potenzialmente pericolosa per l’ambiente e le persone; il vapore può essere erogato su tutte le superfici, i tessuti anche in presenza di persone; non ci sono tempi di attesa in quanto non lascia le superfici e i tessuti umidi e non causa danno o altera i materiali su cui viene erogato; i locali possono essere immediatamente riutilizzati al termine delle operazioni; il flusso di vapore può essere direzionato nelle zone di annidamento, raggiungendo anche gli spazi più difficili; il vapore erogato insieme al detergente HPMed abbatte l’odore tipico delle cimici dei letti e aiuta a sciogliere la sostanza collosa che lega le uova alle superfici.
www.polti.it
*Test e/o studi di laboratori terzi e indipendenti attestano che Polti Cimex Eradicator uccide fino al 99,999% di microrganismi (virus, germi, batteri, funghi, spore e lieviti) **Test effettuati da un laboratorio terzo e indipendente attestano che Polti Cimex Eradicator uccide il 100% delle uova e il 90% delle cimici del letto adulte già al primo passaggio
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*Test effettuati da un laboratorio terzo e indipendente attestano che Polti Cimex Eradicator uccide il 100% delle uova e più del 90% delle cimici del letto adulte già al primo passaggio.
**Polti Cimex Eradicator è stato testato in conformità alla norma AFNOR NF T72-110 – ambito medicale.
OMNIA LABOR
Pulizia e design al servizio della ristorazione
Piatti gustosi, ben presentati e cucina di alto livello: queste sono le chiavi del successo nella ristorazione di oggi; ma in realtà c’è molto di più. Nel mondo dell’Ho.Re.Ca la vera protagonista di un locale è l’igiene, biglietto da visita del ristoratore e garanzia di qualità per tutti quei clienti che decidono di prenotare la loro esperienza culinaria. Al centro di tutte le pratiche di pulizia c’è la cucina, cuore nevralgico della ristorazione e luogo dal quale tutto ha inizio. Quello che per il pittore è l’atelier per lo chef è la cucina. Spazio di sperimentazione e creazione in cui ingredienti di qualità, passione e attenzione al dettaglio si fondono a ritmi elevati e a personale in continuo movimento, dove l’ordine non è sempre facile da garantire. Come è possibile far coesistere i ritmi di una cucina di un ristorante con i dettami del protocollo HACCP?
La soluzione arriva da Industrie Celtex e in particolare dall’esperienza del suo presidente Andrea Bernacchi che presenta al mondo
della ristorazione Omnia Labor, un innovativo sistema di dispensazione per carta cucina in formato foglio a foglio pensato per elevare il livello di igiene nelle cucine professionali. “Omnia Labor è il frutto di un lungo studio compiuto intorno al mondo della ristorazione - sostiene Andrea Bernacchi, Presidente e Amministratore Delegato di Industrie Celtex. Consapevoli di quanto sia importante garantire un livello di igiene sempre conforme al protocollo HACCP abbiamo creato un dispenser che si trasformasse nell’unico alleato di chef, cuochi e pizzaioli. Molto spesso assistiamo a cucine professionali in cui la carta è sottoposta a continue contaminazioni, poiché non efficacemente custodita all’interno del suo dispenser, trasformandosi da strumento di pulizia a veicolo di batteri”. Grazie a Omnia Labor lo chef può avere sempre a disposizione la carta necessaria per pulire superfici e ripiani in cui sta lavorando. Il dispenser ospita fino a 300 fogli di carta in 100% pura cellulosa, erogati già aperti da una bocca in plastica
con trattamento antimicrobico che mantiene ogni strappo perfettamente protetto da qualsiasi contaminazione con alimenti: il tutto con una sola mano. In più, il pratico piedistallo in acciaio, dotato di comodo manico, consente allo chef di trasportare il dispenser da un ripiano all’altro della cucina, per avere la carta sempre a disposizione.
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CIMEL, pulizia veloce ed efficace
Dal 1978 CIMEL srl è impegnata nella realizzazione di macchine per la pulizia professionale, ma negli anni si è specializzata nella produzione di apparecchiature semplici e per l’uso quotidiano anche da parte di personale non specificamente istruito. Macchine robuste e molto efficaci per assicurare una reale pulizia di fondo in tutti gli ambienti frequentati giornalmente da molte persone e garantire tempi di pulizia veloci con un risultato sorprendente. La gamma CIMEL si divide in: Turbolava macchine lavasciuga pavimenti compatte dotate di spazzole contro-rotanti a 500 giri al minuto. Sono aggressive sullo sporco e si muovono agevolmente sui pavimenti anche dove occupati da tavoli e sedie. Grazie alla doppia asciugatura, sia in avanti
che all’indietro, lavano e lasciano il pavimento pulito, subito asciutto e calpestabile, mentre tutto lo sporco finisce in un cassetto facilmente svuotabile. Ideali per una pulizia davvero veloce ed efficace. Vapornet generatori di vapore per la pulizia professionali da 2,8 a 3,4 kw di potenza a 230 v. Sono macchine interamente in acciaio inox compatte, robustissime ed efficaci, emettono vapore saturo a partire da 165°C e 5 bar di pressione con ridotto contenuto di umidità. In un attimo puliscono, sgrassano e igienizzano. Pensate per un uso versatile su tutte le superfici verticali
e orizzontali oltre che su attrezzature, cucine e servizi, perché non spargono acqua intorno. Sono efficaci anche contro le cimici dei letti, oltre che per pulire e disinfettare moquette e altre superfici tessili.
Quando la MACCHIA cambia colore
I prodotti utilizzati per effettuare massaggi e trattamenti possono avere effetti potenzialmente deleteri sulla biancheria, che spesso viene fornita dalla struttura stessa. Ma con pochi accorgimenti è possibile mantenere i tessuti sempre puliti e immacolati.
Marcello FalvoIl lavaggio della biancheria utilizzata nelle SPA e nei centro benessere è un’operazione che presenta spesso delle difficoltà, a causa di oli e creme che, utilizzati nelle varie tipologie di trattamento, vanno a sporcare i tessuti e non sono affatto semplici da eliminare.
Le sostanze contenute in questi prodotti, infatti, oltre a determinare macchie grasse molto estese spesso reagiscono con l’ipoclorito di sodio (candeggina) creando delle macchie di colore giallo, rosa o fucsia, la cui eliminazione risulta difficile ed in alcuni casi impossibile. Quando le SPA si trovano all’interno di alberghi o altre strutture ricettive, questa problematica rischia di colpire anche la biancheria da camera, perchè i residui di olio o crema ancora presenti sulla pelle del cliente possono andare a macchiare lenzuola e federe.
Per risolvere le problematiche legate a questa tipologia di macchie, occorre rimuovere l’’ipoclorito di sodio dalla procedura di lavaggio e utilizzare prodotti ad elevato potere sgrassante in grado di rimuovere le macchie difficili.
L’ipoclorito di sodio può essere sostituto da prodotti a base di acqua ossigenata, percarbonato di sodio o acido ftalimmido perossiesanoico. Questi prodotti, a differenza dell’ipoclorito, non reagiscono con i disinfettanti presenti all’interno di olii e creme, evitando la formazione di macchie colorate post lavaggio. Sulle lavacentrifughe è sufficiente selezionare l’apposito programma, in grado di pulire perfettamente la biancheria impedendo la formazione delle macchie colorate.
Nel caso delle lavacontinue (lavatrici a tunnel che lavorano in continuo) l’eliminazione dell’ipoclorito dal ciclo di lavaggio è più complessa, perché l’acqua del candeggio viene condivisa per più cicli. Questo comporta la necessità di dovere fare almeno 2-3 camere vuote per far in modo che la biancheria che sopraggiunge
IL LAVAGGIO IN LAVACONTINUA
Le lavacontinue sono lavatrici a tunnel, suddivise in scomparti, chiamati camere, il cui numero può variare da un minimo di 5 ad un massimo di 20. Questo sistema permette di lavare fino a 22 quintali di biancheria all’ora. Il funzionamento di questo macchinario prevede l’ingresso della biancheria da un lato e il suo progressivo avanzamento attraverso dei settori composti da un determinato numero di camere di lavaggio. Al termine del percorso avviene lo scarico dell’acqua, che può essere recuperata oppure no. Il recupero delle acque di risciacquo, risciacquo finale e della pressa è una caratteristica delle lavacontinua, e consente di ridurre sensibilmente i consumi idrici.
Essendo l’acqua di lavaggio in comune nei vari settori (ad eccezione dei modelli a camera stagna), per effettuare un lavaggio senza ipoclorito è necessario effettuare una serie di camere vuote al fine di permettere il completo scarico dell’acqua contenente tracce della sostanza. Si correrà il rischio, altrimenti, che i primi capi di biancheria in uscita dalla lavacontinua presentino macchie colorate causate dall’ipoclorito, nonostante quest’ultimo non sia stato introdotto nel macchinario. La lavacontinua è una macchina che segue gli stessi processi di lavaggio di una lavacentrifuga, ma è caratterizzata da una produttività molto maggiore. Lo schema di lavaggio della lavacontinua è infatti quello classico, che consiste in: prelavaggio, lavaggio, risciacquo, risciacquo finale. Nel caso di questo macchinario il tempo di ognuna di queste fasi è però dato dalla somma delle camere ad essa dedicata. Considerando, a titolo di esempio, 5 camere per il prelavaggio, 6 per il lavaggio, altre 6 per i risciacqui e infine una camera per il risciacquo finale, e impostando un tempo di sosta in ogni camera di 2 minuti, si avrà un prelavaggio di 10 minuti, un lavaggio di 12 minuti, risciacqui, incluso quello finale, di 14 minuti, per un tempo complessivo di 36 minuti. I tempi per camera possono essere accorciati o allungati a seconda del tipo di biancheria e di sporco, così come è possibile variare il numero di camere da assegnare ad ogni singola fase; è importante tenere presente, però, che quest’ultima scelta può essere fatta solo in fase di costruzione, e non è più modificabile in seguito. Altro aspetto che va segnalato, in queste macchine i prodotti devono essere introdotti esclusivamente con sistemi di dosaggio automatici e non manualmente.
dalle camere precedenti non trovi dell’acqua con tracce di ipoclorito. Anche controllare il pH del bagno di lavaggio, mantenendolo intorno a 8/8,5, aiuta a prevenire l’insorgere delle macchie, utilizzando prodotti e tensioattivi il cui potere sgrassante sia efficace anche a questi valori di pH. Bisogna però ricordare che la resa dei candeggianti a fronte di un pH del genere cala, attestandosi al 75/80%. Dopo il lavaggio è infine necessario che i teli e le spugne siano trattate con prodotti ricondizionanti ad elevato potere ammorbidente, in grado
di conferire sofficità, scorrevolezza e in generale un comfort tattile di alto livello in linea con le aspettative del cliente. A questi prodotti è possibile abbinare una profumazione in grado di resistere all’asciugatura in essiccatoio e risultare percepibile all’olfatto. L’adozione di questi accorgimenti garantisce ottimi risultati di lavaggio anche quando vengono trattate macchie difficili e mette in condizione la lavanderia o la struttura ricettiva di poter soddisfare anche il cliente più esigente.
www.falvo.info
Saponificio
DOSATEX
SISTEMI DI DOSAGGIO INDUSTRIALE
Sistemi di dosaggio Professionale conformi alle specifiche del Piano nazionale Transizione 4.0, in grado di servire fino a 5 lavatrici contemporaneamente, fornendo statistiche su:
- Numero di lavaggi eseguiti;
- Kg. di biancheria lavata suddivisa per tipologia: lenzuola, tovaglioli, ecc.
- Quantità di prodotto consumato;
- Kg. di biancheria lavata per singolo cliente;
- Flusso di lavoro giornaliero, settimanale e mensile in modo da comprendere i picchi di produzione e, se possibile, rimodulare i cicli lavorativi;
- Connessione da remoto per la gestione sia della programmazione che del controllo delle statistiche;
- Sistemi di rilevazione fine prodotto;
- Flussimetri per il controllo del reale passaggio dei prodotti che evitano mancati dosaggi.
La migliore lavanderia professionale? Quella più PROFUMATA
Luca Ilorini Chimico e divulgatore scientificoIl mondo del bucato è intrinsecamente legato all’universo del profumo, sia nel semplice utilizzo home che soprattutto nell’universo del professionale.
Le ricerche di mercato indicano la profumazione, come il maggior driving di scelta da parte dei players del mondo professionale: sia per quanto riguarda l’esperienza di scelta a “collo” del flacone, sia per quanto riguarda la parte di long lasting sul capo. Per attori come le RSA e i grandi hotel, che si appoggiano con decisione alle lavanderie professionali diventa fondamentale la possibilità di ottenere capi profumati o, se possibile, extra profumati. La prestazione olfattiva della profumazione passa, addirittura, in secondo piano rispetto alla performance che si deve avere su dry cloth nel tempo, persistenza e piacevolezza della fragranza che devono diventare veri e propri plus, “strumenti” fondamentale per discernere tra prodotti professionali per il mondo delle professional laundries.
FRAGRANCE BOOSTER AL POTERE
Uno dei prodotti più innovativi e utilizzati nell’universo delle lavanderie professionali è rappresentato dai booster profumati, profumatori liquidi di varia
natura che hanno da tempo suscitato l’attenzione dei clienti. Da diverso tempo, alcuni players avevano già deciso di investire in maniera decisa
su questo segmento, comprendendo la direzione che il profumo avrebbe preso, diventano un elemento imprescindibile per la scelta di un prodotto
finito professionale. In maniera asincrona rispetto alle consuetudini, il prodotto in oggetto è stato prima pensato e realizzato per l’universo professional, per esplodere poi con grande decisione nel segmento home care andando a riempire le corsie dei supermercati. I profumatori per bucato, o booster profumati come vengono anche ribattezzati, sono prodotti la cui efficacia è molto apprezzata nel settore professionale: permettono di rafforzare il long lasting del profumo, rendendolo decisamente performante anche nel dry cloth. La prestazione del booster sul tessuto asciutto è strettamente legata alla capacità di “superare” la fase della manganatura, dove temperature molto elevate anche se per periodi relativamente brevi, comportano un deciso impatto sulla persistenza della profumazione che tende a svanire. I booster profumati possono rappresentare, in tal senso, un deciso plus e la loro formulazione è generalmente semplice, dal momento che prevede la presenza di percentuali importanti di essenza, realizzata ad hoc per essere applicata in acqua, se necessario con la presenza di un tensioattivo per la solubilizzazione della profumazione. Oltre al solubilizzante, possono essere aggiunti coloranti ed eventualmente anche microcapsule, per favorire la durata del “profumo”, tenendo sempre in considerazione l’impatto dell’aggiunta della tecnologia caps sul costo formula e seguente posizionamento prezzo del prodotto finito al cliente finale.
LONG LASTING CON LE NOTE AMBRATE
Nella scelta di una profumazione per i prodotti destinati all’universo professional laundry, sono innumerevoli le considerazioni da fare e, proprio per questo motivo, si tende a dare grande
Una soluzione interessante potrebbe essere quella di orientarsi verso note ambrate, materie prime che appartengono a una delle famiglie olfattive più moderne e intriganti della profumeria
importanza a soluzioni che siano decisamente performanti nel tempo, sui tessuti una volta stirati e pronti da restituire al cliente finale. Una soluzione interessante potrebbe essere quella di orientarsi verso note ambrate, materie prime che appartengono a una delle famiglie olfattive più moderne e intriganti della profumeria: si tratta di note che caratterizzano anche la testa della profumazione ma danno performance di grande rilievo anche in termini di persistenza. Le grandi fragrance houses mondiali che collaborano con il settore professionale investono da anni nella ricerca e sviluppo di soluzioni che possano favorire la sintesi di materie prime “ambrate” a costi e performance interessanti per l’universo dell’home care professionale. Molte profumazioni scelte nel settore del professional laundry utilizzano come note di fondo, materie prime muschiate caratterizzate da ottima persistenza, ma al tempo anosmiche per alcune persone,
che non sentono le stesse. Pertanto alcune profumazioni sul dry cloth potrebbero non essere percepite dal cliente finale, con la conseguente percezione di un tessuto finale non profumato. In questo senso è doveroso considerare come la prestazione di numerose profumazioni sia molto influenzata dalla tipologia di tessuto che viene lavata, con risultati prestazionali diversi, per esempio, in caso di tessuti di spugna, magliette di cotone o materiale sintetico. La soluzione ottimale, per il player del settore professionale, sarebbe quella di attingere a profumazioni che possano garantire una resa eccellente su tutte le diverse tipologie di tessuto, impresa non semplice ma che con un accurato lavoro di ricerca e sviluppo può fornire risultati ottimi: le diverse materie prime di profumeria si “ancorano” in maniera differente ai tessuti e, di conseguenza, le performance delle stesse in termini di long lasting ne risentono pesantemente.
FRA g RANZE PER IL BUCATO
SPECIALE HOTELLERIE
UNA SFIDA PER IL GREEN
Anche nel settore delle lavanderie professionali la richiesta di soluzioni green è all’ordine del giorno, la salvaguardia dell’ambiente è diventato un must anche nel settore professionale e pertanto anche il mondo delle lavanderie professionali da tempo si sta orientando in questa direzione. Una soluzione è rappresentata dall’utilizzo di profumazioni e soluzioni 100% naturali, magari realizzate attraverso l’utilizzo di oli essenziali molto performanti. Utilizzare fragranze green, con le diverse accezioni di questo aggettivo, che vanno dal biologico certificato al food grade, permette al player di vantare claim differenti rispetto ai propri competitor, diventando un valore aggiunto da numerosi punti di vista. L’utilizzo di soluzioni naturali comporterà una maggior incidenza della profumazione sull’ammorbidente che si andrà ad utilizzare ma, dal momento che la prestazione olfattiva dell’essenza sarà decisamente differente, basterà adattare la percentuale di impiego per non vedere impattato il costo finale del preparato. La scelta di prodotti detergenti con un’ottica green è importante a livello delle lavanderie professionali, al fine di fornire un service differente, innovativo ed estremamente in trend all’universo delle RSA e delle strutture alberghiere. Gli articoli per il lavaggio più utilizzati all’interno delle industrial laundries non potranno vantare il 100% di naturalità, considerando alcune materie prime chiave della formulazione di un ammorbidente o detersivo dalla chiara matrice sintetica, ma la possibilità di scegliere un ingrediente chiave, come una profumazione in grado di “rispettare” questi desiderata, rappresenta senza dubbio un significativo plus. Un approccio differente e coraggioso verso il mondo del naturale, può portare a indubbi vantaggi da numerosi punti di vista, soprattutto per il settore dell’home care professionale da sempre attento a novità e tendenze.
CAPS DI NUOVA GENERAZIONE: PLASTIC FREE
Le microcapsule rappresentano una tecnologia che, ormai da tempo, ha cambiato il modo di lavare degli italiani, sia nel mondo domestico che all’interno delle lavanderie professionali. A questo proposito è doveroso considerare come siano molteplici le innovazioni e la ricerca
verso questa tecnologia. Originariamente le microcapsule per il mondo ammorbidente erano realizzate partendo da polimeri di natura melamminica, soluzioni che contenevano al loro interno plastica seppur in percentuali limitate. Il progredire della ricerca e sviluppo ha testato caps provenienti da polimeri di origine naturale, con prestazioni inizialmente non paragonabili a quelle delle soluzioni sintetiche e originarie. Le nuove indicazioni di ECHA (European Chemicals Agency) sono quelle di optare per soluzioni
che possano eliminare, a tendere, o ridurre la presenza di microplastiche anche all’interno di prodotti come gli ammorbidenti: per questo motivo la ricerca di soluzioni eco-friendly sta dilagando anche in questo segmento. Le capsule di nuova generazione non saranno disponibili a breve ma le principali fragrance houses stanno lavorando da tempo in questa direzione: soluzioni come polimeri naturali, per esempio a base carragenina, sono in test per verificarne compatibilità con la materie prime delle profumazioni e la loro performance nel tempo, soprattutto in termini di persistenza e prestazione a livello del dry cloth. Un’altra caratteristica imprescindibile sarà quella, se possibile, di aumentare le prestazioni per quanto concerne la resistenza alla fase di manganatura, spesso stressante anche per le caps di vecchia generazione che non resistono a stress termici di tale portata.
KEMIKA e il Progetto Pianeta ALBERGO
Da sempre attenta alle esigenze di un settore in continua evoluzione, com’è quello dell’ospitalità, e considerando il delicato momento che tutto il comparto sta vivendo, riguardo alla lotta al Covid-19, Kemika ritiene che il proprio compito non può esaurirsi nella produzione e commercializzazione di detergenti e disinfettanti destinati alle pulizie, ma deve porsi, tra i propri obiettivi, il fornire alle strutture alberghiere un accurato servizio di consulenza, formazione e addestramento delle figure professionali che svolgono e/o organizzano le operazioni di pulizia all’interno dell’Hotel.
Con questo obiettivo nasce “Pianeta Albergo”, il progetto Kemika che ha l’ambizione di essere il riferimento, non occasionale ma continuo, dove gli attori protagonisti del settore alberghiero possono acquisire preziose informazioni che, trasferite nel loro lavoro quotidiano, permettono di ottenere il massimo rendimento sotto il profilo professionale ed economico.
Il “Progetto Pianeta Albergo” opera con la filosofia dell’intervento fornito “su misura”, vestito sull’esigenza del singolo albergo. Ogni struttura ricettiva ha una sua unicità, una sua realtà, delle sue speci-
fiche esigenze e deve, quindi, essere approcciato di conseguenza. Di seguito la metodologia applicata da Kemika nell’organizzazione e nella pianificazione delle attività di detersione e disinfezione degli ambienti presenti in un hotel:
1. Presa visione della struttura ricettiva per verificare le reali esigenze dell’albergo. In questa circostanza Kemika ha la possibilità di organizzare e svolgere delle prove pratiche e delle dimostrazioni sull’uso dei propri prodotti.
2. Presentazione alla Direzione dell’albergo di una relazione riportante tutte le informazioni necessarie su come deve essere impostato il lavoro quotidiano (manutenzione ordinaria) e le operazioni di pulizia periodica. La relazione riporta un’attenta analisi dei tempi necessari alla detersione e disinfezione delle camere e delle parti comuni. Le camere suddivise per tipologia (standard / Junior Suite / Suite) e le parti comuni verificando l’attività che in quei locali si svolge: hall / sala colazione / sala pranzo / bar. Sempre nella relazione è riportata la spesa giornaliera dei prodotti impiegati, comprese attrezzature, materiali vari ed eventuali macchine.
3. Approvazione, da parte della Direzione alberghiera, di quanto proposto nel Progetto e conseguente pianificazione degli interventi.
4. Addestramento, direttamente in struttura, di tutto il personale addetto alle pulizie con training specifico sul tipo di lavoro che andranno a svolgere.
5. In fase di avvio dei lavori personale Kemika è presente per verificare l’esecuzione corretta delle procedure predisposte.
6. Dopo 30 giorni dall’avvio dei lavori viene pianificato un primo intervento di controllo sullo stato degli ambienti con la verifica della corretta applicazione del sistema operativo da parte degli addetti.
7. Dopo 60 giorni dal primo intervento, secondo sopralluogo di verifica dello stato dei lavori e di corretta applicazione delle metodologie operative da parte degli addetti.
8. Una volta l’anno, check up completo per l’ordinaria presa visione dello stato della struttura ricettiva, con controllo del costo manodopera, prodotti, attrezzature, materiali vari.
Per chiedere supporto al Team Kemika: info@kemikaspa.com www.kemikagroup.com
KROLL. Oltre 40 ANNI di cosmesi ecosostenibile
Tradizione ed innovazione al servizio dell’igiene quotidiana nel massimo rispetto ambientale, questo è nel DNA di Kroll, azienda che da più di 40 anni opera nel settore della cosmetica e in particolare nei prodotti Lavamani Professionali, Saponi Liquidi e Foam, Detergenti per il Corpo e Creme protettive per Mani.
Già nel 1986, quando la sensibilità e l’attenzione per le tematiche ambientali non erano ancora così forti come oggi, Kroll aveva già sentito il bisogno di intraprendere una strada diversa e di lavorare con un approccio più “a misura d’uomo e della natura”. Le parole chiave da allora sono: materie prime di origine naturale vegetale da fonti rinnovabili, alta qualità e innovazione continua.
“Quando immaginiamo nuovi prodotti - sottolinea Danilo Montellato fondatore di Kroll - il nostro obiettivo è approdare a soluzioni alternative, mai proposte al mercato da nessun’altra azienda, superando ogni forma di standardizzazione. Già nel 1992 Kroll aveva formulato un sapone mani con Perossido d’Idrogeno (acqua ossigenata) che si chiamava Asuinoxil, ma i tempi non erano ancora maturi. Oggi, l’esigenza di un’igienizzazione sicura ed ecosostenibile ci ha portato a riformulare completamente il pro-
dotto che avevamo presentato alla fiera Pulire nel 1993 e a innovare il settore dei Gel Idroalcolici, proponendo una Cremagel Mani igienizzante ed idratante con Perossido d’Idrogeno”. Asuiloxy® Cremagel Mani ha una concentrazione garantita di perossido d’idrogeno e alcol, che assicura un’elevata azione igienizzante e battericida come certificato dal Test UNI EN 1276:2019.
Il test verifica l’efficacia del prodotto su 4 ceppi, batteri gram+ e gram-, lieviti e funghi, misurando la riduzione della carica batterica dopo 60 secondi di contatto.
È un prodotto differente da un tradizionale gel idroalcolico in quanto completa l’azione igienizzante con una ottima attività idratante, non unge e non appiccica pertanto si può utilizzare ogni qualvolta si necessita di un’igiene profonda e sicura, o come semplice precauzione, per sé e per gli altri. È risaputo che l’utilizzo frequente di un gel idroalcolico secca la pelle, specialmente nei periodi freddi,
mentre l’azione idratante di Asuiloxy® Cremagel Mani assicura una pelle morbida anche in situazioni climatiche estreme. Il prodotto è dermatologicamente testato.
“Abbiamo deciso - conclude Montellato - di orientarci su un principio attivo PT1 che potesse assicurare nello stesso tempo efficacia ed ecosostenibilità. L’acqua ossigenata (H2O2) è efficace contro numerosi microorganismi (batteri, lieviti, funghi e virus) e l’attività antimicrobica è legata alle sue proprietà ossidanti, che causano danni irreversibili agli agenti contaminanti. La sua elevata ecosostenibilità, a differenza di altri principi attivi, è la capacità di decomporsi rapidamente e naturalmente in acqua e ossigeno a zero impatto ambientale, quindi risulta completamente biodegradabile”. Ora con la certezza testata dell’efficacia battericida e la rapidità della biodegradabilità del principio attivo si fondono in un unico nome Asuiloxy® Cremagel Mani www.kroll-amkro.com
DOSATORE
ALADIN imposta i tuoi CONSUMI, Aladin garantisce il RISULTATO
Il Sistema Aladin, votato al green e al risparmio, si pone l’obiettivo di ottimizzare la diluizione e l’uso dei detergenti. Esso permette, infatti, una mirata valutazione dei consumi in funzione di tutte le operazioni di pulizia previste nei cantieri. I vantaggi assicurati dall’impiego di Aladin sono molteplici: a partire dalla notevole riduzione degli stock di prodotti chimici giacenti in magazzino e del numero delle consegne presso i cantieri. Un fondamentale plus garantito da Aladin è il controllo: non solo dei consumi, in generale, sulla base delle operazioni programmate in ogni cantiere, ma anche delle diverse tipologie di prodotti in esso impiegate. Si tratta di un sistema di cleaning sicuro per l’operatore poiché la corretta diluizione del prodotto, garantita dal sistema, permette un miglioramento o eliminazione della simbologia di pericolo da detergente super concentrato a prodotto pronto all’uso.
Ultima nata in casa Arco Chimica: Aladin Dose. Un macchinario che permette varie diluizioni del medesimo prodotto in base alle operazioni di pulizia previste nel cantiere. Una tecnologia di diluizione che occupa pochissimo spazio e la versione predisposta per il fissaggio a muro pesa solo 4kg. Macchinario economicamente competitivo rispetto all’offerta presente sul mercato dei sistemi di dosaggio a basso ingombro. Aladin Dose viene consegnata già con la combinazione di diluizioni richieste dal cliente e non necessita di allacciamento idrico.
Soluzione ideale per alberghi, ospedali, studi medici, palestre, case di cura, scuole e università e attività commerciali in genere, Aladin Dose si attiva esclusivamente con i prodotti della linea Aladin di Arco. La gamma prodotti offre l’opportunità di sviluppare un piano di cleaning green a 360° grazie a prodotti certificati Ecolabel e a impatto zero.
Aladin è disponibile in quattro modelli: Aladin GT1, Aladin GT5, Aladin Pack e Aladin Dose.
info@arcochimica.it www.arcochimica.it
Oggi sul MERCATO
Tecnologia, ricerca, sviluppo: le ultime dal mondo del cleaning
MARKA, NATURAL ECOLABEL PER UN MONDO PIÙ ACCOGLIENTE
Marka, brand di MK spa, offre la sua gamma Natural Ecolabel. Una gamma di prodotti formulati con materie prime di origine vegetale e pack con il 50% di HDPE riciclato proveniente dai rifiuti domestici post consumo. I prodotti Natural Ecolabel sono stati sottoposti a test prestazionali comparati con i prodotti tradizionali più performanti di Marka e con i leader di mercato, risultando fino a 5 volte più efficaci. Marka Natural Ecolabel è ideale per il mercato Hotellerie grazie al suo basso impatto ambientale, considerevolmente inferiore rispetto a quello che si otterrebbe con l’utilizzo di prodotti tradizionali. La gamma copre i principali ambiti applicativi: dal lavaggio stoviglie con NATURAL LVS e NATURAL BRILL, alle superfici con NATURAL DEGREASER e NATURAL
DISPENSER NO-TOUCH BY PAPERDÌ
Soavex
Professional è il nuovo sistema di dispensazione by Paperdì pronto a soddisfare le crescenti esigenze del mercato in termini di garanzia d’igiene, costo d’uso e autonomia.
Una gamma completa di dispenser no-touch dal design moderno, tecnologica e pratica. Soluzione ideale per garantire concreti benefici al business dei clienti combinando massima efficienza, elevata autonomi e controllo dei costi.
www.paperdi.it
MULTIGLASS, fino ai pavimenti con NATURAL FLOOR e al bagno con NATURAL BATH e NATURAL WC. Natural Ecolabel di Marka rappresenta la soluzione ideale per implementare attività di cleaning con alte performance, con uno sguardo al futuro e tutelando l’ambiente. www.markacleaning.com
MOP INTELLIGENTE
Hygenia presenta Hy-henio, il primo mop che consente di analizzare le prestazioni e sapere con precisione quanti metri quadri sono stati lavati. È un componente hardware che trasforma la mop in un sistema in grado di catturare l’effettiva attività di pulizia svolta all’interno di una struttura. Utilizzando un set specializzato e ottimizzato di sensori e algoritmi dedicati, Hy-genio fornisce informazioni in tempo reale per costruire analisi e modelli predittivi. La trasmissione dati avviene tramite rete Wi-Fi per garantire una maggiore velocità e sicurezza nel trasferimento. www.hygenio.it
GLI STRUMENTI DEGLI ESPERTI ALLA PORTATA DI TUTTI
Gli strumenti degli esperti sono finalmente al servizio di tutti grazie a Uni Junior, il sistema semiprofessionale di TTS progettato per rendere facile e veloce la pulizia delle superfici orizzontali e verticali, garantendo al tempo stesso la massima igiene. Uni Junior permette infatti di agganciare e sganciare il ricambio senza alcun contatto con le mani, evitando la pericolosa diffusione di virus e batteri. La soluzione di TTS racchiude la tecnologia del sistema professionale Uni System, offrendo molteplici vantaggi: nessuna procedura macchinosa, nessuno sforzo di schiena e articolazioni e nessun contatto con lo sporco.
www.ttsystem.com
MARKA, LA DISINFEZIONE NEL MONDO HOTELLERIE
DISINFETTARE significa distruggere o inattivare il carico microbiologico presente sulle superfici, mediante l’utilizzo di soluzioni disinfettanti. Il processo di disinfezione è successivo a quello di pulizia e sanificazione, e rappresenta un’attività imprescindibile, soprattutto nel mondo Hotellerie, dove clienti e collaboratori testimoniano un forte bisogno di essere protetti e al sicuro. Marka, brand di MK spa, offre la sua gamma Disinfettanti. Una gamma di prodotti, autorizzati dal Ministero della Salute come Biocida o Presidio Medico Chirurgico, che copre i principali ambiti applicativi: dalle superfici lavabili alle superfici dure, dal bagno alla disinfezione delle mani. Marka, con i suoi disinfettanti SANISPRAY, SANIGEL HG, CLORO SPRAY, CLORO GEL, CLOR 300 e WC CLORO GEL, è la soluzione ai bisogni di protezione e sicurezza. Marka è PROTEZIONE PROFONDA PROFESSIONALE. www.markacleaning.com
NUOVISSIMA GAMMA DI ASPIRATORI PROFESSIONALI COMAC
Comac offre una soluzione di aspirazione professionale in qualsiasi ambiente grazie alla nuova gamma di aspiratori professionali. Quindici nuovi modelli maneggevoli e robusti pensati per offrire grande versatilità e rispondere a diverse esigenze e applicazioni: dalla pulizia degli ambienti all’aspirazione di residui solidi e liquidi. Gli aspiratori CA Dry e CA Wet&Dry sono dotati di robusti serbatoi in acciaio, polipropilene o polietilene, con una capacità che va da 13 a 110 litri. Disponibili con uno, due o tre motori, risultano essere estremamente versatili per adattarsi a qualsiasi tipo di aspirazione, diventando così la scelta ideale negli ambienti del settore Ho.Re.Ca. www.comac.it
Professional cleaning for everyone
Nessun contatto con lo sporco Nessuna procedura macchinosa Nessuno sforzo di schiena e articolazioni MASSIMO CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE CROCIATA www.ttsystem.com
TOUCH FREE
SPECIALE HOTELLERIE
ASPIRAPOLVERE FV-CART DI FIMAP
L’aspirapolvere a batteria FV-CART di Fimap è un modello professionale a trolley potente e maneggevole, indicato per gli interventi in cui è necessario muoversi e spostarsi spesso da un ambiente all’altro. È alimentato da una batteria al litio che garantisce massima libertà di movimento, senza essere vincolati da un cavo, e massima disponibilità, in quanto lo si può ricaricare in qualsiasi momento così da averlo sempre pronto all’uso. È dotato di un set completo di accessori a bordo, con cui risolvere in modo pratico e comodo diverse esigenze di pulizia. Con le ruote saliscale il trasferimento è facile anche in presenza di gradini. È dotato di un doppio sistema di filtrazione che comprende un filtro a sacchetto in carta ad alto filtraggio e un filtro in tessuto. Si può aumentare ulteriormente l’efficienza di filtrazione con il filtro Hepa optional che assicura il filtraggio anche delle polveri più sottili.
www.fimap.com
ZERO ALONI SULLE SUPERFICI
Il detergente Itidet 40 spray professional è, lo dice chi lo usa, il prodotto pulitore per vetri, specchi e superfici lavabili più efficace sul mercato. La semplicità nella stesura, la rapidità nella rimozione dello sporco, la velocità nell’asciugatura e l’assenza assoluta di aloni sono le sue caratteristiche principali. Toglie rapidamente macchie, impronte, ingiallimento dovuto al tabacco, grasso, sporco e tracce di insetti. Ideale per vetri, specchi, cristalli, laminati plastici e inox in tutti gli ambienti. La speciale formulazione evita aloni o film iridescenti a basse temperature. Senza silicone. Consigliato per il settore alberghiero.
www.itidet.it
SYNCLEAN, ACCESSORI E RICAMBI MACCHINE
La società Synclean è da 25 anni nel settore della pulizia professionale e partner delle migliori case produttrici di macchine e accessori. È un’azienda moderna e dinamica ma con un’esperienza di alto livello e un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale. Nel suo listino, è possibile trovare: motori aspirazione diretti/ periferici/tangenziali, l’azienda è infatti distributrice ufficiale AMETEK; motori per aspirapolveri e impianti centralizzati; turbine soffianti; gomme tergipavimento e paraspruzzi; dischi abrasivi; batterie e caricabatterie; accessori per aspirapolvere; spazzole per lavasciuga, spazzatrici e monospazzole; ricambi originali.
www.syncleanservice.com
UN NUOVO BRAND PER LA RUBINO CHEM
Olè RESSENZA è il nuovo brand della Rubino Chem, identificativo del formulato polifunzionale ad alta concentrazione con spiccata azione igienizzante e a pH neutro utilizzato per detergere, rimuovere germi e batteri con azione meccanica, spolverare, profumare e deodorizzare ambienti e superfici.
Come Olè ESSENZA lanciato nel 2002, Olè RESSENZA è stato progettato per rispondere alle necessità degli utilizzatori professionisti. Il marchio registrato Trademark e il formulato hanno mantenuto nel tempo la peculiare alta qualità e identità riconosciuta e apprezzata dai clienti utilizzatori finali. Un’icona che nome e funzioni legano da sempre all’universo del cleaning e dei clienti più esigenti.
www.rubinochem.it
PAROLA D’ORDINE: TERGIPAVIMENTO
L’elemento distintivo della baby 43 è il tergipavimento. La macchina è infatti dotata di un sistema che permette la rotazione completa del tergipavimento sia verso destra che verso sinistra, consentendo l’asciugatura anche durante la manovra di retromarcia. Disponibile anche con batterie Litio, assicura un tempo di utilizzo di oltre un’ora e mezza nelle normali condizioni di lavoro e, grazie al ridotto livello di auto-scarica, sono limitati anche i problemi legati alla sicurezza della batteria qualora non dovesse essere sempre disponibile una pronta ricarica. È possibile equipaggiare la macchina anche con il generatore di ozono, potendo così sanificare senza detergente anche ambienti molto stretti come uffici, classi scolastiche e ristoranti.
I.C.E.FOR, l’importanza della SANIFICAZIONE delle camere
In hotel è necessario prestare particolare attenzione all’igiene durante la fase di rifacimento delle camere. Ogni nuovo ospite che prende possesso di una camera d’albergo è potenzialmente un nuovo rischio di contaminazione delle superfici e per questo motivo vanno adottate tutte le procedure utili a evitare possibili contagi da contatto.
Fino allo scorso anno, spesso si tendeva a minimizzare questo problema, ma con i protocolli anti Sars-CoV-2 è decisamente salito il livello d’attenzione da parte del personale alberghiero.
I.C.E.FOR, sempre attenta alla prevenzione delle infezioni, soprattutto nei luoghi di lavoro, oltre ai comuni detergenti per la pulizia degli ambienti, dispone di una vasta gamma di prodotti disinfettanti registrati al Ministero della Salute come Presidio Medico Chirurgico.
Il trattamento igienico di cuscini, materassi, tendaggi, poltrone, interno armadi, comodini, bocchette di aerazione, maniglie, interruttori, cestini rifiuti, cesti della biancheria e telefoni, rappresenta un passaggio obbligato ogni qualvolta si procede al rifacimento delle camere. È molto importante conoscere come applicare il prodotto correttamente e I.C.E.FOR, a tal scopo, ha realizzato un doppio formato di Bromospray Aerosol, al fine di rendere più efficace l’azione del prodotto in ogni area della camera.
Il primo formato è una bombola da 400 ml con una classica valvola erogatrice e il secondo formato una bomboletta da 150 ml con valvola denominata “one-shot” a svuotamento totale. L’utilizzo di entrambi i formati porta a ottenere un risultato ottimale, che garantisce agli ospiti un elevato livello di sicurezza.
Non risulta sufficiente arieggiare con regolarità la camera e cambiare la biancheria da letto, perché i minuscoli acari, batteri e virus oltrepassano i tessuti e si vanno a insinuare sul materasso e all’interno dei cuscini. L’utilizzo di Bromospray Aerosol da 400 ml, debella gran parte di ogni forma patogena presente nei tessuti e all’interno di materassi e cuscini. Completano le aree di intervento le piccole superfici, quali maniglie, interruttori e telefoni etc. La bombola da 150 ml è consigliato utilizzarla tutte le volte che l’ospite lascia la stanza definitivamente, lasciando posto al successivo ospite. Durante questo intervallo, gli addetti alle pulizie dovranno intervenire con una preliminare azione di pulizia delle superfici e tessili e poi appoggiare al centro della camera la bomboletta. Si consiglia di aprire leggermente una finestra, al fine di non isolare totalmente l’ambiente e poi schiacciare il tasto della valvola one-shot, uscire dalla stanza e chiudere la porta. Dopo
DISINFETTANTE SPRAY
Nella gamma, si evidenzia il BROMOSPRAY AEROSOL – PMC n. 18898 Disinfettante spray per superfici e ambienti, a base didecildimetilammonio cloruro e alcool isopropilico, che consente una rapida disinfezione di ambienti a elevata frequentazione.
MA COME VENGONO UTILIZZATI I DUE FORMATI DA 400 E 150 ML?
Con la bombola classica da 400 ml si possono trattare le aree di intervento più disparate, è pensato in particolare per l’applicazione su materassi e cuscini.
pochi minuti, a esaurimento della bombola, la soluzione disinfettante sarà distribuita su tutte le superfici, lasciando un velo di prodotto che agirà in pochi minuti. Al termine del trattamento, indicativamente dopo 10/15 minuti, si consiglia di aerare la stanza aprendo almeno una finestra. INFO SU ICEFOR.COM
LAVASCIUGA compatta con FILTRO HEPA
4CleanPro presenta un sistema che permette di operare in strutture dedicate all’accoglienza, con la massima efficienza e sicurezza non solo per il pubblico ma anche per gli operatori che lo utilizzano quotidianamente.
Il sistema è un carrello che dispone di lavasciuga pavimenti - MIRA 40 HEPAcon batterie al litio e filtro Hepa, monospazzola a batteria con autonomia 4 ore per superfici e pavimenti e attrezzatura innovativa manuale per lavaggio pavimenti e superfici con monouso o microfibre. In un solo metro quadro e con il solo l’utilizzo di una unità operativa, si possono effettuare operazioni ordinarie e straordinarie, avendo a disposizione tutto l’occorrente.
Il sistema, studiato ergonomicamente, permette all’operatore di spostarsi anche a pieno carico, con una percezione di peso simile a un normale carrello delle pulizie.
MONOSPAZZOLA MIRA
La caratteristica più interessante di MIRA è la grandezza minuta: piccola, agile e dotata di un manico snodato, strumento ideale per raggiungere con facilità gli spazi angusti. Per questo motivo, ha riscontrato un grande successo in hotel, negozi, ristoranti, bar e cucine, tutti i luoghi in cui la pulizia deve essere assicurata con assoluto rigore. L’acciaio Inox con cui è stata costruita MIRA, la rende un prodotto robusto e durevole nel tempo. MIRA HEPA, è nata per fare fronte alle richieste del mondo ospedaliero, un macchinario della stessa tipologia personalizzata con filtro HEPA (classe H13). Quest’ultimo trattiene eventuali microrganismi presenti nell’aria assorbita, senza rigettarli nell’atmosfera durante la fase di pulizie. 4CleanPro propone ai clienti anche uno strumento dotato di luci led ultraviolette
per smaltire successivamente il filtro, che potrebbe essere contaminato dopo il suo utilizzo.
Abbinata a Mira Hepa, si possono acquistare anche molti altri prodotti, come la stazione ricaricabile o il serbatoio di ricambio. Un altro grande vantaggio di questa macchina è sicuramente la possibilità di utilizzare spazzole di colorazione differenti, in modo da pulire ogni area con una strumentazione propria.
La macchina dispone di una serie di accessori per rispondere a tutte le esigenze di utilizzo, è anche una macchina IBRIDA in quanto può lavorare sia con la sua batteria al litio che fornisce più di un ora di autonomia oppure può essere sostituita la batteria con un alimentatore a corrente alternata 220 volt per un’autonomia infinita.
Senza poi dimenticare che 4cleanpro garantisce le sue macchine per 24 mesi.
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