Dimensione Pulito Marzo 2020, Speciale Cantieri

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CORONAVIRUS

Misure per limitare e rallentare la diffusione del virus

SICUREZZA

Il corretto uso dei Dispositivi di Protezione Individuale

SANIFICAZIONE

L’igiene delle superfici elimina i rischi infettivi

FORMAZIONE

Diffondere la cultura del pulito

UN PERCORSO FORMATIVO PER LA CULTURA DEL PULITO
ANNO 29 n. 2 marzo 2020 ISSN: 2612-4068 www.dimensionepulito.it
SPECIAL E CANTIERI

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SOMMARIO

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Coronavirus: prevenzione, igiene, sanificazione, sicurezza per gli operatori a cura di Cristina Cardinali

■ VIII

Contenere la diffusione del virus

■ XII

Misure protettive e prevenzione dei rischi

■ XVIII

Sicurezza nelle lavanderie Marcello Falvo

■ XX

Protezione delle vie respiratorie

■ XXVI

Igiene delle superfici XXX

FORMAZIONE

Linea Guida L’azienda nell’azienda Mauro Martini

XL INTERVENTI

Pulizia professionale delle pavimentazioni industriali

XLVII

Rigenerare il gres Costantino Zanatta

LII

RUBRICA

Oggi sul mercato

02/2020 | DIMENSIONE PULITO VII S SPECIALE CANTIERI /
VIII XII XXVI XX

CONTENERE la diffusione del virus

Il nuovo coronavirus si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, è importante dunque che vengano applicate misure di igiene e misure di distanziamento sociale per limitare e rallentare la diffusione del virus

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: COVID-19 (dove CO sta per corona, VI per virus, D per dise ase e 19 indica l’anno in cui si è manifestata). Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano, ma non sviluppano sin tomi né malessere. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti. La via di trasmissione da temere è

soprattutto quella respiratoria, anche se il virus può sopravvivere sulle superfici alcune ore (ancora in fase di studio).

MISURE DI IGIENE

Oltre alle indicazioni di starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso imme diatamente dopo l’uso è sempre utile ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. L’uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. Per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).

Disinfezione e lavaggio delle mani

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infe

zione. Ci si deve lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possi bile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentra zione di alcool di almeno il 60%).

Utilizzo mascherine

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e si presentano sintomi quali tosse o starnuti o se ci si prenda cura di una persona con sospetta infe zione da nuovo coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Indicazioni su come utilizzare la mascherina:

Cristina Cardinali
VIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 S ATTUALITÀ SPECIALE CANTIERI

■ prima di indossare la masche rina, lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica

■ coprire bocca e naso con la mascherina assicurandosi che sia integra e che aderisca bene al volto

■ evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa, se si tocca, lavarsi le mani

■ quando diventa umida, sostituirla con una nuova e non riutilizzarla;

■ togliere la mascherina prenden dola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettarla immediatamente in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani.

MISURE DI DISTANZIAMENTO SOCIALE

Ai provvedimenti come la promo zione di una maggiore igiene delle mani o l’utilizzo di mascherine sono stati previsti altri interventi di distanziamento sociale, com l’isola mento dei pazienti, l’individuazione e la sorveglianza dei contatti, la quarantena per le persone esposte, la chiusura delle scuole e dei luoghi di lavoro, l’adozione di metodi per lezioni scolastiche/universitarie e lavoro a distanza. Rientrano in questo tipo di misure i provvedi menti che limitano l’assembramento di persone, come le manifestazioni sportive, fino ad arrivare alla restri zione dei viaggi internazionali.

LA MALATTIA

I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ‘60 e sono noti per infettare l’uomo e alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infet tare l’uomo:

■ Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore;

■ altri Coronavirus umani (Betaco ronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).

Nuovo coronavirus

Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identi ficato nell’uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (preceden temente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

SARS-CoV-2

Il virus che causa l’attuale epide mia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome, un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.

COVID-19

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus si chiama COVID-19.

A cosa servono

Le misure di salute pubblica intro dotte in questi giorni hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, con un picco di casi concentrata in un breve periodo di tempo iniziale che è lo scena rio peggiore durante un’epidemia per la sua difficoltà di gestione. Le

misure indicate dalle autorità, per essere efficaci, vanno seguite nella loro totalità. Per quanto riguarda gli effetti delle cosiddette misure di “distanziamento sociale”, il loro effetto può essere riassunto nel gra fico che segue, tratto da una pub blicazione dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).

La curva con il picco più alto rap presenta l’evoluzione teorica dei casi in assenza di misure. L’obiettivo del distanziamento sociale, soprat tutto in una situazione come quella attuale in cui non ci sono interventi farmacologici attuabili, è ridurre la velocità di diffusione del virus, spo stando in avanti nel tempo il picco epidemico e riducendone l’altezza, di fatto ‘spalmando’ i casi su un arco temporale più lungo, allegge rendo così la pressione sul sistema sanitario.

Fonti: Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, OMS.

02/2020 | DIMENSIONE PULITO IX

Pulizia professionale: un settore di primaNECESSITÀ

L’emergenza sanitaria in atto pone l’accento sul decisivo ruolo delle imprese di pulizia professionale in tema di sanificazione e decontaminazione degli ambienti

In una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Protezione Civile, al Ministero della Salute e all’I stituto Superiore di Sanità, Afi damp, associazione nazionale dei fabbricanti e rivenditori dei prodotti e delle tecnologie per la pulizia pro fessionale (macchine, attrezzature, prodotti chimici e carta), chiede un maggiore coinvolgimento decisio nale e una maggiore attenzione nei

confronti delle imprese di categoria. Afidamp sottolinea il ruolo fonda mentale cui è chiamata l’industria della pulizia professionale nella drammatica situazione che il Paese sta attraversando, stante la cen tralità dell’igiene personale e della sanificazione e decontaminazione degli ambienti per la tutela della salute pubblica.

La lettera firmata dal Presidente, Giuseppe Riello, e dal Segretario Nazionale, Stefania Verrienti, pone in evidenza come tutte le imprese della filiera, tra mille avversità (soprattutto per le industrie chimi che, per via della difficoltà di reperi mento di materie prime, packaging e imballi), stanno producendo il massimo sforzo per garantire le forniture negli abnormi quantitativi e nei tempi ristretti imposti dalla grave emergenza sanitaria in atto. Fondamentale anche l’apporto umano delle migliaia di lavoratrici e lavoratori delle industrie del settore, che stanno rispondendo con piena consapevolezza e con il massimo impegno, dando grande prova di solidarietà e di spirito di sacrificio. L’associazione evidenzia però come

nei recenti provvedimenti adottati ai fini del contenimento del contagio da Covid-19, il settore della pulizia professionale non sia stato menzio nato tra quelli di prima necessità (mentre lo sono, oltre al settore medico e farmaceutico, il settore assicurativo e quello bancario). Si chiede dunque un maggior coin volgimento del settore della pulizia professionale, capace di rispondere con competenza e rapidità alle esi genze del Paese. ■

Giuseppe Riello, Presidente Afidamp
S ATTUALITÀ X DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

GRAZIE A TUTTI

GLI OPERATORI DELLE IMPRESE DI PULIZIA NEGLI OSPEDALI

Oltre a ringraziare medici e infermieri per il grande impegno riguardo al coronavirus la redazione di Dimensione Pulito vuole ringraziare anche il perso nale che fa le pulizie nelle strutture sanitarie, che merita il riconoscimento di tutti.

Il lavoro di pulizie negli ospedali è raddoppiato e anche loro corrono gli stessi rischi di medici e infer mieri. È la squadra degli “invisibili”, che lavora per pochi euro all’ora, ma esistono e sono indispensabili. Anche loro in primissima linea. Perché se il virus non si propaga è anche grazie a loro, perché ogni ambu lanza che arriva con un sospetto o conclamato caso di Covid 19, viene rigorosamente e minuziosamente pulita e disinfettata da loro.

Stanno facendo turni massacranti insieme a medici, infermieri e volontari, sono dei piccoli grandi eroi. Grazie a tutti, grazie di cuore!

Misure straordinarie di pulizia in risposta al CORONAVIRUS

Oltre la fattiva colla borazione dei citta dini, la sanificazione straordinaria degli ambienti pubblici per frenare l’emergenza.

Al fine di contenere la diffusione del coronavirus il Ministero della Sanità ha emanato 10 regole fondamentali a cui ogni cittadino deve attenersi per arginare il contagio. Tra queste ricordiamo di lavarsi frequentemente le mani utilizzando soluzioni idroal coliche e di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Un decalogo che coinvolge compor tamenti della vita di tutti i giorni, ma che in questo specifico momento diventano fondamentali. Non a caso

la pulizia straordinaria di autobus, tram, metro e treni sono oggetto di disposizioni da parte delle auto rità competenti. Dalla sanificazione quotidiana e potenziata delle cabine di guida a quella straordinaria delle superfici a contatto con il pubblico, dalle soluzioni di gel igienizzante lavamani da distribuire al personale e alla clientela, all’utilizzo di prodotti germicidi a base di cloro general mente ad uso ospedaliero. Interviene Magda Lucchesini, della direzione vendite di Indu strie Celtex: “Purtroppo abbiamo ricevuto moltissime richieste per i dispenser igienizzanti e panni sanificanti a marchio Temdex, oltre che per gli asciugamani in carta. In

questo momento difficile ricorrere al monouso sembra essere la solu zione più igienica per proteggere noi stessi e gli altri”. ■

www.industrieceltex.com

Magda Lucchesini, Direzione Vendite Industrie Celtex
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XI

Misure PROTETTIVE e prevenzione dei rischi

La conoscenza dei luoghi e delle procedure di lavoro, così come il rispetto degli obblighi normativi, sono indispensabili per fare prevenzione

Il settore dei servizi di pulizia si caratterizza per ritmi di lavoro intensi e attività svolte spesso in spazi limitati, con un’attenzione non sempre sufficiente nei confronti delle misure di prevenzione, dalla valutazione dei rischi, alla forma zione partecipata dei lavoratori fino all’uso di dispositivi di protezione, tutti aspetti che contribuiscono a compromettere la sicurezza degli operatori coinvolti.

La sicurezza sul lavoro va intesa come un “sistema integrato”, in cui si deve adottare ogni mezzo e ogni informazione – e la diffusione delle stesse - per tutelare la sicurezza del lavoratore.

Quando si pongono situazioni che di per sé non garantiscono un’ade guata sicurezza, è necessario prov vedere scegliendo attrezzature che possano garantire condizioni di lavoro sicure: la priorità viene data alle misure di protezione collet tiva rispetto a quelle di protezione individuale, se poi queste risultano insufficienti, subentra l’obbligo di ricorrere ai dispositivi di protezione individuale.

DPI

Per dispositivo di protezione indi viduale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore per proteggerlo contro i rischi pre

senti nell’attività lavorativa, suscet tibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonchè ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

Non sono, invece, dispositivi di pro tezione individuale gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteg gere la sicurezza e la salute del lavo ratore.

I DPI svolgono un ruolo fondamen tale nella prevenzione degli infor tuni e devono essere usati in modo appropriato, dato che rappresen

tano l’ultimo baluardo protettivo rispetto al rischio residuale, dopo l’applicazione dei sistemi di prote zione collettiva.

Sono necessari per evitare o ridurre

i danni conseguenti a eventi acci dentali o per tutelare l’operatore dall’azione nociva di agenti dannosi presenti nell’attività lavorativa.

I dispositivi di protezione indivi duale devono:

■ essere conformi alle norme pre viste nel D.Lgs 4 dicembre 1992 n. 475; possedere le certifica zioni previste e la marcatura CE;

S SICUREZZA XII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

■ essere accompagnati da chiare istruzioni di impiego in lingua italiana;

■ essere adeguati ai rischi da pre venire, senza comportare di per sé un rischio maggiore;

■ essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;

■ tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;

■ poter essere adattati all’utilizza tore secondo le sue necessità.

SCEGLIERE I DPI

Parlando di dispositivi di prote zione individuale, c’è da fare qual che considerazione: non possono garantire una sicurezza totale, limi tano alquanto mobilità, visibilità e, spesso, possono anche, magari per il loro peso, provocare affati camento. È quindi determinante scegliere un dispositivo che abbia i requisiti per ridurre al minimo i disagi e offrire un’adeguata prote zione.

Protezione delle mani

I guanti professionali monouso sono realizzati in diversi materiali per sod disfare sia le diverse esigenze dell’o peratore sia le diverse tipologie di lavoro. Presentano caratteristiche e prezzi differenti, è quindi opportuna una valutazione costo-beneficio. Il minor costo è quello del guanto in lattice naturale lubrificato, poi quello in lattice naturale senza pol vere e quindi il nitrile. Il guanto in lattice di gomma naturale senza polvere, che è un guanto di deriva zione medicale, a ridotto contenuto proteico, ovvero a basso contenuto di allergeni per il processo di alo genazione a cui viene sottoposto, è consigliabile ai soggetti sensibili alle irritazioni, nelle situazioni di lavoro in cui la presenza della pol vere lubrificante è problematica o sconsigliata. Il guanto si caratterizza per l’ottima sensibilità tattile ed è molto confortevole, in quanto l’uni formità dello spessore sulle dita e la superficie esterna microruvida per mettono una manipolazione sicura in ambiente bagnato.

Nel settore delle pulizie industriali, fra le diverse tipologie di guanti, il guanto riutilizzabile realizzato in lat tice di gomma naturale con doppia immersione e felpato internamente si caratterizza per l’elevato comfort dato dalla felpatura interna, e l’alta resistenza a detergenti e detersivi anche concentrati, dovuta al doppio strato di lattice di gomma naturale. Il doppio strato di lattice conferisce inoltre un buon isolamento termico da fonti fredde e una buona resi stenza all’usura. La finitura esterna a nido d’ape in rilievo consente poi un’ottima presa.

Protezione delle vie respiratorie

Nell’ambito della difesa da polveri, nebbie, fumi, gas e vapori la prote zione delle vie respiratorie, prevede versioni di maschere usa e getta e riutilizzabili.

Una corretta adesione riduce la pro babilità di perdite verso l’interno, mentre l’introduzione nei respiratori usa e getta della valvola di espira zione, comporta la riduzione della resistenza respiratoria e un aumento del comfort da parte dell’utilizza tore (riduzione di calore, umidità e CO2 espirata).

Abbigliamento da lavoro usa e getta

Particolarmente indicati per l’uti lizzo nelle pulizie industriali sono gli indumenti in tessuto non tessuto, capi d’abbigliamento usa e getta ideati e creati per proteggere da sostanze chimiche.

Per la protezione generica sono disponibili la tuta intera, il camice o lo spezzato giubbetto più pan talone. Per una protezione ancora maggiore, in presenza di polveri pericolose ultrafini o contro spruzzi o acidi, sono disponibili invece le tute con cerniera centrale ricoperta, cappuccio ed elastici in vita, ai polsi e alle caviglie, che garantiscono una tenuta ermetica. Differente può essere il rivestimento esterno, poli merico, con speciale film protettivo, a seconda delle esigenze e del tipo di utilizzo.

ABBATTERE LA CONTAMINAZIONE MICROBICA

Il lavaggio delle mani con il sapone è una delle misure più efficaci e meno costose per prevenire malat tie infettive trasmissibili. Avere le mani pulite significa limitare la dif fusione di microrganismi patogeni come virus e batteri.

Le mani sono un ricettacolo di germi, di cui il 20% sono microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza provocare danni. Ma a questi germi possono aggiungersi virus e batteri che sono nell’aria o con cui si viene in contatto toc cando le diverse superfici. Trovando un ambiente favorevole, i germi si annidano e proliferano e possono trasmettersi da un soggetto all’altro.

Principali tecniche

di lavaggio delle mani

L’igiene delle mani può essere fatta con modalità e prodotti diversi a seconda della mansione che si deve svolgere.

Le principali tecniche che riguar dano chiunque sia a contatto con un malato sono:

1. Lavaggio sociale o igienico: ha lo scopo di eliminare lo sporco visi bile e rimuovere i germi patogeni, con l’aiuto di acqua e sapone deter gente, possibilmente liquido. È necessario lavare le mani quando sono visibilmente sporche (di sangue o di altri liquidi biologici), dopo l’uso dei servizi igienici, prima di manipolare farmaci e prima di preparare o servire alimenti.

Il lavaggio sociale deve durare da non meno di 40 ai 60 secondi.

Per l’esecuzione corretta occorre:

■ aprire il rubinetto con la mano, il gomito o il piede

■ bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida

■ applicare una dose di sapone sul palmo della mano e insaponare uniformemente mani e polsi con sapone liquido detergente in dispenser

■ dopo aver insaponato le mani per almeno 15 secondi sciac quare abbondantemente

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XIII

SPECIALE CANTIERI

■ asciugare con asciugamani monouso in tela o carta assor bente fino a eliminare l’umidità residua

■ chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciugamano.

2. Lavaggio antisettico: ha lo scopo di eliminare i germi patogeni pre senti sulle mani, attraverso l’uso di acqua e detergenti contenenti un agente antisettico; i più utilizzati sono clorexidina gluconata, iodofori triclosan.

Anche questo tipo di lavaggio è adatto prima di manipolare farmaci o preparare il cibo e deve durare dai 40 ai 60 secondi.

Per l’esecuzione corretta occorre:

■ aprire il rubinetto con la mano, il gomito o il piede

■ bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida

■ frizionare vigorosamente per 15-30 secondi i polsi, gli spazi interdigitali e i palmi di entrambe le mani con sapone antisettico;

■ sciacquare accuratamente con acqua corrente;

■ asciugare prima le dita e poi i polsi con salviette monouso in tela o carta assorbente;

■ chiudere il rubinetto dell’ac qua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciu gamano utilizzato.

3. Frizione alcolica: ha lo scopo di eliminare la flora transitoria e di ridurre la carica microbica residente, attraverso l’utilizzo di soluzioni al 60-80% di alcol, associato a sostanze emollienti e umidificanti, in grado di proteggere la cute delle mani. I pro dotti possono essere in gel, liquidi o in schiuma e non vanno usati su cute lesa o ferite e in presenza di fiamme.

Per eseguire la frizione alcolica non serve l’acqua, non occorre che ci sia un lavandino e non occorre carta per asciugarsi le mani.

La frizione è indicata prima e dopo il contatto diretto con il malato, dopo la rimozione dei guanti non sterili, dopo il contatto con liquidi e secre zioni corporee, mucose o cute non integra o in caso di medicazione delle ferite, quando, assistendo lo stesso malato, si passa da una sede del corpo contaminata a una pulita, dopo il contatto con oggetti nell’im mediata vicinanza del malato.

La frizione deve durare complessi vamente 30-60 secondi, fino a com pleta asciugatura.

In alternativa alla frizione con soluzione idroalcolica si possono lavare le mani con acqua e sapone antisettico. Va però evitato l’uso contemporaneo di frizioni a base alcolica e sapone antisettico.

monouso per chiudere il rubinetto

S SICUREZZA XIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020
con acqua e sapone occorrono 60 secondi con la soluzione alcolica occorrono 30 secondi 1 2 3 4 5 6 7 8 10 9 11 12 1 Bagna bene le mani con l’acqua 2 Applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani 3 Friziona bene le mani palmo contro palmo 4 Friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa 5 Friziona il dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro 6 Friziona le mani palmo contro palmo avanti e indietro intrecciando le dita della mano destra incrociate con quelle della sinistra 7 Friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa 8 Friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa 9 Friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro e ripeti per il polso destro 10 Sciacqua accuratamente le mani con l’acqua 11 Asciuga accuratamente le mani con una salvietta monouso 12 Usa la salvietta
1 Versa nel palmo della mano una quantità di soluzione sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani 2 Friziona le mani palmo contro palmo 3 Friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa 4 Friziona bene palmo contro palmo 5 Friziona bene i dorsi delle mani con le dita 6 Friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa 7 Friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa 8 Friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro e ripeti per il polso destro 9 Una volta asciutte le tue mani sono pulite 1 2 3 4 5 6 7 8 9
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4. Lavaggio chirurgico: ha lo scopo di rimuovere lo sporco e la flora transitoria da unghie, mani e avam bracci; ridurre al minimo la flora residente; inibire la rapida crescita dei microrganismi.

La corretta esecuzione di questa pro cedura deve essere applicata da tutta l’équipe prima di interventi chirurgici.

Per la corretta esecuzione occorre:

■ regolare la temperatura dell’ac qua in modo che sia di 37°C, poiché a temperature inferiori si avrebbe una vaso costrizione e un restringimento dei pori che impedirebbero la penetrazione dell’antisettico, mentre tempera ture superiori potrebbero provo care irritazione cutanea nonché il passaggio in superficie di germi residenti in profondità;

■ bagnare uniformemente mani e avambracci fino a due dita al di sopra della piega dei gomiti;

■ tenere le mani più alte rispetto ai gomiti;

■ distribuire uniformemente 5 ml di soluzione antisettica, pre mendo la leva del dispenser con il gomito o utilizzando la spugna monouso;

■ strofinare accuratamente per 2 minuti ogni lato di ogni dito, tra le dita, palmo e dorso di entrambi le mani;

■ lavare ciascun lato del braccio dal polso al gomito per 1 minuto;

■ risciacquare per 1 minuto prima le mani e dopo gli avambracci avendo cura di tenere le mani al disopra del livello dei gomiti per evitare che l’acqua dagli avam bracci coli sulle mani;

■ risciacquare mani e avambracci facendoli passare sotto il getto dell’acqua in una sola direzione, dalla punta delle dita ai gomiti;

■ non muovere le braccia avanti e indietro sotto l’acqua;

■ asciugare mani e avambracci, tam ponando e non strofinando, con un panno sterile: va asciugato prima ciascun dito, quindi la restante parte della mano, e da ultimo l’a

vambraccio sino alla piega del gomito con movimento circolare, avendo cura di non ripassare dall’a vambraccio alla mano.

In caso di accidentale contatto con superfici o oggetti non ste rili durante il lavaggio delle mani, è indispensabile ripetere la pro cedura dall’inizio, allungando di 1 minuto il lavaggio della parte con taminata. Gli erogatori di antisettico devono essere a muro e provvisti di apposita leva per funzionamento a gomito; quando vuoti, se riutilizza bili, devono essere lavati e asciugati prima del successivo riempimento se possibile anche sterilizzati. Ultima raccomandazione: l’uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani. I guanti contaminati utiliz zati dagli operatori possono, infatti, diventare un importante e spesso trascurato veicolo di diffusione dei microrganismi nell’ambiente.

LAVANDERIA: ALTRI TIPI

DI RISCHIO

Altro fattore di rischio potenziale per la sicurezza dell’operatore delle pulizie riguarda il tema lavanderia: in questo caso, il rischio è rappresentato dall’e sposizione ad agenti potenzialmente infettivi dovuti alla manipolazione della biancheria nei locali di servizio.

La biancheria contaminata va mossa il meno possibile, non deve essere ordinata o risciacquata nel luogo di utilizzo, e deve essere trasportata alla lavanderia per la decontamina zione in sacchetti o contenitori eti chettati o con codice colore. Uno dei modi corretti di gestire il rischio consiste nel collocare la biancheria in sacchi che possono essere messi direttamente nelle lavatrici, senza dover scaricare o rimuovere la bian cheria contaminata.

In ogni caso, usare le dovute pre cauzioni nella gestione della biancheria sporca (etichettatura alternativa o codice colore) è suffi ciente, a patto che tutti gli addetti siano a conoscenza della procedura e riconoscano quindi i contenitori.

Per evitare poi il rischio di ferite da oggetti impropriamente lasciati in mezzo alla biancheria da trattare, non si devono tenere i sacchi che contengono il materiale contami nato vicino al corpo o schiacciarli durante il trasporto.

Non bisogna, infine, dimenticare gli stress fisici che si possono veri ficare per il lavaggio e il trasporto della biancheria bagnata, che risulta molto pesante: per questo, viene raccomandato l’uso di dispositivi meccanici per sollevare e trasferire i materiali.

S SICUREZZA XVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

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Sicurezza nelle LAVANDERIE

Un nuovo sistema di lavaggio fornisce una protezione verso una vasta gamma di batteri, lieviti e funghi, contribuendo alla tutela degli addetti alle pulizie

Il lavaggio igienizzante ad azione antimicrobica consente di trattare i manufatti tessili in modo da garantire una igieniz zazione permanente che pro segue anche dopo il lavaggio. Ideale per biancheria, abiti e indumenti da lavoro, oltre a igienizzare, inibisce la contaminazione batterica post lavaggio.

In particolare, in un test effettuato con lo Stafilococco aureo ATCC 9144, si nota come i batteri, dopo 12 ore non proliferano nei pressi del tessuto.

Utilizzare questo sistema di lavag gio, oltre a fornire la protezione post lavaggio, offre ulteriori vantaggi:

■ azzeramento o forte riduzione dei cattivi odori derivanti dal ciclo vitale di questi organismi;

■ azzeramento o forte riduzione nella formazione di macchie di muffa sulla biancheria sporca, lasciata nei sacchi per più giorni;

■ in caso di biancheria impiegata presso strutture con degenti di lungo periodo (case di cura, case famiglia, ecc.), forte riduzione di

Risultati del metodo di lavaggio in un test effettuato con lo Stafilococco aureo ATCC 9144. Nelle figure 1 e 2 si può notare come i batteri dopo 12 ore non proliferano nei pressi del tessuto, mentre nelle figure 3 e 4 avviene l’opposto. Falvo TEST CON STAFILOCOCCO AUREO ATCC 9144
S FOCUS ON LAVANDERIE PROFESSIONALI XVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
di Marcello

PRINCIPALI MICRORGANISMI CHE SI POSSONO RISCONTRARE SU ABITI E BIANCHERIA

tutti i problemi legati allo sporco organico che, senza gli agenti antimicrobici, darebbero origine a proliferazioni batteriche. Natu ralmente l’uso di tali sistemi non è una garanzia al 100% ma riduce fortemente tali possibilità;

■ tutela di tutti gli addetti alle puli zie, in particolare in strutture non

sanitarie, dove non ci sono proto colli e procedure per gestire bian cheria con macchie organiche.

Per poter eseguire questo lavaggio si deve aggiungere al termine del ciclo un prodotto ad azione antimi crobica che può essere usato anche in combinazione con ammorbidenti

o appretti. Naturalmente questi tipi di prodotto non sono una panacea contro tutti i mali, ma forniscono una protezione verso una vasta gamma di batteri, lieviti e funghi.

Questo metodo è stato ideato e realizzato dall’azienda Falvo sas (www.falvo.info).

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XIX

PROTEZIONE

delle vie respiratorie

Sono due le modalità di trasmissione dei micror ganismi emessi con le secrezioni respiratorie: tramite Droplet e per via aerea.

Nella trasmissione tramite Droplet, le goccioline sono eliminate durante la tosse, gli starnuti o parlando. La dimensione delle goccioline è uguale o maggiore a 5 micron. Le goccioline vengono espulse a

breve distanza nell’aria e possono depositarsi sulla congiuntiva o sulle mucose nasali e orali. Le goccioline non rimangono sospese nell’aria.

È il caso del nuovo coronavirus, o di altre patologie tra cui influenza, pertosse, meningite meningococ cica, adenovirus o SARS.

La trasmissione per via aerea si verifica per disseminazione di nuclei di goccioline evaporate (droplet nuclei, di misura < 5 μ), contenenti

Usare la mascherina aiuta a limitare la diffusione dei virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene
Cristina Cardinali
S FOCUS ON MASCHERINE XX DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

microrganismi, che rimangono sospese nell’aria per un lungo periodo per disseminazione di par ticelle di polveri contenenti l’agente infettivo. È il caso, tra le altre, di morbillo, varicella o tubercolosi.

DIVERSE TIPOLOGIE DI MASCHERE

Le mascherine si dividono in DPI “Dispositivi di Protezione Indivi duale” e DM “Dispositivi Medici” o “mascherine Medicali”. I DPI in commercio, di qualunque tipo o categoria essi siano, devono presentare la marcatura CE. Una maschera DM non protegge completamente dalle malattie infet tive trasmissibili tramite droplet. Anche se ci si vuole proteggere da una malattia infettiva trasmissibile per via aerea, la mascherina chirur gica non è sufficiente. Sarà quindi necessario l’uso di un filtrante FFP2 o FFP3.

■ Maschera P1: trattiene il 78% di polvere inalabile (particelle < 10 micron)

■ Maschera P2: trattiene il 92% di polvere inalabile (particelle < 10 micron)

■ Maschera P3: trattiene il 98% di polvere respirabile (particelle < 0,1 micron)

Maschere Chirurgiche

Riducono il numero di microrga nismi esalati generati dalla respi razione. Non offrono una sicura protezione alla penetrazione di polveri e aerosol, ma proteggono da schizzi. Hanno come caratteri stica quella di non diffondere agenti biologici pericolosi, ovvero i virus, nell’atmosfera circostante: possono, quindi, evitare che il portatore dif fonda il contagio, ma non proteg gono lo stesso adeguatamente dal contagio di provenienza altrui, soprattutto per la scarsa aderenza al volto.

Dopo l’utilizzo, tali mascherine, essendo oggetti potenzialmente contaminati, devono essere imme diatamente smaltite evitando di porre le stesse a contatto con altre parti del corpo che potrebbero divenire così anch’esse contaminate.

Esempio maschera P2

bene per i malati perché le valvole ”buttano fuori” il virus, mentre pro teggono in entrata.

Maschere in elastomeri o tecnopolimeri

Le maschere dotate di filtro sosti tuibile P2 o P3 sono regolamentate dalla UNI EN 140 (semimaschere e quarti di maschera) e UNI EN 143 (filtri antipolvere). L’efficienza fil trante di questi dispositivi è analoga a quella delle FFP2 e FFP3, con il vantaggio di una migliore tenuta sul viso, ma con un maggiore disagio dovuto all’incremento del peso.

Facciali Filtranti

Le mascherine Facciali Filtranti devono essere certificate in con formità alla norma UNI EN 149, con valida marcatura CE seguita dal numero dell’organismo di controllo che ne autorizza la commercializ zazione. Questo viene considerato lo standard necessario per essere certi della protezione fornita da questi dispositivi contro lo speci fico “rischio biologico”. Tale norma, a seconda dell’efficienza filtrante, classifica le maschere in FFP1, FFP2, FFP3, dove FF significa Fac ciale Filtrante. I dispositivi di classe FFP3 hanno un’efficacia filtrante del 98%, rispetto al 92% garantito dalla classe FFP2.

Esempio maschera chirurgica

Maschere con valvole

Esistono anche mascherine monouso con i cosiddetti “filtri”, che però sono erroneamente chiamati così perché i “filtri” sono in realtà valvole che per mettono una più confortevole respi razione e riducono il riscaldamento dovuto al calore del fiato. Non vanno

Qualunque mascherina è monouso e comunque andrebbe cambiata spesso, visto che l’umidità del respiro crea un microclima che favo risce la proliferazione dei virus.

QUALE MASCHERA USARE

Le mascherine chirurgiche (o simili, tranne con valvole) devono essere indossate da una persona malata. Se abbiamo una persona sana accanto a una positiva è quest’ul tima che deve indossare la prote zione. Le mascherine FFP2 o FFP3 devono essere indossate da sanitari o da chi sta a stretto contatto con un malato e sono efficaci solo se indossate con precisa procedura; proprio per questo non sono con sigliate a bambini o a persone con barba o occhiali, a causa dell’impos sibilità di un perfetto adattamento ai contorni del viso.

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXI

CORONAVIRUS sulle superfici, i prodotti Allegrini per contrastarli

Secondo un’analisi di 22 studi a cura dei ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, e pubblicata sul “Journal of Hospital Infection”, i Coronavirus umani, tra cui la SARS e la MERS, pos sono rimanere infettivi sulle superfici – come metallo, vetro o plastica – a temperatura ambiente fino a 9 giorni. Tuttavia, le condizioni ambientali pos sono influire sensibilmente sulla capa cità dei Coronavirus di resistere sulle superfici, è dunque difficile stimare e prevedere con esattezza la loro durata. Di certo, i virus appartenenti alla fami glia dei Coronavirus possono essere

contrastati mediante procedure di puli zia e disinfezione con detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcool etilico o acqua ossigenata. Poiché nessun prodotto può essere ancora testato sul COVID-19 (SARSCoV-2) in quanto si tratta di un Coro navirus nuovo, non sono disponibili attualmente azioni specifiche e mirate, ma è possibile contenerne il rischio di contagio e prevenirne la diffusione, raf forzando le misure di igienizzazione e disinfezione delle superfici.

SOLUZIONI SPECIFICHE

Maniglie, pulsanti dell’ascensore, comodini, letti dei degenti così come

biancheria e piani di lavorazione ali mentare e ancora il volante e il cambio di un’auto sono solo alcuni degli oggetti e dei luoghi che possono essere facilmente contaminati. Per esigenze di pulizia e disinfezione, Allegrini offre soluzioni specifiche per ciascun set tore ovvero hotel, ristoranti, ospedali, cliniche e RSA, lavanderie, industrie ali mentari, ma anche soluzioni adatte per l’ambito urbano come strade e grandi ambienti.

All’interno dell’ampia offerta proposta da Allegrini per affrontare l’emergenza COVID-19, Dimensione Pulito ha sele zionato i seguenti prodotti:

GEMINI CLEANER

Detergente disinfettante P.M.C. Reg. Min. salute n°19113, specificamente formulato per la pulizia e la disinfezione di lavelli, sanitari, pavimenti piastrellati ed in linoleum e superfici dure. L’azione disinfettante è svolta dal cloro attivo contenuto nella formulazione, che elimina batteri, funghi e lieviti. Abbatte ed evita la formazione di cattivi odori. Attivo anche contro Lysteria e Salmonella a specifiche condizioni d’uso. Utilizzabile anche per il candeggio e la disinfezione a freddo dei tessuti alla concentrazione dell’1%.

JAMINAL PLUS

Detergente igienizzante concentrato ad ampio spettro, inodore, formulato con tensioattivi, alcalinizzanti, sequestranti e sali di ammonio quaternario specifico per la pulizia e l’igienizzazione delle superfici dure. Ideale per superfici piastrellate e in acciaio, vetro, alluminio e plastica.

XXII DIMENSIONE PULITO | 02/2020

SANDIK

Detergente disinfettante

P.M.C. Reg. Min. salute n°18662, pronto all’uso, a base di principi attivi detergenti e disinfettanti per trattamenti rapidi e mirati di disinfezione delle superfici dure metalliche, verniciate, piastrellate, in vetro, plastica, plexiglass e legno. Raccomandato per un’efficace e quotidiana disinfezione in tutti gli ambiti, in particolare quello sanitario e alimentare, in quanto idoneo al protocollo HACCP, avendo cura di evitare il contatto con gli alimenti.

Grazie alla sua azione rapida ed efficace - il prodotto infatti asciuga velocemente in quanto idroalcolico - è indicato anche per la disinfezione degli interni dei veicoli come auto, camion e mezzi di trasporto pubblico. Prima dell’utilizzo, Allegrini consiglia di rimuovere eventuali sporcizie.

FIVE SUPER SANITIZZANTE

Disinfettante P.M.C. Reg. Min. Salute n°18715 a base di acido peracetico. Acido, fortemente ossidante, non schiumogeno ed esente da cloro, è indicato per la disinfezione chimicotermica dei tessuti, essendo altamente efficace su tutti i tipi di microrganismi e nel ridurre la carica batterica anche a freddo. Ideale come candeggiante a basse temperature.

Riduce i costi energetici e prolunga la durata dei tessuti.

Indicato per la disinfezione oltre che dei tessuti, anche di attrezzature e superfici ed è idoneo all’utilizzo nell’industria alimentare.

Inoltre, è adatto alla disinfezione delle strade e alla prevenzione ambientale. Una soluzione al 2% garantisce un attivo di acqua ossigenata pari allo 0.25% in linea con le raccomandazioni ministeriali per la disinfezione delle superfici. Amico dell’ambiente in quanto è facilmente biodegradabile.

PRIMAGEL PLUS, UN ALLEATO CONTRO

I CORONAVIRUS

BIOCLOR

Disinfettante P.M.C. Reg. Min. Salute n° 18743 in compresse effervescenti ad azione battericida che, grazie alla loro formulazione libera in soluzione acquosa, sono particolarmente efficaci nel ridurre la carica batterica. Effetto battericida nei confronti di: Staphylococcus Aureus ATCC 6538, Pseudomona Aeruginosa ATCC 15442, Enterococcus Hirae ATCC 15442, Escherichia Coli ATCC 10536. Ideale per la disinfezione di pavimenti e superfici. Indispensabile per protocollo HACCP. Utilizzabile anche per il lavaggio di tettarelle, biberon e per la disinfezione di frutta e verdura.

Per approfondimenti su queste e tante altre soluzioni Allegrini in grado di affrontare l’emergenza COVID-19, si rimanda alla consultazione delle schede tecniche e di sicurezza dei prodotti: www.allegrini.com

Rispettare le norme igieniche che prevedono la pulizia e la disinfe zione delle mani è la prima misura fortemente raccomandata dall’Or ganizzazione Mondiale della Sanità. Primagel Plus è il gel disinfettante mani Presidio Medico Chirur gico (P.M.C. Reg. Min. Salute n° 18761) che in pochi secondi garantisce una sicura disinfezione contro virus e batteri. La sua efficacia è stata dimostrata e certificata da laboratori esterni accreditati: rispettando le modalità d’uso, Prima gel Plus svolge un’azione disinfettante, batteri cida, virucida, fungicida e tubercolicida. In par ticolare, è stato testato su Adenovirus, Murine Norovirus, Poliovirus e nei confronti di HIV e SARS-Coronavirus. Data l’appartenenza del nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) alla stessa famiglia di SARS-Co ronavirus (SARS-CoV), Allegrini raccomanda l’utilizzo di Primagel Plus per contribuire alla riduzione del rischio di contagio del virus. Inoltre, contenendo come principio attivo l’etanolo (alcool etilico) per la disinfezione delle mani, Primagel Plus è una formulazione in linea con quelle raccoman date dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXIII INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

KUBI

PRO: il carrello

“tutto chiuso” di Falpi

Ogni cantiere ha le proprie criticità ed esigenze: Kubi è l’i deale da inserire in contesti (ospedali, centri commerciali, studi medici, uffici, scuole) ove il carrello deve celare, sia in fase di utilizzo, che di trasporto e, infine, di stoccaggio, i materiali utilizzati per il servizio di pulizia.

Kubi 2 Pro Big-Foot è il top di gamma della linea Kubi: presenta due secchi con coperchio ermetico per l’utilizzo del sistema di lavaggio a frange pre-impregnate, metodo logia ottimale per la pulizia degli ambienti ospedalieri, ove sono richieste procedure specifiche e standard igienici particolarmente elevati.

Il carrello Kubi 2 Pro Big-Foot in un contesto sanitario è concepito per l’espletamento di 4 diverse ope razioni con un unico strumento: deposito e trasporto dei prodotti, raccolta differenziata dei rifiuti, lavaggio delle pavimentazioni e spolvero delle superfici.

L’aspetto peculiare di Kubi 2 Pro Big-Foot sta nel suo design com pletamente chiuso, che permette il trasporto e lo stoccaggio sicuro dei prodotti di pulizia, grazie a un armadio capiente e chiuso a chiave. Questa caratteristica è fondamen tale sui cantieri dove è necessario nascondere il contenuto alla vista dei non addetti ai lavori e conser vare in sicurezza i prodotti chimici, tenendoli, ad esempio, fuori dalla portata dei bambini (scuole, reparti pediatrici etc).

Kubi 2 Pro Big-Foot presenta i secchi da 20 lt che ospitano le frange di lavaggio delle pavimentazioni, sia i secchi da 6 lt con codice colore (contenuti all’interno di un coperchio trasparente anch’esso chiudibile a chiave) per lo spolvero delle superfici a seconda delle diverse aree di rischio. Infine, uno dei due scomparti chiusi occupa un doppio reggisacco che permette di effettuare la raccolta dif ferenziata in modo efficace e discreto.  Come tutti i carrelli Falpi, la struttura dei Kubi é studiata per sopportare grandi carichi senza compromet

tere né le funzionalità né l’estetica del carrello, anche dopo diversi anni di utilizzo.

Le ruote in nylon pivottanti e le due ruote big-foot permettono un’age vole manovrabilità del carrello anche su percorsi esterni e/o in presenza di pavimentazioni irregolari, riducendo, quindi, in maniera sensibile lo sforzo fisico degli operatori di pulizia.

Ogni aspetto tecnico è stato curato nei minimi dettagli per offrire la migliore qualità e usabilità a servizio degli utilizzatori.

S CARRELLI MODULARI XXIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
www.falpi.com

L’IGIENE a portata di mano

La disinfezione riveste un ruolo di prima ria importanza tra le misure preventive per la tutela dell’igiene e il mantenimento di condizioni di sicurezza. La letteratura scientifica ha dimo strato che è possibile abbattere il rischio delle infezioni attra verso pratiche di prevenzione e precauzioni che hanno la pre messa imprescindibile nell’igiene delle mani.

Amuchina Professional, brand del Gruppo Angelini speciali sta della disinfezione, offre un sistema completo per la disinfe zione e la pulizia delle mani. Si tratta di Amuchina Gel X-Germ Disinfet tante Mani, un gel antisettico studiato per disinfettare a fondo la pelle delle mani. La sua parti colare formulazione è in grado di ridurre efficacemente in pochi secondi germi e batteri presenti sulla cute. A scopo igienico sono sufficienti 2-3 dosi a con tatto delle mani e strofinare fino a completa asciugatura. Amu china Gel X-Germ Disinfettante Mani è pratico in ogni situazione in cui è necessario disinfettare le mani: fuori casa, quando non ci si può lavare le mani, in viaggio, sui mezzi pubblici, dopo avere toccato denaro, nel settore ospedaliero e professionale, a casa, nei locali pubblici.

Amuchina Gel X-Germ Disinfettante Mani può essere erogato anche attraverso il dispenser elettronico montato su una elegante piantana, una soluzione molto pratica.

www.amuchina.it

OFFRI UN SERVIZIO AI TUOI CLIENTI

Fuori casa, prima di mangiare, puoi disinfettare le mani

È un presidio medico chirurgico reg.N.19679. Leggere attentamente le istruzioni d’uso. Autorizzazione del 21/02/2019.

S DETERGENTI 02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXV SPECIALE CANTIERI

Igiene delle SUPERFICI

Numerosi studi hanno dimostrato che i virus possono sopravvivere per ore depositati su superfici e oggetti, pronti a essere “raccolti” da mani incaute e trasportati da queste alle porte di ingresso del nostro orga nismo: bocca, naso e occhi. Atten zione quindi a maniglie delle porte, interruttori, pavimenti, vetri, super fici dei bagni o delle cucine, come lavandini, ma anche ai vestiti. Possono sopravvivere per alcune ore (in genere da 2 a 8 ore, ma tal volta anche molto più a lungo) e per prevenirne la diffusione è impor tante abituarsi a detergere accura tamente e con una certa frequenza tutte le superfici a rischio: dopo la disinfezione tutte le superfici tor nano libere dai virus.

QUANTO DURA SULLE SUPERFICI IL NUOVO CORONAVIRUS

Recenti pubblicazioni spiegano la permanenza del virus Covid-19 sulle superfici. In particolare, da uno studio del National Institutes of Health viro logy laboratory di Hamilton (Mon tana, Usa), risulta che il coronavirus può restare sulle superfici per giorni. Fra sette diverse superfici analizzate, emerge che il virus può resistere circa

24 ore sul cartone e fino a 3 giorni su superfici di plastica o metallo. In attesa di riscontri scientifici definitivi, gli scienziati si limitano a riportare i dati che dimostrano come il corona virus “resista” più a lungo su alcune superfici rispetto ad altre, ad esem pio il rame, da dove scompare in quattro ore. Sembra poi che il virus riesca a rima nere vivo per 9 giorni sull’asfalto, ma con una bassa carica virale. Il

grasso della sporcizia, anche quella che si trova per strada, crea l’am biente ideale per i virus, compreso il nuovo coronavirus. Tuttavia, è molto improbabile che si calpestino dro plets infetti di qualcuno che ha tos sito o starnutito per strada e che poi si tocchi con le mani la suola delle scarpe. Più facile che una situazione del genere avvenga con superfici come maniglie, appigli dei mezzi pubblici o pulsanti degli ascensori.

I virus si possono depositare un po’ ovunque, anche in posti che forse non immaginiamo possano nascondere pericoli infettivi, bastano però semplici accorgimenti igienici per distruggere i patogeni
Cristina Cardinali
S FOCUS ON SUPERFICI XXVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

COSA ELIMINA I VIRUS DALLE SUPERFICI

In generale, i virus vengono elimi nati dal calore (75-100°C) e da molti germicidi chimici, compresi il cloro (soluzioni di ipoclorito), il perossido di idrogeno (acqua ossigenata), i comuni detergenti (sapone) e gli antisettici a base di iodio e alcol, a condizione che vengano utiliz zati nella concentrazione adeguata e lasciati agire per un periodo di tempo sufficiente.

Per il coronavirus le attuali misure di decontaminazione per le superfici prevedono la disinfezione con alcool etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%).

La disinfezione delle strade è pres soché inutile alla guerra contro Covid-19, sostiene il direttore del Dipartimento Malattie Infettive

SANIFICAZIONE ITALIANA

È italiano il primo macchinario esportato in Cina per la sanificazione degli ambienti dal coronavirus. Idrobase Group, azienda con sede a Borgoricco, in provincia di Padova e unità produttiva anche a Ningbo, nella provincia dello Zhejiang, annuncia che lo stabilimento nell’Estremo Oriente ha riaperto grazie a una certificata innovazione italiana che, applicando una tecnologia utilizzata nelle stazioni aerospaziali statunitensi, ha creato un’unità di sani ficazione superfici capace di eliminare, già nei primi 90 minuti di utilizzo, il 95% dei virus presenti nell’ambiente.

L’innovativo macchinario non si limita a purificare l’aria, che attraversa il catalizzatore, ma diffonde una fitta rete di molecole (ROS – Reactive Oxygen Species), che sanificano tutte le superfici e l’ambiente. In partico lare, attraverso una nuova tecnologia (AHMPP) viene prodotta una coltre di ossidanti che, grazie all’azione di luce e umidità dell’aria, attiva la decom posizione delle sostanze organiche e inorganiche nocive, preservando solo l’ossigeno e le molecole d’idrogeno. Il fotocatalizzatore più comune è il biossido di titanio (ossido di titanio naturale), innocuo per la salute, ma ad elevata efficienza e atossicità. Tale tecnologia è anche “green”, perché per mette un forte risparmio energetico, non utilizzando gli energivori filtri ad alta efficienza.

dell’Istituto Superiore di Sanità Gio vanni Rezza, che ribadisce ancora una volta che la via del contagio principale rimane quella respirato

ria e non da superfici contaminate e sottolinea il ruolo fondamentale di un’igiene accurata delle mani per neutralizzare i virus.

Linea generalista per operatori professionali
Linea specialistica per le imprese di pulizia
a basso impatto ambientale

Produttori onorevoli per CONSUMATORI consapevoli

Stiamo assistendo oggi al moltiplicarsi di marchi inventati dai produttori e alla fioritura di certi ficazioni ambientali che però raramente è accompagnata da un’adeguata informazione, ponendo i consumatori al centro di un vero e proprio labirinto.

Per orientarsi è fondamentale com prendere lo scopo originario delle certificazioni: tutto è nato per garantire un consumo più consape vole. Si sono quindi sviluppate etichette ambientali di tipo I che fanno da garanti del rispetto di limiti ben definiti: ad esempio l’Ecolabel dei prodotti tessili certifica, tra gli altri criteri, che nei processi produttivi i metalli pesanti non superino deter minati parametri. Altre etichette, invece, analizzano una o più voci d’impatto di un prodotto, tradu cendole in un numero ben definito: questo tipo di dato risulta utile e trasparente per i consumatori solo quando si basa su un sistema di cal colo pubblico e unificato, come ad esempio una ISO, in modo da per mettere una comparazione diretta tra prodotti equivalenti.

La poca chiarezza permette ai pro duttori di “farsi la certificazione su misura” per ottenere numeri più favorevoli a discapito però della reale sostenibilità dei prodotti: un esempio su tutti è la possibilità di effettuare studi LCA Cradle to Gate o Cradle to Grave escludendo dagli

impatti tutta la fase di utilizzo e smaltimento del prodotto, informa zione che spesso finisce in una nota a piè di pagina.

Un passo in avanti è stato fatto nel 2018 con la pubblicazione della norma UNI EN ISO 14067 che ha stabilito i calcoli e i database che stanno alla base degli studi LCA mirati al calcolo dell’impronta di carbonio (Carbon Footprint di Prodotto – CFP).

TTS ha aderito a questa certifica zione per ottimizzare le fasi pro duttive e orientare la scelta delle materie prime, ponendo le basi per lo sviluppo di nuovi prodotti che minimizzino l’impatto ambientale. Per farlo ha realizzato un software certificato che calcola le emissioni di CO2 dei prodotti best seller (CFP Systematic Approach) in base alla destinazione della merce.

TTS è la prima azienda in Italia ad aver conseguito la certificazione del CFP Systematic Approach e il car rello Magic Line 120 è il primo pro dotto ad aver ottenuto il marchio di Carbon Footprint Italy.

L’IMPORTANZA DELLE CERTIFICAZIONI

Dire di essere sostenibili non basta: la sostenibilità deve essere veri ficata e certificata da enti terzi indipendenti per risultare credibili. In un mercato inondato di marchi inventati ad hoc dai produttori per creare confusione, le certificazioni sono l’unica vera garanzia in mano al consumatore. Ad esempio oggi vediamo molti carrelli per le pulizie realizzati con plastica riciclata vicina al 100%, ma quanta trasparenza c’è

S CERTIFICAZIONI XXVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

sul calcolo di queste percentuali?

La certificazione Plastica Seconda Vita definisce quali polimeri si possono considerare di riciclo, scartando ad esempio gli scarti di produzione propria, e chiarisce come calcolare la percentuale di riciclato sul prodotto finito, il tutto validato da Accredia. Il marchio viene rilasciato dopo la verifica dell’Organismo di certificazione presso i siti produttivi e alla luce di un’attenta rendicontazione dei consumi. Inoltre, prevede una sor veglianza annuale.

A differenza delle semplici autodi chiarazioni, la certificazione PSV è un sistema strutturato che tutela il consumatore sull’effettiva qualità e rintracciabilità delle plastiche da riciclo. Per questo motivo TTS, che utilizza da decenni plastica di riciclo, ha aderito alla certificazione nel 2012.

CAM: UNA SPINTA VERSO AFFIDABILITÀ ED EFFICIENZA

Il prezzo di acquisto più basso è spesso sinonimo di un maggiore costo in uso e parallelamente di un maggiore impatto ambientale, per questo il Ministero dell’Ambiente ha promulgato le norme CAM orien tando negli ultimi anni gli acquisti degli enti pubblici verso il prodotto a minor impatto.

I Criteri Ambientali Minimi sono ora in revisione per dare ulteriore sprint al percorso intrapreso: si mira ad introdurre concetti ampi di soste nibilità della fornitura, parlando di impatto dell’intero ciclo vita del prodotto (LCA) e riducendo la pro duzione di rifiuti.

Il primo aspetto da considerare è la durata del ciclo vita dei prodotti, ma non sempre la scelta è semplice come sembra. L’esempio più conosciuto sono le performance dei ricambi in microfibra rispetto a quelli in cotone per il lavaggio delle superfici, ma la stessa scelta si capovolge se consideriamo le operazioni di spolveratura a secco: in questo caso le fibre non entrano in contatto con l’acqua e sono quindi meno soggette a deperimento, le fibre naturali risultano quindi una

Comparazione delle emissioni di CO2e per materie prime.

impiegate nelle operazioni di lavag gio del pavimento possono ridursi anche del 70% passando dalla puli zia con strizzatore a una con impregnazione on demand.

scelta più sostenibile rispetto alle fibre sintetiche come acrilico e microfibra.

Il ciclo di vita può essere esteso scegliendo attrezzature modulari e facilmente riparabili. Per questo è fondamentale la relazione con pro duttori affidabili e professionali che garantiscano pezzi di ricambio e man tengano aggiornate le attrezzature.

Un altro aspetto che permette un’enorme riduzione degli impatti sono gli sprechi di risorse che nelle operazioni di pulizia corrispon dono ad acqua, chimico ed ener gia. Efficienza e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia: prodotti efficienti riducono l’im piego di risorse traducendosi nel tempo in un notevole risparmio che ripaga totalmente l’investimento ini ziale, ad esempio i costi e le risorse

Prodotti efficienti portano spesso anche a grandi miglioramenti in termini di ergonomia, ad esempio i sistemi piatti per il lavaggio dei pavimenti sono notevolmente più efficaci nella pulizia rispetto ai mop 400 gr e dimezzano il peso che l’o peratore è costretto a maneggiare. TTS è da sempre impegnata nella creazione di soluzioni efficaci, effi cienti ed ergonomiche in grado di eliminare gli sprechi di acqua, chimico ed energia, riducendo non solo l’impatto ambientale ma anche i costi di gestione. La gamma di pro dotti e sistemi green offerti include sistemi di controllo del dosaggio della soluzione detergente, un ampio assortimento di microfibre prodotte in Italia con fibre selezio nate di prima qualità e in generale attrezzatura professionale proget tata per durare.

CONCLUSIONI

C’è una grande necessità di infor mazioni trasparenti e facilmente leggibili per permettere un con sumo consapevole e che sia soste nibile non solo sulla carta. Alcuni passi sono stati fatti ma ce ne aspettiamo molti altri che tutelino sia i produttori onorevoli sia i con sumatori che vogliono con i loro acquisti contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile, lasciando un futuro più pulito alle generazioni che verranno.

Magic Line 120 è il primo prodotto ad aver ottenuto il marchio di Carbon Footprint Italy.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXIX
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

LINEA GUIDA

L’azienda nell’azienda

Il percorso della Linea Guida si sviluppa su tre volumi. Il primo, La Cultura del pulito, evidenzia come gli aspetti culturali analizzati in pro fondità forniscano gli spunti per potenziare l’attività dei ser vizi, creare nuove opportunità lavorative sia per le imprese sia per le aziende. Apre nuove prospettive per il lavoro, creando o valorizzando le figure inter medie, come i capi servizio, le governanti, i portatori d’inte ressi, inserendole a pieno titolo non solo nell’attività specifica, ma quali portatori della cultura dell’ospitalità, la cultura del pulito e la sicurezza, la cultura della professione nel tessuto socio economico e nel contesto urbano.

In questo numero proponiamo il terzo capitolo del primo volume e iniziamo a pubblicare il primo capitolo del secondo e il primo capitolo del terzo.

Mauro Martini, l’autore
XXX DIMENSIONE PULITO | 02/2020 Percorso di Formazione
Volume Volume Volume I II III LA CULTURA DEL PULITO • Motivazioni e presentazione • La riunione • Cristallizzazione e sviluppo, la tensione creativa • Le culture operative • La terziarizzazione dei servizi • Le fasi contrattuali • La qualità • La dorsale dell’appalto • Formare il formatore L’ANALISI • Il sopralluogo • La ricognizione ambientale • Rilievi metrici e numerici • Sporco e rivestimenti • Mappa delle criticità • I veicoli della trasmissione • L’analisi dei tempi • Visibilità del piano delle frequenze e delle operazioni • Fornitore e forniture L’AZIONE • Operazioni preventive • La qualità della prestazione • Operazioni della linea d’uso • Operazioni della linea luce • Operazioni della linea ombra • Operare in sicurezza • Set operativo • Attrezzi, macchine • Le risorse umane

Terzo Capitolo Cristallizzazione e sviluppo, la tensione creativa

3.1 L’ERRORE CONSOLIDATO

Molteplici sono gli errori consolidati che l’essere umano con trabbanda per comportamenti positivi, o nel migliore dei casi sostiene l’impossibilità di modificarli per motivi economici o per il semplice timore dei cambiamenti.

La tendenza a sottovalutare i segnali che precedono eventi o le situazioni quando non coinvolgono direttamente la sfera personale a cui aggiungo la predisposizione a sottovalutare le persone in relazione all’attività che svolgono e ha dare ecces siva considerazione a ruoli e persone che esercitano magi stralmente la politica dell’apparire e non quella dell’essere. Sottovalutazione che ha pieno titolo può essere annoverata tra le cause degli incidenti domestici e sul lavoro, infatti, nonostante le dettagliate normative, e l’obbligatorietà della presenza del responsabile della sicurezza in ogni azienda i lavoratori e gli stessi ospiti degli ambienti ad alta densità di presenze corrono facilmente rischi di ogni genere tra cui quello biologico.

Il rischio biologico è sicuramente il più subdolo perché la sua pericolosità è riscontrabile solo attraverso un tampone ma non è visibile ad occhio nudo.

Una manifestazione evidente degli errori consolidati è la ricerca spasmodica delle comodità, che la società dei consumi esalta continuamente attraverso pubblicità accattivanti.

Comodità che riduce la capacità ad affrontare le situazioni che richiedono sia lo sforzo fisico sia la capacità a superare qualsiasi difficoltà.

Un classico errore consolidato è quello dell’imprenditore che focalizza la sua attenzione su tutto ciò che ha un riscontro economico immediato e trascura tutto ciò che ha, un ritorno a medio o a lungo termine.

Limitare le risorse per la pulizia del proprio ambiente equi vale a finanziare anche se in forma ridotta l’inquinamento del proprio posto di lavoro con il rischio di creare danni a quei settori primari della propria azienda.

3.2 LA CRISTALLIZZAZIONE

Una conoscenza globale e veritiera non può prendere forma senza posare uno sguardo analitico sulla realtà e senza sti molare il singolo a guardare gli eventi non solo per gli aspetti positivi senza mettere sotto controllo quelli negativi .

La cristallizzazione di un’azienda o di un contesto civile e industriale si manifesta quando su di loro scende la patina dell’immobilismo, della mancanza degli stimoli delle mae stranze, che sta dilagando nonostante ogni azienda si è dotata di un ufficio che dovrebbe occuparsi delle risorse umane ma che nella realtà spesso è come le pulizie di fac ciata, una delle tante operazioni che fanno parte della politica dell’apparire più di quella dell’essere.

L’immobilismo la demotivazione crea l’inevitabile regresso si manifesta,quando il mercato ha delle contrazioni,e l’azienda risulterà impreparata per affrontare una nuova situazione. ed evidenzia l’avvenuta cristallizzazione dell’azienda e conse guentemente la sua fragilità.

Un elemento scatenante è quando l’uomo rinnega la mis sione insita in ogni attività e antepone a essa obiettivi di ogni

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXI Maison Fresh
PRIMO VOLUME La Cultura del Pulito 3.1 L’errore consolidato .............................................. 3.2 La cristallizzazione................................................ 3.3 La ripresa ................................................................... 3.4 La tensione creativa ............................................. 3.5 La rianimazione ...................................................... 3.6 Dibattere per capire.............................................. 3.7 Tempo scaduto .......................................................

Percorso di Formazione

natura e convenienza che hanno formato uno strato spesso e di difficile rimozione.

3.3 LA RIPRESA

L’uomo e la sua storia hanno dimostrato che non esistono ostacoli insormontabili alla sua volontà, e prima o dopo trova il modo e i mezzi, le risorse per realizzare un sogno o un progetto. È questa convinzione che attiva la mia personale ostinazione a sottolineare l’importanza a divulgare la cultura del Pulito. La cultura del Pulito deve far parte non solo delle persone che operano nell’ambito specifico delle pulizie domestiche e degli ambienti di lavoro, ma deve assolutamente coinvol gere i responsabili degli ambienti di lavoro delle abitazioni e il territorio.

L’innesto della cultura del pulito nel contesto socio econo mico è il primo passo per la riprese di ogni attività e del comportamento civico delle persone.

Lo sviluppo di questa cultura nelle persone incide profon damente su comportamenti di varia natura, infatti, che ama il pulito ama anche la chiarezza e non persegue obiettivi trasversali mentre predica altri comportamenti.

La brusca accelerazione che la tecnologia ha impresso in questo secolo, ha costretto la quasi totalità degli apparati statali e aziendali a occuparsi prevalentemente degli avve nimenti incalzanti senza potersi occupare dei limiti della loro cultura e delle culture sociali e operative che agiscono come base e supporto per lo sviluppo civile e del tessuto socio-e conomico.

Un mondo, un’azienda, un contesto urbano tende a essere abitato da più di un individuo, così da fare ruota, in questi casi, intorno all’idea di costruire qualcosa in comune e qual cosa che sia possibile condividere.

3.4 LA TENSIONE CREATIVA

La tensione creativa è in ognuno di noi, e questo è un dato incontestabile, infatti, è una fonte da cui non deve abbeve rarsi solo il mondo dell’arte ma ancor più il contesto civile e quello industriale.

La tensione creativa è quel valore aggiunto in grado di diffe renziare un prodotto, un servizio, un’iniziativa. Di un individuo si dice che è un vulcano d’idee e di un altro si dice che ne è privo. Partendo dal fatto inconfutabile che la tensione creativa è in ognuno di noi, se osserviamo il tessuto socio economico appare evidente, la necessità di adeguare la classe dirigente alle nuove sfide, misurando potenziando e orientando la creatività nella quotidianità.

Ognuno di noi si dimostra bisognoso di partecipazione attiva e pratica, e sente la necessità di liberare la fantasia, troppo spesso vincolata fin dai primi anni dall’esigenza dell’organiz

zazione sociale impedendo che un individuo si senta libero di esprimere la propria personalità senza il timore ad andare incontro i canoni imposti .

La tensione creativa non è un oggetto, non è una merce che si può acquistare, essa incarna una visione del mondo e, se presa seriamente può essere vista come uno strumento per fare un mondo nuovo.

Ogni volta che si perde di vista la tensione creativa, l’imma ginazione del mondo si impoverisce e si amplia la sottostima collettiva delle reali energie.

La creatività è la fisicità dei sogni ad occhi aperti.

3.5 LA RIANIMAZIONE

La rianimazione ha inizio nel momento in cui matura la consa pevolezza che il nostro modo di essere e di agire può essere determinato da errori consolidati trasformati in verità, e la sottovalutazione di un problema essenziale qual è l’omolo gazione del pensiero allo standard imposto dalla società, soprattutto attraverso i media e il costante e indistinto flusso di notizie, suoni, immagini, parole trasmesse dai mezzi di comunicazione che hanno portato a focalizzare la nostra attenzione su quei particolari ritenuti interessanti dalle alte sfere decisionali. Col passare del tempo l’individuo non ha più la possibilità di scegliere autonomamente i propri punti d’interesse, subisce passivamente la scelta, si uniforma alle procedure non usando forme alternative che non siano a esse compatibili.

La politica dell’apparire a discapito di quella dell’essere. Trova conferma da un’opinione pubblica pilotata che man tiene un precario equilibrio, creando bisogni, non-bisogni. È evidente che la società minaccia i comportamenti indivi duali devianti con l’isolamento di cui le persone avvertono costantemente la paura. Paura che induce gli individui a non

XXXII DIMENSIONE PULITO | 02/2020

PRIMO VOLUME

La Cultura del Pulito

Maison Fresh

esternare idee e progetti senza monitorare prima il clima di opinione limitando così la piena libertà.

Occorre dare una connotazione a questa deriva per favorire così l’uscita della propria creatività. Creando così un’inver sione di tendenza.

3.6 DIBATTERE PER CAPIRE

Il processo di apertura della mente al nuovo, all’innovazione ha bisogno della conoscenza e una giusta dose di umiltà per gettare uno sguardo di speranza sul mondo.

I bisogni non-bisogni trasformano il mondo in un luogo di monotona uniformità.

Questo presuppone la conoscenza non solo dell’oggetto del confronto ma di tutte le realtà con cui interagisce. È da sottolineare che nella fase ideativa, nella sua progettazione, tutti quelli che s’interfacciano con l’iniziativa sono chiamati a contribuire esprimendo le loro idee, così che tutti, indistinta mente, collaborino alla realizzazione dell’obiettivo.

La disponibilità al dialogo con gli astanti è un punto chiave dell’immagine stessa della persona creativa, infatti, egli è aperto al contributo di qualsiasi persona indipendentemente dalla provenienza professionale, dall’estrazione sociale, dal paese di provenienza, dal percorso religioso. Ciò che importa è la presenza attiva e credere che le idee che sgorgano pos sano trovare applicazione in quello schema operativo o nel proprio contesto privato e sociale.

Non bisogna dimenticare la gestione della comunicazione che ha come presupposti la diffusione del contenuto, in determinate forme, per avere un sicuro consenso. Scenari che scuotono la sensibilità per accorciare la distanza

È doveroso ricordare che la sperimentazione di nuove pro cedure devono sempre viaggiare in parallelo senza creare

disturbo all’attività in corso ma agire come uno specchio per consentire, ogni volta di fare un confronto ed evitare che l’esperimento possa annacquarsi nel marasma generale. Definito il canovaccio, l’iniziativa deve avere un andamento crescente per mantenere viva e spontanea l’attenzione.

3.7 TEMPO SCADUTO

Non c’è più tempo per sofismi, locuzioni, interrogazioni.

La promiscuità degli esseri umani in continuo movimento aumenta notevolmente le possibilità di contagio dalle pato logie più leggere a quelle più gravi. Non a caso ogni tanto spuntano nuove patologie o rispuntano patologie che si rite nevano completamente debellate.

L’inevitabile sconfitta del profilo igienico evidenzia l’ecces sivo assenteismo dovuto al contagio che si sviluppa negli ambienti di lavoro e la conferma è la velocità impressionante di come si propagano i virus influenzali.

La pulizia di facciata per soddisfare l’occhio del committente è quanto di meglio il settore delle pulizie industriali riesce a fornire alle sue utenze, per due motivi essenziali il primo è l’impreparazione del committente e degli esecutori e la man canza di risorse che ritardano o impediscono di adeguare la preparazione delle maestranze a un’attività primaria cui è affidata la salute pubblica, l’immagine di un paese.

Il contrasto all’avanzata dell’esercito dei batteri - che pos siede un’arma potentissima “l’invisibilità” deve essere affidata a professionisti del pulito, che siano in grado di programmare prima gli interventi sull’ambiente, il suo stato, la destinazione e l’intensità d’uso dei locali.

Tutto ciò può essere possibile, solo se il management che ha a cuore la vivibilità del suo ambiente di lavoro ed è consa pevole che il responsabile della sicurezza non è un ruolo di facciata, ma deve acquisire la competenza necessaria anche per ciò che riguarda il rischio biologico..

Operare con professionalità, puntualità con il massimo spirito di servizio non è più sufficiente per dare soluzioni ai bisogni reali. Sembra banale ma non è affatto scontato se non si amplierà lo spazio per la ricerca di soluzioni innovative che non possono essere trovate là dove sono soffocate da un esa sperato pragmatismo. Certamente è molto importante rico noscere il ruolo del pragmatismo aziendale, ma altrettanto importante è costruire un rapporto di calore e ancora di più la capacità di accoglienza alle nuove idee. Forse anche voi avete imparato a essere scettici di fronte alle idee innovative, e altrettanto indifferenti a quelli che riguardano gli aspetti marginali e periferici del grande sistema. La conseguenza è una pericolosa situazione di stallo con la tendenza al regresso che solo una forte inversione di tendenza può fermare e agire come propulsore della risalita.

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXIII

Percorso di Formazione

Primo Capitolo Il sopralluogo

2.1.1 Il sopralluogo

2.1.2 Ambienti di lavoro

2.1.3 L’incontro diretto

2.1.1 IL SOPRALLUOGO

ll sopralluogo è l’operazione che si attiva per delineare il pro filo tecnico e quello economico dell’ambiente dove dovranno compiersi i lavori necessari per garantire la salubrità dei locali, gli arredi evitare il deterioramento delle superfici e il relativo effetto negative dell’immagine e infine garantire la funzionalità dei locali in base alla loro destinazione e inten sità d’uso.

È una fase operativa irta di difficoltà per la mancata o inade guata documentazione riguardante le misure delle superfici fisse e di quelle che determinano il coefficiente d’ingombro, come gli arredi, le suppellettili e le apparecchiature, la com posizione dei rivestimenti e quale sial’intensità e velocità dei fattori aggressivi prodotti dall’attività interna.

Oltre a questi dati è necessario acquisire informazioni sull’an damento dell’attività interna e le condizioni logistiche in cui operare inoltre occorre individuare se esiste la possibilità che eventi al momento imprevisti possano manifestarsi nell’arco dell’appalto.

Il sopralluogo che si effettua abitualmente nell’ambiente non può fornire indicazioni precise poiché si esegue solitamente durante l’orario di lavoro e non è possibili interrompere le attività in corso.

GRANDE DISTRIBUZIONE

RISTORAZIONE

INDUSTRIA ALIMENTARE

TRASPORTO PUBBLICO

TURISMO

SCUOLE

CONVIVENZE

2.1.4 Supporti operativi

2.1.5 Check list della situazione

Lo strumento delle interviste del responsabile per avere un quadro della situazione generale e quali sono le aspettative del cliente nei confronti dell’attività di pulizia. Questa fase operativa varia in relazione al complesso oggetto del sopralluogo come la tipologia della costruzione e il con testo urbano dove è collocato.

TIPO DI COSTRUZIONE DEL COMPLESSO GRATTACIELO PALAZZO CAPANNONE

2.1.2 AMBIENTI DI LAVORO

La valutazione delle esigenze estetiche e funzionali di un ambiente si esegue tenendo conto della categoria cui appar tiene. Le esigenze igieniche, appartengono alla sfera della prevenzione, per cui è necessario intervenire con la massima attenzione nell’ambito ospedaliero, ma è altrettanto vitale agire fuori di quest’ambito cercando con interventi mirati nei vari ambienti di non aumentare le patologie, evitando la necessità dei ricoveri. Nella tabella che segue sono indicate le informazioni necessarie per le valutazioni delle esigenze dei vari ambienti:

Ipermercati Supermercati

Mense Ristoranti

Macelli Caseifici

Autobus Treni Navi Aerei

Pensioni Residence Alberghi

Materne Elementari Istituti

Collegi Caserme

AREE URBANE Metropoli Città

CENTRI AGGREGAZIONE

ASSISTENZA SANITARIA

COMMERCIO E AMMINISTRAZIONE

Centri accoglienza

Cittadine

Chiese Cinema Discoteche Giardini

Ospedali Cliniche

Banche

Assicurazioni

Case di cura Case di riposo

Uffici commerciali

XXXIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020
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2.1.3 L’INCONTRO DIRETTO

Il sopralluogo deve essere eseguito dal tecnico che dovrà rea lizzare il piano degli interventi e tracciare il profilo economico in collaborazione con il tecnico. Interno che sovraintende e controlla che le operazioni ottengano i risultati previsti.

Due tecnici sono le due facce della stessa medaglia, infatti, l’incompetenza dell’uno o dell’altro inficerebbe ogni risultato.

I dati rilevati devono essere chiari, per entrambi, quantitativa mente precisi e costituiti dalle caratteristiche che dovrà pos sedere il servizio oltre alle variabili e quindi la valutazione della progettazione dovrà essere condivisa in ogni suo dettaglio.

Nel rispetto delle esigenze operative dell’azienda il rapporto delle due aziende se si tratta d’impresa esterna o il reparto interno che si occupa di questa tematica deve avere carat teristiche industriali che non possono tener conto delle spe cifiche preferenze di ogni inquilino e specialmente che le richieste non presuppongano il rapporto di tipo domestico.

Sottolineatura necessaria e specchio di una situazione che premia non l’operatore scrupoloso e preparato ma gli ope ratori che accompagnano la pulizia di facciata con compor tamenti servili che soddisfano l’egocentrismo delle persone ma non le reali esigenze dell’ambiente. Le interviste e le analisi condotte con i responsabili tecnici si svolgono in base a uno schema di riferimento che può essere così:

SECONDO VOLUME L’analisi

Maison Fresh

■ I fattori economi disponibili.

■ I fattori ambientali posizioni disagevoli degli arredi.

■ Posizione nel contesto urbano.

■ I fattori umani tra cui lo spirito collaborativo degli inquilini

■ La motivazione dell’intervento.

■ Verifica della posizione precedente con il riferimento della struttura operativa impiegata; percezione della necessità di cambiamento in particolar modo riferita a quali obiet tivi? Quale livello di condivisione della Direzione?

■ Quali criteri di gestione dell’appalto e in particolare la posizione collaborativa o passiva dell’utente.

■ L’analisi dei ruoli delle figure influenti, preposte ai controlli e referenti per eventuali esigenze, tra queste: problemi logistici, supporti operativi, condizioni di lavoro.

Orario di lavoro

Agibilità Locali Condizioni di lavoro al piano

Supporti acqua e luce

Avvertenze particolari

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXV Spazi per l’impresa

Percorso di Formazione

2.1.4 SUPPORTI OPERATIVI

Il supporto operativi, forniti dall’utente, spesso si limita alla fornitura di acqua e di energia elettrica, supporti fondamen tali dell’attività di pulizia, sono generalmente reperibili presso il cliente, tuttavia il loro utilizzo può presentare difficoltà e necessità di adattamento per l’uso cui sono finalizzati.

É facilmente accessibile? L’acqua calda o fredda?

I ripostigli per le attrezzature sono adeguati?

Esiste un montacarichi per il trasporto di attrezzature pesanti?

È disponibile un parcheggio per gli automezzi?

L’impianto elettrico è adeguato per l’uso di macchinari industriali?

I supporti operativi di cui ha bisogno un’azienda che opera all’interno di un’altra azienda non è solo di carattere specifi catamente tecnico, ma richiedono un allineamento della per cezione da parte del tecnico interno sulle difficoltà operative, sugli imprevisti ma essenzialmente sul fatto che l’azienda

esterna si occupa di un reparto che dovrebbe o potrebbe dover essere gestito direttamente per cui l’azienda mandante deve usufruire di quest’opportunità non solo per manlevarsi da un’infinità di oneri organizzativi e avere un costo certo. Ma di predisporre e condividere le procedure operative e fare tesoro delle esperienze che vive insieme all’azienda esterna.

2.1.5 CHECK LIST DELLA SITUAZIONE

La valutazione complessiva si conclude dopo aver eseguito un CHECK LIST su una serie di quesiti di grande utilità orga nizzativa come la scelta del set operativo.

Gli interventi di fondo devono essere eseguiti in un’unica soluzione o inseriti nella periodicità degli altri interventi?

Quali protezione deve indossare l’operatore?

E’ presente un manuale per il pronto soccorso e una cassetta di pronto intervento?

Quali sono i rischi insiti nell’ambiente di lavoro che possono riflettersi sugli operatori di pulizia?

Esistono procedure particolari per lo smaltimento dei rifiuti? Sulla base delle linee d’intervento programmate per l’ap palto, quali caratteristiche tecniche gestuali sono richieste agli operatori.

In quali giorni della settimana, in quale orario o in quali condi zioni di lavoro è possibile effettuare il piano degli interventi? Quale tipo di abbigliamento è stato prescelto? Qual è obbli gatorio?

Quanto dista l’ambiente di lavoro dall’azienda?

Quanto dal centro abitato? Situazione parcheggio?

L’area è collegata al centro abitato da una rete di mezzi pubblici?

L’area di ubicazione dell’ambiente di lavoro presenta rischi per gli operatori?

Sono presenti nelle vicinanze esercizi commerciali di conforto e supporto alle operazioni?

L’area è inserita in un contesto di tipo urbano, industriale o agricolo?

L’area geografica presenta caratteristiche climatiche partico lari (presenza del mare, ambiente montano, ecc.)?

Quali sono le modalità di accesso all’ambiente di lavoro?

E quelle di chiusura?

Oltre al referente responsabile, esistono altre figure di riferi mento all’interno dell’ambiente di lavoro? Quali sono?

Qual è l’abbigliamento che identifica gli operatori nell’am biente di lavoro?

Dove è localizzato lo spazio adibito a deposito attrezzature per l’impresa?

Presenta caratteristiche particolari?

Quanti e quali supporti operativi sono presenti nell’ambiente di lavoro (luce, acqua, ecc.)?

XXXVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020
SECONDO VOLUME L’analisi

TERZO

Primo Capitolo

Operazioni preventive

3.1.1 Designazione del responsabile

Le fasi preparatorie..........................................

La comunicazione

3.1.1 DESIGNAZIONE DEL RESPONSABILE

Massima economicità e risultato conforme alle esigenze igie niche estetiche e funzionali dell’ambiente di lavoro si ottiene nominando al suo interno due responsabili. Il primo organizza e controlla l’esecuzione materiale delle operazioni e il secondo, che fa parte dell’azienda che ha commissionato il lavoro, col labora attivamente con il primo avendo più o meno la stessa competenza e consapevolezza delle difficoltà operative in ogni loro aspetto.

Generalmente il servizio relativo alle pulizie e riordino degli ambienti è affidato a impresa esterna. Occorre dunque par tire dal presupposto che la struttura esterna nella realtà compie le stesse mansioni che in altri tempi erano eseguite da personale diretto. In quest’ottica i due responsabili devono avere una visione univoca su come procedere per:

■ Applicare la corretta prassi igienica.

■ Neutralizzare gli effetti dei fattori aggressivi sulle diverse tipologie dei rivestimenti e materiali.

■ Applicare barriere antisporco e accorgimenti per dilazio nare il limite critico.

■ Programmare gli interventi in relazione alla destinazione e l’intensità d’uso dei locali.

■ Sottolineare che il servizio non è solo la pulizia ma è parte integrante dell’attività interna e delle sue esigenze.

■ Individuare la necessità e pianificare lo svolgimento delle attività per la formazione.

■ Mettere a punto un piano di formazione per i nuovi addetti.

■ Documentare e integrare gli interventi formativi con manuali comprensibili da ogni individuo.

■ Analizzare i risultati del processo operativo del pro gramma a lungo termine o del singolo intervento.

■ In occasione di interventi su grandi superfici, intervenire su pochi metri, isolarli e proteggerli per verificare insieme se il risultato completo è conforme al campione.

3.1.2 LE FASI PREPARATORIE

Sono stati applicati criteri di scelta in proiezione delle esi genze igieniche, estetiche, funzionali dell’ambiente, tenendo conto sia delle situazioni ottimali per gli interventi sia quelle di ripiego dovute a possibili imprevisti.

3.1.4 Precedenze operative

3.1.5 L’apparato organizzativo

3.1.6 Fissare le priorità

La fase preparatoria può richiedere lo spostamento degli arredi che potranno essere collocati al centro del locale o trasferiti in un altro ambiente ma se non è possibile, occorre applicare le protezioni degli arredi isolare le prese elettriche coprire il battiscopa e rivestire con materiali impermeabili i piedi degli armadi e le gambe dei tavoli o le scrivanie, gli arredi fissi per consentire interventi con l’aggressività necessaria.

A ogni macchina e detergente è allegata la scheda tecnica e di sicurezza; per i detergenti vengono predisposte le tabelle per le corrette diluizioni, mentre per il materiale di consumo (panni) in relazione al loro uso sarà fissata una scadenza per il totale rinnovo dello stesso.

Per quanto riguarda il lavaggio dell’abbigliamento o delle macchine, sono stati inseriti nel piano degli interventi, sta bilendo il metodo di esecuzione, le frequenze e fissando gli standard di qualità previsti.

L’allestimento prevede la nota di carico del set operativo, la sua collocazione in uno spazio riservato, l’accompagnamento degli operatori in un giro di ricognizione per conoscere l’am biente di lavoro e, in particolare, la posizione dei supporti operativi quali acqua, corrente elettrica, vie di fuga ecc.. Esempio di check list per operare in sicurezza:

■ In relazione alla norma CEE, il personale è stato informato dei rischi provenienti dall’ambiente di lavoro e da quelli inerenti all’azione di pulizia?

■ Esiste una procedura comportamentale in caso di situa zioni d’emergenza? Se sì quale?

■ I detergenti e le macchine sono corredati da schede tec niche di sicurezza a norme CEE?

■ In relazione ai fattori aggressivi presenti nell’ambiente o derivanti dall’attività di pulizia, quali saranno le protezioni in dotazione agli operatori?

■ Quali sono i rischi insiti nell’ambiente di lavoro che pos sono coinvolgere direttamente gli operatori di pulizia?

■ Sulla base delle situazioni d’incompatibilità riscontrate, quali precauzioni si adotteranno per evitare possibili danni? Quali materiali si utilizzeranno?

■ Quali sono i rischi che derivano direttamente dall’attività svolta nell’ambiente di lavoro?

■ È presente nell’ambiente di lavoro un supporto segnale

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXVII Maison Fresh
VOLUME L’azione
.................. 3.1.2
3.1.3
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Percorso di Formazione

tico che indichi eventuali rischi e pericoli?

■ È stato nominato il responsabile della sicurezza?

■ Esistono nell’ambiente di lavoro particolari strutture sog gette a possibili danni derivanti dall’azione di pulizia? Se sì, quali?

■ È stato dato un manuale di comportamento per la pre venzione infortuni?

■ Quali avvertenze comportamentali sono insite nell’am biente di lavoro? E quali richieste direttamente dall’u tente?

Prima di procedere verificare che nel magazzino i materiali per le pulizie siano presenti in quantità sufficiente.

Infine, è necessario che nella fase preparatoria, va inclusa anche la preparazione del percorso che l’operatore effettuerà, eliminando e allontanando il più possibile la soglia del rischio.

La fase preparatoria oltre al rifornimento dei materiali pulenti le protezioni degli operatori, tutte scelte che devono predi ligere soluzioni che consentano movimenti scorrevoli grazie ad un assetto leggero.

3.1.3 LA COMUNICAZIONE

Nel momento in cui s’imposta un’azione organizzata, non bisogna dimenticare la comunicazione che deve essere esau riente per tutti quelli che partecipano all’iniziativa.

Questa forma operativa è un’area inesplorata e richiede un modello di misurazione, comparazione, organizzativa di primo ordine, oltre affinché “il pulito” sia visibile nei suoi aspetti più rilevanti quali l’igiene, l’estetica e la funzionalità dei locali. È in questa fase che l’attività di pulizia deve essere accompagnata dalla sensibilizzazione e dall’informazione sui risvolti che la stessa ha sulla salute dell’inquilino o dell’ospite dell’ambiente, e la ripercussione che la pulizia ha sull’imma gine dell’azienda.

L’inquilino di un locale deve essere informato sul piano degli interventi, sapere che le superfici e gli arredi non saranno puliti in un’unica soluzione, ma che le superfici saranno trat tate con frequenze differenti in relazione alla loro esposizione al contatto e la velocità di ricezione a forme inquinanti.Infatti, le superfici orizzontali sono soggetto al deposito polveroso più rapidamente rispetto alle superfici verticale e le superfici orizzontali sospese, vedi il soffitto hanno minor deposito, tuttavia esistono locali dove le lavorazioni che intaccano ogni superficie. Con rapidità.

Un fattore condizionante l’applicazione meticolosa del pro gramma degli interventi sono le condizioni ambientali o che l’esecuzione di un intervento ha bisogno di particolari con dizioni atmosferiche, climatiche o ambientali), motivi questi che avrebbero reso l’intervento più dannoso nel complesso.

Esempio:

■ Il lavaggio dei vetri nelle giornate di pioggia o troppo asso late;

■ La metallizzazione del pavimento in una giornata in cui la temperatura è troppo rigida;

■ Il trattamento di fondo nelle zone di transito nelle ore di maggiore affluenza.

È importante inoltre curare l’informazione sulle precise norme comportamentali per ridurre la formazione dello sporco cartaceo o di quant’altro rappresenti per l’ambiente un’immagine di degrado e di trascuratezza o che comunque costringa a operazioni continue e costose che tolgono risorse a trattamenti più importanti.

3.1.4 PRECEDENZE OPERATIVE

A locale pronto, si dovrà scegliere su quale superficie inter venire prima, per evitare che nel corso dell’azione la solu zione sporca cada, coli o schizzi su una superficie già pulita o peggio su un rivestimento incompatibile.

L’ordine cronologico incide naturalmente sulla produttività, poiché, affrontando le situazioni più scomode nella fase ini ziale, disporremo di maggiori energie, mentre con l’insorgere della stanchezza è meglio dedicarsi a superfici più estese che consentano l’uso di macchinari.

Tra le operazioni preliminari spiccano quelle destinate alla rimozione meccanica di residui radicati quali gocce di vernice o le macchie sul tessuto, è necessario tuttavia avere l’accor tezza di non rigare il rivestimento o decolorare il tessuto. A questo proposito è consigliabile che l’operatore sia dotato oltre che della divisa anche di un marsupio con l’interno impermeabilizzato e resistente agli attrezzi acuminati, dove poter riporre il materiale in esubero, disporre di un attrezzo di emergenza o riporre un rifiuto dimenticato evitando di ritornare sul posto per completare le operazioni. Occorre poi prediligere procedimenti di pulizia che limitino l’uso e il

XXXVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020

trasporto d’ingenti quantitativi d’acqua, usando un numero di panni pretrattati sufficienti per completare le operazioni in programma. Con questo metodo si limiterà il rischio di rovesciare del liquido e soprattutto si eviterà di interrompere le operazioni di pulizia per risciacquare dei panni che succes sivamente avrebbero distribuito sulle superfici una soluzione non perfettamente pulita.

Preparare una soluzione con acqua e detergente presuppone una corretta diluizione della percentuale indicata. Per ogni caso e situazione è necessario procedere con gestualità con trollate, precedute da una fase di riflessione, e scegliere la soluzione più efficace e meno dispersiva in ordine di tempo e fatica. È importante sottolineare che la tendenza dell’ope ratore non professionista è quella di semplificare o saltare le fasi intermedie dell’azione, mettendo a repentaglio il risultato. Esempio: spostare o trasportare un mobile non avendolo precedentemente alleggerito delle suppellettili instabili può creare situazioni di rischio e inoltre, per il maggior peso e la maggiore attenzione richiesta, allungare il tempo delle operazioni.

L’ordine cronologico ha un preciso obiettivo: la scorrevo lezza, quale elemento che riduce l’affaticamento degli opera tori e ne aumenta la produttività. L’ordine cronologico inizia con la fase preparatoria, che predispone tutto ciò che serve per effettuare gli specifici interventi di pulizia.

3.1.5 L’APPARATO ORGANIZZATIVO

Il mondo del lavoro è composto da tre settori: l’industria, il com mercio e l’apparato dei servizi, tra questi le imprese di pulizia.

L’apparato organizzativo di un’impresa che svolge le pulizie nei vari ambienti può essere paragonato a un meccanismo in movimento che percorre in lungo e in largo tutte le superfici calpestabili e tutti gli arredi che occupano questi spazi.

Un apparato organizzativo efficiente richiede che al suo interno operino persone competenti che siano in grado di interpretare le diverse esigenze degli ambienti, pianificare le operazione che sono state individuate per gli interventi, verificare con quali criteri sia stata composta la squadra degli operatori e che le caratteristiche fisiche e tecniche degli stessi siano idonei alla linea d’intervento a cui sono stati assegnati. Infatti, la pulizia industriale deve separare marcatamente le linee d’intervento e gli operatori addetti.

Un efficiente apparato organizzativo trova una difficile rea lizzazione per lo scarso livello di coscienza-conoscenza delle problematiche legate al concetto di pulizia. Un fattore indi spensabile è sicuramente quello della formazione concet tuale delle maestranze atta all’addestramento specifico cui si associano le istruzioni sull’uso dei vari set operativi e le informazioni sulla specificità dei vari ambienti.

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Un altro apparato deve procedere sulla strada della comu nicazione, e avere la capacità di interfacciarsi con la contro parte, creando un rapporto di collaborazione e coinvolgendo l’utente sulla strada della prevenzione, per ridurre costi e ottenere un risultato conforme alle esigenze.

Un esempio: se un ospite si pulisce le suole delle scarpe prima di accedere a un locale deve sapere che così facendo evi terà di trasmettere all’interno dei possibili batteri patogeni e comunque eviterà a un operatore di pulire più volte la stessa superficie. Occorre allora analizzare le cause della provenienza dello sporco, i mezzi con i quali si sposta da un posto all’altro e misurarne la consistenza e la frequenza della sua formazione.

Con l’apparato organizzativo del cantiere interagisce quello amministrativo che garantisce i rifornimenti, la gestione delle norme sul lavoro, la fatturazione e tutte le incombenze buro cratiche che un’azienda deve espletare.

3.1.6 FISSARE LE PRIORITÀ

Le azioni che ogni giorno miliardi di persone compiono nella propria abitazione o in un ambiente di lavoro confermano l’importanza delle esigenze igieniche, estetiche e funzionali che sono tali da incidere sulla salute degli individui, danneg giare l’immagine dell’azienda o quella sociale della famiglia, e compromettere il normale svolgimento delle attività, creando disagi nelle abitazioni e danni notevoli nelle aziende.

Per fissare le priorità bisogna decidere quali siano i compiti più importanti e per farlo occorre separare le varie fasi ope rative, iniziando da quella dedicata alla ricerca delle aziende, la cui tipologia è compatibile con le proprie conoscenze e capacità operative o ancor più strutturarsi per prima di avvi cinare gli utenti compatibili.

Individuare il livello della formazione e le capacità, o meglio la specializzazione di ogni operatore. Collaudare preventivamente l’efficacia delle attrezzature dei detergenti.

Questo ci consentirà di:

■ Cominciare subito a fare ciò che è essenziale o necessario;

■ Affrontare i problemi in ordine di emergenza;

■ Concentrarsi su un compito uno per volta, portare a ter mine un lavoro nei tempi stabiliti;

■ Raggiungere gli obiettivi nel migliore dei modi, quali che siano le circostanze in cui operiamo;

■ Dare carico a qualcun altro di eseguire un determinato lavoro;

■ Aver finito le cose più importanti alla fine del periodo pro grammato (per esempio alla fine della giornata di lavoro);

■ Non aver trascurato di portare a termine tutte le ope razioni più importanti e provare l’intima soddisfazione che accompagna la fine di una giornata produttiva e con ottimi risultati per quanto riguarda la qualità.

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXIX TERZO VOLUME L’azione

Pulizia professionale delle pavimentazioni INDUSTRIALI

Ipavimenti industriali richie dono particolare cura e attenzione, sia durante la fab bricazione, sia in termini di rivestimento, pulizia e mante nimento. Quale metodo di pulizia usare dipende molto dalla struttura del pavimento.

GARANTIRE LA SICUREZZA

Normalmente, le pavimentazioni industriali non vengono pulite per ragioni estetiche, piuttosto, essendo sottoposte giornalmente a un considerevole stress - che può essere di tipo fisico oppure cau sato da reazioni chimiche dovute

alla caduta di sostanze - la pulizia è richiesta per garantire la sicu rezza del personale e un corretto proseguimento delle operazioni di lavoro. Nella peggiore delle ipotesi, il danneggiamento della copertura della pavimentazione può causare conseguenti danni e incidenti, con oli, acidi e altre sostanze che possono andare a danneggiare attrezzi e macchi nari, e persino ferire gli operai. Effettuare una corretta pulizia, a intervalli regolari, può minimizzare questo rischio. Inoltre, nell’indu stria, un regolare mantenimento può aiutare le coperture e gli edi fici a mantenere il loro valore.

METODI DI PULIZIA

Una distinzione fondamentale va fatta tra metodo di pulizia a una fase e metodo di pulizia a due fasi: Metodo a una fase: il pavimento viene pulito e lo sporco viene eli minato in un solo passaggio dalla stessa macchina.

Metodo a due fasi: il pavimento viene ricoperto con acqua e deter sivo. In una fase successiva, la soluzione viene aspirata da un mac chinario di pulizia.

STRUTTURE DI PAVIMENTAZIONE

La maggior parte dei pavimenti indu striali è in massetto, compattato in

S METODI DI PULIZIA XL DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

modo da essere reso estremamente durevole. La posatura consiste nello stendere direttamente la pasta sull’oggetto e lasciarla ad asciugare. Esistono diversi tipi di massetto, e ognuno ha caratteristiche specifiche delle quali bisogna tenere presente durante la pulizia.

Massetto a base di cemento: è il tipo più utilizzato, è composto da sabbia o ghiaia più cemento e acqua. L’unico tipo di massetto prodotto nel settore industriale è un aggregato duro, in grado di sopportare sollecitazioni notevoli, grazie alla sua classe di resi stenza e al suo spessore, apposita mente dimensionato.

Proprietà: non resistente ad acidi e alcali forti. L’azione degli acidi rende il materiale più ruvido e difficile da pulire.

Massetto a base di solfato di calcio: include tutti i massetti che hanno un legante che consiste in solfato di calcio anidro (anidrite). Questo tipo di massetto è di colore chiaro e ha una superficie molto dura, liscia, compatta e praticamente senza pori.

Proprietà: sensibile all’umidità, a causa del legante utilizzato. Occorre evitare una prolungata esposizione all’acqua, specialmente nel caso di pulizie profonde. Può essere pulito solamente con metodo a una fase. Massetto a base di magnesio: i leganti sono ossido e cloruro di magnesio. Estremamente resistente, ha la capa cità di legare l’aggregato minerale in modo particolarmente saldo. L’ag giunta di coloranti a base di ossido di metallo gli dona un colore uniforme. Proprietà: Il massetto di magnesio con filler organici rende il pavimento più caldo sotto i piedi, ma anche più sen sibile all’umidità. Si consiglia di pulire solo con metodo a una fase.

Massetto a base di asfalto di mastice: una densa e porosa mistura di riem pitivi come farina di roccia, sabbia, ghiaia e bitume. Il bitume è una sostanza scura, semi-volatile, compo sta da diversi tipi di sostanze organi che estratte dalla distillazione di olio crudo.

Proprietà: resistente all’acqua, molto resistente ad acidi e alcali, non resi stente ai solventi.

TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI

La superficie può essere trattata a seconda di quanto richiede la copertura e del carico alla quale viene sottoposta. Ad esempio, il trattamento della superficie pre viene la formazione di polvere in massetti a base di cemento e pre viene la veloce penetrazione di sporco e umidità. Le caratteristi che del trattamento usato vanno tenute in considerazione durante la pulizia.

Impregnazione: l’agente impre gnante penetra per 0,5-3 mm all’in terno del massetto (a seconda della qualità del substrato), e lo rinforza, riempiendo anche gran parte dei pori. Questo trattamento non copre però la superficie con uno strato continuo di copertura.

Proprietà: impregnare i pori impe disce all’umidità di penetrare imme diatamente il massetto. Se sostanze oleose rimangono sulla superficie per lungo tempo, lasceranno mac chie impossibili da rimuovere.

Compattazione chimica: il fluido compattante è applicato come un agente impregnante, e reagisce solo

su substrati legati con cemento. La reazione di compattazione avviene infatti con questo materiale.

Proprietà: maggiore è la frequenza con cui la pulizia viene effettuata, maggiore è l’intensità con cui avviene la reazione. Questo rinforza la superficie e la rende più resi stente a stress meccanici e chimici.

Sigillatura: a differenza dell’im pregnazione, in questo caso viene applicato uno strato di materiale sul substrato. A 0,1-0,3 mm di spessore, lo strato è relativamente sottile. Alla vista, la sigillatura appare come una mano di vernice.

Rivestimenti: hanno normalmente uno spessore di 0,5-2 mm (a 2-6 mm di spessore sono chiamate coperture). Si possono creare superfici particolarmente struttu rate o praticamente lisce a seconda del rivestimento utilizzato. Questo è importante perché le associazioni professionali richiedono determi nate classi di resistenza allo scivo lamento in certe aree. Pavimenti senza interruzioni fatti di resine sintetiche, come resina epossidica e poliuretano, sono esempi comuni. Proprietà: offrono alta resistenza

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COME SCEGLIERE UNA LAVASCIUGA

Lo sporco ostinato è parte inte grante del settore industriale, motivo per cui si consiglia di utilizzare una lavasciuga con una testina di lavaggio a rullo per la pulizia a umido. Le superfici lisce vengono pulite con cuscinetti a rullo, mentre le superfici ruvide vengono pulite con spazzole a rullo. L’elevata efficienza di pulizia è garantita dai seguenti fattori:

■ spazzole/pastiglie che agi scono in direzioni opposte;

■ pressione di contatto elevata e uniforme (fino a 260 g/ cm2) su tutta la larghezza della superficie;

■ velocità estremamente ele vata (max. 1100 giri/min);

■ ottimo contatto con il pavi mento.

Queste proprietà consentono di rimuovere, in sicurezza, lo sporco. L’alta velocità genera anche un effetto autopulente, il che significa che l’efficienza di pulizia rimane costantemente elevata. Spazzare il pavimento in anticipo non è spesso neces sario, poiché le spazzole a rullo si muovono in direzioni opposte per spazzare lo sporco grosso lano nel cassetto spazzatrice integrato.

essere sempre eseguita passo dopo passo, per evitare che il pavimento si bagni troppo o che la flotta di pulizia si asciughi di nuovo rapida mente.

chimica, ma rimangono sensibili a solventi e parti meccaniche per la pulizia, come cuscinetti e spazzole metalliche.

PULIZIA PROFONDA: RIMUOVERE LO SPORCO RESISTENTE

La pulizia profonda utilizza il lavag gio a umido per rimuovere segni di olio e grasso e sporco incrostato.

Ciò richiede potenti lavasciuga con una testina di lavaggio a rulli. Se il rivestimento del pavimento lo con sente, la pulizia viene eseguita con il metodo a due fasi a piena pres sione di contatto con spazzole o cuscinetti verdi. La procedura deve

Passaggio 1: utilizzare una lava sciuga per distribuire il detergente sulla superficie, quindi strofinarlo due o tre volte fino a quando tutto lo sporco si è liberato.

Passaggio 2: rimuovere l’acqua sporca utilizzando il tergipavimento e il dispositivo di aspirazione sulla mac china. Quindi coprire di nuovo l’intera area con acqua pulita e procedere con il metodo a una fase: coprire con acqua - scrub - aspirazione.

Se è necessario rimuovere le pel licole protettive oltre all’olio e al grasso, si consiglia un detergente a base alcalina. L’agente detergente va diluito tra il 5 e il 10% a seconda della sporcizia della superficie. Per la pulizia profonda di pavimenti

industriali che non sono stati trattati o di superfici non resistenti all’acqua (vedere tipi di massetto), si consi glia solo il metodo ad una fase, altrimenti il pavimento si bagnerà troppo e potrebbe subire danni.

PULIZIE DI

MANTENIMENTO: RIMUOVERE LO SPORCO LEGGERO

La pulizia di manutenzione viene eseguita con il metodo a una fase.

Per eliminare lo sporco leggero si usa una lavasciuga dotata di spaz zole o tamponi di lavaggio. La lava sciuga lavora con una pressione di contatto inferiore e una velocità della spazzola a rullo inferiore. Non è necessario il post-lavaggio o il risciacquo: il pavimento può essere calpestato immediatamente. Se il lavoro di pulizia non richiede la pulizia a umido, la pulizia di manu tenzione può essere eseguita anche con una spazzatrice a vuoto.

S METODI DI PULIZIA XLII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

Detergente manutentore SUPERCONCENTRATO

Medusa srl presenta Intense Energy un detergente manu tentore super concentrato per il lavaggio giornaliero di tutti i tipi di pavimenti e di superfici lavabili. Esplica un’efficace azione deodo rante, rilasciando una gradevole e persistente nota di profumo.

Intense Energy può essere usato anche con macchina lavasciuga e non necessita di risciacquo. Grazie al pratico flacone giusta dose, si può utilizzare la conforme quantità di prodotto in modo semplice e sicuro,

risparmiando tempo ed evitando sprechi. L’alta concentrazione del formulato permette di ridurre i costi di trasporto, di movimentazione e di stoccaggio, ma anche l’85% del peso della plastica da smaltire.

Grande importanza è stata data alla scelta delle profumazioni, svilup pando 9 persistenti fragranze: Breeze, Colonial, Exotic, Forest, Marine, Oriental, Petals, Stardust, Virgin.

Intense Energy associato a Intense Deo, il deodorante concentrato a lunga durata, esalta il profumo dell’ambiente.

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MOLTO PROFUMATO

Lo diciamo nel modo più concentrato possibile, come i nostri detergenti INTENSE ENERGY.

I detergenti Medusa INTENSE ENERGY sono adatti a tutti i pavimenti, 15 volte più concentrati di un detergente standard e molto profumati.

Ti basterà molto meno detergente rispetto a quello che usi di solito, per pulire a fondo e lasciare nell’aria una piacevole sensazione di pulito: farai sapere a tutti di trovarsi in un ambiente igienico e curato Con Medusa l’unica traccia che rimane è il profumo di pulito.

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S DETERGENTI SPECIALE CANTIERI

L’innovazione delle MONOSPAZZOLE

Nel 2015, analizzando il mercato emerse come il prodotto monospazzola fosse progredito poco rispetto ad altre attrezzature che negli anni si erano evolute molto in ergonomia, facilità d’uso e solu zioni “green”, così da consentirne l’utilizzo ad un più ampio numero di utenti. La monospazzola, invece, era rimasta un prodotto “pesante”, faticosa nell’utilizzo pur con risultati eccellenti in diverse applicazioni. Una macchina insomma non alla portata di tutti, che richiedeva una buona dose di pratica.

In TMB si cercò quindi di sviluppare una macchina nuova, che ampli ficasse le caratteristiche positive della monospazzola, migliorandone la facilità d’uso. Particolare atten zione fu dedicata alle operazioni dove era impiegata più comune mente quali la pulizia di fondo, la deceratura, la cristallizzazione e la pulizia delle moquette.

Con questi presupposti si iniziò lo sviluppo di un nuovo telaio, affron tando e risolvendo i problemi tecnici derivanti dal maggior peso dell’at trezzatura e dalle vibrazioni gene rate dal sistema orbitante. La ricerca del miglior bilanciamento possibile portò a soluzioni tecniche innovative per questa tipologia di prodotto, che diedero risultati più che soddi sfacenti e portarono a registrare due nuovi brevetti internazionali. Il livello di bilanciamento raggiunto per mise di ottenere un ottimo risultato nella certificazione delle vibrazioni Mano-Braccio, secondo lo standard UNI EN ISO 5349-1:2004.

Il risultato fu TOR 43, una mono spazzola di nuova concezione, indicata per i lavori più gravosi ma usufruibile anche nelle operazioni di manutenzione, caratterizzata da un movimento roto-orbitale che, oltre ad amplificarne la resa, ne rende più facile l’utilizzo, aumenta la sua stabilità e diminuisce il consumo di elettricità e di acqua.

Prima del lancio, TMB eseguì molti test sugli accessori per consen tire agli utilizzatori di sfruttarne la grande flessibilità. In questo modo TOR 43 entrò in commercio con un ampio corredo di accessori che ne consentivano l’utilizzo con tutte le attrezzature presenti sul mercato, dai semplici tamponi di lavaggio e deceratura, alla lana d’acciaio per la cristallizzazione, ai dischi di carta

vetrata per i trattamenti sul legno sino all’utilizzo dei diamanti metal lici per il trattamento delle super fici dure. Completano il corredo di optional un kit di aspirazione, un kit di nebulizzazione della soluzione e una gamma di prodotti chimici dedi cati ai diversi trattamenti su tutte le superfici.

Con questo equipaggia mento e con un peso standard di 65 Kg, TOR 43 iniziò la sua avventura sul mercato nazionale e internazio nale dove il gradimento della clien tela più attenta all’innovazione le riconobbe subito un buon successo.

La possibilità di variare il peso della macchina da 43 a 82 Kg caratte rizzò maggiormente la flessibilità di questa attrezzatura.

Gradualmente anche l’utenza più “tradizionale” si interessò a questo nuovo prodotto chiedendo maggiori

S SUPERFICI DURE XLIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

informazioni e in risposta TMB mise prontamente a disposizione la sua struttura per corsi di formazione ai propri distributori e loro clienti. Questi momenti di confronto hanno dato modo anche alla forza vendita più giovane di conoscere l’evolu zione dei diversi metodi di pulizia e dei relativi accessori, provandone di nuovi e testandone l’efficacia sia con le macchine tradizionali che con quelle orbitali.

Sempre più convinti della validità del progetto, in TMB è stata svi luppata una gamma completa di monospazzole orbitali identificando applicazioni ed accessori dove l’uti lizzo di queste attrezzature può fare la differenza e superare le presta zioni dei sistemi tradizionali. Ad oggi, l’ultima evoluzione di TOR 43 è l’adozione dell’alimentazione a batteria. Grazie al ridotto consumo di elettricità del sistema orbitale è stato possibile ottenere un’autono mia molto elevata, sia con le tradi

zionali batterie al GEL sia con le più moderne batterie al Litio. TOR 43 infatti può essere configurata per utilizzare l’una o l’altra tecnologia grazie a una scheda di controllo che gestisce le varie funzioni della macchina e da un’ampia gamma di informazioni all’operatore, com presa l’autonomia residua espressa in ore di funzionamento.

INTERVENTO CON TOR 43

L’analisi di una recente dimostrazione presso il Parlamento Fiammingo, a Bruxelles, ci consente di riassumere tutti i punti di forza di questa mac china. Nell’edificio gli ambienti sono arredati con un pavimento antisci volo moderno e le mattonelle non incollate tra loro, ma separate da una sottile sabbiolina inserita tra le fughe. Un design molto bello che presenta notevoli problemi di puli zia, vincolando l’operatore a risciac quare poco e vietando l’aspirazione. Usando la nuova TOR 43 con batterie al litio, grazie al ridotto consumo di acqua e ai dischi in melamina, è stato possibile pulire la superficie effica cemente per poi asciugarla con dei pad in cotone. La disponibilità dell’a limentazione a batteria ha consentito lo svolgersi delle attività senza che il cavo di alimentazione arrecasse fasti dio alle persone presenti nei locali da trattare.

www.tmbvacuum.com

TOR 43 riduce la fatica dell’operatore, dimi nuisce il consumo di elettricità, dell’acqua e velocizza il tempo di asciugatura con un notevole incremento della produttività. Va segnalato, in particolare, l’utilizzo su moquette, dove questa macchina ha con sentito di fare un notevole passo in avanti rendendo tutto più facile e con ottimi risul tati. In questo caso la possibilità di alleg gerire la macchina consente un’azione meccanica non aggressiva verso le fibre della superficie da trattare.

Ottimi risultati nella manutenzione delle superfici in legno, dove è gradito avere maggior peso per il ripristino di pavimenti usurati o segnati. TOR 43 ha molti accessori disponibili per questi trattamenti, vari tipi di dischetti abrasivi, retine abrasive, un peso extra (17 kg) per aumentare la resa sino a proporre una versione della macchina con 2 velocità. Inoltre, lo specifico Kit di aspira zione consente di controllare il pulviscolo generato durante la lavorazione.

02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLV

KEMIKA. Progetto Cantiere Ecosostenibile

Kemika, con il Progetto “Cantiere Eco Soste nibile”, si propone di sviluppare il concetto di Cultura del Pulito, ponendo al centro della propria Mis sion il totale rispetto dell’ambiente.

Con il proprio ufficio di consulenza, interno all’Azienda, il Gruppo Kemika, si pone, nei confronti dei propri Distributori e dei Clienti dei Riven ditori, come referente strategico nel fornire: assistenza e formazione.

Ogni intervento è un vestito, cucito su misura, per rispondere a esigenze specifiche.

In Kemika si è convinti che le esi genze di un mercato in continua evoluzione portano, oggi, a ride finire il ruolo delle Aziende, che non può esaurirsi nella produzione e commercializzazione di prodotti destinati alle pulizie, ma deve essere integrato da occasioni di incontro e dialogo continuo con tutte le figure professionali coinvolte nel nostro settore.

Il progetto “Cantiere Eco Sosteni bile” parte con il sopralluogo sulla Struttura, dove si verificano le reali esigenze del Cliente ed even tualmente si organizzano delle prove pratiche sull’uso dei prodotti Kemika.

Da qui viene redatta una accurata relazione scritta dove viene presen tata la pianificazione delle pulizie all’interno dell’appalto.

In avvio di cantiere viene svolto un training specifico a tutti gli Opera tori addetti ai lavori.

Contestualmente vengono pianifi cati, per il primo anno di attività, una serie di controlli periodici.

La Linea Sole si compone di quattro formulati, legati alle operazioni di detersione, nelle pulizie di manutenzione ordinaria di tutti i giorni:

STAR: detergente anticalcare giornaliero, indicato per pulizia dei Servizi Igienici.

SPACE: detergente di manuten zione giornaliera, impiegabile su qualsiasi tipo di pavimentazione.

SKY: detergente multiuso neutro, giornaliero, utilizzabile su qua lunque superficie, compreso arredi, attrezzature, vetri.

SUN: detergente sgrassante uni versale, utilizzabile su qualunque pavimentazione e superficie compreso arredi e attrezzature.

dai quali si estraggono i componenti uti lizzati: tensioattivi, solventi, coadiuvanti.

I tensioattivi contenuti nei formulati hanno, oltre alla biodegradabilità aerobica completa, anche biodegra dabilità anaerobica.

I principali vantaggi di questi formulati sono:

■ Totale derivazione vegetale di tutte le materie prime presenti in formula: Tensioattivi e Solventi.

■ Limitata presenza di metalli pesanti e di derivati del fosforo.

■ Limitata presenza di allergeni.

■ Assenza di test su animali per tutte le materie prime utilizzate.

■ Per i prodotti che compongono questa gamma, Kemika, ha scelto confezioni in polietilene vergine di prima scelta ad alta densità, misce lato al 50% con un polietilene ad alta densità rigenerato meccani camente da scarti industriali post consumo.

LINEA SOLE LA GAMMA

CON MARCHIO BIO C.E.Q.

Il Progetto “Cantiere Eco Sostenibile” prevede l’impiego di prodotti della nuova Linea Sole, una prestigiosa gamma composta da quattro prodotti certificati Bio C.E.Q. I componenti organici presenti nei formulati sono ricavati da fonti rinnovabili.

Il sole, attraverso la funzione clorofil liana, permette la crescita dei vegetali

Con il Progetto Cantiere Eco Sosteni bile, Kemika, ha deciso di investire su criteri che riguardano: rispetto dell’am biente, salute e sicurezza degli opera tori addetti alle pulizie, aspetti sociali ed etici dei processi produttivi.

www.kemikagroup.com

S DETERGENZA GREEN XLVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

Rigenerare il GRES

Ilgres lappato opaco presenta uno strato superficiale privo di rugosità, lisciato meccani camente a differenza del gres porcellanato naturale che si presenta poco luminoso e non per fettamente liscio.

Per rimediare alle macchie e allo sporco di superficie, può essere utile procedere a un trattamento pro tettivo, da effettuarsi con prodotti specifici da stendere con la mono spazzola, per creare una “micro pellicola” che faccia da barriera pro tettiva. Se invece le superfici sono molto usurate da calpestio, si potrà procedere alla nuova “lappatura” da eseguirsi in opera con le opportune attrezzature e le necessarie mac chine professionali.

Si tratta di operazioni straordinarie, che possono però essere eseguite anche dalle imprese che si occupano della manutenzione quotidiana, una volta presa confidenza con il mate riale da trattare e con i prodotti da utilizzare.

SOLUZIONE UNO

Eseguire una lavorazione di “lappa tura” in opera, adottando le dovute accortezze del caso. La lappatura consiste in una leggera abrasione dello strato superficiale del gres, che si effettua utilizzando la mono spazzola con dischi in tynex o dischi in fibra con microparticelle di dia mante, procedendo dalla grana più grossa alla grana più fine, lavorando con sola acqua. In questo modo si eliminano le irregolarità, si com patta la superficie e le si conferisce un aspetto semilucido, senza alterare la struttura del materiale. Con questa lavorazione si può arrivare a risolvere anche le situazioni da forte usura dei materiali e da corrosione acida sulle superfi ci. Il grado di lucidità finale è determinato dal numero dei pas saggi, dalla grana più o meno fine dell’abrasivo e dal tempo di azione dello stesso.

SOLUZIONE DUE

Dopo avere eseguito un lavaggio di fondo con specifico detergente e risciacquato accuratamente, si può applicare un prodotto specifico per il gres, non tossico, a base di copoli meri fluorurati in soluzione acquosa.

I copolimeri fluorurati sono micro particelle in emulsione che satu rano le micro cavità, in modo che non vi entri lo sporco. Hanno azione antimacchia e creano una barriera idro-oleorepellente che non filma e non altera l’aspetto del materiale.

Vi sono impregnanti a base di copo limeri fluorurati specifici per i mate riali lapidei e impregnanti particolari e specifici per il gres porcellanato: è importante scegliere il prodotto idoneo. L’emulsione si stende in quantità minima (vanno rispettate accuratamente le indicazioni del produttore) con la monospazzola dotata di panno in microfibra o disco bianco senza esagerare in quantità, togliendo gli eventuali eccessi con panni di cotone e ripassando alla fine il disco bianco asciutto. Sarà utile poi lasciare asciugare perfettamente prima di sottoporre la superficie al consueto calpestio e conseguenti operazioni di manutenzione. Tra tutti

i tipi di gres porcellanato, il gres sati nato, per la sua caratteristica trattiene la più gran quantità di sporco; diventa molto importante riuscire subito ad effettuare un primo trattamento pro tettivo per riuscire poi ad eseguire con più semplicità le operazioni di pulizia di manutenzione. Una cosa da tener presente è che anche i trat tamenti protettivi si consumano con il tempo, perciò quando si constaterà che le superfici trattengono lo sporco troppo velocemente tra un lavaggio e l’altro, sarà opportuno ripetere una nuova applicazione di copolimeri.

ATTENZIONE

Vi sono in commercio alcuni tipi di gres porcellanato che difficilmente accettano i protettivi, poiché sono prodotti in maniera particolare, con cotture intorno ai 1300°C (general mente di tipo antiscivolo), per cui le superfici risultano talmente chiuse che non vi è lo spazio per far impre gnare nessun prodotto, mentre lo sporco ambientale quotidiano si aggancia con molta facilità. Tali materiali vanno puliti solamente con specifico detergente e uso even tuale di macchine lavapavimenti, a seconda delle necessità.

Fase di trattamento Lavoro finito
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLVII S SCHEDA TECNICA

Trattamenti efficaci in piena SICUREZZA

Per ogni attività e lavora zione in cantiere Kunzle & Tasin offre una solu zione ampia e diversifi cata. Le monospazzole Blue Golia Plus e Blue Golia Plus KN, appartenenti alla nuova gamma Multi Mode Line, garantiscono un trattamento ottimale e in piena sicurezza su tutte le superfici e in particolare su quelle cementizie. Blue Golia Plus, potente e robusta è l’ideale per attività heavy duty che necessitano di lavori e tratta menti anche gravosi. Nella versione Blue Golia Plus KN il planetario King NEB, con quattro satelliti controro tanti, esalta ulteriormente le qualità della macchina permettendo all’uti lizzatore di lavorare:

■ più rapidamente: l’operatore lavora comodamente e stabil mente spingendo la macchina in linea retta, senza la necessità di “brandeggiare”; ■ in profondità: maggiore peso della macchina, maggiore velo cità di rotazione dei satelliti, maggiore pressione a terra.

Dalla levigatura, all’irruvidimento dei sottofondi, alla bocciardatura, alla scarificazione, nessuna attività è preclusa a queste monospazzole altamente professionali.

Per superfici più estese e per lavo razioni ancora più pesanti la Kunzle & Tasin è orgogliosa, inoltre, di pre sentare la gamma di levigatrici “La Genovese Menghini e Bonfanti”, ultima acquisizione della società.

Nella versione Blue Golia Plus KN, il planetario King NEB, con quattro satelliti controrotanti, permette all’utilizzatore di lavorare più rapidamente e in profondità.
S MACCHINE XLVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

Forte di una lunga tradizione nella produzione di levigatrici per pavimenti Menghini e Bonfanti privilegia da sempre la qualità, la robustezza, la ricercatezza nei dettagli che fanno la differenza. L’attenzione precisa e costante alle tecnologie applicate e alla loro evoluzione ha permesso a Menghini e Bonfanti di realizzare macchinari di nuova concezione che semplificano il lavoro dell’o peratore, riducendone gli sforzi e le sollecitazioni improprie, garan

tendo risultati sempre eccellenti. Un’ampia varietà di macchine con dimensioni, potenze motore e caratteristiche differenziate, per mette di rispondere al meglio a qualsiasi esigenza dei levigatori e di tutti i professionisti del settore. Kunzle & Tasin grazie ai modelli della Multi Mode Line a alla gamma completa Menghini e Bonfanti offre la soluzione più adatta alle diverse esigenze del mondo del cantiere e dei suoi operatori.  www.kunzletasin.com

Le monospazzole Blue Golia Plus e Blue Golia Plus KN garantiscono un trattamento ottimale e in piena sicurezza su tutte le superfici e in particolare su quelle cementizie. Levigatrice per pavimenti “La Genovese Menghini e Bonfanti”
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLIX

Efficacia, innovazione e VERSATILITÀ

Oggi il mercato della detergenza pro fessionale è forte mente competitivo e richiede un elevato livello di specializzazione, prepara zione, attenzione e disponibilità nei confronti degli operatori del settore. ChimiClean si è sempre distinta pro ponendo prodotti sempre più inno vativi, versatili e performanti. Alcuni anni fa il team di laborato rio chiese alle imprese di pulizia un confronto per stabilire che carat

teristiche dovesse avere un deter gente per pavimenti per rendere il lavoro di un operatore più veloce, sicuro, efficiente e, perché no, anche piacevole. Nasceva così SKIZZO la risposta per chi, nello svolgimento del proprio lavoro, desiderava un detergente efficace e profumato, semplice e intuitivo nell’utilizzo, che occupasse meno spazio, che non andasse tra vasato o diluito, leggero, maneg gevole e sicuro, che rispettasse l’ambiente e con un buon rapporto

qualità/prezzo. Infatti, dopo un’at tenta analisi di mercato e la valu tazione dei sondaggi effettuati tramite alcune delle più rappre sentative imprese di pulizie nazio nali, si è giunti alla realizzazione di un prodotto unico e innovativo in grado di:

■ essere semplice e intuitivo nell’u tilizzo

■ occupare meno spazio nel car rello

■ risparmiare tempo in inutili e dispendiosi travasi tramite taniche

S DETERGENTI L DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

■ ridurre i rischi per l’operatore sul lavoro

■ ottimizzare gli spazi in magaz zino minimizzando lo stoccag gio

■ rispettare l’ambiente utiliz zando meno plastica, acqua, carta ed energia

■ detergere le superfici e pro fumare gli ambienti con solo pochissimi grammi di prodotto.

Il marchio SKIZZO nasce così, con l’introduzione sul mercato di una linea di detergenti per superfici e pavimenti pensati per il settore professionale.

Negli anni a seguire la linea Skizzo ha ottenuto un notevole successo tra le aziende del settore: gli ope ratori hanno imparato ad amare e apprezzare il prodotto.

LINEA SKIZZO AIR

La nuova linea di profumatori Skizzo Air rivoluziona totalmente il concetto di profumazione ambiente, la sua nuova formula con tecnologia OTT (Odour Tran sform Technology) conquista il set tore proponendo un nuovo modo di profumare l’ambiente, le mole cole di Skizzo Air interagiscono con le molecole di cattivo odore,

mutandone la struttura, la polarità e l’attività. Questa mutazione rila scia nell’ambiente una piacevole fragranza persistente fino a 72 ore. Sette piacevoli fragranze da abbi nare alla linea pavimenti.

LINEA FLUIDO E PRONTO USO

La linea Skizzo si arricchisce inol tre di eccellenti collaboratori del pulito: sono stati infatti abbinati alla linea madre una selezione di prodotti fluidi e iperattivi quali detergenti pavimenti in formato fluido, sgrassatore cucina, puliba gno, anticalcare, pulitore vetri e superfici, gel per WC e il potentis simo Deinker, uno sgrassatore in grado di eliminare segni di inchio stro e pennarelli. Prodotti accu ratamente scelti per coadiuvare l’operatore durante le sue opera zioni quotidiane di pulizia.

Una linea di prodotti senza para goni, che deve il suo successo alla qualità altamente superiore e alla perseveranza che ChimiClean ha saputo mantenere negli anni, pun tando sulla performance, sulla resa e su un prodotto vincente che ha conquistato il mercato con la sua versatilità.

www.chimiclean.it

LA PAROLA ALLE IMPRESE

“Il profumo è molto gradevole, molto persistente e “potente”. Ha riscontrato grande approvazione da parte della nostra clientela che in alcuni casi ha addirittura voluto acquistarlo, segnale molto positivo.”

“I miei clienti hanno trovato le gamme di profumazioni molto gradevoli e persistenti, una volta effettuato il lavaggio il profumo perdura nell’ambiente per parecchi giorni, in pratica il prodotto ha una doppia valenza, pulisce e profuma senza bisogno di utilizzare ulteriori profumatori per ambiente.”

“Con un flacone si fanno davvero moltissimi secchi da 10 litri e anche a livello di stoccaggio prodotto (che sia in magazzino o sul carrello delle pulizie) è ottimale avere un pro dotto che con un flacone abbia una durata lunghissima e una resa così efficace.”

“Il costo del prodotto in uso è vera mente ridotto se pensiamo che con un flacone possiamo fare 80 secchi e il fatto che tutto questo sia unito a una qualità così elevata, sia in ter mini di profumazione che in termini di potere pulente, ci porta a dare un voto molto alto al rapporto qualità/ prezzo.”

“Il prodotto è qualitativamente superiore, sgrassa in profondità, si asciuga rapidamente, l’odore è gradevolissimo soprattutto nella fragranza Gold, il flacone risulta comodo e maneggevole. Il pro fumatore è di altissima qualità e dura oltre 3 giorni e va ad agire in ambienti con un forte giro d’aria. Se ci sono cattivi odori subito va a trasformarli in profumo e i clienti sono molto soddisfatti.”

02/2020 | DIMENSIONE PULITO LI

Oggi sul MERCATO

Tecnologia, ricerca, sviluppo: le ultime dal mondo del cleaning

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LA BOBINA? È BIG

Con l’obiettivo di garantire il massimo dell’efficienza nella pulizia professionale, Paperdì è sempre impegnata sul fronte della produzione, per garantire qualità e innovazione. Si conferma così Big, la bobina in pura cellulosa amata dai professionisti, dal settore alimentare a quello della pulizia. Big è una bobina dalle elevate prestazioni, accoppiata in due veli di alta grammatura, che soddisfa tutti i requisiti del mercato grazie alle sue straordinarie caratteristiche di resistenza, assorbenza e morbidezza. Un prodotto unico dove qualità e convenienza si coniugano tra loro in misura imbattibile, garantendo una maggiore velocità di assorbimento e una resa superiore, con riconosciuta riduzione dei consumi.

www.paperdi.it

MAGIC: CARRELLI ECO-FRIENDLY

Magic è l’esclusiva linea di carrelli progettati da TTS e realizzati in Italia con polipropilene, un materiale a basso impatto che genera meno emissioni di CO2e rispetto all’acciaio inox, il ferro cromato e l’alluminio. Inoltre, numerosi componenti contengono polipropilene riciclato certificato PSV (Plastica Seconda Vita) che dimezza ulteriormente le emissioni. TTS ha compensato le emissioni per il numero di carrelli Magic prodotti in un anno mediante la riforestazione di Natura7, una foresta colpita dal ciclone Vaia: un gesto concreto che permette l’assorbimento di 500 tonnellate annue di CO2, rendendo Magic la prima linea di carrelli carbon neutral.

www.ttsystem.com

Quartz 50 di Adiatek è una lavasciuga operatore a bordo con la praticità di una di piccole dimensioni. Il display digitale la rende intuitiva nell’approccio e nell’utilizzo. Grazie al vano delle batterie estraibile, permette l’installazione di esse in tutta comodità ed ergonomia. Le dimensioni compatte le permettono di sfruttare i normali ascensori così da operare su più piani. Grazie alla rotazione del tergipavimento, anche nelle sterzate più strette, garantisce un’asciugatura perfetta a ogni curva.

QUARTZ 50 permette una serie di dotazioni extra, sono compatibili il sistema di dosaggio dell’acqua e detergente (3SD), Ozono, Telematics e carica batterie a bordo.

www.adiatek.com

I LAVAPAVIMENTI DELLA LINEA 200... 200 FRESH E 200 GREEN APPLE

Itidet ha messo a punto la linea di lavapavimenti 200 ad alto effetto pulente e distaccante dello sporco. Sono detergenti a base alcolica, a schiuma controllata per la manutenzione giornaliera di tutti i pavimenti. La caratteristica principale è la capacità di sciogliere e distaccare lo sporco: l’effetto sarà che gli stracci risulteranno bianchi e l’acqua sarà sporca. Itidet 200 Fresh grazie all’azione deodorante rilascia nell’ambiente una piacevole e persistente fragranza di muschio e tuberosa, Itidet 200 green apple di mela verde e fresia. Sono detergenti che possono essere utilizzati sia per il lavaggio a mano che con macchina lavasciuga. www.itidet.it

S FOCUS ON SUPERFICI LII | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
Loredana Vitulano

MAC PLUS CONCENTRATO

Polychim presenta Mac Plus Concentrato, sgrassatore ecologico universale di nuova concezione, formulato esclusivamente con ingredienti naturali, alleato perfetto per le pulizie correnti su sporchi difficili oppure per interventi di fondo su superfici, macchinari e attrezzature di ogni tipo e in ogni settore. Rapido ed efficace lascia le superfici pulite e igienizzate e permette di pulire in sicurezza, senza rischi per operatori e superfici, nel rispetto dell’ambiente. Disponibile pronto uso oppure da diluire nelle confezioni: 12 x 500 ml spray – 2 x 5 L. www.polychim.it

COMAC C85 NON STOP CLEANING

Comac risolve un problema che molti ignorano, la gestione delle acque reflue generate dalle operazioni di pulizia dei pavimenti. Infatti, C85 Non Stop Cleaning è la prima lavasciuga pavimenti dotata di un sistema di riciclaggio dell’acqua installato direttamente a bordo per permettere il riutilizzo dell’acqua di lavaggio dei pavimenti.

Disponibile in due versioni, C85 NSC Premium consente di poter ridurre i tempi improduttivi di carico e scarico della soluzione e permette di risparmiare fino all’80% di acqua e al 90% di chimico. Questo si traduce in un grande vantaggio economico, riducendo al minimo l’impatto ambientale delle operazioni di pulizia dei pavimenti ma senza intaccare la qualità del risultato.

www.comac.it

DIMENSIONE PULITO LIII

ROBUSTA ED ERGONOMICA

Gemma è una motoscopa da 80 cm di spazzola centrale, proposta da Poli, prodotta in due tipologie diverse: la prima con scarico manuale del contenitore rifiuti, la seconda “DSA” con scarico idraulico in quota 145 cm dal suolo (115 litri). Quest’ultima ha la possibilità di essere equipaggiata con un filtro a sacche (5,5 mq) o 8 filtri a cartuccia (6,4 mq). Gemma ha quattro motorizzazioni disponibili: batteria, benzina, diesel e benzina/GPL. Robusta ed ergonomica, questa motoscopa facilita il lavoro dell’operatore e garantisce prestazioni nel tempo con un ottimo rapporto qualità/prezzo. È interamente progettata e prodotta con componenti made in Italy.

www.polimotoscope.com

SPAZZATRICE ELETTRICA AGILE MAX

Agile Max 109/108 è una spazzatrice uomo a bordo alimentata con un motore elettrico AC trifase che permette una maggiore autonomia e un basso assorbimento di energia. È più performante della precedente versione e necessita di meno manutenzione e minor costi di gestione. Il sistema di raccolta in sacchi a perdere facilmente sostituibili (anche per la versione con scarico in quota), semplifica notevolmente lo svotamento della macchina e protegge l’operatore dal contatto con la polvere. Il sistema di nebulizzazione dell’acqua sulle spazzole evita il sollevamento della polvere durante il lavoro. Un disinfettante può essere aggiunto nel serbatoio dell’acqua per aumentare l’efficacia della pulizia.

www.mp-ht.it

OLEZ ESSENZA, 19 FRAGRANZE E TANTE FUNZIONI

Da RubinoChem, Olez Essenza 750 ml: disponibile in 19 fragranze, il prodotto deterge, spolvera, profuma e deodorizza ambienti e superfici. La linea è composta da formulati superconcentrati multiuso a pH neutro utilizzabili su qualsiasi superficie. Con tecnologia assorbi-odori, lasciano negli ambienti un’inebriante fragranza a lunga durata. Specifici per la profumazione, la deodorizzazione, la detersione e la spolveratura, rendono le superfici brillanti senza lasciare aloni. Senza risciacquo, formano una protezione antistatica, traspirante e antisdrucciolo, lasciando un film invisibile che protegge e tratta le superfici senza formare macchie. Infine, asciugano rapidamente esplicando un’ottima azione brillantante. In flacone da 750 ml con pratico nebulizzatore.

www.rubinochem.it

IGIENIZZARE GLI AMBIENTI

La necessità di igienizzare e sanificare tutti gli ambienti pubblici e di lavoro cresce giorno dopo giorno. Per questa esigenza Marka mette in campo il Sistema Protezione Igiene con i suoi prodotti più performanti, con formulazioni a base di alcool e cloro, come raccomandato dal Ministero della Salute (circolare 5 Marzo 2020), per garantire soluzioni di igienizzazione profonda, duratura e sicura per tutti gli ambienti e per l’igiene persona. Marka, dal 1963 il top della detergenza professionale.

www.marka.biz

S FOCUS ON SUPERFICI LIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI

La SOLUZIONE allo sporco più ostinato

Forte di una grande esperienza, Unira pro pone una vasta gamma di detergenti per pavi menti che garanti sce soluzioni professionali a tutti i problemi che l’utilizzatore può incontrare nella pulizia, nella manu tenzione e sanitizzazione di tutti i tipi di pavimento. Molti di questi hanno concentrazioni elevate per permettere di risolvere qualsiasi necessità e ottenere risultati sicuri r\iducendo i costi all’utilizzo. Con l’obiettivo di risolvere problema tiche molto difficili, Unira presenta Unipon concentrato, un detergente liquido autoattivo altamente con centrato. Può rimuovere qualun que tipo di sporco, persino il più radicato, anche senza l’ausilio della forza meccanica. La sua particolare

formulazione a pH controllato e rea zione neutra, ne consente l’utilizzo in massima sicurezza su tutte le superfici lavabili. È un estrattore con azione sospensivante, infatti distacca lo sporco dalla superficie su cui è applicato e lo porta in sospensione, rendendolo quindi rimovibile con estrema facilità. Questa caratteri stica lo rende un prodotto ideale per le pulizie di fondo particolarmente difficili o su pavimentazioni porose, macchiate, molto sporche. Opportu namente diluito, svolge invece la fun zione di pulitore universale evoluto per la manutenzione delle superfici. La sua elevata concentrazione una volta che viene notevolmente allun gato, permette una particolare eco nomicità di utilizzo. Lascia le superfici lucenti se usato molto diluito.  www.unira.it

IN QUALI SITUAZIONI UNIPON PUÒ ESSERE

RISOLUTIVO?

■ In presenza di macchie difficili e vistose sul pavi mento, che si ritengono impossibili da rimuovere, affrontate fino a quel momento con detergenti senza ottenere il risultato desiderato. Il motivo è che questi detergenti sciol gono lo sporco, ma non riescono a rimuoverlo; questo fa sì che lo stesso riesca a penetrate ancora di più nelle superfici porose.

■ In presenza di un pavi mento o di una superficie particolarmente porosa che ha cambiato addirit tura colore a causa dello sporco. La ragione per cui l’intera pavimentazione porosa talvolta assume nella sua interezza una colorazione diversa è che lo sporco parzialmente disciolto viene redistribu ito durante le operazioni di pulizia anche nelle zone più pulite o di minore pas saggio.

■ Quando si vuole pulire un pavimento con nume rose macchie di diversa natura, anche prima di un trattamento con cera, una cristallizzazione o altro.

■ Quando si vuole ottenere un piacevole effetto lucido satinato su ogni tipo di pavimento (in questo caso, il prodotto va diluito).

Prima del trattamento. Dopo il trattamento.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO LV
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