ANNO 29 n. 9 novembre - dicembre 2020 ISSN: 2612-4068
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Periodico mensile edito da
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Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277
SOMMARIO / CONTENTS AN NO 29 N. 9 NOVE M B R E – D ICE M B R E 2020
Direttore editoriale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it Fondatore Gabriele Marrazzini Direttore Responsabile Marco Zani Direttore Tecnico Maurizio Pedrini Coordinamento editoriale Chiara Scelsi - chiara.scelsi@quine.it Loredana Vitulano - loredana.vitulano@quine.it Redazione Cristina Cardinali - c.cardinali@dimensionepulito.it Simone Ciapparelli - simone.ciapparelli@quine.it Consulenti tecnico scientifici per la sezione Igiene&Ambiente Chiara Dassi - Graziano Dassi
38
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Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Ilaria Tandoi | i.tandoi@lswr.it Ornella Foletti - ornella.foletti@quine.it
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Responsabile Commerciale Stefano Busconi - s.busconi@lswr.it
#42
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MARCO BOSELLI Bosch riparte da… Bosch
ANNO 8 - FEBBRAIO 2017
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#251
IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA MARCO EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME BOSELLI IMPIANTI ADBosch ARIAriparte PRIMARIA VS VAV da… Bosch FOCUS COMMISSIONING
NOVEMBRE/DICEMBRE 2016
Analisi del processo e case study Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168
SOTTORAFFREDDAMENTO CLASSIFICHE 2015 ADIABATICO PER LA
bimestrale
Organo ufficiale
bimestrale
ISSN: 2038-0895
N. 64 · Anno XI · dicembre 2016
Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE ITS Dove va la filiera?
A SCUOLA DI EFFICIENZA
FOCUS Un anno di logistica MATERIA CONNECTION
FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE Produttori e distributori: ce la si può fare!
N. 64 · Anno XI · dicembre 2016
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ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
Organo ufficiale
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168
Organo Ufficiale AiCARR
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R NORMATIVA
Panoramica di inizio anno
NOVEMBRE/DICEMBRE 2016
Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010
42 ISSN:2038-2723
ISSN: 2038-0895
#251
ISSN:2038-2723
Pubblicità e Sviluppo: Filippo Viola - f.viola@lswr.it Guido Rossi - g.rossi@lswr.itCLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: Edoardo Rossi - e.rossi@lswr.it ce la si può fare! Paolo Simeoni - p.simeoni@lswr.it
Hanno collaborato: Cristina Cardinali, Attilio Cattapan, Fabio Chiavieri, Produzione&Stampa Simone Ciapparelli, Graziano Dassi, Marcello Falvo, Marco Paolo Ficicchia RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO COMMISSIONING Genicco, Organo Martina Francesca Leone, Livio Marossi, Organo ufficiale FME www.commercioelettrico.com ufficialeHalker, FINCO IL BUSINESS MAGAZINE Vanessa Martina, Mauro Monti, Michele Pagani,DEI DISTRIBUTORI Organo ufficiale AiCARRStampa Organo ufficiale ANGAISA www.bluerosso.it www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HAMartini, PORTATO Marco L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E LA RIVISTAGrafica PER I Veneta LA CANALE VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL LA VOCE AUTOREVOLE DELAlex E GROSSISTI DI LA PROGETTAZIONE Pezzin, Serena Pironi, Fabrizio Pirovano, Giulio Saredi, S.p.a. TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE MATERIALE ELETTRICO PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R IN ITALIA SETTORE IDROTERMOSANITARIO IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA SOSTENIBILE Francesca Scelsi,INLoredana Vitulano Trebaseleghe (PD) SPECIALE BIM
TREND Il bagno che ti calza a pennello
DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service”
SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO”
Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010
ITS Dove va la filiera?
FOCUS Un anno di logistica
POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.
ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva
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FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE
Passo obbligato e grande opportunità
Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere
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Innovazione e cambiamento
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a pag. 12
I BENEFICI DELLA NORMAZIONE
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alle pagg. 2223
38
N. 12 - Dicembre 2016
Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti
La crisi ancora “morde”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri
di GIOVANNA ROSADA
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI
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FOCUS
alle pagg. 2223
GUIDE Professionale
N. 12 - Dicembre 2016
Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti
R
iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino al 2021, quando completerà i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è già possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione così forte per la continuità del Consiglio nazionale uscente”, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
In USA volano le infrastrutture
TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono
de”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri
NI eletto per dare risposte
ROBOTICA
Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7
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→ pag.37
LA TRIVELLA
Professionisti al passo coi tempi...
ROBOTICA
Al centro della fabbrica intelligente
Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende. [pag. 10]
– Anno 72 - n. 9
50 anni di torni
Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]
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FINANZIAMENTI PMI
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Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?
Italia scossa
segue a pag. 2
PROGE T TA ZIONE
Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]
[pag. 10]
– Anno 72 - n. 9
di Fabio Chiavieri
MACCHINE UTENSILI
GOVERNO IN CRISI
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50 anni di torni
Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.
Editoriale
Ancora trattative e consultazioni?
MACCHINE UTENSILI
Novembre/Dicembre 2016
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PROGE T TA ZIONE
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Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
AUTOMAZIONE
|
[pag. 14]
AT T UA L I TÀ
Il cliente prima di tutto
In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA
Un ponte tra passato e futuro
IN QUESTO NUMERO
MATERIE PRIME
M-Steel qualità da oltre 40 anni
Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.
LAMIERA
40 anni di storia e successi nella robotica industriale
Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.
INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni
STORIA DI COPERTINA
TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo
Responsabilità QUOTA RINNOVABILI EDIFICI SPECIALE MILLEPROROGHE LA DISTRIBUZIONE obblighi e proroghe Tutti i rinvii Dimensione Pulito periodico mensile registrato: Newsletter NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO SCIA, operativo Top 7 megal modello unico infrastrutture del 2016 autorizzazione del Tribunale di Milano N. 598 del 9.11.92 Ancora trattative e consultazioni? www.meccanica-automazione.com MECCANICA&AUTOMAZIONE La pubblicazione o ristampa di articoli e MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE CHE TI UOTA RINNOVABILI EDIFICI SPECIALE MILLEPROROGHE deve essere autorizzata obblighi e proroghe Tutti i rinvii LA GUIDA immagini DA PORTARE della rivista DAL 1952 IL PERIODICO LA RIVISTA PER PROGETTARE Organo ufficiale Confapi www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E GUIDA VERSO LA NEL MONDO DELL’INDUSTRIA SEMPRE CON SÉ PER D’INFORMAZIONE per iscritto INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY LA PRODUZIONE SMART INDUSTRY MECCANICA E DELLE MACCHINE CONOSCERE TUTTI I PER INGEGNERI E ARCHITETTI dall’editore. Gli articoli pubblicati su Dimensione TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE UTENSILI TRUCCHI DEL MESTIERE NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PER LE PMI www.meccanica-automazione.com Pulito sono sotto la responsabilità degli autori. MECCANICA&AUTOMAZIONE PROFESSIONALE VIA MAIL MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE CHE TI I manoscritti i disegni Ogni 15 giornieOrgano raggiunge oltre pubblicati 42.000 iscritti 952 IL PERIODICO www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E ufficiale Confapi LA RIVISTA PER PROGETTARE GUIDA VERSO LA NEL MONDO DELL’INDUSTRIA non saranno restituiti. NFORMAZIONE INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY LA PRODUZIONE SMART INDUSTRY MECCANICA E DELLE MACCHINE GNERI E ARCHITETTI INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE UTENSILI R – L’AGGIORNAMENTO LE in PMInostro possesso Si rende noto che iPER dati SIONALE VIA MAIL liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi aggiunge oltre 42.000 iscritti relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono IVO GRASSO e MASSIVE ARTS contenuti presso la nostra sede in apposita banca SALVATORE ADDEO dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile www.audiofader.com WEBSITE AGGIORNATO rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE MENSILE DI FORMAZIONE E www.MTEDocs.it IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI www.pulizia-industriale.it dal D.Lgs 196/2003. IVO GRASSO e www.terminidellameccanica.com TUTTI IMASSIVE VOLTI E LEARTS AZIENDE TECNICHE OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA DA 50 ANNI LA VOCE LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE AGGIORNAMENTO PER INFORMAZIONE © Quine srl –DELLA Milano IL TRADUTTORE MULTILINGUE MECCATRONICA PER L’AUTORIPARAZIONE INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E AUTOREVOLE DEL CLEANING IL MECCATRONICO SALVATORE E DELL’AUDIO PROFESSIONALE ADDEO DELLA MECCATRONICA www.audiofader.com FACILITY MANAGEMENT WEBSITE AGGIORNATO Distribuzione QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE MENSILE DI FORMAZIONE E www.MTEDocs.it IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI www.pulizia-industriale.it 1. Disinfestazione e servizi ambientali m TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE INFORMAZIONE TECNICHE OPERACON: NEL CAMPO DELLA PULIZIA DA 50 ANNI LA VOCE COLLABORA LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE AGGIORNAMENTO PER QUINE 2. Alberghi DELLA MECCATRONICA PER L’AUTORIPARAZIONE INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E AUTOREVOLE DEL CLEANING IL MECCATRONICO E DELL’AUDIO 3. Aziende alimentari e variePROFESSIONALE FACILITY MANAGEMENT 4. Pubblici esercizi 5. Enti pubblici 6. Grande distribuzione QUINE COLLABORA CON: 7. Imprese di pulizia 8. Rivenditori 9. Sanità
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In USA volano le infrastrutture
TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15
Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017
Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 città
a pag. 7
INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI
“Il museo del futuro è il mondo intero”
a pag. 9
I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre
Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 1819
Eucentre per ricostruire la sicurezza A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25
a pag. 10
Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documen→ pag.5 tare la consegna.
Editoriale
Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
→ pag.37
segue a pag. 2
LA TRIVELLA
I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre
Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 1819
A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25
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Professionisti al passo coi tempi...
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In collaborazione con:
Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
Programma Corsi di Aggiornamento Professionale Gennaio - Maggio 2017
Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documen→ pag.5 tare la consegna.
© Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano
È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione
NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1
VENERDÌ 13 GENNAIO 2017
[pag. 14]
MISURA
Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.
M-Steel qualità da oltre 40 anni
Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.
INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni
UTENSILI
L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo
UTENSILI
Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.
L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo
L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]
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[pag. 18]
DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron
AMBIENTI OSPEDALIERI / HOSPITAL ENVIRONMENTS
Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
© Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano
VENERDÌ 13 GENNAIO 2017
52
Cosa ci resta della pandemia What’s left of the pandemic
62
Vanessa Martina UNIVERSAL AUDIO APOLLO 8P il sistema completo per la musica
#6
CAD/CAM unico per il settore Lamiera
DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron
Fabio Chiavieri
LAMIERA
40 anni di storia e successi nella robotica industriale
Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.
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IN QUESTO NUMERO
MATERIE PRIME
Il cliente prima di tutto
In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.
Programma Corsi di Aggiornamento Professionale Gennaio - Maggio 2017
Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?
Un ponte tra passato e futuro
e o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione
NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1
FINANZIAMENTI PMI
TAVOLA ROTONDA
Italia scossa
di Fabio Chiavieri
GOVERNO IN CRISI
Eucentre per ricostruire la sicurezza
#4maggio 2016 mensile
MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
HEDD TYPE 05
monitor con tweeter a nastro
ROLAND TR-09 torna la TR-909
GYRAF G22
compressione valvolare vintage, controlli moderni
SOFTUBE MODULAR
il modulare si virtualizza
ISSN 2499-362X
organizzazione delle divisioni opedel Cni. E, in prova, due sfide: quelei servizi per gli i e delle strutture oriali. Armando brano, presidente nte del Consiglio nale degli ingegnecategoria per altri à gli ingegneri fino suoi dieci anni di l’ufficialità del mionsiglieri designati esidente, è già pose mosse del nuovo siderosi di partire, ata un’indicazione l Consiglio naziole prime dichiara-
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monitor con tweeter a nastro
ROLAND TR-09 torna la TR-909
GYRAF G22
compressione valvolare vintage, controlli moderni
LAVORO / LABOUR
ISSN 2499-362X
UNIVERSAL AUDIO APOLLO 8P
Lo studio di registrazione moderno
SOFTUBE MODULAR
il modulare si virtualizza
#6
STRUMENTI ALTERNATIVI
62
www.audiofader.com € 7.50
Lo studio di registrazione moderno
STRUMENTI ALTERNATIVI
L’amore per l’SSL
il virtuale non convenzionale
SAMPLE PACK
principi di programmazione
AVID PRO TOOLS | DOCK la soluzione per tutti
Mensile - n.6 - Dicembre 2016 - Editore Quine Business Publisher - Milano
il virtuale non convenzionale
L’amore per l’SSL
L’affermazione femminile nel mondo del lavoro The affirmation of women in the labour market
SAMPLE PACK
principi di programmazione
SARAGOZZA (ES)
MILANO (I)
WRODAW (PL)
URBAN & PARTNER
(ES)
MILANO (I)
WRODAW (PL)
GALLARATE (I)
PIACENZA (I)
TIRANA (AL)
AVID PRO TOOLS | DOCK la soluzione per tutti
Mensile - n.6 - Dicembre 2016 - Editore Quine Business Publisher - Milano
Simone Ciapparelli
64
Vanessa Martina
Non siamo "sacrificabili"
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URBAN & PARTNER
MILANO (I)
GALLARATE (I)
PIACENZA (I)
52
MACCHINE UTENSILI
Al centro della fabbrica intelligente
Una buona annata per il settore dei carrelli A good year for the trolley sector
a pag. 15
Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017
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alle pagg. 1617
di MATTEO PALO
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IMPIANTI FOTOVOLTAICI
a pag. 12
ICI DELLA ZIONE
gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso più ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalità, metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla società o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fare” ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SI” o con un “NO”. È stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “si” e “no” dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianità dell’individuo e l’incapacità della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metà dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltà parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con più forza alla politica? n
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VALIDAZIONE
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LE ZIONE
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Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere
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SPECIALE IGIENE ALIMENTARE a pag. 113
➥ 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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Cleaning is evolving!
Vispa EVO e Vispa XL: un nuovo segmento di lavasciuga pavimenti che riescono a combinare maneggevolezza, potenza e affidabilità in un’unica espressione di puro piacere di utilizzo. Piccole nelle dimensioni ma grandi nelle prestazioni, Vispa EVO e Vispa XL ereditano l’innovazione tecnologica dei modelli più grandi, come il sistema di gestione flotte CFC, diventando così le lavasciuga pavimenti più evolute della loro categoria. Vispa EVO and Vispa XL: a new segment of scrubbing machines that encompasses manoeuvrability, power and reliability in a unique example of pure user pleasure. Small in size but big on performance, Vispa EVO and Vispa XL inherit the technological innovation of larger models, such as the CFC fleet management system, making them the most advanced scrubbing machines in their category.
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S
SOMMARIO / CONTENTS AN NO 29 N. 9 NOVE M B R E – D ICE M B R E 2020
70
La crisi Covid cambia il modo di fare impresa The Covid crises is changing business
Simone Ciapparelli
ECONOMIA CIRCOLARE / CIRCULAR ECONOMY
74
La plastica: tra sviluppo e sostenibilità Plastic between development and sustainability
Michele Pagani e Attilio Cattapan
CARRIERA E LAVORO/WORK AND CAREER
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L'imprenditività non è un dono Entrepreneurship is not a gift
Francesca Scelsi
70
MARKETING/MARKETING
98
L’esperienza non basta! Experience isn’t enough!
Fabrizio Pirovano e Marco Monti
RUBRICHE/COLUMNS
24
82
Marchi di copertina Cover’s Trade Marks Oggi sul mercato On the market today
74
FORMAZIONE
100
Linee guida “L’azienda nell’azienda” Mauro Martini
96
98 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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S
SOMMARIO / CONTENTS AN NO 29 N. 9 NOVE M B R E – D ICE M B R E 2020
IGIENE & AMBIENTE DISINFESTASTORIE
XXXVII Usiamo il buon senso a cura di Graziano Dassi
Reflexx L1100 il nuovo guanto in LATTICE dal DESIGN ANATOMICO ideale per il settore cleaning
INTERVENTI
XXXVIII Primo incontro con la “formica fantasma” a cura di Giulio Saredi PEST PROOFING
XLIV Per un pugno d’insetti a cura di Alex Pezzin SANIFICAZIONE
XLVIII Monitoraggi e controlli nella sanificazione a cura di Livio Marossi e Graziano Dassi
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INDICE INSERZIONISTI / INDEX OF ADVERTISERS
DIMENSIONE PULITO 4CleanPro 7
Falpi 41
Lucart
Adiatek 9
Filmop 49
MK 57
Sofidel / Papernet
55
Allegrini
Fimap 20
MP-HT 69
STI Industry
67
Hygenia
50 - 51
Paperdì 16
Synclean 73
Industrie Celtex
C/Battente I
Poli 34
Taxon 47
Copertina, 5
Polychim 89
Tecnovap 87
35 - 36
Amer 37 Arco Chimica
II Copertina
C.C.A.G. Crotti
95
IV Copertina
Sibilia
60 - 61
Chimiclean 8
Kemika C/Battente IV Copertina
Pragma Bleu
15
TMB 22
Comac 18
Künzle&Tasin 11
RCM 14
TTS 43
Essecinque 93
Lavorwash 59
Reflexx 21
Vama
LR Flavours
Rubino Chem
Essity - Tork
10
23
6
SPECIALE IGIENE ALIMENTARE ACRAF Angelini
I Copertina
ICA Tissue
III
Medusa XI
Basf XXXV
Icefor IV
Newpharm XIX
GEAM XXXI
Itidet XV
Unira
Basf XLV
India XXXVI
Spray Team
Bayer XLI
Orma XLIX
Zapi XLVII
II Copertina
IGIENE & AMBIENTE XLIII
Vebi
12, 13 III Copertina
M
M archi di copertina
4 CLEANPRO SRL
ACRAF SPA
ADIATEK
AMER SPA
Via dei Tigli 20 50013 Firenze Tel.: +39 055 898139 www.4cleanpro.com
Via Vecchia del Pinocchio 22 60131 Ancona +39 071 809 809 www.amuchina.it
Via Monte Pastello 14 37057 S. Giovanni Lupatoto (VR) Tel.: +39 045 8779086 www.adiatek.com
Via Maestri del Lavoro 1 36078 Valdagno (VI) Tel.: +39 0445 400200 www.amer.it www.amergroup.it
4CleanPro è un’azienda dinamica che produce macchine per pulizie industriali sia a marchio proprio che per conto terzi per grosse società internazionali. Negli ultimi due anni si è posizionata nella nicchia alta del mercato con prodotti di alta qualità. Tutte le macchine vantano telai in acciaio Aisi 304 e sono dotate di una componente elettronica intuitiva e affidabile. La nostra sfida è progettare sistemi di problem solving.
Amuchina Professional è un brand del Gruppo Angelini con 80 anni di esperienza. Offre prodotti professionali di massima efficacia e sicurezza per la pulizia e l’igiene industriale. È leader nel campo dei disinfettanti a base di cloro e il suo obiettivo è rafforzare la propria posizione grazie ad un continuo investimento in ricerca & sviluppo.
Adiatek è un’azienda italiana che produce lavasciuga pavimenti industriali, che si distinguono per il design e la tecnica applicata. La cura dell’estetica e la continua ricerca di soluzioni mirate per le aziende, sono i fattori fondamentali della crescita costante di Adiatek. Essere sempre a contatto con i propri clienti è per l’Azienda un valore importante, che si concretizza nella presentazione annuale di nuove soluzioni tecnologiche. In 15 anni Adiatek ha creato una gamma di macchine in grado di rispondere ad elevati standard di pulizia sicura e professionale.
Dal 1974, Amer Spa è player internazionale dell’industrial cleaning. Vogliamo essere un punto di riferimento per le aziende che cercano risposte veloci ed elevata personalizzazione di prodotto. Il nostro team, Amer Group, è formato da aziende specializzate nella progettazione e produzione di soluzioni integrate per la motorizzazione e la movimentazione elettrica: motori AC e DC, motoriduttori, sistemi di trazione, sistemi elettronici di controllo e sistemi di movimentazione lineare.
4CleanPro is a dynamic company that produces machines for industrial cleaning. In the last two years it has positioned itself in the high niche of the market with high quality products. All the machines have Aisi 304 steel frames, and are equipped with an intuitive and reliable electronic component. Our challenge is to design problem solving systems.
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Amuchina Professional is a brand of Angelini Group with over 80 years of experience. Amuchina offers a range of products that guarantee efficacy and safety for industrial cleaning and hygiene. Amuchina is the leader in the field of chlorine-based disinfectants and its objective is to strengthen even more by investing in R&D.
BEST SELLER
Adiatek is an Italian company that produces floor cleaning machines that stand out for their design and technology. The cure for the esthetics and the never ending research for the companies targeted solutions, are all fundamental factors in the Adiatek continuous growth. Being always in touch with its customers is an important value for the company, and this can be seen in the annual presentation of the new technologic solutions. In 15 years Adiatek created a range of machines that is able to respond to high standards of safe and professional cleaning.
Since 1974, Amer Spa has been an international player in the industrial cleaning industry. We want to become a reference point for companies looking for fast answers and high customization. We are part of Amer Group, a team of companies specialized in the production of integrated solutions for electric battery powered applications: AC and DC motors, gearmotors, traction systems, electronic control systems and linear motion systems.
BEST SELLER
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FEATURES Product name: Mira 40 Hepa Plus: This smart scrubber drier Mira 40 is equipped between the recovery tank and the vacuum motor with an Hepa filter (class S13) that allows to operate in hospitals and white rooms. Very high flexibility in order to clean in any small space or angle from your rooms. Silent vac system and powerful cleaning action due the strong brush motors perform for more than 60 minutes autonomy with Lithium ion battery.
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DIMENSIONE PULITO | 09/2020
FEATURES Product name: Dishwasher Detergent Plus: Strong sanitising power, with ecological formula. Available for water hardness up to 32°F or 45°F.
FEATURES Product name: Quartz 50, floorcleaning machine Plus: On-board (stand on), battery powered, rotating squeegee, extractable battery van
FEATURES Product name: MTR11 250 Brushless Plus: XCOIL technology lands in the industrial cleaning industry. Brushless DC motor with owner driver for greater efficiency.
ARCO CHIMICA SRL
BAYER CROPSCIENCE SPA
CHIMICLEAN GROUP SRL
COMAC SPA
Via Canalazzo 22/24 41036 Medolla (MO) Tel.: +39 0535 58890 www.arcochimica.it
Viale Certosa 130 20156 Milano Tel.: +39 02 39781 es.bayer.it
Viale dello Sviluppo 7 – Z.I. Modica/Pozzallo 97015 Modica (RG) Tel.: +39 0932 902055 www.chimiclean.it
Via Maestri del Lavoro 13 37059 Santa Maria di Zevio (VR) Tel.: +39 045 8774222 www.comac.it
Arco è un’azienda chimica certificata UNI EN ISO 9001: 2000 e ISO 14001 che formula e produce prodotti rivolti al mercato delle pulizie e sanificazioni industriali, all’industria alimentare, al catering e alle convivenze. L’azienda considera molto importante anche l’assistenza, l’aggiornamento e la collaborazione con gli operatori del settore, offerta da Arco Informa, con incontri di addestramento.
Bayer è un’impresa globale con competenze nelle scienze della vita, in particolare nella salute e nella nutrizione. In Environmental Science lavoriamo per promuovere ambienti salubri in cui vivere, lavorare e passare il tempo libero. Tutti i giorni i disinfestatori proteggono l’igiene e la salute facendo fronte alle sfide complesse portate dagli infestanti. Come Bayer siamo orgogliosi di sostenerli nel loro lavoro, da professionisti a professionisti.
La ChimiClean formula, produce e distribuisce detergenti ad uso professionale, industriale e casalingo. Un’azienda dinamica che crede nell’innovazione e investe costantemente in ricerca e risorse. Alla sua vasta gamma di prodotti dalle elevate prestazioni è stata aggiunta una linea di detergenti igienizzanti, altamente performante, che garantisce sicurezza ed igiene quotidiana sulle superfici ed in qualsiasi ambiente.
Comac produce una gamma completa di macchine per la pulizia professionale dei pavimenti tra cui lavasciuga pavimenti, spazzatrici, spazzatrici stradali, aspiratori e monospazzole. L’esperienza e la specializzazione derivanti da oltre 45 anni di attività hanno permesso a Comac di acquisire le conoscenze necessarie per sviluppare prodotti innovativi che rispondano alle diverse esigenze di pulizia.
Bayer is a life science company and a global leader in health care and nutrition. In Environmental Science, we are committed to fostering healthy environments where we all live, work and play. Every day, pest-controllers are managing complex pest challenges: we’re proud to partner with them on this important work. Our mission is to support them, working together to protect public health.
ChimiClean formulates, manufactures and distributes detergents for professional, industrial and domestic use. A dynamic company that believes in innovation and constantly invests in research and resources. A line of highly performing hygienising detergents has been added to its wide range of quality products, guaranteeing safety and daily hygiene on surfaces and in any kind of environment.
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FEATURES Product name: Gesan Pmc Plus: Biocide disinfectant for floors and washable surfaces. Effective at high dilutions against multiple microorganisms. Characterized by a high bactericidal, fungicidal and virucidal activity. Available in 5kg tank and 1Lt bottle.
FEATURES Product name: Aquapy Plus: Insecticide which contains natural pyrethrum for the control of a range of flying and crawling insects. It can be applied as a space spray (ULV aerosol, Mist/Thermal Fog) or as surface spray in Food handling, Food preparation, Storage, Outdoor.
FEATURES Product name: Manigel Plus: Hygenizing hand gel with unique right-dosing system. Gently cleanses and hygienizes hands ensuring effective and long lasting protection.
FEATURES Product name: C85 Non Stop Cleaning Plus: A scrubbing machine equipped with a water recycling system to save up to 80% of water and 90% of chemicals
Arco is a certified chemical company UNI EN ISO 9001:2000 e ISO 14001 that formulates and produces products aimed at the industrial cleaning and sanitizing market, the food industry, the catering sector and communities. Very important, is its customers service, constant updating with operators in the industry, offered by Arco Informa, with training opportunities.
Comac manufactures a complete range of professional floor cleaning machines including scrubbing machines, sweepers, street sweepers, vacuum cleaners and single disc machines. The experience and specialization built up in more than 45 years of activity have allowed Comac to acquire the knowledge necessary to develop innovative products that meet people’s cleaning needs.
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M
M archi di copertina
ESSECINQUE SRL
ESSITY
FALPI SRL
FIMAP SpA
Via Biancon, 10/12 35010 Villa del Conte (PD) Tel. +39 049.9390114 www.essecinque.net
Via XXV Aprile 2 55011 Badia Pozzeveri (Altopascio – Lucca) Tel. +39 0583 938611 www.essity.it
Via Diagonale 120 Ponzone Trivero (BI) Tel.: + 39 015 7387777 www.falpi.com
Via Invalidi del Lavoro 1 37059 S. Maria di Zevio (VR) Tel.: +39 045 6060411 www.fimap.com
Essecinque è un’azienda nata nel 2005 grazie ad una semplice idea dei fondatori: trasferire l’esperienza maturata nel campo del tessile/ abbigliamento al settore dei prodotti per la pulizia professionale. Produce gli articoli in cotone e nelle altre fibre tessili, lavorate utilizzando il più innovativo know-how. In catalogo: Mop, flat mop (con sistema a strappo, tasche o alette), panni, manici, carrelli, attrezzature per i vetri.
Il marchio Tork offre prodotti e servizi per l’igiene professionale ai clienti di tutto il mondo: ristoranti, strutture sanitarie, uffici, scuole e industrie. I prodotti includono dispenser, asciugamani di carta, carta igienica, sapone, tovaglioli, panni, soluzioni software per la pulizia basata sui dati. Tork è un leader di mercato che supporta i clienti a pensare al futuro in modo che siano sempre pronti per il business; Tork è un marchio globale di Essity e un partner impegnato con clienti in oltre 110 Paesi.
Falpi, che dispone di uno stabilimento di oltre 10.000 mq, ha le idee chiare: portare nel mondo delle attrezzature per la pulizia professionale il dinamismo e la voglia di innovare di una squadra giovane e motivata, sempre fedele alla qualità del “made in Italy”. I prodotti Falpi sono pensati per imprese di pulizia, ospedali, aziende, comunità, hotel e sono realizzati con materiali riciclabili.
Fimap è azienda leader a livello nazionale e internazionale nella produzione di macchine professionali per la pulizia. Partendo da un’attenta analisi delle richieste specifiche dei clienti, Fimap concepisce i propri prodotti in modo innovativo riuscendo a offrire un servizio personalizzato e garanzia dei risultati.
Essecinque is a company that was founded in 2005 thanks to a simple idea of the founders: transferring the experience in the field of textiles and clothing to the field of professional cleaning products. In the catalog: Mops, flat mops (hook and loop fastening system, pockets or flaps), cloths, handles, trolleys, windows equipment.
BEST SELLER
The Tork brand offers professional hygiene products and services to customers worldwide ranging from restaurants and healthcare facilities to offices, schools and industries. Our products include dispensers, paper towels, toilet tissue, soap, napkins, wipers, but also software solutions for data-driven cleaning. Through expertise in hygiene, functional design and sustainability, Tork has become a market leader that supports customers to think ahead so they’re always ready for business. Tork is a global brand of Essity, and a committed partner to customers in over 110 countries.
Falpi that covers over 10.000 mq, brings dynamism and desire of innovation into the world of professional cleaning tools thanks to a young and motivated team. Falpi has decided to remain faithful to the quality of “made in Italy”. Falpi products are designed for cleaning companies, hospitals, companies, community centres, hotels and they are made with recyclable materials.
Fimap is a leading domestic and international company in the production of professional cleaning equipment. Fimap designs its products in an innovative way so as to provide a customized service and guaranteed results.
BEST SELLER
BEST SELLER
FEATURES Product name: Kubi-Box Plus: With the Kubi-Box trolleys, the transport of cleaning materials can be organized effectively thanks to the drawers mounted on metal guides with shock absorbers.
FEATURES Product name: E-Spray Plus: With E-Spray sanitization is easy and effective, thanks to electrostatic technology. The electric charge makes sure that the particles of the liquid do not deposit only on a portion of the object to be sanitized, providing a 360-degree coverage.
BEST SELLER
FEATURES Product name: MICROFAST Plus: This flat mop allows a complete wet cleaning thanks to the interweaving between microfiber and cotton. Hook and loop fastening system.
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DIMENSIONE PULITO | 09/2020
FEATURES Product name: Tork Foam Skincare Automatic Dispenser Plus: Its touch free dispensing secures good hand hygiene for all users. Elevation dispensers have a functional and modern design that makes a lasting impression on your guests.
HYGENIA SRL
ICA TISSUE
ICEFOR SpA
Via Latina 20 00179 Roma Tel.: +39 06 83512183 www.hygenia.it
Via Monviso 31 12040 Corneliano d’Alba (CN) Tel.:+39 0173 610250 www.icatissue.com
Via Paolo Picasso 16 20013 Magenta MI Tel +39.029792401 info@icefor.com www.icefor.com
Via Trav. del Marginone 21/23 55015 Montecarlo (LU) Tel +39 05832741 www.industrieceltex.com
Hygenia è una realtà in continua evoluzione, reattiva, pronta all’innovazione e a prendersi cura dell’igiene degli ambienti e della qualità della vita delle persone, sempre guidata nella sua attività di engineering dalla ricerca di qualità e design. Nuove divisioni si sono aggiunte negli anni per offrire prodotti e servizi sempre più focalizzati sull’evoluzione dei bisogni della clientela. Ieri, oggi e domani Hygenia continua a innovare, a sviluppare, a realizzare, soluzioni sempre più customer oriented.
Presente da oltre 30 anni sul mercato nazionale ed internazionale, ICA è un’azienda di trasformazione carta tissue, specializzata nella produzione di prodotti Away-fromHome. Il suo impegno è rivolto al costante ampliamento della vasta gamma offerta in un’ottica di continua innovazione e di particolare attenzione per l’ambiente, in modo da offrire alla clientela prodotti sempre più performanti, igienici e sostenibili.
Icefor Spa è una realtà all’avanguardia in qualità, ambiente e sicurezza specializzata nella produzione a proprio marchio e per conto terzi di detergenti, detersivi, emulsioni, cere, disinfettanti e cosmetici da risciacquo, destinati all’igiene sia nel settore professionale che nella GDO. È Officina Ministeriale autorizzata per la produzione ed il confezionamento di Presidi Medico Chirurgici e di Cosmetici.
Eccellenza della qualità e del Made in Italy applicati alla produzione di linee in carta tissue, tessuto non tessuto e sistemi di dispensazione per il mercato professionale. Ricerca e innovazione continua all’insegna dell’eco-sostenibilità, della creazione di nuovi posti di lavoro e alla valorizzazione del territorio.
Hygenia is a constantly evolving, reactive company, ready for innovation and to take care of the hygiene of the environment and the quality of people’s lives. It is always guided in its engineering activities by the search for quality and design. New divisions have been added over the years to offer products and services increasingly focused on the evolution of customer needs. Yesterday, today and tomorrow, Hygenia continues and will continue to innovate, develop, implement increasingly customer oriented solutions
Operating on the national and international market for over 30 years, ICA is a paper converting company specialised in Away-from-Home products. The company is committed to constantly expanding its wide range of products in a perspective of constant innovation and focus on the environment, in order to offer products that are more and more performing, hygienic and sustainable.
Icefor Spa is a leading and pioneer company in quality, environment and safety, specialized in research, development and manufacturing of its own brand and on behalf of a third party of detergents, cleaners, disinfectant, cosmetics rinsing, emulsions and waxes for professional and domestic use. Icefor is a company authorized by the Health Ministry for disinfectants and cosmetics production and packaging.
BEST SELLER
BEST SELLER
FEATURES Product name: 1110 ESP Plus: Soft and absorbent roll towel for automatic cut dispensers with antibacterial properties. No bacteria, maximum hygiene
FEATURES Product name: BROMOSPRAY Plus: Ready-to-use hydroalcolic disinfectant for surfaces. Recommended for HACCP protocols. Bactericide, fungicide and virucidal action.
INDUSTRIE CELTEX
The excellence of quality and Made in Italy applied to the production of tissue paper, non woven and dispensing systems for the professional market. Continuous research and development Inspired by eco-sustai nability to create new jobs and satisfy customer needs
BEST SELLER
BEST SELLER
FEATURES Product name: Cube Box Plus: Cube box, a practical transportable box with hermetic closure that contains wipes that can be impregnated with the product to operate safely in cleaning surfaces.
FEATURES Product name: Celtex Omnia Labor Plus: The new sheet-by-sheet paper cleaning system for professional kitchens. Continuity of service and low consumption
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M
M archi di copertina
ITIDET SRL
KEMIKA SPA
KUNZLE & TASIN
LAVORWASH SPA
Terza Zona Artigianale Loc. Colonia Elisabetta-Lotto 20 01016 Tarquinia (VT) Tel.: +39 0766 856398 www.itidet.it
Via G. Di Vittorio 55 CO.IN.OVA 2 15076 Ovada (AL) Tel.: +39 0143 80494 www.kemikaspa.com
Via Marzabotto,63 20037 Paderno Dugnano (MI) Italia Tel. +39 02971695 www.kunzletasin.com
Via J. F. Kennedy 12 46020 Pegognaga (MN) Tel.: +39 0376 55431 www.lavor.com
Itidet è un’azienda italiana di produzione di detergenti professionali con un’esperienza trentennale nel settore. I valori dell’azienda espressi in correttezza, trasparenza e responsabilità le permettono di instaurare un rapporto di fiducia sia con i clienti che con i fornitori. I prodotti vengono costantemente perfezionati, ottimizzate le procedure e adottate nuove tecnologie, perseguendo un’ottica di miglioramento continuo.
Kemika, dal 1976 sviluppa, produce e distribuisce specialità chimiche e attrezzature per pulizie professionali e per il settore Horeca. Propone inoltre macchine che commercializza a marchio NOVA: lavasciuga, spazzatrici, monospazzole, macchine iniezione-estrazione,battitappeto. Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008
Fondata nel 1946, Kunzle&Tasin è oggi leader nel mercato delle macchine per la lavorazione del legno. Nel 2010 è entrata a far parte del Gruppo Biffignandi, coniugando tradizione, solidità e proiezione internazionale. Nel 2018 Künzle&Tasin lancia MULTI MODE LINE, la nuova linea per il cleaning professionale e nel gennaio 2020 acquisisce la “storica” Menghini&Bonfanti “la Genovese” (levigatrici cemento, pietra e marmo).
Lavorwash è leader mondiale nel settore della produzione di macchinari per la pulizia dal 1975 e offre gamme di prodotti complete e diversificate sia per utilizzo domestico che professionale: idropulitrici, aspirapolvere, aspiraliquidi, lavamoquette, lavasciuga pavimenti, spazzatrici e generatori di vapore. Negli anni Lavorwash ha progressivamente sviluppato la sua attività acquisendo vari marchi leader e diversificando la propria offerta con prodotti sempre più innovativi e di qualità.
Founded in 1946, Kunzle & Tasin is today a leader in the market for wood processing machines. In 2010 it became part of the Biffignandi Group, combining tradition, solidity and international projection. In 2018 Künzle & Tasin launched Multi Mode Line, a new line for professional cleaning, and in 2020 acquired the “historic” firm Menghini & Bonfanti “la Genovese ”(cement, stone and marble sanders manufacturer).
Lavorwash is worldwide leader in cleaning industry since 1975 and offers a wide and complete range of cleaning machinery suitable for any kind of applications, both indoor and outdoor: high pressure cleaners, wet&dry vacuum cleaners, carpet cleaners, floor scrubber dryers, floor sweepers, and steam generators. Over the years, Lavorwash has grown to become a specialist manufacturer of professional and household cleaning systems, acquiring various leading brands and diversifying its own range to offer innovative products of excellence.
Itidet is an Italian company with thirty-years experience in producing professional detergents. Fairness, transparency and responsibility are company values that allow ltidet to establish a relationship of trust, both with customers and suppliers. Its products are constantly improved, procedures optimized and new technologies adopted
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Kemika, since 1976, produces and sells chemical specialties and equipment for professional cleaning and for the Horeca market. It proposes machines too, with the brand NOVA, such as sweepers, vacuum cleaners, carpet cleaners. UNI EN ISO 9001:2 certified company
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FEATURES Product name: Itidet 40 professional spray Plus: Detergent, degreasing and rinsing foam for cleaning all washable surfaces. It is also exceptional on glass and mirrors
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FEATURES Product name: Sanidart (Authorization Italian Ministry of Health N° 20454) Plus: This product Is active against Gram negative and Gram positive bacteria, Pseudomonas and Candida Albicans and against the main types of virus.
FEATURES Product name: Blue Golia plus KN Plus: King NEB planetary disc (4 counter-rotating gears) is included. Heavy duty treatments are easy (no need to swing the machine)
FEATURES Product name: Dynamic 45 Plus: Ideal for small and medium floors up to 1260 sqm, especially when congested by people or furnishing like in wellness centres, gyms, car showroom, retail shops, hospitals and schools. Available in two versions, electric and battery driven.
LUCART SPA
MEDUSA SRL
MK SRL
Zona Industriale Diecimo 55023 Borgo a Mozzano (LU) +39 0583 83701 www.lucartprofessional.com
Via dell’artigianato 2/4 35023 Bagnoli di Sopra (PD) Tel.:+39 049 5352393 www.medusasrl.com
Via Ciro Menotti 77 20017 Rho (MI) Tel. +39 02 93504187 info@marka.biz
Via Tamburin 19 35010 Limena (PD) Tel.: +39 049 7968360 www.mp-ht.it
Lucart Group, gruppo industriale italiano di respiro multinazionale, nato in provincia di Lucca nel 1953, è tra i principali produttori a livello europeo di carte monolucide e prodotti tissue. La qualità e il rispetto dell’ambiente sono da sempre alla base delle scelte strategiche del Gruppo, ne sono esempio le varie certificazioni conseguite come EU Ecolabel, PEFCTM, FSC® UNI EN ISO 9001 e 14001.
Medusa srl è specializzata nella formulazione e nella produzione di prodotti per l’igienizzazione di settori del Cleaning professionale ed industriale di tutti i tipi, con un’ampia gamma di formulazioni e di packaging. La missione è soddisfare le esigenze del cliente, attraverso la fornitura di prodotti di qualità e l’offerta di servizi pre e post vendita ad alto contenuto professionale.
MK srl, con il suo brand Marka, è un’azienda Italiana, che dagli anni ’60 sviluppa, produce e commercializza detergenti liquidi per la pulizia e l’igiene destinati ai vari settori del mercato professionale e all’industria. Da sempre l’azienda si impegna ad anticipare, rispondere e soddisfare le aspettative dei clienti, sperimentando proposte innovative e prodotti di eccellenza, ed investendo in soluzioni che garantiscono protezione profonda negli ambienti e per le persone.
MP-HT è un’azienda Italiana che progetta e produce macchine spazzatrici innovative dal telaio in metallo, solide e affidabili. La completa gamma soddisfa sia le esigenze del settore urbano sia industriale. Il punto di forza dell’azienda è la flessibilità e la continua ricerca di applicazioni innovative che soddisfano le esigenze degli operatori.
Lucart Group, an Italian multinational industrial group founded near Lucca in 1953, is one of the main producers in Europe of mono glazed paper and tissue products. The quality of the products and the respect for the environment are the basis of the Group’s strategic choices, proven by certifications such as EU Ecolabel, PEFCIM, FSC, UNI EN ISO 9001 and 14001.
Medusa srl is specializes in the formulation and production of products for the sanitation of professional and industrial Cleaning sectors of all types, with a wide range of formulations and packaging. The mission is to meet customer needs, through the supply of quality products and the offer of pre and post sales services with a high professional content.
MK srl, with its Marka brand, is an Italian company which since the 60’s has been developing, producing and selling liquid detergents for cleaning and hygiene. Its products are intended for various sectors of the professional market and industry. The company has always been committed to anticipate, respond and satisfy customer expectations, experimenting innovative and high quality products, and investing in solutions that guarantee deep protection for people.
MP-HT
MP-HT is an Italian company that designs and produces innovative sweeping machines with a metal frame that are solid and reliable. The complete range satisfies both the needs of the urban and industrial sectors. The strength of the company is the flexibility and continuous research of innovative applications that meet the needs of operators.
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FEATURES Product name: Paper and dispenser EcoNatural Plus: Paper and dispenser system manufactured with materials recycled from used beverage cartons
FEATURES Product name: Intense Energy Plus: Floor cleaner, concentrated and super perfumed. Available in 9 fragrances in the practical right dose bottle.
FEATURES Product name: Ultra HG Plus: Ultra HG is the concentrated biocidal disinfectant with > 70% isopropyl alcohol ideal for all alcohol resistant surfaces.
FEATURES Product name: Agile Max109/108 Plus: Ride-on machine with threephase AC motor, that offers excellent performances
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PAPERDI
POLI SRL
POLYCHIM SRL
RCM SPA
Via Appia Antica 53 81020 S. Nicola La Strada (CE) Tel.: +39 0823 490011 www.paperdi.it
Fraz. Sacca 2 43052 Colorno (PR) Tel.: +39 0521 815190 www.polimotoscope.com
Via Fogazzaro 16 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: +39 02 66016908 www.polychim.it
Via Tiraboschi 4 41043 Casinalbo (MO) Tel.: +39 059 515311 www.rcm.it
Paperdi opera dal 1989 nel comparto “tissue” del settore della carta, producendo, presso lo stabilimento di Caserta, articoli monouso per impieghi igienici e alimentari in pura cellulosa e carta ecologica (bobine industriali, lenzuolini medici, carta igienica jumbo e a rotolini, asciugamani interfogliati a V,C, Z, W). Da Gennaio 2018, la società ha avviato il funzionamento della propria cartiera sita in Pietramelara, migliorando ancora più la qualità totale dei suoi prodotti, già garantita da decennali accordi di partnership con i propri fornitori.
Dal 1968, Poli produce e vende macchine per la pulizia industriale uomo a terra, uomo a bordo, nelle versioni a batteria, scoppio, diesel, con scarico manuale e idraulico. Tutte con scocca in acciaio, grande aspirazione e di semplice manutenzione.
Dal 1984 Polychim progetta e produce detergenti, additivi e ausiliari, cere e cosmetici a uso professionale. Oltre 250 formulati per cucine, lavanderie, ambienti e superfici, trasporti, industrie, Igiene della persona, anche superconcentrati ed ecologici. L’azienda crea linee di prodotto “ad hoc” per distributori del cleaning, offre supporto e assistenza tecnica pre e post vendita. Azienda certificata secondo la Norma UNI EN ISO 9001:2015.
Dal 1967 RCM progetta, produce e distribuisce in tutto il mondo macchine per la pulizia industriale e urbana, ed è stata una delle prime aziende italiane produttrici nel settore del cleaning. RCM È nata e cresciuta Modena, al centro di un territorio caratterizzato da un forte spirito imprenditoriale con vocazione alla meccanica di qualità e all’innovazione. Le ultime novità del parco macchine aziendale sono la spazzatrice Atom.3 e la lavapavimenti Icon.
Paperdì has been operating since 1989 in the “tissue” sector of the paper industry, producing, at the Caserta plant, disposable items for sanitary and food uses in pure cellulose and ecological paper(industrial coils, medical food, jumbo and round toilet paper, interleaving towels in V,C, Z, W). Since January 2018, the company has started the operation of its Paper mill located in Pietramelara, improving even more the total quality of its products, already guaranteed by ten-year partnership agreements with its suppliers.
Since 1968 Poli Srl has been producing and selling cleaning machine industry. Our range includes: electric, LPG/petrol powered pedestrian and hide or sweepers manual and hydraulic unload. Our sweepers are made of steel, powerful suction and are easy to maintain.
Since 1984 Polychim has designed and produced detergents, additives, waxes and cosmetics for professional use. Over 250 formulations for kitchens, laundries, environments and surfaces, transport, industries, personal hygiene, superconcentrated and ecological products. Polychim creates product lines for cleaning distributors and gives support and technical lance before and after sales.
Since 1967 RCM designs, manufactures and distributes machines for industrial and urban cleaning worldwide. The company was born and raised in Modena, in the center of a territory characterized by a strong entrepreneurial spirit with a vocation to quality mechanics and innovation. The latest developments in the RCM car fleet are the Atom.3 sweeper and the Icon scrubber.
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FEATURES Product name: Gemma E78 DSA Plus: Ergonomic sweeper with hydraulic discharge at 145 cm from the ground, it can rotate on itself and overcome slopes of 20%
FEATURES Product name: Poly Soap gel igienizzante Plus: Features: Hydroalcoholic sanitizing gel specific for hand hygiene to be used without water. Packages: 200/500/1000/5000 ml.
FEATURES Product name: Icon Plus: High-performance on-board RCM scrubber for medium-large environments: fast and safe, robust and reliable, with great autonomy (200 liters).
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FEATURES Product name: Blue paper rolls Plus: 3 blue paper rolls in pure cellulose completely revolutionary for Paperdi product range: strong of the acquisition of FSC certification and the suitability for food contact, fully meet the needs of the market in terms of food traceability,high characteristics resistance,low residues.
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SOFIDEL SPA
REFLEXX
RUBINO CHEM SRL
SIBILIA SRL
Via Passeri 2 46019 Viadana (MN) Tel.: +39 0375 758891 www.reflexx.com
Via Vigili del Fuoco Cad. in Serv. 14/S 70026 Modugno (BA) Tel.: +39 080 5035348 www.rubinochem.it
Via Stazione 1 28053 Castelletto Sopra Ticino (NO) Tel.: +39 0331 972529 www.sibilia.it
Via Giuseppe Lazzareschi 23 55016 Porcari (LU) Tel.: +39 0583 26 81 www.sofidel.com
Reflexx è un’azienda di rilievo nella vendita di guanti in nitrile, lattice, polietilene, vinile, monouso o riutilizzabili. I guanti a marchio Reflexx sono dotati di elasticità e sensibilità, qualità ottenute grazie all’impiego di alta tecnologia degli impianti produttivi e dedicata scelta e selezione delle materie prime. Essi rispondono a diverse normative in materia di contatto alimentare e questo garantisce qualità, resistenza e sicurezza.
Tra le più importanti aziende nel settore chimico nazionale, Rubino Chem offre innovazione e tecnologia in una vasta gamma di prodotti per la detergenza professionale, garantendo l’alta qualità. L’azienda dispone di un reparto interdisciplinare di Ricerca & Sviluppo d’avanguardia, e punta sempre ad eccellere
Sibilia srl nasce nel 1936 dalla vena imprenditoriale di Angelo Sibilia. Nel 1993 la direzione viene affidata ad Alberto Sibilia, figlio del fondatore, che in breve tempo la rende un’azienda rilevante a livello mondiale nel settore degli aspiratori industriali. Nell’aprile 2019 Sibilia acquisisce il marchio Spirovac®, diventando proprietaria del brand e implementando così la sua gamma prodotti.
Sofidel nasce nel 1966 ed è un’azienda rilevante a livello mondiale nel mercato della produzione di carta tissue per uso igienico e domestico. Per Sofidel la responsabilità sociale è uno strumento fondamentale per favorire uno sviluppo duraturo degli equilibri ambientali e delle esigenze delle persone di oggi e domani. La mission aziendale è volta a rendere la vita quotidiana più ordinata, pratica e piacevole, valorizzando le persone ed i comportamenti, l’innovazione, la trasparenza commerciale ed il rispetto delle regole, con lo scopo di creare valore per i clienti, i dipendenti, gli azionisti e la comunità.
Reflexx is a leader in the manufacturing of nitrile, latex, polyethylene, vinyl, disposable or reusable gloves. Reflexx gloves are manufactured using high tech techniques and through selection of raw materials for high elasticity and sensitiveness. Its products comply with regulations on Food Contact and this guarantees quality, resistance and safety.
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Rubino Chem is one of the most important companies in the Italian chemical industry. Rubino Chem offers innovation and technology in a wide range of products for professional cleaning, ensuring high quality. The company that always strives for excellence, has a vanguard R&D department.
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The Sibilia company was founded in 1936 thanks to the entrepreneurial spirit of Angelo Sibilia. In 1993, the technical direction was taken over by Alberto Sibilla, the founder’s son, who quickly brought the company to a worldwide leadership in the industrial Vacuum Cleaners market. In April 2019 Sibilla became the owner of the brand Spirovac, expanding its product range.
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Sofidel was founded in 1966 and is one of the world leaders in the manufacture of Tissue Paper, for hygienic and domestic use. For Sofidel, social responsibility is a fundamental tool for supporting a lasting development of the environmental balance and the needs of people today and in the future. Sofidel’s mission is aimed at making everyday life more orderly, practical and pleasant, enhancing people and their behavior, innovation, commercial transparency and compliance with the rules, with the aim of creating value for customers, employees, shareholders and the community. BEST SELLER
FEATURES Product name: Reflexx L1100 Powder Free Latex Gloves Plus: Designed for right and left hand, long cuff and fastening of the edge,micro-rough surface.
FEATURES Product name: Olez Essenza 750 ml Plus: Available in 19 fragrances. Air freshener with multi-surface detergent and sanitizing function
FEATURES Product name: Dragonfly 40 Plus: Dragonfly 40 trailer mounted is the perfect solution for industrial cleaning and service companies, thanks to its flexibility
FEATURES Product name: Papernet Mini Defend Plus: Hand gel with more than 70% of alcohol, available in a practical 1 ml format that provides hygiene and safety in every situation.
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SPRAY TEAM
STI SRL
SYNCLEAN
TECNOVAP
Via Cento 42/D 44049 Vigarano Mainarda (FE) Tel.: +39 0532 737013 www.sprayteam.it
Via Rosi 3 36030 Fara Vicentino (VI) Tel.: +39 0445 851420 www.stindustry.it
Via Salvo d’Acquisto 10/B 26862 Guardamiglio (LO) Tel.: +39 0377 519304 www.syncleanservice.com
Via dei Sassi 1 37026 Pescantina (VR) Tel.: + 39 045 6767252 www.tecnovap.it
Spray Team è specializzata nella costruzione di macchine per la disinfestazione urbana e per il trattamento del verde pubblico e privato. La vasta serie di macchine permette di far fronte ai piccoli e grandi interventi come la saturazione d’ambiente con fermo nebbia o ULV nebbia fredda. Tutte le macchine hanno in comune una caratteristica: la qualità.
Sti Srl, leader nella realizzazione di generatori di vapore è un partner affidabile in grado di offrire un servizio a 360 e dei prodotti interamente Made in Italy. La gamma è davvero varia e va dalle macchine più semplici per l’utilizzo domestico a quelle più complesse e potenti per l’uso professionale. Per entrambe offriamo prodotti solo vapore o vapore-aspirazione permettendo così di soddisfare ogni esigenza.
La società Synclean Srl è da 25 anni nel settore della pulizia professionale e partner delle migliori case produttrici di macchine e accessori. Azienda moderna e dinamica ma con un’esperienza di alto livello e un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale. Un’ampia scelta di motori di aspirazione gomme tergipavimento, spazzole, accessori e consumabili che soddisfano ogni richiesta.
Tecnovap nasce nel 1985 e ad oggi esporta i suoi generatori di vapore in oltre 70 nazioni, offre prodotti studiati, progettati e realizzati esclusivamente in Italia. Il successo acquisito conferma l’ulteriore competenza professionale dell’azienda, orientata alla ricerca di tecnologie e soluzioni all’avanguardia. Tecnovap si presenta oggi come una delle più importanti ed innovative aziende nel settore del cleaning.
Sti Srl, a leading steam generators manufacturing company, is a reliable partner able to offer a 360-degree service and entirely Made in Italy products. The range is wide: from the simplest machine for domestic use to the most complex and powerful ones for professional use. For both lines we offer only steam and steam/vacuum products, so that we can satisfy any need
It has been over 25 years since we had the idea of creating a database of accessories and spares for industrial cleaning machines. Modern and dynamic company but with a high level experience and specific know-how in the world of industrial cleaning machines, Synclean offers a wide choice of suction motors, squeegee rubbers, brushes, accessories and consumables that satisfy every request.
Tecnovap. founded in 1985, exports its steam generators in over 70 countries. These generators are all stuflied, designed and realized exclusively in Italy,. The success acquired confirms the professional expertise of a company always searching for progress and state-of-theart solutions. Today Tecnovap is one of the most important companies in the steam cleaning sector.
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FEATURES Product name: Elite Series Plus: Compact and elegant, it becomes a complete mobile station for pest control and for disinfection and sanitizing operations in urban and green areas.
FEATURES Product name: Comby 3500 Plus: Powerful and versatile steam vacuum cleaner. Thanks to its steam at 180 , it is able to sanitize any surface in no time.
FEATURES Product name: Lamb Ametek, Ametek Italia and Domel Plus: Original suction motors for scrubber dryers, wet and dry vacuum cleaners, centralized systems and car-wash
FEATURES Product name: Steam power plus Plus: Steam generator with industrial wet/dry vacuum cleaner, high pressure water module (150 bar) and 13 liters per minute pump
Spray Team is specialized in the production of machines for urban disinfection and for the public and private grass treatment. The wide range of machines is able to do little and big interventions, like the environmental saturation with thermo fogger or ULV cold fog. All these machines have a common element: quality.
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TMB
UNIRA
Via Cà Nova Zampieri 5 37057 San Giovanni Lupatoto (VR) Tel.: +39 045 8774299 www.tmbvacuum.com
V. Salaiola 52 Z. Ind. Nord 57013 San Pietro in Palazzi Cecina (LI) Tel.: +39 0586 660442 www.unira.it
Tmb nasce nel 1980 a Codogno come azienda produttrice di aspirapolveri, aspiraliquidi e lavamoquette, e diventa, nel 2000, di proprietà del gruppo Comac. Nell’arco di un decennio TMB si impone all’attenzione degli utilizzatori finali per l’innovazione, la qualità tecnologica, il raffinato design e l’offerta di prodotti “su misura”. I maggiori clienti esteri sono i Paesi europei e gli Stati Uniti d’America. Nel settembre 2011, avviene il trasferimento a Verona, nello storico stabilimento della famiglia Ruffo, a San Giovanni Lupatoto.
Unira è un’industria di produzione di detergenti per uso professionale tecnologicamente avanzati, frutto di una costante ricerca e di un approfondito know how. L’azienda detiene il “Certificato di Eccellenza” che assieme alle certificazioni ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, testimoniano l’impegno perseguito dall’azienda verso un miglioramento qualitativo continuo e un futuro ecosostenibile.
Dal 1950 Vama Elettrotermo Meccanica progetta, fabbrica e commercializza un’ampia gamma di articoli professionali, in particolare asciugamani elettrici e asciugacapelli per hotel e uso comunitario. La gamma di asciugamani Eco-jet creata dal 2010 ha rivoluzionato gli standard di velocità di asciugatura, risparmio energetico e igiene, ottenendo uno straordinario successo basato su contemporaneità e innovazione.
Unira produces technologically advanced detergents for professional use which are the result of constant research and in-depth know-how. The company holds the “Certificate of Excellence” which, together with ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001 certifications, testify UNIRA’s commitment to continuous quality improvement and an eco-sustainable future.
Since 1950 Vama Elettrotermo Meccanica Srl has been designing, manufacturing and commercializing a wide range of electric hand dryers and hair dryers. The range of Ecojet dryers produced Since 2010 has renewed every standard of speed of drying, energy saving and hygiene, with strong market feedback and an extraordinary success based on innovation and contemporaneity.
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FEATURES Product name: Bacstop Plus: Haccp sanitizing detergent based on alcohol and benzalkonium chloride, to be used on all washable surfaces
FEATURES Product name: Stream Dry UV Plus: Energy efficient eco-jet hand-dryer equipped with certified anti-covid filter and UVC system. Made in Italy
FEATURES Product name: DK 10.2 Plus: Microencapsulated and concentrated insecticide with knockdown action and residual effect, with a broad spectrum of action and a long persistence (effective up to 4 weeks after treatment).
Tmb was founded in 1980 in Codogno as a manufacturer of vacuum cleaners, wet vacuums and carpet cleaner, and became, in 2000, owned by the Comac group. Over a period of one decade, the company wins the attention of end users for its capacity of innovation, its technological quality, its refined design and the wide offer of “tailor-made” products. The largest foreign customers are European countries and the United States of America. In September 2011, the transfer to Verona took place, in the historic factory of the Ruffo family, in San Giovanni Lupatoto.
VAMA ELETTROTERMO MECCANICA SRL Via D. Chiesa 37 20026 Novate Milanese (MI) Tel.: +39 02 59903050 www.vama.it
VEBI TECH Via Desman 43 35010 Borgoricco (PD) Tel.: +39 049 933 7111 www.vebitech.it
Vebi Istituto Biochimico sperimenta, produce e commercializza soluzioni legate all’igiene e alla salute, da ben 75 anni. All’interno della divisione Biochimica, nasce Vebi Tech, il brand dedicato al settore professionale che offre prodotti specializzati e servizi a supporto dei clienti. Tecnicità, qualità e affidabilità sono i cardini della gamma Vebi Tech. Vebi Istituto Biochimico has been researching, manufacturing and marketing hygiene and health solutions, from 75 years now. Vebi Tech is the brand dedicated to the professional sector. It offers specialized products and services to support customers. Technique, quality and reliability are the main features of Vebi Tech.
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FEATURES Product name: Mi-TOR Plus:Using orbital technology, Mi-TOR is perfect for the cleaning, scrubbing, polishing and refinishing of stairs, edges, baseboards and all hard to reach spaces. Telescopic swivel handle allows rotations up to 180° sideways and 90° backwards.
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www.evotechitalia.com • info@evotechitalia.com
EVO: the revolutionary sweeper-scrubber ZAPI SPA
Dimensione Pulito
Via Terza Strada 12 35026 Conselve (PD) Tel.: +39 049 9597776 www.zapispa.com
www.dimensionepulito.it
Zapi Spa nasce a Padova nel 1970, per iniziativa di Pietro Zambotto, attuale Presidente della Società. L’azienda fornisce soluzioni di prodotti per la lotta ai roditori innovative ed economicamente vantaggiose, con un approccio di servizio completo: dalla messa a disposizione di un’autorizzazione biocida alla sua formulazione, dallo sviluppo dell’imballo e della grafica fino alla consegna del prodotto finito.
Dimensione Pulito è la rivista mensile che, da 29 anni, è punto di riferimento per il settore del cleaning professionale e della sanificazione ambientale. Oltre ad articoli tecnici, interviste ai protagonisti, rubriche di attualità e approfondimento, realizza analisi e studi sul mercato del cleaning italiano. Prima come rivista cartacea, e poi anche come sito web, Dimensione Pulito è diventata negli anni un vero portale del cleaning. Il magazine è disponibile anche in formato digitale, è presente su tutti i social network più frequentati, ed è scaricabile su qualsiasi supporto elettronico.
Zapi Spa is an Italian company dealing in the research, development and production of rodenticides and Insecticides for the protection of household, Industrial and rural environments. Zapi’s mission is to fight rodents and insects with a service approach: from the biocide authorization to the formulation of new product and from the packaging to final delivery in the target market
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Dimensione Pulito is the monthly magazine that, for 29 years, has been a reference point for the professional cleaning and environmental sanitation sector. In addition to technical articles, interviews with the protagonists, news and in-depth columns, it carries out analyzes and studies on the Italian cleaning market. First as a print magazine, and then also as a website, Dimensione Pulito has become over the years a true cleaning portal. The magazine is also available in digital format, is present on all the most popular social networks, and can be downloaded on any electronic medium.
cleaning
ITALIA
2020 www.dimensionepulito.it
FEATURES Product name: Kapter Fluogel, TX3 Gel Plus: Innovative ready-to-use gel bait for the control of the main species of cockroaches (Blattella Germanica, Blatta Orientalis, Supella Longipalpa)
www.polimotoscope.com - info@polimotoscope.com
Guida dei prodotti e servizi per la pulizia professionale
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Una BUONA ANNATA per il settore dei carrelli Nonostante le ben note difficoltà indotte dal lockdown nella fase centrale dell’anno, il comparto sta recuperando terreno e concluderà in modo positivo l’anno in corso di Fabio Chiavieri
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i sicuro non c’è mai nulla, soprattutto in questa fase dell’economia mondiale molto condizionata dalla seconda ondata della pandemia. Eppure, dai pareri raccolti tra i principali costruttori di carrelli per la pulizia professionale emerge un sostanziale ottimismo che fa ben sperare per una chiusura d’anno più che positiva per il settore. Galvanizzate da un 2019 di crescita a doppia cifra, in cui sono proseguiti gli
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sforzi nella realizzazione di prodotti sostenibili in linea con i CAM – Criteri Ambientali Minimi – e con la normativa GPP – Green Public Procurement, le aziende produttrici di carrelli e accessori per il cleaning hanno affrontato d’impeto i primi due mesi del 2020, arrestatosi improvvisamente con la comparsa del Covid. Lo conferma Alessandro Nava, CLT & PC Portfolio Marketing Manager e BSC Sector Marketing Manager di Diversey in Italia: “L’andamento nel 2019 è stato
Alessandro Nava, CLT & PC Portfolio Marketing Manager e BSC Sector Marketing Manager di Diversey in Italia
Andrea Loro Piana, contitolare di Falpi insieme al fratello Aldo e alla sorella Alessandra
positivo con un incremento superiore al 10% principalmente nei settori delle imprese di pulizia e nella distribuzione specializzata”. Un 2019 particolarmente buono anche per Falpi come dice Andrea Loro Piana, contitolare dell’azienda insieme al fratello Aldo e alla sorella Alessandra. “Abbiamo registrato una crescita importante grazie a una serie di carrelli di nuova concezione, certificati e con caratteristiche molto interessanti. Per Falpi, che si avvale di distributori specializzati, il mercato più interessante è quello delle imprese di pulizia che lavorano con il committente pubblico. Per questo motivo la maggior parte del nostro fatturato, circa il 70%, viene realizzato sul mercato italiano”. I settori Sanitario e Aziendale hanno fatto da traino per il mercato 2019 di Filmop International. “Il 2019 è stato un anno sicuramente positivo – spiega Kristian Trevisan, Area Manager Italia. Abbiamo raggiunto ottimi risultati sia all’estero, che rappresenta il 65% del nostro
La qualità dei carrelli Falpi significa durabilità, ergonomia, usabilità e estetica
Kristian Trevisan, Area Manager per l’Italia di Filmop
mercato, sia in Italia, registrando un miglioramento rispetto al 2018. I settori ad aver contribuito maggiormente sono stati quello sanitario e aziendale, la cui richiesta è confluita principalmente nei carrelli multiuso Alpha, progettati per facilitare il lavaggio, la raccolta dei rifiuti e lo stoccaggio. Abbiamo inoltre rilevato un notevole incremento della domanda di car-
A GOOD YEAR FOR THE TROLLEY SECTOR Galvanized by a 2019 of double-digit growth, in which efforts continued in the creation of sustainable products in line with the CAM - Minimum Environmental Criteria - and with the GPP - Green Public Procurement regulation, the companies producing trolleys and accessories for the cleaning rushed through the first two months of 2020, which suddenly stopped with the appearance of Covid. 2020 is a year strongly conditioned by Covid and must be analyzed by identifying three distinct moments: the first two months of the year; the period of the lockdown; the restart, albeit conditioned, with the opening of activities. During the lockdown period, some companies suffered a slight decline in turnover, because many operators stopped working, while other companies had a good turnover also during the months of the
lockdown, thanks to specific products developed quickly to counter the spread of the virus. The trend remained positive even during the restart and seems to be constantly growing, even if exports will undergo an almost certain decline. With the advent of Covid, many things in the field of professional cleaning and sanitation have changed and also changed the market strategy with reference to the individual market sectors. Some companies are organizing many training courses for operators in the sector, because attention to cleaning operations, forgotten during the Covid explosion, is finally regaining strength. Modularity, versatility, sustainability, safety and design are important characteristics for the sector of professional cleaning trolleys. Will these always be the principles to be followed also in the future? Today the
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relli antibatterici A-B Plus, i cui componenti in plastica sono trattati con zinco piritione per inibire la proliferazione di batteri, funghi e muffe”. Un 2019 positivo anche per Taxon, come dichiara Debora Giamello: “Il trend è stato buono, come d’altronde lo è stato l’anno precedente, distribuito in modo equo in tutti i settori Horeca, Sanitario, Alberghiero e Aziendale. Sebbene il mercato estero non sia stato particolarmente rilevante, abbiamo riscontrato molto interesse sia in Europa, sia in Medio Oriente per il carrello in plastica della nostra linea Qo Kart”. Molto soddisfatto per l’andamento dello scorso anno Denis Scapin, Responsabile Vendite Italia di TTS Cleaning: “La nostra azienda ha registrato un trend decisamente positivo nel 2019, in miglioramento rispetto all’anno precedente. Abbiamo rilevato un notevole aumento della richiesta da parte di tutti i settori di carrelli multiuso chiusi, provvisti quindi di pareti e porte con sistema di chiusura a chiave per la massima sicurezza. È aumentata di pari passo anche la richiesta di soluzioni sostenibili, ampiamente soddisfatta dalla nostra offerta: i carrelli Magic sono realizzati in Italia con polipropilene, un materiale a basso impatto ambientale che genera meno emissioni di CO2 rispetto all’acciaio inox, il ferro cromato e l’alluminio. Inol-
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I carrelli Filmop soddisfano ogni esigenza di pulizia grazie alla modularità e versatilità dei componenti
Debora Giamello, Taxon
focus is, rightly, on sustainability. Modularity and versatility are very important features for the trolleys, together with safety, now mandatory by law. Design is important but in this strange period it is certainly an aspect that takes a back seat.Technology will certainly become more and more fundamental, especially the integration of “the internet of things”. On the concept of product innovation, we can say that making innovation means making products with the aim of simplifying cleaning processes and making them controllable, manageable and, above all, repeatable, as is required by the CAM. In other words, the operator’s level of discretion must be reduced to the minimum possible. That said, the trolley must have important characteristics of reliability, design, longevity, possibly certifications. Also for the trolley market, the future is the respect for the environment: The market is increasingly moving towards green and smart
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tre, numerosi componenti contengono polipropilene riciclato certificato PSV (Plastica Seconda Vita) che riduce ulteriormente le emissioni. Magic è la prima linea di carrelli carbon neutral: nel 2019 abbiamo compensato interamente le emissioni per i carrelli Magic prodotti in un anno mediante la riforestazione di 55,5 ettari di Natura 7, una foresta
solutions, trolleys made with eco-sustainable materials and designed to offer truly functional characteristics for the operator. The pandemic has changed the perspective by shifting attention to characteristics that have assumed greater importance than in the past, such as the ease of cleaning and sanitizing of the equipment. Many products currently on the market are made with medium or low density plastic which makes complete cleaning and thorough disinfection of surfaces impossible due to the roughness and high porosity that characterizes them. Furthermore, some types of plastics can be damaged by the disinfectants used, irreparably compromising the products. Today many companies produce high-density premium polypropylene trolleys: only in this way is it possible to obtain smooth surfaces that are easy to clean and disinfect and resistant to any type of disinfectant, ensuring maximum hygiene and long life.
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Denis Scapin, Responsabile Vendite Italia di TTS Cleaning
Loris Giustetto, VDM
secolare dell’Alto Adige colpita dal ciclone Vaia”. Non si discosta dalle dichiarazioni dei colleghi Loris Giustetto, Amministratore delegato di VDM. “Siamo molto contenti del nostro 2019 che ha visto una buona crescita. Fondamentalmente abbiamo lavorato un po’ su tutti i settori grazie agli investimenti fatti negli anni passati lanciando molti prodotti e linee nuove e puntando su
TTS può vantare una gamma completa di carrelli e sistemi che assicurano il mantenimento di un alto livello di igiene
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soluzioni eco-green. Siamo anche molto soddisfatti del mercato interno che per VDM rappresenta circa il 40 % del fatturato”.
2020 MOLTO MEGLIO DEL PREVISTO
Il 2020 è un anno fortemente condizionato dal Covid e va analizzato individuando tre momenti distinti: i primi due mesi dell’anno; il periodo del lockdown; la ripartenza, seppure condizionata, con l’apertura delle attività. Vediamo come hanno affrontato le aziende questi tre fasi. “Dopo una buona partenza nel 2020, – dice Alessandro Nava – per quanto riguarda le attrezzature e i carrelli in generale, la nostra azienda ha subito una lieve contrazione del fatturato, chiaramente legata alla fase di lockdown dove molti operatori erano fermi. Nonostante questo, contiamo di chiudere l’anno sui carrelli in pareggio rispetto al 2019. Quest’anno è stato comunque molto buono”. Buone notizie arrivano anche da Falpi: “Attualmente – spiega Andrea Loro Piana – siamo leggermente sopra il fatturato di un anno record come quello scorso anno, per cui siamo molto soddisfatti. Abbiamo una gamma di articoli molto vasta che abbraccia diversi settori. Durante il lockdown i settori Horeca e industriale si sono completamente fermati per quanto ci riguarda, mentre il fatturato del settore Sanitario/Ospedaliero è cresciuto fino a compensare le perdite degli altri comparti anche se va detto che Falpi, per questo settore, è sempre stata un punto di riferimento. Anche l’export, sebbene come detto rappresenti solo il 30% del nostro fatturato, non ha mostrato flessioni. Va anche sottolineato che un grosso impulso al settore dei carrelli e accessori è arrivato con la riapertura delle scuole che hanno nuovamente
2019, fino all’arrivo del Covid che ci ha condotto all’ampliamento della nostra attività al settore del materiale contro il virus, producendo mascherine chirurgiche, FFP2, camici, cuffie, calzari ecc. La vendita di carrelli per la pulizia ha accompagnato in modo esponenziale la vendita di questi prodotti soprattutto con la ripartenza per il settore Horeca e Alberghiero e, a Settembre, con un exploit degli acquisti da parte dei nostri clienti per le strutture scolastiche che per via del Covid hanno dovuto intensificare la pulizia e la sanificazione degli ambienti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Denis Scapin di TTS: “Nei primi due mesi dell’anno abbiamo registrato un trend di crescita in linea con le previsioni, a differenza del periodo di lockdown che ha invece determinato un arresto per quanto riguarda la richiesta di carrelli. La chiusura forzata delle attività non essenziali non ha però compromesso l’operatività aziendale: TTS ha continuato la sua attività in quanto
Anche se l’export subirà una flessione quasi certa, le previsioni per Filmop rimangono positive. “Le difficoltà per l’export sono chiaramente maggiori rispetto a quelle che può avere il mercato interno, tuttavia le previsioni sono comunque molto buone: la necessità di garantire elevati standard di igiene tramite la sanificazione e la disinfezione sta comportando un maggior investimento rispetto al passato. L’emergenza sanitaria ha infatti imposto l’introduzione di nuove pratiche e l’adozione di procedure ancora più rigorose, ponendo particolare attenzione all’igienizzazione metodica delle mani e alla pulizia accurata degli ambienti”. Per Taxon il 2020 non ha conosciuto finora nessun calo di lavoro, una condizione invidiabile che ci racconta Debora Giamello. “Taxon per il 2020 ha trascorso sempre fasi di intenso lavoro: durante i primi mesi dell’anno la situazione vendite era lievemente in rialzo rispetto al
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internalizzato il servizio di pulizia; dal mese di luglio fino alla fine di settembre c’è stato il picco di acquisti da parte degli istituti scolastici che quindi hanno giocato un ruolo importante sui fatturati”. Non tutte le aziende hanno sofferto particolarmente durante la fase di lockdown, ne è un esempio Filmop come ci conferma Kristian Trevisan. “Il 2020 è iniziato molto bene ed è proseguito in maniera positiva anche durante i mesi del lockdown, grazie allo sviluppo in tempi molto brevi di prodotti specifici per contrastare la diffusione del virus assicurando un alto livello di igiene come ad esempio i panni monouso per la sanificazione di superfici e pavimenti, le piantane per l’igienizzazione delle mani sul posto e gli accessori per carrelli che permettono di avere guanti e disinfettante subito disponibili. Il trend si è mantenuto positivo anche durante la ripartenza e sembra essere in continua crescita”.
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strategica per la filiera di riferimento, supportando i servizi essenziali con una gamma rinnovata di prodotti specifici per contrastare l’emergenza sanitaria tutt’ora in corso: dalle piantane per l’igiene delle mani ai contenitori chiusi con pedale per il corretto smaltimento dei DPI, passando per i panni usa e getta per la pulizia e sanificazione delle superfici. La ripartenza ha portato con sé una ripresa della richiesta di carrelli, in particolar modo in vista della riapertura delle scuole: a tal riguardo, TTS è diventata protagonista indiscussa abbinando i carrelli multiuso Magic e i carrelli lavaggio Nickita a una gamma completa di attrezzature professionali per la pulizia dei locali scolastici che assicurano la massima igiene, tutelando la salute di alunni, docenti e collaboratori”. Chiediamo anche al Responsabile Vendite Italia quali sono sono le previsioni per la chiusura del 2020 e se la situazione contingente ha modificato il rapporto tra mercato interno ed export. “Dall’inizio dell’emergenza sanitaria abbiamo registrato numeri maggiori in Italia rispetto all’estero: probabilmente ciò è dovuto all’effetto pandemia, molti Paesi hanno infatti imposto un blocco delle attività o non hanno potuto fare commercio con altre nazioni. Nonostante la situazione incerta in cui si è trovato il mercato nel 2020, la nostra previsione è decisamente positiva se pensiamo agli ultimi mesi dell’anno corrente”. Altalenante il mercato 2020 per VDM come ci descrive Loris Giustetto. “Dopo una buona partenza, da marzo a luglio il mercato dei carrelli ha avuto un grosso calo – in particolare l’export – se paragonato a quello dei prodotti di sanificazione e detergenza. I mesi di settembre e ottobre sul mercato nazionale stanno andando molto bene grazie e soprattutto alla riapertura delle scuole. Fare ulteriori previsioni penso sia veramente difficile, soprattutto per quanto riguarda il mercato estero, non potendo presidiare i territori come vorremmo”. 44
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LA RIVOLUZIONE DEL CLEANING CAUSATA DAL COVID
Negli ultimi anni, la nicchia di mercato dei carrelli per il cleaning ha saputo evolversi in linea con le esigenze degli utilizzatori di razionalizzare i lavori di pulizia in modo diverso da settore a settore, dall’Horeca all’alberghiero, dal Sanitario all’Aziendale. Il tutto in un contesto di miglioramento dell’immagine percepita attraverso il servizio di pulizia. Con l’avvento del Covid molte cose nell’ambito della pulizia professionale e della sanificazione sono cambiate, non fosse altro che per la diversa attenzione che tutti noi, persone, imprese, enti, ospedali stiamo rivolgendo a queste tematiche.
Carrello multiuso Idea Top di VDM
Ai nostri interlocutori chiediamo come il Covid ha condizionato la loro strategia di mercato con riferimento ai singoli settori di sbocco. “La parte del leone, come prevedibile l’hanno fatta i prodotti chimici, specie i disinfettanti. Dice Alessandro Nava. In generale tutto il comparto del cleaning ha avuto un incremento, seppur con alti e bassi. Attrezzature e macchine soffrono un po’ per svariati motivi, tra cui il fatto che la gente oggi è focalizzata sui PMC rispetto per esempio alla microfibra – per quanto l’azione meccanica di rimozione della microfibra sia importante tanto quanto l’uso dei disinfettanti chimici – e una contrazione di cassa dei clienti finali che limita l’acquisto di attrezzi e macchine”. La linea di prodotto già in essere ha
permesso a Falpi di non dover cambiare le proprie strategie in corsa. “Abbiamo una gamma di prodotti per le terapie intensive e le zone ad alto rischio. Per certi versi siamo stati un punto di riferimento per le imprese che lavoravano nelle aree Covid” precisa Andrea Loro Piana. Un rimando all’impiego di prodotti qualificati arriva da Kristian Trevisan. “In questa delicata fase è essenziale affidarsi a strumenti adeguati e altamente professionali, progettati per assicurare il mantenimento di un alto livello di igiene. Filmop continua a sviluppare nuove soluzioni per rispondere alle sempre differenti esigenze nell’ambito del cleaning professionale. Una delle novità di quest’anno è Mono-Roll, il panno monouso in TNT a trama forata che assicura elevate prestazioni. Inoltre, abbiamo sviluppato una gamma di accessori per carrelli di servizio che agevolano la pulizia e disinfezione delle camere”. Taxon ha puntato molto sulla personalizzazione. “L’aver ampliato il settore delle vendite anche su articoli per il Covid ci ha permesso di arrivare anche a nuovi mercati e la nostra versatilità ci ha aiutato a soddisfare richieste personalizzate di ogni cliente” dice Debora Giamello. Non ha dubbi nemmeno Denis Scapin di TTS, secondo il quale la pandemia ha fatto emergere l’importanza dell’igiene: “La prevenzione parte prima di tutto dalla pulizia e sanificazione degli ambienti, sono entrambe attività essenziali nella lotta al Covid-19. TTS è impegnata da anni nel comunicare il valore della pulizia in termini di tutela della salute, a partire da quella ordinaria che deve essere eseguita giornalmente con l’ausilio di attrezzatura adeguata per contrastare la pericolosa diffusione di virus, germi e batteri. A tal riguardo, TTS può vantare una gamma completa di prodotti e sistemi che assicurano il mantenimento di un alto livello di igiene. Nell’ottica di offrire un servizio completo, siamo a completa disposizione per consulenze personalizzate e sessioni di formazione sull’utilizzo dei nostri prodotti e sulle corrette procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti”.
Loris Giustetto fa una considerazione interessante. “L’attenzione verso le operazioni di pulizia, dimenticate durante l’esplosione del Covid, sta finalmente riprendendo vigore, come dimostrano i tanti corsi di formazione che stiamo organizzando per gli operatori del settore”.
LE TENDENZE TECNOLOGICHE NEI CARRELLI
Modularità, versatilità, sostenibilità, sicurezza e design sono caratteristiche rilevanti per il settore dei carrelli per la pulizia professionale. Saranno sempre questi i must da seguire anche in futuro? Secondo Alessandro Nava di Diversey il rispetto per l’ambiente fungerà da stella polare anche in futuro. “Oggigiorno il focus è, giustamente, sulla sostenibilità. Modularità e versatilità sono caratteristiche molto importanti per i carrelli, insieme alla sicurezza, ormai “mandatory” per legge, tutti aspetti che aiutano gli operatori del settore nel proprio lavoro di tutti i giorni. Il design è importante ma in questo “strano” periodo sicuramente è un aspetto che passa in secondo piano. Sicuramente la tecnologia diventerà sempre più fondamentale, specie l’integrazione dell’internet of things”. Sul concetto di innovazione di prodotto, da non confondere con novità
di prodotto, Andrea Loro Piana di Falpi ha una sua specifica opinione. “Di innovazione, soprattutto incrementale più che radicale, se ne fa tanta. Per Falpi fare innovazione significa fare prodotti con l’obiettivo di semplificare i processi di pulizia e renderli controllabili, gestibili e, soprattutto, ripetibili, come d’altronde viene richiesto dai CAM. In altri termini, il livello di discrezionalità dell’operatore deve essere ridotto al minimo possibile. Detto questo, per noi il carrello, che è solo una parte della nostra offerta, deve avere importanti caratteristiche di affidabilità, design, longevità, possibilmente di certificazioni”. Kristian Trevisan trova tutti questi elementi estremamente importanti: “I carrelli Filmop inglobano tutte le caratteristiche più rilevanti: soddisfano ogni esigenza di pulizia grazie alla modularità e versatilità dei componenti che permettono di creare un carrello su misura, dal più compatto al più completo. Sono inoltre progettati per garantire la massima sicurezza: le porte impediscono la vista e il contatto con gli attrezzi di lavoro, la possibilità di chiuderle a chiave evita inoltre eventuali manomissioni. L’intera gamma è leggera, facile da manovrare e riduce i piegamenti dell’operatore grazie al design ergonomico studiato nei minimi particolari. Filmop offre sette linee di carrelli strizzatori e multiuso realizzati in parte con componenti certificati “Plastica Seconda Vita”: una scelta importante che conferma l’impegno per la ricerca di soluzioni ecosostenibili improntate alla minimizzazione dell’impatto ambientale, senza rinunciare all’elevato standard qualitativo. Filmop è inoltre promotrice del totale recupero dei prodotti a fine vita: tutta la gamma in plastica, prodotta interamente in Italia, è riciclabile al 100%”. Anche per Trevisan il futuro è “green”: “Il mercato si sta muovendo sempre più verso soluzioni green e smart, quindi carrelli realizzati con materiali ecosostenibili e progettati per offrire caratteristiche realmente funzionali per operatore”. La versatilità è uno dei punti di forza dei carrelli Taxon, spiega Debora Gia09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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mello: “La gamma dei nostri carrelli si basa su differenti punti: la linea dei carrelli Qo Kart che con i suoi accessori può trasformarsi da semplice carrello doppio secchio ad un carrello multifunzione completo e i carrelli multifunzione ognuno con dimensioni differenti, adatte agli ambienti dove devono essere utilizzati (con dimensioni ridotte per entrare negli ascensori, o più ampie per riporre anche altro materiale a seconda del settore. L’innovazione sarà sicuramente in un carrello che possa essere adatto alla “nuova situazione” ovvero ad affrontare pulizia e sanificazione ripetuta, e costruito con materiali innovativi eco-compatibili”. La pandemia ha cambiato la prospettiva spostando l’attenzione dalla sostenibilità ad altre caratteristiche che hanno assunto un’importanza maggiore rispetto al passato. Questo è il parere di Denis Scapin: “Prima di tutto la facilità di pulizia e igienizzazione dell’attrezzatura. Molti prodotti attualmente presenti sul mercato sono realizzati con plastica a media o bassa densità che rende impossibile una pulizia completa e una disinfezione accurata delle superfici a causa della ruvidezza e dell’elevata porosità che le caratterizza. Inoltre, alcuni tipi di plastica possono essere danneggiati dai disinfettanti utilizzati, compromettendo irrimediabilmente i prodotti. I nostri carrelli in plastica sono realizzati utilizzando polipropilene premium ad alta densità: solo in questo modo è possibile ottenere superfici lisce facili da pulire e disinfettare e resistenti a ogni tipo di disinfettante, assicurando la massima igiene e una lunga durata nel tempo. Inoltre, la necessità di controllare la diffusione del virus, impone di scegliere carrelli chiusi per contrastare il rischio di contaminazione di quanto contenuto: la nostra offerta include innumerevoli modelli con pareti e porte che garantiscono la massima sicurezza”. “Detto questo, siamo convinti che la sostenibilità tornerà presto a essere un obiettivo comune e il mercato 46
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stesso premierà chi persegue lo sviluppo sostenibile riducendo l’impatto ambientale non solo dei prodotti ma anche dei processi aziendali. Da parte nostra, siamo orgogliosi di essere la prima azienda in Italia ad avere un software certificato che permette di calcolare le emissioni di gas serra per ogni fase del ciclo di vita di innumere-
mente gestita dalla comunità locale”. VDM sta puntando su quattro direttrici precise. Dichiara Loris Giustetto: “La prima, che sta guidando la Ricerca e Sviluppo, è ancora il risparmio, ovvero offrire sistemi che permettano di fare le operazioni di pulizia in tempi ridotti, permettendo agli operatori e alle imprese
Carrello per pulizia modello Tasky Trolley di Diversey
voli carrelli TTS. Non ci fermiamo alla valutazione dell’impronta ambientale ma utilizziamo i dati estrapolati per progettare soluzioni a basso impatto ambientale, favorire una scelta consapevole e responsabile comunicando quanto rilevato e attuare programmi di compensazione delle emissioni come la riforestazione di Natura7 che permette l’assorbimento di 500 tonnellate di CO2 l’anno, pari alla produzione annuale di carrelli Magic. L’impegno su questo fronte proseguirà anche quest’anno con la riforestazione di AmazonBai, una foresta brasiliana total-
di fornire un servizio a maggior valore aggiunto senza un incremento delle tariffe. La seconda è relativa al design orientato all’ergonomia. La terza riguarda il livello di pulito, per cui creare sistemi efficaci nella rimozione dello sporco e che soprattutto siano efficaci contro il problema della contaminazione incrociata sui cantieri e sugli ospedali. Ultima ma non ultima l’attenzione verso l’ambiente proponendo prodotti sempre più ecosostenibili realizzati con plastiche riciclate e secondo normative CAM, senza dimenticare il risparmio di acqua e detergente”. ■
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L’azienda Taxon, a seguito dell’emergenza, ha inoltre scelto di diventare importatore delle mascherine FPP2-KN95 certificate CE, diventando fornitrice organizzata e affidabile, grazie a un lavoro di ricerca sul prodotto molto accurato. ■
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Scopa piana con superficie di contatto pavimento in microfibra rasa; la connessione con il telaio di supporto è invece garantita dal tessuto uncinato (tipo velcro) della parte superiore che bene si accoppia con le strisce di velcro presenti nell’apposito attrezzo di supporto del panno. Questa scopa si utilizza sia per la scopatura a secco di pavimenti con basso livello di sporco, sia per la manutenzione a umido. È disponibile in 2 misure. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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SOSTENIBILITÀ
Falpi ECOLOGICAL unbreakable BEAUTY
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rima ancora che “green” diventasse di moda, Falpi iniziava un percorso di “produzione sostenibile” che prosegue tuttora, con immutata convinzione. Oltre ai numerosi prodotti CAM/GPP, infatti, è amplia la gamma di carrelli che vantano l’etichetta Epd (73 carrelli), che determina l’impatto ambientale dei prodotti sull’intero ciclo di vita; e ampia è anche la gamma di panni e frange (175 prodotti tessili) che hanno conseguito l’etichetta Ecolabel UE, costituendo un precedente di grande importanza, perché, anche in questo caso, Falpi è stata pioniera, e oggi può garantire la massima compatibilità ambientale pos-
sibile su un’ampia selezione di prodotti tessili e in particolare sulle frange di lavaggio in microfibra. Oggi “sostenibilità ambientale” è un mantra che accompagna ogni comunicazione aziendale, per questo il motto di Falpi è “Ecological Unbreakable Beauty”. Non ci sono aziende manifatturiere o imprese di servizi che non esaltino comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente o non evidenzino il carattere “green” della propria produzione. Falpi è nata ecologista, perché il rispetto per l’ambiente da sempre è inscritto nel suo DNA e, da sempre, da quando è sorta, oltre trent’anni or sono, ha perseguito una politica verde, coniugata con un profondo rispetto sociale, che significa trasparenza di comportamenti e ricerca costante di una innovazione che fosse anche arricchimento culturale per tutto il settore. Da tempi non sospetti Falpi ha intrapreso percorsi pionieristici, con tenacia, determinazione, convinzione, certificando processi, prodotti, sistemi, in un continuum di attenzione all’uomo e all’ambiente, che non ha mai avuto
battute d’arresto, e che continua ancora oggi, con immutato entusiasmo. Non solo, Falpi ha anche scelto di essere fedele alla qualità del vero Made in Italy, difendendo il valore della produzione italiana perché la filosofia dell’azienda è approntata a un’etica da perseguire in ogni fase, dal progetto alla realizzazione, al post-vendita. ■ www.falpi.com
FALPI ECOLOGICAL UNBREAKABLE BEAUTY Even before “green” became fashionable, Falpi began a path of “sustainable production” that continues today, with unchanged conviction. In addition to the numerous CAM / GPP products, in fact, the range of trolleys boasting the Epd label (73 trolleys), which determines the environmental impact of the products over the entire life cycle, has expanded and there is also a wide range of cloths and mops (175 textile products) which have obtained the EU Ecolabel, constituting a precedent of great importance, because, also in this case, Falpi was a pioneer, and today it can guarantee maximum compatibility possible on a wide selection of textile products and in particular on microfiber washing mops. Today “environmental sustainability” is a mantra that accompanies every corporate communication, which is why Falpi’s motto is “Ecological Unbreakable Beauty”. There are no manufacturing companies or service companies that do not enhance virtuous behavior towards the
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environment or do not highlight the “green” nature of their production. Falpi was born an ecologist, because respect for the environment has always been inscribed in its DNA and has always pursued a green policy, combined with a profound social respect, since it was founded over thirty years ago. it means transparency of behavior and constant search for an innovation that was also cultural enrichment for the whole sector. From unsuspecting times Falpi has undertaken pioneering paths, with tenacity, determination, conviction, certifying processes, products, systems, in a continuum of attention to man and the environment, which has never had setbacks, and which continues still today, with unchanged enthusiasm. Not only that, Falpi has also chosen to be faithful to the quality of true Made in Italy, defending the value of Italian production because the company’s philosophy is geared towards an ethics to be pursued at every stage, from design to construction, to post-production. sale.
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the probability of contamination with pathogenic microorganisms and allowing you to clean your hands quickly and without rinsing. Both in full emergency, and now that the reopening of companies is increasingly imminent, Hygenia is alongside companies to meet every need with many different solutions, such as the Spray Handle, the ideal tool to sanitize floors with maximum hygiene and safety, thanks to the tank filled with disinfectant detergent and the button above the handle that dispenses the right amount of product to sanitize the floor with a disposable cloth with color code (red and blue) depending on the environments. Another example is the Cube box, a practical transportable box with hermetic closure that contains wipes that can be impregnated with the product to operate safely in cleaning surfaces. Not just dispensers, therefore, but a wide range of articles to support businesses and our country.
HYGENIA | Via Latina, 20 - 00179 Roma | Tel. +39 06 83512183 | www.hygenia.it
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Cosa ci resta della PANDEMIA
Sanificare i “luoghi dell’accoglienza”. Quanto ne è realmente consapevole il grande pubblico? Vanessa Martina
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Immagine 2. Superfici high-touch - Bagno, commode, padella, corrimano, barella, sedia a rotelle.
Immagine 1. Superfici high-touch - Stanza degenza, maniglia, campanello, interruttore, accettazione (nursing station), attrezzatura ECG.
[fonte: Weinstein RA. Epidemiology and control of nosocomial infections in adult intensive care units. Am J Med 1991;91(suppl 3B): 179S–184S.]
[fonte: Weinstein RA. Epidemiology and control of nosocomial infections in adult intensive care units. Am J Med 1991;91 (suppl 3B): 179S–184S.]
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gienizzare e sanificare: due termini diventati prepotentemente di uso comune in questo 2020. Quasi altisonanti ai più (o per meglio dire, dal significato ambiguo o ambivalente), sono sempre stati relegati al mondo della sanità (ospedali, cliniche, RSA). Giusto, ma non bisogna darli per scontato. Quanta consapevolezza c’è dietro a tutto questo? L’importanza della sanificazione degli ambienti ospedalieri e dei luoghi dell’accoglienza, ci insegna la storia, ha permesso di combattere e prevenire il contagio da
rischio infettivo nei pazienti degenti nelle strutture e tra gli operatori del settore. La pandemia da Covid-19 ha esteso fuori dagli ospedali l’importanza dell’igiene. Tuttavia, l’andamento degli ultimi mesi, legittimamente ci impone di fare un’ulteriore riflessione per chiedere se quanto i concetti o i protocolli appresi sull’igienizzazione e dei posti designati all’accoglienza e anti-contagio, prima citati, non si siano seguiti con costanza o se siano stati “tralasciati” col tempo. O si siano dimenticati, addirittura.
WHAT’S LEFT OF THE PANDEMIC The Covid-19 pandemic has extended the importance of hygiene outside hospitals. However, the trend of recent months requires us to make a further reflection to ask whether the concepts or protocols learned on sanitation and the places designated for reception and anti-contagion, mentioned above, have not been followed consistently or whether they have been “left out” over time. Inside hospitals, there is no doubt that there are environments, such as operating theaters and hospital rooms with a high risk of contagion and favorable to the spread of microorganisms. Inside the operating theaters, one of the first operations to be carried out is to reduce the viral (and bacterial) load: this is why we are talking first of all about cleaning and detergency, accompanied by disinfection. All these operations lead to the sanitation of the place and consequently to the reduction of the possible
“indirect” transmission of the infection. Although there are, within hospitals, different protocols for risk areas (low, medium, high), perhaps more attention should be paid to the controls of cleaning processes. The Deputy Minister of Health, Pierpaolo Sileri, spoke about this aspect on 20 October last, during the biennial event of Forum PULIRE 2020. “The operators of the sector have been little involved in the internal dynamics of the health structures”, declared Sileri, I don’t remember any courses in hospitals on disinfection, when instead a surgeon would also need to know those protocols; nor have I ever seen companies that have come to share something with us ”. There is therefore an urgent need to implement appropriate national protocols, with a view to create greater interaction between
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Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute
Luoghi favorevoli alla diffusione di microrganismi
Progettare un adeguato sistema di sanificazione e igienizzazione degli ambienti vuol dire migliorarne la qualità e la vivibilità, nelle strutture ospedaliere (alcune delle quali in Italia hanno già implementato il loro sistema, grazie all’uso di soluzioni smart e digital) e non solo. Il concetto stesso di sanificazione include anche un adeguato ricambio dell’aria negli ambienti indoor, come specificato dal Ministero della Salute, richiamando alla salubrità dell’intero spazio (vedasi Facciamo chiarezza). All’interno degli ospedali, non vi è dubbio che vi siano degli ambienti a elevato rischio contagio e favorevoli alla diffusione di microrganismi. Si pensi alle sale operatorie e alle sale di degenza, o ancora – paradossalmente
“PER ARRIVARE AL TRAGUARDO DI UNA SOCIETÀ MIGLIORE BISOGNA USCIRE DA QUESTA FASE CON LA CONSAPEVOLEZZA DI COSA RAPPRESENTI DAVVERO IL PULITO E L’IGIENE PER TUTTI NOI” -Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute
– ai corridoi. Ogni anno le statistiche indicano quasi 35 mila morti per infezioni nosocomiali da germi resistenti (verosimilmente anche a causa della antibiotico-resistenza). All’interno delle sale operatorie una delle prime operazioni da compiere è la diminuzione della carica virale (e batterica): per questo si parla prima di tutto di pulizia e detergenza, accompagnate dalla disinfezione. Tutte queste operazioni portano alla sanificazione del luogo e di conseguenza alla riduzione della possibile trasmissione “indiretta” del contagio.
health professionals and companies offering cleaning services. What is certain is that post-sanitation monitoring analysis is lacking. “I believe that something more must be done within this sector”, continued the Deputy Minister, “because to meet those hygiene and health needs, it is clear that all the medical staff together with the operators in the cleaning sector - who they do it in an active form - together they can improve what is the final result of disinfection. Only the unity of purpose between all the parties involved can improve the functionality of the sector, which development is hindered by bureaucratic and regulatory parts, that also need to be finalized. To reach the goal of a better society, we need to exit this phase with the awareness of what cleanliness and hygiene really represent for us all “.
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L’EVENTO
Si è svolta in modalità digitale il 13-14 e il 20-21 l’edizione biennale di Forum PULIRE 2020, un format multidisciplinare e interattivo, unico in Italia, organizzato da ISSA PULIRE NETWORK, la più grande piattaforma internazionale nell’ambito del cleaning e del facility management. Mai come quest’anno, alla luce degli eventi dovuti alla pandemia da Covid-19, il motto di Forum PULIRE (“Pulizia come valore assoluto”) e l’evento stesso hanno messo in risalto e sottolineato ancora una volta l’importanza del settore del cleaning e dei servizi integrati di pulizia, e di aziende che ogni giorno danno il proprio contributo alla causa. Non sono mancati negli incontri online ospiti importanti: in particolare il 20 e il 21 ottobre, sono intervenuti Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute, e Walter Ricciardi, Professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica, già Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e membro designato dal Governo italiano a rappresentare l’Italia nell’Executive Board dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (si veda Progettare per la sanità, n. 2/2020 pag. 14 “Intervista esclusiva a Walter Ricciardi”, ndr.)
Have we really learned anything from this pandemic about cleaning? The response of Walter Ricciardi, Full Professor of Hygiene and Preventive Medicine at the Catholic University, as well as a consultant to the Ministry of Health itself, is pungent. “Cleaning and sanitizing means saving lives”. Yes to the use of personal protective equipment and the safety distance, but everything would be insufficient without cleaning. And he added: “The sanitation tools are central already in ordinary times, in this moment even more so. Also because we must not forget that vaccinations have only made smallpox disappear, but what contributes to reducing diseases is hygiene [...] What has happened in recent months has not taught us the importance of cleaning: after the acute period we have forgotten everything. We need greater awareness on the part of the people in dealing with the virus “.
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Ecco perché ripetere che è necessario tenere pulite le superfici non è mai abbastanza, soprattutto in ambiente sanitario: ci sono superfici a contatto più elevato e altre meno come si può notare da Immagine 1 e Immagine 2. Così come per altri virus, secondo quanto riportato dal Rapporto del maggio 2020 dell’ISS, Istituto Superiore di Sanità, anche per il Coronavirus è stato dimostrato che rimane attivo (in forma infettiva) sulle superfici per molte ore [fonti: Chin AWH, et al. Stability of SARS-CoV-2 in different environmental conditions. The Lancet Microbe 2020; van Doremalen N, Bushmaker T, Morris DH, Holbrook MG, Gamble A, Williamson BN, et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. New England Journal of Medicine. 2020] nello specifico: ■■ fino a 3 ore su carta da stampa e carta per uso igienico; ■■ fino a 24 ore su legno e tessuti; ■■ dai 2-4 giorni su vetro; ■■ dai 4 ai 7 giorni su superfici lisce, es. plastica e acciaio; ■■ 4 ore su rame; ■■ 24 ore su cartone ■■ fino a 4-7 giorni su mascherine chirurgiche strato interno ed esterno. In riferimento al Covid-19, le istituzioni sanitarie tenuto conto della normativa (vedasi Normativa) raccomandano l’uso di soluzioni disinfettanti a base di cloro “attivo” (1000 ppm) fino a 5 minuti di contatto per una prima fase di detersione. Per le superfici ad alto contatto di cui sopra, si consiglia anche cloro a 5000 pp sempre per 5 min di tempo (in ogni caso è possibile utilizzare un prodotto equipollente secondo la UNI EN 14476). Si consiglia anche l’utilizzo di prodotti a base d’alcool (minimo 70 Vol%) con una concentrazione di 5000 ppm per applicazione con panno (necessariamente monouso - se non monouso, andrebbero poi lavati ad almeno 60° per 30 min sempre con prodotti a base di cloro, acido paracetico e acqua ossigenata) su superfici e a 15000 ppm se utilizzato con vaporizzatori. 56
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Ultimo, ma non meno importante è che tutti gli operatori del settore cleaning impiegati in processi di disinfezione devono prestare attenzione al momento della propria vestizione con gli appositi DPI, questi ultimi poi smaltiti come materiale potenzialmente infetto.
Migliorare la funzionalità del settore
Benché siano previsti all’interno delle aziende ospedaliere dei protocolli per area di rischio (basso, medio, alto) su cui fare riferimento anche per i protocolli di pulizia – si pensi per esempio in tempo Covid-19 il rischio che avvengano contaminazioni incrociate all’interno delle strutture sanitarie, o la mancata sanificazione di alcune aree, oppure il mancato ricircolo dell’aria dopo l’utilizzo di prodotti chimici per la disinfezione. Occorrerebbe soffermarsi maggiormente, forse, sui controlli dei processi di pulizia. Proprio di questo aspetto ha parlato il Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, nella giornata del 20 ottobre scorso, durante l’appuntamento della manifestazione biennale di Forum PULIRE 2020. Se all’interno degli ospedali il problema della disinfezione è sempre stato attuale “molto discusso e sottovalutato”, forse gli operatori del settore ne sono stati esclusi, o poco coinvolti. “Le dinamiche interne delle strutture sanitarie”, ha dichiarato Sileri, che a sua volta parla come operatore medico, “sono sempre stati troppo poco coinvolti, invece avrebbero potuto vederli come attori principali alla guida di questa azione di disinfezione. Non ricordo nessun corso all’interno degli ospedali sulla disinfezione, quando invece un chirurgo avrebbe avuto bisogno anche di conoscere quei protocolli; né ho mai visto ditte che sono venute a condividere con noi qualcosa”. Errori ascrivibili alle Amministrazioni? Può darsi. Da qui è viva la necessità di implementare gli opportuni protocolli nazionali, nell’ottica di creare una maggiore interazione tra gli operatori sanitari e le aziende che offrono ser-
FACCIAMO CHIAREZZA
Sanificazione: è un “complesso di procedimenti e operazioni” di pulizia e/o disinfezione e comprende il mantenimento della buona qualità dell’aria anche con il ricambio d’aria in tutti gli ambienti. Disinfezione: è un trattamento per abbattere la carica microbica di ambienti, superfici e materiali e va effettuata utilizzando prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico chirurgici) autorizzati dal Ministero della Salute. Questi prodotti devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione. Igienizzazione dell’ambiente: è l’equivalente di detersione e ha lo scopo di rendere igienico, ovvero pulire l’ambiente eliminando le sostanze nocive presenti. I prodotti senza l’indicazione dell’autorizzazione del ministero della Salute che riportano in etichetta diciture sull’attività ad es. contro germi e batteri, non sono prodotti con attività disinfettante dimostrata, ma sono semplici detergenti per l’ambiente (igienizzanti). *Fonte: Ministero della Salute (http:// www.salute.gov.it/)
vizi di pulizia. Quello che è certo è che mancano analisi di monitoraggio post sanificazione. “Credo che all’interno di questo settore qualcosa in più debba essere fatto”, ha continuato il Viceministro, “perché per soddisfare quei bisogni di igiene e salute, è chiaro che tutto il personale medico insieme con gli operatori del settore del cleaning – che lo fanno in forma attiva – possono migliorare insieme quello che è il risultato finale della disinfezione. Solo l’unità di intenti tra tutte le parti in causa potrà migliorare la funzionalità [del settore]. Dovrà essere messa a punto anche la parte burocratica e normativa che frena lo sviluppo di questo settore. Per arrivare al traguardo di una società migliore bisogna uscire da questa fase con la consapevolezza di cosa rappresenti davvero il pulito e l’igiene per tutti noi”.
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NORMATIVA IN ITALIA
Walter Ricciardi, Professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica
Salvare le vite
Abbiamo veramente imparato qualcosa da questa pandemia a proposito di pulizia? È pungente la risposta di Walter Ricciardi, Professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica, nonché consulente dello stesso Ministero della Salute, a questa domanda, nella giornata del 21 ottobre. “Pulire e igienizzare significa salvare delle vite”. Sì all’uso dei dispositivi di protezione individuale e la distanza di sicurezza, ma tutto sarebbe insufficiente senza pulizia. E ha aggiunto: “Gli strumenti di sanificazione sono centrali già in tempi ordinari, in questo momento ancora di più. Anche perché non dobbiamo dimenticare che le vaccinazioni hanno fatto sparire solo il vaiolo, ma ciò che contribuisce a ridurre le malattie è l’igiene [...] Quello che è accaduto in questi mesi non ci ha insegnato l’importanza della pulizia: dopo il periodo acuto abbiamo dimenticato tutto. Ci vuole maggiore consapevolezza da parte della gente nell’affrontare il virus”. ■
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UNI EN 13549: 2003 - “Servizi di pulizia - Requisiti di base e raccomandazioni per i sistemi di misurazione della qualità” e un sistema per il controllo a “campione“ degli ambienti; UNI ISO 2859-1: 2007 - Procedimenti di campionamento nell’ispezione per attributi Parte 1: Schemi di campionamento indicizzati secondo il limite di qualità accettabile (AQL) nelle ispezioni lotto per lotto; UNI ISO 2859-2: 1993 - Procedimenti di campionamento nel collaudo per attributi. Piani di campionamento indicizzati secondo la qualità limite (QL) per il collaudo di un lotto isolato; UNI EN 14065:2004 - Tessili trattati in lavanderia - Sistema di controllo della biocontaminazione; UNI EN ISO 14885 - Antisettici e disinfettanti chimici - Applicazione delle Norme europee relative ad antisettici e disinfettanti chimici. Norme di applicazione specifica in campo sanitario a cui fa riferimento l’UNI Antisettici e disinfettanti chimici: EN 13624 - Prova quantitativa in sospensione per la valutazione dell’attività fungicida di disinfettanti chimici impiegati per gli strumenti in medicina - Metodi di prova ed esigenze (fase 2, tappa 1); EN 13727- Prova quantitativa in sospensione per la valutazione dell’attività battericida di disinfettanti chimici per gli strumenti utilizzati in medicina - Metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 1); EN 14348 - Prova quantitativa in sospensione per la valutazione dell’attività micobattericida di disinfettanti chimici utilizzati nella medicina umana, incluso i disinfettanti per strumenti - metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 1); EN 14476 - Prova quantitativa di virucida in sospensione per antisettici e disinfettanti chimici utilizzati nella medicina umana -Metodi di prova e prescrizioni; EN 1499 - Lavaggio igienico delle mani - Metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 2) EN 1500 - Trattamento igienico delle mani per frizione - Metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 2); EN 12054 - Prova quantitativa in sospensione per la valutazione dell’attività battericida dei prodotti per il trattamento igienico per frizione per il lavaggio igienico e chirurgico delle mani - metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 1); EN 12791 - Disinfettanti chirurgici per le mani - metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 2); EN 14561- Prova quantitativa del porta-germi per la valutazione dell’attività battericida su strumenti utilizzati nella medicina umana - metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 2); EN 14562 - Prova quantitativa del porta-germi per la valutazione dell’attività fungicida su strumenti utilizzati nella medicina umana - metodi di prova e prescrizioni (fase 2, tappa 2); EN 14563 - Prova quantitativa del porta-germi per la valutazione dell’attività micobattericida o tubercolicida di disinfettanti chimici utilizzati per strumenti nella medicina umana - metodi di prova e prescrizioni.
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ibilia Srl, importante azienda nel settore della pulizia industriale, nasce nel 1936 e nel 1947 si specializza nella costruzione di macchinari industriali: carrelli per tessitura, pale meccaniche ed aspiratori industriali. Nei primi anni ’90 la direzione dell’azienda viene affidata ad Alberto Sibilia che in pochi anni la rende un nome importante a livello mondiale nella costruzione di aspiratori. Nell’ottica dell’ampliamento della gamma degli aspiratori ad alto vuoto, nel 2019 Sibilia acquisisce il marchio Spirovac®. Il brand si rafforza sui mercati implementando la rete commerciale a livello mondiale rafforzandone la distribuzione e l’assistenza con una capillare rete di rivenditori. Sibilia, grazie al suo impegno, è riuscita anche in questo difficile anno sicuramente difficile a garantire la continuità nella produzione e l’assistenza ai clienti mettendo sempre in primo piano la sicurezza dei suoi lavoratori. Efficienza e soddisfazione del cliente sono i valori fondamentali dell’azienda mirati allo studio di prodotti personalizzati ad ogni esigenza, nonché a garantire il recupero delle materie
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prime o degli scarti di lavorazione e rendendo più efficienti le linee produttive migliorando la qualità dell’ambiente. La gamma dei prodotti Sibilia si compone di un notevole numero di macchine con potenza da 2,2kW a 200kW. L’intera gamma è consultabile
sul sito web dell’azienda, mentre sui canali Youtube, Linkedin e Facebook si possono trovare esempi delle nostre applicazioni. Con l’occasione specifica di seguito abbiamo scelto due nostri prodotti la cui flessibilità ne è caratteristica peculiare. ■
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ASPIRALIQUIDI INDUSTRIALI Aspiraliquidi industriali AL602/AL 1002
dotati di pompa a lobi, consentono la raccolta di liquidi, oli e grassi pesanti con una capacità complessiva da 600 lt e 1000 lt. Al suo interno è posto un cestello separatore idoneo alla separazione di eventuali solidi e trucioli. Un indicatore di livello galleggiante posizionato all’interno dell’aspiratore arresta il sistema al raggiungimento della massima capienza. Per lo svuotamento del liquido aspirato viene utilizzata la pistola di rimessa. Gli aspiratori della serie AL trovano largo impiego nelle aziende metalmeccaniche garantendo un aumento della qualità della produzione ed una diminuzione degli scarti di lavorazione.
INDUSTRIAL VACUUM The AL 602 Industrial vacuum cleaner for wet and dry materials, is equipped with a lobe pump and allows the collection of liquids, oils and heavy greasing materials for a total capacity of about 600 liters and 1000 liters (AL1002). Inside the collection tank there is a separator basket suitable for the separation of any solids. A floating level indicator stops the vacuum cleaner when the maximum capacity has been reached. The filling gun is used to empty the sucked liquid. The vacuum cleaners of the Al series are suitable for metalworking providing an increase of the production quality and reduction of the wasted pieces.
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Sibilia, alimentato con motore diesel o elettrico e pompa a lobi. Il contenitore del Dragonfly40 è dotato di ciclone, sistema automatico di pulizia del filtro e di sollevamento idraulico della tramoggia che consente il rapido scarico in Big Bag del materiale aspirato. Dragonfly 40 può essere installato su carrello con omologazione stradale garantendone così la flessibilità di utilizzo in ogni ambiente di lavoro, questa è la perfetta soluzione per tutte le aziende che si occupano di pulizia industriale, bonifiche e gestioni o trasferimenti di prodotti polverosi.
DRAGONFLY 40 This is the bestseller of the Sibilia industrial vacuum cleaner range. The Dragonfly 40 is powered by a diesel engine or electrical motor that drives the high vacuum lobe pump and can be installed on a street legal trailer ensuring flexibility of use. The hopper of the Dragonfly 40 Is equipped with an automatic filter cleaning system, an hydraulic system and a rapid discharge of the material in Big Bags. Thanks to its flexibility the Dragonfly 40 is mostly used by cleaning companies and service companies to clean dusty environments and transfer materials from one place to another.
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year to ensure continuity of the production and customer service, always putting the safety of its staff in the foreground. Efficiency and customer satisfaction are the core values of the company aimed at the study of customized products for every need, as well as ensuring the recovery of raw materials or processing waste and making production lines more efficient by improving the quality of the environment. The full range of Sibilia Industrial Vacuum Cleaner is composed of a wide range of units from 2,2kW up to 200kW. The entire range is available on our website www.sibilia.it, on Youtube, Linkedin and Facebook where you can find examples of our applications. In this occasion, we have chosen two of our products which peculiar characteristic is flexibility.
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L’AFFERMAZIONE FEMMINILE nel mondo del lavoro Donne e imprenditoria: l’importanza della leadership femminile e della centralità di alcuni comparti, come la cura e le pulizie, per ridurre le disuguaglianze che tuttora esistono nel mondo del lavoro Simone Ciapparelli
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n tema di grande attualità è sicuramente la condizione della donna nel contesto lavorativo dell’Italia di oggi, e della sua capacità di sapersi affermare e ottenere riconoscimento in un mondo professionale ancora a prevalenza maschile. Questo argomento è stato trattato, con gli interventi di diversi personaggi appartenenti al mondo della politica, dell’economia e dello spettacolo, durante la prima giornata della quinta edizione del Forum Pulire 2020, svoltosi per la prima volta in edizione digitale. Questo 2020, nel quale ricorre il venticinquesimo anniversario della Conferenza di Pechino, evento importante per la storia dei diritti femminili, avrebbe potuto appunto essere l’anno della donna, dice la deputata del PD Lia Quartapelle. Invece, la pandemia Covid ha trasformato l’anno corrente in un anno critico, nel quale è stato chiesto alla donna molto di più di quanto le veniva chiesto negli anni passati. Sono state, infatti, soprattutto le donne ad essere chiamate ad affrontare in prima linea la pandemia Covid, essendo le categorie di medici e infermieri composte per la maggior parte da esse. Inol-
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tre, questo complicato anno ha visto la perdita di moltissimi posti di lavoro, in settori come il turismo dove esiste una grande prevalenza di lavoratrici. L’attuale momento di crisi ha però permesso a figure di leadership femminile di emergere: diversi capogruppo uomini, come ad esempio Trump e Johnson, hanno affrontato la pan-
demia in modo discutibile, pagando anche dal punto di vista individuale per la loro leggerezza, mentre diverse leader donna si sono comportate decisamente meglio: come ad esempio Angela Merkel, che ha saputo coinvolgere la popolazione spiegando le ragioni per le quali è stato necessario adottare determinate regole, otte-
nendo collaborazione da parte dei cittadini tedeschi. Altro esempio è la Nuova Zelanda, appena uscita dal secondo lockdown: la Prima Ministra Jacinda Ardern, coniugando empatia e regole ferree, è riuscita a contenere brillantemente i contagi. Va menzionata anche Ursula Von Der Leyen, che è riuscita a traghettare l’Europa verso lidi finora inesplorati, come il Recovery Fund e la mutualizzazione del debito. In Italia esiste purtroppo un grande divario tra uomini e donne, divario che rischia di essere allargato dalla crisi che stiamo vivendo. Nel nostro Paese lavora il 48% delle donne, contro il 67% degli uomini, e, inoltre, a parità di mansione e anzianità le donne tendono a guadagnare di meno. Queste discriminazioni insite nel mondo lavorativo potrebbero essere peggiorate dalla crisi Covid, per questo il Recovery Fund potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel superare questo divario. Questo strumento si propone di investire risorse nella riconversione ecologica e nel digitale, due importanti settori a preponderanza maschile. Più investimenti in infrastrutture sociali e servizi di cura generano lavoro per la donna, consentendo di assottigliare il gap lavorativo con l’uomo. Jenean Merkel Perelstein, antropologa aziendale, spiega come essere una donna non sia sempre facile in ambito lavorativo. Anche se oggi, rispetto al passato, esiste una solidarietà tra donne che permette un maggior coinvolgimento del sesso femminile. Una volta il mondo maschile creava maggiori ostacoli allo sviluppo professionale della donna, oggi è più facile assistere allo sviluppo di figure professionali femminili che rie-
L’IMPATTO DEL COVID SULL’OCCUPAZIONE FEMMINILE
La crisi attuale rischia di influire negativamente sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro che, in Italia, già registra il tasso più basso di tutta l’Unione Europea. L’Istat stima che il tasso di inattività femminile ad aprile sia cresciuto di 2.3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4.3 punti rispetto ad aprile 2019, contro i rispettivi 1.6 e 3.7 punti del tasso di inattività maschile. L’attuale recessione colpisce pesantemente il settore alberghi e ristoranti, tra i settori a maggior contributo femminile relativo (49%) e che occupa il 12% delle lavoratrici, contro il 7% degli occupati uomini. La conversione in smart working di molte delle attività essenziali ha protetto dal rischio occupazionale solo una parte delle lavoratrici e, anche in questo caso, in quota inferiore rispetto ai lavoratori. Chiaramente, esiste infatti una diversa possibilità di lavorare da remoto tra i settori: i quattro comparti con più difficoltà nella conversione delle attività in modalità di lavoro agile sono i servizi di alloggio e ristorazione, il commercio, le costruzioni e la sanità, settori che occupano complessivamente il 43% delle lavoratrici dipendenti e solo il 33% dei lavoratori. Uno dei rischi di queste crisi economica è quindi la possibilità che il trend positivo dell’occupazione femminile possa arrestarsi o anche capovolgersi, e va inoltre considerato che la gestione della scuola a distanza potrebbe portare molte lavoratrici ad abbandonare o ridurre l’orario di lavoro.
scono ad arrivare a livelli di leadership, anche perchè esse si sentono più a loro agio nel contesto professionale e sono più portate a mostrare il loro lato emotivo e personale. Questo porta la persona a esprimersi nella sua interezza, ed è quindi più portata a sviluppare
un ruolo di personalità e leadership. Continuare a lavorare sull’organizzazione aziendale, per permettere alla personalità femminile di emergere e svilupparsi, consente di avere figure in grado di risolvere problemi e stimolare i propri team. ■
THE AFFIRMATION OF WOMEN IN THE LABOUR MARKET A very topical issue is certainly the condition of women in today’s Italian working environment, and of her ability to succeed and obtain recognition in a professional world still predominantly male. This topic was dealt with during the first day of the fifth edition of the Pulire 2020 Forum, held for the first time in a digital edition. According to Lia Quartapelle, deputy of the democratic party, the current moment of crisis has allowed female leadership figures to emerge: for example, New Zealand Prime Minister Jacinda Ardern, who brilliantly handled the Covid emergency. Quartapelle goes on
to say that in Italy there is unfortunately a large gap between men and women, a gap that risks being widened by the crisis we are experiencing. In this country 48% of women work, compared to 67% of men, and, moreover, for the same job and seniority women tend to earn less. These inherent discrimination in the working world could be worsened by the Covid crisis, so the Recovery Fund could play a fundamental role in overcoming this gap. This tool aims to invest resources in ecological and digital conversion, two important sectors with a predominance of men employees.
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NON siamo “SACRIFICABILI” Vanessa Martina
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a concretezza femminile gioca un ruolo fondamentale per le grandi sfide, eppure è ancora difficile superare certi pregiudizi. Alla donna è richiesto di dimostrare di essere infallibile, perché ogni minimo errore è segno di “minus” a conferma del perpetuarsi di un retaggio culturale largamente diffuso. In Italia, i numeri e le statistiche ci mostrano un quadro in cui a parità di carriera la donna guadagna il 30 o il 40% in meno rispetto ai colleghi. Sono ancora tanti gli stereotipi a cui le donne vanno incontro, difficili da scardinare, ma non impossibili. Il nostro lavoro è ancora “sacrificabile”? Parliamo ancora di disparità di genere? Oppure si sta formando la strada verso un riconoscimento delle competenze e della meritocrazia, a prescindere dal sesso? Lo abbiamo chiesto a importanti colleghe del settore che hanno raccontato per Dimensione Pulito la loro esperienza e le loro sfide affrontate negli anni da instancabili lavoratrici e soprattutto madri. Rosella Albalustro di Alca Chemical:
Siamo anche le storie che ascoltiamo
Purtroppo il sistema rende tutto molto complesso ed è frustrante combattere continuamente contro un mondo che sembra mettere continuamente in dubbio e sotto esame le donne. Madri, mogli, donne in carriera, donne abusate, sottomesse o in posizioni strategiche, donne al potere o che fanno scelte poco popolari: sempre difficile essere donna, oggi come ieri. Auspico 64
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Rosella Albalustro CEO - Amministratore Delegato Alca Chemical srl
una vera rivoluzione culturale e spero che le generazioni future abbiano il riconoscimento che meritano e continuino a lottare per abbattere pregiudizi e conquistare diritti, oltre che
vivere di doveri. È ancora lontana la parità di genere e sarei disonesta nel dire che le cose sono cambiate, perché le donne reggono pesi che gli uomini dovrebbero assumersi la responsabilità di gestire insieme a loro. Il settore del cleaning è particolarmente rappresentato da donne e l’esperienza di questo anno anomalo e complesso credo le abbia maggiormente portate alla luce. Io sono scherzosamente soprannominata “La Signora Alca” e abbiamo una forte presenza femminile in azienda. In tanti anni di storia abbiamo visto ragazze fare scelte coraggiose, figli e nipoti nascere e crescere, madri dimostrare di saper lavorare come e a volte meglio dei padri. Personalmente vivo come un privilegio l’essere donna e ancor di più l’essere circondata da col-
Francesca Polti di Polti:
Valorizzare la diversità
Francesca Polti Marketing Manager Polti Group
laboratrici che ho scelto e alle quali voglio bene e stimo. Forse perché ho l’età giusta per apprezzare non solo le mie conquiste, ma anche esempi femminili la cui esperienza mi ha arricchita e mi ha dato la forza di affrontare un mondo maschile che cercava di mettermi ai margini. Siamo anche le storie che ascoltiamo. La sfida più grande che io ricordi risale ai tempi della FIAT negli anni ’80 quando Alca riforniva tutti gli stabilimenti di sapone lavamani. Un fatturato che faceva gola ma che stava diventando troppo importante rispetto a quello globale, dunque rischioso. Un giorno fu l’ultima telefonata che decisi di ricevere come richiesta sconto, l’ennesima e retroattiva di circa 6 mesi. Risposi “NO” e dall’altra parte mi sentii dire: “La FIAT” non può sentirsi dire di no. Risposi con educazione e fermezza che anche Alca non poteva essere gestita da un cliente, seppur molto importante. Ricordo che piansi quel giorno, era una responsabilità enorme. Da quel giorno ci furono nuove sfide, e oggi posso dire di essere stata lungimirante. Abbiamo fatto scelte diverse, ma altrettanto importanti e ancora oggi penso sia stato un atto di coraggio femminile. Tutto questo mi ricorda battaglie ancora più importanti delle mie che ci parlano di dignità in contesti ancora più complessi. Nella mia azienda mi faccio portatrice di questi valori e credo sia il modo migliore per affrontare le questioni di genere: vivere le altre donne come sorelle e non come nemiche, comprendere ed empatizzare. Perché in questa battaglia sì che siamo tutte sulla stessa barca.
In azienda da noi, più della metà è composta da donne con incarichi di responsabilità importanti. Personalmente non ho mai dovuto fare dei sacrifici in quanto donna, però al di fuori dall’azienda frequento un mondo principalmente maschile, capita di essere l’unica donna nei tavoli di lavoro, e a volte vengono applicate delle tecniche subdole, per non farti sentire a tuo agio. Anche noi siamo Dottoresse, Avvocati, Amministratici, e sentirsi chiamare “signora” o “signorina” mentre il collega di fianco a te è Dottore (a prescindere, potrebbe anche non avere un titolo di studio) è una discriminazione. Attenzione però non si tratta di dare importanza ad un titolo, in azienda sono per tutti Francesca, ma come giustamente mi ha consigliato mio marito: “riserva lo stesso trattamento che riservano a te”. Funziona. Inizialmente ti guardano straniti quando ti rivolgi a loro con Signor Mario e da quel punto non sei più Signora Francesca, si rendono conto del diverso trattamento e la consapevolezza è il primo passo per il cambiamento. Così come il continuare a cercare l’equilibrio tra l’essere imprenditrice ed essere madre, e mentirei se non dicessi di aver avuto dei momenti di sconforto causato dal carico mentale dell’organizzazione che a volte ci addossiamo. Se le nostre mamme hanno combattuto per il diritto alla parità, adesso noi dobbiamo forse mollare questa mania di voler controllare tutto e dividere il carico dei nostri compiti, soprattutto in famiglia. Paradossalmente, nell’ultima ricerca fatta dalla nostra azienda nel 2019 è risultato che “pulire il pavimento passando l’aspirapolvere” è un compito maschile perché è una mansione in cui le donne ritengono che gli uomini possano fare meno danni. Questa lettura mi ha fatto molto riflettere. Io credo che bisogna valorizzare la “diversità” non solo di genere, ma anche anagrafica: più punti di vista portano ricchezza e valore aggiunto. Bisogna lavorare insieme e a beneficio della società, e avere consapevolezza di sé, anche se è un dato di fatto che ci siano ancora delle disparità di genere che vanno combattute. Le faccio un esempio: se faccio un collo-
Flavia Bettari Owner / Purchasing Manager, Bettari Detergenti Srl
quio per un posto specializzato e mi arrivano 3 CV, mi basta guardare solo la RAL per capire se è uomo o donna: le posso assicurare che con gli stessi anni, la stessa esperienza, con gli stessi studi, la maggior parte delle volte la donna ha il 20% in meno di stipendio.
Flavia Bettari di Bettari:
Sicurezza in se stesse
Naturalmente, avere famiglia e lavoro non è facile. Io ho avuto tre figli in tre anni e ho sempre lavorato: ce la possono fare solo le donne. È logico che in qualità di titolare d’azienda, le motivazioni sono diverse. Avere dei figli è un evento molto sentito dalle donne e questo va a penalizzare il lavoro. Durante il periodo delle maternità, o post-maternità, la donna è più attenta ai figli, ed è giusto che sia così. È la donna che sceglie di avere dei figli, ma il “sacrificare” il lavoro non dovrebbe essere una conseguenza di questa scelta legittima. Bisognerebbe aiutare di più le donne con servizi per poter gestire al meglio il proprio ruolo di madre e lavoratrice. Se ci fossero degli aiuti un po’ più concreti, quando si sceglie di creare una famiglia, non si perderebbero tre anni di lavoro e non si perderebbe la serenità della mamma che lavora. In generale, non mi sono mai sentita penalizzata in quanto donna, assolutamente mai. Credo che sia una questione di “posizionamento”, nel senso che se la donna è sicura di sé stessa, del proprio ruolo, il mondo maschile non la sovrasta. Bisogna capire che non bisogna dare sempre la colpa agli altri, ma occorrerebbero più aiuti da 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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Sara Pitorri Amministratore di Gecasa srl
parte delle Istituzioni perché la società sta cambiando e siamo un po’ lenti a creare le strutture che aiutino concretamente le donne, anche ad avere dei figli. Sara Pitorri di Gecasa:
Retaggio culturale
Personalmente, non ho sacrificato il mio ruolo da imprenditrice donna: condivido il mio lavoro con il mio compagno e con mio fratello in azienda, per questo in gravidanza mi sono appoggiata a loro e non ho perso neanche un giorno di lavoro, forse sono una casistica particolare. In generale, però, penso che la donna faccia sacrifici di questo tipo, che a volte rinunci a una carriera: per un bambino si rinuncia a tutto, una donna non esita davanti a quel bivio. Non nascondo che durante il mio percorso in azienda, a volte, mi sono scontrata con un retaggio culturale del mondo maschile, per quanto riguarda i rivenditori al dettaglio: per entrare nelle loro grazie ho dovuto lavorare parecchio per avere un po’ di rispetto. Cosa che non avviene con i clienti esteri: noi abbiamo altri partner i europa, prevalentemente in Germania, poi Turchia, in India e in Cina. In questo contesto ho avuto a che fare con tante imprenditrici donne, oppure con persone che in prima battuta non mi hanno chiesto se fossi uomo o donna. I problemi legati al genere sono una questione di approccio che include anche il fattore età, come nel mio caso. Quando ho iniziato a fare questo lavoro avevo 24 66
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Laura Fioruzzi Consulente Ecochem srl
Angela Novembre Marketing Director Copyr Spa
anni, ogni volta non venivo presa in considerazione. Invece all’estero, quando mi proponevo a un fornitore per esempio cinese, questo vedeva in noi un partner giovane e vedeva in noi qualcuno con cui avere una partnership più duratura. Bisogna creare più alleanza tra noi donne. Nel fare fronte comune sono più bravi i maschi.
siamo complementari, né superiori né inferiori: la donna ha una capacità previsionale, di relazioni, di sensibilità con le problematiche che bisognerebbe valorizzare e non escludere. Essere donna è molto bello, nonostante le difficoltà, ritengo che abbiamo una marcia in più. Anche nella nostra Associazione di Categoria, ci sono ancora poche donne nella stanza dei bottoni…..
Laura Fioruzzi di Ecochem:
Un doppio lavoro
Il problema pandemico ha portato a galla delle problematiche che di fatto ci sono sempre state. Da donna imprenditrice ho sempre avuto un doppio lavoro: la famiglia. È un problema allargato a tutte le donne, piani alti o bassi, che devono cimentarsi tutte ognuna con la propria realtà. Nel mondo del lavoro la donna viene fortemente penalizzata per il fatto di essere “donna”: sappiamo che gli stipendi sono del 30/40% in meno e le carriere arrivano fino a un certo punto, oltre il quale bisogna farsi ancora più le spalle larghe. Il ruolo della donna in azienda è più sacrificabile, è una realtà. Ma abbiamo un valore aggiunto: siamo abituate a essere elastiche, ad avere prospettive più lungimiranti di un uomo. Ma ci sono ancora degli stereotipi. Quando ho iniziato a lavorare, la domanda che mi veniva posta è stata sempre “ti occupi di contabilità?”. Beh no! Non sono mai stata fan della parità dei sessi, ognuno ha la propria peculiarità, però è anche vero che bisognerebbe far capire che
Angela Novembre di Copyr:
Cambiare prospettiva
La difficoltà di tutte le mamme è quella di dover scindere la vita lavorativa con quella personale. Quest’anno il primo lockdown ci ha messo a dura prova, per mia fortuna a casa ho un marito estremamente collaborativo. Il sacrificio per noi donne c’è: non è una questione di posizionamento lavorativo, ma del contesto naturale dove la progenie la creiamo noi, affrontando 9 mesi di gravidanza, e quel legame che si instaura tra mamma e bambino è nostro, non può essere dell’universo maschile. Tuttavia, i numeri parlano chiaro: la percentuale di donne che occupa le posizioni di maggiore rilievo è in crescita, ma il differenziale resta alto. Ed è anche vero che in alcune mansioni, vedi appunto le pulizie, nella parte operativa troviamo un numero importante di donne. Questo però non significa che noi donne non possiamo, in maniera meritocratica, ricoprire ruoli di una certa importanza. Qui posso portare la mia esperienza.
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Credo dipenda dalle caratteristiche personali: mi sono ritrovata a gestire macchine per la pulizia, imparando a guidare persino motospazzatrici, e oggi ho la responsabilità di un team marketing. Quello che conta sono le caratteristiche individuali di ognuno di noi e la capacità di sapersi mettere in gioco laddove il contesto lo richieda. Le opportunità ci sono, benché per la donna sia comunque più difficile – questo credo che si debba riconoscerlo. Bisogna cambiare prospettiva, cioè la maternità va vista come un’esperienza di crescita oltre che di vita che può solo aiutare la donna nel suo percorso di crescita professionale. Per assurdo, questo nuovo approccio al mondo del lavoro da remoto può aiutare la donna, e più in generale le persone, a trovare un maggiore equilibrio tra vita personale e vita lavorativa. Virna Re:
Affrontare gli ostacoli insieme
Lavorare con la propria famiglia è uno sviluppo naturale, ci si cresce e si conoscono sia i lati belli che complessi di questo lavoro. Da anni sono responsabile amministrativo e finanziario dell’azienda, mia sorella Stefania si occupa di Commerciale e marketing. Nell’organizzazione del lavoro ci sono stati grandi cambiamenti dai tempi in cui mio padre era l’unico titolare, dovuti anche al diverso punto di vista che abbiamo noi due entrambi donne e madri. Tutti i giorni noi donne ci ritroviamo a dover gestire la vita privata e quella lavorativa; ricordo quando i miei figli erano piccoli e mi sforzavo di fare ancora di più per loro perché sentivo di essere più assente rispetto alle altre madri. Ho scoperto con gli anni che con quel senso di colpa bisogna far pace, dovevo fare del mio meglio e darmi dei limiti, di tempo e di controllo. È una corsa infinita che richiede tanta energia e volontà di riuscire! Penso che tutte le donne che lavorano abbiano più o meno questa esperienza, lo vedo tutti i giorni nelle richieste delle 68
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Virna Re e Stefania Re, Dierre Srl
mie dipendenti. Noi abbiamo sempre cercato di andare incontro alle loro esigenze, pur cercando di non compromettere l’efficienza dell’organizzazione, perché riteniamo che la competenza e la precisione delle donne sia indiscutibile. Credo inoltre che il carico di una famiglia renda le persone, non solo le donne, più responsabili e determinate nel lungo periodo. In un mondo maschile, come quello in cui operiamo noi, mi è capitato spesso di notare atteggiamenti che non si sarebbero mai verificati con un uomo. Anche nei CDA anni fa c’erano pochissime donne. Adesso la situazione è cambiata ed è più facile incontrare donne a un buon livello professionale anche se non proprio apicale. L’ostacolo vero è che spesso il lavoro stesso è richiesto in modi e tempi che stentano ad allinearsi con i carichi famigliari. Occorre assolutamente portare avanti progetti che supportino le donne nel lavoro, altrimenti la donna resterà sempre un passo indietro, infatti in Italia abbiamo, insieme alla Grecia, il più basso tasso di donne lavoratrici d’Europa. Sia io che mia sorella abbiamo avuto modo di vivere all’estero e possiamo confermare che non è così nel resto d’Europa, ci auguriamo vivamente che questo gap venga colmato nei prossimi anni a beneficio delle nostre figlie certamente, ma soprattutto per il futuro della nostra economia.
Stefania Verrienti Segretario Generale Afidamp
Stefania Verrienti di Afidamp:
Se fossi stata uomo
Ho sempre notato che nel mondo della produzione ci sono poche donne, pochissime, mentre già in quello della distribuzione il discorso è diverso, c’è una componente femminile significativa. Collaborare con un’Associazione vuol dire dedicare del tempo in modo generoso e non sempre lo si trova. Le donne hanno sempre il carico della pianificazione degli impegni familiari oltre che quelli professionali. Forse per questo hanno una capacità organizzativa molto più spiccata rispetto ai colleghi maschi. Gestire lavoro e famiglia è parecchio impegnativo – ho tre figli di diverse età – soprattutto in situazioni come quella che stiamo vivendo adesso. Ma non condivido la scelta di chi lascia il lavoro per dedicarsi esclusivamente alla famiglia. Per quanto mi riguarda ritengo fondamentale il confronto sul piano professionale, il potersi misurare e mettere alla prova. Devo dire che in passato la domanda “se fossi stata uomo questa situazione come sarebbe stata gestita?” me la sono fatta. Quando mi imbatto in dirigenti donne, e scopro che hanno anche dei figli, le vedo un po’ come delle eroine. Mi rendo conto che il nostro maggior sforzo è quello di imparare a incastrare una serie di tasselli per far sì che tutto funzioni alla perfezione. Non condivido parlare per stereotipi, non voglio essere coinvolta in qualcosa
Debora Cazzaro General Manager I.N.D.I.A. Industrie Chimiche Srl
tario Generale di Afidamp, un ruolo diverso dall’essere segretaria, senza nulla togliere. Come riuscire a farmi chiamare segretariO e non segretariA? Penso che le donne siano speciali. Sono sensibili ma efficaci, sanno sognare ma essere anche molto concrete, riescono a cogliere delle sfumature che ai più sfuggono. Anche storicamente sono state organizzatrici, consigliere, strateghe di fianco ai loro compagni. È ricorrente la frase “dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Ma la domanda da porsi è: perché dietro?
Debora Cazzaro di India:
perché “donna”. Voglio essere presa in considerazione per le mie capacità e qualità a prescindere dal genere a cui appartengo. Il concetto di quota rosa lo trovo quasi offensivo, già questo implica che la donna non è considerata al pari dell’uomo. All’inizio della mia carriera, da Architetto nei cantieri, a volte ci si rivolgeva a me come “signorina”. La sfida più grande è riuscire a non arrabbiarsi (ride, ndr.). O ancora, mi fa sorridere questo aneddoto di quando sono stata nominata Segre-
La necessità di dover dimostrare
In questa pandemia il lavoro della donna risulta ancora una volta “sacrificabile”. Non per imposizione, ma per abitudine culturale: un automatismo mentale che porta a dar per scontato che di alcuni aspetti si possa occupare al meglio una donna. La donna stessa ha un’abitudine ad essere poco egoista e a mediare a più situazioni diverse. Quello che è un pregio ossia la capacità appunto di performare in più cose
diverse, diventa purtroppo l’elemento che ci fa soccombere e il motivo per cui è la donna molte volte davanti alla scelta famiglia o lavoro. Fin dall’inizio della mia attività professionale (ormai 25 anni fa) ho notato che la tendenza era di assegnare alle donne ruoli di “Assistente al …” anziché di “Responsabile di…”, è come se la così detta gavetta non finisse mai per una donna. Oggi sono ancor più convinta che è l’approccio e la mentalità che devono cambiare: in alcuni casi l’uomo tende a vedere nella collega donna, seppur di pari grado ed esperienza, alcuni aspetti attinenti al mero lavoro segretariale e di conseguenza chiede alla stessa una serie di attività come fosse più una sua assistente che una sua collega. Dobbiamo ridisegnare i ruoli manageriali non sullo stereotipo maschile di disponibilità e mobilità, ma sulle qualità individuali e sui risultati che si vogliono ottenere. Noi donne abbiamo bisogno di realizzarci sul lavoro, abbiamo bisogno di misurarci e migliorarci su piani e attività diversi, deve essere superato il pregiudizio che una donna è brava solo se sa mandare avanti in modo ottimale la famiglia. ■
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La CRISI COVID cambia il modo di fare impresa La pandemia ha aperto un periodo di crisi e incertezza senza precedenti: il compito dei leader nel settore della distribuzione consiste nel costruire il futuro riconoscendo e accettando i cambiamenti derivanti da questa complessa situazione Simone Ciapparelli
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urante periodi complicati e di rottura come quello attuale, chi occupa una posizione di leadership è chiamato a svolgere un ruolo importante, guidando al meglio la propria azienda fuori dal tunnel. Questo è uno dei punti toccati dalla conferenza tenuta da Dirk Beveridge, protagonista della seconda giornata della quinta edizione del Forum Pulire. Beveridge, business consultant e fondatore di Unleashed
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WD, azienda di innovazione e strategia che punta a trasformare i distributori del passato in leader di mercato, sostiene che le prerogative principali che un leader deve possedere in tempo in periodi di crisi possono essere riassunti dall’acronimo “CRISIS”, e sono: calma, risolutezza, ispirazione, servizio, introspezione, strategia. La storia ci offre numerosi esempi di leader che hanno abbracciato questi valori, come ad esempio Abramo Lincoln e Winston Churchill. Questi valori dovrebbero
sempre essere la base del nostro agire, ma diventano ancora più importanti quando bisogna fronteggiare periodi, come quello attuale, caratterizzati da grande difficoltà e incertezza. La domanda oggi più ricorrente tra i protagonisti della distribuzione è come preservare la sostenibilità dell’azienda e come far sì che la crescita futura sia remunerativa. Infatti, non è detto che i fattori che hanno garantito la nostra remuneratività in passato, siano gli stessi che la garantiranno in futuro.
Il percorso per il successo parte da una presa di coscienza del passato, delle sfide, degli sforzi e degli ostacoli che coloro che ci hanno preceduto hanno affrontato e superato, senza però soffermarsi eccessivamente su di esso, perché rimanere troppo radicati nel passato rende difficile considerare e pianificare il futuro. Occorre quindi tenere a mente che, per quanto il passato sia importante, non può esserlo quanto il futuro. Oggi ci si ritrova a guidare le aziende in un periodo molto più incerto e complesso rispetto ad una volta, i cambiamenti avvengono con un ritmo molto più veloce. L’imprenditore deve quindi saper abbracciare le tendenze che stanno modificando la nostra società, tendenze che è possibile classificare in cinque macroaree: area sociale, tecnologica, economica, ambientale e politica. Cambiamenti sociali e tecnologici come l’Internet Of Things e il commercio elettronico andranno a modificare il modo di condurre le aziende, ed è necessario comprendere la loro natura. Le forze economiche portano incertezza e rottura, e un leader deve conoscere quelle in atto, capaci di influenzare la conduzione aziendale. Una volta riconosciute le principali tendenze, bisogna capire quale impatto possono avere sul mercato, e come possono fanno incursione nel nostro business. Occorre quindi definire ciò che è sensibile e redditizio per il futuro. Le tendenze dirompenti del business sono rappresentate ad esempio dal capitale umano, che sta sperimentando cambiamenti generazionali e demogra-
fici, con i millennial che preferiscono fare acquisti in modo diverso rispetto alle generazioni precedenti. Un’altra tendenza è la tecnologia, che sta cambiando il modo di fare business, con la nascita, ad esempio, della realtà virtuale e dei veicoli a guida autonoma. L’intensificarsi della concorrenza e la nascita di canali alternativi, come Amazon, portano inoltre i clienti a sfruttare nuove fonti di approvvigionamento.
L’IMPORTANZA DELLA PIANIFICAZIONE
Un requisito fondamentale per un leader al tempo del Covid, è quello di
saper guidare con empatia. Questa crisi sta infatti portando molti dipendenti a guardare al domani con preoccupazione, e a riflettere sul proprio futuro in azienda. Molte persone si chiedono infatti se riusciranno a conservare il lavoro, se riusciranno ancora a sostentare la propria famiglia, se sapranno adattarsi alle nuove esigenze aziendali. I leader devono concentrarsi sulle risorse umane che hanno a disposizione, curando in maniera eccellente la comunicazione e cercando di dare delle risposte a chi si sente confuso e insicuro. Bisogna cambiare modello di visione, cercando di considerare i
THE COVID CRISIS IS CHANGING BUSINESS During the difficult period of the Coronavirus crisis, those in a leadership position are called to play an important role, guiding their company to see the light out of the tunnel in the best possible way. This is one of the points touched by Dirk Beveridge, business consultant and founder of UnleashedWD, in his lecture held at Forum Pulire 2020. In times of crisis, the entrepreneur must embrace certain values that consist of calm, resoluteness, inspiration, service, introspection, strategy. These values should always be the basis of our actions, but they become even more important when we have to face periods, such as the current one, characterized by great difficulty and uncertainty. The most recurring question today among the protagonists of distribution is how to preserve the sustainability of the company
and how to ensure that future growth is profitable. In fact, it is not certain that the factors that guaranteed our profitability in the past are the same ones that will guarantee it in the future. A fundamental requirement for a leader at the time of Covid is to be able to lead with empathy. This crisis is in fact leading many employees to look at tomorrow with concern, and to reflect on their future in the company. In fact, many people wonder if they will be able to keep their jobs, if they will still be able to support their family, if they will be able to adapt to new business needs. Leaders must focus on the human resources they have at their disposal, looking after excellent communication and trying to give answers to those who feel confused and insecure. We need to change the model of vision, trying to consider our collaborators
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propri collaboratori non più come capitale umano, ma come spirito umano, ispirandoli in modo che aggiungano valore a ciò che fanno e possano esprimere al massimo le loro potenzialità. Oggi, infatti, vediamo il lavoro come un’attività che plasma la nostra vita, e gran parte della nostra felicità e soddisfazione personale dipende dal successo e dal progredire della nostra carriera. Per questo, in un momento di grande difficoltà per il mondo del lavoro come quello attuale, è importante proteggere i propri collaboratori dalle incertezze, per metterli in condizione di lavorare con serenità e poter rendere al meglio. Un altro requisito di leadership fondamentale è la capacità di saper guardare al domani per poter plasmare la realtà post Covid 19, trasformando le aziende in organizzazioni ancora più forti. Per fare questo, occorre passare attraverso tre fasi: innanzitutto gestire la situazione attuale, assicurandosi la continuità del business. Successivamente, bisogna capire quali sono i cambiamenti di mentalità che stanno avvenendo e le loro implicazioni, per poter pianificare il futuro coerentemente a questi cambiamenti. Infine, occorre forgiare la nuova normalità, permettendo alla propria organizzazione di prosperare. Gestire il quotidiano pianificando il futuro è quindi la chiave per uscire con suc-
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cesso da questa situazione, accettando il fatto che, a seguito di questa pandemia, nulla sarà come prima. Questo concetto è reso molto bene da una recente frase di Henry Kissinger, riportata dal Wall street Journal: “Oggi più che mai, la sfida storica per i leader è gestire la crisi mentre si costruisce per il futuro”. Il Covid va visto come un grande acceleratore di mercato: le tendenze e le forze che stavano cambiando il business hanno subito un’accelerazione. Si veda l’esempio dell’ e-commerce, che si è imposto in maniera ancora più rapida
no longer as human capital, but as a human spirit, inspiring them in such a way that they add value to what they do and can express their potential to the maximum. Today, in fact, we see work as an activity that shapes our life, and much of our personal happiness and satisfaction depends on the success and progress of our career. For this reason, in a moment of great difficulty for the labour market like the present one, it is important to protect collaborators from uncertainties, to enable them to work with serenity and be able to perform at their best. The entrepreneur must be able to embrace the trends that are changing our society, understanding their nature. Economic forces bring uncertainty and disruption, and a leader needs to know which ones are in place that can affect business management. Once we recognize the main trends, we need to understand what
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a causa della pandemia, raggiungendo in tre mesi risultati ben superiori alla media dei dieci anni precedenti. Questo significa che i modelli di business stanno cambiando con enorme rapidità, ed è fondamentale cogliere nuove opportunità che possano portare a nuova redditività. L’importanza del marchio non deve essere un freno al cambiamento: lungo il percorso per il successo, bisogna saper riconoscere il momento di rottura, e il compito del leader è quello di individuare le tendenze per poter innovare. ■
impact they can have on the market, and how they can influence our business. It is therefore necessary to define what is profitable for the future. Managing daily reality by planning for the future is therefore the key to successfully coming out of this situation, accepting the fact that, following this pandemic, nothing will be the same as before. This concept is rendered very well by a recent quote from Henry Kissinger, reported by the Wall Street Journal: “Today more than ever, the historic challenge for leaders is to manage the crisis while building for the future”. Covid must be seen as a great market accelerator: the trends and forces that were changing the business have accelerated. See the example of e-commerce, which has established itself even more rapidly due to the pandemic, achieving results in three months that are well above the average of the previous ten years.
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ECONOMIA CIRCOLARE
LA PLASTICA: tra sviluppo e sostenibilità
Senza una visione olistica dello sviluppo sostenibile e la ricerca del nesso causale tra deterioramento ambientale e salute, non avremo progresso sociale ed economico, con il conseguente allargamento delle sperequazioni nella distribuzione delle risorse e delle cure per miliardi di persone Michele Pagani e Attilio Cattapan "Pop Art e plastica da riciclo", omaggio all'impegno civile ed umanitario
"Opera originale dell'artista Lady Be "La dottoressa con l’orecchino di perla" - oggetti di plastica di recupero e resina su tavola – 80x80 cm – 2020"
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iprendere il viaggio nel mondo della plastica senza volgere l’attenzione alla situazione sanitaria attuale è impossibile. Quando iniziammo a scrivere il primo articolo a settembre non avevamo ancora completamente realizzato quanto fosse grave e dirompente la seconda ondata di Covid-19. Lo stato di emergenza in cui ci troviamo ora ci riporta e ci obbliga a considerare la sostenibilità ambientale, nella sua accezione più ampia, indissolubilmente collegata alla salute. Un vero proprio binomio attorno a cui ruota il futuro del pianeta. La ricerca di uno sviluppo equilibrato deve essere oggetto di impegno a tutti i livelli, dalla politica all’economia, dagli enti alle associazioni, dalle imprese ai lavoratori. Un grande sforzo che, nel confronto dialettico e nello sviluppo della conoscenza, dovrà produrre regole avanzate, mettendo in soffitta la parte “baroccheggiante” della burocrazia. In questo contesto si cala il Green Deal Europeo per la neutralità climatica, con il forte impulso all’economia circolare, alla diminuzione dell’inquinamento e al ripristino della biodiversità. Un vero e proprio nuovo modo di pensare! Date queste premesse possiamo riprendere il nostro percorso all’interno del settore della plastica, ospitando interventi, contributi e punti di vista di associazioni e di operatori di filiera. In aggiunta tratteremo brevemente le questioni relative alla Plastic tax e Plastic Tax europea per un aggiornamento sulle evoluzioni in materia normativa.
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Grafico 1 - Evoluzione dell’impiego di riciclati 2015-2019 – Kton
Dott.ssa Maria Cristina Poggesi segretario di IPPR
Iniziamo con IPPR - Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo - Dott.ssa Maria Cristina Poggesi segretario di IPPR - che ci fornisce un sintetico quadro di riferimento per quanto attiene alla plastica riciclata. L’ultimo studio di IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo evidenzia che nel 2019 sono stati utilizzati dall’industria di trasformazione italiana circa 1,175 milioni di tonnellate di polimeri rigenerati, segnando
così anche quest’anno un incremento che si attesta al +4,4% rispetto al 2018. Rispetto all’analisi sul trasformato del 2015 l’incremento supera il 14 %. Sono numeri che evidentemente danno la misura del crescente interesse per i temi della sostenibilità e dell’economia circolare, numeri che IPPR vede riflessi nel continuo aumento di aziende che richiedono il marchio Plastica Seconda Vita (certificazione riconosciuta sul contenuto di riciclato) e di prodotti certificati. Il repertorio
PLASTIC BETWEEN DEVELOPMENT AND SUSTAINABILITY Resuming the journey into the world of plastic without turning attention to the current health situation is impossible. Without a holistic vision of sustainable development and the search for the causal link between environmental deterioration and health, we will not have social and economic progress, with the consequent widening of inequalities in the distribution of resources and care for billions of people. The search for a balance of development must be the subject of commitment at all levels, from politics to the economy, from organizations to associations, from businesses to workers. A great effort which, in the dialectical confrontation and in the development of knowledge, will have to produce advanced rules, putting the “baroque” part of the bureaucracy in the attic. In this context,
the European Green Deal for climate neutrality falls, with a strong boost to the circular economy, the reduction of pollution and the restoration of biodiversity. A real new way of thinking! Given these premises, we can resume our journey within the plastics sector, hosting interventions, contributions and points of view from associations and supply chain operators. In addition, we will briefly discuss the issues relating to the European Plastic Tax and Plastic Tax for an update on regulatory developments. The latest study by IPPR - Institute for the Promotion of Recycled Plastics shows that in 2019 about 1.175 million tons of regenerated polymers were used by the Italian processing industry, thus marking an increase this year too, which stands at + 4.4% compared to 2018.
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ECONOMIA CIRCOLARE
Plastica Seconda Vita infatti ha ormai superato i 4000 prodotti certificati, dai materiali da trasformare ai prodotti finiti come flaconi e imballaggi di ogni tipo, pannelli isolanti, arredi, giochi, articoli per la pulizia, la casa e la persona, ecc. È interessante notare che è soprattutto la plastica post-consumo (cioè quella derivante dalla raccolta differenziata che tutti noi facciamo) a trainare la crescita del riciclato. Questo perché da un lato stiamo diventando sempre più bravi nella raccolta e nel riciclo, dall’altro le aziende sono sempre più impegnate a rendere efficiente il processo produttivo, con riduzione dell’utilizzo di materie prime e minimizzazione degli scarti prodotti. Più difficile, invece, fare previsioni per il futuro: gravano non soltanto l’incertezza e le conseguenze attuali e future sull’economia della pandemia in corso, ma anche i timori per l’attuazione della plastic tax, definita nell’ultima legge di bilancio, che pur esentando le plastiche riciclate, avrà importanti impatti su tutto il comparto. Anche i prezzi dei materiali vergini, attualmente particolarmente competitivi, sembrano poter rallentare – se non sfavorire - l’impiego di polimeri da riciclo. Questi ed altri aspetti verranno ulteriormente indagati in un prossimo studio, di carattere qualitativo, che verrà svolto nei prossimi mesi e che
Post-consumer recycled content in plastic packaging Weighted average of packaged goods company and retail signatories 2018
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2025 target
+22%
25%
Growth for signatories reporting both years
6.2%
5.1%
Notes: The 2018 does not include data from signatories reporting for the first time in the 2020 reporting cycle. The percentage growth highlighted refers to the trajectory seen for average recycled content for signatories reporting in both years, for which there was an increase from 5.1% to 6.3%.
Rif. The Global Committment 2020 - progress report pag.54
come sempre avrà l’obiettivo di indagare limiti, ostacoli all’utilizzo di materiali riciclati e relativa potenzialità di sviluppo. In uno scenario dove la sostenibilità ambientale è una delle principali variabili strategiche globali, insieme alla salute, ci si interroga sull’evoluzione nell’utilizzo della plastica post consumo (PCR e PIR) nel mercato non food. Quale quota della domanda totale di plastica, quella post consumo potrà rappresentare nei pros-
Compared to the analysis on the transformation of 2015, the increase exceeds 14%. These are numbers that evidently give the measure of the growing interest in the themes of sustainability and the circular economy, numbers that IPPR sees reflected in the continuous increase of companies that request the Plastic Second Life mark (certification recognized on recycled content) and certified products. In fact, the Plastic Second Life repertoire has now exceeded 3700 certified products, from materials to be transformed to finished products such as bottles and packaging of all kinds, insulating panels, furnishings, games, items for cleaning, home and personal, etc. It is interesting to note that it is above all post-consumer plastic (i.e. the one deriving from the separate collection that we all do) that drives the growth of recycling. This is because on the one hand we are becoming better and better at collection and recycling, on the other, companies are increasingly committed to make the pro-
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2019
simi tre-cinque anni? Come si riuscirà a bilanciare evoluzione e sicurezza con la sostenibilità? Su questi temi abbiamo intervistato alcuni personaggi rappresentativi del settore: l’Ing. Mario Ceribelli, Presidente “Federchimica-PlasticsEurope Italia”, Paolo Fabbri AD di Punto 3 S.r.l., società di consulenza focalizzata sui progetti per lo sviluppo sostenibile, e l’Ing. Giampaolo Ferronato IMP R&D e Sales Manager, per un contributo di un operatore di filiera.
duction process efficient, with a reduction in the use of raw materials and minimization of waste produced. On the other hand, it is more difficult to make predictions for the future: not only uncertainty and the current and future consequences on the economy of the current pandemic are weighing, but also fears for the implementation of the plastic tax, defined in the latest budget law , which while exempting recycled plastics, will have important impacts on the entire sector. The prices of virgin materials, currently particularly competitive, also seem to be able to slow down - if not disadvantage - the use of recycled polymers. In a scenario where environmental sustainability is one of the main global strategic variables, together with health, we wonder about the evolution in the use of post-consumer plastic (PCR and PIR) in the non-food market. What share of the total demand for plastic will post-consumer demand represent in the next three to five years? How will it be possible to balance evolution and safety with sustainability?
Abbiamo poi raccolto il punto di vista di due associazioni, Afidamp - Associazione dei Fabbricanti e Distributori Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l’Igiene degli ambienti - e Assorimap - Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche - relativo alla sostenibilità ambientale e all’evoluzione nell’utilizzo della plastica e della plastica post consumo (PCR e PIR). Ci scusiamo con i lettori perché per questioni di spazio non siamo riusciti ad ospitare i punti di vista delle associazioni legate all’ambiente, ci ripromettiamo di farlo in un numero successivo.
Average post-consumer recycled content in plastic packaging by sector Weighted average of packaged goods company and retail signatories No. of signatories Apparel, footwear, and accessories
13.3%
7
Beverages
11
Cosmetics
3
7.2%
16
7.1%
Retail
Household and personal care
Food
7.3%
9
11
6.2% 4.1%
The Global Committment 2020 - progress report pag.60 Mario Ceribelli, Presidente “Federchimica-Plastics Europe Italia”
Ing. Mario Ceribelli, Presidente “FederchimicaPlasticsEurope Italia”:
L’evoluzione nell’utilizzo della plastica post consumo è già in atto, nonostante ci sia ancora tanta strada da fare. La sensibilità della gente sta già cambiando, sta cambiando la prospettiva con cui noi tutti guardiamo ai diversi prodotti a fine vita, non più rifiuti ma risorse da gestire e da valorizzare. Dobbiamo proseguire su questa strada, bandendo nel modo più assoluto il conferimento in discarica delle materie plastiche, lavorando sulla circolarità delle materie plastiche per incrementarne nel contempo il riciclo e il recupero, migliorando ad esempio l’eco-design dei prodotti perché siano sempre più sostenibili. Le aziende del settore sono molto attente ed impegnate su tale fronte, sono consapevoli del cambiamento in essere e della necessità di trovare nuove soluzioni per una maggiore circolarità. A tal proposito vorrei inoltre ricordare la Circular Plastics Alliance (CPA), il progetto promosso dalla Com-
missione europea nell’ambito della Plastics Strategy, sottoscritto da oltre 230 firmatari tra associazioni di categoria, imprese del settore, enti e istituzioni, per la promozione di un’economia circolare attraverso il riutilizzo delle materie plastiche: 10 milioni di tonnellate di plastiche riciclate in nuovi prodotti entro il 2025. PlasticsEurope è una delle Associazioni firmatarie della CPA che mira ad azzerare la dispersione dei rifiuti plastici nell’ambiente e il loro conferimento in discarica. Esiste inoltre un consorzio l’Alliance to End Plastic Waste - costituito da oltre 40 aziende leader di mercato a livello mondiale, aziende multi-brand, produttori e trasformatori di materie plastiche, società specializzate nella gestione dei rifiuti, il cui obiettivo è quello di investire 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per contribuire a eliminare i rifiuti di plastica nell’ambiente. Molte delle loro attività saranno ad esempio finalizzate allo sviluppo delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti, raccolta e riutilizzo della plastica in quelle aree del mondo in cui quella sensibilità di cui parlavamo prima non c’è ancora.
conferimento in discarica e la dispersione nell’ambiente dei materiali è necessario sperimentare una nuova strada su cui molte aziende stanno investendo: quella del riciclo chimico. Il rapido sviluppo delle tecnologie per lo sviluppo del riciclo chimico sarà d’aiuto, fornendo una soluzione per una migliore gestione dei rifiuti di plastica difficili da trattare, affinché possano essere impiegati come materia prima nella produzione di nuove plastiche con caratteristiche e proprietà che non differiscono da quelle delle plastiche “vergini”, nell’ottica di una crescente circolarità. Il riciclo chimico va considerato come complementare al riciclo meccanico: con il riciclo chimico è possibile riciclare quei rifiuti che oggi vengono avviati alla termovalorizzazione e all’incenerimento perché non possono essere riciclati meccanicamente. Sono già state avviate piattaforme europee per accelerare l’innovazione del riciclo meccanico e del riciclo chimico e sono diversi i progetti di ricerca in essere a livello europeo sviluppati dai produttori.
Riciclo chimico
Se guardo al futuro mi aspetto una crescita di interesse nei confronti della plastica post consumo. Al di là di cifre
Il riciclo meccanico e la termovalorizzazione non bastano, per evitare il
Ruolo delle plastiche
09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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E
ECONOMIA CIRCOLARE
e percentuali migliorerà certamente la qualità del materiale riciclato, anche grazie ad impianti più performanti e quindi la domanda. Negli ultimi nove mesi abbiamo avuto modo di riconsiderare il ruolo delle plastiche, di scoprirne la centralità in settori applicativi diversi da quelli in cui siamo abituati ad inquadrarle perché solitamente lontani dal nostro quotidiano, mi riferisco al medicale: mascherine, guanti, respiratori, ed altre apparecchiature salvavita, non sarebbero possibili senza la plastica. Materiale che ritroviamo in diversi momenti della nostra vita, nei dispositivi elettrici ed elettronici, nelle auto e nei mezzi di trasporto, nelle costruzioni. Ed anche qui ci rendiamo conto di come sarebbe difficile il mondo senza la plastica, ci rendiamo conto anche del suo contributo a livello ambientale. Grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e di isolamento termico, ad esempio, la plastica ci aiuta, a ridurre il consumo di carburante e conseguentemente le emissioni di CO2. Per bilanciare l’evoluzione e la sicurezza resi possibili da tale materiale con la sostenibilità, occorre guardare anche alla gestione del suo fine vita di cui abbiamo appena parlato ma su cui vorrei tornare. È indispensabile che anche i consumatori facciano la loro parte, per un utilizzo più consapevole, informato e responsabile dei materiali.
Economia circolare Nel documento strategico “Plastics 2030 – PlasticsEurope’s Voluntary Commitment”, presentato nel 2018 i produttori di materie plastiche si pongono un obiettivo ambizioso: raggiungere il 60% di raccolta per gli imballaggi in plastica entro il 2030 e il 100% entro il 2040 nell’UE-28, in Norvegia e in Svizzera. L’obiettivo di PlasticsEurope è quello di ridurre a zero la presenza di plastica nelle discariche e, quindi, che tutti i rifiuti in plastica siano recuperati. Plastics 2030, in linea con la Plastics Strategy della Commissione europea, conferma inoltre l’impegno nel prevenire la dispersione delle materie 78
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plastiche nell’ambiente, in particolare promuovendo iniziative e progetti finalizzati ad accrescere la consapevolezza di comportamenti sostenibili. La plastica, con le sue proprietà, è in grado di bilanciare perfettamente l’evoluzione e la sicurezza con la sostenibilità, contribuendo allo stesso tempo al raggiungimento degli obiettivi dell’economia circolare. Un esempio? Uno studio, realizzato dalla Società Denkstatt, ha dimostrato che la sostituzione degli imballaggi in plastica comporterebbe un aumento del peso degli imballaggi di quasi 4 volte e un aumento del traffico di trasporto merci su strada di circa il 50%. Le campagne “plastic free” sono tante è vero ma è impossibile pensare ad un futuro senza plastica: impareremo a produrla e ad utilizzarla in modo diverso ma il loro contributo al nostro benessere ed anche a quello dell’ambiente, è tale da non poterne fare a meno. Sono fiducioso che, con il tributo di tutti, della filiera, dei consumatori e delle istituzioni, insieme ce la faremo!
Paolo Fabbri AD di Punto 3
Paolo Fabbri, AD di Punto 3 S.r.l.
S.r.l., società di consulenza focalizzata sui progetti per lo sviluppo sostenibile:
In uno scenario globale come quello in cui ci troviamo diventa fondamentale per tutti i prodotti costituiti da plastica post-consumo essere in grado di abbinare a questa caratteristica condizioni imprescindibili come la sicurezza, la resistenza e la costanza di prestazione. In alcuni ambiti infatti tali caratteristiche non è detto che vengano sempre e comunque garantiti da prodotti in plastica riciclata.
Oggi il nuovo Green Deal Europeo, voluto da Ursula von der Leyen, ha definito una precisa tabella di marcia con azioni volte a promuovere l’economia circolare. Una roadmap che si fa forte delle ultime direttive sul riciclo ma che sposta ancora più in alto l’asticella dell’ambizione. In questo contesto, anche alla luce delle richieste di prodotti in plastica riciclata formulate dalle Pubbliche Amministrazioni che applicano i CAM, la crescita della domanda di prodotti in plastica riciclata aumenterà in modo significativo a patto che tale caratteristica sia verificata attraverso uno schema di certificazione come ad esempio Plastica Seconda Vita. Dichiarazioni ambientali formulate dal produttore senza precise e riconosciute evidenze di conformità non avranno “vita lunga” in un contesto politico e normativo come quello attuale.
Cleaning professionale Settori come quello del cleaning professionale stanno svolgendo un ruolo da protagonisti nella gestione dell’emergenza causata dal COVID-19. Considerando la sempre più pressante richiesta di interventi di sanificazione, una impresa di pulizia potrebbe decidere di quantificare attraverso la Carbon Footprint gli impatti ambientali del servizio erogato. Inoltre, potrebbe anche comparare da un punto di vista ambientale i diversi protocolli di sanificazione in chiave “COVID-free”, che potrebbe offrire sia a un acquirente pubblico obbligato ad applicare i Criteri Ambientali Minimi (CAM), sia a un acquirente privato impegnato nella concretizzazione dei principi della Responsabilità Sociale d’Impresa. Tale strada dovrebbe essere seguita anche da produttori di prodotti, attrezzature e macchinari alla luce degli impegni inderogabili fissati dall’Unione Europea nel Green Deal: neutralità climatica dell’Europa entro il 2050. Inoltre, il piano di investimenti previsto dal Green Deal stabilisce che il 25% del bilancio dell’Unione è destinato a investimenti a favore del clima.
"Pop Art e plastica da riciclo", omaggio al coraggio e alla legalità
"Opera originale dell'artista Lady Be "Falcone e Borsellino" - oggetti di plastica di recupero e resina su tavola – 80x80 cm – 2019 – tratto dalla fotografia di Tony Gentile".
Ing. Giampaolo Ferronato IMP R&D e Sales Manager di IMP Spa, importante operatore nel mondo del packaging (flaconi):
La parola che integra e anticipa l’evoluzione che il riciclo della plastica dovrà avere in futuro è “circolarità”. Il processo di riciclo attuale, pur rispondendo alla primaria domanda di recuperare il rifiuto plastico conferendogli una seconda vita, ha dei limiti legati al depauperamento delle prestazioni del materiale risultante. Questo implica un lento ma progressivo impoverimento della materia prima recuperata e, conseguentemente, delle limitazioni all’impiego della stessa. La soluzione è una tecnologia in grado di realizzare nel concreto la circolarità generando materiali con pari caratteristiche di quelli iniziali (ad esempio il riciclo chimico).
Ing. Giampaolo Ferronato IMP R_D e Sales Manager di IMP Spa
Sostenibilità Non si può parlare di evoluzione e sicurezza senza sostenibilità. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso in cui il mercato è fortemente guidato da sensibilità diffuse e crescenti (marine littering, le “isole di plastica” negli oceani, etc.). Oggi, la sostenibilità è una componente fondamentale del prodotto unitamente alla sicurezza e al livello tecnologico (“evoluzione”). Non può esserci un prodotto “sicuro” se inquina
e compromette la sostenibilità dell’ambiente come non è più accettabile un prodotto che non sia stato pensato, nella propria evoluzione, per minimizzare o azzerare l’impatto sull’ambiente. Anche dal punto della tutela dei brand questo processo è ormai chiaro.
Stefania Verrienti, Segretario Generale Afidamp:
In un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo l’attenzione per la salute di tutta l’umanità ha messo in secondo piano l’attenzione verso l’ambiente. Stiamo assistendo ad un uso massiccio di prodotti usa e getta la cui vita è brevissima, il loro destino è quello di diventare rifiuti in pochissimo tempo e l’uso massivo che se ne sta facendo trasforma quei numeri in una potenziale minaccia ecologica. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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ECONOMIA CIRCOLARE
Stefania Verrienti, Segretario Generale Afidamp
Le previsioni di eliminazione di una gran parte di prodotti in plastica (piatti, posate, cannucce, ecc.) previsti dalla direttiva UE 2019/904 non avevano considerato ovviamente la pandemia da SARS-CoV-2. La salute viene prima di tutto e, in molti protocolli di disinfezione soprattutto all’interno delle strutture sanitarie, il ricorrere a elementi usa e getta è davvero indispensabile. In questo scenario è prioritario fare una corretta e rigorosa differenziazione dei rifiuti e una raccolta differenziata più efficiente su tutto il territorio. Anche l’introduzione di una cauzione sugli imballaggi potrebbe essere utile a coinvolgere maggiormente il cittadino. L’industria del cleaning si è dimostrata sempre molto interessata alle tematiche ambientali collaborando in modo efficace e consapevole con il legislatore alla redazione delle norme CAM (criteri ambientali minimi) che consentono di individuare il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita. In particolare, per quanto riguarda l’uso delle materie plastiche, grande attenzione è stata posta dai produttori dell’industria del cleaning professionale alla plastica post consumo. Afidamp ha coinvolto i propri associati in diversi tavoli di confronto al fine di esplorare nuove vie per un uso sempre più consistente di plastiche post consumo. Moltissimi i produttori che hanno intrapreso questo percorso. Al fine di generare un cambio di rotta netto da parte delle aziende di produzione, sarebbe auspicabile che il legislatore, anziché imporre loro dei diktat, redigesse norme che rendano economicamente conveniente la prevenzione dei 80
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rifiuti da imballaggio o le incentivasse all’utilizzo della plastica post consumo. Sarebbe inoltre utile una politica volta a semplificare il quadro normativo e a incoraggiare gli acquisti verdi da parte degli utilizzatori introducendo norme che premino i consumi sostenibili. Nell’immaginare un’evoluzione nell’uso delle plastiche post consumo non si può non considerare il piano molto interessante elaborato dalla fondazione Ellen MacArthur che si pone l’obiettivo di riciclare il 70% degli imballaggi di plastica immessi sul mercato. La strategia è articolata su diversi livelli: dal design dei packaging per ridurre la quantità di materiale impiegato per renderli più facilmente riciclabili, al potenziamento delle infrastrutture di raccolta e riciclo, fino allo sviluppo di nuovi modelli per un uso più efficiente di materiali e materie prime. Il futuro è dunque nell’uso sempre più massiccio e consapevole di plastica post consumo in tutti gli ambiti. Fondamentale, come sempre, sarà la ricerca volta al recupero degli imballi difficilmente riciclabili e l’elaborazione di un protocollo per un impiego sostenibile di tutti i materiali plastici.
Maurizio Foresti, Vice Presidente Assorimap:
Nello scenario della sostenibilità ambientale, l’evoluzione nell’uso della plastica post consumo, sarà improntato a rendere più performanti qualitativamente le MPS generate da riciclo meccanico in modo da poter ampliare la gamma di utilizzo, non dimenticando l’alto valore in termini ambientali dell’uso di MPS nella produzione di beni e imballaggi in plastica, con la ferma convinzione che la plastica resterà al centro della produzione mondiale per caratteristiche e versatilità, a tal proposito ribadirei lo slogan “waste plastic free” e non “plastic free”, inteso come sprono alla ricerca e sviluppo finalizzati al recupero degli scarti di lavorazione
Maurizio Foresti, Vice Presidente Assorimap
del processo di riciclo che attualmente sono destinati alla sola termovalorizzazione. Ne consegue, quindi, un miglioramento tecnologico e impiantistico della filiera del recupero, nonché’ lo sviluppo di nuova imprenditoria di settore, in particolare attraverso programmi di finanziamento. Per il conseguimento di quanto sopra ritengo fondamentale una crescita della cultura e sensibilità ambientale da parte dell’utilizzatore e dei consumatori di beni e imballaggi in plastica. Per poter coesistere l’evoluzione intesa come transizione verde, con sicurezza e sostenibilità, deve obbligatoriamente far parte di un piano organico nazionale volto al non sfruttamento delle materie prime vergini, ma all’utilizzo delle risorse già in nostre mani, ovvero i rifiuti riciclati, con un sistema di tracciabilità che garantisca la qualità e la sicurezza di utilizzo del prodotto realizzato con MPS ripercorrendo a ritroso la filiera che l’ha generato, permettendo così un risparmio in materie prime vergini, in emissioni di anidride carbonica e un sostanziale risparmio nei costi energetici. In conclusione trattasi di produzione normativa e regolamentare di standard tecnici produttivi, incentivi alle imprese per interventi correlati al processo e al prodotto, finanziamento di programmi anche intersettoriali verso la sostenibilità, attività di informazione e formazione di lavoratori/consumatori in termini di educazione ambientale. ■ Una precisazione sulle percentuali ottenute dal processo di selezione, ovvero: % pet 20/25 pehd 5/8
% peld (film) 6/8
%
% mixpoliolefinico
60/65 inoltre la % di mixpoliolefinico viene riciclato e non mandato a termovalorizzazione.
# LE PLASTIC TAX Ing. Attilio Cattapan La Plastic Tax (PT) è stata introdotta con la legge
lo stato membro pagherà all’UE, sulla quantità di
di Bilancio 2020. Inizialmente prevista dal 1/7/20 è
packaging plastico NON riciclato. La PTEU è stata
stata poi posticipata al 1/1/21 ed è ora ipotizzata
emanata nel luglio 2020, ma già era stata discussa
in partenza dal 1/7/2021. La PT richiama la Diret-
nel marzo 2019 in commissione. La PTEU è stata
tiva 2019/904 dell’UE nell’“adottare approcci che
introdotta dall’UE per contribuire al finanziamento
privilegino prodotti e sistemi “sostenibili”, riutiliz-
del piano Recovery Fund, legato alla pandemia
zabili e non inquinanti al fine di ridurre la quantità
da COVID-19. L’EU ha stabilito che l’importo, per
di rifiuti di imballaggi prodotti nell’UE”. La PT, il
tutti gli stati, sarà di 0.8 € per ogni kg di packaging
cui importo è stabilito in 0.45 €/kg, si applicherà
plastico non riciclato. L’importo totale di entrate
a tutti i cosiddetti MACSI (MAnufatti Con Singolo
previsto è di circa 6.600 Mio€/anno; la quota parte
Impiego) che hanno o sono destinati ad avere fun-
per l’Italia è, dopo l’adozione di meccanismi corret-
zione di contenimento, protezione, manipolazione,
tivi, un importo annuo di circa 840 Mio€/anno, che
o consegna di merci o di prodotti alimentari. La
si posiziona dopo la Germania e Francia (1.370 e
quota di materiale su cui si calcola l’imposta è la
1.325 Mio€/anno). La PTEU sarà applicata a tutti
quota di plastica NON riciclata; la PT non si applica
i paesi Europei ma non è ancora chiaro, almeno
su alcune categorie di prodotti (dispositivi medici
in Italia, come verrà trasferita al contribuente
e MACSI adibiti a contenere e proteggere preparati
essendo, per ora, inserita nella fiscalità generale.
medicali) e ai MACSI prodotti con materiali com-
L’EU ha emanato la PTEU basandosi sui dati for-
postabili (UNI 13.432:2002). Di definire le modalità
niti da EUROSTAT che indica in 58% la quantità di
di applicazione della PT è stata incaricata l’ADM
plastica NON riciclata nell’UE. Sulla PTEU in ogni
(Agenzia Dogane e Monopoli) che non ha ancora
caso grava una incognita legata “alla base di cal-
potuto emettere nessuna direttiva e quindi non ha
colo”. EUROSTAT ha effettuato i conteggi basan-
ancora stabilito le modalità di gestione e chi, nella
dosi sulla direttiva 94/62/CE, mentre nel 2018 è
catena che parte dal produttore fino al commer-
stata emanata una nuova direttiva (2018/851)
ciante, dovrà versare l’imposta. La cosa assodata
per la misurazione della quantità di riciclato da
è che, tale importo, forse anche assoggettato
contabilizzare (in pratica prima si conteggiava la
all’IVA, arriverà sullo scontrino del consumatore.
quantità di non riciclato, calcolato dopo l’attività di
La PT ipotizza un gettito annuo di circa 990 Mio€.
“sorting”, mentre con la nuova direttiva, si misura
Il risultato è un aggravio medio stimato di circa
la quantità riciclata calcolata sulla quantità totale
70 €/anno. Per ponderare il peso che avrà la PT si
immessa in commercio). La direttiva è già stata
può confrontarla con il CAC (Contributo Ambien-
recepita in Italia con il D.Lgs 116/2020. Secondo
tale Conai) versato a COREPLA dai produttori di
alcune stime, con la nuova metodologia di calcolo,
imballaggi che per il 2019 è stato di circa 550 Mio€.
mediamente, la quota di NON riciclato, si atteste-
Oltre alla PT è prevista, dall’1/1/21, la Plastic Tax
rebbe circa al 70%, incrementando in maniera signi-
EU (PTEU). In effetti si tratta di una “sanzione”, che
ficativa la PTEU (+20%).
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Le tre referenze, forti dell’acquisizione della certificazione FSC e dell’idoneità al contatto alimentare, soddisfano a pieno le esigenze del mercato in termini di rintracciabilità alimentare. La qualità attestata della materia prima e il miglioramento tecnico garantiscono un’efficiente ed efficace risposta anche alle richieste provenienti dall’industria meccanica, offrendo un prodotto con elevate caratteristiche di resistenza sia a secco che ad umido, grazie alle quali si riduce al minimo la presenza dei residui. Paperdì renewes his offer with 3 blue paper rolls in pure cellulose completely revolutionary for its product range. The three references, strong of the acquisition of FSC certification and the suitability for food contact, fully meet the needs of the market in terms of food traceability. The quality of the raw material and the technical improvement ensure an efficient and effective response also to requests from the mechanical industry, offering a product with high characteristics of both dry and wet resistance, which minimizes the presence of residues.
vetrina
BOBINE IN PURA CELLULOSA Paperdì si rinnova con un’offerta di tre bobine in carta blu in pura cellulosa completamente rivoluzionaria per la propria gamma prodotti. Le tre referenze, forti dell’acquisizione della certificazione FSC e dell’idoneità al contatto alimentare, soddisfano a pieno le esigenze del mercato in termini di rintracciabilità alimentare. La qualità attestata della materia prima e il miglioramento tecnico garantiscono un’efficiente ed efficace risposta anche alle richieste provenienti dall’industria meccanica, offrendo un prodotto con elevate caratteristiche di resistenza sia a secco che ad umido, grazie alle quali si riduce al minimo la presenza dei residui. PURE CELLULOSE COILS Paperdì renewed his offer with three blue paper rolls in pure cellulose completely revolutionary for its product range. The three references, strong of the acquisition of FSC certification and the suitability for food contact, fully meet the needs of the market in terms of food traceability. The quality of the raw material and the technical improvement ensure an efficient and effective response also to requests from the mechanical industry, offering a product with high characteristics of both dry and wet resistance, which minimizes the presence of residues.
www.paperdi.it
CARTA SOSTENIBILE CON LA GAMMA ECONATURAL La gamma EcoNatural di Lucart Professional aggiunge un ulteriore elemento di sostenibilità per rafforzare il posizionamento del brand e per rispondere alle crescenti sfide del mercato. Questa gamma non solo non taglia gli alberi per la produzione di carta ma contribuisce a prevenire l’inquinamento dei mari evitando l’utilizzo di plastiche nel confezionamento. Un doppio traguardo ambientale, fibre riciclate dai cartoni per bevande per la produzione di carta tissue e rispetto per i mari con il confezionamento in carta riciclata e riciclabile. SUSTAINABLE PAPER WITH THE ECONATURAL RANGE The Lucart Professional EcoNatural range adds a further element of sustainability to strengthen the brand positioning and to respond to the growing market challenges. EcoNatural, a range that not only does not cut trees for paper production but also prevents pollution of the seas by avoiding the use of plastics in packaging. A double environmental goal, obtaining recycled fibers from beverage cartons for the production of tissue paper and promoting the respect for the seas with packaging in recycled and recyclable paper.
www.lucartprofessional.com
PROTETTIVO FILMOGENO PER PAVIMENTI Luce Eco, registrazione Nr. UW 1345, è un prodotto formulato da Kemika secondo i criteri ecologici Ecolabel della normativa Austriaca, con formulazione a base di polimeri acrilici e cere resistente ai segni del traffico e ai lavaggi con detergenti e disinfettanti. Il prodotto, di facile e rapida stendibilità, è particolarmente indicato per la protezione dei pavimenti resilienti quali PVC, gomma e linoleum in zone ad alto traffico come ospedali, scuole, ecc. Il film copre le imperfezioni del pavimento, uniforma la superficie e lascia un alto livello di lucido. Luce Eco è particolarmente adatto alla manutenzione con il sistema ad alta velocità che consente di estendere la vita della protezione ritardando notevolmente le operazioni di deceratura ed i relativi scarichi. FILM-FORMING PROTECTION FOR FLOORS Luce Eco, registration. Nr. UW 1345, is a product formulated by Kemika according to the ecological criteria of the Ecolabel Austrian legislation. Formulation based on acrylic polymers and waxes resistant to traffic marks and to washing with detergents and disinfectants. The product is easy to apply and it is particularly suitable for the protection of resilient floors such as PVC, rubber and linoleum in high traffic areas such as hospitals, schools, shopping centers, etc. The film seals the porosity of the floor and leaves a high level of gloss. Luce Eco is particularly suitable for maintenance with the high-speed system, that extends the life of the protection considerably delaying stripping operations and the wastewater discharge.
www.kemikagroup.com 84
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AT T R E Z Z AT U R E
ERGONOMIA e design anatomico dei GUANTI MONOUSO
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molto importante avere un guanto con doppia calzata, per la mano destra e quella sinistra. Basti pensare a tutte le ore che si passano al lavoro con indosso i guanti monouso e a tutte le azioni ripetitive che compiono entrambe le mani, per questo è importante scegliere guanti anatomici ed ergonomici. Tutti gli studi che si focalizzano sul design anatomico dei guanti e che hanno lo scopo di garantire il più elevato livello di ergonomia del guanto, testimoniano l’importanza di avere un guanto dedicato alla mano destra e un guanto dedicato alla mano sinistra. In ambito di igiene e pulizia, per quei lavoratori che utilizzano entrambe le mani per manipolare e compiere azioni ripetitive, durante tutta la giornata lavorativa, è fondamentale indossare guanti anatomici con doppia calzata (mano destra e mano sinistra). Ecco perché Reflexx crede fermamente nella progettazione ergonomica che punta a ridurre al minimo l’esposizione ai fattori di rischio
migliorando al tempo stesso l’efficienza e il comfort del guanto. L1100 è il nuovo guanto della linea Reflexx pensato per un maggior comfort: design anatomico, con calzate diverse per la mano destra e sinistra; manichetta lunga per maggiore protezione dell’avambraccio e
fissaggio del bordino sopra gli indumenti; finitura micro-ruvida sulle dita per aumentare la presa e la sensibilità tattile; guanto in lattice senza polvere che riduce il rischio di allergie, dermatiti e contaminazione. ■ www.reflexx.com
ERGONOMICS AND ANATOMICAL DESIGN OF DISPOSABLE GLOVES It is extremely important to have a double fit glove, differentiated for the right and left hand. Think of all the hours we spend at work wearing disposable gloves and all the repetitive actions that both our hands perform, which is why it is important to choose anatomic and ergonomic gloves. All the studies focusing on the anatomical design of gloves and aimed at guaranteeing the highest level of glove ergonomics demonstrate the importance of having a dedicated glove for the right hand and one for the left hand. In hygiene and cleaning, for workers that use both hands to handle objects and carry out repetitive actions all day long, it is fundamental to
wear anatomical double fit gloves (differentiated fit for the left and right hand). This is why we firmly believe in ergonomic design that aims to reduce exposure to risk factors to a minimum, at the same time improving the efficiency and comfort of the glove. The L1100 is the new glove in our line designed for increased comfort: anatomical design, with a differentiated fit for the right and left hand; long cuff for greater protection of the forearm and fastening of the edge over clothing; micro-roughened surface on the fingers to increase the grip and tactile sensitivity; powder-free latex glove to reduce the risk of allergies, dermatitis and contamination.
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vetrina
UN’AZIENDA MODERNA E DINAMICA La società Synclean s.r.l. è da 25 anni nel settore della pulizia professionale e partner delle migliori case produttrici di macchine ed accessori, ed è un’azienda moderna e dinamica ma con un’esperienza di alto livello ed un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale. Da Synclean è possibile trovare motori aspirazione diretti, periferici e tangenziali, per i quali l’azienda è distributore ufficiale Ametek; motori per aspirapolveri e impianti centralizzati; turbine soffianti; gomme tergipavimento e paraspruzzi; dischi abrasivi; batterie e caricabatterie; accessori per aspirapolvere; spazzole per lavasciuga, spazzatrici e monospazzole; ricambi originali. A MODERN AND DYNAMIC COMPANY Synclean s.r.l. has been in the professional cleaning sector for 25 years and partner of the best manufacturers of machines and accessories. Modern and dynamic company but with a high level experience and specific know-how in the world of industrial cleaning machines. At Synclean it is possible to find direct, peripheral and tangential suction motors, for which the company is the official Ametek distributor; motors for vacuum cleaners and centralized systems; blowing turbines; squeegee rubbers and splash guards; abrasive discs; batteries and chargers; accessories for vacuum cleaners; brushes for washer-dryers, sweepers and single disc machines; original replacements.
www.synclean.it
L’IGIENE A PORTATA DI MANO Mini Defend è il gel sanificante di Papernet con oltre il 70% di alcool, in un pratico formato da 1 ml che garantisce igiene e sicurezza in ogni situazione. La confezione, di piccole dimensioni, può essere portata in tasca o in borsa e ti garantirà alti standard di igiene e sicurezza sempre ed ovunque. Codice prodotto 419284. Formato collo: 8 confezioni da 250 pezzi. HYGIENE AT YOUR FINGERTIPS MiniDefend by Papernet is the hand alcohol gel with more than 70% of alcohol, sold in a practical 1 ml format that gives you hygiene and safety in every situation. The small package can be carried in your pocket or bag and it guarantees the higher standards of hygiene and safety anytime, anywhere. Product code 419284. One case contains eight pack of 250 units.
www.sofidel.com
DETERGENTE IGIENIZZANTE IDROALCOLICO Domoform Pro-Line Idroalcolico 75%, detergente igienizzante professionale per ambienti e superfici, a base di alcool etilico 75% + benzalconio cloruro 1%. Specifico per la detergenza e igienizzazione professionale del settore Cleaning e Alimentare. Evapora rapidamente, non lascia aloni e non necessita di risciacquo. La sua speciale formula ha un alto potere nella rimozione di germi e batteri* ed è idonea per HACCP. *Rimozione di germi e batteri con mera azione meccanica, non è un biocida HYDROALCOHOLIC SANITIZING DETERGENT Domoform Pro-Line Hydroalcoholic 75%, professional sanitizing detergent for environments and surfaces, based on 75% ethyl alcohol + 1% benzalkonium chloride. Specifically for professional cleaning and sanitizing in the Cleaning and Food sector. It evaporates quickly, does not leave streaks and does not require rinsing. Its special formula has a high power in the removal of germs and bacteria* and is suitable for HACCP. *Removal of germs and bacteria with mere mechanical action, it is not a biocide.
www.rubinochem.it
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AZIENDE
Vapore e SOLUZIONI all’avanguardia
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ecnovap nasce nel 1985 a Negrar di Valpolicella. In questi 35 anni l’azienda si è evoluta e sviluppata considerevolmente anche nei settori professionali e industriali, e oggi esporta la sua tecnologia e la sua gamma di generatori in oltre 70 nazioni. Tecnovap offre prodotti studiati, progettati e realizzati esclusivamente in Italia e collabora con aziende multinazionali per la realizzazione di importanti progetti. Il successo acquisito anche in questo campo conferma l’ulteriore competenza professionale dell’azienda, sempre orientata alla ricerca di tecnologie e soluzioni all’avanguardia da proporre al settore del cleaning. Tra i vari prodotti innovativi realizzati da Tecnovap segnaliamo il generatore di vapore Carmen Plus Inox corredato dell’accessorio Steam Mop realizzato per sanificare e disinfettare a vapore
pavimenti e superfici verticali ma anche strutture sanitarie e di ristorazione. Steam Mop è leggero pratico e veloce, unisce alla potenza del vapore la semplicità d’uso del mop tradizionale per un risultato di efficienza e rapidità senza eguali. ■ www.tecnovap.it
STEAM AND CUTTING-EDGE SOLUTIONS Tecnovap was founded 1985 in Negrar di Valpolicella. In these 35 years the company has grown continuously and evolved into a considerable partner in the professional and industrial sector; today Tecnovap exports its technology and product range in over 70 countries. All products are studied, designed and realized exclusively in Italy, and the firm cooperates with multinational companies for the realization of new projects. The success acquired also in this field substantiates the professional expertise of a company which is always searching for progress and innovative solutions in order to propose them to the cleaning sector. The innovative products realized by Tecnovap we can include Carmen Plus Inox + Steam Mop realized to sanitize and to disinfect with steam floors and vertical surfaces but also operating rooms, clinics, hospitals, nursing homes, medical centres, nurseries, schools, spa and restaurants. Steam Mop is light, manoeuvrable and swift and it combines the power of steam with the simple use of the traditional mop, giving incomparable results in efficiency and speed.
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FORMULAZIONE INNOVATIVA AD APPETIBILITÀ AUMENTATA Vebi Tech amplia la Linea Murin con il nuovo Murin Prime Block, un’esca rodenticida pronta all’uso a base di Bromadiolone 50 PPM in block paraffinato. La formula innovativa con ingredienti di alta qualità riduce la neofobia: i test di efficacia effettuati nel laboratorio R&D confermano un aumento del 20% di appetibilità. La presenza di grassi e carboidrati risulta essenziale per attrarre gli infestanti, anche in presenza di altre fonti di cibo. Murin Prime Block si presenta in confezione da 10 kg con block da 20 g ed è da utilizzare sia all’interno sia all’esterno, comprese le aree più difficili, come discariche e fognature. INNOVATIVE FORMULATION WITH INCREASED PALATABILITY Vebi Tech expands its Murin Line with the new Murin Prime Block, a ready-to-use rodenticide bait based on Bromadiolone 50 PPM in paraffin block. The innovative formula with high quality ingredients reduces neophobia: the effectiveness tests carried out in R&D laboratory confirm a 20% increase in palatability. The presence of fats and carbohydrates is essential to attract rodents, even in the presence of other food sources. Murin Prime Block is available in 10 kg packs with 20 g blocks and can be used both indoors and outdoors, including the most difficult areas, such as landfills and sewers.
www.vebitech.it
GLI STRUMENTI DEGLI ESPERTI ALLA PORTATA DI TUTTI TTS presenta Uni Junior, il sistema semi-professionale pratico, leggero e altamente igienico progettato per agevolare le operazioni di pulizia e assicurare la massima igiene. Uni Junior rende facile e veloce la pulizia dei pavimenti, garantendo al tempo stesso il massimo controllo della contaminazione crociata in quanto permette di agganciare e sganciare senza alcun contatto con le mani. La nuova soluzione TTS racchiude la tecnologia del sistema professionale Uni System, offrendo molteplici vantaggi: nessuno sforzo fisico eccessivo e nessun contatto con lo sporco. EXPERT TOOLS WITHIN EVERYONE’S REACH TTS presents Uni Junior, the practical, lightweight, and highly hygienic semi-professional system designed to facilitate cleaning operations and ensure maximum hygiene. Uni Junior ensures quick and easy cleaning of floors, while at the same time ensuring maximum control of cross-contamination as it allows the operator to attach and detach the flat mop without any contact with the hands. The new TTS solution combines Uni System professional technology, offering several advantages: no complicated procedures, no physical strain and no contact with dirt.
www.ttsystem.com
MOTOSCOPA DALLE OTTIME PRESTAZIONI Gemma è una motoscopa di Poli da 80 cm di spazzola centrale, prodotta in due tipologie diverse: la prima con scarico manuale del contenitore rifiuti, la seconda “DSA” con scarico idraulico in quota 145 cm dal suolo (115 litri) e con la possibilità di equipaggiarla con un filtro a sacche (5,5 mq) o nr. 8 filtri a cartuccia (6,4 mq). Tre motorizzazioni disponibili: batteria 24V A/C, benzina, diesel e benzina/ GPL. Robusta ed ergonomica per facilitare il lavoro dell’operatore e garantire prestazioni nel tempo con un ottimo rapporto qualità/ prezzo. Interamente progettata e prodotta con componenti Made in Italy.
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HIGH PERFORMANCE SWEEPER Gemma is a sweeper by Poli with 80 cm of main brush, produced in two different typologies: the first one with manual unloading of dust container; the second, named ‘DSA’, with hydraulic discharge of dust container, high 145 cm from the ground (115 liters) and with the possibility to equip it with one pocket filter (5,5 sm) or nr. 8 cartridge filters (6,4 sm). Three types of motorizations: battery 24V A/C, petrol, diesel and petrol/LPG. Strong and ergonomic machine designed to facilitate the work of the operator and ensure long lasting performance with remarkable quality/ price relation. Entirely projected and manufactured with Made in Italy components.
www.polimotoscope.com
SOLUZIONI EFFICACI PER LA PULIZIA L’emergenza Covid-19 ha portato pulizia, disinfezione e sanificazione al centro dell’attenzione, soprattutto negli ambienti lavorativi e comunitari perché, insieme al distanziamento sociale, la sanificazione è l’unico modo per evitare il contagio. Lavor ha una gamma completa di prodotti che spazia dalle idropulitrici alle lavasciuga pavimenti, abbracciando tutto il settore Cleaning: esperienza di oltre quarantacinque anni, knowhow e qualità costruttiva sono i fattori che distinguono tutti i suoi prodotti. SCL Comfort XXS IDS è la nuova lavasciuga pavimenti progettata per la sanificazione, il mantenimento e la pulizia profonda di aree estese (fino a 3200 mq.) con una riduzione consistente dei costi di pulizia, ha dimensioni ultra compatte e grande maneggevolezza al pari di una lavasciuga uomo a terra. Grazie al sistema integrato per la sanificazione IDS, è possibile sanificare le superfici oltre che lavarle a fondo. Sul retro sono presenti degli ugelli ad inclinazione regolabile che spruzzano la soluzione disinfettante direttamente sul pavimento appena lavato. SCL Comfort lava, asciuga e disinfetta con un unico passaggio.
EFFECTIVE SOLUTIONS FOR CLEANING The recent Covid-19 emergency, has led us all becoming inevitably much more careful about cleaning, disinfection and sanitation, especially in the workplace and community because, together with social distancing, sanitation is the only way to avoid contagion. Lavor has a complete range of products from high pressure washers to floor scrubber dryers, embracing the entire Cleaning sector: over forty-five years of experience, knowhow and construction quality are the factors that distinguish all its products. SCL Comfort XXS IDS is the new scrubbing machine designed for the sanitization, maintenance and deep cleaning of large areas (up to 3200 square meters) with a substantial reduction in cleaning costs, it has ultra compact dimensions and is easy to handle, just like a walk behind scrubber dryer. Thanks to the IDS, integrated sanitising system, it is possible to sanitize surfaces as well as wash them thoroughly. On the back there are nozzles with adjustable inclination that spray the disinfectant solution directly on the freshly washed floor. SCL Comfort washes, dries and disinfects in a single step.
it.lavorwash.com
PER PULIRE E IGIENIZZARE MANI, SUPERFICI E AMBIENTI Hotel, ristoranti, RSA, catering, scuole, punti vendita, ambulatori, palestre, ospedali, uffici, industrie e settore trasporti.
FRESH CHLOR DETERGENTE CLOROATTIVO IGIENIZZANTE profumo fresco floreale
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Pulisce e igienizza a fondo superfici dure e lavabili resistenti al cloro. FRESH CHLOR rimuove in modo efficace residui organici e cattivi odori, è particolarmente indicato per ambienti ad alto afflusso di persone: settore sanitario, case di riposo, scuole, uffici, ristoranti, alberghi, uffici, palestre, mezzi pubblici e ovunque sia necessario garantire pulizia e igiene. In caso di dubbi sulla resistenza al cloro della superficie si consiglia una prova di tenuta in un angolo nascosto.
ISTRUZIONI D’USO. Da usare diluito in acqua, applicare con panni, spugne o mop. Pulizie ordinarie e sporchi medi / leggeri: diluire da 1 a 2%, distribuire sulle superfici, lasciare agire brevemente e risciacquare. Pulizie periodiche per un’azione igienizzante: diluire al 3%, distribuire sulle superfici, lasciare agire 15 min. e risciacquare. Pulizie di fondo e sporchi ostinati: diluire al 5%, lasciare agire 15 min. e risciacquare.
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FRESH CHLOR | PERICOLO. Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari. Molto tossico per gli organismi acquatici. Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono liberarsi gas pericolosi (cloro). Non respirare i fumi / i gas / la nebbia / i vapori. IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle (o fare una doccia). Indossare guanti / indumenti protettivi e proteggere gli occhi / il viso. Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI / un medico. Lavare accuratamente con acqua eventuali parti del corpo venute a contatto con il prodotto dopo l’uso. Contiene: IPOCLORITO DI SODIO.
POLYCHIM SRL | 20092 CINISELLO B.MO (MI) VIA FOGAZZARO 16 | T. +39 02 6601 6908 | info@polychim.it
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POLYCHIM srl Prodotti chimici per pulizie professionali www.polychim.it - info@polychim.it
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DISINFETTANTE PMC CONCENTRATO Itidet propone per il settore Hotellerie Isosan, un detergente concentrato che risponde perfettamente alle esigenze del momento in grado di disinfettare ovunque sia necessario. Possiede un’eccellente proprietà tensioattiva e lunga attività residuale. E’ ideale per sanificare ambienti molto frequentati come camere da letto e bagni e per disinfettare pavimenti, superfici, maniglie, ecc. Può essere inoltre usato come disinfettante nella fase di risciacquo nelle lavanderie e nel lavaggio manuale delle stoviglie. CONCENTRATED PMC DISINFECTANT Isosan by Itidet is a concentrated sanitizer approved by Italian Ministry of Health suitable for surfaces, crockery and laundries. This product meets all the needs and has an excellent surfactant property and a long residual activity. It is ideal for sanitizing high frequented environments such as bedrooms, bathrooms and also suitable for floors, surfaces, furnishings, handles, ect. It can also be used at the laundries as a sanitizer during the rinse process and suitable for crockery hand washing.as well.
www.itidet
MIRA 40 Mira 40 di 4cleanpro, grazie al suo timone snodato permette di accedere sotto i tavoli, mobili, scaffali, ecc. Disponibili diversi tipi di spazzole, rendendo questa macchina molto polivalente. Il sovradimensionamento dei motori garantisce un’efficacia fuori dal comune, ma soprattutto abbiamo reso variabile la velocità di rotazione delle spazzole per garantire la massima efficacia su tutti i tipi di pavimenti.
IGIENIZZANTE PER PULIZIA QUOTIDIANA ChimiClean presenta Skizzo Cloraline Spray, una Special Edition dedicata esclusivamente alla pulizia ed igienizzazione degli ambienti che necessitano di manutenzione giornaliera. É un prodotto igienizzante per la pulizia giornaliera di arredi ed oggetti, detergente pavimenti ultraconcentrato con clorattivo. Skizzo Cloraline deterge a fondo e può essere maneggiato senza rischi in tutti quei contesti in cui è importante operare nella massima sicurezza ed igiene in quanto un ambiente salubre è indispensabile per il benessere di tutti i giorni. SANITIZER FOR DAILY CLEANING ChimiClean presents Skizzo Cloraline Spray, a Special Edition dedicated exclusively to cleaning and hygienising environments that require daily maintenance. It’s an hygienising spray detergent for the daily cleaning of furniture and objects, chlorine based highly-concentrated floor detergent in gel. Skizzo Cloraline cleanses thoroughly and can be handled without risks in all those contexts where it is important to operate in maximum safety and hygiene, as a healthy environment is essential for everyday wellness.
www.chimiclean.it 90
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MIRA 40 MODEL Mira 40 by 4cleanpro, thanks to its articulated handle, it allows access under tables, furniture, shelves, etc. Different types of brushes are available, making this machine very versatile. The oversizing of the motors grants an efficiency out of the ordinary, but above all we have made the rotation speed of the brushes variable to ensure maximum effectiveness on all types of floors.
www.4cleanpro.com
DETERGENTE IGIENIZZANTE AMBIENTALE Oxy Clean di Polychim contiene perossido di idrogeno all’1% in grado di ossidare lo sporco organico presente sulle superfici e svolgere effetto igienizzante e sbiancante delle stesse. Indicato per il trattamento di superfici ed attrezzature in ambienti sanitari, cucine ed industria alimentare, uffici, servizi igienici, mezzi di trasporto… Poco aggressivo sulle superfici e non pericoloso per gli operatori, Oxy Clean è il prodotto ideale per interventi di sanificazione in conformità alla Circolare n. 5443 del 22/02/2020 del Ministero della Salute. Confezione: 12x750ml + 2 spray. ENVIRONMENTAL SANITIZING DETERGENT Oxy Clean by Polychim contains 1% of hydrogen peroxide capable of oxidizing the organic dirt present on the surfaces and carrying out its sanitizing and whitening action. Indicated for cleaning of surfaces and equipment in healthcare environments, kitchens and food industry, offices, toilets, means of transport, etc... Little aggressive on surfaces and not dangerous for operators. Compliant with the circular no. 5443 of 22/02/2020 of the Ministry of Health. Packaging: 12x750ml + 2 sprays.
www.polychim.it
SPAZZATRICE PRATICA E INTELLIGENTE Agile Max108/109 di MP-HT è compatta ed estremamente manovrabile per operazioni di pulizia più veloci e pratiche. Spazzatrice dotata di dispositivi intelligenti che permettono di lavorare in totale tranquillità e sicurezza. Necessita di poca manutenzione e può essere gestita in autonomia anche da operatori non specializzati. Rivoluzionario sistema di raccolta in sacchi a perdere che facilita l’operazione di scarico e salvaguarda gli operatori dal contatto con la polvere. Pulizia efficace anche in condizioni difficili grazie a potenti motori di aspirazione e trazione. Con kit acqua per un controllo totale delle polveri e disinfezione.
DISINFEZIONE NATURALE E A NORMA DI LEGGE Il dispositivo Sancase di Pragma Blue consente di effettuare nei locali fino a 200m2 una nebulizzazione secca utilizzando un disinfettante a base di ipoclorito di sodio ed acido ipocloroso generato mediante processo elettrolitico di una soluzione salina. Inodore, non corrosivo senza alcuna controindicazione per le persone. Il potente compressore è silenziato e abbinato ad un sistema di diffusione che crea microscopiche gocce in grado di saturare l’ambiente rimanendo in sospensione. La nebbia non bagna, non lascia residuo, non danneggia superfici ed oggetti, non deve essere rimossa né arieggiati i locali dopo l’utilizzo. Ecoxteril, distribuito anche con marchio Anosan per le applicazioni professionali, può essere utilizzato per il trattamento dell’aria e, in versione spray, direttamente delle superfici. Il dispositivo Sancase è la scelta ideale per un trattamento in autonomia e in linea con le normative nazionali di riferimento per i prodotti con effetto biocida e virucida come ad esempio: Ministero della Salute Italiano, Agenzia Europea del Farmaco, omologazione Svizzera biocidi, VAH, DIN EN 901.
PRACTICAL AND SMART SWEEPER Agile Max108/109 di MP-HT is a compact and extremely manoeuvrable sweeper for faster and more practical cleaning operations, equipped with intelligent devices that permits it to work in total tranquillity and safety. The revolutionary collection system in standard garbage bags greatly simplifies the emptying of the machine and protects the operator from contact with dirt and dust. Effective cleaning even in difficult conditions thanks to the powerful suction and drive motors. This sweeper features a water kit system for excellent dust control and disinfection.
NATURAL DISINFECTION IN ACCORDANCE WITH THE LAW The Sancase device by Pragma Blue allows to carry out a dry nebulization in rooms up to 200m2 using a disinfectant based on sodium hypochlorite and hypochlorous acid generated by the electrolytic process of a saline solution. Odorless, non-corrosive without any contraindication for the people. The powerful compressor is silenced and combined with a patented diffusion system which creates microscopic drops capable of saturating the environment while remaining in suspension. Sancase fog does not wet, leaves no residue, does not damage surfaces and objects, nor the premises must be removed or aired after use. Ecoxteril, also distributed under the Anosan brand for professional applications, it can be used for air treatment and, in the spray version, directly on surfaces. The Sancase device is the ideal choice for a treatment in autonomy and in line with the national reference regulations for products with biocidal and virucidal effect such as: Italian Ministry of Health, European Medicines Agency, Swiss biocides approval, VAH, DIN EN 901.
www.mp-ht.it
www.pragmablue.com 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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PISTOLA SPRAY PROFESSIONALE E-Spray di Fimap è una pistola spray per distribuire soluzioni igienizzanti sulle superfici. È leggera e molto comoda, alimentata con una batteria al litio che consente di igienizzare liberamente ovunque, senza essere vincolati da un cavo. Con E-Spray l’igienizzazione è facile ed efficace, grazie alla tecnologia elettrostatica. La carica elettrica fa in modo che le particelle del liquido non si depositino solo su una porzione dell’oggetto che si vuole igienizzare, ma, dal momento che sono attratte dalla superficie, si estendano su tutti i lati, anche quelli non esposti, avvolgendolo completamente a 360°. E-SPRAY E-Spray di Fimap is a professional spray gun for spraying sanitizing solutions on surfaces. It is lightweight and very comfortable, powered by a lithium battery that allows you to sanitize comfortably anywhere, without being tied down by a cable. With E-Spray sanitization is easy and effective, thanks to electrostatic technology. The electric charge makes sure that the particles of the liquid do not deposit only on a portion of the object to be sanitized, but, since they are attracted by the surface, they extend on all sides, even those not exposed, providing a 360-degree coverage.
www.fimap.com
LAVASCIUGA SEMPLICE E ROBUSTA Con Vega la qualità di Comac si concentra sull’essenziale: facilità d’uso, robustezza e design funzionale rendono questa gamma di lavasciuga pavimenti perfetta per lavorare nelle condizioni di sporco più difficili, coniugando la tecnologia più avanzata con un design resistente e funzionale. Per ottenere risultati ottimali su qualsiasi pavimento, Vega è disponibile in tre diverse tipologie di basamento: lavante, spazzante e orbitale. Adatta alla pulizia di manutenzione e di fondo di grandi spazi, Vega è un esempio di progettazione dinamica in armonia con la praticità e la rende adatta ad ogni situazione: dagli ambienti del settore industriale o logistico alle strutture sanitarie o della GDO. SIMPLE AND ROBUST SCRUBBER DRYER With Vega, Comac quality focuses on the essential: ease of use, robustness and functional design make this range of scrubbing machines perfect for working in the most difficult dirt conditions, combining the most advanced technology with a resistant and functional design. For best results on any floor, Vega is available in three different types of base: scrubbing, sweeping and orbital. Suitable for maintenance and deep cleaning of large spaces, Vega is an example of design dynamics in harmony with practicality and makes it suitable for any situation: from industrial or logistic environments to healthcare facilities or large-scale distribution.
www.comac.it
SOLUZIONE IGIENICA PER I BAGNI Megamini E-control a marchio Celtex è il nuovo sistema di dispensazione per asciugamani in carta, sinonimo di massima igiene in ogni bagno professionale. Dotato di sensore interno, con funzionamento a batterie e sistema touchless, Megamini E-Control eroga asciugamani in formato foglio a foglio attraverso il passaggio della mano a breve distanza dal sistema, evitando il contatto diretto con la cover. Il doppio alloggio interno ospita contemporaneamente due rotoli: uno completo ed uno quasi esaurito, garantendo continuità di servizio. E-control è l’innovativa soluzione igienica per i bagni professionali, dove pulizia, design e sicurezza sono la prerogativa essenziale per la clientela. HYGIENIC SOLUTION FOR RESTROOMS Megamini E-control is the new dispensing system created by Industrie Celtex, which guarantees a perfect hygiene in every professional restroom. Its internal touchless sensor system, powered by batteries, dispenses paper towel sheets in adjustable sizes and delays without any contact with the cover. Equipped with a double roll accommodation, the system can hold a complete roll and an almost finished roll to reduce excessive waste and provide continuity of service. Megamini E-control: hygiene, safety and design.
www.industrieceltex.com 92
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Telaio in ALLUMINIO con snodo scorrevole e flat mop in microfibra/cotone
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a leggerezza dell’alluminio, la praticità del mop a strappo, l’originalità dello snodo scorrevole, la pulizia della microfibra, tutto in un prodotto. Il telaio in alluminio per mop a strappo è un prodotto ottimo per la pulizia, al quale viene aggiunta la praticità dello snodo centrale scorrevole, ottenendo un’attrezzatura ancora più versatile, che consente l’uso del telaio attraverso qualsiasi passaggio difficile, mobile od ostacolo. Con un semplice movimento, infatti, lo snodo centrale si sgancia e attraverso i binari si sposta di lato. Il telaio si abbina al flat mop Microfast in microfibra e cotone, il mop con sistema a strappo di Essecinque: la microfibra rimuove lo
sporco e il cotone mantiene il mop umido per più tempo, consentendo di pulire molti più metri di superficie. ■ www.essecinque.net
ALUMINIUM FRAME WITH LOCK SYSTEM AND MICROFIBER/ COTTON FLAT MOP The aluminium lightness, the hook and loop fastening system, the practical frame lock system, the microfiber for safe cleaning, all in one product. The aluminium frame for hook and loop fastening system mops is a great cleaning product, even more with the addition of the practical lock system that allows to use the frame reaching and cleaning any difficult area. Thanks to an easy movement the central block is released and moves to the side. The frame suits the microfiber and cotton Microfast flat mop, the hook and loop fastening system mop by Essecinque: microfiber removes dirt and cotton keeps the wet mop for a long time, ensuring to clean many more meters of surface.
Ricerca di nuovi prodotti Research and development of new products
Personalizzazione del prodotto Product customization
Partnership internazionali International partnerships
Passion for cleaning. Essecinque offre tutti gli articoli per la pulizia in cotone e nelle altre fibre tessili, assieme alle attrezzature correlate. Essecinque offers all the articles of cotton and other textile fibers with the related equipment. www.essecinque.net
V
vetrina
GEL LAVAMANI IGIENIZZANTE Hygi Gel di Arco Chimica, a base di alcol 65-75%, consente di lavare le mani senza la necessità di risciacquarle. É facile e veloce da applicare ed agisce in pochi secondi, pratico in ogni situazione in cui si desidera igienizzare e lavare le mani quando non si dispone di acqua e sapone. In ottica di rispondere ai requisiti dettati dalle normative vigenti in termini di prevenzione da Covid-19, si comunica che il prodotto ha ottenuto le seguenti certificazioni: UNI EN 1040, 13727, 13624, 1275, 1499, 1500, 1650, 1276. Hygi Gel è disponibile in più formati di vendita: bustina monouso da 1ml – 100ml - 500ml – 1000ml e tanica da 5kg. SANITIZING HAND WASHING GEL Hygi Gel by Arco Chimica is a sanitizing hand washing gel, based on 65-75% alcohol, which allows you to wash your hands without the need to rinse them. It is quick and easy to apply and works in seconds. It is practical in any situation where you want to sanitize and wash your hands when you don’t have soap and water. In order to respond to the requirements dictated by the regulations in force in terms of prevention from Covid-19, the product has obtained the following certifications: UNI EN 1040, 13727, 13624, 1275, 1499, 1500, 1650, 1276. Hygi Gel is available in several sales formats: 1ml - 100ml 500ml - 1000ml disposable sachet and 5kg tank.
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C arriera & L avoro
L’IMPRENDITIVITÀ non è un dono Come diventare imprenditori di sé stessi, innovatori e lavoratori soddisfatti Francesca Scelsi
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on il termine “imprenditorialità” si intende: l’insieme di competenze e qualità necessarie a creare e a condurre un’impresa; con “imprenditività”, invece, si fa riferimento in senso più ampio al sapere agire con spirito d’iniziativa e competenze imprenditoriali per vincere le sfide che i propri progetti di sviluppo – professionali e personali – presentano. (Morselli 2016). In un certo senso, gli ambiti semantici dei due concetti si toccano, si compenetrano, ma sono differenti: l’imprenditorialità è un concetto che afferisce maggiormente al mondo del lavoro, l’imprenditività, invece, al mondo della formazione e dello sviluppo personale.
Imprenditorialità vs Imprenditività
Se pensate all’imprenditorialità quali sono le parole chiave che vi vengono in mente? Ho provato a fare un breve sondaggio sulla mia rete e più o meno tutti hanno detto spirito, affari, capacità, gestione di risorse e competenze, perseguire obiettivi economici, business. Quando ho chiesto la stessa cosa per il termine imprenditività, le risposte sono state decisamente più disomogenee.
Imprenditività: imprenditori di sé stessi
Essere imprenditivi non è qualcosa di meno dell’avere uno spirito imprenditoriale, è una caratteristica personale che invece ricomprende diversi aspetti dell’Io, 96
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non solo ciò che afferisce al mondo del lavoro. Essere imprenditivi riguarda la capacità di mettersi in gioco, avere una visione, progettare. Da una persona imprenditiva mi aspetto sicuramente la capacità di: 1. porsi domande anziché attendere risposte; 2. affrontare situazioni e problemi con coraggio e proattività; 3. avere fiducia nelle proprie idee e impegnarsi nel tradurle in progetti d’azione. Tutto questo si traduce in skill quali autonomia, creatività, problem solving, trasversalità di competenze e organizzazione. Skill che sono fondamentali nel mondo del lavoro di oggi, per affermarsi non solo come imprenditori ma anche come imprenditori di sé stessi. Questa forse è la differenza ultima fra i due termini: imprenditorialità significa imprendere, dare inizio a un’attività. Imprenditività è la caratteristica di colui che fa di sé stesso la “propria opera”, affinché possa perseguire obiettivi che siano di crescita personale e di conseguenza professionali. E se ancora avete qualche dubbio sul fatto che crescita personale = crescita professionale = successo nel mondo del lavoro, continuate a leggere.
Imprenditività e lavoro 4.0
Lo diciamo da tempo che il mondo del lavoro sta cambiando: nuovi trend, nuove certezze o talvolta in-certezze. Il posto fisso non è più il baluardo, le aspettative e i bisogni cambiano e le aziende hanno
“interiorizzato” un modello di sviluppo che si ispira al concetto di Open Innovation. I dipendenti, i collaboratori e in generale i lavoratori, divengono quindi parte integrante del processo innovativo, nella condivisione di informazioni, capacità e del processo decisionale. Le risorse umane divengono quindi parte attiva della crescita dell’azienda, laddove siano in grado appunto di contribuirvi. Ed è in questo senso che l’imprenditività gioca un ruolo fondamentale per il lavoratore. Il lavoratore imprenditivo è in grado innanzitutto di riconoscere sfide e opportunità e di affrontarle in maniera proattiva, utilizzando uno strumento chiave in termini di innovazione per la risoluzione del problema: la creatività. Creatività significa idee nuove, mai esplorate prima di allora. Idee che sono appunto il cuore dell’innovazione ma che da sole non bastano se il processo innovativo non viene attivato dalla capacità di tradurre quelle idee in azioni, ovvero dall’imprenditività. Creatività – Imprenditività – Innovazione, e come conseguenza responsabilità e soddisfazione professionale.
Lavoratori Imprenditivi: chi sono
Essere imprenditivi non compete più solo all’imprenditore: l’imprenditività è richiesta a tutti nel mondo di oggi e molto apprezzata anche per chi ha un lavoro da “dipendente”. Pensare quindi di sviluppare la propria imprenditività è una scelta vincente in ogni caso. Come abbiamo già avuto modo di dire, i datori di lavoro apprezzano le skill e le competenze di chi affronta il lavoro con atteggiamento proattivo. Queste persone avranno maggiore facilità, più successo e maggiori probabilità di crescere e scegliere una posizione o un ruolo che desiderano. Tuttavia questo tempo ci insegna che l’imprenditività è una risorsa anche e soprattutto in caso di crisi. Il Covid e le conseguenze disastrose, ancora non quantificabili, sulla nostra economia, hanno messo molti lavoratori di fronte alla necessità di tirare fuori nuove risorse, imparare nuove competenze e sperimentare nuovi ruoli. Ed è chiaro che individui maggiormente imprenditivi sono in grado di uscire da queste situazioni con più facilità e maggiore probabilità di successo.
Come diventare imprenditivi?
L’imprenditività non è un dono: c’è sicuramente una predisposizione che non saprei dire da cosa dipenda, se è innata o se comunque viene stimolata precocemente dalle esperienze di vita. Sono però certa che l’imprenditività si possa sviluppare. Un ruolo importante è quello dei datori di lavoro che possono effettivamente fare la differenza nel creare ambienti stimolanti e sereni dove sperimentare e crescere. Ma noi stessi abbiamo un ruolo importante nel divenire imprenditori di noi stessi. Come? Provo
a darvi qualche suggerimento da quella che è la mia esperienza ormai decennale nel mondo delle risorse umane: ■■ Formazione: la formazione è fondamentale, leggere libri, seguire seminari o webinar (in questo periodo si trovano molte risorse on line gratuite o a prezzi più che abbordabili), approfondire. Nell’era dell’informazione facile, non sapere è una scelta. A mio parere perdente. ■■ Interessi: alimentate le vostre passioni. Che sia un blog di viaggio, che siano le lezioni di canto o il brevetto da istruttore di apnea, fatelo. Cosa ha a che vedere con il lavoro? Semplice, siamo risorse e tutte le nostre esperienze e competenze concorrono a fare di noi delle persone in grado di sviluppare soluzioni nuove, fare interconnessioni, creare ibridazioni. ■■ C’è chi chiama questo processo crossfertilization, chi dice che le persone che sviluppano interessi in diversi settori – semplificando – siano multipotentialite. Di fatto avere interessi vi renderà quantomeno persone più ricche e felici. Tutto il resto è un risultato cui non è necessario dare un nome. ■■ Connessioni: che siano digitali o fisiche il networking è una grande risorsa di conoscenza, spunti e opportunità. Le persone sono delle risorse per un’azienda ma anche per le altre persone. Troppo spesso nella nostra cultura è stata portata avanti l’immagine di un intellettuale solitario, al suo scrittoio, come se per aver successo l’unica strada da percorrere sia lo studio pedissequo, “matto e disperatissimo”. Certo la formazione è importante – vedi punto 1 – ma le relazioni rimangono uno strumento fondamentale di crescita. Non sottovalutatele!
PROFESSIONE
Francesca Scelsi è consulente di carriera, Professional Counselor e Formatrice in ambito soft skills. Fonda il brand Jobscouting.it (www.jobscouting.it) e lavora come esperta di tecniche per la ricerca del lavoro, fornendo servizi a privati, enti e aziende sulle tematiche di comunicazione, orientamento e cambiamento professionale.
■■ F are la differenza: questo punto non saprei come chiamarlo se non “fate la differenza”. Significa porsi nell’ottica di risolutori di problemi, significa non pensare al lavoro come al tempo che dedichiamo durante la giornata ma come valore che forniamo ai nostri clienti. Ragionare in ottica imprenditiva significa essere proattivi, proporre soluzioni nuove, lanciare idee. Questo sarà enormemente apprezzato dal mercato del lavoro. E infine un ultimo consiglio. Non abbiate paura di sbagliare. L’errore è un elemento fondamentale di qualsiasi processo di crescita. L’apprendimento attraverso prove ed errori è un processo fondamentale e fra i più efficaci. (If failure is not an option, neither is success. Seth Godin) ■
ENTREPRENEURSHIP IS NOT A GIFT Entrepreneurship is the characteristic of someone who makes himself his “work”, so that he can pursue objectives that are personal and consequently professional growth. The entrepreneur is able first of all to recognize challenges and opportunities and to face them proactively, using a key tool in terms of innovation to solve the problem: creativity. Creativity means new ideas, never explored before. Ideas that are precisely the heart of innovation but which alone are not enough if the innovative process is not activated by the ability to translate those ideas into actions, or rather by entrepreneurship. Creativity
- Entrepreneurship - Innovation, and as a consequence responsibility and professional satisfaction. Therefore, thinking about developing one’s own entrepreneurship is a winning choice and a resource even and above all in the event of a crisis.Covid and the disastrous consequences, still not quantifiable, on our economy, have put many workers in front of the need to find new resources, learn new skills and experiment with new roles. And it is clear that more entrepreneurial individuals are able to get out of these situations more easily and more likely to succeed. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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M ar k eting
Vi siete mai chiesti se l’esperienza serva veramente? E soprattutto, cosa significa realmente avere esperienza? Fabrizio Pirovano
Marco Monti
L’esperienza NON BASTA!
I
n questo momento particolare, in cui l’efficienza deve essere portata ai massimi livelli per fare fronte alle sfide di un periodo senza precedenti, ogni punto di forza delle persone che compongono l’azienda va valorizzato e utilizzato a fondo. È così che, durante la nostra attività di formazione e consulenza presso le aziende, ci capita spesso che le persone ci dicano “Ho anni di esperienza”. L’esperienza rappresenta un punto di forza? Per chi lo dice a petto gonfio probabilmente significa saperne una più del diavolo, ma provate a pensare a qualcuno che faccia un lavoro nello stesso pessimo modo per tanti anni (ne conoscete certamente uno anche voi). Lo indichereste come un esempio da seguire? Eppure ha tanti anni di esperienza... Non è l’esperienza quella che ci serve, ma l’esperienza giusta Forse conoscete già la teoria delle 10.000 ore, in cui si sostiene che per diventare davvero bravi in qualcosa servano almeno 10.000 ore di applicazione. Parole sacrosante. Ciò, però, non significa che basti fare qualcosa per 10.000 ore per diventare bravi. Bastano 10.000 98
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ore di tennis per diventare Roger Federer? Se così fosse, due delle quattro mani che stanno scrivendo questo testo non sarebbero qui, ma impugnerebbero una racchetta sull’erba di Wimbledon (le altre due sarebbero sugli spalti a impugnare un gelato e ad applaudire. A volte facendo anche le due cose contemporaneamente). Non è l’esperienza quella che ci serve, ma l’esperienza giusta. Per dimostrarlo, alla City University of New York hanno fatto una ricerca. Vi immaginiate qualche studio sui massimi sistemi? Non proprio. Il professor Cleary e il suo collega Zimmerman, un bel giorno si sono detti “Andiamo a fare due tiri a canestro?”. Una volta in campo, anche a due tipi rigorosi come loro è saltato agli occhi che per occupare il tempo di un’ora buca, tra il basket e l’aula professori non c’è gara. La loro idea fu geniale: giustificare una permanenza prolungata sul playground con la scusa di raccogliere qualche dato. Pensarono di provare a scoprire le differenze nel modo di allenarsi tra i giocatori più bravi nei tiri liberi e quelli meno bravi, o almeno questo era quello che dicevano quando la gente li
vedeva rientrare sudati come bestie: «È per una ricerca» dichiaravano con la faccia seria. Non sappiamo se sia davvero andata così e nonostante non abbia cambiato il destino dell’umanità, la loro ricerca ha fatto comunque emergere due cose interessanti: 1. I giocatori migliori avevano obiettivi specifici nel modo di procedere prima di tentare un tiro libero durante l’allenamento. Per esempio: “Voglio piegare di più le ginocchia”. I peggiori si proponevano solo di “fare canestro”. 2. Quando sbagliavano un tiro, i giocatori migliori attribuivano l’errore a problemi tecnici specifici, come “Non ho piegato le ginocchia”. Ciò permetteva loro di fissare obiettivi di miglioramento per il tiro seguente. I giocatori più scadenti, invece, tendevano ad attribuire il mancato canestro a fattori non specifici, come “Oggi non sono in forma”, il che non forniva loro alcun elemento per migliorare il tentativo seguente. Non è l’esperienza quella che ci serve, ma l’esperienza giusta.
A metterla così pare facile, eppure sapete qual è il vero problema? È che per fare l’esperienza giusta, spesso bisogna utilizzare uno schema di comportamento nuovo, fatto che implica di uscire dalla propria zona di comfort. Viceversa, se farete sempre le stesse cose, vivrete nella comodità della vostra zona di comfort, ma arriverete a un certo livello e non riuscirete più a progredire. È un pensiero che è stato attribuito ad Einstein, ma non importa scomodare tanta sapienza per arrivarci. È vero anche che, quando parliamo di schemi di comportamento, molti ci rispondono che a loro piace essere creativi ed esprimere la loro personalità. Lo pensate anche voi? Vi parliamo di salto in alto e fateci sapere se cambierete idea. Siamo a Città del Messico e corre l’anno 1968. Si disputano i Giochi Olimpici. Si presenta in pedana tale Dick Fosbury, anni 21. Fosbury aveva ideato uno schema tecnico nuovo - il salto ventrale - completamente diverso da quello adottato fino a quel momento. Il giovane atleta lo aveva già sperimentato e reso noto vincendo il campionato nazionale di college e i trials di qualificazione per i Giochi Olimpici. Nonostante ciò, molti suoi avversari più «esperti» snobbarono la novità introdotta dal giovane. Risultato: Fosbury superò l’asta a 2 metri e 24 e vinse l’oro olimpico. Gli altri, orgogliosi del loro ventrale, se ne andarono con la coda fra le gambe. Scegliete voi chi, a Città del Messico nel ’68, sia stato il più creativo e abbia espresso al meglio la sua personalità, pur applicando uno schema. Piccolo suggerimento: tutti i saltatori del mondo oggi adottano una tecnica che si chiama “salto alla Fosbury”. Parlando di schemi di comportamento, se vorrete adottare comportamenti più effi-
cienti, dovrete inevitabilmente allenarvi come i migliori giocatori di basket della City University of New York e imparare (o almeno esplorare) schemi diversi come Dick Fosbury. Vi piace l’improvvisazione? Pensate a un musicista che improvvisa. È uno che non conosce la musica? Il migliore improvvisatore del mondo è colui che, grazie all’esperienza, conosce perfettamente tutti gli accordi (fuori di metafora, gli schemi comportamentali) e che, in base al momento, adotta quello più efficace. Non è chi procede senza uno schema preciso o, ancora peggio, sempre nello stesso modo. L’esperienza è utile solo se finalizzata a trovare lo schema di comportamento migliore per il caso specifico e il salto ventrale funziona bene fino a quando qualcuno non vi mostrerà il salto alla Fosbury. In questo momento specifico, in una situazione in cui ognuno di noi si trova di fronte a sfide completamente nuove, l’esperienza che ci portiamo dietro dal passato e da quello che abbiamo sempre
fatto può garantirci il comportamento più efficace? Questo è il quesito. Di fronte a una situazione completamente nuova, l’esperienza che ci proviene dal passato va messa in discussione e vanno esplorati comportamenti nuovi. Solo allora sapremo realmente quale sia quello in grado per fornirci le soluzioni migliori rispetto al momento epocale che stiamo vivendo. L’esperienza non basta. A maggior ragione oggi, non è l’esperienza quella che ci serve, ma l’esperienza giusta. Piccola nota di colore. Parlando di esperienza, abbiamo visto un tizio, tanto tempo fa, intento a scrivere una lettera di presentazione a un cliente. Aveva appena visto una lettera di un collega che iniziava con “Dopo anni di esperienza…” e un’altra di un altro collega che partiva con “Dopo un’esperienza triennale…”. Quel tizio decise di prendere il meglio da entrambe e iniziò la sua con un orgoglioso: “Dopo anni di esperienza triennale…”. Esperti di tutto il mondo, scansatevi. ■
EXPERIENCE ISN’T ENOUGH! Have you ever wondered if experience is really useful? And above all, what does it really mean to have experience? In this delicate moment, in which efficiency must be brought to the highest levels to meet the challenges of an unprecedented period, every strength of the people who make up the company must be fully exploited and used. Can the experience we carry with us from the past and what we have always done guarantee us the most effective behavior? That’s the question. Facing a completely new situation, the experience that comes from the past must be questioned and new behaviors explored. Only then we will really know which one is able to provide us with the best
solutions with respect to the epochal moment we are experiencing. Experience is not enough. All the more reason today, it is not experience that we need, but the right experience. And to get the experience right, you often have to use a new behavior pattern, which involves getting out of your comfort zone. Conversely, if you always do the same things, you will live in the peace of your comfort zone, but you will reach a certain level and will not be able to progress anymore. It is a thought that has been attributed to Einstein, but it does not matter to take up a lot of wisdom to get there. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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LINEA GUIDA Percorso di Formazione
L’azienda nell’azienda
Volume
I
LA CULTURA DEL PULITO • • • • • • • •
Motivazioni e presentazione La riunione Cristallizzazione e sviluppo, la tensione creativa Le culture operative Le fasi contrattuali La qualità La dorsale dell’appalto Formare il formatore
Volume
II
L’ANALISI • • • • • • • •
Il sopralluogo La ricognizione ambientale Rilievi metrici e numerici Sporco e rivestimenti Mappa delle criticità I veicoli della trasmissione L’analisi dei tempi Visibilità del piano delle frequenze e delle operazioni • Fornitore e forniture
Volume
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L’AZIONE • • • • • • • • •
Operazioni preventive La qualità della prestazione Operazioni della linea d’uso Operazioni della linea luce Operazioni della linea ombra Operare in sicurezza Set operativo Attrezzi, macchine Le risorse umane
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I
l percorso della Linea Guida si sviluppa su tre volumi. Il primo, La Cultura del pulito, evidenzia come gli aspetti culturali analizzati in profondità forniscano gli spunti per potenziare l’attività dei servizi, creare nuove opportunità lavorative sia per le imprese sia per le aziende. Apre nuove prospettive per il lavoro, creando o valorizzando le figure intermedie, come i capi servizio, le governanti, i portatori d’interessi, inserendole a pieno titolo non solo nell’attività specifica, ma quali portatori della cultura dell’ospitalità, la cultura del pulito e la sicurezza, la cultura della professione nel tessuto socio economico e nel contesto urbano. In questo numero tratteremo il tema delle criticità che possono incontrare gli operatori e dell’importanza di una corretta prassi igienica. Ogni tipo di movimento genera una situazione a rischio che può coinvolgere sia l’operatore che le superfici oggetto del trattamento. Occorre perciò acquisire tutte le informazioni circa i possibili rischi provenienti dall’ambiente di lavoro, unitamente a quelli derivanti dall’intervento da eseguire. L’attuale situazione sanitaria fa poi emergere la centralità del tema della pulizia dell’ambiente di lavoro e del mezzo di trasporto e ancora la necessità di attivare una politica che porti alla cultura della prevenzione.
Mauro Martini, l’autore
SECONDO VOLUME
Quinto Capitolo Mappa delle criticità 2.5.1 Individuazione punti critici 2.5.2 Rilevazione dei punti critici 2.5.3 Classificazione dei punti critici 2.5.1 INDIVIDUAZIONE PUNTI CRITICI Ogni tipo di movimento genera una situazione a rischio che può coinvolgere sia l’operatore che le superfici oggetto del trattamento. Occorre perciò acquisire tutte le informazioni circa i possibili rischi provenienti dall’ambiente di lavoro, unitamente a quelli derivanti dall’intervento da eseguire, per poter stabilire a priori quali protezioni e abbigliamento più idoneo debbano essere utilizzati dall’operatore. Il più elementare degli interventi è quello di sgombrare e allontanare
L’analisi
Maison Fresh
2.5.4 Punti critici tecnici 2.5.5 Criticità ambienti
il più possibile arredi e suppellettili dalla superficie da trattare, nel caso ciò non fosse possibile applicare le opportune applicazioni. I punti critici presenti nella gestione del processo di erogazione di un’attività come la pulizia in un ambiente sono numerosi, pertanto la metodologia dell’individuazione deve avvenire in particolare in quel locale dove si prevedono situazioni a rischio per l’igiene, per l’estetica e per la funzionalità di un locale.
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Percorso di Formazione Per meglio inquadrare i punti critici occorre partire da alcuni presupposti: idealmente i locali devono essere organizzati in modo da far progredire l’attività interna a cui sono preposti. Ad esempio nella zona di ingresso, dove la superficie pavimento è sottoposta a un particolare traffico, o nei laboratori, dove le suppellettili e le apparecchiature che vengono impiegate assumono una particolare rilevanza e criticità. Anche gli stessi contenitori dei vari rifiuti assumono una diversa criticità in relazione al contenuto. Per classificare i punti critici occorre perciò identificare tutti gli aspetti riconducibili all’attività che si svolge nel locale, siano essi biologici, fisici, chimici e che potrebbero incidere negativamente sull’igiene, l’estetica e la funzionalità, consentendo così all’attività di pulizia di attivare le contromisure necessarie per minimizzare i possibili effetti negativi. Oltre ai fattori a rischio inerenti i tre punti base, la tipologia dei punti critici che intendiamo prendere in esame comprende quelli di natura complementare: ■■ i fattori economici (risorse tecniche ed economiche disponibili) ■■ i fattori ambientali e strutturali (situazioni di ingombri, posizioni disagevoli degli arredi, agenti atmosferici, posizione nel contesto urbano ecc.) ■■ i fattori umani (professionalità degli operatori, spirito collaborativo degli ospiti e inquilini). La redditività di un appalto è la migliore garanzia della qualità delle pulizie, Infatti con le risorse adeguate si può intervenire migliorando la tecnologia, addestrare il personale e concedere un po’ di tempo a una situazione imprevista. L’aspetto economico in crisi non lascia spazio all’evoluzione, impone difese e modifiche al piano degli interventi che non consentono di effettuare le dovute analisi del limite critico.
2.5.2 RILEVAZIONE DEI PUNTI CRITICI AREA ESTERNA Nell’area esterna è necessario tenere presente che molto spesso si annidano i batteri che favoriscono i funghi della pelle, così come si annidano nelle sdraio, negli asciugamani, nei materassi, nei luoghi umidi.
AREA NOTTE Nell’area notte, la camera da letto presenta i seguenti punti critici: la porzione di pavimento più calpestata, lo scendiletto, per la polvere che si deposita, e soprattutto il letto. Quest’ultimo essendo composto di materiale tessuto (lenzuola, coperte) presenta il suo maggior rischio critico proprio nell’assorbenza, che è la prima caratteristica delle stoffe in genere. 102
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AGGREGAZIONE Salotto, sala da pranzo sono luoghi ove convergono persone di ogni genere, quindi il contatto con le varie superfici è maggiore rispetto ad altri locali. I punti critici sono quindi le parti del pavimento più a contatto con le scarpe, le parti d’uso del tavolo, i braccioli delle poltrone, le sedute delle sedie.
IGIENICA L’area bagno presenta numerosi punti critici anche perché è un ambiente promiscuo ed è veicolo di trasmissione batterica. La pericolosità di alcune superfici è proporzionale alla frequenza della sua utilizzazione (es.: fatto il bagno o la doccia si ripulirà la vasca oppure il vano doccia che non verranno risporcate fino al prossimo utilizzo). Le parti invece che sono a contatto comune hanno fattori di rischio decisamente superiori tra queste ricordiamo la rubinetteria che ognuno tocca, il coperchio del water che ognuno utilizza, lo scovolo del water, il bordo dei bidet. Inoltre in un vano bagno non si possono dimenticare gli odori cattivi emanati spesso da zone nelle quali non viene attuata una pulizia.
DEPOSITO Si tratta di luoghi quali dispense, guardaroba, locali, ove si ripone qualsiasi genere di cose. A seconda della destinazione, quali generi alimentari il principale rischio è rappresentato da formiche o da farfalle, qualora si trattasse di deposito di abiti il rischio potrà derivare dalle tarme.
LAVORAZIONE L’area cucina associa più fattori a rischio legati alla lavorazione degli alimenti. I punti critici sono rappresentati dal piano di lavoro e dal contenitore usato per i rifiuti (pattu-
SECONDO VOLUME L’analisi
miera). Oltre al rischio batterico sempre elevato, la cucina rappresenta un rischio chimico dovuto a particolari residui dei detersivi utilizzati.
SEDENTARIA L’attività sedentaria non presenta particolari punti critici di contatto. Il piano di lavoro o di studio, l’uso di eventuali posacenere, la porzione di pavimento su cui si sosta, la tastiera dei computer che essendo di materiale elettrostatico tende a trattenere la polvere, rappresentano i punti critici.
TRANSITO Rappresenta il primo locale con cui si entra in contatto provenendo dall’esterno; il pavimento accoglierà tutte le scorie presenti sotto le scarpe, le maniglie verranno a contatto con più mani. Inoltre la prima impressione che si ha di un locale in senso estetico è il primo approccio che si ha con esso: quando infatti una stanza di ingresso è ben tenuta sicuramente l’intero ambiente ne guadagna. Lo sbarco ascensore, l’accesso alle scale interne, un pavimento soggetto a una continua sollecitazione determinata dal flusso dei visitatori (servizi sanitari, ambulatori, uffici direzionali).
Maison Fresh
2.5.3 CLASSIFICAZIONE DEI PUNTI CRITICI La classificazione dei punti critici intendi inquadrare le situazioni di criticità che possono incidere negativamente sul profilo tecnico ed economico dell’appalto. spesso la progettazione di un ambiente di lavoro non tiene conto che le strutture fisse, gli impianti, gli arredi devono ogni giorno, o periodicamente, essere puliti in conformità della loro destinazione d’uso. Se consideriamo che la pulizia si ripeterà all’infinito, questa leggerezza progettuale determinerà nel tempo un costo rilevantissimo. Un altro aspetto colpevolmente semplificato è quello relativo agli accessi che non consentono un agevole trasferimento delle attrezzature e dei macchinari, impedendo così una maggiore produttività e qualità del servizio. Infine, la posizione di alcune superfici o di alcuni arredi si rivela talmente complessa da rappresentare un punto critico in grado di ridurre gli standard qualitativi e che comunque fa aumentare i costi di manutenzione. Tra i punti critici tecnici possiamo includere i fattori umani e precisamente la mancanza di formazione e addestramento, in particolare la scarsa predisposizione a questa attività. Occorre quindi educare e sensibilizzare gli operatori sul delicato compito che in realtà li attende.
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Percorso di Formazione ANALISI DEI PUNTI CRITICI IGIENICI Qualsiasi fattore o condizione che può nuocere alla salute dell’inquilino o dell’ospite dell’ambiente può definirsi critico di natura igienica. Per esempio: ■■ presenza di microrganismi patogeni ■■ presenza di infestanti (insetti, roditori) ■■ presenza o comparsa di contaminanti chimici Più In generale si può dire per quanto sopra riportato che in quel locale e su quelle superfici o sugli oggetti esiste una contaminazione di natura biologica o chimica determinata da contatti promiscui, da residui di lavorazioni e via dicendo. La presenza di sostanze contaminate avviene attraverso diversi veicoli di trasmissione per cui occorre ampliare la valutazione su elementi quali il calore, la condensa ecc. I contaminanti possono essere determinati dalle attività interne o dalle stesse condizioni igieniche degli operatori. Il processo di analisi per definire i punti critici e stabilirne una classifica ci deve consentire di raggiungere tre obiettivi che è utile evidenziare: ■■ identificazione dei pericoli ■■ acquisizione di conoscenze che permettono di classificare il locale: alto rischio, medio rischio, basso rischio ■■ individuazione delle misure preventive atte a ridurre la provenienza dei fattori aggressivi.
ANALISI DEI PUNTI CRITICI ESTETICI I danni di natura estetica coinvolgono due aspetti dell’ambiente di cui ci occupiamo. Il primo riguarda lo stato d’uso naturale delle superfici durante il trattamento di pulizia: per ovviare a questo inconveniente si procede mediante l’uso di protezioni per mantenere la superficie nel miglior stato di conservazione. Il secondo riguarda il cattivo stato delle superfici e degli oggetti dovuto a una mancata o inadeguata pulizia e mantenimento che trasmette un’immagine negativa dell’azienda.
ANALISI DEGLI ASPETTI FUNZIONALI Un aspetto colpevolmente trascurato dell’attività di pulizia che si esercita in un ambiente è quello funzionale inteso come articolazione su tre punti fondamentali: il primo consiste nel rendere agibile e utilizzabile il locale, le strutture, gli apparecchi nel momento in cui devono essere utilizzati, il secondo aspetto è quello che riguarda l’ordine del locale e la sua presentazione (vedi camera d’albergo), il terzo infine si occuperà dell’aspetto funzionale delle apparecchiature. 104
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2.5.4 PUNTI CRITICI TECNICI La mappa dei punti critici fornirà una visione globale della complessità e indicazioni per valutazioni di tipo tecnico ed economico. È opportuno ricordare che la definizione e la classificazione delle criticità di un locale si basano prevalentemente sull’estensione dei punti critici riscontrati nel locale. Spesso la progettazione di un ambiente di lavoro non tiene conto che le strutture fisse, gli impianti, gli arredi devono ogni giorno o periodicamente essere puliti in conformità della loro destinazione d’uso. Soluzioni di natura estetica si trasformano così in punti critici in quanto, per esempio, l’accoppiamento di materiali diversi, di cui uno è incompatibile col prodotto utilizzato per pulire, determinano un aggravamento dei costi. Se consideriamo che la pulizia si ripeterà all’infinito, questa e leggerezza e progettuale determinerà nel tempo un costo rilevantissimo. Ricordiamo poi l’aspetto relativo agli accessi che non consentono un agevole trasferimento delle attrezzature e dei macchinari, la posizione di alcune superfici o di alcuni arredi complessa e la mancanza di formazione e addestramento del personale. Ai punti critici tradizionali si possono aggiungere situazioni critiche che a loro volta possono aumentare il coefficiente di difficoltà dell’appalto e pesare sul profilo tecnico ed economico. Alcuni esempi: certi locali per l’incessante attività d’uso non consentono interventi che presuppongono un periodo di stasi, per consentire una perfetta asciugatura delle superfici o la perfetta aderenza di un film protettivo, ciò può determi-
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nare un calo di qualità evidente rispetto agli altri locali per cui occorre applicare dei correttivi per minimizzare l’impatto negativo. Per ovviare a questa situazione critica portiamo un esempio: un corridoio di accesso imporrà l’esecuzione di un trattamento prima su una parte precedentemente isolata per impedire il passaggio, dopodiché si completerà il trattamento nella fase successiva. Seppur di minore criticità il locale occupato dall’inquilino nell’orario previsto per le pulizie comporta problemi per quanto riguarda l’esecuzione immediata sia per la presenza della persona sia per un programma futuro che procrastini l’intervento in attesa della completa disponibilità del locale. Punti critici e situazioni critiche sono inevitabili per ogni impresa che dovrà contrapporsi prediligendo all’inizio l’intervento di prevenzione per ridurre il tasso di criticità e in un secondo tempo studiare tecniche di intervento e scegliere un set operativo che consenta comunque il miglior risultato possibile.
2.5.5 CRITICITÀ AMBIENTI La prima valutazione dei punti critici o meglio delle criticità parte dal settore merceologico a cui appartiene l’ambiente di lavoro. Infatti, elementi come il movimento, la tipologia dei prodotti e la destinazione e intensità d’uso delle aree, consentono di riconoscere a priori i fattori aggressivi con i quali l’impresa dovrà confrontarsi.
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GRANDE DISTRIBUZIONE (IPERMERCATI - SUPERMERCATI) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI:
FINALIZZATA ALLA VENDITA DI PRODOTTI DI OGNI GENERE LOCALI DI GRANDE DIMENSIONE ALTA INTENSITÀ D’USO ESTETICHE FUNZIONALI IGIENICHE
AREE URBANE (PIAZZE - STRADE - PARCHI - GIARDINI) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI
TRANSITO - SOSTA/ PER AUTOMEZZI E PEDONI GRANDI DIMENSIONI RIFIUTI AGENTI ATMOSFERICI FUNZIONALI ESTETICHE IGIENICHE
INDUSTRIA ALIMENTARE E RISTORAZIONE (LABORATORI - MENSE) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI
PRODUZIONE ALIMENTI CONFEZIONATI O PRONTI ALL’USO SUPERFICI DISARTICOLATE RESIDUI E RIFIUTI IN GRANDE QUANTITÀ IGIENICHE FUNZIONALI ESTETICHE
TRASPORTO PUBBLICO (AUTOBUS - TRENI - AEREI) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI:
FINALIZZATA AL TRASPORTO E AL TRANSITO DI PERSONE ALTA INTENSITÀ D’USO CONTATTI E PROMISCUITÀ IGIENICHE FUNZIONALI ESTETICHE
TURISMO - CONVIVENZE (COLLEGI - RESIDENCE - ALBERGHI) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI:
OSPITALITÀ A VARI LIVELLI DI COMFORT DIVERSIFICAZIONE AREE NOTTE E AMPI SPAZI COMUNI RESIDUI DOVUTI ALLA CONCENTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ FISIOLOGICHE IN SPAZI LIMITATI IGIENICHE ESTETICHE-FUNZIONALI IN EGUALE MISURA
SCUOLE E CENTRI DI AGGREGAZIONE (CENTRI CONGRESSI) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI:
CONFESSO DI PIÙ PERSONE GRANDI DIMENSIONI AD ALTO COEFFICIENTE DI INGOMBRO RESIDUI E RIFIUTI DETERMINATI DALL’ INTENSITÀ D’USO FUNZIONALI IGIENICHE ESTETICHE
ASSISTENZA SANITARIA (OSPEDALI - CLINICHE - CASE DI RIPOSO) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI:
OSPITALITÀ E CURA DEL CITTADINO VARIETÀ NELLA DESTINAZIONE D’USO DEI LOCALI POSSIBILI MICRORGANISMI PATOGENI DERIVANTI DALLE PATOLOGIE DEI PAZIENTI IGIENICHE FUNZIONALI ESTETICHE
COMMERCIO E AMMINISTRAZIONE (BANCHE - UFFICI) ATTIVITÀ: CARATTERISTICHE: FATTORI AGGRESSIVI: PROIEZIONI:
SEDENTARIA SPAZI LIMITATI AD ALTO COEFFICIENTE DI INGOMBRO CONTATTO D’USO IN PARTICOLARE SE APERTE AL PUBBLICO ESTETICHE FUNZIONALI IGIENICHE 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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Percorso di Formazione
Sesto Capitolo I veicoli della trasmissione 2.6.1 La prevenzione 2.6.2 Invito ad agire 2.6.3 Il trasporto pubblico
2.6.4 L’igiene nel trasporto pubblico 2.6.5 La metropolitana e la nave 2.6.6 Allarmismo o educazione
2.6.1 LA PREVENZIONE
Ciò che avviene all’interno non è altro che un riflesso di tutto ciò che avviene all’esterno, per cui occorre valutare e avere una chiara visione degli ambienti che per le loro caratteristiche procurano i clienti all’ospedale Trattandosi di un ambiente di tipo ospedaliero sorge una domanda spontanea: “Per quale ragione nel progetto per la costruzione di una residenza per anziani o di una clinica o di un ospedale nell’area all’ingresso non siano previste barriere antisporco per eliminare i residui dalle scarpe, l’aspirazione del pulviscolo dagli abiti o se non altro una serie di lavabi per consentire al visitatore almeno di lavarsi le mani?” Questa provocazione vuole porre l’accento sul fatto che microrganismi tra cui quelli patogeni usano nella maggioranza dei
Trovo superfluo lamentarsi che la spesa sanitaria incide notevolmente sul bilancio dello Stato e conseguentemente sui cittadini se non si provvede ad attivare una politica che porti alla cultura della prevenzione, con un programma mirato ad educare il cittadino per quanto riguarda i comportamenti e le gestualità. L’attività che si contrappone quotidianamente a questi fattori aggressivi è la pulizia dell’ambiente di lavoro o del mezzo di trasporto, a fronte dei pericoli indicati, occorre attivare un’operazione che sia conforme a queste esigenze e in particolare applicare la corretta prassi igienica che deve essere utilizzate in questi casi e a fronte di questi rischi.
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casi come vettore i visitatori dell’ambiente. La differenza, semmai si può sottolineare, dipende dal fatto che la mancata produzione del pulito in ospedale è considerato un fattore più grave di quella di un ufficio. Proviamo invece a considerare che la prevenzione sanitaria deve essere svolta prima fuori dall’ambiente ospedaliero, dove vengono ricoverati per l’ottanta per cento quelli che all’esterno non si sono preoccupati di prevenire la trasmissione di batteri.
2.6.2 INVITO AD AGIRE Il pulviscolo presente in un ospedale, a causa dell’alta concentrazione di patologie di ogni genere, trasporta nell’aria un numero elevatissimo di microrganismi patogeni a cui si sommano quelli che il visitatore trasporta dall’esterno e si viene così a creare una situazione ad alto rischio, con l’aggravante che tutto ciò ricade su soggetti già provati dalla malattia. Non a caso da più parti si sostiene che molte delle complicazioni che insorgono in un paziente nell’ambito ospedaliero, con infezioni o nuove patologie, possono anche dipendere dalla circolazione delle persone che movimentano un pulviscolo infetto che viene respirato dal paziente. Il movimento può essere causato dagli stessi infermieri o dagli addetti alle pulizie, o dagli ausiliari che effettuano il servizio pasti, o dai visitatori, i quali seppur impegnati in un compito solidale, inconsciamente possono provocare dei danni. È in quest’ottica che si intende disegnare un’attività di pulizia diversa da quella tradizionale che segua criteri in grado di non aggravare l’inquinamento atmosferico e delle superfici. Credo sia giunto il momento di mettere da parte i formalismi girando intorno al problema o trovando sempre delle giustificazioni ad ogni cosa, per quanto mi riguarda, avendo dedicato una vita a studiare le tematiche e le problemati-
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che di questo processo operativo non esiterei, avendone le opportunità, non solo ad applicare sanzioni, ma a revocare anche il mandato ad operare. Quanto espresso vuole sottolineare che non esistono giustificazioni a una costante mancanza di pulizia e non si può addurre a giustificazione il fatto di non saper utilizzare prodotti o attrezzi, poiché basta documentarsi attraverso riviste tecniche o in ogni caso rivolgendosi a esperti della materia. È necessario che il tema della pulizia si inserisca negli elementi di conversazione specialmente quando si vuole rilevare la buona o la cattiva conduzione di un’attività. Infatti, parlando ad esempio di un ristorante, è bello poter dire di aver mangiato in un ambiente pulito e gradevole un’ottima cucina; non è solo importante l’abilità del cuoco ma di tutto lo staff compreso quello che si occupa proprio di ripulire e mettere in funzione i locali.
2.6.3 IL TRASPORTO PUBBLICO Il trasporto pubblico ci offre lo spunto per parlare del mezzo di trasporto che usano i batteri, lo sporco, per spostarsi di qua e di là; ci riferiamo naturalmente all’uomo che cammina per vie, strade, entra in locali pubblici, in negozi e contribuisce con le suole delle scarpe, il pulviscolo degli abiti e la funzione che svolge al momento, a generare nuovi microrganismi, provocando la formazione dello sporco Occorre sottolineare che lo sporco altro non è che una sostanza, un qualcosa che non si trova nel punto giusto: la carta che si trova su un tavolo per essere utilizzata è pulita ma dopo il suo utilizzo o sarà archiviata o buttata in un cestino; l’olio nella bottiglia cosa pulita ma se riscontrato sulla superficie non lo è più. L’eccessiva formazione dello sporco è da imputarsi prevalentemente all’uomo e in subordine agli agenti atmosferici, quali il vento, la pioggia o il calore che a loro volta generano pulviscolo e lo trasportano nei vari ambienti. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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Percorso di Formazione Occorre perciò produrre uno sforzo maggiore per sensibilizzare il pubblico cominciando dai passeggeri dei mezzi di trasporto, dagli stessi impiegati per esempio che non rispettano il loro ambiente di lavoro, creando più sporco del necessario o peggio creando dello sporco in considerazione del fatto che un addetto alle pulizie provvederà Inizieremo questo percorso trattando i mezzi di trasporto pubblico (autobus, taxi, treno, metropolitana, nave, aereo) nei quali la promiscuità e l’eterogeneità delle persone che abitualmente li usano è tale da poter facilmente ipotizzare che microrganismi patogeni di ogni genere circolino dalle persone alle cose e viceversa.
2.6.4 L’IGIENE NEL TRASPORTO PUBBLICO IL TAXI Siamo tutti d’accordo sul fatto che il mezzo pubblico deve garantire la sicurezza del passeggero e contemporaneamente fornire un ambiente confortevole e funzionale Prendiamo ad esempio un taxi, una normale autovettura che ogni mezz’ora però trasporta uno o più passeggeri raccolti alle stazioni o nell’ambito cittadino Se riflettiamo un attimo possiamo rilevare i gravi rischi a cui è sottoposto il tassista, che oltre allo smog proveniente dal traffico dei veicoli respira i microrganismi che ogni passeggero mette in circolazione nell’autovettura, oltre all’obbligatorietà del vetro divisorio infrangibile a difesa del conducente nei confronti di un passeggero malintenzionato.
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Rischi per il conducente, ma anche per il passeggero che usando un mezzo pubblico quale è il taxi per muoversi rapidamente nella città può subire una contaminazione batterica attraverso i punti critici dell’abitacolo: il poggiatesta, i braccioli e quant’altro viene a contatto con il passeggero per la scarsa pulizia interna del veicolo.
L’AUTOBUS Mentre viene suggerito di sorreggersi agli appositi sostegni per evitare cadute, paradossalmente gli stessi rappresentano nella mappa dei punti critici i maggiori fattori a rischio per quanto riguarda la trasmissione di possibili microrganismi. A questo proposito, proprio qualche giorno fa sull’autobus notavo una giovane ragazza che si teneva ai sostegni mentre nel contempo portava alla bocca le mani per rosicchiarsi le unghie; il mio pensiero è andato all’enorme fattore a rischio che quel gesto abituale di portare continuamente le mani alla bocca senza prima aver provveduto a lavarle dopo essere stati su mezzo pubblico è sicuramente una carenza sul piano educativo. Un altro aspetto non trascurabile è sicuramente la trasmissione fonetica degli stessi, poiché le persone respirano, parlano, e quindi è importante, oltre al cambio d’aria, che la conversazione non avvenga a pochi centimetri da una bocca all’altra. Quindi, per la legge dei grandi numeri, l’ipotesi che su mezzo di trasporto affollato si possano contrarre malattie non è certo un’ipotesi azzardata o un inutile allarmismo.
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2.6.5 LA METROPOLITANA E LA NAVE I mezzi addetti al trasporto pubblico hanno più o meno le stesse esigenze igieniche estetiche e funzionali tra di loro, tuttavia, esistono alcune sostanziali differenze a causa dell’ambiente nel quale il mezzo si muove.
LA METROPOLITANA Nel caso della metropolitana le aree sotterranee dove transita sono spesso umide e l’aria ristagna nonostante gli impianti di areazione per cui i batteri trovano un pabulum (habitat) più adatto per la riproduzione, rendendo l’area del metrò particolarmente a rischio sotto il profilo igienico. A sostegno di questa asserzione è il fatto che la metropolitana è utilizzata quotidianamente da migliaia di passeggeri di ogni estrazione sociale, provenienti da ogni tipo di ambiente e che quindi trasporta ogni sorta di pulviscolo di tipo industriale o agricolo o comunque proveniente dall’ambiente dove ognuna di queste persone vive o lavora. Il passeggero si trasforma quindi anch’esso in un tramite di microrganismi, che potrebbero essere anche patogeni e cioè portatori di malattie; conseguentemente le scale mobili, gli ascensori, la biglietteria e in particolare le carrozze divengono microorganismi che si fondono formando una miscela estremamente pericolosa.
LA NAVE DA CROCIERA La nave da crociera può definirsi un albergo galleggiante perciò unisce le tematiche alberghiere a quelle del trasporto pubblico, per questo affermo che il passeggero può portare a bordo le sue patologie, trasferirle in un altro paese durante le escursioni turistiche, raccogliere altri microrganismi, che nel tragitto da un porto all’altro possono proliferare, per poi riportarli ben confezionati in patria. Ritorniamo alle tematiche che ci propone una nave passeggeri visitando le cabine, le sale comuni, le cucine, la piscina, i servizi igienici, per molti versi simili a quelli di un albergo in terra ferma, ma inseriti in un contesto generalmente più angusto e dove le operazioni di pulizia si svolgono in condizioni più disagiate. In questo contesto non si possono ignorare problemi quali le possibili infestazioni da topi, blatte, pulci, cimici o quant’altro può rappresentare un fattore a rischio per il passeggero.
2.6.6 ALLARMISMO O EDUCAZIONE E allora per quale oscura ragione non si indica al passeggero quali possono essere gli eventuali rischi igienici indicando quali sono i punti critici e fornendo dei gadget da utilizzare come strumenti di prevenzione?
Allarmismo? No se si tratta di trasporto pubblico, dove all’interno dei vari mezzi si concentrano e si trasferiscono i comportamenti abituali e dove si possono determinare ogni possibile situazione a carattere igienico. Se ancora qualcuno sostiene che questi temi sono marginali e non interessano l’uomo della strada, farà bene a seguire l’andamento dell’epidemia di polmonite atipica che sta interessando un po’ tutto il mondo. Questi avvenimenti catastrofici non sono frutto di una casualità incontrollabile, ma l’espressione che la negatività irrisolta e compressa nel momento della sua emersione può assumere toni drammatici. Non sarà più conveniente procedere ad una maggiore informazione del cittadino su come comportarsi sotto il profilo igienico non solo nei casi d’emergenza, ma nella quotidianità? Non sarà giunto il momento di insegnare, imporre, pretendere che la pulizia quotidiana degli ambienti sia eseguita applicando la corretta prassi igienica? Non sarà il caso di accentuare giornalmente il livello di attenzione specialmente nel settore del trasporto pubblico considerandolo vettore non solo di passeggeri ma anche di batteri? È una personale utopia pensare di costruire il più rapidamente possibile una più fattiva attività di prevenzione innestando nel tessuto sociale elementi in grado di promuovere, divulgare questa forma di cultura? 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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AZIENDE
STANDARD igienici più alti con TORK
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ovid-19 ha sicuramente cambiato la sensibilità e l’attenzione di tutti in materia di pulizia e di igiene. E Tork sa bene che il modo in cui i clienti in qualsiasi settore - dalla Sanità al mondo del Lavoro, dal Retail all’Ospitalità - si prendono cura e attrezzano le loro strutture, giocherà un ruolo centrale nell’aiutare il Paese a riprendersi e a far sentire le persone al sicuro. «Migliorare la pulizia degli ambienti e promuovere l’igiene delle mani sono i temi che stanno da sempre alla base della nostra attività e oggi si dimostrano fondamentali per contenere le contaminazioni e ridurre al minimo la diffusione della pandemia. Lavarsi e asciugarsi le mani nel modo corretto rimane uno degli interventi sanitari più efficaci e meno costosi per prevenire malattie infettive. Il settore sta affrontando molte nuove sfide e siamo felici di poter partecipare a elevare gli standard igienico-sanitari e assicurarci che le persone possano sentirsi al sicuro», afferma Riccardo Trionfera, Direttore Commerciale Professional Hygiene Italia. Come assicurare i nuovi standard di igiene, è un hub di risorse che le aziende possono utilizzare mentre sviluppano un piano di riapertura e aggiornano le procedure di igiene. Dal sito www.tork.
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ATOM.3: solidità e qualità
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ATOM.3 è la nuovissima versione di uno dei best seller RCM, la spazzatrice ATOM. Riprogettata mantenendo le caratteristiche di solidità e qualità che la contraddistinguono, ma con miglioramenti nell’ergonomia, nell’affidabilità, nella semplicità di manutenzione, un design più moderno e funzionale. ATOM.3 è una macchina dalle alte prestazioni, adatto alla pulizia rapida di aree media interne.
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MANUTENZIONE
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• Reliability. Side bumpers that protect the machine, side brushes fall, thermal restartable. • Better performance with the rear load that makes the machine more efficient but also safer thanks to better visibility, with the Energy Saver system that allows to increase the range of the sweeper, with a drawer capacity and a large filtering surface larger than other machines in the same market segment.
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AT T R E Z Z AT U R E
L’efficacia dei depuratori d’aria VORTICE contro il Covid-19
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n ambiente di lavoro salubre e confortevole rappresenta un valore aggiunto per ogni tipo di attività: da un lato permette a chi ci lavora di farlo con maggiore tranquillità e dall’altro aiuta a preservare la salute di tutti coloro che lo frequentano. Una delle problematiche di maggiore attualità è quella della qualità dell’aria che si respira negli ambienti chiusi, soprattutto dove flusso di gente in entrata e in uscita è continuo. Bar, ristoranti, negozi, studi medici, aule scolastiche, palestre, sale riunioni, uffici, magazzini e officine possono diventare luoghi critici per la diffusione di virus e batteri, mettendo a rischio la salute di coloro che vi trascorrono la maggior parte del loro tempo. Preoccuparsi dell’aria che respiriamo negli ambienti chiusi e sviluppare prodotti e soluzioni adatte a preservarne la purezza e la qualità è quello che Vortice fa da oltre 60 anni, nel rispetto di normative e regolamenti. I nuovi depuratori d’aria DEPURO PRO e DEPURO PRO EVO ripuliscono costantemente l’aria da microparticolato, goccioline potenziali vettori di diffusione di virus e batteri. I DEPURO PRO hanno una coppia di pre-filtri che trattengono le
macro impurità dell’aria e una coppia di filtri HEPA H14, capaci di trattenere fino al 99,995% di microparticelle. I DEPURO PRO EVO, con gli stessi filtri ma in combinazione con un dispositivo di fotocatalisi, certificato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano, risultano efficaci contro i virus tra cui il COVID-19. Un pannello comandi segnala la necessità di sostituzione periodica dei filtri. Per entrambe le tipologie di depuratori ci sono 2 modelli: 150 fino a 50 m2 e 300 fino a 100 m2. Non richiedono installazione e sono facilmente trasportabili. ■
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ANNO 29 n. 9 novembre - dicembre 2020 ISSN: 2612-4068
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DISINFESTAZIONE XXVIII Condizioni d’uso dei parassitoidi e/o predatori a cura di Marco Genicco
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ALIMENTI sotto controllo Nel 2019 il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi ha registrato 4000 notifiche di cui 3506 hanno riguardato l’alimentazione umana, 322 l’alimentazione animale e 172 i materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti Cristina Cardinali
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reato nel 1979 all’interno della Comunità europea, il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (RASFF) è un sistema di scambio rapido di informazioni. Le informazioni vengono comunicate e condivise tra gli Stati membri in tempo reale attraverso la piattaforma on line i-RASFF, alla quale accedono tutti i punti di contatto che possono sia attivare che leggere le notifiche caricate nel sistema da altri Paesi. Le notifiche vengono distinte in: ■■ Alert notification (massimo grado di pericolo): “notifiche di Allerta” riguardanti alimenti, mangimi, materiali e oggetti a contatto con gli alimenti che presentano un rischio grave per la salute umana e/o animale. Se il prodotto è in commercio occorre che l’operatore adotti misure immediate quali “ritiro” dal mercato del prodotto oggetto di notifica di Allerta e, in caso di serio rischio, anche il “richiamo” del prodotto già venduto al consumatore attraverso l’esposizione di un cartello nei punti vendita interessati e pubblicazione su internet e sul sito del Ministero della Salute
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Figura 1 - Numero di notifiche trasmesse attraverso il RASFF dal 2000 al 2019
nell’apposita pagina dedicata (http://www.salute.gov.it/ portale/news/p3_2_1_3_5. jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=avvisi&tipo=richiami&dataa=2020/12/31&datada=2016/01/01). ■■ Information notification: le “notifiche di Informazione” riguardanti alimenti, mangimi o materiali e oggetti a contatto con alimenti, per i quali il rischio non è considerato grave oppure il prodotto non è sul mercato al momento della notifica. Per questo tipo di notifiche non occorre adottare misure urgenti. Le notifiche di informazione sono distinte in due tipologie: • Information notification for follow-up, relative a un prodotto che è o potrebbe essere immesso sul mercato in un altro Paese membro; • Information notification for attention, relative a un prodotto che: (i) è presente (sul mercato) solo nel Paese notificante; (ii) non è più sul mercato; (iii) è scaduto.
■■ Border Rejection notification: “notifiche di Respingimento ai confini”, riguardano il respingimento ai confini dei Paesi membri di una partita di alimenti, mangimi o materiali e oggetti destinati a venire a contatto con alimenti (MOCA), non conforme alle norme comunitarie che potrebbe causare un rischio per la salute umana, animale o arrecare danni alla salubrità dell’ambiente. I respingimenti al confine danno inizio ad una serie di controlli rafforzati su partite successive importate dagli Stati membri che sono assimilabili, per origine e matrice, a quelle oggetto di respingimento. Qualunque informazione attinente alla sicurezza dei prodotti alimentari o dei mangimi per animali non venga comunicata in forma di notifica di allerta o informazione, ma sia ritenuta interessante per le autorità di controllo, è trasmessa agli Stati membri come semplice “notizia” (RASFF News).
Notifiche Originali e notifiche di Follow-up
La notifica Originale è la notifica “madre” trasmessa al RASFF quando viene riscontrato un rischio in un prodotto alimentare o mangime presente sul mercato (market notification), o in caso di respingimenti al confine (border rejection), a cui viene attribuita una classificazione composta dall’anno in corso e da una sequenza di quattro numeri assegnati in modo progressivo nel corso dell’anno. A seguito di tale notifica “madre”, i membri della rete possono trasmettere delle notifiche di Follow-up, cioè informazioni su altre partite del prodotto e/o ulteriori informazioni sui rischi, le liste di distribuzione, la tracciabilità del prodotto e/o sulle misure adottate. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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S icurezza
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E
Notifiche Respinte (Rejected): una notifica Originale inviata dagli Stati membri può essere Respinta (Rejected) dalla Commissione europea attraverso il RASFF se non rientra negli scopi legislativi del RASFF o se le informazioni trasmesse sono insufficienti. Notifiche Revocate (Withdrawn): Una notifica Originale trasmessa attraverso il RASFF può essere Revocata (Withdrawn) dalla Commissione europea, in accordo con il Paese notificante, se l’informazione su cui le misure adottate si basano risultano essere infondate o se la trasmissione della notifica è stata effettuata erroneamente, o in seguito a un’analisi di revisione favorevole.
Notifiche trasmesse attraverso il RASFF
Nell’anno 2019 sono state trasmesse, attraverso il RASFF, 4000 notifiche “originali” a fronte di 3622 notifiche del 2018. Come si evidenzia dall’istogramma della Figura 1, negli anni si è assistito ad un progressivo aumento delle notifiche fino al picco riscontrato proprio quest’anno. Inoltre, la Commissione europea, a seguito di ulteriori valutazioni sul rischio da parte dei Paesi membri, ha revocato 60 notifiche che sono state escluse dal sistema e quindi non sono state conteggiate in questa relazione così come le 18 News (12 nel 2018). I dati riportati sono stati estrapolati attraverso il sistema comunitario e si riferiscono al 15/01/2020. (FIGURA 1) Nel 2019 sono pervenute 4000 notifiche di cui 3506 hanno riguardato l’alimentazione umana, 322 l’alimentazione animale e 172 i materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA). VIII
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Tipo di controllo Controlli al confine - Border Control - Consignment Detained
1343
Controlli ufficiali sul mercato
1233
Autocontrollo aziendale
728
Segnalazioni dei consumatori
192
Monitoraggio dei media
173
Controlli al confine - Border Control - Consignment Released
153
Controlli al confine - Border Control - Consignment Under Customs
134
Intossicazioni alimentari
36
Controlli ufficiali in Paesi non membri
8
Totale
4000
Tabella 1 - Tipologie di notifiche trasmesse dal RASFF nel 2019
Hazard Name Metals
Non-Compliance 77
Mycotoxins
52
Pathogenic Micro-Organisms
50
Microbial Contaminants (Other)
39
Food Additives And Flavourings
33
Parasitic Infestation
29
Foreign Bodies
16
Migration
16
Allergens
11
Poor Or Insufficient Controls
11
Adulteration / Fraud
10
Pesticide Residues
8
Biological Contaminants (Other)
5
Labelling Absent/Incomplete/Incorrect
5
Natural Toxins (Other)
5
Residues Of Veterinary Medicinal Products
5
Composition
4
Industrial Contaminants
2
Novel Food
2
Organoleptic Aspects
2
Packaging Defective / Incorrect
2
Tses
2
Environmental Pollutants
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Tabella 2 – Categorie di pericoli oggetto delle notifiche effettuate dall’Italia nel RASFF nell’anno 2019
Tra le notifiche pervenute, le più numerose (1478) si riferiscono ai Respingimenti ai confini (Border Reiection) seguite dalle notifiche di Allerta (Alert Notification) 1145, le restanti riguardano le information notification. Tra le information notification 852 sono state classificate come information for attention e 525 come information for follow up. Dal confronto con l’anno precedente si evince che l’incremento maggiore ha riguardato le notifiche di informazione per attenzione. Le 4000 notifiche generate nel RASFF possono essere anche suddivise nelle diverse tipologie di controllo/segnalazioni (Tabella 1).
Figura 2 – Primi 10 Paesi per numero di notifiche inviate nell’anno 2019
Notifiche trasmesse dai diversi Paesi membri del RASFF
Il Paese membro che ha trasmesso alla Commissione Europea il maggior numero di segnalazioni nell’anno 2019 è la Germania con un totale di 525 notifiche; a seguire Regno Unito con 384 e Olanda con 374 notifiche. L’Italia ha inviato 373 notifiche. Nella Figura 4 vengono riportati i primi 10 Paesi per numero di notifiche nell’anno 2019. (FIGURA 2)
Figura 3 - I primi 10 Paesi di origine degli alimenti/mangimi/MOCA oggetto di notifiche effettuate dall’Italia nell’anno 2019
Notifiche effettuate dall’Italia attraverso il RASFF
L’Italia nell’anno 2019 ha effettuato 373 notifiche. I Paesi di origine degli alimenti/mangimi/ MOCA oggetto del maggior numero di notifiche effettuate dall’Italia sono stati Spagna, Italia (prodotti nazionali destinati all’estero) e Cina. Nella Figura 5 sono riportati i primi di 10 Paesi oggetto di notifiche effettuate dall’Italia nell’anno 2019. (FIGURA 3) La tipologia di prodotti alimentari/mangimi/MOCA più frequentemente oggetto delle notifiche
Figura 4 - Tipologia dei principali prodotti alimentari/mangimi/MOCA notificati dall’Italia anno 2019 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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S icurezza
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E effettuate dall’Italia attraverso il RASFF comprendono prodotti della pesca, frutta secca e semi e i materiali a contatto con gli alimenti e a seguire, quanto riportato nella Figura 4. I pericoli sanitari maggiormente riscontrati nelle notifiche attivate dall’Italia riguardano principalmente metalli pesanti e micotossine, come riportato nella Tabella 3. In alcuni casi negli stessi prodotti si sono riscontrati più tipi di pericoli. (TABELLA 2)
Paesi di origine dei prodotti non conformi
Per quanto riguarda i Paesi di origine dei prodotti che sono stati oggetto delle notifiche trasmesse dal RASFF, i prodotti di origine italiana risultati irregolari sono stati 146 (156 nel 2018). Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è la Cina (376), seguito da Turchia (336) e Polonia (300).
Figura 5 - Notifiche RASFF riguardanti i prodotti di origine italiana - anno 2019
Notifiche RASFF riguardanti i prodotti di origine italiana
Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana, il maggior numero di notifiche ha riguardato i molluschi bivalvi (25), carne (escluso il pollame) (24) e cereali e derivati (20). I dettagli sono riportati nella Figura 5. Il maggior numero di irregolarità è dovuto a contaminazioni microbiologiche (57), corpi estranei (20) e allergeni non dichiarati in etichetta (18), come riportato in Figura 9. Tra i contaminanti microbiologici, il maggior numero di notifiche ha riguardato Escherichia coli, Listeria monocytogenes e Salmonelle. (Fonte: Ministero della Salute) (FIGURA 6) X
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Figura 6 - Categorie di pericoli riguardanti prodotti di origine Italia anno 2019
D i s i n f e t ta n t i
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edusa ha recentemente introdotto nel settore del cleaning professionale una nuova linea di prodotti disinfettanti (PMC) e dispositivi medici, denominata GioMed. Due prodotti risultano particolarmente interessanti per la disinfezione in ambito alimentare: Ster-X 2000 Liquido (Cloro attivo 2.7%), PMC nr. 18511, e Ster-X Compresse (Cloro disponibile AVCl2 = 54,45% p/p), PMC nr. 18403.
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P ac k aging
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Imballaggi alimentari e SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Le direttive europee volte a limitare la produzione di oggetti in plastica monouso stanno incentivando il comparto del packaging a sperimentare nuove soluzioni Serena Pironi
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oloro che producono e distribuiscono materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA) negli ultimi anni sono al centro di cambiamenti gestionali notevoli, in quanto devono “pensare” come un addetto del settore alimentare e considerare questi materiali come una sorta di ingrediente. Ma non dimentichiamo che molte organizzazioni di questo comparto sono di fatto aziende metalmeccaniche, spesso di piccole dimensioni e che non producono solo MOCA. Innanzitutto ricordiamo cosa sono i MOCA: sono gli oggetti che possono andare a contatto diretto e indiretto con gli alimenti. I materiali a contatto diretto sono i materiali costituenti le superfici destinate al contatto diretto con il prodotto alimentare (serbatoi, vasche, guarnizioni ecc). I materiali a contatto indiretto sono le superfici che sono separate dal prodotto alimentare per mezzo di un elemento che non esercita la funzione di barriera funzionale (questi materiali possono trasferire i loro costituenti al materiale stesso), sono le superfici che vengono a contatto con il lato dei materiali di confezionamento che non è a contatto diretto con gli alimenti confezionati e sono le superfici da cui schizzi di alimento, condensa o altri materiali possono drenare, gocciolare, diffondersi o essere risucchiati (ritornati spontaneamente) al contenitore alimentare (superfici interne impiegate per ricircolo liquidi detergenti, parti che entrano in contatto con l’interno del materiale di confezionamento). In Italia il DM 21.3.73 e s.m.l. aveva fornito un importante strumento di indirizzo, tuttora valido. In realtà i produttori di imballaggi primari, in particolare plastici, sono già da tempo stati sollecitati dai propri clienti, che possiedono certificazioni di sistema come BRC ed IFS, ad adottare sistemi di gestione
Renewable raw materials
Based on renewable raw materials
Biopolymers
Biopolymers
e.g. Bio-PE (PP/ PVS), biobased PET
e.g. PLA, PHA, Starch blends
Not biodegradable
Are biodegradable and based on renewable raw materials
biodegradable Conventional Polymers nearly all conventional plastics
Biopolymers
e.g. PBAT, PBS, PCL
e.g. PE, PP, PET
Graph Material coordinate system of bioplastics Prof.Dr.Ing. H.-J. Enders, FH Hannover
Are biodegradable Petrochemical raw materials
Figura 1. Biodegradabilità è la capacità di un materiale compostabile di essere convertito in acqua, anidride carbonica e biomassa tramite l'azione di microrganismi
basati sulle GMP e comprendere quali migrazioni potrebbero realizzarsi con gli alimenti. Ma solo con il decreto sanzioni D.L. 29/2017 il comparto pare essersi risvegliato verso una nuova consapevolezza. Dopo la diffusione dell’esistenza del Pacific Trash Vortex, i cittadini e i mass media si sono sensibilizzati notevolmente e richiedono velocemente la sostituzione di tale materiale.
PLASTICA MONOUSO
Tant'è che l'UE ha previsto con la Direttiva 2019/904 che entro il 2026 dovranno essere ridotti in modo significativo gli oggetti in plastica monouso elencati nell’allegato, i prodotti di plastica oxo-degradabile e gli attrezzi da pesca contenenti plastica. Ma togliere tale materiale non è affatto facile per vari motivi: dei nuovi materiali non si hanno ancora conoscenze adeguate che ci permettano di comprendere le cessioni nei confronti dell’alimento, l'attuale shelf life dei prodotti non è assi-
curata, le tecnologie attualmente in uso dovranno adattarsi ai nuovi materiali. Inoltre, i costi rimangono ancora elevati e ciò implica di fatto un aumento del prezzo degli alimenti al consumatore finale, che non pare ad oggi ancora pronto. Allo stato attuale il mercato permette di scegliere tra materiali riciclabili, biodegradabili oppure compostabili. Il termine riciclabile significa che un materiale può essere sottoposto a un processo fisiochimico e/o meccanico per essere trasformato in una nuova materia prima o prodotto. Attualmente è la strada più velocemente percorribile, in quanto è sufficiente selezionare monomateriali per il confezionamento, anche se rimane più difficoltosa la scelta quando abbiamo a che fare con atmosfere protettive. Sono riciclabili i seguenti polimeri: PET (poliestere), HDPE (polietilene ad alta densità), LDPE (polietilene a bassa densità), PVC (polivinilcloruro), PP (polipropilene) e PS (polistirene). 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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P ac k aging
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E La biodegradabilità è la capacità di un materiale compostabile di essere convertito in acqua, anidride carbonica e biomassa tramite l'azione di microrganismi (vedi figura 1). Il compostaggio, invece, è un processo di riciclaggio organico controllato realizzato in condizioni aerobiche in cui il materiale organico viene convertito dai microrganismi. Una plastica compostabile deve biodegradarsi entro 180 giorni. La disintegrabilità, invece, rappresenta la frammentabilità e la perdita di visibilità nel compost finale in modo da evitare l’inquinamento visivo.
BIOPLASTICHE
Con il termine bioplastiche si racchiudono pertanto tutte le famiglie di materiali plastici originati da biomassa (bio-based), biodegradabili o entrambi. Nel primo caso il materiale proviene interamente o parzialmente da biomassa proveniente da mais, canna da zucchero o cellulosa. Nel secondo caso i microrganismi presenti nell'ambiente trasformano i materiali ed è un procedimento influenzato dalle condizioni ambientali, dal materiale e dall'applicazione.
I polimeri biodegradabili possono derivare da fonti rinnovabili, come appena citato, o da fonti fossili. Tra i polimeri biodegradabili prodotti da fonti rinnovabili sono presenti: ■■ il MaterBi, da polisaccaridi, quali la cellulosa, l'amido di mais. Di natura idrofila non è idoneo al contatto con alimenti umidi, possiede però una buona trasparenza ed è saldabile; ■■ l’acido polilattico (PLA) ovvero biopoliestere sintetizzato a partire da monomeri di acido lattico (i monomeri possono essere prodotti da normali processi di fermentazione di carboidrati del mais). È un materiale trasparente, termoformabile, dotato di discreta barriera ai gas e all’acqua. Potrebbe essere impiegato per il contenimento di prodotti lattiero caseari; ■■ Natureflex, film a base di cellulosa con buona barriera a gas e umidità; ■■ l’amido termoplastico (TPS); ■■ poliesteri di origine microbiologica – poliidrossialcanoato (PHA) tra cui polimeri dell’acido butirrico, valerico ed esanoico (PHBV, PHBH), che potrebbero essere impiegati per l’imballo di
Tabella 1. Differenti polimeri e loro proprietà
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POLIMERO
PROPRIETÀ DI BARRIERA CONTRO L’OSSIGENO
PROPRIETÀ DI BARRIERA CONTRO L’OSSIGENO
PROPRIETÀ MECCANICHE
Cellulosa/ Cellophane
Scarse
Buone
Buone
Cellulosa Acetata
Moderate
Buone
Moderate (necessita plastificanti)
Amido
Scarse
Buone
Moderate (necessita plastificanti)
Proteine
Scarse
Buone
Moderate
PHAs
Buone
Buone
Buone
PLA
Moderate
Scarse-moderate
Buone
LDPE
Buone
Scarse
Moderate-Buone
PS
Buone
Buone
Scarse-Moderate
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piatti pronti e prodotti da forno secchi; ■■ esteri di cellulosa e cellulosa rigenerata; ■■ legno e altri materiali naturali. Tra le plastiche biodegradabili da fonti fossili possiamo riscontrare: ■■ poliesteri alifatici sintetici – policaprolattone (PCL), polibutilene succinato (PBS); ■■ copolimeri alifatici e aromatici sintetici – polietilen tereftalato/ succinato (PETS); ■■ Polivinil-alcol (PVOH) (solubile in acqua). Diversi produttori impiegano miscele di polimeri biodegradabili che derivano parzialmente da fonti rinnovabili e parzialmente da fonti fossili. Per prodotti come i biscotti e snack potrebbero essere impiegati scatole di cartone rivestite con PLA o PHB. Vaschette base amido chiuse con film di cellophane, acetato di cellulosa perforato e PLA potrebbero essere soluzioni adatte per prodotti ortofrutticoli. In commercio possono esistere plastiche oxo-degradabili, che vengono prodotte a partire da plastiche convenzionali con l’aggiunta di additivi specifici che, attraverso l’ossidazione, comportano la frammentazione della materia plastica in microframmenti o la decomposizione chimica. Non possono pertanto definirsi biodegradabili. Nella selezione di materiali alternativi occorre tenere presente con quali alimenti ad oggi questi possono andare a contatto e le loro proprietà ai fini della shelf life (tabella 1 e 2). Un confronto tra i materiali convenzionali e i biobased può essere presente in tabella 3. (fonte "Performance del packaging ad alta sostenibilità Patrizia Fava Dipartimento di Scienze della Vita UNIMORE e Biogest Siteia Reggio Emilia, In_formare 2018”).
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GESTIONE del Covid nelle imprese alimentari Per garantire la sicurezza dei dipendenti e preservare la propria immagine e il rapporto fiduciario con il consumatore, in questi ambienti è necessario adottare procedure di prevenzione e disinfezione adeguate a cura di Francesca Leone
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onostante, secondo gli esperti, non ci sia possibilità di trasmissione del virus tramite la lavorazione dei cibi, la sicurezza igienica delle produzioni alimentari è un aspetto fondamentale della lotta al virus. Osservare
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quindi in modo stringente le misure di prevenzione, che il comparto già conosce bene, è importante per garantire l’incolumità dei lavoratori in servizio e la fiducia dei consumatori. Sebbene il virus non si trasmetta col cibo, il luogo dove il cibo viene consumato e preparato deve
essere percepito come sicuro, per scongiurare gli effetti psicologici che una pandemia spesso causa, e che resistono nel tempo ancora più del virus che l’ha provocata. Anid, l’Associazione delle aziende di disinfestazione, per rispondere alle necessità di tecnici e operatori
che devono gestire i piani di sanificazione, ha pubblicato qualche mese fa “Buone Prassi igieniche nei confronti di SARS-CoV-2”, un documento elaborato partendo da un’analisi della bibliografia esistente. Il testo comprende anche una valutazione nello specifico dei vari formulati reperibili in commercio, abbinandoli alle diverse fasi applicative per le aree soggette al contagio da SARSCoV-2, sia in forma preventiva che in caso di presenza del virus. Tutto questo in accordo con le indicazioni del Ministero della Salute emesse il 22 febbraio 2020 secondo cui i virus SARS-CoV-2 “sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.” Per sanificare correttamente è necessaria una formazione adeguata, che permetta di sviluppare competenze che consentano di scegliere correttamente i prodotti da utilizzare, valutare la tipologia di sporco da eliminare e la corretta modalità di utilizzo dei prodotti specifici. Vediamo ora più nel dettaglio come i virus possono diffondersi negli ambienti delle produzioni alimentari e quali prodotti utilizzare per la disinfezione.
DIFFUSIONE DEL VIRUS E TRATTAMENTI
Generalmente, i virus rappresentano un potenziale pericolo nelle malattie trasmesse dagli alimenti (si pensi all’epatite A), ma anche per la salute dei lavoratori, a causa della loro elevata resistenza ai fattori ambientali e ai trattamenti di disinfezione anche prolungati nel tempo, per la loro bassa carica infettante e per la capacità di diffondersi attraverso molteplici vie di trasmissione. Inoltre, l’elevata variabilità genetica e la possibilità di ricombinazione comporta l’eventualità di origine di nuovi agenti virali in grado di innescare problemi sanitari imprevisti, come ad esempio si è avuto con la SARS. Nel caso specifico del nuovo coronavirus, l’attenzione si è spostata sulla gestione degli spazi inter-personali, sull’impiego di DPI adeguati e sull’applicazione di misure igieniche quali il lavaggio e la disinfezione delle mani, secondo quanto indicato dalle autorità sanitarie. In linea generale, il coinvolgimento delle superfici nella trasmissione delle malattie è stato riconosciuto da tempo, compresa la possibilità di rinvenire virus su superfici e oggetti di uso comune e in differenti siti. Tuttavia, per i virus influenzali e parainfluenzali, la trasmissione tramite oggetti e superfici contami-
nate a volte è stata riconosciuta, ma considerata secondaria, mentre altre volte non è stata dimostrata. Recenti studi hanno confermato alcuni dati preliminari: i materiali meno idonei per la sopravvivenza del virus sono risultati il rame e il cartone. Su acciaio inossidabile e plastica i dati rilevano una persistenza maggiore. Le disinfezioni sono svolte mediante l’applicazione nell’ambiente di prodotti registrati come Presidi Medico-Chirurgici (le sostanze attive ricadono perciò nel campo di applicazione del Reg CE 528/2012 sui Prodotti Biocidi). La consultazione dell’etichetta è di fondamentale importanza per verificare le modalità di impiego così come anche gli ambienti a cui è destinato il prodotto. Sono indicate inoltre le dosi di applicazione e i tempi di contatto. Bisogna tenere conto che molti fattori ambientali possono incidere sull’efficacia del prodotto, tra cui la temperatura, il pH, la presenza di materiale organico, la carica microbica pre-esistente, la tipologia di microrganismi presenti. Le sostanze attive maggiormente impiegate nelle attività di disinfezione sono: 1. Alcoli, parzialmente virucidi (ad oggi l’etanolo non è ancora stato approvato come biocida) 2. Cloroderivati (tra cui l’ipoclorito di sodio), attivi contro i virus 3. Derivati fenolici, a cui i virus sono parzialmente sensibili 4. Clorexidina, parzialmente virucida 5. Iodofori, virucidi 6. Perossido di idrogeno, parzialmente virucida 7. Aldeidi, virucida 8. Acido peracetico, virucida 9. Sali quaternari di ammonio, scarsamente virucidi Con riferimento agli ambienti non sanitari, il Ministero della Salute raccomanda l’applicazione di misure ben precise che comprendono la pulizia con acqua e detergenti di luoghi ed aree potenzialmente contaminate, prima di essere nuovamente in uso. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E Per la decontaminazione, è raccomandato l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, è consigliato l’etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Naturalmente, il tutto deve avvenire applicando gli adeguati DPI e seguendo le opportune procedure di vestizione e svestizione. L’attenzione deve essere rivolta a tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. Occorre fare attenzione alle maniglie delle porte, alle tastiere dei pc e dei touchscreen, ai telefoni e ai cordless, ai pulsanti delle macchine del “vending” (macchine del caffè, ecc.). Nelle aree in cui è avvenuto un contagio, i materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio. In altre situazioni (in assenza di contagio), è sufficiente sottoporre i tessuti a un lavaggio a 60°C con l’aggiunta di un adeguato prodotto disinfettante. Un’ulteriore possibilità, applicabile alla disinfezione dell’aria, è il trattamento con ozono, che possiede una capacità ossidante superiore all’ipoclorito. Non distrugge, ma inattiva i virus specialmente quelli che possiedono membrana e in concentrazioni superiori rispetto a quelle richieste per i batteri (sino a 4,1 ppm per almeno 20’ contro i 2,2 ppm impiegabili contro batteri patogeni). I generatori di ozono è bene che non vengano impiegati quando il personale è in sito o vanno usati a basse concentrazioni per brevi tempi qualora vi siano gli addetti, in quanto potrebbe provocare disturbi come bruciore agli occhi e problemi respiratori. Queste indicazioni forniscono la conferma della scarsa capacità di DIMENSIONE PULITO | 09/2020
resistenza del nuovo “Coronavirus”. Naturalmente, l’impiego di altre sostanze attive è da considerarsi possibile, laddove il prodotto disinfettante sia registrato per il microrganismo d’interesse. È evidente quindi che alcune attività possano e debbano essere svolte dal personale interno dell’impresa alimentare adeguatamente formato (le competenze per la sanificazione sono già proprie del personale del settore alimentare). Per altre attività più complesse ed estese, come la sanificazione generale dell’ambiente, il riferimento va a fornitori di servizi esterni.
DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE
La normativa distingue anche relativamente ai requisiti richiesti alle imprese per esercitare l’una o l’altra operazione. L’attività di disinfezione può essere esercitata da imprese di pulizia, senza possedere tali requisiti. I fornitori esterni di servizi, nel rispetto delle norme igieniche di accesso e contatto con il personale dell’impresa alimentare, devono rilasciare anche opportuna documentazione di servizio che attesti l’avvenuta sanificazione. Le sanificazioni degli ambienti di lavoro devono essere periodiche, per mitigare in maniera adeguata i rischi, e affidare i servizi ad aziende qualificate è fondamentale anche per quanto riguarda i corretti profili di responsabilità. L’applicazione dei prodotti disinfettanti deve essere sempre svolta nel rispetto delle indicazioni di etichetta, compresa la modalità di applicazione (basso volume, ultrabasso volume ULV, termonebbiogeno, ecc.), nel rispetto dei tempi di contatto e delle frasi H e P presenti ai sensi del regolamento CLP. È certamente da prediligere la sanificazione puntuale (pulizia e disinfezione) delle superfici che vadano a diretto contatto con i lavoratori
(come precedentemente indicato), sebbene si stia assistendo a proposte di nebulizzazioni negli ambienti interni: occorre comprendere bene le reali necessità ed avere consapevolezza del significato della sanificazione. Inoltre, ad oggi sembrano essere assenti in etichetta riferimenti ai tempi di rientro in sicurezza negli ambienti trattati, lasciando spazio a un compromesso tra i referenti aziendali della sicurezza e il fornitore esterno del servizio. Relativamente alle disinfezioni in aree esterne volte al contrasto del Covid-19, recentemente ISPRA e SNPA, a seguito anche di un parere dell’ISS, si sono pronunciate chiaramente mettendo in dubbio l’utilità di tali trattamenti, mettendo in risalto anche gli aspetti negativi di tipo ambientale dell’applicazione dell’ipoclorito di sodio in superfici complesse come le pavimentazioni stradali, fornendo un’utile guida alle buone pratiche in esterno, se ritenute necessarie dalle autorità.
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E
PULIZIA delle attrezzature nel comparto alimentare Il corretto lavaggio degli strumenti utilizzati nel settore alimentare prevede la totale eliminazione dello sporco organico e dei batteri in grado di proliferare su di esso Marcello Falvo
L
’igiene e la pulizia sono un elemento essenziale nel settore alimentare, principalmente dove il lavaggio di abiti come i camici e delle attrezzature per la lavorazione del cibo rappresenta un elemento primario. Quando si effettuano queste operazioni di lavaggio bisogna però tenere conto della presenza, specialmente nel settore della lavorazione delle carni, di un’elevata quantità di sporco grasso e macchie di sangue, e dei pericoli per la salute che possono derivare dalla presenza di batteri. La pulizia viene effettuata seguendo procedure completamente diverse, a seconda di ciò che è necessario lavare, se camici oppure attrezzature come i coltelli. I camici e grembiuli usati si caratterizzano per un’elevata presenza di sporco grasso ed organico, talmente elevata che si rischia di raggiungere il punto di saturazione del bagno di lavaggio. Quando il punto di saturazione viene raggiunto, l’acqua non è più in grado di assorbire le sostanze, in questo caso il sapone e lo sporco. Per evitare che ciò si verifichi, è necessario utilizzare detersivi ad alta concentrazione, in grado di aggredire lo sporco grasso anche utilizzando dosaggi medio bassi, e compatibili con agenti candeggianti come
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ipoclorito di sodio o acqua ossigenata. La capacità di agire a temperature basse è un’altra caratteristica importante del detergente, perchè essa evita che lo sporco organico, come ad esempio il sangue, si coaguli, rendendo quasi impossibile la
sua eliminazione. Lo sporco organico è inoltre terreno fertile per la proliferazione dei batteri, che possono moltiplicarsi e diffondersi dal momento in cui i camici vengono riposti nelle ceste o nei sacchi della biancheria sporca, fino al momento
TOSSINFEZIONI: PERCHÈ LA PULIZIA È IMPORTANTE
Marcello Falvo
del lavaggio. Per questo, gli addetti al lavaggio deve adottare una serie di procedure atte a proteggere sé stessi e i propri collaboratori dal pericolo di infezione. Il lavaggio degli abiti da lavoro deve essere effettuato a temperature medie tra i 40° ed i 65°C massimo e deve prevedere 3 fasi: una prima fase ad una temperatura di 40°C caratterizzata da una prima azione sgrassante e candeggiante con ipoclorito di sodio; in una seconda fase, nella quale la temperatura viene fatta salire a 55°C, l’azione sgrassante e candeggiante viene fatta proseguire con acqua ossigenata, la quale funge anche da neutralizzante di ipoclorito di sodio; la terza fase è facoltativa, e va eseguita solo su camici o grembiuli particolarmente sporchi di grasso. In questo caso la temperatura viene portata a 65°C e ci si concentra solo sull’eliminazione dello sporco grasso, senza aggiungere altri prodotti candeggianti. Perché Il lavaggio risulti efficace, è necessario utilizzare prodotti ad elevata concentrazione di sostanze sgrassanti, in grado di rimuovere lo sporco anche a dosaggi medio bassi. Per terminare il lavaggio, si consiglia di utilizzare durante l’ultimo risciacquo un prodotto antimicrobico, per proteggere i camici dalla contaminazione post lavaggio. Il lavaggio di attrezzi come i coltelli è più semplice, ma bisogna fare attenzione ad evitare l’opacizzazione dell’acciaio della lama. Per questo si consiglia l’uso di prodotti che nascono specificatamente per il lavaggio dei coltelli in acciaio con elevata presenza di sporco grasso, e prodotti ad azione chelante e sequestrante che contribuiscono a mantenere l’acciaio delle lame sempre lucido. www.falvo.info
Lavare e disinfettare accuratamente gli utensili usati nella lavorazione degli alimenti è di fondamentale importanza per evitare contaminazioni ad opera dei batteri che proliferano in questi ambienti. Questi microrganismi possono trasferirsi ai cibi, infettare il consumatore e causare patologie anche gravi che possono avere, a volte, esiti fatali. I principali batteri del settore alimentare sono: ■■ Staphylococcus Aureus: Il germe è presente nelle cavità nasali e nella gola, e può essere trasferito all’alimento tossendo o starnutendo sul cibo o nelle sue vicinanze nel corso della lavorazione o conservazione. Lo stafilococco può, inoltre, moltiplicarsi attivamente sugli utensili, qualora non vengano lavati e disinfettati e sui quali permangono residui di alimenti proteici. La contaminazione di un alimento con cariche elevate di stafilococco aureus non provoca alterazioni di odore, sapore ed aspetto. I sintomi dell’intossicazione sono rappresentati da nausea, vomito, dolori muscolari, dolori addominali e diarrea. ■■ Infezione da salmonella: Il batterio della Salmonellosi può essere già presente nel prodotto prima che questo sia sottoposto a lavorazione, ma può anche essere trasferito all’alimento per mezzi di residui fecali,che possono essere presenti sulle mani se non lavate in modo corretto. Un’altra via di contagio è la contaminazione crociata di alimenti sani tramite attrezzature o superfici impiegate precedentemente con alimenti contaminati da salmonelle, a seguito di mancata pulizia tra una lavorazione e l’altra. I sintomi sono cefalea, dolori addominali, diarrea, febbre. ■■ Escherichia Coli: Alcuni tipi di Escherichia coli provocano un’infezione gastroenterica variabile, che colpisce prevalentemente i lattanti ed i bambini di età inferiore a 2 anni. Altri possono invece, anche se presenti in quantità limitata, provocare disturbi di una certa gravità anche negli adulti. Il meccanismo di trasmissione è quello della contaminazione dell’alimento tramite le mani non lavate dopo l’uso della toilette oppure l’imbrattamento delle carcasse degli animali con materiale fecale fuoriuscito durante le operazioni di macellazione. Anche in questo caso, i sintomi sono rappresentati da diarrea, dolori addominali, cefalea, vomito, febbre. ■■ Clostridium Botulinum (Botulismo): Nonostante I casi di botulismo siano estremamente rari rispetto alle altre tossinfezioni alimentari, includiamo in elenco questa intossicazione perchè è resa temibile dall’elevata percentuale di mortalità dei soggetti colpiti. Gli alimenti più frequentemente coinvolti nei casi di intossicazione botulinica sono quelli non acidi in scatola, per lo più carni, pesce, vegetali. Un adeguato trattamento termico di tipo industriale (sterilizzazione) garantisce la distruzione delle spore, mentre la conservazione della carne sottovuoto a temperatura inferiore a +4°C impedisce la germinazione delle spore e la relativa produzione di tossina. La malattia inizia con sintomi a carico dell’apparato gastroenterico e in un secondo momento insorgono fenomeni nervosi rappresentati da disturbi della vista, della deglutizione e della parola. Fa seguito la paralisi della laringe e, nei casi mortali, il decesso avviene per paralisi respiratoria.
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S icurezza alimentare
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LISTERIA nei prodotti lattiero caseari: riduzione dei RISCHI L’International Dairy Federation ha pubblicato nuove linee guida per limitare la contaminazione da Listeria monocytogenes in questi prodotti. Esse includono buone pratiche di mungitura, pastorizzazione del latte, pulizia degli ambienti di lavoro, prevenzione della formazione di biofilm Martina Halker
I
l rischio correlato alla presenza di Listeria monocytogenes è associato ad un’ampia varietà di alimenti. Recenti focolai di salumi in Sudafrica, verdure surgelate in Europa e gelati negli Stati Uniti collegano tutti la contaminazione del prodotto finale all’ambiente di trasformazione alimentare (Tabella 1 e 2). Nel contesto lattiero-caseario, le misure di controllo storiche attraverso l’utilizzo del calore, in particolare la pastorizzazione, hanno avuto un impatto importante sulla riduzione dell’insorgenza di listeriosi, ma si verifica ancora la contaminazione dei prodotti lattiero-caseari trasformati.
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Da non sottovalutare anche la ricontaminazione di prodotti lattiero-caseari dopo il trattamento termico e la pulizia degli stabilimenti di produzione, dove si possono rilevare cariche importanti di Listeria monocytogenes, al fine di ridurre al minimo la probabilità di eventi di ricontaminazione dopo i punti critici di controllo. Per il settore lattiero caseario, l’IDF - International Dairy Federation - ha pubblicato nuove linee guida che delineano ulteriori azioni che possono essere intraprese nel processo di produzione per ridurre al minimo il rischio di contaminazione da Listeria nei prodotti lattiero-caseari.
LISTERIA MONOCYTOGENES: CONOSCIAMOLA MEGLIO
Si tratta di un microrganismo patogeno che interessa sia l’uomo che gli animali. L’attenzione verso questo batterio si è molto alzata negli ultimi 20 anni, soprattutto nel settore lattiero-caseario, perché alcuni episodi di listeriosi alimentare hanno dato origine a forme cliniche con un elevato tasso di mortalità, in particolare per alcune categorie a rischio (anziani, immunodepressi, donne in gravidanza e neonati), che possono contrarre la malattia anche quando la contaminazione dell’alimento
Table 1. Examples of recalls of commercial pasteurised cheese due to Listeria monocytogenes in the last 5 years.
Il n. 502/2019 IDF “Ecology of Listeria spp. and Listeria monocytogenes. Significance in Dairy Production” a firma di François Bourdichon, Denise Lindsay, Aurélie Dubois, Kieran Jordan.
RECALL DATE
TYPE OR BRAND
COUNTRY
INVOLVED IN FOODBORNE ILLNESS/ OUTBREAK
Jan 2015
Queseria Bendita soft cheese and sour cream
USA
Yes
Sept 2015
Picnic Gourmet cheese spread
USA
No
Sept 2015
Karoun dairies cheese
USA and Canada
Yes
Oct 2015
Summer Fresh cheese dip
Canada
No
Nov 2015
Inverloch cheddar cheese
Canada
No
Dec 2015
Bothwell shredded cheese
Canada
No
April 2016
Kopobbi whole milk ricotta cheese USA
No
April 2016
Brewer’s Gold Irish soft cheese
UK
No
Oct 2016
Kuster’s cheese
USA
No
Feb 2017
Fromi cheese
USA
No
Feb 2017
Michigan Milk Producers Association (Saputo) Deutsch Käse Haus cheese
USA
No
May 2017
Queso fresco cheese (Global Garlic Inc)
USA (from Nicaragua)
No
Oct 2017
Little Milk Co cheese
Ireland
No
Jan 2018
Creamed cheese containing fish
USA
No
Jan 2018
Panera Bread cream cheese
USA
No
April 2018
Fromagère de la Brie brand, l’Explorateur soft ripened cheese
USA (from France)
No
Nov 2018
Green Cedar Ackawi cheese
USA
No
Nov 2018
Sprout Creek Margie cheese
USA
No
Jan 2019
Yorkshire Fine Cheese - Barncliffe Brie
UK
No
Feb 2019
JOD Food - Irish Cheddar cheese with chilli
Ireland
No
April 2019
Société Fromagère de la Brie cheese
France (and other countries)
Yes
June 2019
"Lactalis McLelland Galloway Coloured Medium Grated Cheddar"
UK/Scotland
No
July 2019
Damse Mokke Koe
Belgium/EU
No
consumato è bassa (<100 cfu/g). Inoltre, Listeria monocytogenes è in grado di sopravvivere anche in condizioni ambientali considerate sfavorevoli per altri patogeni, ovvero pH fino a 5.0, concentrazioni di NaCl fino al 10%, temperatura 4°C. Si tratta di un microrganismo ubiquitario, in grado di trovare nei caseifici numerose nicchie in cui proliferare.
AZIONI PREVENTIVE
Stare in guardia contro la listeriosi, una rara e grave malattia di origine alimentare causata da Listeria monocytogenes, è di notevole importanza per l’industria alimentare. Tra il 1985 e il 2019, ci sono stati 40 focolai confermati di listeriosi associati a prodotti lattiero-caseari pastorizzati. Nella maggior parte 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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S icurezza alimentare
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E dei casi in cui è stata identificata una fonte, Listeria monocytogenes è stata trovata in nicchie nell’ambiente di lavorazione del latte e si è verificata la contaminazione del prodotto finale a causa della post-contaminazione crociata. Listeria monocytogenes ha inoltre la capacità di creare biofilm difficili da eliminare, che possono trovarsi su pavimenti, pareti, attrezzature. Prevenire la formazione di biofilm è quindi fondamentale. Nel bollettino viene ricordato che i prodotti lattiero-caseari più spesso associati a Listeria monocytogenes sono, in particolare, il latte crudo, i formaggi a pasta molle fatti a partire da latte crudo, e quelli a crosta fiorita,
perché le muffe in superficie utilizzano l’acido lattico aumentando il pH e favorendo la crescita del batterio. È stato visto che sono le caratteristiche chimico-fisiche e strutturali della crosta che possono favorire o inibire l’insediamento di Listeria monocytogenes. In alcuni casi la pulitura della crosta può alterare l’equilibrio microbico, determinando un aumento del rischio di ricontaminazione da parte di questo batterio patogeno. Recentemente è stato dimostrato che Listeria monocytogenes può essere presente anche in gelati e prodotti fatti con latte pastorizzato in caso di ricontaminazione post trattamento termico. La sua proliferazione può essere ini-
bita non solo dalla pastorizzazione del latte a 72°C per 15 secondi, ma anche da valori di pH inferiori o uguali a 4,4, da valori di attività dell’acqua inferiori o uguali a 0,92 o 0,94 se associati ad un pH inferiore o uguale a 5,0, da sostanze inibitrici presenti nelle formulazioni alimentari, dal mantenimento della catena del freddo e minimizzando al massimo le contaminazioni crociate o le ricontaminazioni di prodotti trattati termicamente. “La gestione efficace e l’analisi dei pericoli nell’ambiente di trasformazione dei prodotti lattiero-caseari possono ridurre al minimo la probabilità di contaminazione con Listeria monocytogenes, offrendo quindi
Table 2. Titolo Tabella
XXIV
DATE
DAIRY PRODUCT
COUNTRY
PATHOGEN SEROTYPE
SOURCE OF PATHOGEN IF KNOWN
NO. ILL
NO. DEATHS
REFERENCE
2015
Varieties of soft cheese (Queseria Bendita brand)
USA
L. monocytogenes
Unknown
3
1
USFDA (2015)
2015
Blue Bell ice cream
USA
L. monocytogenes
"Equipment at manufacturing plant linked to outbreak strain, chronic cleaning and sanitizing problems identified in plants, outbreak strain found in carton fillers and a cleaning tub. Coliform numbers indicated an issue (>100 CFU/g). (Outbreak thought to have started in 2010 – retrospective tracing)"
10
3
CDC (2015a)
2015
Pasteurised soft cheese varieties (Karoun Dairies)
USA
L. monocytogenes
Cases reported since 2010 traced. Likely cross-contamination from the manufacturing plant, but actual source (e.g., equipment) not reported.
30
3
CDC (2015b)
2016
Partially skimmed chcolate milk (Saputo Inc)
Canada
L. monocytogenes
Environmental sampling confirmed the presence of the L. monocytogenes outbreak strain on post pasteurisation equipment used for chocolate milk, as well as on non-FCS
34
0
Canadian Food Inspection Agency (2016)
2018
Ice-cream
USA
L. monocytogenes
Unsanitary manufacturing conditions. Same strain of Listeria in manufacturing environment and patients.
3
0
USFDA (2019)
2019
Cheese
France
L. monocytogenes
Not stated but may be crosscontamination as company manufactures both raw and pasteurised milk cheese products.
2
2 (adult/ foetus) (raw milk cheese)
Food Safety News (2019)
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Table 3. Summary table of the growth parameters for L. monocytogenes.
LISTERIOSI L’infezione da Listeria monocytogenes, anche detta listeriosi, può manifestarsi sotto due forme: una che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, con sintomi simili a quelli di altre malattie provocate da alimenti contaminati - ovvero diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari - e una invasiva, detta anche “sistemica”, che dall’intestino passa nel sangue e si diffonde nell’organismo, arrivando al sistema nervoso, provocando encefaliti e meningiti, confusione, irrigidimento del collo, perdita dell’equilibrio e forme acute di sepsi. In questo secondo caso, il periodo di incubazione può arrivare a un mese, in alcuni casi anche a tre.
una migliore sicurezza della sicurezza alimentare - spiega François Bourdichon, principale autore della pubblicazione e attuale presidente del comitato permanente IDF per l’igiene microbiologica (Standing Committee on Microbiological Hygiene), che continua - Questo bollettino fornisce dettagli su misure aggiuntive che devono essere adottate per evitare la contaminazione e garantire la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari che sono così essenziali per una dieta sana”. I recenti progressi nel monitoraggio delle fonti possono aiutare a caratterizzare i ceppi residenti, la loro resistenza a detergenti e aderenza alle superfici di contatto dei prodotti lattiero-caseari. Le misure di controllo possono essere personalizzate per un migliore adattamento allo scopo, con un migliore design igienico e una buona logica per l’uso di detergenti chimici (Tabella 3). Le buone pratiche di mungitura riducono la presenza di L. monocytogenes nei latticini trasformati, mentre la pastorizzazione riduce la contaminazione di L. monocytogenes, se presente, del latte trattato. Nel bollettino ci sono anche le metodologie analitiche valide per la ricerca di Listeria monocytogenes (Tabella 4).
GROWTH CONDITIONS Temperature
Range: 0.6 – 45°C Optimum: 37˚C
pH
Range: 4.4 – 9.4 (minimum of 5.2 in fermented dairy)
Atmosphere
Facultative anaerobe
Water Activity
Minimum aw = 0.92
Toxin or infection
Infection
INACTIVATION/SURVIVAL DYNAMICS Inactivation Temperature
Inactivated (D-value) at 72°C / 0.9 – 2.7s in milk Survives under freezing condition (-18 to -20°C)
pH
Tolerance to severe acid stress (pH 3.5) has been shown to be induced if exposed to mild acidity (pH 5.5) for a time
Water Activity
Survives aw ≤ 0.83
Inhibition
Inactivated by potassium sorbate (2000 – 3000 ppm)
Table 4. Examples of inactivation (log reductions) of L. monocytogenes biofilms (48 – 72h) when treated with commonly used sanitisers on different surface types (compiled from Korany et al., 2018; Krysinski et al., 1992; Ronner and Wong, 1993; Skowron et al., 2018). SANITISER TESTED
LOG REDUCTION (STAINLESS STEEL)
Chlorine (sodium hypochlorite)
(1 – 5 min, 0.5%) 1.97 – 3.55 (2 min, 100ppm) 4.5
LOG REDUCTION (RUBBER)
LOG REDUCTION (POLYESTER / POLYURETHANE)
LOG REDUCTION (POLYSTYRENE)
(1 – 5 min, 0.5%) 1.79 – 2.21
(10 min) <1
(1 min, 200ppm) 2.57
(1 – 5 min, 0.5%) 5.10 – 5.70
(10 min) 1.4
(1 min, 200ppm) 3.85
(2 min, 200 ppm) <1
(10 min) <1
-
(1 – 5 min, 0.5%) 1.72 – 3.14
(10 min) 1.4
(1 min, 400ppm) 2.20
(10 min) 1.3 Peracetic acid (with or without hydrogen peroxide)
(1 – 5 min, 0.5%) 6.63
Acid anionic
(2 min, 200ppm) 4–5
(10 min) (>4)
(10 min) (>4) QAC
(1 min, 200ppm) 4 (1 – 5 min, 0.5%) 4.06 – 5.01 (10 min) (>4)
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V etrina
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Loredana Vitulano
Primo PIANO Alcuni dei prodotti di riferimento del panorama industriale DETERGENTI ECO-FRIENDLY Amuchina Professional presenta una linea di prodotti completa per le lavastoviglie professionali composta da due detergenti e un brillantante arricchiti da formule più efficaci e con una nuova grafica più chiara e immediata. Detergenti. Due nuove referenze studiate per combinarsi al meglio con la durezza dell’acqua: un prodotto per acque con durezza fino a 32°F e uno per acque con durezza fino a 45°F. Entrambi sono caratterizzati da formule eco-friendly: non contengono EDTA (acido tetracarbossilico), né cloro né fosfati. Brillantante. Garantisce risultati professionali nel lavaggio meccanico di piatti, bicchieri e stoviglie in genere con acque caratterizzate da bassa presenza di sali insolubili.
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www.newpharm.it
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D I S I N F E S TA Z I O N E
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Condizioni d’uso dei PARASSITOIDI e/o PREDATORI La lotta biologica non è solo di “tendenza” per tutti i benefici che comporta, ma è anche il modo per “rivalutare il lavoro delle aziende di servizi”, le loro conoscenze e la loro professionalità a cura di Marco Genicco
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LOTTA BIOLOGICA
Premessa
La prima domanda da porsi è: “Nel contesto indagato è possibile utilizzare gli insetti benefici?” Per rispondere a questa domanda bisogna sincerarsi se il livello di pulizia è adeguato e se sussiste la volontà, da parte del committente, di intraprendere questa nuova strategia di lotta. Naturalmente quello che per motivi vari non è possibile oggi può diventarlo pianificando una serie di adeguamenti affinché possa essere realizzato in possibile nel futuro. Voglio sottolineare che ritengo l’impiego degli insetti utili, o la decisione di percorrere la strada per renderne possibile l’adozione, una interessante opportunità per i disinfestatori che vogliano consolidare il rapporto con il cliente. Infatti, l’uso degli insetti utili non è solo di “tendenza” per tutti i benefici che comporta, ma è anche il modo per “rivalutare il lavoro delle aziende di servizi” perché possono trasferire le loro conoscenze e la loro professionalità, dare valore ai loro consigli e ai loro servizi, dove i monitoraggi e i controlli hanno una veste fondamentale. Parallelamente altrettanto può portare l’Azienda che riceve il servizio alla consapevolezza di come attuare una corretta prassi igienica e aprire la strada ad un utilizzo sempre più consapevole delle risorse tecniche oggi disponibili. L’approccio ottimale inizia ovviamente con i sopralluoghi e senza entrare nei dettagli mi sembra utile fare un parallelo medico: non basta la radiografia è necessaria la TAC, che nel nostro caso si concretizza in un sopralluogo super dettagliato.
I dati necessari
A. L’identificazione dei parassiti bersaglio è un dato imprescindibile. Va da sé che avere uno storico facilita il compito. B. L’esatta volumetria dei locali. Le dimensioni dei locali che intendiamo sottoporre al lancio degli insetti sono importantissime perché determineranno, in modo
Introdurre un’azienda della filiera alimentare alla pratica dell’utilizzo di insetti antagonisti ai parassiti delle derrate richiede, come non mai, l’applicazione dell’Integrated Pest Management (IPM) e comporta sia una conoscenza entomologica che non ammette pressapochismi sia una conoscenza dei cicli di produzione, delle strutture e dei dati di monitoraggio & controlli. Il binomio monitoraggio & controlli vuole sottolineare che è importante conoscere “il prima e il dopo”. Il monitoraggio è la stima di quali-quanti-dove (come dire abbiamo la febbre, misuriamo la sua gravità e indaghiamo da dove ha origine), invece il controllo è la stima dei risultati (vale a dire valutiamo se la terapia ha funzionato). Un altro dato che non può essere trascurato è la curva di reinfestazione, ovvero per quanto tempo quel tipo di trattamento mantiene l’infestazione sotto la soglia di tolleranza. Ciò detto riporto una frase che il prof. Piero Cravedi nelle giornate di Piacenza ebbe a dire: “la pulizia è il primo atto della disinfestazione”. Aggiungerei che nei contratti di disinfestazione non stonerebbe il capitolo “Pulizia entomologica” sia per non sovrapporre due mondi complementari ma differenti sia per ritagliare dei servizi mirati a quei punti critici che in alcuni casi i piani di pulizia trascurano mentre i disinfestatori professionisti ben conoscono. Chiuderei ritornando a quanto espresso inizialmente cioè che l’uso degli insetti benefici richiede l’adozione dei criteri dell’IPM, di una alta professionalità e una coordinata integrazione fra produzione e servizi ad essa complementari. A tal proposito porrei l’accento sull’encomiabile tendenza dei disinfestatori professionalmente preparati a utilizzare i Biocidi con cognizione di causa rimarcando che, egual attenzione, dovrà essere posta nelle pulizie entomologiche in quanto anch’esse richiedono l’uso di necessarie risorse chimiche. Va da sé che il concetto vale anche per le pulizie di più ampio respiro, le cose devono procedere di pari passo. G. Dassi
direttamente proporzionale, la quantità di insetti antagonisti da introdurre. C. L’altezza dei locali è un’altra variabile rilevante se è superiore ai 4 mt occorre considerare se libere o con impianti: in ogni caso tali situazioni condizionano la quantità dei lanci necessari. D. La temperatura interna dei locali: le temperature minime per iniziare i lanci devono essere ≥ 15 °.
Le risorse tecniche
Gli insetti utili sono commercializzati in unità numericamente ben definite, essi sono contenuti in speciali fiale o cartoncini, pronti per essere lanciati o installati. Segue
uno schema che ha lo scopo di indicare il rapporto fra parassita bersaglio, parassitoide (con un esempio del nome commerciale, non esaustivo).
Perché bisogna ripetere i lanci Premettendo che nelle realtà della filiera alimentare sono utilizzati nella quasi totalità dei casi dei parassitoidi va da sé che non trovano sostentamento nelle derrate alimentari e utilizzano i parassiti per la loro riproduzione (in natura si cibano essenzialmente di pollini). Questo fatto ci dice che dobbiamo continuamente reintrodurre insetti utili e i lanci devono avvenire mediamente ogni 2 settimane. 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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D I S I N F E S TA Z I O N E
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E Perché sono importanti i monitoraggi e i controlli La stima preliminare della consistenza dei parassiti (quali, quanti, dove) e il controllo dei risultati è molto importante per poter prendere le curve di sviluppo dei parassiti e quindi aiutarci sia nella programmazione dei lanci per l’anno successivo sia in eventuali interventi o azioni correttive. La frequenza della raccolta dati può rendersi necessaria addirittura ogni 7 ÷10 gg.
PARASSITI
INSETTI UTILI
NOME COMMERCIALE
Qty / unità (*)
Superficie locali (§)
Plodia interpunctella
Trichogramma evanescens parassitizza le uova
TrichoCarte ® STORAGE
2000
1-10 m2
Habrobracon hebtetor parassitizza le larve
BracoTop ®
40
1-100 m2
Lariophagus distinguendus / Anisopteromalus calandrae parassitizza le larve
LarioTop®/ LarioMix ®
40
1-25 m2
Cephalonomia tarsalis parassitizza le larve
CephiTop®
40
1-25 m2
Lasioderma serricorne Stegobium paniceum Tribolium spp.
Xylocoris flavipes Preda larve e adulti
XyloTop®
40
1-100 m2
(*)
la quantità di parassitoidi o predatori contenuti in una fiala o dose
(§)
si intende la superficie del locale che una dose o fiala può coprire, ad esempio una fiala di XyloTop ha una copertura fino a 100 m2 purché l’altezza non superi i 4 m nel qual caso bisogna adottare dei coefficienti correttivi
Ephestia kuehniella Ephestia cautella Ephestia elutella Sitotroga cerealia Tineola bisselliella Tinea pellionella Galleria mellonella
Un punto critico
Plodia interpunctella
Gli insetti sono inseriti in fiale con un minimo garantito (in genere la bio-fabbrica per tutelarsi ne aggiunge un 10 ÷ 20 % in più). Le fiale sono contenute in una scatola in polistirolo con all’interno materiale refrigerante per rallentarne l’attività e proteggerli da eccessiva temperatura. È fondamentale che appena arrivano sia effettuato il lancio, massimo entro le 24 h. Questo è l’unico problema reale.
Ephestia kuehniella
Possono essere effettuati lanci misti? Il lancio negli ambienti da proteggere deve essere fatto appena ricevuti gli insetti utili e ovviamente essendo disponibili diversi insetti utili a seconda dei parassiti presenti, essi possono essere lanciati e utilizzati nello stesso tempo. Unica eccezione per il controllo del lasioderma e del tribolio, è il lancio del predatore Xylocoris flavipes che va effettuato separatamente.
Lo stato dell’arte La lotta con parassitoidi e predatori (insetti utili) coinvolge ormai molti Paesi Europei, basti pensare che la maggior parte di molini e pastifici oggi la Francia controlla gli infestanti delle derrate proprio con la lotta biologica e tale tecnica si sta diffondendo in Spagna, Germania, Svizzera e anche in Italia comincia a prendere piede. XXX
INSETTI UTILI PARASSITOIDI E PREDATORI
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Galleria mellonella Sitophilus granarius Stegobium paniceum Rhizopertha dominica Gibbum psylloides Niptus hololeucus Sitotroga cerealia Oryzaephilus surinamensis Oryzaephilus mercator
Posso testimoniare che una delle più grandi industrie della lavorazione del riso italiane ha avuto una diminuzione di infestazione da lepidotteri dell’80% e del 50% per quanto riguarda il tribolio e il lasioderma. Ma la direzione era molto soddisfatta anche per i 16 giorni lavorativi in più su base annua per non aver avuto nessun fermo di produzione. Personalmente assisto clienti che ricevono per un solo cantiere anche
1000 confezioni di Trichogramma evanescens (parassitizza le uova di numerosi lepidotteri delle derrate, vedi tabella) e 200 fiale di Habrobracon hebtetor (parassitizza le larve di altri lepidotteri) che consentono di proteggere 20.000 mq di stabilimento. Un dato positivo è che le richieste di informazione, preventivi e attuazione di tale tipologia di lotta è in aumento a macchia d’olio per il solo passaparola.
Un po’ di marketing
Nella maggior parte dei Paesi Europei la biofabbrica che produce questi insetti utili (dopo avere tentato l’approccio tramite il comparto delle aziende della disinfestazione, che dovevano proporre ai loro clienti il servizio) ha abbandonato questa modalità perché i disinfestatori non si dimostravano interessati per molte ragioni a tale tecnologia che a loro dire non portava un maggior guadagno e richiedeva di mettere in campo una competenza tecnico-scientifica non di poco conto. Per cui il produttore ha adottato un diverso approccio commerciale che in questa sede è inutile indagare. In Italia le cose sembrano prendere una piega differente. Infatti, nei Corsi di Formazione che periodicamente organizzo, nelle fiere a cui partecipo e nei sopralluoghi che effettuo e assistendo al primo lancio, vedo un crescente interesse. In tutte queste occasioni sottolineo il rischio dell’ap-
prendista stregone perché approcciarsi alla lotta biologica senza la necessaria preparazione e senza poter contare sulla collaborazione del committente può farci correre dei rischi facilmente intuibili. La mia personale esperienza è che rispettati
i requisiti necessari (competenza, collaborazione e perfetta organizzazione dei lanci) la fidelizzazione del Cliente è certa perché si basa sui risultati e sull’eliminazione del fermo di produzione. Senza contare che l’ambiente ne trae vantaggio.
NON TUTTO MA DI TUTTO Continua il nostro dialogo a tema libero e in questa occasione perché non occuparci di Scienza e Scienziati facendo i soliti due passi fra garbate citazioni: La scienza è fatta di dati, come una casa di mattoni. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di mattoni sia una casa. “La scienza e l’ipotesi” di Jules Henri Poincaré, matematico francese (18541912), nel campo della fisica condusse ricerche di elettrodinamica e anticipò dei postulati della relatività ristretta (detta anche relatività speciale). No, mille volte no; non esiste una categoria della scienza a cui si possa dare il nome di scienza applicata. Ci sono la scienza e le applicazioni della scienza, unite come il frutto all’albero che lo produce. “Perché la Francia non ha trovato uomini superiori all’epoca del pericolo” di Louis Pasteur, chimico e biologo francese (1822-1895) studiò le fermentazioni introducendo la tecnica della pastorizzazione; scoprì il bacillo del carbonchio (Bacillus anthracis) e introdusse la vaccinazione; studiò la rabbia nei cani e nelle volpi intuendo che fosse causata da un’entità microbica (in effetti è una malattia virale). È considerato uno dei fondatori della microbiologia e immunologia moderna.
République n’a pas besoin de savants [La repubblica non ha bisogno di scienziati (a volte la stupidità umana non ha limiti)] Attribuita al capo del tribunale rivoluzionario francese che condannò a morte Lavoisier, il quale, si narra, aveva chiesto una dilazione per condurre a termine alcuni esperimenti. Antoine-Laurent Lavoisier scienziato francese (1743-1794) è considerato il fondatore della chimica moderna. Per primo comprese la funzione biologica dell’ossigeno e ne studiò la funzione nelle fermentazioni e nella respirazione nell’uomo. Sradicare le erbacce non tocca al botanico. Lui ha già fatto abbastanza quando ci dice con che velocità crescono. “La legge di Parkinson ovvero 1 = 2” di Cyril Northcote Parkinson storico navale britannico autore di una sessantina di libri, il più famoso è La legge di Parkinson, per cui fu considerato un importante studioso nel campo della pubblica amministrazione.
PER CONSULENZE DI COMUNICAZIONE E DI MARKETING TECNICO: GEAM Gestione Ecologica Ambientale di Graziano Dassi geam.dassi@gmail.com
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L otta antiparassitaria
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E
VANTAGGI nell’uso degli insetti BENEFICI a cura di Marco Genicco
L’
utilizzo di insetti benefici [predatori e parassitoidi (°) è ormai una pratica diffusa in molti Paesi Europei e va nella direzione del controllo dei parassiti delle industrie alimentari e degli stoccaggi di cereali, senza alcun trattamento chimico o con oculati piani di lotta integrati. Oggi i consumatori cercano sempre di più prodotti di qualità controllati e, fra essi, in prima linea i “biologici”. Questa tendenza, sottolineata anche da campagne pubblicitarie, ha contribuito sempre di più a mettere in essere programmi di con-
trollo e di monitoraggio secondo protocolli ben definiti [vedi Agricoltura Biologica (*)]. Va da sé che la lotta antiparassitaria nella filiera alimentare ne è un imprescindibile corollario. Se nel settore agricolo, l’impiego di predatori-parassitoidi è ormai una prassi riconosciuta e utilizzata da decenni, (e l’esempio ne è il controllo della piralide del mais con il parassitoide “Trichogramma spp”), nel settore relativo alla trasformazione degli alimenti e agli stoccaggi è stato il governo della Germania che ha dato una forte spinta alla ricerca di specie atte a controllare i parassiti
(*) AGRICOLTURA BIOLOGICA I principali obiettivi dell’agricoltura biologica sono: • Trasformare il più possibile le aziende in un sistema agricolo autosufficiente attingendo alle risorse locali; • Salvaguardare la fertilità naturale del terreno; • Evitare ogni forma di inquinamento determinato dalle tecniche agricole; • Produrre alimenti di elevata qualità nutritiva in quantità sufficiente (§); (*) Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica (International Federation of Organic Agriculture, IFOAM) (§) in modo economicamente sostenibile (potrebbe essere una logica aggiunta ai quattro punti enunciati dalla federazione).
(°) INSETTI ENTOMOFAGI: PREDATORI E PARASSITOIDI I predatori sono quegli insetti che in uno o più stadi della loro vita si cibano direttamente di altri insetti. Un esempio classico è la coccinella Coccinella septempunctata che si nutre di afidi sia allo stadio larvale che da adulto. I parassitoidi sono quegli insetti che soprattutto nello stadio larvale si sviluppano nutrendosi di un individuo di un’altra specie (specie ospite). Un esempio classico è il Trichogramma maidis e T. brassicae che parassitizza ad es. le uova della piralide del mais (Ostrinia nubilalis) ed è interessante rimarcare che sono stati utilizzati i droni per la distribuzione di questi parassitoidi. Inoltre, sono ormai entrati a pieno titolo nella lotta ai lepidotteri delle derrate alimentari.
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delle derrate immagazzinate, per la necessità di controllare gli infestanti specifici (punteruolo, tribolio, silvano etc) nei magazzini di riserve dello Stato per situazioni di calamità naturali, non volendo costantemente trattarli con insetticidi. Dal 2013 sono entrati di diritto a far parte degli strumenti a nostra disposizione molti parassitoidi e alcuni predatori e oggi sono ampiamente utilizzati in Germania, Francia e Spagna sia nel settore biologico che in quello convenzionale, e generalmente accettato dagli standard di qualità volontari e da catene di distribuzione.
Numerosi sono i dubbi da chiarire quando si parla con gli operatori del settore e le industrie di trasformazione. Come sempre le novità vanno spiegate e i “pionieri” sono spesso coloro che devono affrontare un grande lavoro di comunicazione e di spinta, ma d’altronde senza di loro oggi non utilizzeremmo i gel per il controllo delle blatte o non parleremmo di monitoraggi e di controlli mirati. Quindi iniziamo a chiarire alcuni aspetti sull’impiego di insetti benefici: 1. P er prima cosa essi non sono miracolosi o magici, come per tutte le cose è fondamentale che il nostro cliente abbia ben
chiaro cosa significa praticare un valido piano di pulizie e attui tutte quelle procedure di controllo delle materie in entrata. I nostri parassitoidi sono principalmente delle minivespe e non cercheranno mai il nostro parassita sotto centimetri di polvere. 2. La seconda cosa, molto importante e che può essere da stimolo per dimostrare la propria professionalità e la preparazione dei nostri tecnici, è l’essere in grado di riconoscere i parassiti presenti e da controllare. Sembra una cosa scontata (purtroppo non lo è) ma è fondamentale conoscere la bio-etologia del nostro nemico, questo ci permetterà di capire quale insetto utile impiegare e dove. 3. Il monitoraggio. Qualsiasi piano di controllo con insetti benefici parte dalla lettura delle catture fatte nell’anno precedente. Questo significa che avremo due possibilità, la prima di basarci su dei dati oggettivi e calzare il sistema e i periodi in base a dati certi sulla presenza del parassita; la seconda sarà quella di creare un sistema “abbondante” sia per tempi che quantità di insetti utili utilizzati, fino all’ottenimento di dati reali. Appare evidente che impiegare insetti utili ci abitua anche ad offrire al cliente un valido sistema di monitoraggio, con frequenze di lettura dei dati adeguate alle specifiche esigenze. 4. Altro fattore è l’attenzione del nostro cliente a spostare le sue convinzioni sulla strada di questo meraviglioso servizio alternativo, su una visione “senza chimico”. Nel mio procedere ho spesso visto e sentito clienti entusiasti di poter pubblicizzare al proprio utilizzatore finale di produrre secondo pratiche esenti da qualsiasi residuo, o addirittura di avere produzioni esenti fin dal raccolto “dal grano al pane”, dal “grano alla pasta” e altro ancora e questo, credetemi, è una molla portentosa, che deve però essere affiancata a un ser09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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L otta antiparassitaria
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S P E C I A L E I G I E N E A L I M E N TA R E vizio e una consulenza da parte della azienda di controllo ai massimi livelli. 5. Quando l’azienda alimentare ha sposato questa visione una domanda sorge spontanea: “esiste il rischio di sostituire la popolazione di parassiti presenti con gli insetti utili?”. Assolutamente no, gli insetti utili sono per la maggior parte delle minivespe e il loro alimento è rappresentato dal polline, essi utilizzano gli stadi di uovo o di larva del nostro parassita per poter completare il proprio ciclo. Ovviamente non potendo alimentarsi sono destinati a morire, per questo noi continuiamo a effettuare dei lanci, per mantenerne la presenza e continuare la lotta. 6. Posso trovare i miei insetti utili nei filth test? No, perché per prima cosa i nostri insetti utili non hanno nella propria dieta alimentare i parassiti presenti, né, tanto meno, le derrate alimentari in cui essi sono presenti. Ad esempio, il trichogramma della dimensione di 0.3 mm. è un insetto utile che parassitizza le uova di lepidotteri (plodia spp, ephestia spp etc) uova che i lepidotteri delle derrate depongono sulle superfici ove è presente un velo di polvere del cereale (spesso farina) come sopra superfici piane o sacchi e comunque ove l’adulto di lepidottero possa ovideporre. Il tricogramma essendo una mini vespa non entra negli strati di farine, dove peraltro nemmeno i lepidotteri vanno, ma si limita a frequentare i luoghi di ovideposizione dei lepidotteri bersaglio. È importante sottolineare che dai dati disponibili ormai da anni emerge chiaramente che non si trovano frammenti di insetti utili nei filth test. 7. Un argomento che può essere motivo di discussione è ovviamente dovuto al costo, ovvero DIMENSIONE PULITO | 09/2020
al paragone tra i trattamenti tradizionali. In tutta onestà appare molto difficile un raffronto, molto spesso anche i trattamenti tradizionali possono avere costi diversi da operatore ad operatore. Per esperienza diretta posso dire che generalmente sono più economici rispetto ai trattamenti chimici, e se poi vogliamo ampliare lo sguardo ci sono anche dei benefici indiretti... quali? Intanto l’azienda non ha nessun fermo di produzione. Infatti, quando si fanno interventi con “Fumigazioni” o con “Calore” occorrono più giorni sia per la preparazione sia
nei monitoraggi anche dell’80% rispetto agli anni precedenti. 9. Altresì è possibile integrare l’uso di insetti benefici con tecniche di confusione sessuale senza problemi, mentre se si decide di effettuare trattamenti con insetticidi per motivi contingenti o in aree mirate, occorre sospendere i lanci per un periodo che è funzione dei formulati utilizzati e le tecniche distributive. Ma un buon piano di lanci e un monitoraggio efficace accompagnato da buone prassi di manutenzione e pulizie, dimostrano che si possono tranquillamente accantonare i trattamenti tradizionali.
per la durata del trattamento. E non ci sono nemmeno operazioni di lavaggio delle superfici dopo un trattamento con insetticidi aerosolizzati o termonebulizzatori. 8. Resta inteso che l’utilizzo di insetti utili, non implica l’impossibilità di effettuare fumigazioni con gas tossici o con calore, è evidente che si dovrà sospendere i lanci e riprenderli a seguito dei trattamenti. Ma esistono aziende che non effettuano più i trattamenti sopra descritti e hanno avuto riduzioni di catture
In conclusione, l’impiego degli insetti utili apre immensi campi di applicazione, dalle industrie di produzione alimentari, alla mangimistica, alle realtà di distribuzione di alimenti, alle industrie del tessile, della lavorazione di spezie, della frutta secca etc. In ogni caso resta vero il punto 1) della mia esposizione: Per prima cosa essi non sono miracolosi o magici, come per tutte le cose è fondamentale che il nostro cliente abbia ben chiaro cosa significa avere un valido piano di pulizie e attui tutte quelle procedure di controllo delle merci in entrata.
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D isinfestastorie
USIAMO il buon SENSO a cura di Graziano Dassi
Q
uesto “disinfestastorie” ha come obiettivo quello di proporre dei criteri per districarsi nel mondo sempre più caotico dell’informazione che ci circonda, inizierei con una premessa: Karl Raymond Popper, grande filosofo del ‘900 (§) scrisse “il valore di un dialogo dipende in gran parte dalla diversità delle opinioni concorrenti. Se non ci fosse stata la Torre di Babele avremmo dovuta inventarla”. I social lo hanno preso in parola dando alla torre di Babele una dimensione globale. Ora non è il caso di contraddire il grande Popper, ma nella “babilonia” di informazioni uno deve pur farsi un’idea (opinione) di quello che sente o legge o vede! Quale bussola possiamo utilizzare? A parer mio uno strumento di una certa efficacia ce lo fornisce “la logica” magari condita da un po’ di buon senso. Mi rifaccio ai principi intuitivi della logica il primo dei quali è per fare un ragionamento coerente il significato dei termini deve mantenersi corretto. Sembra semplice, ma provate a chiedevi che cos’è l’elettricità o che cos’è un virus e vedrete che la cosa non è poi così semplice. Il secondo principio è detto della “non contraddizione” il quale sostiene che non si può affermare e negare un predicato del soggetto, nello stesso tempo e nello stesso senso. Aristotele lo esprime che così: “È impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appar-
tenga al medesimo oggetto e nella medesima relazione”. Qua le cose si complicano perché la comunità scientifica afferma che la scienza tende alla verità, ma il percorso è pieno di errori, ne deriva quindi che noi tendiamo a credere nella scienza, ma la scienza stessa nega la sua infallibilità. Rassegniamoci! Il terzo principio che in un sistema ha due valori: vero e falso, quindi una affermazione può essere o vera o falsa, non esiste una terza possibilità. Ma proprio il malefico virus ci pone di fronte a una serie di affermazioni e di smentite che ci lasciano disorientati. Forse ci troviamo di fronte a un sistema tanto complesso da aggirare questo pur rassicurante principio detto “del terzo escluso”. Cerchiamo quindi rifugio e conforto nel “buon senso” (da non confondersi con il senso comune) la cui definizione potrebbe essere enunciata come la facoltà di ben giudicare e di distinguere il vero dal falso che per sua natura deve essere uguale per tutti, e che nel quotidiano tende a designare un certo equilibrio e moderazione nel giudizio. In conclusione, gli esseri umani hanno sempre vissuto in un clima di incertezza, in questo periodo più che mai. Ma cerchiamo di attenerci alle disposizioni almeno quelle personali: mascherina, lavaggio mani, distanza di sicurezza e limitando gli spostamenti. Vero è che male non fa e, se convinti, contestiamo nei modi e nelle sedi opportune le disposizioni su cui non concordiamo.
M. C. Escher, Torre di Babele, 1928, xilografia
(§) Epistemologo e filosofo austriaco (19021994) si occupò di problemi storici e sociologici i suoi scritti più famosi sono “Logica della ricerca” (1935), “La società aperta e i suoi nemici” (1945), “Conoscenza oggettiva” (1972). Testi abbastanza impegnativi, invece di gradevole lettura è “Il futuro è aperto” dello stesso Popper e Konrad Zacharias Lorenz (1903-1989) biologo austriaco, uno dei padri dell’etologia, premio Nobel 1973 per la fisiologia e medicina). 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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I nterventi
Primo incontro con la “FORMICA FANTASMA” a cura di Giulio Saredi
ANTEFATTO
A volte accade di dover venir meno alla pianificazione dei lavori giornalieri per una emergenza. Una signora aveva telefonato in ufficio angosciata: “una moltitudine di piccoli insetti, quasi trasparenti, sono comparsi all’improvviso sui muri della mia XXXVIII
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cucina vicino al lavello”. La signora aggiungeva che i movimenti erano scoordinati: “sembrano ubriachi”.
SOPRALLUOGO
In effetti la descrizione dell’infestazione era veritiera, unica discrepanza era che fosse in atto da alcuni
giorni ma in numero assai ridotto, invece quella mattina si era palesata in modo esplosivo. Gli “insettini” vagavano sui muri e sui mobili della cucina casualmente senza nessuna logica apparente, comparivano e scomparivano in base al colore della superficie su cui camminavano, dei
TAPINOMA MELANOCEPHALUM: LA FORMICA FANTASMA IN BREVE
Le formiche presenti nel nostro Paese superano le 250 specie. Non tutte sono autoctone alcune sono arrivate Italia soprattutto con le merci provenienti da altri paesi. Qualche specie si è acclimatata conquistando habitat che consentiva loro di sopravvivere, alimentarsi e riprodursi. Così è stato per la formica fantasma segnalata nel 2008 per la prima volta la presenza, in una cucina di Milano. È una formica di piccole dimensioni e le operaie se schiacciate emanano un caratteristico odore di cocco marcio. Si tratta di una specie molto diffusa nelle aree tropicali e subtropicali, mentre nelle aree temperate si trova solo all’interno degli edifici, in particolare dove vi siano condizioni di umidità e temperature elevate, un poco ricalca lo schema adattativo e di diffusione della Blattella germanica. Questa specie si nutre soprattutto di zucchero e dolci, se colonizza un vaso di fiori è probabile che vi siano degli afidi, della cui secrezione zuccherina questa specie è ghiotta (caratteristica alimentare che condivide con altre specie di formiche). Una peculiare caratteristica della T. melanocephalum è che se transita su una superficie colorata sembra assumerne il colore. Anche alimentando questa specie di formica con liquidi zuccherini colorati è possibile osservare la medesima colorazione nell’insetto per via della trasparenza del suo addome. Le operaie misurano meno di 2 mm e le regine sono poco più grandi. Una caratteristica di questa specie è che i nidi possono ospitare più di una regina.
Le formiche della sottofamiglia Myrmicinae (a destra) hanno un pedicello costituito da due articoli che spesso porta protuberanze di vario tipo. Altre formiche europee, comprese le specie del genere Formica e le comuni formiche nere dei giardini, hanno invece un pedicello costituito da un solo articolo, spesso a forma di scaglia.
veri e propri microscopici camaleonti. Tutto ciò rendeva ardua la cattura, ma con un poco di nastro adesivo trasparente la cosa si rende possibile e, con una lente, mi rendo conto che si tratta di formiche, però una specie a me sconosciuta. Rassicuro la cliente che, di fronte al fatto
che il nemico è rappresentato da formiche, si calma, ma la disinfestazione è urgente.
L’IDENTIFICAZIONE
Torno in ufficio per riconoscere la specie e quindi cercare il formulato insetticida migliore per intervenire.
Grazie al microscopio e ai miei testi di classificazione entomologica definisco la specie in Tapinoma melanocephalum, ovvero “formica fantasma”, specie alloctona di origine tropicale che, alle nostre latitudini, non sopravvive all’esterno per cui si rifugia all’interno degli edifici, 09/2020 | DIMENSIONE PULITO
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I nterventi
prediligendo le zone calde delle cucine. Consulto alcuni siti dei miei fornitori e in base alle schede tecniche decido che un gel insetticida è la migliore soluzione.
IL TRATTAMENTO
Tornato nell’appartamento e informato la signora che si trattava della formica fantasma, le indico brevemente le sue abitudini e le descrivo sia il prodotto che intendo usare sia la tecnica applicativa (terapia condivisa). Di rimando vengo informato che l’infestazione aveva colonizzato altri due appartamenti, dove dovrò intervenire. Così verifico la presenza delle formiche anche negli altri siti indicatomi e scopro che esiste un solo nido situato vicino alla caldaia di un appartamento dove i tubi dell’acqua calda entrano nel muro. L’applicazione delle esche alimentari non presenta difficoltà. Naturalmente ho posizionato le gocce di gel in tutti e tre gli appartamenti, spiegando che ci sarebbero voluti alcuni giorni per vedere i risultati. Compilo il bollettino di avvenuto trattamento e prendo commiato.
GLI SVILUPPI
Non si sono resi necessari altri interventi. Dopo circa tre mesi sono stato ricontattato dalla signora che lamentava una nuova infestazione di piccolissimi insetti del tutto simili ai precedenti. Questa volta sono arrivato pronto per intervenire contro la formica fantasma, ma quando ho visto gli “animaletti” mi sono reso conto che si trattava di acari, molto probabilmente del genere Glyciphagus, ma questa è un’altra storia... A tutt’oggi sono dovuto intervenire anche in due pasticcerie artigianali, nostre clienti, la formica fantasma ha fatto la sua comparsa. Questa volta non mi ha colto impreparato, l’ho subito riconosciuta e, sempre con l’utilizzo del gel ho risolto il problema e fornito una documentazione adeguata per la filiera alimentare. XL
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NOTA GENERALE DEL FORMULATO IN GEL UTILIZZATO a cura di C. Dassi
COMPOSIZIONE 100 g di prodotto contengono: Imidacloprid (CAS n. 138261-41-3) 0,01 % Bitrex® (Denatonium benzoato) 0,008 % Coformulanti q.b. a 100 % FORMULAZIONE Esca insetticida pronto all’uso in formulazione gel, agisce per ingestione. SPETTRO DI AZIONE Formica fantasma (Tapinoma melanocephalum) - formica nera (Lasius niger) - formica argentina (Linepithema humile) - formica faraone (Monomorium pharaonis). EFFICACIA Si manifesta dopo alcune ore dall’ingestione, per consentire alle formiche operaie di condividere il gel con gli altri membri della colonia comprese regine e larve. AMBIENTI D’USO All’interno di abitazioni - edifici pubblici, commerciali e industriale e all’esterno: perimetro di edifici, terrazze e giardini privati. CONSIGLI DI UTILIZZO La distribuzione deve essere effettuata in piccole gocce o in sottili strisce in prossimità dei nidi o dei percorsi frequentati dalle formiche. Non applicare il gel su superfici trattate con insetticidi tradizionali per un periodo proporzionale alla residualità del p.a. del formulato utilizzato. AVVERTENZE Leggere attentamente l’etichetta prima dell’uso e attenersi alle istruzioni contenute e consultare la scheda di sicurezza INDICAZIONI DI PERICOLO H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
IMIDACLOPRID
a cura di C. Dassi
L’imidacloprid è un insetticida sistemico che agisce per ingestione e contatto, introdotto da Bayer nel 1989, che fa capo alla classe dei cloronicotinici neonicotinoidi. È un composto bis-eterociclico alogenato strutturalmente simile alla nicotina da cui differisce per geometria, dimensione e la presenza di un gruppo nitrilimminico. Metodo di azione La molecola è un inibitore irreversibile del recettore nicotinico dell’acetilcolina negli insetti, mentre è molto meno attivo su quello dei mammiferi. Nome IUPAC: 1-((6-Cloro-3-piridinil)metil)-N-nitro-2-imidazolidinimmina CARATTERISTICHE GENERALI DI INTERESSE APPLICATIVO Punto di fusione 143,8°C: il p.a. e quindi termostabile, restano da valutare gli altri componenti della formulazione utilizzata Tensione di vapore [caratteristica di tutte le sostanza (liquide e solide) di liberare sotto forma di vapore alcune molecole di cui sono costituite] = 0,2 microPa (20°C) quindi anche in relazione a questa caso la molecola del p.a. risulta stabile (Il micropascal (μPa) è una frazione decimale del pascal, ovvero l’unità di misura derivata dal Sistema internazionale utilizzata per misurare pressione) Tossicità del p. a. DL50 orale acuta (mg/kg) su ratto = 450 su Mus 150 DL50 dermale acuta (mg/kg) su ratto > 5000 CL TROTA (SALMO GAIRDNERI) mg/l = 211 Tossico per le api
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I nterventi
SI FA PRESTO A DIRE FORMICHE - FAMIGLIA FORMICIDAE ITALIANE a cura di C. G. Dassi (§) Le specie censite sono almeno 266 per lo meno quelle che siamo riusciti a estrapolare dalla letteratura consultata, per necessità di fogliazione si riportano alcune specie per ogni genere censito. NB: si mantiene comunque il numero d’ordine per cui la progressione presenta delle fallanze N° SPECIE
Note
N° SPECIE
Note
1 Stigmatomma denticulatum
Diffusa ma raramente raccolta
103 Aphaenogaster dulciniae
W Liguria
123 Messor barbarus
Liguria
3 Bothriomyrmex communistus
Nord Est
130 Oxyopomyrmex santschii
S Calabria Sicily
6 Dolichoderus quadripunctatus
Diffusa
131 Pheidole pallidula
Diffusa
133 Cardiocondyla emeryi
=
7
Habitats especially along the Thyrrenian Sea
135 Crematogaster laestrygon
Sicily
139 Strumigenys argiola
Diffusa ma raramente raccolta
143 Cardiocondyla elegans
Relativamente rara ma Diffusa eccetto le isole
144 Cardiocondyla mauritanica
S including Sicily e Sardinia
145 Chalepoxenus muellerianus
Diffusa ma raramente raccolta
146 Formicoxenus nitidulus
Alpi
Linepithema humile
8 Liometopum microcephalum
Diffusa ma patchily distributed on the in Sicily
9
Diffusa
Tapinoma erraticum
10 Tapinoma madeirense
Diffusa
11 Tapinoma nigerrimum
C & S mainland Sicily e Sardinia
12 Tapinoma pygmaeum
N raramente raccolta
13 Tapinoma simrothi
Sicily e Sardinia
14 Tapinoma subboreale
Diffusa
15 Lepisiota humile
=
16 Camponotus herculeanus
Alps e N Apennines
36 Colobopsis truncata
Diffusa at low altitudes
37 Cataglyphis italica
Puglia
147 Harpagoxenus sublaevis
Alpi e Nord Apennini rara
148 Leptothorax acervorum
Alps e N Apennines
153 Myrmoxenus corsica
Latium
154 Myrmoxenus gordiagini
NE
158 Temnothorax affinis
Diffusa
192 Myrmecina graminicola
Diffusa
49 Formica picea
Diffusa in montagna ma rara
195 Manica rubida
Alps e N Apennines
60 Polyergus rufescens
Diffusa
219 Monomorium pharaonis
In heated buildings only
79 Lasius niger
Diffusa
222 Solenopsis fugax
Diffusa
81 Nylanderia jaegerskioeldi
=
226 Stenamma debile
Diffusa
87 Brachymyrmex patagonicus
=
232 Strongylognathus alboini
Friuli Venezia Giulia
239 Tetramorium alpestre
Alps above 1300 m 240
89 Lepisiota frauenfeldi
S including Sicily
255 Hypoponera abeillei
91 Plagiolepis pallescens
Pantelleria I. (Sicily)
Trovata dal Nord al Sud inclusa Sicilia
96 Prenolepis nitens
NE
262 Ponera coarctata
Diffusa
Sardinia
266 Proceratium melitense
Sicily
97 Leptanilla doderoi
(§)
= N-S-C-W-E
il messaggio che l’universo delle “formiche” è una realtà più complessa di quello che normalmente si crede emerge anche solo riportando una specie per ogni genere, a eccezione del genere Tapinoma [dal n° 9 al 14] in cui però si rimarca l’assenza delle specie T. melanocephalus il che non esclude che sia indicata o con un sinonimo oppure non menzionata in quanto ritenuta una specie alloctona. Nei testi consultati non si sono trovati riferimenti geografici Nord, Sud, Centro, Ovest, Est
L’elenco completo può essere consultato sul sito www.dimensionepulito.it
XLII
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Per un pugno d’INSETTI a cura di Alex Pezzin
I
n questa anomala stagione, oltre agli strascichi provocati dagli effetti altalenanti, controversi e allarmanti che il Covid19 riversa sulle persone, stiamo riscontrando un fenomeno anomalo all’interno dello straordinario mondo che caratterizza la Super Classe degli Insetti. Ne sono un esempio le abnormi simultanee proliferazioni di specifiche specie. Il fenomeno non rappresenta una novità assoluta ma, a causa di un intreccio di fattori bio-ambientali a loro favorevoli, questa estate potrà essere ricordata a tutti gli effetti come l’anno dei Carabidi.
ASPETTI ENTOMOLOGICI
Quella dei Carabidi è una delle famiglie di Coleotteri più grandi e complesse; comprende infatti quasi 40000 specie nel mondo di cui, quasi 1300 in Italia. I Carabidi hanno normalmente una forma ovale, più o meno allungata, con protorace stretto più delle elitre, capo robusto con antenne filiformi e mandibole robuste più o meno incurvate. Le zampe sono solitaXLIV
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mente lunghe tipiche di insetti camminatori e corridori. Il tegumento può essere liscio e lucido o presentare microsculture superficiali. Le diverse specie presentano livree a volte molto sgargianti con colori molto vivaci e spesso metallici, altre volte invece con colori scuri e poco evidenti. A volte presentano disegni elitrali di diverso tipo, a macchie o a strie. Molte specie hanno perso l’attitudine al volo e risultano quindi brachittere o attere e svolgono tutta la loro vita al suolo. Questa famiglia essendo molto ampia, presenta dimensioni che variano da pochi millimetri fino ai 6 cm. Gli adattamenti morfologici sono conseguenza diretta dell’attività trofica della specie. Si distinguono infatti predatori olfatti-tattili che sono la forma più diffusa nella famiglia. Questa forma si distingue per avere occhi poco sviluppati, attività locomotoria notturna, riconoscimento della preda olfattivo-tattile e scelta della preda non specializzata. Ci sono però varianti morfologiche
connesse a una maggiore specializzazione come, ad esempio, il gigantismo (come in molte specie del genere Carabus) o l’allungamento e assottigliamento della parte anteriore del corpo (nei generi Cychrus e alcuni Carabus) per la predazione di Gasteropodi. Ci sono poi predatori visivi che hanno occhi più o meno dilatati fino a coprire la parte anteriore e superiore del capo (tipico nei generi Elaphrus, Asaphidion e Cicindela), con vista quindi molto sviluppata e individuazione della preda basata su stimoli ottici. Presentano attività locomotoria tipicamente diurna e la tendenza a colonizzare habitat con poca copertura vegetale. Si possono infine distinguere le specie spermofaghe che si nutrono di semi e materiale vegetale di elevato potere nutritivo. Gli spermofagi presentano caratteristiche morfologiche con mandibole tozze, larghe e mai a punta, capo largo e robusto, occhi normali. Hanno attività sia notturna che diurna e in alcuni casi il comportamento predatorio è ancora presente (zoospermofagi), mentre
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in altri è del tutto assente (spermofagi esclusivi). Molti si nutrono degli acheni di Ombrellifere, ma anche di semi di Crucifere. Va comunque ricordato che la famiglia dei Carabidi presenta una vastissima gamma di specializzazioni alimentari che sono, ad oggi, poco conosciute. Vista la vastità della famiglia, anche gli habitat frequentati sono numerosissimi. Si trovano specie terricole, altre arboricole, floricole, corticicole, igrofile, ripariali, dunali, forestali e tipiche dei coltivi. Sono diffusi pressoché ovunque. Facilmente rinvenibili sotto le pietre o pezzi di legno o fra i detriti vegetali, alcune specie presentano anche comportamento gregario radunandosi nei medesimi luoghi in buon numero. Spesso sono frequenti anche aggregazioni interspecifiche.
gendo in massa gli edifici circostanti creando non pochi problemi negli alberghi, negli ospedali e nella filiera alimentare. Qui si infilano attraverso le fessure murarie, sotto porta e finestre all’interno ammassandosi, per motivi difficili da capire, in aree ben definite. Un altro aspetto comune era la vicinanza a punti di maggiore illuminazione di strade e giardini. Un aspetto delicato di queste invasioni deriva dal fatto che questi insetti sono utili poiché predatori di insetti nocivi o dannosi e, in alcuni casi, gli agronomi li considerano utili indicatori ambientali perché possono fornire informazioni sullo stato dei suoli (se lì restassero saremmo tutti più contenti).
ambientale favorevole, trappole e/o utilizzando aspiratori o mezzi fisici (calore). Un aspetto interessante che ho testato in alcune realtà è stata la corretta gestione dell’illuminazione. Tecnica che, purtroppo, non è di semplice attuazione.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il fenomeno descritto così come improvvisamente spesso rapidamente tende a esaurirsi, per cui l’informazione al committente è il punto focale. In certi casi, soprattutto se si parla di ambienti sensibili, come aziende alimentari o strutture sanitarie o ricettive può essere opportuno cercare di contenere il fenomeno eseguendo delle irrorazioni a bassa
I FATTI
Quest’anno da giugno ad agosto mi sono state fatte numerose segnalazioni da parte di Enti pubblici, Aziende Sanitarie, Aziende private e comuni cittadini che si sono visti a più riprese e, in diverse parti d’Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo) assaliti da orde di questi coleotteri. La loro presenza infastidisce perché, in primis, vengono scambiati per Blattoidei (famosi e rinomati insetti dalle caratteristiche problematiche in termini igienico-sanitario). Inoltre, il problema è nato soprattutto perché il loro manifestarsi è avvenuto in modo improvviso e numericamente abnorme. I carabidi entrano negli edifici perché attirati dalle luci o sono alla ricerca di un rifugio o per la ricerca di cibo. Questi coleotteri, il più delle volte, sono costretti ad abbandonare i campi dopo la raccolta dei semi e il successivo dissodamento del terreno. Ho notato che la maggior parte delle segnalazioni avvenivano in prossimità di aree a verde con predominanza di ombrellifere, da cui partono raggiunXLVI
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TECNICHE DI CONTROLLO
A questo punto come possiamo difenderci? In primo luogo, informando la clientela della scarsa o nulla pericolosità sanitaria, ma là dove il gran numero rappresenta un problema igienico o di incompatibilità psicologica è pur necessario intervenire. In primo luogo, con tecniche antintrusione (pest-proofing) soprattutto eliminando i punti di penetrazione, e utilizzando in maniera mirata delle sostanze insetticide a destino
pressione utilizzando ugelli a ventaglio con insetticidi adulticidi, scegliendo prodotti concentrati in emulsione acquosa appositamente studiati con il minimo contenuto di tensioattivi e senza solventi (per assicurare il minor impatto ambientale). In commercio sono presenti numerosi prodotti, ma come sempre vige la buona prassi di agire seguendo attentamente le indicazioni “come da Etichetta” e adoperando le misure operative attenendosi al “Principio di massima precauzione”.
sanificazione
Monitoraggi e controlli nella SANIFICAZIONE In questa nota si vuole dimostrare che è possibile misurare l’efficacia dei trattamenti di sanificazione e il buon funzionamento delle attrezzature a cura di Livio Marossi (*) e Graziano Dassi
S
anificare comporta una serie di interventi fra loro coordinati di cui pulizia di alto livello, disinfezione e disinfestazione che ne rappresentano i capisaldi.
PULIZIA DI ALTO LIVELLO
Come misurare i risultati di un intervento? I criteri possono riassumersi in due filoni: il primo è rappresentato dalle ispezioni visive, il secondo da indagini strumentali. Le ispezioni visive presuppongono un’ottima esperienza del verificatore che deve disporre di una check list coerente con il contratto, una scala di valutazione che indichi il livello di pulizia con definita una formula che faccia scattare un eventuale allarme. L’aspetto positivo è la possibilità di una visione di insieme, di negativo c’è la soggettività di giudizio. Le indagini strumentali si basano sull’uso di tamponi che strisciati su una data superficie ne asportano lo sporco non ancorato e, attraverso la comparazione con una scala dei grigi, consenta di trasformare il dato in un numero. Tale stima numerica può essere ottenuta anche con uno strumento elettronico ossia lo spettrofotometro o, meno preciso, lo spettrocolorimetro (ne esistono anche di portatili); non sono tecnologie di facile interpretazione essendo XLVIII
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il dato rilevato limitato a piccolissime superfici misurabili in pochi µm². In alternativa vi sono metodi colorimetrici per cui il tampone è posto in un reagente che, attraverso una data colorazione, renda noto il livello di sporco organico presente sulla superficie. Più sofisticato è l’utilizzo del bio-luminometro (a volte indicato con il termine di sudiciometro) che, attraverso la misurazione di una intensità luminosa provocata dalla reazione che l’ATP asportato dal tampone emette al contatto con un enzima (la luciferasi, diffusa in natura in quanto è la reazione bio-chimica con cui le lucciole emettono i loro
segnali luminosi, vedi la nostra Photinus pyralis, la diffusissima lucciola orientale, fra quelle nostrane c’è la Luciola italica e la Lampyris nocticola). Naturalmente il bio-luminometro non rileva lo sporco inorganico essendo l’ATP una molecola chimica presente solo nelle cellule batteriche o somatiche. Quanto detto non è valido per lo sporco ancorato che presuppone l’utilizzo di solventi a polarità crescente in modo da riuscire a sciogliere e asportare lo sporco fissato dal tempo alla superficie. Un aspetto di difficile valutazione riguarda i rilevamenti sulle superfici
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sanificazione
tessili ove i metodi colorimetrici o del bio-luminometro consentono di raccogliere dei dati numericamente corretti, ma di non facile interpretazione. Quale che sia il criterio scelto che può contemplare anche, e utilmente, sia l’ispezione visiva sia l’indagine strumentale (integrazione dei metodi) può essere un ottimo mezzo per la misurazione del prima e dopo e le curve di risporco che attraverso la misurazione del suo accumulo nel tempo, razionalizzi i programmi giornalieri delle pulizie (pianificazione degli interventi).
DISINFEZIONE
In estrema sintesi si può definire la disinfezione come l’insieme di uno o più trattamenti atti a eliminare o minimizzare la carica microbica superficiale o aero diffusa. Per la valutazione della carica batterica superficiale si utilizzano tamponi o piastre di contatto che basandosi su specifici terreni di coltura consentono di determinare lo stato di contaminazione di una data superficie (ad es batteri, flora fungina, ma anche i coliformi). Se necessario si può approfondire l’indagine arrivando per mezzo della biologia molecolare a L
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dare il nome e cognome del microbo. Importante, soprattutto in questo periodo, sono i tamponi mirati alla presenza o assenza del Coronavirus. In tutti questi casi è fondamentale disporre di un’organizzazione tale da consentire l’invio dei tamponi al laboratorio di analisi avendo cura che gli stessi siano confezionati in modo adeguato e nei tempi prestabiliti. È intuitivo che devono essere evitate in modo assoluto contaminazioni e, ad esempio, gli sbalzi di temperatura. Per la carica batterica dispersa nell’aria lo strumento principe è il SAS (Surface Air System) che aspirando volumi noti di aria li fa convogliare sui terreni di coltura la cui lettura ricalca le metodiche già esposte. Altri strumenti di valutazione sono i conta-particelle in grado, appunto, di contare le microparticelle sospese nell’aria e quindi di misurare la concentrazione per unità di volume delle micro-gocce emesse da un ULV. Tale strumento deve poter contare le micro-gocce avente un diametro variabile da 0,3-10 µm. Se la disinfezione è realizzata con un ozonizzatore, lo strumento per valutare se le concentrazioni di O3 raggiungono la soglia di mortalità dei batteri è il rilevatore di [O3]. Invece se si utilizza ad esempio uno ionizzatore o un aerosolizzatore dotato di un dispositivo elettrostatico per valutarne il buon funzionamento è indispensabile un conta ioni (di solito quelli negativi) avendo l’accortezza di porre lo strumento vicino alla bocca di emissioni dell’attrezzatura adoperata. Questo strumento è utile anche per valutare i nebulizzatori o gli ULV dotati di dispositivo elettrostatico impiegati per la disinfestazione.
DISINFESTAZIONE
La valutazione del prima (monitoraggio) e del dopo (controllo) di un trattamento antiparassitario dipende dall’entità infestante bersaglio. Sono quindi utilizzate le trappole collanti o a feromoni o elettro-luminose o a
CO2 a seconda dei casi. Per le zanzare allo stadio larvale sono di largo impiego le ovi-trappole e le pescate: ovvero la tecnica di prelievo di quantità note di acqua e conta delle uova (solo per alcune specie), larve e pupe. Invece, per i roditori, in genere si valuta il consumo di placebo e, in casi particolari si ricorre all’uso di foto-trappole. Quando si utilizzano nebulizzatori o ULV per misurare la quantità di formulato che si deposita su una superficie si usano cartoncini sensibili all’acqua o agli oli a seconda del formulato e si contano le goccioline e il loro diametro per unità di superficie; mentre per la conta delle micro-gocce disperse nell’aria si utilizzano i conta-particelle già indagati nel capitolo della disinfezione, ma in questo caso sarebbe bene disporre di uno strumento in grado di captare diametri di almeno 25 µm. Un dato importante è il delta temporale in cui si determina la copertura delle micro-gocce sulle superfici o la concentrazione per unità di volume delle micro-gocce sospese nell’aria (a titolo di esempio il tempo di caduta da tre m di una micro-goccia di 10 µm e poco più di 16 min’ mentre è appena superiore ai 4 min’ se ha un diametro di 20 µm, posto che l’aria sia in stato di quiete e che il diametro della micro-goccia resti costante, vero per i formulati oleosi, mentre per le soluzioni acquose il diametro si riduce in funzione della temperatura e della percentuale di umidità relativa ambientale).
CONCLUSIONI
Da quanto esposto si evince che le metodiche di monitoraggio e controllo esistono supportate da validi strumenti di misurazione, ma tali operazioni sicuramente utili e in alcuni casi indispensabili sono comunque onerose e presuppongono specifiche competenze professionali. (*) Direttore del laboratorio di microbiologia industriale LMB (Laboratorio di Microbiologia e Biotecnologie)
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