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Sistema sanitario, ripartire dai modelli organizzativi
Ludovico Baldessin
XII
L’igiene nel mondo industrializzato: la lezione del virus Sars-CoV-2
Manuela Stroili e Vincenzo Livia
EDILIZIA SANITARIA
XIV
Potenziare la terapia intensiva
Tommaso Caputo, Emanuele Scarabel, Simone Cappelletti
Prevenire la trasmissione in ambito ospedaliero dati ISS rielaborati da Cristina Cardinali
ICA XLVI
Ridurre le infezioni correlate all’assistenza Cristina Cardinali
TENDENZE LII
Fragranze nelle corsie ospedaliere tra mito e realtà Luca Ilorini
VETRINA LVIII Primo Piano Loredana Vitulano
L’evoluzione di questi modelli, la territorializzazione e la formazione manageriale sono le chiavi per una sanità più efficiente e moderna
Ludovico BaldessinLeagenzie intermedie svol gono un ruolo di primo piano nello sviluppo e nella sperimentazione di modelli organizzativi. Dell’impor tanza di questi ultimi, abbinati ad un’adeguata formazione dei futuri manager della sanità, abbiamo parlato con Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), già Presidente di Aifa, Coordinatore della Com missione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome e Direttore Generale dell’area Sanità e Sociale della Regione Veneto.
Dottor Mantoan, lei che ne è la guida, quali priorità ha individuato per Agenas, alla luce della crisi determinata dalla pandemia?
Oggi ancor più di ieri, il ruolo di agenzie intermedie come la nostra è molto importante, basti pensare al ruolo svolto da Iss e Aifa in questo periodo di emergenza. Il ruolo di queste agenzie va valorizzato e implementato perchè esso è molto importante; esse infatti rappresen tano il terreno sul quale si incontrano, dal punto di vista tecnico e pratico, Stato e Regioni. Agenas ha fatto e può ancora fare molto per sperimen tare e mettere a sistema dei modelli organizzativi. La nostra agenzia può e deve avere un ruolo importante, oltre che nel valutare questi modelli, anche nel supportare le regioni che faticano a trasformare la program mazione in organizzazione.
A proposito di modelli organizzativi, come ritiene possa trovare attuazione quello dei Proximity Care?
La pandemia ha messo in evidenza tutte le criticità del sistema sanita rio emerse negli ultimi dieci anni.
Abbiamo scelto deliberatamente di avere un sistema ospedaliero snello, con un numero di posti letto inferiore a quello di molti altri paesi d’Europa. Abbiamo sviluppato molto il modello ospedaliero italiano, ma abbiamo fatto molto poco per sviluppare un modello organizzativo uniforme territoriale. Ora diventa imperativo con centrarsi sul migliorare quest’ultimo modello, un modello della prossimità, rendendolo complementare a quello attuale ospedaliero. Così facendo, riusciremo a perfezionare un modello ospedaliero che comunque si è già dimostrato tra i migliori del mondo. Alcune regioni, come Lombardia, Toscana e Veneto, hanno già svilup pato un modello del territorio; dob biamo ripartire da queste esperienze, e fare in modo che questi modelli vengano implementati in tutta Italia. Essi devono prevedere un medico di medicina generale capace di lavorare con gli altri professionisti della sanità, come infermieri e medici specialisti, e implementare forme di organizza zione territoriale complesse. Questa è la sfida che aspetta la sanità italiana nei prossimi mesi. Non cogliere questa occasione per migliorare potrebbe portarci ad essere impreparati il giorno in cui si presenterà una nuova, grande problematica di tipo sanitario.
Domenico MantoanTra quelli da lei prima citati, c’è qualche caso virtuoso dal quale trarre insegnamento?
In periodo di pandemia il Parlamento ha emesso vari Decreti Legge, che hanno istituito figure come l’infer miere di famiglia, le Usca (Unità Spe ciali di Continuità Assistenziale), la Centrale Operativa Territoriale. Al di là degli acronimi, è necessario creare un modello di presa in carico territoriale di una comunità, capace di occuparsi, oltre che dei malati, anche della popolazione sana, convincen dola ad adottare uno stile di vita che permetta di preservare la salute il più a lungo possibile. Oggi l’aspettativa di vita è più alta, e questo ci porta a con vivere, in età avanzata, con qualche patologia cronica. Un’organizzazione delle cure primarie che si occupi di questi due aspetti, che sono gli stili di vita e la gestione della cronicità, può essere implementata tramite l’uso dei modelli organizzativi. Un altro tema fondamentale è la formazione dei professionisti della sanità; essi devono essere in grado di gestire sia la cronicità, sia la gestione orga nizzativa di queste nuove formule.
Bisogna anche dare nuova spinta alla telemedicina, che diventerà di grande aiuto nel monitorare a distanza alcune patologie. Anche il fascicolo sanitario elettronico è fondamentale, perché consente alle informazioni presenti in un referto di circolare in modo veloce.
sistema complesso come quello sani tario non può essere improvvisata. È necessario creare un network per la formazione dei futuri manager della sanità, creando una scuola nazionale in grado di formare la nuova classe dirigente. Durante la pandemia, la capacità di organizzarsi ha finora fatto la differenza in positivo; vice versa, chi non ha saputo apportare modelli organizzativi in grado di fronteggiare l’emergenza si è tro vato in grande difficoltà. Il prodotto Salute è determinato dall’interazione dei professionisti del settore; le mac chine sono importanti, ma in ambito sanitario sono fondamentali il lavoro dell’uomo e un sistema organizzativo che permetta alle diverse figure pro fessionali di interfacciarsi tra loro.
La sua sensibilità relativamente all’importanza dell’analisi dei dati sanitari deriva anche dalla sua esperienza alla guida della Regione Veneto, un’eccellenza in questo ambito?
Dovremmo investire principalmente su due aspetti; uno è l’incremento delle competenze dei nostri pro fessionisti dal punto di vista della gestione dell’innovazione informa tica, in modo che abbiano dimesti chezza anche nell’elaborazione dei dati. L’emergenza Covid ha infatti evidenziato la scarsità di profes sionisti in grado di elaborare i dati dal punto di vista epidemiologico. Queste conoscenze devono essere portate al livello della singola Ulss, e non possono essere solo patrimo nio di poche agenzie nazionali. L’al tro aspetto riguarda la mancanza, in Italia, di una scuola di management sanitario; l’organizzazione di un
Ho sempre pensato che l’analisi epidemiologica del territorio fosse molto importante. In veneto abbiamo costituito l’Azienda Zero, all’interno della quale abbiamo posto il servizio epidemiologico regionale, che abbiamo sempre alimentato con dati accurati. Inserire in un database dati corretti è essenziale, perché inserire dati sbagliati porta a pren dere decisioni sbagliate. In Veneto abbiamo anche creato un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da ingegneri, specialisti in igiene, informatici, esperti di statistica. L’ela borazione del dato ci ha permesso di prendere decisioni in modo rapido, perché nella fase più grave della pandemia non potevamo permet terci di aspettare, bisognava agire il prima possibile. Per gestire al meglio un’emergenza della portata di quella che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, è necessario disporre di dati corretti, oltre che di gruppi di lavoro in grado in grado di interpretarli e agire in modo rapido ed efficace.
Crede che i professionisti siano adeguatamente formati per sfruttare i vantaggi derivanti dalla digitalizzazione?
Le risorse destinate alla Sanità pubblica italiana vanno incrementate e i posti letto ospedalieri per le aree dell’urgenzaemergenza medica e chirurgica, le pneumologie, le malattie infettive e la riabilitazione vanno ripristinati e aumentati, per poter continuare a esprimere le cure adeguate a patologie prevalenti o emergenti nella popolazione
di Manuela Stroili e Vincenzo Livia ASUGI di Trieste
Alcuni di noi se lo aspet tavano. Non sapevamo che per questa volta si sarebbe chiamato SARS-CoV-2 e che sarebbe stato un Virus a RNA prove niente dalla Cina, ma sapevamo che sarebbe stato tremendo. Tra il 2019 e il 2021 nel mondo che comunica i dati, almeno 2,6 milioni di morti, in Italia oltre 102.000 deceduti per
Covid -19 di cui più di 320 medici, 80 infermieri, 28 farmacisti, con un ele vato tasso di mortalità in relazione alla popolazione residente, picchi di 3.000 pazienti al giorno contempora neamente ricoverati in Rianimazione, la saturazione dei Servizi sanitari pub blici dove avevano ridotto all’osso i posti letto, il personale e la forma zione, l’overbooking dei letti di malat tie infettive, pneumologie e medicine
negli ospedali. Nel 2021 prosegue la drastica contrazione delle attività non essenziali alla sopravvivenza, l’isolamento coatto delle persone, il lockdown nelle città e nei paesi di montagna, la discesa del PIL.
Questo nuovo coronavirus roton deggiante SARS CoV-2 è molto aggressivo e circola nell’aria[1], entra prevalentemente dalle vie aeree causando sia raffreddori, sia
gravissime polmoniti interstiziali, ma anche congiuntiviti, gastroen teriti ed altre lesioni multiorgano. Si è visto nelle autopsie che predi lige l’endotelio vascolare e provoca sincizi cellulari[2]. Sopravvive per un tempo indeterminato nell’ambiente che ci circonda adagiandosi su qual siasi materiale e indicando la neces sità di frequenti disinfezioni di tutte le superfici ed oggetti ed un lavag
gio frequente delle mani che non devono toccare il volto, gli occhi, i capelli, la pelle. Frammenti del Virus sono stati trovati anche nelle acque urbane di scarico di Parigi, Roma e Torino. Il mondo scientifico si sta dedicando alla produzione di vac cini con tecnologie diverse, anche molto innovative e discusse per la loro sicurezza a breve, medio e lungo termine.
A distanza di un anno dall’esordio di questo nuovo coronavirus nel mondo industrializzato ben complessa si è dimostrata la ricerca delle terapie farmacologiche più idonee, quali ad esempio gli Anticorpi monoclonali, a far sopravvivere i pazienti diagnosti cati nella fase iniziale della malattia da Covid 19[3];lentamente progressiva è stata la capillare diffusione dei test con i tamponi sulla presenza del Virus SARS-CoV-2 e la ricerca degli Anti corpi contro il Virus nel sangue. Molto difficili sono risultati i tracciamenti dei contatti per attivare immediate qua rantene di isolamento e far funzionare le App informatiche dedicate.
Perché ce lo aspettavamo? Questo secolo ha visto una caduta dei valori di solidarietà sociale, della deontolo gia professionale, delle ragioni uma nitarie nel vivere civile, della tensione alla crescita della qualità reale come sinonimo di evoluzione per tutti, di una formazione lavorativa concreta e adatta a modificare i comportamenti sbagliati e il trionfo di una compe tizione distruttiva pervasa di invidia sociale e professionale.
In ambito sanitario pubblico i segnali ben visibili sono stati: riduzione delle risorse e dei posti letto negli ospedali, stipendi fermi negli anni e non ade guati alle responsabilità dei sanitari, freni alle competenze, ridotta propen sione a lavorare in gruppo, carrierismo sfrenato, furto delle idee, mobbing, disattenzione all’igiene personale e ambientale, preoccupante anda mento delle infezioni nosocomiali, scarsa capacità di realizzare progetti complessi concreti, una grave assenza di autocritica che aveva portato alla crescita ad esempio della Pediatria italiana (prof. Franco Panizon: impa rare dagli errori), comportamenti di burnout con danni ai pazienti da parte di sanitari non sostenuti da valori etici ecc. Nonostante tutto questo in Italia molti medici, infermieri e tecnici nel pubblico si dedicano come missio nari al proprio lavoro e allo studio per acquisire le nuove conoscenze disponibili e mantengono alti livelli di professionalità, allungando la soprav vivenza di molte persone.
Orbene la riduzione di risorse in Sanità
è avvenuta in un periodo in cui il grande aumento della globalizzazione, degli scambi commerciali e di forza lavoro e i fenomeni di forte e indiscri minata emigrazione di popolazioni dai Paesi meno industrializzati verso quelli con un tenore di vita più elevato avrebbero invece richiesto quanto meno il rafforzamento dei sistemi di protezione e sicurezza socio-sanitaria con un aumento di Servizi efficienti in Sanità pubblica, in Prevenzione della diffusione delle nuove e vecchie infezioni ( SARS-Cov-2, polmoniti, tubercolosi, malattie sessualmente trasmesse, etc….) e nelle aree ospe daliere dell’urgenza. In bibliografia era già stato ampiamente previsto nel 2010 (“Vari Germi sopravvivono sulle superfici infettando persone per con tatto diretto o per aerodispersione: Aspergillus, Colera, Difterite, Entero cocchi, Muffe, Poliomielite, Salmonella, Sars, Tbc, etc.”[4] ).
Anche nel settore Agro-alimentare il controllo dello stato di salute del personale addetto alla manipolazione di alimenti e bevande è stato ridotto, con molte tossinfezioni alimentari non denunciate, attribuendo più impor tanza alle procedure di lavoro piutto sto che alla verifica di quali malattie infettive e diffusive fossero portatori apparentemente sani i lavoratori. Abbiamo visto infatti preoccupanti focolai Covid nei macelli europei e americani e in alcune coltivazioni. In questo settore è indispensabile ripri stinare il Libretto Sanitario individuale per ciascun addetto con gli esami di laboratorio, radiologici e tamponi da eseguire prima che il lavoratore, spesso straniero, venga immesso nei cicli produttivi per garantire la sicu rezza degli alimenti per i consumatori e saltuariamente campionare gli ali menti prodotti o da somministrare[5]. Forse testando i tanti lavoratori immi grati e non inseriti nel mondo agro-ali mentare e della ristorazione avremmo individuato prima i nuovi Virus e microorganismi e possiamo ancora farlo, prevenendo le prossime Pande mie che ci attendono dietro l’angolo.
Dobbiamo cercare di eradicare il Virus SARS-CoV-2 (e contempo raneamente tanti altri microrga nismi…) da tutti i luoghi di vita e lavoro con tecniche di disinfezione ambientale simili a quelle utilizzate dai cinesi, tecniche finora utiliz zate ben poco, se non nelle case di riposo della bergamasca con l’aiuto dei militari russi, come abbiamo potuto vedere nei canali televisivi sin dai primi mesi dell’anno 2000 ed in qualche ambito industriale. Se guardiamo con gli occhi di tutti l’ambiente che ci circonda vediamo nelle città strade e marciapiedi sudici, caditoie colme di rifiuti, edi fici sporchi, siepi spartitraffico rifu gio di cartacce, come a Saigon nel 1999 grossi topi che attraversano tranquillamente strade e giardini pubblici, tra le 10 e le 12 di mattina spazzole meccaniche destinate a pulire le strade che spingono le polveri dentro i negozi di alimentari aperti, mentre le benne scaricano i rifiuti facendo respirare ai pas santi le esalazioni e le polveri che fuoriescono dai sacchi, mari colmi di plastiche inquinanti, locali aperti al pubblico talmente pieni di merce esposta da rendere veramente fati cose le pulizie frequenti. I rifiuti e le polveri delle strade possono conte nere virus, batteri, muffe ed essere infetti, vanno asportati e smaltiti in orari in cui le persone normalmente non transitano e le attività commer ciali rivolte al pubblico non sono aperte. L’Igiene del territorio e quella ospe daliera, discipline per il cui studio esistono molte Scuole universitarie in Italia, anche per le argomenta zioni sopra esposte sono diventate argomento molto difficile da appro fondire nella pratica professionale sia dei Dipartimenti di Prevenzione sia delle Direzioni ospedaliere, aggiungendo che gli appalti con l’esternalizzazione degli interventi
di pulizia e sanificazione ambien tale allungano i tempi dei controlli e psicologicamente deresponsa bilizzano. Gli interventi quotidiani di sanificazione ambientale sono piuttosto obsoleti, in quanto il sem plice lavaggio manuale con stracci e detergenti per lo più di pavimenti e tavolini non è sufficiente a rag giungere tutti i pertugi nei quali si annidano i germi e i biofilm che questi pervicacemente costruiscono creando resistenze. A mio parere quindi è necessario introdurre tec nologie innovative che ottengano radicali sanificazioni degli ambienti e creino aerosol competitivi con quelli che annidano i virus, aerosol competitivi in grado di eradicare dovunque i microorganismi dagli ambienti di vita e lavoro e di breve o lunga permanenza di pazienti e ospiti fragili non autosufficienti o immunodepressi. In Cina e nelle RSA della bergamasca finora questo metodo sembra aver funzionato.
Lo stesso dicasi per gli impianti di condizionamento ambientale di ospedali ed edifici che ospitano pazienti o anziani fragili; la gestione degli impianti, per lo più a circo lazione d’aria, è anch’essa spesso esternalizzata con minor parteci pazione del personale dipendente dei servizi tecnici. Con che fre quenza vengono sostituiti i filtri di purificazione dell’aria ospedaliera?
I condizionatori con che frequenza
vengono puliti? Gli interventi sono efficaci? Vengono mai controllate con piastre a sedimentazione o con tecnologia più evoluta le cariche microbiche che realmente respi riamo nelle stanze dell’ospedale e che si depositano sulle superfici delle stanze in cui vivono gli ospiti, come richiede l’INAIL[6,7,8]? Dobbiamo dedi care più tempo e cura a queste atti vità, sia se a gestione diretta, sia se esternalizzate con appalti.
Che spazio orario occupa l’insegna mento di Igiene e malattie infettive nella formazione universitaria di base di medici, infermieri e tecnici sanitari? Perché in Italia siamo così afflitti dalle infezioni nosocomiali?
Per pigrizia, per corruzione, per carente formazione di base e per qualche deficit impiantistico - strut turale?
Garantire l’igiene quotidiana perso nale e ambientale per un paziente non autosufficiente è molto faticoso e complesso: indumenti, persona, capelli, unghie, secrezioni e liquidi corporei sono affidati ad un ope ratore sanitario che deve badare anche a non contaminarsi con il soggetto con cui si trova in una condizione di quotidiana simbiosi.
Da qui l’importanza dei Dispositivi di protezione individuale (DPI) pos sibilmente monouso da utilizzare da parte di entrambi, in tutte le occa sioni di contatto.
Nel caso delle malattie respirato rie l’utilità di questi Dispositivi di Protezione - le mascherine facciali, è risultata ancora oggi difficile da comprendere per la Popolazione generale, perché i virus e i batteri sono oggetti invisibili e si tende a sottovalutare la loro presenza e capacità di diffondersi nell’a ria che respiriamo. Ci sono ancora adulti negazionisti, che portano la mascherina sotto il naso o il mento.
Sin dalla comparsa dei primi casi noti di polmoniti gravi da Covid19 l’evidenza clinica indicava che il Virus prevalentemente si trovava con il tampone oro-faringeo nel naso e in gola, quindi era molto probabile che entrasse dalla bocca e dal naso e scendesse nelle vie respiratorie dove provoca le gravi polmoniti interstiziali.
Essendo il Virus SARS-CoV-2 un “oggetto” dotato di materia, anche se di dimensioni non percepibili dall’occhio umano, una “barriera fisica” come una mascherina che copra naso e bocca infrappone un ostacolo all’ingresso del Virus nel
In Occidente nelle nostre polveri stanno circolando un numero sempre maggiore di virus e batteri che provocano molte infezioni delle vie respiratorie
nostro corpo impedendo il contagio e la malattia. Viste le microscopiche dimensioni purtroppo il Virus può entrare anche dagli occhi e per tanto indossare sopra la masche rina anche un paio di occhiali (da lavare spesso) ci protegge di più. Il problema sono le dimensioni dei fori dei tessuti delle mascherine: devono avere un diametro infe riore a quello del Virus, come le mascherine p 100 e FFP3. E’ oppor tuno che queste siano però senza la valvola/filtro anteriore, perché questa valvola consente il passag gio dei Virus e quindi non protegge le altre persone. Siccome il virus viaggia nell’aria per lo più portato da droplets, che sono goccioline di saliva di maggiori dimensioni, risultano abbastanza protettive anche le mascherine FFP2, sempre senza valvola/filtro per le persone che non curano pazienti Covid. Le mascherine inoltre vanno toc
cate, durante e dopo l’uso, SOLO sugli elastici, perché la stoffa della maschera è la parte maggiormente infettabile.
I cinesi avevano anche segnalato la presenza di persone portatrici sane del Virus, cioè senza tosse o febbre, sicchè passavano inosservati tra la popolazione, infettandola. Questo significa che chiunque intorno a noi può avere il Virus Sars - CoV-2, senza saperlo, e può infettarci in qualsiasi momento; ma se tutti indossiamo una mascherina pulita su naso e bocca ci proteggiamo da inconsapevoli contagi e riduciamo la circolazione del Virus[9,10,11]
Per queste ragioni noi in Ospedale a Trieste, sin dai primi mesi dell’anno 2020 agli inizi della Pandemia, abbiamo iniziato ad esortare tutti i lavoratori con qualsiasi funzione ad indossare una mascherina protet tiva sul volto, anche quando l’OMS e l’ISS la sconsigliavano per la popo
lazione generale e per gli operatori in sanità non attivi nei reparti Covid escludendo il personale amministra tivo diffusamente presente in sanità. “Come ci siamo ridotti” mi ha detto attraverso la mascherina un amico che gestiva un bel locale notturno nella mia città; “ebbene sì” gli ho risposto, ricordandomi quei Paesi del mondo dove le donne indos sano il velo e gli uomini si alzano sul volto la kefiah di seta, lana o cotone per proteggersi dalle pol veri e dalla sabbia.
In occidente nelle nostre pol veri stanno circolando un numero sempre maggiore di virus e batteri che entrando da naso e bocca nel nostro corpo provocano molte infe zioni delle vie respiratorie. Questi germi si depositano anche su tutte le superfici che noi tocchiamo con le mani e con i nostri abiti e ci conta miniamo, per questo motivo è molto importante lavarsi bene e frequente
mente le mani, non toccarsi il volto e togliersi e lavare subito almeno gli abiti da lavoro al rientro a casa.
In ospedale e negli ambulatori, dove giungono pazienti spesso cli nicamente sconosciuti, è ancora più indispensabile che il personale a contatto col pubblico indossi mezzi di protezione chiamati dispositivi di protezione individuale (DPI), come cuffie, occhiali, mascherine, visiere, guanti, camici o tute monuso se in area Covid, e soprascarpe.
La strumentazione utilizzata dal Personale sanitario sui Pazienti Covid ( ma anche su tutti gli altri in generale), cioè i dispositivi medici quali fonendoscopi, misuratori di pressione, saturimetri, termometri, etc …va accuratamente disinfettata tra un paziente e quello successivo e prima di riporla a fine utilizzo. È stato importante motivare il Per sonale sull’uso costante dei Dispo sitivi di Protezione, attraverso una formazione che spieghi l’effetto “barriera” dei DPI: il Virus è un oggetto fisico che si muove nell’aria e sulle superfici, se infrappongo un ostacolo (DPI efficaci) tra lui e me il Virus non passa, ma si ferma e si deposita sull’ostacolo. Questo osta colo però, e parliamo di mascherine, guanti, visiera, camici, tuta, vestiti, soprascarpe, va rimosso con molta attenzione perché è pieno di Virus, cioè è contaminato e può infettare. Quindi i DPI contaminati (dobbiamo assolutamente considerarli tutti con taminati dal Virus Sars CoV-2, oltre chè da altri virus respiratori) vanno eliminati con estrema attenzione, in un ambiente classificato “sporco”, prima di passare in un ambiente clas sificato “pulito”. Vanno inseriti in un sacco per rifiuti infetti e conseguen temente eliminati (inceneriti) in un percorso dello “sporco”, cioè in un
percorso “infetto”. Una doccia per il lavaggio completo di corpo e capelli della persona va fatta prima di uscire nelle attività esterne, classificate a bassa o nulla contaminazione. Sot tolineiamo che è necessario al rien tro a casa togliersi subito gli abiti e le scarpe con i quali ci si è recati al lavoro e lavarli con aggiunta di disin fettante ai normali detersivi, nonché lasciare le scarpe in un posto dove non contamini la propria abitazione. Per disciplinare, rendere più chiari e obbligare a questi comportamenti sono stati redatti Protocolli e Pro cedure per il rispetto delle norme igieniche e della funzione di “bar riera fisica” dei DPI.
Poiché il Virus si disperde nell’am biente, vanno considerati un
maggior numero di interventi di disinfezione degli impianti di con dizionamento e di sostituzione dei filtri, una disinfezione frequente dei corridoi di accesso, delle stanze, dei bagni, degli spazi comuni e di letti, armadietti e tavolini, di tele foni, impianti televisivi e computer con tecnologie tradizionali di sani ficazione ambientale ( detergenti di superficie) e a Perossido d’Idro geno, Argento o Ozono tramite nebulizzazione che auspichiamo venga introdotta nell’uso routinario per raggiungere tutte le superfici difficilmente lavabili a mano ( sof fitti, pareti, tende, armadietti, tele visioni….). La garanzia dell’efficacia dei sistemi di disinfezione dell’am biente non solo nei confronti del SARS CoV-2, ma anche verso altri Germi che ben sopravvivono sulle superfici (Clostridium difficile, Kleb siella, Pseudomonas, E.Coli, Stafilo
cocchi, Aspergillus,etc..) è data solo dai controlli con piastre di Petri[6] o altre tecnologie che rilevino la carica microbica reale e non presunta. Il controllo della carica ambientale residua dopo gli interventi di disin fezione va effettuato almeno men silmente, per non avere approcci di tipo filosofico a problemi molto concreti come le infezioni nosoco miali e di comunità.
Gli impianti di condizionamento degli ospedali devono garantire la pressione negativa delle stanze con pazienti con malattie respira torie, al fine di non contaminare gli ambienti contigui, come dovrebbe avvenire nei Reparti infettivi. L’aria estratta va eliminata all’esterno con filtri da cambiare frequentemente per ridurre anche la contaminazione degli spazi esterni. Tutti gli impianti devono assicurare la salubrità di ogni ambiente, con qualsiasi numero pre visto di ricambi d’aria, in relazione all’aria immessa nelle stanze e nei percorsi comuni, con campionamenti di verifica delle cariche microbiche reali esistenti[6]. I canali di circola zione dell’aria devono prevedere la
non contaminazione crociata degli ambienti, tra un reparto e l’altro o con ambulatori e uffici. Il ritorno del riscaldamento ad acqua nei termosi foni o con nuove tecnologie che evi tino la circolazione dell’aria sempre potenzialmente infetta vanno prese in seria considerazione nella proget tazione di nuovi ospedali, alberghi e strutture di comunità.
Prosegue il nostro appello ad una migliore formazione su temi di organizzazione, lavori di gruppo e controllo con l’obiettivo finale di consentire un adeguato trattamento e cure per tutti noi, grandi anziani compresi, com’è sancito dai principi della nostra Costituzione e del nostro SSN nei quali ancora crediamo. Corsi di Deontologia ed Etica pro fessionale sono da ripristinare dovunque; sono stati erroneamente soppiantati da quelli su budget, pro duttività, negoziazioni e comunica zione interprofessionale, ma sono argomenti completamente diversi.
Le grandi pandemie (poliomielite, difterite, peste, colera, vaiolo, febbre spagnola, MERS, SARS e influenza) nei secoli scorsi hanno indotto, oltre ai vaccini, l’introduzione della figura professionale del Medico Provinciale
e dei Servizi di Igiene Pubblica dedi cati alla verifica e tutela dello stato di salute della Popolazione generale, del territorio e di quanto il benes sere del territorio influisca sulla salute dei residenti (inquinamento). Questi Medici hanno scritto grandi testi e Regolamenti di Igiene che intervenivano anche sulle modalità costruttive ed abitative per evitare la vita delle persone in ambienti malsani[15,16]. La diffusione degli Ospedali con un adeguato numero di posti letto hanno rappresentato la roccaforte della Sanità italiana, garantendo la sopravvivenza anche dei pazienti anziani o con più pato logie associate.
Le risorse destinate alla Sanità pub blica italiana vanno incrementate e i posti letto ospedalieri per le aree dell’urgenza-emergenza medica e chirurgica, le pneumologie, le malat tie infettive e la riabilitazione vanno ripristinati e aumentati, non solo per la pandemia da Covid, ma anche per poter continuare ad esprimere le cure adeguate a patologie preva lenti o emergenti nella Popolazione italiana che finora aveva visto un aumento dell’aspettativa di vita alla nascita, grazie ai grandi interventi di programmazione sanitaria del secolo scorso, ad un’ampia dispo nibilità di cure in ospedale e a sani stili di vita.
Braga L, Volpe MC,Colliva A,Zanconati F,Berlot G, F Silvestri, S Zacchigna, M Giacca, Persistence of viral RNA, pneumocyte syncytia and thrombosis are hal lmarks of advanced COVID-19 pathology.In press EBioMedicine 000 (2020) 103104, journal homepage: www.elsevier.com/locate/ebiom;
3. AIFA Italia “Principi di gestione dei casi Covid-19 nel setting domici liare e nel setting ospedaliero” Internet 9 dicembre 2020;
4. Stroili Manuela L’igiene delle superfici e la valutazione del rischio nell’edilizia ospedaliera nell’era della globalizzazione. Poster 738, SITI Congresso nazionale, Venezia,3-6/10/2010;
5. Stroili M e coll. Rilevazione e controllo dell’inquinamento microbio logico del vitto nella ristorazione ospedaliera. Atti Conf.Naz. “I rischi microbiologici del 2000 nel settore alimentare”; 81-86, Bologna1995;
6. INAIL La contaminazione microbiologica delle superfici negli ambienti lavorativi,2017;
7. ISPESL Microclima, aerazione e illuminazione nei luoghi di lavoro-Li nee Guida 2006;
8. De Lorenzi S, Finzi G e coll. L’importanza del monitoraggio dell’inqui namento ambientale nelle lavanderie industriali ospedaliere. L’Ospedale n.2/ 2002;
9. Rational use of face masks in the COVID-19 pandemic.The Lancet Respiratory – Comment, 20 march 2020;
10. Associazione Asso Forma Piemonte Vademecum utilizzo mascherine con indicazioni tecniche sulle mascherine protettive 2020;
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13. Spallanzani IRCCS. Ippolito G e coll, Recommendations for COVID198 clinical management. Infectious Disease Reports 2020; vol 12:8543;
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15. Regione Lombardia DGR n.52097 / 1985, Regolamento Locale d’Igiene;
16. Regio Decreto 1265/ 1934, Testo Unico Leggi Sanitarie, DPR 128,129 e 130 del 1969, Legge 833/78.
Pergarantire alti standard igienici nelle strutture sanitarie è fondamentale pulire e sanificare rego larmente non solo gli ambienti ma anche gli stru menti di pulizia utilizzati per evitare che diventino un veicolo di contagio o una pericolosa fonte di diffusione batterica. I carrelli e le attrezzature manuali di Filmop sono realizzati in polipropilene ad alta intensità per rendere tutti i componenti facili da pulire e sanificare Inoltre, le superfici caratterizzate dall’assenza di poro sità impediscono l’assorbimento dello sporco.
In aggiunta a questi importanti vantaggi, Filmop assi cura il massimo in termini di igiene con A-B Plus: un sistema composto da carrello multiuso, telai lavag gio e manico telescopico, i cui componenti in pla stica sono trattati con additivi antibatterici in modo da proteggerli ulteriormente contro la proliferazione di batteri, funghi e muffe. Lo stesso trattamento viene effettuato anche sugli accessori in plastica della linea A-B Plus, come i secchi multiuso e i secchi per l’impregnazione
I panni A-B Plus e Multi-T per la pulizia di pavimenti e superfici completano il sistema, assicurando un’ef ficace azione antibatterica grazie al trattamento con ioni d’argento effettuato sulla microfibra utilizzata per la loro realizzazione.
I componenti in plastica e le microfibre della linea A-B Plus assicurano un abbattimento della carica batte rica fino al 99,9%. L’azione antibatterica è garantita per l’intero ciclo di vita.
Aumento del numero di posti letto e miglioramento della gestione di pazienti non infetti da Covid-19. Il caso dell’Ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova
di Tommaso Caputo1, Emanuele Scarabel2, Simone Cappelletti3
Il “Decreto Rilancio” (DL 34/2020), all’articolo 2, stabili sce che le regioni e le province autonome, al fine di rafforzare strutturalmente il Servizio Sani tario Nazionale in ambito ospe daliero, tramite apposito piano di riorganizzazione volto a fron teggiare adeguatamente le emer genze pandemiche, come quella da Covid-19 in corso, garantiscono l’incremento di attività in regime di ricovero in Terapia Intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure. La disposizione prevede, per ciascuna regione e provincia autonoma, un incremento struttu rale dei posti letto di terapia inten siva determinando una dotazione pari a 0,14 posti letto per mille abitanti. La Regione Veneto, con la Deliberazione di Giunta Regio nale n. 782/2020, ha programmato le azioni attuative delle misure in materia sanitaria previste dal DL 34/2020 prevedendo tra le altre, per l’ULSS6 Euganea di Padova, il potenziamento del reparto di Tera pia Intensiva dell’ospedale di Cam posampiero (PD).
Il progetto del reparto presenta una zona open con 5 posti letto accom pagnata da ulteriori due posti isolati con filtro, un posto degente singolo e due posti per degenti coronarici, che vista la loro parziale autosuffi cienza e il lungo periodo di ricovero nel reparto sono dotati di bagno in camera. La postazione di controllo e lavoro infermieri è collata baricen tricamente nel reparto e assicura una buona vista e raggiungibi lità dei ricoverati. Sono disponibili anche una shock room e un locale di bonifica. Completano l’area sani taria un deposito farmaci, deposito pulito, deposito sporco, tisaneria e un bagno; questi ultimi due posizio nati in maniera che siano fruibili al personale senza dover lasciare l’area sanitaria (Figura 1). Nella zona di supporto sono riscontrabili i per corsi di accesso del personale con filtri e bagni divisi per sesso, il filtro di accesso pazienti, ambulatorio e stanza del medico di guardia, l’at tesa parenti con bagni dedicati, una stanza per i colloqui con i parenti,
una grande sala per riunioni, ulte riori depositi. I vincoli dettati dalla ristrutturazione sono molto signifi cativi e hanno obbligato: all’elimi nazione delle postazioni vuotatoio generalmente previste in corrispon denza dei filtri per infetti in favore di una postazione centralizzata; all’assenza di bagni e tisaneria in alcune delle progressive zone di contenimento infettivo (elemento che obbliga il personale alle compli cate attività di preparazione anche per la sola consumazione del pasto); e, a causa di un interpiano partico larmente contenuto, alla creazione di numerose velette ribassate per l’alloggiamento dei canali dell’aria Il valore della superficie netta dei locali è pari a 995 m2 o, parametriz zando, 100 m2/posto letto; valore che, ricordate le premesse sui vin
coli architettonici posti dalla ristrut turazione, va quindi considerato minimo in un’eventuale programma zione e a cui vanno aggiunte tutte le superfici di servizio (connettivi principali, ascensori, spazi tecnici impiantistici, partizioni verticali) che implicitamente un’opera di questo tipo presuppone.
Dal punto di vista funzionale una delle attenzioni maggiori è stata posta alla progressiva conver sione del reparto a infettivi, senza compromettere la funzionalità nei confronti di pazienti non infettivi. Innanzitutto, il reparto prevede quattro posti letto dotati di filtro di cui due, quelli delle degenze cardio logiche, potranno essere convertiti a servizio infettivo in caso di neces sità. Se non convertibili le degenze cardiologiche, il progetto prevede comunque l’attuazione di una stra tegia di gestione epidemica artico lata su più fasi. Nella prima dai due posti infetti isolabili nelle stanze dotate di filtro è possibile allar gare la zona di confinamento alla degenza isolata e al relativo corri doio. La zona confinata “3 infetti” sarà accessibile dal deposito far maci convertito a filtro e opportu namente già dotato di doppia porta e lavabo, mentre verranno impedite le altre due comunicazioni, rispet tivamente verso la zona open su porta scorrevole e verso le degenze cardio, su porta tagliafuoco. Un ulteriore incremento nella capa cità di accoglienza di infetti potrà essere rappresentato dalla conver sione dell’area open. In questo caso il transito di accesso avverrà sempre dal deposito farmaci convertito a filtro ma in senso contrario a quello della modalità “3 infetti”. Da ultimo è prevista la possibile conversione dell’intero reparto all’accoglimento di “soli infetti”. I materiali impiegati nella realizzazione delle finiture permettono la migliore sanificabi lità, i controsoffitti metallici delle zone più critiche sono comunque
interrotti da partizioni stagne che raggiungono l’intradosso del sof fitto. Per i pavimenti si ricorre a PVC antistatico con tutti gli accor gimenti per renderne efficace la pulizia e sanificazione. Ogni posto letto è infine dotato di dispositivo solleva-paziente.
L’emergenza epidemica ha posto in evidenza quanto sia fondamentale l’impianto di ventilazione al fine di assicurare le migliori condizioni per pazienti e operatori. Innanzitutto, l’impianto di ventilazione si pre figge di promuovere un tasso di ventilazione superiore a 12 Vol/h con aria elaborata in una Unità di Trattamento Aria rispondente, per miglior analogia, alle indicazioni della UNI 11425. In particolare, si prevede filtrazione assoluta ai ter minali di ventilazione, sezione di umidificazione a vapore, recupero termico sull’aria espulsa a doppia batteria al fine di abbattere il rischio di contaminazione incrociata, mate riali costruttivi resistenti agli agenti di sanificazione più aggressivi. Il contenimento delle aree ospitanti infetti è affidato a un forte incre mento della portata di ripresa,
senza compromissione alcuna dei tassi di immissione di aria nuova. Da una ordinaria sovrappressione (portata di mandata superiore a quella di ripresa), grazie a specifi che cassette di regolazione della portata o semplice attivazione o disattivazione di alcuni terminali, si potrà quindi convertire gli spazi alla depressurizzazione, contando su una sezione di ripresa dell’UTA opportunamente maggiorata. Ulte riore accorgimento dell’impianto di ventilazione consiste nello sforzo compiuto di abbassare al livello del pavimento una quota parte delle griglie di ripresa, al fine di meglio catturare gli agenti patogeni. Parte delle riprese mettono inoltre in depressione gli spazi nascosti al di sopra del controsoffitto a tenuta delle zone più critiche. Particolare attenzione è stata posta anche agli ambienti che ospiteranno i parenti e in cui le occasioni di contagio potrebbero risultare ancor più insi diose; in tali ambienti (attesa e col loqui, principalmente) si è preferita l’installazione di un impianto tutt’a ria esterna con batteria di post-ri scaldamento, al pari delle zone sanitarie. Tale impianto potrà quindi assicurare le migliori prestazioni
in termini di diluizione delle cari che virali e, mediante un accurato studio del lancio dei diffusori d’aria, garantire che in nessuna delle aree occupate la velocità dell’aria superi i valori critici sopra i quali è accla rata una interazione con il getto di cariche virali emesse da un even tuale portatore infetto. All’espul sione è prevista l’installazione di un contenitore filtri di sicurezza (cani ster) che permetta agli operatori la sostituzione in perfetta sicurezza con modalità bag-in/bag-out nel caso di emergenza epidemica. I locali ospitanti condotti in sovrap pressione di espulsione (a valle dei ventilatori) sono inoltre mantenuti in depressione al fine di migliorare ulteriormente il loro livello di con tenimento. La presa aria esterna è ricavata in quota su una facciata dell’edificio e si distanza di 10 metri rispetto al punto di espulsione.
La rete gas medicali è un ulteriore punto nevralgico della gestione di una crisi sanitaria e per renderla adatta alle condizioni più gravose ci si è allineati alle più severe richieste della FD S 90-155 (Poste ou Lit de type E), con fattore di contempora neità di reparto unitario. La consi stente portata d’aria di immissione permette inoltre di mantenere sotto controllo il rischio di formazione di atmosfere sovra-ossigenate. Al capitolo successivo si presentano infine gli accorgimenti che la rete gas medicali presenta nei confronti di un guasto o evento incendiario.
Il reparto, al fine di assicurare l’orga nizzazione dell’esodo progressivo, deve essere suddiviso in comparti menti che permettano da ogni punto di raggiungere un compartimento al fuoco attiguo con percorsi inferiori a 30 m. Disegnare una linea di com partimento che divida in due i posti
letto e che risparmi la sala di con trollo da articolate soluzioni tecniche (porte e visive trasparenti tagliafuoco, portoni tagliafuoco scorrevoli, etc.)
è da subito risultato improbabile. Si è quindi optato per una suddivi sione in tre compartimenti al fuoco che permettesse agli occupanti del compartimento A, in caso di incen dio nel compartimento B o C, di rag giungere le aree interne all’ospedale, senza avventurarsi in un’evacuazione tramite la scala esterna (Figura 2).
Quello appena descritto è lo scena rio peggiore che conclude una fase di esodo orizzontale progressivo, quello in cui le fiamme non risultano domate o in cui comunque perman gono condizioni di insicurezza che consiglino l’evacuazione definitiva.
Nella fase iniziale dell’emergenza i degenti devono invece trovare siste mazione nel compartimento vicino e il caso certamente più avverso è quello che veda il compartimento A come origine dell’incendio. Questo evento metterebbe fuori servizio buona parte dei posti letto, fatta eccezione per la shock room, le due degenze cardiolo giche e l’ambulatorio posto in corri spondenza dell’accesso al reparto. Al fine di aumentare la capacità ricettiva del compartimento B e C sono state quindi aggiunte prese gas medicali che permettano lo stazionamento temporaneo dei degenti in attesa delle sorti dell’incendio.
Sulla continuità di funzionamento giocano inoltre un ruolo cruciale gli impianti elettrici, che prevedono innanzitutto una rigorosa suddivi sione per compartimento, in maniera che nessun guasto e/o incendio o l’o perazione di sgancio elettrico delle squadre di soccorso metta fuori uso i servizi dei compartimenti attigui. Gli eventuali e brevi tratti di linee elettri che in attraversamento su comparti menti non serviti sono inoltre protetti al fuoco con lastre tagliafuoco, ele mento che permetterà al soccorritore di operare con le migliori garanzie. Infine, tutti gli impianti elettrici sono collegati alle alimentazioni di emer genza dell’ospedale, che assicurano attraverso gruppi elettrogeni e soc corritori/UPS di adeguata potenza e autonomia la continuità di servizio anche nel caso l’anomalia provenga da fuori reparto.
Figura 2. Direzione dei flussi di esodo definitivo, eventuale e successivo al progressivo
1ULSS 6 Euganea – Direttore U.O.C. Servizi Tecnici e Patrimoniali
2ULSS 6 Euganea – U.O.S. Gestione Impianti e Apparecchiature
3Steam Srl – Direttore tecnico impianti meccanici
Stradale S.r.l. propone Germi, un prodotto innovativo per la disin fezione delle suole delle scarpe con l’utilizzo della luce ultravioletta C. È costituito da un alloggiamento metallico
e due lastre di vetro temperato da 8 mm di spessore, fori a forma di impronta di scarpa, per ogni piede dell’utente. I fori variano a seconda della dimensione per cui è stato realizzato il prodotto.
Germi rimuove virus e batteri dalle suole delle scarpe, senza l’uso di sostanze chimiche, in soli 10 secondi. Viene attivato dopo aver posizionato i piedi sul dispositivo. I sensori posti in corrispondenza di entrambi i marcatori di posizione controllano che entrambi i piedi siano posizionati sul dispositivo:
■ il sistema si attiva solo se l’utente è in piedi sul dispositivo;
■ si spegne quando l’utente solleva uno dei piedi;
■ impedisce l’accensione al momento sbagliato;
■ stabilizza il momento in cui i piedi vengono posizionati sui marcatori di posizione.
I diodi LED informano del funziona mento del dispositivo.
La disinfezione mediante luce UV-C non danneggia scarpe o vestiti, in quanto non utilizza candeggina o altri prodotti chimici. Dispone di cer tificato CE e IP 53.
www.germi-uv.it
Kubi Kid di Falpi è un car rello sviluppato su com missione nell’ambito di un progetto molto peculiare. Tale occasione ha offerto lo spunto per estendere la proposta dei car relli Kubi in tutti quei contesti che sono frequentati dai bambini: dai reparti pediatrici degli ospedali, alle scuole materne, fino ai centri per l’infanzia
Kubi Kid è disponibile in tutte le configurazioni della gamma Kubi e conserva pertanto tutte le certificazioni di qualità e le prestazioni della linea originale.
Agli aspetti di compattezza, versa tilità ed ergonomia qui si aggiunge anche l’aspetto ludico: la possibilità di personalizzare il carrello con sti ckers allegri e colorati.
Il prototipo è stato realizzato appli cando su un carrello di colore “lime” delle immagini che rappresentano in forma cartoonesca gli animali della giungla, dando vita a uno scenario
che può stimolare la fantasia dei bambini, distraendoli dalla situa zione potenzialmente noiosa o pesante in cui si trovano, e allegge rendo le mansioni di genitori, tutori o operatori presenti.
Il design “tutto chiuso” di Kubi per mette di tenere i prodotti chimici e
le attrezzature al riparo dalla straor dinaria e innata curiosità dei bimbi, garantendo la loro sicurezza.
Kubi Kid è interamente personalizzabile sulla base del contesto a cui è destinato (sia nei moduli, sia nei colori, sia nella grafica degli stickers). www.falpi.com
I nuovi scenari determinati dalla diffu sione di un evento che nessuno aveva previsto, la diffusione di una pandemia mondiale, hanno cambiato il modo di concepire le operazioni di pulizia e sani ficazione sia dei locali ad uso privato che quelli ad uso pubblico. E se nelle prime fasi della diffusione del virus ci si è trovati di fronte ad una proposta limi tata e non specificatamente concepita per il bisogno che si presentava, con il passare dei mesi, gli studi scientifici e la ricerca delle aziende hanno messo a punto metodi, materiali e tecnologie in grado di dare una risposta adeguata a questa nuova emergenza.
Un contesto di particolare attenzione è costituito da quello noto come settore sanitario e di tutte le strutture destinate alla promozione e al mantenimento della salute degli individui. Si tratta di ospedali, case di cura, ambulatori e laboratori sia pubblici che privati. Tutte strutture ricadenti, per quanto riguarda il rispetto della sicurezza e la salute, all’adempimento delle conformità pre viste nel capo I del titolo II del Testo Unico sulla Sicurezza.
Partendo da questi presupposti l’inge gnerizzazione di un nuovo sistema di sanitizzazione dei locali, non poteva prescindere da alcuni punti fermi.
Primo fra tutti sicuramente quello rela tivo all’efficacia del principio attivo che veniva utilizzato, secondo la tecnolo gia che consentisse di permettere al principio stesso di essere efficace su tutte le superfici in modo omogeneo e in tutto l’ambiente, terzo una bassa invasività garantita da tempi brevissimi di intervento e con costi molto bassi.
La tecnologia messa a punto con il sistema Saniclair costituisce attual mente la proposta più adeguata per rispondere a queste esigenze. Le mac chine della gamma disponibile si basano sulla produzione di “Nebbia Secca”. Si tratta di impianti sviluppati e inge gnerizzati per generare attraverso un sistema termo chimico microparticelle di dimensione inferiori ai 3 micron prive
di umidità e con la capacità di veicolare i principi attivi sanitizzanti in tutto l’am biente. Ed è proprio lo stato fisico delle particelle, che essendo generate in un procedimento termico sono dotate di un’inerzia che le rende capaci di diffon dersi prima verso l’alto per poi saturare in modo omogeneo tutto l’ambiente.
Seguendo le indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanita sui Presidi Medici è stato formulato un prodotto in grado di garantire una efficacia dei trattamenti delle superfici, con abbatti mento dei virus e della carica batterica in modo totale e in tempi brevissimi. Al veicolo principale in grado di gene rare nebbia secca costituito da glicole tri etilenico sono state “abbinate” con un principio noto in farmaceutica delle
molecole più piccole di Didecil Dimetil Ammonio quaternario, ottenendo così un effetto sinergico molto potente.
Gli effetti verificati da un laboratorio accreditato di microbiologia, con test effettuati con misurazione della carica batterica superficiale, hanno confer mato il totale abbattimento in tempi valutati in 5 minuti.
La messa in funzione della macchina, rispondente alla normativa CE, è molto semplice e immediata e la manipola zione del liquido di sanitizzazione non comporta nessun rischio per gli ope ratori, come si evince dalla scheda di sicurezza. Tutti elementi che ne fanno lo strumento ideale per l’utilizzo negli ambienti sanitari da parte del perso nale stesso delle strutture in modo autonomo, semplice e privo di rischi. www.saniclair.it
Chesi tratti di ambienti ospe dalieri, scuole, asili o palestre l’igienizzazione e la deter sione delle superfici è centrale nell’ambito professionale, soprat tutto in un contesto come quello odierno in cui il miglior presidio contro la diffusione del virus rimane l’attenta e consapevole detersione degli ambienti.
Amuchina Professional, da sempre sinonimo di igiene e disinfezione, propone una linea completa di pro dotti appositamente pensati per assicurare la più profonda pulizia degli ambienti professionali. Dall’i giene delle piccole superfici a quello dei bagni e delle vetrate, i prodotti Amuchina garantiscono un’azione mirata ed efficace.
Amuchina Vetri Multiuso Igieniz zante, in formato trigger da 750 ml, è l’alleato ideale per l’igiene delle piccole superfici. Particolarmente indicato per l’igiene e la pulizia di specchi, vetri e vetrate, il prodotto rimuove anche germi e batteri da tavoli, sedie, piani di lavoro, seg gioloni, fasciatoi, comodini e men sole. Per un’azione igienizzante quotidiana basta spruzzare il pro dotto direttamente sulle superfici da trattare, passare un panno pulito e lasciar asciugare. Grazie alla sua particolare formula, che non lascia residui chimici sulle superfici, il pro dotto non solo è adatto per l’igiene delle superfici a contatto con gli ali menti, ma non necessita neanche di risciacquo. Amuchina Vetri Multiuso Igienizzante è anche indicato per le procedure regolate dall’HACCP.
Amuchina Multiuso Area Food è, invece, un detergente igienizzante studiato per la pulizia delle superfici dell’area food a rapida asciugatura. Appositamente pensato per l’igiene di tutte le aree di produzione e con fezionamento dell’industria alimen tare e della ristorazione, Amuchina Multiuso Area Food è un prodotto
indicato per tutte le superfici, anche quelle in acciaio. Per un’azione effi cace, sarà sufficiente applicare il prodotto direttamente sulla superfi cie da trattare con un panno, strofi nando sullo sporco più ostinato. Non contiene sostanze abrasive, quindi non lascia graffi e/o striature e non necessita di risciacquo. Il prodotto è particolarmente indicato per le pro cedure regolate dall’HACCP. Infine, Amuchina Detergente Sgras sante Tecnico è un detergente sgrassante igienizzante pronto all’uso, adatto a tutte le superfici
unte in cui sia richiesto uno sgras saggio rapido e totale. Indispensa bile per tutte le attività che operano con procedure di pulizia regolate dall‘HACCP, è inoltre in grado di eliminare perfettamente e veloce mente untuosità, ditate e nicotina.
Per un’azione mirata ed efficace, basta spruzzare il prodotto diretta mente sulla superfice da sgrassare, strofinare sullo sporco più ostinato e ripassare con un panno pulito o carta monouso fino a ottenere una superficie asciutta e brillante. www.amuchina.it
Gliasciugamani elettrici sono il sistema di asciugatura più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. I bene fici legati al loro utilizzo si possono apprezzare sia nel breve termine che nelle dinamiche di lungo termine.
L’igiene è poi l’aspetto che ad oggi è percepito come cruciale, sul quale c’è un acceso dibattito nonché numerose speculazioni. La gamma di asciugamani Vama® di ultima generazione è stata sviluppata partendo dal presupposto che velocità, efficienza e sostenibilità debbano essere indissolubilmente legate all’igiene e alla sicurezza. L’in troduzione di sistemi igienici basati su filtrazione del flusso d’aria e sanifica zione delle superfici interne, con moda lità di funzionamento tassativamente no-touch, hanno reso i prodotti elettrici igienici e sicuri e sono stati precursori rispetto alle necessità oggi emergenti. Nel corso del 2020 i filtri con cui sono equipaggiati gli asciugamani Vama® di ultima generazione sono stati specifi catamente testati in funzione anti-Co vid19 da laboratorio indipendente, risultando efficaci nel trattenere dro plet contenente il virus SARS-CoV-2 ed eliminandone così la presenza nell’aria in uscita dall’apparecchio.
La capacità dei filtri di diminuire i rischi della diffusione di agenti patogeni era già ampiamente affermata nel mercato ed applicata in numerosi contesti, si pensi ad esempio ai sistemi di filtrazione in ambito ospedaliero e degli aeromo bili. L’efficacia rilevata nel test svolto è
un ulteriore straordinario riscontro in merito al livello di igiene e sicurezza rag giunto dagli asciugamani elettrici grazie alle tecnologie correlate, a patto che se ne faccia un uso corretto (ad esempio cambiando regolarmente i filtri) e che siano spiegate correttamente. E’ fon damentale infatti ribadire che gli asciu gamani non sono una prima linea di difesa contro il virus che causa Covid-
19 e che il filtro non può in alcun modo sostituire le misure di prevenzione prin cipali per ridurre il rischio di contagi, cioè la pulizia delle mani, il distanzia mento fisico e l’uso della mascherina. Oltre a garantire efficacia, risparmio ed igiene un prodotto performante ad oggi necessita di un ultimo tassello: il comfort, in particolare quello acustico. Per asciugare le mani velocemente è inevitabile che si generi del rumore, legato alla potenza dei motori e del flusso d’aria. Questo aspetto è secon dario in molti contesti ad uso pubblico, che sono rumorosi per definizione, cri tico invece in altri. Il nuovo modello DRY MAX UV® di Vama® è equipag giato di serie con un variatore di rego lazione del flusso d’aria, che consente la massima flessibilità per ottimizzare le emissioni sonore a seconda della dislo cazione dei servizi igienici di ciascun edificio, garantendo così il massimo comfort nell’utilizzo.
La pulizia e l’utilizzo delle corrette misure di igiene degli ambienti costruiti rappresentano un punto cardine nella prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2.
a cura di Cristina Cardinali
studi mostrano quanto la contamina zione ambientale sia rile vante e quanto questa possa essere potenzial mente centrale nella diffusione virale, sottolineando il ruolo fondamentale ed equivalente delle precauzioni da contatto rispetto ai dispositivi di pro tezione delle vie aeree.
La trasmissione di SARS-CoV-2 avviene principalmente con due modalità: attraverso grandi parti celle respiratorie (droplets, > 5 μm) e per contatto, diretto o indiretto. Sono state proposte anche altre vie di trasmissione che tuttavia non sono state ancora del tutto chiarite. In particolare, per quanto riguarda la contaminazione ambientale, potenziale modalità di contagio indiretta, l’evidenza emersa da pre cedenti studi sui coronavirus mostra che questo particolare gruppo è più stabile nell’ambiente degli altri virus con envelope4.
È quindi necessario porre in atto tutte le misure essenziali a limitare la trasmissione ambientale del virus e adottare tutte le precauzioni da contatto necessarie:
REPORT■ limitare l’esposizione;
■ igienizzare correttamente delle mani;
■ utilizzare correttamente i dispo sitivi medici e i DPI;
■ sanificare le superfici e gli ambienti.
Il documento del gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni riassume i dati disponi bili relativamente alle modalità di trasmissione di SARS-CoV-2, alla potenzialità del virus di contami nare e persistere nell’ambiente e su superfici inanimate. Riassume inol tre le conoscenze sull’attività dei disinfettanti nei confronti dei virus e dei coronavirus in particolare, in modo tale da poter essere guida nella scelta dei corretti presidi, e sottolinea l’importanza di inte grare gli interventi di sanificazione ambientale fra le misure di preven zione e controllo di COVID-19. In questo articolo, riportiamo le indi
cazioni circa le modalità di sanifica zione dei locali che hanno ospitato pazienti affetti o sospetti di avere acquisito la malattia nel contesto sanitario.
La sanificazione è l’insieme dei procedimenti e operazioni atti ad igienizzare determinati ambienti e mezzi mediante l’attività di pulizia e di disinfezione. La pulizia, proce dimento atto a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporci zia da superfici, oggetti, ambienti chiusi (generalmente indicati con il termine inglese indoor), è quindi l’operazione che consente di rendere le superfici visibilmente pulite. Con disinfezione s’intende il complesso di procedimenti e operazioni atti a sanificare determinati ambienti
mediante la distruzione o inattiva zione di microrganismi patogeni. I prodotti per la pulizia includono sapone liquido, detergenti enzimatici e detersivi. Essi rimuovono il mate riale organico (es. sporco, fluidi cor porei, ecc.) e sospendono il grasso o l’olio. Questo viene fatto combi nando il prodotto di pulizia con l’ac qua e utilizzando l’azione meccanica (es. strofinamento e frizione).
Per la maggior parte delle procedure di pulizia ambientale, selezionare detergenti neutri (pH 6-8) che siano facilmente solubili in acqua calda e fredda. I disinfettanti servono solo per la disinfezione dopo la pulizia e non sono sostituti della pulizia, a meno che non si tratti di prodotti disinfettanti-detergenti combinati. Prima della disinfezione, utilizzare un prodotto di pulizia per rimuovere tutto il materiale organico e lo sporco. Accorgimenti da seguire per una corretta sanificazione e per una cor retta gestione del materiale sono:
Prepara il tuo staff con gli strumenti giusti per la pulizia delle superfici
L’importanza dell’igiene in ambito ospedaliero è sempre più evidente. In un sistema sanitario sotto pressione, mantenere gli ambienti puliti e sicuri è una priorità assoluta, una grande responsabilità per chi si trova in prima linea nella tutela della sicurezza dei pazienti e del personale.
La formazione gratuita online Tork Interactive Clean Hospital, gli Educational Tools e la nuova gamma di Panni in microfibra Tork per la pulizia delle superfici rappresentano un aiuto concreto per organizzare l’attività di ripristino dell’igiene negli spazi della Sanità.
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■ I sistemi meccanizzati di pulizia di grandi superfici devono essere evitati perché producono aerosol o disperdono la polvere nelle aree di cura del paziente come pure è sconsigliato spazzare a secco, spruzzare, spolverare. Preferire quindi le metodiche ad umido.
■ Dovrebbe essere presente un’a rea designata per i servizi di puli zia ambientale ed un’area per la preparazione, lo stoccaggio e il ritrattamento di attrezzature e forniture riutilizzabili per la puli zia. Quest’area dovrebbe essere uno spazio dedicato che non viene utilizzato per altri scopi. Un’area separata dovrebbe essere disponibile per il ritrat tamento delle apparecchiature biomediche.
Gli ambienti ospedalieri che ospi tano pazienti affetti da COVID-19 devono essere puliti e disinfettati almeno due volte al giorno dal per sonale addetto munito di adeguati dispositivi di protezione e specifi camente formato per la bonifica di ambienti a rischio biologico.
Prima di procedere alla bonifica, le aree di intervento sanitario (stanze dei pazienti, aree di attesa, sale per le procedure mediche, sale di riani mazione) in cui sia stato visitato o ricoverato un caso sospetto o con fermato di COVID-19, devono essere areate adeguatamente per almeno un’ora tramite ventilazione natu rale o tramite l’impianto di ventila zione meccanica controllata (VCM) dell’edificio. I locali in cui sono state eseguite procedure che generano aerosol (ventilazione assistita, intu bazione, somministrazione di medi cinali nebulizzati, broncoscopia, ecc.) devono essere areati con ventilazione naturale per 1-3 ore (se non a pres sione negativa) o tramite l’impianto di ventilazione meccanica controllata (VCM) dell’edificio prima della pulizia e prima di ammettere nuovi pazienti. Inoltre, per procedere alla sanifica zione è necessario definire:
■ due diverse squadre di intervento Oppure
■ due tempi d’intervento: uno dedicato alla rimozione degli effetti letterecci e della bianche ria ed uno per la pulizia e disin fezione dei locali.
Tenendo conto che la rimozione degli effetti letterecci è un’attività a rischio di aerosolizzazione, il per sonale addetto alla biancheria e alle lenzuola (già opportunamente for mato) dovrà seguire le seguenti disposizioni:
■ Usare i dispositivi medici e i DPI come indicato dal Rapporto COVID19 n.2 /2020 nella sua ultima versione
■ Rispettare i seguenti elementi per la cura della biancheria e delle lenzuola:
» Non agitare le lenzuola e la biancheria durante il cambio.
» Non appoggiare le lenzuola e la biancheria al corpo.
» Raccogliere la biancheria sporca in contenitori chiusi (sacchi o sacconi in carrelli) manipolandola e scuotendola il meno possibile nell’am biente prima dell’inserimento nel sacco e dell’invio all’im presa qualificata (sia essa esterna o interna all’organiz zazione) addetta al lavaggio e alla sanificazione.
» Sostituire la biancheria da letto e da bagno utilizzata
REPORTcon biancheria sanificata da impresa qualificata (es. dotata di certificazione UNI EN 14065:2016 Tessili trattati in lavanderie).
■ Eseguire la corretta procedura di svestizione
■ Depositare dispositivi medici e DPI dopo l’uso in un sacchetto sigillato e smaltirli secondo i pro tocolli aziendali.
Il personale addetto alla sanifica zione del pavimento e delle superfici (già opportunamente formato) dovrà seguire le seguenti disposizioni:
■ Equipaggiarsi con sovracamice impermeabile e guanti in gomma.
Se le precauzioni di rimozione della biancheria sopra citate sono rispettate, è sufficiente che il personale addetto indossi una mascherina chirurgica.
■ Rispettare i seguenti elementi per la pulizia di pavimenti e superfici:
» Le superfici devono essere accuratamente pulite con un detergente neutro.
» In seguito, praticare la disin fezione mediante un disinfet tante efficace contro i virus (i prodotti con attività virucida normati dalla ISO EN 14476 sono autorizzati dai mercati nazionali e possono essere utilizzati seguendo le istru zioni del produttore. In alter nativa, è suggerito l’utilizzo di soluzioni a base di ipoclo rito di sodio di cloro attivo allo 0,1% o 0,5%. Per superfici che possono essere danneg giate dal sodio ipoclorito, possono essere utilizzati i prodotti a base di etanolo (almeno il 70%).
» Pulire le superfici con una frangia monouso impregnata di un prodotto detergente.
» Sciacquare con acqua usando un’altra frangia monouso.
» Lasciare asciugare.
» Eseguire la corretta procedura di svestizione.
Nella sanificazione del locale:
■ Procedere dalle aree più pulite verso quelle più contaminate, ad esempio:
1. Nella pulizia terminale pulire le superfici condivise della stanza prima di passare a quelle dell’area dello specifico paziente, quindi pulire le aree e superfici a bassa frequenza di contatto prima di quelle ad alta frequenza.
2. Pulire la stanza prima del bagno.
■ Procedere dall’alto verso il basso per prevenire la ricaduta dei microrganismi su aree preceden temente sanificate; ad esempio, pulire le sponde del letto prima delle gambe; pulire le superfici verticali prima del pavimento, il quale va pulito per ultimo per asportare lo sporco che si è even tualmente depositato.
■ Disinfettare le superfici ad alta frequenza di contatto (es. sponde del letto, comodini, piani di appoggio, maniglie, pulsantiere, tutte le superfici dei bagni) con una soluzione di ipoclorito alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo, alcol etilico a 70% V/V o altro disinfettante di provata atti vità virucida, quindi disinfettare i pavimenti con una soluzione di ipoclorito alla concentrazione di 0,1% di cloro attivo con una fran gia o un panno monouso diversa dalle due precedenti.
Per i dispositivi elettronici come tablet, touch screen, tastiere, tele comandi, seguire le istruzioni del produttore per tutti i prodotti di pulizia e disinfezione. Se non sono disponibili istruzioni del produttore, considerare l’uso di salviette pre-im pregnate o panni imbevuti di pro dotti a base di alcol etilico al 70% V/V per disinfettare i touch screen. Asciugare accuratamente le super fici per evitare il ristagno di liquidi. Considerare anche l’impiego di invo lucri sanificabili per tali dispositivi.
Si raccomanda di non spruzzare in maniera diretta i disinfettanti sopra gli eventuali spandimenti di mate riale biologico, al fine di evitare la formazione di aerosol.
La pulizia di servizi igienici, lavandini del bagno così come tutte le super fici accessibili di pareti e finestre deve essere eseguita con cura.
Le apparecchiature di laboratorio utilizzate devono essere sanificate in accordo con quanto prescritto dalla ditta produttrice o in accordo ai protocolli in uso all’interno dei laboratori.
Non utilizzare un’aspirapolvere per la pulizia dei pavimenti per il rischio di generazione di aerosol.
Il personale che ha effettuato le pro cedure non va considerato come caso CONTATTO salvo in caso di mancata osservanza delle misure di protezione o di esposizione accidentale.
La pulizia deve essere effettuata uti lizzando gli appositi dispositivi medici e di protezione individuale (DPI).
Si raccomanda l’uso di dispositivi di pulizia monouso o dedicati; i dispo sitivi medici e i DPI non monouso devono essere decontaminati uti lizzando i prodotti disponibili (ad esempio, ipoclorito di sodio di cloro attivo allo 0,1% o etanolo al 70% V/V). Se si usano prodotti chimici per la pulizia, è importante mantenere l’ambiente arieggiato sia durante che dopo l’uso (ad es. aprendo le finestre) per proteggere la salute del personale addetto alle pulizie.
ADDETTO ALLA
SANIFICAZIONE DI
LOCALI SANITARI CHE OSPITANO PAZIENTI COVID-19
Vestizione nell’anti-stanza/ zona filtro
1. togliere ogni monile ed oggetto personale e praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione alcolica;
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita e allo sviluppo di materiali sintetici (nitrile e vinile) in grado di rappresentare una valida alternativa per tutti coloro che avessero manifestato allergie legate al lattice. Ma il mercato si è evoluto e i rischi professionali collegati a questo materiale sono efficacemente diminuiti. Ma proviamo a fare un po’ di chiarezza riguardo ai falsi miti legati al lattice.
■ Le proteine dei guanti in lattice sensibilizzano gli individui inducendo reazioni allergiche
Non è sempre così. Da alcuni anni esistono guanti in lattice naturale a basso contenuto proteico senza polvere che mantengono il valore relativo al conte nuto di proteine al di sotto di 50 μg/g, aumentan done la biocompatibilità.
■ Non sempre vengono specificate le proteine contenute nei guanti in lattice
Reflexx verifica e dichiara con estrema precisione il contenuto totale di proteine del lattice presente all’interno dei propri guanti, in totale trasparenza e ad esclusivo vantaggio del cliente.
■ I guanti monouso sono di difficile smaltimento Altro mito da sfatare. Non tutti i guanti monouso sono di difficile smaltimento. I guanti in lattice, ad esempio, provengono da fonti sostenibili e rinnova bili ed hanno una biodegradabilità molto più veloce di prodotti sintetici quali nitrile e PVC (vinile). I guanti in lattice Reflexx si biodegradano nell’arco temporale di pochi anni.
Insomma, i guanti in lattice sono un’ottima scelta in termini di resistenza, durabilità e comfort. Oggi, anche ecologica e sostenibile.
2. controllare l’integrità dei disposi tivi; non utilizzare dispositivi non integri;
3. indossare un primo paio di guanti;
4. indossare sopra la divisa il camice monouso;
5. indossare idoneo filtrante fac ciale;
6. indossare gli occhiali di prote zione;
7. indossare secondo paio di guanti.
Regole comportamentali: evitare qualsiasi contatto tra i disposi tivi medici e i DPI potenzialmente contaminati e il viso, le mucose o la cute; smaltire i dispositivi medici e i DPI monouso nell’apposito con tenitore nell’area di svestizione; decontaminare i DPI riutilizzabili; rispettare la sequenza indicata:
1. rimuovere il camice monouso e smaltirlo nel contenitore;
2. rimuovere il primo paio di guanti e smaltirlo nel contenitore;
3. rimuovere gli occhiali di prote zione e lasciarli nel contenitore per successiva sanificazione;
4. rimuovere la maschera maneg giandola dagli elastici posteriori e smaltirla nel contenitore;
5. rimuovere il secondo paio di guanti.
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi pro pongono una lista completa di pro dotti disinfettanti attivi contro il SARS-CoV-2: https://www.epa.gov/ pesticide-registration/list-n-disin fectants-use-against-sars-cov-2
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’utilizzo dei seguenti disinfettanti: alcol etilico 70% o altro disinfettante a provata attività virucida saggiata in accordo con la norma ISO EN 14476 per gli strumenti e i dispo sitivi medici; detersione con acqua
e detergente comune seguita da disinfezione con ipoclorito di sodio a 0,1% di cloro attivo per i pavimenti detersione con acqua e detergente comune seguita da disinfezione con ipoclorito di sodio a 0,5% di cloro libero per le superfici ad alta frequenza di contatto (sponde del letto, comodini, piani di appog gio, maniglie, pulsantiere, tutte le superfici dei bagni). In alternativa
DPI Dispositivi di Protezione Individuale
possono essere impiegati perossido di idrogeno allo 0,5% o altro disin fettante a provata attività virucida saggiata in accordo con la norma ISO EN 14476.
Fonte: Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni. Indicazioni per la sani ficazione degli ambienti interni per prevenire la trasmissione di SARS-COV 2. Versione dell’8 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 20/2020).
FFP2 Semimaschere filtranti antipolvere che soddisfano i requisiti della UNI EN 149
FFP3 Semimaschere filtranti antipolvere che soddisfano i requisiti della UNI EN 149
CDC Centers for Disease Control and prevention
ECDC European Center for Disease Prevention and Control
OMS Organizzazione Mondiale della Sanità
ppm Parti per milione
ISO International Organization for Standardization
MHV Hepatitis Virus - Mousevirus dell’epatite dei topi
CCV Canine CoronaVirus, coronavirus canino
TGEV Transmissible gastroenteritis coronavirus virus della gastroenterite trasmissibile
MERS Middle East Respiratory Syndrome
SARS Severe Acute Respiratory Syndrome 7
produce attrezzature per la pulizia professionale di strutture ospedaliere e ambulatoriali, sino dal primo esordio sul mercato, negli anni ’50. In particolare: I carrelli della serie Microstoq, sono studiati appositamente per la sanificazione delle strut ture sanitarie, rispondono alla richiesta di faci lità di utilizzo e ergonomicità. Dai modelli più piccoli ai più grandi hanno tutti caratteristiche di ottima stabilità e funzionalità.
Per le caratteristiche: www.taxon.it/prodotti/ carrelli-mikrostoq-line/
Le frange per pavimenti sono un altro punto di forza fra i prodotti Taxon. Grazie alla qualità dei materiali impiegati, permettono un alto grado di sanificazione e la massima sicurezza nel loro lavaggio. Sono studiati per rendere facile e veloce la rimozione e sostituzione sull’apposito telaio del bastone. Per i dettagli: www.taxon.it/ prodotti/pulizia-pavimenti-a-secco/ In occasione della pandemia da Coronavirus l’azienda ha intro dotto dispositivi di protezione personale come mascherine chirurgiche, FFP2, FFP3, camici e tute protettive. Questo per rendere il più sicuro possibile il lavoro nelle attività di pulizia e sanificazione di reparti ospe dalieri, strutture sanitarie e RSA.
Le tute protettive sono in PP + PE micropo roso. Garantiscono la massima resistenza e un’alta protezione alla penetrazione di liquidi e particolato. La microporosità del materiale per meabile all’aria e al vapore, permette un mag gior comfort riducendo il rischio di stress da calore. Anche la particolare cura con cui sono confezionate consente una buona vestibilità e un’ottima protezione e sicurezza agli agenti infettivi (vedi: www.taxon.it/tuta-protettiva/).
Nella linea di prodotti anti Covid-19 del cata logo Taxon, sono disponibili anche camici pro tettivi chirurgici, cuffie, copri scarpe. Tutti gli articoli di abbigliamento di protezione sono certificati CE, regolarmente registrati presso il Ministero della Salute e hanno caratteristiche di ottima resistenza, idrorepellenza, traspirazione, ventilazione, sofficità e sono inodori.
Per maggiori informazioni sui prodotti dedi cati all’igiene e alla sanificazione ospedaliera visitare: www.taxon.it/ambiente-sanitario/
010 9642767
IlSistema Aladin di Arco Chimica, votato al green e al risparmio, si pone l’obiettivo di ottimizzare la diluizione e l’uso dei detergenti. Esso permette, infatti, una mirata valuta zione dei consumi in funzione di tutte le operazioni di pulizia previste nei cantieri. I vantaggi assicurati dall’im piego di Aladin sono molteplici: a partire dalla notevole riduzione degli stock di prodotti chimici giacenti in magazzino e del numero delle con segne presso i cantieri. Un fonda mentale plus garantito da Aladin è il controllo: non solo dei consumi, in generale, sulla base delle opera zioni programmate in ogni cantiere, ma anche delle diverse tipologie di prodotti in esso impiegate. Si tratta di un sistema di cleaning sicuro per l’operatore poiché la corretta dilu izione del prodotto, garantita dal sistema, permette un miglioramento o eliminazione della simbologia di pericolo da detergente super concentrato a prodotto pronto all’uso. Ultima nata in casa Arco Chimica: Aladin Dose. Un macchinario che permette varie diluizioni del mede simo prodotto in base alle opera zioni di pulizia previste nel cantiere. Tecnologia di diluizione che occupa pochissimo spazio e la versione pre disposta per il fissaggio a muro pesa solo 4kg. Macchinario economica mente competitivo rispetto all’offerta presente sul mercato dei sistemi di dosaggio a basso ingombro. Si tratta quindi di un investimento minimo per l’impresa di servizi con il massimo dei vantaggi a disposizione per l’aggiudi cazione delle gare di appalto. Aladin Dose viene consegnata già con la combinazione di diluizioni richieste dal cliente e non necessita di allac ciamento idrico.
Soluzione ideale per ospedali, studi medici, palestre, case di cura, scuole ed università ed attività commer ciali in genere, Aladin Dose si attiva esclusivamente con i prodotti della
linea Aladin di Arco. La gamma prodotti offre l’opportunità di svi luppare un piano di cleaning green a 360° grazie a prodotti certificati Ecolabel e a impatto zero. Aladin disponibile in 4 modelli: Aladin GT1, Aladin GT5, Aladin Pack e Aladin Dose.
www.arcochimica.it
Tork Interactive Clean Hospital Training è uno strumento online interattivo progettato per rendere il processo di forma zione per la pulizia e il ripristino dell’igiene nelle strutture sanita rie coinvolgente ed efficiente. Gli esercizi mirano a garantire che i responsabili dei servizi ambientali e il loro personale possano procedere secondo queste raccomandazioni. “Sappiamo che i manager delle Facility apprezzano questo tipo di formazione e istruzione. Poiché le esigenze possono variare all’interno dell’organizzazione e nelle diverse parti di un ospedale, è importante disporre di una soluzione come Tork Interactive Clean Hospital Training a cui è possibile accedere da qual siasi dispositivo, che consente al personale di formarsi in una varietà di ambienti “ ha affermato Thomas Bergin, Marketing Director - Heal thcare, Essity Professional Hygiene. Ad accompagnare la formazione Tork Interactive Clean Hospital c’è la presentazione “Train-the-Trai ner”, uno strumento sviluppato per aiutare le FSC nella formazione dei propri team. Secondo il recente son daggio Essentials Initiative 20202021 di Essity, più di 7 persone su 10 affermano che avranno aspettative più elevate rispetto agli standard igienici degli ospedali dopo COVID19. E sicuramente il personale delle imprese di servizi è più impor tante che mai nell’aiutare a creare ambienti sanitari igienici, dove le persone possano sentirsi al sicuro. Tork ha una solida esperienza in mate ria e ha già sviluppato altre soluzioni
di formazione innovative per aumen tare gli standard di igiene e suppor tare ambienti ospedalieri puliti e sicuri. Uno di questi è Tork VR Clean Hands, il primo corso di formazione interat tivo sull’igiene delle mani, premiato nel 2020 con il prestigioso Interclean Amsterdam Innovation Award.
“Ci dedichiamo ad aiutare a creare ambienti sanitari sicuri e, in defini tiva, a prevenire le contaminazioni. Poiché gli addetti alle pulizie – con tinua Thomas Bergin - sono la prima linea di difesa, ed è importante che ricevano gli strumenti e la forma zione migliori. Abbiamo sviluppato una gamma completa di servizi e prodotti per supportare il loro importante lavoro.”
Oltre agli strumenti per la forma zione, Tork quest’anno presenta i Panni in Microfibra Tork per la puli zia delle superfici. I nuovi panni forni scono risultati di qualità già al primo passaggio, consentendo al personale
Il nuovo Sapone in schiuma Antimicrobico è particolarmente efficace contro batteri, virus e una vasta gamma di organismi patogeni. Unisce in un’unica pro cedura il normale lavaggio e la disinfezione delle mani. Le ricariche in cartucce sigillate dotate di pompa monouso garantiscono l’igiene assoluta e preservano da possibili contaminazioni incrociate. Certificato PMC, privo di profumo e coloranti, è compatibile con i Dispenser Tork Elevation: la dispensazione con trollata di sapone garantisce lunga autonomia e ridotte operazioni di manuten zione. Disponibile anche nella comoda e igienica versione touchless.
di procedere, il che aiuta ad avere una struttura ospedaliera sicura e pulita senza spendere più denaro. www.tork.it/la-tua-attivita/ soluzioni/panoramica/ospedali
Oltre agli strumenti per la forma zione, Tork quest’anno presenta i Panni in Microfibra per la pulizia delle superfici. Laddove l’igiene è essenziale, è importante utilizzare prodotti per la pulizia e la disinfe zione appropriati per prevenire la diffusione delle infezioni ospeda liere ed evitare le contaminazioni crociate. I nuovi panni in microfibra Tork forniscono ottimi risultati già al primo passaggio, consentendo al personale di rimuovere micror ganismi, polvere e sporco meglio e più velocemente. Questi panni cat turano e trattengono anche le più piccole particelle, grazie alla sotti gliezza delle fibre, e raccolgono lo sporco e i microrganismi, evitando che si disperdano tutt’intorno. I panni Tork in microfibra sono riutilizzabili, disponibili in 4 colori e nella versione bianca monuso.
L’emergenza della pandemia da Sars-COV-2 ha reso evi dente la necessità di disporre di strumenti di disinfezione degli ambienti per ridurre il rischio di contagio.
PROJECT SRL & CO-ROBOTICS SRL collaborano per portare sul mer cato servizi robotici Made-in-Italy per applicazioni sociali ed HCFS (Hygiene, Cleaning & Facility Services) L’azienda ha progettato e cer tificato CE il robot mobile MoveR-1, una piattaforma modulare e utilizza bile per la gestione di eventi sani tari come la pandemia di COVID-19 con servizi di sanificazione ambien tale, tele-care e logistica. Inoltre la società ha già depositato due brevetti, uno in fase di estensione Europea, per proteggere la tecnolo gia proprietaria utilizzata nel robot e i servizi innovativi di sanificazione basati su intelligenza artificiale. La piattaforma MoveR-1 è il risul tato di 10 anni di ricerca e sviluppo nell’ambito della robotica di servizio durante i quali i soci fondatori della Co-Robotics hanno gestito e coor dinato progetti nazionali ed europei di ricerca, all’interno dell’istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. In particolare il robot MoVer-UV è stato progettato per la sanifica zione di superfici e volumi di aria in ambienti di vita a rischio conta minazione. Il robot monta sei lam pade UV-C in grado di sanificare superfici entro 2 metri di raggio in pochi minuti grazie all’energia direttamente irradiata. Il robot è stato testato in laboratori ed ospe dali, incluso l’Ospedale Pediatrico Apuano di Massa Carrara e l’ospedale Don Gnocchi di Firenze. La tecnologia consente di utilizzare il robot sia sotto il controllo diretto degli operatori tramite una App, oppure sfruttare il software di navi
gazione autonoma per automatiz zare gli spostamenti e l’operatività del robot.
La struttura portante del robot rispetta standard qualitativi indu striali per garantire una lunga vita operativa e la sicurezza delle per sone negli ambienti.
Il robot può essere facilmente manutenuto perché progettato per essere riparato oppure aggiornato con nuovi accessori invece che rottamato. Inoltre può essere reso operativo anche da persone non esperte di robotica grazie all’utilizzo di joystick ed App intuitive.
L’azienda continua a sviluppare nuovi accessori e App per rendere sempre più funzionale ed utile la propria piattaforma robotica, in un’ottica di miglioramento conti nuo del prodotto. In questa ottica Co-Robotics partecipa progetti di ricerca e sviluppo volti ad integrare sempre nuove tecnologie all’interno dei propri prodotti.
www.project-informatica.it www.corobotics.eu
mesi di sofferenza e di dolore hanno messo ancora più in evidenza il ruolo fondamen tale della pulizia e della sani ficazione. Tale aspetto diventa chiaramente cruciale in ambito sanitario, dove aree pulite e protette sono la migliore garanzia per la sicurezza e la salute di pazienti, medici, per sonale infermieristico e di tutti gli operatori del settore. Come si mantiene un ambiente sicuro e protetto? Con un approccio polivalente e trattamenti diversificati, che tengano conto delle diverse tipologie di attività, superficie. Künzle&Tasin dispone nella sua gamma di prodotti dalla struttura modulare e flessibile – come la macchina multifunzione Module e la gamma di aspiratori (dry e wet&dry) D e W/D Module - che rappre sentano la soluzione migliore per una pulizia efficace e completa. Disponibile in 2 varianti, con pista di pulizia da 35 e 50 cm (versione a cavo o a batteria), Module è ad oggi l’unico prodotto “compact size” sul mercato che incor pora in sé le funzioni di spazzatrice, lavasciuga e aspirapolvere/liquidi. Ciò la rende una soluzione economica (3 macchine in 1!) e indicata in ambienti anche molto diversi tra loro: dall’am bito commerciale a quello sanitario, ai servizi. In particolare, Module risulta perfetta nelle strutture sanitarie che, proprio per la loro natura polivalente e complessa, necessitano di trattamenti diversificati: dall’aspirazione delle polveri fini, al lavaggio in profondità delle superfici, alla pulizia negli angoli più nascosti
Aspirapolvere/liquidi WD Module B50 di Künzle&Tasin
sciuga e aspiratore è incredibilmente semplice e può essere svolto in poche mosse da chiunque. Ciò consente un trattamento differenziato in base alle diverse aree e pavimentazioni e alle differenti esigenze di pulizia giorna liera. Risultato finale: superfici perfet tamente pulite e igienizzate.
Grazie alla struttura modulare e com ponibile della macchina, passare dalla modalità spazzatrice a quella di lava
Forte del successo dei modelli Module Künzle&Tasin ha poi sviluppato altri prodotti dalle caratteristiche uniche e distintive: gli aspiratori D e W/D Module Diversi per tipologia (polvere, polvere/ liquidi) capacità e dotazione, gli aspi ratori D e W/D Module sono studiati per lavorare al meglio in contesti e
ambienti differenti. Una gamma diversifi cata per ogni esigenza di pulizia in ambito ospedaliero.
Fiore all’occhiello della gamma è l’aspirapol vere/liquidi a batte ria W/D Module B50 Potente e performante, W/D Module B50 per mette di lavorare a lungo ed in completa autonomia, senza la necessità di collegarsi con il cavo alla rete elettrica. Rapido ed efficiente, con la dota zione standard (batte rie AGM DEEP CYCLE da 40Ah) può rag giungere fino a 2 ore di autonomia. E per lavori più prolungati, l’ampio comparto può ospitare batterie più potenti e con capacità ancora maggiore (fino a 80 Ah).
Questa elevata capa cità di lavoro si com bina con alti livelli di efficienza e flessibilità. Grazie ad un doppio sistema di aspirazione, W/D Module B50 è infatti in grado di ope rare dappertutto. Se il kit di aspira zione permette di pulire nei punti più nascosti, grazie al tergitore è possibile lavorare in “rettilineo” lungo spazi estesi senza vincoli di mobilità, sem plicemente spingendo la macchina. Dunque, un mix unico di comfort, velo cità e performance, perfetto sia in grandi spazi che in aree ristrette.
Con i modelli Module e D e W/D Module Künzle&Tasin conferma il suo impe gno convinto per un’attività di pulizia sempre più profonda, efficace e consa pevole, nel rispetto dell’ambiente e della salute di tutti.
Ridurre le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) non solo è possibile ma per farlo ora c’è un’arma in più: un’alleanza tra Pazienti, Dirigenti-Operatori Sanitari e Istituzioni che si chiama #ALLEAMICI.
a cura di Cristina Cardinali
AMICI Onlus, Associa zione Nazionale per i Pazienti con Malattie Infiammatorie Cro niche Intestinali, ha recentemente lanciato la Campagna informativa sulle ICA allo scopo di favorire una nuova consapevolezza per affrontare questi rischi tutti uniti: chi necessita di una cura e chi della cura ne ha fatto una profes sione, una missione.
La sensibilizzazione e la preven zione sono le armi per combattere le ICA. Corrette pratiche di preven zione, che passano da rinnovati e adeguati protocolli, potrebbero infatti ridurre di circa il 50% l’oc correnza nel percorso assistenziale, migliorando anche l’impatto econo mico sul SSN.
Secondo dati di Cittadinanzattiva ogni anno in Italia circa il 5-8% dei pazienti che si recano in ospedale o nei centri diagnostici contraggono delle ICA. Si tratta di 450-700 mila casi: 1 paziente su 15 contrae un’infezione durante un ricovero ospedaliero, 1 su 100, invece, la contrae nell’assistenza domiciliare. Sempre nel nostro Paese, i decessi causati da ICA si stimano in circa 10 mila all’anno[1]
Per la stessa causa, in Europa si con tano circa 37 mila decessi all’anno, mentre sono 110 mila i decessi per cui le ICA sono una concausa di morte[2].
Le ICA sono causate tradizionalmente soprattutto da: Candida, Clostridium diffi cile, Enterococchi, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Staphylococcus epidermidis. In netta ascesa la Tubercolosi multiresistente. Ha fatto, ovviamente, il suo ingresso il Covid, infezione che sta circolando in ogni ambiente sanitario.
Circa l’80% di tutte le infezioni ospedaliere riguarda quattro sedi principali: il tratto urinario, le ferite chirurgiche, l’apparato respiratorio, le infezioni sistemiche (sepsi, batteriemie). Le più frequenti sono le infe zioni urinarie, che da sole rappresentano il 35-40% di tutte le infezioni ospedaliere. Tut tavia, negli ultimi quindici anni si sta assi stendo a un calo di questo tipo di infezioni (insieme a quelle della ferita chirurgica) e a un aumento delle batteriemie e delle pol moniti. L’aumento delle infezioni sistemiche è la conseguenza di un graduale aumento dei fattori di rischio specifici, in particolare l’uso abbondante di antibiotici e di cateteri smi vascolari[3]
Guendalina Graffigna, Direttrice Engage Minds HUB, Università Cattolica, ha illustrato una ricerca sulle infezioni che si possono contrarre in ambito sanitario, promossa e realizzata nei primi mesi del 2021 da AMICI Onlus. L’obiettivo era quello di capire come sia percepito il problema ICA da tutti coloro che sono coinvolti, ovvero Pazienti, Opera tori Sanitari e Dirigenti della sanità.
Pazienti: considerando l’intero campione di 1.139 persone, 154 (il 14%) ha riportato di aver contratto un’ICA nel corso della vita; in esat tamente la metà dei casi (73 su 143 rispon
denti), l’ICA ha causato un prolungamento dei tempi di degenza, per la maggior parte dei casi superiore ai 7 giorni.
L’87% del campione ritiene che vi sia un’at tenzione maggiore alle misure igienico-sa nitarie dopo l’emergenza Covid, mentre il 41,2% ritiene di sentirsi abbastanza o molto esposto al rischio di contagio da Covid durante gli esami di controllo.
Operatori Sanitari: l’81.5% del campione complessivo di 1048 persone, riconosce che le ICA sono un aspetto grave o molto grave nell’ambito dell’assistenza; il 69,3% ritiene che il livello di consapevolezza sia basso (30,1%) o normale (39,2%). Solo il 2,4% ritiene che vi sia una consapevolezza molto alta. Esclusi i 563 partecipanti che non sono informati, degli altri 238: 104 (il 44%; 13% sul totale) hanno indicato che annualmente è previsto uno stanziamento di risorse per il contrasto delle ICA; in 134 (il 56%; 17% sul totale) hanno indicato che non è previsto. Per la maggioranza dei rispondenti (75%) il Covid ha aumentato la portata delle ICA in ospedale e l’emergenza ha incrementato la consapevolezza del personale sanitario sulle ICA molto (25,7%) o abbastanza (48%). Per l’89% sono necessarie misure preventive più rigorose. Nella maggior parte dei casi (64%) l’emergenza Covid ha determinato l’adozione di misure specifiche. Dirigenti sanitari: la maggior parte del cam pione di 143 dirigenti (il 93%) ritiene che il problema sia grave (38%) o molto grave (55%). . Per la maggior parte dei rispondenti (54%) il livello di consapevolezza è alto o molto alto. Su 113 rispondenti, 66 (58%) hanno indicato che non sono previste misure e standard di sicurezza per la prevenzione. Secondo la maggior parte dei rispondenti, 27 su 45, è in crescita il trend nello stan ziamento di risorse finalizzate al contrasto delle ICA negli ultimi 5 anni. I rimanenti 18 hanno indicato un trend stabile. Il 73% dei dirigenti che hanno risposto alla domanda ritengono che il Covid abbia aumentato la gravità delle ICA nell’ambito dell’assistenza ospedaliera molto o abbastanza. Nell’80% dei casi, il Covid ha determinato l’adozione di misure specifiche per la loro prevenzione. La maggior parte dei rispondenti (94%) ritiene che siano necessarie misure preventive più rigorose abbastanza (56%) o molto (38%).
LA CAMPAGNA AMICI ONLUS: I PASSI FUTURI
AMICI Onlus, ha promosso la Cam pagna #ALLEAMICI per sensibiliz zare l’opinione pubblica, i pazienti e i loro caregiver, gli operatori sanitari e le istituzioni su questo problema. Il messaggio chiave della Campagna è: “Anche la fiducia è contagiosa”. Vengono coinvolti tutti insieme, per combattere le infezioni attraverso maggiori informazioni e descrizioni di comportamenti virtuosi e di pro cedure da seguire per evitare le contaminazioni negli ospedali e nei centri diagnostici. “La nostra Cam pagna - spiega Enrica Previtali, pre sidente di AMICI Onlus - si rivolge a tutti i malati MICI, che sono prevalen temente immunodepressi e quindi a forte rischio ma, alla luce della pan demia per Covid-19, anche a tutta la popolazione italiana fragile per età o perché soffre di altre patologie.
Questo lavoro vuole essere la base per la costruzione di nuove regole e procedure di comportamento in grado di prevenire il fenomeno e arginarlo nel prossimo futuro”.
A livello istituzionale è nata l’As sociazione Parlamentare per la Tutela delle persone con Malattie Infiammatorie Croniche dell’Inte stino, Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa, alla quale hanno aderito già tanti parlamentari. “Vogliamo essere vicini ai pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (MICI) - afferma la Senatrice Maria Alessandra Gallone - che in Italia sono circa 250 mila. Sul piano delle Infezioni Correlate all’Assistenza sappiamo che il 13% costretto al ricovero o a effettuare esami diagnostici contrae ICA e che a causa di queste infezioni, quasi la metà dei pazienti ricoverati subisce un prolungamento della degenza ospedaliera. Ma non sono solo le
ICA il rischio per questi malati. Per interessarci ai loro problemi e tro vare delle soluzioni abbiamo dato vita all’Associazione Parlamentare per la Tutela delle persone con Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa, alla quale hanno aderito già tanti parlamentari”.
Pier Paolo Sileri, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute ha aggiunto: “La nascita di un gruppo interparlamentare così ampio sulle MICI faciliterà i percorsi legislativi e tutta l’opera di sensibilizzazione per ciò che ancora manca per quanto riguarda le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali nel cui ambito, in base agli studi fatti, si dimostra che 4 pazienti su 10 ritengono l’offerta socio-assistenziale, l’aiuto psicologico e quelli che sono i percorsi terapeutici non rappresentativi del gold standard ed è quindi necessario sicuramente fare qualcosa di più. Oltre alla ricerca
scientifica, servono anche la forma zione e un’opera di prevenzione. Poi, chiaramente, bisogna investire per rimborsare, al di là dei farmaci rou tinari, gli integratori e altre terapie a tutti gli effetti, per le quali attual mente non esiste il rimborso. Quindi, sarà necessario creare un fondo cospicuo, da poter rimpinguare ogni anno, e credo che sarà fondamentale per questo gruppo interparlamentare agire con la prossima finanziaria, pre sentando emendamenti, ma anche forzando il governo a compiere un atto per favorire quello che è il per corso di diagnosi, cura, assistenza e formazione che ruota intorno a questi pazienti”.
[1] “La carta della qualità e della sicurezza delle cure per pazienti e operatori sanitari –Cittadinanzattiva, Ottobre 2020
[2] OECD: Antimicrobial Resistance: Tackling the Burden in the European Union
[3] Infezioni correlate all’assistenzaEpiCentro - Istituto Superiore di Sanità (iss.it).
SYSTEM è un innovativo SISTEMA di puli zia e igienizzazione delle superfici basato su panni in TNT monouso preimpregnati per superfici (EVOPAN MULTY) o per pavimenti (EVOPAN FLOOR). EVOPAN FLOOR, in particolare, è preimpregnato di detergente e igienizzante certificato e consente di effettuare una rapida scopatura a umido insieme a un veloce lavaggio sanificante con semplici e pratici pas saggi (un panno copre 15/20 mq). EVOPAN MULTY è un panno preimpregnato sanificante certificato ed è idoneo per la pulizia e l’igienizzazione di superfici e oggetti di qualsiasi tipo. Un sistema monouso come EVOPAN SYSTEM garantisce: maggior igiene confronto ai sistemi tradizionali (non bisogna più lavare e disinfet tare gli stessi stracci o tessuti) maggior praticità d’uso (nulla da preparare, sempre tutto già pronto) velocità di esecuzione (produttività ai massimi livelli) e assenza di tempi morti. Inoltre l’alta riduzione di prodotto chi mico impiegato per igienizzare e l’evidente calo di consumo di plastica generato, rendono il sistema EVOPAN ottimale in tutti gli ambienti professionali, indu striali, civili e sanitari: case di cura, poliambulatori, pale stre, scuole, uffici e centri di ristoro generici. Per comple tare l’efficenza di EVOPAN SYSTEM vi è la possibilità di utilizzare anche attrezzature mirate per portare ai massimi livelli l’uso dei nostri panni.
Nello scenario odierno, in cui sicurezza, protezione e igiene sono ormai dei biso gni primari, Marka mette a disposi zione di enti pubblici e privati, RSA e contesti sanitari la sua gamma di prodotti disinfettanti, autoriz zati dal Ministero della Salute come prodotti PMC o Biocida.
SANISPRAY Disinfettante PMC a base di alcool >70%, attivo contro virus, batteri e funghi, è ideale per una veloce e sicura pulizia e disinfe zione di tutte le superfici lavabili, in ospedali, RSA, comunità, uffici e in tutti gli ambienti pubblici e privati.
SANIGEL HG è il Disinfettante mani PMC a base di alcool etilico >70%. La sua formulazione garantisce una pro fonda disinfezione delle mani, ren dendole morbide e protette, grazie al suo potere virucida, battericida e fungicida. Sanigel HG è microbiolo gicamente e dermatologicamente testato, ed è delicato sulla pelle con sentendone un uso continuo. Insieme ai Presidi Medico Chirurgici, Marka mette in campo anche i pro dotti autorizzati dal Ministero della Salute come prodotti Biocida.
ULTRA HG Biocida è il Disinfettante superfici formulato con alcool iso propilico >70%. Consente un’efficace
pulizia e una profonda disinfezione di tutte le superfici. Ultra HG è il primo Biocida con alcool isopropilico auto rizzato dal Ministero della Salute.
CLOROSPRAY Biocida, invece, è il Disinfettante a base di cloro attivo 0,3% ideale per una profonda e sicura disinfezione di tutte le super fici resistenti al cloro. La sua formula, con un attivo 3 volte superiore a quello raccomandato dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, testimonia l’e levato potere pulente e disinfettante. Ultra Hg e Clorospray coprono i segmenti PT2 e PT4, consenten
done l’utilizzo su tutte le superfici sulle quali un alimento è prodotto, confezionato e distribuito.
CLORO GEL e WC CLORO GEL sono i Disinfettanti Biocida a base di cloro attivo, ideali per una profonda disin fezione delle superfici del bagno. In particolare, Cloro Gel è ideale per disinfettare a fondo tutte le super fici del bagno resistenti al cloro, quali vasche, lavabi e piastrelle in ceramica. La particolarità di Cloro Gel è che, se diluito, può essere utilizzato anche per una profonda disinfezione dei pavimenti. WC Cloro Gel, invece, è il Disinfettante Biocida appositamente formulato per garantire una profonda disinfe zione del WC e un elevato grado di igiene nell’ambiente bagno, partico larmente soggetto a germi e batteri.
CLOR 300 è il Disinfettante Biocida a base di cloro attivo 1%:300 ppm pensato e formulato per disinfettare a fondo tutte le superfici dure resi stenti al cloro. Ideale per pavimenti in gres, granito e cemento quarzato. Con i Disinfettanti PMC e Biocidi, Marka amplia la propria gamma SPI Sistema Protezione Igiene, una sele zione dei suoi prodotti più perfor manti che garantiscono il massimo dell’igiene e della sicurezza.
www.marka.biz
DepurAir, nato per farci respirare aria pulita.
Una tripla azione che utilizza raggi UV-C per prevenire la diffusione di virus e batteri nell’ambiente.
L’emergenza sanitaria che tutto il mondo sta attraversando, sta spingendo Paesi, organismi internazionali, enti e aziende a cercare soluzioni per uscire al più presto da questa fase di pandemia.
Lindhaus, in questo difficile periodo, ha ideato, realizzato e testato una linea di macchine per prevenire la diffusione di virus e batteri negli ambienti chiusi, sviluppando un sistema a tripla tecnologia che utilizza anche gli effetti germicidi della luce ultravioletta.
È suggestivo riscontrare come si tratti dell’evoluzione di una tecnologia scoperta nel lontanissimo 1877, quando fu scoperto che la luce solare inibiva lo sviluppo di batteri patogeni in provette lasciate all’esterno. Alcuni anni dopo si scoprì che la luce UV-C, a una lunghezza d'onda di 250 nm, costituiva una forma di disinfezione molto efficace.
Fu l’incipit di una storia che vide come protagonista tal William F. Wells, ingegnere sanitario dell'Università di Harvard che, negli anni ’40, dimostrò la praticità della luce UV-C per inattivare i virus presenti nell'aria.
A distanza di un secolo dagli esperimenti dell’ingegner
Wells, Lindhaus ha ideato DepurAir, un depuratore d’aria che integra la tecnologia dei raggi UV-C con altri sistemi che consentono all’aria in uscita di essere efficacemente decontaminata e filtrata.
Un risultato che si spiega con la tripla tecnologia impiegata su DepurAir. La prima funzione è quella di analizzare la quantità di micropolveri presenti nell’ambiente circostante con un analizzatore laser di particelle PM 2,5; la seconda funzione, è attivata da un sistema a lampade UV-C con 3 lampade LED; quindi, prima dell’uscita, abbiamo l’azione filtrante del filtro Hepa H13 impregnato di un una sostanza battericida-virucuida “ITP” che ha dato dei risultati eccellenti.
I test di laboratorio sulle macchine DepurAir, dimostrano che la qualità dell’aria in uscita sia a livello di filtraggio che di abbattimento di cariche batteriche migliora di oltre il 99% rispetto all’aria in entrata.
La gamma DepurAir, costruita interamente in acciao Inox, è efficace per salvaguardare la nostra salute e comprende una elegante colonnina AC, una versione Compact AC da parete o da tavolo e una Compact DC a 24V per i mezzi di trasporto e ascensori.
La sanificazione degli ambienti e delle superfici con “Perossido di idrogeno H2O2” è un sistema omologato dal Ministero della Salute, non tossico, non cancerogeno e veloce per inibire la formazione di virus e batteri del 99,9% in pochi minuti.
La nebulizzazione fine avviene per mezzo di un potente motore Rotafil soffiante bi-stadio convogliato e di una miscela di Perossido di idrogeno a bassa concentrazione, dosata per mezzo di una pompa e di un ugello studiati per nebulizzare perfettamente fino ad ottenere un’aria quasi secca già a distanza di 50 cm.
La rotazione a 300° della bocchetta nebulizzante garantisce che tutta la stanza venga sanificata in egual misura. C’è la possibilità, selezionando la funzione dalla tastiera, di raddoppiare la concentrazione di perossido, per ambienti particolarmente contaminati e dove non sono presenti documenti e apparecchi elettronici (produzione alimentare).
L’aria in ingresso viene depurata prima di entrare nel motore soffiante, passando attraverso un filtro Hepa H13 impregnato di una sostanza germicida che garantisce un’efficienza filtrante del 99,97% a 0,3µm.
L’impegno di Lindhaus per la salvaguardia della salute si è spinta oltre, creando anche una gamma di mascherine professionali brevettate e lavabili. Dopo lunghi mesi di attesa sono ora tutte certificate in Italia Classe I – Tipo 1R e Classe I - Tipo 2R. Freedom Mask è l’unica mascherina completamente trasparente, filtrante e certificata in commercio. E’ disponibile con o senza valvola. Entrambe sfruttano la trentennale esperienza di Lindhaus sull’applicazione di filtri Hepa.
Grazie allo studio dettagliato dell’ergonomia del volto e alla guarnizione facciale in gomma morbida anallergica, Freedom Mask e Comfort Mask garantiscono il massimo comfort. La perfetta aderenza
al volto garantisce che l’ottima efficienza filtrante non venga vanificata. Allo stesso tempo l’aria espirata, uscendo soltanto attraverso il filtro, non appanna gli occhiali. Non comprime naso e bocca e di conseguenza permette di parlare più liberamente.
Lindhaus da sempre ha avuto un grande rispetto per l’ambiente costruendo prodotti destinati a durare nel tempo. Entrambe queste mascherine sono lavabili e riutilizzabili tenendo fede alla missione aziendale di proporre al mercato prodotti con il minimo impatto ambientale possibile. Va da sé che essendo lavabili e riutilizzabili, consentono anche un notevole risparmio di costi.
Lindhaus SterilAir, il sanificatore automatico a base di Perossido di Idrogeno.Tra nuove tendenze e necessità del mondo ospedaliero i profumi stanno ritornando in corsia a grande velocità e decisi a non uscirne più
Luca Ilorini Chimico e divulgatore scientificoNelmondo della sanità legato alle grandi strut ture ospedaliere e alle case di cura molto spesso è difficile la con vivenza tra i numerosi prodotti del settore professionale utilizzati nell’u niverso detergenza e le profumazioni dal momento che spesso, soprat tutto in alcuni stati, si preferisce uti
lizzare prodotti privi di profumazioni all’interno delle strutture ospedaliere, dal momento che i profumi forieri di allergeni e sostanze pericolose a causa del loro potenziale effetto irritante sono spesso ritenuti una possibile causa di ulteriori complica zioni per alcuni pazienti molto sensi bili, soprattutto a livello dermico. In realtà per molti dottori e medici pro
fessionisti i profumi dovrebbero rap presentare un must all’interno delle strutture ospedaliere, grazie alla loro capacità di avere un effetto positivo sull’umore e il comportamento di molti pazienti, anche gravemente malati, sia esso legato a detergenti per la pulizia delle superfici oppure a spray per ambienti profumati sempre più diffusi nel settore profumato.
L’intelligenza artificiale supporta da sempre lo sviluppo di profumazioni che possano riuscire a trovare col locazione in settori particolari, oltre a rispondere ad esigenze particolari che si collegano a bisogni di pub blico interesse come quelli legati al trend dell’igienizzazione che rap presenta ormai una necessità irri nunciabile nelle corsie ospedaliere. Un progetto di sviluppo condotto dall’Università di Dublino, in partico lar modo dalla sua spin out Kastus, parte del TU Technological Univer sity della capitale irlandese che ha elaborato una soluzione tecnologica in grado di aderire alla superficie dei tessuti profumandola al tempo stesso: l’innovativa tecnologia anti microbica consente di proteggere e profumare numerosi supporti di varia natura che vanno dalle super fici dei banchi ospedalieri ai touch screen dei telefoni degli operatori sanitari per permettere di innalzare sempre più il livello di sanitizzazione all’interno delle strutture ospeda liere. La soluzione tecnologica bre vettata di Kastus viene spruzzata su superfici in vetro o ceramica e viene quindi fissata sulla superficie durante la cottura, talvolta in siner gia con profumazioni studiate ad hoc: una volta incorporata in modo permanente nella superficie, l’at tivazione antimicrobica di Kastus è continuamente alimentata dalla luce naturale; nel momento in cui quest’ultima colpisce la superficie, la tecnologia di ultima generazione elaborata dalla start up reagisce con l’umidità nell’aria per formare specie reattive dell’ossigeno, costituiti da agenti che attaccano e distruggono costantemente i batteri nocivi che incontrano, lasciando una superfi cie super igienica e priva di germi. Il risultato è una superficie miglio rata che fornisce protezione antimi crobica e antivirale 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per tutta la vita e che
presenta profumazioni in grado di donare una sensazione profumata di estrema diffusività ed in grado di regalare ai pazienti della struttura una più forte sensazione di igie nizzazione oltre a quella già nor malmente insita nella tipologia di prodotto finito in oggetto.
Esistono numerosi studi validati a livello universitario e da parte di numerosi stakeholder che consi gliano la tipologia di profumazioni che potrebbero essere inserite nelle soluzioni per la pulizia pro fessionale delle corsie ospedaliere; soluzioni che hanno come minimo comun denominatore la possibi lità di ‘migliorare’ l’esperienza di degenza del paziente all’interno della struttura ospedaliera. Indub biamente numerosi sono gli studi scientifici che hanno esaminato gli effetti di un profumo gradevole in ambito medico: una di queste ricer che ha utilizzato ad esempio il pro fumo della vaniglia mentre i pazienti erano sottoposti a una risonanza magnetica per il cancro: il risultato
è stato che i pazienti hanno spe rimentato il 63% in meno di ansia durante la procedura quando il pro fumo è stato utilizzato rispetto alla medesima situazione senza utilizzo di fragranza; sarebbe interessante promuovere l’utilizzo di profuma zioni per soluzioni professionali per la pulizia delle superfici ospedaliere con decisi sentori gourmand di vani glia, siano essi soluzioni trigger sia lavapavimenti concentrati. Gli studi hanno anche indicato che il pro fumo può essere utilizzato in molte applicazioni per influenzare positi vamente i comportamenti e le emo zioni dei pazienti e del personale ospedaliero: le strutture sanitarie sono soggette a cattivi odori umani, così come gli odori da antisettici e da altri prodotti chimici, è altamente probabile che aree diverse di qual siasi struttura sanitaria abbiano aromi distinti e non così sottili. Gli Stati Uniti sono un paese estrema mente all’avanguardia per quanto concerne questo genere di soluzioni, ad esempio il North Shore Medical Center a North Miami e il nuovis simo Lennar Foundation Medical Center nel campus dell’Università di Miami hanno avviato programmi di profumazione: Il primo sta pro
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fumando la sua hall principale e il secondo si concentra sull’area di attesa centralizzata, la sala d’at tesa del pronto soccorso, gli uffici amministrativi, la sala d’attesa degli studi femminili e le aree di medicina dello sport, abbinando sia soluzioni mediante diffusori a bastoncino di grande design e impatto visivo, sia prodotti per la pulizia di superfici con la presenza di microcapsule all’interno che possano permettere un release della profumazione pro lungato nel tempo, consentendo di apprezzare l’efficacia long lasting delle stesse, ultimo ritrovato della tecnologia nell’ambito delle profu mazioni per l’universo della deter genza professionale.
All’interno dell’ambito ospedaliero sono numerosi i ‘cattivi odori’ con cui è necessario convivere giornal mente e solo l’adozione di solu zioni profumate può permettere al paziente di vivere un’esperienza più piacevole all’interno dell’ambiente ospedaliero; spesso questa solu zione non è sufficiente e pertanto è necessario procedere all’introdu zione di tecnologie particolari che permettano di lavorare in control odour mood. Un additivo molto uti lizzato, compatibile con la maggior parte delle materie prime utilizzate nel settore essenziero, è rappre sentato dal metazene incolore e neutralizzante che attacca i cattivi odori e li distrugge a livello mole colare. Le particelle di metazene si legano alle molecole più pesanti e maleodoranti e forzano un’altera zione chimica dei loro schemi elet tronici, che alla fine le fa evaporare a causa della pressione di vapore molto bassa. Questo sistema di neutralizzazione di odori a doppia azione è diventato l’eliminatore di cattivi odori più potente al mondo ed è ideale per l’uso negli ospedali e in tutti i tipi di strutture di assi stenza medica ed è il risultato di
anni di studi approfonditi sull’argo mento. La sua evoluzione è stret tamente legata sia con i progressi della tecnologia e della scienza che con le richieste del consuma tore moderno per la creazione di un’arma potente per sradicare com pletamente i cattivi odori piuttosto che mascherarli con un bouquet temporaneo di prodotti per la cura dell’aria leggermente profumati. Il metazene rappresenta uno dei neu tralizzatori di odore più efficace ed ecologicamente preferito oggi sul
senza dubbio gli odori persistenti che risultano dall’uso ripetuto degli stessi prodotti, come ad esempio gli odori di cibo stantio nelle sale dei complessi di appartamenti o sentori di urina e sudore spesso comuni nelle lenzuola dei letti ospedalieri e in determinati bagni delle strutture. A livello di strutture ospedaliere sarebbe interessante applicare soluzioni con tecnologia ‘anti-odore’ a profumazioni nell’uni verso agrumato e delle note citrali che dal momento che quest’ultime
mercato e la sua reputazione pri maria come efficace antiodore per i cattivi odori dei bagni ha avuto un tale successo che il suo utilizzo si è espanso in molte operazioni di lavorazione degli impianti: gli sta bilimenti commerciali e gli ospe dali stanno diventando sempre più consapevoli della necessità di programmi di deodorizzazione per mantenere ambienti di lavoro sani con applicazioni industriali di sva riata natura legati al settore pro fessionale: alcuni esempi includono
hanno da sempre costituito le note più utilizzate nel contesto ospe daliero se abbinate al concetto ‘disinfettante’: note come limone, lemongrass e verbena sono sempre state fra le più utilizzate e di suc cesso nell’universo della deter genza per il settore health care, talvolta in abbinamento a sentori aromatici e freschi legati alla sfera mentolata o pinacea, che aggiun gono un effetto balsamico e medi cale da sempre molto apprezzato da parte dei pazienti.
Siamonel secondo millennio, tempo nel quale possiamo con statare come la nostra vita sia intrisa di corsi e ricorsi storici legati alle nostre abitudini, tradizioni e al “modus vivendi”. Anche la scienza legata alle essenze e ai profumi segue questa teoria.
Forse non tutti sanno che nelle anti che tradizioni orientali, i profumi erano prodotti e miscelati dalla stessa figura che si occupava di visitare e guarire i malati, il medi co-profumiere. A distanza di secoli la medicina denominata olistica, riconsidera la connessione tra mente e corpo attraverso diverse “specia lità” tra cui l’aromaterapia (che si basa sull’utilizzo di oli essenziali) e profumo terapia (che si basa invece sull’utilizzo della fragranza). Questo approccio alle nuove frontiere della medicina rivaluta quel trattamento indirizzato a stimolare l’attività cere brale, con l’obiettivo di ritrovare e favorire il proprio benessere attra verso le odierne e più diffuse prati che di questa specialità.
Le fragranze da noi prodotte rientrano tra le nuove tendenze e necessità del mondo ospedaliero. Questo è stato ed è la finalità dei nostri laboratori nel momento in cui sono state e verranno sviluppate le formule delle essenze che caratterizzano le nostre linee. Non solo abbiamo pensato e creato prodotti di qualità intesi come per sistenza, concentrazione, ecososte nibilità, gradevolezza, ergonomicità, ma abbiamo anche considerato i benefici sensoriali che l’utilizzatore finale avrebbe potuto ottenere nell’u tilizzo abituale del prodotto. È dunque evidente che abbiamo fatto tesoro di quanto tramandatoci e dopo secoli di storia, siamo ritornati ad utilizzare e riconsiderare in chiave moderna, le stesse pratiche della tera pia del piacere che in passato erano riservate a una stretta cerchia di frui tori ed ora alla portata di tutti.
La linea delle essenze che oggi pro duciamo e distribuiamo con il marchio “Olè Ressenza“ e “Magica Essenza”, non solo racchiudono in un unico for mulato le caratteristiche di Profuma tore, Detergente, Deodorizzante e Spolverante, ma sono anche Igieniz zanti, quindi prodotti sempre più in linea con le attuali necessità di mante nere gli ambienti e le superfici salubri rimuovendo germi e batteri. Quanto alla scelta delle fragranze, oltre al gusto per sonale, si può ricorrere ad alcune indica zioni, a seconda che si cerchi di ottenere un effetto tonificante, antistress, anti
depressivo o afrodisiaco. Ad esempio, se si soffre di depressione sono par ticolarmente indicate le fragranze a base di neroli, gelsomino, elicriso, vani glia, uva fragola e lavanda; gelsomino, ylang ylang, bergamotto, mandarino e camomilla sono utili nel combattere lo stress; mentre per l’ insonnia via libera ad angelica, neroli, narciso, rosmarino, iris e lavanda. Proprio per questo le nostra linee “Olè Ressenza” e “Magica Essenza” sono variegate e compren dono ventitrè referenze ciascuna sia per gli ambienti che per le superfici.
www.rubinochem.it
KairoSafe presenta Lumitester Smart, un bioluminometro che verifica istantaneamente il livello di igiene ambientale, rilevando l’ATP e i suoi derivati, indicatori di sostanza organica e microrganismi.
Lo strumento rileva il segnale luminoso emesso dalla reazione tra campione e reagente presente sul tampone, convertendolo in un valore numerico (RLU). Il test ha una sensibilità più elevata grazie alla tecnologia brevettata A3: il tampone LuciPac A3 il vantaggio di rilevare l’ATP e i suoi prodotti, distinguendosi dai test che rilevano solo l’ATP e che possono dare falsi negativi.
Lo strumento può essere utilizzato da personale non strutturato: si raccoglie il campione con il tampone LuciPac e lo si inserisce nel Lumitester, si ottiene il risultato in 10 secondi.
www.kairosafe.it
La pulizia professionale è uno degli aspetti fondamentali dell’accoglienza e l’utilizzo di adeguate tecnologie appare fondamentale per una reale igienizzazione.
Icefor SpA, oltre alla vasta gamma di PMC, presenta i primi due disinfettanti per Dispositivi Medici marcati CE, entrando così a pieno titolo anche nel settore Sanità, con prodotti specifici classificati Dispositivi Medici di classe IIa e IIb. Bromospray DM, entra in questa veste lo storico brand Bromospray di Icefor, disinfettante idroalcolico ad azione Virucida EN14476 per superfici di dispositivi medici non invasivi, presenti negli ambulatori e in sala operatoria. Si affianca ICE Steripowder, disinfettante di alto livello ad azione Sporicida e Virucida, a base di acido peracetico in polvere, indicato per la decontaminazione e disinfezione di alto livello di strumentario chirurgico ed endoscopi.
www.icefor.com
In particolare i modelli di lavasciuga pavimenti più compatti risultano molto utili in questo settore, garantendo un alto livello di igiene, operazione rapide, pavimenti subito asciutti e calpestabili senza fatica.
Per il settore ospedaliero o ad alto rischio, 4CleanPro ha previsto l’applicazione, alla più piccola delle lavasciuga pavimenti presente nel suo catalogo MIRA, di un filtro assoluto di tipo HEPA classe H14 che filtra completamente l’aria aspirata garantendo così un’efficace sanificazione dell’aria di riflusso riemesso nell’ambiente. Il filtro HEPA 14 ha la capacità di trattenere il 99,95% del particolato di polvere sottile.
www.4cleanpro.com
Molte le novità per il settore di pulizia healthcare da quando abbiamo fatto i conti con la pandemia da Covid-19. Sono infatti proprio le istituzioni sanitarie ad aver assunto un ruolo guida nell’a dozione di innovativi prodotti per la pulizia usa e getta.
La determinazione delle procedure e delle pratiche di pulizia possono variare da un ospedale all’altro in termini di prodotti, attrezzature uti lizzate e frequenza. Ma quello che Hygenia ha realizzato, riuscendo ad essere al passo della più moderna industria del cleaning professionale, è incorporare tutte le esperienze e le esigenze nel settore sanitario nello sviluppo dei propri prodotti, innal zando il livello di efficienza ed effi cacia nelle operazioni di pulizia.
Hygenia ha realizzato un prodotto lo SprayHandle, che coniuga la como dità di essere portatile e leggero, e, che grazie ad un capiente serbatoio (600 ml), può essere utilizzato in ambienti diversi senza contamina zioni, con una differenziazione del telaio con codice colore blu e rosso.
In più, il vantaggio di gran lunga
più importante è il livello di igiene garantito dai panni monouso , anch’essi brandizzati Hygenia e soprattutto con codice colore blu e rosso.
Grazie alla struttura a base di micro fibra del panno Hygenia monouso, lo sporco viene assorbito e trattenuto e la superficie rimane pulita e priva di aloni.
In più, viene creata una barriera igienica tra lo sporco e il telaio a cui è fissato il mop. Ciò garantisce che il telaio di pulizia rimanga perfettamente pulito.
“Decidere di implementare il cata logo Hygenia – dice Pasquale Fierro
SPRAY HANDLE strumento ideale per sanificare i pavimenti con estrema facilità, garantendo il massimo dell’igiene con l'utilizzo di panni monouso.
CEO dell’azienda – con prodotti dedicati alla pulizia monouso, come lo sprayhandle, o il Cube box, un trasportabile con chiusura ermetica e panni monouso in TNT - è stata una scelta che abbiamo previsto in anti cipo rispetto all’avvento del Covid, ma che ci ha fatto trovare pronti a soddisfare le varie esigenze e richie ste di tutti gli operatori sanitari e non, che hanno trovato in questi agili strumenti la sicurezza di espletare le corrette procedure di pulizia e igiene delle superfici”.
CUBE BOX è uno strumento leggero, pratico, facilmente trasportabile con chiusura ermetica che contiene salviette impregnabili. Ideale per sanificare tutti gli oggetti e le superfici.
Itidet propone il nuovo disinfettante Isosan, un detergente concentrato con PMC che risponde perfettamente alle esigenze del momento: si tratta di un prodotto a base di sale quaternari di ammonio con un elevato spettro di attività, in grado di disinfettare ovunque sia necessario. Possiede inoltre un’eccellente proprietà tensioattiva.
È ideale nelle cucine professionali per disinfettare piatti, stoviglie, utensili. Da usare come disinfettante nella fase di risciacquo nelle lavanderie. Adatto anche nelle piscine utilizzando 4 litri di Isosan ogni 200,000 litri di acqua. Un’altra novità è il disinfettante biocida pronto all’uso Active Oxy 3, per la sanificazione di tutte le superfici lavabili. L’azione disinfettante dell’acqua ossigenata garantisce un’azione igienizzante profonda e sbiancante. Disponibile nei formati 1-5-10-20 lt.
www.itidet.it
Soavex Professional è il nuovo sistema di dispensazione by Paperdì pronto a soddisfare le crescenti esigenze del mercato in termini di garanzia d’igiene, costo d’uso e autonomia.
Una gamma completa di dispenser no-touch dal Design moderno, innovativa, tecnologica e pratica. Soluzione ideale per garantire concreti benefici al tuo business combinando massima efficienza, elevata autonomia, controllo dei costi.
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Synclean azienda moderna e dinamica ma con una esperienza di alto livello e un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale, dispone di un’ampia scelta di motori di aspirazione (l’azienda è distributrice ufficiale Ametek), dischi abrasivi; batterie e caricabatterie; gomme tergipavimento, spazzole, accessori e consumabili che soddisfa ogni richiesta.
www.syncleanservice.com