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BRCGS Food Safety versione 9: come ci siamo arrivati?

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BRCGS

Food Safety versione 9: come ci siamo arrivati?

L’astronomo Carl Sagan[1] sosteneva che si debba conoscere il passato per comprendere il presente. Sul sito web di BRCGS si cita il fatto che il loro Global Food Safety

Standard sia stato un punto di riferimento per quasi 25 anni. E allora ecco alcuni eventi che hanno contrassegnato quel lontano 1998: § l’Unione Europea converge sulla moneta unica; § il film Titanic vince 11 premi Oscar; § viene fondato il motore di ricerca

Google; § i nomi di Clinton e Lewinsky vengono associati.

Scorrendoli si evince che il mondo in cui lo standard era stato pubblicato per la prima volta risulta essere molto distante da quello in cui si trova a essere applicato oggi. La tematica principale per cui era nato, ovvero la sicurezza alimentare, è stata affiancata da altre componenti della sfera dei rischi imponendo allo standard un’evoluzione da puro food safety audit a un completo business audit. È notevolmente migliorato, progredito e perfezionato, ma continua a mantenere tutto il DNA originale al fine di tutelare il consumatore. Sviluppato con il contributo dell’industria, fornisce un quadro per gestire la sicurezza, l’autenticità, la legalità e la qualità dei prodotti e i controlli operativi nel settore della produzione, lavorazione e confezionamento di alimenti e ingredienti alimentari. Secondo dati pubblicati da BRCGS lo standard è adottato da oltre 22.000 siti in più di 130 paesi ed è accettato dal 70% dei primi 10 retailer mondiali, dal 60% delle prime 10 catene di ristorazione e dal 50% dei primi 25 produttori[2]. È stato il primo standard a essere sottoposto a benchmark GFSI, oltre ad introdurre requisiti di cultura della sicurezza alimentare, definire le frodi alimentari e ridurre l’onere di audit attraverso moduli aggiuntivi. Lo scorso agosto è stata pubblicata la revisione 9 dello standard BRCGS Global Standard Food Safety e gli audit nelle aziende, secondo la nuova versione, cominceranno dal 1° febbraio 2023. Le aziende attualmente certificate avranno necessità di aggiornare il proprio sistema di gestione al fine di continuare a soddisfare i requisiti frutto del processo di revisione rispetto alla precedente versione.

Cosa cambia?

Innanzitutto, troviamo un adeguamento dei requisiti al benchmark GFSI e alle linee guida del Codex Alimentarius - General Principles of Food Hygiene (2020) e anche ai rinnovati standard interna-

Paolo Bersighelli1, Carlo Alberto Lugli2

1Business Developer Manager Food sector, BSI 2Auditor, Tutor, Tecnologo Alimentare e BRCGS Approved Training Partner

zionali di riferimento (ISO/TS 22003-2). A ciò si aggiungono l’introduzione di diverse novità in merito alla gestione degli audit di certificazione: ogni 3 anni vi sarà infatti un audit di tipo non annunciato e sarà anche possibile effettuare il cosiddetto Blended Announced Audit, che consiste nell’eseguire l’audit annunciato in due fasi. Vi è una più dettagliata definizione dei requisiti sulla cultura della qualità e della sicurezza alimentare. Viene richiesta maggiore partecipazione durante l’audit della direzione, una comunicazione chiara e aperta rispetto alla sicurezza alimentare dei prodotti, la presenza di feedback dagli operatori, la misurazione delle performance connesse alla sicurezza alimentare, all’autenticità, legalità e qualità dei prodotti. Sono stati apportati chiarimenti sul capitolo 2, tra cui una migliore chiarezza sulla gestione delle misure di controllo non definite come CCP e in particolare nel 2.12 è introdotta la richiesta di “convalidare il piano HACCP e stabilire procedure di verifica”. Nel capitolo 3.5.4 sono stati modificati i requisiti sui processi esternalizzati (outsourcing) e scomparsa della definizione di “subcontractor”. Un prodotto che lascia l’organizzazione e non ritorna più non rientra nello scopo. Tra i processi è incluso anche lo stoccaggio di prodotti finiti e semilavorati. Sono stati separati i requisiti di sicurezza del sito, capitolo 4.1, da quelli della food defence nel capitolo 4.2. Specificatamente è stato introdotto un nuovo requisito relativo alle competenze delle funzioni che compongono il team di food defense che tiene conto, laddove applicabile, della legislazione sulla formazione richiesta dai paesi di destinazione dei prodotti. Viene richiesta la planimetria con definizione delle aree di rischio in accordo all’appendice 2 dello standard e il controllo delle strisce di plastica utilizzate per separare spazi o aperture. Viene enfatizzata la gestione di impianti e attrezzature a contatto con gli alimenti: conformità legale, hygienic design, procedure per l’acquisto e la gestione delle macchine. Inoltre, è evidenziata la gestione del legno qualora fosse inevitabile in aree con prodotto esposto e inserito nuovo requisito sulla gestione degli X-ray. Troviamo requisiti aggiuntivi sulle prevenzioni frodi, ad esempio sulla competenza del personale coinvolto nella valutazione frodi. Introduzione di maggior dettaglio per chi produce mangimi e pet food. Infine, viene introdotto il position statement per i processi di macellazione e sezionamento di carni e pesci (animal primary conversion). Lo standard è disponibile in lingua italiana sul sito BRCGS (https://www.brcgs. com) oppure è scaricabile dal sito BRCGS Participate per le aziende già certificate. BRCGS ha contestualmente predisposto diversi corsi di aggiornamenti destinati a professionisti e personale di aziende certificate che possono essere erogati da formatori qualificati (Approved Training Partner) garantendo così ai partecipanti il controllo sui materiali didattici, la calibrazione dell’interpretazione dei requisiti ed infine una riconoscibilità globale degli attestati.

BRCGS Food Safety versione 9 fornisce un quadro per gestire la sicurezza, l’autenticità, la legalità e la qualità dei prodotti e i controlli operativi nel settore della produzione, lavorazione e confezionamento di alimenti e ingredienti alimentari

BSI BRITISH STANDARDS INSTITUTION

BSI British Standards Institution – in qualità di ente di normazione – da oltre un secolo consolida best practice aiutando le organizzazioni in tutto il mondo a portare l’eccellenza al proprio interno e a costruire competenze e capacità per una crescita sostenibile. Fornisce servizi di certificazione, training e soluzioni di “customize assurance” a oltre 86.000 clienti in 193 paesi e diversi settori tra i quali il Food&Beverage.

www.bsigroup.it

NOTE

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/ Carl_Sagan [2] https://www.brcgs.com/ourstandards/food-safety/

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