Igiene Alimenti n.4

Page 1

Igiene Alimenti N°4 SETTEMBRE 2019

FOOD PACKAGING BIMESTRALE – EDITORE QUINE Srl – 20141 MILANO – VIA G. SPADOLINI, 7 ISSN 1721-5366

E se la normativa non basta?

CONTROLLO DI PROCESSO ALLERGENI IN PANIFICAZIONE Come impostare un efficace sistema di gestione del rischio

CERTIFICAZIONE PETFOOD E GMP+ Una filiera complessa, sempre più sensibile alle richieste di sostenibilità e qualità

SPECIALE PEST MANAGEMENT Pest proofing a FICO Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo





PROFESSIONE

Sostenibilità, il nostro contributo agli obiettivi ONU

L

ANNA AMINA CIAMPELLA Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari

’agenda dell’Organizzazione delle Nazione Unite pone 17 obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030, che saranno monitorati attraverso 240 indicatori statistici, approvati nel marzo 2016 dalla Commissione Statistica ONU. Attraverso di essi ogni Paese sarà valutato periodicamente e le opinioni pubbliche nazionali e internazionali saranno attente alle tendenze che emergeranno. È un impegno enorme, dai risultati incerti. In relazione al nostro impegno professionale e sociale, come Tecnologi Alimentari, traccio solo poche considerazioni sull’obiettivo n.12 “Sostainable consumption and production” (SCP): ci riguarda da vicino perché valuta, tra gli altri, l’impatto ambientale delle produzioni e lo spreco alimentare in produzione e distribuzione. SCP ha un approccio olistico per integrare i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: economico, sociale e ambientale. Ogni modello SCP prevede un aumento dell’efficienza e della produttività lungo tutta la catena di approvvigionamento e nel ciclo di vita dei prodotti, a breve e a lungo termine: fare di più con meno, riducendo l’intensità energetica attuale, le emissioni, gli scarti e le perdite generati nella filiera. Già nel 2012, la Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20 aveva adottato il 10Year Framework Program (10YFP), un quadro globale sui modelli di produzione e consumo: tra questi framework rientrano i sistemi alimentari sostenibili che sono infatti riportati in SCP. Servono tecnologie appropriate e norme tecniche condivise, direttive europee, leggi dedicate: abbiamo tutto? No, ma abbiamo già molto e dobbiamo adattare ogni sforzo a un nuovo paradigma economico ed economicistico. Chi prepara i nuovi consumatori “responsabili” con attese diversificate sugli aspetti materiali e immateriali del cibo? È necessaria un’azione capillare, coordinata e sinergica tra politiche, imprenditoria, accademia e professione per non perdere tempo e misurarsi costantemente con un modello di sviluppo sostenibile per il futuro che vogliamo.

Igiene Alimenti

3

Fare di più con meno: questo lo sforzo a cui siamo chiamati

Settembre 2019


Igiene Alimenti

SETTEMBRE 2019

IN QUESTO NUMERO... PROFESSIONE Sostenibilità, il nostro contributo agli obiettivi ONU di Anna Amina Ciampella

10

14

3

INSIGHT Tecnologie alimentari per un futuro sempre più sicuro e sostenibile di Massimo Artorige Giubilesi 6

INGRANDIMENTI Contaminazioni “alla carta” di Erasmo Neviani

8

NOTIZIE DALL’ORDINE

10

INTERVISTA AL TECNOLOGO Dal concetto di rischio alla Total quality assurance di Maurizio Pedrini 12

18

OLTRECONFINE

30

Pesticidi in Europa, luci e ombre nel report Efsa di Giancarlo Belluzzi

14

ASSOCIAZIONE DI SETTORE Surgelati premiati da servizio e innovazione

16

DIRITTO ALIMENTARE Allergeni: obblighi di indicazione di Chiara Marinuzzi

26 4

18

INCHIESTA Materiali a contatto, cosa fare quando la normativa non basta di Francesca De Vecchi 22

Igiene Alimenti  Settembre 2019


CERTIFICAZIONE/MANGIMI&PETFOOD Filiera del petfood e GMP+, un matrimonio sostenibile? di Marco Battaglia

26

34

CONTROLLO DI PROCESSO/ PRODOTTI DA FORNO Allergeni in panificazione: valutare, gestire e comunicare il rischio di Eleonora Bonvissuto

30

Rodenticidi, uso sostenibile e misure di mitigazione del rischio di Francesco Fiorente I parassiti delle derrate: conosciamoli meglio di Laura Pattuzzi, Stefano Cherubin

Pubblicità Stefano Busconi - dircom@lswr.it Tel. 0288184.404

Direttore Scientifico Massimo Artorige Giubilesi

SPECIALE/PEST MANAGEMENT Pest proofing a FICO, il più grande parco agroalimentare del mondo di Michele Ruzza, Silvia Fortuzzi

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

34

Comitato tecnico scientifico Giancarlo Belluzzi, Vincenzo Bozzetti, Francesco Fiorente, Gaetano Forte, Luciano Negri, Erasmo Neviani, Serena Pironi, Daniele Roseghini Coordinamento editoriale Chiara Scelsi c.scelsi@lswr.it

38

Publisher Marco Zani

Traffico Donatella Tardini - d.tardini@lswr.it Tel. 02 88184.292 Ilaria Tandoi - i.tandoi@lswr.it Tel. 02 88184.294 ABBONAMENTI Tel. 02 88184.317 - Fax 02 70057190 abbonamenti@quine.it www.igiene-alimenti.it Costo copia singola: € 2,80 Abbonamento annuale Italia: € 40,00 Abbonamento annuale Europa: € 80,00

Produzione Walter Castiglione w.castiglione@lswr.it

Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI)

44 Quine Srl

Igiene Alimenti - Bimestrale Rivista ufficiale del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 510 del 29-10-1983 Iscrizione al ROC n. 12191 del 29.10.2005

Feromoni, cosa sono e a cosa servono. Facciamo chiarezza di Chiara Piombo, Marco Caimi

48

World Pest Day, il futuro parte da Noto di Davide Di Domenico

50

Tutti gli articoli pubblicati su Igiene Alimenti sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dal GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Quine Srl intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine Srl, Via Spadolini 7 - 20141, Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

Tiratura media 2018: 2682 Diffusione media 2018: 2563

PRODOTTI E SOLUZIONI

52

CONTROVENTO Due domande sui pesticidi di Vincenzo Bozzetti

Settembre 2019  Igiene Alimenti

60

Società di revisione Refimi

INSERZIONISTI BASF pag. 2 BAYER IV Copertina COPYR pag. 7 GEA pag. 41 GENERON pag. 9 GRUPPO INDACO pag. 1

KOELN PARMA EXHIB. II Copertina LATRIBUNA pag. 21 MOUSE&CO pag. 33, 59 NEWPHARM pag. 53 STEP EXHIB. III COPERTINA

5


INSIGHT

Tecnologie alimentari per un futuro sempre più sicuro e sostenibile

E

ntro il 2050 la popolazione mondiale supererà il record dei 9 miliardi di abitanti: l’aumento previsto di popolazione, associato ad una rapida urbanizzazione, creerà numerose sfide sociali, ambientali e quindi alimentari. I consumi alimentari - in costante crescita - valgono oggi in Europa 1.541 miliardi di euro l’anno, di cui il 64% nel canale domestico e il 36% nella ristorazione. La ristorazione in Italia, con oltre 76 miliardi di euro di fatturato, è il settore trainante della filiera agroalimentare, più importante di agricoltura e industria alimentare. Gli americani spendono 750 miliardi di dollari per mangiare fuori casa, con un sorpasso delle storiche abitudini e questo fenomeno toccherà prima o poi anche altre nazioni o continenti quali Cina, India, Brasile, anche parte dell’Africa. Il trend socio-demografico e la globalizzazione gastronomica spingono la ricerca e l’industria verso il trinomio innovazione, qualità, sicurezza generando anche grandi opportunità per gli investitori, soprattutto nelle mild&soft&green technologies in grado di migliorare il profilo nutrizionale del cibo, prolungare la conservabilità, ridurre l’impatto ambientale. Le opportunità sono molteplici e differenziate per migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti, anche riducendo o eliminando additivi: dai sistemi di cottura sottovuoto, quadrivalente, a pressione di vapore ai sistemi di abbattimento rapido positivo, negativo, criogenico; dai sistemi di estrazione dei principi attivi alla conservazione-pastorizzazione con anidride carbonica supercritica inerte sino alla “sterilizzazione a freddo” con il sistema HPP (High Pressure Processing); dai packaging attivi a quelli “intelligenti” che interagiscono con il prodotto. Senza dimenticare i sistemi di bioprotezione con antiossidanti e conservanti vegetali quali spezie, erbe aromatiche, piante officinali, agrumi e tè oppure con batteri lattici, lattati con acetati, batteriocine, sino alla strutturazione delle matrici con gelificanti e addensanti naturali. Ecco perché, secondo i recenti dati pubblicati da Il Sole 24 ore, forniti da Federalimentare, nei prossimi cinque anni le imprese del comparto alimentare stimano un fabbisogno occupazionale di 43.540 unità di cui il 7% sono profili laureati. Ma la tecnologia non esiste se non ci sono le persone che la governano: il Tecnologo Alimentare è la figura professionale “chiave” in grado di unire tecnica e tecnologia, conoscenze e competenze multidisciplinari per unire i livelli della filiera agroalimentare, governando i sistemi complessi di gestione (produzione, trasformazione, distribuzione, ristorazione), sciogliendo dubbi e incertezze nell’affrontare e applicare le innovazioni.

Innovazione, qualità, sicurezza: il trinomio che orienta ricerca e industria

MASSIMO ARTORIGE GIUBILESI Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Lombardia e Liguria

6

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Copyr S.p.A. via G. Stephenson, 73 - Milano - ph +39 023903681 - www.copyr.eu

Dal 2006 con

SOLUZIONI PER IL MERCATO

PCO Pubblico

Da oltre cinquant’anni siamo al anco dei Professionisti della Disinfestazione fornendo soluzioni efficaci per la difesa degli infestanti, nel rispetto delle norme e dell’ambiente.

Copyr sviluppa e fornisce: Prodotti distintivi e adeguati Industria

Per il controllo di insetti e roditori e conformi ai requisiti normativi, aspetto che negli ultimi anni è diventato estremamente rilevante per potere operare nel rispetto delle leggi in vigore.

Servizio Tecnico Disponibile per sopralluoghi mirati in campo e per fornire approfondimenti relativi ai metodi e alle applicazioni dei prodotti.

Ho.Re.Ca.

Privato

Informazioni scientiche In collaborazione con il DI.PRO.VE.S. (Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e degli Alimenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, attraverso il progetto Campus Copyr che mira a sensibilizzare tutti gli utenti verso le tematiche inerenti gli infestanti e a supportare i professionisti della disinfestazione.

www.copyrpco.it Copyr SpA Via Stephenson, 73 | 20157 Milano T: +39 02 390368.1 | copyr@copyr.it | www.copyr.eu


Contaminazioni “alla carta”

L

a possibilità di contatto tra persone e microrganismi attraverso il cibo si modifica in relazione ai cambiamenti negli stili di comportamento dei consumatori. Ne consegue che anche le variazioni nelle abitudini di consumo degli alimenti possono nascondere nuovi rischi per la nostra salute e, di conseguenza, necessitano di particolari attenzioni. Un esempio è dato dalla sempre maggiore diffusione dei touch-screen. Il tema è posto in evidenza da un recente articolo (Bottari et al., 2019. Bugs a la carte: microbial contamination of electronic menus. Trends in Food Science&Technology). L’Autrice sottolinea come negli ultimi anni si sia potuta osservare una sempre più diffusa presenza di menu elettronici e dispositivi tecnologici mobili in sostituzione del tradizionale menu cartaceo. L’utilizzo di questi nuovi “menù elettronici” può in qualche maniera facilitare la trasmissione da un consumatore all’altro di microrganismi e magari di agenti patogeni? Sicuramente questi dispositivi portatili possono essere contaminati e a loro volta costituire una potenziale fonte di trasmissione di agenti patogeni tra camerieri e clienti. In alcuni moderni centri di ristorazione sono impiegati anche touch-screen fissi usati per la scelta del menù dai consumatori che via via si susseguono. I microrganismi in questo modo trovano in noi umani comodi veicoli di trasporto e possono facilmente diffondersi e passare da consumatore a consumatore. Microrganismi comuni colonizzatori della cute e del tratto gastrointestinale sono infatti non di rado rinvenuti su dispositivi touch-screen, la cui pulizia comunque non è sempre facile ed efficacie. Se consideriamo che queste “nuove” tecnologie troveranno una sempre maggiore diffusione, questo approfondimento ci induce a considerare come le modificazioni dei nostri comportamenti abituali, in particolare se relativi a momenti di ristorazione collettiva, dovrebbero sempre essere valutati con attenzione anche alla luce delle possibili influenze sulla diffusione di microrganismi e, conseguentemente, sulla nostra salute. I microrganismi imparano in fretta a sfruttare le nuove possibilità che gli offriamo. Solo un accorto impiego della conoscenza scientifica e della tecnologia potrà permettere di prevedere e anticipare le loro “mosse”.

I microrganismi imparano in fretta, anche a sfruttare la nostra tecnologia

ERASMO NEVIANI Ordinario di Microbiologia Università degli Studi di Parma

8

Igiene Alimenti  Settembre 2019



NOTIZIE DALL’ORDINE PARTNER DELL’INIZIATIVA

23 OTTOBRE

APPUNTAMENTO A CIBUSTEC PER PARLARE DI MOCA E INNOVAZIONE CibusTec 2019 è ai blocchi di partenza, e in occasione di tale importante evento fieristico, il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari ha dà appuntamento il 23 ottobre per un momento di condivisione su argomenti di grande interesse per il settore alimentare e gli operatori, ovvero: i materiali destinati al contatto alimentare (MOCA) e l’innovazione tecnologica nel settore. Quello dei MOCA è argomento che tocca sia le aziende di trasformazione alimentare, sia i produttori e distributori di macchine e impianti. Negli ultimi anni i MOCA stanno assumendo un ruolo impattante per il settore alimentare in termini di sicurezza e anche le imprese produttrici devono rispettare norme e standard specifici al fine di prevenire pericoli principalmente di natura chimica. Il decreto sanzioni ha accelerato questo processo e la conoscenza dei principali aspetti normativi consente di non rimanere impreparati. Aggiornamento e approfondimento normativo, applicabilità delle normative e sanzioni previste: sono questi gli aspetti che verranno trattati dai relatori esperti in materia che interverranno nella prima parte della giornata. Nella seconda parte del workshop si darà spazio al tema dell’innovazione. Il comparto alimentare mostra, nonostante le difficoltà economiche del contesto globale, una crescita e una spinta alle innovazioni e per le figure professionali presenti nel food è importante conoscerle al fine di poterle applicare al meglio nelle proprie realtà. Un momento, dunque, di condivisione e di confronto, grazie la partecipazione di alcuni partner strategici del settore, utile nel fornire strumenti operativi nella quotidianità della propria mansione.

10

MEDIA PARTNER

Igiene Alimenti Premio e pubblicazione su IGIENE ALIMENTI Al termine del convegno verranno premiati 3 Tecnologi alimentari che si saranno distinti in progetti di innovazione nell’ultimo biennio in linea con i GOALS dell’ONU 2030, selezionati da un’apposita commissione di esperti. I Tecnologi alimentari premiati potranno pubblicare un loro articolo relativo al proprio progetto su Igiene Alimenti, rivista ufficiale del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari.

Igiene Alimenti

Settembre 2019


NOTIZIE DALL’ORDINE

LA NORMATIVA SUI MOCA E LE NOVITÀ IN AMBITO DELLE TECNOLOGIE ALIMENTARI Programma del Convegno MODERATORE Francesca De Vecchi, tecnologa alimentare e divulgatrice 9:15 - 9:40  Registrazione partecipanti

11:00 - 11:15  Break

9:40 - 9:50  Saluti istituzionali Fabio Bettio, Brand Manager CibusTec Carla Brienza, Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari

11:15 - 11:35 Antonio D’Isep, CEO A.M.D. Electronic Srl MOCA, Packaging, Prodotti Alimentari: Qualità e Tecnologie. Quali gli strumenti?

9:50 - 10:20 Serena Pironi, Tecnologo alimentare Come adempiere alla normativa MOCA

11:35- 11:55 Bruno Garavelli, Xnext Srl XSpectra: the most advanced real time food inspection system

10:20 - 10:40 Avv. Gaetano Forte, Studio Legale Gaetano Forte Il Decreto Sanzioni MOCA 10:40 - 11:00 Simone Pria, Product Manager Lubrificazione e Grassi Fuchs Lubrificanti SpA Implementazione dei lubrificanti NSF nel manuale HACCP

Settembre 2019

Igiene Alimenti

11:55-12:15 Cristina Campana, Agriflex srl Agriflex: soluzioni su misura per le tue necessità di processo 12:15 - 12:35 Andrea Sedola, Food & Beverage Segment Manager Camfil Italia BRC Issue 8: linea guida sui requisiti della filtrazione aria nelle aziende alimentari

12:35 - 12:55 Nives Cecchetto, VIDA Srl - Ayama Il controllo non basta più. È indispensabile ora avere una Qualità governata e predittiva. Come la tecnologia Ayama ti supporta 12:55 - 13:15 Marco Dalla Rosa, Full Professor of Food Technology Alma Mater Studiorum Università di Bologna Le sfide future e il ruolo delle scienze e tecnologie alimentari 13:15 - 13:30 Premiazione dei Tecnologi alimentari vincitori del concorso su progetti innovativi realizzati nel settore delle tecnologie alimentari La partecipazione al convegno comporterà l’assegnazione di 3 crediti formativi (CFP) ai Tecnologi partecipanti

11


INTERVISTA AL TECNOLOGO

Dal concetto di rischio alla Total quality assurance

«F

in da piccolo sono stato fortemente attratto dalla ‘conoscenza chimica’ delle cose, che consideravo come una sorta di superpotere magico in grado di emozionare me e gli amici che assistevano ai miei primi esperimenti, con miscugli e pozioni con risultati non sempre gestibili da un bambino di otto anni». Igiene Alimenti ha incontrato Saverio Vernucci, tecnologo alimentare in un settore produttivo emergente, quello vitivinicolo, nel contesto di una regione, la Basilicata, caratterizzata da un’economia decisamente dinamica, tra le più intraprendenti del Sud Italia.

Il settore vitivinicolo in cui opera è considerato a basso rischio alimentare: è così? In realtà non è proprio così. È vero che il vino, per la sua stessa natura compositiva (alcool, pH basso, acidità), non è soggetto a grandi rischi di natura microbiologica. Non dimentichiamo però che un rischio microbiologico importante esiste ed è legato all’eventuale presenza di ocratossina A, una sostanza cancerogena prodotta sull’uva danneggiata da alcune muffe del genere Aspergillus. C’è anche da aggiungere che negli ultimi anni l’attenzione per i possibili effetti tossici/infiammatori/allergeni-

12

ci sull’uomo di alcune ammine biogene eventualmente presenti nel vino come conseguenza di una vinificazione non perfettamente gestita da un punto di vista tecnico, impone all’enologo l’obbligo di non abbassare la guardia sulla gestione microbiologica del processo di vinificazione pur considerando che non esistono ancora limiti precisi accettati univocamente da tutti i paesi circa il contenuto di tali sostanze nel vino. Accanto a questo, bisogna poi considerare i rischi chimico-fisici per il vino derivanti da un eventuale eccesso di additivi alimentari per i quali esistono limiti di legge e/o presenza di residui di detergenti e sanificanti provenienti da impianti ed attrezzature e ancora la possibile presenza di corpi estranei e frammenti di vetro legata ad errori in fase di imbottigliamento. Non ritengo quindi che il mio settore possa essere definito a basso rischio alimentare e credo che il vino, alla stregua di tutti gli altri alimenti, necessiti di un controllo di filiera e di processi sistematico e attento che consenta di ottenere un prodotto sicuro ma anche buono, perché posso trovarmi davanti ad una bottiglia di vino sano e sicuro, ma se presenta alterazioni e/o difetti organolettici e fisici che non minano assolutamente la mia salute, io quella bottiglia comunque non la bevo e non

la compro. Il concetto di rischio alimentare dovrebbe essere interpretato secondo una logica più ampia e articolata del semplice - se pur fondamentale - aspetto igienico-sanitario e applicato nella gestione dei processi alimentari secondo quella metodologia che i paesi anglossassoni sono soliti indicare con l’espressione di Total Quality Assurance.

Come vede il futuro e l’evoluzione del suo settore? Il mondo vitivinicolo negli ultimi anni sta vivendo una nuova primavera grazie ad una comunicazione massiva di settore che è riuscita ad attrarre fortemente l’attenzione e gli interessi di mercati diversi su un prodotto che, al di là degli aspetti edonistici e nutrizionali, è davvero in grado di raccontare un territorio, la sua storia, la sua cultura, le sue peculiarità e tradizioni. Ne consegue come la fase di “Ricerca e Sviluppo” di nuovi prodotti sia, anche per un’azienda di medio-piccole dimensioni, ossigeno vitale per riuscire ad intersecare e comprendere le esigenze e le aspettative di un pubblico sempre più variegato ed informato ed assicurarsi quel vantaggio competitivo che può e deve fare la differenza tra un bicchiere di Aglianico del Vulture DOP e uno di Aglianico coltivato in Cile. Mi piace paragonare il mio lavo-

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Maurizio Pedrini Giornalista di settore

SAVERIO VERNUCCI Nel 2003 si laurea con lode in Scienze e Tecnologie Alimentari con una tesi sperimentale sulle fermentazioni di mosto di Aglianico con lieviti immobilizzati su supporti di alginato di calcio presso l’Università degli Studi di Basilicata. Dopo un master universitario di II livello sulla Gestione ecocompatibile della filiera olivicola per produzioni di qualità inizia a lavorare presso un laboratorio privato come analista chimico-microbiologico sulle matrici alimentari. Nel 2005 consegue l’abilitazione come auditor di Sistemi di Gestione Aziendali e nello stesso anno è assunto dall’azienda Cantine del Notaio dove lavora tuttora come enologo e Responsabile dei Sistemi di Gestione per la Qualità e l’Ambiente. Nel 2008 consegue l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Tecnologo Alimentare e nello stesso anno entra ì a far parte della struttura di vigilanza sui vini a D.O. della Camera di Commercio di Potenza per la quale, dal 2017, fa anche parte della Commissione di Tecnici degustatori. Dal 2018 è Consigliere dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Basilicata e Calabria.

Settembre 2019

Igiene Alimenti

ro a quello di un compositore di musica che, da solo sette note, riesce a creare un numero infinito di melodie per tutte le orecchie: alla fine è proprio così, partendo dalla stessa uva e facendo variare opportunamente l’epoca di raccolta, il tipo di vinificazione e il tipo di invecchiamento si possono ottenere vini che hanno personalità completamente diverse, sia nelle sfumature sensoriali, sia nella dimensione comunicativa ed emozionale.

Quali progetti ha nel cassetto? Tanti, continui e quotidiani: alla base di ogni nuovo percorso deve però sempre rimanere ben salda l’intenzione di dar vita ad un prodotto che sia genuino nell’accezione più profonda e antica del termine. Trovare, in giro per il mondo, vini blu, artificiali o ricostituiti - che allontanano completamente il consumatore dal legame amoroso tra prodotto, territorio e autenticità di materie prime e processi di trasformazione - sarebbe chiaramente una sconfitta per il Tecnologo Alimentare e per il consumatore, nonché una tacita negazione di tutto quello che finora ci siamo raccontati.

«Come un musicista compongo infinite melodie usando poche note» 13


OLTRECONFINE

Pesticidi in Europa, luci e ombre nel report Efsa

S

ono decine i report annuali su argomenti di sicurezza alimentare pubblicati ogni anno da Efsa, l’Authority europea a Parma. Lo scorso maggio è uscito quello sulla presenza di pesticidi nei prodotti raccolti nei paesi UE nell’anno 2017. Il report, che raccoglie le valutazioni degli esperti Efsa sui dati inviati dalle singole agenzie nazionali o dalle rispettive autorità competenti, presenta come sempre luci e ombre, progressi scientifici aggiornati e nuovi rischi emersi dall’esame dei campioni. Una prima riflessione di compiacimento riguarda la buona volontà dimostrata dai Paesi membri nella raccolta di una messe così copiosa di campioni di prodotto, selezionati sui mercati o nei negozi della distribuzione finale secondo i criteri previsti dal Reg. 396/2005. In totale sono stati raccolti ben 88.247 campioni. Tempo e risorse hanno permesso di “processarli” per la ricerca di quasi 200 molecole di singolo pesticida o i cocktail multi-residuali di questi ultimi. L’Europa appare meno a macchia di leopardo, riscuotendo l’adesione di quasi tutti gli Stati membri che hanno risposto in maniera puntuale e corretta. Ad esempio, solo nel programma coordinato tra i Paesi (EUCP, un programma ad hoc concordato volontaria-

14

mente) il numero dei campioni raccolti è praticamente raddoppiato dal 2016 al 2017. I prodotti raccolti sono stati ovviamente scelti tra quelli di più probabile accumulo e presenza di residui utilizzati in agricoltura: kiwi, arance, pere, cavolfiori, cipolle, carote, patate, grano di segale, fagioli, riso decorticato, orzo, grasso di pollame e di pecora. Il primo risultato da sottolineare è la quasi totale correttezza nel rispetto dei limiti di legge. Dei 171 pesticidi testati il 96% dei campioni rientra nei limiti normativi e la metà di questi ha comunque un livello significativamente inferiore, talvolta molto basso, a quello massimo previsto per legge. Seconda considerazione: il ritrovamento di singole molecole di qualche pesticida (sempre però al disotto del limite previsto per legge ma tra quelli a livello più alto tra loro) è stato evidenziato in un numero leggermente maggiore rispetto all’anno precedente. Ciò però non deve allarmare, anzi, rispetto al più che raddoppiato numero di campioni raccolti solo dall’EUCP (10.677 nel 2017 contro i 4.173 del 2016): il leggero incremento percentuale (0,8%) di ritrovamento di pesticidi va ascritto al solo fatto che sono raddoppiati i campionamenti di questo coordinato organismo europeo.

Il terzo aspetto da evidenziare invece presenta un risultato scoraggiante. In alcuni prodotti sono stati trovati pesticidi non approvati in UE e, in alcuni casi, in misura eccedente i limiti legali come, ad esempio in: • carote: dieldrin, parathion-metil e procymidone. • cipolle: dicloran. • arance: fenthion, methidathion e profenofos. • pere: permethrin. • patate: clothianidin. • fagioli secchi: biphenyl, carbaryl e carbendazim. • riso: carbendazim e dichlorvos. • grano di segale: permethrin. In questo contesto emergono tre elementi chiave utili ad indirizzare in futuro le autorità nazionali deputate alla salute dei consumatori. Primo, l’attenzione meticolosa dei ricercatori deve continuare a tenere sotto controllo un mercato dove circolano ancora prodotti con non confor-

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Giancarlo Belluzzi Medico Veterinario

mità gravi in quanto non approvati in EU. Secondo, è ancora scarsamente riconosciuto dagli operatori il grado di pericolosità di prodotti commercializzati che sono contaminati in maniera più o meno fraudolenta con molecole non autorizzate dall’Unione europea. Per questo aspetto un po’ di strada è stata fatta in termini di comunicazione tra l’organo di controllo e il mondo agricolo produttivo e commerciale ma non va abbassata la guardia. Terzo - e non trascurabile - elemento chiave di attenzione dei controllori è quello legato al fatto che le sostanze nocive vengono ritrovate quasi sempre in prodotti provenienti dal cosiddetto mercato globale o mescolati con analoghe materie prime provenienti da paesi extraeuropei. Sicuramente nei prossimi piani di controllo ufficiale verrà intensificata l’azione ispettiva all’importazione, così come vuole il nuovo regolamento UE che entrerà in vigore a metà dicembre.

IL CASO GLIFOSATO

Erbicida utilizzato in campagna prima della semina e vietato direttamente sul prodotto maturo, è attualmente salito alla ribalta per i suoi pro e contro e sotto rivalutazione, non solo in ambito europeo. In premessa, bisogna dire che l’agricoltura odierna non può fare a meno di un erbicida che tenga a bada le numerose infestanti già presenti sul letto di semina: le difficoltà nel reperire manodopera specializzata (o i suoi costi insostenibili a fronte degli attuali prezzi di mercato) “obbligano” l’agricoltore a ricorrere a mezzi agricoli di spargimento di questi diserbanti per eliminare le piante nocive. Per queste ragioni si è diffuso l’utilizzo di erbicidi totali, soprattutto in presemina. L’industria, a tal proposito, è venuta in aiuto, producendo molecole in grado di tenere a bada le infestanti mentre la ricerca ha fatto sì che i principi attivi fossero sempre meno pericolosi e le dosi di utilizzo sempre più calibrate, mirate o ridotte: ciò ha ridotto notevolmente il rischio alimentare di questi ultimi decenni. Ciò premesso, va segnalato che, anche a causa di utilizzi impropri di questi prodotti (in alcuni paesi viene

Settembre 2019

Igiene Alimenti

utilizzato il disseccante sul raccolto in campo per portarlo a maturazione), da diversi anni il principio attivo del Glifosato è rinvenuto sul prodotto o sulla materia prima di fine raccolto; questa pratica non è permessa in ambito europeo ed è persino indicata in etichettatura. Attualmente il mondo della scienza e delle istituzioni dedicate è diviso tra chi definisce il prodotto scarsamente rischioso per la salute del consumatore e chi invece la pensa in maniera diametralmente opposta. Ebbene, il report di Efsa riporta una serie innumerevole di dati anche sulla presenza di Glifosato. Ben 8.672 campioni di alimenti diversi, da quelli per neonati fino al miele, sono stati testati per presenza di questo diserbante. Nel 97,5% delle analisi non ne sono state trovate tracce. Nel 2,2% (191 campioni) sono state trovate piccole tracce, con valori inferiori al livello massimo previsto per legge. Solo nello 0,2% il livello è stato superato, nel dettaglio: Germania (7 miele), Italia (1 asparagi e 1 segale), Polonia (1 grano saraceno e 1 pere), Austria (1 miele), Francia (1 riso) e 8 di origine sconosciuta.

15


ASSOCIAZIONE DI SETTORE

Surgelati premiati da servizio e innovazione

Vittorio Gagliardi Presidente Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS)

rito da una serie di congiunture straordinarie climatiche e socio-economiche. Il 2018 è andato diversamente: è stato infatti un anno di nuovo difficile per tutto l’alimentare, che ha registrato in generale un calo nelle vendite del -0,8% a valore e del -1,3% a volume. I surgelati però hanno chiuso con “solo” uno -0,3%, raggiungendo un valore stimato tra i 4,3 e i 4,6 miliardi di euro circa. È dal 1982 che il consumo di surgelati è in continua crescita, e il 2018 ha confermato il trend positivo. E i dati del 2019, che non era cominciato bene, nel complesso indicano ad oggi una buona tenuta del comparto: in lieve sofferenza i ricettati, ma crescono i vegetali, le pizze e il pesce».

Quali tendenze si possono ravvisare?

A

ll’indomani della presentazione a Milano dell’edizione 2018 del “Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia” abbiamo chiesto a Vittorio Gagliardi, presidente di Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS) di commentare i numeri per capire le tendenze del settore. «Si è appena chiuso un anno in cui il settore dei surgelati ha tenuto. Bisogna fare una premessa: il 2017 è stato eccezionale per tutto il comparto dei freddissimi, che ha chiuso positivamente con percentuali ben al di sopra del consueto, favo-

16

Il prodotto surgelato non è più un prodotto “emergenziale” ma è entrato nella routine degli italiani. Le prestazioni fra prodotto retail e fuori-casa, però, sono diverse. Innanzitutto, la perdita per il prodotto retail è stata superiore, mentre il fuori-casa ha chiuso con un +1,6%, aiutando la tenuta di tutto il comparto. In mancanza di questo infatti anche il surgelato avrebbe subito le perdite del comparto alimentare generale. Questo conferma quello che si dice da tempo, ovvero il modello di vita sta cambiando, sempre più a favore del pasto fuori casa: negli ultimi tre anni più di 3 milio-

ni di persone hanno consumato almeno il pranzo fuori casa (dati Istat). Inoltre, i due parametri principali che guidano le scelte alimentari degli italiani rimangono la ricerca del benessere - e cioè del prodotto salutare - e del servizio: il surgelato assolve queste entrambe le esigenze. Abbiamo anche notato che nel fuori casa l’abbinamento salute-cibo rimane un’aspirazione costante. Sono due parametri vincenti che guideranno le innovazioni future. Infine, non possiamo prescindere dal valutare gli aspetti di sostenibilità: nel 2018 il prodotto confezionato ha avuto un grande successo rispetto all’andamento del fresco (non solo per i surgelati) perché aiuta a limitare lo spreco in cucina, tanto in caso quanto nell’ambito della ristorazione.

Che ruolo ha avuto lo sviluppo tecnologico del settore? Il punto di svolta è stata l’applicazione della tecnologia IQF (Individually Quick Frozen), nata nei primi anni ‘90, ma che non ha ancora finito il suo sviluppo. Si tratta di una metodologia di surgelazione di piccole parti che oltre a garantire una miglior protezione del prodotto dagli effetti del freddo permette di avere piccole porzioni, che si adattano ai diversi usi in cucina, a casa ma anche negli esercizi come mense e ristoranti. I surgelati sono così più veloci da preparare

Igiene Alimenti

Settembre 2019


a cura della Redazione

Fonte: Rapporto IIAS 2018

SURGELAZIONE È la congelazione ultrarapida ed efficiente effettuata attraverso il surgelatore, in grado di mantenere una temperatura di -40° C e con una fortissima circolazione di aria fredda. L’accoppiata freddo-ventilazione permette di portare in brevissimo tempo la temperatura degli alimenti sotto i -18°C. In tal modo si formano cristalli di ghiaccio di dimensioni ridotte, che impediscono la rottura della struttura interna dell’alimento e consentono al prodotto surgelato di mantenere intatte le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, per tutto il lungo tempo di conservazione dell’alimento.

e non necessitano scongelamento preventivo, garantendo quindi - come dicevamo - qualità, servizio e minor spreco.

Che peso ha per questo settore il tema dell’origine? L’origine dell’ingrediente primario è un

Settembre 2019

Igiene Alimenti

punto importante. Il settore continua il suo impegno nella ricerca di materie prime di alta qualità e il più possibile italiane. Ma per soddisfare i volumi e le varietà richieste si deve ricorrere anche al prodotto estero. Nell’ittico, per esempio, si deve quasi escludere la prove-

nienza dal Mediterraneo; così come per alcuni vegetali che in Italia hanno una stagione brevissima: alcune zone estere particolarmente vocate garantiscono una fornitura costante di prodotto di alto livello quando il prodotto italiano non è disponibile.

17


DIRITTO ALIMENTARE

Allergeni: obblighi di indicazione

S

i definiscono allergeni alimentari gli ingredienti, i coadiuvanti tecnologici o i loro derivati che vengono utilizzati nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e possono essere in grado di provocare allergie e intolleranze in quanto si ritrovano ancora presenti nel prodotto finito. Per “prodotti derivati” si intendono tutti i prodotti provenienti da un ingrediente allergenico o prodotti ottenuti dopo una o più fasi di lavorazione. All’allegato II del Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori sono individuate quattordici tipologie di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze.

Cosa prevede il regolamento 1169/2011 L’articolo 9 co. 1 lett. c), del Regolamento 1169/2011 prevede che quando alcuni ingredienti o altre sostanze o prodotti

18

(quali, ad esempio, coadiuvanti tecnologici) che possono provocare allergie o intolleranze, tra quelli elencati nell’allegato II (o derivati da tali sostanze o prodotti) vengano utilizzati per la produzione di alimenti e vi permangono, devono obbligatoriamente essere dichiarati. L’articolo 21 del medesimo Regolamento stabilisce modalità ben precise per la fornitura delle suddette informazioni obbligatorie. Gli allergeni devono essere indicati con un chiaro riferimento al nome della sostanza o del prodotto; il nome della sostanza o del prodotto di cui all’allegato II deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere nettamente distinto (per dimensioni, stile o colore di sfondo) dal resto della lista degli ingredienti. Se il nome di un ingrediente comprende in parte il nome di un allergene (ad esempio il termine tedesco “Milchpulver” per “latte in polvere”), è consigliabile evidenziare la parte del nome corrispondente

allo stesso (ad esempio “Milchpulver”) sebbene possa considerarsi comunque ammissibile l’evidenziazione del nome dell’ingrediente per intero (ad esempio “Milchpulver”). Ovviamente, quando il nome di un ingrediente è composto da più parole distinte, deve essere evidenziato il solo nome dell’allergene (ad esempio “latte in polvere”). Nel caso di prodotti alimentari esentati dall’obbligo di riportare l’elenco degli ingredienti (es. bevande alcoliche), rimane l’obbligo di dichiarare in etichetta l’indicazione “contiene” seguito dal nome della sostanza o del prodotto che provoca allergia o intolleranza alimentare (ad esempio, solfiti). Ne consegue che nel caso di prodotti con elenco ingredienti, pertanto, non è possibile fornire volontariamente informazioni aggiuntive sugli allergeni quali “contiene: latte, farina di grano”, oppure utilizzare simboli di avvertimento al di fuori della lista degli ingredienti.

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Avv. Chiara Marinuzzi Studio Legale Avv. Gaetano Forte Diritto penale agroalimentare e sicurezza alimentare

Sono 14 le tipologie di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze individuate all’Allegato II del Reg. (UE) 1169/2011 1. Cereali contenenti glutine, vale a dire: grano, segale, orzo, avena farro, kamut o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati, tranne: a) sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio b) maltodestrine a base di grano c) sciroppi di glucosio a base di orzo d) cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola 2. Crostacei e prodotti a base di crostacei 3. Uova e prodotti a base di uova 4. Pesce e prodotti a base di pesce, tranne: a) gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi b) gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino 5. Arachidi e prodotti a base di arachidi.

Il Regolamento prevede poi una specifica deroga all’obbligo di fornire informazioni sugli allergeni quando il nome del prodotto alimentare fa chiaramente riferimento alla sostanza o prodotto in questione. Quando più ingredienti o coadiuvanti tecnologici di un alimento provengono da un’unica sostanza o un prodotto di cui all’allegato II, l’etichetta deve indicare chiaramente tale presenza per ogni ingrediente o ausiliario di fabbricazione in questione. Tuttavia, questo non significa che il riferimento a detto componente debba essere ripetuto tutte le volte che queste sostanze siano presenti. In linea generale gli allergeni devono essere indicati con le denominazioni previste dall’allegato II. Tuttavia, in alcuni casi, i nomi specifici di alcune categorie di alimenti potrebbero essere ugualmente comprensibili per il consumatore, al pari di quelle generiche di cui all’allegato II. La norma rileva

Settembre 2019

Igiene Alimenti

6. Soia e prodotti a base di soia, tranne: a) olio e grasso di soia raffinato b) tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia c) oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia d) estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia 7. Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio), tranne: a) siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola b) lattiolo 8. Frutta a guscio, vale a dire: mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci (Juglans regia), noci di acagiù (Anacardium occidentale), noci di pecan [Carya illinoinensis (Wangenh.) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci macadamia o noci del Queensland (Macadamia ternifolia), e i loro prodotti, tranne per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola. 9. Sedano e prodotti a base di sedano 10. Senape e prodotti a base di senape 11. Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo 12. Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti 13. Lupini e prodotti a base di lupini 14. Molluschi e prodotti a base di molluschi

19


DIRITTO ALIMENTARE ALIMENTI NON PREIMBALLATI

Ai sensi dell’articolo 44 co. 1 lett. a) del Regolamento (UE) 1169/11, le informazioni sulla presenza di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze è obbligatoria anche per gli alimenti non preimballati, compresi quelli preparati e forniti da aziende di ristorazione o imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o per la vendita diretta. Ai sensi dell’art. 19 del d.lgs. 231/2017 sono state stabilite a livello nazionale le modalità di vendita dei prodotti non preimballati, statuendo che, per quanto in questa sede interessa, “… sul cartello devono essere riportate almeno le seguenti indicazioni, che, nel caso di fornitura diretta alle collettività, possono essere riportate su un documento commerciale, anche in modalità telematica: ….. ; b) l’elenco degli ingredienti salvo i casi di esenzione disposti dal regolamento.

Nell’elenco ingredienti devono figurare le indicazioni delle sostanze o prodotti di cui all’Allegato II del regolamento, con le modalità e le esenzioni prescritte dall’articolo 21 del medesimo regolamento; Il Ministero della Salute, con la nota del 6 febbraio 2015, aveva comunque fornito importanti indicazioni sull’attuazione delle disposizioni contenute nel Regolamento 1169/2011 relativamente al settore della somministrazione. La nota ministeriale prevede, in particolare che le informazioni “possono essere riportate sui menù, su appositi registri o cartelli o ancora su altro sistema equivalente, anche tecnologico, da tenere bene in vista, così da consentire al consumatore di accedervi facilmente e liberamente”. In relazione agli strumenti di comunicazione messi a disposizione dalla tecnologia l’apertura legislativa è però limitata, ed il loro utilizzo è ammesso solo in aggiunta a strumenti più tradizionali e

pertanto accessibili a tutti. La scelta circa la modalità da utilizzare per render edotto il consumatore finale è rimessa alla discrezionalità dell’operatore ma è precisato che l’informativa circa la presenza degli allergeni dovrà essere fornita in rapporto alle singole preparazioni escludendo, di fatto, la possibilità di utilizzare un cartello unico degli ingredienti che, per la sua genericità, non è considerato idoneo ad esprimere la pericolosità di ciascun alimento per i consumatori intollerati o allergici a talune sostanze. Tra le modalità ammesse la Nota prevede, ad esempio, l’evidenziazione “nella lista degli ingredienti delle singole preparazioni la presenza degli allergeni, predisponendo una tabella che riporti le 14 categorie di allergeni previste dal Regolamento e che, contestualmente, individui le preparazioni che le contengono, o secondo altre e diverse modalità che garantiscano comunque l’informazione corretta al consumatore”.

questo aspetto in particolare per pesci e molluschi dove il nome specifico della specie ittica può ritenersi comunque corretto, ad esempio, “Cozze” per la categoria “Molluschi”, oppure “Salmone” o “Tonno” per la categoria “Pesce”, o ancora “Burro” per la categoria “Latte”. In ogni caso, se non vi sono dubbi circa la reale comprensione da parte del consumatore del nome specifico ovvero la possibilità di reazione crociate tra le specie, è opportuno utilizzare i nomi generici previsti nell’allegato II specificamente dedicato agli ingredienti allergizzanti. Inoltre, come specificato nelle Linee Guida del Regolamento (UE) 1169/11 e nella Comunicazione della Commissione europea del 13 luglio 2017, nel caso di ingredienti e coadiuvanti tecnologici derivati da frutta a guscio, va dichiarato il nome specifico, cioè mandorle, nocciole, noci, anacardi, noci pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia o Queensland, ecc.

Nel caso di ingredienti derivati da cereali contenenti glutine va dichiarato il nome specifico del cereale (grano, segale, orzo, avena). La parola “glutine” può essere aggiunta su base volontaria, ma è il nome specifico del cereale che deve essere sottolineato, non il termine ‘glutine’. Se il glutine viene aggiunto come ingrediente, deve essere indicato il nome del cereale da cui il glutine proviene: ad esempio glutine (grano), o glutine di frumento, ecc.

Se invece non vengono rispettate le specifiche disposizioni di etichettatura di sostanze e prodotti che provocano allergie o intolleranze (ex art. 21 Reg. 1169/11, es. indicazione degli allergeni nell’elenco degli ingredienti, evidenziazione dell’allergene per dimensione/ stile/colore sfondo ecc.) è prevista una sanzione pecuniaria da 2.000 euro a 16.000 euro. Per quanto poi concerne gli alimenti non preimballati serviti alle collettività (es. piatti serviti nei ristoranti e nei pubblici esercizi in genere), gli operatori del settore alimentare che violano la disciplina relativa alle indicazioni sulla presenza di allergeni sono soggetti alla sanzione pecuniaria da 3.000 euro a 24.000 euro. Inoltre, nel caso in cui le informazioni vengano rese con modalità difformi rispetto a quelle previste dalle disposizioni nazionali è prevista una sanzione pecuniaria da 1.000 euro a 8.000 euro.

20

La disciplina sanzionatoria Il Decreto Legislativo n. 231 del 15 dicembre 2017 stabilisce la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. L’art. 5 prevede che in caso di mancata indicazione degli allergeni possa essere comminata una sanzione pecuniaria da 5.000 euro a 40.000 euro.

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Gaetano Forte

CODICE DEGLI ALIMENTI 500 norme italiane ed europee Il volume contiene 500 provvedimenti nazionali ed europei, organizzati per argomenti, che ne fanno una guida indispensabile, completa e aggiornata al DIRITTO DEGLI ALIMENTI.

OFFERTA RISERVATA AI LETTORI DI

Una raccolta dei principi generali in materia, quali: - igiene e sicurezza degli alimenti - sanzioni in materia di igiene degli alimenti - claim nutrizionali - diritti dei consumatori - presentazione dei prodotti

15%

e le norme relative ad ogni specifico settore del diritto agroalimentare.

ACQUISTA SUBITO!

Pubblicazione: gennaio 2019 Pagine: 2800 Formato: 17 x 24,5 cm Prezzo: 150,00 euro PER INFORMAZIONI E ACQUISTO eMail: libricomm@lswr.it

DI SCONTO

senza spese di spedizione*

Vai sul sito: www.latribuna.it Inserisci il CODICE SCONTO

CDCALMT1G3N3 al momento dell’acquisto *non valido per il CONTRASSEGNO

L’autore

Gaetano Forte, titolare dell’omonimo studio legale, specializzato in diritto penale d’impresa, con peculiare riguardo per il contenzioso in materia di diritto agroalimentare.

SCOPRI LE NOVITÀ SU www.latribuna.it


INCHIESTA

Materiali a contatto cosa fare quando la normativa non basta Il caso della conformità a Mosh e Moah

S

ono tempi difficili per gli imballaggi alimentari. Paga un prezzo alto in particolar modo la plastica, mediaticamente sotto attacco per l’inquinamento ambientale nel fine vita. Ma gli aspetti critici, dal punto di vista dell’operatore del settore, riguardano anche e in modo particolare la sicurezza dell’imballaggio per il consumatore, come prevede la legge. E non meno preoccupazioni e dubbi sollevano tutte le questioni ad oggi non normate ma seguite con attenzione e oggetto di raccomandazioni da parte delle Istituzioni che si occupano di sicurezza sanitaria. È il caso della migrazione degli oli minerali dal packaging all’alimento. Cosa dice la normativa in merito? Facciamo una breve premessa su alcuni obblighi degli operatori del settore e della filiera degli imballaggi riguardo le questioni di sicurezza degli oggetti a contatto con alimenti (MOCA). Quando si parla di conformità al contatto con alimenti, la norma quadro

22

europea di riferimento è il Regolamento 1935/2004 che estende il suo campo di applicazione non solo agli imballaggi primari, ma anche alle parti degli impianti di produzione, utensili e superfici che si prevede vengano in contatto con gli alimenti. Sempre secondo quanto previsto per legge, i MOCA devono essere prodotti secondo buone pratiche di fabbricazione e non devono trasferire agli alimenti componenti in grado di costituire un pericolo per la salute umana; comportare una modifica inaccettabile della composizione e provocare un deterioramento delle caratteristiche dell’alimento. Esistono poi Regolamenti europei e normative cogenti nazionali verticali, specifici per alcuni materiali. Ma dove questi siano assenti il Reg.1935/2004 rimane il riferimento. Come il Reg.178 per gli alimenti, il Reg. 1935/2004 sancisce che è obbligatoria la rintracciabilità dei MOCA, cioè la possibilità di ricostruire e seguire il percorso dei materiali che vanno a contatto,

attraverso tutte le fasi della lavorazione, trasformazione e distribuzione, per facilitare il controllo, il ritiro e le informazioni ai consumatori (quindi il richiamo) e l’attribuzione di responsabilità in caso di non conformità. L’art. 16 inoltre indica inoltre che i MOCA devono essere corredati da una dichiarazione che attesti la conformità alle norme in vigore e che deve essere resa disponibile alle autorità di controllo che ne fanno richiesta. Anche il DM 21 marzo 1973 prevedeva del resto che per tali oggetti fosse provata la conformità alle disposizioni di legge e l’idoneità tecnologica.

Quando la normativa ha dei buchi Al di là delle sostanze per le quali le normative cogenti lo prevedano, ci sono composti che ad oggi non sono ancora normati ma che hanno sollevato l’attenzione per il profilo di rischio tossicologico, se contaminanti dell’alimento.

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Francesca De Vecchi Tecnologa alimentare OTALL e divulgatrice scientifica

LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ: COSA, COME, QUANDO Ci sono ancora molti dubbi espressi dagli operatori, a proposito di alcuni passaggi procedurali che riguardano la redazione e il possesso della dichiarazione di conformità (DdC). Facciamo chiarezza. Chi deve emetterla La DdC è un documento che attesta l’idoneità al contatto con alimenti che deve essere redatta dall’operatore economico, cioè la persona fisica o giuridica che nell’azienda produttrice di MOCA deve far applicare le disposizioni di legge. Questo può essere un dipendente, un consulente, o una società esterna o laboratorio (persona giuridica). È il caso degli oli minerali (MOH), sostanze su cui da tempo si sta indagando. Sono miscele costituite da idrocarburi saturi e idrocarburi aromatici. Con la sigla MOSH si intendono appunto gli “idrocarburi saturi di oli minerali”, mentre MOAH sono gli “idrocarburi aromatici di oli minerali”. Derivano per lo più dal petrolio greggio ma possono anche essere sintetizzati da carbone, gas naturale e biomassa. Perché se ne parla in relazione agli alimenti? Perché si ritiene che una fra le principali fonti di contaminazione siano proprio alcune tipologie di imballaggio. MOSH e MOAH possono essere contaminanti ambientali, derivanti da lubrificanti utilizzati nelle macchine agricole, da coadiuvanti tecnologici (es. lubrificanti e agenti di

distacco durante i processi di cottura e di confezionamento), ma fra le fonti più accreditate c’è proprio il contatto con alcune tipologie di imballaggi (in particolare carta e cartone) e gli inchiostri da stampa, nel caso di utilizzo di carta riciclata.

Valutare il rischio

Ad oggi non sono ancora stati stilati valori limite di migrazione negli alimenti e/o di accettabilità, né disposizioni cogenti a livello europeo. Anche a livello internazionale risulta al momento difficile stabilire dei limiti condivisi in quanto i dati di tossicità risultano ancora insufficienti. Anche le linee guida o proposte di legge di alcuni paesi che da anni stanno studiando il problema non sono oggi

Sono molti i composti non ancora normati Settembre 2019

Igiene Alimenti

È obbligatoria? È un documento che è obbligatorio rilasciare (per il produttore dei MOCA) e detenere (per l’utilizzatore). L’unica dichiarazione di conformità che deve essere rilasciata obbligatoriamente dal produttore è quella relativa al contatto alimentare, perché prevista per legge. Come deve essere redatta Ad eccezione delle materie plastiche, per le quali esiste uno schema di riferimento (All. IV Reg. 10/2011), non c’è una modalità univoca o un format per la sua stesura. Non ci sono termini temporali di durata sebbene sia sempre meglio prevedere (o, nel caso, concordare con il cliente) un aggiornamento, soprattutto se sono avvenuti cambiamenti di processo, delle materie prime usate o se sono sopraggiunte variazioni legislative dei testi in vigore. Infine, tutta la documentazione di supporto, che l’art. 16 del Regolamento 1935 prevede sia disponibile, può essere allegata alla dichiarazione di conformità ma non è obbligatorio.

23


INCHIESTA

diventate leggi. Germania e Belgio, per esempio lavorano da alcuni anni a linee guida e a proposte di legge nazionali. Fra il 2007 e il 2014 in Germania il BMELV (Federal Ministry of Food, Agriculture and Consumer Protection) ha stilato 4 bozze di regolamento relativo alla limitazione della migrazione di MOSH e MOAH da cartone riciclato, ma non sono mai state convertite in legge. Uno dei punti più controversi è proprio l’aspetto analitico per la difficoltà - conferma Marinella Vitulli, esperta materiali a contatto di Food Contact Center - di definire metodiche standardizzate. La raccomandazione n.84/2017 della Commissione europea ha dato mandato agli Stati membri di svolgere un’attività di monitoraggio su alcuni alimenti target coinvolgendo nella raccolta dei dati sia gli operatori del settore alimentare, sia gli addetti alla produzione, alla lavorazione e alla distribuzione di materiali a contatto con gli alimenti. In merito agli aspetti analitici il JRC, il Centro comune di ricerca interno della Commissione, ha pubblicato nel 2019 delle linee guida per fornire agli operatori alcuni riferimenti operativi.

Cosa rispondere al cliente Carta e cartone riciclati possono essere fonte di contaminazione per MOSH e MOHA

E nel caso in cui un cliente richieda che i valori di MOSH e MOAH siano inseriti all’interno di un documento obbligatorio come la dichiarazione di conformità (DdC)? Non c’è ancora alcun obbli-

MOCA: DICHIARAZIONE SÌ, DICHIARAZIONE NO Abbiamo incontrato Daniela Aldrigo, responsabile dell’Area Tecnica dell’Istituto Italiano Imballaggio, durante una giornata di studio dedicata ai MOCA (In-formare, Milano 4.7.19) e con lei abbiamo fatto il punto su alcune questioni che riguardano le dichiarazioni di conformità. Quando e quali dichiarazioni sono obbligatorie? È obbligatorio emettere e detenere la DdC e chi non lo fa incorre in sanzioni. Tuttavia bisogna precisare che le uniche dichiarazioni obbligatorie sono quelle che riguardano i MOCA e sono prescritte dal

24

Regolamento quadro 1935/2004 e dalle disposizioni di legge specifiche. In Italia, anche dal DM 21/3/1973. Ci sono invece una serie di dichiarazioni che spesso vengono richieste all’operatore, ma che sono facoltative (è facoltativo rilasciarla e detenerla): sono le DdC in ordine ad adempimenti di disposizioni di legge che, pur essendo cogenti, non prevedono l’emissione di una dichiarazione (per esempio quelle che riguardano il fine vita degli imballaggi, che si riferiscono a disposizioni ambientali); oppure le DdC su aspetti qualitativi e tecnici o adeguamenti a norme tecniche di standardizzazione volontarie (per esempio sull’applicazione di linee guida o analisi del rischio). In merito alla conformità degli impianti di produzione e loro parti, come si può

valutare un impianto “datato”, di cui non sia stata rilasciata la dichiarazione? Se non si è in possesso della dichiarazione originale bisogna mostrare la cosiddetta diligenza, per esempio fornire dei test report, cercando di capire se vi sia una cessione da parte della macchina nelle condizioni reali di impiego. Come capire cosa ricercare se non si hanno a disposizione i dati di composizione del materiale? Di solito i laboratori cercano sostanze che tipicamente fanno parte dei materiali di cui sono fatti gli impianti (metalli, polimeri dalle plastiche). Si potrebbero fare analisi sull’impianto usando dei simulanti, ma se fermare una macchina per dei test simili è complicato, è consigliabile fare l’analisi

Igiene Alimenti

Settembre 2019


go di legge che riguardi le dichiarazioni su oli minerali (MOSH e MOHA) perché i documenti fino ad oggi emessi, che hanno riguardato limiti di migrazioni di tali sostanze, non sono cogenti ma ci possono essere accordi di natura commerciale fra le parti, ricorda ­Daniela Aldrigo dell’Istituto Italiano Imballaggio (vedi intervista). Facendo riferimento agli studi e applicazioni esistenti bisogna lavorare soprattutto sulla prevenzione della migrazione, scegliendo materiali opportuni. Comunque in tutti i casi è necessario operare una adeguata valutazione del rischio. A livello nazionale infatti il piano di sorveglianza è gestito direttamente dal Ministero della Salute con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità. «Gli organi di controllo dovrebbero limitarsi a svolgere un’azione di sensibilizzazione degli operatori del settore alimentare e dei produttori di MOCA verificando se nei loro programmi di autocontrollo hanno considerato e individuato misure di gestione dei pericoli derivanti da questa tipologia di sostanze chimiche» riporta una fonte Ce.I.R.S.A, 2018.

sull’alimento nelle reali condizioni d’uso, laddove possibile. Come si sta regolando il Legislatore in merito alle Dichiarazioni di Conformità? La tendenza più recente è quella che prevede che ogni Regolamento espliciti e contenga una propria dichiarazione. È il caso per esempio del bisfenolo A. Non basterà più gestirlo nell’ambito delle diposizioni delle materie plastiche, di cui è appunto un componente. Ma per materiali o oggetti rivestiti contenenti Bisfenolo A bisogna emettere la DdC come da allegato al Reg 213/2018. Altro esempio: chi immette sul mercato oggetti in melammina e poliammide importati dalla Repubblica popolare cinese, dal 2011, deve produrre una DdC - il cui modello è all’interno del Reg.

Settembre 2019

Igiene Alimenti

Il produttore di MOCA è obbligato a redigere una Dichiarazione di Conformità che attesti l’idoneità al contatto con alimenti

284/2011 - con gli esiti analitici di ammine aromatiche e formaldeide. Infine, meritano un cenno le cosiddette dichiarazioni di assenza o “non impiego” di sostanze indesiderate. Attenzione perché non è un obbligo di legge emetterle. Se viene rilasciata è frutto di un accordo tra le parti (per esempio fra produttore e utilizzatore che voglia usare un cliam “senza”). L’altro grosso capitolo è quello che riguarda la problematica dei Nias (le sostanze non intenzionalmente aggiunte), tra cui gli oli minerali… Non c’è ancora alcun obbligo di legge che riguardi le dichiarazioni su oli minerali (MOSH e MOHA) e Nias. Anche in questi casi ci possono essere accordi di natura commerciale fra le parti. I documenti fino

ad oggi emessi che hanno riguardato limiti di migrazioni di tali sostanze non sono cogenti. Possiamo ricordare le 4 bozze di ordinanze con cui la Germania ha cercato di legiferare in merito. Sono tutt’ora delle bozze, mai convertite in legge. Ci sono poi pareri di Efsa (“Scientific Opinion on Mineral Oil Hydrocarbons in Food”, 2012 con aggiornamento del 2013); una Raccomandazione (UE) 2017/84 sui monitoraggi degli oli minerali che devono condurre gli Stati Membri negli alimenti e nei MOCA e infine una linea guida del Joint Research Centre della Commissione (“Guidance on sampling, analysis and data reporting for the monitoring of mineral oil hydrocarbons in food and food contact materials” 2019) su come effettuare analisi sugli oli minerali. Sono documenti orientativi. C’è ancora molto da fare.

25


CERTIFICAZIONE / MANGIMI&PETFOOD

Filiera del petfood e GMP+, un matrimonio sostenibile?

I

l settore petfood è, per gli addetti ai lavori, una filiera affascinante dove l’elevata tecnologia di trasformazione delle “discusse materie prime” deve incontrare le richieste di “consumatori particolari”. Discusse materie prime? Consumatori particolari? Cominciamo dall’inizio e analizziamo brevemente il contesto. La filiera di produzione degli alimenti per animali domestici ricade nell’ambito normativo della produzione di mangimi con l’utilizzo dei materiali classificati in Categoria 3 (Reg. CE n. 1069/2009, ex 1774/2002). Questa, in sintesi, è l’insieme dei sottoprodotti di origine animale, idonei al consumo dal punto di vista igienico-sanitario, ma “non destinati al consumo umano per motivi commerciali” (art. 10, lett. a). Nonostante sia ben chiaro il percorso sociopolitico su cui si fonda l’intero pacchetto igiene del settore animale, è impossibile non constatare la difficoltà nel creare, sulla base di questi presupposti, una relazione fiduciaria tra produttore e consumatore. Immaginiamo un venditore che dica al proprio cliente, proprietario di animale domestico: «Buongiorno, le crocchette che offro

26

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Marco Battaglia Tecnologo alimentare OTASS CEO CoFood

al suo cane contengono sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano per motivi commerciali. Attenzione però, la prego di notare che sono igienicamente sicure!». La scena è facilmente descrivibile con la copertina di Wish you were here dei Pink Floyd, dove il venditore è quello di destra che prende fuoco. Posto che qualsiasi consumatore necessita di particolari attenzioni a livello comunicativo, vi sono tre caratteristiche che rendono particolare quello del settore petfood: ● il consumatore non consuma il cibo, acquista e si carica di responsabilità verso un soggetto indifeso (consumatore reale) con il quale vi è un legame affettivo; ● l’animale domestico è “umanizzato”; ● il ruolo chiave dell’opinion leader professionale: il veterinario.

Percentuale di aziende pet food certificate

36% 64%

Aziende certificate

Aziende NON certificate

Figura 1. Distribuzione percentuale tra aziende certificate e non tra quelle produttrici di petfood che utilizzano prodotti di categoria 3. Fonte: analisi dell’autore su dati del Ministero della Salute e Accredia

Numero di schemi nelle aziende certificate

Le certificazioni del petfood in Italia In una filiera complessa in cui il consumatore reale è rappresentato da un intermediario, gli schemi di certificazione possono giocare un ruolo importante: amplificano l’attenzione sul sistema a tutti gli stakeholders, e soprattutto possono dare evidenza ufficiale ai valori aggiunti ricercati dal consumatore carico di responsabilità. Incrociando i dati del Ministero della Salute con la banca dati Accredia, si nota che il 36% delle aziende produttrici ha almeno una certificazione (Figura 1), di queste più della metà ha un solo schema (Figura 2), e che in generale lo schema più diffuso (56%) è la ISO 9001 (Figura 3). I dati, le cui percentuali si riferiscono a 72 aziende, non tengono conto delle certificazioni IFS e BRC (non inserite nel database Accredia), anche se generalmente presenti nelle aziende petfood operanti con la GDO. Questi dati, all’uopo estrapolati e senza alcuno scopo scientifico, offrono una

Settembre 2019

Igiene Alimenti

55%

39%

6%

1

2   3

Figura 2. Distribuzione del numero di schemi certificativi presenti nelle aziende produttrici in Italia. Fonte: analisi dell’autore su dati del Ministero della Salute e Accredia

Una filiera complessa, in cui il cliente reale è rappresentato da un intermediario carico di responsabilità 27


CERTIFICAZIONE / MANGIMI&PETFOOD

I NUMERI DELL’INDUSTRIA DEL PETFOOD IN ITALIA Rappresentato da più di 60 milioni di animali domestici, il mercato del petfood vale oltre 2 mld di euro con un trend di crescita nel 2018 dell’1,5%, in cui i circa 14,3 milioni di cani e gatti (principali consumatori di Categoria 3) ne rappresentano la quasi totalità in valore. Il mercato, nonostante la fisiologica flessione successiva al boom del primo decennio 2000, è ancora in crescita con un tasso di sviluppo nettamente superiore allo +0,1% registrato nel 2018 dal Largo Consumo Confezionato. L’aumento delle vendite degli alimenti di qualità superiore ha inoltre controbilanciato la perdita di volume (-1,2%), sostenendo

fotografia della diffusione delle norme ISO tra le aziende del settore in Italia. Emerge che la minima quota di aziende certificate è concentrata sugli aspetti della qualità, sicurezza e difesa degli alimenti: nonostante tali schemi dedichino

come il mercato sia sempre più orientato verso i trend emergenti (Rapporto Assalco-Zoomark 2019). È importante sottolineare che negli ultimi anni buona parte del rapporto Assalco-Zoomark sia concentrata sul ruolo “responsabile” del proprietario di animale domestico, dove la scelta del modello alimentare è un aspetto determinante. L’industria del petfood è perfettamente consapevole di ciò e a livello comunicativo (etichettatura e web in primis) è ampia la diffusione dei termini sostenibilità, origine delle materie prime, naturalità e assenza di Ogm, solo per citarne alcuni.

attenzione alla sostenibilità e tutela di persone e animali, il consumatore non ne ha immediata percezione, ammesso che sappia cosa siano e che l’azienda abbia interesse a comunicarne la presenza. Quindi, restano vacanti o non certificati

Schemi di certificazione diffusi tra le aziende produttrici petfood 60%

i valori aggiunti discussi. Non a caso - e forti del marchio, dei loro centri di ricerca e della posizione dominante di mercato alcune aziende di caratura internazionale sottolineano queste mancanze nella concorrenza. Come soddisfare quindi il bisogno di offrire al consumatore messaggi chiari, semplici e verificabili? Lo schema Feed Responsibility Assurance (FRA) di GMP+ International potrebbe essere una buona soluzione.

Opportunità, responsabilità e impegno di filiera

50% 40% 30% 20% 10% 0% ISO 9001

ISO 22 000

ISO 14 001

ALTRE

Figura 3. Distribuzione del tipo di schema certificativo nelle aziende produttrici in Italia. Fonte: analisi dell’autore su dati del Ministero della Salute e Accredia

28

Effettivamente, la filiera petfood si potrebbe definire naturalmente sostenibile perché consuma sottoprodotti che oggi non avrebbero alcuno sbocco commerciale (il “non destinato al consumo umano per motivi commerciali”): il vecchio adagio “del maiale non si butta via niente” ha senso solo se si integra la filiera delle produzioni animali a quella del petfood. Lungi dal pensare che questo settore sia la panacea di tutti i mali e che la sfida della sostenibilità possa essere risolta così facilmente, è un dato di fatto che l’enorme produzione di sottoprodotti animali ha un importante sbocco in questa filiera.

GMP+ nasce in Olanda nel 1992 su iniziativa dell’industria mangimistica a seguito di più o meno gravi incidenti che coinvolsero tutta la filiera di produzione. Nato come schema nazionale, grazie alla sua natura di approccio di filiera e alla collaborazione di importanti partner, ben presto ha assunto caratteri internazionali. È uno schema condiviso, open source e in continua revisione con i partner. Sul sito gmpplus.org sono disponibili tutti i documenti relativi alla struttura ge-

Igiene Alimenti

Settembre 2019


3 Quella del petfood è una filiera “naturalmente” sostenibile perchè utilizza sottoprodotti che non avrebbero altri sbocchi commerciali

nerale e ai singoli schemi dedicati ai vari aspetti della filiera (produzione primaria, trasporti, premiscele, mangimi, petfood, stoccaggio, ecc.). Vanta oggi quasi 18.000 aziende certificate in 85 paesi diversi e la collaborazione di 33 enti di certificazione, oltre ad una rete internazionale di partner e consulenti ufficiali. In Italia, gli schemi principali della GMP+ (Feed Safety Assurance - FSA) non hanno avuto molto fortuna a causa di caratteristiche strutturali della norma che difficilmente si adattano alla natura di micro-impresa di alcuni fornitori del settore industriale mangimistico. Grazie però all’impegno di GMP+ International, al ruolo di importanti leader di mercato e all’aumento della domanda, come sottolineato in un recente seminario di Verona (8 maggio 2019), si sta invertendo la rotta. E il settore petfood? Potrebbe trarne vantaggio grazie a uno schema dedicato con meno vincoli e al logo FRA. La Feed Responsibility Assurance (Figura 4) è un corollario degli schemi di sicurezza FSA. È dedicata al concetto di

Settembre 2019

Igiene Alimenti

filiera responsabile ed è strutturata in maniera plug-in, ovvero l’azienda certificata GMP+ FSA può integrare nel certificato un aspetto “responsabile” della propria filiera e quindi poterlo pubblicizzare con un logo che ben si sposa col marketing del settore perché grazie alla sua somiglianza con una “zampetta” potrebbe essere facilmente accettato e gradito dal consumatore.

Cosa deve fare un’azienda interessata? In prima istanza procedere alla certificazione FSA GMP+ B8 dedicata alla produzione e al commercio di petfood. Questa impegna l’azienda ad operare secondo le linee guide FEDIAF - European Pet Food Industry di produzione ed etichettatura, e, a differenza del settore mangimi per animali da reddito, comporta meno vincoli sul concetto di garanzia del fornitore: l’azienda può mantenere fornitori non certificati GMP+, purché ovviamente garantisca il principio di sicurezza dei mangimi. A questo punto, l’aggiunta dello

Logo della Feed Responsibility Assurance, per gentile concessione della GMP+ International b.v.

standard di responsabilità FRA, attualmente già disponibile per la filiera OGM Free e per il consumo di soia sostenibile, offre all’azienda uno strumento certificato a garanzia del proprio impegno responsabile nella filiera. Inoltre, grazie alla sua natura elastica e in continua evoluzione, non è escluso che il settore petfood possa ottenere uno specifico standard FRA sulla base delle proprie esigenze specifiche.

29


CONTROLLO DI PROCESSO/PRODOTTI DA FORNO

Allergeni in panificazione: valutare, gestire e comunicare il rischio

L

’allergia alimentare è una reazione avversa agli alimenti indotta da un’anomala reazione immunologica mediata da anticorpi della classe IgE, che reagiscono verso componenti alimentari di natura proteica. La misura dell’estensione tra allergia e alimenti varia con il tempo e il territorio ed è correlata ai cambiamenti nelle abitudini e preferenze alimentari. I processi industriali intervengono sull’integrità antigenica o sul legame delle IgE con gli allergeni. I trattamenti produttivi e le operazioni maggiormente coinvolte in questo senso sono: il riscaldamento (trattamento termico), la fermentazione (che include l’idrolisi con enzimi endogeni, l’idrolisi acida ed enzimatica), i trattamenti fisici (come i processi ad alte pressioni - HPP e l’estrusione), l’uso di additivi conservanti, cambiamenti nel pH o la combinazione di due o più di questi (Mills and Mackie, 2008, Thomas et al., 2007).

30

Tutto parte dalla materia prima La necessità di gestire i potenziali rischi degli alimenti allergenici nei locali di produzione alimentare può essere fronteggiata in vari modi, ad esempio, attraverso programmi relativi ai prerequisiti (PPR) e poi tramite l’integrazione nel sistema Haccp aziendale: la gestione degli allergeni dovrebbe essere considerata parte integrante del piano di autocontrollo esistente piuttosto che un sistema completamente nuovo. Un efficace sistema di gestione del rischio inizia con la valutazione del rischio stesso che, per gli allergeni, richiede la considerazione, come minimo, della probabilità riferita alla loro presenza, della loro forma fisica (polvere, liquido, in pezzi, ecc.), nonché della

dose di qualsiasi allergene presente. Dovranno essere attenzionate tutte le fasi della catena di approvvigionamento, dalle specifiche tecniche e modalità di fornitura delle materie prime alla vendita del prodotto finito, includendo anche la progettazione e lo sviluppo del prodotto. Quando si affronta la gestione delle materie prime deve essere seriamente valutato il loro impatto sul processo e sul prodotto finito. La corretta e completa conoscenza dei prodotti approvvigionati dovrebbe essere alla base di ogni realtà produttiva. Nell’industria della panificazione, essi comprendono sia ingredienti primari che identificano i prodotti da forno - quali semola di grano duro e farina di grano tenero, uova e ovoprodotti - sia ingredienti se-

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Eleonora Bonvissuto Tecnologo alimentare OTASS Docente e divulgatrice scientifica

Impostare l’analisi del rischio Panifici industriali e artigianali condividono sfide comuni in materia di sicurezza alimentare e richiedono la corretta progettazione di programmi di sicurezza alimentare volti a minimizzare i rischi nel prodotto finito e connessi al loro ambiente di produzione. Un programma affidabile di gestione degli allergeni all’interno dello stabilimento di produzione, oltre a garantire che i propri fornitori dispongano di un adeguato programma di controllo, è fondamentale per prevenire i richiami di prodotto. Dai fornito-

ri dovranno essere censite quante più informazioni possibili sugli ingredienti prescelti, richiedendo accurate schede tecniche sull’effettiva composizione. Qualora trattatasi di semilavorati e prodotti finiti, le informazioni date dal fornitore dovranno essere ancora più dettagliate comprendendo altresì gli additivi, gli aromi e gli allergeni ivi contenuti. È determinante che gli allergeni vengano immagazzinati in locali separati dagli altri ingredienti e che il fornitore della materia prima o del semilavorato effettui una lavorazione sequenziale in sicurezza a garanzia di una pulizia adeguata

Fornitori

Movimentazione materie prime

Persone

condari, utilizzati nella formulazione di pani speciali e pani da accostamento, quali per esempio latte e latticini, prodotti a base di frutta (fresca e secca) e verdura. A questi si aggiungono anche ingredienti peculiari, quali spezie, aromi, erbe fini e sale, che caratterizzano il prodotto finito. Le materie prime, oltre a essere scelte in funzione delle caratteristiche chimico/fisiche, tecnologiche, di processo, di funzionalità, dovranno essere valutate dal punto di vista della sicurezza alimentare e per gli aspetti legati alla presenza di allergeni conclamati e nascosti. Ricordiamo che tra i motivi più comuni per i richiami (Rasff, Rapid alert system for food and feed) nel settore della panificazione vi sono proprio gli allergeni non dichiarati.

Settembre 2019

Igiene Alimenti

Documentazione

Elementi critici

Pianificazione e sviluppo di un nuovo prodotto

Attrezzatura e design industriale

Produzione

Informazione al consumatore

Elementi critici nella gestione del rischio allergeni

31


CONTROLLO DI PROCESSO/PRODOTTI DA FORNO

tra cicli di produzione allergeni/allergeni-free per prevenire la contaminazione crociata durante la produzione. La salubrità del prodotto in uscita dipenderà anche dalla conformità degli ingredienti aggiunti rispetto alla formulazione validata: ciò potrà essere assicurato anche con l’adozione di software sofisticati capaci di intercettare eventuali e pericolose deviazioni dai limiti critici. Nelle schede tecniche delle partite vanno registrati tutti i codici lotto degli ingredienti utilizzati durante il processo di produzione. Queste informazioni andranno archiviate in modo tale che, durante un evento di richiamo, tutto il lotto interessato possa essere identificato in modo accurato e tempestivo cosicché si possa risalire alla storia globale del prodotto e alle relative responsabilità nelle diverse fasi di lavorazione. Cambiamenti ad un qualsiasi processo all’interno di un impianto di produzione alimentare, o l’introduzione di una nuova materia prima o prodotto, possono influire sui rischi di allergeni per cross-contact per altri alimenti processati nello stesso sito. Il trasferimento della lavorazione di un prodotto in un’altra area può anche alterare il rischio allergenico ad esso associato. Qualsiasi modifica di questa tipologia comporterà pertanto una revisione del rischio originale per tutti i prodotti potenzialmente interessati e, se necessario, l’applicazione di nuove misure di gestione del rischio.

La gestione del rischio allergeni deve essere parte integrante del piano di autocontrollo esistente Cosa deve sapere il consumatore L’identificazione di un qualunque rischio significativo, che non può essere ulteriormente ridotto, dovrà essere comunicata ai consumatori, così come sancito dal Regolamento (UE) 1169/2011, ad esempio tramite l’etichettatura cautelativa. Le etichettature precauzionali relative alla presenza accidentale di allergeni per cross-contact sono giustificabili solo sulla base di un’analisi del rischio applicata a un’operazione gestita responsabilmente e non possono compensare una gestione delle GMP (Good manufacturing practices) poco efficace. Va sottolineato che, senza valori soglia/limiti di legge (ad eccezione dell’anidride solforosa, del glutine e del lattosio), le aziende si trovano in oggettiva difficoltà. Tuttavia, dovranno essere adottate idonee scelte aziendali e produttive affinché il consumatore allergico sia tutelato e possa compiere scelte alimentari in maniera consapevole e sicura.

32

NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo n. 231/2017

Recante le disposizioni applicative e le sanzioni relative al Reg. UE n. 1169/2011 in materia di etichettatura degli alimenti

Regolamento (UE) n. 1169/2011

Relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori

Legge 88/2009

Recepisce il Regolamento CE 479/2008

Regolamento CE n. 479/2008

Relativo al mercato vitivinicolo

Decreto legislativo 27 settembre 2007 n. 178

Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 8 febbraio 2006, n. 114 ed attuazione della direttiva 2006/142/CE

Direttiva 2006/142/CE

Modifica l’allegato III bis della direttiva 2000/13/CE concernente l’elenco degli ingredienti che devono essere citati

Decreto Legislativo 8 febbraio 2006 n. 114

Attuazione delle direttive 2003/89/CE, 2004/77/CE e 2005/63/CE in materia di indicazione degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari

Direttiva 2005/26/CE

Fissa un elenco di ingredienti o sostanze alimentari temporaneamente esclusi dall’allegato III bis della direttiva 2000/13/CE

Direttiva 2005/63/CE

Rettifica la direttiva 2005/26/CE per quanto riguarda l’elenco delle sostanze o ingredienti alimentari temporaneamente esclusi dall’allegato III bis della direttiva 2000/13/CE

Linee Guida Federalimentare 2005

Etichettatura degli allergeni, linee guida di federalimentare

Direttiva 2003/89/CE

Modifica la direttiva 2000/13/CE per quanto riguarda l’indicazione degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari

Direttiva 2000/13/ CE, abrogata con Reg. 1169/11 art. 53

Modifica sostanzialmente la disciplina dell’etichettatura degli allergeni

Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 109 e s.m.i

Attuazione delle direttive (CEE) n. 395/89 e (CEE) n. 396/89, concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari

Igiene Alimenti

Settembre 2019


GLI ALLERGENI NEI PRODOTTI DA FORNO La gamma dei prodotti da forno è molto vasta: include prodotti precotti e surgelati, che spaziano dal dolce (dietetici o speciali) al salato, fino a prodotti tradizionali ed internazionali. Sono tre le grandi categorie di ingredienti fonti più rilevanti di allergeni: GRANO E FARINE  Gli allergeni coinvolti sono stati isolati tra le differenti frazioni proteiche del grano. Studi recenti evidenziano come pane e prodotti da forno ottenuti da impasti acidi mostrano, a differenza di quelli ottenuti con il lievito di birra a base di S. cerevisiae, una minore risposta immunologica (Marti et al, 2015): alcuni microrganismi impiegati nella produzione di questi impasti (quali batteri lattici e bifidobatteri) favoriscono la degradazione di epitopi IgE reattivi da parte degli enzimi digestivi. UOVA E DERIVATI  Utilizzati come nutriente e additivo. Diversi studi hanno evidenziato che le uova e i prodotti a base di uova trattate termicamente son ben tollerati dai pazienti allergici (50-85%). Questa percentuale varia con le caratteristiche dei

HT ECOSYSTEM Al cuore del problema

pazienti (età, gravità dell’allergia, ecc.), il trattamento termico, la matrice utilizzata, ecc. La cottura dell’uovo insieme alla farina di frumento (es. nelle preparazioni dei muffin, biscotti, torte, ecc.) riduce ulteriormente la capacità allergenica. Inoltre, trattamenti come l’irradiazione potrebbero modulare le proprietà allergeniche delle uova; tuttavia sono necessarie ulteriori studi. LATTE E DERIVATI  In panificazione si usa quasi esclusivamente latte vaccino i cui principali allergeni sono le caseine, la β-lattoglobulina e l’α-lattoalbumina. Antigeni meno comuni nel latte di vacca sono la Siero Albumina (BSA) e le immunoglobuline. Le caseine sono stabili ai trattamenti termici, la β-lattoglobulina e ­­­ l’α-lattoalbumina vengono invece, almeno parzialmente, denaturate dalla sterilizzazione: ciò può essere spiegato non solo per l’effetto sulla denaturazione proteica ma anche a causa della reazione di Maillard innescata dalle alte temperature, che determina la scomparsa di parte degli epitopi causa della risposta immunologica.

LA FORZA DEL CALORE DAL 2005 ecologica efficace atossica versatile HT ECOSYSTEM l’innovativa tecnologia impiegata da MOUSE PER PRIMA IN ITALIA

made in

per info sviluppo@derattizzazione.it tel. 02 96778200

oppura visita www.derattizzazione.it


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

Pest proofing a FICO il più grande parco agroalimentare del mondo

D

ue ettari di campi con oltre duemila specie botaniche e stalle con oltre duecento animali da far invidia a George Orwell. Stiamo parlando di FICO - Fabbrica Italiana Contadina, un innovativo concept che accoglie, sotto un unico tetto, ben quaranta aziende alimentari di produzione e trasformazione - quali salumerie, macellerie, pastifici, riserie, mulini, caseifici di formaggi freschi e stagionati, cantine, birrifici - e dove è possibile, a km 0, degustare i prodotti tipici dell’agroalimentare italiano negli oltre quaranta punti di somministrazione e degustazione. Potrebbe bastare questo per descrivere FICO per far venire il “latte alle ginocchia” e palpitazioni neuro-cardiache a chi è stato chiamato a gestire l’Integrated Pest Management (IPM) nell’intera struttura: è una vera sfida.

Piano di controllo L’applicazione del concetto di Pest Management in questo contesto ha avuto un approccio moderno agli infestanti,

34

con uno studio specifico della loro biologia, considerando le singole specie in funzione dell’areale di possibile sviluppo (stalle, porcilaie, aziende di trasformazione di farinacei, aziende lattiero-casearie, ecc.), delle temperature medie sempre in costante aumento, ma soprattutto della possibilità d’intrusione di infestanti non considerati. Contestualmente si è però valutata anche la disposizione delle diverse strutture presenti in FICO, i possibili accessi privilegiati d’infestanti presenti in stalle e allevamenti rispetto alle industrie di trasformazione e somministrazione al fine di redigere un piano che aumentasse proporzionalmente il livello di sicurezza e la prevenzione dei rischi di contaminazione degli alimenti, legando quindi a pieno titolo il concetto del pest proofing a quello della sicurezza alimentare. Fattore particolare è dato infatti dagli accessi nell’area interna del parco direttamente a ridosso delle stalle a stabulazione libera. Un rebus dovuto alla presenza di porte ad apertura automatica

che potrebbero permettere l’ingresso di infestanti volanti nelle aree interne. Altro fattore a cui si è prestata particolare attenzione è stata la valutazione dei terreni agricoli e dei terrapieni, oasi privilegiate per possibile insediamento e nidificazione di specie diverse di muridi. Infine, ma non con attenzione secondaria, è stato fatto uno screening dettagliato di tutte le tubature afferenti alle aziende di trasformazione e somministrazione, per avere la certezza che l’ambiente interno risultasse opportunamente isolato dall’esterno, anche in quelle zone non visibili da terzi, ovvero le aree sopra i controsoffitti.

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Michele Ruzza, Silvia Fortuzzi Ufficio Tecnico div. Pest Control Gico Systems Srl

metri quadri di protezione della stessa, dell’IP in funzione della tipologia di ambiente da proteggere, degli accessi verso l’esterno, senza trascurare il fattore estetico. Anche per le altre postazioni di monitoraggio lo studio è stato “maniacale”, con ricerca di trappole di controllo per muridi e infestanti striscianti che garantissero un grado di protezione elevato con una grande discrezionalità, così come lo studio delle postazioni da utilizzarsi per il controllo degli infestanti delle derrate.

Insetticidi e controllo biologico

«La varietà di culture, animali e attività implica azioni di monitoraggio diverse e specifiche» spiega Giuseppe Gramellini, responsabile Controllo Qualità di FICO Eataly World

Sulla base quindi dei dati raccolti, si è così sviluppato uno studio/progetto che è andato a identificare tutti i possibili infestanti presenti nell’areale, da quelli potenziali legati a un non corretto stoccaggio degli alimenti a quelli da sviluppo sicuro tipo le famigerate zanzare nei tombini di scarico. Lo studio ha portato a realizzare quindi un sistema di controllo degli infestanti che, mediante un’attenta analisi strutturale, è andato a identificare dei punti di pericolo (Critical Control Points) di più probabile sviluppo e/o intrusione dell’infestante, necessari per poi identificare -

Settembre 2019

Igiene Alimenti

mediante opportuno monitoraggio - una soglia di rischio.

Attrezzature Identificati i punti critici per sviluppo e/o intrusioni di agenti infestanti si sono quindi studiate le attrezzature più idonee al controllo degli stessi, al fine di garantire la miglior copertura possibile con le migliori attrezzature disponibili. Se risulta infatti facile definire un punto dove mettere, per esempio, una lampada a luce UV, ben più complicato è stata la valutazione della tipologia di lampada in funzione dell’areale da proteggere, dei

Dopo aver valutato i punti di controllo e le attrezzature necessarie, lo staff tecnico ha iniziato a studiare le diverse tipologie di insetticidi da poter utilizzare per contenere in alcuni punti lo sviluppo d’infestanti o da impiegare in caso di azioni correttive. Per quanto concerne i prodotti per il contenimento degli infestanti, forse la cosa più semplice è stata quella di utilizzare dei batteri sporigeni a base di Bacillus thuringiensis varietà israeliensis e Bacillus sphaericusper per il contenimento dei Culicidi in sistemi idraulici chiusi, sulla base del minimo impatto ambientale. Per il controllo delle mosche negli allevamenti, la scelta, valutando sempre di utilizzare il minor numero di insetticidi possibili, è caduta su trappole a cattura massale, ma soprattutto sull’utilizzo di insetti utili al fine di garantire, come dovrebbe essere nelle nostre campagne, un controllo biologico degli infestanti mediante i loro naturali antagonisti. Questi insetti utili multispecie (Spalangia spp. e Muscidifurax spp.), del tutto innocui per l’uomo, gli animali e le

35


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

piante hanno infatti la capacità di interrompere il ciclo biologico della mosca allo stadio pupale riducendo drasticamente il loro numero e saranno distribuiti nelle lettiere degli animali.

Programma “su misura” Valutati tutti i punti di rischio, identificate le migliori attrezzatture per tipologia e sicurezza, si è iniziato quindi a installare tutte le postazioni nell’area

di FICO con lo scopo di garantire un controllo generale “dall’allevamento alla tavola”. Di fatto si è applicato il sistema Haccp calandolo però in una splendida e complessa realtà agro-alimentare che, come detto in premessa, percorre tutta la filiera alimentare. L’aspetto tecnico-scientifico, pur articolato, richiedeva competenze ed esperienze di alto livello che peraltro erano disponibili al tavolo della progettazione, ma lo sfor-

zo logistico-organizzativo ha richiesto alla nostra professionalità di percorrere strade nuove, dato che una realtà come FICO è unica nel suo genere. Per cui si è dato il via a un programma di perfezionamento basato su flussi di informazione in tempo reale e corsi di perfezionamento “su misura”. È stato realizzato un vero e proprio “abito” su misura adeguato alle specifiche esigenze di tutte le figure professionali implicate.

Data revisione planimetria: Note:

Legenda

Legenda

Controllo Tignole

EASYTRAP

Installazioni: 20

Sistema di controllo roditori

TRAPEZIO

Installazioni: 4

Lampada UV

MGL40

Installazioni: 6

Sistema Controllo Misto Roditori - Insetti Striscianti

RISTORATRAP

Installazioni: 26

Sistema Controllo Misto Roditori - Insetti

TINCAT

Installazioni: 1

Controllo__Coleotteri 3WAY PHERO PACK Stampa planimetria [Pag. 2] stampato con www.byronweb.net

Striscianti

36

Installazioni: 13

Dotazioni:

Igiene Alimenti Settembre 2019 Descrizione

ID

N.Pianta

Posizione

Settore

Tipo

651526

1

porzione L corridoio

Area Interna

Controllo Tignole

EASYTRAP

674503

1

zona carico e scarico fianco

Area Interna

Sistema di controllo roditori

TRAPEZIO


QUANDO LA PREVENZIONE INIZIA CON LA PROGETTAZIONE FICO Eataly World è una realtà unica nel suo genere, in cui tutto il mondo dell’agroalimentare - dalla zootecnia alla trasformazione al prodotto finito fino alla vendita e alla somministrazione - è raccolto all’interno di un unico innovativo concept. Abbiamo incontrato Giuseppe ­Gramellini, Resp. Qualità e sicurezza alimentare di FICO, per parlare di Pest management. In ottica di prevenire la presenza di infestanti, quali accorgimenti sono attuati? Per impedire l’ingresso di animali infestanti è stato eseguito uno studio, già in fase di progettazione per individuare i punti più critici e la maniera più efficace per intervenire ed è stato redatto un layout con tutte le postazioni presenti sia degli spazi esterni ed interni del parco compresi parcheggi e magazzini, sia per ogni singolo operatore. Il perimetro del parco è stato diviso in due cinture, una esterna e una interna: quando viene trovata traccia di consumo di un’esca nella cintura più esterna ci si attiva subito per implementare il controllo nella stessa area anche nella cintura interna (adiacente ai muri perimetrali del parco ma comunque ancora all’esterno delle porte di entrata). In questa fase, è stato importante anche capire come gestire il controllo della vegetazione visto e considerato che tutta la parte perimetrale del parco, tranne la zona delle stalle, è circondata da campi, prati ed alberi. Per questo si è deciso di affidare la gestione del verde ad una azienda agricola che ne cura tutti gli aspetti. Inoltre, grazie al supporto dei tecnici della ditta di pest control, siamo in grado di mettere in atto eventuali

Settembre 2019

Igiene Alimenti

azioni preventive atte ad evitare problematiche. Il monitoraggio è un’attività fondamentale in fase preventiva: come viene effettuato? Il monitoraggio per noi è e rimane un “arma” importantissima per tenere sotto controllo tutta la complessa struttura del parco. Viene calendarizzato dalla ditta di pest control a fine mese per il mese successivo, tenendo conto delle esigenze del parco (come eventuali eventi, spettacoli organizzati in zone all’aperto), delle criticità emerse nei monitoraggi precedenti e in base anche all’andamento climatico. La fase di controllo vera e propria vede i tecnici della ditta e il responsabile del parco impegnati giornalmente almeno per i primi 20 giorni del mese per effettuare il monitoraggio prima nella parte esterna del parco e poi internamente, sia nelle aree comuni che nei vari chioschi, ristoranti e laboratori di produzione. Potete capire come la varietà di culture (vigne, frutteti, campi coltivati, grano, verdure ecc.), animali (maiali, mucche, capre, pecore, cavalli, asini, galline), di chioschi, ristoranti e laboratori (di cui alcuni riconosciuti anche come bolli CE), implichi azioni di monitoraggio diverse e specializzate per ogni realtà e che il controllo di queste occupi molto tempo che diventa fondamentale per poter garantire non solo l’igiene delle preparazioni e dei prodotti venduti e somministrati ma anche per far godere ai nostri ospiti la miglior esperienza possibile. Per poter garantire un monitoraggio continuo ci si avvale di un sistema gestionale implementato dalla ditta di pest control che permette all’ufficio qualità di Fico di tenere sotto controllo non solo le postazioni e le zone gestite direttamente dal parco ma anche tutti i report degli interventi di monitoraggio e manutenzione di

tutti gli operatori. Questo è un esempio di come si cerchi di migliorare sempre il servizio di pest management integrandolo con le nuove tecnologie e nuove sperimentazioni. Anche alcune scorrette abitudini degli operatori possono favorire la presenza di infestanti, quali misure intraprendete in questo senso? Il mio parere è che la prima fase per improntare un buon sistema di pest management parta proprio dalla formazione di tutti i dipendenti, non solo degli operatori ma tutti i collaboratori e lavoratori che ruotano attorno a FICO. Ogni operatore del settore alimentare (OSA) presente nella nostra struttura ha frequentato il corso previsto dall’AUSL per ottenere l’attestato per alimentaristi dove non solo viene istruito sulle buone pratiche di lavorazione e sui principi della sicurezza alimentare ma vengono spiegate loro tutte quelle azioni preventive atte ad evitare la contaminazione da infestanti. In questo vengono aiutati dall’ufficio qualità di FICO che periodicamente esegue veri e propri audit presso i vari laboratori, chioschi e ristoranti per verificare tutti i parametri per tenere sempre alta la qualità dei prodotti e gli standard di igiene, quindi anche la lotta e la prevenzione agli infestanti. Altro punto importantissimo è la pulizia degli spazi interni ed esterni al parco, pulizia che risulta fondamentale per assicurare un ottimale livello igienico. Ogni singolo operatore è responsabile della tenuta del proprio spazio e applica un piano di pulizia personalizzato e in linea con il manuale Haccp nel pieno rispetto di tutte le norme. Le aree comuni del parco sono sotto la gestione di una ditta esterna presente con un presidio h24 all’interno stesso del parco in modo da riuscire a gestire ogni evenienza ordinaria e straordinaria.

37


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

Rodenticidi uso sostenibile e misure di mitigazione del rischio

L

a gestione dei roditori nel comparto alimentare risulta essere un aspetto chiave per il mantenimento di condizioni igienicamente accettabili degli ambienti in cui si svolgono le operazioni di lavorazione degli alimenti. Altresì cruciale è la prevenzione della contaminazione delle derrate stesse da parte di animali che hanno un forte impatto igienico-sanitario e merceologico nonché di immagine per il tutto il settore. Nel valutare le azioni da svolgere al fine di monitorare e controllare la presenza di tali infestanti, uno strumento molto utilizzato è costituito dal cosiddetto “rodenticida”, ovvero una miscela di sostanze che, attraverso l’ingestione da parte di topi e ratti, da un lato ne registra la presenza e dall’altro ne garantisce il controllo in virtù degli effetti

38

La presenza di roditori in ambito alimentare comporta un forte impatto igienico-sanitario e merceologico

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Francesco Fiorente Consulente in Pest Management

letali dovuto all’intossicazione del roditore stesso.

Come funzionano Nel corso degli anni, i rodenticidi hanno subito una vera e propria “metamorfosi” sia dal punto di vista “sostanziale” ma anche dal punto di vista “formale”. Da quasi un decennio, infatti, vige l’obbligo di dotare i prodotti di sostanze amaricanti che rendano estremamente difficoltosa l’ingestione delle esche da parte delle persone, così come il divieto di dispersione delle stesse al di fuori di appositi erogatori di sicurezza, chiusi con chiave e opportunamente segnalati. Le sostanze attive sono antagoniste della vitamina K (“AVK”) e tra esse si citano il difenacoum, il bromadiolone, il brodifacoum, il difethialone e il floucoumafen. L’azione letale dei prodotti si esplica nell’arco di qualche giorno a seguito di un solo consumo da parte dell’infestante: pertanto, essi sono classificati come rodenticidi cronici anticoagulanti di II generazione. Interferendo con i fattori legati alla coagulazione del sangue che richiedono disponibilità di vitamina K, la stessa vitamina costituisce l’antidoto per gestire intossicazioni accidentali nelle persone e negli animali non bersaglio. I formulati commerciali più frequentemente impiegati dai derattizzatori professionisti contengono sostanze attive AVK in concentrazioni ≥ 30 ppm (es. 0,005%): la relativa lenta azione tossica consente al roditore intossicato di frequentare per qualche giorno i luoghi infestanti, sebbene si osservino comportamenti anomali degli stessi.

L’aspetto ambientale e le norme per l’utilizzo Le sostanze AVK sono classificate come “PBT”, ovvero “persistenti”, “bioaccumulabili” e “tossiche”. Tali caratteristiche hanno un risvolto negativo so-

Settembre 2019

Igiene Alimenti

prattutto dal punto di vista ambientale a causa degli elevati rischi per la fauna selvatica e “non-target”, sia in caso di intossicazione primaria (consumo diretto delle esche) che di intossicazione secondaria (consumo di roditori intossicati ancora vivi e/o di loro carcasse). Il tema della sostenibilità - ovvero della possibilità di applicare strategie di controllo dei roditori che vedano un impiego ridotto di rodenticidi e che incoraggino l’impiego di altri sistemi di

in fase di rinnovo (ogni 5 anni) delle sostanze AVK, a rivalutare in maniera significativa le condizioni di impiego dei prodotti rodenticidi anticoagulanti, di fatto limitandone, tra gli aspetti più rilevanti, l’uso permanente e modificando pertanto i servizi di derattizzazione dal punto di vista tecnico e commerciale. I rinnovi delle principali molecole AVK secondo l’applicazione del BPR sono avvenuti nel 2017; a seguito di tali rinnovi contenenti indicazioni specifiche

Sostenibilità vuol dire applicare strategie di controllo alternative con un impiego ridotto di rodenticidi gestione - è pertanto sul tavolo delle discussioni a tal punto da vedere ridotte in maniera significativa le possibilità di un uso permanente di tali esche (sia per condurre il monitoraggio che il controllo dei roditori muridi). Le evidenze scientifiche raccolte hanno condotto la Commissione Europea,

relative alle modalità di uso e di misure di mitigazione del rischio, anche i formulati commerciali disponibili in Italia hanno subito delle modifiche in termini sia di composizione che di etichettatura. Di fatto, già nel rapporto ISTISAN 15/40 “Uso dei rodenticidi anticoagulanti in

CARTA D’IDENTITÀ I prodotti rodenticidi disponibili nel mercato sono registrati come prodotti biocidi (PT 14) ai sensi del Regolamento UE 528/2012 (BPR); sono pertanto “miscele” di sostanze pericolose autorizzate e provviste di un’etichetta ministeriale dettagliata relativamente alla composizione, destinazione d’uso, animali bersaglio, modalità di impiego, informazioni per il medico, misure di mitigazione del rischio, ecc.

39


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

Queste due sostanze, riservate agli utilizzatori professionali, sono classificate come H373

Italia: misure di mitigazione del rischio e norme di buona pratica” (2013) a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, si riportavano una serie di considerazioni e di misure necessarie per mitigare i rischi per la salute umana, animale e per l’ambiente legati all’utilizzo di questi prodotti. Tali misure di mitigazione del rischio consistono nel limitare la categoria di utilizzatori, le dimensioni delle confezioni e nell’istituire codici di buona pratica per l’applicazione dei rodenticidi anticoagulanti.

Marzo 2018: cosa è cambiato Da poco più di un anno, alcune importanti novità sono divenute di fatto operative

e sono proprio legate all’uso sostenibile e alla mitigazione dei rischi dell’uso dei rodenticidi AVK: tutti i prodotti biocidi rodenticidi contenenti sostanze attive anticoagulanti in concentrazioni ≥ 30 ppm (es. 0,005%) sono da considerarsi ad esclusivo uso di utilizzatori professionali e utilizzatori professionali formati (in quest’ultima categoria rientrano i “derattizzatori professionisti”, con le dovute differenze relative alle modalità di impiego). Infatti, tali formulati commerciali sono classificati come tossici per la riproduzione: H360D - “Può nuocere al feto” con l’inserimento in etichetta del pittogramma GHS08. Inoltre, i prodotti a base di brodifacoum per uso professionale sono stati classificati anche H372 - “Provoca danni agli

organi (sangue) in caso di esposizione prolungata o ripetuta”, mentre i prodotti a base di bromadiolone e difenacoum sono classificati H373 - “Può provocare danni agli organi (sangue) in caso di esposizione prolungata o ripetuta”. Agli utenti non professionisti sono riservati prodotti che contengono concentrazioni di anticoagulanti < 30 ppm, in confezionamenti ridotti, poiché tra le varie ragioni, è vietata la vendita al pubblico sostanze e miscele classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (è quest’ultimo il caso degli AVK). Il tutto da applicare seguendo delle stringenti condizioni di impiego e di mitigazione dei rischi di assoluta novità che metteranno alla prova tutte le categorie di utilizzatori.

Uso sostenibile e mitigazione del rischio: queste le novità introdotte dal BPR 40

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Leggere bene l’etichetta… La lettura critica e la disponibilità dell’etichetta ministeriale diventano quindi elementi indispensabili per impiegare in maniera conforme tali prodotti: infatti, se sono abbastanza ovvie le limitazioni d’uso riportate nelle etichette per il “general public”, esistono delle differenze importanti anche nell’ambito dell’uso professionale. Le etichette dei prodotti a base di bromadiolone e difenacoum per il “Trained professional” - ovvero per il derattizzatore professionista - concedono l’uso dei formulati anche per il “permanente baiting” ovvero l’uso permanente limitandolo strettamente a quei luoghi con alto potenziale di reinfestazione qualora altri metodi di controllo si siano dimostrati insufficienti. La strategia di “permanent baiting” deve essere rivalutata periodicamente nel contesto di una strategia

3 Way Phero Pack Oil

di Gestione Integrata delle Infestazioni (IPM) e della valutazione del rischio di una possibile re-infestazione. Proprio a questo riguardo, le etichette pongono dei limiti iniziali di 35 giorni di impiego al termine dei quali si rendono necessarie le opportune valutazioni e successivamente intervalli di frequenza di controllo di almeno 4 settimane, laddove possibile. Le etichette sono poi chiare nel descrivere l’applicazione delle esche sia in contenitori dedicati ma anche in punti esca che forniscano il medesimo grado di protezione di un erogatore, operazione questa consentita solo al personale dell’Impresa di derattizzazione; analogamente il fissaggio dell’esca, la corretta segnalazione delle esche e la rimozione delle carcasse dei roditori intossicati contribuiscono alla mitigazione dei rischi per la salute e per l’ambiente.

L’opportunità di prolungare un uso permanente non è concessa all’utilizzatore “Professional”, ovvero a quelle persone che, per es. lavorando per un’impresa alimentare, volessero applicare in “autocontrollo” tali tipologie di prodotto. Tali disposizioni non sono tutt’oggi riportate in maniera equivalente su tutte le etichette, sebbene le indicazioni delle autorità europee competenti sia ben chiare a riguardo.

Prevenzione prima di tutto Se da un lato le possibilità concesse ai derattizzatori rappresentano un significativo riconoscimento della professionalità e delle competenze di una categoria di professionisti che sta maturando, d’altro canto non bisogna pensare che l’uso permanente sia di fatto autorizzato a prescindere (per es. non lo è più con i prodotti a base di brodifacoum).

Magnetic Trap Rilevabile

NOVITA’

3 Way Phero Pack Oil P-04131PP

SCOPRILA

PROVALA

Box olio Pastiglia alimentare

Feromone multispecie

www.inpest.it

Vaschetta

Ideale per Magnetic Trap Rilevabile (P-04031MAGF).


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

SONO 3 LE CATEGORIE DI UTILIZZATORI Pur non essendo tuttora disponibile un cosiddetto “patentino”, ovvero un documento dal valore legale che attesti le capacità professionali e tecniche per impiegare tali prodotti (al pari delle abilitazioni all’acquisto ed all’impiego dei prodotti fitosanitari), sono disponibili sul mercato prodotti biocidi differenti per categoria di utilizzatore, sia per composizione che per modalità di impiego riportate in etichetta. Le categorie di utilizzatori citate sono così dettagliate: l’utente “General Public”, ovvero l’utente domestico non professionale, al quale è concesso l’acquisto di prodotti con concentrazioni < 30 ppm di AVK, in confezioni di dimensioni massime di 150 g (per formulati in pasta, grano, pellet) e 300 g (per blocchetti);

l’utente “Professional”, ovvero le persone che usano i prodotti nell’ambito di un’attività professionale (agricoltori, coloro che sono coinvolti in zootecnia, nelle imprese alimentari, ecc.), ai quali sono accessibili formulati contenenti formulazioni > 30 ppm in grandi confezioni; l’utente “Trained Professional”, ovvero del professionista formato. In tale figura è collocato il Derattizzatore professionista, ovvero quelle persone che utilizzano i biocidi nell’ambito dell’esercizio di impresa di derattizzazione, come individuata ai sensi della vigente normativa (L. 82/1994 e DM 274/1997). Anche in questo caso sono utilizzabili i formulati contenenti AVK in concentrazioni > 30 ppm e in grandi confezioni.

Il tema della sostenibilità è sul tavolo delle discussioni a tal punto da vedere ridotte in maniera significativa le possibilità di un uso permanente delle esche

42

È infatti richiesto ai fornitori di servizi di applicare queste sostanze nell’ambito di un approccio integrato che veda la limitazione dell’uso degli AVK (a partire dalle limitazioni nelle aree interne delle imprese alimentari) e che incoraggi le pratiche di prevenzione e corretta gestione degli ambienti, formalizzando i rilievi e le decisioni intraprese. D’altro canto, se a seguito di un’accurata attività di ispezione e di accertamento delle cause delle infestazioni dovesse risultare necessario l’impiego dei rodenticidi, formalizzando l’evenienza e valutando periodicamente i risultati della lotta in atto, il professionista del Rat Control potrà applicare questa metodologia di lavoro con un’importante assunzione di responsabilità. Tuttavia, la strada è tracciata ed è ormai chiaro che le sostanze AVK siano state nuovamente autorizzate a livello europeo poiché sono assenti misure equivalenti e meno impattanti anche dal punto di vista economico; perciò, il loro impiego è consentito attraverso l’applicazione di misure di mitigazione del rischio stringenti. Sicuramente, i servizi di “routine” non potranno essere avviati con “l’automatismo dell’applicazione dell’esca rodenticida” ma con un’impostazione legata ad una gestione adattativa della derattizzazione anche con ripercussioni inevitabili anche dal punto di vista dei costi del servizio e della sempre maggiore collaborazione tra cliente e fornitore del servizio. L’impiego sempre più frequente di strumenti fisici di controllo e monitoraggio, di esche “virtuali” (non tossiche) e l’utilizzo di nuove tecnologie per la cattura di roditori (rilevamento remoto e soppressione incruenta), potranno contribuire a limitare l’impiego di prodotti rodenticidi. Lo sviluppo di una cultura della sostenibilità anche da parte dei clienti del settore alimentare potranno sostenere questo epocale cambiamento nella gestione dei roditori.

Igiene Alimenti

Settembre 2019


BUILDING

Organo uďŹƒciale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

Organo uďŹƒciale AiCARR LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R

N. 78 I Anno XIV I MARZO/APRILE 2019 I Bimestrale

STORIA E TECNOLOGIA PER L’M9 DI MESTRE

PROGETTAZIONE Edificio per uffici certificato Passivhaus

KLIMAHOUSE 2019: VIDEO La sostenibilità è la chiave per vivere bene

DENTRO L’OBIETTIVO Dubai: oltre lo Zero Energy

BIM2BEM La modellazione energetica nella progettazione integrata

www.bluerosso.it

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

MARCO BOSELLI Bosch riparte da‌ Bosch

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

FOCUS COMMISSIONING

CLASSIFICHE 2015 www.casaeclima.com FILTRAZIONE E QUALITĂ€ DELL’ARIA Produttori e distributori: ce la si può fare! SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE Rubinetti COMPLETA E IN TEMPO REALE e sistemi doccia OLTRE 200.000 UTENTI MESE

TAVOLA ROTONDA

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

Analisi del processo e case study

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

Organo ufficiale AiCARR

Sponsor

All’interno l’elenco completo dei soci FME

- Fax 0823 220651 CAMPANIA Tratto, 261 - Tel 0823 446177 SPA - ELEX - Viale Lincoln 1° 833694 CE - 81100 - CASERTA - ALFIERI Tel 0824 833766 - Fax 0824 SPA - ELEX - Via Appia, 74 0825 680106 - Fax 0825 680106 AV - 83017 - ROTONDI - ALFIERI ITALIA - Via Rivarano, 16 - Tel IRPINO - APRILE SPA - FEGIME AV - 83024 - MONTEFORTE

COMMERCIO ELETTRICO

| SETTEMBRE 2017

53

N. 64 ¡ Anno XI ¡ dicembre 2016

cosa sfugge alla distribuzione?

MATERIA CONNECTION

Lavoro di squadra e grande passione

PAG. 2

INTESA | PER I CITTADINI DI DOMANI

INDAGINE | CENTRO STUDI CNI

Lo Sblocca Cantieri rilancerĂ le infrastrutture?

Le risposte degli ingegneri alle domande del Centro Studi CNI, tra la richiesta di una semplificazione delle regole e le preoccupazioni per evitare distorsioni della concorrenza

La cultura della sicurezza inizia dalle scuole Firmato l’accordo di tre anni tra MIUR, CNI e Protezione Civile: un percorso didattico per un PAG. 5 ambiente piÚ sicuro

PAG. 3

Ora Prassi di Riferimento UNI, il protocollo include anche l’edilizia non residenziale. Intervista a Giuseppe Rizzuto, Direttore Generale ITACA

ROMA

MILANO |

Fire Safety Academy

Un nuovo inizio per Genova

CROTONE |

La demolizione delle pile 10 e 11 del viadotto sul Polcevera si è svolta come da programma, ma la scelta di demolire e ricostruire integralmente il ponte non convince tutti

CONTINUA A PAG. 6

|

Maker faire 2019

PAG. 4

PONTE SUL POLCEVERA | LA FINE IN SOLI 6 SECONDI

PAG. 6

SPECIALE | BARRIERE ARCHITETTONICHE

Una “battaglia di civiltĂ â€?

Il vantaggio fiscale di oggi rischia di determinare svantaggi di diversa natura nell’immediato futuro. Essa gode comunque di un ampio consenso: la metà degli ingegneri iscritti all’Albo professionale l’ha adottata nel 2019, con una prevalenza per le classi piÚ giovani e per quelle piÚ anziane

TREND Il bagno che ti calza a pennello

DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�

In collaborazione

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

www.commercioelettrico.com

Presentata piattaforma WorkING

TERNI-TOSCANA |

Corso di ispezione tecnica

ANCONA |

L’uso civile delle demolizioni

CANTIERE |

Il futuro della mobilitĂ di Roma: con il termine previsto per il 2021, il punto sui lavori della Linea C definita come la piĂš grande infrastruttura di trasporto pubblico driverless

Ancora nel 2019, sono tanti gli edifici pubblici e privati non adeguati a persone con disabilitĂ motoria, ma soprattutto visiva, spesso dimenticata dai progettisti

SPECIALE BIM

PAG. 12

PAG. 10

PAG. 20

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�

E MERCATO ELETTRICO

Quale tutela per estetica, design e parquet?

PQ2_00_Copertina.indd 1

Caratteristiche delle viti per le pavimentazioni di legno

29/03/2019 17:28

PROGETTAZIONE SOSTENIBILE | CERTIFICAZIONI

Luci e ombre sulla Flat tax

05/02/19 18:02

Isola Design District

Fuorisalone e Milan Design Week, le novitĂ

Il protocollo ITACA si aggiorna

IL PARERE DEI PROFESSIONISTI |

FOCUS Un anno di logistica WJFHB JU $IJ TJBNP

N. 64 ¡ Anno XI ¡ dicembre 2016

SASSARI |

Una materia considerata di particolare importanza dai professionisti tecnici italiani. Non a caso, i rappresentanti della Rete Professioni Tecniche hanno partecipato attivamente all’intero processo di interlocuzione istituzionale.

INFORMAZIONE TECNICA E MARKETING PER IL PROGETTISTA, L’IMPRESA E IL POSATORE www.professionalparquet.it

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

Passo obbligato e grande opportunitĂ

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

Organo ufficiale FME

SPECIALE BIM

Organo ufficiale FINCO

MUSIC

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

Passo obbligato e grande opportunitĂ

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

ISSN: 1126-4284

MACCHINE UTENSILI

|

PROGE T TA ZIONE

|

AUTOMAZIONE

|

AT T UA L I TĂ€

who’s who] RIVISTE CARTACEE www.meccanica-automazione.com

FOCUS

RIVISTE ON LINE

I BENEFICI DELLA NORMAZIONE alle pagg. 16­17

1563

www.giornaleingegnere.it

Innovazione e cambiamento

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

Soluzioni di sicurezza industriale

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

a pag. 12

della meccanica e dell’automazione

www.terminidellameccanica.com

INDUSTRIAL AUTOMATION

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

SPECIALE VALIDAZIONE

DOSSIER

alle pagg. 22­23

Utensili

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

VIDEO REPORTAGE MECSPE 2019

Un CNI eletto per dare risposte

Terms of Mechatronics

MACCHINE UTENSILI

ROBOTICA

PROGE T TA ZIONE

|

AUTOMAZIONE

|

AT T UA L I TĂ€

50 anni di torni

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

|

MACCHINE UTENSILI

Al centro della fabbrica intelligente

www.ammonitore.com

www.audiofader.com

Novembre/Dicembre 2016

WEBSITE AGGIORNATO QUOTIDIANAMENTE Organo uďŹƒciale Confapi SCIA, operativo Il volto delle imprese E MAGAZINE MENSILE il modello unico Il cliente prima di tutto Installatore 7 MENSILE D’INFORMAZIONE INFORMAZIONE TECNICO Un CNI eletto per dare DIGITALE. GUIrisposte DE dell’ Professionale In USA volano le infrastrutture PER LE MACCHINE UTENSILI E Ancora trattative e consultazioni? SCIENTIFICA LA PIATTAFORMA TUTTI I VOLTI E LE L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE PER LE PMI ITALIANA DELLA SPECIALE MILLEPROROGHE LA DISTRIBUZIONE AZIENDE DELLA Multilingual Dictionary www.smstrumentimusicali.com SCIA, operativo Tutti i rinvii www.meccanica-automazione.com www.rivistainnovare.it NEGLI IMPIANTI DI unico PRODUZIONE MUSICALE #SISTEMIil modello Il cliente prima di tutto RISCALDAMENTO MECCATRONICA IL MAGAZINE ON LINE DEI Automazione accessibile e modulare con robolink IL PORTALE CHE TI GUIDA VERSO DI VISIONE Ancora trattative e consultazioni? E DELL’AUDIO UNA VISIONE PERVASIVA MUSICISTI LA SMART INDUSTRY PROFESSIONALE www.meccanica-aut MECCANICA&AUTOMAZIONE SPECIALE MILLEPROROGHE Tutti i rinvii MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE C LA GUIDA DA PORTARE DAL 1952 IL PERIODICO LA RIVISTA PER PROGETTARE Organo ufficiale Confapi www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E GUIDA VERS NEL MONDO DELL’INDUSTRIA SEMPRE CON SÉ PER D’INFORMAZIONE INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY LA PRODUZIONE SMART INDU MECCANICA E DELLE MACCHINE CONOSCERE TUTTI I PER INGEGNERI E ARCHITETTI TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE UTENSILI www.meccanica-automazione.com MECCANICA&AUTOMAZIONE TRUCCHI DEL MESTIERE NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PER LE PMI MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE CHE TI PROFESSIONALE VIA MAIL DAL 1952 IL PERIODICO Organo ufficiale Confapi www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E LA RIVISTA PROGETTARE GUIDA VERSO LA NEL MONDO DELL’INDUSTRIA Ogni 15PER giorni raggiunge oltre 42.000 iscritti D’INFORMAZIONE DA 50 ANNI IL LA PUNTO DI INDUSTRY INFORMAZIONE SMART LA PRODUZIONE SMART INDUSTRY MECCANICA E DELLE MACCHINE PER INGEGNERI E ARCHITETTI TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE RIFERIMENTO PER CHI OPERA Organo uďŹƒciale Ordine Tecnologi UTENSILI 28 NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PER LE PMI NEL CAMPO DELLA PULIZIA Alimentari PROFESSIONALE VIA MAIL SANIFICAZIONE E Ogni 15 giorni raggiunge oltre 42.000INDUSTRIALE, iscritti L’INFORMAZIONE DI BIRRA NOSTRA Organo uďŹƒciale AITeL FACILITY MANAGEMENT QUALITA’ PER LA SICUREZZA LA RIVISTA DELL’INDUSTRIA www.pulizia-industriale.it E L’IGIENE ALIMENTARE FOCUS E DEI TECNICI DEL LATTE O

alle pagg. 22­23

N. 12 - Dicembre 2016

O

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono

di MATTEO PALO

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

a pag. 15

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

a pag. 7

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

Eucentre per ricostruire la sicurezza A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 9

a pag. 10

CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ

a pag. 7

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre

Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

Eucentre per ricostruire la sicurezza A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 9

a pag. 10

Professionisti al passo coi tempi... Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

Cover_TerminiMecc_2017_Generale.indd 3

SanitĂ

Speciale

ANNO L - Maggio 2017 Editore - Quine S.r.l. - Milano

WWW.PULIZIA-INDUSTRIALE.IT

I RICOVERI SOTTO LA LENTE

MERCATO

Speciale SanitĂ RETRO .IT

Professional cleaning, i dealer sempre piĂš 4.0

PAGINA 2

PRODOTTI

PAGINA 8

Le ultime novitĂ nella grande vetrina di Verona

Pulire 2017: insieme per vincere le sfide del futuro

TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL MONDO DEL CLEANING

[pag. 14]

MISURA

Un ponte tra passato e futuro

L’anello che mancava: l’utensile 11/12/17 18:00 connesso al sistema produttivo

MISURA

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

LAMIERA

40 anni di storia e successi www.meccanica-automazione.com nella robotica industriale Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attivitĂ : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attivitĂ in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalitĂ di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

PANORAMA La formazione salesiana professionale

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo

[pag. 18]

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo

MACCHINE UTENSILI

PANORAMA La formazione salesiana professionale

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo

MACCHINE UTENSILI

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

LAMIERA

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attivitĂ in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalitĂ di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

MATERIE PRIME

M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.

Un ponte tra passato e futuro

MATERIE PRIME

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attivitĂ : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

IN QUESTO NUMERO

[pag. 14]

M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni

CORSI

LA RIVISTA DEL FACILITY MANAGEMENT DEL PULITO

WWW.DIMENSIONEPULITO

Internationales WĂśrterbuch der Mechatronik Mechatronics international dictionary internazionale di Meccatronica In occasione di BIMUDizionario 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante Dictionnaire international de mĂŠcatronique dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare lainternacionale posizione del Gruppo nel mondo e sulde territorio italiano. Diccionario de procesamiento mecatrĂłnica ĐœоМдŃƒнаŃ€ОднŃ‹Đš Ń ĐťĐžĐ˛Đ°Ń€ŃŒ ПоŃ…Đ°Ń‚Ń€Оники

IN QUESTO NUMERO

SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo

[pag. 18]

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

di Maurizio Pedrini

E

ccoci arrivati a Pulire 2017, il grande appuntamento internazionale del professional cleaning, che torna a Veronafiere per la sua ventitreesima edizione. Sono trascorsi 32 anni da quando la manifestazione, allora itinerante, approdò per la prima volta in riva all’Adige per poi tornarvi stabilmente nel 1991. Da allora Pulire ha percorso un ininterrotto cammino di crescita, rafforzando progressivamente la sua vocazione internazionale, di pari passo con l’affermazione del Made in Italy in Europa e nel mondo. Nel 2001 la manifestazione ha avviato, grazie al Progetto “Oltre Pulireâ€?, una solida partnership con Veronafiere, che ha l’ambizioso obiettivo di creare una fiera di sistema capace di rappresentare non solo l’industria del cleaning professionale ma anche l’intera gamma di attivitĂ comprendenti il facility management, la gestione dei servizi integrati e quella eco-sostenibile del territorio. Un impegno stimolante, che ci auguriamo possa essere portato avanti con il sostegno della nuova presidenza di Veronafiere. Da alcuni anni, del resto,

alla faticosa professione dell’igiene professionale. Ci accingiamo a vivere Pulire 2017 con la stessa intensità di sempre, pronti al frenetico incalzare di momenti da condividere e ricordare nel tempo, con la curiosità di svelare le novità proposte per la prima volta dalle aziende su questo straordinario sipario. Il ricco programma di convegni svilupperà i grandi filoni avviati dal Forum Pulire svoltosi a Milano nel settembre scorso. A Pulire Outdoor, in particolare, si parlerà di economia circolare ma non mancheranno convegni, i talk show, per approfondire tanti altri temi. Ci auguriamo che la fiera riesca ad attrarre gli utilizzatori finali, catalizzando l’interesse dei Paesi emergenti e delle economie che rappresentano, ormai, l’immediato futuro. Siamo fiduciosi che Pulire 2017 saprà calarsi sempre piÚ in un contesto della comunicazione interattiva e digitale, per superare gli stessi confini produttivi del settore affermando non solo l’importanza di questo settore economico, ma anche quella della pulizia a 360 gradi nella dimensione economica, sociale e civile del nostro Paese. 

N. 0 | SETTEMBRE 2019

SAISON

Homebrewing: 5 birrai rispondono MoBI Tasting Team

N°3 GIUGNO 2019

UNIVERSAL AUDIO APOLLO 8P

HEDD TYPE 05

ROLAND TR-09

GYRAF G22

SOFTUBE MODULAR

Luca Pretti

al tempo della blockchain

EVENTI PERSONALIZZATI UNIVERSAL AUDIO APOLLO 8P

HEDD TYPE 05

ROLAND TR-09

GYRAF G22

SOFTUBE MODULAR

www.audiofader.com

IVO GRASSO e MASSIVE ARTS

TARGET PROFILATO Il volto delle imprese del Cleaning

SARDINIA INSULA BIRRAE

TRACCIABILITĂ€

Il volto delle imprese

MAGAZINE

NOVITĂ€, DEGUSTAZIONI, PRODUZIONI, ITINERARI NEL MONDO BIRRARIO

IgieneAlimenti

Guida alla manutenzione dei pavimenti

XXII DISINFESTAZIONE

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

cleaning DIGITAL MARKETING

25 SPECIALE TRATTAMENTI

VULNERABILITĂ€ INFORMATICA

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

FINANZIAMENTI PMI

AUTOMAZIONE

RIVISTE CARTACEE TARGET PROFILATO who’s RIVISTE wwho] ON LINE

1991-2019 i nostri

18 MARKETING

XVI INNOVAZIONE

CORSI TAVOLA ROTONDA

|

FOOD INDUSTRY

I principi della persuasione che guidano le azioni umane

IEO DI MILANO IGIENE E ATTENZIONE PER STERILIZZAZIONE

#4maggio 2016 mensile

PROGE T TA ZIONE

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

Mensile di pulizie industriali, sanificazione e igiene ambientale

XII INTERVISTA

nario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

EVENTI PERSONALIZZATI

L’uso previsto e quello scorretto delle macchine

VINCERE LA DELL’ANTIBIOTICO RESISTENZA

Novembre/Dicembre 2016

Italia scossa

Š Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

14 SICUREZZA

VIII SANIFICAZIONE SFIDA

50 anni di torni

www.ammonitore.com

di Fabio Chiavieri

Ăˆ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

anni!

IV INDAGINE OSPEDALIERI

MACCHINE UTENSILI

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

ÂŽ

Š Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

PER LA CULTURA

ROBOTICA

Al centro della fabbrica intelligente

Editoriale

igus srl - Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC) - Tel. 039 59061 - www.igus.it

Ăˆ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

Speciale

Macerie ovunque, interi paesi

Semplificate la vostra automazione con motion plasticsÂŽ igusÂŽ. Potete utilizzare il braccio robotico completo robolinkÂŽ, oppure i singoli componenti modulari combinabili a seconda delle vostre esigenze.

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte | alla stretta A T Tdel U Acredito? L I TĂ€

Italia scossa

di Fabio Chiavieri

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

www.meccanica-automazione.com

FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

| M A C C H I N E U Trasi E Nal suolo, S I Lgente I disperata, sguardi persi. No, non è lo sce-

DIGITAL MARKETING → pag.37

#4maggio 2016 mensile

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Editoriale

MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING

Professionisti al passo coi tempi...

CLEANING Quine Srl - n. 3 aprile 2019 / www.dimensionepulito.it - ISSN: 2612-4068

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

LA TRIVELLA

LA TRIVELLA

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

segue a pag. 2

segue a pag. 2

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

GOVERNO IN CRISI

GOVERNO IN CRISI

CASSA DEPOSITI E PRESTITI

In USA volano le infrastrutture

ISSN 2499-362X

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

di GIOVANNA ROSADA

di MATTEO PALO

BIMESTRALE – EDITORE QUINE Srl – 20141 MILANO – VIA G. SPADOLINI, 7 ISSN 1721-5366

alle pagg. 16­17

www.giornaleingegnere.it

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

di GIOVANNA ROSADA

FOCUS

a pag. 12

Terms of Mechatronics | Mechatronics international dictionary

1563

L’EDITORIALE

Innovazione e cambiamento

#3 APRILE 2019

- www.fmeonline.it

- Fax 0984 76110 SEDE Piave, 93/A - Tel 0984 76110 SCARNATI SPA - ELEX - Via - Fax 0984 73631 CS - 87100 - COSENZA - F.LLI Trieste, 13/17 - Tel 0984 71140 SCARNATI SPA - ELEX - Viale - Fax 0983 292057 CS - 87100 - COSENZA - F.LLI S. Angelo Snc - Tel 0983 530388 806716 CALABRIA SRL - ELEX - Viale 3/5 - Tel 0985 42048 - Fax 0985 CS - 87067 - ROSSANO - MAJORANO SPA - ELEX - C.so del Tirreno DEL CEDRO - F.LLI SCARNATI 402402 - Fax 0984 402403 CS - 87020 - SANTA MARIA Cancello Magdalone - Tel 0984 SCARNATI SPA - ELEX - Contrada 404024 - Fax 0984 839076 CS - 87036 - RENDE - F.LLI Abruzzi, 12 Cda Lecco - Tel 0984 - FAX 0984 401755 SPA - ELEX - Via Duca degli I° TRAVERSA - TEL 0984 403962 CS - 87036 - RENDE - STRANO SEDE SUD SRL - VIA UMBERTO NOBILE DI RENDE COSENZA - VITALE - Fax 0984 402403 CS - 87036 - QUATTROMIGLIA Marco Polo Z.I. - Tel 0984 402402 ELETTRICA SRL - ELEX - Via - Fax 0984 73631 CS - 87036 - RENDE - CALABRIA SEDE Trieste, 13/17 - Tel 0984 71140 SCARNATI SPA - ELEX - Viale 402755 - Fax 0984 839363 CS - 87100 - COSENZA - F.LLI Umberto Nobile Snc - Tel 0984 CALABRIA SRL - ELEX - Via - Fax 0968 21413 CS - 87036 - RENDE - MAJORANO - Via A.Volta, 66 - Tel 0968 21491 0968 442289 - EDIF HOLDING SPA - INDIPENDENTE 244 - Tel 0968 203301 - Fax CZ - 88046 - LAMEZIA TERME SRL - ELEX - Via del Progresso - Fax 0961 710298 - MAJORANO CALABRIA loc. Barone - Tel 0961 719223 CZ - 20331 - LAMEZIA TERME SRL - ELEX - Via Fiego Vicariato - MAJORANO CALABRIA 522069 CZ - 80100 - CATANZARO LIDO SEDE 19 - Tel 0967 21638 - Fax 0967 SUD SRL - FINDEA - Viale Europa, 14 - Fax 0961 781112 CZ - 88060 - SATRIANO - VITALE SEDE Scylletion, 47 - Tel 0961 781113 ELETTRICA SRL - ELEX - Via 0968 457111 - Fax 0968 453200 CZ - 88021 - COSENZA - CALABRIA - Via del Progresso 471 - Tel - VITALE SUD SRL - FINDEA - Fax 0962 966005 CZ - 88046 - LAMEZIA TERME 106 Km. 245 - Tel 0962 966006 - Fax 0965 636546 CALABRIA SRL - ELEX - S.S. loc. Arangea - Tel 0965 636555 KR - 88900 - CROTONE - MAJORANO SRL - ELEX - Via Gagliardi 1/B - MAJORANO CALABRIA 51805 - Fax 0965 51134 RC - 89121 - REGGIO CALABRIA Modena Chiesa, 81 - Tel 0965 993711 - STRANO SPA - ELEX - Via 86 - Tel 0963 991927 - Fax 0963 RC - 89131 - REGGIO CALABRIA SEDE SRL - ELEX - Viale Affaccio, - MAJORANO CALABRIA Tel 0963 45821 - Fax 0963 42865 VV - 89900 - VIBO VALENTIA Alcide de Gasperi 180/186 - D’URZO SRL - ELEX - Via VV - 89900 - VIBO VALENTIA

ISSN 2499-362X

#2 MAGGIO 2019

SEDE

CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

La Meccatronica nell’era 4.0

LOTTA AI PARASSITI

SEDE

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE

484x284_Blu&Rosso_logistik.indd 1

ISSN n. 1974-7144

I BENEFICI DELLA NORMAZIONE

FORMATIVO

Milano - Tel. 02 76280629

ITS Dove va la filiera?

Organo ufficiale AiCARR

L’EDITORIALE

SPECIALE VALIDAZIONE

UN PERCORSO

Via Vivaio, 11 - 20122

IL BUSINESS MAGAZINE DEI A SCUOLA DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI Ristrutturazione DI EFFICIENZA chiavi in mano: MATERIALE ELETTRICO

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

Per saperne di piĂš collegati, da qui, al nostro sito

ISSN: 2038-0895 16/05/18 11:11

professionisti non è certamente entusiastico

A SCUOLA DI EFFICIENZA

A colloquio con Giovanni Patronelli

VERCELLI |

La sicurezza nelle forniture di calcestruzzo

Il Decreto Sblocca Cantieri è Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE Legge, ma il giudizio dei

20 luglio 1969. Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno in cui Neil Armstrong aprĂŹ il portellone dell’Apollo 11 e scese i gradini della scaletta piĂš famosa della storia. Quel viaggio è rimasto impresso nella memoria insieme alle altre missioni Apollo, i lanci dei satelliti russi Sputnik, il cane-astronauta Laika e la Guerra Fredda. Erano gli anni della sfida alla conquista dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli anni degli ideali, della comunitĂ , dell’uguaglianza. Della speranza per una societĂ piĂš giusta. Gli anni delle utopie. Erano anche anni di ricerca e di grandi sfide. Il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare in orbita. VentitrĂŠ giorni dopo, l’astronauta Alan Shepard affrontò un volo suborbitale; e ancora, il 20 maggio John Kennedy annunciò al congresso di voler portare l’uomo sulla luna con il programma Apollo “non perchĂŠ è facile, ma perchĂŠ è difficileâ€?. Nel 1968, precisamente la notte della Vigilia di Natale, William Anders, uno dei membri della missione Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthriseâ€?, l’Alba della Terra. Il nostro pianeta, visto dall’oblò dell’Apollo 8 in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscuritĂ .

FEDERAZIONE NAZIONALE ELETTRICO DI MATERIALE GROSSISTI DISTRIBUTORI

ABRUZZO Croce Rossa 119 - Tel 0862 401372 - Fax 0863 442442 SRL - ANSE 2000 - Viale della Garibaldi, 235 - Tel 0863 25480 AQ - 67100 - AQUILA - DIME GEWA ITALIA S.C.P.A. - Via - CAVI SPA Multimedia 0862 452100 - Fax 0862 452137 AQ - 67051 - AVEZZANO - COM - S.S. 17 Km 32, 500 N.25 - Tel HOLDING SPA - INDIPENDENTE 0863 497150 - Fax 0863 509165 AQ - 67100 - L’AQUILA - EDIF - Via Camillo Cavour, 78 - Tel Abruzzo SRL - ELETTROTECA 4463759 AQ - 67051 - AVEZZANO - COM-CAVI 2000 - Via Aterno 11 - Tel 085 TEATINO - DIME SRL - ANSE - Fax 085 9435570 CH - 66020 - SAN GIOVANNI - Via Salara, 7 Z.I. - Tel 085 9435540 - Fax 085 4462861 TEATINO - ACMEI SUD - ELEX CH - 66020 - SAN GIOVANNI - Via Adige, 21 - Tel 085 4465938 - EDIF HOLDING SPA - INDIPENDENTE 0872 700388 - Fax 0872 718202 CH - 66020 - S.GIOVANNI TEATINO - Contrada Severini, 21 - Tel HOLDING SPA - INDIPENDENTE 42747 CH - 66030 - TREGLIO - EDIF 210 - Tel 0872 42646 - Fax 0872 HOLDING SPA - ELEX - ZI, 085 4463759 CH - 66034 - LANCIANO - EDIF 2000 - Via Aterno 17/19 - Tel TEATINO - DIME SRL - ANSE - Fax 0873 3045290 CH - 66020 - SAN GIOVANNI Incoronata, 19/B - Tel 0873 30451 HOLDING SPA - ELEX - Via 085 4313541 - Fax 085 4315102 CH - 66053 - VASTO - EDIF - Via Salaria Vecchia, 148 - Tel TARLAZZI SPA - STAR TRE 0861 777081 - Fax 0861 777168 PE - 65100 - PESCARA - REMA Via Mattia Preti 20/24 - Tel - DIME SRL - ANSE 2000 TE - 64018 - TORTOREDO LIDO 0835 1975870 BASILICATA 182 - Tel 0835 1975840 - Fax 952336 SUD SPA - ELEX - Via La Martella, Tel 0835 952383 - Fax 0835 MT - 75100 - MATERA - ACMEI ITALIA - Via degli Artigiani - GAROFALI SPA - FEGIME 382654 27 - Tel 0835 386998 - Fax 0835 MT - 75020 - SCANZANO JONICO SPA - FEGIME ITALIA - Via dell’Artigianato, MT - 75100 - MATERA - GAROFALI 23 Bis - Tel 0835 336405 SPA - FEGIME ITALIA - Via Gattini, MT - 75100 - MATERA - GAROFALI SPA - ELEX - Via Puglia, 60 476853 - Fax 0971 476845 MT - 75025 - POLICORO - MAJORANO - Via dell’edilizia, 13 - Tel 0971 ITALIA - CANGIANO - SONEPAR 53107 PO - 85100 - POTENZA - SONEPAR 23 - Tel 0971 69456 - Fax 0971 SPA - ELEX - Via dell’edilizia, 0973 827423 - Fax 0973 827424 PZ - 85100 - POTENZA - ELECTRA 7 - Contrada S. Alfonso - Tel SPA - ELEX - S.S. Sinnica Km. PZ - 85040 - LAURIA - MAJORANO 1909540 - Fax 0968 1909570 CALABRIA Via del Progresso 302 - Tel 0968 - ACMEI SUD SPA - ELEX CZ - 88046 - LAMEZIA TERME

bimestrale

Un intervento poco risolutivo

TARANTO |

Gerardi

ISSN n. 1974-7144

LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI I TRUCCHI DEL MESTIERE

Organo ufficiale

di Gianni Massa

$FOUSP MPHJTUJDP EJ 7JFHB "UUFOEPSO &OOFTU (FSNBOJB

COMMISSIONING

DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�

POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.

M A N U FA C T U R I N G | I N D U S T R I A L I T | A U T O M AT I O N | M E C H AT R O N I C S

LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO

LA FEDERAZIONE NAZIONALE RAPPRESENTA DI MATERIALE ELETTRICO SETTORE DELLA LA CATEGORIA NEL L’OBIETTIVO DI DISTRIBUZIONE CONIL MERCATO E REGOLAMENTARE DELLA DISTRIBUZIONE PROMUOVERE LA CULTURA

IDROTERM

FOCUS Un anno di logistica

LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY

Installatore GUIDE dell’ Professionale 7

Non importa se al cliente occorre uno dei nostri modernissimi sistemi o un ricambio fuori assortimento: per noi la vasta disponibilità è importante tanto quanto il rispetto delle date di consegna. PerchÊ solo cosÏ manteniamo la promessa di fornire esattamente il prodotto giusto, al momento 2.indd 1 - il tutto senza compromessi. giusto e nella sede giusta, secondo le necessità CopCE del cliente 7JFHB $POOFDUFE JO RVBMJUZ

Partnership Produttori e distributori: strategica ce la si può fare!

#5 giugno 2019 mensile

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R

GLI #HOLOLENS PER L’INDUSTRIA

SICURI

connessioni senza errori: il corpo trasparente del morsetto permette di verificare a vista il corretto cablaggio.

www.wago.com/221

TERRITORIO

SBLOCCA CANTIERI |

www.commercioelettrico. IL BUSINESS MAGAZINE www.bluerosso.it Organo ufficiale ANGAISA www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO DEI DISTRIBUTORI L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E LA RIVISTA PER I LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE LA PROGETTAZIONE E GROSSISTI DI www.commercioelettrico.com ufficialeREALE FME OLTRE IN TEMPO 200.000 UTENTI MESE MATERIALE ELETTRICO PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R SETTORE IDROTERMOSANITARIO IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA SOSTENIBILE IN ITALIA Organo MENSILE PER LA Organo ufficiale FINCO IL BUSINESS MAGAZINE LA Organo ufficiale ANGAISA SUBFORNITURA Ewww.bluerosso.it www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO DEI DISTRIBUTORI IL TRADUTTORE MULTILINGUE PRODUZIONE INDUSTRIALE L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E AUTOREVOLE DELSTORIACANALE LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL LA VOCE E GROSSISTI DI LA PROGETTAZIONE DI COPERTINA la rivoluzione www.ammonitoreWEB.com TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE MATERIALE ELETTRICO IDROTERMOSANITARIO PIÙ naturale DINAMICA SOSTENIBILE IN ITALIADELLAINMECCATRONICA SETTORE IDROTERMOSANITARIO

COMMISSIONING

EVENTI

VELOCI

con il morsetto WAGO 221 i collegamenti dei conduttori sono piĂš rapidi e immediati.

** NEW 221-612, 221-613, 221-615 fino a 6mm²!

FME soci ordinari distributori GROSSISTI

CLASSIFICHE 2015

MATERIA CONNECTION

RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

LA MIA SCOPERTA DEL PLC: CORREVANO GLI ANNI ‘80

Un mondo a parte

fino a 6mm² **

& VO NBHB[[JOP QFS USPWBSF UVUUP DJo DIF TFSWF BODIF RVBOEP OPO j QJr JO QSPEV[JPOF

ISH 2019

bimestrale

SEMPLICI

il cablaggio è ancora piÚ semplice: collega qualsiasi tipo di conduttore senza bisogno di utensili!

Logistica

non bastano

Organo ufficiale

i morsetti per qualsiasi tipo di conduttore

Sviluppo dell’IoT per l’industria e le infrastrutture

RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.

PUNTO E VIRGOLA

6/ $&/530 -0( *45*$0 $)& (6"3%" "- '65630

MARCO BOSELLI OMNICANALITÀ Bosch riparte Senza da‌ una Bosch strategia i dati

Copia offerta da:

INDUSTRY

magazine

ISSN: 2038-0895 N.6/2019 luglio

|

“One small step for a man�

MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING NORME, TECNICA

ITS Dove va la filiera?

TREND Il bagno che ti calza a pennello

Industry 4.0 Design #MOTION CONTROL

Fondato nel 1952

EDITORIALE

WAGO 221: WIRING R(E)VOLUTION!

Automazione

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA EPB, LE NOVITĂ€ DELLE NUOVE NORME IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV FOCUS COMMISSIONING

Analisi del processo e case study

PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

Panoramica di inizio anno

IN CONVENZIONE CON

www.casaeclima.com

Protagonista ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimentiiledbagno Arredobagno) Made in www.casaeclima.com Italy

DELL’INSTALLATORE PROFESSIONALE

P. 23

MobilitĂ elettrica: opportunitĂ e sfide in Italia

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168

Organo Ufficiale AiCARR

NORMATIVA

Panoramica di inizio anno

www.bimmedica.it IL PORTALE BIM PER LA SANITA’

Anno 28 • N° 2 • Marzo/Aprile 2019

Le sperimentazioni strutturali del XX secolo: le originali strutture “italian Style� a cavallo tra la ricostruzione del Paese e il miracolo economico

P. 17

MARZO/APRILE 2019

Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

Guida

Guida alla manutenzione

#251 Quotidiano casaeclima.com TAVOLA ROTONDA IMPIANTI NEGLI NZEB: LA NEWSLETTER CON DALLA TEORICA ALLA PRATICA LE NOVITĂ€ DELLE NUOVE NORME OLTRE 35.000EPB, ISCRITTI IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

Organo Ufficiale AiCARR

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R NORMATIVA

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

Follow us!

NASCITA E DECLINO DELLA SCUOLA ITALIANA DI INGEGNERIA

Come cambierĂ Internet in termini di potenzialitĂ e velocitĂ . All’Istituto Superiore “Algeri Marinoâ€? di Casoli, un seminario per fare il punto

Fonti rinnovabili nel nostro Paese

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studIo di progettazione

STORIA DELL’INGEGNERIA

IL FUTURO CHE VERRĂ€, LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA DEL 5G

Energia

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

#42

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

IT

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO | NOVEMBRE/DICEMBRE 2018

BLU& #265 #251 ROSSO

ISSN:2038-2723

Organo UďŹƒciale CNETO IL MAGAZINE PER LA PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE

ISSN n. 1974-7144

Speciale

#42

Organo ufficiale

Organo del CNI e degli Ordini DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI INGEGNERI

Organo uďŹƒciale ANGAISA LA VOCE PIĂ™ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO

LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI I TRUCCHI DEL MESTIERE

WATER MANAGEMENT REPORT L’acqua, un bene prezioso ma insufficiente

ISSN:2038-2723

YOUR INFORMATION PARTNER YOUR INFORMATION PARTNER Parquet

ISSN: 2038-0895

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE

Quine Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141, Milano

w w w. c a s a e c l i m a . c o m

SALVATORE

FILADELFIA:

Indicizzata in

numero 0 | LUGLIO 2019

SCIENZA E TECNICA LATTIERO - CASEARIA Dairy Science and Industry Journal Rivista dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte Journal of the Italian Dairy Science Association www.aitel.it

LA CITTĂ€ DELLA BIRRA AMERICANA Matteo Macalaria

Innovazioni tecniche nella stagionatura dei formaggi molli Soft cheese ripening technological innovation Formulazione di un nuovo prodotto funzionale da latte di capra Development of a functional product from goat milk

ADDEO www.audiofader.com NOVITĂ€, DEGUSTAZIONI, WEBSITE AGGIORNATO ITINERARI E www.MTEDocs.it IVO GRASSO e MENSILE DI FORMAZIONE IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI www.pulizia QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE PRODUZIONI, MASSIVE ARTS www.terminidellameccanica.com TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE NEL MONDO BIRRARIO INFORMAZIONE TECNICHE OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA DA 50 AN AGGIORNAMENTO PER www.dimensionepulito.it LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE SALVATORE IL TRADUTTORE MULTILINGUE DELLA MECCATRONICA PER L’AUTORIPARAZIONE INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E AUTOREVOLE IL MECCATRONICO ADDEO www.audiofader.com E DELL’AUDIO PROFESSIONALE DELLA MECCATRONICA FACILITY MANAGEMENT WEBSITE AGGIORNATO www.MTEDocs.it www.pulizia-industriale.it MENSILE DI FORMAZIONE E IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE www.terminidellameccanica.com TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE INFORMAZIONE TECNICHE OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA DA 50 ANNI LA VOCE PER LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE AGGIORNAMENTO IL TRADUTTORE MULTILINGUE QUINE COLLABORA CON: INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E AUTOREVOLE DEL CLEANING DELLA MECCATRONICA PER L’AUTORIPARAZIONE IL MECCATRONICO E DELL’AUDIO PROFESSIONALE DELLA MECCATRONICA FACILITY MANAGEMENT attraversando indenne anche i momenti piĂš difficili della crisi economica, questa grande fiera dedicata alla pulizia indoor è stata in grado di attrarre un numero crescente di espositori e visitatori professionali, assai motivati e interessati, con una sempre piĂš marcata provenienza estera. Seconda in Europa solo a ISSA Interclean Amsterdam, essa ha saputo proporre i piĂš grandi Gruppi internazionali, le aziende leader di settore, le soluzioni maggiormente innovative al servizio delle imprese di pulizia e di quanti si dedicano

FOOD SAFETY

I RISULTATI DELL’INDAGINE EFSA STRUMENTI Quali sono le preoccupazioni maggiori del consumatore italiano in tema di sicurezza alimentare?

ALTERNATIVI

IMPIANTI E PROCESSI

www.audiofader.com

SAMPLE PACK

Sostituzione del liquido di governo della Mozzarella con siero alginato Replacement of Mozzarella cheese governing liquid with whey-alginate

AVID PRO TOOLS | DOCK

FILIERA OLEARIA DALLA MOLA AGLI ULTRASUONI Innovazioni per migliorare l’efficienza economica e differenziare il prodotto

TECNOLOGIE

CARNI E DERIVATI: IL CASO DEL SALAME

Come standardizzare i processi grazie alle tecnologie analitiche indirette

ISSN 0390-6361

STRUMENTI ALTERNATIVI

SAMPLE PACK

AVID PRO TOOLS | DOCK

YOUR INFORMATION PARTNER

QUINE COLLABORA CON: Tutti i prezzi si intendono senza Iva

YOUR INFORMATION PARTNER

URBAN & PARTNER

MILANO (I)

SARAGOZZA (ES)

MILANO (I)

WRODAW (PL)

Tutti i prezzi si intendono senza Iva

GALLARATE (I)

PIACENZA (I)

TIRANA (AL)

Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Quine srl Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190

www.quine.it www.quine.it Quine srl Via G. Spadolini, 7

Via G. Spadolini, 20141 Milano - It Tel. +39 02 8641 Fax. +39 02 7005


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

I parassiti delle derrate: conosciamoli meglio

O

gni anno circa un terzo della produzione mondiale di alimenti si perde lungo la filiera. Più di un miliardo di tonnellate di cibo finisce per distruggersi durante il percorso “dal campo alla tavola”. Circa il 30% dei cereali mondialmente prodotti (dati Fao), vengono annualmente distrutti dopo la raccolta, nel periodo di sosta nei magazzini, chiamato stoccaggio, o durante la trasformazione. Un ruolo di spicco in questo disarmante scenario spetta a dei parassiti, chiamati per merito “parassiti delle derrate alimentari” che sanno sfruttare a loro vantaggio diverse situazioni lungo la filiera. Il contesto più drammatico si registra nei magazzini di raccolta del cereale dove le perdite possono elevarsi fino al 50% del quantitativo in peso, con l’ulteriore eventuale aggravio del rilascio da parte degli insani ospiti di allergeni e sostanze ritenute cancerogene. Vi sono poi altri parassiti che concorrono, anche grazie alle azioni preliminari degli insetti, alla devastazione delle merci raccolte, come roditori, volatili e funghi tossigeni.

44

Locali di stoccaggio e ambienti produttivi La protezione delle derrate non può esimersi da operazioni di prevenzione e monitoraggio che si estendono anche all’ambiente esterno. Le ispezioni nei locali interni e nei reparti produttivi devono essere frequenti, mentre all’esterno vanno sorvegliate le aree critiche di scarico della materia prima e carico del prodotto finito. Le derrate vanno controllate prima dell’introduzione nel centro di stoccaggio e dev’essere posto in essere un piano adeguato di monitoraggio.

Strategie d’intervento e lotta La lotta vera e propria contro gli insetti delle derrate si articola in diverse metodologie, ciascuna caratterizzata da peculiarità e tempistiche ben precise. Il ricorso a sostanze insetticide è alla base della lotta, con un costante occhio di riguardo verso le vicende legislative sempre in continua evoluzione. Le sostanze e le tecniche di applicazione sono valutate da enti legislativi europei per quanto riguarda la loro sicurezza. Il profilo di una molecola è il suo “passaporto” e fornisce

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Laura Pattuzzi, Stefano Cherubin Newpharm

Le norme igienico-sanitarie sono alla base degli esiti positivi nella conservazione delle merci indicazione sul raggio d’azione verso gli infestanti e la sua persistenza temporale. Oltre alla biologia delle principali entomofaune è opportuno conoscere anche il comportamento delle molecole utili a contrastarle.

Non basta dire “insetticida” Chiarezza andrebbe subito fatta circa le tipologie di prodotti presenti sul mercato: tradizionali (o convenzionali) e biologici. Negli anni recenti l’agricoltura biologica è in rapida ascesa e gli alimenti “bio” sono sempre più richiesti. La lotta con prodotti biologici destinata alle derrate biologiche prevede la somministrazione di sostanze, connotate di proprietà diverse dagli insetticidi convenzionali. Un altro argomento riguarda aspetti prettamente regolatori: sulle derrate alimentari integre, i cereali in chicco per intenderci, possono venire somministrati esclusivamente dei “fitosanitari”, mentre negli ambienti presidi medico-chirurgici,

meglio definiti “biocidi”. I fitosanitari riportano nell’etichetta ministeriale il cosiddetto periodo di carenza o intervallo di sicurezza che identifica il numero di giorni che devono intercorrere tra il momento del trattamento sulla derrata e la possibilità di maneggiarla. In molti casi l’intervallo di sicurezza non è previsto, pertanto troveremo scritto “non necessario” o “zero giorni”. Gli insetticidi fitosanitari disponibili sono catalogati sulla base della loro formulazione, che può essere: polvere, liquida o gassosa. Le polveri secche sono formulazioni solide da impiegarsi tal quale in quanto la sostanza attiva ad effettiva azione insetticida è miscelata con polveri inerti. Di tutt’altra natura le terre di diatomee in quanto la loro azione insetticida è prettamente meccanica e si conclude con la lacerazione dei tegumenti degli insetti. I formulati liquidi invece possono essere concentrati da diluire in acqua oppure pronti all’impiego. Per quanto riguarda

Nei magazzini stoccaggio le perdite possono elevarsi fino al 50% del quantitativo in peso

Settembre 2019

Igiene Alimenti

45


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

UNA CLASSE NUMEROSA Tra i principali esponenti degli Ordini entomologici, troviamo rappresentanti appartenenti ai Coleotteri (striscianti) e Lepidotteri (striscianti, volanti). Tra i primi si annoverano i Rincoforidi “punteruoli” o “calandre”, i “Cappuccini dei cereali”, i “Silvani”, i “Triboli”, gli Anobidi come lo “Stegobio” e molti altri minoritari. All’Ordine dei Lepidotteri appartengono invece le cosiddette tignole o tarme, nella fattispecie si tratta di Piralidi dove a destare il maggior interesse sono: la “Tignola grigia della farina” e la “Tignola della frutta secca”, “la Tignola fasciata”, la “Piralide della farina”, la “Tignola del riso” e la “Vera tignola del grano” in opposizione alla “Falsa tignola del grano”. Non tutte queste specie certamente, accorrono contemporaneamente all’attacco dei cereali. Non a caso, una netta distinzione è stata avanzata dagli entomologi che distinguono in insetti primari le entomofaune che avanzano per prime le accuse al cereale integro e insetti secondari coloro che giungono successivamente sul substrato.

Stegobium paniceum o Anobio del pane

FILTH TEST PER IL CONTROLLO DELLA MERCE IN ENTRATA Effettuato su più sottoprodotti della filiera, il filth test è un’analisi che consente di rilevare anche i più piccoli frammenti di “corpi estranei” presenti nei prodotti alimentari e che possono essere porzioni di insetto, peli di animali o di uomo o altre impurità organiche. Si tratta di uno strumento utile che permette di risalire alla tipologia di infestante e quindi, a ritroso, di avere indicazioni sul momento critico lungo la filiera.

Attraverso l’analisi al microscopio si risale alla specie infestante

46

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Test condotti su campioni di cereale trattato con diverse miscele che simula lo stoccaggio del cereale dentro ai silos. Durante il periodo di analisi vengono effettuati dei prelievi per valutare lo stato del cereale e l’effetto sui parassiti delle derrate.

Plodia interpunctella o Tignola fasciata del grano

gli insetticidi con azione per “contatto” e “ingestione” in formulazione liquida o polverulenta, le sostanze attive consentite sono: Cipermetrina, Deltametrina, Pirimiphos metile, estratto di Piretro, Kieselgur o Terre di Diatomee. Infine, i fitosanitari gassosi sono limitati ad ambienti chiusi e a tenuta stagna e si trovano come solidi che reagiscono con l’aria oppure in bombole sotto pressione. Si vuole rimarcare come i fitosanitari autorizzati per tali scopi possano essere applicati direttamente alla derrata integra previa un’energica depolverizzazione. Un altro metodo di lotta davvero singolare e separato dai precedenti riguarda l’impiego di feromoni come strumento per realizzare la cosiddetta “confusione sessuale”. Questa pratica, ampliamente usata in pieno campo, è meno utilizzata per la lotta diretta durante il post-raccolta, probabilmente perché limitata a poche specie, quasi esclusivamente Lepidotteri. Altre tecniche di lotta ai parassiti, destinate esclusivamente all’industria di trasformazione, prevedono l’impiego delle microonde, o l’uso razionale delle temperature (sia caldo che freddo). Ciascuna pratica presenta vantaggi e problematiche che devono essere valutate caso per caso in fase di realizzazione del protocollo operativo. Certo è che la lotta antiparassitaria, dopo un’evoluzione millenaria, è ancora un argomento attualissimo, sul quale poggiano lo sguardo tecnici, ricercatori e legislatori.

Settembre 2019

Igiene Alimenti

Pesa del cereale per disporlo, una volta trattato, nei vari silos.

Il cereale viene disteso per formare uno strato sottile e trattato uniformemente con la miscela che si desidera testare. Una volta mescolato, viene ripartito in egual misura su tre repliche identiche.

47


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

Feromoni, cosa sono e a cosa servono Facciamo chiarezza

I

feromoni sono ormoni. I feromoni sessuali attirano sia maschi che femmine. Questi sono solo alcuni esempi di disinformazione troppo spesso presenti nell’ambito del Pest Management quando si parla di feromoni. Per fare chiarezza partiamo dalla definizione. Il termine “feromone” venne coniato da Karlson e Luscher nel 1950 dall’unione di due parole greche: phero, portare, e hormao, stimolo. I feromoni sono infatti sostanze volatili emesse nell’ambiente da un individuo e ricevute da un altro della medesima specie, nel quale provocano una reazione che può avere un effetto immediato sul comportamento oppure ritardato sui processi fisiologici connessi allo sviluppo o alla riproduzione. I feromoni vengono sintetizzati attraverso cellule secretrici deputate e liberati nell’ambiente in minime concentrazioni dell’ordine dei nanogrammi, motivo per

cui non possono essere definiti ormoni. Si tratta generalmente di miscele, dette anche blends o bouquet, costituite da più composti e, dal punto di vista chimico, appartengono a diverse categorie (esteri, alcoli, eteri e aldeidi).

Gli effetti sul comportamento Nell’ambito del Pest Control i feromoni di maggior interesse sono sicuramente i feromoni sessuali e di aggregazione. I primi vengono prodotti generalmente dalle femmine vergini in ghiandole specifiche presenti a livello degli sterniti genitali e una volta liberati nell’ambiente vengono captati dai sensilli olfattivi del maschio, localizzati principalmente sulle antenne. Lo stimolo iniziale, di natura nervosa, viene quindi tradotto in stimolo motorio inducendo il maschio a volare verso la sorgente di emissione ai fini dell’accoppiamento.

ALTA SPECIFICITÀ I feromoni sono altamente specifici e di conseguenza non hanno generalmente effetti negativi sull’uomo o su altri animali non target. Esistono in commercio feromoni multispecie che facilitano il lavoro degli operatori ma dove è probabile la presenza di una sola specie infestante è consigliabile l’impiego del feromone specifico per il monitoraggio.

48

I feromoni di aggregazione, invece, possono essere prodotti sia dai maschi che dalle femmine e favoriscono un incremento della densità di popolazione in prossimità della fonte di emissione. Tali feromoni hanno un minor raggio d’azione rispetto ai precedenti. Dagli anni ‘70 in poi è avvenuta l’estrazione e l’identificazione dei principali componenti dei feromoni sessuali e di aggregazione di diverse specie infestanti, al fine di riprodurli sinteticamente in laboratorio e impiegarli nella loro gestione integrata. Le prime tecniche di estrazione consistevano nella mera estrazione con solvente partendo dalle ghiandole secretrici di feromoni, in particolare da quelle delle femmine vergini nel caso di estrazione di feromoni sessuali. Attualmente una tecnica largamente impiegata è la microestrazione in fase solida (SPME) che permette di estrarre e di concentrare una vasta serie di composti volatili o semi volatili.

Quattro le applicazioni principali I feromoni sintetici consentono essenzialmente quattro tipi di applicazione. La prima è il monitoraggio della specie infestante, basato sull’attrazione degli

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Chiara Piombo, Marco Caimi InPest Lab

MOLECOLE FEROMONICHE NOTE PER I PRINCIPALI INFESTANTI DELLE DERRATE ALIMENTARI (fonte: pherobase.com) INFESTANTE

NOME COMUNE

MOLECOLA

FONTE BIBLIOGRAFICA Kuwahara Y 1971a Science

Plodia interpunctella

Tignola fasciata

(Z,E)-9,12Tetradecadienyl acetate

Ephestia kuehniella

Tignola grigia della farina

(Z,E)-9,12Tetradecadienyl acetate (CAS: 30507-70-1)

Kuwahara Y 1971b Agric. Biol. Chem.

Cadra cautella

Tignola del cacao

(Z,E)-9,12Tetradecadienyl acetate (CAS: 30507-70-1)

Brady UE 1972b Ann. Entomol. Soc. Am.

Nemapogon granella

Falsa tignola del grano

(Z,Z)-3,13Octadecadienyl acetate

Ohshima M 1993 J. Pestic. Sci.

Lasioderma serricorne

Anobio del tabacco

Serricornin

Chuman T 1979 Tetrahedron Lett.

Stegobium paniceum

Stegobio

Stegobinone

Kuwahara Y 1978 Tetrahedron

le femmine il cui richiamo naturale viene “mascherato”. Esiste, infine, la tecnica di distrazione sessuale, similare alla precedente. Essa viene ampiamente utilizzata in agricoltura e si basa sulla creazione di una competizione tra segnale artificiale e naturale delle femmine tramite impiego di erogatori a basso dosaggio di feromone sessuale. In questo modo la localizzazione delle femmine da parte dei maschi viene fortemente ostacolata.

Rhyzopertha dominica

Cappuccino dei cereali

S-dominicalure-1 S-dominicalure-2

Khorramshahi A 1981 J. Chem. Ecol.

Vantaggi e svantaggi

Sitophilus granarius

Punteruolo del grano 2S3R-sitophilate

Phillips JK 1987 Tetrahedron Lett.

Sitophilus oryzae

Punteruolo del riso

4S5R-sitophinone

Schmuff NR 1984 Tetrahedron Lett.

Sitophilus zeamays

Punteruolo del mais

4S5R-sitophinone

Schmuff NR 1984 Tetrahedron Lett.

Oryzaephilus surinamensis

Silvano

Cucujolide IV Cucujolide II

Pierce AM 1985 J. Agric. Food Chem.

Oryzaephilus mercator

Silvano

Cucujolide IV Cucujolide II

Pierce AM 1985 J. Agric. Food Chem.

Tribolium confusum

Tribolio

4,8-Dimethyldecanal

Suzuki T 1979 Appl. Entomol. Zool.

Tribolium castaneum

Tribolio

4,8-Dimethyldecanal

Suzuki T 1979 Appl. Entomol. Zool.

individui maschi, nel caso dei feromoni sessuali, e di entrambi i generi, in caso di quelli di aggregazione, attraverso l’impiego di specifiche trappole a feromone. La seconda applicazione possibile è la cattura massale, il cui obiettivo è catturare il maggior numero di maschi possibili (> 90%) al fine di sottrarli all’accoppiamento, riducendo in tal modo la popolazione infestante. Questa tecnica viene impiegata in colture protette, per esempio nelle serre di pomodoro contro

Settembre 2019

Igiene Alimenti

l’infestazione di Tuta absoluta (Meyrick) (Lepidoptera: Gelechiidae) ed è particolarmente indicata per specie in cui le femmine sono poco mobili, come Cossus cossus (L.) e Zeuzera pyrina (L.) (Lepidoptera: Cossidae), o incapaci di volare. Un’altra applicazione è la confusione sessuale. In questa tecnica sono utilizzati numerosi erogatori ad elevate concentrazioni di feromone sessuale: nell’ambiente, saturato di feromone, i maschi sono ostacolati nel localizzare

L’impiego dei feromoni nella gestione integrata degli infestanti comporta sicuramente notevoli vantaggi. Sono tecniche che riducono l’intervento chimico e pertanto comportano un ridotto impatto ambientale. Nella preparazione degli erogatori inoltre si impiegano minime quantità di principio attivo, tutelando in massima parte la salute degli utilizzatori. Svantaggi nell’impiego di feromone sono sicuramente gli elevati costi di alcuni erogatori in quanto costosa la sintesi delle molecole necessarie per la loro preparazione a cui si uniscono spesso difficoltà nell’estrazione e identificazione di alcuni composti che pertanto sono difficilmente individuabili in commercio. È essenziale la profonda conoscenza di queste molecole da parte del disinfestatore: solo così i feromoni possono essere utilizzati al fianco di attività di prevenzione quali la pulizia degli ambienti e degli impianti, oltre al controllo delle materie prime in ingresso. Il corretto impiego dei feromoni permette di individuare tempestivamente nuovi focolai di infestazione e identificare l’infestante coinvolto al fine di programmare un intervento mirato con un rapporto price/ performance ottimale.

49


SPECIALE / PEST MANAGEMENT

World Pest Day il futuro parte da Noto

G

ettare le basi per una sempre più stretta cooperazione tra esperti e istituzioni e sviluppare linee d’intervento condivise nel rispetto dell’ambiente e del territorio, prevenendo allo stesso tempo i rischi per la salute pubblica. Questi gli obiettivi del convegno dal titolo “Il Pericolo dei pesticidi - Dal forcone alla forchetta”, tenutosi a Noto lo scorso 6 giugno, in occasione della terza Giornata Mondiale della sensibilizzazione alla disinfestazione, promossa dall’OMS. L’iniziativa d’incontro - e di confronto - si è svolta nelle sale del palazzo Trigona e ha raccolto il patrocinio, oltre che di ANID, del Comune di Noto (patrimonio dell’Unesco), Confindustria, Confartigianato e degli Ordini dei Tecnologi Alimentari e degli Agronomi. Tra le autorità presenti, l’Assessore all’Igiene Pubblica del Comune di Noto, Avv. Giovanni Campisi, che ha sottolineato l’impegno della città per crescere nella giusta direzione. Una giornata di intenso lavoro che ha messo a confronto sul piano scientifico esperti del settore, con l’obiettivo di analizzare le criticità riscontrate dai vari attori e individuare le migliori strategie da adottare. L’attenzione e le atte-

50

se dei convegnisti si sono naturalmente concentrate sulla rassegna di contributi scelti nel più ampio cerchio del panorama regionale e nazionale: una somma di esperienze che diventa mescolanza di diverse identità ove la differenza si fa nel quotidiano, attraverso le scelte responsabili di singole persone e comunità.

Tanti i temi, verso un percorso comune Il dibattito si è articolato tra varie tematiche tecnico-gestionali, fornendo notizie e approfondimenti di grande interesse. Sono stati presi in considerazione gli infestanti delle derrate alimentari, le mosche e i parassiti del comparto zootecnico e i

Igiene Alimenti

Settembre 2019


di Davide Di Domenico Mellivora Pest Management & Consulting

roditori, riflettendo sulle regole del controllo “razionale”, sugli aspetti legislativi e dei controlli sanitari. Sono state ribadite le regole del Pacchetto Igiene, della Biocidi e del PAN, oltre all’evoluzione degli standard volontari BRC ed IFS e delle linee guida per il disinfestatore fornite dalla UNI EN 16636. Curiosità divergenti anche in merito alla digressione sull’entomofagia che ha suscitato alcuni commenti “indigesti”. In un tale contesto è stato opportuno anche che dal convegno non siano emerse conclusioni univoche, ma piuttosto orientamenti di fondo, che ribadiscono il significato scientifico della storia e della sua evoluzione: si è inaugurata una

nuova dimensione dalla quale emerge un mondo globalizzato che si compenetra continuamente, condividendo in modo inevitabile le criticità sociali che lo compongono e che, sulla base del relativismo e della discussione critica, non ha una soluzione assoluta e definitiva.

Comunicare per accrescere il valore aggiunto Proprio nell’ottica della divulgazione della “conoscenza”, intesa come “sapere”, molti dei relatori si sono soffermati sull’importanza della comunicazione. D’altra parte far fluire le informazioni e le conoscenze aumenta il valore aggiun-

to di ciascuno dei soggetti coinvolti a vario titolo in questo importante gioco di ruolo nel quale si ascoltano molti attori recitare una parte dello “spettacolo” che prenderà corpo e sarà compreso solo se gli stessi attori saranno in sintonia tra loro, rispettando tempi e contenuti. Tirando le somme, si può dire che a Noto sono stati tracciati i contorni di una linea di giunzione, un terreno comune di linguaggi e obiettivi, in cui possano coesistere e cooperare le diverse strutture tecniche e amministrative. L’importante è che, insieme a questa convergenza, i diversi gruppi intraprendano in futuro la strada della concretezza.

e presentano:

con il patrocinio di:

Settembre 2019

Igiene Alimenti

51


PRODOTTI E SOLUZIONI

Fourmidor, il punto di riferimento nella lotta alle formiche Fourmidor, l’efficace e innovativa esca per formiche lanciata da BASF Pest Control Solutions, si è rivelata uno strumento estremamente valido, affidabile e apprezzato, come dimostrano i commenti ricevuti da molti professionisti del settore. Infatti, sfruttando lo straordinario potere insetticida di fipronil – lo stesso principio attivo presente in Goliath Gel - questa nuova esca per formiche sta dimostrando di essere il prodotto più veloce ed efficace a disposizione dei disinfestatori, in quanto permette di raggiungere in pochissimo tempo il controllo totale dell’intera colonia. «I disinfestatori che hanno provato per la prima volta Fourmidor sono rimasti impressionati dalla rapidità con cui le formiche vengono attratte ed iniziano a nutrirsi di questo speciale liquido zuccherino, così come dalla velocità con la quale intere colonie vengono eliminate - spiega il responsabile vendite di BASF, Marco Buratto - La stragrande maggioranza degli intervistati afferma che con qualche goccia di Fourmidor posizionata

nei punti giusti, si riescono a risolvere in pochissimi giorni, e con grande soddisfazione da parte del cliente, problemi che in precedenza avrebbero richiesto molti sforzi e dispendio di tempo prezioso. Anche l’estrema facilità d’uso di quest’esca è particolarmente apprezzata dai disinfestatori impegnati nella lotta alle formiche». Queste testimonianze vanno a rafforzare i risultati degli studi comportamentali delle formiche che stanno alla base della creazione di Fourmidor. Infatti, le ricerche condotte mostrano chiaramente quanto le esche in gel aventi un formulato più liquido, rispetto alla consistenza dei classici gel, risultino più appetibili ed efficaci nel controllo dell’intera colonia. «Abbiamo formulato Fourmidor in modo tale da raggiungere l’effetto letale nelle successive 12-24 ore dal momento dell’ingestione - sottolinea Buratto - Questo per garantire che le formiche operaie dispongano del tempo sufficiente a condividere l’esca con adulti, larve e regine (processo di trofallassi). Ciò che

La trofallassi è lo scambio di nutrimento che avviene tra i membri di una colonia di insetti sociali

ne deriva è un controllo efficace e veloce dell’intera colonia, con risultati impensabili utilizzando altre esche per formiche. Consigliamo - continua Buratto - di posizionare le gocce di Fourmidor (diametro di circa 3-4 mm) ogni 30 cm lungo il percorso delle formiche, partendo il più vicino possibile al formicaio. Normalmente calcoliamo che un flaconcino da 25 ml dovrebbe essere sufficiente a trattare circa 250 metri di percorsi di formiche, rendendo il trattamento particolarmente conveniente».

BASF

www.basf.com

50

Mortalità (%)

40 30 Esca classica in gel

20

Esca in gel liquida

10 0

24 ore 72 ore Tempo dopo il trattamento

Livelli di mortalità nelle colonie di formiche Argentine con esche aventi la stessa concentrazione di fipronil Fonte: Silverman and Roulston, Dept of Entomology, North Carolina State University

52

Igiene Alimenti

Settembre 2019


GUANTI IN VINILE? NO GRAZIE I guanti in vinile sono prodotti da PVC e ftalati. Gli ftalati sono composti chimici poco idrosolubili, ma che migrano molto facilmente quando vengono a contatto con grassi e talvolta con sostanze alcoliche e lattiero-casearie. Per questo motivo l’uso di guanti in vinile nel settore alimentare è fortemente sconsigliato a causa della possibilità di contaminazione da ftalati. I guanti in vinile risultano idonei a limitate tipologie di alimenti. Reflexx ha sviluppato una linea interamente dedicata al settore Food che comprende solo guanti in nitrile idonei al contatto con tutte le tipologie di alimento. È importante ricordare che i guanti per uso alimentare non sono solo un dispositivo igienico fondamentale, ma rientrano tra i MOCA. La normativa richiede che “i Materiali e Oggetti destinati a venire a Contatto con gli Alimenti devono essere prodotti secondo buone pratiche di fabbricazione affinché non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tali da: costituire un pericolo per la salute umana; comportare una modifica inaccettabile della composizione dell’alimento; comportare un deterioramento delle caratteristiche organolettiche degli alimenti”. Tutti i soggetti della filiera alimentare (produttore, importatore, distributore e utilizzatore finale) sono tenuti per legge a verificare e rispettare quanto richiesto dalla legislazione sui MOCA. Gli organi preposti al controllo dei MOCA dovrebbero verificare in modo approfondito l’idoneità degli stessi richiedendo anche le dichiarazioni e i risultati dei test. REFLEXX

www.reflexx.com

Settembre 2019

Igiene Alimenti

53


PRODOTTI E SOLUZIONI

Prodotti “free from”: dal senza glutine al senza lattosio e non solo La vendita di prodotti “free from” dedicati a chi soffre di intolleranze oppure allergie alimentari è in continuo aumento. Inoltre, i consumatori sono sempre più attenti a ciò che mangiano e consapevoli delle proprie esigenze di salute e dietetiche: preferiscono alimenti non trasformati, ingredienti naturali, senza zuccheri aggiunti, aromi artificiali, coloranti o conservanti, OGM. Le aziende del settore alimentare e i laboratori di servizio devono essere in grado di soddisfare questa esigenza e devono eseguire, sempre più velocemente, un numero crescente di analisi: i sistemi utilizzati devono quindi essere sempre più rapidi e di facile utilizzo per stare al passo con le richieste del mercato.

Per tutelare i consumatori, garantire una corretta etichettatura dei prodotti alimentari e monitorare le possibili crosscontaminazioni durante l’intero processo produttivo, RBiopharm mette a disposizione diversi metodi analitici che forniscano risultati accurati per il rilevamento degli allergeni, ad esempio test rapidi a flusso laterale della linea bioavid e Rida®Quick, sistemi Ridascreeen® Elisa automatizzabili in grado di elaborare più parametri contemporaneamente e kit Real-Time PCR per la rilevazione di glutine, latte, uova, soia, frutta a guscio, pesce, molluschi, sedano, senape, sesamo e lupino. Sono inoltre disponibili metodi enzimatici semplici e veloci per il dosaggio di lattosio e solfiti in tracce. In particolare per il lattosio, i protocolli sono stati ottimizzati sia per prodotti naturalmente privi di lattosio (limite di quantificazione 0,0035%), che delattosati (limite di quantificazione 0,007%). Infine, il kit enzimatico Ridascreen® Histamine enzymatic mostra un’ottima correlazione con il metodo di riferimento per la rilevazione di istamina nei prodotti alimentari, che è la cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC), non necessita di attrezzature costose ed è molto più rapido. I dosaggi degli allergeni posso essere eseguiti in alimenti, bevande, formulazioni (integratori alimentari), superfici a contatto con alimenti e acque di lavaggio degli impianti.

R-BIOPHARM

www.r-biopharm.com

SOLUZIONI PER LA DERATTIZZAZIONE PROFESSIONALE Ci sono situazioni operative per il professionista della disinfestazione in cui oltre alle usuali accortezze è richiesto preservare gli ambienti dalla presenza di allergeni, come nelle industrie alimentari. Per questi contesti lavorativi ORMA mette a disposizione dell’operatore due attrattivi alimentari per roditori: Rat Spray® e Masterballs®. Rat Spray è un attrattivo atossico e totalmente privo di allergeni in bombole spray

54

da 500 ml, aromatizzato alla nocciola o all’anice. Agevola l’indirizzamento delle specie target verso l’erogatore di sicurezza, velocizzando le catture mediate da trappole a scatto e piastre collanti in esso contenute. Masterballs presenta le stesse caratteristiche di sicurezza per le industrie alimentari (atossico e anallergico) in sfere di idrogel aromatizzate nocciola e anice. L’elevato contenuto acquoso dell’attrat-

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Da Bayer prodotti certificati HACCP L’utilizzo di prodotti insetticidi e rodenticidi nell’industria alimentare ha la funzione di ridurre il rischio di contaminazione delle derrate, da parte di insetti e roditori, senza creare ulteriori rischi. Bayer presenta i suoi prodotti per la disinfestazione professionale certificati HACCP, che per le loro caratteristiche (ad es. ridotto contenuto di allergeni) e per le loro modalità d’impiego (applicazione mirata) risultano adatti per l’utilizzo in ambienti dove si lavorano alimenti e dove quindi si seguono i principi dell’HACCP: • Maxforce PLATIN, l’ultima generazione dei gel insetticidi contro gli scarafaggi con una rivoluzionaria matrice alimentare ipoallergenica. Si usa in gocce.

Maxforce QUANTUM, il prodotto per il controllo di formiche anche difficili da eliminare, come la formica argentina e la formica faraone. Harmonix Monitoring - Esca Virtuale, l’esca non tossica adatta per il monitoraggio della presenza di topi e ratti in tutti gli ambienti.

La certificazione HACCP è rilasciata da HACCP International, istituto di certificazione specializzato in sicurezza alimentare, basata sui programmi previsti dal metodo HACCP, e che opera a livello internazionale. Si tratta di prodotti già ampiamente utilizzati dalle imprese di disinfestazione professionali, anche a livello internazionale grazie alla presenza di Bayer in più di 100 paesi: Bayer lavora insieme alle imprese di disinfestazione in tutto il mondo per sviluppare soluzioni integrate per il controllo degli infestanti, per mantenere gli ambienti salubri e per garantire la sicurezza degli alimenti. Sono Presìdi Medico Chirurgici. Leggere attentamente le modalità d’impiego.

BAYER

www.es.bayer.it

tivo lo rende particolarmente efficace soprattutto in contesti industriali dove scarseggia tale risorsa. La particolare forma a sfera di questo attrattivo ne consente il posizionamento stabile all’interno delle trappole a scatto SnapTrap®, grazie alla loro piastra di caricamento dell’esca con foro circolare centrale. Sempre nell’ottica di fornire sistemi pensati per la filiera alimentare, ORMA propone l’erogatore di esche multifunzione Fusion Box HPT®, progettato per essere

Settembre 2019

Igiene Alimenti

collocato in orizzontale o in verticale per ridurne l’ingombro a seconda delle necessità. Fusion Box HPT permette il monitoraggio e la cattura contemporanea di roditori e insetti striscianti, sfruttando l’alloggiamento combinato di trappole a scatto e piastre collanti; la vaschetta estraibile consente una facile manutenzione e il mantenimento della pulizia generale dell’erogatore. La chiusura di sicurezza, la robustezza costruttiva e il particolare design impediscono manomissioni e la dispersione delle esche.

ORMA www.ormatorino.it

55


PRODOTTI E SOLUZIONI

Biofilm, un rischio controllabile

ESCA FLUORESCENTE IN GEL PER IL CONTROLLO DELLE BLATTE

La presenza di biofilm batterici su una superficie rimane un problema molto serio ma è ormai acclarato che rilevare, prevenire o eradicare un biofilm batterico in ambito alimentare è fattibile. Il rilevamento della presenza di un biofilm è possibile con TBF 300S kit rapido di tipo colorimetrico che rileva selettivamente e senza il rischio di falsi positivi la matrice polimerica del biofilm su una superficie. TBF 300S è unico perché è: • rapido: bastano pochi minuti per avere la risposta; • selettivo: non viene influenzato dalla presenza di residui organici; • semplice: richiede solo una ispezione solo visiva; • economico: non richiede l’uso di strumentazioni; • sicuro: consente di evidenziare i falsi positivi.

Kapter Fluogel è la nuova esca in gel biocida per il controllo delle blatte a marchio Zapi Expert, distribuita in esclusiva da Pestnet. Il prodotto, pronto all’uso, a base di Imidacloprid 2,15%, è certificato HACCP e si caratterizza per una nuova matrice alimentare, che garantisce un’eccellente appetibilità nei confronti di Blattella germanica, Supella longipalpa, Blatta orientalis e Periplaneta americana, e per la presenza di un marcatore fluorescente. L’esclusiva matrice Speedy Nutrient Matrix® rispetta inoltre le restrizioni sugli allergeni dell’industria alimentare, dal momento che non contiene gli «8 grandi allergeni alimentari» (latte, uova, pesca, crostacei e molluschi, noci, arachidi, grano, soia) indicati nell’Allegato II del Reg. EU n. 1169/2011. Ciò consente un utilizzo sicuro e consapevole dell’esca in ambienti in cui sono prodotti, manipolati o immagazzinati alimenti e bevande. La Tecnologia Invisible Fluo Tracker agevola invece l’applicazione da parte del professionista rendendo l’esca fluorescente sotto la luce ultravioletta. La fluorescenza permette, nei luoghi di applicazione - inclusi quelli più nascosti -, controlli rapidi, facile identificazione dei residui, pulizie mirate, tracciabilità degli insetti morti, in particolare se di grandi dimensioni. Kapter Fluogel agisce per ingestione e assicura un’elevata mortalità già a 24 ore dall’applicazione. La sua azione avviene anche per “effetto domino” dovuto alle particolari abitudini di necrofagia e coprofagia delle blatte, che muoiono anche senza aver consumato direttamente l’esca (mortalità secondaria). Il prodotto conserva la sua attrattività fino a tre mesi dall’applicazione, può essere utilizzato su superfici orizzontali e verticali senza colare e il colore beige chiaro garantisce interventi discreti e non invasivi.

In ottica di prevensione ed eradicazione, i Tecnici R&D della Christeyns Food Hygiene hanno messo a punto due diverse procedure di sanificazione, chimica o in alternativa enzimatica, entrambe in grado di: evitare la formazione sul substrato del film condizionante, primo step - ancora reversibile - dell’insediamento del biofilm che avviene attraverso l’adesione ad esso delle cellule colonizzatrici in forma plantonica; disgregare la matrice polimerica del biofilm maturo; consentire ai principi attivi disinfettanti di entrare in intimo contatto con le colonie microbiche, non più protette, e provocarne la morte. Il trattamento di tipo chimico viene effettuato con una procedura mono stadio: il prodotto contiene anche il pool di principi attivi microbicidi. Il trattamento di tipo enzimatico invece si basa su una procedura a doppio stadio che prevede, dopo la disgregazione polimerica, la successiva fase di disinfezione, di preferenza con un prodotto a base di un principio attivo ad attività ossidante.

CHRISTEYNS ITALIA DIVISIONE FOOD HYGIENE

PESTNET

www.pestnet-europe.it

www.christeyns.com

CHRISTEYNS FOOD HYGIENE vi aspetta a CibusTec, Fiere di Parma dal 22 al 25 Ottobre 2019, pad. 6 stand 042, per ritirare un campione gratuito del kit TBF 300S e ricevere maggiori dettagli pratici sul controllo di un biofilm.

56

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Termometro palmare con registrazione dati L’FT-Reader/TE è un termometro registratore palmare che può essere utilizzato per la mappatura delle celle climatiche e frigoriferi, durante le manutenzioni, nei laboratori di analisi, per ricerche agronomiche e analisi ambientali, ottimizzazione della gestione del calore, analisi ambientali, ecc. Lo strumento è dotato di due batterie ricaricabili da 6 volt che permettono all’operatore di utilizzare il dispositivo in modo indipendente per circa 61 ore continue. FT-Reader/TE può comunque registrare anche per più tempo lasciandolo collegato all’alimentatore a 7,5 V. La memoria è di tipo circolare: i dati più vecchi vengono sovrascritti. È disponibile un software per scaricare i dati registrati in formato Excel e fare il relativo grafico. Questa apparecchiatura portatile utilizza la tecnologia digitale

per la visualizzazione e memorizzazione dei dati di temperatura. Ha un display LCD retroilluminato e una porta di comunicazione RS232 per riversamento dati. La programmazione avviene tramite il tastierino frontale. Si possono registrare fino 13.700 letture. Ha batterie ricaricabili ad alta capacità e un orologio interno con batteria tampone. Il contenitore è in ABS colore nero. Si possono collegare in parallelo fino a 12 sonde di temperatura digitali. Le sonde utilizzate per le misure sono del tipo digitale e presentano i seguenti vantaggi rispetto alle tradizionali sonde analogiche: escludono la necessità di provvedere a tarature periodiche; il tipo di protocollo usato e il fatto che ogni sonda è identificata in modo univoco semplifica il cablaggio del sistema; inoltre, rende la comunicazione insensibile ai distur-

bi e consente di verificare la presenza o meno delle sonde rilevando eventuali guasti. Possono essere posizionate anche a notevole distanza dallo strumento senza che questo influenzi l’accuratezza della misura. Per il trasferimento dei dati registrati dal palmare al PC si utilizza il relativo programma di scarico FT-Config mediante porta seriale RS232. Il programma è multipiattaforma per cui gira su sistemi operativi Windows, MacOs, Linux.

ECONORMA

www.econorma.com

MONITORAGGIO DELLE SUPERFICI IN AMBITO ALIMENTARE In ambito produttivo, è necessario garantire adeguati livelli di igiene e comprovare la pulizia di superfici e strumenti di lavoro. I controlli si possono collocare a vari livelli, ad esempio con la valutazione dei parametri indicatori di igiene, la ricerca di allergeni e la ricerca di microrganismi. Il prelievo ambientale Kairosafe propone strumenti professionali per tutte le esigenze: ● bioluminometro: strumento portatile in grado di rilevare in tempo reale la contaminazione da ATP+AMP+ADP e quindi il grado di pulizia delle superfici; ● indicatore di igiene Pro-Check: permette di verificare in modo semplice e immediato la presenza di residui proteici; ● piastre da contatto e slides: le piastre sono riempite con agar a formare una superficie convessa, che va appoggiata alla superficie; le slides sono palette di

Settembre 2019

Igiene Alimenti

plastica con una striscia di agar su entrambi i lati; ● kit rapidi: si tratta di kit colorimetrici, costituiti da tamponcini per il prelievo e da brodi di coltura a viraggio di colore che evidenziano la crescita di determinate famiglie di microrganismi, ad esempio carica batterica totale, coliformi, enterobatteri, Pseudomonas, Listeria, Salmonella ecc.; ● tamponi sterili sono inumiditi con soluzione neutralizzante e poi strisciati su una superficie di 10x10 cm; ● spugnette, panni: utili per superfici lisce, punti difficilmente raggiungibili, carcasse. La spugna viene umettata con soluzione sterile e strisciata sulla superficie da esaminare (10x10 cm); ● allergeni: è importante eseguire analisi sui tamponi superficiali e sui semilavorati/prodotti, utilizzando kit per la

rilevazione di allergeni sia di tipo rapido che ELISA. L’approntamento di un adeguato piano di monitoraggio delle superfici e degli operatori è fondamentale per mantenere sotto costante controllo le aree operative.

KAIROSAFE

www.kairosafe.it

57


PRODOTTI E SOLUZIONI

Rilevazione di residui di antibiotici nel latte L’uso di antibiotici nell’allevamento delle vacche da latte è necessario, tuttavia, deve essere limitato ai casi di reale necessità, seguendo le indicazioni del veterinario e soprattutto rispettando i tempi di sospensione. Nel bollettino 474/2014, l’IDF ha dato chiara indicazione agli operatori dell’industria lattiero-casearia di inserire nei propri controlli di filiera la ricerca di residui di antibiotici con appropriati metodi di screening. I kit in strip Bioeasy commercializzati in esclusiva da Generon consentono in meno di 15 minuti un’analisi di campioni di latte in linea con i parametri di sensibilità e specificità prescritti dall’IDF non solo per gli antibiotici tipicamente utilizzati (betalattamici, tetracicline e sulfamidici) ma anche quelli somministrati per vincere infezioni da batteri resistenti (cefalosporine, chinolonici, lincosamidi, aminoglicosidici e macrolidi). In questo senso i kit Bioeasy superano alcuni dei limiti del Delvo test il quale, oltre ad essere lento, non è in grado di rilevare entro i livelli massimi di residui (LMR) alcune di queste classi di antibiotici e può dare false positività se nel latte sono presenti tracce di conservanti e detergenti. Peraltro, poiché ogni classe di antibiotici presenta una specifica banda di test, le strip sono in grado di identificare la tipologia di contaminante. I test sono stati validati da istituti di ricerca specializzati e possono essere interpretati visivamente oppure utilizzando un piccolo dispositivo di lettura associabile ad un PC o a uno smartphone garantendo così oggettività e tracciabilità dei risultati. Con lo stesso lettore e uno specifico kit è anche possibile effettuare la quantificazione dell’aflatossina M1. I kit Bioeasy rappresentano quindi la soluzione ideale per tutti i caseifici, industrie casearie, ditte di trasporto latte, allevatori, laboratori analisi lattiero-casearie e chiunque desideri verificare rapidamente la presenza di tracce di inibenti nel latte, senza necessità di strumenti dedicati.

GENERON

www.generon.it

58

Igiene Alimenti

Settembre 2019


Copyr aderisce a SDS OnDemand Nella ricerca di un’offerta di servizi tecnologicamente avanzati per i propri clienti, Copyr ha scelto di aderire a SDS OnDemand di Image Line. Si tratta di una piattaforma web, usata da anni dalle aziende chimiche del comparto agro, che permette l’invio/ricezione delle schede di sicurezza, delle etichette e delle comunicazioni obbligatorie relative ad agro-

farmaci, fertilizzanti, biocidi, PMC e altri preparati pericolosi ad uso professionale, nel rispetto della normativa REACH, CLP e nazionale vigente. Copyr è la prima azienda del settore igiene ambientale ad avvalersi di questo servizio, rendendolo pienamente accessibile e fruibile dai propri clienti. Qual è il vantaggio rispetto alle modalità

Nuovo azionista per Zelnova Zeltia-Copyr per traguardi sempre più importanti Un nuovo, importante azionista entra in Copyr, portando un ulteriore contributo al processo di continua crescita dell’azienda. Allentia Invest, infatti, subentra a PharmaMar, acquisendo il 100% delle azioni del Gruppo Zelnova Zeltia S.A. Copyr S.p.A. Acquisizione che ha tra gli obiettivi principali quello economico, con una previsione di crescita del fatturato di cento milioni di euro in cinque anni, e quello strategico, attraverso l’apertura a nuovi mercati internazionali e il lancio di nuove linee di prodotti. «Una delle linee strategiche comuni nella quale stanno investendo entrambe le compagnie - commenta Pedro Gonzàlez, Direttore Generale di Zelnova e Amministratore Delegato di Copyr - è lo sviluppo di prodotti ancora più sostenibili e rispettosi dell’ambiente».

precedenti? Che l’utente (distributore o utilizzatore finale) viene sgravato dalla ricezione e dalla gestione della PEC (Posta Elettronica Certificata) dall’azienda produttrice, con tutte le problematiche dovute alla difficoltà dell’archiviazione, della gestione degli aggiornamenti. È possibile accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo (PC, tablet, smartphone) ad un’area riservata dove poter visualizzare e scaricare la documentazione relativa ai prodotti. In questo modo oltre 21mila distributori usufruiscono gratuitamente del servizio grazie alle aziende produttrici di mezzi tecnici, trovando le SDS e i documenti obbligatori relativi ai prodotti sempre aggiornati e in un unico archivio, facilmente consultabile.

COPYR

www.copyr.eu

NOV

Risparmio sul tempo dei singoli interventi

ITÀ

SISTEMA DTS Nel cuore

L’alta tecnologia alla portata di tutti

della tua azienda

UNA TRAPPOLA INTELLIGENTE IN TEMPO REALE DTS è un sistema di monitoraggio dei roditori 24 ore su 24, 365 giorni all’anno

made in per info sviluppo@derattizzazione.it tel. 02 96778200

oppura visita www.derattizzazione.it


CONTROVENTO

Due domande sui pesticidi

N

ell’odierna babele mediatica i termini anticrittogamici, antiparassitari, fitosanitari e pesticidi non di rado sono usati disinvoltamente come sinonimi, e indicati come padri e madri di tutte le battaglie a favore della naturalità alimentare. Anche se il nostro lettore, conosce molto bene i diversi significati, vediamo di riassumerli. Con il termine generico di “pesticidi” sono indicati i prodotti impiegati contro animali dannosi, piante parassite e microrganismi quali funghi, muffe, virus, ecc. Sono pesticidi sia i prodotti fitosanitari (di competenza di Efsa) ma anche i prodotti biocidi (Echa) ed entrambe le categorie sono normate con appositi Regolamenti; il Reg. 1185/2009 poi si occupa delle statistiche sui pesticidi. Nei prodotti fitosanitari (Reg. CE 1107/2009) sono inclusi i prodotti destinati a difendere le piante da parassiti animali e vegetali, ulteriormente distinti in base al loro bersaglio d’azione: insetticidi, acaricidi, erbicidi, nematocidi, fungicidi, fitoregolatori e repellenti I prodotti biocidi sono di competenza del Regolamento (UE) 528/2012 e sono elencati nella lista dell’Unione delle sostanze attive approvate (precedentemente Annex I della Direttiva 98/8/CE), suddivisi in 4 gruppi - disinfettanti, preservanti, controllo degli animali nocivi, altri biocidi - e in 22 tipologie. Definito, seppur con approssimazione, il vasto perimetro della materia, cerchiamo di arrivare all’area centrale. La prima domanda che pongo a me e ai lettori è la seguente: se non disponessimo di questi prodotti, ovvero se non fossero autorizzati, a che livello sarebbe la fame nel mondo? Nella attesa di una risposta certa, credo proprio che vadano condannati con decisione tutti gli abusi, gli usi impropri. Dopo di che apro con prudenza il grande libro dei residui. Alcuni prodotti residuano in superfice e sono asportati con il semplice lavaggio, altri invece penetrano nei tessuti, per cui necessitano di un tempo per biodegradarsi e assicurare l’assenza di bioaccumulo. Proprio qui, pongo la seconda: stiamo facendo tutto il possibile in questa direzione?

Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli?

VINCENZO BOZZETTI

60

Igiene Alimenti  Settembre 2019


Nutrascience & Technology

Nourishing your Business E XH I BI T I O N & CO N FE R E N C E

www.in-vitality.it

Organised with

20-21 November

2019 MiCo, Milano

Media Partners

Alimenti

Funzionali SALUTE

|

BENESSERE

|

BELLEZZA


Ecco la soluzione

che ti mancava

Rodenticida di contatto in schiuma - Per uso professionale A base di cumatetralil Racumin SchiumAttiva non è un’esca: si applica nei punti di passaggio lungo i percorsi abituali dei roditori, si attacca al loro mantello e viene assunto tramite il grooming. Racumin SchiumAttiva ottimizza e completa il piano di derattizzazione. Bayer CropScience srl - Environmental Science - viale Certosa 130, 20156 Milano .bayer.it Tel. 02 3972.1 - Internet

es

Classificazione: Aerosol infiammabili: Categoria 1; Tossicità riproduttiva: Categoria 1B; Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta: Categoria 2; Irritazione oculare: Categoria 2; Tossicità cronica per l'ambiente acquatico: Categoria 2. Pericoli: Aerosol altamente infiammabile. Recipiente sotto pressione: può esplodere se riscaldato. Può nuocere al feto. Può provocare danni agli organi (sangue) in caso di esposizione prolungata e ripetuta. Provoca grave irritazione oculare. Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. È un Biocida. Usare i Biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.