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La nuova generazione di

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OLTRE ALLA FACILITÀ DI MONTAGGIO, L’ELEVATA FLESSIBILITÀ, LA GRANDE VERSATILITÀ, IL RISPARMIO DI TEMPO E RISORSE, I MODERNI SISTEMI DI FISSAGGIO E SERRAGGIO RICHIEDONO ANCHE RIGIDITÀ, STABILITÀ E PRECISIONE DI RIPETIZIONE

Di Patrizia Ricci

LA NUOVA GENERAZIONE DI SISTEMI DI SERRAGGIO E FISSAGGIO IN epoca 4.0

Per competere in un mercato globale sempre più esigente, che richiede pezzi sempre più complessi e precisi, lavorati nel modo migliore e nel minor tempo possibile, è necessaria una elevata capacità di innovazione e di ottimizzazione dei processi produttivi. I più moderni centri di lavoro, le nuove macchine multi-tasking e i centri di lavoro specifici per micro-fresatura ad elevata precisione, richiedono costantemente tecnologie innovative e sempre più performanti. Anche il mondo dei sistemi di serraggio e fissaggio deve soddisfare queste richieste, per ottenere serraggi efficienti e precisi che riducanonotevolmente i tempi di allestimento e sostituzione. La gestione rapida e semplice dei pezzi, dunque, è un fattore decisivo per ridurre al minimo i tempi non produttivi. Inoltre, il mercato continua a tendere verso l’automazione dei carichi macchina ed anche questa tendenza si ripercuote sulla tecnologia di serraggio: i dispositivi di serraggio vengono infatti progettati per rispondere maggiormente ai requisiti dei processi automatizzati. Oltre all’affidabilità dei processi, anche fattori come l’accessibilità, la flessibilità e l’efficienza energetica della durata dei cicli diventano sempre più importanti. Con la crescita di settori come l’elettronica e la tecnologia medica, inoltre, la domanda di piccoli componenti è continua e la loro lavorazione comporta il superamento di diversi ostacoli e sfide, con particolare attenzione alla presa del pezzo da lavorare. In molti casi, per potersi adattare il più rapidamente possibile alle crescenti richieste di flessibilità nella lavorazione dei pezzi, i moderni sistemi di lavorazione richiedono anche una costruzione modulare, per i quali, ancora una volta, tempi di sostituzione e approntamento devono essere ridotti al minimo. Così facendo infatti è possibile incrementare la produttività e ottenere un importante risparmio sui costi di eventuali altri acquisti, grazie all’ottimizzazione dell’uso della macchina. Oltre alla facilità di montaggio, l’elevata flessibilità, la grande versatilità, il risparmio di tempo e risorse, i moderni sistemi di fissaggio e serraggio richiedono anche la precisione di ripetizione. La fase di montaggio del pezzo sulla macchina è molto importante per poter ottenere una corretta lavorazione; gli obiettivi da raggiungere sono la conoscenza della posizione e dell’orientamento del sistema di riferimento del pezzo rispetto a quello della macchina; il mantenimento della posizione durante la lavorazione e la compensazione delle sollecitazioni che nascono durante la lavorazione. I principali sistemi di bloccaggio per centri di lavoropossono essere inizialmente suddivisi in due grandi sotto insiemi: convenzionali e flessibili. Per effettuare la scelta del sistema più idoneo per una specifica applicazione è necessario analizzare tutte le condizioni di utilizzo e definire le caratteristiche necessarie del sistema di bloccaggio del pezzo da realizzare, il quale deve riferire il pezzo nello spazio di lavoro della macchina e bloccarlo in posizione stabile e senza deformazioni. La scelta dell’attrezzatura idonea deve essere tale da soddisfare le esigenze esplicitate dall’analisi delle superfici del pezzo, delle lavorazioni da effettuare in ogni fase e sotto-fase del processo, della precisione dimensionale e della tolleranza di lavorazione richiesta.

La funzione del mandrino

Il mandrino ha il compito di garantire il serraggio e la centratura dell’utensile montato, in modo da rendere la lavorazione precisa, anche a velocità elevate. Questo presuppone una progettazione che assicuri la generazione di una forza di serraggio tale da rispondere alle esigenze delle varie tipologie di lavorazione, anche in condizioni estreme di forti

sollecitazioni, su qualsiasi moderna macchina utensile CNC, anche di grandi dimensioni. Nelle lavorazioni assiali simmetriche, quando la lunghezza del pezzo, rispetto al suo diametro, non è eccessivamente elevata, vengono utilizzati mandrini autocentranti, composti da un corpo cilindrico portante, normalmente cavo, a tre o quattrogriffe a gradini, regolabili. Le griffe possono essere per interni o per esterni e sono numerate, cosicché ciascuna griffe corrisponde a una determinata guida. Se il pezzo presenta una lunghezza elevata, potrebbe incorrere in deformazioni durante la lavorazione, quindi l’estremità libera viene fissata con una contropunta, che va a impegnarsi sul pezzo, precedentemente forato con un foro conico. Per il bloccaggio di pezzi snelli, nell’operazione di tornitura, per esempio, si possono utilizzare degli elementi detti lunette, che vengono impiegate per contrastare le forze di inflessione sull’albero.

Dispositivi specifici per tipologia di lavorazione

La selezione del dispositivo di serraggio più idoneo varia in funzione della lavorazione. Per la tornitura, ad esempio, valgono dei criteri particolari, in quanto durante la rotazione dei componenti di tornitura, soprattutto nel caso di regimi elevati, si generano forze centrifughe che richiedono un bloccaggio sicuro dei pezzi. In questo caso possono essere impiegati dei mandrini per il serraggio esterno o mandrini a espansione per il serraggio interno, con le griffe che spingono dall’interno, che in ogni caso, grazie al loro design e funzionamento, garantiscono un serraggio affidabile e precisioni di concentricità massime per realizzare accoppiamenti precisi e ripetibili. Nei settori di lavorazioni di finitura, tornitura, rettifica, dentatura e controllo, i mandrini a espansione acquisiscono grande importanza. Nel caso della lavorazione di fresatura su più assi vengono richiesti requisiti qualitativi altissimi per i sistemi di serraggio, a causa non solo delle forze elevate che si sviluppano ma anche per la prevenzione delle vibrazioni. Inoltre, è necessaria un’elevata accessibilità del pezzo, quindi la soluzione di serraggio deve essere la più compatta possibile. La moderna produzione nell’ambito della rettifica richiede invece sistemi di bloccaggio flessibili e con particolare precisione di ripetibilità. Scanalature definite nel corpo dei mandrini assicurano una deformazione omogenea degli stessi, garantendo così una forza di serraggio uniforme e forte. Il vantaggio principale di queste soluzioni è che la manipolazione diventa molto più semplice, in quanto i trucioli non restano bloccati all’interno del mandrino. Grazie alla geometria e alla sigillatura delle cave interne, quest’ultimeinfatti non sono mai a rischio di infiltrazione di trucioli. Per le precisioni richieste è importante che lo sporco che si produce, come ad esempio il pulviscolo, non possa penetrare nel dispositivo. Inoltre questo li rende più facili da pulire, per esempio quando si cambiano i diametri. Data la minore probabilità di tralasciare residui di lavorazione, l’affidabilità del processo di serraggio viene garantita con un maggior grado di sicurezza.

La scelta del giusto portautensile

I mandrini idraulici soddisfano le più alte richieste di lavorazione. Per loro natura, hanno un eccellente grado di precisione di oscillazione radiale ed assiale e sono in grado di trasmettere coppie di bloccaggio elevate. Hanno un ruolo di primo piano e sono considerati portautensili ideali per i processi di lavorazione che richiedono un’elevata precisione, come foratura, alesatura, fresatura di precisione, grazie alla stabilità della concentricità, alla precisione e all’affidabilità dimostrata. Con la diffusione dei centri di lavoro a 5 assi, delle macchine multitasking e ad alta velocità, il ruolo dei mandrini si è evoluto, tanto che sono utilizzati per eseguire le più diverse operazioni e per questo gli attacchi idraulici sono oggi sviluppati ponendo particolare attenzione ai requisiti di precisione, miniaturizzazione, maggiore velocità e multi-funzionalità, così come all’accessibilità del pezzo. Nei più moderni centri di lavoro, anche la scelta del giusto portautensile determina la buona riuscita della lavorazione. L’ampia gamma delle tecnologie di serraggio e la sempre maggiore importanza che stanno acquisendo le tecnologie di precisione, proprio a seguito della migliorata qualità e delle prestazioni più performanti delle macchine utensili, fanno sì che solo un approccio sistematico possa aiutare ad individuare il portautensile ottimale per ogni singola lavorazione. Confrontando i singoli portautensili, le loro caratteristiche tecniche e le loro interfacce per il mandrino della macchina, è chiaro che non esiste un portautensili ottimale per tutte le applicazioni. La selezione di una determinata tipologia è sempre una decisione unica che dipende da una varietà di parametri. Il portautensile non deve essere considerato come componente isolato, bensì sempre nell’interazione dell’intero sistema, che comprende: pezzo, utensile, portautensili, interfaccia del mandrino e macchina. Data l’interazione privilegiata, data la vicinanza con il pezzo, il portautensili svolge un ruolo cruciale, poiché può compensare parzialmente i punti deboli all’interno dell’intero sistema.

Sistemi di bloccaggio sicuri

Come abbiamo già sottolineato, le moderne macchine utensili di fresatura e tornitura richiedono sistemi di serraggio che possano essere utilizzati universalmente e che siano in grado di raggiungere i massimi livelli di precisione. Si tratta di ambienti che richiedono

@Hoffmann

componenti dagli elevati standard qualitativi in termini di resistenza alle aggressioni chimiche, alle sollecitazioni meccaniche e alle vibrazioni. Precisione nelle tolleranze e cura nelle finiture superficiali rappresentano due requisiti altrettanto ricercati che garantiscono maggiore precisione nelle lavorazioni. Dal metodo meccanico a quello magnetico, passando per i sistemi a vuoto, le aziende del settore offrono una gamma completa per ogni tipo di esigenza produttiva per la presa del pezzo in tutte le sue modalità. Il sistema di staffaggio del pezzo avviene tramite varie soluzioni tecniche in base al pezzo e alla tipologia della macchina. La soluzione più utilizzata è quella tramite morse di serraggio che possono essere di varie tipologie: meccaniche, pneumatiche, idrauliche, autocentranti, con ganascia fissa e mobile. Le morse sono molto utilizzate nei centri di lavoro, quando si devono lavorare pezzi variabili, a causa del rapido posizionamento e il loro facile trasferimento da una macchina all’altra: alcune tipologie consentono l’immediato passaggio dal serraggio di un pezzo singolo a quello doppio, in quanto possono serrare contemporaneamente 2 pezzi anche di differenti dimensioni tra loro, grazie a particolari soluzioni di cui sono dotate, come ad esempio, sistemi flottanti della forcella e della vite. Analogamente, possono passare alla modalità bloccaggio autocentrante. Queste caratteristiche, unite all’elevata compattezza, ne fanno il prodotto ideale per l’utilizzo su qualsiasi tipo di macchina, da 3 a 5 assi. Quando è richiesta una precisione di serraggio elevata, prevalentemente su fresatrici e rettificatrici, si possono impiegare morse ad alta precisione. Quelle più moderne sono caratterizzate da elevate forze di bloccaggio ed estrema rigidità del sistema che consentono di ottimizzare la presa di particolari e la loro lavorazione. Con i sistemi di bloccaggio più innovativi, sia i componenti cubici che quelli rotondi vengono bloccati in modo concentrico ottimale. Questo consente di produrre i componenti in modo economico e di ottenere risultati eccellenti in particolare durante il bloccaggio di componenti sensibili alla deformazione. Quando si tratta di lavorare piccoli pezzi, i collegamenti fissi sono particolarmente importanti per le morse, soprattutto a causa delle tolleranze estremamente strette che sono generalmente richieste. Le morse modulari e i minibloccaggi sono soluzioni ideali per il bloccaggio in spazi ridotti; consentono forze notevoli per tutte le necessità in cui la dimensione del bloccaggio sia fondamentale senza rinunciare alla forza. I bloccaggi idraulici sono particolarmente efficaci nel settore degli stampi in quanto riducono i tempi di cambio stampi eliminando laboriose operazioni manuali e incrementano la sicurezza delle presse garantendo forze di bloccaggio elevate e costanti.

Soluzioni basate sui sistemi di serraggio con punto zero

I sistemi di serraggio a punto zero nascono per ridurre i tempi di riattrezzaggio della macchina, che possono richiedere tempi molto elevati. Sono di importanza fondamentale per realizzare processi stabili. Nel settore degli stampi, il serraggio diretto dei pezzi da lavorare ha registrato un notevole sviluppo, diventando un vero e proprio punto chiave della produzione moderna. Il principio fondamentale è semplice: i pezzi da lavorare, una volta collegati ai perni di serraggio del sistema cambio rapido, possono essere fissati direttamente ai moduli di serraggio a punto zero. Per questo, il serraggio diretto si rivela decisamente superiore alle altre soluzioni di questo tipo nella produzione di pezzi singoli e piccoli lotti ed è la base per i cambi rapidi. Questi sistemi sono disponibili nelle versioni pneumatica e idraulica e vengono utilizzati per soluzioni sia manuali che automatizzate. Per fissare il pezzo in lavorazione sulla base, è possibile utilizzare una morsa (meccanica, pneumatica o idraulica), una torre di serraggio, un dispositivo di serraggio modulare, un sistema di serraggio modulare, una piastra di serraggio magnetica o un dispositivo speciale in base alle esigenze del cliente. Ciò significa che per ogni pezzo, indipendentemente dalla sua forma o dimensione, sono disponibili soluzioni globali ottimali ed economiche. Il sistema di serraggio a punto zero blocca il pezzo in modo preciso, garantendo così la massima forza di contrasto. Nello stesso tempo, l’usura e la manutenzione sono estremamente basse, perché vi sono solo tre parti mobili. Inoltre, in questo tipo di sistemi sono integrate le funzioni di movimentazione e spinta. Il design modulare garantisce la massima flessibilità e un enorme risparmio di tempo e costi in produzione.

I sistemi di fissaggio

La moderna tecnologia richiede soluzioni sempre più innovative anche nel settore dei sistemi di fissaggio, per i quali vengono proposte soluzioni specifiche ed elementi di collegamento in grado di soddisfare in particolare tutte le esigenze nelle applicazioni in cui vengano richieste una elevata resistenza alla trazione e allo strappo. Molti di questi elementi di collegamento offrono soluzioni universali e intelligenti, che trovano il loro utilizzo nei settori automobilistico, navale, produzione di mobili, costruzione di macchine e molti altri campi. Che si tratti di auto-aggancianti, inserti filettati, rivetti, bulloni a strappo o altri elementi di fissaggio rapidi che si utilizzano per assemblaggi, questi sistemi richiedono una forte tenuta alla resistenza meccanica in parti soggette ad alte vibrazioni e sono in grado di fornire la corretta soluzione per ogni settore o applicazione industriale.

SOLUZIONI DALLE AZIENDE

ATTREZZATURE AGINT SRL

“CLAMPING EXPERIENCE”, SPECIALIZZATA NELLA PRESA E NEL BLOCCAGGIO DEL PEZZO, IN TUTTE LE SUE FORME

Nei primi mesi del 2021, Attrezzature Agint S.r.l. ha stretto un accordo con la società HWR SpanntechnikGmbH di Oyten – Germania, per la distribuzione in esclusiva della gamma prodotti destinata alla presa pezzo per tornitura e fresatura. La gamma si compone di mandrini di fresatura unicamente a 4 griffe, con compensazione della posizione e della forza centrifuga di serie. I mandrini della serie INOFlex®, con diametri fino a 2.000 mm, sia ad azionamento manuale che automatico, permettono la presa di pezzi tondi, quadrati, rettangolari, con geometrie complesse, nonché di particolari a spessore sottile ed ultrasottile, limitando al massimo le deformazioni dovute alla presa con mandrini a tecnologia tradizionale. Questo grazie anche all’impiego di griffe pendolari INOZet® che raddoppiano i punti di presa, e delle griffe ibride INOTop® che riducono le deformazioni in pezzi sottili o materiale ad alta deformazione. I sistemi INOZet® e INOTop® sono disponibili anche per le più diffuse marche di mandrino presenti in commercio, aumentando quindi l’efficienza di attrezzature già presenti in aziende produttive, oltre alla linea UNIJaws® che è dedicata alle griffe di ricambio standard. Oltre alla linea per tornitura, HWR SpanntechnikGmbH ha sviluppato una linea di elementi di bloccaggio per fresatura particolarmente adatta a macchine a 5 assi. Il sistema si compone di un sistema a punto zero denominato SOLIDBolt® che permette piazzamenti rapidi e molto precisi riducendo al minimo i tempi di attrezzamento. Il sistema di presa vero e proprio è costituito dalle piastre base SOLIDPoint® che sfruttano il principio del posizionamento tramite 4 perni a passo 96 e 52 mm, come i più diffusi sistemi presenti sul mercato, ma con la particolarità esclusiva e brevettata di abbinare entrambi i passi nella medesima piastra base. Questo permette all’utilizzatore di scegliere la misura ottimale per il lavoro da eseguire, ridurre il numero di componenti in dotazione, con un risparmio di tempo ed economico davvero importante rispetto agli attuali sistemi fin ad ora presenti in commercio. Le morse SOLIDGrip® consentono di ottimizzare la presa di particolari e la loro lavorazione, grazie ad elevate forze di bloccaggio, una estrema rigidità del sistema, ai massimi livelli rispetto ad altri sistemi analoghi. L’accurata ed attenta progettazione di tutti questi sistemi è inoltre compatibile con gli attuali sistemi in commercio, che utilizzano lo stesso passo e diametro dei perni di bloccaggio, in modo da integrare, senza spreco, quanto già presente presso il cliente. Attrezzature Agint S.r.l., nota nel panorama nazionale per l’alta qualità ed efficienza dei prodotti distribuiti in esclusiva e sempre attenta alle esigenze della clientela, rafforza ulteriormente la propria presenza grazie a questa partnership, dimostrando la dinamicità che da diversi anni ormai la contraddistingue e la fedeltà allo slogan “Clamping Experience” che persegue. Un ufficio tecnico altamente qualificato, una presenza sul territorio nazionale garantita da una rete di agenti e distributori accuratamente selezionati coordinati da product manager interni dedicati, un magazzino centrale sito a Cesano Boscone (MI), permettono una gestione rapida ed efficace degli ordini; mentre le partnership con i fornitori selezionati garantiscono la scelta migliore e più vantaggiosa per il cliente.

Estremamente piccola ma incredibilmente forte: la ZSG mini della serie WNT Performance di CERATIZIT è il partner ideale per il serraggio di piccoli pezzi.

CERATIZIT

PICCOLA MA POTENTE - IL DISPOSITIVO ZSG MINI DI CERATIZIT BLOCCA IL PEZZO IN MODO AFFIDABILE!

Chi la prova non l’abbandona più. L’aiuto del dispositivo di bloccaggio simmetrico rende nettamente più semplice il lavoro nell’asportazione truciolo. CERATIZIT ha ampliato il suo portafoglio con il dispositivo di bloccaggio simmetrico ZSG mini appositamente sviluppato per piccoli pezzi.

Con la crescita di settori come l’elettronica e la tecnologia medica, la domanda di piccoli componenti è continua: in questo modo sopraggiungono diversi ostacoli e sfide, con particolare attenzione alla presa del pezzo da lavorare. Il nuovo dispositivo di bloccaggio simmetrico ZSG mini, che fa parte della serie WNT Performance di CERATIZIT, mira a migliorare la sicurezza del processo e le fasi critiche della qualità nella lavorazione di questi pezzi.Quando si tratta di lavorare piccoli pezzi, i collegamenti fissi sono particolarmente importanti per le morse, soprattutto a causa delle tolleranze estremamente strette che sono generalmente richieste. “Ci sono vari modi per ottenere questo risultato. I pezzi possono essere prestampati investendo in una macchina speciale prima del serraggio, creando un collegamento meccanico sicuro utilizzando il profilo negativo in rilievo nella ganascia. Con il nostro nuovo ZSG mini questo viene eliminato. Grazie alla sua forza di serraggio molto elevata di 16 kN, il nostro approccio è semplice: monta, blocca, via!”, dice ChristophRetter, Product Manager ClampingFixtures presso CERATIZIT. La gestione rapida e semplice dei pezzi è un fattore decisivo per ridurre al minimo i tempi non produttivi, in questo la ZSG mini offre vantaggi significativi, poiché è facilmente accessibile da tutti i lati e dunque perfettamente adatta alla lavorazione di pezzi grezzi e finiti, al bloccaggio multiplo e alle lavorazioni automatiche. Tuttavia, il grande risparmio di tempo è la capacità di cambiare le ganasce in pochi secondi senza alcun attrezzo. Questo si ottiene grazie all’azione di trascinamento integrata, che viene generata tramite due perni di pressione a molla, assicurando una precisione e una qualità di lavorazione totale. Il dispositivo di bloccaggio simmetrico è disponibile con lunghezza 80 mm o 100 mm con ganasce a cambio rapido di larghezza 45 mm e 70 mm. Sono tutte cementate a HRC 54–56, sia con gradino liscio che con gradino grip. “Il vero punto di forza è il fatto che tutte le ganasce possono essere utilizzate su qualsiasi ZSG mini. Questo rende il sistema estremamente flessibile”, aggiunge ChristophRetter. “Il corpo base in acciaio anticorrosione temprato a 45 HRC promette anche una lunga e affidabile durata del sistema di serraggio”.

DORMER PRAMET UNA QUALITÀ DI TORNITURA E FRESATURA DI NUOVA GENERAZIONE

Con oltre 100 anni di esperienza e di competenze specialistiche nel campo degli utensili da taglio e dei servizi correlati, DORMER PRAMET non conosce rivali nella produzione di utensili rotanti e a fissaggio meccanico.L’azienda ha sviluppato tecniche e metodi ampiamente collaudati, che assicurano sempre risultati ottimali.Essere “SimplyReliable” è la filosofia con cui l’azienda, forte di una presenza di ampia portata a livello di produzione, commercializzazione e distribuzione in tutto il mondo, interagisce con i propri clienti per offrire esattamente ciò di cui hanno bisogno, ovunque e in qualsiasi momento, con un’attenzione costante al miglioramento delle proprie soluzioni. Come nel caso di T8430, con cui Dormer Pramet ha migliorato la qualità PVD T8330, suo cavallo di battaglia, con rivestimenti di nuova generazione che assicurano maggiore durata e prestazioni superiori. T8430 diventerà la qualità più versatile del costruttore globale per la tornitura generale e la sgrossatura pesante, anche in condizioni sfavorevoli. Sviluppata per acciaio stampato e da fusione, questa qualità di Pramet da buoni risultati anche con acciaio inox, ghisa e superleghe. Con un rivestimento multi-strato PVD ottimizzato per una maggiore produttività, la qualità T8430 può aumentare la durata anche del 69% rispetto al T8330, specialmente nella lavorazione di semilavorati di acciaio grezzo o materiali difficili da lavorare, come Inconel e Stellite. Un ultimo strato di rivestimento unico in Nitruro di Titanio-Boro (TiBN) previene la formazione del tagliente di riporto migliorando la resa, mentre uno strato di maggiore spessore in TiN riduce la pressione sul tagliente evitando la formazione del cratere e aumentando la resistenza all’usura. In aggiunta, la durezza dello strato AlTiN della T8430 assicura la resistenza all’usura sul fianco, mentre lo strato dorato di TiN ci aiuta a rilevare l’entità dell’usura.

Effettivi spallamenti a 90° con il nuovo TNGX

L’offerta dei prodotti e soluzioni Dormer Pramet si amplia anche nel settore per la fresatura di spallamenti a 90° effettivi

su diversi materiali. Tra le novità figurano una gamma di inserti TNGX16 con costo per tagliente ottimizzato, e un nuovo assortimento di frese STN16. Gli inserti bilaterali, con 6 taglienti, assicurano una maggiore profondità di taglio (fino a 10 mm) e velocità di avanzamento maggiori dell’esistente gamma TNGX10. Caratterizzate da una bassa resistenza di taglio, queste frese migliorano la ricopertura tra le diverse passate, generando così un’eccellente superficie lavorata. Questa riduzione di forze favorisce anche un taglio dolce per una superiore affidabilità di processo. Una geometria positiva e l’adduzione interna del refrigerante favoriscono l’evacuazione del truciolo in una vasta gamma di materiali, compreso acciaio, acciaio inossidabile, ghisa e materiali non ferrosi. La gamma TNGX16 è disponibile in raggi da 0.4mm a 1.6mm insieme a un’ampia selezione di qualità. È supportata da tre geometrie: F, M ed FA. F è la prima scelta per acciai a medio-basso contenuto La qualità T8430 è la qualità più versatile di Dormer Pramet per la tornitura di carbonio. Una geometria generale e la sgrossatura pesante. altamente positiva con un ridotto piano periferico (T-land) lo rende adatto alla lavorazione media e leggera. La geometria M è adatta alla lavorazione di acciaio al carbonio, acciaio inossidabile e ghisa. La sua geometria positiva con T-land medio, lo rende ideale per lavorazioni soprattutto medie. FA è una geometria altamente positiva con un tagliente affilato, adatta per materiali non-ferrosi. La superficie lappata dell’inserto riduce l’incollamento sul materiale lavorato. Le frese STN16, in rapporto alla gamma esistente, hanno un maggiore numero di denti per un’elevata produttività. Il passo differenziato garantisce una lavorazione senza vibrazioni con diametri superiori a 50mm. Costruite con acciaio per utensili rivestito per una migliore resistenza contro la corrosione, queste frese presentano una grande e robusta vite di bloccaggio per una facile gestione e per la stabilità di bloccaggio inserto. Le sedi inserto sono altamente precise per una garanzia di rendimento, ripetibilità e sicurezza. Per maggiori informazioni riguardanti gli ultimi prodotti lanciati da Dormer Pramet potete visitare il sito www.dormerpramet.com oppure contattare l’ufficio vendite.

GERARDI

BLOCCAGGI SICURI CON LE MORSE DELLA NUOVA LINEA MAXIGRIP A SERRAGGIO SINGOLO, DOPPIO E AUTOCENTRANTE

Fondata nel 1971 da Ivano Gerardi, Gerardi Srl è stata la prima costruttrice in assoluto di morse modulari di precisione per macchine utensili in Italia e oggi è azienda leader nel campo europeo, la cui qualità e ampiezza della gamma delle proprie soluzioni, sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. La veloce capacità di evoluzione dei prodotti e l’adeguamento continuo a mercati molto competitivi è stata, da sempre, la prerogativa principe della Gerardi. Un approccio che caratterizza anche la nuova linea di morse MaxiGrip, nate per rispondere alle necessità dei clienti di unire in un unico prodotto la massima stabilità di serraggio e la miglior versatilità di utilizzo. Le morse della nuova linea sono infatti un punto di incontro tra la compattezza e maneggevolezza delle CompactGripe la modularità flessibile delle morse FMS. Le MaxiGrip consentono infatti l’immediato e intuitivo passaggio dal serraggio di un pezzo singolo a quello doppio, in quanto possono serrare contemporaneamente 2 pezzi anche di differenti dimensioni tra loro, grazie ad un sistema flottante della forcella e della vite. Analogamente, possono passare alla modalità bloccaggio autocentrante. Queste caratteristiche, unite all’elevata compattezza, ne fanno il prodotto ideale per l’utilizzo su qualsiasi tipo di macchina, da 3 a 5 assi. Per garantire le massime performance nel tempo e massimizzare la vita utile, la morsa è stata realizzata con corpo base, slitte e vite in acciaio cementato, temprato e rettificato; all’interno sono stati previsti cuscinetti e guarnizione che ne migliorano la scorrevolezza e mantengono la corretta lubrificazione dei cinematismi. La massima compatibilità con il sistema ZeroPoint di Gerardi è con i sistemi di cambio pallet già esistenti sul mercato, risponde alle esigenze di integrabilità del cliente finale. Gli inserti GRIP intercambiabili con diverse tipologie di dentini adatti al serraggio di differenti materiali sono inclusi con l’acquisto della morsa.

Precisione, rigidità e stabilità anche in lavorazioni gravose

DUODUX è invece la novità Gerardi nel campo dei mandrini. Si tratta di un mandrino autocentrante manuale a doppia guida 100% Made in Italy, composto da griffe integrali a guida doppia in grado di sopportare maggiori carichi di lavoro e garantire una maggior stabilità. Una soluzione in grado di garantire precisione, rigidità e stabilità anche in lavorazioni gravose. Oltre ai diametri della gamma standard, DUODUX è disponibile in una versione speciale con diametro 270 mm e passaggio barra maggiorato a 105 mm. Gli autocentranti di diametro 365 e 430mm, indicati per lavorazioni pesanti, conservano al contempo le stesse doti tecniche di precisione dei mandrini di minor diametro. Ogni autocentrante DUO-DUX Gerardi viene equilibrato secondo la norma ISO3089/74, testato singolarmente e fornito di apposito certificato di collaudo e garanzia.

Le nuove morse MaxiGrip, per un serraggio singolo, doppio o autocentrante.

HAINBUCH

SETUP ATTREZZATURE DI SERRAGGIO, COME ABBATTERE I COSTI? CENTROTEX : SISTEMA MODULARE AD ALTA EFFICIENZA

Sin dalla sua nascita, HAINBUCH, ha sempre tenuto in considerazione nello sviluppo dei propri prodotti la semplicità di utilizzo, l’affidabilità, la precisione e la rapidità del riattrezzaggio creando sistemi modulari ad alta efficienza. È un dato di fatto assodato e incontestabile che il tempo di riattrezzaggio di una macchina utensile ha assunto negli ultimi anni una importanza rilevante per quello che riguarda l’efficienza ed i costi di gestione, infatti, una macchina che non produce truciolo diventa un costo che a sua volta si riversa inevitabilmente su quello del prodotto finito, se aggiungiamo poi che i lotti produttivi si riducono sempre di più come numero di pezzi, da qui nasce l’importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio tra una produzione e l’altra. A distanza di dieci anni dal lancio dell’oramai collaudato e consolidato sistema di cambio rapido delle attrezzature centroteX, HAINBUCH propone sul mercato la versione centroteX S, più compatta e adatta anche a macchine di taglia medio piccola.Come nel fratello maggiore, il sistema si avvale di un accoppiamento tra sfere di precisione nella parte maschio e una sede rettificata nella parte femmina, grazie a questa soluzione il riposizionamento delle attrezzature richiede solo pochi attimi da parte dell’operatore ed è garantito entro pochi micron, così come è garantita la rigidità di tutto l’insieme. Il sistema è composto da una flangia di base che viene montata sul naso mandrino della macchina utensile, su questa flangia, grazie a una interfaccia di accoppiamento comune è possibile montare di volta in volta l’attrezzatura di serraggio più idonea a secondo della necessità, è quindi possibile passare rapidamente da un bloccaggio pezzo con il mandrino porta pinza a un sistema di bloccaggio per fori interni mediante mandrini e bussole ad espansione o ancora, è possibile montare un autocentrante tradizionale o di qualsiasi natura, inoltre, montando la flangia di base su più macchine, è possibile condividere fra le stesse le attrezzature di bloccaggio presenti in azienda, il numero di giri massimo di rotazione è determinato dall’attrezzatura di bloccaggio montata e non dal sistema centroteX, il sistema di connessione e bloccaggio tra la flangia di base e l’interfaccia di accoppiamento scelta di volta in volta in base alle esigenze è garantito da una sole vite di azionamento. La rapidità del cambio tra una attrezzatura di bloccaggio e un’altra conferisce enorme versatilità alla macchina utensile, consentendole di produrre in maniera redditizia anche piccoli lotti. La riduzione dei tempi di attrezzaggio e il conseguente massiccio abbattimento dei costi di fermo macchina consentono il rientro dell’investimento in un breve lasso di tempo, e per finire, il sistema è totalmente automatizzabile consentendo la prosecuzione del ciclo produttivo anche senza la presenza di un operatore.

Cambio rapido fra bloccaggio esterno, bloccaggio interno e mandrino a griffe

HOFFMANN GROUP

GARANT ZEROCLAMP: IL SISTEMA DI SERRAGGIO CON PUNTO ZERO, ORA ANCORA PIÙ POTENTE

Nuova unità di serraggio autobloccante GARANT ZeroClamp

Il sistema di serraggio con punto zero GARANT ZeroClamp è rapido e preciso e oggi ancora più potente grazie alla nuova unità di serraggio autobloccante. In continua evoluzione, è stato scelto da migliaia di aziende: sono oltre 75.000 le unità di serraggio già usate da chi ha deciso di risparmiare tempo e denaro.

“Oggi il mercato richiede pezzi sempre più complessi e precisi. Non solo, richiede pezzi lavorati nel modo migliore e nel minor tempo possibile. Bisogna saper innovare per mantenere elevata la competitività”. Le parole di Giorgio Ambrosetti, titolare di Officina Meccanica Somaruga e cliente di Hoffmann Group da oltre dieci anni, raccontano un mercato sempre più esigente, a cui è necessario rispondere passando anche attraverso l’ottimizzazione dei processi produttivi. In questa direzione va il sistema di serraggio con punto zero GARANT ZeroClamp, il quale consente di ottenere serraggi efficienti e precisi e un notevole risparmio di tempo, riducendo fino al 90% i tempi di allestimento e sostituzione. Ne consegue anche un incremento della produttività fino al 70% e un importante risparmio sui costi di eventuali altri acquisti, grazie

Termosimmetria

Punto zero assoluto: compensazione della dilatazione termica sempre al centro. Compensazione degli errori di interasse: fino a ± 0,05 mm per serraggio: punto zero fisso al centro.

Massima precisione Cono di precisione: al momento dell’inserimento del codolo, il cono di centraggio si dilata elasticamente e permette la battuta sul piano delle unità. Principio HSK: funzione come utensili con coni HSK. Libertà di gioco radiale e battuta in piano assiale con precisione di ripetibilità < 2,5 µm.

Straordinariamente semplice Solo un tipo di codolo: nessun codolo flottate, libero e fisso. Potenza: 12,5 kN fino a 40 kN Raccordo pneumatico: necessari solo 5,5 bar per aprire le unità di serraggio.

all’ottimizzazione dell’uso della macchina. Facilità di montaggio, elevata flessibilità e grande versatilità sono solo alcuni dei punti di forza del sistema GARANT ZeroClamp. Oltre al risparmio di tempo e risorse, esso garantisce la precisione di ripetizione, fornendo punti di serraggio puliti e una produzione efficiente. Rispetto a un sistema di serraggio tradizionale, con GARANT ZeroClamp vengono ridotti i tempi di pulizia del banco macchina, inoltre non è più necessario preoccuparsi di allineare la morsa con le cave del banco, di bloccarla con le viti e di determinare il punto zero.

GARANT ZeroClamp: termosimmetria e precisione assolute

Con il sistema di serraggio GARANT ZeroClamp, la dilatazione termica viene compensata agendo sempre in relazione all’asse centrale della piastra, rendendo necessario un solo tipo di codolo di serraggio. Così è possibile disporre i punti di serraggio con grande libertà, manovrandoli facilmente in tutte le fasi di produzione.

Nuova unità di serraggio autobloccante

Un pistone ad azionamento con aria compressa permette il movimento orizzontale di apertura di un cursore che consente l’inserimento o lo sfilamento del codolo di serraggio. Al rilascio dell’aria, quattrodici molle elastiche spingono il pistone nella posizione iniziale e il cursore agisce in chiusura sul codolo, bloccando automaticamente il codolo e l’attrezzatura montata sul sistema di serraggio con punto zero GARANT ZeroClamp. Rispetto all’unità standard, la nuova unità di serraggio autobloccante offre il 30% in più della forza/compensazione assiale e l’avanzamento lineare dei corsoi di serraggio, la funzione di soffiaggio, turbo e l’indicazione di posizionamento dei cursori di aggancio.“Prima fissavamo morse e mandrini manualmente, ora riusciamo a essere più flessibili: se un cliente ci richiede un pezzo in particolare, riusciamo a fornirglielo in 24 o 48 ore. Il passaggio da un sistema all’altro è stato semplicissimo anche grazie all’aiuto dei consulenti di Hoffmann Group” – Giorgio Ambrosetti, titolare di Officina Meccanica Somaruga.

OML

IMG, MORSE IN VERSIONE AUTOCENTRANTE, TRASFORMABILE IN DOPPIO BLOCCAGGIO E FISSA

IMG è la sigla che identifica una speciale linea di morse che OML propone in versione autocentrante, trasformabile in doppio bloccaggio e fissa. La serie IMG (che comprende le configurazioni IMG 88-130, IMG 125-220, IMG 125-320, IMG 160-270 e IMG 160-420) garantisce una gamma di serraggio piuttosto ampia, oltre che massima flessibilità e la possibilità di effettuare un bloccaggio sia esterno che interno. Le morse IMG sono dotate di ganasce riversibili Sintergrip che assicurano minima profondità di bloccaggio e assenza di pre-lavorazione. Il bloccaggio di tipo meccanico garantisce una protezione completa, grazie anche all’impiego di un sistema telescopico brevettato. Le morse IMG sono dotate di un’interfaccia per sistemi di bloccaggio zero point APS/WPS e Lang 96 mm e sono provviste di fori di montaggio di serie. Nelle morse serie IMG la vite di manovra è completamente protetta con sistema telescopico brevettato. Ciò evita la necessità di rimuovere le ganasce in modo da trovare la posizione di bloccaggio ottimale. Normalmente le morse con vite protetta usano la slitta di manovra come strumento di protezione. Questo tipo di soluzione, però, obbliga a continui spostamenti delle ganasce nell’apposita sede, in quanto la corsa delle medesime si riduce a pochi mm. Al contrario le morse IMG, pur mantenendo la vite completamente protetta, consentono un movimento continuo di apertura e chiusura della morsa. Ideali in caso di automazione e di utilizzo di sistemi di pallettizzazione, le morse serie IMG sono piuttosto semplici da installare: il montaggio avviene direttamente sulla tavola della macchina tramite l’utilizzo di staffe (disponibili in opzione). è prevista un’apertura piuttosto ampia per l’uscita ottimizzata dei trucioli; massima precisione e ripetibilità vengono assicurate dalle guide trattate e rettificate. Con le morse IMG è possibile raggiungere una forza di serraggio massima di 50 KN. Ad accrescerne la forza, è l’abbinamento con il sistema brevettato SinterGrip espressamente concepito per bloccare un pezzo nel minore spazio possibile (ovvero 3,5 mm di presa). In questo modo, oltre a poter lavorare completamente il pezzo in un’unica fase (soprattutto in caso di macchine a cinque assi) è possibile risparmiare sulle materie prime, aspetto molto importante quando queste possono avere una grande incidenza sul prezzo (alluminio, titanio, ecc). Inoltre, con il sistema Sintergrip è possibile sfruttare al meglio le prestazioni della macchina utensile e degli utensili assicurando un bloccaggio sicuro e senza deformazioni del pezzo. Il bloccaggio del pezzo con i sistemi tradizionali richiedeva infatti una maggiore superficie di presa, che oltre che comportare uno spreco di materie prime aumentava la possibilità di deformazione del pezzo. Con Sintergrip invece la superficie di presa è ridotta al minimo, non è richiesta alcuna perforazione preventiva del pezzo oltre a garantire grande stabilità di bloccaggio e maggiore velocità di lavorazione. Altro aspetto che identifica le morse autocentranti IMG è la modularità: possono infatti essere facilmente trasformate in morse a bloccaggio fisso o in morse a doppio bloccaggio. Le morse a doppio bloccaggio dispongono di un meccanismo completamente compensante; ciò vuol dire che è possibile bloccare due pezzi di differenti dimensioni.

IMG doppio bloccaggio

RIVIT

BULLONI A STRAPPO: FORTE TENUTA ALLE VIBRAZIONI

I bulloni a strappo Rivitsono sistemi di fissaggio rapidi che si utilizzano per assemblaggi che richiedono una forte tenuta alla resistenza meccanica in parti soggette ad alte vibrazioni. La rapidità consiste nel superamento del tradizionale uso di altri elementi di fissaggio (come bulloni con dadi), a cui si unisce una facilità di montaggio che non richiede particolari specializzazioni. Il sistema è composto da un bullone e da un collare e il fissaggio si verifica con la plasmatura del collare sulle rigature di bloccaggio del bullone stesso. I bulloni a strappo sono adatti per impieghi di carattere generale: costruzioni ferroviarie, autoveicoli, ventilazioni, carpenteria in ferro, costruzioni navali e in particolare in certe applicazioni dove non sia necessario lo smontaggio. Le scanalature che si trovano intorno al diametro del bullone assicurano un’ottima resistenza alle vibrazioni, notevole tolleranza negli spessori da fissare, velocità di installazione, alti carichi di taglio e trazione. I principali vantaggi dell’uso dei bulloni a strappo sono, quindi, la riduzione del tempo di montaggio, le caratteristiche meccaniche costanti, la semplicità di posa e di controllo e la silenziosità dell’applicazione. I Rivlock sono bulloni a strappo standard e sono disponibili in acciaio zincato, alluminio e acciaio inox, con testa tonda o svasata e diametri 4,8 – 6,4 – 8,0 – 10,0mm. I bulloni a strappo Rivlockgrip, ideali quando occorre un maggior range di serraggio che copra diverse esigenze di lavoro. Sono disponibili in ferro e alluminio, a testa tonda o svasata e nei diametri 4,8 e 6,4mm. I Rivtainer sono bulloni indicati per fissaggi su superfici rigide/morbide perché hanno una sporgenza minima sia internamente che esternamente. Sono indicati in particolar modo per la costruzione di veicoli e container e per il montaggio e il fissaggio di compensato e materiali simili. Sono disponibili in acciaio zincato, a testa tonda, diametro 9,5. Accanto ai bulloni a strappo sono disponibili i relativi collari in base al materiale scelto. Per l’applicazione di bulloni a strappo Rivit propone RIV508, la rivettatrice oleopneumatica progettata per utilizzare bulloni a strappo Rivlock e Rivlockgrip d.5,0mm e d.6,4mm e rivetti strutturali d.6,4mm e d.7,8mm. RIV508 è dotata di sistema di aspirazione del rivetto e recupero del chiodo. RIV508 ha il vantaggio di essere reversibile. Su richiesta, in base al bullone o al rivetto da utilizzare, sono disponibili 6 differenti kit di nasi anteriori

Bulloni a strappo

standard. Per questo motivo viene venduta in cassetta senza il kit della testata anteriore: si sceglie il kit adatto in base al prodotto che si vuole utilizzare. La RIV511B è una rivettatrice oleopneumatica con booster progettata per l’installazione di bulloni a strappo Rivlock e Rivlockgrip fino al d.10mm e per la posa di rivetti strutturali tipo Magnariv e Monriv d.9,8mm. RIV511B è composta da un’impugnatura leggera in alluminio, collegata, attraverso un tubo, alla centralina dove sono alloggiati l’intensificatore e il serbatoio dell’olio. Non c’è aspirazione del chiodo. RIV511B viene venduta senza kit della testata anteriore, che deve essere scelto in base alle esigenze di lavorazione. Anche la forza di trazione della macchina può essere personalizzata a seconda delle necessità del cliente. Tutta la gamma dei prodotti Rivit è disponibile sul sito www.rivit.it

SCHUNK

TANDEM3: LA NUOVA GENERAZIONE DI MORSE AUTOMATICHE CON UN’AMPIA GAMMA DI VARIANTI

Sempre un passo avanti. SCHUNK è stata la prima azienda a lanciare sul mercato le morse automatiche, oggi, il sistema modulare TANDEM continua la storia di successo: la nuova serie TANDEM3 sostituisce il programma esistente e amplia il portfolio con numerose varianti. SCHUNK è, così, in grado di offrire più soluzioni e funzioni di serie per il serraggio pezzo nella sua gamma standard rispetto a qualsiasi altra azienda, aprendo nuovi campi applicativi nell’asservimento automatizzato delle macchine utensili.

A prima vista, è il design della morsa automatica TANDEM KSP3 a catturare subito l’attenzione; tuttavia, in realtà, sono le caratteristiche tecniche interne a fare davvero la differenza rispetto al suo predecessore. Con il nuovo portfolio di morse automatiche, SCHUNK sostituisce il sistema modulare TANDEM-plus esistente e lo integra con varianti dotate di caratteristiche tecniche avanzate. Una di queste consente il monitoraggio brevettato, della posizione della griffa base tramite pressione dinamica, un’altra permette di controllare la presenza pezzo tramite la griffa stessa. Nella serie precedente, il monitoraggio della posizione della ganascia o della presenza del pezzo erano possibili solo con l’implementazione di sensori aggiuntivi, ora non più, diventando di serie e quindi particolarmente ideali nell’asservimento automatizzato.

Massima forza di serraggio, numerose varianti

La nuova morsa pneumatica della seria TANDEM3, KSP3, introduce anche un’altra innovazione: grazie alle molle integrate nella morsa pneumatica, raggiunge una forza di serraggio maggiore rispetto a tutti i modelli precedenti. La forza di serraggio viene mantenuta dalle molle anche in caso di arresto del sistema pneumatico. Le morse automatiche possono essere utilizzate in applicazioni dove l’affidabilità di processo è un must, grazie alle forze di serraggio costanti ed elevate esprime tutte le sue potenzialità nel carico/scarico automatizzato della macchina. Con l’impiego delle apposite piastre standard a catalogo console, possono essere montate rapidamente e facilmente direttamente sulla tavola della macchina o sui moduli del sistema di serraggio a punto zero VERO-S, risparmiando così su costi e tempi di attrezzaggio. Sono ideali anche per la lavorazione su sei facce in due soli set up. La morsa a 2 griffe è disponibile in sette diverse taglie e varianti (con corsa standard, a corsa lunga o con ganascia fissa) ed è disponibile un totale di 200 versioni. SCHUNK ha inoltre sviluppato numerosi accessori per la nuova serie. Essi includono ganasce universali per la lavorazione a 3 e 5 assi, nonché piastre standardizzate per un facile attrezzaggio. Con il sistema modulare, SCHUNK può quindi soddisfare ogni esigenza del cliente. TANDEM3 pone le basi per il sistema modulare del futuro. Altre versioni come la morsa a 3 griffe o elettrica lo completeranno.

Smart, con una potenza doppia: il nuovo iTENDO2

Per fresatura, svasatura o microasportazione,oltre all’utensile da taglio, è la scelta del giusto portautensile che determina la buona riuscita della lavorazione. Questo perchè la gamma delle tecnologie di serraggio è oggi talmente vasta, che

TANDEM3, l’arte dell’ingegneria meccanica. SCHUNK è stata pioniere nell’introdurre sul mercato le morse automatiche TANDEM. La gamma oggi è alla terza generazione e integra funzioni avanzate di serie nella versione standard, come il monitoraggio della posizione della griffa o della presenza pezzo. Foto: SCHUNK

solo un approccio sistematico può aiutare ad individuare il portautensile ottimale per ogni singola lavorazione. Il portautensile intelligente iTENDO ha già dato prova dei suoi meriti in svariate applicazioni. Ora viene lanciato sul mercato il suo successore: iTENDO², più compatto, più potente e con molte più possibilità in termini di applicazioni. Grazie al suo design compatto, può sostituire perfettamente i portautensili standard e può quindi fare la differenza anche in produzioni di serie. In più, la velocità potenziata lo rende adatto ai settori Aerospace e della micro-asportazione. iTENDO² rileva eventuali anomalie nel processo di asportazione come ad esempio vibrazioni eccessive, segni da vibrazione o se un utensile sta per rompersi. Dotato di sensore, batteria e unità di trasmissione, il portautensile intelligente monitora le vibrazioni sull’utensile: se le condizioni del tagliente o dell’utensile cambiano, è in grado di reagire in tempo reale, prevenendo così danni al pezzo o all’utensile.Con una velocità incrementata, di massimo 30.000 giri/min, trova spazio in numerose applicazioni nel settore aerospaziale, nella lavorazione del vetro, nell’industria automotive e nella tecnologia medicale. Dà prova delle sue capacità anche in lavorazioni di serie complesse. Grazie all’ingombro ottimizzato, può sostituire perfettamente i portautensili standard, evitando così di dover riprogrammare la macchina. L’ingombro, infatti, resta lo stesso rispetto ai portautensili standard. Il nuovo iTENDO² è disponibile nella versione TENDO HSK-A 63 con un diametro di 20, lunghezza 90. Diametri di serraggio inferiori possono essere bloccati ricorrendo a bussole di riduzione.Per favorire il passaggio a questa tecnologia in modo semplice, Il portautensile intelligente iTENDO2 è disponibile in tre diversi pacchetti, ognuno dei quali è destinato a offrire una soluzione adeguata ad ogni uso e grado di complessità nella gestione dei dati.

Più compatto e più potente. Con il nuovo iTENDO², gli utilizzatori possono monitorare in tempo reale, in modo facile e ottimale i processi di lavorazione. Foto: SCHUNK

Nessuno è perfetto — ecco perché abbiamo creato CoroPlus®

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