Meccanica & automazione n.7

Page 1

ISSN: 1126-4284

MACCHINE UTENSILI

|

PROGE T TA ZIONE

|

AUTOMAZIONE

|

AT T UA L I TÀ

#7 ottobre novembre 2023 mensile www.meccanica-automazione.com

STORIA DI COPERTINA

GERARDI IL FUTURO NON SI PREVEDE, SI PREPARA

SPECIALE

BARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI



RBTX, il marketplace per la robotica low-cost

RBTX.com Configura e acquista una soluzione che corrisponde alle tue esigenze e al tuo budget M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

3


LA FORZA DI HERCULES, LA SICUREZZA DI DKC La Linea Hercules offre soluzioni per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica a bassa, media e alta potenza nei settori industriale, commerciale e terziario. I condotti a sbarre in alluminio o rame di alta qualità e dal design innovativo garantiscono elevata resistenza meccanica e alla corrosione per un’installazione facile e veloce. Le soluzioni sono tutte conformi alle normative CEI EN 61439-6, che certificano le qualità Made in Italy.

WWW.DKCEUROPE.COM


EDITORIALE di Chiara Tagliaferri

EDUCAZIONE ROBOTICA

D

Delle tecnologie ritenute fondamentali nella quarta rivoluzione industriale, la robotica è tra quelle che ha preso maggiormente le luci della ribalta (anche comunicativa) grazie alla riscoperta del suo lato umano. I grandissimi progressi fatti relativamente all’applicabilità nei settori salute e cura della persona e alla sua evoluzione collaborativa a supporto dell’azione umana sicuramente l’hanno resa una tecnologia più comprensibile nella sua concezione e utilizzazione finale. Ma veramente tutti sanno quanto sia utile, affascinante, multidisciplinare e richiesta questa tecnologia? Si sa quanto le competenze robotiche, sempre più richieste nel mondo lavorativo, siano acquisibili già nel ciclo educativo delle primarie? E così un ricordo d’ infanzia mi porta all’ inizio del ragionamento. Un robottino ricevuto in regalo a 7 anni. Un “giocatolo” insolito per due figlie femmine, accolto con non troppo entusiasmo ma rivelatosi il pozzo delle meraviglie. Una scatola verdina, delle istruzioni, tanti pezzi metallici, fili da collegare, rondelline, bulloni, rotelline e batterie, un pomeriggio in famiglia ed eccolo … un piccolo robot che al suono di un fischio avanzava verso di noi stupite. La robotica è una scienza in cui si integrano ingegneria, programmazione informatica, psicologia, automazione, meccanica ma, quel giorno, non avevo consapevolezza di questa cosa. Sapevo solo che mi piaceva quello che avevo aiutato a realizzare in squadra e che, in mia sorella, (oggi ingegnerie meccanico) era stata l’ennesima miccia ad aver acceso il sacro fuoco verso un percorso formativo nelle discipline STEAM. Molti anni più tardi scopro con piacere che sta prendendo piede anche nelle aule

italiane un approccio pedagogico chiamato Robotica Educativa. E’ un approccio educativo che si basa sul principio di apprendere, ad esempio, le materie alla base della programmazione, il prima possibile attraverso l’utilizzo dei robot, con un metodo pratico e divertente, già dalle elementari. Utilizzando il metodo della peer education (educazione tra pari) il docente diventa una guida che coordina e supervisiona aiuta e collabora e, i bambini o ragazzi, nell’ apprendere i concetti base via via sempre più specifici della robotica, sviluppano facoltà cognitive e sociali ed imparano a risolvere problemi complessi, sviluppando spirito critico e capacità di lavorare in team. Così agendo, la robotica non è una materia da aggiungere alle materie scientifiche ma uno strumento multidisciplinare, un nuovo metodo di apprendimento con cui rendere più coinvolgente e stimolante lo studio delle diverse discipline e competenze. Nel citare il seguente contenuto esplicativo “il robot e la sua costruzione diventano semplicemente un mezzo che permette di raggiungere traguardi”... mi volto indietro rivedo quella bambina e sua sorella, quel robottino costruito in una domenica d’inverno e penso… Robotica educativa provate e vedrete. chiara.tagliaferri@cnr.it

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

5


SOMMARIO OTTOB R E / NOVE M B R E #7 ISSN: 1126-4284

MACCHINE UTENSILI

|

PROGE T TA ZIONE

|

AUTOMAZIONE

|

AT T UA L I TÀ

#7 ottobre novembre 2023 mensile www.meccanica-automazione.com

STORIA DI COPERTINA

GERARDI IL FUTURO NON PREVEDE, SI PREPARA

SPECIALE

BARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI

8

IN COPERTINA Gerardi Via Giovanni XXIII, 101, 21015 Lonate Pozzolo VA www.gerardi.it

EDITORIALE 5 Educazione robotica CALEIDOSCOPIO 8 News e novità

12

36 40 M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

STORIA DI COPERTINA 36 il future non si prevede, si prepara

DOSSIER ROBOTICA 42 Robot, +7% di installazioni PANORAMA industriali nel 2023 12 AI 4 Italy 16 Formnext passa al livello successivo 44 L’edge learning nelle applicazioni i visione artificiale 20 Tutte le facce dell’innovazione 48 Un robot low cost per 22 Tork aiuta i propri clienti un’etichettatrice di pallet a massimizzare l’igiene riducendo 50 L’automazione nelle pmi per le emissioni 24 Evoluzione tecnologica e innovazione affrontare oggi le sfide di domani 54 Un mix di intelligenza, integrazione 30 Nuovo catalogo Mewa e sicurezza per un approccio sostenibilità al centro collaborativo 32 Are you ready? 56 Giunti con allungo R+W: semplici, 33 Italian Machine Vision?

24

6

34 Nuovo regolamento macchine


76

44 veloci e molto efficienti 58 Pinze Schunk, dal microassemblaggio alla movimentazione di carichi 62 TX2-200, la nuova generazione polivalente di robot a sei assi 64 Perfomance da brivido in piena sicurezza! SPECIALE BARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI 66 Movimento e sicurezza sono essenziali nell’industria manifatturiera 4.0

80 Ancora più competitivi grazie all’automazione INNOVARE CON LA FORMAZIONE 82 “Progetto scuola” per i metalmeccanici del futuro 84 Lavoro e skill Mismatch 88 Alta formazione per preparare gli studenti universitari a diventare professionisti dell’AI

82

PRISMA 92 Prodotti

IN FABBRICA 76 Veicoli a guida autonoma a Mirafiori

88 66

92 M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

7


CALEIDOSCOPIO NEWS E NOVITÀ SMART FACTORY

FANUC E VOLVO CARS FIRMANO UN ACCORDO GLOBALE FANUC e Volvo Cars hanno firmato un accordo globale che definisce un programma di fornitura di robot agli stabilimenti della casa automobilistica in tutto il mondo. Il contratto prevede che FANUC fornisca robot industriali a tutte le officine di produzione incluse in un moderno impianto di produzione di automobili, compresi i nuovi impianti di produzione di batterie in Europa, Asia e America. Nella prima fase della collaborazione, FANUC fornirà oltre 700 robot al nuovo sito produttivo previsto a Kosice, in Slovacchia, da cui - secondo le stime di Volvo Cars - i primi veicoli usciranno dalla linea di produzione nel 2026. Questo stabilimento sarà il primo sito di Volvo Cars a produrre esclusivamente veicoli elettrici. Simultaneamente, FANUC fornirà anche i siti di Ghent, in Belgio, e Daqing, in Cina. “Volvo Cars era alla ricerca di un partner a lungo termine per l’automazione di fabbrica e siamo orgogliosi abbiano scelto noi

per plasmare insieme il futuro dell’industria automobilistica”, afferma Ralf Völlinger, General Manager Robot Business Division, FANUC Europe. Per garantire l’integrazione ottimale dei robot nelle linee di produzione di Volvo, il team di ingegneri esperti di FANUC è stato impegnato nello sviluppo di soluzioni hardware e software specifiche per un’ampia gamma di applicazioni che coprono l’intera catena di produzione. Volvo Cars prevede di produrre solo veicoli elettrici a partire dal 2030 e di raggiungere la carbon neutrality entro il 2040. Il nuovo stabilimento in Slovacchia sarà un impianto di produzione a emissioni zero e FANUC contribuirà alla sostenibilità del sito. “Il fatto che i nostri robot consumino poca energia, siano estremamente durevoli e godano della manutenzione di FANUC per un periodo di tempo illimitato, ci rende un partner interessante per le aziende che vogliono operare in modo sostenibile”, conclude Völlinger.

EVENTI

RECORD PER EXPOFERROVIARIA Si è chiusa giovedì a Rho Fiera Milano l’11° edizione di EXPO Ferroviaria, l’esposizione internazionale biennale leader in Italia ed Europa per le tecnologie, prodotti e sistemi ferroviari. Per tre giorni la fiera è stata il cuore pulsante dell’innovazione ferroviaria registrando un risultato record con 11.157 visitatori. La presenza del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Matteo Salvini ha sottolineato l’importanza cruciale del settore ferroviario per il paese, con un forte accento alle tecnologie più innovative e alla sostenibilità ambientale. A conferma del continuo sviluppo del settore il forte aumento del numero di visitatori, che ha visto una crescita senza precedenti sorpassando la partecipazione pre-pandemica. Tra di loro manager, dirigenti e ingegneri proveniendo dai diversi ambiti dell’industria per conoscere le ultime novità e per portare avanti il loro business. L’evento ha accolto le principali multinazionali e players del settore, oltre a nuove aziende, con 274 espositori, provenienti da 15 paesi, di cui 80 presenti per la prima volta. Presenti tra gli espositori i big names dell’industria Siemens, Alstom Ferroviaria, ABB, Stadler Rail, e Knorr Bremse Rail Systems, ma anche aziende come CZ P E R L E G G E R E G L I A R T I C O L I C O M P L E T I V I S I TAT E I L S I TO W W W. M E C C A N I C A - A U TO M A Z I O N E . C O M

8

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


CYBERSECURITY

PROTEZIONE PRIMA, DURANTE E DOPO GLI ATTACCHI Semperis ha annunciato oggi l’ampliamento della partnership strategica con NTT DATA, leader nei servizi digitali aziendali e IT, per offrire servizi gestiti orientati alla sicurezza che uniscono le competenze aziendali e tecnologiche di NTT DATA con le soluzioni complete di Semperis per la rilevazione e la risposta alle minacce all’identità (ITDR). I sistemi di identità come Microsoft Active Directory (AD) ed Entra ID (ex Azure AD), utilizzati da oltre il 90% delle aziende, sono sempre più bersaglio dei cybercriminali. Semperis, attraverso il suo approccio di difesa multilivello prima, durante e dopo un attacco, offre la tecnologia di sicurezza più completa per l’AD ibrido e altri sistemi di identità, unita all’esperienza nella risposta agli incidenti. Grazie alla partnership con Semperis, la nuova offerta di NTT DATA aiuterà i clienti a soddisfare la massiccia richiesta di protezione dell’AD ibrido. “La nostra partnership con NTT DATA consentirà a un maggior numero di organizzazioni di proteggere la propria infrastruttura di identità dai cyberattacchi e di rispondere agli attacchi in corso per ridurre al minimo i danni al proprio business”, ha dichiarato Dave Evans, VP Global Channels and Alliances di Semperis. “La suite di soluzioni ITDR di Semperis si integra facilmente nei servizi end-toend di Identity & Access Management di NTT DATA, consentendo ai clienti di proteggere e ripristinare i loro ambienti AD ibridi”.L’annuncio di oggi amplia la portata globale di

Semperis e offre ai clienti di NTT DATA la difesa più completa per l’AD on-premises ed Entra ID per proteggersi dagli attacchi basati sull’identità. Insieme saranno in grado di proteggere le organizzazioni lungo il ciclo di attacchi all’identità fornendo competenze esperte nella preparazione e nella risposta a violazioni, soluzioni di sicurezza e ripristino di Active Directory appositamente progettate e servizi di sicurezza gestiti per ambienti di identità ibrida.” “Il nostro obiettivo è quello di aiutare i nostri clienti a trasformare con successo il loro business sfruttando servizi digitali e IT avanzati, compresa la tecnologia per proteggere l’azienda dall’evoluzione delle minacce”, ha dichiarato Dominic Bagnulo, Senior Director Hybrid Cloud and Cybersecurity Portfolio Leader, NTT DATA Services. “La capacità di Semperis di ripristinare l’AD in tempi contenuti e il rollback delle modifiche in tempo reale ci aiuterà a rafforzare ulteriormente la sicurezza. Non vediamo l’ora di aiutare i nostri clienti a prevenire, mitigare e reagire agli attacchi legati all’identità con i nostri servizi di sicurezza gestiti e completi”.

Loko, Duagon, Margaritelli Ferroviaria, EAO, Eredi Giuseppe Mercuri, ETS o FerLog. Grande soddisfazione per RX, organizzatore della manifestazione, non solo per i numeri, ma anche per il riconoscimento da parte degli espositori di EXPO Ferroviaria come luogo di affari e innovazione unico e privilegiato in Italia per il settore ferroviario. “Ad EXPO Ferroviaria partecipa tutto il mondo ferroviario, sono stati tre giorni in cui siamo riusciti a concentrare incontri che normalmente avrebbero richiesto mesi di tempo” ha commentato Paolo Covoni, AD di Progress Rail, una società Caterpillar, tra i maggiori fornitori di materiale rotabile e di soluzioni e tecnologie per le infrastrutture a livello globale. “La partecipazione alla f iera è stata sicuramente positiva per noi e il fatto di aver allestito nel nostro stand un sistema ferroviario in miniatura, completo e funzionante, ci ha permesso di registrare una grande affluenza ed interesse per i nostri prodotti”. La partecipazione di visitatori stranieri ha messo in luce, ancora una volta, lo spirito sempre più internazionale dell’esposizione. Grazie ad un progetto di promozione internazionale per le imprese del settore coordinato e supportato da ICE Agenzia, Federazione ANIE, in collaborazione con SACE e Ferrovie dello Stato Italiane, una delegazione internazionale di 12 operatori del settore provenienti da Georgia, Turchia e Ungheria ha visitato la fiera e partecipato ad incontri B2B. M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

9


CALEIDOSCOPIO

PARTNERSHIP

HOFFMANN GROUP AGGIUNGE ALL’OFFERTA ANCHE IL RETROFITTING DI MACCHINE CNC CON IL CONTROLLO DI PROCESSO DI RENISHAW Hoffmann Group, nell’ottica di supportare sempre di più piccole e medie officine meccaniche nel processo di automazione della produzione, con sistemi di asservimento automatizzato su macchine utensili, compatti e senza interfaccia di automazione, come GARANT Automation Basic, ha unito le forze con Renishaw. Infatti, grazie a questa partnership, insieme a GARANT Automation Basic, Hoffmann Group oggi è in grado di offrire il retrofitting di macchine CNC, do-

tandole di sistemi di misura per l’ispezione di pezzi, utensili e componenti per un controllo di processo sempre più evoluto. Un ulteriore tassello che rende Hoffmann Group punto di riferimento per tutte le PMI che vogliono entrare in modo economico, ma efficiente, nell’era dell’automazione, continuando a utilizzare macchine datate. La tecnologia di misura di precisione di Renishaw è in grado di monitorare l’intero processo di produzione: prima ispeziona i parametri del pezzo e dell’utensile, durante il processo esegue misure a campione ed eventuali correzioni, infine ispeziona il componente prodotto. In particolare, con la sonda a contatto OMP400 di Renishaw, dispositivo compatto adatto ai centri di lavoro di piccole e medie dimensioni e alle piccole macchine multitasking, è possibile controllare la corretta impostazione del pezzo e misurare geometrie 3D complesse in modo molto preciso dopo la fase di lavorazione vera e propria, benefician10

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

do di tutti i vantaggi dell’impostazione e ispezione automatica dei pezzi. Per la misurazione degli utensili a contatto e la rilevazione di eventuali utensili rotti, è disponibile il presetting OTS 3D, con installazione senza cavi e modulo ottico a infrarossi regolabile; mentre, per la misurazione senza contatto, Renishaw propone il presetting NC4+Blue che, grazie alla tecnologia a laser blu, rileva in maniera rapida, affidabile e precisa la rottura degli utensili in modo da ottimizzare il controllo dei processi in macchina utensile. Per quanto riguarda l’ispezione degli utensili integrali, è disponibile il sistema di rilevamento della rottura, senza contatto, TRS2, basato sulla tecnologia laser e progettato per i centri di lavoro verticali e orizzontali a portale e per le macchine multitasking. Inoltre, con AxiSet Check-Up, Renishaw offre un modo economico per ispezionare e migliorare le prestazioni degli assi rotanti per gli utenti di centri di lavoro multiasse e macchine multitasking. Il Check-Up misura e corregge in automatico i parametri relativi al punto di rotazione per ridurre gli scarti ed evitare tempi di attrezzaggio lunghi. Le piccole e medie officine meccaniche che automatizzano anche semplici attività, per ridurre il carico di lavoro dei propri collaboratori e impiegare in modo più efficiente la capacità delle proprie macchine, conseguono importanti vantaggi competitivi, superano la carenza di manodopera qualificata e continuano a essere reattive in contesti particolarmente incerti. Per questo, Hoffmann Group ha voluto abbinare alla fornitura di GARANT Automation Basic, sistema di asservimento automatizzato su macchine utensili compatto e dall’investimento ridotto, le tecnologie di misura di precisione Renishaw per il retrofitting di macchine CNC, e rappresentare così un punto di riferimento per le piccole e medie officine meccaniche che vogliono digitalizzare e automatizzare i processi di produzione.


ACQUISIZIONI

PROCESSI ANCORA PIÙ OTTIMIZZATI Altair, azienda specializzata nella scienza computazionale e nell’intelligenza artificiale (AI), ha acquisito OmniQuest, un’azienda di software di ottimizzazione con sede a Novi, nel Michigan. Il prodotto di punta di OmniQuest, Genesis, è un software avanzato per l’analisi e l’ottimizzazione strutturale che utilizza il metodo degli elementi finiti per risolvere problemi caratterizzati da molte variabili e vincoli. “OmniQuest è stata fondata dal defunto professor Gary Vanderplaats, un gigante nel campo dell’ottimizzazione strutturale che, durante la sua carriera, ha sviluppato molti algoritmi di ottimizzazione attualmente presenti sul mercato. I prodotti di OmniQuest sono utilizzati da molti nomi importanti e siamo entusiasti di poterli rendere disponibili a tutti i nostri clienti,” ha dichiarato James R. Scapa, fondatore e amministratore delegato di Altair. “L’acquisizione di questa eccellente tecnologia e di questo team rafforzerà ulteriormente la leadership di Altair nell’ottimizzazione, portando design leggeri e strutturalmente efficienti in tutto il mondo”. Oltre al settore automobilistico, l’acquisizione porta con sé una profonda esperienza nella Formula 1, la classe più alta delle corse internazionali, dove Genesis detiene una posizione di rilievo ed è ampiamente utilizzata per applicazioni di progettazione di materiali in composito. È inoltre particolarmente utilizzato per applicazioni che richiedono processi di progettazione agili e strumenti specializzati per produrre veicoli altamente ingegnerizzati e con tempi di ri-

sposta estremamente ridotti. Le capacità di analisi di Genesis comprendono l’analisi statica, l’analisi modale, l’analisi in frequenza con metodo diretto e modale, l’analisi di tipo random, l’analisi termica, l’analisi di buckling del sistema, l’analisi acustica e di fatica. I tipi di ottimizzazione strutturale includono l’ottimizzazione di tipo size, shape, topologica, topometrica (free-size), topografica e ottimizzazione di tipo free-shape. Genesis supporta anche l’equivalent static load method (ESLM) per comportamenti strutturali altamente non lineari, interfacciandosi con i più diffusi solutori di analisi a elementi finiti (FEA) di terze parti. Il fondatore di OmniQuest, il professor Vanderplaats, è stato un padre fondatore dell’ottimizzazione strutturale e multidisciplinare (MDO). I suoi contributi di visione, teorici e nelle applicazioni pratiche dell’MDO e dell’ottimizzazione strutturale sono significativi ed includono l’algoritmo modificato del metodo delle feasible directions, che è diventato molto popolare nel campo dell’ottimizzazione strutturale grazie al suo codice CONMIN (minimizzazione vincolata). Questo codice è presente in numerosi programmi e rimane oggi tra i migliori al mondo. Alla fine degli anni ‘80 ha lasciato una sfavillante carriera accademica come professore di ruolo alla UC Santa Barbara per fondare la Vanderplaats Research & Development (in seguito rinominata OmniQuest), di cui è stato amministratore delegato e presidente fino alla sua scomparsa. M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

11


PANORAMA I N FOR MAZ ION E DAL MON DO TECNOLOG ICO

AI 4 ITALY

IMPATTI E PROSPETTIVE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA PER L’ITALIA E IL MADE IN ITALY THE EUROPEAN HOUSE - AMBROSETTI E MICROSOFT ITALIA RILASCIANO I RISULTATI DI UNO STUDIO SUGLI IMPATTI POTENZIALI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA IN ITALIA

V

iviamo in un’epoca di grandi discontinuità e di cambiamento tecnologico accelerato, dove in pochissimi anni il panorama competitivo muta radicalmente grazie all’introduzione di innovazioni e tecnologie che promettono di creare nuovi paradigmi economici e sociali. È certamente questo il caso dell’Intelligenza 12

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

di Eleonora Segafredo Artificiale Generativa (IA Generativa) che, grazie al lancio di ChatGPT nel novembre 2022, ha suscitato interesse e dibattiti sulle relative implicazioni economiche, etiche e sociali senza precedenti, caratterizzandosi fin da subito come una delle più grandi – se non la più grande - discontinuità tecnologica degli ultimi decenni. L’IA Generativa avrà infatti impatti

rivoluzionari e trasversali su tutti i settori economici e su tutti gli aspetti della nostra società, cambiando il modo in cui interagiremo con la tecnologia, consumeremo e produrremo informazioni e contenuti. Quali, però gli impatti concreti, in chiave economica e strategica, sull’Italia e sulle sue aziende? Quali i rischi etici e quali invece gli ostacoli che


impediscono la piena realizzazione del suo potenziale nel nostro Paese? Rispondere a queste domande è l’obiettivo che si è posto lo Studio “AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell’Intelligenza Artificiale Generativa per l’Italia e il Made in Italy”, elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia presentato oggi, nell’ambito del Forum di The European House – Ambrosetti, in una conferenza stampa cui hanno preso parte anche Vincenzo Esposito (Amministratore Delegato di Microsoft Italia) e uno degli Advisor scientifici dell’iniziativa Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia). La ricerca, realizzata da The European House – Ambrosetti, si è posta l’obiettivo di analizzare, in chiave pioneristica e innovativa, l’impatto economico e sociale dell’intelligenza artificiale generativa sul nostro Paese, analizzandone presupposti tecnologici, implicazioni etico-sociali e di policy. La realizzazione dello Studio ha fatto leva sulle robuste evidenze raccolte nelle interlocuzioni dirette che il gruppo di lavoro di The European House Ambrosetti ha avuto con il proprio network di Capi Azienda, a partire dai membri della Community InnoTech. A questa attività di dialogo con alcuni stakeholder selezionati, abbiamo affiancato una survey che ha coinvolto oltre 100 aziende, che ha permesso di evidenziare in chiave quantitativa gli orientamenti del Sistema-Italia circa opportunità, limiti e prospettive dell’IA generativa per l’Italia. Il lavoro di ricerca si è posto anche l’obiettivo di censire tutti i casi d’uso di questa tecnologia rivoluzionaria per le aziende italiane. Grazie ad una attività di analisi senza precedenti, abbiamo infatti censito 23 tipologie diverse di use case, distribuiti su 15 diversi settori economici e 8 tipologie di processi aziendali. Abbiamo inoltre quantificato l’impatto che questa tecnologia può avere su produttività e crescita. Qui una sintesi di quanto emerge:

popolazione che invecchia. Nel nostro Paese, l’IA Generativa può diventare la chiave per mantenere alto il livello di produttività e benessere in un contesto di crescente scarsità del talento e di generale invecchiamento della popolazione. L’Italia entro il 2040 perderà infatti circa 3.7 milioni di occupati: un numero di lavoratori che, con gli attuali livelli di produttività, contribuiscono alla produzione di circa 267,8 miliardi di Valore Aggiunto. Le nuove tecnologie consentiranno di mantenere invariato lo stesso livello di benessere economico. 2. Le applicazioni concrete dell’IA Generativa sono trasversali a tutti i settori: il punto non è se ci sarà un impatto, ma quanto sarà importante. Attualmente, il settore finanziario, manifatturiero e sanitario (e scienze della vita) sono i mercati più maturi nell’ambito dell’uso di IA Generativa. I processi aziendali che ne stanno traendo maggiori benefici, grazie a una più efficiente gestione di grandi quantità di dati, sono la R&S, la progettazione e la produzione e supply chain. 3. La produttività del Sistema-Italia potrà aumentare fino al 18% grazie all’adozione di Intelligenza Artificiale Generativa. L’IA Generativa è una tecnologia dalla portata rivoluzionaria che, nel nostro Paese, può generare, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano. A parità invece di Valore Aggiunto generato, l’uso di strumenti di IA Generativa libererà un totale di 5,4 miliardi di ore che corrispondono, per fare esempi concreti, alla totalità delle ore lavorate in un anno da 3,2 milioni di persone. 4. L’IA generativa pone diversi rischi

etico-sociali: per questo è necessario sviluppare un approccio responsabile, caratterizzato da trasparenza, affidabilità, sicurezza ed equità. 5. Per cogliere tutte le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa, l’Italia deve stimolare la digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione alle medio-piccole, e sviluppare le giuste competenze. Secondo la ricerca, per cogliere i benefici stimati dal modello di impatto (18% del PIL), è necessario accelerare la digitalizzazione di più di 113mila PMI del Paese: uno sforzo di digitalizzazione senza precedenti. Parallelamente, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze diventa cruciale per preparare la forza lavoro all’inserimento e utilizzo aziendale di soluzioni di IA Generativa. Infatti, all’Italia mancherebbero 3,7 milioni di occupati con competenze digitali di base e 137mila iscritti in più a corsi di laurea ICT per abilitare l’implementazione di soluzioni di IA Generativa nel tessuto economico italiano. Dalla ricerca emerge come le aziende italiane si stiano avvicinando a queste tecnologie, cogliendone gli immediati

1. L’Italia ha bisogno dell’IA Generativa per sbloccare la produttività e contrastare gli effetti avversi di una M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

13


PANORAMA benefici: un 1 impresa su 2 ha già provato a utilizzare soluzioni di AI e il 70% di coloro che le hanno testate dichiarano di aver ottenuto vantaggi di produttività. Tra i principali ambiti di utilizzo evidenziati: il reperimento di informazioni (55%), assistenza virtuale (48%) ed efficientamento dei processi (47%). Tra le principali barriere per la piena adozione di queste tecnologie vengono evidenziate per il 72% delle imprese quello delle competenze e una preoccupazione sugli aspetti di privacy, sicurezza e affidabilità. In questo nuovo contesto, aumentare le competenze digitali e digitalizzare le aziende è chiave. Il potenziale stimato dal modello di impatto sviluppato da The European House – Ambrosetti è, infatti, un limite massimo dell’incremento di produttività che può derivare dall’adozione estensiva di tecnologie di IA Generativa nei prossimi anni. Gli effetti economici e produttivi reali, e non teorici, saranno invece determinati dall’interazione tra una serie di variabili su cui policy maker e business leader dovranno giocare un ruolo fondamentale. Cogliere appieno le opportunità dell’IA Generativa non è solo necessario per sbloccare la produttività e contrastare gli effetti avversi dell’invecchiamento della popolazione, ma risulta altresì indispensabile per mantenere alta la competitività internazionale. Non sfruttarne il potenziale non sarà solo un’opportunità sprecata ma, al contrario, porrà l’Italia in difficoltà in un panorama competitivo globale che sarà sempre più plasmato dalla diffusione pervasiva di questa tecnologia. “L’IA Generativa è un treno tecnologico che l’Italia non può perdere”, dichiara Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti. “Per sfruttarne tutte le 14

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

potenzialità, è necessario però stimolare la digitalizzazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni e, soprattutto, diffondere competenze digitali di base e avanzate nel Paese. L’IA Generativa è infatti solo il vertice della piramide tecnologica della digital transformation e, per coglierne tutti i benefici, è necessario lavorarne sugli abilitatori fondamentali: le competenze digitali dei lavoratori e la trasformazione digitale delle aziende.” Secondo Giorgio Metta, Advisor Scientifico e portavoce del lavoro di ricerca, “L’intelligenza Artificiale Generativa è un’opportunità senza precedenti per l’Italia. Secondo i risultati di questo lavoro di ricerca, infatti, l’adozione pervasiva di tecnologie di IA Generativa potrà contribuire ad aumentare

il PIL italiano fino al +18%: un potenziale trasversale a tutti i settori produttivi e alla società civile, nonché un serbatoio di crescita davvero straordinario per un Paese che lotta contro produttività stagnante e una leva demografica avversa”. Tuttavia, sottolinea Giorgio Metta “per scaricare a terra tutte le opportunità dell’intelligenza artificiale generativa è necessario investire, in maniera energica e tempestiva, per non farsi cogliere impreparati a questa nuova rivoluzione produttiva e sociale. In particolare, è chiave che l’Italia cambi marcia fin da subito sugli investimenti

in ricerca, formazione e innovazione, stimolando la creazione di un ecosistema pubblico-privato in grado di colmare il gap con competizione internazionale, ora più agguerrita che mai”. “L’impatto dell’IA e i benefici che è in grado di generare non hanno precedenti rispetto alle rivoluzioni digitali fino ad ora conosciute, come l’avvento del browser o dei cellulari. Siamo di fronte a un fenomeno senza pari, che contribuirà a migliorare il mondo in cui viviamo e a raggiungere obiettivi finora impensabili. Come Microsoft, crediamo che l’IA sarà un copilota di tanti aspetti della nostra vita: un amplificatore del lavoro delle persone e delle aziende, capace di liberare tempo da attività di routine, aumentare la creatività e dare spazio a nuovi scenari di crescita, innovazione e ingegno umano, senza trascurare gli aspetti etici e un necessario senso di responsabilità condivisa, indispensabili per sviluppare e utilizzare questa tecnologia in sicurezza. In Italia, insieme alla nostra rete di partner sul territorio, stiamo attivando AI L.A.B. un programma nazionale per supportare le imprese, il mondo accademico e della ricerca e quello della Pubblica Amministrazione ad individuare gli scenari strategici di innovazione in ambito IA, supportare la loro implementazione in modo rapido e garantire la formazione di studenti e lavoratori, creando le competenze necessarie. Insieme possiamo far crescere il Paese con una nuova ondata di innovazione sicura e responsabile, contribuendo alla crescita sostenibile delle nostre imprese e di tutto il comparto del Made in Italy” ha commentato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. 


DMU 75 monoBLOCK CON PH 150

OTTIMO EQUIPAGGIAMENTO AL MIGLIOR PREZZO

MOVIMENTAZIONE PALLET PH 150 fino a dieci pallet con peso di trasferimento di 150 kg (250 kg opzionale)

SPEEDMASTER senza limiti in termini di ore di esercizio (20.000 min –1, 130 Nm, 35 kW)

Ciclo tecnologico esclusivo

MPC 2.0 – MACHINE PROTECTION CONTROL

Monitoraggio delle vibrazioni e protezione macchina di serie

Maggiori informazioni su DMU 75 monoBLOCK con PH 150

monoblock.dmgmori.com


PANORAMA

FORMNEXT PASSA AL LIVELLO SUCCESSIVO I NUMERI LO CONFERMANO: GIÀ OGGI FORMNEXT HA RAGGIUNTO IL LIVELLO DELLA SCORSA EDIZIONE E SI AVVIA A CRESCERE IN NUMERO DI ESPOSITORI E CONTENUTI. TRA I TEMI PRINCIPALI SOSTENIBILITÀ E SERVIZI di Cristina Gualdoni

V

erso un nuovo risultato record: con 771 espositori e una superficie lorda prenotata di oltre 50.000 mq a 2 mesi dall’inizio, Formnext 2023 ha quasi raggiunto le cifre dell’anno precedente. Anche in termini di 16

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

contenuti, la fiera leader a livello mondiale per la produzione additiva e la moderna produzione industriale stabilirà nuovi standard. Inoltre, il ricco programma di eventi collaterali presenterà interessanti sviluppi di questo settore. Particolare attenzione sarà posta su argomenti quali i

fornitori di servizi AM e la sostenibilità.

Il panorama economico Contrariamente allo sviluppo economico piuttosto contenuto nella maggior parte dei paesi, Formnext gode di ottimi numeri di registrazione, dimostrando così l’importanza del ruolo del settore AM


nello sviluppo industriale. “Anche in tempi economicamente difficili, la produzione additiva sta assumendo un ruolo di primo piano nel promuovere lo sviluppo della produzione industriale”, afferma con entusiasmo Sascha F. Wenzler, vicepresidente di Formnext . “Questo perché lo stato dei Metodi di produzione all’avanguardia come la stampa 3D industriale possono offrire alle aziende un reale vantaggio competitivo. Una visita a Formnext può mostrarti come è possibile ottenere questo risultato e lì troverai i partner giusti per aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi.”I visitatori potranno aspettarsi molteplici innovazioni e anteprime mondiali al Formnext dal 7 al 10 novembre 2023. Chi desidera registrarsi come visitatore può ancora beneficiare dell’interessante sconto per prenotazioni anticipate fino al 10 ottobre (www.formnext.com/tickets ).Rinomati fornitori di AM provenienti da tutto il mondo, nonché numerose start-up e aziende industriali affermate copriranno l’intero processo di produzione additiva, compresi materiali, software, progettazione, hardware, soluzioni di produzione, post-elaborazione e garanzia di qualità. Il numero già molto elevato di espositori internazionali è aumentato ulteriormente, superando il 60%, attirando professionisti dell’industria manifatturiera da tutto il mondo. Numerosi sono gli stand collettivi a sottolineare la portata globale di Formnext: oltre alle presenze consolidate di Hessen Trade and Invest, Bayern Innovativ, Berlin Partner o la Camera dell’Industria e del Commercio di Chemnitz. Il numero di collaborazioni internazionali è in aumento e includerà, per la prima volta Canada Makes, Padiglione Nordico e Governo Victoria dall’Australia.

fornitori di servizi AM presenteranno applicazioni esemplari del settore automobilistico, illustrando come la produzione additiva può essere implementata con successo e quale ruolo svolgono i fornitori di servizi nel processo. Inoltre, rinomate aziende automobilistiche come Daimler Buses o Brose mostreranno come utilizzano

la produzione additiva nella loro produzione.

Focus sulla sostenibilità La regione partner di Formnext di quest’anno è la regione Scandinava: Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia ospitano produttori leader a livello mondiale di apparecchiature e fornitori

Formnext Start-up Challenge Nell’ambito della sua nona Start-up Challenge internazionale, Formnext ha premiato le imprese emergenti del mondo della produzione additiva per le loro idee imprenditoriali innovative e gli sviluppi tecnici. Le innovazioni pluripremiate mettono in mostra le ampie applicazioni della produzione additiva e spaziano dalle applicazioni mediche al riciclaggio di materiali in titanio, software di analisi e nuove tecnologie di stampa 3D rivolte, tra gli altri, ai settori automobilistico, elettronico, dentale e ingegneristico. I vincitori, che esporranno anche i loro prodotti al Formnext 2023, sono Endless Industries (Germania), Helio Additive (USA), Odapt (Spagna), Progresja New Materials (Polonia) e Vitro3D (USA). Grazie alla Start-up Challenge, le aziende emergenti avranno l’opportunità di espandere la propria rete, scambiare idee con esperti del settore AM e trovare potenziali partner o investitori. Formenext rappresenta un palcoscenico unico su cui presentare se stessi e le proprie innovazioni. Tutte e cinque le start-up premiate hanno dimostrato di aver sviluppato soluzioni tecnologiche altamente avanzate. Inoltre la giuria è rimasta particolarmente colpita dall’ampiezza delle tecnologie presentate e dalle loro potenziali applicazioni. Il fatto che i vincitori provengano da quattro paesi diversi riflette anche la grande rilevanza internazionale della Formnext Start-up Challenge. “Le soluzioni dei vincitori dimostrano l’enorme potenziale di innovazione del settore AM e la versatilità delle applicazioni attuali e future. Dimostrano inoltre che questa entusiasmante tecnologia può consentire un’ampia gamma di prodotti innovativi e fornirci uno strumento potente e pratico per affrontare le sfide attuali come il cambiamento climatico”, ha affermato Sascha F. Wenzler, vicepresidente Formnext della Mesago Messe Frankfurt GmbH, organizzatrice della fiera. I cinque vincitori riceveranno ciascuno un premio stampato in 3D, oltre a un impressionante pacchetto espositivo e di marketing sponsorizzato da Formnext e dai suoi partner. I vincitori parteciperanno anche a un evento di presentazione sull’Industry Stage di Formnext, trasmesso in diretta su Formnext.TV. Il premio viene assegnato ogni edizione ad aziende che non hanno più di cinque anni. L’idea del Formnext Strat-up Challenge è quella di premiare nuove idee imprenditoriali. La giuria è composta da rappresentanti di spicco dei settori dell’industria, della scienza e dei media. Tutti i vincitori presenteranno le loro innovazioni presso i propri stand espositivi e all’evento Formnext Pitchnext martedì 7 novembre 2023. Ulteriori informazioni sono disponibili su formnext.com/startup

“Mercato dei fornitori di servizi” Uno dei punti salienti del programma collaterale di quest’anno è il “Mercato dei fornitori di servizi”. Questa vetrina, organizzata in collaborazione con Daimler Truck and Buses, celebra la sua anteprima al Formnext quest’anno. I M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

17


PANORAMA

di materiali per l’AM, nonché un gran numero di start-up innovative e aziende AM di medie dimensioni. Allo stesso tempo, la regione del Nord Europa è leader nel pensiero sostenibile e presenterà soluzioni innovative anche in questo campo. Hanno annunciato la loro presenza anche diverse delegazioni provenienti da questi Paesi. C’è un grande interesse per la produzione additiva, nonché un enorme potenziale per il suo sviluppo in settori quali Oil&Gas, allevamento e lavorazione del pesce, costruzione di barche e altri. Quest’anno, per la prima volta, il programma di presentazione si articolerà in tre fasi (Industry Stage, Application Stage, Technology Stage) nei padiglioni espositivi. I diversi focus coprono importanti tendenze, applicazioni e innovazioni dell’AM. In questo modo, Formnext promuoverà ulteriormente un’importante comunicazione tra fornitori di tecnologia e utenti e renderà 18

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

i contenuti pubblicamente disponibili a tutte le parti interessate nei padiglioni.

Programma di supporto esteso e diversificato Il programma collaterale del Formnext 2023 prevede eventi consolidati e molto apprezzati con nuovi elementi. La Formnext Start-up Challenge si tiene per la nona volta e premia le idee imprenditoriali innovative e realizzabili di giovani aziende. Gli espositori dell’Area Start-up si presenteranno in brevi sessioni nell’ambito dell’evento Pitchnext. Durante il Career Day del 9 novembre, i potenziali candidati possono scoprire le opportunità di carriera nel settore AM, ricevere consigli sul lavoro e farsi scattare una foto del CV. Per le aziende che desiderano entrare nel settore AM, i seminari quotidiani e consolidati Discover3Dprinting, tenuti in collaborazione con ACAM,

offrono approfondimenti e consigli eccellenti. Il gruppo di lavoro AM del VDMA presenterà una vetrina con preziose applicazioni AM dal mondo dell’ingegneria meccanica. La vetrina BE-AM utilizzerà applicazioni reali per dimostrare gli sviluppi avanzati nella questione sempre più importante della stampa 3D nel settore edile. Allo stesso tempo, il simposio BE-AM presenterà numerosi scenari di fondo e sviluppi futuri in questo campo. La questione degli standard, che è importante per l’intero settore AM e per gli utenti, sarà nuovamente discussa da esperti e decisori di tutto il mondo nel rinomato ASTM Standards Forum, che si terrà in collaborazione con le organizzazioni USCS, ASTM, ISO e America Makes un giorno prima dell’inizio della fiera, lunedì 6 novembre 2023.  Per maggiori informazioni www.formnext.com


IL CONVEGNO DIGITALE 23-26 GENNAIO 2024

LA TERZA EDIZIONE

Sistemi e componenti per la progettazione industriale Con il patrocinio di:

Sponsor:

www.progettistapiu.it Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it


PANORAMA

TUTTE LE FACCE DELL’INNOVAZIONE

CON UNO SLOGAN COSÌ LA 34 BI-MU NON POTEVA CHE SCEGLIERE UNO PALCONSCENICO COME QUELLO DI EMO HANNOVER PER PRESENETERE LA SUA PROPOSTA PER LA PROSSIMA EDIZIONE 2024 di Cristina Gualdoni

U

n format ormai consolidato, quello di BI-MU Milano, promosso da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE e organizzata da EFIM, che vede protagonista indiscussa la macchina utensile e i sistemi di produzione, vero cuore della manifestazione. L’evento è inoltre gestito e organizzato secondo i principi della sostenibilità, ambientale, economica e sociale, certificato ICIM ISO 20121. 8 saranno i temi espositivi dell’edizione 2024: • Robotheart dedicato a robotica, automazione, tecnologie ad essa connesse, sistemi e intelligenza artificiale per tutti i settori manifatturieri; • Più Additive focalizzato su macchine, materiali e software per la produzione con tecnologie additive; • BI-MU Digital incentrato su software, tecnologie per la connettività e per la gestione dei dati, cybersecurity e sensoristica; • Metrology and Testing che propone strumenti di misura, macchine di prova, visione artificiale, controllo qualità; • Power4machines con soluzioni, sistemi e componenti meccatronici per la trasmissione di potenza; • Heat and Surface Treatments che mostra macchine, impianti e trattamenti di superficie e trattamenti termici; • The composites, grande novità di questa edizione, i cui protagonisti sono produttori di compositi e macchine per la lavorazione degli stessi; • Consulting and Certification che offre servizi di consulenza per digitalizzazione, cybersecurity, sostenibilità e ambiente, servizi finanziari. A completare l’offerta espositiva è l’appro-

20

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

fondimento culturale tematico affidato, come da tradizione, al ricco programma di incontri, a cura di organizzatori ed espositori, ospitati nell’arena BI-MUpiù. A ciò si aggiunge un inedito progetto dedicato all’Education e al lavoro con l’obiettivo di avvicinare, anche durante la manifestazione, il mondo della scuola alle imprese e di favorire il contatto tra professionisti che intendono ricollocarsi e aziende del settore che hanno la forte esigenza di poter contare su personale motivato e preparato ad operare nelle fabbriche del futuro. La manifestazione potrà contare su una speciale campagna di promozione che affiancherà alle tradizionali iniziative, volte a presentare la manifestazione nel suo

complesso, una promozione specifica dedicata a ciascuno degli 8 temi tecnologici e rivolta agli operatori di tutti i principali settori utilizzatori dell’offerta protagonista di 34.BI-MU. Alfredo Mariotti, direttore di UCIMUSISTEMI PER PRODURRE ha così commentato: “BI-MU è l’unica mostra in Italia, e non solo in Italia, a poter contare su una storia così lunga: nei suoi 65 anni di attività ha dimostrato di saper raccontare l’evoluzione tecnologica dell’industria, individuando con anticipo trend e segmenti legati al mondo delle macchine caratterizzati dalle più interessanti dinamiche di sviluppo. Con questa 34.BI-MU puntiamo l’attenzione su 8 temi espositivi di assoluto interesse per chi opera nel manifatturiero e a loro ci rivolgiamo anche in modo puntuale e mirato affinchè tutti gli operatori dei principali settori utilizzatori siano non solo informati ma anche pienamente coinvolti in questo progetto di 34.BI-MU che mette in mostra tutte le facce dell’innovazione”. Informazioni aggiornate e dettagli relativi all’evento sono disponibili su bimu.it 


Unico come le tue

iglisdavid.it

Necessità

Una sola piattaforma per tutto. Il machine controller i³ CONTROL iC9210 gestisce il movimento, la logica, la cinematica, la sicurezza e altro ancora. Tutto in un unico ambiente di progettazione pensato per il lavoro collaborativo, in cui scegliere liberamente il linguaggio con cui programmare i moduli funzionali.

Scopri di più su Yaskawa i3 CONTROL. Visita il sito icubecontrol.com


PANORAMA

TORK AIUTA I PROPRI CLIENTI A MASSIMIZZARE L’IGIENE RIDUCENDO LE EMISSIONI

LA SOSTENIBILITÀ È AL CENTRO DEGLI OBIETTIVI DI TORK, BRAND INTERNAZIONALE DI ESSITY. TUTTI I SISTEMI E PRODOTTI SONO ORIENTATI ALLA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE E AL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI AZIENDALI. FATTORI CHE PERMETTONO DI RIMANERE COMPETITIVI E COERENTI CON L’OBIETTIVO DI RAGGIUNGERE LE EMISSIONI ZERO ENTRO IL 2050

È

in questa logica che Tork, brand internazionale di Essity, si impegna a sviluppare prodotti e soluzioni che aiutino a ridurre al minimo gli sprechi e a ottenere risultati migliori con un minore impiego di risorse. Il che significa ripensare sia il modo in cui vengono progettati e realizzati, sia la loro capacità di rispondere alle esigenze di utilizzo e soprattutto di contribuire al miglioramento del benessere delle persone, che passa anche da un ambiente di lavoro piacevole, ordinato e pulito. I prodotti e i sistemi Tork, veri testimoni dell’attenzione di Essity in materia di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente, sono progettati per ridurre i consumi,

22

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

Questi dispenser riducono consumi e sprechi grazie all’erogazione singola. I panni sono protetti fino al momento dell’utilizzo, il che, unitamente a un design a prova di schizzi e facile da pulire, garantisce una buona igiene riducendo gli sprechi dovuti al depositarsi di impurità. Anche la ricarica è semplice e, grazie al coperchio semi-trasparente che consente di capire quando il prodotto sta finendo, non correrai più il rischio di rimanere senza panni. Il dispenser ha un’installazione versatile, grazie a numerose opzioni accessorie per il montaggio, quali il supporto da parete oppure le ventose o i magneti nel caso in cui non si intendano praticare fori nel muro. Grazie a questa flessibilità, il sistema può essere installato pressoché su ogni tipo di parete. A prescindere dalla modalità di installazione, il dispenser potrà essere facilmente rimosso laddove si rendesse necessaria la pulizia della parete per una maggiore igiene.

“Mantieni pulita ed efficiente la tua linea di produzione con i nostri pratici dispenser e panni, realizzati per attività specifiche asciugatura, pulizia e lucidatura, in grado di velocizzare le regolari operazioni di manutenzione.”

eliminare gli sprechi e favorire l’igiene e la pulizia nei luoghi del lavoro. Lo conferma EcoVadis, che ha nuovamente riconosciuto Essity come una delle aziende più sostenibili al mondo e l’ha recentemente premiata per la terza volta con la medaglia Platinum per la qualità delle sue politiche CSR. Igiene e pulizia sono fattori determinanti in qualsiasi attività e avere gli strumenti giusti a disposizione quando si lavora è molto importante. Per esempio dispenser più numerosi e meglio posizionati, più vicini al luogo di lavoro per asciugare, pulire e lucidare possono migliorare qualsiasi ambiente di lavoro, con evidenti ricadute positive su efficienza e qualità della produzione. Sembrano dettagli, ma non è così. Ed è facile comprendere che l’accessibilità è un fattore chiave per una fruizione ottimale di panni e asciugamani di carta, per assicurare che questi prodotti vengano utilizzati nei tempi e nei modi corretti. Tork, leader mondiale nel settore dell’Igiene Professionale, grazie all’esperienza in materia di igiene, design funzionale e sostenibilità ha sviluppato la linea di Dispenser Tork Performance, appositamente studiati per il settore Industriale, come ci spiega Riccardo Trionfera, Direttore Commerciale di Essity Professional Hygiene: “Grazie alla nostra conoscenza dell’ambiente produttivo, siamo in grado di aiutare le aziende a individuare le fonti di spreco e di fornire le migliori soluzioni. I nostri prodotti possono aiutare le aziende a migliorare continuamente riducendo gli sprechi di tempo e di prodotto” 


2024

FA

TA

SA

Performance Line Nata Affidabile. Nata Precisa.


PANORAMA

I robot collaborativi di ABB

EVOLUZIONE TECNOLOGICA E INNOVAZIONE IL CONTRIBUTO DI ABB NELL’ERA DEI ROBOT COLLABORATIVI di Claudia Magli – ABB; Martina Imarisio Neviani – AFIL

C

on una storia che abbraccia oltre un secolo di innovazione e progresso, ABB è leader nel mondo dell’elettrificazione e dell’automazione. Nata dalla fusione di due importanti realtà industriali europee, la svedese ASEA e la svizzera Brown Boveri, ABB ha tracciato il proprio percorso di eccellenza sin dal 1988, a seguito dell’unione di queste due aziende. La storia di ABB è intrisa di un profondo impegno per l’innovazione, incarnato dalle radici stesse delle sue aziende madri.

Oggi, ABB si erge come uno dei principali attori nella quarta rivoluzione industriale ed energetica, ponendo la sostenibilità al centro 24

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

della sua missione. La sua leadership tecnologica, la presenza globale, la profonda conoscenza applicativa e le solide competenze locali consentono a ABB di offrire un’ampia gamma di prodotti, sistemi e servizi che permettono ai clienti di migliorare l’efficienza energetica, la affidabilità delle reti e la produttività industriale. Ulteriore valore distintivo di ABB nella sua presenza strategica a livello regionale, nazionale e internazionale, risiede anche nel suo ruolo attivo come Socio di AFIL - Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, il Cluster Tecnologico ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia per le tematiche

del Manifatturiero Avanzato, con cui la multinazionale ha un legame consolidato sin dal 2018. ABB, dunque, attraverso l’unione di competenze ingegneristiche e software, mira a ottimizzare i processi di produzione, movimentazione, alimentazione e utilizzo dei beni. L’azienda attualmente si sviluppa su quattro principali aree di business per guidare la trasformazione industriale ed energetica. Queste aree includono l’Electrification, focalizzata sull’elettrificazione e l’efficienza energetica; l’Industrial Automation, che offre soluzioni per l’automazione dei processi industriali; la Motion, che


fornisce tecnologie per il controllo del movimento e azionamenti avanzati; infine, la Robotics & Discrete Automation, che si occupa di robotica collaborativa e automatizzazione discreta, contribuendo a migliorare la produttività e l’efficienza in una vasta gamma di settori industriali. Il percorso di innovazione e leadership tecnologica tracciato da ABB nel campo dell’elettrificazione e dell’automazione industriale ha fornito le solide basi, all’interno dell’area di business Robotics & Discrete Automation, per l’introduzione di avanzati robot e cobot. Questi strumenti rappresentano una naturale estensione della missione di ABB nel costruire un futuro più sostenibile ed efficiente nella gestione delle risorse. I robot collaborativi, o cobot, in particolare, incarnano l’idea di collaborazione armoniosa tra la tecnologia e gli operatori umani, aprendo nuove possibilità per migliorare l’efficienza, la sicurezza e

la flessibilità nei processi industriali. In questa nuova era dell’automazione, ABB sta mettendo al centro la connessione tra la sua eredità di eccellenza e l’innovazione continua nei robot collaborativi, portando vantaggi tangibili a un’ampia gamma di settori industriali e imprese di tutte le dimensioni. Negli ultimi anni, ABB ha impresso un significativo sviluppo nel settore dei robot collaborativi per soddisfare le crescenti esigenze delle industrie di tutto il mondo. Questo impegno si è tradotto, nel 2021, nell’introduzione di GoFa™ CRB 15000 a 6 assi, un cobot progettato per gestire carichi utili più pesanti, offrendo così maggiore produttività e flessibilità nelle applicazioni industriali. GoFa, con uno straordinario sbraccio di 950 mm e velocità fino a 2,2 m/s, è diventato una soluzione efficace per una vasta gamma di settori, inclusi la movimentazione dei materiali, la manutenzione delle macchine, l’assemblaggio

di componenti, l’imballaggio e l’ispezione, oltre all’automazione di laboratorio. Questo cobot, insieme a SWIFTi™ e ad altri membri del portafoglio di robot collaborativi di ABB, ha rappresentato l’incipit della nuova generazione di soluzioni che si sono unite a YuMi® e Single Arm YuMi®. Questa estensione del portfolio ha avuto e sta avendo un impatto significativo sulle industrie in crescita, come l’elettronica, la cura della persona, i beni di consumo, la logistica e il food & beverage, rispondendo alla crescente richiesta di automazione in questi settori. L’approccio intuitivo alla programmazione di questi cobot permette alle aziende di iniziare l’automazione in modo rapido e semplice, senza la necessità di specialisti di programmazione interni. ABB ha continuato e continua tuttora ad ampliare la sua gamma di cobot per rispondere a quattro macro-tendenze: la customizzazione dei consumatori, Wizard - l’ interfaccia di programmazione grafica per i Cobot ABB

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

25


PANORAMA

ABB Cobot GoFa CRB 15000 - carico utile massimo di 5 kg

la carenza di manodopera, la digitalizzazione e l’incertezza che stanno trasformando il mondo del lavoro e spingendo verso l’automazione in settori sempre nuovi. Questi robot collaborativi sono progettati per operare in stretta collaborazione con gli operatori umani, eliminando la necessità di barriere fisiche o recinzioni di sicurezza. Questa caratteristica li rende ideali per una vasta gamma di applicazioni e settori. Inoltre, la semplicità d’uso e la facilità di installazione li rendono accessibili anche a utenti che potrebbero non aver considerato l’automazione prima. L’espansione del portfolio ABB è sostenuta dall’esperienza globale e industriale dell’azienda, accumulata attraverso l’installazione di oltre 500.000 soluzioni robotiche in tutto il mondo dal 1974 e dalla vasta rete di oltre 1.000 partner globali. Recentemente poi, ABB ha lanciato due nuove varianti dei suoi cobot 26

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

GoFa™, chiamati GoFa 10 e GoFa 12. Questi cobot sono progettati per gestire carichi utili fino a 10 e 12 chilogrammi, con una ripetibilità di livello leader nel settore. Questo significa che possono essere impiegati in una vasta gamma di applicazioni in stretta collaborazione con gli operatori umani, affrontando le sfide legate alla mancanza di competenze specializzate e alla carenza di manodopera. La loro semplicità di programmazione e l’integrazione rapida negli ambienti di produzione riducono le barriere all’ingresso per coloro che si avvicinano per la prima volta alla robotica, inclusi educatori e piccole e medie imprese. Questi nuovi cobot GoFa 10 e 12 offrono vantaggi significativi, tra cui una velocità del punto centrale dell’utensile (TCP) di due metri al secondo con una straordinaria ripetibilità di 0,02 mm, il doppio rispetto a soluzioni simili. Inoltre, con la certificazione IP67 contro umidità

e polvere, questi cobot possono automatizzare attività impegnative come la manutenzione di macchine, la saldatura, la manipolazione di pezzi, la lucidatura e l’assemblaggio. Il GoFa 10 presenta anche uno sbraccio di 1,62 metri, il che lo rende ideale per applicazioni di pallettizzazione. Ciò che rende questi cobot GoFa 10 e 12 ancora più accessibili è la loro facilità di programmazione, grazie alla programmazione lead-through e al software di programmazione Wizard easy di ABB. Questo consente anche a coloro che non sono esperti di programmazione di automatizzare rapidamente le proprie applicazioni senza la necessità di scrivere codici complicati. Inoltre, grazie all’applicazione ABB SafeMove, che offre limiti di velocità sicuri e supervisione dell’orientamento, la collaborazione tra robot e operatori umani diventa sicura, senza la necessità di barriere protettive ingombranti. Oltre a questi progressi tecnologici,


ABB ha lanciato il programma ABB Robotics Ecosystem, che riunisce accessori di terze parti compatibili con il portafoglio ABB, inclusi i nuovi cobot GoFa. Questo programma consente agli utenti di sfruttare facilmente l’innovazione dell’ecosistema ABB Robotics, offrendo soluzioni personalizzate per una varietà di applicazioni di automazione. Questi sviluppi riflettono l’evoluzione in atto nel campo dell’automazione e la risposta di ABB alle esigenze emergenti delle imprese di tutte le dimensioni e in diversi settori industriali. La robotica collaborativa sta contribuendo a trasformare i luoghi di lavoro, migliorando la produttività e la qualità

del lavoro, e ABB è in prima linea in questa rivoluzione, offrendo soluzioni avanzate che promuovono un futuro più efficiente ed efficace nella gestione delle risorse. Un altro elemento chiave nel promuovere l’automazione collaborativa è l’iniziativa “Cobot on Tour 2023” di ABB Robotics. Questo progetto ha coinvolto più di 200 aziende nelle principali regioni italiane, offrendo loro l’opportunità di scoprire i vantaggi dei cobot e di confrontarsi con i professionisti di ABB Robotics e i partner locali. Il successo di questa iniziativa dimostra l’interesse crescente delle imprese verso la robotica collaborativa e la volontà di esplorare nuove soluzioni per

migliorare l’efficienza e la flessibilità dei loro processi produttivi. In un mondo in cui l’automazione sta diventando sempre più centrale per l’industria, ABB sta svolgendo un ruolo di leadership nel rendere la robotica collaborativa accessibile e vantaggiosa per le aziende di tutte le dimensioni e settori. Con i suoi cobot avanzati e iniziative come “Cobot on Tour”, ABB sta contribuendo a plasmare il futuro dell’automazione industriale, offrendo soluzioni che migliorano la produttività e la competitività delle imprese, riducendo al contempo le barriere all’automazione e promuovendo la collaborazione tra robot e operatori umani. 

Il Cluster AFIL

AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia – è il Cluster Tecnologico per il Manifatturiero Avanzato ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i suoi associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking, missioni internazionali, favorendo lo sviluppo di progettualità di filiera e promuovendo la R&I anche a livello interregionale. Le Strategic Communities di AFIL ad oggi sono 6: De- and Remanufacturing for Circular Economy, Digital Transformation, Advanced Polymers, Additive Manufacturing, Secure and Sustainable Food Manufacturing, Smart Components. Per maggiori informazioni sulle attività di AFIL e per le modalità di adesione al Cluster, si invita a visitare il sito www.afil.it oppure a scrivere all’indirizzo comunicazione@afil.it

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

27


N

Poste Italiane: la Soluzione Completa per la Logistica Integrata

el mondo frenetico degli affari di oggi, la logistica si è affermata come un elemento cruciale per il successo aziendale. Le imprese cercano costantemente modi per migliorare la loro catena di approvvigionamento e di distribuzione, al fine di rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione. Ecco dove entra in gioco Poste Italiane, l’azienda leader nella fornitura di soluzioni di logistica integrata.

Una missione chiara La mission di Poste Italiane è chiara e

diretta: supportare le aziende in ogni aspetto della loro catena del valore. Questo significa progettare, eseguire e monitorare la strategia di supply chain dei clienti, offrendo un servizio completo di gestione end to end. Dall’approvvigionamento delle merci presso i fornitori dei clienti, fino alla distribuzione al destinatario finale, Poste Italiane è al fianco delle aziende, offrendo soluzioni modulari, complesse e personalizzate per la gestione dell’intera catena del valore. Ma non è tutto: l’obiettivo principale è rendere la catena di fornitura globale orientata al cliente e

sostenibile, utilizzando l’automazione, le tecnologie intelligenti e le piattaforme IT per integrare flussi fisici e digitali.

Una Rete di Logistica integrata All’avanguardia Poste Italiane può vantare un network distributivo esteso e altamente efficiente, che comprende: • 186.000 mq di magazzini SDA integrati • 4 HUB di smistamento automatizzati • 7 Mini Hub per cross docking • 91 Filiali di distribuzione • Oltre 5.300 corrieri • Oltre 33.000 Portalettere


• Circa 12.800 Uffici Postali • Oltre 13.000 Punti di Ritiro Questo network consente a Poste Italiane di offrire soluzioni dedicate, tra cui servizi di corriere espresso, consegna programmata, trasporto a carico parziale o completo. Grazie all’integrazione tra il warehousing e il network distributivo, l’azienda è in grado di ottimizzare l’efficacia ed efficienza dell’intera supply chain.

Punti di Forza di Poste Italiane I punti di forza di Poste Italiane includono: • Plessi Logistici: Magazzini posizionati strategicamente per offrire ai clienti cut-off competitivi. • Competence Center: Un team specialistico dedicato allo sviluppo di soluzioni personalizzate basate sulle esigenze specifiche dei clienti, dalla progettazione all’implementazione. • Control Tower: Controllo completo e

gestione di tutte le attività logistiche, garantendo ai clienti visibilità end-toend su tutto il processo logistico. Una Gamma Completa di Servizi Poste Italiane offre un’ampia gamma di servizi di logistica integrata, che includono: • Warehousing*: Servizi inbound (ricevimento, controllo, messa a stock), storage (stoccaggio merce), servizi outbound (picking, packing, stampa LdV e DDT) e servizi a valore aggiunto come la reverse logistics, l’etichettatura dei prodotti, il campionamento e il controllo, l’inventario su richiesta e lo smaltimento dei prodotti. • Servizi e Accessori di Delivery (corriere espresso)*: postedeliverybusiness e postedeliverynow. • Servizi di Trasporto*: servizi FTL e LTL per il trasporto primario su gomma sia a carico completo che parziale

*I servizi di Warehousing e Trasporto sono contrattualizzati ed erogati da SDA Express Courier, i servizi

di Delivery sono contrattualizzati ed erogati da Poste Italiane S.p.A

Soluzioni Taylor Made Un aspetto unico di Poste Italiane è il suo Competence Center dedicato, che sviluppa soluzioni su misura per soddisfare le specifiche richieste dei clienti. Questo team specialistico analizza attentamente le esigenze di logistica del cliente e crea progetti personalizzati per ottimizzare i flussi lungo tutta la supply chain. Inoltre, PI offre soluzioni tecnologiche innovative di integrazione dei flussi fisici e digitali per dialogare con i sistemi del cliente. In conclusione, Poste Italiane rappresenta un punto di riferimento nell’ambito della logistica integrata, offrendo un’ampia gamma di servizi e soluzioni personalizzate per le aziende. Con il suo imponente network distributivo e il suo impegno per l’innovazione, PI è pronta a guidare il futuro della logistica aziendale.


PANORAMA

NUOVO CATALOGO MEWA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO UN’OFFERTA ANCORA PIÙ AMPIA QUELLA PRESENTATA NELLE 330 PAGINE DEL NUOVO CATALOGO DEDICATO AI DISPOSITIVI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO. TANTE LE NOVITÀ IN CATALOGO E UN’ATTENZIONE PARTICOLARE DEDICATA AL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ di Eleonora Segafredo

I

l catalogo 2023/24 comprende più di 10.000 articoli, suddivisi nelle diverse categorie “scarpe antinfortunistiche”, “guanti da lavoro”, “abbigliamento”, “protezione della pelle e igiene”, “protezione delle vie respiratorie, degli occhi, dell’udito e della testa” e “prodotti complementari”. Questi articoli sono proposti in vendita e vanno a integrare l’abbigliamento da lavoro che Mewa fornisce invece con un sistema completo di servizi. Mewa è quindi in grado di offrire tutte le dotazioni necessarie per chi lavora in officina e in fabbrica. Nella scelta dei prodotti da inserire nel catalogo questa volta si è prestata maggiore attenzione ai processi produttivi che rispettano la tutela delle risorse e all’ utilizzo sostenibile. Tra i vari articoli sono state aggiunte anche le giacche in pile di HAKRO, realizzate in poliestere riciclato al cento per cento. Nella gamma “Korsar” di Mewa è stato inserito il nuovo modello di guanti Kori-Flex Eco, realizzato al 96% con poliestere riciclato. Tutti gli articoli sono accompagnati da indicazioni sulle relative certificazioni, che semplificano la scelta dei prodotti. Sempre nel catalogo viene riportato in modo dettagliato il significato delle varie certificazioni. I clienti che per i loro ordini utilizzano per la prima volta il negozio online di Mewa riceveranno uno sconto del 10% sull’intero assortimento. Questo vale anche per i nuovi prodotti. Il servizio di assistenza Mewa risponde alle domande sui vari articoli e fornisce consulenza nella scelta delle misure e dei materiali. Gli ordini possono essere effettuati online, via e-mail, per telefono o via fax. I prodotti ordinati vengono consegnati rapidamente e con puntualità. È previsto un diritto di recesso di 14 giorni e la restituzione è gratuita. Chi desidera aggiungere un logo ai propri articoli può farlo contestualmente, richiedendolo al servizio Logo e Ricami Mewa. Tutti i prodotti del catalogo sono disponibile anche nel negozio online “buy4work.mewa.it”. 


PENSA A QUELLO CHE SAI FARE MEGLIO, DELLA LOGISTICA CI OCCUPIAMO NOI.

Perché preoccuparti della Logistica, quando puoi occuparti solo del tuo business? Ti aiutiamo a progettare e realizzare la migliore soluzione di Logistica Integrata, offrendo servizi di stoccaggio, allestimento ordini e consegna espressa al destinatario finale. Grazie all’integrazione tra magazzini e HUB di distribuzione, garantiamo efficienza sull’intera supply chain.

Scopri di più su poste.it

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. L’offerta di “Logistica Integrata” (warehousing, trasporto e delivery) è un’offerta modulare nell’ambito della quale le diverse componenti sono contrattualizzate autonomamente ed erogate anche per il tramite delle singole società del gruppo Poste Italiane soggette a direzione e coordinamento di Poste Italiane S.p.A., con sede in Roma al Viale Europa n. 190, in funzione del servizio richiesto e, segnatamente, da SDA Express Courier S.p.A., quanto ai servizi di warehousing e trasporto e da Plurima S.p.A., quanto ai servizi di trasporto a temperatura controllata mentre i servizi di corriere espresso e pacchi sono direttamente contrattualizzati ed erogati da Poste Italiane S.p.A. Per maggiori informazioni, per conoscere le condizioni economiche e contrattuali, le caratteristiche, le limitazioni, le modalità di reclamo e di assistenza alla clientela, i tempi di consegna sia nazionale che internazionale nonché gli oneri e formalità doganali è possibile richiedere un contatto commerciale attraverso il form online al seguente link https://www.sda.it/wps/portal/Servizi_online/contatto-commerciale.


PANORAMA

ARE YOU READY? PRESENTATA ALLA EMO DI HANNOVER LA 32ª EDIZIONE DELLA BIEMH

E

MO Hannover è stata il momento scelto da BIEMH, la fiera internazionale leader in fabbricazione avanzata, per il lancio della 32 edizione. Un press lunch a cui hanno preso parte rappresentanti di aziende, associazioni di settore e media internazionali. Are you ready? è il claim che accompagna questa edizione: una domanda lanciata per suscitare la curiosità di leader e professionisti del settore e spingerli a partecipare a questo evento unico per l’industria. Il grande punto interrogativo rosso mostra l’essenza della fiera come centro nevralgico che apre le porte alla tecnologia e alla conoscenza e come punto di incontro con le opportunità del futuro. L’evento si presenta dunque come un’eccellente opportunità commerciale grazie alla sua traiettoria e al suo posizionamento, ma anche grazie alla sua capacità di offrire un vero e proprio spettacolo industriale e tecnologico dal vivo. La manifestazione, che avrà luogo a Bilbao dal 3 al 7 giugno nei sei padiglioni del BEC, il Bilbao Exhibition Center, riunirà i principali produttori, importatori e distributori del settore per presentare le soluzioni e i progressi più all’avanguardia nel campo delle macchine utensili e della fabbricazione avanzata a visitatori e acquirenti provenienti da tutto il mondo. La campagna di marketing ha preso il via a luglio e le aziende leader nei settori dei componenti e degli accessori, delle macchine operanti per asportazione, degli utensili, delle macchine per la deformazione, della robotica e dell’automazione, della metrologia e del controllo qualità, tra le altre, hanno già confermato la loro partecipazione. I grandi macchinari in funzione e l’internazionalità saranno quindi due delle principali caratteristiche distintive della BIEMH. Proprio a questo scopo gli organizzatori si stanno muovendo in paesi come Germania, Italia, Francia, Portogallo, Svizzera, Austria, Taiwan, Cina, Turchia e Regno Unito, per garantire l’alto livello internazionale degli 32

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

di Cristina Gualdoni

espositori. Allo stesso modo, il programma VIP per invitare gli acquirenti sarà ancora una volta uno degli elementi chiave per garantire la presenza in fiera di centinaia di professionisti di massimo interesse. A tal fine, l’evento viene promosso in paesi come Messico, Germania, Italia, USA, Cina, Francia, Portogallo, Turchia, Regno Unito e Polonia, oltre che nel Maghreb e in America Latina. Inoltre, in risposta alla rapida evoluzione dei processi produttivi e alla loro attuale complessità, la BIEMH 2024 contemplerà un’importante agenda di contenuti che comprende, tra l’altro, spazi di analisi, dibattito e networking. Parallelamente alla BIEMH, il Bilbao Exhi-

bition Centre ospiterà la sesta edizione di BeDIGITAL, Transforming Industry, un evento mirato alla trasformazione digitale dell’industria, nonché l’ottava edizione di ADDIT3D, il salone leader in Spagna nel settore della produzione additiva e della stampa 3D. L’idea è che grazie alla contemporaneità e collaborazione tra gli eventi i visitatori possano trovare maggiori risposte ad un settore che si fa sempe più competitivo. BIEMH 2024 è organizzata da AFM, Machine Tool Manufacturers; da AIMHE, Machine Tools Importers e dal Bilbao Exhibition Centre, e ha come partner istituzionale la SPRI (Società per la Promozione e Riconversione Industriale) - Governo Basco. 


ITALIAN MACHINE VISION LA SECONDA EDIZIONE CONFERMA IL SUCCESSO A cura della redazione

L

e tecnologie della visione dalla parte dell’industria: sicurezza, sostenibilità e ottimizzazione dei processi produttivi Sono oltre 300 i visitatori di Italian Machine Vision Forum, l’appuntamento produttivi di riferimento sulla visione artificiale, accolto con interesse e affluenza di pubblico al Palacongressi di Rimini il 3 ottobre. La mostra convegno ha scelto l’Emilia Romagna, tra le regioni più dinamiche del nostro Paese, per parlare di sistemi di visione: un bacino pronto a recepire i principali vantaggi connessi a queste tecnologie, abilitanti nel percorso verso lo smart manufacturing. Aldo Peretti, Presidente Comitato Scientifico IMVF: “la scelta di Rimini per l’organizzazione di questa seconda edizione di Italian Machine Vision Forum si è rivelata vincente. L’area, oltre a contare la presenza di importanti aziende del manifatturiero italiano, rappresenta un polo fieristico di importanza crescente con una ricettività eccezionale. E i numeri dell’evento ne sono la dimostrazione.

Da rilevare anche l’apprezzamento per la presentazione di importanti innovazioni tecnologiche nell’ambito della visione e, più in generale, dell’intelligenza artificiale.” Nicola Lo Russo, Presidente Gruppo Sistemi di Visione di ANIE Automazione: “siamo molto soddisfatti per l’alto numero di visitatori che riconferma l’interesse verso un evento che ha come obiettivo quello di offrire una panoramica fedele ed esaustiva di un settore con ampio potenziale di sviluppo nell’ambito dell’industria digitale e sostenibile. Per quanto concerne le sessioni convegnistiche, il livello degli speech presentati è stato molto alto, frutto anche del lavoro dell’Associazione nel privilegiare la diffusione di contenuti innovativi”. Tra le tematiche emerse: la flessibilità e l’efficienza dei cicli produttivi, il miglioramento dei controlli qualitativi, la riduzione degli sprechi, obiettivi conseguibili grazie alla visione artificiale. In gioco un sistema industriale più sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, con opportunità professionali a valore aggiunto. Donald Wich, Amministratore Delegato di

Messe Frankfurt Italia: “siamo soddisfatti di questa seconda edizione, tanti i presenti che hanno premiato il lavoro congiunto fatto con ANIE Automazione. Un appuntamento di networking che ci arricchisce di nuovi importanti contenuti per continuare a progettare eventi a favore della competitività del nostro manifatturiero.”

Italian Machine Vision Award Sono tre i premi conferiti in occasione di Italian Machine Vision Forum dal Comitato Scientifico. Il riconoscimento per la migliore presentazione è stato assegnato a Opto Engineering per il contributo dal titolo “Lenti liquide per la machine vision: una tecnologia veloce e affidabile per sistemi di vision più versatili”. Nella categoria sostenibilità il premio è andato a ifm electronic, mentre a iMAGE S il riconoscimento per l’innovazione. Per la prima volta hanno partecipato alla votazione i visitatori della manifestazione. Disponibili sul sito gli atti del convegno. Ulteriori informazioni: machinevisionforum.it 


PANORAMA

NUOVO REGOLAMENTO MACCHINE

UN’OFFERTA DI SERVIZI PER SMART FACTORY PER ESSERE SEMPRE PIÙ SICURE di C.G.

I

n uno scenario caratterizzato da una crescente complessità delle reti di fabbrica, sia a livello di architetture che di topologie, a causa dell’elevato numero di dispositivi, della sempre maggiore interconnessione delle macchine e dello scambio di grandi quantità di dati, le aziende sono sempre più esposte a nuovi potenziali rischi di attacco alla sicurezza. Secondo quanto evidenzia il Rapporto CLUSIT 2023, i cyber attacchi sono aumentati esponenzialmente negli ultimi 5 anni. In Italia, dal 2018 al 2022, la crescita del numero di attacchi è stata 34

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

del 60%, passando da 1554 a 2489, raddoppiando in ambito Manufacturing. In tal senso, in presenza di macchinari sempre più smart, dotati di sistemi sofisticati e in continuo aggiornamento è diventato imprescindibile adeguare l’attuale Direttiva Macchine con un nuovo Regolamento Macchine, che entrerà in vigore a partire da Gennaio 2027. Al fine di rendere gli impianti conformi al Regolamento Macchine UE 2023/1230, LAPP - leader nello sviluppo e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia di connessione e cablaggio - offre una gamma di servizi a valore

aggiunto come la valutazione del livello di sicurezza dei macchinari e l’analisi e il collaudo di network industriali. Promuovere un’adeguata informazione e formazione in merito alle opportune misure da adottare per garantire reti connesse e sicure è di fondamentale importanza, affinché i clienti possano trarre vantaggio dall’affidarsi a esperti del settore per proteggere le proprie infrastrutture. Recentemente pubblicato in data 29 giugno 2023, a garanzia di una superiore sicurezza per le Smart Factory, il Regolamento abroga la direttiva 2006/42/CE ed è stato redatto


in conformità con le indicazioni del nuovo quadro legislativo e si integra con altre direttive applicabili alle macchine, quali bassa tensione e compatibilità elettromagnetica. Le novità riguardano l’applicazione sia ai macchinari nuovi che quelli che abbiano subito “modifiche sostanziali”, ovvero qualsiasi alterazione che vada ad influenzarne la sicurezza, creando potenziali nuovi pericoli o aumentando il rischio di quelli già esistenti. Inoltre, il Regolamento si esprime anche in merito alla cyber security e introduce la necessità di progettare sistemi che svolgano funzioni di sicurezza, al fine di evitare attacchi malevoli alle reti dati. Infine, include per la prima volta anche i componenti digitali, tra cui il software, che dovrà essere marcato CE e accompagnato da una dichiarazione di conformità UE e da istruzioni per l’uso.

Industrial Communication, per una superiore sicurezza delle macchine LAPP crede nell’importanza della Cyber Security, anche in ambito OT, per limitare la perdita di dati, di know-how e i fermi produzione, con conseguenti ricadute

negative in termini di reputazione. In dettaglio, l’Azienda propone ai suoi Clienti un assessment secondo IEC 62443, che definisce le linee guida per la sicurezza delle reti OT. La valutazione del Security Level (SL) della macchina o impianto e delle eventuali implementazioni necessarie per raggiungere il SL target si svolge in tre fasi: collezione e analisi documentale, valutazione in campo, stesura del report e identificazione del SL e di eventuali azioni correttive. Un approccio ideale per supportare i costruttori dei singoli componenti di rete, gli utilizzatori finali, i costruttori di macchine e i system integrator.

Analisi e collaudo di reti industriali, a prova di futuro Servizio premium proposto da LAPP, è l’analisi e collaudo di reti industriali condotto dai LAPP Expert mediante uno strumento di diagnostica in grado di fornire un chiaro e immediato riscontro sullo stato di salute delle reti a cui le macchine sono connesse. Grazie alla loro consolidata competenza, i tecnici LAPP sono in grado di condurre valutazioni dettagliate del traffico dati sulla rete e

di elaborare una scansione completa di quest’ultima, al fine di ricavare informazioni sui dispositivi, la topologia ed effettuare analisi diagnostiche. LAPP ha strutturato il processo in diverse fasi per valutare la stabilità della trasmissione dati, in real time. In tal modo, è possibile rilevare eventuali anomalie, quali fermi macchina, sovraccarichi ed errori di rete, dispositivi non raggiungibili, instabilità della connessione tra il cavo e il connettore, danneggiamento della guaina o dell’isolamento e rottura del cavo. Al termine di tale attività, LAPP rilascia report completi dei dati diagnostici estrapolati, a cui si aggiunge un rendiconto di collaudo contenente le informazioni sulla comunicazione e la configurazione di rete. “In tal senso, l’expertise nel condividere linee guida utili alla progettazione di una rete a regola d’arte rende LAPP un partner strategico sul mercato, grazie anche alla sua consolidata e pluriennale esperienza capitalizzata direttamente sul campo.” conclude Roberto Pomari, Managing Director & Head of Industrial Communication Center of Competence LAPP Italia. 

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

35


STORIA

di copertina GERARDI

IL FUTURO NON SI PREVEDE, SI PREPARA L’ATTEGGIAMENTO IMPRENDITORIALE DI GERARDI, BASATO SULL’ADOZIONE DI UNA VISIONE A LUNGO TERMINE E SULLA CAPACITÀ DI ESSERE PROATTIVI NEL PRENDERE DECISIONI PER GARANTIRE LA CRESCITA E LA SOSTENIBILITÀ DELL’AZIENDA, È UN VALORE CHE SI PERPETUA DA OLTRE CINQUANT’ANNI di Fabio Chiavieri 36

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


negativi degli eventi che hanno sconvolto quelle zone. Ovviamente, tutto ciò è frutto di investimenti in nuove tecnologie e macchine che, conseguentemente, ci hanno permesso di assumere nuovo personale e incrementare la forza produttiva. Questa è la strada che abbiamo sempre perseguito e che continueremo a percorrere.»

L’automazione vero driver per i nuovi prodotti

N

Morsa automatica autocentrante GripMatic vises

Non ci sono segreti nella crescita maturata da Gerardi anno dopo anno. Semmai c’è una chiara strategia di mercato basata su investimenti costanti in ricerca e sviluppo affiancati da altrettante innovazioni in ambito produttivo, che hanno reso le fabbriche dell’azienda, sia in Italia che in Cina, totalmente automatizzate con sistemi FMS. Attraverso questa visione sempre orientata al futuro, Gerardi è in grado di soddisfare le specifiche esigenze in diversi mercati presidiati come detto da siti produttivi, oppure, da filiali commerciali, come in Germania, Stati Uniti e Brasile. Questo approccio dimostra una grande capacità di adattarsi alle sfide e alle opportunità del mercato globale, senza mai dimenticare le reali necessità dei clienti e la sostenibilità delle scelte compiute. Non sorprende, quindi, che il 2022 sia stato un anno record nonostante le tristi vicende della guerra tra Russia e Ucraina abbiano minato alcune certezze dell’azienda. «Lo scorso anno è stato un anno davvero eccezionale quanto inaspettato viste le difficoltà iniziali legate a uno dei nostri mercati di riferimento che comprendeva Russia e Ucraina – spiega Ivano Gerardi Jr., direttore generale di Gerardi S.p.A. Tuttavia, siamo stati in grado di superare queste difficoltà conseguendo un fatturato record, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente, grazie alla nostra capacità di gestire gli ordini e consegnare il materiale fino ai primi di luglio, dimostrando una grande resilienza nell’affrontare i riflessi

Gli investimenti in nuovi sistemi di produzione sono alla base della capacità di Gerardi di realizzare nuovi prodotti che richiedono, ovviamente, macchine altamente performanti e precise, senza dimenticare quanto sia importante a livello di immagine e di competitività dell’azienda a livello internazionale e anche sul mercato interno. «Abbiamo un obiettivo molto ambizioso

Un “classico” tra le teste angolari

La gamma di teste angolari integrali Classic Line di Gerardi sembra essere estremamente completa e adatta a ottimizzare i cicli di lavoro e migliorare la qualità delle lavorazioni su centri orizzontali e verticali. Con oltre 200 modelli in costante aumento, questa linea offre una vasta gamma di opzioni per soddisfare le esigenze dei clienti. L’obiettivo principale della Classic Line è quello di semplificare e migliorare la lavorazione, riducendo gli ingombri e consentendo microlavorazioni di alta precisione. La serie di teste Slim, in particolare, rappresenta un’aggiunta significativa a questa gamma. Queste teste sono progettate per lavorare in spazi ridotti e offrono prestazioni elevate e affidabilità nonostante le loro dimensioni compatte. Il modello GS90-2 è ideale per microlavorazioni all’interno di sedi tonde con diametri a partire da 19 mm, mentre il modello GS90-3XS, con le sue dimensioni estremamente ridotte, consente lavorazioni in aree di difficile accesso, vicino al fondo del pezzo. La disponibilità di micropinze dedicate per utensili di diverse dimensioni aggiunge flessibilità alle operazioni di lavorazione. Inoltre, la possibilità di personalizzare le lunghezze delle teste grazie al sistema a cascata di ingranaggi a denti dritti offre ulteriori vantaggi per adattarsi alle specifiche esigenze di produzione. In generale, questa gamma di teste angolari integrali sembra essere una risorsa preziosa per le operazioni di lavorazione di precisione, e la serie Slim rappresenta un passo avanti nel consentire microlavorazioni in spazi ristretti.

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

37


STORIA

di copertina Novità tra i motorizzati

Il nuovo stozzatore motorizzato Gerardi rappresenta un notevole miglioramento nel processo produttivo, offrendo una maggiore versatilità e riducendo la necessità di spostare il pezzo su diverse macchine utensili. Questo strumento è progettato per eseguire una vasta gamma di lavorazioni, dallo stozzaggio di sedi per chiavette ai profili dentati interni o esterni. Le caratteristiche chiave di questo stozzatore includono la sua elevata rigidità, che consente un utilizzo prolungato degli inserti e una superficie lavorata con un’ottima finitura. Inoltre, la sua capacità di eseguire rapidamente lavorazioni interne ed esterne garantisce una precisione elevata e riduce i tempi di lavorazione complessivi. Le applicazioni possibili con questo strumento sono diverse e includono la brocciatura di sedi per linguette o chiavette, fasature singole o multiple, su fori cilindrici o conici, con o senza gola di scarico e smusso. La versatilità è ulteriormente ampliata grazie all’utilizzo di utensili speciali, che consentono di realizzare prese di forza, fori quadri e fori esagonali per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti. L’adozione di questo stozzatore motorizzato porta notevoli vantaggi in termini di efficienza e flessibilità nelle operazioni di lavorazione, consentendo alla vostra azienda di offrire una vasta gamma di servizi standard e personalizzati ai clienti. Ecco alcuni punti chiave di questo dispositivo: Azionamento dalla torretta portautensili: Il fatto che il dispositivo sia progettato per essere azionato direttamente dalla torretta portautensili della macchina semplifica notevolmente il processo di programmazione e integrazione nell’operazione di lavorazione generale. Posizionamento preciso: L’unità di scanalatura viene posizionata nel foro preparato in modo da consentire al pistone esteso di raggiungere la posizione finale sull’asse Z. Questo garantisce una precisione nella profondità della scanalatura. Controllo della profondità: La profondità della scanalatura è controllata tramite un avanzamento costante sull’asse X, con un valore variabile tra 0,04 e 0,15 mm/corsa a seconda della versione. Questo permette di ottenere scanalature con precisione e adattabilità alle specifiche esigenze di produzione. Regolazione della velocità: La velocità del mandrino è regolabile tra 400 e 1.200 giri/ min, con un giro corrispondente a una corsa completa. Questa regolazione consente di adattare la velocità alle caratteristiche del materiale e alle dimensioni della scanalatura desiderata. Esempio di efficienza: Il vostro esempio di produzione di una chiavetta con una larghezza di 6 mm e una profondità di 5 mm in soli 7,5 secondi illustra chiaramente l’efficienza di questo dispositivo. Questa rapidità di lavorazione è fondamentale per migliorare la produttività complessiva.

Tour virtuale: una risorsa unica

che è quello di raddoppiare il fatturato in Italia nei 5 anni a venire – dichiara Ivano Gerardi Jr. Una prospettiva certamente importante ma ragionevole, soprattutto se saremo in grado di sviluppare prodotti in grado di supportare adeguatamente la tendenza globale verso l’automazione.» Nonostante il temporaneo rallentamento del comparto macchine utensili, peraltro sopraggiunto dopo anni di notevole crescita, il settore dell’automazione e delle attrezzature, ambito di competenza Gerardi, continuerà a trainare il mercato. Un’onda lunga che consentirà a Gerardi di sfruttare le opportunità che necessariamente si verranno a creare puntando su flessibilità, competenza e, ancora una volta, investimenti mirati. “Stiamo sviluppando una gamma di nuovi prodotti molto interessante, sia all’interno del nostro settore storico dei sistemi di serraggio, per esempio morse meccaniche e automatiche, sia nell’ambito dei gripper per robot. Le morse con forze di serraggio significativamente più elevate rispetto ai gripper sono adatte per applicazioni di fissaggio robusto e lavorazioni pesanti, mentre i gripper sono progettati per la manipolazione più delicata e la movimentazione di componenti più leggeri. Studiare prodotti semplici, più facilmente vendibili è sinonimo di adattamento verso alle nuove esigenze della clientela. Questi prodotti possono fungere da punto di ingresso in settori differenti e costruire nuove partnership tecnologiche.» 

Il tour virtuale dello showroom Gerardi è la risposta dell’azienda alle esigenze dei clienti di acquistare e conoscere i prodotti offerti dall’azienda in modo dettagliato e completo comodamente dai dispositivi elettronici. Il tour virtuale offre una visione completa dei prodotti Gerardi, suddivisi per tipologie e famiglie, tra cui morse, teste angolari, motorizzati, portapezzi e molte altre categorie. Questa ampia varietà permette ai visitatori di esplorare la gamma completa di prodotti dell’azienda. I visitatori possono ottenere informazioni dettagliate sui prodotti di loro interesse facendo clic sulle icone corrispondenti. Questo permette di accedere alle specifiche tecniche e prestazionali di ciascun prodotto, fornendo una visione chiara delle loro caratteristiche. L’integrazione con l’eStore Gerardi consente ai visitatori di effettuare direttamente l’acquisto online dei prodotti di loro interesse. Questa comodità semplifica il processo di acquisto per coloro che desiderano fare un ordine immediato. Il tour virtuale è progettato per essere pratico e intuitivo, consentendo ai visitatori di esplorare l’ambiente virtuale in base ai loro interessi specifici. L’accesso alle diverse famiglie di prodotti e alle novità è reso semplice attraverso icone ben visibili. 38

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


L’evoluzione del CNC

M8V: il CNC per lo Smart Manufacturing M8V è il nuovo CNC interconnesso per lo Smart Manufacturing. Il livello evoluto, la praticità di utilizzo multitouch, le numerose nuove funzioni avanzate e la connettività wi-fi incorporata per la prima volta in un CNC, sono stati pensati per essere parte integrante del processo produttivo e per supportare ogni tipo di lavorazione con requisiti di precisione e velocità estreme. Il controllo numerico si evolve a supporto dello Smart Manufacturing e degli ambienti IIoT in fabbrica. M8V renderà possibile il futuro delle lavorazioni.

mitsubishielectric-cnc.it



DOSSIER ROBOTICA

A CURA DI PATRIZIA RICCI


DOSSIER ROBOTICA

ROBOT, +7%

DI INSTALLAZIONI INDUSTRIALI NEL 2023 LA ROBOTICA CONTINUA A CRESCERE. UNA DELLE TENDENZE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL MOMENTO È L’INTEGRAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI SISTEMI ROBOTICI TRADIZIONALI, CHE STA CONTRIBUENDO A RIVOLUZIONARE MOLTI ASPETTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ E I PARADIGMI DI INTERE FILIERE PRODUTTIVE

I

Il 2023 si dovrebbe chiudere con quasi 600 mila nuove installazioni di robot industriali a livello mondiale. Un dato che è stimato in aumento nei prossimi anni, nonostante un generale rallentamento della crescita economica. È quanto emerge dai dati del World Robotics 2023 Report dell’International Federation of Robotics (IFR), resi noti a settembre, in base ai quali il numero di nuovi robot entrati in servizio nell’industria nel corso del 2022 supera le 550 mila unità, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Il dato di consuntivo rivede al rialzo le stime rese note a giugno, quando si prevedeva una crescita nell’ordine del 2%. A crescere soprattutto le installazioni nel settore dell’automotive (+16%) e dell’elettronica (+10%). La maggior parte dei nuovi robot (73%) sono stati installati in Asia, il 15% in

42

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

Europa e il 10% nelle Americhe. Il restante 2% è andato in altre aree geografiche. Per quanto riguarda le installazioni, l’Asia si conferma essere il primo mercato (404.578 unità) con una crescita del 5% rispetto al 2021, mentre l’Unione Europea rimane il secondo mercato mondiale (70.781 unità). Relativamente all’Asia, la Cina è dal 2013 il più grande mercato di robot industriali al mondo e rappresenta, con il 52%, più della metà del mercato mondiale, mentre il Giappone (che è anche il principale Paese produttore) rappresenta il 9%. Guardando all’Europa, la Germania ha perso l’1% (25.636 unità installate), a causa del crollo delle vendite nell’Automotive (-27%), mentre sono invece risultate in crescita le installazioni nel settore Metalmeccanico (+19%). In Italia la crescita è stata dell’8% (11.475


robot installati). Bene anche Francia (7.380 unità, +13%) e il Regno Unito nel quale le installazioni di robot industriali sono aumentate del 3%, raggiungendo le 2.534 unità. Più in generale, crescono il Brasile, dove sono stati installati 1.858 robot (+4%), il Messico (6.000 unità, +13%), la Spagna (+10%) e la Turchia (+22%), mentre si registrano cali a doppia cifra a Taipei, in Thailandia e in Canada. Siamo in anni di trasformazioni senza precedenti, in cui sia la pandemia che i più recenti eventi geopolitici, stanno cambiando radicalmente il modo in cui vengono prodotte e consegnate le merci. La domanda di robotica e automazione nel settore del manifatturiero e della logistica, così come la necessità di rendere questa automazione più intelligente, più veloce, più efficiente e, soprattutto, più accessibile, è in continuo aumento, come testimoniato dai dati. Per rispondere a queste nuove esigenze dei clienti e della società, l’integrazione tra robotica e intelligenza artificiale rappresenta un’enorme opportunità. Uno degli sviluppi più promettenti della robotica è quindi l’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI), il cui scopo principale è quello di gestire meglio la variabilità e l’imprevedibilità dell’ambiente esterno, sia in tempo reale che off-line. In realtà, l’intelligenza artificiale non è nuova alla robotica. Già da qualche anno, visione e capacità di apprendimento sono state integrate nei robot che, grazie ad esse, eccellono nei compiti che gli esseri umani trovano difficili, faticosi, ripetitivi, noiosi, sporchi o pericolosi. Ma l’intelligenza artificiale può rendere i robot ancora più bravi a svolgere questi compiti, più capaci di apprendere, o meglio, capaci di apprendere attraverso l’esperienza, piuttosto che attraverso la programmazione, in grado di lavorare in ambienti dinamici e in mezzo alle persone. Cosa comporta tutto questo? Molti studi prevedono che nei prossimi anni Paesi come, ad esempio, Giappone, Stati Uniti e Germania, potrebbero trovarsi in difficoltà per mancanza di manodopera qualificata. Oltre alla perdita di competenze chiave, va considerato che sempre più persone disponibili al lavoro rifiutino lavori manuali intensivi. Per molte aziende, quindi, si prospetta l’urgente necessità di colmare queste lacune lavorative. In che modo? Proprio con la robotica intelligente e con il crescente numero di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Già oggi, nel settore manifatturiero, grazie alla computer

vision (vision AI), i robot sono in grado di saldare con estrema precisione così come imparano a individuare difetti microscopici più velocemente e con maggiore precisione di qualsiasi essere umano. Nel magazzinaggio e nella logistica, un settore la cui crescita sta superando l’offerta di manodopera grazie all’esplosione dell’e-commerce e dello shopping online, i robot dotati di intelligenza artificiale sono in grado di riconoscere oggetti diversi e sanno come raccoglierli e imballarli velocemente. Soprattutto in questi settori, oggi, i robot utilizzano capacità visive e di apprendimento per spostarsi autonomamente senza guida, per trasportare le merci in modo efficiente all’interno della fabbrica o del magazzino. Grazie all’intelligenza artificiale è possibile migliorare la manutenzione delle linee di produzione. Inoltre, utilizzando l’intelligenza artificiale e specifici software di programmazione, in pochi secondi è possibile individuare qual è il movimento più efficiente per un braccio robotico, senza alcuna scrittura di codice. Robot più intelligenti ed efficienti contribuiscono anche a soddisfare le richieste di sostenibilità, attraverso l’efficienza energetica, la riduzione degli sprechi, lavorazioni caratterizzate da una ridotta impronta ecologica e una maggiore flessibilità, per competere con i rapidi cambiamenti della domanda dei mercati. Ad esempio, la tecnologia dei robot per la verniciatura di precisione nel settore automobilistico può ridurre il consumo di materiale fino al 60%, migliorando la sostenibilità sia ambientale che economica del processo e riducendo il consumo di energia e acqua. Ma gli esempi potrebbero essere molti altri e sono sotto gli occhi di tutti. La facilità d’uso e l’accesso all’automazione sono più importanti che mai per sempre più settori, comparti e aree geografiche. L’intelligenza artificiale generativa, detta anche IA generativa o GenAI, grazie alla capacità di sviluppare una comprensione dei dati per dare vita a qualcosa di nuovo, ha il potenziale per cambiare le regole del gioco: può rendere i robot ancora più accessibili per le piccole e medie imprese grazie alla programmazione e codifica più veloci e semplici, abbassando ulteriormente le barriere per l’integrazione e l’adattamento dei robot in ambienti diversi. 

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

43


DOSSIER ROBOTICA

COGNEX

L’EDGE LEARNING NELLE

APPLICAZIONI DI VISIONE ARTIFICIALE L’EDGE LEARNING COLMA IL DIVARIO TRA APPLICAZIONI DI VISIONE ARTIFICIALE TROPPO COMPLESSE PER UNA SOLUZIONE BASATA SU REGOLE E TROPPO SEMPLICI PER GIUSTIFICARE UN INVESTIMENTO IN UNA SOLUZIONE DI DEEP LEARNING COMPLETA

L’

L’Edge Learning è un approccio al «machine learning» specificamente adattato all’automazione industriale. Per colmare il divario nella copertura delle applicazioni di visione industriale tra le soluzioni tradizionali basate su regole e le soluzioni complete di Deep Learning, i produttori di hardware hanno sviluppato l’IA di bordo che viene eseguita sulle loro piattaforme di telecamere intelligenti integrate, dando vita ad un genere di deep learning, chiamato appunto “Edge Learning”, che offre una soluzione unica per molte applicazioni troppo impegnative per la visione artificiale basata su regole convenzionali, ma che non giustificano l’investimento in una soluzione completa di Deep Learning. Traendo spunto da un articolo di Reto Wyss, Vice President AI Technology, Cognex Corporation, possiamo dire che l’Edge

44

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

Learning utilizza un insieme di algoritmi preesistenti che facilitano l’addestramento del modello e la successiva analisi dell’immagine direttamente sul dispositivo. Il modello viene addestrato in due fasi: pre-addestramento e addestramento per casi d’uso specifici. La prima fase viene eseguita dal fornitore di Edge Learning su un ampio set di dati ottimizzato per l’automazione industriale. Lo strumento pre-addestrato viene poi incorporato in una telecamera intelligente e spedito al cliente, che completa la seconda parte dell’addestramento per il proprio caso d’uso specifico. Questo approccio consente una formazione più rapida, che richiede solo poche immagini, e non richiede computer o GPU. Anche l’impostazione e l’acquisizione delle immagini richiedono meno tempo perché le piattaforme di telecamere intelligenti


abbinano più elementi, come il sensore, l’ottica, il processore e talvolta anche l’illuminazione. Questo approccio riduce i problemi di integrazione dell’hardware, come il cablaggio a un PC e l’incorporazione del motore di inferenza, che possono richiedere molto tempo e aumentare la complessità di un sistema di machine learning.

Il mondo della visione artificiale tradizionale La visione artificiale tradizionale si fonda su algoritmi analitici basati su regole per rilevare e parametrizzare i difetti che si possono definire in modo matematico. In queste applicazioni sviluppatori e ingegneri di sistemi altamente qualificati valutano ogni problema, applicano una serie di regole in grado di svolgere il compito e quindi programmano il sistema. Per semplificare il processo, molti produttori offrono soluzioni low-code e no-code che facilitano il processo di messa a punto di una serie di strumenti analitici di pattern matching, blob, edge, caliper o altri strumenti di visione industriale per soddisfare i criteri dell’applicazione. Nonostante questi progressi, le soluzioni basate su regole raggiungono il loro limite quando i difetti sono difficili da definire numericamente o il loro aspetto varia in modo significativo. Inoltre, lo sviluppo e la manutenzione continui degli algoritmi di visione industriale basati su regole richiede personale tecnico qualificato, non facile da trovare, con esperienza e solide competenze nel campo della visione industriale.

Il mondo del Deep Learning

algoritmi, il Deep Learning si affida a operatori, responsabili di linea e altri esperti in materia per etichettare le immagini in buone o non buone e classificare i tipi di difetti presenti in un’immagine. Tuttavia, la maggior parte dei progetti di Deep Learning di successo richiede ancora budget elevati e competenze specialistiche da parte di ingegneri della visione e data scientist per la configurazione iniziale del sistema. Non tutti i progetti apporteranno all’operazione un valore sufficiente da giustificare un investimento significativo, limitando così la capacità del Deep Learning di incidere con soddisfazione in quelle applicazioni. Per questo, l’Edge Learning colma le lacune applicative tra la visione artificiale basata su regole tradizionali e le soluzioni complete di Deep Learning.

I notevoli progressi in campo teorico, nell’hardware dei computer, come le GPU, e nella disponibilità di dati hanno portato recentemente alla comparsa del Deep Learning nelle applicazioni industriali di visione artificiale. Questa tecnica eccelle sia in situazioni in cui è necessario prendere decisioni soggettive, come quelle che richiedono l’intervento di ispezioni umane, che in scenari confusi, in cui l’identificazione di caratteristiche specifiche dell’immagine è problematica a causa dell’elevata complessità o dell’estrema variabilità. A differenza della visione artificiale basata su regole, che si affida a esperti per sviluppare nuovi M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

45


DOSSIER ROBOTICA

Vantaggi dell’Edge Learning L’Edge Learning offre diversi vantaggi. È molto meno costoso da sviluppare rispetto alle soluzioni di visione artificiale basate su regole e quelle di Deep Learning. Richiede un numero inferiore di immagini e meno tempo per l’addestramento e l’elaborazione. Permette di accelerare l’avvio della produzione e il cambio di prodotto perché la formazione e la produzione avvengono nello stesso luogo e sullo stesso dispositivo. Va notato, tuttavia, che i numerosi vantaggi offerti da queste telecamere intelligenti integrate nell’Edge Learning hanno un costo. Perciò, l’Edge Learning non è propriamente indicato per i problemi più complessi, ma è in grado di risolvere fin da subito un’ampia gamma di applicazioni.

Ciclo di ottimizzazione più breve Rispetto al Deep Learning, l’Edge Learning ha un ciclo di ottimizzazione molto più breve ed elimina la necessità di inviare le immagini a un altro dispositivo per l’etichettatura e la reimpostazione. Inoltre, ottimizza l’impiego della manodopera e riduce la manutenzione a lungo termine necessaria per la raccolta e la gestione dei dati. Anziché affidarsi ad esperti, l’Edge Learning consente agli operatori e ai tecnici di linea di etichettare le immagini per reimpostarle in caso di modifiche ai pezzi o ai processi. Consentendo a principianti ed esperti di automatizzare rapidamente le attività di ispezione, l’Edge Learning è di grande utilità per gli OEM (Original Equipment Manufacturer), i costruttori di macchine e gli utenti finali. Grazie all’Edge Learning, gli OEM possono affrontare più facilmente i problemi di machine vision più impegnativi e potenziare i loro clienti finali. L’Edge Learning consente agli utenti finali di risolvere rapidamente i problemi e di aggiungere velocemente nuovi prodotti, riducendo così al minimo la necessità di tornare dall’OEM 46

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

ed attenuando l’impatto finanziario del supporto postvendita e dei costi di assistenza. L’Edge Learning aiuta inoltre gli OEM a consegnare più facilmente macchine con rendimenti migliori e tassi di scarto ridotti. Gli OEM più piccoli aumentano la loro capacità di competizione sul mercato perché grazie all’Edge Learning possono fornire soluzioni complesse più rapidamente, semplicemente e con meno risorse. Gli integratori di sistemi possono utilizzare l’Edge Learning per eseguire più studi di fattibilità in meno tempo con buoni impatti reddituali. L’Edge Learning consente ai system integrator di ridurre il tempo dedicato a compiti quali l’impostazione dell’acquisizione delle immagini e la selezione degli strumenti di visione industriale, così da poter determinare rapidamente la fattibilità di un’applicazione e aggiudicarsi più velocemente un numero maggiore di progetti. Gli utenti finali possono trarre vantaggio dall’Edge Learning automatizzando molte ispezioni ottiche manuali o attività di automazione che non giustificano un investimento nello sviluppo di un sofisticato sistema di visione artificiale o di Deep Learning. L’Edge Learning aiuta i produttori a gestire più facilmente le modifiche dei componenti e dei processi, senza dover sviluppare nuovi algoritmi per ogni nuova generazione di prodotti. L’Edge Learning può anche semplificare le applicazioni di visione artificiale basate su regole esistenti e ridurre i costi associati a costosi componenti di acquisizione delle immagini, come le ottiche telecentriche, l’illuminazione o i sistemi di movimentazione dei pezzi. Semplificando o eliminando questi costosi componenti, è spesso possibile ottenere una configurazione più economica, con risparmi sulla formazione delle immagini, sul fissaggio o sui complessi requisiti di elaborazione delle immagini.

Conclusioni In sintesi, l’Edge Learning si è dimostrato più capace dei tradizionali strumenti analitici di visione artificiale in situazioni in cui l’ispezione umana deve prendere decisioni soggettive difficili. Allo stesso tempo, l’Edge Learning è più economico e facile da utilizzare rispetto alle soluzioni tradizionali di Deep Learning, consentendo di affrontare in modo più economico un maggior numero di applicazioni. L’Edge Learning di fatto snellisce anche l’installazione e rende possibile un rapido ramp-up per i produttori e può essere considerato un innovativo strumento che contribuisce all’ottimizzazione per gli OEM, i costruttori di macchine, gli integratori di sistemi e gli utenti finali. 


INNOVATIVE WELDING

La saldatura automatizzata pronta all'uso COBOT WeldSpace 4.0 ® di DEMMELER è una cella robotizzata modulare per la saldatura, completamente personalizzabile e dotata di un robot collaborativo che può essere utilizzato anche da operatori senza formazione né sulla programmazione, né sulla saldatura. Si tratta di un prodotto letteralmente pronto all’uso: un sistema robotizzato plug&play che permette il facile accesso alla saldatura automatizzata per le piccole e medie imprese.

ATTREZZATURE AGINT SRL | Tel. 02.49451414 www.agint.com | info@agint.com

Follow us


DOSSIER ROBOTICA Il braccio robotico preleva le etichette DIN A5 per mezzo di una pinza a vuoto e poi ruota verso il pallet. (Fonte: igus GmbH)

IGUS

UN ROBOT LOW COST PER

UN’ETICHETTATRICE DI PALLET

MFG, AZIENDA TEDESCA SPECIALIZZATA NEI PROCESSI E SISTEMI DI ETICHETTATURA HA UTILIZZATO UN ROBOT LOW COST FABBRICATO CON LE PLASTICHE AD ALTE PRESTAZIONI IGUS, RISPARMIANDO DENARO E SFORZI DI INTEGRAZIONE E VINCENDO IL CONCORSO ROIBOT 2022 PER L’AUTOMAZIONE LOW COST (LCA)

A

A volte capita che alcuni prodotti alimentari debbano essere richiamati. Fortunatamente per i consumatori, oggi i sistemi digitalizzati di identificazione come il Serial Shipping Container Code (SSCC), un numero di identificazione a 18 cifre contenuto in un’etichetta che i produttori applicano agli europallet, consentono ai produttori di determinare immediatamente la posizione del lotto in caso di richiamo. In questo modo possono chiedere ai servizi logistici di trasferire i pallet nel magazzino di quarantena e di smaltirli in un secondo momento. Per applicare queste etichette ai pallet, fino ad oggi - in genere - i produttori utilizzavano etichettatrici convenzionali, solitamente sistemi robotici lineari che consentono l’etichettatura da due lati sugli assi x e y. L’etichettatura su un terzo lato, come previsto dalle norme SSCC, comporta un grande sforzo meccanico. Per questo MFG Technik und Service GmbH, azienda tedesca specializzata nei processi e sistemi di etichettatura, ha progettato un nuovo sistema automatizzato per l’etichettatura su tre lati, per offrire ai produttori la massima flessibilità di etichettatura.

48

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

“La parte essenziale del nuovo sistema, che abbiamo chiamato Label Monkey, doveva essere costituita da un robot a braccio articolato in grado di applicare le etichette ai pallet da tre lati anziché solo da due”, spiega Hubert Lachner, CEO di MFG Technik und Service GmbH.

Braccio robotico robolink RL-DP a soli 7.200 € compreso sistema di controllo Perché Label Monkey potesse iniziare a lavorare, occorreva procurarsi un braccio robotico adatto. La ricerca si è rivelata più difficile del previsto, dato che i più comuni robot industriali a braccio articolato sono spesso sovradimensionati e troppo costosi per le operazioni di etichettatura. Per questo MFG ha orientato la ricerca nel campo della robotica low cost, trovando così la soluzione più vantaggiosa presso igus, azienda specializzata in materie plastiche che produce robot economici in plastica ad alte prestazioni. Il sistema Label Monkey di MFG utilizzerà quindi il robolink RL-DP, un robot a braccio articolato a cinque assi nero che può


spostare un carico utile fino a 30 newton con un raggio d’azione di 790 millimetri. “L’alloggiamento, così come i componenti come i riduttori e i giunti, è realizzato in modo economico tramite stampaggio a iniezione”, spiega Reiner Nusser, specialista Automation & Robotics presso igus GmbH. “Ciò significa che il robolink RL-DP, compresi il sistema e il software di controllo, costa 7.200 euro, un costo decisamente diverso rispetto ai tradizionali robot a braccio articolato realizzati in metallo.” L’investimento nel sistema si ripaga in un periodo variabile tra 16 e 24 mesi.

convincere MFG a scegliere il robolink RL-DP. Il robot a braccio articolato è anche robusto e di facile manutenzione. Nei sistemi di etichettatura è essenziale garantire continuità. È importante che il robot funzioni senza guasti e possa essere riparato rapidamente in caso di emergenza. igus ha dimostrato la durabilità del robolink nel laboratorio di prova. In una serie di prove a lungo termine con un carico utile di 110 grammi, il robot ha eseguito tre milioni di cicli senza mai manifestare alcun problema. MFG ha previsto anche la Il funzionamento di Label Monkey ridondanza della stampa per ridurre i tempi Ecco come funziona il Label Monkey: tutto di fermo macchina: nella Label Monkey il contenuto tecnologico è racchiuso in un sono infatti state installate due unità di La Label Monkey di MFG: il sistema è in grado alloggiamento poco ingombrante costituito da stampa. In caso di guasto di una unità, di etichettare fino a 60 pallet all’ora su tre lati. profili in alluminio e pannelli in vetro acrilico. La la seconda subentra immediatamente, (Fonte: igus GmbH) base misura solo 700 x 1.200 millimetri. “Per noi garantendo una produzione ininterrotta la compattezza della struttura era molto importante, perché le anche quando gli utenti cambiano le etichette o i nastri. etichettatrici per pallet sono spesso collocate ai margini dei passaggi Programmazione immediata e facilità di integrazione o delle corsie dei carrelli elevatori”, spiega Lachner. Due unità di Un altro vantaggio della robotica low cost di igus è che il robolink stampa, montate nel terzo superiore, permettono di stampare dati RL-DP è subito pronto all’uso grazie al principio plug-and-play e variabili, come SSCC o codici a barre, su etichette in formato DIN può essere facilmente integrato nella Label Monkey. Tutti i cavi sono A5. Il robot a braccio articolato si trova invece nella parte inferiore. quindi sistemati all’interno del braccio, pronti per essere collegati. Preleva le etichette con una pinza elettrica a vuoto, ruota verso MFG ha dovuto solo montare il sistema di controllo nell’armadio di l’esterno e le applica premendole contro la parete esterna del pallet, comando e collegarlo al controllore logico programmabile (PLC) di che passa davanti alla Label Monkey su una rulliera. La ripetibilità livello superiore, che controlla la sincronizzazione tra la stampante del posizionamento è pari a un millimetro. Successivamente, uno e il braccio robotico. I movimenti del braccio robotico sono stati poi scanner posto sul braccio del robot controlla il codice a barre riportato programmati in pochissimo tempo utilizzando igus Robot Control, sull’etichetta. È possibile etichettare fino a 60 pallet ogni ora da tre un software gratuito e senza licenza che consente la programmazione lati. “Con 17 secondi per ciclo, il robot a braccio articolato non è il in modalità di autoapprendimento. Gli utenti spostano il braccio più veloce”, dichiara Lachner, “ma è perfettamente dimensionato per del robot nella posizione desiderata con un joystick e la salvano. questo tipo di applicazione”. Le sequenze di movimenti possono essere definite in pochi minuti Un robot low cost in grado di eseguire tre milioni di cicli senza richiedere alcuna conoscenza di programmazione. “Definire i movimenti del robolink è davvero un gioco da ragazzi. Tutti i Non sono stati però solo la compattezza e il prezzo contenuto a passaggi sono intuitivi e non richiedono alcuna conoscenza di programmazione, in nessuna fase. Questo ci ha fatto risparmiare parecchio tempo durante lo sviluppo della Label Monkey”, afferma Lachner. Creativa e fuori dagli schemi: la soluzione di automazione MFG si aggiudica il concorso ROIBOT 2022. I primi clienti hanno già dimostrato interesse per la Label Monkey di MFG. L’azienda ha anche saputo convincere una giuria di esperti del mondo della ricerca e dell’industria. Il concorso ROIBOT 2022 di igus ha premiato le soluzioni robotiche Low Cost che si sono distinte per creatività e rapidità di ammortamento. Al concorso hanno partecipato 110 aziende di 20 paesi. La Label Monkey di MFG ha Una collaborazione perfetta: Hubert Lachner, CEO di MFG Technik und Service GmbH, con Reiner conquistato il primo premio e un premio in denaro di Nusser e Martin Eberle di igus e con Andreas Limmer e Christoph Backeberg (sviluppo MFG) (Fonte: igus GmbH) 5.000 euro.  M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

49


DOSSIER ROBOTICA

KUKA

L’AUTOMAZIONE

NELLE PMI PER AFFRONTARE OGGI LE SFIDE DI DOMANI L’AUTOMAZIONE È LA RISPOSTA A MOLTE DELLE SFIDE CHE LE PMI DEVONO AFFRONTARE. CON I COBOT, I ROBOT INDUSTRIALI E IL SOFTWARE ADATTO AL SETTORE, LE AZIENDE AUMENTANO LA LORO EFFICIENZA, AGGIUNGONO VALORE AI POSTI DI LAVORO E RIMANGONO COMPETITIVE

C

Circa il 75% degli imprenditori di tutto il mondo ha dichiarato di avere difficoltà a coprire i posti vacanti nel 2022. A fronte della forte carenza di lavoratori qualificati, che sta causando problemi soprattutto alle piccole e medie imprese, la maggior parte delle aziende sa che l’automazione può dare sollievo. Infatti, il 65% delle PMI ritiene che i processi della propria azienda possano essere accelerati dalla robotica e che, di conseguenza, sia la produttività che la qualità possano aumentare. Tuttavia, le PMI sono state spesso riluttanti a utilizzare i robot perché ritenuti troppo complessi e/o troppo costosi. Ma chiunque abbia provato sa che investire nell’automazione conviene, perché il rischio è basso e le opportunità sono enormi. Ne parliamo con Inga Akulauskaite, Marketing expert in robotics and automation di KUKA, noto fornitore leader a livello mondiale di soluzioni di automazione intelligenti.

50

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

“Che si tratti di pallettizzazione, di macchine per il carico e lo scarico, di controllo qualità o di saldatura, i robot possono integrare perfettamente i team umani ben consolidati, svolgendo i loro compiti in modo affidabile e preciso. Si fanno carico di un lavoro poco ergonomico, stressante, monotono e dispendioso in termini di tempo, in modo che i dipendenti siano così sollevati fisicamente e guadagnino tempo per attività di più alto profilo. Del resto, con il 35,4%, i disturbi muscoloscheletrici sono la principale causa di inabilità al lavoro nei mestieri specializzati in Germania”, afferma Akulauskaite.

I robot tolgono il lavoro pesante ai colleghi e creano nuovi posti di lavoro Con il 35,4%, i disturbi muscoloscheletrici sono la principale causa


di inabilità al lavoro nei mestieri specializzati in Germania. Mal di schiena, lesioni alle spalle e simili sono responsabili della maggior parte dei giorni di malattia, soprattutto nel settore delle costruzioni e delle finiture. Più in generale, in Europa i disturbi muscoloscheletrici (DMS) sono uno dei disturbi più comuni legati al lavoro, colpiscono milioni di lavoratori e costano miliardi di euro ai datori di lavoro, come riferisce l’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA, https://osha.europa.eu/it/themes/musculoskeletaldisorders). I robot possono fornire un rimedio, come dimostra l’esempio del produttore di martinetti ZIMM Group GmbH. La forza lavoro di circa 300 dipendenti è alleggerita da due robot KUKA. In primo luogo, un KR QUANTEC in una cella carica una fresatrice con pezzi metallici grezzi. Una volta terminati i componenti, il robot li posiziona sulla stazione di finitura della cella. Lì, un KR AGILUS li sbarella e li pulisce. “Grazie all’automazione, l’azienda ha potuto produrre in turni non presidiati di notte e nei fine settimana, aumentando la sua produttività e competitività”, spiega Akulauskaite. Inoltre, grazie all’uso dei robot molte aziende sono state in grado di espandere le proprie aree di attività e di assumere quindi altri lavoratori qualificati. “Ne è una riprova l’impianto di zincatura di medie dimensioni Verzinkerei Sulz GmbH della Germania meridionale che, ad esempio, ha acquisito nuovi clienti grazie all’acquisto di una cella di saldatura robotizzata compatta”, dichiara Akulauskaite. L’investimento nell’automazione ha permesso di creare nuovi posti di lavoro e di distinguersi dalla concorrenza nella regione. In una cella compatta, una KR CYBERTECH nano è dedicata alle saldature di alta qualità dei componenti, che vengono poi zincati. In questo modo, ogni mese vengono finiti da 5.000 a 10.000 componenti.

Robot collaborativi e centrali elettriche nelle PMI Le opportunità di automazione sono enormi, indipendentemente dal settore o dalla fase del processo. Per una soluzione robotica su misura, KUKA si avvale di un’ampia rete di partner di sistema che, in stretta collaborazione con KUKA, si occupano dell’installazione e dell’integrazione presso il cliente finale. Per ogni azienda di medie dimensioni c’è un system partner vicino che non solo conosce i robot, ma anche il rispettivo settore. I robot collaborativi come LBR iisy stanno diventando sempre più popolari tra le PMI. Vengono preparati rapidamente per nuovi compiti, possono essere messi in funzione in pochi minuti, possono essere controllati da dipendenti con poca esperienza di programmazione e garantiscono l’indipendenza delle piccole e medie imprese. “Nell’azienda a conduzione familiare FMO Surface GmbH, specializzata nella finitura di superfici in plastica, un robot collaborativo di questo tipo supporta il controllo qualità. Insieme al team, LBR iisy controlla la qualità e la completezza dei codici DataMatrix sui connettori bus. In questo modo si risparmia tempo, si alleggerisce il team e si garantisce che solo i connettori bus con codici DataMatrix perfetti vengano installati nei controllori. Il vantaggio è evidente: sviluppato per una collaborazione senza recinzioni con l’uomo, il nuovo collega può fornire assistenza direttamente in produzione senza dover prendere ulteriori precauzioni di sicurezza. Per chi non ha mai avuto a che fare con un robot, questo abbassa la soglia di inibizione”, spiega Akulauskaite. Tuttavia, questo non significa che i robot industriali con classi di carico utile più elevate siano solo per le grandi aziende. Al contrario. “Soprattutto nelle piccole e medie imprese, i robot come il KR QUANTEC possono svolgere lavori pesanti per i quali non c’è abbastanza personale o tempo. Un KR QUANTEC PA carica

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

51


DOSSIER ROBOTICA

e scarica pallet di casse di birra presso la birreria privata Fiedler, che conta poco meno di 20 dipendenti. Il robot può sollevare fino a quattro casse di birra alla volta con la sua pinza. Pone i vuoti in arrivo dal pallet sul nastro trasportatore e colloca le casse di bevande provenienti dalla linea di imbottigliamento direttamente sul pallet. Ciò che il team dell’azienda a conduzione familiare apprezza particolarmente: come interfaccia tra il robot e il controllore della macchina, il software di con-trollo KUKA.PLC mxAutomation ha permesso di mettere in funzione e programmare facilmente il robot tramite il PLC. Non erano necessarie particolari conoscenze di programmazione”, precisa Akulauskaite.

Adattabile in modo flessibile alla situazione degli ordini KUKA ha sviluppato diversi pacchetti di applicazioni che soddisfano le esigenze delle PMI in diversi settori. Ad esempio, ci sono molti modi per preparare i robot KUKA per i loro compiti utilizzando una guida manuale. Questo può essere fatto con un mouse 6D senza fili, che viene montato rapidamente sul robot e può essere utilizzato per guidare e programmare il robot con una sola mano. E se la situazione degli ordini cambia e deve essere adattata rapidamente? “Anche questo non è un problema. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nel software. Con il robot collaborativo LBR iisy e il nuovo sistema operativo iiQKA.OS, ad esempio, i principianti della robotica possono automatizzare la produzione in modo indipendente e in pochi minuti”, chiarisce Akulauskaite. Il software di visualizzazione HMI Easy consente inoltre un’interazione semplice tra l’uomo e i classici robot industriali. KUKA offre pacchetti software speciali per applicazioni individuali come la saldatura o la pallettizzazione. “Questi servizi digitali rendono facile e veloce la riqualificazione. Se è stato acquistato un 52

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

robot per il carico e lo scarico di una particolare macchina utensile, esso può subentrare all’imballaggio poco tempo dopo. In caso di domande o problemi, il servizio di assistenza KUKA è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire che la produzione continui rapidamente”, aggiunge Akulauskaitee.

Più economico del previsto: ROI raggiunto in pochissimo tempo Ormai i responsabili delle PMI hanno riconosciuto che i vantaggi superano gli svantaggi e che l’automazione tramite robot può ripagare rapidamente i costi. Il tempo di ritorno dell’investimento è solitamente inferiore a due anni. Lo dimostra anche il seguente esempio di calcolo per l’investimento in una cella di saldatura con un KR CYBERTECH nano, che supporta l’attività di un artigiano. “Con un’attrezzatura specifica per il progetto e la tecnologia di saldatura di un produttore di alto livello, compresa la programmazione, la messa in funzione in loco e la formazione per il sistema, i costi ammontano a circa 110.000 euro. Attualmente i saldatori sono difficili da trovare: chi ha la fortuna di poterli assumere paga in media 40.000 euro di salari e costi non salariali per ogni dipendente a tempo pieno all’anno. Sulla base di costi del personale pari a 80.000 euro all’anno per due turni di lavoro, il ritorno dell’investimento con questa cella di saldatura può essere raggiunto dopo circa 16,5 mesi. Inoltre, come riferiscono molti clienti, la qualità dei cordoni di saldatura è eccellente”, commenta Akulauskaite. Con KUKA, inoltre, si sta tracciando la strada per la sostenibilità. Infatti, i robot a bassa manutenzione e di lunga durata possono supportare le aziende per decenni. E sono progettati per seguire tutte le fasi di digitalizzazione previste dall’azienda. “Chi sceglie l’automazione oggi, quindi, ne beneficerà a lungo termine”, conclude Akulauskaite.


Controllo di processo intelligente ora anche per pezzi più grandi

Controllo di processo direttamente in officina con il calibro flessibile Equator

• Operatori o robot possono passare da un pezzo all’altro in pochi secondi

Centinaia di aziende in tutto il mondo usano Equator per controllare i propri processi anche in ambienti automatizzati. Equator è stato progettato per garantire velocità di ispezione, ripetibilità e facilità di utilizzo. Il tutto a basso costo di acquisto e gestione.

• Il software EZ-IO permette la configurazione automatica di celle di automazione • Non risente di variazioni termiche: può misurare pezzi in modo rapido e accurato anche in officina • Il software IPC comunica con il CN per correggere automaticamente i valori del correttore utensile ed evitare derive del processo

www.renishaw.it/equator Renishaw SpA via dei Prati 5, 10044 Pianezza (TO) © 2022 Renishaw plc. Tutti i diritti riservati.

+39 011 966 67 00

italy@renishaw.com


DOSSIER ROBOTICA

MITSUBISHI ELECTRIC

Il cobot MELFA Assista è progettato per lavorare a fianco degli operatori in totale sicurezza, senza la necessità di barriere o laser scanner

UN MIX DI INTELLIGENZA,

INTEGRAZIONE E SICUREZZA PER UN APPROCCIO COLLABORATIVO I ROBOT DI MITSUBISHI ELECTRIC SONO CARATTERIZZATI DA UN ELEVATO GRADO DI INTEGRAZIONE E SICUREZZA, OLTRE AD IMPLEMENTARE FUNZIONI AVANZATE DI MANUTENZIONE PREDITTIVA GRAZIE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE. TRA LE NOVITÀ DELLA GAMMA, I NUOVI ROBOT CON CERTIFICAZIONE ESD E LA TASTIERA CON UN’INTERFACCIA UTENTE INTUITIVA E FACILE DA USARE

R

Robot industriali e collaborativi, inverter, PLC, pannelli operatore, motion control, scada e molto altro: Mitsubishi Electric è uno tra i pochi fornitori mondiali ad avere un portafoglio prodotti completo per tutta l’automazione industriale, che include la parte elettromeccanica fino a controllo numerico, in grado di dialogare fra di loro, aumentando le performance di comunicazione e facilitando l’integrazione nei sistemi. I robot della famiglia FR di Mitsubishi Electric, infatti, possono essere integrati con il PLC: sono disponibili sia in versione stand-alone che in una versione integrata con la piattaforma iQ-R, dando vita a una soluzione unica robot-PLC. Ciò offre diversi vantaggi, come l’abilitazione delle funzioni “cooperative control” e “collision avoidance”. La funzione cooperative control consente la manipolazione di uno stesso oggetto da parte di due robot che si muovono in completo sincronismo. La funzione collision

54

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

avoidance permette ai robot (fino a 3 robot su unico rack) di eseguire il proprio ciclo evitando qualsiasi collisione tra i bracci robotici coinvolti nell’attività. Inoltre, la soluzione integrata robot-PLC permette di programmare un unico sistema con delle variabili globali, oltre alla possibilità di trasferire i dati in OPC UA o in MQTT direttamente al cloud tramite dei moduli dedicati del PLC.

Collaborazione sicura con l’operatore Dal punto di vista della sicurezza, Mitsubishi Electric supera la dicotomia robot-cobot e propone un approccio collaborativo completo, strutturato secondo livelli di safety definiti sulla base di due fattori principali: il tempo di interazione uomo-macchina e la produttività della linea. Partendo dal concetto standard di robotica industriale e safety, è stato sviluppato un livello di sicurezza avanzata,


secondo una logica di riduzione della velocità su piani di lavoro virtuali, configurabili dall’utente. La centralina di sicurezza MELFA Safe Plus, connessa direttamente al controller del robot, abilita funzioni che permettono di gestire la limitazione della velocità e degli spazi di movimentazione, grazie alle funzioni SLS e SLP. La soluzione è dotata di I/O safety (8 ingressi e 4 uscite) per la connessione di dispositivi di sicurezza. È possibile configurare una logica di funzionamento tra ingressi e uscite, dando vita ad una soluzione ibrida che permette di avere performance industriali in assenza dell’operatore e garantire la sicurezza dell’area monitorata. Tale approccio risulta ideale in applicazioni che devono soddisfare un’alta produttività ma che non prevedono un’interazione continuativa tra operatore e robot. L’ultimo anello della collaborazione è rappresentato dal nuovo cobot MELFA Assista, progettato per lavorare a fianco degli operatori in totale sicurezza, senza la necessità di barriere o laser scanner. Questo robot collaborativo (certificato dal TUV) ha una ripetibilità eccezionale di soli ± 0,03 mm con un payload nominale di 5 kg e uno sbraccio di 910 mm: tali caratteristiche, tipicamente industriali, migliorano le performance del robot in totale sicurezza. Il cobot è caratterizzato anche da un’elevata robustezza che rappresenta un valore aggiunto. Inoltre, è possibile programmare il braccio sia con l’intuitivo software RT VisualBox attraverso una programmazione “drag and drop” che con il tradizionale software dei robot industriali RT ToolBox 3 per le applicazioni più complesse.

Manutenzione predittiva Una delle tendenze più significative nel campo della robotica è l’implementazione di sistemi avanzati che abilitano funzioni di manutenzione predittiva. L’opzione MELFA Smart Plus sviluppata da Mitsubishi Electric permette di verificare l’assorbimento degli assi del robot e di confrontarli con i modelli di degrado dei componenti soggetti ad usura, ricavando i programmi di manutenzione in base alle effettive condizioni operative. Offre inoltre funzionalità di simulazione per prevedere la vita del robot durante la fase di progettazione dell’applicazione e stimare i costi di manutenzione annuali. Ciò permette agli ingegneri di modificare il funzionamento del robot per prolungare il ciclo di vita. Inoltre, l’opzione MELFA Integrazione, sicurezza e intelligenza sono i pilastri su cui si basa l’offerta robotica di Mitsubishi Electric.

Mitsubishi Electric supera la dicotomia robot-cobot e propone un approccio collaborativo completo, strutturato secondo livelli di safety definiti sulla base di due fattori principali: il tempo di interazione uomo-macchina e la produttività della linea

Smart Plus prevede algoritmi di Intelligenza Artificiale applicati anche al sensore di forza. L’integrazione di tale strumento intelligente sul polso del robot garantisce l’ottimizzazione automatica dei parametri di forza e velocità richiesti dall’applicazione, determinando un risparmio del 60% sui tempi di set-up della macchina. Riconoscendo l’importanza strategica della tecnologia, Mitsubishi Electric sta sviluppando sistemi di intelligenza artificiale con un marchio distinto, MAISART (Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology), con l’obiettivo di consentire alle aziende di ottenere i massimi benefici dall’AI.

Certificazione per operare nel settore elettronico Tra le ultime novità dell’offerta robotica di Mitsubishi Electric c’è la famiglia di robot ESD in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica. Nell’industria elettrica ed elettronica fenomeni legati alle scariche elettrostatiche (ESD) possono essere molto dannosi per la produzione e per il personale. La normativa di riferimento in questo ambito è la IEC 61340-5-1, che regolamenta i requisiti necessari per manipolare prodotti sensibili alle scariche. I robot di Mitsubishi Electric dotati di certificazione ESD presentano alcune variazioni rispetto ai modelli standard, come ad esempio una vernice speciale ESD, per evitare il danneggiamento dei prodotti e per tutelare la sicurezza dell’operatore e di chi è presente all’interno del laboratorio. La famiglia ESD è ideale per tutti i tipi di applicazioni che comportano la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche: assemblaggio di PCB e di connettori, ispezione di componenti, test di schede e circuiti, imballaggio di componenti elettroniche, saldatura di schede elettroniche.

Nuova tastiera “easy to use” Un altro elemento innovativo della gamma di robot di Mitsubishi Electric è la teaching box R86TB, la nuova tastiera che offre una migliore operabilità grazie all’interfaccia utente intuitiva e facile da usare. Dotata delle principali funzioni del software RT ToolBox3, come supporto alla programmazione, visualizzazione del programma e dei parametri, monitoraggio 3D e diagnostica, la nuova tastiera dispone di display ad alta definizione da 10,1 pollici, grado di protezione IP65 per ambienti gravosi ed è compatibile con tutte le serie di robot di Mitsubishi Electric, anche quelle precedenti.  M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

55


DOSSIER ROBOTICA

Esempio di sincronismo meccanico assi orizzontali con motorizzazione unica

R+W

GIUNTI CON ALLUNGA R+W:

SEMPLICI, VELOCI E MOLTO EFFICIENTI GRAZIE ALLA LORO STRUTTURA, LE ALLUNGHE R+W RISULTANO ESTREMAMENTE SEMPLICI DA MONTARE E GARANTISCONO ELEVATE PRESTAZIONI IN TUTTE LE LORO POSSIBILI DECLINAZIONI

U

Un robot industriale attuale consiste in un sistema meccanico (virtualmente intelligente) che può eseguire compiti in maniera automatica o con la guida di un controllo remoto. Tale robot viene, in genere, dotato di sistemi di supporto per la gestione degli ingressi da sensori di visione, di contatto, di riconoscimento e di movimento, il che fa comprendere come una corretta classificazione dei robot industriali non può prescindere dalle scelte di motori, azionamenti e sensori. I sistemi di sensori, in particolare, risultano sempre più funzionali al sistema (sia hardware che software) e alla comunicazione dei dati di monitoraggio dei processi e delle attività. Tali sistemi determinano, inoltre, l’evoluzione di tutte le attività di progettazione e realizzazione dei robot industriali, in particolare quella delle catene cinematiche.

Robotica cartesiana: tipologie ed evoluzione

I robot cartesiani svolgono, un ruolo fondamentale nel settore della movimentazione dei materiali e dei componenti, in quello del packaging, nelle linee di assemblaggio, nei reparti di produzione (tramite l’impiego di utensili o di altri dispositivi specializzati come 56

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

nel caso della saldatura ad arco e a resistenza) e nelle attività di supporto a linee di produzione basate su macchine CNC e su sistemi di Additive Manufacturing. della robotica cartesiana, lo schema fondamentale della catena cinematica consiste in 3 coppie prismatiche (ottenute tramite giunti o guide lineari), ciascuna presente sugli assi di controllo x, y, z. Tale schema rende così possibile lo spostamento della parte terminale del robot nello spazio di lavoro in coordinate cartesiane. Sulla base di questo schema cinematico, è possibile considerare le due tipologie di robot cartesiano, mostrate in Figura 2. Lo schema (a) rappresenta il generico robot cartesiano, mentre lo schema (b) rappresenta il robot a portale, nel quale il componente orizzontale è supportato su entrambe le estremità. La scelta dell’uno o l’altro schema, dipende non solo dalle funzionalità richieste e dagli ambiti di impiego, ma anche dal livello di prestazioni meccaniche da conseguire. La caratteristica principale dei robot cartesiani è la loro versatilità, anche rispetto a quelli antropomorfi. Sono caratterizzati da una maggiore capacità di carico in rapporto alle loro dimensioni, con la possibilità di conseguire, in molto casi, elevati livelli di


Figura 2. Tipologie di robot cartesiano: (a) generico, (b) a portale.

precisione nella movimentazione. Per tali scopi, la catena cinematica da realizzare dovrà essere caratterizzata da elevati livelli di rigidezza torsionale e di compensazione dei disallineamenti. Un’ulteriore caratteristica dei robot cartesiani è data dalla loro flessibilità, potendo i loro assi essere aggiornati o sostituiti con costi di riconfigurazione relativamente contenuti, specie nei casi in cui è prevista una modifica delle modalità di movimentazione o di produzione di un componente. La progettazione dei robot cartesiani risulta, comunque, fortemente condizionata dall’aumento del livello di carico e dal crescere della lunghezza dei suoi componenti a sbalzo; ciò determina un aumento delle sollecitazioni di flessione e taglio nelle sezioni critiche dei componenti orizzontali. Ciò potrebbe determinare, in prima analisi, il ricorso a sezioni più resistenti dei profilati impiegati, il che farebbe aumentare il costo di realizzazione del sistema, dovendo ricorrere a soluzioni per la movimentazione con prestazioni più elevate e, quindi, più costose. A tale scopo si ricorre al robot a portale, mostrato nello schema (b) in Figura 2. In tale tipo di robot cartesiano viene raddoppiato l’asse di movimentazione orizzontale (ad esempio l’asse y, come in Figura 2). L’asse y aggiuntivo (ma vi possono essere assi aggiuntivi anche rispetto alle altre due direzioni x e z) consente al robot di sopportare carichi maggiori, fornendo una soluzione ottimale anche nei casi in cui sono richieste operazioni di carico e scarico di oggetti o di componenti dal peso elevato. Su ciascun asse viene montato un attuatore lineare, che può essere progettato e realizzato allo scopo o acquisito da un fornitore esterno. È in questi casi che si possono fare le scelte progettuali più adeguate (e virtualmente illimitate), in relazione al miglioramento dei componenti e del livello di prestazioni, anche in quei contesti in cui è richiesto un alto livello di precisione nel posizionamento.

Le allunghe, struttura e funzione Un ruolo fondamentale sulla trasmissione del moto viene ricoperto dalle allunghe R+W che consentono di poter sincronizzare meccanicamente due assi da movimentare con un’unica motorizzazione. Grazie alla loro struttura, le allunghe R+W risultano estremamente semplici da montare e garantiscono elevate prestazioni in Figura 4. Sistema di movimentazione lineare per il carico e scarico di componenti in lavorazione (fonte: www.kuka.com)

tutte le loro possibili declinazioni; siano esse ad elastomero (Serie EZ2 o EZV), a soffietto (serie ZA o ZAE) o lamellari (serie LP). La presenza di morsetti scomponibili consente all’operatore di poter inserire il giunto in maniera radiale, senza prevedere l’utilizzo di supporti intermedi. A seconda del tipo di movimentazione e delle prestazioni necessarie, i tecnici R+W sono in grado di fornire una soluzione congrua con le specifiche dell’applicazione. Tutte queste osservazioni sono riscontrabili in Figura 3, dove viene mostrato un robot a portale per l’esecuzione di lavorazioni di taglio laser. Un interessante esempio di personalizzazione di robot a portale, per l’esecuzione di operazioni di carico e scarico di componenti destinati a lavorazioni successive (ad esempio, lavorazioni tramite macchine CNC o trattamenti di ripresa superficiale dopo l’impiego di tecnologie additive), è dato dal sistema di movimentazione lineare mostrato in Figura 4, realizzato combinando in maniera opportuna le soluzioni costruttive di un robot a portale con quelle di un robot a due assi per le operazioni di carico e scarico. Ulteriori estensioni nell’impiego dei robot a portale possono essere ottenute integrando componentistica dedicata per l’impiego in ambienti aggressivi o con elevati livelli di smorzamento del rumore. Se l’applicazione richiede, inoltre, l’esecuzione di Figura 3. Robot processi simultanei e a portale per lavorazioni indipendenti, possono di taglio laser (fonte: www.kuka.com) essere realizzati robot con una movimentazione orizzontale data da azionamenti lineari e carrelli multipli. Il raddoppio di uno o più assi di movimentazione in un robot a portale, come ad esempio l’asse y (su cui agiscono le forze date dalle componenti del carico flessionale forniti dagli altri assi) renderà la struttura più rigida, con la possibilità di ottenere maggiori lunghezze di spostamento assiale, oltre a consentire velocità di azionamento maggiori rispetto a quelle di un robot cartesiano. Un’interessante soluzione progettuale impiegata nei robot a portale (presente anche negli esempi mostrati in precedenza) consiste nel posizionare l’azionamento su uno solo dei due assi paralleli, in modo da prevenire la flessione che può derivare nei casi in cui il moto dei due azionamenti sia leggermente fuori sincrono. Invece di usare un azionamento per ciascuno dei due assi paralleli, si preferisce utilizzare un albero di trasmissione per trasferire la potenza del motore al secondo asse. In alcuni casi, il secondo asse può essere costituito da una guida lineare orizzontale, ovviamente non motorizzata. Tale soluzione risulta essere ottimale sia in termini di conseguimento degli appropriati livelli di rigidezza strutturale e di contenimento dei pesi, che in quelli di conseguimento di elevati livelli di prestazioni, unitamente al contenimento dei costi. La progettazione di un sistema robotico di tipo cartesiano o a portale presenta più difficoltà rispetto a quella di un robot articolato, il che ha incoraggiato le ditte produttrici a fornire sia soluzioni preconfigurate che sistemi di supporto alla progettazione basate su tecnologie software CAE.  M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

57


DOSSIER ROBOTICA La pinza elettrica ELG a corsa lunga ha un rapporto forzacorsa unico e offre una forza di presa immediatamente disponibile e controllabile.

SCHUNK

PINZE SCHUNK,

DAL MICROASSEMBLAGGIO ALLA MOVIMENTAZIONE DI CARICHI CON I NUOVI PRODOTTI STANDARD CONFIGURABILI AD HOC, SCHUNK RIDUCE LA COMPLESSITÀ NELLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE E OFFRE MODULI DI PRESA PNEUMATICI ED ELETTRICI PER GRANDI E PICCOLI COMPONENTI, ADATTABILI PER UN’AMPIA GAMMA DI APPLICAZIONI

L

La gamma standard di pinze parallele SCHUNK include pinze per componenti di piccole dimensioni, pinze universali, pinze a corsa lunga e pinze a tenuta stagna per una movimentazione sicura e precisa dei pezzi. Possono movimentare pezzi con un peso che può andare da pochi grammi a 80 chilogrammi, e sono adatte a molte applicazioni, dalla camera bianca ad aree di lavoro a rischio di esplosione. La possibilità di combinare le pinze con sistemi di sensori induttivi, interruttori magnetici e griffe specifiche per il pezzo ne migliora la funzionalità, l’affidabilità di processo e la produttività. Inoltre, vantano una struttura innovativa, come cinematismo multidente, abbinata a una tecnologia di produzione all’avanguardia che ne fanno un investimento robusto, affidabile e sicuro, con una lunga durata.

58

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

Le pinze pneumatiche ed elettriche di SCHUNK possono essere adattate individualmente alle esigenze del cliente in un massimo di 4 step, senza la minima conoscenza di progettazione, comodamente online con configuratori disponibili gratuitamente sul sito Web di SCHUNK.

EGK, la pinza flessibile per piccoli componenti per la massima sicurezza di processo SCHUNK ha ideato una pinza elettrica versatile ed intelligente, EGK, per componenti piccoli, delicati e fragili, studiata per eccellere in operazioni impegnative nell’elettronica o dell’automazione di laboratorio, perché soddisfa anche i requisiti per la camera bianca. La nuova pinza elettrica per piccoli componenti EGK offre la massima sicurezza di processo, una forza di presa costante su


tutta la lunghezza delle dita e consente prese consecutive continue. Il mantenimento della forza di presa integrato evita la perdita di pezzi e mantiene la posizione delle dita anche in caso di arresto di emergenza. L’encoder assoluto integrato ad alta risoluzione rileva in modo permanente la posizione delle griffe base e fa sì che il processo di presa continui dopo un calo di tensione e si riavvii senza perdere il riferimento. Pezzi diversi possono essere manipolati con la stessa pinza, grazie alla corsa lunga della griffa liberamente programmabile e alla forza di presa regolabile da 20 a 300 N. Per una presa sensibile di pezzi particolarmente fragili, SCHUNK ha dotato l’EGK di una speciale modalità “SoftGrip”, in cui le forze d’impulso quasi non agiscono. Dotata di lubrificante H1 di serie, conforme alla normativa per gli alimenti e grazie al sofisticato design a tenuta, riduce al minimo l’usura. Anche l’elettronica di controllo e di potenza è completamente integrata e sigillata secondo la classe di protezione IP 67. Dopo il contatto con fluidi, ad esempio durante i normali cicli di pulizia in laboratorio, funziona in modo assolutamente affidabile. Con EGK gli utenti hanno tutte le La nuova opzioni in termini di connettività, una pinza EGK varietà unica di interfacce e può essere intelligente per piccoli connessa via PROFINET, EtherCat, componenti EtherNet/IP, IO-Link e Modbus RTU. ideale per gestire la I plug-in per robot o i moduli PLC massima varietà di pezzi riducono ulteriormente lo sforzo di con la massima programmazione durante la messa in affidabilità di processo. servizio. Foto: SCHUNK

dimostrare i suoi punti di forza. Il suo corpo a tenuta la rende resistente allo sporco e perfetto per l’asservimento di macchine utensili o centri di lavoro. In ambienti particolarmente difficili, ad esempio durante il carico di rettificatrici, la protezione può essere aumentata ulteriormente con una versione anti-polvere. Può essere liberamente connessa e integrata con il minimo sforzo in processi produttivi altamente flessibili. Grazie alla funzione di mantenimento della forza di presa integrata e alla modalità StrongGrip per incrementare la forza di presa, EGU diventa il “tuttofare” per le operazioni di manipolazione. Aumento dell’affidabilità di processo La pinza flessibile EGU è in grado di far fronte a un’elevata varietà di pezzi. Ciò è possibile grazie alla sua corsa liberamente ed interamente programmabile fino a 160 mm e alla regolazione continua della forza di presa fino a 3.000 N a seconda delle dimensioni. Il processo di presa è sempre sicuro grazie al mantenimento integrato della forza di presa e al rilevamento della perdita del pezzo. In caso di calo di tensione o arresto di emergenza, viene mantenuto in modo affidabile almeno per l’80% della forza

EGU, la pinza elettrica universale con funzione spunto massimo di forza La nuova pinza parallela ad azionamento elettrico EGU di SCHUNK è ideale per processare anche lotti singoli in condizioni ambientali difficili, contesto nel quale può davvero Robusta e versatile: la pinza universale elettrica EGU è particolarmente adatta per l’asservimento flessibile di macchine utensili. Foto: SCHUNK


DOSSIER ROBOTICA Grazie alla lunga corsa delle griffe, la pinza PLG può manipolare un’ampia varietà di pezzi anche voluminosi con un solo set di dita della pinza. Foto: SCHUNK

nominale. La posizione delle dita di presa è nota in ogni momento grazie all’encoder assoluto integrato, in modo che il processo possa continuare dopo l’accensione senza perdere il riferimento. Una caratteristica speciale di questo nuovo modulo è la sua modalità StrongGrip. Per pezzi con pesi diversi, la forza di presa può quindi essere aumentata fino al 150% senza dover utilizzare un’altra pinza. Tantissime interfacce La pinza intelligente, poi, colpisce per la sua connettività. SCHUNK offre una pinza con tutte le interfacce di comunicazione standard: PROFINET, EtherNet/IP, EtherCAT, IO-Link e Modbus RTU. L’integrazione del software è estremamente semplice utilizzando i moduli funzione PLC e i plug-in forniti per i principali produttori di robot e può essere implementata rapidamente senza ulteriori gateway o sforzi di programmazione. EGU viene offerta nelle versioni con e senza mantenimento della forza di presa e in quattro taglie: 50, 60, 70 e 80. La forza di presa massima è compresa tra 450 N e 3.000 N, a seconda della taglia. Le dita di presa adatte possono essere progettate in maniera autonoma utilizzando il nuovo configuratore di dita FGR, disponibile gratuitamente sul sito Web di SCHUNK

Pinze extralarge per la movimentazione di pezzi grandi e pesanti, customizzate in pochi click Per la movimentazione di pezzi grandi e pesanti, SCHUNK introduce nel suo portfolio due nuove pinze standard configurabili che mostrano i loro punti di forza principalmente nei settori dell’imballaggio, nell’Automotive, nel settore degli elettrodomestici o della logistica. Con i nuovi prodotti standard configurabili ad hoc, SCHUNK riduce la complessità nella progettazione del sistema 60

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

di automazione e offre due moduli di presa per grandi componenti adattabili per un’ampia gamma di applicazioni. Gli utenti possono scegliere tra PLG o l’ELG, a seconda che si affidino alla tecnologia pneumatica o elettrica. La pinza pneumatica parallela a 2 dita PLG può essere configurata in meno di 10 minuti. La sua guida profilata permette l’installazione di lunghe dita di presa, in modo da poter manipolare senza sforzo anche pezzi voluminosi con una forza di presa da 2.000 N nella taglia 20 a 12.000 N nella taglia 120. È adatta anche per condizioni operative difficili, anche con elevata accelerazione del robot. La sua ampia corsa della griffa può essere regolata con precisione millimetrica da 100 mm a 400 mm. Gli utilizzatori che devono manipolare un’elevata varietà di pezzi possono avere una grande vantaggio perché PLG riesce a gestirla con un solo set di dita di presa. Inoltre, può sia fornire una maggiore sicurezza grazie al monitoraggio del processo integrato, che mantenere in modo affidabile la posizione di presa e la forza anche in caso di mancanza di pressione, grazie ad una valvola di mantenimento della pressione: entrambe le opzioni sono ordinabili come optional. La pinza elettrica a corsa lunga ELG copre una gamma di applicazioni paragonabile a quella della sua controparte pneumatica, ma grazie all’azionamento elettrico con un servomotore liberamente programmabile risulta altamente flessibile. La pinza può essere quindi regolata con precisione e posizionata in modo continuo su tutta la corsa da 100 a 400 mm. Il tempo di ciclo nel processo di manipolazione può essere ridotto pre-posizionando le dita. Ha un rapporto forza-corsa unico e offre una forza di presa immediatamente disponibile e controllabile da 3.000 N nella taglia 30 a 12.000 N nella taglia 120. 


Sicuramente Pilz Pilz offre tutto l’occorrente per l’automazione di macchine e impianti: sistemi e componenti innovativi che uniscono funzioni di sicurezza e automazione a livello di hardware e software. Soluzioni di automazione per la sicurezza di uomini, macchine e ambiente. www.pilz.it


DOSSIER ROBOTICA STÄUBLI

TX2-200, LA NUOVA GENERAZIONE POLIVALENTE DI ROBOT A SEI ASSI TX2-200 È LA NUOVA FAMIGLIA DI ROBOT STÄUBLI A 6 ASSI, NELLA CLASSE CARICHI PESANTI, PROGETTATA PER UNA VASTA GAMMA DI APPLICAZIONI STANDARD CON CAPACITÀ DI CARICO CHE PUÒ ARRIVARE FINO A 170 KG E UN RAGGIO D’AZIONE DI 2.209 MM

D

Design smart, flessibilità d’integrazione, performance elevate, affidabilità, sicurezza e efficienza energetica: tutto in un unico robot. È il nuovo modello di robot a sei assi TX2-200 di Stäubli progettato per una vasta gamma di applicazioni standard e presentato lo scorso giugno, in anteprima mondiale, alla fiera Automatica 2023 di Monaco. Si tratta di un robot polivalente che, grazie al design innovativo in termini di igiene, alle caratteristiche di sicurezza e alle qualità meccaniche, è in grado di lavorare in condizioni ambientali diverse, da quelle difficili a quelle estremamente pulite, completando la serie TX2 nella fascia superiore. Le caratteristiche di design più evidenti del modello, che ad oggi è il più grande dei robot Stäubli, sono le linee fluide e la compatibilità con le applicazioni in ambienti sterili. Non ci sono cavi o tubi esterni, poiché tutte le linee di alimentazione passano all’interno del robot. Inoltre, il telaio è sigillato secondo la classe di protezione IP65, in opzione c’è anche la possibilità di raggiungere la protezione IP67 con unità di pressurizzazione. Le connessioni utente sono anche disponibili sotto la base del robot, opzione uscita verticale, così da eliminare eventuali spazi morti. L’aumentata conformità igienica, infine, soddisferà gli utenti in numerosi settori industriali. “Con TX2-200 i nostri progettisti hanno creato una macchina a sei assi che conserva la tradizione di superare il suo predecessore in tutti gli aspetti. In questo caso stiamo parlando di TX200, che era già uno dei migliori robot nella sua classe. Design igienico, precisione, sicurezza e dinamicità: questa macchina stabilisce nuovi standard in tutti i settori”, spiega Peter Pühringer, Direttore Generale di Stäubli Robotics Bayreuth (Germania). Fornitore completo di soluzioni per una produzione fully digitally networked, Stäubli propone un’ampia gamma di robot a 4 e 6 assi, tra cui bracci robotici pensati per qualsiasi ambiente sensibile, robot mobili autonomi, sistemi di trasporto senza conducente (AGV) e cobot per la collaborazione uomo-robot.

La scelta migliore per applicazioni standard e ambienti sensibili Grazie ai recenti miglioramenti, il nuovo TX2-200 è adatto 62

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

per i compiti più impegnativi nei settori delle scienze della vita, alimentare, farmaceutico, fotovoltaico e per una serie di applicazioni nell’e-mobility. Le versioni speciali più conosciute della serie TX2, incluse le varianti HE, ESD, Cleanroom e Stericlean, saranno gradualmente rese disponibili anche per questo robot. Grazie alla capacità di carico che può arrivare fino a 170 kg e un raggio d’azione di 2.209 mm, TX2-200 è la prima scelta per una vasta gamma di applicazioni standard. Ciò consente al robot di poter essere utilizzato per la manipolazione e la pallettizzazione di parti pesanti oppure come una macchina di lavorazione versatile e, allo stesso tempo, precisa. Le impressionanti dinamiche di TX2-200 garantiscono il rispetto dei tempi ciclo più brevi.

Massima sicurezza dell’utente, flessibilità e facilità d’uso Un’altra caratteristica speciale del robot TX2-200 è la tecnologia avanzata di sicurezza che incorpora tutte le ultime funzioni “safety”. Queste ultime soddisfano i rigorosi requisiti della categoria SIL3/PLe e garantiscono così la massima sicurezza dell’utente. TX2-200 può, quindi, essere impiegato a vari livelli di collaborazione uomo-macchina senza la necessità di separare le aree di lavoro con barriere. Questo permette ai produttori di implementare concetti di produzione altamente efficienti senza restrizioni. “Con TX2-200 abbiamo ancora una volta ampliato il nostro vantaggio tecnologico rispetto agli altri produttori di robot. Grazie alle sue avanzate funzioni di sicurezza, al design igienico e alle qualità meccaniche, questo robot a sei assi è un garante altamente versatile della produttività sia in ambienti classici che digitalmente interconnessi”, spiega Peter Pühringer. TX2-200 offre un nuovo livello di sicurezza, flessibilità e facilità d’uso: caratteristiche che consentono un’integrazione ancora più veloce e semplice. Sono presenti delle novità anche dal lato controllore: CS9 HP con protezione IP54 è il 40% più piccolo rispetto alla versione precedente. L’impronta ridotta riduce i costi e garantisce flussi di lavoro sicuri e senza ostacoli nella produzione. 


Riduci gli sprechi di risorse

Il 74%

dei lavoratori prende più panni del necessario per evitare di doverne andare a prendere altri* * Ricerca Tork sugli operatori di macchine (luglio 2019)

Aumenta la produttività con i dispenser Tork Performance I dispenser Tork Performance® sono progettati per essere collocati esattamente dov’è più necessario: presso le postazioni di lavoro. La gamma completa di dispenser Tork comprende formati versatili, diverse opzioni di montaggio e vari tipi di panni adatti a ogni attività.

Scopri di più su: www.tork.it/riduzionedeirifiuti

Tork, un marchio di Essity


DOSSIER ROBOTICA

TIESSE ROBOT

PERFORMANCE DA BRIVIDO IN PIENA

SICUREZZA!

ALTE PRESTAZIONI E MASSIMA SICUREZZA PER I COBOT DELLA NUOVA SERIE CL DI KAWASAKI ROBOTISC, DISTRIBUITA IN ITALIA DA TIESSE ROBOT.

C

Cobot e robot antropomorfi non rappresentano certo una novità per Kawasaki Robotics, di cui Tiesse Robot è partner strategico fin dal 1992. Ma il connubio fra alte prestazioni e massima sicurezza, che contraddistingue la nuova linea di robot collaborativi serie CL, promette davvero di rivoluzionare l’affascinante e complesso mondo della robotica collaborativa. Il colosso nipponico già propone sul mercato il modello Scara a doppio braccio duAro - disponibile in due modelli con carico utile dai 2 kg ai 3 kg e con sbracci dai 760 mm ai 785 mm ed una serie di “safety customisations” installabili su robot industriali, come ad esempio l’hardware Kawasaki Cubic-S e la Robot Skin. Con lo sviluppo di questa nuova gamma, ha deciso di avvicinarsi ulteriormente alle necessità degli operatori del settore manifatturiero. Tiesse Robot di Visano, con un know-how ultra quarantennale nell’ambito dell’automazione industriale ed oltre 6mila isole robotizzate consegnate ad oggi nel mondo (le cui applicazioni spaziano in una molteplicità di settori), da trent’anni ormai commercializza le ultra performanti macchine di Kawasaki Robotics, cui appunto si aggiungono oggi i modelli della nuova serie

64

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

collaborativa, realizzata in sinergia con Neura Robotics, azienda high-tech dedicata con sede a Stoccarda.

Le caratteristiche della Serie CL Da un punto di vista tecnico, la Serie CL evidenzia aspetti molto interessanti, in quanto concepita per colmare quel gap prestazionale che non di rado si presenta tra gli asset del mondo industriale e le qualità dei cobot: offre infatti risultati e velocità tipicamente industriali - con velocità leader del settore di 200°/s e ripetibilità di ± 0,02 mm - abbinate alla massima sicurezza per l’operatore e a tutti i vantaggi della robotica collaborativa. La serie è inoltre combinata con un’interfaccia utente estremamente intuitiva, la serie CL, così da rendere l’automazione delle linee di produzione più semplice che mai. Quattro i modelli attualmente disponibili, con carichi utili e sbracci a partire dai 3 kg per 590 mm di sbraccio, per poi salire ai 5 kg e 800 mm, 8 kg e 1.300 mm fino a raggiungere il significativo valore di 10 kg e 1.000 mm, in modo da soddisfare ogni esigenza che possa affiorare nello scenario delle applicazioni collaborative. In


più, Kawasaki Robotics sta sviluppando un modello da 15 kg di portata, che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. A garantire ulteriore flessibilità, intervengono la possibilità di montaggio con orientamento libero, gli ingombri estremamente ridotti e la classificazione IP66 (quindi la protezione contro l’ingresso di polveri e liquidi da qualsiasi direzione). Per agevolare il lavoro degli integratori, sono coperte tutte le interfacce più comuni: EtherCAT, IO-Link, CAN, Modbus e GPIO. La flangia del connettore TCP offre porte I/O digitali (in/out), porte analogiche in ingresso e alimentazione a 24 V 600 mA. Come prassi per tutti i robot industriali targati Kawasaki Robotics, anche la serie collaborativa CL vede l’insieme dei cavi di dati e di alimentazione passare in modo sicuro attraverso il braccio del robot. “Con l’introduzione della nuova famiglia di robot collaborativi CL – spiega Maurizio Ravelli, Presidente e Direttore Vendite di Tiesse Robot e Kawasaki Robotics HUB Sud Europa, Italia –, Kawasaki Robotics EMEA ha realmente completato il suo portafoglio di robot. La gamma di cobot di altissima qualità ci permette di supportare l’utente finale e l’integratore di sistemi per tutte le nuove applicazioni basate sulla migliore tecnologia possibile. Design intelligente, funzioni avanzate, prestazioni e un software di programmazione intuitivo confermano la leadership di Kawasaki Robotics”.

I punti di forza dei nuovi robot collaborativi Kawasaki Robotics La collezione dei nuovi robot collaborativi Kawasaki Robotics è la scelta perfetta per automatizzare attività semplici e ripetitive, risparmiando efficacemente sui costi e massimizzando i ricavi. Progettata, come detto, in Germania, offre prestazioni eccellenti grazie a componenti di alta qualità, come gli encoder integrati a 24 bit - tra le più alte risoluzioni sul mercato - e una struttura estremamente leggera ma affidabile. I punti di forza sono rappresentati dalla massima sicurezza per l’operatore e dalla semplicità di programmazione. L’architettura di sicurezza proprietaria e le numerose funzioni studiate per le posizioni, la velocità, la coppia, le zone, i limiti e il rilevamento delle collisioni, consentono ai robot della Serie CL di lavorare, proprio in senso letterale, “al fianco dell’operatore”. Non solo: possono essere gestiti in sicurezza anche i pezzi più difficili e assemblati gli oggetti con una forza costante, eliminando gli sprechi

e prevenendo ogni problematica. Quanto alla programmazione, la tedesca Neura Robotics ha sviluppato appositamente per Kawasaki Robotics un’interfaccia estremamente semplice, accessibile attraverso la tastiera del robot, nella quale vengono visualizzati in 3D sia il robot, sia lo spazio circostante. La programmazione è di tipo a blocchi e consente di utilizzare macro e parti di programmi già creati tramite la funzione drag&drop, al fine di velocizzare e semplificare le procedure di creazione dei percorsi. Una volta assemblato, il percorso può essere lanciato all’interno dell’ambiente virtuale della piattaforma per osservare movimenti, traiettorie e operazioni e valutarne così la correttezza prima di partire con la produzione vera e propria. Va ricordato che Tiesse Robot, oltre ad essere distributore esclusivo per l’Italia di robot Kawasaki, è anche player internazionale di impianti robotizzati “chiavi in mano” - di ogni genere e per ogni settore applicativo - con 34 milioni di euro di fatturato (nel 2022). “Siamo riconosciuti dal mercato come specialisti degli impianti robotizzati – afferma Dario Daprà, Tecnico Commerciale di Tiesse Robot –, come per esempio quelli per saldatura. Un ramo applicativo che ben si sposa con la robotica collaborativa e, nel dettaglio, con la nuova Serie CL. I cobot si rivolgono a un ampio spettro di aziende, da quelle più piccole e artigianali alle grandi industrie: per ciascuna di esse, assicurano produttività, flessibilità e un rapido ritorno dell’investimento. Ovviamente abbiamo eseguito un’attenta valutazione di questi prodotti e non nascondo la nostra soddisfazione nel riscontrare qualità come precisione, affidabilità e semplicità di utilizzo. Tra i nostri clienti abbiamo integratori che si rivolgono a noi per i robot industriali Kawasaki e, da oggi, dispongono di questa ulteriore gamma di robot collaborativi. Con la nuova Serie CL si è acceso subito l’interesse, poiché riconoscono la qualità del costruttore e possono così ottenere ogni genere di robot da un unico fornitore”. La società bresciana e il gruppo Kawasaki Lara 5 giapponese sono oggi visti e riconosciuti come un’unica realtà ed un unico marchio, che unisce la forza tecnologica e produttiva di Kawasaki alle capacità ingegneristiche e commerciali da parte di Tiesse. Insieme, hanno raggiunto nuovi mercati, come il Sud America e il Sud Africa, ed ampliato le esportazioni in Croazia, Serbia, Grecia e Turchia.  M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

65


SPECIALE B A R R I E R E D I S I C U R E Z Z A E C AT E N E P O R TA C AV I

MOVIMENTO E SICUREZZA SONO ESSENZIALI NELL’INDUSTRIA

manifatturiera 4.0 NELLE MODERNE SMART FACTORY, BARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI ASSICURANO MACCHINE PIÙ EFFICIENTI E SPAZI PIÙ SICURI PER I LAVORATORI.

I

di Patrizi Ricci

I luoghi di lavoro devono essere sicuri, anzi sarebbe più corretto dire che la sicurezza nell’ambiente di lavoro è una condizione irrinunciabile. Purtroppo in alcuni casi non è così. Le cronache ci raccontano sempre più spesso di infortuni sul lavoro. Ogni anno, le sugli incidenti sul lavoro, letali e non, riportano cifre alte, dovute alla mancanza di sistemi di sicurezza adeguati a garantire il corretto svolgimento delle attività. I dati resi noti dall’Inail, relativi al periodo gennaio-maggio 2023, restituiscono un quadro non molto rassicurante: le denunce di infortunio presentate entro il mese di maggio di quest’anno sono state 245.857, in calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (-24,1%). Il report sembrerebbe documentare una diminuzione degli infortuni sul lavoro, ma una lettura più attenta rivela che è quasi esclusivamente dovuto alla diminuzione dei contagi da Covid in ambito lavorativo. Non è un caso che il settore che ha registrato la più consistente riduzione (-75,2%) sia quello della Sanità, il più colpito dai contagi lavorativi. Purtroppo, e ne danno conto ogni giorno i media, il raffronto tra 2022 e 2023 registra una preoccupante conferma dei casi di infortunio mortale. Sono stati 358 i morti sul lavoro nei primi cinque mesi, con una lieve diminuzione pari all’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il settore industriale è tra i più delicati, perché possono crearsi situazioni capaci di mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le ragioni sono molteplici: in primo luogo, le attività industriali vengono svolte in ambienti complessi nei quali gli operatori manipolano macchinari sempre più sofisticati che necessitano di una comprensione approfondita e di una formazione 66

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

specifica per una corretta e sicura gestione. Capita sovente che i lavoratori si trovino a sollevare o trasportare materiali pesanti o che lavorino ad altezze notevoli, ad esempio su piattaforme. Non sempre, infatti, gli ambienti di lavoro sono dotati di tutti quei mezzi e veicoli autonomi che la moderna tecnologia mette a disposizione per sollevare gli operatori da mansioni pericolose e usuranti. Di contro, proprio quegli ambienti lavorativi come i magazzini o i centri logistici, ad esempio, laddove è intensivo l’utilizzo di muletti, carrelli elevatori o robot mobili destinati allo spostamento di carichi e persone, potrebbero risultare poco sicuri sia per gli operatori che per le merci, qualora non fossero presenti dei presidi di sicurezza o quest’ultimi venissero manipolati. Lo stesso vale per gli ambienti lavorativi in cui vi siano interazioni uomo-macchina potenzialmente pericolose (centri di lavoro, linee robotizzate, linee di montaggio, linee di trasporto e movimentazione etc.). Anche in questi casi, è obbligatorio predisporre dei sistemi che garantiscano un adeguato livello di protezione degli operatori. L’utilizzo sempre più diffuso di robot nel mondo industriale, soprattutto nel caso di quelli collaborativi che richiedono la condivisione di spazi comuni con l’uomo, sta cambiando la gestione degli spazi all’interno delle aziende. L’utilizzo delle isole robotizzate in molte applicazioni industriali, infatti, comporta l’adozione di misure obbligatorie di protezione per robot e isole robotizzate al fine di preservare l’incolumità degli addetti ai lavori. Adottare specifici dispositivi, quali ad esempio barriere di sicurezza e protezioni perimetrali, significa non solo adeguarsi alle normative di sicurezza sul lavoro ma, soprattutto, garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.


@Wenglor

Per sapere quando e come investire in una soluzione di protezione e per trovare i dispositivi più adatti ad una specifica applicazione, bisogna considerare diversi fattori e conoscere i requisiti imposti dalle normative in vigore. I dispositivi di protezione vengono suddivisi in dispositivi elettrosensibili (ESPE), dispositivi di protezione sensibili alla pressione o sensibili al contatto e dispositivi di protezione volti a mantenere l’operatore a distanza. Nei primi, rientrano i dispositivi di protezione optoelettronici, ad esempio le barriere fotoelettriche, i laser scanner o i sistemi di visione di sicurezza. Oltre agli ESPE classici, è possibile ricorrere anche ai sistemi radar di sicurezza, che rientrano tra le soluzioni di sicurezza prive di barriere. Nei secondi, invece, vanno considerati i tappeti o barre sensibili alla pressione, mediante i quali, ad esempio, è possibile arrestare un movimento potenzialmente pericoloso quando un operatore calpesta il tappeto.

Infine, negli ultimi rientrano i pulsanti a due mani o altri dispositivi di comando manuale e i dispositivi di enable, di norma organizzati esternamente rispetto alla zona pericolosa. Solitamente, le barriere di protezione industriali sono delle strutture in acciaio o plastica che hanno la funzione di mettere al sicuro gli ambienti e le persone da eventuali danneggiamenti. Questi dispositivi hanno due funzioni principali: evitare l’impatto delle attrezzature destinate agli spostamenti con persone e strutture; definire i passaggi pedonali. Le barriere di sicurezza possono, infatti, essere utilizzate per separare le vie riservate ai pedoni da quelle predisposte per il transito dei veicoli, così da ridurre le possibilità di scontri o danni. Grazie alla loro struttura rinforzata, assicurano una maggior sicurezza nei luoghi di lavoro, preservando l’incolumità di strutture e lavoratori. Il PAS 13 è il codice di condotta per l’installazione e il collaudo M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

67


SPECIALE B A R R I E R E D I S I C U R E Z Z A E C AT E N E P O R TA C AV I delle barriere di sicurezza. Il codice PAS 13 è stato redatto dal British Standards Institution (BSI) in collaborazione con aziende come Nestlè, Mars, DHL e Jaguar Land Rover, che contano milioni di dipendenti in tutto il mondo ed è stato progettato per guidare le imprese nella corretta installazione di barriere di protezione, nonché per standardizzare le linee guida relative ai test, che devono rispettare specifici criteri. Come già detto, le barriere di sicurezza possono essere di tipo fotoelettrico. Si tratta di dispositivi elettrosensibili di protezione (ESPE) costituiti da un emettitore e da un ricevitore, tra i quali una serie di raggi infrarossi crea un’area di protezione della zona di pericolo. Per la sincronizzazione dei due componenti è necessario un collegamento elettrico. I raggi sono paralleli, uguali ed equamente distanziati tra loro. Una loro interruzione genera immediatamente un comando di disattivazione della macchina all’interno dell’area protetta. Le barriere fotoelettriche sono particolarmente idonee per gli ambienti industriali, soprattutto nel caso di postazioni in cui si svolgono lavori di tipo manuale, per la protezione degli accessi, per l’immissione/estrazione di materiale o movimentazione di materiali in prossimità di robot. Risultano dispositivi di protezione particolarmente efficaci anche in caso di malessere o distrazione dell’operatore, in quanto consentono di ridurre i tempi di accesso alle zone operative e di eliminare il rischio di manomissione. Tra i pregi e i vantaggi delle barriere fotoelettriche vanno annoverati la semplicità e la rapidità di installazione, la possibilità di realizzare protezioni di grandi dimensioni, lineari o perimetrali su più lati a costi ridotti e la facilità di Kabelschlepp catena-TKV105 manutenzione delle macchine dal momento che non occorre rimuovere protezioni fisiche, quali cancelli e griglie. Le principali caratteristi delle barriere di sicurezza sono la risoluzione, l’altezza controllata, la portata, il tempo di risposta, la tipologia e l’affidabilità: • la risoluzione è la dimensione dell’oggetto più piccolo che viene riconosciuto dalla barriera di sicurezza fotoelettrica, internamente al campo protetto, e che causa l’interruzione del movimento pericoloso della macchina. A seconda della risoluzione, i dispositivi di protezione possono essere utilizzati per la protezione delle dita, delle mani o del corpo. Più bassa è la risoluzione, più piccolo è l’oggetto rilevabile dalla barriera 68

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

fotoelettrica; • l’altezza controllata dalla barriera è funzione dell’altezza della zona pericolosa da proteggere. Maggiore è l’altezza della zona pericolosa, maggiore è l’altezza protetta. Quando la barriera è posizionata orizzontalmente si parla di profondità della zona protetta. • la portata è la distanza massima che può esistere tra emettitore e ricevitore; • il tempo di risposta è il tempo impiegato dal dispositivo per inviare il segnale d’allarme nel caso in cui un oggetto o un operatore intercettino la zona protetta; • la tipologia considera principalmente barriere di Tipo 3 (PL d) oppure di Tipo 4 (PL e); • l’affidabilità (PFHd) dipende da molti fattori legati alla costruzione del prodotto. La scelta del prodotto più idoneo va fatta in funzione della valutazione del rischio. In base all’esito della valutazione, può rendersi necessario l’utilizzo di un dispositivo piuttosto che un l’altro (Tipo 2, Tipo 3 e Tipo 4).

Le normative di riferimento La normativa di riferimento per la scelta e il corretto utilizzo delle barriere fotoelettriche è la EN/IEC 61496 “Sicurezza del macchinario – Apparecchi elettrosensibili di protezione – Parte 1: Prescrizioni generali e prove” in base alla quale vengono classificate in relazione al “tipo” di sicurezza, cioè al livello di sicurezza che sono in grado di raggiungere. La norma stabilisce una relazione univoca tra i tipi di dispositivi elettrosensibili di protezione (ESPE) e il Safety Integrity Level (SIL – secondo IEC 62061) o Performance level (PL – secondo ISO 13849). Affinché una macchina soddisfi tutti i R.E.S. (Requisiti Essenziali di Sicurezza) occorre tenere conto anche del tipo di sicurezza che deve essere utilizzato per la sua progettazione e realizzazione. Inoltre, va considerata la conformità al nuovo regolamento (UE) 2023/1230 relativo alle macchine, pubblicato a giugno di quest’anno in sostituzione della Direttiva Macchine 2006/42/CE, e alla normativa UNI EN ISO 13849-1. Il nuovo regolamento macchine verrà applicato a partire dal 20 gennaio 2027, ovvero 42 mesi dopo la data di entrata in vigore, e nella stessa data verrà abrogata l’attuale direttiva 2006/42/CE. Diversamente dalla Direttiva, che non ha mai preso in


considerazione gli interventi di modifica, il nuovo regolamento macchine si applica anche ai prodotti che hanno subito “modifiche sostanziali”. Dal momento che i tradizionali metodi di protezione delle persone mediante segregazione delle zone pericolose non sono adatti quando gli uomini e le macchine devono condividere uno spazio di lavoro comune, come avviene nelle applicazioni con robot collaborativi (o cobot), nel nuovo regolamento il requisito essenziale di sicurezza e di tutela della salute relativo ai rischi dovuti agli elementi mobili è stato modificato per tenere conto delle nuove soluzioni da adottare per garantire la sicurezza delle persone in applicazioni collaborative, in considerazione anche gli aspetti di stress psicologico che queste situazioni lavorative possono arrecare. A livello internazionale, i requisiti di sicurezza per l’integrazione di robot industriali, sistemi di robot industriali e celle di robot industriali sono specificati nello standard EN ISO 102182:2011 “Robot e attrezzature per robot - Requisiti di sicurezza per robot industriali - Parte 2: Sistemi ed integrazione di robot” che descrive i pericoli identificati con questi sistemi e fornisce anche le misure da adottare per eliminare o ridurre adeguatamente i rischi a loro associati e garantire la sicurezza degli operatori. Al paragrafo 5.5 della norma vengono descritti i “requisiti per la progettazione delle protezioni perimetrali da impiegare” nella situazione specifica. Secondo la norma, essendo le protezioni perimetrali delle semplici “barriere distanziatrici” concepite al solo scopo di ridurre o impedire l’accesso a delle aree pericolose, non possono essere considerate dispositivi idonei a limitare i movimenti dei robot. Devono quindi essere progettate e installate in base agli specifici requisiti identificati dall’analisi dei rischi, per mantenere le persone ad una distanza minima di sicurezza dagli eventuali pericoli. Sempre nella stessa norma, vengono definite anche le distanze alle quali apporre le protezioni perimetrali. È opportuno ricordare che esistono anche specifiche norme che il fabbricante è tenuto ad osservare in fase di costruzione della macchina per ovviare alla possibile manomissione dei dispositivi di protezione; norme che devono essere rispettate anche durante il funzionamento della macchina da parte dell’operatore. Purtroppo, infatti, la manomissione non è un evento raro: spesso si ricorre a questi “espedienti” per avere in cambio una maggior rapidità di azione, comodità, prestazioni più elevate, riduzione dei tempi, mancanza di ergonomicità o semplificazione delle modalità operative. La manomissione dei dispositivi di protezione può causare gravi incidenti oppure danni alla macchina con rischi legali e finanziari difficili da prevedere. Rendendo inefficace la posizione protetta o pregiudicandone in modo massivo la funzione, la manipolazione o manomissione dei dispositivi di protezione è spesso causa di incidenti, che vanno dalle lesioni lievi fino al decesso, in quanto le macchine vengono impiegate in una modalità non prevista oppure vengono aggirate le misure di protezione e sicurezza stabilite dal fabbricante. Nella norma EN ISO 14119 - “Dispositivi di interblocco associati ai ripari” sono contenuti i principi normativi basilari per i dispositivi di interblocco in combinazione con i ripari mobili e

sono esplicitate e illustrate le misure per impedire il bypass dei dispositivi di protezione e dei relativi dispositivi di interblocco, che è vietato, ma ancora, purtroppo, spesso praticato.

Le catene portacavi Tutti i sistemi presenti in azienda, anche quelli più intelligenti, necessitano, comunque e sempre, di un conduttore per l’alimentazione di corrente e lo scambio di dati e di segnali. Le catene portacavi, dette anche sistemi di alimentazione, sono elementi meccanici per macchine che, grazie a strumenti digitali, vengono impiegati per guidare e proteggere energia, dati e segnali, dovendo resistere alle più svariate condizioni ambientali. Dall’industria elettronica a quella aerospaziale, dai trasporti all’energia, la gestione efficiente dei cavi è fondamentale per garantire il funzionamento di macchinari e impianti in ogni settore dell’industria manifatturiera. Le catene sono quindi elementi necessari per il movimento e la protezione dei cavi in ambienti di lavoro impegnativi perché consentono ai cavi di sopportare il movimento continuo senza cedere all’usura. Inoltre, proteggono i cavi anche da agenti esterni, polveri, elementi atmosferici e alte temperature, contribuendo a mantenere l’ambiente industriale più sicuro e consentendo alle macchine di avere una vita più lunga. Fondamentale per questi sistemi è la scelta accurata dei componenti che si muovono l’uno contro l’altro, comprendenti cavi, tubi, elementi di separazione interna, elementi fissacavi e canali di guida. I materiali utilizzati devono essere perfettamente compatibili tra loro, in modo da raggiungere tempi di funzionamento massimi e una lunga durata d’esercizio. Con l’evoluzione della tecnologia alla base di questi sistemi e dei materiali con cui sono realizzati e, soprattutto, con il crescere dell’automazione industriale, l’impiego delle catene portacavi è aumentato notevolmente: le possibili applicazioni sono centinaia di migliaia, dai distributori automatici di bevande alle macchine CNC fino alle acciaierie. In particolare, le catene portacavi sono diventate indispensabili per consentire il movimento fluido dei cavi nei robot e negli impianti automatizzati. Grazie a questi elementi è possibile coprire senza problemi le autoportanze e sono possibili lunghe corse per i più svariati settori. Questi elementi sono anche dotati di sistemi capaci di calcolare la forza di trazione/spinta della catena portacavi che, in caso di superamento di una soglia predefinita, arrestano automaticamente l’impianto, evitando ingenti costi di riparazione e danni problematici. Grazie alle catene portacavi è possibile evitare fermi macchina imprevisti. Protezione e sicurezza sono assicurati anche da un design ottimizzato dei coperchi delle catene per applicazioni in ambienti difficili e di modeste dimensioni. Le soluzioni più innovative hanno una struttura modulare e sono semplici da assemblare, adatte per spazi di installazione ristretti così come per cavi o tubi grandi, pesanti e rigidi. L’integrazione della sensoristica, anche di tipo low cost, consente il monitoraggio della durata d’esercizio delle catene, il collegamento diretto al sistema PLC di controllo della macchina, anche senza una connessione internet, e l’abilitazione di programmi di manutenzione predittiva. M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

69


SPECIALE B A R R I E R E D IP S U ILCI U Z IRAE IZNZ D A UES TCRA ITAELNE E P O R T A C A V I

SOLUZIONI DALLE AZIENDE KABELSCHLEPP

SOLUZIONI DI ALTA QUALITÀ PER LE ESIGENZE INDUSTRIALI Tutto da un unico fornitore: un sistema completo per un’installazione su carroponte TSUBAKI KABELSCHLEPP aveva già supportato la Aluminium Norf GmbH (or “Alunorf”) in occasione della sostituzione di festoni su carroponte con una corsa di oltre 30 metri. La fornitura comprendeva catena portacavi e cavi, canaline di guida incluso struttura di supporto e un sistema individuale di guida, tutto configurato, prodotto e consegnato in un’unica soluzione. Alunorf ha configurato il “manipolatore di bobine” un sistema di manipolazione di bobine di alluminio. Il nucleo del sistema è costituito da un carroponte, che raccoglie le bobine di alluminio appena laminate direttamente davanti alle alte scaffalature. Nel 2021, Alunorf ha voluto sostituire la catena portacavi sul carroponte, ormai datata, e ha contattato KABELSCHLEPP, azienda molto apprezzata per la lunga esperienza e specializzata nei sistemi portacavi per le gru. Sostanzialmente due sono stati i motivi della sostituzione del sistema portacavi: da un lato, erano stati aggiunti nuovi cavi per il trasferimento dati, che dovevano essere inclusi nella catena portacavi. Dall’altro lato, il cliente voleva risolvere un vizio nella sicurezza: il driver sul vecchio sistema a festoni si muoveva ad un’altezza fissa e rischiava di essere molto pericoloso per chi doveva lavorare in prossimità, ad esempio durante i lavori di manutenzione impianto. Ulteriore esigenza era quella di modificare il meno possibile la struttura esistente del sistema per ragioni di integrità strutturale. Detto fatto: gli specialisti di KABELSCHLEPP hanno configurato 70

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

e consegnato una struttura di supporto customizzata, in modo da consentire il riutilizzo dei vecchi cavi sospesi e facilitare l’installazione della nuova catena portacavi. Le due catene portacavi tipo MC0950 con disposizione contrapposta sono state installate in un canale di guida con disposizione scorrevole. Ciò ha consentito di guidare i cavi data e power separatamente e prevenire quindi qualsiasi interferenza. Il Team Customer Service di KABELSCHLEPP ha installato e implementato il sistema completo con le catene portacavi,

sin dalla fase di programmazione dell’intera soluzione, alla progettazione del braccio mobile sino alla completa installazione della catena portacavi, inclusa ovviamente la manutenzione: “Abbiamo ordinato e ricevuto un prodotto completo” afferma Thomas Bellinghausen, Transport Systems Engineer presso la Aluminium Norf GmbH. Ottimo il riscontro da parte di Alunorf anche per la nuova catena portacavi. E per assicurare il controllo ottimale dell’impianto, l’azienda ha concordato con KABELSCHLEPP interventi di manutenzione a intervalli regolari. Ogni componente da un unico fornitore, per la miglior possibile funzionalità e sicurezza.

Un nuovo modello di catena installato in un parking tower per veicoli elettrici L’innovativo Parking Tower dell’azienda E-Parktower in Haltern offre la possibilità di ospitare auto elettriche in ciascun posto auto. Per l’alimentazione di potenza e dati nel parking tower, costruito secondo la tecnica paternoster, sono state installate catene portacavi appositamente ideate di KABELSCHLEPP. Questi sistemi unici nel loro genere sono nati dalla collaborazione di entrambe le aziende. La particolarità di questo innovativo Il Customer Service Team di KABELSCHLEPP ha installato parcheggio consiste nel fatto che e implementato il sistema completo di catene portacavi, cavi, strutture, cavi, canali di guida e trascinamento i singoli posti auto sono progettati durante il periodo di chiusura natalizia (Image: TSUBAKI come cabine e possono spostarsi KABELSCHLEPP). di 180° in senso orario e antiorario. Questo comporta il vantaggio struttura di supporto, cavi, canale di ospitare sino a 16 auto, su una di guida e trascinamento durante il superficie che altrimenti potrebbe periodo di chiusura natalizia. ospitarne solo tre. La sfida per le Il vantaggio per il cliente Alunorf è stata catene portacavi consiste nel fatto la collaborazione con un unico fornitore che i singoli posti auto del parcheggio


sviluppato un modello di E-Parktower ha incluso non solo la catena catena completamente nuovo, portacavi bensì anche per esempio i cavi la TKV105. Le dimensioni e il completamente preassemblati della serie passo di questa catena sono Traxline. state adattate in modo preciso UNIFLEX ADVANCED 1995: formato all’applicazione creando un prodotto fatto su misura per le large e versatile Molto più spazio per tutti i tipi di cavi sfide di questa installazione. La e tubi: queste sono le caratteristiche catena portacavi può essere principali della UA1995. La catena eseguita con incrementi in portacavi ha un’altezza interna di 80 mm larghezze di 1 mm, sistema e larghezze interne fra 85 e 250 mm, molto apprezzato nelle sino a 600 mm disponibile su richiesta, catene KABELSCHLEPP, con tutti i vantaggi della serie Uniflexche garantisce realizzazioni Advanced. con consegne puntuali anche Le macchine hanno molte più funzioni quando vi sono numerosi cavi performanti e anche il numero di cavi da alloggiare in catena. Per e tubi da installare sta aumentando il progetto E-Parktower sono in modo costante. La UA1995 di stati uniti due sistemi di catene KABELSCHLEPP è la risposta a questo separati per formare una singola trend di sviluppo. Con una più ampia catena primaria, che corrisponde larghezza interna, la catena portacavi può ad una lunghezza totale di circa affrontare qualsiasi sfida nella produzione 20 m. “La soluzione tiene conto di macchine, macchine utensili, e per veramente di tutte le nostre applicazioni su portali e assi. esigenze”, afferma Manuel Huch, La E-Parktower offre la possibilità di ospitare auto elettriche in ogni posto auto, grazie al nuovo sistema portacavi completo La UA1995 è disponibile in una versione CEO di E-Parktower. “Inoltre TOTALTRAX (Immagine: TSUBAKI KABELSCHLEPP). apribile su entrambi i lati per una abbiamo ricevuto il sistema semplice installazione di cavi e tubi, in sono costantemente in movimento. completo da un unico fornitore – dallo aggiunta alle varianti non apribili e al Ciononostante, deve essere sempre sviluppo alla fornitura sino al montaggio”. design apribile lato interno ed esterno. garantita l’alimentazione di potenza e di Il sistema completo TOTALTRAX per E poiché il tempo è denaro, la dati. struttura della catena assicura “Abbiamo sviluppato una catena anche un assemblaggio molto portacavi con due punti di rapido: le maglie di catena alimentazione”, spiega Samuel composte da quattro elementi Heinrich, Ingegnere applicativo sono salvaspazio sia per lo di TSUBAKI KABELSCHLEPP. stoccaggio che per il trasporto “La metà dei cavi viene inserita e possono essere assemblate in in catena tramite questi due loco. punti di alimentazione ed esce La catena portacavi ha uno nuovamente in corrispondenza scorrimento molto regolare, usura di una piastra di passaggio al ridotta e una superficie lineare. centro della catena”. Da lì, ogni Viene montata con raccordi singola cabina viene alimentata universali in materiale plastico, con potenza e dati. Per robusto, la cui resistenza è l’arretramento della catena dalle comparabile a quella dell’alluminio. posizioni finali sono necessarie Il meccanismo di chiusura nei punti due ruote motrici, fissate ai lati di contatto aumenta la resistenza della catena portacavi con un per una migliore gestione delle collegamento positivo. forze. Il passo corto di 99.5 mm Per implementare questa Con la UA1995, KABELSCHLEPP presenta una catena molto popolare con maggior spazio interno, ideale per applicazioni su macchine di consente lo scorrimento regolare esigenza, TSUBAKI produzione, macchine utensili, gantry e assi (Immagine: TSUBAKI della catena portacavi. KABELSCHLEPP ha KABELSCHLEPP).

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

71


SPECIALE B A R R I E R E D I S I C U R E Z Z A E C AT E N E P O R TA C AV I

LEUZE ITALIA

IL CONCETTO DI SICUREZZA SECONDO LEUZE: PRODOTTI, SOLUZIONI E SERVIZI Leuze ha sviluppato un concetto ben preciso sulla sicurezza. Le soluzioni di safety, oltre a svolgere il proprio compito di salvaguardare operatori e macchinari, incidono sulla produttività e dunque sulla capacità di un’impresa di stare sul mercato, che oggi richiede innanzitutto qualità e rapidità di risposta. La mancanza di sicurezza è causa di interruzioni di processo che, se non sono programmate, creano un danno alla produttività dell’impresa. Leuze si è dunque concentrata sull’automazione rendendo le sue soluzioni adeguate alle richieste di un sito produttivo e di un work flow sempre più efficiente ed ottimizzato. I sistemi di movimentazione, trasporto, montaggio e produzione ad alto tasso di automazione presentano spesso zone pericolose che devono essere protette da accessi non autorizzati. Esempi possono essere trovati nell’intralogistica, nell’industria automobilistica come anche in quella del packaging. Fino ad oggi erano necessari sensori aggiuntivi per rilevare il materiale trasportato e per discriminare tra materiale trasportato e persone. Questi sensori sono anche conosciuti come “sensori di muting”. La nuova soluzione di Leuze, la “Smart Process Gating”, risolve la necessità senza sensori aggiuntivi, raggiungendo così l’obiettivo di una soluzione più efficiente, efficace, sostenibile, appunto una soluzione Smart, basata sul dialogo digitale tra sensoristica e controllo. Smart Process Gating di Leuze vanta un design estremamente compatto

e di grande sostenibilità, infatti non è necessario trovare gli spazi per i sensori di muting davanti o dietro la barriera fotoelettrica. Il dispositivo di sicurezza inoltre ha un’elevatissima affidabilità e disponibilità, oltre a costi di installazione e manutenzione veramente bassi. Non è necessario né configurare o allineare e riallineare i sensori di muting. La soluzione è davvero plug and play e presenta un ridotto rischio di manipolazione da parte degli operatori. “Ma nel settore della sicurezza vantiamo altre importanti soluzioni” afferma Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia, “ad esempio le nuove barriere fotoelettriche di sicurezza ELC 100, che rappresentano un vero passo avanti nella gestione della sicurezza”. Le nuove barriere fotoelettriche ELC100 sono ideali per applicazioni con un raggio d’azione fino a sei metri e l’R&D di Leuze ha reso facile l’installazione e l’integrazione di questi dispositivi. Le principali aree di applicazione di questa nuova generazione di barriere di sicurezza sono nella sorveglianza dei punti operativi e nella protezione dagli accessi con distanze di sicurezza ridotte. Le nuove barriere di sicurezza Leuze sono concepite per una integrazione molto flessibile sul macchinario. Il monitoraggio intelligente dei raggi, permette ai dispositivi il funzionamento affidabile anche in condizioni difficili, ad esempio in presenza di trucioli o scintille, prevenendo così fermi non necessari. L’estrema resistenza ad urti e vibrazioni rende i nuovi ELC 100 perfetti per l’utilizzo su macchinari soggetti a forti accelerazioni o vibrazioni, come ad esempio le presse. In tema di sicurezza Leuze offre le Safety Solutions, pacchetti plug’n’play per assolvere complesse funzioni di sicurezza in modo facile e sicuro, garantito dall’esperienza Leuze. Spiega Antonio Belletti: “Con una singola Safety Solution è possibile ottenere

non solo una soluzione di prodotti ma anche il software, la documentazione, la certificazione ed il quadro elettrico, il tutto allo stato dell’arte delle più aggiornate normative internazionali”. L’evoluzione del mondo dell’industria è sempre più determinata dalla digitalizzazione e dalla necessità di dialogo tra macchine e scambio di dati ed informazioni. Antonio Belletti ne parla in relazione al concetto di sicurezza proprio di Leuze: “La trasformazione digitale è un processo inarrestabile e ineludibile che fa emergere una caratteristica fondamentale per la produzione, la flessibilità. Un sistema produttivo digitalizzato, integrato e flessibile deve avere soluzioni di sicurezza customizzate e altrettanto flessibili. Leuze Italia si è data una struttura organizzativa adeguata al nuovo mondo produttivo. Ci presentiamo sul mercato non solo con prodotti e soluzioni d’avanguardia ma anche, e forse soprattutto, con professionisti specializzati in grado di offrire soluzioni di sicurezza adeguate all’ambiente produttivo particolarmente in un’ottica di flessibilità. Il nostro servizio di Safety Solutions affronta il problema della sicurezza allineando la particolarità produttiva alla necessità di protezione di macchinari, flussi e operatori in modo flessibile e customizzato. Passiamo dall’eccellenza dei soli prodotti all’eccellenza dei prodotti uniti alle nostre soluzioni e servizi. Siamo strutturati per affrontare in modo risolutivo uno step nuovo che l’industria sta compiendo: una soluzione applicativa tailorizzata che si modella flessibilmente sulle mutevoli esigenze produttive contingenti e future”.


PILZ

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA PSENOPT II Dove nasce l’esigenza di consentire l’accesso sicuro al processo produttivo la soluzione migliore è quella di adottare PSENopt II, la nuova proposta di barriere fotoelettriche di Pilz. A seconda dei requisiti, queste barriere fotoelettriche di sicurezza garantiscono la protezione dito, mano e corpo. Risultano particolarmente adatte all’utilizzo in postazioni di lavoro manuale, carico/scarico di materiale o gestione dei materiali vicino ai robot. L’alta robustezza di questi dispositivi garantisce un’efficace protezione contro urti, collisioni e vibrazioni fino a 50g garantendo la massima affidabilità anche per un utilizzo in ambienti industriali gravosi. L’assenza di zone morte inoltre permette un montaggio flessibile con un elevato livello di sicurezza. La funzione di codifica integrata permette di evitare fastidi in applicazioni con installazioni di barriere ravvicinate. Grazie alla codifica, i sensori delle barriere fotoelettriche non interferiranno reciprocamente le une con le altre, anche se adiacenti tra loro. Ciò vale, in particolar modo, se il trasmettitore della prima coppia di barriere emette raggi in direzione del ricevitore della seconda coppia di barriere. In tal caso è sufficiente configurare le barriere fotoelettriche con codifica dei raggi diversa! Le barriere fotoelettriche PSENopt II sono disponibili a partire dall’altezza 150 mm fino a 1800 mm con varianti di tipo 3 per applicazioni fino a PL “d” oppure di tipo 4 per applicazioni fino a PL “e”. Una caratteristica unica delle barriere fotoelettriche di tipo 3 è che sono le prime al mondo ad essere dotate di certificazione UL per il mercato USA e Canada. TUV e UL garantiscono la certificazione ai sensi della EN / IEC 61496. Con l’accessorio PSENopt II lockout da applicare alle barriere fotoelettriche si impedisce il riavvio della macchina. Si tratta di un’azione necessaria, ad esempio, durante l’esecuzione di lavori di manutenzione all’interno di una zona pericolosa. PSENopt II lockout è costituito da un’unità di montaggio per il fissaggio laterale alla barriera fotoelettrica come pure di una parte girevole. Qualora si oltrepassi la zona di pericolo, si può piegare la parte girevole davanti al campo visivo della barriera fotoelettrica e applicarvi un lucchetto.

Ne consegue che la barriera fotoelettrica non dispone più di campo visivo libero evitando il riavvio. A titolo di confronto: finora era possibile impedire il riavvio solo con l’ausilio di sensori di sicurezza supplementari nella zona pericolosa oppure a fronte di ispezione visiva, quindi controllando la zona pericolosa. Con PSENopt II lockout si realizza una soluzione sicura ovviando a costi aggiuntivi per sensori di sicurezza supplementari. In combinazione con la tecnologia di controllo di Pilz, come ad esempio il modulo compatto di sicurezza configurabile PNOZmulti 2, le barriere PSENopt II costituiscono una soluzione completa, conveniente e sicura per tutti i settori industriali.

Nuovi bracci di muting per barriere fotoelettriche di sicurezza PSENopt II Come evitare i tempi di fermo macchina e ottenere un processo di produzione scorrevole e senza intoppi, anche in fase di introduzione ed estrazione dei materiali? Semplice: la funzione di sicurezza giusta è il muting. I nuovi bracci per il muting sono ancora più facili e flessibili da integrare e utilizzare. Si montano direttamente sulle barriere fotoelettriche di sicurezza oppure sulla colonna di protezione. La macchina non necessita quindi di strutture o spazi aggiuntivi. Lungo il braccio di muting è possibile posizionare, in modo personalizzato, i sensori, permettendo così di realizzare svariati e diversi campi protetti. Grazie alla struttura stabile, i bracci di muting sono l’ideale per l’installazione in ambienti di produzione soggetti ad esempio a vibrazioni, oscillazioni o collisioni. Per i muting a L, T e X è inoltre disponibile un set specifico per ogni tipologia con inclusi tutti gli accessori per la rispettiva applicazione. Combinare le barriere fotoelettriche di sicurezza PSENopt II e i bracci di muting con il modulo compatto di sicurezza PNOZmulti 2: in questo modo diventa possibile implementare in modo ancor più specifico e produttivo, applicazioni di barriere fotoelettriche, come ad esempio il controllo di nastri trasportatori e pallettizzatori oppure il controllo del flusso di pacchi. M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

73


SPECIALE B A R R I E R E D I S I C U R E Z Z A E C AT E N E P O R TA C AV I

SCHMERSAL

BARRIERE OTTICHE DI SICUREZZA SCHMERSAL Nel complesso ambito della sicurezza delle macchine, il Gruppo Schmersal è tra i leader di mercato a livello internazionale. Facendo leva sul portafoglio di dispositivi di sicurezza più vasto al mondo, il gruppo sviluppa sistemi e soluzioni per svariati settori applicativi. Nell’ampia gamma di prodotti, troviamo le barriere fotoelettriche di sicurezza serie SLC e SLG, dispositivi utilizzati per la protezione di aree pericolose dagli accessi non consentiti. Caratterizzate da un design compatto, queste barriere vengono integrate nel sistema di sicurezza di una macchina o impianto anche in spazi ridotti. A seconda della risoluzione delle griglie e cortine ottiche di sicurezza, è garantita la protezione degli operatori, per mani e dita. Recentemente, Schmersal ha lanciato sul mercato barriere fotoelettriche di sicurezza ATEX serie EX-SLC ed EX-SLG, due nuove linee di prodotto che si basano sulle prestazioni della consolidata famiglia di barriere ottiche serie 440. Grazie alla speciale custodia protettiva di cui si avvalgono, i nuovi dispositivi soddisfano le più severe esigenze applicative in conformità alla direttiva 2014/34/EU, rendendo possibile la loro applicazione in zone classificate Atex (zone a rischio esplosione da gas e da polveri). EX-SLC e EX-SLG sono dispositivi di tipo 4 utilizzabili in zone ATEX 1 21, in conformità alla norma EN/IEC 61496 (“Sicurezza del macchinario – Apparecchi elettrosensibili di protezione”) assicurano prestazioni con caratteristiche di Sicurezza fino a SIL3 e Performance Level “e”. La custodia protettiva certificata ATEX dei nuovi dispositivi è realizzata in vetro borosilicato, che, oltre all’assoluta trasparenza, assicura elevate prestazioni 74

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

meccaniche in termini di robustezza e resistenza agli sbalzi termici. Caratterizzata da grado di protezione IP66, la custodia dispone di staffe di fissaggio in acciaio inox orientabili nelle tre direzioni. L’ergonomico sistema di cablaggio si avvale di connettori M12 a 8 poli che, in base alle specifiche necessità di montaggio, possono essere inseriti da uno dei tre diversi punti di accesso di cui dispone la base della barriera. Le specifiche elettriche non cambiano tra le due serie EX-SLC e EX-SLG, rimanendo le stesse delle barriere serie 440. È disponibile un ingresso EDM (External Device Monitor), il doppio reset e la funzione di blanking. Con altezze protettive che spaziano da 330 mm a 1370 mm e un campo di copertura che arriva fino a 20 m, le barriere ATEX EX-SLC e EX-SLG assicurano risoluzioni fino a 14 mm, permettendone l’efficace utilizzo anche nelle applicazioni più critiche dal punto di vista della sicurezza. La leggerezza complessiva, la custodia di appena 54 mm di diametro, nonché la possibilità di regolare liberamente le staffe di montaggio sui 3 assi garantiscono la massima ergonomia di utilizzo e flessibilità di installazione. Le barriere ATEX Schmersal EX-SLC e EX-SLG possono essere convenientemente utilizzate in tutte quelle applicazioni dove, a causa della formazione di atmosfere esplosive sotto

forma di miscele gassose, vapori, nebbie e nubi di polvere, anche la più piccola scintilla può rivelarsi disastrosa. Non solo per i macchinari e il processo in corso di svolgimento, ma anche e soprattutto, per la sicurezza degli operatori. Oltre alle barriere ATEX, Schmersal vanta nella gamma di barriere ottiche anche una versione con interfaccia Bluetooth. Parliamo del dispositivo SLC440/COM che, grazie al Bluetooth, fornisce in tempo reale su smartphone o tablet tutti i dati di stato e di diagnostica relativi al funzionamento del dispositivo, oltre che consentire una semplice messa in servizio via smartphone o tablet tramite lo strumento di configurazione integrato. La comunicazione dei dati avviene tramite un’app sviluppata da Schmersal. Questa tecnologia innovativa per sistemi di sicurezza optoelettronici è unica nel suo genere per quanto riguarda la portata della comunicazione dati. Fino ad oggi sul mercato erano disponibili esclusivamente strumenti diagnostici basati sulla tecnologia NFC. Mentre i dispositivi NFC offrono una portata di pochi centimetri, l’interfaccia Bluetooth BLE offre un campo d’azione 100 volte superiore, raggiungendo una portata di 5 metri. L’interfaccia BLE è quindi particolarmente vantaggiosa quando il sistema di sicurezza optoelettronico si trova in un punto difficilmente accessibile. Inoltre, la tecnologia Bluetooth BLE risulta più versatile in quanto la maggior parte degli smartphone o tablet è dotata di tecnologia Bluetooth, ma non tutti offrono la comunicazione NFC. Essendo Bluetooth uno standard industriale internazionale, la serie di SLC 440/COM può essere utilizzata in tutto il mondo.


WENGLOR

SICUREZZA DI PERSONE E MACCHINE: L’AZIENDA AMERICANA IAS SI AFFIDA ALLA TECNOLOGIA WENGLOR Le barriere luminose e le barriere multiraggio sono essenziali per la sicurezza degli operatori e per garantire la massima flessibilità dei sistemi di automazione che, ad esempio in magazzino, gestiscono le operazioni di pallettizzazione e movimentazione dei prodotti La sicurezza, l’efficienza e la velocità delle operazioni di pallettizzazione sono una sfida importante per tutte le aziende di packaging. Un alto grado di automazione velocizza i processi di presa, impilamento e imballaggio di qualsiasi tipo di prodotto in magazzino, ma è necessario affidarsi alle soluzioni migliori, che garantiscano qualità, efficienza e sicurezza. IAS Inc. è un’azienda americana che offre soluzioni automatizzate su misura per la pallettizzazione e la movimentazione dei prodotti in magazzino. Queste soluzioni non solo devono correttamente eseguire la preparazione dei carichi per le spedizioni, ma devono anche essere in grado di garantire la sicurezza di persone e macchine. Proprio per questo scopo, l’azienda americana si è affidata alla tecnologia di sicurezza di wenglor sensoric, azienda tedesca leader mondiale nella produzione di sensori intelligenti, sistemi di visione e dispositivi di sicurezza. Protagoniste sono le barriere luminose e multiraggio di wenglor, che assicurano il massimo livello di protezione di dita, mani e corpo degli operai e che offrono funzioni avanzate che, grazie alla possibilità di gestire le zone in maniera indipendente, garantiscono una elevata flessibilità di impiego. Grazie alla funzione di muting, le barriere sono in grado di discriminare il passaggio al loro interno di un oggetto piuttosto che di una persona. Ciò permette di movimentare oggetti all’interno e all’esterno delle aree pericolose in piena sicurezza, garantendo la completa protezione in caso di accessi non autorizzati. Distinguendo gli oggetti dalle persone, la funzione di muting diventa un elemento funzionale che, oltre a garantire la sicurezza, consente di mantenere l’efficienza logistica. “La tecnologia di sicurezza di wenglor offre una protezione affidabile delle aree pericolose a 360°, con applicazione a diverse altezze del campo di sicurezza tramite funzioni di muting e blanking, display a LED e interfaccia IO-Link.

La protezione certificata di livello 4 di dita, mani e corpo garantisce la conformità ai più recenti standard internazionali nell’automazione di questi sistemi. Inoltre, tutte le nostre barriere sono dotate di una SD-Card che memorizza le funzioni impostate. Grazie al software W-Teach 2, fornito gratuitamente da wenglor, le configurazioni possono essere replicate in pochi minuti su altre barriere, riducendo così il tempo di installazione e garantendo una manutenzione veloce e precisa”, afferma Elio Bolsi, General Manager di wenglor sensoric italiana.

Le barriere luminose di sicurezza Le barriere luminose di sicurezza sono progettate per proteggere l’operatore nei punti più esposti come dita e mani. Disponibili in 12 differenti altezze del campo protetto (da 159 mm a 1.812 mm), le barriere sono certificate secondo i più recenti standard di sicurezza internazionali e possono essere integrate in sistemi sia nuovi che esistenti anche in spazi molto limitati. La risoluzione per la protezione delle dita è di 14 mm, quella delle mani è di 30 mm (DIN EN ISO 13855). Quali dispositivi di sicurezza contactless di tipo 4 (EN 61496), le barriere luminose raggiungono la più elevata categoria di sicurezza garantendo un performance level di categoria “e” (DIN EN ISO 13849-1). La disponibilità integrata della funzione di misurazione ne consente l’impiego multifunzionale.

Le barriere di sicurezza multiraggio Le barriere di sicurezza multiraggio sono adatte a fornire protezione adeguata alle persone in aree pericolose o per proteggere le aree critiche da accessi non autorizzati. In questo caso è sufficiente impiegare dispositivi a bassa risoluzione, tali per cui la barriera si possa attivare quando la zona protetta viene violata dal corpo di una persona. Sono disponibili tre diverse varianti con risoluzione di 300, 400 e 500 millimetri. Le barriere di sicurezza multiraggio wenglor sono dispositivi contactless di tipo 4 (EN 61496) progettate per soddisfare i più elevati requisiti di sicurezza delle macchine (performance level “e” in accordo a DIN EN ISO 13849-1).

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

75


IN FABBRICA

CPM e SEW-EURODRIVE hanno lavorato insieme alla progettazione e allo sviluppo degli AGV a induzione ProFleet, realizzando una tecnologia estremamente innovativa.

VEICOLI A GUIDA AUTONOMA A MIRAFIORI NOTA PERLA PRODUZIONE DI MACCHINE MIRAFIORI OGGI SI TROVA A DOVER AFFRONTARE DUE NUOVE SFIDE. LA PRIMA È PASSARE DA FABBRICA A SMART FACTORY E LA SECONDA È CONVERTIRE LA PRODUZIONE DI UN MODELLO DA COMBUSTIONE TRADIZIONALE, COME L’ALFA ROMEO MITO, A UNO FULL ELECTRIC: LA FIAT 500 BEV. PER AFFRONTARE QUESTE SFIDE FCA HA SCELTO PROFLEET, I VEICOLI A GUIDA AUTONOMA (AGV) DI CPM, EQUIPAGGIATI CON LE SOLUZIONI DI AUTOMAZIONE DI SEW-EURODRIVE a cura della redazione

76

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


A

pproccio customer-centered, ricerca e sviluppo, presenza capillare globale, rispetto e salvaguardia dell’ambiente sono i quattro cardini della filosofia aziendale di CPM S.p.A. Fondata nel 1967 a Beinasco (TO) e guidata oggi da Massimo Bellezza con il ruolo di Presidente e Amministratore delegato, CPM è riconosciuta come uno dei principali attori sul mercato del General Assembly per l’Automotive, in particolare nella progettazione e realizzazione di impianti completi per la movimentazione e la produzione di autoveicoli. CPM è il riferimento per il General Assembly a livello globale per l’intero gruppo Dürr, azienda tedesca da cui è parzialmente partecipata fin dal 1999. L’azienda è specializzata nella fornitura di soluzioni chiavi in mano per il settore automobilistico, aeronautico e aerospaziale, ma anche per altre aree industriali. “In ambito General Assembly vogliamo essere il partner preferito dai più grandi costruttori d’auto nel mondo, come ad esempio FCA o altre note start-up in ambito elettrico”, afferma Valentina Scappazzoni, CEO Office, Marketing &

Corporate Communication di CPM.

Tradizione e innovazione Fin dalla sua nascita, CPM ha desiderato portare innovazione nell’industria automobilistica adottando un approccio mirato a sviluppare costantemente nuovo knowhow, senza focalizzarsi sul mero sviluppo di semplici macchine. Nel corso degli anni, l’azienda ha cercato di diventare partner dei più grandi costruttori d’auto mondiali nella realizzazione di stabilimenti sempre più smart, digitali e velocemente adattabili ai rapidi cambiamenti dei mercati. Per queste ragioni, in qualità di partner ufficiale di FCA (Fiat Chrysler Automobiles), CPM si è occupata di ridefinire il nuovo layout dell’impianto di carrozzatura, all’interno del preesistente stabilimento Mirafiori, per l’assemblaggio di un nuovo modello: la Fiat 500 elettrica, simbolo di design, un nuovo veicolo con una veste evoluta, più moderna, giovanile, sostenibile e con contenuti ancora più tecnologici, che segue lo storico modello strettamente concatenato alla motorizzazione del Paese dal lontano 1957. Il progetto prevedeva il recupero dello stabilimento Mirafiori, in quanto impianto considerato “culla” della

Gli AGV ProFleet si integrano perfettamente nel modello Industria 4.0, che utilizza tecnologie sempre più intelligenti per rendere più efficiente la produzione, alleggerire i carichi di lavoro e demandare alle macchine le operazioni più ripetitive.

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

77


IN FABBRICA storia automobilistica italiana: un luogo che, nonostante i cambiamenti progressivi e l’adozione di tecnologie innovative per lo sviluppo di modelli sempre più all’avanguardia, preserva quella tradizione e quella storicità uniche e caratterizzanti nel contesto internazionale. D’altro canto, la sfida prevedeva anche di realizzare un nuovo layout flessibile e scalabile, che fosse in grado di consentire il passaggio dalla produzione di un modello ICE, ossia da combustione tradizionale (come l’Alfa Romeo MITO) a uno full electric (la Fiat 500 BEV).

Dalla fabbrica alla smart factory Il progetto di carrozzatura è stato gestito da CPM in modalità turnkey e ha previsto la fornitura di: un’area dedicata alle preparazioni meccaniche, un impianto di carrozzatura Light Deck e un loop di ProFleet. Nell’ampia area dedicata alle preparazioni meccaniche vengono allestiti i cosiddetti “pallet”, cioè grandi supporti piani su cui vengono posizionati quei gruppi - come il

motore elettrico, le sospensioni, la batteria - che saranno poi montati sulla vettura. Il Light Deck, ossia l’impianto di carrozzatura - detto anche “mariage”, il cuore di qualunque fabbrica di automobili che in questo caso specifico è stato progettato per le medie produzioni, cioè circa 30 vetture all’ora - è il luogo dove la scocca, finalmente abbinata alle sue parti meccaniche, diventa Fiat Nuova 500 elettrica. Il loop di ProFleet consiste in una flotta di AGV (Automated Guided Vehicle) di nuova concezione che, spostandosi tra l’area delle preparazioni meccaniche e il Light Deck, si occupano di caricare le parti meccaniche della vettura, di scaricarle sulle linee di preparazione, di permetterne le operazioni di assemblaggio e infine di trasferirle alla linea di carrozzatura. Queste tecnologie in combinazione tra di loro costituiscono un concetto di produzione altamente innovativo, estremamente flessibile e destinato a rivoluzionare il tradizionale concetto di linea di montaggio

MOVITRANS® è un sistema di alimentazione di energia senza contatto, pulito, e silenzioso.

78

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

per l’Automotive. Per l’organizzazione del loop di ProFleet CPM si è avvalsa della collaborazione di SEW-EURODRIVE, multinazionale specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi per l’automazione industriale, logistica e di processo. “La scelta di SEW-EURODRIVE – afferma Savio Castagno, COO di CPM – è stata dettata principalmente dal fatto che in passato c’era già stata una collaborazione su un prodotto similare avviato con successo nello stabilimento di un altro importante costruttore d’auto italiano. Il ProFleet di Mirafiori rappresenta una soluzione innovativa completamente nuova per CPM, ma sicuramente l’esperienza pregressa fatta con SEW-EURODRIVE ci ha consentito di partire da basi già consolidate”. Il veicolo a guida autonoma è volto a trasformare un impianto tradizionale di General Assembly in un impianto molto più innovativo e flessibile. La flotta di ProFleet sostituisce infatti il concetto di line fee-


Il sistema MOVITRANS® offre il massimo della produttività, non è soggetto ad usura e non richiede manutenzione.

ding classico, molto più rigido e vincolante dal punto di vista strutturale e delle opere civili, e al contempo garantisce un altissimo livello di sicurezza.

Digitalizzazione e flessibilità grazie agli AGV Gli AGV ProFleet si integrano perfettamente nel modello Industria 4.0, che utilizza tecnologie sempre più intelligenti per rendere più efficiente la produzione, ma anche per alleggerire i carichi di lavoro e demandare alle macchine le operazioni più ripetitive. La raccolta e l’elaborazione dei dati generati dagli impianti durante la produzione permettono di intervenire tempestivamente in caso di necessità, di evitare fermi produttivi, di razionalizzare i consumi e scandire correttamente le attività di manutenzione, evitando sprechi e spese inutili, a vantaggio della produttività. Grazie a questa maggiore flessibilità, lo stabilimento è più veloce da rimodulare, ampliare o anche spostare, all’occorrenza, per un maggiore vantaggio competitivo nel mercato. Diventa quindi più facile aumentare o diminuire le unità/ ora da produrre, così come utilizzare lo stes-

so impianto anche per segmenti di vetture diversi. In caso di malfunzionamento, un AGV può essere escluso dalla produzione, mentre un altro prende il suo posto durante la sua riparazione. In questo modo i tempi dei fermi produttivi vengono ridotti al minimo. Le navette richiedono inoltre pochi e semplici interventi di manutenzione.

Una sinergia vincente CPM e SEW-EURODRIVE hanno lavorato insieme alla progettazione e allo sviluppo degli AGV a induzione ProFleet, realizzando una tecnologia estremamente innovativa. In particolare, questi AGV sono equipaggiati con: un PLC con piattaforma software AGV Basic, un pacchetto software che permette la configurazione e la programmazione del veicolo; azionamenti e motorizzazioni CMP per la gestione del moto del veicolo tramite differenziale elettronico e gestione degli altri asservimenti motorizzati; PLC di sicurezza per garantire la movimentazione in totale sicurezza del veicolo; interfaccia uomo-macchina (HMI) per la visualizzazione dello stato del veicolo; sistemi MOVITRANS, con due pick-up da 1,5 kW

ciascuno. La parte stazionaria, invece, è composta da 4 sistemi MOVITRANS® completi, 3 da 16Kw e 1 da 4Kw per la baia di ispezione, mentre per la gestione delle linee sono stati utilizzati dei PLC DHE21B per ogni cabina MOVITRANS®. Il tracciato induttivo in totale è lungo 220 metri e consente il caricamento delle batterie senza prevedere il fermo del veicolo. In totale i ProFleet installati a Mirafiori sono 12 e sono AGV a induzione (inductive guidance). Ogni ProFleet, lungo 3,370 mm e largo 970 mm, nella parte superiore è dotato di un sistema che permette il trasferimento del pallet dalle linee di preparazioni meccaniche al Light Deck; un sistema pneumatico di bloccaggio pallet ne permette un’operatività in sicurezza. Ogni ProFleet ha un’accelerazione/decelerazione di 0,3 m/s2, una velocità massima di 30 m/1’ (500 mm/sec). ProFleet rispetta le esigenze più restrittive in materia di ergonomia e sicurezza. “I ProFleet rappresentano molto di più di semplici veicoli a guida autonoma: sono veri e propri assistenti e partner, in grado di garantire una cooperazione continua e integrata tra uomo e tecnologia, in totale sicurezza. Grazie agli AGV equipaggiati SEW, CPM è stata in grado di ripensare radicalmente i processi e il layout della produzione Mirafiori, realizzando un modello di industria agile, in grado di collegare in modo intelligente processi, persone e macchinari con i sistemi di assistenza e trasporto mobili”, affermano Danilo Zambon e Matteo Regis, rispettivamente Sales Consultant e Application Engineering Consultant Leader di SEW-EURODRIVE. “A distanza di pochi mesi dall’avvio del nuovo stabilimento, posso affermare che mi ritengo molto soddisfatto dei risultati ottenuti dalla collaborazione con SEWEURODRIVE. La nostra collaborazione si è basata in particolare sulla parte di navigazione e di gestione dell’AGV e posso dire che, insieme, siamo riusciti a sviluppare un veicolo a guida autonoma altamente innovativo e perfetto per il nostro impianto di carrozzatura, Light Deck. Come già avvenuto in passato, possiamo senz’altro pensare allo sviluppo di altre soluzioni CPM/SEW-EURODRIVE in futuro”, conclude Savio Castagno.  M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

79


IN FABBRICA

MARIO PELLIN, FONDATORE E TITOLARE DI USTER, AZIENDA DI MONASTIER DI TREVISO SPECIALIZZATA IN LAVORAZIONI MECCANICHE DI PRECISIONE, RACCONTA IL PERCORSO DI AUTOMAZIONE FINO ALL’INTRODUZIONE DEL SISTEMA DI ASSERVIMENTO AUTOMATIZZATO SU MACCHINE UTENSILI GARANT AUTOMATION BASIC: UN INVESTIMENTO CHE SI È RIVELATO CRUCIALE IN UN’IMPORTANTE FASE DI ESPANSIONE ALL’ESTERO DELL’AZIENDA Con GARANT Automation Basic è possibile aumentare la produttività con un investimento ridotto

ANCORA PIÙ COMPETITIVI E PRODUTTIVI GRAZIE

I

ALL’AUTOMAZIONE

l percorso di del sistema ha colpito automazione di positivamente Mario Uster Srl, azienda Pellin. Dopo la prima installazione effettuata di Monastier di dai tecnici di Hoffmann Treviso specializzata Group senza alcun in lavorazioni meccaniche intervento da parte di precisione per il mercato del costruttore della italiano ed estero, è iniziato macchina e una giornata di già quindici anni fa come formazione, gli operatori vantaggio competitivo a di Uster sono diventati livello commerciale, capace autonomi nell’arco di una di rendere l’azienda più decina di giorni. Non attrattiva anche nel mercato solo, dopo soli quattro del lavoro. Alla ricerca di una Mario Pellin, fondatore e titolare di Uster Srl, insieme al figlio Daniele, con GARANT Automation Basic mesi, l’azienda è già in soluzione di automazione che grado di sfruttare il sistema al 100%, consentisse di aumentare la produttività e multitasking, aumentando la produzione lavorando anche a più tipologie di pezzi, che fosse allo stesso tempo tecnicamente e riuscendo a soddisfare le richieste e prevede di ammortizzare l’investimento facile da collegare alla macchina utensili, di clienti acquisiti a seguito di un in due anni. A fare la differenza nella Mario Pellin, fondatore e titolare importante progetto di espansione scelta di GARANT Automation di Uster, ha investito nel sistema di all’estero. “L’abbinata Uster - Hoffmann Basic è stata anche la consapevolezza asservimento automatizzato su macchine Group è stata ottimale perché ci ha permesso utensili GARANT Automation Basic di automatizzare una macchina su cui di poter fare affidamento su una realtà di Hoffmann Group, con caratteristiche perdevamo completamente il turno notturno come Hoffmann Group: “Il gruppo è pensate appositamente per le esigenze e gran parte del sabato. Di conseguenza già di per sé una garanzia, ma lo sono delle PMI. “La soluzione di Hoffmann siamo riusciti a fidelizzare un cliente anche i consulenti e i tecnici, con cui ci Group è versatile, robusta, autonoma e adeguando la produzione alle sue iniziali interfacciamo sotto ogni punto di vista”. La industriale” – ha dichiarato Pellin, rimasto esigenze. È nata così una buona partnership collaborazione continua, infatti, da più particolarmente colpito dalla facilità di che prevede piani di sviluppo importanti”. di dodici anni, dalla digitalizzazione implementazione del sistema. degli acquisti tramite eShop alla Grazie a GARANT Automation Basic, Installazione e pieno partecipazione ai seminari che Hoffmann Uster ha aggiunto il terzo turno su Group organizza periodicamente per i sfruttamento in pochi mesi un’altra macchina nel reparto tornitura Anche la rapidità di messa a regime propri clienti. 

80

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


Termini della Meccatronica

Argomenti trattati •

• • • •

Termini della Meccatronica • •

AUTOMAZIONE

Profilo dei lettori

Periodicità

Dizionario multilingue GUIDA MULTILINGUE

NEW Piano editoriale

Tiratura

Formato

Dizionario internazionale di Meccatronica Mechatronics international dictionary Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международный словарь мехатроники

Ora anche online Cerca tra 2411 termini della meccatronica Il più completo dizionario multilingua di termini tecnici della meccatronica, contiene le traduzioni dei termini in Inglese, Versione web Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo, Turco Versione cartacea

www.terminidellameccatronica.com per richiedere la tua copia info@quine.it 0E NE L2 EDIZIO LESIAN I 8SPEC PUBLISHER I LSWR GROUP QUINE1BUSINESS A stribuito Di Via G.Spadolini 7 - 20141 Milano -ag Tel - Fax 02.70.05.71.90 udenti li st02.86.41.05 SAI delle scuole

TARIFFE PUBBLICITARIE GUIDA MULTILINGUE VERSIONE CARTACEA

22

M &A | APRILE 2021

eMail: dircom@quine.it

i professioneal salesian


INNOVARE con la FORMAZIONE

“PROGETTO SCUOLA” PER I METALMECCANICI DEL FUTURO

N

HOFFAMANN GROUP E CIAC INSIEME PER FORMARE LE PROSIME GENERAZIONI DI OPERATORI METALMECCANICI

Nell’ambito di “Progetto Scuola”, iniziativa ideata da Hoffmann Group per sviluppare partnership di successo con gli istituti professionali e di meccanica più innovativi in Italia e avvicinare gli allievi di oggi – gli operatori del futuro – al mondo delle officine meccaniche, è cresciuta la collaborazione con CIAC, Consorzio InterAziendale Canavesano, nato dalla precisa volontà di imprese, Associazioni di Categoria, Comuni e Comunità Montane di rispondere ai fabbisogni del territorio

82

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

di Eleonora Segafredo

canavese con servizi formativi e al lavoro di qualità, rivolti a committenti pubblici e privati, allievi, famiglie e imprese. Tra le varie attività previste da “Progetto Scuola”, vi è la fornitura di strumenti innovativi da usare durante le lezioni e nei laboratori. Nella sede di Valperga di CIAC, a nord di Torino, una delle cinque attraverso cui il consorzio opera nel territorio, Hoffmann Group ha infatti allestito uno showroom e ha fornito carrelli e banchi da lavoro secondo il metodo 5S, cassettiere per la

distribuzione degli utensili GARANT Tool24 e il software per digitalizzare la produzione Connected Manufacturing. “Hoffmann Group rappresenta il partner ideale: quando due mentalità sono vincenti non si possono che avere ottimi risultati – afferma Omar Perardi, docente tecnico di CIAC. Dall’allestimento del centro di lavoro alla scelta dell’utensileria e i sistemi a punto zero, dalla sala metrologica al magazzino automatizzato: tutto è stato realizzato nell’ottica comune del


Alessandro Gentili, AD di Hoffmann Italia

miglioramento continuo”. Oltre alla fornitura di tecnologie, è nato inoltre un rapporto di consulenza, scambio e confronto che ha contribuito ad avvicinare la dotazione tecnologica delle officine di CIAC a quella presente nelle aziende moderne. Il consorzio ha infatti allestito un’officina di ben 800 metri quadri nella sede di Valperga, dotata di isole di progettazione, prototipazione e produzione, ordinate e di design, con il preciso obiettivo di sradicare i pregiudizi e rappresentare le realtà manifatturiere più moderne. “È anche grazie alla partnership con Hoffmann Group che riusciamo a raccontare che tipo di didattica offriamo. Queste sinergie – sostiene Fede-

rico Furfaro, Responsabile Marketing di CIAC – ci aiutano a diffondere il messaggio che la scuola professionale di oggi è un’ottima scelta per il futuro dei ragazzi, anche perché le aziende hanno sempre più bisogno di tecnici specializzati”. Tramite “Progetto Scuola”, Hoffmann Group persegue infine l’obiettivo di offrire ai docenti degli istituti professionali e di meccanica un aggiornamento continuo sulle tecnologie più innovative presenti nel mercato, in modo da sviluppare sempre di più le competenze degli allievi che si preparano per il mondo del lavoro.  L’officina della sede di Valperga di CIAC, con alcune delle dotazioni tecnologiche fornite da Hoffmann Group nell’ambito di “Progetto Scuola”


INNOVARE con la FORMAZIONE

LAVORO E SKILL MISMATCH MITSUBISHI ELECTRIC NEGLI ANNI HA SVILUPPATO UN FITTO PROGRAMMA DI CORSI E PROGETTI DIDATTICI, COLLABORANDO CON ISTITUZIONI, UNIVERSITÀ, ISTITUTI PROFESSIONALI PER OFFRIRE AGLI STUDENTI L’OPPORTUNITÀ DI ACQUISIRE CONOSCENZE PRATICHE E COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE DAL SETTORE INDUSTRIALE. ACCANTO A QUESTE ATTIVITÀ, HA PARTECIPATO A PROGETTI DI INNOVAZIONE SOCIALE DEDICATI ALLA PROMOZIONE DELLE MATERIE STEAM E ALLA RIDUZIONE DEL GENDER-GAP

È

È sempre più definito il divario tra le competenze – tecniche, scientifiche, sociali – richieste dalle aziende e quelle effettivamente possedute dai lavoratori e da chi si sta affacciando al mondo del lavoro. Lo skill mismatch è un fenomeno che nel tempo è cresciuto, una forbice che continua ad allargarsi limitando il futuro dell’occupabilità e minando la produttività del nostro Paese. Oggi le aziende si trovano nella necessità 84

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

di E.S.

di assumere profili qualificati, in possesso di skill aggiornate allo svolgimento delle nuove professioni e all’utilizzo dei nuovi strumenti digitali, ma reperirli è sempre più difficile. In questo scenario di profonda trasformazione del tessuto lavorativo e sociale, un aiuto per provare a uscirne arriva dalla sinergia tra istruzione e mondo del lavoro. Da anni Mitsubishi Electric ha avviato con le scuole tecniche superiori, gli ITS, le uni-

versità e i centri di formazione del territorio percorsi volti ad avvicinare il mondo della formazione tecnica a quello dell’impresa, promuovendo, attraverso le sue divisioni –Climatizzazione, Automazione Industriale e Meccatronica – conoscenza e sperimentazione pratica per fornire ai giovani capacità tecniche e professionali concrete. Consapevoli che un corretto percorso scolastico è efficace per connettere le politiche d’istruzione e del lavoro con quelle indu-


striali per lo sviluppo del Sistema Paese, le divisioni Automazione Industriale e Meccatronica di Mitsubishi Electric hanno realizzato nell’anno scolastico 2022-2023 oltre 23 eventi formativi, tra corsi in aula e webinar, in collaborazione con ITS, istituti professionali e università, in 8 regioni italiane (Lombardia, Toscana, Veneto, Friuli, Emilia-Romagna, Piemonte, Abruzzo, Puglia), coinvolgendo circa 600 studenti, per oltre 500 ore di formazione erogate dell’azienda e dai propri partner, a cui si aggiungono 10 visite guidate alla Demo Room nella nuova sede Mirai di Vimercate (MB). La proposta didattica di Mitsubishi Electric è stata ideata per contribuire allo sviluppo delle capacità tecnico-pratiche degli studenti, dando loro competenze aggiornate per renderli capaci di affrontare l’integrazione con il mondo del lavoro che si prospetterà. “Avvicinare le aziende al mondo della scuola e viceversa - afferma Alessandro Munari, AcadeMy Education Coordinator - è una sfida tanto impegnativa quanto importante. Proponiamo corsi a studenti e ad insegnanti sulla base di contenuti e metodi che già utilizziamo per la formazione dei nostri clienti; si tratta infatti di esempi pratici, applicativi e soluzioni innovative nel campo dell’automazione.

Inoltre, non ci limitiamo a fornire informazioni e conoscenze tecniche, ma stimoliamo i ragazzi a riflettere sulle loro abilità ed inclinazioni per il loro prossimo futuro. Durante le attività in collaborazione con gli istituti quali visite al nostro Show-room della sede di Vimercate, giornate di formazione e stage, gli studenti hanno la possibilità di entrare in contatto con diverse figure e ruoli aziendali, come ad esempio tecnici, sales, marketing e risorse umane, affiancandoli e supportandoli per indirizzare le loro scelte. È un’attività che facciamo con passione, dedizione e soddisfazione perché i ragazzi, con i loro modi, le loro domande e curiosità, ci offrono la possibilità di tenere un filo diretto con le nuove generazioni, fondamentale anche per la crescita e l’innovazione della nostra attività di business”. Le parole chiave della Divisione Climatizzazione sono tecnologia all’avanguardia, elevata efficienza energetica, qualità, affidabilità e rispetto dell’ambiente. Per questo pone grande attenzione alla formazione dei talenti che in futuro dovranno interpretare e sviluppare l’innovazione che la società richiede e che continua a produrre. Sono infatti oltre 60 le ore di formazione che nell’anno scolastico appena concluso la Divisione Climatizzazione ha erogato a 55 studenti di istituti tecnici e scuole prima-

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

85


INNOVARE con la FORMAZIONE

rie, dando loro una formazione ‘sul campo’ e facendo sperimentare a livello pratico processi di impiantistica termoidraulica e metodiche operative. “Incontrare i ragazzi di questa fascia di età è un privilegio e, allo stesso tempo, una responsabilità – dice Gaetano Parisi. Un privilegio perché noi formatori abbiamo la possibilità di dialogare direttamente con studenti che stanno plasmando la loro cultura, non solo tecnica e scientifica. Si tratta, pertanto, di un momento cruciale della loro crescita, dove è straordinario potersi inserire e trasferire loro la nostra esperienza e la nostra conoscenza. E qui arriva il concetto di responsabilità: tutto questo lo dobbiamo fare con grande attenzione, ricordandoci che non dobbiamo in nessun modo sostituirci all’istituzione scolastica ma affiancarci e integrarci alla stessa, magari con linguaggi e modalità diverse, in certi casi anche originali. Cerchiamo di fare tutto questo fin dal primo giorno in cui abbiamo incontrato gli studenti e devo dire, con soddisfazione, che è un lavoro estremamente ripagante”, dichiara Gaetano Parisi, Education & Training Manager Divisione Climatizzazione. 86

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

Rimanendo all’interno dell’esperienza di didattica digitale in ambito Automazione Industriale e Climatizzazione, è necessario sottolineare il successo di Mentor ME, un’innovativa piattaforma gratuita disponibile online e fruibile a livello nazionale. Partita in fase di testing a settembre 2019, Mentor ME è nata con l’intento di fornire ai giovani strumenti e piani didattici esperienziali di e-learning favorendo l’acquisizione di competenze professionali, utili per iniziare a fare i primi passi nel panorama lavorativo. Per i docenti si è, invece, rivelato un ottimo strumento per aggiornarsi sulle più innovative tecnologie utilizzate in ambito aziendale. A oggi Mentor ME è adottata da quasi 1.000 istituti in Italia e oltre 14.500 studenti di scuole tecniche hanno concluso i propri percorsi di e-learning sulla piattaforma, a cui di recente si è aggiunto il nuovo modulo di Corporate Social Responsibility. Accanto agli obiettivi di Mitsubishi Electric di utilizzare la propria tecnologia per dare un contributo alla società e al miglioramento della qualità della vita nel mondo,

c’è anche la necessità di sostenere le comunità dei territori in cui opera, collaborando a progetti di innovazione sociale insieme ai propri partner. È il caso di Deploy Your Talents, l’iniziativa di Fondazione Sodalitas che ha l’obiettivo di rilanciare gli studi delle discipline STEM superando gli stereotipi di genere o STEM by Me, che aiuta i giovani studenti a comprendere le opportunità offerte dal mondo del lavoro e a fare scelte consapevoli. “Dal 2016 Mitsubishi Electric prende parte a questi eventi lavorando di volta in volta insieme a studenti e studentesse di istituti tecnici e scientifici per aiutarli a sviluppare e acquisire capacità utili al loro ingresso nel mondo del lavoro e a integrare conoscenza e applicazione pratica, scoprendo nuove professioni e favorendo l’ottenimento di un sapere spendibile per il loro futuro”, dichiara Roberta Salvaderi, Corporate Communications & CSR Team Leader. “Il nostro obiettivo – continua – è avvicinare i giovani, soprattutto le ragazze, alle materie tecnico-scientifiche, e portarle a esplorare opportunità di carriera in settori tradizionalmente maschili”. 


14 – 16.11.2023 NUREMBERG, GERMANY

Bringing Automation to Life 32. Fiera internazionale specialistica dell‘automazione industriale

Orientata alla pratica. Pionieristica. Personale. Venite a scoprire le innovazioni di domani alla SPS 2023. Dal semplice sensore alle soluzioni intelligenti, da ciò che è attualmente fattibile alla visione di un mondo industriale completamente digitalizzato – Con la sua singolare impostazione, la SPS rispecchia lo spettro completo dell’ automazione intelligente e digitale. Venite a far parte dell‘hotspot dell‘automazione e trovate soluzioni personalizzate per il vostro settore di applicazione. Per maggiori informazioni si prega di consultare il sito

sps-exhibition.com


INNOVARE con la FORMAZIONE

ALTA FORMAZIONE PER PREPARARE GLI STUDENTI UNIVERSITARI A DIVENTARE PROFESSIONISTI DELL’AI AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DI SAMSUNG INNOVATION CAMPUS: QUATTRO GLI ATENEI COINVOLTI PER IL NUOVO ANNO ACCADEMICO – UNIVERSITÀ DI GENOVA, UNIVERSITÀ DI PAVIA, UNIVERSITÀ DI PISA E UNIVERSITÀ DEL SALENTO - OLTRE AL COLLEGIO UNIVERSITARIO DI MERITO CAMPLUS. INTELLIGENZA ARTIFICIALE, INTERNET OF THINGS MA ANCHE SOFT SKILLS AL CENTRO DEI TRAINING A CUI PARTECIPERANNO UNA SELEZIONE DI STUDENTI PROVENIENTI DALLE FACOLTÀ STEM di Cristina Gualdoni

88

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


A

Al via la nuova edizione di Innovation Campus, programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate e soft skills, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, facendo leva sui nuovi trend tecnologici, come Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mondo della Consumer Electronics. Tema portante di quest’anno, Human Tech, ovvero uno sviluppo tecnologico dove l’uomo resta al centro e dove l’innovazione digitale è chiamata a migliorare la vita delle persone e non a sostituirsi all’ingegno e alla creatività umana. Siamo di fronte a una svolta epocale: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale generativa sta rivoluzionando il nostro modo di vivere e lavorare, permettendoci di raggiungere obiettivi di crescita senza precedenti e, allo stesso tempo, amplificare le potenzialità e la creatività umane. Secondo un recente studio di McKinsey, per esempio, è stato calcolato che la GenAI, grazie al miglioramento sensibile della produttività, possa avere un impatto sull’economia globale fino a 4,4 mila miliardi di dollari all’anno, cifra che si avvicina al PIL annuo di un paese come il Regno Unito.

Per poter beneficiare di tutte le opportunità generate da questa nuova tecnologia, occorre dotarsi di professionisti in grado di comprenderne le logiche, sviluppare applicazioni concrete, senza trascurare un approccio etico e responsabile all’utilizzo della GenAI. L’Italia deve accelerare molto su questo: nel nostro Paese, secondo dati Istat, meno della metà della popolazione tra i 16 e 74 anni (45,7%) ha competenze digitali almeno di base e solo il 23% degli Italiani ha competenze digitali avanzate, rispetto alla media Ue del 26% (fonte: Desi). Non solo. L’Italia ha raggiunto il più alto tasso di abbandono universitario al primo anno di sempre, ovvero il 7,3%, compromettendo ulteriormente la disponibilità di professionisti qualificati (Dati: MUR). In questo scenario, si inserisce Innovation Campus, progetto nato nel 2020 e che ha coinvolto fino ad ora oltre 10.000 studenti su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di accompagnare i giovani in un percorso formativo sull’innovazione, per guidarli nei nuovi scenari professionali in ambito digitale. La nuova edizione, al via nelle prossi-

me settimane, vede coinvolti quattro atenei distribuiti in tutto il Paese, eccellenze italiane nella formazione in ambito STEM: Università di Genova, Università di Pavia, Università di Pisa e l’Università del Salento. A questi si aggiunge Camplus, il network di residenze che ospita nei suoi Collegi Universitari di Merito accreditati dal MUR oltre 2.000 studenti provenienti da tutta Italia e dal mondo, e situati in 7 città italiane. “Il cambiamento del paradigma tecnologico a cui stiamo assistendo in questo ultimo anno ha evidenziato la necessità quanto mai urgente di competenze digitali avanzate. Lo skills mismatch è un tema che ci sta molto a cuore e su cui lavoriamo ormai da anni. Con il progetto Samsung Innovation Campus abbiamo collaborato con oltre 20 università italiane e formato oltre 10.000 ragazzi per prepararli ad affrontare le sfide future. Non solo attraverso l’acquisizione di skills digitali, fondamentali per essere professionisti competitivi a livello globale e contribuire alla crescita del Paese, ma anche competenze trasversali: con un cambiamento così dirompente, è importante per

Innovation Campus

Innovatione campus è il progetto di alta formazione, promosso da Electronics Italia, che rientra a pieno titolo nella vision di Corporate Social Responsibility di Samsung “Together for Tomorrow! Enabling People”. Offrendo momenti di formazione a vari livelli, Samsung è al fianco di studenti, insegnanti, universitari per aiutarli ad acquisire le competenze fondamentali legate al mondo dell’innovazione e del digitale, per favorire lo sviluppo di soft skill e l’inserimento nel mondo del lavoro e per permettere agli innovatori di domani di raggiungere il loro pieno potenziale e diventare i nuovi leader che guideranno i processi di evoluzione positiva in ambito sociale. Per informazioni sulle modalità di partecipazione https://www.samsung.com/it/ campaign/innovation-campus/

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

89


INNOVARE con la FORMAZIONE noi contribuire alla formazione dei professionisti che uniscano alle competenze tecnologiche anche una visione che mantiene salda la centralità dell’uomo all’interno del processo tecnologico. Le persone non sono solo gli utenti finali di un’applicazione all’avanguardia ma sono la ragione ultima che deve far accelerare sull’innovazione” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung Electronics Italia. Innovation Campus, i dettagli del progetto e le diverse fasi L’iniziativa consiste in un vero e proprio corso di alta formazione, focalizzato sui temi del digitale, che andrà a integrarsi ai percorsi universitari già avviati e per cui potranno essere riconosciuti crediti formativi. Il percorso prevede, inoltre, 3 moduli speciali tenuti da massimi esperti sui temi dell’innovazione digitale per far conoscere da vicino applicazioni interessanti, innovative e offrire ulteriori spunti e stimoli agli studenti: • Riccardo Meggiato, Esperto in informatica forense e cybersecurity, parlerà di sicurezza informatica e delle sue sfaccettature e di come questa richieda di considerare una moltitudine di fattori eterogenei. • Paolo Bergamo, CEO e Presidente di OverIT, parlerà della propria esperienza in Silicon Valley e di come questo per-

90

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

corso internazionale ventennale gli abbia permesso di sviluppare importanti competenze manageriali che, unitamente a una forte volontà di superare i limiti tecnologici del momento, gli hanno permesso di guidare, una volta rientrato in Italia, una tech company che propone soluzioni di altissimo livello ed estremamente innovative. • Jacopo Perfetti, Co-fondatore PromptDesign.it, terrà un modulo introduttivo sull’AI Generativa con un approfondimento sull’utilizzo di ChatGPT e Midjourney e possibili applicazioni in diversi ambiti.

Oltre alla partecipazione a lezioni teoriche tradizionali, i ragazzi saranno chiamati anche a sviluppare un progetto di gruppo, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro. Il project work dovrà essere un’idea strutturata, in linea con il tema Human Tech, dove il digitale si mette al servizio dell’uomo, amplificandone le capacità e l’ingegno. Il corso è rivolto ai migliori studenti dei diversi atenei, provenienti dai corsi di laurea in materie tecnico-scientifiche, selezionati attraverso un test di ammissione scritto e un colloquio motivazionale. Samsung, in collaborazione con i diversi atenei, metterà a disposizione l’esperienza e le competenze dei propri ingegneri che affiancheranno i docenti universitari e i tre esperti per aiutare gli studenti ad acquisire competenze digitali avanzate su temi come Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mercato dei prodotti Consumer Electronics, Machine Learning e Cybersecurity, potenziando al contempo le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette competenze trasversali, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future. Una commissione composta dai docenti dell’ateneo e dagli esperti Samsung premierà poi con una borsa di studio del valore di circa 3.600 euro il gruppo di lavoro autore del Project Work ritenuto più interessante e innovativo e con 1500 euro lo studente più meritevole. 

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K



PRISMA

COGNEX

NUOVO SENSORE DI VISIONE SNAPP IN-SIGHT Cognex Corporation, leader globale nella visione industriale, annuncia il lancio del sensore di visione In-Sight SnAPP, che ridefinisce gli standard di semplicità d’uso, precisione e funzionalità di un sensore industriale. Questo prodotto espande le capacità dell’azienda nel mondo dei sensori di visione e amplia i suoi mercati serviti di un aggiuntivo miliardo di dollari. “In-Sight SnAPP, progettato per garantire la massima semplicità e facilità d’uso, offre ai clienti un nuovo e agevole accesso alla visione industriale”, afferma Carl Gerst, Executive Vice President di Products, Platforms and Solutions di Cognex. “Stiamo offrendo a molte più aziende in tutto il mondo, e per quasi ogni mercato finale, l’accesso alla tecnologia Edge Learning di Cognex, leader di settore. Gli utenti otterranno un rapido incremento dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei processi di produzione”. Il sensore In-Sight SnAPP è in grado di superare una serie di comuni problematiche legate al controllo qualità, tra le quali le ispezioni di presenza/assenza, la verifica dell’assemblaggio e il rilevamento dei difetti. Il rivelamento basato sulla visione è un deciso passo avanti rispetto ai tradizionali sensori basati su laser, in quanto 92

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

offre una capacità ben superiore di localizzare elementi e parti in qualsiasi posizione e di rilevare difetti anche impercettibili. In-Sight SnAPP viene addestrato con pochi esempi e non richiede alcuna programmazione o conoscenza della tecnologia di visione da parte dell’operatore. Inoltre, l’interfaccia utente basata sul Web consente ai clienti di collegare ed eseguire In-Sight SnAPP da ovunque utilizzando un browser Web standard. Questo è il primo prodotto Cognex che non richiede software per l’installazione. “In-Sight SnAPP è, ad oggi, il nostro prodotto più facile da usare. Abbina le nostre capacità nella visione, leader del settore, e la tecnologia dell’Edge Learning ad una accresciuta attenzione all’user experience”, commenta Robert Willett, Presidente e CEO di Cognex. “L’espansione sul mercato dei sensori di visione con In-Sight SnAPP contribuirà a dare impulso alle nostre iniziative per i clienti emergenti, ampliando la nostra base di clientela e contribuendo ai nostri obiettivi di crescita a lungo termine”. Per ulteriori informazioni su In-Sight SnAPP, visitare il sito https://www.cognex.com/products/machine-vision/vision-sensors/in-sight-snapp.


LINDE

TRANSPALLET CON PEDANA REGOLABILE T16 E T20 Linde Material Handling (MH) presenta i transpallet T16 P e T20 P introducendo sul mercato due nuovi modelli compatti e dotati di pedana operatore ripiegabile. Con una portata rispettivamente di 1,6 e 2,0 tonnellate e soli 720 millimetri di larghezza, questi carrelli sono ideali per le attività negli spazi ristretti e possono essere utilizzati in una vasta gamma di applicazioni. Grazie ad una velocità massima di 8,5 km/h, alla possibilità di superare pendenze fino al 20% e alle nuove caratteristiche di comfort e sicurezza, i transpallet T16 P e T20 P permettono di trasportare le merci in modo rapido e sicuro sulle brevi e medie distanze. “Gli spazi ridotti sono una delle sfide principali quando si tratta di caricare o scaricare gli autoarticolati e di muoversi nelle zone di distribuzione e di stoccaggio delle merci,” spiega Matteo Ravazzani, Product Manager di Linde MH. “Durante le attività tra bancali ravvicinati nelle aree di carico o scarico degli autoarticolati, ad esempio, gli operatori devono sempre avere il pieno controllo dei loro carrelli elevatori. I nuovi transpallet Linde sono compatti ed ergonomici e permettono di lavorare in piena sicurezza e con grande rapidità. Inoltre, grazie alla pedana ripiegabile, all’occorrenza gli operatori possono scegliere di guidare a bordo carrello risparmiando così tempo ed energia”, conclude Ravazzani. Nella gamma di prodotti offerta da Linde, i nuovi T16 P e T20 P - disponibili con batterie al piombo o con batterie al litio di ultima generazione - rappresentano la sintesi tra carrelli esclusivamente

con operatore in accompagnamento e i carrelli dotati di pedana ripiegabile o fissa per operatore a bordo, il tutto garantendo ottime prestazioni. Il potente motore AC trifase da 1,3 kW permette infatti ai nuovi transpallet di raggiungere la velocità massima di 8,5 km/h e nelle situazioni gravose – come ad esempio quando si impegna una rampa inclinata - l’effetto booster automatico offre all’operatore una maggiore potenza. I nuovi transpallet sono in grado di superare pendenze del 15% (T16 P) e del 13 % (T20 P) a pieno carico mentre, senza carico, il mezzo affronta dislivelli anche del 20%. Inoltre, il sistema di sterzo elettrico permette un controllo omogeneo e preciso mentre la configurazione a cinque punti di appoggio con ruota motrice centrata e ruote stabilizzatrici laterali mantiene il carrello stabile durante tutte le operazioni di movimentazione. Infine, per quanto riguarda la sicurezza, sui nuovi modelli i braccioli laterali sono più robusti e dotati di imbottitura mentre la speciale testa del timone dispone di un angolo di attivazione di 65°. La pedana per operatore a bordo - ammortizzata e realizzata in gomma antiscivolo - è stata allargata a 663 millimetri e, con un’altezza di 162 millimetri, permette all’operatore un facile accesso attutendo le vibrazioni e gli urti. I transpallet T16 P e T20 P dispongono inoltre di quattro sistemi di frenata indipendenti che garantiscono la sicurezza dell’operatore e del carico in tutte le situazioni.

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

93


PRISMA

IGUS

SNAPCHAIN 2.0, IL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE DI NUOVA GENERAZIONE IDEALE PER PICCOLI SPAZI Frutto di un processo circolare, la nuova soluzione igus è prodotta con materiale realizzato dal riciclo di vecchie catene portacavi. Registratori di cassa, mobili per l’ufficio, macchine da gioco e cassetti sono solo alcune delle infinite applicazioni che dispongono di spazi molto ridotti dove posizionare le catene portacavi. Per ovviare a questo problema, già 20 anni fa igus, lo specialista delle motion plastics, ha lanciato la prima generazione di snapchain, una catena portacavi costituita da una sola maglia laterale, alla quale i cavi sono fissati con un sistema a fascetta e guidati con un raggio di curvatura definito. Un sistema versatile, ideale per spazi ristretti, che ha garantito ottime prestazioni in migliaia di utilizzi in tutto il mondo. Oggi igus presenta una nuova generazione di questa soluzione, annunciando il lancio di snapchain 2.0, appositamente sviluppata per i pacchetti di cavi piatti, sottoposti a basse sollecitazioni. “Per offrire ai nostri clienti una flessibilità ancora maggiore, abbiamo modificato il design in modo che i cavi possano essere facilmente fissati con fascette standard,” spiega Luca Butturini, Responsabile della divisione Catene Portacavi presso igus Italia. Inoltre, la nuova snapchain 2.0 ha anche un’anima green perché realizzata con il materiale igumid CG che proviene dal riciclo di catene portacavi in disuso. Nell’ambito del programma Chainge, dal 2019 igus ritira le catene portacavi usate, indipendentemente dal loro produttore. Il materiale è quindi smistato in base alle diverse tipologie, pulito e riportato a una nuova qualità in un unico processo. Così igus produce igumid CG, che dal 2022 viene utilizzato con successo nella realizzazione delle catene portacavi della serie E2.1 cradle chain. Numerosi test effettuati nel laboratorio interno presso la sede igus di Colonia ne hanno confermato la forza di trazione e il momento di rottura. Le catene portacavi in materiale riciclato offrono un prezioso contributo alla conservazione delle risorse, promuovendo l’economia circolare. Secondo la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, questo ciclo sostenibile delle materie prime riduce anche le emissioni di CO2 del 28%. «La snapchain 2.0 offre ai nostri clienti un prodotto affidabile, sostenibile e veloce da montare, il tutto a un prezzo molto competitivo. Si tratta della seconda serie di catene, la cui versione standard è realizzata con il nostro materiale riciclato. Alla fine del suo ciclo di vita, anch’essa può essere interamente riciclata,” aggiunge Butturini.

94

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023


INTERROLL

MODULO TRASPORTATORE PER I ROBOT MIR Interroll ha presentato un’espansione della piattaforma di trasporto leggera (LCP) progettata per facilitare la movimentazione di merci leggere con robot mobili autonomi (AMR). Questa innovativa offerta combina oltre mezzo secolo di esperienza di Interroll nei sistemi di trasporto tradizionali con la tecnologia d’avanguardia di Mobile Industrial Robots (MiR), consentendo ai clienti di tutto il mondo di ottimizzare la logistica interna. Questa soluzione flessibile rappresenta un ponte tra i sistemi di trasporto fissi e le linee di produzione. Gli AMR di MiR sono piattaforme robotiche versatili in grado di integrare una miriade di moduli superiori e altri accessori per migliorare la loro funzionalità. Il modulo superiore LCP AMR di Interroll è la più recente applicazione certificata nel programma dei partner MIR Go, il più grande ecosistema di applicazioni AMR formato da oltre 160 moduli superiori che si collegano perfettamente ai robot mobili. “I nostri clienti cercano soluzioni collaudate che abbiano la stessa qualità dei nostri robot per poterle integrare facilmente nei loro processi principali di produzione. La nuova piattaforma proposta da un leader rispettato come Interroll risponde perfettamente a questi requisiti”, ha dichiarato Rasmus Smet Jensen, VP Marketing & Strategy di MiR. “Questa soluzione compatta formata da robot e modulo trasportatore connesso migliorerà senza dubbio i processi di movimentazione dei materiali in tutto il mondo, anche in condizioni altamente dinamiche”. Interroll ha implementato il nuovo modulo superiore LCP AMR con un robot MiR250. Specializzato nella produzione di parti in tecnopolimero ottenute tramite iniezione, l’impianto si estende su due piani, presentando una sfida logistica unica. In precedenza, la movimentazione dei materiali dalla produzione all’area logistica

richiedeva movimentazione manuale poiché nessun’altra soluzione logistica poteva offrire la flessibilità necessaria per le operazioni su più piani. Gli AMR di MiR navigano agevolmente anche in un ambiente multi piano, utilizzando autonomamente gli ascensori per spostarsi. “La scelta di MiR come partner per il modulo superiore LCP AMR è stata una scelta strategica”, ha dichiarato Jens Strüwing, Executive Vice President Product & Technology del Gruppo Interroll. “Dopo aver testato i robot MiR nella nostra struttura, siamo fiduciosi nella loro capacità di ottimizzare i nostri processi interni. La massima compatibilità degli AMR di MiR con la nostra logistica di produzione, le capacità di navigazione precise in ambienti dinamici come anche l’adattabilità a cambiamenti di layout e flussi produttivi unite a una maggiore sicurezza sul luogo di lavoro li rende la soluzione ideale per le nostre necessità”. Per ottimizzare ulteriormente i processi, Interroll utilizza MiR Insights, il software basato su cloud di MiR che visualizza parametri chiave sulle prestazioni come la distanza percorsa, le missioni completate e i tassi di utilizzo del robot. Questo software fornisce informazioni sulle aree ad alto traffico, consentendo a Interroll di migliorare i flussi di lavoro e la produttività dei robot. Dall’introduzione di MiR Insights nel giugno 2023, il MiR250 opera in media per 22,3 ore al giorno, coprendo 106 km (65 miglia) all’interno del sito produttivo. La combinazione del MiR250 con il modulo superiore LCP AMR ha ridotto significativamente la movimentazione manuale e i tempi di trasporto, consentendo agli addetti di Interroll di concentrarsi su compiti che richiedono competenze umane, creatività e decisioni. L’azienda prevede un ROI positivo grazie all’aumento dell’efficienza e alla riduzione dei costi di manodopera. M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

95


PRISMA

MITSUBISHI ELECTRIC

LA DIGITALIZZAZIONE CAMBIA PASSO Il nuovo PLC MELSEC FX5S di Mitsubishi Electric è progettato per favorire la trasformazione digitale, offrendo una soluzione di controllo funzionale e user-friendly. L’ultimo arrivo della serie di PLC compatti ad alte prestazioni MELSEC iQ-F è perfetto per implementare applicazioni di piccole dimensioni per settori come il food & beverage, le lavorazioni metalmeccaniche o il settore del trattamento acque. Il nuovo PLC integra, inoltre, funzioni IIoT (Industrial Internet of Things) per applicazioni di automazione industriale semplici ed efficaci. Semplice da configurare e utilizzare, il controllore FX5S permette agli utenti di avviare l’installazione degli impianti più velocemente. Questo sistema intuitivo, inoltre, porta con sé un livello di prestazioni ad alta velocità che permette di sviluppare le applicazioni di posizionamento. Utenti finali e costruttori di macchine possono fare affidamento sul nuovo FX5S di Mitsubishi Electric per sviluppare e implementare macchinari efficienti a un costo contenuto, con un massimo di 60 punti I/O. Queste soluzioni supportano le funzionalità e la connettività IIoT, riducendo al minimo gli investimenti necessari per 96

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

digitalizzare le operazioni chiave e iniziare a creare le smart factory del futuro. Fra le principali funzioni IIoT spiccano in particolare il data logging e la data flow analysis – fondamentali per accelerare e ottimizzare il troubleshooting e la root cause analysis. Grazie al webserver integrato nel PLC, gli operatori possono accedere a queste funzioni anche a distanza e monitorare l’attività in qualsiasi momento, con ulteriori vantaggi in termini di reattività e flessibilità. La compatibilità con CC-Link IE Field Basic, una tecnologia Ethernet industriale aperta, consente di collegare il controllore ad altri dispositivi di automazione industriale, come HMI, azionamenti e I/O remoti. Ciò permette di sviluppare comunicazioni affidabili, facilitando la creazione di reparti di produzione interconnessi. Il PLC FX5S di Mitsubishi Electric è un dispositivo compatto e ad alte prestazioni in grado di supportare le aziende nel loro percorso verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni sul prodotto, visitare la pagina: https://youtu.be/mlZmHIcqPec


LAPP

SOSTENIBILITÀ DI PRODOTTO E PROCESSO Nell’attuale scenario di mercato, la sostenibilità sta diventando sempre più un fattore competitivo per le aziende. Infatti, secondo l’Agenda 2030 le industrie sono chiamate ad adottare tecnologie pulite e a implementare processi industriali più efficienti e rispettosi per l’ambiente. Un trend confermato anche dai dati pubblicati da un recente studio che evidenzia come il 59% delle imprese italiane abbia istituito un comitato ESG (Environmental, Social and Governance) e, tra queste, il 50,3% abbia effettuato interventi sugli impianti industriali, proprio a tutela dell’ecosistema. In tal senso, le imprese che hanno investito in tecnologie green sono state oltre 530mila , con un aumento del 51% rispetto ai cinque anni precedenti. In questo contesto, LAPP con la Strategy 2027 pone la sostenibilità al centro della sua crescita, con un approccio globale ben strutturato e definito. Ad esempio, in materia di riduzione delle emissioni CO2 ha individuato 5 aree specifiche di interesse: risparmio energetico, qualità delle materie prime, assenza di sostanze inquinanti, tracciabilità chiara e trasparente delle soluzioni e responsabilità ambientale. In relazione ai prodotti privi di materiali inquinanti, LAPP, in linea con la propria strategia, si impegna costantemente in attività di ricerca e sviluppo e, grazie anche all’ausilio del suo laboratorio prove interno, propone tecnologie ecologiche e all’avanguardia per rendere i processi produttivi dei suoi clienti maggiormente eco-friendly. Tra le novità, in tal senso, spiccano: SKINDICHT® HYGIENIC, ETHERLINE® Cat. 6° FD FC, ETHERLINE® ROBOT PN , ÖLFLEX® 127 HSLH e ETHERLINE® FD P Cat.5e. La sostenibilità di processo ha, per LAPP, diverse declinazioni concrete come l’adattatore SKINDICHT® HYGIENIC, ideale per gli impianti critici dal punto di vista igienico, quali i macchinari destinati alla produzione di alimenti, all’industria chimica e farmaceutica. SKINDICHT® HYGIENIC, certificato ECOLAB® dotato di superfici arrotondate e prive di angoli e spigoli, impedisce a residui come liquidi e microrganisimi di accumularsi, eliminando potenziali rischi di contaminazione degli alimenti. Inoltre, il suo particolare design è garanzia anche di una pulizia semplice e sicura e le guarnizioni sono conformi alla FDA 21 CFR 177.2600, per il settore alimentare in Nord America. LAPP presenta, inoltre, 4 famiglie di cavi halogen free, a basso

impatto ambientale: i cavi ETHERLINE® Cat. 6A FD FC per catene portacavi e parti di macchine in movimento e ETHERLINE® ROBOT PN per applicazioni flessibili in robot, resistenti alle sollecitazioni meccaniche. Ulteriore plus è la guaina esterna in poliuretano che, oltre a essere isolante e immune ad agenti chimici e biologici, sopporta alte e basse temperature (oltre i 100 °C e a -18/-20 °C), è un materiale inerte che non rilascia fibre e non costituisce un fattore inquinante. In virtù delle loro proprietà, questi cavi possono essere utilizzati in condizioni ambientali gravose, in presenza di elevate sollecitazioni chimiche e meccaniche e sono autoestinguenti. La terza famiglia è relativa ai cavi di controllo e comando ÖLFLEX® 127 HSLH, interamente costruiti in materiali privi di alogeni e per questo estremamente sicuri in caso di incendio e adatti all’installazioni in luoghi pubblici quali aeroporti o stazioni ferroviari, centri logistici e sistemi di climatizzazione..

Infatti, il cavo è classificato CPR (Regolamento Prodotti da Costruzione) Cca-s1a,d2,a1 ed è realizzato con mescole che assicurano un’elevata autoestinguenza secondo le norme IEC 60332-1-2, IEC 60332-3-22. Si colloca, all’interno della filosofia di materiali completamente ecosostenibili, il primo cavo ethernet costruito con una guaina a base biologica: ETHERLINE® FD P Cat5 e. Per questo cavo, LAPP ha sostituito il materiale di guaina in TPU precedentemente basato su materie fossili con un TPU di BASF basato su materie rinnovabili. Il cavo ethernet ETHERLINE® FD P Cat.5e ha caratteristiche di durata inalterate rispetto alla precedente versione e presenta le stesse proprietà meccaniche di resistenza all’idrolisi, agli agenti chimici e ai raggi UV. 1 13esimo Rapporto Greenitaly M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

97


n.7 Ottobre/novembre 2023 www.meccanica-automazione.com Redazione

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti Coordinamento Editoriale Area Industry Marco Tenaglia – marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024 Direttore tecnico Chiara Tagliaferri Segreteria di Redazione Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887 Hanno collaborato a questo numero Patrizia Ricci, Eleonora Segafredo, Fabio Chiavieri, Cludia Magli, Martina Imarisio Neviani

Pubblicità

Costantino Cialfi | Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086 Elena Genitoni | Ufficio Traffico e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

Servizio abbonamenti

abbonamenti.quine@lswr.it Abbonamento annuale € 49,99

Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore) Produzione

Antonio Iovene | Procurement Specialist

a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231 Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del 21.09.2005. Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03. Ai sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

Testata associata

98

M &A | OTTOBRE/NOVEMBRE 2023

ABBIAMO PARLATO DI... ABB AFIL BI-MU Biemh Cognex Expoferroviaria Fanuc Formnext Garant Gerardi Hoffamann Igus Interroll Italian Machine Vision Kabelschlepp Kuka LAPP Leuze Linde Mewa Mitsubishi Electric Pilz R+W Samsung Schmersal Schunk Sew-Eurodrive Staubli Tiesse Robot Tork Uster Wenglor

24 24 20 32 44, 92 8 8 16 80 36 10, 82 48, 94 95 33 70 50 34, 97 72 93 30 54, 84, 95 73 56 88 74 58 76 62 64 22 80 75

INSERZIONISTI Agint DKC DMG MORI Essity Gerardi igus Ingenn Messe Frankfurt Mitsubishi Pilz Poste Renishaw Soraluce SPS Top solid Yaskawa

47 4 15 63 I COP 3 IV COP 40 39 61 31 53 23 87 II COP 21



INGE

Engineering & Manufacturing Technical Recruiters


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.