Professional Parquet n. 5/2020

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ISSN 2612-3622

MAGAZINE DI INFORMAZIONE TECNICA E DI MARKETING PER IL POSATORE, L’IMPRESA E LO STUDIO DI PROGETTAZIONE

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ANNO 29 • N° 5 • OTTOBRE 2020

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INTERIOR DESIGN L’ULIVO, IL PRINCIPE DEL PARQUET IL PU NTO

TRACCE ANTICHE PER IL FUTURO Un cambiamento radicale spinto dalla “paura”

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PROFESSIONAL

Sommario ANNO 29 • N° 5 • OTTOBRE 2020

Parquet Periodico bimestrale edito da Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277 redazione@quine.it Fondatore Gabriele Marrazzini Direttore Responsabile Marco Zani Coordinamento editoriale Silvia Martellosio | silvia.martellosio@quine.it Redazione Vanessa Martina | vanessa.martina@quine.it Consulenti tecnici Domenico Adelizzi - Mauro Errico - Antonio Viscardi Direttore commerciale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it Pubblicità e Sviluppo Milena Acito, Alessandro Martinenghi, Edoardo Rossi, Paolo Simeoni, Filippo Viola Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Rosaria Maiocchi | traffico@quine.it Grafica e impaginazione LIFE sh.p.k. Collaboratori Domenico Adelizzi, Assocaaf, Simone Biagiotti, Massimo Corsico, Roberta Mutti Responsabile della produzione Paolo Ficicchia Stampa Aziende Grafiche Printing Srl - Peschiera Borromeo (MI)

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Prezzi e abbonamenti Abbonamento annuale: 44,50 euro (IVA compresa) Annuale estero: 155 euro Copia arretrata: 17 euro Costo di una copia: 1.30 euro Responsabilità

Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori 96 valida dal 19/05/2004. La pubblicazione o la ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.

INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl - Milano

10 • News dal mondo

IL PUNTO

8 • Tracce antiche per il futuro

Oggi come ieri siamo davanti a un cambiamento radicale spinto dalla “paura” di Massimo Corsico

14 • Il dubbio degli italiani

Quasi 9 milioni di famiglie pensano di utilizzare gli incentivi del Governo, ma non tutti hanno capito come funzionano. C’è addirittura chi rinuncia a priori a cura della Redazione

PAROLA AI POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

22 • Parole chiave:

passione ed entusiamo Quello del 20 novembre sarebbe dovuto essere un A N evento all’insegna del rinnovo del Consiglio Direttivo di P P ANPP. Nonostante il nuovo DPCM, si sta riorganizzando il meeting. Intanto, bisogna fare alcune riflessioni di Simone Biagiotti ssociazione azionale archettisti rofessionisti

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24 • Il restyling del parquet

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Un nuovo parquet di rovere monostrato grezzo in scelta rustica per questa abitazione privata nei pressi delle colline di Firenze. Un lavoro di Iris Parquet di Tommaso Marino, socio di ANPP

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WATER MANAGEMENT REPORT L’acqua, un bene prezioso ma insufficiente PROGETTAZIONE Edificio per uffici certificato Passivhaus

KLIMAHOUSE 2019: VIDEO La sostenibilità è la chiave per vivere bene

DENTRO L’OBIETTIVO Dubai: oltre lo Zero Energy

Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168

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Un intervento poco risolutivo professionisti non è certamente entusiastico

Le risposte degli ingegneri alle domande del Centro Studi CNI, tra la richiesta di una semplificazione delle regole e le preoccupazioni per evitare distorsioni della concorrenza

La cultura della sicurezza inizia dalle scuole Firmato l’accordo di tre anni tra MIUR, CNI e Protezione Civile: un percorso didattico per un PAG. 5 ambiente piÚ sicuro

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TREND Il bagno che ti calza a pennello

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Ora Prassi di Riferimento UNI, il protocollo include anche l’edilizia non residenziale. Intervista a Giuseppe Rizzuto, Direttore Generale ITACA

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PONTE SUL POLCEVERA | LA FINE IN SOLI 6 SECONDI

Un nuovo inizio per Genova

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La demolizione delle pile 10 e 11 del viadotto sul Polcevera si è svolta come da programma, ma la scelta di demolire e ricostruire integralmente il ponte non convince tutti

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Maker faire 2019

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Una “battaglia di civiltĂ â€?

Ancora nel 2019, sono tanti gli edifici pubblici e privati non adeguati a persone con disabilitĂ motoria, ma soprattutto visiva, spesso dimenticata dai progettisti

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L’uso civile delle demolizioni

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Il futuro della mobilitĂ di Roma: con il termine previsto per il 2021, il punto sui lavori della Linea C definita come la piĂš grande infrastruttura di trasporto pubblico driverless

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Caratteristiche delle viti per le pavimentazioni di legno

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PROGETTAZIONE SOSTENIBILE | CERTIFICAZIONI

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Rubinetti e sistemi doccia

Isola Design District

Fuorisalone e Milan Design Week, le novitĂ

Il protocollo ITACA si aggiorna

Il vantaggio fiscale di oggi rischia di determinare svantaggi di diversa natura nell’immediato futuro. Essa gode comunque di un ampio consenso: la metà degli ingegneri iscritti all’Albo professionale l’ha adottata nel 2019, con una prevalenza per le classi piÚ giovani e per quelle piÚ anziane

MATERIA CONNECTION

N. 64 ¡ Anno XI ¡ dicembre 2016

Lavoro di squadra e grande passione

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INTESA | PER I CITTADINI DI DOMANI

INDAGINE | CENTRO STUDI CNI

Lo Sblocca Cantieri rilancerĂ le infrastrutture?

Luci e ombre sulla Flat tax

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A colloquio con Giovanni Patronelli

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La sicurezza nelle forniture di calcestruzzo

Il Decreto Sblocca Cantieri è Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE Legge, ma il giudizio dei

IL PARERE DEI PROFESSIONISTI |

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20 luglio 1969. Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno in cui Neil Armstrong aprĂŹ il portellone dell’Apollo 11 e scese i gradini della scaletta piĂš famosa della storia. Quel viaggio è rimasto impresso nella memoria insieme alle altre missioni Apollo, i lanci dei satelliti russi Sputnik, il cane-astronauta Laika e la Guerra Fredda. Erano gli anni della sfida alla conquista dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli anni degli ideali, della comunitĂ , dell’uguaglianza. Della speranza per una societĂ piĂš giusta. Gli anni delle utopie. Erano anche anni di ricerca e di grandi sfide. Il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare in orbita. VentitrĂŠ giorni dopo, l’astronauta Alan Shepard affrontò un volo suborbitale; e ancora, il 20 maggio John Kennedy annunciò al congresso di voler portare l’uomo sulla luna con il programma Apollo “non perchĂŠ è facile, ma perchĂŠ è difficileâ€?. Nel 1968, precisamente la notte della Vigilia di Natale, William Anders, uno dei membri della missione Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthriseâ€?, l’Alba della Terra. Il nostro pianeta, visto dall’oblò dell’Apollo 8 in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscuritĂ .

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Analisi del processo e case study

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Ristrutturazione chiavi in mano: cosa sfugge alla distribuzione?

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Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

DOSSIER

alle pagg. 22­23

Utensili

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

VIDEO REPORTAGE MECSPE 2019

Un CNI eletto per dare risposte

di MATTEO PALO

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LE MACCHINE UTENSILI E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37

segue a pag. 2

GOVERNO IN CRISI

Ancora trattative e consultazioni? Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ

a pag. 7

LA TRIVELLA

Professionisti al passo coi tempi...

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

SPECIALE MILLEPROROGHE

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 9

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La strada per l’iper-profumo è aperta

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FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

IN QUESTO NUMERO

[pag. 14]

MATERIE PRIME

M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA

Un ponte tra passato e futuro

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attivitĂ : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attivitĂ in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalitĂ di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

LAMIERA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo

MACCHINE UTENSILI

PANORAMA La formazione salesiana professionale

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

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[pag. 18]

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

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PROGE T TA ZIONE

50 anni di torni

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

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MACCHINE UTENSILI

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

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Sommario ANNO 29 • N° 5 • OTTOBRE 2020

26 • Parquet: sottosistemi

52 • Uno specialista per le superfici

Tipologie e proprietà degli strati tecnicofunzionali che sfociano nella realizzazione di pavimentazioni a base di legno, calde, termicamente e acusticamente isolate, stabili e durevoli nel tempo di Domenico Adelizzi

Con Osmo TopOil, una combinazione di olio e cera incolore o colorato, i top da cucina e l’arredo sono protetti perfettamente senza l’utilizzo di sostanze dannose

DESIGN

54 • Links Hope Island,

tecnico-funzionali

di arredo e piani cucina

53 • Trasformare in arte il legno

Passione e amore per questo materiale fanno di Stemau S.r.l. un’azienda all’avanguardia

Golf course a 5 stelle

Fin dalla sua inaugurazione nel marzo 1993, il campo da golf di Hope Island si è sempre classificato tra i primi posti della top ten dei “resort courses” dell’Australia

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56 • New rovere classica

in perfetto completo grisaglie Le ultime tendenze moda fanno della morbida palette che punta al “grigio” in tutte le sue sfumature il colore passepartout dell’interior più sofisticato

34 • L’Ulivo, il principe del parquet

58

• Abodo, il nuovo prodotto distribuito in Europa da Ravaioli Legnami

Durevolezza, bellezza, funzionalità: queste le caratteristiche che rendono il legno d’ulivo uno degli elementi ideali per la pavimentazione di Massimo Corsico

Un legno lamellare di origine neozelandese, ottenuto dalla lavorazione del pino radiata coltivato in foreste gestite secondo i criteri FSC®

TENDENZE

60

• Villa DS a Padenghe sul Garda e gli elementi del bien vivre

40

• Atmosfere soft, il rigore formale del legno

Eleganza e design vengono esaltati nell’ambiente grazie al pavimento in rovere color Firenze del parchettificio Garbelotto

Un luogo intimo e accogliente, in cui ritrovare se stessi dopo giornate di lavoro lunghe e faticose: il progetto di ArchiNOW! di Roberta Mutti Foto di Giovanni De Sandre

RUBRICHE

46 • Vetrina prodotti

MERCATO

50

• Il più piccolo e versatile modello di monospazzola della gamma orbitale

62 • TEKNE, l’arte del saper fare Geometria e linee si fondono insieme ai nuovi gusti estetici e alla ricerca di nuove combinazioni decorative

Nuovi progetti TMB: MI-TOR, la macchina ideale per spazi ristretti, poco raggiungibili e con rilevanti esigenze di igiene 7


IL PUNTO EDITORIALE

Tracce ANTICHE per il FUTURO OGGI COME IERI SIAMO DAVANTI A UN CAMBIAMENTO RADICALE SPINTO DALLA “PAURA” di Massimo Corsico

C

sulla peste. “Ho paura della peste”, proclama la Paura per questo “pericolo onnipresente”. La Ragione osservava pragmaticamente che la paura della peste non è “nient’altro che paura della morte”. Nell’ottobre del 1350 Petrarca si trasferì a Firenze, dove incontrò per la prima volta Boccaccio. Ormai la città non era più l’epicentro della pandemia, e Boccaccio era nel bel mezzo della stesura del Decamerone in cui viene descritta l’idea di Boccaccio di un’“isola felice”, lontano dalla città (luogo della Peste Nera) ovvero della propria visione di come il 1348 divenne l’anno in cui il loro mondo cambiò. Oggi come ieri siamo davanti a un cambiamento radicale spinto dalla “Paura” che investe il nostro modo di vivere fin nelle abitudini più intime, sconvolgendo il rapporto che abbiamo con gli altri e con la “Natura”. Ma proprio la natura ci viene in soccorso: infatti il mercato immobiliare segna, oggi come allora, una nuova tendenza come si legge negli articoli della bravissima Laura Cavestri de Il Sole 24 Ore: è “fuga” dalle città.

orreva l’anno 1361 quando durante la seconda pandemia della Peste Nera, Francesco Petrarca lanciò una feroce critica sul ruolo che gli astrologi avevano svolto nello spiegare il ritorno della peste, e nel prevederne il corso: “Perché fingete profezie a fatti avvenuti e chiamate verità il caso?”. Secondo Petrarca gli astrologi illudevano la popolazione di prevedere la fine dell’ultima pandemia e il popolo ansioso pendeva da ogni loro parola. La pandemia era un’opportunità d’affari per gli astrologi, che vendevano le loro parole a “menti e orecchie assetate”. Petrarca, invece, desiderava una risposta più ragionata alla pandemia, con strumenti migliori della cosiddetta “scienza delle stelle”. Per Petrarca l’ignoranza stessa era “pestifera”, una malattia da sradicare per cui non esisteva un vaccino: “Il saggio muta consiglio, ma lo stolto resta della sua opinione” (F. Petrarca, Ecloghe, VIII). Gli astrologi ieri, oggi le fake news, vendevano false speranze e certezze alle menti deboli. Anche Carlo M. Cipolla (Pavia, 15 agosto 1922 – Pavia, 5 settembre 2000) in Allegro ma non troppo ci mette in guardia attraverso una scherzosa teoria generale sulla stupidità umana di tali pericoli. Ma tornando alla Peste Nera, nel 1366, Petrarca portò a termine i suoi Rimedi per l’una e l’altra sorte (De remediis utriusque fortunae), che includevano un dialogo

Fuga dalla città

Durante il periodo del lockdown tra i professionisti del settore si era ipotizzata una tendenza che poi si è affermata come dato reale. Non si trattava solo di un ipotesi: questo trend del mercato viene confermato dai dati.

8


IL PUNTO EDITORIALE

“Anche a Firenze la domanda si sposta in provincia: gli acquirenti sono in cerca di abitazioni più vivibili con uno sfogo all’aperto. Nelle metropoli diventa difficile vendere i monolocali”. Ciò che si nota è che molte famiglie sono disposte a spostarsi non solo per una questione di prezzo, ma perché disposte a cambiare stile di vita. “Se una parte della settimana si trascorre in smart working, negli altri giorni non spaventa la mezz’ora di auto che serve per raggiungere Firenze”. Gli acquirenti di case cercano più spazio e sono disposti a cambiare città, e le richieste cominciano a premiare i centri periferici, tant’è che il Presidente di Coldwell Banker Italy, Roberto Gigio, afferma che: “I monolocali, che prima la facevano da padrone nelle grandi città, sono quasi impossibili da vendere. Il mercato non ha rallentato, ma le esigenze sono diverse: spazi più grandi e più verdi, nell’ottica di dover trascorrere sempre più tempo nelle abitazioni”. Anche il sondaggio di Casa.it (con un campione di circa 22 mila persone) fa emergere il dato che il 62% degli intervistati è pronto a fare cambio con una posizione più periferica, a favore però di maggiori metrature. Oltre il 10% degli intervistati afferma che l’esigenza di cambiare casa è stata scatenata dal lockdown.

Massimo Corsico

NOTE SULL’AUTORE Architetto Laurea Magistrale in Architettura al Politecnico di Milano. Nel 2005 ha iniziato a collaborare prima con IUSS-Pavia e successivamente con l’Università di Pavia. Fino al 2012 è stato professore a contratto del corso “Principi e tecniche di pianificazione urbana” (ICAR/20). Autore di apprezzate pubblicazioni scientifiche. Dal 2017 al 2018 Assistant Project Manager presso J&A consultant sulle commesse Area Falck di Sesto San Givanni, Allianz Refurbishment sede di Trieste, torre Libenskind (TcC) City Life Fit Out – PwC. Nel 2016 ha frequentato il programma EPFIRE – Programma esecutivo in finanza immobiliare e immobiliare della SDA Bocconi. Dal 2016 membro di Commissione del Paesaggio del Comune di Segrate a Milano. Negli ultimi anni, ha lavorato come architetto per la progettazione architettonica preliminare e definitiva di hotel, negozi, abitazioni ed edifici pubblici. Affianca un’esperienza ventennale in architettura e urbanistica, oltre a una solida esperienza analitica che ha sviluppato negli otto anni è stato stretto collaboratore del prof. Vittorio Gregotti sotto il quale ha sviluppato progetti di pianificazione urbana a scala urbana e metropolitana. Tra questi: il Progetto preliminare della centralità urbana di Acilia Madonnetta, Pujang New Town, il progetto definitivo ed esecutivo per lo stadio Agadir, la nuova sede di UBI Banca e la Trasformazione dell’area Cecchetti a Civitanova Marche.

Desideri di ristrutturazione

È facile pensare che queste nuove dinamiche portino a esigenze e desideri di ristrutturazione degli immobili, tanto più che il Governo ha messo in campo il Superbonus al 110%. Inoltre, nell’accordo siglato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) e l’Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) si delineano interessanti prospettive per creare opportune sinergie tra fondi del Recovery Fund e investimenti privati, che possano agevolare investimenti e interventi di recupero per riabitare borghi e centri storici (come anche previsto dalla Legge 157/2017 sui piccoli Comuni). L’intesa si propone di migliorare l’utilizzo dei fondi europei, regionali e nazionali disponibili per progetti di rigenerazione urbanistica, architettonica, ripensamento degli spazi pubblici e privati nei borghi e nei villaggi alpini e appenninici, a costruire opportunità di sviluppo per rendere più smart e green i territori rurali, sostenendo la realizzazione di reti infrastrutturali, anche digitali. Walter Baricchi, componente del Cnappc, commenta che “l’equilibrio tra città e aree interne deve essere completamente rivisto alla luce delle nuove modalità di vita, lavoro, tempo libero che il post-Covid ci sta imponendo: è assolutamente necessario che questi cambiamenti si trasformino in opportunità”.

Bibliografia C.M. Cipolla, Cristofano e la peste, 1976, pp. 7-9. C.M.Cipolla, Allegro ma non troppo, Il Mulino, Bologna, 1988, ISBN 8815019804 (ed. or. The Basic Laws of Human Stupidity, 1976) C.M.Cipolla, Miasmi e umori, Il Mulino, Bologna, 1989, ISBN 8815098089 Sitografia https://www.indiscreto.org/la-pandemia-secondo-petrarca/ https://www.ilsole24ore.com/art/il-covid-inverte-trend-cresce-domanda-casa-sud-ADwmhBx https://www.ilsole24ore.com/art/foresight-2020-cantiere-italia-ripensare-case-ponti-e-spazi-lavoro-post-covid-ADn2KEw https://www.ilsole24ore.com/art/cresce-30percento-richiesta-case-campagna-ADyeNOl https://www.ilsole24ore.com/art/recuperare-borghi-d-italia-puo-valere-2-miliardi-ADq10Dm https://www.ilsole24ore.com/art/la-rigenerazione-urbana-centro-refinance-summit-sole-24ore-ADtItqq https://www.ilsole24ore.com/art/casa-affitto-indipedente-o-giardino-ADJKm0Z

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News DAL MONDO

SUPERBONUS ED ECOBONUS FINO AL 2024? La richiesta di proroga arriva dalle associazioni italiane dell’involucro edilizio Anfit, Assovetro, Cna, Confartigianato, Consorzio LegnoLegno, FederlegnoArredo, PvC Forum Italia, Unicmi, che rappresentano il comparto italiano dell’involucro edilizio, chiedono di poter prorogare fino al 2024 il Superbonus, il Bonus facciate, l’Ecobonus e il Bonus casa previsti nella Legge di Bilancio 2021. “Le attuali scadenze temporali rischiano di vanificare un processo virtuoso avviato dal Governo che necessita di un periodo adeguato per affermarsi e per produrre i risultati auspicati”, questa la motivazione delle Associazioni italiane. Rischio di un avvio lento e tormentato Pur ribadendo il loro sostegno al Governo per le misure innovative introdotte come il Superbonus 110%, grazie a cui il patrimonio edilizio italiano potrà avere una forte riqualificazione e confermare la qualità dei prodotti e del mercato delle costruzioni Made in Italy, tuttavia le Associazioni concordano che “a causa dell’emergenza Covid-19, il Superbonus rischia

un avvio lento e tormentato, mentre Ecobonus, Bonus facciate e Bonus casa rischiano una rapida frenata”. Infatti, la nuova ondata di contagi sta in parte rallentando – se non addirittura frenando – le decisioni verso una riqualificazione delle abitazioni provate e dei condomini.

CHIARIMENTI DAL MEF L’esclusione della posa in opera da massimali: la risposta al quesito FINCO Finco, Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione, ha posto al Sottosegretario al MEF Villarosa un quesito circa l’interpretazione dell’ultimo capoverso della Tabella allegata I del Decreto 6 agosto 2020, “Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici”- cd. Ecobonus (GU Serie Generale n.246 del 05-10-2020), in relazione alla posa in opera. Il quesito Il quesito chiede conferma dell’interpretazione secondo la quale i costi esposti nella suddetta Tabella I non includono – oltre alle prestazioni professionali e all’IVA – anche la posa in opera. “Questa è l’interpretazione che diamo come Federazione”, spiega il Dott. Angelo Artale, Direttore Generale Finco, “poiché una ipotesi

diversa, in senso restrittivo, sembrerebbe del tutto contraria alla ratio ed alla volontà espressa a più riprese dal Decisore, ma il vocabolo “complementari” si presta ad equivoci: infatti, in senso letterale, per “opere complementari relative alla installazione ed alla messa in opera delle tecnologie” potrebbero intendersi opere diverse dalla posa in opera stessa. La prudenza legata alla suddetta incertezza interpretativa sta creando non pochi problemi alla fluidità del mercato”, osserva Artale. La risposta Riportiamo la risposta fornita dalla Segreteria del Sottosegretario al MEF Villarosa in relazione al quesito in oggetto: Egregio Dott. Artale, in merito alla questione rappresentata con la mail in calce, si rappresenta quanto segue: Per gli interventi in cui l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore, l’ammontare massimo delle


News DAL MONDO

NUOVO CONTRATTO FEDERLEGNO C’è bisogno di un arco temporale ampio “Programmare da subito un arco temporale ampio per la fruibilità dei Bonus edilizi, sostenuto da una quota di risorse del Recovery Fund, significherebbe”, precisano le Associazioni, “fornire certezze e programmazione strategica a tutte le attività e la concreta affermazione degli intenti del Governo in termini di green economy”. Un appello al Governo, che comunque si è dimostrato attento a questi temi in ottica green e di sostenibilità ambientale, soprattutto per le future generazioni. “Il Superbonus del 110%, insieme al Bonus facciate del 90%, all’Ecobonus (50-65%) e al Bonus casa (50%) sono un combinato virtuoso imprescindibile che rappresenta una lungimirante peculiarità italiana in grado di tradurre in fatti concreti il principio della green economy e la strategia di contenimento del global warming attraverso una massiccia riqualificazione energetica di un patrimonio immobiliare in grande quota antico ed energivoro”, concludono le Associazioni.

Un aumento per 150 mila lavoratori del legno arredo suddiviso in due tranche 70 euro in più per il livello medio (parametro 140) e 50 per il livello base (parametro 100): si conclude così la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro portata avanti per più di un anno tra FederlegnoArredo e i sindacati Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil. Questo aumento sarà suddiviso in due tranche, la prima in ottobre 2020, la seconda nel gennaio 2021. L’accordo è stato raggiunto sulla quota del 45% di contratti flessibili: l’azienda potrà scegliere autonomamente una quota del 35% tra determinato e somministrazione. In più, è prevista l’integrazione salariare del 30% a carico dell’azienda per le lavoratrici in maternità facoltativa e un aumento dei turnisti. Si tratta di un vero e proprio rinnovo contrattuale, anche visti i tempi e i bisogni delle aziende, e non di un “accordo ponte”, che come sottolinea Gianfranco Bellin di FederlegnoArredo serve a “limitare per quanto possibile, gli effetti del cosiddetto Decreto dignità sul lavoro a tempo determinato e in somministrazione”. Salvatore Federico, segretario nazionale della Filca Cils precisa: “è stata valorizzata la possibilità che i lavoratori possano contribuire al loro benessere organizzativo, e abbiamo rafforzato il nostro sistema contrattuale di previdenza complementare con un aumento a carico azienda di +0,20% (0,10% a gennaio 2021 e 0,10% gennaio 2022) dei contributi, oltre al riconoscimento di 100 euro di una tantum per tutti i lavoratori destinata al fondo Arco per promuoverne l’adesione”.

detrazioni fiscali o della spesa massima ammissibile è calcolato sulla base dei massimali di costo fissati dal Mise con il decreto requisiti tecnici. Tali massimali possono essere utili anche in caso di ricostruzione analitica del costo di interventi in tutto o in parte non presenti nei prezzari locali. A tal proposito l’allegato I al decreto requisiti prevede che: “I costi esposti in tabella si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie”, con la conseguenza che per i lavori iniziati dopo il 6 ottobre bisogna tener conto che il massimale non comprende: IVA, prestazioni professionali e spese relative all’installazione e alla messa in opera delle tecnologie. In ogni caso per maggiori dettagli si invita a contattare direttamente il Mise.

La sicurezza dei lavoratori Grande attenzione per la salute dei lavori da quanto spiega Fabrizio Pascucci di Feneal Uil: “Tutta l’architettura del contratto ha portato avanti un sistema per garantire la sicurezza dei lavoratori anche in caso di pandemia, secondo cui Rsu, Rls e responsabile delle aziende formeranno comitati paritetici in caso di Covid-19 o altre pandemie definendo le misure di prevenzione in azienda, uguali per tutti i lavoratori, anche quelli in appalto e subappalto”. Fonte: Crisitina Casadei, Il Sole 24 Ore.

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News DAL MONDO

GLI ALBERI DELLA TEMPESTA VAIA DIVENTANO L’EDIFICIO IN LEGNO PIÙ ALTO D’ITALIA L’edificio, 9 piani per 29 metri, sta prendendo vita a Rovereto, nell’area ex Marangoni Meccanica ed è un vero e proprio simbolo di rinascita

poi conto dei costi veramente bassi dal punto di vista energetico di produzione e smantellamento (rispetto a calcestruzzo e metalli), con un risparmio medio di 0,7 t di CO2 per m3 di legno impiegato. Per realizzare il complesso verranno utilizzati complessivamente 2.300 m3 di legno ingegnerizzato, quantità prodotta dalle foreste trentine in soli 3 giorni. L’effetto climatico complessivo (stoccaggio + riduzione delle emissioni) è di 3.700 t CO2, pari alle emissioni di 3 anni di tutte le persone che abiteranno nel complesso: le due palazzine – che saranno inaugurate nei prossimi mesi – ospiteranno nei 500 m2 per piano 68 famiglie nell’ambito di un progetto di social housing che offrirà alloggi e servizi abitativi a prezzi contenuti, destinate a persone considerate più bisognose (anziani, disabili, migranti), e anche a giovani, famiglie monoparentali, studenti, lavoratori precari.

A Rovereto, nell’area ex Marangoni Meccanica, sta prendendo forma il più grande edificio in legno d’Italia, vero e proprio simbolo di rinascita: con i suoi 9 piani per 29 metri – a cui verrà affiancato un altro edificio da 5 piani – è destinato al social housing ed è costruito al 100% proprio con il prezioso legno degli alberi caduti durante la tempesta Vaia (42.500 ettari di foreste distrutte e oltre 9 milioni di m3 di legname abbattuti), grazie al lavoro di aziende certificate PEFC e aderenti alla Filiera Solidale, a partire dal general contractor Ri-Legno. Il progetto I due edifici sono stati realizzati da Ri-Legno Srl su commissione di Rovim Srl e Finint nell’ambito di un progetto di social housing. Il legname strutturale, che costituisce il 90% del totale, è stato ingegnerizzato, fornito e installato da X-Lam Dolomiti: si tratta di pannelli realizzati con legno trentino proveniente da legname schiantato da Vaia della Magnifica Comunità di Fiemme e di Primiero. Come dichiara Francesco Dellagiacoma, neo-eletto Presidente del PEFC Italia, “l risparmio di emissioni rispetto all’edilizia tradizionale è dell’ordine del 50-70%: quella che abbiamo di fronte è il futuro dell’edilizia, un elemento centrale del green deal cui l’Italia è chiamata a partecipare per contribuire all’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% e contenere gli effetti della crisi climatica, come indicato dall’UE”. Infatti, scegliere il legno per la realizzazione dell’edificio ha permesso di ridurre drasticamente l’impronta climatica dell’opera (in ogni m3 di legname è stoccato il carbonio corrispondente a 0,92 t di CO2); non tenendo

CHI È PEFC PEFC Italia è un’associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale. Il PEFC è un’iniziativa internazionale basata su una larga intesa delle parti interessate all’implementazione della gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Partecipano allo sviluppo del PEFC i rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, organizzazioni ambientaliste, dei consumatori finali, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, della ricerca, del mondo dell’industria del legno e dell’artigianato. Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l’immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno, carta e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile.

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News DAL MONDO

SPOPOLA IL TREND “WOODEN EDUCATION” Il legno migliora creatività e benessere psicofisico di studenti e insegnanti

naturali risultano fondamentali per la crescita psicologica dei bambini”, ha spiegato Mariarosa Porro, esperta pedagogista. “Grazie alla Wooden Education i più piccoli riescono a sviluppare aspetti primari della loro formazione e della loro personalità, stabilendo un legame diretto con l’ambiente esterno e vivendo esperienze dirette e concrete”.

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Ecologica, sostenibile, realizzata in legno e materiali naturali: ecco le caratteristiche della scuola del futuro secondo una recente ricerca americana del World Green Building Councilpubblicata su CBS News. Uno scenario eco-friendly che ha ripercussioni anche sull’interazione con i più piccoli attraverso il trend didattico della Wooden Education, ovvero la sperimentazione di nuove forme di apprendimento che sfruttano le peculiarità del legno. Ma quali sono i benefici dell’utilizzo del legno all’interno delle scuole? “La promozione della sostenibilità ambientale all’interno degli ambienti scolastici rappresenta uno dei temi caldi dei prossimi anni”, ha spiegato Eva Balducchi, co-fondatrice del Baby e Junior College di Monza. “Di recente abbiamo stretto una partnership interessante con Orto Urbano che ha messo a disposizione della nostra scuola dei kit composti da tavoli e panche realizzati con pallet in legno per consentire ai più piccoli di cimentarsi in laboratori didattici all’aria aperta in uno splendido giardino. In questo modo i bambini imparano ad avere cura e rispetto dell’ambiente, ampliando i loro stimoli e migliorando il benessere psicofisico”. “Il rapporto diretto con la natura e i giochi realizzati in legno e materiali

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MERCATO AGEVOLAZIONI

Il DUBBIO degli ITALIANI

QUASI 9 MILIONI DI FAMIGLIE PENSANO DI UTILIZZARE GLI INCENTIVI DEL GOVERNO, MA NON TUTTI HANNO CAPITO COME FUNZIONANO. C’È ADDIRITTURA CHI RINUNCIA A PRIORI a cura della Redazione

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A tal proposito, Facile.it ha avviato un’indagine condotta sa mUo Research e Norsat per capire effettivamente quante famiglie italiane usufruiranno di tali agevolazioni, o pensano di usfruire. Il quadro complessivo emerso lascia un po’ l’amaro in bocca, riflettendo soprattutto sul fatto che quasi 3 milioni di italiani hanno rinunciato a priori all’utilizzo del Superbonus per le troppe “scartoffie” burocratiche, mentre quasi 6 milioni non hanno capito come funziona.

l Decreto Rilancio (D.L. n. 34 del 19 maggio 2020) all’art. 119 ha previsto incentivi per – cosiddetto Superbonus – che elevano al 110% l’Aliquota di detrazione verso le spese riguardanti interventi di efficientamento energetico degli immobili, nonché si adeguamento sismico (Sismabonus) dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (si veda Superbonus ed Ecobonus fino al 2024? pag. 10).

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MERCATO AGEVOLAZIONI

“IL QUADRO COMPLESSIVO EMERSO LASCIA UN PO’ L’AMARO IN BOCCA, RIFLETTENDO SOPRATTUTTO SUL FATTO CHE QUASI 3 MILIONI DI ITALIANI HANNO RINUNCIATO A PRIORI ALL’UTILIZZO DEL SUPERBONUS PER LE TROPPE SCARTOFFIE BUROCRATICHE, MENTRE QUASI 6 MILIONI NON HANNO CAPITO COME FUNZIONA”

L’indagine

al fatto che in queste regioni è più frequente la diffusione di tale tipologia di abitazione, e dunque, molte di queste necessitano interventi di riqualificazione. Numeri importanti anche per chi ha una seconda casa, più di 2 milioni di rispondenti hanno intenzione di usufruire dell’agevolazione per questo scopo, siano esse un immobile unifamiliare o parte di un condominio.

Sono state condotte, tra il 18 e il 20 settembre 2020, ben 1009 interviste CAWI, con un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età compresa fra 18 e 74 anni sull’intero territorio nazionale: dal campione emerge che quasi 1 individuo su 2 (48,6%), pari a più di 21 milioni di italiani, abbia intenzione di utilizzare l’agevolazione, ovvero oltre 9 milioni i nuclei familiari interessati dal provvedimento. Tra coloro i quali hanno dichiarato di voler usufruire del bonus, il 55% (11,7 milioni di italiani) ha dichiarato di utilizzarlo nel condominio in cui risiedono, segue un 29,3% (più di 6 milioni 250 mila italiani) che lo utilizzerà per la casa unifamiliare di residenza. In questo specifico caso, della casa unifamiliare, la percentuale aumenta nel Sud e nelle Isole, raggiungendo il 32,1%: ciò è dovuto, molto probabilmente,

Bonus sì, bonus no

Venendo al nocciolo della questione, chi sfrutterà il Superbonus? Come noto, sono 3 le tipologie di interventi che nel Superbonus sono definiti come trainanti. Primo fra tutti i lavori di isolamento termico delle superfici; poi la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale

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MERCATO AGEVOLAZIONI

all’implementazione di misure antisismiche, soprattutto gli abitanti del Centro Italia (10%). Ma c’è chi rinuncia. Infatti, se fra gli intervistati quasi la metà ha dichiarato di voler utilizzare il Superbonus 110%, c’è anche chi alla fine ha scelto di non farlo a causa della quantità di documenti da compilare e consegnare: più di 3 milioni di italiani (con una percentuale maggiore nelle regioni del nord-est). Preoccupano anche i 6 milioni di concittadini (14,4%) che hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione, percentuale che raggiunge il 17,3% tra coloro che abitano nel Sud Italia.

esistenti; non ultimi gli interventi antisismici e quindi della riduzione del rischio sismico. È proprio dai primi due tipi di interventi trainanti che si estende lo sconto del 110% per i singoli proprietari anche verso altri tipi di interventi, sicuramente di minore rilevanza (trainati), quali la sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Attenzione: per usufruire dello sconto sono necessarie due condizioni. Innanzitutto, la somma dei lavori – trainanti e trainati – deve portare a un miglioramento di almento due classi energetiche dell’abitazione, oppure raggiungere la migliore classe energetica possibile; invece, gli interventi antisismici trainano solo l’installazione dei pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo. Fatte queste premesse il quadro dell’indagine risulta più chiaro: tra coloro i quali hanno intenzione di usufruire del Superbonus, più di 1 italiano su 2 (58,2%), pari a quasi 12,4 milioni di individui, pensa di ricorrere al 110% per l’intervento di isolamento termico (cappotto termico), percentuale che sale fino al 63,4% tra i residenti del Sud e delle isole; e ancora più di 7 milioni 300 mila italiani (34,7%) hanno intenzione di sostituire l’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione; mentre il 7,1%, (più di 1,5 milioni di individui) si dedicherà

Credito d’imposta o sconto in fattura? Tra la percentuale prima indicata sulle ristrutturazioni in condominio, la maggior parte (46%) dichiara che cederà il credito d’imposta (si veda Professional Parquet n. 4/2020 – Sconto in fattura e cessione del credito, come funzionano, p. 12), mentre il 42,9% detrarrà quanto possibile nella dichiarazione dei redditi e solo il 21,6% userà lo sconto in fattura; anche per gli altri interessati alle ristrutturazioni nella casa unifamiliare, la maggior parte (45,3%) ha dichiarato di voler cedere il credito di imposta alla banca o altri soggetti, a seguire quelli che pensano di detrarre quanto possibile nella dichiarazione dei redditi (43,8%) e, in ultimo, chi usufruirà dello sconto in fattura (18,6%). ■

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MERCATO AGEVOLAZIONI

RISTRUTTURAZIONI E GENERAZIONE X L’indagine annuale di Houzz&Home – piattaforma online leader mondiale nella ristrutturazione e nel design –, avvenuta tra febbraio e marzo 2020, ha affermato che nel 2019 il 46% delle ristrutturazioni in Italia è stata realizzata dalla popolazione compresa tra i 40 e i 45 anni, la cosiddetta “Generazione X” (su un campione di 6500 intervistati). A seguire subito la fascia di popolazione compresa tra i 55 e i 74 anni (“Baby Boomers”) con il 27%, e i giovani tra i 25 e 39 anni (Millenials) con il 26%. Come si evince dal report, più di un quarto dei proprietari di casa ha riferito di aver intrapreso un progetto di ristrutturazione nel 2019 (26%), apportando in media migliorie a più di due stanze. Tuttavia, è ancora da verificare l’impatto che il Covid-19 avrà sui progetti di ristrutturazione.

o deterioramento (32%). In ogni caso, indipendentemente dalla motivazione a ristrutturare (Grafico 1). Per i progetti di ristrutturazione, 9 proprietari su 10 si sono rivolti a un professionista del settore (Millenials 89%): i professionisti più ricercati sono stati idraulici e elettricisti (rispettivamente il 53% e il 50%). Per quanto riguarda il fattore tempo, nel 2019 se l’esecuzione del progetto ha richiesto in media tra i 2,6 e gli 8,9 mesi a seconda dei diversi tipi di interventi (Grafico 2), la fase di pianificazione ha richiesto circa il doppio del tempo. Le cucine richiedono una pianificazione lunga in media 7,8 mesi rispetto ai bagni (6,7 mesi). Sorprendentemente, l’ingresso, l’atrio o l’anticamera, che di solito occupano una superficie quadrata minore, hanno richiesto in media 6 mesi per la pianificazione.

Ragioni della ristrutturazione

40%

2017

2018

2019

39%

33% 25%

Ho recentemente comprato casa e voglio personalizzarla

24%

24%

23%

Risolvere problemi di deterioramento/ danneggiamento

24%

24%

Adattarla ai cambiamenti della mia famiglia e/o del mio stile di vita

22%

17%

17%

17%

Desideravo rinnovarla da tempo e finalmente ho il tempo necessario

18%

18%

Desideravo rinnovarla da tempo e finalmente ho le risorse finanziare necessarie

Grafico 1. © Houzz Inc.

Le giovani generazioni guidano il mercato “Continuano a essere le giovani generazioni a guidare il mercato della ristrutturazione e a spendere cifre maggiori, mentre perseguono progetti che permettono loro di personalizzare le abitazioni recentemente acquistate”, ha dichiarato Marine Sargsyan, Senior Economist di Houzz. Infatti, rispettivamente 51% e 34% per Millennials e Generazione X Mentre sono le più motivate a rinnovare gli immobili appena comprati, mentre i Baby Boomers sono più propensi a perseguire un progetto per risolvere problemi di danneggiamento

2017

Tutti gli ambienti interni

2018

32%

2019

36% 35%

25% 25% 25%

Bagno

20% 21%

Cucina

22%

16% 15% 16%

Camera da letto

15% 16% 17%

Zona living

Grafico 2. © Houzz Inc.

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Consulenza FISCALE

Il SUPERBONUS 110% previsto dal Decreto Rilancio QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI IMMOBILI SU CUI È POSSIBILE FAR VALERE LA DETRAZIONE? CHE DIFFERENZA C’È TRA INTERVENTI TRAINANTI E TRAINATI? GUIDA ESSENZIALE AL NUOVO BONUS PER L’EDILIZIA a cura di ASSOCAAF

L’

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art. 119 del D.L. n. 34/2020 disciplina il cosiddetto Superbonus edilizio, che prevede una detrazione d’imposta pari al 110% delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

TIPOLOGIA DI IMMOBILE OGGETTO DEI LAVORI

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Le possibili tipologie di immobili che possono usufruire del bonus 110% sono le seguenti:

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Parti comuni di edifici residenziali in condominio; Edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze; Unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze; Unità immobiliari adibite a spogliatoio (per le associazioni e società sportive dilettantistiche). Si ricorda che le unità immobiliari in categoria A1, A8 e A9 sono sempre escluse dal bonus.


Consulenza FISCALE

2. Sostituzione di impianti di climatizzazione inver-

nale su parti comuni con impianti centralizzati ad alta efficienza (per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari a alla classe A, e a pompa di calore). Tra gli impianti ammessi al beneficio vi sono quelli ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microgenerazione o a collettori solari. 3. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti su edifici unifamiliari e plurifamiliari (con impianti ad alta efficienza). Sono ammessi al beneficio anche la sostituzione dell’impianto esistente con: caldaie a biomassa con determinate caratteristiche, per i soli immobili siti in aree montane non metanizzate in comuni non interessati dalle procedure europee di infrazione; allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente, per gli immobili siti in comuni montani non interessati dalle procedure europee di infrazione. A seguito di tali lavori, gli interventi trainati sono i seguenti: a. Interventi di risparmio energetico di cui all’art. 14, D.L. n. 63/2013 (art. 119 comma 2); b. Installazione di infrastrutture ricarica veicoli elettrici; c. Installazione di impianti solari fotovoltaici e installazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari; la detrazione è subordinata alla cessione in favore del gestore dei servizi energetici dell’energia non autoconsumata.

Interventi trainanti antisismici

Si tratta di lavori finalizzati alla riduzione del rischio sismico previsti dai commi da 1-bis a 1-septies, art. 16 D.L. n. 63/2013, realizzati su immobili siti in zone sismiche 1, 2 e 3.

A seguito di tali lavori, gli interventi trainati sono i seguenti: a. Installazione di impianti solari fotovoltaici e installazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari; b. Realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici.

Singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici in condominio (solo per gli interventi c.d. trainati);

INTERVENTI CHE DANNO DIRITTO AL SUPERBONUS

Il Superbonus riguarda specifici interventi “trainanti”, interventi di riqualificazione energetica e adeguamento sismico degli edifici, e specifici interventi “trainati” che beneficiano dell’agevolazione se realizzati congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti.

Gli interventi di riqualificazione energetica di cui ai commi 1 e 2 art. 119 D.L. n.34/2020 devono rispettare i requisiti minimi previsti dal D.L. 6 agosto 2020 (decreto efficienza energetica) e assicurare nel loro complesso il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o delle unità immobiliari site in edifici plurifamiliari, funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno. Se non è possibile il miglioramento di 2 classi, è richiesto il conseguimento della classe energetica più alta. Il miglioramento deve essere dimostrato mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.) prima e dopo l’intervento, rilasciato da un tecnico abilitato (nella forma di dichiarazione asseverata).

Interventi trainanti di riqualificazione energetica 1. Isolamento termico delle superfici opache vertica-

li, orizzontali e inclinate con incidenza > 25% della superficie dell’edificio. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, di cui al Decreto 11/10/2017.

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Consulenza FISCALE

QUALI SONO I CONTRIBUENTI CHE POSSONO BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE?

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I condomìni, per interventi eseguiti sulle parti comuni; le persone fisiche; gli istituti autonomi case popolari, comunque denominati; le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci; le associazioni del terzo settore; associazioni e società sportive dilettantistiche (per i lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi).

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Persone fisiche

Nel caso in cui il beneficiario sia una persona fisica, devono verificarsi le seguenti condizioni: • Gli interventi devono riguardare beni immobili non utilizzati come beni strumentali, beni patrimonio e beni merce nell’ambito dell’attività d’impresa, arte o professione;

TITOLI IDONEI AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DELLA DETRAZIONE •

Possesso in qualità di proprietario, nudo proprietario o titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie); • detenzione dell’immobile sulla base di un contratto di locazione (anche finanziaria) o i comodato, regolarmente registrato; • familiare convivente del possessore/detentore; convivente di fatto. La convivenza deve essere presente alla data di inizio lavori o al momento di sostenimento delle spese, se antecedente all’inizio lavori. Inoltre, le spese devono riguardare immobili nei quali può esplicarsi la convivenza. Pertanto, al familiare del possessore o del detentore dell’immobile non spetta la detrazione nel caso di interventi effettuati su immobili che non sono a disposizione (in quanto locati o concessi in comodato); • futuro acquirente immesso nel possesso dell’immobile e in presenza di un contratto preliminare di vendita regolarmente registrato; è necessaria la dichiarazione di consenso del proprietario; • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge. La mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile risultante da un atto registrato, al momento dell’inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente, preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla successiva regolarizzazione. Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari del possessore.

il soggetto beneficiario deve possedere redditi imponibili all’imposta sul reddito; il soggetto non deve beneficiare del Superbonus (per interventi di riqualificazione energetica di cui all’art. 119, comma 1) per un numero superiore a 2 unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio; il titolo di proprietà, la detenzione o il possesso dell’immobile deve essere idoneo e deve essere presente al momento dell’avvio dei lavori o al momento di sostenimento delle spese, se antecedente. La data di inizio dei lavori deve risultare dai titoli abilitativi, se previsti, ovvero da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà effettuata nei modi e nei termini previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. La Circolare 24/2020 ribadisce che “al fine di garantire la necessaria certezza ai rapporti tributari, la mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile risultante da un atto registrato, al momento dell’inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente, preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla successiva regolarizzazione”.

COME PUÒ ESSERE UTILIZZATO IL SUPERBONUS? Utilizzo diretto

Detrazione dalle imposte sul reddito, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo e da utilizzare nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa e nei 4 anni successivi. L’agevolazione è ammessa nel limite della capienza d’imposta annua del soggetto; la quota annuale che non dovesse trovare capienza nell’imposta lorda di ciascun anno, non può essere utilizzata nei periodi d’imposta successivi o essere richiesta a rimborso.

Cessione del credito o sconto in fattura Il contribuente deve acquisire le asseverazioni tecniche degli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico; acquisire il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei requisiti richiesti; inviare l’apposito modello di comunicazione dell’opzione, approvato con Provvedimento 8 agosto 2020 n. 283847. I titolari di redditi assoggettati esclusivamente a tassazione separata o imposta sostitutiva (esempio: soggetti in regime forfettario), così come i soggetti percettori di redditi per cui l’imposta lorda è assorbita dalle altre detrazioni o non è dovuta, non possono beneficiare della detrazione d’imposta del 110% con utilizzo diretto, ma possono optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. I soggetti che non possiedono redditi imponibili non possono beneficiare della detrazione di imposta del 110% con utilizzo diretto, con preclusione anche di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. ■

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DA CARTA NASCE CARTA Più del 72% della carta e del cartone viene riciclato in Europa. Questa è una notizia, vera.

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A DIALOGO CON IL PRESIDENTE

Parole chiave: PASSIONE ed entusiamo

QUELLO DEL 20 NOVEMBRE SAREBBE DOVUTO ESSERE UN EVENTO ALL’INSEGNA DEL RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANPP. NONOSTANTE IL NUOVO DPCM, SI STA RIORGANIZZANDO IL MEETING. INTANTO, BISOGNA FARE ALCUNE RIFLESSIONI di Simone Biagiotti

S

Purtroppo le nuove imposizioni dell’ultimo Dpcm hanno bloccato anche questa occasione, quindi opteremo per un incontro in rete, tramite una piattaforma in videoconferenza. Abbiamo già sperimentato ampiamente, nei giorni del fermo nazionale questo nuovo tipo di approccio e di condivisione che anche questa volta tornerà utile, sperando di abbandonarlo il più presto possibile perché, come si sa, le riunioni in presenza hanno tutto un altro spirito.

arebbe stato un bellissimo evento, quello che avremmo organizzato il 20 novembre presso il negozio “Pavimenti in legno Taddeo” del nostro socio Taddeo Albanese, dove avevamo deciso di svolgere l’Assemblea annuale dei Soci, le elezioni per il nuovo Consiglio Direttivo e conseguentemente ritrovare in presenza i nostri Soci per discutere dell’andamento dell’Associazione e fare i progetti per il 2021. Oltretutto, nel pomeriggio si sarebbe svolto un meeting formativo dove avremmo parlato dei sistemi radianti a basso spessore. L’intento era quello di coinvolgere un esperto termotecnico insieme ai produttori di sottofondi e aprire un dibattito circa questi nuovi sistemi di riscaldamento e raffrescamento. L’intervento del perito esperto, Mauro Errico, avrebbe arricchito ulteriormente il meeting con rilievi e pareri obiettivi circa l’argomento trattato.

Far crescere la realtà associativa

Come dicevo, l’Assemblea dei Soci avrà l’occasione di rinnovare il Consiglio Direttivo oramai in carica da sei anni, come la carica di Presidente ricoperta da ben otto anni. Attraverso queste pagine mi sento in dovere di ringraziare Antonio Zilli, Lino Commissione, Marco Brivio per il lavoro

ANPP, chi siamo?

"Avanti a piccoli passi", è questo il motto di ANPP, Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti. L'obiettivo primario dell'associazione è quello di qualificare e proteggere gli interessi professionali ed economici dei propri associati, nonché per la reputazione della professione; ciò attraverso una serie di iniziative, volte a informare gli stessi su tutti gli aggiornamenti tecnico-giuridici del settore. Lo scopo è valorizzare al massimo la nostra professione, contando anche sulle idee e i suggerimenti di chi vorrà unirsi alla nostra squadra. Visita il nostro sito: anpp.it

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Parola ai POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

“AUGURO A CHI AVRÀ L’ONERE E L’ONORE DI ESSERE NOMINATO PRESIDENTE ANPP, DI CONTINUARE CON LA STESSA PASSIONE E IL MASSIMO DELL’ENTUSIASMO CHE HO MESSO A DISPOSIZIONE IN TUTTI QUESTI ANNI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

parchettista

ANNP logo.indd 1

SIMONE BIAGIOTTI Presidente di ANPP

e il supporto che gratuitamente hanno messo a disposizione dell’Associazione nell’organizzare gli eventi di Roma e Milano degli anni passati; tutti i tecnici intervenuti Mauro Errico, il Prof. Domenico Adelizzi, l’avv. Filippo Cafiero, Antonio Viscardi che si sono messi a disposizione nel formare con la loro esperienza i Soci durante i numerosi eventi. Un grazie particolare al past director, Gabriele Marrazzini, e al nuovo AD di Quine Spa, Marco Zani, che in tutto questo tempo ci hanno dato e ci danno visibilità sulle pagine della rivista Professional Parquet che ha contribuito in ventisei anni a far crescere e formare il nostro settore. Auguro ai Consiglieri che verranno eletti di contribuire con entusiasmo a far crescere sempre di più questa realtà associativa, portando idee nuove e proposte. In conclusione, auguro a chi avrà l’onere e l’onore di essere nominato presidente ANPP, di continuare con la stessa passione e il massimo dell’entusiasmo che ho messo a disposizione in tutti questi anni, contribuendo a far crescere una realtà conosciuta all’inizio solo a livello regionale, fino a portarla passo passo a essere apprezzata anche a livello nazionale.

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Produzione di pavimenti in legno

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IL LAVORO DEI SOCI

Il restyling

DEL PARQUET Un nuovo parquet di rovere monostrato grezzo in scelta rustica per questa abitazione privata situata vicino alle colline di Firenze

Dettaglio della sala dall’alto

I

RIS PARQUET srl di Tommaso Marino, socio di ANPP, opera da anni nel settore del parquet avvalendosi di professionisti esperti nella sua installazione e lavorazione utilizzando materie prime di ultima generazione e di ottima qualità, dando seguito all’attività avviata dal padre Andrea Marino negli anni ’80. L’intervento qui illustrato è stato effettuato in una abitazione privata situata sulle prime colline adiacenti alla città di Firenze in un contesto signorile ed elegante.

Il salottino

Il bagno

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Parola ai POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

Sostituzione del parquet

Finiture

Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

In seguito all’allagamento del vecchio parquet esistente, sotto la direzione progettuale dell’architetto Maria Laura Seazzu, dello Studio Dimore, è stato rimosso il pavimento danneggiato, ormai in buona parte irrecuperabile ed è stato sostituito con un nuovo parquet di rovere monostrato grezzo in scelta rustica, con dimensioni mm 20x90x600/1200, con incastri m/f fornito dalla BGP TRADING di Bergamo. Il nuovo pavimento è stato incollato con un adesivo epossi-poliuretanico VERMEISTER REPOX sul sottofondo esistente, fortunatamente non troppo danneggiato e lasciato adeguatamente asciugare dall’umidità assorbita, con un classico andamento a correre irregolare.

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Tommaso Marino, IRIS PARQUET srl, socio di ANPP

Il ballatoio

Il trattamento di finitura è stato effettuato con smalto all’acqua pigmentato nero VERMEISTER ARTWORK per le prime due mani, e vernice poliuretanica all’acqua IDRO 2K nella versione satinata 50 gloss per la terza e definitiva mano protettiva. Il tutto per una superficie di circa 150 m2. Oltre che in un salone principale, di notevoli dimensioni, il parquet è stato posato anche nella sala da pranzo adiacente allo stesso salone, oltre che nelle due camere e nei due bagni situati nella zona notte al piano superiore. Questi ultimi non sono stati laccati uniformemente, ma con un effetto scacchiera bianco e nero. Il trattamento di laccatura nero è stato passato anche sulla scala esistente in legno di mogano e sul relativo corrimano. ■ parchettista

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La sala

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APPUNTI TECNICI

PARQUET: sottosistemi tecnico-funzionali TIPOLOGIE E PROPRIETÀ DEGLI STRATI TECNICO-FUNZIONALI CHE SFOCIANO NELLA REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI A BASE DI LEGNO, CALDE, TERMICAMENTE E ACUSTICAMENTE ISOLATE, STABILI E DUREVOLI NEL TEMPO di Domenico Adelizzi

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Parola ai POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

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U

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n’ottima pavimentazione di legno – sia essa flottante, incollata o inchiodata stabile, ferma, non acusticamente fastidiosa, planare, gradevole da vedere e da calpestare – prima della posa degli elementi lignei richiede anche la presenza di specifici sottosistemi tecnici termici e acustici inglobati nel solaio, nel sottofondo e nell’eventuale pavimento preesistente.

SOTTOSISTEMA SOTTOFONDO

Il sottofondo è il sottosistema che sta al disotto del massetto di finitura che contiene il solaio, lo stato termoacustico e l’impianto di riscaldamento. Il sottofondo può essere monostrato, bistrato oppure galleggiante, in funzione della conformazione e delle proprietà che deve soddisfare per garantire le necessarie proprietà termiche e acustiche dettate dalle leggi e regolamenti edilizi. Indipendentemente dal tipo e dalla conformazione, è sempre preferibile posare un sottosistema funzionale, com’è il materassino isolante, con le opportune caratteristiche tecniche. Oltre al sottosistema funzionale, il sottofondo si dovrebbe completare con la nastratura dei teli e la posa delle fasce perimetrali, prestando cura che il materassino non presenti al momento del getto né discontinuità, né lacerazioni. I teli di materiale isolante non devono essere posati solo sul solaio, ma anche risvoltati lungo le pareti per gli spessori pari a quello del massetto sovrastante più quello della pavimentazione finale. Così facendo, una volta indurito, si evita che le facce verticali del massetto possano toccare le pareti, costituendo da un lato un pericoloso ponte acustico e dall’altro un “freno” statico al galleggiamento del sistema. Anche nel caso siano utilizzati sistemi di riscaldamento/raffrescamento a pavimento sarà necessario prevedere la posa del materassino resiliente per l’isolamento acustico al calpestio perché i normali pannelli isolanti impiegati come supporto alla serpentina non possiedono, nella maggior parte dei casi, valori di rigidità dinamica sufficientemente bassi da poter funzionare anche come isolanti acustici. È quindi indispensabile inserire al disotto del pannello uno strato acustico sottoforma di materassino omogeneamente distribuito per tutta la superficie: il materassino va inserito avendo cura di “de-solidarizzare” le scatole che contengono i collettori dalle pareti retrostanti ricoprendole con uno strato di materiale elastico e fissandole a parete con tasselli di gomma. Occorre anche ricoprire i tubi del riscaldamento con guaine in materiale elastico laddove i tubi dovessero forare il risvolto a parete del materiale resiliente e collegare i tubi di risalita a parete con le pareti retrostanti con collari in gomma (non con collari rigidi).

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APPUNTI TECNICI

Tabella 1. Caratteristiche tecniche dei materassini per pavimenti a base di legno* Caratteristica Tecnica PC: Conformabilità

CS: Resistenza a compressione

CC: Scorrimento viscoso a compressione (Creep)

DL: Resistenza al carico dinamico

IS: Isolamento da rumori di calpestio (rumore trasmesso)

RWS: Isolamento da rumori di drum sound (rumore riflesso)

RLB: Resistenza all’impatto

R: Resistenza termica

Contenuto Capacita del materassino di inglobare eventuali piccole asperità del fondo. Quanto più soffice e spesso è il materassino, tanto maggiore è la classe di conformabilità del materiale (da PC 0 a PC 3). Il sistema composto di pavimento flottante e isolante acustico deve garantire l’adeguata resistenza a compressione. Quando il pavimento è sottoposto a carichi concentrati (come tavoli, sedie, librerie) sia il listello sia il meccanismo a incastro non devono deformarsi eccessivamente arrivando alla rottura. Maggiore è la pressione (in kPa) necessaria per ottenere una deformazione data (0,5 mm), migliore è la classe di resistenza a compressione del materassino (da CS 0 a CS 3). Oltre alla resistenza alla compressione sotto carichi puntuali del materiale isolante, va considerato anche lo schiacciamento che esso può subire con il passare del tempo quando è sottoposto in modo permanente a un carico distribuito. Questo è detto scorrimento viscoso (o Creep). Maggiore è la forza (in kPa) necessaria per produrre una deformazione superiore a 0,5 mm, migliore è la classe di resistenza a Creep del materassino (da CC 0 a CC 3). Fondamentale caratteristica del sotto parquet è il comportamento a lungo termine sotto carico ciclico: è il caso, ad esempio, del continuo transito di persone su pavimentazioni di luoghi pubblici o palestre. Maggiore è il numero di cicli, ad una data forza, necessari a provocare lo schiacciamento del materassino, migliore è la classe di resistenza al carico dinamico del materiale (da DL 0 a DL 2).

L’isolamento dai rumori di calpestio è valutato mediante una prova di laboratorio. Tale prova consiste nella misura del rumore impettivo trasmesso da una struttura prima e dopo l’inserimento del materassino. L’indice ∆Lw esprime la differenza in decibel tra le due prove. Maggiore è il valore di ∆Lw, migliore è la classe di isolamento acustico (da IS 0 a IS 2).

Il drum sound indica il livello di rumore riflesso generato su un parquet o un laminato posato flottante, quando sulla superficie agisce una sorgente impettiva (come i passi). Il drum sound si misura in sone; minore è il valore espresso in sone e migliore è la classe acustica del materassino (da RWS 0 a RWS 3).

Il materiale utilizzato per l’isolamento acustico sotto parquet deve possedere caratteristiche tali da preservare integra la pavimentazione da urti accidentali per caduta di oggetti pesanti. Maggiore è la distribuzione dell’energia di impatto, misurata in mm, migliore è la classe di resistenza all’impatto del materassino. In pochi millimetri l’isolante acustico non può fornire anche un sensibile contributo all’isolamento termico del pavimento, ma può collaborare a ridurre la sensazione di “pavimento freddo” proteggendo la specie legnosa da eccessivi sbalzi termici: la bassa resistenza termica del materassino lo rende per contro idoneo anche nelle soluzioni con impianti di riscaldamento/raffrescamento a pavimento. Per una funzionalità ottimale è bene verificare che Rt (rivestimento) + Rt (isolante) ≤ 0,15 m2K/W (in caso di pavimenti riscaldati) e Rt (rivestimento) + Rt (isolante) ≤ 0,12 m2K/W (in caso di pavimenti raffrescati).

SD: Protezione dalla risalita di umidità

Ove sia necessario proteggere il parquet o il laminato da umidità di risalita, si raccomanda di posare un telo con elevate caratteristiche di protezione al passaggio di vapore. Tale capacità si esprime con l’indice Sd e si misura in metri. Maggiore è il valore di Sd, migliore è la classe di resistenza al passaggio di vapore del materiale. Valore consigliato in presenza di umidità: Sd > 75 m.

RTF: Reazione al fuoco

Per reazione al fuoco si intende il grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto. Tale caratteristica è regolamentata attraverso la classificazione di reazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione secondo la norma europea UNI EN 13501-1. La prova di reazione al fuoco per materassini sotto parquet prende in considerazione la velocità di propagazione della fiamma e l’intensità dei fumi. Nei locali pubblici è richiesta la classe minima Bfl-s1, ovvero materiale autoestinguente che non sviluppa fumi tossici.

*(Schemi e testi tratti da pubblicazione tecnico-commerciale Società Isolmant)

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Parola ai POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

SOTTOSISTEMA SOTTOFONDO E FASCE DI CHIUSURA

Tabella 2. Verifiche tecniche per il massetto Associazione Nazionale cementizio* Parchettisti Professionisti

Verifiche a carico dell’Impresa

La norma UNI 11371:2017 specifica i requisiti dei massetti per i parquet e precisa che lo strato da realizzarsi sopra gli impianti funzionali può essere aderente, non aderente, galleggiante e con la presenza dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento come di seguito specificato.

Verifiche a carico del Posatore

Spessore

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Quota Planarità

Massetto tradizionale

Di qualunque tipo sia, il massetto di finitura dovrà essere realizzato con corretti dosaggi d’inerte, legante e acqua, dovrà avere buona consistenza, elevata resistenza e spessore minimo non inferiore a 30 mm, ed è sempre meglio che vi sia un’esatta rete elettrosaldata e zincata con maglia 5x5 cm e filo di mm 2. Sempre il massetto dovrà rispettare i requisiti stabiliti dalla norma tecnica UNI 11371:2017, essere ben battuto (specie ai lati e negli angoli), costipato in tutto il suo spessore, staggiato e frattazzato (a mano o con elicottero) a regola d’arte. Particolare attenzione dovrà essere posta alla stagionatura, al fine di non comprometterne la consistenza e la compattezza a causa dei fenomeni di bleeding (spolveramento), asciugature differenziali, cavillature e/o crepe per eccessivo ritiro termo-igrometrico, che potrebbero compromettere la funzionalità della sovrastante pavimentazione lignea.

Fessure Contenuto di Umidità % Quota

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Compattezza

Plananrità

Resistenze Meccaniche

Compattezza

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Scalfiture Pulizia *(Estratto da norma UNI 11371:2017)

Massetto autolivellante

L’introduzione sul mercato dei prodotti autolivellanti (premiscelati e non) ha velocizzato molto le fasi di messa in opera dei massetti con notevoli vantaggi anche sul grado di finitura, sulla resistenza, sulla compattezza e sulla planarità della superficie di posa, sempre che a posare l’autolivellante sia una squadra specializzata. L’elevata densità, la rigidezza e il getto di pari a circa 3 cm potrebbero causare nei massetti autolivellanti uno strano comportamento meccanico (simile alle piastre) che rischia di risuonare danneg-

Tabella 3. Requisiti dei materassini funzionali per pavimenti di legno flottanti* Caratteristica

Conformabilità (CS)

Resistenza alla Compressione (CS)

Scorrimento viscoso a Compressione (Creep) (CC)

Resistenza al carico dinamico (DL)

Isolamento rumori di calpestio (IS)

Isolamento da rumori riflessi (RWS)

Classe

Requisito

PC 0

PC < 1 mm

PC 1

1 mm ≤ PC 2< mm

PC 2

2 mm ≤ PC 3< mm

PC 3

3 mm ≤ PC

CS 0

CS < 10 KPa

CS 1

10 KPa ≤ CS ≤ 50 KPa

CS 2

50 KPa ≤ CS ≤ 200 KPa

CS 3

CS >200 KPa

CC 0

CC < 2 KPa

CC 1

2 KPa ≤ CC ≤ 25 KPa

CC 2

2 5KPa ≤ CC ≤ 50 KPa

CC 3

CC < 50 KPa

DL 0

DL < 10.000 cicli

DL 1

10.000 ≤ 100.000 cicli

DL 2

DL >100.000 cicli

IS 0

< 15 dB

IS 1

15 dB ≤ ∆Lw 17 dB

IS 2

∆Lw 1> 17 dB

RWS 0

RWS > 30 sone

RWS 1

25 sone < RWS ≤ 30 sone

RWS 2

30 sone < RWS ≤ 25 sone

RWS 3

RWS < 20 sone

*(Estratto Da UNI/CEN TS 16354)

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Norma metodo di prova

EN 868+A.3.6 Cap. 4.2.3

EN 826+ A3.7 Cap. 4.2.4.

EN 1606+A.3.8 Cap. 4.2.5

EN 13793+ A3.9 Cap. 4.2.6.

EN ISO 10140-2 Cap. 4.2.12.2 EN ISO 717-2

Bibliografia 1 e 2 Cap. 4.2.12.3


APPUNTI TECNICI

giando la prestazione acustica della pavimentazione, soprattutto per quella di tipo flottante. Per porre rimedio a questo problema si utilizzano materiali resilienti specifici: particolarmente importante è la sigillatura di tutti gli interstizi che, oltre essere causa di ponti acustici, procura pericolose vie di fuga per il massetto allo stato liquido.

Rifilatura della fascia

Una volta stagionato il massetto di finitura, è indispensabile avvisare a tutti gli operatori del cantiere che l’eccedenza di fascia perimetrale va rifilata solo al termine della posa e stuccatura della pavimentazione. Se tale operazione è effettuata prima della posa della finitura superficiale, il contatto diretto del pavimento con le pareti, oltre a costituire un ponte acustico, ostacola il “galleggiamento” del massetto sul materassino elastico provocando una perdita d’isolamento di alcuni decibel. Il pavimento andrà dunque posato a contatto con la fascia perimetrale garantendo così la riduzione del passaggio di rumore e il funzionamento elastico del sistema.

Massetto o pavimentazione preesistente

Nel caso in cui si deve posare il pavimento flottante su di preesistenti massetti, prima di posare il materassino isolante e gli elementi lignei, bisogna accertarsi che esso sia planare, liscio, compatto ed esente da umidità eccessiva (non deve mai essere superiore a 1,7%). Invece, nel caso di posa del tipo flottante su vecchie pavimentazioni, prima di posare gli elementi lignei, sarà necessario rimuovere tutti i vecchi elementi malfermi della pavimentazione, riassettare il piano di posa consolidando con opportuni appretti e verificare che non vi siano problemi legati all’umidità.

SOTTOSISTEMA SCHERMO A VAPORE

L’importanza di questo strato, anche definito freno o barriera al vapore, consiste nell’evitare la risalita dell’umidità dagli strati sottostati del massetto e sottofondo verso gli idrofili elementi lignei. Per questi motivi il sottosistema, definito “schermo al vapore” – che si realizza utilizzando un doppio foglio di polietilene di spessore 150 µm con fattore di resistenza al passaggio di vapore µ 100.000, sormontati da uno spessore di 100-150 mm nastrati sui bordi con un nastro adesivo preferibilmente di alluminio – è in grado di assicurare nel tempo la non risalita dell’umidità proveniente dagli strati profondi del massetto. La barriera vapore è bene risvoltarla sulle pareti per almeno 5-6 cm per evitare la risalita d’umidità dalle pareti e proteggere la sovrastante pavimentazione lignea, sia essa flottante, incollata o inchiodata.

flottante che deve garantire più proprietà all’intera pavimentazione: essere fonoassorbente, termico, anti-calpestio, stabile e planare; isolare adeguatamente gli elementi lignei dal massetto; garantire la finitura superficiale, la resistenza ai carichi, livellare e ridurre i possibili dislivelli e trasmettere il calore proveniente dall’impianto di riscaldamento tradizionale, che con l’impianto di riscaldamento/raffrescamento annegato nel massetto. A volte, questo sottosistema funzionale che s’impersona nel materassino è quello sul quale si possono incollare gli elementi lignei che costituiscono la pavimentazione a base di legno.

SOTTOSISTEMA ISOLANTE TERMO-ACUSTICO

È il substrato posto subito sotto gli elementi di legno che costituiscono la pavimentazione posato con tecnica flottante. È il penultimo strato del sistema parquet

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Parola ai POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

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Tabella 4. Caratteristiche tecniche medie di un materassino funzionale isolante per massetti

Valori medi

Caratteristica Isolamento al calpestio (dB)

34

Rigidità dinamica (MN/m )

11

Resistenza termica (m K/W)

0.26

3

2

Prescrizioni È uno strato resiliente in polietilene reticolato fisicamente, espanso a celle chiuse eventualmente accoppiato inferiormente con speciali fibre agugliate per migliorare la prestazione acustica e sul lato superiore con tessuto con funzione anti-lacerazione. Nei casi in cui si richieda elevato comfort acustico e di resistenza alla pedonabilità e alla lacerazione si dovrà avere cura di porlo con il tessuto verso l’alto e avere spessori del massetto di finitura almeno di cm 6-7. Per spessori inferiori si dovrà provvedere di armare il massetto con idonea rete o con fibre.

Tipi e proprietà

da posare sotto la pavimentazione a base di legno o di laminato. Il documento normativo specifica i metodi di verifica e i requisiti minimi di efficienza per il comparto sottofondo-pavimento con il sistema di classificazione delle prestazioni. Queste sono: Conformabilità (PC), Resistenza a Compressione (CS), Scorrimento Viscoso a compressione anche detto Creep (CC), Resistenza al Carico Dinamico (DL), Isolamento da Rumori di Calpestio, ossia del rumore trasmesso (IS), Isolamento da Rumori di Rumore Riflesso (RWS), Resistenza all’Impatto (RLB), Resistenza Termica (R), Protezione dalla Risalita di Umidità (SD) e di Reazione al Fuoco (RTF).

Generalmente, il materassino è costituito da più strati di polietilene di elevata densità goffrato e/o serigrafato con film alluminato e, ancora, di polipropilene espanso ad alta densità rivestito su ambo i lati con uno speciale non-tessuto tecnico in polipropilene serigrafato, di sughero, di fibre di kenaf o con altri tipi di vegetali. Premesso che la scelta del materassino è in funzione delle necessità da soddisfare, indipendentemente del tipo, il materassino isolante deve soddisfare i requisiti stabiliti dalla norma tecnica UNI/CEN TS n.16354 pubblicata nel gennaio 2014. La norma tecnica riguarda le caratteristiche dei materiali

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APPUNTI TECNICI

la rete degli impianti, si riducono i punti di distacco dal solaio ma aumenta il pericolo della lacerazione dovuta all’altro passaggio su di esso degli impiantisti. Per questi motivi si devono scegliere materassini specifici per le due sopraddette applicazioni e che possiedano un rivestimento superficiale che non alteri le caratteristiche elastiche del materiale, ma ne aumenta la resistenza superficiale all’abrasione.

In questo modo, la norma tecnica diventa un riferimento univoco e importante per la scelta del sottostrato funzionale semplicemente denominato “materassino” più adatto alle esigenze. La norma, oltre a elencare qualitativamente le caratteristiche tecniche richieste ai materassini sottopavimento, descrive i metodi di prova fornendo tutti i criteri di confronto tra i vari prodotti in commercio. Per i parametri più rilevanti, la norma fornisce anche un sistema di classificazione delle prestazioni misurate. A tale scopo nei prospetti annessi al presente, si riportano le caratteristiche tecniche medie di alcuni tipi di materassini funzionali di sovente utilizzati per la realizzazione di pavimentazioni lignee sia destinate a residenze sia ad ambienti pubblici e sia sportivi (si veda da Tabella 1 a Tabella 7). Va da sé che le prestazioni tecniche sono congrue se correttamente riportate sulle schede tecniche dei produttori e avallati da attestati di prova rilasciati da laboratori accreditati a livello europeo. Non ci si dilunga in merito alla posa in opera perché basta srotolare i rotoli di materassino isolante, nastrarli e sormontarli sui bordi con nastro adesivo preferibilmente alluminato e risvoltarli lungo le pareti e così si garantirà elasticità, livello e planarità della pavimentazione lignea sovrastante.

Sottosistema funzionale per sottofondo bistrato

Il sottofondo bistrato prevede un primo getto, generalmente con impasti cementizi alleggeriti, per inglobare tutti i tipi d’impianti funzionali. Una volta indurito lo strato di livellamento impianti, si procede con la posa del materassino isolante anti calpestio seguito dal getto del massetto di finitura e pavimentazione finale. Lo strato di livellamento sul quale si posa il materiale elastico deve essere piano e privo di asperità con la necessaria consistenza per evitare cedimenti dovuti all’insufficiente stabilità e/o alla scarsa resistenza alla compressione. Gli impasti alleggeriti devono essere eseguiti e posati con attenzione specie se confezionati in cantiere o pompati direttamente al piano mediante autobetoniera. Eventuali concentrazioni di materiale leggero potrebbero determinare cedimenti che danneggiano la struttura e quindi l’isolamento al calpestio. Sarebbe meglio affidarsi sempre a prodotti premiscelati o predosati che assicurano maggiore qualità e precise responsabilità del produttore.

Sottosistema funzionale per sottofondo monostrato

Dopo la realizzazione del solaio si procede alla stesa del materassino a diretto contatto con il solaio e al successivo getto del massetto di finitura. Questo modo esecutivo sottopone lo strato resiliente a gravi rischi di lacerazione che possono comprometterne il funzionamento acustico. Nel caso in cui il materassino sia posato sulla rete degli impianti, è evidente la possibilità indesiderata di poterlo perforare specie nelle zone in cui le tubazioni si sovrappongono. Questi punti sono anche critici perché il materassino si distacca dal solaio vanificando così il suo funzionamento elastico oltre che ad aumentare i rischi di rottura “a posteriori”. Se invece il materassino termoacustico isolante è posato di sotto

Sottosistema funzionale per sottofondo galleggiante

Il sistema è chiamato tecnicamente “massa-molla massa” e permette di ottenere dei ∆Lw dai 20 ai 35 dB se correttamente installato in opera. Ed è proprio la fase di posa in opera che è molto importante anche perché il Decreto Attuativo in materia di Isolamento acustico (DPCM 5/12/97) dichiara esplicitamente che il requisito acustico passivo previsto va rispettato “in opera”. Tutto ciò significa che la fase d’installazione

Tabella 5. Caratteristiche tecniche medie materassino per parquet Caratteristica tecnica

Valore medio

Tipologia

Materassino dotato di goffratura millerighe, adatto per l’isolamento acustico e termico sottopavimento.

Spessore

3 mm circa

Isolamento al Drum Sound (RWS)

> 25 sone

Isolamento al Calpestio (IS)

∆Lw = 18 dB

Resistenza alla Compressione (CS)

80 kPa (0,5 mm di deformazione)

Scorrimento Viscoso a Compressione - Creep (CC)

25 kPa (max carico con def. < 0,5 mm in 10 anni)

Resistenza al Carico Dinamico (DL)

> 100000 cicli (a 25 kPa) conformabilità (pc) 2 mm

Resistenza all’impatto - Large Ball Test (RLB)

1400 mm

Resistenza Termica

Rt = 0,107 m2 K/W

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Parola ai POSATORI Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

Tabella 6. Caratteristiche tecniche medie materassino per parquet flottanti sportivi Associazione

Valore medioPN

Caratteristica tecnica Tipologia

azionale archettisti

Professionisti

Materassino isolante in polietilene particolarmente elastico che assorbe gli urti sotto il parquet parchettista

Spessore

6 mm circa ANNP logo.indd 1

Isolamento al Drum Sound (RWS)

< 30 sone

Resistenza a Compressione (CS)

120 kPa (1,5 mm di deformazione)

Curva di Decompressione

8% (deformazione 25% a 0,5 h dal rilascio) 3% (deformazione 25% a 24 h dal rilascio)

Resistenza al Carico Dinamico (DL)

> 100000 cicli (a 25 kPa)

Resistenza Termica Rt

0,14 m2 K/W

Resistenza al Vapore Acqueo (SD)

Sd < 75 m

08/07/19 17:42

siti progettuali e costruttivi oltreché le caratteristiche di ciascun materiale per meglio scegliere quello più adatto. La conoscenza delle proprietà dei materiali è fondamentale per scegliere quale tipo di materiale sia più adatto per realizzare il sottosistema più specifico e funzionale. La scelta va fatta consultando le specifiche norme tecniche armonizzate europee (Norme EN) o, in loro assenza, quelle nazionali (in Italia le norme UNI) e in base ai seguenti requisiti posseduti o meno dai materiali isolanti: • Requisiti fisici, tecnici e normati come ad esempio la conducibilità termica, densità, resistenza al vapore e alla compressione, comportamento al fuoco eccetera; • Requisiti ambientali come ad esempio Impatto sulla salute umana e sull’ambiente; • Requisiti economici come ad esempio il costo unitario (€/mq) e il rapporto tra costo e qualità. Buona scelta! ■

dei prodotti riveste un’importanza assoluta e non solo va realizzata a regola d’arte ma spesso richiede l’utilizzo di specifici accessori quali ad esempio le fasce perimetrali, il cosiddetto tagliamuro e la fascia nastro perimetrale.

CONCLUSIONI

La pavimentazione di qualsiasi tipo essa sia rappresenta la superficie di contatto tra l’ambiente esterno (caratterizzato da continue variazioni di temperatura e umidità) e quello interno. Saper bene intervenire sui sottosistemi funzionali che terminano con il materiale di rivestimento com’è la pavimentazione costituita da doghe, listelli o tavolette di legno, migliora le prestazioni termiche e il comfort ambientale. Partendo dal presupposto che tutti i materiali utilizzati per il realizzo dei sottosistemi funzionali hanno, in termini di prestazioni, pregi e limiti, è fondamentale conoscere i requi-

Tabella 7. Caratteristiche tecniche medie materassino per parquet flottanti sportivi Caratteristica tecnica

Valore medio

Tipologia

Materassino isolante in materiale termoconduttivo viscoelastico di elevata densità. Il prodotto è rivestito di uno strato adesivo per la posa di parquet, laminati ed LVT

Spessore

1,8 mm circa

Isolamento al Drum Sound (RWS)

22 sone

Isolamento al Calpestio (IS)

∆Lw = 18 dB

Resistenza a Compressione (CS)

300 kPa (0,5 mm di deformazione)

Scorrimento Viscoso a Compressione – Creep (CC)

> 50 kPa (max carico con def. < 0,5 mm in 10 anni)

Resistenza al carico Dinamico (DL)

> 100000 cicli (a 25 kPa)

Resistenza all’Impatto – Large Ball Test (RLB)

< 600 mm

Resistenza Termica

Rt = 0,01 m2 K/W

Resistenza al Vapore Acqueo (SD)

Sd < 75 m

Classe di Reazione al Fuoco

Bfl-s1

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Design PROGETTI

L’Ulivo

IL PRINCIPE del parquet

Durevolezza, bellezza, funzionalità: queste le caratteristiche che rendono il legno d’ulivo uno degli elementi ideali per la pavimentazione di Massimo Corsico

N

ei prossimi sette appuntamenti vedremo differenti declinazioni di ambientazioni dove il tema del parquet primeggia come miglior soluzione di pavimentazione. Questa piccola rassegna volerà tra i secoli. Dal Seicento, Ottocento, Novecento fino ad arrivare all’edilizia del XXI Secolo. Questo racconto non sarà semplicemente legato alla matrice storica delle abitazioni, ma anche ai materiali e ai sistemi di posa. Questo perché solo l’evoluzione del parquet può risolvere determinate problematiche legate all’edilizia contemporanea in modo semplice e conforme, sia in termini tecnologici che in termini di bellezza e grazia, del nostro patrimonio edilizio.

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Design PROGETTI

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Design PROGETTI

“PER QUESTE CARATTERISTICHE È STATO SCELTO QUESTO MATERIALE PER LA PAVIMENTAZIONE E LA COSTRUZIONE DI UN INSOLITO RAPPORTO, TRA ANTICO E MODERNO, IN UN APPARTAMENTO OTTOCENTESCO, PORTATO A UNA NUOVA VITA MEDIANTE UN’ATTENTA RISTRUTTURAZIONE DEI PARTICOLARI” Perché l’ulivo?

Ecco che in questo primo incontro vedremo il prinicipe dei parquet: l’ulivo. Durevole, resistente e molto compatto: è così che si presenta il parquet in ulivo, una essenza in grado di soddisfare anche le necessità estetiche e funzionali della persona più esigenti. Una tipologia di pavimentazione, il parquet in legno di ulivo, che presenta delle specifiche caratteristiche e particolarità sia per quel che riguarda la durezza, sia per quel che concerne naturalezza e resistenza, sia per quel che riguarda l’estetica. Duro e compatto, caratteristica che lo rende uno degli elementi ideali per la pavimentazione, naturalezza e gradevolezza estetica, data dalle irregolari venature e dalla presenza di un movimento tortuoso dei motivi del legno, quasi come se si trattasse di movimenti artistici. Proprio per queste caratteristiche è stato scelto questo materiale per la pavimentazione e la costruzione di un insolito rapporto, tra antico e moderno, in un appartamento ottocentesco, portato a una nuova vita mediante un’attenta ristrutturazione dei particolari.

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Design PROGETTI

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Design PROGETTI

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Design PROGETTI

1

3

1. Progetto 2. Stato di Progetto 3. La cucina

2

Il progetto

Il Palazzo ubicato nel centro storico di Pavia si distingue per i decorosi prospetti esterni caratterizzati da zoccolatura in finto bugnato al piano terra e da una regolare impaginazione delle forature con finestre incorniciate. Dimora del garibaldino Gaetano Sacchi che fu anche senatore del Regno d’Italia, come ricorda una lapide sulla facciata, nel corso dei secoli sono stati tanti i rimaneggiamenti della distribuzione interna dell’edificio. Infatti presso l’archivio storico di Pavia sono riportati atti e riferimenti a diversi interventi edilizi effettuati a partire dai primi anni del XIX secolo, compresi un riordino del 1831 e alcune ristrutturazioni di fine Ottocento e inizio Novecento che hanno stravolto l’impostazione del palazzo. Difatti, il palazzo giunge ai nostri giorni frazionato in più appartamenti. Nei cortili interni si evidenzia anche un portico di impostazione settecentesca. L’idea principale che ha guidato le scelte progettuali dell’appartamento è stata quella di valorizzare l’“enfilade” arricchendo la scenografia dell’interno. Il progetto doveva ricercare nuovi spazi tipici della vita contemporanea: per questo è stato quindi progettato un nucleo centrale contenente la cucina, la dispensa, la lavanderia e un nuovo bagno. Oltre a fungere da contenitore di funzioni blocco servizi contiene anche tutta l’implementazione impiantistica come la distribuzione degli impianti fluidici, meccanici. Il decoro dell’appartamento è stato affidato alle

modanature dei serramenti e degli imbotti delle finestre. Il tutto con un gioco di materiali preziosi utilizzati. Per il rivestimento del bagno padronale il travertino (Classico contro falda) posato a casellario, il Bianco Perlino (Biancone) per il pavimento della cucina e per il secondo bagno la scelta è caduta sul mosaico Bisazza formato 10x10 mm (SM 10.77).

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Design TENDENZE

Atmosfere soft

IL RIGORE FORMALE del legno

Un luogo intimo e accogliente, in cui ritrovare se stessi dopo giornate di lavoro lunghe e faticose: il progetto di ArchiNOW! di Roberta Mutti Foto di Giovanni De Sandre

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Design TENDENZE

U

na villa sulle colline di San Marino ha zone giorno e notte interamente rivestite in legno. Le pareti nascondono alla vista armadi e contenitori, per avere ordine dappertutto; i pavimenti e i soffitti coordinati creano un’atmosfera calda e raccolta, con una luce morbida e suoni ovattati. La casa in queste pagine è una residenza unifamiliare situata nel Castello di Montegiardino, a San Marino, progettata dallo studio di architettura ArchiNOW! degli architetti Dellarosa, Andriani, Foschi e Gazzoni. Marcello Dellarosa ci ha raccontato il progetto, che ruota attorno a un uso sapiente del legno come materiale principale.

Dettaglio dei gradini della scala

Un dettaglio molto ravvicinato dei gradini della scala

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Design TENDENZE

Un’altra vista della scala, con gradini in ottone brunito e rovere spazzolato, montanti in ottone e parete in pietra a spacco

Un’architettura pensata all’insegna del rigore formale

“La villa si trova in una bella zona collinare”, ha spiegato Dellarosa, “e dispone anche di un’area esterna che ospita giardino e piscina. I proprietari, che lavorano entrambi nel settore finanziario, chiedevano un luogo intimo e accogliente, in cui ritrovare se stessi dopo giornate di lavoro lunghe e faticose. Così noi abbiamo pensato a un’architettura all’insegna del rigore formale, mitigato dall’uso di un materiale caldo come il legno, per i rivestimenti nelle aree giorno e notte. La scelta del legno per pavimenti, pareti e soffitti, ci ha permesso di coniugare le diverse esigenze, estetiche e funzionali. Con le pareti di legno, infatti, si possono nascondere gli armadi, e tutti i vani per il contenimento in generale, e avere così tutti gli spazi sempre in perfetto ordine. La scelta del legno per rivestire pareti e soffitti crea anche un’atmosfera calda e accogliente, molto rilassante. L’uso del legno su tutte le pareti, infatti, attutisce molto suoni e rumori; inoltre, pavimenti, pareti e soffitti rivestiti in legno riflettono la luce, che diventa così molto più morbida e calda. Il risultato è uno spazio estremamente distensivo e riposante, in cui il rigore geometrico si stempera nella morbidezza diffusa.”

Un dettaglio della scala, con montanti in ottone brunito e gradini in rovere spazzolato con finitura a olio naturale. Le pareti sono in pietra a spacco

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Design TENDENZE

L’area benessere

Un dettaglio delle pareti con gli armadi, con ante in rovere spazzolato con finitura a olio naturale, lo stesso di pavimenti e soffitti

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Design TENDENZE

Pavimenti e rivestimenti

Pavimenti e rivestimenti sono tutti nello stesso legno, rovere spazzolato in 3 dimensioni, nello specifico Antico Asolo 3 Strati Classico, Rovere Europeo Select Spazzolato Oliato Bianco 099, di CP Parquet, che ha fornito la maggior parte del materiale, anche per le parti di arredo su misura. Un dettaglio interessante è nella posa, con il pavimento speculare al soffitto, per avere un disegno omogeneo e uniforme. La finitura del legno è a olio naturale, un abbinamento perfetto per gli arredi Riva 1920, che sono in legno profumato di cedro. Rovere è stato impiegato anche per lo spazio all’aperto, che si estende senza soluzione di continuità. Negli spazi in cui non è stato utilizzato legno, per esempio i bagni, il bordo piscina o alcune pareti, i materiali creano contrasti decisi ma armoniosi, con ottone brunito, o pietra naturale lavica a poro aperto. La materia viva emerge anche nella spa, rivestita in teak a taglio sega. Il risultato è un equilibrio fra spazi pieni e vuoti, un luogo di scambio emozionale tra corpo, mente e anima, con connessioni semplici che derivano da una riflessione profonda.

“IL RISULTATO È UN EQUILIBRIO FRA SPAZI PIENI E VUOTI, UN LUOGO DI SCAMBIO EMOZIONALE TRA CORPO, MENTE E ANIMA, CON CONNESSIONI SEMPLICI CHE DERIVANO DA UNA RIFLESSIONE PROFONDA”

Un dettaglio della camera da letto verso il portico. Pavimento e soffitto sono in rovere spazzolato

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Design TENDENZE

L’area living, estremamente accogliente, con pavimenti, pareti e soffitto rivestiti in rovere spazzolato. Particolare cura è stata posta nella posa, che vede pavimento e soffitti speculari, per un’armonia dell’ambiente. Le pareti in legno celano vani per il contenimento, per avere lo spazio sempre in perfetto ordine

ArchiNOW! studio

ArchiNOW! studio nasce dall’incontro di un gruppo di progettisti, che dopo esperienze in autorevoli studi nazionali e internazionali, decide di fondare a Rimini nel 2012 un nuovo studio rispecchiando il proprio modo di essere e interpretare l’architettura. ArchiNOW! ricorda una bottega artigiana dove tutte le idee prima di essere realizzate vengono sperimentate con le mani; campioni di materiali, plastici e prototipi accompagnano sempre i disegni tecnici e rendering. Una laboratorio che progetta spaziano dall’urbanistica ai temi di riqualificazione urbana e spazi pubblici, dal terziario e residenziale alle architetture temporanee, dall’hospitality al design. L’impronta che contraddistingue le esecuzioni delle opere di ArchiNOW! è caratterizzata dalla progettazione integrale e dalla composizione architettonica fino al minuzioso disegno di tutti gli arredi e complementi interni. Questo ha portato alla collaborazione con le primarie aziende del settore come RIVA 1920, CP Parquet, Gruppo Fantoni, Casone Group, e a disegnare dei prodotti industriali come la poltrona per auditorium “asset now” con Poltrona Frau e il lampadario decorativo chandelier con Viabizzuno.

Vista della camera da letto dall’esterno. Le grandi ante, una volta chiuse, nascondono alla vista anche i serramenti

Vista dell’esterno della villa

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VETRINA

JJ Rendere maestose le superfici grandi Trame elaborate e geometrie originali si intersecano in preziose composizioni che evocano il fascino delle sale imperiali e trasformano i grandi pavimenti in opere d’arte: nella collezione di Quadrotte Signature, Woodco dà vita a superfici che elogiano la bellezza senza tempo di un formato regale e unico nel suo genere. Nelle sale imperiali della Reggia di Versailles c’è un parquet famoso in tutto il mondo: le grandi quadrotte di rovere intrecciato. Uniche e sontuose, utilizzate nelle stanze più importanti o in quelle dove si organizzavano i balli più sfarzosi, le quadrotte incantavano per il loro fascino, le finiture pregiate e le lavorazioni innovative. Dal XVII secolo a oggi questo tipo di parquet non ha perso nulla del suo splendore, anzi, le quadrotte sono diventate una soluzione decorativa attuale e ricercata perché combinano alla perfezione la fantasia con geometrie e accostamenti di qualsiasi tipo. Perfette quindi sia per un arredo classico che per uno più audace e moderno, con una resa estetica di ampia visuale che trasforma i grandi pavimenti in gloriose opere d’arte. Woodco, nella collezione di Quadrotte Signature, valorizza il lato più creativo di questo antico formato unendo tecniche e strumenti della tradizione a una minuziosa e approfondita ricerca stilistica, per un parquet raffinato e dallo stile intramontabile. L’obiettivo è dare vita a superfici dalla contemporaneità inedita che sappiano enfatizzare le infinite possibilità del legno, divenendo un elogio alla bellezza e all’artigianalità.

Parquet Rovere Cuoio, collezione Signature Formato Quadrotta Q2 Dimensioni 600×600 mm Superficie spazzolata

Il pregio della lavorazione manuale

Realizzate con abilità e maestria da artigiani esperti, le Quadrotte Signature vengono create manualmente attraverso un sapiente gioco di incastri e intarsi che, ripetuti all’infinito, danno forma a geometrie dall’alto impatto estetico. Per soddisfare le più svariate esigenze in termini di design, Woodco ha studiato sette

JJ Home office Lo studio di casa può avere un ruolo prezioso all’interno della routine quotidiana. Per organizzare gli spazi di questo ambiente, TEAM 7 propone la sua collezione Home Office in puro legno naturale: una serie di elementi d’arredo capaci di coniugare eleganza e alta funzionalità, oltre che di assicurare un clima salubre e piacevole all’interno della stanza. È con queste premesse che TEAM 7, azienda leader in Europa nella produzione di mobili in legno naturale di design, propone la sua collezione Home Office, composta da raffinati complementi d’arredo in puro legno naturale non trattato, perfetti per organizzare lo spazio di lavoro e capaci di adattarsi ai diversi ambienti della casa. Finito esclusivamente con olio naturale, il legno a poro aperto di TEAM 7 conserva intatte le sue preziose caratteristiche, garantisce un clima piacevole e migliora la concentrazione. È inoltre facile da pulire e da riparare, dura a lungo nel tempo e questo lo rende un materiale perfetto per tutti gli ambienti di vita e di lavoro.

sol di Sebastian Desch

Due piani scorrevoli – uno in legno naturale, l’altro con rivestimento in pelle – costituiscono la struttura centrale di sol. All’interno, trovano posto funzionalità aggiuntive come una presa di corrente con porta USB, un dispositivo

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per ricarica wireless, un vano portapenne, contenitori per utensili o anche un cassetto segreto. Alcuni piccoli dettagli danno un tocco di femminilità e raffinatezza a questo mobile: l’elegante profilo in legno che si sviluppa sulla parte anteriore del rivestimento in cuoio, oppure le gambe leggermente svasate che lo rendono più dinamico. Il bordo del piano inferiore, con le sue venature visibili, è il marchio distintivo di TEAM 7 e della sua passione per il legno naturale autentico. sol del designer Sebastian Desch è stato premiato a IMM Cologne con l’Iconic Awards 2016: Interior Innovation. www.team7.it


VETRINA

diverse composizioni, tutte proposte nel formato 600×600 mm e composte da uno strato di legno nobile di 4 mm abbinato ad un supporto in multistrato di betulla. A queste si unisce la quadrotta “Versailles”, ispirata proprio alle pavimentazioni della prestigiosa reggia reale e pertanto realizzata in un formato più grande, 800×800 mm.

La fantasia non ha limiti

Tutte le Quadrotte Signature, dalla più regolare a quella più elaborata, sono disponibili in 33 diverse colorazioni e possono anche essere realizzate mixando tra loro essenze legnose diverse (Rovere, Rovere Termotrattato e Noce). Ma non è tutto: dalla collaborazione tra designer e artigiani possono nascere ulteriori idee di disegno o di schema, arricchite da lavorazioni personalizzate uniche ed esclusive. Una possibilità pensata e dedicata a chi è alla ricerca di un pavimento in legno davvero a misura dei propri progetti. www.woodco.it

Zenith di Agha è disponibile in due versioni: 150×100 (per 2 persone), 150×200 (per 4 persone).

JJ Il bagno apre le porte al wellness La stanza da bagno Artesi apre le porte al mondo del wellness. Nasce Zenith, la prima sauna del gruppo, firmata per il marchio Agha dall’art director Enrico Cesana, e presentata in occasione della Milano Design City 2020 all’interno del nuovo showroom Pianca & Partners, di cui il parchettificio Garbelotto è partner. Zenith è realizzata in legno di pero, dalle calde sfumature mielate. L’esterno è scandito da un contrappunto di fasce in legno e vetro: il gioco di trasparenze e matericità crea un effetto vedo non vedo che garantisce un senso di intimità e, allo stesso tempo, di condivisione degli spazi. Il vetro satinato è utilizzato in maniera del tutto innovativa anche a soffitto, in una fascia di 50 cm con luce a Led integrata, che percorre tutta la lunghezza della sauna, per dare respiro all’ambiente interno. “Si tratta di un progetto per noi molto significativo, è il coronamento del total bathroom Artesi che arriva nell’anno del nostro 30esimo anniversario“, ha spiegato l’AD del gruppo, Clara Verardo. Da sempre il pensiero che guida la progettualità dei marchi Artesi, Agha e Ardeco, riuniti nel 2019 sotto lo stesso Gruppo Artesi, è quello di offrire la possibilità di realizzare un ambiente bagno completo, in cui tutti gli elementi, dal mobile alla doccia, dai complementi agli accessori, possano dialogare e relazionarsi con continuità, evidenziando il valore e l’estetica del progetto, oltre a quella di ogni singolo prodotto. “Oggi e ancora di più dopo la recente esperienza del lockdown che sta ridefinendo necessità, spazi e funzioni dell’abitare, disegnare una stanza da bagno vuol dire dare forma al benessere personale. Ecco perché abbiamo deciso di rispondere a questo bisogno ampliando la gamma Agha anche al mondo sauna. Zenith è una sauna finlandese che come caratteristica principale ha quella di sapersi integrare perfettamente all’interno dei nostri progetti bagno destinati sia al settore residenziale sia all’ambito contract»: continua Verardo. “L’obiettivo del Gruppo Artesi è quello offrire un bagno sempre più completo, coordinato e su misura. Per questo abbiamo scelto di declinare il gusto aziendale anche all’ambito wellness. Nella nuova sauna Zenith la lavorazione

Misure: disponibile in diverse altezze e larghezze. Tipi di legno: ontano, faggio, faggio selvatico, rovere, ciliegio, noce, rovere olio bianco Rivestimento piano di scrittura: pelle Dotazione opzionale: scomparto legno, presa USB, base ricarica wireless QI, uscita cavi, canaletta per cavi, illuminazione (solo per sol con alzata) Posizione dotazione: sinistra o destra Portata massima: 20 kg

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VETRINA

Zenith in esposizione all’interno dello spazio Artesi nel nuovo showroom di Pianca & Partners inaugurato in occasione della Milano Design City 2020 nel cuore di Brera. Ph. Alba Deangelis

scanalata del legno, ad esempio, una sorta di gessato maschile, ricalca la nuova finitura Band del mobile Petra di Artesi e riprende anche la nuova collezione Filo+. Il profilo in alluminio nella finitura nickel, inserito alla base e al top, rimanda ai modelli di doccia Agha, legando i progetti bagno e wellness in una visione unica”, ha precisato l’art director e designer Enrico Cesana. Zenith è disponibile in due grandezze, progettate per ospitare dalle due alle quattro persone.

L’illuminazione Led posizionata al di sotto delle sedute crea effetti di luce diffusa per un’atmosfera avvolgente. Dettagli come le cerniere e accessori come il tradizionale secchiello, qui in Cristalplant e legno di pero, sono su disegno di Enrico Cesana. La centralina elettronica è personalizzata Agha; Zenith è dotata di dispositivo per l’ascolto di musica da device. Misure: 150×100 (capienza 2 persone); 150×200 (capienza 4 persone).

Le panche interne, singola per la versione più piccola, doppia per la più grade, presentano una lavorazione a 45° sul frontale che valorizza i dettagli costruttivi.

www.agha.it www.artesigroup.it

JJ Mammolo, Gongolo e Dotto I simpatici assistenti di Biancaneve danno nome ai nuovi complementi d’arredo dell’azienda Colavene di Civita Castellana (VT), specializzata in lavabi, lavatoi e mobili componibili per bagno, lavanderia e spazi funzionali. Mammolo, Gngolo e Dotto sono punti d’appoggio, mensole e porta-asciugamani di nuova concezione per bagni nomadi, ma eleganti in acciaio e legno di castagno. colavene.it

Mammolo (51x35x H 77 cm): quasi un tavolino da salotto, con piano d’appoggio rotondo e barra portasalviette. Può essere posizionato vicino al lavabo ma è perfetto anche accanto alla vasca da bagno.

Gongolo (54x26x H 90 cm): vince come salvaspazio. In 26 cm arreda anche i bagni più stretti: il porta-salviette in tubolare inox ospita anche una mensola multi-uso.

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Dotto (54x34x H 90 cm): un accessorio multifunzione in stile urban con 2 mensole e 2 barre per le salviette. Perfetto anche per far asciugare il mini-bucato a mano.


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Mercato PROTAGONISTI

Mi-TOR Kid marmo

Il più PICCOLO e VERSATILE modello di MONOSPAZZOLA della gamma ORBITALE NUOVI PROGETTI TMB: MI-TOR, LA MACCHINA IDEALE PER SPAZI RISTRETTI, POCO RAGGIUNGIBILI E CON RILEVANTI ESIGENZE DI IGIENE

A

confermato durante i primi mesi dell’anno, nonostante le difficoltà causate dal Covid-19, e il conseguente riposizionamento delle priorità attuato da tutte le aziende del settore, italiane e internazionali. L’attuale fase di convivenza con il virus e il progressivo ritorno a una nuova normalità sta riproponendo l’interesse del mercato per questo prodotto e questo ci fa legittimamente sperare che nei prossimi mesi il trend sia destinato a consolidarsi”.

gennaio 2020 TMB aveva annunciato importanti novità sul piano dell’arricchimento della linea delle monospazzole orbitali, da tempo divenuta un prezioso “fiore all’occhiello” nel processo di innovazione tecnologica di prodotto portato avanti dal marchio della famiglia Ruffo. “A novembre 2019”, spiega Giampaolo Ruffo, “abbiamo lanciato Mi-TOR, il più piccolo e versatile modello di monospazzola della gamma orbitale, dalle dimensioni assai ridotte. La produzione della versione a cavo della macchina è iniziata nello stesso mese, rendendola subito disponibile sul mercato, dove era particolarmente attesa dai nostri concessionari. Infatti, le prime confortanti risposte ci sono pervenute già a dicembre: un feedback positivo che è stato

Un progetto con la massima convinzione

“D’altronde sul progetto Mi-TOR abbiamo puntato con la massima convinzione”, prosegue l’Amministratore Delegato, “investendo consistenti risorse in ricerca

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Mercato PROTAGONISTI

e sviluppo: ergonomica e maneggevole, Mi-TOR è infatti la macchina ideale per spazi ristretti, poco raggiungibili e con rilevanti esigenze di igiene. Mi riferisco alla pulizia di scale, alla finitura di bordi e angoli del pavimento. Fra le varie caratteristiche che ne contraddistinguono la carta d’identità, segnalo: l’impugnatura ergonomica, il tasto di avviamento e il fermacavo, lo spostamento agevole grazie alle due ruote posteriori e lo sblocco a pedale del manubrio”.

La versione KID

Utilissimo il confronto con la clientela che, in occasione del lancio e nei mesi successivi, ha promosso a pieni voti anche la versione KID. Si tratta di una configurazione di Mi-TOR che permette all’opera-

tore di lavorare direttamente con la testata orbitante grazie a due comode maniglie per il brandeggio. Anche Mi-TOR, come l’apprezzata TOR 43, capostipite delle monospazzole in versione orbitale e le tre famiglie che ne sono scaturite, presenta tutti i plus tipici della tecnologia orbitale: facilità di impiego, risparmio di tempo, di detergenti e minor consumo di energia elettrica. Il movimento orbitale che aziona Mi-TOR genera un’orbita costante che consente di passare più volte sullo stesso punto, mentre lo snodo del manubrio permette di compiere rotazioni fino a 180°, lateralmente e all’indietro fino a 90°. Un altro consistente vantaggio connesso all’impiego di questa macchina è che non necessita di particolare forza fisica, con il conseguente vantaggio di ridurre enormemente il training.

Batteria al litio

“Da luglio”, aggiunge Ruffo, “è disponibile anche la versione di Mi-TOR con batteria al litio, a garanzia di un ulteriore salto di qualità nell’efficienza e funzionalità di questo modello, che consideriamo altamente competitivo e destinato a colmare uno spazio vuoto nella pulizia meccanica di spazi di piccole dimensioni, dove finora si poteva operare solo manualmente con il mocio”. Mi-TOR a batteria presenta tutte le funzionalità della macchina, più la convenienza di lavorare senza cavo. La macchina ha un tempo di ricarica di circa 2 ore e una autonomia intono ai 55 min. Questa piccola macchina orbitale è indispensabile per tutti quei luoghi senza la rete elettrica, donando all’operatore la comodità di lavorare ovunque in perfetta autonomia. Mi-TOR può essere utilizzata con un vasto numero di accessori in commercio oppure realizzati appositamente da TMB per molteplici applicazioni, quali: tamponi abrasi-

Mi-TOR manico basso con batteria a litio

vi tradizionali per lavaggi di fondo, di manutenzione e lucidature; tampone in melanina per il lavaggio di pavimenti duri molto sporchi, microporosi, gres, ceramica e cemento; tamponi diamantati in quattro diverse grane per marmo e derivati; tampone DSWC per la pulizia profonda, deceratura e carteggiatura di legno e parquet, e TMB Gel Lux Marble, lucidante per marmo da usare con tampone bianco. ■

TMB S.R.L.

Mi-TOR manico basso

Via Cà Nova Zampieri 5 37057 San Giovanni Lupatoto (VR) Italy Tel. +39 045 8774299 | Fax: +39 045 8774245 tmb@tmbvac.it

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Mercato PROTAGONISTI

Uno SPECIALISTA per le SUPERFICI DI ARREDO e PIANI CUCINA CON OSMO TOPOIL, UNA COMBINAZIONE DI OLIO E CERA INCOLORE O COLORATO, I TOP DA CUCINA E L’ARREDO SONO PROTETTI PERFETTAMENTE SENZA L’UTILIZZO DI SOSTANZE DANNOSE

Q

stre, TopOil 3068 Natural rende la superficie leggermente sbiancata creando un effetto gessato. In aggiunta, altri quattro colori trasparenti per un aspetto incredibilmente elegante: 3061 Acacia Opaco, 3037 Bianco Satinato, 3038 Terra Satinato e 3039 Graphite Satinato. Con un litro di TopOil si possono trattare circa 24mq. La resa del prodotto varia in maniera significativa in base alle condizioni della superficie del legno. Le superfici trattate con TopOil sono facili da pulire e mantenere. Possono essere pulite senza sforzo con un panno umido e successivamente asciugate. ■

uesta finitura per legno a base di materie prime naturali è resistente ai più comuni liquidi presenti in casa, come vino, birra, cola e latte. Una volta asciutto, Osmo TopOil è idrorepellente e resistente a saliva e sudore in ottemperanza alla normativa DIN 53160, ed è sicuro per gli alimenti in accordo con la Normativa Europea 1186, parte 5/14. Prima di applicare Osmo TopOil, la superfice del legno deve essere pulita, asciutta e non gelata. TopOil è pronto all’uso e non necessita di essere diluito. Si raccomanda l’applicazione utilizzando un pennello Osmo, un Rullo in Microfibra Osmo o un panno privo di lanugine. Osmo TopOil è disponibile in sette differenti colori e glossaggi. Le due finiture incolore 3028 Incolore Satinato e 3058 Incolore Opaco esaltano la venatura del legno (effetto bagnato permanente). Questo effetto si contrappone a Osmo TopOil 3068 Natural che crea una protezione quasi invisibile e preserva la naturale tonalità del legno. Sulle specie di legno scure e rossa-

OSMO HOLZ UND COLOR GMBH & CO. KG Affhüppen Esch, 12 D-48231 Warendorf (Germania) Tel. (+49)02581.922-100 Fax (+49)02581.922-200 www.osmo.de | info@osmo.de

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Mercato PROTAGONISTI

TRASFORMARE in ARTE il legno PASSIONE E AMORE PER QUESTO MATERIALE FANNO DI STEMAU S.R.L. UN’AZIENDA ALL’AVANGUARDIA

S

Stemau S.r.l., per valorizzare ambienti lussuosi e raffinati, produce anche prodotti artigianali di prestigio, come tagli a spina, gradini, mattonelle, greche, mosaici, quadrotte o disegni geometrici con intarsi e inserti. Oltre ai servizi di consulenza, l’azienda dispone di molteplici prodotti per la posa e la manutenzione di tutti i pavimenti in legno (colle, fondi, cementi, impregnanti, vernici e detergenti), per i complementi d’arredo (battiscopa e profili) e per il merchandising (espositori e cartelle).

temau S.r.l. nasce alla fine degli anni ’70 a Roma, producendo e commercializzando pavimenti in legno di pregio e di altissima qualità, rivolgendosi sia a imprese che a privati. Da subito l’amore e la passione per il legno, consentono di ottenere, con grande sacrificio, una posizione di rilievo sul mercato. L’azienda diventa leader del mercato locale e, spinta dal desiderio di crescita, amplia il proprio organico e la propria struttura. Diviene così un’azienda all’avanguardia con capannoni e macchinari e giovani intraprendenti pronti a soddisfare le esigenze del mercato e dei clienti. L’impegno, la passione, la professionalità, l’attenzione verso le nuove tendenze di arredo e di design, la cura nei dettagli, la qualità e la scelta di materie prime certificate e accuratamente selezionate, hanno reso Stemau S.r.l. un’azienda leader nel settore dei pavimenti in legno, in grado di soddisfare tutte le esigenze personali, estetiche ed economiche.

Natura che vive

Il legno in edilizia è un valore aggiunto per le abitazioni, ma anche per i negozi, le aree commerciali, gli uffici, gli hotel, gli studi, le palestre, i teatri, gli ambienti rappresentativi, i ristoranti e i locali per il pubblico. Un pavimento in legno è natura che vive, che impreziosisce, che dona calore e comfort e che ci accompagna quotidianamente. Un pavimento in legno è infatti accogliente, seducente, rilassante e induce a camminare a piedi nudi. Arricchire i nostri ambienti con un pavimento in legno significa vivere a contatto con la natura. Stemau S.r.l. opera e produce nel massimo rispetto della natura e dell’ambiente, avvalendosi della materia prima esclusivamente da aree e aziende autorizzate al disboscamento, al fine di mantenere e proteggere, in maniera corretta e responsabile, le comunità naturali e le foreste, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. ■

Innovazione e professionalità

Stemau S.r.l. trasforma il legno in arte. L’intero ciclo di produzione, dal taglio all’essicazione, dal disegno alla progettazione, dalla scelta alla sezionatura, dalla calibratura alla listellatura, dalla piallatura alla lavorazione, dalla verniciatura al confezionamento, con materie prime provenienti da tutto il mondo, viene effettuato interamente presso lo stabilimento con sede a Roma ed è quindi certificato Made in Italy al 100% e tutti i pavimenti riportano la marcatura CE. Le lavorazioni e le finiture prodotte da Stemau S.r.l. sono molteplici, grazie alla vasta gamma di specie legnose trattate, ai macchinari industriali moderni e innovativi e alla professionalità del personale.Stemau S.r.l. realizza infatti in vari formati Parquet Tradizionale, Parquet Prefinito, Parquet Flottante, Decking, ma anche Laminato, LVT, SPC e WPC.

STEMAU S.R.L. Sede Legale e Showroom: Via Pieve Ligure n.15 00168 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 30601438 Deposito e Showroom: Via Refrancore n.26 00166 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 45502260 Stabilimento di Produzione: Via Morsasco n.41 00166 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 45502260 e-mail: info@stemausrl.it | www.stemausrl.it

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Mercato PROTAGONISTI

LINKS HOPE Island, Golf course a 5 stelle

FIN DALLA SUA INAUGURAZIONE NEL MARZO 1993, IL CAMPO DA GOLF DI HOPE ISLAND SI È SEMPRE CLASSIFICATO TRA I PRIMI POSTI DELLA TOP TEN DEI “RESORT COURSES” DELL’AUSTRALIA

A

vendo ospitato il Johnnie Walker Classic nel 1997 e il Qantas Legends Golf Classic, questo campo da golf è di fama sia nazionale che internazionale. Il suo design, realizzato dal cinque volte campione della British Open, Peter Thomson, e dal suo partner Mike Wolveridge, è considerato da Peter Senior, leggenda del golf australiano, come “uno dei migliori campi da golf al mondo in cui giocare”. La struttura costituisce il fulcro dell’Hope Island Resort situato sulla costa nord della Gold Coast, a soli 20 minuti da Surfers Paradise e 40 minuti dal CBD di Brisbane. Il Golf Course fu costruito in tre anni, dal 1991 al 1993, dalla Greenmaw Pty Ltd sotto la guida degli architetti Thomson, Wolveridge e soci. Il progetto di costruzione includeva l’innalzamento del campo da golf tra 2 e 6 metri sopra l’esistente livello del suolo, pertanto si trattò di un’opera particolarmente costosa. I materiali edili utilizzati provengono direttamente dalla sito dell’Hope Island Resort e dal lago vicino la 18° fairway. Inoltre, a finitura dell’intero campo, fu realizzato uno strato di circa 1 metro con sabbia proveniente dal fiume Coomera.

Il layout

La struttura si trova in un resort residenziale di 360 ettari e il campo da 72 par misura circa 6.500 metri dai championships tee. Contro i pericoli naturali e artificiali,

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Mercato PROTAGONISTI

Come parte dello sviluppo della fase 1, la ristrutturazione e l’estensione delle strutture esistenti del club hanno creato un’atmosfera intima, lussuosa e sofisticata adeguata al design e alla necessità di un hotel internazionale a 5 stelle. L’azienda di posa è stata incaricata di posare parquet in legno prefinito e ingegnerizzato 100% rovere, nella club house e nelle zone pranzo. L’impresa ha preparato il sostrato e applicato Mapeproof 1K Turbo*, barriera contro il vapore e l’umidità, prima dell’installazione dei massetti autolivellanti. UC Leveller* è stato installato come stucco livellante per riempimento e ricoperto con uno strato di 3 mm di composto autolivellante Ultraplan. Questo passaggio è stato necessario per garantire un supporto adatto all’installazione del magnifico parquet in legno di rovere. Dopo l’asciugatura degli strati di livellamento, è stato posato il pavimento di rovere utilizzando l’adesivo per legno Ultrabond P990 1K. Le assi e gli strumenti sono stati quindi puliti con salviettine umidificate Cleaner H. Infine, sono stati inseriti degli inserti in ottone dove il parquet cambiava colore, forma e direzione. L’installazione si estende su oltre 800 m2. ■

e le 128 buche bunker, è stata messa in atto un’attenta strategia pianificata. Altre attrezzature come un driving range acquatico, chipping-pitching-green, servizio concierge e cart con GPS migliorano ulteriormente l’esperienza della partita di golf.

La riqualificazione

Il golf resort è stato recentemente acquistato dal Golden Horse Nine Dragon Lake Holdings Limited e la ristrutturazione è prevista per la club house e la zona ristorante. La fase 1 della riqualificazione dell’Hope Island Resort è stata caratterizzata dalla costruzione di un hotel internazionale a 5 stelle con circa 166 camere e nuove strutture per il golf, inaugurato nella seconda metà del 2019. Con un investimento totale di $ 90 milioni, Hope Island Resort Development ha formalmente incaricato Accor come operatore alberghiero del primo Swissôtel Resort in Australia.

*Prodotti disponibili solo in Australia

MAPEI S.P.A. Mapei S.p.A. Via Cafiero, 22, 20158 – Milano Tel. 02.376731 | Fax 02.37673214 www.mapei.com | mapei@mapei.it

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Mercato PROTAGONISTI

New Rovere CLASSICA in perfetto completo GRISAGLIE DA SEMPRE IL LEGNO AMA IL COLORE E SI FONDE CON ESSO, DIVENTANDO SUPERFICIE D’ARREDO. LE ULTIME TENDENZE MODA FANNO DELLA MORBIDA PALETTE CHE PUNTA AL “GRIGIO” IN TUTTE LE SUE SFUMATURE IL COLORE PASSEPARTOUT DELL’INTERIOR PIÙ SOFISTICATO

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Bretone: La pietra di Bretagna trasportata dal vento e dal mare, sorvolando i calvari, pezzi unici come la terra che li ha prodotti: la celta Bretagna. Affacciata sull’Oceano Atlantico è preziosa per la sua conformazione geografica, la sua storia ma soprattutto per la volontà di preservare integra la propria identità storica e culturale. Proprio come noi. Calanchi: Meravigliose architetture naturali sfumate di grigio, i calanchi si definiscono geomorficamente come il risultato dell’erosione del terreno che si produce per l’effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose degradate, con scarsa copertura vegetale e quindi poco protette dal ruscellamento. Argilla: di latina memoria argilla è la roccia sedimentaria a “grana” finissima, costituita da minerali ad alta eterogeneità. Inoltre, le argille provenienti da terre ricche di calcare finemente suddiviso – marne – presentano una colorazione più chiara, giocando sulla palette dei grigi più teneri. ■

osì come nella migliore tradizione del parquet, il legno viene pigmentato per far risaltare la bellezza della materia che diventa sinuoso tessuto. La varietà di estetiche che abbraccia le tonalità dei pavimenti in legno Grisaglie hanno il vantaggio di ottenere il risultato desiderato, abbinandosi perfettamente ad altri arredi e finiture. I colori ispirati al mondo dei tessuti, vestono la sontuosità della natura nel suo farsi terra, pietra e roccia (*Dolomiti, Calanchi, Porfido, Bretone, Argilla) Una collezione parquet che racchiude in sé un mondo di natura e di calore, ma anche colore, pensata per chi ama vivere la naturale eleganza del legno nella sua forma pura e senza tempo. Una bellezza dai canoni estetici intramontabili, che supera le stagioni della moda e si rivela capace di armonizzare con classe ogni soluzione d’arredo. Il risultato è un pavimento che offre il contatto diretto e tattile con i richiami alla sua nobile origine, pur conservando però uno spirito sempre fresco e moderno. Un mondo di libertà praticamente senza confini, aperto a configurazioni personalizzabili. Dolomiti: il colore di una roccia di origine sedimentaria carbonatica costituita per la maggior parte dal minerale dolomite. Porfido: una pietra che rimanda ad un aspetto di atemporalità e richiama senso di nobiltà e prestigio, poiché nell’antichità veniva sovente impiegata nella realizzazione di sculture o monumenti sepolcrali e sarcofagi.

Listone Giordano è il brand che fa capo al Gruppo Margaritelli.

MARGARITELLI S.P.A. 06089, Miralduolo di Torgiano (PG) Tel.: 075.988681 | Fax: 075.9889043 www.listonegiordano.com info@listonegiordano.com

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CORSI CORSI CORSI CORSI CORSI CORSI • • • •

D.L. Efficenza energetica Impiantistica Normativa

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Materiali N.T.C. Project management Soft Skill

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Mercato PROTAGONISTI

ABODO, il nuovo prodotto distribuito in EUROPA da RAVAIOLI LEGNAMI SI TRATTA DI UN LEGNO LAMELLARE DI ORIGINE NEOZELANDESE, OTTENUTO DALLA LAVORAZIONE DEL PINO RADIATA COLTIVATO IN FORESTE GESTITE SECONDO I CRITERI FSC®

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e in cui non sono visibili le giunzioni tra i listelli. Grazie a questo trattamento Abodo acquisisce migliore stabilità dimensionale e compattezza e non è soggetto a variazioni dimensionali: i profili di Abodo si possono infatti fissare in verticale anche con interassi molto ampi, fino a 3 metri. Oltre a ciò il materiale presenta un aspetto armonico ed elegante caratterizzato da venature uniformi sul lato a vista. Sono proprio le venature

l legno lamellare è un materiale strutturale solido e resistente realizzato incollando tra loro le tavole di legno, con colle non dannose per l’ambiente e garantite per uso in esterno, che ne migliorano le caratteristiche fisiche, meccaniche e strutturali. Nel caso di Abodo, il pino radiata è lavorato con le più avanzate tecnologie che lo rendono un prodotto di grande qualità, elegante, versatile e realizzato nel rispetto della sostenibilità ambientale. Le tavole di legno, prima di essere incollate, sono sottoposte al termotrattamento “Vulcan” a 230°C, che le stabilizza e ne ottimizza ulteriormente le prestazioni, portando durabilità e stabilità a valori paragonabili a quelli dei legni esotici, gli conferisce un colore dai toni di marrone più caldi e ne esalta il profumo di legno tostato.

Migliore stabilità dimensionale

Abodo non ha però l’aspetto di un legno lamellare: durante il successivo procedimento di incollaggio delle tavole, il materiale è selezionato e tagliato in lamelle mantenendo la venatura sul lato a vista. Si ottiene così un profilo finale che non presenta fiammature o nodi

RAVAIOLI LEGNAMI SEDE CENTRALE 48012 via Bandoli, 24 Villanova di Bagnacavallo (RA) Tel.: +39 0545.927.309 | Fax: +39 0545.927.310 ravaiolilegnami@ravaiolilegnami.it

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Mercato PROTAGONISTI

la caratteristica peculiare dei due tipi di profli disponibili in Abodo: uno con effetto seghettato dall’aspetto più naturale, adatto a uno stile moderno e industriale; il secondo con effetto piallato, che ne enfatizza la venatura rigata e gli dà un aspetto più tradizionale e classico. Abodo, garantito 15 anni, è ideale per realizzare rivestimenti a parete, frangisole e ombreggianti, sottotetti e in generale profli architettonici decorativi.

The trade mark Abodo is a registered trade mark owned by Abodo Wood Limited

Ravaioli Legnami, fondata nel 1985, è oggi una delle aziende di riferimento nel mondo del decking, che fornisce un servizio completo di produzione, assistenza e distribuzione di materiali per pavimentazioni e rivestimenti in legno da esterni. La passione e competenza aziendale porta Ravaioli a selezionare, testare e offrire le più durevoli e resistenti specie legnose e materiali alternativi, nel rispetto della natura e della sostenibilità ambientale. In questo modo è in grado di offrire ai clienti i materiali migliori e di accompagnare progettisti, designer e architetti nella realizzazione dei loro progetti privati e pubblici.

pidiprogetto

Passione e competenza

The Grounds - Vulcan Screening, sand decking - Abodo Wood 1

Abodo® è un legno lamellare ad alto contenuto tecnologico, trattato termicamente, ideale per la realizzazione di rivestimenti a parete, frangisole, ombreggianti, sottotetti e profili architettonici. Distribuito da Ravaioli Legnami: soluzioni in legno per pavimenti e rivestimenti esterni. Un mondo di qualità e design naturale. 59 www.ravaiolilegnami.com


Mercato PROTAGONISTI

VILLA DS a PADENGHE sul Garda e gli elementi del BIEN VIVRE ELEGANZA E DESIGN VENGONO ESALTATI NELL’AMBIENTE GRAZIE AL PAVIMENTO IN ROVERE COLOR FIRENZE DEL PARCHETTIFICIO GARBELOTTO

L’

eleganza, l’armonia di colori e forme, l’uso sapiente dell’illuminazione hanno reso questo ambiente di Villa DS a Padenghe sul Garda unico. Riduttivo chiamarla “taverna”, più corretto parlare di un ambiente sofisticato che ha tutti gli elementi del bien vivre: una cantina climatizzata per conservare e degustare i vini, una cucina moderna e funzionale per preparare delle cene con gli amici da servire nella zona sala da pranzo, un salotto per riposarsi dopo un bagno nella piscina riscaldato o una sauna che formano la SPA, divisa dal resto dell’ambiente da pareti in vetro. L’arredo dalle linee pulite è movimentato da note di colore che spaziano dai divani ad complementi di arredo. Il pavimento in rovere color Firenze aggiunge una nota classica ed elegante, grazie anche alla posa a spina italiana, con il caratteristico angolo retto (90°) che si forma tra i listelli che la compongono. È una delle geometrie di posa più antiche, risalente addirittura nel I Secolo dC, quando gli antichi romani la usavano per posare i blocchi di argilla con cui costruivano le strade. Per i pavimenti in legno, invece, si comincerà ad utilizzarla a partire dal XVII Secolo all’interno dei palazzi e delle abitazioni dell’alta borghesia italiana. Pavimenti: Rovere color Firenze posato a spina italiana. Progetto: studio di interior designer “Ligorio Paste architetti”.

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Mercato PROTAGONISTI

GARBELOTTO PAVIMENTI IN LEGNO Via Mescolino, 12, 31012 Cappella Maggiore - TV Tel. +39 0438 580348 Fax +39 0438 580350 www.garbelotto.it | info@garbelotto.it

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Mercato PROTAGONISTI

TEKNE, l’arte del saper FARE Linea Incastro, dettaglio

GEOMETRIA E LINEE SI FONDONO INSIEME AI NUOVI GUSTI ESTETICI E ALLA RICERCA DI NUOVE COMBINAZIONI DECORATIVE

L’

importante è non porsi mai dei limiti. Le idee vengono a chi ha conoscenza, esperienza e soprattutto curiosità. Un concetto che si esprime nel modo migliore con una parola ereditata dal greco antico, TEKNE (Τέχνη), letteralmente “il saper fare”. Da qui parte tutto ciò che riguarda ricerca e sviluppo per diventare poi tecnologia, quale espressione dell’esperienza e della conoscenza che finalmente viene messa a disposizione di tutti.

Linea Sizes, dettaglio

STILE SOCIETÀ COOPERATIVA Via dei Laghi, 18 – Trestina, Città di Castello 06012 Perugia – P.I. 03517800540 email: stile@stile.com http://www.stile.com/

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Linea Space, dettaglio


Mercato PROTAGONISTI

Logica e irrazionalità che si fondono

Ecco come nasce questa nuova collezione di Stile, geometria e linee che si fondono insieme ai nuovi gusti estetici e alla ricerca di nuove combinazioni decorative. Si ricerca linearità, sinonimo di coerenza, pulizia e ordine da mettere in combinazione con fantasia, sperimentazione e immaginazione. Logica e irrazionalità che si fondono per decorare ambienti residenziali o commerciali, dove la vita scorre continuamente miscelando l’agire, il pensiero, e il sentimento. Oggi tutto è fluido, si sono persi gli schemi tradizionali di organizzazione e visione del futuro. TEKNE vuol guidare questo flusso mettendo in luce il particolare per raggiungere l’universale. Stile nasce dalla passione e dall’amore per il lavoro e per il legno nel 1965. L’utilizzo di te c n o l o g i e s e m p re a l l ’ a va n g u a r d i a e d innovative, nonché la cura e l’esperienza nel selezionare le specie legnose più pregiate provenienti da tutto il mondo hanno fatto di Stile un marchio di riferimento nel mercato del parquet di qualità, mettendo a disposizione una vasta gamma di soluzioni, in svariate tipologie di prodotto. ■

La linea TEKNE. Da sinistra: Italic, Space, Incastro, Urban, Carpet, Sizes

Back to the future. La flessibilità dell’organizzazione combinata alla capacità produttiva industriale creano un modello operativo che si adatta alle varie esigenze del mercato globale. Nel settore residenziale o in quello commerciale, Stile è in grado di affrontare progetti unici e ricercati. Esperienza di generazioni e innovazione tecnologica sono gli ingredienti basilari per una produzione “Made in Italy”, da sempre e ovunque sinonimo di qualità, raffinatezza e design.

www.stile.com

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