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Gruppo Bauli: a “lezione” di pulizia e sanificazione
Da sempre Bauli per gli italiani è sinonimo di pandoro (dalla lingua veneta “pan de oro”), ovvero del tipico dolce veronese che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie, divenuto ormai uno dei dolci natalizi più tipici e cari agli italiani, immancabile sulle tavole imbandite per celebrare il pranzo della festa più importante dell’anno. L’azienda scaligera, solidamente diretta da Michele Bauli, giovane e brillante amministratore unico, grazie al successo della ricca gamma di prodotti da forno, col tempo è cresciuta, acquisendo nuovi prestigiosi marchi e stabilimenti produttivi sparsi in Italia. Massima igiene e sicurezza negli stabilimenti del Gruppo: sono queste le parole chiave che contraddistinguono l’impegno della pulizia, affidata ad una ditta specializzata, diretta da un capo cantiere che opera in stretto raccordo con i responsabili interni, guidati dall’“igienista”, un’apposita figura creata ad hoc. Una struttura esperta e ben consolidata che ha affrontato nel migliore dei modi i rischi e le incognite della pandemia da Covid-19.
Abbiamo chiesto al dottor Bauli di aprire i cancelli aziendali per farci conoscere da vicino l’organizzazione e le straordinarie procedure adottate in una fase così complessa e delicata dal Gruppo.
Come avete rafforzato le misure e le procedure a tutela del personale nei vari ambienti di lavoro, dagli uffici alle linee di produzione?
La tutela della salute dei dipendenti, che da sempre costituisce un valore su cui Bauli è fortemente impegnata, è stata una priorità fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il Gruppo, al fine di diffondere il più possibile la conoscenza presso i collaboratori delle buone pratiche da seguire, ha predisposto attività di formazione specifica attraverso diversi strumenti di comunicazione interna, come opuscoli informativi, e-mail e monitor presenti nelle nostre strutture. Sono inoltre state intensificate le attività di pulizia e sanificazione sia negli uffici che in tutte le aree comuni. Dove possibile e compatibile con le nostre attività, abbiamo esteso l’uso del lavoro agile e predisposto il distanziamento delle postazioni negli uffici. Per lo svolgimento delle attività formative in presenza, previste in ambito sicurezza, è stata realizzata una nuova aula formazione dotata, come richiesto dai protocolli, di specifici impianti di aerazione e sono state introdotte regole specifiche. Infine, sono state messe in atto iniziative per regolare l’accesso dall’esterno di dipendenti e fornitori. In particolare, presso i lettori di badge per il controllo e l’autorizzazione degli accessi – già in uso – sono stati affiancati dei termo scanner che consentono l’apertura dei tornelli solo dopo la misurazione della temperatura corporea, che deve essere inferiore ai 37,5°.
Come avete operato per quanto concerne l’alternanza delle postazioni di lavoro sui diversi lati della linea di processo? È stato possibile mantenere il
di Maurizio
Pedrini
Giornalista
Negli stabilimenti è stato aumentato il numero dei dispenser di gel sanificante dislocati nelle aree comuni, così come la frequenza delle attività di pulizia, igiene e sanificazione delle aree, delle scrivanie e delle attrezzature di uso comune
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Enti preposti ai controlli hanno approvato le procedure e espresso apprezzamento per alcune iniziative che superavano quanto disposto dai DPCM
distanziamento delle stazioni di lavoro?
Per quanto riguarda la produzione, tutte le postazioni di lavoro sono state valutate e riorganizzate al fine di garantire il distanziamento di almeno 1 metro. Dove tale condizione non era possibile, le linee sono state fermate e si è provveduto a modificarle oppure a inserire barriere in plexiglass per garantire i requisiti di sicurezza necessari. Le normali dotazioni di lavoro (cappellini, indumenti puliti, scarpe antinfortunistiche) sono state ampliate, includendo anche mascherine chirurgiche a tutto il personale e FFP2, guanti in nitrile e schermi facciali dove necessario. Oltre a questi importanti investimenti, sono state attuate anche delle attività di riorganizzazione degli spazi per garantire il corretto distanziamento. Ad esempio, negli spogliatoi è stata rivista l’assegnazione degli armadietti e sono stati definiti orari di ingresso differenziati per evitare assembramenti. Infine, sempre allo scopo di favorire la prevenzione, sono stati dedicati locali per gli spogliatoi e spazi ristoro esclusivamente destinati alle ditte esterne, tutt’oggi in uso.
Avete introdotto anche misure più stringenti di igiene e sanificazione? Vi sono stati anche interventi specifici di formazione dei dipendenti-lavoratori?
Il Gruppo Bauli ha adottato tutte le migliori best practice consigliate per favorire la sicurezza. È stato aumentato il numero dei dispenser di gel sanificante
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Michele Bauli, Amministratore unico dell’azienda Bauli
Macchine impastatrici. Tutte le postazioni per la produzione dei prodotti sono state valutate e riorganizzate al fine di garantire il distanziamento di almeno 1 metro
dislocati nelle aree comuni, così come la frequenza delle attività di pulizia, igiene e sanificazione delle aree, delle scrivanie e delle attrezzature di uso comune. Tali azioni sono state accompagnate da momenti formativi dedicati attraverso gli strumenti di comunicazione interna.
Come hanno operato e stanno agendo, rispetto ai tempi precedenti, gli addetti alle pulizie? Vengono praticate pulizie ordinarie e straordinarie?
Sin da prima dell’emergenza, il Gruppo Bauli emette dei capitolati che descrivono tutte le attività di pulizia ordinaria in termini di frequenza, modalità e aree interessate. Per affrontare l’emergenza Covid-19, è stato realizzato, insieme all’impresa di pulizia, un capitolato straordinario applicato a tutte le zone di produzione e uffici. È importante sottolineare che la gestione ordinaria di questo processo prevede costanti controlli e verifiche, estesi anche al nuovo capitolato.
All’interno della struttura organizzativa vi è una figura preposta e responsabile dell’igiene e della pulizia?
In tutti gli stabilimenti e presso la sede del Gruppo Bauli è presente una specifica figura dedicata alla continua verifica e miglioramento della prassi di pulizia. Si tratta dell’“igienista”, che lavora in costante rapporto con il “capo cantiere” della ditta appaltatrice per questa attività.
Come avete operato nella fase di impostazione e definizione delle nuove procedure da seguire nella sanificazione degli impianti e nella intensificazione degli interventi, recependo le indicazioni provenienti dai vari DPCM?
La nostra prassi è il costante controllo delle procedure alla ricerca del miglioramento dei protocolli di sicurezza. Per questo motivo, avvalendoci della professionalità e autorevolezza in materia di igiene della ditta appaltatrice, abbiamo potuto adottare le migliori soluzioni di sicurezza. Grazie ad un’attività di benchmarking, che prevede la partecipazione delle funzioni HR/HSE a gruppi di lavoro dedicati alla salute e sicurezza insieme a rappresentanti di diverse società esterne, il gruppo Bauli si è trovato spesso ad anticipare indicazioni successivamente contenute nei diversi DPCM che hanno disciplinato la materia,
IL GRUPPO BAULI
La nota azienda alimentare fu fondata da Ruggero Bauli nel 1922 a Verona. Oggi la quota di mercato Bauli nei cosiddetti prodotti da ricorrenza (colombe, pandori e panettoni) si attesta sul 25%, mentre quella nei cornetti da colazione è di oltre il 22%. La superficie totale degli stabilimenti ammonta a 420.000 m², di cui 54.000 m² disposti nei magazzini centrali presso i siti produttivi, con un totale medio di 1214 dipendenti su 4 stabilimenti, per complessive 31 linee di produzione e 27 centri distributivi. Il gruppo conta attualmente 170 tipologie di prodotto e 697 referenze nel mercato dei prodotti da forno. La produzione si aggira sui 7 milioni di pandori, 8,2 milioni di panettoni tradizionali, circa 4 milioni di colombe tradizionali e 4 milioni di uova di cioccolato, 180 milioni di cornetti, oltre a merendine dei piccoli e altri prodotti a base di pasta sfogliata e biscotti.
che comunque sono sempre stati valutati e recepiti se non già in atto. Abbiamo agito ritenendo tali indicazioni come minime condizioni da garantire, integrando le disposizioni di legge con le ulteriori misure suggerite dalla professionalità degli interlocutori coinvolti. In relazione all’adozione di nuove attrezzature, il Gruppo Bauli si è dotato di nuovi macchinari, il cui uso è stato consigliato dalla ditta appaltatrice del servizio di pulizie, come ad esempio i nebulizzatori elettrostatici.
Il Gruppo Bauli esce rafforzato da questa emergenza sul piano della tutela della sicurezza igienica delle produzioni e a garanzia della salute dei lavoratori?
L’esperienza emergenziale ha sicuramente permesso di confermare la capacità di reazione all’imprevisto rafforzando lo spirito di adattamento e resilienza. In varie occasioni anche gli enti preposti ai controlli hanno approvato le procedure e, in alcuni casi, hanno espresso apprezzamento per alcune iniziative che superavano quanto disposto dai DPCM. Segno che l’attenzione alla sicurezza, già molto sentita, ha rappresentato per il Gruppo Bauli un elemento di forte focalizzazione, soprattutto nell’ultimo anno.