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Packaging a prova di riciclo

Packaging

a prova di riciclo

MEAT-TECH 2021

Si torna in presenza con la fiera dedicata alle tecnologie per il mondo delle carni, dei salumi, dei piatti pronti e molto altro. Tra i tanti eventi e i workshop dedicati agli imprenditori, ai manager e ai tecnici del settore, lunedì 25 ottobre si è tenuto il convegno tecnicoscientifico, “Sicurezza e qualità di alimenti senza additivi: tecnologie, ingredienti, shelf-life e packaging”, dedicato all’ingegneria di processo e prodotto per alimenti privi di additivi promosso da in-formare. Numerosi i partecipanti sia in presenza che in collegamento streaming all’evento organizzato grazie alla collaborazione di CRYOVAC e Chr. Hansen. Convegno di cui la testata Produzione&Igiene Alimenti è media partner.

Sealed Air è un produttore e fornitore di soluzioni per il confezionamento alimentare e non. Nel 2021 l’azienda ha iniziato a commercializzare packaging progettati per il riciclo. In relazione a questo passaggio dai materiale tradizionali, utilizzati nei decenni passati, ai materiali disegnati per il riciclo, i timori dell’industria sono legati alla shelf-life dei prodotti carnei. Per rispondere a questi dubbi, Matteo Colaone, Business Development Manager Italia di Sealed Air, durante il suo intervento ha presentato alcuni casi studio reali che illustrano l’esperienza acquisita e le possibilità dei materiali progettati per la piena riciclabilità meccanica (RIC1 e RIC4) che possono operare sulle tradizionali tecnologie di confezionamento esistenti, come i sacchi termoretraibili e il sottovuoto skin.

Impegno per la sostenibilità

L’impegno di Sealed Air è di continuare a progettare e far progredire le soluzioni di imballaggio affinché siano riciclabili o riutilizzabili al 100%. Entro il 2025, l’azienda intende eliminare anche i rifiuti di plastica e raggiungere un target del 50% di contenuto riciclato medio in tutte le soluzioni di imballaggio, di cui il 60% proveniente post-consumo.

Certificazione della riciclabilità dei materiali

Premettendo che esistono due tipi di certificazione di riciclabilità del prodot-

Matteo Colaone, Business Development Manager Italia di Sealed Air

to, Sealed Air ha deciso di utilizzare la certificazione da prova di laboratorio, andando quindi a “valutare nella sostanza” tutti i materiali che dichiara essere destinati al riciclo, attraverso l’analisi dei singoli campioni. La prima strada che un’industria può scegliere di intraprendere è la Certificazione “Desktop” basata sulla

di Diletta Gaggia

Shelf-life di scamone inglese Un breve video dell’evento è disponibile sul nostro sito

Shelf-life di scamone inglese

Shelf-life di scamone inglese

mera conoscenza della composizione del campione da analizzare. Tale soluzione è la più semplice, la più rapida e quella che presenta un costo minore. Presenta, tuttavia, lo svantaggio di consentire i contaminanti non PE solo a bassi livelli. La Certificazione da prova di laboratorio può essere eseguita internamente all’azienda o affidandosi a una struttura esterna, ma deve essere condotta secondo le procedure stabilite da APR (Association of Plastic Recyclers) e da PRE (Plastic Recyclers Europe). Per questa seconda scelta costi e tempistiche sono notevolmente superiori all’alternativa precedente.

Caso studio: Shelf-life di scamone inglese confezionato in CRYOVAC® Darfresh® on Tray

Il cliente ha fornito, come materia prima, uno scamone inglese già maturato in sacco per 20 giorni, questo ha reso la carne ancora più sensibile alla discolorazione. Il prodotto è stato confezionato in CRYOVAC® Darfresh® on Tray (tecnologia “zero scrap”), ovvero un foglietto pretagliato viene applicato al vassoio per creare un effetto skin, dopo taglio in fette. Nel protocollo sono stati utilizzati lo stesso prodotto e la stessa tecnologia di confezionamento, ma due differenti tipi di vassoio: un vassoio PP/PE con film Cryovac® (RIC7) e un vassoio monoPET con film Cryovac® (RIC1). Quindi una soluzione tradizionale e una soluzione progettata per essere riciclabile. La tecnologia Darfresh® on Tray permette un notevole risparmio di plastica, perché il film viene tagliato della misura del vassoio senza l’utilizzo del classico scheletro solitamente presente nelle macchine da imballaggio, azzerando così lo spreco di plastica. In conclusione, osservando le due confezioni di scamone di inglese l’andamento dei parametri di shelf-life sono equivalenti, la discolorazione – variabile correlata alla barriera all’ossigeno – non è discriminante, se non nei primissimi giorni di confezionamento, anche la crescita microbiologica non è discriminante.

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