Professional Parquet n° 3 | Maggio/Giugno 2019

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ISSN 2612-3622

Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studIo di progettazione

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Parquet

Quine Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141, Milano

Anno 28 • N° 3 • Maggio/Giugno 2019

Milano Design Week, il reportage degli eventi più interessanti

Speciale Decking, consigli e novità dal settore

Vademecum per parquet contestati



Disponibile in diverse specie legnose e totalmente customizzAbile

Noce Nazionale

AdAtto per ambienti ad alto calpestio con elevate prestazioni fonoassorbenti

sostItuzIone di una tavola in meno di un minuto con una semplice ventosa

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SOMMARIO ANNO 28 - N. 3 Maggio/Giugno 2019

Periodico bimestrale edito da Spazio tre sas - di Gabriele Marrazzini & C. Piazzale Archinto, 9 - 20159 Milano Tel. 02 69001255 (r.a.) - Fax 02 69001277 professionalparquet@spaziotre.it

CAMBIARE Parquet per crescere Parquet ancora ISSN 2612-3622

Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studIo di progettazione

Direttore responsabile Gabriele Marrazzini - g.marrazzini@spaziotre.it

Coordinatrice editoriale Alessandra Mecca - a.mecca@spaziotre.it Periodico bimestrale edito da Redazione Quine Srl G. Spadolini, 7 - Castelluccio 20141 Milano Noemi Via Boggero - Marianna Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277 Alessandra Mecca - Loredana Vitulano redazione@quine.it Consulenti tecnici Fondatore Direttore tecnico Domenico Adelizzi - Filippoe Cafiero - Mauro Errico Gabriele Marrazzini | g.marrazzini@spaziotre.it Paolo Rettondini - Antonio Viscardi

Direttore Responsabile Direttore commerciale Marco Zani Ornella Zanetti - o.zanetti@spaziotre.it Coordinamento editoriale Ufficio traffico e servizio abbonamenti Silvia Martellosio | redazione@quine.it Isis Alvarado Martinez - abbonamenti@spaziotre.it Alessandra Mecca | redazione@quine.it Ornella Foletti - o.foletti@spaziotre.it Consulenti tecnici Progetto graficoCafiero e impaginazione Domenico Adelizzi - Filippo - Mauro Errico - Antonio Viscardi Olga Salvetti (Testo&Immagine) Direttore commerciale Amministrazione Ornella Zanetti | o.zanetti@spaziotre.it Michela De Finis - contabilita@spaziotre.it Pubblicità e Sviluppo: Simona Agostinelli - amministrazione@spaziotre.it Alessandro Martinenghi, Fabrizio Polli, Edoardo Rossi, Collaboratori Paolo Simeoni, Antonio Verona Flavia Arena - Simone Biagiotti - Gianna Meis Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Rosaria Maiocchi Stampa | traffico@quine.it Simona Agostinelli | traffico@quine.it Eurgraf - Via Magellano 4/6 - 20090 Cesano Boscone (MI) Grafica e impaginazione Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del TribunaLIFE sh.p.k.

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SPECIALE bbiamo appena ricevuto i dati forniti da Federlegno

Arredo, sull’andamento dei pavimenti in legno in DECKING SERVIZO

Italia. Ci sembrano incoraggianti, anche se, in questi anni di crisi, ne abbiamo persi, di mq; guardiamo comunque PAG. avanti e speriamo che il settore prenda coraggio e sfrutti questo elemento per fare squadra. Mi dovete scusare, però, i segnali non mi sembrano positivi. Ultimamente abbiamo organizzato un incontro per posatori con l’ANPP a Roma. Ci siamo sentiti dire che sbagliamo a erudire i posatori, che dovrebbero pensare solo a posare. Beh, qualche anno fa, un politico disse che con la cultura non si mangia. Probabilmente questi personaggi pensano che, se lasciati nell’ignoranza, i posatori possano essere più manipolabili, attraverso i venditori dei loro prodotti. Purtroppo ancora troppi posatori cadono in questo tranello e per questo, molto spesso, rimangono vittime e unici colpevoli di eventuali disguidi. Speciale Design Indagine Ancora una volta, li esortiamo a partecipare ad attività Week Rapporto pavimenti culturali e associative. in Italia 2007-2017 Salutiamo con piacere il nascere di un nuovo gruppo Interior Design - Gruppo Aziende Storiche Parquet - sperando che si cali con Rinnovare gli ambienti Protagonisti correttezza e umiltà nella filiera del parquet; i nomi che lo con un nuovo sistema di posa Antico Filò, un mondo compongono, mi sembra, siano di garanzia e il rappresentante, fatto di pavimenti Alfiero Bulgarelli, di esperienza e capacità. Design dal punto di Adesso dobbiamo salutare, ma solo per scelte professionali vista della diverse,posa la cara Fiammetta. DobbiamoFormazione confessare che ci manca I capolavori del passato Milano, Mapei incontra molto, perché, con il suo essereApoliedrica, la vedevamo sempre tornanoinaprima splendere l’Alto Adige linea. Però conosciamo bene Alessandra Mecca Alessandra Mecca che nel breve tempo Alessandra Mecca e sappiamo non ce la farà rimpiangere. E poi, uno scoop, in perfetto stile Professional Parquet: Finanza la rinnovata collaborazione di Marianna Castelluccio, Remissione in bonis: che aveva già fatto parte, in passato, del nostro team. quando può essere utilizzata? Con i giusti tempi, attendetevi una grande Specialerinascita Decking di Professional Parquet. Decking, il legnoUn saluto ai tanti amici che Strategie abbiamo e non ultimo per gli spazi esterni a Simone Biagiotti, ottimo Se seipresidente un uomo,dell’ANPP battiti! che guida questa associazione con dedizione Domenico Adelizzi Marco Monti e Fabrizio e correttezza e che è diventato, Pirovano a tutti gli effetti, grande collaboratore della nostra redazione. Appuntiun tecnici Grazie alla sua naturale bellezza, il Decking avvolge piscine, passerelle e piattaforme, connotando i diversi ambienti esterni con stile ed eleganza. In questo speciale Decking dedicato proprio alle pavimentazioni in legno per esterni, scopriamo novità e caratteristiche salienti di questo prodotto, dalla viva voce di alcune tra le aziende più importanti del segmento.

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Milano Design Week, il degli eventi più interessanti

Speciale Decking, consigli e novità dal settore

Quanto costa una causa per un parquet?

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MERCATO

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Quanto costa una causa Protagonisti per un parquet? Un parquet protetto GABRIELE MARRAZZINI, direttore g.marrazzini@spaziotre.it per ogni sfida Domenico Adelizzi

44 La nota legale Nuovi prodotti e nuove filiere Filippo Cafiero

48 Appunti tecnici Se il parquet è tarlato? Mauro Errico

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I magnifici quattro del parquet

RUBRICHE 54 Vetrina 60 News dal mondo PROFESSIONAL

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Speciale Milano Design Week

Un piccolo gioiello in uno spazio dimenticato IN OCCASIONE DEL FUORISALONE, UNA EX FERRAMENTA IN STATO DI ABBANDONO SI È TRASFORMATA IN UN MONOLOCALE DI LUSSO, GRAZIE A MILANO ABITA

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www.milanoabita.com

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na ex ferramenta in via Solari 40 a Milano, chiusa e in stato di abbandono, diventa un monolocale di lusso, con finiture e materiali di pregio. È una delle iniziative di rigenerazione degli spazi urbani messe in campo in occasione del Fuorisalone dal primo distretto diffuso della città (progetto DOS), non più legato a un territorio specifico, ma diffuso in diverse zone e orientato alla riqualificazione di spazi dimenticati, mai aperti al pubblico nella storia della Milano Design Week. Il progetto, realizzato con l’approvazione del Comune di Milano e con il patrocinio del Politecnico di Milano, ha visto otto spazi dislocati in sette zone diverse “ri-conosciuti” e restituiti alla città con una nuova veste e nuove funzioni.

Il progetto di Milano Abita

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30 metri quadri in zona Tortona sono stati ristrutturati da Milano Abita di Martina Margaria, architetto milanese specializzato in recupero e valorizzazione di piccoli immobili. “Abbiamo scelto una delle location più piccole messe a disposizione dal Comune di Milano – spiega Margaria - per far capire che, prendendo spunto dalla compattezza nautica, anche negli immobili è possibile realizzare uno spazio in cui la funzionalità e la ricercatezza si fondono per un risultato finale di grande impatto. I monolocali, nonostante la ristrettezza degli spazi, sono accoglienti e confortevoli. Attraverso l’ottimizzazione degli spazi e la cura del dettaglio, è possibile ricreare la funzionalità di un trilocale”. Il progetto, chiamato “Design Box Milano Abita” ha visto la ristrutturazione della location e la progettazione del nuovo appartamento ed è stato realizzato in soli dieci giorni. Al fine di realizzare un lavoro di alta qualità, con materiali pregiati, Milano Abita ha selezionato e coinvolto alcune tra le migliori maestranze italiane ed europee. Lo spazio presentava un’infiltrazione importante che interessava la colonna a destra dell’ingresso. L’architetto Margaria, dopo averla ristrutturata, ha scelto di riportare PROFESSIONAL

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a vista i mattoni e di valorizzare questo volume dipingendolo con una tonalità di grigio più forte rispetto al bianco e ai grigi pastello con cui è stato pitturato il box. La colonna di sinistra, invece, è diventata funzionale per ospitare - e nascondere - un camino progettato da Martina Margaria e realizzato su misura, che in un gioco sinuoso di forme e curve, nasconde la sua funzione. Per la pavimentazione dell’appartamento è stato prodotto in Italia un nuovo parquet a mini spina ungherese, posandolo in linea orizzontale, al fine di far percepire l’ambiente più ampio. Questo materiale torna anche in bagno dove, però, è stato posato a correre in orizzontale per conferire movimento. Al fine di rendere l’ambiente giorno funzionale e di ottimizzare gli spazi, è stata

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prima scelta una mini cucina in acciaio: piccola, compatta e performante. Grazie all’altezza generosa, è stato possibile realizzare un soppalco, dove è stata ricavata la zona notte. Innovativa e originale, la scala che permette di salire in camera, che è stata progettata dal designer australiano Zev Bianchi. Si tratta di un brevetto mondiale in fase di attuazione: chiusa appare come un grande quadro piatto appoggiato alla parete, mentre un sistema di molle e contrappesi permette di aprirla orizzontalmente, svelando così la sua vera funzione. Completano il progetto i quadri esposti: sono opere fotografiche di Filippo Mutani, specializzato in backstage di altissima moda, con un passato di reportage in tutto il mondo. ■

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MAIN SPONSOR DEL PROGETTO

BASSANO PARQUET: PARQUET CLEMENTE TORDONATO: PARQUETTISTA EFFEGARDEN: PLANTS & OUTDOOR DESIGN FURNITURE ELITE: MATERASSI ESTFELLER: SCALA RICHIUDIBILE EVOLINE: PORTE FILOMURO FILIPPO MUTANI: FOTOGRAFO FM PROGETTO CUCINA: CUCINA ELEMENTI COMPACT&SMART TECHNOLOGY FORMALIGHTING ILLUMINAZIONE MEGNOLIA IMPIANTI ELETTRICI GP COSTRUZIONI: RISTRUTTURAZIONE/DECORAZIONE LUX HABITAT: ILLUMINOTECNICA PORCELANOSA: SANITARI E FINITURE DI RIVESTIMENTO PARTNER: RE.RURBAN, COMUNE DI MILANO

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Speciale Milano Design Week

IL LEGNO I

al centro di ogni progetto OPENING COCKTAIL CON DJ SET PER L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO NEGOZIO MONOMARCA MILANESE DI ITLAS

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n occasione del Fuorisalone 2019, durante la Milano Design Week, ha aperto le porte un nuovo monomarca firmato Itlas. Inaugurato a Milano, (in via Melchiorre Gioia, 35) lo showroom ospita le collezioni di punta dell’azienda veneta guidata da Patrizio Dei Tos. Il legno è al centro di ogni progetto dell’azienda, che da trent’anni sceglie con cura e passione la materia prima con cui realizzare tutti i propri prodotti. Un legno certificato, proveniente da foreste gestite in modo sostenibile: perché la natura, la cura del pianeta e della salute dell’uomo sono da sempre lo “stile di vita” dell’azienda, del suo impegno quotidiano nella costruzione di prodotti di elevata qualità estetica ma allo stesso tempo capaci di garantire salubrità e benessere a chi li sceglie. L’appuntamento, al quale Professional Parquet non poteva


www.itlas.it

certo mancare, era fissato per le 18 di giovedì 11 aprile, con l’opening cocktail e il DJ set di Ben dj.

Parquet ma non solo

Nello showroom di Milano abbiamo ammirato l’arredamento firmato Itlas, tra i leader in Italia nella produzione dei pavimenti in legno e ormai da alcuni anni entrata nel mondo del design per gli spazi abitativi con la collezione di mobili in legno massello “i Massivi” e con “Progetto Bagno”. Entrambe nate dalla collaborazione con un network prestigioso di architetti di fama internazionale come: Marco Casamonti e lo Studio Archea, Doriana e Massimiliano Fuksas, Claudio Silvestrin e Adolfo Natalini.

Assi del Cansiglio tra i protagonisti

Il monomarca ospita anche tutte le finiture di “Assi del Cansiglio”, tra le quali: Faggio, Rinascimento e Faggio Foresta Viva, presentate nel 2019. “Assi del Cansiglio” è un listone prefinito di grandi dimensioni a tre strati, per pavimenti, controsoffitti e rivestimenti, lavorato in maniera artigianale e trattato con vernici e colle ecologiche all’acqua. Lo strato a vista è in legno nobile di faggio italiano della Foresta del Cansiglio, certificata PEFC. Si tratta di un progetto totalmente italiano, dalla materia prima alla produzione. Un prodotto a chilometro zero, perché la Foresta del Cansiglio è situata a soli venticinque chilometri dalla sede produttiva di Itlas, che ha fortemente voluto questo progetto, sfida imprenditoriale molto ambiziosa che nasce da una sinergia fra un’azienda privata e l’ente pubblico che sovrintende le foreste del Veneto.

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Speciale Milano Design Week

Listone Giordano apre le porte del nuovo

FLAGSHIP STORE

IN OCCASIONE DELLA MILANO DESIGN WEEK, OLTRE ALLA FECONDA COLLABORAZIONE CON PAOLA LENTI, IL BRAND PRESENTA UNA NUOVA CONCEZIONE DI SHOWROOM di Alessandra Mecca

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rand di riferimento del settore del parquet di design, Listone Giordano durante la Milano Design Week ha presentato molte novità, sia dal punto di vista aziendale sia di prodotto. Prima tra tutte, l’apertura di un nuovo spazio nel capoluogo lombardo, nella centralissima via Santa Cecilia 6. Chiamato Arena, il Flagship Store è stato progettato dall’architetto Michele De Lucchi. Grandi arcate, soffitti voltati e pilastri in pietra definiscono questo spazio di proporzioni rinascimentali anticamente era una sostra, ovvero luogo deputato al deposito di carbone, in un palazzo settecentesco ubicato su quella che un tempo era la cerchia dei navigli -. Qui, trova ora sede uno showroom distribuito su tre livelli oltre a quello interrato del magazzino.

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A permettere il collegamento delle diverse quote, consentendo di utilizzare tutti gli spazi esistenti per soddisfare le esigenze espositive, commerciali e amministrative, troviamo una leggera passerella, che ricorda le tipiche “ringhiere” milanesi. Un luogo progettato in maniera altamente innovativa, adibito non solo alla presentazione dei prodotti dell’azienda, ma concepito come punto di incontro, discussione, di confronto e di apprendimento sui grandi temi della natura, del legno e della sensibilità umana. “Arena, come preannuncia il nome, è un progetto di architettura che mette al centro il confronto rivela Andrea Margaritelli, brand manager di Listone Giordano, che abbiamo incontrato all’Opening del Flagship Store -. Michele De Lucchi, presentando questa nuova


www.listonegiordano.com

interpretazione degli spazi, ha messo il focus sull’importanza del dialogo tra gli uomini. Al suo interno, si respira un’atmosfera autentica; tutto è misurato, non vi è infatti un intervento progettuale eccessivo. Arena è uno spazio vivo, che si completa quando è animato dalla presenza di persone che comunicano tra loro, confrontandosi in maniera costruttiva”.

Un luogo che sa di storia e di benessere

Il progetto è stato realizzato - e reso possibile - partendo dall’architettura del luogo che, oltre a un volume, ha anche una storia molto importante, che riconduce alla pista della cucina futurista a Milano. “Negli anni ‘30 interviene il manager - questi spazi ospitarono il Ristorante “La Penna D’oca”, che fu progettato dal grande Giò Ponti e che fu considerato la culla della cucina futurista. Al progetto collaborarono anche altri nomi di grande rilievo, come Tomaso Buzzi e Gigiotti Zanini”. Oggi, tra le sue arcate e le sue volte, si respira ancora aria di convivialità, relax e armonia, grazie alla presenza del legno, materiale vivo, caldo e avvolgente.

“Ci piace pensare al fatto che le nostre collezioni siano uno strumento nelle mani di progettisti, professionisti e designer, per infondere armonia e benessere in un ambiente, per trasformare uno spazio generico in un luogo unico, nel quale riconoscersi - afferma Andrea Margaritelli. In un mondo sempre più dominato dalla digitalizzazione, il legno si conferma come un materiale autentico che trasmette serenità, salute e benessere”. Legno, quindi, come protagonista assoluto, ma non unico: partner d’eccezione di questo nuovo spazio, Vaselli Marmi, un brand che contribuisce, grazie alla cucina su misura, l’elemento bagno e la libreria, a rendere ancora più completo ed eclettico il Flagship Store e Blueside Emotional Design, azienda famosa per i complementi di design realizzati in vetro soffiato.

Le novità di Paola Lenti

realizzato in collaborazione con Giorgetti. Il brand ha rafforzato inoltre la collaborazione con Paola Lenti, per dare vita a una nuova interpretazione di Perigal, rivestimento pavimentale in legno dalla forte impronta innovativa, proposto quest’anno anche come elemento decorativo per superfici verticali e per creare preziose boiserie. Caratterizzato da forme geometriche inusuali, con pennellate di colore sorprendenti, che lasciano visibili le naturali venature del materiale, Perigal presenta moduli geometrici. Per la composizione degli elementi, infatti, Paola Lenti ha tratto ispirazione da un celebre teorema matematico ottocentesco e dalla sua dimostrazione geometrica, basata sulla scomposizione dei quadrati. Tra le nuove evoluzioni, anche una ‘nota di colore’: Perigal, infatti, è ora disponibile in tre nuances (Acqua, Olio, Ottanio e Graphite).

Oltre al nuovo spazio, in occasione della Milano Design Week 2019 Listone Giordano ha presentato importanti novità, come Godron, rivestimento architettonico costituito da formelle triangolari e romboidali,

ANDREA MARGARITELLI SPIEGA LE PECULIARITÀ DEL PARQUET GODRON

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Speciale Milano Design Week

vena creativa

NUOVA

per Bruno Parquet L’AZIENDA HA RINNOVATO IL PROPRIO LOGO E HA PRESENTATO LA COLLEZIONE VEINS, UN PROGETTO DEDICATO AL MONDO DEL DESIGN di Alessandra Mecca 14

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www.brunoparquet.it

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in the right vein (essere nella vena giusta, ndr). Con questo gioco di parole prese in prestito dal vocabolario inglese, Bruno Parquet introduce Veins, la nuova collezione di pavimenti in legno prefiniti, caratterizzata da particolari lavorazioni superficiali materiche, che mettono in risalto il legno e le sue naturali venature. Per conoscerla in maniera più approfondita, Professional Parquet era presente allo stand dell’azienda, allestito durante la Milano Design Week all’interno del Materials Village, nei celebri spazi del Superstudio Più (Via Tortona 27). Bruno Parquet è passione per il legno, un patrimonio di saperi condivisi, un’eredità preziosa tramandata per quattro generazioni, a partire dal 1929. Una storia dinamica fatta di tradizioni che si rinnovano nel tempo per esaudire il desiderio di chi vuole vivere gli spazi moderni in modo ecologico con materie prime naturali. Dopo 90 anni di attività, Bruno Parquet è oggi un’azienda di grande esperienza e professionalità, caratteristiche che le consentono di creare nuove collezioni e finiture, ma anche di interpretare in maniera corretta i cambiamenti del mercato. In linea con i trend più attivi, Bruno ha introdotto un nuovo logo, più moderno e dinamico.

Alla scoperta di Veins

Dedicata al mondo del design, Veins è declinata nelle essenze più prestigiose. Possiamo definirla una collezione sartoriale ad “alto tasso di sensorialità”; una proposta emozionale che incontra ogni gusto ed esigenza abitativa. Dieci alternative originali che “cantano fuori dal coro” per intonarsi a tutte le sfumature della vita moderna. B. Logic: Rovere travi vecchie, spazzolato; B. Brave: Rovere, termotrattato consumato a mano; B. Easy: Castagno, spazzolato 7 mani; B. Crazy: Castagno, termotrattato spazzolato 7 mani; B. Original: Castagno, termotrattato scolpito; B. Trendy: Noce Europeo, consumato a mano; B. Elegant: Noce Americano, consumato a mano; B. Cool: Olmo, spazzolato 7 mani: B. Different: Frassino, taglio sega; B. Wild: Teak Asia, spazzolato 7 mani. Alle essenze prestigiose e alle lavorazioni superficiali materiche, è abbinata una finitura naturale, nell’ambito di un progetto che sottintende il leitmotiv del legno come materia viva, ecologica e riutilizzabile. Parliamo di Legnoaria+, finitura a olio naturale con 100% di residuo secco e a bassissima emissione di VOC (Composti Organici Volatili). Si tratta di un trattamento ecologico che penetra in profondità proteggendo il legno, esaltandone la morbidezza e il naturale aspetto della venatura. Legnoaria+ è disponibile nella variante Natural (trasparente), che mantiene il naturale colore del legno e nella variante Colorato, per mordenzare qualsiasi essenza. ■ PROFESSIONAL

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Speciale Milano Design Week

UN’OPERA

scritta a Mano

LA NUOVA COLLEZIONE È UN OMAGGIO AD ANTICHE TECNICHE DI LAVORAZIONE, ATTUALIZZATE GRAZIE AL SUPPORTO DI TECNOLOGIE MODERNE

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www.fiemme3000.it

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rofessional Parquet ha partecipato alla presentazione della nuova proposta per pavimenti, rivestimenti e arredamenti in legno biocompatibili di Fiemme 3000, avvenuta in occasione della Milano Design Week 2019 all’interno del flagship store in via Lanza 4. Dedicata agli amanti del legno, ispirata alla tradizione e alla carica emozionale espressa da questo materiale ed esaltata dal lavoro minuzioso degli artigiani fiemmesi: queste, le peculiarità della nuova collezione Mani di Fiemme di Fiemme 3000. Con i roveri Piuma, Pergamena, Calamaio e la nuova finitura Scritto a Mano, la collezione è un omaggio ad antiche tecniche di lavorazione, attualizzate grazie al supporto di tecnologie moderne e a un materiale che sa reinventarsi naturalmente restando autentico. Tre proposte di roveri dalle differenti sfumature cromatiche, realizzati artigianalmente bisellando a mano gli spigoli di ogni tavola per portare in superficie il vissuto, i solchi, le fenditure e le linee voluttuose del legno naturale. Come dimostrato dal CNR-Ivalsa, il maggiore Istituto di Ricerca Italiano nel settore Foresta-legno, i prodotti Fiemme 3000, oltre a essere totalmente privi di sostanze nocive, emettono VOC (Volatile Organic Compounds) dagli effetti benefici, positivi e verificati sulla salute. I pavimenti Fiemme 3000 sono realizzati a partire da una struttura a tre strati incrociati di legno massello: lo strato nobile, il retro (selezionati con caratteristiche tecniche equivalenti, vengono sottoposti a processi di stabilizzazione della durata di alcune settimane) e l’anima centrale, in legno di abete, lavorata e posizionata ortogonalmente in “vertical line”. È questa particolare struttura a garantire il massimo della stabilità dimensionale, della capacità di flessione e della resistenza alla torsione e all’imbarcamento in tutti i pavimenti, rivestimenti e arredamenti Fiemme 3000.

La collezione Mani di Fiemme

Una nuova serie dalla personalità forte e distintiva, modellata da mani autentiche che lavorano nel rispetto della natura in cui sono cresciute. Mani robuste quanto il legno, ma sempre agili e delicate quando mutano questa materia prima in un’opera unica che ha portato alla nascita di Mani di Fiemme. La collezione propone: Piuma, rovere che ha morbidi riflessi che virano verso il nocciola rosato e delicate cromie e sbiancature che vengono esaltate dalla lavorazione profonda; Pergamena, rovere ricco,

materico, acceso nella sua dorata luminosità dall’oliatura neutra ed esaltato dalla lavorazione decisa, che evidenzia le sfumature di biondo ambrato, insieme ai piccoli nodi castani; Calamaio, che diffonde intensi riverberi marroni e rosso acceso. Le venature, i nodi e gli intrecci si uniscono alla lavorazione marcata per restituire una storia fatta di calore e accoglienza. A caratterizzare la nuova collezione, anche la finitura Scritto a Mano, una lavorazione lunga e meticolosa, depositaria di un sapere artigianale oggi rivisitato, che consuma le parti più tenere della superficie del legno: nodi e venature più dure emergono con chiarezza, lasciando scoprire un disegno unico su ciascuna tavola.

“Do you feel wood?”

Durante la design week milanese, nel flagship store è stato allestito anche il percorso multisensoriale “Do you feel wood? Touch. Sound. Smell. Shape.”. Immersi in luci soffuse, gli ospiti hanno potuto ascoltare, accarezzare, guardare e annusare la vera essenza del legno, il suo profumo benefico, i dettagli materici, il suono naturale e la sostanza viva di questo materiale trasformato nelle nuove proposte dell’azienda trentina. Fiemme 3000 utilizza esclusivamente legno proveniente da foreste certificate PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) e FSC (Forest Stewardship Council). ■

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RINNOVARE GLI AMBIENTI con un nuovo sistema di posa

VELOCE DA POSARE, FACILE DA ISPEZIONARE, SUBITO CALPESTABILE ED ECOLOGICO. È CLIP UP SYSTEM, IL NUOVO SISTEMA DI POSA BREVETTATO DA PARCHETTIFICIO GARBELOTTO E SCELTO DALL’HOTEL “AL GIARDINETTO” PER LA SUA NUOVA SALA 18

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Hotel Ristorante “Al Giardinetto” di Colle Umberto (TV) è un piccolo gioiello incastonato tra le prealpi venete e le colline del Prosecco Superiore. Proprio questo paesaggio si può ammirare dalle grandi finestre della nuova sala, da poco completata e messa a disposizione degli ospiti. Per questo


progetto la proprietĂ ha scelto la tecnologia Clip Up System, sistema di posa brevettato da Parchettificio Garbelotto, che permette di sostituire anche una sola tavola alla volta in meno di un minuto. Disponibile oggi anche nello spessore da 13 mm, Clip up system è infatti un’innovazione destinata a cambiare la posa dei pavimenti in legno flottanti grazie a

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DESIGN INTERIOR DESIGN

un sistema di clip che si inserisce nella fresatura realizzata sotto le tavole dei prefiniti. Questo nuovo prodotto ha il grande vantaggio di rendere il pavimento in legno completamente ispezionabile: le tavole possono essere rimosse singolarmente ed eventualmente sostituite in

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pochissimo tempo; oppure tolte una a una e posate in un altro ambiente. Questo sistema di posa intelligente, inoltre, rende da subito utilizzabile il pavimento. Ăˆ perfetto sia per ambienti residenziali sia pubblici, come hotel, ristoranti, aeroporti e musei.


Legno amico del benessere

Nel mondo del design e dell’edilizia, il legno è sempre più spesso considerato materiale di eccellenza, in quanto incontra le esigenze di una clientela attenta alla qualità dei contesti abitativi all’insegna del benessere, della sicurezza e dell’impatto ambientale. Costantemente attento all'ecologia e alla salute delle persone che vivono in ambienti dove vengono posati i pavimenti, Parchettificio Garbelotto fornisce prodotti sottoposti alla verifica dei V.O.C., trasmettendo a ogni cliente il certificato in cui si evidenzia che i prodotti a marchio Garbelotto non contengono sostanze cancerogene e che altre sostanze ritenute pericolose, sono al di sotto dei limiti stabiliti dal Regolamento tedesco AgBB/ DIBt. Sono quindi soddisfatti i requisiti per gli standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Tutti i prodotti sono inoltre – a richiesta – certificabili FSC®. ■

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DAL PUNTO PUNTO DIDI VISTA VISTA DELLA DELLA POSA POSA DESIGN DESIGNDAL

I CAPOLAVORI

del passato tornano a SPLENDERE GRAZIE A UN ACCURATO RESTAURO, DALL’ANTICO PAVIMENTO DI LEGNO DI UNA PRESTIGIOSA VILLA FIORENTINA AFFIORANO INTARSI, VECCHI TESORI CHE CONTRIBUISCONO ALLO SPLENDORE DELLA RESIDENZA, ORA ADIBITA ALLA RICETTIVITÀ Alessandra Mecca

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rofessionalità, maestria, cura dei particolari, pazienza sono solo alcuni degli elementi che entrano in gioco quando si tratta del restauro di un parquet antico. A volte nascosti sotto altri pavimenti, a volte danneggiati dall’azione del tempo che passa, i parquet antichi creano atmosfere uniche e irripetibili, che hanno il profumo della storia. In questo numero della

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nostra rivista abbiamo intervistato un professionista che ci parla proprio di un intervento di questo tipo, da lui realizzato. Lasciamo quindi la parola a Marco Lustrati, di Tropical Parquet. Quando e come è iniziata la sua avventura nel mondo del parquet? La mia vita professionale si lega sin da subito a quella di Tropical Parquet, la realtà lavorativa fondata

nel 1978 da mio padre, con due soci. La società si occupava principalmente della posa in opera di pavimenti in legno, specializzandosi sempre più e ottenendo importanti commesse. Negli anni ‘90 vengono introdotti i primi pavimenti in legno prefiniti: Tropical Parquet in poco tempo ne diventa il punto di riferimento in Toscana. Sono proprio gli anni ‘90 che vedono il mio avvicinamento al mondo del parquet: ancora studente, nel periodo estivo occupavo il mio tempo al lavoro, continuando così per cinque anni. Al termine degli studi, nel 1996, sono diventato una presenza fissa nella società. Alla fine di quel decennio, la grande crescita ci ha portato all’inaugurazione del nuovo showroom di oltre 300mq dove vengono inseriti prodotti complementari, quali scale e porte


Hotel - 5 stelle Luxury; la struttura ha riaperto alla fine del 2010 in seguito a un’accurata ristrutturazione durata tre anni. Nel 2016 Villa Cora è entrata a far parte di The Leading Hotels of the World, la collezione internazionale che raccoglie le gemme dell’ospitalità indipendente, di lusso e fuori dal comune.

e materiali inerenti alla posa, come massetti rapidi, colle, vernici. Aumenta anche l’equipe di posa e vengono ottenute ulteriori commesse di rilievo. Oggi Tropical Parquet, che si occupa anche di restauro e ripristino di antichi pavimenti, si rivolge maggiormente a ristoranti, abitazioni private e prestigiosi hotel.

Quali sono le difficoltà che ha incontrato e come sono state risolte? Il pavimento - intarsiato e ricco di disegni - non è in legno massello, presenta invece un supporto sul quale si trova uno strato di legno nobile, non molto alto. Nel restaurarlo, il pericolo era quello di sfondare il legno nobile. Abbiamo quindi optato per una scartatura a macchina intervallata da una a mano, con molta pazienza e nessuna fretta. Dopo aver tonalizzato il pavimento in legno con l’impregnante, abbiamo dato tre mani di vernice all’acqua. Rispetto al prodotto all’olio preesistente, che abbiamo rimosso, la vernice all’acqua consente una più semplice manutenzione. Il lavoro di restauro ha

compreso il rifacimento di alcune fasce e listelli di legno mancanti. Qual è la caratteristica che un posatore deve assolutamente avere per svolgere al meglio il proprio lavoro? La precisione, che si raggiunge con tanto impegno. Bisogna dedicare molto tempo alla pratica, per poter realizzare interventi che soddisfino le aspettative. Fortunatamente, oggi il mercato ci viene in aiuto, con prodotti e materiali dalle elevate prestazioni, che rendono anche più veloci i trattamenti, come quello di verniciatura. Il cliente, poi, va seguito durante ogni tappa del lavoro, dal preventivo fino alla realizzazione ultima, con personale tecnico specializzato. Secondo lei, cosa si potrebbe fare per migliorare la vostra categoria? Non è semplice, a volte mi viene da pensare che ci vorrebbe un miracolo! Nel concreto, comunque, io sarei favorevole all’introduzione di una certificazione a chi svolge la propria attività secondo criteri specifici e a regola d’arte. ■

Ci può parlare di un particolare intervento che ha portato a termine? Io e la mia squadra ci siamo occupati del restauro degli antichi pavimenti di legno di Villa Cora, residenza aristocratica costruita a fine Ottocento e diventata nel tempo uno dei maggiori simboli mondani e culturali di Firenze, fino a essere considerata la più bella tra le residenze della capitale toscana. Alla fine degli anni ‘60 Villa Cora è divenuta un esclusivo Grand PROFESSIONAL

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MERCATO INDAGINE

Rapporto pavimenti in legno in Italia 2007-2017 UNO SCENARIO IN RAPIDO CAMBIAMENTO E IN TIMIDA RIPRESA DOPO LA CRISI ECONOMICA GLOBALE ESPLOSA NEL 2008. È CIÒ CHE MOSTRA L’INDAGINE DEL CENTRO STUDI FEDERLEGNOARREDO

S

ono stati diffusi alcuni risultati della rilevazione che il Centro Studi FederlegnoArredo ha effettuato su un campione di aziende produttrici di pavimenti di legno che hanno partecipato all’indagine avviata nel 2018. L’Anteprima del Rapporto pavimenti in legno in Italia 2007-20017 mostra un contesto in forte cambiamento e in timida ripresa dopo la crisi economica globale esplosa nel 2008, i cui effetti si sono fatti sentire in Italia con particolare forza. Il settore immobiliare è stato tra quelli più colpiti: per le nuove costruzioni si è

toccato il livello più basso dal 1936, con una superficie utile abitabile destinata a nuovi fabbricati di appena 4,3 milioni di metri quadrati nel 2017 (dati ISTAT). L’unico comparto che ha registrato una crescita relativamente stabile dal 2000 è quello della manutenzione straordinaria, che nel 2017 ha toccato quota 47 miliardi (dati ANCE). Così, il settore edilizio è andato incontro a una profonda trasformazione, da un quadro complessivamente equilibrato nel 2007 a una situazione di forte disequilibrio dieci anni più tardi, con un’espansione significativa degli investimenti in manutenzione straordinaria — pari al 38,1% del

totale — e una forte contrazione degli altri comparti, ad eccezione dell’edilizia non residenziale privata, rimasta sostanzialmente stabile (-0,6%). Nel 2018 è stata rilevata una variazione positiva sia negli investimenti in nuove abitazioni (+2,8%) sia nella manutenzione straordinaria (+1,3%). Anche per quanto riguarda le compravendite di unità immobiliari ad uso abitativo la crescita appare solida: il valore dei mutui erogati nel 2017 è stato pari a 47,7 miliardi di euro, per un totale di 57 milioni CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIME di metri quadri.

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CENTRO

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Edilizia

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Edilizia Edilizia

Edilizia

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Investimenti in Italia | 2018 costruzioni
 uso residenziale

Permessi costruire. Italia | 2018

Sup. utile abitabile nuoviInvestimenti fabbricati
 in uso residenziale.
 costruzioni

Investimenti in costruzioni
 (variazioni %) uso residenziale

(milioni quadri) usometri residenziale

Investimenti inInvestimenti in costruzioni
 costruzioni
 uso residenziale
 uso residenziale
 (variazioni %)

Previsioni ANCE
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Italia | 2018

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Previsioni ANCE
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ANCE
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Previsioni (variazioni %)

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Italia | 2018

Italia

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Nuove abitazioni

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Manutenzione straordinaria

Manutenzione straordinaria

Nuove abitazioni

Manutenzione straordinar

Manutenzione straordinaria Nuove abitazioni

Manutenzione strao


I 3 STRUMENTI DI INDAGINE RATIOS degli indici di bilancio delle imprese del settore pavimenti in legno in Italia è una dettagliata relazione di analisi delle performance delle aziende del settore che si basa sui risultati di bilancio realizzati da 98 operatori esaminati in un periodo di 6 anni, valutati non solo in senso assoluto, ma anche in confronto con quanto accaduto mediamente al comparto di riferimento nel suo insieme. MONITOR dei pavimenti in legno in Italia è il risultato di un’approfondita indagine di mercato basata su un’ampia campagna di rilevazioni e su una dettagliata analisi degli indici di bilancio dei principali operatori del settore. MARKET MAP dei pavimenti in legno in Italia mette a disposizione un indicatore composito in grado di discriminare la capacità di acquisto del prodotto nelle diverse aree geografiche, fornendo una stima di distribuzione su base provinciale del dato complessivo del mercato italiano risultato del Monitor. Ciò consente di definire un “ranking” tra le diverse province italiane e dunque di identificare una Mappa dei consumi. Offre così agli operatori del settore un efficace strumento di lavoro per analizzare le proprie quote di mercato e penetrazione commerciale nelle diverse parti del territorio.

Il mercato del parquet

Il mercato del parquet riflette questo contesto, registrando una lieve crescita in tutta Europa (79,2 milioni di mq nel 2017), ma ancora lontano dai livelli pre-crisi (110,2 milioni di mq nel 2007). In Italia la produzione nel 2017 si è assestata su 4,5 milioni di metri quadri nel 2017 (il dato più alto dal 2009). Trainano i consumi le regioni del Nord-ovest (30%) e del Nord-est (23%), seguite dal Centro(19%), il Sud (19%) e le Isole (9%), per un totale di 9 milioni di metri quadri (+0,5% rispetto al 2016). Questa disparità geografica si riflette complessivamente nella top ten regionale — al primo posto la Lombardia, con 1677 mila di metri quadri — e provinciale — al primo posto Roma, con 654 mila metri quadri. Fanno eccezione Campania, Sicilia e Puglia, che figurano tra le prime dieci regioni, e la provincia di Napoli, al quarto posto per consumi con 270 mila metri quadri. L’indagine di Federlegno si basa su un’ampia campagna di rilevazioni — 98 aziende del settore — e su una dettagliata analisi degli indici di bilancio. I 40 principali operatori del mercato italiano (riuniti nel paniere PARQ 40) saranno oggetto anche in futuro di un monitoraggio costante: insieme rappresentano il 74% delle vendite e il 94% della produzione di parquet in Italia. Da tale campione

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2. Monitor

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Mercato Italia Produzione

(milioni metri quadri)

Italia | 2018

Centro Studi FLA

Investimenti in costruzioni
 uso residenziale
 (variazioni %)

Previsioni ANCE
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Manutenzione straordinaria

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Parquet

Edilizia

Europa Fep Consumi
 Italia | metri 2018quadri) (milioni Investimenti FEP Statistics in

costruzioni
 uso residenziale
 (variazioni %)

Previsioni ANCE
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Manutenzione straordinaria

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MERCATO INDAGINE

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CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO

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MONDO EUROPA 3. Market Map

3. Market Map

ITALIA Edilizia

Italia | 2018 Investimenti in costruzioni
 uso residenziale

Regioni

Edilizia

Macroaree

Consumi EDILIZIA totali
 Consumi totali
 (migliaia metri quadri) (migliaia metri quadri) Italia | 2018 Investimenti in costruzioni
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(variazioni %)

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Consumo TOP 10 Consumo % REGIONE 0 17su in %insu totale2totale REGIONIConsumo 2017 Macroarea 2017 mq/1000 Macroarea in mq/1000 Italia mq/1000 Italia 1 Lombardia 1.677 2 Veneto 934 Nord-ovest 2.666 30% 3 Lazio Nord-ovest 2.666 30% 854 Nord-est 2.107 23% Piemonte Nord-est4 2.107 23% 724 5 Emilia-Romagna 684 1.695 Centro 6Centro 1.695 19%19% 614 Campania 1.707 7 Sud Sicilia Sud 1.707 19%19%603 8 Puglia 509 Isole 9Isole 845 845 9%9% 501 Toscana Totale Trentino-Alto 100%284 Totale 10 9.020 9.020Adige100%

Previsioni ANCE
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Manutenzione straordinaria

sono state ricavate le serie storiche 2007-2017 relative ai volumi di pavimenti di legno sia prodotti che immessi nel mercato italiano. Il documento integrale del Rapporto Pavimenti in legno in Italia 2007-2017 sarà pubblicato appena disponibili i dati di bilancio 2018, la pubblicazione del Rapporto Pavimenti in legno in Italia 2018 che inaugurerà un percorso di monitoraggio annuale del settore. 3. Market Map L’elaborazione di un nuovo indice ha 3. Market Map consentito una rilettura del dato storico Edilizia basato su stime FEP (Federazione Regioni Europea Parquet), con scostamenti Consumi totali
 (migliaia metri quadri) talvolta significativi. Italia | 2018 Regioni Investimenti in Fino all’anno 2013, le due serie Consumi totali
 costruzioni
 di dati relative ai consumi sono (migliaia metri quadri) uso residenziale
 (variazioni %) sostanzialmente allineate. In seguito, le Previsioni ANCE
 stime FEP avrebbero sovrastimato il calo febbraio 2018 di mercato indotto dalla crisi economica, probabilmente anche a causa della difficoltà di lettura dei flussi di prodotti di importazione, mostrando un quadro sostanzialmente stazionario negli ultimi quattro anni, attestato poco sopra i 6 2. Monitor milioni di metri quadri, con una crescita minima nel biennio 2016-2017 (+0,3%). Invece, i nuovi dati FLA presentano non solo numeri significativamente più alti in termini assoluti|(mai sotto gli 8 milioni Ceramica Parquet di mq), ma anche con un trend di crescita più deciso (dagli 8,2 milioni di Consumi pavimenti
 mq(base nel 2015 ai 9 milioni 2007=100) di mq nel 2017). 2. Monitor I pavimenti in legno hanno certamente Edilizia Elaborazione
 sofferto in modo pesante le contrazioni deiGruppo consumiPavimenti
 dovuti alla crisi Ceramica | Parquet di legno Tuttavia, FLA economica. rispetto ad altre Consumi Italiapavimenti
 | 2018 (base 2007=100) pavimentazioni (per esempio quelle Investimenti in Elaborazione
 costruzioni
 ceramiche), il parquet ha subito in Gruppo usoPavimenti
 residenziale
 di legno FLA (variazioni %) maniera minore gli effetti del tracollo Previsioni ANCE
 delle nuove costruzioni, difendendo febbraio 2018 le proprie quote di mercato anche rispetto a prodotti potenzialmente sostitutivi e mostra ora una ripresa ancora timida, ma solida. ■ 26

CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO

Nuove abitazioni

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CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO

CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO

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Consumo

Top 10 TOP TOP 10 10 regioni REGIONI REGIONI 1

1 1 22 32 3 4 3 54 4 65 75 866 97 7 10

88

99

1010

Consumo Consumo in Regione REGIONE 2017 in REGIONE 2017 in mq/1000 mq/1000 mq/1000 Lombardia CENTRO STUDI 1.677 | OSSERVATORIO PAVIMENT Lombardia 1.677 Lombardia 1.677 Veneto 934 Veneto 934 934 Lazio Veneto 854 Lazio 854 Piemonte Lazio 724 854 Piemonte 724 Emilia-Romagna 684 Piemonte 724 Campania Emilia-Romagna 614 684 Emilia-Romagna 684 Sicilia 603 Campania 614 Puglia Campania 509 614 Toscana 501 Sicilia 603 Sicilia 603 Trentino-Alto Adige 284

Puglia Puglia

Toscana Toscana

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

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509 501 284 284

509 501

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SPECIALE

DECKING Grazie alla sua naturale bellezza, il Decking avvolge piscine, passerelle e piattaforme, connotando i diversi ambienti esterni con stile ed eleganza. In questo speciale, dedicato proprio alle pavimentazioni in legno per esterni, scopriamo novitĂ e caratteristiche salienti di questo prodotto dalla viva voce di alcune tra le aziende piĂš importanti del segmento.

PROFESSIONAL

Parquet

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SPECIALE

DECKING, il legno per gli spazi esterni NUANCES, FINITURE, TECNICHE DI POSA, MANUTENZIONE E NORME CHE RIGUARDANO LE PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER ESTERNI

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Domenico Adelizzi

ià da alcuni anni il legno trova applicazioni in ambienti che in passato erano caratterizzati da altri materiali. Un ritorno alla tradizione, all’utilizzo di un materiale naturale usato da millenni, rinnovabile e con caratteristiche tecniche che lo rendono protagonista dell’architettura contemporanea. Un materiale verde ed ecocompatibile nel suo intero ciclo di vita, flessibile nelle applicazioni, alleato della progettazione, degli spazi esterni che si adatta a qualsiasi necessità. Attraversamenti, gazebo, giardini, parchi e spazi per il divertimento, passerelle, piscine e terrazze sono i luoghi ideali per creare uno spazio in armonia con la natura circostante e i cosiddetti “parquet per esterni” offrono la soluzione ideale per valorizzare questi spazi.

Il decking e le sue varianti

Angelim, Bangkirai, Cumarù, Garapa, Ipè, Iroko, Larice, Massaranduba, Pino, Red Cedro e Teak sono alcune delle specie legnose più utilizzate che, grazie a trattamenti efficaci come oliatura, idrorepellenza, acetilizzazione, termotrattamento e/o impregnazione, consentono un risultato che dura nel 28

PROFESSIONAL

Parquet

tempo, resistendo all’azione prolungata sia dei raggi solari, sia degli agenti atmosferici. Il mercato offre un’ampia possibilità di scelta nelle trame e nei colori. Si va dal marrone chiaro dorato del Teak, a quello molto scuro con riflessi rossastri dell’Ipè, ai colori chiari del Pino e Larice. Si può scegliere la finitura della superfice liscia o antiscivolo per diminuire la scivolosità come nel caso dei bordi piscina. Non c’è limite al formato, gli elementi possono essere cubetti o parallelepipedi posati di testa (mattoncini) o doghe singole, accoppiate, a moduli, a quadrati, a piastra, listoni e formati maxi posati su di una struttura posta su un piano predisposto per consentire il drenaggio dell’acqua, ghiaccio e neve. Nel caso di cubetti e parallelepipedi, la parte calpestabile è la testa che corrisponde alla sezione trasversale del legno evidenziando gli anelli annuali, mentre se si posano tavolette, listoni, doghe o quadri, la superficie calpestabile corrisponde alla sezione lignea radiale o tangenziale evidenziando il contrasto cromatico delle venature che, nel

caso di liste a moduli (anche dette quadrotte); constatata l’eleganza e il particolare fascino, trovano impiego per rivestire anche marciapiedi, porticati e pedane. Il mercato propone tantissime versioni di elementi per il realizzo di decking con spessore mm 15-20, larghezza mm 90-100 e lunghezza mm 1000-3000; tutti posti in opera creando il sottostante telaio spesso con il medesimo legno su cui si fissano le liste.

Le tecniche di posa e i segreti per la manutenzione

Indipendentemente dal tipo, è sempre necessaria la pulizia preliminare con acqua del piano di posa per evitare colorazioni dovute al tannino. La posa va eseguita utilizzando elementi su una struttura reticolare in funzione del progetto, con legno delle simili caratteristiche di durabilità e resistenza meccanica degli elementi da installare per evitare eventuali torsioni e svergolamenti, avendo la cura di lasciare tra i listoni uno spazio di circa


10 mm. Gli elementi lignei dovranno essere avvitati alla struttura, pertanto è necessario perforarli per evitare fessure e ottenere un bloccaggio ottimale. Le viti ideali da utilizzare sono di acciaio inox, meglio se autofilettanti e a testa piana. Le tecniche di posa che più si utilizzano, sono: su magatelli, su orditura e su traversi. La posa su magatelli prevede che si posino dei traversi particolari (i magatelli) sulla superficie da pavimentare e, su questi, bisogna poi fissare gli elementi uno a uno con sistemi a incastro. La posa su orditura è diffusa per posare le quadrotte di grandi dimensioni perché riduce i tempi di posa perché si realizzano in azienda e, in cantiere, sono solo avvitate su traversi dello stesso materiale che permette di mantenerle unite ed equidistanti, favorendo il drenaggio dell’acqua. Le viti si possono fissare dal basso e rimanere nascoste oppure avvitate dall’alto e rimanere con la testa a vista. La posa su traversi è il sistema più complesso perché si deve porre dei traversi di legno o di metallo su cui avvitare le doghe una per una direttamente sul luogo della posa richiedendo maggior tempo in cantiere. Anche in questo caso le teste delle viti possono rimanere a vista o essere nascoste. Di solito le doghe sono accostate tra loro in modo da lasciare mezzo centimetro di distanza per permettere all’acqua di defluire ma, in alcuni casi, come per le soluzioni di ispirazione navale, la posa comporta altre attenzioni progettuali come la pendenza per la raccolta calcolata dell’acqua. Questo perché la pavimentazione di legno per esterno è rappresentata da una superficie senza soluzione di continuità e non drenante. La durata naturale delle pavimentazioni di legno per esterni è stimabile oltre i 30-50 anni. Il decking ha bisogno solo di essere lavato con idropulitrice per togliere lo sporco e le foglie che si accumulano e essere ravvivato al cambio stagione con oli vegetali o impregnanti naturali, poiché l’esposizione al sole tende con il tempo ad alterarne il colore, ingrigendole.

Alcuni trattamenti conservativi per utilizzare il legno per pavimenti all’esterno e decking Trattamento

Caratteristiche

Oliatura

E’ la più utilizzata per le pavimentazioni o più generalmente per i manufatti di legno da esterno. Si può eseguire o a pennello o rullo preferibile spugnoso e non con setole, oppure a spruzzo per grandi superfici. L’olio penetra nelle fibre del legno lasciandogli un aspetto naturale. Il ripristino è agevole, non richiede carteggiatura ma solo un’accurata pulizia e nuova stesura del prodotto. Il trattamento a olio conserva l’aspetto estetico del legno, ne ravviva il colore e previene l’ingrigimento.

Impregnazione

Può essere di due tipi. La prima è superficiale e interessa solo gli strati esterni del legno e si realizza con l’utilizzo di sostanze sintetiche preservanti. Invece, è detta profonda quando interessa gli strati più profondi del legno e, per eseguirla, si ricorre all’utilizzo di autoclavi per portare in profondità sali minerali preservanti.

Acetilizzazione

Trattamento eseguito con l’inserimento di anidride acetica nel legno che provoca la variazione chimica e fisica irreversibile per tutta la massa legnosa. L’acetilizzazione neutralizza il potere di assorbimento dell’acqua da parte della cellulosa presente nei tessuti e pareti cellulari del legno responsabile delle variazioni dimensionali e l’attacco da parte di funghi xilofagi rendendo il legno stabile e resistente alla marcescenza, diminuendo nello stesso tempo il problema delle fessurazioni e spaccature del legno.

Termo Trattamento

Procedimento che consiste nel riscaldare il legno a temperature comprese tra 150°C e 230°C e che modifica le caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche. Si ottiene materiale ligneo dal colore variabile secondo le esigenze e il legno acquisisce caratteristiche tecniche maggiori della specie senza trattamento. Il legno termo trattato è meno igroscopico, più stabile e resistente alle variazioni climatiche e all’attacco di insetti, muffe e funghi. La struttura lignea si disidrata con abbassamento della percentuale di umidità d’equilibrio. Riduce l’attacco da parte di muffe; il colore si modifica da color caramello a bruno scuro in funzione della temperatura e del tempo di trattamento, conferendo al legno una nuova “veste” ai fini estetici, che però si modificherà con l’azione dei raggi UV. La durabilità naturale aumenta grazie alla perdita di parte delle sostanze appetibili agli insetti lignivori (saccaridi e amidi).

vigore la norma tecnica UNI 11538 Parte 1 e Parte 2. La prima parte, “Pavimentazioni di legno per esterni - Elementi di legno - Requisiti”, indica le proprietà tecniche e i requisiti che i vari tipi di elementi di legno per uso esterno devono possedere per garantire durata e resistenza alle termiti, ai funghi, durezza, stabilità dimensionale e coefficiente di snellezza; la parte 2, con titolo “Requisiti degli elementi di appoggio e di fissaggio e modalità di posa in opera delle pavimentazioni” indica i requisiti che il supporto, gli elementi intermedi

o distanziatori, quelli d’appoggio e di fissaggio devono possedere e le idonee tecniche di posa e le indicazioni per il trattamento della finitura. Le due parti della norma costituiscono una guida alla progettazione e alla realizzazione del decking. Come dire, la qualità del decking e delle pavimentazioni lignee per esterno non è un più qualcosa lasciato al libero arbitrio, ma è il compendio di quanto è bene rispettare e mettere in atto affinché si ottenga un prodotto esteticamente pregevole e di elevata durabilità, che è la migliore performance dei decking.

Le norme tecniche

Il realizzo di un “parquet per esterno” richiede l’utilizzo di specie legnose resistenti, durevoli e adeguati metodi di posa perché il decking e le pavimentazioni di legno per esterno sono uno dei punti più alti e critici dell’utilizzo del legno e, per questo, negli anni sono entrate in PROFESSIONAL

Parquet

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SPECIALE

decking

BRUNO PARQUET www.brunoparquet.it

PADOUK DECKING

I listoni in legno massello di Bruno, proposti in 4 specie legnose, Teak Asia, Mururé, Frassino Termotrattato e Padouk, sono adatti a qualsiasi ambiente: terrazze, giardini, bordi piscina, dehors. Facili e veloci da posare rendono gli spazi esterni accoglienti e confortevoli. In una location prestigiosa, tra i vigneti delle Langhe, i listoni in Padouk di Bruno Parquet si sposano perfettamente con lo squarcio paesaggistico offerto dal panorama del Roero. Giochi di luce e raffinati elementi d’arredo esaltano l’eleganza naturale e le tonalità calde e brillanti del legno africano, palcoscenico perfetto per cerimonie indimenticabili.

Marco Bruno, titolare Qual è l’andamento del mercato del decking? Purtroppo negli ultimi anni le vendite del decking in vero legno sono leggermente diminuite, probabilmente a favore di quote di mercato acquisite dai listoni in materiale plastico (WPC e simili). Perché scegliere i vostri pavimenti per esterni? Resistenza agli agenti atmosferici, durabilità e armonia con il paesaggio è ciò che si richiede a un perfetto pavimento per esterni. Qualità garantite dai 90 anni di esperienza di Bruno Parquet, dalla conoscenza approfondita della materia e della filiera del legno, oltre che da una selezione accurata all’origine nel pieno rispetto dell’impatto ambientale e da un’attenzione sempre puntuale verso il cliente attraverso servizi di assistenza specializzata alla posa.

FIEMME 3000 www.fiemme3000.it Dalla Val di Fiemme, l’innovazione del cirmolo per esterni, presente nella linea Esterni Di Fiemme. Un’essenza nuova per il mercato del decking, che Fiemme 3000 seleziona direttamente dalle foreste che circondano l’azienda, riutilizzando parzialmente gli alberi abbattuti durante la tempesta che ha colpito il Trentino lo scorso inverno. Si tratta della miglior conifera utilizzabile outdoor perché produce poche spine e può essere calpestata a piedi scalzi. Il cirmolo è particolarmente resistente, cresce molto lentamente, vivendo in media 1.000 anni e sa difendersi da temperature che raggiungono i -40°. La sua fibra densa e ricca di resina preserva nel tempo il rischio di fessurazioni. Infine, è dimostrato come influenzi il benessere della persona con un impatto positivo sulla salute: un obiettivo che Fiemme 3000 persegue da oltre 25 anni nella realizzazione di ogni suo pavimento.

Vittorio Monsorno, direttore generale

Qual è l’andamento del mercato del decking? Il mercato di Fiemme 3000 si concentra principalmente sulla produzione e di pavimenti e rivestimenti in legno biocompatibili per interni. Il decking rappresenta una nicchia della produzione aziendale comunque rilevante. Affiancano il cirmolo (prodotto per Fiemme 3000 differenziante) anche le proposte in frassino Thermowood e in teak burma. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterni? Per la qualità dei materiali e delle lavorazioni che, pur essendo un’industria, riusciamo a portare avanti con la dovuta lentezza, la giusta cura e, dove necessario, artigianalmente e a mano. Anche outdoor, come negli interni, proponiamo un servizio di posa all’avanguardia e a un trattamento 100% naturale e privo di petrolderivati: il Fiemme 3000 BioEsterno, che riesce a garantire facilità di pulizia e il mantenimento della colorazione nel tempo, preservando anche sull’esterno le caratteristiche del legno scelto.

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PROFESSIONAL

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FRIULPARCHET www.friulparchet.it La collezione eXternal di Friulparchet è dedicata ai pavimenti per esterno; oltre al Teak, l’azienda produce il decking in altre essenze molto persistenti con l’obiettivo di utilizzare solo materiali scelti e di prima qualità quali l’Ipè, l’Angelim Amargo, il Mogano Sapeli, l’Iroko e il Merbau. Le possibilità di posa spaziano tra quella con viti a vista quella con l’utilizzo di clips a scomparsa. La faccia a vista può essere liscia o zigrinata antiscivolo.

Elia Bolzan, General Manager Qual è l’andamento del mercato del decking? Non sono in possesso di dati che mi permettano di quantificare l’uso di pavimenti in legno a uso esterno. Senza dubbio, però, lo si vede sempre più diffuso in zone pubbliche come locali, piscine, ma anche in ambienti privati quali terrazze e giardini. Credo che la clientela oggi sia particolarmente attenta ad acquistare un prodotto che duri nel tempo e che rispetti l’ambiente. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterno? Utilizzare il nostro Decking significa avere la consapevolezza che vivere bene richieda un ambiente consono alle proprie aspettative e ai propri desideri, in un connubio tra natura e bellezza.

GIORIO www.giorio.it Alma by Giorio propone un materiale estremamente resistente, che non teme le intemperie né l’usura e che permette di portare all’aria aperta tutta la classe e il calore del legno. Un’ambientazione suggestiva, immersa nelle celebri colline delle Langhe, sceglie il Teak, capace di impreziosire qualsiasi architettura.

Gabriele Gandolfo, Ufficio Commerciale Qual è l’andamento del mercato del decking? Il decking rappresenta oggi un trend in forte crescita: il calore del legno, insieme alla sua naturalezza, portati all’esterno della propria abitazione, stanno conquistando proprio tutti. Un mercato sicuramente in forte crescita ed espansione. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterno? È necessario scegliere con cura, perché anche dopo le sue lavorazioni, il legno continua a vivere. La scelta più indicata per le pavimentazioni da esterno è sicuramente il nostro Teak, un’essenza dotata di caratteristiche quali durata, stabilità ed estetica.

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SPECIALE

decking

LISTONE GIʎNT www.listonegiant.it GIʎNT® Decking in Teak Burma è il prodotto più prezioso della linea GIʎNT® pavimentazioni in legno per esterni. Il Teak Burma proviene dalla Birmania (oggi Myanmar) ed è da sempre considerato il vero Teak originale, da non confondere con altri tipi di Teak provenienti da piantagioni. La sua crescita avviene naturalmente in foresta. Ha caratteristiche tecniche da sempre riconosciute come superiori rispetto a ogni altro tipo di specie lignea. La stabilità eccezionale e bellezza estetica ne fanno uno dei migliori legni in assoluto e la lavorazione 100% made in Italy lo rendono il rivestimento per eccellenza per spazi esterni prestigiosi. Garantisce alta resistenza dagli agenti atmosferici quindi è il materiale perfetto per rivestire portici, balconi, aree esterne con piscina e qualsiasi altro spazio all’aperto in ogni clima. E’ ideale anche per installazioni in zone balneari: la sua particolare robustezza, la sua bellezza e versatilità lo rendono il materiale più usato anche per i rivestimenti in campo nautico.

Giuseppe Ciambella, Presidente Qual è l’andamento del mercato del decking? Ci occupiamo solo di una nicchia di tale mercato, quella piccola fascia che prima del prezzo chiede specie legnose rare e inusuali da usare per l’esterno, talvolta proprio in continuità con la lussuosa pavimentazione esterna. Ma nonostante si abbia, per tali motivi, una conoscenza superficiale di tale mercato, siamo convinti sia in salute e, addirittura, in espansione. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterni? Come detto, la maggioranza del decking presente sul mercato è d’importazione, prodotto nei paesi di origine delle specie legnose. I prezzi sono quindi estremamente bassi, c’è grande competizione perché chiunque può importare e distribuire; noi stessi lo facciamo con i legni più comuni ma, a questi, affianchiamo la nostra personale produzione Italiana, che si distingue ovviamente per la precisione e la raffinatezza delle finiture, nonché per le varietà dei legni offerti, spesso in abbinamento e continuità con la pavimentazione interna della residenza ove viene installato.

RAVAIOLI LEGNAMI www.ravaiolilegnami.com

Ravaioli Legnami, da sempre alla costante ricerca di materiali e soluzioni innovative, propone una vasta gamma di prodotti idonei a realizzare pavimentazioni e rivestimenti in esterno sia in legno massello sia in materiali compositi WPC. Oltre alla vasta gamma di listoni decking – tra cui più di 15 specie legnose, alcune più tradizionali e conosciute altre di più recente sviluppo ma dall’alto contenuto innovativo – e le 3 linee di listoni WPC per un totale di più di 10 decori differenti – Ravaioli Legnami propone anche l’innovativo sistema di posa RemoClip, del quale uno dei tanti vantaggi è la removibilità della singola doga.

Mirko Franceschelli, direttore generale Qual è l’andamento del mercato del decking? Nell’ultimo periodo abbiamo notato una sempre più importante ripresa dell’utilizzo di materiali naturali a discapito dei prodotti alternativi, grazie anche all’attività svolta a livello mondiale dalla ricerca, allo scopo di sviluppare prodotti naturali e sostenibili che ne migliorano le performance estetiche e tecniche e ne influenzano positivamente la percezione da parte di progettisti e designer ma anche dei consumatori finali. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterni? Scegliere un decking Ravaioli Legnami significa scegliere un prodotto made in Italy di qualità, con performance in termini di durabilità estremamente elevate. Inoltre, grazie al team altamente qualificato, Ravaioli Legnami è in grado di offrire un supporto fin dalle prime fasi di sviluppo del progetto e un elevato tasso di personalizzazione del prodotto, non solo del profilo in legno massello ma anche delle finiture e dei sistemi di posa.

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PROFESSIONAL

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PARCHETTIFICIO GARBELOTTO www.garbelotto.it Un prestigioso hotel in provincia di Treviso, immerso nel verde, vanta un giardino a uso esclusivo degli ospiti nel quale trova posto anche una piscina. Per il bordo di quest’ultima, è stato scelto un pavimento da esterno a marchio Garbelotto in teak massiccio. Il caldo colore del legno completa in modo perfetto con il verde della natura lussureggiante che si trova intorno e del blu dell’acqua e del cielo. Le tavole in teak zigrinate antiscivolo sono state posate con clip a scomparsa su magatelli in acciaio, rendendo di fatto invisibile il metodo di posa. Grazie alla versatilità del legno è stato anche possibile far scomparire le due stazioni filtranti dell’acqua, con un ingegnoso sistema che permette di rendere ispezionabile questa parte di pavimentazione.

Renza Altoè, Amministratore Delegato Qual è l’andamento del mercato del decking? Sempre di più, l’interesse per i prodotti per pavimenti esterni è elevato, perchè si cercano con maggiore frequenza materiali naturali in sintonia con l’ambiente: il finto legno, per esempio, è sempre una copia, è un “voglio e non posso”. Alla naturalità del legno, si affianca il grande lavoro di ricerca sui materiali di supporto delle doghe e sui prodotti per la manutenzione, che garantiscono un lavoro a regola d’arte. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterni? Il nostro obiettivo non è la sola vendita del prodotto, abbiamo scelto alcune specie legnose che sono adatte a una esposizione esterna a discapito di altre magari più economiche ma con scarsissimi risultati finali. L’attenzione, come sempre, è rivolta anche all’approvvigionamento, che deve venire solo da foreste certificate, e ai prodotti di cura e manutenzione idonei e testati da importanti aziende partner.

LISTONE GIORDANO

SCHEDA INFORMATIVA

www.listonegiordano.com/it Listone Giordano Marine è un vero e proprio parquet due strati da incollare per Listone Giordano Marine applicazione in esterno. Utilizza una serie di tecnologie brevettate che sono il frutto della ricerca e dell’esperienza di Listone Giordano nel campo dei pavimenti due strati con supporto in betulla. Con Listone Giordano Marine è possibile realizzare un pavimento in legno da esterni che presenta le stesse caratteristiche estetiche e di sensazione al calpestio di un pavimento Listone Giordano per interni. Listone Giordano Marine è installabile anche in interno; rispetto a un decking sopraelevato, l’assenza di intercapedine al di sotto del pavimento e di interspazi tra le liste ne rende estremamente agevole la pulizia e la manutenzione. E’ costituito da uno strato nobile in legno di Tek e da un supporto formato da strati in legno di betulla a fibre incrociate, per uno spessore complessivo di 12.5 mm. L’unione tra gli strati di legno è realizzata con adesivi ad altissime prestazioni che superano i requisiti previsti dal test JAS type II (immersione per 2 ore in acqua a 70°C e successiva esposizione in stufa da laboratorio a ventilazione forzata a 60C° per 3 ore). La superficie dei listoni presenta scanalature longitudinali che migliorano la stabilità del prodotto, oltre a garantire un’eccellente prestazione antiscivolo in caso di pavimentazione bagnata. SCHEDA INFORMATIVA

Margaritelli S.p.A. – Fraz. Miralduolo 06089 Torgiano - Perugia - Italy - Tel. +39.075.988.681 Fax +39.075.988.90.43 - info@listonegiordano.com - www.listonegiordano.com

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SPECIALE

decking

WOODCO www.woodco.it Externo è la pavimentazione high-tech per l’outdoor firmata Woodco che permette agli ambienti interni di fluire all’esterno dando vita a vere e proprie aree living all’aria aperta. Le doghe che compongono la collezione, oltre a riprodurre la naturale estetica del legno, non ingrigiscono, non invecchiano con il passare del tempo, non marciscono e sono resistenti ai raggi UV, ai microorganismi marini, ai funghi e agli insetti. Inoltre non scheggiano e hanno ottime proprietà antiscivolo, caratteristica che si rivela ideale non solo per la realizzazione di bordi piscina, ma anche per terrazze, camminamenti, plateatici e giardini.

Gian Luca Vialardi, Direttore Generale Qual è l’andamento del mercato del decking? Il mercato del decking è in grande evoluzione: la richiesta di pavimentazioni per l’outdoor è sempre più alta e lo sviluppo del settore in termini di volumi e di business è in costante aumento. Poiché questo mercato è sempre più strategico, renderemo presto il nostro presidio più incisivo: entro la fine dell’anno, infatti, lanceremo delle importanti novità per gli esterni caratterizzate da tecnologie innovative e finiture davvero di alto livello. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterno? La collezione Externo coniuga design e tecnologia: le doghe sono realizzate con il 60% di farina di bambù, il 30% di polimeri di polietilene ad alta densità e il 10% di resine e pigmenti coloranti naturali. Oltre a riprodurre la naturale estetica del legno, vantano prestazioni d’eccellenza, infatti non ingrigiscono, non invecchiano, non marciscono e sono resistenti ai raggi UV, ai microorganismi marini, ai funghi e agli insetti.

STEMAU www.stemausrl.it Life Decking è un prodotto 100% made in Italy, caratterizzato dalla lavorazione impeccabile con macchinari italiani e le più moderne tecnologie di posa in opera. La collezione prevede Teak, Iroko, Pino, Larice, Ipè Lapacho e altre specie ancora, tutte rigorosamente lavorate presso lo stabilimento Stemau. Inoltre il trattamento preservante permette al prodotto una lunga durata nel tempo.

Stefano Maranco, fondatore Qual è l’andamento del mercato del decking? A mio avviso, è sicuramente in crescita, considerando inoltre che la posa è indicata anche anche in terrazzi e spazi aperti. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterno? Scegliere Life Decking Stemau è la garanzia di un prodotto tutto di manifattura italiana e con il sistema di posa Sistema Legno sicuro e garantito per 5 anni.

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LABOR LEGNO www.laborlegno.it Labor Legno propone due linee di pavimenti in legno per esterni, rispondendo a tutte le esigenze della propria clientela. Garden Wood è un prodotto naturale da sfruttare per decorare l’esterno della propria abitazione: un esterno che sembra casa, una soluzione elegante e resistente per arredare gli spazi outdoor. Assi è un classico senza tempo, con fissaggio viti a vista.

Matteo Dei Tos, consigliere di amministrazione Qual è l’andamento del mercato del decking? L’amore per il bello e per tutto ciò che è naturale è in crescita. E anche la scelta di un pavimento per esterni viene posta sullo stesso piano della scelta dell’arredamento degli interni di un’abitazione. Un mercato, quello del decking, che non sembra lasciarsi intaccare dalle proposte alternative al legno che vengono immesse oggi in commercio: il legno non si imita, ma si sceglie. Perché scegliere i vostri pavimenti per esterno? I nostri pavimenti per esterni sono il frutto di oltre quarant’anni di esperienza nella lavorazione del legno da parte di maestranze specializzate e racchiudono in sé, oltre alla naturale bellezza del legno, anche un’artigianalità che li rende unici e capaci di arredare gli spazi esterni con la stessa eleganza di quelli interni. La materia prima scelta per il nostro decking è sempre di primissima qualità, a garanzia di un prodotto in grado di resistere nel tempo in tutta la sua bellezza e funzionalità, anche grazie ad una tecnologia di costruzione e di posa che consente la massima stabilità.

Il portale professionale dei parquettisti italiani

www.professionalparquet.it

Passione per il mondo del legno


I L

F R U T T O

D E L L A

N O S T R A

B AT T I S C O PA E P R O F I L I I N L E G N O

VIA Prà della Fiera, 55 - 31020 Falzè di Piave (TV) ITALY TEL. +39 0438 903053 - CELL. 3664163289 www.anticofilo.it info@anticofilo.it

P A S S I O N E


DESIGN PROTAGONISTI www.anticofilo.it

Antico Filo’, un mondo fatto di pavimenti L’AZIENDA PUNTA A PRESERVARE AL MASSIMO LA NATURALEZZA DEL LEGNO, PONENDO ASSOLUTA ATTENZIONE AI PROCESSI PRODUTTIVI, ALLE LAVORAZIONI E AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE DIVERSE FINITURE

N

el territorio dove il legno è la materia prima per eccellenza, dove industrie e artigiani lavorano il legno seguendo la tradizione e cercando di creare sempre novità per seguire le tendenze del momento, dove il profumo di legno è nell’aria. Qui, Antico Filò ha creato la sua nuova sede: una piccola industria artigiana. Si, una piccola industria artigiana perché al suo interno c’è un mondo da scoprire, c’è la soluzione per tutto e tutti: per le grandi ditte di contract, per i rivenditori, per il falegname, per il posatore. In Antico Filò si trova il pavimento standard, quello lavorato artigianalmente ma anche il pavimento su misura. La struttura è stata creata per soddisfare tutte le richieste dei clienti disponendo di macchinari ad alta tecnologia in grado di lavorare il materiale in modo del tutto personale. I pavimenti vengono creati nello spessore 11-13-15-16 mm e all’occorrenza c’è la possibilità di produrre anche lo spessore 20 mm; le larghezze delle tavole variano a seconda del modello da 120 mm a 250 mm e anche qui è possibile avere i fuori misura fino a 400 mm; la lunghezza standard è da 400 mm fino a 2400 mm con possibilità di arrivare fino 4000 mm.

COMPARTI EFFICIENTI

La verniciatura interna ha un’ampia serie di finiture diverse: tutte esposte nello show-room ma in ogni caso sempre personalizzabili a richiesta. Dispone di due verniciature a spruzzo, una verniciatura in linea a 7 rulli UV e una cabina destinata solamente alla realizzazione di colori su misura. La sala espositiva è un ambiente accogliente, realizzato e studiato in modo tale che visitatori e clienti possano immediatamente percepire la qualità e la sostanza di ciò che Antico Filò cerca di offrire ogni giorno al meglio.

MODERNITÀ E INNOVAZIONE

La voglia di cambiamento che si avverte quotidianamente nella società ha spinto all’inserimento nell’organico di figure giovani, motivate e con uno spirito “piu’ fresco” nei diversi reparti aziendali, dalla produzione al marketing, per essere sempre al passo coi nuovi trend del mercato, coinvolgendo progettisti, posatori, rivenditori ed arredatori, sempre punti di riferimento insostituibili per Antico Filò. Modernità ed innovazione sono quindi obiettivi perseguiti costantemente con entusiasmo e fervore da tutto lo staff di questa nuova realtà che punta a preservare al massimo la naturalezza del legno, ponendo assoluta attenzione ai processi produttivi, alle lavorazioni e ai materiali impiegati per le diverse finiture. PROFESSIONAL

Parquet

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POSA APPUNTI TECNICI

QUANTO COSTA

UNA CAUSA

per un parquet? UN UTILE VADEMECUM PER CAPIRE COSA SIGNIFICA, DAL PUNTO ESCLUSIVAMENTE ECONOMICO, INTRAPRENDERE UN’AZIONE LEGALE A SEGUITO DI UN CONTENZIOSO PER UN PAVIMENTO DI LEGNO CONTESTATO Domenico Adelizzi

L

a sentenza è l’atto finale dell’iter processuale ed è la summa di quanto s’è potuto oggettivamente accertare, conoscere, valutare e dimostrare e racchiude in sè alcuni momenti topici svolti dai protagonisti del processo, ossia:

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PROFESSIONAL

Parquet

• Informazioni che si sono conosciute a seguito delle audizioni delle Parti in causa e relativi testimoni rese davanti al Giudice. • Apporto tecnico del nominato Consulente tecnico d’Ufficio (CTU) da parte del Giudice per fornirgli le risultanze tecniche ed economiche

emerse dalle operazioni tecniche peritali. • Apporto tecnico dei Consulenti Tecnici di Parte (CTP) nominati dalle Parti per interloquire tecnicamente con il Consulente Tecnico d’Ufficio. • Capacità degli avvocati a trasmettere al meglio al Giudice


le motivazioni della Parte che rappresentano. • A chiusura del processo, dopo la consegna dell’elaborato peritale da parte del CTU, il Giudice emetterà la sentenza.

I personaggi

Sono cinque i tipi di personaggi coinvolti, ognuno con precisi compiti e responsabilità: • Le Parti che hanno deciso di intraprendere il percorso processuale perché in pieno disaccordo, dando mandato agli avvocati per essere difesi lungo l’iter processuale. • Il Giudice del Tribunale che deve emettere la sentenza dopo aver vagliato quanto è avvenuto durante tutto l’iter processuale. • Il Consulente Tecnico d’Ufficio, ossia il CTU che deve esporre al Giudice sui risultati tecnici ed economici a cui è pervenuto dopo aver sempre interagito e operato con i nominati Consulenti Tecnici di Parte (CTP). • Gli avvocati che hanno la funzione di difendere le Parti per tutto l’iter del processo. • I Consulenti Tecnici di Parte (CTP) che hanno lo scopo di difendere tecnicamente la Parte che rappresenta interfacciandosi con il CTU.

Ma… quanto costa?

voci contenute nelle tariffe forensi approvate con Decreto Ministeriale 8 aprile 2004 n. 127. Ogni voce di tariffa è suddivisa in onorario, diritti e indennità che competono all’avvocato per le sue attività giudiziali. I compensi variano da un minimo a un massimo secondo il valore della causa e complessità del caso e i diritti sono stabiliti in maniera fissa in merito al valore della controversia. Gli onorari e i diritti, oltre alle spese documentate, sono sempre dovuti all’avvocato dal cliente indipendentemente da quanto stabilisce il Giudice in merito alle spese giudiziali. 2. Pagamento a forfait. Si stabilisce con l’avvocato un compenso a forfait per

la sua consulenza o assistenza legale. Tale modo è vantaggioso soprattutto per le aziende che hanno la necessità di frequenti e rapide consulenze legali, a volte anche solo telefoniche, in quanto questo tipo di accordo stabilisce la certezza dei costi che sono predeterminati in anticipo. 3. Patto di quota lite. A seguito dell’abrogazione dei minimi tariffari attuata dal c.d. Decreto Bersani, l’avvocato può concordare con il suo assistito compensi correlati al raggiungimento degli obiettivi che si vogliono raggiungere; si tratta della c.d. quota lite che prevede un compenso per le prestazioni dell’avvocato in percentuale su quanto ottenuto per il cliente.

IL COMPENSO PROFESSIONALE DELL’AVVOCATO E LA TARIFFA FORENSE Per regolare i rapporti economici tra il cliente e l’avvocato, è stata istituita la cosiddetta Tariffa professionale forense, da ultimo aggiornata con il Decreto Ministeriale 8 aprile 2004, n. 127 dove le singole voci dei compensi sono rapportate allo scaglione di valore della controversia e suddivise in due tipologie: i diritti (determinati in misura fissa in funzione del valore e dovuti per il compimento delle incombenze del processo) e gli onorari (determinati tra un minimo e un massimo e volti a remunerare l’attività più propriamente intellettuale dell’avvocato). L’Ordine professionale vigila sulla corretta applicazione del Tariffario forense e, se richiesto, può valutare gli onorari indicati dall’avvocato procedendo alla loro “asseverazione”. La Tariffa forense è consultabile sul sito del Consiglio Nazionale Forense www.consiglionazionaleforense.it

Non è né semplice né facile calcolare il costo di un ATP o di una causa perché le varianti sia di carattere legale, sia derivanti dalla gestione del processo e di natura tecnica sono tante, tra loro diverse e incidono in modo differente da contenzioso a contenzioso. Il verosimile caso che in seguito si riporta (derivato da un caso reale), è solo un esempio delle tante voci che intervengono sulla contabilità economica di un processo. Ciò che si può cercare di fare è di riportare i modi e i costi unitari che i vari protagonisti di causa applicano per il calcolo del loro onorario professionale.

Avvocati

Esistono tre sistemi tariffari cui si può far riferimento quando ci si rivolge a un avvocato, queste sono state introdotte dalla c.d. Legge Bersani (legge 4 agosto 2006, n. 248). 1. Tariffe professionali. E’ il sistema più tradizionale. Prevede di determinare il compenso dell’avvocato in base a precise

PROFESSIONAL

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POSA APPUNTI TECNICI

Costi del procedimento giudiziario

Consulente tecnico d’ufficio (CTU)

Per emettere la parcella professionale da depositarsi in Cancelleria del Tribunale insieme alla relazione tecnica, il CTU deve far riferimento agli articoli inseriti nel decreto del 30 maggio 2002 “Adeguamento dei compensi spettanti ai periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite su disposizione dell’autorità giudiziaria in materia civile e penale” riportato in Gazzetta Ufficiale n.182 del 5-8-2002, nel caso della valutazione di costruzioni edili e quindi anche per pavimenti di legno e parquet; fanno riferimento gli articoli n°1 e n°11, ossia articoli che, in sintesi, stabiliscono che per la perizia o la consulenza tecnica in materia di costruzioni edilizie e apparati a esse annesse, spetta al perito o al consulente tecnico un onorario a percentuale calcolato per scaglioni in funzione del valore da peritare. Premesso che secondo la voce n.77 dei diritti di avvocato una vacazione è pari a un’ora ciascuna e il diritto per ognuna di esse è per le voci che le prevedono e che la frazione di un’ora si calcola per un’ora intera; il valore della vacazione che spetta al nominato CTU è di solito equiparata a quella degli avvocati. Ultimato il suo lavoro, il CTU presenterà al Giudice la relazione tecnica e la parcella affinché sia approvata e questi deciderà in merito all’entità stessa della parcella.

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PROFESSIONAL

Parquet

Consulenti tecnici di parte (CTP)

E’ bene avere presente che non nominare un valido consulente tecnico di parte può costare molto di più della parcella che potrebbe eventualmente chiedervi; quindi l’invito è sempre di farsi affiancare da un consulente tecnico che conosca la problematica dell’oggetto/opera in causa. Mentre per il costo della relazione tecnica redatta dal CTU esiste un preciso tariffario come in precedenza scritto, per il consulente tecnico di parte il compenso non è legato a un tariffario specifico e in genere dipende dal tipo di professionista che svolge l’incarico. Se è un ingegnere o un architetto o un geometra o un consulente tecnico iscritto a un albo apposito, potrà presentare parcella calcolandola sulla base del tariffario dell’ordine di appartenenza, oppure potrà valutare la sua prestazione a discrezione concordata con la Parte che rappresenta. Il costo della consulenza di parte è in generale addebitata alla Parte che ha richiesto e nominato il proprio consulente, tuttavia, nel caso in cui siano appurate responsabilità oggettive della controparte, tale costo di consulenza potrebbe essere compreso tra i danni subiti e dunque si dovrà chiedere al Giudice che questo costo sia addebitato alla controparte.

In genere, i costi dei procedimenti giudiziari sono difficilmente quantificabili e preventivabili perché oltre all’importo iniziale per l’avvio della procedura, molto dipende dal comportamento e dalle difese che la controparte assumerà nel corso della procedura, dagli adempimenti da compiere nello specifico caso e dalla quantità e qualità delle attività effettivamente necessarie per portare a termine l’incarico. Oltre ai compensi professionali del proprio avvocato, rappresentano un costo anche le tasse sul procedimento (contributo unificato per l’iniziale iscrizione a ruolo), l’imposta di registro sulle sentenze e sui provvedimenti decisori, gli importi dovuti per le attività degli Ufficiali Giudiziari (notifiche, accessi), gli importi dovuti per le eventuali trascrizioni presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari riguardo a domande giudiziarie, sentenze, pignoramenti, ipoteche giudiziali riguardanti beni immobili nonché i compensi del Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal Giudice, a cui si aggiunge il correlativo costo degli eventuali Consulenti di fiducia del cliente. Gli importi variano anche a secondo del tipo di procedura giudiziaria, del valore della controversia, del numero delle parti e controparti, dell’eventuale insorgenza di sub procedimenti, decisioni parziali e altri eventuali accadimenti processuali. In casi particolari può esserci la necessità di dover sopportare altri esborsi per pubblicazioni, traduzioni, asseverazioni o altre incombenze.

Se si vince o se si perde

Nel momento in cui il processo giunge al termine e passa in decisione, ogni avvocato normalmente deposita al Giudice la “nota delle spese di lite” che è una sorta di parcella contenente analiticamente l’elenco degli oneri e spese sostenute e dei diritti e onorari professionali maturati nella causa: essa è redatta secondo il Tariffario forense vigente, a nulla rilevando al Giudice eventuali accordi pattuiti tra cliente e avvocato. Al Giudice è normalmente chiesto che la sentenza, oltre ad accogliere le domande di merito, disponga anche la condanna dell’avversario alla rifusione (rimborso) delle spese di


lite sostenute dal proprio cliente. Il principio generale è quello che la parte soccombente (perdente) della causa sia tenuta a rifondere le spese di lite della parte vincitrice. Ciò non sempre però avviene, poiché il Giudice, se motivatamente lo ritiene, ha un’ampia facoltà di compensare in tutto o in parte le spese di lite, per cui la condanna al rimborso mancherà o sarà ridotta (per esempio nel caso di soccombenza reciproca). In altri casi, il Giudice può operare una riduzione dei compensi indicati dall’avvocato, oppure può applicare uno scaglione di valore inferiore con generale diminuzione di tutti i valori (esempio: la sentenza accoglie la domanda giudiziale in misura inferiore a quanto inizialmente chiesto nella causa). Si ha in tali casi una diversità anche molto rilevante tra quanto dovuto dal cliente all’avvocato e quanto effettivamente liquidato dal Giudice a carico della controparte. Va rimarcata, infatti, la diversità e indipendenza del rapporto cliente/ avvocato rispetto a quello tra cliente/ controparte. Infine, va segnalato che con la sentenza o comunque con il provvedimento finale del giudizio, il Giudice si limiterà a emettere una condanna della parte perdente alla rifusione delle spese di lite liquidate in pro della parte vincitrice. Se l’obbligato non adempie spontaneamente al pagamento delle spese di lite a cui è stato condannato, sarà necessario dare corso al recupero giudiziale del credito, i cui costi si sommeranno per la parte inadempiente: ovviamente sussistono

tutti i rischi connessi a una possibile finale insolvenza del debitore. Nella sfortunata ipotesi di mancato rimborso e di successiva impossibilità di recupero, tutte le spese di lite della causa e dei tentativi di recupero rimarranno, fatalmente, sulle spalle di chi le ha sostenute, ancorché vittorioso.

Un caso reale nel mondo dei parquet Nei prospetti che corredano il testo, si riporta una sintesi dei costi di una causa che hanno visto protagonista un parquet. Quanto si descrive, ha il solo scopo di evidenziare cosa vuol dire, dal punto esclusivamente economico, intraprendere un’azione


POSA APPUNTI TECNICI

legale a seguito di un contenzioso. Questo, però, non vuol dire che non si deve iniziare un contenzioso, ma è bene e soprattutto necessario prima dell’avvio di un ATP o causa, valutare, considerare e ponderare le tante situazioni dirette e indirette che influenzano il giudizio finale della vertenza. Come si è in precedenza scritto, il giudizio finale di una vertenza che interessa il mondo del lavoro è la summa di quanto s’è potuto oggettivamente accertare, conoscere, valutare e dimostrare in merito all’oggetto di causa e, per rendere più comprensibile il calcolo dei costi di causa, si riporta un caso reale accaduto tra l’azienda incaricata a fornire, posare e rifinire un pavimento di legno e il cliente, il quale, avendo rilevato vizi e difetti sul parquet l’ha totalmente contestato, richiedendone la rimozione e la sostituzione.

OGGETTO DI CAUSA Fornitura, posa e finitura di un parquet costituito con doghe di multistrato verniciate in cantiere. Costi pattuiti per l’opera • Fornitura 250 m2 di listoni con strato nobile Rovere: €/m2 100.000 = €. 25.000,00 • Posa in opera e finitura del parquet: €/m2 25,00 = €. 6.250,00 • Ripristino sottofondo: • A corpo € 1.250,00 • Totale dell’opera: € 32.500,00

Il contenzioso Poco dopo la posa del parquet si evidenziarono vizi per la qualità del materiale e di posa; vizi che il cliente ritenne gravi, innescando le tipiche fasi dell’iter processuale. LA SENTENZA Dopo il sopralluogo tecnico, ci fu la consegna della memoria tecnica d’ufficio alla Cancelleria del Tribunale da parte del nominato CTU dopo aver trasmesso la bozza ai CTP per le loro note e osservazioni di merito e delle udienze per le conclusioni del caso; si giunse alla sentenza che fu a

Costi e onorari per i due avvocati ONORARIO; DIRITTI E SPESE

COSTO (€)

Voce Onorario Studio controversia

250,00

Consultazioni cliente per tutto l’iter processuale

300,00

Redazione dell’atto introduttivo

400,00

Assistenza a ciascuna udienza di trattazione escluse quelle di semplice rinvio Comparse conclusionali TOTALE PARZIALE

150,00 500,00 1.600,00

Diritti e Spese Posizione e archivio La disamina Domanda introduttiva o risposta

25,00 100,00

Autentica di firma

25,00

Iscrizione a ruolo o costituzione in giudizio

25,00

Formazione del fascicolo

25,00

Per ogni scritto difensivo

100,00

Per ogni istanza al giudice Partecipazione alle udienze (n°10)

50,00 300,00

Intervento operazioni del consulente tecnico

30,00

Per l’esame di ogni ordinanza o decreto

25,00

Per le consultazioni con il cliente

100,00

Per la corrispondenza informativa con il cliente

100,00

Per la precisazione delle conclusioni

100,00

Per l’esame delle conclusioni avversarie

150,00

Per la redazione della nota spese Rimborso spese forfetario

42

100,00

50,00 400,00

Costi e onorario per il nominato Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) ONORARIO PROFESSIONALE Vacazioni Giuramento

60,00

Sopralluogo tecnico

100,00

Studio atti e documenti

150,00

Studio e stesura della memoria tecnica d’ufficio

1.200,00

TOTALE PARZIALE

1.510,00

Diritti e Spese Sviluppo e stampa fotografie

100,00

Pedaggi autostradali

50,00

Fotocopie relazione tecnica d’ufficio per Parti

60,00

TOTALE PARZIALE COSTO TOTALE PER CTU

260,00 1.770,00

Costi e onorari per i due Consulenti Tecnici di Parte (CTP) VOCE

1.705,00

COSTO TOTALE PER AVVOCATO

3.305,00

Totale forfetario per: Partecipazione al sopralluogo, stesura della memoria tecnica di parte e spese sostenute.

COSTO TOTALE PER I DUE AVVOCATI

6.610,00

COSTO TOTALE PER I DUE CTP

PROFESSIONAL

50,00

Carburante per automezzo

TOTALE PARZIALE

Parquet

COSTO (€)

COSTO (€) 1.400,00 2.800,00


Costo stimato dal CTU: per la fornitura e ripristino del parquet VOCE

COSTO UNITARIO

COSTO (€)

Rimozione parquet difforme

Forfetario

Trasporto macerie alla discarica

Forfetario

7.50,00

Consolidamento del sottofondo (A corpo)

Forfetario

2.250,00

€/m2 100,00

25.000,00

€./m 25,00

6.250,00

Forfetario

1.200,00

Nuovi elementi lignei da posa m2 250 Posa in opera e ciclo di verniciatura-finitura

2.000,00

2

Installazione dei battiscopa TOTALE PARZIALE

37.450,00

Costo indiretto stimato dal CTU per il riassetto dell’abitazione VOCE • • • •

COSTO UNITARIO

COSTO (€)

Svuotamento dei mobili. Confezione dei pacchi per deposito oggetti. Smontaggio degli arredi Imballaggio di quelli particolari e delicati.

Forfetario

1.200,00

Trasporto mobili e pacchi, al deposito temporaneo

Forfetario

600,00

Deposito degli stessi per 8 giorni

Forfetario

500,00

Trasporto mobili e pacchi, dal deposito all’abitazione.

Forfetario

600,00

Montaggio e posizionamento mobili, arredi ed oggetti

Forfetario

1.200,00

Pulizia abitazione, arredamento, infissi pareti e parquet

Forfetario

400,00

Imbiancatura delle pareti

€./m 20,00

2.500,00

2

TOTALE PARZIALE

completo favore del cliente, constatato che il Tribunale stabilì che il ricorrente doveva essere completamente risarcito dal fornitore ed esecutore dell’opera per i danni e disagi provocati. Dalla lettura della sentenza è emerso che per il valore dell’opera di € 32.500,00 la causa ebbe il costo totale di € 64.380,00, ossia il doppio dell’opera realizzata! La parte da leone del costo, pari a 74,90%, fu per la fornitura e ripristino dell’opera, danni e disagi recati al cliente, seguito dalla quota del 10,26% destinata ai due avvocati; del 7,76% per il Tribunale (costi di procedimento), del 4,34.% per i due consulenti tecnici di parte e infine del 2,74% per il nominato CTU.

Conclusioni

Decidere se intentare e/o percorrere la lunga incerta strada della vertenza giudiziaria è un passo che deve essere molto ben meditato e ponderato. Il consiglio è di non farne una “questione di principio” e di valutare il rapporto costo/benefici; anche perché, se chi ha eseguito l’opera non è in grado di assicurare e dimostrare che la stessa è stata effettivamente eseguita nei migliori dei modi, forse è meglio rimetterci qualcosa prima o in fase di transizione amichevole invece di rischiare di pagare tutto e di più in sede di giudizio. Meditate gente… meditate gente… ■

7.000,00

Costo per alloggio in albergo per consentire l’esecuzione dei lavori di ripristino del parquet VOCE

COSTO UNITARIO

Due camere doppie per 7 giorni

COSTO (€)

€./giorno 535,00

3.750,00

Costo totale per il ripristino del parquet VOCE

COSTO (€)

Costo diretto

37.450,00

Costo indiretto

7.000,00

Costo alloggio

3.750,00

TOTALE

48.200,00

Costo di Giudizio (Costi del Tribunale) VOCE

COSTO (€)

Onorario

1.500,00

Diritti

1.500,00

Spese di giudizio

2.000,00

TOTALE

5.000,00

Costo Complessivo della Causa VOCE

COSTO TOTALE (€)

% SUL COSTO TOTALE

Costo Avvocati

6.610,00

10,26

Costo CTU

1.770,00

2,74

Costo dei due CTP Costo Tecnico di ripristino Costo di Giudizio COSTO TOTALE

2.800,00

4,34

48.200,00

74,90

5.000,00

7,76

64.380,00

100,00

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POSA LA NOTA LEGALE

Nuovi prodotti e nuove filiere ALL’INTERNO DI UN MERCATO SEMPRE PIÙ ESIGENTE, I FABBRICANTI SPESSO RICORRONO AL CONTOTERZISMO O ALL’ESTERNALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ. ATTENZIONE PERÒ: CON I PARTNER È NECESSARIO CAUTELARSI Filippo Cafiero

C

ome già visto nel precedente numero, un mercato in continua evoluzione sta portando sempre più all’attenzione ricercata di materiali e prodotti. Un impegno che viaggia di pari passo con un design, anch’esso, sempre più ricercato, tanto che ogni ordinativo finisce per corrispondere a una sempre più specifica richiesta, con una buona dose di personalizzazione sul prodotto stesso e con una specifica aspettativa di risultato. In concreto, dunque, cambiano i gusti, si modificano gli stili e le tendenze, si evolvono i materiali, si aggiornano le tecnologie e, di conseguenza, anche le attività produttive devono adattarsi. Per far fronte a questa evoluzione, infatti, c’è chi cerca di ampliare la gamma di prodotti arricchendola per tipologie e finiture, secondo quelli che è riuscito a cogliere come gusti nuovi per le nuove tendenze. Ma c’è pure chi preferisce organizzarsi in funzione della specifica richiesta ricevuta, o personalizzando la produzione con il ricorso all’ausilio di contoterzisti, ovviamente pronti perché preallertati, o instaurando direttamente rapporti di collaborazione “aperti”, secondo le specifiche di volta in volta necessarie, con la costituzione di una vera e propria linea produttiva aperta nei contenuti tecnici, da riempire, appunto, con la specifica richiesta e da indirizzare in funzione delle competenze occorrenti per quel singolo caso.

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Il decentramento del lavoro

Una vera e propria filiera, dunque, nuova e diversamente organizzata rispetto al passato, perché organizzata per l’applicazione di tecnologie e soluzioni ricercate per ogni singolo prodotto o per ogni singola richiesta. Una vera e propria filiera determinata dalla richiesta di capacità tecnica organizzativa e produttiva, che difficilmente può sostenere una singola impresa e che si concretizza nel decentramento di quelle lavorazioni o di quelle fasi di lavorazioni di quei componenti o di quelle parti del prodotto che richiedono competenza tecnica e tecnologia particolare. E così anche laddove ciò porti a una vera e propria esternalizzazione dell’attività. Con evidente duplice vantaggio: il conseguimento di quelle particolarità che altrimenti sarebbe difficile o

antieconomico ottenere al proprio interno e l’evitare di affaticare la propria organizzazione interna a discapito del resto della produzione. Però, sia per l’una sia per l’altra soluzione, ovvero sia per il ricorso a contoterzisti sia per l’organizzazione della linea produttiva aperta verso decentramento o esternalizzazione di processi e attività, occorre una buona dose di attenzione, dato che alle responsabilità finali del prodotto verso il mercato non ci si sottrae per il solo fatto di essersi affidati ad altri, anche se appositamente ricercati. Il prodotto, infatti, non dimentichiamolo, sul mercato viaggia con il nome del fabbricante che si è orientato verso l’una o l’altra soluzione di cui detto prima e non con il nome di coloro ai quali egli si è rivolto. Occorre dunque cautelarsi per rimettersi a soggetti affidabili e professionali dal punto di vista


tecnico-produttivo e a soggetti di cui è nota la conoscenza del modus operandi o di cui comunque è accessibile la verifica in corso d’opera. Occorre cautelarsi anche mettendo in atto delle solide tutele dal punto di vista contrattuale. Qui però le strade sono diverse e talvolta anche tante, anche se non sempre tutte idonee: si va dalla previsione di rigorosi standard qualitativi all’imposizione di documentazione; dall’imposizione di depositi cauzionali alla richiesta di sottoscrizione di vincoli fideiussori economicamente non indifferenti; dalla richiesta di forme assicurative e clausole di manleva, per ritrasferire ogni conseguenza risarcitoria, a vincoli di responsabilità tecnicoproduttiva. Ciò però non toglie che in concreto quel che deve costituire motivo determinante di scelta è e resta il criterio di individuazione del soggetto esterno cui rivolgersi, ovvero il livello di professionalità e capacità tecnico-produttiva che in tale soggetto si rinviene, ovviamente sempre in relazione a ciò di cui si ha bisogno per la corretta realizzazione di quella particolare linea produttiva o filiera.

qui bisogna prestare attenzione perché la scelta della subfornitura spesso risulta impropria, in quanto applicata in maniera e in modalità non coerente con i suoi principi e con i suoi limiti. Nell’idea comune infatti la subfornitura evoca meglio del subappalto il concetto di collaborazione e cooperazione economica, perché rapporto contrattuale apparentemente più vicino all’idea tradizionale di filiera. Ma questo è solo in apparenza. Laddove infatti il ricorso al terzo, esterno alla propria organizzazione aziendale, avviene per rimettere quella lavorazione o quella parte di lavorazione in autonomia allo stesso terzo, la subfornitura c’entra ben poco e talvolta è un ibrido contrattuale pericoloso. Ancor di più quando quell’autonomia di lavorazione è stata proprio la ragione della scelta di rimessione al terzo. Al contrario il subappalto (ma anche lo stesso appalto) rappresenta lo strumento migliore e più idoneo per delegare a un soggetto terzo una specifica perizia e capacità in una particolare materia. Non a caso il subappaltatore (e così anche lo stesso appaltatore) è chiamato con il suo committente al raggiungimento del risultato voluto e ricercato proprio attraverso quella sua autonomia organizzativoimprenditoriale e tecnico-produttiva. Con conseguente titolo e fondamento anche per un coinvolgimento in responsabilità nel caso di vizi o di non rispondenza a quanto commissionato. La subfornitura, di contro, mette in atto una vera e propria dipendenza tecnica e tecnologica. Sicché, se è minore l’autonomia in tal senso, non può che essere minore la responsabilizzazione e la responsabilità.

Certo, rispetto al mercato, il risultato non cambia molto, dato che, per il consumatore, l’interlocutore diretto è il suo venditore e dato che in relazione alla responsabilità da prodotto difettoso vale il principio della responsabilità concorrente di tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del prodotto. Ferme restando, in entrambi i casi, le rivalse interne.

Considerazioni finali

Stando così le cose e volendo limitarci al mondo del parquet, a questo punto, è inevitabile domandarsi quale relazione possa avere tutto questo, ovvero: ha senso sollevare questa attenzione anche nel comparto del parquet? Ebbene e senza dubbio sì; e non poco. Sia con riguardo al prodotto finito sia con riguardo alle sue precedenti fasi di lavorazione. Si pensi per esempio al caso in cui il fabbricante si rivolge a contoterzisti per quelle particolari lavorazioni destinate a rendere un ricercato effetto sulla superficie della tavola di pavimento, oppure finalizzate all’inserimento e alla combinazione di materiali diversi o, ancora, a incisioni o lavorazioni per disegni particolari. Ma così pure si pensi ai casi di lavorazioni particolari nel passaggio intermedio dalle segherie alle falegnamerie o a quelle richieste di trattamenti particolari, meccanici o di finitura, nel passaggio dal tavolame grezzo alle lamelle o nei passaggi successivi. Le considerazioni già svolte in questa stessa rivista a proposito del design ricercato anche nel parquet e i comunicati di presentazione di certi nuovi prodotti o di certe nuove soluzioni per le pavimentazioni di legno non lasciano dubbi. ■

Subappalto o subfornitura?

Così peraltro deve essere anche con riguardo al rapporto contrattuale che a quel punto si andrà a istituire, posto che in esso dovrà, sì, risultare il motivo determinante di quella scelta, ma non da meno l’obiettivo che si vuole realizzare. In genere, l’alternativa ricade tra il subappalto e la subfornitura. Ma anche PROFESSIONAL

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FORMAZIONE MERCATO MERCATOPROTAGONISTI

A Milano Mapei incontra l’Alto Adige

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uando si parla di importanti realtà presenti sul mercato, si pensa generalmente a loro in termini di offerta sul mercato; per una società come Mapei, questo è riduttivo: oltre a essere uno dei maggiori produttori mondiali di adesivi e prodotti complementari per la posa di pavimenti e rivestimenti di ogni tipo, Mapei si distingue per supporti di valore, come quelli che rientrano nell’ambito della formazione. Gli eventi sono tenuti dall’Assistenza Tecnica Mapei e dagli esperti dell’azienda, attraverso dimostrazioni pratiche, mezzi audiovisivi e la divulgazione di materiale tecnico informativo. L’azienda organizza periodicamente convegni e seminari di aggiornamento tecnico rivolti a progettisti, responsabili di cantiere e specialisti del settore, operando in stretta collaborazione con gli Ordini Professionali. Migliaia di eventi vengono svolti nei diversi centri di formazione e all’interno dei Specification Center in Italia e in tutto il mondo. Molti degli appuntamenti coinvolgono anche le Associazioni di Categoria: è questo, il caso, del corso Mapei di recente organizzato nell’ambito della posa e della protezione di pavimentazioni in parquet, che ha visto la partecipazione di una delegazione dell’associazione altoatesina degli artigiani lvh.apa. Due giorni di condivisione, coesione e, ovviamente, formazione, con la visita al Laboratorio R&S di Mapei, a Milano e quella allo stabilimento di Mediglia (MI), per ritrovarsi, poi, al Mapei Auditorium, dove Angelo Giangiulio, Product Manager Mapei e Davide Zanotti, Coordinatore Linea Parquet Mapei, hanno presentato il Gruppo e i prodotti.

Focus sulle novità

Tra le novità introdotte sul mercato e illustrate da Angelo Giangiulio, vi sono i nuovi adesivi sililati ULTRABOND ECO S958 1K, ULTRABOND ECO S LITE e ULTRABOND ECO S PLUS. Le nuove referenze sono esenti da acqua, solventi, ammine e resine epossidiche e a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (EMICODE EC1 RPLUS e sono indicate per la posa di tutti i tipi di pavimenti in legno, di qualsiasi formato e su qualsiasi sottofondo. Indicato per la posa di parquet solido e prefinito di qualsiasi specie legnosa e formato su qualsiasi tipologia di sottofondo, inclusi massetti riscaldanti, ULTRABOND ECO S958 1K è un adesivo a base di polimeri sililati

DA SINISTRA, ANGELO GIANGIULIO, MARTIN PUTZER E WERNER PERKMANN

L’AZIENDA MILANESE HA OSPITATO L’ASSOCIAZIONE ALTOATESINA DEGLI ARTIGIANI LVH. APA, PER DUE GIORNI ALL’INSEGNA DELLA CONDIVISIONE E DELLA FORMAZIONE Alessandra Mecca 46

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monocomponente hard-elastic, in accordo con ISO 17178. Nella gamma, troviamo anche ULTRABOND ECO S LITE, l’innovativo adesivo monocomponente alleggerito a base di polimeri sililati con un ridottissimo peso specifico che comporta un consumo di prodotto più basso per mq. In fase di applicazione l’applicatore movimenterà una confezione che pesa il 40% in meno rispetto alle classiche confezioni. La vera innovazione è tuttavia rappresentata da ULTRABOND ECO S PLUS, adesivo monocomponente a base di polimeri sililati esente da emissione di metanolo, a tutela della salute del posatore e dell’ambiente. Presenti all’evento, anche il presidente dei Pavimentisti lvh.apa Werner Perkmann, Martin Putzer, AD di Trapa Boden e Florian Steinmann, di Floriansböden. Soddisfazione per l’incontro, è stata espressa da Angelo Giangiulio, che ha dichiarato: “Sono molto contento di questo evento, nato quasi per caso in occasione del Domotex di Hannover, su desiderio di Werner Perkmann e Florian Steinmann, di visitare Mapei. Questi due giorni hanno rappresentato l’occasione per ritrovare vecchi amici e per far conoscere loro ancora meglio la nostra realtà lavorativa”.

Risposte efficaci a esigenze emergenti

Il corso è stato anche l’occasione per un confronto sull’andamento del mercato dei pavimenti in legno e sulla figura del pavimentista. A esprimere la propria opinione sul mercato, è Martin Putzer di Trapa, azienda austriaca produttrice di pavimenti

in legno stratificati - soprattutto 3 strati - con la particolare finitura a olio naturale. “I nostri maggiori mercati - spiega l’intervistato - sono l’Austria, la Svizzera, la Germania e, naturalmente, l’Italia. La lotta sui prezzi è sempre dura, in Italia come all’estero e non esiste quasi più una fascia media di mercato. Nei paesi nordici però, i canali di vendita sono più definiti, le figure con le quali ci si rapporta sono minori. Ciò che fa la differenza, comunque, è sempre la qualità: noi, come azienda, puntiamo alla fascia più alta, offrendo un prodotto dalle caratteristiche ’sartoriali’”. Una qualità, che deve caratterizzare anche il lavoro di chi posa il parquet. Ne è convinto il Presidente Werner Perkmann che, per conseguire il titolo di Meister (maestro, ndr) per la posa di pavimenti caldi (per esempio parquet, moquette e pvc), ha frequentato una scuola all’estero. “In Italia - sono le sue parole - non esiste una scuola che formi i futuri posatori. Se si è fortunati, si apprendono le nozioni dai vecchi artigiani. Questo però, non sempre è possibile e sta generando una mancanza di questa figura professionale sul mercato. Ci vorrebbe, quindi, l’istituzione anche in Italia di una scuola che rilasci un attestato e che preveda, magari, l’alternanza scuola-lavoro”. “Un risultato professionale - sottolinea Florian Steinmann, di Floriansböden - si ottiene attraverso una posa a regola d’arte, grazie al lavoro di mani esperte. Il consiglio che posso dare a chi opera nel settore - se non è possibile frequentare una scuola - è quello di rivolgersi ad aziende del settore serie, con programmi e strumenti formativi solidi, che possano contribuire alla loro crescita”.

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POSA

APPUNTI TECNICI

Se il parquet è tarlato? TAPPA DOPO TAPPA, IL RESTAURO DI UN VECCHIO PAVIMENTO COMPOSTO DA QUADRI DI ROVERE E NOCE, DANNEGGIATO DALL’ATTACCO DEI TARLI Mauro Errico

L

’intervento di restauro di un vecchio parquet mi fornisce l’occasione per affrontare il problema dei tarli, quei piccoli animaletti, quasi invisibili, che tanto danno arrecano al legno. Partirò cercando di spiegare, in sintesi, cos’è un tarlo e cos’è un fungo del legno. In effetti, un’impresa che fosse chiamata al ripristino di un pavimento in legno degradato, dovrebbe in primo luogo tentare di identificare se le cause del degrado sono da attribuire agli insetti o ai funghi. Gli insetti che attaccano il legno Iniziamo col dire che per la maggior parte degli insetti il ciclo vitale si suddivide in quattro fasi: uovo, larva, crisalide, insetto. Gli insetti causano i maggiori danni al legno nel momento della fase larvale ovvero quando la larva si trova proprio all’interno del legno. Il ciclo vitale dell’insetto varia, chiaramente, a seconda della specie di appartenenza. Gli insetti lignivori più diffusi sono: • Anobium Punctatum o comune tarlo dei mobili: è il più diffuso e di norma è attivo nel legno posto in opera da 20/30 anni; • Xestobium Rufovillosum e Hylotrupes Bajulus (conosciuto anche come tarlo dalle lunghe corna): possono causare danni molto rapidamente a causa delle dimensioni della larva e della capacità di scavare gallerie di ampio diametro nel legno;

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• Hyctus Brunneus; • Ernobius Mollis; • Europhrum Confine. Il legno che rimane infestato da insetti si riconosce da alcuni elementi oggettivi: perdita di peso, presenza di fori di uscita delle larve, presenza di polvere del legno medesimo, friabilità e tendenza allo sbriciolamento. E’ bene ricordare che la presenza di insetti nel legno non è un fatto che ricorre facilmente, inoltre, il legno stesso non è ugualmente predisposto all’insorgere e alla proliferazione di insetti. I funghi Per quanto riguarda i funghi, questi sono capaci di rapide proliferazioni, arrecando non pochi danni al legno. I funghi hanno la capacità di nutrirsi di materiale organico, alcune specie in particolare, se lasciate proliferare all’interno di strutture portanti (travi), sono causa diretta di degrado profondo delle medesime strutture. Il Coniophora Puteans è quello più diffuso, ma allo stesso tempo il meno pericoloso, in quanto è molto sensibile alle variazioni della percentuale di umidità, che ne condiziona la sopravvivenza. Al fine di proliferare, i funghi hanno necessità di ambienti con presenza di sostanze nutritive (materiale organico) e con temperatura e percentuali di umidità relativa

costanti, in simbiosi con substrati umidi. Ci sono funghi che, per proliferare, necessitano di ambienti con umidità costante del 60-70%: per eliminarli basta sopprimere la fonte dell’umidità, impedendo così la loro riproduzione. Il legno che viene infestato da questa tipologia di funghi appare di colore bruno scuro, nelle travi appaiono crepe longitudinali e anche cavità a forma cubica. Esistono anche dei funghi che possono proliferare in ambienti moderatamente umidi (30-40%) e possono apportare gravi e consistenti danni al legno, si rivelano un falso allarme. Il restauro del parquet a quadri Dopo questa doverosa premessa, cercherò di descrivere un intervento recentemente condotto su un parquet degli anni ‘50, di ottima fattura strutturale, inserito nel contesto di un appartamento di pregio, situato lungo i viali della città di Firenze. Si tratta di una pavimentazione lignea costituita da singoli quadri di 3 cm di spessore, composti da due specie legnose: Rovere per la cornice e Noce per il campo centrale. La quasi totalità dei quadri che componevano il pavimento presentava la chiara e manifesta azione dell’attacco del tarlo: sia sul Rovere sia sul Noce, i segni del passaggio degli insetti erano inequivocabili. Una soluzione semplice ed efficace sarebbe stata l’asportazione del pavimento e la relativa sostituzione, la proprietà, però, non voleva assolutamente privarsi della pavimentazione. Vero è che non sussisteva traccia di “operatività” di insetti, non vi era infatti presenza di polvere di legno o altri segnali che potessero far pensare a un’attività ancora in corso. Certo, non mi era possibile dare alcuna garanzia: sappiamo benissimo che basta la presenza di un solo insetto per compromettere un lavoro. Comunque, di comune accordo con la direzione lavori e la committenza, si è optato per un intervento di “risanamento localizzato”.


il materiale da quadri provenienti da zone soggette a modifiche strutturali (inserimento di armadi a muro e conseguente asportazione di quadri sottostanti), con l’aiuto di un pantografo si è proceduto ad asportare la parte centrale dei quadri individuati, incidendo per il solo spessore che di volta in volta veniva deciso. In questo modo si è potuta mantenere la stessa tonalità del manufatto originario. Una volta creato l’alloggio per il nuovo quadro centrale di Noce, Le operazioni di “risanamento localizzato” Prima si è proceduto a una ripulitura meccanica della superficie lignea, per portare alla luce il reale stato della superficie dei quadri. Dopo una ricognizione, una volta individuate le zone del pavimento dove risultavano maggiori i danni nei singoli quadri, si è proceduto al loro smontaggio, asportandoli con cura, in modo da non danneggiarli ulteriormente. I quadri sono stati portati in un laboratorio, dove si è proceduto a una sorta di “autopsia” (se mi consentite di prendere in prestito il termine dal mondo medicolegale): dopo aver ripulito singolarmente i quadri, le parti di Rovere o Noce danneggiate dalla presenza degli insetti sono state asportate. Successivamente, sono state riposizionate le nuove parti asportate, chiaramente della stessa specie legnosa, ottenendo un primo risultato abbastanza soddisfacente. Il lavoro in cantiere Questa è stata solo la prima fase, in effetti anche direttamente in cantiere sono state eseguite delle sostituzioni di parti danneggiate, soprattutto per quanto riguarda i riquadri centrali in Noce. Dopo avere prelevato

lo stesso è stato accuratamente ripulito con utensili manuali, fino a permettere un assemblaggio mediante incollatura. La finitura Terminato l’intervento di ricerca e sostituzione delle zone danneggiate, è stata la volta del trattamento di finitura protettiva, eseguito prima su un campione di legno. Per il “tocco finale” si è optato per un prodotto a basso impatto ambientale, steso su tutto il pavimento. Il risultato? Un pavimento come nuovo.

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FINANZA

Remissione in bonis: quando può essere utilizzata?

C

on l’art.2, comma 1, D.L. n16/2012 è stato introdotta una forma particolare di ravvedimento operoso, la c.d. “remissione in bonis”. Lo scopo della “remissione in bonis” è quello di evitare che adempimenti formali non eseguiti tempestivamente precludano la possibilità per il contribuente di fruire di alcuni benefici fiscali. Ai fini della regolarizzazione: 1. la violazione non deve essere stata constatata ovvero non devono essere iniziati accessi, ispezioni, verifiche o attività amministrative di accertamento delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza. 2. L’autore dell’inadempimento deve avere i requisiti sostanziali, richiesti dalla norma di riferimento. I requisiti che devono essere posseduti alla data originaria di scadenza del termine per l’assolvimento dell’adempimento formale; 3. L’adempimento richiesto deve essere eseguito entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile e deve essere versata contestualmente la sanzione in misura fissa. Nel caso in cui l’adempimento omesso rilevi esclusivamente ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, il termine a cui far riferimento è quello della prima dichiarazione IVA che scade successivamente al termine previsto per effettuare la comunicazione ovvero eseguire l’adempimento. Negli altri casi è la prima dichiarazione dei redditi il cui termine di presentazione scade successivamente al termine previsto per effettuare la comunicazione ovvero eseguire

l’adempimento. Attualmente la scadenza della dichiarazione IVA è il 30 aprile, mentre la scadenza della dichiarazione dei redditi è il 30 settembre. Il beneficio della remissione in bonis non può essere usufruito in caso di mero ripensamento, ovvero nel caso di scelta effettuata a posteriori per motivi di opportunità; pertanto, il contribuente deve avere tenuto un comportamento coerente con il regime fiscale o con il regime opzionale di cui intende usufruire. La remissione in bonis risulta applicabile per: 1. La tardiva presentazione del modello EAS, per gli enti di tipo associativo; 2. L’opzione per l’adesione al regime di liquidazione e versamento (mensile o trimestrale) dell’IVA di gruppo; 3. Il mancato esercizio dell’opzione per la cedolare secca nelle locazioni immobiliari. Non è possibile la remissione nel caso in cui: l’imposta di registro (in unica soluzione o annualmente dovuta) sia stata versata e/o non sia stata inviata, tramite raccomandata, la preventiva comunicazione che il locatore deve inviare all’inquilino; 4. ENEA – comunicazione di fine lavori: l’invio all’Enea della documentazione relativa agli interventi ammessi alla detrazione per interventi di riqualificazione energetica deve avvenire entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Si può utilizzare la remissione per le comunicazioni omesse, annullate, compilate on line ma non inviate. Il termine entro cui effettuare la remissione in bonis è l termine di presentazione della prima dichiarazione dei redditi il cui termine di presentazione

scade successivamente al termine dei 90 giorni previsti per effettuare la comunicazione. Pertanto se la comunicazione all’ENEA doveva essere presentata entro il 30/07/2018, la remissione in bonis doveva essere effettuata entro il 31/10/2018; dopo il 31/10/2018 il beneficio fiscale è precluso definitivamente. 5. La tardiva presentazione della comunicazione: DESIGNAZIONE DELLA CONTROLLATA PER L’ESERCIZIO DELL’OPZIONE PER LA TASSAZIONE DI GRUPPO (ARTICOLO 117, COMMA 2-BIS, DEL TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI APPROVATO CON DPR 22 DICEMBRE 1986, N. 917 (TUIR); 6. gli adempimenti per partecipare al riparto del cinque per mille. Vi sono alcuni adempimenti, come: • Il regime di tassazione per trasparenza nell’ambito delle società di capitali; • Il consolidato fiscale; • L’opzione per la determinazione dell’IRAP in base al bilancio per le società di persone e gli imprenditori individuali in contabilità ordinaria; • Tonnage tax; per i quali, dal 2015, l’opzione non viene effettuata tramite l’invio di un apposito modello, ma all’interno della dichiarazione annuale dei redditi o dell’irap presentate nel periodo di imposta a partire dal quale si vuole esercitare o rinnovare l’opzione o confermare l’adesione ai regimi. L’ipotesi di mancato esercizio di un’opzione in dichiarazione è possibile oggetto di dichiarazione tardiva o sostitutiva nel termine di 90 giorni dalla scadenza del termine originario. Questa dichiarazione

FACCIAMO CHIAREZZA SU QUESTO PARTICOLARE TIPO DI RAVVEDIMENTO E SUI CASI NEI QUALI È POSSIBILE USUFRUIRNE a cura di Assocaaf 50

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sostituisce la dichiarazione già Per beneficiare della remissione in fruizione di benefici fiscali / regimi presentata e consente l’esercizio di bonis, come scritto sopra, deve essere fiscali opzionali; opzioni dimenticate o ripensate con versata la sanzione nella misura fissa • con codice tributo 8115 per la il versamento di una sanzione pari di Euro 250,00. regolarizzazione degli adempimenti Euro 250,00 (riducibile a 1/9 o a Il pagamento della sanzione deve richiesti per partecipare al riparto 1/10). L’omissione, decorso il termine avvenire tramite il modello F24 del 5 per mille dell’Irpef. di 90 giorni, non può essere sanata ELIDE: Il pagamento della sanzione deve con una dichiarazione integrativa, ma • con codice tributo 8114, per avvenire senza alcuna possibilità di con la remissione in bonis. la regolarizzazione delle compensazione con eventuali crediti La remissione in bonis, secondo comunicazioni/adempimenti verso l’erario (es.: credito Irpef, la dottrina, dovrebbe trovare tardivi cui è subordinata la IVA). applicazione per il modello “comunicazioni per i regimi di tonnage tax, consolidato, trasparenza e per l’opzione irap”. L’invio di tale modello è previsto in alcuni casi, come per esempio: 1. Variazione del gruppo di imprese che hanno aderito al regime della tonnage tax; 2. Interruzione della tassazione di gruppo o mancato rinnovo dell’opzione; 3. Perdita di efficacia o conferma dell’opzione per la trasparenza fiscale; 4. Opzione per la determinazione del valore della produzione netta ai fini Irap secondo le regole dell’art. 5 D.Lgs. 446/1997 (imprenditori individuali e società di persone) che non possono comunicarla con la dichiarazione IRAP in quanto non tenuti alla presentazione per il periodo d’imposta precedente a quello a decorrere dal quale si intende esercitare CONFEZIONE: l’opzione. 5L (FONdO + INdurItOrE) 5. Opzione per il regime di trasparenza fiscale da parte di società CONSERVA L’ORIGINALE TONALITÀ DEL LEGNO che non possono comunicarla • Idoneo per il trattamento di tutte le specie legnose più usate • Alta copertura con il modello (anche legni esotici) • Facile da applicare redditi società di • Consigliato per il trattamento di grandi superfici capitali, poiché, per

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A CURA DELLA REDAZIONE VETRINE STRATEGIE

Se sei un uomo, battiti!

“S

e sei un uomo, battiti!”. Dietro questa frase c’è un messaggio molto forte, che ha guidato comportamenti e reazioni individuali e sociali per lungo tempo. Dopo aver affrontato i principi del contrasto, del contraccambio e della similarità, vediamo come arricchire ulteriormente il nostro bagaglio di strumenti persuasivi affrontando il potente principio della coerenza1.

Principio della coerenza

“Quando si prende una posizione su qualcosa o ci si impegna con qualcuno, si cercherà di difendere l’azione a tutti i costi fin contro i nostri stessi interessi” In passato, l’impegno morale a sentirsi e dimostrarsi “uomo” faceva sì che si accettassero le sfide anche a costo di morire. Per comprendere bene il significato di questo principio pensate, a titolo di esempio, all’effetto che potrebbe produrre su di voi la seguente frase pronunciata da un collega: “Sei stato proprio tu a proporlo ieri al cliente, sii coerente!”. Non vi fa forse sentire in dovere di portare avanti quanto promesso? Perché diventa così difficile cambiare idea? La coerenza si appella così tanto alla nostra coscienza che, pur di non soffrire del senso di colpa di essere stati incoerenti, siamo disposti a portare avanti l’idea anche contro i nostri interessi. In altri termini: non possiamo sopportare, inconsciamente, di guardarci allo specchio consapevoli di avere predicato bene e razzolato

male (anche se purtroppo c’è chi – in fondo – non se ne duole). Ovviamente è sempre lecito cambiare idea, ma quando ciò coinvolge altri e produce degli effetti diversi da quelli attesi il peso delle conseguenze si fa sentire.

Esempio pratico: nella vita reale...

Ricordo un giorno in cui stavo passeggiando in una via centrale della mia città. Una gentile signorina, con un fiocco rosso sulla camicetta, incrociò il mio sguardo e mi chiese sorridendo: “Scusi, Lei ha qualcosa contro i malati di Aids?” La mia risposta fu “no”. Lei incalzò: “Proprio per questo, quanto è disposto a offrire per il fondo tutela diritti del malato di Aids che invece altri – purtroppo diversamente da Lei – non ritengono importanti?” Analizziamo passo passo la situazione e la frase. 1. incrocio dello sguardo: fondamentale per creare il primo vincolo di attenzione; 2. sorriso + “scusi”: scatta il principio della sintonia e, in parte, anche il contraccambio; infatti la sua gentilezza facilita la mia congruente risposta gentile; 3. Lei: la domanda è rivolta proprio a me senza mezzi termini; 4. ha qualcosa contro: crea un presupposto di “colpevolezza” che, molto probabilmente, porterà a un mio rifiuto, ovvero alla risposta “no”; 5. proprio per questo: esprime il nesso tra la causa (non hai niente contro) e l’effetto di tale causa (sii coerente: fai un’offerta). È molto importante, come vedremo più avanti;

6. quanto: avverbio che implicitamente presuppone una quantificazione materiale (denaro) che sposta l’attenzione dal «se fare l’offerta» (ipotesi pericolosa ai fini della proposta in quanto mi avrebbe portato a riflettere sull’eventualità dell’offerta) a «quanto offro?» (più valida perché così devo solo stabilire la cifra e non l’eventualità dell’offerta); 7. offrire: è un verbo che mi invita alla scelta generosa e non mi fa sentire costretto; 8. invece... (altri) purtroppo... diversamente: sono avverbi molto potenti se collegati tra loro. Attivano infatti il principio del contrasto tra la mia (presupposta) scelta positiva di donare e, dall’altra, la scelta (negativa, espressa dal “purtroppo”) degli altri di non farlo (il resto del mondo); 9. non ritengono importanti: altro presupposto molto forte che implica, per contrasto, la mia adesione a un valore profondo: il rispetto dei diritti del malato. Questa analisi dettagliata mostra un esempio evidente di come si possa usare il linguaggio per persuadere. La forza della parola – se ben utilizzata – è la chiave passepartout che apre le porte del consenso. Poche parole, qualche principio della persuasione, un po’ di attenzione alle leve motivazionali ed ecco fatto, il nostro cliente non riesce a dire di no. Il filtro persuasivo chiave che emerge dalla frase sopra analizzata è, comunque, quello della coerenza; lo notiamo dall’espressione proprio per questo che è posta a cardine della causa-effetto generata.

L’UOMO HA IL BISOGNO QUASI OSSESSIVO DI ESSERE (E APPARIRE) COERENTE CON LE PROPRIE IDEE E DECISIONI. OVVERO, DI ESSERE CONSIDERATO UNA PERSONA CHE MANTIENE LA PAROLA DATA Fabrizio Pirovano e Marco Monti*

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NOTE 1 Robert B. Cialdini, “Le armi della persuasione”, Giunti, 1995 e Fabrizio Pirovano, “La comunicazione persuasiva”, 2ed DVE Italia, Milano 2008


*Pirovano Monti Associati / www.pirovanomonti.it

Durante un seminario di formazione sulla negoziazione persuasiva, un venditore di sala mostra obiettò di non credere al principio della coerenza a tal punto che – ricordava – una volta aveva visto da lontano una ragazza con il fiocco rosso puntato al petto e non aveva fatto altro che attraversare la strada per evitarla. Chiaramente, gli dissi, questa era la prova più evidente dell’efficacia di tale principio; forte a tal punto da costringerlo a cambiare strada pur di non affrontare la ragazza la quale, probabilmente, avrebbe colpito la sua coerenza e – di conseguenza – la sua coscienza.

è porre domande in grado di evocare risposte affermative o negative certe a seconda dell’obiettivo che avete nel formulare la fatidica affermazione. Esempio: quindi mi sta dicendo che il bagno dovrebbe completarsi con una linea stilistica che richiami doccia, lavabo e sanitari insieme? È così? Ci aspettiamo che risponda anche qui affermativamente; 3. proprio per questo, Sig. X, Le propongo, allora (rafforzativo)

di continuare sulla scelta fatta aggiungendo... 4. Così si aiuta il cliente a costruire le proprie scelte sulla base di un meccanismo di coerenza implicito nelle sue parole e affermazioni. La vostra abilità sarà, quindi, quella di evocare affermazioni in grado di sostenere il magico proprio per questo. Quale altro principio sveleremo nel prossimo numero? Lo scoprirete presto.

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...e sul lavoro

Vediamo ora un esempio di trattativa in cui si possa attivare la coerenza in modo favorevole per il venditore. Siete dal vostro cliente e volete fare un up selling (incremento di vendita) basato su quanto già concordato fino a quel momento nella fase di progettazione del bagno. La regola d’oro è fare le domande giuste per attivare nell’interlocutore le risposte che facciano scattare il “proprio per questo” da parte vostra. Vi suggerisco la seguente strategia: 1. domanda aperta (cosa ne pensa di... quanto ritiene importante che... quando pensa di...). Esempio: cosa ne pensa del progetto fatto? Quanto è importante per lei dare continuità allo stile elegante e pratico fin qui ipotizzato? Ci aspettiamo che risponda molto bello, certo vorrei dare continuità...; 2. approfondire la risposta evocata con una domanda retorica chiusa (incominciate con un verbo: es. è allora vero che...? [si/ no], mi sta dicendo che è soddisfatto di...[sì/no]). La cosa importante

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Con Klindex la sfida in cantiere è vinta Bella Sander di Klindex è l’innovativa levigatrice professionale per legno, disponibile con motore da 2900 Watt max. È ideale per lavori di pulizia, trattamento, levigatura e lucidatura di ogni superficie in legno. Caratteristiche principali: manico ergonomico e con protezione alle mani; telaio robusto, asta manico rinforzata; corpo carcassa in materiale poliuretanico antiurto e antigraffio; cappa per aspirare la polvere integrata; tubicino dell’acqua con uscita al centro del disco; potenti motori disponibili anche con regolatore di velocità

(versioni VS); nuovo design Made in Italy, compatto e moderno; grandi ruote per un trasporto più agevole; ampia regolazione del manico per consentire una posizione di lavoro confortevole; maniglia di trasporto ergonomica; esclusivo sistema planetario K4; grande autonomia di acqua grazie al serbatoio da 18 litri; predisposizione all’ausilio di zavorre dedicate; presa di corrente per accessori (optional); regolazione in altezza delle ruote; lampada led per lavorare in ambienti poco illuminati (optional); leviga a filo muro; passa sotto i termosifoni.

Questa nuova finitura firmata da Stile è stata sviluppata e testata da Bona Industriale nella linea di produzione di Stile stessa, in Umbria, grazie alla collaborazione dei tecnici di entrambe le aziende. RAW rappresenta il massimo della naturalezza ed è il frutto della ricerca di Bona per valorizzare al meglio l’essenza della materia prima “Legno”, mantenendo comunque invariate le prestazioni delle varie finiture firmate Bona. Disponibile nella collezione Stilnovo, è stata creata per ritornare ad apprezzare i colori naturali delle varie specie legnose, che Stile seleziona accuratamente dalle varie parti del mondo e da foreste certificate per garantire la massima qualità.

Con la Monospazzola TFO 43 il lavoro è più semplice TFO è l’evoluzione della tecnologia orbitale TMB. Una monospazzola da 50 Kg di peso e 1400 oscillazioni per minuto in grado di utilizzare l’intera gamma di accessori predisposti per i trattamenti delle diverse superfici quali Cemento, Gres, Marmo, Linoleum, Moquette, Granito e Legno. Grazie allo sviluppo del sistema VRS (Vibrations Reduction System) TFO offre un comfort di utilizzo superiore a quello di una monospazzola tradizionale, consentendo un minor affaticamento dell’operatore durante tutte le applicazioni.

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Nuova finitura RAW UV per Stile

Stilnovo Noce Americano Trend RAW UV 15 x 180 mm - Installazione a Hotel Regeneration dell’architetto Simone Micheli per il Fuorisalone 2019. Foto di Simon Fiorentino Castagno effetto Calce

Da Fiemme 3000, ‘Reale’, Collezione ‘Boschi di Fiemme’ Rovere biocompatibile della collezione ‘Boschi di Fiemme’ di Fiemme 3000, ‘Reale’ è il rovere nella sua essenza più naturale: variegato, nodoso, regale nel suo color tortora caldo, calmato nelle note più accese dal velo chiaro, quasi impercettibile, dell’oliatura

“Reale” nella lavorazione spazzolata

trasparente del trattamento Fiemme 3000 BioPlus. Come tutti i legni di casa Fiemme, ‘Reale’ è composto da tavole pregiate dalla robusta struttura a tre strati incrociati, realizzate prevalentemente con operazioni manuali. Le dimensioni importanti, esaltate da una leggera bisellatura degli spigoli, le rendono particolarmente adatte alla posa di tipo flottante, l’unica a essere completamente ecologica. La durata, la qualità e la bellezza del pavimento sono garantite dall’esclusivo trattamento biocompatibile Fiemme 3000 BioPlus. Come dimostrato dal CNR Ivalsa tutti i prodotti Fiemme 3000 sono totalmente esenti da sostanze nocive e non solo: le emissioni di VOC benefici scientificamente attestate sono in grado di migliorare l’Indoor Air Quality.


Con Bauwerk il parquet è Silente Grazie alla tecnologia Silente, Bauwerk rivoluziona la posa del parquet con un sistema in grado di ridurre del 53% il rumore da passi e addirittura del 70% quello da calpestio (Valori ottenuti utilizzando una posa incollata del parquet con tappetino Silente e colla silanica in confezione). Il merito è di questo speciale supporto insonorizzato, applicato diagonalmente al di sotto delle doghe e brevettato per poter essere utilizzato sia con posa incollata

che flottante. Una soluzione che rende il pavimento non solo più silenzioso ma anche più elastico, riducendo contemporaneamente le sollecitazioni per le articolazioni. A questi vantaggi si aggiunge l’impiego di sostanze naturali, in linea con gli standard che da sempre contraddistinguono i prodotti Bauwerk e che hanno permesso alla combinazione Silente+Cleverpark di conquistare la certificazione Cradleto-Cradle® Gold. Grazie allo strato Silente infatti, il parquet può essere completamente smontato senza essere distrutto e riportato in azienda per essere levigato e nuovamente sottoposto a trattamento di finitura. In questo modo, mentre i residui del tappetino e del collante sono raccolti sul posto e riciclati, il pavimento può essere riutilizzato, come nuovo. A seconda dello stato d’usura del legno, questo ciclo può essere ripetuto dalle 2 alle 4 volte.

Basamenti regolabili all’insegna di stabilità e modularità ITALPROFILI offre sul mercato la gamma di basamenti regolabili, soluzioni per l’edilizia che permettono di trasformare o semplificare la realizzazione di una struttura rendendola più efficiente e performante. Semplici, modulari e stabili i supporti regolabili per pavimentazioni lasciano ampio spazio alla creatività e grazie alle prolunghe si possono raggiungere altezze fino ad 1m. Sono perfetti per eliminare dislivelli e pendenze in qualsiasi spazio e, soprattutto, rendono agevole l’ispezione degli impianti.

Ravaioli Legnami firma RemoClip RemoClip di Ravaioli Legnami è l’innovativo e brevettato sistema di fissaggio removibile e resistente per la posa di decking e cladding che si adatta a ogni tipo di doga. RemoClip rivoluziona il mondo della posa tradizionale del decking e cladding: si tratta infatti di una clip componibile, che si adatta a doghe di ogni spessore e materiale, sia legno sia materiali compositi WPC e presenta alette speciali, le quali permettono la rimozione facile e veloce delle singole doghe senza dover intervenire sull’intera pavimentazione. Inoltre, grazie alla vite di fissaggio che agisce direttamente sull’aletta che ferma le doghe, permette un migliore ancoraggio delle doghe e di posare in modo resistente e sicuro listoni di diverse specie legnose, sia resinosi sia esotici, e materiali compositi WPC.

Listone Giordano e Giorgetti danno vita a Godron Un prodotto evocativo e dalla forte valenza decorativa porta un tocco di genialità nella superficie lignea pensata da Giorgetti per abbellire i suoi luoghi dell’abitare, classici e raffinati allo stesso tempo. Parliamo di Godron, rivestimento architettonico in noce canaletto

naturale o grigio, ottenuto mediante diverse modalità di posa utilizzando formelle triangolari e romboidali, queste ultime con o senza bisellatura. La decorazione è ottenuta dalla particolare geometria delle formelle e da 3 diversi effetti di glossaggio e saturazione del colore della tinta del noce canaletto. Grazie alle diverse modalità di posa è possibile ottenere molteplici pattern.


MERCATO PROTAGONISTI

Un parquet protetto per ogni sfida

I

pavimenti in legno trattati con Olio-Cera Osmo durano generazioni. Sono resistenti al calpestìo, allo sporco e all’umidità e necessitano di pochissima manutenzione. Allo stesso tempo, permettono al legno di respirare. Grazie a questa innovativa finitura, il pavimento sarà perfettamente protetto e durerà a lungo. Le finiture Osmo consentono operazioni di pulizia e manutenzione semplici e veloci, per prestazioni elevate. L’importante è scegliere il giusto prodotto da utilizzare e seguire le corrette indicazioni d’uso.

rimuove le macchie difficili come inchiostro, lucido per scarpe, etc... Inoltre, per garantire protezione senza formare film, il pavimento viene nutrito dalle cere naturali contenute nel prodotto. Osmo Manutentore Cera e Detergente può essere utilizzato anche per cambiare glossaggio al pavimento. Lucidando il pavimento con un apposito panno, le superfici spente risulteranno più satinate, mentre quelle lucide avranno un aspetto più naturale.

No a prodotti aggressivi

La pulizia diventa facile e veloce

Quando si è alla ricerca di prodotti di manutenzione per il parquet, è preferibile non utilizzare detergenti aggressivi adatti a tutte le superfici. Questi prodotti intaccano la finitura e indeboliscono il pavimento in legno, rendendolo maggiormente soggetto a sporco e usura. Per questo Osmo consiglia l’utilizzo del proprio Detergente Rapido, unitamente a uno straccio umido, per la pulizia quotidiana. Il prodotto va diluito in acqua e, grazie alla sua speciale formulazione ricca di oli, previene l’inaridimento del parquet, rimuovendo anche lo sporco più ostinato. Utilizzato regolarmente, la superficie risulterà protetta ed antiscivolo.

Nuova vita al parquet

Per sporco davvero ostinato e per rigenerare i pavimenti trattati con i prodotti Osmo, si raccomanda l’utilizzo del Manutentore Cera e Detergente. Rinfresca la superficie e

Per una pulizia facile e veloce, Osmo offre uno strumento veramente pratico: Osmo Spray Mop. Grazie alla cartuccia rigenerabile, la soluzione di acqua e Detergente Rapido viene diffusa direttamente sulla superficie del legno. Il Panno in fibre attive Osmo (lavabile in lavatrice) raccoglie tutto lo sporco. Osmo Spray Mop è di grande aiuto per la pulizia di tutti i giorni. I prodotti di pulizia e manutenzione Osmo sono adatti per situazioni ad alto traffico, come quelle che si verificano nei locali commerciali. L’aeroporto di Oslo e il Centro di Musica e Arte La Seine Musicale a Parigi sono solo due dei tanti esempi di luoghi pubblici nei quali vengono utilizzati i prodotti Osmo di pulizia e manutenzione. Molte delle referenze citate sono disponibili anche all’interno del Kit di Manutenzione per Pavimenti Osmo. ■

LA DURATA E LA BELLEZZA DEI PAVIMENTI IN LEGNO PASSANO ANCHE PER L’UTILIZZO DEI MIGLIORI PRODOTTI DI PULIZIA E MANUTENZIONE a cura della redazione 56

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I magnifici quattro del parquet LA LINEA ULTRACOAT DI MAPEI PRESENTA QUATTRO PRODOTTI PER LA CURA E LA MANUTENZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI DI LEGNO, AFFINCHÈ DURINO INALTERATE NEL TEMPO

T

ra le soluzioni più eleganti presenti sul mercato, il parquet conquista un pubblico sempre più vasto perchè, con il suo calore, rende unico ogni ambiente. La bellezza e il fascino di questo tipo di pavimentazione, indipendentemente dalla sua finitura, è data dal fatto che il legno è un materiale naturale, vivo. Questo significa anche che, a seguito della posa in opera, inizia ad adattarsi alle condizioni ambientali, rendendosi sensibile alle variazioni climatiche, all’umidità, all’usura e al trascorrere del tempo. L’ambiente più idoneo alla posa del parquet, è quello che presenta una temperatura tra i 18°C e i 22°C e un’umidità

relativa tra il 45% e il 65% u.r.a. Se posato in un ambiente umido, per esempio, il legno tende a aumentare in volume e dimensione. Se invece l’ambiente è troppo secco, il parquet tende a cedere la sua umidità, ritirandosi. Il legno, inoltre, reagisce alla luce diretta e all’aria, innescando un processo di ossidazione e, di conseguenza, portando a un cambiamento per quanto riguarda il suo colore. Sulla base di queste considerazioni e per consentire alle pavimentazioni di legno di durare nel tempo, conservando la loro bellezza, sono necessarie una cura e una manutenzione attenta di questo prezioso materiale.

Mapei e la manutenzione del parquet ULTRACOAT CLEANER, detergente igienizzante non aggressivo, allo stato puro per la pulizia profonda del parquet contro lo sporco più resistente e diluito con acqua per la pulizia quotidiana, quando è necessaria la massima igiene. ULTRACOAT POLISH ANTI SLIP

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ULTRACOAT REMOVER PLUS, detergente per la rimozione di vecchie cere e sporco resistente, risalta le venature naturali del legno; grazie alla formulazione agisce sulle vecchie cere, scomponendole e rendendole asportabili. 58

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ULTRACOAT POLISH ANTI SLIP, protettivo naturale antiscivolo, pronto all’uso con cera ecologica a base di estratto di Carnauba e acqua, studiato per una naturale manutenzione del pavimento in legno; riduce la scivolosità sulla superficie.

ULTRACOAT POLISH MATT, protettivo antiusura e antimacchia, pronto all’uso per tutti i tipi di pavimenti in legno verniciati. Contribuisce a proteggere il pavimento dalla formazione delle macchie e rigenera la verniciatura dei pavimenti, riportandoli all’aspetto originale oltre a ridurre la scivolosità.

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Per quanto riguarda invece le attrezzature, l’innovativa Mapei Spray Mop è stato studiato sia per la pulizia veloce ed efficace degli ambienti domestici, sia per interventi di manutenzione straordinaria, come la rimozione della vecchia cera e l’applicazione della nuova. ■


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Due prese di fondo per garantire la sicurezza

Mai sottovalutare la manutenzione

OTTOBRE 2018

PAGINA 11

Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Fondato nel 1952

N.8/2018 ottobre

EDITORIALE |

Giungere prima di Gianni Massa

Ultimo decennio del vecchio millennio: un famoso pay off pubblicitario recitava “prevenire è meglio che curareâ€?. Fabrizio Casadio, ingegnere e mitico doppiatore della nostra radiotelevisione, è stato la voce di quel dentifricio che ancora in tanti oggi ricordano. In questo senso la medicina ha certamente fatto passi da gigante negli ultimi decenni. La prevenzione in campo medico è divenuta pilastro fondante della ricerca, della programmazione, degli investimenti. Un pezzo del bilancio della nazione. Sono aumentate sensibilitĂ e consapevolezza. Ăˆ anche vero che, per loro natura, slogan, cosĂŹ come in generale comunicazione e pubblicitĂ , si portano dietro criticitĂ che non voglio nascondere. CriticitĂ legate all’etica, al business, alla capacitĂ (o incapacitĂ ) di pensare a un futuro a lungo termine per le generazioni che verranno dopo di noi.

BRICODAY

Il mondo del bricolage si incontra a Milano

# 261 – Settembre 2018 **foto nel tondo da pagina 28 **foto a tutta pagina in cartella **ALTRI TITOLI

REPORT | DIAMOCI UNA SCOSSA

TERRITORIO

Una scossa in 430 piazze

TERRITORIO Un esempio di abbandono e non solo

“Sentieri da Percorrere�

Edizione Regionale

Sardegna

Lombardia

luglio 2018

“Proposte per il Sud�, il dossier della Federazione

Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studio di progettazione

Milano | Bergamo | Brescia | Como | Cremona | Lecco | Lodi | Mantova | Monza | Pavia | Sondrio | Varese

IN CONVENZIONE CON

PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI

CONTINUA A PAG. 4

Fondato nel 1952

Supplemento al n.8 de Il Giornale dell’Ingegnere

L’evoluzione delle deroghe

Augusto Allegrini* la storia per nondicancellare

Una riflessione nel campo della Sicurezza Antincendio

1. Nuovo protocollo d’ intesa PAG. perfezionato 6 Presumibilmente entro la fine di ottobre verrĂ un nuovo di Franco Luraschi* protocollo d’ intesa tra CROIL e Regione Lombardia, rappresentata dal Presidente Attilio Fontana e dalla Sua Giunta.Pavia Il protocollo si Questo articolo vuole informare | DRONI pone in TECH continuitĂ con l’analogo protocollo sottoscritto da CROIL i colleghi, che operano nel campo Settimana della Scienza con la giunta Maroni nel 2016: attualmente, si sta provvedendo all’aldella sicurezza antincendio, dell’eall’insegnadagli dell’ingegneria lineamento formale tra le competenze messe a disposizione voluzione qualitativa e quantitativa ingegneri lombardi in supporto alla Regione, e le deleghe dei nuovi delle deroghe che in questi anni assessorati dopo le elezioni del marzo scorso. Il protocollo è provengono sottoposte all’esame della Catanzaro dromo a una cabina di regia esclusiva tra ingegneri, governatorato e Direzione Regionale VVF della Lom-

PAG. 2

INDUSTRIA 4.0 | LE ATTIVITĂ€ PERITALI

CONTINUA A PAG. 6

STATISTICHE PERIODO 2015-2017 |

EDITORIALE |

Le competenze dell’ingegnere a supporto della Regione Refitting dei Ponti del Morandi Notizie recenti su cui riflettere Recuperare le infrastrutture

Gli ingegneri chiamati a costruire la nuova classe dirigente. Questo il tema portante del 63° Congresso Nazionale degli Ingegneri. La volontà è affrontare una questione quanto mai urgente per l’Italia. “Essere ingegnere oggi si esplica in una pluralitĂ di modalitĂ , di settori e di luoghi: la scuola, l’universitĂ , la pubblica amministrazione, le imprese.â€?

Tempi stretti per l’ interconnessione

IL PORTALE BIM PER LA SANITA’

Terni

63° CONGRESSO NAZIONALE |

Essere protagonisti di un nuovo ciclo di crescita del Paese

www.bimmedica.it

Trento

La prima Giornata Nazionale della prevenzione sismica e della messa in sicurezza, volta alla sensibilizzazione del cittadino e delle istituzioni Un grazie alle migliaia di tecnici che si sono messi a disposizione del cittadino: piĂš di 180 Ordini degli Architetti e degli Ingegneri hanno richiamato lo scorso 30 settembre il mese delle Prevenzione sismica che si terrĂ a novembre. Giornate come queste diventano necessarie alla luce dei fatti di Genova e degli ultimi terremoti che hanno colpito duramente il centro Italia. C’è tanto da fare e molto da migliorare.

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Anno 27

N° 5

LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO

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Analisi del processo e case study

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

della Provincia di Pavia

Guida

Gli Ingegneri al centro dello sviluppo

ISSN: 2038-0895

Organo Ufficiale AiCARR

Organo ufficiale

bimestrale

Rubinetti e sistemi doccia

FOCUS Un anno di logistica MATERIA CONNECTION

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R NORMATIVA

Parola all’architetto Ristrutturare un mini attico

#251

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

MARCO BOSELLI Bosch riparte da‌ Bosch

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

Organo ufficiale

TAVOLA ROTONDA

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

A SCUOL DI EFFICIEN

Produttori e distributori: ce la si può fare!

who’s who] ITS Dove va la filiera?

FOCUS Un anno di logistica

MATERIA della meccanica e dell’automazione CONNECTION

TREND Il bagno che ti calza a pennello

DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE DELLA MECCATRONICA

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

G N I D BUIL SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�

COMMISSIONING

Organo ufficiale AiCARR www.bluerosso.it Terms ofOrgano ufficiale ANGAISA Mechatronics LA RIVISTA PER I LA ufficiale VOCE PIÙ DEL LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE www.commercioelettrico.com Organo FME AUTOREVOLE Organo ufficiale FINCO Il volto delle imprese PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R IL BUSINESS IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA SETTORE MAGAZINE IDROTERMOSANITARIO www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO DEI DISTRIBUTORI L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E E GROSSISTI DI LA PROGETTAZIONE MENSILE IND’INFORMAZIONE SOSTENIBILE ITALIA IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE MATERIALE ELETTRICO

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Organo ufficiale ANGAISA

#SKILLS

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ISSN n. 1974-7144

PER LE MACCHINE UTENSILI E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

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L’EDITORIALE

e cambiamento di GIOVANNA ROSADA

O

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

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iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono

AUTOMAZIONE

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a pag. 7

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

a pag. 9

Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 10

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

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iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

Ăˆ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

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Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo sceRS Components, nario di guerra che ci arriva da con il cliente per scelta qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e a farlo, il nostro CenMolto megliocontinua del previsto tro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

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gredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidenFINANZIAMENTI PMI temente è diverso; ma ciò dimostra Via libera alla solo uno scollamento fra i problemi finanza innovativa, pratici della quotidianitĂ dell’indiviquali risposte duo e l’incapacitĂ della politica ad Il buon senso non fa da alla strettaadeguarsi. del credito? [pag. 14] guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i citMATERIE PRIME tadini quando si parla di politica. Se M-Steel qualitĂ tutti quanti noi quando attraversiamo da oltre 40 un anni ponte o saliamo sulla cima di un Ovako, fornitore finlandese di acciai, rigrattacielo diamo per scontato di popropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. terci fidare di chi ha pensato il proGrazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabigetto, forse non vuol dire che i prolitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle fessionisti potrebbero insegnare e dilavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] con piĂš forza alla duzione. re il loro pensiero politica? n

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4. Indagine per la riduzione del consumo del suolo Importante sottolineare poi che in previsione della prossima approvazione del Piano Territoriale Regionale della Lombardia, la CROIL sta collaborando con l’assessorato regionale competente per una prima indagine sull’offerta territoriale dei Piani di Governo del Territorio su un campione di circa 450 comuni, ovvero quasi il 30% dei comuni lombardi. L’ indagine sarà utile per delle prime stime sperimentali finalizzate all’esercizio della riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, ai sensi della normativa vigente di prossima attuazione, proprio per tramite dell’approvando Piano Territoriale regionale.

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Il terzo occhio dell’ ingegnere: i diversi punti di vista catturabili

Dagli albori ai nostri giorni “Ciò che stiamo rilevando è che, nonostante siano stati effettuati direzioni generali di Regione Lombardia. bardia, spinti da una parte dal D.P.R investimenti colossali, sono poche le aziende che hanno iniziato a Tra le materie di interesse: uso razionale dell’energia, ambiente, 151/2011 (che proponeva facilitazioni Isole Minori urbana, e semplificazioni nell’iter e modalitĂ coinvolgere i periti per effettuare gli accertamenti prestabiliti, atti clima e qualitĂ dell’aria, edilizia, urbanistica, rigenerazione civile, sicuautorizzative dei Progetti VVF antinLa corsa a ostacoli del professionista ad accertare la conformitĂ delle macchine alle specifiche richieste.â€? strutture e sismica, tutela idrogeologica e protezione PAG. 12

ISSN:2038-2723

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Cosa cambia per i produttori di apparecchiature HVAC-R

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IN CONVENZIONE CON

Fatturazione elettronica Obbligo o opportunitĂ ?

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Crescono i debiti, ma diventano piĂš sostenibili

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NEWS

FEP, I MERCATI EUROPEI

DEL PARQUET MOSTRANO ANDAMENTI STABILI O LEGGERMENTE POSITIVI Il Consiglio di amministrazione della Federazione europea dell’industria dei parquet - FEP - si è riunito di recente e ha discusso, tra l’altro, della situazione del parquet e dei recenti indicatori economici per quanto riguarda i mercati europei. I mercati europei del parquet mostrano generalmente andamenti stabili o leggermente positivi. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i risultati provvisori per i primi tre mesi del 2019 indicano consumi di parquet stabili o moderatamente in aumento, a eccezione di Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e Regno Unito, che registrano riduzioni limitate delle vendite di parquet. Il consumo di parquet ha ripreso invece a crescere in Germania.

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Cresce la passione degli italiani per l’arredamento

Federlegno Arredo Eventi e il primo evento che apre le porte della Cina all’arredo made in Italy

Il grande successo della Settimana del Design a Milano è un’ulteriore conferma della centralità che il design e l’arredamento rivestono nel nostro Paese. Ma quali sono gli stili preferiti dalle famiglie italiane per la personalizzazione della propria abitazione? A svelarlo è anche quest’anno l’Osservatorio Compass sul settore dell’arredamento, che offre una panoramica a 360 gradi del comparto. Dai dati emerge una divisione quasi simmetrica tra chi preferisce uno stile moderno (36%) con le sue linee simmetriche e i suoi colori puri, e chi invece uno stile più tradizionale (30%) con forme e mobili dall’eleganza classica. Il 10% ama il legno e la pietra dello stile rustico, il 4% le geometrie pulite tipiche dello stile scandinavo (4%). Tra le percentuali “di nicchia” si trova chi cerca stili più particolari, come lo shabby chic (4%), il vintage (2%) o l’etnico (1%). Comfort e relax sono tra le parole d’ordine che determinano le scelte nell’arredare casa e ci sono pochi dubbi su quale sia l’ambiente preferito dagli italiani: il salotto (38%) è lo spazio per cui gli intervistati sono disposti a spendere maggiormente, il luogo dove trascorrere il proprio tempo libero tra le mura domestiche. Ma quali caratteristiche deve avere? Innanzitutto funzionalità e ospitalità (entrambe al 32%), ma, per quanto riguarda gli under 30, anche eleganza (12%) e intimità (8%). Circa un terzo dei giovani poi sogna una casa più grande, più tecnologica e più moderna.

Il settore arredamento è salito al quarto posto tra i settori del made in Italy maggiormente presenti nell’import cinese partendo dalla diciassettesima posizione del 2015 e dalla ventiduesima del 2012. Un contesto di crescita seguito con grande attenzione da Federlegno Arredo Eventi che, per il 13 e il 14 giugno prossimi a Shenzhen, ha organizzato il primo evento italiano dedicato al real estate in Cina, il Real Estate Design Forum. Due giornate intense per avvicinare le aziende italiane del settore arredo ai developer cinesi e per colare quello che a oggi è il gap principali per le realtà impegnate a penetrare il mercato cinese: conoscere approfonditamente il settore contract che, oggi, rappresenta uno degli ambiti dal potenziale di crescita maggiore. A caratterizzare l’evento, sia momenti di dialogo e confronto volti ad affrontare tematiche legate allo sviluppo del real estate, sia incontri one-to-one tra aziende italiane e player cinesi del settore con lo scopo di favorire la nascita di collaborazioni concrete tra i colossi cinesi e le realtà produttive italiane. “L’evento di Shenzen, frutto della strategia di Federlegno Arredo Eventi di offrire opportunità di business alle aziende associate a FederlegnoArredo e non solo, apre le porte della Cina alle aziende italiane dell’arredo made in Italy”, commenta Stefano Bordone, vicepresidente Federlegno Arredo Eventi.

PROFESSIONAL

Parquet


Salone del Mobile, grande successo anche per l’edizione 2019 La 58esima edizione del Salone del Mobile a Milano si è conclusa con un risultato positivo, sia in termini di affluenza sia di qualità delle relazioni commerciali, a conferma della forza attrattiva e della grande capacità di coinvolgimento della Manifestazione. Le 386.236 presenze, in 6 giorni, provenienti da 181 paesi fanno registrare un incremento del +12% rispetto all’edizione 2017, che proponeva Euroluce e Workplace 3.0. Ecco gli altri numeri: 2.418 espositori, di cui il 34% esteri, da 43 paesi, suddivisi tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace3.0 e S.Project; di questi 550 sono stati i designer partecipanti al SaloneSatellite. Successo di pubblico anche per AQUA, La visione di Leonardo, che ha registrato una media di oltre 2.000 visitatori al giorno. Altrettanti sono stati i visitatori dell’installazione dedicata al genio Rinascimentale in fiera, DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo.

“ATMYSPHERE” è il tema conduttore di DOMOTEX 2020 Stimolati dal successo di DOMOTEX 2019, hanno già preso il via ad Hannover i preparativi per la prossima edizione del Salone leader mondiale dei tappeti e delle pavimentazioni. Con il tema conduttore “ATMYSPHERE”, l’edizione 2020, in calendario dal 10 al 13 gennaio, rivolgerà la sua attenzione a tutte quelle proprietà del pavimento che contribuiscono in modo importante al benessere, alla valorizzazione degli elementi naturali, alla sostenibilità. Tra i prodotti di settore che presentano queste caratteristiche ci sono, per esempio, pavimenti con proprietà acustiche o caratterizzati da componenti in grado di smorzare i rumori, oppure pavimentazioni resilienti ipoallergeniche e tavole in legno naturale che migliorano il clima dell’ambiente catturando l’umidità in eccesso per poi rilasciarla quando l’aria è troppo secca e asciutta. Altre qualità che migliorano il senso del benessere indoor sono la morbidezza delle pavimentazioni e la loro gradevolezza al tatto, la sostenibilità, o particolari estetici

dell’arredo che aiutano a trasformare gli ambienti in vere oasi di benessere personale. Con l’area speciale “Framing Trends”, DOMOTEX 2020 offre a produttori, designer, artisti e studenti un’opportunità unica di presentare progetti di interior design legati al tema conduttore “ATMYSPHERE” e di posizionarsi come creatori di tendenze con innovativi prodotti e soluzioni

pensati per il pavimento e per valorizzarne le positive proprietà. Un ricco e stimolante calendario di convegni, conferenze e dibattiti – tutti dedicati al tema “ATMYSPHERE” – farà di Framing Trends il cuore pulsante di DOMOTEX. Nella cornice dell’evento, creativi di ogni ambito professionale legato al design potranno incontrarsi, stabilire nuovi contatti, trovare ispirazioni e fare affari. PROFESSIONAL

Parquet

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ri compositi


Assi del Cansiglio is a flooring made of Italian Beech, cut from the Cansiglio Forest, the ancient "bosco da reme" (wood for oars) of the Serenissima Republic of Venice. Unique and inimitable for its quality, beauty and

preciousness of materials, Assi del Cansiglio has become a symbol of Italian excellence, of Veneto excellence, of 100% Made in Italy, of sourced flooring (or better, as we prefer to say, of "25 km away" sourced flooring).

Assi del Cansiglio is a floor made saving CO2 healthy, steady, patented. A forest must be cared for. This is the only way to love it truly. Today, when you buy Assi del Cansiglio you actually take part in the rebirth of the woodland.


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