Dimensione Pulito – Speciale servizi ambientali

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Un percorso formativo per il rispetto dell’Ambiente marzo 2019

Speciale

Supplemento a

SERVIZI AMBIENTALI 12

ZANZARE E VIRUS Cosa si fa per combattere West Nile? Mosquitoes and viruses: there’s a lot of work to be done

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LINEE GUIDA Lotta ai muridi in ambiente urbano The fight against murids in urban areas

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PEST MANAGEMENT La corretta gestione della documentazione dei servizi Correct documentation management

MULTILINGUAL TEXT

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/ Sommario ANNO 28 – Supplemento a DIMENSIONE PULITO n.2 MARZO 2019

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Periodico mensile edito da

Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277

Supplemento a

Un percorso formativo per il rispetto dell’Ambiente

Speciale

marzo 2019

SERVIZI AMBIENTALI

Direttore commerciale Ornella Zanetti | o.zanetti@spaziotre.it

12

ZANZARE E VIRUS Cosa si fa per combattere West Nile? Mosquitoes and viruses: there’s a lot of work to be done

Fondatore Gabriele Marrazzini g.marrazzini@spaziotre.it

42

LINEE GUIDA Lotta ai muridi in ambiente urbano The fight against murids in urban areas

Direttore Responsabile Marco Zani

58

PEST MANAGEMENT La corretta gestione della documentazione dei servizi Correct documentation management

Coordinamento editoriale Chiara Scelsi chiara.scelsi@quine.it Loredana Vitulano loredana.vitulano@quine.it

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Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Ilaria Tandoi | traffico@quine.it Simona Agostinelli | traffico@quine.it

#42

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LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R NORMATIVA

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

MARCO BOSELLI Bosch riparte da… Bosch

2038-2723

Panoramica di inizio anno

TAVOLA ROTONDA

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

Analisi del processo e case study

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE Produttori e distributori:

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CLASSIFICHE 2015

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Organo ufficiale

bimestrale

ISSN: 2038-0895

N. 64 · Anno XI · dicembre 2016

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE

ISSN: 2038-0895

N. 64 · Anno XI · dicembre 2016

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A SCUOLA DI EFFICIENZA

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA MARCO EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME BOSELLI IMPIANTI ADBosch ARIAriparte PRIMARIA VS VAV da… Bosch FOCUS COMMISSIONING

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Produttori e distributori: ce la si può fare! Stampa #251 Aziende Grafiche Printing Srl - Peschiera Borromeo (MI)

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Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

Organo Ufficiale AiCARR

Realizzazione grafica Fabio Castiglioni

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IN COPERTINA: Bayer CropScience, ai vertici del settore agrochimico a livello mondiale, tramite la sua Business Operation Environmental Science ricerca e promuove formulati destinati ai professionisti dell’Igiene Ambientale e del Pest Control.

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ISSN:2038-2723

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TREND Il bagno che ti calza a pennello

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Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

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Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

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L’EDITORIALE

Innovazione e cambiamento

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

di GIOVANNA ROSADA

VE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

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N. 12 - Dicembre 2016

odico di informazione per ingegneri e architetti

sto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono

di MATTEO PALO

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino al 2021, quando completerà i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è già possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione così forte per la continuità del Consiglio nazionale uscente”, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

a pag. 7

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

a pag. 9

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AT T UA L I TÀ

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Novembre/Dicembre 2016

#4maggio 2016 mensile

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MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

MACCHINE UTENSILI

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre

Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 18­19

Eucentre per ricostruire la sicurezza A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25

a pag. 10

Professionisti al passo coi tempi...

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un tim→ pag.5 bro di carta per documentare la consegna.

ROBOTICA

PROGE T TA ZIONE

50 anni di torni

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

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MACCHINE UTENSILI

Al centro della fabbrica intelligente

www.ammonitore.com

Novembre/Dicembre 2016

#4maggio 2016 mensile

FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

→ pag.37

IN QUESTO NUMERO

[pag. 14]

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Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

AUTOMAZIONE

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[pag. 14]

AT T UA L I TÀ

M-Steel qualità da oltre 40 anni

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.

LAMIERA

MISURA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

IN QUESTO NUMERO

MATERIE PRIME

Il cliente prima di tutto

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.

Un ponte tra passato e futuro

www.meccanica-automazione.com

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Editoriale

Italia scossa

di Fabio Chiavieri

dello unico infrastrutture del 2016 Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

AUTOMAZIONE

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

Editoriale

LA TRIVELLA

CASSA DEPOSITI E PRESTITI

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50 anni di torni

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

Italia scossa

segue a pag. 2

“Il museo del futuro è il mondo intero”

PROGE T TA ZIONE

MACCHINE UTENSILI

Al centro della fabbrica intelligente

di Fabio Chiavieri

GOVERNO IN CRISI

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 città

ROBOTICA

|

a pag. 15

Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

O

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso più ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalità, metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla società o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fare” ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SI” o con un “NO”. È stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “si” e “no” dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianità dell’individuo e l’incapacità della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metà dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltà parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con più forza alla politica? n

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo

MACCHINE UTENSILI

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

[pag. 18]

PANORAMA La formazione salesiana professionale SPECIALE Robotica Sempre più al centro dello sviluppo

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

MATERIE PRIME

Il cliente prima di tutto

M-Steel qualità da oltre 40 anni

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.

Disinfestando 2019 murids in urbanwww.meccanica-automazione.com areas INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR MECCANICA&AUTOMAZIONE 2016/679 MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE CHE TI NNOVABILI EDIFICI SPECIALE MILLEPROROGHE hi e proroghe Tutti i rinvii LA GUIDA DA PORTARE DAL 1952 IL PERIODICO LA RIVISTA PER PROGETTARE Organo ufficiale Confapi www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E Si rende noto che i dati in nostro possesso GUIDA VERSO LA NEL MONDO DELL’INDUSTRIA SEMPRE CON SÉ PER D’INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY 10 INFORMAZIONE LA PRODUZIONE SMART INDUSTRY liberamente ottenuti per poter effettuare MECCANICA E DELLETECNICHE MACCHINE EVENTI 46 RISORSE CONOSCERE TUTTI I PER INGEGNERI E ARCHITETTI TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE UTENSILI i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti TRUCCHI DEL MESTIERE NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO LE PMI Annual PERFirst www.meccanica-automazione.com Roditori e controllo MECCANICA&AUTOMAZIONE e similari, sono utilizzati secondo PROFESSIONALE VIA MAIL quanto MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE CHE TI OgniGDPR 15 giorni Organo raggiunge oltre Confapi 42.000 iscritti previsto dal 2016/679. Titolare del IL PERIODICO www.rivistainnovare.it ufficiale SUBFORNITURA E ConferenceNELon LA RIVISTA PER PROGETTARE Aedes LA in remoto GUIDA VERSO MONDO DELL’INDUSTRIA ORMAZIONE INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY trattamento LA PRODUZIONE SMART INDUSTRY E DELLE MACCHINE ERI E ARCHITETTI Invasive MECCANICA Rodents and TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano UTENSILI L’AGGIORNAMENTO PER LE PMI Si (info@quine.it). NALE VIA MAIL remote control comunica inoltre che i dati personali sono iunge oltre 42.000 iscritti 12 LOTTA ALLE ZANZARE contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl Zanzare e virus … c’è 50 APPROFONDIMENTI e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs tanto lavoro da fare Lotta integrata, una 196/2003. Mosquitoes and viruses lunga storia che inizia © Quine srl – Milano

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O IN CRISI

ra trattative e consultazioni?

egli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre

sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario ni delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ rtissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di n affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ NI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 18­19

ntre per ricostruire la sicurezza

Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25

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NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1

VENERDÌ 13 GENNAIO 2017

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA

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INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

LAMIERA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo

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PANORAMA La formazione salesiana professionale

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

SPECIALE Robotica Sempre più al centro dello sviluppo

[pag. 18]

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58 PEST MANAGEMENT La corretta gestione della documentazione dei servizi di gestione degli infestanti Correct documentation management

Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano

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/ Disinfestastorie

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Scienza e Coscienza

ccoci a Milano per la VI edizione di Disinfestando. Siamo quindi ospiti di una città che tradizionalmente fa da ponte con l’Europa fin dalla metà del XVII secolo, mitico periodo dell’illuminismo. Per cui che i lumi ci aiutino a fare delle riflessioni sul nostro lavoro sempre più coinvolto nella difesa dell’Ambiente in cui viviamo: dalla filiera alimentare, ai presidi ospedalieri per arrivare al complesso universo del territorio urbanizzato sempre più condizionato da specie aliene di cui dobbiamo prendere atto e tenerne conto. Non condividendo le alte grida dei guru della lamentazione riteniamo di sottolineare un equilibrato punto di vista esposto magistralmente da Edoardo Boncinelli nel suo libro: Lettera a un bambino che vivrà 100 anni. Come la scienza ci renderà (quasi) immortali. Nell’introduzione si legge: Contro il “nuovo” militano due ordini di considerazioni correnti: la natura è buona e ne sa più di noi; il passato è più affidabile perché popolato di cose collaudate. La natura di per sé non è né buona né cattiva: si fa i fatti suoi. Si prodiga per noi, ma anche per le zanzare e le cavallette (leggi locuste). E per i batteri e i virus (spesso veicolati da insetti, NdA). Si prende cura delle formiche come dei formichieri, della rosa canina come delle mucillaggini, delle piante carnivore come degli insetti che incautamente le frequentano. I nostri interventi spesso sono stati

– e sono – volti a contrastare la sua imparzialità ed equanimità. A nostro vantaggio. Chiamarli contro-natura l’uso degli occhiali, degli antibiotici e dell’insulina per i diabetici. È contro-natura è perciò perlomeno ambiguo. È contro-natura fasciare una ferita e ingessare un arto. E cosa c’è di più contro-natura del conficcare nella carne un ago metallico che permette di iniettare nel corpo una sostanza estranea, per giunta spesso sintetica? Ma una cosa lo studio della natura ce l’ha insegnata, al di là di ogni altra considerazione: gli esseri viventi, per esistere, devono continuamente cambiare (adattarsi NdA). Non sappiamo perché, ma è così. Ravvisando notevoli punti di contatto con la disinfestazione lasciamo al lettore trarre le sue considerazioni e riflessioni. Una cosa è certa più la scienza ci offre opportunità di scelta più aumenteranno i contrasti; per cui le nostre decisioni dovranno essere coerenti con i fatti e gli obiettivi. Scienza e Coscienza dovranno andare di pari passo e concretizzarsi in Contratti in armonia con la realtà in cui vengono calati, ma proiettati verso un costante miglioramento. Purtroppo, ci capita di leggere capitolati scollegati da razionali stime dei costi. Il che, gioco forza, comporta compromessi di adattamento a volte incompatibili con i risultati auspicati.

marzo 2019

a cura di Chiara e Graziano Dassi 7


/ Eventi

Disinfestando 2019 Torna la sesta edizione dell’Expo-Conference della disinfestazione italiana che vedrà coinvolti i principali agenti del settore a livello italiano e internazionale

L’

appuntamento è per il 6 e 7 marzo presso l’importante sede del Centro Congressi Mi-Co di Milano. È in questo scenario che si stanno scaldano i motori per l’edizione 2019 di Disinfestando, la fiera della Disinfestazione italiana che anche conferma un costante e significativo trend di espansione, e oggi costituisce una delle maggiori e più frequentate rassegne in Europa, conosciuta anche a livello internazionale. L’edizione 2019 sarà dedicata ai temi emergenti del settore, con un

focus sulle problematiche igieniche e ambientali. Gli interlocutori non saranno quindi soltanto gli operatori della disinfestazione, ma anche le Organizzazioni che rappresentano categorie professionali, come i Tecnologi Alimentari, la Grande Distribuzione Organizzata (GDO), le compagnie di catering, le Federazioni alberghiere e di promozione turistica, le rappresentanze vivaistiche e di gestione del verde pubblico e privato, gli operatori della sanità pubblica, le organizzazioni ecologiche e di tutela ambientale, le rappresentanze di Federazioni contigue al pest control, e non solo. www.disinfestando.com

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marzo 2019

Dove MiCo – Fiera Milano Congressi Via Gattamelata, 5 (Gate 14 e Gate 15) Milano

English text EXPO-CONFERENCE OF ITALIAN PEST CONTROL The Edition of the Italian Pest Control Exhibition will take place the 6th and 7th March 2019 in the well-known and prestigious Milan Convention Center (MiCo 1st floor). The 2019 edition is aimed at all those Companies that are interested in hygiene and environmental issues. The participants will not be only the PCO, but will also come from other professional categories such as Food Technologists, Catering Companies, the large Retailers, the environmental organizations, all those categories that revolve around the Pest Control world.


Programma degli Incontri Arch. Toni D’ANDREA – CEO AFIDAMP - La pulizia come valore assoluto SALA GIALLA 2 Ore 14.00 Sessione: LA GESTIONE FITOSANITARIA IN AMBITO URBANO E NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE: AGGIORNAMENTI NORMATIVI E USO SOSTENIBILE Intervengono: • Dr. For. Francesco FIORENTE - Le piante in città: benefici e problematiche da gestire - La gestione sostenibile dei parassiti del verde urbano: le norme di riferimento, il PAN ed i risvolti operativi - Protocolli tecnici regionali in aree frequentate da popolazione

SALA BLUE 2 Conferenza a cura di SINERGITECH Ambiente Ore 14.00 Sessione: GESTIONE RIFIUTI - in collaborazione con FISE ASSOAMBIENTE Tavola rotonda sul tema: “Riesame della normativa rifiuti ed applicabilità alle attività di Disinfestazione e Derattizzazione”

Intervengono: • Dr.ssa Chiara LEBOFFE - FISE ASSOAMBIENTE - Adempimenti amministrativi in materia di gestione rifiuti • Dr. Giovanni TAPETTO - La gestione dei rifiuti nelle attività di Pest Control: obblighi ed equivoci - Dr.ssa Anna BETTO Consigliere dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Milano Ore 15.15 Presentazione A.I.D.P.I Associazione Imprese Disinfestazione Professionali Italiane Ore 15.30 Prof. Pasquale TREMATERRA presentazione della Conferenza IOBC Working Group on “Integrated Protection of Stored Products” Pisa, 04-06 Settembre 2019 Ore 15.45 Dott. Romeo BELLINI - CAA “Il maschio sterile contro Aedes albopictus diventa realtà operativa” Ore 16.00 Sessione: NORMATIVA APPALTI - in collaborazione con FISE ASSOAMBIENTE Intervengono: • Avv. Piero FIDANZA - Studio legale amministrativista - Le principali innovazioni nei DD.Lgs. della nuova normativa appalti • Dr. Luca TOSTO - FISE Assoambiente - Il ruolo dell’ANAC nel Codice dei contratti pubblici Ore 17.00 Sessione: PULIZIA - in collaborazione con AFIDAMP

GIOVEDÌ 7 MARZO SALA BLUE 2 Ore 9.30 Sessione: GESTIONE DEI RODITORI Intervengono: • Dr Alberto BASEGGIO - Le modificazioni introdotte dal Regolamento Biocidi 528/2012 nell’utilizzo dei prodotti rodenticidi, dalla etichettatura dei prodotti rodenticidi all’utilizzo di esche tossiche in postazioni permanenti • Dr. Dario CAPIZZI - Pratiche inefficaci, strategie vincenti, prospettive future • Dr. Ugo GIANCHECCHI - Valorizzare il proprio operato di Disinfestatore e distinguersi dai semplici controllori di “scatoline” • Prof. Dino SCARAVELLI

- Approccio eco-sistematico naturale ed urbano nel controllo dei roditori Ore 12.30 Sessione: SERVIZI DI PEST CONTROL NELLA CATENA FOOD E NEGLI STANDARD ALIMENTARI Intervengono: • Dr.ssa Serena VENTURI - Responsabile IFS – Italia - L’evoluzione ed i nuovi indirizzi dello Standard IFS rev. 6.1 - Le osservazioni ed i reclami dei retailers • Dr.ssa Maria COLADANGELO - Nuovi indirizzi del BRC versione 8 • Dr. Sergio URIZIO - Il ruolo polivalente della norma UNI EN 16636: come deve operare il Disinfestatore in rapporto con la committenza

Rilascio CFP - Crediti Formativi. L’Ordine nazionale dei Tecnologi Alimentari accredita le due sessioni di Giovedì 07 e rilascerà n. 4 crediti formativi ai partecipanti Gli Eventi delle 2 giornate (ad esclusione della Sessione Pulizia), partecipano al programma di Formazione professionale continua dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. Per il numero dei CFP consultare il sito della piattaforma Sidaf – www.conafonline. it - nella Sessione “Accesso iscritti”, “Formazione professionale”, “Catalogo nazionale eventi formativi” o il sito dell’Ordine di Milano – www.odaf.mi.it – nella Sessione “Bacheca”, “Formazione”, “Eventi formativi” Ore 14,30 Conclusione delle Conferenze

MERCOLEDÌ 6 MARZO SALA BLUE 1 Conferenza a cura di A.N.I.D. Ore 14 Relazione del Presidente Ore 14:15 Le novità nei contratti di lavoro dipendente inseriti nel decreto dignità ed in particolare i contratti a tempo determinato e stagionali. Relatore: Avv.to Pietro Troianiello – giuslavorista. Ore 15:00 Brand identity: “Come vendere quando avere servizi “di qualità” non basta più come plus per i tuoi Clienti” Relatore: Dott.sa Anna Tagliapietra Ore 15:45 Nuove sfide: il problema della resistenza agli insetticidi nella lotta contro i principali vettori di arbovirosi in Italia. Relatore: Dott. Caputo Beniamino Ricercatore Università La Sapienza Roma Presentazione del progetto Europeo AIM-COST ACTION (AEDES INVASIVE MOSQUITOES) - Relatore: Prof.ssa Alessandra Della Torre (Università La Sapienza di Roma -Dip.to Sanità Pubblica e Malattie Infettive) Ore 16:30 Tavola Rotonda

• Prof. Francesco VIDOTTO - DISAFA Università di Torino - Le nuove prospettive legate al diserbo in città Ore 16.00 Sessione: LA SICUREZZA SUL LAVORO NELLE ATTIVITA’ DI PEST CONTROL - La protezione delle vie respiratorie negli spazi confinati – Alberto Spasciani – SPASCIANI - Protezione delle vie respiratorie nell’uso di sostanze chimiche – Claudio Galbiati - 3M Italia - Utilizzo guanti: i fattori chiave che determinano la scelta- Christina Martinetto - ODIBI Rilascio CFP - Crediti Formativi. Si accredita la lezione con il riconoscimento di n. 2 crediti formativi per gli RSPP presenti Ore 18,00 Conclusione della giornata


/ Eventi

First Annual Conference on Aedes Invasive

A

a cura di Alberto Baseggio

ver partecipato ad Atene, il 13 e 14 febbraio, all’incontro AIM - COST (Aedes aegypti - European Cooperation in Science and Technology) e in particolare alla presentazione dei 3 gruppi di lavoro istituiti al fine di analizzare l’attuale presenza delle zanzare Aedes invasive (Ae. albopictus, Ae. koreicus, Ae. japonicus ed Ae. aegypti) mi ha permesso di osservare, da un punto di vista particolare, la realtà dei progetti già attivi in Europa e rivolti allo studio degli artropodi vettori di malattie anche gravi per l’uomo o altri animali. Per citarne alcuni il WIN Iniziative (Worldwide Insecticide Resistance) che raccoglie le informazioni relative alla individuazione di popolazioni di zanzare resistenti agli insetticidi e al tipo di resistenza. Resistenza legata a una aumentata capacità di produrre enzimi in grado di degradare gli insetticidi prima che questi giungano a contatto con i siti bersaglio, o ad un aumento dello spessore della cuticola esterna al corpo degli insetti che riduce la quantità di principio attivo in grado di penetrate all’interno dell’insetto, o ancora alla

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Si è svolta ad Atene la conferenza annuale sulla presenza delle zanzare Aedes invasive, organizzata da AIM COST. Gli interventi dei ricercatori hanno delineato il futuro dei metodi di contrasto alle zanzare, sempre più alla ricerca di alternative all’uso degli insetticidi Scopo AIM COST Premesso che gli studi necessari a contrastare la diffusione nell’intera area Europea delle zanzare appartenenti al genere Aedes in grado di svolgere il ruolo di vettore per virus dannosi alla salute umana (Dengue, febbre gialla, chikungunya (CHK), encefalite giapponese, ZIKAV, … richiedono un approccio multi-disciplinare (ad es. collaborazione tra entomologi, epidemiologi, studiosi dei cambiamenti ambientali, climatici, demografici, tecnici delle scienze matematiche e statistiche, programmatori per realizzazione di modelli

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previsionali, ..) si rende sempre più evidente la necessità di avviare un percorso che porti ad una reale collaborazione tra istituti di ricerca, pubbliche amministrazioni che detengono specifiche competenze e ruoli istituzionali nella difesa della salute pubblica, il settore della ricerca privata e le associazioni dei residenti nei territori interessati dalla comparsa o diffusione di queste zanzare. I casi di diffusione autoctona del virus CHK sulla popolazione umana sono iniziati in Italia nel 2007, per

verificarsi poi in altri Paesi europei e ritornare in Italia nel 2017 sfiorando la città di Roma ed una importante località turistica laziale. Ecco che il progetto AIM -COST nasce per stimolare e promuovere la diffusione delle conoscenze, in realtà oggi già disponibili in alcuni stati membri, per operare una più attenta e stretta sorveglianza ed un controllo efficace, verificabile e tarato sul minor impatto ambientale possibile. Per fare questo è chiara la necessità di una ampia rete che permetta lo scambio di informazioni tra quanti oggi già partecipano a gruppi


English text

modifica della struttura del sito bersaglio che “annulla” l’azione tossica quale la resistenza denominata KDR che rende pressoché inutile l’utilizzo dei piretroidi contro quella specifica popolazione di zanzare. Il progetto INFRAVEC 2 realizzato nell’ambito delle ricerche finanziate in Horizon 2020, con 10 milioni di euro, ha permesso di realizzare particolari laboratori in grado di allevare insetti ed infettarli con specifici virus o batteri, per valutare le modifiche nel loro comportamento o, aspetto molto importante, permettere ai gruppi di studio di tarare i metodi di analisi al fine di riconoscere la presenza sul territorio di zanzare infette da virus pericolosi per la salute umana (Dengue, Zika, CHK, ...). Altri progetti: Aedes Risk Project finanziato da ECDC, ha indagato in Italia (Chioggia) la riduzione della capacità riproduttiva di Aedes albopictus quando tutti i tombini presenti sul suolo pubblico vengono scrupolosamente trattati con prodotti antilarvali, confermando che il peso dei siti di riproduzione situati sul suolo pubblico non è da poco e si attesta sul 35-40% della riproduzione totale del territorio.

di ricerca e sono, al tempo stesso, ben consapevoli delle peculiarità del Paese ove lavorano. AIM – COST vuole indagare la possibilità di coinvolgere esempi di Citizen Science che si basa sul coinvolgimento di gruppi di privati cittadini, non tecnici esperti, ma semplicemente animati dal desiderio e dalla curiosità di effettuare delle osservazioni (si potrebbe dire fuori casa) relative ai momenti dell’anno in cui questo tipo di zanzare è più presente, ed il disagio per la popolazione aumenta. Immaginatevi di poter disporre delle

informazioni raccolte da 100 aia di gruppi di volontari, per gli specialisti si tratterebbe di una banca dati impagabile che avrebbe richiesto imponenti risorse per essere realizzata utilizzando specifici incarichi alle strutture di ricerca dislocate su territorio. Tutto il risparmio che si genera può essere utilizzato per approfondire le ricerche sulla genetica delle varie popolazioni di zanzare ed aprire la strada a tecniche di controllo sempre meno dipendenti dall’uso del solo insetticida. L’Università La Sapienza ad

ZIKALLIANCE che raccoglie 52 partner in 18 Nazioni, in risposta ai numerosi decessi accaduti in Brasile ed altri paesi del Sud America a seguito della trasmissione da parte di Ae. albopictus e Ae. aegypti di un virus che mai in precedenza aveva creato un grave pericolo per la salute umana. Gli interventi dei ricercatori hanno anche delineato il futuro dei metodi di contrasto alle zanzare, sempre più alla ricerca di alternative all’uso degli insetticidi, si tratta di proiezioni nel medio lungo periodo. Per ora gli insetticidi rappresentano una sorta di tappa obbligata. Ciò che sicuramente cambierà sarà, in Europa, la loro modalità di impiego nel settore della lotta ai vettori. Per il futuro si cercheranno alleati, ad esempio batteri, in grado di infettare le zanzare e comprometterne la capacità riproduttiva. Poiché queste zanzare devono accoppiarsi con quelle presenti in natura per ottenere la deposizione di uova sterili, sarà importante valutare come realizzare strutture operative in grado di effettuare un rilascio capillare nei territori che devono essere difesi. In modo analogo maschi resi sterili a seguito

esempio con il Dipartimento di Parassitologia, sotto la guida della Prof.ssa Alessandra della Torre collabora attivamente a questo progetto sin dalla sua prima concezione e si impegna attivamente nella messa a punto di strumenti utilizzabili per la Citizen Scienze quali la popolare APP ZANZAMAPP, collaborano inoltre nella individuazione di aree geografiche ove la zanzara tigre è divenuta in Italia meno sensibile ai più comuni prodotti utilizzati per diminuire la presenza delle forme adulte.

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AIM AND OBJECTIVES The main aim of this action is to establish a transboundary network of partners and institutions across Europe to cost effectively address the management of the risk of introduction and spread of Exotic Invasive Aedes Mosquito Borne Viruses (EAIMBV; e.g. dengue, DENV; yellow fever, YFV; chikungunya, CHIKV; Japanese encephalitis, JEV, and ZIKAV). To do this using both conventional and innovative methods, strong linkage between academics, public health (PH) professionals and policy-makers at the national and international level, as well as more a integrated private sector and a better informed and engaged society. The La Sapienza University with its Dept. of Parassitologia, under the guidance of Prof. Alessandra della Torre, has been actively working on this project from the time it was born, and is involved towards the perfection of serviceable means for Citizen Science like the popular App ZANZAMAPP. It also contributes towards the detection of geographical areas where the tiger mosquito has become almost immune to most of the common products used to decrease the presence of adult species. www.aedescost.eu/objectives

di irraggiamento devono essere allevati e rilasciati capillarmente nelle aree infestate. La manipolazione genetica offrirà altri strumenti, sempre volti ad ottenere una drastica riduzione della capacità riproduttiva. La costituzione di reti di monitoraggio diverrà sempre più importante nei Paesi dell’Est Europa ove preme, dopo essersi insediata in Crimea, la più pericolosa delle Aedes invasive la Ae. aegypti, caratterizzata da una elevata capacità vettoriale in particolare dei virus Dengue e CHK.

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/ Lotta alle zanzare

Zanzare e virus… c’è tanto lavoro da fare La sorveglianza e il monitoraggio rimangono metodi preventivi di studio e indagine fondamentali per capire dinamiche e scenari evolutivi futuri del West Nile virus a cura di Alex Pezzin*

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el 2018 la trasmissione del virus West Nile (WNV) in Italia e nel Sud-Est Europa è iniziata prima rispetto agli anni precedenti. Il 16 giugno si è verificato il primo caso umano di infezione confermata nel nostro Paese e, al 5 settembre 2018, sono stati segnalati 365 casi confermati di infezione (sia sintomatici che asintomatici) in Provincie endemiche del Veneto, dell’Emilia-Romagna, della Lombardia, del Piemonte, del Friuli-Venezia Giulia e della Sardegna. Nel dettaglio sono stati segnalati 148 casi con segnali di carattere neuro invasivo (WNND) dei quali 19 decessi, 169 casi di febbre (WNF-West Nile Fever) e 48 casi in donatori di sangue asintomatici. Ciò è quanto emerge dal riscontro delle attività

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riferite ai Piani di Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus e dai dati pubblicati sui bollettini periodici dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il Centro studi malattie esotiche (CESME) dell’Isituto Zooprofilattico di Teramo. Il virus West Nile (WNV) si trasmette principalmente, ma non solo, attraverso la puntura di zanzare del complesso Culex, sebbene sia possibile anche tramite la donazione di sangue e tessuti infetti. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo (virologia asintomatica). Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, dolori muscolari, spossatezza generalizzata, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e raramente sfoghi cutanei. Questi caratteristici sintomi possono perdurare fino

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a pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare anche molto a seconda dell’età della persona interessata: nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate (tramite generalmente un contestuale sistema immunitario indebolito o compromesso da altri fattori e paramenti fisiologici) la sintomatologia può essere più grave presentandosi nella forma neuro invasiva con sintomi di meningite o encefalite. Per ridurre il rischio di trasmissione di WNV, la misura preventiva più efficace è quella di evitare la puntura di zanzare. In particolare, l’approccio alla prevenzione è influenzato dal livello di concentrazione dei vettori. In alcuni casi,


può essere necessario adottare più misure di prevenzione quali: all’aperto, utilizzare con moderazione repellenti cutanei per uso topico attenendosi scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti e, dal crepuscolo in poi, indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze); nei luoghi chiusi, si consiglia di alloggiare in stanze dotate di impianto di condizionamento d’aria o, in mancanza di questo, provviste di zanzariere alle finestre e alle porte d’ingresso, avendo cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse e, nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni, è consigliabile utilizzare spray a base di piretro o altri biocidi insetticidi per uso domestico, oppure diffusori di insetticida elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi. COSA SI FA PER COMBATTERE WEST NILE? Da un punto di vista operativo, durante l’estate 2018, le diverse

regioni coinvolte (Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte in primis) si sono attivate mediante la redazione di piani speciali di “emergenze sanitarie” specifiche e durante tutto il periodo estivo le Aziende di Igiene Ambientale (che svolgono servizi sui territori delle pertinenze comunali) hanno duramente lavorato in sinergia cooperativa con le referenze tecniche dei vari Uffici Ambiente, spesso dovendo affrontare repentini cambiamenti programmatici imposti da Enti preposti e di valenza superiore, come per esempio gli Uffici delle USL territoriali o gli Uffici Tecnici regionali. Se l’estate 2018 è trascorsa, da un

punto di vista virologico, come un periodo di intensa circolazione ma questa non è una novità poiché sembra addirittura che il WNV stia prendendo le sembianze di una presenza virologica endemica sul nostro territorio - tramutata in un calderone mediatico tipicamente estivo con uso e abuso di una spesso inadeguata e confusionaria informazione da parte dei mass media sul caso, ingenerando così preoccupazioni sproporzionate e, quel che è peggio, inducendo comportamenti scorretti, cosa potremo aspettarci dall’estate 2019? Numerosi sono stati gli incontri già svolti dalle regioni tramite veri e propri tavoli tecnici che hanno avuto o avranno lo scopo per definire le necessarie e doverose fasi di operatività che si dovranno delineare in questo contesto che sembra divenuto oramai di un cambiamento sistematico rivolto a un nuovo approccio nei confronti della lotta alle zanzare, ma una cosa è certa: la sorveglianza e il monitoraggio rimangono metodi preventivi di studio e indagine fondamentali per capire dinamiche e scenari evolutivi

Distribuzione dei casi umani di malattia da WNV.

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/ Lotta alle zanzare English text

futuri. Un esempio è dato da uno dei tanti studi effettuati in questi recenti anni: durante l’estate 2011, in Emilia-Romagna, sono state testate, in uno studio comparativo, diverse tipologie di trappole per zanzare per verificare l’efficacia di cattura. Questo studio è stato realizzato individuando tre siti di carattere rurale come Oasi naturali o valli con presenza di acquitrini nelle province di Bologna, Ferrara e Modena. In ogni sito sono state realizzate più repliche di catture. Dopo ogni notte i pool delle zanzare catturate sono stati raccolti e portati in laboratorio per essere determinati. Un’analisi particolarmente importante riguarda l’osservazione dello stato fisiologico delle zanzare femmine catturate, in particolare annotare l’eventuale stato gravido con presenza di uova oppure stabilire la condizione se siano stati effettuati

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Durante uno studio comparativo sono state testate diverse tipologie di trappole per zanzare per verificare l’efficacia di cattura.

o meno cicli di produzione di uova (questo per cercare di capire informazioni sulla potenzialità vettoriale delle zanzare nei confronti di questo arbovirus). Alcuni pool di zanzare catturate sono stati inviati in laboratori specializzati per valutare l’eventuale presenza del West Nile Virus. Capire la trappola migliore per catturare le specie di zanzare interessate come vettori di virus in ambiti di sorveglianza è un tema di primaria importanza per poter dunque sempre meglio ottimizzare l’efficienza della sorveglianza stessa. La ricerca, tramite nuove prove, ci permetterà di capire meglio ciò che ancora oggi è a noi in parte sconosciuto.  * Naturalista con dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Agrarie, Ambientali e Alimentari. Responsabile tecnico-scientifico di Biblion.

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MOSQUITOES AND VIRUSES... THERE’S A LOT OF WORK TO BE DONE In 2018, the transmission of the West Nile virus in Italy and Southeast Europe began earlier than in previous years. In Italy, 148 cases with neuroinvasive signals (WNND) were reported, including 19 deaths, 169 cases of fever (WNF - West Nile Fever), and 48 cases in asymptomatic blood donors. Now summer 2018 is over, from a virological point of view, as a period of intense circulation, what can we expect from summer 2019? Numerous regional meetings have already been held, involving proper technical round tables that have had or will have the role of defining the necessary phases of operation that must be outlined in this context, which now seems to have become a systematic change aimed at a new approach in the fight against mosquitoes, but one thing is certain: surveillance and monitoring remain fundamental methods of study and investigation for understanding future dynamics and scenarios. An example is given by one of the many studies carried out in recent years: during summer 2011, in EmiliaRomagna, different types of mosquito traps were tested in a comparative study to verify their capturing effectiveness. Understanding the best trap to capture the species of mosquitoes which are virus vectors in surveillance areas is a matter of prime importance, so that we can continue optimising the efficiency of the surveillance itself. The research, by means of new tests, will allow us a better understanding of what is still partly unknown to us today.

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/ Entomologia

Si fa presto a dire Culex Visto il diffondersi dei virus trasmessi dalle zanzare, del crescente allarme della malaria e delle filariosi l’esatta determinazione delle specie presenti in un territorio diventa sempre più urgente e importante a cura di Chiara Dassi

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osa dire del complesso Culex, se non che a guardarlo da vicino è davvero più complicato di quanto potrebbe sembrare nel sentire con quanta disinvoltura se ne parla (gli esperti perché sanno e gli altri perché credono di sapere). In effetti è così per tutte le cose. Vero è che osservare con attenzione e fare gli approfondimenti necessari è sicuramente professionalmente corretto, ma è altrettanto vero che ci si complica la vita. Pur tuttavia di fronte a una nostra malattia non vorremmo che il medico ci visitasse con attenzione e facesse gli accertamenti del caso e avesse una conoscenza ed esperienza clinica adeguata? E noi non siamo i medici dell’ambiente? Prendendo spunto dai culicidi a livello metodologico vorrei trarre delle considerazioni generali, una sorta di modello applicabile ai disciplinari e

ai capitolati del nostro lavoro in cui confluiscono numerose figure professionali pubbliche e private. Visto che in questo numero di Dimensione Pulito - Speciale Servizi Ambientali viene approfondita la trasmissione di un virus da parte del “complesso Culex” cerco di dimostrare che è necessaria la competenza entomologica per poi passare in modo consapevole agli aspetti gestionali, organizzativi, sanitari, tecnici, economici e, perché no, giuridici.

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IL COMPLESSO CULEX Dando per scontato la tassonomia zanzarifera che comprende i generi: Anopheles, Aedes, Uranotaenia, Theobaldia, Orthopodomya e Culex, di quest’ultimo genere sottolineo che le specie più comuni in Italia, per quanto mi è dato conoscere, sono la Culex modestus, l’impudicus, il theileri, l’hortensis e le pipiens (queste ultime due le osserveremo con più

attenzione). Della C. hortensis riporto che nel territorio milanese ha una certa importanza e che la zanzara comune Culex pipiens Linnaeus, 1758 è la più comune nell’emisfero boreale, e ne esistono diverse sottospecie che possono essere distinte tra loro solamente attraverso analisi al microscopio dell’apparato riproduttore maschile o addirittura analisi biomolecolari. Le più note sono la Culex pipiens pipiens e la Culex pipiens molestus il nome è tutto un programma! Inoltre è il vettore principale di West Nile Virus in Europa. A titolo di cronaca fra i vettori del WNV c’è anche l’asiatica Culex tritaeniorhynchus che purtroppo si è già affacciata sul mediterraneo (mar Egeo). MORFOLOGIA E CLASSIFICAZIONI Ribadendo che non voglio fare un trattato di sistematica delle Culex, per cui mi limito a dare alcune in-


Questione di Culex Consiglio la lettura di Questione di Culex (Il libro completo della zanzara. Se la conosci la eviti) di Claudio Venturelli e Marina Marazza ed De Agostini Libri – 2014. Per altre informazioni sulle zanzare segnalo www.iss.it www.salute.gov.it www.unicef.it/malaria

dicazioni che vorrebbero dimostrare che la classificazione delle zanzare è cosa da lasciare agli entomologi e, aggiungerei però che non basta essere degli entomologi per essere dei buoni disinfestatori. La classificazione a cui faccio riferimento si basa su alcuni aspetti morfologici, andare oltre è appannaggio di ultraspecialisti. Ricordando il ciclo biologico delle zanzare: Uovo>Larva (L1>L2>L3>L4)>Pupa>Adulto ricordo che le uova delle Anopheles sono deposte singolarmente sul pelo dell’acqua e sono provviste di sacche aeree, quelle delle Aedes invece ne sono sprovviste e vengono deposte in genere ai bordi degli acquitrini (molto note sono quelle della zanzara tigre per il diffondersi delle ovi-trappole), mentre quelle delle Culex sono deposte in “barchette” costituite dall’agglomerato di uova da 20 a più di 200.

Le larve sono lo stadio vitale la cui morfologia consente classificazioni più “facili” e precise. Ricordo che in questo stadio vitale le Anopheles sono sprovviste di sifone respiratorio, mentre quelle di Aedes hanno un sifone corto (rapporto lunghezza/ diametro ha un valore di circa 2 vale a dire che la lunghezza del sifone è il doppio del suo diametro); i sifoni delle Culex sono più lunghi e sottili (rapporto maggiore o uguale a 3). Nei disegni si sottolineano le differenze fra le due specie (hortensis e pipiens) con particolare riferimento alle scaglie del pettine sifonico e quelle dell’ottavo segmento. Viste così sembra facile differenziarle ma al microscopio è un altro paio di maniche e poi il genere Culex è in assoluto il più numeroso. Anche l’estremità cefalica presenta caratteri distintivi a cui gli specialisti si rifanno per la classificazione (soprattutto disposizione

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/ Entomologia English text

delle setole e il numero dei ciuffi che da esse si originano). Lo stadio pupale esce dalle mie competenze e mi sembra di ricordare che si basa sulla forma delle trombette respiratorie (mai riuscita a distinguerle). Gli adulti non sono facili da riconoscere in particolare le anophelinae, in cui sono importanti anche le nervature alari. Anche i palpi consentono abbastanza facilmente di distinguere i maschi dalle femmine (quelli dei maschi sono assai vistosi e ricchi di setole; e distinguere le anophelinae femmine dalle culicinae essendo nelle prime lunghi quanto la proboscide e assai più corte nelle Aedes e nelle Culex. Nulla so in merito agli altri generi. Importante è l’apparato genitale maschile (hypopygium) Come si può notare nel disegno che mette a confronto l’hortensis dal pipiens. La complessità della struttura dei genitali impedisce di fatto la fecondazione intraspecifica. CONCLUSIONI Visto il diffondersi dei virus trasmessi dalle zanzare, del crescente allarme della malaria e delle filariosi l’esatta determinazione delle specie presenti in un territorio diventa sempre più urgente e importante. Aspetto che non può essere improvvisato visto quanto a livello di esempio ho riportato. Ma neppure si può pensare a censi-

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Si sottolineano le differenze fra le due specie (hortensis e pipiens) con particolare riferimento alle scaglie del pettine sifonico e quelle dell’ottavo

menti dettagliati che porterebbero i costi a livelli proibitivi. L’obiettivo è, a parer mio, disporre di una cartografia che indichi “chi” (le specie) e “quante” (per singola specie) da cui derivare programmi di lotta mirati (dove) e guidati (quando). Anche in questo caso è un problema di organizzazione pianificata. Organizzata in quanto è possibile predisporre trappolaggi nelle aree sensibili e valutare in modo randomizzato le valutazioni quali-quantitative con una buona elaborazione statistica. Pianificata essendo richiesto un impegno pluriennale per avere dati statisticamente significativi. Teniamo conto che dopo decenni di sperimentazione si stanno affacciando strumenti di lotta biologica, per cui se ciò avverrà la conoscenza delle specie diventerà indispensabile. Parafrasando un detto risorgimentale mazziniano concluderei dicendo che l’organizzazione è come certe piante che possono dare veleno (complicazioni) o rimedi (soluzioni) a secondo di chi le ministra (attua). 

BIBLIOGRAFIA Les culicides du Midi diterranéen (volume XXXV dell’Encyclopédie Entomologique), Jean A Rioux. Testo datato, per cui certe classificazioni potrebbero necessitare di aggiornamenti; i disegni (effettuati dallo stesso Rioux) sono stati colorati da Chiara Dassi.

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THERE’S MORE THAN ONE TYPE OF CULEX Given the spread of viruses transmitted by mosquitoes, and the growing alarm surrounding malaria and filariasis, determining the exact species present in a region is becoming increasingly urgent and important. What can be said about the Culex complex, except that a closer look is required, as it really is more complicated than it might seem from hearing it talked about. The mosquito taxonomy includes the genera: Anopheles, Aedes, Uranotaenia, Theobaldia, Orthopodomya and Culex Recalling the life cycle of mosquitoes: Egg>Larva (L1>L2>L3>L4)>Pupa>Adult, remember that the eggs of the Anopheles are laid individually on the water surface and are provided with air sacs, while those of the Aedes do not have them and are usually laid at the edges of marshes (those of the tiger mosquito are well-known due to the spread of ovitraps), while those of the Culex are laid in “small boats” consisting of agglomerations of eggs, from 20 up to over 200. The larvae are the vital stage whose morphology allows “easier” and more precise classifications. Remember that in this vital stage the Anopheles are devoid of a respiratory siphon, while those of the Aedes have a short siphon (length/diameter ratio of about 2, that is to say that the length of the siphon is twice its diameter); the Culex siphons are longer and thinner (ratio greater than or equal to 3). The adults are not easy to recognise, in particular the anophelinae, in which the wing veins are also important.


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/ Focus on

BASF

Soluzioni innovative

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ASF Italia S.p.A. è l’azienda di riferimento del Gruppo e distribuisce e commercializza una vasta gamma di prodotti chimici, in parte importati e in parte realizzati nei siti produttivi presenti sul territorio. BASF è impegnata a creare valore per i clienti, gli azionisti, i collaboratori e le comunità in cui è radicata.

Crede nel Paese, nelle sue potenzialità e nella crescita sostenibile del business, che persegue con l’aiuto della propria organizzazione e di investimenti adeguati. Così è riuscita a crescere nel tempo, diventando punto di riferimento per l’industria chimica in Italia.

Marco Buratto, Business Manager Italy – Professional & Specialty Solutions

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Come è stato il 2018? Qual è il trend per il 2019? «Da sempre BASF lavora allo sviluppo delle migliori innovazioni per i clienti. Competitività e centralità del cliente si ottengono eccellendo nei processi e nelle tecnologie. La nostra nuova strategia avvicinerà le unit di ricerca alle esigenze del business e dei clienti. La ricerca e lo sviluppo di BASF saranno più collegati dal punto di vista organizzativo e quindi più concentrati sulle necessità del cliente. Questo contribuirà a ridurre le tempistiche e ad accelerare la crescita organica dell’azienda».

www.basf.com

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English text INNOVATIVE SOLUTIONS How was 2018? And now what is the trend? «BASF has always worked on developing the most attractive innovations for its customers. Competitiveness and customer relevance are achieved through excellence in processes and technologies. Our new strategic alignment will now bring our research units closer to business and customer needs. BASF’s research and development will be more closely connected organizationally and thus more focused on customer needs. This will help to shorten the time to market and accelerate the company’s organic growth».


GOLIATH® GEL Goliath® Gel è attivo contro le principali specie di scarafaggi, tra le quali Blatella germanica, Blatta orientalis, Periplaneta americana e Supella Longipalpa (scarafaggio dei mobili). Un singolo punto esca da 0,03g di Goliath® Gel è in grado di uccidere 1.000 scarafaggi grazie all’effetto cascata. Il vantaggio di Goliath® Gel consiste nel fatto che prima di morire le blatte avvelenate (per contatto e per ingestione) ritornano ai propri rifugi, dove gli altri scarafaggi si nutriranno delle loro feci e dei loro resti. Lo speciale principio attivo Fipronil, viene prontamente trasferito da uno scarafaggio all’altro e la sua particolare modalità d’azione ne prolunga l’attività anche dopo diversi trasferimenti da uno scarafaggio all’altro. Goliath® Gel una volta posizionato, rimane appetibile, stabile e attivo fino a 12 settimane. Goliath® è un marchio registrato BASF. Goliath® Gel contiene lo 0,05% di fipronil. Usare i biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.

FENDONA® 60 SC Fendona® 60 SC ha una formulazione a base di alfacipermetrina, ed è la soluzione adatta nel controllo di insetti volanti e striscianti, per applicazioni sia in ambienti domestici sia commerciali. Questo prodotto permette il controllo su cimici dei letti, scarafaggi e blatte, formiche, mosche, pulci, zanzare, zecche e molti altri insetti portatori di malattie, nonché tarme, lepisme, termiti e vespe. Si presta all’uso in ambienti domestici e commerciali – tra i quali gli impianti di trattamento alimentare – nonché in edifici pubblici quali ospedali, alberghi e ristoranti. La sua particolare formulazione a base di alfacipermetrina permette di raggiungere i risultati a dosi basse, massimizzando la praticità di applicazione e i costi totale di trattamento. Fendona® 60 SC è un marchio registrato BASF. Fendona® 60 SC è un Presidio Medico Chirurgico registrato dal Ministero della Salute n. 18381. Usare i PMC con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si prega di osservare le avvertenze ed i simboli di pericolo nelle istruzioni per l’uso.

MYTHIC® 10 SC Mythic® 10 SC ha un nuovo e particolare meccanismo di azione. Il suo principio attivo, clorfenapyr, si attiva solo una volta assorbito ed impedisce alle cellule dell’insetto di generare energia, causando paralisi e morte. A differenza dei piretroidi, è più persistente e non è repellente e non viene quindi rilevato dagli insetti, inoltre il suo meccanismo d’azione non è neurotossico. Oltre alla sua capacità di neutralizzare la possibilità di resistenza metabolica –come invece può accadere utilizzando altri insetticidi in commercio- il suo meccanismo d’azione rende Mythic® 10 SC un prodotto essenziale nella disinfestazione professionale di cimici dei letti, scarafaggi e formiche. Mythic® 10 SC è un marchio registrato di BASF. Mythic® 10 SC è un Presidio Medico Chirurgico registrato dal Ministero della Salute al n 19968. Usare I PMC con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si prega di osservare le avvertenze ed I simboli di pericolo nelle istruzioni per l’uso.

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/ Focus on

Insieme, per proteggere la salute e l’igiene

English text TOGETHER FOR PUBLIC HEALTH Bayer is working to meet two of the world’s most basic needs: Health and Nutrition. At Environmental Science we have a vital role and responsibility as we safeguard and strive to advance the health, hygiene and safety of people all over the world, sustainably. This we do using innovation and technology to care for the environments where we all live our lives today, and in the future. Together with our customers, we have set our sights on evolving pest management to protect public health and hygiene and to improve food security and safety. Bayer: Science for a better life.

BAYER

degli alimenti. Bayer: Science for a Better Life.

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ayer lavora per soddisfare al meglio due tra le necessità fondamentali per il pianeta: la Salute e la Nutrizione. In Environmental Science abbiamo un ruolo e una responsabilità molto importanti nel proteggere in modo sostenibile la salute, l’igiene e la sicurezza

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Daniele Ferrari, Marketing Environmental Science

delle persone in tutto il mondo. E lo facciamo grazie a innovazione e tecnologie per prenderci cura degli ambienti dove tutti noi viviamo, sia oggi che nel futuro. Sviluppiamo soluzioni integrate per il controllo degli infestanti per aiutare i professionisti nostri clienti a mantenere gli ambienti salubri e a garantire la sicurezza

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Come è stato il 2018? Qual è il trend per il 2019? «Nel 2018 siamo stati vicini ai nostri clienti, con i Bayer Day organizzati sul territorio, appuntamenti nei quali abbiamo potuto illustrare e rispondere alle domande sule numerose novità normative e applicative portate dalle etichette dei prodotti Biocidi insetticidi e rodenticidi. Nel 2019, Disinfestando ci offre l’opportunità di presentare ai professionisti il nuovo Catalogo e la nuova App Pest Partner, che con le sue numerose funzionalità promette di essere non solo uno strumento di consultazione ma un vero e proprio strumento di lavoro, tutti i giorni al fianco dei professionisti del pest control». 

es.bayer.it


DELTAGARD FL Deltagard FL è un insetticida concentrato in formulazione SC – Sospensione Concentrata – a base di deltametrina, ideale per la lotta a insetti striscianti e mosche. Può essere utilizzato in ambienti residenziali, commerciali, industriali, come ad esempio industrie alimentari. L’effetto di Deltagard FL sulle superfici trattate può durare fino a 3 mesi, a seconda della natura delle superfici e del loro grado di pulizia. Deltagard FL si utilizza applicato con una pompa irroratrice in grado di generare uno spray a gocce grosse, erogato in modo da formare una fascia di circa 50 cm di ampiezza. In locali e superfici soggetti a pulizia con acqua si può utilizzare per trattare crepe e fessure. E’ un prodotto Biocida.

QUICKBAYT WG10 FORTE QuickBayt WG10 Forte è la soluzione forte per il controllo delle mosche. La formulazione WG moschicida contenente Muscalure, feromone di aggregazione di Musca domestica, rende QuickBayt WG10 Forte rapidamente attrattivo verso le mosche e con effetti di riduzione della presenza di mosche visibili già dopo un giorno. I suoi effetti insetticidi durano fino a 8 settimane dall’applicazione. QuickBayt WG10 Forte si applica per pennellatura, concentrandone l’applicazione nelle aree più frequentate dalle mosche. E’ ideale in allevamenti, edifici rurali, impianti per il trattamento di rifiuti zootecnici. E’ un prodotto Biocida.

MAXFORCE Maxforce è il marchio dei gel professionali per i trattamenti di disinfestazione contro scarafaggi e formiche. Nata dal lavoro dei centri di ricerca Bayer, la linea Maxforce offre qualità professionale, formulazioni stabili e durature, prodotti certificati HACCP e uno spettro d’azione esteso a infestanti difficili come la formica faraone (Monomorium pharaonis), la formica argentina e le blatte. I gel Maxforce sono utilizzati con successo dai disinfestatori in tutto il mondo.

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/ Focus on English text

COPYR

Innovazione e Formazione

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OPYR la Compagnia del Piretro propone prodotti per la difesa e il controllo di insetti e roditori infestanti, attrezzature per la nebulizzazione, e servizi di formazione e consulenza tecnica in aula, in campo e sui canali digitali.

COM’È STATO IL 2018? QUAL È IL TREND PER IL 2019? «Il 2018 è stato un anno di importanti cambiamenti per Copyr: nuova sede, nuovo management, nuove acquisizioni di personale, nuove partnership internazionali. La nostra azienda è passata da 8 a 20 milioni di euro in pochi anni e ha l’obiettivo di quintuplicare il fatturato nei prossimi cinque. Il progetto che stiamo portando avanti è sicuramente ambizioso: vogliamo offrire ancora più servizi ai nostri clienti e creare una struttura in grado di raccogliere le sfide di mercato sostenendo anche il contesto normativo in continua evoluzione. Il 2019 è l’anno in cui ci prefiggiamo di consolidare il nostro processo di crescita interno e verso il mercato. Tra le tante attività che abbiamo pianificato c’è quella di rafforzare la presenza del brand

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Copyr in Italia e all’estero attraverso la partecipazione a rinomati eventi fieristici, dove presenteremo tutte le novità dii prodotto. L’innovazione e la tecnologia di Copyr hanno portato a rinnovare e a sviluppare nuovi prodotti anche in collaborazione con alcuni partner come, ad esempio, il larvicida microbiologico in tavolette a base di Bacillus thuringiensis israelensis, la nuova linea di deodoranti ambientali (Fresh Air), le nuove attrezzature che vanno dai nebulizzatori ai sistemi di monitoraggio di insetti volanti (trappole elettroluminose e feromoni). Da quest’anno, inoltre, abbiamo deciso di affiancare ulteriormente i nostri clienti attraverso la certificazione dei nostri corsi di formazione secondo la norma UNI EN ISO 29990:2011, che accrediterà l’alto livello di qualità e professionalità che vogliamo erogare e che sappiamo essere ricercato dai Professionisti. Copyr negli anni è stata lungimirante, essendo stata l’unica azienda italiana a puntare fortemente sul piretro e ad aver costruito un elevato know how su prodotti biologici e sullo sviluppo di formulazioni a basso impatto ambientale».

www.copyr.eu

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INNOVATION AND TRAINING COURSES How was 2018? And now what is the trend? «The year 2018 brought important changes for Copyr: new headquarters, new management, new staff members, new international partnerships. Our company went from 8 to 20 million euros in just a few years, and its goal is a five-fold increase in turnover over the next five years. The project we’re advancing is certainly ambitious: we want to offer even more services to our customers and create a structure capable of meeting market challenges while dealing with constantly changing laws. In 2019 we expect to consolidate our internal and market growth process. Some of the many activities we have planned is to strengthen the Copyr brand’s presence in Italy and abroad by participating in well-known trade fairs, where we will present all of our new products. Copyr’s innovation and technology, have led us to make updates and develop new products, including in collaboration with various partners. Some of these products include microbiological larvicide tablets based on Bacillus thuringiensis israelensis, a new line of environmental air fresheners (Fresh Air), and new equipment ranging from nebulizers to flying insect monitoring systems (light and pheromone traps). Moreover, starting this year, we decided to give our customers additional support by certifying our training courses in accordance with UNI EN ISO 29990:2011, which will provide accreditation for the high quality and professionalism. Copyr has been far-sighted, the only Italian company to focus strongly on pyrethrum and develop strong know-how in organic products.


NUOVA GAMMA DI LARVICIDI Quest’anno si arricchisce la proposta di larvicidi Copyr anche con soluzioni biologiche: VECTOBAC® 12AS: Larvicida microbiologico in sospensione concentrata per il controllo delle larve di zanzare e Simulidi a base di Bacillus thuringiensis israelensis. CULINEX® TAB PLUS: Larvicida microbiologico in tavolette effervescenti a base di Bacillus thuringiensis israelensis, che agisce esclusivamente per ingestione contro le larve di zanzare appartenenti a diverse specie. DEVIC ® TB-2: Larvicida IGR in compresse effervescenti a base di Diflubenzuron per il controllo di zanzare DEVICE® SC-15: Larvicida IGR in sospensione concentrata a base Diflubenzuron per il controllo di zanzare e mosche. This year, organic solutions have been added to Copyr’s line of larvicides: VECTOBAC® 12AS: Microbiological larvicide in concentrated suspension for control of mosquito and black fly larvae, based on Bacillus thuringiensis israelensis CULINEX® TAB PLUS: Microbiological larvicide in effervescent tablets based on Bacillus thuringiensis israelensis, which acts against various species of mosquito larvae exclusively through ingestion. DEVICE® TB-2: IGR larvicide in effervescent tablets based on Diflubenzuron, to control mosquitos DEVICE® SC-15: IGR larvicide in concentrated suspension based on Diflubenzuron, to control mosquitos and flies.

TRAPPOLE ELETTROLUMINOSE E FEROMONI Si amplia anche la gamma di prodotti dedicati al monitoraggio e al controllo degli insetti. Diverse tipologie di feromoni e 8 nuovi nuovi modelli di trappole elettroluminose sono stati studiati e realizzati pensando alle esigenze delle industrie alimentari e di tutti i locali con aree di lavorazione, preparazione, e somministrazione di alimenti (Ho.Re.Ca), A seconda del modello, le trappole possono coprire ambienti da 60 m2 fino ai 200 m2. The line of products for monitoring and controlling insects has also been expanded. Different types of pheromones and 8 new models of light traps were designed and created based on the needs of food industries and all premises where foods are processed, prepared and served (HoReCa). Depending on the model, the traps can cover areas 60 m2 to 200 m2 in size.

ATTREZZATURE IGEBA Copyr quest’anno ha stretto una partnership con IGEBA per la distribuzione esclusiva nel mercato Italiano di nebulizzatori. In linea con la filosofia Copyr, la tecnologia Igeba aiuta a prevenire i danni ambientali attraverso l’applicazione di quantità minime di sostanza attiva per superficie, garantendone l’efficacia. La gamma offerta si compone di: • nebulizzatori ULV prevalentemente per ambienti interni in cui sono richiesti tempi d’intervento e rese ottimizzati, anche in assenza operatore; • termonebbiogeni per trattamenti su larga scala in ambienti interni e esterni. Ulteriori informazioni disponibili su https://lp.copyr.eu/igeba/ This year Copyr entered a partnership with IGEBA for the exclusive distribution of nebulizers on the Italian market. In line with Copyr’s philosophy, Igeba technology helps prevent environmental damage by application of minimum quantities of active substance to surface areas, guaranteeing its efficiency. The line consists of: • ULV nebulizers, primarily for indoor areas in which optimal completion times and results are required, even without an operator; • hermal foggers for large-scale treatments in indoor and outdoor areas. Additional information available at https://lp.copyr.eu/igeba/

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EKOMMERCE

Pest in green

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kommerce nasce in Italia nel 2001 con la mission di promuovere sul mercato del pest control l’uso dell’innovativo sistema di derattizzazione ecologica Ekomille, oggi brand di successo su scala mondiale. Successivamente sviluppa l’offerta di prodotti ecocompatibili allargandola anche ai settori del controllo degli agenti infestanti. È produttore e distributore dei marchi Ekomille, Ekontrol, Klight UV traps, TAK Glue-

board e Mosquito Magnet. Ha partners diretti e distributori in tutto il mondo.

Paolo D’Intino, Direttore Commerciale

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Come è stato il 2018? Qual è il trend per il 2019? «Il 2018 si è rivelato per il nostro gruppo un anno decisamente positivo. Abbiamo avuto un incremento di fatturato a due cifre sia sul mercato domestico che su quello internazionale. Sono stati centrati tutti gli obiettivi di marketing che ci eravamo prefissati a inizio anno, come aumento del ROI, del numero di dealer esteri e delle referenze di gamma prodotti. Il 2109 è partito con il piede decisamente giusto. Il mese di gennaio, che ci siamo già messi alle spalle, ci ha consegnato ottimi risultati, in termini di performance commerciali, che confermano i nostri forecast. Abbiamo un programma ricco e intenso di partecipazione a fiere sia nazionali che internazionali, a cui presenzieremo in Europa, negli States ed in Medio Oriente. L’evento Ekotour, il nostro seminario

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PEST IN GREEN What is the trend for 2019? How was the 2018? «The 2109 started absolutely with the right foot. The month of January, which we have already concluded, gave us excellent results, in terms of commercial performance, which confirm our strategic forecasts. We have a rich and intense program of participation in both national and international exhibitions, which we will attend in Europe, the United States and the Middle East. The Ekotour event, our itinerant seminar that will see us from March to May, 9 stages throughout Italy, will have an important innovation this year! In fact, the tenth stage will see us present in Brasov in Romania, for an important meeting with the category of Romanian PCO. Finally, a very interesting digital plan is planned which will see the most significant activity in the restyling of our corporate website. 2018 was a very positive year for our group. We had an increase in double-digit turnover, both on the domestic and on the international market. All the marketing objectives we set ourselves at the beginning of the year were gained, such as increase of ROI index, the number of foreign dealers and product range references».

itinerante che ci vedrà toccare da marzo a maggio, 9 tappe in tutta Italia, ha un’importante novità quest’anno, infatti la decima tappa ci vedrà presenti a Brasov in Romania, per un importante incontro con la categoria degli operatori rumeni del pest management. Infine è previsto un piano digitale molto interessante che vedrà nel restyling del sito di corporate l’attività più significativa».

www.ekommerce.it


EKOMILLE Ekomille è la più famosa ed utilizzata apparecchiatura elettromeccanica per la cattura, continua ed efficace, di tutte le specie di roditori infestanti sinantropi (topi e ratti). Grazie alle sue caratteristiche costruttive assicura igiene, sicurezza ed ecologia. Frutto di anni di studi e ricerche, con quindici anni di esperienza certificata, l’apparecchio funziona in maniera naturale senza l’impiego di veleni o sostanze nocive, sfruttando l’etologia degli animali infestanti. Il roditore, attirato da adescanti naturali, viene catturato istantaneamente appena cerca di mangiare. Sensibili congegni elettromeccanici consentono catture immediate, multiple e continue Ekomille is the most famous and used electromechanical equipment for the capture, continuous and effective, of all species of rodent pests (mice and rats). Thanks to its characteristics it ensures hygiene, safety and ecology. The result of years of study and research, with ten years experience certified, the equipment is operated in a natural way without the use of poisons or harmful, but taking advantage of the ethology of pests. The rodent, attracted by natural priming, is captured instantly just trying to eat. Very sensitive electromechanical devices allow immediate catch, multiple and continuous.

MOSQUITO MAGNET La linea di trappole Mosquito Magnet rappresenta la tecnologia più innovativa applicata nella cattura delle zanzare. Mosquito Magnet simula il respiro umano convertendo cataliticamente il GPL in CO2. Le zanzare, attirate dalla CO2 e da speciali sinergizzanti Lurex e R-Octenol si avvicinano alla trappola per nutrirsi del pasto di sangue, ma appena arrivate in prossimità di essa vengono irrimediabilmente aspirate e catturate nella retina interna. I modelli di trappole Mosquito Magnet disponibili sono: Mosquito Magnet Pioneer ideale per spazi esterni di piccole dimensioni; Mosquito Magnet Executive la soluzione smart più efficace per spazi di grandi dimensioni. Mosquito Magnet traps are the most innovative technology in catching mosquitoes. Mosquito Magnet simulates human breathing by converting propane into to carbon dioxide (CO2). The mosquitoes, attracted by CO2 and special synergist such as Lurex and R-Octenol approach the trap to feed of blood, but as soon as they arrive near it they are immediately sucked up and captured in the inner net. Mosquito Magnet traps models are: Mosquito Magnet Pioneer to protect small outdoor areas; Mosquito Magnet Executive cordless and smart solution to protect large outdoor areas

WALL 30 La trappola WALL 30 arricchisce l’ampio assortimento di Klight, il brand di linea delle trappole UV Ekommerce. Il progetto “WALL” è stato sviluppato con l’obiettivo di creare un prodotto efficace e funzionale, dotato di un’estetica gradevole, accattivante e raffinata, tale da risultare più che discreto in ambienti frequentati dal pubblico ed adibiti principalmente alla ristorazione, negli hotels, Centri Commerciali e Centri Congressi. Altri pregi a suo favore sono l’ottimo abbinamento cromatico e la vasta gamma di colorazioni, anche personalizzabili su richiesta, la sua linea innovativa ed il design elegante. WALL 30 è una trappola UV di ultima generazione in acciaio verniciato, dotata di potenza elettrica di 30W. The WALL 30 trap enriches the wide range of Klight, the line brand of the Ekommerce UV traps. The “WALL” project was developed with the aim of create an effective and functional product, endowed with a pleasant, captivating and refined aesthetic, such as to be more than discrete in environments frequented by the public and used mainly for catering, in hotels , Shopping centers and convention centers. Other advantages in its favor, are the excellent color combination and the wide range of colors available, also customizable on request, its innovative line and elegant design. WALL 30 is a latest generation UV trap in painted steel, with an electrical output of 30W.

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/ Focus on English text

I.N.D.I.A

I.N.D.I.A.: un supporto concreto

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.N.D.I.A. Industrie Chimiche è stata fondata nel 1932 ed è cresciuta fino a divenire, su scala internazionale, marchio di riferimento per insetticidi e rodenticidi a uso civile e industriale, in termini di qualità, competenza e servizio. I prodotti I.N.D.I.A., efficaci e innovativi, sono idonei a sconfiggere i parassiti e gli infestanti, rispondono a scelte rispettose dell’ambiente, con bassi profili tossicologici: soluzioni efficaci e costanti, nel rispetto

della sostenibilità e degli equilibri della natura.Informazione, formazione e partecipazione attiva alla crescita del settore della disinfestazione professionale sono oggetto di investimenti e impegno quotidiano. I.N.D.I.A. dal 2017 aderisce volontariamente a modelli legislativi di legalità, come il Modello 231. I.N.D.I.A. si è impegnata a garantire un elevato standard qualitativo dei Corsi, per farlo ha ottenuto la certificazione ISO 29990:2011.

Debora Cazzaro, Managing Director CEO

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COME È STATO IL 2018? QUAL È IL TREND PER IL 2019?” Lo scenario 2018 è stato più complesso per i cambiamenti normativi riguardanti e le ripercussioni sul mercato e sulle metodologie operative. I.N.D.I.A. sostiene i disinfestatori professionali (PCO) e le pubbliche amministrazioni fornendo informazioni chiare e mirate alle reali esigenze, con un punto fermo: la mitigazione del rischio. Quest’anno

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INDIA: A CONCRETE AND PRACTICAL SUPPORT How was 2018? And now what is the trend? The 2018 scenario is more complex due to the regulatory changes and their repercussion on the market and on operating methods. INDIA supports professional operators (PCO) and Public Administration by providing clear and targeted information, focused on real needs, with a clear fundamental point: risk mitigation. This year then, the regulation on Biocides in its operational journey confirms a complication of limitations that transmit a big difference between current and (not so far) future scenarios of products application. The season, excellent for the results achieved, saw then in the limelight the issue of vectorial diseases, with evidence of the West Nile Virus spread. Year 2019 therefore leads us to underline the importance of bringing out from our sector the real future problems of product availability and application possibilities, and the need to bring the institutions to the knowledge of what is actually in progress.

poi il regolamento biocidi nella sua percorrenza operativa, conferma una complicanza di limitazioni che trasmettono una profonda differenza tra gli attuali e i futuri – ma non lontani – scenari di applicazione dei prodotti. La stagione, ottima per i risultati conseguiti, ha visto poi alla ribalta la problematica delle malattie vettoriali, con l’evidenza del diffondersi del Virus West Nile. Il 2019 quindi ci porta a sottolineare l’importanza di far emergere dal nostro settore le reali problematiche future di disponibilità prodotti e possibilità applicative e la necessità di portare a conoscenza delle istituzioni quanto in atto. 

www.indiacare.it


VECTOMAX® FG Larvicida biologico di ultima generazione formulato affinché ogni micro particella contenga sia il Bacillus thuringiensis subsp. israelensis che il Bacillus sphaericus per offrire rapido controllo, attività residuale unica tra i formulati microbiologici, efficacia anche in acque inquinate e alta specificità sulle specie bersaglio. Agisce contro la maggior parte delle larve di zanzare dei generi Aedes, Anopheles, Culex, Armigeres, Culiseta, Psorophora, Uranothaenia e Ochlerotatus. Può essere applicato in ambienti acquatici con pesci o altre forme di fauna e flora acquatiche; in ambienti a stretto contatto con l’uomo, animali domestici, cavalli, bestiame, uccelli e animali selvatici. PMC n° 19925. Last generation organic larvicide, formulated so as every micro particle is containing both Bacillus thuringiensis subsp. israelensis and Bacillus sphaericus, in order to provide rapid control, prolonged and peculiar residual activity among the microbiological formulations and efficacy also in the presence of polluted waters and high specificity on target species. It acts against most mosquito larvae of the genera Aedes, Anopheles, Culex, Armigeres, Culiseta, Psorophora, Uranothaenia and Ochlerotatus. It can be applied in aquatic environments with fish or other forms of aquatic fauna and flora; in environments in close contact with humans, pets, horses, cattle, birds and wild animals.

INDIA WASPS SPRAY VESPE India Wasps Spray Vespe (PMC n° 20363) è un insetticida in formulazione schiuma spray specifico per trattare i nidi di vespe (Vespe spp.). La schiuma prodotta è in grado di fissarsi al nido creando una barriera che immobilizza velocemente le vespe e ne impedisce la fuga. La speciale formulazione e il particolare erogatore di India Wasps Spray Vespe permettono di trattare il nido e ne rendono difficile il riformarsi, operando a una distanza di circa 4 metri. India Wasps Spray Vespe è indicato per il trattamento di nidi di vespe in tutti gli ambienti sia civili, domestici che industriali: è possibile trattare zone difficili da raggiungere o nascoste come sottotetti, cavità, sotto le tegole, grondaie, crepe, sotto i davanzali, all’interno della vegetazione o sugli alberi. Adatto a uso esterno. India Wasps Spray Vespe is an insecticide in spray foam formulation, specifically designed to treat wasp nests. Thanks to the foam produced, it is able to settle on the nest by creating a barrier that immobilizes quickly wasps and prevents the escape. The special formulation and the particular dispenser India Wasps Spray Vespe allows to eliminate totally the nest and make it difficult to form again. It is equipped with a special jet valve that allows to operate at a distance of about 4 meters form the nest, in complete safety. In this way it is possible to reach areas such as attics, under the roofs or hidden, cavities, under the shingles, gutters, cracks, under window sills, inside the vegetation or trees. It is suitable for outdoor use.

TRACKY PASTA E BLOCK Le esche virtuali Tracky sono validi strumenti per il monitoraggio e per tracciare gli spostamenti dei roditori infestanti perché contengono una sostanza chimica priva di tossicità in grado di illuminarsi se esposta ad una fonte di raggi UV, questa caratteristica permette un’agevole identificazione delle aree visitate dai roditori. Sono particolarmente idonee all’impiego nei luoghi di preparazione, somministrazione, confezionamento e stoccaggio degli alimenti o di conservazione delle materie prime perché consentono di mantenere un’efficace rete di monitoraggio senza le preoccupazioni derivanti dall’impiego di esche contenenti sostanze rodenticide. • Tracky Pasta in bustine in carta filtro da 20 g / cad. • Tracky Block blocchetto forato da 20 g. Tracky virtual baits and blocks are valid tools to monitor and to track the movements of weeds because they contain a chemical substance without toxicity able to light up when exposed to a source of UV rays, this feature allows an easy identification of the areas visited by rodents.They are suitable especially to be used in food industry (preparation areas, administration areas, packaging areas, storage areas) or for the conservation of raw materials because they allow an effective monitoring network to be maintained without the concerns arising from the use of baits containing rodenticides substances. • Tracky Pasta in 20 g sachets; • Tracky Block (perforated) in 20 g blocks.

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MARTIGNANI

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Disinfestazione efficace, moderna

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artignani, che dal 1958 produce e commercializza in oltre 70 Paesi del Mondo i suoi Nebulizzatori Pneumatici a Basso Volume e dal 1981 (prima in Europa) Nebulizzatori dotati di sistema elettrostatico, è oggi l’emblema della disinfestazione efficiente ed

efficace, moderna ed ecologica. L’azienda propone Termonebbiogeni e Nebulizzatori Pneumatici Elettrostatici, i quali, senza dubbio fiore all’occhiello della sua offerta, rispetto al classico atomizzatore, offrono una serie di vantaggi in efficienza e omogeneità della distribuzione, con un notevole risparmio d’acqua e di prodotto disinfestante.

Luca Bellettini, Ufficio Commerciale Italia

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Com’è stato il 2018? Qual è il trend per il 2019? «Soluzioni intelligenti e tecnologie all’avanguardia per far sì che le attività di igiene ambientale siano sempre più: efficienti, redditizie, eco-sostenibili nel rispetto dell’ambiente, della salute degli operatori, delle persone. Questa è la nostra “Mission Aziendale”, punto di riferimento imprescindibile che ci permette di essere una delle aziende leader

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EFFECTIVE, MODERN AND ENVIRONMENTALLY FRIENDLY How was 2018? And now what is the trend? «Intelligent solutions and vanguard technologies to ensure that environmental health activities are increasingly: efficient, profitable, environmentally sustainable respecting environment, operators’ health, people. This is our “Mission statement”, an indispensable reference point that allows us to be one of the leading companies in the production and marketing of Low Volume Pneumatic Mist Blowers and from 1981 of Mist Blowers equipped with the electrostatic system. In 2018 we retained the results achieved in 2017, in the next future we will continue to invest in research and development and to improve the quality and functionality of our product, maintaining the usual ease of use and durability, in short as it says our pay-off: Intelligent solutions for a modern and sustainable environmental health».

nella produzione e commercializzazione di Nebulizzatori Pneumatici a Basso Volume e dal 1981 di Nebulizzatori dotati di sistema elettrostatico. Nel 2018 abbiamo mantenuto i risultati conseguiti nel 2017, per il prossimo futuro continueremo a investire in ricerca e sviluppo e a migliorare la qualità e la funzionalità del prodotto mantenendo la solita facilità di utilizzo e la durata nel tempo, in sintesi come recita il nostro pay off: Soluzioni intelligenti per una igiene ambientale moderna ed eco-sostenibile». 

www.martignani.com


PHANTOM SUPERECOLOGY LUXOR La serie “Luxor” è caratterizzata da: - Ottima visibilità dalla cabina della testata nebulizzatrice omnidirezionale (unica sul mercato con cannone a 3 rotazioni). - Aumentata capienza dei contenitori di liquido, integrati in un unico complesso avvolgente (con conseguente funzione anche insonorizzante), come: 400 l del serbatoio principale, 25 l per lavaggio automatico circuito, 25 l per lavamani, (a richiesta) 3 x 5 l per i prodotti puri serviti da pompa microdosatrice per l’immissione degli stessi all’uscita del diffusore o per alimentare un esclusivo ugello ULV (Brevetto BO 2006A000459) non bisognoso di un compressore, 25 l per il carburante (con tappo sottochiave). - Telaio speciale integralmente zincato a caldo che permette uno scarraggio rapidissimo del gruppo nebulizzatore. - Numerose motorizzazioni disponibili con potenze variabili da 16 fino a 37 CV (Diesel o Benzina). - Gittate effettive straordinarie (fino a 30 m. con soli 16 CV e fino a 40 m con 37 CV). - Garanzia illimitata dei componenti “chiave” del sistema. The “Luxor” series is characterized by: - Excellent visibility from the booth of the Mist blower Omnidirectional spray gun (the only one on the market with a 3 movements cannon). - Increased capacity of the tanks, integrated in a unique ensemble (resulting even in a soundproof function), such as: 400 l for the main tank, 25 l for automatic circuitcleaning tank, 25 l hand-washer tank (on request) 3 x 5 l for pure products served by a micro-pump for their input at the output of the sprayer or to feed an exclusive ULV nozzle (Patent BO 2006A000459) not requiring a compressor, 25 l for fuel (with a locking cap). - A special fully galvanized frame that allows a rapid removal of the mist blower. - Numerous motorizations available with power ranging from 16 to 37 HP (Diesel or gasoline). - Extraordinary effective ranges (up to 30 mt with only 16 HP and up to 40 mt with 37 HP). - Unlimited warranty for the “key” components of the machine.

SUPERECOLOGY Le caratteristiche principali della serie Compact sono: - Il motore a benzina 16 HP (Briggs & Stratton) o 13 HP Diesel (Kohler-Lombardini), entrambi equipaggiati con l’esclusiva (brevettata) marmitta/silenziatore in acciaio inox e con serbatoio del carburante da 25 l. - Il serbatoio del prodotto chimico da 300 l in polietilene ad alta resistenza, con serbatoio per il lavaggio del circuito e quello lavamani incorporati. Il tutto conforme alle norme CE. - Sono gli unici nebulizzatori del loro genere sul mercato internazionale, equipaggiati di un cannone omnidirezionale a tre movimenti elettrici con controllo remoto: rotazione del ventilatore a 240 °, inclinazione di 90 ° e rotazione sul piano orizzontale 360 ° della testata cannone. - Il telaio integralmente zincato a caldo è predisposto per essere facilmente rimosso tramite un carrello elevatore o utilizzando una gru. Pneumatic mist blowers Phantom Superecology The principal features of the Compact Series are: - 16 HP Fuel engine (Briggs & Stratton) or 13 HP Diesel engine (Kohler-Lombardini), both equipped with the exclusive (patented) stainless steel muffler/silencer and with fuel tank of 25 lt. - High resistance polyethylene Chemical product tank of 300 l equipped with circuit-cleaning tank and hand washing tank. Everything is in line with European Standards. - They are the only mist blowers of their kind on the international market, equipped with an electric three movements omnidirectional spray gun with remote control: fan rotation of 240°, cannon inclination of 90° and rotation on the horizontal plane of 360°. - The frame is fully galvanized was developed to be easily removed with a forklift or a crane.

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NEWPHARM

SUPPORTING PCM PROFESSIONALS WITH INNOVATIVE AND EFFECTIVE STRATEGIES For over 30 years Newpharm Srl, a leading Italian company among the professional suppliers for the pest management sector, has been providing solutions and products specifically designed for the civil, industrial, and zootechnical sectors. In a market where the hygiene and safety standards are constantly rising, especially as far as the food industry is concerned, Newpharm is always looking for increasingly sustainable and eco-friendly and solutions to safeguard the environment and contribute to people’s well-being. Its wide range of products is organised into specific “projects” (e.g. insect control, flies, red mites, professional application technologies, etc.) with highquality formulations that allow to achieve the best results with each specific target. In the next few years Newpharm is planning to release some new molecules to the market, which will revolutionize the offer currently available with precise formulations devised for specific application methods. Newpharm operates in three different areas with its Professional, Medical, and Home & Garden Divisions.

Al servizio dei disinfestatori con strategie innovative e

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a oltre trent’anni, Newpharm srl, azienda italiana leader nelle forniture di prodotti e soluzioni per il settore professionale del pest management, propone formulazioni studiate specificatamente per l’ambito industriale, civile e zootecnico. In un mercato in cui la domanda di igiene e sicurezza, soprattutto in campo alimentare, è cresciuta diventando più esigente, Newpharm ricerca soluzioni volte al benessere dell’uomo e dell’ambiente più ecocompatibili ed ecosostenibili.

L’azienda ha sviluppato prodotti e tecnologie applicative uniche e innovative grazie alla partnership con le maggiori Industrie di produzione, Università, spin-off e centri di ricerca. Gli importanti investimenti in ricerca e sviluppo consentono alla Newpharm di proporre e fornire nuove soluzioni a basso impatto ambientale, con un’ampia gamma di prodotti declinati in progetti specifici (controllo insetti, mosche, acaro, tecnologie applicative professionali ecc..) con target sempre più distinti e formulati di alto livello. Per questo nei prossimi anni l’azienda ha pianificato il

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lancio di alcune nuove molecole sul mercato, che rivoluzioneranno l’attuale offerta con particolari formulati finalizzati a specifici metodi applicativi. L’azienda Newpharm srl opera in distinti settori attraverso progetti specifici: Professional, Home&Garden e Medical Division. 

www.newpharm.it www.progettomosche.it www.progettoacaro.it www.protezionecereali.it


NUVACID® 50 Nuvacid® 50 è un insetticida concentrato ad ampio spettro d’azione per la disinfestazione di ambienti esterni ed interni. Grazie alla ridotta tossicità per l’uomo e per gli animali, svolge un ruolo fondamentale nel controllo dei vettori di microrganismi patogeni. Particolarmente indicato nelle industrie alimentari, vanta uno dei più vasti utilizzi in etichetta (industrie di trasformazione e dei mangimi, molini, magazzini, uso civile, ecc…). Nuvacid® 50 a base gode di uno spettro d’efficacia totale sia contro insetti che acari con una residualità molto limitata. L’insetticida può essere diluito in acqua ma se l’obiettivo è ottenere un risultato eccellente consigliamo di associare a Nuvacid® 50 al nuovo solvente Biosol® New, sviluppato nei laboratori Newpharm®. Questa miscela si presta per trattamenti in presenza di impianti e apparecchiature elettriche poiché non bagna le superfici e preserva gli ambienti dall’umidità. Per la disinfestazione ambientale Newpharm® propone una soluzione unica, che associa l’azione insetticida abbattente del Nuvacid® 50 con un metodo applicativo semplice: Mist Cereal-San®. Nuvacid® 50 is a broad-spectrum concentrated insecticide for the pest control of outdoor and indoor environments. It is suitable for civil, domestic, zootechnical and agro-industrial use. Due to its low levels of toxicity for human beings and animals, it plays a fundamental role in controlling the vectors of pathogenic micro-organisms. Nuvacid® 50 is highly performing on every variety of insects and red mites, with a very limited residuality. For environmental disinfection, Newpharm® offers a unique solution that combines the action-reducing insecticide of Nuvacid® 50 with a simple application method: Mist Cereal-San®.

MIST CEREAL-SAN® L’efficace disinfestazione e disinfezione degli ambienti avviene anche grazie a sistemi applicativi all’avanguardia come Mist Cereal San®, un’attrezzatura specifica progettata e sviluppata da Newpharm che garantisce la corretta erogazione dei prodotti sfruttando l’aria compressa per realizzare nebulizzazioni a Ultra Basso Volume sull’intera cubatura e permette una copertura totale perché consente di nebulizzare l’insetticida in particelle finissime, (nell’ordine del micron!) raggiungendo quote elevate con la certezza di coinvolgere ogni angolo e fessura presente nell’ambiente da disinfestare. Una volta raggiunta la pressione di esercizio, Mist Cereal San® eroga la miscela in totale autonomia, realizzando una vera e propria nebbia secca che non apporta umidità né tantomeno intacca superfici o gli impianti presenti. An effective disinfection and pest control process is also made possible with the help of cutting-edge application systems like Mist Cereal San®, a special equipment specifically designed and developed by Newpharm®. Mist Cereal San® guarantees a correct distribution of the product by using compressed air to nebulize the insecticide at Ultra Low Volume, thus allowing a complete coverage by creating minuscule particles (the size of micrometres!) that can reach high up in the air and into every nook and cranny during the disinfection process.

SISTEMA FLYREX® ESCA ECOLOGICA PER LA CATTURA DI MOSCHE E MOSCONI Dai laboratori di Ricerca&Sviluppo Newpharm, impegnata costantemente nello sviluppo di prodotti ecosostenibili e a basso impatto ambientale, nasce una soluzione innovativa e totalmente ecologica. Il sistema FLYREX® prevede l’utilizzo di FLYREX® GRANULI, un’esca attrattiva in bustine idrosolubili, da usare in combinazione con la FLYREX® TRAPPOLA. FLYREX® GRANULI grazie alla speciale formulazione naturale ha la capacità di attrarre diverse specie di mosche e mosconi da notevoli distanze creando dei veri e propri punti di aggregazione. La trappola rimane attiva fino a 60 giorni ed è ideale per gli ambienti zootecnici (stalle, scuderie e ricoveri di animali in genere) e civili (industrie alimentari, campeggi, discariche, agriturismi, villaggi turistici, ecc.). FLYREX® TRAPPOLA è disponibile nelle due versioni M-L e offre rispettivamente una copertura di 100-150 m2 di 200-300 m2. The FLYREX® system, an eco-friendly and natural fly bait, consists in FLYREX® GRANULI, a water-soluble granule bait made with natural ingredients, to be used with the FLYREX® TRAP. Thanks to its completely natural formulation, FLYREX® GRANULI can attract all kinds of flies from considerable distances, creating proper aggregation points. The trap remains effective for up to 60 days and it represents an ideal solution for both zootechnical (e.g. stables, animal shelters in general) and civil environments (e.g. food industries, camping sites, landfills, farms, tourist resorts).

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/ Focus on

ORMA

Passione e innovazione

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rma opera da più di 35 anni nel settore dei prodotti per la disinfestazione professionale e per il trattamento aria. Dietro ogni articolo vive e lavora un’azienda orgogliosamente italiana, composta da persone altamente preparate che offrono non solo prodotti

Salvatore Mangogna, Export Manager

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English text ma anche la propria competenza. L’obiettivo dell’azienda è da sempre fornire al cliente soluzioni concrete ai suoi bisogni e alle sue necessità ricercandole attraverso un dialogo continuo alla luce delle più recenti normative di settore. Come è stato il 2018 e qual è il trend per il 2019? «Il 2018 è stato un ottimo anno e un ulteriore conferma che lavorare bene paga nel lungo termine. Abbiamo chiuso l’anno con un incremento in doppia cifra che ci ha permesso di ampliare l’organico della forza commerciale, l’ufficio regolatorio e della ricerca e sviluppo. Nel 2019 intendiamo continuare con questo trend positivo offrendo sempre maggiori servizi ai clienti professionali in Italia. Per quanto riguarda l’estero stiamo guardando a nuovi mercati in crescita in cui la professionalità e il nostro approccio consulenziale al cliente possa darci una marcia in più rispetto alla concorrenza; insomma non intendiamo fermarci ma vogliamo continuare a crescere!».

www.ormatorino.com

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PASSION AND INNOVATION How was 2018? And now what is the trend? «2018 was a great year and a further confirm that working well pays in the long period. We ended the year with a double-figures increase that allowed us to expand the staff of the commercial force, the regulatory office and research and development department. In 2019 we intend to continue with this positive trend by offering more and more services to professional clients in Italy and abroad. As far as external market are concerned, we are looking at new growing markets in which professionalism and our customer-oriented approach can give us an edge over the competition; in short we do not intend to stop but we want to keep growing!»


AIROSTAR La prima tra le novità 2019 nella gamma delle attrezzature professionali offerte da Orma è Airostar: un nebulizzatore ad Ultra Basso Volume alimentato da una batteria a ioni di litio. Pratico e maneggevole, permette di effettuare applicazioni in tutti gli ambienti privi di allaccio alla linea elettrica senza dover trasportare decine di metri di cavo elettrico. Con un’autonomia di 50 minuti, Airostar risponde agli standard professionali, consentendo applicazioni mirate, senza spreco di prodotti o di tempo. The first news of 2019 in the professional equipment range of Orma, is Airostar: a nebulizer at Ultra Low Volume powered with a lithium ion battery. Practical and maneuverable, Airostar allows to make treatments in all the environments where an electrical plug is not present without carrying with you tens of meters of electric cable. With an autonomy of 50 minutes, Airostar complies with professional standards, allowing located applications, without any waste of product or time.

SATURN L’ultima nata nella gamma delle trappole a luce UV della Orma condensa funzionalità e design. 30 Watt di potenza in dimensioni contenute, Saturn nasconde le catture alla vista. Pensata per l’utilizzo nei punti vendita e in generale nei luoghi pubblici, può essere installata a parete in verticale o in orizzontale. Interamente Made in Italy, Saturn aggiunge alla mera funzionalità un’estetica curata in ogni minimo dettaglio per un efficace controllo degli insetti volanti. Last born in the range of ORMA UV light fly traps it blends functionality and design. 30 Watt of pure strength in compact dimensions, Saturn hides catches from the sight showing only itself. Designed for being used in reselling points and more in general in public spaces, it can be hanged to the wall in vertical or horizontal position. Entirely Made in Italy, Saturn adds to the mere functionality an aesthetic value with attention to every detail for an efficient control of flying insects.

AQUABAC Aquabac, a base di Bacillus thuringiensis israelensis, è un larvicida biologico altamente selettivo verso le larve di zanzara. Il prodotto agisce per ingestione su tutti gli stadi larvali in sole 24 ore. Elevata efficacia, assenza di fenomeni di resistenza e bassissimo impatto ambientale lo rendono una valida opzione nei piani di gestione dei focolai larvali in un’ottica di prevenzione delle infestazioni. Aquabac è disponibile in due differenti versioni: in granuli a lento rilascio pronto uso o in sospensione concentrata. Aquabac, based on Bacillus thuringiensis israelensis, is a biological larvicide highly selective against mosquitoes larvae. The product acts for ingestion on every larval states in only 24 hours. High efficacy, no resistance phenomena and a low environmental impact make it a valid option in larval outbreak management plans, with a view to preventing infestations. Aquabac is available in two different versions: in ready-to-use slow release granules or in concentrated suspension.

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/ Focus on English text THE STRENGTH OF QUALITY How was 2018? And now what is the trend? «In 2018 our company has achieved solid results by successfully focusing on its strengths. The professionalism that distinguishes us and the ever-growing presence on the Italian and foreign markets, has allowed the acquisition and retention of new customers. The passion and willingness to progress of its collaborators has contributed significantly to the growth of Spray Team, a heritage on which we must leverage to continue to adapt to a highly competitive and constantly changing environment. The sales prospect for the current year is to achieve the same objectives achieved in 2018, always aiming at a progressive improvement».

SPRAY TEAM

La forza della qualità

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Gianni Bergamini, Responsabile Export

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pray Team è un’azienda specializzata nella costruzione di macchine per la disinfestazione urbana e per il trattamento del verde pubblico e privato. L’elemento che caratterizza l’offerta è la qualità che parte dalla scelta dei materiali, attraversa tutto il ciclo produttivo e arriva a un prodotto finale di elevate prestazioni e di sicura durata. Tutte le attrezzature rispondono ai requisiti richiesti dalle normative CE e dalla legge per la sicurezza dell’operatore. Inoltre, applica e migliorare costantemente il proprio Sistema di Gestione della Qualità aziendale, in riferimento alla norma UNI EN ISO 9001:2015.

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Com’è stato il 2018? Qual è il trend per il 2019? «Nel 2018 Spray Team ha realizzato solidi risultati puntando con successo sui suoi punti di forza. La professionalità che ci contraddistingue e la sempre più crescente presenza sul mercato Italia e all’estero, ha permesso l’acquisizione e la fidelizzazione di nuovi clienti. La passione e la volontà di progredire dei suoi collaboratori ha contribuito notevolmente alla crescita della nostra azienda, un patrimonio su cui dobbiamo far leva per continuare ad adattarci a un contesto altamente competitivo in costante evoluzione. La prospettiva di vendita per l’anno in corso è di conseguire gli stessi obiettivi raggiunti nel 2018, puntando sempre a un miglioramento progressivo». 

www.sprayteam.it


SCOUT SPECIAL Il modello Scout 14S-300 Special grazie alle sue ridotte dimensioni d’ingombro (90x130x145) e il suo peso leggero (275 kg.) è particolarmente indicato per l’applicazione su pick-up con portata utile di 650 – 700 kg. Grazie alla vasta gamma di accessori, quali rullo avvolgitubo manuali o elettrici da 50, 80 o 100 m., pompa dosatrice, kit termonebbiogeno, radiocomando, kit per carica elettrostatica, telecamera, queste attrezzature sono adatte a ogni tipo di trattamento. This machine has small sizes (90x130x145 cm) and lightweight (only 275 kg) and for these reasons is particular recommended to be mounted on a pickup like Fiat Strada, Fiorino, Porter, Ape car and similars. Thanks to the wide range of fittings, like motorised or manual hand-operated hose-reel from 50, 80 or 100 m, metering pump unit, radiocommand, kit for electrostatics, television camera, thermofogger unit, these equipments are suitable for any kind of treatment.

MINI TROLLEY ULV

FOGGY ST 75 Il termonebbiogeno Foggy ST75 è adatto per la disinfestazione contro gli acari e per i trattamenti antilarvali, viene normalmente utilizzato per disinfestazioni in ambienti chiusi come magazzini, stabilimenti, depositi di archivi cartacei e reti fognarie ed è in grado di emettere una nebbia molto fine, leggera e secca, simile al fumo di una sigaretta. Il serbatoio in acciaio inox ha una capacità di 9 litri ed è indipendente dal gruppo, facilmente estraibile per essere utilizzato come pompa a pressione a spalla. The Foggy ST75 is suitable for disinfestation against mites and for antiarval treatments, it is normally used for disinfection in closed rooms such as warehouses, factories, paper archives and sewage systems and is able to emit a very fine, light mist and dry, similar to the smoke of a cigarette. The stainless steel tank has a capacity of 9 liters and is independent of the group, easily removable for use as a pressure pump on the shoulder.

(Ultra Basso Volume) Trova un ottimo impiego negli ambienti interni dove è necessario contenere il rumore come: alberghi, caserme, amministrazioni comunali, asili, scuole, ospedali, ristoranti. Queste, le principali caratteristiche tecniche: carrellino in acciaio inox, compressore 26 lt. 9 bar, regolatore di pressione con innesto e disinnesto, batteria 18 amp. Stagna, carica batteria speciale per detta batteria, serbatoio liquido da 9 lt. Inox completo di manometro e valvola di sicurezza di sovrapressione. Find an excellent use in indoor environments where it is necessary to contain noise such as: hotels, barracks, municipal administrations, kindergartens, schools, hospitals, and restaurants. Technical features: stainless steel trolley, compressor 26 lt. 9 bar, pressure regulator with input and disengage, 18 amp battery sealed, special battery charge for this battery, 9 lt liquid tank. Inox complete with manometer and overpressure safety valve.

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VEBI ISTITUTO BIOCHIMICO

Qualità e affidabilità

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perimentare, produrre e commercializzare soluzioni legate all’igiene, alla salute e alla bellezza, partendo dalla biochimica: Vebi Istituto Biochimico è un’azienda solida, flessibile e dinamica che opera nel mercato internazionale all’insegna dell’innovazione, della grande capacità produttiva e della capillarità distributiva.

Nicola Lora, Direttore Commerciale Italia

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Come è stato il 2018? Qual è il trend per il 2019? «Il 2018 è stato un anno caratterizzato da grandi cambiamenti legislativi che hanno impattato fortemente sulle aziende produttrici operanti nel mondo del Pest Control. Mi riferisco in particolare alle condizioni di rinnovo degli anticoagulanti stabilite a livello europeo dal Regolamento Biocidi e attuate dal Ministero della Salute. Con l’obiettivo di aumentare la protezione e sicurezza nell’utilizzo degli anticoagulanti, hanno cambiato completamente il punto di vista dei rodenticidi. Tutto questo ha implicato un investimento notevole in dossier da parte dell’Azienda e cambiamenti nell’assetto produttivo e nelle soluzioni di packaging. Il risultato è stato un primo semestre pieno di incertezze che ha lasciato spazio a una seconda metà dell’anno soddisfacente grazie all’arrivo di tutte

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QUALITY AND RELIABILITY Vebi Istituto Biochimico is an Italian historical industrial reality. Started as a pharmaceutical industry in 1945, its production moved through the decades into chemical solutions with a biological activity. Solid, flexible and dynamic factory, it researches, manufactures and markets rodenticide and insecticide products for Home & Garden and Pest Control sectors, working at international level – with a wide distribution network (more than 50 countries). Operating in the rodenticides market since almost 50 years as pioneer leaders, the ongoing manufacture of insecticides, plant protection, repellents and fertilizers is driving Vebi Istituto Biochimico towards a raising market share achievement at international level. Vebi Istituto Biochimico shows up now with a new identity that reflects the desire to play even more of a leading role in the chemical industry. A new and highly distinctive image that differs depending on the target audience, making the most of all the opportunities that the market has to offer, is the pillar of the new brand identity.

le nuove registrazioni e quindi l’immissione sul mercato dei prodotti rinnovati, garantendo la continuità di vendita ai nostri clienti. Sul fronte insetticidi, Vebi ha inserito a catalogo diverse novità che permetteranno di soddisfare i clienti più esigenti fornendo alternative biologiche nella lotta alle zanzare. Il 2019 si prospetta perciò un anno molto positivo. L’impegno che Vebi si prende è quello di integrare l’ampia offerta di prodotti con una formazione specializzata a supporto di tutti i clienti». 

www.vebi.it www.vebitech.it


MURIN FACOUM CREMA La nuova esca in crema firmata R&D Vebi è una formulazione innovativa e unica nel mercato. La sua consistenza è soffice e cremosa garantendo perciò una facile applicazione anche nelle zone più difficili come i sottotetti. Murin Facoum Crema è un prodotto altamente appetibile e ciò garantisce la massima efficacia verso tutte le specie di roditori. La ricetta Vebi, appositamente studiata per gli utilizzatori esperti, contiene un’elevata quantità di grassi e zucchero, elementi fondamentali per attrarre i roditori. The new creamy bait signed by R&D Vebi is an innovative and unique formulation on the market. Its consistency is soft and creamy thus ensuring an easy application even in the most difficult areas such as attics. Murin Facoum Cream is a highly palatable product and this guarantees maximum effectiveness towards all species of rodents. The Vebi recipe, specially designed for expert users, contains a high quantity of fats and sugar, which are essential for attracting rodents.

SPECTRE Il Sistema Spectre è un innovativo strumento per il monitoraggio e la cattura di topi e ratti. Spectre è stato studiato per soddisfare le esigenze delle moderne aziende di disinfestazione per garantire: la riduzione dei costi di intervento, il risparmio di tempo nella gestione del cliente e quindi l’aumento dell’efficienza. Il sistema Spectre è dotato di un Server che trasmette i dati ai vari dispositivi attivati (cellulare tramite SMS, computer tramite email, App per Android) attraverso il protocollo di trasmissione LoRa (long range) che garantisce: una facilità di installazione e una copertura molto estesa del segnale. Spectre è abbinato ad un numero illimitato di sensori, siano essi di monitoraggio o cattura, e di un software gestionale che consente di gestire l’anagrafica del cliente e l’anagrafica dei cantieri. Spectre system is an innovative device for the rodents capture and monitoring. Spectre system is a remote network of high - tech sensors added to traps strategically placed around the monitored area. It is designed to meet the needs of modern disinfestation companies to ensure the reduction of intervention costs, time saving in customer management and thus the increase of efficiency. Spectre system is equipped with a Server that transmits data to the various activated devices (mobile phone via SMS, computer via email, App for Android). Spectre uses the LoRa transmission protocol (Long Range) that guarantees: an easy installation by QR code placed on the top of each sensor and a very extensive coverage of the signal (up to 3 km radius). Specter is combined with an unlimited number of sensors, whether monitoring or capture, and a management software that allows pest control companies to manage their customer registry and the registry of the sites.

DURACID EXTREME Dai laboratori R&D di Vebi nasce Duracid Extreme, l’insetticida progettato per la lotta contro le mosche. Duracid Extreme è un insetticida multi-target con azione abbattente e residuale in emulsione concentrata, per uso professionale. Non contiene solventi alifatici, aromatici e clorurati ed è efficace fino a 3 settimane. Duracid Extreme vanta una forte azione abbattente, caratteristica cruciale nella lotta alle mosche e può essere utilizzato con nebulizzatori ULV e termonebbiogeni. From R&D lab it is born Duracid Extreme, the insecticide designed against flies. Duracid Extreme is a multi-target insecticide with killing and residual action in concentrated emulsion, for professional use. This is an innovative formulation because it does not contain aliphatic, aromatic and chlorinated solvents. It has a strong knock down effect, crucial point in the fight against flies, and it is suitable for use with all devices.

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/ Focus on

ZAPI

Soluzioni innovative, efficaci e sostenibili

Z

api Expert è il marchio di Zapi S.p.A. rivolto al mercato della disinfestazione professionale. Zapi è un’azienda italiana di ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione di rodenticidi e insetticidi per la protezione dell’ambiente domestico, civile e rurale. Uno dei punti di forza risiede negli sforzi dedicati alla ricerca, allo sviluppo e al miglioramento di biocidi come

rodenticidi e insetticidi ambientali. La missione di Zapi è trovare soluzioni innovative, efficaci e sostenibili. I risultati ottenuti dai ricercatori Zapi hanno portato a numerose invenzioni ora protette da brevetti internazionali.

Aldo D’Amario Responsabile Marketing Zapi Spa

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COME È STATO IL 2018? QUAL È IL TREND PER IL 2019? «Il 2018 si è chiuso con un segno positivo sia per quanto riguarda i risultati conseguiti nel mercato italiano che per le vendite realizzate al di fuori dei confini nazionali. Il trend per il 2019 sta confermando l’andamento dell’anno precedente sia nel comparto dei rodenticidi che in quello degli insetticidi. Tra i prodotti per il controllo dei roditori è da segnalare il nuovo rodenticida in pasta fluorescente a base di brodifacoum 29ppm che si sta diffondendo anche tra gli applicatori professionali di tutta Europa». 

www.zapi.it

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English text INNOVATIVE, EFFECTIVE, SUSTAINABLE SOLUTIONS How was 2018? And now what is the trend? «Zapi ended 2018 with a positive sign both for the results achieved into national market and for sales made beyond the national borders. The current year is confirming the trend of the previous year both in the sector of rodenticides and in that of insecticides. Among rodent control products I would like to mention the new rodenticide in fluorescent pasta bait based on brodifacoum 29ppm which is spreading among professional applicators all over Europe».


EKOSET Ekoset è un insetticida concentrato emulsionabile formulato con la nuova Tecnologia B.I.A Green (solventi a Basso Impatto Ambientale di natura vegetale). Il prodotto si basa su una collaudata ed efficace associazione di piretroidi (Permetrina + Tetrametrina) grazie ai quali in ogni situazione operativa si realizzano, nei confronti di un ampio spettro d’infestanti, veloci azioni abbattenti e residualità prolungate. La Tecnologia B.I.A Green è un’evoluzione della tecnologia B.I.A. (solventi a Basso Impatto Ambientale) introdotta anni addietro dai laboratori di Zapi. Ekoset is a new concentrated insecticide based on the Green L.E.I. where the traditional solvents are replaced by vegetal oils and the emulsifiers coming from products of vegetable origin. The solutions, thanks to the characteristics of the active ingredients used Ekoset has a long residual action (Permethrin) and a high killing power (Tetramethrin in synergy with Piperonyl butoxide). Ekoset is odourless and does not stain treated surfaces. The formulation is effective against all types of flying and crawling insects such as flies, mosquitoes, cockroaches, ants, fleas, sand flies etc. that commonly infest domestic civil and green areas.

KAPTER FLUOGEL Kapter Fluogel è un innovativo insetticida in gel fluorescente, pronto all’uso a base di Imidacloprid, per il controllo delle principali specie di blatte (Blattella germanica, Blatta orientalis, Periplaneta americana, Supella longipalpa). Kapter Fluogel è un’esca in gel formulata con sostanze ad alta appetibilità. Kapter Fluogel controlla la popolazione di blatte entro 1 settimana dall’applicazione. Kapter Fluogel contiene un marcatore fluorescente che consente di evidenziare le gocce se illuminate con luce ultravioletta (Invisible Fluo Tracker Technology). Kapter Fluogel is an innovative insecticide ready-to-use gel bait for the control of the main species of cockroaches (Blattella germanica, Blatta orientalis, Periplaneta americana, Supella longipalpa). Kapter Fluogel is a gel bait formulated with highly palatable and nourishing substances. Kapter Fluogel controls the infestation within one week after the application. Kapter Fluogel contains a fluorescent marker that allows to highlight the drops when illuminated with ultraviolet lght (Invisible Fluo Tracker Technology).

LINEA MUSKIL Muskil è un rodenticida basato su un’associazione unica ed esclusiva di 2 principi attivi, Bromadiolone 0,0025% e Difenacoum 0,0025%, che conferisce al prodotto un’efficace azione contro ratti e topi. Muskil è l’unico rodenticida bicomponente in Europa autorizzato come biocida e la speciale combinazione dei 2 principi attivi è un brevetto europeo di ZAPI SpA (n. 2090164B). MUSKIL® is a bi-component patented rodenticide, based on the combined association of two second-generation anticoagulant active ingredients, Bromadiolone and Difenacoum, balanced to give to the product an effective action for the control of house mice and brown rats at all development stages. The association of two active ingredients (European patent no. 2 090 164 B1) is studied to take advantage of the two active ingredients combination for the massive control of the a.m. rodents species.

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/ Linee guida

Lotta ai muridi in ambiente urbano L’approccio metodologico per una corretta gestione di ecologia urbana rivolta al controllo della popolazione murina a cura di Michele Ruzza* Silvia Fortuzzi e Davide Pasqualini**

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È

fuor di dubbio che la tutela del territorio cittadino di una città (grande o piccola che sia) comporta una serie di problematiche singolarmente complesse, figuriamoci come le cose si complicano dovendole integrare, mai come nel mondo della derattizzazione vale il detto: fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. I PREREQUISITI TECNICOSCIENTIFICI Partiamo da quelli più semplici, la conoscenza della bio-etologia delle specie bersaglio (nel nostro caso topi e ratti, nutrie, senza escludere la conoscenza del fenomeno del randagismo: soprattutto felino). La perfetta padronanza delle risorse necessarie (tipo di esche e tossicologia dei p.a., tipologia delle mangiatoie di sicurezza, per citarne alcune). Aspetti igienico sanitari connessi anche in funzione della Sicurezza a 360°. ASPETTI GESTIONALI Conoscenza del territorio e relativa cartografia correlati a programmi di raccolta ed elaborazione dati. Flussi di informazione il più possibile in tempo reale. Struttura aziendale adeguata e allenata a dialogare con l’Ente pubblico e con la Cittadinanza. Per tornare al detto “fra il dire e il fare…” la realizzazione dell’IPM è uno degli aspetti fondamentali, ma essendo basato sui rapporti umani, interpersonali e professionali più che sulle istanze di principio è facile intuirne la delicatezza. Senza trascurare che ogni funzione sente (o dovrebbe) sentire il peso delle responsabilità. ASPETTI LEGALI Vi sono leggi cogenti a volte fra loro contrastanti o non perfettamente in sintonia, consuetudini, norme volontarie di non facile attuazione che devono tradursi in disciplinari spesso non circostanziati o non co-

erenti con le risorse economiche a disposizione. MEDIA E DIVULGAZIONE Mai come oggi qual si voglia scelta strategica trova spunti di critiche a volte astiose supportate da informazioni, che dire fantasiose è eufemistico, ampliate dai mezzi di comunicazione e dai social. PIANO DI LAVORO A nostro avviso (basato su una notevole casistica) le linee guida dovrebbero basarsi sulla razionale divisione del territorio in modo da razionalizzare l’organizzazione del lavoro (vedi tabella). POSTAZIONI FISSE (SOLO NELLE AREE AD ALTO RISCHIO) È un punto assai critico (CP, Critical Point) è necessario eseguire una revisione razionale del territorio con l’obiettivo di creare una rete di punti esca che dovranno restare attive e sotto controllo; realtà che per peculiari (e ben specificate dal “responsabile”) ragioni debbano essere mantenute in deroga alle linee guida recentemente introdotte dall’Istituto Superiore di Sanità. Tale rete di punti esca dovrà essere monitorata, controllata e, se necessario, adeguata all’evolversi delle situazioni secondo precisi protocolli attuativi. POSTAZIONI PROVVISORIE (SU SEGNALAZIONE O IN CONSEGUENZA DI MONITORAGGI O SITUAZIONI CONTINGENTI) Data la vastità territoriale di una città e il suo evolversi (ad esempio per aperture cantieri o riscontri di discariche abusive) nasce la necessità di realizzare punti esca che o dovranno essere rimossi al cessare dell’emergenza o inseriti nella rete delle postazioni fisse. È un punto in cui la tempestività e flessibilità organizzativa (CCP, Critical Control Point) diventano risolutive di criticità che, se trascurate,

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Esempio di controllo non regolare – troppo tempo tra i diversi passaggi

Esempio di nidificazione di muride rinvenuta in area interna

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/ Linee guida English text

Postazione provvisoria in area a rischio

Corretto posizionamento di esca in caditoia in sicurezza

con il passare del tempo saranno sempre più ingestibili. CORRETTA GESTIONE L’approccio metodologico per una corretta gestione di ecologia urbana rivolta al controllo della popolazione murina è giocoforza l’incontro armonico di più competenze che devono confluire verso l’obiettivo di eliminare o diminuire al massimo possibile il rischio igienico-sanitario e di immagine di una città. Come abbiamo anticipato fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare per cui oseremmo sottolineare l’importanza di chiarire (in modo reciproco) le responsabilità di ogni figura professionale coinvolta e

Territorio suddiviso per aree omogenee Ad esempio:

Aree ad alto rischio (§) Numero postazioni fisse

Postazione provvisoria in area in stato di abbandono

l’importanza di introdurre protocolli e istruzioni operative atte a eliminare il più possibile punti di attrito (CP), anzi favorendo la collaborazione (CCP). *Direttore Tecnico Pest Control di Gico Systems ** Ufficio Tecnico Pest Control di Gico Systems

Aree a medio rischio (§§) Monitoraggi mensili

Aree a basso rischio (§§§) Monitoraggi trimestrali

Numero di interventi su chiamata (mese di:………………..

Centro storico Fognaria Discariche Mercati ……………… LEGENDA §: in queste aree vi sono colonie attive con il rischio di reinfestazione e numerose segnalazioni da parte della cittadinanza §§: aree sensibili con poche segnalazioni §§§: aree in cui non vi sono riscontri e nessuna segnalazione

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THE FIGHT AGAINST MURIDS IN URBAN AREAS Protecting a city area (large or small) involves a series of singularly complex problems. We begin with the simplest ones, awareness of the bioethology of the target species (in our case mice and rats, otters, without leaving out awareness of the phenomenon of stray animals, especially cats). Perfect command of the necessary resources (types of bait and toxicology of the active ingredients, types of safety feeders, to name but a few). Sanitary hygiene aspects also linked to achieving allround safety. Work plan In our opinion (based on substantial case studies), the guidelines should be based on rational division of the area in order to streamline the organisation of work. Fixed locations (only in highrisk areas) It is necessary to carry out a rational review of the area, with the aim of creating a network of bait points that must remain active and under control. This network of bait points must be monitored, inspected and, if necessary, adapted to developing situations according to precise implementation protocols. Provisional locations Given the geographical vastness of a city and its evolution (for example, through the appearance of building sites or discoveries of illegal landfill), the need arises to create bait points that must either be removed at the end of the emergency or added to the network of fixed locations. It is a point in which rapid response and organisational flexibility become decisive in resolving critical issues that, if neglected, will be increasingly unmanageable over time.



/ Risorse tecniche

Roditori e controllo in remoto

Vantaggi e svantaggi dell’utilizzo di nuove tecnologie che consentono di gestire in tempo reale un’infestazione murina

a cura di Chiara e Graziano Dassi

lupperemo nelle conclusioni di questo excursus.

torio urbano in primis e i contesti agro-zootecnici).

MA COME FACEVANO… Ma come facevano? È la domanda che nelle esercitazioni di educazione ambientale i bimbi di oggi pongono ai tutor che spiegano loro che i grandi naturalisti dell’Ottocento facevano le loro scoperte prendendo appunti e disegnando quanto osservavano. Emerge che i mezzi tecnologici sembrano sovrastare la capacità (in alcuni casi la genialità) dei padri delle scienze naturali, agronomiche, mediche e biologiche. Un concento che svi-

OBIETTIVI DI UNA DERATTIZZAZIONE INTELLIGENTE Eradicare l’infestazione (ove possibile) o ridurla ai livelli minimi (sul modello dei pericoli/rischi delle norme sulla Sicurezza). L’eliminazione dell’infestazione (o impedire che si instauri) è, o dovrebbe essere, una priorità per alcuni settori sensibili, mentre il suo contenimento ai “livelli minimi possibili” è appannaggio realistico per altre realtà (il terri-

I VINCOLI I vincoli sono molti: [A] alcuni di carattere strutturale (certe realtà di ristorazione poste in centri storici ne sono un esempio), altri [B] di carattere economico (quasi mai nei budget la voce disinfestazione/derattizzazione rappresenta una percentuale di costo di produzione), ci sono poi [C] i vincoli normativi (prendere visione della relazione di Alberto Baseggio: Le modificazioni introdotte dal Regolamen-

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to Biocidi 528/2012 nell’utilizzo dei prodotti rodenticidi, dalla etichettatura dei prodotti rodenticidi all’utilizzo di esche tossiche in postazioni permanenti; e, sintetizzando, quelli [D] di inerzia tecnologica-gestionale. Di quest’ultimo ci occuperemo in dettaglio (a tal proposito segnaliamo l’intervento di Ugo Gianchecchi, che si terrà a Milano in occasione di Disinfestando 2019, il 7 marzo: Valorizzare il proprio operato di Disinfestatore

e distinguersi dai semplici controllori di “scatoline”. LA DERATTIZZAZIONE INTELLIGENTE Avremmo potuta chiamarla la derattizzazione tecnologica oppure on line, ma con il termine “intelligente” vogliamo sottolineare che qual si voglia “derattizzazione” è intelligente nella misura in cui raggiunge gli obiettivi con la massima sicurezza pos-

sibile. E qui il parallelismo con la medicina è pertinente e, secondo noi, d’obbligo [vedi box]. In ogni caso concentriamoci sull’utilizzo di abbinare ai punti esca la gestione di un segnale che informi l’utenza dell’andamento in tempo reale. Tali segnali [X] possono utilizzare delle SIM che con sistema GPS inviano l’informazione desiderata, oppure [Y] basarsi su delle radiofrequenze che per mezzo di

Tavola di comparazione “medicina” <> “disinfestazione” a cura di Chiara Dassi La medicina ha il fine di (1) curare le malattie e (2) di creare uno stato di benessere psico-fisico e (3) di migliorare una coscienza sociale rivolta a creare situazioni igieniche di alto livello.

La disinfestazione ha come obiettivo (1) di eliminare/ridurre i parassiti, (2) di creare uno stato igienico-sanitario-psicologico che renda gradevole l’Ambiente e coerente le strutture con le finalità produttive o sanitarie in cui si attua; (3) di migliorare una coscienza sociale di comportamenti corretti e collaborativi

Igiene e medicina preventiva

Rat e pest proofig (prevenzione)

Anatomia

Ad esempio, conoscenza dei cicli di produzione

Farmacologia e interazioni con l’organismo dei farmaci

Conoscenza dei PMC e Biocidi e interazioni con l’Ambiente

Medicina di laboratorio: analisi dei materiali biologici e indagini per immagini

Ad esempio, fielt test (impurità solide negli alimenti con particolare riferimento ai frammenti di insetti e peli di roditori)

Parassitologia: lo studio dei parassiti e mezzi terapeutici

Pari, pari per “noi”

Statistica medica e Epidemiologia

Conoscenza del peso statistico dei vari parassiti in funzione dei vari biotopi

Fisiopatologia: lo studio dell’origine ed evoluzione delle patologie

Parassitologia merceologica

Malattie tropicali

Affrancamento di specie esotiche

Psicologia

Capacità di ottimizzare i rapporti interpersonali

Medicina d’urgenza

Disinfestazioni e derattizzazioni oggi per ieri

Alcuni doveri del medico: segreto professionale non arrecare danni fisici e/o psichici terapia informata

Alcuni doveri dei disinfestatori: riservatezza non arrecare danni contratti chiari

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/ Risorse tecniche

Disinfestazione intelligente La “disinfestazione intelligente” potrebbe essere definita come la sommatoria degli interventi atti a risolvere un problema di ospiti indesiderati, nel modo più coerente, con le condizioni ambientali del cantiere in cui si deve concretizzare. Una risorsa tecnica che ben si presta sia a risolvere una infestazione murina in atto (anche a monitorarla o prevenirla) può essere mutuata dalle nuove tecnologie che consentono di gestire in tempo reale l’andamento dei nostri servizi. Naturalmente l’integrazione con metodiche classiche non è da escludere e, in certi casi, resta la strada da percorrere. Abbiamo chiesto a Michele Genicco, esperto di deratizzazione, di parlarci dell’applicazione IPM-Square utilizzata in due cantieri internazionali (una banca a Tel Aviv e in un albergo di Singapore), e in cosa consiste questo sistema per il controllo remoto delle trappole. «Non è una novità in assoluto, esistono già in commercio sistemi analoghi. Nel nostro caso si tratta di un sensore inseribile all’interno delle comuni stazioni che possono contenere le trappole a scatto o a cattura multipla, in grado di mandare un segnale in tempo reale. Questa risorsa utilizza le reti WiFi, presente nella maggior parte degli ambienti con costi di gestione relativamente economici. Ma la cosa importante è la diffusione di tali risorse (quali che siano)».

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Mi hai accennato a una derattizzazione attuata presso un istituto bancario? «Era stata segnalata la presenza di ratti (Rattus rattus) all’interno delle controsoffittature di una banca, dove erano stati rosi i cavi elettrici. Sono state posizionate una ventina di trappole con sensore, godendo anche dell’ottima connessione Wi-Fi all’interno della struttura. Grazie alla possibilità di seguire la situazione in tempo reale, la colonia di ratti è stata eliminata in breve tempo, abbattendo i tempi di attesa, e senza andare incontro ai problemi come gli odori sgradevoli». Nell’hotel di Singapore, le cose come sono andate? «La situazione sviluppatasi a Singapore, dove la presenza di roditori è particolarmente forte, è forse uno scenario in cui tali tecnologie danno il meglio di sé. Sono state posizionate nella hall di un grosso albergo diverse trappole IPM-Square, e nel giro di 24h ben 20 topi (Mus musculus) sono stati catturati». Vero è che se ben utilizzate potrebbero garantire anche l’assenza di infestazione e, nel caso tali ospiti vi si intrufolassero ex novo la possibilità di intervenire con la massima tempestività. Cosa ne pensi? «Non a caso le aziende di servizio di alto livello hanno introdotto da tempo queste attrezzature e le aziende che vendono complementi tecnologici alla lotta murina hanno in listino sistemi similari. Tutti, se ben gestiti,

danno ottimi risultati consentendo fra l’altro di intervenire tempestivamente in caso di nuova infestazione, il che può fare veramente la differenza, si possono tagliare i tempi di lotta e evitare contaminazioni». Una cosa di cui tenere conto su questi flussi di informazione in tempo reale è la necessità di un adeguamento organizzativo. A proposito di documentazione in tempo reale sfogliando la rivista Outdoor (avventure nella Natura, a piedi, in bici, in auto, in camper) mi ha attirato l’articolo: Le videocamere per lo sportivo tecnologico. Non è che hai nel paniere qualche novità per la disinfestazione tecnologica? «L’uso del monitoraggio per immagini è un’altra frontiera che si affaccia alla comunità scientifica e tecnologica del nostro lavoro. Ho sentito parlare di una telecamera con diversi sensori in grado di monitorare la situazione in tempo reale. Certo il progresso non si ferma». Resta il fatto che ogni risorsa tecnica classica o innovativa deve essere utilizzata con competente professionalità. Per cui è sempre più valido il trinomio: informazione, formazione e addestramento introdotto dal decretolegge del 19 settembre 1994, n. 626 sulla Sicurezza (oggi è cogente il Decreto Legislativo 81/08, coordinato con il D.Lgs.106/2009 che fornisce un vero e proprio “Codice della salute e della sicurezza sul lavoro”). Chiara Dassi

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una sorta di ripetitori gestiscono i flussi dei segnali desiderati e ultimamente [Z] sull’utilizzo di reti Wi-Fi (che si stanno diffondendo e c’è un progetto che porterà ad una copertura dell’intero territorio nazionale per il 2021). ALCUNE CONSIDERAZIONI La prima, la più ovvia, è che il segnale è sub judice che la postazione (trappola o bait-box) funzioni e sia collocato diligentemente. In seconda istanza che l’organizzazione a valle consenta interventi tempestivi. Se tutto è fatto con professionalità i vantaggi sono notevoli. Un esempio ci viene segnalato dall’Austria dove una catena alimentare di grande distribuzione ha avuto un risparmio del 70% del tempo dedicato a tale servizio. In un’altra realtà della Germania, altrettanto importante, in cui erano collocate poco meno di 400 postazioni gestite da


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varie ditte con report disomogenei ha potuto uniformare la modulistica. Invece, in una realtà israeliana, una famosissima catena di fast food ha esaminato le proposte economiche di una importante ditta di servizi che proponeva un costo di noleggio di circa 8 € per postazione e una gestione del segnale di 50 centesimi ha preferito un canone di 50 € per cattura. Non siamo riusciti a saperne di più ma tale contratto ci ha molto incuriositi (se con l’andar del tempo le catture diminuiscono per la validità del sistema l’azienda rischia di essere penalizzata in virtù della sua bravura). VANTAGGI La gestione di un sistema in cui le postazioni sono tenute sotto controllo consente di modificare la struttura delle postazioni, adattandole molto più velocemente all’evolversi delle reali necessità. Di ridurne il numero e di identifi-

care nuovi punti critici e di rendere semplici e facili gli aspetti organizzativi e di intervento. Questi ultimi plus sono particolarmente evidenti nella filiera alimentare per la delicatezza di certi processi produttivi, negli asili per la presenza di bambini, nelle banche per motivi di sicurezza e di orari vincolanti, e per le realtà militari per ovvi motivi di segretezza.Come premesso la tecnologia è “solo” un mezzo e non il fine. Ne è la riprova che il suo diffondersi si attua dove l’attenzione all’igiene del fruitore si basa su una reale convinzione che cerca dei partner altrettanto preparati. Una cosa è certa la capacità di “guardare” la Natura dei ricercatori dei secoli scorsi resta il punto di eccellenza e ciò vale ancor di più se il “nostro guardare” è supportato da tecnologie che se non gestite con adeguata professionalità rischiano di produrre una mole di segnali che confondono più che risolvere. 

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RODENTS AND REMOTE CONTROL We analyse the pluses of intelligent rodent control by means of resources that send signals remotely, so the traps are only checked once they have been triggered. This allows savings in terms of time and costs, as well as conferring a self-adaptive structure upon the set of traps positioned, with a desirable reduction of the same (structural adaptability to the evolution of real needs and reduction of control costs – 70% in some cases). That said, the outstanding features are the simplicity and low cost of managing the signals. They are based on the use of SIM cards, radio links and wi-fi networks (which are becoming increasingly widespread, and there is a project which will lead to coverage of the entire country by 2021). Naturally everything works well if the traps are functional and rationally placed. With the same technical quality, the most important discriminating factor becomes the cost of managing the signals. The contracts may include sale of the transmitter, rental with monitoring of any signals, to arrive at the cost per capture (adopted as a test by an international fast food chain in Israel). These last advantages are particularly evident in the food supply chain due to the sensitivity of certain production processes, in kindergartens due to the presence of children, in banks for reasons of security and binding schedules, and in military settings for obvious reasons of secrecy.

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/ Approfondimenti

Agire sempre in maniera ponderata e con tanta passione: questo è l’insegnamento di Grassi e del gruppo di biologi pionieri contro la malaria a cura di Adriano Castiglioni - Disinfestatore

Lotta integrata, una lunga sto

L

a zanzara anofele è il protagonista di una intricata vicenda che si è svolta nel nostro Paese, vicenda iniziata all’epoca dell’Unità, e trascinatasi fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale. In questo thriller, alla zanzara anofele è spettato senza dubbio il ruolo del cattivo: prima ha agito nell’ombra mietendo vittime indifese, poi è stata riconosciuta, ha lottato strenuamente, infine è stata sconfitta, ma non del tutto debellata, solo allontanata. Questa trama appassionante è un eccellente esempio di lotta integrata ad un parassita: la lotta è stata multidisciplinare, estremamente complessa, e la disinfestazione vera e propria, utilizzata nel finale, è stata solo una delle tante armi, tutte necessarie, ma nessuna da sola bastevole a sconfiggere il nemico. Ancora sul finire dell’‘800 larghe parti del nostro territorio erano gravemente minacciate della malaria. I casi erano frequentissimi lungo tutta la costa e i corsi dei principali fiumi. Ma il pro-

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La malaria è causata dalla trasmissione fra zanzara e uomo di diverse forme di plasmodi

blema era grave soprattutto nelle regioni paludose, alla foce del Po, in maremma, nel Lazio e nella Sardegna occidentale, dove era praticamente impossibile non contrarre il morbo. Il nome della malattia deve la sua origine proprio ai miasmi di queste paludi, che a lungo si è pensato fossero in qualche modo l’origine del problema: mal’aria. Ancora nel 1881, nel romanzo “I Malavoglia” si descrive un caso di infezione da malaria che denuncia conoscenze immunologiche piuttosto vaghe da parte dell’autore. Fu un gruppo di biologi, italiani e non solo, ad identificare negli ultimi due decenni dell’Ottocento, prima il microrganismo agente della malattia, poi il suo vettore. La causa della malaria sono diverse forme di plasmodi, che compiono alcune fasi del loro ciclo nei tessuti della zanzara, ed altre nei tessuti dell’uomo, passando dall’una all’altro tramite le punture. Plasmodium malariae è stato il primo di questi agenti ad essere descritto nel 1889 da Raimondo Feletti e Giovanni Battista Grassi:

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è il plasmodio all’origine delle febbri quartane. Esse coincidono con la lisi dei globuli rossi, che si verifica dopo 72 ore di accrescimento del plasmodio nel sangue. Febbri terzane, più ravvicinate, sono causate da altri plasmodi, tra i quali il più letale è Plasmodium falciporum. Successivamente Grassi accertò i legami tra i plasmodi e le zanzare del genere Anopheles. Negli stessi anni alle stesse conclusioni arrivava il clinico britannico Ronald Ross, ma solo quest’ultimo fu poi insignito del Nobel. Il primo e più noto esperimento condotto in campo per dimostrare la responsabilità delle zanzare fu la miglioria delle strutture nelle quali vivevano i braccianti nelle zone di Ostia e di Paestum. Sapendo che la zanzara è attiva e punge durante le ore crepuscolari e serali, a costoro venne chiesto di ritirarsi in quelle ore all’interno di abitazioni ben protette da apposite zanzariere. I risultati furono eccellenti. Che se ne rendessero conto oppure no, avevano inventato la lotta inte-


grata. A 120 ANNI DI DISTANZA LE COSE SONO CAMBIATE MENO DI QUANTO SI PENSI Il primo rimedio che fu proposto per difendersi dalla zanzara anofele e dalle pericolose conseguenze della sua puntura, fu quindi un meccanismo di esclusione. Chiunque faccia disinfestazione quotidianamente, sa benissimo quali siano le difficoltà nel convincere un cliente ad apportare delle modifiche strutturali atte a risolvere o arginare un problema. Preferirebbero sempre che noi estraessimo la bacchetta magica. È quindi facile immaginare quali furono le difficoltà che Grassi e i naturalisti della sua scuola incontrarono nel proporre le loro soluzioni di buon senso. Tali soluzioni, a 120 anni di distanza, possono apparire a prima vista ovvie; se tuttavia osserviamo le

porte e le finestre di un laboratorio artigianale di panetteria o della cucina di un ristorante oggi, nel 2016, dobbiamo ammettere che in alcuni casi, tanto ovvie le loro indicazioni non lo sono ancora. La gente continuava purtroppo a vivere in case di fortuna, con finestre mal protette nelle quali al tramonto le zanzare potevano entrare e nutrirsi a piacimento. I rimedi dovettero moltiplicarsi. Ora che ne conoscevano le cause, i medici si fecero carico di una vastissima campagna di diagnosi della malattia. Se ne studiò meglio il ciclo e si utilizzò con criterio il chinino. Lo Stato istituì su questo prezioso composto il Monopolio. Le maestre andarono nei paesi più minuscoli e insegnarono quelle pratiche di igiene che potevano salvare la vita delle persone. Intere regioni furono bonificate, e questa, sebbene sia stato uno scempio agli occhi del naturalista

In alcuni Paesi la malaria rappresenta ancora un’emergenza e il dibattito sull’utilizzo del DDT è ancora aperto

di oggi, fu una soluzione efficacissima per limitare la diffusione degli insetti vettore: togliere habitat all’animale target. All’inizio della Seconda Guerra mondiale, la malaria nel nostro Paese era ormai limitata a zone ristrette. Migliaia di persone rimanevano comunque a rischio di infezione, anche se il numero di morti era drasticamente ridotto. L’inizio della disinfestazione attiva per combattere la malaria può essere datato al 1939: fu in quell’anno che si diede il via in Sardegna ad un massiccio piano di distribuzione di DDT. Era passato poco più di mezzo secolo dalle prime intuizioni di G.B. Grassi. In tutti quegli anni la lotta alla malaria, e alla zanzara suo vettore, era stata attuata mediante analisi del problema; introduzione di buone pratiche comportamentali, volte a contrastare la malattia sia direttamente, sia indirettamente attraverso il suo vettore;

ria che inizia dalla malaria

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/ Approfondimenti

cura clinica della malattia; sistemi di esclusione del vettore; provvedimenti di riduzione delle zone di nidificazione del vettore. In poche parole: lotta integrata, su scala nazionale. Solo a valle di queste azioni, si ricorse alla distribuzione generalizzata di insetticidi. L’utilizzo del DDT diede i risultati sperati: non solo in Italia, ma in tutta l’Europa e nel Nord America la malaria fu eradicata nel giro di circa due decenni.

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…E IL DDT SI USA ANCORA Negli anni ’60 si diffuse poi la consapevolezza sui molteplici effetti collaterali della molecola utilizzata per la disinfestazione. Il DDT ha parecchie controindicazioni: il suo tempo di degradazione è altissimo, rimane perciò nell’ambiente senza scomporsi anche per anni. Certo questo oggi sarebbe il sogno di ogni disinfestatore che distribuisca prodotti residuali, ma il DDT, e i composti derivanti dalla sua decomposizione, sono altamente tossici, non solo per l’uomo ma per molti organismi viventi, non target, che ad esso vengano esposti. La sua difficile degradazione è quindi una vera bomba ad orologeria. In realtà gli effetti cancerogeni del DDT non sono mai stati chiariti del tutto. Sebbene si tratti certamente di un composto tossico, parte della sua pessima fama è dovuta al suo essere la prima molecola che abbia fatto parlare di

sé in quanto utile, ma velenosa. La nostra coscienza ambientale nei confronti delle molecole tossiche prodotte industrialmente dall’uomo poggia anche sulla campagna portata avanti per la messa al bando del DDT. Il DDT non può più essere utilizzato in Italia e in Europa a partire dal 1978. Si è comunque continuato a produrlo, per destinarlo al mercato estero, almeno fino al 1997. Nei Paesi dove la malaria rappresenta ancora un’emergenza, il dibattito sull’utilizzo di questo efficacissimo insetticida rimane però aperto. Non è certo l’unica molecola insetticida conosciuta. Ne abbiamo a disposizione ogni giorno decine differenti e con profili di tossicità sempre meno marcati. Tuttavia l’utilizzo del DDT in talune aree conviene ancora, sia per l’alta residualità del composto, sia per il suo basso costo. Sono segnalati casi di resistenza, in India soprattutto, dove alcune specie di

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Anopheles non sono più sensibili all’insetticida. L’abbandono del DDT è stato comunque tentato in zone dove la malaria rimane endemica: in Sudafrica meno di vent’anni fa nella provincia di Kwazulu i casi di malaria ebbero un’impennata non appena si sospesero i trattamenti. I tentativi di procedere con più costosi insetticidi a minore residualità e minore tossicità si sono rivelati poco efficaci. Come spesso accade nel valutare i nostri progressi scientifici, e le accresciute capacità tecniche, è impossibile mettere sui due piatti della bilancia il nostro benessere e le conseguenze delle nostre azioni, peraltro difficilmente prevedibili. Agire sempre in maniera ponderata, con pazienza e con tanta passione per la conoscenza di ciò che si sta facendo: questo è l’insegnamento che Grassi e gli altri protagonisti di quella vicenda ci hanno dato.

AN INTEGRATED CONFLICT, A LONG HISTORY THAT BEGINS WITH MALARIA At the end of the 19th century, malaria was still very common in Italy. The causes of its spread were different forms of plasmodia, which complete some phases of their cycle in mosquito tissues, and others in human tissues, passing from one to the other through bites. Plasmodium malariae was the first of these agents to be described in 1889 by Raimondo Feletti and Giovanni Battista Grassi. Since the very beginning, the fight against malaria and its vector, the anopheles mosquito, has been multidisciplinary and integrated: analysis of the problem, introduction of good behavioural practices (above all hygiene), clinical treatment of the disease (quinine), systems for eliminating the vector, measures to reduce the habitat (reclamation). The beginnings of active disinfestation date back to 1939, when a huge DDT distribution plan began in Sardinia. This achieved the desired results: malaria was eradicated not only in Italy, but also throughout Europe and North America, within about two decades. In the 1960s, there was growing awareness of the multiple side effects of the molecule used for disinfestation, which was definitively banned in Italy and Europe in 1978. But DDT continued to be produced until 1997. In some parts of the world, the use of this insecticide is still beneficial, even if cases of resistance have been reported (for example in India). So far, attempts to proceed with more expensive insecticides, with a less residual nature and less toxicity, have proved ineffective.


/ Pest management

All’origine delle paure: una rivalità atavica per la difesa dei nostri “rifugi” Da dove derivano le nostre paure irrazionali nei confronti di alcuni animali, come ragni, topi o serpenti? a cura di Adriano Castiglioni - Disinfestatore

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iorni fa mi trovavo a bonificare un vecchio pagliaio. In poche ore ho visto decine, forse centinaia di grossi ragni fuggire dappertutto, ogni qual volta venivano sorpresi nei loro rifugi. Era una consistente colonia di Tegenaria domestica, ragni molto comuni, tra quelli che si trovano nel nord Italia la specie di maggiore taglia, che quando ero bambino erano il mio incubo: entravano in casa ai primi freddi, prevenienti da una siepe dove si annidavano in quantità. Avevo terrore dei ragni, e le Tegenaria erano il ragno per eccellenza, quello di fronte al quale l’unica opzione era scappare. Sono poche le persone che non hanno paura di alcun animale. Mi è capitato di vedere un macellaio scappare di fronte alla sagoma di un topolino morto dentro un capanno attrezzi in giardino; ho esperienza anche di un intero ufficio sgomberato in pochi istanti di fronte alla “minaccia” dei mil-

lepiedi sotto al pavimento galleggiante. Fino a pochi decenni fa, ma forse ancora oggi, certe fobie erano viste come qualcosa di tipicamente femminile. Esiste ancora il cliché della signora in piedi sulla sedia col topolino che gira libero per casa. Tuttavia non crediamo che gli uomini siano davvero meno soggetti a questo genere di paure; riteniamo invece che le nascondano con più tenacia, forzati da un retaggio culturale.

MA DA DOVE DERIVANO QUESTE PAURE? Le abbiamo dentro fin dalla nascita? O le apprendiamo in qualche modo? Per comprendere quale sia il meccanismo che ha innescato le fobie degli animali possiamo iniziare pensando a quali siano quelli generalmente più temuti. Topi e ratti sono l’incubo di moltissime persone e quasi nessuno ne tollera la vista o il contatto. Ed è molto strano, se ci si ferma a pensare un attimo che sono anche bestioline con un bel musino intelligente e furbo, un musino che ha ispirato il fumetto di maggior successo mondiale. Eppure un topo in casa è visto da chiunque come un nemico da sconfiggere assolutamente e al più presto. Anche i serpenti hanno una pessima nomea,


All’origine di queste paure, esiste sempre una motivazione razionale, ma questa non è mai solidissima

e nella nostra cultura sono stati il simbolo stesso del maligno. Tra i vertebrati, infine, i pipistrelli sono piuttosto mal visti. Inutile sostenere razionalmente che si tratta di animali utilissimi e già gravemente minacciati dall’azione diretta o indiretta dell’uomo. Soprattutto in luoghi chiusi, i pipistrelli possono creare a qualcuno delle vere e proprie crisi di panico. C’è chi li vede come dei topi con le ali, e c’è anche chi ancora è convinto che possano impigliarsi accidentalmente nei capelli creando nodi indissolubili: è una leggenda metropolitana, ma sebbene nessuno abbia mai avuto un’esperienza diretta di un pipistrello legato ai capelli, molti si ostinano a considerarlo una minaccia concreta. IL PICCOLO FA PIÙ PAURA Gli animali più piccoli sono quelli che generano paradossalmente le paure maggiori. C’è chi ha paura degli insetti in genere, spesso solo a causa di una scarsa consuetudine, vivendo in città o in case

ben sigillate dove i contatti con qualunque animale siano solo sporadici. Tra gli artropodi il nemico pubblico numero uno è probabilmente lo scarafaggio. Più che temuto, è disprezzato: alla vista di una blatta, la maggior parte di noi reagisce ritraendosi. Sono pochissimi coloro i quali non avrebbero problemi a tenerne in mano una, al di là delle implicazioni igieniche che questo comporterebbe. È un insetto visto come simbolo e portatore di sporcizia: un luogo frequentato da scarafaggi è automaticamente considerato sporco. Molto simile è la repulsione che abbiamo per i ragni: un’avversione tanto diffusa, non solo presso lo scrivente, che la parola aracnofobia è ben nota a tutti. Anche i ragni, e come in una sineddoche perfino le loro ragnatele, sono visti in un ambiente chiuso come simbolo di degrado. Le larve apode di qualunque insetto, e per eccellenza quella della mosca, sono viste da molti con ripugnanza, una

marzo 2019

reazione che dovrebbe ritenersi giustificata solo quando questi animaletti infestino del cibo, e questo vada quindi eliminato. Tra gli altri artropodi ci sono gruppi che vengono visti da qualcuno come nemici assoluti, per motivi più irrazionali che razionali. Api, vespe e calabroni meriterebbero di essere evitate solo da chi ne può temere uno shock anafilattico. Lo stesso ragionamento può valere per gli scorpioni, con i quali è per giunta piuttosto difficile venire in contatto. Del tutto irrazionale, ma non rarissima, è la repulsione verso le cimici, e più in generale verso tutti i grossi insetti volatori, coleotteri soprattutto, che con un volo impacciato o rumoroso possono forse dare l’idea di essere minacciosi. UN’INIMICIZIA DURA A MORIRE Nel cercare di risalire all’origine di queste paure, scopriamo quindi che esiste sempre una motivazione razionale, ma questa non è mai

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/ Pest management English text

solidissima. Ad esempio è del tutto razionale temere il morso di una vipera, doloroso e potenzialmente letale; è comprensibile che per assimilazione si arrivi al ribrezzo per tutti i serpenti, anche se innocui. Altrettanto spiegabile è la paura per gli insetti che pungono; paura talmente generalizzata nel mondo animale, da aver permesso la selezione di numerose specie “scroccone”, che sono in realtà del tutto inermi ma che adottano una livrea giallo-nera per incutere timore. Blatte, topi, pipistrelli e ragni, invece, cosa ci potrebbero fare di male? Tra le righe abbiamo già accennato ad un motivo plausibile che ci potrebbe aver spinto ad evitare, e in un secondo modo a combattere, gli scarafaggi, ovverossia l’igiene che essi compromettono. Identica valutazione può essere fatta per i topi. La causa principale dell’avversione di alcuni di noi, è che questi

animali sono visti come degli invasori, che compromettono l’abitabilità dei nostri rifugi. Da quando abbiamo cercato un riparo, o ce lo siamo costruito, molti degli animali dei quali oggi abbiamo più ribrezzo, si sono introdotti con noi in questo riparo, o hanno tentato di farlo. Non a caso abbiamo già sottolineato come l’avversione per scarafaggi, topi, pipistrelli e ragni sia ben maggiore quando li avvistiamo in ambienti chiusi. L’impressione di degrado e di abbandono che provoca una ragnatela è enormemente maggiore all’interno di un locale anziché fuori in giardino. Lo stesso vale per il volo di un pipistrello, o per la vista di un piccolo topo. C’è quindi una solida radice atavica nella rivalità con alcuni gruppi animali, i quali allorché invadono i nostri spazi vengono percepiti come infestanti. Non è difficile immaginare con quale difficoltà

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THE ORIGIN OF FEARS Where do our irrational fears come from regarding certain animals, such as spiders, mice or snakes? These are very common and deep-rooted phobias, often with ancient cultural origins (consider the very bad reputation of snakes). Paradoxically, it is often the smaller animals that generate the greatest fear, especially if we do not often come across them: cockroaches, spiders, bees, wasps, hornets, scorpions, bugs. Some of these arouse fear because they are actually threatening in some situations or for some categories of people (for example, those at risk of an anaphylactic shock from a bee sting), but in most cases our aversion is due to the idea that these animals compromise the habitability of our accommodation. There are atavistic roots in the antagonism to some groups of animals, which when they invade our spaces are perceived as an infestation: it is not therefore an innate fear, but a cultural legacy derived from centuries or millennia of conflict.

i nostri antenati si siano trovati a combattere con la presenza di insetti che potevano provocare punture, o insozzare gli ambienti e le derrate. La loro dovette essere una battaglia quotidiana, mai volta alla definitiva risoluzione del problema, ma piuttosto ad un suo tamponamento. La compresenza continua, e la conseguente lotta dei nostri progenitori, ha creato un’inimicizia dura a morire; tanto che oggi anche chi non ha mai visto una blatta, trovandosela di fronte ne avrebbe quasi certamente schifo. L’avversione per uno scarafaggio o per un topo, non sono quindi innate, ma un retaggio culturale di secoli o millenni di lotta. 


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iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

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Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. ROBOTICA MACCHINE UTENSILI Nessuno si è mai posto il problema Al centro della fabbrica intelligente 50seanni torni fossedi giusto o sbagliato; la cultura Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produFondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei del “fareâ€? ha privilegiato la sperimenzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso pro50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico duttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione e hadeiinsegnato che dagli ere industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere cheimparare, hanno tazione dei materiali all'interno delle aziende. rori si può crescere, pro[pag. 10] rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11] gredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero – Anno 72 - n. 9 Novembre/Dicembre 2016 www.ammonitore.com d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la comMENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE petenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidenFINANZIAMENTI PMI TAVOLA ROTONDA Editoriale temente è diverso; ma ciò dimostra Via libera alla solo uno scollamento fra i problemi Italia scossa finanza innovativa, pratici della quotidianitĂ dell’individi Fabio Chiavieri quali risposte duo e l’incapacitĂ della politica ad Macerie ovunque, interi paesi Il buon senso non fa da alla strettaadeguarsi. del credito? rasi al suolo, gente disperata, ÂŽ No, nonŽè lo scesguardi persi. [pag. 14] guida; un referendum che fa contenSemplificate la vostra automazione con motion plastics igus . Potete utilizzare il braccio robotico nario di guerra che ci arriva da to/scontento la metĂ dei cittadini qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abiresta un problema non risolto. Il combinabili a seconda delle vostre esigenze. completo robolinkÂŽ, oppure i singoli componenti modulari tuati. Ăˆ la forza devastante del cambiamento è necessario e la civiltĂ terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Cenparla da sola a tal proposito; ma il tro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquancambiamento dovrebbe godere della ta chilometri, una ferita su quelle terre che non fiducia e della certezza di tutti i citsi potrĂ piĂš rimarginare. MATERIE PRIME L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; tadini quando si parla di politica. Se schiaffeggiata dalla mano della natura che a M-Steel qualitĂ tutti quanti noi quando attraversiamo volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere da oltre 40 un anni ponte o saliamo sulla cima di un nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utiOvako, fornitore finlandese di acciai, rigrattacielo diamo per scontato di polizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove copropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Cover_TerminiMecc_2017_Generale.indd 3 struzioni. terci fidare di chi ha pensato il proGrazie ad un incremento nella lavorabiCosa succede allora? Alessandro Martelli, Presi- In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante litĂ M-Steel si caratterizza per affidabigetto, forse non vuol dire che i prodente del Glis (Isolamento sismico e altre stralitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per lavorazioni, fessionisti potrebbero insegnare e ditegie di progettazione antisismica), ha dichiariducendo i cosĂŹ costi di prorato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano at[pag. 8] duzione. [pag. 12] con piĂš forza alla rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. re il loro pensiero tuale non è in grado di resistere ai terremoti che politica? n potrebbero colpirloâ€?.

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Al via il laboratorio nervi nel segno del grande progettista

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iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

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4. Indagine per la riduzione del consumo del suolo Importante sottolineare poi che in previsione della prossima approvazione del Piano Territoriale Regionale della Lombardia, la CROIL sta collaborando con l’assessorato regionale competente per una prima indagine sull’offerta territoriale dei Piani di Governo del Territorio su un campione di circa 450 comuni, ovvero quasi il 30% dei comuni lombardi. L’ indagine sarà utile per delle prime stime sperimentali finalizzate all’esercizio della riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, ai sensi della normativa vigente di prossima attuazione, proprio per tramite dell’approvando Piano Territoriale regionale.

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rezza stradale, trasporti e infrastrutture, internacendio) e dall’altra dal D.M. 3.8.2015 zionalizzazione, ricerca e innovazione, salute, che ha aperto un grande spiraglio Potenza ingegneria sanitaria sicurezza di novitĂ visto l’approccio alla sicuPAG. e20biomedica, L’Ordine a sostegno ONLUScalibrato sull’ef- deroga presentate, il loro esito e delle difformitĂ da questi e dell’esui luoghi di lavoro, sistemi innovativi e rezzadelle antincendio sperimentazioni efficaci per il governo dei fettivo rischio presente. Con questo motivazione e altre informazioni, sito favorevole o contrario delle servizi sanitari e socio-sanitari, formazione D.M. si parla oggi di norme non piĂš non possono essere utili per le con- misure proposte in loro vece. Si è e competenze professionali, strutture sporprescrittive ma prestazionali, cioè siderazioni che vogliamo proporre. tenuto conto anche delle deroghe tive. che tengono conto, in modo coordiInfatti, queste registrazioni in defi- non accettate perchĂŠ non dovute nato, delle varie alternative con cui nitiva contabilizzano il numero di (archiviate), o di quelle che avevano si possono mitigare le conseguenze istanze ricevute ed esaminate ma bisogno di integrazioni per carenze di un incendio e/o ridurne le proba2. Sicurezza sismica non tengono conto che un’istanza documentali (sospese), e delle attibilitĂ di accadimento. Ăˆ stato ripreso il dialogo con la Regione (al cui GDL, “Direzione può contenere un deroga a un solo vitĂ esistenti da quelle nuove, rifeGenerale Territorioâ€?, partecipa una nutrita rappresentanza di ingearticolo, oppure a decine di arti- rendoci all’attivitĂ esercitata e non gneri lombardi) sul perfezionamento delle attivitĂ di presentacoli per cui si propone istanza di tanto all’edificio che la deve conteMODALITĂ€ RACCOLTA DATI zione delle istanze di autorizzazione sismica nelle zone 2, e per il deroga, non si individuano quindi nere. Nella contabilizzazione, ogni Qualche anno addietro, pensavamo deposito della documentazione nelle zone 3 e 4. Proprio su sollegli articoli che creano piĂš difficoltĂ . singolo articolo per cui viene chiedi poter contare, per una analisi di cito della CROIL, l’attivitĂ informatizzata collegata alle istanze e Per lo scopo della nostra indagine, sta l’espressione del CTR costituisce dettaglio delle deroghe presentate al deposito era stata sospesa per consentire l’ interoperabilitĂ tra dunque, è stato necessario creare una singola deroga e per questa si a livello regionale, sulla puntuale il sistema informativo regionale e gli analoghi sistemi presso gli una diversa registrazione delle possono avere diverse opzioni:apregistrazione che di queste fa la enti locali. pratiche di deroghe esaminate dal provata; negata; archiviata (quando segreteria del Comitato Tecnico C.T.R., tenendo conto non solo delle non è necessaria la deroga); Regionale (C.T.R.) della Lombardia. attivitĂ (fra le 80 annoverate dal DPR sospesa in attesa di integrazione Purtroppo, i criteri di queste regi3. Infrastrutture 151/29011) ma anche di ogni singolo per incompletezza. strazioni, mentre valutano in modo Inoltre, il 4 settembre Regione Lombardia ha convocato la CROIL per articolo che si intende derogare, rigoroso e metodico le istanze di CONTINUA A PAG. XIII una valutazione di eventuali ipotesi di lavoro in vista di un prossimo Piano di ricognizione e monitoraggio infrastrutture viarie regionali. APPROFONDIMENTI Gli ingegneri lombardi hanno avanzato delle proposte, peraltro in sintonia con Regione, al punto da ritrovarle anche nella comunicazione relativa agli interventi per la sicurezza delle infrastrutture, Milano Lodi inviata dal Presidente Fontana al Governo e alla Conferenza delle Un compenso correlato al decoro del professionista Lodigiano, terra d’acque Regioni e delle province autonome.

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se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

Una riflessione nel campo della Sicurezza Antincendio

1. Nuovo protocollo d’ intesa PAG. perfezionato 6 Presumibilmente entro la fine di ottobre verrĂ un nuovo di Franco Luraschi* protocollo d’ intesa tra CROIL e Regione Lombardia, rappresentata dal Presidente Attilio Fontana e dalla Sua Giunta.Pavia Il protocollo si Questo articolo vuole informare | DRONI pone in TECH continuitĂ con l’analogo protocollo sottoscritto da CROIL i colleghi, che operano nel campo Settimana della Scienza con la giunta Maroni nel 2016: attualmente, si sta provvedendo all’aldella sicurezza antincendio, dell’eall’insegnadagli dell’ingegneria lineamento formale tra le competenze messe a disposizione voluzione qualitativa e quantitativa ingegneri lombardi in supporto alla Regione, e le deleghe dei nuovi delle deroghe che in questi anni assessorati dopo le elezioni del marzo scorso. Il protocollo è provengono sottoposte all’esame della Catanzaro dromo a una cabina di regia esclusiva tra ingegneri, governatorato e Direzione Regionale VVF della Lom-

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Le competenze dell’ingegnere a supporto della Regione Refitting dei Ponti del Morandi Notizie recenti su cui riflettere Recuperare le infrastrutture

Gli ingegneri chiamati a costruire la nuova classe dirigente. Questo il tema portante del 63° Congresso Nazionale degli Ingegneri. La volontà è affrontare una questione quanto mai urgente per l’Italia. “Essere ingegnere oggi si esplica in una pluralitĂ di modalitĂ , di settori e di luoghi: la scuola, l’universitĂ , la pubblica amministrazione, le imprese.â€?

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Essere protagonisti di un nuovo ciclo di crescita del Paese

Intervista a Mario Ascari, Presidente del C3I

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Ultimo decennio del vecchio millennio: un famoso pay off pubblicitario recitava “prevenire è meglio che curareâ€?. Fabrizio Casadio, ingegnere e mitico doppiatore della nostra radiotelevisione, è stato la voce di quel dentifricio che ancora in tanti oggi ricordano. In questo senso la medicina ha certamente fatto passi da gigante negli ultimi decenni. La prevenzione in campo medico è divenuta pilastro fondante della ricerca, della programmazione, degli investimenti. Un pezzo del bilancio della nazione. Sono aumentate sensibilitĂ e consapevolezza. Ăˆ anche vero che, per loro natura, slogan, cosĂŹ come in generale comunicazione e pubblicitĂ , si portano dietro criticitĂ che non voglio nascondere. CriticitĂ legate all’etica, al business, alla capacitĂ (o incapacitĂ ) di pensare a un futuro a lungo termine per le generazioni che verranno dopo di noi.

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TIRANA (AL)


/ Pest management

La corretta gestione della documentazione dei servizi di gestione degli infestanti Le “buone pratiche” nel Pest Management comprendono anche gli aspetti di gestione della documentazione relativa al servizio. L’obiettivo è duplice: adempiere a quanto previsto dalla normativa cogente e raggiungere un miglior e più trasparente rapporto fra fornitore e cliente Francesco Fiorente - Consulente in Pest Management

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l Pest Control, e quindi la gestione degli infestanti nella sua accezione più vasta (Pest Management) rappresenta non solo un pre-requisito cogente nell’ambito dell’applicazione delle disposizioni vigenti a tutela dell’igiene degli alimenti, ma anche un requisito molto stringente nell’ambito degli Standard volontari di sicurezza alimentare. È infatti ormai noto lo stretto rapporto tra la presenza di infestanti, la loro prevenzione e controllo, e la sicurezza degli alimenti, in ogni fase della filiera. Ciò premesso, è necessario gestire tali aspetti con un approccio professionale, ragionato, conducendo le opportune valutazioni dei rischi e soprattutto dimostrando di condurre le attività di gestione degli infestanti con la dovuta diligenza, documentando quanto progettato e messo in atto. La documentazione del Pest Management è quindi oggetto di accertamento e approfondimento sia da parte dei controllori ufficiali (Autorità sanitarie) che dei controllori che operano per conto di seconde e terze parti (per es. per certificare l’a-

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dozione di Standard di riferimento o la conformità a linee guida/specifiche dei clienti). Negli ultimi anni, in maniera crescente, la gestione della documentazione si è avvalsa anche di supporti informatici sempre più evoluti e affinati, a partire dalla generazione dei moduli da impiegare nelle attività di monitoraggio e ai report di sopralluogo, sino allo sviluppo di reportistica, grafici e riepiloghi a disposizione del cliente (e dei controllori) in formato digitale e in tempo reale. A tale riguardo, lo stesso rilevamento digitalizzato della presenza di infestanti nei dispositivi di monitoraggio (per es. roditori), rappresenta certamente un forte passo in avanti per una gestione sempre più in “real-time” delle problematiche e per la risoluzione delle non conformità in tempi brevissimi.

Tuttavia, a prescindere dal supporto fisico o digitale della documentazione, è necessario considerare alcuni aspetti legati risultano imprescindibili nell’ambito di un servizio di gestione e controllo delle infestazioni. A tal riguardo, ulteriori elementi sono forniti dalla recente norma europea UNI EN 16636:2015 che dedica spazio ai registri formali, ai rapporti di servizio, ai registri interni ed alle raccomandazioni. COSA INCLUDERE NEL BOOK DELLA DOCUMENTAZIONE Definiamo, innanzitutto, il cosiddetto “book della documentazione”, ovvero quell’insieme di documenti e registrazioni a disposizione sia del fornitore professionale del servizio che del cliente e quindi disponibile anche alle verifiche del caso. Può essere disponibile su un supporto fisico (cartaceo) ma anche digitale (file pdf su archivio aziendale, su area riservata di un sito web, ecc.).


Ogni book della documentazione necessita di essere personalizzato in funzione del cliente e dovrà riportare nel frontespizio tutti i dati/riferimenti del cliente e del fornitore del servizio, con attenzione particolare ai recapiti di emergenza. Le stesse modalità di contatto in situazioni straordinarie dovranno essere ben definite in sede di stipula di un contratto tra le parti (per es. reperibilità, tempi di reazione, ecc.). Parte integrante della documentazione è certamente da considerarsi il piano di gestione e controllo delle infestazioni, ovvero un estratto del contratto (proposta formale) nel quale siano riportate in maniera univoca le specifiche di intervento/procedure legate agli infestanti presi in considerazione, con indicazione chiara del calendario degli interventi di routine, dei valori soglia critica di intervento, delle tipologie di trattamenti delle non conformità, delle tipologie di azione correttive in caso di superamento dei valori soglia e delle responsabilità. Tutti gli elementi citati non potranno derivare che da un’accurata ispezione preliminare che avrà avuto il fine di individuare le possibili/potenziali o reali infestazioni in corso, tenendo in considerazione le caratteristiche peculiari del cliente, la sua ubicazione e i suoi rischi specifici. Ne consegue, infine, che un ulteriore elemento di riferimento dovrà essere una valutazione dei rischi legata alla presenza degli infestanti del cliente. A tutela della sensibilità delle attività

di gestione degli infestanti (compresa la conoscenza di informazioni appunto sensibili relative a processi interni del cliente, a problematiche in corso, ecc.), del grado di protezione del cliente da contaminazioni intenzionali degli alimenti e anche dell’elevato grado di competenze richieste, è necessario fornire un elenco del personale tecnico impiegato nel servizio, compreso il responsabile del servizio e il responsabile tecnico del fornitore. Ne consegue, inoltre, che dovrà essere cura del fornitore produrre documentazione idonea che dia evidenza anche della formazione del personale, quale qualificato e/o abilitato ad operare in taluni contesti. Qualora il servizio richieda interventi ripetuti, controllo frequente delle postazioni e dei registri ed interventi di monitoraggio, è necessario produrre una planimetria aggiornata e in scala del sito del cliente, indicando numero di revisione, data e firma delle Parti. In essa devono essere riportati tutti i dispositivi per il monitoraggio/controllo impiegati, appositamente numerati e coerenti con la numerazione riportata nei report con gli esiti dei monitoraggi. È consigliabile predisporre anche un documento che riporti un semplice elenco dei dispositivi in servizio indicando anche la loro dislocazione.

accompagnato da un rapporto di intervento disponibile sia per il cliente che per il fornitore stesso. Ogni rapporto di intervento, sia esso cartaceo o digitale, rappresenta di fatto l’erogazione di un servizio e ha un “peso” contrattuale e legale certamente importante. Pertanto, è fondamentale che esso sia controfirmato dalle Parti e che riporti una serie di elementi minimi, da compilare a cura del personale del fornitore: • identificazione del fornitore; • identificazione del cliente ( compreso l’indirizzo); • conferma dell’erogazione del servizio concordato in quella data o eventuali deviazioni; • data, ora e tipo di servizio fornito, con indicazione dei prodotti e delle quantità impiegate; • commento sul servizio svolto; • raccomandazioni a carico del cliente; • note di servizio per fornitore; • periodo di rientro (se effettuato un trattamento con sostanze pericolose, per es. insetticida).

DOPO OGNI INTERVENTO… Ogni intervento eseguito presso il cliente, sia esso di routine o straordinario, deve necessariamente essere

È consigliabile che il book della documentazione raccolga tutti i rapporti di servizio del contratto in essere, prendendo in considerazione sia gli interventi di routine che gli interventi straordinari. Naturalmente, qualora l’oggetto del servizio sia rappresentato dall’erogazione di monitoraggi periodici, nel book della documentazione dovranno

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/ Pest management English text CORRECT DOCUMENTATION MANAGEMENT essere custoditi gli esiti dei monitoraggi, secondo quanto previsto dalle specifiche di intervento. Qualsiasi tipologia di report di monitoraggio si scelga, è necessario che i dati in essi riportati siano di tipo quantitativo (dati numerici: espressioni di catture, consumi o valori di riferimento concordati) e non qualitativo. La disponibilità in loco di tale documentazione è necessaria soprattutto ai fini delle verifiche da parte delle Autorità sanitarie. È consigliabile anche predisporre appositi spazi per osservazioni aggiuntive (riguardante la presenza di tracce nelle vicinanze dei dispositivi, lo stato di proofing e di cleaning dell’ambiente, ecc.). DEFINIRE L’ACCETTABILITÀ E LA NON CONFORMITÀ A riguardo delle attività di monitoraggio, si evidenzia che la periodicità debba essere commisurata al rischio e quindi alla tipologia di infestante e di contesto aziendale. Esse devono assicurare un grado di copertura accettabile del sito del cliente e i dispositivi devono essere mantenuti in condizioni idonee e di massima efficienza. Le soglie di intervento possono essere stabilite dal fornitore in accordo con il cliente e sono fondamentali, in quanto rappresentano di fatto un criterio che separa l’accettabilità (conformità) dalla non accettabilità (non conformità, NC). Sebbene il fornitore, in quanto soggetto professionale, possa certamente avere maggiore esperienza in materia di soglie di intervento/limiti critici, è altresì vero che l’OSA ha una maggiore conoscenza delle aree del proprio stabilimento, individuando anche aree ad alto e basso rischio. Per questi motivi è necessario che le soglie di intervento siano concordate in modo da rispecchiare nella maniera più realistica possibile la realtà operativa. Eventuali deviazioni riscontrate (e quindi non conformità), quali per esempio il superamento di soglie critiche di intervento, devono essere opportunamente registrati non solo sui rapporti di servizio e sui report dei monitoraggi ma anche in appositi registri che riportino l’apertura della

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NC e lo sviluppo del trattamento della stessa, compresa l’individuazione delle responsabilità, l’analisi delle cause e le azioni correttive e preventive necessarie e la chiusura della stessa NC. Ad esso si possono anche associare relazioni di intervento straordinarie specifiche di commento e i rapporti di servizio degli interventi straordinari svolti per la chiusura della NC stessa. Tra gli altri elementi utili da considerare nell’ambito di un book della documentazione, si cita, inoltre, il registro degli avvistamenti degli infestanti, da compilare a cura del personale dell’industria alimentare, qualora siano necessari monitoraggi/ispezioni supplementari a quelli eseguiti dal fornitore. In questo caso il personale dell’OSA deve essere opportunamente formato. È inoltre da considerare tra la documentazione la presenza di un elenco completo delle schede tecniche e di sicurezza dei prodotti e delle attrezzature impiegate nel servizio, nonché delle stesse schede, la relazione periodica di ispezione approfondita dell’esperto (se richiesta), i report periodici per l’analisi del trend delle infestazioni (se richiesti). È consigliabile anche custodire un archivio degli scambi di corrispondenza significativa tra il fornitore e il cliente. Gli aspetti citati sono distribuiti e riportati in tutta una serie di riferimenti cogenti e volontari che di fatto costituiscono la “buona pratica” del Pest Management, applicabile in ogni contesto. Pertanto, è necessario incoraggiare i professionisti del Pest Management mediante aggiornamenti, formazione e adozione di norme volontarie al fine di soddisfare adeguatamente le richieste di un mercato sempre più esigente in termini di efficienza, competenza e fiducia. 

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Pest Control, and thus Pest Management in its broadest sense, is not only a mandatory prerequisite under current provisions to preserve food hygiene, but also a very stringent requirement for voluntary food safety standards. Pest Management’s “best practices” also include managing documentation related to the service. The objective is twofold: to comply with the provisions of the law, and to achieve a better, more transparent relationship between supplier and customer. Pest Management documentation is subject to assessment and investigation both by official controllers (health authorities) and controllers working on behalf of second and third parties. The “documentation book” includes: the infestation management and control plan, the risk assessment, the list of technical personnel employed in the service, evidence of staff training, the updated site plan, the list of equipment in service and its deployment; the record of pest sightings; and the data sheets on the safety of the products and equipment used. Each intervention must necessarily be accompanied by an intervention report, available to the customer and the supplier, which always includes quantitative, not qualitative, data. The frequency of monitoring must be commensurate with the risk. Pest Management’s “best practices” deserve to be encouraged through updates, training and the adoption of voluntary standards, for a market that is increasingly demanding in terms of efficiency, competence and trust.


/ Pubblicazioni

Sorveglianza e controllo delle zanzare

L’

introduzione di nuove specie di zanzara all’interno della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la diffusione in altri Paesi di quelle già presenti in seguito all’ampliamento del loro areale di distribuzione evidenziano la necessità di disporre di sistemi di sorveglianza e controllo adeguati e aggiornati per monitorare gli attuali e i potenziali vettori di patogeni nei territori europei. Per supportare gli Stati membri in questa attività l’Oms Europa, a gennaio 2019, ha redatto il manuale “Manual on prevention of establishment and control of mosquitoes of public health importance in the WHO European Region (with special reference to invasive mosquitoes)”, che rappresenta una vera e propria guida pratica sul controllo di Culicidi di interesse sanitario (con particolare riguardo per le specie invasive). Il rapporto, a cura di Willem Takken e Henk van den Berg (Università di Wageningen, Paesi Bassi), si articola in 8 capitoli di cui 6 principali che trattano approfonditamente vari temi riguardanti l’approccio integrato per la sorveglianza e il controllo delle zanzare autoctone e invasive. Nel documento vengono menzionati e analizzati protocolli di sorveglianza sia sotto l’aspetto entomologico che dal punto di vista epidemiologico e osservati alla luce dei vari scenari possibili che si possono verificare sul territorio in base al tipo di diffusione del vettore. Per quanto riguarda le metodiche di controllo, vengono valutate le tecniche e le conoscenze attuali sulla materia nei confronti sia delle zanzare da container, come quelle appartenenti al genere Aedes, sia delle altre specie potenziali vettori appartenenti ai generi Anopheles e Culex. Prima vengono descritte le specie invasive Ae. aegypti, Ae. albopictus, Ae. japonicus, Ae. koreicus, Ae. atropalpus, Ae. triseriatus e Cx. tritaeniorhynchus, per poi passare alla trattazione di quelle autoctone in Europa, come An. hyrcanus, An. plumbeus, Cx. pipiens e Ae. vexans. Tra le specie autoctone nei Paesi europei del Mediterraneo vengono menzionate anche le specie del complesso Anopheles maculipennis (frequentemente documentate

per una corretta valutazione dell’intervento, viene affrontato il tema del monitoraggio entomologico che deve seguire una metodologia (protocollo) standardizzabile e condivisa a livello internazionale. E’ possibile scaricare il documento completo sul sito dell’Oms Europa: “Manual on prevention of establishment and control of mosquitoes of public health importance in the WHO European Region (with special reference to invasive mosquitoes)”, www.euro.who.int. fonte: www.epicentro.iss.it

English text

quali vettori di malaria e Culex torrentium (imputato come vettore dei virus Ockelbo e Sindbis). Le misure e le strategie per l’organizzazione e il perfezionamento del controllo delle zanzare sono approfondite rispetto a quattro possibili scenari, basati sulla presenza o meno del vettore e sul rischio di trasmissione della malattia: • specie invasiva potenziale vettore non presente in un dato Paese ma con rischio reale di introduzione e stabilizzazione • specie esotica appena introdotta e recentemente stabilizzata in un’area limitata (meno di 25 Km²) • specie invasiva che si è stabilizzata in un’area superiore a 25 Km² oppure specie autoctona per cui l’eradicazione non è più possibile • trasmissione locale confermata di malattia trasmessa da vettori che implica la presenza di zanzare nelle immediate vicinanze dei casi. Nel rapporto Oms vengono inoltre discussi gli aspetti normativi del controllo vettoriale, in particolare per quanto riguarda l’uso di insetticidi e la legislazione a sostegno di azioni preventive e di controllo. Infine, come parte integrante del controllo e

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MANUAL ON PREVENTION OF ESTABLISHMENT AND CONTROL OF MOSQUITOES Introduction and establishment of invasive mosquito vectors have increased the threat of emerging and re-emerging vector-borne diseases such as dengue and chikungunya in the WHO European Region. Aedes albopictus and Ae. aegypti, in particular, have increased their geographical range and occurrence, while some native vectors have also spread into new areas. These problems highlight the need for countries to have systems in place for entomological surveillance and vector control. This manual provides practical guidance on vector control. Four scenarios are outlined, ranging from prevention of introduction and establishment of vectors, to control of vector populations and circulating disease pathogens and newly emerging diseases. State-of-the-art methods of control are described, accompanied by discussion of their effectiveness, application, use, and monitoring and evaluation. Strategies for planning and implementation are outlined for each scenario. Regulatory, legal and organizational aspects of vector control, and monitoring and evaluation are discussed. www.euro.who.int

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