QUI METEO
VENERDÌ
SABATO
DOMENICA
ATTO AZIENDALE IL SÌ DEI SINDACI A maggioranza passa il piano della manager
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oli 43 in aula. Ma ne sono bastati 22 per l’ok all’atto aziendale della dottoressa Isabella Mastrobuono
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LAVORO E FUTURO, IL CONFRONTO
LUNEDÌ
MARTEDÌ
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GIOVEDÌ
settimanale gratuito di Frosinone e provincia n. 303/Anno VII - n. 42
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Così è (se mi pare)
Imprenditore e dipendente faccia a faccia nell’intervista doppia
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ino Perrone, titolare della Tekno Progetti “sfida” Luca Rosato, suo dipendente. L’argomento? Il lavoro, il futuro. Ma anche il libro preferito e l’auto guidata. Fiat, ovvio
alle pagine 12 e 13
IL REFICE RICORDA VITTORIO DE SICA Dal Conservatorio un’opera a 40 anni dalla morte: l’intervista
Assessori che vanno e che vengono Ottaviani dritto per la propria strada Tra decisionismo e scelte discutibili
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resentata ieri a Roma, “De Sica racconta ancora” è l’opera audiovisiva del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Un ricordo dell’attore ma anche una preziosa testimonianza. Qui Sette ha intervistato uno degli autori, Alessandro Cipriani
alle pagine 22 e 23
I CANARINI IN SERIE A? ME LO AUGURO
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l piglio da quello che vuole comandare ce l’ha sempre avuto. E lo sta dimostrando. Nel bene e nel male. Ora che la crisi nella maggioranza del Comune di Frosinone è scoppiata veramente, lui va per la propria strada. Resta da capire se le strategie messe in campo dal primo cittadino siano state quelle giuste. O se invece avranno ragione i partiti grazie ai quali venne eletto
Il direttore sportivo Pantaleo Corvino fiducioso sul futuro del Frosinone
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a serie B è un torneo lungo e difficile per tutti» dice Pantaleo. «Ma il Frosinone finora si è dimostrato una bella sorpresa»
alle pagine 24 e 25
alle pagine 8 e 9 foto Simone Desiato
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UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA
www.quionline.it
EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: Massimo Pizzuti m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: Daniele Ciardi d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it Enrico Mugnaio e.mugnaio@quionline.it Cristiano Ricci c.ricci@quionline.it Camillo Savone c.savone@quionline.it foto: Giacomo Cestra g.cestra@quionline.it hanno collaborato: Ciro Altobelli, Biagio Cacciola, Nicola Cantagallo, Michele De Gregorio, Licandro Licantropo, Nicoletta Fini, Tania Papetti, Ivan Quiselli, Luca Sergio, Corrado Trento, Rocco Zani
di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.com
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Causa motivi contingenti e partenza immediata verso lidi lontani (e sicuri), privato grande esperto d’arte e con un passato ai vertici di organizzazioni di studio, vende sculture affermato artista internazionale, grande calibro, ampie dimensioni, ottimo stato di conservazione, certo alcune anche false ma comunque passabili, adatte a luoghi all’aperto e al chiuso. Prezzi modici. Riserva-
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IL PATTO DEL CASALENO
Risposta della provincia di Forisenno al celeberrimo patto del Nazareno che a Roma tiene mobilitati centrodestra e centrodestra (non è un errore di stampa). Domani notte, allagamenti permettendo, i capi dei capi si vedranno nel parcheggio del futuro stadio di Forisenno all’interno del camper di Donna Rosa (che per l’occasione prenderà una notte di ripo-
so) per disegnare i prossimi rimpasti di giunta, le cariche alla provincia e le commissioni con i relativi gettoni di presenza e quelli di assenza. Il patto del Casaleno avrà durata per tutto il 2015. Salvo complicazioni.
ASCENSORE INDAGATO
Tutto pronto per la cerimonia di commemorazione ad un anno di chiusura dell’ascensore indagato. La giunta Attiviona ha deliberato il programma della giornata: in mattinata nel box dell’ascensore viene orga-
nizzato un mercatino dell'usato: si potranno acquistare ingranaggi, lampade e vetri dell’ascensore. Nel pomeriggio musica e organizzazione di corsa sui binari. In serata sarà distribuita agli astanti la denuncia legale contro la ditta costruttrice.
SONNIFERO
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LA FRASE DA RIPETERE PER PRENDERE SONNO La prima cosa è la salute. Specialmente quella mentale.
UNA FOTO X 7 Incontro segreto (talmente segreto che abbiamo anche la foto) nella macchia di Anagni tra Beppe Grillo e l’on. Nazzareno Pilozzi. Massimo riserbo (talmente riserbo che abbiamo le intercettazioni complete) sulla chiacchierata. Secondo le indiscrezioni (talmente indiscrezioni che abbiamo la prova tv) i due starebbero siglando un accordo. Stando ai pettegolezzi (talmente pettegolezzi che abbiamo la certezza) l’accordo passerà alla storia come “Il patto del Nazzareno 2.0”. Silvio e Matteo già rosicano…
segreteria: Daniela Compagnone segreteria@quionline.it stampa: Litosud srl – Roma direzione artistica: Salvatore Lalae Bianca Polticelli grafica: Bianca Polticelli adv: Donatella Francati direzione, segreteria e amministrazione via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it pubblicità: tel. 0775.877073 Nicola D’Annibale n.dannibale@quionline.it testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUISette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dellordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dellanno. Garanzia della privacy (L. 675/96): leditore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nellarchivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.
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BREVI DA FORISENNO
N. 303 /anno VII - n. 42 Settimanale della città e della provincia di Frosinone. Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308 Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) n. 15132
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NAZZARENO 2.0
SOLO UN GRILLO PER LA TESTA
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QUANDO IL MERITO NON CONTA NIENTE
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Ombretta Ceccarelli: l’assessore nella classe dei ripetenti
COSÌ NESSUNO SI SENTE IN DOVERE DI FARE BENE IL PROPRIO DOVERE
Repetita iuvant
CAMILLO SAVONE
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gni giorno i giornali riportano di avvicendamenti alle cariche politiche (beninteso, sempre tra i soliti noti, dei soliti partiti e delle solite coalizioni) e dell’inseguirsi costante di nomine agli enti (più o meno inutili) e alle poltrone senza tregua. Nelle giunte si fanno i rimpasti, a seconda di quanto è piovuto in Liguria, della digestione della cena di maggioranza o degli esiti delle elezioni in Turckmenistan; nelle commissioni vanno e vengono gli elementi in rappresentanza
IMPERA L’ALLINEAMENTO AL BASSO E TRIONFA LA MEDIOCRITÀ
I soliti noti, i soliti partiti, le solite nomine. E le solite poltrone. Per non parlare dei soliti ciucci
BERLINO FU UN ESPERIMENTO UNA RIVOLUZIONE SENZA CAPI IL ROSSO
LA CATTIVERIA
Quando uno arriva a litigarsi addirittura gli ospedali vuol dire che non si sente proprio tanto bene
MICHELE DE GREGORIO
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a causa prima della rivoluzione del nove novembre di venticinque anni fa a Berlino è da ricercarsi nella scarsa intelligenza (per non dire stupidità) dei vincitori della seconda guerra mondiale, che volendo forse punire la dittatura hitleriana se la presero invece con i Tedeschi. Un grande paese nel cuore dell’Europa se lo divisero come una ciambella, metà a te e metà a me. E la grande capitale? Si trova nella zona est, allora… No, dividiamo anche quella da bravi compagni (ogni riferimento…). Uno dei più importanti e moderni paesi dell’Europa e
del mondo subisce così un’operazione chirurgica che sarebbe stata impensabile anche nel settecento astratto e illuministico.
Né Garibaldi né Napoleone ma solo tanti eroi Non esistevano due regimi più diversi tra loro di quelli americano e russo. E molto facile era la scelta per quale dei due fosse più democratico e umano. Berlino ovest divenne in effetti la vetrina dell’occidente nel regime comunista. La co-
struzione del muro fu un’ulteriore geniale trovata che ogni giorno (o notte) vide un gran numero di Tedeschi fare la scelta più naturale, o morire. Berlino divenne così la sede forse del più interessante esperimento rivoluzionario della storia umana. Una rivoluzione senza capi. Non ci fu nessun Napoleone, Garibaldi, Lenin. Ci furono tanti piccoli o grandi eroi che morirono o riuscirono a realizzare i propri desideri. Che corrispondevano in pieno a quelli di tutti. Una forza cui né il regime né il muro poterono opporsi.
E mannaggia al diavoletto che c’ha fatto litiga’… Francesco De Angelis
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LA SCONFITTA DEL COMUNISMO? NIENTE USA, FU GIOVANNI PAOLO II IL NERO
di sedicenti gruppi politici comunali e provinciali alla faccia di chi c’era prima che invece avrebbe dovuto maturare esperienze per migliorare il proprio servizio alla comunità. In questa imperante demeritocrazia, naturale che nessuno si senta in dovere di fare al meglio delle proprie possibilità, tanto nessuno – tantomeno i capi bastone – ne terrà alcuna considerazione. Anzi impererà, come avviene da tempo, l’allineamento al basso, al peggiore, al blasfemo. Alla faccia dei principi più nobili di ogni democrazia.
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he cosa avevano sperato milioni di persone con l’abbattimento del muro di Berlino? Che finalmente crollato l’impero della menzogna, chiamato comunismo scientifico, si sarebbe avviata un’era di libertà, sicurezza internazionale, prosperità economica, pace. Ebbene tutto questo non è avvenuto. Il comunismo era caduto, almeno nella sua versione più pericolosa, ma l’altra faccia della medaglia, il supercapitalismo non intendeva affatto smobilitare. Innanzitutto militarmente. Infatti tutto l’apparato messo su al’epoca della guerra fredda ha praticamente “inventato” altre guerre. La ex Jugoslavia, l’Afgha-
BIAGIOCACCIOLA
nistan, l’Iraq, la Siria, la Libia, l’Ucraina hanno rappresentato la filiera di un apparato militare che si chiami Nato o America e suoi satelliti, non ha voluto smobilitare, anzi ha cercato pretesti senza scrupoli per sopravvivere
La battaglia non violenta del Papa polacco a se stesso. E dire che l'ex impero sovietico era caduto praticamente senza sparare un colpo, come aveva profetizzato san Giovanni Paolo II. Che era stato, con la sua elezione, il vero artefice del crollo del sistema sovietico
già dagli anni ’70. Dunque non la guerra ha determinato quel crollo, ma una vera e propria rivoluzione non violenta. La risposta dell’altra faccia della medaglia qual è stata? Una volontà delirante e diabolica di potenza che, senza il deterrente del pericolo comunista, si è scatenata nel mondo per aumentare i profitti, affamare interi popoli per poi cercare di riportare a una condizione di miseria il ceto medio dell’Occidente. Una lotta di classe al contrario. Ecco perché, d’allora, il pensiero sociale cristiano ha individuato nell’idra supercapitalista l’altro potere apocalittico da sconfiggere. L’altro muro d’abbattere.
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L:19pt A:19pt Freccia~514888 Il pareggio
perfetto di Forza Italia
Tanti consiglieri (cinque) quanti assessori e presidente
CORRADO TRENTO
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mpegno Civico o Nuovo Centrodestra? Lista per Frosinone o Città Nuove? Frosinone nel Cuore o Nuova Realtà? Il rebus delle liste civiche è ormai preponderante nel dibattito politico frusinate. Sia con riferimento alla convulsa fase politica attuale, sia però anche nella prospettiva delle future elezioni comunali. Perché tutti si stanno preparando alla possibilità di consultazioni anticipate, considerando le tante (probabilmente troppe) variabili che incombono. Una cosa è certa: Nicola Ottaviani non vuole neppure sentir parlare di azzeramento della giunta, perché questo significherebbe sfiduciare l’operato di trenta mesi dell’Amministrazione. Il primo cittadino sa perfettamente che un solo consigliere comunale, Luigi Benedetti, non può sostenere due assessori, Gianpiero Fabrizi e Massimiliano Tagliaferri, della Lista Ottaviani. Allo stesso modo sa benissimo che Forza Italia, oltre agli assessori di bandiera (Enrico Straccamore ed Ombretta Ceccarelli) di fatto regge nell’esecutivo Riccardo Mastrangeli e Fabio Tagliaferri. E sa che l’aver estromesso un assessore di Nuova Realtà piuttosto che della Lista per Frosinone o di Città Nuove avrebbe prestato il fianco a polemiche. Semplicemente però a Nicola Ottaviani tutto questo non interessa, né sul piano amministrativo né su quello politico. E neppure elettorale, dal momento che il Sindaco ha già pronte due liste civiche trasversali nel caso di elezioni anticipate. La ricucitura con il Nuovo Centrodestra in realtà sembra destinata a rimanere una pagina mai scritta del libro dei sogni. Mancano i presupposti fondamentali: Nicola Ottaviani
Cinque consiglieri comunali e altrettante cariche di prestigio. Il pareggio perfetto di Forza Italia si sostanzia nel numero di assessori attualmente retti dal gruppo degli “azzurri”: Enrico Straccamore e Ombretta Ceccarelli sono gli assessori di
bandiera. Poi ci sono però Riccardo Mastrangeli e Fabio Tagliaferri, che nella sostanza sono sostenuti dai forzisti. Ma non va dimenticata la carica istituzionale di presidente del consiglio comunale di Franco Lunghi.
La giunta che verrà
Nicola Ottaviani non vuole sentir parlare di azzeramento L’Ncd alza la posta Le liste civiche vanno in ordine sparso e l’una contro l’altra Le opposizioni (per ora) non pensano all’idea delle dimissioni di massa o della mozione di sfiducia I mesi decisivi saranno quelli di febbraio e marzo Sarà una guerra di nervi
e Alfredo Pallone (coordinatore regionale del partito di Alfano) non intendono incontrarsi. Nonostante la febbrile mediazione del consigliere regionale “azzurro” Mario Abbruzzese. Gianfranco Pizzutelli, referente cittadino dell’Ncd, ha alzato la posta per un eventuale ingresso nell’esecutivo: vicesindaco, una delega tra urbanistica e lavori pubblici. Oppure due as-
sessorati meno “pesanti”. Ma comunque due. Anche Gianfranco Pizzutelli, però, sa che Ottaviani non cederà l’urbanistica, che non toglierà i lavori pubblici a Fabio Tagliaferri e che non ci pensa nemmeno a cambiare il vicesindaco, ruolo attualmente ricoperto da Francesco Trina (Frosinone nel Cuore). Per la verità non c’è accordoi
Ombretta Ceccarelli, nominata la scorsa settimana nuovo assessore della giunta Ottaviani al posto di Claudio Caparrelli
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L:19pt A:19pt Freccia~514888 Lo scatto di Caparrelli
spacca il fronte civico
La presa di posizione dell’ex assessore di Nuova Realtà
neppure sulla rappresentanza nell’ambito del consiglio di amministrazione del Consorzio Asi. Una carica che il Nuovo Centrodestra tiene in considerazione, ma dal primo cittadino non sono arrivati segnali. Nessuna apertura neppure sulla richiesta di Impegno Civico di azzerare la giunta. Non si andrà oltre l’attribuzione di un assessorato alla vol-
ta, che poi è l’operazione che il primo cittadino ha effettuato nelle precedenti cinque occasioni. L’attuale composizione di giunta vede obiettivamente Forza Italia preponderante: a parte il sindaco Nicola Ottaviani, quattro assessori fanno riferimento al partito di Silvio Berlusconi (Straccamore, Ceccarelli, Mastrangeli, Fabio Tagliaferri). Senza dimenticare il presidente del consiglio comunale, che è Franco Lunghi. Per il resto ci sono due assessori della Lista Ottaviani (Fabrizi e Massimiliano Tagliaferri), 1 di Frosinone nel Cuore (Francesco Trina), 1 di Città Nuove (Carlo Gagliardi), 1 della Lista per Frosinone (Gennarino Scaccia). Il sindaco può ricalibrare, non azzerare, non stravolgere, non rivoluzionare. Al momento nella maggioranza nessuno prenderà l’iniziativa di promuovere le dimissioni di massa oppure una mozione di sfiducia. I mesi decisivi saranno quelli di febbraio e marzo, quando il documento di bilancio arriverà all’attenzione del consiglio comunale. E quando sarà più chiaro anche come intenderà comportarsi l’opposizione di centrosinistra, attualmente divisa e schiacciata dalle lacerazioni del Pd. Ma se i Democrat dovessero riunirsi, allora gli equilibri cambierebbero e la mozione di sfiducia o le dimissioni di massa tornerebbero di attualità. Nicola Ottaviani si sta preparando ad ogni tipo di scenario. E la nomina di Ombretta Ceccarelli, con contestuale revoca delle deleghe a Claudio Caparrelli, ha rappresentao anche una sfida lanciata al Nuovo Centrodestra. Non è un mistero infatti che GVianfranco Pizzutelli è stato tra i fondatori di Nuova Realtà. L’elemento decisivo di questa partita politica giocata su più fronti sarà quello della tenuta nervosa.
In molti pensavano che Claudio Caparrelli avrebbe accettato l’incarico di Capo di Gabinetto del sindaco Ottaviani. Non è stato così perché l’ex assessore avrebbe potuto accettare soluzioni politiche derivanti, per esempio, da un
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azzeramento dell’esecutivo. Ma Caparrelli ha lanciato pure un altro messaggio e cioè che non poteva avallare una disparità di trattamento delle civiche. Infatti la levata di scudi di Nuova Realtà è stata immediata e forte sul piano politico.
Idea Spilabotte ma pure Mandarelli Il vento delle donne
Le prossime candidature a sindaco saranno colorate dalle quote rosa?
Il consigliere Carmine Tucci era dato vicino a Ottaviani Ha deciso invece di restare all’opposizione
Carmine Tucci ha smentito voci e previsioni
MARIA SPILABOTTE Senatrice del Partito democratico
In tanti scommettevano sul suo possibile sostegno a Ottaviani
foto Simone Desiato
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aranno protagoniste le donne nella prossima campagna elettorale di Frosinone? Con riferimento alla candidatura a sindaco? Che nel centrosinistra il nome che va per la maggiore è quello della senatrice Maria Spilabotte (Pd) è noto da tempo. Bisognerà però vedere se sarà
Centrosinistra e nodo primarie da sciogliere condiviso o se invece dovrà essere sottoposto al vaglio delle primarie, dal momento che in tanti coltivano ambizioni del genere: Norberto Venturi, Angelo Pizzutelli, Andrea Turriziani, Stefania Martini, Vincenzo Iacovissi. Ma anche Alessandra Manda-
relli potrebbe essere candidata a sindaco, magari sotto le insegne politiche del Nuovo Centrodestra. Una designazione che andrebbe in contrapposizione pure a Nicola Ottaviani. L’ex assessore e consigliere regionale è uno dei nomi nuovi. Alessandra Mandarelli all’epoca in cui era consigliere regionale
Poi c’è l’arcipelago delle liste civiche, che si stanno già organizzando. Oltre i confini del centrodestra e del centrosinistra. Per tutti l’obiettivo minimo è quello di arrivare al ballottaggio. Poi, al secondo turno, potrà succedere davvero di tutto.
In questi primi trenta mesi di giunta Ottaviani, il consigliere comunale Carmine Tucci a volte ha retto il numero legale in consiglio comunale e a volte ha perfino votato delibere presentate dalla maggioranza. Più di qualcuno ne aveva ipotizzato il sostegno al primo cittadino ma non è stato così. Il consigliere della Lista Marzi semplicemente non si è mosso, restando all’opposizione ma senza esacerbare i toni. Fra le altre cose le opposizioni rimangono divise e in queste condizioni il salire sulle barricate, da una parte o dall’altra, non produce alcun risultato. Antesignano delle liste civiche, Carmine Tucci sa che alle prossime elezioni comunali i partiti dovranno cedere il passo. Sta cambiando tutto all’interno dell’aula. E non solo.
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Luca Sergio
Mobilità responsabile a Milano Sogno impossibile a Frosinone
Strade senza semafori, segnali, marciapiedi, senza separazione di spazi tra automobilisti, motociclisti e pedoni: la regola è precedenza a destra e niente divieti per favorire sicurezza e qualità ambientale. Un progetto civilissimo
realizzato a Londra, che ora lo vuole attuare a Milano un gruppo di architetti partecipanti a un concorso comunale. Se lo portassimo a Frosinone? Saremmo agevolati perché camminare sui marciapiedi, dove ci sono, è
Solo 43 in aula. Ma il piano della direzione generale della Asl passa a maggioranza con 22 voti favorevoli
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Allo Spaziani verranno attivate quattro alte specialità. Poi, a fine 2015, sarà formalizzata la richiesta ufficiale al Mef e al Ministero della Salute per il riconoscimento del Dea di II livello nel presidio unificato Frosinone-Alatri Nicola Ottaviani
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no sede le principali strutture ospedaliere della provincia di Frosinone. Voto negativo è stato invece espresso dal sindaco di Alatri Giuseppe Morini che già da settimane si è pronunciato contro il piano che, sostanzialmente, accorpa il suo ospedale, il San Benedetto, con lo Spaziani di Frosinone facendone un unico polo ospedaliero. Come lui anche il sindaco di Veroli Simone Cretaro e il collega socialista di Boville Piero Fabrizi che già in
I sindaci di Alatri, Veroli e Boville hanno votato contro precedenza aveva annunciato il proprio parere negativo nel caso in cui non fosse stato inserito nell’atto l’istituzione immediata del Dea di II livello per lo Spaziani. Così non è stato - perché non previsto nelle linee guida regionali - e quindi anche Fabrizi ha votato no. Ricapitolando quindi, il futuro della sanità in provincia prevede tre poli ospedalieri: Frosinone-Alatri, Cassino e Sora. Ad Anagni, pur non essendo più ospedale, il piano assegna due Unità operative complesse. Da qui la motivazione del voto positivo del sindaco Fausto Bassetta.
La conferenza dei sindaci di ieri pomeriggio foto Simone Desiato
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un’avventura perché malfatti e perciò pericolosi. Avremmo invece qualche problemuccio per la precedenza a destra, diventata sempre più rara. Ma sognare una mobilità responsabile non costa niente…
Atto aziendale, il sì dei sindaci er la città di Frosinone e per l’intera provincia si apre una fase nuova nel riassetto della sanità locale. Dopo un lungo confronto costruttivo con la dottoressa Mastrobuono, abbiamo ottenuto un risulto insperato fino a qualche settimana fa, con l’attivazione di quattro alte specialità, come l’unita di terapia neurovascolare, la chirurgia vascolare, la neurochirurgia, la radiologia interventistica, nel periodo 2014-2015. Dopo il varo di tali alte specialità, a fine 2015, sarà formalizzata la richiesta ufficiale al Mef e al Ministero della Salute, per il tramite della Regione Lazio, pronta al riconoscimento del Dea di II livello nel presidio unificato Frosinone-Alatri». La conferenza dei sindaci della sanità ieri a maggioranza ha votato sì alla bozza di atto aziendale presentata dal direttore generale della Asl Isabella Mastrobuono. E così ieri Nicola Ottaviani ha spiegato la propria posizione. Come lui hanno votato a favore della proposta di riorganizzazione della sanità provinciale altri 21 sindaci contro 17 (su 39 presenti in aula), per un totale di 220.000 voti di rappresentanza contro 95.000, seguendo il criterio del voto ponderato. Sulla stessa linea si sono pronunciati, tra gli altri, anche i sindaci di Cassino, Sora e Anagni, ove han-
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Originario di Messina Lino Perrone oggi è a capo di una delle più grandi aziende dell’indotto dello stabilimento di Piedimonte San Germano, la Tekno Progetti A lui abbiamo chiesto di Marchionne, Landini e le prospettive per questa provincia
La Fiat? La mia vita
ALBERTO SIMONE
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ato e cresciuto a Messina, Lino Perrone, ha iniziato la sua carriera lavorativa nella Fiat nel settore denominato tecnologie. Nel 1983 il grande salto di qualità: ha fondato la Tekno progetti, un’azienda impegnata in ricerca e sviluppo che produce tecnologie robotizzate legate alla saldatura ed handling per le industrie manifatturiere italiane ed estere. «Lavoriamo per le più grandi multinazionali mondiali, per il gruppo Fiat ed il suo indotto – spiega lui con orgoglio – in questo momento ad esempio le nostre forze sono concentrate sui poli industriali in Brasile». L’abbiamo intervistato. Nome? « Lino». Età? «60». Professione? «Industriale manifatturiero e tecnologie robotizzate».
Lo stabilimento della Tekno Progetti di Lino Perrone La sua è una delle piccole e medie imprese che lavorano ogni giorno anche per la Fiat foto ALBERTO CECCON
Tifoso? Di cosa? «Niente, non amo il calcio». L’ultimo libro letto? «Il giardino dei Finzi contini». E l’ultimo film? «Non ricordo, sono poco interessato». A casa o al cinema? «Comunque a casa». Che macchina ha? «Una Giulietta sprint». Tre cose senza le quali non uscireste di casa al mattino. «Chiavi e telefono, prima di tutto». Come si rilassa nel tempo libero? «Mi piace lo sport, corsa e tennis in primis». Guccini o Califano? «Nessuno dei due». Tre aggettivi per Sergio Marchionne. «Più che con tre aggettivi lo definirei come un manager coraggioso che ha indicato la strada che tutte le imprese dovrebbero seguire con vigore». Tre invece per Maurizio Lan-
dini. «Una definizione anche in questo caso: “Parolaio rosso ultimo baluardo degli sfaticati assenteisti ed antagonisti in fabbrica”». Da uno a 10 un voto a Renzi. E perché? «Senza voto per il momento. In attesa che faccia qualcosa. Ad esempio finora sul lavoro ha proposto solo “pannucci caldi”». Se dovessi indicare un modello di riferimento nella vita che nome faresti? «Alcide De Gasperi». Un personaggio storico? «Dante Alighieri». L’industria è ancora il futuro per la provincia di Frosinone? «Fino a prova contraria il pil di un territorio lo fanno le imprese, non certamente i decreti legge o i chiacchieroni». Che fine farà l'Italia? «Senza riforme strutturali coraggiose che possano cambiare verso a questo paese in primis su
giustizia, lavoro e spesa il declino sarà inesorabile». È giunta l’ora di pensare a un nuovo modello di sviluppo per tutto il territorio? «Chiacchiere per filosofi e parolai rossi». Che ruolo possono avere i sindacati? «La Uil e la Cisl hanno cambiato linguaggio ed atteggiamento in fabbrica, ponendo le basi per un sindacato che partecipa e condivide le responsabilità in azienda. Gli altri sono invece solo un freno ed un danno permanente per il paese e soprattutto per l’occupazione giovanile». E gli imprenditori? «In questo momento sono degli incoscienti che operano in condizioni impossibili sia economiche che ambientali Cosa consigliereste alle nuove generazioni? Ai giovani dico di inseguire i propri sogni senza fermarsi al primo ostacolo. E quindi: perseverare ed ancora perseverare».
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altra faccia della medaglia, parlando del mondo del lavoro, è quella degli operai. O degli impiegati. Come in questo caso. Da una parte c’è Lino Perrone. Dall’altra, questa, c’è Luca Rosato, 32 anni, dal 2008 alle sue dipendenze nella Tekno Progetti. Luca è un impiegato e si occupo di progettazione meccanica. Laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni, Luca è un amante dello sport. «Pratico ogni genere di sport – racconta – ma in particolare amo il calcio, che tra l’altro pratico come attività semi-professionistica dall’età di 17 anni». L’altra sua passione? «Film e serie televisive». Nome? « Luca». Età? «32». Professione? « Impiegato». Tifoso? Di cosa? «La Juventus è la mia passione». L’ultimo libro letto? «Uno dei più famosi di Dan Brown, Inferno». E l’ultimo film? «The Knick». A casa o al cinema? «A casa direi». Che macchina ha? «Una Fiat Bravo». Tre cose senza le quali non uscireste di casa al mattino? «Le indispensabili: chiavi, portafoglio e cellulare». Come si rilassa nel tempo libero? «Facendo sport». Guccini o Califano? «Guccini». Tre aggettivi per Sergio Marchionne? «Testardo, internazionale, innovativo». Tre per Maurizio Landini. «Testardo, lottatore, impegnato». Da uno a 10 un voto a Renzi. E perché? «7, perché sta provando a cambiare qualcosa».
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Sindacati e impresa insieme per lo sviluppo Lo dice Luca Rosato, 32 anni, impiegato alla Tekno Progetti Un ingegnere sportivo, tifoso della Juventus e al volante di una Fiat Bravo «L’Italia si riprenderà, ma sta agli imprenditori impegnarsi per lo sviluppo»
Lino Perrone insieme a Luca all’interno del sito della Tekno Progetti foto ALBERTO CECCON
Se dovessi indicare un modello di riferimento nella vita che nome faresti? «Quello dei miei genitori». Un personaggio storico? «Leonardo Da Vinci». L’industria è ancora il futuro per la provincia di Frosinone? «Sì, credo di sì». Che fine farà l’Italia? «Si riprenderà, come è già successo». È giunta l’ora di pensare a un nuovo modello di svilup-
po per tutto il territorio? «Direi che aspettare non è più possibile». Che ruolo possono avere i sindacati? «Un ruolo di sostegno vero e disinteressato ai lavoratori». E gli imprenditori? «Un ruolo di sviluppo e innovazione per il paese». Cosa consiglieresti alle nuove generazioni? «Di impegnarsi per innalzare il livello culturale medio». A.S.
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LA POLITICA, LA CRONACA, L’ATTUALITÀ: UNA SETTIMANA DI NOTIZIE IN PILLOLE VENERDÌ 8 NOVEMBRE
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Sparatoria nella cava Uccisi due fratelli
Tutto come previsto: il sindaco di Cassino Giuseppe Petrarcone ha ritirato le sue dimissioni. Ma la crisi in maggioranza resta
Pino e Amilcare Mattei sono stati uccisi con colpi d’arma da fuoco nella loro cava. Si tratta di due fratelli, titolari della Gpr e della Tirreno marmi, imprenditori conosciutissimi, amministratori di un’importante realtà marmifera, con oltre quaranta dipendenti. Accanto a loro, è rimasto agonizzante Giuseppe Di Bello, un 35enne del posto, che abita accanto alla cava. Pino è stato avvertito dall’allarme sul telefonino circa la presenza di qualcuno nella sua cava e dei fotogrammi appena scattati. Ed è su queste riproduzioni fotografiche che gli investigatori hanno lavorato per ricostruire la sequenza. Dalle immagini appare Di Bello che stava armeggiando con tubo e taniche per rubare il carburante. Da queste foto l’accertamento delle responsabilità in capo al 35enne, raggiunto venerdì mattina, da cinque colpi da fuoco. L’uomo è piantonato, all’Umberto I di Roma, con l’accusa di duplice omicidio, furto aggravato e porto abusivo di armi da fuoco.
SABATO 9 NOVEMBRE
Già, perchè il Frosinone ripete in tutto e per tutto la bellissima prova della giornata precedente a Latina, liquida l’avversario di turno, il Trapani, con identico punteggio con il quale si era imposto ai pontini (4-1), ma questa volta con i tre punti conquistati ritorna ad occupare il primo posto della graduatoria generale andando ad affiancare l’ex primatista solitaria Carpi.
DOMENICA 10 NOVEMBRE
Cassino
Il sindaco Petrarcone ritira le dimissioni Una pagina già scritta. Un epilogo scontato e che non ha colto nessuno di sorpresa. Ieri mattina alle 10.22 il sindaco Petrarcone ha comunicato il ritiro delle sue dimissioni, presentate lo scorso 21 ottobre. Alle 12.38 ha dato l’annuncio su facebook, dopodiché ha raggiunto la sala Restagno per la conferenza stampa. Stanco, affranto, per nulla entusiasta, e con la consapevolezza di avere una maggioranza risicatissima, ha annunciato la sua volontà di proseguire la consiliatura fino alla fine.
LUNEDÌ 11 NOVEMBRE
Sora
Sport
Professoressa scomparsa Ricompensa di 20.000 euro
Invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia? Sinceramente a volte migliora.
Una ricompensa di 20mila euro a chiunque fornisca informazioni utili a ritrovare Gilberta Palleschi. È questa l’iniziativa della famiglia della
Il Frosinone conferma la regola del quattro
La cava dove sono stati uccisi i due fratelli, imprenditori, Pino e Amilcare Mattei, titolari della Gpr e della Tirreno marmi foto Alberto Ceccon
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donna scomparsa, annunciata ieri in conferenza stampa dall’avvocato Massimiliano Contucci. Le informazioni devono essere inoltrate allo studio dell’avvocato, attraverso il sito avvmassimilianocontucci.it.
MARTEDÌ 12 NOVEMBRE
Strangolagalli Sequestrati e rapinati Arrestato un ventenne
Sequestrati, picchiati e rapinati. Due giovani ricoverati in ospedale con politraumi, un terzo è stato arrestato. I protagonisti sono tutti giovani e del posto. Si cercano i complici. È questo il bilancio di quello che sembra essere stato un vero e proprio “raid punitivo”. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, l’altra sera, intorno alle 23, poco distante dalla piazza, i due ragazzi sarebbero stati raggiunti da un loro coetaneo e da altre persone. Sotto minaccia sono stati costretti a salire a bordo di un’auto. In aperta campagna è avvenuta la rapina e i due sarebbero stati picchiati. Nonostante le ferite, i ragazzi sono poi riusciti a contattare gli uomini dell’Arma che poco dopo hanno arrestato il ventenne.
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE
Cassino
Fiat, la ripresa è vicina Si punta all’Alfa Giulia La luce in fondo al tunnel è sempre più nitida. La cassa
integrazione, che dal 2010 ha decurtato i salari degli operai, sembra al tramonto. I nuovi modelli per lo stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano sono ormai una realtà. Marchionne ha rassicurato sul futuro del sito pedemontano: «La Ferrari andrà in borsa a Wall Street nel secondo-terzo trimestre del 2015. Negli stessi mesi - ha affermato l'Ad di Fiat-Chrysler - verrà presentata la Giulia, la nuova Alfa Romeo realizzata a Cassino e destinata ad essere venduta anche in Usa». La data di presentazione dovrebbe essere il 24 giugno del 2015. Ancora sette mesi di agonia dunque, dopodiché la fabbrica più grande e importante della regione Lazio tornerà a nuova vita. A confermarlo è sempre Marchionne.
GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE
Cassino
Trovato l’anziano scomparso Era ad Alessandria È vivo e sta bene anche se confuso. Felice Franzese, il 59enne campano di nascita, ma cassinate di adozione, era ad Alessandria, ospite di una comunità di recupero ad Oviglio, già il giorno dopo la sua scomparsa. Di lui non si avevavano più notizie dal 4 ottobre. Nicoletta Fini
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L’Ad di Fiat ha rassicurato sul futuro dello stabilimento di Cassino: il rilancio verrà dalla produzione della Giulia
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A Cervaro oggi si parla di “Camorra sound” Ospite dell’associazione Pasolini lo scrittore Daniele Sanzone
Pontecorvo ricorda Paola Sarro OGGI IL 13° PREMIO IN MEMORIA DELLA VOLONTARIA Giunge alla XIII edizione il Premio nazionale intitolato alla memoria di Paola Sarro (in foto), un riconoscimento che intende segnalare alla comunità persone, istituzioni ed associazioni che hanno fatto del volontariato un principio di vita. L’appuntamento è a Pontecorvo, la cittadina di cui Paola Sarro era originaria, alle 16.30 di oggi presso la Basilica Concattedrale: si aprirà con un convegno dedicato al “Ruolo del volontariato oggi” e proseguirà con il conferimento dei premi a volontari e personalità. Tra cui: il Comando Generale della Guardia di Finanza; il portiere della Nazionale di calcio Amputati, Daniele Pasquini consigliere Nazionale e Presidente Regionale Lazio del CSI; l’Unitalsi di Sora, Vincenzo Centofante, volontario e il giornalista Felice Pensabene.
L’associazione Pier Paolo Pasolini Cervaro e il presidio Libera Cervaro “Giuseppe Fava” oggi oresentano il volume Camorra sound di Daniele Sanzone. L’appuntmento è a Cervaro, alle 17, al Centro Socio-Educativo. Interverranno l’autore,
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Marcello Ravveduto, storico, e Andrea Meccia, saggista. Modererà l'incontro Matteo Canale Parola. Alla presentazione interverrà il Gruppo Scout Cervaro 1, il Presidio Libera Cassino e il Centro Socio-Educativo L’Arcobaleno di Cervaro.
Acquafondata suona bene Domani e domenica torna lo storico appuntamento con il Festival della zampogna Sul palco centinaia di giovani musicisti e artisti affermati come Gianni Perilli e Ambrogio Sparagna
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iversi sono gli strumenti che rappresentano la “voce” della nostra terra: la ciaramella, l’organetto e, su tutti, quella zampogna che nasce proprio tra le montagne tra Abruzzo, Molise e basso Lazio. Caratteristica unica di questo strumento è l’essere costruito da una pelle di pecora che funziona come un accumulatore di fiato in modo da far arrivare
Gabriella Germani chiuderà la kermesse l’aria ai diversi flauti infilati all’altezza delle zampe dell’animale. Alcuni di questi hanno un suono fisso (bordone) che va ad accordarsi con i due flauti che invece sono provvisti di buchi e che quindi, opportunamente chiusi dalle dita del suonatore, vanno a formare la melodia che si snoda sui suoni fissi. Acquafondata è ormai un punto di riferimento per costruttori, suonatori e estimatori della zampogna, anche grazie all’idea di un festival che, dal 1961, prima è
Il gran finale di questa 43esima edizione del Festival di Acquafondata è con Ambrogio Sparagna
nato dall’idea del sindaco Giovanni Fusco e poi si è sviluppato grazie anche all’apporto della Pro-Loco arrivando alla popolarità televisiva nel 1986 con una puntata di Sereno variabile e attirando conduttori del calibro di Osvaldo Bevilacqua, Maria Teresa Ruta e Michele Cucuzza. Sabato e domenica torna una nuova edizione del Festival della zampogna, la 43esima per l’esattezza. Nelle due giornate del 15 e 16 novembre 2014 si alterneranno sul palco centinaia di suonatori di zampogna, giovani talenti che sorprenderanno per la loro bravura e artisti di fama internazionale come Gianni Perilli, Marco Iamele, Benedetto Vecchio &MBL, Giuliano Gabriele Ensemble, Il Tratturo, Vanda Rapisardi trio e il gran finale con Ambrogio Sparagna e OPI - Orchestra Popolare Italiana. A presentare il festival saranno Fabiola Sarda il sabato, la giornalista di Teleuniverso Silvia Autuori nella prima parte della domenica e Gabriella Germani, nota attrice comica ed imitatrice, nella seconda parte domenicale.
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L:19pt A:19pt Freccia~213226 Ad Alatri arrivano
Scaccia e il suo “Mafija” Domani il giornalista del Tg 1 presenterà il suo ultimo libro
Domani alle 11.30, nella Sala Conferenze della Biblioteca comunale “Luigi Ceci” di Alatri, verrà presentato, insieme all’autore Pino Scaccia (in foto), il libro dal titolo “Mafija. Dalla Russia con fero-
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cia”. Un libro d’inchiesta che si rivolge, come primo interlocutore, a Giovanni Falcone che per primo ha capito la pericolosità della mafia tanto da comprendere la necessità di combatterla.
La città eterna ricorda Nino A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA, CONTINUANO GLI EVENTI IN ONORE DI MANFREDI DOPO LA TAPPA DI HOLLYWOOD ARRIVA QUELLA ROMANA
Nino Manfredi in una scena di “A cavallo della tigre”, un film del 1961 diretto da Luigi Comencini
CAMILLO SAVONE
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i apre oggi al museo di Palazzo Braschi a Roma la mostra-omaggio al “nostro” Nino Manfredi. Dopo la tappa a Hollywood, dopo il concerto jazz di Roberto Gatto e la giornata speciale a Castro dei Volsci, il paese dei natali di nino, e dopo la proiezione al festival di Venezia a settembre della copia restaurata dal centro della Cineteca Nazinale di “L’avventura di un soldato” continuano le manifestazioni per ricordare Nino Manfredi a dieci anni dalla scomparsa avvenuta il 4 giugno 2004. Questo allestimento, che sarà aperto fino all’Epifania, è un vero omaggio a Nino che ha ottenuto l’adesione del presidente della Repubblica. Si tratta di un’esposizione il cui obiettivo, per volontà delle curatrici Camilla Benvenuti e Sarah Masten affiancate dall’architetto Maria Francesca Marasà, è accompagnare lo spettatore attraverso un viaggio alla riscoperta di Nino Manfredi dietro la telecamera e dell’artista che ha regalato al mondo del cinema e dello spettacolo interpretazioni memorabili che lo hanno fatto diventare a pieno titolo uno dei quattro colonnelli della Commedia all’Italiana. “Si tratta – dicono i curatori - una mostra fotografica e multimediale suddivisa in 10 sale, ad ognuna delle quali è affidato il compito di raccontare una delle tante sfaccettature di questo intramontabile artista e arricchita dalle testimonianze di importanti personaggi del mondo del-
la cultura e dello spettacolo come Gianni Canova, Enrico Brignano, Ornella Vanoni, Alessandro Benvenuti, Lina Wertmuller, Giuliano Montaldo, Pietro Abate e Alberto Panza. L’esposizione presenta anche il documentario inedito, realizzato da Willy Colombini durante la tournée americana dello storico Rugantino del 1964; il documentario “80 anni d’attore”, realizzato da Luca Manfredi; un Super8 originale dell’epoca girato a casa Manfredi; una canzone inedita registrata da Nino pochi anni prima di morire; circa 100 stampe fotografiche e tre ricostruzioni scenografiche.La mostra, è realizzata in partnership con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e ocn i contributi di sponsors
L’appuntamento, oggi, è al museo di Palazzo Braschi come Lavazza, Fondazione Fendi, Ministero Beni e Attività Culturali e Camera di Commercio ed è patrocinata da Ministero Affari Esteri, Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Lazio. I Servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura. All’inaugurazione sono intervenuti i massimi esponenti dello spettacolo romano: Frizzi, Barbarossa, Brignano, Venditti, Andreozzi, Teresa e Giuliana De Sio, Sabrina Impacciatore, Giulio Scarpati, Paola Cortellesi, Ricky Tognazzi e Simona Izzo, Luigi Lo Cascio, Franca Valeri, Serena Dandini, Valeria Valeri, Alessandro Benvenuti, Ettore Scola, Monica Ricci, Rodolfo Laganà, Enrica Bonaccorti, Daniele Luchetti e tanti altri a testimonianza del grande affetto che ancora oggi Nino Manfredi riscuote tra i suoi vecchi e nuovi colleghi.
Première romana per Massimo Roscia Domani alle 11 il lancio del suo libro “La strage dei congiuntivi”
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i intitola “La strage dei congiuntivi” ed è il nuovo romanzo pubblicato, per i tipi di Exorma Edizioni, da Massimo Roscia, scrittore, critico enogastronomico, docente, condirettore editoriale del
A Frosinone se ne parlerà il 29 novembre periodico Il Turismo Culturale e personaggio assai noto in provincia. Il libro – un originalissimo noir, divertente, paradossale e denso di suggestioni di borgesiana memoria – sarà presentato, in prima nazionale, sabato 15 novembre, alle ore
11.00, presso Fandango Incontro (Via dei Prefetti, 22 – Roma). Interverranno, insieme all’Autore, Paolo Morelli, scrittore, sceneggiatore e regista, e Fabrizio Scrivano, professore di Letteratura italiana all’Uni-
versità degli Studi di Perugia. Replica ciociara – e già si prevede il sold-out – in programma sabato 29 novembre, alle ore 18.00, all’Auditorium San Paolo Apostolo (viale Madrid, quartiere Cavoni, Frosinone). Massimo Roscia presenterà il suo ultimo libro “La strage dei congiuntivi” domani a Roma
Manfredi in una scena tratta da “Audace colpo dei soliti ignoti”, film del 1959, seguito de “I soliti ignoti”
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All’Arci di Frosinone arriva “La Trattativa” Questo fine settimana si proietta il film della Guzzanti
Il Conservatorio celebra Vittorio De Sica
Multisala Nestor Sala De Filippo LA SCUOLA PIÙ BELLA DEL MONDO
h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Fellini ANDIAMO A QUEL PAESE h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Germi CONFUSI E FELICI h. 16/18.10 DRACULA UNTOLD h. 20.20/22.30 Sala Mastroianni IL MIO AMICO NANUK h. 16.00/18.10/20.20
IL GIOVANE FAVOLOSO h. 22.30 Sala De Sica INTERSTELLAR h. 16/19.00/22.00
Multisala Sisto Sala 1 UN FANTASMA PER AMICO h. 15.30/17.45 CLOWN h. 20.15/22.30
Sala 2 DRACULA UNTOLD
h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 3 INTERSTELLAR h. 16/19.15/22.30 Sala 4 LA SCUOLA PIÙ BELLA DEL MONDO
h. 15.30/17.30/19.30/21.30 sab 23.15
Sala 5 LA SCUOLA PIÙ BELLA DEL MONDO
h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 6 ANDIAMO A QUEL PAESE h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 7 DORAEMON h. 15.30/17.45 INTERSTELLAR h. 21.00 Sala 8 CONFUSI E FELICI h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala 9 IL MIO AMICO NANUK h. 15.00/16.45/18.15
LO SCIACALLO h. 20.00/22.30
Al cinema teatro Arci di Frosinone questo fine settimana torna protagonista il grande cinema d'autore con la proiezione del film di Sabina Guzzanti, “La trattativa”, quella che sarebbe intercorsa tra Stato e mafia all'indomani della tragica stagione
UN’OPERA AUDIOVISIVA PER I 40 ANNI DALLA MORTE LA RACCONTA IL DOCENTE ALESSANDRO CIPRIANI
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e Sica racconta ancora”. E lo fa con un’opera audiovisiva realizzata dal Conservatorio di Frosinone per il quarantennale della scomparsa. Presentata a Roma ieri, l’opera è a cura di un nucleo di giovani compositori-filmmakers, coadiuvati da tecnici del suono e sound-designers, all'interno di un'esperienza di produzione presso il Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio, sotto la guida dei docenti Maurizio Argentieri, Giulio Latini e Alessandro Cipriani. Nata come omaggio alla figura di Vittorio De Sica, "De Sica racconta ancora" trae origine da un dialogo intimo con il programma televisivo "De Sica racconta" (Rai, 1961), a cura di Isa Barzizza con la regia di Fernanda Turvani. Una trasmissione costruita attorno alla lettura performativa di celebri
favole da parte del grande cineasta italiano. Un omaggio a De Sica, quindi, ma allo stesso tempo un significativo lavoro di recupero e valorizzazione di una memoria e di un materiale preziosi, in questo modo salvaguardati e riproposti nell'opera in chiave artistica, sfruttando un linguaggio moderno e affascinante che integra suoni in surround ed elaborazioni au-
L’iniziativa è del centro multimediale Crea dio-video originali. Per saperne di più abbiamo intervistato uno degli autori, Alessandro Cipriani. Come è nata l’idea e come si è sviluppato il progetto? « L’idea è nata dalla volontà di riscoprire alcuni piccoli gioielli ormai dimenticati, alcune favole raccontate da De Sica negli
anni ’60 per la Rai. De Sica è stato uno dei nostri maggiori registi di tutti i tempi, ma non tutti sanno che era nato a Sora e che vi è cresciuto nei primi anni. L’anno scorso ci siamo chiesti cosa potevamo fare, come dipartimento tecnologico del Conservatorio di Frosinone, per riportare alla luce quelle parole, quei gesti, quell'espressione così intensa. Abbiamo deciso di impostare l’intero biennio di specializzazione su De Sica: tutte le discipline si sono concentrate per un anno sulla produzione di questo nuovo lavoro, che comprende sì le immagini di De Sica che racconta, ma anche suoni e musiche in surround, immagini e animazioni elaborate con le tecnologie più avanzate ad integrazione e reinterpretazio-
delle bombe (Roma, Milano, Firenze). Un film, molto discusso, presentato al festival del cinema di Venezia. Le proiezioni sono in programma oggi, domani e domenica in base ai seguenti orari (18, 20, 22.30, domenica solo 18 e 20.15).
Vittorio De Sica in una foto storica a Londra Sotto, nel tondo, il docente Alessandro Cipriani, uno dei tre autori dell’opera audiovisiva che è stata presentata ieri pomeriggio a Roma
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Via Latina protagonista del percorso del museo Domani a Frosinone nuova visita guidata
Ancora un appuntamento, questo fine settimana, con il Museo archeologico di Frosinone che torna a proporre l’iniziativa “Il Museo per conoscere: Itinerari, Città e Territorio”, sette itinerari di visita il sabato pomeriggio per promuovere la
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conoscenza e la valorizzazione dei beni di interesse storico-archeologico. Domani l’appuntamento è alle ore 16.30 in via Roma, presso il ponte della fontana per il percorso “dalla via Latina a viale Roma”. L’ingresso è gratuito.
ne di quelle vecchie trasmissioni con qualche illuminazione tratta dai suoi film neorealisti. Inoltre, per far comunicare De Sica con il nostro tempo, siamo partiti dai destinatari più naturali delle favole, i bambini. Abbiamo così coinvolto un’intera classe di scuola primaria che ha ascoltato e visto De Sica ed abbiamo chiesto loro di disegnare immaginando ciò che ascoltavano. Questi disegni, poi, sono stati animati e integrati con il video di De Sica. È come se lui potesse ancora parlare e comunicare fantasie ai bambini, fantasie da questi ultimi restituite con grande entusiasmo; il cerchio si è chiuso quando questo feedback si è ricongiunto a De Sica. Come parlare al passato e farlo rivivere ancora.L’opera è stata presentata ieri con un evento frutto di un’iniziativa della Federazione CE.M.AT. (l’Associazione nazionale di promozione dei Centri Musicali Attrezzati) in collaborazione con il Conservatorio di Frosinone e con l’AGIS Nazionale (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo). Come è maturata questa collaborazione? «Quando abbiamo proposto al CE.M.AT. questo lavoro, abbiamo ricevuto una risposta entusiastica. Subito ci hanno messo in contatto con l’AGIS presso la quale ieri abbiamo presenta-
to il lavoro con la prima proiezione. Abbiamo poi mostrato, informalmente, il lavoro a Christian e Manuel De Sica, i quali si sono dimostrati molto interessati e a tratti emozionati per questa riscoperta e reinvenzione di quelle performance “favolose”». Il futuro dell’opera “De Sica racconta ancora”? «Il nostro obiettivo è quello di completare l’anno prossimo il ciclo di sei favole e portare nelle scuole, in RAI e nei festival questa opera audiovisiva capace di rispettare profondamente il lavoro di De Sica e, al contempo, di renderlo maggiormente fruibile per un pubblico contemporaneo, abituato a ritmi diversi, colori, forme e suoni complessi, reinterpretandone audiovisivamente il senso, scoprendo simboli, metafore collegamenti prima impensabili. Un’ulteriore possibilità di espansione del progetto è quella di realizzare una versione in forma di installazione a tre schermi, pensando sia a spazi museali sia ad ambiti più insoliti. Crediamo che la città di Sora potrebbe essere interessata a questo tipo di installazione in grado di rappresentare un luogo di riflessione sui natali del grande regista e attore, che parla qui per i bambini e che fu bambino, egli stesso, in quel luogo, in quei vicoli, in quelle piazze».
UN PRETE CONTRO LA CAMORRA Ceccano martedì incontra Don Patriciello Martedi 18 a Ceccano arriva Don Maurizio Patriciello, il prete di Caivano, che lotta quotidianamente contro la camorra. L’appuntamento è alle 21 presso il Castello dei Conti. Don Maurizio Patriciello, parroco di San Paolo apostolo, combatte il degrado stando vicino alla sua gente, respirando con loro lo stesso pericolo di morte. Firmando petizioni e denunce. Accendendo i riflettori su questa terra violentata, la terra dei Casalesi, di cui ormai tutti hanno paura. L'evento è organizzato dalle Associazioni Culturali Il centro del Fiume e Arsestvita Onlus, con il Patrocinio del Comune.
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Calcio a 5 serie D Quarta vittoria per Sora Sorridono anche Anagni, Tecchiena, Roccadarce e Supino
«I canarini? Mi auguro il salto in serie A»
Intervista a Pantaleo Corvino, direttore sportivo pugliese «Galano e Paganini belle promesse su cui puntare» GIULIO HALASZ L’ex direttore sportivo della Fiorentina attende la chiamata giusta dopo aver conquistato dodici titoli a livello di settore giovanile e quattro qualificazioni in Champions League
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antaleo Corvino, sicuramente uno dei dirigenti più competenti del nostro calcio e grande scopritore di giovani, attende la chiamata giusta per rientrare. Il 64enne direttore sportivo pugliese, 12 titoli vinti con le giovanili di Casarano, Lecce e Fiorentina e "pigmalione" dei vari Vucinic, Bojinov, Chevanton, Ledesma, Kuzmanovic, Jovetic, Nastasic, Osvaldo, Ljajic, Babacar, Bernardeschi e Neto, nel frattempo si diverte con la sua "Corvino Soccer Academy
Lecce". L’ex ds della Fiorentina, suo ultimo club in ordine di tempo, è un profondo conoscitore della serie cadetta, come lui stesso ammette: «Ho fatto tutta la gavetta, partendo dalla Terza Categoria e sono arrivato in Serie A
«Il settore giovanile è la prima risorsa di ogni società» vincendo tutti i campionati. Nessuno mi ha regalato nulla. E nella massima serie ho conquistato tante salvezze con il Lecce e quattro qualificazioni in Champions League nei miei sette anni di Fiorentina. Quindi penso che l'ultima cosa che mi manca nel palmares
Sorridono nel quarto turno di serie D Calcio Sora, Anagni, Tecchiena, Roccadarce, Isola Liri e Supino. I primi hanno superato sette a tre il quintetto del Montelanico. Anagni, invece, ha battuto (6-3) il Città di Sora. A valanga il Tecchiena che ha sconfitto
Pantaleo Corvino riceve l’ambito premio “Alatri, Città dei Ciclopi” alla villa comunale di Frosinone
dieci a tre i ragazzi del Castello Intermodal . Vittorioso anche il Roccadarce al cospetto dell’Aquino. Tre punti per l’Isola Liri, ok contro il Camorano (5-3). Quattro a due, invece, il punteggio del match tra Supino e Sora Valleradice.
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Rugby, pronto il derby Frosinone - Ceccano Domenica la sfida tra i Bisonti e i fabraterni
è lo scudetto, per cui ho atteso in questi due anni una chiamata in questo senso». Sul campionato cadetto Corvino ha idee ben chiare. «La serie B è un torneo lungo e difficile per tutti. Visto che ancora bisogna “mettersi il cappotto” è prematuro sbilanciarsi. Al momento in testa ci sono Frosinone e Carpi, due belle sorprese. Se dovesse finire domani il campionato Catania, Brescia, Crotone e Modena sarebbero le grandi delusioni. Al contrario si stanno confermando squadre come Spezia, Avellino e Lanciano. In più mi sento di dire che le neopromosse Perugia e Virtus Entella potrebbero emulare i buoni risultati del Frosinone. Livorno e Bologna stanno alternando buoni risultati a prestazioni al di sotto delle aspettative, appena troveranno la quadratura del cerchio credo che prenderanno il largo». Sarà sicuramente importante la lunga sosta che coincide con l’apertura del calciomercato. «La sosta è doverosa in un campionato come quello cadetto. Il mercato di gennaio è
Andrà in scena domenica l’attesa sfida tra Bisonti Frosinone e Rugby Ceccano, incontro valevole per quinta giornata del campionato di serie C. La compagine di casa occupa la settima posizione della graduatoria in
un’opportunità e come tale va considerata, sono sempre contrario a stravolgimenti nella sessione di riparazione». Pantaleo Corvino ha sempre avuto un occhio di riguardo per il settore giovanile. «Ho avuto il merito di lanciare ragazzi come Bittante, Lollo, Seculin, Acosty al tempo sconosciuti. La serie B per questi giovani rappresenta un palcoscenico importante, ma
«Stellone? A Lecce abbiamo vinto insieme» se le società non iniziano a crederci maggiormente, non si andrà mai lontano e si continuerà ad investire su calciatori provenienti dall’estero. Bisogna entrare nell’ottica che il settore giovanile è la prima risorsa di ogni società». Il campionato cadetto ogni anno lancia diversi under verso la massima serie, con ogni probabilità accadrà lo stesso al termine della stagione. «Sicuramente si. Faccio due nomi su tutti, dei quali si par-
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virtù dei cinque punti conquistati nelle prime quattro partite. Al contrario, i fabraterni, reduci dalla sconfitta sul campo del Volsci Sora, si trovano in ultima posizione, ancora a secco di punti.
la poco, ma che ho avuto la fortuna di conoscere sin da bambini, Capezzi e Bittante. Poi terrei sotto occhio le prestazioni di Paganini, sta crescendo in modo esponenziale, se continuerà così certamente avrà un’occasione in serie A. Un calciatore che invece è già pronto e che io avrei portato nella massima serie in questa stagione, è Galano. Un talento come quello del calciatore barese merita di calcare i campi della massima serie». Lei ha citato Luca Paganini, centrocampista che sta facendo sognare i tifosi del Frosinone, ma secondo Corvino dove può arrivare l’undici canarino? «Non posso fare un pronostico perchè sarei condizionato. Mi spiego meglio: Roberto Stellone è un ragazzo al quale sono profondamente legato, lo acquistai a Lecce per vincere il campionato. Vale lo stesso discorso per Marco Giannitti, che portai a Casarano. Sicuramente auguro al Frosinone di compiere il grande salto, dopo la promozione in serie B ottenuta lo scorso anno».
«La serie B è un torneo lungo e difficile per tutti Visto che ancora bisogna “mettersi il cappotto” è prematuro sbilanciarsi Al momento di certo il Frosinone è una bella sorpresa»
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Da casa Cantù: «Sora ha grandi qualità» Gli avversari tornano al Parini: «Faremo valere il fattore campo»
Dopo due sconfitte in altrettante trasferte di campionato la Libertas Cassa Rurale Cantù torna al Palasport Parini dove domenica 16 novembre affronterà la Globo Bpf . Coach Massimo Della Rosa ha detto: «Sora è un avversario di grande
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qualità. Non sappiamo se dovrà ancora fare a meno del proprio palleggiatore titolare ma ha un organico molto profondo e possono fare bene anche senza di lui. Noi cercheremo ovviamente di far valere il fattore campo».
COACH FABIO SOLI CARICA LA GLOBO La quadra mette nel mirino Cantù per provare ad agganciare il vertice della classifica della Serie A2 di volley
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on la testa a Cantù, obiettivo tre punti per non perdere contatto dal trio di testa Vibo Valentia, Corigliano, Potenza Picena e approfittare magari di un loro passo falso per scavalcarli in classifica. Dopo il lunedì di riposo la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora sta lavorando duramente sia in palestra sia al palasport per farsi trovare pronta all'appuntamento con la Cassa Rurale. In settimana ha parlato coach Fabio Soli, partendo dal match vinto per 3-1 con il Tuscania. «Siamo entrati nel match con poca attenzione e cattiveria e i risultati di questo campionato – ha dichiarato al capo ufficio stampa della Globo Sora, Carla De Caris – continuano a dimostrarci che partire piano contro chiunque porta molta sfortuna, o meglio non è l’approccio giusto per arrivare a risultati concreti. Quindi, anche da questa gara abbiamo imparato che dobbiamo per forza imporci di partire con un piglio diverso e con una attenzione maggiore in tutti i reparti soprattutto quando ci troviamo di fronte un avversario che fa le
cose che più o meno abbiamo preparato in settimana. Perciò mi aspetto che d’ora in poi i ragazzi affrontino il match da subito con più attenzione». Soli si augura che man mano che la squadra affina i meccanismi di gioco salga anche la qualità «che ci possa permettere di competere ad alto livello perché gli obiettivi di questa squadra sono indubbiamente quelli di poter
«A Tuscania? Sapevamo che non sarebbe stato facile» stare in alto e per farlo dobbiamo lavorare con grande umiltà». Entrando nello specifico, il coach ha posto l'accento sul fatto che bisognerà forzare di meno in attacco e avere maggiore fiducia nel muro difesa «che potrà essere fondamentale contro squadre come Vibo Valentia, Corigliano, Ortona, insomma tutte quelle che sono in alto nel nostro campionato». La squadra ha dimostrato che è capace di soffrire e poi dalla sofferenza trarre l'ener-
L’allenatore del Globo Sora Fabio Soli. Nel tondo l’esultanza dei ragazzi dopo una vittoria
gia necessaria per poter invertire il trend di un match. «A metà del secondo – ha detto riferendosi al Tuscania – set ce la siamo vista veramente brutta. «Io personalmente non nego di aver avuto la sensazione di essere a rischio, ma devo fare i complimenti ai ragazzi perché insieme siamo venuti fuori da un buco molto stretto e questa è una cosa che fa crescere più in fretta». «Questa reazione è molto importante e va sottolineata: abbiamo giocato, migliorato il nostro livello di attenzione e questo ci ha permesso di vincere. Complimenti ai miei uomini perché hanno guadagnato tre punti importanti» che potevano sembrare scontati, almeno stando ai pronostici, ma che prima della gara, tecnico e giocatori avevano previsto che non sarebbe stato così. «Siamo stati bravi ad andare a prenderceli».
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1411_NG_14112014_38.pdf - Frosinone - Stampato da: grafico1_ng - 13/11/2014 19:00:15 14 NOVEMBRE 2014
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Venerdì 14 novembre 2014
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