Qui|sette #15.11.2013

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settimanale gratuito di Frosinone

QUI meteo

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N. 256 / ANNO VI - N. 42 / 15 NOVEMBRE 2013

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POLITICA

PD: 34 CONGRESSI DA RIFARE

La commissione nazionale del partito ha deciso di far ripetere i congressi locali svoltisi dal 1 al 3 novembre: sono 34. Le date sono ancora da stabilire ma resta in forse la partecipazione dei tre candidati che nei giorni scorsi si erano autosospesi: Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’ Al e s s a n dr o . Simone Costanzo, invece, tira dritto per la sua strada ALLE PAGINE12 E 13

FROSINONE

VIA LE LAME, IL COMUNE NON HA I SOLDI

ASL IN COMA

Costi troppo alti per bonificare la discarica di via Le Lame: servirebbero almeno 30 milioni di euro. L’Amministrazione quindi sta pensando a un bando rivolto alle aziende specializzate A PAGINA 9

LA SANITÀ CIOCIARA È PARALIZZATA. FROSINONE DIMENTICATA DALLA REGIONE LAZIO E ZINGARETTI SI OSTINA A DIFENDERE SUPPA CONTRO LA SENTENZA DEL GIUDICE DEL LAVORO

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a Regione Lazio abbraccia Suppa, scarica il territorio, schiaffeggia il buon senso, difende l’indifendibile e getta la maschera: sulla sanità non ci sono differenze politiche, l’unica linea di confine è quella che separa Roma dalle province. L’interrogazione dei consiglieri regionali del

Movimento 5 Stelle ha messo il dito nella piaga e ha avuto il merito di portare la Regione Lazio finalmente allo scoperto. La giunta Zingaretti sta dalla parte di Vincenzo Suppa e lo ha detto chiaramente, difendendo l’indifendibile sul piano amministrativo e operativo. Annunciando che oggi presen-

terà ricorso contro la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone, Massimo Lisi, sentenza che ha disposto la reintegrazione immediata di Mauro Vicano nel ruolo di direttore generale facente funzioni. CONTINUA A PAGINA 7

SPORT/CALCIO

FROSINONE, BASTA MEZZI PASSI FALSI Dopo tre pareggi consecutivi per i canarini è venuto il momento di tornare al successo pieno nella gara in programma domani pomeriggio (ore 14.30) al Comunale contro il Gubbio A PAGINA 23


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BREVI DA FORISENNO

N. 256 / ANNO VI - N. 42

UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA BIGLIETTI FALSI ALL’ASCENSORE

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di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.it

Settimanale della città di Frosinone Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308

EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it

Dopo lo scandalo romano dell’Atac che ha fatto tremare l’ex sindaco e non solo lui, anche a Forisenno le indagini tempestivamente attivate dalla Finanza hanno portato alla luce un traffico di biglietti falsi dell’ascensore inclinato nonché bloccato quattro volte e inaugurato cinque. Pare che fin dai primi mesi di attività siano stati messi in vendita a ignari viaggiatori titoli di viaggio falsi per una truffa che, negli anni, ammonta a circa 12 euro e 50 centesimi.

FARE PER FERMARE LA FRANA

Nasce a Forisenno, sulla scia del-

l’emergenza geologica, il nuovo partito del premio Oscar Giàn Nino “Fare per fermare il declivio”. La sede, tanto per far capire l’antifona, sarà scelta tra le palazzine a rischio a monte della frana iBondi. Si cercano figure da leader, bella presenza con denti guasti, guardaroba settecento, una o due lauree fasulle o comunque certificati falsi che saranno valutati da una commissione di dentisti. Vanno bene anche orologi Rolex marca Fuorigrotta.

tamento di “Educazione alla cittadinanza e alla legalità” sono stati invitati i giovani in età scolastica. In realtà l’invito era urgentemente rivolto a politici, sindaci, assessori, consulenti, presidenti, sindacalisti, imprenditori, predicatori, facenti funzione, commissariali e consanguinei.

ERRATA COCCIGE

La frase da ripetere per prendere sonno al posto delle pecore Fai il falso e scordalo, fai il vero e pensaci.

L’amministrazione provinciale di Forisenno comunica che, a causa di un errore di stompa, al primo appun-

UNA FOTO PER SETTE

hanno collaborato a questo numero: BIAGIO CACCIOLA, NICOLA VERNAGALLO, MICHELE DE GREGORIO, LICANDRO LICANTROPO, ACHILLE REALI, ROCCO ZANI, FERNANDO RICCARDI, CIRO ALTOBELLI, CLEMENTE RINALDI, DANIELA NOBILE segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: EUROPRINT SUD Srl S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice Ferentino (FR) - tel. 0775.224428 grafica: BIANCA POLTICELLI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone – tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it ispettore della distribuzione: MASSIMO DI MARCO m.dimarco@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it Testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Sette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.

chiuso in redazione il 14 novembre 2013 tiratura 11.645 copie distributore Efficace Pubblicità – Frosinone

LANGELLA IS BEAUTIFUL

Dopo aver lasciato definitivamente la professione (?) il nostro Giuseppe Langella, alias Peppino Langella, ha preso il posto di Ronn Moss, il famoso mascellone Ridge Forrester della nota soap opera Beautiful. Soddisfatte Hunter Tylo e Katherine Kelly Lang, rispettivamente Taylor e Brooke: «Bello Lancella stallone italiano – hanno detto – Very very good…». Ronn Moss viene a sostituire Peppino Langella a Frosinone. Potete trovarlo in tribunale. O in giro…


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CONGRESSO PD, ATTENTI:

POLITICAMENTE SCORRETTO

I GIOVANI VI GUARDANO

Nuova delibera del Comune di Frosinone contro le polveri sottili: lunedì, mercoledì e venerdì vietato respirare

CAMILLO SAVONE

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gni giovane o adolescente è destinato prima o poi a incontrarsi con la politica, con un ruolo attivo sia a scuola o nel lavoro, per confrontare le proprie idee, per provare un impegno diretto, per appassionarsi a un progetto, insomma, per dirsi cittadino attivo. Chissà cosa pensano oggi i giovani di Frosinone che per la prima volta si sono accostati al Pd. Le tessere gonfiate, la risonanza nazionale dello scandalo, i due padrini, le difese d’ufficio, i tentennamenti delle commissioni di garanzia, il caos organizzativo e quello morale, sono tutti fatti che li avranno impressionati. Abbiamo chiesto a Martina Innocenzi, 24 anni, segretario dei giovani del Pd di Frosinone, le cause di quanto accaduto a Frosinone. «I congressi sono solo l’epilogo di una situazione che non è iniziata ora – ci ha detto - l’ultimo anno è stato tragico con tutti chiusi e ripiegati su una mozione di sfiducia al segretario le cui ragioni politiche non mi sono ancora chiare, in un clima di scontro consolidato del quale ognuno ha un pezzo di responsabilità». «Tutto quello che è accaduto – ha continuato – dopo la sospensione dei tre candidati e quella dei congressi è grave: dalle delibere scavalcate sulla base di non si sa che cosa, alle interpretazioni personali e di convenienza di atti ufficiali e pubblici e omissione di quelli non ancora pubblici». «Purtroppo – conclude la Innocenzi – ancora una volta mi sento un pesce fuor d’acqua in un partito che partito non è, all’interno del quale prima di tutto si è tifosi dell’uno o dell’altro eletto, mai di un progetto politico. Sarò orgogliosa del mio partito quando inizierà a essere una comunità che offre a tutti e allo stesso modo spazi di protagonismo, combatterò il partito appannaggio degli eletti, inteso come uno strumento di consolidamento e garanzia delle proprie postazioni acquisite. In questa provincia dobbiamo uscire dall’oscurantismo che blocca ogni cambiamento, anche il più banale». Fin qui il rappresentante giovanile del Pd. Ma la telenovela non finisce qui: l’annullamento dei congressi di novembre a Frosinone, la sostanziale ipocrisia di non approfondire i fattacci e i responsabili, l’appello di Berlinguer a farla finita: tutto sembra una farsa. E invece non c’è proprio niente da ridere.

Martina Innocenzi non ci sta: «Mi sento un pesce fuor d’acqua in un partito che partito non è»

Le ultime

LA “VACANZA” CONCESSA DA LETTA

PAROLE pocoFAMOSE

NESSUN PARTITO RIESCE A GUARDARE AVANTI

IL ROSSO

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l governo Letta è nato, nello spirito che Napolitano voleva imprimergli, come governo di emergenza, uno sforzo comune perché il paese non crollasse sotto il peso della crisi. Non si può dire che questo spirito sia oggi esaurito, semplicemente perché non è mai nato. Ha positivamente caratterizzato semmai gran parte della politica del precedente governo Monti. Con Letta i partiti hanno puntato ad evitare il peso di provvedimenti impopolari, che ciascuno non capiva perché non dovesse gravare sulle spalle degli altri, ed hanno cominciato a ritessere il filo del proprio egocentrismo. Letta impersona un’atmosfera di relativa pausa

MICHELE DE GREGORIO nella lotta politica perché i partiti possano tornare ad essere se stessi attraverso un regolamento di conti interno. Una sorta di marcia del gambero, con scarsa cura proprio del quadro generale. Berlusconi vuol tornare a Forza Italia. Quando non doveva dividere il suo potere con nessuno. Era proprietario unico. I guai son cominciati quando ha inglobato Fini e Alleanza Nazionale! Altro che destra ampia, moderna e bla, bla, bla… Ma è possibile che uno non può essere padrone nemmeno in casa propria? Il giovane Angelino Alfano gli si contrappone avanzando nuove e moderne esigenze. Un partito di centro, illuminato e aperto. Mediatore e

capace di alleanze in varie direzioni. Verrebbe da dire “per un progresso senza avventure”. La Dc, insomma… Anche il Pd, giustamente, vuol regolare le sue faccende interne. Il “nuovo” di Renzi (ma cosa vuol fare, concretamente?!...) contro l’intellettuale ex dalemiano e neooperaista Cuperlo. Il partito è una federazione, conta meno del singolo gruppo ed è di chi vince il congresso. Anche Storace sta pensando a una nuova creatura: Alleanza Nazionale… Auguri di buon lavoro anche a lui. Il M5S guarda al proprio ombelico. Ma è possibile che in questa vacanza che Letta concede, nessuno riesca a guardare avanti?

I LEADER STANNO PROVANDO A RIPRENDERSI LA STORIA MA SOPRATTUTTO ANCHE LA POLITICA

IL NERO

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opo vent’anni di cosiddetta seconda Repubblica, la delusione è sovrana. Le grandi aspettative di partecipazione, benessere sociale, democrazia economica sono svanite alla luce dell’impotenza del nostro paese traghettato nella zona euro in modo affrettato e subordinato. La classe politica che ha gestito questo percorso scopre quanto poco sia stata adeguata al compito. Rinasce il desiderio per qualcosa che sganci la politica dal personalismo e la ponga dinanzi ai problemi veri. È in questo contesto che si situa la necessità di ridefinizione che sta dando vita a nuove formazioni politiche. Dopo Fratelli

BIAGIO CACCIOLA d’Italia, l’annuncio di ricostituzione di FI, è l’ora di Alleanza nazionale. Si evince in modo forte un’esigenza d’identità che il cesarismo di un unico partito, il Pdl, aveva artatamente oscurato. Le culture politiche che Berlusconi aveva costretto a convivere, unificate nella sua persona, infatti, si erano paralizzate a vicenda. Nel momento della decisione, quando i consensi permettevano forme di governo ampio, il confronto veniva smorzato dal cesarismo o dalla paralisi: o si facevano le cose che il leader decretava irrinunciabili o non si faceva nulla. Furono errori clamorosi, alla luce di quest’esperienza, le forzate “unifica-

zioni” come all’interno di un soviet legato a un solo uomo al comando. L’Italia ha una storia diversa, di competizioni anche tra alleati, che nel passato ha permesso la quadratura del cerchio. La semplificazione del “riduzionismo” non paga; è piuttosto un semplicismo politicamente infantile che rischia di travolgere tutti. Ecco perché è da guardare con attenzione il tentativo di riprendersi non solo la storia, ma anche la politica da parte di chi si è accorto che non ci può unificare solo “contro”, ma a difesa non del “mercato”, ma di chi lavora, soffre, prega. Di quella gente normale che né il giustizialismo, né il radicalismo, né il personalismo rappresentano più.

Mi dispiace per Peppino ma io ho sempre preferito Centovetrine…

Michele Marini

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I DUELLANTI

ASL PARALIZZATA E LA REGIONE SE NE FREGA

Ignorato il pronunciamento del giudice Lisi sulla mancanza dei requisiti da parte di Suppa La Pisana presenta reclamo contro la sentenza del Tribunale del lavoro che reintegra Vicano CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA

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MAURO VICANO In tasca ha due sentenze che gli danno ragione. Ma ancora non riesce a tornare al vertice Asl

ddirittura la Regione, applicando per la prima volta una recente norma, assumerà la difesa di Vincenzo Suppa formalmente. Ma la nota dell’ente della Pisana è davvero surreale. Testualmente: «La situazione che si sta determinando alla Asl di Frosinone a causa di due diversi pronunciamenti, uno relativo al Consiglio di Stato, massimo

Ieri la nota con cui la Regione afferma di temere conseguenze sull’attuazione del Piano di rientro

VINCENZO SUPPA La Regione Lazio gli ha riconfermato fiducia. Lui resta al suo posto

organo di giustizia amministrativa e l’altro del Tribunale del Lavoro rischia di generare una paralisi amministrativa con gravi conseguenze nell’azione di attuazione del piano di rientro. Auspichiamo pertanto che venga superata questa situazione di confusione garantendo la continuità amministrativa e

gestionale della sanità in una provincia che in questi anni ha pagato un prezzo alto alla riorganizzazione del sistema». La paralisi amministrativa c’è da mesi, a causa dei continui fallimenti: sull’Atto aziendale, sulle nomine ex articolo 18, sulle mancate risposte sulla vertenza del San Raffaele. Su tutto. E al vertice della Asl c’era Vincenzo Suppa, sfiduciato dai sindaci ma difeso dalla Regione. Ora si è capito. Con una perfetta continuità politica nell’azione di Renata Polverini prima e di Nicola Zingaretti dopo. Il prezzo altissimo la Ciociaria lo ha pagato sull’altare delle logiche romanocentriche e delle macro-aree. Il soggetto attuatore Suppa è stato nominato prima dalla Polverini e poi confermato da Suppa. Ora si capisce perché: l’obiettivo era quello di continuare a tagliare la sanità provinciale. Sovrapporre poi la giustizia amministrativa a quella di un Tribunale del Lavoro è una finezza (pensano loro) che neppure il miglior Ghedini riuscirebbe a trovare… L’attuazione del Piano di rientro

poi cosa significa? Depotenziare ancora di più l’offerta sanitaria in provincia? A questo punto però la Regione Lazio si assume la totale responsabilità politica di garantire questa continuità amministrativa e gestionale della sanità. Ad ogni modo i legali di Mauro Vicano hanno chiesto al giudice estensore della sentenza, dottor Massimo Lisi, di pronunciarsi sulle modalità di esecuzione della stessa, dal momento che dopo una settimana nulla è successo. E martedì potrebbe arrivare un primo pronunciamento con ricorso anche alle forze dell’ordine, così come è stato richiesto dai legali. I consiglieri del M5S, Davide Barillari e Devid Porrello, nel sottolineare che al momento la Asl di Frosinone ha due direttori (sic), avevano scritto: «La sentenza ha sancito che tutti gli atti emanati da Suppa potranno essere impugnati e annullati, un’eventualità che rischia di pregiudicare ancora di più un territorio come quello di competenza della Asl di Frosinone, già contrassegnato da una situazione di emergenza che interessa gli

Perfetta continuità politica e amministrativa tra le scelte della Polverini e di Zingaretti

FOTO GIACOMO CESTRA

ATTUALITÀ

aspetti della sanità e che osserviamo con grande preoccupazione». Dopo una settimana di assordante ed evidentemente imbarazzato silenzio, la Regione ha pensato bene di gettare la maschera, mettere sotto la propria ala Suppa e alzare la voce sul territorio. Qui non c’è solo l’aspetto di due direttori generali e di due stipendi, ma c’è molto di più. Le pronunce discordanti del Tar e del Consiglio di Stato hanno ingarbugliato ancora di più la situazione, ma si fa finta di non capire che la sentenza del giudice del lavoro, dottor Massimo Lisi, ha disposto la reintegrazione di Mauro Vicano nel ruolo di manager facente funzioni. Una sentenza che dichiara illegittima la nomina di Vincenzo Suppa, una sentenza che mette nero su bianco che l’ex generale della

Guardia di Finanza non possedeva i requisiti. Si legge nel testo: “La nomina a sub commissario avrebbe dovuto riguardare soggetto con “qualificate e comprovate professionalità ed esperienza in materia di gestione sanitaria”, requisiti non posseduti dal dottor Suppa, come chiaramente desumibile dal curriculum vitae di quest’ultimo”. È come se la Ferrari assegnasse la prima guida della monoposto ad un soggetto privo di patente... Eppure la Regione Lazio fa finta di non vedere, di non sentire e non prende atto che il caos nella sanità provinciale ha effetti devastanti perché alla fine tutto si riverbera sugli utenti, sui cittadini. E che fa? Impugna la sentenza per lasciare tutto come prima. Dall’8 novembre (data nella quale è stata notificata la sentenza) nessuna delibera è stata fatta. Non può essere fatta perché il rischio che gli atti vengano annullati è altissimo. Al Pronto Soccorso di Frosinone la situazione è già “collassata” e l’agitazione degli anestesisti ha rappresentato un’ulteriore emergenza. Perché saranno garantite esclusivamente le operazioni urgenti. Il tutto si aggiunge ad un contesto già esplosivo: atto aziendale bocciato e successiva proroga, polemiche per le nomine ex articolo 18, ricorsi, richieste di risarcimento di danni, strascichi della vicenda della rimozione delle auto in sosta nel piazzale della Asl. La Regione Lazio probabilmente voleva attendere la nomina del nuovo manager dell’ente di via Fabi, ma i tempi non sono certi. E intanto che succede? Chi firma? Poi ci sono gli aspetti della gestione del quotidiano, i più importanti, i più delicati. Ma quello che non si capisce è l’ostinazione a non prendere atto di quanto scrive il magistrato del lavoro: “La nomina a direttore generale-soggetto attuatore del dottor Suppa non è stata preceduta dalla preventiva, necessaria nomina di questi a sub commissario ad acta da parte del Consiglio dei Ministri, prevista tassativamente”. Il colpo di scena finale è degno del teatro dell’assurdo. Nessuno ride però.


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IL COMUNE SI ARRENDE ALL’ECOMOSTRO

NUMERI

ATTUALITÀ

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Milioni. Sono quelli che servirebbero, da una prima stima, per bonificare seriamente tutta l’area

650.000

Tonnellate. Una quantità impressionante di rifiuti per anni sversati da tutta la provincia nella discarica di via Le Lame

Costi troppo alti per bonificare la discarica di via Le Lame L’amministrazione pensa a un bando rivolto ad aziende specializzate

“B

ambole, non c’è una lira”. E allora disinnescare la bomba ecologica di via Le Lame non sarà affatto semplice. Dopo aver inghiottito 650.000 tonnellate di rifiuti e aver condizionato lo skyline dell’area industriale, il “mostro” minaccia ancora l’intera zona. Il consiglio comunale di Frosinone non è potuto andare oltre l’approvazione di una delibera che prevede la valutazione di proposte per procedere alla bonifica del sito, attualmente gestito da una società che asporta il percolato raccolto in particolari pozzi. L’intero ecosistema della zona è stato seriamente compromesso in questi anni: il sindaco Nicola Ottaviani lo ha ammesso e non gli è rimasto altro da fare che lanciare l’idea di rivolgersi ai privati. Questo perché, oltre ai milioni spesi in questi anni, ne servirebbero almeno una trentina per una bonifica vera e completa. Soldi che l’ente di viale Mazzini non ha. In casi come questo interventi di risanamento consistono nella rimozione globale dei rifiuti stoccati e un successivo trattamento, attraverso delle modalità di selezione meccaniche, che rappresentano la premessa per successive ipotesi di recupero e di valorizzazione. Le imprese specializzate potrebbero riciclare fino all’85% dei materiali. L’immondizia accumu-

lata in più di venti anni o viene portata via e lavorata altrove oppure viene separata sul posto. Nell’uno e nell’altro caso, però, è necessario l’intervento di ditte private e non ci sono certezze sui tempi e sulla fattibilità di un’operazione del genere. Bisognerà

Verrà istituita una commissione d’inchiesta per capire cosa c’è effettivamente nel sottosuolo emanare un bando pubblico, ma soprattutto servirà rendere la cosa “appetibile” alle imprese. Con i tempi che corrono non è semplice. Contemporaneamente verrà istituita una commissione d’inchiesta, necessaria perché, come confermato dal capogruppo del Pdl-Forza Italia, Danilo Magliocchetti, “bisogna verificare bene che genere di rifiuti ci sono perché ad oggi, con certezza, non sappiamo cosa sia stato sotterrato”. In realtà il consiglio comunale non poteva andare oltre, dopo che Regione Lazio ed Arpa avevano disertato la conferenza dei servizi del 18 ottobre scorso. E dopo che Corrado Clini, ministro dell’ambiente del Governo Monti, aveva “retrocesso”

la discarica di via Le Lame da sito di interesse nazionale a regionale. Il problema è stato lasciato al Comune di Frosinone. Restano senza risposta tutte le domande avanzate da Massimiliano Mancini, ex comandante della Polizia Locale di Frosinone. Perché al di là di aver ricoperto la montagna di rifiuti con un telo nero, poco è stato fatto. Non va dimenticato che l’anno scorso indagini dell’Arpa Lazio rilevarono il superamento delle concentrazioni della soglia di contaminazione del suolo e del sottosuolo. Fra l’altro la macerazione di quell’immondizia continua a produrre percolato. L’allarme c’è e proprio Ottaviani, tramite un’ordinanza, ha vietato la coltivazione e il pascolo lungo le aree circostanti la discarica. Esiste poi una parte considerevole della discarica che non è stata mai toccato da alcun intervento di messa in sicurezza ed è quella parte dove i rifiuti venivano trasferiti poggiandoli per terra e basta. Perciò l’ecomostro continua a far paura, campeggiando con la sua sagoma inconfondibile e “sinistra” lungo l’Asse Attrezzato. Le imprese interessate al riciclo potrebbero rispondere al bando del Comune, ma la realtà è che si tratta di una ratio extrema, tenuta in considerazione dopo aver preso atto che non c’erano

altre strade, che la Regione si è defilata e che il Comune non ha le risorse economiche per poter affrontare le spese di una bonifica del genere. Verrebbe da chiedersi cosa è stato fatto in questi decenni (nulla) e quanto è importante la salute dei cittadini di un capoluogo di provincia comunque periferico rispetto alle grandi aree metropolitane. Perché è un fatto che la discarica di via Le Lame si inserisce in un contesto drammatico di inquinamento ambientale in una provincia che deve fare i conti con la situazione della Valle del sacco e con l’interramento di rifiuti tossici, come riferito dal pentito di Camorra Carmine Schiavone. In queste condizioni

Il piano è quello di spostare altrove i rifiuti per provare poi a riciclarli obiettivamente il Comune di Frosinone non poteva fare di più, ma resta la sensazione di isolamento e di abbandono di un territorio che evidentemente è meno uguale di altri. Ma piangersi addosso non serve a nulla: “Bambole, non c’è una lira”. Pardon, un euro...

“ ” BISOGNA VERIFICARE BENE CHE GENERE DI RIFIUTI CI SONO. AD OGGI, CON CERTEZZA, NON LO SAPPIAMO Danilo Magliocchetti

LA DISCARICA Per vent’anni ha raccolto i rifiuti di Frosinone e provincia. Oggi continua a inquinare


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POLITICA

MAGGIORANZA

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PIERGIANNI FIORLETTA L’ex sindaco di Ferentino non ha avuto alcun problema a calarsi nel ruolo di consigliere comunale, e per chi ha indossato la fascia tricolore non è semplice. Fiorletta si è messo al servizio della maggioranza e del sindaco Antonio Pompeo, intuendo immediatamente che qualunque incarico avrebbe diminuito la sua influenza politica. Potrebbe perfino essere “ingombrante”, ma lui è abilissimo a non concedere alcuno spazio di critica. Anche se il consigliere regionale Buschini cercherà di porre rimedio all’esclusione. Intanto però è significativo che nessuno abbia detto “Se c’era Fiorletta…”.

Gregario di lusso

out PATRIZIO CITTADINI

Discorso completamente diverso per un altro ex sindaco, Patrizio Cittadini, di Alatri. Lui non perde occasione per chiedere spiegazioni sui debiti fuori bilancio. Intendiamoci: non che non debba farlo, ma appare ripetitivo e senza prospettive politiche. Per uno che ha fatto l’assessore provinciale è veramente troppo poco.

Silenzi e nostalgia canaglia

l problema è sia amministrativo sia politico. Ma Ottaviani non toccherà mai l’assetto della giunta fin quando non avrà certezze dai gruppi consiliari, Forza Italia in primis. Il commercio, i servizi sociali, l’urbanistica, la polizia locale. Tutti temi sui quali obiettivamente l’esecutivo dovrebbe accelerare. Ma come? Una verifica di maggioranza avrebbe effetti a catena incontrollabili: l’asse Piacentini-Gagliardi-Tagliaferri (Massimiliano) da tempo ha nel “mirino” Riccardo Mastrangeli. Ma più in generale all’interno del centrodestra sono tante le situazioni che esploderebbero: da tempo per esempio la Mandarelli non si riconosce politicamente nell’assessore Gagliardi, mentre Gianfranco Pizzutelli (Nuova Realtà) e Gennarino Scaccia (Lista per Frosinone) potrebbero porre un problema di maggiore “rappresentatività” politica dell’intero esecutivo. La votazione su questioni importanti e decisive come Forum e sulla discarica di via Le Lame ha confermato a Ottaviani che la maggioranza non ha

SENZA ALTERNATIVE A SE STESSA

Nessuno ha il coraggio (e la forza) di sfidare il sindaco Ottaviani Solo Politiche anticipate potrebbero ridar peso ai consiglieri

Il rimpasto resta un’eventualità lontana Almeno per ora alternative a sé stessa e che alla fine nella Lista Marzi si possono trovare “sponde” importanti. Cosa che disinnesca sul nascere le velleità di chiunque possa pensare di essere decisivo. Paradossalmente se non dovessero esserci elezioni politiche anticipate, difficilmente qualcuno potrà trovare l’ardire di mettere in discussione equilibri e assessorati. In caso contrario, invece, i consiglieri comunali e gli assessori potrebbero diventare importanti, specialmente se si dovesse andare alle urne con il sistema maggioritario dei collegi. Il capogruppo pidiellino Danilo Magliocchetti lo sa e per questo sta cercando di studiare il momento giusto per anticipare un dibattito che altrimenti potrebbe deflagrare. Daniele Zaccheddu al momento è tranquillo, ma non ha abbandonato l’idea di chiedere un rimpasto. In realtà il ragionamento è

più in generale e riguarda il rapporto tra posti in giunta e gruppi consiliari. Numeri e schemi sono saltati da un pezzo e sarebbe assolutamente necessario capire finalmente chi sostiene chi. Oppure chi non sostiene più chi. Dovrebbe essere Forza Italia a prendere l’iniziativa. Ma nella cabina di regia del partito Nicola Ottaviani è tra i più influenti. Quindi non succederà nulla, a meno che le elezioni anticipate o la scissione tra governativi e lealisti non determini accelerazioni impreviste. La verità è che non esistono alternative. O forse ce n’è una sola: che dall’opposizione qualcuno vada a rafforzare le file della maggioranza.

Danilo Magliocchetti Il capogruppo consiliare del Popolo della libertà osserva. E aspetta il momento giusto per colpire. Attenzione: potrebbe essere letale. Per gli altri

L’ATTENDISTA

Riccardo Mastrangeli Lo hanno puntato. E la sua poltrona da assessore è quella più bollente della giunta Ottaviani. Per ora ne sta tranquillo. Ma tranquillo non è finito benissimo...

L’UOMO NEL MIRINO


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L’OPPOSIZIONE CHE NON SI OPPONE

Minoranza inconsistente. Con Marzi e Marini che hanno le loro colpe I due ex sindaci “ingombranti” ma operativamente fuori gioco

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opposizione consiliare è condizionata e paralizzata dalla presenza (sulla carta) e dall’inerzia (sostanziale e politica) di due ex sindaci, Domenico Marzi e Michele Marini. Il primo, esattamente come successe alla Provincia, svolge il ruolo di consigliere a intermittenza e si è distinto soprattutto per aver retto il numero legale ad Ottaviani in un paio di occasioni. Il secondo, messo fuori gioco dal Pd, nel partito si è spostato sulle posizioni e nell’area del sottosegretario Stefano Fassina, a metà tra “eretico” e “grillo parlante”. Scomodo a tutti nel partito. Ma in ogni caso Marini ha abdicato da tempo al ruolo di esponente dell’opposizione.

Andrea Turriziani Da buon centrista può sedersi senza problemi dove vuole. Molti lo vorrebbero pronto a fare il grande passo. E a trasferirsi a casa di Ottaviani. Politicamente parlando

Soltanto il gruppo del Pd può dare una “svegliata” Attenzione ai movimenti di Turriziani e Pizzutelli L’atteggiamento degli altri risente di queste situazioni e della mancanza di strategia. I consiglieri della Lista Marzi (Vittorio Vitali, Antonio Facci e Carmine Tucci) si trovano spesso nell’impossibilità di assumere decisioni di effettivo contrasto alla maggioranza e anche Francesco Raffa (Lista Marini) non va oltre sporadiche prese di posizione sull’ambiente e sull’inquinamento dell’area. Andrea Turriziani (Udc) guarda con attenzione a quello che succede(rà) nel centrodestra e, attraverso Adriano Piacentini, sta

IL GIOVANE DEMOCRISTIANO

Angelo Pizzutelli preparando lo “sbarco” in maggioranza. Un discorso a parte merita Angelo Pizzutelli, il più votato come consigliere, eletto nel Psi ma con diversi malumori da smaltire. Nei suoi confronti è in atto un forte corteggiamento politico del Pd, ma attenzione anche a qualche “proposta” che potrebbe arrivare da Forza Italia o dal sindaco Nicola Ottaviani in persona. Al di là delle posizioni dei sin-

goli, però, le opposizioni sono rimaste due in consiglio comunale (una di Marzi e l’altra di Michele Marini), incapaci di trovare una strategia concreta, attuabile e possibilmente unitaria nonostante tavoli di coordinamento annunciato ma mai partiti. La differenza potrebbe farla il gruppo del Pd, formato da Norberto Venturi, Massimo Parlanti, Antonio Galassi e Luigi Arduini, a patto però che assuma

l’iniziativa senza complessi reverenziali nei confronti di ex sindaci e alleati. Perché continuando così l’opposizione di centrosinistra al Comune di Frosinone rinuncia sul nascere a creare le condizioni per un’alternativa di governo quando si tornerà alle urne. Di fatto la minoranza si è lasciata disinnescare dalla “melina” della giunta guidata dal sindaco Nicola Ottaviani. E in questo modo non va da nessuna parte.

Il consigliere più votato delle scorse elezioni comunali è anche il più corteggiato. E non solo dal Pd. Come spesso accade, però, rischia che nessuno se lo piglierà

IL DESIDERATO


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GIARRETTIERE

NELLA BOLGIA DEL PD

& tacchi a spillo

DUE PRESIDENTI E UN COMMISSARIO

Tutto è partito dalla questione dei fondi regionali recuperati per la raccolta differenziata, in tutto 5 milioni di finanziamenti. A dare l’annuncio il commissario della Provincia Giuseppe Patrizi dopo un incontro con l’assessore regionale Civita. Il senatore Francesco Scalia (Pd) non ha resistito e ha piazzato l’affondo: «Finalmente l’Amministrazione Provinciale si rende conto dell’enorme occasione persa… e cerca di rimediare agli errori e alla gestione caotica dell’ex presidente della Provincia». Il riferimento è naturalmente ad Antonello Iannarilli (Pdl). I due, Scalia e Iannarilli, non si sono mai amati e neppure tra Patrizi e Iannarilli ora corre buon sangue. Infine, sia Scalia che Patrizi sono di Ferentino. Un gioco ad incastri micidiale.

TUTTI CONTRO TUTTI

Trentaquattro congressi di circolo da ripetere: la pacificazione è lontana Battisti, Martini e D’Alessandro non fanno un passo indietro. Per il momento

Uno di troppo

Ammontano a 199 gli aspiranti direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali del Lazio. Domani saranno impegnati in un test importante, dopo che tutti hanno già dimostrato di essere in possesso di tre dei cinque requisiti richiesti per il percorso formativo. Per quanto riguarda la Asl di Frosinone in lizza ce ne sono venti e da domani la scrematura sarà ulteriore. La sanità ciociara ha bisogno di una guida certa, autorevole e competente, che possa affrontare i problemi sul tappeto. Zingaretti ha detto che «sul merito non c’è intenzione di fare un passo indietro». Naturalmente bisognerà attendere la fine dell’iter, ma quasi duecento candidati rappresentano una buona base di partenza.

Vietato sbagliare

FOTO GIACOMO CESTRA

DIRIGENZE ASL LA CARICA DEI 199

LE DUE FACCE DEL PD L’eurodeputato Francesco De Angelis e il sen. Francesco Scalia, le due anime del Partito democratico in provincia di Frosinone

I

l “pasticciaccio brutto” del Pd sta assumendo i contorni di una rappresentazione teatrale con più parti in commedia e con un intreccio di situazioni, livelli (nazionale e provinciale), destini e persone che ha fatto perdere di vista… il partito. La toppa rischia di essere peggiore

del buco ed è diventato impossibile cercare di credere al fatto che possa esserci una vera riappacificazione.

I CONGRESSI Sono 34, tutti svolti dal primo al tre novembre. Rimangono validi soltanto quelli di Cassino e Alatri, dove

hanno partecipato tutte le componenti in lizza. L’on. Margherita Miotto, incaricata dai vertici nazionali del Pd di dipanare l’intricata matassa di Frosinone per le accuse di presunti tesseramenti gonfiati, ha comunicato a Vittorio Save Sardaro (vicepresidente della commissione


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provinciale per il congresso), che le assemblee di circolo vanno rifatte in 34 Comuni. Quindi le convocazioni dovranno esserci tra il 18 e il 22 novembre, visto che poi il 24 novembre i circoli del Pd saranno impegnati nelle votazioni per la convenzione nazionale. Anche se dagli ambienti della Battisti e di Martini si apprende che la commissione nazionale è intenzionata a prorogare fino al 1° dicembre il termine per (ri)celebrare i 34 congressi di circolo.

I TRE AUTOSOSPESI CHE FARANNO? Appare chiaro però che la situazione potrà risolversi davvero soltanto se i tre candidati autosospesi (Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’Alessandro) decideranno di tornare a partecipare alla competizione

Spaccati alla meta: adesso si dovrà votare per i candidati alla segreteria nazionale provinciale. Decisione niente affatto scontata, anzi. Soprattutto Sara Battisti ha lasciato intendere che per lei i congressi (provinciale e dei circoli) dovrebbero tenersi dopo l’8 dicembre, giorno delle primarie nazionali. Però una proroga al 1° dicembre potrebbe rappresentare un punto di sintesi e di mediazione, tale da convincere i tre autosospesi a partecipare. Il quadro che emerge, comunque, è quello di sempre e cioè di un tentativo di delegittimazione politica che Sara Battisti e Alessandro Martini stanno portando avanti nei confronti di Costanzo e dell’area di Francesco De Angelis e Mauro Buschini. Non esiste una via

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di uscita a questo braccio di ferro e le telecamere di Ballarò e di Virus hanno ulteriormente esacerbato la situazione.

I DELEGATI Per il 24 novembre bisognerà quindi eleggere, oltre al segretario provinciale, anche i nove delegati che prenderanno parte alla convenzione nazionale. Calendario alla mano, il tempo è tiranno, anche perché l’agibilità politica non c’è. Fra l’altro i meccanismi interni non aiutano. Il prossimo fine settimana la convenzione provinciale, formata sulla carta da 220 esponenti (gli stessi dell’assemblea che dovrebbe essere delineata dai congressi di circolo) avrà il solo compito di organizzare il voto in provincia per la segreteria nazionale. E poi proclamare il risultato.

MARIO D’ALESSANDRO

IL GINEPRAIO DELLE ALLEANZE In teoria quindi il voto provinciale sul segretario nazionale (alle primarie dell’8 dicembre andranno poi tre candidati, quelli che superanno il 5%) dovrebbe perlomeno rendere chiari i rapporti di forza. Invece no, perché in provincia di Frosinone le alleanze sono mischiate e incrociate. Simone Costanzo sostiene Matteo Renzi e fa parte dell’area di Dario Franceschini. Ma in Ciociaria l’asse di ferro che lo sostiene è quello dell’europarlamentare Francesco De Angelis, della senatrice Maria Spilabotte e del consigliere regionale Mauro Buschini. Tutti e tre schierati, a livello nazionale, con il dalemiano Gianni Cuperlo. Mentre a livello regionale l’area è quella di Bettini-MetaZingaretti. Anche Sara Battisti sta con Cuperlo, mentre Alessandro

SARA BATTISTI

Martini è il referente della mozione di Renzi. Con lui il senatore Francesco Scalia (sul piano nazionale posizionato con il ministro Delrio). L’unico a sostenere lo stesso candidato (Pippo Civati) a livello nazionale e provinciale è Mario D’Alessandro.

PER CHI SUONA LA CAMPANA? In realtà nel Partito democratico provinciale è in atto una resa dei conti politica. L’eurodeputato Francesco De Angelis e il consigliere regionale Mauro Buschini hanno come obiettivo la vittoria e si conteranno sui consensi della mozione Campo Democratico di Bettini. Oltre che su Costanzo naturalmente. Sara Battisti e Alessandro Martini in ogni caso non accetteranno il risultato. Lo scontro, insomma, continua.

ALESSANDRO MARTINI

Il pensionato

La pasionaria

Il coraggioso

Aveva accettato la candidatura per puro spirito di servizio. Qualche giorno fa ha dichiarato: «Preferisco starmene a casa». Anche noi. A casa sua

La verità è che ci è rimasta male. Si aspettava di più dal partito che ha guidato in un momento di difficoltà. E adesso un po’ rosica...

Il giovin signore del Pd provinciale è quello più in bilico. Potrebbe addirittura lasciare il partito. E rimettersi in gioco. Bravo, sette più!

IL PUNTO

ECCO I 34 CONGRESSI DA RIFARE Questi i 34 congressi di circolo da ripetere o da fare (alcuni infatti non si erano tenuti): • Amaseno • Anagni • Arnara • Ausonia • Boville Ernica • Broccostella • Campoli Appennino • Casalattico • Castelliri • Castro dei Volsci • Ceccano • Esperia • Falvaterra • Ferentino • Frosinone • Fumone • Guarcino • Isola del Liri • M. San Giovanni Campano • Morolo • Pastena • Pico • Piglio • Sant’Andrea sul Garigliano • San Vittore del Lazio • Serrone • Strangolagalli • Terelle • Trevi nel Lazio • Torrice • Vallecorsa • Vicalvi • Villa Latina • Villa Santa Lucia


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ATTUALITÀ

CASSINO PROVINCE, DI NOTA: «IL PARLAMENTO BOCCI LA RIFORMA» La Corte dei Conti ha bocciato l’ipotesi di abolizione delle Province come prospettato dal Governo: secondo il supremo organo contabile dello Stato, infatti, gli ipotetici risparmi indicati dal ministro Delrio con il suo progetto di riforma in realtà sono solo virtuali. «Tagliare le Province non significa eliminare le competenze e i servizi che si dovranno comunque garantire – attacca Antonio Di Nota, sindaco di Colle San Magno e Presidente dell’unione dei comuni “Cinquecittà” –. Si taglia solo la rappresentanza, che costituisce una minima spesa. Ma il resto rimane e va spalmato tra altri enti e istituzioni che se ne dovranno occupare. Quegli enti che non hanno grandi budget a disposizione, frazioneranno ancor di più la spesa e, di fatto, finiranno per aumentarla perché non abbassata dall’economia di scala che garantisce la gestione provinciale. Oltre a tale abbaglio ragionieristico, però, voglio sottolineare come l’eliminazione delle Province, rappresenta un attacco anche ai territori e alla loro identità, senza contare che si sacrifica. Non è questa la battaglia per far rinascere il paese: la rappresentanza non va tagliata, perché costituisce presidio di libertà, di tutela e di democrazia. La battaglia da intraprendere è quella di sfoltire e tagliare le sovrapposizioni di competenze e far funzionare gli enti con la buona amministrazione di persone capaci». F.R.

L’ULTIMO REDUCE POLACCO A CASSINO DOPO 70 ANNI

Marino Fardelli: «Esperienza straordinaria ed intensa emozione» FERNANDO RICCARDI

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i chiama Anton Mosiewic, ha 101 anni ed è l’ultimo reduce del Secondo Corpo Polacco della battaglia di Montecassino. Dopo settant’anni torna a Cassino sui luoghi da dove, sopravvissuto e vincente, partì per tornare a casa, nella sua amata Polonia. L’occasione è la presentazione del libro “Gli eroi di Montecassino, storia dei polacchi che liberarono l’Italia” scritto dal giornalista Luciano Garibaldi, che si terrà oggi, venerdì 15 novembre, presso la Sala degli Abati del Palagio Badiale di Cassino. “Ascoltare la testimonianza del signor Mosiewic sarà una esperienza straordinaria”: così ha commentato il consigliere regionale Marino

ghi delle battaglie. Accompagnarlo e mostrargli quello che sono oggi la nostra città e l’Abbazia, sarà sicuramente un’emozione che racconteremo ai nostri figli». La presentazione del libro, che avrà inizio alle ore 17.00 presso la Curia Vescovile, darà modo agli storici Roberto Molle e Gaetano De Angelis Curtis di entrare nei dettagli delle battaglie di Cassino e Montecassino. Racconto che sarà reso più partecipato attraverso la proiezione di documenti e la esposizione di reperti bellici e di divise dell’epoca. Tra i relatori ci saranno anche don Antonio Potenza, monaco di Montecassino, Antonio Grazio

Ferraro ex sindaco della città di Cassino, l’attuale primo cittadino Giuseppe Golini Petrarcone e lo stesso consigliere regionale Marino Fardelli. «La presentazione del libro di Garibaldi rappresenterà un pomeriggio all’insegna della storia e della cultura, della rievocazione e della conoscenza di dettagli e di vicende che hanno segnato e cambiato il corso delle vite delle nostre famiglie - afferma ancora Fardelli -. E la presenza del capitano Anton Miosewic, che a 101 anni torna a Cassino, è una testimonianza del grande coraggio di un giovane capitano ieri e di un bisnonno oggi».

Anton Mosiewic è tornato nei luoghi in cui ha combattuto nella Seconda guerra mondiale Fardelli appena ha appreso la conferma dell’arrivo del reduce. Promotore della presentazione del libro, la cui esistenza l’ha scoperta per caso dalle pagine di un quotidiano nazionale, il consigliere regionale Fardelli è anch’egli un appassionato di storia e in occasione del 70esimo anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino, sta promuovendo una serie di eventi in provincia di Frosinone. «L’arrivo del capitano Miosewic e della sua signora – ha aggiunto Fardelli – sarà occasione non solo per ascoltarlo nei suoi racconti che risulteranno tanto reali quanto dolorosi ed entusiasmanti allo stesso tempo, ma anche per riportare il reduce, dopo settant’anni, nei luo-

Il cimitero polacco di Cassino Sopra il consigliere regionale Marino Fardelli


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CASSINO L’UDC FINALMENTE HA DECISO: È ALL’OPPOSIZIONE Continua infinita, ed anche un po’ stucchevole, a Cassino la querelle sul posizionamento dell’Udc in Consiglio: gli eredi di quello che una volta era lo “scudo crociato” sono in maggioranza o all’opposizione? A tagliare la testa al toro giunge quanto mai opportuna una presa di posizione del segretario cittadino dell’Udc, Franco Valente: «Il nostro partito, riunitosi più volte nelle scorse settimane nelle sedi opportune, alla presenza di numerosi dirigenti cittadini e del consigliere comunale Robertino Marsella, all’unanimità dei presenti ha delineato il percorso politico cittadino che vede l’Udc di Cassino quale forza di opposizione a questa amministrazione Petrarcone. Nonostante lo schiaffo ricevuto, dopo un leale e consistente apporto numerico di voti nella fase di ballottaggio, abbiamo più volte auspicato un nostro coinvolgimento per contribuire alle scelte politiche della città. Ma non ci sono mai state azioni consequenziali, per cui non siamo disponibili ad ulteriori prese in giro. Ribadiamo pertanto che siamo, così come dal 18 maggio 2012, forza di opposizione all’interno del Consiglio comunale e che riconosciamo quale nostro unico rappresentante all’interno della massima assise cittadina il consigliere comunale Robertino Marsella».

FIAT: SPUNTA L’IPOTESI ALFA ROMEO Tra cassa integrazione e crisi il rilancio del marchio potrebbe portare due linee a Cassino Il consigliere regionale Abbruzzese: «Potrebbe significare il rilancio del sito» FERNANDO RICCARDI

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o stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano continua a vivere un momento estremamente difficile: tra una valanga di cassa integrazione (e la cosa si ripeterà anche nel mese di dicembre) e, soprattutto, le incerte e nebulose propettive per il futuro (ancora non c’è traccia di un piano industriale degno di tale nome da parte del

Il futuro resta critico: non c’è traccia, infatti, di un piano industriale degno di questo nome management della casa automobilistica torinese), non c’è sicuramente da stare troppo allegri. Chi, invece, pur conscio della indubbia precarietà della situazione, sparge nell’atmosfera un certo sia pur cauto ottimismo (e Dio solo sa quanto ce n’è bisogno a queste derelitte latitudini) è il consigliere regionale del Pdl-Fi, nonché vice presidente della commissione sviluppo economico, lavoro e Pmi, Mario Abbruzzese: «È sicuramente una notizia positiva quella del rilancio da parte di Fiat del prestigioso marchio Alfa Romeo con relativa creazione di tre nuove linee, soprattutto se due di esse potrebbero essere prodotte nello stabilimento di Piedimonte San Germano. Il piano dell’ad Marchionne dovrebbe riportare il sito industriale più grande della Regione Lazio a produrre a pieno regime dal 2015. Resta da capire come arrivare a questo traguardo strategico. Con quali risorse, tempi e modi il Lingotto intende applicate quest’ipotetico progetto.

Voglio abbandonare il pessimismo cronico che ci contraddistingue e guardare questa eventuale possibilità di ripresa con ottimismo. Purtroppo la situazione è quella che è: i lavoratori in questo mese lavore-

Gli operai al momento stanno lavorando soltanto otto giorni al mese ranno soltanto 8 giorni e la cassa integrazione si fa sentire sulle buste paga e di riflesso sull’intera economia del territorio. Ma le rassicurazioni di Elkann e Marchionne, sommate al recente provvedimento emanato dal consiglio regionale del

Lazio che impegna il Presidente Zingaretti, tra le altre cose, anche a provvedere al rifinanziamento della legge 46/2002, possono essere di buon auspicio per il futuro dell’indotto. Le istituzioni, nei limiti del possibile, al momento, hanno fatto la loro parte, tocca però a Fiat chiarire alcuni aspetti fondamentali: è giunta l’ora di parlare dei dettagli e di cifre. Questo alla luce del fatto che gli unici dati che abbiamo a disposizioni sono quelli relativi ad una crisi che sta mettendo in ginocchio circa 6.000 famiglie del Lazio meridionale. Attendiamo, dunque, altre buone nuove dai vertici del Lingotto, magari con qualche dettaglio in più, per elaborare una strategia che possa salvaguardare fino al 2015 i livelli occupazionali del sito produttivo di Piedimonte San Germano».

QUI FIAT Inaugurato nel 1972, lo stabilimento di Piedimonte San Germano occupa una superficie di oltre due milioni di metri quadrati di cui circa 400.000 coperti. Nato per produrre la Fiat 126, negli anni ha assemblato 131, Ritmo, Regata, Tipo, Tempra, Bravo, Brava, Marea, Stilo, Croma, Lancia Delta e Alfa Romeo Giulietta


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SORA IN VISTA DEL NATALE ECCO LA SETTIMANA DELLA CARITÀ La “Vetrina delle meraviglie”: lavoro e solidarietà. Interessante e lodevole iniziativa, certamente da imitare, quella realizzata dall’Azione Cattolica e dalla Caritas nella parrocchia di S. Lorenzo ad Isola del Liri. Per la “Settimana di Carità”, dal 23 novembre al 1 dicembre, infatti, si potrà utilizzare un nuovo modo per “aiutare gli altri, solidarizzare, lavorare aiutando chi, in questi momenti di crisi, è in grave disagio”. Come spiegano gli organizzatori, «il lavoro non è solo fatica e sudore, può essere ed è anche piacere, soddisfazione, creatività, realizzazione di un sogno. Ed oggi che il lavoro non c’è, bisogna davvero inventarselo». Forti di tale convinzione i volontari delle organizzazione cattoliche hanno messo in campo un’iniziativa di solidarietà che va sotto il nome “Un lavoro fatto a mano”. Tutti i parrocchiani sono stati invitati a mettersi in gioco realizzando qualcosa di bello per rendere ricca ed appetitosa la “vetrina delle meraviglie”, che sarà allestita in un locale vicino la Chiesa parrocchiale. Lì si potrà guardare, ammirare, vendere e comprare di tutto e di più. È un modo per valorizzare chi sa e ama fare, aiutando al tempo stesso chi in questo nostro territorio sta vivendo un momento di difficoltà”. C.A.

IL LUNGOLIRI RINASCE. SPERIAMO CIRO ALTOBELLI

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inalmente qualcosa si muove. Certo, per ora si tratta solo di annunci ma se alle parole seguiranno i fatti e se, soprattutto, le opere non si troveranno a che fare con la maledizione sorana dei/nei lavori pubblici (gli scongiuri sono obbligatori), presto potremmo ammirare piazze, strade e lungoliri con un aspetto notevolmente rinnovato. Dal Comune annunciano, infatti, sia i lavori di sistemazione per il lungoliri Mazzini nel tratto che va dal ponte di Napoli al ponte S. Lorenzo, sia di un Piano per la sicurezza stradale che prevede la

Dal Comune annunciano i lavori di sistemazione del lungoliri Mazzini Il costo complessivo dell’intervento è di 146.900 euro sarà, altresì, revisionata la pubblica illuminazione ivi presente. Infine, particolare attenzione sarà posta sugli arredi e sul verde ai fini di garantire il decoro urbano in considerazione della centralità del sito d’intervento posto a ridosso del centro storico. A tal ultimo riguardo è prevista la messa a dimora di 58 essenze arboree adeguate”. Precisato poi che l’intervento è del costo complessivo di 146.900 euro e che, alla gara d’appalto, seguirà la cantierizzazione dei lavori che dovrebbe avvenire entro i primi mesi del 2014. L’inizio del prossi-

mo anno è indicata dagli amministratori comunali anche per l’inizio delle opere individuate nell’ambito del programma “Piano della sicurezza stradale”. Si tratta di interventi che riguarderanno “le intersezioni stradali di via Costantinopoli, snodi di via Ferri e via Cellaro, piazze Risorgimento, San Lorenzo, Savona e Principe Umberto”. Per queste opere sono stati “approvati gli atti tecnici relativi ed autorizzata l’accensione di mutuo per l’importo complessivo di 300.000 euro”. Il primo lotto del Piano prevede proprio la “sistemazione dei

Tra i lavori annunciati previsto anche un piano di sicurezza stradale per il centro e le periferie sistemazione di rotatorie e snodi viari di zone del centro e della periferia. In particolare, il sindaco Ernesto Tersigni rende noto che la Giunta ha approvato la progettazione definitiva dell’intervento sul Lungoliri Mazzini che prevederà “un restyling completo del tratto di marciapiede, con la piattaforma calpestabile destinata in parte a pista ciclabile. Saranno predisposti opportuni varchi per la fruibilità degli spazi ai diversamente abili e

nodi di via Costantinopoli, piazza Risorgimento e San Lorenzo per un importo complessivo di 350.000 euro di cui la metà a carico dell’ente. Il Comune di Sora, inoltre, si è fatto carico totalmente della sistemazione degli snodi di piazza Savona e Principe Umberto che, pur inserite nel suddetto piano, non sono state finanziate”. L’obiettivo dichiarato dal sindaco è quello di “rendere più scorrevole e sicuro il transito dei veicoli in ambiti della città particolarmente urbanizzati, congestionati dal traffico, migliorando anche la sicurezza di elementi “deboli” della circolazione quali pedoni e ciclisti, eliminando o riducendo i punti di conflitto”. Previste la “realizzazione di intersezioni a raso tipo rotatorie, realizzazione di spartitraffico con circolazione rotatoria, nuove isole salvagente, isole spartitraffico, il rifacimento generale della segnaletica di tipo orizzontale e verticale, il rifacimento degli ambiti stradali interessati e la regimentazione dei parcheggi”. Dovrebbe esserci anche attenzione per il decoro e l’arredo urbano, con rotatorie, spartitraffico ed isole “caratterizzate, al loro interno, da spazi a verde”. Appena ottenuto l’assenso per il mutuo dalla Cassa depositi e prestiti, si potrà indire la gara d’appalto per far realizzare le opere entro i primi mesi del prossimo anno.

VEROLI

DALL’ASILO ALLE FESTE: LA TRISTE STORIA DEL FILONARDI

La delibera della giunta D’Onorio destina la struttura all’affitto per banchetti e cerimonie ACHILLE REALI

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n principio era l’assistenza benefica alle orfanelle, poi venne in catering. E così addio Filonardi. Quello che per molti tutti i verolani è stato l’asilo della propria infanzia, dall’inizio di ottobre è diventata una struttura da affittare per cerimonie e feste Lo ha stabilito l’amministrazione di Giuseppe D’Onorio con la delibera di Giunta 105, consacrando così in un solo colpo un triplice fallimento. Primo: quello relativo a tutti i bandi di gara che hanno preceduto questa delibera. Nessun ristoratore o albergatore si è rivelato interessato a gestire l’albergo. Secondo: quello dell’idea di creare una cooperativa con la quale tutelare i dipendenti della gestione Monti. L’ipotesi nata in municipio avrebbe dovuto

provare a tutelare i posti di lavoro di quelle persone che avevano lavorato nella struttura durante il novennato della vigenza mista Montitour-Teamhotel. Terzo ed ultimo fallimento (anche se indiretto) quello del Comune incapace di ridare vita seriamente all’unica struttura ricettiva presente in centro. Perciò si è ora passati alla strada dell’affidamento per feste e cerimonie. L’idea rischia di rivelarsi più tortuosa della semplicità con la quale viene presentata da alcuni dell’Amministrazione: «Noi affittiamo la struttura e poi chi la prende per una cerimonia porta il catering». Il contratto di catering, con il quale da Palazzo Mazzoli intendono affidare il Filonardi ai festeggianti, si dovrà rifare sostanzial-

mente ad un contratto di locazione per un periodo determinato, durante il viene prestata anche l’opera di approvvigionamento di derrate ed alimenti cucinati o trasportati lì da una società specializzata nel settore. All’interno dell’immobile sono ancora presenti alcune suppellettili rimaste dalla precedente gestione che, molto probabilmente, chi la affitterà per l’uso sperato dagli amministratori potrà avvalersene. La decisione di promuovere l’ex asilo come location per matrimoni o convegni ha più il sapore di un’ultima spiaggia, che quello di un’idea innovativa perché per rivelarsi vincente dovrebbe essere accompagnata da un’intensa attività promozionale presso le società specializzate.


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TUTTI A PIEDI

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NUMERI

TORNANO LE DOMENICHE ECOLOGICHE

Previste due giornate prima della fine dell’anno, la prima il 24 e l’altra a dicembre Secondo Palazzo Antonelli è l’occasione per rivivere la “convivialità della piazza”

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Le domeniche ecologiche in programma da qui alla fine dell’anno La prima il 24 novembre

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Sono i giorni di sforamento dei limiti consentiti di polveri sottili riscontrati fino ad oggi nella città dei conti

CLEMENTE RINALDI

ceccanesi si mettano l’anima in pace e si preparino ad una nuova dura stagione per quanto riguarda l’emergenza-polveri sottili, con altre limitazioni al traffico, dopo quelle già sperimentate, senza tanto successo a dire la verità, nel recente passato. È un comunicato del Municipio a togliere la speranza e ad annunciare “misure per il miglioramento della qualità dell’aria” (domeniche ecologiche). Per Palazzo Antonelli è l’occasione per rivivere la “convivialità della piazza”. Per i residenti, automobilisti in primis, invece, fonte di disagio. «Nell’ottica delle politiche ambientali sostenibili e, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini – si legge nella nota del Comune – tornano in vigore a

In realtà i provvedimenti servono a poco: le fonti inquinanti sono ben altre Ceccano, come ogni anno, i provvedimenti di limitazione della circolazione veicolare. L’Amministrazione ha disposto l’adozione di provvedimenti di limitazione del traffico veicolare nel centro urbano, in base a quanto stabilito dal “Piano di risanamento della qualità dell’aria” della Regione Lazio. L’obiettivo, infat-

giornate ecologiche «saranno caratterizzate da intrattenimento e partecipazione cittadina. L’Amministrazione infatti concepisce l’introduzione delle domeniche ecologiche come occasione di coinvolgimento della città e delle associazioni del territorio». Auto in garage dunque. «L’introduzione

Nel contempo per i residenti, automobilisti in primis, i disagi sono notevoli

ti, è quello di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi per la salute umana e per l’ambiente, determinati dalla dispersione degli inquinanti in atmosfera con interventi che consistono in particolare nel divieto di circolazione domenicale». «Abbiamo previsto due domeniche ecologiche fino alla fine dell’anno – afferma l’assessore

all’Ambiente Camillo Maura - Una per il mese di novembre ed una per il mese di dicembre. I cittadini saranno informati a breve sulla calendarizzazione». Considerato che per quanto concerne dopodomani non ci sono state comunicazioni, inevitabilmente il blocco scatterà per il 24 novembre, ultima domenica del mese. Il Municipio assicura che le

delle domeniche ecologiche non deve essere letto come una punizione per i cittadini – puntualizza il sindaco Manuela Maliziola – bensì come un’occasione per vivere la città in modo diverso riappropriandosi degli spazi urbani quotidianamente dominati dal transito e dalla sosta veicolari. Un’opportunità per passeggiare in tranquillità e lasciare liberi i bambini senza il pericolo delle auto. Non solo, ma anche pretesto per rivivere “la piazza” come luogo di incontro e dibattito». Quindi ci risiamo con le limitazioni al traffico, che in passato si sono rilevate dei palliativi, in quanto gli sforamenti della soglia delle polveri sottili ci sono stati ugualmente, segno che il problema dell’inquinamento non può essere limitato alle macchine.

CECCANO

VIA PANTANO, QUALCOSA SI MUOVE. FINALMENTE

Dopo anni di disagi annunciato un progetto per la messa in sicurezza degli automobilisti

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ulla rampa di lancio importanti lavori lungo Via Pantano, zona di Ceccano soggetta a frequenti allagamenti. Si tratta degli interventi per la messa in sicurezza della sede stradale a ridosso del fiume Cosa. «Sta per partire il primo stralcio dei lavori – annuncia il Comune – L’Amministrazione, con l’assessorato Lavori Pubblici retto da Pasquale Casalese, in precedenza ha già operato al fine di recuperare la regimenta-

zione delle acque. Sono stati ripuliti infatti i fossi e disostruiti i vari attraversamenti. L’attuale progetto invece si rende necessario per garantire la sicurezza agli automobilisti in transito considerata la ridotta estensione della strada. L’arteria stradale infatti è circondata da due fossati e risulta pericolosa. Pertanto l’intervento in programma verrà effettuato solo per la messa in sicurezza di via Pantano e non per la regimentazione

delle acque». «L’iter è caratterizzato – aggiunge l’assessore Casalese – da interventi di messa in sicurezza. Non appena si renderanno disponibili altri fondi comunali, compresi quelli che andremo a reperire in Regione Lazio tramite bando, procederemo con un altro tratto. I lavori di messa in sicurezza stradale saranno assegnati tramite gara d’appalto». C.R.


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SPORT CHI ENTRA E CHI ESCE

ESISTE SOLO LA VITTORIA

Il Frosinone reduce da tre pareggi consecutivi ospita domani pomeriggio (ore 14.30) il Gubbio. Per l’occasione l’undici di Stellone non può davvero più permettersi altri mezzi passi falsi

CLASSIFICA

DANIELE CIARDI

N MATTEO CIOFANI

Il difensore ex Ternana torna in campo dal primo minuto dopo l’assenza dell’ultima parte di campionato dovuta a infortunio. Potrebbe essere schierato sia da centrale, che da esterno

Il ruolino di marcia degli umbri non è certo esaltante, ma in trasferta hanno perso una sola gara su cinque

LUCA PAGANINI

Il giovane centrocampista salterà la sfida contro gli umbri a causa del cartellino rosso per doppia ammonizione subito domenica scorsa nella trasferta di Prato

momento imbattuta) Pontedera. Basta altri mezzi passi falsi. Domani pomeriggio (Comunale ore 14,30) contro il Gubbio esiste un solo risultato: la vittoria. L’avversario non è certamente tra i più quotati del girone, almeno stando alla classifica del momento (sestultimo posto con undici punti conquistati in dieci gare giocate), ma nemmeno compagine da sottovalutare considerando che lontano da casa l’undici di mister Bucchi, su cinque partite ha perso una sola volta. Per l’occasione il tecnico del Frosinone Roberto Stellone dovrà fare a meno degli infortunati Soddimo e Biasi e degli squalificati Russo e Paganini. Torna invece

foto MASSIMO SCACCIA

onostante nelle ultime tre gare non sia mai riuscito ad andare oltre la divisione della posta in palio, alla vigilia della dodicesima giornata di andata del campionato di Prima divisione girone, il Frosinone continua a lamentare una sola lunghezza di ritardo dalla coppia prima della classe composta da Pisa e Pontedera. Appaiati ai canarini, e subito a ridosso degli stessi, però, ci sono tre squadre che hanno già osservato il turno di riposo e che quindi, potenzialmente, potrebbero essere davanti ai giallazzurri. Per questo, ma non solo, diventa fondamentale ritornare immediatamente a quel successo che manca dall’indimenticabile 5-0 rifilato il 20 ottobre alla prima della classe (fino a quel

PISA PONTEDERA FROSINONE L’AQUILA CATANZARO PRATO PERUGIA SALERNITANA BENEVENTO LECCE GROSSETO GUBBIO ASCOLI (-3) BARLETTA VIAREGGIO PAGANESE NOCERINA (-2)

PT 21 21 20 20 19 18 16 15 14 12 12 11 7 7 7 6 1

V 6 6 5 6 5 4 4 4 3 3 3 2 2 1 0 2 0

N 3 3 5 2 4 6 4 3 5 3 3 5 4 4 7 0 3

P 2 2 1 2 1 0 2 3 2 5 4 3 4 5 4 8 8

La prima promossa in serie B. Dalla seconda alla nona disputano i play off. Non è prevista la retrocessione

PROGRAMMA 12A GIORNATA

disponibile, dopo molto tempo, Crivello, ma non dovrebbe far parte dell’undici iniziale. E a proposito di formazione anti Gubbio, ampia come sempre la scelta da parte dell’allenatore dei canarini e quindi la possibilità di “indovinare” il miglior schieramento. Scontata come sempre la presenza di Zappino in porta, mentre per il resto il reparto arretrato dovrebbe vedere Frabotta sulla destra, Blanchard a sinistra e Bertoncini- Matteo Ciofani coppia di centrali. Con Crivello pronto per qualsiasi evenienza. In mediana sono ben sei i calciatori che possono sperare in una maglia da titolare: Frara, Gessa, Altobelli, Gori, Gucher e Carrus. Per quanto ci riguarda, di certo i primi due non avranno pro-

blemi a far parte dell’undici iniziale. Infine l’attacco, che Stellone potrebbe schierare con il tridente Aurelio-Daniel Ciofani-Curiale (ma in tal caso quest’ultimo verrebbe sacrificato sull’esterno), o puntare

Stellone non anticipa modulo e formazione iniziale, ma ha ampia scelta sia per l’uno che per l’altra su due attaccanti di ruolo e un trequartista. Scelta certamente più adeguata a patto che questa volta “indovini” chi impiegare alle spalle della coppia di punte.

domani 16 novembre, ore 14.30 Ascoli - Pontedera Barletta - Viareggio Catanzaro - Salernitana Frosinone - Gubbio L’Aquila - Benevento Paganese - Perugia Pisa - Grosseto ore 21.00 Lecce - Prato riposa Nocerina CLASSIFICA MARCATORI

8 reti Grassi (Pontedera) - 6 reti Arma (Pisa); Arrighini (Pontedera); Guazzo (Salernitana) - 5 reti Fioretti (Catanzaro); Ciofani D. (Frosinone); Lanini (Prato) - 4 reti Evacuo F. (Benevento); Curiale (Frosinone); De Sousa (L’Aquila); Zigoni (Lecce); Lepore (Nocerina); Eusepi (Perugia) - 3 reti Tripoli e Vegnaduzzo (Ascoli); Frara (Frosinone); Caccavallo (Gubbio); Miccoli (Lecce); De Agostini (Prato); Ginestra (Salernitana); Benedetti L. (Viareggio) - 2 reti Picci (Barletta); Mancosu, Mengoni e Montiel (Benevento); Martignago (Catanzaro); Altobelli (Frosinone); Giovio e Obodo (Grosseto); Ferrari (Gubbio); Del Pinto, Frediani e Triarico (L’Aquila); Bogliacino (Lecce); Danti e Evacuo D. (Nocerina); De Sena e William (Paganese); Fabinho e Mazzeo (Perugia); Martella e Napoli (Pisa); Bartolomei (Pontedera); Tiboni (Prato); De Vena (Viareggio)


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SPORT UN NUOVO ARRIVO PER RISPONDE ALLA SFORTUNA

CANCELLARE IL KO DEL DERBY

Il GCZ Veroli impegnato contro Verona per riscattare la sconfitta subita con Ferentino L’obiettivo è riconquistare la vetta. Amaranto di scena sul campo di Trieste DANIELE CIARDI

È

RODNEY GREEN

La quotata guardia amaranto dovrà restare ai box per almeno cinque settimane a causa di un infortunio rimediato nella settimana che ha preceduto il derby

un Gcz Veroli intenzionato a cancellare immediatamente la sconfitta subita domenica scorsa nel derby di Ferentino, quello che domenica pomeriggio attende al “Città di Frosinone” (inizio ore 18) la visita della Tezenis Verona. Il ko di Ponte Grande ha certamente lasciato il segno in casa giallorossa, ma solo fino alla ripresa degli allenamenti. Da quel momento la compagine di coach Marco Ramondino ha cominciato a pensare esclusivamente a preparare nel migliore dei modi la gara contro i veneti, per batterli e provare così a riconquistare da subito la vetta del campionato persa domenica scorsa. L’avversario è certamente alla portata, considerando che dopo

re la prima vittoria stagionale lontano da Ponte Grande. I presupposti per farlo ci sono tutti. Il morale alle stelle, come detto, alla luce del bel successo contro Veroli, ma anche e soprattutto il fatto di affrontare una

squadra non trascendentale come dimostrano le quattro sconfitte consecutive con le quali si presenterà alla sfida contro gli amaranto. Unico rammarico in casa Fmc, il fatto che ancora una volta coach Franco

Il quintetto di Gramenzi cerca la prima vittoria stagionale lontano da Ponte Grande mento con la nuova squadra. Johnson ha giocato nella passata stagione in LegA con Montegranaro e nell’estate del 2012 è stato anche impegnato nelle Olimpiadi di Londra con la nazionale della Gran Bretagna. Per lui un contratto a gettone.

L’incontro dei giallorossi è in programma al “Città di Frosinone” con inizio alle ore 18

KYLE JOHNSON

Il nazionale britannico è stato tesserato, a gettone, per sostituire proprio Green. Da ieri è a disposizione di coach Franco Gramenzi e potrebbe esordire già nella sfida di Trieste

le due vittorie di inizio campionato (a Jesi e in casa contro Casale Monferrato) ha attraversato un lungo momento di crisi coinciso con ben quattro ko consecutivi (Trieste, Torino, Trento e Capo d’Orlando) prima di ritrovare il sorriso soltanto domenica scorsa, ma con grandissima fatica, contro il fanalino di coda Forlì. Alla portata, ma a patto che Cittadini e compagni riescano a giocare con quella determinazione e grinta che fin qui ne ha contraddistinto la stagione, fatta eccezione per alcuni frangenti del derby di domenica scorsa. E a proposito di derby, è chiaro che il successo ottenuto nello stesso ha caricato al meglio la Fmc Ferentino, che dopodomani sarà impegnata nella trasferta di Trieste. Un’occasione da non perdere assolutamente per conquista-

Gramenzi dovrà fare a meno dei due americani, Green e Mosley, infortunati. Di contro, però, potrà disporre dell’ultimo “regalo” del suo presidente Vittorio Ficchi. Vale a dire la guardia Kyle Johnson. Venticinque anni da compiere il prossimo 31 dicembre, canadese con passaporto inglese, il neo acquisto del Ferentino ha svolto ieri il suo primo allena-

CLASSIFICA LEGADUE GOLD

PROGRAMMA 8A GIORNATA LEGADUE GOLD - domenica 17 novembre ore 18 Biella-Casale • Forlì -Capo D’Orlando Napoli-Torino • Trapani-Brescia • Veroli-Verona • Imola-Trento • Jesi-Barcellona Trieste-Fmc Ferentino

Brescia Veroli Torino Barcellona Biella Trento Trapani Orlandina Verona Jesi Napoli Ferentino Trieste Casale Imola Forlì

PT 12 10 10 10 10 10 8 8 6 6 6 4 4 4 2 0


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SPORT SERVE UNA CRESCITA IMMEDIATA

GLOBO, BIG MATCH A PADOVA I bianconeri, reduci da tre successi, affrontano l’altra reginetta Per l’Ihf Frosinone è di nuovo Coppa Italia

Piacenza Bergamo Conegliano Ornavasso Modena Busto Arsizio Urbino Casalmaggiore Ihf Volley Frosinone Forlì Novara

DANIELE CIARDI

C

L’esperta giocatrice è chiamata a dare un contibuto massimo sotto tutti i punti di vista in un momento delicato come quello attuale in cui la squadra non riesce a esprimersi ancora secondo il suo potenziale

foto MASSIMO SCACCIA

SIMONA GIOLI

ontinua l’ottimo momento della Globo Banca Popolare Sora, che dopo aver aperto la stagione con la sconfitta casalinga contro Potenza Picena è stata capace di infilare tre importanti vittorie consecutive: a Brolo, Cantù e domenica scorsa nella gara interna contro Castellana Grotte. Morale della favola dopo i primi quattro turni di campionato i bianconeri di coach Marco Fenoglio occupano la seconda posizione di classifica in compagnia di Padova, con una sola lunghezza di distacco dalla capolista solitaria Potenza Picena. E dopodomani i ragazzi del presidente Gino Giannetti sono attesi dal big match di giornata. Vale a dire la sfida sul campo dell’altra attuale reginetta del torneo. I patavini sono complesso da tenere in debita considerazione soprattutto tra le mura amiche, dove hanno ottenuto due successi pieni in altrettante gare giocate (3-0 nella

LAURA FRIGO

Dalla neo centrale ci si aspetta certamente molto di più di quanto la stessa non sia riuscita a dare in queste prime quattro partite della nuova stagione

9 9 6 6 5 4 3 0 0 0 0

PROGRAMMA 4A GIORNATA mercoledì 20 novembre, ore 20.30 Ihf Volley Frosinone-Piacenza Conegliano-Urbino domenica 24 novembre, ore 18.00 Busto Arsizio-Bergamo Ornavasso- Forlì Modena-Novara

CLASSIFICA SERIE A2 MASCHILE

Ciociari e veneti inseguono con un punto di ritardo la prima della classe Potenza Picena sfida d’esordio contro Ortona e 3-1 domenica scorsa al cospetto di Milano), ma la Globo Banca Popolare Sora ha comunque tutte le carte in regola per centrare il poker di vittorie consecutive e poi aspettare quello che sarà il risultato della gara tra Matera e la leader Potenza Picena per poter addirittura balzare al comando del campionato. Ma se nella serie A2 maschile i bianconeri vivono un grande momento di forma, lo stesso, purtroppo non si può dire per la formazione dell’IHF Frosinone impegnata nell’A1 femminile. Nelle quattro

CLASSIFICA SERIE A1 FEMMINILE

gare ufficiali giocate da inizio stagione fino a oggi, infatti, il sestetto di coach Mario Regulo Martinez ha subito altrettante battute d’arresto. Le prime tre in campionato e la quarta domenica scorsa nell’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia contro Conegliano (3-1). E domenica Gioli e compagne saranno impegnate nuovamente nella manifestazione tricolore con la sfida di ritorno al cospetto delle venete in programma in casa di quest’ultime. E’ chiaro che

per superare il turno servirebbe un miracolo, ma alla fine quello che conta veramente è notare dei miglioramenti sotto il punto di vista mentale e dell’intesa da parte delle “pantere”. Anche perché tre giorni più tardi (mercoledì 20 novembre) l’IHF tornerà in campo per l’anticipo del quarto turno di campionato. La gara è in programma al “Città di Frosinone” (ore 20.30) contro un’avversaria di grandissimo spessore: Piacenza.

B-Chem Potenza Picena Tonazzo Padova Globo Banca Pop. Frusinate Sora Sidigas HS Avellino Cassa Rurale Cantù Vero Volley Monza Coserplast Openet Matera Sieco Service Ortona Itely Milano Materdominivolley.it Castellana Grotte Caffè Aiello Corigliano Elettrosud Brolo

PROGRAMMA 5A GIORNATA domani, ore 20.45 Matera-Potenza Picena domenica 17 novembre, ore 18 Milano-Avellino Castellana Grotte-Cantù Padova-Globo Banca Pop. Frusinate Sora Monza- Corigliano Ortona-Brolo

11 10 10 9 9 8 8 4 3 0 0 0


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IL RE DELLA TAVOLA IN FESTA A CAMPOLI

WEEKEND AL CINEMA

Multisala Nestor Sala De Filippo SOLE A CATINELLE

Questo fine settimana e il prossimo appuntamento con la Fiera Nazionale del tartufo bianco e nero pregiato

orario: 16.00/18.10/20.20/22.30

Sala Germi PLANES orario: 16/18.10/20.20 LA VITA DI ADELE orario: 21.30 Sala Fellini STAI LONTANA DA ME orario: 16/18.10/20.20/22.30

Sala Mastroianni L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO

orario: 16/18.10/20.20/22.30

Sala Troisi SOMETHING GOOD orario: 16/18.00 MACHETE KILLS orario: 20.20/22.30

Sala De Sica UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE orario: 16.00/18.10/20.20 CANI SCIOLTI orario: 22.30

Multisala Sisto

Sala 1 PRISONERS orario: 16.30 CAPTAIN PHILLIPS orario: 20/22.30 Sala 2 PLANES 2D

orario: 16.15/18.15/20.15/22.30

Sala 3 STAI LONTANA DA ME

orario: 16.30/18.30/20.30/22.30

Sala 4 SOLE A CATINELLE

orario: 15/17/19/21/22.50

Sala 5 SOLE A CATINELLE

orario: 16.15/18.15/20.15/22.30

Sala 6 SOLE A CATINELLE

orario: 15.30/17.30/19.30/21.30 sab. 23.30

Sala 7 L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO

orario: 16.00/18.10/20.20/22.30

Sala 8 JOBS orario: 15/17.30/20/22.30 Sala 9 UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE

orario: 16.00/18.10/20.20/22.30

ilFilmdellasettimana

L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO

di Giovanni Veronesi Italia, 2012

Ernesto Fioretti, figlio di tappezziere romano, tifoso della Roma, bambino, poi ragazzo, poi uomo e infine anziano per nulla diverso da qualsiasi altro italiano della sua età, attraversa 30 anni di storia del paese tra fatti personali e sociali.

C

ome ogni anno, a Campoli Appennino, torna il consueto appuntamento con la V Fiera Nazionale del tartufo bianco e nero pregiato. Una ricorrenza che porta la piccola cittadina sul panorama nazionale della gastronomia per due week end consecutivi, quello del 16 e 17 novembre e del 23 e 24 novembre. Giornate in cui sarà possibile degustare il pregiato tubero, acquistare i prodotti tipici

della mostra di pittura e scultura “Campoli e natura” a cura di Antonio Farina e Giovanni Corgnale presso l’Aula consiliare, e della mostra “Campoli Appennino (ri)scoperta” a cura del Gruppo Archeologico Medio Liri all’ex chiesa San Salvatore. Domenica, alle 9.30, si aprono le iscrizioni per la gara di cani da tartufo, curata dall’Associazione

Tartufai del Basso Lazio di Campoli Appennino. Alle 16, invece, prevista la presentazione, in sala consiliare, del libro “Il richiamo dell’orso” di Ciro Castellucci. Per tutti i weekend sarà possibile visitare l’Area Faunistica dell’Orso all’interno del paese, il centro storico e le mura di cinta oltre che assistere agli spettacoli di intrattenimento e di musica tradizionale.

L’EVENTO

IPAZIA NELLA STORIA E NEL CINEMA Se ne parla domani alla sala consiliare di Ceprano

U

na donna dell’antichità con il “peccato originale” della conoscenza. È Ipazia, una matematica, astronoma e filosofa greca antica. Rappresentante della filosofia neo-platonica pagana, la sua uccisione da parte di una folla di cristiani in tumulto, l’ha resa una martire della libertà di pensiero. È su questa figura e su come sia stata trattata nel corso degli anni dalla letteratura e dal cinema, che verte l’incontro di domani alle 16 alla Sala consiliare di Ceprano. In programma vi sono, nell’ordine: la presentazione del libro “Ipazia” alla presenza dell’autore Adriano Petta, l’intervento di Carla Corsetti, segretario nazionale di Democrazia Atea e la proiezione di scene selezionate dal film Agorà, incentrato proprio sulla figura di Ipazia. L’evento è organizzato e presentato da Ivan Visentini, segretario provinciale di Democrazia Atea.

Tutti i weekend sarà possibile visitare l’Area Faunistica dell’Orso all’interno del paese provenienti da ogni parte d’Italia, assaporare i piatti della tradizione campolese preparati dalle massaie, il tutto accompagnato da numerosi eventi e attività. Il programma di queste giornate è variegato. Per tutti e quattro i giorni, dalle 9 alle 22, c’è l’apertura degli stand del tartufo e di specialità gastronomiche e quindi la degustazione di piatti al tartufo e della tradizione campolese nelle cantine del centro storico. Sabato alle 15 è prevista l’inaugurazione ufficiale della fiera alla presenza delle autorità civili, politiche e religiose. Come attività annesse vi saranno anche le inaugurazione

CAMPOLI DÀ LEZIONI DI CUCINA. IN BANCA

Mercoledì un nuovo incontro alla Filiale di Cassino della Banca Popolare del Cassinate

L

o chef Fabio Campoli è l’ospite d’eccezione del nuovo appuntamento della rassegna culturale Bpc Incontra che ha avuto, in questi anni, ospiti di assoluto prestigio. Tutto si svolgerà mercoledì 20 novembre alle 18 nella Filiale di Cassino della Banca Popolare del cassinate in corso della Repubblica, 193. Campoli, di origine ciociara, approfitterà dell’occasione per parlare, ovviamente, di cucina, anche presentando i suoi tre libri, dati alle stampe negli ultimi anni: Il mattino ha l’oro in bocca, Elogio al peperoncino (dalla scoperta al consumo consapevole) e La mia cucina (semplice, rapida e salutare). L’incontro segue quello del 24 ottobre, svoltosi a Sora, dove, nell’auditorium di piazza Mayer Ross intitolato proprio a Vittorio de Sica, il figlio, Manuel, ha pre-

sentato il suo libro “Di figlio in padre” edito da Bompiani. Un libro che, come ha detto l’autore, nasce da un flusso di ricordi. Senza essere legato ad un preciso ordine cronologico, ma lasciandosi andare ai sentimenti, alle immagini, alle sensazioni, ai dialoghi, alle riflessioni, Manuel De Sica realizza una serie di tessere che, messe una accanto all’altra, ci restituiscono, come in un grande mosaico, il volto di uno dei più grandi protagonisti del cinema italiano. Vittorio De Sica viene descritto come padre, come regista, come attore, come maestro di recitazione, come uomo inserito in una rete di relazioni personali e professionali che hanno come protagonisti nomi come quelli di Zavattini, Totò, Anna Magnani, Sophia Loren, Alberto Sordi, Rossellini.


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CASSINO, INIZIA IL TEATRO E... APRITI CIELO Parte questa sera con Ficarra e Picone la stagione del Manzoni Il 27 novembre “A ciascuno il suo” con Sebastiano Somma e Daniela Poggi I comici Ficarra e Picone, stasera sul palco del Manzoni

guentemente – in nome di una ritrovata coscienza civica – a ribellarsi. Invece tutto langue, tutto è in mano a personaggi senza carisma e senza morale. La politica, la legge, la cultura; e anche il cinema e il teatro. E, abbiamo la percezione che, da più parti, s’inizi a sussurrare che il teatro italiano ha bisogno di un profondo rinnovamento. È vero: e, prima o poi, questa necessità si trasformerà in un urlo lacerante, in una assordante richiesta di riscatto: per chi sta seduto in platea e per chi, sul

In cartellone tante commedie, musical e addirittura la lirica CAMILLO SAVONE

I

n principio fu il “tutto esaurito”. Stasera il teatro Manzoni di Cassino inaugura la nuova stagione teatrale e musicale con “Apriti cielo” di Ficarra e Picone, una produzione in tour dallo scorso anno e che ovunque ha raccolto ottimi successi. Uno spettacolo costruito con “quadri” diversi presi dalla vita quotidiana e dalle sue assurdità. Prima la storia di un cadavere e due tecnici della tv, poi i personaggi invasati del fanatismo religioso e per finire una galleria di situazioni esilaranti che, cucite dalla bravura dei tempi comici del duo affiatatissimo anche al cinema, promettono un divertimento assicurato. Tutto esaurito, quindi,

nessuna possibilità di biglietti all’ultimo minuto. Ma chi vorrà potrà comunque partecipare all’anteprima dello spettacolo, prevista per gli studenti universitari (tra i partner del Manzoni c’è proprio l’Università di Cassino e del Basso Lazio) alle ore 17, a ingresso libero, con la riapertura del Cultura Caffè, lo spazio nel quale si può consumare uno spuntino e intervistare gli ospiti del Manzoni. “Il successo della prima – dicono gli organizzatori – ci motiva a offrire sempre più spettacoli di questo livello. Siamo veramente entusiasti del risultato arrivato con largo anticipo rispetto alla data dello spettacolo che dimostra

quanto la città di Cassino e il territorio del Basso Lazio siano pronti a rispondere a queste proposte culturali e di intrattenimento”. La stagione teatrale continuerà il 27 novembre con “A ciascuno il suo” con Sebastiano Somma e Daniela Poggi, opera interlocutoria di Sciascia che con questo copione voleva tracciare una fotografia (che sembra scritta domani) degli italiani: “L’indignazione e il disprezzo sono le mie passioni più forti, forse. I cittadini italiani, in questo scorcio di millennio, dovrebbero imparare a recuperare la capacità d’indignarsi, di disprezzare tutto ciò che è inutile e ingiusto; e conse-

palcoscenico, al palcoscenico, dà la vita”. “Il teatro deve avere un cuore” scriveva Sciascia, e come un cuore pulsa “A ciascuno il suo”: ambienti borghesi, addirittura opulenti, un’eleganza barocca, intrisa di simboli cattolici, su cui svettano delle creature misteriose – i mostri di Villa Palagonia, a pochi chilometri da Palermo – e a cui si sovrappongono gufi e pipistrelli, come ne “Il sonno della ragione genera mostri” di Goya, tanto caro a Leonardo Sciascia. Altra data da ricordare è il prossimo 9 dicembre con il poliedrico Gennaro Cannavacciuolo che porta in scena lo spettacolo su Domenico Modugno, premio Eti 2009 Olimpici del teatro. Buona visione.

illibrodellasettimana

ildiscodellasettimana

GLI SDRAIATI

RENATO ZERO

Michele Serra, Feltrinelli Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, né ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, il formicolare di un’ostilità che niente riesce a placare.

FUORI DI QUI

ALL’AUDITORIUM UN WEEKEND TRA SINFONICA & CAMERISTICA Oggi apre il pianista Lucchesi

F

ine settimana di prestigio all’auditorium Parco della Musica di Roma per le stagioni dell’Accademia di Santa Cecilia. Stasera il pianista Andrea Lucchesini suona per la stagione cameristica: prima due Sonate di Scarlatti e gli Encores di Luciano Berio e poi, nella seconda parte, la grande Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven. Domani, invece, alle 18 (con repliche lunedì 18 alle 20.30 e martedì 19 alle 19.30) per la stagione sinfonica torna il direttore inglese Jonathan Nott con ospite d’eccezione Isabelle Faust (nella foto) che suona per la prima volta a Santa Cecilia. Il programma è dedicato interamente a Beethoven, con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61 e la Sinfonia n. 6 “Pastorale” in fa maggiore op. 68. Biglietti da 19 a 52 euro. Infoline allo 06.8082058 e sul sito www.santacecilia.it.

Amo - Capitolo II, Indipendente mente Esattamente come il precedente, il nuovo album in studio di Renato Zero è stato prodotto con Trevor Horn, Danilo Madonia e Celso Valli; si tratta di un nuovo viaggio nello Zero-Pensiero fatto di quindici episodi inediti: tra questi, il singolo apripista "Nessuno tocchi l’amore", "Nuovamente" e "Il principe dell’eccentricità".


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