settimanale gratuito di Frosinone
QUI meteo
venerdì
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N. 259 / ANNO VI - N. 45 / 6 DICEMBRE 2013
domenica
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
POLITICA
LA CADUTA DI NOTO E IL FUTURO DEL CENTRODESTRA Lo “schiaffo di Anagni” brucia: le dimissioni del primo cittadino Carlo Noto fanno riemergere gli spettri del centrodestra di non riuscire ad amministrare fino in fondo. La frattura tra Berlusconi e Alfano in provincia si fa sentire ancora più forte. Tutti gli scenari ALLA PAGINE 12 E 13
POLITICA
VERSO LE PRIMARIE VOTA IL POPOLO DEL PD Iscritti e simpatizzanti chiamati ad eleggere il segretario nazionale tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Si vota dalle 8 alle 20. In provincia di Frosinone l’appuntamento assume anche un significato molto forte: l’esito delle primarie determinerà gli equilibri futuri nel partito, ancora “sconvolto” dal caos del congresso provinciale, A PAGINA 11
SPORT/CALCIO
LA CIOCIARIA FA PEGGIO ANCHE DI LATINA. E SI CONFERMA ULTIMA NEL LAZIO
P
oche speranze. Aspettative zero. Sapevamo bene che non avremmo dovuto attenderci granché. E infatti come ogni anno la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane conferma che da queste parti si vive male. E questa non è certo una novità. Siamo all’87° posto in Italia, uno in meno rispetto allo scorso anno. Quinti su cinque nel Lazio. Non c’è una
DOMENICA A FROSINONE ARRIVA IL LECCE provincia del nord in cui si stia peggio. Fanno meglio di noi Campobasso, Potenza, Matera, Carbonia-Iglesias, Benevento, Cagliari, Isernia, Oristano. Per non parlare di Lucca, Perugia, Prato, Como, Savona, Vicenza, Ferrara. E ci fermiamo qui. Per pudore. Non esiste un settore nel quale il territorio fa la differenza: siamo in una posizione stabile di retroguardia. E anche dal punto di
vista psicologico sembra ormai subentrato un sentimento di resa, di rassegnazione, come se non ci fosse via di uscita ad un tunnel a gomito nel quale c’è soltanto la decrescita. E neppure felice.
ALLE PAGINE 14 E 15
Dopo il turno di riposo di domenica, dopodomani i canarini saranno impegnati al Comunale contro i pugliesi. Una gara da vincere assolutamente per non perdere ulteriore contatto dal Perugia, attuale leader A PAGINA 23
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N. 259 / ANNO VI - N. 45 / 6 DICEMBRE 2013
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lunedì
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POLITICA
LA CADUTA DI NOTO E IL FUTURO DEL CENTRODESTRA Lo “schiaffo di Anagni” brucia: le dimissioni del primo cittadino Carlo Noto fanno riemergere gli spettri del centrodestra di non riuscire ad amministrare fino in fondo. La frattura tra Berlusconi e Alfano in provincia si fa sentire ancora più forte. Tutti gli scenari ALLA PAGINE 12 E 13
POLITICA
VERSO LE PRIMARIE VOTA IL POPOLO DEL PD Iscritti e simpatizzanti chiamati ad eleggere il segretario nazionale tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Si vota dalle 8 alle 20. In provincia di Frosinone l’appuntamento assume anche un significato molto forte: l’esito delle primarie determinerà gli equilibri futuri nel partito, ancora “sconvolto” dal caos del congresso provinciale, A PAGINA 11
SPORT/CALCIO
LA CIOCIARIA FA PEGGIO ANCHE DI LATINA. E SI CONFERMA ULTIMA NEL LAZIO
P
oche speranze. Aspettative zero. Sapevamo bene che non avremmo dovuto attenderci granché. E infatti come ogni anno la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane conferma che da queste parti si vive male. E questa non è certo una novità. Siamo all’87° posto in Italia, uno in meno rispetto allo scorso anno. Quinti su cinque nel Lazio. Non c’è una
DOMENICA A FROSINONE ARRIVA IL LECCE provincia del nord in cui si stia peggio. Fanno meglio di noi Campobasso, Potenza, Matera, Carbonia-Iglesias, Benevento, Cagliari, Isernia, Oristano. Per non parlare di Lucca, Perugia, Prato, Como, Savona, Vicenza, Ferrara. E ci fermiamo qui. Per pudore. Non esiste un settore nel quale il territorio fa la differenza: siamo in una posizione stabile di retroguardia. E anche dal punto di
vista psicologico sembra ormai subentrato un sentimento di resa, di rassegnazione, come se non ci fosse via di uscita ad un tunnel a gomito nel quale c’è soltanto la decrescita. E neppure felice.
ALLE PAGINE 14 E 15
Dopo il turno di riposo di domenica, dopodomani i canarini saranno impegnati al Comunale contro i pugliesi. Una gara da vincere assolutamente per non perdere ulteriore contatto dal Perugia, attuale leader A PAGINA 23
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BREVI DA FORISENNO
N. 259 / ANNO VI - N. 45
UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA CONTEMASSINO: SI RIBOMBARDA
www.quionline.it
Settimanale della città di Frosinone Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308
di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.it
EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it
«Stiamo preparando il 70esimo anniversario del bombardamento dell’Abbazia di ConteMassino, vi stupiremo con effetti speciali». Ha detto il presidente della Regione Lozia, Calino Rettizinga al secolo il Fürer maximo della Regione e del Partito tesseratrico. «Non potendo ribombardare tutto (anche se devo ammettere che mi piacerebbe assai), abbiamo deciso di privarla dei servizi essenziali, dalla sanità ai finanziamenti e alle infrastrutture, così da rivederla a breve proprio come appena uscita dal secondo conflitto mondiale. Sarà una grandissima soddisfazione».
QUALITÀ DELLA VISTA
La qualità della vista dei politici di Forisenno figura ai primi posti nella graduatoria nazionale stilata dagli studiosi del Sole 24 ore. «I politici di Forisenno ci vedono bene – dicono nel comunicato stampa – e vedono anche da molto lontano. Purtroppo, per un difetto di astiegoismo, vedono e prevedono solo per gli affari loro e non per quelli degli altri. Ma in quanto a vista d’aquila sono secondi solo a quelli di Palermo, Roma e Milano».
NOTO AFFOGA
Il Noto sindaco di Aganni, importante centro papale in provincia di
Forisenno, nonostante notando si sia avvinghiato boccheggiando ad una poltrona lignea sindacale, è testè affogato lunedì scorso a causa dei gorghi di bilancio e dell’antipatia diffusa. A nulla gli è servito il notorio attaccamento alla carica.
La frase da ripetere per prendere sonno al posto delle pecore È arrivata anche l’ora della tromba. Purtroppo d’aria.
UNA FOTO PER SETTE
hanno collaborato a questo numero: BIAGIO CACCIOLA, NICOLA VERNAGALLO, MICHELE DE GREGORIO, LICANDRO LICANTROPO, ACHILLE REALI, ROCCO ZANI, FERNANDO RICCARDI, CIRO ALTOBELLI, CLEMENTE RINALDI, DANIELA NOBILE segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: EUROPRINT SUD Srl S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice Ferentino (FR) - tel. 0775.224428 grafica: BIANCA POLTICELLI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone – tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it ispettore della distribuzione: MASSIMO DI MARCO m.dimarco@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it Testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Sette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.
chiuso in redazione il 5 dicembre 2013 tiratura 11.645 copie distributore Efficace Pubblicità – Frosinone
IO, BRUNA E LO SCURO
Come al solito non ho capito. Mi telefona Silvio e mi dice: caro Mario Abbruzzese, ti aspetto ad Arcore che c’è una bella brunetta. E invece? Arrivo qua e mi trovo ‘sto pupazzetto… Che ci faccio? Dove me lo metto? Lo attacco allo specchietto della macchina?
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NON SERVE UNA CLASSIFICA
POLITICAMENTE SCORRETTO
PER CAPIRE DOVE VIVIAMO
Qualità della vita: Frosinone si piazza bene per il livello della criminalità. Pure i delinquenti se ne sono andati…
CAMILLO SAVONE
P
untuale come ogni anno, appena il quotidiano Il Sole 24 ore pubblica la sua classifica sulla qualità della vita che ci vede in coda alla coda d’Italia si scatenano le sentenze dei politici sulle cause di questo disgraziato stillicidio che vede la Ciociaria scivolare ogni anno sempre peggio. Ormai possiamo competere solo con province del terzo e quarto mondo, senza essere neanche sicuri di imporci. A scorrere le dichiarazioni dei politici ci viene però un sospetto: la loro, di qualità della vita, sta cambiando come la nostra? Così di prima impressione pare proprio di no: le poltrone e le rendite abbondano sotto le chiappe dei soliti noti che ci stanno accompagnando – come non fossero fatti loro - oltre il centesimo posto. Anzi più dimostrano incapacità più fanno carriera, vedi alla voce ex-qualchecosa promossi poi a ben altro. Lo scorso anno Antonello Iannarilli pontificava sul sito dell’amministrazione provinciale (http://www.provincia. fr.it) lanciando strali su Roma che fagocitava fondi di Frosinone per 500 milioni di euro. Ebbene oggi rabbrividiamo soltanto a immaginare che cosa ne avrebbe fatto di cotanti milioni questa classe politica delegittimata dal suo stesso comportamento (dimettersi per scalare Montecitorio) o dalle perenni divisioni con larghe intese. Chissà quanti fascicoli avrebbe aperto la procura della Repubblica se in un anno in provincia fossero arrivati finanziamenti di tale misura. Vedi il casello di Ferentino. La verità è che a decretare la morte per paralisi progressiva di questa provincia è proprio la politica con le sue inadeguate classi dirigenti, così come le scellerate speculazioni localistiche dei soliti noti e i balletti autoreferenziali di poltrone e poltroncine sotto i soliti culi. Ecco perché la qualità della vita da noi non sappiamo più cos’è: ultimi nell’economia e negli spettacoli, ultimi negli start-up, risaliamo un poco solo grazie alla criminalità (almeno quella percepita) e ai reati che ci riportano a centro classifica, e alle strutture sportive perché, si sa, poco panem e molti circenses che da queste parti sono impianti sportivi e stadi per urlare il tifo e la rabbia. Se non se ne vanno loro, sarà sempre peggio.
Ma la qualità della vita dei politici sta peggiorando ogni anno di più come la nostra?
Le ultime
RENZI VUOLE ROVESCIARE IL POVERO LETTA
PAROLE pocoFAMOSE
PER PRENDERNE IL POSTO
IL ROSSO
O
lli Rehn, commissario UE per gli affari economici, ha detto che oggi non si può avere fiducia nelle capacità dell’Italia di riprendersi e conseguire gli obbiettivi indicati nella legge di stabilità. Chi potrebbe meravigliarsene? Dalla corruzione all’evasione fiscale e alla delinquenza organizzata; dall’inefficienza della giustizia e della pubblica amministrazione, della capacità di intervento sulle nostre stesse risorse fino allo squallore della vita politica, siamo ogni giorno inondati da tante belle notizie che fatichiamo a tenerle a mente. Le parole di Olli Rehn per ogni persona sensata sarebbero addirittura ovvie.
MICHELE DE GREGORIO Per Letta no. Con l’ottica del buon ragioniere egli pensa che la sfiducia “non fa parte degli accordi europei!” È un vero peccato che tra questi accordi quelli di natura economica siano i più importanti. E le transazioni economiche, dall’acquisto di un panino con prosciutto in salumeria a quello di alcune dozzine di aerei da combattimento, non possono fare a meno di una certa dose di fiducia. Ma sotto il diluvio dei guai che la cronaca politica quotidiana ci offre, Letta continua tranquillamente a dirci che il governo ha fatto questo, quello e quell’altro, e farà quest’altro ancora. Renzi vuol rovesciarlo per prenderne il posto. Ogni
tanto dà un ultimatum, e da giovane piacione elenca con voce ferma e sicura i problemi su cui si deve intervenire, subito e ad ogni costo. Solitamente trascurando di indicare le soluzioni. Se poi dovrà contentarsi di fare il segretario del partito, ha parlato chiaro: scioglierà subito tutte le correnti cominciando dalla sua. Ma non si capisce perché non si sia battuto per scioglierle anche prima! La cosa preoccupa un po’… Che volete, da noi questa è ormai la politica: si sceglie il partito guardando alla corrente; e la corrente pensando a se stessi. Si fa così dovunque, è vero. Ma nei paesi che funzionano fanno anche altro, in verità…
IL PREMIER SA CHE LA FIAMMA RENZI SI SPEGNERÀ DOPO L’8 E POTRÀ CONTINUARE A GOVERNARE TRANQUILLO
IL NERO
P
robabilmente Renzi vincerà le primarie del Pd. Non sarà una sorpresa. La macchina di rottamazione del Pd è andata avanti con dovizia di mezzi. Cuperlo rappresenta il tentativo del partito di opporre resistenza al personaggio creato dal berlusconismo anche se su sponda diversa. Perché quando parliamo di Renzi parliamo di un evento mediatico. Non un prodotto creato attraverso la gavetta partitica, ma allevato da stampa, media e qualunquismo. Le ricette di Renzi possono essere ascritte all'ovvietà più assoluta. Legge elettorale da rivedere, Senato da eliminare, economia da rilanciare. Il sindaco di Firenze non ci ha messo
“
Era meglio quando si stava peggio. Cioè quando ero sindaco io…
BIAGIO CACCIOLA molto a comprendere che in questo momento è il populismo a farla da padrone. Bypassando l'antica mediazione del partito, Matteo Renzi intercetta l'insofferenza degli italiani per l’inconcludenza della classe politica nel suo complesso. Il più grave pericolo per l'esecutivo Letta. Infatti nessuno crede che Renzi miri a gestire un partito se non per finalizzarlo allo showdown per le prossime elezioni politiche . La sua meta è palazzo Chigi, al posto di un Letta che cerca di barcamenarsi in una situazione fortemente critica, con partiti che abbandonano la maggioranza (Forza italia),provvedimenti di ministri tecnici non all'al-
tezza del ruolo, come Saccomanni, e un ostracismo dei poteri forti europei. Letta da buon democristiano spera che la fiammata Renzi si placherà da sola. Crede, non a torto, che il protagonismo dell'uomo politico fiorentino si spegnerà dopo la vittoria alle primarie. Una vittoria che, i navigati del Pd, cercano di far diventare meno clamorosa rispetto allo sfidante dal volto partitico, Cuperlo. Già l'assaggio delle primarie di partito ha segnato una battuta d'arresto per Renzi. E se il giorno dell'Immacolata voteranno solo un milione e mezzo d'italiani, Renzi avrà una vittoria di Pirro e il navigato Letta continuerà a governare l'Italia.
”
Franco Fiorito
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DEUTSCHE BANK
CONTINUA A INVESTIRE NEL LAZIO APERTO IL NUOVO SPORTELLO DI FROSINONE
Il Lazio continua a essere una delle regioni protagoniste del piano di espansione della Banca: ora gli sportelli attivi sono 28
T
ra i principali operatori finanziari a livello globale, Deutsche Bank opera dal 1977 in Italia, paese nel quale ha costantemente investito e che oggi rappresenta il suo primo mercato europeo dopo la Germania. Con circa 4.000 dipendenti, 1.550 promotori finanziari e 650 punti vendita, Deutsche Bank è uno dei principali istituti di credito internazionali presenti in Italia, avendo sviluppato le proprie attività in tutti i settori del retail banking. Deutsche Bank dal 2010 ha attivato in Italia un piano di crescita interna della propria rete sportelli che oggi conta circa 320 presidi (+55 nuove aperture) e gestisce masse per 30 miliardi circa. Il Lazio continua a essere una delle regioni protagoniste di questo piano di espansione con l'apertura di tre nuovi sportelli: uno a
A Roma e nelle province la Deutsche Bank gestisce circa 2,3 miliardi di euro per 35.000 clienti Frosinone e due a Roma. Con queste aperture sale a 28 il numero di sportelli della Banca nella Regione, dove gestisce circa 2,3 miliardi di euro per 35 mila clienti. Lo sportello di Frosinone si trova in piazzale De Matthaeis ed è operativo da venerdì 22 novembre. «Con i nuovi sportelli incrementiamo ulteriormente la nostra presenza nel Lazio - commenta Paolo Pastorelli, Responsabile Area Centro Sud della rete sportelli di Deutsche Bank in Italia - una delle regioni più strategiche per noi, dove intendiamo conquistare nuove quote di mercato, fidelizzando ulteriormente i nostri clienti. A Frosinone, dunque, ci presentiamo con il nostro approccio distintivo che coniuga all'esperienza, l’offer-
ta ampia e diversificata di un grande gruppo internazionale. Ci rivolgiamo sia ai privati che alle piccole e medie imprese con servizi in grado di supportare il loro business e le necessità di soluzioni personalizzate». Tra i principali fattori che hanno spinto Deutsche Bank a continuare gli investimenti nella
Capitale e nelle zone ad essa limitrofe, ci sono la dinamicità e vivacità economica registrate sul territorio. Tra le prime 15 province italiane per popolazione Roma, infatti, è seconda per deposito medio per nucleo familiare: oltre 42 mila euro a fine 2012. A guidare la classifica è la provincia di Milano (quasi 44 mila euro) men-
tre, dopo Roma, ci sono Padova (oltre 38 mila euro), seguita da Bologna (più di 37 mila euro) e Verona (quasi 37 mila euro). In coda alla classifica si segnalano Napoli (oltre 30 mila euro), Caserta (più di 29 mila euro), Palermo (quasi 24 mila euro) e Catania (oltre 22 mila euro) Fonte: database Bankitalia.
La nuova sede di Deutsche Bank in piazzale De Matthaeis
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DEUTSCHE BANK
CONTINUA A INVESTIRE NEL LAZIO APERTO IL NUOVO SPORTELLO DI FROSINONE
Il Lazio continua a essere una delle regioni protagoniste del piano di espansione della Banca: ora gli sportelli attivi sono 28
T
ra i principali operatori finanziari a livello globale, Deutsche Bank opera dal 1977 in Italia, paese nel quale ha costantemente investito e che oggi rappresenta il suo primo mercato europeo dopo la Germania. Con circa 4.000 dipendenti, 1.550 promotori finanziari e 650 punti vendita, Deutsche Bank è uno dei principali istituti di credito internazionali presenti in Italia, avendo sviluppato le proprie attività in tutti i settori del retail banking. Deutsche Bank dal 2010 ha attivato in Italia un piano di crescita interna della propria rete sportelli che oggi conta circa 320 presidi (+55 nuove aperture) e gestisce masse per 30 miliardi circa. Il Lazio continua a essere una delle regioni protagoniste di questo piano di espansione con l'apertura di tre nuovi sportelli: uno a
A Roma e nelle province la Deutsche Bank gestisce circa 2,3 miliardi di euro per 35.000 clienti Frosinone e due a Roma. Con queste aperture sale a 28 il numero di sportelli della Banca nella Regione, dove gestisce circa 2,3 miliardi di euro per 35 mila clienti. Lo sportello di Frosinone si trova in piazzale De Matthaeis ed è operativo da venerdì 22 novembre. «Con i nuovi sportelli incrementiamo ulteriormente la nostra presenza nel Lazio - commenta Paolo Pastorelli, Responsabile Area Centro Sud della rete sportelli di Deutsche Bank in Italia - una delle regioni più strategiche per noi, dove intendiamo conquistare nuove quote di mercato, fidelizzando ulteriormente i nostri clienti. A Frosinone, dunque, ci presentiamo con il nostro approccio distintivo che coniuga all'esperienza, l’offer-
ta ampia e diversificata di un grande gruppo internazionale. Ci rivolgiamo sia ai privati che alle piccole e medie imprese con servizi in grado di supportare il loro business e le necessità di soluzioni personalizzate». Tra i principali fattori che hanno spinto Deutsche Bank a continuare gli investimenti nella
Capitale e nelle zone ad essa limitrofe, ci sono la dinamicità e vivacità economica registrate sul territorio. Tra le prime 15 province italiane per popolazione Roma, infatti, è seconda per deposito medio per nucleo familiare: oltre 42 mila euro a fine 2012. A guidare la classifica è la provincia di Milano (quasi 44 mila euro) men-
tre, dopo Roma, ci sono Padova (oltre 38 mila euro), seguita da Bologna (più di 37 mila euro) e Verona (quasi 37 mila euro). In coda alla classifica si segnalano Napoli (oltre 30 mila euro), Caserta (più di 29 mila euro), Palermo (quasi 24 mila euro) e Catania (oltre 22 mila euro) Fonte: database Bankitalia.
La nuova sede di Deutsche Bank in piazzale De Matthaeis
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POLITICA
PD, IL GIORNO DEL GIUDIZIO
Domenica si vota per le primarie: in lizza Renzi, Cuperlo e Civati Chiusa la partita nazionale si apre quella, asprissima, locale
LE LISTE PROVINCIALI
INFO
VERSO LE PRIMARIE
Ecco le liste in provincia di Frosinone
COME E QUANDO Si vota domenica 8 dicembre, dalle 8 alle 20. I candidati alla segreteria nazionale sono 3: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati. Per la scelta del nuovo segretario si dovrà barrare sulla scheda il nome della lista del candidato a segretario nazionale del Pd che si intende sostenere.
MOZIONE CUPERLO: Francesco De Angelis, Sara Battisti, Michele Marini, Maddalena Lombardi, Antonello Antonellis, Elisabetta Di Bernardini, Giampiero Di Cosmo, Donatella Antonellis MOZIONE RENZI: Francesco Scalia Francesca Gatta Ettore Urbano Antonella Di Pucchio Maurizio Fadioni Stefania Timi Lucio Marziale Dora Dei MOZIONE CIVATI: Armando Mirabella Emanuela Pizzale Paolo Iovine Angela Viscogliosi Salvatore Raoni Anna Rosa Frate Marco Coccia Ivana Baldassarri
De Angelis e Scalia si giocano la leadership in provincia
I
l giorno del giudizio è arrivato: domenica si vota per l’elezione del segretario nazionale del Partito democratico, attraverso le primarie. In lizza Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. In provincia di Frosinone però l’appuntamento assume anche un significato politico locale molto forte. Innanzitutto l’affluenza: lo scorso anno, per il testa a testa tra Bersani e Renzi si recarono ai seggi ventimila persone. Quella soglia di partecipazione delimita il successo dalla delusione. Sotto quota quindicimila si può parlare di sconfitta per tutti. La provincia di Frosinone è tra le pochissime in Italia che arriva alle primarie nazionali senza aver
celebrato il congresso provinciale, con oltre trenta assemblee comunali da ripetere. Il “pasticcio” ha guadagnato le ribalte nazionali, con tre candidati su quattro (Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario
De Angelis prepara l’annessione Mentre Scalia sogna la svolta D’Alessandro che si sono autosospesi), lasciando “solo” Simone Costanzo. Alle primarie nazionali le alleanze sono mischiate: Francesco De
Angelis e Sara Battisti, Francesco Scalia e Simone Costanzo, Mauro Buschini e Michele Marini. Sul piano provinciale invece se ne parlerà dopo, chissà quando. Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Maria Spilabotte, che sostengono Simone Costanzo, cercheranno comunque di accelerare per prendersi il partito. Francesco Scalia, Sara Battisti e Alessandro Martini non hanno fretta e nell’area di Renzi soprattutto qualcuno potrebbe perfino spingere per il commissariamento della Federazione provinciale. Domenica prossima tutti saranno ai seggi motivati e sorridenti, ma da lunedì mattina la “tregua” salterà miseramente. E scatterà il momento della ”battaglia finale”.
CHI PUÒ VOTARE Hanno diritto di voto tutti quelli che hanno compiuto 16 anni. I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali devono registrarsi on line sul sito www.primariepd2013.pd. Sarà possibile farlo fino alle 12 di oggi. Possono votare gli iscritti al Pd ma anche coloro che «dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del partito, sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrati nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori». Per tutti gli iscritti in regola con il versamento della quota la votazione è gratuita. Gli altri, non tesserati, dovranno versare due euro. IL PRECEDENTE Alle primarie dello scorso anno in provincia vinse Bersani, con il 62,25% (11.724 voti), mentre Matteo Renzi si fermò al 37,65% (7.108 preferenze). In dodici mesi sono cambiate molte cose, considerando per esempio che il senatore Scalia adesso è schierato con il sindaco di Firenze.
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L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL CENTRODESTRA
POLITICA
Le dimissioni di Noto, i fantasmi del passato e l’incapacità di amministrare I personalismi e le logiche correntizie che hanno lacerato il Pdl presentano ancora il conto
in
GIAN FRANCO SCHIETROMA Ha sette vite, come i gatti. Gian Franco Schietroma, leader dei Socialisti, è in grado di piazzare sempre la zampata vincente: al congresso nazionale di Venezia è risultato decisivo per la vittoria di Nencini. Questo vuol dire che se il governo Letta dovesse andare avanti fino al 2015, un mini rimpasto sarebbe obbligatorio. A quel punto il Psi potrebbe avere diritto ad un sottosegretariato e Schietroma sarebbe in pole position. Araba fenice
out FRANCESCO STORACE Le ultime mosse di Francesco Storace, leader de La Destra, non si spiegano molto. Ha riesumato An e appare intenzionato a portare avanti una battaglia nostalgica. Ma così non contrasta il dinamismo dei Fratelli d’Italia. Alla Regione ha attaccato Zingaretti sulla questione del taglio ad alcuni enti. E così è stato fin troppo facile per Zingaretti rispondere. Da lui ci si aspetta di più.
Passi falsi
A
ncora una volta sono volati gli stracci, ancora una volta è finita con le dimissioni di un sindaco, seguite a stretto giro di posta dalle dimissioni dei consiglieri, con l’obiettivo di far sciogliere il Consiglio in modo da evitare sul nascere il “rischio” che il primo cittadino potesse ripensarci nell’arco di venti giorni e magari dare vita ad una giunta diversa. Ancora una volta al Comune di Anagni Carlo Noto non è riuscito a terminare il mandato: un film già visto, un film che però il centrodestra ha girato molte volte in questa provincia: tutto iniziò a Frosinone, con Paolo Fanelli sindaco. Nel capoluogo il centrode-
Con la scissione tra Forza Italia e NCD la situazione rischia di precipitare ulteriormente stra ha dovuto aspettare dodici anni prima di tornare a guidare il municipio. Ma lo stesso destino si è registrato a Cassino, con Bruno Scittarelli sindaco. E meno di un anno fa alla Provincia (massimo ente elettivo del territorio) il centrodestra ha mandato a casa presidente, assessori e consiglieri. Un errore che Antonello Iannarilli per primo ha pagato carissimo alle regionali. E anche dopo.
LO SCHIAFFO DI ANAGNI Che nella città dei Papi Carlo Noto fosse in difficoltà lo si sapeva da tempo. Già circola il nome dell’ex vicesindaco Davide Natalia come possibile candidato del centrodestra e nel recente passato la contrapposizione tra Carlo Noto e Alessandro Cardinali è stata conclamata. Anagni
è la città di Franco Fiorito e l’ex capogruppo regionale del Pdl è stato più volte determinante alle comunali. Non è affatto escluso che possa pensare di esercitare ancora un ruolo politico in vista delle inevitabili consultazioni anticipate. La situazione è quanto mai caotica, dal momento che Noto era dato nel Nuovo Centrodestra di Alfano, staccatosi da Forza Italia. Ma rimane il
fatto che ancora una volta la maledizione delle dimissioni anticipate ha colpito nel centrodestra.
UNITÀ DIFFICILE DA COSTRUIRE Nel 2014, oltre alle europee, si voterà in 34 Comuni. La domanda è sempre quella: il centrodestra si presenterà unito? E soprattutto riuscirà a governare nel caso di vittoria? Troppe volte agli annunci non sono
seguiti i fatti. E tra Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia, la Destra e nostalgici di An è tutto un proliferare di contrapposizioni e di difficoltà. I leader potranno tentare la pacificazione. Ma non sarà semplice. Lo scioglimento anticipato della Provincia, per esempio, ha lasciato sul campo delusioni e “rancori” e gli strappi tra Antonello Iannarilli e
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IERI & OGGI: TUTTE LE VOLTE CHE IL CENTRODESTRA HA FALLITO
molti altri non sono stati “ricuciti”. L’abile diplomazia delle “colombe” rischia di non bastare. Qualche settimana fa, prima dello strappo, fu deciso di affiancare alla cabina di regia di Forza Italia una Consulta dei sindaci. L’intuizione era buona: se Nicola Ottaviani, Carlo Noto, Ernesto Tersigni, Denise Caprara, Tommaso Ciccone, Maurizio Sturvi e tanti altri si fossero consultati stabilmente su materie come il servizio idrico, l’ambiente e la sanità sarebbe stato più agevole trovare quella che si definisce amalgama. Ma la scissione tra Forza Italia e il Nuovo Centrodestra ha complicato sul nascere ogni tipo di strategia. Berlusconi in persona aveva detto che il Pdl poteva rimanere come contenitore dell’intera coalizione, ma in realtà ognuno sta andando avanti per conto proprio. Per anni il Popolo delle Libertà in provincia di Frosinone non si è riunito: gli stessi anni nei quali il coordinatore provinciale era Franco Fiorito. Gli stessi anni che hanno fatto registrare fratture e ricomposizioni. E brutte figure: come la sfiducia a Mario Abbruzzese come capogruppo alla Provincia, come la Caporetto in sede di votazione della presidenza della Saf. Non c’è mai stata allora l’unità, figuriamoci adesso che ci sono partiti diversi. Lo strano destino del centrodestra provinciale è quello di aver vinto quasi sempre le elezioni (politiche, europee, regionali, locali), ma di non essere poi riuscito ad amministrare con serenità. I personalismi e le logiche correntizie hanno costantemente avuto la meglio. Lo “schiaffo di Anagni” è l’ultimo episodio di una lunga serie di suicidi politici. Però potrebbe anche darsi che da una scissione dolorosa si trovi finalmente la strada dell’unità.
Paolo Fanelli
Antonello Iannarilli
Dopo la bufera di Tangentopoli, l’Italia riparte dai Comuni. Fanelli, figlio d’arte, è il primo sindaco del capoluogo eletto direttamente dai cittadini. Il primo sindaco di centrodestra. L’esperienza, iniziata nel 1994, si conclude tre anni dopo. Troppe beghe interne, troppi personalismi. Fatto sta che per i successivi quattordici anni a Frosinone governa il centrosinistra
Batte Gian Franco Schietroma al ballottaggio e spezza l’egemonia del centrosinistra alla Provincia, portando il centrodestra al vertice di piazza Gramsci. Ma le polemiche arrivano subito e la maggioranza è litigiosa. Poi arrivano le Regionali: l’ideona è di far cadere tutto per consentire a Iannarilli di candidarsi alla Pisana. Un “suicidio” assistito
Bruno Scittarelli
Carlo Noto
Il sindaco di Cassino è un “cavallo di razza”: vince, convince e governa pure. Ma la città martire è assai complicata sul piano politico: bisogna fare i conti con Anna Teresa Formisano e Mario Abbruzzese. Dopo mesi di tira e molla e di colpi bassi anche il viaggio di Bruno Scittarelli finisce. Dopo di lui il centrodestra si spacca. E infatti la spunta Giuseppe Golini Petrarcone
Anagni è evocativa di per sé: è la città di Franco Fiorito, l’uomo che con lo scandalo dei fondi al gruppo regionale del Pdl ha di fatto iniziato lo sfaldamento del centrodestra. E poi Carlo Noto doveva essere “vaccinato”, visto che neppure la volta scorsa finì il mandato. Invece l’antidoto non funziona e le divisioni imperano. Alla fine non c'è alternativa al solito “tutti a casa”
NUOVO CENTRODESTRA
FORZA ITALIA
QUELLA CENA A BRUXELLES CHE LANCIA PALLONE NEI QUARTIERI CHE CONTANO
ABBRUZZESE INDICA LA ROTTA: “VENTRE A TERRA” E TANTI VOTI
Una serata a casa dell’on. Vito Bonsignore
Domani il primo importante step sul territorio
U
L’
na cena a tre. L’altra sera a Bruxelles. Nella casa di Vito Bonsignore, europarlamentare del Nuovo Centrodestra e importante imprenditore del settore autostrade. Gli ospiti erano: Angelino Alfano, vicepremier e ministro dell’Interno (nonché punto di riferimento del NCD) e Alfredo Pallone, europarlamentare e tra i leader della nuova formazione politica nel Lazio. Ma non soltanto nel Lazio, a questo punto. La cena, occasione
ALFREDO PALLONE Il nome dell’esponente ciociaro circola addirittura per un sottosegretariato in caso di rimpasto di Governo
conviviale e di lavoro, doveva rimanere segreta: ma il fatto che la notizia sia filtrata vuol dire che non è passata inosservata, che molti altri avrebbero voluto esserci. E poi ha un significato politico enorme perché conferma il peso specifico di Alfredo Pallone nell’NCD. L’europarlamentare conta e parecchio: al punto che il suo nome circola quando si parla di sottosegretariati nel caso Letta dovesse procedere a un rimpasto dell’Esecutivo.
appuntamento è per domani alle 11, all’Hotel Cesari: Mario Abbruzzese ha deciso di tastare il polso a Forza Italia. Insieme a Iannarilli ovviamente, ma è il consigliere regionale a voler lanciare subito un segnale forte e chiaro a tutti. Ha chiamato a raccolta sindaci, amministratori, dirigenti. Nessuno escluso. Perché Abbruzzese sa che in questa provincia più che altrove Forza Italia deve fronteggiare l’offensiva del Nuovo Centrodestra, che
ha in Pallone un grande elemento di aggregazione. Con gli azzurri sono rimasti sindaci come Alessia Savo, Antonio Corsi, Tommaso Ciccone, Claudio Guerriero, esponenti come Danilo Magliocchetti, Ombretta Ceccarelli, Maria Paola D’Orazio, Giacomo Iula, Pierluigi Ambrosetti. Fra le altre cose ci sarà già una prima risposta all’ordine arrivato direttamente da Silvio Berlusconi di vedere già dall’8 dicembre segnali pesanti sul territorio.
MARIO ABBRUZZESE Il consigliere regionale non vuole perdere tempo. L’appuntamento è per domani mattina alle 11, all’Hotel Cesari
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GIARRETTIERE & tacchi a spillo
LA FURBIZIA EFFIMERA DI OTTAVIANI
L’aumento dell’Imu costerà ai frusinati almeno un milione di euro. La causa è la mancata copertura dell’intera somma da parte di un Governo indifendibile. Ed è vero che l’aumento dallo 0,4 allo 0,6 era stato determinato dalla necessità di evitare il dissesto. Resta il fatto che al Comune di Frosinone per i contribuenti ci sarà un’altra stangata. Nicola Ottaviani ha giocato di anticipo, attaccando l’esecutivo e chiamando nel capoluogo le telecamere di Ballarò e della Vita in Diretta. Ma va detto che a viale Mazzini sospettavano da tempo che il pasticcio sarebbe arrivato. Rimane la sensazione di un primo cittadino troppo preoccupato di far passare messaggi piuttosto che risolvere i problemi. Prendersela con gli altri non potrà durare per sempre.
Peter Pan
I FARDELLI DEI… PENDOLARI
Essendo un pendolare anche lui conosce sulla propria pelle i disagi, i ritardi e i disservizi che patiscono quotidianamente tutti coloro che sono costretti a viaggiare in treno ogni giorno. Ma adesso che è diventato consigliere regionale Marino Fardelli ha deciso di provare a fare qualcosa, lanciando una capillare ed efficace campagna di sensibilizzazione sul tema, chiamata Pendolaria. Ed è andato oltre, intuendo che il trasporto pubblico può diventare una risorsa per il territorio.
Perspicace
TRIPLICE IN SILENZIO (E LA UGL URLA)
Con tutto quello che sta succedendo nella sanità provinciale stupiscono i silenzi di Cgil, Cisl e Uil. Sciopero degli anestesisti e conseguente caos negli ospedali, file pazzesche al Pronto Soccorso, paralisi gestionale derivante dal “caso” Suppa e altro ancora. La Triplice non se ne cura. A gridare è soltanto l’Ugl, che finisce con il fare la figura del “grillo parlante”. Eppure la classifica sulla qualità della vita ha messo il dito nella piaga specialmente nella sanità. Il prossimo manager dovrà fare chiarezza anche nei rapporti con i sindacati.
Il buono, il brutto e il cattivo
87
LA POSIZIONE
La provincia di Frosinone si conferma tra le ultime in Italia secondo la classifica sulla qualità della vita stilata da Sole 24 Ore
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PUNTI
Sono quelli ottenuti dalla Ciociaria nella speciale classifica di fine anno. Pochissimi. Gli stessi di Enna
SENZA QUALITÀ L’annuale classifica sulla qualità della vita massacra la Ciociaria. Qual è la novità? Ottantasettesima posizione in Italia, una in meno rispetto all’anno scorso
P
oche storie: si vive da schifo! Niente giri di parole: la qualità della vita precipita perché siamo in presenza di una provincia senza qualità. La aziende chiudono, i giovani e le donne non trovano lavoro, la disoccupazione cresce, i depositi in banca crollano, la popolazione invecchia, la gente non si diverte. Sì, sull’ordine pubblico ancora ci si può definire relativamente “tranquilli”. Ma non basta, perché le oppor-
UN DATO È INDICATIVO: I DEPOSITI BANCARI, UN TEMPO PUNTO DI FORZA DI QUESTO TERRITORIO, DIMINUISCONO. LA MEDIA È 14.805 EURO
tunità non ci sono e le speranze neppure. La classifica de Il Sole 24 Ore non fa che certificare studi e dati. Ma non servono studi e dati per rendersi conto che la Ciociaria fa ormai parte di quel profondo sud che arranca, mentre il nord tiene. In più la provincia di Frosinone è ultima nel Lazio, all’87° posto, uno in meno rispetto all’anno scorso, su un totale di 107 province monitorate. Roma è in posizione numero 20,
Viterbo al 68° posto, Rieti al 74°, Latina all’83°. Peggio di noi nessuno in regione. E questo è un ulteriore campanello d’allarme. Una provincia senza qualità, quindi, ma anche senza “quantità”. Senza soldi da spendere, cioè, senza idee, senza investimenti, senza progetti. Sei i macroparametri presi in considerazione, che, analizzati, confermano non soltanto un trend in caduta libera ma anche una crisi
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GLI INDICATORI
Presi in considerazione il tenore di vita, i servizi e l’ambiente, il lavoro, l’ordine pubblico, la popolazione e il tempo libero
UNA GUERRA TRA POVERI
Nel Lazio Frosinone fa peggio di tutte le altre province. Roma si colloca al 20° posto. Ma anche Viterbo, Rieti e Latina stanno meglio di noi. Con l’aggravante che, fatta eccezione per noi e per i cugini pontini, tutti migliorano la posizione rispetto all’anno passato . Speriamo nel 2014 inesorabile. Il vero dato che emerge è quello relativo a una'assoluta mancanza di “eccellenze” in Ciociaria. Non c’è un settore nel quale il territorio fa la differenza: siamo in una posizione stabile di retroguardia. E anche dal punto di vista psicologico sembra ormai subentrato un sentimento di resa, di rassegnazione, come se non ci fosse via di uscita a un tunnel a gomito nel quale c’è soltanto la decrescita. E neppure felice.
TENORE DI VITA I depositi bancari, un tempo forza di questo territorio, diminuiscono: la media è di 14.805,70 euro, 73^ posizione. Ma siamo addirittura al posto 105 per i consumi pro capite, valore da intendersi come variazione percentuale della spesa: 0,77, niente. Non va meglio per l’importo medio delle pensioni (71^ posizione): 684,70 euro. L’unica nota positiva arriva dal costo della casa al metro quadrato: valore di 1.450, dato che ci colloca al 22° posto.
SERVIZI E AMBIENTE Siamo al 102° posto, solo in cinque province stanno peggio. La classifica di Legambiente sull’inquinamento ci massacra, il tasso di emigrazione ospedaliera nella sanità è preoccupante e perfino nello smaltimento delle cause civile raschiamo il fondo del barile (99esimi): 25,31 cause smaltite ogni 100 sopravvenute e pendenti. Dietro la lavagna davvero.
AFFARI E LAVORO Gli effetti della crisi hanno aggrava-
to una situazione già deficitaria e precaria. Le imprese registrate ogni 100 abitanti sono appena 9,40 e siamo al 99° posto per quanto riguarda i fallimenti: valore di 27,06 ogni mille imprese registrate. L’occupazione femminile è appena del 35,33% e lo Start Up rimane un illustre sconosciuto.
ORDINE PUBBLICO In questo settore va molto meglio e il merito è delle Forze dell’Ordine. Siamo trentasettesimi in Italia. Pochi scippi e pochi furti in casa, rispetto alle medie di altre realtà. Aumentano però le estorsioni (83° posto) e le truffe-frodi informatiche (70^ posizione).
POPOLAZIONE Ci sono tanti laureati: 75,53 ogni mille giovani residenti. Quarantesimo posto per divorzi e separazioni e cinquantanovesimo per il saldo tra iscritti e cancellati all’anagrafe. La popolazione però invecchia e ci sono più anziani che giovani. Pochi anche gli stranieri residenti regolari.
TEMPO LIBERO Appena 5,88 librerie ogni centomila abitanti, al cinema si va pochissimo, con un valore (1,42) che colloca la provincia di Frosinone al 96° posto. Si fa pochissimo volontariato (90^ posto), mentre per quanto riguarda indice di sportività (63esimi), ristoranti e bar (60esimi) e indice di copertura di banda larga (67esimi) siamo a metà classifica. Al prossimo anno!
LA TOP TEN DEL SOLE 24 ORE
Nei primi dieci posti soltanto province del nord Italia. La capitale, in ventesima posizione, è la prima del centro sud. Ultima, 107° posto, Napoli CLASSIFICA FINALE Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 87
Diff. pos. 2 -1 7 3 -3 2 11 21 0 7 -1
Provincia Trento Bolzano Bologna Belluno Siena Ravenna Firenze Macerata Aosta Milano Frosinone
Punti 623 603 601 597 591 588 587 584 583 583 454
Tenore Servizi Affari Ordine Popolaz. di vita & Ambiente & Lavoro pubblico 44 16 6 29 42 21 28 14 7 1 81
20 40 2 31 50 3 11 60 44 6 102
1 2 3 48 30 8 9 22 13 10 83
14 5 102 3 25 89 76 22 40 105 37
5 58 4 20 2 19 9 16 6 1 84
Tempo libero 9 29 26 31 1 13 16 4 20 51 97
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ATTUALITÀ
CASSINO ADOTTA UN ALBERO PER NATALE E POI... REGALALO AL COMUNE L'amministrazione comunale di Cassino fin dal suo insediamento si è dimostrata sempre molto sensibile alla cura ed all'incremento, per quanto possibile, delle aree verdi all'interno di un perimetro urbano. In questa particolare direzione va l'iniziativa varata in occasione delle ormai imminenti festività natalizie e di fine anno, rivolta ai commercianti della città martire, denominata “Adotta un albero”. «Questa iniziativa – ha spiegato il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone – realizzata con l’ausilio del Centro Commerciale Naturale “San Benedetto”, vuole essere un’occasione, oltre che per migliorare l’arredo urbano, anche per ottimizzare le spese che ogni anno sono legate all’acquisto e allo smaltimento dell’abete. Il progetto, infatti, è un invito ai commercianti, una volta terminate le festività natalizie, a donare l’albero al Comune in modo che lo stesso poi possa essere piantumato nelle aree verdi della città». Il progetto è stato promosso dall’assessorato municipale all’ambiente diretto da Riccardo Consales che ha rivolto l’invito anche ai cittadini. F.R.
TREMA ANCORA LA ROCCASECCA-SORA
Resta precario il futuro della ferrovia che collega Lazio e Abbruzzo Abbruzzese (Fi): «Altro tavolo tecnico inconcludente. L’assessore Civita chiarisca» FERNANDO RICCARDI
L
a sorte della linea ferroviaria Roccasecca-Sora-Avezzano, malgrado il rilevante tam tam mediatico ed i numerosi interventi di esponenti politici appartenenti a diversi schieramenti, continua ad essere molto incerta. Chi più si sta spendendo in tale direzione, nel tentativo non facile di evitare in qualsiasi modo la definitiva chiusura della storica tratta ferroviaria, l'unica che mette in collegamento diretto il Lazio con l'Abruzzo, è il consigliere regionale di Forza Italia Mario Abbruzzese. «Assordante il silenzio che è scaturito dall'ultimo incontro svoltosi presso l'assessorato ai trasporti della Regione Lazio inerente le criticità della linea ferroviaria Avezzano-Sora-Roccasecca. Una riu-
Occorrono fondi per la manutenzione necessaria a ripristinare la linea Ma rassicurazioni non arrivano nione tecnica tra rappresentanti della regione Lazio, della regione Abruzzo e di RFI che avrebbe dovuto fornire, non dico la risoluzione, ma almeno la definizione di un percorso di lavoro per la riattivazione della tratta. Invece, dopo due giorni, non è stato comunicato nessun aggiornamento. Informazioni che erano state garantite non appena chiuso il tavolo delle concertazioni. Non posso, quindi, che esortare ancora una volta l'assessore Civita a fare chiarezza sullo stato delle azioni per la tutela della tratta in questione senza nascondersi dietro il solito mutismo di chi non ha elaborato una strategia per far fronte allo stato di cose”: così
CASSINO
IN MOSTRA LA BATTAGLIA DI MONTELUNGO
P attacca senza mezzi termini il vice presidente della commissione regionale per lo sviluppo economico, lavoro e piccole e medie imprese. “A parte qualche indiscrezione, relativa ad un possibile impegno economico da parte della regione Abruzzo nel prossimo bilancio che, però, non coprirebbe l'intera cifra definita da RFI per i lavori di manutenzione, opzione rifiutata dalla società che avrebbe preteso la totale copertura, non arrivano notizie definitive sul risultato prodotto da questa riunione. Pertanto se non arriveranno smentite avremmo assistito all'ennesimo tavolo, annunciato come risolutivo e che alla fine non ha prodotto un bel nulla. Capisco che una criticità del genere non può essere risolta in brevissimo tempo, ma
nonostante i numerosi solleciti, da parte di istituzioni, comitati e cittadini e il susseguirsi di dibattiti, mi sembra di capire che dopo tre mesi siamo ancora al punto di partenza. Pertanto questa volta è opportuno che l'assessore Civita, viste le indiscrezioni sul possibile impegno economico della regione Abruzzo, ci aggiorni sullo stato dei lavori e sulla possibile strategia che la Regione Lazio intende attuare per uscire da questo stallo – così ha concluso Mario Abbruzzese –. Mi preme sottolineare che, anche se gli interventi di manutenzione interessano prettamente il versante abruzzese della linea ferroviaria, è pur vero che questa tratta è indispensabile per la rete infrastrutturale della nostra regione».
resso l’Hotel Rocca, a l’associazione Cassino, “Montelungo 1943” ha allestito una mostra di grande suggestione, ricca di reperti di grande valore storico che si ricollega intimamente al 70° anniversario della sanguinosa battaglia di Mignano Montelungo (19432013) che vide il sanguinoso sacrificio dei soldati del Corpo Liberazione. di Italiano «Investire nella memoria significa ipotecare un futuro di pace – così ha commentato il consigliere regionale Marino Fardelli – . Complimenti vivissimi all’associazione che ha saputo rendere omaggio anche con questa iniziativa agli eventi bellici di settant’anni fa e alle vittime di una guerra che ha lasciato segni indelebili a Cassino come a Mignano Montelungo». Sabato prossimo, alle ore 18.30, presso il parco dell’Hotel Rocca, è prevista la suggestiva “Cerimonia delle Croci” con l’accensione di un falò alla presenza di reduci della battaglia di Mignano Montelungo.
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CASSINO ADOTTA UN ALBERO PER NATALE E POI... REGALALO AL COMUNE L'amministrazione comunale di Cassino fin dal suo insediamento si è dimostrata sempre molto sensibile alla cura ed all'incremento, per quanto possibile, delle aree verdi all'interno di un perimetro urbano. In questa particolare direzione va l'iniziativa varata in occasione delle ormai imminenti festività natalizie e di fine anno, rivolta ai commercianti della città martire, denominata “Adotta un albero”. «Questa iniziativa – ha spiegato il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone – realizzata con l’ausilio del Centro Commerciale Naturale “San Benedetto”, vuole essere un’occasione, oltre che per migliorare l’arredo urbano, anche per ottimizzare le spese che ogni anno sono legate all’acquisto e allo smaltimento dell’abete. Il progetto, infatti, è un invito ai commercianti, una volta terminate le festività natalizie, a donare l’albero al Comune in modo che lo stesso poi possa essere piantumato nelle aree verdi della città». Il progetto è stato promosso dall’assessorato municipale all’ambiente diretto da Riccardo Consales che ha rivolto l’invito anche ai cittadini. F.R.
TREMA ANCORA LA ROCCASECCA-SORA
Resta precario il futuro della ferrovia che collega Lazio e Abbruzzo Abbruzzese (Fi): «Altro tavolo tecnico inconcludente. L’assessore Civita chiarisca» FERNANDO RICCARDI
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a sorte della linea ferroviaria Roccasecca-Sora-Avezzano, malgrado il rilevante tam tam mediatico ed i numerosi interventi di esponenti politici appartenenti a diversi schieramenti, continua ad essere molto incerta. Chi più si sta spendendo in tale direzione, nel tentativo non facile di evitare in qualsiasi modo la definitiva chiusura della storica tratta ferroviaria, l'unica che mette in collegamento diretto il Lazio con l'Abruzzo, è il consigliere regionale di Forza Italia Mario Abbruzzese. «Assordante il silenzio che è scaturito dall'ultimo incontro svoltosi presso l'assessorato ai trasporti della Regione Lazio inerente le criticità della linea ferroviaria Avezzano-Sora-Roccasecca. Una riu-
Occorrono fondi per la manutenzione necessaria a ripristinare la linea Ma rassicurazioni non arrivano nione tecnica tra rappresentanti della regione Lazio, della regione Abruzzo e di RFI che avrebbe dovuto fornire, non dico la risoluzione, ma almeno la definizione di un percorso di lavoro per la riattivazione della tratta. Invece, dopo due giorni, non è stato comunicato nessun aggiornamento. Informazioni che erano state garantite non appena chiuso il tavolo delle concertazioni. Non posso, quindi, che esortare ancora una volta l'assessore Civita a fare chiarezza sullo stato delle azioni per la tutela della tratta in questione senza nascondersi dietro il solito mutismo di chi non ha elaborato una strategia per far fronte allo stato di cose”: così
CASSINO
IN MOSTRA LA BATTAGLIA DI MONTELUNGO
P attacca senza mezzi termini il vice presidente della commissione regionale per lo sviluppo economico, lavoro e piccole e medie imprese. “A parte qualche indiscrezione, relativa ad un possibile impegno economico da parte della regione Abruzzo nel prossimo bilancio che, però, non coprirebbe l'intera cifra definita da RFI per i lavori di manutenzione, opzione rifiutata dalla società che avrebbe preteso la totale copertura, non arrivano notizie definitive sul risultato prodotto da questa riunione. Pertanto se non arriveranno smentite avremmo assistito all'ennesimo tavolo, annunciato come risolutivo e che alla fine non ha prodotto un bel nulla. Capisco che una criticità del genere non può essere risolta in brevissimo tempo, ma
nonostante i numerosi solleciti, da parte di istituzioni, comitati e cittadini e il susseguirsi di dibattiti, mi sembra di capire che dopo tre mesi siamo ancora al punto di partenza. Pertanto questa volta è opportuno che l'assessore Civita, viste le indiscrezioni sul possibile impegno economico della regione Abruzzo, ci aggiorni sullo stato dei lavori e sulla possibile strategia che la Regione Lazio intende attuare per uscire da questo stallo – così ha concluso Mario Abbruzzese –. Mi preme sottolineare che, anche se gli interventi di manutenzione interessano prettamente il versante abruzzese della linea ferroviaria, è pur vero che questa tratta è indispensabile per la rete infrastrutturale della nostra regione».
resso l’Hotel Rocca, a l’associazione Cassino, “Montelungo 1943” ha allestito una mostra di grande suggestione, ricca di reperti di grande valore storico che si ricollega intimamente al 70° anniversario della sanguinosa battaglia di Mignano Montelungo (19432013) che vide il sanguinoso sacrificio dei soldati del Corpo Liberazione. di Italiano «Investire nella memoria significa ipotecare un futuro di pace – così ha commentato il consigliere regionale Marino Fardelli – . Complimenti vivissimi all’associazione che ha saputo rendere omaggio anche con questa iniziativa agli eventi bellici di settant’anni fa e alle vittime di una guerra che ha lasciato segni indelebili a Cassino come a Mignano Montelungo». Sabato prossimo, alle ore 18.30, presso il parco dell’Hotel Rocca, è prevista la suggestiva “Cerimonia delle Croci” con l’accensione di un falò alla presenza di reduci della battaglia di Mignano Montelungo.
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ATTUALITÀ
SORA NEVICATA 2012, LA CITTÀ ASPETTA I FONDI REGIONALI A rischio gli interventi per risolvere una possibile, futura, emergenza neve. Il Sindaco e l’Assessore al Bilancio hanno evidenziato che il Comune di Sora è ancora in attesa dei fondi regionali per l’emergenza neve del 2012 chiedendo un intervento risolutore al Presidente della Regione Lazio Zingaretti e all’Assessore regionale competente. Esorbitante la somma che la Regione Lazio deve rimborsare alla Città di Sora pari a Euro 2.506.364 che dovrebbe essere girata alle ditte private che, come spiegano dal palazzo municipale, “hanno aiutato l’Amministrazione Comunale nella gestione dell’emergenza neve”. Sono state infatti ben 26 le ditte che hanno lavorato nel 2012 per evitare che “la città rimanesse paralizzata con gravi conseguenze per l’incolumità pubblica”. Riscontrato che il comune di Sora ha già anticipato alle ditte il 30 per cento del totale da liquidare, si invoca l’aiuto della Regione per scongiurare il rischio paventato dal sindaco. «Nel caso di una nuova emergenza neve non potremo contare ancora sulla disponibilità delle ditte del territorio per risolvere situazioni di pericolo e le conseguenze potrebbero essere disastrose». Speriamo bene. CIRO ALTOBELLI
CECCANO, IL BILANCIO DELLE POLEMICHE
L’Amministrazione comunale, a ridosso del 2014, approva il bilancio di previsione 2013 Maliziola nel mirino: fuoco di fila dell’opposizione che attacca su tutti i fronti
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ine d’anno a Ceccano caratterizzata dall’ennesima diatriba tra maggioranza e opposizione. Al centro delle polemiche il bilancio di previsione 2013 che l’amministrazione di centrosinistra ha approvato praticamente riducendosi all’ultimo momento, a ridosso del 2014. Le critiche del centrodestra, comunque, non riguardano solo la tempistica del provvedimento quanto e soprattutto i contenuti. L’amministrazione del sindaco Manuela Maliziola si
CLEMENTE RINALDI
Sotto accusa in particolare la marcia indietro sull’aliquota Imu e i mancati finanziamenti dice sicura di aver lavorato nell’interesse della cittadinanza. «Abbiamo scongiurato la tassazione sulla prima casa – afferma il primo cittadino – nonostante il clima di incertezza nazionale che ha accompagnato in queste ultime ore l’approvazione dei bilanci comunali. Ma c’è di più, in quanto con serietà ed onesta e lungimiranza abbiamo gestito la questione IMU tanto da consentire, con il ripristino dell’aliquota al 0,4 per cento coperta interamente dal governo centrale, un maggior rientro nelle casse del Comune pari a 450 mila euro». La Maliziola si autopromuove:«Abbiamo fatto
delle scelte oculate non facendo cassa sulla prima abitazione in quanto è stato uno dei pochi comuni a ridurre l’Imu sulla prima casa allo 0,2 per cento. Ha altresì agevolato tutte quelle famiglie che hanno concesso la prima abitazione ad uso gratuito ai propri familiari diretti, ritoccando l’aliquota imposta dal governo centrale, dallo 0,76 allo 0,56, applicando il massimo ribasso previsto dalla legge. È bene precisare che l’attuale manovra di portare l’aliquota Imu allo 0,4 per cento non è una marcia indietro dell’Amministrazione ma frutto di
un accurato studio condotto dall’Amministrazione proprio per garantire maggiori trasferimenti da parte dello Stato in materia di aliquota Imu». Di tenore completamente opposto i commenti degli esponenti di minoranza che non mancano di lanciare frecce avvelenate verso Palazzo Antonelli rivendicando propri meriti. «Come opposizione avevamo sollevato forti dubbi sui rischi che l’innalzamento dell’IMU poteva causare ai ceccanesi, esponendoli al rischio di dover pagare la parte in eccedenza all’aliquota ordinaria –
affermano in un documento congiunto i consiglieri Riccardo Del Brocco, Camillo Ciotoli e Roberto Caligiore – Detto e fatto il ministro ha bloccato la furbata di Malziola&co e, in via straordinaria, oltre al punto sul bilancio di previsione, ci siamo trovati a discutere sia della rimodulazione dell’aliquota Imu, sia degli equilibri di bilancio. Imu che ricordiamo abbiamo sempre condannato proprio perché colpiva la sacralità della prima casa. Purtroppo dalla maggioranza avremmo gradito un minimo di onestà intellettuale visto che le cose sono andate come previsto da noi, ma invece chi con un bluff stile poker aveva giocato con le tasche dei cittadini, non ha avuto un briciolo di dignità nell’ammetterlo quasi a doversi far ringraziare dai ceccanesi. Un paradosso». Accuse anche sui mancati finanziamenti. «Abbiamo ricordato con quattro cartelli colorati esposti in Consiglio - così Del Brocco - nell’anno 2013 abbiamo avuto: 0 finanziamenti regionali di ogni entità; 0 opere pubbliche realizzate con contributo regionale; 0 crediti sbloccati dalla Regione verso il Comune di Ceccano, con aggravio della nostra situazione finanziaria; 0 finanziamenti europei. Quella che veniva dipinta come un Eldorado si è rivelata una gestione lacrime e sangue, con gli aumenti tutti a carico dei cittadini come per mensa e trasporto pubblico».
VEROLI
PALASPORT, ORA SI CORRE. WEEK END CRUCIALE
Importante riunione, dopo lo stop ai lavori, per definire i rapporti con la nuova società ACHILLE REALI
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ine settimana decisivo, quello in corso, per il futuro del palasport di Veroli. Stando a quanto anticipato dall’assessore comunale ai lavori pubblici Orlando Rotondo, è in programma proprio in questi giorni l’ultima e definitiva riunione con la società di costruzione che dovrà completare l’opera di ammodernamento della struttura. La ditta in questione sarà la Parente srl che subentrerà alla Di Cesare che è stata titolare del cantiere per pochi mesi, fin quando l’amministrazione del sindaco Giuseppe D’Onorio ha rescisso il contratto. Si tratta di una società verolana con lontani legami di parentela con l’assessore comunale al bilancio Assunta Parente, che dovrà avere l’onere e l’onore di completare i lavori di ammodernamento del Palacoccia,
secondo un progetto di ampliamento che porterà il palazzo dello sport ad essere idoneo a partite di pallacanestro di A2, serie in cui milita la Gzc Veroli. Già martedì scorso c’è stato un incontro fra amministratori pubblici e responsabili della ditta con il quale definire alcuni dettagli relativi all’effettiva operatività in cantiere. Uno degli argomenti centrali dei confronti riguarda l’importo dei lavori e i tempi di consegna dell’opera per i quali non è escluso che da Palazzo Mazzoli si richieda la massima urgenza per cercare di completare il lavoro a ridosso delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale del 2014. In particolare, sul fronte economico, la nuova società edile dovrà eseguire opere per circa un milione e 900 mila
euro, a saldo di quanto già effettuato dalla Di Cesare, rispettando «stesse condizioni e stessi patti della precedente ditta», ha spiegato lo stesso assessore Rotondo. Per questo alla luce di precedenti incontri, saranno i giorni del weekend in corso quelli decisivi per il passaggio dell’opera alla nuova ditta. «Non è escluso che entro il prossimo fine settimana concluderemo tutto per la assegnazione», aveva evidenziato Rotondo a metà settimana. Intanto si sta definendo anche il versante giudiziario con la Di Cesare. Uscito dal cantiere ed entrato in un’aula di giustizia, il rapporto fra amministrazione e la società di Spigno Saturnia si sta cominciando a comporre con deduzioni e controdeduzioni delle parti in causa.
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SPORT PROMESSE DIVENUTE CERTEZZE
FROSINONE, RIPRENDI LA CORSA Dopo il riposo di domenica scorsa, dopodomani i canarini tornano in campo per ospitare il Lecce. Una sfida da vincere a tutti i costi
CLASSIFICA
DANIELE CIARDI
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DANIELE ALTOBELLI
Il giovane centrocampista sta dimostrando, di gara in gara, di essere ormai un punto fermo nello scacchiere di Stellone. Fin qui per lui addirittura tre gol all’attivo e tutti di ottima fattura
LUCA PAGANINI
L’esterno di fascia canarino sembra aver finalmente messo da parte i timori del passatoriuscendo ad aumentare di molto le sue prestazioni con l’andare delle giornate
foto MASSIMO SCACCIA
opo il turno di riposo osservato domenica scorsa, dopodomani (ore 14.30) il Frosinone tornerà in campo per ospitare al Comunale il Lecce. Una sfida dalla quale i canarini hanno assolutamente bisogno di conquistare l’intera posta in palio. Sia per riprendere quella serie positiva interrotta nell’ultimo periodo da due ko consecutivi (domenica 24 novembre in campionato a Salerno e martedì scorso 3 dicembre ad Avellino nella Tim Cup) sia, soprattutto, per non rischiare di perdere ulteriore contatto da chi li precede in classifica. In particolar modo la capolista Perugia e la seconda della classe L’Aquila, prossimi avversari
PT 25 24 24 23 21 21 20 20 18 18 15 14 11 10 7 7 4
V 7 7 6 6 5 6 4 5 4 5 3 3 3 1 1 2 1
N P 4 2 3 3 6 2 5 2 6 1 3 4 8 1 5 3 6 2 3 5 6 4 5 5 5 5 7 5 4 7 1 10 3 8
La prima promossa in serie B. Dalla seconda alla nona disputano i play off. Non è prevista la retrocessione
La compagine giallorossa, dopo un brutto inizio stagione, si presenterà al Comunale forte di otto risultati utili consecutivi di Zappino e compagni (il 15 dicembre i giallazzurri saranno di scena in Abruzzo, mentre il 22 riceveranno gli umbri) nelle due gare che mancheranno alla fine del girone d’andata dopo la partita di dopodomani. Ma conquistare il successo contro Miccoli e soci non sarà certo facile, visto e considerato che dopo un avvio di campionato tutto da dimenticare, i pugliesi si presenteranno alla sfida del Comunale forti di ben otto risultati utili consecutivi. Per questa sfida il tecnico Stellone dovrà certamente fare a meno dello squalificato Frara e degli infortunati Biasi e Soddimo. In dubbio, almeno al momento, la presenza di Gessa. Impossibile ad oggi provare a stilare la formazione anti Lecce, anche in considerazione del fatto che l’allenatore dei canarini spesso si affida a soluzione che la logica sconsiglie-
PERUGIA L’AQUILA PISA FROSINONE CATANZARO PONTEDERA PRATO SALERNITANA BENEVENTO LECCE GUBBIO GROSSETO ASCOLI (-3) VIAREGGIO BARLETTA PAGANESE NOCERINA (-2)
PROGRAMMA 15A GIORNATA
rebbe (vedi Cesaretti trequartista, un ruolo che necessità di una persona capace di giocare sempre a testa e non guadarsi le scarpe ogni volte che entra in possesso di palla, perdendo così tempo e spazio per assist vincenti come ad esempio quello facilissimo per Curiale a inizio gara ad Avellino). Ma visto che nel calcio se le cose poi non dovessero andare a buon fine a pagare è sempre l’allenatore, giusto che Stellone decida le varie formazioni iniziali anche secondo una logica tutta sua. Tornando pertanto al possibile undici di dopodomani, diciamo solo che in porta ci sarà Zappino, mentre per la difesa il trainer dei giallazzurri potrà scegliere il quartetto più affida-
bile, tra i vari: Frabotta, Matteo Ciofani, Bertoncini, Blanchard, Russo e Crivello. Abbondanza anche a centrocampo, reparto per il quale sono a disposizione Gori, Altobelli,
domenica 8 dicembre ore 14.30 Benevento-Ascoli Catanzaro-Barletta Frosinone-Lecce Grosseto-Viareggio Gubbio-Paganese Nocerina-L’Aquila Pontedera-Perugia Salernitana-Prato riposa Pisa CLASSIFICA MARCATORI
Contro Miccoli e compagni mister Stellone dovrà fare a meno di Frara squalificato, Biasi e Soddimo infortunati Gucher, Carrus, Paganini e probabilmente Gessa, e anche in attacco, con Daniel Ciofani, Curiale, Aurelio e Cesaretti pronti ad ogni decisione dell’allenatore.
9 reti Grassi (Pontedera) - 7 reti Eusepi (Perugia); Guazzo (Salernitana) - 6 reti Evacuo F. (Benevento); Fioretti (Catanzaro); Arma (Pisa); Arrighini (Pontedera) - 5 reti Ciofani D. (Frosinone); Curiale (Frosinone); Del Pinto (L’Aquila); Miccoli (Lecce); Zigoni (Lecce); Lepore (Nocerina); Fabinho (Perugia); Lanini (Prato) - 4 reti De Sousa (L’Aquila;); De Sena (Paganese) - 3 reti Malatesta (Ascoli); Tripoli (Ascoli); Vegnaduzzo (Ascoli); Mengoni (Benevento); Altobelli (Frosinone); Frara (Frosinone); Caccavallo (Gubbio); Frediani (L’Aquila); Evacuo D. (Nocerina); Mazzeo (Perugia); De Agostini (Prato); Ginestra (Salernitana); Benedetti L. (Viareggio)
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SPORT DUE CERTEZZE PER LE CIOCIARE
VEROLI PER CERCARE IL RISCATTO FERENTINO PER CONTINUARE LA RIMONTA
I giallorossi reduci da due ko consecutivi proveranno a vincere nella trasferta di Torino Gli amaranto, contro Jesi, vogliono proseguire la rincorsa alla zona play off DANIELE CIARDI
D WILL MOSLEY
Dopo l’infortunio che lo aveva tenuto lontano dal campo da inizio stagione fino a domenica, contro Trapani il pivot della Fmc è tornato a completa disposizione rivelandosi decisivo
opo un decimo turno che ha riservato risultati purtroppo opposti per le due formazioni ciociare impegnate nel campionato di Lega Adecco Gold (ex Legadue) (sconfitta in casa contro Capo d’Orlando per il Gcz Veroli e successo nella trasferta di Trapani per quanto riguarda la Fmc Ferentino), in questa undicesima giornata, in programma dopodomani pomeriggio, giallorossi e amaranto scenderanno in campo con propositi chiaramente ben diversi. I primi, cioè, avranno tutte le intenzioni di riscattare i due ko di fila subiti nell’ultimo periodo della stagione, mentre i secondi di proseguire la rincorsa alla zona play, che dopo i tre successi ottenuti nelle ultime quattro
l’impegno che attende domenica gli amaranto sembra essere più alla portata rispetto a quello dei verolani. Il tutto in considerazione del fatto che Guarino e soci saranno di scena sul
campo amico (Ponte Grande ore 18) al cospetto di una Fileni Jesi che lontano dal “suo” PalaTriccoli ha fin qui subito quattro sconfitte in altrettante gare giocate. Per la formazione di
I ragazzi di Gramenzi ospitano una compagine che non ha mai vinto in trasferta care quaranta minuti di basket intenso, senza concedere nulla a una compagine esperta e in grado di farsi rispettare soprattutto sotto le plance grazie a gente di assoluto valore come Maggioli o Rocca.
Piemontesi e ciociari sono appaiati in classifica e fanno parte del poker che occupa la quinta piazza
JAMAR SAMUELS
Una sicurezza tra gli uomini a disposizione di coach Ramondino. Peccato che nell’ultimo turno, a causa di una direzione arbitrale contraria, sia stato costretto a giocare un tempo limitato perché caricato subito di falli
gare è ora distante quattro soli punti. Ma andiamo per ordine e cominciamo dall’impegno che attende il quintetto di coach Marco Ramondino. Per Veroli è in programma (domenica ore 18) la trasferta in casa del Torino, formazione che in classifica è appaiata ai giallorossi e fino a oggi tra le mura amiche non si è dimostrata certo irresistibile ottenendo due successi e altrettante sconfitte. Una partita, quindi, aperta a qualsiasi risultato, a patto che Rossi e compagni riescano a limitare nel migliore dei modi i vari Mancinelli, Steel o Amoroso, solo per fare qualche nome di giocatori importanti che compongono il quotato roster dei piemontesi. Passando sulla sponda Fmc Ferentino, almeno sulla carta
coach Franco Gramenzi un’occasione importante per ottenere il quarto successo nelle ultime cinque gare giocate e, quindi, con la conquista dei due punti in palio, guadagnare ulteriore terreno nei confronti della zona play off (obiettivo di inizio stagione). Il tutto, però, a patto di gio-
CLASSIFICA LEGADUE GOLD
PROGRAMMA 11A GIORNATA LEGADUE GOLD - domani sabato 7 dicembre ore 20.30 Verona-Trapani • 8 dicembre ore 18 Biella-Imola • Brescia-Napoli • Capo d’Orlando-Trieste • Fmc Ferentino-Jesi • Casale-Forlì Torino-Veroli • Barcellona-Trento
Trento Brescia Barcellona Orlandina Veroli Torino Trapani Biella Verona Ferentino Trieste Jesi Napoli Casale Forlì Imola
PT 16 14 14 14 12 12 12 12 10 8 8 8 6 6 4 2
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SPORT LA LORO ESPERIENZA PER PUNTARE AL PRIMO SUCCESSO
IHF, È L’OCCASIONE GIUSTA
DANIELE CIARDI
CLASSIFICA SERIE A1 FEMMINILE Piacenza Bergamo Conegliano Ornavasso Modena Busto Arsizio Casalmaggiore Novara Urbino Ihf Volley Frosinone Forlì
Lunedì sera (ore 20.30) le frusinati ospitano Casalmaggiore Una sfida non facile, ma comunque alla portata di Gioli e compagne
I
SIMONA GIOLI
L’ex nazionale e oggi capitano dell’Ihf è chiamata, contro Casalmaggiore, a mettere in campo tutte le sue qualità per spingere la squadra alla conquista del primo risultato utile di questa nuova stagione
n realtà ci avevamo sperato già domenica scorsa nella trasferta di Novara, sul fatto che finalmente l’IHF Frosinone sarebbe riuscita a togliere lo zero dalla casella dei punti in questa sua prima volta in assoluto nella massima serie. Già, perche dopo il poker di sconfitte consecutive subito nelle prime quattro giornate contro le migliori formazioni (stando almeno alla classifica) di questo campionato, cinque giorni fa finalmente le ragazze di coach Mario Regulo Martinez affrontavano un sestetto alla portata (per le avversarie una vittoria e tre ko prima di giocare contro le ciociare). E, invece, siamo rimasti delusi. Ora, quella stessa speranza che ci aveva accompagnato alla vigilia della sfida in casa delle piemontesi,
in alcuni fondamentali. E dalla serie A1 femminile passiamo alla A2 maschile dove troviamo una Globo Banca Popolare del Frusinate Sora vogliosa più che mai di riscattare il pesante ko subito domenica scorsa nel big match di Monza. Una sconfitta (seconda consecutiva per 3-0 lontano da casa), che ha fatto scendere la formazione di coach Marco Fenoglio al quarto posto di classifica con ben cinque lunghezze di ritardo dalla capolista
Padova, quattro da Monza secondo, uno da Matera terzo (che tra l’altro ha già osservato il turno di stop), e in compagnia di quell’Ortona (anche quest’ultimi hanno già riposato) che dopodomani (PalaGlobo “Luca Polsinelli”) alle 18 sarà ospite dei bianconeri. Una partita, quindi, nella quale per i ragazzi del presidente Gino Giannetti esisterà un solo risultato: la vittoria piena. Unico modo per non perdere ulteriore contatto dalla vetta.
PROGRAMMA 6A GIORNATA domani ore 20.30 Bergamo-Piacenza domenica 8 dicembre ore 18 Busto Arsizio-Novara Forlì -Conegliano Veneto, Modena-Urbino lunedì 9 dicembre ore 20.30 IHF Frosinone-Pomì Casalmaggiore riposa Ornovasso
CLASSIFICA SERIE A2 MASCHILE
VERONICA ANGELONI
Dalla quotata schiacciatrice ci si attende un contributo massimo, fondamentale per venire a capo della sfida in programma lunedì sera al “Città di Frosinone” contro le cremonesi
foto MASSIMO SCACCIA
In A2 maschile la Globo Sora ospita Ortona con il chiaro intento di cancellare il brutto ko di Monza torna prepotente in questa sesto turno di andata. Lunedì sera (“Città di Frosinone” ore 20,30), infatti, Gioli e compagne se la vedranno contro un’altra neo promossa alla pari loro: Pomì Casalmaggiore. Una compagine non facile da affrontare, come dimostrano i due successi fin ottenuti in tre gare giocate lontano da casa da parte delle cremonesi, ma certamente più alla portata rispetto a Ornovasso e Piacenza (le due compagini fin qui affrontate tra le mura amiche da parte dell’Ihf). Un successo quindi possibile, ma a patto di evitare i troppi calci di tensione accusati dalla squadra frusinate nelle varie partite fin qui giocate e, non ultimo, i tanti errori commessi
15 12 9 9 8 7 6 6 3 0 0
Tonazzo Padova Vero Volley Monza Coserplast Openet Matera Sieco Service Ortona Globo Banca Pop. Frusinate Sora B-Chem Potenza Picena Sidigas HS Avellino Cassa Rurale Cantù Itely Milano Caffè Aiello Corigliano Materdominivolley.it Castellana Grotte Elettrosud Brolo
PROGRAMMA 8A GIORNATA domenica 8 dicembre ore 18 Castellana Grotte-Milano Corigliano–Padova Globo Sora-Ortona Cantù-Matera Potenza Picena-Monza riposa Brolo
18 17 14 13 13 12 9 8 6 2 2 0
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OFFERTE SPECIALI IN MOSTRA
WEEKEND AL CINEMA
Multisala Nestor
Cinquanta opere di arte contemporanea a prezzi stracciati Da domenica al 6 gennaio negli spazi de La Saletta di Frosinone
Sala De Filippo HUNGER GAMES-LA RAGAZZA DI FUOCO orario: 16.00/19.00/22.00
Sala Germi THOR - THE DARK WORLD 3D
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Fellini STAI LONTANA DA ME orario: 16/18.10 DON JON orario: 20.20/22.30 Sala Mastroianni BLUE JASMINE
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala De Sica FUGA DI CERVELLI
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Troisi SOLE A CATINELLE
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Multisala Sisto Sala 1 FREE BIRDS-TACCHINI IN FUGA
orario: 16.30/18.30 DON JON orario: 20.30/22.30
Sala 2 DIETRO I CANDELABRI orario: 15/17.15 HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO orario: 19.30/22.30
Sala 3 THOR: THE DARK WORLD - 3D
orario: 15.00/17.30/20.00/22.30
Sala 4 HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO orario: 16.00/19.00/22.00
Sala 5 FUGA DI CERVELLI
orario: 16.15/18.20/20.25/22.30
Sala 6 SOLE A CATINELLE
orario: 16.15/18.15/20.15/22.30
Sala 7 STAI LONTANA DA ME
orario: 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 8 PLANES 2D orario: 16.30 LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE orario: 18.30/20.30/22.30
Sala 9 BLUE JASMINE
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
ROCCO ZANI
U
na rassegna del piccolo formato (30x20) ma soprattutto l’occasione, per collezionisti e appassionati, di acquistare a un prezzo assolutamente fuori le quotazioni di mercato opere d’arte contemporanea. Si inaugura domenica a La Saletta di Frosinone la mostra “Offerta Speciale”, ovvero, suggerimenti per una collezione d’arte contemporanea. La mostra ospiterà circa cinquanta lavori che segnano uno spaccato davvero significativo del panorama artistico attuale. Accanto ai lavori di alcune delle figure “stori-
ne d’autore” che seppur autonomamente e in un formato ridotto segnano un percorso davvero molteplice di approcci, di espressioni, di soste. Una mostra che è raccoglitore esplicito di incantesimi minuti, di gioiosi esperimenti, di avvicendamenti linguistici. Ma ciò che colpisce, ancora una volta, l’altruismo di chi fa arte, di chi considera la propria presenza una vera e propria testimo-
nianza. Di generosità, di affetto, di dolcezza nei confronti di chi ha ancora uno sguardo non distratto nei loro confronti. E allora l’umore del tempo natalizio – un sentire meno spossante – ci aiuta forse ad indugiare dinanzi a queste preziose “finestre”, a quel reticolato di voci provenienti da ogni dove fatti di echi, di sorprese, di equilibri. Una mostra da “attraversare”.
L’EVENTO
NUOVA VESTE PER L’ARCHIVIO PROVINCIALE Oggi a piazza Gramsci l’inaugurazione degli spazi
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Tanti artisti locali ma anche i lavori di autori come Fiore, Bellanca, Tieri e Barbato che” del nostro territorio (Fernando Rea, Mario Palma, Fernando Battista, Alberto D’Alessandro, Vincenzo Ludovici, agli scomparsi Ettore Gualdini e Vittorio Miele,) la mostra accoglie ancora i lavori preziosi di Franco Barbato, Mauro Rea, Piergiorgio Tieri, Antonio Fiore, Carma, Renzo Bellanca, soltanto per citarne alcuni. Un'iniziativa capace di riportare a Frosinone autori importanti del panorama artistico contemporaneo, con uno spirito tipico di quello che segnò la storia - tutta novecentesca de La Saletta di corso della Repubblica. Uno spirito di solidarietà, di partecipazione, di un sentire comune fatto di confronto e di ascolto. I nuovi spazi del Centro d’Arte sono pertanto una sorta di luogo magico ricco di vere e proprie “stren-
In alto un’opera di Renzo Bellanca, artista e scenografo cinematografico originario della Sicilia. A sinistra una tela del “nostro” Mario Palma
iorno importante, quello di oggi, per la Provincia di Frosinone. In occasione dell’anniversario dell’istituzione dell’ente, saranno inaugurati gli spazi di utilizzo dell’archivio storico. Gli spazi saranno ufficialmente riconsegnati al pubblico con un convegno, alle 10, presieduto da Antonio Abbate, presidente della Fondazione Mastroianni, con Donato Tamblè, Soprintendente Archivistico per il Lazio; Anna Ciavardini, Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, Lidia Ravera, assessore alla cultura della Regione Lazio, Franco Purini, architetto e Giovanni Fontana, direttore di Territori, Ordine degli Architetti di Frosinone. A chiudere il convegno, prima dell’inaugurazione della mostra permanente, la proiezione di due filmati: “Terra di Ciociaria” di Giovanni Mangiapelo (1956) e “6 dicembre 1926: la data memoranda”, a cura di Francesca di Fazio.
ilFilmdellasettimana LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG di Peter Jackson USA, Nuova Zelanda
Il film narra le avventure di Bilbo Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia. Il gruppo deve recuperare il tesoro nella Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago Smaug. Dopo aver superato le Montagne Nebbiose, la compagnia dovrà cercare l’aiuto di un potente sconosciuto, prima di procedere senza il loro mago
A COLLEFERRO DI SCENA IL BURLESQUE
Stasera il Marlene club organizza un appuntamento imperdibile
S
tasera, alle 19, in piazza Gobetti a Colleferro il “Marlene club”, con il suo mezzo appositamente attrezzato, offre alla cittadinanza un saggio di “burlesque”, quale rappresentazione in chiave satirica di uno spettacolo teatrale leggero e sensuale. Protagonista la sexi Zena Ler accompagnata da altre artiste. Lo spettacolo, impostato come un vero e proprio saggio, verterà su importanti tematiche sociali attua-
li, quali la violenza sulle donne e l’omofobia. L’evento dunque, ha come obiettivo quello di coinvolgere il pubblico nelle tematiche sociali sopra citate e soprattutto poter essere momento di svago e di piacevole divertimento per giovani e anziani. La serata poi proseguirà dalle 22 alle 4 con spettacoli no stop presso il locale “Marlene club” , in via Carpinetana Ovest 1à trav. 11, Segni. Per info tel. 3294360262.
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LA VERSIONE DI FINI
Visioni Qui: presentato il libro “Il ventennio – Io, Berlusconi e la destra tradita” La politica, il Cavaliere, il futuro: l’ex presidente della Camera si racconta LA SALETTA
CAMILLO SAVONE
D
L’ex presidente della Camera Gianfranco Fini intervistato da Alberto Di Majo (Il Tempo) e Camillo Savone nel primo degli incontri di Visioni Qui
a allora “Che fai, mi cacci?” non lo dice più nessuno. Neanche per scherzo. Neanche tra moglie e marito. Perché è rischioso, porta male, meglio evitare. Almeno a vedere com’è andata a finire a Gianfranco Fini, dopo sedici anni di seducente convivenza al governo con Berlusconi. Fini è arrivato martedì a Frosinone per il primo incontro della serie “Visioni Qui” che Qui Magazine sta organizzando a partire da quest’anno. Sul tavolo, condito dalle domande dei giornalisti Alberto Di Majo, caporedattore de Il Tempo, e da chi scrive, c’è il suo ultimo libro (Il ventennio, ed. Rizzoli). Un libro distribuito, come fosse un istant-book, appena dopo la condanna definitiva di Berlusconi. Per Fini si sarà trattato di una soddisfazione che neanche con Mastercard.
foto GIACOMO CESTRA
Quello di martedì era il primo degli incontri con l’autore promossi dalla nostra redazione Si inizia partendo dal trailer datato 22 aprile 2010, location la direzione nazionale del Pdl: si gira il litigio da avanspettacolo tra il Berlusconi indispettito per le continue punture di Fini, Bocchino & company in televisione (e, dice lui, per il “no” di Fini alle sollecitazioni contro le intercettazioni e per la prescrizione) e il Fini in platea che lo incalza. Oggi tutto questo sembra preistoria, così come è preistoria politica quello che è accaduto in questi ultimi tre anni. Ma vale la pena cercare di capire i “tradimenti” a destra (che Fini addita su Berlusconi), la perdita dei colonnelli La Russa, Gasparri e persino della giovane Meloni, la fine di amicizie decennali e tutto il resto. Sul futuro Fini è categorico: «Candidarmi? Non ci penso neanche». Con questa assicurazione, da
“ ” CANDIDARMI ALLE PROSSIME EUROPEE? NON CI PENSO PROPRIO
Gianfranco Fini
non prendere troppo sul serio, apre al futuro: «Non è più il tempo delle ideologie di destra e sinistra, siamo nel secolo delle post-ideologie. Oggi c’è internet, che non è di destra né di sinistra ma dà la sensazione di esercitare democrazia diretta, oggi il
mondo cambia con una rapidità impressionante. Ecco perché bisogna ripensare una nuova destra, con nuove idee e chiarezza di intenti operativi». Nel libro Fini riconosce gli errori più grandi, esalta le scelte rivelate
vincenti, si assolve qualche volta con facilità da accadimenti interlocutori, glissa su alcune sfide solo sfiorate. Alla fine, per noi, è alla ricerca di una riabilitazione difficile, sfoderando quella “difesa della legalità” che per sedici anni non gli ha
illibrodellasettimana
ildiscodellasettimana
BANCHIERI – STORIE DAL NUOVO BANDITISMO GLOBALE
MONDOVISIONE
Federico Rampini - Mondadori Federico Rampini, corrispondente di Repubblica da New York, ci parla dei nuovi gattopardi, dalla crisi del 2008 iniziata col fallimento della Lehman Brothers fino ai nostri giorni. Dai famigerati “subprime” allo strapotere della finanza, dal peso del debito pubblico fino alle più ardite speculazioni finanziarie, il libro svela retroscena indicibili
impedito di andare a braccetto con colui che oggi giudica uno dei mali peggiori della politica italiana. Il libro ha quindi il sapore di una piccola vendetta. Ma la storia della destra in Italia nel terzo millennio è ancora tutta da scrivere.
Ligabue - Zoo Aperto In un momento di difficoltà delle vendite nel mercato discografico, Ligabue inverte il trend! Il suo decimo album di inediti “Mondovisione” supera, durante la prima settimana di vendita, il numero di copie vendute nello stesso periodo dal precedente “Arrivederci, Mostro!” (2010)
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