QUANDO LA RISCOSSA COMINCIA DAL CALCIO
La sfida del nuovo stadio deve diventare l’emblema di altre sfide
F
rosinone da qualche giorno non è più la stessa. È bastato qualche minuto, un paio di gol capolavoro al Lecce, un gioco di squadra vero e generoso e tanta grinta per trasformare il capoluogo, e con esso l’intera provincia (speriamo libera da sterili campanilismi) in un paradiso terrestre, una terra promessa, un paese dei balocchi dove la festa non termina mai. Dopo i doverosi complimenti del nostro giornale agli artefici di questa avventura che si rinnova, dopo tre stagioni, nel solco della famiglia Stirpe (la memoria di Benito, l’impegno di Maurizio) e dopo il plauso per il lavoro degli atleti e dei loro preparatori, che hanno dimostrato di non temere i 120 minuti di gioco durissimo in una serata calda e a tratti afosa, il pensiero deve correre al futuro, quello immediato e quello a lungo termine. La storia ci insegna che spesso episodi culturali o sportivi hanno rappresentato l’atto di nascita di risorgimenti di terre e di popoli, di identità e di economie. Ecco, ora all’ottimo lavoro della squadra di calcio deve affiancarsi da subito la cooperazione di tutte le altre squadre, da quella politica (che finora gioca... neanche tra i dilettanti) a quella imprenditoriale, al settore commerciale, agli uffici pubblici, le scuole, i servizi, la sanità, l’ambiente e tutto il Tifiamo tutti resto. La sfida di un “nuovo stadio subito” sia non solo l’emblema di altre sfide, di una nuova mobilità, nuovi diritti, nuova pulizia e vero rinnovamento “il” Frosinone di mentalità. L’iniezione vitaminica dei canarini, ma il territorio nata da un “crederci” durato l’intero campionato, che esso si diffonda come un’epidemia buona nell’intera rappresenta provincia, finalmente senza rivalità che sono comprensibili nelle lunghe serate al Bar Sport tanto per farci un’altra birra ma che già fuori sulla strada sono semplicemente ridicole e dannose. Tifiamo tutti, da oggi, non solo “il” Frosinone, ma il territorio che esso rappresenta senza l’articolo, sgoliamoci e incitiamo in altre parole noi stessi, ognuno nel suo ruolo, con la voglia di fare sempre meglio, di non risparmiarsi, di non abbandonarsi alle polemiche inutili e di sudare per vincere ancora. Soltanto così il successo del calcio sarà foriero di altre vittorie, che da noi mancano da troppo tempo e anche per colpa nostra. Vittorie di cui tutti abbiamo bisogno.
Camillo Savone
c.savone@quionline.it
Il prossimo numero sarà in edicola il 13 luglio GIUGNO 2014
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Daniel Zaccheddu quando si tratta di giocare con le palle non ha rivali
sottoilgrattacielo@quionline.it
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altro giorno, sotto il grattacielo, ho incontrato Massimo. Ci siamo fermati a chiacchierare, come sempre. M’ha detto che era in partenza. È da un bel po’ che sei partito, gli ho risposto io… Me ne vado in Brasile. In Brasile? Eccheccivaiafare? Ci sono i Mondiali, bello… e io raggiungo gli altri che stanno lì a trastullarsi. Scusa, e gli altri chi sarebbero? Undici campioni. Undici fenomeni. Undici fuoriclasse. Undici uomini in mutande che corrono dietro a Pallone. Praticamente la nazionale dello Stato Libero di Ciociaria: Daniel Zaccheddu, che quando si tratta di giocare con le palle non ha rivali (vediamo come se la cava con una); Nicola Ottaviani, anche detto il Divin Codino (e il codino non ce l’ha in testa!); Franz Kaiser Scalia;
RIGORE È…
QUANDO ARBITRO FISCHIA El Pibe de Oro Mauro Vicano; El Pibe de Fierro Mauro Buschini; la mezza punta Riccardinho Mastrangeli; Francesco De Angelis, secondo molti a fine carriera, rientrato in Italia a parametro zero dopo una bella esperienza in Europa; Gian Franco El Matador Schietroma, che ancora dura novanta minuti, e Simone Costanzo, che dura sì e no novanta secondi. Infine Michele Marini e Domenico Marzi, ovvero i gemelli del gol. Gara d’esordio contro gli azzurri di Forza Italia che stanno a pagina 47 (morto che para). Arbitra Claudio Caparrelli. Massimo mi ha sorriso, mi ha salutato e se n’è andato. E l’allenatore? Pepito Paliotta. Più che un allenatore un allevatore. Insomma, una bella squadra di… Lerda! P.S. Ogni riferimento alla promozione del Frosinone in Serie B è voluto. Alla faccia del Lecce.
una città agli antipodi
Ruggiero Cioci
(ciociaro emigrato Australia)
r.cioci@quionline.it
La festa passerà alla storia come primo esempio di cena con champagne per una non-elezione
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elle agenzie di viaggi fioccano da qualche tempo le prenotazioni per Brisbane, un bel viaggio in Australia non si nega a nessuno, forse perché i nostri lettori, che ci seguono da anni, si sono fatti ormai un’idea di quale paese ideale è quello agli antipodi di Frosinone, proprio dall’altra parte del globo, dove avvengono cose... dell’altro mondo. Qualche giorno fa un agente immobiliare di Qui mi diceva che addirittura c’è chi vuole comprare casa e trasferirsi, anche da Frosinone. Nomi altisonanti che, per la privacy, vi lasciamo soltanto immaginare. Il fatto più eclatante di questo mese è la fuoriuscita dal Commonwealth, il Parlamento continentale australiano,
TUTTI AL PARTY
DEL PARTY CHE HA PERSO di Frankie The Angels a causa delle votazioni comunitarie. Per l’occasione, il mai compagno di partito, maglia rosa dell’Undemocratic Party, il solerte deltaplanista nonché senatore triennale Frankie Stairsia, ha dato un party, appunto, proprio nella pista dell’aeroporto di Brisbane, appositamente sgomberato. La festa, con tanto di bandiere di partito, bande e banderuole, passerà alla storia come primo esempio di cena con champagne post-elettorale con festa di nonelezione. In Forza Australia, invece, c’è chi si lecca le ferite e chi lecca e basta, qualsiasi cosa passi e qualsiasi poltrona si paventi. Se la ride, dal suo eremo fiorito, l’ex boss Frank, l’ennesimo Frank, Riofito. Deve pubblicare due libri de “Le mie memorie” ma deve anche scegliere il momento opportuno. Certe cose, fatte nel giorno sbagliato, rischiano di devastarti la vita...
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in copertina Astrid Pinero Herrera foto di Alberto Buzzanca
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sommario
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POLITICA PILLOLE E PUNTURE DI SPILLO A TU PER TU CON… ADRIANO LAMPAZZI QUELLO CHE RESTA DELLE EUROPEE COMUNI: LA MAPPA DEL VOTO
ATTUALITÀ pag. 41 CRONACHE DAI COMUNI pag. 47 GLI AZZURRI DI CASA NOSTRA AI MONDIALI pag. 52 SPERLONGA, PERLA DEL TIRRENO MODA pag. 60 ASTRID VESTE L’ESTATE
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rubriche
CULTURA&SPETTACOLI TORNA IL FESTIVAL DEI CONSERVATORI I MILLE COLORI DELLA LETTURA IDOL LIPS, CIOCIARI CHE SUONANO DA DURI A DIECI ANNI DALLA MORTE ECCO CHI ERA NINO MANFREDI pag. 90 FEDERICO&JADECOLA: LA STORIA RACCONTATA DA NOI pag. 94 BOTTONI NARRA SOSCIA pag. pag. pag. pag.
eccoci qui
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sotto il grattacielo
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cronache da Brisbane
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visti da qui
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consigli per l’ascolto
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live
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al cinema
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l’angolo del libro 101
SPORT pag. 106 FROSINONE CALCIO: IL SOGNO DELLA B È REALTÀ
qui comics 102 grandangolo 123 chi, come, dove, quando 124 photoshow 127 così com’era 130
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MAURIZIO STIRPE
QUEL CHE RESTA DELL’UDC
Un partito che rischia il dimenticatoio Non tanti anni fa l’Unione di Centro era un pilastro del centrodestra provinciale, con percentuali importanti ed incisive. Erano gli anni di Anna Teresa Formisano, di Angelo D’Ovidio, di Enzo Di Stefano, di Fabio Forte e di tanti amministratori comunali. Oggi ci si chiede che fine abbiano fatto quei voti, dal momento che non è neppure possibile fare dei raffronti. Alle Europee l’Udc si è presentato con un’alleanza con il Nuovo Centrodestra e la sensazione che si è avuta in provincia di Frosinone che alcuni ex Udc abbiano fatto votare Luciano Ciocchetti, candidato però nella lista di Forza Italia. Il segretario Michele Mele semplicemente non prende l’iniziativa e così si va avanti verso una deriva inevitabile. Il consigliere regionale Marino Fardelli ha una visione troppo Cassino-centrica e il nord della provincia avrebbe bisogno di altri punti di riferimento. In questa maniera l’unico risultato che si raggiungerà è quello di far cadere tutto nel dimenticatoio. Cercasi partito disperatamente.
Gli anni d’oro sono lontani Oggi resta solo Fardelli Fino a quando?
E IL DESTINO DELLA VITTORIA
Punture DI SPILLO
La promozione ribadisce il ruolo dell’imprenditore
L
a promozione del Frosinone calcio in serie B, la seconda della sua storia, ha ribadito il ruolo di Maurizio Stirpe, non soltanto come presidente del Frosinone calcio. E neppure solo come numero uno di Unindustria. Ma quale imprenditore di questo territorio, che lavora in silenzio e
che supera ogni ostacolo non lasciandosi mai andare alla polemica. Diciamoci la verità: negli ultimi tempi era stato lasciato solo, quasi che tutti pensassero, senza avere il coraggio di dirlo, che la partecipazione dei canarini alla serie cadetta fosse stata una “comparsata”. Così non è stato e, come sempre avviene in Italia, subito dopo si è vista una folla tentare di salire sul carro del vincitore. Ma stavolta non si andrà oltre il tentare e il patron del Frosinone aveva visto giusto nel voler separare i due aspetti del project financing. A lui interessa completare quello sportivo, lo stadio. Senza perdere di vista il complesso Frusinello, che a questo punto diventa un obiettivo prioritario. Il silenzio paga
LA SANITÀ A PEZZI E I SILENZI DEL MANAGER
La dottoressa Mastrobuono finora ininfluente
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ono passati diversi mesi dal suo insediamento al vertice dell’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone: mesi di silenzi, ogni tanto interrotti da comunicati stampa che ribadivano posizioni note. La realtà è che nessuna novità di rilievo si è vista nella sanità ciociara da quando Isabella Mastrobuono è stata nominata direttore generale. Il problema non è rappresentato esclusivamente dagli ingorghi al Pronto Soccorso, che comunque sono lì a testimoniare l’affanno dell’Azienda. Il problema è che non c’è stata una presa di posizione per il territorio e allora lo diciamo noi. La provincia di Frosinone ha già dato (e parecchio) sulla sanità: ospedali chiusi, posti letto drammaticamente al di sotto della media, Dea di secondo livello a Frosinone volutamente bypassato nonostante impegni precisi assunti in passato. E ancora: pochi medici, pochi infermieri, pochi macchinari all’avanguardia e tutto il resto. A cominciare da quella mobilità passiva che rappresenta un doppio svantaggio per il territorio. Isabella Mastrobuono non ha inciso si sulla. Chi l’ha vista
La sconfitta di Acuto e il bivio di Pilozzi
La strana alleanza tra Sel e FdI non ha funzionato L’esperimento politico aveva guadagnato la ribalta nazionale: destra e sinistra a braccetto ad Acuto alle elezioni comunali. Con la candidata sindaco Tamara D’Ascenzi (Sel) sostenuta da una lista nella quale c’era Gildo De Simoni, esponente provinciale di Fratelli d’Italia. Dietro le quinte politiche c’era ovviamente anche e soprattutto Nazzareno Pilozzi, parlamentare di Sel. E invece ha stravinto Augusto Agostini, con il 68,23%. Una vittoria straripante, che assume una valenza amministrativa e non certo politica. Ma proprio per questo però sottolinea il passo falso di un’alleanza che alla luce del risultato si può definire azzardata. I problemi di Pilozzi però adesso sono altri. Se andrà in porto l’Italicum, sarà inevitabile cercare una coalizione e Sel non può che allearsi che con il Pd. Dove gli spazi sono già superoccupati: due senatori in carica, Scalia e Spilabotte, e un certo De Angelis. Sarà inevitabile sgomitare e Pilozzi non potrà tirarsi indietro. Vietato fallire
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NICOLA OTTAVIANI PRIMARIE SEMPRE
Il sindaco di Frosinone guarda in prospettiva
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ui le elezioni primarie le ha già sperimentate, proprio a Frosinone, dove poi è diventato sindaco. Nicola Ottaviani è uno degli elementi di maggior spicco del Nuovo Centrodestra e non ha voluto commentare il risultato delle europee nel capoluogo, dove magari ci si poteva attendere qualcosa di più. Adesso però è inutile rimuginare su quello che è successo e la coalizione di centrodestra, composta anche da FI e da FdI, deve guardare avanti. Le primarie potrebbero essere utilizzate come strumento di selezione non tanto della classe dirigente quanto dei candidati. E siccome per qualche anno, tranne sorprese, non si tornerà alle urne, potrebbe pure succedere che Ottaviani avrà terminato il suo mandato da sindaco. E se decidesse di provare a concorrere alle primarie per un posto da candidato alla Camera? In molti hanno già drizzato le antenne. Stratega
PATRIZI
COMMISSARIO INSTANCABILE
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Ha guadagnato il centro della vita politica locale E non è affatto intenzionato a cedere il passo
l commissario Giuseppe Patrizi sta andando avanti come se niente fosse, come se la Provincia non dovesse essere trasformata in ente di secondo livello. E indubbiamente ha guadagnato il centro della vita politica locale: protagonista nell’accordo di programma, protagonista nel rinnovo degli enti intermedi, nella peggiore delle ipotesi sarà il grande traghettatore, quello che condurrà ad un assetto diverso, nel quale (forse) saranno protagonisti i sindaci. Alla fine, in ogni caso, Giuseppe Patrizi resterà sulla scena politica, magari nell’ottica di un centrodestra quasi “costretto’ a scegliere le primarie come metodo di selezione della classe dirigente. Ma c’è un altro elemento da non sottovalutare: con la sua azione quotidiana, sistematica, è diventato un punto di riferimento dei dipendenti dell’ente di piazza Gramsci. Chi lo conosce bene però è pronto a scommettere che Patrizi è convinto di poter “recitare” in futuro non più da commissario. Ma da presidente. Della Provincia naturalmente. Immarcabile
FRUSONE
SERVE UN CAMBIO DI PASSO Il M5S deve radicarsi sul territorio
I
l Movimento Cinque Stelle era convinto di poter mettere la freccia, probabilmente anche in provincia di Frosinone. E il deputato Luca Frusone non si era risparmiato in campagna elettorale, pur nel solco di un voto necessariamente di opinione. “Piazze piene, urne vuote”, diceva Pietro Nenni. Non è andata proprio così, perché comunque alle europee i grillini hanno ottenuto il 22%, ma è nei Comuni che la
formazione di Grillo e Casaleggio ha segnato il passo. A dimostrazione che il radicamento sul territorio è fondamentale anche per chi parla e discute di grandi temi. In questo senso c’è molto da lavorare e probabilmente c’è soltanto l’imbarazzo della scelta per il dove iniziare. Il fatto che la politica locale ha davanti un lungo periodo senza elezioni può aiutare tutti i partiti ad effettuare scelte coraggiose ed impopolari. Anche perché se è vero che Renzi ha costituito il valore aggiunto, il Partito Democratico parte comunque da un radicamento sul territorio. Frusone accetti questa sfida. Cinque Stelle da battaglia
INCONTRI E TRAME DEI NUOVI AVVENTURIERI I malumori dei consiglieri: ma verrebbero rieletti?
Incontri che dovevano restare segreti e che invece sono stati resi noti in tempo reale, mal di pancia esibiti, malumori esternati. Sono giorni di fibrillazioni per la maggioranza di centrodestra che amministra Frosinone. Daniele Zaccheddu e Francesco Trina sognano altri equilibri cercando improbabili appigli su presunte politiche urbanistiche, leader di liste civiche come Gianfranco Pizzutelli (Nuova Realtà) che riflettono sul da farsi, assessori che restano al coperto per non farsi notare ben sapendo che in un eventuale rimpasto sarebbero i primi ad essere messi in discussione. E poi una serie infinita di telefonate per cercare di far pressioni sul sindaco. Il tutto senza rendersi conto che se davvero si dovesse arrivare ad una interruzione anticipata della consiliatura, in molti dovrebbero chiedersi: quando ripasserebbe una simile processione? Dove per processione si intende la possibilità di essere nuovamente rieletti? Fuori dalla realtà
In cinque hanno formato un nuovo gruppo. Ma quali sono realmente gli spazi di manovra?
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a cura di Corrado Trento
ADRIANO LAMPAZZI
Nato a Frosinone il 13 ottobre 1976, appena eletto sindaco di Giuliano di Roma, è uno dei primi cittadini più giovani della provincia
A TU PER TU CON
ADRIANO LAMPAZZI
Il sindaco che macina 230 chilometri al giorno Si autodefinisce un umorale. Ma non con gli amici Anni?
dere una partita».
Sposato?
«Purtroppo sono un ricordo. Giocavo a calcio, laterale d’attacco, sia a destra che a sinistra. Calciavo bene con entrambi i piedi. Poi nuoto e corsa».
«Trentotto. Sono nato il 13 ottobre 1976 a Frosinone». «Felicemente, con Federica». Sede di lavoro?
«Roma, Regione Lazio».
Sport praticati?
Adesso come ti rilassi?
Quanti chilometri al giorno?
«Sul divano di casa. Molto banale, ma è la verità».
Professione politica?
«Dipende dalle situazioni e anche dai periodi. Il mio percorso scolastico indica che sono un umorale».
«230: Giuliano di Roma-Capitale. Andata e ritorno. Con la macchina». «Sindaco di Giuliano di Roma, il mio paese. Un sogno». Titolo di studio?
«Laurea in Economia e Commercio: ho iniziato a studiare a Roma, poi ho concluso a Cassino. Precedentemente diploma di Maturità al Liceo Scientifico: al Severi di Frosinone fino a dicembre del quinto anno, quindi ultimi mesi al Sulpicio di Veroli». Sei uno che cambia?
«Moltissimo». Musica?
«Italiana, di ogni genere e di ogni stagione. Mi piace molto quella anni ’60 e ‘70». Film?
«Il Marchese del Grillo, capolavoro storico, culturale, di costume, di tutto».
Si identifica con la frase “Perché io sono io e voi non siete un...”
«Assolutamente no, in quella frase si può identificare soltanto un gigante come Alberto Sordi».
Pessimista oppure ottimista?
Cosa ti piace di più della politica?
«Il rapporto costante e quotidiano con le persone. Sono stato vicesindaco e adesso sindaco. È meraviglioso occuparsi del proprio paese».
Torniamo alla tua autodefinizione: umorale. Cioè?
«Mi piace cambiare lavoro, scuola, mettermi in discussione». Sei umorale anche nell’amicizia?
«No: gli amici di infanzia sono un punto di riferimento della vita». Un oggetto dal quale non ti separi mai?
«Il telefonino, indispensabile».
Hai una valigia sempre pronta nella macchina?
«Diciamo che uso la macchina come una valigia. All’interno della mia automobile si trova di tutto». Ti piace viaggiare, girare il mondo?
«Sì, tifo per la Roma. E non perderò una partita dei mondiali».
«Viaggio spesso, ma il merito è tutto di mia moglie. È lei che mi spinge. Io sono un pigrone».
«Vero: diciamo che cercherò di non per-
«Mai neppure pensato. In politica sono entrato nel 2004, da maturo».
Sei un calciofilo?
Ma un sindaco non ha tanto tempo libero...
Da piccolo volevi fare il sindaco?
foto Donatella Francati GIUGNO 2014
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DUE/TRE COSE CHE... PARLANO DI ME Giovane. E un po’ così Gli abbinamenti non sono proprio il massimo. Diciamo che sbatte un po’ la cintura di cuoio (marrone) con la giacca blu e i pantaloni grigi. Per fortuna non porta la cravatta. In compenso aveva la barba fatta e profumava di acqua di colonia. Insomma, più che presentabile anche alle sette di sera. Il ragazzo si farà. Per essere ingessato c’è sempre tempo
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iPhone 4 (con tremenda cover in finta pelle)
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le fotografie più care: il matrimonio, la laurea e la nipotina
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il dvd de “Il marchese del Grillo”. Un classico!
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lima per le unghie
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le chiavi di casa e dell’auto
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un libro con i versi di Pablo Neruda
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“maccaruni cu’ gli ferri” (fatti rigorosamente a mano)
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LA CADUTA
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La provincia di Frosinone è stata sempre una roccaforte per il centrodestra Ma la sconfitta non può non tenere conto della frantumazione del Pdl Adesso deve ritrovare la bussola. Senza errori e perdite di tempo CORRADO TRENTO
L’analisi dei flussi elettorali degli ultimi 14 anni mette a nudo le trasformazioni del mondo politico
L’
analisi dei flussi elettorali aiuta a capire le trasformazioni politiche, ma bisogna essere cauti e non perdere mai di vista i diversi periodi, perché partiti e coalizioni si sono trasformati. La provincia di Frosinone è sempre stata di centrodestra, ma alle Europee il sorpasso del Pd è stato innegabile. Prima però è necessario sottolineare i risultati dei singoli sul territorio: le 29.495 preferenze di Francesco De Angelis (Pd) alle europee sono una manifestazione di forza in Ciociaria. Così come i 7.684 voti di Alfredo Pallone (Nuovo Centrodestra) sono lì a dimostrare che l’ex europarlamentare è in grado di dire la sua nella coalizione. Da non sottovalutare i 5.986 voti di Silvio Ferraguti, che in Forza Italia si è dovuto battere da solo contro tutti in Ciociaria. Onore al merito ad Assunta Lombardi (Fratelli d’Italia): 2.000 consensi non sono da sottovalutare. Detto questo, veniamo ad analizzare cosa è successo in questi ultimi anni nel centrodestra. Per avere un’idea del fatto che la provincia di Frosinone è stata sempre una roccaforte bisogna andare indietro nel tempo: alle regionali del 2000 Forza Italia e Alleanza Nazionale presero 101.093 voti, il 36,6%. Altre 36.160 preferenze (13,1%) furono raccolte dal Ccd-Cdu. Alle politiche del 2001 FI-An arrivarono a 143.556 voti alla Camera, pari al 45,9% (con Ccd-Cdu al 10,3%). Nel 2005, ancora regionali, si registrò una flessione, ma comunque parliamo di 77.851 voti pere FI-An (27,3%) e 54.332 (19,1%) per l’Udc. Nel 2006, alle politiche, 129.109 consensi per FIAn (38,9%). Nel 2008, sempre politiche, il Pdl raggiunse il 47,7% in Ciociaria, cioè 152.620 voti. Perfino alle regionali del 2010 i voti per il Pdl
furono 103.286, pari al 40%. Un anno prima, alle europee del 2009, altra prova di forza straordinaria del Pdl: 135.329 voti, il 47,03%. Oggi è cambiato tutto: il Pdl non c’è più, al suo posto Forza Italia e Nuovo Centrodestra, senza dimenticare Fratelli d’Italia. Alle ultime europee Forza Italia ha ottenuto 56.764 voti (24,39%), il Nuovo Centrodestra-Udc 14.605 preferenze (6,27%). Insieme fanno comunque un totale che resta sotto di 16,37 punti percentuali rispetto alle europee di cinque anni fa: 63.960 voti in meno. Certamente non compensabili con i 9.616 voti (4,13%) dei Fratelli d’Italia. Ancora dati: alle politiche dello scorso anno il Pdl ottenne 90.687 voti: quest’anno FI e Ncd sono arrivati a quota 71.369. In ogni caso 19.318 consensi lasciati sul campo. Pur tuttavia il centrodestra ha tenuto in provincia di Frosinone, dove però non ha alternative ad un processo di riunificazione che può svilupparsi soltanto attraverso le primarie. Discorso diametralmente opposto per il Pd, che quest’anno ha cannibalizzato gli alleati del centrosinistra. In provincia di Frosinone il Pd alle europee ha ottenuto, insieme al Psi, 86.328 voti, pari al 37,09%. Un successo mai raggiunto prima: ha guadagnato 16.376 voti (+ 12,91%) rispetto alle europee del 2009 e 20.756 preferenze (+ 14,05%) rispetto alle politiche di un anno fa. Una performance inimmaginabile nell’ultimo decennio ed oltre: nel 2000 alle regionali i Ds-Ppi-Democratici ottennero 83.435 voti (30,2%), l’anno dopo alle politiche Ds e Margherita arrivarono a 78.062 preferenze (25%). Perfino alle regionali del 2005 Uniti nell’Ulivo non andò oltre il 23,4%, vale a dire 66.593 preferenze. Alle politiche del 2006 i GIUGNO 2014
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Il Partito democratico ha raggiunto vette impensabili Ora può rappresentare il faro di unʼaggregazione scoperta a sinistra I grillini del Movimento Cinque Stelle hanno dimostrato di esserci voti dell’Ulivo in Ciociaria furono 88.280 (26,7%), a quelle del 2008 il Pd arrivò al massimo storico in termini di preferenze, 97.197. Ma la percentuale fu del 30,4%. Alle regionali del 2010, infine, i voti furono 51.550, il 20%. Anche nel centrosinistra è cambiato tutto e naturalmente l’effetto Renzi è stato enorme anche in provincia di Frosinone. Il Pd provinciale rimane inchiodato nell’eterno duello tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia, ma a questo punto è altresì necessario fungere da faro di una coalizione che ha i Socialisti come alleati imprescindibili in Ciociaria. In attesa
di verificare quanto vale oggi Sinistra Ecologia e Libertà in provincia di Frosinone (alle europee i voti raccolti dalla lista L’Altra Europa con Tsipras sono stati 6.808, il 2,92%), bisogna tenere presente il Movimento Cinque Stelle. Il partito di Grillo sicuramente non ha sfondato, ma ha comunque ottenuto 51.172 voti in provincia, pari al 21,99%. Lo scorso anno alle politiche i consensi furono 71.546, pari al 24,65%. Il M5S ha tenuto. Resta da vedere la collocazione politica: alla sinistra del Pd o alla destra di Forza Italia? O le due cose insieme?
LA VITTORIA ANNUNCIATA E LA SCONFITTA INGESTIBILE
Alle comunali il centrosinistra ha rispettato il pronostico. Dappertutto CORRADO TRENTO
C
ronaca di una vittoria annunciata. Alle elezioni comunali il centrosinistra ha prevalso rispettando il pronostico, ma sono le dimensioni della debacle del centrodestra che rendono complicato perfino gestire la sconfitta. A Veroli Simone Cretaro si è aggiudicato il derby “Democrat” con Danilo Campanari, ma il punto è che il centrodestra di Gianfranco Rufa è rimasto a distanza siderale. La roccaforte di Anagni è stata espugnata dal centrosinistra guidato da Fausto Bassetta con una facilità perfino irrisoria. E che dire di Isola Liri, dove Vincenzo Quadrini ha riconquistato la fascia tricolore battendo Antonella Di Pucchio, anche in questo caso nell’ambito di un testa a testa nel centrosinistra? Per non parlare di Ceprano, che ha decretato il trionfo di Marco Galli. O di Giuliano di Roma, dove sindaco è diventato
Adriano Lampazzi, braccio destro del consigliere regionale del Pd Mauro Buschini. E allora l’unica nube nel cielo del centrosinistra è stata rappresentata da Coreno Ausonio, dove il segretario provinciale del Pd Simone Costanzo ha dovuto cedere il passo a Domenico Corte, pagando però politicamente la frattura con il senatore Francesco Scalia. Per il resto vanno segnalate le percentuali di Bernardo Donfrancesco a Colfelice (94,26%), di Mario Piselli a Gallinaro ( (80,37%), perfino di Augusto Agostini ad Acuto (68,24%). Ad Arce ha vinto Roberto Simonelli, ad Arnara Filippo Capogna. Anna Maria Girolami (Morolo), Sergio Cippitelli (Broccostella) e Antonio Lancia (Falvaterra) erano letteralmente senza avversari. Da segnalare anche i successi di Roberto Zeppieri a Ripi, di Giovanni Vincenzi a Strangolagalli, di Riccardo
Indossare oggi la fascia tricolore è un’impresa da mission impossible
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Un centrodestra litigioso e lacerato al proprio interno Nessuno si aspettava una sconfitta di queste dimensioni Frattaroli a Settefrati. E la conferma di Modesto Della Rosa a San Giorgio a Liri. Sono state elezioni comunali dominate dalle liste civiche certamente, ma il centrosinistra si è dimostrato più organizzato e in grado di mettere in campo per tempo squadre e progetti. Il centrodestra, come non gli capitava da anni, è rimasto spiazzato,
Rottamatori
Rottamati
Rottami
costretto ad inseguire, lacerato al proprio interno da contrapposizioni insanabili. Spesso alimentate anche da divisioni personalistiche che nulla dovrebbero avere a che fare con la politica. Infine, va detto che ricoprire il ruolo di sindaco è oggi impresa difficile, da mission impossibile. Poche
risorse (dal Governo centrale e dalla Regione), molte aspettative (dei cittadini). Sempre più spesso i primi cittadini sono costretti ad applicare e riscuotere la tasse per conto dello Stato. Nonostante tutto però sono ancora i politici che godono di maggior fiducia da parte della gente.
SIMONE CRETARO
FAUSTO BASSETTA
VINCENZO QUADRINI
Dopo una consiliatura da secondo di D’Onorio ha la sua grande possibilità. E la sfrutta benissimo. Rottamando avversari di destra e di sinistra. Terminator
Ci voleva un carabiniere per tranquillizzare Anagni? Evidentemente sì. Bassetta, uomo della provvidenza, vince e convince. Ufficiale e gentiluomo
Buon sangue non mente: lo davano per spacciato, sacrificato sull’altare del presunto nuovo che avanza. E che infatti è... avanzato contando i resti. Highlander
DANILO CAMPANARI
FRANCESCO DE ANGELIS
ALFREDO PALLONE
A volte è meglio capire quando arriva il momento giusto di farsi da parte. Ha sognato il grande ritorno. Ma ha fatto la figura del pivello. Forrest Gump
Aveva gli occhi puntati addosso. E ha fatto il suo dovere. Ma è stato “tradito” dalle candidature pesanti di Gasbarra, Bettini e Gualtieri. Per ora incassa... Die hard
Si aspettava qualcosina in più. Soprattutto dai “suoi” amministratori. Costretto a fare buon viso a cattivo gioco, di sicuro saprà rifarsi. Via col vento
SIMONE COSTANZO
ANTONIO TAJANI
ANTONELLA DI PUCCHIO
O ce l’hanno con lui o Paperino gli fa un baffo. Perché perdere nel proprio paese, da segretario provinciale, nel giorno in cui il Pd fa il pieno, è proprio da sfigati. La maledizione della prima luna
D’accordo, è stato eletto a Strasburgo. Ci mancava pure... In realtà ha spaccato Forza Italia e ha visto Toti e Fitto con il binocolo. Tutto tutto, niente niente
Era la vera novità, renziana di ferro e con la faccia pulita. Invece si è fatta beffare da Quadrini. E resterà a fare il consigliere di opposizione... Gioventù bruciata GIUGNO 2014
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VINCENZO QUADRINI Già primo cittadino di Isola del Liri dal 2000 al 2010, dato per finito, si è ripreso la poltrona di sindaco grazie ai 3.096 voti conquistati
USATO SICURO
Grande ritorno di Vincenzo Quadrini a Isola del Liri Già al lavoro la nuova giunta comunale
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elle recenti elezioni comunali gli elettori di Isola del Liri e di Castelliri hanno scelto l’usato sicuro. E, per una singolare coincidenza, anche due sindaci con lo stesso cognome. A Isola del Liri, infatti, dopo l’interregno di Luciano Duro (terminato con un anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista dopo la sfiducia incassata da undici consiglieri nello scorso mese di febbraio), è stato rieletto alla massima carica Vincenzo Quadrini, già sindaco nel decennio 2000-2010.
Nella città di Castelliri si riconferma sindaco Francesco Quadrini
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Un successo maturato con 3.096 voti (pari al 39,24%) conquistati dalla lista “Isola 2.0”, che ha ottenuto anche undici seggi nel nuovo Consiglio comunale, con l’elezione di Massimiliano Quadrini (figlio del sindaco e recordman di preferenze con ben 771 voti personali) ed a seguire di Sara D’Ambrosio, Laura Palleschi, Ilaria Pantano, Gianni Scala, Monica Mancini, Francesco Romano, Pierluigi Romano, Vincenzo D’Orazio, Angelo Caringi e Lucio Marziale. Al secondo posto si è piazzata la lista “Progetto Comune”, con 2.718 voti (34,45%) e quattro seggi: la candidata a Sindaco Antonella Di Pucchio, Angela Mancini, Mauro Tomaselli e Giorgio Trombetta. Terza piazza per la lista “Obiettivo Isola”, che ha ottenuto 982 voti (12,45%) e l’elezione del suo leader Enzo Altobelli. Nessun seggio per le altre due liste in competizione: il “Movimento 5 Stelle” guidato da Paola Indigeno (che ha solo sfiorato il quorum con 558 voti, pari al 7,07%) e “La Grande Bellezza” di Domenico Vitale (che ha raccolto 195 voti, 2,47%). Il sindaco Vincenzo Quadrini non ha perso tempo e ha nominato
immediatamente la nuova giunta comunale, designando quali assessori Angelo Caringi (che avrà anche la delega di vice sindaco), Lucio Marziale, Sara D’Ambrosio, Laura Palleschi e Francesco Romano. A Castelliri, invece, l’ha spuntata il sindaco uscente Francesco Quadrini, che con la sua lista “Progetto Castelliri” ha conquistato la maggioranza assoluta dei voti (in totale 1.251, pari al 50,66%) ed è stato confermato per il secondo mandato consecutivo. Con lui sono stati eletti Fabio Abballe, Giancarlo Venditti, Antonio Perna, Franca Tubelli, Lorenza Iafrate, Giuseppe Esposito, Marco Fiorini e Claudio Fiorini. La minoranza avrà invece quattro seggi, equamente divisi tra le altre due liste in competizione: due alla lista “Impegno per Castelliri”, guidata da Sandro De Gasperis, (già Sindaco dal 1999 al 2009), che ha ottenuto 633 voti (25,63%) e che sarà affiancato da Maria Palleschi; due anche per la “Lista Civica per Castelliri” di Tano Ferri (585 voti, 23,69%), che ha portato in Consiglio Comunale anche Massimiliano Quadrini. Diego Mancini
FACCE NUOVE AD ANAGNI
Fausto Bassetta non ha perso tempo Il nuovo esecutivo è composto da tecnici
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na giunta di tecnici, tutti qualificati, ognuno esperto nel settore che gli è stato affidato. Il primo cittadino di Anagni Fausto Bassetta ha reso noto nei giorni scorsi l’elenco dei nomi di coloro che lo affiancheranno nei cinque anni di mandato a Palazzo d’Iseo. Si tratta di Aurelio Tagliaboschi, 55 anni, consigliere comunale uscente del Pd, da oggi assessore al bilancio, personale e all’organizzazione amministrativa; Marilena Ciprani, 56 anni, laureata in storia e filosofia, nominata assessore alla cultura, al turismo, alla scuola e al centro storico; Fabio Roiati, medico, si occuperà di assistenza sociale, periferie, salute, giovani, sport e integrazione; Raffaella Santucci, specializzata nel management di programmi internazionali finanziati dalla
Comunità Europea, dovrà reperire finanziamenti europei e regionali; Marco Vari, ricercatore laureato in ingegneria delle Telecomunicazioni, sarà – infine – il nuovo assessore al commercio, all’industria, artigianato, agricoltura e Suap. Il sindaco Fausto Bassetta ha tenuto per sé le deleghe a urbanistica, lavori pubblici, ambiente e polizia Locale. Quello nominato da Bassetta è un esecutivo composto quasi esclusivamente da facce nuove. Ad eccezione di Aurelio Tagliaboschi, consigliere comunale uscente del Pd, nessun assessore ha avuto finora esperienze politiche. Si tratta sostanzialmente di tecnici individuati in base alle proprie competenze professionali. Trattandosi di nomine esterne, il Consiglio comunale resterà intatto.
PALAZZO JACOPO DA ISEO
Era il 23 aprile del 2001 quando, in una città tradizionalmente di sinistra come Anagni, con la vittoria di Franco Fiorito iniziava una nuova era per la destra. Ora, dopo tredici anni trascorsi all’opposizione, in Comune torna il centrosinistra
CRETARO PRIMI PASSI DA SINDACO
Analisi del voto a Veroli: quanto pesa la vittoria del centrosinistra
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uanto vale l’elezione di Simone Cretaro a sindaco di Veroli? Per ora vale un nuovo quinquennio al centrosinistra. Vale sicuramente il sindaco più giovane dell’ultimo mezzo secolo; infatti, novità assoluta per palazzo Mazzoli, lo spoglio ha strizzato l’occhio a un 40enne, avvocato, padre di due bambine e convivente, con buona pace del bigottismo che da sempre permea la città della Scala Santa. Vale lo spostamento del sedere da uno scranno a quello vicino, di chi è stato vice di Giuseppe D’Onorio ed ora è titolare di cattedra del proprio ufficio, voluto da 51,64% dei verolani votanti. Ma vale anche una giunta la cui formazione ha lasciato nelle mani delle liste che lo hanno appoggiato; certo, non tutte avranno voce in capitolo per cantare. Qualcuna no, qualcun’altra poco, ma quelle che cantano lo fanno ognuna su un proprio spartito e questo fa sentire urla e stonature di ogni sorta. Meglio avrebbe fatto a farsi carico lui stesso di dare input e decisioni per un esecutivo che dovrà rispondere alle sue volontà. Vale anche un consiglio comunale, il primo, convocato con la sua firma per il 18 giugno. E poi la sua elezione vale le lacrime di papà Americo, la sera dello scrutinio, nell’anticamera della sala consiliare. Già sindaco anche lui, la storia ritorna un terzo di secolo dopo. Achille Reali GIUGNO 2014
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Cassino
Scontro tra maggioranza e opposizione Cassino La relazione della Corte dei Conti nascosta per quasi due mesi
IL CONSIGLIERE DI MASCIO «TRASPARENZA CERCASI»
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e annotazioni critiche della Corte dei Conti sui bilanci 2011 e 2012 del comune di Cassino hanno ringalluzzito l'opposizione consiliare che, divisa in più rivoli, fino a ieri non aveva dimostrato una particolare compattezza e comunione di intenti. Ora, invece, sono tutti uniti nel puntare il dito contro l'assessore al bilancio Enzo Salera, ritenuto il vero responsabile di una situazione contabile definita “opaca”. Ma c'è di più. La minoranza, e in particolar modo il consigliere comunale Giuseppe Di Mascio, è andato all'attacco anche su di un altro punto: perché la deliberazione della Corte dei Conti, protocollata in Comune il 10 aprile, è stata portata a conoscenza del Consiglio soltanto il 29 maggio? «Si nascondono elementi fondamentali non solo all'opposizione – ha commentato Di Mascio – ma agli stessi consiglieri di maggioranza. Questa è la tanto decantata F.R. trasparenza».
BILANCI IRREGOLARI
Scittarelli attacca Salera
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na relazione della Corte dei Conti ha rilevato “una grave irregolarità” sui bilanci 2011 e 2012 del comune di Cassino. E subito è iniziato il rimpallo delle responsabilità. Per l'assessore Enzo Salera la colpa è della precedente gestione amministrativa. La minoranza consiliare, invece, fa rimarcare che le annotazioni critiche si riferiscono ai bilanci stilati dall'amministrazione Petrarcone. Nella querelle
si inserisce anche l’ex sindaco Bruno Scittarelli: «Le responsabilità vanno ascritte all’amministrazione Petrarcone. I bilanci irregolari li ha redatti Salera: il vero imputato è lui. Fino al 2009 la Corte ha chiesto chiarimenti che sono stati dati e ritenuti chiarificatori. La ricerca dei debiti fuori bilancio da parte dell'amministrazione Petrarcone è stata spasmodica: hanno sommato persino quelli finanziati nel 2006. L'azione di questi amministratori irresponsabili va fermata: essa rischia di portare il Comune al dissesto con conseguenze gravissime per i bilanci delle famiglie cassinati». Fernando Riccardi
Cassino
«Ci si continua a nascondere dietro il passato»
SECONDINO E LEONE
«ENNESIMA BOCCIATURA»
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a grossa tegola caduta sull'amministrazione Petrarcone, incarnata dalla deliberazione della Corte dei Conti, sta facendo molto discutere anche al di fuori del Consiglio comunale. Tra i primi a prendere posizione sono stati Dino Secondino, coordinatore cittadino di Forza Italia, e Benedetto Leone, noto esponente di centrodestra. «Il dissesto poteva essere la strada giusta per risollevare le sorti della città ma andava fatto all'indomani dell'insediamento e dopo aver valutato attentamente i conti del Comune. Così non è stato e ci ritroviamo dopo tre anni con il rischio del parere negativo del piano del dissesto pilotato che rappresenterebbe l’ennesima bocciatura dell'amministrazione Petrarcone. È mai possibile che un dirigente quando non ha alcuna ricetta e non raggiunge i risultati va a casa mentre il sindaco continua a non rendere noto ai cittadini il suo progetto e dopo tre anni continua a nascondere la propria incapacità dietro il passato?».
VIABILITÀ AL PALO Tante le arterie che avrebbero bisogno di un intervento PONTECORVO In tema di viabilità l’esecutivo del sindaco Michele Notaro continua a viaggiare a vista. Se da una parte circolano voci secondo cui i lavori in via Lungoliri sono al palo perché si sarebbe sbagliato a produrre la richiesta di finanziamento, dall’altra sui lavori alla condotta idrica in prossimità di via la Cupa si è dimostrata tutta l’approssimazione di una maggioranza che non riesce a pianificare neanche una variazione stradale. Non solo infatti è stata riaperta via delle Alpi chiusa per quattro anni per pericolo frana, ma tutto il traffico è stato deviato su via Aloisi Masella, compresi camion e corriere, nonostante l’esecutivo e i tecnici comunali sappiano che si tratta di una strada che già in passato ha fatto registrare dei cedimenti di carreggiat. In più il tratto stradale è stato aperto anche se i lavori non erano iniziati e in concomitanza con la tradicina di Sant’Antonio, un appuntamento religioso vissuto con partecipazione dai fedeli. Inoltre non è stata adeguata la segnaletica e è stato introdotto il divieto al doppio senso di circolazione. Fino a quando, si chiedono i cittadini, si continuerà a dover sopportare tanta disorganizzazione? Stefania Turchetta
F.R.
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Alatri
CONCETTA
Alatri
E LA MEMORIA STORICA Telecamere contro le discariche
Un progetto per contrastare l’abbandono dei rifiuti
CECCANO Videocamere di sorveglianza e fiere del riciclo. Sono queste le novità che attendono Ceccano in materia di contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. I provvedimenti fanno parte del progetto presentato da Palazzo Antonelli aderendo al bando promosso dalla Provincia al fine di sostenere i Comuni nel percorso ecosostenibile e raggiungere l’obiettivo del 100% nella raccolta differenziata. Il piano d’intervento ceccanese ha ottenuto l’ammissibilità e il relativo finanziamento di 215 mila euro. Soldi che tra l’altro saranno utilizzati per l’installazione di attrezzature per la videosorveglianza al fine di contrastare l’abbandono di rifiuti e la nascita di discariche abusive, e per la creazione di distributori alla spina in modo da traghettare gli esercizi commerciali verso un decremento del quantitativo di carta e plastica. Cle.Rin.
Una canadese internata alle Fraschette dopo settant’anni ha rivissuto le emozioni di allora
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ettanta anni dopo Concetta Ellul è tornata alle Fraschette, dove fu internata quando era una neonata. Settanta anni dopo Concetta Ellul ha rimesso piede in quel campo dove ha patito fame e stenti e dove ha perso affetti importanti come il padre, il nonno e il cugino. Concetta Ellul è una signora che oggi vive serenamente in Canada, ma che nel 1942 arrivò alle Fraschette insieme ad altre centinaia di anglo-maltesi, i primi “ospiti” di un campo che avrebbe visto stagioni storiche inimmaginabili. Concetta se ne andò nel 1944 e, una volta rivenuta ad Alatri, ha manifestato emozioni e sentimenti fortissimi, nonostante fossero passati tantissimi anni. Il campo delle Fraschette è stato un luogo di dolore, non da meno di quelli di altri “campi” più noti. Va dato merito a chi, da anni, sta ricostruendo la memoria storica di questo luogo, rintracciando le persone che lì hanno vissuto, come Concetta Ellul. Pietro Antonucci
Ceccano
CASTEL SINDICI SI RIFÀ IL TRUCCO
Pedana per i disabili e illuminazione scenografica
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na pedana, illuminata, lunga 230 metri. Si tratta del percorso agevolato per i diversamente abili approntato a Ceccano presso Castel Sindici. La struttura è destinata pure ai genitori che desiderano spingere comodamente i loro bambini in carrozzina. Si sta provvedendo, fanno sapere GIUGNO 2014
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dall’assessorato ai Lavori Pubblici, a rendere fruibile al pubblico l’antico maniero dotandolo di tutti i confort necessari al fine di garantire la sicurezza degli utenti anche con adeguata illuminazione oltre alla manutenzione ordinaria del parco che con un percorso agevolato in ghiaia per le carrozzelle. Si continua a lavorare anche per rendere visibile il castello da ogni prospettiva con un’illuminazione adeguata e che lo valorizzi al meglio. L’edificio infatti sarà visibile da lontano con un effetto scenografico.
Clemente Rinaldi
Disorganizzazione in Consiglio e nei partiti
LA DESTRA RESTA ALLO SBANDO
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i avverte un leggero fermento nel centrodestra alatrense, anche se le elezioni comunali restano comunque lontane (si terranno nel 2016). Si tratta però, al momento, più di iniziative personali che di un’organica “ristrutturazione” di un’area che appare, realisticamente, senza una guida e una visione concettuale. Di fatto assente nel consiglio comunale, flebile voce nel dialogo politico locale, le uniche repliche sono affidate alle semplici dichiarazioni che, comunque, tradiscono la mancanza di unitarietà. Parlare di candidature è ancora prematuro, pure se si fanno i nomi di almeno tre ex amministratori, ma ogni discorso decade se non si procede prima ad una organizzazione che parta dalle fondamenta, dalle idee, da una visione che manca e che sta danneggiando non poco lo scarso dibattito degli ultimi anni. Pie. Ant.
Sora
Madonna delle Grazie
Sora
prosegue la mobilitazione I lavori per il restauro sono già iniziati
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CAPITA Capita che qualche anno fa si decise di costruire due ponti di legno per attraversare il Liri. Capita che la decisione scatenò già allora perplessità. Capita che per uno dei due in particolare, quello vicino alla chiesa di S.Rocco, la realizzazione di un muro di sostegno in cemento armato, fini per vanificare il beneficio estetico che il ponte avrebbe dovuto apportare. Capita che i ponti lamellari abbiano poi bisogno di continua opera di manutenzione. Capita che qualcuno dubitava che a Sora qualcuno si sarebbe occupato con costanza dei due ponti. Capita che le malevole previsioni siano state in pieno rispettate e che uno dei due ponti, quello di S.Domenico per fortuna già chiuso, sia crollato. Capita che tempo fa si parlava di realizzarne un altro a Pontrinio. Ma se deve fare la fine degli altri due forse è meglio, questa volta, pensarci bene. Cirus
no spettacolo tutto sorano, fatto da sorani, per un simbolo di Sora. Ancora un evento per la raccolta di fondi per il restauro della Chiesa della Madonna della Grazie. Oggi, domenica 15 giugno alle ore 18, presso l’aula magna del Liceo Socio-PsicoPedagogico “V. Gioberti” di via Spinelle a Sora, si terrà uno spettacolo di cultura dialettale, dal titolo: “La Maonna ‘ella ‘Razzia”, fatto di “poesie e scenette, rigoro-
samente in dialetto sorano, accompagnate da una originale mimica del corpo e della voce”. L’ingresso sarà libero, ma chiunque volesse può premiare lo spettacolo, attraverso un’offerta libera, con i fondi destinati sempre al restauro della chiesa. I lavori, intanto, procedono a pieno regime dopo lo spettacolare trasporto di materiali con l’elicottero, anche grazie ai contributi economici dei sorani raccolti finora dal C. Alt. comitato.
SORA IN PREDA AI VANDALI Diversi gli episodi su cui il Comune non interviene
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Sora
TURISTI NON PER CASO
I ragazzi della scuola Facchini propongono che Sora sia inserita nel circuito turistico regionale
«P
erché non sollecitare il Ministero del Turismo per far inserire Sora in un circuito di visite della regione? Siamo vicini a Roma, abbiamo ricettività alberghiera, ottimi ristoranti, allora perché non diffondere tra i turisti il desiderio di conoscere Sora?». Domande e sollecitazioni che arrivano da chi vede il mondo in maniera diretta e, per questo, potrebbe riuscire a sollecitare un impegno, di chi può, a sfruttare le buone idee. A fornire gli stimoli per la valorizzazione dei tesori archeologici di Sora sono stati i ragazzi delle classi seconde della Scuola Media “Facchini”, al termine di un intenso viaggio nei luoghi della città che trasudano storia e cultura. In particolare hanno visitato la cattedrale che, oltre a numerose testimonianze di storiche, contiene i resti di un antico tempio romano e dove si può ammirare anche un dipinto del 1600 di Ciro Altobelli grandissimo valore.
ora trascurata. Ciclicamente si torna a parlare della scarsa manutenzione di arredi urbani, verde pubblico, fiume Liri, strade e di tutto quello che concorre a formare l’immagine della città di Sora. In particolare sono stati diversi gli attacchi nei confronti degli amministratori da parte di avversari politici, ma anche le sollecitazioni dei cittadini per vedere curato meglio l’aspetto della città. Al di là delle schermaglie politiche, appare comunque indispensabile un decisivo cambio di passo amministrativo che, però, deve andare di pari passo con un maggior contrasto del vergognoso fenomeno del vandalismo. Non si può ogni giorno fare la conta dei danni per l’opera di pochi delinquenti capaci di divertirsi solo distruggendo. Vandali che odiano la loro (?) città e che trovano anche la copertura di chi non li ferma. C.A.
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Il gioco più bello del mondo. Il Paese più allegro I Mondiali. 11 fenomeni in campo. E allora… Forza Italia! Dimenticate Pablito Rossi, Zoff e Tardelli. Scordatevi Schillaci, Baggio e il Pupone. E pure Facchetti, Rivera e Sandrino Mazzola. Noi, questʼanno, ai Mondiali del Brasile ci presentiamo così: Quadrini; Iannarilli, Iula, Abbruzzese, Ciccone; Foglietta, Straccamore, Del Brocco; Magliocchetti, Ferraguti, Scaccia. Praticamente Forza Italia... GIUGNO 2014
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UNO STAFF MONDIALELOCALE 1 GIUSEPPE PATRIZI Commissario tecnico 2 ANTONIO TAJANI Preparatore dei portinai 3 OMBRETTA CECCARELLI Capo massaggiatrice 4 ALESSIA SAVO Massaggiatrice in seconda 5 MARIA PAOLA D’ORAZIO Massaggiatrice in quinta
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foto ALBERTO BUZZANCA
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BELLEZZA
MIA Sperlonga. Il sole. Le spiagge. I vicoli E Astrid, una modella fantastica
CAMILLO SAVONE
I ristoranti, i locali caratteristici. E un mare da fare invidia
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rmai non ci ferma più nessuno: l’esercito di chi, con appena cinquanta chilometri, raggiunge il mare, sedotto dalle bellezze naturali e scacciato dall’afa che in molte città già si è sostituita alle polveri sottili, si fa sempre più folto. In questo esercito di amanti della spiaggia ci sono i pendolari quotidiani, quelli cui piace la fila all’andata e al ritorno, poi chi si può permettere il week-end lungo, magari sforando anche al lunedì, oppure i pensionati, i nonnetti che prendono i nipoti e vanno ad aprire la casa al mare già a maggio, tanto qui non hanno molto da fare. Nei passati fine settimana la costa pontina, quella che resta il “mare nostrum” dal sapore molto ciociaro, è stata letteralmente presa d’assalto: decine di migliaia di bagnanti hanno conquistato il bagnasciuga da Foce Verde al Circeo, da Sabaudia fino al lido di Gaeta. Passando per Sperlonga, una delle perle del
Mediterraneo, un panorama per certi versi siciliano, una scheggia di Ponza approdata sul Continente. Proprio Qui abbiamo scelto di ambientare il nostro servizio di copertina, Qui abbiamo coinvolto la modella di questo mese, Astrid Pinero Herrera per presentare la selezione degli abiti e dei costumi, dei complementi e degli accessori che quest’estate saranno il top, proprio da Qui vogliamo ripartire perché le nostre bellezze, a due passi da casa, non sono apprezzate e promosse mai abbastanza. La roccia che si protende verso il mare ospita Sperlonga, con i suoi vicoli caratteristici, l’artigianato e la vasta tavolozza eno-gastronomica che la contraddistingue: le case si affacciano sul piccolo porticciolo dove pescatori di una volta continuano a catturare e portare a tavola i frutti di mare e i pesci del Tirreno che qui è profondo, vero, aperto, come fossimo davanti all’oceano. E poi lo sguardo che vaga, ai lati del lungo orizzonGIUGNO 2014
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Spaghetti, pesce e insalatina I ristoranti
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TRAMONTO
DA FAUSTO
GLI ARCHI
via Cristoforo Colombo, 53 tel +39 0771/549597
via Fontana della Camera, 3 tel +39 0771/548576
via Ottaviano, 17 tel +39 0771/548300
Sul lungomare di Sperlonga il ristorante, dotato di una splendida terrazza panoramica, propone un menu ricco ed elegante. Cucina mediterranea, piatti realizzati con prodotti locali e di tradizione, rigorosamente freschi e di alto livello
Nessun segreto. Soltanto ingredienti di grande qualità (il pesce povero, gli ortaggi dell’azienda di famiglia e, soprattutto, le freschissime crudités), sapori integri e diretti, condimenti ridotti al minimo e tanta, tanta passione
Lino, Maria, Delia e Riccardo sono grandi sostenitori della superiorità dei “piatti semplici”. Gli ingredienti sono prettamente mediterranei e genuini e variano di giorno in giorno. Il ristorante è un patrimonio gastronomico della città
SPERLONGA
Un centro storico incantevole. Alcuni degli scorci più belli del Tirreno. I passaggi della storia. Belle spiagge, un’acqua da paura. E per la diciassettesima volta la “bandiera blu”. Benvenuti nel mare nostrum
foto SIMONE DESIATO
Buonanotte Fiorellino
Gli alberghi
GANIMEDE
AMYCLAE
ELAIA GARDEN HOTEL
via Ulisse, 275/323 tel +39 0771/557096
lungomare C.Colombo, 77 tel +39 0771/548051
via Pallade Athena, 233 tel +39 0771/549748
Il suo design raffinato si coniuga perfettamente con l’incanto del paesaggio. L’albergo sorge in una posizione privilegiata, a pochi metri dal centro e dalla spiaggia privata attrezzata con ristorante à la carte e american bar
Ideale per una vacanza in assoluto relax, immerso nelle bellezze storiche e naturali di Sperlonga, vanta una struttura creata secondo criteri di massima funzionalità per offrire ai suoi clienti un ambiente curato nei particolari
Costruito nel rispetto dell’ambiente e realizzato secondo i più moderni dettami della bioarchitettura. Circondato dagli ulivi, nella nuova zona residenziale, l’hotel è stato arredato sui toni del blu del mare e del calore del sole GIUGNO 2014
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te blu, sulle splendide spiagge chiarissime di sabbia fine e pulita, che spesso gioca con gli scogli e i fondali sassosi. Dal confine con Terracina si inseguono le spiagge di Fontana, Canzatora, Salette, Bonifica mentre dall’altra parte si apre la lunga spiaggia della grotta di Tiberio, poi il promontorio di Ciannito e ancora sabbia a Bazzano fin giù verso “l’ultima spiaggia”, quella delle Bambole, che custodisce la grotta omonima. Il tutto in un mix di archeologia e natura, storia e mistero, con innumerevoli resti forse dell’antica Amiclae, la città misteriosa fondata dai Laconi. E poi la villa dell’Imperatore Tiberio che saggiamente si richiamava a Odisseo, e proprio dalle sue grotte, le “speluncae” la città prende il nome. Eccoci Qui, cari amici, nel servizio che apre l’estate dove alla bellezza paesaggistica si aggiungono le soavi linee della modella e dei suoi abiti. E non dite che non vi trattiamo bene…
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foto SIMONE DESIATO
Stessa spiaggia stesso mare Gli stabilimenti
LIDO OLIMPO
GROTTA DEI DELFINI
IL SELVAGGIO
via Salette cell +39 339/4541836
via Angolo tel + 39 0771/548210
via Lago Lungo tel +39 0771/549176
Il lido dispone di sei file di ombrelloni, dotati ciascuno di due comodi lettini, posizionati in modo da garantire massimo relax e tranquillità; un parcheggio privato, docce calde e fredde e una splendida veranda dove rilassarsi
A pochi passi dal porticciolo, nella spiaggia più bella di Sperlonga, la Grotta dei delfini mette a disposizione dei clienti uno spazio eccezionale dove, tra un tuffo e l’altro, è possibile dedicarsi allo sport e mangiare un piatto di frutta fresca
Situato sulla duna dorata tra il mare e il Lago Lungo e lontano dalla vita caotica di città. Lo stabilimento dispone di ogni tipo di servizi per offrire ai clienti l’atmosfera giusta per trascorrere una piacevole giornata al mare GIUGNO 2014
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copricostume Pin Up Stars antonacci via aldo moro_frosinone sandalo Rouge leone shoes corso della repubblica via adige_frosinone
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bikini Pin Up Stars antonacci via aldo moro_frosinone occhiali da sole Jimmy Choo ottica bucciarelli piazza berardi_ceccano
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bikini e sandali Patrizia Pepe gulliver ceccano_ciampino colleferro
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abito Sooz quadrifoglio via aldo moro_frosinone
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abito Patrizia Pepe gulliver ceccano_ciampino colleferro occhiali da sole Jimmy Choo ottica bucciarelli piazza berardi_ceccano
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sandali Stuart Weitzman leone shoes corso della repubblica via adige_frosinone
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occhiali da sole Blumarine ottica bucciarelli piazza berardi_ceccano
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copricostume Liu jo liu jo via aldo moro_frosinone
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copricostume Liu jo gulliver ceccano_ciampino colleferro
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modella Astrid Pinero Herrera fotografo Alberto Buzzanca trucco e capelli Laura Aniballi location Grotta dei Delfini, Sperlonga
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Questa è l’estate dei Mondiali di calcio. E allora, per essere alla moda, fidatevi di Cruciani, che per l’occasione ha realizzato il braccialetto (in pizzo macramè) “Estrelas do Brasil ”, simbolo di unione che vi accompagnerà per tutta la stagione
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SUNDEK Costume
Se fate immersione e i vostri amici non vi credono, ecco lo strumento adatto per dimostrare che non dite cavolate. La macchina fotografica (ma fa anche i video) Ricoh WG-4 è l’oggetto che fa per voi. Fino a 14 metri di profondità
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QUI MAGAZINE
GIUGNO 2014
IL RUGGITO DEL LEONE Il Frosinone torna in B. Ed esplode la gioia a pagina 108
LIFE STYLE CULTURA ARTE TEATRO CINEMA MUSICA LIBRI SPORT CUCINA
foto Luca Rea
Il ricordo: dieci anni senza Nino a pagina 90
I conservatori d'Italia fanno... festival
Il teatro? D'estate meglio all'aperto
a pagina 78
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LIRI BLUES dal 27 al 29 giugno
ATINA JAZZ dal 17 al 27 luglio
ERNICA ETNICA dal 18 al 20 luglio
Liri blues, Atina jazz, Ernica etnica: tornano i festival E torna anche la voglia di trascorrere qualche serata diversa
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ella vita ci sono delle certezze. Ci devono essere. Ed è giusto così. Naomi Campbell è una certezza. Steve McQueen è una certezza. Anche la Juventus, la Coca Cola, il McDonald’s, la Ferrari, Giorgio Armani e Maradona sono delle certezze. Il Liri Blues è una di queste. Arriva l’estate e arriva il Liri Blues. Che con gli anni avrà perso un po’ di smalto, un po’ di fondi, ma l’entusiasmo e la voglia di proporre la vera musica degli afroamericani non mancheranno mai. Anche tra le difficoltà economiche e i morsi della crisi. La location è sempre la stessa. Piazza Boncompagni, a due passi dalla cascata. L’edizione è la numero 27. Un bel record. Dal 27 al 29 giugno, Isola del Liri torna a essere la capitale del blues. A qualche chilometro di distanza, dal 17 al 27 luglio, andrà in… onda Atina Jazz. Con una novità rispetto alle edizioni passate: i concerti a ingresso gratuito. Una scelta, importante, voluta dalla nuova direzione artistica della manifestazione affidata ad Antonio Pascuzzo, musicista e produttore, nuovo direttore del festival. Per gli appassionati delle sonorità folk, invece, Veroli, ospiterà anche quest’anno Ernica Etnica, ovvero il trionfo della musica popolare e di tutte le sue contaminazioni. L’appuntamento è dal 18 al 20 luglio. Non resta che organizzarsi. E godersi la stagione della musica. GIUGNO 2014
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LUGLIO COL SUONO che ti voglio Tutto pronto per la seconda edizione del Festival Nazionale dei Conservatori Questʼanno cʼè anche la diretta streaming Previsti oltre 400 artisti in rappresentanza di 40 città italiane CAMILLO SAVONE
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ono loro, i giovani studenti musicisti delle decine di conservatori italiani, i protagonisti delle serate di luglio a Frosinone. Anche quest’anno, infatti, nella bella location del ristrutturato piazzale Vittorio Veneto, davanti la stazione a monte dell’(ex) ascensore inclinato, torna la lunga rassegna di quattro settimane che vede passare, sul palco panoramico di una specie di teatro greco con alle spalle i portici dello stabile della Prefettura, le migliori energie musicali delle giovani generazioni del GIUGNO 2014
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nostro tempo. L’iniziativa, lodevolmente intrapresa lo scorso anno dal sindaco Ottaviani e dall’assessore Gianpiero Fabrizi, è praticamente un format (potrebbe essere anche un reality televisivo, se la tv fosse educativa e non il contrario) che funziona alla grande e che lo scorso anno ha conquistato ogni sera un foltissimo pubblico: il conservatorio di Frosinone, il Licinio Refice, recepisce fino al 31 maggio le domande degli altri istituti musicali di tutta Italia, coordina le esigenze tecniche e artistiche, organizza il
calendario e i programmi, come pure le sezioni di quello che è anche (e non solo) un concorso con la giuria popolare e di esperti. Il comune, da parte sua, mette le strutture tecniche e organizzative a disposizione, profittando della chiusura al traffico di quel tratto di Corso della Repubblica, fornisce la logistica e la diffusione pubblicitaria dell’evento. I giovani studenti, invece, sono i protagonisti, portando a Frosinone, lo scorso anno da 30 città diverse e altrettanti conservatori, la loro esperienza, la loro energia, creati-
In ballo per i gruppi ci sono tre premi Decideranno la giuria di esperti e quella popolare
vità e il loro estro curato nelle aule ma sprigionato anche fuori dall’ambiente scolastico. «Quando abbiamo lanciato l’idea del primo Festival dei Conservatori Italiani – ha detto lo scorso anno il sindaco Nicola Ottaviani – vi è stato subito il riscontro positivo da parte del direttore e della struttura del Conservatorio “Licinio Refice”, senza il quale il progetto sarebbe rimasto sulla carta. Abbiamo portato a Frosinone quasi 400 artisti in rappresentanza di 30 città italiane, abbiamo investito sul territorio e sulle migliori energie e talenti che può mettere in campo il nostro Paese nella musica, nell’arte e nella cultura. Frosinone sfrutta così la favorevole posizione geografica tra le due aree metropolitane di Roma e Napoli, facendo diventare strategici investimenti sulla cultura ed il rapporto con gli imprenditori più illuminati, disposti a percorrere la strada di un nuovo e sano mecenatismo». «La novità di quest’anno – ci conferma
il sindaco in questi giorni – sarà la possibilità di seguire le serate anche in diretta streaming sul web, cosa che farà diventare immediatamente la rassegna di risonanza mondiale, così come abbiamo riscontrato con il portale che il comune ha appositamente dedicato alla rassegna e che ha avuto migliaia di accessi». Il concorso è riservato a gruppi composti da 2 a 10 elementi di cui almeno la metà risulta iscritta in conservatori di musica di stato o istituti pareggiati. Ai partecipanti sono garantiti vitto e alloggio gratuito per due giornate e una giuria, composta da esperti qualificati e da giurati popolari nominati dal comune, assegnerà tre premi, da 5000, 3000 e 2000 euro, una sorta di bella borsa di studio per incoraggiare gli studenti a continuare con genuinità e rigore il loro percorso di ricerca. Appuntamento dal 3 al 27 luglio dal giovedì alla domenica. Per una festa di giovani e di musica.
UNA SECONDA EDIZIONE PER BISSARE IL SUCCESSO
Il direttore Raffaele Ramunto: «Abbiamo tantissime adesioni: Frosinone diventerà crocevia della nuova musica in Italia»
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o scorso anno a chiudere arrivò addirittura Vittorio Sgarbi: il critico d’arte pronunciò parole d’elogio per la prima edizione del festival dei conservatori, per l’amministrazione Ottaviani che l’aveva ideato e programmato, incitò quindi tutti a continuare negli anni a venire in questa avventura che, tra l’altro, ha riscosso un fortissimo successo di pubblico arrivando a toccare oltre tremila spettatori in alcune serate, numeri impensabili specie per il capoluogo e per una rassegna di questa tipologia che, anche se offre musiche di vari generi, resta comunque legata al mondo accademico, sia esso classico, leggero, pop, etno,
jazz e quant’altro. Oggi si riparte sulla scorta della preziosa esperienza dello scorso anno, la squadra vede cambiare solo il direttore del conservatorio Licinio Refice di viale Michelangelo, nel 2013 Antonio D’Antò e oggi il suo successore, Raffaele Ramunto che, tra l’altro, ha ricoperto allora il ruolo di vice. A lui abbiamo chiesto un intervento sulle novità e il senso dell’inizitiva, le speranze del progetto e i ritorni, non solo d’immagine ma di sostanza, per i ragazzi. «Il successo è partito anzitutto dal riscontro nei conservatori italiani per questa idea innovativa che li ha coinvolti oltre ogni nostra aspettativa – dice il maestro Raffaele Ramunto, già docente di Fagotto al Refice e con un passato sia da solista che in diverse orchestre importanti come quella del teatro San Carlo a Napoli – Anche oggi abbiamo adesioni da tutta italia, anche da città importanti come Milano,
Bologna, Firenze, i giovani allievi e i docenti sono molto interessati a questo esperimento, che vede Frosinone diventare il crocevia della nuova musica in Italia». Le novità?
«Siamo in forte continuità con lo scorso anno. Cambia il mio ruolo, rispetto allo passato quando ero soprattutto il collaboratore logistico della manifestazione, oggi oltre alle faccende tecniche e artistiche mi occuperò del festival anche con il mio ruolo istituzionale e per me sarà una grossa soddisfazione. Sono di Frosinone da sempre, suono da quando ero bambino, non avrei mai pensato di poter collaborare da questa posizione alla vita culturale della mia città e quindi non mi risparmierò. Speriamo di scrivere pagine belle e utili per i ragazzi, la vita culturale cittadina e dell’intera provincia. Il Conservatorio, col suo direttore, C.S. c’è ed è in prima linea». GIUGNO 2014
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SE FROSINONE
LEGGE
Da Selvaggia Lucarelli a Irene Cao fino a Giulio Scarpati: quattro giorni di eventi
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aolo Piccirillo, Anna Maria Barbera, Irene Cao, Maurizio De Giovanni. E poi Selvaggia Lucarelli e Giulio Scarpati. Saranno loro, e non solo loro, a Frosinone, dal 19 al 22 giugno, a provare a spiegare quanti colori ha un libro. Le sfumature, le tonalità, le mille variazioni e emozioni che regalano la lettura e la letteratura. E chi meglio dei protagonisti può raccontarlo? È la prima edizione del Festival letterario "Tutti i colori del libro", organizzato dall’omonima associazione e dalla libreria Ubik con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Frosinone. L’apertura è in programma per giovedì 19 alle 18: nella nuova piazzetta intitolata a don Carlo, in via Aldo Moro, si partirà con uno spettacolo dedicato ai più piccoli con Geronimo Stilton. Stesso giorno, alle 20.30, sarà ospite Maurizio De Giovanni con “Buio per i bastardi di Pizzofalcone” e poi alle 22.30 arriveranno Luigi Abramo e Laura Gramuglia in un doppio appuntamento musicale. Venerdì sempre De Giovanni, insieme a Stefano Piedimonte (“L’assassino non sa scrivere”), alle 10 al bar Celani per un’originale colazione con i lettori. Il programma ripartirà sabato alle 12,
ANNA MARIA BARBERA Sabato 21 giugno h. 21.30 piazzale Vittorio Veneto
IRENE CAO
con una discussione sul tempo, tra Franco Campegiani (filosofo) e Sonia Giovannetti (poetessa). Ancora sabato alle 18, in piazzale Vittorio Veneto, sarà la volta della più celebre scrittrice fantasy italiana, Licia Troisi, che presenterà il suo nuovissimo romanzo “Pandora”. Alle 20, sulla terrazza della Prefettura, si incontreranno Paolo Piccirillo, finalista al premio Strega 2014 con “La terra del sacerdote” e Marco Marsullo con “L’audace colpo dei quattro di rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache”. Alle 21.30, piazzale Vittorio Veneto ospiterà l’esilarante Anna Maria Barbera alias Sconsolata (“Dimmeloammèil”). Alle 23 sarà la volta dell’erotismo con Irene Cao e il suo “Per tutti gli sbagli”. Il gran finale, domenica, è con una maratona che vede la partecipazione di: Aurelio Picca (ore 17 da Ubik con “Un giorno di gioia”); Paolo di Paolo (ore 18.30, piazza don Carlo, con “Tutte le speranze”); Stefano Sgambati (ore 19.30, stesso luogo, con “Gli eroi imperfetti”). Chiudono alle 21 Selvaggia Lucarelli, opinionista, blogger, scrittrice, con “Che ci importa del mondo” e Giulio Scarpati, attore, alle 22.30, con “Ti ricordi la casa rossa?”.
Sabato 21 giugno h. 23 Saletta delle arti
SELVAGGIA LUCARELLI
LA MAGIA DEL CINEMA RIVIVE A FIUGGI Nella città termale dal 19 luglio torna il Family Festival E ora cinema. Manca poco più di un mese alla settima edizione del “Fiuggi Family Festival”, che si terrà dal 19 al 26 luglio nel centro storico della città termale con il patrocinio – tra gli altri – del Forum associazioni familiari e MBACT. La manifestazione, ideata dal dott. Gianni Astrei prematuramente scomparso nel 2009, e continuata dalla moglie dott.ssa Antonella Bevere presidente e dal figlio Angelo, direttore dell’associazione Effe3, rappresenta l’unico festival cinematografico dedicato alle famiglie e una vacanza-evento soprattutto per le giovani coppie. Il tema conduttore è “Regalami un sorriso” e i giovani saranno i veri protagonisti in quanto giudicheranno le tante manifestazioni tramite due giurie: una composta da 100 ragazzi tra 16-29 anni dell’associazione Arca-Enel e l’altra di 30 tra 14-17. Come sempre molto vario e interessante il cartellone: dalla nuova sezione “Capolavori da non dimenticare” alle retrospettive, dal circo al teatro e alla musica, a un tributo a Vittorio De Sica. Sette le opere inedite internazionali in concorso. L.S.
Domenica 22 giugno h. 21 piazza Don Carlo
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IDOL LIPS
Scene Repulisti White Zoo Records 1. Down By L.U.V. 2. Hey Baby 3. D.T.K. 4. Don't Want You Around 5. Soul Power 6. Desperate 7. Rockin' On A Rock 8. You Gotta Choose 9. More Than Fun 10. I Gotta Gun foto RICCARDO LANCIA
IDOL LIPS IL PUNK È ATTITUDINE https://www.facebook.com/idollips?fref=ts
A metà tra Garage, Punk77 e Killed by Death. Sono ciociari. E suonano da duri AMERICO ROMA
U
na volta un giornalista, durante un’intervista in strada, chiese a una rockstar statunitense, frontman di una band divenuta famosa con l’appellativo “punk”, che cosa volesse dire questo termine: «Che cos’è il punk?». Il ragazzone, ubriaco e con i capelli blu, si girò e diede un calcio a un secchio dell’immondizia facendolo ribaltare al grido di «Questo è punk!». Il giornalista, sorridendo alla telecamera, diede un altro calcio al secchio ormai vuoto ripetendo ad alta voce: «Questo è punk!». Il musicista scuotendo la testa gli rispose: «No, questa è moda». Ecco, gli Idol Lips sono una punk band. Vengono da Ceccano e Ferentino, sono attivi da quasi un decennio e hanno calpestato i palchi
di mezza Italia. Sonorità Lo-Fi, crudi e provocatori come i New York Dolls e fuori da qualsiasi coro, senza abbigliamento modaiolo né frangetta: Luke Voltage, Tony Volume, Vale Blade e Dee Blade fanno punk rock. E basta. A discapito delle chitarre acustiche che pervadono le stazioni radiofoniche. «It’s only rock’n’roll» è il paradigma che ha accompagnato la storia di questo controverso percorso che ha come unica linea di continuità la parola punk e che è riduttivo definire un semplice genere musicale. Non sono i suoni né la cresta, non i jeans strappati, gli skateboard, le pins o le t-shirt, e poco importa se provieni dai sobborghi di New York, dalle spiagge californiane, dalla Washington degli anni
‘80 o dalla Ciociaria del terzo millennio. Il punk è attitudine. E questo quartetto rappresenta una delle migliaia di vere reincarnazioni. La più credibile e considerata proveniente dalla nostra terra. Sanno offendere, schernire, giocare e suonare sporco. Sanno come toccare il sistema nervoso, scuotendolo fin dalle fondamenta. Sono una band come si deve, di quelle da andare a vedere dal vivo senza remore o pregiudizi. Voce sguaiata, ritmi incalzanti, riff da manuale e quei tre accordi che sono il marchio di fabbrica di ogni punk band che si rispetti. Perché come sottolineano ogni volta che possono: «My idols are dead and my enemies are in power», «I miei idoli sono morti e i miei nemici sono in forze». GIUGNO 2014
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a cura di Americo Roma
BLACK KEYS
EELS
Turn Blue
The Cautionary Tales of Mark Oliver Everett
Nonesuch
E Works
Una hit in classifica dietro l’altra in una scalata continua: è la storia dei Black Keys. Rock’n’roll minimale dalle tinte blues, questo è lo stile del duo di Akron, Ohio, che ha occupato in blocco l’airplay radiofonico del globo negli ultimi quattro anni con i celebri “Brothers” ed “El Camino”. Ora tornano con “Turn Blue”, in perfetto stile BK, con singoli radiofonici, ritmiche semplici e riff saturi. Senza dubbio uno dei dischi dell’anno
Mark Oliver Everett, frontman degli Eels, leggendaria band statunitense salita alla ribalta nella seconda metà degli anni ‘90, è un personaggio atipico. Che però non sbaglia un colpo, come dimostra ancora una volta. Delicato e romantico, orchestrato e complesso, questo lavoro sulla lunga distanza dimostra che la vita ha sempre in serbo qualcosa di nuovo e di splendido per ognuno di noi. Un disco da ascoltare. E ascoltare. E ascoltare ancora…
Ideale per: i veri spiriti rock’n’roll
Ideale per: chi non vuole mollare. Mai
voto:
voto:
MARIA ANTONIETTA
TESTAINTASCA
Sassi
Maledizione!
La Tempesta Dischi
42 Records
Maria Antonietta si fa largo da tempo tra addetti ai lavori e appassionati della musica indipendente italiana. Uno stile cantautoriale fuori dagli schemi, testi incisivi, sonorità melodiche e un timbro vocale che sembra provenire da un’altra epoca. Pieno di riflessioni intime e riferimenti religiosi, questo “Sassi” è illuminato e illuminante. Dieci tracce piene di sfumature, una conferma dopo un esordio che aveva lasciato ben sperare
I Testaintasca iniziano a rappresentare una realtà solida del panorama indie italiano. Freschi di questa release con la 42 Records (Cani, Colapesce), i quattro romani si presentano con un album all'altezza. Undici canzoni radicate saldamente nelle sonorità 60’s, legate a un movimento “new-beat” italiano nato più per necessità che per caso. Testi intelligenti per un gran bel disco dedicato a quanti amano sperimentare
Ideale per: scoprire che novità può far rima con qualità
Ideale per: gustare il vero indie italiano
voto:
voto:
LA TOP THREE I PIÙ SCARICATI DA ITUNES Killa 1. Emis Maracanã
Voli 2. Giacomo Rimedio
3. Coldplay A sky full of stars aggiornato al 6 giugno 2014
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IL CONCERTO
The Black Keys
DEL MESE
BLACK KEYS IL ROCK OLTRE IL BLUES A Roma il duo americano presenterà il nuovo disco
Se vi siete studiati per bene la nostra recensione o avete già comprato (o scaricato legalmente!) l’ultimo disco, andate a botta sicura. Se proprio non fidate, invece, potete sempre sentirli dal vivo. L’occasione è la tappa romana in programma l’8 luglio all’ippodromo delle Capannelle. Il celebre duo americano a Roma presenterà il nuovo album e ripercorrerà le tappe dei dischi che hanno reso mitici i Black Keys. Da non perdere
8 LUGLIO
Ippodromo delle Capannelle via Appia Nuova, 1255 – Roma € 41,40 – ticketone.it
PROSSIMAMENTE CASSINO Teatro Romano
0773.664946 ventiedieci.it
w
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giovedì 10 luglio Gino Paoli e Danilo Rea in “Due come noi che…”
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martedì 22 luglio Alessandro Mannarino in “Al Monte”
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giovedì 24 luglio Massimo Ranieri in “Sogno e son desto”
LATINA & PROVINCIA Stadio comunale
via Casilina Vecchia, 42 Santi Cosma e Damiano go2.it
≥
w
martedì 12 luglio Gigi D’Alessio
ROMA & DINTORNI Circolo degli artisti
via Casilina Vecchia, 42 - Roma circoloartisti.it
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TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
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martedì 17 giugno Elephant Stone – Neon Forest
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giovedì 19 giugno Anthrax
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giovedì 19 giugno Turin Brakes – Viva Lion!
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mercoledì 2 luglio Gemitaiz & Madman
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mercoledì 25 giugno Niccolò Bossini
Ippodromo delle Capannelle
via Appia Nuova, 1255 – Roma rockinroma.com – ticketone.it
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martedì 1° luglio Metallica
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mercoledì 16 luglio The Lumineers
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sabato 19 luglio Paolo Nutini
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lunedì 21 luglio Editors
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martedì 22 luglio Caparezza
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giovedì 24 luglio Placebo
Traffic live
via Prenestina, 738 - Roma trafficlive.org
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mercoledì 18 giugno Architects + Gaia Corporation + The Avalanche Diares
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martedì 24 giugno Of Mice & Man + Being as an Ocean + Crossfaith
Orion
viale J.F. Kennedy, 52 - Ciampino orionliveclub.com
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a cura di Camillo Savone
LA SACRALITÀ DELLA DANZA E L’ORIGINE DELL’UMANITÀ A Roma l’unica data di Ashai Lombardo Arop Danza etnica di qualità, a Roma, il prossimo 26 giugno per l’unico appuntamento in Italia di Ashai Lombardo Arop, giovane danzatrice, attrice e coreografa italiana di origine africana, vincitrice del premio TAT – Talenti a Teatro dal Teatro Olimpico. In prima assoluta, su commissione del Festival della Danza, negli spazi dei Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana di via Flaminia va in scena Hieros Gamos. Sacro vincolo affidato alla EthnoContemporary Dance Company, composta da Daniela Arduino, Irene De Marchis, Ashai Lombardo Arop, Roberta Parravano, Elisa Scapeccia, Lucia Scarabino; spettacolo itinerante in cui la giovane artista approfondisce il tema millenario delle polarità ierogamiche. Elemento essenziale dello spettacolo sarà la musica di Michele Maione, che da anni collabora con la coreografa, e che per l’occasione si affiderà al ritmo delle percussioni, del tamburo in particolare, simbolo arcaico del ventre materno, prendendo spunto dal linguaggio musicale del Sud Italia, del Medio Oriente e del nord Africa, a cui verranno affiancate sequenze di musica elettronica e una voce dal vivo.
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TUTTO IL MONDO A VILLA ADRIANA
Teatro e musica a due passi dalla storia
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nizia il 18 giugno a Tivoli, nei suggestivi spazi di Villa Adriana, per chiudersi il 15 luglio, il FestiVAl Internazionale promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la Direzione Regionale dei Beni culturali e paesaggistici del Lazio e del comune di Tivoli. Il palcoscenico, allestito nell’area delle Grandi Terme di Villa Adriana, ospiterà una delle più rilevanti manifestazioni internazionali di teatro, danza, circo. Eventi da non mancare per il grande pubblico, arte nell’arte, spettacolo nello spettacolo, un unicum di archeologia, storia, musica e teatro. Brasile, Stati Uniti, Francia, Germania, Australia, Olanda, Uganda, Italia sono alcuni dei Paesi di appartenenza dei protagonisti di questo giro del mondo attraverso le sugge-
stioni e i talenti delle diverse espressioni artistiche. I nomi in cartellone sono del calibro di Emma Dante, Mario Brunello, Bruno Beltrão, Martha Graham Dance Company, Richard Galliano, Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna, Ute Lemper, Carolyn Carlson, C!rca, Nederlands Dans Theater 2, Night Commuters, Compagnia Urbano Barberini e Danilo Rea. I biglietti saranno venduti in Auditorium, sul sito listiket o la sera dello spettacolo. Biglietti anche al numero 892982 (a pagamento).
27 giugno
I QUATTRO CANTI DI PALERMO con Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna VILLA ADRIANA – TIVOLI www.villaadriana.beniculturali.it
LA CLASSICA ESTATE È ALL’OPERA
La grande lirica alle Terme di Caracalla
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rima la Carmen al teatro Costanzi, poi l’apertura della bella stagione alle Terme di Caracalla, luogo incantevole che valorizza il rapporto tra lo spazio teatrale e quello archeologico, a svelare l’unicità, la bellezza e la “modernità” del teatro lirico. Ora entra nel vivo la programmazione estiva del Teatro dell’Opera di Roma con un calendario fitto di appuntamenti: dal 18 al 28 giugno la Carmen di Bizet, dal 24 giugno la medesima Carmen ma con l’Orchestra di Piazza Vittorio, nell’allestimento alle Terme di Caracalla, con pianista e direttore Leandro Piccioni, la regia di Mario Tronco, il coro lirico di Saint Etienne Loire e gli elementi dell’orchestra giovanile dello stesso teatro romano. Ma Caracalla sarà anche balletto, con il
Tokyo Ballet previsto il 27 e 28 giugno, il Lago dei cigni nella prima metà di luglio, e una spettacolare “La bohème” pucciniana dal 14 luglio al 9 agosto che si alternerà con Il barbiere di Siviglia. Una girandola di iniziative vendute online al sito www.listicket.com con prezzi che vanno dai 18 ai 90 euro.
foto Loll Willems
NUDO D’ATTORE CAMILLO SAVONE
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ra il 4 giugno di dieci anni fa (data funesta per il cinema, esattamente dieci anni prima se n’era andato all’improvviso Massimo Troisi) quando Nino Manfredi cessava di vivere, al termine di oltre un anno di battaglie contro l’emorragia cerebrale che lo aveva prima intaccato e poi, nonostante lunghi periodi di miglioramenti e ricadute, definitivamente stroncato. Nino e la Ciociaria sono un capitolo profondo e intenso, ancora in massima parte poco approfondito, limitato perlopiù (per quelli che hanno i capelli bianchi) al “Bastiano” televisivo, il barista di Ceccano che, con un sorriso ironico e uno sguardo disincantato, faceva ridere sì, nella Canzonissima di Garniei e Giovannini (1959), ma di un sorriso amaro, strozzato, riflessivo. Un sorriso spento, solo all’apparenza leggero, che aveva come sfondo (come sarà poi nel cinema politico di Gigi Magni) la satira del potere, della prepotenza, del sopruso, di certa Chiesa, con una sorta di tigna e rassegnazione, di sberleffo e di pazienza, tutti sentimenti
che abitano l’anima della sua terra mai dimenticata. Di lui ognuno ha un ricordo particolare, sia dal vivo, spesso nel “suo” albergo ristorante di Ferentino dell’amico Bassetto o tra Pastena, Castro e Ceccano, sia nella scena di un film che non riesce a dimenticare, una frase che lo accompagna nella vita persino in quella pubblicità del caffé, che «più lo mandi giù e più ti tira su». E poi «Quando c’è la salute e un par di scarpe nove...», «Fusse ca fusse la vota bona», quel Rugantino che portò con successo in America romano ma anche un po’ ciociaro. Insomma, tanti momenti che lo facevano sentire “nostro”. Del resto Manfredi non ha mai tagliato il cordone ombelicale con la sua terra d’origine. Certo, alcune volte ne ha fatto un’iperbole comica, come quando fece credere all’Italia intera che da noi si dormiva con le pecore sotto al letto (“E come fai per la puzza?” “Ma la pecora poi s’abitua”...) o le galline in casa. Ma tutto gli abbiamo perdonato in nome della sua grande simpatia e professionalità, della sua carriera bellissima e limpida, giunta persino a tre regie che ancora oggi sono pietre miliari del cinema: “Per grazia ricevuta”, che a Cannes nel 1971 vinse il premio per la miglior opera prima insieme a un Donatello, l’episodio
Dieci anni fa se ne andava Nino Manfredi Un attore (e un filosofo) che ha sempre amato la sua Ciociaria
foto archivio COSTANTINO JADECOLA
“L’avventura di un soldato” nel film l’Amore difficile (1962) e il suo manifesto ideologico, il “Nudo di donna” che lo vide anche protagonista nel 1981 con a fianco Eleonora Giorgi, in una sorta di “Eyes wide shut” vent’anni prima di Stanley Kubrick. Raccontare Manfredi in un articolo è impossibile, così come non si riesce in poche righe a tratteggiarne la parabola stilistica di un attore che è stato sempre se stesso pur entrando nella pelle dei cento personaggi indimenticabili venerati da registi come Steno, Zeffirelli, Mastrocinque, Carlo Ludovico Bragaglia e De Sica (per la serie “ciociari nel mondo”), Lizzani, Comencini, Salce, Loy, Risi, Wetrmuller, Scola, Campanile, Lizzani, Tozzi, Damiani (Girolimoni, il mostro di Roma, con un’interpretazione da brivido), e poi Magni e Brusati, insomma, il gotha del cinema italiano che allora era internazionale. Senza tralasciare la televisione di qualità col Geppetto nel Pinocchio di Comencini, le tante presenze televisive negli show di Enzo Trapani, il Commissario a Roma con la regia del figlio Luca e tantissimi altri quadri che lo vedono alla ribalta sempre con le sue doti di grande umanità, con quello sguardo vivace e disincantato sul mondo, quella tavolozza vastissi-
ma di istrione capace di penetrare la psicologia del “buono” e del “cattivo”, dell’umile e del prepotente, della vittima e del carnefice. Certo, da noi nonostante i tanti premi e i festival estivi intitolati a Manfredi, la sua casa natale e le polemiche che l’hanno accompagnata, ancora manca la scrittura di una pagina definitiva che possa ripagare quel grande attore con un corpus unitario di iniziative e archivi, magari con una fondazione che ne possa raccogliere degnamente l’eredità. Il Manfredi tanto amato dalla gente comune forse lassù è ancora temuto o incompreso da cotanta critica per il forte messaggio politico ed etico che ha sempre indirizzato le sue scelte. È ora il tempo di recuperare, per farlo tornare per sempre tra noi, artista immortale qual è, per difendere il patrimonio suo e nostro e la storia di un antidivo che ancora ha molto da dare, da rivelare, da farci amare. E da mettere a nudo.
CIOCIARIA70
Nino Manfredi nella copertina del mensile fondato e diretto dal collega Costantino Jadecola. Era il febbraio del 1971
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LUCA SERGIO foto DONATELLA FRANCATI
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aurizio Federico&Costantino Jadecola. La strana coppia: il rosso e il nero. L’uno comunista non pentito; l’altro moderato, osservatore disincantato della politica. Così diversi ma accomunati dal giornalismo e, soprattutto, dall’impegno per la storia locale. Sono una positiva eccezione nell’asfittica pubblicistica storiografica provinciale. Federico ha collaborato all’Unità, Paese Sera, fondato e diretto Ufficio stampa e rivista della Provincia, “La voce degli Ernici”, ha pubblicato “Il biennio rosso in Ciociaria”, “Frosinone e i suoi pompieri” (con la relativa mostra), ha curato ricerche, testi e regia del dvd “Frosinone 1956: la grande nevicata”. Ha fatto per anni politica: da ragazzo nel Pci, poi con Cossutta ha partecipato alla fondazione del Prc, è diventato primo segretario provinciale arrivando fino all’incarico di assessore regionale all’agricoltura nella giunta Badaloni. Jadecola, oltre a scrivere per diversi giornali, ha fondato e diretto il mensile “Ciociaria70” e diretto (con chi scrive) “La Gazzetta Ciociara”. E poi vanta un record: ha pubblicato ben ventuno libri dal ’74, più quattro con altri di cui due con Federico e la consulenza storico-militare di Paolo Sbarbada: “La città è vuota e in rovina! La guerra a Frosinone 1943-1944” (nello scorso marzo, in occasione del 70°, il Comune ha editato la seconda edizione) e “I canadesi a Frosinone”. Ora attendiamo il “tris” della coppia. Che abbiamo intervistato.
LA STRANA
COPPIA GIUGNO 2014
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Come e quando è nato il vostro sodalizio?
Federico: «Circa dieci anni fa venimmo incaricati dal Comune di Frosinone di ricostruire gli avvenimenti della seconda guerra mondiale e di documentarli in una pubblicazione. Penso che la scelta nei nostri confronti sia stata dettata dal fatto che Costantino, già all’epoca, era uno dei massimi conoscitori delle vicende in provincia avendo, tra l’altro, dato alle stampe due libri importanti come “Linea Gustav” e “Mal’aria” e, per quanto mi riguarda, una certa conoscenza della storia di Frosinone acquisita in anni di ricerche in tutta Italia e per la pubblicazione di numerosi articoli e vari libri sul tema. Da quel lavoro comune scaturì la prima edizione de “La città è vuota e in rovina – La guerra a Frosinone 1943-44” che ebbe un grande successo, tanto che tutte le copie vennero esaurite in breve tempo. Anche per questo, in occasione del 70° anniversario della Liberazione di Frosinone, il Comune ci ha sollecitato a produrre una seconda edizione che, arricchita da oltre cinquanta fotografie inedite e da dieci pagine speciali, è disponibile per tutti i frusinati che vogliono ricordare o conoscere uno dei periodi più tristi della città». Jadecola: «Una decina di anni or sono quando, nella biblioteca comunale di Frosinone, maturò il progetto di scrivere sulla guerra a Frosinone poi concretizzatosi nella realizzazione del libro “La città è vuota e in rovina”
Politicamente distanti. Con percorsi umani e professionali diversi Uniti dalla passione per la storia Maurizio Federico e Costantino Jadecola hanno raccontato questa provincia. Insieme
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Il libro
FROSINONE E LA GUERRA PER NON DIMENTICARE Una nuova edizione aggiornata e arricchita con materiale fotografico e dieci pagine speciali. Realizzata da Costantino Jadecola e Maurizio Federico proprio in occasione del settantennale della liberazione di Frosinone. Nelle 190 pagine che compongono “La guerra a Frosinone, 194344” c'è la storia dei nostri nonni, c'è la voglia di ricostruire, di rimettersi in gioco. Per chi ha soltanto ascoltato i racconti di quei tristi giorni, un'occasione importante per scoprire curiosità e aneddoti, per andare alla ricerca delle strade e delle piazze segnate dalle bombe. E soprattutto per non dimenticare. Mai (Comune di Frosinone L’Archivio della Memoria, 190 pagine, euro 15)
di recente riproposto in una nuova edizione».
Prevedete un’altra pubblicazione? Quale potrebbe essere il tema?
Federico: «La nostra esperienza di lavoro “a quattro mani” è stata senz’altro positiva per cui, se ci sarà una nuova occasione, tornerò volentieri a lavorare con Costantino. Del quale ho potuto apprezzare il rigore nella ricerca e la grande professionalità nello scrivere». Jadecola: «Se viene fuori un’idea, perché no? Quanto al tema, dati i nostri specifici interessi, dovrebbe riferirsi alla storia più recente di Frosinone o del territorio sulla quale dovrebbero esserci ancora cose da dire».
La guerra, la morte, le macerie E la necessità di narrare la nostra terra
Secondo la vostra lunga esperienza giornalistica, cosa è mancato alla stampa locale per far aumentare i lettori?
Federico: «Ho collaborato con giornali e riviste nazionali e locali fino agli anni ‘80 per poi dedicarmi alla ricerca sulle vicende del
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movimento operaio e contadino in provincia e poi sulla storia contemporanea della nostra città. Ho seguito naturalmente le vicende della carta stampata per cui ritengo quasi fatale, oggi, il ridimensionamento dei lettori a causa delle profonde modificazioni nel settore con l’ampia diffusione di informazione alternativa grazie alle nuove tecnologie. In questo difficile contesto opera anche la stampa provinciale la quale però, a mio parere, aggrava ulteriormente la condizione per un suo ridursi a registrare solamente quanto avviene senza mai rendersi promotrice di iniziative proprie specie se “scomode” per i vari potentati politici ed economici». Jadecola: «Mi sembra una stampa in cui prevalgono i “comunicati”, dove la politica è prioritaria mentre altri aspetti sono del tutto ignorati. Rari sono i giudizi critici mentre nei titoli c’è un ricorso eccessivo alla parola “successo” o ad altre simili. Ritengo che tre quotidiani, più un quarto con alcune pagine, siano un po’ troppi per una provincia come la nostra dove, quando forse si leggeva un po’ di più, ci si doveva accontentare dei pochi spazi riservati dai quotidiani romani».
NORMANNO SOSCIA IL SOGNO VIANDANTE
Un pittore straordinario. Un libro prezioso. Una piccola opera d始arte
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i sono libri preziosi, responso di sguardi altrettanto preziosi o di un sentire che sposa – ogni volta – il piacere della sorpresa. E non è anacronistico ribadire il senso di “un amore per le cose” che è una sorta di specifica religione, capace di scompaginare la noia o l’abitudine. Sandro Bottoni è, in un territorio di sopite dimenticanze, un’identità che fa la differenza. Lui che recupera il tempo, lo ricompone, lo custodisce. Ci sono libri preziosi che rivelano uomini e cose riposte in spazi dissennati, improbabili, assai spesso celati. Da tempo Sandro Bottoni ne ricostruisce le tracce, l’origine, in poche parole la sostanza. E ognuna di queste “opere” è svelamento di mondi minuti, respiro, sorgente di parole mai esagerate. Di immagini. Non già per autarchico compiacimento ma per coscienza di un dialogo incessante con la bellezza che si fa, di volta in volta, più profondo, meticoloso, ironico, compiuto. Che si propone invero come cultura dell’offerta, affinché “l’amore per le cose” affondi nello stomaco e negli occhi degli altri. Perché il frammento – o l’elogio dello sguardo – non sia circospezione di pochi. Chi ama la bellezza è un preveggente, vien da dire, perché è in quelle pieghe – nella precarietà di quella condizione, nei toni mai accecanti – l’ascolto, o meglio, la capacità di ascoltare. L’ultima meraviglia di Sandro Bottoni “Prove d’illusione” ha un titolo emblemaè l’ultima opera tico, “Prove d’illusiodella collana Plaches ne”, come se queste curata rispondessero, più di
ROCCO ZANI
da Sandro Bottoni
altre supposizioni, ad un mutamento dello sguardo o ad una riflessione sulla magia dialogante del racconto. Protagonista è Normanno Soscia, pittore di raffinate utopie. Le “illusioni” di Soscia sono in fondo le nostre, terra di mezzo tra il reale e il suo antagonista, solido nella sua teatrale figurazione e al contempo visionario in un cielo orfano di accenti. In questo spazio di uniformità tonale si sviluppa il racconto del “cartomante” dove gli eccessi giocano a bilanciarsi con ombre poco verosimili o con l’altra metà del cielo che è in noi. Una, dieci, cento figure raccolte nel sogno viandante e riabilitate come entità sospese tra memoria e congetture. Narra il sogno Normanno Soscia, come può esserlo nelle notti senza luna o nel disincanto stranito. E dei sogni le sue biacche evanescenti o il carminio di labbra guerriere. Omini metropolitani, donne cannone, saltimbanchi in frac o musici senza terra. È anche questo il sogno; frontiera di terre emerse da memorie bambinesche, di pontili aperti all’aurora, di sguardi infettati di luce. Non sono marionette i “tipi” che Soscia affida al cielo terso delle sue formelle, ma piccoli spartiti per fiati e canto. Ed occhi profondi che sanno di tempo remoto o di orizzonti a venire, come il dondolo nel giro di giostra. «Fare dell’ombra della vita e delle sue sfumature distillate l’icona dei sogni e delle favole: è questa l’affascinate e sorprendente avventura dell’opera pittorica di Normanno Soscia. Scoprirla è sempre fatale: vi si rimane imprigionati…». Così scrive Sandro Bottoni. Che ricostruisce tracce, origini, percorsi. In poche parole la sostanza.
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a cura di Rocco Zani
TUTTA L’ARTE dei nostri tempi
ROCCO LANCIA SI REINVENTA FLUO Sipario sulla mostra dell’artista frusinate
A Fiuggi la personale di Umberto Cufrini
U
n percorso della memoria alla ricerca del senso del nostro tempo, attraverso le icone della contemporaneità e ciò che ci hanno lasciato. Tutto questo è “Presenti/Assenti”, la mostra di Umberto Cufrini curata da Loredana Rea che verrà inaugurata a Fiuggi il prossimo 8 luglio. I volti di poeti, scrittori, artisti, musicisti, attori, registi, politici, economisti, scienziati, filosofi e imprenditori si offrono allo sguardo come i protagonisti di una mitologia quotidiana, rispettosa eppure desacralizzante, in una volontaria commistione tra comunicazione di massa e problematiche artistiche. Steve Jobs, Frida Kahlo, Picasso, Kubrick, Pasolini e tanti altri ancora sono i simulacri di un tempo senza più tempo, scelti per esemplificare il significato di una presenza differente. Che rischia di essere sopraffatta dalla noncuranza. Tenco, tecnica mista su legno
Presenti/Assenti Grand Hotel Palazzo della Fonte – Fiuggi 8 luglio-31 agosto
Le donne nella pittura
DI NOTARI
A Sora gli ultimi lavori del maestro napoletano
È
una pittura elegante quella di Antonio Notari. Raffinata, pulita. A tratti garbata e allo stesso tempo potente, colorata, forte. Sempre luminosa. La personale organizzata dall’associazione “Il Sagittario” e allestita negli spazi del Museo della Media Valle del Liri, a Sora, raccoglie alcuni degli ultimi lavori del maestro di Napoli. Il titolo della mostra, “Donne d’amore… Donne d’amare”, rimanda a quello che è uno dei maggiori tratti distintivi della pittura di Notari: la figura femminile è infatti una costante nelle opere dell’artista, una certezza che puntualmente arricchisce la sua visione dell’arte. La rassegna, coordinata da Anna Maria Giordano e dal curatore artistico Angelo Calabrese, si concluderà il prossimo 25 giugno.
La capacità di reinventare e reinventarsi è una della caratteristiche più interessanti degli artisti. Rocco Lancia, con le sue ultime opere (in mostra prima a Roma, poi a Sora e oggi a Frosinone), dimostra, come pochi, una libertà compiuta nel trovare nuovi percorsi artistici e nuove forme di comunicazione. La mostra “Rocco Fluo”, fino al 20 giugno al palazzo dell’amministrazione provinciale nell’ambito della rassegna “AltriArtisti”, è emblematica di questo ulteriore tassello nella vita di Lancia: colori pieni, brillanti, in alcuni casi vigorosi ma mai eccessivi. I protagonisti sono donne, uomini, animali. «L’introspezione – dice Rocco Lancia – è importante e viene trasmessa dagli sguardi, come quello della donna afghana ritratta, oppure attraverso l’aspetto metafisico delle donne orientali o, ancora, nel trittico composto dai ritratti Guardami, Ascoltami, Parlami... La donna, ma anche l’uomo vengono dunque rappresentati in diversi stati emozionali, compresi quelli scaturenti dalla fisicità erotica».
Donne d’amore… Donne d’amare Museo Media Valle del Liri – Sora, fino al 25 giugno GIUGNO 2014
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a cura di Nicola Cento
HOME VIDEO I FILM A CASA TUA
IL CAPITALE UMANO dal 19 giugno
dal 26 giugno
SYNECDOCHE, NEW YORK
CARTA BIANCA
di Charlie Kaufman con Philip Seymour Hoffam, Catherine Keener, Sadie Goldstein, Jennifer Jason Leigh commedia, Usa 2008, 124 minuti
di Andrés Arce Maldonado, Andrea Zauli con Mohamed Zouaoui, Tania Angelosanto, Patrizia Bernardini, Valentina Carnelutti drammatico, Italia 2013, 90 minuti
Uscito qualche anno fa negli Stati Uniti e inspiegabilmente finora mai distribuito in Italia, “Synecdoche, New York” racconta la storia di Caden Cotard, regista teatrale ossessionato dalla paura di morire. Abbandonato dalla moglie, Caden tenterà una breve relazione con un’altra donna, prima che la sua vita inizi misteriosamente a trasformarsi. Diretto da Charlie Kaufman, all’esordio dietro la macchina da presa, e interpretato da Philip Seymour Hoffman, scomparso nello scorso febbraio, è uno di quei film da non farsi scappare
È il giorno prima di San Valentino. A Roma si intrecciano le vicende di tre persone: Kamal, Vania e Lucrezia. Kamal è marocchino e per vivere fa lo spacciatore, anche se il suo sogno resta quello di diventare occidentale. Anche Vania è straniera, ha un passato da prostituta, oggi è molto religiosa e fa la badante. Infine Lucrezia, rampante imprenditrice incastrata da un usuraio. Le loro vite, da quel momento, cambieranno per sempre. Storie comuni, storie di vita vera, che mostrano un’Italia diversa ma che esiste. E resiste
da vedere se: NON VOLETE DIMENTICARE IL GRANDE PHILIP
da vedere se: ANCHE AL CINEMA TIFATE ITALIA
di Paolo Virzì con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni drammatico/thriller Italia 2014, 109 minuti (dvd e blu-ray)
Il potere. I soldi. I compromessi. Due famiglie di diversa estrazione sociale: quella Bernaschi composta da Giovanni, sua moglie Carla e il figlio, e quella Ossola, in cui Dino, compagno di Roberta, è un immobiliarista sull'orlo del fallimento, padre di Serena, legata al figlio dei Bernaschi. In mezzo un incidente stradale e la morte di un ciclista. Virzì non delude •••
dal 10 luglio
IL PIANETA DELLE SCIMMIE – REVOLUTION di Matt Reeves con Gary Oldman, Kirk Acevedo, Judy Greer, Angela Kerecz, Keri Russell, Andy Serkis, Jason Clarke, Toby Kebbell, Enrique Murciano, J.D. Evermore, Karin Konoval, Christopher Berry fantascienza, Usa 2014, 120 minuti – (anche in 3D)
Sono trascorsi quindici anni dagli eventi del primo episodio, “L’alba del pianeta delle scimmie”. A San Francisco un gruppo di scienziati sta cercando di sopravvivere, mentre Caesar ha il controllo sul regno delle scimmie, ormai geneticamente evolute, ma minacciate da un gruppo di umani, superstiti dopo il virus devastante rilasciato dieci anni prima. La guerra è inevitabile. E chi vincerà dominerà la Terra… da vedere se: AVETE PERSO FIDUCIA NEGLI ESSERI UMANI
GLI ALTRI FILM IN USCITA
18 giugno
Jersey Boys
di Clint Eastwood
19 giugno
Mademoiselle C di Fabien Constant
DALLAS BUYERS CLUB di Jean-Marc Vallée con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Denis O'Hare, Steve Zahn drammatico Usa 2013, 117 minuti (dvd e blu-ray)
America, anni ’80, nel pieno del fenomeno Aids. Il protagonista è un texano buzzurro come solo certi texani sanno essere, che conduce una vita sregolata a base di alcol, droga e sesso. Un giorno scopre di aver contratto l’Hiv. Matthew McConaughey, per interpretare Ron Woodroof, ha perso venti chili. Venti chili in meno ma un premio Oscar come migliore attore in più
www.multisalasisto.it - www.multisalanestor.it GIUGNO 2014
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a cura di Camillo Savone
QUEL DIAVOLO DI AVVOCATO «Mica siamo scemi: in politica ci mandiamo quelli di cui in azienda possiamo anche fare a meno. Che si facciano eleggere! Che vadano pure in parlamento!» (Marcello Dell’Utri a Vittorio Dotti, sulla scelta dei candidati alle elezioni politiche del 1994). Oppure: «Smentisci la Ariosto e io ti faccio sindaco di Milano» (Silvio Berlusconi a Vittorio Dotti). Di queste e altre chicche è farcito il libro dell’avvocato principe di Berlusconi, quello che di lui conosce tutto, dai segreti professionali al carattere, dalle passioni alle debolezze. Ora (e forse questo è uno segni più forti della decadenza) per la prima volta Vittorio Dotti racconta Berlusconi dal 1980 al 1996, anno delle dimissioni di Dotti da capogruppo di Forza Italia alla Camera. Tra le righe passa la Milano da bere di Craxi e Pillitteri e il ciclone Mani pulite. E poi la Standa, Mediolanum, il Milan, il Biscione, il caso Ariosto, Previti e cento altri. Tra aneddoti e frasi storiche che attestano la vittoria dei falchi sulle colombe. E sull’onestà. L’AVVOCATO DEL DIAVOLO di Vittorio Dotti (con la collaborazione di Andrea Sceresini) Chiarelettere pagine 220, € 14,60
GLI SCRITTORI E I LORO SEGRETI
L’AUTORITRATTO DI FRIDA KAHLO Frida Kahlo, la sua pittura, la sua ossessione politica e la ragione di vita, sono ormai un simbolo dell’arte e, nonostante le diversità culturali, rappresentano un punto di riferimento per diverse generazioni. Lo dimostrano le tante esposizioni, il bellissimo film e un interesse sempre crescente. Oggi torna in libreria per Electa il diario scritto da Frida negli ultimi dieci anni della vita: si tratta del fac-simile integrale del manoscritto, accompagnato da un’introduzione dello scrittore messicano Carlos Fuentes, scomparso nel 2012. Il testo (che va dal 1944 al '54) racchiude pensieri, poesie e sogni ma soprattutto riflessioni legate alla relazione tempestosa con il marito Diego Rivera e il dolore fisico sempre crescente dovuto al brutale incidente del 1927. Le pagine sono illustrate da acquerelli che si intrecciano con la scrittura, l’impegno politico e i simboli legati ai miti della tradizione messicana da cui Frida traeva ispirazione. Da non perdere. IL DIARIO DI FRIDA KAHLO UN AUTORITRATTO INTIMO introduzione di Carlos Fuentes Editore Electa pagine 296, € 24,90
Electa continua la serie di racconti, aneddoti, vizi (molti) e virtù (poche) dei grandi della storia passando dagli artisti agli scrittori di ogni tempo. Questo testo di Robert Schnakenberg, con trentacinque illustrazioni di Mario Zucca, narra le vicende, meno note e spesso ambigue, che si celano dietro i protagonisti della letteratura internazionale. Una galleria di trentanove personaggi tra i più grandi scrittori di tutti i tempi, da Shakespeare a Poe, da Dickens a Tolstoj, da Kafka fino a Hemingway, da Fitzgerald a Sartre fino agli autori dei giorni nostri. A ogni personaggio è dedicato un capitolo con una scheda completa di dati anagrafici, segno zodiacale, opere principali, stile letterario e una sua frase particolarmente rappresentativa. Lettura curiosa, graficamente accattivante, leggera ma non inutile, a uso dei maturandi e dei lettori professionisti, utile per sorridere e sollevare veli da vecchie letture, iniziando con buonumore l’estate sotto l’ombrellone. VITE SEGRETE DEI GRANDI SCRITTORI Tutto ciò che non vi hanno mai raccontato di Robert Schnakenberg Illustrazioni di Mario Zucca Editore Electa pagine 288, € 19,90
TUTTO IL FANGO DEGLI APPALTI
Un nuovo omicidio. Una nuova indagine. E ancora una volta Montalbano Il nuovo caso Montalbano da non perdere, scritto in italo-siculo con la maestria di Andrea Camilleri, pronto per la sceneggiatura della prossima serie del commissario più famoso d’Italia che ha portato l’obiettivo sulla Sicilia, le sue bellezze naturalistiche e architettoniche (e i suoi reati), la sua varia umanità sintetizzata dai caratteristi, primo tra tutti Catarella. Sono giorni di pioggia a Vigàta, quegli acquazzoni violenti e persistenti che non danno requie, fiumane d’acqua scatenata che travolgono case e terreni lasciando un mare di fango. È in una di queste giornate che un uomo, Giugiù Nicotra, viene trovato morto in un cantiere, mezzo nudo, colpito da un proiettile alle spalle. L’indagine parte lenta e scivolosa. Ma ben presto ogni indizio, ogni personaggio, conduce al mondo dei cantieri e degli appalti pubblici. Come sempre Camilleri usa volgere l’occhio all’attualità. Tanto i reati non mancano mai... LA PIRAMIDE DI FANGO - Andrea Camilleri Sellerio editore - pagine 272, € 14
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BRAVISSIMI Un campionato esaltante. Una squadra generosa. Un tifo incredibile Dopo tre anni di Lega Pro il Frosinone torna in Serie B
a cura di DANIELE CIARDI foto GIACOMO CESTRA SIMONE DESIATO LUCA REA MASSIMO SCACCIA
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È la festa di una squadra fantastica. È la festa di una tifoseria straordinaria. Di una città, di una provincia intera. È la vittoria dei calciatori, dell’allenatore, del presidente Maurizio Stirpe. Di quanti hanno seguito, senza indietreggiare mai, i colori giallazzurri. È la vittoria di tutti
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QUA LA MANO MISTER
Roberto Stellone si è ripreso da allenatore quella serie B che aveva perso da giocatore
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on l’onesta che da sempre ci contraddistingue non abbiamo problema ad ammettere che in più di un’occasione durante la stagione abbiamo mosso qualche critica al tecnico Stellone. Giuste o sbagliate che potevano essere, è certo che oggi lasciano il tempo che trovano, e che al di là di tutto con identica onestà ci sembra il minimo dirgli: “Qua la mano mister”. «Normale – dice l’allenatore – che non tutti vediamo il calcio alla stessa maniera. Per quanto mi riguarda lo scorso campionato abbiamo giocato meglio sotto il profilo della qualità, ma chiuso la stagione con venti punti in meno di oggi. Per cui all’inizio di questo torneo ho ritenuto giusto pensare prima al risultato e poi al resto. Ora siamo in B e questo è ciò che conta». La promozione più bella per Stellone, dopo quattro da calciatore, e
non certo perché la prima da allenatore. «Sabato ho vissuto la gioia più grande da quando metto piede in un campo di calcio. Nessun paragone con i successi da giocatore in serie B con Lecce, Napoli, Genoa e Torino». A oggi la domanda che tutti si pongono è se Stellone resterà o meno alla guida del Frosinone. Noi invece vorremmo sapere quanto può valere in B questa rosa attuale. Con o senza il suo attuale tecnico. «Questi ragazzi valgono una salvezza tranquilla, se non addirittura qualcosa in più. È chiaro che qualche innesto va fatto, anche per una questione numerica visto che in B si giocano più partite rispetto alla Prima divisione».
Dopo essere stato un grande giocatore Roberto Stellone in breve tempo ha dimostrato di essere anche un ottimo tecnico
LE PAGELLE
Tutti per uno Dieci per tutti
Non c’è altro voto da assegnare in blocco ai canarini dopo una stagione bella e entusiasmante come quella da poco conclusa con il ritorno dopo tre stagioni in serie B: 10
MASSIMO ZAPPINO
MICHELE MANGIAPELO
ADRIANO RUSSO
LEONARDO BLANCHARD
Insieme a Carlini aveva già conquistato la serie B con la maglia canarina nella stagione 2005- 2006. E così come allora, anche questa volta lo ha fatto vestendo i panni di grandissimo protagonista. Non ultimo ha dimostrato di essere uomo guida, dentro e fuori dal campo
Con Gori e Frabotta uno dei tre ciociari di questa splendida rosa. Chiuso da Zappino, ha comunque trovato più di un’occasione (cinque per l’esattezza) per dimostrare di essere un portiere affidabile in tutto e per tutto. Un lusso per sedere in panchina in Prima divisione
Si è tolto con un anno di ritardo la soddisfazione di conquistare la sua prima serie B (lo scorso anno a Perugia fu eliminato nella semifinale play off). Lo ha fatto mettendo in campo grinta, ma anche qualità. Dote, quest’ultima, non certo all’ordine del giorno per un difensore centrale
Punto di forza della difesa. Giocatore dal fisico possente in grado di annientare sia la punta aitante, che quella scattante. Ciò grazie a un’ottima velocità, grande stacco aereo e senso della posizione. Una bellissima sorpresa rispetto al giocatore a volte distratto della scorsa stagione
Numero 1
Riserva d.o.c.
Insuperabile
Gladiatore GIUGNO 2014
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LA FESTA Novanta minuti tostissimi. Poi i tempi supplementari: Frosinone e Lecce sono sull'1-1. Una magia di Frara, un gol di Viola. I canarini passano con il risultato di 3-1. È di nuovo serie B. E in città esplode la festa
DARIO BIASI
DAVIDE BERTONCINI
MATTEO CIOFANI
ROBERTO CRIVELLO
I soliti piccoli acciacchi fisici che lo tormentano già da due stagioni a questa parte, non gli hanno permesso di giocare con la continuità che meritava. Ma nelle quindici presenze inanellate tra regular season e play off ha dimostrato tutte le sue qualità sia tecniche che, soprattutto, tattiche
Il quarto (per casualità e non certo per meriti) giocatore dei centrali di difesa insieme a Blanchard, Russo e Biasi, ha fatto in pieno la sua parte ogni volta chiamato a giocare da titolare o entrare a gara in corso. Vedi in occasione della semifinale di ritorno e doppia finale play off
Lasciato libero in estate dalla Ternana, gli è bastato una sola stagione per riprendersi la serie B. E sopratutto da vero protagonista come dimostrano le trentadue presenze (solo il fratello Daniel, Paganini e Curiale ne hanno inanellate di più) in maglia giallazzurra
Padrone della corsia sinistra di difesa, nell’arco del campionato ha dimostrato di meritare in pieno la maglia da titolare, disputando una stagione sufficiente fino ai play off. Poi un bellissimo crescendo fino al perfetto assist per Paganini in occasione dell’1-1 della finale di ritorno
Esperienza
Garanzia
Rivincita
Soldatino GIUGNO 2014
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DANIELE FRABOTTA
ALESSANDRO FRARA
DANIELE ALTOBELLI
DAVIDE CARRUS
Uno dei tanti classe ’93 “nati” con mister Stellone, sul quale avremmo puntato a colpo sicuro. Ma nelle prime uscite stagionali ha lasciato un po’ a desiderare e alla fine della fiera ha inanellato solo tredici presenze di cui diverse partendo soltanto dalla panchina
È il capitano di questo magnifico Frosinone. È l’uomo del gol che è valso la serie B. È colui che ha commesso un popolo intero con quella bellissima dedica sulla maglia dopo la rete del 2 a 1 della finale di ritorno contro il Lecce. Un esempio bellissimo per tutti
Uno dei giocatori fondamentali in casa Frosinone per i primi trequarti di stagione. Prestazioni di livello eccezionale coronate da tre gol importantissimi e di ottima fattura. Un infortunio lo costringe alla resa nella parte decisiva della stagione
Ha trovato poco spazio rispetto a quelle che avrebbe meritato alla luce delle sue innate capacità tecniche e tattiche. Ciò nonostante mai una polemica. È rimasto sempre al suo posto, pronto a sfruttare al meglio ogni piccola chance che Stellone gli ha regalato
Rimandato GIUGNO 2014
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Eroe
Sfortunato
Esempio
CAPITANO MIO CAPITANO
Lʼeroe della finale di ritorno con il Lecce ha esaltato e commosso unʼintera provincia
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hiamatelo destino. Chiamatelo forza superiore. Chiamato come volete voi. Ma una cosa è certa, quanto accaduto ad Alessandro Frara sabato 7 giugno nella finale play off tra Frosinone e Lecce ha sicuramente qualcosa di mistico. Soltanto quattro mesi prima il capitano dei canarini aveva vissuto il dramma più grande della sua vita: la perdita improvvisa del papà. Colui che gli aveva trasmesso linfa di calcio. Un uomo che era vissuto di pane e pallone e dal quale Alessandro aveva ereditato ruolo e spiccate qualità tecniche. Quella morte inaspettata, a soli 58 anni, aveva rappresentato per lui una ferita impossibile da rimarginare, ma che in qualche modo poteva essere alleviata. Come? Vincendo il suo primo campionato di una carriera comunque importante. Alessandro Frara «Il giorno che è morto papà – dopo aver messo a segno la rete che vale dice – ho guardato mamma negli la promozione in serie B occhi e gli ho confidato che sarei andato in serie B. Lo dovevo. Lo dovevo a quella persona che mi ha insegnato tutto di questo mestiere. E quando sono sceso in campo nella sfida decisiva contro il Lecce, ho sentito dentro di me che lui c’era lui e mi sarebbe stato vicino per aiutarmi a L’emozione mantenere quella più grande promessa. Due della mia vita minuti prima del Superiore all’esordio 2 a 1 siamo andati in Champions vicinissimi al gol con Viola prima e con Carlini poi. Ma era scritto. Era scritto che la
rete decisiva dovevo segnarla io. E quando sul corner di Viola sono andato incontro al pallone, ero certo che quella palla l’avrei buttata dentro. Mai nella mia vita ho portato sotto la divisa ufficiale un’altra maglia con una qualsiasi scritta. Quel giorno l’avevo messa. La fede è una cosa soggettiva, che ognuno può vivere a suo modo. Io dalla morte di mio padre credo ancora di più in Dio, e mi piace pensare che quel gol, quella vittoria, quella gioia provata, sono tutto merito suo». Un momento indelebile nella carriera di Frara calciatore, il più bello in assoluto mai vissuto fino ad oggi. Più del suo esordio in Champions League e nella massima serie. «Lo spezzone di gara a Glasgow contro il Celtic in Coppa Campioni nel 2001 in sostituzione di Maresca e la prima volta in serie in un Bologna–Roma l’anno seguente coronata anche da un nostro successo, hanno certamente rappresentato momenti importanti della mia carriera. Ma questa ascesa in serie B, il modo in cui è arrivata la vittoria finale, hanno un sapore molto, ma molto più dolce». Con davanti ancora due anni di contratto nel Frosinone, Frara non vuole certo porsi limiti per il futuro. «Il 7 giugno ho avuto la riprova che i sogni si possono avverare. Per cui, visto che tra l’altro sognare non costa nulla, perché non pensare di poter tornare dopo tanti anni a calcare i campi della serie A con questa stupenda maglia?». E allora perché non sognare con te “capitano, mio capitano”. GIUGNO 2014
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PAGANINI VUOLE RIPETERSI
Il centrocampista pronto a restare per vincere ancora con la maglia canarina
ROBERT GUCHER
MIRKO GORI
ANDREA GESSA
SALVATORE AURELIO
Qualità e quantità. Il massimo per un centrocampista centrale di soli 23 anni. Ma anche un gran tiro come dimostrato in occasione delle tre reti messe a segno in stagione. Senza ombra di dubbio uno dei principali giocatori dai quali ripartire nella nuova stagione in serie cadetta
Un inizio torneo così e così. Poi un lungo infortunio e mister Stellone che tra lo stupore generale lo ributta in campo nel quarto di finale play off. Il ragazzo di Tecchiena risponde alla stragrande e diventa titolare inamovibile anche nelle due semifinali e finali, giocando da protagonista
Lo ricordavamo come il temibile esterno di centrocampo di quel Grosseto contro cui il Frosinone vinse la finale play off del 2006 ed eravamo pronti a scommettere su di lui. Ma, purtroppo, in maglia canarina non è riuscito davvero a dimostrare tutto il suo valore
Ceduto nel mercato di gennaio ha comunque lasciato un buon ricordo nel capoluogo ciociaro e non solo per aver sbloccato il risultato in occasione della prima vittoriosa trasferta stagionane della sua squadra a Nocera. Tecnica sopraffina, peccato per la mancanza di continuità
Futuro
Sorpresa
Delusione
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Indimenticato
IL CAMMINO
verso la gloria Frosinone-Ascoli 2-1 28’pt Tripoli, 34’pt Bertoncini, 9’st Curiale
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asta con questo ritornello che Paganini non si ripete. Lo ha dimostrato Luca (Paganini chiaramente), che non è affatto vero. Basti pensare che lui ha fatto gol nei quarti play off contro la Salernitana, si è ripetuto nella semifinale di ritorno contro il Pisa e come se non bastasse lo ha fatto di nuovo nel return match di finale contro il Lecce. «Di certo non mi sarei potuto aspettare un finale di campionato migliore, sia a livello personale che di squadra. Per quanto riguarda il secondo aspetto, mi è bastato il periodo di ritiro per rendermi subito conto che questo era un gruppo eccezionale. Un collettivo di prim’ordine. Sul secondo, sapevo di poter dare molto alla squadra, ma sinceramente non credevo di poter fare così bene, soprattutto nella fase decisiva della stagione». Sugli ultimi tre gol di un torneo tutto da incorniciare, fondamentali per la promozione, questo il pensiero del giovane centrocampista. «Quello con il Pisa è stato il più bello dal punto di vista estetico e fondamentale per andare in finale, ma
come importanza ritengo che la rete contro il Lecce vale di più. Il loro vantaggio era stato un duro colpo per noi, difficile da assorbire, e il mio gol del pareggio arrivato poco prima di rientrare negli spogliatoi per il riposo, è stato fondamentale per ritrovare fiducia in noi stessi e tornare in campo nella ripresa con una nuova carica mentale e fisica». La grandissima stagione di Paganini non è certo passata inosservata tra gli addetti ai lavori, anche in considerazione dei suoi soli 21 anni. Si parla di interessamenti da parte di Udinese, Parma e Lazio, ma Luca con estrema franchezza preferirebbe giocare ancora nel Frosinone. «Ho sentito anche io alcune voci di mercato, ma non sono stato contattato da nessuna società. Fa certamente piacere sapere di club di A interessati a te, ma io sto benissimo qui a Frosinone e se potessi scegliere vorrei vestire ancora la maglia canarina e provare a vincere ancora con questa». Mica male come idea. Soprattutto considerando che Paganini ha dimostrato di sapersi ripetere.
Pisa-Frosinone 1-1 15’pt Arma, 26’ pt D. Ciofani Catanzaro-Frosinone 33’pt Martignano
1-0
Frosinone-Barletta 44’pt Altobelli
1-0
Nocerina-Frosinone 1-3 2’pt Aurelio, 25’pt Jogan, 41’pt Gessa, 34’st Curiale Frosinone-Paganese 23’pt Frara (rig.), 33’pt William, 45’st De Sena (aut.)
2-1
Viareggio-Frosinone
0-0
Frosinone-Pontedera 5-0 19’pt D. Ciofani, 37’pt Altobelli, 44’pt e 27’st Curiale, 6’st Soddimo (rig.) Grosseto-Frosinone 1-1 3’st Frara, 34’st Montalto Frosinone-Benevento
0-0
Prato-Frosinone 3-3 22’st Serrotti, 40’pt De Agostini, 13’st (rig), 19’st e 21’ st D. Ciofani, 36’st Lanini Frosinone-Gubbio 2-0 28’pt Altobelli, 14’st Curiale Salernitana-Frosinone 44’st Mendicino
1-0
Frosinone-Lecce 3-1 19’ pt Miccoli, 35’pt (rig.) e 6’st D. Ciofani, 33’st M. Ciofani L’Aquila-Frosinone 18’pt D. Ciofani
0-1
Frosinone-Perugia 1-1 2’pt D. Ciofani, 31’ pt Mazzeo Ascoli-Frosinone 7’st Curiale
0-1
Frosinone-Pisa 9’pt D. Ciofani
1-0
Frosinone-Catanzaro 3-0 12’pt Curiale, 15’st D. Ciofani, 25’st Paganini
GIUGNO 2014
115
GIUGNO 2014
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IL CAMMINO
Daniel e Matteo per la prima volta in squadra insieme hanno realizzato un grande sogno
verso la gloria Barletta-Frosinone 2-1 39’ pt Blanchard, 24’st Ilari, 45’st La Mantia Frosinone-Nocerina (tav.)
3-0
Paganese-Frosinone 1-2 26’pt Lanteri (rig.), 5’st Gucher, 49’st Paganini Frosinone-Viareggio 2-1 13’pt Curiale (rig.), 24’st Galasso, 31’st Carlini Pontedera-Frosinone 12’st D. Ciofani (rig.), 22’st e 35’st Arrighini
DUE FRATELLI UNA PROMESSA
Il giorno in cui sono stati acquistati si sono guardati e hanno giurato: andiamo lì per vincere
S
e non ci fossero stati i fratelli Emanuele e Antonio Filippini (tra l’altro gemelli), che nel 2004 conquistarono insieme con la maglia del Palermo la vittoria nel campionato di serie B, Daniel e Matteo Ciofani, contribuendo in maniera a dir poco importante alla promozione del Frosinone nella serie cadetta, avrebbero stabilito anche questo bellissimo record. Ma alla fine poco conta. Conta invece che sono riusciti a mantenere quella promessa che si erano fatti il giorno in cui il club, dopo aver ingaggiato Daniel, decise di prendere anche Matteo. «Con mio fratello eravamo insieme a casa – dice quest’ultimo – quando mi arrivò la telefonata del Frosinone che mi chiedeva la disponibilità a vestire la maglia canarina. Subito dopo aver detto sì, guardai Daniel e gli dissi: adesso andiamo a vincere questo campionato insieme. Andiamo a vincere, mi rispose. Ed ecco mantenuta la promessa. Per noi la realizzazione di quel classico sogno nel cassetto che avevamo fin da quando eravamo bambini». Una stagione esaltante per entrambi. Daniel con i suoi 17 gol e tanto
lavoro che andato ben oltre i compiti di una punta centrale, Matteo con una serie di prestazioni impeccabili. Inutile sottolineare che per l’immediato futuro del Frosinone, ognuno dei due punterebbe sull’altro. «Mio fratello – dice Daniel – è una garanzia in ogni categoria. È un giocatore sul quale puoi sempre contare. In Prima divisione, in B, in A, per lui non fa differenza. La sua parte la fa sempre nel migliore dei modi». «Per lui – interviene Matteo – questa promozione è il giusto premio dopo la retrocessione di Gubbio e la mancata vittoria di campionato lo scorso anno a Perugia. In B ha già dimostrato, con i nove gol messi a segno nell’unica stagione che ha giocato in serie cadetta, e non solo, di sapere il fatto suo». Contratto fino al 2017 per l’attaccante, fino al 2016 per il difensore, i fratelli Ciofani sono pronti per un’altra promessa? «In questo momento vogliamo soltanto goderci questa gioia indescrivibile il più a lungo possibile. Poi toglierci la soddisfazione di giocare insieme anche in serie B. A quel punto l’appetito vien mangiando…».
2-1
Frosinone-Grosseto 3-0 5’pt D. Ciofani, 30’ st Gucher, 47’st Curiale Benevento–Frosinone 1-1 46’pt Curiale, 28’st Melara Frosinone-Prato 48’pt Biasi, 6’st Curiale
2-0
Gubbio-Frosinone 5’pt e 14’st D. Ciofani, 10’ pt Schetter, 47’st Falconieri, 50’ st Blanchard
2-3
Frosinone-Salernitana 2-2 18’pt Volpe, 26’st D. Ciofani, 45’st Gustavo, 50’st Viola Lecce-Frosinone 23’pt Beretta, 35’st Bogliacino
2-0
Frosinone-L’Aquila 3-0 21’ pt Gucher, 22’st Curiale (rig.), 48’st Paganini Perugia-Frosinone 18’ pt Moscati
1-0
QUARTI PLAY OFF Frosinone-Salernitana 2-0 35’st Paganini, 38’st Carlini SEMIFINALE Pisa-Frosinone
0-0
Frosinone-Pisa 2-1 33’pt D. Ciofani, 21’st Kosnic, 46’st Paganini FINALE Lecce-Frosinone 1-1 16’pt Papini, 31’pt Gori Frosinone-Lecce 3-1 18’pt Beretta, 46’pt Paganini, 11’sts Frara, 18’sts Viola
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DANILO SODDIMO
MASSIMILIANO CARLINI
ALESSIO VIOLA
CRISTIAN CESARETTI
Quando è in condizione mentale ottimale (vedi in occasione della finale di ritorno play off) diventa un giocatore imprendibile per tutti. Che fa impazzire gli avversari, ma anche i propri tifosi con giocate da massima serie. Peccato soltanto che sovente manca di continuità
A gennaio è tornato a vestire quella maglia canarina che già in passato aveva onorato nel migliore dei modi vincendo l’allora C1. Da inizio partita o subentrante, non ha mai demeritato. Fondamentale nel sofferto successo nella gara dei quarti play off con la Salernitana
È stato l’ultimo acquisto in casa Frosinone. Ogni qualvolta è stato chiamato in causa, il ragazzo ha sempre risposto: presente. In definitiva si è dimostrato una freccia inaspettatamente molto positiva nella faretra del tecnico Roberto Stellone. Per lui anche due gol importantissimi
Si è visto in campo soltanto nella prima parte di campionato alternando buone prestazioni e qualche marcatura personale ad altre purtroppo insufficienti. Poi un infortunio lo ha costretto a restare fuori dai campi di gioco proprio nel momento decisivo di tutta la stagione
Provvidenza
Uomo in più
Meteora
Giocoliere GIUGNO 2014
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TO BE CONTINUED...
LUCA PAGANINI
DANIEL CIOFANI
DAVIS CURIALE
ROBERTO STELLONE
Gol fondamentale nei quarti play off contro la Salernitana, poi nella semifinale di ritorno contro il Pisa e quindi nella gara decisiva per la promozione in B al Comunale contro il Lecce. Ma non solo. Un giovane di grandissime aspettative in tutto e per tutto
La prima punta che a Frosinone non si vedeva ormai da decenni. Quello che ti entusiasma per la voglia e caparbietà di lottare su ogni singolo pallone. Se poi chiude la stagione regolare addirittura con ben diciassette gol all’attivo, allora che altro si può aggiungere?
La spalla ideale per Daniel Ciofani. Tanti gol di ottima fattura, e pesanti dal punto di vista del risultato finale, ma anche qualche incredibile errore in fase di realizzazione (vedi finale contro Lecce). Uno di quei giocatori in grado fare la differenza sia in un senso che nell’altro
Lo abbiamo criticato a inizio stagione per quel suo volere per forza giocare con il 4-33 nonostante Curiale non avesse caratteristiche da esterno d’attacco. In corsa ha rivisto le sue idee e i fatti gli hanno dato ragione. Ma al di là di tutto ha riportato il Frosinone in serie B. Il resto lascia il tempo che trova
Uomo play off
Gigantesco
Mina vagante
Chi vince ha ragione GIUGNO 2014
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Le aziende informano
UNA VESTE TUTTA NUOVA PER LA BANCA POPOLARE DEL CASSINATE
Dal 28 giugno a Frosinone, in via Marco Tullio Cicerone, apre la sede rinnovata dell’istituto di credito
A
Frosinone da quasi trent’anni ed ora pronta a iniziare una nuova fase, piena di progetti, iniziative, idee, innovazione. È la Banca Popolare del Cassinate, che il prossimo 28 giugno inaugurerà una sede completamente rinnovata in via Marco Tullio Cicerone. La filiale, in questi mesi, è stata completamente ristrutturata ed è pronta per presentarsi al pubblico con un nuovo layout, sullo stile di quel “nuovo modo di fare banca” che, oltre ad essere un claim, testimonia l’impegno della BPC per il proprio territorio. Lo spiega il Presidente Donato Formisano, visibilmente soddisfatto: «La nuova filiale consentirà alla Banca Popolare del Cassinate di offrire servizi ancora più qualificati e, soprattutto, di attuare in maniera concreta anche a Frosinone i valori che caratterizzano la nostra filosofia aziendale e il nostro rapporto col territorio. La nuova sede sarà non semplicemente un ufficio, ma sarà caratterizzata da un’atmosfera accogliente ed elegante. Nella realizzazione delle casse la massima attenzione è stata riservata alla tutela della privacy, per consentire al cliente di rivolgersi in tutta sicurezza e calma all’operatore. Altra nota particolare sarà l’ingresso: nessuna barriera, ma semplici porte scorrevoli, che accolgono il cliente e gli consentono di entrare direttamente in filiale. La sicurezza è comunque garantita, grazie a sofisticati sistemi che non impattano sull’operatività quotidiana dei nostri ope-
La filiale è stata completamente ristrutturata In pieno stile BPC
ratori, ma che assicurano la massima tutela per il personale e per gli utenti. Uno spazio particolare poi per i bambini, con un’area baby tutta destinata a loro, nella quale i clienti potranno affidare i loro piccoli ad operatori specializzati. Un modo per essere vicini alle famiglie e semplificare la vita di mamme e papà, che potranno effettuare con calma tutte le operazioni in banca, senza dover lasciare a casa i loro bambini. Anche un’operazione bancaria, dunque, può trasformarsi in un’occasione di condivisione tra genitori e figli». Se la filiale è ormai pronta, e si lavora solo per gli ultimi ritocchi, fervono intanto i preparativi per il taglio del nastro. Due giorni di eventi per la città di Frosinone. Sabato 28 giugno, alle 18.00, l’inaugurazione dei locali e, subito dopo, una serata davvero speciale con un concerto di gala del Conservatorio Licinio Refice. Domenica 29 giugno un open day aperto a tutta la città.
«Ci saranno anche grandi sorprese e grandi ospiti – spiega ancora Formisano su cui, per ora, non diciamo nulla. Tutti sono invitati a partecipare, come pure tutti sono invitati a trascorrere con noi la giornata di domenica. Abbiamo in programma una serie di eventi che animeranno la città con musica, spettacoli, giochi, che coinvolgeranno grandi e bambini. Un modo per festeggiare insieme, ribadendo quello che abbiamo annunciato con la nostra campagna pubblicitaria: “Abbiamo a cuore un capitale prezioso: Frosinone”. Il punto centrale è proprio questo: il nostro impegno per il territorio è legato al “voler bene” alla nostra terra, un atteggiamento che nulla ha a che fare con il semplice calcolo economico o utilitaristico, ma che nasce dalla nostra storia, che ci vede fortemente legati alla provincia di Frosinone; è legato al nostro stile, che ci fa lavorare per guardare, riconoscere, valorizzare i tanti aspetti positivi del nostro territorio e della nostra comunità».
A LEZIONE DA VERDONE
Affollatissimo lʼincontro con lʼattore e regista organizzato dallʼAccademia di Belle Arti
N
on ci resta che studiare. E se a dirlo è Carlo Verdone, qualcosa di vero ci sarà. La crisi ha travolto anche un settore come il cinema e scegliere di fare l’attore, il regista, lo scenografo, oggi non è una scelta facile. I ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone lo sanno bene e Carlo Verdone, protagonista di uno degli incontri de “I giovedì dell’Accademia” che il Polo ha organizzato in queste settimane, con il sostegno della Banca Popolare del Frusinate, l’ha confermato. «Io ho iniziato in una cantina, quasi per caso, sostituendo attori malati» ha raccontato. A dimostrazione di come esserci, farsi conoscere, darsi da fare, è importante. Oggi come ieri. Anzi, forse oggi più di ieri. Proprio questo ha sottolineato Verdone, al Palazzo della Provincia, davanti a una platea affollatissima, pronta ad applaudire, incitare e incoraggiare ad ogni battuta. Poi, alla consegna del diploma di II livello honoris causa da parte del presidente e direttore dell’Accademia Luigi Fiorletta e Remo Costantini, il boato. E un Verdone quasi timido, a sorridere e ringraziare.
foto SIMONE DESIATO
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chi, come, dove, quando
RISTORANTI, PIZZERIE, ENOTECHE, CLUB di qualità segnalati da QUI
Pepe Nero
FROSINONE
Un mix tra piatti tradizionali e ricette più innovative con attenzione alle migliori materie prime. Oltre alla gran varietà di pizze, vanno citati i taglieri ricchi di salumi e formaggi; i saltimbocca preparati come panini farciti ma ripieni dentro la pasta della pizza cotta espressa a legna. E poi i primi piatti della tradizione partenopea come gli scialatielli con vongole, zucchine e parmigiano, i garganelli alla caprese o i paccheri ubriachi
via Tiburtina, 175 - tel. 0775/271184 - pepenerofrosinone@alice.it
La Ginestra FROSINONE
Il titolare Danilo e il suo staff hanno fatto di questo locale il ritrovo preferito di professionisti, imprenditori e gourmet alla ricerca di piatti creati con passione e ingredienti di primissima scelta. Basti pensare alle infinite proposte a base di pesce che esaltano sempre per gusto e freschezza a partire dagli antipasti. Attenta la selezione dei dolci e dei vini della carta. Servizio catering per eventi e cerimonie
via Adige, 1 - tel. 0775/824261
Ristorante Le Vigne
FROSINONE
Questo è il posto, dalla cucina semplice e di grande qualità, dove assaporare, per esempio, degli ottimi bucatini all’amatriciana o alla gricia oppure una carbonara di pesce. E poi scegliere tra tagliate di manzo, bistecche di chianina o selezionatissime entrecote. I dolci vi stupiranno così come l’apericena, ogni sera dalle 19.30. Un locale dove trascorrere piacevoli serate in compagnia di amici
via Gaeta, 114 – Tel.0775.1887741 – la domenica aperto a pranzo
Ratafià FROSINONE
La parola “Ciociaria” evoca da sempre il concetto di “genuinità” nel cibo e nella vita degli abitanti. Il ristorante Ratafià si propone di fare proprio questo “credo” e lavora per offrire una ristorazione di qualità, curata nei dettagli e nell’armonia dei sapori ma attenta al costo. Materie selezionate e prodotti tra i migliori del territorio ciociaro. Il tutto lavorato e preparato rigorosamente in casa
via del Plebiscito, 49 - tel. 0775.856632 - 339.4729050
Osteria Porca Vacca
TECCHIENA DI ALATRI
Nel locale, arredato con gusto, ci si può fermare dalla colazione alla cena. Con una certezza: la ricerca della qualità in ogni momento. Perché ogni istante trascorso qui deve destare buoni ricordi. Ecco allora una varietà di pizze e di antipasti guarniti con i migliori prodotti del territorio, gli oli e gli ingredienti di primissima scelta e un menù ricco e stuzzicante. L’annessa enoteca garantisce una grande carta dei vini
via S.S. 155 Osteria di Alatri - tel. 0775/408384 - www.osteriaporcavacca.net
Agriturismo Tenuta Valle delle Ginestre
CECCANO
Uno dei migliori agriturismi della Ciociaria, in località Badia di Ceccano, è la location ideale per eventi, riunioni, domeniche in famiglia e per organizzare comunioni e matrimoni. L’agriturismo promuove laboratori didattici, corsi di cucina e visite all’annessa fattoria. In tavola i prodotti dell’annessa azienda agricola, disponibili anche nel punto vendita per un gustoso ricordo della giornata nella tenuta
via San Paolo della Croce, 35 - tel. 0775/621009 - cell. 339/3276778
Ristorante da Jin Feng
FROSINONE
Decisamente uno dei locali più belli e accoglienti del capoluogo. Ottimo design e un riuscitissimo mix tra luci e colori per il rinnovatissimo Jin Feng, il cinese per eccellenza. Dove ai piatti della tradizione orientale si aggiungono tante deliziose incursioni nella cultura gastronomica mediterranea. Servizio eccellente, cura dei dettagli e un conto mai esagerato. Da provare per festeggiare una ricorrenza o per una cena di lavoro
via Monti Lepini, 45 - tel. 0775/200822 - 338/2919182
Ristorante Cerroni
CECCANO
Dall’esperienza e dal successo del Ristorante Catering Cerroni nasce questo splendido gioiellino dal design e dall’atmosfera raffinati. Adatto per cene e colazioni di lavoro o per un incontro tra amici il ristorante propone chianine, selezionatissime carni argentine, angus irlandese e in esclusiva Ribeye americana. Deliziosi i primi così come gli sfiziosi antipasti. Da provare
viale della Libertà(giardinetti)- tel. 0775/602150
Rocca di Rivituro
GUARCINO
Una rocca risalente ai primi secoli del passato millennio, ora trasformata in ristorante-albergo con un connubio fra rustico ed elegante che lo rende adatto a ogni tipo di cerimonia. Una cucina locale e tradizionale che riporta alla luce i sapori perduti di un tempo. La pizza cotta a puntino con ingredienti freschi e fantasiosi. Albergo con venti posti letto con ogni comfort e vista panoramica. Chiuso il lunedì
COSA c’è
IN GIRO FROSINONE 28 giugno
ECCO LE CANTINE APERTE Puntuale come ogni anno al Rione Giardino, a Frosinone, torna uno degli eventi più attesi dell’estate: le Cantine Aperte. La manifestazione comincerà alle 20.30 del 28 giugno nello storico quartiere, quando il suono della campana, come da tradizione, darà il segnale di avvio. Saranno decine le cantine e le fraschette che distribuiranno agli avventori piatti della cucina tipica ciociara e vino, ovviamente. La musica, oltre l'enogastronomia, sarà protagonista, con percussionistie stornellatori ciociari.
s.s. per Campocatino km 2,7 - tel. 0775.46565 - www.roccadirivituro.it
Il Girasole Agriturismo
TECCHIENA DI ALATRI
Una vecchia casa colonica risalente al 1940 trasformata in ristorante tipico, con soffitti in legno e camino, dove la cucina custodisce scrupolosamente le tradizioni dei sapori antichi. Una vecchia stalla con fienile, da cui è stato ricavato un piccolo albergo dotato di ogni comfort, dove regna il legno e il ferro battuto. Un ambiente familiare dove è forte il senso di ospitalità
via Basciano, 5 (strada per Veroli) - tel. 348/7108182 - www.ilgirasoleagriturismo.it
S1mone - Braceria - Ristorante - Pizzeria
TECCHIENA DI ALATRI
Per passare una serata indimenticabile, in compagnia degli amici, in un ambiente allegro e familiare a costi accessibilissimi, gustando i piatti della cucina ciociara, la carne locale e argentina, la pizza cotta nel forno a legna, la polenta. Venite a trovarci e la qualità dei nostri piatti, la varietà delle pizze, la genuinità degli ingredienti, vi convinceranno a tornare. Siamo in grado di soddisfare le vostre esigenze anche per cerimonie e banchetti
via Polledrara, 12 - tel. 393/7421963 - Chiuso il lunedì - ampio parcheggio
Dal Patricano
PATRICA
Dal Patricano per riscoprire il piacere dei sapori tipici di una volta. Il fiore all’occhiello è la braceria con tagli di carni nazionali ed estere. Tutti i giorni pollo ruspante alla griglia, fiorentina, filetto, bisonte canadese e black angus statunitense. Eccezionale è il tiramisù del Patricano. Buona la carta dei vini. Ogni giorno è disponibile un menù a partire da 16 euro. Dal Patricano è anche hotel con stanze da sogno da 50 euro
s.s. Monti Lepini km 11,300 - tel. 0775/222459 - www.dalpatricano.it
S. FRANCESCA - VEROLI 29 giugno
LA CRESPELLA FA CINQUANTA Il 9 marzo la frazione di Santa Francesca a Veroli ha celebrato la sua protettrice Santa Francesca Romana con la tradizionale Sagra della crespella e sfilata di carri folkloristici, giunta quest'anno al 50° anniversario. Per la speciale ricorrenza, l'Associazione “Amici Sagra della Crespella” ha organizzato anche l’appuntamento del 29 giugno che prevede la presentazione di un volume a tema, uno spettacolo di musica folk e ovviamente una manifestazione enogastronomica con degustazione delle crespelle.
FOTO ALBERTO BUZZANCA
FEDERICA FUSER
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Luca Sergio
FAMILY FESTIVAL IN RICORDO DI ASTREI
U
na politica per la famiglia in Italia, si sa, è ancora un sogno. Malgrado le tante promesse dei politici (soprattutto cattolici) di voler introdurre il quoziente familiare, non si è fatto alcun passo avanti. In Francia, invece, si danno 7.000 euro l’anno ai genitori con due bambini, in Germania 184 euro al mese per il primo figlio e il doppio se sono due, in Gran Bretagna assegni e 30.000 negozi accettano “voucher” dalle coppie in difficoltà. Questi sì che sono paesi civili! Invece nel nostro niente, se si eccettua il “bonus bebé” introdotto dalla giunta Storace ma del quale si sono perse le tracce. La natalità arretra sempre più. Il record, secondo l’Istat, è stato raggiunto nel 2013 con 515.000 nascite: 11.000 in meno rispetto al precedente dato negativo del 1995. Per la prima volta è sceso anche il tasso di natalità delle straniere. Non può compensare questo deficit il fatto che si vive più a lungo (anche se con qualche difficoltà, soprattutto assistenziale): il nostro Paese e la provincia sono sempre più vecchi. Aveva capito tutto già negli anni ’70 su questo enorme problema il pediatra di Alatri Gianni Astrei, tragicamente scomparso il 1° maggio 2009 sulla Rotonaria, la montagna che amava. Con la moglie e collega Antonella Bevere ha avuto quattro figli praticando anche con lei una missione educativa tramite una serie di libri, di cui il più noto è “Gli errori di mamma e papà: guida pratica per non sbagliare più”. Uomo dai profondi valori cristiani professati in tanti organismi (fino al Forum delle famiglie), ai quali univa l’impegno civile, è stato sindaco di Alatri nel ’93-‘94. Nel 2008 fonda il “Fiuggi Family Festival”,
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giunto alla VII edizione, che si svolgerà quest’anno dal 19 al 26 luglio sul tema “Regalami un sorriso”. «Le famiglie sono trascurate dalle grandi organizzazioni – Astrei spiegò così la sua originale idea – ma sono loro le più grandi consumatrici culturali del Paese. L’obiettivo ambizioso e corretto è quello di costruire un appuntamento nel quale possano riconoscersi». L’iniziativa di servirsi di un mezzo di arte moderna e immediata presa soprattutto sui giovani, quali sono cinema e tv, ha avuto un grande successo e ora è proseguita dalla moglie e dal figlio Angelo. «Il nostro progetto – disse presentando la prima edizione – è di costruire un luogo permanente di scambio e di progettazione per permettere alle industrie dell’intrattenimento familiare di sentire dalla viva voce dei protagonisti quali siano le reali esigenze delle famiglie. Nello stesso tempo vogliamo stare vicini ai genitori e Il valore dare loro quegli strumenti della famiglia, di interpretazione critica il messaggio del cinema e della televisiocristiano. ne che permettano una scelE la latitanza ta consapevole dei prodotti della politica da far entrare dentro casa». Sempre nell’ottica cristiana, s’intende.
Sempre più vecchi il nostro Paese e la nostra provincia. Ecco perché serve maggiore attenzione dalle istituzioni. Come aveva capito Gianni Astrei