L’ESTATE DEI CONCERTI E LA PROVINCIA DEI SOGNI
La bella stagione è iniziata, gli eventi ci sono. Ma regna sempre l’approssimazione
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inalmente da qualche giorno è partita anche l’estate meteorologica e con essa la serie di feste di piazza che da sempre contraddistingue questo periodo. Da noi ha aperto le danze il Liri Blues, a Frosinone si sta svolgendo il Festival nazionale dei conservatori, si passerà per Atina Jazz e per il Fiuggi Family Festival di Fiuggi, quello ernico-simbruino per la classica, assieme a decine di altre iniziative quasi in tutti i comuni della provincia. Se la buona stagione si vede dai concerti, potremmo sicuramente affermare che per qualche settimana la Ciociaria tutta assomiglia a quella città dei balocchi che in Pinocchio rappresenta il Bengodi della sregolatezza. E infatti proprio a questa sregolatezza dobbiamo purtroppo volgere lo sguardo perché le decine di iniziative – di cui alcune di ottimo livello – non riescono ancora a far decollare questa terra dal provincialismo che la invade come un blob mortale. Anzitutto la mancanza di programmazione: fino a qualche giorno fa ancora non potevano essere confermate date e ospiti di alcuni cartelloni, molti eventi si avviano ancora tra traballanti procedure e ritardi sconcertanti, i finanziamenti comunali, provinciali e regionali promessi e poi ridotti o addirittura mancanti non aiutano certo a fare chiarezTroppo spesso za. E poi, su tutto, la frantumazione delle iniziatimancano ve, la loro sovrapposizione tematica e temporale che rischia di danneggiarle: pensare a un calendaprogrammazione, rio per coordinare date e ospiti è da noi ancora serietà una chimera, tantomeno pensare di veicolare per e la giusta tempo le informazioni in modo da attirare turipromozione smo. Un turismo, quello che arriva da lontano, che è tanto prezioso e utile per far crescere il Pil di casa nostra, ma che ha bisogno di poche regole: serietà, programmazione, promozione. Tre chiavi di successo che spesso vengono buttate dalla finestra, visto che da noi impera la legge dell’approssimazione, la cultura dell’emergenza, le scelte amministrative dell’ultimo minuto. Buona estate spettacolare, dunque, carissimi lettori, occhio al calendario che – tra mille fatiche – abbiamo preparato per voi. Ci vediamo in piazza davanti al palco. Pronti ad applaudire insieme questa fantastica stagione.
Camillo Savone
c.savone@quionline.it
Il prossimo numero sarà in edicola il 10 agosto LUGLIO 2014
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Fuori concorso la stagionata doc Ombretta Ceccarelli con “Papaveri e papere (e galline)”
sottoilgrattacielo@quionline.it
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altro giorno, sotto il grattacielo, ho incontrato Massimo. Ci siamo fermati a chiacchierare, come sempre. Ciao Massimo, ancora con la valigia? Parti? Veramente sono appena tornato. E dove sei stato? A Brisbane, dal mio amico Ruggiero. Ruggiero chi? Ruggiero Cioci, ciociaro emigrato Australia, don’t you know? Mi hanno chiamato per organizzare il Festival dei progressisti. Bravo. E adesso? Adesso devo dare una mano a Nicola a organizzare il Festival dei conservatori… Il festival di che? Dei conservatori, con la o chiusa. E chi ci sta? Quelli che si conservano bene. Per esempio Peppino Paliotta, centotrentacinque anni e sembra un novantenne, in coppia con Enrico Straccamore, arzillo e pimpante come un adolescente di
TUTTI AL FESTIVAL
CHI SI CONSERVA GODE ottant’anni. Insieme cantano “Vita spericolata”. E in più ballano. Mi sa che vincono loro. Anche se dovranno vedersela con Peppe Patrizi, giovane cantautore che, dopo il grande successo ottenuto con “Tutti a squola”, presenta “La spada nel quore”. Per rimanere in tema di quanti si conservano bene, non potevano mancare Filippo Materiale, Sandro Foglietta e Vincenzo Quadrini, in gara con “Si può dare di più”. Ospiti fuori concorso la stagionata doc Ombretta Ceccarelli, con “Papaveri e papere (e galline)”, Angelo D’Ovidio, con “Cerco il centro per farmi la permanente (e già che ci sto pure la tinta)”, e Danilo Campanari, con “Il clarinetto”. Ci sarà da divertirsi… Massimo mi ha sorriso, mi ha salutato e se n’è andato. Aspetta, ma chi presenta? Claudio Caparrelli. È l’unico modo per far sembrare attuali i partecipanti…
una città agli antipodi
Ruggiero Cioci
(ciociaro emigrato Australia)
r.cioci@quionline.it
L’attesa maggiore è per Frank Flowerito e i Gnam Gnam: se canta lui sono cavoli amari per molti
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utta la Contea australiana segue in questi giorni, oltre che la soap-opera “Ombretta” sulle vicissitudini di una giovane vergine alla ricerca del primo amore, la seconda edizione del favoloso “Festival dei progressisti” che si svolge in Place Victory Venety qui a Brisbane. Ricco il cartellone degli ospiti: si parte dal gruppo “Frank Stairsia e the Airport”, che presenta una propria versione dei fatti della cover “Airport 2017”, remake del grande film hollywoodiano, che è finora costata qualche milione di euro sprecati in società di muto soccorso. La seconda serata sarà dedicata ai Frankie The Angels Energy per la presentazione del nuovo disco «Faccio anche l’assesso-
FESTIVAL DEI PROGRESSISTI
È QUI LA FESTA re alla comunità montana, basta che faccio qualcosa» per voce solista e gruppo rock. Tra le nuove proposte si segnala lunedì Mour Brucekeen, barbuto ventiseienne cresciuto a culo e camicia, leader dei “Me ne fotto”, gruppo di sinistra con scappellamento a destra: è suo il successo dell’estate “Vamos a la Pisana” dei Piddiisti. Tra i soprani solisti c’è attesa per Nick Octopussy, il cantante indaco senza la esse col suo hit “E qui comando io, e questa è casa mia” rimpastata sulla vetta dell’hit parade. La canzone d’amore porta il segno di John Frank Skyethrom con il gruppo punk “Socialist uber alles” e il loro “Ricattami Alfredo”, sigla del Pallone d’oro australiano 2014. Ma l’attesa maggiore è tutta per Frank Flowerito e i Gnam Gnam: se canta lui sono davvero cavoli amari per molti. E addio festival a piede libero.
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in copertina Desirée Popper foto di Alberto Buzzanca
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EDITORIALE QUI srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it DENISE COMPAGNONE d.compagnone@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CRISTIANO RICCI c.ricci@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it hanno collaborato a questo numero: CIRO ALTOBELLI, PIETRO ANTONUCCI, NICOLA CENTO, RUGGERO CIOCI, IVAN QUISELLI, ACHILLE REALI, FERNANDO RICCARDI, CLEMENTE RINALDI, AMERICO ROMA, LUCA SERGIO, CORRADO TRENTO, STEFANIA TURCHETTA, ROCCO ZANI segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Salerno direzione artistica: SALVATORE LALA e BIANCA POLTICELLI grafica: BIANCA POLTICELLI adv: DONATELLA FRANCATI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone - tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Magazine prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore. chiuso in redazione l’8 luglio 2014 tiratura 15.175 copie – distribuzione: 13.000 in edicola – 1.400 sped. abb. postale – distributore: Carlo Fiorini & C. sas – Frosinone
sommario
LUGLIO 2014
POLITICA pag. 27 PILLOLE E PUNTURE DI SPILLO pag. 30 A TU PER TU CON… SARA BATTISTI ATTUALITÀ pag. 35 CRONACHE DAI COMUNI pag. 42 L’URBANISTICA SECONDO MAURIZIO VELLUCCI pag. 46 TUTTO IL FASCINO INDISCRETO DEL CIRCEO MODA pag. 55 DESIRÉE, MUSA D’ESTATE
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rubriche
CULTURA&SPETTACOLI I CONSERVATORI D’ITALIA A FROSINONE UN’ESTATE IN MUSICA FIUGGI FAMILY FESTIVAL, IL CINEMA È DI CASA I-TAKI MAKI, IL DUO PIÙ ROCK MADE IN CIOCIARIA pag. 82 ARTE, NELLO STUDIO DI CUFRINI pag. pag. pag. pag.
SPORT pag. 96 ZAPPINO DÀ LEZIONI: ECCO COME AFFRONTARE LA SERIE B
eccoci qui
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sotto il grattacielo
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cronache da Brisbane
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visti da qui
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consigli per l’ascolto
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live
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al cinema
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l’angolo del libro
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qui comics
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grandangolo 100 chi, come, dove, quando 108 photoshow 111 così com’era 114
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UN’ESTATE AL MARE
DE ANGELIS AL SOLE
Ma il leader Pd non staccherà mai la spina
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uella del 2014 sarà per lui un’estate indimenticabile: l’ex europarlamentare Francesco De Angelis libero da cariche istituzionali, potrà godersi spiaggia ed onde, alternando riposi sotto l’ombrellone a scatenati balli sulle note del celebre (anche se vintage) Alligalli. Eppure, come tutti i capi, De Angelis non riposa mai. Nella segreteria provinciale del Pd gli è stato attribuito lo strategico ruolo di responsabile degli enti locali e in questa veste ha già iniziato a “macinare”: da Ceccano alla Saf, agli enti intermedi alle… candidature. Soprattutto a quelle politiche, più vicine di quello che potrebbe sembrare. Dovrà giocarsi la partita con Francesco Scalia quasi che fosse una sfida tra Leonard e Hagler: soltanto uno potrà restare in piedi e vincere ai punti non basterà. Per questo De Angelis non staccherà mai la spina completamente, neppure durante uno scopone scientifico. Per questo a ferragosto progetterà ben altro tipo di “gavettone”. Cercando di rimanereasciutto. Tremendissimo
OTTAVIANI
UN UOMO SOLO AL COMANDO Il sindaco pensa al nuovo stadio di calcio Se centra l’obiettivo chi lo fermerà più?
L’
unico ad accendere la luce nel centrodestra frusinate è lui, Nicola Ottaviani. Il sindaco. Senza di lui la giunta andrebbe avanti perennemente a fari spenti. Per questo ha considerato le fibrillazioni della maggioranza di centrodestra alla stregua delle “baruffe chiozzotte” di goldoniana memoria. Roba da commedia, ma non nel senso dantesco. L’acquisto del Nestor lo ha concepito lui, il Festival dei Conservatori pure, lo sblocco dei lavori della Monti Lepini anche. Adesso è alle prese con un’occasione formidabile, quella di essere il sindaco che mette a disposizione del Frosinone calcio (per la serie B) uno stadio nuovo e all’altezza della situazione. Non è semplice, ma se dovesse riuscirci, a quel punto Nicola Ottaviani avrà un peso formidabile all’interno della maggioranza di centrodestra. E sarebbe lui a decidere se continuare o meno la consiliatura. Se poi dovessero sopravvenire novità politiche nazionali (leggasi elezioni anticipate), allora Ottaviani si giocherà tutte le sue carte. (De)Terminator
FROSINONE NEL CUORE LO SCATTO CHE NON C’È I cinque consiglieri non sono determinanti
«E
ravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo, destinati a qualche cosa in più che a una donna e ad un impiego in banca». Ricordate le note di Gino Paoli? Qui gli amici, tutti consiglieri comunali eletti nel centrodestra, sono addirittura cinque nomi, Alessandro Petricca, Daniele Zaccheddu (insieme nella foto), Valeria Morgia, Vincenzo Gentile e Igino Guglielmi. Hanno costi-
tuito un gruppo con un nome evocativo: “Frosinone nel Cuore”. Si sono autoproclamati, nell’ordine, determinanti, fedelissimi del sindaco e pronti a lasciare il segno. Sul bilancio non sono stati determinanti, ad Ottaviani non hanno lesinato critiche lontano dai microfoni dell’aula consiliare e dai taccuini dei giornalisti. Che possano lasciare un segno, beh lo dirà la cronaca. La prova della verità si avrà comunque in autunno, quando in maggioranza verrà chiesta ufficialmente una verifica di giunta. Il primo cittadino ha già pronti altri… numeri. A proposito: alla fine i quattro amici di Gino Paoli diventarono prima tre, poi due, quindi uno. Tigri di carta
VICESINDACO, LO STRAPPO E IL MISTERO BUFFO La Anastasio è stata voluta da Ottaviani Cosa è successo?
Nicoletta Anastasio è stata nominata vicesindaco e assessore all’ambiente per volontà esclusiva del sindaco Nicola Ottaviani. Il quale ha imposto la sua scelta creando parecchi malumori: Fabio Tagliaferri ambiva alla carica di vicesindaco, Danilo Magliocchetti rivendicava legittimamente una nomina ad assessore. Eppure il primo vero screzio in giunta si è avuto tra Ottaviani e la Anastasio. Tema del contendere i fondi destinati al progetto delle Fontanelle, che il primo cittadino avrebbe voluto “stornare” per utilizzarli nella realizzazione dello stadio. Invece la Anastasio ha detto no. Ottaviani non è tipo che rende eclatanti le spaccature e quindi ha deciso di soprassedere, acconsentendo alla richiesta del vicesindaco. Però chi conosce la politica sa bene che certi episodi producono degli strappi, specialmente quando investono cariche fiduciarie come quella del vicesindaco. Ora è un fronte aperto. Fulmine a ciel sereno
Tema di scontro i fondi destinati al progetto per il recupero delle Fontanelle
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LUNGHI
E IL DESTINO NEL COGNOME
Punture DI SPILLO
Il presidente del consiglio ha aderito a Forza Italia
INDUSTRIA, PROGETTI E LACRIME TARDIVE
Accordo di programma: addio sogni di gloria Siamo meravigliati da chi si meraviglia. O finge di meravigliarsi. L’Accordo di Programma non potrà essere il volano del rilancio economico dell’area nord della provincia di Frosinone. Ma non perché Invitalia ha ammesso soltanto due dei quattro progetti presentati, quello della Sanofi Aventis e quello della Acs Dobfar. Non potrà esserlo per varie ragioni: 1) quattro progetti erano comunque pochi; 2) le piccole e medie imprese del territorio sono rimaste ai margini dopo che in sede ci comitato di sviluppo avevano presentato circa 120 proposte; 3) il riassorbimento dei lavoratori ex Videocon doveva essere una conditio sine qua non; 4) gli interventi dovevano consistere in ampliamenti e non in ristrutturazioni; 5) sono stati lasciati sul campo 10 milioni di euro di finanziamenti per il turismo, settore nel quale non è stata avanzata nessuna proposta; 6) la politica si è scansata. Flop annunciato
Ma in questi mesi dove è stato chi oggi si strappa le vesti e lancia anatemi?
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a aderito a Forza Italia in punta di piedi. Da anni rappresenta un valore aggiunto per il centrodestra frusinate in termini di voti ma pure di coerenza. Quando è sceso in politica, con Alleanza Nazionale, il papà Sandro ha lasciato la maggioranza di centrosinistra della quale faceva parte (era
assessore della giunta Marzi). A dimostrazione di come certi gesti vanno fatti, non annunciati. Franco Lunghi è da due anni presidente del consiglio comunale di Frosinone ed è soprattutto per merito suo che le sedute dell’assise filano tranquille senza quelle gazzarre che hanno caratterizzato il passato recente e remoto. Meritava sicuramente di più quando è stato il centrodestra regionale a guidare la sanità provinciale: non ha ricevuto alcun incarico, eppure aveva le competenze. Senza considerare il patrimonio di voti. Si è messo in disparte, come Achille nella tenda. Ma non ha lasciato l’accampamento. Aspettando che l’ira funesta sbollisse. Un uomo in… frac
FOCUS PRIMARIE CENTROSINISTRA ALLA PROVA A Frosinone serve più iniziativa politica
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n elenco lunghissimo di possibili partecipanti alle primarie per la candidatura a sindaco del centrosinistra a Frosinone: Maria Spilabotte, Michele Marini, Stefania Martini, Norberto Venturi, Massimo Parlanti, Andrea Turriziani, Angelo Pizzutelli, Vincenzo Iacovissi, forse perfino Domenico Marzi (anche se difficilmente l’ex primo cittadino sarà della partita). Il problema non è quando si voterà. Il problema sta in una scrematura necessaria per arrivare… alle primarie. Altrimenti il rischio è di vanificare sul nascere il presupposto dell’unità, andato a farsi benedire due anni fa. Resta il fatto però che in consiglio comunale il centrosinistra fatica comunque ad assumere l’iniziativa politica. Certamente abbandonare l’aula e lasciare alla maggioranza l’onere del numero legale rappresentano pratiche della politica, ma forse è necessario dare da subito la sensazione di poter essere forza di governo alternativa. Non limitandosi a sperare nei transfughi. Timidissimi
Maliziola, c’era una volta un sindaco
Sul piano politico errori a catena Avesse partecipato al Giro d’Italia di una volta avrebbe indossato la maglia nera, destinata a quelli che arrivavano ultimi. Oppure, per usare una metafora rugbystica da torneo del Sei Nazioni, riceverebbe di diritto il “cucchiaio di legno”, quello attribuito a chi non vince neppure una partita. Ma così è se vi pare, direbbe Pirandello. E anche se non vi pare, aggiungiamo molto modestamente noi. Però Manuela Maliziola, sindaco di Ceccano, merita la pole position alla fine di una lunga stagione: è riuscita a sbagliare politicamente tutto quello che era possibile sbagliare. Sul piano amministrativo semplicemente non ha lasciato traccia, ma su quello politico ha ignorato ogni segnale. Da quelli provenienti dal Partito Socialista (che l’ha candidata) a quelli lanciati a più riprese dal Partito Democratico. Qui non conta se si ricandiderà o meno, qui il discorso è quello di aver dilapidato un patrimonio politico servitole su un piatto d’argento. Reazione a catena
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a cura di Corrado Trento
SARA BATTISTI
Si definisce pigra e adora Tarantino. È nata ad Alatri trentatré anni fa, abita a Fiuggi e lavora a Roma
A TU PER TU CON
SARA BATTISTI
Funzionaria di partito, è stata segretaria del Pd Viaggiatrice e con una grande passione: il cinema Età?
«33 anni. Nata ad Alatri ma residente a Fiuggi, città che adoro». Sposata?
«Né sposata né fidanzata». Lavoro?
«A costo di essere antistorica: sono funzionaria di partito, del Pd regionale. Fieramente». Studi?
«Liceo Scientifico a Fiuggi. Sono laureanda in economia… da qualche anno ormai». Musica preferita?
«De Gregori, Fossati, De André, Negrita. E Rolling Stones, inimitabili». Ultimo libro letto?
«Follia: è il titolo. Di Mc Ghart. Racconta di una storia d’amore molto travagliata tra la moglie di uno psichiatra e un paziente del marito. Un amore morboso. Quando posso rileggo Il vecchio e il mare». Film?
«La mia passione è il cinema. Mi piace “respirare” la sala, lo schermo, tutto. Vado almeno due volte a settimana, anche da sola. Mi piacciono Virzì e Sorrentino (da prima che vincesse l’Oscar). Adoro Tarantino». Come ti rilassi?
«Stando con gli amici, d’infanzia, quelli veri». Sport?
«Sono una inguaribile e vera pigra. Rappresento la fortuna delle palestre della provincia. Funziona così: ogni mese mi iscrivo, poi non vado mai, disdico e mi iscrivo altrove».
Caratterialmente come sei?
«Molto vivace, sin da piccola. Non riesco a stare ferma. Sono anche molto confusionaria: ho un’agenda grande con tre taccuini dentro, devo scrivere tutto. Sono assai socievole però: mi piace… l’altro. E sono un’ottimista, sempre». Oggetti inseparabili?
«L’agenda con i tre taccuini, il telefonino (è una schiavitù), l’iPad (nell’evoluzione tecnologica però sono una frana). Preferisco la penna alla tastiera, la carta al “virtuale”. Questo perché sono una conservatrice vera». Come ti relazioni con le persone?
«Con il confronto diretto. E mi piace ascoltare le persone, approfondire. Devo dire che ho una buona intuizione: riconosco subito i difetti».
Oscar Wilde diceva che solo i superficiali non sanno giudicare dalle apparenze…
«Aveva ragione».
Ti piace viaggiare?
«Moltissimo. Ho viaggiato tanto sia in Italia che in Europa. Poco oltreoceano. Ma ogni anno devo fare tappa al mio “santuario” preferito: Parigi».
Quando hai capito che avresti fatto politica?
«Quando uccisero Falcone: era il giorno del mio compleanno ed ero piccola. Volevo fare il magistrato, poi ho scelto la politica, giurando a me stessa che avrei cambiato anche un pezzettino minuscolo della società». Con Renzi dove va il Pd?
«Nel futuro, cambiando il Paese. E lo dice una che non è renziana».
foto Donatella Francati LUGLIO 2014
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DUE/TRE COSE CHE... PORTO SEMPRE CON ME Un jeans e una maglietta Dimenticate l’atteggiamento radical chic di tanti finti sinistroidi di cui è pieno il Pd. Sara è la classica ragazza della porta accanto. Estroversa ma non troppo, vivace, sbarazzina e con la battuta pronta, perfettamente a suo agio in jeans, maglietta e sneakers (un punto in più per la scelta delle L. A. Trainer lilla, un vero must). Perfetto il rossetto e lo smalto, giusto per dare un po’ di colore in più. Promossa a pieni voti. Anche se ci piacerebbe tanto vederla in lungo e con tacco dodici…
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iPhone. Rigorosamente utilizzato con l’auricolare
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iPad. Indispensabile per lavoro, hobby e per i giochi del nipotino Enrico
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l’acqua che, come promette la pubblicità, elimina l’acqua
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rossetto, per quel tocco di femminilità che non guasta mai
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occhiali da sole Ray Ban Wayfarer, un classico dei classici
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collana con i tre ciondoli: la famiglia, gli amici e l’amore
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la chiave dell’auto, una 600 giù di carrozzeria (come cantava Toto Cutugno)
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appunti sparsi in libertà
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tre agendine. Con l’obiettivo dichiarato di non dimenticare nulla LUGLIO 2014
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CASSINO
Abbruzzese: «Mossa inutile». Federlazio esulta
ASI-COSILAM
Verso un unico consorzio
SORA
Ma continuano a verificarsi fenomeni di abbandono dei rifiuti
PORTA A PORTA AMPLIATA SUL TERRITORIO
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ifiuti viaggianti. La raccolta differenziata, attiva da qualche anno nel centro storico (anche se con scarsi risultati) è stata ampliata anche nelle zone di Largo San Lorenzo, piazza XXV aprile e delle vie Roccatani, Moro, Borgo S.Nicola, Campo Boario, Campopiano, Marsicana e molti altri. Il tutto in attesa del bando europeo per servire tutto il territorio comunale. Saranno anche controllati alcuni cassonetti periferici, quelli preferiti dai residenti di altri comuni che si divertono a depositare i loro rifiuti a Sora. In questa ennesima fase di transizione, sarà interessante verificare se, nelle zone ancora non servite dal porta a porta, continuerà il giro tarantolato degli automobilisti in cerca di cassonetti di raccolta indifferenziata e, soprattutto, la gara olimpica del lancio del sacchetto dall’auto in corsa. In palio una settimana di vacanza… a Colfelice, all’inceneritore.
Ciro Altobelli
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opo 11 anni pare destinata ad esaurirsi l’esistenza del Cosilam di Cassino che potrebbe essere unificato all’Asi di Frosinone. E se Federlazio plaude alla “buona notizia”, le reazioni della classe politica del cassinate sono tutte di segno opposto. «Non c’è alcuna utilità nella fusione degli enti poichè si tratta di due consorzi che si occupano della gestione di imprese
non assimilabili tra loro – così il consigliere regionale Mario Abbruzzese (Fi) –. Non è così che si abbattono i costi della politica». Dello stesso parere Marino Fardelli: «In nome della spending review non si può eliminare un ente che remunera in gettoni di presenza. Si guardi piuttosto alla inclinazione naturale del Cosilam verso il sud pontino». Dratico, infine, il giudizio del sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone: «Un atto di estrema gravità che rischia di assestare un colpo irreparabile alla crescita di un territorio già provato da una crisi profonda». Fernando Riccardi
CASSINO
Pensionamento definitivo per Bravo e Delta
FERIE E CIG
FIAT CHIUSA PER DUE MESI
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al 25 luglio per lo stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano inizierà il lungo periodo della chiusura estiva che quest’anno, tra ferie e cassa integrazione, si protrarrà fino al 15 settembre. Ma non è questa l’unica novità di rilievo. Il 24 luglio, infatti, sarà l’ultimo giorno di produzione di Bravo e Delta destinate ad essere sostituite dai rinnovati modelli griffati Alfa Romeo. Ciò significa che per alcuni mesi nella fabbrica più importante del Lazio meridionale sarà prodotta soltanto la Giulietta, l’unica creatura di mamma Fiat che continua ad avere un certo appeal sui mercati nazionali ed esteri. In questo periodo, però, sarà necessario iniziare i lavori di ristrutturazione sulle linee per consentire, si spera il più presto possibile, di sfornare i nuovi modelli Alfa che dovrebbero dare linfa vitale ad uno stabilimento che da troppo tempo segna il passo, mortificato da una gigantesca caterva di cig.
GIUNTA NOTARO AL CAPOLINEA Il sindaco non ha più i numeri per mantenere la maggioranza PONTECORVO Ore contate per l'amministrazione del sindaco Michele Sirianni Notaro. Dopo le dimissioni dell'assessore Ugo Cincis e di Enzo Di Folco, la minoranza ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Le defezioni di Proietti, Mattaroccia, Santamaria sono state solo le prime in ordine di tempo. Altri esponenti della maggioranza sono passati tra i banchi dell'opposizione: qualche settimana fa, infatti, è stata la volta di Cincis che, tramite una lettera pubblica, nella quale ha bocciato duramente la gestione targata Notaro, si è dimesso dalla carica di assessore; è passato in minoranza invece, sempre pochi giorni fa, Enzo Di Folco. A meno di un anno dunque dalla naturale scadenza del mandato elettorale, la maggioranza guidata da Notaro ha perso la compattezza indispensabile per proseguire a vantaggio della minoranza che ne ha chiesto le dimissioni. Ormai, a conti fatti, il gruppo che sostiene Notaro in consiglio è composto da 10 elementi, sindaco compreso, e la minoranza da undici. Insomma, Notaro, se non subentreranno accordi per conservare lo scranno più alto, non ha più i numeri per rimanere sindaco. Stefania Turchetta
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OSPEDALE
SI TEME PER IL FUTURO Voci contraddittorie sulle sorti del San Benedetto tra timori di ridimensionamento e nuovi reparti
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Casa allagata E il Comune paga
L’ente condannato al risarcimento dei danni per una vicenda che risale al 2006 CECCANO Non è davvero un buon periodo per il Comune di Ceccano. Al commissariamento prefettizio si aggiungono le disavventure giudiziarie, come quella che vede un cittadino vincere una causa nei confronti proprio del Municipio con il conseguente diritto ad un risarcimento danni. La sezione civile del Tribunale di Frosinone ha infatti dato ragione al signor Antonio Pizzuti, assistito dall’ avvocato Beniamino Zompa, nell’ambito del procedimento legale connesso ad una vicenda di otto anni fa. Per la precisione, nel settembre 2006 e per due volte, l’abitazione di Pizzuti, in Via Gaeta I traversa, a seguito di piogge venne danneggiata da inondazioni che interessarono il cortile e il pian terreno dell’immobile. L’avvocato Zompa ha dimostrato che la colpa degli allagamenti è da attribuire ai lavori compiuti dal Comune sulla sovrastante collinetta di via Badia. Il risarcimento accordato potrebbe ora scatenare un effetto domino. Cle.Rin.
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a un lato, l’intera città tappezzata di manifesti che invitano la popolazione a servirsi ancora dei medici e delle cure presso l’ospedale “San Benedetto”; dal’altro, il trasferimento del reparto lungodegenza da Frosinone ad Alatri. Da una parte, l’incitamento a non abbandonare il nosocomio di Via della Sanità per altre strutture; dall’altra, l’arrivo di un reparto visto come atto che fa da preludio ad un effettivo ridimensionamento dell’ospedale anziché ad un potenziamento. E’ sempre più nebuloso il domani del “San Benedetto”, per il quale si annuncia un’estate di fuoco tra progetti, tagli e accorpamenti di reparti e servizi sui quali è forte la bagarre. Il tutto seguito da una coda di polemiche e di contestazioni ad ogni livello. Intanto, il comitato pro “San Benedetto” ha aderito al coordinamento sanitario unitario dell’Asl di Frosinone: si dice, per dar più forza alla voce innalzatasi a difesa dell’ospedale alatrense. Ma servirà a qualcosa o è il canto del cigno? Pietro Antonucci
CECCANO
CAMPAGNA ELETTORALE PRONTI, SI PARTE
Il Pd pensa alle primarie. Ma volano gli schiaffi
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on l’arrivo a Palazzo Antonelli del funzionario incaricato dalla Prefettura, per il Comune di Ceccano si è aperta la fase del commissariamento dovuta alla decadenza del sindaco Manuela Maliziola. Una fase che si preannuncia lunga, visto che, in assenza di fatti nuovi (eventuale “election day” in autunno abbinato a grandi città tipo Venezia) così come stanno le cose il
ritorno alle urne ci sarebbe solo nella primavera 2015. I partiti cominciano ad affilare le armi. Nel dibattito appena iniziato si registra l’intervento di Adriano Masi, dirigente del Pd prima forza politica della città, favorevole alle primarie: «Dobbiamo cominciare un dialogo ed un confronto intanto per far capire ai cittadini il perché delle nostre scelte e poi, successivamente, cosa vogliamo fare per Ceccano». Nel frattempo, però, gli animi all’interno del partito si sono piuttosto scaldati tanto che l’ex vicesindaco Maurizio Cerroni (nella foto) e l’ex capogruppo Giulio Conti sono addirittura finiti alle Clemente Rinaldi mani.
ALATRI
Il Comune ha aperto un centro polifunzionale
MOLE BISLETI SPAZIO AL SOCIALE
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n edificio polifunzionale per la contrada di Mole Bisleti. È la struttura che, ad inizio luglio, è stata inaugurata dal sindaco Giuseppe Morini (nella foto), dall’assessore Mario Belli e dai consiglieri Daniele Grassi Bertazzi, Antonino Scaccia e Maurizio Maggi. Un edificio rinnovato e moderno che intende porsi come luogo di incontro a fini sociali e culturali. Si dibatte sempre del fatto che poche sono le strutture nelle zone periferiche della città, dove comunque abita una grande parte della popolazione alatrense. Mole Bisleti è un’area densamente popolata, cresciuta moltissimo negli ultimi decenni, che necessita sempre di maggiore attenzione: il nuovo palazzo rappresenta dunque un’ulteriore possibilità di aggregazione. Di soldi per il rifacimento ne sono stati spesi sia dall’attuale che dalla precedente amministrazione comunale: l’augurio è che l’investimento non vada sprecato. Pie. Ant.
ISOLA DEL LIRI
VEROLI
Simone Cretaro e il fattore rosa
Alle comunali importante affermazione delle donne
Valle del Sacco Una legge per il rilancio Tre le linee di intervento previste
ANAGNI Sarà depositato fra pochi giorni negli uffici della Regione Lazio il progetto relativo alla Legge di Iniziativa Popolare per il risanamento e il rilancio della Valle del Sacco nato dalla collaborazione di tutte le più attive associazioni di cittadini dell’Alta Valle, in particolare dei comuni di Anagni e Ferentino. La L.I.P. in dettaglio prevede tre linee d’intervento: la bonifica e il risanamento ambientale; un nuovo modello di sviluppo economico e sostenibile; la valorizzazione e il rilancio culturale, sociale, formativo ed urbanistico del territorio. L’altro importante asse di azione riguarda l’adeguamento dell’offerta formativa dalle scuole pubbliche, fino alla promozione della ricerca universitaria (dalla Nuova Educazione Civica a corsi tecnici specifici), nonché corsi indirizzati alla formazione della nuova forza lavoro del modello di sviluppo. La L.I.P. è stata presentata già a Frosinone e Ceccano, e fra qualche settimana sarà presentata anche ad Anagni. I.Q.
È
solo questione di numeri. Quelli che le nuove candidate hanno portato, sotto forma di voti, al sindaco eletto Simone Cretaro. Numeri grandi che appena cinque anni fa sarebbero potuti sembrare impossibili. Numeri come i 364 voti di Alessandra Trulli (in foto),
che l’hanno direttamente portata a sedere in aula al fianco del capolista Germano Caperna, mentre i 238 di Cristina Verro l’hanno fatta scegliere come assessore. Ma anche come i 251 di Patrizia Viglianti o i 227 di Francesca Cerquozzi della lista Impegno Civico che ne fanno possibili assessori da considerare per il turnover di metà consiliatura. E poi ci sono anche i 156 di Alessandra Cretaro di Cittadini di Veroli, e i 120 a testa di Isabella Diamanti (Lista per Veroli) e della socialista Valentina Genovesi. L’altra donna in giunta, Barbara Crescenzi, si è fermata soltanto a quota 86, suscitando non pochi malumori e attesa per il ricambio. Achille Reali
ANAGNI
COMUNE E SINDACATI INSIEME PER IL SOCIALE
Un incontro per definire le linee di azione
W
elfare e tutela delle fasce più deboli, da realizzare con la collaborazione delle amministrazioni comunali. Si è discusso di questo – ma non solo – durante l’incontro tra il sindaco Fausto Bassetta e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e quelli della categoria dei pensionati. Trattandosi di misure che prevedono l’impiego di risorse comunali, il sindaco si è impegnato a riconvocare i sindacati prima dell’approvazione del bilancio per la sottoscrizione di un accordo che vada nella direzione, condivisa in pieno da Bassetta, di una maggiore sensibilità verso i più bisognosi. All’incontro hanno partecipato Alessandra Romano, Vincenzo Tuffi e Giuseppe Pietrucci, rappresentanti di Cisl e Fnp Cisl; Silvio Campoli, Domenico De Santis e Giuseppe Palombo per Cgil e Spi Cgil; Domenico Fracasso ed Emilio Lucidi per Uil e Uilp Uil. Ivan Quiselli
ISOLA E CASTELLIRI AL LAVORO Entra nel vivo l’azione delle due nuove amministrazioni
C
on la nomina delle rispettive giunte comunali sono entrate ufficialmente in fase operativa le amministrazioni comunali di Isola del Liri e Castelliri, guidate per una singolare coincidenza dai due Sindaci con lo stesso cognome. Ad Isola il Sindaco Vincenzo Quadrini ha designato Angelo Caringi (anche Vice Sindaco e con deleghe al bilancio e commercio), Sara D’Ambrosio (turismo, sport e spettacolo), Laura Palleschi, (pubblica istruzione), Francesco Romano (lavori pubblici), Lucio Marziale (cultura e agricoltura). Ulteriori incarichi sono stati assegnati anche ai consiglieri Massimiliano Quadrini, Ilaria Pantano, Pierluigi Romano, Monica Mancini e Gianni Scala. Resta da definire la presidenza del Consiglio comunale, che dovrebbe andare a Vincenzo D’Orazio. A Castelliri, invece, il Sindaco Francesco Quadrini ha nominato assessori Fabio Abballe (Vice Sindaco con delega al commercio), Lorenza Iafrate (istruzione e cultura), Franca Tubelli (politiche giovanili) e Giancarlo Venditti (lavori pubblici). Diego Mancini LUGLIO 2014
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Basta cemento. Stop al traffico. Zero macchine Un giovane architetto e un progetto per ridare vita a Frosinone
Ecco come i giovani architetti pensano di riqualificare le nostre città . Cominciamo da Maurizio Vellucci. E dal suo progetto che ridisegna l’area del Campo sportivo del capoluogo. Aspettando il project...
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PIAZZA PULITA
MAURIZIO VELLUCCI Architetto, di Alatri, si è laureato con il massimo dei voti all’Università di Roma Tre. Ha collaborato con lo studio di Fuksas. Nel 2014 ha vinto il concorso “Sole Vento Mare” con il progetto di mobilità sostenibile attraverso l’uso di energie rinnovabili
A
l posto dello stadio una piazza. Anzi, due. Una coperta, l’altra scoperta. Poi il palazzo municipale, ricollocato esattamente dove lo prevede il piano regolatore del Comune di Frosinone. Parcheggi interrati e ancora bar, ristoranti, botteghe artigianali, biblioteche, un punto informazioni, centri culturali. È il progetto, o meglio, la tesi di laurea “Centrocivico a Frosinone”, un complesso di edifici polifunzionali, dotati di attività terziarie, commerciali e di servizi, presentata e discussa nel 2011 da Maurizio Vellucci, giovane architetto di Tecchiena. Trent’anni, laureato con il massimo dei voti all’Università Grandi spazi, di Roma Tre, edifici polifunzionali inizia a collae tanto verde borare nello nell’area studio dell’ardel Campo sportivo c h i t e t t o Massimiliano Fuksas, dove viene coinvolto in numerosi
TANIA PAPETTI foto SIMONE DESIATO
progetti, arrivando a partecipare a gare internazionali per la progettazione di spazi culturali. E di spazi culturali nel suo progetto, che altro non è che la riqualificazione della zona Matusa, ce ne sono, e anche diversi. Quella che viene rappresentata nel plastico, per la città di Frosinone è una rivoluzione a livello urbanistico, dove non c’è posto per palazzi, palazzoni o grattacieli, ma grandi spazi aperti e liberi. Liberi da macchine, da caos, da traffico. Dove tutto è a portata di mano. «La zona del Matusa si trova in una posizione centrale – spiega l’architetto – Funge da cerniera tra il centro storico e la città nuova, dove scorre tra l’altro il fiume Cosa che segna un tracciato strategicamente centrale rispetto alla città». Ma il vero cambiamento lo detta l’edificio adiacente alle due piazze, trasparente, sospeso e leggero, tanto da poterlo attraversare: il municipio, con tutti gli uffici pubblici annessi. Uno spazio di 2.800 metri quadri con biblioteche, librerie, botteghe, bar e ristoranti, 4.000 metri quadrati di verde e un portico di 1.300 metri quaLUGLIO 2014
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dri. Ma soprattutto basta con i giri a vuoto alla ricerca di un parcheggio, aspettando a volte invano che esca qualcuno. Diciasettemila metri quadri di posti auto interrati, collegati con la zona superiore da scale e ascensori e poi panchine, alberi e fontane. Via quindi anche lo stadio, «che non può coesistere nel centro della città – spiega Vellucci – poiché comporta problemi di viabilità e sicurezza. Frosinone ha bisogno di spazi pubblici, che non ci
sono, e di servizi. È indicata dalle statistiche nazionali più recenti come una tra le città italiane meno vivibili e chi può va via, ecco perché non servirebbe costruire torri residenziali, come ad esempio ha proposto il Comune di Frosinone. È una città – conclude l’architetto – che deve essere modernizzata e che ha bisogno di uno spazio adatto ad ospitare i diversi tipi di attività che possano permettere l’incontro e la socializzazione tra le persone».
Il progetto
COME CAMBIA UN QUARTIERE Parcheggi interrati e aree commerciali
Il Centrocivico Frosinone è un complesso contemporaneo di edifici polifunzionali, dotati di attività terziarie, commerciali e di servizi, che si risolve attorno al nuovo municipio e alla sua piazza monumentale, di ispirazione classica. Il nuovo disegno si confronta con le giaciture urbane esistenti per creare un pattern omogeneo con il tessuto edilizio, indicando lo spazio pubblico come nuovo luogo d’incontro restituito alla città. È costituito da: 1.300 metri quadri di portico; 5.600 metri quadri di piazza scoperta e 3.600 di piazza coperta; 2.800 metri quadri di spazi commerciali; 17.000 metri quadri di parcheggi interrati; 1.000 metri quadri di biblioteca comunale posta sotto il palazzo municipale; 4.000 metri quadri di verde piantumato e 300 metri quadri di pannelli fotovoltaici da installare sulla piazza coperta.
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CAMILLO SAVONE
«E
giungemmo all’isola Eea. Circe dai bei capelli viveva qui, la dea tremenda che parla con voce umana, sorella del crudele Eeta: figli entrambi del Sole che illumina gli uomini, e di Perse, che fu generata da Oceano». Il primo turista, in un certo senso, fu lui, Ulisse, che venne ammaliato dalle sirene, poi sconvolto dalla bellezza del verdissimo promontorio del Circeo (che allora era circondato da acqua, quindi appariva come un’isola) poi dall’avvenenza della figlia del Sole, Circe, la quale prima aveva trasformato la ciurma in porci (facile alludere a chissà quali feste sfrenate) e che poi però finì innamorata trascorrendo con lui, secondo la tradizione, un anno d’amore. Oggi, se vogliamo, l’Odissea, nell’altro senso, la scrivono spesso i ciociari la domenica per raggiungere le spiagge, affollate ma comunque molto gradevoli, del lido chiamato Circeo che va, in senso lato, da Torre Paola fin giù al Sisto, l’ex porto canale che la separa dalla periferia di Terracina. Traffico intenso, autovelox ad ogni rettilineo, l’incidente settimanale che blocca l’andata o il rientro. Però questa follia ha il suo senso, perché dopo Frosinone Marittima (ovvero Terracina) il Circeo è il lido preferito da tutta l’area nord della provincia, per non parlare dei romani che, grazie all’autostrada del Sole (guarda un po’ ancora questo dio Sole...) e alla “nuova” superstrada (per modo di dire), in un paio d’ore raggiungono i più bei lidi del Lazio, attrezzati da bandiera blu, con alle spalle un’ottima tradizione alberghiera, di ristorazione e di ogni servizio per il turista. San Felice Circeo è veramente luogo felice: la parte bassa si è espansa fino all’inverosimile anche all’interno lambendo il parco nazionale, mentre l’antico centro medievale, che dall’altro domina il Quarto Caldo che guarda a sud, è rimasto sostanzialLUGLIO 2014
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La magia di San Felice. Dal mito ai giorni nostri
CIRCE SEDUCE ANCORA L’ESTATE
I lidi più belli del Lazio, i ristoranti, gli alberghi e la vita notturna foto ALBERTO BUZZANCA
DESIRÉE POPPER Attrice, modella, ha lavorato per il cinema e il teatro. È brasiliana ma vive a Roma
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mente uguale a se stesso nei secoli, porta di collegamento con tutto il versante montano verso il mare costellato da grotte (delle capre, di Circe...) dal piccolo ma affollatissimo porto, dalle decine di ville dei vip degli anni sessanta (Anna Magnani, Alberto Lupo, che riposano tra l’altro nel locale cimitero, e poi magnati dell’industria e nomi altisonanti della politica) fino alla parte più inaccessibile e sel-
vaggia che va verso Torre Paola. Ai giorni nostri le “sirene” che attirano i novelli “Ulisse ciociari” sono quelle dei lidi organizzati, le cubiste delle discoteche, le pizzerie, i gelatoni, il bel mare, la spiaggia pulita e i tanti servizi a disposizione. Anche oggi, dopo migliaia di anni, Circe ammalia i visitatori e li seduce ancora per una vacanza che non si riesce a dimenticare. Anno dopo anno.
foto SIMONE DESIATO
Voglia di mare
Gli stabilimenti
Il Cormorano
La Bussola
Da Franco
via Lungomare Circe tel. 0773/510143
via Lungomare Circe, 6 tel. 0773/548109
piazzale Rio Torto tel. 0773/546237
Attrezzatissimo, in uno dei punti più suggestivi del litorale di San Felice Circeo, Il Cormorano è ormai una delle tappe fisse più amate dai villeggianti anche grazie ai tanti servizi offerti dallo stabilimento
La Bussola è un giardino sul mare, ricco di piante mediterranee disposte ad arte. Variopinti fiori fanno da cornice a capanni in legno e paglia, arredati con tavoli e sedie per leggere, dialogare o mangiare in serenità
Nel suggestivo scenario del Promontorio del Circeo e delle Isole Pontine si trova "da Franco". Dotato di moderne attrezzature offre ai clienti una spiaggia organizzata ed un ambiente tranquillo dove trascorrere rilassanti vacanze LUGLIO 2014
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foto ALBERTO BUZZANCA
Cullati dalle onde
Gli alberghi
Maga Circe
Villaggio della Mercede
Punta Rossa
via Ammiraglio Bergamini, 7 tel. (+39) 0773/547821
viale Regina Elena, 76 tel. (+39) 0773/545000
via delle Batterie, 37 tel. (+39) 0773/548085
L’Hotel Maga Circe è un elegante hotel a conduzione familiare che sorge direttamente sul mare in una località particolarmente tranquilla e tra le più incontaminate, scelta per la sua bellezza già negli anni Trenta
Il villaggio vanta 130 posti letto distribuiti in 50 camere spaziose e luminose immerse in un ampio parco giardino, dove è possibile usufruire anche di campo di calcio in erba. Ideale per un soggiorno rilassante e piacevole
Simile ad un piccolo paesino sul mare in stile mediterraneo, l’hotel dispone di 27 camere matrimoniali, 7 suite e appartamenti. L’intero complesso sorge su tre ettari di giardino botanico che degrada fino al mare LUGLIO 2014
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SAN FELICE CIRCEO
Le spiagge più caratteristiche del litorale tirrenico. Un’acqua da favola. Le grotte. San Felice Circeo è ancora oggi una delle mete preferite dei vacanzieri, un piccolo gioiello tra le rocce e il mare. Dove la leggenda s’intreccia alla storia. E dove il mito è ancora il vero padrone
foto SIMONE DESIATO
Sapori indimenticabili I ristoranti
Il Faro
Over Sea Pub
L’Argonauta
piazza A. Valente, 3 tel. (+39) 0773/548909
via XX Settembre, 1 tel. (+39) 0773/548438
via Lungomare Circe, 40 tel. (+39) 0773/546.095
Lo sciabordio delle onde arriva fino alla grande terrazza dove si degustano varie specialità di pesce, si riscoprono i frutti di mare, i carpacci, le tartare e si assaporano pietanze preparate rispettando l’antica cucina mediterranea
Ci sono tanti pub e poi c'è l'Over Sea. Un locale storico in perfetto stile inglese che offre ai propri clienti una cucina in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti: ottima birra, specialità di carne e chiaramente pesce
L’Argonauta offre ai propri ospiti un ambiente confortevole con un design dalle linee essenziali. La terrazza sul mare riserva un’atmosfera molto romantica ideale per una cena a lume di candela e per i momenti importanti LUGLIO 2014
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bikini Pin Up Stars antonacci via aldo moro_frosinone
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modella DesirĂŠe Popper fotografo Alberto Buzzanca trucco e capelli Laura Aniballi location Hotel Punta Rossa San Felice Circeo
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QUI MAGAZINE
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NOTTI D’ESTATE Musica, cinema e tanta voglia di divertirsi a pagina 66
LIFE STYLE CULTURA ARTE TEATRO CINEMA MUSICA LIBRI SPORT CUCINA
foto Giacomo Cestra
Teatro, a luglio è meglio una risata
Frosinone calcio: riflettori sulla serie B
a pagina 80
a pagina 96
Umberto Cufrini e i volti del XX secolo a pagina 82
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C’
è un vero e proprio miracolo che, invece che a Milano (come accade nel film), succede a luglio a Frosinone. Un miracolo che consiste, per una volta, nel non vedere litigare tra loro enti locali, agenzie culturali, scuola pubblica e giovani generazioni. Anzi, oltre a non insultarsi a vicenda, come purtroppo
siamo stati testimoni per anni, addirittura cooperano. Questo miracolo si deve anzitutto all'azione dell'amministrazione comunale e, soprattutto, al sindaco Ottaviani che stavolta ha avuto l'idea vincente: animare l'estate con il Festival dei conservatori. Questa rassegna, giunta oggi alla seconda edizione, ovunque guardi ha aspetti positivi:
LA CITTÀ
MUSICA
della
I giovani. Unʼamministrazione attenta. Un mese di concerti A Frosinone va in scena il Festival dei conservatori italiani
intanto, come dicevamo, ricuce il rapporto sfilacciato tra il mondo scolastico e l'ente comunale, vedendo cooperare insieme l'assessorato alla cultura e il conservatorio Licinio Refice, diretto dal maestro Raffaele Ramunto (anche lui frusinate doc con una lunga carriera come fagottista di orchestre e complessi cameristici). A ben guardare,
poi, ricuce anche un altro rapporto in crisi: quello tra i giovani e il mondo politico, visto che sul palco di piazzale Vittorio Veneto (una cornice stupenda, se non fosse per la "stecca" dell'ascensore inclinato che ha obbligato gli organizzatori a ricorrere alla classica navetta d'emergenza) si avvicendano gruppi musicali formati da studenti LUGLIO 2014
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Le prime esibizioni del Festival e lo scambio di omaggi tra il sindaco Nicola Ottaviani e l’ambasciatore sud-coreano Bae Jae Hyun
degli oltre sessanta conservatori italiani, almeno per la metà di ogni formazione. Questi giovani vengono a contatto, per ospitalità e organizzazione, con un'amministrazione comunale che dà loro spazio e importanza, che riconosce dignità artistica al loro percorso ancora didattico e accademico, insomma fa quello che dovrebbe fare la televisione, invece di imporre i modelli di tronisti, veline, calciatori e tangentisti. Ma l'idea di Ottaviani ha ancora altre valenze, come il recupero di quello spazio negletto nel cuore della città (come fu negli anni settanta), la proposta alla città – non priva di uno sforzo In piazzale economico – non solo del nome di Vittorio Veneto grido ma del futuro studenti della musica, un futue formazioni ro difficile e un camda tutta Italia mino asperrimo ma che trovano a Frosinone un'oasi di ristoro nel mese che il conservatorio tradizio-
nalmente dedica agli esami. Inoltre per il Refice è una vera ribalta: grazie a queste serate si comprende come sia profondamente mutata negli ultimi anni l'offerta formativa dell'istituto, passando da quella prettamente accademico-classica a quella multicolore della musica elettronica, pop, jazz, etno fino alle altre e più varie professioni legate alla musica come l'ingegneria del suono, il commento dell'immagine e degli spot, la manipolazione del rumore proponendo percorsi formativi un tempo inimmaginabili. Altro che "solo" Chopin e Beethoven, nei conservatori oggi si fa sul serio per stare al passo coi tempi che mutano, e questa manifestazione ne attesta lo sforzo e, insieme, la qualità. Per tutto questo, e molto altro ancora, il Festival dei conservatori va seguito, applaudito e solidificato: in una parola riesce a cambiare perfino l'identità di un capoluogo di provincia che, per un mese, diventa capoluogo della musica giovane. E non è poco. LUGLIO 2014
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OLTRE LE BARRIERE DEL SUONO Ventitré gruppi in concorso. Per un totale di oltre trecento studenti
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olti studenti partono da lontano. C’è chi viene da Lecce, chi da Firenze, chi da Modena, ma anche da Parma e Bologna. Altri invece hanno la fortuna di giocare, o meglio “suonare”, in casa. E poco importa se hanno esami da preparare o concerti da organizzare, l’importante è partecipare al “Festival nazionale dei conservatori italiani”. E magari vincerlo anche. Sì, perché la posta in gioco è alta. Tre premi da cinquemila, tremila e duemila euro con la possibilità anche di firmare contratti con importanti case discografiche, come è successo lo scorso anno per alcuni gruppi che hanno partecipato al concorso. Due le giurie che andranno a valutare le esibizioni: una tecnica e l’altra popolare. Sul sito del Comune di
Frosinone inoltre si potrà assistere alla diretta streaming, votare l’esibizione degli studenti e consultare la classifica provvisoria. Una manifestazione fortemente voluta dal sindaco Ottaviani, con la collaborazione del Conservatorio di Frosinone “Licinio Refice” che ha preso il via giovedì 3 luglio e che andrà avanti per tutto il mese, fino al 27, dal giovedì alla domenica dalle 21 alle 24 a piazzale Vittorio Veneto. A presentarla Mary Segneri, con Paolo Colasanti uomo del pre-festival. Ventitré gruppi partecipanti, per un totale di circa 300 studenti. Sabato 5 luglio il festival ha ospitato Giancarlo Giannini che ha ritirato il “Premio alla carriera” consegnatogli dal presidente dell’Accademia di belle arti di Frosinone Remo Costantini.
Giancarlo Giannini il 5 luglio ospite d’eccezione del Festival dei conservatori, intervistato da Mary Segneri
I conservatori d’Italia in gara: ecco il programma
Sabato 26 luglio la cerimonia di premiazione
Il Festival entra nel vivo: la penultima settimana del concorso sta per iniziare. Si esibiranno giovedì 17 luglio: “Daniele Bartoli Trio” del conservatorio di Pesaro e il gruppo “White Nymphs” del “Refice” di Frosinone. Conservatorio, quello ciociaro, che tornerà a gareggiare il giorno successivo con “Orchestrina NoPi” che salirà sul palco subito dopo l’esibizione dei conservatori di Bologna e Modena. Il 19 luglio sarà la volta del Pergolesi di Fermo e ancora del Refice. Domenica 20 l’esibizione di due gruppi dello stesso conservatorio, il S. Cecilia di Roma. I conservatori di Fermo-Perugia-L’Aquila scenderanno in gara con quello di Frosinone giovedì 24. Milano e Frosinone si affronteranno invece venerdì 25 luglio. Sabato la premiazione dei vincitori. LUGLIO 2014
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Soprattutto musica. Ma anche teatro e cinema Dal nord al sud della provincia: buon divertimento
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d “aprire le danze” è stato il blues di Isola del Liri, uno dei festival più longevi della provincia, insieme a quello del jazz ad Atina che un tempo rappresentava l’appuntamento estivo più importante del centro-sud Italia. Tutte e due i cartelloni, per alcuni versi purtroppo, appaiono oggi profondamente mutati, sia per l’inflazione dei festival, diffusi in ogni centro e concentrati nel periodo estivo, sia per una sostanziale impossibilità al mantenimento dei conti, sia per l’incertezza dei fondi pubblici (sempre meno e sempre più appesi a un filo) sia per la difficoltà di reperire sponsor solidi nel tempo e negli emolumenti. Ma tant’è: la voglia di trascor-
16 – 20 luglio
FIUGGI GUITAR FESTIVAL Le corde della passione
L’edizione è la numero otto. Si parte il 16 luglio. In tutto cinque serate dedicate alla chitarra. La cornice, come sempre è Fiuggi. Ricco il cartellone di quest’anno: tra gli ospiti il duo mandolino e chitarra Carlo Aonzo & Roberto Margaritella, A n d r e a Ve t t o r e t t i , Nando Citarella e Francesco T a r a n t o , Salvatore Zema e Eszter Lencses, Damiano De Santis, Pilar Carmona e Antonio Castro, Roberto Fabbri (nella foto),
rere le serate all’aperto, la sete di musica e non solo, la necessità anche di stare insieme, residenti e turisti, per recuperare la socialità perduta nell’isolamento invernale, sono ingredienti che garantiscono, nonostante tutto, il successo di qualsiasi manifestazione di piazza. Naturalmente se la qualità degli ospiti è alta, meglio ancora: serve a garantire anche quel turismo culturale che, sebbene non più a largo raggio, fa comunque bene all’economia dei luoghi, alla curiosità e alla diffusione delle idee. Siamo tutti invitati, dunque, alle serate in piazza all’insegna di musica, danza, teatro, performance artistiche di ogni livello. Buona estate a tutti.
Antonella Ruggero & Francesco Buzzurro. I concerti sono in programma nelle varie piazze e al teatro comunale.
18 – 20 luglio
ERNICA ETNICA I suoni della tradizione
Per Veroli è un appuntamento fisso. Dal 18 al 20 luglio Ernica Etnica, quest’anno alla quindicesima edizione, ci trasporterà nei ritmi e nei colori della tradizione, tra suoni, canti e strumenti della cultura popolare. La tre giorni di musica sarà inaugurata da Il Giardino della pietra fiorita, ensemble di organetti diretto da Alessandro Parente. Il giorno successivo spazio alla Tammuriata di Scafati, con Antonio O’Lione e Nando Citarella. Chiusura, domenica, affidata all’OrchExtra
Large. Appuntamento in piazza Santa Salome alle 21.30.
19 – 27 luglio
ATINA JAZZ Improvvisando
Era il 1986 quando, grazie a una brillante intuizione di Vittorio Fortuna, scomparso nel 2004, nasceva Atina Jazz. L’edizione di quest’anno, gratuita, si avvale della direzione artistica di Antonio Pascuzzo, musicista e produttore. Questo il calendario: 19 luglio Rossoantico; 21 luglio Ivan Segreto Trio; 22 luglio, lezione di jazz a cura di Luigi Onori; 23 luglio, Dominic Miller; 24 luglio, Patrizia Laquidara, 25 luglio, Peppe Servillo e Solis Strings Quartet; 26 luglio Sergio Caputo; 27 luglio Harold Lopez Nussa. LUGLIO 2014
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24 – 27 luglio
FERENTINO ACUSTICA Sua maestà la chitarra
Si rinnova anche questa estate l’appuntamento con “Ferentino Acustica Festival” (edizione numero dodici). I concerti sono previsti in piazza Santa Lucia (tra gli ospiti Gavino Loche, Mojop Coffee Blues, Alessandro Viti, Danilo Cartia Trio, Juan Lorenzo, Paolo Bonfanti, nella foto, Roberto Fabbri, Stefano Barbati, Stefano Nosei). Venerdì, sabato e domenica, dalle 16.30 alle 19.30, Open Mic coordinato da Leonardo Baldassarri a Palazzo Roffi Isabelli.
31 luglio – 3 agosto
FASTI VEROLANI Le piazze diventano palco
I vicoli caratteristici di Veroli, le piazzette storiche, le stradine che si inerpicano nel cuore della città vecchia. Per quattro giorni diventeranno il palcoscenico di una delle manifestazioni più attese dell’estate ciociara, i Fasti verolani. Come ogni anno saltimbanchi, mangiafuoco e compagnie (ben ventitré!) diventeranno i padroni del centro storico. La novità delle novità è lo spettacolo della troupe acrobatica Asante Kenya. Insomma, anche quest’anno il programma non deluderà. Buon divertimento. Info sul sito www.fastiverolani.it.
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2 – 12 agosto
LE CITTÀ MEDIEVALI Dal classico al ‘900
Sono ormai 34 anni che nell’area simbruina si organizza il festival di musica classica che ha portato nomi del calibro di Morricone, Bacalov e Bregovich. Quest’anno si svolge tra il 2 e il 12 agosto tra Anagni, Alatri, Fiuggi e gli Altipiani di Arcinazzo con un programma che spazia dal Classicismo al Novecento, evitando le rigide distinzioni di generi musicali, anche per la scelta degli ospiti, e guardando esclusivamente alla buona musica, senza forme di accademismo e senza respingere le matrici popolari di compositori antichi e moderni.
8 – 10 agosto
FESTIVAL DEL CORNO Nel nome di Guelfo Nalli
Aquino, Supino e Ferentino. Tre città diverse per la venticinquesima edizione del Festival del Corno, tradizionale appuntamento intitolato a Guelfo Nalli (direzione artistica di Angelo Agostini). Si parte l’8 agosto (ore 18.30) nella chiesa di S. Maria della Libera ad Aquino. Sabato 9 concerto nella chiesa di S. Maria Maggiore di Supino (ore 21) e chiusura il giorno successivo a Ferentino, nella chiesa di S. Maria Maggiore (ore 21). Oltre ai concerti è stata organizzata una mostra fotografica, a Supino, a cura di Mario Corsi e Giovanni Agostini.
CINEMA FORMATO FAMIGLIA
A Fiuggi la settima edizione del Family festival I protagonisti sono ancora una volta i giovani
I FILM
IN CONCORSO FIUGGI 19-26 LUGLIO
OMBLIME di Stéphane Cazes con Mélanie Thierry, Nathalie Becue drammatico, 95 minuti Francia 2013
LUCA SERGIO
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iovani protagonisti assoluti della settima edizione del Fiuggi Family Festival, che si svolgerà dal 19 al 26 luglio nella città termale con un programma che più ampio e interessante non si può. Giovani in primo piano considerato che quest’anno debuttano due giurie: una composta da cento ragazzi di 1629 anni e un’altra di trenta con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Il Festival, organizzato dall’associazione “Effe3” e sostenuto dal Mibac, da tanti altri enti e da molte associazioni, fu inventato nel 2008 dal pediatra Gianni Astrei e – dopo l’immatura tragica scomparsa l’anno dopo – viene continuato con lo stesso entusiasmo dalla moglie, la dottoressa Antonella Bevere, presidente della “Effe3”, vincitrice del “Premio Fraternità Città di Benevento 2014”, e dal primo dei quattro figli, Angelo, come direttore, premiato lo scorso 9 maggio in Vaticano da mons. Vincenzo Paglia come “Ambasciatore della famiglia”. Riconoscimenti meritati in quanto la manifestazione fiuggina è l’unica iniziativa cinematogra-
La manifestazione, ideata dal compianto Gianni Astrei, è giunta al settimo anno
fica al mondo completamente dedicata alla famiglia. «Ci proponiamo come luogo permanente di scambio e di progettazione – ci dice Antonella Bevere – che, dando voce alle famiglie, permette alle industrie dell’intrattenimento familiare di percepirne le reali esigenze. Nello stesso tempo cerca di fornire ai genitori gli strumenti di interpretazione critica del cinema e della televisione per una scelta più consapevole dei prodotti da far entrare in casa. È un festival che si misura con genitori tendenzialmente giovani, consapevoli dei media che utilizzano, anche di quelli più innovativi, e non ignari dell’importanza dei messaggi che tali media veicolano». In questi tempi così delicati e rischiosi per i giovani e le famiglie si tratta di un impegno di grande solidarietà civile. Il tema di quest’anno è “Regalami un sorriso”, titolo di una canzone del cantautore Franco Fasano. «Il sorriso sprigiona forze capaci di sconvolgere una vita – spiega Angelo Astrei – e di condurla a un nuovo inizio, a una nuova storia degna di essere raccontata. Per questo la settima edizione del festival mette al centro dell’offerta cinematografica tutte le storie che parlano di nuovi inizi, di percorsi inattesi, e tali perché illuminati da un sorriso, epifania della speranza che salva». In concorso ci saranno sette film inediti e si terrà un tributo a Vittorio De Sica per il quarantennale della scomparsa, al quale interverranno i figli Christian, Manuel ed Emy. Inoltre, una nuova sezione dedicata ai “Capolavori da non dimenticare”: si comincia con “Gente comune”, premiato con 4 Oscar.
ME, WE – ONLY THROUGH COMMUNITY di Marco Zuin documentario, 60 minuti Italia, 2014
BARFI di Anurag Basu con Ranbir Kapoor, Priyanka Chopra commedia, 151 minuti India, 2012
ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO di Matteo Oleotto con Giuseppe Battiston, Teco Celio commedia, 103 minuti Italia – Slovenia, 2013
ISMAEL di Marcelo Piῆeyro con Belén Rueda, Mario Casas, Sergi Lopez drammatico, 110 minuti Spagna, 2013
LOCKE di Steven Knight Con Tom Hardy, Ruth Wilson drammatico, 85 minuti Usa – Gran Bretagna, 2013
NOBODY OWNS ME di Kjell-Ake Andersson con Mikael Persbrandt, Ida Engvoll, Saga Samuelsson drammatico, 110 minuti Svezia 2013
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White Stripes? Black Keys?
NO, I-TAKI MAKI Mimmi e strAw. Ovvero il duo più rock made in Ciociaria
foto RICCARDO LANCIA
AMERICO ROMA
D
ue anni di attività, tanti concerti sulle spalle. Feedback e suoni acidi, una miscela senza troppi fronzoli di rock e post punk. Mimmi e strAw dietro agli strumenti. Ecco a voi I-Taki Maki. Si cerca tra le memorie riferimenti “storici”, di quelli che servono a spiegare la musica a parole, quando si scrive una recensione. Minimali ed essenziali come i Csi, vellutati e acidi come i vecchi Marlene Kuntz, maledettamente ironici e intelligenti come i saggi Offlaga Discopax. I loro testi raccontano storie di personaggi reali, a volte fantastici, di mondi sommersi, di echi lontani. Narrano di sentimenti, di amore e leggerezza, di “pieni e vuoti” umani, del tempo che passa. ITaki Maki sono supereroi, come quelli che ami da bambino. Col cappello di Tex e la chitarra di Kurt Cobain, che lottano per annientare i cattivi. Due voci, una chitarra, una batteria, una diamonica e un glockenspiel. E
tante, tantissime idee. Cinque i lavori autoprodotti tra album ed ep per questo combo ciociaro che fa del rock minimale la propria bandiera sonora. L’ispirazione postgrunge si salda con un’attitudine fondamentalmente punk che si muove tra incisi vintage e schemi classici del rock indipendente italiano degli anni ‘90. Come se Scisma, Il Santoniente, Cccp e Kina avessero deciso di scrivere tutti insieme un album, per poi suonarlo in due, come se niente fosse. Quanto “l’essenziale” sia invisibile agli occhi ma evidente alle orecchie, ce l’hanno detto in molti negli anni. Non ultimi White Stripes, Black Keys e The Kills, ma questi ragazzi ciociari hanno trovato una propria formula per rappresentare la loro versione del “Rock music duo”. Come Agassi e la Graf o Fred Astaire e Ginger Rogers, come Antonio e Cleopatra, Minnie e Topolino, I-Taki Maki sono una vera simbiosi rock. Ascoltare per credere.
I-TAKI MAKI
Western Monamour the West Way (of Life) 1. Intro 2. Luis "el Misionero" la Boca 3. John Steeldust 4. Garrincho "Monamour" Steeldust 5. Penélope Keller 6. Il Bottaio 7. Butch Patterson 8. Todd, Red & Sonny Buscaglia 9. Trixie Monroe 10. Morgan Monsanto 11. Dalidà Blueberry 12. Outro http://www.itakimaki.altervista.org/
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a cura di Americo Roma
ED SHEERAN
SOUNDGARDEN
X
Superunknown – 20th anniversary
Warner
Universal
Dopo il successo dell’esordio, torna l’inglesino dai capelli rossi Ed Sheeran. Molto atteso, il diciannovenne del West Yorkshire è uno che ha fatto la sua gavetta. Dal vivo ovunque per molto tempo, è salito alla ribalta in brevissimo. Ballate spassionate e melodie urbane per un cantautore internazionale nel vero senso del termine. X è un disco innamorato, carico di malinconia e leggerezze adolescenziali. Consigliato per chi ama suoni leggeri
Universal ristampa, in occasione del ventesimo anniversario della pubblicazione, uno dei grandi capolavori del rock della fine dello scorso millennio, Superunknown dei Soundgarden. E lo fa con una splendida versione doppio cd ricca di extra. Colonna portante della musica contemporanea ed eredi per doti, affinità elettive e sonore dei Led Zeppelin, i Soundgarden sono indispensabili al rock. Come Marlon Brando per il cinema e Picasso per l’arte
Ideale per: i romantici del terzo millennio
Ideale per: riascoltare o scoprire i Soundgarden
voto:
voto:
LO STATO SOCIALE
IL PAN DEL DIAVOLO
L’Italia peggiore
Folkrockaboom
Garrincha Dischi
La Tempesta Dischi
Luoghi comuni. Slogan elettorali. Ripetuti ogni giorno, ovunque, in Italia. Lo Stato Sociale, come si autodefiniscono, hanno la patente da “paraculo” e in questo stagno di idee ci sguazzano. Dopo il primo album, un concentrato di ironia e autolesionismo, ci aspettavamo di più. “L’Italia peggiore” non è un bel disco: testi banali e poca fantasia. Non vogliamo stroncarli, ma siamo convinti che possono fare meglio
Gli esordi non ci avevano entusiasmato. Ma con questo album Il Pan del Diavolo abbandona quella commistione tra rockabilly e folk dei primi lavori, cambiando (e di parecchio) la direzione delle sonorità. Folkrockaboom è un buon disco, che di sicuro ha molto da dire e da dare, da ascoltare con attenzione, a occhi chiusi. Per gridare orgogliosamente al "talento!" aspettiamo il prossimo progetto. Per il momento promossi a pieni voti
Ideale per: rimpiangere il primo disco
Ideale per: addentrarsi in sentieri intimi e inesplorati
voto:
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LA TOP THREE I PIÙ SCARICATI DA ITUNES Ponte 1. Gabry Buonanotte giorno
Carta 2. Marco Splendida ostinazione
Killa 3. Emis Maracanã aggiornata al 4 luglio 2014
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IL CONCERTO
www.franzferdinand.com
DEL MESE
DALLA SCOZIA (ALL’ITALIA) CON FURORE I Franz Ferdinand a Rock in Roma
I Franz Ferdinand hanno condizionato in modo diretto e incontrovertibile le sorti della scena indie britannica. I quattro terribili ragazzi scozzesi sono i nuovi principi del remake-remodel, eredi della new wave, e pionieri del pop ballabile. Saranno in Italia per tre date, tra cui un’imperdibile serata al Postepay Rock in Roma il 2 agosto. Non lasciateveli scappare!
2 AGOSTO
Ippodromo di Capannelle via Appia Nuova, 1255 – Roma € 36,80 – ticketone.it
PROSSIMAMENTE CASSINO Teatro Romano
0773.664946 ventiedieci.it
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martedì 22 luglio Alessandro Mannarino
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giovedì 24 luglio Massimo Ranieri
FROSINONE Cantina Mediterraneo
via Armando Fabi facebook.com/lacantinamediterraneo
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venerdì 18 luglio 7 gradi di separazione sabato 26 luglio Bufalo Kill
ROMA Ippodromo delle Capannelle
via Appia Nuova, 1255 – Roma rockinroma.com – ticketone.it
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mercoledì 16 luglio The Lumineers + Passenger
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
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sabato 19 luglio Paolo Nutini + The Rainband
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venerdì 18 luglio Pino Daniele
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lunedì 21 luglio Editors
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sabato 19 luglio Giorgia
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martedì 22 luglio Caparezza
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lunedì 21 luglio James Blunt
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giovedì 24 luglio Placebo
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mercoledì 23 luglio The National
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sabato 26 luglio Bastille + George Ezra
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lunedì 28 luglio Afterhours
giovedì 24 luglio Ambrogio Sparagna e l’Orchestra popolare italiana
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venerdì 25 luglio Mogwai
Traffic live
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via Prenestina, 738 - Roma trafficlive.org
domenica 27 luglio Simple Minds
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giovedì 17 luglio Obituary + Eyeconoclast
giovedì 31 luglio Roberto Vecchioni
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martedì 29 luglio Red Fang + Doomraiser + Black Raimbows
venerdì 1° agosto Avion Travel
Foro Italico
viale Pietro de Coubertin, 30 auditorium.com
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a cura di Camillo Savone
IRRIVERENTE E PROVOCATORIO: ECCO A VOI MAMMUCARI Il nuovo spettacolo fa tappa a Cassino A dimostrazione che a teatro, d’estate, il pubblico preferisce ridere. A Cassino, a fine mese, arriva Teo Mammucari. Il comico romano, apprezzato attore di commedie teatrali e televisive nonché presentatore delle Iene, sarà al Teatro romano di Cassino col suo nuovo spettacolo lunedì 28 luglio. Organizzato dall’assessorato alla cultura cittadino e dall’agenzia Ventidieci, in collaborazione con la Regione Lazio e l’Atcl, lo spettacolo sarà una performance dell’attore nella sua veste dissacrante ma anche come un intrattenitore musicale molto particolare, insieme alla sua band. Teo Mammucari, romano, è uno dei personaggi più popolari e originali della televisione italiana. Il suo stile irriverente e al limite del provocatorio ha portato in alcuni casi una ventata di vera e propria innovazione grazie a brillanti intuizioni, dagli scherzi telefonici (vi ricordate Libero?) alle incursioni da Iena. Biglietti in vendita su ventidieci.it, Ticketone, Bookingshow, Listtickets, Ciaotickets e nei punti autorizzati.
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UNA SERATA UNICA CON MAURIZIO BATTISTA
Vizi e virtù degli italiani secondo il comico romano
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aurizio Battista non ha certo bisogno di presentazioni. La sua comicità verace da “romano de Roma” ha conquistato tutta Italia. Nel tour estivo non poteva mancare qualche data nella sua città. Il 17 luglio l’appuntamento è al Foro italico. Due ore di spettacolo, dall’evocativo titolo “Una serata unica”, nelle quali Battista ripercorre vizi (tanti) e virtù (qualcuna) dei romani e degli italiani, parla di politica, dei politici, ma anche della vita di tutti i giorni. Una cosa è certa: si ride. E pure tanto… 17 luglio
UNA SERATA UNICA di Maurizio Battista con Maurizio Battista FORO ITALICO – ROMA
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ROCCO
Vincenzo Salemme torna nella città martire per la stagione estiva del Teatro romano
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on Vincenzo Salemme arriva anche la prosa nella stagione estiva del Teatro romano di Cassino dove sono passati Danilo Rea e Gino Paoli oltre ad altri illustri interpreti. Il 27 luglio si ride con una commedia scritta da Salemme nel 1995, allora intitolata “Io e lui” (chiaramente ispirata al romanzo di Moravia), oggi “Sogni e bisogni”. «L’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi – dice Salemme – Rocco Pellecchia e il suo “pene”. A differenza del racconto moraviano, dove il “lui” in questione era soltanto una voce, qui nella commedia si... stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di
riconoscimento scenico; rivendica cioè lo status di vero e proprio protagonista della vita e della scena». Spingendo di fatto il suo “padrone” a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario. Tutto questo mentre il povero Rocco cerca di riconquistarlo e riportarlo materialmente nella sede più consona, cioè in basso al suo ventre. Insomma, il divertimento è assicurato. 27 luglio
SOGNI E BISOGNI di Vincenzo Salemme regia Vincenzo Salemme con Vincenzo Salemme, Nicola Acunzo, Domenico Aria, Floriana De Martino, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò TEATRO ROMANO – CASSINO
IL TEATRO
TORNA TRA LE PORTE
Piazza Valchera diventa palcoscenico Seconda edizione per la rassegna frusinate
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na rassegna attesa e di indubbio interesse: il Teatro tra le porte, organizzato dall’amministrazione comunale di Frosinone e aperto con la bella performance di “Alla velocità della luce – Krypton” di Gianluca Cauteruccio, continuerà per tutta l’estate, ogni mercoledì ad ingresso gratuito in piazza Valchera. Dopo il secondo appuntamento “Beate noi”, il cartellone continua con “La Paloma” di e con Paola Villoresi. «Come una vestale del dio Pan, sacerdotessa del rito laico, grillo parlante, operatrice culturale (come amavamo definirci negli anni settanta) o più semplicemente lavoratrice dello spettacolo – scrive di sé la Villoresi – comunque un po’ iniziata, un po’ artista, un po’ sottostimata, emarginata dal potere (come tutte le donne in tutti i mestieri) capofamiglia, madre, matricola Enpals 07/459778: sono un’attrice. E, come tante, prima, durante e dopo di me, ho pagato un prezzo umano, personale e femminile, talvolta alto... Racconterò di me non solo con la mia storia ma anche attraverso le parole delle grandi eroine classiche e le voci di artiste di tutti i tempi, come Alda Merini, Bilitis, Marina Cvetaeva, Bebetta Campedi, Luisa Furoransky, Valeria Moretti, Szymborska, Madre Teresa di Calcutta e canterò accompagnata come sempre dal
maestro Vavolo e dalle sue attente e sensibili composizioni». Il 23 tocca invece alla commedia con Iaia Forte in “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino reduce dal successo de La Grande Bellezza. Si tratta dell’adattamento dell’omonimo romanzo di Sorrentino: Iaia Forte è Tony Pagoda, cantante napoletano all’apice della carriera nella New York degli anni ‘50, che deve tenere il concerto più importante della sua carriera al Radio City Music Hall davanti a Frank Sinatra. Lo spettacolo ha conquistato nel 2013 un grande successo ed è stato acclamato dalla critica. Il 30 sarà la volta di Mariano Rigillo con “Mare, amore e de pretore” insieme ad Anna Teresa Rossini. Ci troviamo in un aristocratico salotto anni trenta, all’incontro tra la contessa Pizzardini Ba e il suo amico Aldo Palazzeschi. Discutono più o meno animatamente per tentare di sconfiggere la mortale noia da cui la nobildonna è afflitta in maniera ossessiva. L’appuntamento lascia malinconicamente aperto il tema della vita e dell’amore, che viene scherzosamente proseguito dalle figure di Pulcinella e Colombina e le parole di Eduardo de Filippo. La rassegna riprenderà il 6 agosto con Cechov per proseguire tutti i mercoledì fino al termine del prossimo mese.
16 luglio - ore 21.15
23 luglio – ore 21.15
30 luglio – ore 21.15
di Paola Villoresi con Paola Villoresi
di Paolo Sorrentino con Iaia Forte
a cura di Mariano Rigillo con Mariano Rigillo e A. Teresa Rossini
LA PALOMA
HANNO TUTTI RAGIONE
LA GRANDE LIRICA ALLE TERME DI CARACALLA In scena La bohème e Il barbiere di Siviglia La grande lirica non va in vacanza. Nello splendida cornice delle Terme di Caracalla, a pochi passi dal cuore della capitale, il Teatro dell’Opera di Roma ha allestito un cartellone di grande rilievo. Dopo la Carmen di Bizet, spazio a “La bohème” di Puccini, in calendario fino al 9 agosto. La direzione è affidata al maestro Daniele Rustioni; regia, scene, costumi e luci hanno la firma di Davide Livermore. Un allestimento che farà rivivere la passione amorosa di Mimì e Rodolfo, magistralmente interpretati da Carmela Remigio (nella foto) e Aquiles Machado. In scena anche Claudio Sgura (Marcello) e Rosa Feola (Musetta). Il Coro del Teatro dell’Opera è diretto da Roberto Gabbiani. Dal 23 luglio sarà la volta del capolavoro rossiniano “Il barbiere di Siviglia” (repliche fino all’8 agosto). Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera il maestro Stefano Montanari. L’innovativa regia è di Lorenzo Mariani, che ha ripensato la messa in scena come un musical degli anni ‘50. Giovani e già di successo i protagonisti: René Barbera (Almaviva), Annalisa Stroppa (Rosina), Omar Montanari (Don Bartolo) e Vito Priante (Figaro). Info su www.operaroma.it.
MARE, AMORE E DE PRETORE
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UMBERTO CUFRINI
TEMPO di
nel LUGLIO 2014
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CONFINE
UMBERTO CUFRINI
Pittore. Scultore. Artista. Umberto Cufrini nasce a Frosinone nel 1971. La sua formazione inizia nel liceo Anton Giulio Bragaglia, prosegue all’Accademia di belle arti del capoluogo e si completa in giro per il mondo
Lo studio in via del Plebiscito, nel cuore di Frosinone I volti, le sculture, la materia. E le nuove forme dellʼarte ROCCO ZANI foto GIACOMO CESTRA
V
ia del Plebiscito è un budello di storia o forse una fettuccia di formelle che scivola come serpe taciturna tra i due cantoni della città vecchia. Da un lato il palazzo prefettizio, dall’altro la cattedrale e il suo campanile di guardia. Strettoie e agore minute, un tempo cuore della città, oggi ventre annerito e molle. Colmo di un silenzio che non è memoria o riverbero, è semplicemente silenzio. O assenza. Sono nato qui molto tempo fa e
forse per questo vi torno raramente. Il ricordo talvolta frena sui profumi o sul puzzo di un vicolo cieco. Respiro forte ma non avverto gli avanzi degli uni o dell’altro. Eppure la città è questa, non vi sono altri cuori o altri grembi. Il resto è architettura inutile, infestata, superflua. Per tale motivo chi ha coscienza – chi sopravvive – sceglie l’ombra di tracce remote e su questa costruisce la propria storia recente. Quantomeno il proprio cielo. Lo studio di Umberto Cufrini è in
questo luogo. È un intrico di stanze comunicanti che sfociano poi in un prato inusuale, quasi liberatorio. Perfino improbabile agli occhi del visitatore. Come quei giardini pensili che raccolgono luce per spartirla poi negli angoli dove alloggia l’ombra. È un dedalo senza veli questo spazio, una sorta di voce narrante a cui il tempo – trascorso e presente – detta le soste e le fughe. C’è un’ingegnosa “macchina blu” all’ingresso. Anzi, due. Reperti di un contenuto ora LUGLIO 2014
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TUTTA L’ARTE DI UNA VITA
A Fiuggi la mostra 00/14
Quadri, sculture, installazioni. I primi lavori e le ultime opere dedicate alle icone del XX secolo, ai personaggi che hanno fatto la storia. Un percorso lungo quattordici anni. Da lì il titolo della mostra, 00/14, curata da Loredana Rea e ordinata negli spazi del Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi. Fino al 31 agosto
umano, naturale, astratto. E a ben guardare c’è forse, in questa prima stazione dello sguardo – due sculture lignee contaminate da ferri bruniti e da un cobalto che è cielo e mare al contempo – il senso intimo (il presupposto) di un indizio che è pane o svelamento del racconto di Cufrini. Quello di una testimonianza lieve eppure indispensabile, ovvero di essere traghettatore consapevole di culture allo sbando, archeologo e visionario, scopritore e inventore. E non è un caso, allora, che dal suo prologo ad oggi, il lavoro di Cufrini imbandisca una fibra sottile ma consistente che tiene fede – come percorso inarrestabile – a un preciso intento narrativo all’interno del quale le anime dell’esistenza-presenza e della mancanza-assenza sono direttrici innegabili, o, meglio ancora, terra feconda di incontro e di conflitto. Credo che un artista sia tale laddove colga la “sostanza” del proprio intervallo sociale e su di questa apparecchi la proiezione immaginifica del proprio “sentire”. Cufrini legge la contemporaneità come tempo di confine e perGli ultimi lavori tanto privo di sollievi o sono un omaggio di solide persuasioni su a chi ha fatto ciò che è, su ciò che la storia sarà. Da qui la necessità, del XX secolo come sottolineato in un puntuale scritto da Loredana Rea, di comporre «una sorta di galleria della LUGLIO 2014
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memoria, in cui le icone della contemporaneità, nutrite dalla persistenza e dall’ammirazione, si susseguono». Ma non è questo un gettar le armi o un indugio nel pantano del remoto, piuttosto la consapevolezza – rara – di repertare il tempo dei padri – ultima frontiera di evidenze – affinché nulla di ciò sia annullato da un sentire comune (quello attuale) disabituato allo “sguardo degli altri” e piuttosto incline al seppellimento del cuore. Eccola la testimonianza di Umberto Cufrini, capace di riannodare radici e vuoti incolmabili, di recuperare brandelli e farne Storia, ovvero presupposto di un nuovo ascolto. E in questa latitanza di convincimenti finanche la pittura può riaffermarsi sotto vesti insolite, come sostegno periferico o come svuotata anch’essa di equilibri cromatici. Basta un bianco incommensurabile o il cobalto della notte per fermare il tempo vicino affinché nessuno lo disperda. Basta il ferro corroso per fare meno silenziosa la parola del racconto. La presenza in fondo è proprio nella scrittura – tenue, lieve, mai urlata – di un’assenza che è comunque crocevia del ripensamento e pertanto di un’obbligatoria riflessione. Come a dire che meno “amplificato” è il racconto (privo di scorciatoie estetiche, di acrobazie formali, di grida troppo spesso superflue) più intima e diretta è la notizia. Umberto Cufrini segue questa andatura.
Marcello Mastroianni, Rita Levi Montalcini, Ernesto Che Guevara e Pablo Picasso. Personaggi che hanno fatto la storia del XX secolo, scelti da Umberto Cufrini (gesso e smalto su legno)
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a cura di Rocco Zani
LE TRAME DELL’ANIMA DI OLGA DE GASPERIS
NELLA STANZA
Un successo la mostra alla villa comunale
DI MARIANO FILIPPETTA
Lʼartista ciociaro a Roma nel Museo dellʼAltro e dellʼAltrove
S
i chiama MAAM, il Museo dell’Altro e dell’Altrove, ed è un luogo conquistato, espugnato e ancora difeso. Lo tutelano gli artisti, quelli che fanno dell’arte un paese di preziosa generosità. Tra questi Mariano Filippetta al quale il più giovane dei musei romani dedica un’intera sala. E le pareti si fanno lievi approcci per lo sguardo stupito. Sono post-it di cobalto le parole pittoriche di Filippetta, minuti ventagli che gonfiano il cielo e attendono la luna svogliata. Una “pioggia” di disegni e bellissime nuvole bianche. È il mondo di Mariano, che trascrive l’energia del blu e la trasmette come fragile testimonianza dell’esistere.
ITALO TURRI IN ARTE MONZON
A Fiuggi una retrospettiva del pittore anagnino
E
ra il 9 aprile del 1995 quando Italo Turri, da tutti conosciuto come Monzon, ci lasciava per sempre. A distanza di quasi vent’anni le sue opere continuano a svelarci l’artista, a raccontarci le sue giornate, i suoi pensieri, le sue sensazioni, la sua Anagni. Fino al 30 settembre una selezione dei suoi “cartoni” sarà visibile negli spazi della Fonte Bonifacio VIII, a Fiuggi. Un’occasione importante per riscoprire uno degli artisti più originali di questa terra. E per emozionarci ancora. Italo Turri, in pittura Monzon Fonte Bonifacio VIII – Fiuggi fino al 30 settembre
«Tra il concreto e l’astratto si svolge questa pittura di Olga De Gasperis, che parte dalla figura di un albero e la scruta pelle a pelle e la trascende…». È quanto scrive Marcello Carlino nella presentazione della mostra “Dendriti – Linfe d’anima”, da poco conclusasi alla villa comunale di Frosinone. Una raccolta di opere che ribadisce quel conflitto quasi naturale tra dimensioni specchiate: la forma e la sua evanescente essenza, il corpo e lo sguardo, la materia e l’alito. Nelle accese cromie del cadmio l’occhio riesce a scorgere trasparenze celate, quelle che alimentano il pensiero. Dopo la “prima” romana, un altro successo.
Sul muretto smalti su cartone LUGLIO 2014
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a cura di Nicola Cento
HOME VIDEO I FILM A CASA TUA
THE WOLF OF WALL STREET dal 16 luglio
dal 24 luglio
TRANSFORMERS 4
UNA NOTTE IN GIALLO
di Michael Bay con Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Jack Reynor, Sophia Myles, Stanley Tucci, Abigail Klein, Kelsey Grammer, T.J. Miller, Peter Cullen fantascienza, Usa 2014, 127 minuti (anche in 3D)
di Steven Brill con Elizabeth Banks, James Marsden, Gillian Jacobs, Kevin Nealon, Larry Gilliard Jr, Oliver Hudson, Tig Notaro, Ethan Suplee, Bill Burr commedia, Usa 2014, 95 minuti
E con questo siamo a quattro. Dopo gli eventi del terzo episodio, gli Autobots e i Decepticons sono praticamente spariti dalla faccia della terra e l’umanità sta cercando lentamente di riprendersi. Un gruppo di potenti uomini d’affari tenta di imparare dalle passate incursioni dei Transformers, spingendo i confini tecnologici al di là di quello che è possibile controllare. Il tutto mentre un’antica e potente minaccia Transformer punta il mirino sul nostro pianeta. Un’altra battaglia per la libertà può avere inizio…
Los Angeles. Elizabeth Banks fa la giornalista. Il suo sogno è diventare conduttrice di un tg. Trascorsa la notte a una festa, si sveglia nel letto di uno sconosciuto. Non ha più soldi né auto, ha perso il telefono e i documenti di identità. Ma in compenso ha vinto la sua audizione al telegiornale. Le rimangono otto ore prima di presentarsi al colloquio più importante della vita. Dovrà lottare contro il tempo e superare mille imprevisti. Film leggero, senza pretese, che strappa qualche risata. Meno male che c’è Elizabeth!
da vedere se: PARLATE CON IL VOSTRO RASOIO ELETTRICO
da vedere se: NON VI FATE PRENDERE DALL’ANSIA
di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jon Favreau, Jean Dujardin, Cristin Milioti biografico Usa 2013, 180 minuti (dvd e blu-ray)
Denaro, donne, droga. E sullo sfondo Wall Street. C’è tutto questo e molto di più nella vita di Jordan Belfort, raccontata da Martin Scorsese, indiscusso maestro del cinema americano. Intensa e sentita, in una parola magnifica, l’interpretazione di Leonardo Di Caprio •••
dal 24 luglio
2047: SIGHTS OF DEATH di Alessandro Capone con Rutger Hauer, Daryl Hannah, Stephen Baldwin, Michael Madsen, Neva Leoni, Kai Portman, Timothy Martin, Benjamin Stender, Maurizio Tesei, Mario Opinato, Maggie PartoAzione, fantascienza, Italia 2014, 110 minuti
Tanta azione, un sacco di proiettili e un cast di tutto rispetto. La trama non sarà un granché e la sceneggiatura ha qualche ingenuità ma dal cinema d’estate ci si aspetta soprattutto un po’ d’evasione. E 2047: Sights of death ce ne regala abbastanza. Siamo nel futuro e il mondo è controllato con la violenza da un governo confederato. I paesi che non hanno aderito sono terra bruciata. Ma i buoni non mancano. E vogliono combattere da vedere se: SIETE PRONTI A MORIRE (AL CINEMA) PER UN’IDEA
GLI ALTRI FILM IN USCITA
21 luglio
Duran Duran: Unstaged di David Lynch
31 luglio
Anarchia – La notte del giudizio
LA MOSSA DEL PINGUINO di Claudio Amendola con Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari, Francesca Inaudi, Rita Savagnone, Stefano Fresi, Antonello Morroni, Alessia Amendola commedia Italia 2013, 94 minuti (dvd e blu-ray)
Un gruppo di amici, ognuno con i suoi problemi, la voglia di riscattarsi e uno sport ai limiti dell’assurdo, il curling. Gli ingredienti per un’ora e mezza scanzonata ci sono tutti. Diretto da Claudio Amendola, La mossa del pinguino è stato uno dei film rivelazione della scorsa stagione
di James De Monaco
Le date di uscita possono subire variazioni LUGLIO 2014
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a cura di Camillo Savone
LA GUERRA FREDDA E IL CADAVERE CALDO
Intrighi internazionali, spie e giornalisti nel debutto di Magnus Montelius Alcuni lo considerano il nuovo Le Carré. Per mezza Europa i diritti televisivi e cinematografici sono stati acquistati in un lampo. Qui scrittore ci cova. Magnus Montelius debutta e in Italia Marsilio ne coglie al volo la sapienza con questo libro che ci fa rivivere il clima del 1990, la rivoluzione di piazza Tienanmen, la caduta del Muro, la fine di Ceausescu e dell’utopia socialista russa. A Stoccolma viene rinvenuto il corpo di un uomo che ha con sé un passaporto albanese, ma le autorità del suo paese sostengono che quell’uomo non esiste. La polizia archivia. Però il giornalista Tobias Meijtns, con la collega Natalie, indaga e scopre una verità molto più complessa: il misterioso albanese è in realtà uno svedese scomparso venticinque anni prima, accusato di essere stato una spia al servizio dei russi. Magnus Montelius (1965) è cresciuto in un ambiente diplomatico svedese legato all’Unione Sovietica, ha lavorato come consulente per l’ambiente nei Balcani e nelle vecchie repubbliche sovietiche. Se ne parlerà ancora... L’INGANNO DEL PASSATO – Magnus Montelius (traduzione di Laura Cangemi) Marsilio editore – pagine 340, € 18,50
QUEL SANGUE CHE NON UNISCE Dopo il successo dell’esordio (Ho rubato la pioggia) Elisa Ruotolo racconta oggi la storia secolare di una famiglia e delle sue vergogne, riannodata da Lorenzo Girosa che, a cinquant’anni, viene un giorno raggiunto da una lettera anonima che ne denuncia il delitto commesso quando era poco più di un bambino. Dalla parola “assassino” Lorenzo scivola nelle quinte di una vita remota trascorsa nella villa decadente tra affetti sfuggenti, come nonno Domenico che cerca fortuna in America, il padre Nicola che fa il saltimbanco Blacmàn, la madre Francesca che scappa di casa per fare la pubblicità alla saponetta Lux. Con una prosa classica e una lingua di carne, lodata dai maggiori critici italiani, “Ovunque, proteggici” denuncia la forza di un destino di scelte e di un sangue che si riconosce soltanto nelle ferite. «Una saga scritta con sapienza e intelligenza – scrive la Maraini – imbastendo un romanzo agro ma lieve, familiare e universale». Elisa Ruotolo è nata nel 1975 a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, dove vive tuttora. Insegna Italiano in una scuola superiore. OVUNQUE, PROTEGGICI Elisa Ruotolo Editore Nottetempo pagine 308, € 16,50
O LA PARTITA O LA VITA Nell’estate dell’Italia eliminata al primo turno del campionato mondiale di calcio, esce una storia ispirata a Cesare Prandelli, l’allenatore che ha spaccato la nazione ma che ha vinto anche altre battaglie. «La vita vista da vicino? Un campo vuoto, ancora tutto da sbagliare, nessuno sugli spalti, e tu al centro che provi a immaginare». Marco, ex calciatore, è diventato allenatore. La sua carriera è in ascesa, la moglie Carla è il centro del suo mondo, i figli crescono. Non desidera altro. Poi Carla si ammala e Marco promette a se stesso di non lasciarla sola. È l’inizio di un viaggio in una dimensione dominata dal disordine e dalla sconfitta, dove nessuno schema si rivela efficace. Prandelli nel 2004 lasciò la direzione tecnica della Roma per la grave malattia della moglie Manuela, poi scomparsa nel novembre del 2007. «Era lei la mia priorità – ha dichiarato Prandelli in un’intervista rilasciata pochi mesi dopo – La sua vita era la mia vita. Molti si sorpresero, per me invece fu una scelta naturale. Il calcio a volte ha paura della normalità». PER FAVORE NON DITE NIENTE Marco Ciriello Chiarelettere Editore pagine 124, € 11,90
L’INNOCENZA DELLA SINISTRA La citazione di quel “tutti”, ovvero del titolo dell’Unità nel giorno dei funerali di Berlinguer il 15 giugno 1984, è il programma del nuovo libro di Francesco Piccolo per Einaudi, fresco vincitore del Premio Strega. Si tratta di un romanzoconfessione di una generazione (anche di politici), un mosaico di attimi e ritratti che compone la grande immagine degli ultimi quarant’anni, come un bilancio, una denuncia, una rassegnata liberazione. Una “perdita dell’innocenza” direbbero oggi Moravia e Natalia Ginzburg (citata in epigrafe) nell’impossibilità di essere come gli altri “tutti”, un manuale di quell’infelicità che però «forma la sostanza migliore della nostra persona ed è qualcosa che non dovremmo perdere mai». Quello che rischia di diventare il “Romanzo criminale” della sinistra italiana è il racconto di una generazione aggrappata oggi, nei tempi supplementari, al renzismo e all’ipocrisia della mediazione che un tempo non era neanche in discussione. IL DESIDERIO DI ESSERE COME TUTTI Francesco Piccolo Einaudi pagine 268, € 18 LUGLIO 2014
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MASSIMO ZAPPINO Nasce in Brasile. Non ha neanche dieci anni quando viene adottato da una famiglia italiana, di Siracusa. È in Sicilia che muove i primi passi su un campo da calcio. Tra l’altro come attaccante. Ruolo che ricoprirà per pochissimo tempo, fino a quando, nella squadra in cui gioca, non servirà un portiere. Da quel giorno difende i pali di Catania, Acireale, Nocerina. Con il Frosinone conquista, nella stagione 2005/2006, la prima storica serie B del club canarino. Dopo un'esperienza con altre squadre, tra cui Chievo, Foggia, Lecco, Taranto e Varese. Nel 2012 torna a vestire la maglia giallazzurra. Oggi è una bandiera per la società e tutti i tifosi
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Per l’estremo difensore giallazzurro questo eccezionale gruppo, che tanto bene ha fatto in Prima divisione, con pochissimi ritocchi può stupire anche nella serie cadetta
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Il futuro. La serie B. Le prospettive. Il portierone Zappino ha le idee chiare Le sfide e le incognite di una nuova stagione: ecco come affrontarle
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osì come nella stagione 20052006, anche in questa da poco conclusa Massimo Zappino può essere considerato senza ombra di dubbio uno degli artifici principali della realizzazione del sogno Frosinone: la conquista della serie B. Non solo per le sue innate doti di estremo difensore (non a caso ha avuto la migliore media tra tutti i portieri di Prima divisione nelle pagelle dei più importanti quotidiani sportivi d’Italia) ma, in occasione di questa seconda volta, anche per quell’esperienza e il carisma che è riuscito a trasmettere a uno spogliatoio e a un ambiente che il portacolori giallazzurro conosce meglio di ogni altro suo
compagno. E proprio partendo dal bellissimo rapporto che il numero uno ha vissuto per tutta la stagione con il resto dei compagni, ecco la convinzione da parte di Zappino che questo gruppo, già così com’è, può fare grandi cose anche nel prossimo campionato di serie B. «Insieme ai miei compagni – dice – abbiamo conquistato una promozione a dir poco meritata in un torneo che io ritengo per certi versi addirittura più difficile della serie cadetta stessa. Motivo per cui sono convinto che questa rosa di squadra, con qualche piccolo e mirato ritocco, può puntare a obiettivi importanti anche in B. Basta ripensare al campionato dell’allora C1 vinto nel 2006. L’anno seguente abbiamo preso parte a una sorta di serie A2, considerando che ce la siamo vista contro Juve, Genoa, Napoli, Bologna, Verona e via dicendo, con l’ossatura di squadra dell’anno precedente più qualche acquisto, come ad esempio Questa squadra l’esperto Margiotta o gli allogià così com’è vale ra giovani emergenti Lodi e una posizione Sasà Bocchetti (quest’ultimo di centro classifica arrivato a gennaio), e alla fine nel torneo di B abbiamo chiuso il campionato al decimo posto. A conferma di questa mia tesi, potrei poi ricordare che quest’anno due neo promosse della
stagione 2012-2013, ossia Avellino e Trapani, con pochi innesti rispetto alla squadra che aveva vinto in Prima divisione, hanno mancato i play off di un soffio».
Dove andresti ad apportare novità nell’attuale rosa canarina?
«Questa è una domanda che dovresti rivolgere al direttore. Per quanto mi riguarda, se dipendesse da me terrei tutti i miei compagni di quest’anno. Poi, come detto in precedenza, punterei su un giocatore per ogni reparto. Giovani promettenti, ma allo stesso tempo con esperienza in B. A quel punto sono convinto che avremo una rosa completa per puntare a traguardi prestigiosi».
Tipo i play off per la massima serie già assaporati personalmente nella stagione 2011-2012 nelle fila del Varese?
«Perché no. Abbiamo visto tutti, in questa stagione, che il livello della serie cadetta non è più quello degli anni precedenti. E poi rispetto al passato ora sono sei e non più quattro le squadre che prendono parte ai play off. Per cui non mi stancherò di ripetere che questa squadra già così com’è vale una posizione di centro-alta classifica in serie B. E con i giusti accorgimenti diventa lecito sognare…». LUGLIO 2014
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Il presidente dell’Ipasvi Frosinone Paolo Masi
NO AI TAGLI ALLA SANITÀ Le aziende informano
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a infermieri ne abbiamo viste veramente tante, soprattutto in questa Provincia che ormai sembra essere un malato in fase terminale su cui si accaniscono tutti. Ci sentiamo come una nave nella tempesta, con comandanti diversi e diversi timonieri e, noi infermieri, sempre in sala macchine a cercare di mantenere la rotta e non schiantarci sugli scogli. Non intendiamo salire sulle barricate in merito alle decisioni che in questo periodo stanno tormentando la sanità provinciale, ma sinceramente non capiamo, o meglio non intravediamo un progetto sistematico di riordino che non sia un chirurgico smantellamento dell’esistente, dettato, forse, solo dalla necessità di risparmi di cassa. La necessità di correggere e migliorare la spesa sanitaria non può tradursi unicamente nella riduzione dei servizi ai cittadini e di garanzie, persino le più elementari, agli operatori, con una sofferenza che è ormai eclatante per entrambi i soggetti sui quali si fonda il nostro sistema sanitario, sempre meno sensibile alla sua natura solidale e universalistica. Non comprendiamo perché ci si ostini ad insistere su un modello sanitario che non offre risposte di salute ai cittadini. A meno che non ci sia un disegno preordinato di smantellamento della nostra sanità provinciale a favore di Roma Capitale unito all’obiettivo preciso di svilire la sanità pubblica sino a perderla del tutto. Siamo sempre più convinti che la politica da una parte, ed il management aziendale dall’altra, debbano iniziare a
giocare a carte scoperte, sia con gli operatori tutti della sanità che, soprattutto, con i cittadini che, in maniera diretta ed indiretta, hanno delegato al “Capitano” di questa Regione ed al “Timoniere” dell’Asl di Frosinone le sorti della loro salute. Ancora una volta il nostro senso di responsabilità ci impone di proporre un momento di confronto che ci permetta di confrontarci su una “rete” di offerte che dia risposte alla domanda di salute dei cittadini prima che questi siano costretti a ricorrere all’ospedale di turno, che tra l’altro si sta smantellando senza contemporaneamente offrire altro. Non possiamo permetterci di cedere ai luoghi comuni, le esigenze di salute dei cittadini esigono risoluzione subito e devono poter trovare risposta in strutture diverse, in cui gli infermieri possono svolgere un ruolo fondamentale nella gestione ad esempio delle cronicità e del quadro di malattia che caratterizza gran parte dei nostri anziani. Ciò va fatto di concerto con le altre figure professionali direttamente coinvolte, i medici in primis, con i quali dobbiamo avere rapporti di piena e leale collaborazione. In tal senso e fattivamente, attraverso una riorganizzazione dell’infermieristica sul territorio, delle unità di degenza infermieristica o anche dei liberi professionisti convenzionati con strutture pubbliche, si potrebbero garantire risposte da concretizzare contestualmente al riordino degli assetti strategici dei poli ospedalieri, che non possono solo essere falciati, ma razionalizzati in modo da garan-
«C’è un disegno preordinato di smantellamento della nostra sanità provinciale a favore di Roma?» I timori palesati dalla categoria: «Confrontiamoci per capire come uscirne»
tire anche in questa provincia le richieste di assistenza per ogni tipo di patologia acuta. A tale scopo, e su questo fronte è decisivo il corretto riconoscimento e la valorizzazione delle competenze dei singoli professionisti. Sarebbe demagogico dover ancora ribadire che noi infermieri disponiamo di competenze molto avanzate, ma continuiamo spesso ad essere impiegati in attività affatto correlate al nostro profilo, senza cogliere la preziosità dell’offerta di salute che potremmo garantire. In molti casi, quindi, ci si trova a dover operare in modo informale per via di un’organizzazione immobile, stagnante, che non accetta di buon grado i processi di rinnovamento e avanzamento, inevitabile epilogo di un teatrino ormai vecchio e fuori moda, che impone uno scatto d’orgoglio e di buon senso da parte di chi ci rappresenta politicamente e di chi è stato chiamato a dirigere la Asl di Frosinone. Noi ci rimbocchiamo le maniche e guardiamo con la concretezza che ci contraddistingue alle difficoltà che abbiamo davanti, e in questa fase siamo consci del fatto che tocca a chi sta in prima linea non distrarsi e guardare in faccia la realtà: la nostra lealtà e professionalità ci impone quindi di non esitare ancora, se occorrerà, e passare dalla proposta alla protesta, quella vera e senza tregua, determinati e come sempre uniti, con la consapevolezza dei nostri doveri verso i nostri anziani, i nostri figli e le nostre famiglie. Dr. Paolo Masi Presidente IPASVI Frosinone
via Morolense – località Le Lame residence Le Torri – palazzina B int. n° 115 03100 Frosinone tel. 0775/260420 - fax 0775/838146 info@ipasvi.fr.it
Una banca tutta nuova Due giorni di eventi per il rinnovo della sede di Frosinone della Banca Popolare del Cassinate
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ersona, valori, cuore, comunità, territorio, relazione, etica. È tutto in queste parole lo spirito della Banca Popolare del Cassinate. Le stesse che infondono anche l’azione nella rinnovata sede di Frosinone. Due giorni di eventi hanno accompagnato il taglio del nastro alla presenza di numerose autorità, rappresentanti del mondo politico, economico, imprenditoriale della provincia. A fare gli onori di casa il Direttore Generale Nicola Toti, il Direttore dell’Area di Frosinone Basso Allegretti, il Presidente della Bpc Donato Formisano. A condurre l’incontro Tonino Bernardelli, che ha illustrato la nuova filiale, impreziosita dalla mostra “Animalia” dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone che resterà aperta anche nelle prossime settimane. In serata, poi, la seconda edizione del Premio Ora et Labora et Lege. Una serata emozionante e suggestiva grazie al Concerto del Conservatorio di Frosinone, assegnatario, insieme all’Accademia, della sezione del Premio dedicata alle Eccellenze del territorio. Attesissimo l’ospite della serata, insieme alla madrina Maria Concetta Mattei, vincitore dell’edizione nazionale del Premio, Alberto Angela. Una serata davvero magica, che ha passato il testimone ad una domenica di grande festa, un open day a suon di musica, spettacoli e grandi eventi per festeggiare insieme alla città la nuova sede. L’obiettivo dichiarato della Banca, infatti, era proprio quello di inserire l’istituto di credito nel tessuto sociale e culturale del capoluogo. Obiettivo raggiunto!
Alberto Angela e Maria Concetta Mattei Remo Costantini, presidente dell’Accademia, ritira il premio Ora et Labora et Lege
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foto MASSIMO SCACCIA
Alessandro Casinelli e Tonino Boccadamo Il taglio del nastro con il vescovo Ambrogio Spreafico Il taglio della torta con Nicola Ottaviani e Giuseppe Patrizi Donato e Vincenzo Formisano con il colonnello Antonio Menga Donato Formisano con le ragazze della banca Il presidente di Unindustria Maurizio Stirpe con Davide Papa Alberto Angela e Giuseppe Fiorillo
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Il presidente del Conservatorio Licinio Refice Raffaele Ramunto ritira il premio Ora et Labora et Lege Luciana Ferrari, Walter Pittiglio, Donato Formisano, Alberto Angela, Elisabetta Macioce, Maria Cristina Tubaro e Giuseppe Fiorillo La premiazione di Alberto Angela e Maria Concetta Mattei Mary Segneri e Paolino Colasanti, che hanno presentato l’open day di domenica
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Il presidente del conservatorio Marcello Carlino Il direttore dell’Area di Frosinone di Bpc Basso Allegretti con Carlo Galella Il direttore generale di Bpc Nicola Toti Il Rettore dell’Università di Cassino Ciro Attaianese Il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli con Guido D’Amico La fanfara dei carabinieri
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SIMPATIA STAFF AL RITMO DELL’ESTATE
Piscina Azzurra e Fortino Le notti brave di luglio passano di Qui
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usica, ritmo e allegria. Due eventi in uno: il battesimo dell’area eventi del nuovo Summer Village Piscina Azzurra di Cassino e il 40+1esimo compleanno di mister Antonio De Rosa. A fare gli onori casa il top del basso Lazio dell’entrainement notturno e non solo: la famiglia Simpatia Staff con Flavio Ferdinandi, Alex Spagnoli, Domenico D’Andrea e tanti altri. Special guest il famoso violino Francesco D’Auria. Una notte indimenticabile insomma per i tanti che hanno voluto esserci. Ma è stato solo l’inizio: sabato 12 luglio lo staff è approdato sulla riviera d’Ulisse con l’apertura, a Sperlonga, del Fortino events&beach, discoteca e ristorante. L’estate è ancora lunga, godiamocela tutta!
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chi, come, dove, quando
RISTORANTI, PIZZERIE, ENOTECHE, CLUB di qualità segnalati da QUI
Pepe Nero
FROSINONE
Un mix tra piatti tradizionali e ricette più innovative con attenzione alle migliori materie prime. Oltre alla gran varietà di pizze, vanno citati i taglieri ricchi di salumi e formaggi; i saltimbocca preparati come panini farciti ma ripieni dentro la pasta della pizza cotta espressa a legna. E poi i primi piatti della tradizione partenopea come gli scialatielli con vongole, zucchine e parmigiano, i garganelli alla caprese o i paccheri ubriachi
via Tiburtina, 175 - tel. 0775/271184 - pepenerofrosinone@alice.it
La Ginestra FROSINONE
Il titolare Danilo e il suo staff hanno fatto di questo locale il ritrovo preferito di professionisti, imprenditori e gourmet alla ricerca di piatti creati con passione e ingredienti di primissima scelta. Basti pensare alle infinite proposte a base di pesce che esaltano sempre per gusto e freschezza a partire dagli antipasti. Attenta la selezione dei dolci e dei vini della carta. Servizio catering per eventi e cerimonie
via Adige, 1 - tel. 0775/824261
Ristorante Le Vigne
FROSINONE
Questo è il posto, dalla cucina semplice e di grande qualità, dove assaporare, per esempio, degli ottimi bucatini all’amatriciana o alla gricia oppure una carbonara di pesce. E poi scegliere tra tagliate di manzo, bistecche di chianina o selezionatissime entrecote. I dolci vi stupiranno così come l’apericena, ogni sera dalle 19.30. Un locale dove trascorrere piacevoli serate in compagnia di amici
via Gaeta, 114 – Tel.0775.1887741 – la domenica aperto a pranzo
Ratafià FROSINONE
La parola “Ciociaria” evoca da sempre il concetto di “genuinità” nel cibo e nella vita degli abitanti. Il ristorante Ratafià si propone di fare proprio questo “credo” e lavora per offrire una ristorazione di qualità, curata nei dettagli e nell’armonia dei sapori ma attenta al costo. Materie selezionate e prodotti tra i migliori del territorio ciociaro. Il tutto lavorato e preparato rigorosamente in casa
via del Plebiscito, 49 - tel. 0775.856632 - 339.4729050
Osteria Porca Vacca
TECCHIENA DI ALATRI
Nel locale, arredato con gusto, ci si può fermare dalla colazione alla cena. Con una certezza: la ricerca della qualità in ogni momento. Perché ogni istante trascorso qui deve destare buoni ricordi. Ecco allora una varietà di pizze e di antipasti guarniti con i migliori prodotti del territorio, gli oli e gli ingredienti di primissima scelta e un menù ricco e stuzzicante. L’annessa enoteca garantisce una grande carta dei vini
via S.S. 155 Osteria di Alatri - tel. 0775/408384 - www.osteriaporcavacca.net
Agriturismo Tenuta Valle delle Ginestre
CECCANO
Uno dei migliori agriturismi della Ciociaria, in località Badia di Ceccano, è la location ideale per eventi, riunioni, domeniche in famiglia e per organizzare comunioni e matrimoni. L’agriturismo promuove laboratori didattici, corsi di cucina e visite all’annessa fattoria. In tavola i prodotti dell’annessa azienda agricola, disponibili anche nel punto vendita per un gustoso ricordo della giornata nella tenuta
via San Paolo della Croce, 35 - tel. 0775/621009 - cell. 339/3276778
Ristorante da Jin Feng
FROSINONE
COSA c’è
IN GIRO
Decisamente uno dei locali più belli e accoglienti del capoluogo. Ottimo design e un riuscitissimo mix tra luci e colori per il rinnovatissimo Jin Feng, il cinese per eccellenza. Dove ai piatti della tradizione orientale si aggiungono tante deliziose incursioni nella cultura gastronomica mediterranea. Servizio eccellente, cura dei dettagli e un conto mai esagerato. Da provare per festeggiare una ricorrenza o per una cena di lavoro
via Monti Lepini, 45 - tel. 0775/200822 - 338/2919182
Ristorante Cerroni
CECCANO
Dall’esperienza e dal successo del Ristorante Catering Cerroni nasce questo splendido gioiellino dal design e dall’atmosfera raffinati. Adatto per cene e colazioni di lavoro o per un incontro tra amici il ristorante propone chianine, selezionatissime carni argentine, angus irlandese e in esclusiva Ribeye americana. Deliziosi i primi così come gli sfiziosi antipasti. Da provare
viale della Libertà(giardinetti)- tel. 0775/602150
Rocca di Rivituro
GUARCINO
Una rocca risalente ai primi secoli del passato millennio, ora trasformata in ristorante-albergo con un connubio fra rustico ed elegante che lo rende adatto a ogni tipo di cerimonia. Una cucina locale e tradizionale che riporta alla luce i sapori perduti di un tempo. La pizza cotta a puntino con ingredienti freschi e fantasiosi. Albergo con venti posti letto con ogni comfort e vista panoramica. Chiuso il lunedì
s.s. per Campocatino km 2,7 - tel. 0775.46565 - www.roccadirivituro.it
AMASENO dal 25 al 27 luglio
I LOVE BUFALA AND YOU? Dal 25 al 27 luglio ad Amaseno si tiene la tradizionale festa della mozzarella “I Love Bufala”, dedicata al prodotto principe della Valle dell’Amaseno e a tutti i suoi derivati. Durante la manifestazione è possibile visitare i caseifici e gli allevamenti di zona per conoscere le fasi della lavorazione di questi prodotti e degustare le prelibate bontà casearie direttamente nei luoghi dove vengono realizzate.
Il Girasole Agriturismo
TECCHIENA DI ALATRI
Una vecchia casa colonica risalente al 1940 trasformata in ristorante tipico, con soffitti in legno e camino, dove la cucina custodisce scrupolosamente le tradizioni dei sapori antichi. Una vecchia stalla con fienile, da cui è stato ricavato un piccolo albergo dotato di ogni comfort, dove regna il legno e il ferro battuto. Un ambiente familiare dove è forte il senso di ospitalità
via Basciano, 5 (strada per Veroli) - tel. 348/7108182 - www.ilgirasoleagriturismo.it
S1mone - Braceria - Ristorante - Pizzeria
TECCHIENA DI ALATRI
Per passare una serata indimenticabile, in compagnia degli amici, in un ambiente allegro e familiare a costi accessibilissimi, gustando i piatti della cucina ciociara, la carne locale e argentina, la pizza cotta nel forno a legna, la polenta. Venite a trovarci e la qualità dei nostri piatti, la varietà delle pizze, la genuinità degli ingredienti, vi convinceranno a tornare. Siamo in grado di soddisfare le vostre esigenze anche per cerimonie e banchetti
via Polledrara, 12 - tel. 393/7421963 - Chiuso il lunedì - ampio parcheggio
Dal Patricano
PATRICA
Dal Patricano per riscoprire il piacere dei sapori tipici di una volta. Il fiore all’occhiello è la braceria con tagli di carni nazionali ed estere. Tutti i giorni pollo ruspante alla griglia, fiorentina, filetto, bisonte canadese e black angus statunitense. Eccezionale è il tiramisù del Patricano. Buona la carta dei vini. Ogni giorno è disponibile un menù a partire da 16 euro. Dal Patricano è anche hotel con stanze da sogno da 50 euro
s.s. Monti Lepini km 11,300 - tel. 0775/222459 - www.dalpatricano.it
PALIANO dal 31 luglio al 9 agosto
LA BIRRA REGINA DELL’ESTATE In contrada le Mole a Paliano, dal 31 luglio al 9 agosto, torna l’appuntamento con la Festa della Birra, che quest’anno vedrà la partecipazione di numerosissimi artisti. Un’occasione per assaggiare alcune tra le etichette più prestigiose ma anche per ascoltare buona musica. Roby Facchinetti dei Pooh si esibirà ad esempio l’8 agosto alle 21.00 mentre Luca Carboni è atteso, invece, per la serata del 9.
FOTO ALBERTO BUZZANCA
ROBERTA BIONDI
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Luca Sergio
MALEDETTA BUROCRAZIA
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uesta è una storia realmente accaduta. Che dimostra, ancora una volta, la strafottenza delle amministrazioni pubbliche. Va fatta però una premessa: è una vicenda personale. Però mi sia consentita, dopo cinquantadue anni di giornalismo, un’eccezione, attenuata dal fatto che sono state coinvolte (loro malgrado) parecchie persone. Il 28 aprile 2012, percorrendo la S.R. 214 Mària per Sora, incappo al km. 24+120 (territorio di Monte S. Giovanni Campano) in uno dei tanti famigerati autovelox piazzati dai Comuni per fare solo cassa che registra il superamento di 21 km/h sui 90 prescritti. Trasgressione chiara, multa meritata che ricevo il 27 giugno e molto prima della scadenza sborso 169 euro. Si obietterà: dov’è lo scandalo? Un fatto normale che capita a tanti! Invece no: lo scandalo c’è eccome. Perciò mi occupo dell’amministrazione pubblica che non cambia mai, malgrado qualche legge preveda trasparenza e rapporto corretto con i cittadini. Nel caso del Comune citato, sul lato destro del suo sito web c’è scritto essere un’Amministrazione aperta. A cosa e a chi se succede quello che scrivo appresso? Dopo ben 26 mesi, il 10 giugno 2014 ricevo da Equitalia l’ingiunzione a pagare entro 60 giorni 419,66 euro. Telefono subito alla Polizia locale e mi si dice che ci sono diversi casi di gente che protesta. Ma si può annullare tutto… Il giorno dopo vado di persona e mi fanno chiedere il discarico per «avvenuto pagamento del verbale di contestazione in data antecedente l’iscrizione a ruolo». Come se sia stato io a causare la faccenda! Mi spiegano che hanno cinque anni per la prescrizione (sì, ma per chi non paga) e, su mia richiesta, affermano che in una
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settimana invieranno la comunicazione a Equitalia. Dopo sette giorni vado alla sede di questa e scopro che non è pervenuto nulla. Il 18 giugno mando un’email ai vigili e per conoscenza al sindaco. Non ricevo risposte per cui il 23 successivo sollecito riscontro e diffido ad adempiere. Finalmente, dopo due giorni la Polizia locale risponde alle 12.35 comunicandomi l’avvenuto discarico il 24 giugno ma dopo tre ore e mezza arriva un’altra e-mail nella quale mi si dice che il discarico è invece avvenuto il giorno prima, ci si scusa e (meraviglia delle meraviglie) si afferma che «l’accaduto non» è «attribuibile a questo ufficio». A parte il “busillis” sulla vera data del discarico, possibile che la responsabilità è sempre di altri? A mezza voce la si scarica sulle Poste ma il Comune ha reso esecutivo il ruolo il 31.01.2014, dopo ben 20 mesi dalla notifica della multa. Ha avuto perciò tutto il tempo per verificare chi Autovelox, era a posto. I soldi sono stati multa sacrosanta trattenuti indebitamente? e un’odissea Non ricorrono fattispecie tra Polizia locale, legali? Si è invece provocaPoste to soltanto fastidio a pareced Equitalia chi cittadini in regola. Maledetta burocrazia: quando cambierai?
A volte non basta essere in regola per non incappare in antipatiche pastoie che si risolvono solo con inutili perdite di tempo