BASTA PIANGERE SUL VOTO VERSATO
Vigiliamo e non deleghiamo: la responsabilità di quanto accade è anzitutto nostra
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unque, cari lettori, tra una settimana si vota. Per scegliere i rappresentanti europei e, in alcuni comuni, per rinnovare la squadra degli amministratori. Anche stavolta bisogna vigilare e alzare le antenne, cercare di esprimere preferenze consapevoli, non cadere nelle trappole mediatiche e, soprattutto, evitare di credere alle favole. Finora, a dir la verità, quasi sempre ci siamo pentiti del voto espresso col naso turato: alcune volte dopo qualche mese o dopo un anno, molto più spesso appena usciti dalla cabina. I risultati del voto, falsato da promesse e accordi, da fiducie e scambi, da giochini e ricatti, ci tornano oggi davanti come incubi, dai comuni in su fino al governo. La responsabilità di quanto accade (e non accade) è anzitutto di chi vota (o, peggio ancora, di chi passa la mano snobbando l’occasione democratica) per non aver dedicato tempo all’approfondimento, o archiviato col qualunquismo ogni valutazione individuale e di schieramento, per aver glissato sulla serietà dei contenuti. Ci siamo spesso trovati soli in cabina ad esprimere non la preferenza ma la rassegnazione, non il meglio ma il meno peggio, incrociando le dita. Ora è il momento delle scelte, c’è ancora una settimana per farci un’idea, studiare e non delegare, È giunta l’ora leggere tra le righe e non credere ciecamente ai di dire ognuno comunicati, insomma provare a dirci europei. Perché finora poco o nulla di europeo è entrato la propria parola, nella nostra realtà: il mostro di Bruxelles ci si di fare quindi materializza lontano e perlopiù minaccioso vessaun atto tore piuttosto che sostenitore. La disoccupazione rivoluzionario a livelli record, specie quella giovanile, non aiuta a sperare ma a disperare un’Europa diversa, con nuove regole che tutelino la terra, lo sviluppo e la salute per noi e per i nostri figli, il nostro futuro. Ebbene, tutto questo non si ottiene gratis e senza impegno: diversamente dal passato dobbiamo ritrovare l’orgoglio di avere un’opinione e di criticare con cognizione di causa. È giunto il momento di dire ognuno la propria parola, di fare perciò un atto rivoluzionario. Solo così potremo seminare e innaffiare la pianta rigogliosa di un futuro prospero e sostenibile. Diversamente, sarà sempre la solita solfa. E sarà sempre più inutile e ridicolo piangere sul voto versato.
Camillo Savone
c.savone@quionline.it
Il prossimo numero sarà in edicola il 15 giugno MAGGIO 2014
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A Strasburgo ci aspetta l’animazione. E poi la rianimazione. Una maggiorata che fa miracoli
sottoilgrattacielo@quionline.it
L’
altro giorno, sotto il grattacielo, ho incontrato Massimo. Ci siamo fermati a chiacchierare, come sempre. Stava fermo. Immobile. Con la valigia. Ola, Massimo, che fai? Parto. E dove vai? In Europa… Raggiungo gli altri. Gli altri chi? Gli altri. L’europarla(ele)mentare uscente Francesco De Angelis è in marcia dal mese scorso. Zaino in spalla, capelli rasta, qualche spicciolo. Silvio Ferraguti, invece, scartata l’ipotesi autostop (troppo di sinistra) è andato a cavallo. Modello templare. È convinto di essere il prescelto dal Cavaliere di Arcore. Contento lui. Comunque, partito da Ferentino via Casilina, arrivato a Osteria della Fontana ha abbandonato il suo fantastico pony d’Esperia
CHI TARDI ARRIVA
MALE ALLOGGIA purosangue ed è salito in sella a un bel somaro. Gps alla mano, secondo gli ultimi rilevamenti a quest’ora dovrebbe stare dalle parti di Colleferro… E poi c’è Alfredo Pallone, il vero nobile. Business class. Champagne. Pokerino. Chiaramente tutto pagato… Massimo mi ha sorriso, mi ha salutato e se n’è andato. E tu? Io prendo la corriera. Abbiamo organizzato una gitarella della terza età con Peppe Patrizi, Gennarino Scaccia, Enrico Straccamore, Peppino Paliotta e Claudio Caparrelli. Un bel gruppetto di zuzzurelloni. La prendiamo un po’ alla larga. Domani passiamo da padre Pio, poi dall’andrologo. Quindi una controllatina alla pressione, olio e filtro. E così tiriamo dritti fino a Strasburgo, dove ci aspetta l’animazione. E poi la rianimazione. Una maggiorata in pensione che fa miracoli. Speriamo bene. Come dice il proverbio… piuttosto che niente, meglio più tosto!
una città agli antipodi
Ruggiero Cioci
(ciociaro emigrato Australia)
r.cioci@quionline.it
Il primo cittadino Nick Octopussy ha indossato non la fascia ma il fascio da sindaco
A
nche a Brisbane è passato il Giro d’Australia. Solo che qui invece delle biciclette si corre sui canguri, dato che bisogna zompare (anche qui salta chi zompa) e poi ci sono così tante strisce pedonali rialzate che con le bici addio prostata. Ogni corridore ha il suo canguro di battaglia: Frank Flowerito della squadra “The future is go off” ha montato un esemplare di sette quintali che è schiattato dopo dieci minuti, mentre Frank The Angels ha corso in maglia rosa che anni fa era rossa, ma oggi s’è scolorita. Frank (ma si chiamano tutti Frank?) Stairsia, che di scoloriti se ne intende, ha corso con lo scudocrociato nascosto nel marsupio, mentre Freddy Balloon ha tentato il gran premio della Montagna in
IL GIRO D’AUSTRALIA
TRA CANGURI E LASSATIVI groppa ad uno splendido esemplare femmina. Nella sua squadra, Forza ex Australia, vince chi arriva primo o chi non risica non rosica. L’ex campione Antony Rillannay stavolta è rimasto dietro le quinte: lo abbiamo notato sul furgone che vendeva di corsa le magliette della corsa. Il primo cittadino di Brisbane, Nick Octopussy, con i migliori elementi della giunta, quindi da solo, ha indossato non la fascia ma il fascio da sindaco, premiando con un saluto vittorio il primo arrivato. In serata, invece, ha ripassato a manganellate gli ultimi tre della classifica. Ha corso anche l’ex psi Angel Piscitelli, passato nella squadra vincente, ma è arrivato domani perché il canguro è stato lassativato la notte precedente la corsa, c’è chi dice dal segretario del suo ex partito, John Franck Skyethrom detto Guttalax. Corse dell’altro mondo.
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in copertina elaborazione grafica di Salvatore Lala
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EDIZIONI QUI srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it DENISE COMPAGNONE d.compagnone@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CRISTIANO RICCI c.ricci@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it hanno collaborato a questo numero: CIRO ALTOBELLI, PIETRO ANTONUCCI, NICOLA CENTO, RUGGERO CIOCI, IVAN QUISELLI, ACHILLE REALI, FERNANDO RICCARDI, CLEMENTE RINALDI, AMERICO ROMA, PIER PAOLO SEGNERI, LUCA SERGIO, CORRADO TRENTO, STEFANIA TURCHETTA, ROCCO ZANI segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Salerno direzione artistica: SALVATORE LALA e BIANCA POLTICELLI grafica: BIANCA POLTICELLI adv: DONATELLA FRANCATI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone - tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Magazine prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore. chiuso in redazione il 13 maggio 2014 tiratura 15.175 copie – distribuzione: 13.000 in edicola – 1.400 sped. abb. postale – distributore: Carlo Fiorini & C. sas – Frosinone
sommario
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POLITICA PILLOLE E PUNTURE DI SPILLO A TU PER TU CON... DANIELA BIANCHI EUROPEE: UN VOTO PER IL NOSTRO FUTURO LA PAROLA AI CANDIDATI COMUNALI, 40 PAESI ALLE URNE LE SFIDE DI ANAGNI E VEROLI GLI ALTRI CENTRI IN CORSA
ATTUALITÀ pag. 55 CRONACHE DAI COMUNI pag. 62 IL DESIGN DI CASA NOSTRA pag. 75 COSILAM, STRATEGIE E PROSPETTIVE
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rubriche
pag. pag. pag. pag.
CULTURA&SPETTACOLI ARTE: TUTTI I COLORI DI MARIO PALMA LE MOSTRE DA NON PERDERE TEATRO, ASPETTANDO L’ESTATE MUSICA, ECCO A VOI GLI OIL
SPORT pag. 102 FROSINONE IN MARCIA VERSO LA B pag. 106 MOTOCROSS: DANIELE BRICCA SI RACCONTA
eccoci qui
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sotto il grattacielo
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cronache da Brisbane
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visti da qui
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consigli per l’ascolto
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live
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al cinema
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l’angolo del libro
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qui comics
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grandangolo 114 chi, come, dove, quando 124 photoshow 127 così com’era 129 l’eco di Pier Paolo 130
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80
Ottaviani
E IL BINARIO DOPPIO
E I CINQUE STELLE
RIMASERO AL BUIO Inconvenienti della… piazza
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l destino cinico e baro ci ha messo la zampino: i portavoce di lusso del Movimento 5 Stelle stavano spiegando in un comizio a Frosinone, in piazzale Vittorio Veneto, perché il fiscal compact distrugge lo Stato sociale e perché le Europee sono un’irrinunciabile occasione per cambiare. A un certo punto, però, il black out: è andata via quella che dalle nostre parti si chiama la… corrente. Via l’illuminazione, via la luce. Insomma, come se qualcuno avesse voluto spegnere… le stelle. I parlamentari Alessandro Di Battista (nella foto) e Paola Taverna, insieme a tutti gli altri, non si sono scoraggiati e hanno continuato senza microfono. Ma il dubbio è rimasto: che qualcuno abbia cercato di sabotare la manifestazione? Pochi minuti prima era stato mandato il video nel quale Renzi giurava che mai sarebbe andato al Governo senza passare per le urne. Subito dopo, il video nel quale il premier effettuava il giuramento. Che Renzi abbia poteri telepatici tipo il Professor X? Ma i grillini non tremano. Temerari
S
Il sindaco punta tutto sul tandem cultura-urbanistica
i sta giocando tutto sulla cultura: dal festival dei Conservatori all’acquisto del Nestor, dalle manifestazioni teatrali al trasferimento all’istituto Tiravanti dell’Accademia delle Belle Arti (a novembre l’operazione dovrebbe concludersi). Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, è uno che ha letto “Guerra e pace”, soprattutto il passaggio nel quale si dice che se «avanguardie restano dietro, non ci sono possibilità per le salmerie di avanzare». In ogni caso, con un piano di rientro decennale per un debito ereditato, non è che l’amministrazione abbia tanti spazi sui quali intervenire. E allora ecco che si è tratteggiato l’asse tra la cultura e l’urbanistica, con lo spacchettamento del project financing Matusa-Casaleno. Da una parte lo stadio, dall’altro un’operazione dove il “pubblico” è prevalente. Con un occhio attento alle finanze con un piano di recupero tributario non indifferente. Però, è la cultura… l’avanguardia. Bastone e carota
Accordo di programma
IL “CASO” VIDEOCON I lavoratori saranno davvero riassunti?
L’
Accordo di programma è nato per loro, per riassorbire i lavoratori disoccupati dell’ex Videocon. Ma adesso tutto è in alto mare e non ci sono certezze. I quattro progetti presentati fanno parte del capitolo dei contratti di sviluppo e le industrie che li hanno redatti sono state brave a
essere ammesse. Le piccole e medie imprese non ci sono, mentre la Regione Lazio fa riferimento a una serie di iniziative che riguardano bandi europei e altri strumenti che con l’Accordo non c’entrano nulla. Però, in tutto questo, una domanda resta sospesa: chi dovrebbe tutelare i lavoratori? La risposta sarebbe ovvia: i sindacati. Caspita! E allora perché i sindacati, unitariamente, non dicono che i patti vanno rispettati? Forse perché già sanno che non ci sarà nuova occupazione? Non c’è dubbio che occorrerebbe chiarezza, senza trincerarsi dietro il fatto che soltanto a giugno tutto sarà ufficiale. Perché tra un mese sarà già troppo tardi. Amnesie beffarde
GUERRA A SCALIA: IL PIANO DI COSTANZO
Il segretario vuole isolare il parlamentare Ecco come
Dopo la Caporetto sul Cosilam, Simone Costanzo (segretario del Pd) si è posto un obiettivo: farla pagare, politicamente s’intende, al senatore Francesco Scalia. Come? Cercando di isolare il parlamentare per impedirgli la nuova candidatura alle politiche. Perché tutti sanno che elezioni anticipate a livello nazionale potrebbero arrivare presto. Costanzo si è messo al lavoro con una serie di incontri, tutti riservati (si fa per dire): ha rinsaldato i rapporti, che si erano allentati, con De Angelis e Buschini, quindi ha formato un asse interno con i cuperliani di Sara Battisti e Luciano Gatti. Con un occhio attento ai civatiani. Il banco di prova saranno le preferenze alle europee: Francesco Scalia si conterà su Nicola Danti. Ecco allora che Simone Costanzo ha deciso di attendere al varco l’ex amico di tante battaglie democristiane. E nella migliore tradizione la Dc prepara il trappolone. Cattivissimo
Nel Pd ancora non si è chiusa la lunga stagione di contrapposizione e di faida interna
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IL TABÙ DEGLI EX SANGALLI, SECONDO TEMPO
Iniziata una fase nuova dell’inchiesta Colpi di scena e possibili sorprese Il secondo tempo dell’inchiesta Sangalli è iniziato con i fuochi di artificio. L’imprenditore Giancarlo Tullio ha presentato un esposto al Csm contro i pubblici ministeri di Monza per chiedere un provvedimento disciplinare. Il tutto dopo la decisione della Cassazione che ha ritenuto non competente la Procura di Monza; provvedimento alla base anche della scarcerazione dell’ex vicesindaco Fulvio De Santis e dell’architetto Giovanbattista Ricciotti. Il clamore dell’inchiesta, esplosa nel dicembre dello scorso anno, è stato enorme. E gli effetti politici anche. Ovviamente i capi di imputazione rimangono e sarà il processo a stabilire come sono andate le cose. C’è un fatto però: l’avvocato Giampiero Vellucci (legale di Tullio) dall’inizio sosteneva la tesi poi fatta propria dalla Cassazione, quella cioè della competenza territoriale. Inoltre, altre inchieste, dopo il clamore mediatico iniziale, sono quasi finite nel dimenticatoio. La sensazione è che “Clean City” atto secondo potrebbe riservare sorprese e colpi di scena a raffica. Dura lex, sed lex
De Santis e Ricciotti sono tornati in libertà. Esposto dell’imprenditore Tullio al Csm
QUANDO LA FASCIA PESA
Anagni, Veroli e Isola del Liri allo specchio
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arlo Noto, Giuseppe D’Onorio, Luciano Duro (nella foto): ex sindaci, rispettivamente, di Anagni, Veroli e Isola del Liri. Il primo e il terzo sono stati sfiduciati dalle dimissioni di massa, mentre D’Onorio è arrivato alla scadenza del secondo mandato. Nessuno dei tre potrà difendere la fascia tricolore. Ma il punto non è soltanto questo. Nei tre
centri le coalizioni sono andate letteralmente in frantumi: nella città dei papi il centrosinistra prova un sorpasso storico nei confronti della destra, mentre il Pd è senza simbolo in una roccaforte come Veroli. A Isola del Liri il tasso di litigiosità è salito in modo vertiginoso. «Dopo di me il diluvio»: si potrebbe dire guardando il bicchiere mezzo pieno dalla prospettiva degli ex sindaci. Oppure è vero il contrario: maggioranze a pezzi, guardando il bicchiere mezzo vuoto. Sempre dalla prospettiva degli ex primi cittadini. In ogni caso ad Anagni, Veroli e Isola del Liri il potere ha logorato chi ce l’aveva. Smentendo perfino un politico del calibro di Giulio Andreotti. Terno secco
MAI DIRE PRIMARIE TRAFFICO NEL CENTROSINISTRA Pd, aumentano i possibili candidati a sindaco
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e primarie sono ormai necessarie per scegliere il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, ma probabilmente serviranno le primarie delle primarie, soltanto nel Partito democratico. Il gruppo consiliare è già superaffollato. I due ultimi arrivati (in ordine di tempo), Angelo Pizzutelli (nella foto) il più votato in assoluto come consigliere, e Andrea Turriziani ci puntano. Così come potrebbero puntarci sia l’ex sindaco Michele Marini sia l’ex assessore al bilancio Stefania Martini. Quindi ci sono i vari partiti alleati, a cominciare dai Socialisti. Probabilmente servirà un vigile per mettere ordine in un traffico del genere. In ogni caso le elezioni comunali non sono dietro l’angolo a Frosinone e quindi c’è tempo per organizzarsi e trovare una soluzione che abbia una parvenza di unità. Nel frattempo non sarebbe male se l’opposizione di centrosinistra cercasse di lasciare un segno nel dibattito consiliare, visto che finora sussulti non si sono registrati. O ha ragione Ottaviani quando dice che la sua amministrazione sta rimediando agli errori di quelle passate? Traffico a sinistra
Punture DI SPILLO
Frana del viadotto Zingaretti acceleri
Quando inizieranno i lavori di bonifica? Al di là dei continui impegni verbali, la frana del viadotto Biondi, a Frosinone, resta lì. Nessuna bonifica è iniziata, nessuna gara è stata appaltata, niente di niente. Il presidente Nicola Zingaretti ha rassicurato più volte e ha lasciato chiaramente intendere che la Regione Lazio intende gestire la vicenda da sola, come tempistica e come soluzione. Va bene, ma attenzione ai tempi. O i lavori iniziano entro l’estate oppure l’intera questione slitterà di un altro anno: da novembre in poi, con l’inverno e con le piogge, non sarà possibile eseguire gli interventi necessari con rapidità. Rischio idrogeologico a parte, il traffico del capoluogo fa i conti da oltre un anno con una situazione insostenibile e l’anno scolastico inizierà nuovamente a settembre. Sarebbe il caso che Zingaretti affrontasse il toro per le corna, dando un colpo sull’acceleratore della concretezza. I cittadini di Frosinone sono stanchi di attese e promesse. E non ne possono più di frane. Tempo scaduto
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a cura di Corrado Trento
DANIELA BIANCHI
Nata a Roma ma originaria di Amaseno, si sente ciociara a tutti gli effetti. Dal febbraio dello scorso anno è consigliere regionale
A TU PER TU CON
DANIELA BIANCHI
Filosofica, ma anche concreta, adora Tarantino La canzone preferita è Ride this out Nata?
«A Roma, originaria di Amaseno». Anni?
«Cinquanta meno uno (ma non li dimostra, ndr)». Sposata?
«Sì. E madre di due figli: Alexiey e Tania». Sede di lavoro?
«Roma, Consiglio regionale del Lazio. E poi ovviamente Frosinone». Mezzi di trasporto?
«Macchina (per arrivare alla Pisana), metropolitana a Roma. Ma anche e soprattutto Vespa, 300 Gts». Studi fatti?
«Liceo classico Socrate a Roma e poi Giurisprudenza e Scienze della comunicazione. Ma più degli studi mi sono sempre interessata alle cose che mi sono accadute, alla vita vissuta». E quale lezione hai tratto?
«Ogni esperienza è stata prodromica al passaggio successivo. Nulla di predeterminato, ma niente per caso». Musica?
«La canzone è Ride this out, del gruppo Imaginary Cities. Poi Tom Waits». Film?
«I soliti sospetti. E poi adoro Tarantino: da Pulp fiction a Kill Bill». Come ti definiresti?
«Sono una persona molto curiosa. C’è una frase del film “Tutto su mia madre” di Pedro Almovodar che mi ha molto colpito: “...una è più autentica quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa”. Spettacolare».
Il libro?
«Viaggio al termine della notte, di Louis Ferdinand Celine. Si occupa degli ultimi degli ultimi». Sei pessimista?
«No, sono un’ottimista. Ma non perché vedo tutto roseo. Anzi, perché constato quanto siamo “brutti”. Non è una contraddizione. C’è una frase di Celine: “Ciò che rovina gli uomini è il trallalà”. Con riferimento alle sovrastrutture che fanno perdere di vista l’essenza delle cose. A me piace mettermi sempre in discussione. Il motto è: l’altro da me, oltre da qui». Come ti rilassi?
«Ho scoperto di essere diventata molto pigra. A casa. Poi mi piace passeggiare lungo i sentieri delle nostre montagne». Tecnologica?
«Per forza: pc, iPhone, iPad. Ho un blog che curo molto, si occupa di terzo settore: mi piace. Quindi facebook, linkedin, twitter. Indispensabili». Oggetti che porti sempre con te?
«Il rossetto, le chiavi della Vespa, il “pass” che utilizzai per la visita a Frosinone di Giovanni Paolo II. Che organizzai. In quell’occasione dimostrammo che quando vogliamo sappiamo essere tanti». Sport?
«Ho fatto atletica leggera a livello agonistico: 100 metri, 200 metri, staffetta. Adesso corro e nuoto quando posso». Perché con Zingaretti?
«La politica non è mai stata nei miei orizzonti. Poi qualcuno mi ha dato una possibilità: lui è coerente e credibile».
foto Donatella Francati MAGGIO 2014
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DUE/TRE COSE CHE HO... NEL TROLLEY Sbarazzina con gusto Informale. Con l’inseparabile trolley. Jeans (Roy Roger’s) e sneaker (Converse All Star). Camicia bianca e giacca blu. Giusto per dare quel tocco politically correct che è sempre in voga perché non è di moda mai. Soprattutto quando non ti tocca di andare al Consiglio regionale del Lazio ma devi uscire soltanto per il pane e il latte. Magari con la Vespa. Perfetto il rossetto. Però avremmo messo un velo di smalto colorato sulle unghie
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il libro “Viaggio al termine della notte” di Céline
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un caricabatterie assolutamente indispensabile
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il rossetto
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le chiavi della Vespa (nel traffico 2 ruote sono meglio di 4)
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l’ultimo numero della rivista “Vita non profit”
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una matrioska
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la matita e l’agenda Moleskine
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il tesserino per la visita di Giovanni Paolo II a Frosinone
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Il 25 maggio si vota per il parlamento di Strasburgo Frosinone-Strasburgo. Millecentoventi chilometri. Roba che in macchina ci vogliono tipo dodici ore. Senza soste. Senza pranzo. Senza autogrill. Imboccate l’A1. Firenze-Bologna-Milano. Poi la Svizzera verde: Lugano-Lucerna-Saline. Ci siete quasi. Mulhouse-Strasburgo. E il gioco è fatto. Meglio l’aereo. Un’ora e quarantacinque. Con partenza da Roma perché da Frosinone ancora (!) non partono, gli aerei. Poi, una volta atterrati, taxi. Dall’aeroporto a destinazione c’è giusto il tempo di leggere i giornali. O di cazzeggiare col telefonino. Il problema, dettaglio di poco conto, è arrivarci. Perché se non ci volete andare in vacanza e a spese vostre ma pagaticonrimborsospeseetuttoquanto allora dovete provare a farvi eleggere il 25 maggio. Buona fortuna. E, in caso, buon viaggio. A pagare, tanto, ci pensiamo noi…
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LA SFIDA
GIGANTI
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Elezioni europee: tutto quello che dobbiamo sapere Una Circoscrizione strategica. Una battaglia difficile. Una scommessa da vincere MAGGIO 2014
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QUANDO SI VOTA Dopo tanti anni si vota in una sola giornata. Il 25 maggio, dalle 7 alle 23, andranno alle urne gli aventi diritto dei 28 Stati dell’Unione
IL PARLAMENTO DI STRASBURGO In tutto vengono eletti 766 deputati. L’Italia ne elegge 73, 14 dei quali nella nostra Circoscrizione (Lazio, Umbria, Toscana e Marche)
COME ANDÒ CINQUE ANNI FA In provincia di Frosinone sbancò il Pdl (135.329 voti, pari al 47,03%). Poco più del 24% per il Pd (69.592 voti). L’Udc superò l’8% (23.732 voti)
Sistema proporzionale con sbarramento al 4%, scheda di colore rosso
Alfredo Pallone (Nuovo Centrodestra) e Francesco De Angelis (Pd) in campo anche con forti motivazioni di politica territoriale Silvio Ferraguti di Forza Italia ha rotto gli schemi in campagna elettorale e adesso punta al risultato pieno Lʼunica donna è Assunta Lombardi di Fdi
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l sistema elettorale è quello proporzionale con soglia di sbarramento al 4%, la scheda di colore rosso, la Circoscrizione comprende Lazio, Toscana, Umbria e Marche. Si vota il 25 maggio, dalle 7 alle 23. Sarà possibile esprimere fino a tre preferenze che dovranno però riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza. Lo stabilisce la legge sulla parità dei sessi approvata dalla Camera in via definitiva e volta a introdurre nella legge elettorale europea disposizioni per rafforzare la rappresentanza di genere. Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’Unione eletta direttamente e a suffragio universale dai 500 milioni di cittadini europei. È composto da 766 deputati, eletti ogni cinque anni nei 28 Stati membri. L’Italia ne elegge 73, 14 dei quali nella Circoscrizione Centro, quella che comprende anche la provincia di Frosinone. I candidati della provincia di Frosinone sono quattro. Due uscenti, Alfredo Pallone (Nuovo Centrodestra) e Francesco De Angelis (Partito democratico). Quindi, Silvio Ferraguti (Forza Italia) e Assunta Lombardi (Fratelli d’Italia). Originario di questo territorio, dove peraltro ha la residenza, è Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, capolista di Forza Italia. Oltre che nella Circoscrizione, il risultato dei candidati locali avrà una sua importanza anche
e soprattutto in provincia di Frosinone. Non sarà affatto secondaria, per esempio, la performance di Alfredo Pallone, che la volta scorsa arrivò a Strasburgo sull’onda lunga di 108.000 preferenze. In Ciociaria Pallone può contare su diversi amministratori locali e un risultato positivo in ogni caso lo proietterebbe ancora più in alto nell’Ncd. Francesco De Angelis cinque anni fa prese 86.000 voti nella Circoscrizione, ma stavolta anche per lui sarà importante contare i voti in provincia. È in gioco perfino la leadership del Pd. La novità è rappresentata da Silvio Ferraguti, di Forza Italia, imprenditore ed ex presidente della Federlazio. Ha fatto un’intera campagna elettorale rompendo gli schemi e continuerà su questa falsariga. In ogni caso non corre per partecipare ma per vincere e la sua determinazione è assoluta. La volta scorsa, tanto per avere dei riferimenti, il Popolo delle libertà, ottenne in provincia di Frosinone 135.329 voti, pari al 47,03%. Il Partito democratico si fermò al 24,18%, in virtù delle 69.592 preferenze. Poi l’Unione di centro: 23.732, l’8,25%. Mentre i voti per l’Italia dei valori furono 19.248 (6,69%). Da allora, sotto il profilo politico, sembrano essere passati secoli. Il Popolo delle libertà non c’è più: è tornata Forza Italia con Silvio Berlusconi, c’è il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, ci sono i Fratelli MAGGIO 2014
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d’Italia di Giorgia Meloni. Nel Partito democratico c’è stato l’avvento alla segreteria di Matteo Renzi, che è anche presidente del Consiglio. E poi c’è Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle. La competizione fra i tre leader sta caratterizzando il dibattito politico interno. Ma l’Unione Europea ormai ha competenze radicate e fondamentali. Alle urne si tratterà di scegliere anche
i rappresentanti di un Parlamento con funzioni fondamentali. Lo spettro che aleggia è quello dell’affluenza, specialmente in quei 51 Comuni della nostra provincia dove non si voterà per eleggere il sindaco e i consiglieri. È evidente che dove non ci sarà il “traino” delle municipali tutto sarà più difficile e complicato. Eppure alla fine non resterà altro da fare che... contare i voti.
EUROPA
COSÌ VICINA, COSÌ LONTANA
Le decisioni prese a Strasburgo e Bruxelles condizionano sempre di più le nostre vite
CORRADO TRENTO
L’
Europa condiziona le nostre vite quotidiane più di quello che riusciamo a percepire. Basterebbe (e avanzerebbe) la politica monetaria che ha effetti su quella finanziaria e fiscale dei singoli Stati. Ma le decisioni che vengono prese a Bruxelles e Strasburgo sono importanti per quanto riguarda l’economia, il turismo, le infrastrutture, l’agricoltura, la formazione, il lavoro. Per non parlare dei fondi strutturali, dei bandi, dei finanziamenti e di tutta quegli strumenti di ingegneria finanziaria ai quali si può accedere soltanto puntando sulle competenze, sui progetti, sulla qualità. Eppure le elezioni del 25 maggio appaiono lontane dai territori e
Lavoro, economia, turismo: ecco perché il voto del 25 maggio è importantissimo
dalla gente, anche e soprattutto dalla provincia di Frosinone. Continuiamo a baloccarci sul testa a testa tra Matteo Renzi e Beppe Grillo, sul tentativo di rimonta di Silvio Berlusconi, sulla protesta antieuro dei Fratelli d’Italia della Meloni e della Lega Nord di Matteo Salvini. Continuiamo a discettare sugli equilibri politici provinciali, nel Partito Democratico innanzitutto. Ma anche in Forza Italia, specialmente nel duello a distanza con il Nuovo Centrodestra. Tutto legittimo, per carità, perfino giusto nel quadro di un duello politico perenne. Eppure il voto del 25 maggio sarà fondamentale: l’Europa conta 500 milioni di abitanti, gli aventi diritto al voto sono 350. La volta scorsa in 200 milioni non votarono. Il che vuol dire che Bruxelles e Strasburgo restano a distanza siderale anche negli altri Stati. Ma la logica del “mal comune mezzo gaudio” non vale. La provincia di Frosinone corre seri rischi di rappresentanza in una Circoscrizione dove Roma resta preponderante e dove ci sono quattro regioni: il Lazio, la Toscana, l’Umbria, le Marche. Il sistema proporzionale, con sbarramento al 4%, spinge i partiti alla solitudine, che però non è quella… dei numeri primi. È una solitudine da piccolo orizzonte, da
campagna elettorale, per prendere una manciata di voti in più. Non c’è un progetto per l’Europa. Il prossimo parlamento eleggerà la Commissione e questa è una novità enorme, perché lega politicamente il potere legislativo a quello esecutivo. Popolari e Socialisti si sfideranno per la governance, ma la partita più importante si giocherà sul confine tra rigore e crescita. Certamente possiamo continuare a stare a guardare, consapevoli però che gli spazi vuoti verranno occupati da altri. La Ciociaria avrebbe bisogno delle opportunità dell’Europa, ma prima è necessario conoscerle, documentarsi, studiare, parlare le lingue come dicevano i nostri nonni. La sensazione, invece, è che dalle nostre parti il provincialismo continua ad imperare. Senza una identità comune sarà sempre secondario sapere chi vince e chi perde, chi viene eletto e chi no. L’Europa è lontanissima o vicinissima. Dipende dalla consapevolezza che si ha. E dipende dalla qualità della rappresentanza nei seggi di Strasburgo. Economia, agricoltura, turismo, lavoro, formazione professionale, politica monetaria: non sono argomenti da poco. L’Europa non è un paese per vecchi. Culturalmente, non anagraficamente. MAGGIO 2014
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L’EUROPA È IL FUTURO
Parla lʼeurodeputato del Pd Francesco De Angelis
L
ui, Francesco De Angelis, a Strasburgo c’è stato cinque anni. Con quali risultati?
«Tre, in particolare, sono stati i provvedimenti più significativi di cui mi sono occupato. Sono stato relatore in Commissione industria di una delle direttive più importanti votate dall’europarlamento in questi anni, ovvero la nota direttiva di contrasto ai ritardi di pagamento. Un altro provvedimento molto importante, approvato di recente, è quello relativo all’agenda digitale con un miliardo e 200 milioni di euro di risorse, utili per l’ammodernamento del Paese. All’interno dell’agenda digitale sono stato promotore dell’iniziativa, accolta in commissione e approvata dall’aula, per abolire il roaming entro dicembre 2015:
saremo cittadini europei anche quando telefoniamo. Infine, i fondi strutturali e le politiche di coesione: sono stato l’unico deputato italiano del centrosinistra a far parte del team di negoziazione».
Sicuro di farcela per la riconferma a Strasburgo?
«In provincia di Frosinone posso contare su un consenso ampio, così come nel Basso Lazio e nelle province laziali. Sono positivamente sorpreso dal consenso che sto ricevendo fuori regione: in Umbria, grazie al presidente della Provincia di Perugia Marco Guasticchi; nelle Marche, con il sostegno di diversi assessori e consiglieri regionali e dei Giovani Democratici».
Si dice che se non dovesse ottenere la riconferma diventerebbe assessore regionale...
«Il mio obiettivo è l’Europa».
Perché il Pd provinciale litiga sempre? Non dica che non è vero...
Con Renzi l’Italia ha avuto la scossa che aspettava da anni
«È chiaro che veniamo da una fase in cui abbiamo riscontrato un’indubbia difficoltà, lo testimonia il blocco del congresso provinciale. Ma è anche vero che spesso si ricama anche su semplici discussioni».
Nell’ottica della spending review quali e quanti enti intermedi andrebbero soppressi in Ciociaria?
«Credo serva una discussione più ampia, sulla riorganizzazione istituzionale».
Teme di più il risultato di Grillo o di Berlusconi? MAGGIO 2014
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«È chiaro che Berlusconi oggi è al capolinea della sua avventura politica e dunque le nostre maggiori attenzioni sono focalizzate su Grillo. Ma non c’è alcuna paura». Con Renzi è cambiato tutto?
«Renzi sta facendo molto bene: ha dato quella svolta che il Paese aspettava».
Si offende se le dicono che è stato comunista?
«Assolutamente no. È la mia storia, quella di un grande partito e di grandi politici, come Enrico Berlinguer».
Marzi, dopo tutto quello che è successo, è tornato a sostenerla: sarà il prossimo candidato sindaco di Frosinone?
«Ringrazio Marzi e il suo movimento per il sostegno: potranno dare un importante contributo in questa campagna elettorale. Del resto parleremo in seguito».
Sanità e lavoro: cosa si può fare concretamente per rilanciare la Ciociaria?
«Zingaretti sta lavorando molto bene. Il rifinanziamento della Legge 46 è il segno della ritrovata attenzione per una legge che la destra ha sempre dimenticato. Senza contare che sta svolgendo un lavoro straordinario sui fondi europei. Anche per quanto riguarda la sanità l’amministrazione Zingaretti sta procedendo molto bene: ma più volte ha ribadito che il suo piano di rientro non sarà fatto soltanto di tagli ma anche di investimenti. La strada è questa».
FRANCESCO DE ANGELIS
Nato a Ripi il 4 ottobre 1959, ha fatto tutta la trafila giovanile nell’allora Pci e poi nel Pds, Ds, fino al Pd. Consigliere e assessore regionale, è stato eletto deputato europeo nel 2009
foto Simone Desiato MAGGIO 2014
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ALFREDO PALLONE
È nato a Frosinone il 13 settembre 1947: è laureato in sociologia. In politica da sempre, elemento di spicco del Psi prima e di Forza Italia e del Pdl poi. Consigliere regionale dal 2000 al 2010. Deputato europeo dal 2009. Il 16 novembre del 2013 Pallone è stato tra i leader nazionali che hanno seguito Angelino Alfano, costituendo il Nuovo Centrodestra
PALLONE
foto Giacomo Cestra MAGGIO 2014
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NON LASCIA RADDOPPIA
Intervista allʼeuroparlamentare uscente, leader del Nuovo Centrodestra «Cinque anni di fatti per il territorio, ho fiducia nel giudizio degli elettori»
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lfredo Pallone punta alla conferma. Gli abbiamo chiesto di tracciare un bilancio del suo mandato...
«Potrei innanzitutto rifarmi a quello che della mia attività è finito nelle statistiche ufficiali pubblicate su mepranking.eu, il sito internet europeo che mi colloca, per numero di presenze e interventi, al 67esimo posto su un totale di 766 membri. I provvedimenti del Ppe, di cui faccio parte, sono tutti elencati nel mio sito. Per restringere il campo, posso dire che ho lavorato sulla direttiva per avviare il mercato europeo dei mutui e per garantire maggiori certezze alle famiglie nella fase molto delicata dell’accensione di un mutuo. Mi sono speso molto sull’applicazione delle regole di Basilea 3 e per evitare una maggiore restrizione del credito, soprattutto per le Pmi. Certamente il lavoro più delicato, lungo ma soddisfacente, è stato quello relativo all’Unione Bancaria, sulla quale il Parlamento europeo ha trovato un ottimo accordo».
Sicuro di farcela per la riconferma a Strasburgo?
«Nutro una grande fiducia nel giudizio degli elettori».
Lei è un leader nazionale dell’Ncd: che ruolo avrà il partito di Alfano nello scacchiere nazionale e provinciale?
«Certamente un ruolo di raccordo per la nuova idea di un grande centrodestra di moderati, dove il recupero dei valori, della meritocrazia, dell’interesse generale per il sistema Il centrodestra Italia, e non non è mai unito quello personaperché esistono le, si sposa con politici un’idea di svie politicanti luppo e di innovazione che non può essere tralasciato se si vuole stare al passo con i
tempi e il resto dell’Europa. In provincia di Frosinone, tanti amministratori hanno perfettamente capito l’idea di centrodestra che noi rappresentiamo».
Perché il centrodestra non è mai unito?
«Perché ci sono i politici e i politicanti: i primi sono quelli che lavorano e si occupano delle esigenze di una nazione, di un popolo. I secondi quelli ai quali interessa unicamente l’affermazione personale».
Quali e quanti enti intermedi andrebbero soppressi in Ciociaria?
«Certamente l’Italia è un Paese da resettare per quanto riguarda la sopravvivenza di enti e strutture che somigliano a carrozzoni politici, pieni di incarichi ma vuoti di contenuto e di azioni efficaci per il territorio. Penso, ad esempio, ai Consorzi industriali, alle Unioni di Comuni e, in generale, a tutti quegli enti intermedi che non producono ricchezza e opportunità».
Teme di più il risultato di Grillo o Renzi?
«Quello di Grillo, che ancora rappresenta il voto di protesta che gli italiani esprimono nei confronti di una politica che li ha delusi e stancati».
Quanto il berlusconismo ha cambiato il Paese?
«Il berlusconismo ha cambiato i partiti, non il Paese».
Si offende se le dicono che è stato socialista?
«No. Se si vuole andare avanti e progredire bisogna prima di tutto ricordarsi da dove si viene, quali sono le nostre radici».
Sanità e lavoro: cosa si può fare concretamente per rilanciare la Ciociaria?
«Nell’ordine meritocrazia e formazione».
Che succede se vincono gli euroscettici?
«Gli euro chi? È una domanda che non mi sono mai ancora posto e sapete perché? Sono convinto che rimarranno una minoranza».
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LA SFIDA DI SILVIO Ferraguti è candidato alle Europee con Forza Italia
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mprenditore nel dna, Silvio Ferraguti è sceso in politica per cercare di cambiare le cose. Pentito?
Paese in termini di posti di lavoro e di ricchezza».
Che tipo di campagna elettorale ha fatto?
I territori vedono l’Europa lontana...
«Pentito no, assolutamente. Io sono un imprenditore, abituato a prendere decisioni importanti in poco tempo, spesso da solo. Ci voglio provare, voglio provare a cambiare le cose».
«Francamente mi sono trovato davanti un sistema che non conoscevo fino in fondo e che, ammetto, è perverso e anacronistico sotto innumerevoli aspetti. Non mi sorprendo ma reagisco perché non posso tollerare che la politica, anche quella di serie “B”, in un’epoca storica in cui si torna a soffrire la fame, non sia pronta e capace a cambiare registro e abitudini, soprattutto queste ultime il più delle volte pessime. Sono stato definito strano ma me ne vanto. Forse non sono il candidato tipo, troppe regole non scritte e scriteriate che non sono capace di rispettare. Sono stato sempre convinto della teoria dell’homo faber che conosce le regole vere della partita e che solo queste è disposto a mettere in campo. Sono stato lontano dalle polemiche, dalla politica politicante, dai retroscena fumosi che non servono a nulla». Quali sono i temi prioritari?
Ho fatto una campagna elettorale lontano dalle polemiche
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«Il lavoro, il reddito, la necessità di abbassare il carico fiscale su famiglie, pensionati e imprese».
Cosa significa oggi fare l’europarlamentare?
«Significa fare da “antenna” per il territorio, per le imprese, per gli enti locali». Perché in Forza Italia?
«Ho risposto all’appello di Silvio Berlusconi, un liberale vero, un imprenditore che ha dato tanto a questo
Quale la riforma più urgente?
«La burocrazia. Quella attuale soffoca il Paese: non funziona, è arrogante, si alimenta di riti bizantini. Costringe le persone a chiedere per favore ciò che invece è un diritto. Va cambiata radicalmente». «Perché i rappresentanti in Europa non hanno fatto capire che temi come il lavoro, lo sviluppo, il turismo, l’agricoltura dipendono dalle politiche e dalle dinamiche di Strasburgo e Bruxelles. Io lo farò». Parliamo di giovani...
«Vanno coinvolti e messi nelle condizioni di competere alla pari in Europa. Quindi più scuola, più cultura, più formazione, più lavoro». Un appello alla nostra gente?
«Mi sento di sottolineare solo una cosa ma in maniera decisa e senza vanto. Ho fatto questo difficile passo in politica per rappresentare un’opportunità di riscatto autentico che possa ripartire dai fatti concreti. L’ho fatto con convinzione e sicuro che le persone sappiano e possano apprezzarlo. Quello che chiedo alla gente, alle persone della nostra terra, è l’impegno a raccogliere e portare avanti insieme questa sfida con la consapevolezza che non possiamo più aspettare. Sottovalutare che siamo al “tempo scaduto” sarebbe un grave danno per tutti, perdere anche quest’occasione di cambiamento significa perdere anche un diritto al reclamo». Cosa farà Silvio Ferraguti dopo il 25 maggio?
«Continuerà ad occuparsi dei territori e della gente. Sono una persona determinata e caparbia. Forse qualcuno, sbagliando, mi ha sottovalutato».
SILVIO FERRAGUTI
“La nostra impresa si chiama Europa”: sin dallo slogan Ferraguti, classe 1959, ha messo subito in chiaro che lui è un imprenditore nel dna. Ex presidente della Federlazio, ha risposto all’invito di Silvio Berlusconi e si è candidato alle elezioni europee nelle file di Forza Italia. Impostando una campagna elettorale rivolta molto alla gente e poco alla politica
foto Giacomo Cestra MAGGIO 2014
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ASSUNTA LOMBARDI
Ventotto anni, laureanda in Servizio Sociale all’Università di Cassino, lavora anche come interprete per una cooperativa sociale. Impegnata nell’associazione di volontariato “Suor Agostina Pietrantoni”, ha deciso di accettare la candidatura alle Europee nella lista di Fratelli d’Italia
foto Simone Desiato MAGGIO 2014
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LA FRONTIERA DI ASSUNTA
Parola alla Lombardi, candidata alle Europee nella lista di Fratelli dʼItalia
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ssunta Lombardi, giovanissima, candidata alle elezioni europee. Quali sensazioni?
«Ho accettato questa candidatura con entusiasmo e un pizzico di follia. È la prima e spero non sia l’ultima».
È vero che una competizione del genere viene avvertita come lontana dai territori?
«La gente nei territori è lontana dalla politica, infastidita, delusa, sconcertata in alcuni casi. Io lo comprendo benissimo e sono dalla parte di quelle persone che ad oggi sentono di non essere ascoltate, a loro voglio dare la mia voce».
Fratelli d’Italia ha una posizione netta anti-euro e intransigente. Perché? Molti studiosi dicono che è impossibile immaginare un futuro
La gente è infastidita dalla politica, che non riesce a dare voce alle istanze vere
fuori dall’Eurozona...
«Perché l’euro ha impoverito l’Italia ed è avvertito “contro” il nostro popolo. Dunque i partiti che lo sostengono sono complici della devastazione che ha generato. Questo deve essere chiaro».
Quali sono le priorità politiche da affrontare per la provincia di Frosinone?
«Regolare il rapporto con Roma, riacquistare dignità politica in una regione dove non contiamo nulla. Dall’Europa poi, anche per responsabilità politica dei parlamentari eletti in Ciociaria, non abbiamo avuto una sola opportunità. E la cosa assurda è che oggi, basta guardare le liste, si ricandidano tutti coloro che nulla hanno prodotto».
Con una crisi del genere il ceto medio è letteralmente scomparso e c’è il fenomeno della fuga dei cervelli. Perché un giovane dovrebbe rimanere in Italia?
«Ai giovani chiedo di combattere e non di abbandonare la nazione più bella del mondo ma capisco che non è facile. Anche per questo voglio che qualcosa cambi, per quei giovani che mi sento di rappresentare data la mia giovane età». Chi getta dalla torre: Beppe Grillo o Matteo Renzi? E per quale motivo?
«Butto Renzi, schiavo politicamente dell’Europa: la realtà è che a guidare i
processi politici, finanziari ed economici sono le banche e le multinazionali. Ma anche il voto a Grillo è un voto sprecato, su questo non c’è dubbio».
Può esistere un centrodestra senza Silvio Berlusconi leader?
«Deve esistere, siamo qui per questo. Bisogna rafforzare la destra rappresentata solo da Fratelli d’Italia e “depotenziare” i moderati, vero problema italiano. Da sempre, da decenni».
Perché non si riesce a fare una riforma della burocrazia in Italia?
«I burocrati sono una casta e bloccano ogni tipo di riforma. Il nostro Paese è stato schiacciato dalla burocrazia, che non dà certezze né sui tempi né sulla soluzione di certe procedure. È soprattutto per questo che nessuno investe in Italia».
Rigore e crescita sono compatibili o dobbiamo rassegnarci soltanto a politiche di austerità?
«Il rigore lo applichino a Bruxelles, siamo stanchi di questa austerità! Dove è finito lo Stato sociale? Dove è finita la solidarietà? Dove sono finite le politiche di sviluppo?».
Cosa pensa della riforma delle Province e del Senato? È quello che serve al Paese?
«Sconcertante quella della Province, devastante e perfino grottesca per come è stata concepita. Anche quella del Senato mi sembra altrettanto negativa». MAGGIO 2014
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COMUNA TUTTO IN UN GIORNO
In provincia di Frosinone 40 centri al voto Urne aperte solo domenica 25 maggio, dalle 7 alle 23
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l 25 maggio, dalle ore 7 alle 23, si vota anche in 40 Comuni. Sono state presentate in totale 141 liste. I candidati a sindaco sono 108, quelli ai consigli comunali 1.726. Per un totale di aspiranti amministratori locali pari a 1.843. Gli aventi diritto al voto sono 143.361. La scheda è di colore azzurro. Due Comuni, Anagni e Veroli, hanno più di 15.000 abitanti. Se nessuno dei candidati a sindaco raggiungerà al primo turno il 50% più uno dei consensi, si andrà al ballottaggio quindici giorni dopo. Si eleggeranno 16 consiglieri. Isola del Liri ha più di 10.000
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abitanti: anche in questo caso i consiglieri comunali da eleggere sono 16. Cinque i Comuni con una popolazione compresa tra i 5.000 e i 10.000 abitanti, dove si eleggeranno 12 consiglieri, oltre al primo cittadino: Arce, Ceprano, Paliano, Ripi, Sant’Elia Fiumerapido. Quattro i centri tra i 3.000 e i 5.000 abitanti: Castelliri, Morolo, Piglio, S. Giorgio a Liri. Anche in questo caso i consiglieri saranno 12. Ventitré i Comuni con una popolazione tra i 1.000 e i 3.000 abitanti: Acuto, Arnara, Ausonia, Broccostella, Casalvieri, Colfelice, Coreno Ausonio,
Fontechiari, Gallinaro, Giuliano di Roma, Pescosolido, Posta Fibreno, S. Donato Val di Comino, S. Andrea del Garigliano, S. Apollinare, Santopadre, S. Vittore del Lazio, Strangolagalli, Vallemaio, Vallerotonda, Vico nel Lazio, Villa Latina e Villa S. Stefano. In ognuno di questi paesi si eleggeranno 10 consiglieri comunali. Più il sindaco ovviamente. Cinque i Comuni con meno di 1.000 abitanti: Colle S. Magno, Falvaterra, Rocca d’Arce, S. Ambrogio sul Garigliano e Settefrati. Pure in questo caso i consiglieri comunali saranno 10.
ALI
COME SI VOTA Nei Comuni con meno di 15.000 abitanti si vota con una sola scheda, utilizzata sia per eleggere il sindaco, sia per eleggere i consiglieri comunali (scrivendo il nome della persona scelta). Tutti i candidati sono sostenuti da una lista elettorale, composta dai candidati alla carica di consigliere. Già stampato sulla scheda c’è il nome del candidato sindaco, e accanto si trovano le liste che lo appoggiano. Si tratta di un voto unico, quindi, che vale sia per il candidato sindaco, che per la lista che lo appoggia. Se si registrasse un caso di parità (possibile nei comuni più piccoli) si dovrà tornare a votare per i primi due candidati due domeniche dopo. Se si registrasse un’ulteriore parità, verrà considerato vincitore il candidato più anziano. Anche nei Comuni con più di 15.000 abitanti si vota con una sola scheda, sulla quale si trovano riportati i nomi dei candidati sindaci e, affianco, le varie liste che appoggiano il candidato. Si può esprimere il voto in tre modi diversi: segnando una “x” solo sul simbolo della lista (e in questo modo la preferenza va alla lista e al candidato sindaco che questa appoggia); è possibile fare il voto disgiunto, tracciando un segno sul simbolo di una lista e tracciando allo stesso tempo un segno sul nome di un candidato non appoggiato dalla lista votata; tracciando un segno sul nome del sindaco (senza quindi scegliere alcun partito), in questo modo si vota solo per il candidato sindaco e non per le liste che lo appoggiano. È possibile indicare una preferenza per il consigliere comunale, scrivendone nome e cognome nella riga di fianco al simbolo della lista che lo appoggia.
CUGINI COLTELLI A SANT’AMBROGIO Franco e Sergio Messore: è sfida in famiglia In un paese di neanche mille abitanti è un bel record. A Sant’Ambrogio sul Garigliano Franco Messore, vice sindaco e assessore, incrocerà i guantoni con il cugino Sergio. Che, guarda un po’, in consiglio comunale sta all’opposizione. L’unico dato certo è che il sindaco resterà in famiglia
MEGLIO SOLI CHE… CON GLI AVVERSARI Un candidato a Morolo, Broccostella e Falvaterra L’unico sfidante sarà l’astensionismo. Anna Maria Girolami, Sergio Cippitelli e Antonio Lancia, rispettivamente sindaci uscenti di Morolo, Broccostella e Falvaterra, non hanno sfidanti. Per essere confermati hanno bisogno che si rechi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto
NON C’È DUE SENZA TRE Le conseguenze della legge Delrio Grazie alla legge Delrio potranno candidarsi per la terza volta. Ad approfittarne sono in quattro: Antonio De Vellis (Strangolagalli), Filippo Capogna (Arnara), Sergio Cippitelli (Broccostella) e Francesco Pirollo (S. Vittore). Quando si dice l’attaccamento alla... poltrona!
DESTRA E SINISTRA SOTTOBRACCIO Sel e Fratelli d’Italia insieme ad Acuto
Gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino sono 108, le liste 141
Strano ma vero. Ad Acuto, nella stessa lista, ci sono Sel e Fratelli d’Italia. Tamara D’Ascenzi (che se la vedrà con Augusto Agostini) è sostenuta da Nazzareno Pilozzi, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, e dal partito che fa capo a Giorgia Meloni. Ecco le vere larghe intese.
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COUNT DOWN PER L’ERA POST FIORITO
Nella città dei papi otto candidati proveranno a conquistare la fascia
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a crescita esponenziale della perdita dei posti di lavoro dovuta alla chiusura di stabilimenti industriali storici come Videocolor e Marangoni, la crisi sanitaria e il conseguente depotenziamento, fino allo stremo, della struttura ospedaliera, problemi mai risolti di ordine ambientale e di decoro urbano e molto, molto altro ancora faranno da retroscena alle elezioni amministrative più sentite di questi ultimi anni ad Anagni. In tutto sono 448 i candidati per uno dei 16 scranni disponibili a Palazzo Jacopo da Iseo, inseriti in 28 liste che sostengono otto candidati a sindaco: Carlo Marino, Daniele Natalia, Angelo Salvi, Mirco Sterbini, Valeriano Tasca, Riccardo Ambrosetti, Fausto Bassetta e Roberto Cicconi. Le elezioni nella città dei papi rap-
presentano certamente il caso più interessante di questa tornata. Non solo perché Anagni è, sia sotto l’aspetto demografico che dell’estensione territoriale, una delle maggiori città della provincia, ma anche per l’inevitabile attenzione che tutti hanno dedicato al caso Fiorito. Ma, come spesso avviene qui nei dibattiti che precedono le elezioni amministrative di Anagni, anche stavolta il confronto si concentra sistematicamente sui fatti inerenti la politica nazionale piuttosto che sui problemi più concreti che riguardano la città. Il sistema di valori veicolati dalle parti politiche nazionali irrompe così su ogni fronte, minando la discussione sulla governance cittadina che, in teoria, dovrebbe essere il primo punto sul quale un candidato sindaco deve puntare per farsi apprezzare dagli elettori.
Inutile dirlo: il migliore in campo, finora, è stato il commissario prefettizio Ernesto Raio, con la speranza che chi sarà chiamato a prendere il suo posto non ce lo faccia rimpiangere…
Sfida tra Marino, Natalia, Salvi, Sterbini, Tasca, Ambrosetti, Bassetta e Cicconi
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Paolo Castaldi
VEROLI
UNA CITTÀ DIVISA IN SEI
Sfide incrociate e schieramenti a pezzi Decisivo sarà il voto nelle varie contrade
ACHILLE REALI
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a sei candidati a sindaco per un comune di ventimila persone non saranno troppi? Veroli, alla vigilia delle elezioni, presenta un panorama politico frammentato. Simile in tutto alla configurazione geografica del suo stesso territorio: un centro storico e diverse contrade, che non troveranno né un’unità, né dialogo. Alleanze politiche coagulate su posizioni diverse, simboli contesi e non concessi dagli stessi vertici di partito. Un centrodestra litigioso, un centrosinistra frastagliato e liste civiche lievitate a go-go. Dando ancora una volta l’idea di quanto Veroli sia ben lontana dall’avere schieramenti politici definiti, e come sia anni luce distante dal “bipolarismo”. Barbara Zeppieri, Simone Cretaro, Danilo Campanari, Marino Diamanti, Gianfranco Rufa e Alfredo Magliocca: sei voci diverse, che però lasciano intuire (neanche troppo velatamente) le mire strategiche, prima ancora degli obiettivi politici diretti al fare amministrazione. La nota positiva in questa rosa di candidati è l’età
DANILO CAMPANARI Sindaco negli anni ‘90, consigliere e assessore provinciale, tenta il ritorno nella sua Veroli MAGGIO 2014
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anagrafica. Quattro dei sei candidati sono compresi fra i 40 e i 50 anni e per la prima volta, in una città votata alla politica declinata al maschile, si presenta come aspirante sindaco una donna. Diciotto liste assortite in vario modo e con scambi di ruolo da destra a sinistra andata e ritorno, con un unico importante scopo: esserci. Piuttosto si ingoiano rospi e si scavalcano barriere ideologiche, ma il posto in lista è più importante. E in questo scenario è tutto un corri-corri su Facebook per mostrarsi, dichiararsi, autopromuoversi e accasarsi. Sì Facebook, ovvero la nuova frontiera della piazza elettorale. Il comizio permanente con testo a ruota libera. Dove l’informazione è selfservice e tutti possono scrivere quello che vogliono. È bene esserci, è bello esserci. Il tutto per capire se i numeri daranno ragione a uno, agli altri, o al ballottaggio. Ma in questo ultimo caso, fiato sospeso con carta e penna a crocettare voti, seggi e preferenze ricevute, per accaparrarsi un lustro di potere nell’ufficio dove batte sempre il sole.
SIMONE CREATRO Perno dell’amministrazione guidata da Giuseppe D’Onorio, adesso prova il grande salto
A CEPRANO È VIETATO SBAGLIARE Cinque candidati per far dimenticare Giovanni Sorge Una cosa è certa. Non saranno le solite elezioni. Sono diversi gli aspetti che contribuiscono a trasformare l'appuntamento elettorale di Ceprano in un evento fondamentale per la vita politica cittadina. Innanzitutto la fine ingloriosa dell'amministrazione di centrodestra guidata da Giovanni Sorge, l'ex sindaco arrestato nello scorso novembre con l'accusa di tentata concussione. Poi la mancanza della vera nomenklatura di sinistra, in una città tradizionalmente tendente al centrosinistra. Infine la necessità di dare una svolta vera a un paese ormai da tempo in declino. A contendersi la fascia di primo cittadino saranno in cinque: Paolo Castaldi (Ceprano nel cuore), Marco Galli (Cambia Ceprano), Roberto Pellegrini (Progetto Ceprano), Armando di Rienzo (Movimento 5 Stelle Ceprano) e Luigi Sorge (Partito Comunista dei lavoratori). Ora la parola passa ai 7.495 elettori. Vietato sbagliare ancora...
GIANFRANCO RUFA Giovane esponente di Forza Italia, ha come obiettivo quello di espugnare una roccaforte della sinistra
L’ISOLA CHE C’È Una campagna elettorale sottotono sulle rive del Liri In cinque provano a conquistare il palazzo municipale
DIEGO MANCINI
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inque candidati alla carica di sindaco (tre uomini e due donne), alla guida di altrettante liste, si contenderanno domenica prossima la conquista del palazzo municipale di Isola del Liri. Il fattore dominante della campagna elettorale è stato rappresentata dalla totale assenza di un confronto politico tra le formazioni in lizza, ispirate all’alibi delle connotazioni pseudo-civiche. Del resto, l’ultima consiliatura era stata caratterizzata, almeno nella seconda fase, da un imprevedibile rimescolamento della carte originarie, perché il sindaco Luciano Duro (Pd) era partito con una maggioranza ed ha terminato il suo mandato il 17 gennaio scorso (a seguito della sfiducia manifestata da undici consiglieri) con un’altra coalizione, che aveva incorporato anche autorevoli rappresentanti di centro-destra. Una svolta traumatica che i precedenti alleati dell’ex sindaco avevano battezzato come un autentico “ribaltone” e che non è riuscita a terminare il suo percorso naturale dei cinque anni previsti. Con una sostanziale continuità anche l’attuale panorama pre-elettorale presenta cinque liste che propongono candidature di variegata estrazione, fatta eccezione forse per il “Movimento 5 Stelle”, che comunque è di difficile collocazione politica anche a livello nazionale. La maggioranza uscente non sarà
Non è della partita il sindaco uscente Luciano Duro. Ma si rivede Vincenzo Quadrini
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guidata dal sindaco uscente Luciano Duro, che tuttavia ha assicurato il suo personale sostegno alla lista “Progetto Comune” di Antonella Di Pucchio (ex assessore al bilancio, “renziana” della prima ora e componente dell’assemblea nazionale del Pd, che schiera nella sua formazione anche l’ex vicesindaco Angela Mancini di Sel, il segretario del circolo del Pd Sandro Nardelli, l’ex assessore ai lavori pubblici Mario Ventura e gli ex consiglieri Mario Cocco e Mauro Tomaselli, quest’ultimo ex de “La Destra”, del Pdl ed attualmente di Forza Italia). In competizione sarà anche Vincenzo Quadrini (sindaco dal 1990 al 2000 e consigliere provinciale), che nella sua lista “Isola 2.0” ha incassato l’appoggio del Psi (che propone il presidente della locale sezione socialista Vincenzo D’Orazio) e dell’Udc (con gli ex consiglieri Angelo Caringi e Gianni Scala), ma anche di qualche autorevole esponente del Pd (come Lucio Marziale, Pierluigi Romano e Massimiliano Quadrini). A tal proposito, è utile anche ricordare che Vincenzo D’Orazio, Gianni Scala e Massimiliano Quadrini (quest’ultimo figlio di Vincenzo ed ex vicesindaco) erano anche assessori della prima “giunta Duro”, che vennero “disarcionati” nel novembre del 2011 nell’operazione definita “ribaltonistica”. Alla contesa ha voluto partecipare anche Domenico Vitale (già vicesindaco dal 1995 al 1997), che propone una coalizione singolare denominata “Isola del Liri – La Grande Bellezza” (ovviamente ispirata al film di Paolo Sorrentino). Le grandi novità sono rappresentate, invece, dalla lista “Obiettivo Isola” (guidata dal giovane professionista Enzo Altobelli, che schiera anche Giuseppe Serapiglia, già Sindaco agli inizi degli anni novanta) ed il “Movimento 5 Stelle” (unico raggruppamento che si presenta con il simbolo ufficiale, guidato da Paola Indigeno).
Roberto D’Auria
CORSA A TRE NEL COMUNE DI ARCE D’Auria vs Simonelli Il terzo incomodo è Cammariere Corsa a tre per la fascia tricolore ad Arce. Il sindaco uscente Roberto Simonelli tenta la conferma alla guida della lista “Liberamente per Arce”. A sfidarlo sono Roberto D'Auria (“Insieme per Arce Democratica”) e Nunzio Cammariere (“Nel Cuore la Nostra Terra”). In particolare D'Auria è riuscito a catalizzare le forze che in questi anni si sono opposte alla maggioranza guidata da Simonelli. Una campagna elettorale molto intensa e partecipata quella che si sta svolgendo ad Arce. Molto impegnati ovviamente anche i candidati al consiglio comunale, che potrebbero davvero fare la differenza. Si vota contemporaneamente per le consultazioni europee, ma ad Arce le comunali sono molto sentite, ragione per la quale fungeranno da traino indubbiamente. Simonelli-D'AuriaCammariere: una poltrona per tre.
Cassino
A Piedimonte si aspetta la visita dell’ad di FCA
PIANO INDUSTRIALE FIAT Cassino L’assessore Mario Costa ha incontrato Michele Civita
FERROVIA CASSINO-ROMA CORSE A RISCHIO
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on c’è pace per i pendolari che, ogni mattina sono costretti a viaggiare in treno, stretti come sardine, sulla tratta Cassino-Roma. Trenitalia, infatti, starebbe per sopprimere alcune corse giornaliere, mettendo in piedi un servizio sostituitivo di pullman fino a Frosinone per poi continuare il tragitto su strada ferrata fino alla Capitale. Più che un viaggio somiglia molto a una penosa odissea. Le corse a rischio soppressione, in andata, sarebbero quelle delle 3.30, delle 4.20 e delle 5. Per il ritorno, invece, potrebbe saltare quella che parte alle 23.14 da Roma Termini. Nei giorni scorsi l’assessore Mario Costa ha incontrato il collega alla regione Civita che «si è impegnato ad evitare che vengano soppresse quelle corse. È paradossale che un servizio che necessiterebbe di potenziamento venga addirittura ridimensionato. Faremo quanto possibile affinché ciò non F.R. accada».
VENTATA DI OTTIMISMO
L’
annuncio dell’ad di FCA, Sergio Marchionne, ha suscitato nel cassinate una ventata di ottimismo. C’è, infatti, la concreta possibilità che lo stabilimento di Piedimonte San Germano possa diventare il fulcro nazionale della produzione Alfa Romeo. Il piano industriale reso noto da Detroit prevede investimenti corposi ed un’ampia gamma di nuove vetture, ben otto dal 2015 al 2018. Quanti di
quei soldi saranno destinati alla fabbrica più importante del Lazio meridionale e quanti di quei modelli saranno sfornati dalle catene di montaggio pedemontane, ancora non è dato sapere. Sarà forse lo stesso Marchionne, che di qui a breve dovrebbe venire in visita a Cassino, a svelare l’arcano. Un dato comunque va registrato: non si respira più quell’aria depressa di qualche settimana fa. Le organizzazioni sindacali mantengono un atteggiamento di estrema cautela, come è giusto che sia. Però è indubbio che sono in molti a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. E questo è già qualcosa. Fernando Riccardi
Cassino
Realizzata con il contributo dei veterani polacchi
UNA STATUA
PER IL GENERALE ANDERS
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ell’ambito delle variegate manifestazioni che si stanno tenendo a Cassino per ricordare il 70° anniversario della distruzione bellica è da segnalare l’intitolazione di una piazza e l’erezione di una statua in onore del generale Wladyslaw Anders, il comandante del corpo di spedizione polacco che per primo mise piede sulla vetta di Montecassino liberata dai tedeschi dopo mesi di atroci battaglie a ridosso della Linea Gustav. L’evento si svolgerà sabato 17 maggio in Largo Anders, nei pressi di via San Marco. La statua è stata realizzata grazie al generoso contributo offerto dai veterani polacchi residenti negli Stati Uniti d’America. Si tratta del giusto e doveroso riconoscimento per un valoroso ufficiale che, venuto a mancare nel 1970, volle essere sepolto accanto ai suoi “ragazzi” nel sacrario militare di Montecassino. Ma anche per i soldati polacchi che nel maggio del 1944 si batterono con grande coraggio e caddero in molti sulle aspre balze del monte che sovrasta F.R. Cassino.
Tra un anno al voto: qualcosa già si muove Le Europee rimettono in moto l’attività del Comune PONTECORVO Le elezioni europee hanno rimesso in moto l’attività dell’amministrazione comunale. Del resto tra un anno abbondante sarà la volta del rinnovo del consiglio comunale e i cittadini chiederanno il resoconto dell’impegno profuso nel mandato dal sindaco e dagli assessori. Ecco dunque spiegati i piccoli lavori di manutenzione che si stanno attuando in alcune zone del paese. Molti cittadini però si chiedono quando inizieranno quelli per riqualificare il territorio, promessi in campagna elettorale e mai realizzati, a cui si aggiunge il macigno di via Lungoliri e della mancanza di infrastrutture alternative o di completamento a quelle esistenti. Su tale aspetto tutto tace da molti mesi. Della differenziata non se ne hanno notizie, della ristrutturazione della piscina comunale neanche, della riqualificazione del giardino dello sport stessa cosa. La lista delle mancanze è lunga, si riuscirà a trovare una scusa valida per tutto ciò che non è stato realizzato? E qualcuno ci crederà? Stefania Turchetta
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Alatri
STRADE A PEZZI PRIMI INTERVENTI
L’Amministrazione comunale ha annunciato il rifacimento del manto stradale su 5 chilometri
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Pazienti psichiatrici e giardinieri
All’ex S. Maria della Pietà saranno i malati ad occuparsi delle aree degradate CECCANO Da giugno gli spazi verdi dell’ex manicomio “S. Maria della Pietà” di Ceccano saranno recuperati grazie a lavori di manutenzione affidati a giardinieri speciali: i pazienti psichiatrici in cura presso le strutture residenziali terapeutiche riabilitative del luogo. È pronto a partire l’innovativo progetto. “L’anello delle biodiversità”, ideato dal dipartimento salute mentale della Asl di Frosinone e patrocinato dal Comune. Si vuole arrivare alla realizzazione nei terreni abbandonati dell’ospedale di un orto, gestito dai pazienti. Due le strutture terapeutico riabilitative interessate, la “Romolo Priori” e la “Maxwell Jones”. Il paziente viene stimolato attraverso i sensi in un’attività che lo impegna fisicamente e mentalmente stimolando il senso di responsabilità, aumentando l’autostima. Cle.Rin.
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n tema particolarmente delicato per tutte le realtà della provincia, compresa Alatri, è quello del rifacimento e della manutenzione stradale. L’amministrazione comunale, grazie al lavoro dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Gizzi, nonostante le scarse risorse disponibili, è pronta nuovamente ad intervenire su gran parte del vasto territorio alatrense. Lo stesso Roberto Gizzi, annuncia infatti che è «avviata la procedura per il rifacimento totale del manto stradale di alcune arterie, per una lunghezza di oltre 5 chilometri». Un problema accentuatosi dopo l’ondata di maltempo dei mesi scorsi tanto che ad Alatri è stato riconosciuto lo stato di calamità. Ancora oggi, infatti, alcune strade e alcuni ponti a ridosso del fiume Cosa sono interdetti al traffico veicolare. «Nei prossimi giorni – racconta Gizzi – dovremmo sapere il quantitativo di contributo messo a disposizione della Regione Lazio che proprio in questo periodo sta approvando il collegato al bilancio per liberare tali Pietro Antonucci fondi».
Ceccano
Antiquarium
LA STORIA IN MOSTRA Il museo verrà allestito al Castello dei Conti
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ià si conosce il nome con quale verrà battezzato al momento della nascita, si spera celere: Antiquarium. Si tratta dello spazio espositivo museale da allestire a Ceccano nel castello dei Conti, con il placet della Sovrintendenza dei Beni Archeologici del Lazio. Una storia da raccontare
attraverso i ritrovamenti archeologici e mediante i tesori artistico - architettonici in una suggestiva cornice quale quella del maniero. Un passato glorioso da incastonare in un vero e proprio percorso museale. Insomma, con il progetto Antiquarium si vuole dare lustro ai trascorsi della città. Positivo l’apposito sopralluogo compiuto da un funzionario della Sovrintendenza che ha anche visionato i reperti da esporre, provenienti dagli scavi archeologici effettuati in località “Le Cocce” dove sorgeva una villa romana. Clemente Rinaldi
Ferentino In città il Comune installerà dieci punti di videosorveglianza
SICUREZZA Arrivano le telecamere
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i rendiamo conto che l’installazione di numerose telecamere di videosorveglianza dal punto di vista della privacy può rappresentare un problema, ma la sicurezza dei cittadini e del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio è di vitale importanza». Va dritto al problema l’assessore alle politiche per la sicurezza del Comune di Ferentino Luca Bacchi. La decisione di installare dieci telecamere nei punti strategici della città è stata necessaria. «Gli atti vandalici che abbiamo subito in passato ci hanno costretto a prendere questa decisione». I punti dove verranno installate le dieci telecamere: cinta muraria porta Sanguinaria; piazza Mazzini; area antistante il duomo e il vescovado; area di accesso scuola media Achille Giorgi; campo di gioco palazzo Martino Filetico; parcheggio Martellina; piazzale antistante scuola elementare Simone Cola località Giardino; parcheggio antistante palazzo dello sport, zona Ponte grande; parcheggio collepero porta montana e parcheggio antistante il civico cimitero. Tap
Sora
PARCO S. DOMENICO
Sora
PULISCONO I GRILLINI
L’iniziativa insieme all’associazione War on Dump
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CAPITA Capita che tempo fa sono apparse due miniscariche abusive lungo la S.R. 82 Valle del Liri nel tratto che collega Sora a Fontana Liri. Capita che, come spesso accade, non essere intervenuti tempestivamente ha fatto scatenare il fenomeno dell’emulazione. Capita che la conseguenza sia stata l’aumento a dismisura del cumulo dei rifiuti che oggi si possono “ammirare” ai margini della strada, per la gioia di tutti gli automobilisti. Capita che quello che più sconcerta, oltre ai meccanismi mentali di chi si libera di pneumatici e materassi usati lungo una strada trafficata e non nelle apposite isole ecologiche, è l’assoluto menefreghismo dei politici. Forse però non passano mai lungo le strade che percorrono i comuni mortali. Saranno impegnati a “volare alto”. Capita che, però, più si va in alto e più poi si rischia di fare il botto. Cirus
ura del territorio partendo dalla piccole/grandi cose. Una iniziativa da elogiare e quindi da replicare il più possibile è stata organizzata dall’associazione War on Dump e la partecipazione degli attivisti del Movimento 5 Stelle, con la pulizia da parte di volontari del parco di San Domenico, troppo spesso negli ultimi anni sotto le luci dei riflettori per lo stato pietoso, e pericoloso, in cui versa. Gli organizzatori hanno evidenziato che la tutela dell’ambiente negli ultimi anni ha portato ad una maggiore attenzione e cura nei confronti dei problemi ad esso connessi con la moltiplicazione delle iniziative in sua difesa. In particolare, nel
mese di maggio si sta svolgendo la prima edizione della campagna “Let’s Clean up Europe”, un progetto europeo per la lotta contro il degrado ambientale e l’abbandono di rifiuti. C. Alt.
GIOVANI A CONFRONTO Con il Comenius tre delegazioni di studenti stranieri al palazzo comunale
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Sora
CARENZA DI AUTOMEDICHE I COMUNI NE COMPRANO UNA
Andrà ad affiancare le postazioni 118 di Sora, Isola del Liri e Arpino
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na nuova automedica per garantire un soccorso più efficace del servizio 118 ai comuni della media Valle del Liri. Con una recente delibera il comune di Sora ha aderito al progetto “pronto intervento sanitario nell’Alta Terra di Lavoro” che vede partecipare anche Fontana Liri, Broccostella, Arpino, Monte S.Giovanni Campano, Isola del Liri, Castelliri, Campoli Appennino, Pescosolido, Santopadre, Posta Fibreno, Fontechiari e Vicalvi. In pratica, tenuto conto che le ambulanze dislocate nel distretto presso l’ospedale di Sora (due) e una ciascuna rispettivamente a Isola liri ed Arpino non vedono presente a bordo il medico, i tredici comuni hanno deciso di pagare loro il mezzo che sarà adibito ad automedica e che sarà destinata dai vertici del 118 ad una delle postazioni di soccorso presenti sul territorio.
rescere, conoscere, progettare in maniera ecologica. Una interessante iniziativa di collaborazione tra scuole e quindi ragazzi di diversa nazionalità si è svolta a Sora nell’ambito del progetto “Comenius” e che ha visto tre delegazioni di studenti stranieri ricevute nel palazzo municipale di Sora. Nell’occasione agli ospiti è stato illustrato il funzionamento del Consiglio Comunale e presentato un breve excursus sulla storia del Palazzo comunale. Emozionante anche lo scambio di doni con gli ospiti stranieri, provenienti dal Belgio, dalla Norvegia e dalla Svezia e che sono in rapporto di collaborazione con l’ITCG “C. Baronio” di Sora nel progetto dedicato alla progettazione/realizzazione di case ecologiche. L’aspetto più interessante è quello formativo con i giovani futuri geometri chiamati a progettare delle case passive che poi saranno realizzate dai loro colleghi stranieri. C.A.
Ciro Altobelli
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IL BELLO
DEL DESIGN Milano. Il Fuorisalone. Nove aziende ciociare in vetrina La Camera di commercio di Frosinone “esporta” lʼestro ciociaro Arredamento, novità e tendenze: ecco come vince la creatività
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l design. L’arredamento. Le novità. Le ultime tendenze. Anche quest’anno il Fuorisalone di Milano si è rivelato il centro vitale degli appuntamenti con la creatività. Ma soprattutto il punto d’incontro di architetti, designer, artigiani appassionati di arredo. Uno spazio unico. Il luogo, insomma, dove circolano le idee più innovative e originali. Dall’8 al 13 aprile anche nove aziende della provincia di Frosinone hanno vissuto da protagoniste la settimana dedicata al salone del mobile con l’installazione curata da Camera di Commercio e Aspin all’interno della prestigiosa sala Madrid del Nhow Milano, uno degli hotel più esclusivi e di tendenza della city business. ADD Associazione Distretto del Design, AGA Design, Arken, Domozero, Gran Tour, Iacobucci Equipment and Services, Iacobucci HF, Lavorazioni Industriali e Simeone Vetri d’Arte hanno rappresentato ed espresso il valore artistico e l’estro di un territorio, quello di Frosinone, dalle innumerevoli sfaccettature. Insieme hanno raccontato la loro passione in un’esposizione esclusiva che ha dato modo di mostrare al grande pubblico come idee e creatività possano essere trasformate in valide proposte commerciali, avvicinando la praticità e la funzionalità di oggetti di uso quotidiano alla ricercatezza di un’estetica legata a nuovi orizzonti del lifestyle e
dell’interior design. Tra i numerosi eventi dedicati alla creatività, la sala Madrid del Nhow Hotel è stata palcoscenico del talk, organizzato da Aspin, “Design, produzione e mercato…” al quale hanno preso parte importanti nomi del design italiano. Ancora una volta, l’iniziativa dell’Aspin promuove attraverso il design, il nostro territorio. Prova, e visti i risultati raggiunti nel corso degli anni, con successo ad azionare la leva della creatività per mettere in rete le migliori risorse manifatturiere della nostra provincia. Consapevole che solo attraverso il volano delle idee possono essere colte occasioni di sviluppo e soprattutto si possono interessare compratori e mercati internazionali. Non a caso, nella sala del Nhow Hotel di Milano, tra le aziende della provincia di Frosinone, si respirava quell’ottimismo e quel clima di sana competitività, che purtroppo ha abbandonato in questi anni, per colpa della crisi, il mercato dei consumi interno. Passeggiare tra i prodotti delle imprese protagoniste dell’esperienza milanese ha significato percepire distintamente come, solo attraverso ricerca, sviluppo, creatività si possano intraprendere le sfide del futuro. Come si possano, con l’ausilio di un’adeguata industria manifatturiera, affrontare le difficoltà ma anche le grandi opportunità, offerte da un mondo sempre più
Le imprese della provincia di Frosinone, grazie alla Camera di commercio, per la quarta volta consecutiva hanno preso parte al “Fuorisalone” di Milano, l’evento con la maggior affluenza di persone, operatori del settore, architetti, designer e studenti provenienti da tutto il mondo Marcello Pigliacelli
Genesio Rocca
Camera di commercio e Aspin ancora una volta protagoniste
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foto SIMONE DESIATO
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globalizzato. Le imprese giunte a Milano grazie al sostegno della Camera di Commercio e dell’Aspin hanno capito quanto valore aggiunto possano dare oggi, sorrette dal marketing, le intuizioni creative dei designer. E l’importanza quindi di investire nelle migliori risorse aprendosi alla contaminazione di mondi e culture diverse. Giustificato dunque l’entusiasmo dei presidenti della Camera di Commercio, Marcello Pigliacelli, e dell’Aspin, Genesio Rocca, che non hanno mancato di sottolineare come
compito delle istituzioni e del territorio nel suo complesso sia quello di predisporre il terreno ideale affinché siano sempre di più le nostre imprese a misurarsi con le loro produzioni. Affinché diventino “industrie” nel senso più nobile del termine. Concependo e maturando, anche consorziandosi, dal brand al prodotto finito. Diventando, in poche parole, protagoniste del mercato a tutto tondo. Non avendo paura dell’insuccesso a patto di inseguire ogni giorno qualità ed eccellenza.
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IL FOTORACCONTO Novità, stile e colore: al Fuorisalone di Milano le aziende della provincia hanno “esportato” i tratti connotanti dell’impresa e del design made in Ciociaria
Marcello Pigliacelli: il nostro design rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy
«L’industria dell’arredamento e il segmento del design rappresentano una delle eccellenze del Made in Italy – ha voluto sottolineare il presidente della Camera di Commercio di Frosinone, Marcello Pigliacelli – Il nostro design si alimenta della creatività e della visione degli uomini che da sempre studiano e analizzano il mercato impegnandosi ad anticipare i bisogni futuri senza mai limitarsi a soddisfare unicamente la domanda del pubblico». Sulla stessa lunghezza d’onda Genesio Rocca, presidente
dell’Aspin: «Quest’anno, come del resto anche nelle passate edizioni – ha detto – la partecipazione della provincia di Frosinone all’evento ha suscitato grande curiosità e apprezzamento. Numerosissimi visitatori da ogni parte del mondo hanno avuto la possibilità di scoprire una provincia che di anno in anno crea nuovi spunti e nuove interpretazioni dell’abitare contribuendo al design Made in Italy attraverso creazioni innovative ma allo stesso tempo funzionali, progettate per stupire nell’arredare». MAGGIO 2014
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ADD
Associazione Distretto del Design
È
un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2009 dalla sinergia tra un team di professionisti legati al mondo del design e un gruppo di aziende del bacino della Media Valle del Liri (Fr). Obiettivo principale dell’associazione è quello di coniugare sapere pratico e sapere intellettuale al fine di concepire e realizzare prodotti innovativi che riposizionino le aziende sui nuovi mercati internazionali
ADD Associazione Distretto del Design
Largo Riccia, 15 03033 Arpino tel 0776 1726424 fax 0776 1726424 distrettodeldesign@gmail.com www.distrettodeldesign.it
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Arken
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obili di qualitĂ per la casa realizzati su misura nel rispetto delle esigenze del cliente
Arken spa
Q u a l i t y
h o m e
f u r n i t u r e
o n
d e m a n d
via Stazione, 182 03013 Ferentino tel 0775 392012 fax 0775 223892 baldassini@arken.it www.arken.it
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omozero è una giovane realtà nata nel 2012, un contenitore nel quale confluiscono prodotti e idee, servizi e progetti mirati alla sostenibilità come filo conduttore di un nuovo modo di progettare, arredare, ideare e sensibilizzare. Domozero, in tale contesto, promuove la cultura della razionalizzazione delle risorse, basando la propria attività sull’utilizzo e riutilizzo di materiali naturali e di recupero, una ricerca che si pone come punto d’incontro tra design e moda. Gli elementi, semplici e minimali, sono concepiti da una rete di designer con background eterogenei e realizzati a mano direttamente nei propri laboratori
Domozero srl
via De Carolis, 12 03100 Frosinone tel 335 7427466 info@domozero www.domozero.it
Domozero MAGGIO 2014
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Gran Tour
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ran Tour S.r.l. azienda leader nel settore arredo bagno, ha origine da un’attività artigianale di vetreria fondata nei primi anni del ‘900, che si è evoluta sotto l’attenta guida della famiglia Iamunno. Nel ‘95 l’azienda ha iniziato il processo di strutturazione che ha portato a realizzare l’attuale Factory il cui complesso industriale è di 30.000 mq complessivi. Lo stabilimento, oltre ai settori storici di vetreria, falegnameria e montaggio, rinnovati e potenziati, vanta nuovi macchinari robotizzati per la poliesteratura e laccatura, nonché personale professionale e qualificato
Gran Tour srl
zona industriale Amasona via Parigi snc 03018 Paliano tel 0775 705570 fax 0775 538803 info@grantourbagno.it www.grantourbagno.it
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Iacobucci
equipment and services
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milio Iacobucci fonda nel 1974 la IACOBUCCI per produrre carrelli aeronautici portavivande e bevande fornendo, nel corso degli anni, oltre 400.000 carrelli ad oltre 100 compagnie aeree nel mondo. Dal 2010 Angelo e Maria Rosaria Iacobucci con la IACOBUCCI EQUIPMENT AND SERVICES estendono ad altri prodotti i vantaggi della costruzione aeronautica. Competenze, know-how aeronautico e costante attivitĂ di ricerca & sviluppo, hanno consentito di distinguersi con successo anche nel settore ospedaliero e ferroviario con la produzione di nuovi carrelli per la distribuzione di pasti e bevande
Iacobucci Equipment and services srl
loc. Colle Baiocco 03013 Ferentino tel 0775 39271 fax 0775 396014 marialuisa.capogna@iacobucci.it www.iacobucci.it
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Iacobucci HF Aerospace spa loc. Colle Baiocco 03013 Ferentino tel 0775 392520 fax 0775 390009 info@iacobucci.aero www.iacobucci.aero
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a Iacobucci HF è una realtà di consolidata esperienza nel mercato internazionale dell’aeronautica nel quale eccelle per la progettazione, certificazione e produzione di inserti per cucine di bordo. Tra i principali prodotti: macchine per il caffè, segmento con cui detiene la leadership di mercato, compattatori per rifiuti, forni e catering trolley per aeromobili civili e commerciali. A ciò si aggiunge la nuova gamma di poltrone executive per jet privati, frutto della collaborazione con il prestigioso studio internazionale BMW DesignworksUSA
Iacobucci HF MAGGIO 2014
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avorazioni industriali Srl è un produttore di interni di design su misura e sperimenta ogni giorno nuovi prodotti per l’industria dell’arredamento con particolare attenzione alla funzionalità e poi al valore estetico. I prototipi e le produzioni che necessitano di manovalanza specializzata sono realizzati internamente, altri che richiedono elevata automazione e grandi serie, sono affidate ad organizzate strutture esterne anche con l’ottica di fornire al cliente finale un ottimo prodotto con il prezzo più basso possibile
Lavorazioni industriali Lavorazioni Industriali srl via San Martino 03030 Broccostella tel 0775 871637 fax 0775 871637 info@smartpiano.it www.smartpiano.it
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AGA
OMETEC
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n marchio internazionale con un forte brand identity ed una solida filosofia. Siamo produttori diretti, con una struttura di circa 6.000 mq totali, nella quale curiamo personalmente tutte le fasi della filiera: dalla selezione maniacale di ogni componente che crei il nostro oggetto, all’analisi della domanda e del mercato, il project, il design, il coordinamento e lancio del progetto ed infine il processo produttivo
Design
Day Life in Design
OMETEC Officine Meccaniche e Tecnologiche Consorziate via Casale snc 03100 Frosinone tel 0775 898385 fax 0775 888041 info@agadesign.it www.agadesign.it
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ntonio ’Arte A 1983 con d ia r l e a Vetr e nasce ne ove vie n u o n e e ir im r S o. cop s i d el vetr re – d a l’ide rmazione l ito a asfo ice il t strada r d t – a l i nn la per trent’a preso «Dopo i aver intra nga da per o d u l is o cora o il b pens ma an giorno sent tecnia t s i giu ve le e. Ogn re nuo correr perimenta e rivisitare s e r i a gno d trasforma ole, così d r d e. che pe , mescolan lavorazion a, i ie d eg t h i t c il o t c ve ltri s lavori di B ievaa e r e med otten per tutti i o pittura plessa. Quest a piombo, m e e co icie vetrat ne semplic ore per il r r io m le, fus r ultimo l’a materiali pe e i r p , t e al Non lture ri, scu l vetro è clo de rma a quad tto ciò che u o t f e e r i l a d vo de, ta redo» lampa mento d’ar le comp
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a i e n r o e e m r i t S o e i V Anton Vetreria Antonio Simeone via San Marciano 03042 Atina tel 0776 691194 fax 0776 691194 simeoneoff2002@libero.it www.simeoneoffglass.com
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La frontiera del Cosilam QUANDO VINCONO I SINDACI
Il nuovo presidente Raffaele Trequattrini detta la linea In frantumi il tavolo provinciale dei partiti e la segreteria del Pd MASSIMO PIZZUTI
Marcello Pigliacelli elemento di equilibrio nel mondo delle associazioni
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l voto sul rinnovo dei vertici del Cosilam ha assunto una forte valenza politica semplicemente perché l’asse dei partiti aveva dato indicazione di rinviare a dopo le elezioni amministrative del 25 maggio. La maggioranza dei sindaci ha deciso di agire in autonomia, come soci dell’assemblea. A dettare la strategia il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli, il direttore del Consorzio Nino Gargano e il sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone. Nel Pd plateale la sconfitta della linea del segretario provinciale Simone Costanzo e del presidente Sara Battisti. I quali, però, avrebbero dovuto risparmiare al partito un’ulteriore frattura (dopo una stagione congressuale lacerante) quando hanno capito che si sarebbe proceduto comunque. Specialmente dopo che l’europarlamentare Francesco De Angelis e il senatore Francesco Scalia avevano dato il via libera al rinnovo degli organi del Cosilam.
foto Simone Desiato
RAFFAELE TREQUATTRINI Quarantatré anni, è ordinario di Economia aziendale al Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino
In frantumi il tavolo provinciale dei partiti, formato, oltre che dal Pd, da Forza Italia, Ncd, Udc e Psi. A questo punto vale la pena ricordare la composizione dei nuovi vertici del Consorzio dello sviluppo industriale del Lazio meridionale. Presidente Raffaele Trequattrini, vicepresidente Danilo Zola. Entrano a far parte del consiglio di amministrazione Michele Sirianni Notaro, Francesco Carcione e Orazio Picano. Per il collegio sindacale sono stati eletti all’unanimità: membri effettivi Paola Carnevale e Loreto Verrelli, membri supplenti Maria Grazia Molle e Maria Testa. I segnali sono stati tutti politici oltre che amministrativi. A livello di quote hanno partecipato soci che ne detengono il 78,57%. Raffaele Trequattrini, docente universitario, ha già dettato la linea: «La nuova gestione sarà all’insegna della continuità rispetto ai molti progetti che sono stati avviati e che cercherò di portare a compimento». Quindi il primo obiettivo: «Chiedo la vostra approvazione in questa sede per il passaggio da una remunerazione dei membri del Consiglio d’amministrazione fissa mensile a una remunerazione basata sui gettoni di presenza, destinata a generare una rilevante riduzione degli oneri imputabili agli organi di governo». Eppure, nonostante la fase del rinnovo sia stata archiviata, le polemiche continuano. Inutili, sterili e soprattutto in contrasto con quanto è stato sostanzialmente sancito dall’esito della votazione. I sindaci sono andati avanti dimostrando che certe materie non sono più all’ordine del giorno delle scalcinate “sacrestie” di partito. E poi, pur rimanendo dietro le quinte, Marcello Pigliacelli si è confermato elemento di equilibrio nel mondo delle associazioni di categoria. Giuseppe Golini Petrarcone non ha indietreggiato di un millimetro. Quanto a Nino Gargano, non è un caso che molti lo indichino come il vero cardinale Richelieu. MAGGIO 2014
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QUI MAGAZINE
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IL SOGNO CONTINUA Play off: Frosinone insegue la Serie B a pagina 102
LIFE STYLE CULTURA ARTE TEATRO CINEMA MUSICA LIBRI SPORT CUCINA
foto Massimo Scaccia
Teatro a Roma, gli ultimi spettacoli aspettando l’estate a pagina 88
Mario Palma Ovvero l’arte del viaggiatore
Daniele Bricca: la mia vita per il motocross
a pagina 80
a pagina 106
MARIO PALMA Viaggio nel colore
Un nuovo ciclo pittorico Un resoconto intimo E la magia del paesaggio
foto Giacomo Cestra MAGGIO 2014
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ROCCO ZANI
La precarietà, la fatica, lo stupore e il fascino dei mondi lontani
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i sono artisti che più di altri ci attraversano con un’intensità unica, mai veemente eppure piena di minuscoli intendimenti. Per conoscenza remota, per affetto, per silenzi copiosi. Mario Palma appartiene a questa schiera di artisti “confidenziali”, inteso ciò come una sorta di requisito intimo o contributo di più profonda conoscenza. E con il passare degli anni questa condizione di complicità si è fatta dialogo allargato, testimonianza del vivere, familiarità del giorno. Mario Palma appartiene alla mia storia. Non già – non soltanto – a quella di cronista dei fatti dell’arte ma ad una storia che sa di condivisione comune dello “sguardo”, ovvero della necessità di restituire al tempo quella “sostanza poetica” che più di altre ci guida, ci suggerisce, ci invade. A questo punto non sono altro che voce narrante o, più docilmente, spettatore del un nuovo “viaggio” di Palma pittore. Perché il “viaggio”, per lui, non è soltanto un’estensione visionaria del proprio incedere quanto invece una vera e propria “campitura assorbente”. Con la fisicità dell’esserci, abitando storie e
parole forestiere, intercettando negli occhi degli altri – e nelle terre degli altri – il senso della propria prateria poetica. Al pari degli artisti “da trincea” che raccoglievano note campestri lasciando ai bagliori del sole e alla polvere la dimensione del proprio racconto, il “cavalletto di guerra” di Palma pittore è la sua inseparabile scatola fotografica. Un aggiornamento metaforico del suo occhio retinico capace di recuperare nel fittissimo tramaglio avanzi di echi o semi di cromie. Un tempo li avremmo chiamati “bozzetti” o didascalie, meglio ancora, appunti. Una legenda interminabile di scatti come grafie seducenti da archiviare, catalogare per tempi e luoghi, e recuperare poi come avvertimento. Ciò permette a Palma di “consumare” appieno ogni metafora del viaggio, la precarietà, la fatica, lo stupore. E mantenerne vivo il “contagio” senza insabbiarne – o sabotare – la memoria microscopica di quel brandello temporale. Così ogni viaggio – reale – è confluenza e approccio del sentire. O respiro. Credo sia questo il buon auspicio. Credo sia questo il senso di un nomadismo – non soltanto MAGGIO 2014
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LA MOSTRA
I silenzi dell’aurora: suggestioni e sguardi La nuova personale di Mario Palma verrà inaugurata il prossimo 23 maggio a Frosinone. Ordinata nelle sale della villa comunale, si concluderà a fine mese. Una raccolta straordinaria, un resoconto importante, dall’emblematico titolo “I silenzi dell’aurora”, che presenta gli ultimi lavori di Palma pittore. Nato a Grumo Nevano, in provincia di Napoli, nei primi anni ‘60 Palma si trasferisce in Ciociaria, ormai la sua seconda casa. Nella nostra provincia insegna discipline artistiche e partecipa attivamente alla vita culturale del territorio. Una curiosità: nel 2004 Giorgio Di Genova lo inserisce nella “Storia dell’Arte Italiana – Generazione anni 40” (ed. Bora, Bologna)
spaziale – che è direttrice dichiaratamente riflessiva. A questo archivio di immagini strappate all’ombra o all’alba dei giorni Mario Palma sembra poi restituire un corpo e una veste capaci di ripristinare la sostanza dello stupore. Come a ridefinirne un’anima di cromie e segni che il “fotogramma-bozzetto”, da solo, non può rivelare. Ed è qui, in questo crocevia di memorie labili o reiterate, che l’opera si fa resoconto autonomo e sconfinato affrancandosi delle citazioni o delle prospettive fin lì riunite. Una “emancipazione visionaria” che dalle particelle raccolte lievita lungo quell’incipit assai ben descritto in una MAGGIO 2014
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recente biografia dell’autore: «Il viaggio porta allo scoperto le dinamiche del lontano e del vicino, dell’appaesamento e dello spaesamento straniante (…) Dimensioni nodali al centro della rappresentazione di Palma». E allora questo inedito ciclo di opere, “I silenzi dell’aurora”, che l’artista ci offre quale aggiuntivo approccio alla verità – ma che in effetti concede a se stesso come ultimo brandello di intima consapevolezza – altro non è che l’ulteriore affermazione di quanto finora suggerito. Eppure, in maniera mai così marcata, i “deserti” di Palma sembrano farsi ora benevola circostanza narrativa – non già fonte della storia
– quasi a indicare, nella “latitanza del reale”, una profondità autobiografica fatta di segretezza, di cammino, di riserbo. Perché è nello sconfinamento del paesaggio, nell’assenza di frontiere formali o presunte, che muove la dimensione dell’artista e dell’uomo Palma. Come se questa condizione gli consentisse un’osservazione privilegiata del tempo, “ripulita” di ogni vento chiassoso e sparigliante, degli angoli celati dall’ombra o dalle parole superflue. I “silenzi dell’aurora” sono in effetti quelli auspicabili, che ci sorprendono, ovvero quelli che hanno riposto le oppressioni della notte.
a cura di Rocco Zani
L’ALTRA METÀ DELL’ARTE
Le opere di Elena Sevi, Anna Maria Fardelli e Rita Mele alla Saletta del capoluogo
RITA MELE Senza titolo, olio su tela (particolare)
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uando Loredana Rea, critico di razza, raccolse attorno a sé, in un irripetibile evento (Donnarte – 1993), un universo artistico tutto al femminile, sdoganando di fatto un’espressività fino ad allora relegata a un ruolo di confine (soprattutto nel nostro territorio), Anna Maria Fardelli, Rita Mele ed Elena Sevi erano della partita. È trascorso qualche anno ma quanto di buono immaginammo allora si è concretizzato nel tempo successivo e oggi loro sono protagoniste e custodi di linguaggi autonomi e severi capaci di una continua rivisitazione critica del presente e di questo testimoniandone la sostanza poetica, la tensione, il dubbio. La Saletta di Frosinone (via Matteotti) ospita le loro opere recenti, un nuovo tratto di percorso che non è sosta o indugio. Ma sguardo. “Femminile/Plurale” La Saletta – Frosinone, fino al 15 giugno
FERNANDO REA
e la forza della mitologia Negli spazi della Deutsche Bank la personale “Aspettando Ulisse”
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na inesauribile vena poetica sembra sostenere, da decenni, il lavoro e la ricerca di Fernando Rea, figura storica di un Novecento mai definitivamente concluso e ancora ricco di inedite visioni. Rea ci sorprende ancora con questa splendida mostra promossa e ordinata nella sede della Deutsche Bank di Frosinone. Un ciclo di opere scultoree e pittoriche del tutto inedite che, nel segno del Mito, e con il singolare rigore formale che è “regola irreversibile” del suo andare, offre una stimolante navigazione tra il remoto e il tempo a venire, tra la memoria e la sua sognante evoluzione. Ancora una volta le opere di questo maestro segnano il confine – mai statico – tra le temporalità culturali, sociali, poetiche della storia. In attesa di Ulisse, meteora e saggezza del viaggio comune.
TERENZI RIFLESSIONI PER GUARDARE AL DI LÀ Si è conclusa la mostra all’Harpax di Ferentino
Metti una galleria d’arte nata da poco (l’Harpax di Ferentino), metti un giovane artista capace di leggere la precarietà del tempo, metti i “silenzi” della vita di provincia e tutto pare farsi un mix di generose considerazioni. La recente mostra di Emiliano Terenzi appena conclusasi è stata in effetti terra di riflessioni intime su un artista capace di “amplificare” con le proprie immagini il senso di sbigottimento del tempo presente, la dimensione di transitorietà, il vuoto oltre “il primo piano”. E lo fa, Terenzi, con una pittura “senza respiro” in cui la figurazione è timbro necessario non già per ammansire lo sguardo interlocutore quanto invece, paradossalmente, per intrigarlo.
“Aspettando Ulisse” Deutsche Bank - Frosinone, fino al 13 giugno
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a cura di Camillo Savone
SCELTI DA QUI
GLI SPETTACOLI A ROMA
FATE, PRINCIPESSE E BACI
“La bella addormentata nel bosco” al Teatro dellʼOpera dal 23 maggio al 1° giugno
fino al 25 maggio VIVIANI VARIETÀ
LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO
di Raffaele Viviani regia Maurizio Scaparro produzione Ra.Ma 2000 international in collaborazione con Gli Ipocriti Coop con Massimo Ranieri 06.3265991
musica di Pëtr Il’ic Cajkovskij direttore David Garforth coreografia Paul Chalmer scene e costumi Aldo Buti Orchestra e Corpo di ballo del Teatro dell’Opera con Ana Pavlovic, Jurgita Dronina, Gaia Straccamore, Alessandra Amato, Vladimir Shishov, Alessandro Macario
TEATRO OLIMPICO
SALA UMBERTO
fino al 25 maggio TAXI A DUE PIAZZE di Ray Cooney versione italiana di Jaja Fiastri con Gianluca Giudi, Giampiero Ingrassia, Nini Salerno, Silvia Delfino, Biancamaria Lelli, Antonio Pisu, Piero Di Blasio 06.6794753
TEATRO DELL’OPERA 06.4817003
foto C.M. Falsini
TEATRO ELISEO
fino al 25 maggio IL MALATO IMMAGINARIO di Molière regia Marco Bernardi traduzione Angelo Dellagiacoma con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni 06.48872222
TEATRO ELISEO 26 maggio SOLE
di Valentina Capone liberamente tratto da Le Troiane e da Ecuba di Euripide regia, ideazione spazio scenico e costumi Valentina Capone 06.48872222
TEATRO ARGENTINA dal 20 al 30 maggio FROST/NIXON
di Peter Morgan uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani traduzione di Lucio De Capitani con Luca Toracca, Claudia Coli Nicol Stravalaci, Alejandro Bruni Ocaña Andrea Germani, Matteo De Mojana 06.684000311
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C’
è la grande danza al Teatro dell’Opera di piazza Beniamino Gigli a Roma. Alla corte di re Florestano XXIV si festeggia la nascita della principessa Aurora, che viene presentata ai cortigiani. Giungono le sei fate a portare, con i loro cavalieri, doni e benedizioni. La serenità della festa è turbata dall’apparizione della perfida fata Carabosse, irritatissima per non essere stata invitata alla cerimonia e che pronuncia una terribile maledizione: Aurora a sedici anni morirà dopo essersi punta un dito. Tutto questo il prologo della tormentata storia d’amore che si concluderà con il classico bacio di risveglio della principessa e le nozze di Aurora e Florimondo. Con “La bella addormentata nel bosco” siamo al penultimo titolo della stagione al chiuso del teatro cui seguirà la Carmen a giugno e poi, da luglio, la stagione estiva alle Terme di Caracalla che non mancheremo di segnalare su queste pagine.
IL MUSICAL NOIR FIRMATO IACCHETTI
Una black comedy ispirata alla tragedia di Novi Ligure
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l Teatro Lo Spazio a Roma ha la necessaria intimità per Enzo Iacchetti alla sua prima regia con un “Diversamente musical” italiano. “Come Erika e Omar” è la storia di un’emulazione della terribile tragedia di Novi Ligure del 2001, un viaggio nell’Italia degli orrori, una feroce satira e una denuncia contro la spettacolarizzazione dell’orrore che la nostra televisione mette in scena in queste occasioni. Jessica è ribelle e volitiva, in conflitto con la famiglia, e convince l’insicuro Christian a partecipare con lei allo sterminio di madre, padre e fratellino. «Come Erika e Omar – dice Iacchetti – è tutto uno show, una black comedy musicale, gioca col grottesco e la satira per raccontare gli orrori del nostro paese: il disagio giovanile e l’incomunicabilità, la crisi dei valori tradi-
zionali, l’aggressività e lo sciacallaggio della televisione, l’ipocrisia dilagante, il razzismo dettato dalla paura, il “business dell’orrore”, i pellegrinaggi sui luoghi dei delitti». Insomma, un “mostro teatrale” che fonde generi e linguaggi, che celebra la commedia musicale e allo stesso tempo la rovescia e la scompone.
fino al 1° giugno
COME ERIKA E OMAR di Tobia Rossi musiche di Francesco Lori regia Enzo Iacchetti regia tecnica Alessandro Tresa con Gea Andreotti, Massimiliano Pironti TEATRO LO SPAZIO 06.77076486
OIL
tre è sempre il numero perfetto Delicati, intimi, profondi, sperimentatori. E con un orecchio agli States
OIL
Upstairs Celebration Picture to remember Wind Departure Backyard Total Disaster Silly notes No Warning A trip around you Windows/Creatures http://www.oilband.it
foto Benedetta Stirpe
AMERICO ROMA
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n sound che si muove sinuoso tra intime suggestioni 90’s, sperimentazione e delicate armonie americane. Ecco a voi gli Oil, ormai una delle band storiche della scena ciociara. L’indie-rock è la loro matrice sonora e culturale. Alle spalle hanno storie musicali articolate, esperienze che vanno molto oltre la consuetudine. Il progetto nasce dal desiderio di direzionare lo sguardo verso un rock intimista e di frontiera. Tinto di colori difficili da identificare e spesso cangianti. Quello che racconta una parte di America nascosta e ai margini, quello dei destini scritti sulle righe sbiadite di uno scenario in costante movimento. Federico Pozzi, Alessandro Grande e Massimo Savo, dopo aver percorso strade diverse,
solo occasionalmente convergenti, hanno deciso di iniziare insieme un nuovo percorso. Un cammino scandito da tappe introspettive ben precise. Con il desiderio di non tralasciare importanti particolari del proprio orizzonte personale. Si ispirano a colossi dei rock statunitense come Eels e Wilco ma danno il loro meglio dal vivo. La dimensione live, infatti, è quella più congeniale per questo trio nostrano, che fa della qualità sonora e di una performance impeccabile i principali cavalli di battaglia. Upstairs è il loro ultimo lavoro. Un album pieno di emozioni e citazioni. Dove, a farla da padrone, è un’introspezione perenne sia nei testi sia nei suoni delicati ed emotivi. Insomma, gli Oil potrebbero imporsi, senza trop-
pi problemi, anche a livello internazionale se qualcuno, finalmente, accendesse un faro sulla scena underground ciociara che si dimostra, band dopo band, all’altezza della situazione. Sempre e comunque.
Il nuovo percorso musicale di Federico Pozzi, Alessandro Grande e Massimo Savo
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a cura di Americo Roma
CHUCK RAGAN Till Midnight
DAMON ALBARN Everyday Robots
Side One Dummy
Columbia
Chuck Ragan si è fatto spazio nella scena underground mondiale prima come leader dell’osannatissima band Hot Water Music e poi con una carriera solista sempre in ascesa. “Till Midnight” è un insieme di ballate acustiche, incisi folk e brani cantautoriali di altissimo livello. Un album solido e senza fronzoli che preannuncia un ulteriore passo in avanti nella carriera di questo talentuoso ragazzo della Florida. Da ascoltare a occhi chiusi
Damon Albarn, singer dei leggendari Blur e icona del brit-pop anni ‘90, ci ha abituato a grandi side-projects e a prove discografiche che vanno sempre ampiamente sopra le righe. Questo album solista è un piccolo capolavoro, pieno di sfumature armoniche inconsuete e sonorità che valicano i generi. Rock ed elettronica si mescolano in un risultato notevole, un altro tassello vincente nel mosaico professionale di un artista con la “A” maiuscola
Ideale per: sognare con il cantautorato made in Usa
Ideale per: gli amanti degli anni ‘90
voto:
voto:
VELVET Storie
WU MING CONTINGENT Bioscop
Cose Comuni/Belive Digital
Audioglobe
I Velvet sono una delle band che hanno caratterizzato la scena musicale romana nella prima parte degli anni 2000. Successi come “Tokyo Eyes” o “Boyband” sono tra i brani che hanno reso celebre il combo capitolino. I Velvet tornano con “Storie”, disco maturo e pieno di idee, che dimostra ancora una volta che questi musicisti romani sono duri a morire e anzi sono pronti per provare a imporsi di nuovo all’attenzione del grande pubblico
Wu Ming Contingent è un progetto collettivo, parte di quel percorso assurdo che va sotto il nome di “Wu Ming Foundation” ormai da quasi vent’anni. Cinque romanzi all’attivo, rubriche su GQ, musica dal vivo, album e tante, tantissime collaborazioni. Le dieci tracce di “Bioscop” sono a dir poco sorprendenti. Ci troviamo di fronte a un lavoro intelligente e fuori dagli schemi che potrebbe far riflettere anche il più irragionevole degli italioti
Ideale per: chi cerca musica italiana di qualità
Ideale per: andare oltre (con intelligenza)
voto:
voto:
LA TOP THREE I PIÙ SCARICATI DA ITUNES & Wad Ad vs. Pnau 1. Faul Changes
Williams 2. Pharrell Happy (from “Despicable Me 2”)
3. Coldplay Magic aggiornato al 9 maggio 2014
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IL CONCERTO
Il frontman dei QOTSA Josh Homme
DEL MESE
LE REGINE DEL ROCK SONO TORNATE
I Queens of the Stone Age fanno tappa nella capitale I Queens of the Stone Age tornano nella capitale. Una notizia felice per chi ama il rock vero. Poche band, infatti, sanno menare dal vivo come le regine guidate da Josh Homme, vera e propria icona della scena statunitense degli ultimi vent’anni. La tappa romana dei QOTSA viene dopo il travolgente tutto esaurito dello scorso autunno al Mediolanum Forum di Assago. Semplicemente imperdibili. La potenza di fuoco delle loro magiche chitarre vi aspetta. Provare per credere
3 GIUGNO
Ippodromo di Capannelle via Appia Nuova, 1255 – Roma € 40,25 – ticketone.it
PROSSIMAMENTE FROSINONE Affekt club
via degli Anziati, snc dens-events.org
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TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
ROMA & DINTORNI Circolo degli artisti
via Casilina Vecchia, 42 - Roma circoloartisti.it
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martedì 3 giugno Motorpsycho
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mercoledì 4 giugno Young the Giant
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giovedì 19 giugno Anthrax
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venerdì 23 maggio Metal Fest
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mercoledì 11 giugno We have Band
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sabato 24 maggio Grindin’HipHop – Mezzosangue
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sabato 28 giugno M. Ward
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venerdì 30 maggio Heart Music Contest (Concorso emergenti)
Traffic live
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sabato 31 maggio Oasis Mania
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domenica 1° giugno Music Up Live Festival Finali nazionali
Cantina Mediterraneo
via Armando Fabi facebook.com/lacantinamediterraneo
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venerdì 23 maggio Flying Vaginas + Tiger!Shit!Tiger!Tiger!
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sabato 31 maggio Dad Horse Experience
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venerdì 6 giugno 15MOS
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sabato 7 giugno Oslo Tapes
via Prenestina, 738 - Roma trafficlive.org
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sabato 24 maggio Christian Death
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martedì 24 giugno Of Mice & Men + Being as an Ocean + Cross Faith
BlackOut Rock Club
via Casilina, 713 – Roma blackoutrockclub.com
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Orion
viale J.F. Kennedy, 52 - Ciampino orionliveclub.com
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venerdì 23 maggio The Bastard Sons of Dioniso
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a cura di Nicola Cento
HOME VIDEO I FILM A CASA TUA
I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY dal 22 maggio
dal 29 maggio
LE MERAVIGLIE
EDGE OF TOMORROW
di Alice Rohrwacher con Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Alba Rohrwacher, Sabine Timoteo, Agnese Graziani, Monica Bellucci drammatico, Italia 2014, 110 minuti
di Doug Liman con Tom Cruise, Emily Blunt, Bill Paxton, Charlotte Riley, Lee Asquith-Coe, Jonas Armstrong, Franz Drameh, Kick Gurry, Tony Way fantascienza, Usa 2014, 100 minuti
Toscana. Alice Rohrwacher ci racconta la storia di Gelsomina, primogenita di quattro sorelle, erede del piccolo e strano regno che il padre ha costruito per proteggere i suoi cari dal mondo «che sta per finire». È un’estate straordinaria, in cui le regole che tengono insieme la famiglia si allentano: da una parte l’arrivo nella loro casa di Martin, un ragazzo tedesco in rieducazione, dall’altra l’incursione nel territorio di un concorso televisivo a premi, “Il paese delle Meraviglie”, condotto dalla fata bianca Milly Catena
Immaginate di essere un soldato. Di combattere contro gli alieni. Di morire ogni giorno e di ritornare in vita quello successivo. Immaginate pure di non rendervene conto. Fino a quando non cominciate ad accorgervi che qualcosa non va. Bill Cage (Tom Cruise) e Rita Vrataski (Emily Blunt), ciclo dopo ciclo, aumenteranno la loro abilità di combattimento e si avvicineranno alla vittoria. Il film è l’adattamento della light novel “All you need is kill”, scritta da Hiroshi Sakurazaka e illustrata da Yoshitoshi ABe. Anche in 3D. Da paura!
da vedere se: ANCHE VOI SOGNATE UN ALTRO MONDO
da vedere se: GLI ALIENI VI FANNO UN BAFFO
di Ben Stiller con Ben Stiller, Kristen Wiig, Shirley MacLaine, Adam Scott, Kathryn Hahn, Sean Penn commedia Usa 2013, 116 minuti (dvd e blu-ray)
Ben Stiller per la quinta volta si mette alla prova dietro (e allo stesso tempo davanti) la macchina da presa. Il risultato è “I sogni segreti di Walter Mitty”. Il protagonista è un editor fotografico di un magazine che compie regolarmente dei viaggi mentali lontano dalla sua noiosa esistenza, entrando in un mondo fantastico. È già un cult •••
dal 5 giugno
INSIEME PER FORZA di Frank Coraci con Adam Sandler, Drew Barrymore, Wendi McLendon-Covey, Bella Thorne, Terry Crews, Joel McHale, Lauren Lapkus, Kevin Nealon, Alyvia Alyn Lind commedia, Usa 2014, 117 minuti
Dopo “Prima o poi me lo sposo” e “50 volte il primo bacio”, Adam Sandler e Drew Barrymore tornano a lavorare insieme. E lo fanno in una pellicola delicata, americanissima e senza troppe pretese. Blended (tradotto in italiano con Insieme per forza) narra le disavventure di Lauren e Jim, genitori single obbligati, dopo varie peripezie, a condividere una suite in un lussuoso resort durante un safari. Scatterà la scintilla? da vedere se: ERAVATE INNAMORATI DELLA BAMBINA DI E.T.
GLI ALTRI FILM IN USCITA
22 maggio
Cam girl
di Mirca Viola
29 maggio
Pane e burlesque di Manuela Tempesta
TUTTA COLPA DI FREUD di Paolo Genovese con Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Laura Adriani, Alessandro Gassman, Claudia Gerini commedia, Italia, 2014, 120 minuti (dvd e blu-ray)
Una sorpresa nella passata stagione. Tutta colpa di Feud, a dispetto del titolo, non è certo un film intellettuale ma riesce a far trascorrere in allegria un paio d’ore. Merito anche di un ottimo cast. Su tutti Marco Giallini, psicologo cinquantenne lasciato dalla moglie che prova a prendersi cura delle tre figlie. Tutte abbastanza grandicelle e sfortunate in amore…
www.multisalasisto.it - www.multisalanestor.it MAGGIO 2014
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a cura di Camillo Savone
LUCREZIA BORGIA, APOLOGIA DI UNA DONNA Intrighi, potere, orge, corruzione. E una nuova prospettiva
Appena uscito è già divenuto un caso letterario: la figlia in questione è Lucrezia Borgia, a soli trentanove anni tre volte moglie, un figlio illegittimo e una serie singolare di vicissitudini che spesso l’hanno infangata, ritraendola come donna dissoluta, incestuosa e dai mille vizi. Il premio Nobel Dario Fo, invece, ne fa uno splendido e multicolore ritratto umano, contestualizzato nel suo tempo: dalla fascinosa corte rinascimentale di papa Alessandro VI, probabilmente il più corrotto dei pontefici, fino al feroce fratello Cesare, e poi i tre mariti cacciati, uccisi, umiliati, e i suoi amanti, primo fra tutti Pietro Bembo, con il quale condivideva l’amore sincero per l’arte e, in particolare, per la poesia e il teatro. Più che carnefici, appaiono tutti vittime della sfrenata lotta di potere. Guarda un po’ anche allora, tra accademie del nepotismo e dell’osceno, orge, corruzioni, festini e favori. A ben pensarci sembra di leggere un quotidiano di oggi... LA FIGLIA DEL PAPA - Dario Fo Editore Chiarelettere (Collana Narrazioni) - pagine 208, € 13,90
LA STORIA DI AMELIA TRA LIBRO E FILM
L’ALTRA IDEA DI EUROPA Che l’Europa avesse un “cuore” tedesco lo sapevamo. Angelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista nonché direttore dal 2007 al 2011 dell’Istituto di cultura italiana di Berlino, indaga un’altra idea di Europa che parte dalla conoscenza di quella Germania che si è andata sviluppando dal 9 novembre 1989, la caduta del Muro, la fine del Novecento. Di questa Germania sappiamo troppo poco, a parte i diktat della Merkel, i G8, le rappresaglie, i battesimi dei capi di governo e le battute di Berlusconi. «Prima di temerla – ci dice Bolaffi – bisogna cercare di capirla». Il viaggio nella storia e nella politica di quel “miracolo tedesco” che è spirituale ancor prima che economico è necessario per un cambiamento rivoluzionario di mentalità: gli europei devono guardare alla nuova Germania con occhi diversi rispetto al Novecento e la Germania ha il dovere oggi di assumersi la responsabilità del futuro dell’Europa. A partire dalle prossime elezioni. CUORE TEDESCO Il modello Germania, l’Italia e la crisi europea Seconda edizione con Saggio introduttivo di Angelo Bolaffi Donzelli Editore (Collana Saggine) pagine 296, € 19
LA LIBERTÀ SOTTO LE LENZUOLA Non è semplicemente una provocazione. Perché tra le righe di “Siamo tutti puttane” c’è molto di più. Annalisa Chirico, che si definisce «femminista pro sesso e pro porno», giovane (non ha neanche trent’anni) voce emergente del giornalismo italiano (scrive su Panorama e cura il blog Politicamente scorretta), con il suo libro prova a smascherare i moralisti da strapazzo del terzo millennio. Il risultato è un inno alla libertà. Contro le talebanfemministe. Cleopatra, la material girl Madonna, le Olgettine, la farfalla di Belen e il bunga bunga, ma anche le Sacerdotesse del Sacro Canone Femminile e le teorie controcorrente di Camille Paglia e Wendy McElroy: il libro propone una visione laica dello scambio libero e volontario tra esseri adulti e consenzienti. Fino alla sintesi: la prostituzione non esiste. Perché, forse, ha ragione Annalisa Chirico quando dice che «prostituirsi è uno scambio intrinsecamente morale. È la sublimazione del godimento della propria indipendenza privata».
La prima notizia è il successo in America. La seconda è che tutti i diritti sono stati acquisiti da Nicole Kidman che ne è rimasta così colpita da ritagliare per sé la parte della protagonista nel film che vuole ricavarci. La terza è che parla di rapporti con i figli. Visti dalla parte di una madre, Kate Baron, manager rampante, che viene chiamata a scuola per la sospensione della figlia, in uno degli istituti privati più esclusivi di New York. «Non è da lei» continua a ripetersi Kate, finché si trova davanti una scena sconvolgente con un cordone di agenti di polizia: Amelia si è uccisa, per la vergogna, lanciandosi dal tetto dell’edificio. Kate si chiude in un bozzolo di dolore e senso di colpa, ma dopo qualche giorno riceve un sms anonimo: Amelia non si è buttata. Una domanda inizia a tormentarla: chi era veramente Amelia? Questo thriller interroga anche molti genitori su quanto conoscono realmente i propri figli. E lascia sgomenti. LA VERITÀ DI AMELIA di Kimberly McCreight (traduzione di Chiara Salina) Casa editrice Nord pagine 420, € 16,40
SIAMO TUTTI PUTTANE di Annalisa Chirico Marsilio Editore (Collana I Grilli) pagine 160, € 16,50 MAGGIO 2014
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OTOVISION
IL FUTURO È... GUARDARE E SENTIRE OLTRE
Le aziende informano
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tovision è decisamente leader nel nostro territorio per la soluzione dei problemi dell’udito e della vista. L’azienda gestita da Marcella Molella e dai figli Stefano, Marco e Roberta, nel corso degli anni si è imposta sul mercato grazie alla preparazione professionale dei tecnici e per la particolare attenzione prestata all’inserimento di nuove tecnologie provenienti dalla ricerca scientifica. L’ultima novità è stata presentata il 16 aprile scorso al Centro congressi Terme di Pompeo di Ferentino all’interno del primo meeting Otovision sul tema delle ultime tecnologie per i deboli di udito. Il meeting, riservato a medici e operatori, ha avuto una straordinaria presenza di partecipanti tra cui i medici Cavaniglia, Onza, Grandinetti, Spaziani, Quattrini, Giangrande, Saragosa, Mattaroccia, Celani, Evangelisti, Greco, Millotti e Di Scanno. È stato presentato un prodotto destinato a cambiare la vita di molte persone che ricorrono quotidianamente all’utilizzo di apparecchi acustici. Per capire meglio quali sono le novità introdotte dalla nuova tecnologia abbiamo rivolto alcune domande a Stefano Magnante. Perché il nuovo apparecchio è rivoluzionario rispetto a quelli presenti sul mercato fino a oggi? «È stato presentato l’apparecchio
acustico Resound Linx, definito il più intelligente al mondo. Un progetto sviluppato dalla casa costruttrice Resound in collaborazione con Apple che consente una connessione diretta wi-fi del proprio apparecchio acustico con tutti i dispositivi Apple: iPhone, iPad e iPod touch. La connessione permette di ricevere in streaming, direttamente negli apparecchi acustici, ogni tipo di audio, di conversazione telefonica, di musica e di altri suoni di alta qualità. Inoltre attraverso un’applicazione dedicata lo smartphone ha anche la funzione di controllo del funzionamento dell’impianto». Che cosa cambia per l’utilizzatore? «Gli effetti sono straordinari perché viene annullato quasi totalmente il deficit uditivo. Prima dell’applicazione l’apparecchio è personalizzato da noi in base all’ipoacusia di ogni singola persona. Questo consente non solo di sentire perfettamente ma di raggiungere risultati impensati fino a poco tempo fa. Ad esempio un tono di voce basso in un ambiente affollato oppure la radio accesa in casa mentre si sta in giardino». Spesso l’applicazione di una nuova tecnologia trova dei limiti nell’affidabilità e nella durata. Quali sono le caratteristiche del nuovo apparecchio?
«Pur non avendo una dimensione grande il nuovo apparecchio è affidabile e garantisce una lunga durata nel tempo. Questo perché ha un rivestimento ultrasottile di polimeri che sigilla tutti i componenti proteggendoli da umidità, grasso e polvere». Il design negli ultimi anni ha fatto passi da gigante anche nel campo degli apparecchi acustici. Come può essere considerato il nuovo apparecchio? «Per il nuovo impianto non è stato tralasciato proprio nulla e tantomeno quello che attiene lo stile e il comfort. L’apparecchio, infatti, grazie a un design completamente nuovo è quasi del tutto invisibile». L’opinione personale di Stefano Magnante… «È sicuramente un’eccellenza di valore assoluto tra i prodotti che vanno nella direzione di migliorare la qualità della vita. Questo in modo particolare è uno di quelli che raggiunge totalmente l’obiettivo e lo dimostra anche la straordinaria richiesta che abbiamo ricevuto da parte dei clienti nelle primissime settimane di commercializzazione. È sicuramente una grande soddisfazione poterlo annoverare tra le nostre proposte». È proprio il caso di dire che con Otovision il futuro è guardare e sentire oltre.
FROSINONE via Monti Lepini, km 1,200 tel. 0775.290922 via Aldo Moro, 30 tel. 0775.872471 CASSINO via Arigni, 9 tel. 0776.302817 www.otovision.it info@otovision.it
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE
Il Frosinone impegnato nei play off per la serie B. Superato lo scoglio Salernitana Massimiliano Carlini non si accontenta della grande prestazione. E rilancia DANIELE CIARDI
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el momento, dal punto di vista psicologico, più difficile della stagione (ossia sette giorni dopo la sconfitta di Perugia che è costata la mancata ascesa diretta in B e con il quarto di finale play off contro la Salernitana bloccato sullo 0-0 quando si era arrivati a dieci minuti dal fischio finale e quindi dai tempi supplementari), il Frosinone (a onor del vero il tecnico Roberto Stellone) ha tirato fuori dal cilindro quello che può essere definito senza ombra di dubbio l’uomo della provvidenza: Massimiliano Carlini. La punta esterna canarina è stata mandata in campo
in campo al 35’ della ripresa e un solo secondo dopo il suo ingresso sul rettangolo di gioco ha servito il perfetto (e non certo facile) assist a Paganini per la comoda rete del vantaggio giallazzurro. Subito dopo (per l’esattezza poco più di centottanta secondi) Carlini ha deciso di chiudere definitivamente la dura e difficilissima contesa, mettendo a segno la rete del definitivo 2 a 0. «Una sensazione unica – dice – L’assist appena entrato in campo e poi quel gol. Il giorno della rifinitura il mister mi ha preso in disparte per dirmi che mi aveva visto bene duran-
foto Massimo Scaccia
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MASSIMILIANO CARLINI
Classe ’86, nato a Terracina, è arrivato al Frosinone dalla Cremonese nel mercato di gennaio. Aveva già vestito la maglia canarina per sette stagioni partendo dalle giovanili e conquistando nel 2005/2006 la promozione in Serie B
Assist e gol in soli tre minuti dall’ingresso non gli bastano: vuole la B
te gli allenamenti e che dovevo farmi trovare pronto perché a gara in corsa mi avrebbe fatto giocare. Una volta allo stadio, poi, ho visto quella curva meravigliosa e ho pensato: oggi faccio gol e mi lancio in mezzo a loro. Il sogno si è avverato. E io sono salito il più in alto possibile verso quei meravigliosi supporter. Ma per tagliare il traguardo che ci interessa veramente mancano ancora quattro partite. E posso garantire che il meglio deve ancora venire. Sono tornato a Frosinone nel mercato di gennaio (in passato aveva vestito la maglia canarina per un totale di sette stagioni, ndr) con un unico scopo: bissare quel campionato vinto nel 2005-2006 con questa maglia (in quella stagione per Carlini 18 presenze subentrando quasi sempre dalla panchina, ndr), e subito dopo togliermi lo sfizio di giocare in serie B con un po’ di continuità. La stagione seguente la promozione in serie cadetta, infatti, ho avuto per tanti messi la pubalgia e alla fine ho inanellato solo sei presenze». Il primo ostacolo tra il Frosinone e il ritorno nella seconda serie naziona-
le è rappresentato dalla semifinale contro il Pisa. Questa volta, a differenza dei quarti vinti con la Salernitana, non si tratterà di gara unica, ma andata e ritorno. «Contro i toscani, essendo arrivato qui a gennaio, ho giocato solo la sfida del Comunale. Una partita non certo facile, che vincemmo 1 a 0 e nella quale il Pisa mi destò una buona impressione. Motivo per cui questo doppio confronto non sarà certo facile. Se, però, la stagione regolare ci ha visto chiudere con ben dieci punti in più rispetto ai nostri avversari di questa semifinale, un motivo ci sarà pure. Questo Frosinone è più forte dei nerazzurri. Ma è chiaro che adesso dobbiamo dimostrarlo sul campo. Per quanto mi riguarda sarà fondamentale non perdere in casa loro questa sfida d’andata e quindi arrivare al return match di domenica 25 maggio con la possibilità di poter contare su due risultati. Perché a quel punto la legge del Comunale parla chiaro a nostro favore (14 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte) e quindi la conquista della finale sarebbe praticamente cosa fatta». MAGGIO 2014
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DANIELE BRICCA
Trentaquattro anni, di Frosinone, è stato due volte vicecampione europeo. Vincitore degli assoluti d’Italia, è arrivato terzo al mondiale MX3 nel 2000. Nel 2009 un brutto incidente lo ha costretto a interrompere l’attività agonistica. Quattro anni dopo, però, è tornato in pista. Oggi sta affrontando il campionato italiano MX1-MX2 e fa l’allenatore
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Daniele Bricca e il motocross: uno sport, una passione, un lavoro Storia di un campione che oggi cerca nuovi talenti
TANIA PAPETTI foto SIMONE DESIATO
I “suoi” ragazzi, gli allenamenti e le corse: una vita di sacrifici e soddisfazioni
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a prima volta che è salito in sella a una moto aveva due anni e mezzo. Non su quelle elettriche che si trovano nei negozi di bambini, bensì una a motore. Per i piccoli, sì, ma a motore. Come se il suo percorso fosse stato già tracciato. A regalargliela fu il padre Roberto. E da quel giorno farlo scendere non è stato più possibile. Daniele Bricca, frusinate doc, la passione per il motocross ce l’ha sempre avuta. La sua carriera è iniziata prestissimo, nel 1986 all’età di sei anni, quando si aggiudicò per due anni consecutivi il campionato regionale minicross monomarcia, classe debuttanti. E da lì non si è più fermato, la strada verso il successo è stata breve. Nel corso degli anni ha affrontato campionati italiani ed europei, ottenendo il terzo posto al campionato mondiale oltre a vari titoli italiani. Ha
corso in tutti i circuiti internazionali e lo fa ancora oggi con la sua Honda CRF 450 con il numero #59 che lo accompagna da tempo, supportato dal team Pardi Racing. «È iniziato tutto come un gioco – racconta Bricca – La passione per il motocross me l’ha trasmessa mio padre che gareggiava a livello regionale. Ero sempre con lui quando correva, l’ho seguito ovunque: nelle gare, negli allenamenti, nelle trasferte. Volevo correre anche io e adesso quando lo faccio cerco sempre di dare il massimo, per la mia famiglia, per me e per tutte le persone che nel corso degli anni mi hanno supportato». Con una vita sicuramente diversa dagli altri. «Ho rinunciato a tanto per seguire la mia passione, ma non me ne pento assolutamente, anzi, rifarei tutto. Non ti puoi rapportare come un ragazzo normale quando sei un atleta professionista. Gli allenaMAGGIO 2014
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menti in moto, la preparazione e le gare non conoscono feste. Però sono contento di quello che faccio e di quello che ho costruito fino ad ora. Con una soddisfazione in più rispetto al passato: essere diventato istruttore tecnico federale». Oggi Daniele Bricca gareggia per il campionato italiano e si allena nella sede del team a Chieti due volte a settimana. Nelle gare, con lui, c’è sempre il suo meccanico di fiducia e inseparabile amico, Fabio Derin (da tutti conosciuto come Gettone) che lo segue dal 2003. Quando è a Frosinone, invece, allena i ragazzi
nell’unico circuito che si trova in provincia, quello di Ripi, un ottimo campo di prova. «Cerco di insegnare ai ragazzi – dice ancora l’ex campione italiano – tutto quello che so e che ho imparato negli anni trascorsi in pista, ma soprattutto il rispetto verso l’avversario che in tutti gli sport, qualsiasi essi siano, è la prima regola. Poi il resto lo fanno loro». Alcuni di questi giovani emergenti stanno disputando il campionato italiano e quello europeo di motocross. Bricca per il futuro spera di riuscire a tirare fuori un nuovo talento. E i presupposti perché questo accada ci sono tutti.
Cerco di insegnare il rispetto degli avversari, la prima regola di tutti gli sport
LA PISTA Il circuito, uno dei più divertenti della regione, si trova nel comune di Ripi, sulla via Casilina
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Paolo Masi, presidente del Consiglio direttivo del collegio di Frosinone dell’Ipasvi
SANITÀ E SALUTE
SI PUÒ FARE!
Le aziende informano
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ra solo ieri che alla vigilia delle elezioni regionali incontravamo, come coordinamento dei Collegi Ipasvi del Lazio, i candidati alla Presidenza della Regione, e successivamente, con l’insediamento del nuovo governo regionale, i nuovi amministratori. Abbiamo insistito sulla necessità di attivare la figura dell’“infermiere di famiglia”, di ampliare la rete degli ambulatori infermieristici, di realizzare in tutte le Asl le unità di degenza a gestione infermieristica ed, in buona sostanza, il nostro impegno è stato rivolto alla tutela sostanziale del servizio sanitario regionale dal definitivo tracollo per evitare drammatici risvolti sui cittadini e sugli operatori. Stiamo quindi sollecitando la Regione ad affrontare concretamente le emergenze e la riforma complessiva del sistema, con misure urgenti per superare l’attuale stato di precarietà, di disoccupazione e sotto occupazione degli infermieri, per porre fine al blocco del turn-over riattivando i concorsi e assumendo il personale infermieristico necessario. Abbiamo chiesto anche un impegno esplicito a programmare una nuova organizzazione del lavoro che riconosca e valorizzi la figura infermieristica in tutte le sue prerogative, sia per la parte clinica che per il coordinamento, e la dirigenza. Inoltre, in relazione alle gravi criticità emerse negli ultimi anni, stiamo sollecitando anche un investimento di risorse adeguate per la formazione di base dei futuri infermieri e per i programmi Ecm. Nonostante ciò, soprattutto per la nostra provincia, stiamo vivendo una situazione che nessuno di noi avrebbe solo immaginato potesse materializzarsi in modo così drammatico. Viviamo sulla nostra pelle, e soprattutto lo subiscono i cittadini, il
declino il declino di un modello assistenziale che non regge più sotto i colpi di una politica sanitaria dissennata, tutta concentrata sull’aspetto finanziario, che non ha saputo generare altro che tagli ai servizi e riduzione di offerta alla cittadinanza ormai allo stremo. Cambiare si può ma serve una sterzata decisa, proprio perché il nostro servizio sanitario regionale e la salute dei cittadini sono ormai di fronte alla necessità di scelte precise che non tengano più conto delle lotte di potere che hanno caratterizzato fino ad oggi gli schieramenti politici. Abbiamo bisogno di una nuova stagione in cui prevalga il buonsenso. Il danno compiuto sta già diventando irreparabile, vista la crisi profonda che vivono le strutture sanitarie del nostro territorio, che sino ad oggi, stanno reggendo solo al prezzo di enormi sacrifici garantendo per quanto possibile la copertura dei servizi alla popolazione. È arrivato ora il momento di dire basta. Non possiamo più aspettare che operatori e cittadini continuino a non ricevere alcun tipo di risposta concreta. Condividiamo le difficoltà della nuova dirigenza Asl e gli sforzi che sta facendo per affrontare i problemi ne siamo consapevoli e, come sempre, siamo pronti a fornire il nostro contributo di idee e di esperienze, disponibili a collaborare fattivamente su soluzioni ispirate alla logica che da tempo gli infermieri invocano nell’interesse primario dei cittadini e degli operatori. Ma ora ed in questa situazione non siamo disposti in nessun modo rassegnarci all’ennesima delusione. Per la nostra sanità e per la nostra salute non c’è spazio né tempo per altri errori. Il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Frosinone
«Condividiamo le difficoltà della dirigenza Asl e conosciamo gli sforzi che sta facendo per affrontare i problemi. Ma ora non siamo disposti in nessun modo a rassegnarci all’ennesima delusione. Per la nostra sanità e per la nostra salute non c’è spazio né tempo per altri errori»
Vogliamo ricordare con commozione la scomparsa del professor Elio Guzzanti che ha sempre dimostrato affetto e sensibilità per noi infermieri dimostrandoci in molte occasioni la sua vicinanza e la grande considerazione sia da medico che da ministro. Ci restano però le sue idee su come dare vita ad una sanità sia efficiente che solidale. Gli infermieri della Provincia di Frosinone si stringono e partecipano al dolore della famiglia e di quanti come noi lo hanno stimato.
via Morolense – località Le Lame residence Le Torri – palazzina B int. n° 115 03100 Frosinone tel. 0775/260420 - fax 0775/838146 info@ipasvi.fr.it
LA TECNOLOGIA
FA TAPPA A FROSINONE
Grande successo per lʼevento organizzato dalla Tekno Line
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opo il Viscom Regional di Roma, evento dedicato al mercato delle arti grafiche, i maggiori brand presenti sul mercato hanno deciso di puntare anche sul frusinate. È nato così l’evento Teknodigiart Regional, il primo evento che ha dato risalto ad una piazza che ha grande voglia di riscatto. Il Teknodigiart regional è stato una fucina di idee per quanti hanno saputo cogliere il messaggio giusto. L’evento speciale è stato dedicato alla sperimentazione di prodotti e applicazioni innovative, teso a far acquisire una visione completa delle strategie di marketing e ampliare il proprio business con prodotti e soluzioni uniche nel mercato. Presenti Roland, Oki, Sharp tra i maggiori brand. L’affluenza ha sfiorato i 100 professionisti partecipanti. L’evento test, unico nel suo genere, verrà riproposto prima della fine dell’anno, grazie anche al grande successo ottenuto e alle apparecchiature vendute nei tre giorni di fiera, proponendo nuovi temi come quella della stampa in 3D. La Tekno Line e la Digiworld, organizzatori ufficiali dell’evento, ottengono cosi una risposta sul campo che non ha precedenti. Tra i prodotti più interessanti la Oki Es9541 (stampa laser a toner) unica nel suo genere, grazie all’engine che offre la quinta stazione e ai sei colori messi a disposizione con il bianco e il trasparente, e il Roland Lef-12 per la stampa UV su oggettistica. Chiave dell’evento sono state le dimostrazioni live, organizzate come fosse in un grande laboratorio work in progress.
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GIULIO E VITTORIA IL SOGNO D’AMORE DIVENTA REALTÀ
Matrimonio da favola per Giulio Capuani e Vittoria De Matteis
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l loro sogno d’amore, Giulio e Vittoria, l’hanno coronato lo scorso 3 maggio. Nella splendida cornice dell’abbazia di Fossanova i due giovani, Giulio Capuani e Vittoria De Matteis, si sono scambiati promessa di amore eterno davanti ad un pubblico emozionatissimo. Gli sposi poi hanno intrattenuto gli invitati al ristorante “Villa Meravigliosa” di Latina. Musica, scherzi, risate e un filo di commozione hanno fatto il resto, renSplendida cornice dendo magica questa giornata per gli sposi e dell’evento tutti. A Giulio, figlio di Daniele, uno dei quattro fratelli Capuani che da anni gestiscono con sucper i novelli sposi, i parenti e gli amici, cesso lo storico autoricambi di famiglia, ai quali la nostra redazione è legata da vera amicizia, e a l’abbazia Vittoria, figlia di Massimo anche lui amico di di Fossanova Qui, vanno i nostri migliori auguri per una vita insieme fatta di felicità e soddisfazioni.
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I PRIMI DICIOTTO ANNI
DI SARA
Grande festa alla discoteca “White” di Roma
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n giorno speciale. Con le persone più importanti. Per una serata indimenticabile. Perché indimenticabile deve essere festeggiare diciotto anni. Sara Caramitti, figlia di Maurizio e Annamaria, ha spento le sue “prime” diciotto candeline alla discoteca “White” di piazza Barberini a Roma. Tanta musica, tanto divertimento, tanto affetto. Con lei, oltre ai familiari, al fratello Gianmarco, c’erano anche tantissimi amici. Auguri Sara! foto Federica Romano
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L’augurio “rosa”
PER ANTONIOZZI
È intervenuto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin
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na serata all’insegna dell’amicizia e della passione per la politica di tante donne. Quella organizzata da Floriana, moglie dell’europarlamentare Alfredo Antoniozzi, per sostenerne insieme a tutte le sue amiche, la conferma al Parlamento Europeo. Non poteva mancare, all’appuntamento organizzato da “Euclide”, nell’omonima piazza Le amiche romana, il ministro della Salute del Nuovo Centrodestra, Beatrice Lorenzin. Quest’ultima, della moglie grande amica del candidato del partito di Floriana si sono Angelino Alfano, ha avuto parole di elogio per date appuntamento l’impegno dimostrato nella scorsa legislatura da in un noto locale Antoniozzi nel difendere gli interessi della nostra di Roma nazione al Parlamento Europeo. L’esponente dell’Ncd è stato membro tra l’altro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della Commissione Affari Costituzionali. Il brindisi che ha concluso la serata si è svolto con l’auspicio di un replay il giorno dopo le elezioni europee del prossimo 25 maggio. foto Simone Desiato
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QUANDO A VINCERE
È LO SPORT
Un successo il 7°memorial “Giuseppe Bucciarelli” Trionfano i pulcini del “Giardino del pallone”
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spuntarla il “Giardino del pallone” di Amaseno. Ma alla fine a vincere sono stati tutti. Pubblico compreso. Il 7° memorial Giuseppe Bucciarelli, triangolare di calcio, è stato soprattutto una festa. Organizzato dalla famiglia Bucciarelli, si è svolto domenica 4 maggio presso il centro sportivo “Rio Ceccano”. A rendere vivace l’evento i protagonisti della “competizioTriangolare ne”: i pulcini nati negli anni 2003-2004-2005. di calcio al centro Emuli dei loro idoli che calcano i rettangoli di Rio Ceccano: gioco della serie A, i piccoli atleti hanno dato il gol, emozioni massimo. E spettacolo. Ad incitarli, sugli spalti ma soprattutto del campo di calcio, i loro genitori. Sicuramente più emozionati dei figli. Tra tiri in porta, assist, una grande festa calci piazzati e acrobazie dei portieri, le emozioni non sono mancate di certo. I campioncini in erba, sotto lo sguardo attento di mamma e papà, ce l’hanno messa tutta per non sfigurare. A innalzare la coppa al cielo i ragazzi del Giardino del pallone di Amaseno, dopo una entusiasmante gara contro il Rio Ceccano. Al terzo posto i giovani del Co.Va.Sa. di Castro.
Antonio Bucciarelli con la mamma Rossana, nelle altre imma-
gini le squadre partecipanti alla triangolare di calcio e i vincitori: i ragazzi de “Il giardino del pallone” di Amaseno
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chi, come, dove, quando
RISTORANTI, PIZZERIE, ENOTECHE, CLUB di qualità segnalati da QUI
Pepe Nero
FROSINONE
Un mix tra piatti tradizionali e ricette più innovative con attenzione alle migliori materie prime. Oltre alla gran varietà di pizze, vanno citati i taglieri ricchi di salumi e formaggi; i saltimbocca preparati come panini farciti ma ripieni dentro la pasta della pizza cotta espressa a legna. E poi i primi piatti della tradizione partenopea come gli scialatielli con vongole, zucchine e parmigiano, i garganelli alla caprese o i paccheri ubriachi
via Tiburtina, 175 - tel. 0775/271184 - pepenerofrosinone@alice.it
La Ginestra
FROSINONE
Il titolare Danilo e il suo staff hanno fatto di questo locale il ritrovo preferito di professionisti, imprenditori e gourmet alla ricerca di piatti creati con passione e ingredienti di primissima scelta. Basti pensare alle infinite proposte a base di pesce che esaltano sempre per gusto e freschezza a partire dagli antipasti. Attenta la selezione dei dolci e dei vini della carta. Servizio catering per eventi e cerimonie
via Adige, 1 - tel. 0775/824261
Ristorante Le Vigne
FROSINONE
Questo è il posto, dalla cucina semplice e di grande qualità, dove assaporare, per esempio, degli ottimi bucatini all’amatriciana o alla gricia oppure una carbonara di pesce. E poi scegliere tra tagliate di manzo, bistecche di chianina o selezionatissime entrecote. I dolci vi stupiranno così come l’apericena, ogni sera dalle 19.30. Un locale dove trascorrere piacevoli serate in compagnia di amici
via Gaeta, 114 – Tel.0775.1887741 – la domenica aperto a pranzo
Ratafià FROSINONE
La parola “Ciociaria” evoca da sempre il concetto di “genuinità” nel cibo e nella vita degli abitanti. Il ristorante Ratafià si propone di fare proprio questo “credo” e lavora per offrire una ristorazione di qualità, curata nei dettagli e nell’armonia dei sapori ma attenta al costo. Materie selezionate e prodotti tra i migliori del territorio ciociaro. Il tutto lavorato e preparato rigorosamente in casa
via del Plebiscito, 49 - tel. 0775.856632 - 339.4729050
Osteria Porca Vacca
TECCHIENA DI ALATRI
Nel locale, arredato con gusto, ci si può fermare dalla colazione alla cena. Con una certezza: la ricerca della qualità in ogni momento. Perché ogni istante trascorso qui deve destare buoni ricordi. Ecco allora una varietà di pizze e di antipasti guarniti con i migliori prodotti del territorio, gli oli e gli ingredienti di primissima scelta e un menù ricco e stuzzicante. L’annessa enoteca garantisce una grande carta dei vini
via S.S. 155 Osteria di Alatri - tel. 0775/408384 - www.osteriaporcavacca.net
Agriturismo Tenuta Valle delle Ginestre
CECCANO
Uno dei migliori agriturismi della Ciociaria, in località Badia di Ceccano, è la location ideale per eventi, riunioni, domeniche in famiglia e per organizzare comunioni e matrimoni. L’agriturismo promuove laboratori didattici, corsi di cucina e visite all’annessa fattoria. In tavola i prodotti dell’annessa azienda agricola, disponibili anche nel punto vendita per un gustoso ricordo della giornata nella tenuta
via San Paolo della Croce, 35 - tel. 0775/621009 - cell. 339/3276778
Ristorante da Jin Feng
COSA c’è
FROSINONE
IN GIRO
Decisamente uno dei locali più belli e accoglienti del capoluogo. Ottimo design e un riuscitissimo mix tra luci e colori per il rinnovatissimo Jin Feng, il cinese per eccellenza. Dove ai piatti della tradizione orientale si aggiungono tante deliziose incursioni nella cultura gastronomica mediterranea. Servizio eccellente, cura dei dettagli e un conto mai esagerato. Da provare per festeggiare una ricorrenza o per una cena di lavoro
RIANO (ROMA) 29 maggio/1° giugno
via Monti Lepini, 45 - tel. 0775/200822 - 338/2919182
Ristorante Cerroni
CECCANO
Dall’esperienza e dal successo del Ristorante Catering Cerroni nasce questo splendido gioiellino dal design e dall’atmosfera raffinati. Adatto per cene e colazioni di lavoro o per un incontro tra amici il ristorante propone chianine, selezionatissime carni argentine, angus irlandese e in esclusiva Ribeye americana. Deliziosi i primi così come gli sfiziosi antipasti. Da provare
viale della Libertà(giardinetti)- tel. 0775/602150
Rocca di Rivituro
QUATTRO GIORNI A TAVOLA Se volete passare una bella serata lontano dalla provincia di Frosinone, approfittate della Sagra dell’arrosticino, organizzata anche quest’anno a Riano (Roma). Da giovedì 29 maggio a domenica 1° giugno, musica e buona cucina vi faranno trascorrere un po’ di tempo in allegria. L’apertura degli stand è prevista a partire dalle 19.
GUARCINO
Una rocca risalente ai primi secoli del passato millennio, ora trasformata in ristorante-albergo con un connubio fra rustico ed elegante che lo rende adatto a ogni tipo di cerimonia. Una cucina locale e tradizionale che riporta alla luce i sapori perduti di un tempo. La pizza cotta a puntino con ingredienti freschi e fantasiosi. Albergo con venti posti letto con ogni comfort e vista panoramica. Chiuso il lunedì
s.s. per Campocatino km 2,7 - tel. 0775.46565 - www.roccadirivituro.it
Il Girasole Agriturismo
TECCHIENA DI ALATRI
Una vecchia casa colonica risalente al 1940 trasformata in ristorante tipico, con soffitti in legno e camino, dove la cucina custodisce scrupolosamente le tradizioni dei sapori antichi. Una vecchia stalla con fienile, da cui è stato ricavato un piccolo albergo dotato di ogni comfort, dove regna il legno e il ferro battuto. Un ambiente familiare dove è forte il senso di ospitalità
via Basciano, 5 (strada per Veroli) - tel. 348/7108182 - www.ilgirasoleagriturismo.it
S1mone - Braceria - Ristorante - Pizzeria
TECCHIENA DI ALATRI
Nel locale, arredato con gusto, ci si può fermare dalla colazione alla cena. Con una certezza: la ricerca della qualità in ogni momento. Perché ogni istante trascorso qui deve destare buoni ricordi. Ecco allora una varietà di pizze e di antipasti guarniti con i migliori prodotti del territorio, gli oli e gli ingredienti di primissima scelta e un menù ricco e stuzzicante. L’annessa enoteca garantisce una grande carta dei vini
via Polledrara, 12 - tel. 393/7421963 - Chiuso il lunedì - ampio parcheggio
Dal Patricano
PATRICA
Dal Patricano per riscoprire il piacere dei sapori tipici di una volta. Il fiore all’occhiello è la braceria con tagli di carni nazionali ed estere. Tutti i giorni pollo ruspante alla griglia, fiorentina, filetto, bisonte canadese e black angus statunitense. Eccezionale è il tiramisù del Patricano. Buona la carta dei vini. Ogni giorno è disponibile un menù a partire da 16 euro. Dal Patricano è anche hotel con stanze da sogno da 50 euro
s.s. Monti Lepini km 11,300 - tel. 0775/222459 - www.dalpatricano.it
PASTENA 8 giugno
MUSICA, TRADIZIONI E CILIEGIE Ormai è un appuntamento tradizionale della primavera ciociara. Con quella di quest’anno siamo infatti all’edizione numero sessantanove: domenica 8 giugno, a Pastena, in località Grotte, si rinnova l’appuntamento con la “Sagra delle ciliegie”. Nel pomeriggio è in programma la sfilata dei carri allegorici, realizzata dalle varie contrade, in competizione tra loro. In sottofondo la musica della tradizione. Le vere protagoniste, però, saranno le ciliegie. Buon divertimento. E soprattutto buon appetito…
FOTO ALBERTO BUZZANCA
SUSANNA CANZIAN
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Luca Sergio
NINO MANFREDI UN UOMO, UN MITO
«C
on il mio film “Per grazia ricevuta” penso di aver dato al pubblico una tematica importante: il problema religioso. Ma ho cercato di raccontare la storia in tono grottesco per ovviare la noia. Sono certo di aver fatto anche un discorso politico che con la semplicità spero di aver reso immediato e universale. Non so ancora quale sarà il risultato del mio film, ma è certo che è la concretizzazione di tutte le mie idee circa quanto sia necessario dare al pubblico oggi». Con questi pochi ma chiari concetti, tuttora attuali, Nino Manfredi riassunse significato e finalità del primo film diretto, sceneggiato e interpretato nel 1970, girato in gran parte a Fontana Liri, premiato l’anno dopo al XXIV Festival di Cannes come migliore opera prima, con il David di Donatello e nel 1972 anche con il Nastro d’argento per migliori soggetto e sceneggiatura. Finalità espresse in una nota pungente intitolata “Cinema oggi” pubblicata sul n. 2 di febbraio 1971, anno 1°, di “Ciociaria70”, il bel mensile fondato e diretto dal collega Costantino Jadecola ma durato purtroppo pochi mesi considerato che manifestava – nelle parole del direttore – l’intenzione di essere «scevro da qualsivoglia sudditanza a questo o a quel gruppo di potere». In copertina l’annuncio dell’esclusiva con la foto di un Manfredi barbuto: «Vola nel burrone: salvo! Si tratta di tale Benedetto Parisi che da bambino cadde da un dirupo alto almeno dieci metri senza farsi nemmeno un graffio. Oggi come allora la gente grida al miracolo e dice che tutto è andato come è andato “Per grazia ricevuta”». Insomma, il sunto della trama. E sempre Jadecola
faceva presente nell’editoriale che la copertina voleva essere «un cordiale omaggio all’intraprendenza e alla sagacia di un ciociaro che, pur avendo raggiunto una rilevante posizione nell’ambiente artistico italiano e pur vivendo, ormai da anni, in quel fantasmagorico ed evanescente mondo che è il cinema, ha saputo mantenere intatta la semplice virilità di questa terra, al di là di ogni facile etichettatura». Non solo. A Nino va riconosciuto un altro merito: non essersi mai vergognato di manifestare la sua origine ciociara, cominciando da quel Bastiano portato con successo in tv. Altrettanto dicasi dell’altro personaggio locale che recita nel film: Enrico Concutelli, capofila nel campo alberghiero e della ristorazione, grande amico dell’artista. Il 4 giugno saranno dieci anni dalla scomparsa di Manfredi e, per l’occasione, si terrà sino a fine 2014 una serie di iniziative in Italia e all’estero per Dieci anni fa mantenere vivo il suo ricormoriva do. Naturalmente ci penserà uno dei più grandi anche la città natale, Castro attori italiani. dei Volsci, il 14 giugno con La sua terra la proiezione di “Per grazia non l’ha dimenticato ricevuta” e l’inaugurazione di una mostra permanente nella Torre dell’Orologio.
L’omaggio di ieri, la copertina di “Ciociaria 70”, e le iniziative in programma oggi per ricordare un figlio illustre di questa provincia
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Pier Paolo Segneri
CARISMA E FASCINO
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n tempo di elezioni i vari candidati si contendono ogni minimo spazio di visibilità. Cercano di apparire, di mostrare la loro faccia, di farsi riconoscere. Tutti i candidati, insomma, cercano di promuovere la propria immagine. E questo è ovvio. Si capisce. È normale. In tal modo, però, si ritorna a parlare di manifesti e di slogan, di foto ritoccate e di volti ringiovaniti, di candidati giovani e di leader invecchiati, di carisma perduto o di fascino sbiadito. Ecco il punto: carisma e fascino. Si usano ancora come fossero due parole tra loro interscambiabili, ma non è così. Anzi: raramente chi è dotato di carisma possiede anche fascino e ancor più raramente chi è dotato di fascino possiede il carisma. Certamente, come per tutte le cose, in diversi campi ci sono esempi di persone carismatiche che sono, allo stesso tempo, anche affascinanti. E viceversa. Ma sono davvero casi eccezionali e, in genere, si tratta di persone che, poi, entrano nel mito dell’immaginario collettivo. Insomma, di solito, carisma e fascino sono qualità tra loro distinte. Provo a spiegarmi meglio: il carisma convince e trascina, il fascino seduce e conquista. Il carisma smuove e coinvolge il cuore e le menti, il fascino ammalia e attrae gli istinti. Il fascino umano ha una connotazione per lo più legata alla sfera sessuale, alla bellezza. Il carisma è legato di più allo spirito e all’anima dell’essere umano. Perché il carisma ha in sé un significato anche religioso, è una parola che possiede una propria forza spirituale, è un vero e proprio stato di grazia. Il carisma è un dono che viene dal Cielo. Mentre il fascino è più terreno, più materiale, più estetico e riguarda l’eleganza, lo stile, la gestuali-
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tà, il modo di camminare di una persona. Per carismatici, invece, si intendono quelle personalità in grado di riunire intorno a sé una massa critica capace di influire o influenzare le situazioni, le vicende, il cammino stesso della Storia. Nelle scienze sociali, la parola “carisma” è stata introdotta da Max Weber e, poi, si è diffusa per indicare l’insieme delle qualità e dei talenti straordinari che una determinata persona possiede all’interno di un gruppo o di un partito o di una comunità, fino al punto di ricoprirne il ruolo di leader e, quindi, di assumerne la guida o diventarne il capo. Qualcuno, una volta, disse che «il carisma è una lunga pazienza». Allora, potremmo scrivere, come contraltare, che il fascino è connotato da una lenta impazienza. Possiamo accostare il significato di “carisma” a quello di “aura”, cioè a quell’alone di energia e mistero che avvolge alcuni personaggi, soprattutto se Le due parole lo riferiamo a figure storisi usano ancora che. Ovviamente, il carisma come fossero è attribuito anche a diverse tra loro personalità del mondo del interscambiabili. cinema, e dello spettacolo Ma non è così oppure legate al mondo dell’arte. Ma questo vale anche per il fascino.
Il fascino è più terreno, è legato alla bellezza e alla sensualità. Il carisma, al contrario, è un dono che viene dal Cielo