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N. 258 / ANNO VI - N. 44 / 29 NOVEMBRE 2013
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VISIONI QUI
GIANFRANCO FINI SI RACCONTA A FROSINONE L’ex presidente della Camera martedì a La saletta delle arti per presentare il suo ultimo libro “Il ventennio” nel primo degli appuntamenti organizzati dalla redazione di Qui Magazine
C
inquant’anni. E sentirseli tutti. Il Consorzio di sviluppo industriale di Frosinone, presieduto da Arnaldo Zeppieri, ha tagliato il traguardo del mezzo secolo. La verità è che, nonostante l’evento sia di quelli importanti, la voglia (e forse anche l’opportunità) di festeggiare è davvero poca. La crisi, inutile negarlo, corre veloce. Ma è altrettanto vero che parte da lontano e non sempre è ricollegabile alla congiuntura negativa dei tempi recenti. Negli ultimi anni in Ciociaria hanno chiuso i battenti imprese storiche, che però non possono essere cancellate dalla memoria. Soprattutto per le migliaia di posti di lavoro persi ma anche per una competitività del territorio che è sprofondata. Pensiamo alla Permaflex, la storica fabbrica di materassi diretta da Licio Gelli, un tempo vanto di questa terra. Pensiamo all’Annunziata, il grande saponificio di Ceccano. Ma non dimentichiamo le storie di Videocon, Carlsberg, Teleco Cavi, Linostar, Solac Alcatel… Negli anni il tessuto industriale è stato smantellato nell’indifferenza. E oggi qualcuno ha il coraggio di festeggiare. ALLE PAGINE 12 E 13
A PAGINA 29
FROSINONE
IL CONSORZIO INDUSTRIALE TAGLIA IL TRAGUARDO DEI 50 ANNI. PROPRIO MENTRE LE AZIENDE SI ARRENDONO. BILANCI, SOGNI E PROSPETTIVE. POCHE
COMUNE, BILANCIO LACRIME E SANGUE IN CONSIGLIO Per evitare il dissesto si dovrà intervenire sia tagliando i servizi che innalzando le aliquote. Il Comune dovrà “rientrare” di due milioni di euro. Ieri sera discussione animata in Consiglio comunale A PAGINA 7
SPORT/CALCIO TIM CUP
CANARINI AD AVELLINO SOGNANDO LA JUVE Turno di riposo domenica per i canarini, che stanno preparando la sfida di martedì (ore 17) al “Partenio” per il 4° turno di Tim Cup. Chi vince tra irpini e ciociari il 9 gennaio sfiderà la Juve negli ottavi di finale A PAGINA 23
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BREVI DA FORISENNO
N. 258 / ANNO VI - N. 44
UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA COME SI FA IMPRESA
www.quionline.it
di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.it
Settimanale della città di Frosinone Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308
EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it
Unindustria di Forisenno ha riunito i giovani aspiranti imprenditori in un corso specialistico per indirizzare i virgulti sulla retta via e orientarli a fare impresa oggi in Cioicarìa. Dopo le lezioni di rito, dopo i salame e lecchi, dopo le lezioni di economia applicata, ha destato scalpore la relazione di un alto guru del cemento che ha insegnato come creare imperi mediatici, conquistare banche, tentare scalate politiche, farsi battezzare a destra e manca, far incetta di lavori e rimetterci ugualmente 80 milioni di euro per diventare un “too big too fail”. Applausi a scema aperta.
STOP LISTE D’ATTESA
organizza un party con venti ballerine esponenti dell’unica florida attività, antica come il mondo, che ancora regge all’urto della crisi, l’esercizio di punta dell’intero settore territoriale di Forisenno che utilizza anche di notte l’infrastruttura viaria fatturando svariate decine di migliaia di euro.
COMPLEANNO ASI
La frase da ripetere per prendere sonno al posto delle pecore Finché la frana va, lasciala andare. (anonimo)
Per eliminare le liste d’attesa, il presidente della Regione Lozia, Colin Rettizinga (detto Superpipp per la sua parziale somiglianza con il cane di Topolino quando mangia noccioline e acquista i superpoteri) ha elaborato un piano semplice e geniale. Tutti i macchinari installati negli ospedali Dea di infimo livello saranno acquistati rotti di fabbrica in modo da risparmiare: sparsa la voce non prenoterà più nessuno. Nell’ambito dei festeggiamenti per i cinquant’anni di attività dell’Asi, sabato il presidente del consorzio
UNA FOTO PER SETTE
hanno collaborato a questo numero: BIAGIO CACCIOLA, NICOLA VERNAGALLO, MICHELE DE GREGORIO, LICANDRO LICANTROPO, ACHILLE REALI, ROCCO ZANI, FERNANDO RICCARDI, CIRO ALTOBELLI, CLEMENTE RINALDI, DANIELA NOBILE segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: EUROPRINT SUD Srl S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice Ferentino (FR) - tel. 0775.224428 grafica: BIANCA POLTICELLI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone – tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it ispettore della distribuzione: MASSIMO DI MARCO m.dimarco@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it Testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Sette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.
chiuso in redazione il 28 novembre 2013 tiratura 11.645 copie distributore Efficace Pubblicità – Frosinone
LA PORTI UN BACIONE
A FIRENZI
L’altro giorno mi chiama Francesco Scalia e mi fa: ehi Simone… stasera ti faccio conoscere Renzi. E io sono andato. Mi sono vestito un po’ sportivo per fare il giovane. E alla fine l’ho incontrato. Ci siamo fatti pure qualche foto insieme. Ha detto che vota per me. Che simpaticone… A un certo punto, però, sono scoppiati tutti a ridere. Anche De Angelis e Buschini. Mah… (nella foto Dario Ballantini di “Striscia la notizia” travestito da Matteo Reenzi e Simone Costanzo del Pd travestito da giovane)
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TELEFONO ROSA, VIOLENZA
POLITICAMENTE SCORRETTO
E CULTURA DELLA LEGALITÀ
Il Popolo della libertà si fa in due: tanti pezzi da novanta con Alfano, tantissimi pezzi a novanta da Berlusconi
CAMILLO SAVONE
L
o scorso 25 novembre tutto il mondo ha celebrato, con flash-mob e iniziative varie, la giornata internazionale contro la violenza delle donne. Anche nella nostra provincia si è parlato diffusamente di investire per una maggiore sensibilizzazione e per un’educazione diversa che possa affrancarsi, in futuro, non solo della consumazione dell’atto finale, cioè quello che va a finire sulle pagine di cronaca nera, ma anche di tutta quella cultura e di quel “retropensiero” machista che quotidianamente cresce fin dall’ambiente scolastico e familiare per poi ampliarsi in strada e sul luogo di lavoro. Una cultura maschilista non si scardina, è bene ricordarlo, con manifestazioni che rischiano sempre i toni diplomatici e l’ipocrita perbenismo di facciata, ma con azioni e atti concreti, con condanne esemplari, con una vigilanza sempre viva e attenta alle più piccole sfumature del disagio sociale. Anche nella nostra provincia ogni giorno nelle redazioni arrivano notizie che, più o meno gravi, ci segnalano come sia sclerotizzato il rapporto tra i sessi: pressioni nell’ambiente scolastico, ammiccamenti in quello lavorativo, ex mariti e fidanzati che non si rassegnano e passano alle mani, tensioni irrisolte e allarmi diffusi che vedono non sempre l’azione investigativa e giudiziaria pronta a intervenire, magari anche con la complicità di una legge che ancora in parte viene applicata. Non lo diciamo solo noi ma lo confermano i legali di parte, le associazioni per la tutela della donna, i membri del telefono rosa che, ad esempio, a Ceccano hanno organizzato la manifestazione per nominare i nuovi ambasciatori di un servizio sociale importantissimo, condotto con umiltà su un terreno difficile, nel segno del ripristino della legalità. Ecco, alla fine, gira e rigira, si va a finire sempre su un concetto tanto elementare quanto disatteso: quello della legalità, del rispetto delle disposizioni di legge, della vigilanza da cittadini consapevoli e attivi non solo sui fatti eclatanti, è bene ricordarlo, ma anche su tutti quegli episodi di micro-attentanti alla dignità della donna (e dell’uomo), particolari che sono però segnali chiari di quanto ci siano uomini capaci di odiare le donne. Ad ogni costo. E a tutti i costi.
Ogni giorno in redazione arrivano notizie che ci segnalano come sia sclerotizzato il rapporto tra i sessi
LA DECADENZA È UN BRUTTO COLPO AL PRESTIGIO DI SILVIO MA SE RISORGE SARANNO TUTTI BERLUSCONIANI
IL ROSSO
I
pensatori del Pd dalla prima “discesa in campo” considerarono Berlusconi debole e vulnerabile per il “conflitto di interesse”, che dunque faceva comodo e perciò non fu toccato. Il continuo litigio però offriva al cav sempre nuovi spazi per i suoi metodi di comunicazione: in tv infatti tutto ciò che è detto chiaramente e ripetutamente, è vero. E troppi italiani vivono di tv. Egli è riuscito così a convincere i suoi elettori di essere perseguitato dai magistrati comunisti, vittima di un complotto ed oggi addirittura di un colpo di stato! La prima grave condanna definitiva però ha avuto anche qualche effetto non
calcolato. Il primo nel Pd il quale, forse perché stupito anch’esso, forse per non disturbare gli eventi, è come ammutolito e comunque ha smesso la ventennale puerile polemica battuta per battuta, che moltiplicava l’efficacia della comunicazione del cav. I fatti sono così apparsi meglio nella loro gravità di fronte all’opinione pubblica. E anche se gli interessati lo negano, non credo proprio che la condanna sia estranea alla stessa scissione decisa da Alfano. La seconda grave conseguenza è stata sulla persona stessa di Berlusconi. Troppe volte sembrava ormai l’ombra di se stesso. Diceva sempre di non riuscire a dormire. Nel comizio di via del
Plebiscito era irriconoscibile. Ha confuso lo Statuto Albertino con un Codice Albertino… Ha detto che il Governo non può fare decreti… La stessa radicalizzazione di FI sembra una scelta disperata ed in prospettiva elettoralmente infelice. E Alfano ci conta. Berlusconi ha dunque subito un innegabile colpo al suo prestigio. Potrà certo continuare a far politica attiva, ma per almeno sei anni dovrà star lontano da ogni carica elettiva e di governo. La qual cosa gli toglie ogni tutela da condanne detentive per i processi incombenti. Se risorgerà, gli italiani saranno davvero tutti berlusconiani! Ma non mi pare aria…
NONOSTANTE L’ELIMINAZIONE GIURIDICA DEL CAV
IL NERO
A
PAROLE pocoFAMOSE
MICHELE DE GREGORIO
IL CENTRODESTRA VINCERÀ LE PROSSIME ELEZIONI pplicando la retroattività della legge, cosa vietata dalla Costituzione, il Senato ha votato a maggioranza e con voto palese la decadenza di Berlusconi. La cosa non era necessaria perché con l’interdizione dai pubblici uffici in ogni caso il Cav era destinato a uscire dal Senato. Ancora una volta la politica, in Italia, gode dell’eliminazione giuridica dell’avversario. Come ai tempi di tangentopoli quando Bettino Craxi fu costretto all’esilio pur di mantenere la ibertà individuale. A nulla servono i tentativi disperati di legalismo farisaico che tenta di giustificare l’operato di certa magistratura nei confronti del leader di Forza Italia
Le ultime
BIAGIO CACCIOLA come forma del naturale corso delle cose di fronte alla legge. Per De Benedetti il “naturale corso delle cose” è stato ben altro. Per Berlusconi si è addirittura convocata una sezione feriale della Cassazione, con la presidenza di un tizio di nome Esposito che, pubblicamente, aveva già anticipato la sentenza, come pubblicizzato dai dialoghi riportati dalla stampa, sancita da relativo procedimento disciplinare. Il tutto mentre dopo un processo all’italiana si è concessa l’assoluzione a una cittadina americana come Amanda Knox, accusata di un efferato omicidio, per poi riprocessarla dopo che la stessa aveva preso il volo. Lo scandalo
della giustizia italiana è questo. Assassini, molestatori, autisti ubriachi la possono passare franca perché i loro casi non sono “politici”. Invece il tritacarne giustizialista si mobilita per cancellare l’avversario politico di turno. In un clima di odio, con campagne mediatiche che trovano paragone solo con i processi di tipo stalinista. La gente non è scema e capisce. Ecco perché molto probabilmente il centrodestra vincerà le prossime elezioni. A partire da quelle Europee, nonostante gli errori tattici dei “berluscones” che non capiscono come la vittoria sia legata alla pluralità delle posizioni e non alla voglia di essere a tutti i costi degli yesman.
“
Io che gioco a golf con Petrarcone? È come Messi che palleggia con Galliani…
”
Alfredo Pallone
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ATTUALITÀ
LA DOCCIA GELATA DELL’IMU Grande assente alla presentazione Leonardo Zeppieri
Come ampiamente anticipato su Qui Magazine di novembre, Carlo Salvatori è il nuovo presidente della Banca Popolare del Frusinate. Il nuovo “numero uno” della banca di piazzale De Matthaeis è stato presentato ieri in una conferenza stampa tenutasi all’ex Boimond di Isola Liri. Il banchiere, attualmente presidente di Lazard Italia e Allianz Assicurazioni, ha spiegato di aver accettato l’incarico per gli ottimi rapporti che da sempre ha con la banca e con alcuni dei suoi maggiori esponenti. Ha detto senza mezzi termini che non si tratta di una sorta di commissariamento da parte di BankItalia soprattutto per il semplice fatto che non ci sono i presupposti per nessun intervento di questo tipo e ha evidenziato come, non lasciando gli altri incarichi, ricoprirà la carica seguendo le vicende della Bpf, in collegamento costante con le sedi istituzionali degli importanti istituti che dirige. Devolverà, tra l’altro i compensi previsti per l’incarico alla Bpf in beneficenza. Si chiude così il capitolo buio che ha portato alle dimissioni del presidente Leonardo Zeppieri, grande assente alla presentazione di ieri. Soddisfazione da parte del direttore generale Aldo Scaccia e di tanti esponenti del Cda presenti all’incontro.
Bilancio da lacrime e sangue nel capoluogo Il Comune dovrà “rientrare” di due milioni di euro
L’
abolizione della seconda rata dell’Imu ha già il sapore della beffa per i cittadini di 600 Comuni italiani, tra i quali non poteva mancare Frosinone. E mentre lo scontro tra il Governo e i sindaci è già incandescente, nel capoluogo si fanno i primi conti. La beffa ha un costo salato, circa due milioni di euro. Il perché è presto detto: il Governo erogherà ai Comuni, per coprire il mancato gettito relativo alla sospensione dell’Imu, somme corrispondenti a un’aliquota base dello 0,4%. Di conseguenza, gli enti locali che hanno predisposto il documento contabile basandosi su un’aliquota maggiore dovranno “rientrare”. A Frosinone l’aliquota applicata è pari allo 0,6%. Quello 0,2% di surplus equi-
Per evitare il dissesto si dovrà intervenire sia tagliando i servizi che innalzando le aliquote vale a 2 milioni di euro, che dovranno coprire i cittadini o in termini di aumenti di tasse o di tagli dei servizi. Oppure con entrambe le modalità. In ogni caso una stangata. E se è vero che il Comune di Frosinone non ha avuto scelta nell’applicare lo 0,6% (aliquota massima) a causa della necessità di evitare il dissesto finanziario, è altrettanto vero che due milioni di euro peseranno come un macigno. A ogni modo il bilancio, presentato ieri in consiglio comunale (la discussione è andata avanti fino a sera inoltrata), è da
FOTO GIACOMO CESTRA
SALVATORI NUOVO PRESIDENTE DELLA BPF
L’AUMENTO DEI TRIBUTI E IL TAGLIO DEI SERVIZI
lacrime e sangue, per via di un piano di risanamento che non ammette deroghe. La manovra economica in totale è di 50 milioni di euro: la giunta Ottaviani si è impegnata a ridurre la spesa corrente del 6% nel primo anno. La scure si abbatterà sui servizi sociali, dove in tre anni la riduzione dei trasferimenti ammonterà al 25%. D’altronde il debito del capoluogo è di 40 milioni: per capirci, l’Amministrazione non avrà altra strada se non quella di tagliare le spese di 4 milioni di euro per i prossimi dieci anni. Una mazzata per i cittadini, che dovranno fare i conti anche con l’aumento
delle aliquote dei tributi locali nella misura massima prevista dalla legge. Condizione necessaria per evitare il dissesto. Inevitabile anche una riduzione della spesa e un controllo rigido sulla dotazione organica dell’ente. Al riparo dagli aumenti sono state poste le spese per l’assistenza domiciliare agli anziani e per la gestione degli asili nido. Il sindaco Ottaviani e l’assessore Riccardo Mastrangeli hanno detto che contestualmente verrà intensificata la lotta all’evasione fiscale. E c’è da augurarselo davvero, perché è drammaticamente paradossale che i cittadini di Frosinone
si trovino a dover pagare maggiori tasse e ad usufruire di minori servizi (peraltro già scarsissimi) per “buchi” che non hanno certamente provocato loro. Neppure la giunta Ottaviani, per onestà intellettuale. Anzi, forse sarebbe il caso di cominciare ad attribuire nomi e cognomi alle responsabilità amministrative di questi anni. Anni nei quali un piano vero di dismissione del patrimonio comunale non è stato fatto, anni nei quali si è continuato a pagare debiti fuori bilancio, anni nei quali la spending review è rimasta al palo, anni nei quali lo sviluppo della città non si è visto.
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POLITICA
LE LISTE DEI DELEGATI Ieri sera sono state presentate le liste dei designati al congresso nazionale, delle tre mozioni. Ognuna delle mozioni ha otto delegati. In provincia di Frosinone questa la composizione. LA MOZIONE DI GIANNI CUPERLO Francesco De Angelis, Sara Battisti, Michele Marini, Maddalena Lombardi, Antonello Antonellis, Elisabetta Di Bernardini, Giampiero Di Cosmo, Donatella Antonellis
LA BARAONDA DEL PD
I congressi locali si faranno dopo le primarie nazionali, probabilmente il 14 e 15 dicembre Nessuna mediazione raggiunta tra Simone Costanzo e i tre autosospesi
È
un dialogo tra sordi. Dove però nessuno ha voglia di parlare. E neppure di ascoltare. La baraonda del Pd provinciale continua, con un unico risultato già ampiamente raggiunto: l’indebolimento della posizione politica dell’intera Federazione provinciale del partito, che pure esprime un europarlamentare (Francesco De Angelis) due senatori (Francesco Scalia e Maria Spilabotte), un consigliere regionale (Mauro Buschini) e svariati sindaci e amministratori locali. Ma l’accordo non c’è e lo stallo appare insuperabile. La commissione provinciale per il congresso, guidata dai due vicepresidenti Stefani Martini e Vittorio Save Sardaro, ha deliberato a maggioranza che i 34 congressi da
ripetere dovranno svolgersi dopo le primarie nazionali, fissate per l’8 dicembre. E quindi il congresso provinciale si terrà successivamente.
Resta uno stallo che non piace ai “garanti” Margherita Miotto e Davide Zoggia Dopo un dibattito lungo, aspro e nervoso, si è deciso di non tenere conto dell’invito di Davide Zoggia, membro della commissione nazionale per il congresso. Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’Alessandro non hanno rivisto la
loro posizione. Diverso, ovviamente, il parere di Simone Costanzo, sostenuto da Francesco De Angelis e Mauro Buschini, che avrebbe voluto ripetere i congressi e celebrare l’assemblea provinciale prima dell’8 dicembre. Invece pare che se ne parlerà dopo le primarie tra Renzi, Cuperlo e Civati e le date indicate sono quelle del 14 e 15 dicembre. Insomma, resta uno stallo che non piace però ai referenti nazionali Davide Zoggia e Margherita Miotto. Inoltre nell’area di Costanzo il timore è che, una volta definito l’appuntamento nazionale, si possa anche decidere di non celebrare i congressi locali. La commissione provinciale, a maggioranza, ha fatto passare la tesi
LA MOZIONE DI MATTEO RENZI Francesco Scalia, Francesca Gatta, Ettore Urbano, Antonella Di Pucchio, Maurizio Fadioni, Stefania Timi, Lucio Marziale, Dora Dei
che in questo momento la priorità è rappresentata dalle primarie e non ci sono i tempi tecnici per riconvocare i 34 congressi da ripetere prima del 1° dicembre. Impedimenti di natura procedurale dunque, ma lo scontro in atto ha in effetti una chiara e fortissima valenza politica. E proprio nel momento in cui a livello nazionale il Pd si appresta a lanciare la doppia volata per il sostegno a tempo al Governo Letta e l’inizio di una campagna elettorale lunga e delicata per portare Renzi a Palazzo Chigi, la Federazione provinciale è finita nell’occhio del ciclone. Dopo peraltro aver rappresentato un modello vincente negli anni più complicati. Non è stata trovata una mediazione onorevole tra Simone Costanzo da una parte e Sara
E la Federazione provinciale finisce sotto i riflettori di Epifani, Renzi, Cuperlo, Bettini e Zingaretti
LA MOZIONE DI PIPPO CIVATI Armando Mirabella, Emanuela Pizzale, Paolo Iovine, Angela Viscogliosi, Salvatore Raoni, Anna Rosa Frate, Marco Coccia, Ivana Baldassarri
Francesco De Angelis e Francesco Scalia: così vicini, così lontani
Battisti-Alessandro Martini-Mario D’Alessandro dall’altra. Il ritiro dalla competizione provinciale di questi ultimi tre ha gettato il Pd nel caos, con riflessi pesanti perfino sul piano mediatico. E tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia non ci sono stati neppure dei… segnali di fumo. L’appuntamento delle primarie nazionali non potrà portare alcuna pacificazione perché le alleanze sono differenti e sul territorio i rapporti di forza andavano definiti con calma e democraticamente. Ad osservare quanto sta accadendo in Ciociaria non sono soltanto Guglielmo Epifani, Matteo Renzi e Gianni Cuperlo, ma anche Nicola Zingaretti, Goffredo Bettini e Michele Meta.
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POLITICA
IL FUTURO DEL CENTRODESTRA
in
STEFANIA MARRAZZO È stata nominata ambasciatrice del Telefono Rosa: una soddisfazione meritata per Stefania Marrazzo, vicequestore. L’importante riconoscimento è arrivato nella giornata dedicata a contrastare la violenza contro le donne. Tredici le persone insignite del titolo di ambasciatore del Telefono Rosa. Per la Marrazzo il premio assume una valenza diversa, che attiene anche ad una carriera che si è snodata nel silenzio, nella discrezione e nella sobrietà. Determinata
out ANTONIO POMPEO Dopo essere stato eletto con un simile plebiscito ci si aspettava qualcosa di più dell’ordinaria amministrazione. Non ce ne voglia il sindaco di Ferentino Antonio Pompeo ma in questi mesi non ha lasciato tracce importanti. Neppure nelle convulse fasi congressuali del Pd. Un’incongruenza se si pensa che ad essere protagonista assoluto sul piano nazionale è un sindaco, Matteo Renzi. Forse “pesa” l’aver raccolto il testimone da Fiorletta?
Sottotono
SFIDA ALL’ULTIMA TESSERA
La strategia di Pallone e l’ambizione di Ottaviani da una parte L’impeto di Iannarilli e la paziente “cucitura” di Abbruzzese dall’altra Nel mezzo i sindaci, gli eletti, gli amministratori: ecco chi è rimasto con il Cavaliere e chi ha seguito Alfano
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L
a corrida è appena cominciata e la decadenza di Berlusconi ha reso la “Polveriera Italia” semplicemente incontrollabile. Il linguaggio politico è già da campagna elettorale, ma adesso c’è un derby particolare nel centrodestra. Altro che “strappo soft”: il muso contro muso tra Bondi e Formigoni al Senato dice che tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra non ci saranno sconti. Anzi, la “caccia” all’ultimo voto avverrà senza esclusione di colpi. Anche in provincia di Frosinone il clima è incandescente: da una parte la lucida strategia di Alfredo Pallone
Ma la partita, anche in provincia, è appena iniziata e sarà lunghissima e l’ambizione di Nicola Ottaviani, dall’altra l’impeto di Antonello Iannarilli e l’azione paziente di Mario Abbruzzese. Nel mezzo i dirigenti, i sindaci, gli amministratori e i quadri di quello che fu il Pdl (a proposito: chissà se resterà davvero come contenitore unico della coalizione).
L’OFFENSIVA DI ALFREDO PALLONE L’europarlamentare ha mantenuto sangue freddo e nervi di ghiaccio fino all’ultimo, quando ha deciso di seguire Angelino Alfano. Alla convention del Nuovo Centrodestra era naturalmente in prima fila, vicino a Fabrizio Cicchitto. Anche visivamente ha voluto marcare l’importanza. Con lui sindaci importanti: Nicola Ottaviani (Frosinone), Ernesto Tersigni (Sora: tra i papabili per il delicato ruolo di coordinatore provinciale), Pietro Mazzone (Campoli Appennino), Denise Caprara (Sgurgola). Ma con gli alfaniani ci sono anche l’ex consigliere regionale Annalisa D’Aguanno (da sempre vicina al senatore Andrea Augello),
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Massimiliano Mignanelli, di Cassino, negli anni scorsi tra i fedelissimi di Antonello Iannarilli. Ma pure il sindaco di Anagni Carlo Noto e il vicesindaco di Arnara Adriano Roma sono dati già nel NCD. Alfredo Pallone da sempre, storicamente, ha puntato sugli amministratori, curando personalmente i rapporti con gli eletti. La sua offensiva è diretta proprio al territorio, ai Comuni, soprattutto a quello del capoluogo.
IL “CANNIBALISMO” DI OTTAVIANI In questa strategia il ruolo del sindaco di Frosinone è fondamentale, forse decisivo. Nicola Ottaviani punta ad una sorta di monocolore in Giunta, con le sole eccezioni di Enrico Straccamore e della Lista per Frosinone. Forse. Per il resto, a lui e al NCD fanno riferimento il vicesindaco Fulvio De Santis e l’assessore Fabio Tagliaferri. Ma Ottaviani vuole tutto: il pressing su Riccardo Mastrangeli e su esponenti provenienti da altre liste (Gianpiero Fabrizi, Massimiliano Tagliaferri, Claudio Caparrelli) è tambureggiante. Stesso obiettivo per il gruppo consiliare: Ottaviani sta già pensando ad un listone con dentro anche i consiglieri eletti in alcune liste civiche. Con il Nuovo Centrodestra è già passata la maggioranza del gruppo consiliare ex Pdl. L’unico che sicuramente resterà in Forza Italia è il capogruppo Danilo Magliocchetti, ma potrebbe trovarsi solo. Perfino esponenti forzisti come Ombretta Ceccarelli, Giuseppe Scaccia ed Adriano Piacentini potrebbero decidere di lasciare Berlusconi per Alfano. L’azione di persuasione di Ottaviani nei loro confronti è senza soluzione di continuità. Il primo cittadino non si ferma e ha già puntato anche il presidente del consiglio comunale Franco Lunghi. L’obiettivo è chiaro: se il Comune di Frosinone diventa una roccaforte degli alfaniani il peso
specifico di Ottaviani nel partito cresce e quello di Pallone schizza alle stelle.
Alfredo PALLONE
ABBRUZZESE & IANNARILLI “Costretti” a stare insieme, Mario Abbruzzese e Antonello Iannarilli hanno lanciato la controffensiva. «Dalla scissione del Pdl, in Ciociaria, FI erediterà un 70%, gli alfaniani il 30%. Dico questo perché le maggiori adesioni arrivano proprio dalla base». È il guanto di sfida lanciato dal consigliere regionale. E se Antonello Iannarilli si è già tuffato “nelle piazze”, Abbruzzese sta tessendo la tela negli uffici. Ieri sera intanto c’è stata la prima riunione organizzativa. In Forza Italia sono confluiti, fra gli altri, il capogruppo di Frosinone Danilo Magliocchetti, il presidente del consiglio comunale di Sora Giacomo Iula, Pasquale Cianciarelli (presidente del consiglio comunale di San Giorgio a Liri), il sindaco di Sgurgola Antonio Corsi, il sindaco di Torrice Alessia Savo, il consigliere comunale di Fiuggi Pierluigi Ambrosetti, l’assessore di Sora Maria Paola D’Orazio, il sindaco di Pofi Tommaso Ciccone, il sindaco di
Mario ABBRUZZESE
Antonello IANNARILLI
Lo “strano caso” del Comune di Frosinone Il sindaco punta a una giunta monocolore Vico nel Lazio Claudio Guerriero. Poi ci sono stati dei colpi a sorpresa, come quello di Gabriele Picano, che è tornato negli azzurri lasciando il ruolo di coordinatore provinciale di Scelta Civica. E formando, con Franco Evangelista, il gruppo consiliare a Cassino. La “battaglia” delle adesioni è appena cominciata: fino a ieri stavano tutti dalla stessa parte. Adesso sarà impossibile fidarsi politicamente degli ex alleati. La sfida è all’ultima… tessera.
Nicola OTTAVIANI
L’eurodeputato ha scelto Angelino. Da vecchia volpe della politica avrà già studiato tutte le possibili evoluzioni. Di certo continuerà a essere un punto di riferimento
Ha scelto una strada diversa, seguire Berlusconi. Sempre e comunque. Con lui tanti amministratori della provincia. E non soltanto del sud
L’ex presidente della Provincia, fedelissimo del Cav, torna (o resta, secondo i punti di vista) in Forza Italia e ritrova l’amico-nemico Abbruzzese. Scherzi della politica
Sta con il Nuovo Centrodestra di Alfano. E soprattutto sta cercando di “tirarsi” dietro pezzi importanti della sua maggioranza. Le manovre sono iniziate
LA DECADENZA DI BERLUSCONI
LA LEGGE SEVERINO E LA MALEDIZIONE DI FRANCONE
S
e non fosse esploso in quel modo lo scandalo dei fondi ai gruppi alla Regione e se il “caso” Fiorito non avesse “tranciato” la politica a ogni livello la legge Severino non ci sarebbe mai stata e oggi forse Berlusconi sarebbe ancora senatore. La legge Severino, fortemente voluta dall’allora premier Mario Monti, fu votata dai due rami del Parlamento nell’ottobre 2012, tredici mesi fa. Passò a larghissima maggioranza: 256 favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti al Senato, 480 favorevoli, 18 contrari e 25 astenuti alla Camera. In primo grado Francone, accusato di peculato, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi, più 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. La sua vicenda portò poi alle dimissioni di Renata Polverini, ma soprattutto innescò un terremoto politico che ha penalizzato il Pdl anche sul piano elettorale. Il Popolo delle Libertà dal canto suo non capì la portata di quella vicenda. Franco Fiorito è stato intervistato da Il Tempo subito dopo il voto sulla decadenza di Berlusconi. Ha detto nella lunga intervista: «È vergognoso che un leader politico venga fatto fuori per via giudiziaria con la procedura ad personam del voto palese…Così come non mi stupisce affatto che la Polverini ora passi per una sua fedelissima e sia stata candidata alla Camera nonostante abbia sempre preso le distanze dal Pdl». Senza di lui la legge Severino non ci sarebbe stata: chiamatela la maledizione di Francone.
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GIARRETTIERE & tacchi a spillo
L’OFFENSIVA DC DI MARINO
È uscito allo scoperto: vuole diventare il perno di una formazione centrista. Marino Fardelli, consigliere regionale dell’UdcLista Bongiorno, ha incontrato il ministro Mario Mauro insieme a Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa. Tutto dipenderà però dalla collocazione, anche in chiave locale, del Nuovo Centrodestra di Alfano. Si tratta di una partita “impegnativa” e dall’esito incerto perché lo spazio al centro esiste ma rischia di intasarsi in poco tempo. Fardelli però ha il vantaggio di aver piantato la prima bandierina. È in pole position e se tiene un ritmo alla Vettel può perfino provare a mettere in campo un progetto laboratorio in Ciociaria.
Il presidente del Consorzio Asi Arnaldo Zeppieri
Perseverante
NON C’È NIENTE DA FESTEGGIARE
IANNARILLI TORNA ALLE ORIGINI
È tornato alle origini e per lui sia lo strappo di Alfano che la riedizione di Forza Italia hanno rappresentato una sorta di “toccasana”. Antonello Iannarilli nel Pdl c’è stato, ma probabilmente la complessità del partito, diviso in varie anime e “correnti”, non lo ha mai messo a suo agio. Adesso sembra rigenerato dall’aver riscoperto gli enormi spazi che si hanno stando all’opposizione. Nella sua lunga carriera Iannarilli ha ricoperto ogni ruolo, perfino quello di assessore regionale. Ma le campagna elettorali migliori le ha fatte stando “contro”.
Ruspante
MARINI NON TROVA PACE
Politicamente è cresciuto nella sinistra Dc. Ora Michele Marini, che lavora nella segreteria del sottosegretario Stefano Fassina, si è riposizionato nella sinistra del Pd, dopo però essere entrato con la Margherita-Popolari. Ognuno ha i suoi percorsi politici e in ogni caso la fase attuale è talmente “schizofrenica” sotto il versante dei posizionamento che non ci si meraviglia di nulla. Solo una domanda da porsi, dopo che sarà terminata la fase congressuale: nell’area di Cuperlo e nel partito quale sarà il “peso” politico dell’ex sindaco? La risposta non sarà di poco conto per le future strategie a sinistra.
Troppa tattica
L’Asi compie cinquant’anni nel momento più drammatico per la nostra economia Sogni (tanti) e prospettive (poche): cosa c’è nel futuro industriale della provincia
N
el titolo tutta la strategia di comunicazione: “Gli scenari di sviluppo industriale dei prossimi venti anni”. Nel giorno del cinquantenario, il Consorzio Asi ha puntato sulla progettazione del futuro, come ha detto il presidente Arnaldo Zeppieri. Un mix tra passato e prospettive di sviluppo, illustrato al cospetto di una sala gremita: autorità istituzionali, civili e militari, sindaci, amministratori, rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacalisti, parlamentari, i consiglieri regionali eletti sul territorio. E l’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Fabiani. Non c’era però il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. A fare gli onori di casa, oltre a Zeppieri e al direttore del Consorzio Massimiliano Ricci, il sindaco del capoluogo Nicola Ottaviani e il commissario della Provincia Giuseppe Patrizi. Non solo: sono intervenuti imprenditori
come Marco Micheli (Viscolube), Giovanni Ricci (Klopman) e Tommaso De Santis (Carind), oltre a professori del calibro di Matteo Caroli e Francesco Karrer. Molto interessante, come sempre, l’intervento dell’architetto Andreas Kipar, che ha riassunto il suo progetto di
Il rilancio non può prescindere dall’Accordo di programma Fondamentale attrarre i fondi europei riconversione della Valle del Sacco e anche del sito dell’ex Videocon nell’ambito di un progetto ecosostenibile. Green, come si dice oggi. Si è partiti dai grandi numeri di questo mezzo secolo di Consorzio Industriale in provincia di Frosinone: 341 stabilimenti, 46.000 posti di lavoro, 600 miliar-
di di vecchie lire di investimenti, redditi pro capite cresciuti per la popolazione ciociara. Adesso, però, c’è da fare i conti con la crisi, con una deindustrializzazione che sta impoverendo il territorio. L’assessore Fabiani ha detto che le potenzialità ci sono, ha ricordato che l’Accordo di Programma per il rilancio dell’area nord della Ciociaria è un formidabile punto di partenza, che la Regione ha cominciato a pagare i debiti delle imprese, che ha intenzione di investire e che una partita interessante rimane quella di un maggiore e migliore utilizzo dei fondi europei. Tutti, dai politici ai sindacalisti, hanno lodato il ruolo e l’opera dell’Asi, il sindaco Ottaviani ha addirittura aperto alla possibilità di un cambio di destinazione d’uso dei capannoni dell’area industriale, si è parlato di polo tecnologico, di spostamento e potenziamento della stazione ferroviaria di Frosinone, di linee di azione per
l’insediamento di micro e piccole imprese nell’ambito di interventi di riqualificazione ispirati a quelli del bacino della Ruhr, in Germania. Immancabile la citazione di Giulio Andreotti. Non potevano mancare gli applausi agli ex presidenti del Consorzio Industriale. Arnaldo Zeppieri, l’attuale presidente dell’Asi, ha detto che è necessario ripensare il ruolo del Consorzio,
Illustrati i progetti di riconversione “green” della Valle del Sacco e del sito dell’ex Videocon obbligato a diventare un punto di riferimento per le imprese, obbligato a progettare il futuro, ad aprire ‘vertenze’ contro l’eccessiva burocrazia, contro i ritardi, contro le difficoltà di accesso al credito, contro
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COS’È RESTATO DEGLI ANNI ‘80
Finita l’epoca dell’assistenzialismo, dei fondi a pioggia e degli sprechi Oggi la vera impresa, in provincia di Frosinone, è immaginare il futuro
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“
LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA CIOCIARIA HA UNA GRANDE STORIA. MA OGGI È TUTTO FERMO. DOBBIAMO DARE RISPOSTE UNIVOCHE E CELERI A CHI INTENDE INVESTIRE QUI Arnaldo Zeppieri
”
il proliferare di siti abbandonati. Zeppieri ha chiesto alla Regione Lazio una nuova legge che dia poteri effettivi ai Consorzi industriali, ha sollecitato l’ennesima cabina di regia, questa volta per il piano di riconversione dell’ex Videocon. Poi ha detto: “Lo sviluppo industriale della Ciociaria ha una grande storia, ma oggi è tutto fermo. Dobbiamo dare risposte univoche e celeri a chi intende investire qui. Abbiamo l’autostrada, abbiamo i depuratori, dobbiamo capire cosa vogliamo fare”. Energia, ambiente ed infrastrutture i filoni sui quali ragionare per possibili investimenti. Ci ha pensato l’assessore Fabiani a riportare tutti con i piedi per terra, spiegando: “La partita determinante è quella dei fondi europei. Alternative non ci sono”. La traduzione dal politichese è facilissima: vanno bene le idee, ma i soldi non ci sono. Non in Italia, non in Regione, non in provincia di Frosinone.
icola Zingaretti non c’era alla festa per i 50 anni del Consorzio Asi. Eppure la presenza del governatore era stata annunciata urbi et orbi. Non si è visto neppure Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria, non uno qualunque. La sala era gremita, certo. Ma è tradizione istituzionale, specialmente in una provincia autoreferenziale e “formale” come è quella di Frosinone. Il padrone di casa, il presidente Arnaldo Zeppieri, ha fatto un discorso che probabilmente sarebbe andato benissimo negli anni ottanta, quelli cantati da Raf. Quando effettivamente la provincia di Frosinone spendeva e spandeva sulle ali dei finanziamenti a pioggia, degli inse-
diamenti industriali, del benessere. Ma anche di un assistenzialismo che oggi costringe le attuali e le future generazioni a non poterlo neppure immaginare il futuro. Zeppieri ha parlato invece proprio di futuro, di prospettive, di necessità che l’Asi diventi il punto di riferimento delle aziende. Ha indicato nella burocrazia e nelle difficoltà di accesso al credito i freni per la ripartenza economica. Ma dove è stato in questi anni Arnaldo Zeppieri? E dove sta adesso? Non è forse lo stesso Arnaldo Zeppieri presidente di Confindustria, imprenditore, regista di operazioni politiche come il Terzo Polo? Alla presidenza del Consorzio Asi non è arrivato grazie ai via libera di Francesco
Le principali aziende che in provincia hanno chiuso i battenti. A sinistra Annunziata di Ceccano. Sotto da sinistra la Permaflex di Frosinone, la Carlsberg di Ceccano e la Videocon di Anagni
Scalia prima e di Antonello Iannarilli dopo (quest’ultimo convinto, non senza fatica, da Marcello Pigliacelli)? Si è accorto, Zeppieri, delle tan-
Pesanti le assenze di Nicola Zingaretti e Maurizio Stirpe alla convention dell’Asi tissime aziende che sono fallite in questi anni, soprattutto quelle piccole e medie? Si è accorto che i disoccupati “ufficiali” sono 102.000 su meno di 500.000 abi-
tanti? Si è accorto che cassa integrazione e ammortizzatori sociali (strumenti dei quali peraltro usfruisce nelle aziende di sua proprietà) sono schizzati alle stelle? Per quali imprese l’Asi dovrebbe essere un punto di riferimento? Il Consorzio non ha badato a spese per l’organizzazione del cinquantenario. Magari le aziende avrebbero preferito interventi sull’area industriale, di manutenzione delle strade e di altro. Forse. Questa è una provincia atipica, ad altissimo tasso di ipocrisia, una provincia nella quale l’imperativo categorico è quello di essere forti con i deboli e deboli con i forti. Finché, però, i deboli sono deboli e i forti… forti. M.P.
IL CIMITERO DELLE INDUSTRIE Dalla Permaflex all’Annunziata, dalla Teleco Cavi alla Schlumberger, dalla Linostar alla Solac, senza dimenticare la Carlsberg e tante altre. Fino ai casi recenti della Videocon (ex Videocolor) e Marangoni. Con la spada di Damocle del futuro della Fiat… PERMAFLEX
Frosinone
SOLAC
Frosinone
ALCATEL
Frosinone
SCHLUMBERGER
Frosinone
TELECO CAVI
Frosinone
MAN MADE
Frosinone
ANNUNZIATA
Ceccano
CERAMICA SOLE
Ceccano
CARLSBERG
Ceccano
LINOSTAR
Patrica
VIDEOCOLOR-VIDEOCON
Anagni
RAPISARDA
Anagni
OXISUD
Ceprano
DOSA
Castrocielo
CEDIT
Roccasecca
DMT (ex OLIVIERI)
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EUROPRESS
Ceprano
ANDREOTTI (ex ROTOSTAR)
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ATTUALITÀ
CASSINO PICANO LASCIA SCELTA CIVICA E PASSA A FI Nell’ultima seduta di Consiglio si è verificato un fatto clamoroso: il consigliere Gabriele Picano, coordinatore provinciale di “Scelta Civica”, ha annunciato di aver abbandonato il partito di Monti per passare a Forza Italia, costituendo, assieme all’altro consigliere Francesco Evangelista, il gruppo azzurro nell’assise cassinate. Così lo stesso Picano ha motivato la sua decisione: «Avevo aderito con entusiasmo al progetto di “Scelta Civica” che sotto la guida credibile ed autorevole del senatore Monti tendeva alla costituzione di un centro moderato di ispirazione liberaldemocratica e con un forte spirito riformatore. Il non brillante risultato elettorale alle scorse politiche, successivamente le difficoltà a radicarsi nel territorio, il rapporto difficile tra cittadini e rappresentanti nelle istituzioni e, per ultimo, la scissione di molti deputati e senatori che ha finito per vanificare qualsiasi progetto di incisività del centro nello scacchiere nazionale, mi hanno indotto a presentare le dimissioni da coordinatore provinciale di “Scelta Civica”. Ho aderito a Forza Italia, insieme a Francesco Evangelista. Per noi è un ritorno a casa». F.R.
FINE SETTIMANA A TUTTO SHOPPING
Iniziativa del Centro naturale commerciale San Benedetto Le vie della città martire si trasformano in un grande centro commerciale FERNANDO RICCARDI
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li interventi di piani di sviluppo che coinvolgono ampie aree e che prevedono tempi di realizzazione lunghi, non risultano efficaci. Il commercio ha bisogno di una tempistica immediata, che risponda ai cambiamenti quotidiani della domanda e dell’offerta»: questo il parere del consigliere regionale Marino Fardelli che plaude in maniera convinta all’iniziativa dello “Shopping Day” che andrà in scena a Cassino, organizzata dal Centro Naturale Commerciale San Benedetto, che si terrà in città oggi, domani e domenica. Un’iniziativa che consentirà al centro della città martire di trasformarsi in un grande centro commerciale e di vivacizzare
OGGI, DOMANI E DOMENICA: TRE GIORNI DI FULL IMMERSION NELLE COMPERE PRENATALIZIE. COINVOLTE TUTTE LE ATTIVITÀ DEL CUORE CITTADINO
le strade e i negozi in vista anche delle ormai imminenti festività natalizie e di fine anno. «Si tratta di una iniziativa che darà risposte immediate ai commercianti ma
Il consigliere Marino Fardelli: «Un’ottima idea, a riscontro immediato» anche ai cittadini che potranno approfittare di sconti ed offerte quanto mai ricercati in questo periodo di crisi economica. Sostenere le attività commerciali del centro in un
momento così difficile per il settore è una iniziativa importante. Il lavoro di squadra, che ha visto scendere in campo gli imprenditori, con il Presidente del Centro commerciale Naturale San Benedetto Maurizio Coletta, verrà sicuramente ripagato dalla presenza di tantissimi cittadini che parteciperanno non solo da Cassino ma da tutto il territorio e dalle città limitrofe campane e molisane». L’iniziativa, nella quale si ripongono favorevoli aspettative, vuole rappresentare un volano per la sofferente economia della città e costituire un’occasione imperdibile per i cittadini che si troveranno di fronte a sconti ed offerte a poche settimane dal Natale.
LE NOVITÀ SULLA FERROVIA
ROCCASECCA-SORA: LUNEDÌ INCONTRO IN REGIONE
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l prossimo 2 dicembre, presso la sede dell'assessorato ai trasporti della Regione Lazio, si svolgerà un incontro tra i rappresentanti regionali di Lazio e Abruzzo e delegati RFI sulle criticità della linea ferroviaria Avezzano-Sora-Roccasecca. Si tratterà di un incontro prettamente tecnico per cercare di porre in essere tutte le azioni per la salvaguardia della tratta che unisce la Valle del Roveto alla Valle del Liri e, quindi, il Lazio con l'Abruzzo. «Spero che dalla riunione escano dettagli concreti e soluzioni applicabili celermente - così commenta il consiMario regionale gliere Abbruzzese -. Abbiamo deciso di posticipare il dibattito annunciato precedentemente perchè la riunione che si terrà lunedì potrebbe risultare decisiva per la definizione delle azioni da intraprendere per far fronte alla criticità. Usiamo il condizionale perché sono molti i nodi ancora da sciogliere dopo due mesi di incontri. Invitiamo pertanto l'assessore ai trasporti Civita, di cui apprezziamo l'interessamento alla vicenda, a porre in essere, e celermente, tutte le azioni di competenza della Regione Lazio, per facilitare il percorso di ripristino della tratta».
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SORA DIOCESI DI SORA: GLI INCONTRI DELLA PAROLA
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EX TOMASSI
UN CONSIGLIO PER DECIDERE
Martedì una seduta dell’assise è convocata appositamente per discutere dell’argomento dopo l’assoluzione della giunta Ganino della scorsa settimana CIRO ALTOBELLI
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Sono iniziati gli incontri della “Scuola della parola per adulti”, organizzati per gli adulti della zona pastorale di Sora, in occasione dell’Avvento. Si tratta della “Lectio” sull’icona biblica dell’anno pastorale: “La tua fede ti ha salvato”. Il vescovo di Sora Aquino e Pontecorvo Gerardo Antonazzo ha aperto il ciclo di appuntamenti nella Chiesa di S. Spirito trattando il tema: “Figlio di Davide, abbi pietà di me. La luce della fede, ascolto e visione” . Gli altri incontri sono previsti nei successivi giovedì: 5, 12 e 19 dicembre, sempre nella chiesa di S. Spirito, dalle ore 19.00. Si tratta di appuntamenti di grosso spessore spirituale che forniranno a chi vorrà intervenire, elementi utili a vivere nella fede, e quindi con il conforto dell’appartenenza, i momenti difficili e le scelte che si è chiamati a fare. Continua quindi l’azione del mondo cristiano, in tutte le sue accezioni, per ritrovare le motivazione dello stare insieme, in tutti i sensi. C.A.
ompletamento ex Tomassi, finalmente se ne torna a parlare. Dopo l’assoluzione della giunta Ganino e del tecnico comunale Conte, decisa dal tribunale della circoscrizione la scorsa settimana per le vicende legate agli interventi edilizi nel sito dell’ex Tomassi, torna sotto la luce dei riflettori una vicenda che, al di là dei contorni sconcertanti che spesso da Qui sono stati evidenziati, merita di essere definita una volta per tutte, almeno riguardo al completamento dei lavori. Soprattutto per non lasciare per altri dieci anni quell’obbrobrio urbanistico in preda al degrado ed all’incuria. Della questione del centro commerciale direzionale realizzato nella
e recenti legate anche ai guai giudiziari che hanno coinvolto recentemente i vertici della società che ha rilevato tre anni fa, con quello che qualcuno ha definito il “grande bluff”, il mega complesso edilizio. Ma soprattutto l’auspicio è che possano emergere, con chiarezza, gli elementi che mancano per definire la questione, per poi trovare le soluzioni idonee miranti al completamento delle opere ed all’apertura della struttura. Nel recente passato, c’è chi ha sollecitato una acquisizione forzata degli immobili, chi ha
richiesto una azione risarcitoria nei confronti della società, chi ha spinto per una soluzione bonaria. Certo è che, qualsiasi sia la scelta degli amministratori, si dovrebbe tener conto dei danni economici subiti da tanti sorani, sia nella veste di acquirenti degli immobili, poi clamorosamente “bidonati”, sia in quelle di piccoli imprenditori fregati anch’essi dal mancato pagamento delle spettanze per aver eseguito lavori o fornito materiali per la costruzione. In attesa di buone notizie (a Natale si è più buoni, ma
ALL’ORDINE DEL GIORNO C’È UNA RELAZIONE DEL SINDACO ERNESTO TERSIGNI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ AROS
L’obiettivo è cercare soluzioni per non lasciare per altri dieci anni quell’obbrobrio urbanistico in preda al degrado ed all’incuria zona di san Giuliano se ne occuperà di nuovo il consiglio comunale, per l’iniziativa dei consiglieri di minoranza che hanno richiesto ufficialmente la scorsa settimana di trattare l’argomento che, dopo la fiammata di qualche mese fa, sembrava di nuovo finito nel dimenticatoio. Di conseguenza il presidente del consiglio comunale Giacomo Iula ha convocato l’assise cittadina per martedì 3 dicembre 2013, alle ore 18 iscrivendo al primo punto all’ordine del giorno: “Aros: Relazione del Sindaco sullo stato di attuazione della convenzione e degli obblighi assunti dalla Società”. Si spera che, in quella sede, vengano finalmente analizzate le problematiche passate
anche più ottimisti), i cittadini interessati alle decisioni del consiglio comunale potranno anche saperne di più sugli altri punti previsti che riguardano in particolare l’emergenza alloggi edilizia economica e popolare con la relazione del Sindaco sulla graduatoria e sulle assegnazioni in deroga deliberate dalla Giunta ed infine sul Progetto sicurezza stradale con la relazione del Sindaco sullo stato di attuazione del progetto, sulle funzioni assegnate al personale da assumere e sulle modalità di assunzione.
Sopra il cantiere mai ultimato dell’ex Tomassi. A sinistra il progetto di come doveva diventare l’area
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CECCANO TELEFONO ROSA: MALIZIOLA E CERRONI AMBASCIATORI Le cariche saranno anche onorifiche, puramente formali, ma richiamano ugualmente ad un impegno non solo di facciata. Il sindaco di Ceccano Manuela Maliziola ed il suo vice Maurizio Cerroni figurano nella rosa dei quattordici ambasciatori del “Telefono Rosa”. Nomina ricevuta in apertura del Galà 2013 organizzato dall’omonima associazione presso il teatro Antares di Ceccano lunedì scorso in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili e militari del territorio. Un momento commovente e toccante preceduto dalla proiezione di un filmato in cui si sono susseguiti i volti di alcune donne uccise dai loro compagni, fidanzati, mariti. Centoventotto donne assassinate quest’anno in Italia e rappresentate idealmente da altrettante rose rosse esposte sul palco del teatro ceccanese. Un palco dove si sono alternate le giovani volontarie del telefono rosa con l’interpretazione di brani musicali a tema di poesie e letture. Un riconoscimento è stato assegnato anche all’assistente sociale Maria Elena dei servizi sociali di Ceccano come socia onoraria per l’impegno quotidiano profuso a sostegno delle donne in difficoltà. C.R.
PRONTO SOCCORSO
LA REGIONE “VALUTA” LA RIAPERTURA
Il Consiglio ha approvato la risoluzione presentata da Francesco Storace e firmata dai quattro consiglieri regionali eletti sul territorio: “impegnato” Nicola Zingaretti Un grande risultato ottenuto grazie al pressing del comitato e di Loreto D’Emilio (La Destra)
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a mano è sempre la stessa, quella della Regione Lazio. È cambiato però il tenore del gesto: se tre anni fa la mano aveva “spento” l’ospedale di Ceccano, ora ha riacceso la fiamma della speranza. La speranza, concreta, che il “Santa Maria della Pietà” possa tornare avere funzionante un punto di pronto soccorso. Cosa è successo? In pratica il Consiglio regionale ha approvato (voto contrario del Movimento 5 Stelle, astensione di Sel e di due consiglieri del Pd) la risoluzione proposta da Francesco Storace, capogruppo de “La Destra verso Alleanza Nazionale”, che impegna il presidente Nicola Zingaretti a ripristinare il pronto soccorso ceccanese, in modo da contribuire ad evitare il continuo intasamento dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone e i disservizi che ne vengono all'utenza. Il documento porta la firma di tutti i
Domenica scorsa decine di persone sono scese in piazza per chiederne la riapertura consiglieri eletti in Ciociaria, ossia Buschini, Fardelli, Bianchi e Abruzzese, di centrosinistra e centrodestra. Illustrando la risoluzione, Storace ha voluto ringraziare maggioranza e opposizione per il lavoro comune e ha auspicato che dal sindaco della città fluviale Maliziola si comprenda che non è il tempo della polemica verso il colore politico di chi ha lanciato la proposta pro-Ceccano, ma della soddisfazione per un primo risarcimento alla città. Mario Abruzzese, vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI, affida ad una nota il suo giudizio positivo: «Voglio esprimere soddisfazione per l'approvazione in aula della risoluzione proposta dal consigliere Storace e sottoscritta da tutti i consiglieri regionali eletti in Provincia di Frosinone ed inerente la riattivazione del pronto soccorso di Ceccano. La struttura, oltre ad essere una risposta importante in termine di urgenza ed emergenza per la città bagnata dal Sacco e il circondario, potrebbe avere un ruolo importante per un possibile decongestionamento del pronto
CLEMENTE RINALDI
Il presidio di protesta organizzato dal comitato all’ospedale di Ceccano domenica mattina soccorso del nosocomio di Frosinone. La risoluzione in questione, al fine di prevenire il verificarsi di altri possibili casi di malasanità anche nella struttura ospedaliera del capoluogo, invita il presidente della Regione Lazio a prendere in considerazione l'ipotesi di ripristinare il pronto soccorso del “S. Maria”, il quale risponderebbe ad un'utenza pari a 70-80 mila persone e contribuirebbe senz'altro a ridurre drasticamente il congestionamento dello “Spaziani”». La decisione presa a Roma offre lo spunto di polemizzare nei confronti del sindaco di Ceccano. Afferma Loreto D’Emilio, esponente locale de “La Destra”: «Manuela Maliziola oltre a non aver mosso un solo dito concretamente sulla questione sanità ed in particolare sul pronto soccorso, non partecipando neanche ad
una manifestazione di cittadini (l’ultima domenica scorsa , n.d.r.) e dichiarando di snobbare il servizio in quanto a suo dire irrealizzabile, persiste nel fare dichiarazioni avventate e lontane dalla realtà. Siamo stanchi di sopportare bugie a partire dalla chiusura dell'ospedale che, sempre a suo dire, fu causata dal duo Storace- Polverini. A Manuela Maliziola consigliamo di smetterla». Dal canto suo la Maliziola non rimane ferma a subire, anzi ha reagito così: «Non ho mai polemizzato sulla riapertura del Pronto Soccorso a Ceccano, anzi ho accolto positivamente tale proposta sulla base della fattibilità della stessa, ma nei miei interventi ho tenuto a precisare per chiarezza nei confronti dei cittadini quali sono stati i punti focali e gli autori che all’epoca hanno portato alla chiusura del
nostro ospedale, ovvero il duo Storace – Polverini e le loro false promesse. Ci tengo a ribadire due punti: il mio impegno per la riapertura della struttura ospedaliera del Santa Maria Della Pietà potenziandola con tutti quei servizi necessari a soddisfare un vasto bacino di utenza che non comprende solo la città di Ceccano ma anche i comuni limitrofi e che Ceccano debba diventare un punto ospedaliero di riferimento e di eccellenza per tutte le malattie legate all’inquinamento ambientale che affliggono da anni la nostra valle e che ad oggi richiedono risposta». In attesa ora delle prossime e decisive mosse del presidente della Regione, le importanti novità maturate verranno spiegate alla cittadinanza martedì sera in via Di Vittorio, nella sala convegni del centrodestra.
I PROTAGONISTI Nella prima foto i consiglieri comunali Riccardo Del Brocco (FdI) e Camillo Ciotoli (Lista Ruspandini) insieme agli esponenti politici Loreto D’Emilio (La Destra) e Giancarlo Santucci (FdI) Accanto il consigliere regionale Mauro Buschini in visita al nosocomio accompagnato dagli amministratori
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SPORT INDISPONIBILI ANCHE IN COPPA
IL FROSINONE VUOLE LA JUVE Approfittando del turno di riposo in campionato, i canarini stanno preparando al meglio la sfida in casa dell’Avellino valida per il IV turno della Tim Cup. Chi vince incontrerà i Campioni d’Italia
CLASSIFICA
DANIELE CIARDI
C
ALESSANDRO FRARA
Oltre ai due turni di squalifica subiti in campionato (contro la Salernitana domenica e l’8 dicembre contro il Lecce), il capitano dei canarini dovrà saltare anche la sfida di martedì ad Avellino per recidività in ammonizioni
foto MASSIMO SCACCIA
onsiderando che dopodomani il Frosinone osserverà il turno di riposo previsto per tutte le squadre del girone B di Prima divisione, questa sarebbe stata l’occasione giusta per fare un primo importante bilancio sul comportamento dei canarini nelle prime dodici giornate di campionato. Mettere in risalto, cioè, che la squadra occupa il secondo posto di classifica, che in verità domenica sera potrebbe diventare addirittura il sesto, e che il potenziale a disposizione di mister Roberto Stellone è di gran lunga superiore ai risultati fin qui ottenuti. Soprattutto lontano dal Comunale, dove Frara e compagni sono stati capaci di vince-
DAVIDE BERTONCINI
Il difensore centrale, costretto al forfait per un problema fisico nella trasferta giocata dai canarini all’Arechi nell’ultimo turno, sarà assente anche la gara del “Partenio”perché bloccato per una giornata dal giudice sportivo
PT 24 23 23 22 21 21 19 19 18 15 14 12 10 10 7 7 1
V 7 6 6 6 5 6 4 5 4 4 3 2 3 1 1 2 0
N 3 5 5 4 6 3 7 4 6 3 5 6 4 7 4 1 3
P 2 2 2 2 1 4 1 3 2 5 4 4 5 4 7 9 8
La prima promossa in serie B. Dalla seconda alla nona disputano i play off. Non è prevista la retrocessione
PROGRAMMA 14A GIORNATA
La gara contro gli irpini è in programma martedì 3 con inizio alle 17. Diretta su Rai sport 1 re una sola volta in sette gare giocate. Poco, davvero poco, per una corazzata come quella che il presidente Maurizio Stirpe, Salvini e Giannitti hanno “regalato” al loro allenatore. Ma per approfondire questo nostro discorso aspettiamo la pausa natalizia (coinciderà con la fine del girone d’andata), perché se da una parte è vero che domenica il Frosinone non scenderà in campo per il campionato, dall’altra è altresì vero che, però, lo farà quarantotto ore più tardi (martedì 3 dicembre ore 17), quando sarà impegnato in casa dell’Avellino per il IV° turno della Tim Cup. Un traguardo mai raggiunto in passato dai canarini e che, soprattutto, in caso di successo al “Partenio” regalerebbe loro la sfida degli ottavi di finale della manifesta-
L’AQUILA FROSINONE PISA PERUGIA CATANZARO PONTEDERA PRATO SALERNITANA BENEVENTO LECCE GROSSETO GUBBIO ASCOLI (-3) VIAREGGIO BARLETTA PAGANESE NOCERINA (-2)
zione tricolore contro i Campioni d’Italia della Juventus (si giocherebbe a Torino il 9 gennaio). Impresa non facile quella di espugnare il campo degli irpini, che si stanno dimostrando tra le migliori formazioni di serie B, ma nessuno deve dimenticare quello che è stato a oggi il cammino dei giallazzurri in questa Tim Cup. Dopo il successo del Comunale contro L’Aquila, Zappino e soci sono stati capaci di sconfiggere in trasferta il Modena (altra formazione di serie cadetta) al secondo turno, e addirittura il Cagliari (sempre lontano dal Comunale) nel terzo. In altre parole possono chiudere il tris di successi esterni anche martedì
pomeriggio. Per l’occasione il tecnico dei canarini dovrà a meno degli squalificati Frara e Bertoncini. Out anche gli infortunati Soddimo e Biasi. Dopo la Tim Cup il Frosinone
Martedì 8 dicembre i giallazzurri torneranno in campo al Comunale contro il Lecce tornerà a giocare in campionato domenica 8 dicembre al Comunale contro il Lecce per la terzultima giornata di andata.
questa sera 29 novembre ore 20.45 L’Aquila-Gubbio sabato 30 novembre ore 14.30 Paganese-Nocerina (Pontedera a porte chiuse) domenica 1° dicembre ore 14.30 Ascoli-Prato Barletta-Pontedera Catanzaro-Benevento Lecce- Grosseto Pisa-Salernitana Viareggio-Perugia Riposa Frosinone CLASSIFICA MARCATORI
9 reti Grassi (Pontedera) - 7 reti Guazzo (Salernitana) - 6 reti Evacuo F. (Benevento); Fioretti (Catanzaro); Eusepi (Perugia); Arma (Pisa); Arrighini (Pontedera) - 5 reti Ciofani D. (Frosinone); Curiale (Frosinone); Del Pinto (L’Aquila); Zigoni (Lecce); Lanini (Prato) - 4 reti De Sousa (L’Aquila); Miccoli (Lecce); Lepore (Nocerina); De Sena (Paganese); Fabinho (Perugia) - 3 reti Malatesta (Ascoli); Tripoli (Ascoli); Vegnaduzzo (Ascoli); Mengoni (Benevento); Altobelli (Frosinone); Frara (Frosinone); Caccavallo (Gubbio); Frediani (L’Aquila); Mazzeo (Perugia); De Agostini (Prato); Ginestra (Salernitana); Benedetti L. (Viareggio)
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SPORT SOTTO LE PLANCE SERVIRÀ TUTTA LA LORO ESPERIENZA
SFIDA INCROCIATA CIOCIARIA-SICILIA
Domenica pomeriggio il Gcz Veroli riceverà al “Città di Frosinone” Capo d’Orlando, mentre la Fmc Ferentino viaggerà alla volta di Trapani. Due partite sulla carta di grande difficoltà, ma dove tutto può accadere DANIELE CIARDI
LUCA GARRI
L’ala grande degli amaranto sta, di settimana in settimana, trovando la migliore condizione dopo aver cominciato la stagione in ritardo rispetto al resto dei compagni
frontare Veroli, visto che la compagine di coach Ramondino non ha fin qui mai fallito un appuntamento tra le mura amiche superando quattro prove su quattro tra cui anche quelle
con due delle attuali capolista: Brescia e Trento. E dalla sfida del Città di Frosinone, che si preannuncia quindi molto bella e appassionante, passiamo a quella che si gio-
ranto hanno comunque nel loro dna la possibilità di tornare a casa con la seconda vittoria esterna consecutiva dopo quella di Trieste e quindi non rischiare di perdere ulteriore distanza dalla zona play off al momento lontana sei punti.
Dopo aver perso i primi tre incontri, l’avversario dei giallorossi ha infilato ben sei successi consecutivi
ALESSANDRO CITTADINI
Il pivot dei giallorossi sarà chiamato agli staordinari in una partita che si preannuncia molto dura alla luce dell’ottimo momento di forma che attraversa Capo d’Orlando
per ordine e cominciamo dalla gara che attende il Veroli sceso, dopo la sconfitta inattesa di domenica scorsa a Forlì, al secondo posto della graduatoria generale con due punti di distacco dal terzetto di testa formato da Brescia, Trento e Barcellona, e in compagnia di altre quattro squadre tra cui proprio Capo d’Orlando. Nessuna differenza di classifica quindi tra i giallorossi e Basile e compagni, ma una “leggera” preoccupazione dettata dal fatto che, dopo aver perso le prime tre partite di inizio stagione (a Brescia in casa contro Biella e a Casale), la Pozzecco band è reduce da ben sei successi consecutivi (Fmc, Barcellona, Verona, Torino, Forli e Napoli). Di contro, però, anche Soragna e soci dovranno avere una “leggera” preoccupazione nell’af-
cherà invece al Palailio tra in padroni di casa del Trapani e la Fmc Ferentino. I siciliani, che in classifica fanno parte del gruppo che insegue da vicino le tra leader, arrivano a questa sfida reduci da un tris di vittorie consecutive, ma soprattutto forti del fatto che sul campo di casa hanno fin qui ottenuto cinque vittorie in altrettante gare giocate. Ma gli ama-
Gli amaranto se la vedranno con un quintetto che in casa ha ottenuto cinque vittorie in altrettante gare giocate
foto MASSIMO SCACCIA
U
na decima giornata di campionato non certo agevole, almeno sulla carta, per le due formazioni ciociare del Gcz Veroli e Fmc Ferentino impegnate nel campionato di Lega Adecco Gold (ex Legadue). Una sfida incrociata con la Sicilia, quella in programma per loro domenica pomeriggio, visto che i giallorossi ospiteranno al “Città di Frosinone” (inizio ore 18) Capo d’Orlando, mentre gli amaranto (stesso giorno e stessa ora dei “cugini”) scenderanno in campo a Trapani. Dicevamo di un turno per entrambe non facile, per non dire difficile, e questo alla luce del cammino fin qui portato avanti dai quintetti di coach Pozzecco e Lardo. Ma andiamo
CLASSIFICA LEGADUE GOLD
PROGRAMMA 10A GIORNATA LEGADUE GOLD - domani sabato 30 novembre ore 20.30 Trento-Torino • 1° dicembre ore 18 Trieste-Barcellona Jesi-Biella • Brescia-Casale Monferrato • Trapani-Fmc Ferentino Veroli-Capo d’Orlando • Napoli-Verona • Imola-Forlì
Brescia Barcellona Trento Veroli Torino Trapani Biella Orlandina Verona Ferentino Trieste Jesi Napoli Casale Imola Forlì
PT 14 14 14 12 12 12 12 12 8 6 6 6 6 4 2 2
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SPORT FIN QUI SOLTANTO OGGETTI MISTERIOSI
GLOBO SORA
NUOVA SFIDA PRIMATO
DANIELE CIARDI
CLASSIFICA SERIE A1 FEMMINILE
Caricati dalla bella vittoria interna contro Milano i bianconeri saranno di scena a Monza
A
GIULIA AGOSTINETTO
La palleggiatrice, arrivata a Frosinone da Conegliano per sostituire Valeria Zanin, fin qui non ha ancora dimostrato quanto di buono ci aspettava da lei. La speranza è che non resti un “oggetto misterioso”
ncora un big match in trasferta per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che, dopo quello perso quindici giorni fa sul campo dell’attuale prima della classe Padova, questa volta andrà a sfidare una delle due seconde, Monza. Una partita alla quale il sestetto di coach Marco Fenoglio arriva caricato al punto dopo la vittoria per 3-0 ottenuta domenica scorsa al PalaGlobo “Luca Polsinelli” contro Milano. Tre punti, che hanno permesso ai bianconeri di accorciare a due lunghezze il ritardo dalla capolista Padova (per i veneti successo solo al tie-break nella gara in casa di Potenza Picenza) e mantenere inalterato il ritardo di un punto dalla coppia di seconde formata da Matera e Monza appunto. In altre parole un
gnata (ore 18 con diretta su Sportube 2) sul campo della Igor Gorgonzola Novara. Le piemontesi, terzultime della classe con un vantaggio di tre punti nei confronti delle ciociare, sono reduci dal primo successo stagionale di domenica scorsa a Modena, ma rappresentano senza ombra di dubbio un avversario alla portata per Gioli e compagne. Il tutto a patto che le “pantere” proseguano quel miglioramento notato nell’ultimo periodo, ma soprattutto che la palleggiatrice Agostinetto, una volta
superati i problemi fisici di inizio stagione, dimostri finalmente di valere la categoria. Fondamentale,
Nell’A1 femminile l’IHF Frosinone proverà a togliere lo zero dalla casella dei successi nella gara di Novara infatti, la sua regia, per poter puntare al primo brindisi in assoluto in questa massima serie.
RACHAEL KIDDER
La schiacciatrice statunitense ha rappresentato uno dei colpi di mercato estivi dell’Ihf. In questo inizio stagione, però, anche a causa di un problema fisico, non ha offerto un contributo neppure sufficiente
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PROGRAMMA 5A GIORNATA sabato 30 novembre ore 20.30 Conegliano-Modena domenica 1° dicembre ore 18 Piacenza-Ornovasso Bergamo-Forlì Urbino-Casalmaggiore Novara-IHF Frosinione Riposa Busto Arsizio
CLASSIFICA SERIE A2 MASCHILE
foto MASSIMO SCACCIA
I ciociari occupano il terzo posto di classifica con una lunghezza di ritardo dai lombardi incontro che non ha davvero bisogno di presentazioni e al cospetto di una compagine che nelle prime sei giornate ha subito un solo ko (nella difficile trasferta di Matera). Per uscire imbattuti da questa sfida, pertanto, servirà una partita perfetta in tutti i fondamentali. Così come è accaduto domenica scorsa contro Milano. Passando dalla A2 maschile alla massima serie femminile, finalmente il calendario propone per l’IHF Frosinone una partita aperta a qualsiasi risultato. Dopo il poker di sconfitte consecutive fin qui subite da inizio campionato a oggi contro le attuali prime quattro della classe, dopodomani la formazione di Mario Regulo Martinez sarà infatti impe-
Piacenza Conegliano Bergamo Ornavasso Busto Arsizio Modena Urbino Casalmaggiore Novara Ihf Volley Frosinone Forlì
Tonazzo Padova Coserplast Openet Matera Vero Volley Monza Globo Banca Pop. Frusinate Sora B-Chem Potenza Picena Cassa Rurale Cantù Sieco Service Ortona Sidigas HS Avellino Itely Milano Caffè Aiello Corigliano Materdominivolley.it Castellana Grotte Elettrosud Brolo
PROGRAMMA 7A GIORNATA domani sabato 30 novembre Avellino-Potenza Picena (ore 19) Matera-Brolo (ore 20.30) domenica 1° dicembre ore 18 Ortona-Castellana Grotte Milano-Corigliano Padova-Cantù Monza-Globo Sora
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AL CONSERVATORIO
WEEKEND
IL SUONO CONTEMPORANEO
AL CINEMA
Multisala Nestor
Dopo l’appuntamento di ieri all’auditorium diocesano oggi si replica con il Festival multimediale “Distanza 2013”
Sala De Filippo HUNGER GAMES-LA RAGAZZA DI FUOCO orario: 17.00/19.45/22.30
Sala Germi THOR - THE DARK WORLD 3D
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Fellini STAI LONTANA DA ME
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Mastroianni L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Troisi FUGA DI CERVELLI
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala De Sica SOLE A CATINELLE
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Multisala Sisto Sala 1 FREE BIRDS-TACCHINI IN FUGA orario: 16.30/18.30
L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO orario: 20.20/22.30
Sala 2 HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO
orario: 15.00/17.30/20.00/22.30
Sala 4 HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO orario: 16.00/19.00/22.00
Sala 5 FUGA DI CERVELLI
orario: 16.15/18.20/20.25/22.30
Sala 6 SOLE A CATINELLE
orario: 16.15/18.15/20.15/22.30
Sala 7 STAI LONTANA DA ME
orario: 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 8 PLANES 2D orario: 16.30 LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE orario: 18.30/20.30/22.30
SABRÌ RACCONTA IL SUO SOGNO La personale dell’artista da domani alla Villa comunale
CAMILLO SAVONE
C
i troviamo, cari amici, nella settimana della Contemporaneità. In letteratura e nel giornalismo sarebbe ovvio, giacché ogni settimana la viviamo in contemporanea, appunto. Ma in musica proprio no. Specie se ad allestirla è il Conservatorio di Musica, un tempo luogo ove il contemporaneo non aveva accesso né dignità. Ieri all’auditorium diocesano del quartiere Cavoni e oggi pomeriggio nella sala Paris della sede di Viale Michelangelo va in scena il suono come oggi viene concepito dai gio-
Si tratta di un “community festival”, un’iniziativa divisa in sezioni con la partecipazione di diversi istituti
pomeriggio, invece, al Refice ci sarà il festival multimediale internazionale “Distanze 2013 Community Festival of Sound Arts”. Si tratta di un community festival, vale a dire un’iniziativa divisa in più sezioni realizzata con la partecipazione di diversi istituti ognuno responsabile della cura di una sezione specifica del Festival. Organizzatore della sezione “audiovideo” è il Conservatorio di Frosinone che proporrà la visione di sette opere di artisti internazionali selezionate da una commissione composta da docenti del “Refice” e da Wayne Siegel. L’evento sarà arric-
chito da interviste agli autori, collegati in videoconferenza dai rispettivi paesi, e dalla trasmissione in diretta streaming dell’intera manifestazione sul sito www.distanze.org. Sarà possibile interagire con i presenti, attraverso domande, commenti e considerazioni sulle opere trasmesse, tramite il gruppo Fb creato ad hoc. Oltre al direttore Raffaele Ramunto e al presidente Marcello Carlino, hanno cooperato per questo progetto i docenti Antonio D’Antò, Antonino Chiaramonte, Valerio Murat, Antonio Poce, Luca Salvadori, Alessandro Cipriani, Francesco Paris e Marco Massimi.
Il centro di elaborazione audiovisiva (Crea) del Conservatorio di Frosinone
orario: 16.30/19.30/22.30
Sala 3 THOR: THE DARK WORLD - 3D
LA MOSTRA
vani compositori e dagli studiosi di multimedialità. Arti visive, musica elettronica, sound arts, internazionalità, sono infatti questi gli ingredienti degli allestimenti, curati da una serie di classi di composizione e multimedialità dell’istituto di alta formazione musicale. Ieri è stato allestito “Lo Sguardo di Orfeo. Tra sapere e Bellezza” nato all’interno di uno scambio Erasmus italo-danese, con opere audiovisive degli allievi del Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva (CREA) del Conservatorio di Frosinone e del Danish Institute of Electroacoustic Music (DIEM) - Royal Academy of Music di Aarhus, Danimarca. Oggi
S
i inaugura domani alle 18 alla Villa comunale di Frosinone la mostra personale di Sabrina Faustini, un altro appuntamento della rassegna “Arte visiva contemporanea” alla villa comunale di Frosinone, curata da Alfio Borghese. La mostra dell’artista alatrense, allieva del maestro Benedetto De Santis, resterà allestita fino all’8 dicembre. «C’è l’anima di Sabrina Faustini – spiega così l’esposizione il curatore della mostra Alfio Borghese – nelle tele che formano un percorso artistico di continuo progresso verso uno spazio senza limiti, un suo mondo delicato e sensibile ma di forte impatto per il sovrapporsi di colore su colore, di acrilico e spatola, di materia e luce impastati insieme. E sia che si tratti di un canto alla luna o di una passeggiata nel deserto, Sabrì è pronta a raccontare il suo sogno, surreale e istintivo». Una pittura, dunque, molto personale, unica ed originale alla ricerca dei profondi significati del vivere contemporaneo.
Sala 9 DON JON
orario: 16.30/18.30/20.30/22.30
ilFilmdellasettimana
A LEZIONE DA SERGIO ZAVOLI
Il senatore ospite alla Bpc per un nuovo incontro di Dolce Sapere DON JON
di Joseph Gordon-Levitt USA, 2013
Nella vita di Jon, detto il Don ci sono le donne, la chiesa, la famiglia, la palestra e il porno. Donnaiolo impenitente e per filosofia, Jon anche quando fa sesso non si priva della masturbazione davanti alla pornografia, nemmeno quando a chiederglielo è la prima ragazza a coinvolgerlo davvero.
S
arà Sergio Zavoli il prossimo ospite di Bpc Incontra. Oggi alle 18 nella filiale di Cassino della Banca Popolare del Cassinate sita in Corso della Repubblica, una delle più note e prestigiose firme del giornalismo italiano presenterà i suoi libri “Il ragazzo che io fui” e “L’infinito istante”. Due libri diversi e complementari. “L’infinito istante” è un libro di poesie assorto e contemplativo, nel quale emerge tutta la forza morale dell’autore, la sincerità e la vivacità dei sentimenti. Attraverso la poesia, l’autore ripercorre la propria storia, gli affetti familiari, le amicizie, i luoghi amati. “Il ragazzo che io fui” è uno spaccato autobiografico nel quale la vita straordinaria di una vera icona del giornali-
smo italiano viene ripercorsa in tutte le sue tappe. Una vita che è lo specchio della storia di un popolo e di un Paese. Sergio Zavoli è un’icona del giornalismo italiano, che dal 1941 ad oggi ha sperimentato tanti e diversi linguaggi di comunicazione: dalla radio alla televisione, dai quotidiani ai libri; ha prestato la sua opera di giornalista confrontandosi con il mondo dello sport, l’attualità, la storia, intervistando alcuni dei più importanti personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese. È stato presidente della RAI dal 1980 al 1986. Ha vinto diversi premi letterari e nel 1994 è entrato in politica con i Democratici di Sinistra. Dal 2001 è senatore ed è attualmente il senatore eletto più anziano in carica.
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FINI E LA FINE DEL VENTENNIO “I
IL LIBRO
S’ODE A DESTRA UNA TESI DI FINI
Gianfranco Fini a Frosinone per presentare il suo ultimo libro nel primo degli incontri con l’autore organizzati dalla nostra redazione L’appuntamento martedì alle 17 a La saletta di corso della Repubblica
LA CARRIERA È stato segretario nazionale del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano. Nel 1993 la grande svolta e la nascita di Alleanza Nazionale, che ha guidato fino al 2008, quando ne ha promosso lo scioglimento nel Pdl. Due anni dopo la clamorosa frattura con Berlusconi e l’inizio dell’avventura di Futuro e libertà
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ontinuano gli incontri con l’autore organizzati dalla redazione di Qui Sette e Qui Magazine. Dopo l’anteprima di fine estate con Luigi Bisignani che ha presentato il suo testo “L’uomo che sussurrava ai potenti”, davanti a un pubblico foltissimo e attento, stavolta a Frosinone arriva Gianfranco Fini, l’ex presidente della Camera dei Deputati, quello della svolta di Fiuggi, del “Che fai, mi cacci?” urlato dalla platea a Berlusconi con il dito indice alzato. Il libro, fresco di stampa, si intitola “Il Ventennio – Io, Berlusconi e la Destra tradita”. L’appuntamento, che va sotto il format delle “Visioni Qui – Fatti, protagonisti, esperienze” e viene con-
dotto in collaborazione con la libreria Ubik di Frosinone, si tiene martedì prossimo alla Saletta delle Arti a partire dalle ore 17 e vede la presenza, oltre a Fini, del caporedattore
La vita, la politica, Berlusconi, la destra italiana Colloquio con Alberto Di Majo e Camillo Savone del quotidiano Il Tempo, Alberto Di Majo, e di Camillo Savone di Qui Magazine. Fini sta programmando un vero tour in tutta Italia per la promozione del libro ma anche, o
soprattutto, per sondare la platea in vista di un possibile rientro sulla scena politica, dopo la batosta delle ultime politiche. Del resto i fatti della celeberrima “casa di Montecarlo” sono ormai archiviati da tempo e nella recente caduta della parabola berlusconiana probabilmente egli vede spiragli e spazi per reinserirsi magari con una nuova svolta, sempre nell’ambito della destra storica italiana. Martedì prossimo alla Saletta delle Arti sarà anche l’occasione per chiarire la sua lettura dei fatti passati e, soprattutto, le intenzioni sul futuro. Per gli inviti telefonare alla redazione di Qui Magazine allo 0775/877073.
illibrodellasettimana
ildiscodellasettimana
ROSSO ISTANBUL
HIDE
Ferzan Ozpetek - Mondadori Un omaggio sensuale e profondo alla sua Istanbul firmato dal regista Ferzan Ozpetek (che al cinema ci ha insegnato ad amare Roma…). Un racconto intenso e poetico di un passato che torna e ci afferra, di un presente in aereo, di un futuro della vita che chiama tra amori e tradimenti, nostalgia e destini. Tutto impregnato di una disperata ricerca d’amore.
o, Berlusconi e la destra tradita”. Dal sottotitolo si capisce che qualcuno ha tradito la destra e viene da chiedersi chi. Nel Pdl quasi tutti pensano sia lui. E invece Gianfranco Fini scrive un libro e punta il dito altrove (Berlusconi?) cercando di convincersi (e convincerci) che anni di convivenza non gli hanno svelato la vera natura del Cavaliere. Tanto che dopo il celeberrimo “Se no che fai, mi cacci?” è andata a finire come sapete. Dal 22 aprile 2010 ad oggi si consuma la frattura e la fine di un asse ventennale. Oggi uno dei due protagonisti racconta l’ultimo ventennio della politica italiana. Dalla svolta di Fiuggi alle elezioni del 2013, passando per la Bicamerale e la Convenzione europea, il viaggio in Israele e il caso Englaro, Fini racconta le grandi strategie e i retroscena che hanno animato gli ultimi anni della politica italiana. Un racconto diretto e senza filtri di cosa accade nelle stanze del potere, ma anche una storia di grandi progetti, di grandi passioni politiche alle quali vale ancora la pena di dedicare la propria vita.
GIANFRANCO FINI IL VENTENNIO Editore: RIZZOLI Collana: SAGGI Pagine: 252 € 18,00 EURO
The Bloody Beetroots - Sony Quell’enfant prodige che risponde al nome di Sir Bob Cornelius Rifo e che viene da Bassano del Grappa, è diventato adulto. Non è l'anagrafe a dirlo né il sound. È quello che significa il suo nome sulla scena musicale planetaria che lo grida: ogni esibizione è un evento. Un disco che è un mix di dance e elettronica. Da ascoltare.
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