Qui|sette del 24.01.2014

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settimanale gratuito di Frosinone

QUI meteo

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N. 263 / ANNO VI - N. 49 / 24 GENNAIO 2014

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ATTUALITÀ

OSPEDALE: IL MINISTRO FA PASSERELLA Beatrice Lorenzin negli ospedali di Frosinone e Sora per constatare di persona le drammatiche condizioni della sanità provinciale. Ben poche, però, le risposte arrivate sul caso (e il caos) Frosinone ALLE PAGINE 6 E 7

POLITICA

PD, SPETTRO COMMISSARIAMENTO A GIUDIZIO IL PRESIDENTE DELL’ASI ARNALDO ZEPPIERI PER L’ASSEGNAZIONE DI UN TERRENO A FERENTINO RESTA INCOLLATO ALLA POLTRONA E RIMETTE IL MANDATO NELLE MANI DEL CDA

La federazione di Frosinone del Partito democratico ancora non riesce ad avviare un dialogo interno. Il tempo passa. E il partito, a livello Nazionale, sta perdendo la pazienza: potrebbe inviare presto un commissario A PAGINA 10

SPORT/CALCIO

FROSINONE, A BARLETTA CONTA SOLO LA VITTORIA iove sul bagnato per l’imprenditore verolano Arnaldo Zeppieri. Sulla sua testa, dopo le grane giudiziarie legate all’editoria e ai finanziamenti pubblici della Presidenza del Consiglio dei ministri, è arrivata un’altra tegola. Il costruttore, nelle vesti di presidente dell’Asi, è stato infatti rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio e falso. La denuncia è stata

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presentata dalla proprietaria di alcune aree a ridosso del casello autostradale di Ferentino dopo che Zeppieri aveva ottenuto l’assegnazione di un terreno. Proprio su quell’assegnazione ci sarebbero aspetti poco chiari. Dura la reazione della politica. I parlamentari Maria Spilabotte (Pd) e Luca Frusone (Movimento 5 Stelle), per chiedere al presidente

Zeppieri di fare un passo indietro e dimettersi dall’Asi. Zeppieri, dal canto suo, un passettino (molto “ino”, a dire il vero) lo ha fatto, rimettendo il mandato nelle mani del Cda del Consorzio.

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Dopo aver guadagnato la testa della classifica domenica scorsa, dopodomani i canarini di mister Roberto Stellone sono chiamati a difendere la leadership nella trasferta in terra di Puglia al cospetto della terzultima della classe

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BREVI DA FORISENNO

N. 263 / ANNO VI - N. 49

UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA STRISCIA SE VA LISCIA

www.quionline.it

Settimanale della città di Frosinone Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308

di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.it

EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it hanno collaborato a questo numero: BIAGIO CACCIOLA, NICOLA VERNAGALLO, MICHELE DE GREGORIO, LICANDRO LICANTROPO, ACHILLE REALI, ROCCO ZANI, FERNANDO RICCARDI, CIRO ALTOBELLI, CLEMENTE RINALDI, DANIELA NOBILE

Ottima figura dell’Ottavo sindaco del decennio, l’ottimista, ottagonale, un po’ ottocentesco Calino Attiviona, durante la trasmissione dell’ottavario di Striscia la Franiscia. Incalzato e scalzato dalle domande dell’intervistatore sullo smottamento che non smette di smottare, il sindaco drone e ubiquo di Forisenno, ha arringato e arrangiato sulla fascia e in difesa, ma ha sfigurato nelle riprese dall’alto. Bene, bravo, bis.

ORARI ASCENSORE

L’amministrazione comunale di Forisenno, in ottemperanza alle

disposizioni per la sicurezza, comunica che l’ascensore che collegherebbe o che avrebbe dovuto collegare la parte da franare con quella già franata della città resterà chiuso i festivi per difetti festivi, i feriali per difetti feriali, i giorni pari per frana e quelli dispari per problemi elettrici. In attesa di nuovi smontamenti.

Media Tarsu, la Tisi, Tasi, Taxi, Tuc, Maxibon, la Testiculis e la Tactis. Cardiotonici e generi di conforto sono a disposizione dei cittadini per arginare gli effetti del salasso.

SCADE LA MINI IMU

L’amministrazione comunale di Forisenno comunica che l’ufficio tributi resterà aperto oggi fino alle 24 per la “Notte nera del contribuente”. Scadono infatti i pagamenti della Mini Imu, Maxi Irpef,

La frase da ripetere per prendere sonno al posto delle pecore È essenziale per il trionfo della riforma che la riforma non abbia mai successo (William Hazlitt)

UNA FOTO PER SETTE

segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: EUROPRINT SUD Srl S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice Ferentino (FR) - tel. 0775.224428 grafica: BIANCA POLTICELLI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone – tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it ispettore della distribuzione: MASSIMO DI MARCO m.dimarco@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it Testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Sette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.

chiuso in redazione il 23 gennaio 2014 tiratura 11.545 copie distributore Efficace Pubblicità – Frosinone

IL GABIBBO CHE NON TI ASPETTI

Clamoroso a Frosinone. Giallo sul servizio degli inviati di Striscia la notizia dedicato al viadotto Biondi. Il sindaco Nicola Ottaviani scopre l’inganno. In realtà “dentro” il vestito rosso del Gabibbo si nascondeva Claudio Caparrelli. «Era meglio il Gabibbo», pare abbia sussurrato Nicola dopo la scoperta…


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IL GRATTA E VINCI

POLITICAMENTE SCORRETTO

E I VITALIZI DELLA REGIONE

Microspie non solo nella sala riunioni di Nicola Zingaretti. Il commissario della Provincia Peppe Patrizi trova una cimice nel suo bagno. «Questa è alta tecnologia – ha esclamato – Era verde, puzzava e mi seguiva…»

CAMILLO SAVONE

e potessi avere, 1300 euro al mese…” canterebbero oggi gli italiani, secondo un’inchiesta nazionale. Con 1.300 euro, insomma, sei sopra la soglia minima della povertà, non puoi fare sogni ma sopravvivi. L’altro sogno dei ciociari, cari amici di Qui, è quello di un vitalizio, una somma garantita per gli anni a venire, e per questo giochiamo al gratta e vinci, a “chi vuol esser miliardario” e altre diavolerie fino a spellarci le unghie. Invece c’è una dozzina di concittadini che, come sottolinea Ilaria Fontana sul blog del Movimento 5 Stelle di Frosinone (ciociaria5stelle.it) anche senza grattare ha già vinto. Vitalizio sicuro e ben superiore alle 1.300 euro. Ce lo rivela la richiesta di accesso agli atti depositata da Valentina Corrado il 6 dicembre alla Regione Lazio. “Dopo mesi di ritardo e ogni tipo di scuse (hanno provato anche con la privacy) alla fine ci hanno rilasciato la lista – ci dice Ilaria Fontana (nella foto) – che alla Regione è di 266 nomi per i vitalizi pagati a dicembre. La somma, per il 2013, sfiora i venti milioni di euro (19.631.004,00 per l’esattezza) cioè un terzo dell’intero bilancio del Consiglio Regionale. Lo stesso comunicato riporta i nomi dei ciociari con il vitalizio netto del mese di dicembre: a scorrere l’elenco ci sovvengono reazioni tra le più varie e, se continuate nella lettura, c’è anche il rischio che possiate condividerle. Noi vi abbiamo avvisato. Eccoli Qui, in ordine alfabetico: Angelo D’Ovidio euro 5.168, Alessandro Foglietta 5.781, Annateresa Formisano 5.321, Lino Diana 3.625, Gerardo Gaibisso 5.742, Giuseppe Gentile 3.167, Antonello Iannarilli 3.758, Rita Padovano 2.595, Giuseppe Paliotta 5.134, Augusto Pigliacelli 3187, Vincenzo Pizzutelli 3167, Romolo Rea 2682, Fabio Schietroma 3.187, Gianfranco Schietroma 3.187, Oreste Tofani 5.934, Paolo Tuffi 3.506, Ettore Urbano 2.662. «A questi vanno aggiunti gli eletti che usufruiscono del cumulo con i vitalizi e altri che hanno le pensioni da parlamentari come, ad esempio, Tofani e Iannarilli – conclude la Fontana – e poi casi tipo Scalia, senatore ora in carica che avrà il vitalizio quando rimarrà senza poltrona». Come vi sentite? Se ancora ce la fate l’elenco completo lo trovate al sito www.lazio5stelle.it

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La spesa sfiora i venti milioni di euro per ogni anno, un terzo del bilancio del Consiglio

ultime RENZI È RIUSCITO A METTERE D’ACCORDO ALFANO E BERLUSCONI LePAROLE PIÙ DI QUALCUNO NON È ABITUATO ALLA SUA POLITICA

IL ROSSO el 2006 il governo Prodi dovette allearsi con una dozzina di forze politiche, in gran parte piccole, e delle quali a ciascuna fu concesso qualcosa. Come era giusto, no? Ebbene, no. Infatti quel governo, il più popoloso della storia italiana (103 tra ministri e sottosegretari!) durò poco e fece ancor meno. Come mai? Perché è proprio la logica del “contentare” tutti nelle loro ambizioncelle che deresponsabilizza tutti negli obiettivi politici. Non per nulla il nostro paese ha, tra gli altri record negativi, quello della brevità e improduttività dei governi. Il Renzi delle primarie più di qualcuno lo assimilava a

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MICHELE DE GREGORIO Berlusconi, quanto a comunicazione e una certa tracotanza. Diventato segretario ha mantenuto aggressività nello stile, legata però a non comuni capacità politiche. È riuscito a concordare con Berlusconi ed Alfano tre chiare e leggibili riforme (elezioni maggioritarie, monocameralismo e revisione del titolo V della costituzione) da tutti riconosciute fondamentali per migliorare la qualità della politica italiana, e costituenti un tutt’uno per cui ciascuno ha ceduto qualche suo obiettivo. Per alcuni nel Pd, però, lo scandalo è stato grande. Ma come, il nostro segretario rimette in circolo il declinante Cav? Dimenticando

che ancor oggi senza i voti di chi segue il Cav non si fa niente; che difatti con lui il Pd ha dato vita all’attuale governo; e che comunque Berlusconi è oggi chiaramente numero due rispetto a Renzi, e per lui non essere numero uno significa non essere nessuno di fronte all’opinione pubblica! Che il Cav non dovesse entrare nella sede del Pd è un lamento ideologico d’altri tempi; chiedere le preferenze e non le liste bloccate (ma corte) significa far saltare l’accordo che Renzi ha saputo costruire nella chiarezza e senza troppi artifici, sulle prospettive politiche e non sulle concessioni. Ma forse proprio a questo qualcuno non è preparato…

LEGGE ELETTORALE, ALLEANZE E BIPOLARISMO

LA POLITICA ITALIANA NON SARÀ PIÙ LA STESSA

IL NERO accordo tra Renzi e Berlusconi presto si tradurrà nella nuova legge elettorale. Infatti prima ancora che nell’eliminazione del Senato, come doppia camera, il sistema che entrerà in vigore costringerà praticamente all’alleanza ogni formazione che pensi di arrivare al 4, 5%. Da soli, la soglia è quella dell’8%. Una spinta fortissima al bipolarismo. L’intervento dell’alleato di governo del Pd, il partito di Alfano, ha fatto sì che il modello spagnolo sia però diventato Italicum e in commissione i piccoli, più i cuperliani scateneranno la battaglia contro le preferenze. La percentuale minima di coalizione è per ora del

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pocoFAMOSE

BIAGIO CACCIOLA 4% e si spalma sugli attuali collegi elettorali. Sul premio di maggioranza c’è la necessità di tener conto delle osservazioni della Corte costituzionale ed è per questo che i maggiori partiti cercheranno di arrivare, in coalizione, alla soglia minima del 35%, non condivisa da una fetta consistente di parlamentari. Dunque, o si è certi di superare la percentuale del 4%, o si va in coalizione. Questo significa regalare voti al partito maggiore. Per questo già la Lega e Ncd rischiano di non arrivare alla soglia minima e qualcuno sta già pensando a strutturarsi in corrente. Specie nell’area d’influenza berlusconiana che si avvia a

diventare il catalizzatore di ogni formazione alla sua destra. Un motivo che cozza con la sfiducia dell’uomo di Arcore a creare una vera e propria classe dirigente. Infatti nello storico summit con Renzi è stato Berlusconi a chiedere l’eliminazione delle preferenze. Segno di egemonia a cui non vuole rinunciare, nonostante gli errori passati. Lo scontro futuro avverrà non solo al primo turno, ma se non si giunge al 35%, anche al secondo. Anche il Senato sparirà nella sua versione odierna e lascerà il posto a una Camera delle autonomie. In ogni caso la politica italiana, grazie a Renzi, non è più la stessa. È bene che se ne tenga conto.

Se Renzi non è Goldrake allora io non sono Mazinga…

Francesco De Angelis

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GIARRETTIERE

& tacchi a spillo

I CORSI E I RICORSI DELL’UDC

Come lungamente annunciato Andrea Turriziani ha aderito al Partito democratico, scegliendo l’area del senatore Francesco Scalia. Proviene dall’Udc. Il consigliere regionale Marino Fardelli, nello stesso giorno, ha detto che chi va via dall’Unione di Centro non sa... che si perde. Sottolineando che da ora il punto di riferimento nel capoluogo diventa Ivan Spaziani. Uno scatto di orgoglio che non è passato inosservato e che fa onore a Fardelli. Ma resta un fatto che spesso l’Unione di Centro perde pezzi a Frosinone, rimanendo senza esponenti in assise.Forse sarebbe il caso che al momento della formazione delle liste si sottoscrivesse un patto d’acciaio, magari perfino davanti ad un notaio. Con l’impegno di non lasciare lo Scudocrociato nell’intera consiliatura.

Cintura di. . . fedeltà

QUELLI CHE IL NAZARENO...

Non c’è Nazareno che tenga e neppure la portata storica dell’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi potrà determinare il “miracolo” in Ciociaria. Impossibile dalle nostre parti vedere un incontro di questo tipo tra Antonello Iannarilli (Forza Italia) e Mauro Buschini (Partito democratico). Ma anche, per dire, tra Maria Spilabotte e Alessia Savo. L’unico summit che potrebbe avvenire è tra Francesco Scalia e Mario Abbruzzese... A parte gli scherzi, in provincia nessun riflesso di un disgelo che potrebbe avere degli effetti enormi sul piano della legge elettorale. Forse da noi non si vuol dimenticare chi è l’avversario.

Nemici amatissimi

SI FA PRESTO A DIRE VITALIZIO

Nei giorni scorsi Sergio Rizzo (quello che ha scritto La Casta insieme a Gian Antonio Stella) sul Corriere della Sera ha evidenziato che i consiglieri laziali del Movimento 5 Stelle hanno ottenuto dopo due mesi di richieste l’elenco dei vitalizi pagati dalla Regione. Nel 2013 sono stati sborsati 19,6 milioni di euro, aumentando ancora la spesa rispetto a tre anni prima. Un terzo del bilancio regionale. La notizia è uscita negli stessi giorni del ritorno in televisione di Franco Fiorito e infatti l’ex capogruppo regionale del Pdl ha detto che non è cambiato niente, che il Sistema non muta mai. E via con gli elenchi, sempre quelli, di chi percepisce il vitalizio. Ma perché nessuno fa l’unica cosa che cambierebbe la situazione? Quale? Abolire i vitalizi.

PRONTO SOCCORSO

MINISTRO IN PASSERELLA Beatrice Lorenzin ieri in visita allo Spaziani e al Santissima Trinità di Sora Tra le proteste arrivano promesse e ricette, ma ben poco sul “caso Frosinone”

aos Pronto soccorso, all’ospedale Fabrizio Spaziani e poi a quello di Sora ieri è arrivato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha accettato l’invito dell’europarlamentare Alfredo Pallone ed è venuta per controllare di persona lo stato delle cose al reparto d’emergenza del nosocomio frusinate. Fuori, in presidio, c’erano i sindacati e le associazioni che con striscioni e slogan hanno rappresentato al ministro tutto il disagio di un territorio esasperato dai continui tagli alla sanità. «Effettivamente la situazione al Pronto soccorso è drammatica, ho visto le persone in barella in corridoio» ha detto poi lei, all’uscita. Ma al di là della promessa di fissare un

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fotoservizio SIMONE DESIATO

appuntamento a Roma per discutere sul trasferimento del Centro trasfusionale a Roma, il Ministro sul “caso Frosinone” ha detto ben poco. Ha preferito invece soffermarsi sugli aspetti nazionali. «Essere in un Paese civile signi-

Vicano e Ottaviani hanno descritto la situazione in maniera impietosa: 570 posti letto mancanti fica avere strutture con uno standard minimo di erogazione. I tagli sono stati concepiti in modo rozzo, con l’accetta» ha detto, ad esempio.

«Bisogna fare un cambiamento, dobbiamo rientrare dal debito cercando di rimettere in piedi questo Paese». All’Auditorium della Asl la Lorenzin è intervenuta dopo le parole del manager Asl facente funzioni Mauro Vicano, del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e delle associazioni che, in numeri, spiegavano al ministro, la gravità della situazione di Frosinone. «Negli ultimi tre anni nella nostra Asl – ha detto Vicano – ha avuto una perdita complessiva di operatori pari a 382 unità di cui 74 medici. La Asl aveva nel 2010 4.073 dipendenti, oggi sono 3691, inclusi molti precari. Senza contare la situazione dei posti letto, ce ne mancano 570». Le parole delle

associazioni sono state le più dure: «Il Pronto soccorso è ormai un luogo senza regole, di pena e di sofferenza che accomuna i pazienti, i loro familiari e gli operatori sanitari – così Francesco Notarcola, presidente della Consulta delle associazioni. Infatti, in questi ultimi tempi, vengono “ammucchiati” in ogni spazio libero possibile, circa 80 pazienti al giorno, in attesa di un posto letto che non si sa quando e dove sarà disponibile. La promiscuità la fa da padrone: uomini e donne di ogni età insieme, senza alcun paravento per i casi gravi e nemmeno quando ciascuno ha la necessità di cambiare gli indumenti intimi o soddisfare le esigenze fisiologiche. Ogni tutela della

LA FOTOCRONACA

Chiacchiere banalmente ripetitive

L’ATTESA

All’ingresso del nosocomio ad attendere il ministro tanti praticanti

L’ARRIVO

Puntualissima, anzi in anticipo Con lei il sindaco e Mauro Buschini

L’INCONTRO

All’auditorium Asl dopo la visita per fare il punto della situazione


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LE PROTESTE

LE ASSOCIAZIONI E I SINDACATI

“Per non morire su una barella”: lo slogan dei manifestanti è lo stesso della protesta andata in scena domenica scorsa, sempre sul Pronto soccorso

I PRECARI

Tantissimi gli aspiranti infermieri e medici e i precari Senza di loro, molti reparti sarebbero costretti a chiudere

ASL: LA REGIONE TIRA DRITTO E RICONFERMA MASTROBUONO MANAGER

Ieri in commissione Salute l’ok alle undici nomine di Zingaretti Ignorati tutti i dubbi di inconferibilità dell’incarico avanzati dall’opposizione iente da fare: neppure di fronte all’evidenza mostrata dall’interrogazione del consigliere di minoranza Fabrizio Santori, la Regione va avanti sulle nomine Asl. E ieri anche la Commissione Salute alla Regione Lazio ha dato l’ok alle nomine dei nuovi undici direttori generali delle Asl. Tra questi vi rientra la romana Isabella Mastrobuono, classe 1957, dal 2002 direttore sanitario aziendale del Policlinico Tor Vergata e per due

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anni sub commissario per l’attuazione del Piano di rientro della Regione Molise. In base all’interrogazione di Santori la Mastrobuono risulterebbe incompatibile in base al decreto 39/2013, ovvero la norma che specifica che gli incarichi dirigenziali nelle Asl non possono essere conferiti a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal servizio sanitario

regionale. La questione ieri è approdata nella commissione presieduta da Rodolfo Lena (Pd) che però ha deciso, a maggioranza, di esprimere parere favorevole sugli schemi di decreto firmati da Zingaretti. In base a quanto deciso, dunque, la Mastrobuono arriverà a Frosinone al posto di Mauro Vicano, anche lui rientrato nella short list dei 50 selezionati dagli esperti dell’Agenas ma non incaricato da Zingaretti. Ovviamente la decisione della com-

dignità e della libertà personale e della privacy è macroscopicamente violata». Il sindaco Ottaviani invece ha chiesto alla Lorenzin di farsi portavoce a Roma di due istanze: il Dea di II livello allo Spaziani e la permanenza del Centro trasfusionale. «Convocherò a Roma una riunione per capire come si è arrivati a questo punto» ha risposto il ministro a margine dell’incontro. Poi però è tornata a parlare delle linee guida nazionali. «Bisogna investire – ha aggiunto – sulle tecnologie, risorse umane e sulla ricerca biomedica, che sarà il nostro petrolio. Nella sanità non ci saranno tagli se si saprà risparmiare e reinvestire. È necessario anche ridare una centralità al

Il consigliere regionale Sartori: «Andremo avanti in Procura perché vogliamo difendere la trasparenza e il merito»

La Lorenzin ha promesso un incontro a Roma sul trasferimento del Centro trasfusionale a Tor Vergata ministero della Salute. Un altro aspetto fondamentale è la programmazione. Se il patto della salute non verrà rispettato – ha concluso – probabilmente salteranno le Regioni». E a proposito di Regioni e personale la Lorenzin ha parlato di mobilità: «Bisogna parlare anche di mobilità all'interno delle Regioni. Abbiamo in mente – ha spiegato – un sistema sanitario in cui si gestiscono le urgenze e ci siano le strutture territoriali. Bisogna costruire una rete di servizi senza inventarsi l'acqua calda».

missione ha suscitato un vespaio di polemiche. Francesco Storace, de La Destra, ad esempio, ha detto: «La Mastrobuono è stata subcommissario per la salute del Molise, io credo ci sia un problema di incompatibilità alla luce di quella norma, che vincola per due anni chi ha svolto questo tipo di incarichi. Mi ha stupito che la Regione abbia fatto un comunicato per dire che nessuno dei candidati dg può essere messo in discussione riguardo alla conferibilità dell'incarico». Il consigliere Sartori, dal canto suo, ha annunciato che presenterà un esposto in Procura. «La sinistra va avanti sulle nomine nonostante i pesanti rilievi presentati, anche noi andremo avanti in Procura perché vogliamo difendere la trasparenza, il merito e anche le casse della Regione Lazio. L'arroganza del centrosinistra, ad esempio, si blinda sulla

CHI ESCE E CHI ENTRA Il direttore generale facente funzioni Mauro Vicano, che qualche settimana fa, dopo una lunga battaglia giudiziaria, ha preso la poltrona del manager Vincenzo Suppa, oggi cede il posto alla dottoressa Isabella Mastrobuono

Mastrobuono a Frosinone, grave inconferibilità che viene clamorosamente occultata, ma fortunatamente non si spinge oltre su Macchitella a Viterbo che salta, la sua inconferibilità è talmente palese che non poteva essere giustificata. Tale atteggiamento – conclude Sartori - esporrà la Regione a una figura grama ma soprattutto a una valanga di ricorsi e denunce. La sinistra blinda quindi quasi tutte le sue nomine, nonostante in sede di commissione abbiamo sollevato altri dubbi, condanne alla Corte dei Conti come ad esempio Ilde Coiro (nominata al San Giovanni Addolorata), intrecci politici come ad esempio Caporossi (nominato a Latina) ed ex assessore del Pd ad Ancona e sottolineato altri numerosi vizi dimenticati dalla presunzione della sinistra». La partita, dunque, non è ancora finita.


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ATTUALITÀ

ARNALDO ZEPPIERI LASCIA ANZI, FA SOLO FINTA

LA PROVINCIA DI LATINA, GIORNALISTI IN PIAZZA

Oggi manifestazione in via Tiburtina

Va avanti la battaglia dei giornalisti e dei poligrafici del quotidiano La Provincia di Latina. Questa mattina alle 10 scenderanno in strada, davanti all'ingresso della Cassa Edile, in via Tiburtina, a Frosinone, e di fronte il grattacielo, in cui ha sede il consorzio Asi. «La società editrice – scrivono – dopo aver beneficiato per circa otto anni di contributi pubblici ha ora deciso di sbattere la porta in faccia ai 21 lavoratori di Latina calpestando in più occasioni e con modalità diverse i loro diritti: non è stato rispettato l'accordo firmato in Regione lo scorso novembre che prevedeva una cassa integrazione straordinaria al 50% con rotazione del personale di Latina e Frosinone, non sono state pagate 9 mensilità, non sono stati corrisposti i rimborsi 730, le indennità di disabilità e maternità e gli assegni familiari. Ma c'è di più: la Effe Cooperativa, dopo aver deciso unilateralmente di sospendere le pubblicazioni di Latina, ha anche impedito ai dipendenti di rientrare all'interno della redazione sigillando la porta di ingresso con del silicone. Ai giornalisti e poligrafici pontini non è rimasto altro da fare che riunirsi in assemblea permanente presso i locali della redazione ciociara che presidiano giorno e notte ormai da due settimane». A loro, ai colleghi di Frosinone e al direttore Umberto Celani, la solidarietà della nostra redazione.

Travolto dalle grane giudiziarie il presidente dell’Asi rimette il mandato nelle mani del Cda L’imprenditore è stato rinviato a giudizio insieme a un funzionario del Consorzio ltra grana giudiziaria per Arnaldo Zeppieri, l’imprenditore di Veroli presidente del Consorzio Asi. Nell’udienza preliminare di mercoledì 22 gennaio il Gup Francesco Mancini, lo ha rinviato a giudizio insieme al figlio Simone (38 anni, amministratore del Gruppo Zeppieri Costruzioni), al funzionario Asi Massimo Gargani (56, assessore al Comune di Ferentino) e al tecnico Ugo Ferrazzoli (67, di Monte San Giovanni Campano). L’accusa va dall’abuso d’ufficio al falso e parte da una denuncia presentata dalla titolare di alcune aree a ridosso del casello autostradale di Ferentino. Zeppieri ottiene nel 2000, insieme ad altre aziende, l’assegnazione dell’area al centro del contenzioso. Dovrebbe avviare l’attività entro due anni ma

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Aspetti poco chiari nell’assegnazione di un terreno nel comune di Ferentino

del Consorzio Asi in un singolare e inquietante quadretto che vede il padre (nella sua qualità di presidente) assegnare al figlio uno dei terreni più pregiati dell’area a ridosso dell’autostrada a Ferentino. La notizia del rinvio a giudizio, riportata ieri da Ciociaria Oggi, ha spinto l’Asi a difendere l’operato della sua struttura e il direttore Massimiliano Ricci ha preso spunto da un passaggio del Tar sulla richiesta di sospensiva presentata dai proprietari del terreno per precisare che la pratica era regolare. In realtà il Tar ha precisato che la procedura era formalmente a posto ma i giudici amministrativi, non entrando nel merito della vicenda, non hanno indagato sulla veridicità delle lettere e dell’atto notorio. A questo ci ha pensato il pm che alla luce delle risultanze delle indagini ha chiesto il processo per i due Zeppieri, per Ferrazzoli e per Gargani. Ieri sera il Consorzio Asi,

in una nota, informava che Arnaldo Zeppieri aveva rimesso il mandato a disposizione del Cda. Per l’imprenditore un’altra vicenda giudiziaria che va a sommarsi a quella riguardante le irregolarità sui contributi per l’editoria. Con la novità che ora anche la politica prende le distanze. Perentoria la senatrice Maria Spilabotte: «Le notizie apparse sulla stampa relative al rinvio a giudizio di Arnaldo Zeppieri nella veste di presidente dell'Asi, al di là di quello che potrà essere l'esito del processo, mi inducono a chiederne le dimissioni dalla carica che ricopre. Un passo indietro auspicabile e non più differibile che l'imprenditore deve fare nel rispetto del principio della trasparenza delle istituzioni e della necessità di allontanare ogni sospetto dalla loro limpida gestione. Non voglio entrare nel merito delle altre vicende giudiziarie che lo coinvolgono, ma credo che con la sua ele-

non lo fa. Sostenendo, contro la tesi della proprietaria dell’area, di aver tentato l’acquisto bonario del terreno (senza aspettare l’esproprio). Si arriva al 2009 e la pratica, invece di stopparsi con la revoca per mancata utilizzazione dell’area, riprende quota in quanto la Provincia viene chiamata ad espropriare. A questo punto Zeppieri deve dimostrare che ha provato ad acquistare i terreni e lo fa producendo unilateralmente una serie di lettere nelle quali dice di aver intavolato, senza successo, una trattativa con i proprietari. Produce anche un atto notorio (senza data) firmato da un suo tecnico, Ugo Ferrazzoli, che gli investigatori ritengono non veritiero. Così facendo non perde i diritti sul terreno la cui valutazione (come per quelli delle altre aziende) passa all’Agenzia del Territorio che determina il valore in 360.000 euro. Meno della metà di quanto invece stabiliscono i periti di parte e quelli della Procura. L’assegnazione definitiva avviene con Zeppieri alla guida

zione al vertice Asi Zeppieri abbia fallito tutti gli obiettivi». Alla Spilabotte fa eco Luca Frusone, deputato del Movimento 5 Stelle “Purtroppo viviamo in un Paese in cui non si è mai voluto affrontare il discorso sul conflitto di interessi e questi sono i normali problemi derivanti dalla codardia del centrosinistra e l’ovvia contrarietà del centrodestra ad affrontare questo problema. Purtroppo in un Paese in cui due pregiudicati, Renzi per danno erariale e Berlusconi per frode fiscale, possono scrivere leggi elettorali incostituzionali è normale che anche nel piccolo ci siano ombre e dubbi. Come al solito fino a una condanna definitiva nessuno è colpevole, ma oggi c’è bisogno segnali positivi, quindi sarebbe giusto ripensare all'incarico ricoperto come presidente Asi e lasciare spazio a persone che almeno sulla carta non hanno palesi conflitti di interesse».

LA POLITICA Dura presa di posizione della senatrice Maria Spilabotte (Pd) e dell’on. Luca Frusone (M5S): chiedono a Zeppieri un passo indietro

LA RICOSTRUZIONE

Una vicenda iniziata quattordici anni fa. E che ancora non si è conclusa L’assegnazione dell’area Nel 2000 l’Asi assegna alcune aree ad aziende della provincia. Una delle più pregiate, a ridosso del casello A1 di Ferentino, viene attribuita al Gruppo Zeppieri. L’assegnazione è provvisoria fino a quando le aree non verranno espropriate. Il passo successivo è una serie di procedure che secondo la procura l'azienda verolana cerca di evitare producendo una documentazione che risulterebbe priva di riscontri oggettivi

L’incontro mai avvenuto Secondo l’accusa, l’imprenditore Arnaldo Zeppieri, come sostenuto dai titolari dell’area, non fa alcun tentativo di acquisizione bonaria del terreno come previsto dalla normativa. Atto propedeutico per arrivare all’esproprio e all’assegnazione definitiva dell’area. Probabilmente conviene aspettare per ottenere una valutazione più bassa dei prezzi di mercato e portare a casa terreni di pregio a prezzi stracciati

Il falso e le accuse La procedura va avanti. Zeppieri, sempre secondo l’accusa, per non perdere i diritti produce lettere in cui dichiara che ha tentato di chiudere la trattativa. La titolare invece sostiene di non aver mai incontrato o sentito i rappresentanti del gruppo o loro emissari. Ugo Ferrazzoli, tecnico incaricato da Zeppieri, produce un atto notorio (senza data) dichiarando un incontro che secondo gli inquirenti non è mai avvenuto

Il giudizio del Tar Il Tar non accoglie la richiesta di sospensiva sulla procedura della controparte. In realtà sostiene che se le lettere rappresentassero la realtà e se l’atto notorio fosse veritiero, la pratica sarebbe a posto. Ma non entra nel merito della fondatezza dei documenti prodotti. A questo dovrà pensarci il giudice penale. Ieri il direttore dell’Asi, Ricci, guarda caso, parla solo di questo particolare nel comunicato a difesa dell’operato del suo presidente

L’assegnazione definitiva Con Zeppieri alla guida dell’Asi avviene l’assegnazione definitiva. Dopo l’esproprio delle aree effettuato dalla Provincia di Frosinone. Il valore riconosciuto di 360.000 euro non viene ritenuto congruo né dai periti di parte né da quelli della Procura. Zeppieri sostiene di essersi astenuto dalle votazioni sulla pratica. La controparte rileva che la corrispondenza indirizzata al Gruppo Zeppieri Costruzioni è firmata dal presidente


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POLITICA

in SILVIO FERRAGUTI Silvio Ferraguti non si nasconde. Il presidente della Federlazio ha intenzione di impegnarsi in politica e inizierà (è quasi certo) dalla candidatura alle europee. I numeri della circoscrizione, che comprende Lazio, Toscana, Umbria e Marche, sono chiari. E fra l’altro in campo c’è l’ex presidente della Provincia di Latina Armando Cusani. Però proprio questo dimostra il coraggio di un imprenditore che si mette in fila nel suo ingresso in politica. Anche se è chiaro che punta a una designazione alle politiche. Ma intanto siamo in presenza di una scelta di campo, fatta alla luce del sole, senza cercare paracaduti e senza fronzoli.

A petto in fuori

out NAZZARENO PILOZZI Sicuramente sta svolgendo il suo ruolo di parlamentare al meglio a Roma, alla Camera. Però sul territorio Nazzareno Pilozzi, deputato di Sel, si vede poco. Recentemente ha anche favorito l’avvicendamento alla guida del partito in Ciociaria. Ma non è la stessa cosa. In provincia il centrosinistra dovrà porsi il problema della coalizione. Perché non sembra esserci alternativa ad un’alleanza tra Partito democratico, Partito Socialista Italiano e Sinistra Ecologia e Libertà. Sel ha il compito non semplice di presidiare la... fascia sinistra, che prima o poi anche dalle nostre parti verrà attaccata dal Movimento 5 Stelle. Perciò Pilozzi non può sfilarsi.

Troppe pause

CONTRORDINE COMPAGNI

Pd: Frosinone sempre più un caso nazionale. Il commissariamento è vicino Gli organismi regionali non hanno recepito le indicazioni per completare l’iter congressuale aralizzato. Il Pd provinciale continua a essere bloccato su una stagione congressuale che non si sblocca e che rischia di diventare infinita. Le indicazioni della direzione nazionale (concludere l’iter insieme alle votazioni per l’assemblea regionale) non sono state recepite dagli organismi regionali. E adesso si rischia davvero il caos. La questione è nota: mancano all’appello 36 congressi di circolo e tre candidati su quattro si sono… ritirati sull’Aventino. Stiamo parlando di Sara Battisti (area Cuperlo), Alessandro Martini (area Renzi) e Mario D’Alessandro (area Civati). In campo era rimasto solo Simone Costanzo, che si riconosce nelle posizioni di Dario Franceschini e ha sostenuto Renzi.

P

La federazione locale ancora non riesce ad avviare un dibattito interno

Ciociaria non ci saranno scatti sarà inevitabile.

UN CONFRONTO POLITICO

Sembra che la soluzione suggerita sia quella di provare a far parlare i protagonisti. A mettere seduti attorno allo stesso tavolo Costanzo, Battisti, Martini e D’Alessandro, coinvolgendo nel dibattito i big: l’europarlamentare Francesco De Angelis, i senatori Francesco Scalia e Maria Spilabotte, il consigliere regionale Mauro Buschini. Qui non si tratta più di aree di appartenenza, qui si tratta di dare un segnale di autodeterminazione e indipendenza a Roma. A Matteo Renzi in primis.

DA GIANNI CUPERLO A SARA BATTISTI

Certamente l’attuale situazione nazionale del partito non aiuta. Le dimissioni di Gianni Cuperlo

Ma dalle primarie nazionali di dicembre è passato un mese e mezzo e la provincia di Frosinone è rimasta tra le quattro “pecore nere” che non hanno ultimato la fase congressuale. Un ritardo che penalizza tutti, indistintamente.

ANNULLAMENTO O SOSPENSIONE

È il più importante nodo da sciogliere. Nel caso di annullamento i congressi potrebbero ricominciare dall’inizio e si potrebbe perfino ipotizzare di cambiare i candidati. Nel caso di sospensione, invece, l’iter riprenderebbe da dove è stato interrotto, con Simone Costanzo in vantaggio. Ma chi deve intervenire? Lo scaricabarile continua.

IPOTESI COMMISSARIAMENTO

Della vicenda di Frosinone si sta occupando direttamente Luca Lotti, responsabile dell’organizzazione del partito. Un renziano di ferro. L’opzione del commissariamento viene considerata “vecchia”, roba da prima repubblica, per lo staff del sindaco di Firenze. Ma se in

Se il Pd non decide presto potrebbe arrivare un commissario

hanno aperto una spaccatura. La stessa posizione che Sara Battisti tiene da settimane in provincia.

IL CONGRESSO REGIONALE

Entro le ore 20 di domani dovranno essere presentate le candidature alla segreteria regionale. Se gli sfidanti

La cuperliana Sara Battisti non fa passi indietro e resta sulle barricate saranno 3, allora verrà superata d’ufficio la fase della cosiddetta “convenzione”, quella cioè dei congressi di circolo. E si passerà direttamente alle primarie già fissate per il 16 febbraio. Con più di tre candidature, invece, prima di arrivare al

voto nei gazebo bisognerà passare attraverso le sezioni. Dunque, vuol dire che la fase congressuale della provincia di Frosinone potrebbe concludersi anche dopo il 16 febbraio. Uno slittamento pericoloso per l’autorevolezza della federazione locale. Ma torniamo al Lazio. Il segretario Enrico Gasbarra ha salutato già tutti: “Il quadro nazionale è cambiato, non posso essere l’uomo per tutte le stagioni”. Per la successione i nomi che vanno per la maggiore sono quelli di Fabio Melilli (vicino a Renzi e sospinto da Franceschini), di Marco Vincenzi (capogruppo regionale), di Enrico Forte (consigliere regionale di Latina), di Lorenza Bonaccorsi, vicina all’ex ministro Gentiloni. Tutti più o meno riconducibili all’area Renzi. I cuperliani potrebbero puntare invece sulla deputata Micaela Campana.


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CONSIGLIO COMUNALE LA RIVOLUZIONE DEI GRUPPI

Fisionomia, assetti ed equilibri stravolti rispetto al quadro delle elezioni Cosa è cambiato (e cosa potrebbe cambiare ancora) nella maggioranza e nell’opposizione

ALCUNE SITUAZIONI SONO DA VALUTARE: LA LISTA “CITTÀ NUOVE CON TE”, AD ESEMPIO, POTREBBE SFIDUCIARE PRESTO L’ASSESSORE GAGLIARDI

l quadro del consiglio comunale di Frosinone è completamente cambiato rispetto alle elezioni di meno di due anni fa: gli assetti, la composizione e gli equilibri dei gruppi consiliari sono stravolti, nella maggioranza ma anche nell’opposizione. Non è un fatto di poco conto, considerando per esempio che la giunta fu varata rispettando i numeri iniziali. Ma anche nel centrosinistra la situazione è in evoluzione. Vale la pena soffermarsi sui singoli gruppo per cercare di capire anche ruoli, malumori e inevitabili richieste, che arriveranno in tempi brevi. Il Nuovo Centrodestra è quello che ha oneri e onori della leadership. Sette i consiglieri (Nicola Ottaviani, Adriano Piacentini, Daniele Zaccheddu, Alessandro

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Petricca, Igino Guglielmi, Giuseppe Scaccia, Vincenzo Gentile). È evidente che il Nuovo Centrodestra è ormai il “faro” della maggioranza,

Il Nuovo Centrodestra oggi ha ben sette esponenti mentre Forza Italia solamente due con tutto quello che ne consegue. Forza Italia, invece, ha due soli consiglieri: Danilo Magliocchetti e Ombretta Ceccarelli. Meno addirittura della Lista per Ottaviani, che ne conta quattro (Sergio Crescenzi, Luigi Benedetti, Vincenzo Savo, Pasquale Cirillo). Due consiglieri ha anche la lista civica Nuova Realtà di

Gianfranco Pizzutelli, peraltro federata con il Nuovo Centrodestra: Fulvio Benedetti e Gerardino Grimaldi. La Lista per Frosinone di Gennarino Scaccia esprime Sergio Verrelli. Poi ci sono due situazioni che vanno analizzate meglio. A cominciare dalla lista “Città Nuove con te”, quella che fa riferimento all’ex consigliere regionale Alessandra Mandarelli. Tre gli esponenti in assise: Riccardo Masecchia, Valeria Morgia e Gerardo Zirizzotti. All’inizio il gruppo indicò Carlo Gagliardi come assessore, ma tempo quest’ultimo è politicamente lontano dalla “civica”. La Mandarelli finora non ha sollevato il problema. Finora. Poi ci sono il presidente del consiglio comunale Franco Lunghi e il dottor Giovanbattista Mansueto,

entrambi eletti nel Pdl. Per il momento non c’è l’adesione formale ad un altro gruppo, anche se il pressing del Nuovo Centrodestra è forte. Nicola Ottaviani, soprattutto con la nomina della dottoressa Nicoletta Anastasio vicesindaco e assessore all’ambiente, ha lanciato

Nel centrosinistra il Pd continua a espandersi e questo potrebbe fare da apripista alle primarie un messaggio forte ai partiti. Ma dopo le europee sarà difficile continuare a frenare le richieste di rimpasto. È cambiato anche il volto delle

DESTRA & SINISTRA FRANCO LUNGHI

MASSIMO CALICCHIA

È tra color che son sospesi. Eletto nel Pdl, insieme al “collega” medico Giovanbattista Mansueto ancora non ha deciso a quale partito aderire. Il Nuovo Centrodestra lo sta pressando

Politico di lungo corso, a differenza di Angelo Pizzutelli (sempre più vicino al Pd) non ha abbandonato il Partito socialista dell’amico Gian Franco Schietroma. Nei secoli fedele

opposizioni. Il Partito democratico ha i numeri maggiori, con cinque consiglieri: Michele Marini, Antonello Galassi, Luigi Arduini, Stefania Martini e Andrea Turriziani. Potrebbero diventare sei se Angelo Pizzutelli (Gruppo misto), recentemente uscito dal Psi, dovesse aderire ai Democrat. Angelo Pizzutelli, fra le altre cose, è stato il consigliere comunale più votato in assoluto. Una situazione, quella del Pd, che potrebbe determinare la richiesta delle primarie quando si tratterà di tornare alle urne nel capoluogo. In molti aspirano alla candidatura a sindaco. Per il Partito socialista italiano c’è Massimo Calicchia, mentre Francesco Raffa è rimasto nella Lista Marini. Un discorso a parte merita la Lista Marzi, che ha quattro consiglieri: Domenico Marzi, Antonio Facci, Vittorio Vitali, Carmine Tucci. Marzi e Tucci hanno una posizione di dialogo con Ottaviani e a volte hanno tenuto il numero legale. Antonio Facci invece appare molto più critico dei due colleghi di gruppo nei confronti dell’amministrazione Ottaviani. Se è vero che la politica è una “scienza in evoluzione” va detto però che in meno di due anni i cambiamenti sono stati forti ed evidenti nell’assise civica. Difficile non prenderne atto. Tra pochi mesi sarà impossibile.


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“ ” LA CIOCIARIA DEVE TORNARE AD ESSERE COMPETITIVA Mario Abbruzzese

POLITICA ED ECONOMIA FORZA ITALIA ACCELERA

Oggi al Cesari convegno sulle “Nuove strategie di sviluppo per l’Italia centrale” Saranno presenti Tajani, Abbruzzese, Fazzone, Cusani e l’intero gruppo regionale arà presente tutto lo stato maggiore regionale di Forza Italia al convegno che si terrà oggi pomeriggio (ore 18) all’hotel Cesari di Frosinone. Assai significativo il titolo: “Nuove strategie di sviluppo per l’Italia centrale”. Un tema importante, che si lega anche con le dinamiche elettorali delle prossime europee. Ci sarà il vicepresidente della commissione europea Antonio Tajani. Con lui Mario Abbruzzese, Antonello Aurigemma, Giuseppe Simeone, Claudio Fazzone (coordinatore regionale degli azzurri), Raffaele Nevi, Armando Cusani (ex presidente

S

regionale della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e piccole e medie imprese, ha organizzato l’evento. «Il nostro movimento – sottolinea Abbruzzese – vuole contraddistinguersi offrendo ai cittadini una piattaforma programmatica ad ampio raggio che veda la Provincia di Frosinone al centro dei processi di sviluppo non solo del Lazio, ma dell’intero Centro Italia. La Ciociaria deve tornare ad essere competitiva e lo può fare sfruttando appieno le risorse messe a disposizione dall’Europa ed attraverso una progettazione che miri a porre que-

sta porzione di territorio come crocevia degli scambi economico commerciali tra il nord e il sud e l’est e ovest della nostra nazione». Ad introdurre e moderare i lavori sarà il capogruppo di FI al Comune di Frosinone, Danilo Magliocchetti, che sottolinea come il convegno rappresenti «un interessante momento di confronto e di riflessione su una tematica di particolare valenza come lo sviluppo del territorio. La provincia di Frosinone risente infatti di una desertificazione industriale senza precedenti che ha prodotto la perdita di numerosi posti di lavoro. Dal

Interverrà Silvio Ferraguti, presidente della Federlazio e tra i papabili candidati alle elezioni europee

Massimo Pizzuti e Daniele Ciardi insieme a tutta la redazione di Qui Magazine e Qui Sette si stringono intorno all’amico Angelo Bragaglia per la perdita dell’amatissima mamma

ELENA

Alla figlia, alla nuora, ai nipoti e ai familiari tutti le nostre più sentite condoglianze

della Provincia di Latina, anche lui candidato alle europee), Davide Bordoni, Antonello Iannarilli. E ancora: il capogruppo di Forza Italia al Comune di Frosinone Danilo Magliocchetti, l’avvocato Stefano Sassano e il presidente della Federlazio Silvio Ferraguti. Questa presenza è assai significativa per la verità perché tradisce la possibilità davvero concreta che Ferraguti possa far parte della schiera dei candidati alle europee. Una designazione di servizio in attesa magari di giocare tutte le carte alle politiche. Il consigliere Mario Abbruzzese, vice presidente

Il consigliere regionale Mario Abbruzzese con Antonio Tajani

2008 a oggi si sono persi 5.500 posti di lavoro e sono uscite dal mercato ben 637 imprese. Sarà indispensabile recuperare quindi l’occupazione, creando le premesse per attrarre, nuovi imprenditori e quindi nuovi capitali, con strategie di medio e lungo periodo. Per fare questo sarà fondamentale creare anche nuove infrastrutture, penso ad esempio a dei poli della logistica o a dei poli intermodali. Queste strutture potranno essere inserite nella realizzazione dell’Accordo di Programma che prevede una massiccia serie di investimenti nell’area nord della provincia. Proprio per realizzare questi ambiziosi progetti, Forza Italia si propone agli amministratori, agli iscritti e ai simpatizzanti con la propria proposta di governo del territorio».


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ROTATORIE AL POSTO DEI SEMAFORI

ADDIO FILE E TRAFFICO

Iniziati i lavori sulla Monti Lepini: delimitata l’area del cantiere nell’intersezione con via Calvosa Termine fissato per il 21 marzo. Poi toccherà all’incrocio con via Fabi e a Brunella

RIVOLUZIONE VIABILITÀ Il primo intervento ad essere realizzato è una rotatoria da 40 mt di diametro

E L’ASCENSORE CHIUDE DI NUOVO Pericolo crollo alla frana: chiuso di nuovo l’ascensore inclinato. Dopo un sopralluogo, il Comune ha disposto la chiusura temporanea dell’ascensore inclinato e la chiusura al transito della strada di accesso alla stazione di valle. È attivo un servizio supplementare integrativo di trasporto pubblico gratuito per sabato e domenica dalle 9 alle 21

na rotatoria di 40 metri di diametro è il primo passo verso la rivoluzione della viabilità della strada statale 156 dei Monti Lepini, nodo fondamentale per il traffico di Frosinone e non soltanto. Mercoledì scorso gli operai hanno delimitato l’area nell’intersezione con via Fedele Calvosa. L’obiettivo è ultimare l’intervento entro sessanta giorni: termine ultimo quindi il 21 marzo prossimo. Il passaggio successivo sarà quello di eliminare i semafori. Attenzione però: quella appena cominciata è soltanto la prima delle tre tranche previste: le altre riguarderanno

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l’incrocio con via Armando Fabi e con via Tommaso Landolfi. Per semplificare: tribunale, ospedale e Brunella. L’obiettivo dichiarato è quello di far defluire con maggiore facilità sia il traffico leggero che quello pesante. Le code sulla Monti Lepini paralizzano l’intero sistema viario da decenni, facendo salire alle stelle l’inquinamento da polveri sottili. Rotatorie al posto dei semafori: la ricetta sulla carta è semplice e l’intervento è atteso da decenni. Nel frattempo la regolamentazione provvisoria del traffico risulterà decisiva. La relativa ordinanza reca

in calce la firma di Francesco Acanfora, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Frosinone. È stata predisposta una

Erano decenni che si attendeva un intervento di queste proporzioni segnaletica verticale in modo da poter consentire, contemporaneamente, l’effettuazione dei lavori, il transito dei veicoli e il passaggio

dei pedoni. Inevitabili i disagi, soprattutto in una città “paralizzata” non soltanto dal traffico ma da un sistema di mobilità vecchio, che non funziona. Gli stessi lavori di cambiamento sulla Monti Lepini sono attesi da anni. Un’arteria che dovrebbe rappresentare il “biglietto da visita” per la città, lungo la quale si gli incolonnamenti sono la regola. Anni fa la Piastra dei Cavoni avrebbe dovuto risolvere il problema. Così non è stato. Adesso è la volta delle rotatorie. E i semafori? Saranno prima disattivati e poi dismessi. Intanto la prova del traffico si annuncia durissima.


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OSPEDALE SANTA SCOLASTICA

UROLOGIA APERTA... CON ORARI DI UFFICIO

Niente reperibilità notturna del personale, pochi medici e appena due infermieri Il consigliere regionale Mario Abbruzzese chiede risposte concrete al presidente Zingaretti FERNANDO RICCARDI

PETRARCONE INCONTRA IL PREFETTO ZARRILLI Il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, ha ricevuto la visita nel palazzo municipale del nuovo prefetto Emilia Zarrilli (nella foto). «È stato un incontro molto franco – ha sottolineato il sindaco – Avevo già avuto modo di incontrare il nuovo prefetto in occasione del primo comitato di ordine e sicurezza e già in quella circostanza ci siamo confrontati su una serie di temi che riguardano il nostro territorio. Devo dire che la dottoressa Zarrilli ha dimostrato anche nel corso dell’incontro odierno di conoscere molto bene Cassino ed il cassinate, dimostrando una grande attenzione per il territorio e la volontà di lavorare in maniera sinergica per affrontare le problematiche presenti. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, infatti, sarà possibile avere un territorio più sicuro, sano e maggiormente incline allo sviluppo». F.R.

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presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E ciò per conoscere «come sono utilizzati gli urologi del Santa Scolastica di Cassino i quali, pur avendo un contratto da dirigente medico, svolgono un orario uguale a quello di figure amministrative, non apicali; quali convenienze, sia di carattere economico, che in ordine all’efficacia ed efficienza del servizio sanitario regionale, comporta tenere chiuso un reparto che era considerato un’eccellenza; se, nelle determinazioni della giunta regionale sono state valutate

anche le esigenze dei pazienti o è stato fatto un mero calcolo ragionieristico, la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare; se, infine, è intenzione della giunta regionale, provvedere al normale ripristino del reparto stesso. L’ospedale di Cassino, classificato come Dea di I livello, dal 1° aprile del 2013 ha chiuso il reparto di urologia, non per i tagli ai posti letto o per mancanza di personale, ma per la scarsa disponibilità del personale sanitario a effettuare le reperibilità notturne – così continua Abbruzzese – Il

foto SIMONE DESIATO

CASSINO

l “Santa Scolastica” di Cassino continua a vivere in uno stato di perenne emergenza. E se il pronto soccorso riesce a far fronte solo con gravissime ed inenarrabili difficoltà ad un numero di pazienti esorbitante, anche altri reparti dell’ospedale versano in situazioni assai critiche. Uno di questi è il reparto di urologia che, come le lampadine dell’albero di Natale, continua a rimanere aperto... ad intermittenza. Di qui l'iniziativa del consigliere regionale di Forza Italia, Mario Abbruzzese, che ha presentato un'interrogazione al

L’ospedale di Cassino

reparto in questione ora conta 5 medici e 2 infermieri che svolgono solo attività ambulatoriali dalle 8.00 alle ore 15.00 durante i giorni feriali, mentre nei festivi rimane chiuso. Se arriva presso il Pronto Soccorso, dopo le ore 15.00, un paziente con problemi urologici questo viene trasferito per “consulenza urologica” presso l’ospedale di Frosinone o altri presidi ospedalieri dotati di un reparto di urologia funzionante, fuori dalla provincia quindi. Il trasferimento deve avvenire con l’autoambulanza, andata e ritorno, con evidente aumento dei costi, quali deterioramento del mezzo, benzina, tre dipendenti, prezzo dell’autostrada, oltre alla

Una situazione del genere rischia di compromettere il servizio offerto dallo “Spaziani” di Frosinone sottrazione del mezzo di soccorso che potrebbe servire per un trasferimento più grave ed in tal caso si è costretti a chiamare un’autoambulanza privata convenzionata, sempre pagata dall’Asl. Il presidio di Cassino non può assolutamente avere reparti di primaria importanza aperti ad intermittenza, perché questo non fa altro che andare ad aggravare la già difficoltosa situazione del nosocomio di Frosinone, che è già al collasso perché deve far fronte alle chiusure degli ospedali dell’alta provincia ed è impensabile che riesca gestire gli accessi al Pronto Soccorso provenienti anche al Santa Scolastica».


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LA CITTÀ NON VUOLE DIMENTICARE

Settant'anni fa il bombardamento e la distruzione della chiesa di Santa Maria a Fiume Una serie di appuntamenti per ricordare quel terribile giorno e le vittime CLEMENTE RINALDI

CECCANO SALTA LA DOMENICA ECOLOGICA Salta a Ceccano la domenica ecologica in programma per dopodomani. L’amministrazione Comunale, al fine di consentire il regolare svolgimento delle celebrazioni per il 70° anniversario del bombardamento di S. Maria a Fiume, ha deciso di revocare la domenica ecologica in programma. La giornata dedicata al blocco totale del traffico sarà dunque spostata a data da destinarsi. La revoca della precedente ordinanza, fa sapere il Municipio, è necessaria al fine di consentire la partecipazione dei cittadini alle celebrazioni civili e religiose dell’evento che rappresenta, nell’immaginario collettivo, un momento di riflessione, commemorazione e confronto sulle ferite inferte dal secondo conflitto mondiale alla città. Un momento di raccoglimento e analisi al quale sono chiamati a partecipare tutti i cittadini. C.R.

a città di Ceccano si appresta a vivere un fine settimana davvero particolare, tutto all’insegna della commozione dovuta al ricordo dei terribili bombardamenti angloamericani della seconda guerra mondiale che esattamente 70 anni fa provocarono, oltre alla perdita di vite umane, la totale distruzione della chiesa di S. Maria a Fiume, poi ricostruita “dov’era e com’era”. La memoria di quei tragici momenti è affidata a una serie di iniziative celebrative. Si parte con il convegno di questa mattina alle ore 10 al teatro Antares, quando alla presenza di storici locali si ricostruiranno le fasi salienti dell’evento del passato aprendo lo spazio alla riflessione e agli interventi dalla platea unitamente alla visione di un filmato nel quale sono stati intervistati i superstiti di quegli eventi dolorosi. Nella giornata di domani, invece, sempre alle 10 verrà proiettato un filmato inedito del bombardamento di Santa Maria a Fiume all’auditorium della biblioteca comunale in via San Sebastiano. A seguire lo storico Carlo Cristofanilli effettuerà una visita guidata lungo alcuni luoghi del bombardamento, via Pisciarello e via San Pietro (anche qui venne distrutta una chiesa, andata completamente perduta perché mai recuperata). In una mostra fotografica allestita nei locali della biblioteca inoltre sono stati invece ricostruiti i momenti salienti del bombardamento. Una finestra sul passato che si apre per dare modo alle nuove generazioni di guardare gli effetti devastanti che il secondo conflitto mondiale ha avuto sulla storia della città. Momenti di terrore e di lutto sui quali riflettere per dare un significato ed un valore ai principi di

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pace e democrazia. Infine per domenica 26 gennaio (giorno esatto dell’anniversario) è stata convocata, all’oratorio di Santa Maria alle ore 8.30, una seduta straordinaria del

Consiglio Comunale. «Si tratta – dice il sindaco Manuela Maliziola – di aprire le porte dei locali della chiesa alla cittadinanza per commemorare insieme alle istituzioni un evento

storico traumatico e doloroso vissuto dalla comunità durante il secondo conflitto mondiale. Una ferita mai sanata e che in questo anniversario ci spinge a ripercorrere quei momenti celebrando anche la memoria di chi in quelle circostanze ha perso la vita. Rifletteremo insieme sul senso e significato della parola pace». Monumento nazionale, S. Maria a Fiume risaliva originariamente al XII secolo, edificato sui resti di un tempio romano dedicato a Faustina, moglie dell’Imperatore Antonino Pio. Anticamente nel santuario vi erano pitture che la tradizione attribuiva alla scuola di Giotto, andati persi durante il bombardamento del

Si parte stamattina con il convegno organizzato alle 10 al teatro Antares

La chiesa di Santa Maria a Fiume, completamente distrutta dalle bombe angloamericane, è stata ricostruita esattamente com’era

gennaio 1944. Pregevoli, al suo interno, il pulpito e l'acquasantiera, unici elementi non andati distrutti. Di stile cistercense, la costruzione è molto ampia con tre navate, le campate hanno una copertura ogivale con archi formati da pietre scure. Le basi delle colonne sono unite da archetti posto in senso inverso, con il cerchio centrale aperto a quadrifoglio ed a croce. Il rosone, ricostruito con materiale originale, è composto da 12 colonnette, da cui partono delle nervature che si alternano su piccoli capitelli. Sull’altare è possibile ammirare una Madonna lignea, di pregevole fattura. La solennità di Santa Maria a Fiume viene festeggiata l’ultima domenica di maggio.


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QUANDO I GIOVANI CI DANNO UNA LEZIONE

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SORA TARES, SI PUÒ PAGARE FINO AL 28 FEBBRAIO Slitta il termine per il pagamento della Tares. La giunta comunale ha deciso di dar tempo fino al 28 febbraio per saldare la terza e ultima rata della Tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Il sindaco Ernesto Tersigni e l’assessore al bilancio e tributi Agostino Di Pucchio spiegano che la dilazione della scadenza di pagamento è stata decisa «per il fatto che gran parte dei contribuenti non ha ricevuto l’avviso di pagamento del saldo a causa delle difficoltà operative di Poste Italiane SpA, gravata da una cospicua mole di corrispondenza da smaltire». Quindi con i ritardi nelle consegne dei bollettini molti cittadini non sarebbero riusciti ad effettuare il versamento entro il 24 gennaio 2014, data finora stabilita come scadenza, e per questo l’esecutivo ha «ritenuto doveroso riconoscere la scusabilità del pagamento tardivo del tributo senza applicare sanzioni ed interessi qualora il saldo sia effettuato entro e non oltre il 28 febbraio 2014. D’altra parte anche il Ministero delle Finanza è dell’avviso di non applicare sanzioni nei casi in cui il contribuente non riceva in tempo utile il modello F24 per il pagamento della maggiorazione Tares». Per i sorani un mese in più per pagare. C. A.

Prima di entrare a scuola trovano un portafogli e lo riconsegnano alla proprietaria Gli “eroi” sono Matteo, Giulio e Antonio, studenti del Liceo scientifico “Da Vinci” CIRO ALTOBELLI

giovani, le critiche e i gesti che spiazzano. Spesso i comportamenti di alcuni vandali che si divertono a imbrattare muri, deturpare strade e piazze e distruggere gli arredi cittadini porta a generalizzare nelle critiche verso i giovani, omologati negli aspetti solo negativi. Non è così, ovviamente. E quando accade un fatto che può dimostrarlo concretamente è bene che venga evi-

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Soddisfatto la preside Orietta Palombo: «Un plauso a loro, alle famiglie e alla scuola» denziato, perché serva a smentire i luoghi comuni e a stoppare le generalizzazioni, sempre deleterie, ma anche ad amplificare gesti che potrebbero essere di esempio. La notizia positiva arriva dal liceo scientifico di Sora. Qualche giorno fa infatti tre alunni dell’istituto “Leonardo da Vinci” di Sora, precisamente i giovani «Matteo Fiore, Giulio Frisone e Antonio Di Rienzo, mentre si apprestavano ad entrare a scuola, hanno trovato per terra un portafogli e, senza la mini-

ma esitazione e dopo aver accertato che apparteneva all’assistente amministrativa, signora Rita Bianchi, lo hanno immediatamente consegnato alla collaboratrice scolastica, signora Anna Di Pede».

Positivamente sorpresa del bel gesto la proprietaria cui è stato riconsegnato il portafogli che non si era accorta di aver smarrito e che, oltre a tutti i documenti, conteneva la pensione, appena ritirata, dell’an-

ziana madre. La dirigente scolastica Orietta Palombo esprime per il gesto dei tre ragazzi “immensa soddisfazione” amplificata dal fatto che i protagonisti, invitati in segreteria per i ringraziamenti ed i complimenti, si sono meravigliati di tanto clamore, ritenendo di aver fatto solamente il proprio dovere. «Questo dimostra – spiega la dirigente del liceo – quanto i nostri giovani, sempre più trascurati e bistrattati, siano profondamente e convintamente sani ed onesti, nonostante il pessimo esempio che proviene quotidianamente da molti adulti, anche istituzionalmente preposti a fornire risposte ai loro legittimi bisogni». Il sincero plauso rivolto agli studenti Matteo, Giulio e Antonio viene giustamente esteso «anche alle loro famiglie e alla scuola che sono state capaci di fornire una salda, efficace e positiva educazione alla legalità. Prendendo spunto da una realtà di questo genere che induce anche ad essere più ottimisti per il futuro, si potrebbe pensare a forme di collaborazione sempre più intense con gli studenti, attivando una consulta giovanile e sollecitando idee nuove, organizzando iniziative e coinvolgendo i ragazzi in azioni positive per il bene della città».

VEROLI

COMUNALI, DIAMANTI È IL PRIMO CANDIDATO A SINDACO

Di estrazione moderata, sarà supportato dalla lista civica Insieme per Cambiare ACHILLE REALI

l nome della lista è Insieme per Cambiare, il nome del candidato è Marino Diamanti. È stato il primo a sciogliere le riserve e lanciare la propria candidatura per le prossime elezioni comunali a Veroli: 47 anni, libero professionista, sposato e con un figlio. Di estrazione moderata, ex consigliere Udc, Diamanti ha diramato la sua prima bozza di «manifesto programmatico aperto», sulla quale avviare la campagna elettorale. Centrista convinto, nel programma ha steso punti che abbracciano le macro-aree di Veroli e i suoi problemi annosi. Prende con decisione le distanze dai governanti uscenti, definendoli ironicamente «i nuovi amministratori che hanno paralizzato il nostro territorio». Punta sulla trasparenza, avendo gioco facile nella critica ad un decennio di gestione D’Onorio durante il quale si è creato un distacco fra palazzo e cittadinanza davvero difficile da ricol-

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mare per chi andrà a sedere nell’ufficio dove batte sempre il sole. Trasparenza integrale a tutti i costi per gli atti che la amministrazione emana con votazioni di consiglio, di giunta e con determine di settore, tanto da far nascere addirittura un assessorato dedicato alla trasparenza, anche per accelerare l’uso del web e colmare un gap siderale rispetto alla effettiva fruizione di internet ormai consolidata. Grande importanza riveste la parte dedicata al patrimonio, al territorio ed all’ambiente con lo scopo di far nascere e decollare le isole ecologiche fino ad oggi rimaste nel cassetto dell’amministrazione uscente che invece è riuscita a far decollare efficacemente il porta a porta su tutto il territorio comunale. Breve il passaggio per lo sport sottolineando che continuerà « a dare sostegno e forza al movimento della Basket Veroli», ma che si dovrà anche « a

dare voce anche ad altre migliaia di giovani che sono impegnati nella pratica sportiva dilettantistica». Secondo quanto affermato nel programma Veroli rimane una delle città ciociare di punta per le presenze turistiche, ma un rilancio dovrebbe passare riattivando «urgentemente il Protocollo d’Intesa delle Città Fortificate sottoscritto un decennio fa tra Veroli, Alatri, Ferentino ed Anagni per poter fare sistema e proporsi da protagonisti nel mercato turistico cercando di accaparrarsi una fetta dei flussi turistici che, comunque, transitano tra Roma e Napoli». Altro grande settore è quello per l’assistenza sociale concentrandosi sull’erogazione di contributi, cercando «di essere seri e di non prendere in giro i nostri concittadini somministrando contributi economici senza conoscere fino in fondo a chi sono destinati».


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QUATTRO GARE PER LA FUGA

SPORT QUANTA QUALITÀ IN MEZZO AL CAMPO

Dopo aver conquistato la vetta nell’ultimo turno grazie al netto successo contro il Catanzaro ora il Frosinone è atteso da un poker di partite nelle quali può puntare al bottino pieno DANIELE CIARDI

l meritato successo (3-0) ottenuto domenica scorsa nella gara del Comunale contro il Catanzaro, arrivato in contemporanea con il turno di riposo osservato dal Perugia, ha permesso al Frosinone di isolarsi al comando della classifica del campionato di Prima divisione girone B. A questo punto i canarini hanno addirittura la ghiotta possibilità di provare ad allungare il passo sulle immediate inseguitrici, visto che, almeno sulla carta, le prossime quattro gare possono permettere all’undici di Stellone di tentare la fuga. I giallazzurri, infatti, sono attesi nell’ordine dalla trasferta di dopodomani a Barletta (terzulti-

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ALESSANDRO FRARA

Dopo aver ricoperto diversi ruoli da due partite a questa parte il capitano viene impiegato al centro della linea mediana con ottimi risultati

e andrà a Pisa. I giallorossi salentini, infine, (vale a dire la terza e ultima squadra che a oggi sembra poter lottare per la promozione diretta in serie B) sono attesi da due sfide molto dure: domenica saranno ospiti del Catanzaro e poi, come detto, riceveranno il Perugia. Ma senza guardare in casa altrui, è giusto che il Frosinone si concentri soltanto su se stesso e il modo migliore per conquistare i dodici punti in palio nelle prossime quattro sfide. A partire, chiaramente, dal successo dopodomani a Barletta, al cospetto di un undici che fino a oggi tra le mura amiche ha vinto una sola volta, ma pareggiato quattro (quattro anche le sconfitte). Per l’occasione, tra l’altro, il tecnico Roberto Stellone potrà scegliere il migliore undici iniziale su quasi l’intera rosa a sua disposizione, visto che l’unico

ma della classe), dalla sfida interna contro la Nocerina (penultima), la gara di Pagani (fanalino di coda) e l’impegno del Comunale contro il

Dopodomani i canarini saranno impegnati in casa del Barletta terzultimo della classe Viareggio quintultimo. Di contro, invece, il Perugia secondo della classe ospiterà questa sera il Grosseto, poi sarà impegnato nel big match di Lecce, riceverà il Prato

DAVIDE CARRUS

L’esperto giocatore si è ripreso le “chiavi” del centrocampo rispondendo molto bene alla fiducia concessagli dall’allenatore

foto MASSIMO SCACCIA

Per il tecnico Stellone solo l’imbarazzo della scelta riguardo il possibile undici iniziale assente sarà l’infortunato Gori. Chiudendo con il probabile schieramento anti Barletta, davanti al portiere Zappino, in difesa giocheranno quasi certamente i quattro di domenica scorsa: Matteo Ciofani a destra, Crivello a sinistra e RussoBlanchard coppia di centrali. Ma con Bertoncini, Biasi e Frabotta pronti a qualsiasi evenienza. A centrocampo, dove torna disponibile anche Altobelli reduce da squalifica, l’allenatore giallazzurro può disporre di ben sette giocatori: Frara, Carrus, Soddimo, Gucher, Gessa, Paganini e Altobelli appunto. Infine l’attacco la scelta iniziale dovrebbe ricadere anche questa volta sulla coppia composta come da Daniel Ciofani e Curiale.

CLASSIFICA FROSINONE PERUGIA LECCE CATANZARO L’AQUILA BENEVENTO PISA PRATO GROSSETO PONTEDERA SALERNITANA GUBBIO VIAREGGIO ASCOLI (-4) BARLETTA NOCERINA (-2) PAGANESE

PT V N P 39 11 6 2 38 11 5 2 33 10 3 6 30 7 9 3 29 8 5 6 28 7 7 5 28 7 7 5 26 5 11 3 25 6 7 6 25 6 7 5 24 6 6 6 20 4 8 6 17 3 8 7 15 4 7 8 15 2 9 8 12 3 5 11 10 2 4 13

La prima promossa in serie B. Dalla seconda alla nona disputano i play off. Non è prevista la retrocessione

PROGRAMMA 21A GIORNATA questa sera ore 20.45 Perugia-Grosseto domenica 26 gennaio ore 14.30 Barletta - Frosinone Catanzaro - Lecce Gubbio - Prato L’Aquila - Ascoli Nocerina - Pisa Paganese - Viareggio Pontedera - Salernitana riposa Benevento

CLASSIFICA MARCATORI

11 reti Ciofani D. (Frosinone); Grassi (Pontedera) 10 reti Fioretti (Catanzaro); Eusepi (Perugia) - 8 reti Evacuo F. (Benevento); Arrighini (Pontedera) - 7 reti Curiale (Frosinone); Mazzeo (Perugia); Arma (Pisa); Guazzo (Salernitana) - 6 reti Tripoli (Ascoli); Miccoli (Lecce); Zigoni (Lecce); Lanini (Prato) - 5 reti De Sousa (L’Aquila); Del Pinto (L’Aquila); Bogliacino (Lecce); Lepore (Nocerina); Fabinho (Perugia) - 4 reti Mengoni (Benevento); Evacuo D. (Nocerina); De Sena (Paganese)


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SPORT PRESTAZIONI DA CONFERMARE

LA FMC NON TEME LA LEADER

Domani il Ferentino, caricato dalla vittoria col Barcellona, sarà di scena a Trento Il Veroli di coach Ramondino cerca il riscatto contro Trapani DANIELE CIARDI

razie a un’ottima prestazione di squadra domenica scorsa la Fmc Ferentino è riuscita nell’impresa di sconfiggere una delle corazzate del campionato (anche se la classifica al momento non dice questo): Barcellona Pozzo di Gotto. Due punti che rilanciano le ambizioni degli amaranto verso la conquista di uno dei sette posti che al temine della regular season danno diritto a giocare i play off per salire nella massima serie. Quattro, infatti, le lunghezze di ritardo di Guarino e compagni dall’obiettivo massimo di inizio stagione. Ma per riuscire nell’intento di scalare ulteriormente la graduatoria generale, è necessario che la Fmc

G LUCA GARRI

Ottima performance nella vittoriosa gara contro Barcellona, sia sotto il profilo dei punti, che dal punto di vista difensivo

che invece si presenta all’appuntamenti di dopodomani con tutte le intenzioni di cancellare immediatamente il ko subito sette giorni

prima. Stiamo chiaramente parlando del Gcz Veroli che, reduce dalla battuta d’arresto di Napoli, domenica (ore 18) ospita al “Città di

Frosinone” il Trapani. Una gara che, guardando la classifica, potrebbe essere considerata dal risultato incerto (i siciliani hanno due punti in meno dei giallorossi) ma che, al contrario, noi riteniamo più che alla portata di Rossi e compagni. E non solo perché l’avversario di turno lontano da casa stenta molto (due vittorie e sei sconfitte), mentre i verolani tra le mura amiche volano (sette successi e un solo ko), ma soprattutto perché il quintetto di Ramondino ha dimostrato in tantissime occasioni che quando scende in campo determinato al massimo, non ce n’è davvero per nessuno. In altre parole per i ragazzi del presidente Massimo Uccioli la possibilità per rincoquistare la seconda piazza della graduatoria generale persa sette giorni prima, è più che alla portata.

SIMONE PIERICH

L’ala amaranto è stata l’artefice della “fuga” contro i siciliani grazie a una spettacolare serie consecutiva di triple

riesca ora a dare continuità al successo arrivato contro i siciliani. Magari già in questa terza di ritorno quando sarà di scena (domani sera, ore 20.30) in casa della capolista Trento. Certo, una sfida sulla carta molto dura, ma nessun dubbio sul fatto che Ferentino ha comunque tutte le carte in regola per provare a fare lo sgambetto alla prima della classe. A patto, però, di giocare quaranta minuti al massimo dell’intensità in ogni suo singolo elemento. Un po’ come è accaduto contro Barcellona, ma che è invece, purtroppo, mancato in tante altre partite. Per una ciociara che arriva alla terza di ritorno caricata dalla vittoria del turno precedente, un’altra

foto MASSIMO SCACCIA

Dopo il ko di Napoli i giallorossi ospitano al “Città di Frosinone” il quintetto siciliano

PROGRAMMA 18A GIORNATA LEGADUE GOLD - sabato 25 gennaio ore 20.30 Verona-Trieste • Trento-FMC Ferentino domenica 26 gennaio ore 18 Forlì -Jesi • Capo d’Orlando-Casale Monferrato • Torino-Biella Imola-Napoli • Barcellona-Brescia • GZC Veroli-Trapani

CLASSIFICA LEGADUE GOLD Trento Orlandina Veroli Torino Biella Trapani Verona Barcellona Brescia Casale Napoli Ferentino Jesi Trieste Forlì Imola

PT 26 24 22 22 20 20 18 18 18 16 14 14 14 12 10 2


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SPORT LA SOSTA PER RIFLETTERE

GLOBO SORA PRONTA A CALARE IL... SETTEBELLO

I ragazzi di Fenoglio reduci dai sei successi consecutivi Domenica trasferta sul campo del Castellana Grotte

CLASSIFICA SERIE A1 FEMMINILE

DANIELE CIARDI

bastato una sola settimana alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora per cancellare il brutto ko subito nella semifinale di Coppa Italia contro Padova. Domenica scorsa, infatti, i bianconeri hanno sconfitto, seppur con qualche difficoltà iniziale, Cantù nella gara del PalaGlobo “Luca Polsinelli”, allungando così a sei il numero dei successi consecutivi ottenuti in questa ultima parte di campionato. A questo punto la formazione di coach Marco Fenoglio è pronta a calare anche il… settebello nella trasferta di dopodomani in casa del Castellana Grotte. Un successo d’obbligo, contro la penultima della classe, sia per mantenere l’attuale seconda piazza della graduatoria generale, ma

È

MARIO REGULO MARTINEZ Lo stop che il campionato osserverà nel fine settimana sarà fondamentale per il tecnico delle “pantere” per preparare al massimo il girone di ritorno

frazioni molto combattute) in quel di Urbino, nell’ultima gara del girone d’andata. Un ko, che al momento ha allontanato di molto (sei lunghezze) le “pantere” dalla zona play off lasciandole, al contrario, con due soli punti di vantaggio nei confronti della zona retrocessione. A questo punto la sosta che il massimo campionato femminile osserverà nel fine settimana (è in programma la Final Eight di Coppa Italia), diventa fondamentale per la formazione di Martinez, per fare quadrato al massimo in vista del via del girone di ritorno in

programma a inizio febbraio. A tagliare il nastro per la seconda parte di campionato saranno pro-

Fermo il campionato di A1 femminile, che riprenderà tra otto giorni con il via del girone di ritorno

MAURIZIO CRISPINO

Al direttore sportivo delle bianconere il compito di valutare se l’attuale roster ha bisogno di modifiche o meno per centrare l’obiettivo play off

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PROGRAMMA 1A GIORNATA DI RIT.

prio Gioli e compagne nell’anticipo di sabato 1° febbraio al “Città di Frosinone” (ore 20,30 con diretta su rai sport) contro Conegliano.

sabato 1° febbraio ore 20.30 Ihf Frosinone-Conegliano domenica 2 febbraio ore 18 Casalmaggiore-Busto Arsizio Forlì -Piacenza Novara-Bergamo Modena-Ornavasso Riposa Urbino

CLASSIFICA SERIE A2 MASCHILE

foto MASSIMO SCACCIA

Il successo per i bianconeri è fondamentale in vista del big match casalingo del 2 febbraio contro Padova soprattutto per arrivare caricati al massimo alla sfida in programma sette giorni più tardi a Sora contro l’attuale leader Padova. Un big match che a quel punto potrebbe valere l’intera stagione. Ma intanto è fondamentale conquistare i tre punti domenica in Puglia e magari, perché no, aspettarsi anche un piccolo favore da Milano che ospita la prima della classe. Ma per una ciociara che in A2 maschile è in piena corsa promozione, ne troviamo un’altra in A1 femminile che, al contrario, non attraversa certo un buon momento di forma. Stiamo parlando chiaramente dell’Ihf Frosinone, reduce dalla sconfitta per 3-0 (anche se al termine di tre

Piacenza Modena Bergamo Conegliano Busto Arsizio Novara Urbino Casalmaggiore Ornavasso Ihf Volley Frosinone Forlì

Tonazzo Padova Globo Banca Pop. Frusinate Sora Vero Volley Monza Coserplast Openet Matera Sieco Service Ortona Itely Milano B-Chem Potenza Picena Cassa Rurale Cantù Caffè Aiello Corigliano Materdominivolley.it Castellana Grotte Elettrosud Brolo

PROGRAMMA 4A GIORNATA DI RIT. domenica 26 gennaio ore 18 Cantù-Corigliano Monza-Matera Milano-Padova Castellana Grotte-Globo Sora Brolo-Potenza Picena Riposa Ortona

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STASERA DI SCENA LEONARDO SCIASCIA

WEEKEND AL CINEMA

Multisala Nestor Sala De Filippo TUTTA COLPA DI FREUD

Terzo appuntamento con la stagione teatrale del capoluogo Alle 21 Sebastiano Somma porta sul palco “A ciascuno il suo”

orario: 16.00/18.10/20.20/22.30

Sala Germi THE WOLF OF WALL STREET

orario: 18.10/19.00/22.00

Sala Fellini THE BUTLER orario: 18.10/20.20/22.30 Sala Mastroianni SAPORE DI TE orario: 16.00/18.10 UN BOSS IN SALOTTO orario: 20.20/22.30

Sala De Sica FROZEN orario: 16.00 THE COUNSELOR – IL PROCURATORE orario: 18.10/20.20/22.30

Sala Troisi IL CAPITALE UMANO orario: 16/18.10 LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE orario: 20.20/22.30

Multisala Sisto Sala 1 FROZEN orario: 15.30/17.45 LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE

orario: 16.00/18.10/20.20/22.30

Sala 2 LAST VEGAS orario: 15.30/17.45/20/22.30 Sala 3 I, FRANKESTEIN orario: 15/17/19 THE WOLF OF WALL STREET orario: 21.15 Sala 4 A SPASSO CON I DINOSAURI 3D orario: 15.30/17.30

THE COUNSELOR: IL PROCURATORE

orario: 20.30/22.30

Sala 5 THE WOLF OF WALL STREET

orario: 15.00/18.30/22.00

Sala 6 TUTTA COLPA DI FREUD

orario 16.00/18.10/20.20/22.30

Sala 7 A SPASSO CON I DINOSAURI 2D

orario: 16.30/18.30/20.30/22.30

Sala 8 UN BOSS IN SALOTTO

orario: 16.30/18.45/21.00 SAPORE DI TE orario: 16.00/18.00

Sala 9 ANGRY GAMES orario: 16.30 IL CAPITALE UMANO

orario 18.10/20.20/22.30

ilFilmdellasettimana

on il caustico e realistico “A ciascuno il suo”, dello Sciascia riletto da Fabrizio Catalano con Sebastiano Somma, Daniela Poggi e Gaetano Aronica riprende stasera la stagione teatrale del comune di Frosinone che ha già conosciuto, con Serena Autieri e Giorgio Albertazzi, due fortunatissime serate sfiorando il classico “tutto esaurito”. Dopo la sciantosa napoletana e le lezioni americane di Calvino, è la volta di una crudele pagina di Sciascia che, al proposito, dichiarava: «L’indignazione e il disprezzo sono le mie passioni più forti, forse. I cittadini italiani, in questo scorcio di millennio, dovrebbero imparare a recuperare la capacità d’indignarsi, di

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isolarsi dal contesto circostante, ad avvoltolarsi, ad avvizzire, ignorando i profondi mutamenti in atto nella nostra società. Il teatro è vita! Il teatro deve avere un cuore». «E come un cuore – continua Fabrizio Catalano che cura la regia – pulsa la scena di A ciascuno il suo: ambienti borghesi, addirittura opulenti, un’eleganza barocca, intrisa di simboli cattolici, su cui svettano delle creature misteriose – i mostri di Villa Palagonia, a pochi chilometri da Palermo – e a cui si sovrappongono gufi e pipistrelli, come ne Il sonno della ragione genera i mostri di Goya, tanto caro a Leonardo Sciascia. Ma A ciascuno il suo non è una storia fantastica: è cruda, indigesta realtà. Per questo, lo spettatore dovrebbe avere la perce-

La nota opera dello scrittore siciliano in questa pièce è riletta dal regista Fabrizio Catalano

zione che tutto avvenga per la prima volta, in maniera imprevista, davanti ai suoi occhi». «Questo è il teatro che sogniamo – conclude Catalano – non recitato, ma vivo. Gli attori sono veri come le loro menzogne. Tutto è intrinsecamente siciliano e al tempo stesso universale, tutti fanno parte di un gioco febbrile e disgustoso – il gioco in cui ci si spartisce il potere – e chi non sta alle regole è, come Laurana, un cretino. La ragione continua il suo sonno – il suo sogno – ma, quando i cretini che ripudiano la corruzione aumenteranno, forse si risveglierà». Biglietti da 10 a 16 euro, info ai numeri 3487749362 e info@multisalanestor.it oppure al comune 0775.265586 o 265591.

IL SEMINARIO

RIFORMA ELETTORALE: COSA CAMBIA

Organizza a Roma l’associazione Il Cantiere associazione di cultura politica “Il cantiere” attraverso il suo centro studi organizza per oggi un seminario sulla riforma elettorale, dal titolo “Persona e territorio. La riforma della legge elettorale, dal metodo liberale all’intelligenza collettiva”. L’appuntamento è per domani alle 9.30 a Roma, presso l’hotel Aleph Boscolo, in via San Basilio, vicino via Veneto. L’evento, che sarà registrato da Radio Radicale, vedrà la partecipazione, oltre ai soci dell’associazione, anche Roberto Giachetti, Benedetto Della Vedova, Claudio Martelli, Marco Beltrandi e Maria Spilabotte. Tra i relatori ci sono Fabio Verna, Pier Luigi Marconi, Alessandro Manna e Pier Paolo Segneri, moderati da Camilla Nata.

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Sebastiano Somma in una scena de “A ciascuno il suo”

disprezzare tutto ciò che è inutile e ingiusto; e conseguentemente – in nome di una ritrovata coscienza civica – a ribellarsi. Invece tutto langue, tutto è in mano a personaggi senza carisma e senza morale. La politica, la legge, la cultura; e anche il cinema e il teatro. E, abbiamo la percezione che, da più parti, s’inizi a sussurrare che il teatro italiano ha bisogno di un profondo rinnovamento. È vero: e, prima o poi, questa necessità si trasformerà in un urlo lacerante, in una assordante richiesta di riscatto: per chi sta seduto in platea e per chi, sul palcoscenico, al palcoscenico, dà la vita. Il teatro non può continuare ad

IL RISORGIMENTO AL CINEMA: LA LEZIONE DI CARDILLO Se ne parla domenica alle 18 al teatro Bernini di Ariccia

THE WOLF OF WALL STREET

di Martin Scorsese USA, 2013

Jordan Belfort è un broker cocainomane nella New York degli anni ‘90. Ambizioso e famelico, fonda un’agenzia di brokeraggio che gli assicura fortuna, denaro e droga

amicia rossa garibaldina…”. Continuano i viaggi e le incursioni di Massimo Cardillo (in foto) nelle pellicole di atmosfera risorgimentale dalle origini del cinema ad oggi. Domenica alle ore 18 (ingresso gratuito), ad Ariccia, presso il Teatro Comunale “Bernini” in piazza San Nicola, nell’ambito della Stagione Teatrale 2013-14 con la direzione artistica di Giacomo Zito, Cardillo terrà una conferenza-spettacolo dal suggestivo titolo “Da Donnafugata a Cinecittà” imperniata su momenti, situazioni e personaggi che hanno caratterizzato – dive-

“C

nendo uno specchio del tempo – il nostro cinema di ambientazione risorgimentale da Blasetti (“1860”) a “Il Gattopardo” di Visconti. La disillusione feroce del Principe di Salina, il suo presentimento di morte che è anche morte e decomposizione sociale, il “tutto cambi perché nulla cambi”, saranno preceduti da una lunga serie di citazioni e spezzoni d’epoca, frammenti preziosi di una coscienza/conoscenza storica collettiva che tra l’altro, a più di 150 anni dall’Unità Nazionale, non possono non far riflettere anche sull’oggi, sulla difficile situazione attuale.


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A CECCANO

IL CONSERVATORIO, LA MEMORIA E LA MUSICA DI DON MOROSINI

CIOCIARIA, LA STORIA ELETTORALE IN UN LIBRO

Domani il Polo musicale e i comuni di Frosinone e Ferentino ricordano le vittime del nazismo Al centro dell’incontro la figura del sacerdote partigiano ferentinate

Il libro di Mazzocchi sarà presentato il 31 gennaio all’Antares

Il Conservatorio di Frosinone che domani ospiterà l’evento

V

foto GIACOMO CESTRA

a Musica e la Memoria. Domani, sabato 25, il conservatorio Licinio Refice di Frosinone, insieme ai comuni di Ferentino e Frosinone, celebra la Giornata della Memoria (che ricorre anche quest’anno il 27 gennaio) in ricordo delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che, rischiando la propria vita, hanno protetto i perseguitati. E il Refice lo fa da par suo, con la rivisitazione della testimonianza di Don Giuseppe Morosini cui si ispirò il grande Roberto Rossellini per creare il personaggio di don Pietro, interpretato da Aldo Fabrizi, nel celebre film “Roma città aperta”. Don Morosini, ferentinate, sacerdote partigiano, compositore e martire della Resistenza, fu ricordato anche da Sandro Pertini, anch’egli detenuto politico a Regina Coeli in quel periodo: «Incontrai una mattina don Morosini: usciva da un interrogato-

L

enerdì prossimo alle 17.30 al teatro Antares di Ceccano è in programma la presentazione del libro: “Frosinone. Una provincia al voto 1946-2013” di Ermisio Mazzocchi, edito dalla casa editrice “Aracne” di Roma. Il libro passa in rassegna l’espressione del voto degli elettori della provincia di Frosinone nelle diverse tornate elettorali che si sono succedute dal 1946 ai giorni nostri, dalla Camera al Senato, dalle regionali alle provinciali, dalle europee ai referendum. Una rappresentazione di dati e statistiche elettorali che è accompagnata da riferimenti storici e politici. Insomma una completa lettura dei flussi elettorali e delle modalità di voto e di consenso di tutti gli eletti. Prendono parte al dibattito: Sergio Bianchi dell’Università di Cassino e New York University; Giuseppe Grilli, Direttore della Collana “Dialogoi politiké” Aracne Editrice; Francesco Guida, Università di Roma Tre; Angelino Loffredi già sindaco di Ceccano; Tommaso Nannicini, Università Bocconi di Milano, e Michele Prospero, Università La Sapienza Roma. Coordina Ignazio Mazzoli, Direttore del giornale online “Unoetre.it”.

rio delle SS, il volto tumefatto, grondava sangue come Cristo dopo la flagellazione. Con le lacrime agli occhi gli espressi la mia solidarietà. Egli si sforzò di sorridermi e le labbra gli sanguinarono. Nei suoi occhi brillava una luce viva. La luce della sua fede». Ebbene di tutto questo se ne parlerà domani alle 11 al Conservatorio di viale Michelangelo alla presenza del presidente Marcello Carlino, del direttore Raffaele Ramunto, dei Sindaci di Frosinone e Ferentino, Nicola Ottaviani e Antonio Pompeo; saranno, inoltre, ospiti Francesco Lotoro, docente presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia e responsabile del progetto Thesaurus Musicae Concentrationariae, che lo impegna nella raccolta e studio delle musiche composte nei lager, un'alta testimonianza d'umanità e di sensibilità

artistica, ed infine Antonio Poce, docente di composizione del Refice, che ricorderà quanto don Morosini fu attivo, da uomo giusto, nella difesa degli ebrei e nella lotta per la giustizia e per la libertà contro l'invasore tedesco e che presenterà il progetto, in corso di realizzazione, di

Si parte alle 11 con un convegno Nel pomeriggio a Ferentino concerti con musiche composte nei campi di concentramento restituzione delle opere musicali di cui egli fu autore. Domani pomeriggio, a Ferentino, la giornata proseguirà con il concerto dello stesso maestro Lotoro, realizzato con le musiche scritte nei campi di concentramento. L’appuntamento è alle ore 18.00 al liceo Filetico dove si esibi-

ranno, oltre al pianista Lotoro, la soprano Giuseppina Raspaglio, soprano, il tenore Filadelfo Paone, il baritono Giuseppe Pecce e il Coro Diapente diretto dal M° Lucio Ivaldi, docente di Direzione di Coro per Didattica a Frosinone. Tra i brani in programma, la celebre “Ninna nanna per soprano e pianoforte” che Morosini dedicò al figlio del suo compagno di cella, Epimenio Liberi, giustiziato alle Fosse Ardeatine insieme all’amico del sacerdote Marcello Bucchi, cui don Morosini dedicò la sua “Fantasia Campestre”. Proprio la Fantasia Campestre è stata rinvenuta di recente, tra le carte processuali restituite alla famiglia Morosini, in forma autografa e sarà eseguita, in prima assoluta giovedì 3 aprile 2014 dall’Orchestra del Conservatorio diretta dal M° Antonio D’Antò nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Ferentino.

illibrodellasettimana

ildiscodellasettimana

LA CREATURA DEL DESIDERIO

PARADISE VALLEY

Andrea Camilleri - Skira Andrea Camilleri torna a pubblicare per i tipi di Skira una storia d’amore e morte che risale al 1912. Un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova, forse la più bella ragazza di Vienna poco più che trentenne, incontra il pittore Oskar Kokoschka. Inizia una storia d’amore fatta di sensualità che sfocia in una passione tumultuosa

John Mayer - Columbia, Sony Music John Mayer arriva alla sua sesta fatica discografica sulla lunga distanza. Ricercato nelle sonorità e nei testi, è uno dei migliori cantautori della sua generazione e “Paradise Valley” ne è la prova lampante. Il timbro maturo, espressivo e perfettamente intonato accompagna i suoni, i viaggi e le storie degli 11 brani del disco.


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