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N. 266 / ANNO VII - N. 5 / 7 FEBBRAIO 2014
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ATTUALITÀ
ZEPPIERI ASPETTA E INCROCIA LE DITA
Dopo la farsa delle dimissioni da presidente, il 25 febbraio è in programma l’assemblea dei soci del Consorzio Asi di Frosinone che deve decidere sulle sorti di Arnaldo Zeppieri. Lui punta a riottenere la riconferma. Ma c’è lo spettro del commissariamento A PAGINA 9
POLITICA
UDC E FI: CIOCIARIA CONTROCORRENTE
Rispetto al quadro nazionale, in provincia di Frosinone non sono previsti accordi tra i centristi e il partito di Berlusconi. L’Udc e il consigliere regionale Marino Fardelli si smarcano da Casini A PAGINA 12
SPORT/CALCIO
FROSINONE, A PAGANI PER LA VITTORIA A FROSINONE TORNA IL TEATRO: CON UN COLPO DI SCENA IL SINDACO OTTAVIANI ANNUNCIA L’ACQUISTO DEL NESTOR
febbraio 2014: da segnare sul calendario. Il giorno dell’acquisizione da parte del Comune di Frosinone delle mura dello storico Cinema Teatro Nestor potrebbe diventare la data simbolo del Rinascimento di Frosinone. Quello che è stato per anni il cuore della vita culturale cittadina e provinciale, quel
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“cuore” che ha sopportato un “collasso” lungo otto anni, da quando il teatro fu inopinatamente chiuso, da oggi riprende a battere. L’annuncio a sorpresa è arrivato ieri da parte del sindaco Nicola Ottaviani. La struttura, oltre mille posti a sedere, è stato un vero affare per il Comune: dopo una trattativa segreta durata più di un anno è
stato acquistato in fase di risposta all’asta fallimentare per 640.000 euro a fronte di un valore stimato di 5,5 milioni di euro che entrano comunque nel capitale comunale.
Dopo la vittoria, ma soltanto a tavolino, di domenica scorsa contro la Nocerina, dopodomani i canarini saranno di scena sul campo della Paganese. Successo d’obbligo per proseguire la rincorsa al primo posto
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BREVI DA FORISENNO
N. 266 / ANNO VII - N. 5
UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA MIRACOLO A FORISENNO
www.quionline.it
di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.it
Settimanale della città di Frosinone Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308
EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it
Dopo il prodigio della neve a ferragosto, del mancato dissesto di bilancio e dell’assessore a piede libero, gli annali forisennati scrivono un nuovo capitolo, il Prodigio della Frana. Finora bastavano due gocce per far scivolare piloni e tonnellate di terreno sotto il viadotto iBondi. Invece, in questa settimana, sfidando le leggi della fisica, della geologia e della politica, nonostante le precipitazioni la frana è addirittura risalita a monte, la terra è tornata al suo posto e il viadotto si è sollevato di venti centimetri. Persino il fiume Caos è tornato a scorrere verso il monte. «Quando c’è la buona amministra-
zione e non si rema contro – ha dichiarato il sindaco Attiviona – tutto s’aggiusta».
MIRACOLO DEI TRENI
Finalmente la linea RomaForisenno-Casinos si arricchisce di nuovi treni per i pendolari, muniti di ristoro, cuccette, vagone giochi, spazio lettura e angolo relax. «Visti i tempi di percorrenza di circa 18/24 ore – dicono i dirigenti di Treni-taglia – dobbiamo venire incontro alle esigenze dei viaggiatori, specialmente i pendolari. Con l’occasione comunichiamo che il treno di studenti e operai per Roma partirà sabato mattina
per arrivare lunedì, ma presto».
RISORSE IDRICHE
«Rettizinga alla Regione risponda ai bisogni idrici del territorio» urlava ieri la politica. La risposta non si è fatta attendere: «Il presidente, pur bevendo molto, non riuscirà a irrorare il territorio da solo».
La frase da ripetere per prendere sonno al posto delle pecore Eppur si muore (Galileo G. in fila al pronto soccorso)
UNA FOTO PER SETTE
hanno collaborato a questo numero: BIAGIO CACCIOLA, NICOLA VERNAGALLO, MICHELE DE GREGORIO, LICANDRO LICANTROPO, ACHILLE REALI, ROCCO ZANI, FERNANDO RICCARDI, CIRO ALTOBELLI, CLEMENTE RINALDI segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: EUROPRINT SUD Srl S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice Ferentino (FR) - tel. 0775.224428 grafica: BIANCA POLTICELLI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone – tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it ispettore della distribuzione: MASSIMO DI MARCO m.dimarco@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it Testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Sette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.
chiuso in redazione il 6 febbraio 2014 tiratura 11.625 copie distributore Efficace Pubblicità – Frosinone
DE ANGELIS GIOVANE E BELLO
Largo ai giovani nel Partito democratico. Anche a Frosinone. E così il nostro caro Francesco De Angelis, renziano convinto dell’ultimo secondo, si è ritoccato quel tantino per apparire meno anziano e molto più yeah. La campagna elettorale per le europee può partire. Il primo punto del programma di Francesco è spostare il parlamento. Da Strasburgo ad Amsterdam. Peace & love. Evviva i giovani!
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IL PAESE DEI VECCHI
POLITICAMENTE SCORRETTO
CHE HA PAURA DEI GIOVANI
Corsi e ricorsi. Casini torna da Berlusconi. Berlusconi torna ai casini
CAMILLO SAVONE
chiacchiere, ma solo a chiacchiere, molti chiedono il cambio dei nomi della politica, aspettano la sera per maledire le solite facce che, più o meno da trent’anni, occupano gli spazi delle tv nazionali e locali, a seconda del rango. A chiacchiere, ma solo a chiacchiere, Matteo Renzi, eletto segretario del Pd, viene definito come “rottamatore” che, in giubbotto di pelle e bici ecologica, caccerà i “baroni” con curricula ultradecennali per dare la svolta al paese in nome della “rapidità”, antica tattica di guerra. A chiacchiere, ma solo a chiacchiere, anche i partiti della nostra provincia sono sempre alla ricerca di “ggiovani” da promuovere, sui quali puntare, ai quali lasciare le redini. In realtà, tolte le chiacchiere, la scelta empatica prima e di voto poi non è mai un problema generazionale, anzi spesso si scontra con la paura del nuovo e del cambiamento perché l’abitudine di lagnarsi dei potenti nasconde un’intima affezione verso le solite facce (conosciute e, per questo, ri-conosciute in tv). Ci rassicura l’antico nome piuttosto che un volto (e figuriamoci un partito) nuovo, siamo ostili al ragazzo (“Ma chi è questo qui…”) specie se non ha la “benedizione” del potente, se non si presenta come delfino, e quindi non lo inquadriamo in continuità col suo padrino. Nei confronti del “nuovo”, invece, così come avviene nei negozi dei paesini quando entra uno sconosciuto, noi stessi, pubblico televisivo e platea dei votanti, diffidiamo per definizione, così come temiamo un nuovo presentatore, un assessore spuntato dal nulla, un segretario senza guinzagli e pedigree. È dunque questo il paese (e la provincia) di vecchi “mentali”, quindi non anagrafici, di opinioni convenzionali che mai escono dall’alveo, addomesticate e impaurite dal cambiamento, nonostante le continue delusioni. Il “solito barone” continua a riscuotere la nostra atavica e incondizionata simpatia. Guardatevi intorno e cercate un giovanotto che sta scalando la politica locale senza il viatico del padrino, senza essere emanazione dei burattinai. Ecco perché quei pochissimi e aitanti virgulti che arrivano ai vertici spesso deludono molto più dei vecchi mandanti di cui sono soltanto una brutta copia. Ridicola ancorché giovane.
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I pochi virgulti che arrivano ai vertici spesso deludono molto più dei mandanti
Le ultime
L’UDC RIENTRA NELL’OVILE. DI BERLUSCONI
PAROLE pocoFAMOSE
MA LA VERA SFIDA È IMPARARE DALL’EUROPA
IL ROSSO asini torna all’ovile di Berlusconi. Ma come, la Dc è riuscita per decenni a costituire per il paese il “grande centro” che assicurava libertà e progresso, e ora tutto questo non è più possibile? La proporzionale, quella sì!.. Adesso manco entri in parlamento se non hai l’ 8%. Le fortune della Dc non riposavano solo sulla legge elettorale, in verità. Nel dopoguerra le spaventose necessità della ricostruzione hanno aperto la porta a livelli di investimento e a possibilità di sviluppo enormi. I mercati internazionali erano inoltre un protettorato degli amici americani, con il dollaro che faceva aggio sull’oro. E l’Italia ha fondato il suo
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MICHELE DE GREGORIO benessere sulla spesa pubblica, gli sprechi, e la svalutazione della moneta che favoriva le esportazioni e la produzione. Lo sviluppo economico è stato per decenni molto forte ed ha coinvolto diversi ceti sociali, anche popolari. Ma con la globalizzazione tutto questo sta finendo: la concorrenza internazionale è feroce e non abbiamo più protezioni. Ci restano invece senso dell’identità nazionale e strutture pubbliche da terzo mondo, e che nei mercati internazionali sono oggi la nostra croce. L’intervento di Napolitano al parlamento europeo è stato lucidissimo, solo apparentemente contraddittorio: una politica di auste-
rità da sola oggi non va bene per noi, è vero; ma non si può sfuggire ad una disciplina di bilancio e, insieme, ad un profondo rinnovamento funzionale delle nostre strutture che colpisca sprechi, storture e privilegi dove che siano. Questo hanno saputo fare nei paesi avanzati d’ Europa ugualmente destra e sinistra, differenziandosi poi per l’utilizzazione della ricchezza creata. L’antieuropeismo ci condannerebbe al distacco definitivo da ogni possibilità di risanamento e di sviluppo. La prospettiva oggi non è per il centro, come ha sognato Casini, ma per una sinistra e una destra moderne. Come in Europa. O è il tracollo.
CASINI E IL FUTURO DEL CENTRODESTRA
LE ELEZIONI EUROPEE SONO IL PRIMO BANCO DI PROVA
IL NERO l nuovo sistema elettorale, voluto da Renzi e Berlusconi, è praticamente una rivoluzione per tutti gli schieramenti politici italiani. Come al solito una vecchia volpe come Casini ha fiutato immediatamente l’aria e ha dichiarato senza mezzi termini la sua volontà di alleanza con Fi e il Nuovo Centrodestra. L’Udc, che viene data dai sondaggi vari attorno al 3%, può in questo modo essere decisiva per il raggiungimento della soglia del 37% che significherebbe vittoria al primo turno del centrodestra. Infatti con Forza Italia al 23%, l’Ncd intorno al 5,5, la Lega intorno al 4, ma sicuramente in tre regioni almeno al 9, si sfiora il
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BIAGIO CACCIOLA 36/37%. È di fronte a questo scenario che bisogna porsi come Udc, per comprendere che lo schieramento, ancora contrassegnato dalla presenza di Berlusconi (volenti o nolenti), ha bisogno di un valore aggiunto da parte del centro di Casini. Certo, le percentuali del tempo che furono, intorno al 7%, sono lontane, ma una cifra intorno al 4, se si trovasse una federazione con l’Ncd, non sarebbe irraggiungibile. Per arrivare a questo la via maestra passa per le cose da fare e da proporre in questo preciso momento storico. Non dunque tramite un assemblaggio di ricordi più o meno svaniti, e mai concordanti, del tempo che fu, ma per
esempio su un programma serio per le prossime elezioni europee. Non più da considerare parcheggio di politici di vario corso ma luogo dove si prenderanno decisioni che riguardano la composizione della Commissione, il bilancio dell’Ue, le norme che regolano il mercato unico. Per questo bisognerà indicare agli elettori i gruppi politici di riferimento che s’intenderanno scegliere. Ecco perché l’area di derivazione cattolica dovrà contaminare, se ne sarà capace, gli schieramenti che sceglierà, delle tematiche legate alla sviluppo e alla difesa della nazione italiana. E prima se ne discuterà, meglio sarà per il centrodestra.
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Voulez vous coucher avec moi…
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Giuseppe Patrizi
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NUMERI
ATTUALITÀ
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L’anno in cui il Nestor, su progetto dell’ingegner Nestore Evangelisti, fu consegnato alla città
L’INIZIO DEL RINASCIMENTO
IL CUORE CHE TORNA A BATTERE
Acquistato il cinema teatro Nestor a 640.000 euro. Ieri l’annuncio a sorpresa del Comune
CAMILLO SAVONE
ggettivamente potrebbe diventare la data simbolo del Rinascimento di Frosinone: il 6 febbraio 2014, giorno dell'acquisizione da parte del Comune di Frosinone delle mura dello storico Cinema Teatro Nestor, sarà comunque una giornata storica. E questa volta onore e merito va senz’altro al sindaco Nicola Ottaviani per la scelta, come spiega nell’intervista, di una strategia fondamentale per arrivare a traguardo. Un traguardo
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sognato da generazioni di frusinati. Intanto perché l’unico capoluogo d'Italia che finora non aveva uno straccio di palcoscenico pubblico, oggi ne acquisisce, e a pieno titolo, uno importante, di grande tradizione, con davanti oltre mille posti, una struttura nota in tutta la regione, oggi ricercata da molte compagnie della capitale. Una struttura che, opportunamente restaurata, va a far compagnia al Teatro delle Vittorie (sempre nel centro storico) che ora
re. Certo, per sapere se è una vera rinascita ci vorrà ancora del tempo, dato che all'orizzonte si profilano nuove sfide come quella per la gestione degli spazi, la ristrutturazione, il multisala e tanto altro ancora da migliorare. Ma oggi è il giorno della festa, perché Frosinone ha un vero grande teatro pubblico e un fratello maggiore che attende solo fondi per tornare a funzionare. Oggi è il giorno della festa perché da qui si riuscirà a ritrovare le radici di un'identità culturale smarrita negli
potrà essere restaurato e che darà quella necessaria complementarità alla sala grande, a due passi, che è un gigante per la capacità e versatilità degli spazi oltre che per la dotazione tecnica. Quello che è stato per anni il cuore della vita culturale cittadina e provinciale, quel “cuore” che ha sopportato un “collasso” lungo otto anni, da quando il teatro fu inopinatamente chiuso – per una mera quisquilia (a mio parere) di ordine strutturale – da oggi riprende a batte-
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È il ritorno in scena, e da protagonista, del centro storico del capoluogo
foto SIMONE DESIATO
Le sale. La principale che ospita le piece teatrali ha una capienza di 1.000 posti. Le altre ne hanno circa 150
anni, perché dal Nestor, dal Delle Vittorie e da tanti altri piccoli passi si potrà ritrovare quella “Frusino Pride”, quell’orgoglio di essere frusinati che ormai trabocca anche da internet, nelle scuole, nelle rare piazze, nelle contrade. L’acquisizione delle mura del Nestor da parte dell’amministrazione Ottaviani è dunque un primo passo, peraltro conquistato con soli 640.000 euro, con un vero colpo di scena in fase di risposta all’asta fallimentare, a fronte di un valore stimato di 5,5 milioni di euro che entrano comunque nel capitale comunale. Il primo applauso, che stasera continuerà in scena con Maddalena Crippa, stavolta è tutto per la capacità operativa del sindaco. Bene, bravo, bis.
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UN SUCCESSO
“ ” IL NUOVO TEATRO COMUNALE DI FROSINONE È DELLA CITTÀ. NE FAREMO UN CAPOLAVORO Nicola Ottaviani
COVATO SOTTO LA CENERE
Soddisfatto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani: importante scommessa sulla cultura osse per me farei solo i fatti, non la politica, visto almeno come fanno le cose a Roma». Così il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani risponde alla prima domanda dell’intervistatore sulla recen t i s s i ma acqui s i zi o n e delle mura d e l Ci n emaTe a t r o Ne s t o r da parte di un co mun e addirittu-
«F
ra in uno stato di pre-dissesto, dimostrando una fiducia incondizionata nelle potenzialità dell’arte e della cultura con la quale, diversamente da come si pensava, «si mangia e si riesce anche a creare sviluppo, lavoro e progresso». «Stiamo continuando a lavorare in sordina, come abbiamo sempre fatto, per la creazione del “polo delle Arti e della Cultura” nel centro storico di Frosinone. Questa volta, visto anche il momento delicato dell’asta anche per altri appetiti (come ad esempio è successo all’excelsior con la ristrutturazione in appartamenti) abbiamo lavorato sotto traccia ma alla fine ce l'abbiamo fatta». Co me s i s v i l uppa l ’o perazi o ne? «Abbiamo convinto, con un’operazione di diligence, la Corte dei
Conti che l’investimento sarebbe stato remunerativo per le casse comunali che sono, lo ricordo, in pre-dissesto – continua Ottaviani – e devo riconoscere che siamo stati compresi. Abbiamo lavorato a fari spenti, in gran segreto, da circa un anno a questo obiettivo per evitare che vi fossero speculazioni edilizie nella procedura esecutiva. Il risultato è merito anche di un grande lavoro dei tecnici dei nostri uffici, con una dirigenza all’altezza del compito. L’arte, la cultura sono quindi una carta vincente anche per riprendere quota con i conti: del resto a fronte di un esborso di 640.000 euro abbiamo acquisito un patrimonio, che si iscrive ai possedimenti comunali, valutato circa 5,5 milioni di euro. Oltre alla plusvalenza avremo entrate anche dagli affittuari che gestiranno le sale, insomma avremo solo e comunque vantaggi. Inoltre, le verifiche sommarie effettuate in questi giorni dall’ufficio tributi, ci indicano che il Comune è creditore nei confronti del fallimento per circa 100.000 euro, a titolo di Imu e Tarsu non versate, ragion per cui la differenza netta che il Comune dovrà versare sarà ancora inferiore rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il comune intanto avrà 30 serate l'anno per gestire stagioni teatrali e altri appuntamenti, ma la collaborazione non finirà qui». Ecco , co me s i prev ede l o s v i l uppo del l a s truttura? «Per ora nel 2014 continueremo così: il gestore ha le sale e noi la stagione teatrale che sta procedendo al ritmo di “tutto esaurito” con tutti paganti ogni sera. Stasera saremo di nuovo al Nestor per applaudire Maddalena Crippa e penso che questa serata sia una data davvero speciale, visto anche l’argomento dello spettacolo. Per il futuro dovre-
mo adottare provvedimenti, come una gara che possa scatenare afflusso di idee e energie, per consentire ristrutturazioni e gestioni a tutto tondo dello spazio, ma tutto dipenderà anche dall’aiuto che la politica – adesso è il momento della politica dei fatti – in particolare della Regione che potrà sostenerci per scegliere strade più ambiziose. Spero che Zingaretti, che so sensibile a queste tematiche, ci aiuti a perseguire la strada qualitativamente più ardua perché Frosinone merita questo e molto di più». Il centro s to ri co ri di v enta i l ful cro v i tal e del l a ci ttà… «Proprio questo è il nostro programma, con l'acquisizione di fondi dai gestori del Nestor possiamo pensare di ristrutturare anche il “Delle Vittorie” e assegnare a questo spazio più piccolo il ruolo fondamentale di catalizzatore delle realtà locali e delle compagnie che aspirano a 200 posti. Al Nestor oltre alla stagione prevedremo eventi che prevedono il grosso afflusso, in modo che il centro storico di Frosinone torni ad essere, per la cultura ma anche per il commercio e per tutte le capacità produttive del territorio, il vero cuore della città. Al Nestor funzioneranno comunque per tutto l’anno le sei sale cinematografiche, procederemo, col sostegno dei partner o dell’ente regionale, alla necessaria e graduale ristrutturazione in modo da arrivare in pochi anni ad un’offerta completa, esaustiva e al passo con i tempi riguardo a spazi e cartelloni, un’offerta che interessi tutta la cittadinanza, dai piccoli, dalle scuole, fino agli adulti e agli anziani. Il nuovo teatro comunale di Frosinone è della città. Ne faremo un capolavoro». C. S.
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ATTUALITÀ
ARNALDO ZEPPIERI
OVVERO IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO
Dopo la farsa delle dimissioni da presidente il 25 febbraio assemblea dei soci del Consorzio Asi L’obiettivo è riottenere la riconferma. Ma c’è anche lo spettro del commissariamento
LA CRONISTORIA
22 gennaio
Arnaldo Zeppieri, nelle vesti di presidente dell’Asi, viene rinviato a giudizio per l’assegnazione di un’area a ridosso del casello A1 di Ferentino
23 gennaio
Con la segreta (neanche tanto) speranza di vedersele respinte, Arnaldo Zeppieri presenta al cda del Consorzio Asi le dimissioni
27 gennaio
Il cda dell’Asi si rende conto (!) che non ha competenza in materia. E quindi non può respingere (o accettare) le dimissioni
l desiderio è il solito: farsi riconfermare presidente dell’Asi come “salvatore della patria” da un’assemblea dei soci che dovrebbe riservargli un plebiscito… a prescindere. Il timore è che però la situazione sia già sfuggita di mano e che alla fine potrebbe accadere di tutto: dal commissariamento dell’ente all’elezione di un altro presidente. Arnaldo Zeppieri, presidente del Consorzio Asi, come sempre in situazioni del genere, rimane dietro le quinte, sperando che siano altri a sbrogliare l’intricata matassa. Lui la faccia preferisce non mettercela.
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SITUAZIONE COMPLICATISSIMA
Il 25 febbraio si riunirà l’assemblea dei soci, chiamata ad eleggere un nuovo presidente. La fattispecie del respingimento delle dimissioni “sic et simpliciter” non è prevista dallo Statuto. A meno di non voler forzare la prassi. Questo vuol dire
Le associazioni di categoria non hanno condiviso la gestione del Consorzio in questi ultimi anni che Zeppieri dovrebbe ricandidarsi ed essere proposto. La volta scorsa fu la Camera di Commercio a farlo, con Marcello Pigliacelli decisivo anche nella mediazione con l’allora presidente della Provincia Antonello Iannarilli. E toccherà ancora una volta alla Camera di Commercio prendere comunque l’iniziativa, sentendo anche il parere delle associazioni degli imprenditori: Unindustria-Federlazio-Cna, che peraltro esprimono Giovanni Proia nel cda. Ma non è semplicissimo per il mondo imprenditoriale, oggi, confermare la fiducia a Zeppieri. Perché le associazioni di categoria non sono soddisfatte della gestione dell’ente di questi anni. E lo hanno detto e scritto al
presidente dimissionario. C’è un elemento che però potrebbe far optare per la conferma: tra meno di un anno il mandato scade ed è difficile pensare che un’altra persona si impegni oggi come “traghettatore” in una situazione difficile.
IL SILENZIO DI ZEPPIERI
Arnaldo Zeppieri ha rassegnato le dimissioni dopo la vicenda di un esproprio di un terreno, vicenda che ha un risvolto giudiziario. Ma le dimissioni le ha presentate al cda, che gli ha fatto notare di non avere competenze in materia rimandando quindi all’assemblea dei soci. Se avesse voluto poteva dimettersi in modo irrevocabile e tirarsi fuori, Non l’ha fatto e ora mantiene un silenzio che significa: «Se volete che resti dovete dirlo esplicitamente». Ma finora nessuno lo ha invocato.
LE OPZIONI DELLA POLITICA
I partiti stanno seguendo la situazione con cautela, consapevoli che il mandato durerebbe meno di un anno. Nessuno vuole bruciare i suoi. Nomi non mancano, ma quasi tutti hanno il problema dell’incompatibilità-inconferibilità secondo le nuove normative. Chi ha ricoperto e ricopre incarichi amministrativi non può ambire alla presidenza dell’Asi. Quindi forse la politica ha bisogno di tempo per ragionare sugli scenari, ma non si può escludere che il 25 febbraio qualcuno possa proporsi. In caso contrario confermare Zeppieri (che però deve ricandidarsi ed essere proposto) rappresenterebbe una sorta di male minore. Ma se l’assemblea non dovesse raggiungere il “quorum”, allora si affaccerebbe l’ipotesi del commissariamento dell’Asi da
parte della Regione Lazio. Scenario che a più di qualcuno in realtà non dispiacerebbe.
LA VARIANTE DELL’AEROPORTO
C’è un’indagine della Digos sull’attività della Società Aeroporti di Frosinone e della Società Gestione Aeroporto. Gli investigatori stanno approfondendo il tema della Variante aeroportuale intermodale dopo le segnalazioni di associazioni ambientaliste. 301 ettari di terreni agricoli che, grazie alla Variante, sono diventati ad uso intermodale. Per gli ambientalisti la variante urbanistica, soprattutto quando si è capito che l’aeroporto non sarebbe stato realizzato, non aveva più senso. E dall’Asi più di qualcuno ha fatto capire che la Variante va ritirata riportando i terreni all’uso originale, quello agricolo. Una vicenda spinosa e difficile.
LE DIMISSIONI VERE L’UNICA STRADA
In realtà Arnaldo Zeppieri dovrebbe rendere operative e irrevocabili le dimissioni da presidente dell’Asi: le condizioni politiche che ne determinarono la riconferma non ci sono più. Resterebbe perché non ci sono al momento alternative. Nulla di più.
IL RETROSCENA
SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA BIANCA
La Regione Lazio revoca un contributo di un milione e mezzo di euro all’Asi Quei soldi erano destinati a opere di urbanizzazione ad Alatri impossibilità sopravvenuta di appaltare è una delle cause previste per la risoluzione di un contratto, ma se di mezzo ci sono un contributo regionale di circa un
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milione e mezzo di euro e il Consorzio Asi, allora la vicenda assume un significato anche di politica economica di un ente che ha come “mission” quella di rappresentare un servizio (e un’opportunità) per le imprese. Qualche giorno fa la direzione regionale del settore Sviluppo Economico, attraverso una determinazione, ha ufficialmente revocato un contributo al Consorzio Asi di Frosinone. La storia nasce nel 2010, quando viene approvata una graduatoria di interventi ritenuti ammissibili alle agevolazioni previste dalla legge regionale 60/78. Si tratta in sostanza di provvidenze per la realizzazione di aree attrezzate per insediamenti produttivi: lavori di
urbanizzazione in zona Asi nel Comune di Alatri, precisamente in località Fontana San Pietro. L’ammontare dei lavori è pari a 2.021.470.50 euro. La Regione approva e accorda un finanziamento di 1.415.029,35 euro, il 70% della spesa globale. Ma qualche mese fa, esattamente il 12/11/2013, l’Amministrazione del Consorzio Asi comunica alla Regione che il 9 ottobre il consiglio di amministrazione dell’ente aveva deciso di rinunciare al contributo previsto per sopravvenuta impossibilità di appalto. Di qualche giorno fa la determinazione con la quale la Regione ha revocato ufficialmente il contributo. Sicuramente la “sopravvenuta
impossibilità” sarà stata determinata da ragioni “tecniche”, pur tuttavia ci sono una serie di domande che andrebbero fatte. Questo territorio può rinunciare a contributi importanti, soprattutto in questo periodo di crisi? Le imprese quali servizi e quali attività devono attendersi dall’Asi? Se il Consorzio non è nelle condizioni di portare avanti una procedura del genere, ha ancora un senso che resti operativo? L’assemblea dei soci non dovrebbe avviare anche una riflessione sui risultati raggiunti dall’attuale gestione dell’Asi? L’acronimo Asi sta per Area di Sviluppo Industriale. Dove sta? Lo sviluppo industriale s’intende.
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GIARRETTIERE
& tacchi a spillo
SCALIA-IANNARILLI SCONTRO INFINITO
Passano gli anni, i capelli si colorano d’argento (giusto delle spruzzatine che aumentano il fascino), ma lo scontro tra il senatore Francesco Scalia (Pd) e l’ex parlamentare Antonello Iannarilli (Forza Italia) prosegue come se il tempo si fosse fermato. Sulle stesse materie di diversi anni fa: rifiuti, servizio idrico, gestione del personale della Provincia, politiche negli enti intermedi. C’è poco da girarci intorno: non è soltanto una contrapposizione politica, è anche una questione personale. Che andrà avanti sempre, indipendentemente dai ruoli che i due hanno occupato ed occupano. Peraltro sono stati entrambi presidenti della Provincia, entrambi assessori regionali, entrambi parlamentari. Si legittimano a vicenda, a loro insaputa.
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IL MANAGER SCOMODO E LA SANITÀ INCURABILE
La parabola dirigenziale di Mauro Vicano si intreccia con il depotenziamento della provincia La Regione Lazio ha continuato nell’assurda scelta dei tagli. Senza che la politica intervenisse a sanità provinciale è a pezzi, logorata da una politica di tagli che la Regione Lazio sta attuando da anni indipendentemente dal colore politico della coalizione che governa. Nella sanità più che altrove la logica romanocentrica soffoca le istanze delle province. E quella di Frosinone, di provincia, non soltanto non fa eccezione ma anzi ha sopportato la penalizzazione maggiore. Mauro Vicano sapeva perfettamente che per lui sarebbe stato diffi-
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cile essere scelto come manager: la decisione di far valere le proprie ragioni in giudizio e l’entrata in rotta di collisione con il commissario-soggetto attuatore Vincenzo Suppa non hanno certamente determinato il clima migliore. Eppure a rileggere quanto è accaduto nell’ultimo anno e mezzo si capisce forse che la linea dell’autonomia e dell’indipendenza non piace a Roma. Negli ultimi giorni del suo mandato Mauro Vicano ha messo nero su bianco quello che aveva detto e cer-
cato di fare inutilmente dodici mesi fa. La Regione si era impegnata a realizzare un Dea di secondo livello a Frosinone e dei Dea di primo livello a Cassino e Sora. Non sono formule vuote, ma investimenti su reparti speciali e su competenze specifiche. Ma oltre l’effetto annuncio... il nulla. Vicano ha costantemente sostenuto che la sanità locale ha bisogno di numeri: di almeno 200 posti letto in più, di riattivare il presidio di Anagni, di potenziare quello di Alatri. Ci sarebbe bisogno anche
Gemelli diversi
PATRIZI STUDIA DA MEDIATORE
Isabella Mastrobuono, nuovo direttore generale, si è insediata ufficialmente martedì
Alla fine potrebbe essere proprio Giuseppe Patrizi, commissario della Provincia, l’anello politico di congiunzione tra le varie anime del centrodestra (inteso come coalizione). Ha ottimi rapporti con Antonio Tajani (FI) e Alfredo Pallone (NCD). Meno con Iannarilli ma il problema è superabile. Non si è ancora schierato ufficialmente e alla guida della Provincia sta dimostrando di poter comunque dire la sua. Ad un certo punto, dopo la contrapposizione feroce, servirà qualcuno che possa avviare la stagione della pacificazione. E adesso che, grazie alla somiglianza con Hollande, è arrivato su Striscia la Notizie, nulla sembra essergli precluso.
no confermate le voci che parlano di ulteriori 36 milioni di euro di tagli alla sanità provinciale, allora cosa resterà da fare? Su cosa potrebbe ancora abbattersi la “scure”? La politica locale, nessuno escluso, non ha contrastato mai le decisioni romane, non riuscendo a “convincersi” che la sanità è l’ultimo baluardo di una provincia che sta cedendo sotto tutti i punti di vista. Scalzata anche nel momento in cui si è trattato di scegliere il direttore generale. Appena qualche giorno fa la dott.ssa Isabella Mastrobuono, guarda caso romana, si è ufficialmente insediata alla guida dell'Asl di Frosinone. Buona fortuna. L'impressione è che ne abbia davvero bisogno. E noi con lei...
Mauro Vicano direttore sanitario. A destra l’ingresso della Asl
In carriera
LA TELENOVELA DELL’INTERPORTO
Giuseppe Galloni, presidente dell’Interporto, mostra ottimismo sul fatto che, dopo la pubblicazione del bando di gara, possano esserci manifestazioni di interesse. Per carità, per il territorio ce lo auguriamo. Ma la struttura intermodale di raccordo e smistamento tra ferro (treni) e gomma (autotreni) è da decenni il simbolo di una provincia incompiuta. E qualche settimana fa era data per prossima la chiusura della Sif oltre che della Società Aeroporti di Frosinone. Sinceramente bisognerebbe anche porsi il problema dell’attualità dell’Interporto: così come è stato pensato decenni fa, è ancora valido il progetto? In ogni caso si continua ad insistere. Non resta che un patto fra gentiluomini: se neppure dopo la pubblicazione del bando di gara ci sono sussulti, si può procedere alla chiusura dell’Interporto?
di 80 medici (30 dei quali da destinare ai Pronto Soccorso), di 10 direttori, di 100 fra infermieri e tecnici. Sarebbe il minimo indispensabile a fronte dei quasi 400 dipendenti (382 per l’esattezza) che la Asl ha perso negli ultimi tre anni. Per non parlare di tecnologie e attrezzature diagnostico-strumentali. Vicano poteva evitare di far valere le sue ragioni in giudizio, poteva non contrastare i dettami che arrivavano dall’alto, poteva non opporsi al commissario. Forse la storia sarebbe finita diversamente. Però ha posto un problema vero, concreto: in provincia è a rischio il mantenimento dei livelli minimi di assistenza. E se poi saran-
MALTEMPO: UNA PROVINCIA IN GINOCCHIO La Regione Lazio ha dichiarato lo stato d’emergenza. Conta dei danni ancora in corso tato d’emergenza dichiarato e quello di calamità richiesto al ministero. Sono ingenti i danni sul territorio dell’ondata di maltempo che si è abbattuto la scorsa settimana sulla provincia di Frosinone. Strade, campi e proprietà private allagate, frane, danni alle colture: la conta dei danni non è ancora stata ultimata ma la prima stima, in tutto il Lazio, ammonta a 104 milioni di euro. Diversi i vertici che si sono susseguiti in questi giorni. Il più rilevante in Provincia: «Abbiamo stabilito di agire per obiettivi – sostiene il Commissario Patrizi –. Al primo punto la messa in sicurezza delle strade, molte delle quali versano in condizioni anche
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pericolose. La Provincia di Frosinone interverrà in proprio, anticipando la spesa, per esigenze di tempestività. Il secondo obiettivo sarà quello di intervenire alla riparazione degli altri danni che abbisognano di interventi strutturali e una progettazione ad hoc. Il terzo obiettivo sarà relazionare direttamente alla Regione Lazio laddove abbisognano interventi di competenza Astral». Forti i timori nel capoluogo per la frana al viadotto Biondi che però non ha riscontrato ulteriori danni. A tal proposito, anzi, qualche giorno fa in Regione si è svolta una riunione per discutere le osservazioni tecniche che erano state avanzate dal Comune, in particolare quelle attinenti la
realizzazione di un muro di contenimento di oltre 400 metri quadri di superficie impattante per il carico ambientale che poneva diversi dubbi e criticità. I tecnici della Regione hanno assicurato che verranno messe in campo tutte le precauzioni possibili per mitigare al massimo l’impatto estetico ed ambientale. Ora da un punto di vista procedurale dopo l’odierna approvazione del progetto definitivo si passerà alla stesura del progetto esecutivo che successivamente verrà esaminato dalla conferenza dei servizi. A seguire verrà espletata la gara d’appalto e successivamente partiranno i lavori.
Purché sia l’atto finale
FIUMI SOPRA IL LIVELLO DI GUARDIA
Sacco, Cosa e Liri esondati in più punti lungo il loro corso attraverso il territorio provinciale
FRANA SOTTO OSSERVAZIONE
Forti timori in questi giorni per la frana al viadotto Biondi: fortunatamente poche le conseguenze
STRADE COME COLABRODO
Gli allagamenti e i nubifragi, oltre ai problemi alla viabilità, hanno causato danni al manto stradale
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NUMERI
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ODISSEA CONTINUA
Sulla linea ferroviaria Cassino-Roma i disagi si moltiplicano: lunedì ritardi fino a 240 minuti Ne parliamo con Pietro Fargnoli, responsabile del comitato “Roma-Cassino Express”
46.000
I viaggiatori che ogni giorno transitano sulla tratta da Cassino a Roma
90%
Pietro Fargnoli, dell’associazione “Roma-Cassino express”. A destra i pendolari fermi sulla banchina della stazione di Valmontone
La percentuale di insoddisfatti del servizio secondo un sondaggio di Alteoco
DANILO DEL GRECO
endolari fermi per più di tre ore tra le stazioni di Anagni e Valmontone a causa della contemporanea rottura di due treni. Centinaia di lavoratori e studenti costretti, ancora una volta, a scontare sulla propria pelle i mille disagi che ogni giorno provoca la tratta ferroviaria Cassino-FrosinoneRoma, in assoluto una delle più disastrate di tutta Italia. È accaduto lunedì mattina, quando, partiti da Cassino con il “regionale” delle 6.25, i poveri pendolari ciociari sono poi stati costretti a ore di attesa, per di più letteralmente abbandonati a se stessi da Trenitalia, per colpa dell'ennesimo disservizio della ferrovia che attraversa la
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Ogni giorno i viaggiatori si ritrovano alle prese con sovraffollamento, treni scomodi, ritardi Ciociaria. La rabbia è esplosa prepotente, facendo finire ancora una volta sul banco degli imputati Trenitalia e la Regione Lazio. Dell'accaduto, delle cause di tanto sfascio e delle possibili soluzioni abbiamo parlato con Pietro Fargnoli, responsabile del comitato dei pendolari “Roma-Cassino Express”. Co me g i udi ca quanto accaduto l unedì matti na? «Gravissimo. E non mi riferisco solo ai ritardi, ma alla gestione delle informazioni da parte di Trenitalia. La mattina siamo stati letteralmente abbandonati sulle banchine senza sapere se e quando il servizio sarebbe ripreso. Il pomeriggio, invece, il sistema informativo della Stazione Termini sembrava prenderci in giro: i tabelloni rinviavano la partenza di ciascun treno 10 minuti alla volta, fino ad accumulare altre 2 ore di ritardo. Ma se le colpe di Trenitalia sono
gravissime, reputo intollerabile il silenzio della Regione Lazio, che sembra completamente estranea agli accadimenti». La tratta Cas s i no Fro s i no ne-Ro ma, una del l e pi ù frequentate d’Ital i a, 4 6 0 0 0 s o no i v i ag g i ato ri al g i o rno reg i s trati nel rappo rto “Pendo l ari a 2012” di Leg ambi ente (l ’equi v al ente di una ci ttà co me Fro s i no ne), s eco ndo Al tro co ns umo reg i s tra un l i v el l o di i ns o ddi s fazi o ne deg l i utenti el ev ati s s i mo , pari al 9 0 % deg l i i nterv i s tati (dato che ci fa g uadag nate i l quarto po s to i n Ital i a i n ques ta po co i nv i di abi l e cl as s i fi ca): qual i l e caus e pri nci pal i di tal e s i tuazi o ne? «La ragione principale è il traffico che, soprattutto nella tratta Ciampino-Roma, è letteralmente congestionato: un treno ogni 7 minuti. Ciò significa che, in una linea in cui le possibilità di sorpasso sono molto limitate, appena un treno si ferma, a catena si bloccano tutti gli altri (come è successo lunedì scorso). I treni oggi si fermano per le cause più disparate: si va dal furto di rame alla rottura dei locomotori,
I RITARDI A TERMINI
Anche da Roma a Cassino si accumulano ritardi infiniti
dai suicidi alle frane, dai malori dei passeggeri agli investimenti di animali. Guardando la situazione un po’ più da lontano, però, la vera causa è l’assenza di investimenti. Tra il 2002 ed il 2011 gli investimenti statali sui trasporti si sono concentrati per il 72% su strade e autostrade e solo per il 12.5% sulle ferrovie (inclusa la Tav). Questi numeri ci dicono che l’Italia non è interessata allo sviluppo del trasporto su ferro». Qual i s o no i pri nci pal i di s ag i co n i qual i o g ni g i o rno i pendo l ari dev o no co nfro ntars i ? «Sovraffollamento, carrozze spesso fredde in inverno e bollenti d’estate, assenza di informazioni nelle situazioni di emergenza, servizi igienici inutilizzabili (quando ci sono). Ma il problema più penalizzante resta l’inaffidabilità del servizio causata dai frequenti ritardi. Inoltre, mi preme sottolineare anche le difficoltà nell’acquisto degli abbonamenti annuali, del costo di 688.40 euro, che non possono essere rateizzati». Qual i i po s s i bi l i ri medi per mi g l i o rare i l s erv i zi o ? «Garantire almeno 4 treni veloci che nelle fasce pendolari colleghino
ATTESE INFINITE
Alla stazione di Colleferro in piedi ad attendere le corse
Cassino e Frosinone a Roma Termini con non più di 3 fermate. Questo provvedimento accorcerebbe il nostro viaggio di almeno 20 minuti. Tuttavia, la sostanziale inaffidabilità del collegamento ferroviario resterà inalterata perché legata alla infrastruttura a singolo binario che rende difficoltosi i sorpassi. Ma anche per questo c’è una soluzione ed è sotto gli occhi di tutti: è la linea Alta Velocità». Può s pi eg arci meg l i o ? «È semplice: i treni regionali percorrerebbero la linea attuale da Cassino fino a Sgurgola; da qui, utilizzando lo svincolo già esistente, i treni verrebbero deviati sulla linea Alta Velocità ed arriverebbero a Roma (Termini o Tiburtina) evitando la tratta maggiormente congestionata. Non servirebbero interventi sull’infrastruttura (né nuovi binari né nuove stazioni), ma solo l’acquisto di appositi locomotori polifunzione, in grado cioè di percorrere la due linee con diversa alimentazione. Ciò rappresenterebbe una svolta storica per i viaggiatori e darebbe un nuovo impulso allo sviluppo della nostra provincia ormai soffocata dalla deindustrializzazione». No n pens a che dal l a Reg i o ne fi no ra s i ano arri v ati s o l o pro mes s e e s l o g an e nes s un fatto co ncreto ? Co s a po trebbe e do v rebbe fare s ubi to l ’Ente del l a Pi s ana? «Innanzitutto la Regione dovrebbe stipulare convenzioni con gli istituti di credito per permettere la rateizzazione dell’abbonamento annuale. Poi dovrebbe garantire un efficiente monitoraggio della qualità del servizio con la pubblicazione dei dati ed analizzare seriamente il nostro progetto di utilizzo dell’Alta Velocità. Dopodiché potrà affrontare il tema del rinnovo del contratto di Servizio (in scadenza nel 2014) che a nostro avviso dovrebbe essere affidato con una gara Europea».
688.40€
Il costo dell’abbonamento annuale (non rateizzabile, come invece vorrebbero i pendolari)
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I minuti di intervallo fra un treno e l’altro nel tratto cruciale Ciampino-Roma
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I minuti che si risparmierebbero per arrivare a Roma con 4 treni veloci
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La percentuale di fondi investiti che dal 2002 al 2011 lo Stato ha riservato al trasporto su rotaia
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ATTUALITÀ
L’ALLEANZA CHE NON VERRÀ
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La Ciociaria in passato è stata un laboratorio di varie ipotesi centriste. Ma oggi è diverso Qui l’Udc si smarca da Casini. E Marino Fardelli “chiude” al partito di Berlusconi
ROBERTO PICCININI Un’attività quotidiana e sistematica: il consuntivo annuale della Guardia di Finanza è impressionante per numeri ed interventi effettuati. Il colonnello Roberto Piccinini sa come motivare i suoi uomini. I reati sui quali le Fiamme Gialle indagano vanno dall’evasione fiscale alle frodi tributarie, con danni evidenti per lo Stato. Particolare attenzione è prestata al controllo della spesa pubblica: in un anno accertati danni erariali per circa 25 milioni di euro nei confronti di 87 persone, segnalate alla Corte dei Conti, con cui «la Guardia di Finanza - è stato detto - opera sinergicamente con sistematicità». Un lavoro non semplice quindi, coordinato con attenzione e sobrietà da Piccinini.
Autorevole
out MICHELE MARINI Aveva dato l’impressione di voler invertire la tendenza, iniziando a guidare l’opposizione in Consiglio. Ma dopo un fuoco di paglia iniziale, Michele Marini non ha proseguito su questa strada. Il motivo però è politico più che amministrativo: sin dall’inizio della consiliatura la leadership non gli è stata riconosciuta e forse a questo punto non c’è altra strada se non quella di provare a chiedere un chiarimento definitivo ai big. La maggioranza di Ottaviani appare solida, quindi non è una questione di elezioni anticipate. Il punto è che Frosinone resta il capoluogo anche per un centrosinistra che rischia l’effetto “frammentazione letale” ad ogni tipo di elezione. Ma prendere l’iniziativa spetta a Marini.
Discontinuo
econdo i sondaggisti più autorevoli l’alleanza con l’Udc potrebbe portare Berlusconi oltre il 37%, permettendogli di prendere il premio di maggioranza e vincere le elezioni politiche tra un anno. Ma i “falchi” di Forza Italia non si entusiasmano per il ritorno di Pierferdinando Casini. Eppure, con la nuova legge elettorale (ammesso che venga approvata) la strategia del Cavaliere è già chiara, anche se disseminata di ostacoli e trappole: riunire in un’unica coalizione Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Udc e Scelta Civica. Un obiettivo ambizioso e compli-
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Alfredo Pallone, eurodeputato uscente e ricandidato con il Nuovo Centrodestra
Per quanto riguarda il Nuovo Centrodestra sul territorio fondamentale l’input di Alfredo Pallone cato. Tanto per avere un’idea, cosa succederebbe in provincia di Frosinone? Dove l’Udc, per bocca del consigliere regionale Marino Fardelli ha già definito quella di Casini «una corsa solitaria», bocciando sul nascere ipotesi di un’alleanza con Forza Italia in Ciociaria. Il consigliere regionale Mario Abbruzzese (FI) sarebbe tra i grandi mediatori. Ma Fardelli è stato categorico: «Non si possono decidere linea e alleanze senza consultare il cuore del partito e tra l’altro a pochi giorni da un appuntamento importante come quello di un congresso nazionale, l’unica sede deputata a una simile decisione. Il 21 febbraio si apre un confronto serio che non deve portare a svendere il partito tantomeno a minarne l’integrità». D’altronde, dalle elezioni provin-
Magliocchetti (capogruppo di Forza Italia) si ritroverebbero non soltanto sulla stessa barca, ma magari in competizione per l’inserimento nel mini-listino bloccato delle elezioni alla Camera. Non solo: a quel punto (considerando lo svuotamento del Senato) i posti si restringerebbero per tutti e con tutti i big in corsa sarebbe difficile... fare largo ai giovani. Ecco quindi che ancora di più l’esito delle elezioni regionali e delle amministrative nei quaranta Comuni diventa uno spartiacque fondamentale, che deciderà soprattutto chi in provincia di Frosinone tratterà da una posizione di forza. Alfredo Pallone è candidato del Nuovo Centrodestra, mentre gli azzurri schiereranno l’imprenditore Silvio Ferraguti. Ma in ogni caso anche l’Unione di Centro, chiunque sarà il candidato di punta delle euro-
In programma ci sono anche le amministrative in 40 comuni: l’importanza delle liste civiche
ciali in poi, l’Udc di Anna Teresa Formisano ha fatto accordi con il centrosinistra, con Francesco Scalia e Francesco De Angelis, mai con Mario Abbruzzese e Antonello Iannarilli. Ora la Formisano potrebbe perfino trattare con i vertici nazionali. Ancora più complicati sotto alcuni punti di vista i rapporti con il Nuovo Centrodestra, che ha nel-
l’europarlamentare Alfredo Pallone il leader indiscusso in provincia. Numerosi dirigenti ed esponenti del Pdl in Ciociaria hanno seguito Pallone. Certamente ritrovarsi tutti insieme a distanza di pochi mesi determinerebbe qualche imbarazzo e una punta di sorpresa. A Frosinone, sempre per fare qualche esempio, il sindaco Nicola Ottaviani (NCD) e Danilo
DA CASSINO CON FURORE MARINO FARDELLI
MARIO ABBRUZZESE
Democristiano dentro. Il consigliere regionale dell’Udc preferisce aspettare. E non sbilanciarsi troppo. In attesa del congresso nazionale
Cassinate come Fardelli, sta recitando il difficile ruolo di mediatore per “rimettere” insieme Udc e Forza Italia. Non sarà facile...
pee, dovrà serrare i ranghi per non concedere spazi. Come Scelta Civica del resto. Discorso ancora più complicato per le comunali, dove, con le sole eccezioni di Veroli e Anagni, nessun altro comune supera i 15.000 abitanti. Il che vuol dire non soltanto che non ci sarà ballottaggio, ma che le liste civiche non mancheranno. L’unico antidoto alla ”esplosione preventiva” (della coalizione) potrebbe essere quello suggerito da Fratelli d’Italia: primarie dappertutto.
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NEL CENTROSINISTRA IL TEMPO STRINGE
Europee, comunali e nuova legge elettorale: per il Pd è arrivato il momento di darsi una mossa Indispensabile rinsaldare l’alleanza storica con i Socialisti. Come sarà fondamentale il ruolo di Sel onostante una stagione congressuale ancora da completare, il Pd in provincia di Frosinone è consapevole di rappresentare il fulcro di una coalizione che deve fronteggiare l’offensiva politica del Movimento 5 Stelle a sinistra (anche in Ciociaria) e quella sull’ala centrista da parte di Forza Italia. Per questo motivo i leader si sono messi in movimento su più fronti. L’europarlamentare Francesco De Angelis è già impegnato nella campagna elettorale per la conferma a Strasburgo, ma il suo sostegno a Fabio Melilli (renziano, proveniente dall’area Dem, ma gradito anche ai cuperliani) per la segreteria regionale è indicativo. Le primarie del 16 febbraio saranno indicative e De Angelis ha già messo in moto la macchina da guerra. Il consigliere regionale Mauro Buschini e Alessandro Martini, referente dell’area di Renzi in provincia (nonché candidato alla segreteria provinciale) stanno tessendo la tela della ricucitura dei rapporti interni per scon-
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giurare il commissariamento della federazione e arrivare a una sintesi onorevole per tutti fra Simone Costanzo, Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’Alessandro.
De Angelis, che punta alla riconferma a Strasburgo, ha lanciato un messaggio forte sostenendo Melilli Sarebbe fondamentale visto che tra meno di quattro mesi si vota in 40 Comuni. Ma il vero problema è quello della prospettiva, con riferimento alle elezioni politiche che si dovrebbero tenere fra un anno. Il disegno di legge Renzi-Berlusconi pone un obiettivo: arrivare al 37% e prendere il premio di maggioranza. Il Pd da solo non può farcela e, almeno in provincia di Frosinone, gli alleati storici e naturali sono il Psi di Gian Franco Schietroma e Sel di Nazzareno Pilozzi. Con Schietroma
e Iafrate ci sono diversi rapporti da “ricucire” e su questo versante De Angelis e Buschini dovranno lavorare in prima persona. Unitamente alla senatrice Maria Spilabotte. Discorso diverso per l’altro senatore del territorio, Francesco Scalia, dell’area del ministro Delrio, fortemente schierato con Renzi. La “mission” è quella di recuperare gli ex democristiani e Scalia ha già cominciato a farlo, favorendo l’adesione di Andrea Turriziani a Frosinone, proveniente dall’Udc. E proprio quello con l’Udc può diventare il nodo dirimente. Il Pd targato Renzi costituisce un elemento di richiamo per tanti ex democristiani, tuttavia è difficile immaginare che Anna Teresa Formisano possa rinunciare a scelte comunque autonome e indipendenti. Ma l’elemento che in molti stanno sottovalutando è l’azione che il Movimento 5 Stelle, tramite soprattutto l’onorevole Luca Frusone (in prima fila nell’incontro con Grillo), sta effettuando sul territorio. Interventi a raffica sulla sani-
tà, sul dissesto idrogeologico, sulla gestione delle risorse idriche, sull’inquinamento e sul lavoro sono segnali inequivocabili che i grillini diranno la loro in Ciociaria, anche alle comunali, attaccando su temi di sinistra. E su questo fronte, nell’ambito della coalizione, dovrebbe agire Sinistra Ecologia e Libertà. L’onorevole Nazzareno Pilozzi ha fatto capire che niente è scontato e il segretario provinciale Fortuna ha proposto le primarie come metodo
IL FUTURO DEL PSI
Al centro c’è Scalia in trincea che guarda all’Udc di Formisano e Fardelli
A FROSINONE IL CONGRESSO REGIONALE DEI SOCIALISTI
di scelta per i candidati. Nessuna risposta per ora. Ma il Pd sa che non ha più molto tempo in provincia: con Socialisti e Sel è necessario avviare una trattativa ampia. Per quanto riguarda il centro… pure.
Appuntamento domani all’Hotel Cesari
GLI ALTRI... SONO LORO
l fatto che domani si terrà, a Frosinone, il congresso regionale del Partito Socialista, dimostra ancora una volta (se mai ce fosse stato davvero bisogno) quanto il Psi sia forte e radicato in Ciociaria. L'appuntamento è alle 15 nella sala conferenze dell’Hotel Cesari. I lavori saranno introdotti dal commissario regionale e capogruppo Psi alla Regione Lazio Oscar Tortosa. Parteciperanno i delegati provenienti da tutte le province del Lazio, ma sono invitati al congresso tutti gli iscritti ed i simpatizzanti. Al termine dei lavori i socialisti eleggeranno il segretario regionale, il direttivo e la commissione regionale di garanzia. «È un grande onore per noi – ha detto il segretario provinciale Danilo Iafrate (nella foto) – L’importante appuntamento servirà ad approfondire innanzitutto le problematiche legate alle emergenze nei settori della sanità, della casa e del lavoro».
I È il leader storico dei Socialisti. Vecchia volpe della politica, può rappresentare il valore aggiunto dello schieramento di centrosinistra
NAZZARENO PILOZZI Il ruolo di Sinistra Ecologica Libertà può essere determinante per il centrosinistra. L’on. Nazzareno Pilozzi lo sa bene. E di sicuro lo farà pesare
foto GIACOMO CESTRA
GIAN FRANCO SCHIETROMA
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PICCOLA PUBBLICITÀ
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ATTUALITÀ
TRASPORTI PUBBLICI NEL CAOS Amministratori e cittadini della Valle di Comino criticano la gestione di Cotral spa
INGRESSO NORD DELLA CITTÀ ABBANDONATO Passa il tempo ma il cantiere situato all'ingresso nord della città di Cassino, dove è stata realizzata una imponente rotatoria, che consente l'accesso dalla Casilina sulla superstrada a scorrimento veloce verso Formia e il litorale pontino, resta inspiegabilmente fermo. I lavori sono stati interrotti già da parecchio e tutto è stato lasciato in completo abbandono. Il comitato “Cerro, Solfegna Cantoni, Ponte La Pietra” segnala che le corsie di accesso alla rotatoria sono degradate e in cattivo stato di manutenzione, con il fondo della carreggiata che risulta sconnesso in varie zone con gravi pericoli per il transito automobilistico e, soprattutto, ciclistico. E poi: i cigli di tenuta dei marciapiedi sono stati, in più punti, divelti da mesi ma ancora non risultano ripristinati e la segnaletica orizzontale sta letteralmente scomparendo. A ciò si aggiunge che l’aiuola centrale della rotatoria è divenuta discarica a cielo aperto. Il Comitato, pertanto, reclama con forza da parte degli organi competenti un immediato intervento di ripristino e di manutenzione dello stato dei luoghi e di messa in sicurezza. F.R.
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sovraffollamento delle corse. Una maggiore attenzione ed organizzazione da parte dell’azienda avrebbe evitato un incidente spiacevole come questo. Intendo dunque andare a fondo nella questione interpellando i vertici della compagnia Cotral spa al fine di avere un quadro completo della situazione per cer-
care di mettere fine ad una situazione così disagevole per i molti utenti che ogni giorno si trovano a dover affrontare viaggi che dovrebbero essere semplici spostamenti ma che fin troppo spesso, negli ultimi tempi, si stanno trasformando in veri e propri viaggi della speranza».
FERNANDO RICCARDI
I DISAGI LAMENTATI RIGUARDANO TRATTE SOPPRESSE SENZA PREAVVISO, SCARSA MANUTENZIONE DEI MEZZI E CORSE INSUFFICIENTI PER IL NUMERO DI UTENTI
Il sindaco di Atina Mancini: «La situazione è preoccupante, serve maggiore attenzione da parte dell’azienda» stico la situazione non migliora, anzi, con il passare del tempo, i disservizi aumentano». Si unisce al vibrante coro delle lamentazioni il sindaco di Atina Silvio Mancini: «La situazione è preoccupante. Atina, come molti dei comuni della Valle, accoglie numerosissimi cittadini che ogni giorno devono necessariamente spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere i luoghi di studio e di lavoro e non avere la certezza di raggiungere gli stessi non mi pare una cosa accettabile. Senza poi dimenticare gli ultimi recenti incidenti avvenuti proprio durante un viaggio: una ragazza residente in Valle di Comino è stata investita proprio da un autobus a causa della ressa creatasi davanti al mezzo al momento della partenza a causa del
foto SIMONE DESIATO
CASSINO
ella valle di Comino la situazione del trasporto su gomma, affidato al Cotral spa, sta diventando a dir poco insostenibile: tratte soppresse senza alcun preavviso o motivazione, assoluta inadeguatezza tra numero di corse e richiesta da parte dell’utenza, scarsità di manutenzione dei mezzi e tante altre gravi inefficienze. La qualcosa si ripercuote negativamente specialmente sugli studenti e sui lavoratori che ogni giorno si recano a Cassino o a Sora sobbarcandosi puntualmente ad una penosa odissea. Di qui le vibrate proteste dei genitori: «Ogni mese per i nostri figli paghiamo un abbonamento a dir poco salato che dovrebbe garantire una corretta gestione del servizio, ma ciò non accade e ad ogni nuovo anno scola-
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ATTUALITÀ
CASSINO FINALMENTE ILLUMINATA VIA SANTA SCOLASTICA Finalmente, dopo tanti anni di totale oscurità, via Santa Scolatica, la strada che collega Cassino al limitrofo comune di Villa Santa Lucia, è ora completamente illuminata. E la notizia rallegra non poco il consigliere comunale del Pd Igor Fonte che ha seguito il travagliato iter della vicenda con grande impegno: «A seguito delle tante segnalazioni ricevute dai cittadini residenti su via Santa Scolastica ci siamo immediatamente fatti carico di un problema che, riscontri alla mano, risaliva ad una decina di anni fa. Nello specifico su un tratto di strada della lunghezza di circa un chilometro su venti lampioni della pubblica illuminazione solo il 30% (5 pali della luce quindi) era funzionante. Detto questo gli uffici comunali si sono attivati e progressivamente si è riusciti a ripristinare la pubblica illuminazione sull’intero tratto stradale in oggetto. I tecnici del Comune, infatti, hanno riattivato l’ultimo lampione non funzionante restituendo piena fruibilità ad una strada che, essendo parallela alla Casilina, rappresenta una valida alternativa per raggiungere da Cassino il comune di Villa Santa Lucia». F.R.
LA DISCARICA DI CERRETO NON INQUINA
La Mad, società che gestisce l’impianto di Roccasecca, replica alle notizie degli ultimi giorni: «La presenza nelle acque sotterranee di manganese è dovuta alla natura del sottosuolo»
opo le notizie sul presunto inquinamento dei terreni e delle acque a Roccasecca, la società Mad, che gestisce la discarica di Cerreto, vuole fare chiarezza una volta per tutte. «In questi giorni diversi organi di informazione – scrive la società – hanno diffuso con toni allarmistici la notizia che l’impianto di discarica gestito dalla Mad srl a Roccasecca, località Cerreto, avrebbe causato inquinamento delle acque sotterranee, le cui analisi – eseguite da Arpa Lazio – avrebbero evidenziato valori anomali per la presenza di alcuni elementi tra cui il manganese. La Mad smentisce fermamente che vi sia una
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«SE VI FOSSE DAVVERO INQUINAMENTO, LE ANALISI DELLE ACQUE AVREBBERO RILEVATO VALORI ANOMALI ANCHE DI ALTRI ELEMENTI. CHE INVECE SONO ASSENTI»
Nessun allarme, quindi, dopo i rilievi effettuati da Arpa Lazio qualche forma di inquinamento delle acque sotterranee causata dalla discarica. Si tratta di un falso allarme: la presenza nelle acque sotterranee di manganese (come di altri elementi) è dovuta alla natura del sottosuolo del sito. La presenza di manganese nelle acque sotterranee è infatti associata dalla migliore letteratura scientifica ai materiali argillosi, ed è dunque dovuta a fenomeni naturali non dipendenti da attività dell’uomo. Tale affermazione è dimostrata in modo certo dalla serie storica delle analisi sulle acque sotterranee, da cui risulta la costante presenza di manganese nel tempo (la prima analisi risale al mese di aprile 2003, allorquando erano appena iniziati i conferimenti di rifiuti in discarica).
Dunque è la presenza stessa dello strato argilloso spesso alcune decine di metri nel sottosuolo della discarica – che costituisce già di per sé una barriera naturale di formidabile efficacia che evita il pericolo di inquinamento delle acque sotterranee (anche a tacere della barriera artificiale costituita da manti bentonitici e teli saldati in polietilene, secondo la migliore tecnologia in uso per
le discariche) – a determinare la presenza di manganese nelle acque analizzate. Del resto, se vi fosse davvero inquinamento delle acque sotterranee da percolato di discarica, le analisi delle acque stesse avrebbero rilevato valori anomali anche di numerosi altri elementi, caratteristici di tale forma di inquinamento, che invece sono assenti. Non esiste pertanto alcun fenomeno di inquina-
mento derivante dalla discarica della Mad srl, che è la prima nella Regione Lazio ad essere stata progettata, realizzata e gestita secondo i criteri tecnici ora previsti nel D. Lgs. 36/2003 (c.d. decreto discariche). La discarica è stata nel corso degli anni continuamente controllata e monitorata dalle autorità preposte, senza mai alcuna contestazione di fatti di inquinamento».
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ATTUALITÀ
CECCANO BOLLETTINI TARSU IN RITARDO, NIENTE SANZIONI Le Poste recapitano colpevolmente con ritardo ai ceccanesi i bollettini per il pagamento della tassa sui rifiuti creando inevitabili disagi ma ora l’Amministrazione Comunale rassicura: «Non sono previste sanzioni aggiuntive». Dunque, in relazione agli avvisi di pagamento della Tarsu la cui scadenza era fissata per il 24 gennaio, il Municipio comunica che, a causa dei ritardi nella consegna degli stessi da parte degli uffici postali, il versamento è possibile senza sanzioni ed interessi entro 15 giorni dal ricevimento dell’avviso stesso. «È sempre possibile recarsi presso gli uffici del settore entrate – afferma il capo settore Cesare Gizzi – per il ritiro di una copia sia della fattura che dell’F24 di pagamento da effettuare sia presso gli uffici postali che presso gli sportelli bancari». «Si tratta di un ulteriore segno di vicinanza dell’Amministrazione ai cittadini, cosi come è avvenuto per il mancato pagamento della cosiddetta MINI-IMU, che – ricorda il sindaco Manuela Maliziola – è stato scongiurato dalla manovra comunale di bilancio». C.R.
RIDATECI IL PRONTO SOCCORSO
A Ceccano nasce il “Comitato civico Santamaria”: domenica la presentazione ufficiale Già raccolte duemila firme per chiedere un impegno concreto alla Regione Lazio CLEMENTE RINALDI
solo ragionieristiche. Colgo l’occasione per ringraziare il comitato cittadino Santamaria guidato dall’amico Zompa, ringrazio i cittadini che hanno firmato la nostra petizione raggiungendo quota 2.000 firme, ringrazio tutti coloro che si stanno spendendo per una nobile causa». In riva al Sacco, quindi, si lotta per diventare come l’araba fenice, capace cioè di risorgere dalle proprie ceneri, in questo caso quelle dell’ex ospedale. Il “Santa Maria Della Pietà” è uno degli edifici storici di Ceccano. Entrò in funzione nel 1900
na raccolta di firme e la nascita di uno specifico comitato. Ceccano crede fermamente alla possibilità (ipotizzata in Regione) di riattivare il Pronto Soccorso dell’ex “S. Maria Della Pietà”, chiuso tre anni fa con la dismissione dell’ospedale, e mette in campo diverse azioni di pressione. Domenica, a partire dalle ore 9.45, nell’auditorium della biblioteca comunale in via San Sebastiano, si terrà la presentazione ufficiale del “Comitato Civico Santamaria”. Verranno comunicate le ultime novità sul percorso volto all’applicazione della risoluzione Storace approvata in maggioranza in Regione Lazio il 19 novembre scorso. Il coordinatore Beniamino Zompa e il portavoce Emiliano Fabi invitano tutti ad aderire per l’affermazione della tutela sanitaria e sociale. Un’altra iniziativa ha già
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In riva al Sacco si lotta per diventare “l’araba fenice” della sanità, ovvero per risorgere dalle ceneri
Dopo alterne vicende l'ospedale venne chiuso tre anni fa riguardato lo svolgimento di una petizione popolare capace di raggiungere in breve tempo 2.000 firme. «Nell’ottica di una riorganizzazione efficace della sanità ciociara – dice Loreto D’Emilio, esponente del centrodestra provinciale – non si può prescindere dal rimettere in campo strutture baricentriche e strategiche. Abbiamo partecipato con grande fervore e convinzione alla recente lodevole iniziativa dinanzi il “Fabrizio Spaziani” del capoluogo per ribadire un messaggio molto semplice: è urgente potenziare il Pronto soccorso di Frosinone, è urgente riequilibrare la destinazione
L’ingresso dell’ospedale prima della chiusura del Pronto Soccorso
dei posti letto, è altresì urgente applicare la risoluzione predisposta dal vicepresidente del consiglio regionale del Lazio Francesco Storace che impegna il presidente Nicola Zingaretti, commissario ad acta, al ripristino del pronto soccor-
so a Ceccano. Non siamo appassionati di battaglie anacronistiche e campanilistiche ma è giunto il momento di dire basta al ridimensionamento di strutture chiave del territorio e dire basta a un'iniqua contrazione dei servizi prodotta da logiche
come ospedale psichiatrico, succursale della Casa-Madre della capitale, quando la città fluviale faceva ancora parte della provincia di Roma. Per più di 70 anni è stato semplicemente “il manicomio”. Poi, con l’applicazione della “180”, la cosiddetta “legge Basaglia”, che aboliva i manicomi, si aprì il discorso del recupero del grande palazzo. A metà degli anni ’80 la Regione deliberò la progressiva ristrutturazione, destinando fondi appositi. L’impulso decisivo ci fu dopo l’episodio del 25 aprile 1997, quando cioè crollò un padiglione (per fortuna senza causare vittime) dell’ospedale di via Roma. Si decise infatti di trasferire i servizi sanitari cittadini proprio all’interno del “Santa Maria Della Pietà”: un’idea che circolava da tempo ma resa concreta solo “grazie” alla sopravvenuta emergenza. Per i lavori in totale vennero spesi circa 15 miliardi delle vecchie lire. Nel 2011 la chiusura.
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SORA ADOTTA IL PIANO ANTICORRUZIONE
SORA OPEN DAY ALLO SCIENTIFICO DA VINCI Open day al presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Sora per prendere contatto con la molteplici ed efficaci attività culturali in corso. L’incontro con gli studenti e le famiglie che vogliono conoscere meglio, per fare una scelta più oculata, l’offerta formativa dell’istituto è stato programmato sabato 15, dalle ore 15 alle 18. La dirigente scolastica, Orietta Palombo, i docenti e il personale accoglieranno le alunne e gli alunni che stanno frequentando la terza media e le loro famiglie per illustrare i piani di studio dei due percorsi formativi: Liceo Scientifico di Ordinamento: corso base del liceo scientifico caratterizzato da un’ampia gamma di materie e da un equilibrio formativo tra le aree umanistico-letterarie e scientifiche; Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate: corso rivolto soprattutto a chi intende privilegiare la preparazione scientifica; infatti rispetto al corso di ordinamento, non è previsto l’insegnamento del latino, le cui ore verranno impiegate per lo studio dell’Informatica e per l’ampliamento delle ore dedicate alle scienze; Inoltre verranno mostrare le attrezzature all’avanguardia di cui la Scuola dispone, presentati i tanti progetti di arricchimento dell’offerta formativa che rendono la scuola molto attenta, non solo agli insegnamenti curricolari, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze in Matematica, Fisica, Filosofia, Informatica, Lettura e scrittura creativa, Scienze, Lingua Inglese, Arte, Sport vari. C. A.
L’approvazione da parte della Giunta guidata da Tersigni qualche giorno fa Si tratta di un atto obbligatorio per gli enti locali CIRO ALTOBELLI
l ricordo degli italiani trucidati dalla ferocia comunista di Tito, il piano triennale anticorruzione e la sospensione del flusso idrico. Queste le ultime notizie provenienti dal palazzo municipale di Corso Volsci. Andiamo con ordine. L’amministrazione comunale di Sora in qualche modo invita a celebrare lunedì 10 febbraio 2014 il “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Istituita dieci anni fa la giornata del Ricordo vuole rammentare alle future generazioni i tragici avvenimenti che coinvolsero, dall'8 settembre del 1943 fino a tutto il 1946, ben 350mila italiani residenti in Istria, a Fiume e nella Dalmazia. Migliaia di persone furono costrette ad abbandonare la loro terra, incalzate dalle bande armate jugoslave e trovarono la morte nelle foibe e nei campi di concentramento del dittatore jugoslavo Tito, avendo, come unica colpa, quella di essere italiani. Cambiando argomento dal Comune di Sora fanno sapere che la giunta municipale ha approvato il “Piano triennale contro la corruzione e l’illegalità e Misure per trasparenza ed integrità”. Inserito nel programma, obbligatorio per i comuni, di prevenzione della corruzione del quale fanno parte anche il
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foto GIACOMO CESTRA
ATTUALITÀ
condivisione degli obiettivi, nel rispetto della tutela e promozione dei valori, il Comune di Sora può offrire un servizio pubblico veramente degno di questo nome a tutti i cittadini. In quest’ottica, grazie al Piano Triennale di prevenzione della corruzione, rafforzeremo l’efficacia e l’effettività delle misure di contrasto al fenomeno corruttivo”. Infine gli uffici comunali rendono nota la comunicazione dell’Acea Ato 5 S.p.A con la quale viene
Il primo cittadino: «Rafforzate l’efficacia e l’effettività delle misure di contrasto al fenomeno»
“Codice di comportamento e responsabilità disciplinare”, dal palazzo municipale evidenziano l’importanza del documento “perché fornisce il diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità ed indica gli interventi organizzativi volti a
prevenire il rischio stesso”. Il Sindaco Ernesto Tersigni spiega che “nella stesura del Programma si è tenuto in considerazione che le risorse umane sono il vero patrimonio del nostro Ente e ne costituiscono la forza e l’efficacia. Solo con un sinergico lavoro di squadra, con la
annunciato per venerdì 7 febbraio, dalle ore 9.00 alle ore 13.30 la sospensione del flusso idrico nelle seguenti zone della città di Sora: Villa Carrara - Zona Carnello – Via San Giuliano – Via San Giuliano Sura – Via Ludovico Camangi – Via Sottoferrovia – Via Trecce – Via Tombe. Il disservizio si verificherà a seguito di un intervento di riparazione sulla condotta idrica adduttrice da Carpello per Pozzo Villa Carrara. L’Acea Ato5 S.p.A. si scusa per i disagi arrecati alla popolazione.
VEROLI
È CACCIA AL VOTO DEI 400 NUOVI CITTADINI
Alle comunali di maggio c’è una “truppa” di comunitari che voterà per la prima volta futuri candidati a sindaco di Veroli ancora non ci hanno pensato, è certo, ma una bella fetta di voti potrebbe arrivare dai cosiddetti “comunitari”. Una truppa di circa 400 cittadini che potrebbe votare per le amministrative nel rispetto delle norme, presentando la domanda nei tempi fissati dal procedimento elettorale. Date che però devono ancora essere comunicate dal Ministero dell'Interno e che appena scioglieranno il riserbo sul calendario delle elezioni apriranno la ridda alla ricerca dell’ultimo voto. E così se fare i conti vorrà dire puntare anche su 400 schede, ci sarà una bella rincorsa a rendere queste persone autorizzate a votare per i candidati verolani. I
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comunitari sono quei cittadini stranieri appartenenti ad uno dei ventisette stati dell’Unione Europea che per vari motivi acquisiscono i diritti elettorali, fra i quali quello al voto, in Italia. A Veroli questo gruppo conta su circa 400 persone, stando ad un dato aggiornato a questo inizio di anno. Sarà interessante verificare se, in tempi di integrazione e globalizzazione, i candidati a palazzo Mazzoli intenderanno costituire vere e proprie task-force per fare in modo non solo che queste persone vadano a votare, ma esprimano preferenza proprio per loro. Così se dall’esperienza dell’ultima elezione comunale di Alatri è emersa l’importanza che i candidati hanno dato alla
comunità rumena ed albanese monetizzandone il voto a suon di banconote arancioni e verdi, sarà interessante capire l’andamento a Veroli con questa iniezione di numeri che potrebbe costituire anche un elemento di orientamento dell’intera campagna elettorale dei singoli candidati. Un voto per far sentire Veroli ancora di più “casa” di chi ci arriva da parti più o meno lontane, spesso integrandosi in comunità già esistenti e, in molti casi, ben consolidate. Arrivi che però dovranno mostrare se sia vero quanto scritto da Fossati in L’Arcangelo: “Che la speranza si compra, ma tutto il resto si vende”, facendo capire se il proprio voto sia un bene in vendita o un reale diritto a sentirsi cittadini.
ACHILLE REALI
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SPORT MAGLIA DA TITOLARE ...CERCASI
A PAGANI ESISTE SOLO LA VITTORIA Domenica il Frosinone sarà di scena sul campo della penultima della classe L’obiettivo è ottenere i tre punti per provare a riconquistare la vetta
CLASSIFICA
DANIELE CIARDI
opo i tre punti conquistati domenica scorsa a tavolino contro la Nocerina, dopodomani il Frosinone torna nuovamente a giocare con il chiaro intento di tornare a vincere sul campo (in questo caso della Paganese) e non soltanto grazie al giudice sportivo. La prima della classe Perugia non conosce ostacoli, motivo per cui se i canarini (secondi nella graduatoria generale con due punti di ritardo dai grifoni, ma anche una gara in più all’attivo) vogliono continuare a credere nella possibilità di conquistare la serie B senza dover passare per la lotteria dei play off, devono assolutamente vincere il più possibile a cominciare da Pagani appunto. Domenica in terra campana per
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DANIELE ALTOBELLI
Dopo un’ottima prima parte di stagione, da un paio di partite il giovane centrocampista sta partendo sempre dalla panchina
lazzurri hanno rimediato una sconfitta a dir poco inaspettata (anche la formazione pugliese aveva vinto una sola volta davanti al pubblico amico in ben otto gare giocate). Per tornare da Pagani con l’intera posta in palio, serve soprattutto cinismo sotto porta e determinazione in difesa e in mezzo al campo. Quello che è mancato nell’ultima trasferta in Puglia. Perché è vero che i campani sono squadra modesta, ma di certo non regaleranno nulla a nessuno, così come dimostrato la settimana scorsa nella vittoriosa trasferta di Prato. Per quanto riguarda la formazione iniziale, Stellone potrà scegliere il miglior undici tra l’intera rosa. Unico assente l’infortunato Gori. Disponibili, infatti, anche Frara e Crivello, che hanno per regolamento hanno scontato il turno di stop nella sfida vinta a tavolino contro la Nocerina. Alla
Zappino e compagni esiste solo il successo pieno. Le possibilità per ottenerlo ci sono chiaramente tutte, considerando che l’avversario di turno occupa la penultima posizione di classifica (in casa ha vinto una
In casa i campani hanno vinto una sola volta in otto gare, ma sono reduci dal successo ottenuto sul campo del Prato sola volta e più esattamente il lontano 27 ottobre contro il Barletta), ma a patto di non ripetere gli errori commessi nella trasferta di quindici giorni prima a Barletta, dove i gial-
DANILO SODDIMO
Sia da esterno di una mediana schierata a quattro, o nel ruolo di trequartista l’ex Pescara si candida per giocare a Pagani fin dall’inizio
foto MASSIMO SCACCIA
Rosa al completo per Stellone che dovrà fare a meno del solo Gori infortunato. Disponibili anche Frara e Crivello luce di tutto ciò diventa molto difficile ipotizzare già da oggi la squadra anti Paganese. Le uniche certezze dovrebbero essere rappresentate da Zappino in porta e la linea di difesa che dovrebbe vedere Matteo Ciofani a destra, Crivello a sinistra e RussoBlanchard coppia di centrali. Anche se sia Biasi che Bertoncini scalpitano per una maglia da titolare. A centrocampo ci sono ben sette calciatori (Frara, Gessa, Carrus, Soddimo, Paganini, Altobelli e Gucher) in lizza per quattro maglie, mentre in avanti Curiale e Daniel Ciofani sembrano essere in netto vantaggio sul resto degli attaccanti, compreso anche l’ultimo acquisto Viola.
PERUGIA FROSINONE L’AQUILA LECCE PISA CATANZARO BENEVENTO PONTEDERA SALERNITANA PRATO GUBBIO GROSSETO VIAREGGIO BARLETTA ASCOLI (-4) PAGANESE NOCERINA (-2)
PT 44 42 35 34 32 32 31 29 27 26 26 25 21 18 15 13 12
V N P 13 5 2 12 6 3 10 5 6 10 4 7 8 8 5 7 11 3 8 7 5 7 8 6 7 6 7 5 11 5 6 8 6 6 7 8 4 9 8 3 9 9 4 7 9 3 4 14 3 5 13
La prima promossa in serie B. Dalla seconda alla nona disputano i play off. Non è prevista la retrocessione
PROGRAMMA 6A GIORNATA DI RIT. sabato 8 febbraio ore 14.30 L’Aquila-Salernitana domenica 9 febbraio ore 14.30 Nocerina Benevento 0-3 Ascoli-Grosseto Gubbio-Viareggio Perugia-Prato Paganese-Frosinone Barletta-Lecce Pontedera-Pisa Riposa Catanzaro CLASSIFICA MARCATORI
11 reti Ciofani D. (Frosinone); Eusepi (Perugia); Grassi (Pontedera) - 10 reti Evacuo F. (Benevento); Fioretti (Catanzaro) - 9 reti Arrighini (Pontedera) - 8 reti Arma (Pisa) - 7 reti Curiale (Frosinone); Miccoli (Lecce); Zigoni (Lecce); Mazzeo (Perugia); Guazzo (Salernitana) - 6 reti Tripoli (Ascoli); De Sousa (L’Aquila); Del Pinto (L’Aquila); Lanini (Prato) - 5 reti Mengoni (Benevento); Bombagi (Grosseto); Bogliacino (Lecce); Lepore (Nocerina); Fabinho (Perugia)
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BASKET PER FERENTINO E VEROLI DUE SFIDE DI ASSOLUTO VALORE Nemmeno il tempo di archiviare il turno infrasettimanale che si è giocato nella tarda serata di ieri (Veroli in casa contro Casale Monferrato e Ferentino sul campo di Imola), che le due formazioni ciociare militanti nel campionato di Lega Gold di basket tornano in campo tra domani e domenica, per due sfide di assoluto valore. Cominciamo dai giallorossi di coach Marco Ramondino che domani sera (ore 20,30) saranno protagonisti dell’anticipo in casa di una delle due leader del campionato: Trento. Gli amaranto, invece, scenderanno in campo domenica pomeriggio (ore 18) nella sfida casalinga contro un’altra formazione di prestigio quale Biella. E a proposito della gara che vedrà impegnata la compagine di Franco Gramenzi, questa mattina sapremo se dovrà essere giocata a porte chiuse o meno.
LA GLOBO SORA CREDE ANCORA NEL PRIMO POSTO FINALE
Dopo il successo di domenica contro la leader Padova, i bianconeri hanno ridotto a tre sole lunghezze il ritardo dalla vetta
CLASSIFICA SERIE A1 FEMMINILE Piacenza Modena Conegliano Bergamo Novara Busto Arsizio Urbino Casalmaggiore Ornavasso Ihf Volley Frosinone Forlì
DANIELE CIARDI
bastata una sola settimana alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora per riscattare l’inattesa sconfitta subita in casa di Castellana Grotte (era arrivata dopo sei successi consecutivi) e rendere ancora possibile la rincorsa al primo posto al termine della regular season e quindi alla promozione diretta in A1. Domenica scorsa, infatti, sul campo amico del PalaGlobo “Luca Polsinelli” i bianconeri hanno battuto nientemeno che la prima della classe Padova, accorciando a sole tre lunghezze il ritardo dalla stessa, con sei giornate ancora da giocare. Chiaro che a questo punto, per provare la grande impresa, i ragazzi di coach Marco Fenoglio devono innanzitutto vincere tutte le loro partite da qui al termine della regular sea-
È
foto MASSIMO SCACCIA
SPORT
Dopodomani va in scena la sesta giornata di ritorno con la squadra di Fenoglio impegnato in casa di Milano son. Poi, chiaramente, attendere quello che farà l’attuale leader (e anche la seconda della classe Monza). Al momento quindi l’attenzione della formazione di patron Gino Giannetti è tutta rivolta alla trasferta di dopodomani a Milano. L’avversario ha fin qui giocato una stagione a corrente alternata (sette successi e altrettante sconfitte fino a oggi), ma nelle quattro gare fin qui giocate nel girone di ritorno è stato capace di andare a vincere in casa del Monza secondo e portare al tie brek la capolista Padova. Per una Globo pronta a scendere in campo caricata al punto giusto dalla bella vittoria del turno precedente e una classifica di tutto rispetto, passiamo a un Ihf
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PROGRAMMA 2A GIORNATA DI RIT. sabato 8 febbraio ore 20.30 Piacenza-Urbino Bergamo-Casalmaggiore domenica 9 febbraio ore 18 Busto Arsizio-Forlì Ornavasso-Ihf Frosinone Conegliano-Novara Riposa Modena
CLASSIFICA SERIE A2 MASCHILE
Frosinone che, al contrario, nel campionato di massima serie femminile continua a trovare tante difficoltà. Dopo la sconfitta per 3 a 0 (poteva comunque essere messa in preventivo, anche se non in quelle dimensioni) nella gara interna contro Conegliano, le ragazze di coach Martinez sono rimaste al penultimo posto di classifica sempre con due sole lunghezze di vantaggio nei confronti del fanalino di coda Forlì e quindi della zona retrocessione. Dopodomani per Gioli e compagne c’è la ghiotta opportunità di conqui-
stare i primi punti lontano dal “Città di Frosinone” (in casa ha vinto le uniche due partite fino a questo
Nella serie A1 femminile l’Ihf Frosinone cerca i primi punti in trasferta sul campo di Ornavasso momento della stagione), visto che saranno ospiti della terzultima della graduatoria generale, Ornavasso.
Tonazzo Padova Vero Volley Monza Globo Banca Pop. Frusinate Sora Coserplast Openet Matera Sieco Service Ortona B-Chem Potenza Picena Itely Milano Cassa Rurale Cantù Materdominivolley.it Castellana Grotte Caffè Aiello Corigliano Elettrosud Brolo
PROGRAMMA 6A GIORNATA DI RIT. domenica 9 febbraio ore 18 Monza-Brolo Ortona-Cantù Padova-Potenza Picena Castellana Grotte-Corigliano Milano-Globo Sora Riposa Matera
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WEEKEND AL CINEMA
Multisala Nestor Sala De Filippo TUTTA COLPA DI FREUD
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Germi SMETTO QUANDO VOGLIO
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Fellini THE BUTLER
orario: 18.10/20.20/22.30
Sala Mastroianni ANGRY GAMES orario: 16.00/18.10 THE COUNSELOR orario: 20.20/22.30
Sala De Sica ROBOCOP
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Troisi UN BOSS IN SALOTTO orario: 16/18.10 LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE orario: 20.20/22.30
Multisala Sisto Sala 1 A SPASSO CON I DINOSAURI 2D
MADDALENA CRIPPA
E IL PATRIOTTISMO LETTERARIO Canzoni, monologhi e una dichiarazione d’amore all’Italia
CAMILLO SAVONE
opo il bel successo alla Sala Umberto a Roma e diverse tournée, arriva questa sera al Nestor di Frosinone, per la stagione gestita dall’amministrazione comunale, lo spettacolo originale ed emozionante che Maddalena Crippa dedica alla crisi del Belpaese dal titolo “Italia, mia Italia”. L’attrice canta e decanta quell’Italia che vorremmo, meno piagnona, meno ripiegata e offesa, meno rinunciataria ma anche meno stuprata dal potere politico, dall’egoismo imperante, dall’edonismo. Come quell’Italia dai capelli al vento un tempo raffigurata sulle banconote dell’ormai perduta Lira, Maddalena Crippa con fierezza volterà le pagine della storia recente
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senza tralasciare un accorato appello ad una ritrovata dignità di popolo, in nome dell’antica e recente grande tradizione culturale. In scena il gruppo di musicisti
Spettacolo da non perdere questa sera alle 21 al teatro Nestor (Massimiliano Gagliardi al pianoforte, arrangiatore delle musiche della Bubbez Orchestra, con Giovanna Famulari al violoncello,
Massimo De Lorenzi alla chitarra, Ermanno Dodaro al contrabbasso), l’attrice toccherà versi e canzone (tra cui la pagina Una notte in Italia di Ivano Fossati) per indicarci «la fortuna di vivere adesso questo tempo sbandato». Parola cantautorale e prosa, quindi, con pagine di Leopardi (All’Italia) fino a “La cura” di Battiato come “Sì, viaggiare” di Battisti, “Bartali” di Paolo Conte come “La canzone del maggio” di Fabrizio De André o la mitica “La storia siamo noi” di De Gregori. E poi Fellini, Pasolini Sergio Endrigo Modugno ed altri. Chi ha voglia di un’iniezione di patriottismo non potrà mancare. Appuntamento alle ore 21 al Nestor.
orario: 16.30/18.30
THE WOLF OF WALL STREET orario: 21 Sala 2 SMETTO QUANDO VOGLIO
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala 3 BELLE & SEBASTIEN
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala 4 KHUMBA orario 16.30/18.30 LA GENTE CHE STA BENE orario 20.10/22.30
Sala 5 THE WOLF OF WALL STREET
orario: 15.00/18.30/22.00
Sala 6 TUTTA COLPA DI FREUD
L’ATTRICE CANTA E DECANTA L’ITALIA CHE VORREMMO: MENO PIAGNONA, MENO RIPIEGATA E OFFESA. MENO STUPRATA DAL POTERE POLITICO, DALL’EGOISMO E DALL’EDONISMO
orario 15.00/17.30/20.00/22.30
Sala 7 ROBOCOP
orario 15.00/17.30/20.00/22.30
Sala 8 HANSEL & GRETEL
orario 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 9 HERCULES
L’attrice Maddalena Crippa
orario 15.00/17.00/19.00 TUTTA COLPA DI FREUD orario 21.00
ilFilmdellasettimana
SMETTO QUANDO VOGLIO
di Sydney Sibilia Italia, 2013
Roma, i nostri tempi. Quattro ricercatori in crisi scoprono una via alternativa per farsi i soldi e vedersi restituire un briciolo di dignità. Le cose poi prendono un’altra piega...
CASSINO
RISATE ALLA FRANCESE Al Manzoni lunedì in scena Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli
ppuntamento al teatro Manzoni di Cassino lunedì prossimo con la commedia e la comicità italo-francese interpretata da Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli e Pino Quartullo in “Signori... Le paté de la maison” per la regia di Carlo Buccirosso. Si parte da una cena che ha tutti i presupposti per essere una serata modello, con amici di infanzia e parenti stretti: la padrona di casa (Sabrina Ferilli) in cucina prepara già dal mattino le pietanze che allieteranno gli invitati sotto la supervisione di una madre un po’ troppo stravagante. Arriveranno poi gli invitati, un amico musicista single da sempre e una coppia di innamorati composta dal fratello della padrona di casa (un po’ di destra) che approfitta di questa cena per annunciare l'arrivo del primo bebè. L'affetto e il calore diffuso tra i convitati si esaurirà però molto velocemente proprio a causa di una discussione che coinvolgerà fin troppo gli animi fino ad arrivare a comporre il grande pasticcio... le paté, appunto.
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DANTE ALIGHIERI E LA DIVINA CELLULOIDE Il cinema e il capolavoro del ghibellin fuggiasco: lezione con Massimo Cardillo a Cassino i ritrovai in una sala oscura». Così ha inizio il fantastico viaggio di Dante nei gironi pellicolari sotto la guida non di Virgilio ma del critico e storico del cinema Massimo Cardillo con base da oggi pomeriggio alle 15 nella Biblioteca Comunale “Pietro Malatesta” di Cassino. Cardillo ha accettato l’invito dell’architetto Giuseppe Picano, presidente dell’Archeoclub d’Italia e terrà una conferenza/lezione ricca di citazioni cinemato-
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grafiche e brani tratti da film ispirati alla Divina Commedia o alla vita del “ghibellin fuggiasco”. L’appuntamento si annuncia interessante e significativo perché è stato proposto lo scorso anno, oltre che dalla Società Dante Alighieri di Roma, dall’Istituto Italiano di Cultura a Londra, ma anche perché, spiega Cardillo “in parte si fonda su una “ricognizione”, di alcuni dei personaggi illustri del nostro territorio, come il compositore frusinate Daniele Paris, autore delle musiche della
“Vita di Dante” di Vittorio Cottafavi realizzata per la tv nel 1965 con uno strepitoso Giorgio Albertazzi sullo sfondo di un contesto storico in cui si cita la Anagni di Bonifacio VIII, e il grande scenografo sorano Antonio Valente, che ha lavorato per il film “Il Re d’Inghilterra non paga” (1941) di Gioacchino Forzano, e che occupa un posto di primo piano a livello mondiale per le sue riflessioni e per le sue realizzazioni destinate al cinema e alla scena teatrale.
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ATMOSFERE FELLINIANE A LA SALETTA DELLE ARTI
Stasera primo appuntamento del Friday live music: sul palco i docenti del Conservatorio Si esibiranno con le musiche che Nino Rota compose per il regista Federico Fellini rimo appuntamento stasera de “Friday live music”, il calendario di appuntamenti musicali a La Saletta di Frosinone, con inizio alle 21.30 e ad ingresso gratuito. Presentato lo scorso martedì alla presenza di Ettore Fioravanti, Stefano Caturelli (i due docenti del “Refice” responsabili del calendario in bilico tra jazz e pop) e del direttore del conservatorio Raffaele Ramunto, il ciclo di concerti patrocinato dal Comune di Frosinone sarà inaugurato, stasera, da rielaborazioni e improvvisazioni in chiave jazz sui principali temi nati dal sodalizio dalle musiche che Nino Rota compose per il grande regista Federico Fellini. “La poesia della realtà”, questo il titolo della serata, vedrà l’esi-
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Il calendario prevede concerti tra jazz e pop da qui fino a giugno
CARLO CONTI TRIO IN CONCERTO AL BAR ITALIA Appuntamento domani sera alle 22
omani sera altro appuntamento da non perdere al Bar Italia Jazz Club di Cassino con il Carlo Conti Trio che schiera Carlo Conti al sax, Vincenzo Florio al double bass e Armando Sciommeri alle percussioni. Una formazione rigorosamente pianoless che riesce innanzitutto ad esaltare la duplice natura del sax di Conti, un sound diventato ormai inconfondibile: pura intimità, da un lato, sfrenata esuberanza dall’altro. La libertà armonica diventa più che una parola d’ordine. Il suono scarno e semplice degli assolo in trio possono prendere strade inaspettate e tortuose ma fondamentali per esprimere al meglio questa concezione trasversale di musica. Le composizioni originali firmate da Carlo Conti spaziano dalle sonorità coltraniane del periodo modale ai suoni funk più moderni e prendono ispirazione dal periodo anni 60′ dei gruppi pianoless di Elvin Jones. Il trio ha recentemente registrato il secondo disco con la partecipazione del grande sassofonista George Garzone. L’appuntamento è alle 22.
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Stefano Micarelli
bizione di Olivia Volpi (voce), Sabino Loiodice (pianoforte), Mauro Nota (contrabbasso), Alex Castellucci (batteria) e Stefano Micarelli (docente del “Refice”, titolare della cattedra di chitarra jazz). Il programma ricreerà il suggestivo universo felliniano delineandone figure e sentimenti e comprenderà “La strada - il tema di Gelsomina”, “Amarcord”, “L'emiro e le sue odalische”, “La dolce vita”, “La dolce vita in via Veneto”, “Lola”, “8 e mezzo”, “Il casanova”, “Amore per tutti”, “Satyricon”. Stefano Micarelli, che avrà il compito di dirigere il gruppo di musicisti, ha al suo attivo quattro album usciti in tutto il mondo; suoi brani, pubblicati con il duo Barrio Jazz Gang, sono stati selezionati per
CASSINO
pubblicità e sonorizzazioni (e sono stati inclusi anche in una puntata di “Sex and The City”). Oltre a collaborare con i nomi più importanti della scena jazz italiana, vanta collaborazioni con musicisti come Mike Mainieri, George Garzone, Eddie Henderson. Tante le esperienze accumulate da Stefano negli studi televisivi di Rai e Mediaset e al fianco di artisti pop come Michael Bolton, Renato Zero, Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri. Attivo nella didattica chitarristica e collaboratore del mensile “Chitarre”, Stefano è inoltre socio fondatore della scuola Percentomusica di Roma. Questi i prossimi appuntamenti, tutti gratuiti, con Friday Live music alla Saletta di viale Matteotti: 21 febbraio, let it Beatles, con Marco Cataldi (chitarra), Carla
Corsi (voce); il 14 marzo saranno di scena le musiche di Ennio Morricone nei film di Sergio Leone, con Carla Marcotulli (voce), Nicola Guida (pianoforte), Luigi Zitano (sax), Edoardo Bombace (basso), Alessandro Beato (batteria). Il 28 marzo spazio a Lontano da qui – folk internazionale, con Matteo Uccella, Michele Bellanova (chitarre), Elisa Castells (voce). Il 4 aprile, protagoniste le musiche di Nicola Piovani nei film di Roberto Benigni, con Roberto Rocchetti (pianoforte), Massimo Bettazzi (sax), Arcangelo Spina (contrabbasso), Mariano Gatta (batteria). Il 25 aprile, di scena Fifty fingers (musiche da film), con Massimo Caturelli, Maria Grazia Iovine, Giulia Mastropietro, Lucia Palladini (clarinetti), Francesco Gaffi (clarinetto basso). Il 16 maggio in cartellone
le musiche di Lloyd Webber/Rice (Jesus Christ Superstar), con Gianluca Pagliaricci (chitarra), Aldo Bassi (tromba), Nando Farina (sax), Riccardo Di Fiandra (basso), Federico Orfanò (batteria). Il 30 maggio si parte per un Voyage dans la chanson française (rassegna di canzoni francesi anni 20-70), con Domizia Emilia Sannibale (voce) in quintetto. Il 6 giugno saranno eseguite musiche di Bernstein (West Side Story), con Alessandro Castriota Scanderbeg (voce), Marco Dardanelli (pianoforte), Filiberto Palermini (sax), Enrico Mianulli (contrabbasso), Francesco Gregorace (batteria). Chiusura il 13 giugno con il suono della pubblicità (Musica e spot nella televisione italiana), con Caterina Lucarelli (pianoforte) in quintetto. www.lasaletta.net.
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LA REPUBBLICA DEL MAIALE
PARADISE VALLEY
di Roberta Corradin - Chiarelettere Fresco di stampa arriva da Chiarelettere, “La repubblica del maiale” una storia d’Italia dalla costituzione a oggi “tra scandali politici e ossessioni culinarie” scritta magistralmente da Roberta Corradin. Si tratta di una vera controstoria italiana, dallo stile strabiliante, effervescente, pieno di aneddoti, personaggi, fatti, mode e tic nazionali.
John Mayer - Columbia, Sony Music John Mayer arriva alla sua sesta fatica discografica sulla lunga distanza. Ricercato nelle sonorità e nei testi, è uno dei migliori cantautori della sua generazione e "Paradise Valley" ne è la prova lampante. Il timbro maturo, espressivo e perfettamente intonato accompagna i suoni, i viaggi e le storie degli 11 brani del disco.
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